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La Resilienza

CHE COS'E'

La resilienza è la capacità di un individuo di resistere e superare le inevitabili circostanze avverse


della vita, adattandosi alle richieste che l'ambiente presenta, e di imparare da tale esperienza, in una
trasformazione che permette di maturare nuove competenze e strategie.
Se pensiamo alle complesse sfide della vita militare, è facile comprendere perché ci interessa la
resilienza: nel nostro contesto, è l'abilità del militare nel persistere e fronteggiare efficacemente lo
stress, accettando i rischi insiti nella professione, adattandosi con flessibilità, essendo fiducioso
nelle proprie capacità di gestire situazioni operative provanti e manifestando conseguenti minimi
effetti psicofisici negativi.
Insomma, possiamo dire che un militare resiliente è capace di affrontare situazioni operative
stressanti, mantenendo alta l'efficienza e l'efficacia operativa/professionale nel tempo.
Gli studi e l'esperienza ci dicono che le persone che hanno livelli di resilienza elevati sono più
adattabili al cambiamento, resistenti in condizioni avverse ed in grado di trovare soluzioni a
problemi complessi, motivate e capaci di "risollevarsi" più velocemente.
In generale, chi è resiliente resiste meglio di fronte alle situazioni stressanti e quindi, più in salute e
longevo.
Ma si può diventare più resilienti? E come si fa ad accrescere questa capacità?
Per poter dare risposta a questo interrogativo, dobbiamo entrare meglio in questo mondo e
comprendere come si caratterizza la resilienza ed i diversi livelli in cui si esprime per un militare:
personale, di unità e familiare.

CARATTERISTICHE DELLA RESILIENZA

Innanzitutto, devi sapere che la resilienza non è qualcosa di statico, sempre uguale ma è processo
attivo che si sviluppa nella relazione dinamica fra la persona e il contesto (sociale, relazionale,
istituzionale). E' per questo che è possibile farla crescere (ma attenzione, è possibile anche il
contrario!)
Conosciuta anche come hardiness, è costituita da tre caratteristiche di fondo, le "hardy attitudes",
ovvero attitudini distintive, definibili come le "3C della hardiness":
• un elevato livello di impegno (Commitment): "il mio mondo è importante!"
• un elevato livello di controllo (Control): "Posso influire sulle cose che mi accadono!"
• un elevato livello di gusto per la sfida (Challenge): "La maggior parte delle cose che mi
accadono possono farmi crescere!"

COME SVILUPPARE LE 3 C: cosa fare per diventare più


resilienti.

1. L'IMPEGNO:

• Fornire il proprio contributo, mettersi in gioco, cercare di sviluppare le proprie capacità,


avvicinarsi a persone che hanno maggiori competenze per apprendere qualcosa di nuovo che
potrebbe appassionare
• Celebrare i successi ottenuti e le soddisfazioni anche piccole
• Coinvolgersi in attività di gruppo
• Condividere con gli altri i momenti di avversità e di gioia
• Coinvolgere le persone care trasmettendo loro l'importanza di ciò che si sta facendo

2. IL CONTROLLO:

• Valutare l'adeguatezza delle proprie capacità rispetto agli obiettivi da raggiungere, e se


superiori ad esse, identificare le risorse di cui si avrà bisogno per conseguirli
• Organizzare i propri impegni suddividendoli in sotto obiettivi di progressiva difficoltà
• Organizzare gli impegni pianificando prima le risorse e i tempi necessari
• Stabilire obiettivi realizzabili, perseguendo risultati visibili e a breve termine
3. IL GUSTO PER LE SFIDE:

• Considerare il cambiamento come occasione di apprendimento


• Riflettere su quanto imparato dopo cambiamenti importanti
• Includere nelle proprie pianificazioni la possibilità che si verifichino varianti o imprevisti
• Cercare occasioni di divertimento provando esperienze nuove
• Mettere alla prova le proprie capacità creative provando ogni tanto a fare a meno delle
comodità o della tecnologia

I LIVELLI DELLA RESILIENZA

Resilienza Individuale
Nello sviluppo della resilienza, per il singolo riveste particolare importanza la modalità con cui la
persona interpreta ed attribuisce significati agli eventi che vive. L'individuo con elevata hardiness
interpreta anche le esperienze più impegnative e "dolorose" come importanti e da vivere appieno,
quali occasioni di sfida e di crescita personale e su cui si può esercitare un controllo diretto o
indiretto, attraverso la possibilità di modificare almeno le proprie emozioni e reazioni.
Per arrivare alla acquisizione della resilienza e mantenerla, è necessario aver raggiunto un equilibrio
nel soddisfacimento di alcuni bisogni fondamentali e primari per l'individuo, che vanno da quelli
prettamente inerenti la sfera fisiologica (si pensi ad esempio all'importanza del sonno, a premessa di
reazioni funzionali di un individuo alle situazioni) a quelli relativi al senso di appartenenza e al
sostegno sociale.

