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ROY MARTINA

LA FORMULA PER LA VITA


ANTEPRIMA
di:

su autorizzazione Sperling & Kupfer

In collaborazione con:

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Titolo
“LA FORMULA PER LA VITA - ANTEPRIMA”

Autore
Roy Martina

Editore Ebook
Bruno Editore

Editore Libro “La formula per la vita”


Sperling & Kupfer

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può
essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e
dell’Editore. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e
specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati
di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità
delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di
esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo
di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei
problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato
trattamento medico.

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LA FORMULA PER LA VITA – ANTEPRIMA

Roy Martina verrà in Italia a ottobre 2010 con il tour La


formula per la Vita, vuoi conoscerlo personalmente? Clicca
qui www.laformulaperlavita.it.

Caro lettore, hai deciso di leggere questo libro: hai compiuto un


primo passo. Le decisioni che prendiamo definiscono chi siamo.
Questo libro rappresenta un momento cruciale nella tua vita,
poiché ti aprirà gli occhi su una realtà che i più non conoscono,
oppure si rifiutano o hanno paura di vedere. Alcune delle cose che
leggerai ti lasceranno scioccato; alcuni concetti ti saranno già
familiari, altri risulteranno totalmente nuovi.

In questo volume si parla dell’«Omega Healing», un metodo di


mia creazione basato su trent’anni di ricerca ed esperienza, che
ora insegno a chiunque desideri prendersi cura della propria salute
o voglia utilizzarlo a livello professionale.

L’Omega Healing non riguarda solo la guarigione (healing); esso


attiene al modo in cui il subconscio, a nostra insaputa, boicotta
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i nostri tentativi di guarigione e di raggiungere il successo.
Pertanto il termine «guarigione», in questo contesto, significa fare
in modo che il subconscio lavori con noi a livello conscio. Sono
stato molto fortunato nella mia carriera professionale di medico,
perché fin dall’inizio mi sono specializzato in casi difficili, in
malati cronici. Approfondirò l’argomento più avanti; per ora mi
limiterò a dire che laddove la maggior parte dei miei colleghi si
accontentava di curare i sintomi della malattia, io sentivo che
questo approccio non era sufficiente. Sapevo che nel giro di un
anno o due quei pazienti sarebbero tornati con altri disturbi e
quindi mi rendevo conto che alle nostre terapie convenzionali
mancava qualcosa.

È ora di decidere perché volete cambiare


Decidete ora che questa vita sarà diversa, che vi risveglierete e
vivrete al massimo delle vostre potenzialità. È anche il momento
giusto per togliersi il velo dagli occhi e guardare la realtà in modo
nuovo. Posso aiutarvi: sono specializzato nell’aiutare i pazienti a
guarire da malattie apparentemente «incurabili» e nell’aiutare
dirigenti e atleti a migliorare le proprie prestazioni e a sfruttare
appieno le proprie potenzialità. Come vedrete quando parleremo

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di subconscio, non c’è differenza fra l’essere malati e il non
vivere al massimo delle proprie potenzialità, poiché entrambe le
condizioni originano dalla medesima fonte.

Applico tutto ciò che ho imparato alla prevenzione della malattia.


Quando avrò centoventi anni potrò affermare: «L’ho provato: i
miei metodi funzionano». Questa è l’unica ragione che ho per
arrivare fino a centoventi anni in salute, in forma e al pieno delle
forze. Non ho paura di morire: è vivere che mi preoccupa. Come
posso condurre una vita al meglio in questo mondo crudele e
ingiusto? Come posso compensare i numerosi errori che ho
commesso? E come posso occuparmi di un corpo ultrasensibile
che non tollera molte delle cose che altri riescono a ingurgitare a
volontà senza alcun problema apparente?

A livello personale ho dovuto affrontare le conseguenze di avere


trascorso venticinque anni maltrattando il mio corpo,
sottoponendolo a sport estremi e a una malnutrizione causata da
ignoranza e pigrizia. Ho dovuto imparare a curarmi da svariati
disturbi fra cui allergie, malattia di Lyme, infezioni croniche,
psicosi maniaco-depressiva, mal di schiena, fratture, ipertensione,

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emicrania, asma, deficit di attenzione e iperattività, dipendenze e
molti altri problemi.

