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Angelo Lucchini

Conoscere
Tecnologia

più in dettaglio
le pareti ventilate

Connotazione dei sistemi a schermo avanzato e principali indicazioni sulla posa in opera
e sui protocolli di gestione per la manutenzione delle pareti ventilate realizzate con elementi
in laterizio

Nella pagina a fianco:


un esempio di facciata ventilata rivestita in elementi
di laterizio protetta da una “gronda a sbalzo” su
copertura piana.

Q
uesto numero monografico sui pretazione progettuale, costruttiva e è, in genere, costituito da un pannello o
rivestimenti a parete ventilata manutentiva, significa non poter otte- da un materassino termoisolante di va-
in laterizio costituisce l’occa- nere da essa le migliori prestazioni. ria foggia.
sione per portare a conoscenza vari ar- In conseguenza di quanto premesso, si Contrariamente a quanto viene spesso
gomenti meritevoli di esposizione alla affronteranno in prima istanza alcuni ipotizzato da coloro che prendono alla
luce dell’esperienza maturata in molti aspetti problematici di interesse gene- lettera il suddetto termine convenzio-
anni d’attività in questo ambito. Per rale nella realizzazione delle pareti ven- nale, in Italia (ma lo stesso vale per tutti
chiarezza e per prevenire un possibile tilate e, a seguire, alcuni aspetti speci- i Paesi appartenenti alla fascia tempe-
uso strumentale di quanto più avanti fici delle soluzioni che fanno uso di ri- rata e a quella continentale) e nella
esposto, è bene sottolineare che: vestimenti in laterizio. grande maggioranza dei casi concreti, i
• molti degli aspetti considerati nei rivestimenti a “parete ventilata” sono
casi di parete ventilata con rivestimento Che cosa si intende per parete ven- caratterizzati, anche nelle ore di mas-
in laterizio sono di interesse per tutti i tilata È bene tenere presente che la lo- simo flusso solare incidente, da una
tipi di rivestimenti; cuzione “parete ventilata” è un termine ventilazione dell’intercapedine molto
• se per i rivestimenti in laterizio sussi- convenzionale, con il quale si indica debole e come tale priva di apprezzabile
stono particolari problemi da conside- una parete opaca di facciata con rivesti- valenza di isolamento termico dinamico.
rare, per i rivestimenti di altro tipo, ven- mento esterno costituito da elementi È bene chiarire che ciò, di per sé, non
tilati o meno, ne esistono senz’altro di discontinui di varia forma, dimensione costituisce difetto e neppure motivo di
altrettanto specifici; e materiale costitutivo (lastre, pia- minore prestazionalità di queste pareti,
• tutti i rivestimenti di facciata, a pre- strelle, listelli, doghe, pannelli, ecc.), e quindi non configura un minus valore
scindere dalla tipologia alla quale ap- messi in opera “a secco” tramite dispo- delle stesse.
partengono, presentano potenziali van- sitivi di fissaggio di tipo meccanico o Lo scopo principale dell’intercapedine
taggi e svantaggi; sta a tutti gli attori di chimico-meccanico, dietro al quale è ri- e della possibilità di circolazione d’aria
processo (progettista, costruttore, in- cavata un’intercapedine sottile ma di nella stessa (in genere modesta
stallatore, gestore, ecc.) contribuire a spessore sufficiente ad interrompere la quando avviene attraverso le aperture
far sì che si benefici dei vantaggi senza continuità fisica con gli strati di parete costituite dai giunti tra gli elementi di ri-
scontare i potenziali svantaggi; retrostanti ed a consentire una circola- vestimento, che non sono ed è bene che
• non inquadrare in modo attento, com- zione dell’aria al proprio interno. Il non siano sigillati) non è, infatti, quello
pleto e realistico una qualsivoglia solu- primo strato di parete a ridosso dell’in- di dare luogo ad effetti di isolamento di-
zione edilizia sotto il profilo della inter- tercapedine e del rivestimento esterno namico, bensì quello di conferire al ri-

