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15 aprile 2021 - 09:59 > Versione online
Regione Marche: settore salute in prima
linea per innovazione e sviluppo regionali All’Università di Urbino Tavolo tematico per strategie di Specializzazione Intelligente Approcci terapeutici innovativi, nuovi metodi diagnostici, dispositivi medici e medicina telematica – questi i temi previsti del Tavolo tematico sulla Salute convocato ieri all’Università di Urbino, nell’ambito di una campagna della Regione Marche per definire una strategia di “Specializzazione Intelligente” per i prossimi sette anni. “Tra pochi mesi l’Europa ci chiederà come spenderemo le risorse della prossima programmazione 2021/2027 e le Marche non possono permettersi di replicare il passato. Dobbiamo avere la forza e l’intelligenza di capire quali sono i settori innovativi da introdurre e valorizzare all’interno del sistema economico marchigiano” – ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale e assessore alle Attività Produttive, Mirco Carloni. L’appuntamento è parte di una serie di incontri dell’Osservatorio regionale sulla Specializzazione Intelligente, avviati lo scorso febbraio e appena ripresi dopo lo stop forzato a causa della pandemia. Gli incontri passati hanno trattato svariati ambiti, spaziando dall’ingegneria alla cultura, con l’obiettivo di un “confronto condiviso sulle linee di sviluppo su cui indirizzare le risorse regionali, a supporto della ricerca e dell’innovazione nel prossimo periodo di programmazione 2021-2027”, come annunciato da Carloni. Nell’incontro di ieri, tenutosi in presenza ed in remoto presso l’Aula Magna dell’Università di Urbino, si sono riuniti esponenti della giunta regionale, dell’Università e rappresentati del mondo delle imprese marchigiane. “Il mondo accademico e produttivo devono guidare le istituzioni nelle scelte da compiere – ha detto il vicepresidente. L’area salute, dati alla mano, non può non ricoprire un ruolo centrale nelle nostre strategie perché è quella che ha maggiori margini di crescita nel prossimo futuro”. Ruolo che si è specialmente consolidato durante la gestione dell’attuale pandemia e che “assicura un elevato fatturato nelle esportazioni marchigiane e si pone a metà classifica della nostra regione per numero di imprese presenti”. “L’errore che, come sistema Marche, possiamo compiere – ha poi ammonito Carloni – è quello di rincorrere il modello economico del passato legato al metalmezzadro. Non possiamo permetterci di perdere il treno delle risorse europee rivivendo un amarcord a cui saremo sempre legati e riconoscenti, ma dobbiamo progettare il futuro con tutta l’intelligenza richiesta dai tempi che stiamo vivendo”.