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Se come nel film di Troisi e Benigni si potesse tornare indietro nella Toscana a cavallo tra
1400 e 1500, si potrebbero    
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            , ognuno a
fare la propria parte di architetto, pittore, scultore, principe, predicatore, per trasformare
(senza volerlo e saperlo), questa piccola cittadina in riva all¶Arno in un capolavoro, la ³Culla
del Rinascimento´. Firenze, che fino a quel momento er a un città ricca ma tranquilla, diventa
un nuovo modello per ³l¶Uomo Nuovo´ che usciva dal Medioevo. In pochi chilometri, per volontà
di principi illuminati e artisti geniali, cominciarono a
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  
  .
Nelle botteghe si dipingev ano opere che oggi impreziosiscono musei di tutto il mondo e che
avrebbero cambiato per sempre la storia dell¶arte. Tutti questi capolavori, di pietra, di tela e di
marmo, sono perfettamente conservati, disponibili agli occhi di tutti. Sempre se riuscite a farvi
spazio tra la folla di turisti.

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La      
 domina Firenze ed ancora oggi non c¶è in tutta la città nessuna
costruzione più alta. Il   fu progettato da Giotto anche se non lo vide finito. Il
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è uno degli edifici più antichi di Firenze e sta lì dal IV secolo; con le sue
magnifiche porte è una vera Bibbia per immagini. Il con la sua facciata in marmo
bianco e verde rapisce lo sguardo. Non c¶ è in nessun altra parte del mondo un complesso di
costruzioni così straordinarie. Siamo nel cuore di Firenze, di fronte a     ,
che tutti chiamano Duomo. Una cattedrale di 153 metri di lunghezza, costruita in quasi 170
anni per fare invidi a alle chiese delle rivali Pisa e Siena. Alla realizzazione di questo
complesso parteciparono i più importanti artisti fiorentini: da Giotto a Brunelleschi, da Vasari
a Talenti, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti. Ogni visita di Firenze inizia da qui: con le
teste verso l¶alto e lo sguardo stupefatto, a chiedersi come hanno fatto gli uomini a creare una
tale meraviglia.

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Il Ponte più bello di Firenze e uno dei più fotografati del mondo, non è sempre stato un luogo
m m. Anche se oggi sono le ˜     
 , fino al
1565 erano le botteghe dei verdurai e dei macellai a dominare il ponte. Quando venne
costruito il Corridoio Vasariano che sovrasta Ponte Vecchio, i beccai e i verdurai vennero fatti
sloggiare a favore di orafi ed artigiani, ritenuti mestieri più adatti alla bellezza del luogo. Da
allora l¶oro è diventato protagonista di Ponte Vecchio, come ci ricorda la statua di Benvenuto
Cellini, il più grande orafo fiorentino. Nel 1565 Giorgio Vas ari 

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  per unire Palazzo Vecchio, con Palazzo Pitti (allora dimora
privata dei Medici). Il corridoio, lungo circa un chilometro, parte da Palazzo Vecchio,
passando dalla Galleria degli Uffizi, quindi sopr a le botteghe di Ponte Vecchio per poi
proseguire fino a Palazzo Pitti. Pare che Hitler abbia dato ordine di risparmiare Ponte
Vecchio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. A volte la bellezza illumina
anche i tiranni.

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La prima cosa che colpisce di Palazzo Vecchio è 

˜ !   


 . Anche se andate verso la parte più lontana di Piazza della Signoria, all¶incrocio con
Via dei Calzaiuoli, non riuscirete a prenderlo tutto. E¶ troppo grande e troppo alto per farlo
entrare in una sola foto. Il fatto è che non si può fare a meno di fotografarlo, visto che è
considerato il  
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    . Quello che
gli impedisce di rientrare tutto in uno scatto è la ³Torre di Arnolfo´, alta 94 metri e costruita
verso il 1310, che porta sulla vetta la grande bandiera con il giglio fiorentino. All¶ingresso di
Palazzo Vecchio fa bella mostra (e sostegno ai piccioni)      
   . E¶ Piazza della Signoria ad ospitare questo bellissimo palazzo, un luogo che
per molto tempo è stato considerato ³maledetto´, perché terreno di scontro tra Guelfi e
Ghibellini.      


