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CATEGORIA SENIOR
Per dare le risposte, se non è specificata una modalità diversa, fai una crocetta sull’opzione scelta.
Una nota con asterisco può chiarire come deve essere inteso qui un termine grammaticale che non ha
significato uniforme nei manuali scolastici più diffusi.
1. Analizza gli elementi sottolineati e numerati, poi compila i campi corrispondenti nel seguente modo:
Ascensione
1________________________ Un’alta
2____________________________ Montagne
3_____________________________
Si
7________________________ 8____________________________ nient’altro
9_____________________________
10 ________________________
2. Indica se le locuzioni avverbiali contenute nelle frasi sono scritte correttamente (C) oppure no (NC).
4. Considerando il contesto in cui compare, indica se la parola lungo è aggettivo (AGG), avverbio (AVV),
preposizione (PREP).
(1,5 punti; 0,25 per ogni risposta esatta)
5. Trova l’intruso. In ogni serie vi sono dei pronomi dello stesso tipo tranne uno, che si differenzia da
tutti gli altri almeno per una caratteristica grammaticale: sottolinealo.
(1,5 punti; 0,25 per ogni risposta esatta)
a. costoro, questa, tuo, quelle, questi, costui
b. parecchi, quelli, molti, alquanti, certi, altri
c. mio, vostro, loro, tuo, tutto, proprio, suo
d. per cui, la quale, con la quale, tale, che, di cui
e. quanto, chi, cosa, che, proprio, quale
f. poco, parecchio, troppo, ciascuno, altrettanto, tanto
6. Indica se le righe numerate del seguente brano dell’Eneide contengono pronomi atoni (ATO) oppure
(NO).
(2 punti; 0,2 per ogni risposta esatta)
Rotola nella morte Eurialo, e sul corpo suo splendido
1 corre il sangue; la testa gli cade e si adagia sugli omeri: ATONI NO
2 come quando, reciso da aratro, un fiore purpureo ATONI NO
3 nel morire languisce, o sul collo affranto i papaveri ATONI NO
4 han reclinato il capo, se a volte la pioggia li grava. ATONI NO
2
5 Ma si precipita Niso nel mezzo, e Volcente, lui solo ATONI NO
6 prende di mira fra tutti, del solo Volcente gli importa; ATONI NO
7 fitti, d’attorno, i nemici, da un lato e dall’altro, da presso ATONI NO
8 stanno a respingerlo. Incalza non meno, e fulminea la spada ATONI NO
9 rotea, finché nella bocca del Rutulo urlante l’immerse, ATONI NO
10 standogli in fronte e, morendo, l’anima tolse al nemico. ATONI NO
8. Indica quale, fra le due forme date tra parentesi, è quella corretta o comunque la più appropriata in
un contesto formale.
3
9. Indica quale funzione hanno le forme del verbo essere sottolineate: copula (COP), ausiliare (AUS),
predicato verbale (PVERB).
Immagina di rappresentare la struttura di questo periodo con uno schema in cui la relazione fra reggente
e subordinata è rappresentata da un tratto verticale fra le proposizioni (la reggente sovrasta la
subordinata) e la relazione fra coordinate è rappresentata da un tratto orizzontale (le due proposizioni
sono sullo stesso piano). Quali dei seguenti schemi useresti?
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11. Inserisci nel testo gli appropriati segni di punteggiatura, scegliendo fra:
virgola
due punti
parentesi
punto interrogativo
Tutti questi segni vanno usati almeno una volta. Dove non ci vuole alcun segno, inserisci il simbolo Ø.
(2 punti; 0,25 per ogni risposta esatta)
Se il design è, culturalmente, molto milanese, la parola “design” è, anagraficamente, molto italiana. Per una prima
ragione del tutto ovvia ai linguisti _______1 una parola straniera una volta entrata nella nostra lingua _______2 le
appartiene. La riprova_______3 Il suo significato va cercato nel dizionario italiano e non, come potrebbe essere in
questo caso, inglese. Le parole_______4 infatti, viaggiando da una lingua all’altra perdono taluni dei tratti con i quali
erano nate _______5 subiscono ad esempio restringimenti nel significato, ma anche dilatazioni_______6 e una volta
giunte a destinazione vivono di vita autonoma.
