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SENATO DELLA REPUBBLICA

LETTERA APERTA A:

Avv.

Gentile Avvocato (e Collega),


ho ricevuto la Sua del 15 marzo e letto l'appello in favore del Suo cliente, Ah Agca.

Lei è e si definisce un "politico" e mi permetterà quindi di darLe una risposta


"politica".

Orbene Le assicuro che, per quanto sarà in mio potere (molto scarso), farà in
modo che il Suo appello non venga raccolto.

Meglio avrebbe fatto a rivolgersi ai soli parlamentari della "maggioranza" di


cui Lei condivide programmi ed azioni: così probabilmente Lei avrebbe trovato più
diffusa complicità nell'ipocrisia di fondo che sottende al Suo appello.

Da sinistra infatti - ab immemorabile - si invoca il rispetto dei diritti


fondamentali della persona esclusivamente per i correligionari, guarda caso e meglio
se delinquenti, Vedi per tutti il caso Baraldini poi Sofri ed ora anche Agca!

Mai una parola di umana pietà o di rispetto per quelli che non sono delinquenti
e Don la pensano come voi di sinistra!

Le rammento l'ultimo caso che è aberrante e innaturale e sembra tratto da un


manuale di sadismo: quello della mancata abrogazione della XIII disposizione finale
della Costituzione che vieta ai discendenti maschi di Casa Savoia il soggiorno nella
Repubblica.

In particolare il caso di Emanuele Filiberto di Savoia che aspirerebbe a


partecipare al "Giubileo dei giovani" in Roma e adempiere ai riti e ai benefici che la
religione cattolica offre ai fedeli nell'anno del Giubileo.

Altrettanto non vietano i musulmani per il pellegrinaggio alla Mecca, a tutti i


fedeli accessibile e consentito.

1‘,
SENATO DELLA REPUBBLICA

Ma Emanuele Filiberto non ha il vantaggio di una condanna passata in


giudicato per gravi reati: sconta soltanto le colpe dei bisnonno! E ciò a quanto pare è
motivo sufficiente per preferirgli i delinquenti di cui sopra, compreso il Suo cliente!

Che una caratteristica della sinistra fosse la doppiezza era un mio


convincimento: Lei mi conforta!

Sarò disposto a risentirLa - se lo riterrà opportuno - quando Lei e quelli come


Lei riuscirete a capire che i diritti fondamentali della persona non ammettono
discriminazioni o riserve.

Nella speranza di vederLa nel futuro impepata in appelli meno clientelari, La saluto.

O
Sen. Avv., ttore Bu9,,ero

Roma, 30 marzo 2000

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