La mia vita era uno sfacelo, e io un vero maestro nel sabotare le


mie buone intenzioni, nel complicare le relazioni e rovinare la mia
stabilità finanziaria. Un giorno, però, è giunto il momento di fare
meglio. Il tema fondamentale della mia vita attuale è dedicarla ad
aiutare me stesso e il prossimo, trovare l’autentico potere interiore
della nostra anima e sapere quali decisioni sono giuste per noi.

Prendete una decisione, adesso


Permettetemi di citare una mia cara amica, Debra Russell. Debra
è una coach magnifica, con la quale adoro lavorare. L’altro
giorno, leggendo il suo blog, ho trovato un pezzo sulle decisioni:

Diciamocelo: alcune persone sono davvero brave a prendere


decisioni mentre altre, be’… Magari siete bravissimi a prendere
decisioni fondamentali, di quelle che cambiano la vita, ma quando
dovete scegliere che cosa mangiare a pranzo, vi sale lo stress.

Magari siete una persona che prende decisioni ogni giorno al

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lavoro, ma che non è in grado di formulare e mantenere una
semplice decisione che riguarda la sua salute. Talvolta, più la
scelta vi riguarda da vicino, più è difficile da compiere o,
viceversa, vi bloccate quando sapete che la vostra decisione
influenzerà gli altri.

Saper prendere le decisioni può essere facilissimo o difficilissimo,


o qualsiasi livello di difficoltà tra questi due estremi. Dipende da
una serie di fattori: sapere che cosa si desidera davvero, avere le
giuste informazioni, fidarsi o meno del proprio intuito, quali
modelli comportamentali hanno caratterizzato l’infanzia, la
mentalità, il livello di ottimismo o pessimismo, l’esperienza
personale (troppa o troppo poca, buona o cattiva) e molti altri
ancora.

Sfortunatamente, o fortunatamente, le nostre vite sono soprattutto


un riflesso e il risultato di decisioni prese in passato. Se avete
compiuto scelte che non hanno prodotto gli effetti desiderati,
imparate la lezione, proseguite e tenetevi pronti ad applicare
l’esperienza alle decisioni future. Quasi tutte le persone che
conosco si sentono meglio dall’altro lato di una decisione. Il

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processo decisionale può essere uno degli stress maggiori della
vita, oppure può diventare ciò che vi permette di avere, fare,
essere e creare tutto ciò che desiderate davvero!

Ricordate: ogni vostra singola decisione, grande o piccola che sia,


esprime chi siete o chi volete essere. I vostri sogni, desideri e
obiettivi si realizzeranno solo quando vi farete avanti, quando
prenderete una decisione. Non una decisione incerta, di quelle che
cambiano a seconda di dove tira al vento, ma una sorretta da
impegno e risolutezza.

Prendete il controllo delle decisioni; prendete decisioni che vi


guidino verso il futuro che desiderate avere e scoprirete che la vita
acquisterà nuove energie!

Sono completamente d’accordo con Debra.

Spero che le sue parole vi ispirino a leggere questo libro


dall’inizio alla fine, più volte. Prendete questa decisione e
trasformatela in un impegno.

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Introduzione

Questa introduzione desidera suscitare il vostro interesse e


prepararvi al resto del libro. Vi racconterà da dove vengo e come
ho integrato tutto ciò che ho imparato in questo libro, per aiutarvi
a capire meglio chi siete e cosa dovete fare per ottenere felicità,
salute e libertà.

1. Arti marziali e cure gratuite


Nel gennaio 1980 ero entusiasta poiché avevo appena finito due
anni di studio estenuanti: agopuntura, omeopatia e dietetica. Ero
pronto a esercitare la medicina alternativa. Avevo chiesto un
ingente prestito a una banca e lo studio era pronto. Ricordai le
preziose lezioni dei miei insegnanti di arti marziali: una in
particolare aveva avuto in me un’eco profonda, tanto che mi
aveva aiutato a diventare campione europeo di arti marziali.

