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1814 → Le potenze Europee si riunirono nel Congresso di Vienna, mentre Napoleone era
confinato a Waterloo. Si riunì qui anche la potenza responsabile del cambiamento, e fu
proprio l’ambasciatore francese Talleyrand a introdurre il principio di legittimità. Oltre a
questo principio, si affidano anche a una logica spartitoria, che però non verrà rispettata.
1815 → Nel Congresso di Vienna, Austria, Russia e Prussia si uniscono nella Santa
Alleanza, per riunire le corone dell'assolutismo monarchico, sostenere i principi di giustizia,
pace e carità cristiana e di placare le controrivoluzioni o qualunque disordine, ritornando a
un clima intollerante. A tale alleanza si unirono tutti i Paesi Europei a eccezione
dell’Inghilterra che considerava l’alleanza troppo cattolica.
Le tre nazioni così, fondarono un’altra alleanza con l’Inghilterra: LA QUADRUPLICE
ALLEANZA. Il fine era quello di mantenere l’ordine ad ogni costo.
MOVIMENTI DI OPPOSIZIONE
nasce un dualismo di intenti in questa fase: i contadini vogliono una riforma agraria e
la società civile una costituzione.
-Nascita dei movimenti LIBERALI : coloro che sostenevano la superiorità morale della
società civile sullo Stato e la convinzione che gli uomini non sono di conseguenza tutti
uguali.
PENSIERO ECONOMICO: Secondo loro, l’egoismo naturale dell’uomo lo portava a
sviluppare al meglio le proprie potenzialità e i suoi interessi. L’egoismo individuale creava
competizione, rivalità tra gli uomini che a sua volta genera il mercato. Il mercato si regola
secondo la legge della domanda-offerta.
Adam smith: primo economista nel mondo ad aver parlato di una “mano invisibile” che
governa il mercato.
Società civile:insieme di forze produttive che pensano a fini specifici
PENSIERO POLITICO: (aspiravano ad una monarchia costituzionale) i liberali si basano
sulla creazione di istituzioni rappresentative, elette dalla società civile e sostenuti
dall’opinione pubblica. Credevano in uno Stato in cui il potere legislativo fosse più forte
del potere esecutivo. Il potere legislativo è rappresentato da un parlamento espresso su
base censitaria da cittadini dotti e colti. Il potere esecutivo viene gestito da un governo
controllato dal parlamento, con poteri limitati a mantenere l’ordine delle funzioni pubbliche.
CARBONERIA E MASSONERIA
Le politiche dei governi moderati istituiti da Napoleone e le opere di restituzione del
Congresso di Vienna portarono alla formazione di società segrete (liberali e democratici).
Fra queste vi era la Carboneria, che forniva supporto ai democratici, usando una
terminologia segreta per difendere i propri discorsi. La Carboneria era imparentata con la
Massoneria, formata da coloro che volevano diffondere la cultura dei Lumi. Nel clima della
Restaurazione la massoneria si trasforma in una società segreta che cospirava contro
governi reazionari. Una parte di questa società si orientarono in senso neogiacobino,
costituito da rivoluzionari democratici. Uno degli esponenti più significativi del movimento fu
Filippo Buonarroti (uno dei capi della Congiura degli Eguali).
SPAGNA:
❏ dopo il primo fallimento di Napoleone, un’insurrezione popolare riuscì a vincere le
truppe francese, ottenendo la Costituzione di Cadice del 1812,
❏ Ferdinando VII la ritira restaurando la monarchia assoluta.
❏ Inoltre la Spagna doveva far fronte alle rivolte nei possedimenti americani, dalle quali
rischiava di perdere risorse. Le truppe destinate alla spedizione in Sud America si
ribellarono, sotto la guida di Rafael De Riego, chiedendo una costituzione.
❏ Spaventato, il sovrano decise di ripristinare la costituzione.
❏ Successivamente, al congresso di Vienna, la Santa Alleanza decise che la Francia
dovesse stroncare la rivoluzione spagnola, che riuscì a sconfiggerla a Trocadero,
facendo tornare l’assolutismo. Riego fu impiccato e Ferdinando VII fece piombare la
Spagna in un periodo nero.
