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LESSICO METEOROLOGICO

ALESSANDRO RoccATI

L'Egitto è notoriamente un paese dal clima oltremodo favorevole. Al-


quanto scarse le precipitazioni pluviali, il ritmo stagionale è per lo
più rego lato dal regime del Nilo. Nondimeno, ad intervalli notevoli, non
sono mai mancate manifestazioni temporalesche di calamitosa v iolenza,
che furono talora narrate nei testi, fin dall'Antico Regno. L'esame del-
la terminologia usata per descrivere simili eventi eccezionali è fertile
di risultati tanto nei confronti delle concezioni cosmologiche, quanto
per le implicazioni religiose e l a speculazione mitologica e divinatoria.

Punto fondamentale di riferimento per i fenomeni atmosferici è il


cielo, pt , visto corne precisa entità fisica, e questa costante permane
1
per tutto il corso della lingua egizia ). Ai "verbi impersonali" delle
lingue indoeuropee, dove per soggetto puo sottintendersi un nume cele-
ste2), l'egizio sostituisce locuzioni nominali del genere:
3
pt m Jiw "c'è brezza (?)": 'Piaceri della caccia' tav. 5,12 ) ;

iw tJ pt m rsw nbt "tira un forte vento da sud": P.Leida 350 vs.


5, 11 4 );
0
pt m <J:. "c'è tempesta": parecchie locuzioni citate piu sotto. Simile
espressione fu fissata in formazione lessicale 1:.0 - m- pt (o 1:.0 - n - pt )

1) Si vedano in italiano espressioni corne "il ciel o è nuvolo, coperto".

2 ) Nei poeti greci ricorre ZEÙÇ (ôEè>ç) ÜEL, VLCIJEL, f3povrQ. " piove , nev ica, tuona".

3) R.A .CAMINOS, Lite rary Fragments in the Hieratic Scrip t, Oxfiord 1956, p.18. Cfr.
Wb.J:-I 200,5 tutte frasi della XVIII dinastia sul modello di Urk.IV 1519, 5 e 8 :
"A~? a-""""\ a?
11q n3w n.8_m n mJ;iyt " l a dolce brezza de1 vente de1 nord".

4) Jac.J.JANSSEN, Two Ancient Egyptian Sh ip' s Logs, Le ida 1961, p.16.


344 Roccati Lessico Meteorologico 345

5
che è all'origine del copto x1Mne2 "tempesta" ). Analogamente hr>w-m-
Con ellissi di soggetto o di oggetto si trova:
pt, di cui si parlerà dopo, ha dato in copto 2poyHne "tuono 1161 ~
AT~€ 2woy "piove": CRUM, Dietionar>y,p.732a;
Si incontrano perà anche espressioni coniugate:
pt hW "piove ": P.Beatty III rt 9,8;
iw t3 pt h3y . ti "piove (?)": frammento magico inedito di Torino;
lr>t pt hwt "fare pioggia, piovere": P.Rhind87,8 (cfr. ZA'S 29(1891),p.59-60);
pt sne.ti "il cielo è burrascoso: c'è un temporale": HELCK, Texte der>
2 . Zwisehenzeit , p.106 (R dE 19 (1967),p.130,1.8-9). Come nel caso ci- lr>t hw "mettersi a piovere": Wadi Hammamat 191,2. Esiste una corre-
lazione tra bwt pt "pioggia" e bWt hepy "piena 118 ).
tato sopra, lnit pt "nube (del cielo)", quale formazione lessicale,
diviene il nome di una delle sette vacche celesti nel cap.148 del Li- In tale nesso è frequente l' introduzione di iw A~ , forse con una no-
bro dei Morti 71 . Una variazione poetica sostituisce il vocabolo comu- zione di "divenire 119 ):
ne pt con il pi~ ricercato nnw "l' abisso ": (gli obelischi fendono)
lr> lwt pt tn m r>swt "se il vento sp ira da sud ": Coffin T. V 4 b :
tne Nnw "le nuvole" ( ZJfS 45 (1908) ,p.34-35)
B 1 Bo;
Si trova inoltre: eJ.ie . n r>di . n.sn lwt pt m 4e br> bwyt "allora fecero che si producesse
4w pw mdr> de ]" tr> n nsnn pt Il (il faraone) è un monte che blocca il temporale e pioggia": P.Westcar 11,14; simile Edfou VI 135,7;
temporale al momento della furia del cielo (quando il cielo si ran- iwt pt m 4e n hyt "si produsse un temporale di pioggia, un acquazzo-
nuvola)": P.Kahun 2,19, riecheggiato da: ne", cfr. RdE 19 (1967) ,p.1 30 . La resa neoegiziana di questo comples-
wb3 bi .3, lJsr> ~3ti ! , m4r> NN m 3t . f "che spalanca il firmamento, respin- so lessicale puà forse essere osservata in
ge l'oscurità, arresta il Tale nella sua azione (violenta)": Libro pt m t3w ~r> mw "tira vento e piove": P.Anastasi II 7,7; cfr.
dei Morti 130,9-10, una chiara simi litudine atmosferica;
iw.f mi 4e n !_3w !:Jft pr>y .f "egli è corne un temporale di vento quando
ir> Jt nsn [p t m ] 4e "quan to a l momento (violento) in cui il cielo scoppia": P.Anastasi I 18,5.
scatena il temporale" (Ostr. Torino 57428 rt 3-4).
L'accostamento tra de e nsn ricorre ripetutamente nel Media Regno; oltre
Il vocabolo pt puà essere integrato da locu z ioni che definiscono l'azi- gli esempî sopra riportati, si confrontino diverse frasi attinent i nel
one: Racconto del Naufrago:
hw pt m entw wJd "cade (dal cielo) (profumo di) mirra fresca": ZA's 53 sr>. sn de n lit. f
(1917) ,p.99; n§n n bpr>t . f (Nauf. 30-32; 97-98) ·
di n.k pt mw bw3 "il cielo ti dia acqua piovana (copto HOYN2wo~": "annunciaro no il temporale prima che venisse,
Ur>k .III 118,14; la bufera prima che si producesse";

