Assedio a Fini
Illeader di An sempre pitt \
solo nel partito. Lo attaccano 1
quasi tutti i suoi colonnelli |
Roma, Dicono, dentro An, che “la situa- ]
zione sta precipitando”’. I toni si fanno sem-
pre pit forti, e pitt salgono e pill come | ber-
pret eropnioll leader de partto, | ¢
Gianfranco Fini. E non si tratta pid delle | §
seconde file, dei berlusconiani in incognito a
‘avia della Scrofa. Sono i capi delle corren-
ti, sono i dirigenti di primo piano. ‘Un asse-
dio del partito al leader del partito. Una
shinai conereta se due sostenitor del vi
cepremier, seppure non di primissimo pia-
sePcome Enso Mast e Giuseppe Seal, in-
vitano: “Si attivino e faceiano sentire le
| proprie ragioni” chi, dentro An, si ricono-
‘sce in Fini. Una situazione inimmaginabile |
fino a poche settimane fa. E se ‘imugugni si
‘erano gia levati dopo la dichiarazione a fa-
vore di tre si al referendum di domenica,
ieri sono diventati un boato, dopo l'inter
sta al Corriere dove Fini definisce “di
ducativa” lastensione predicata dalla mag-
gior parte dei dirigenti di An, e attacea i
“partiti spregiudicati” che hanno strumen-
talizzato il voto. In poche ore, sul leader, é
precipitato tutto il cielo di via della Scrofa.
Certo, a volte (ma non sempre) l'ossequio
formale al capo resta, ma la sua fragilita si
intuisce, il dissenso traspare per intero.
‘me da parte nostra e’é stato sempre rispet
to per le posizioni del vicepresidente del
Consiglio, cosi pretendiamo un rispetto non
«di maniera per le posizioni di chi si@ schie-
rrato sul fronte dell'astensionismo attivo ~
dice il capo di Destra sociale -"Termini co-
ie ‘diseducativo’ e ‘deresponsabilizzazio-
ne’ non possono essere accettati”. Altri di
‘igenti usano toni pit sfumati, ma nessuno
dei big di primo piano segue il leader.
“Nessun problema in An”, dice Maurizio
Gasparri. “Nessun problema”, giura il suo
successore al ministero, Mario Landolfi
[intervista di Gianfranco non mi ha scan
dalizzato”, assicura il eapogruppo al Sena“
to, Domenico Nania. “Abbiamo passato mo-
womay 1, earaeTstage
‘ment pi tesi, si consola il suo collega al-
Ja Camera, Ignazio La Russa, Ma ognuno
Joro ribadisce che si asterra. Molti di loro
(come La Russa, ¢ come Altero Matteoli) se
la prendono con le critiche finiane all’
stensione. E gia cos il partito é sottosopra.
Enon @ tutto. (sue pin de)
ee
estan
Chiaro nel caso di Gianni Alemanno. “Co- |
Ve
F&%Cro
ostition Se cn edb ea cece Nrenlipameantee nde
‘| messarsotto accusa: Monti, naturalmente,
cpu dae pina pagina) Se i dirigenti ex missi-
nicereano ancora di tenere a fren ton, ei
ex democristiani del dopo Fiuggi, insieme
alla componente pit cattolica del partito,
sono seatenati, “Fini ha consapevolmente
Puntato a.una mutazione genetica del parti-
to”, accusa Publio Fiori “A questo punt
aggiunge Fiori ~@ chiaro che o Fini lascia
Anon lascia Fini”, Cera ombra, laccen-
no, il sospeto di qualche scissione, ieri su
via della Scrofa.Ifiniani hanno trattenutoa
stento la rabbia di fronte al movimento mes-
so in piedi da Adriana Poli Bortone e Ales-
| sandra Mussolini “C’ dietro Berlusconi”, &
illamento, esi chiacchiera di segei promes-
sie di soldi garantiti. “Per quanto posso va-
lutare, alle scission non credo assolutamen-
te - confida Vex eapogruppo Gianfranco
| Anedda - Ma, onestamente, in politica il
‘mai non esiste”. Né esiste, agziunge,
ternativa a Fini, “lui il leader del partito,
‘Monti hanno una minore legittimazione, e
‘ma appunto deve fare il leader del partito”.
Di certo, la leadership di Fini é invece bel-
lache finita per gran parte della componen-
te cattolica. A parte Fiori, ecco Gaetano Re-
becchini, “profondamente addolarato e de-
uso”. Anche perché Fini, rivela, dopo la
prima useita “mi promise che non avrebbe
‘mai pit toceato pubblicamente 'argomento,
nel corso di tutta la campagna referenda.
tia”. Ieri la sorpresa sul Corriere, Ce Ric-
cardo Pedrizzi, secondo il quale le posizio-
ni del suo leader sono “incomprensibili non.
solo per me, non solo per la stragrande mag-
sioranza del partito, ma per la quasi totalita
degli elettori di An’.
‘Ma soprattutto, 'affondo micidiale arriva
da Alfredo Mantovano. Ieri sera, a Bari, da-
vanti ai ragazzi di Azione giovani, il catioli-
issimo sottosegretario ha evocato il fanta-
sma dei “contadini antigiacobini che qui in
Puglia prendevano il forcone ¢ lottavano”
agli economisti) che Europa non era
Nell'aifondo a quella che definisce “non vo-
lonta di questa (pseudo) destra di interpre-
tare valori e prineipi che sono della (vera)
destra di sempre”, non usa mezze misure.
‘Domanda sprezzante: “La posizione di An
sara di ‘liberta di coscienza’ anche se e
uando si discutera di eutanasia?”. A soe-
corso di Fini, un po’ di amici personali nel
partito, da Michele Buonatesta “A nessuno
Venga in mente di trasformare questo con-
fronto in un referendum pro o contro il lea-
der del partito") a Maria Ida Germontant
*Leale con i cittadini). Onestamente, di
chiarazioni che finiscono solo con il far risal-
tare proprio la solitudine del capo dentro
An. Persino quelli di Azione giovani, sempre
accomodanti insorgono: “Non possiamo ac-
ccettare che il presidente del partito giudichi
futto questo con parole liquidatorie”.
‘An pare sul punto di scoppiare. Lo scio-
slimento delle correnti, imposto da Fini, ha
‘Emesto Felli e Giovanni
“0 Fini lascia An o An ascia Fini”. Mantovano evoca gli insorgenti antigiacobini 7
reso il partito solo pit instabile, Poi, la di
scussione sul partito unico fail resto, Destra
protagonista, “i finiani a cui Fini ha tolto
tutto”, sono palesemente scontenti. Com-
‘menta Italo Bocchino: “O il partito é orga-
nizzato in correnti, o é il partito del leader,
ma che al momento é anche ministro degli
Esteri e difficilmente potra trovare tempo.
almeno si applichi lo statuto in modo net-
"-Per fine mese, la corrente di La Russa e
Gaspari (dove “ognuno parla per sé") ha
convocato una riunione. In vista dell'assem-
blea nazionale dei primi di luglio. Che al
momento si presenta drammatica, “Per
quanto ci riguarda, la soluzione sta in una
asa comune di cattolici liberali”, insiste
Adolfo Urso. Corre contro il tempo, An. For-
‘se corre anche contro il leader. Chissa se a
caso, ieri Mantovano citava “II signore degli
anelli”,¢ la sua lotta con “molti nemici e
tante difficolta
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