48 CIL 113
Ampiezza e ventilazione dell’inter-
capedine, spessore e protezione
dell’isolante Da quanto evidenziato al
paragrafo precedente, si può facilmente
intuire che l’ampiezza da assegnare al-
l’intercapedine è da ricondurre, oltre che
alla necessità di interrompere la conti-
nuità fisica tra il rivestimento esterno e
gli strati interni della parete, al tipo di
ventilazione che si vuole ottenere. Ogni-
qualvolta, com’è nella quasi totalità delle
applicazioni correnti, ad avere rilevanza è
solo la necessità di interrompere la conti-
nuità fisica tra rivestimento e strati in-
terni di parete, lo spessore minimo della
lama d’aria deve essere di 2 cm.
All’atto pratico ciò non significa affatto
che l’intercapedine avrà o dovrà avere
uno spessore costante di 2 cm, bensì che
il valore del suo spessore dovrà essere
sufficiente per assorbire tutti i difetti di
planarità, di verticalità e di orizzontalità
vestimento a “parete ventilata” eleva- opaca di facciata nel periodo estivo ed dell’estradosso del supporto edilizio
tissima tenuta e parimenti bassissima in quello invernale, è più conveniente (ossia della faccia esterna delle pareti da
sensibilità all’azione combinata di utilizzare un rivestimento a “parete rivestire, sulle quali, in genere, è posato
pioggia e vento, grazie alle quali poter ventilata” molto isolato e poco venti- “a cappotto” lo strato termoisolante) ga-
mantenere gli strati di parete posti lato che non viceversa. Ciò giustifica il rantendo in qualsiasi punto uno spazio
verso gli ambienti interni sempre pro- fatto che ad essere realizzate siano, libero residuo di almeno 2 cm. Ciò è
tetti dall’acqua meteorica e dagli even- quasi esclusivamente, le soluzioni di molto importante, giacché i difetti sud-
tuali effetti di condensazione in interca- tipo debolmente o molto debolmente detti possono dare luogo a scostamenti
pedine. Non a caso nel Regno Unito ventilato(3). di parecchi centimetri rispetto alla piom-
questi rivestimenti sono correntemente Va quindi riconosciuto ed accettato che, batura delle facciate “al rustico”, mentre
chiamati “rain screen walls”(1). con un’intercapedine sottile ma di il rivestimento a parete ventilata deve
Com’è facile verificare(2), l’effetto di iso- spessore comunque sufficiente a inter- portare in pressoché perfetta piomba-
lamento termico ottenibile in estate tra- rompere la continuità fisica tra il rivesti- tura gli spigoli tra i vari fronti ed anche in
mite la ventilazione dell’intercapedine mento esterno ed i restanti strati di pa- piano ed a piombo la superficie di cia-
è, in genere, alquanto limitato in valore rete a ridosso e un adeguato strato ter- scun fronte. Ne discende che, per poter
assoluto ed è facilmente compensabile moisolante, le pareti di tal tipo garanti- avvicinare i valori massimo e medio dello
con il potenziamento dello strato ter- scono prestazioni quantomeno equiva- spessore di progetto dell’intercapedine
moisolante che, ove ben calibrato ed lenti, se non superiori, a quelle delle so- al minimo ammissibile di 2 cm, è indi-
abbinato ad un minimo di massa della luzioni più fortemente ventilate; tanto spensabile imporre (ed ottenere in pra-
parete sul lato interno dell’isolante, che, nel corrente linguaggio di settore, tica) delle tolleranze di costruzione che
rende sostanzialmente irrilevante la non si utilizza il termine “microventi- siano le più ridotte in relazione alle ca-
ventilazione dell’intercapedine a fini lato” per distinguere i tipi ventilati de- ratteristiche delle strutture e delle pareti
termo-energetici. Tale irrilevanza ri- bolmente da quelli in cui transita una di tamponamento previste.
sulta ancor più evidente se si prendono forte portata d’aria. Gli scostamenti dalla verticalità (fuori-
in considerazione gli effetti comples- In definitiva, è giusto affermare che è le- piombo), dall’orizzontalità (fuori-livello)
sivi, nei periodi sia estivo che invernale, gittima consuetudine associare al ter- e dalla planarità della parete da rivestire
di una eventuale forte ventilazione del- mine convenzionale ‘parete ventilata’ sono notoriamente minimi nel caso di
l’intercapedine. tutti i tipi di rivestimento per i quali la struttura metallica e tamponamenti a
In altre parole, ai fini della riduzione del ventilazione si realizza con velocità e montaggio meccanico; risultano invece
flusso termico attraverso la parete portate molto modeste. massimi in quello di strutture in calce-

