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28 il giornale dell’arte Numero 347, novembre 2014

Libri
Marmi antichi in viaggio o stipato negli horrea di Roma e Ales- Arte e psicologia studi con Longhi e Arcangeli. L’opera di una vita
sandria, anche blocchi difettati e restaurati ab an- Quando iniziai non esisteva

Foto © Roberto Salgo


La pietra del potere Le immagini Casa RAniMA
tiquo, come nel caso di una base di colonna a San un solo testo sulla materia;
Cesareo in Palatio a Roma. E non è vero che le cave nemmeno una storia della Psi-
furono abbandonate di colpo, nel 457, alla morte cologia. Ricordo che studiavo
Un prezioso repertorio di Dario Del Bufalo di Marciano (l’ultimo imperatore sepolto dentro
un sarcofago di porfido che oggi è a Istanbul e che
mentono Flavio Caroli
nella biblioteca di Medicina.
Oggi si dà tutto per scontato,
La dimora-studio dove
su storia, significati e simbologia del porfido sostengo sia di riutilizzo), ma gradualmente.
Flavio Caroli torna sullo ma allora lo stesso Lorenzo l’artista torinese abita
Non c’è solo la storia del porfido da Cle- Lotto era molto trascurato: sui testi le immagini
opatra ai Savoia...
sguardo e i moti dell’animo delle sue opere erano in formato francobollo. da settant’anni
Sarà presentato alla Galleria Borghese in di- Pubblico per la prima volta in versione inte- C’è un tema, fra quelli affrontati nei te-
cembre, ma solo di recente l’autore, Dario grale, tradotta in ingese e italiano, la Passio sti, al quale si sente più legato?
Del Bufalo, ha risolto il processo che lo ha latina, probabilmente del VI secolo e derivante Si intitola Anime e Volti. L’arte dalla Psicologia Non so risponderle. Potrei dire Lotto, l’amore della
visto imputato e che è stato tra le motivazioni da un originale greco, trascritta da un certo alla Psicoanalisi l’ultimo libro di Flavio Caroli: giovinezza, ma farei torto a Sofonisba, a Bazzani,
di questo importante studio monografico sul Porfirio che ha rimaneggiato a modo suo la un titolo che è una dichiarazione d’intenti, a Burri, che è stato anche un amico fraterno, a
porfido. Architetto di formazione, Del Bufalo storia di Diocleziano e dei Santi Quattro Co- visto che vi ricorrono i temi che sono cari «Magico-primario», che è una mia creatura. Per
si è dedicato ai marmi colorati fin da quan- ronati costretti nelle cave di porfido in Panno- da sempre a lui che è stato il pioniere della non parlare del «Gran Teatro del Mondo», di cui
do era allievo di Raniero Gnoli, pubblicando nia, dove questo marmo non esiste. Rilevo le ricerca intorno alla trasposizione in imma- amo la componente letteraria e teatrale. In realtà
diversi volumi (tra i più recenti L’Università dei incongruenze, ma soprattutto ricostruisco la gine dei «moti dell’animo». Il libro raccoglie ciò che amo davvero è l’idea sottesa a tutti quei te-
marmorari di Roma del 2007, Studi di glittica del vera storia di questi damnati ad metalla, in suoi scritti usciti in occasioni diverse (mo- sti, la ricerca che ho realizzato intorno a essi. Que-
2009, Marmorari magistri romani del 2010). catene, anche grazie alle recenti novità emer- nografie, mostre, saggi, contributi a catalo- sto libro è il mio «Meridiano», la summa di tutti i
Porphyry. Rosso imperiale. Potere e religione è un se nei restauri diretti da Luigi De Cesaris del ghi), riordinati dall’autore non in un ordine miei studi e a conti fatti credo che davvero non mi
repertorio prezioso sull’esistente e un sag- grande «affresco» nel Tempio di Amon a Tebe, cronologico di pubblicazione, bensì in un si possa accusare di incoerenza.
gio su storia, significati e simbologia del più l’attuale Luxor. Ai tempi di Diocleziano ritra- ordine logico e storico. Ne parliamo con lui. Lo si può considerare anche il bilancio
importante tra le pietre e i marmi colorati. eva i tetrarchi, sormontati dall’aquila e con Professor Caroli, tutti ricordiamo la della sua generazione?

