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Buonasera Cari Radio ascoltatori di Radio Giorgina, come vi avevamo già detto

non avremmo più fatto ogni mattina una diretta ma solamente una ogni tanto e
questa ne serve il bisogno.

Il nostro staff spera che voi state bene, che i vostri studi, il vostro lavoro, la
vostra famiglia stia bene e che tutto quello di cui vi occupate proceda nel modo
migliore, ma bando alle ciance, parliamo del motivo per cui siamo qui con voi
questa sera.

La canzone di cui ci parleremo questa sera è stata dedicata da Luciano Ligabue


al giornalista Stefano Ronzani, morto a causa della leucemia: “si ammalò
gravemente e ci fu un momento della sua malattia in cui capii che le
lunghissime chiacchierate sul farsi forza, sul darsi speranza, sul combattere in
qualche modo il suo male in realtà avevano perso significato… Provai allora a
comunicargli questa cosa nella maniera che la fortuna o il caso o qualcuno ha
deciso che, tutto sommato, con me funziona: una canzone… Quindi in maniera,
se vuoi, anche patetica, per il suo compleanno gli feci avere questo brano,
totalmente riscritto rispetto all’originale.
La canzone gli servì; mi raccontò che l’aveva aiutato ad aprire dei rubinetti che
aveva bisogno di aprire. Poi era un critico musicale e vide la cosa pure sotto un
altro profilo. “Questa canzone è troppo bella perché resti dentro un nastrino.
Non ha senso che rimanga fra me e te, pubblicala”.
Devo dire che sono molto contento del successo che ha avuto, proprio per la
storia che c’è dietro.” (da “Vivere a orecchio”)

La situazione descritta, quindi, è quella di una persona gravemente ammalata


per la quale non ci sono più parole per dare spiegazioni e per infondere
coraggio: anzi, il coraggio più grande è quello che serve per cercare di
risollevarsi e non stare nella disperazione. E’ inevitabile chiedersi perché sia
capitato qualcosa di cui non si può attribuire la colpa ad alcuno: magari si
possono tirare in ballo Dio, o il destino o altro.

Quando tutte le parole


Sai che non ti servon più
Quando sudi il tuo coraggio
Per non startene laggiù
Quando tiri in mezzo dio
O il destino, o chissà che
Che nessuno se lo spiega
Perché sia successo a te

La vita sembra ingiusta rispetto ai criteri personali ed è evidente che non è


possibile tornare indietro: già farsene una ragione diventa un’ottima cosa e
permette di vivere più serenamente. E allora si riescono a vedere anche dei
momenti migliori:
– il vento si mette a soffiare e ci aiuta a sollevarci e magari a non dire “grazie,
no” alla vita ( Eppure il vento soffia ancora, Spruzza l'acqua alle navi sulla prora, E sussurra
canzoni tra le foglie ,Bacia i fiori, li bacia e non li coglie quelli appassiti)

– il sole si fa largo tra le nubi e getta i propri raggi proprio là dove è più
necessario per noi ( Mi piacciono i tramonti pieni di luce, quelli che irrompono da
qualche angolo nascosto del cielo e incrinano l’asse terrestre tanto sono spettacolari.
Quelli che ti ricordano perché sei vivo.
(Fabrizio Caramagna)
– la ferita brucia, ma il dolore è il segno che la pelle sotto è viva, pulsa e si sta
ricreando (Voglio però ricordarti com'eri
Pensare che ancora vivi
Voglio pensare che ancora mi ascolti
)
E che come allora sorridi
– il cuore, benché ferito perché azzoppato, riesce a prendere un suo ritmo e a
farci ballare Balliamo sul mondo
Va bene qualsiasi musica
Cadremo ballando
Sul mondo lo sai si scivola
Facciamo un fandango
La sotto qualcuno riderà
Balliamo sul ...mondo!
– l’aria gira e soffia un po’ di aria pulita nei nostri polmoni
Quando il cuore senza un pezzo
Il suo ritmo prenderà
Quando l'aria che fa il giro
I tuoi polmoni beccherà
Quando questa merda intorno
Sempre merda resterà
Riconoscerai l'odore
Perché questa è la realtà
– c’è la consapevolezza che la vita non è facile, ma è sicuramente forte e magari
basta spostare un po’ il piede (dall’acceleratore?) per guadagnare un po’ di
tempo. Forte la mano teneva il volante
Forte il motore cantava
Non lo sapevi che c'era la morte
Quel giorno che ti aspettava

Quando indietro non si torna


Quando l'hai capito che
Che la vita non è giusta
Come la vorresti te
Quando farsi una ragione
Vorrà dire vivere
Te l'han detto tutti quanti
Che per loro è facile

Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po'


E la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no"
Quando la ferita brucia la tua pelle si farà
Sopra il giorno di dolore che uno ha

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