"TATn e 21 HODY "acqua cade dal cielo", "piove": CRUM, Dietionar>y, viceversa:
p.198b. !!:_e pr> "il temporale scoppià" ( Nauf . 101-102), e
f3t t3w "si levà il venta" (Nauf. 34 ; 103-104).

5) D.MEEKS, in: BIFAO 77 (1977) ,p.84-85. Talara pt conserva valore proprio, corne nel-
le espressioni fisse [pt m] kkw, tJ m hnw "il cielo è nell'oscurità, la terra è
nel disordine" CGT 54064 rt 2,6 (inedito), corne variante a P.Beatty VII rt 7,7;
inoltre VANDIER, Moalla IV 8-9, e p . 223- 224: pt (m) lgp, tJ rp tJw (?) "il cielo
era nelle nuvole e la terra ne l vento ", cfr. Coffin T. VI 220 l pt m lgp, tJ m 8) J.LECLANT, Recherches sur les monuments thébains, Cairo 1965,p.244. Vedas i hw (mw)
slm (Zlis 57 (1921) ,p.104).
tJ pt "pioggia " : J .~erny, Late Ramesside Le tt e rs, Brussel le 1939 ,p. 18 1. 14. Analo-
0

6) Y.KOENIG, Le papyrus Boulaq 6 , Cairo 1981 (BdE 87) ,p.53. Cfr . Libro dei Morti garnente mw nw pt (P.Anastasi II 2,4) di fronte a mw nw ltrw (Dandara: Wb. Belegst .
172, 14 !_Jw m pt: "aria (dal cielo)"; e copto ·2o)fïne da J;iw-m-pt (dernotico) "pioggia II 51,1); sirnile opposizione in Sinuhe (B 233 - 234) tra mw nw ltrw e !_Jw m pt. Del
(dal cielo) ", cfr. PETRIE, Me dum, tav.33 1.9, e l a seguente nota 8; hnnw m pt già Nilo si dice che iJdt.f pw hJ.s (var. hJy) m pt "il suo urnore cade dal cielo": W.
in Pyr. 304a "bufera in (dal?) cielo". - HELCK, Der Text des "Nilhymnu s", Wiesbaden 1972, § If.
9) A tale riguardo sono assirnilabili i casi presentati in RSO 47 (1974) ,p.149-151.
7) A.PIANKOFF, in RdE 1 (1933), p. 175; cfr . Cairo CG 20520d6.
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. l . . 1 O) In senso figurato (Esodo 16,4):


