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Giorgio La Pira (uno dei padri costituenti) dice: “la costituzione è una casa”
Egli intende la costituzione come la casa comune degli italiani siccome essa racchiude dei valori condivisi da tutta la
comunità, tutti quanti si devono riconoscere.
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Art.5 dello Statuto Albertino: solo al re apparteneva il potere esecutivo e egli nominava i ministri erano responsabili solo nei
confronti del re stesso.
Attraverso l'istituto della sanzione il re controllava il potere legislativo -> egli poteva rifiutarsi di emanare una legge proposta
dal parlamento
In pochi anni il potere del re si attenuò e alcune novità resero l'Italia una monarchia parlamentare:
- Si rafforzarono i poteri della camera elettiva rispetto a quelli del Senato (votano anche i meno ricchi con più di 24 anni)
- Venne introdotto il voto di fiducia tra parlamento e governo
- Il re riconobbe una competenza esclusiva al parlamento per la funzione legislativa -> controfirmare la legge approvata
dal parlamento diventa un atto dovuto
Dall'avvento del fascismo allo Stato totalitario:
1919: diritto di voto è riconosciuto a tutti cittadini maschi -> In parlamento vengono eletti non solo i membri della borghesia
ma anche dei rappresentanti del popolo (partito socialista e il partito popolare)
A seguito della prima guerra mondiale ci fu una crisi economica -> avanzata di idee socialiste
Queste spinsero il re a incaricare Mussolini come capo del governo (non aveva però la maggioranza in parlamento).
1922: marcia su Roma
1924: nuovo sistema elettorale -> legge acerbo -> attribuiva i 2/3 dei seggi della camera dei deputati al partito che otteneva
una maggioranza relativa; grazie a questo il partito fascista ottenne la maggioranza dei parlamentari
Pochi giorni dopo le elezioni un deputato socialista Giacomo Matteotti denunciò alla camera le violenze delle squadre
fasciste durante le lezioni.
Egli venne poi assassinato -> delitto Matteotti
“Io ho fatto il mio discorso, voi preparate al mio discorso funebre”
Mussolini sei mesi dopo si assunse la responsabilità politica e morale del delitto Matteotti davanti alla camera.
1925: inizio del regime totalitario
1926: leggi fascistissime -> aumentarono i poteri del governo
Leggi fascistissime:
•Mussolini diventa il “Duce”
•Il governo è responsabile solo nei confronti del re (cede perciò il rapporto di fiducia tra parlamento e governo)
•Il governo introduce un controllo della magistratura attraverso il tribunale per la difesa dello Stato
•Vennero sciolti tutti i partiti politici ad eccezione del partito fascista
1928: emanazione di una legge elettorale plebiscitaria (plebiscito) -> con questa legge gli elettori potevano esprimersi solo
con un sì o con un no davanti a una serie di candidati proposti dal partito fascista (sistema della lista unica).
Il voto non è segreto (una volta scelto sì o no si doveva consegnare la busta ad una detto che poi avrebbe provveduto a
metterlo dentro l'urna; le buste erano riconoscibili).
1938: abolizione del diritto di voto -> il governo nomina i membri della camera.
La camera dei deputati viene trasformata nella camera dei fasci e delle corporazioni.
Italiani tornarono a votare il 2 giugno 1946
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Liberazione
25 aprile 1945: l'Italia settentrionale viene liberata dalla contemporanea azione degli alleati e del CLN
Questa è una data simbolica (è un insieme di giornate a “segnare” la liberazione); viene scelto questo giorno siccome il 25
aprile i tedeschi andarono via da Milano e da Torino
Assemblea costituente
Formata da 556 membri eletti votando delle liste di candidati proposte dai partiti (maggiormente i partiti del compromesso
costituzionale: partito socialista, partito comunista, partito liberale, democrazia cristiana)
Nel momento in cui l'assemblea costituente viene eletta, questa eleggere un capo provvisorio dello Stato (Enrico De Nicola)
nell’attesa che fossero indotte delle elezioni politiche -> il parlamento andò poi ad eleggere il primo presidente della
Repubblica
COSTITUZIONE
Viene nominata la commissione dei 75 che ha il compito di scrivere la costituzione.