ITALIA DEL SUD: A Napoli si sviluppa la Carboneria, con protagonisti la classe benestante
e l’esercito. Essi desideravano la costituzione di Cadice, una riforma amministrativa, ma non
erano interessati alla riforma agraria. Ferdinando I era favorevole alla costituzione di Cadice.
1820→ i militari e la Carboneria si ribellano con la guida di Guglielmo Pepe, e ottennero la re
la costituzione. Scoppia anche la rivolta separatista a Palermo, dove i carbonari siciliani
facevano riferimento alla Costituzione di Cadice.
Il re Ferdinando I, chiese aiuto all’Austria per stroncare le ribellioni, nonostante le
promesse fatte. Stroncate le ribellioni, il Regno delle Due Sicilie cadde in un regime di
repressione.
ITALIA DEL NORD: gli austriaci fermarono le cospirazioni della Lombardia, arrestando i capi
Maroncelli e Pellico (libro Le mie Prigioni nel quale narra la sua pena detentiva nel carcere
dello Spielberg). In Piemonte, Vittorio Emanuele I abdicò in favore di Carlo Felice, il quale
trovandosi a Modena lasciò il posto a Carlo Alberto di Savoia, che concesse la
costituzione, che venne ritirata poiché venne sconfessato da Carlo Felice.
Il risultato dei moti in Italia è senz’altro negativo poiché non si arriva a un’unità nazionale.
IMPERO OTTOMANO (TURCO): era formato da diversi popoli sotto il governo di Istanbul,
ma accomunati dalla religione islamica. L’Egitto fu riconquistato da Mehmet, che avviò
un’opera di modernizzazione. Tentarono di rendersi autonome anche i serbi e i rumeni
chiedendo aiuto alle potenze europee più forti; ma solo la Grecia ottenne l’indipendenza,
che si organizzava in SOCIETÀ’ SEGRETE, come l’associazione antiturca Eteria, dove i
volontari anche europei come il poeta inglese Byron, combattevano per la loro libertà. Con
gli accordi di Adrianopoli previdero la costituzione nel Principato di Serbia, Moldavia e
Valacchia.
RUSSIA: erano diffuse le associazioni politiche segrete ( Società del Nord in Pietroburgo e
Società del Sud in Ucraina che si unirono in un complotto cospirativo con fini insurrezionali
chiamato DECABRISTA).
SISTEMA CAPITALISTA
L’Inghilterra dopo la Rivoluzione industriale si presentava come una forte potenza grazie
a:
1. Settore tessile, che si rivelò un campo privilegiato dell’innovazione tecnologica.
Grazie alla macchina a vapore la produzione iniziò ad aumentare a ritmi elevatissimi,
in particolare con la lana. I TECNICI INGLESI ERANO GLI UNICI A SAPERE
COSTRUIRE E MONTARE E RIPARARE QUESTE MACCHINE.
2. Grandi flotte mercantili, una società di armatori e compagnie commerciali, che
portarono l’Inghilterra ad avere il monopolio del mare
3. Un Impero coloniale, un grande mercato da cui rifornirsi
4. Stato LIBERISTA, senza dazi e fiscalitá
5. sfruttamento dei proletari che non avevano alcuna garanzia
6. produceva più merci di basso valore
7. Settore carbonifero, sviluppato grazie anche alle macchine a vapore poiché esse
sfruttano carbone e fonti di energia
8. presenza di un sistema bancario disposto a prestare soldi agli imprenditori a basso
interesse.
9. sviluppo delle tecniche agricole, che aveva fatto aumentare la produzione e il
lavoro e permise un incremento demografico.
LUDDISMO: forma di protesta diffusa in Gran Bretagna nel 1811, iniziata da un operaio Ned
Ludd, e consisteva nella distruzione di tutte le macchine. Questo avvenne poiché a causa
del lavoro delle macchine toglievano il lavoro agli uomini, facendo perdere il lavoro
all’artigiano, e lo affida invece a donne e bambini poichè essi potevano essere intimiditi e
sottopagati. La repressione del movimento fu molta dura, tanto che insorse nuovamente nel
1819 a Manchester, che fu poi represso dalla polizia. Il termine luddismo è rimasto a indicare
la lotta contro la modernizzazione.
