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Preparazione apparato:
1. Comprare il rullino
2. Aprire sportellino
3. Inserire rullino
4. Chiudere sportellino
5. Accendere la macchina
6. Aprire l’obiettivo
7. Scatto di prova
Breakdown:
Fase 7. “La macchina non scatta”, conseguenza break down fase 3. Ritorno fase 2.
Scatto:
2. Montare l’obiettivo
3. Accendere la macchina
4. Aprire l’obiettivo
5. Inquadrare il soggetto
6. Premere il pulsante
Breakdown:
Sviluppo e stampa:
2. Riavvolgere il rullino
3. Estrarre il rullino
Breakdown:
Fase 1. Finire il rullino può comportare: tempo di attesa (finisco le foto un’altro giorno),
perdita di foto (se si vuole portare a sviluppare non finito).
14 Settembre e oltre
Fruizione:
2. Prendere proiettore
1. Posizionarlo
3. Accendere il proiettore
4. Posizionare il cassetto
7. Scorrimento diapositive
Intanto…
Breakdown:
Fase 2.1 Trovare dei libri su cui appoggiare il proiettore per rialzarlo. I libri devono
essere della stessa dimensione del proiettore per evitare che si sbilanci e caschi.
Preparazione apparato:
1. Comprare il rullino
3. Inserire rullino
Breakdown:
Scatto:
1. Trovare il soggetto
2. Inquadrare
3. Premere il pulsante
Sviluppo e stampa:
1. Sviluppo automatico
2. Estrarre foto
3. 5 minuti di attesa
Fruizione:
Preparazione apparato:
1. Accendere macchina
2. Controllare batteria
3. Controllare memoria
Scatto:
1. Trovare il soggetto
2. Inquadrare
Breakdown:
Fase 3. Feedback della macchina fotografica “non è a fuoco”, tornare alla fase 2.
Fruizione:
Breakdown:
Sviluppo e stampa:
1. Prendere scheda SD
2. Accendere il computer
7 Settembre e oltre
Fruizione:
1. Accendere il computer
4. Guardare foto:
Nel computer
Album di Assunta
Cornice
Cornice digitale
Preparazione dell'apparato
analogica Polaroid digitale
1988 1998 2008
Già da un colpo d'occhio si può vedere come la parte della “preparazione dell'apparato” presenti
caratteristiche comuni tra l'analogico e la polaroid. L'analogico prevede una fase preparatoria più
lunga delle altre ed essendo composta da più operazioni può essere più soggetta ad errori. Il
digitale invece non presenta alcuna fase preparatoria se non nelle azioni “check” ossia di
controllo del funzionamento (che corrispondono allo scatto di prova dell'analogico).
E' quindi evidente che l'evoluzione diacronica abbia comportato (si vedano anche le
caratteristiche della polaroid) un graduale alleggerimento della fase di preparazione sino a
quasi un annullamento della stessa digitale.
scatto
analogica Polaroid digitale
1988 1998 2008
Lo sviluppo e la stampa – nei rapporti tra analogico e digitale- può essere considerato un elemento
comune o peculiare a seconda del contesto in cui viene svolto.
L'analogico prevede necessariamente (a meno che non si abbiano a disposizione mezzi e
conoscenze) l'interazione con una figura professionale: quella del fotografo. Anche in questa
fase rientrano variabili legati alla tempistica dello sviluppo-stampa e quindi anche al ritiro delle
foto.
Nel digitale troviamo due possibilità per quanto riguarda il solo aspetto della stampa:si può
comunque decidere di delegare il processo della stampa ad un fotografo professionale, oppure si
può scegliere di stampare le proprie foto direttamente a casa con un computer e/o una stampante e
della carta fotografica.
Qui potenzialmente chi ha stampato la foto può prendere in mano anche gli altri processi legati
alla fotografia, acquisendo una sensazione di controllo e- perché no- di professionalità anche al
principiante o alla persona che vede la fotografia più nel suo aspetto ludico che in quello pratico.
FRUIZIONE
analogica Polaroid digitale
1988 1998 2008
D)quarta fruizione:attraverso
Digital Photo Frame
caratteristiche peculiari del digitale
caratteristiche comuni
caratteristiche peculiari della Polaroid
caratteristiche peculiari dell'analogico
La fase della fruizione è ,secondo noi, lo scenario in cui sono più visibili i cambiamenti storico-tecnologici e quindi
anche quelli legati all'interazione degli individui.
L'analogico, la Polaroid ed il digitale qui hanno ognuno caratteristiche peculiari, seppur per alcuni aspetti simili.
Abbiamo isolato , per quanto riguarda l'analogico, i mezzi con cui può avvenire la fruizione : l'album fotografico e
l'esposizione di una foto attraverso una cornice; c' è poi una fruizione che abbiamo chiamato “estemporanea” perché
non legata a nessuno dei formati citati, con il termine intendiamo identificare quelle foto che non subiscono
nemmeno una archiviazione metodologica, ma che vengono comunque viste e riviste a seconda dell'occasione.
