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Introduzione
Perché precomprimere un materiale, l’acciaio, che è ugualmente forte a trazione e a
compressione? Perché la precompressione migliora il comportamento statico e riduce i
costi delle strutture in acciaio; precomprimere il calcestruzzo significa trasformare una
struttura fragile in una struttura elastica capace di sopportare anche sforzi di trazione,
invece precomprimere l’acciaio significa espandere l’intervallo di tensioni elastiche
ammissibili e aumentare le prestazioni degli elementi strutturali.
(professore T.Y.Lin docente dell’Università di Berkeley California).
Il professore T.Y.Lin fu uno dei più importanti studiosi internazionali delle tecniche di
precompressione dell’acciaio, in particolar modo della progettazione e realizzazione di
ponti in acciaio precompresso.
In Italia gli studi accademici sulle strutture in acciaio con cavi di precompressione esterni,
allo stato attuale sono allo stadio zero della conoscenza, tuttavia le numerose
realizzazioni e gli studi accademici internazionali hanno messo in luce i diversi vantaggi
che si hanno nel precomprimere l’acciaio, il testo che segue ha lo scopo di descriverne il
metodo e i risultati fino ad oggi conseguiti.
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Definizione dell’acciaio precompresso
La precompressione dell’acciaio equivale all’applicazione di una forza di compressione
esterna ad una struttura, tale da produrre una distribuzione di sforzi interni che si oppone
agli sforzi prodotti dai carichi esterni.
Lo sforzo di compressione dovuto alla presollecitazione applicata all’elemento d’acciaio e
le tensioni indotte dai carichi esterni sull’elemento non devono necessariamente
annullarsi tra loro per realizzare prestazioni migliori, ma devono, invece, avere valori tali
da ottimizzare il comportamento flessionale della sezione.
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(I differenti pedici delle forze di precompressione N0 e N1 stanno ad indicare un differente
valore delle stesse dovuto alle inevitabili perdite e cadute di tensioni nei cavi di
precompressione) .
Il fatto che il cemento armato non resiste a trazione (o meglio resiste poco a trazione) ne
limita fortemente l’effetto della precompressione, in quanto nella fase di tiro, nelle fibre
superiori della trave non si possono avere trazioni (o si hanno di valore irrilevante) che si
andrebbero a detrarre alla compressione in fase di esercizio come invece avviene per
l’acciaio, con evidente beneficio della sezione.
Fig. 1
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Fig. 2
Per i ponti, in particolare, ha dimostrato che per ogni kg di cavo di acciaio ad alta
resistenza utilizzato esiste un risparmio di 5 kg di acciaio nelle strutture, e mentre
l’aumento di costo dovuto ai cavi può variare di un fattore compreso tra 1 e 2 (vedi
variazione dei costi in fig. 2 - price - 1,20/0,90= 1,3), la tensione massima raggiungibile
può variare rispettivamente tra 7 e 8 (vedi variazioni delle tensioni in figura - stress-
1662/22= 7,5) da ciò si rileva che l’aumento delle tensioni raggiungibili è valutabile
intorno a 5 volte (7,5/1,3 = 5,5 ) l’aumento corrispondente in termini di costo.
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5. Applicazione dell’acciaio precompresso alle strutture esistenti
La precompressione dell’acciaio può essere applicata a strutture nuove o a strutture già
esistenti.
L’utilizzo della precompressione a cavi esterni per le strutture in acciaio infatti è un mezzo
particolarmente efficace nel rinforzo di ponti, allo scopo di aumentarne la portanza o per
permettere il passaggio occasionale di carichi molto pesanti.
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