Resilienza dell'Unità
Oltre ad essere influenzata da quella dei militari che ne fanno parte, può essere amplificata
sostenuta da una serie di fattori. Tra i più significativi, la letteratura scientifica mette in evidenza il
clima positivo che il Comandante riesce ad instaurare, il lavoro di squadra e la coesione tra i suoi
componenti.
Un notevole numero di ricerche e studi, sostengono l'ipotesi che i Comandanti con alta resilienza
sono in grado di generarla anche nei propri uomini, innanzitutto in via informale, attraverso l'azione
di Comando svolta giorno per giorno, che avrà uno stile basato sulle tre caratteristiche proprie della
persona resiliente e che agirà su:
• il senso di appartenenza e la coesione, favorendo l'impegno e il coinvolgimento;
• l'importanza del contributo di ciascuno per la buona riuscita delle attività, sviluppando il senso di
controllo e del dominio su ciò che si fa;
• la ridefinizione delle attività da svolgere in missione e in guarnigione, come opportunità di
crescita per il militare.

Resilienza familiare
Le famiglie militari vivono, insieme a noi, tutte le esperienze che la nostra scelta professionale
presenta; ad esempio esse attraversano, parallelamente al militare, le fasi correlate alle missioni, con
tutte le implicazioni emozionali ed organizzative e le richieste di adattamento che esse comportano.
Le famiglie resilienti che sperimentano la difficoltà imparano dalle loro esperienze ad aggiustarsi e
ad adattarsi, se necessario, e ad andare oltre. Anche in questo caso, resilienza non è certamente
sinonimo di invulnerabilità ma è la capacità di resistere e di riprendersi da una crisi o da condizioni
di difficoltà.
Secondo il modello del Ciclo di vita delle famiglie della psicoterapeuta familiare Froma Walsh, le
variabili cruciali di un funzionamento familiare resiliente, possono essere raggruppate in tre grandi
ambiti:
I Sistemi di credenze di una famiglia che influenzano fortemente come è visto un cambiamento, una
crisi e le proprie scelte;
I Pattern organizzativi della famiglia (flessibilità, presenza di legami/coesione, risorse sociali ed
economiche) che incidono sulla riorganizzazione necessaria a rispondere alle nuove esigenze della
famiglia, che non può ritornare alla vita normale che conosceva;
I Processi di comunicazione che facilitano la resilienza se portano chiarezza alle situazioni di crisi,
incoraggiando un'aperta espressione emotiva e aumentando il problem solving collaborativo.
Va ricordato che la responsabilità di lavorare su questi aspetti non è solo della famiglia stessa ma
anche dell'Istituzione militare che può mettere in atto scelte organizzative che sostengano questi tre
pilastri della resilienza familiare.
FATTORI CHE PROMUOVONO LA RESILIENZA
INDIVIDUALI RELAZIONALI SOCIALI
• caratteristiche di • sostegno sociale • integrazione e
personalità, temperamento partecipazione attiva
• sostegno emotivo nella comunità di
• hardiness appartenenza
• sostegno strumentale
• autonomia • attività di
• sostegno informativo aiuto/volontariato
• autoefficacia o cognitivo • intervento di promozione
del benessere
• autostima • qualità delle relazioni
familiari (coesione,
• capacità di problem solving attaccamento sicuro)

• locus of control interno • qualità delle relazioni


amicali
• capacità di porsi degli
obiettivi e di trovare le • clima lavorativo
strategie adeguate per • relazioni di mentoring
raggiungerli

• progettualità futura

• ottimismo

• prospettiva temporale

• empatia

• senso dell'umorismo

Fonte: http://www.difesa.it/SMD_/approfondimenti/benessere-e-salute/lo-sviluppo-della-resilienza/
Pagine/La-Resilienza.aspx

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