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Era dal 1932, con lo storico Antike Porphyrwer- tanto di schiere di soldati. In seguito furono grande mostra «L’Anima e il Volto», Direi di sì. Ne parlavo di recente con l’amico Fabio
ke di Richard Delbrueck, che nessuno tenta- rimpiazzati proprio dai quattro bravi scalpel- a Milano nel 1998, ma lei ha iniziato Vacchi, il compositore: ecco, 35 anni fa inventam-
va un’impresa del genere. Dario Del Bufalo lini cristiani, deportati dal Mons Porphyrites molto tempo prima a studiare queste mo questa idea di «bellezza», poi messa lungamen-

© Foto di Bepi Ghiotti


Iniziamo dall’attualità: in settembre so- in Tebaide e martirizzati a Roma. tematiche. te al bando e ora invece dilagante. Io per esempio,
no uscite le motivazioni della sentenza No, a parte la bella mostra «Porphyre» di Philippe q Federico Castelli Gattinara Potrei dire che ho iniziato con la mia tesi di laurea che a quel tempo abitavo a Roma, mi riconosco
di un processo che l’ha coinvolta per la Malgouyres al Louvre nel 2003, ispirata alla no- su Pollock e l’Informale, nel 1968, e poi con la tesi di pienamente nella Roma della «Grande Bellezza».
vendita di due oggetti di porfido. stra esposizione sui marmi colorati della Roma Porphyry. Rosso imperiale. Potere specializzazione su Lorenzo Lotto, uscita come sag- Nel 2014 è uscito anche «Voyeur. I segreti
Sono stato assolto «perché il fatto non sussiste», che imperiale ai Mercati di Traiano dell’anno prima. e religione, di Dario Del Bufalo, gio su «Storia dell’Arte» nel 1973 e poi come libro di uno sguardo»: un libro di letteratura. Un angolo della casa di Carol Rama
è la formula più piena, come fosse una richiesta Quella però era una mostra di porfidi del Louvre; 300 pp., ill. colore, Allemandi & C., nel 1975. Ma avevo iniziato a interessarmi a questi Sarà il mio ultimo appuntamento con la letteratura,
di scuse da parte del giudice. Io però per sette an- il mio è un catalogo ragionato che dai 150 pezzi Torino 2013, € 95,00 temi molto tempo prima, prima ancora dei miei dopo Mayerling, amore mio!, del 1983, quando «Questa casa è sempre stata così, è una casa
ni sono stati perseguito e ho speso 35mila euro in schedati da Delbrueck è arrivato a 1.000, ognuno avevo 37 anni (età magica in cui sono morti tanti premeditata dove gli oggetti, tutti poveri [...]
avvocati, ci sono andati di mezzo Gnoli e altri, in con foto e descrizione. «divini fanciulli» dell’arte, della musica e della lette- diventano una storia, dove la casa non è più
realtà solo per certificare che non c’era niente. Com’è strutturato il suo volume? ratura), e sentivo che la giovinezza iniziava a sfuma- una casa ma una scenografia, una preparazio-
Ma che cosa le si contestava? Ritesso la storia di questo marmo, del suo valo- Il corpo mente meno del volto re. E poi, frutto proprio della riflessione su quel sen- ne per girare un film, il tuo film. [...] per lascia-
Di aver venduto due vasi in porfido datati tra Sette re simbolico, religioso e politico, partendo dalla timento, Trentasette, del 1996, sugli artisti morti a re l’oggetto così com’è, bisogna avere un garbo
e Ottocento non pertinenti all’epoca a cui li avevo porpora, un colore che fin dal tempo dei Lagidi Ricostruire la vita dalle opere è stato il lavoro di Mauro Mattia, che in un bel volume uscito da quell’età. Ora chiudo con questo romanzo dedicato particolare». Queste parole di Carol Rama
attribuiti, quindi falsi o posteriori. Sono pezzi molto era legato al potere, in particolare al potere Quodlibet restituisce senso e complessità dell’originale ricerca di Tiziana Fusari (1951-2012), allo sguardo, che è poi il vizio e la delizia della mia raccontano, forse, meglio di tante altre,
belli, ceduti per oltre 200mila euro a un collezionista regale. Il rosso rimanda al sangue, quindi alla raffinata artista marchigiana troppo presto uscita dal mondo. In questo ricco e ben congegnato vita: un romanzo per immagini che racconta (in 49 la genesi di quella che a ragione Cristi-
di Brescia, il quale, prima di acquistarli, si era fatto vittoria, alla conquista, alla vita stessa. Con i libro antologico, alle immagini dei lavori di Fusari s’intrecciano testi critici, stralci di diario immagini più una, quella estrema) la vita di un fo- na Mundici e Bepi Ghiotti definisco-
fare un’expertise da una grande esperta del setto- Romani diventa il colore dell’imperatore, ma dell’artista, documenti, fotografie, secondo una scansione che riprende le serie cui l’artista tografo di guerra dai 16 ai 65 anni. La figura del no «un’opera d’arte: l’opera di una vita», la
re come Anna Maria Giusti, direttrice dell’Opificio i primi a impiegarlo sul serio sono Traiano in si è via via dedicata in trent’anni di carriera: dalle pitture astratte dei «Lampi», alle «Vele» (la protagonista, che deve moltissimo al mio caro amico casa-studio dove la pittrice torinese vive
delle Pietre Dure, e del suo decano restauratore, il architettura e Adriano in scultura. Poi con Dio- serie più longeva sviluppata per vent’anni a partire dal 1990) dipinte su veline da sarta, dalle Romano Cagnoni, fotografo di guerra, conosciuto da settant’anni. L’intento dei due autori
mitico Giancarlo Raddi delle Ruote. Poi li aveva fat- cleziano raggiunge l’apice del suo sfruttamento. «Figurine» ai deliziosi «Abbecedari», alle metafisiche altalene della Comédie humaine. Prezioso nel 1975 mentre stava partendo per il Sud Africa del- di Carol Rama. Il magazzino dell’anima, edi-
ti vedere al suo esperto d’arte e al suo marmista e Si dice che fosse Costantino a utilizzar- strumento di lettura d’insieme dell’opera fusariana, il libro propone un repertorio di spunti di le rivolte razziali, cerca di capire la verità del mondo to da Skira grazie alla Fondazione Sardi