L’influenza delle arti marziali sulla mia carriera di terapeuta:


come diventare straordinario
Un giorno in cui ero totalmente esausto dopo avere tirato

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cinquecento calci al sacco, il mio sensei (maestro) Frits Jaspers
mi disse: «Roy, per diventare un campione non puoi accontentarti
di fare una cosa ordinaria. Devi spingerti a fare qualcosa di
straordinario: alzati e tira altri duecentocinquanta calci, più forte
che puoi, e quando senti che non puoi più sferrarne nemmeno
uno, tirane altri cento!»

Avevo diciannove anni. Sensei Jaspers era il mio modello, uno


dei migliori praticanti di arti marziali che avessi mai incontrato, e
desideravo diventare bravo come lui. Perciò, quando mi sfidò a
oltrepassare la mia zona di comfort e a dare di più di quel che
ritenevo possibile decisi di provarci con tutto me stesso.

Tirarsi indietro non era contemplato. Mi alzai e cominciai a


sferrare calci immaginando di combattere contro un esercito di
duecentocinquanta soldati che voleva uccidermi. Riuscii a tirare
duecentocinquanta calci. Soddisfatto per avere raggiunto
l’obiettivo, crollai a terra senza fiato. Sensei Jaspers mi guardò e
disse: «Hai fatto più di quel che pensavi possibile, ma è ciò che
molti riescono a fare. Adesso devi fare l’ultima parte. Sto
aspettando gli ultimi cento!»

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Desideravo solo morire e scomparire dalla faccia della terra. Il
cuore mi martellava nel petto e le gambe erano talmente esauste
che pensavo di non poter tirare nemmeno dieci calci.

Disse allora il sensei: «Quando ti sarai alzato non sarai più Roy,
ma il campione mondiale in finale contro il rivale più bravo che tu
abbia mai incontrato, e che vuole il tuo titolo. Rinunci o trovi
dentro di te la forza di tirarne altri cento?»

Immaginai la scena e mi sentii montare dentro una nuova carica di


energia. Mi alzai e tirai altri cento calci.

Quell’episodio cambiò profondamente la mia idea su ciò che è


possibile, trasformandomi in una persona nuova; fu così che
cominciai a spingermi oltre i miei limiti per attingere alle mie
risorse interiori e fare più di quel che pensavo fosse possibile.
Divenni campione europeo, e rimasi imbattuto per sette anni
finché non mi ritirai per dedicarmi allo studio della medicina.

Mi rendo conto che questa via non è per tutti, e va bene così: non
è questo l’argomento del libro. Allo stesso tempo, però, questo

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testo vi spronerà a prendere atto delle vostre attuali convinzioni e
delle zone di comfort. Vi spingerà a domandarvi se siete pronti a
percorrere l’ultima parte del viaggio, in modo da raggiungere
felicità, salute e libertà, e vivere una vita straordinaria anziché
ordinaria. Gli unici a poter prendere una decisione del genere siete
voi.

Quando aprii il primo studio, decisi che la mia pratica sarebbe


stata straordinaria e che avrei continuamente sfidato me stesso per
dare più di quel che ritenevo possibile. Durante i miei studi avevo
osservato che molti terapisti alternativi continuavano a curare i
propri pazienti per anni anche in assenza di risultati consistenti;
avevo incontrato persone che erano state sottoposte a oltre cento
sedute di agopuntura. Giurai a me stesso che non avrei mai
incastrato i pazienti in questo modo, né continuato a curarli se non
ci fossero stati risultati.

Volevo essere diverso ed eccezionale. Dissi a tutti i miei pazienti


che sarebbero guariti o che comunque avrebbero ottenuto risultati
tangibili entro dieci appuntamenti, in caso contrario avrei
continuato a curarli gratuitamente finché non avessi scoperto il

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motivo per cui non rispondevano alla terapia. Fu una decisione
molto nobile e coraggiosa, che ebbe notevoli ripercussioni sui
miei pazienti e su di me.

