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CHE COS'E'
Innanzitutto, devi sapere che la resilienza non è qualcosa di statico, sempre uguale ma è processo
attivo che si sviluppa nella relazione dinamica fra la persona e il contesto (sociale, relazionale,
istituzionale). E' per questo che è possibile farla crescere (ma attenzione, è possibile anche il
contrario!)
Conosciuta anche come hardiness, è costituita da tre caratteristiche di fondo, le "hardy attitudes",
ovvero attitudini distintive, definibili come le "3C della hardiness":
• un elevato livello di impegno (Commitment): "il mio mondo è importante!"
• un elevato livello di controllo (Control): "Posso influire sulle cose che mi accadono!"
• un elevato livello di gusto per la sfida (Challenge): "La maggior parte delle cose che mi
accadono possono farmi crescere!"
1. L'IMPEGNO:
2. IL CONTROLLO:
Resilienza Individuale
Nello sviluppo della resilienza, per il singolo riveste particolare importanza la modalità con cui la
persona interpreta ed attribuisce significati agli eventi che vive. L'individuo con elevata hardiness
interpreta anche le esperienze più impegnative e "dolorose" come importanti e da vivere appieno,
quali occasioni di sfida e di crescita personale e su cui si può esercitare un controllo diretto o
indiretto, attraverso la possibilità di modificare almeno le proprie emozioni e reazioni.
Per arrivare alla acquisizione della resilienza e mantenerla, è necessario aver raggiunto un equilibrio
nel soddisfacimento di alcuni bisogni fondamentali e primari per l'individuo, che vanno da quelli
prettamente inerenti la sfera fisiologica (si pensi ad esempio all'importanza del sonno, a premessa di
reazioni funzionali di un individuo alle situazioni) a quelli relativi al senso di appartenenza e al
sostegno sociale.
Resilienza dell'Unità
Oltre ad essere influenzata da quella dei militari che ne fanno parte, può essere amplificata
sostenuta da una serie di fattori. Tra i più significativi, la letteratura scientifica mette in evidenza il
clima positivo che il Comandante riesce ad instaurare, il lavoro di squadra e la coesione tra i suoi
componenti.
Un notevole numero di ricerche e studi, sostengono l'ipotesi che i Comandanti con alta resilienza
sono in grado di generarla anche nei propri uomini, innanzitutto in via informale, attraverso l'azione
di Comando svolta giorno per giorno, che avrà uno stile basato sulle tre caratteristiche proprie della
persona resiliente e che agirà su:
• il senso di appartenenza e la coesione, favorendo l'impegno e il coinvolgimento;
• l'importanza del contributo di ciascuno per la buona riuscita delle attività, sviluppando il senso di
controllo e del dominio su ciò che si fa;
• la ridefinizione delle attività da svolgere in missione e in guarnigione, come opportunità di
crescita per il militare.
Resilienza familiare
Le famiglie militari vivono, insieme a noi, tutte le esperienze che la nostra scelta professionale
presenta; ad esempio esse attraversano, parallelamente al militare, le fasi correlate alle missioni, con
tutte le implicazioni emozionali ed organizzative e le richieste di adattamento che esse comportano.
Le famiglie resilienti che sperimentano la difficoltà imparano dalle loro esperienze ad aggiustarsi e
ad adattarsi, se necessario, e ad andare oltre. Anche in questo caso, resilienza non è certamente
sinonimo di invulnerabilità ma è la capacità di resistere e di riprendersi da una crisi o da condizioni
di difficoltà.
Secondo il modello del Ciclo di vita delle famiglie della psicoterapeuta familiare Froma Walsh, le
variabili cruciali di un funzionamento familiare resiliente, possono essere raggruppate in tre grandi
ambiti:
I Sistemi di credenze di una famiglia che influenzano fortemente come è visto un cambiamento, una
crisi e le proprie scelte;
I Pattern organizzativi della famiglia (flessibilità, presenza di legami/coesione, risorse sociali ed
economiche) che incidono sulla riorganizzazione necessaria a rispondere alle nuove esigenze della
famiglia, che non può ritornare alla vita normale che conosceva;
I Processi di comunicazione che facilitano la resilienza se portano chiarezza alle situazioni di crisi,
incoraggiando un'aperta espressione emotiva e aumentando il problem solving collaborativo.
Va ricordato che la responsabilità di lavorare su questi aspetti non è solo della famiglia stessa ma
anche dell'Istituzione militare che può mettere in atto scelte organizzative che sostengano questi tre
pilastri della resilienza familiare.
FATTORI CHE PROMUOVONO LA RESILIENZA
INDIVIDUALI RELAZIONALI SOCIALI
• caratteristiche di • sostegno sociale • integrazione e
personalità, temperamento partecipazione attiva
• sostegno emotivo nella comunità di
• hardiness appartenenza
• sostegno strumentale
• autonomia • attività di
• sostegno informativo aiuto/volontariato
• autoefficacia o cognitivo • intervento di promozione
del benessere
• autostima • qualità delle relazioni
familiari (coesione,
• capacità di problem solving attaccamento sicuro)
• progettualità futura
• ottimismo
• prospettiva temporale
• empatia
• senso dell'umorismo
Fonte: http://www.difesa.it/SMD_/approfondimenti/benessere-e-salute/lo-sviluppo-della-resilienza/
Pagine/La-Resilienza.aspx