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restauratore, sempre prima di comprarli. lo al massimo. silente conversazione tra il lettore e un’artista che scriveva: «Io ho sempre la sensazione di non attraverso le sue forme. E solo alla fine, nell’ultima per l’Arte, è stato proprio quello di gui-
Chi è stato a fare la denuncia? Con l’editto di tolleranza del 313 d.C. Costantino appartenere ad alcuna realtà, ho quasi il senso di non esserci». E ora che non c’è più, guardando immagine, che precede di un istante la morte, sco- dare il lettore nell’esplorazione di questo
Degli antiquari volevano ostacolarne la vendita libera i cristiani e restituisce loro i beni confisca- le sue opere abitate da corpi senza volto, instabili e improbabili, riscopriamo con e grazie a prirà che la verità è invece nell’informe, nel capriccio «magazzino» (la definizione è della stessa
per comprarli al prezzo che dicevano loro. Da dieci ti. Alle cave egiziane di porfido rosso viene così a lei che il corpo mente meno del volto «al di là di tutti i luoghi comuni sullo sguardo e l’anima». della realtà, nell’idea del caos. Perché anche le im- Rama) allestito e strutturato dall’artista
anni con Gnoli mettevo da parte documenti sul mancare una grande fetta di forza lavoro, miglia- Ma in realtà è il mondo espressivo tutto dell’artista, fitto di riferimenti al cinema, alla danza, magini possono mentire. q Ada Masoero come una magistrale rappresentazione di
porfido, ma certamente negli ultimi sette, a cau- ia di persone. Nel volume sostengo due tesi: non è alla letteratura, al teatro, alla fotografia, a essere fuori dal comune e di questo sé, restituendo intatta la magia di questo
sa di questa ingiusta accusa, ho scavato in questa vero che sotto Costantino ci sia stato il massimo immaginario autenticamente non convenzionale Tiziana Fusari Rewind offre un atlante Anime e Volti. L’arte dalla Psico- luogo «carico di cose meravigliosamente ete-
materia con rabbia. sfruttamento delle cave, che avviene sotto Diocle- avvincente. q Alessandra Ruffino logia alla Psicoanalisi, di Flavio rogenee, sono parole dell’amico di una vita,
Dopo Delbrueck non c’era più stato ziano, una decina d’anni prima. Costantino utiliz- Caroli, 316 pp., Electa, Milano Edoardo Sanguineti, e insieme così funzionali
niente di così sistematico sul porfido. za molto porfido, ma di riuso, oppure già estratto, Tiziana Fusari Rewind, a cura di Mauro Mattia, 360 pp., ill., Quodlibet, Macerata 2014, € 28,00 2014, € 22,90 e giustificate», ma al contempo tentando
la assai difficile operazione (nel caso di
un’artista come Rama) di evadere dalla
retorica del personaggio. Una sfida vinta
Sicilia dalla Mundici, storica dell’arte che fre-
quenta la pittrice e la sua casa dalla me-