Cure gratuite
Fu un sacrificio immenso, ma le ricompense furono inestimabili.
Dopo i primi sei mesi, avevo preso a dedicare un terzo del tempo a
curare pazienti gratuitamente e a condurre ricerche sui loro casi. Al
tempo stesso, però, questo mi spinse a studiare alcuni ambiti mai
esplorati prima, a percorrere sentieri mai battuti e a diventare il
migliore terapista nelle mie possibilità. Spendevo più denaro in studi
e ricerche che in qualsiasi altra cosa, e lavorai con i migliori
specialisti che riuscii a scovare, in Francia, Belgio, Olanda,
Germania, Stati Uniti, Cina e Corea. Cominciai a ottenere risultati
sempre migliori, integrando le varie nozioni apprese. Nel giro di due
anni mi guadagnai il soprannome di «risolviproblemi». I colleghi
cominciarono a mandarmi i loro pazienti ritenuti incurabili; la mia
fama e l’eco dei miei successi si diffusero rapidamente. Divenni il
più apprezzato medico alternativo dei Paesi Bassi, con pazienti che
venivano a farsi curare e a cercare consigli da oltre dieci paesi diversi
e da luoghi remoti come l’Australia.

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Le compagnie assicurative cominciarono a riferirmi i loro casi più
difficili, così come un numero crescente di medici specialistici.

La cura gratuita di oltre millecinquecento pazienti cronici ha


avuto un impatto eccezionale sulla mia vita: non solo mi ha
costretto a cercare più in profondità, a lavorare più duramente e a
studiare terapie che altrimenti non avrei mai conosciuto, ma mi ha
anche aperto la mente a nuove realtà. La mia scoperta più
importante è stata che per quanto fossi bravo o per quanto una
data terapia fosse efficace, nessuna cura avrebbe mai funzionato
se a livello inconscio il paziente non avesse voluto guarire.

La seconda, grande scoperta è stata che noi tutti abbiamo


un’anima che influenza il nostro stato di salute e che spesso
bisogna affrontare questa questione se si vogliono ottenere
risultati permanenti. Ho imparato che guarire è facile, ma per
ottenere una guarigione dell’anima davvero profonda bisogna
raggiungere un nuovo livello di consapevolezza: per questo
motivo ho dovuto studiare i concetti di reincarnazione, karma,
debito karmico, voti sacri e patti dell’anima, fenomeni che
possono seguirci da una vita all’altra e di cui, fra le altre cose, mi

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occuperò in questo libro. Il mio successo quadruplicò quando
riuscii ad aiutare i pazienti a risolvere problemi legati alle loro
vite precedenti, e la loro qualità di vita migliorò notevolmente di
conseguenza.

Chi è responsabile?
All’inizio della mia carriera pensavo di essere responsabile al
100% della guarigione del paziente e dell’esito positivo della
terapia che aveva prescritto. Questo è quanto mi era stato
insegnato a scuola. Il modello sanitario tradizionale è
caratterizzato da un rapporto medico-paziente di tipo autoritario,
nel quale il paziente ricopre un ruolo passivo e il dottore incarna
la sapienza medica. Gli studenti di medicina imparano che i
benefici di questo modello sono scientifici e basati sull’evidenza
di dati obiettivi. Ho scoperto, tuttavia, che il modello comporta
alcuni notevoli svantaggi, poiché riflette una prospettiva
incompleta e trascura l’influenza degli aspetti funzionali, sociali,
mentali ed emotivi sulla salute.

Un passo alla volta, nel corso della pratica, mi accorsi che la mia
responsabilità era limitata al 50%. Ovvero che, sebbene fossi

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responsabile al 100% per le tecniche e le terapie impiegate, per la
dedizione e l’amore che riversavo nel lavoro, c’erano in gioco
altri meccanismi sui quali non avevo alcun controllo. Uno di
questi era la volontà di guarire del paziente; gli altri erano le sue
convinzioni e le sue speranze. In seguito ho imparato che è
possibile influenzare anche questi fattori, e che l’unica cosa su cui
non si può intervenire è il potere dello spirito. Quando lo spirito
decide di terminare una vita, non ho nulla in mio potere per
impedirlo.