49 RICERCA
struzzo gettato in opera e muri in lateri- a tanti camini indipendenti, che favori- per tener conto di tale perdita è oppor-
zio non intonacati sulla faccia esterna; la scano il moto regolare dell’aria, impedi- tuno incrementare lo spessore dell’iso-
situazione va comunque sempre verifi- scano richiami d’aria tra un camino e l’al- lante, risultante dal calcolo in condizioni
cata in opera, tramite un appropriato ri- tro, prevengano l’innesco di vibrazioni termiche stazionarie di picco e con aria in
lievo delle superfici, prima di procedere nel rivestimento sotto vento teso e osta- intercapedine ferma, da un 2-4% per
all’installazione del rivestimento a “pa- colino altresì la diffusione trasversale di bassa ventilazione (pochi litri/s/m2) a
rete ventilata”. fiamme e fumi prodotti da un eventuale un 10-12% per alta ventilazione (centi-
In buona sostanza, per le pareti ventilate incendio. naia di litri/s/m2)(5); in termini pratici,
di più comune realizzazione, lo spessore Poiché nella stagione invernale il flusso considerati gli spessori di isolante nor-
libero riservato alla lama d’aria deve va- d’aria nell’intercapedine risulterebbe malmente adottati per soddisfare la nor-
riare da un minimo di 2 cm ad un mas- controproducente ai fini delle presta- mativa di riferimento, ciò significa preve-
simo che è funzione del maggiore sco- zioni termo-energetiche della parete, è dere, a parità di materiale scelto, un ex-
stamento dalla piombatura ideale, verso comunque opportuno che le suddette tra spessore di isolante di 1 cm; cosa che,
l’interno dell’edificio, delle strutture pe- aperture di ventilazione siano dotate di generalmente, non comporta particolari
rimetrali e delle pareti di tampona- griglie parzializzabili sino a chiusura, difficoltà tecniche o apprezzabili incre-
mento. L’imposizione di valori diversi, così da poter opportunamente regolare menti di costo.
ossia non riferiti al criterio di dimensio- e, all’occorrenza, annullare il richiamo D’altro canto il comportamento dina-
namento sopra indicato e neppure moti- d’aria in intercapedine. mico estivo di una parete costituita da ri-
vati da altro criterio oggettivo, quale, ad Un’altra importante questione, che non vestimento esterno sottile, intercape-
esempio, la necessità di far transitare in di rado dà luogo a controversie nella dine a bassa ventilazione, isolamento
intercapedine delle previste reti impian- commessa/fornitura di un rivestimento termico, muratura interna è abbastanza
tistiche, è da ritenersi privo di validi pre- a “parete ventilata”, è quella relativa alle diverso rispetto a quello di una tradizio-
supposti tecnico-scientifici. prestazioni dell’isolamento termico che, nale parete in laterizio forato, intercape-
Nei casi di pareti progettate e realizzate in termini un po’ troppo sommari, viene dine d’aria ferma, isolamento termico,
per dare luogo, nell’intercapedine e comunemente riferita allo spessore del- laterizio forato.
nella stagione calda, ad un sicuro flusso l’isolante. Una “parete debolmente ventilata” ha,
d’aria ascendente, azionato general- Al riguardo è noto che questi rivestimenti infatti, un’intercapedine che, data la
mente dalla prevalenza naturale dovuta permettono di realizzare un isolamento bassa capacità termica dell’aria pre-
al gradiente termico tra la temperatura in termico “a cappotto”, sostanzialmente sente nella stessa, ha dei tempi propri di
intercapedine e quella dell’aria in in- omogeneo e continuo, facilmente rac- risposta molto brevi e si può considerare
gresso nella stessa, detta “effetto ca- cordabile alle linee di imposta dei telai ad una temperatura uniforme dovuta al-
mino”, e finalizzato ad isolare dinamica- delle chiusure trasparenti per il totale l’equilibrio dinamico tra il flusso termico
mente la chiusura opaca dall’azione di- controllo dei ponti termici, ed inoltre di entrante, soprattutto per radiazione dal
retta della radiazione solare, lo spessore aumentare considerevolmente lo spes- rivestimento in laterizio, e quello tra-
libero da riservare alla lama d’aria deve sore dell’isolamento termico, senza rile- smesso attraverso l’isolante.
essere senz’altro maggiore e dimensio- vanti difficoltà tecniche e/o incrementi di In questa situazione, lo strato esterno in
nato in funzione dell’altezza della pa- costo, sino a spessori molto elevati che laterizio, relativamente sottile (qualche
rete; in tali casi, inoltre, il rivestimento conferiscono all’edificio un comporta- cm) e soprattutto a conducibilità relati-
deve essere dotato di specifiche aper- mento energetico conservativo, utile a vamente elevata (0,38 W/m/°C), tende a
ture di ventilazione, alla base ed alla minimizzare i disperdimenti e le rien- riscaldare lo strato esterno dell’isola-
sommità della/e parete/i, anch’esse op- trate di calore ed a privilegiare l’accu- mento termico in modo ben più alto ri-
portunamente dimensionate per dare mulo termico e, quindi, a minimizzare il spetto a quanto avverrebbe in una tradi-
luogo all’ingresso ed all’uscita del quan- fabbisogno energetico dovuto alla fac- zionale parete puramente conduttiva,
titativo d’aria che si vuole far circolare(4). ciata opaca. È parimenti noto che, nelle avente un laterizio forato all’esterno del-
Per le pareti di tal genere, è altresì con- condizioni di progetto invernali, una pa- l’isolamento, o in una “parete media-
veniente e raccomandabile che l’interca- rete ventilata ha prestazioni termiche ef- mente o fortemente ventilata”.
pedine sia suddivisa in settori verticali, fettive inferiori a quelle di una parete Da questa situazione derivano due ef-
sfruttando, ove possibile, i montanti avente uguale stratificazione ma interca- fetti per la parete debolmente ventilata:
della sottostruttura o, altrimenti, utiliz- pedine perfettamente chiusa, e che la la superficie dell’isolamento termico ri-
zando opportune scossaline divisorie. perdita di prestazione che da ciò deriva volta all’esterno tende ad essere più
Ciò al fine di migliorare il funzionamento aumenta al crescere della portata dell’a- calda e quindi a trasmettere un flusso
ordinario del rivestimento, dando luogo ria nell’intercapedine. In termini teorici, termico più elevato; il ritardo dell’onda

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20.0

0.6

20.0
H LASTRA
0.6

0.6
(misure in cm)

Parete ventilata con sistema di collegamento e fissaggio del rivestimento alla sottostruttura mediante
squadrette in acciaio inox.