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         # 
$ %tutti i giorni dalle 9.00 -19.00 esclusi 1 gennaio, Pasqua, 1 maggio, 15 agosto, 25
dicembre. Giovedì e giorni festivi infrasettimanali orario 9.00 -14.00.

  ˜ % ¼ 6,00 Intero. ¼ 4,50 Ridotto giovani 18 -25 e anziani oltre 65 anni. ¼ 2,00
Ridotto ragazzi 3 -17 anni e scolaresche con prenotazione ¼ 14,00 Famiglia (4 persone) ¼
16,00 Famiglia (5 persone)

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Entra un Caravaggio, esce un Raffaello. Un Tiziano parte per una mostra all¶estero ma intanto
tornano gli angeli (famosi) di Rosso Fiorentino. Sono questi gli Uffizi, una specie di
supermercato dell¶arte, scrigno di capolavori di ogni secolo e meta sognata dagli amanti
dell¶arte di tutto il mondo. Infatti è strano vedere la    
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      per entrare, mentre molti italiani pur avendone la possibilità
non sono mai stati agli Uffizi. Di cose da vedere ce ne sono: se pensate al primo quadro che
vi viene in testa, probabilmente si trova qui. Il viaggio inizia con la sala del Trecento, e le tre
pale di ˜  
  , che raffigurano tutte la ³Madonna in
trono col Bambino´. Poi è un crescendo di bellezza: vi aspettano Botticelli, Leon ardo,
Signorelli, Perugino, Durer, Caravaggio e poi e poi e poiK    
 
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  .
$ %da martedì a domenica, ore 8,15 -18,50

%tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale.

  ˜ % ¼ 6,50 Biglietto ridotto: ¼ 3,25

     


Un angelo con la spada insegue Adamo ed Eva per cacciarli dal Paradiso. Adamo si copre il
viso con la mano, piange e si nasconde dalla vergogna. Eva ha lo sguardo sfigurato dal
dolore, che si offre alla vista perché le braccia sono impegnate a coprire il seno. '  

 
     (   
   e si trova nella Cappella
Brancacci di Firenze, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine. Masolino e Masaccio,
vecchio e giovane, maestro ed allievo, hanno affrescato questa cappella insieme per volontà di
Felice Brancacci. Non è facile distinguere gli affreschi di uno da quelli dell¶altro. Il mecenate
Brancacci li obbligò a lavora re sulle stesse pareti, per evitare che fossero troppo evidenti le
differenze di stile. Ne è nato un percorso pittorico straordinario, che racconta la storia del
peccato ed altri episodi della Bibbia e del Vangelo, lasciando stupefatti credenti e non.
$ %Tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 Festivi: 13.00 -17.00

  ˜ % ¼ 4,00
%Chiesa di Santa Maria del Carmine.
 %La prenotazione è obbligatoria: chiamare dalle ore 9.00 alle 18.00 lo
055/276.8224 o 055/276.8558


      
˜     , ³protetto´ da tre sculture che rappresentano Pittura, Scultura e
Architettura, si contende la prima parte della Basilica di Santa Croce con la ˜ 
    , posta proprio di fronte. Subito dopo Michelangelo c¶è il cenotafio di Dante
ma non le sue spoglie, lasciate a ) dove morì in esilio. Seguono * 
*   + ,  )

 & 
  , che in vita
definì Santa Croce come luogo che conservava le ³Urne dei Forti´ (le tombe dei grandi d¶Italia).
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. In fondo alla basilica ci sono le cappelle affrescate da      


    
 . Nella Cappella dei Pazzi, dove Giuliano de Medici venne ucciso e
Lorenzo il Magnifico ferito durante la famosa congiura, è conservato il 

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˜.

$ %tutti i giorni, ore 9.30 -17.30. Domenica e festività cattoliche: (6 gennaio, 15 agosto,
1 novembre, 8 dicembre) ore 13.00 -17.30. Lunedì dell¶Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno:
ore 9.30-17.30 Chiusura cassa e ultimo ingresso ore 17.00.   
 : 1 gennaio,
Pasqua, Sant¶Antonio da Padova (13 giugno), San Francesco (4 ottobre), 25 e 26 dicembre.

