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21.

Il calcolo del Pil


•  Se sommassimo il valore di tutti i beni e servizi prodotti,
conteremmo più volte il valore dei beni e servizi intermedi
•  Nel Pil dobbiamo conteggiare solo il valore dei beni e
servizi finali (per consumo, investimento ed esportazioni
nette) che comprende già, una sola volta, i valore dei beni
e servizi intermedi
•  Quindi il Pil è il valore dei beni e servizi finali prodotti
dalle imprese residenti in un certo territorio, nell’unità di
tempo
•  La distinzione tra beni finali e beni intermedi è
concettualmente chiara, ma non è direttamente utilizzabile
a fini statistici. In che modo possiamo essere sicuri di
conteggiare solo il valore dei beni e servizi finali?
•  Il calcolo del valore aggiunto. Un esempio
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Il calcolo del Pil attraverso il valore aggiunto
•  Si rileva periodicamente il valore aggiunto in un campione
di imprese nel periodo (trimestre) precedente, suddivise
per grandi settori
•  Sommando l’Iva e le imposte indirette sulle importazioni
si ottiene il Pil ai prezzi di mercato
•  Il valore aggiunto (e il Pil) ai prezzi di mercato può essere
calcolato a ‘prezzi costanti’, utilizzando degli indici di
prezzo detti ‘deflatori’

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Definizione. I beni e servizi intermedi sono beni e servizi prodotti
da un’impresa e interamente consumati nella produzione nel
periodo preso in considerazione.
Ad es. la farina prodotta nel 2014 e utilizzata nello stesso anno dai
panifici è un bene intermedio; ma la farina acquistata dai panifici
nel 2014 e utilizzata nel 2015 costituisce un investimento netto
nell’anno 2014; la farina acquistata dalle famiglie costituisce un
consumo finale.
La consulenza di un libero professionista ad un’impresa è un
servizio intermedio, mentre le prestazioni ad un privato sono un
consumo finale

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Definizione. Il valore aggiunto di un’impresa è la
differenza tra il valore della produzione in un certo anno e
il valore dei beni e servizi intermedi prodotti da altre
imprese
Il valore aggiunto di un’impresa corrisponde ai redditi
(salari, rendite, interessi, profitti) corrisposti dall’impresa
ai fattori produttivi
Il valore aggiunto dell’intero sistema economico si ottiene
sommando i valori aggiunti di tutte le imprese, nell’unità
di tempo

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L’impresa R produce materie prime per l’impresa I; l’impresa I
produce beni semilavorati per l’impresa F; l’impresa F produce beni
finali per il consumo e l’investimento.
Il Pil è pari a 180, come pure il valore aggiunto totale (410 – 230) e il
reddito nazionale.

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Fonte: Istat, Conti economici trimestrali, II trimestre 2014, p. 2. 6

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