SOCIETÀ’ DI MUTUO SOCCORSO: cooperative di operai dotate di una cassa comune per
provvedere ai bisogni degli operai e delle loro famiglie di fronte ai rischi della vita in fabbrica.
In Gran Bretagna cominciarono a chiamarsi Trade Unions, cioè “uomini di mestiere”. Grazie
a esse in Inghilterra non ci sarà mai un partito socialista.
● conflitto politico, fra vecchie (aristocrazia terriera e nobiltà) e nuove classi dirigenti
(borghesi e industriali) per il controllo del governo.
In Gran Bretagna e negli Stati Uniti il sistema parlamentare ascoltava anche i gruppi
sociali coinvolti nella trasformazione economica, trasformando la politica in un luogo
di rappresentanza e ascolto fra interessi forti. In particolare si affrontano due
gruppi economici, AGRARI e INDUSTRIALI.
-Gli AGRARI volevano una politica protezionista, con leggi che proteggessero dalla
concorrenza i prezzi delle merci e chiedevano che non calassero i prezzi. Quando il
prezzo saliva troppo, facendo ottenere buoni profitti agli agrari, l’assistenza
pubblica soccorreva i poveri a spese degli industriali. SOSTENUTI DAI TORIES,
con un sistema di leggi protezionistiche (Corn Laws) e leggi sui poveri (Poor Laws)
-Gli INDUSTRIALI erano su posizioni liberiste, facendo determinare i prezzi alla
concorrenza ed erano contrari alle politiche assistenziali, per le quali loro pagavano e
invece gli agrari vivevano di rendita. SOSTENUTI DAI WHIGS.
Whigs e Tories rappresentavano interessi sociali distinti.
CONCEZIONE ECONOMICA
Con la nascita del capitalismo, lo scopo economico diventava salvaguardare la crescita
industriale, senza affossare le classi lavoratrici.
Economisti del 700: visione OTTIMISTA, secondo la quale nessuno dovesse intervenire nel
mercato, poiché esso si regola da sé, secondo un ordine spontaneo e vantaggioso per tutti
(Adam Smith secondo le leggi di domanda e offerta)
Economisti dell’800: visione NEGATIVA, poiché con la crescita della popolazione,
servivano sempre più risorse (pensiero condiviso da Malthus e Ricardo). La soluzione
stava in una politica repressiva che prevedeva la limitazione delle nascite.
UTOPICO Sia gli economisti del 700 che dell’800 non volevano cambiare e mettere in
dubbio il sistema capitalista, né la proprietà privata.
Al contrario, i socialisti utopisti andavano contro il sistema capitalistico e la proprietà
privata, per favorire il collettivismo, in modo che tutti guadagnassero la stessa somma.
Venivano chiamati UTOPISTI poichè pensavano ci potesse essere una collaborazione tra
proletari e capitalisti.
ROBERT OWEN, un socialista utopistico, sottolinea il fatto che la crescita economica
comportava una disgregazione culturale e sociale, con città devastate da miseria e malattie.
Lui scelse di destinare una parte dei profitti della sua grande fabbrica scozzese per
aumentare salari, diminuire la giornata di lavoro, costruire case per gli operai e un sistema
scolastico. Ma poiché vi era solo una piccola minoranza con buone intenzioni il problema
non si risolse, e così con la crisi del 1815, Owen decise di proporre una politica di riforme,
che andava contro i principi liberisti del mercato. Riuscì solo a ottenere una legge che
fissava il minimo di età lavorativa a 9 anni. Dedico il resto della sua vita alla costituzione
del New Harmony, modello di colonia americana, fondata sulla collaborazione egualitaria del
lavoro. Le sue idee fallirono ma influenzarono il pensiero del tempo.
CHARLES FOURIER, un altro socialista utopistico, creò comunità volontarie di persone che
vivevano insieme in edifici detti falansteri. Una parte del degli incassi avrebbe pagato il
capitale investito e un’altra parte il lavoro. Il falansterio provvedeva a tutti i bisogni dei
membri.