Tuttavia, in questo libro imparerete che solo di rado lo spirito


desidera terminare una vita; è molto più facile che siamo noi a
distruggerla, attraverso la nostra ignoranza e la nostra mancanza
di consapevolezza.

Trent’anni di ricerca, e non è finita


Al momento in cui scrivo ho cinquantasei anni e lavoro ancora
duramente, imparando, studiando ed esplorando nuove terapie.
Ho appena finito di studiare con Eric Pearl: il suo metodo è una
terapia eccezionale, fondata su un nuovo tipo di energia spirituale.
È una forma di guarigione in cui non si tocca il paziente, ma ci si

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limita ad avvicinare le mani al suo corpo. Poi ho studiato con
Richard Bartlett, il creatore della «Matrix Energetics», un metodo
di guarigione quantica sorprendentemente efficace e rapido. Mi
stupisco per il fatto che non si smette mai di imparare, che non mi
annoio mai e che non ho mai la sensazione di sapere tutto. La
ricerca è un miglioramento continuo di se stessi e di ciò che si fa.

Nel 1980 ho intrapreso un cammino che mi ha portato a capire


perché molti pazienti non guariscono anche dopo avere tentato le
migliori terapie disponibili.

Questo libro raccoglie trent’anni di ricerche e di studi sulle cause


scatenanti delle malattie, del deperimento e della morte
prematura. Una parte importante è dedicata ai motivi per cui ci
autosabotiamo impedendo a noi stessi di raggiungere felicità,
salute e successo.

La ripetizione è la madre di tutte le capacità e l’unica via per


raggiungere la consapevolezza
Questo libro vi offre molti strumenti per arricchire la vostra vita e
guarire corpo e anima. Vi può guidare su un percorso personale

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per raggiungere salute, felicità e libertà.

Leggetelo più di una volta: contiene molto di più di ciò che


potreste apprendere con una prima lettura. Ogni storia
dell’incontro con i miei nove maestri contiene diverse metafore
che vi aiuteranno a guidare il subconscio verso un livello
differente di vedere la vita.

Poi cominciate a usare la speciale Formula per Guarire l’Anima e


gli altri esercizi che favoriscono la longevità. Sul sito
www.laformulaperlavita.it troverete diverso materiale gratuito
pensato per voi e il vostro benessere. Condividetelo con altri e
aiutate il prossimo; all’inizio come alla fine siamo un’unica cosa.

Fatelo a vostro modo, perché è l’unico modo per farlo!

Spero che ci incontreremo in qualche luogo, in quest’evento


spazio-temporale, per condividere racconti di guarigione, per
ispirarci e imparare l’uno dall’altro.

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2. Ancora confusi?
La vita disorienta assai, e quando si comincia a percorrere il
cammino della salute consapevole, si è sovraccaricati dalle
differenti opinioni degli esperti. L’industria della salute è una
giungla e, come nel caso delle aziende farmaceutiche
convenzionali, molte imprese alternative sono interessate solo al
vostro denaro e la loro strada conduce verso un unico obiettivo: i
profitti.

 Bisogna mangiare solo alimenti biologici o la cosa non è


importante?
 Evitare tutti i tipi di carne?
 I prodotti a base di soia fanno bene?
 È vero che contengono ormoni?
 Bisogna smettere di bere latte?
 Se sì, cosa dovrebbe sostituirlo?
 Se si mangia molta frutta e verdura, occorre comunque
assumere vitamine? E quali?
 Bisogna fare esercizio fisico ogni giorno? Qual è l’esercizio
migliore?
 Bisogna digiunare di tanto in tanto? Se sì, ogni quanto, e qual
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è il modo migliore per farlo?
 Bisogna disintossicarsi con le erbe?
 I vaccini fanno male?
 Dovremmo farci togliere le otturazioni al mercurio? Con cosa
dovremmo sostituirle?
 Fanno bene i cosiddetti «ormoni naturali»?
 Bisogna meditare? Per quanto, con quale tecnica?
 Come si fa a visualizzare?
 Quali sono gli strumenti migliori per gestire le emozioni?
 Le malattie sono tutte messaggi dell’anima?
 Esiste il karma, e se sì, cosa bisogna fare per risolvere quello
negativo?
 Cosa c’è dopo la morte, si torna a casa oppure...?
 Quali medicine naturali bisogna usare per curarsi da…
[aggiungete il nome di qualsiasi patologia]?