I no 1 tre ricorrono e espressioni :
0

l:Jn.k m de "ti posi corne un temporale": ZÀ S 45 (1908),p.116; (l'eser- wa-yyv'mer YHWH 'el-mose hin~ni namtir lakem le~em min-ha-~~âmâyim
cito arriva) mi iw tJ w "corne viene il vento": MDAIK 31 (1981) , p.332; "E il Signore disse a Mosè: ecco io vi faro piovere del pane dal

cfr. già Pyr. 554 c (T,M,N) mr lwt m~t m-bt rsw "corne viene il vento cielo".

del nord dopo il vento del sud". Vi sono perè anahe espressioni irnpersonali:

I terrnini denotanti rnalternpo portano spesso il cornune deterrninativo del wa-yyak ha-bbârad ba-kol-'ere~ Mi?râyim (Esodo 9,25) "e colpi la
dio Seth, alla cui azione soprannaturale è collegata la turbolenza del grandine in tutta la terra d'Egitto";
11
cielo ). In sirnile conteste la venuta del bel tempo è risultato di un
wa-yahi bârâd wa-'el mitlaqqa~at ba-tôk ha-bbarad (Esodo 9,24) "e
conflitto tra forze avverse. Del re si dice:
ci fu grandine e folgori (fuoco fiarnrneggiante) in mezzo alla gran-
nfc.n.k sJpt dine 11 ;

bsr.n.k igp
wa-yya~dalû ha-qolôt wa-ha-bbarâd u-maFâr lo'-nittak 'arsa (Esodo
t sd . n. k snyt (Pyr. 500 b )
9,33) "e i tuoni e la grandine cessarono, e la pioggia non si ro-
"tu hai respinto i nernbi,
vescio pid sulla terra".
hai allontanato i curnuli (di pioggia) (copto 6Hne 'nube'),
hai infranto il temporale"; Nel senso predetto la funzione di dio del cielo è già nei Testi del-
le Pirarnidi attribuita a Seth. Ecco una serie di ornina che accornpagnano
oppure:
.
ink -ir ssp pt m-bt kkw
l'ascesa del faraone al cielo:

pr P ir pt - nhm n . f pt
rdw.i pw qrr n pt
V
sd3 in.f tJ
ldt.i pw nsn ibbw (Coffin T. II 30 b-f) hsr in. f snyt
"sono io che faccio i l chiarore del cielo dopo le tenebre,
nhmhm . f m St$ (Pyr. 1149b, cfr. JEA 50 (1964) , p.35)
è il rnio urnore lo scroscio (copto K>.oo>.e 'nube') del cielo,
"Pepi sale al cielo - e il cielo tuona per lui,
12)
è i l rnio liquore la ternpesta crepuscolare ".
trerna per lui la terra,
Del resto sono ben noti i passi di Ornero , in cui Zeus palesa il suo cor- si respinge per lui il temporale,
ruccio attraverso colpi di tuono: ed egli rurnoreggia corne Seth",

ZEÙÇ / oµEp6aÀÉa XTUnÉwv (Iliade H 478-479): dove si legge una correlazione chiastica tra "cielo" e "Seth". Vi sono
ZEÙç 6'âµu6Lç ~p6v<noE xat ɵ~aÀE vn~ xEpauv6v (Odissea X 305). inoltre espressioni figurate che associano Seth ai fenorneni celesti:
13
Analogarnente nella Bibbia (Esodo 9,23) ): àsf Sth m nln.f "che sconfigge Seth nella sua furia ternporalesca"
(ZJS 57 (1921) ,p.97), onde la variante sgr~ ity m nln.f "che placa
wa-YHWH natan qolot u-barad wa-ttih~lak '~$ ' ar?a wa-yyamFer YHWH
il sovrano nella sua ira" (MDAIK 12 (1943) ,p.134 nota 42).
bârâd cal-'ere? Mi?râyim "e il Signore diede voci (tuoni) e grandine,
1114
e il fuoco (fulmine) se ne ando a terra, e il Signore fece piovere Che Seth, "dio grande, signore del cielo l, fosse considerato in
la grandine sulla terra d'Egitto". Egitto anche il dio del tuono è ripetuto da un singolare testo riportato
su frarnrnenti inediti del Nuovo Regno, conservati a Torino sotto il nu-
rnero CGT 54024. Quivi si leggono espressioni stereotipe:

ir iry St~ brw m pt "se Seth produce


10) H.GRAPOW, Die bildlichen Ausdrücke des ligyptischen, Lipsia 1924,p.40-4 2.
un rurnore dal cielo",
11) H.TE VELDE, Seth , God of Confusion, Leida 1972,p.22-23.

