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Frigorifero

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(disambigua).

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Tipico frigorifero domestico con anta aperta riempito di generi alimentari

Il frigorifero (dal latino frigus, «freddo» e fero (fĕrs, tuli, latum, fĕrre), «portare»), anche detto frigidaire
(per antonomasia dalla marca della prima produzione di serie), abbreviato frigo o frigor[1], è un
elettrodomestico la cui funzione è la conservazione del cibo attraverso l'impiego di una camera isolata
dall'esterno in cui è praticata una condizione di bassa temperatura termoregolata: in questo modo si
rallenta la cinetica delle molecole, quindi la crescita dei batteri e la decomposizione degli alimenti. Alcuni
modelli di frigorifero includono anche un congelatore nel medesimo corpo del dispositivo. È un
apparecchio relativamente nuovo in cucina, in cui ha sostituito la vecchia ghiacciaia, mentre un tempo,
nella conservazione di alcuni alimenti, veniva impiegata la salagione.

Indice

1 Storia

2 Principio di funzionamento

3 Accorgimenti

4 Note

5 Voci correlate

6 Altri progetti

7 Collegamenti esterni
Storia

Uno dei primi frigoriferi con scambiatore di calore cilindrico in cima. Attualmente collocato nella
collezione Thinktank, Birmingham Science Museum.

L'impiego del freddo per la conservazione degli alimenti è una pratica consolidata da secoli, ma
mancando, in passato, i sistemi moderni per generarlo, l'unico modo con cui si poteva mantenere un
ambiente a temperature basse per molti mesi all'anno era quello di costruire ghiacciaie sotterranee
chiamate neviere, caricate durante l'inverno con neve e ghiaccio.

Un rudimentale esempio di frigorifero lo aveva la scrittrice Mary Randolph nella sua pensione di
Richmond, inaugurata nel 1807. Nel mese di maggio del 1815, Harriott Pinckney Horry trascorse alcuni
giorni nella struttura di Randolph e descrisse il frigorifero nel suo diario.[2] All'interno di una scatola di
circa un metro per un metro vi era un altro contenitore più piccolo di dieci centimetri. Lo spazio vuoto tra
i due era stato colmato di carbone in polvere e il frigorifero veniva riempito ogni giorno con del ghiaccio
per raffreddare il burro, la carne e altri cibi.[3] La seconda edizione del Virginia Housewife di Randolph,
pubblicata nel 1825, è l'unica che contiene dei disegni di una vasca da bagno e di tale congelatore. Anni
dopo, Samuel Mordecai asserì che Randolph avrebbe inventato i moderni frigoriferi e che il suo design
sarebbe stato rubato e brevettato da uno yankee che fu ospite nella pensione di Randolph. Tuttavia, tale
storia risulta falsa.[2]

Durante il XIX secolo la «conquista del freddo», ossia l'invenzione della macchina frigorifera, rivoluziona
il settore della conservazione degli alimenti. Il primo brevetto di tale macchina, di cui si abbia oggi copia
cartacea originale integrale, è datato 6 maggio 1851 ed è ad opera dello statunitense John Gorrie[4]. Di
un brevetto precedente dell'inglese Jacob Perkins, datato 14 agosto 1835, si è conservato il solo testo[5].
Successivi perfezionamenti furono apportati dal tedesco Windhausen[6], dall'inglese Reece e dal
francese Charles Tellier. A differenza di Gorrie, questi ultimi realizzarono un «ciclo chiuso» con recupero
del gas evaporato, che il primo perdeva completamente.

A Tellier si deve la realizzazione del primo impianto frigorifero su un piroscafo, le frigorifique, che nel
1876 trasportò in Francia un carico di carne precedentemente macellata in Argentina, compiendo un
viaggio della durata di 105 giorni[7]. La tecnica venne poi applicata ai vagoni ferroviari, come nel caso del
treno intercontinentale che partiva dalla California. Sul piano alimentare tutto questo significò il
superamento delle tecniche tradizionali di conservazione (per salagione, per essiccazione, ecc.), la cui
caratteristica comune era quella di alterare le qualità nutrizionali e organolettiche degli alimenti. Con la
conquista del freddo invece si riuscivano a trasportare e conservare i prodotti per lunghi periodi
mantenendo caratteristiche simili a quelle originali.