Sono solo alcune delle centinaia di domande che ricevo via e-mail
o che emergono durante le conferenze e i seminari. Ho passato
migliaia di ore a rispondere a quesiti che spaziano dall’argomento
più banale al più spirituale.

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La ragione per cui sono in grado di rispondere a questi
interrogativi è che ho dedicato la vita intera a studiare tali
dilemmi e a ricercare un modo per risolverli; di conseguenza ho
scritto oltre cinquanta libri su questi argomenti.

Ciò che sbalordisce è che siamo intelligenti e ignoranti al tempo


stesso. Le grandi industrie, come quelle alimentare e
farmaceutica, ci disinformano, così come fanno l’establishment
medico, gli stessi enti statali e tutti coloro che desiderano sfruttare
le persone per il loro tornaconto personale. Al tempo stesso
dobbiamo disimparare molte convinzioni, rituali e pratiche nocive
apprese dai genitori, dagli educatori e dalla nostra cultura.
Dobbiamo trascendere la nostra natura umana e connetterci
all’intenzione della vita per riscoprire chi siamo. Malattia e
degenerazione fanno parte del gioco della vita: possono essere
illuminanti o frustranti, o entrambe le cose.

Questo libro non può fornirvi tutte le risposte: non è stato scritto
per questo. È stato scritto per scuotervi e restituirvi la vostra
responsabilità.

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In ultima analisi dovete diventare il miglior consigliere di voi
stessi e per raggiungere tale livello vi serve una guida per
attraversare questa giungla che è la vita. Per il momento assumerò
io questo ruolo in vostra vece.

3. La medicina può uccidere


Discuterò brevemente dell’enorme fallimento del sistema
sanitario, dal quale attualmente dipendiamo in larga misura.
L’obiettivo è comprendere che quali sono le forze con cui ci
stiamo confrontando. Non ho intenzione di danneggiare i
colleghi: il mio scopo è solo aggiornarvi su alcuni fatti.

In quanto medico, ho potuto vedere il sistema dall’interno e non


mi ci è voluto molto per comprendere quanto fosse difettoso. Per
questo ne sono uscito e ho scelto una strada alternativa. Non è
stata una scelta bene accetta dai colleghi medici, i quali
continuano a sostenere che, nel migliore dei casi, la medicina
alternativa è solo un placebo. Molte persone ignoranti ritengono
che la medicina moderna sia provvista di solide basi scientifiche,
ma non potrebbero essere più lontane dalla verità.

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Il sistema è il risultato di decenni di politiche fallimentari e
decisioni sbagliate, cominciate con Louis Pasteur (1822-1895), il
quale credeva che le malattie fossero causate da microrganismi.
Così esplose la guerra ai sintomi, invece che alle cause scatenanti
delle patologie. Le ultime parole di Pasteur poco prima di morire
furono: «Bernard aveva ragione». Si riferiva a Claude Bernard, il
fisiologo francese vissuto fra il 1813 e il 1878, secondo cui la
causa principale delle malattie era l’ambiente interno. A suo
avviso bisognava trovare un modo per riequilibrare detto
ambiente e rendersi immuni alle malattie cambiando il proprio
stile di vita. A causa di Pasteur siamo tuttora bloccati in un
circolo vizioso per cui i dottori somministrano farmaci
potentissimi (veleni) a persone malate e quindi deboli, e ignorano
del tutto l’innato potere di auto guarigione del corpo, anzi
addirittura tentano di evitarlo tacciandolo di «effetto placebo».