20.0
OMEGA ASOLATO
20.0 rivetti rivetti DI SUPPORTO
SPEZZONE T1 SPEZZONE T1

SPEZZONE T1
0.6

OMEGA ASOLATO
DI SUPPORTO

(misure in cm)

In alto, l’opera di uno sconosciuto “writer”; Soluzione “ad hoc” per la sostituzione di singole lastre o il rimontaggio dell’ultima di una serie di lastre
in basso, residui di scritte: si osservi la differenza tramite “omega” asolato in acciaio inox, squadretta in profilato di alluminio e molla a scatto in acciaio
di colore tra parte trattata e non con antiscritta. inox.

di calore trasmessa all’interno risulta più namico invernale che contraddistingue relativi giunti ben sfalsati: in una delle
breve e tende a sovrapporsi all’onda ter- le pareti ad alta ventilazione e con uno due direzioni del piano di facciata, per
mica climatica esterna. spessore di 6 cm si neutralizza, invece, lo isolamento monostrato (per il quale ad
Da un’analisi del comportamento termo- sfavorevole comportamento dinamico essere sfalsati sono in genere i giunti
energetico in regime dinamico risulta che interessa le pareti a bassissima ven- verticali), od in entrambe le direzioni, ma
che questi effetti possono essere perfet- tilazione negli intervalli di picco estivo. anche solo tra strato e strato, qualora si
tamente neutralizzati con poco meno di A ciò si aggiunga che, poiché l’otteni- posino più strati sovrapposti; ciò per ga-
2 cm di materiale isolante con conduci- mento di un isolamento termico ben effi- rantire l’assenza di lame d’aria parassite
bilità pari a 0,036÷0,040 W/m/°C. ciente dipende, oltre che dal dimensio- tra l’isolante e gli elementi edilizi di sup-
In definitiva quindi, assumendo che per namento dello strato isolante, dalla porto (strutture e murature o pannella-
soddisfare le prescrizioni di legge in ma- reale continuità ed omogeneità del me- ture perimetrali). A tal fine, è essenziale
teria di fabbisogno energetico necessiti desimo lungo lo sviluppo di facciata, è che il numero e la qualità dei fissaggi
uno spessore di 4 cm di isolante da indispensabile che, indipendentemente siano tali da assicurare, più che il soste-
0,036÷0,040 W/m/°C di conducibilità, dal tipo di materiale utilizzato, il coi- gno del peso proprio dell’isolante, la re-
adottando uno spessore di 5 cm si com- bente sia posato garantendo che tutti i sistenza alla forza di estrazione del
pensa lo sfavorevole comportamento di- pannelli siano ben accostati tra loro ed i vento.