Le scoperte di un funzionario
tà degli anni ’90, che riesce nell’intento
di liberare il percorso artistico e di vita
da molti dei luoghi comuni cui la stessa
Le ricerche di Gaetano Bongiovanni Rama contribuì con le sue dichiarazioni,
e dall’artista Ghiotti, che ha operato in
tra Soprintendenze e musei dell’isola lunghe sedute a cadenza quasi settima-
nale per circa due anni, mantenendo le
condizioni originali (la pittrice è sempre
Un progetto che non trova molti raffron- vissuta con la luce artificiale, le pareti gri-
ti, quello consegnato da Gaetano Bon- gie e le finestre oscurate da tendaggi neri,
giovanni, funzionario storico dell’arte con l’intento di elidere le distrazioni dal
presso la Soprintendenza di Palermo, mondo esterno) e una sola fonte d’illumi-
al volume Studi e ricerche sulla pittura nazione, la macchina fissa sul cavalletto,
in Sicilia. Osserva bene Elisa Debene- il diaframma chiuso al massimo, elimi-
detti, in prefazione, che «questo tipo di nando qualsiasi tentazione di manipola-
pubblicazioni costituisce quasi un rendiconto zione successiva allo scatto. Così, varcata
dell’attività di studio e di ricerca che solita- la soglia di casa, gli autori ci conducono,
mente conclude tutta una carriera». A un pagina dopo pagina, scatto dopo scatto,
certo momento della sua carriera, in- alla scoperta di questa singolarissima
vece, Bongiovanni ha sentito l’esigenza Wunderkammer, in cui si mescolano gli
di sistematizzare la ricerca fin qui com- Giacomo Balla, «Ritratto di Nunzio strumenti di lavoro e gli oggetti e i ricordi
piuta, trovando anche occasione per Nasi», Trapani, Museo Pepoli di una vita, in un amalgama indistricabile
incasellarvi scritti inediti (sulla statua e felicissimo («unico corpo-casa, grande intes-
lignea del «San Rocco» a Termini Imere- te il libro: il Settecento (tardobarocco e suto abito-appartamento», Vallora). Oggetti
se recentemente restaurata o sulla pala neoclassico), con i suoi Tancredi, Ran- poveri, per lo più («quelli meno poveri sono
di Sortini a Lentini). Ordinati, infatti, se- dazzo, Borremans, Sozzi, Martorana, Fra stati pignorati quando mio padre è fallito»),
condo la cronologia dei materiali ogget- Felice da Sambuca, Sortini, Intergugliel- ma scelti, e disposti, con squisito gusto
to di studio, organizzati in due sezioni mi (anche inediti), per ricordarne solo e perizia, e l’immancabile vena ironica,
(«saggi e articoli» e «schede» dei singoli alcuni; la ricostruzione della stagione a comporre seducenti fondali in cui coe-
dipinti), i testi rientrano in una forbice trapanese (Felici, La Bruna, Matera e Cu- sistono i materiali più eterogenei, Orien-
temporale che va dal 1987 al 2013, e sono trona); le committenze di affreschi e pa- te e Occidente, alto e basso, austerità e
da riferirsi all’attività di tutela e valoriz- le per la città arcivescovile di Monreale; sfarzo. Il letto-baldacchino-ara-altare (così
zazione, presso musei e Soprintenden- i rapporti con Roma. Si va, quindi, oltre lo ricordava Nico Orengo), vestito di una
