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La controffensiva boera

La situazione cambiò nel campo dei boeri successivamente alla partenza del generale
Cronje, che andò a sud dove respinse l'avanzata del ben più numeroso contingente
inglese, comandato da Lord Methuen. Il suo sostituto, generale Snyman, se possibile
ancora più privo di iniziativa, rimase a tenere l'assedio con 1.500 uomini circa.
Per mesi l'assedio divenne un esercizio di pazienza e di nervi, con Baden-Powell
risoluto a non permettere che i boeri facessero di Mafeking una base logistica.

Il nuovo comandante in capo delle forze boere, il generale Louis Botha,


razionalizzò le forze assedianti e pianificò una possibile conquista della città.
Per un certo periodo Botha assunse personalmente la direzione delle operazioni sul
campo. Il generale Botha era un osso più duro del suo predecessore, e le sue truppe
erano uscite vittoriose in parecchie occasioni durante i primi mesi del conflitto.

A questo punto Robert Baden-Powell decise di utilizzare i ragazzi anche per compiti
più pericolosi: barellieri, trasporto munizioni e trasporto viveri. In principio
Baden-Powell era preoccupato nell'affidare questi compiti a dei ragazzi, ma disse
loro che essi erano responsabili delle loro azioni, e che non avessero timore di
sbagliare: "Ogni uomo sbaglia, un uomo che non ha mai sbagliato non ha mai fatto
nulla nella vita". Uno solo di questi ragazzi perse la vita a seguito delle ferite
riportate per l'esplosione di una granata boera (Frankie Brown di 9 anni, il più
giovane dei cadetti), mentre l'assedio fece 212 vittime fra i difensori[senza
fonte]). Al termine dell'assedio 38 di essi ricevettero un'onorificenza.

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