SOCIALISMO SCIENTIFICO: basato su uno studio oggettivo della realtà
Società comunista:
● senza classi
● abolizione della proprietà privata
● dittatura del proletariato, ognuno riceve per quanto prodotto
● economia subordinata alla politica
Karl Marx, nato in Germania da una famiglia ebraica, fece studi universitari a Bonn e nel
1847 diede vita, insieme a Friedrich Engels, alla Lega dei Comunisti. Insieme scrissero il
Manifesto del Partito comunista, un opuscolo dove ci sono tutte le loro riflessioni. Gli ultimi
anni della sua vita li dedicò allo studio del sistema capitalista e degli economisti classici e
alla stesure di “Il Capitale” , con sottotitolo “Critica dell’economia politica” (andava contro la
teoria liberista).
Marx introduce il MATERIALISMO STORICO, concezione secondo la quale la storia è un
susseguirsi di trasformazioni dei rapporti economici. Materialismo perché sono alla
PRODUZIONE e al LAVORO.
Inoltre secondo Marx la storia è un succedersi di scontri fra classi sociali e rapporti fra essi e
si divide in:
● STRUTTURA, insieme di relazioni che determinano i “rapporti di produzione”.
DETERMINA LA STORIA
● SOVRASTRUTTURA, tutto il resto tra cui arte,religione, politica, istituzioni...
CONDIZIONA LA STORIA
Il potere di una classe sociale in una struttura determina la sua influenza nella
sovrastruttura. Tutto dipende quindi dai rapporti di produzione.
BORGHESIA E PROLETARIATO
Le due classi emergenti in questo periodo sono:
● BORGHESIA, che possiede i mezzi di produzione, ossia il capitale
● PROLETARIATO, che possiede la forza-lavoro, che deve dare in cambio del salario
Scompare la piccola borghesia e cede il posto alla grande borghesia, secondo un processo
di alienazione, che consisteva nel trasferimento e nella cessione del loro lavoro ormai non
competitivo economicamente rispetto al sistema capitalistico.
L’obiettivo di Marx era arrivare a una SOCIETÀ COMUNISTA, con l’eliminazione della
proprietà privata e l’abolizione delle classi. Per arrivare a questo scopo, Marx e Engels
organizzano la Prima Internazionale.
3. Al trono salì Luigi Filippo D’Orleans, cugino di Carlo X che fu il fautore della
monarchia borghese che sarà dalla parte della borghesia finanziaria e
bancaria. Si ha quindi una svolta liberale e l’elettorato venne di pochissimo
allargato.
NAZIONALISMO DEMOCRATICO: parola chiave del Romanticismo è nazione (insieme di
culture, costumi, lingua) che prevale nell’800 e da qui ha origine il processo di unità
nazionale per Italia e Germania, quest'ultima che nasce dal nucleo della vecchia Prussia.. Lo
stato che prevale nel 700 sono i confini geografici. Mentre nel 900 prevale l’esaltazione della
nazione e cercare di affermare la superiorità della propria nazione rispetto alle altre.
NAZIONALISMO REAZIONARIO
Al Nazionalismo di Mazzini , aperto e tollerante e più moderato, che aveva come scopo
quello di AFFERMARE LA NAZIONE in una prospettiva costituzionale, si opponeva il
Nazionalismo Reazionario. Era di atteggiamento opposto a quello Mazziniano, chiuso,
intollerante e aggressivo, quasi razzista, e aveva come scopo quelo di AFFERMARE LA
SUPERIORITA’ DELLA PRORPIA NAZIONE rispetto alle altre. (In particolare in Germania)
NAZIONALISMO IN GERMANIA
In Germania, con la Confederazione Germanica, vi era un omogeneità spirituale, che portò
un’ educazione al nazionalismo organizzata in modo da coinvolgere anche le masse
popolari. Questo venne fatto mediante feste patriottiche, edificazioni di monumenti
celebrativi e con la diffusione di associazioni che portarono a una trasformazione culturale
per riconoscersi nella stirpe germanica di persone virili, forti e con coraggio. I tedeschi infatti
miravano a un disegno identitario che mirava a affermare la superiorità della stirpe
germanica.
Ma la guida della Germania poteva andare solo all’Austria o alla Prussia: di queste la
Prussia era più avvantaggiata poichè l’Austria era uno Stato multinazionale. Fu quindi la
Prussia a guidare l’unificazione nazionale.
