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IL LEGNO

IL LEGNO

INDICE DELLA RICERCA


INTRODUZIONE
STRUTTURA DEL LEGNO
ANELLI D'ACCRESCIMENTO
CARATTERISTICHE DEI LEGNAMI
PROPRIETÀ FISICHE
PROPRIETÀ MECCANICHE
PROPRIETÀ TECNOLOGICHE
I DIFETTI DEL LEGNO
I TIPI DI LEGNO
PRODOTTI FORESTALI
ATTREZZI PER LAVORARE IL LEGNO
MACCHINE PER LAVORARE IL LEGNO
SCHEMA DI PRODUZIONE DEL LEGNO
L'INDUSTRIA DEI PANNELLI
LA LONGEVITÀ DEGLI ALBERI

INTRODUZIONE

Col nome legno si intende quella parte del fusto, dai rami alle radici dei vegetali arborei che si trova aldisotto della
corteccia; è formato prevalentemente da fibre e vasi e, nella pianta, ha funzione vascolare e di sostegno.
Il legno ha un peso specifico apparente (peso di un metro cubo o stero) generalmente inferiore all'unità, per questo
galleggia sull'acqua.
Il legno, usato dall'uomo sin da epoca preistorica (palafitte, capanne, utensili), trova tuttora molteplici impieghi nell'arte,
nell'industria e nell'edilizia.

STRUTTURA DEL LEGNO

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IL LEGNO

Il legno si divide in cinque zone differenti:


1) corteccia: Rivestimento esterno, ha la funzione di proteggere la pianta da intemperie ed attacchi di insetti.
Utilizzata per produrre coloranti, sugheri, tannino, resine.
2) libro: Strato formato dafibre lunghe e flessibili; è attraversato dalla linfa.
3) cambio: Strato elastico in cui si formano, ogni anno, gli anelli di accrescimento.
4) parte legnosa: Strato molto ampio che arriva fino al centro dalla pianta. In questo strato ci sono:
- verso l'esterno, una zona costituita da cellule sia vive che morte, dove si verifica il passaggio della linfa (alburno)
- all'interno, una zona formata solo da cellule morte, dove la linfa non scorre più (durame); questa zona è più scura, più
compatta, più resistente, più dura e più pesante dell'alburno.
5) midollo: Parte centrale del tronco, costituita da cellule spugnose che scompaiono nelle piante vecchie.

Figura 1 - Sezione di un tronco

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CARATTERISTICHE DEI PROPRIETÀ PRODOTTI
INTRODUZIONE PRODUZIONE DEL
LEGNAMI TECNOLOGICHE FORESTALI
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ATTREZZI PER
L'INDUSTRIA DEI
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PANNELLI
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IL LEGNO

MACCHINE PER
ANELLI LA LONGEVITÀ
PROPRIETÀ MECCANICHE I TIPI DI LEGNO LAVORARE IL
D'ACCRESCIMENTO DEGLI ALBERI
LEGNO

ANELLI D'ACCRESCIMENTO

Sono anelli concentrici presenti nel cambio, che derivano dall'accrescimento annuale del fusto. Sono costituiti da un tessuto
meno compatto formatosi in primavera e da uno più compatto formatosi in estate e in autunno. In inverno la vegetazione si
arresta. Ogni anello corrisponde ad un anno della pianta: in questo modo è possibile calcolare l'età di una pianta. Questo
concetto è valido solo in zone dove c'è l'alternanza delle stagioni, cioè in luoghi temperati.

Figura 2 - Anelli d'accrescimento

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LEGNO

CARATTERISTICHE DEI LEGNAMI

Chimicamente il legno è costituito da cellulosa (50-60%), polisaccaride che prevale nei tessuti giovani, lignina (20-30%),
prodotto incrostante abbondante negli strati più vecchi del legno, sostanze minerali, acqua (40% nel legno fresco), (15%
in quello stagionato) e eventualmente da tannino, gomme, resine, etc...

