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Ho scelto questo argomento perche ad oggi sono innumerevoli gli atti di
devianza a cui assistiamo, dai bambini,ai ragazzi, agli adulti. Un atto deviante
è un qualcosa di sbagliato, che la società considera inadeguato. Il
comportamento deviante non è direttamente collegato ad una norma, ma alle
sue aspettative. Gli atti di devianza dipendono anche dal rapporto che si trova
in una famiglia o in una cerchia di amici e dal vissuto del deviato.
Per devianza si intende comunemente ogni atto, anche solo verbale, di una
persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di
conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione,
condanna, discriminazione. Un atto viene definito deviante non per la natura
stessa del comportamento, ma per la risposta che suscita nell'ambiente
socioculturale in cui ha luogo. Le ideologie della società moderna possono
essere considerate "insiemi di idee, di valori, riguardanti l'ordine comune e
aventi la funzione di guidare i comportamenti collettivi”.
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Spesso questi tipi di comportamenti nascono solo per un capriccio, dal fatto di
desiderare nuovi stimoli e vivere esperienze adrenaliniche o possono nascere
da fenomeni cognitivi quali l’egocentrismo e l’ottimismo ingiustificato.
Una delle prime teorie che parla di questo argomento è quella di Merton
,sociologo statunitense, che ci parla delle disfunzioni tra mete e mezzi, questa
contraddizione porta a un aumento considerevole di devianza ed è
comunemente usata negli studi di criminologia. Per tale disfunzione Merton
elaborò degli stadi di adattamento quali:
L’astensione è l'atteggiamento di chi rifiuta sia gli scopi che i mezzi legittimi
per raggiungerli, colui che si ritira dunque dalla vita sociale (es.
tossicodipendenti, senza fissa dimora...).
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Il deviato è colui che viene
sottoposto a stress continuo
qualora agisse in modo diverso
dagli standard della società,
abbiamo due tipi di devianza:
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Disturbo della condotta dove il bambino o il ragazzo trasgredisce
ripetutamente norme etico-sociali che per buona parte sono relative ad
adempire i doveri della propria età, ad esempio la scuola, lo studio,le
continue fughe da casa. Azioni che se trasportate nel tempo portano
all’incapacità,nel soggetto,di mantenere un qualsiasi rapporto o un
qualsiasi lavoro.
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aiuto da nessuno,portando quest’ultimo a fare uso di alcol e/o
droghe.
Il disagio giovanile
Indica un turbine di stati d’animo che vive una certa persona con
problemi affettivi – relazionali, problemi di salute,rendimento
scolastico, prostituzione. È uno stato d’animo che porta il soggetto a
non sentirsi a proprio agio nell’ambiente in cui si trova.
Il disadattamento
l’inganno
facile irritabilità
frequenti cambiamenti d’umore
l’isolamento
la sensazione di essere diverso
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Gli atteggiamenti che assumono solitamente i disadattati vanno
dalla regressione,atteggiamenti infantili,ai disturbi psicosomatici
o ancora addossare le colpe ad altre persone o ancora compensa
le sue mancanze con forme di esibizionismo o si passa anche alle
aggressioni ad altre persone che fanno parte della situazione o
anche su se stesso.
Il bullismo
Nel mirino dei bulli appaiono coetanei più deboli e insicuri. I fattori
che rendono i soggetti bulli provengono da problematiche familiari
in quanto questi ultimi sono cresciuti in ambienti indifferenti e
troppo punitivi.
La delinquenza minorile
Il suicidio e la depressione
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sonno, chiusura in se stessi,abusi di droghe e alcool, sentimenti di
colpevolezza.
La tossicodipendenza
L’alcolismo
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L’alcool può essere considerato una tossicomania perche induce ad
una forma di dipendenza verso l’alcol che spinge il soggetto a
prenderne sempre in maggiori quantità, agendo sui centri nervosi
con effetti che si manifestano attraverso due fasi successive: prima il
soggetto attraversa una fase di euforia dove quest’ultimo è allegro
ma poi subentra la seconda fase che lo porta alle depressione. E tal
volta l’abuso è così eccessivo da poter causare il coma o anche la
morte del bevitore.
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