51 RICERCA
Nel caso in cui l’ancoraggio al supporto nuova progettazione); progettazione di grafi relativi alle “Istruzioni per la manu-
edilizio del sistema di facciata possa in- rivestimenti come componenti di fac- tenzione”, alla “Redazione dei docu-
terferire con la continuità dello strato di ciate microventilate e ventilate; realizza- menti contrattuali” e, infine, alle “Indica-
coibentazione, l’aggancio deve essere zione di rivestimenti a montaggio mec- zioni per il cantiere e la gestione”.
progettato in modo che: venga ridotto al canico. La norma non è invece applica- In tutti i capitoli emerge chiara e forte la
minimo il numero e l’estensione geome- bile ai seguenti casi: sistemi di muratura volontà di dare giusta considerazione
trica dei ponti termici; ogni incremento lapidea portante o in mattoni portanti; ri- alla tecnologia e alla tecnica delle pareti
di conduttività in ciascun ponte termico vestimenti a lastre fissate per semplice ventilate e di consolidare una buona
sia il più possibile limitato (ad esempio adesione, oppure con lastre applicate “cultura e prassi” di settore, dalla com-
inserendo spessori in materiale plastico con sistemi misti, tipo malta e zanche; si- messa fino alla manutenzione, al fine di
tra le staffe e il supporto edilizio piutto- stemi che utilizzano il rivestimento come prevenire il verificarsi di lacune ed errori
sto che “schiumando” i fori realizzati cassaforma a perdere del calcestruzzo che possano compromettere tanto la
nello strato coibente per il fissaggio del- gettato in opera o per pannelli prefabbri- funzionalità e/o la sicurezza delle sin-
l’ancoraggio). cati, come anche per qualsiasi tipo di ri- gole installazioni, quanto l’apprezza-
Nel caso l’isolante sia costituito da mate- vestimento esterno fissato meccanica- mento dei sistemi di rivestimento a pa-
riale idrofilo, può essere preso in consi- mente o per incollaggio a profilati per rete ventilata sul mercato edilizio.
derazione l’impiego di un elemento pro- serramenti; sistemi che utilizzano pan-
tettivo avente funzione di freno all’acqua nelli prefabbricati leggeri multistrato per Manutenzione e manutenibilità del
e, se opportuno, anche di contenimento il rivestimento e la coibenza esterna a rivestimento a parete ventilata I si-
di parti o frammenti di materiale che, con cappotto, senza ventilazione. stemi per rivestimenti a parete ventilata
il tempo, potrebbero altrimenti disper- Dopo aver fornito un completo elenco di produzione nazionale sono general-
dersi nell’ambiente esterno. Tale ele- delle norme correlate con gli argomenti mente contraddistinti da una durabilità
mento, realizzato generalmente in foglio trattati, la UNI 11018/2003 riporta 96 de- di lungo corso e progettati per non richie-
o in telo, agevola il fissaggio ed il mante- finizioni di termini tecnici dei sistemi a dere la programmazione di particolari in-
nimento in posizione dello strato isolante parete ventilata con rivestimento lapi- terventi di manutenzione periodica o a
e ne migliora le prestazioni effettive. La deo o ceramico. scadenza di vita utile dei loro componenti.
sua presenza deve essere tuttavia indi- Nel paragrafo “Materiali e componenti”, Tutt’al più, nel corso della loro vita, essi
cata in progetto e in contratto. sono date indicazioni di massima sui possono richiedere dei lavaggi con ac-
prodotti utilizzati per la realizzazione dei qua e detergente biodegrabile a spruzzo
La normativa di riferimento Ai para- sistemi di ancoraggio e di rivestimento. e successivo risciacquo, la cui frequenza
grafi precedenti si è già fatto più volte ri- Il paragrafo successivo, intitolato “At- dipende, oltre che dalla composizione
chiamo alla norma UNI 11018/2003(6). trezzature”, elenca una serie di utensili, dell’atmosfera del luogo di installa-
Tale norma è stata pubblicata, come attrezzi e macchine di prevedibile uti- zione, dalle caratteristiche superficiali
prima parte di un progetto che, oltre ai lizzo per la messa in opera del sistema di del materiale di rivestimento (porosità,
“Rivestimenti lapidei e ceramici”, con- ancoraggio e del rivestimento. lucentezza, colore, assorbimento d’ac-
templa i “Rivestimenti in materiali di sin- Sulla scorta dell’importanza attribuita al qua, ecc.) e dal grado di pulizia voluto.
tesi” ed i “Rivestimenti in materiali me- progetto ed in specie ai particolari co- Al riguardo va tuttavia osservato che, a
tallici”. Suddivisa in 10 capitoli, pensata struttivi, nel paragrafo “Istruzioni per la differenza di altre famiglie di prodotti, i
per garantire il necessario bagaglio di progettazione” sono forniti gli elementi rivestimenti in laterizio, grazie alla parti-
conoscenza dell’operatore (progettista, di riferimento per la scelta e il dimensio- colare tessitura superficiale, per conser-
installatore, collaudatore, manutentore namento delle principali componenti, le vare un’estetica ideale normalmente
o produttore che sia)(7), si applica alla linee guida per la redazione del progetto non necessitano di periodico lavaggio.
seguente combinazione di condizioni: esecutivo nonché un elenco di errori tipici Occorre però tenere presente che, al
realizzazione di una superficie di prote- da evitare nella realizzazione di una fac- termine della loro posa, vi può essere
zione e decorazione opaca applicata, ciata ventilata a montaggio meccanico presenza, anche piuttosto accentuata,
come stratificazione più esterna, alle pa- con rivestimento lapideo o ceramico. di efflorescenze saline, generalmente
reti di chiusura perimetrale verticale; ri- All’interno delle “Istruzioni per l’esecu- ritenute antiestetiche, ma che progres-
vestimento di edifici di nuova costru- zione ed il controllo di qualità” sono de- sivamente scompariranno a seguito del
zione (per edifici già esistenti deve es- scritte le linee guida per il progetto ope- dilavamento dato dalle piogge o che
sere possibile determinare con certezza rativo con esempi di istruzioni per il mon- possono essere rimosse al termine dei
la tipologia strutturale, che deve essere taggio comprensivi delle tolleranze. lavori tramite un lavaggio completo
assimilabile a quella degli edifici di Di non minore interesse risultano i para- della facciata.

52 CIL 113
Rotture di elementi di rivestimento in terra cotta dovute a errate movimentazioni in cantiere o ad urti accidentali.