ze, come quella legata all’inventariazio- con l’Otto e il Novecento (Errante, Pata- raffinata coperta-arazzo cucita dall’arti-
ne, ai restauri e alle mostre (su tutte, nia, Carta, Panebianco, Mirabella, Abate sta, sul quale era solita ricevere gli amici,
quella del 1996 con le stampe di Piranesi ecc.), fino ai futuristi siciliani (Rizzo, Co- Pavese, Calvino, Mila, Sanguineti, Molli-
dalla Biblioteca Fardelliana di Trapani), rona, D’Anna, Varvaro ecc.). Significativi no...; il bracciale d’avorio che fu di Paul
ma anche quelli apparsi su riviste, in at- sono anche i testi dall’età normanno- Éluard, regalatole da Man Ray e trasfor-
ti di convegni di studio, in volumi sulle sveva all’autunno del Medioevo col Mae- mato dalla Rama con una tenaglia in «un
arti in Sicilia. stro del Polittico di Trapani; dalle icone oggetto alla Duchamp»; il meraviglioso dra-
Ancora meno frequente è, poi, che que- postbizantine nel Val di Mazara al tardo go da passeggio molliniano che pende dal
sta miscellanea si debba non a un acca- manierismo e al naturalismo seicente- margine di una grande fotografia, assai
demico, ma a un funzionario dei Beni sco. Non mancano i contributi sulla let- sbiadita dal tempo, che la ritrae con San-
culturali, per cui al valore degli studi teratura artistica, le acquisizioni docu- guineti negli anni ’60. E poi, ancora, tutta
che ci sono consegnati, che testimo- mentali e le numerose voci curate per il la cosmogonia che ritroviamo nelle sue
niano la qualità e l’impegno di ricerca, Dizionario biografico degli italiani. opere: rane e altri improbabili animali,
si affianca l’involontaria «biografia» Un libro che è un punto di riferimento scarpe e forme ortopediche, camere d’a-
dell’autore, segnata da episodi d’incon- per gli studiosi, ma anche una raccolta ria di biciclette...
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tro con luoghi, opere e persone, culmi- di testi accessibili e godibili per i non L’auspicio è che questo inestimabile bene
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nanti nell’inaspettato ritrovamento da specialisti, grazie allo stile chiaro ed ef- non vada disperso, e che il volume non
lui effettuato nei depositi del Museo Pe- ficace che permette di seguire l’intrec- resti come ultimo documento, ma serva
poli di Trapani del «Ritratto di Nunzio ciarsi delle molte tematiche approfon- anche da stimolo alla sua salvaguardia.
Nasi» del periodo prefuturista di Giaco- dite da Bongiovanni nel corso della sua q Raffaella Roddolo
mo Balla. ricerca. q Silvia Mazza
Dagli scritti raccolti si evince il progres- Carol Rama. Il magazzino
sivo affinamento di un metodo di inda- Studi e ricerche sulla pittura in dell’anima, di Maria Cristina
gine che ha orientato gli interessi dello Sicilia, di Gaetano Bongiovanni, Mundici e Bepi Ghiotti, 192 pp.,
studioso verso l’argomento finito per 544 pp., ill. b/n e colore, Amici di ill. b/n e colore, Skira, Milano
prediligere, a cui è dedicato in larga par- Plumelia, Palermo 2013, € 25,00 2014, € 59,00

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