Tecnicamente i legnami si dividono in tre gruppi:

A) LEGNI PER L'USO INDUSTRIALE: Comprendono legni concianti, legni tintori, legni odorosi, legni medicinali,
legni da cui vengono estratte resine, legni usati nella preparazione della cellulosa, etc...

B) LEGNAMI DA LAVORO (veri e propri): Usati per le loro proprietà tecniche (durezza, compattezza, omogeneità,
lavorabilità, resistenza alla trazione, alla compressione, alla torsione, etc...). Comprendono:

● Legnami da costruzione: Molto duri, resistenti agli agenti atmosferici e all'attacco delle muffe e degli insetti; sono
usati per la costruzione di ponti, impalcature, costruzioni navali, armature, traversine ferroviarie, pali telegrafici,
etc...
● Legnami da opera: Resistenti e lavorabili; usati nella falegnameria.
● Legnami da intaglio: Utilizzati per scopo ornamentale ed artistico.
● Legnami da ebanisteria: Duri, di bell'aspetto e di facile pulimentatura; servono per produrre mobili di lusso e per
impiallacciature.
● Legnami per strumenti musicali: Con particolari proprietà di risonanza, etc...

C) LEGNAMI DA ARDERE: Utilizzati direttamente come combustibili o trasformati in carbone.


Si possono anche classificare nel seguente modo:
secondo la provenienza: legnami resinosi (larice, pino, abete)
latifoglie (pioppo, castagno, betulla, noce, faggio, frassino)
legnami esotici (mogano, teak, palissandro, ebano)
secondo la durezza: legni duri (quercia, olmo, noce, ciliegio)
legni dolci o teneri (abete, betulla, tiglio, pioppo)
secondo l'impiego: legnami da pregio (noce, acero, mogano, mansonia)
legnami da opera
legnami adatti all'industria della sfogliatura o del compensato (pioppo, betulla, faggio)

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legnami da impiallacciatura (noce, mogano, mansonia)


legnami adatti alla produzione di cellulosa e di pasta di legno (pioppo, abete, eucalipto)
legnami adatti alla produzione di pannelli fibrosi e truciolati

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PROPRIETÀ FISICHE
colore: bruno [noce, castagno, quercia]
rossastro [larice, tasso, legni tropicali]
giallo [gelso]
nero [ebano]
odore: Ogni legno ha un odore caratteristico che dipende dai compositori volatili dei succhi, degli oli, delle resine. L'odore
può essere percettibile solamente quando il legno è fresco oppure può persistere fin dopo la stagionatura, ciò dipende dal
tipo di legno.
disegno: E'condizionato da vari elementi: lucentezza, grana e venatura, che dipendono dal taglio, longitudinale, radiale o
trasversale. Se il legno deve essere impiegato con fini estetici, si cerca di evidenziarne i disegni più belli e appariscenti.
ritiro e dilatazione: Il legname è continuamente soggetto a un ritiro (o contrazione) per perdita di umidità e a una
dilatazione (o rigonfiamento) per assorbimento di umidità. Contrazione e rigonfiamento variano in ogni tipo di albero a
seconda del senso in cui avviene la contrazione.
massa volumica: Consiste nel rapporto tra la massa (in kg) e il volume (in dm3). Varia a seconda del tipo di legno e del
grado di umidità (quantità d'acqua contenuta).

Gli alberi appena abbattuti hanno una massa volumica allo stato fresco più alta di quelli stagionati che hanno un'umidità
del 12-15 %.

MASSA VOLUMETRICA (Kg/dm3)


Piante Resinose Latifoglie Piante esotiche

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Acero
Abete bianco 0,47 0,67 Balsa 0,05 - 0,20
montano
Abete rosso 0,45 Betulla 0,65 Ebano 1,00 - 1,20
Cipresso 0,62 Castagno 0,58 Hickory 0,70 - 0,85
Cirmolo 0,58 Ciliegio 0,62 Mansonia 0,62 - 0,70
Ginepro
0,62 Faggio 0,75 Mogano 0,50 - 0,60
comune
Larice 0,66 Frassino 0,72 Okoumé 0,40 - 0,50
Pino d'Aleppo 0,81 Noce 0,72 Palissandro 0,40 - 0,90
Pini domestico 0,62 Olmo 0,62 Teak 0,62 - 0,68
Pino marittimo 0,62 Ontano 0,52
Pino silvestre 0,55 Pioppo 0,40
Tasso 0,76 Platano 0,69
Robinia 0,79
Rovere 0,76
Salice 0,45
Tiglio 0,65
Tabella 1 - Massa volumica degli alberi