Tali efflorescenze sono, ad ogni buon tono di procedere, in una qualsiasi po- Protocollo di gestione del rivesti-
conto, un effetto connaturato nel mate- sizione della facciata, alla posa di un mento a parete ventilata Come sopra
riale e favorito sia dalle consuete mo- nuovo pezzo in sostituzione di uno ri- accennato, i rivestimenti a parete venti-
dalità di assemblaggio e di stoccaggio mosso(8). lata non necessitano di particolari inter-
degli elementi, dall’uscita dalla linea di È quindi consigliabile che, con la scelta venti periodici di manutenzione o di ispe-
produzione sino al cantiere, sia dalla dell’ancoraggio, venga anche stabilito zione(10) a condizione che gli elementi di
stagione di posa (i mesi umidi e/o con quale tecnica si dovrà procedere al- facciata, i loro ancoraggi e/o la loro sot-
freddi in genere favoriscono la com- l’eventuale sostituzione di singoli tostruttura non siano sottoposti a solleci-
parsa di efflorescenze). pezzi, tenendo ben presente che la mo- tazioni improprie, del tutto diverse dalle
Al riguardo, al fine di escludere contro- dalità di fissaggio del pezzo sostituito normali sollecitazioni di esercizio (peso
versie, è opportuno concordare a priori dovrà ovviamente fornire pari garanzia proprio, azioni del vento, sisma) per le
e indicare in contratto se l’installazione di sicurezza rispetto a quella propria dei quali le facciate stesse ed i loro singoli
deve comprendere anche il lavaggio pezzi originali(9). componenti costruttivi sono stati proget-
della facciata a montaggio ultimato. Ai fini della garanzia sulla sicurezza tati, e di intensità tale da produrre local-
Sempre in tema di manutenzione, un statica del rivestimento di facciata, è mente lesioni o rotture. In concreto ciò
aspetto essenziale è quello della cor- essenziale che ogni eventuale inter- può verificarsi, ad esempio, nei casi di:
retta modalità di sostituzione di singoli vento sia eseguito da personale spe- traslochi con sollevatori meccanici; ri-
elementi in caso di necessità. cializzato, se possibile fornito dall’in- strutturazioni con trasferimento di mate-
Tutti i tipi di rivestimento ventilato in la- stallatore, che rediga e consegni alla riali dai balconi e dalle finestre; erezioni
terizio sono, in genere, di facile mon- proprietà un rapporto scritto, da con- di ponteggi in adiacenza alla facciata; er-
taggio in opera e altresì di facile sosti- servare agli atti, da cui risultino: posi- rate manovre di automezzi in prossimità
tuibilità, laddove se ne dovesse ravvi- zione, tipo e ragioni dell’intervento delle facciate; transito sui marciapiedi
sare la necessità. eseguito; tipo e numero di pezzi su cui con mezzi meccanici (di trasporto, solle-
Tuttavia, non tutti gli apparecchi di an- si è lavorato; giorno e ora di inizio e di vamento, ecc.); gioco del calcio, del ten-
coraggio che si utilizzano per il montag- fine lavoro; nome e cognome degli ad- nis o esercizio di altre azioni d’urto, an-
gio in sequenza degli elementi permet- detti. che vandaliche, contro le facciate.

53 RICERCA
Fasi di montaggio delle tavelle di rivestimento e dei pezzi Due particolari di soluzioni d’angolo, passante e con attacco a terra, realizzate
speciali per il davanzale. su orditura metallica a vista.

In tutti i casi sopraelencati, ed in altri zione di un circostanziato rapporto zioni in caso di traslochi, ponteggi, tran-
eventualmente ipotizzabili in situazioni scritto da conservare in archivio. siti o parcheggi a ridosso delle facciate,
particolari, è infatti possibile che ven- Per il caso dei traslochi, in particolare, è ed esporre cartelli che vietino il gioco del
gano impropriamente trasferiti alla fac- da raccomandare che l’Amministratore calcio, del tennis, ecc. nelle vicinanze
ciata carichi estremamente gravosi (ba- dell’immobile si faccia parte diligente delle stesse.
sti pensare che un pallone calciato con nel: permettere l’uso di montacarichi È altresì opportuno che, in caso di ne-
media violenza può scaricare sulla pa- solo dopo aver ricevuto formale assicu- cessità di sostituzione di una o più lastre
rete un’energia d’urto pari a 60 Joule, razione che il mezzo che si intende utiliz- a seguito di rotture accidentali procurate
cioè pari all’urto che produrrebbe una zare non necessita di alcun appoggio da una delle sopradescritte sollecita-
massa di 6 kg lasciata cadere da un me- sulle lastre di facciata; procedere sem- zioni improprie, sia adottato un metodo
tro di altezza). pre alla verifica delle modalità di instal- - indicato dal progettista del rivesti-
Le operazioni di controllo da mettere in lazione del montacarichi; far eseguire, al mento o comunque da un tecnico di pro-
atto sono quindi da limitare e subordinare termine delle operazioni di carico e sca- vate capacità ed esperienza in materia -
all’effettivo verificarsi di uno o più dei casi rico, una ispezione visiva della porzione che garantisca l’integrità statica del si-
precedentemente elencati come poten- di rivestimento circostante e sottostante stema di fissaggio.
ziali fattori di pericolo di sollecitazione all’apertura attraverso la quale sono
impropria, e consistono, essenzialmente, stati trasferiti i materiali, sempre accom- Considerazione sul modulo e sulle
in una ispezione visiva della porzione di ri- pagnata dalla redazione di un circostan- caratteristiche degli elementi in la-
vestimento interessata dagli eventi sopra ziato rapporto scritto da conservare in terizio in fase di progettazione del
descritti, al fine di individuare eventuali archivio. È comunque opportuno, per rivestimento Gli elementi di rivesti-
rotture o lesioni intervenute nelle lastre di non dare luogo ad azioni improprie sul ri- mento in laterizio, e in particolare le ta-
rivestimento, accompagnata dalla reda- vestimento, predisporre idonee prote- velle ed alcune varietà di lastre, hanno