Quando ci saremo resi conto che la medicina convenzionale è


sulla strada sbagliata, potremo imparare a liberarci delle
informazioni fuorvianti che riceviamo quotidianamente e della
diseducazione che abbiamo ricevuto in passato; nonché da tutte le
dipendenze indotte artificiosamente in questa cosiddetta «epoca

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dell’informazione», nella quale siamo continuamente sopraffatti e
ipnotizzati dalla retorica dei media e delle aziende farmaceutiche.
Queste società pagano fior di quattrini per influenzare la nostra
mente e pilotare le nostre scelte.

Per esempio, le aziende farmaceutiche e i governi obbligano


miliardi di persone a vaccinarsi anche se non c’è alcuna necessità
di farlo – vaccini che possono provocare malattie gravissime
come autismo, disturbi neurologici, deficit di attenzione e
iperattività, asma e molto altro ancora. In futuro la vaccinazione
potrebbe rivelarsi uno degli errori più colossali nella storia della
medicina.

Desidero chiarire che non è mia intenzione affermare che la


medicina convenzionale sia tutta inefficace, ma solo rendervi
consapevoli di ciò che sta accadendo. Potete arrabbiarvi con me o
con i dottori, ma questo non cambierà nulla. Dovete capire che la
vostra migliore difesa è l’educazione. Ecco un elenco di
informazioni che vi apriranno gli occhi.

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Morte per medicina
Quello che segue è il riassunto di un articolo intitolato Death by
Medicine («Morte per medicina») dei dottori Gary Null PhD,
Carolyn Dean MD ND, Martin Feldman MD, Debora Rasio MD e
Dorothy Smith PhD. Desidero ringraziare il dottor Joseph
Mercola per avere pubblicato questo articolo sul suo ottimo sito
(3 aprile 2004). Mercola è un vero anticonformista, che raccoglie
e commenta sul suo spazio web alcuni esempi della
disinformazione che ci viene propinata di continuo.

La medicina naturale è finita sotto l’attacco dei lobbisti delle


aziende farmaceutiche, che stanno esercitando pressioni sui
legislatori perché privino gli americani dei benefici degli
integratori alimentari. I gruppi farmaceutici hanno messo in atto
campagne calunniose volte a minare il valore di uno stile di vita
sano e naturale.

Questi attacchi alla medicina naturale hanno dato impulso a uno


studio indipendente dei farmaci approvati dallo Stato, il quale ha
rivelato che la medicina convenzionale è la principale causa di
decesso negli Stati Uniti. L’esame delle statistiche ufficiali in

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materia sanitaria ha mostrato che, nella maggior parte dei casi, la
medicina americana fa più male che bene. I dati hanno svelato
un’incredibile statistica di 783.936 morti l’anno a causa della
medicina convenzionale [...]

Sì, avete letto bene: i dottori uccidono più cittadini degli incidenti
automobilistici.

Ma non basta. Alcuni dati rivelati dal rapporto:


 Nel 2003 la spesa sanitaria degli Stati Uniti ha raggiunto i 1500
miliardi di dollari, ovvero il 14 % del prodotto interno lordo.
 Nel 1992 l’esame di un database farmaceutico nazionale ha
rivelato 429.827 errori terapeutici in 1081 ospedali diversi.
 Nel 1974 sono state eseguite 2,4 milioni di operazioni
chirurgiche inutili, che hanno provocato 11.900 decessi; nel
2001 le operazioni non necessarie erano salite a 7,5 milioni,
risultanti in 37.136 decessi.
 Uno studio del 1998 ha stimato a 106.000 il numero di decessi
a causa di farmaci regolarmente prescritti.
 Nel 2001, quasi 9 milioni di persone sono state ricoverate senza
che ve ne fosse necessità.