12) Espressione apparentemente simile a de rwhJ, discusso da J.YOYOTTE, in Kêmi 15


(1959),p.2 8 . In un inno ad Ammone del Nuovo Regno si regi s tra tra due copie di-
stinte l'alternamento lgp (Hibis 33, 11-12) e qrlw (P.Magico Harris 5,8).
14) Su questi attributi si vedano zlis 90 (1963) ,p.144 e 151 (J.ZANDEE , Seth als Sturm-
13) Ringrazio il prof. FABRIZIO PENNACCHIETTI per il mater iale qui presentato.
gott), Kemi 14 (1967) ,p . 45, e RdE 24 (1972) ,p.158.
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in tutto corrispondenti in copto: la fondazione della casa in ogni di dell'anno. Per analoghi motivi si
interrogano gli dei attraverso gli oracoli, onde conoscerne direttamente
Anxoe1c tzpoyBBAI BBOX (2]NTne 18
la volontà, ed altre forme di divinazione ).
AYW [AnneT]xoce t NTBq [CMH]
"il Signore mandà un tuono dal cielo, In questa luce, il soprammenzionato testo CGT 54024 sembra assumere
e l'Altissimo emise la sua voce" (De idolis Vici Pneueit I, p.85). la qualità di un vero e proprio calendario brontoscopico, finora non
attestato in tutto il Vicino Oriente. Siccome la data di questa copia è
Cià che più stupisce nel testo tradito dai frammenti torinesi è che vi
ramesside, appare poco probabile una imitazione o derivazione diretta
si puà ricostruire una sequenza in cui il predetto enunciato è riferito
dall'estero, anche in considerazione della mentalità egizia, incline a
ad ogni singolo giorno dell'anno, ed è accompagnato dalla spiegazione
speculazioni sul calendario. I presagi riferiti alle eclissi di luna, ed
del presagio cosi ottenuto. Benché lo stato sia oltremodo precario, si 19
attestati nella seriore letteratura demotica ), risultano invece tra-
ricostruiscono, tra recto e verso, menzioni delle tre stagioni.
dotti da opere mesopotamiche.
E' noto, ad esempio dai testi omerici e biblici citati sopra, che le
Nelle emerologie egizie i riferimenti atmosferici sono assai rari,
calamità naturali erano interpretate corne manifestazioni della volontà
ad esempio prt III 4:
divina; ma non accade di trovare specificata una analisi organica di
0
questi segni celèsti. Consta invece che gli Egizi, sviluppando una inna- in Sth ijrw.f m pt , ijrw.f m t3, m ndnt 3t "Seth urla dal cielo, urla
ta inclinazione per la sistematica, avevano predisposto già prima del dalla terra, con grande tumulto" (Cairo 86637 rt 25,11). Il paralle-
15 lo Brit. · Mus. 10184 (Sallier IV) vs 19,1 sostituisce perà Atum a
Nuovo Regno prontuari per l'oniromanzia ), e in particolare avevano ad-
attato il computa del tempo alle previsioni astrologiche, mediante i Seth.
cosiddetti calendari dei di f as t"i e ne f as t i 16) . Qui il repertorio mito-
D'altronde la facoltà rumorosa di Seth sembra essergli delegata dal dio
logico anticipa la ricerca di influssi zodiacali, propria dapprima del- supremo, seconda quanto si evince da due racconti:
la Mesopotamia, per spiegare la caratteristica favorevole o avversa di
mk i.ir Imn ijrw m t3 p(t), iw di .f Swtb m rk.f (Unamon 2,19) "ecco,