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PROPRIETÀ MECCANICHE

Le proprietà meccaniche indicano la resistenza di un legname sottoposto a trazione, compressione, flessione, etc...; questa
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resistenza varia a seconda della direzione degli sforzi: direzione assiale (lungo le fibre), direzione radiale (perpendicolari
agli anelli annuali), direzione tangenziale (tangente agli anelli annuali).

● resistenza alla compressione: Un provino sollecitato in direzione assiale resiste più a lungo, a differenza delle altre
due direzioni.
● resistenza alla trazione: Il legname resiste bene alla trazione, purché venga sollecitato in direzione assiale. Questa
resistenza è due-tre volte superiore alla comprensione.
● resistenza alla flessione: A questa sollecitazione vengono sottoposte le travi: le fibre superiori della tavola si
accorciano, sottoposte a una compressione; quelle inferiori, contrariamente, si allungano, sottoposte a trazione, le
fibre di mezzo si incurvano.
● elasticità: E' una proprietà posseduta da alcuni legnami, consiste nel potersi curvare e riprendere la forma primitiva
senza spaccarsi.
● durezza: E' una proprietà che consiste nella resistenza alla penetrazione di un corpo esterno. In base a ciò i legnami
si classificano in: duri o forti (quercia, noce, olmo, ciliegio, faggio) e in dolci o teneri (abete, pioppo, betulla,
tiglio).

Figura 3 - Compressione e flessione del legno

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PROPRIETÀ TECNOLOGICHE

● fendibilità: E' una proprietà che consiste nel fendersi, cioè spaccarsi sotto l'azione di un cuneo, nel senso delle
fibre.
● flessibilità o curvabilità: E' una proprietà che consiste nel lasciarsi incurvare sotto una forza gradualmente
crescente e mantenere tale curvatura anche al suo cessare. Questa proprietà è maggiore nel legno verde.
● attitudine al taglio: E' una proprietà di un legno di lasciarsi incidere da un utensile (sega, pialla, scalpello),
asportando il materiale sotto forma di truciolo. Questa proprietà varia a seconda della direzione del taglio: è
maggiore nel senso longitudinale alle fibre, minore nella direzione ad esse perpendicolari.
● attitudine al pulimento: E' una proprietà secondo la quale i legnami, sottoposti alla leviatura, ottengono una
superficie liscia. In genere tutti i legni duri hanno questa proprietà.

I DIFETTI DEL LEGNO

I difetti che il legno può rappresentare sono i seguenti, raggruppati secondo la causa d'origine:

1) Difetti dovuti ad agenti atmosferici (vento e gelo):


Provocano sfaldature interne dovute alla precoce morte di gruppi di tessuto, pena l'indebolimento delle difese della pianta.

2) Difetti dovuti ad agenti patogeni (funghi e insetti):


I funghi provocano il disfacimento di gruppi di cellule, gli insetti scavano "gallerie" all'interno della massa legnosa,
intaccandone la resistenza.

3) Difetti dovuti ai rami:


I rami, aventi un andamento diverso dell'asse principale del fusto, presentano gruppi di tessuti diversamente orientati; si
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vengono così a creare al taglio i cosiddetti nodi del legno, particolarmente dannosi, che provocano distorsioni del legno in
opera. I nodi del legno possono però in alcuni casi costituire un pregio; nella radice il diverso e irregolare andamento di
alcuni gruppi di tessuti forma dei suggestivi disegni ampiamente sfruttati dai mobilieri a scopo decorativo.