Si suddivide in tre sottocommissioni che si occupano della stesura di tre diverse parti:
1.Diritti e doveri dei cittadini
2.Rapporti economici-sociali
3.Ordinamento statale
31 gennaio 1947 -> Il testo viene presentato, dopodiché l'assemblea costituente lo analizza
27 dicembre 1947 -> Il testo viene approvato
(Viene promulgato da Enrico de Nicola)
1 gennaio 1948 -> Entra in vigore
Aprile 1948 -> Prime elezioni politiche -> Viene eletto il primo Parlamento della Repubblica, questo eleggerà il primo
presidente della Repubblica Luigi Einaudi, che nomina a sua volta il primo presidente del consiglio De Gasperi
Dopo l'articolo 139 ci sono le disposizioni transitorie e finali (I-XVIII) che servono per il periodo di passaggio tra due forme
di governo diverse.
(Inizialmente erano quattro perché c'era la distinzione tra quella socialista e comunista)
La ragione del successo della costituzione e perché è stata concepita come un patto di amicizia e fratellanza e non
come principio o ideale.
Queste anime si sono incontrate perché erano concordi all'idea che l'Italia avesse bisogno di ricominciare e perché
avevano in comune degli aspetti fondamentali come l'antifascismo, il pacifismo (pace = aspetto fondamentale) e il
pluralismo delle idee (la diversità delle persone, del pensiero e delle idee è un aspetto positivo da apprezzare)
Il modello economico è tendenzialmente liberale, ma può contenere modelli di programmazione per il bene della società,
quindi è un sistema ad economia mista.
•Art.3 comma 2: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
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lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”
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•Art.4 comma 2: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”
•Il rapporto Stato-Chiesa definito dagli articoli 7 e 8 è caratterizzato da questo compromesso -> compromesso storico ->
c'è una vittoria dell'anima cattolica con l'intervento di quella socialista
ART.1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
3 principi:
1)Principio repubblicano: - viene affermato il risultato del referendum del 2 giugno 1946
………, ,,, - viene affermata la forma di Governo (repubblica parlamentare)
……… ,,, - la scelta della forma di Governo è immodificabile (art. 139)
Caratteristiche rep.parlamentare: parlamento eletto dal popolo; fiducia tra parlamento (funzione legislativa e di controllo
dell’esecutivo) e governo; presidente della repubblica eletto dal parlamento
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Questo principio mette in evidenzia la forma di stato. 9-,5(B6/E-
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Il potere del popolo non è illimitato (non ci si può comportare in modo arbitrario) -> bisogna seguire i principi stabiliti in
costituzione
La maggioranza non fa quello che vuole -> ci sarebbe il rischio di diventare uno stato totalitario
ART.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Riconosce e garantisce: i diritti inviolabili sono preesistenti allo Stato, alla Repubblica
Diritti inviolabili: sono quelli essenziali in quanto insiti nella natura umana.sono riconosciuti all'uomo in quanto tale
Sono affermati i seguenti principi:
- Principio personalista -> I diritti inviolabili sono riconosciuti all'uomo come singolo -> si capiscel ’importanza della
mmmmmmmmmmmmmmpersona sullo Stato (e lo Stato al servizio della persona e non viceversa)
- Principio pluralistico -> I diritti inviolabili sono riconosciuti all'uomo come membro di formazioni sociali; vengono
mmmmmmmmmmmmn riconosciute le formazioni sociali
- Principio solidaristico -> doveri inderogabili: solidarietà politica, sociale ed economica
(Caratteristica fondamentale) L’art. 2 è una norma aperta, una tavola dei valori: consente la tutela dei diritti inviolabili non
espressamente menzionati nella costituzione.
Qualsiasi valore meritevole di tutela, trova tutela attraverso l’art 2.