1834 → la Prussia crea l'Unione Doganale (ZOLLVEREIN), che oltre alla maggioranza dei
popoli tedeschi includeva anche l’Austria. Con essa si aprì la libera circolazione delle merci
in quasi tutta la Germania. Però le istituzioni politiche assolutiste della Prussia inizialmente
ostacolarono questo sviluppo del liberalismo. Solo nel 1847 il sovrano prussiano Federico
Guglielmo I, incaricò di elaborare un progetto costituzionale, che sembrava potesse
avvicinare la Germania a un’unificazione.
AFFINITA’ DIFFERENZE
Entrambe si originano da due stati Italia: Processo pacifico e liberalismo
preesistenti: l’italia prende forma dal Germania: Processo identitario e
regno di Sardegna mentre la Germania assolutismo
dalla Prussia. Cavour primo ministro
italiano, Bismarck cancelliere tedesco
1848 IN FRANCIA
i moti del 1848 iniziano in Sicilia
In Francia governava il re Luigi Filippo d'Orleans, che faceva gli interessi della borghesia
finanziaria e bancaria. Nel 1848 un grande movimento rivoluzionario (socialisti+liberisti) si
abbattè in Europa occidentale e centrale: non ebbe risultati poiché la componente operaia e
socialista era molto debole e quella liberale e borghese aveva paura delle novità politiche
che stavano emergendo. Al centro della rivoluzione vi era la Francia, dove al centro vi era la
classe operaia. Luigi Filippo d’Orleans, trascurando il settore imprenditoriale deluse con la
sua politica i LIBERALI, che erano sempre più propensi a una politica repubblicana, con il
suffragio universale maschile, un regime parlamentare in cui il governo rispondesse alle
Camere, l'istruzione obbligatoria e l’imposta sul reddito (tassa diretta). Ma oltre ai liberali,
anche i SOCIALISTI, o comunisti, si opponevano a Luigi Filippo d'Orleans. Essi, legati al
nascente movimento operaio, volevano la NAZIONALIZZAZIONE delle industrie, ossia far
appartenere tutte le industrie a una stessa nazione.
Tali opposizioni organizzano le manifestazioni di protesta mediante dei banchetti nel quale
venivano pronunciati i discorsi. Luigi Filippo D’Orlean vieta uno dei banchetti e per questo
il popolo reagì, scendendo in piazza e costringendo il re ad abdicare.
Nascita della Seconda Repubblica (stampo socialista), caratterizzata da due anime:
-una moderata borghese che rappresentava la piccola borghesia, che difendeva la
proprietà
-una socialista che rappresentava i lavoratori, che difendevano il lavoro salariato.
Il principale rappresentante socialista fu Louis Blanc, secondo il quale lo Stato doveva
costruire degli opifici sociali, imprese pubbliche che garantivano il lavoro ai disoccupati,
Il socialismo però fu un fallimento, dato che non si riuscì a sostenere le spese di
mantenimento operai negli ateliers parigini.
La seconda repubblica cade definitivamente e ritornano i GOVERNI AUTORITARI, i
socialisti furono allontanati e con Luigi Napoleone Bonaparte vinse le elezioni diventando
imperatore francese con il nome di Napoleone III, il quale 3 anni dopo realizzò un colpo di
stato.
1848 IN ITALIA
i moti iniziano in Sicilia
I 2 personaggi simbolo di questo periodo sono papa Pio IX e Carlo Alberto (al trono dei
Savoia), entrambi LIBERALI.
Pio IX liberò i prigionieri politici, concesse la libertà politica e fece entrare i laici negli organi
del governo, suscitando l’entusiasmo dei nazionalisti liberali, che lo volevano a capo della
confederazione neoguelfa.
I moti del 48 in Italia iniziano a Palermo (motivo:richiesta della costituzione) , dove i
liberali insorsero liberando la città e tutta la Sicilia dalle truppe borboniche. A Palermo
seguirono Vienna, Praga, Budapest, Berlino e Milano. Poco dopo Ferdinando II concesse la
costituzione, Carlo Alberto concesse lo Statuto Albertino MOLTO FLESSIBILE
(antecedente della costituzione italiana rigida ed entrata in vigore solo nel 1946), e lo stesso
fecero anche il granduca di Toscana Leopoldo I e papa Pio XI. COSTITUZIONALISMO
MODERATO
Carlo Alberto, spaventato dal fatto che la repubblica romana guidata da Mazzini
radicalizzasse in senso repubblicano il processo di unificazione del paese, attacca
nuovamente l’Austria; perse la guerra dopo 4 giorni a Novara. Carlo Alberto abdica in
favore del figlio Vittorio Emanuele I. A Firenze torna il granduca, a Roma, dove i francesi
con Luigi Napoleone si erano schierati a difesa del pontefice, cadde a metà luglio; mentre
Venezia fu riconquistata dagli Austriaci. Nel frattempo le rivolte in Germania, Praga, Vienna
e Berlino erano già concluse.