ogni giorno. Basta citare in questa connessione l'esistenza di libri di
17 Ammone tuona dal cielo, quando pone Seth nel suo tempo";
protezione nelle ore notturne e diurne l, che nascono da una esigenza
suscitata da una coerente logica di pensiero: circoscrivere i pericoli "Raharakhti disse: mi si dia Seth figlio d·i Nut, perché stia con me
inerenti a qualsiasi divisione temporale. c osi• pure, egualmente in altri e sarà con me corne un figlio" mtw.f ijrw m t3 pt , mtw.tw sn~ n.f
frammenti papiracei inedi ti di T orino,
· si· costituiscono previsioni per (Moro e Seth 16,4) "egli urlerà dal cielo e si avrà paura di lui".
·I
La voce, l'urlo di Seth è appropriato alla sua nascita: ~3t-sp 11
15) A'.H.GARDINER, Hieratic Papyri in the British Museum, Third Series: Chester Beatty
3bd 1 3bt 3: mswt St~; rdit ijrw.f in ~m n n!r pn (P.Rhind 87,6-7) "anno
Gift, Londra 1935, papiro Beatty III, tav.5-7; A.VOLTEN, Demotische Traumdeutung, XI, mese primo dell'Inondazione! giorno 3: natale di Seth; emettere il
C~penaghen 1942. (Analecta Aegyptiaca III); AA.VV., Les songes et leur interpréta-
tion, Sources Orientales, Parigi 1959; RdE 32 (1980) ,p.134 nota 78. suo urlo (=tuonare) dalla maestà di questo dio", di fronte a mswt 3st;
irt pt ~wt (ibidem 8) "natale di Isi; piovere". Tuttavia gli Egizi pote-
16) ~DEL MOHSEN BAKIR, _The Cairo Calendar No 86637, Caire 1966, è il documenta prin-
vano associare tuono e maltempo, corne appare da "il nostro signore Seth
ipe'. A Tarin~ ~l pu~ aggiungere CGT 54016 (cfr. Oriens Antiquus 14 (1975) ,p. 245),
c~e e assa~ simile ai frammenti moscoviti pubblicati dal MALININE in Mélanges Mas- è adirato con noi" n di.n pt mw (A SAE 25,p.212) "e più non piove".
pero I, ca:ro 1935-1938,p.883-884. Da distinguere (contrariamente a quanta indi-
cato in Orien~ Antiquus 14,p .245)è cat. 2104, che si presenta corne calendario del-
le feste per_il quarto mese dell'Inondazione. Esso continua quindi il testa simile
del ~alendario del Caire, che considera soltanto i primi due mesi delle stessa
stagione (rt.1-2 e vs.21-24). L'ostracon CGT 57304 è copia pedissequa dell'inizio
del testa conservat~ dal Calendario del Caire. Si pud ricordare ancora il P.Leida
18) J.CERN?, Egyptian Oracles, in R.A .PARKER, A Saite Oracle Papyrus in the Brooklyn
I 346 perla protezione durante i giorni epagomeni (OMRO 29 (1948),p.55-70).
Museum (P.Brooklyn 47.218.3), Rhode Island 1962,p.35-48. L.Kakosy, Prophecies of
17) Ram Gods: Acta Orientalia Hungarica 19 (1966) ,p.341. P.VERNUS, RdE 32 (1980),
R.0.FAULKNER, An Ancient ~~ypt~an Book of Hours, Oxford 1958 (P .Brit.Mus. 10569);
W.GOLENISCHEFF, ~apyrus hieratiques, Caire 1927 (CG 54027); H.JUNKER, Die Stunden- p.128-134. Sull'ornitomanzia in Egitto si veda A.ARCHI, L'ornitomanzia ittita:
Studi Micenei ed Egeo-anatolici 16 (1975) .o.119 nota 4: il re di Cipro richiede
w~chen in den Osirismysterien nach den Inschriften von Dendera Edfu und Philae
Vienna 1910. ' , al faraone "un indovino di aqtD.ile".