Lo sviluppo del commercio intercontinentale, oltre a garantire maggiori quantità di derrate alimentari,
portò a quel fenomeno chiamato da molti storici "delocalizzazione dei gusti alimentari": mentre fino ai
secoli precedenti la gente si nutriva quasi esclusivamente di alimenti prodotti nella zona in cui viveva,
grazie alla "conquista del freddo" alle persone fu possibile accedere a cibi esotici, prodotti a migliaia di
chilometri di distanza. Oltre ai prodotti consumati, anche il gusto cominciò a "delocalizzarsi" dando
origine ad un processo di globalizzazione alimentare che culminò con la fine del XX secolo.

Il primo frigorifero domestico, del 1913, era in realtà un armadio in cui doveva essere caricato del
ghiaccio. Nel 1915 lo statunitense Alfred Mellowes fu il primo a realizzare frigoriferi analoghi a quelli
moderni, ossia dotati di un compressore che produce il freddo localmente e autonomamente. L'idea si
rivelò talmente buona da spingere tre anni dopo la General Motors ad acquisirne i diritti e inaugurare
una produzione in serie col marchio Frigidaire.

Un frigorifero senza parti in movimento è stato brevettato da Albert Einstein e Leó Szilárd nel 1930.[8][9]
Dal 1931 l'ammoniaca venne sostituita da delle miscele di clorofluorocarburi (CFC), note col nome
commerciale di freon.

A partire dagli anni 1990 l'utilizzo dei CFC per uso frigorifero è stato progressivamente prima limitato e
poi vietato totalmente, in quanto essi sono responsabili del buco dell'ozono atmosferico. Attualmente i
fluidi refrigeranti più usati sono isobutano, ammoniaca ed R-134a.

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Frigoriferi smart.

A partire dai primi anni 2010 si stanno diffondendo frigoriferi che hanno la capacità di connettersi a
internet. Tali frigoriferi possono essere considerati dispositivi domotici e facenti parte dell'internet delle
cose.

Principio di funzionamento

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Ciclo frigorifero.

Componenti di un frigorifero domestico (visto da dietro). Sono visibili la serpentina di raffreddamento (in
alto) e il compressore con relativo filtro (in basso).

Rappresentazione di un ciclo frigorifero

Il funzionamento di un frigorifero è basato sul principio del ciclo frigorifero, che è schematizzabile nelle
seguenti fasi:
il refrigerante, inizialmente allo stato gassoso, viene compresso per mezzo di un compressore; come
conseguenza della compressione (aumento di pressione) si ha un aumento della temperatura del
refrigerante;

la temperatura del refrigerante viene poi abbassata grazie all'azione della serpentina di raffreddamento
(o "griglia esterna") presente nella parte posteriore del frigorifero; la serpentina metallica e alettata
funge quindi da condensatore; in altre parole la serpentina facilita il transito del fluido refrigerante
gassoso, ad alta pressione e alta temperatura, allo stato liquido, cedendo il suo calore all'ambiente, con o
senza l'aiuto di un ventilatore assiale; l'estrazione del calore durante questa fase avviene in maniera
spontanea, in quanto il fluido refrigerante all'uscita dal compressore ha una temperatura maggiore della
temperatura ambiente, per cui durante l'attraversamento della serpentina, venendo in contatto termico
con l'ambiente, il refrigerante porta la propria temperatura a una temperatura minore e
successivamente passa dallo stato gassoso allo stato liquido;[10]

dopo essere stato filtrato da un eventuale filtro essiccatore posto subito dopo il condensatore e aver
attraversato un eventuale accumulatore di refrigerante liquido, per mezzo di una valvola di laminazione o
valvola termostatica, o, più frequentemente, di un semplicissimo tubo capillare, viene abbassata la
pressione e di conseguenza la temperatura del refrigerante, che passa dallo stato liquido a una miscela
bifase, cioè sotto forma di gas-liquido;

il refrigerante viene quindi fatto circolare nel vano interno del frigorifero, attraverso un evaporatore; in
seguito, il refrigerante viene iniettato all'interno dell'evaporatore grazie alla pressione esistente nel lato
aspirante il liquido; nell'evaporatore il refrigerante assorbe il calore dei prodotti all'interno del frigorifero,
aumenta la sua temperatura e ritorna allo stato gassoso;

il refrigerante, allo stato gassoso, viene quindi riportato al compressore per cominciare un nuovo ciclo;

il ciclo si ripete in continuazione fino a quando non viene interrotto da un termostato, che toglie
l'alimentazione elettrica al compressore, quando all'interno del frigorifero viene raggiunta la
temperatura impostata. Il sistema viene messo nuovamente in funzione una volta che la temperatura
interna del frigorifero avrà superato il valore impostato sommato a un valore fisso definito come l'isteresi
del termostato (il riavvio del compressore viene quindi effettuato a una temperatura di poco superiore a
quella impostata, in modo da prevenirne accensioni e spegnimenti troppo frequenti, che finirebbero per
usurarlo rapidamente).

