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Modello per la stesura della relazione di laboratorio - biennio

RELAZIONE DI LABORATORIO

Cognome Pallante Nome ErcoleLorenzo classe 2 C data 12/11/2018

ESPERIENZA:_Calcolo Velocità media e accelerazione in un contesto


reale.___________________________________________________________

OBIETTIVO:utilizzare le conoscenze apprese in classe e utilizzarle in un contesto reale, utilizzare


strumenti di misura, lavorare in squadra

CONSIDERAZIONI TEORICHE PRELIMINARI / PROGETTAZIONE


Prima di iniziare l’esperienza abbiamo misurato, sotto la supervisione della professoressa
Berardi lo spazio totale da percorrere e i relativi intervalli intermedi da analizzare. Il tutto al
fine di facilitare il calcolo delle velocità medie e delle varie accelerazioni

MATERIALE UTILIZZATO:
Per L’esperimento abbiamo utilizzato oggetti non particolarmente sofisticati quali: un
cronometro (nel nostro caso abbiamo utilizzato quello dei nostri dispositivi), un quaderno per
trascrivere i dati, una penna, un metro per misurare lo spazio totale e dei intervalli da
analizzare singolarmente, dei cerchietti per impostare il punto iniziale e finale ed una
calcolatrice per calcolare i valori delle velocità e delle accelerazioni

n. DENOMINAZIONE STRUMENTI SENSIBILITÀ PORTATA


1 cronometro 0.01 indefinita
2 metro 0.01 30 m

DESCRIZIONE ED ESECUZIONE DELL'ESPERIENZA:(scandire i passaggi essenziali)


Nel corso della prima e seconda ora del giorno 12/11/2018 ci siamo cimentati in questa
esperienza. La professoressa Berardi , in collaborazione con il professor De Renzis, ci ha
illustrato i passaggi da eseguire con i relativi calcoli. Il professore di motoria si è occupato,
con il contributo di due compagni di classi, alla misurazione del tratto da percorrere.

Divisi già precedentemente in gruppi da 5 e da 4 progressivamente ci siamo alternati.


All’interno del nostro gruppo formato da: Ercole Lorenzo Pallante, Armando Massaro,
Paglione Giorgia, Giulia Modica e Lorenzo Marzilli ognuno disponeva di un suo ruolo (Ercole
il corridore, Armando, Giorgia e Lorenzo si occupavano della registrazione dei vari intervalli
e Giulia raccoglieva i dati raccolti).

A seguito della registrazione dei dati raccolti ne è conseguita la calcolazione della velocità
media e dell’accelerazione media con le relative incertezze usufruendo delle seguenti formule:
DATI RACCOLTI:

INTERVALL SPAZIO VELOCITA INCERTEZZ ACCELERAZION INCERTEZZA TENTATIVO


O (s) (m) ’ A E Accelerazione
Incertezza Incertezza (m/s) VELOCITA’
0.01 0.01

t 1 -t 0= 2.02 10 5 0.3 2.47 0.2 1


t 2 -t 1= 1.75 10 5.71 0.04 3.26 0.05 1
t 3 -t 2=1.41 10 7.10 0.06 5.04 0.08 1
t 1 -t 0=2.29 10 4.37 0.02 2.91 0.03 2
t 2 -t 1=1.43 10 7.00 0.06 4.9 0.04 2
t 3 -t 2=1.65 10 6.06 0.04 3.67 0.05 2
t 1 -t 0=2.09 10 4.78 0.03 2.29 0.03 3
t 2 -t 1=1.42 10 7.04 0.06 4.96 0.08 3
t 3 -t 2=1.93 10 5.18 0.03 2.68 0.03 3
t 1 -t 0=2.09 10 4.78 0.03 2.29 0.03 4
t 2 -t 1=1.37 10 7.30 0.06 5.33 0.06 4
t 3 -t 2=1.7 10 5.88 0.04 3.46 0.02 4
t 1 -t 0=2 10 5 0.03 2.5 0.03 5
t 2 -t 1=2.93 10 3.41 0.02 1.16 0.01 5
t 3 -t 2=1.56 10 6.41 0.04 4.11 0.05 5

PRIMO TRATTO:
Media Media Media Media
velocità Incertezza accelerazione Incertezza
velocità accelerazione
4.79 0.03 2.5 0.06

SECONDO TRATTO:
Media Media Media Media
velocità Incertezza accelerazione Incertezza
velocità accelerazione
6.1 0.05 3.9 0.05

TERZO TRATTO:
Media Media Media Media
velocità Incertezza accelerazione Incertezza
velocità accelerazione
6.1 0.04 3.8 0.05
Individuazione di alcune fonti di errore durante l’esecuzione dell’esperienza
Possibili fonti di errore durante l’esperienza sono state la mancata sincronizzazione tra la
partenza del corridore e la misurazione del tempo e l’attendibilità e la verosimiglianza dei
dati raccolti.

CALCOLO DEGLI ERRORI E LORO PROPAGAZIONE

Incertezza tempo Incertezza spazio Incertezza velocità Incertezza


accelerazione
0.01 0.01 0.06 0.05

EVENTUALE GRAFICO su carta millimetrata.

RISUTATO FINALE DELL'ESPERIENZA:


Al termine di questa esperienza abbiamo constatato che, nel corso del nostro moto il corridore abbia
effettuato un moto di velocità ed accelerazione maggiore nel secondo tratto, seppur differisca
lievemente dal terza. Mentre il moto di minore “intensità” lo si ha nel primo tratto in quanto la
velocità e la relativa accelerazione sono minori.

CONSIDERAZIONI e ANALISI FINALE - EVENTUALI ULTERIORI SVILUPPI/ ANALOGIE


Analizzando il nostro caso e comparandomi con le esperienza dei nostri compagni ho potuto consta stare che il
risultato non sarà mai unanime in quanto ogni corridore ha impresso un’accelerazione diversa nel suo moto. E’
inoltre importante considerare i nostri metodi di misurazione che, non essendo state impiegato l’uso di macchinari
specifici, presentano degli errori sistematici .

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