[...] All’inglese design era arrivato_______7 seppure per un primo tramite del francese, dall’italiano disegno, per il
prestigio dell’arte rinascimentale e della sua trattatistica. Uno dei vari italianismi, dunque, che fanno fede _______8 in
età elisabettiana e giacomiana, dell’apertura verso la cultura continentale.
12. Scegli, per ognuna delle parole sottolineate, un sinonimo adeguato tra quelli proposti.
(2,5 punti; 0,5 per ogni risposta esatta)
"Allora" disse la madre del tutto rassicurata, "siamo cristiani e perdoniamo". Il sorriso, fin allora contenuto, s'allargò
patetico e brillante su due file di denti d'una bianchezza dubbia; tutto il corpo disfatto1 palpitò: "E, a proposito" ella
soggiunse con improvviso amor materno; "non bisogna dimenticarlo: domani è l'anniversario della nostra Carla".
"Non si usa più, mamma" disse la fanciulla alzando la testa.
"E invece lo festeggeremo" rispose la madre, solenne2, "e lei Merumeci si consideri3 già invitato per domani mattina".
Leo fece una specie d'inchino sopra la tavola: "obbligatissimo4"; poi rivolgendosi verso Carla, "quanti anni?" domandò.
Si guardarono; la madre che sedeva in faccia alla fanciulla alzò due dita e compose la bocca come per dire "venti";
Carla vide, capì, esitò; poi un'improvvisa durezza devastò5 la sua anima: "Vuole" pensò "che io mi diminuisca gli anni
per non invecchiar lei"; e disobbedì; "Ventiquattro" rispose senza arrossire.
[Alberto Moravia, Gli indifferenti, 1929]
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13. Leggi i seguenti brani in cui manca una parola, e per ognuno di essi indica qual è la parola più
adeguata per completarli.
(2,5 punti; 0,625 per ogni risposta esatta)
a. Nei Comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri
Comunali. Ciascun […] alla carica di Sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta
b. L’[…] di sostanze farmacologicamente inattive può avere un effetto benefico se esse vengono presentate al
paziente come efficaci. Il placebo, in media, ha un’efficacia di circa il 30 per cento. [dal web]
c. Consideravamo terra la sfera interna sulla quale accadeva di posarci, e cielo la sfera che circonda quella sfera:
tal quale a come fate voi, insomma, ma da noi queste distinzioni erano sempre provvisorie, arbitrarie, dato
che la […] degli elementi cambiava di continuo, e a un certo momento ci accorgevamo che il nostro cielo era
duro e compatto, una macina che ci schiacciava, mentre la terra era una colla vischiosa, agitata da gorghi,
pullulante di bolle gassose. [Italo Calvino, La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche, 1968]
d. I ragazzini di Sistema avevano iniziato a chiamarli persino "morti parlanti". In un'intercettazione telefonica
presente nel […] di fermo emesso dalla Procura Antimafia nel febbraio 2006, un ragazzo spiega al telefono
a. garbuglio
b. intruglio
c. miscuglio
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B. annullare con un timbro o con una macchina un biglietto, un francobollo, una marca da bollo, un biglietto
dell’autobus ecc. per evitare che venga riutilizzato
a. marchiare
b. obliterare
c. vidimare
C. frase breve e spiritosa; massima
a. rimbrotto
b. motto
c. botto
D. ricchezza, sfarzo; ridondanza
a. apparenza
b. parvenza
c. opulenza
15. In questi tre brevi testi una stessa parola (omessa) viene usata con significati diversi. I tre significati
sono definiti di seguito. Indica qual è la parola e con quale significato questa viene usata nei testi.
