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INTERVENGONO LE ANIME:
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le leggi geometriche della prospettiva. Qualcosa che sembrava insolubile
divenne poi di facile soluzione e maneggevole. Anche le regole della
matematica ora semplici costarono sforzo e applicazione ai matematici che le
stabilirono. Essi identificarono il problema e lo risolsero per la prima volta
con la forza della loro volontà applicata al pensiero. C’è quindi qualcosa in
più che la semplice logica nel processo del pensare, è lo sforzo interno o
volontà applicata al pensiero. Non è lo stesso costruire una strada che
camminarci poi sopra. Prima di arrivare alla costruzione di una sequenza
logica lo sforzo di volontà è fondamentale, poi dopo si osserva il processo e si
trova che è logico ed accettabile. Il fattore volontà spesso è ignorato proprio
perché non è affatto facile percepirlo.”
Anima di Discepolo Rosa Croce, da tempo nei Cieli:” Noi Discepoli Rosacroce
ci affidavamo alla cognizione cosciente attraverso la volontà applicata al
pensiero. Il pensiero compenetrato di volontà ci ha permesso di portare a
coscienza gli ideali e i desideri elevati.”
Anima di G. Boole: “Tornando a noi. Credo di aver dato i primi passi per
cercare di rappresentare il pensiero e la logica in forma binaria. Linguaggio,
matematica e logica li vedevo tutti come domini possibili di rappresentazione
binaria. Mi sono affidato alla precisione logica, al mio senso estetico e alla mia
devozione religiosa. Giusto, no? La logica simbolica che ora è essenziale come
strumento per tutte le applicazioni digitali cominciò a sorgere nella mia anima
appassionata e calda di sentimenti religiosi. La scoperta avvenne quando ero
giovane, percepii che la mia mente funzionava per mezzo di un meccanismo che
riduceva tutto a un solo principio”.
Spiegò allora un Angelo diligente:” Una delle ragioni del successo del
principale gruppo di ricerca, fu che si pose sempre degli obbiettivi limitati, senza
produrre nuovi componenti ma usando quelli standard per usi di comunicazione
senza nulla o quasi di originale.”
Anima di un Pacifista:” Forse non tutti sanno che l’uso dei calcolatori ricevette
un enorme impulso a causa della necessità di calcolare con precisione la portata
di missili e cannoni. Il fulcro della Prima Guerra Mondiale fu cannoni più grandi
e migliori, quello della Seconda Guerra Mondiale fu bombe più forti e migliori. Lo
sviluppo di computer di alta velocità fu reso necessario dall’interesse nel
modellare l’onda d’urto di una bomba.”
L’Arcangelo, con molta pazienza: “Solo per fare semplici esempi. La gente non
sa fare più calcoli senza il calcolatore, è incapace di scrivere senza un processore di
parole, inabile per ricordare senza usare motori di ricerca e simili aiuti, inadatto ad
orientarsi nello spazio senza usare il navigatore satellitare. Poi vi lamentate delle
malattie degenerative e cognitive!
Anima di Filosofo della Scienza: “C’è una connessione fisica tra uno strumento
musicale e quello che esso produce. Per esempio un pianoforte lavora in base alle
leggi della meccanica: leve, pedali, tasti, pressione. Ogni cosa può essere
calcolata, ogni pressione sulle leve o sui tasti, tutto. Ma le melodie che possono
essere create dal compositore sono infinite. Detto fra di noi, la biologia si
concentra interamente sul comportamento cellulare e i segnali elettrici, un po’
come se una persona che volesse apprendere musica smontasse il pianoforte pezzo
per pezzo per vedere come la melodia viene creata. La musica e la melodia
nascono nella combinazione creativa e unica dei suoni, non nel meccanismo che li
genera! Similmente, il pensiero creativo riposa sulla capacità di creare idee
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nuove, il cervello è solo lo specchio che le riflette. Le idee non sorgono sbirciando
al microscopio ma dall’esperienza e dall’intuizione, e poi confermate
dall’osservazione. C’è l’individuo umano ideatore i cui pensieri lasciano
l’impressione sul cervello, come il compositore lascia le sue impressione sul
pianoforte.”
L’Arcangelo:” Si diceva che le tecnologie hanno tutti gli aspetti di una discreta,
sottile manipolazione. E’ ora di comprendere come riportarsi alla realtà, senza
rifiutarle, senza esaltarle La vostra capacità di osservazione può divenire informe e
vaga, perché il pensare è figlio di una buona osservazione precisa e nitida, dunque
fatta con lo sforzo e la dedizione per arrivare a una maggior esattezza. Lo sforzo
del pensare deve anche sconfiggere l’impazienza e la precipitazione di arrivare
presto al risultato. E’ evidente che un’azione non possa essere libera se il suo
autore non sa perché la compie. Liberarsi degli automatismi che caratterizzano la
vita umana e con decisione saper dire a sé stessi: Chi sceglie i miei pensieri sono
Io.”
*John von Neumann, Kurt Gödel, Alan Turing, Claude Shannon, Norbert
Wiener, Grace Hopper et al. di Harvard, Princeton, Bell Labs e Aberdeen.
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