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Mentre Milner si trovava ancora a Londra per consultazioni con il ministro

Chamberlain, l'episodio dell'uccisione il 23 dicembre 1898 in circostanze non


chiare dell'uitlander Tom Edgar, operaio a Johannesburg, da parte della polizia
boera, diede modo ai rappresentanti politici degli "stranieri" di far salire la
tensione e di sollevare una forte polemica contro il governo del Transvaal e le sue
presunte vessazioni contro gli immigrati bianchi. James Percy FitzPatrick, il
principale dirigente degli uitlander, poté quindi organizzare le proteste, in
collegamento con i capitalisti delle società minerarie che miravano ad ottenere una
riduzione delle tasse di estrazione[24]. Dopo la manifestazione di protesta del 14
gennaio 1899, caratterizzata da disordini con operai boeri, i comitati degli
uitlander guidati da FitzPatrick fecero quindi appello all'Impero britannico per
ottenere sostegno per le loro rivendicazioni e "protezione" contro i soprusi dei
boeri. Kruger e Smuts cercarono di contrastare la crescente protesta degli
uitlander orchestrata da FitzPatrick con il sostegno della Wernher-Beit, proponendo
il cosiddetto "grande patto", un accordo generale che prevedeva la riduzione delle
tasse sulle miniere e l'introduzione di una legge sul suffragio con diritto di voto
dopo solo cinque anni di residenza[25].

Il presidente del Transvaal Paul Kruger

Il presidente dello Stato Libero d'Orange Martinus Theunis Steyn

Carta del Sud Africa con le due repubbliche boere in arancio, Stato Libero
d'Orange, e verde, Repubblica del Transvaal; il Natal in rosso e la colonia del
Capo in blu.
FitzPatrick e i capitalisti delle miniere riuscirono a far fallire questo tentativo
di accordo avanzando ulteriori richieste che, rischiando di trasferire in pochi
anni il controllo del Transvaal agli uitlander, erano inaccettabili per Kruger.
Milner quindi, ritornato al Capo, poté continuare a sviluppare la sua politica
aggressiva enfatizzando il problema delle presunte vessazioni boere agli immigrati
di origine britannica e sollecitando il governo britannico, soprattutto con il
famoso "dispaccio degli iloti" in cui paragonava gli uitlander agli iloti di
Sparta, ad intervenire con tutta la sua potenza contro le repubbliche boere[26].

Il 9 maggio 1899 si riunì a Londra il governo britannico che prese le decisioni


definitive; nonostante lo scarso interesse dell'opinione pubblica britannica per i
problemi sudafricani, il gabinetto, su pressione del ministro delle Colonie
Chamberlain che, sollecitato a sua volta da Milner, proponeva di appoggiare
politicamente le rivendicazioni degli uitlander, decise di sostenere la politica
aggressiva dell'alto commissario e di "stringere nella morsa" Kruger, per fargli
"abbassare la cresta"[27]. Chamberlain in realtà non condivideva i propositi
annessionistici di Milner e per il momento intendeva solo costringere i boeri ad
assegnare il diritto di voto dopo cinque anni di residenza con effetto retroattivo.
Mentre saliva la tensione tra le repubbliche boere e la Gran Bretagna, i
rappresentanti degli afrikaner del Capo proposero una mediazione e riuscirono ad
organizzare un incontro diretto tra Milner e Kruger per cercare un accordo
generale. Milner, pur essendo contrario al compromesso, dovette accettare
l'incontro dove, disse a Chamberlain, intendeva mostrarsi "studiatamente
moderato"[28].

La conferenza di Bloemfontein tra l'alto commissario Milner ed il presidente del


Transvaal Kruger ebbe inizio il 31 maggio 1899, e continuò per quattro giorni ma si
concluse con un completo fallimento. Milner tenne un comportamento formalmente
corretto ma si dimostrò sostanzialmente intransigente; Kruger dopo alcune tattiche
dilatorie presentò il terzo giorno una proposta per concedere il diritto di voto
agli uitlander dopo sette anni di residenza in cambio di alcune concessioni
secondarie. L'alto commissario in realtà non desiderava un accordo e respinse il
piano, replicando con la richiesta di una completa autonomia amministrativa del
territorio del Witwatersrand. Dopo la risposta esasperata del presidente, Milner
interruppe bruscamente la conferenza che si chiuse "senza che ne derivi alcun
impegno per le parti"[29].

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