4) Difetti dovuti a una cattiva stagionatura:


Le tavole possono imbarcarsi, curvarsi o svergolarsi.
5) Atro:
Un difetto nella costituzione del legno è la cipollatura (il distacco parziale o totale tra due o più anelli).

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Figura 4 - Difetti del legno

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I TIPI DI LEGNO

Nome Caratteristiche Impiego


abete tenero, leggero, abbastanza elastico costruzioni, serramenti, casse armoniche
acero europeo abbastanza pesante, duro rivestimenti di mobili, a scopo ornamentale
acero nordamericano abbastanza pesante, duro rivestimenti di mobili, per impiallacciatura
betulla finlandese elastica, resistente sci, bastoni, nell'industria aeronautica
semiduro, forte, elastico, resistente
castagno pali, palafitte, serramenti
all'umidità
douglas pesante, elastico, molto resistente serramenti estremi di lusso
ebano pesante, resistente ebanisteria, strumenti musicali, oggetti d'arte
traversine di rotaie, compensato, mobili,
faggio resistente, tranne che al vapore
impiallacciature, serramenti, pavimenti
frassino ulivato resistente, duro, compatto impiallacciatura di molti mobili
compatto, robusto, resistente traversine ferroviarie, mobili, infissi, interni ed
larice
all'umidità ricco di resina esterni di pavimentazioni

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molto duro e compatto, di lunga lavori di ebanisteria, mobili, costruzione di


mogano
durata imbarcazioni
pesante, resistente, flessibile, di lunga mobili di lusso, lavori di intaglio, strumenti musicali,
noce
durata serramenti
olmo duro, pesante, molto resistente rivestimenti di mobili, sculture
palissandro duro, pesante, resistente ebanisteria, mobili di lusso, pianoforti
pino tenero, profumato, ricco di resina traversine ferroviarie, serramenti, imbarcazioni, pali
pioppo leggero, facilmente lavorabile rivestimenti di mobili per lavori d'intarsio
pitch-pine elastico, resistente, di lunga durata serramenti esterni, intelaiatura, costruzioni navali
robinia resistente, dura industria mobiliera di lusso, rivestimenti raffinati
rovere pesante, duro, elastico, resistente serramenti, pavimenti, ponti, costruzioni navali
ulivo molto duro, pesante, compatto ebanisteria minuta, scultura, intagli, impiallacciatura
Tabella 2 - Tipi di legno

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PRODOTTI FORESTALI

● TANNINO: Il tannino è una sostanza chimica presente nei tessuti vegetali, dalla proprietà conciante,

● RESINA: La resina è una sostanza di secrezione che si trova nelle piante. Viene utilizzata industrialmente per
l'estrazione dell'essenza trementina. Lo sfruttamento industriale della resina si chiama resinazione.

● SUGHERO: Il sughero non è che la corteccia di una quercia, la quercia di sughero, che si trova nella Penisola
Iberica, nella Francia meridionale, nell'Africa settentrionale e nella Sardegna. Questo materiale viene utilizzato fin

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da tempi remoti, soprattutto per la chiusura delle bottiglie di vetro.

La prima raccolta del sughero si chiama demaschiatura; la pianta, la quale deve avere un'età superiore ai quindici anni,
viene incisa sulla corteccia ad una altezza che varia da 30-50 cm da terra a 2 mt d'altezza. Vengono praticate due incisioni
circolari e due tagli verticali, ottenendo due plance semicilindriche. Questo processo non danneggia l'albero, infatti il
sughero è uno strato inerte (bisogna fare attenzione a non incidere il libro, la zona dove nasce il sughero, se no se ne
arresterebbe la formazione). Il sughero maschio è un prodotto grossolano, poco elastico e con molte screpolature. Il nuovo
sughero invece è soffice, elastico e compatto. Le plance di sughero sono sottoposte ad alcune lavorazioni, l'abbattitura per
migliorarne le caratteristiche.

