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Memoria in

Musica
Numerosi musicisti e compositori furono discriminati o deportati per la propria
appartenenza “razziale”, per le idee politiche o per l’orientamento sessuale.
I musicisti perseguitati reagirono usando la propria arte come forma di
resistenza spirituale e strumento di denuncia dell’oppressione.

Victor Ullmann
Willy Rosen
Johanna Spector
Carlo Taube
Selma
Meerbaum
Eisinger
Ilse Weber
Gli spartiti composti nei campi di sterminio svelano la realtà drammatica di coloro
che, tra violenze e angherie, erano costretti dai loro aguzzini ad esibirsi per
intrattenere i gerarchi nazisti. Un patrimonio musicale dal valore inestimabile che
solo in parte ha visto la luce.
La Musica è stata scritta e suonata nei lager.
Essa ha rappresentato una forma di resistenza per non
arrendersi: per continuare a VIVERE e a SPERARE.

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