(2 punti; 0,5 per ogni risposta esatta)
a. Il 23 ottobre 1956 scoppiava la […] ungherese contro la presenza sovietica. Iniziò con una pacifica
manifestazione di studenti e si trasformò in breve in una insurrezione contro la dittatura di Màtvas Ràkosi. [La
Repubblica.it, 16 ott 2016]
b. Gli inizi della […] industriale sono collocabili in Inghilterra tra gli ultimi decenni del 18° e la prima metà del
19° secolo. [Enciclopedia Treccani (dal web)]
c. L’astronomo Bradley si accorse che se voleva osservare una stella l’inclinazione del telescopio doveva essere
più pronunciata verso la direzione del moto di […]. [Rocco Lombardo, Scienze a scuola, 2010 (dal web)]
Definizioni
1. Nell’uso scientifico, indica un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che “giro completo”
2. Mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei suoi aspetti economici e politici
Rivoluzione
Parola omessa ______________________
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16. Inserisci le parole mancanti nel testo, scegliendole tra le seguenti:
17. Scegli dall'elenco proposto il titolo che meglio sintetizza ciascuno dei seguenti paragrafi che
sviluppano un articolo informativo sulla curcuma. Per dare le tue risposte inserisci ogni volta accanto
alla parola “TITOLETTO” la lettera che contrassegna il titoletto che hai scelto.
(3 punti; 0,6 punti per ogni risposta esatta)
Elenco di titoletti: a. Come renderla più appetitosa / b. La luce nemica della curcuma / c. Come massimizzarne i
benefici / d. Che cos’è / e. La curcuma contro i dolori e l’influenza / f. Come conservarla / g. Qualche
controindicazione / h. Abbinamenti sconsigliati / i. Un colorante blando / j. Le molte virtù della curcuma
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(5) [_____________TITOLETTO____________] Si raccomanda di non assumerne in grandi quantità: potrebbe
provocare nausea e acidità gastrica, dissenteria e meteorismo. Molta attenzione deve essere prestata da chi soffre di
calcoli biliari: l’ingrediente, assieme al curry, potrebbe peggiorare il decorso della malattia. Si consiglia un consumo
limitato, infine, ai soggetti con disturbi emofili e calcoli, nonché alle donne incinte.
Albero
1 Tutto il cielo cammina come un fiume,
2 grandi blocchi traendo di fiamma e d’ombra.
3 Tutto il mare rompe, onda dietro onda,
4 splendido, alle fuggenti dune.
5 L’albero, chiuso nel puro contorno,
6 oscuro come uno che sta su la soglia,
7 muto guarda, senza battere foglia,
8 gli spazi agitati dal trapasso del giorno.
3 Quale parola, che ha normalmente il valore di eufemismo, viene usata come metafora in questa
poesia? ____________________
L'eufemismo ( «risuonare bene»)
figura retorica che consiste nell'uso di
una parola o di una perifrasi al fine di
attenuare il carico espressivo di ciò
che si intende dire
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19. Leggi il testo e poi esegui quanto richiesto.
I pittogrammi acquistati dal MoMA erano stati disegnati per l’azienda giapponese NTT DoCoMo e lanciati nel 1999,
affermandosi come i primi simboli pittografici a farsi strada nelle comunicazioni mobili. Ma da allora ci sono voluti altri
dieci anni prima che diventassero un fenomeno sociale. È stato grazie ad Apple che le emoji si sono imposte, quando
sono state integrate nell’iPhone nel 2011 e hanno iniziato la loro corsa.
A disegnare le emoji originali acquistate dal MoMA è stato Shigetaka Kurita. Si trattava di simboli composti da linee
rudimentali, 12 pixel per 12 pixel, e disponibili in sei colori. Nonostante tutto hanno gettato le basi per la loro
evoluzione, lasciando intravedere barlumi della bizzarra mimica emotiva e figurativa che domina ora la cultura delle
emoji online.
Molte delle emoji originali traggono ispirazione dai manga, le storie a fumetti giapponesi. Ma non erano create per
facilitare la connessione fra le persone. L’obiettivo era infatti quello di consentire alle aziende di raggiungere i
potenziali clienti: DoCoMo li usava per inviare ai clienti informazioni meteorologiche, indirizzandoli presso negozi
locali per acquistare ombrelli o creme per la protezione solare contro l’eventuale maltempo o bel tempo.
Con l’aggiunta delle emoji cresce la collezione degli oggetti digitali del MoMA, che include il simbolo @ e alcuni
videogiochi. Le emoji saranno in mostra nel museo da dicembre, su un display che incorpora grafiche 2-D e
animazione.
