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DICEMBRE 2015
ESERCIZIO 1
Un punto materiale di massa m è sospeso mediante un filo al soffitto di un vagone ferroviario in moto traslatorio
uniforme con velocità v0 =20 m/sec rispetto al binario. Sia x’y’ il sistema di riferimento solidale col vagone e xy il
sistema di riferimento solidale con le rotaie (vedi figura), e sia h = 1 m. l'altezza a cui si trova il punto materiale. Si
supponga che all'istante t = 0 l'asse y’ sia sovrapposto all'asse y, e che il filo venga tagliato; determinare:
A) l'equazione della traiettoria del punto rispetto al sistema x’y’
B) l'equazione della traiettoria del punto nel sistema xy.
y y’
v0
0 x x'
ESERCIZIO 2
Un punto materiale si muove su un asse x di origine 0, con una accelerazione a = 100 x m/sec2. Sapendo che
all'istante t1 = /10 sec. il punto materiale si trova in x(t 1) = 3 m, con velocità V(t1)=108km/h. Dire dove si trovava il
punto materiale all'istante t0 = 0, e quale è la massima distanza dall'origine 0 che esso può raggiungere nel suo moto.
ESERCIZIO 3
Una macchina reversibile utilizza come sorgenti termiche una massa M di sodio liquido alla
temperatura di fusione TF, e il mare. Sapendo che la macchina sviluppa 3678 Watt a 3000 giri/minuto,
determinare:
A) il tempo t* necessario perché tutto il sodio sia solidificato.
B) il numero di cicli compiuto dalla macchina nel tempo t*.
C) la variazione di entropia del mare, quanto tutto il sodio è solidificato.
ESERCIZIO 4
Due moli di uno stesso gas perfetto monoatomico sono contenute come in figura in due recipienti adiabatici di
volume V1 eV2 uniti da un rubinetto R inizialmente chiuso alle rispettive temperature T 1 e. T2 e, alla stessa pressione.
Calcolare la variazione di entropia che si ha quando si apre il rubinetto sapendo che T 1 = 300 °K, T2 = 100 °K.
A B
R
SEZIONE C: ELETTROMAGNETISMO – Totale Punti Disponibili: 10
ESERCIZIO 5
C2 C3
f=F.sen(ω.t)
C1 C4
L
L
ESERCIZIO 6
FIGURA A
FIGURA A
Ogni parte cerchiata del Circuito in Figura A è composta da una fem = 1,5 V ed una Resistenza di
0,075 Ohm. Si calcolino I1, I2 ed I3.
TEMPO MASSIMO: 3 ORE . Durante la prova è lecito consultare qualsiasi testo, ma è rigorosamente proibito
utilizzare telefoni cellulari, tablets o PC o qualsiasi altro mezzo di comunicazione con l’esterno.
SOLUZIONI
ESERCIZIO 1
Un punto materiale di massa m è sospeso mediante un filo al soffitto di un vagone ferroviario in moto
traslatorio uniforme con velocità v0 =20 m/sec rispetto al binario. Sia x’y’ il sistema di riferimento solidale
col vagone e xy il sistema di riferimento solidale con le rotaie (vedi figura), e sia h = 1 m. l'altezza a cui si
trova il punto materiale. Si supponga che all'istante t = 0 l'asse y’ sia sovrapposto all'asse y, e che il filo
venga tagliato; determinare:
A) l'equazione della traiettoria del punto rispetto al sistema x’y’
B) l'equazione della traiettoria del punto nel sistema xy.
y y’
v0
0 x x'
E' un problema di dinamica dei moti relativi che si riduce a due problemi di cinematica nei due
sistemi di riferimento una volta che si siano determinate le forze e quindi le accelerazioni, e le condizioni
iniziali del moto nei due riferimenti.