54 CIL 113
un modulo che, in genere, non si presta Problemi ad opera finita I problemi mento e l’estradosso del supporto edilizio o, se
presente, della coibentazione , deve avere uno
ad essere modificato in opera, special- che più frequentemente emergono a fac- spessore minimo di 2 cm.
mente in altezza. Gli stessi elementi, ciata ultimata, dando luogo a contesta- 2. Verifica realizzabile per mezzo di un calcolo
inoltre, pur avendo dimensioni in al- zioni, sono quelli che derivano dalla man- energetico che non attribuisca alla condizione di
carico termico di picco estivo sulla parete un si-
tezza, larghezza e spessore medio-pic- cata considerazione, in progetto ed in gnificato di valore assoluto. E che pertanto
cole, se non calibrate, possono presen- contratto, degli aspetti e delle problema- prenda in considerazione, per tutte e 24 le ore del
giorno, il flusso termico entrante nell’edificio at-
tare tolleranze dimensionali molto ele- tiche precedentemente considerati e che traverso la parete opaca.
vate, dell’ordine dei +/- 2 mm in altezza possono essere così riassunti: disomo- 3. Sempre la norma UNI 11018/2003, al paragrafo
e larghezza ed anche rispetto a un piano geneità del colore (effetto patchwork), 3.1.1, definisce tali pareti a “facciata microventi-
lata (o a schermo avanzato)”.
verticale di riferimento. effetto “interferenza” (dovuto alle co- 4. La Régle Th-K 77 dell’ente di normazione fran-
Ne consegue che si dovrà tenere conto, lonne jolly, posate in fasi successive al cese CSTB fornisce in proposito un criterio che,
nel caso di pareti verticali o inclinate più di 60°
anche sotto il profilo architettonico, del grosso della facciata e ricavate da lastre sull’orizzontale, correla il rapporto fra la sezione
rispetto del modulo degli elementi in la- diverse da quelle adiacenti); irregolarità totale delle aperture di ventilazione in alto ed in
terizio e che le fughe tra di essi potranno delle fughe (dovuta a mancanza di sele- basso (s’) per ogni metro di larghezza della pa-
rete, misurata in [m2], alla lunghezza della parete
risultare molto variabili, riga per riga, se zione delle lastre o delle tavelle in corso (L). Tale criterio è proposto tal quale dalla norma
questi non sono calibrati, e quindi do- di posa o all’eccessiva irregolarità di- UNI 11018/2003, al paragrafo 6.4.2 “Lama d’a-
ria”.
vranno avere una opportuna dimensione mensionale delle stesse); irregolarità 5. Vedi “Il comportamento termoenergetico e il
media. È necessario che ciò sia preventi- geometriche delle lastre o delle tavelle dimensionamento dell’isolante”, in A. Lucchini
vamente ed esplicitamente accettato dal (mancanza di parallelismo tra i lati, cur- “Le pareti ventilate”, ed. Il Sole 24 Ore.
6. UNI 11018/2003, Rivestimenti e sistemi di an-
committente. vatura, irregolarità delle scanalature di coraggio per facciate ventilate a montaggio mec-
Sempre da considerare, in fase di pro- ancoraggio e conseguente disallinea- canico. Istruzioni per la progettazione, l’esecu-
zione e la manutenzione. Rivestimenti ceramici e
getto, è il fatto che le tavelle di laterizio, mento dentro-fuori nella direzione delle lapidei.
in quanto estruse, non si prestano ad es- righe e nel piano di facciata); presenza di 7. Vedi A. Lucchini, M. Pasini, “Facciate ventilate,
sere viste di costa e, spesso, neppure di efflorescenze saline; evidenziazione di ecco gli standard”, Il Sole 24 Ore, Edilizia & Terri-
torio, n° 6 del 14/21 febbraio 2005, pag. 20.
testa. Per la qualità architettonica dell’o- tracce di colature d’acqua concentrate in 8. Poiché, come si dirà più avanti, in assenza di er-
pera finita è quindi conveniente preve- determinati punti (spesso, provenienti da rori di posa, la necessità di procedere alla sosti-
tuzione di singole lastre è fatto assolutamente
dere per gli spigoli di facciata, ed anche elementi di contorno del rivestimento di raro, non avrebbe senso ritenere indispensabile