19) R.PARKER, A Vienna Demotic Papyrus on Eclipse and Lunar Omina, Brown Egyptological
Studies vol.2, Providence 1959.
350 Roccati Lessico Meteorologico 351

La formula con cui si introduce il presagio è simile a quella dei trat-


Questa correlazione ricorre ancora, senza che sia specificato il nome
tati tecnici, ad esempio P.Smith 20,14 (questo papiro usa perd di soli-
di Seth, in un carme del papiro medico Ebers (58,7-8 = Grundriss der
to dd. in. k).
Medizin V, p.84): lw brw m pt rst çl_r b3w(y), !:_nnw m pt m~tt "tuona dal
cielo meridionale dalla sera, e c'è bufera nel cielo settentrionale". In greco l'ordine è analogo a quello dei calendari dei dî fasti e nefa-
22
Qui si nota la sostituzione di hnnw a nsn, più volte ricordato in nesso sti ):
con Seth (si veda sopra, ad esempio Cairo 86637). Del resto Luna-Thot, B: (data) Mnvt x, (giorno) y
il vincitore di Seth, è detto in un papiro magico di Torino whn hnnw m A: f:.àv [3pov•nor.i
pt i3btt (cat. 1964 vs 2 = PLEYTE e ROSSI, Papyrus de Turin, 25,2 = CGT D: (presagio)
54053 vs 1,2) "che abbatte la bufera nel cielo orientale". C: termini varii: ônÀoî, onµa~VEL, ârrELÀEÎ.
Calendari brontoscopici son tuttavia noti dal mondo classico, e fa- Una certa varietd domina invece la formulazione dei presagi, che si
moso in particolare il "tonitruale" approntato da Publio Nigidio Figulo, ripetono spesso e sono alquanto generici. Si pua nondimeno cercare qual-
mago e pitagorico dell'ultima etd repubblicana, per la situazione di che corrispondenza tra formulario egizio e greco:
Roma. La sua fama rimase inalterata fino al tempo di Bisanzio, e se ne
egizio: [sn]~myw h3y.sn r srf
son tramandate diverse copie in greco. Non è perd finora mai stato chia-
greco: "t"à µÈv rr•nvà Àuµavôf]oE"t"aL '~ ôÊPEL
rito con precisione a quale modello abbia attinto l'autore latino, pur
2 ovvero
escludendosi una improbabile fonte etrusca 0). Nell'opera di Giovanni
Laurenzio Lido, attivo nella seconda metd del VII secolo, si menziona egizio: iw ù3st nb r iyt r Kmt
perd la derivazione di un "tonitruale ex Aegyptiorum doctrina secundum greco: ITOÀEµov onµalvEL
21
menses solares descriptum" l. Questa composizione, attribuita a Fon-
teio, cataloga i presagi perd solo per mese e segno zodiacale, corne av- e numerose varianti. L'equivalenza pud servire persino a chiarire es-
viene il più sovente, mentre la brontoscopia di Nigidio si svolge gior- pressioni egizie:

no per giorno, per mesi regolari di trenta giorni, esattamente corne nel egizio: iw t3w c3 pr.f m t3
documento egizio sopra citato, che pone quindi la questione di un possi- greco: avEµov ITVEUOaL Êrrlvooov ârrELÀEÎ
bile riscontro con la relativa mantica egizia. donde si ricava l'eventuale significato di c3 = Érrlvooov, che ricorda
Il misero stato di conservazione dei frammenti torinesi preclude un altre sfumature negative riscontrate per il termine egizio 23 ). Vi è
riscontro preciso, che sarebbe del resto alquanto improbabile per le mu- inoltre un'espressione egizia non del tutto chiara:
tate condizioni temporali e spaziali. Ritengo perd che le rare attesta- ir m mdt n q3y.
zioni superstiti forniscano gid di per sé equivalenze convincenti. Vi è
Siccome nel testo greco, che è completo, avvengono numerose ripetizioni,
anzitutto analogia di struttura. Lo schema: "se tuona (A) il giorno x
designate ogni volta da espressioni corne "t"à aû"t"à ârrELÀEÎ o onµalvEL,
(B), significa che (C) (presagio: D)" è reso in egizio:
woau"t"wç Ëo"t"aL, si pud ritenere che la locuzione egizia avesse forse un
A: ir iryw St!:_ arw m pt senso equivalente. Si pud confrontare l'espressione r qi n: grg.f t3wy
B: m 3bd x, STAGIONE y, ssw z
r q({) n ib.i (Caire CG 42226c) "ordina l'Egitto a somiglianza del mio
C: dd.lJr.k desiderio".
D:
Il valore mitico delle interpretazioni non aveva tuttavia precluso
agli Egizi una spiegazione naturalistica dei fenomeni, che troviamo es-

20) Ho usato l'edizione di SWOBODA, Vienna 1889.