IL 1848 SI CONCLUSE IN EUROPA CON UNA SCONFITTA.
VITTORIO EMANUELE II
Vittorio Emanuele II succede al padre Carlo Alberto, decise di mantenere la carta
costituzionale e salvaguardare la monarchia costituzionale. Il primo governo fu diretto da
D’azeglio che introdusse il principio di laicità dello stato grazie alle leggi Siccardi. Il governo
successivo fu presieduto da Camillo Benso conte di Cavour, liberale e liberista, filo savoia,
attratto dalle innovazioni ed esponente della destra moderata, artefice dell’unità d’Italia
che governò per ben 10 anni.
CAVOUR
Cavour era attento alle innovazioni, era filomonarchico savoia, diplomatico per antonomasia
ed era esponente della destra moderata. Egli non era favorevole ad uno scontro frontale fra
sinistra e destra ma punta alla costruzione di un centrismo parlamentare in grado di creare
un’alleanza tra la destra e sinistra più moderata emarginando le ali estreme. In questo modo
ottenne una maggioranza parlamentare e la sua politica viene detta del connubio. Il suo
problema era quello di diventare un punto di riferimento per l’unificazione italiana e
comprende che per risolvere il problema dell’unità d’Italia ha bisogno dell'appoggio
delle potenze occidentali in particolar modo Francia e Inghilterra e di porre la
questione italiana all’attenzione dei governi europei. Scoppia un conflitto la guerra di
Crimea a seguito della disgregazione dell’impero ottomano e quindi Cavour si schiera dalla
parte della Turchia al fianco di Francia e Inghilterra . Lui utilizza questa guerra perché essa
gli consente di partecipare al Congresso di pace di Parigi e porrà in questo momento la
questione italiana all’attenzione delle grandi potenze. Napoleone III decide di aiutare Cavour
nella liberazione dell’Italia dagli austriaci.
2° GUERRA DI INDIPENDENZA
Napoleone III subisce un attentato e Cavour gli fa capire che senza l’intervento della Francia
i mazziniani (DEMOCRATICI) possano riprendere l’iniziativa.
Così Cavour e Napoleone III si incontrano a Plombiers e decidono che il Piemonte avrebbe
provocato l’Austria spingendola a dichiarare guerra e la Francia sarebbe intervenuta in aiuto
di esso. L’Austria avrebbe dovuto cedere il Lombardo-Veneto e la Francia otteneva Nizza e
Savoia. Gli Stati dell’Italia centrale sarebbero stati unificati sotto la guida di un sovrano
francese e il Regni delle due sicilie sarebbe rimasto ai Borbone; infine ci fu una riduzione
dello stato pontificio. Tutto andò secondo i piani perchè l'austria dichiarò guerra e iniziava
così la seconda guerra d'indipendenza e si ottennero già delle vittorie franco-piemontesi a
Solferino e San Martino.
Successivamente ci furono delle insurrezioni in Emilia e in Toscana favorendo l’annessione
di esse al Regno di Sardegna. Lo schema disegnato da Cavour e Napoleone stava per
fallire e così quest’ultimo firma l’armistizio con l’austria (Villafranca) . La Lombardia passa al
Piemonte, l’italia centrale fu annessa al piemonte con dei plebisciti e Nizza e Savoia
passarono alla Francia. Rimangono ancora fuori il Veneto e lo stato pontificio annessi dopo
la terza guerra d'indipendenza.