Il sughero ha una massa volumica variabile da 0,10 a 0,22 kg / dm3, è impermeabile ai liquidi e ai gas ed è un conduttore di
calore, di elettricità e di suono. I principali impieghi del sughero sono: la fabbricazione di trucioli, di galleggianti da rete e
salvagenti, di isolanti e di agglomerati come la sugherina (usata per rivestimenti e guarnizioni e per la fabbricazione del
linoleum).
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ATTREZZI PER LAVORARE IL LEGNO

● Attrezzi per tagliare:

SARACCO: sega a lama libera dentata di forma trapezoidale con impugnatura


SARACCO CON COSTA: simile alla precedente, col bordo di acciaio nella parte superiore
ARCHETTO DA TRAFORO: ha un intelaiatura di ferro a forma di U, con una finissima lama fissata con due viti a galletto
ed una manopola per l'impugnatura; viene usato per tagliare il compensato

● Attrezzi per forare:

MENAROLA: è un trapano a mano munito di una manovella ricurva che aumenta il movimento rotatorio

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SUCCHIELLO: utile per eseguire fori di modeste dimensioni


TRAPANO A MANO: utile per eseguire fori di grandi dimensioni; è munito di due ruote dentate coniche; la punta è fissa

● Attrezzi per spianare:

RASPA DA LEGNO: utensile d'acciaio temperato, a forma allungata, su cui ci sono dei denti che asportano il legno
trasformandolo in trucioli; è simile alle lime per metalli, ma possiede una dentatura più grossa
PIALLETTO: usato per lavorare superfici piatte; è formato da un ceppo di legno duro o di metallo levigato e di un attrezzo
d'acciaio chiamato ferro, inserito in una apposita buca insieme ad un cuneo di legno che serve a tenerlo fisso nella sua sede

● Attrezzi per battere:

MAZZUOLO: è tutto di legno


MARTELLO: costituito da un manico di legno e una testa d'acciaio; viene usato per battere i chiodi

● Attrezzi elettrici:

TRAPANO ELETTRICO PORTATILE


TRAPANO MULTIUSO
LUCIDATRICE ELETTRICA
SEGA ELETTRICA

● Altri attrezzi:

CACCIAVITE: usato per avvitare e svitare viti


TENAGLIE: usate per stringere gli oggetti e per estrarne chiodi
PINZE: hanno vari usi: stringere, serrare, piegare, afferrare, tagliare fili
MORSE: utilizzate per tenere fermo il pezzo di legno durante la lavorazione; vanno fissate ad un banco.

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Figura 5 - Attrezzi per lavorare il legno

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MACCHINE PER LAVORARE IL LEGNO

PIALLA A FILO: La tavola da piallare viene posta sulla tavola d'entrata e spostata a mano; l'utensile, munito di due
coltelli che sporgono dal piano d'alimentazione, asporta il materiale. La parte piallata scorre sul piano d'uscita.

PIALLA A SPESSORE: Viene utilizzata per ottenere tavole con spessore prefissato. La tavola viene poggiata su un piano
di scorrimento regolabile e viene trascinata da due rulli.

Figura 6 - Pialla a filo

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Figura 7 - Macchine per lavorare il legno

SEGA A NASTRO: Ha una lama costituita da un filo d'acciaio teso che attraversa la tavola grazie ad un foro. Il filo è
guidato da due guide.
SEGA A DISCO: Utile per produrre listelli dritti e piccoli; la lama è costituita da un disco d'acciaio dentato.
MORTASATRICE: Utilizzata per scavare incavi per incastri.
FRESATRICE: Serve per fabbricare superfici sagomate.
TORNIO DI LEGNO: Serve per fabbricare forme derivate da solidi di rotazione.
Lo sviluppo dell'informatica ha portato allo sviluppo di macchine capaci di segare, ferrare,piallare, fresare e tornire, dove i
diversi utensili sono fatti funzionare da un solo motore centrale e comandati da apparecchiature elettroniche.

