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IL CONGRESSO DI VIENNA

La sconfitta di Napoleone e l'esilio dall'isola d'Elba, avevano messo fine ad


un conflitto che insanguinava l'Europa da più di dieci anni.
Le potenze Europee che avevano contribuito alla sconfitta di Napoleone si
ritrovarono insieme a Vienna con lo scopo di definire il nuovo assetto
dell'Europa e di creare e di creare le condizioni per una pace stabile e
duratura. Il Congresso di Vienna durò parecchi mesi e si concluse nel
Giugno del 1815. I protagonisti di questo Congresso furono : la Gran
Bretagna , la Russia , l' Austria, la Prussia e da ultimo anche la Francia,
rappresentata da Talleyrand, il quale convinse le grandi potenze Europee,
che il suo paese doveva essere considerato vittima della politica di
Napoleone. Per questo motivo la Francia venne ammessa al Congresso e
poté conservare la propria integrità territoriale.
Gli obiettivi del Congresso di Vienna furono : 1) Restaurare il vecchio
ordine politico precedente alla Rivoluzione francese. 2) Garantire
all'Europa la pace allontanando ogni pericolo di nuovi cambiamenti. L’età
in cui si svolse il Congresso di Vienna prende il nome di Restaurazione, e
va dalla caduta del regime Napoleonico al 1848: in tutta l’Europa ci fu il
tentativo di ripristinare il governo delle Monarchie assolute, riportando
sul trono i sovrani precedenti a Napoleone, unici considerati legittimi .
I principi fondamentali che guida sono le decisioni del Congresso furono
due: 1) Il principio di legittimità, per cui erano considerate legittime solo
le dinastie reali che governavano prima della Rivoluzione francese e che
quindi avevano il diritto di tornare a regnare sui loro territori. 2) Il
principio dell'equilibrio, nessuna delle potenze vincitrici doveva prevalere
sulle altre, quindi dovevano ottenere tutte pari condizioni.
Il Congresso decise che : la Francia e la Spagna tornarono ai confini
precedenti la Rivoluzione francese. La Svizzera venne riconosciuta
indipendente e neutrale. Gli Stati Tedeschi, ridotti a 39 si riunirono nella
Confederazione Germanica, presieduta dall’Austria. L'Austria ottiene
grande influenza sulla penisola italiana. La Russia prende il possesso della
Finlandia e Gran parte della Polonia. La Prussia si estende annettendo la
Sassonia e parte della Polonia. L'Inghilterra consolida il suo Impero
marittimo e acquista nuove basi commerciali strategiche .
Per garantire la sicurezza generale, il Congresso decise di creare lungo i
confini francesi una serie di Stati-cuscinetto, cioè una barriera che
impedisse la diffusione di nuovi disordini nei paesi vicini. Tra questi stati ci
furono il Regno dei Paesi Bassi, e il Regno di Sardegna.
L'italia dopo il Congresso di Vienna tornò a governi di tipo settecentesco,
senza limitazioni al potere sovrano. Il potere dell'Austria sulla penisola fu
molto rafforzato. Non fu rispettato del tutto il principio di legittimità: la
Repubblica di Venezia e di Genova non furono restaurate .
Per difendere il principio di legittimità ed evitare nuove rivoluzioni , tre
delle potenze vincitrici diedero vita a un'alleanza militare: un accordo
politico-militare con cui i sovrani si impegnavano all'aiuto reciproco, nel
caso in cui nei loro paesi il popolo si fosse ribellato alla monarchia. Il 26
settembre del 1815 Austria, Prussia e Russia stipularono la SANTA
ALLEANZA: si impegnavano a garantire ordine e pace in nome della
comune religione cristiana.
Il Congresso di Vienna fu un avvenimento storico molto importante,
assicurò all'Europa una grande stabilità, che venne meno solo con lo
scoppio della prima guerra mondiale, e cercò di cancellare le conquiste e i
cambiamenti della Rivoluzione francese e dell'età napoleonica,
restaurando i sovrani spodestati che ripresero a governare secondo il
vecchio principio dell'assolutismo monarchico.
Il tentativo del Congresso di Vienna era però in contrasto con i principi
che si erano diffusi e consolidati nella società: gli avvenimenti che si
pretendeva di cancellare non potevano essere ignorati. In particolare
rimasero vive le aspirazioni a forme di governo liberali e democratiche ,
basate sulla divisione dei poteri e su una Costituzione che garantisse
diritti e doveri dei cittadini. Alcune conquiste erano irrinunciabili: le
libertà civili, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, il diritto all'
istruzione pubblica…..
Si erano ormai diffusi gli ideali Liberali e non si poteva più tornare
indietro.
I Liberali erano borghesi che sostenevano la necessità della Costituzione:
per limitare il potere del re; per tutelare le libertà individuali dei cittadini;
per concedere ai popoli il diritto di poter scegliere la forma di governo da
dare al proprio Stato. I Liberali non accettavano il tentativo della
Restaurazione di annullare questi principi, erano convinti che solo la
libertà e l'uguaglianza dei cittadini possano portare benessere e
progresso alla società. Nasce cosi l'idea di Nazione. I Liberali si unirono ai
patrioti nazionalisti, cioè coloro che lottavano per la libertà e
l'indipendenza della propria nazione sottomessa a un governo straniero.
Si afferma una nuova idea politica il Nazionalismo. La Nazione è una
comunità di individui che condividono la stessa cultura e lingua. L'idea di
Nazione si affermera' con vigore fino a provocare la crisi e la fine dei
grandi imperi.
In conclusione i grandi riuniti a Vienna riuscirono a garantire stabilità e
sicurezza all'Europa, ma non una vera e propria pace , perché ben presto i
liberali e i patrioti organizzarono in tutta Europa delle rivolte per
sostenere gli ideali affermati dalla Rivoluzione americana e dalla
Rivoluzione francese:”I Moti Liberali “.

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