GARIBALDI
Garibaldi tentò una spedizione rivoluzionaria in Sicilia, se la spedizione fosse andata a buon
fine Cavour si sarebbe atteggiato come liberatore al contrario si sarebbe dichiarato
estraneo. Egli era entrato nella Giovine Italia ed era fuggito in sud america partecipando alla
liberazione contro gli spagnoli. il Italia si era battuto al fianco dell’esercito sabaudo. Con
Cavour partecipò alla seconda guerra di indipendenza e conquistò il Regno delle due
Sicilie con la spedizione dei Mille, in nome del re Vittorio Emanuele per questo motivo fu
considerato dai democratici un traditore . Così occorreva trovare un rapporto con il popolo
delle campagne siciliane che in Garibaldi vedeva il liberatore dall'oppressione Borbonica.
Garibaldi voleva l’unità d’italia , i contadini la terra. In questo modo si apriva una divisione tra
il nuovo stato unitario e i contadini del meridione. Garibaldi e Vittorio Emanuele II si strinsero
la mano a Teano il 26 ottobre 1860. Successivamente Vittorio Emanuele II venne
proclamato re d’Italia per grazia di Dio e volontà della nazione. La capitale restava Torino e
lo statuto albertino venne esteso sul resto della penisola.
DESTRA STORICA
La destra storica è la prima forza politica a governare dopo l'Unità d'Italia con Cavour ed è
una classe con una grande moralità e di grande rettitudine quasi incorruttibile. Si trova quindi
a gestire un’Italia dove dilaga la povertà e l’analfabetismo soprattutto nel meridione. A fronte
22 milioni di abitanti solo 500 mila potevano votare, cosa che era limitata esclusivamente a
coloro che pagavano minimo 40 lire di imposte dirette sul reddito, che sapessero leggere e
scrivere e che fossero maschi. L’idea di estendere il diritto di voto era in voga tra i mazziniani
e garibaldini dato che nell’unificazione le masse avevano ricoperto un ruolo chiave,
ricordiamo i plebisciti e la lotta popolare nel meridione. Questo a vista di pochi, ma influenti,
avrebbe comportato un rischio politico per l’oligarchia del tempo.
Brigantaggio-legge Pica
Nel sud da molto tempo le bande Armate soprattutto in Sicilia avevano il controllo dei territori
per conto dei Baroni. A guerra finita ed ad unificazione avvenuta queste strutture cadono
nell'illegalità. In quasi tutto il sud avvennero delle insurrezioni dando vita ad una vera e
propria guerra civile che prese il nome di brigantaggio. Ognuno di queste bande poteva
contare su migliaia di membri che si macchiavano di episodi di violenza, giungendo
addirittura ad occupare territori urbani con la forza. Lo Stato Italiano, reagì attraverso la
Legge Pica, dichiarando lo stato di guerra: vennero introdotti dei Tribunali militari che
potevano condannare a morte anche sommariamente i Briganti; Infine venne inviato nei
territori del Sud il generale torinese La marmora che con 160000 uomini stroncò il
fenomeno. Lo Stato Italiano nasce col sangue dei briganti, con la miseria dei contadini
e con le dure sofferenze del meridione in generale.
3° GUERRA DI INDIPENDENZA
L’annessione del Veneto e dello Stato pontificio andranno di pari passo con l'unificazione
tedesca. La guerra austro-prussiana equivale alla terza guerra d'indipendenza italiana e
partecipando a questo conflitto l'Italia riesce a riprendersi il Veneto. La città simbolo della
sconfitta austriaca è Sadowa. Successivamente abbiamo la seconda vittoria Prussa contro
la Francia a Sedan il 1 settembre 1870. Sarà fondamentale perché essendo lo Stato
Pontificio protetto dai francesi ora l'Italia può finalmente entrare a Roma nel 1870 quando i
bersaglieri compiono la famosa Breccia di Porta Pia.
1) Vittorio Emanuele I
2) Carlo Felice ( Il reggente Carlo Alberto concede la costituzione successivamente
ritirata da Carlo Felice)
3) Carlo Alberto (statuto albertino e I guerra d'indipendenza)
4) Vittorio Emanuele II (primo Re d’Italia, II e III guerra d'indipendenza)
5) Umberto I
6) Vittorio Emanuele III (durante il fascismo)
7) Umberto II (ultimo Re d’Italia prima del referendum del ‘46)
Possibili eredi al trono d’Italia: Principe Emanuele Filiberto di Savoia (giudice Amici)