per gli elementi di contorno delle fine- facciata: balconi, coronamenti, supporti l’adozione di sistemi di ancoraggio che permet-
stre, lavorazioni a “quartobuono” o, in di lampade, ecc., non armonizzati con il tano la sostituzione di singoli pezzi senza inte-
ressare gli altri vicini, senza apportare modifiche
alternativa, l’impiego di specifici profili rivestimento a parete ventilata)(11). ¶ a ciascun nuovo pezzo, e senza dover sostituire,
d’angolo, in elementi speciali in laterizio per ciascun nuovo pezzo, gli ancoraggi.
9. In generale, quindi, accorgimenti quali la rifila-
oppure in altro materiale (metallo, le- tura dei bordi posteriori per inserire il nuovo
gno, ecc.). Note
pezzo nelle vecchie squadrette e successivo bloc-
1. La norma UNI 11018/2003, Rivestimenti e si-
caggio con spessori in plastica e resina, ancorché
stemi di ancoraggio per facciate ventilate a mon-
frequentemente applicati, non costituiscono la
Cautele in fase di posa In fase di posa taggio meccanico, al paragrafo 6.4.2, Lama d’a-
giusta soluzione che, invece, richiede lo studio o
ria, classifica come “debolmente ventilate” le pa-
è importante dedicare una certa cura alla reti aventi rapporto s’/L < 0,002 (m2/m), dove s’
il reperimento di un giusto fissaggio ad hoc.
10. Il caso generale esclude, ovviamente, la pre-
selezione delle lastre, tavelle, ecc., al (m2) è la sezione totale delle aperture di ventila-
senza di errori di progettazione e o di posa.
zione in alto e in basso per ogni metro di lar-
fine di distribuire le tipiche differenze di 11. In ultimo e per particolari contesti, merita con-
ghezza della parete ed L (m) la lunghezza (ossia
tono di colore che, se concentrate a siderare il problema della protezione del rivesti-
l’altezza) della parete. Al paragrafo 6.5.2 indica
mento dalle imbrattature dei cosiddetti writers.
“spot”, produrrebbero un antiestetico che, per lastre montate a giunto aperto, la pre-
Ove il pericolo sussiste merita di essere preso in
senza dell’intercapedine garantisce già di per sé
effetto patchwork. che la penetrazione d’acqua verso lo strato di coi-
considerazione il trattamento con opportuno pro-
dotto antiscritta nella fascia a rischio. Ciò con la
È altresì importante, quando si utiliz- bentazione sia minima; con giunti aperti di nor-
consapevolezza che, in assenza di trattamento, la
male larghezza, la superficie del rivestimento che
zano elementi non calibrati, selezio- vernice risulta molto difficile da rimuovere com-
rimane aperta all’ingresso dell’acqua meteorica è
nare gli stessi in altezza, onde evitare la pletamente e insistendo nel tentativo di rimo-
non più del 2-3% della superficie totale, la pene-
zione si può danneggiare il rivestimento. Per con-
formazione di evidenti scalinature nelle trazione di acqua meteorica nell’intercapedine
tro, in caso di trattamento, si deve accettare la dif-
d’aria è dell’ordine del 5-15% rispetto al totale
fughe. che batte sul rivestimento, l’acqua che arriva a
ferenza di tono di colore che viene a determinarsi
tra la parte trattata e quella rimasta al naturale ed
Quando si utilizzano elementi con for- bagnare la coibentazione è dell’ordine dello 0,1%
anche la necessità di intervenire con la massima
del totale; per di più essa si ferma nei primi 15 mm
mati medio lunghi (tra i 60 ed i 120 cm), tempestività alla rimozione di eventuali scritte ed
di spessore del coibente stesso e quindi la gran
per effetto delle frecce in mezzeria, si alla riapplicazione della protezione.
parte della sua massa risulta asciutta, incluso il
possono incontrare difficoltà nell’aggan- retro a contatto con la muratura. Sempre al para-
grafo 6.4.2 si indica che, al fine di facilitare l’eva- L’autore ringrazia Aderma S.r.l., Dallera S.r.l.,
cio delle lastre agli ancoraggi se questi cuazione dell’acqua meteorica o da condensa- GRELIMA Progetto e Ambiente S.r.l., e GS Engi-
sono di tipo multiplo. zione, la lama d’aria tra l’intradosso del rivesti- neering per il cortese contributo.

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