22) Cfr. sopra, la nota 16.
21) Ioannis Laurentii Lydi, Liber de Ostentis et Calendaria Graeca omnia, edidit CUR-
TIUS WACHSMUTH (accedunt epimetra duo de cometis et de terrae motibus) , Lipsia 23) G.POSENER, L'expression bj3t c3t "mauvais caractère": RdE 16 (1964), p.37-43, spe-
1897. Il testa indicato è a p.57 . cialmente p.43.
352 Roccati Lessico Meteorologico 353

pressa singolarmente in un testo magico del Nuovo Regno (P.Leida I 343 per i singoli mesi, si rintracciano nell'antica letteratura mesopotami-
+ I 345, ed. MASSART). Qui !Jrw S t~ "la voce di Seth" (rt. VII 1) è pa- . Ad a d26l . Esempi:
ca, riferiti soprattutto al dio .
rafrasata in un passo vicino corne p3 kh b n p 3 ~ 3~ 3t i l w.f ,r> l b mw r t3
B: (data) ênuma ina arah Nisannu: "quando nel mese di Nisan"
pt "il fragore del temporale che è assetato d'acqua dal cielo" (rt. IV
A: iluAdad rigim.su iddi "Adad emette la sua voce"
10-11). Nondimeno simili affermazion i dovevano rimanere a l ungo sem-
D: (presagio )
plici intuizioni poetiche e non impedire la continuazione delle prati-
che divinatorie. Ovvero:

Il prof. W.VYCICHL ha attirato la mia attenzione su un codice copto A: ênuma iq;itu "quando la terra ( trema ) 27)"
24
del IX-X secolo ), che contiene presagi ana l oghi , anche se limitati B: (data) ina arah sabâ~u "nel mese di ~abat "
ai soli mesi dell'anno e non riferiti ai singo li giorni. La manifesta- D: (presagio) êkallu rubû nakiru: "il palazzo, il principe, il nemico
u~sab-ma rubû ana nakiri.~u ... staranno tranquilli, e il principe
zione naturale concerne in questo testo sia il tuono sia il terremoto,
lprevarr~) s~l suo nemico".
e di entrambi si spiega il significato recondito. Antecedenti allusivi
Tali presagi si trovano riferiti, oltre a tuoni e terremoti, anche alle
a ta l e duplice interesse si possono riscontrare fin dal testo de ll e Pi-
folgori, esattamente corne nella letteratura greca . Particolare atten-
ramidi sopra citato (Pyr>. 1149 b ), e ancora nel calendario pure già ci-
zione è prestata alla interpretazione dei colpi di tuono, di cui si pud
tato, dove si dice che "Seth urla dal cielo , urla dalla terra". Si pud
tenere conto della ripetizione (numero dei colpi) o del particolare
aggiungere un simi l e riscontro semio l ogico nel P.Leida I 347 rt 7,4 28
fragore ), ma il prontuario non assume mai carattere di efemeride corne
iw br>w nhm m pt, bb t m t 3 "fragore di tuono è in cie l o, sussulto in
terra". in Egitto.

L'interpretazione del terremoto, condotta mese per mese, ricorre


Analogamente nel codice copto i termini in opposizione suonano Tn€
perd su un piccolo frammento della medesima collezione torinese (cat.
"il cielo" e 111<.À 2 "la terra". La ricostruzione dell'insieme, che risul-
1877), il che pare indicare che, indipendentemente dalle testimonianze
ta dallo schema seguente, sembra rivelare un antecedente greco, simile
a quello osservato poc'anzi: mesopotamiche, questo genere di mantica era ben conosciuto già in pieno
periodo ramesside, e che, almeno per il tuono e il terremoto, la lette-
B: (data) 01<.TWBp IOC €T€ llÀ 1 11€ llÀ0r1€
ratura egizia possa aver costituito una premessa di parte della divina-
A: €p~ÀN Tn€ t 2poyBÀ I oppure €p~ÀN llK.À2 ° KIM
zione ellenistica. I termini t~cnici suonano :
C: eqcyHÀN€

D: (presagio) . [ir] p3 t 3 mnmn m 3b d 2 prt ...