[adattato da “Le emoji entrano al Moma, la cultura del web è sempre più arte”, La Stampa, 27 ott 2016 (dal web)]
Indica se le seguenti affermazioni sono derivabili da informazioni contenute nel testo (DER), oppure no
(NO).
a. Il creatore del set di emoji originali era un dipendente dell’azienda giapponese NTT DoCoMo.
DER NO
b. Collegandosi col cellulare al MoMA, è possibile scaricare il set di pittogrammi. DER NO
c. I 176 piccoli disegni originali sono stati i primi pittogrammi che si sono diffusi nelle comunicazioni con i
telefoni cellulari. DER NO
d. Alcuni dei pittogrammi sono personaggi dei manga giapponesi. DER NO
e. Nelle intenzioni originarie i piccoli disegni erano pensati per fornire alcune informazioni ai clienti delle
aziende. DER NO
f. La raccolta di emoji non è l’unico oggetto del mondo telematico e digitale presente fra le opere del
MoMA. DER NO
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20. Leggi il seguente testo argomentativo e seleziona le parti mancanti (date tra parentesi) in modo che
tutto il discorso risulti coerente. Consiglio: leggi tutto il testo prima di iniziare a scegliere le parti
mancanti.
[...]
A costo di attirarmi i fulmini di tante critiche, mi sembra che sia arrivato il momento [...] di dire a padri e madri che [la
devono smettere di allargare sui loro figli uno smisurato ombrello di iperprotezione / devono cercare di proteggere
i loro figli in nome della libertà individuale e della salute, che va preservata con particolare attenzione negli anni
importanti dell’infanzia]2. È [sbagliato / inutile / giusto]3 che da parte delle famiglie si sorvegli attentamente la
qualità delle mense scolastiche a un prezzo equo e accessibile, è [sbagliato / inutile / giusto]4 che si pretenda di
sostituirvi il pomodoro «bio» e la frittatina confezionata con le uova a chilometro zero, oltre naturalmente ai cibi che
più ingolosiscono il bambino.
[Non pretendo certo / Vorrei]5 per gli scolaretti un trattamento e una disciplina da militari, ma penso che nel
momento in cui l’età anagrafica li porta a contatto con le strutture e le istituzioni della società, debba [dire ancora una
volta la sua / fare un passo indietro]6 quella istituzione troppo pervasiva che è la famiglia, che negli anni – in Italia,
almeno – dimostra di non rinunciare mai ad essere l’opzione primaria. È un grande [pregio /sbaglio]7, che rischia di far
crescere i figli nell’illusione di avere davvero un «diritto di scelta», e di sviluppare più tardi un’enorme frustrazione
quando incominciano a giocare la difficile partita della vita. E poi, devo dire che in questa polemichetta sono state
dimenticate alcune cose importanti. Per esempio, il fatto che per le famiglie più povere il pasto alla mensa scolastica è
un aiuto per garantire al bambino un discreto nutrimento almeno una volta al giorno. Se all’insegna dello slogan
«liberi tutti» incominciano ad arrivare a scuola cibi costosi e golosi, si creeranno subito due caste sociali: chi si deve
accontentare di quel che passa il convento, e chi scartoccia con soddisfazione il ricco spuntino preparato a casa,
magari da una madre che lavora, e che per malinteso spirito di sacrificio si alza mezzora prima per apprestare la
«schiscetta».
Quindi ripeto il mio [no / sì / forse]8 a questa rivendicazione di un diritto che [non può /può]9 e [deve / non deve]10
esistere nella scuola pubblica, dove i bambini devono apprendere il principio che li fa uguali e li fa cittadini. Fosse per
me, non avrei nemmeno abolito il grembiulino, ormai scomparso da molte scuole elementari. E non l’avrei abolito per
l’ottimo motivo che protegge i vestiti, e che almeno per qualche ora nasconde le differenze tra chi indossa la miglior
produzione del baby fashion e chi ha la felpetta comprata al mercato. Un’illusione, d’accordo, che dura fino al
momento di mettersi il cappottino. Ma almeno ci si prova, con il permesso dei padri che già hanno parcheggiato l’auto
in seconda fila, e aspettano l’adorato rampollo.
[Umberto Veronesi, articolo pubblicato sul suo blog, ospitato dal sito Fondazione Veronesi, ott 2016]
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*a Milano è il recipiente che contiene il pasto portato da casa.
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