  ˜ % 5,00 euro in vendita solo presso la biglietteria dell¶Opera di Santa Croce

     
Non deve essere stato facile restare separati.  ˜  /0 ; la sua
casa è ancora lì, visitabile tutti i giorni.   

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dove avevano sepoltura i membri della sua famiglia (i Portinari) e quelli della famiglia di
Gemma Donati (moglie di Dante). Si incrociavano lungo la stradina , o in questa minuscola
chiesa, e questo è tutto quello che è stato concesso al loro amore. La chiesa in realtà si
chiama Santa Margherita dei Cerchi, ma " 
   .
Un (brutto) quadro appeso ad una delle pareti ricorda il lo ro primo fugace incontro di occhi,
l¶attimo in cui Dante si innamora di Beatrice. Ma sono i bigliettini lasciati sulla tomba di lei,
(

    ;    


 
 ) a fare di questo luogo  
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  , soprattutto di quelli che passano la vita a non raggiungersi mai.
%da Via dei Calzaiuoli seguendo le indicazioni per la Casa di Dante


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        (  
%piatti semplici e genuini nati dalla fantasia della gente comune che trasformava
ingredienti poveri ed essenziali, come il pane, l¶olio e le verdure, in piatti straordinari.
)        ) %-   
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   # La bistecca alla fiorentina resta comunque la regina della tavola, e i
cittadini di Firenze ci tengono a precisare che non può essere meno di 1 Kg e che deve

essere al sangue! Ovviamente, la bistecca si porta dietro il vino rosso, e su questo la


Toscana ha da dire la sua: Chianti, Brunello e Montepulciano la fanno da padrone. Il consiglio
per dove mangiare a Firenze, ci impone di spingervi lontano dalle trappole per turisti,
concentrate nel centro storico. Basta allontanarsi un po¶ per trovare trattorie e ristoranti dove
si fa della buona cucina fiorentina, senza dover far piangere la cart a di credito.

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   # I discopub e i caffè spuntano quasi come
funghi di notte, lungo strade che invece di mattina sono praticamente deserte. 

  
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 ˜ ˜ ˜    
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  
! # Chi ama la buona tavola potrà trascorrere la serata
nelle caratteristiche trattorie del centro, tra bistecche dalle dimensioni incredibili e primi piatti
succulenti. Per momenti più tra nquilli e rilassanti non mancano cinema multisala e teatri
aperti tutto l¶anno.
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  
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˜   
# In compenso
potrete dilettarvi tra le molteplici botteghe di artigianato dove ancora si lavorano gli oggetti a
mano, famose quelle degli orafi e dei gioiellieri. Molto rinomati anche i laboratori in cui si
producono oggetti in pelle e in cuoio e in cui si lavora la carta. Portafogli, borse in pelle, carta
da lettere e quaderni sono i O  che di solito ci si porta indietro da Firenze. Non
mancano i negozi di alta moda: su Via dei Calzaiuoli e dei Tornabuoni potrete massacrare le
vostre finanze entrando e uscendo dai negozi di Armani, Gucci e Versace e così via.  

    


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 , in
particolare quello Nuovo e quello di San Lorenzo: di mercato popolare hanno ormai solo
l¶aspetto, mentre i prezzi sono quelli da botteghe di lusso.

DOVE MANGIARE A FIRENZE:

1- Trattoria 13 Gobbi 50123 Firenze (FI) - Via Del Porcellana, 9/R tel:055 284015

2- Ristorante**4+ (Distanza stimata dal centro città 100 metri circa)


50123 Firenze(FI) - 9/a, via Panzani Numero di Telefono 055 211559,
055 282802 - fax: 055 210293 La cucina internazionale è tutta a
disposizione, ma la toscanità con la celeberrima bistecca (alla griglia
rigorosamente a carbone) è onorata. La lista dei vini ne conta
cinquecento. Nulla è improvvisato, nulla fatto per stupire: solida, san a
tradizione di gran qualità è quasi un club di nobile gastronomia che ospita
da quasi un secolo i fiorentini che contano, ma accoglie anche un'esigente
clientela straniera che conosce il nome di "Sabatini" in patria, prima
ancora di venire in Italia.
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"La Carabaccia",
La Trattoria si trova in Via Palazzuolo 190/r, viciniss ima (come del resto l'hotel) alla
stazione centrale Santa Maria Novell 

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