cid che ricorda l' espressione t3 hr mnmn "l a terra tremava", usata nel
Purtroppo anche qui le l acune impediscono una corretta lettura dei pre-
passo del Naufrago (Nauf. 60), dove si narra l'apparizione del serpente;
sagi , che paiono nondimeno assomigliare al tenore dei documenti raccol-
mentre in copto bohairico HDllH€N (CRUM, Dict. 17 6a) è termine per terre-
ti da Giovanni Lido, i quali accostano speculazioni dedotte dal tuono
moto.
ed altre e stratte del terremoto: vi è il "tonitruale" di Fonteio , il
"fulgural e " di Labeone ed il "seismologium" di Vicellio, tutti ordinati
25
secondai segni zodiacal i ). Antecedenti di simili omina , descritti

26) Sono grato al prof. GIORGIO CASTELLINO per avermi provveduto la bibliografia re-
lativa ai testi cune iformi (cfr. il capitolo " divinazione e presagi" , p.239sq .,
in S toria delle Letterature d'Ori ente a cura di O. BOTTO, vol.I, Torino 1969: Let-
terature cuneiformi). Qui citato da: CH.VIROLLEAUD , L'Astrologie Chaldéenne, 4•
parte, Poitiers 1903, I 1; XVIII, p.27.

27) Altre espressioni alternative: MORRIS JASTROW, Die Religion Babylonien und Assy-
rien, vol. II 2 , Giessen 1912, p. 509 nota 9, ri-i-bu ir-tu-bu o ri-i-bu ir-tu-ab;
nAsu è sinonimo di rAbu. Importante è la lettura di tutto il capitolo, p.704-748 .
24) MDAIK 6 (1936) ,p.117.
28) MORRIS JASTROW, op.cit.,p.270sq . ; BRUNO MEISSNER, Babylonien und Assyrien, vol.
25) Giovanni LIDO, op.cit., p . 57.93 .1 56 . Not a r e che in egiziano il vo cabo l o per " ful- II, Heidelberg 1925,p.257-259; BOUCHE LECLERQ, L'astrologie grecque, Parigi 1899,
mine, f o lgore" è mutuato da nsr "fiamma" (cfr. Pyr. 261 d), mentre il copto l'ha p.363sq.
in prestito dal semitico (€BpH6€).
354 Roccati

Entro certi limiti è possibile far coincidere la formulazione lessi-


cale delle osservazioni con le speculazioni inerenti, riconoscendone
l'azione semiotica. In tale caso si dovrebbe ammettere che la mantica
relativa ai segni celesti e terrestri fosse ben radicata in Egitto alme-
29
no dal Medio Regno ), se non dall'Antico Regno. Sembra in d e finitiva evi-
dente un precoce contatto culturale tra Egitto e Mesopotamia. Conclusio-
ni precise sono certamente viziate dal capriccio della trasmissione del-
l e fonti, e sono probabili orientamenti particolari in seno alle due
distinte regioni, ed a quelle che su di esse gravitano. Al contempo la
curiosità per l'eventuale significato dei fenomeni atmosferici ha tal-
mente rappresentato una preoccupazione dell'uomo antico, da non potersi
concludere sulla sua presenza in un determinato ambito culturale sôltan-
to in base a concetti di specifica importazione.

Addenda:

Di Ramesse II si dice lo stesso che di Se th: nhm m pt hrw n mst . f ,


che "tuond il di della sua nascita" (KITCHEN, Ramesside Inscriptions II
354, 5) .

La piaga delle cavallette citata in un presagio ricorda iw pJ sn?m


hJy A.H.GARDINER, Late Egyptian Miscellanies , Brusselle 19 37 , p. 83,
7-8, R.A.CAMINOS, Late Egyptian Miscellanies , Oxford 1954, p. 248. Su l-
le connotazioni del verbo hJi: MEEKS, in: Bi . Or. 32 (1975), p.21 (com-
menta a II b) e 24 (commenta a X c) .

29) Vi sono predizioni apocalittic he simili a ll a formulazione d ei presagi: iw rsw r


hsf ml}yt,nn pt m t 3 w wc, iw Jpdw drdrit r ms t ... " il v ento (caldo) del s ud re -
spingerà il vento del nord, il cielo-no n avrà un vento solo , ucce lli stranieri
nidificheranno . . . ": W.HELCK, Die Prophezeiung des Nefert i , Wiesba den 1970, §VI
e -f.
STUDIEN ZU SPRACHE
UND RELIGION ÀGYPTENS

Band 1: Sprache

Zu Ehren von
Wolfhart Westendorf
überreicht von
seinen Freunden und Schülern

GôTTINGEN 1984

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