Il moto del sistema x'y' rispetto al sistema xy è traslatorio uniforme per cui il punto materiale è
soggetto alla stessa forza sia in xy che in x'y'. Pertanto l'accelerazione del punto sarà la stessa nei due sistemi
di. riferimento e sarà l'accelerazione di gravità essendo la forza peso l'unica forza presente. Quel che varia
nei due sistemi di riferimento sono le condizioni iniziali del moto: nel sistema x'y' il punto ha coordinate
iniziali (0, h) e velocità iniziale nulla, mentre nel sistema xy il punto ha ancora coordinate iniziali (0, h) ma
velocità iniziale v 0 diretta come l'asse x, come appare evidente anche ricordando la legge di composizione
delle velocità nei moti relativi in cinematica:
va vr vt 0 v0
Con quanto detto si dovranno determinare le leggi del moto. L'equazione richiesta della traiettoria si
otterrà eliminando il tempo dalle equazioni orarie
x = x(t) nel sistema solidale
y = y(t) alle rotaie
x' = x'(t) nel sistema solidale
y' = y'(t) al vagone
si no
1) m ar
F m at x
2) m a r F m a t 2 m t v r x
3) v a v r v t x
Soluzione
A) Sistema xy
La equazione del secondo principio della dinamica proiettata sui due assi si scrive
m x Px 0
(10)
m y Py m g
x 0
(11)
y g
(0) v 0
x
(12)
y (0) 0
x (0) 0
(13)
y ( 0) h
Per quanto riguarda l'asse x, la prima delle (11) (x 0 moto rettilineo uniforme), con le prime delle
(12) e (13), confrontate con le (7).. (8) e (9), forniscono:
x (t) v 0 t (14)
Per quanto riguarda l'asse y, la seconda delle (11) essendo g costante ci fa capire che siamo in
presenza di moto uniformemente accelerato e quindi le 4), 5), 6) tenendo conto delle seconde delle (12) e
(13), ci forniscono:
1
y (t) g t2 h (15)
2
Eliminando il tempo fra (14) e (15) si ha
1 x2
y h g 2 (16)
2 v0
Quindi la traiettoria del punto materiale nel sistema di riferimento xy è una parabola.
Inserendo i valori numerici:
y (1 0,245 x 2 ) metri (17)
B) Sistema x'y'
Anche qui l'equazione del secondo principio della dinamica proiettata sugli assi si scrive:
m x ' Px 0
(18)
m y ' Py m g
x ' 0
(19)
y ' g
ma le condizioni iniziali si scrivono in questo caso:
( 0) 0
x
(20)
( 0) 0
y
x (0) 0
(21)
y (0) h
Analogamente al metodo seguito nel caso A, le prime delle (19), (20) e (21), confrontate con 7), 8) e
9), forniscono per l'asse x’:
x' 0 (22)
Le seconde delle (19), (20) e (21) confrontate con le 4), 5) e 6) forniscono per l'asse y’:
1
y' ( t ) g t2 h (23)
2
Si ritrova così un noto fatto sperimentale: nel sistema di riferimento x’y’ solidale al vagone, la
traiettoria del punto materiale è la retta verticale x’ = 0, e su quella retta il corpo cade con moto naturalmente
accelerato.
ESERCIZIO 2
si no
1) x A sen t x
2) v A cos t x
3) a 2 x x
2
4) 2 x
T
La (3) ci interessa solo perché confrontata con l’espressione di a del testo ci permette di ricavare.
Soluzione
Innanzitutto calcoliamoci . Dalla (3):
a 2 x 100 x
(5)
10 rad / sec
Osserviamo ora che la (l) e la (2) rappresentano l'equazione oraria del moto e l'equazione della
velocità a meno di due parametri A e . Ma il testo impone due condizioni al moto: la posizione e la velocità
del punto materiale nell'istante t1. Queste condizioni introdotte nelle (l) e {2) porgono un sistema di due
equazioni in due incognite
x t 1 A sen t 1
(6)
x t 1 A cos t 1
30 10 A cos
da cui
3 A sen
3 A cos
45°
tg 1 (7)
225°
e in corrispondenza di esse si ha
6
A per 45
2
(8)
6
A per 225
2
Siccome A rappresenta l'elongazione massima (infatti essa costituisce nella (1) il valore di x(t)
quando il seno assume il suo massimo valore 1), le (8) rispondono alla seconda domanda del testo
6
dicendoci che il punto materiale raggiunge la massima distanza di metri da 0 sia nel verso positivo che
2
nel verso negativo dell'asse x.
Per rispondere alla prima domanda basta fare:
6
x 0 A sen 0 A sen sen 45 3 m. (9)
2
Notiamo che anche se nella (9) avessimo posto la seconda coppia di valori di A e della (8)
avremmo ottenuto lo stesso risultato, in accordo col fatto che dovendo il corpo essere all'istante t 1 nel punto
x(t1) con velocità x t1 , il punto di partenza x(0) deve essere univocamente determinato.