Il termostato può essere di tipo elettromeccanico (tipicamente impiegato su frigoriferi a basso costo o di
vecchia generazione) o elettronico. In quest'ultimo caso può essere di tipo analogico o digitale (ovvero
basato su microprocessore). L'impiego di un microprocessore permette un controllo più efficace
dell'elettrodomestico, riducendo l'accumulo di brina e quindi aumentando l'efficienza energetica del
frigorifero.

I frigoriferi più moderni adottano la tecnologia No Frost, che evita la formazione di ghiaccio, eliminando
quindi la necessità della sbrinatura periodica. Questa tecnologia viene spesso accompagnata da una
ventilazione interna del frigorifero. Questi due accorgimenti tecnologici permettono agli alimenti una
maggiore durata e una maggiore resistenza alle muffe.
Accorgimenti

Per poter mantenere il frigorifero sempre efficiente, è essenziale permettere alla parte calda di cedere il
calore.

Per sua natura un frigorifero raffredda l'interno trasportando il calore fuori, quindi è necessario che la
serpentina esterna possa cedere il calore all'ambiente in modo facile. Occorre quindi fare in modo che
l'elettrodomestico sia posizionato in un posto ben ventilato, lontano da fonti di calore; di tanto in tanto
può rendersi necessario pulire la griglia posteriore.

Ci si deve preoccupare inoltre che la distanza dal muro sia adeguata per garantire un sufficiente ricambio
d'aria, anche se per alcuni modelli recenti, che hanno la serpentina alla base, tale accortezza non è
necessaria.

Inoltre, per far sì che il compressore entri in funzione e raffreddi l'interno del frigorifero, la temperatura
dell'ambiente in cui l'apparecchio è collocato solitamente non deve essere inferiore ai 10 °C.

Anche quando la serpentina interna è ricoperta di ghiaccio si ha una riduzione dell'efficienza. Nei
frigoriferi moderni che adottano la tecnologia No Frost, la ventilazione interna consente di mitigare tale
problema[senza fonte], mentre in quelli più datati occorre di tanto in tanto procedere allo sbrinamento.

Note

^ benché diffusa, la forma «frigor» non è italiana, ma lombarda

(EN) Mary Randolph's 1825 Refrigerator, su researchingfoodhistory.blogspot.com. URL consultato il 16


febbraio 2021.

^ (EN) Harriott Pinckney Horry, A Colonial Plantation Cookbook: The Receipt Book of Harriott Pinckney
Horry, 1770, University of South Carolina, 1984, p. 11.

^ Brevetto (EN) Original document: US8080 (A) ― 1851-05-06 (PDF), su European patent office,
European patent office, 6 maggio 1851.

^ (EN) Specification of the Patent granted to Jacob Perkins for improvements in the Apparatus and
Means for producing Ice and in cooling Fluids, in The Repertory of patent inventions and other
Discoveries and Improvements in Arts, Manufacture and Agriculture, New Series VII, January—June,
Londra, J.S. Hodson, 1837, p. 13. URL consultato il 23 gennaio 2011.
^ Brevetto (EN) Original document: US460696 (A) ― 1891-10-06 (PDF), su European patent office,
European patent office, 6 ottobre 1891.

^ (FR) Frank Priolet, Charles Tellier, le froid, et la conservation de la viande, su les-beauxquartiers.com, 8


luglio 2016.

^ (EN) Einstein fridge design can help global cooling, su theguardian.com.

^ (EN) Gene Dannen, The Einstein-Szilard Refrigerators - Further References and Notes, su dannen.com.

^ Il passaggio dallo stato gassoso allo stato liquido, avvenendo a temperatura costante, non comporta
diminuzione di temperatura; la diminuzione di temperatura è invece dovuta al fatto che il fluido
refrigerante prima di passare dal condensatore è un gas surriscaldato.

Voci correlate

Cella frigorifera

Congelatore

Siberino

Freon

Refrigeratore evaporativo

Frigorifero di terracotta

Refrigeratore di Einstein–Szilárd

Cella di Peltier

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