Questo articolo serve a tenere costantemente aggiornata la costituzione.
ART. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Comma 1) Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge -> uguaglianza giuridica-formale
Comma 2) Tutti devono avere le stesse opportunità -> uguaglianza sostanziale
Lo Stato ha il dovere di intervenire: non è un'uguaglianza formale solo sul piano teorico ma lo Stato deve lavorare affinché sia
“confermata” l'uguaglianza sostanziale.
Il principio di uguaglianza deve essere interpretato alla luce del principio di ragionevolezza: sono ammessi trattamenti
differenziati se esistono ragioni particolari che giustificano un trattamento diverso (es. maternità).
ART.4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che
concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Comma 1) Lavoro come diritto -> si tratta di un programma dello Stato che deve impegnarsi per creare le condizioni per una
mmmmmmmmmmmmmmmmmmpiena occupazione; ognuno ha diritto ad un lavoro ma questo non deve essere inteso
mmmmmmmmmmmmmmmmmmcome pretesa nei confronti dello Stato
Comma 2) Lavoro come dovere -> un dovere civico; dovere di progredire al progresso materiale o spirituale di tutta la
mmmmmmmmmmmmmmmmmm collettività (anche volontario e casalinga sono lavoratori)
ART.7 e 8 -> riguardano la posizione dei padri costituenti in relazione alla posizione religiosa
ART.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono
procedimento di revisione costituzionale
Principio di laicità-> l’Italia è uno stato laico -> neutralità dello stato rispetto a tutte le confessioni religiose
È però riservato un ruolo particolare al cattolicesimo.
Stato e Chiesa cattolica sono ordinamenti indipendenti e sovrani: i loro rapporti sono regolati su accordi bilaterali, secondo
il modello delle relazioni internazionali tra Stati.
Patti lateranensi del 1929 e revisione dei patti nel 1984 (revisione del Concordato).
Patti lateranensi:
Stipulati in seguito ad un accordo preso da Mussolini.
Per la modi questi modificazione di questi, se la modificazione avviene in comune accordo, non serve revisione
costituzionale.
Prima della revisione: - lo stato rinunciava alla propria sovranità sulla città del Vaticano
, , - insegnamento della religione cattolica nelle scuole
, , - riconoscimento degli aspetti civili nel matrimonio religioso
, , - agevolazione fiscali ad ambienti ecclesiastici
Revisione del concordato (1984): - insegnamento opzionale della religione cattolica nelle scuola
, , ,, - abolizione e sostituzione del “Congrua” (istituto con il quale lo stato contribuiva al reddito
mmmmmmmmmmmmmmmmmm.dei preti) con l’8x1000
, , ,, - crocifisso nelle aule (simbolo storico e tradizionale, non solo religioso)
ART.8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla Cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino
con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base
di intese con le relative rappresentanze.
Libertà di culto, libertà religiosa -> tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, purché non in
contrasto con l’ordinamento giuridico italiano
I rapporti tra stato e altre confessioni religiose non cattoliche sono regolate da delle intese.
ART.9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Principio internazionalista:
Comma 1) volontà della repubblica di aprirsi al diritto internazionale (subordinazione delle leggi interne a quelle del diritto
……,,,…… … internazionale)
Comma 2) tutela lo straniero risiedente in Italia (lo straniero comunitario ha gli stessi diritti del cittadino italiano)
Comma 3) stabilisce che lo straniero perseguitato nel suo paese alla facoltà di risiedere nel nostro territorio se nel suo paese
……,,,…… gli sono stati negati dei diritti inviolabili dell’uomo (diritto di asilo). È inoltre vietata l'estrazione per reati politici.
ART.11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che
assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Principio pacifista: se ci sono controversie internazionali, vanno superate con la legge e non con la forza.
Prima della riforma costituzionale dell'articolo 117 questo era la base costituzionale che faceva in modo che l'Italia
partecipasse all'Unione Europea.
Ripudio di una guerra offensiva ma non difensiva.
ART.12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.