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VIVALDI
RV93
Il
concerto
RV93
è
stato
composto
nel
1730
durante
la
permanenza
del
compositore
in
Boemia,
nello
stesso
periodo
sono
stati
composti
altri
lavori
per
liuto
come:
Trii
per
violino
e
liuto
in
sol
minore
RV63
e
do
maggiore
RV85.
In
quegli
anni
il
liuto
stava
concludendo
il
suo
periodo
di
splendore
come
strumento
solista,
basti
pensare
che
Bach
(1685-‐1750)
scrisse
le
suite
per
liuto
dal
1707
in
poi
e
che
il
liutista
coevo
tedesco
Silvius
Leopold
Weiss
(1686-‐
1750)
era
in
piena
attività
negli
stessi
anni.
Il
concerto
si
articola
in
tre
movimenti
Allegro
Largo
Allegro
PRIMO
TEMPO:
l’allegro
giusto
si
apre
con
un
primo
tema
in
re+
eseguito
da
tutta
l’orchestra
a
cui
si
contrappone
un
secondo
motivo
in
modo
minore.
Vivaldi,
come
in
tutti
i
suoi
concerti,
sfrutta
l’alternanza
tutti-‐solo,
a
battuta
12
inizia
sezione
del
solista
in
cui
viene
utilizzata
lo
stesso
materiale
delle
prime
battute
del
concerto
che
però
si
inserisce
in
una
progressione
che
porta
a
la+
a
battuta
18
dove
gli
archi
rientrano
per
una
battuta
separando
gli
interventi
del
solista.
Fino
a
battuta
23
resta
in
la+
con
cadenza
e
segno
di
ritornello.
A
battuta
24
mantiene
la
tonalità
di
la+
riutilizzando
lo
stesso
materiale
con
un
tutti
fino
a
battuta
26,
successivamente
troviamo
una
progressione
eseguita
dal
solista
nelle
battute
27,28,29.
Inizia
qui
una
sezione
in
cui
il
liuto
arpeggia
liberamente
gli
accordi
segnati
nel
manoscritto,
da
battuta
29-‐31
troviamo
alternanza
fa#-‐
e
do#+,
da
battuta
32
a
34
fa#+
si-‐.
Da
battuta
35
a
40
mantiene
la
tonalità
si-‐
con
2
interventi
del
solista
conclusi
da
piccole
comparse
degli
archi.
A
battuta
41
c’è
ripresa
del
primo
tema
del
concerto
che
però
è
accorciato
(2
battute
invece
di
4)
successivamente
il
solista
ripropone
il
secondo
tema
in
re-‐
(batt.
43).
A
batt.
45
(solo)
troviamo
una
progressione
di
2
battute
conclusa
da
un
passaggio
cromatico
(batt.47)
che
ci
porta
alla
cadenza
conclusiva.
batt.
1-‐5
tutti
Re+
Tema
apertura
batt.
6-‐11
tutti
Re-‐
Contrasto
maggiore-‐
minore
Batt.12-‐
23
solo
Re+èla+
Ripresa
primo
tema
da
parte
del
solista,
progressione
che
porta
al
la+,
cadenza
Batt
24-‐26
tutti
Mantiene
la+
Ripresa
materiale
primo
tema
in
la+
Batt.
27-‐29
Solo
Progressione
Scrittura
accordale
la+,re+,si+,mi+,do#+,fa#-‐
del
liuto,
esecuzione
arpeggiata
Batt.
28-‐34
tutti
Alternanza
fa#-‐,
do#+(batt28-‐31).
Fa#+,
si-‐(batt32,34)
Batt.
35-‐40
Solo
con
piccoli
Si-‐
Gli
interventi
degli
interventi
archi
archi
separano
interventi
del
solista
Batt.
41-‐44
tutti
Re+
Ripresa
materiale
primo
e
secondo
tema
Batt.
45-‐47
solo
Progressione
e
passaggio
cromatico
Batt.
48-‐51
tutti
Cadenza
finale
SECONDO
MOVIMENTO:
LARGO
anche
il
secondo
movimento
è
costituito
da
diverse
sezioni
e
è
descrivibile
come
una
meditazione
riflessiva
del
solista
contrapposta
all’accompagnamento
dei
violini
e
al
pizzicato
dei
bassi.
Il
solista
è
protagonista
indiscusso
di
questo
movimento,
gli
archi
e
basso
servono
solo
a
fare
l’armonia
e
sostenere
la
linea
del
solista.
TERZO
TEMPO:
Ultimo
tempo
del
concerto
è
un
allegro
scritto
in
12/8
che
mette
alla
prova
più
del
primo
tempo
le
capacità
tecniche
del
solista
e
da
prova
della
preparazione
del
compositore
in
merito
alla
tecnica
del
liuto;
infatti
sfrutta
bene
la
tecnica
della
mano
destra
rendendo
accessibile
al
liuto
un
brano
così
rapido.
Anche
qui
è
importantissimo
il
contrasto
tra
pieni
e
vuoti
e
quindi
il
contrasto
tutti/solo.