Osservazioni
Vogliamo rilevare che se non avessimo riconosciuto nell'espressione dell'accelerazione data dal testo la caratteristica
fondamentale del moto armonico, avremmo dovuto procedere alla risoluzione dell'equazione differenziale x 100 x per
avere l'espressione della x(t) a meno di due costanti di integrazione.
La (l) della tabella delle leggi è proprio la soluzione di tale equazione differenziale ed A e ne rappresentano le costanti
di integrazione.
In generale il problema è proprio quello di determinare tali costanti di integrazione: la conoscenza delle condizioni
iniziali o ad un certo istante (nel presente esercizio all'istante t 1 = /10 sec.), permette di conoscere il valore delle variabili fisiche
in quell'istante nell'equazione del moto [come nelle (6)], e quindi di determinare le costanti a meno delle quali è assegnata
l'equazione del moto.
ESERCIZIO 3
Una macchina reversibile utilizza come sorgenti termiche una massa M di sodio liquido alla
temperatura di fusione TF, e il mare. Sapendo che la macchina sviluppa 3678 Watt a 3000 giri/minuto,
determinare:
A) il tempo t* necessario perché tutto il sodio sia solidificato.
B) il numero di cicli compiuto dalla macchina nel tempo t*.
C) la variazione di entropia del mare, quanto tutto il sodio è solidificato.
Dati: TF = 371°K
M = 105 kg
calore latente di fusione del sodio qL = 113 Joule/g
temperatura del mare TM = 300°K
La macchina scambia calore con due sorgenti termiche, le quali, per motivi differenti, mantengono
costanti le loro temperature.
L'assorbimento di calore dalla sorgente ad alta temperatura determina la solidificazione del sodio alla
temperatura costante TF.
Data l'enorme capacità termica del mare, il calore ceduto dalla macchina non ne determina
apprezzabili variazioni di temperatura, Il rendimento della macchina, note le temperature delle sorgenti, ed
essendo la macchina reversibile, si ricava dal teorema di Carnot.
La quantità di calore Q1, estraibile dalla sorgente ad alta temperatura prima che tutto il sodio sia
solidificato, è data dalla relazione
Q1 M q L
Il lavoro L che la macchina può erogare prima che tutto il sodio sia solidificato, risulta determinato
dalla conoscenza di e Q1.
Nota la potenza sviluppata dalla macchina, ed il suo regime di rotazione.. si ricavano il tempo t * di
funzionamento, ed il numero di cicli compiuti nel tempo t*.
Il calore Q2 ceduto dalla macchina, viene assorbito dal mare in modo reversibile alla temperatura
costante TM. Il calcolo della variazione di entropia del mare, quando tutto il sodio è solidificato, si esegue
dQ
integrando il rapporto T lungo la trasformazione subita dal mare.
M
si no
Definizione di rendimento L Q x
Teorema di Carnot x
dL
Definizione di potenza W x
dt
Teorema di Clausius x
U 0 (in un ciclo) x
Soluzione
La variazione di entropia del mare, al termine del funzionamento della macchina, vale:
dQ Q2
S TM TM cos t.
TM
Q2= Q1-L= (11,86-2,25). 106 Joule = 9,61. 106 Joule = 2296 Kcal
ESERCIZIO 4
Due moli di uno stesso gas perfetto monoatomico sono contenute come in figura in due recipienti
adiabatici di volume V1 eV2 uniti da un rubinetto R inizialmente chiuso alle rispettive temperature T1 ~ e. T2
e, alla stessa pressione. Calcolare la variazione di entropia che si ha quando si apre il rubinetto sapendo che
T1 = 300 °K, T2 = 100 °K.
A B
Il processo è irreversibile. Le condizioni iniziali sono quelle mostrate in figura. Vediamo quali sono
le condizioni finali.