Per la Polaroid la fruizione è da ricercare nella natura stessa dell'artefatto. La Polaroid è una macchina fotografica
basata sulla “istantaneità”. L'istantaneità dello scatto- è una macchina da usare in situazioni principalmente
ludiche- l'istantaneità dello sviluppo e della stampa, l'istantaneità della fruizione. La Polaroid non solo può legarsi
a tutti e a nessun supporto usato dall'analogico, ma la sua versatilità si estende anche in una fruizione legata ai
luoghi: non c' è una parte della casa adatta alla Polaroid, ma la Polaroid si adatta ad ogni parte della casa.
Nella “semplicità” dell'analogico la fruizione si fa addirittura più complessa. Si possono scegliere diversi modi in
diversi formati di fruire di una foto e in questo caso la scelta di un metodo piuttosto che un altro è legato ad aspetti
esclusivamente personali.
C'è innanzitutto una prima fruizione che coincide nel momento in cui viene visualizzata sullo schermo la foto
appena scattata e che può fungere anche da feedback stesso allo scatto.
C' è poi la fruizione che prevede l'uso del computer come tramite- per poi stamparle o metterle on line- o come tappa
finale di archiviazione e visione. Ecco che il computer appare come un mezzo ,se non indispensabile, necessario per
un ampia parte di questa fruizione. Spesso infatti le foto scattate con macchine digitale vengono fruite solo
attraverso lo schermo del computer abbandonando così non solo i supporti come cornici ed album, ma la stessa carta
fotografica.
Ciò nonostante la fotografia digitale non ha mai rinnegato completamente l'analogico, ecco perché abbiamo deciso di
inserire una fruizione “classica” legata alla stampa di formati digitali e quindi ad aspetti di fruizione appartenenti
principalmente al campo dell'analogico.
Infine c'è quello che riteniamo un “ibrido” tra i supporti dell'analogico e quelli del digitale: il Digital Photo Frame che
abbina all'ambito di fruizione di una cornice ( la permanenza in determinati ambienti) le caratteristiche dello
schermo di un computer ( far scorrere in sequenza foto digitali).
Tirando le fila di queste analisi abbiamo visto come i cambiamenti più rilevanti si siano verificati principalmente
nell'ambito della fruizione e secondariamente negli ambiti della preparazione dell'apparato e dello sviluppo e stampa.
Ovviamente la fruizione è strettamente legata all'individuo mentre gli altri due ambiti hanno in sé variabili
tecniche da cui l'uomo non può prescindere. Ecco, quindi, che nell'era digitale sembrano superati tutti quegli
“ostacoli” -come l'inserimento del rullino o l'attesa per lo sviluppo- sentiti nell'analogico e che di fatto non sono
affatto contemplati nell'uso di una macchina digitale. D' altra parte, in certi casi, il digitale sembra voler ripercorrere
alcune tappe dell'analogico: lasciando all'uomo il potere decisionale sullo scatto e permettendo la stampa delle foto.
Emerge di fatto nella fruizione un legame stretto con il supporto. Nel digitale in cui la foto è virtuale, non tangibile,
la fruizione si sposta in ambiti affini con l'uso del computer, del photosharing , di “ibridi” e paradossalmente se
dall'analogico ci si libera di elementi esterni ma necessari ( come i rullini e gli obiettivi) nel digitale ci si lega
indirettamente ad elementi quali personal computer e stampanti.
Si modificano all'interno dei processi la figura dell'esecutore della foto e quella del professionista. Il controllo quasi
totale che si acquista nel digitale quasi de-classifica la professionalità del fotografo e del suo negozio di fotografia,
cambiando di fatto il senso di “processo fotografico”.
Riferito agli ambienti, il cambiamento più evidente a nostro parere risiede proprio nella stampa, lo studio
fotografico , con pochissimi elementi, si sposta dall'esterno all'interno delle mura domestiche. Per ora la fruizione
dell'analogico dispone di così tante possibilità da non cambiare tanto la fruizione delle foto nell'ambiente domestico,
semmai la quantità delle foto fruite nell'ambiente domestico e la frequenza della fruizione.
Dal canto suo la Polaroid ha sempre seguito lo spirito che la ha affermata, sfuggendo ad ogni limite e ponendosi
esattamente al centro del passaggio dall'analogico al digitale, evolvendo in parte l'analogico e anticipando, sempre in
parte, alcune caratteristiche del digitale.
SETTEMBRE 1 2 3 4 5 6 7 … 14
1 988
1 998
2 00 8
Vacanza/ Preparazione apparato/ Scatto
Sviluppo/ Stampa/ Archiviazione
LEGENDA Tempi di attesa
Fruizione