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SCHEMA DI PRODUZIONE DEL LEGNO

Le seguenti operazioni sono quelle necessarie per la trasformazione della pianta in legname:

1) abbattimento: L'abbattimento delle piante avviene generalmente in inverno. Il tronco viene tagliato nella posizione
scelta e fatto cadere; prima di fare ciò è opportuno fare una sramatura per non danneggiare gli altri alberi. L'abbattimento
viene eseguito con la motosega.

2) sramatura: La sramatura consiste nel tagliare i rami prima o dopo l'abbattimento. Se si vuole far perdere molta umidità
al legno si lasciano attaccati i rami al tronco fin che la chioma non avvizzisce: infatti la traspirazione delle foglie accelera il
fenomeno. I rami vengono utilizzati come combustibile.

3) scortecciatura: La scortecciatura del fusto avviene solitamente dopo l'abbattimento, per favorirne l'essiccazione e il
trasporto. Alcune volte la corteccia viene lasciata per rallentare l'essiccazione o per difendere il tronco da muffe e funghi
parassiti. Questa operazione può essere eseguita a mano o a macchina.

4) depezzatura o troncatura: Consiste nel tagliare i tronchi in pezzi più piccoli, a seconda dell'uso. Ciò viene eseguito
con motoseghe.

5) trasporto: Il trasporto è un problema importante perché incide sul prezzo del legname.

● Trasporto per via terrestre. Può avvenire con vari sistemi: rotolamento, trascinamento, gravità.
● Fluitazione (trasporto per via d'acqua). Utilizzato soprattutto in Africa equatoriale, Asia e America Latina, dove la
fluitazione è l'unico mezzo di trasporto possibile. Consiste nel far trasportare liberamente i tronchi dalla corrente o
nel trasportarli riuniti in convogli.
● Trasporto per via aerea. Con questo sistema i tronchi vengono trasportati da teleferiche, giungendo subito in
segheria.

6) lisciviazione: E' il procedimento che elimina dal legno quelle sostanze che possono imputridire. Viene realizzato con un
lavaggio ad acqua corrente. E' preferibile però eseguire una vaporizzazione: i tronchi vengono accatastati in una cella e
investiti da un vapore con una umidità del 100% e ad una temperatura di 90°-100° C.

7) taglio e stagionatura: I tronchi vengono conservati in depositi all'aria aperta, in cataste o nell'acqua, in questo modo
vengono mantenuti morbidi. Successivamente questi vengono tagliati con seghe elettriche in tavole o travi. Le tavole
vengono poi sottoposte a una stagionatura naturale o artificiale.

STAGIONATURA NATURALE: Le tavole vengono messe in cataste ben areate, sollevate dal suolo e protette da tettoie:
l'acqua evaporerà spontaneamente. La durata della stagionatura naturale dipende dal tipo di legname, dal suo contenuto
iniziale d'acqua, dallo spessore iniziale delle tavole, dalle condizioni atmosferiche iniziali.
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STAGIONATURA ARTIFICIALE: Viene effettuata sistemando il legname in cataste in un apposito locale che viene poi
invaso da fumi caldi o da vapore acqueo. Questa operazione dura pochi giorni.

Figura 8 - Schema di produzione del legno


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LEGNAMI TECNOLOGICHE FORESTALI
LEGNO

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IL LEGNO

ATTREZZI PER
L'INDUSTRIA DEI
STRUTTURA DEL LEGNO PROPRIETÀ FISICHE I DIFETTI DEL LEGNO LAVORARE IL
PANNELLI
LEGNO
MACCHINE PER
ANELLI LA LONGEVITÀ
PROPRIETÀ MECCANICHE I TIPI DI LEGNO LAVORARE IL
D'ACCRESCIMENTO DEGLI ALBERI
LEGNO

L'INDUSTRIA DEI PANNELLI

Nell'industria dei mobili il legno è maggiormente utilizzato, ma anche altri materiali vi vengono impiegati. I mobili
venivano considerati, alcuni decenni or sono, manufatti; oggi però, esclusi quelli rustici, i mobili sono costruiti con legni
trasformati meccanicamente.