Per quanto riguarda il volume si ha subito:
Vf V1 V2 (1)
Per la temperatura osserviamo che nel processo deve conservarsi l'energia interna del sistema totale
che è isolato, si ha cioè:
dU C v dt 0
U U A U B C v T1 Tf Cv T2 Tf 0
C v T1 Tf C v T2 Tf Tf T2
T1 T2
2 Tf T1 T2 Tf (2)
2
Per la pressione finale si ha scrivendo l'equazione di stato dei gas perfetti nello stato finale (2 moli):
p f Vf 2 R Tf
p f V1 V2 2 R
T1 T2 RT RT 2 p1 V1 p 2 V2
1
2
essendo p1 = p2 = pi segue
p f V1 V2 p i V1 V2
pf pi (3)
si no
n
Q1 dQ
4) i T1
0; T 0 Inequazione di Clausius x
1
B dQ
5) S( B) S(A ) A Trev. x
6) S n R 1 n V2 / V1 n R 1 n p 2 / p1 trasf. isoterma x
6’) S n C v 1 n T2 / T1 n C v 1 n p 2 / p1 trasf. isocora x
6’’) S n C p 1 n V2 / V1 n C p 1 n T2 / T1 trasf. isobara x
6’’’) S 0 adiabatica reversibile
(segue tabella)
si no
7) S n R 1 n V2 / V1 n C v 1 n T2 / T1 x
7’) n R 1 n p1 / p 2 n C p 1 n T2 / T1 x
8) T dS p dV dU x
9) dH T dS V dp x
10) pV n R T x
a 3/2×R x
dQ dU
11) Cv b 5/2×R x
dT v dT
c 3 R x
12) Cp Cv R x
Soluzione
Trattandosi di un processo isobaro per calcolare la variazione di entropia dobbiamo usare, la (6”) o la
formula generale (7) o (7’) che per p1 = P2 si riduce alla (6”):
S n c p 1 n Tf / Ti (13)
Ricordiamo quanto giè detto nella soluzione del problema T24: se un sistema termodinamico è
costituito da un miscuglio e non avvengono reazioni chimiche, la variazione
entropica di una eventuale trasformazione si calcola facendo la somma delle variazioni entropiche delle
trasformazioni subite dalle singole parti del sistema (entropia di mescolamento). Pertanto nel nostro caso
S S A S B (14)
ove SA e SB sono le variazioni entropiche che subiscono i gas inizialmente in A e B. Si ha:
S A 1 C p 1 n Tf / T1
S B 1 C p 1 n Tf / T2
S C p 1 n
T1 T2 2
4 T1 T2
3 5
Cp R R R
2 2
per cui
5 T T2 2 5 400 2
S R 1n 1 R 2,3 log10
2 4 T1 T2 2 4 100 300
5 4
R 2,3 log10 1,98 0,285 1,4 calorie / K
2 3
avendo espresso R in calorie/mole °K.
Osservazioni
Come si è visto nel calcolo delle variazioni di entropia (e delle funzioni di stato in genere) nei processi
termodinamici occorre innanzitutto fissare e scrivere esplicitamente le condizioni iniziali e le condizioni
finali in cui si viene a trovare il sistema termodinamico: quindi vanno applicate le formule relative al tipo di
trasformazione che subisce il sistema termodinamico stesso.
ESERCIZIO 5
Nel circuito in figura: le 4 Resistenze R sono uguali fra loro, sono costituite, cadauna, da filo di rame
(resistività 1,69.10-8 Ohm.m) di lunghezza l=8 cm e sezione S=10 -2 cm2 ; i due condensatori piani C1 e C2 sono
uguali fra loro , e composti da due armature quadrate di lato 2 cm distanti 2 mm fra le quali vi è il vuoto, mentre i
due condensatori piani C3 e C4 hanno armature circolari di raggio 2,2 cm, distanti 2,5 mm con all’interno il vuoto; il
solenoide L è lungo 3,8 cm, è composto da 116 spire circolari di raggio 5 mm avvolte sul vuoto. Il generatore in c.a.
ha forza elettromotrice max F= 22 V, frequenza ν=50 Hz e resistenza interna trascurabile. Si calcoli:
e) La corrente massima che circola nel circuito
f) Che frequenza dovrebbe avere il generatore affinchè il circuito vada in condizioni di risonanza
g) Il vettore Induzione del Campo magnetico (Modulo direzione e verso) all’interno del solenoide L
h) Cosa accadrebbe nel circuito se ad un certo istante venisse improvvisamente cortocircuitato il
solenoide L (equivalente a dire “se venisse eliminato dal circuito il solenoide L) e venisse sostituito il
generatore di c.a. con una pila da 22 V (e resistenza interna trascurabile).
ESERCIZIO 6
FIGURA A
Ogni parte cerchiata del Circuito in Figura A è composta da una fem = 1,5 V ed una Resistenza di
0,075 Ohm. Si calcolino I1, I2 ed I3.