I legni vengono divisi in: fogli o troncati sottili, listelli e fibre (o trucioli), e ricomposti in pannelli di vario tipo con
collanti. Essi costano tanto perché la lavorazione è elaborata e costosa.

● IL LEGNO COMPENSATO

Per compensato si intende un pannello formato da più fogli sottili incollati tra loro, disposti colle fibre incrociate. Nel
commercio, vengono definiti compensati quei panelli formati da tre fogli (con spessore di 3-6 mm) e multistrati, quelli
formati da più di tre strati (spessi più di 8 mm).

I compensati hanno molti vantaggi rispetto al legname: ad esempio leggerezza e migliore resistenza e vengono impiegati in
molti lavori.

I legnami usati per la fabbricazione dei compensati sono: il pioppo, il faggio e la betulla, fra quelli comuni e il mogano, il
noce, il rovere e il palissandro per le troncherie pregiate.

● I PANIFORTI

I paniforti sono costituiti da anima di listelli, per costruirli si può adoperare materiale di scarto. Essi sono utilizzati per
fabbricare mobili, pareti divisorie, etc...

● I TAMBURATI

I tamburati hanno una forma simile a quella dei paniforti e hanno lo stesso impiego, ma in questi l'anima di listelli è
intrecciata e sono più leggeri dei primi.

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IL LEGNO

● I PANNELLI DI FIBRE DI LEGNO (MASONITE)

Vengono costruiti con materiale di scarto. Ci sono due tipi di pannelli: i primi sono soffici e contengono cellulosa, i
secondi sono compressi e contengono resine sintetiche.

● PANNELLI TRUCIOLARI

Sono stati appena scoperti e le industrie che li fabbricano sono in continua espansione perché questi costano poco e sono
buoni. Sono costruiti con legni comuni e scarti di segheria: per fabbricarli vengono prodotte delle piccole scaglie (i
trucioli), che vengono poi impregnate con resine sintetiche che le induriscono e pressate all'alta temperatura. Il loro
spessore varia da 3 a 25 mm. Sono rivestiti da trance di impiallacciatura di legni pregiati oppure di laminati plastici.
Vengono utilizzati per fabbricare mobili e serramenti interni.

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IL LEGNO

Figura 9 - Pannelli di legno trasformato


SCHEMA DI
CARATTERISTICHE DEI PROPRIETÀ PRODOTTI
INTRODUZIONE PRODUZIONE DEL
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IL LEGNO

ATTREZZI PER
L'INDUSTRIA DEI
STRUTTURA DEL LEGNO PROPRIETÀ FISICHE I DIFETTI DEL LEGNO LAVORARE IL
PANNELLI
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MACCHINE PER
ANELLI LA LONGEVITÀ
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LA LONGEVITÀ DEGLI ALBERI

Il castagno è l'albero italiano più longevo (vive sino a 3500 anni). Ci sono degli alberi che possono vivere fino a 7000 anni,
per esempio la sequoia sempre verde. Non è facile stabilire l'età di un albero; per capirla bisogna contare i suoi anelli
d'accrescimento, nelle zone temperate ogni anello corrispondi e ad un anno di vita.

metri di
nome età massima
altezza
Sequoia sempre verde 130 7.000
Castagno 25 3.500
Ulivo 20 2.000
Sequoia gigante 100 1.200
Cipresso 30 1.000
Abete bianco 60 800
Ginkgo 30 600
Olmo campestre 40 500
Olmo siberiano 40 400
Faggio 40 350
Pino domestico 30 300
Pino silvestre 50 250
Pino marittimo 40 200
Pioppo cipressino 40 150
betulla 25 130
Carpino 20 120

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IL LEGNO

Salice piangente 15 100


Magnolia 12 80
Mirto 7 70
Corbezzolo 10 40
Nocciolo 5 40
Alloro 10 30

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CARATTERISTICHE DEI PROPRIETÀ PRODOTTI
INTRODUZIONE PRODUZIONE DEL
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Ricerca effettuata da: Stefano Coniglio


Alessandro Casartelli
Diego Molteni
Mattia Stradiotto

Tavernerio, maggio 1995

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