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Medicina convenzionale Medicina alternativa
(basata sulla patologia) (basata sulla prevenzione)

 Migliore per chirurgia e cura  Cerca la terapia


di lesioni traumatiche concentrandosi soprattutto su
 La cura normalmente misure proattive
consiste in farmaci od  Cura la malattia, non i
operazioni spesso invasive sintomi
 Mira a curare i sintomi, non  Più conveniente
le cause scatenanti economicamente
 Vede il corpo come un  Cura l’intero organismo
insieme di parti distinte, non
come un’unità
 È divisa, fin dall’università,
in specializzazioni dedicate a un
unico organo o sistema, le quali
non si rapportano l’una con
l’altra
 Forma i medici sull’impiego
di una «medicina di
emergenza», non sulla ricerca di
cure e prevenzioni alternative.

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Un numero crescente di persone si rivolge alle terapie alternative,
che stanno diventando la forma di cura preferita dagli americani, i
quali nel 2006 hanno speso 34 miliardi di dollari di tasca propria
in medicine alternative.

Osservate queste statistiche:


 Un americano su tre usa qualche tipo di medicina alternativa.
 Fra il 1990 e il 1997 c’è stato un aumento del 47% nel ricorso
a terapisti alternativi, da 427 milioni a 629 milioni, superando
il numero totale delle visite ai medici di base nello stesso
anno.

Questi dati rivelano il rapido aumento dei pazienti che scelgono le


terapie alternative, quindi la grande domanda che circola fra gli
addetti ai lavori è: perché i medici convenzionali non
raccomandano più spesso le terapie alternative?

L’influenza delle case farmaceutiche


La forza motrice della crescita continua della medicina
convenzionale è l’industria farmaceutica, promossa sia dai medici
sia dai farmacisti, i quali valutano le proprie competenze sulla

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capacità di prescrivere il farmaco giusto. Per esempio, se a una
paziente è stato diagnosticato il cancro al seno, il dottore le
prescriverà, secondo protocollo, il tamoxifene. Se un paziente è
ritenuto schizofrenico, gli verrà somministrata la clozapina.

Le facoltà di medicina ricevono finanziamenti dalle aziende


farmaceutiche
Quasi tutte le facoltà di medicina ricevono una parte consistente
dei loro finanziamenti dall’industria farmaceutica, la quale ha
forti interessi a commercializzare i propri farmaci.

I mass media preferiscono la pubblicità farmaceutica


Proprio come per le aziende farmaceutiche l’unico interesse è il
profitto, così è anche per i media; un dato di fatto che diventa
evidente se si osserva la quantità di pubblicità di prodotti
farmaceutici alle quali i consumatori sono esposti
quotidianamente. Le pubblicità di medicine ingrossano i profitti
dei media, e nell’ultimo decennio il settore ha assistito a
un’autentica proliferazione. Nel 1999, le aziende farmaceutiche
hanno speso 1,8 miliardi di dollari in campagne pubblicitarie
rivolte direttamente ai consumatori per farmaci ottenibili solo

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dietro ricetta medica. Un dato persino più inquietante: si è
scoperto che circa il 10% delle persone che avevano visto quegli
annunci richiedevano le medicine sponsorizzate ai propri medici
curanti.

Persino l’American Medical Association, la principale


associazione di medici negli USA, mantiene un rapporto con
l’industria farmaceutica. Sulla prima pagina del sito
dell’associazione si vedono regolarmente pubblicità di farmaci.

Discrepanze nella ricerca


La destinazione dei fondi per la ricerca medica è fortemente
sbilanciato in favore della medicina convenzionale. Un esempio è
la percentuale dei fondi destinati alla ricerca che il sistema
sanitario britannico riserva agli studi in campo alternativo: lo 0,08
%. Inoltre, dei 12 miliardi di dollari stanziati ogni anno dal
Congresso al National Institutes of Health (l’agenzia del governo
USA per la ricerca sanitaria), solo 5,4 milioni raggiungono
l’Office of Alternative Medicine, destinati all’indagine
sull’applicazione di circa cinquanta terapie alternative diverse.

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La carenza di fondi per le medicine alternative ha tre ripercussioni
fondamentali:
1. Assenza di ricerche rilevanti.
2. Assenza di infrastrutture di ricerca simili a quelle della
medicina convenzionale.
3. Scoraggia i ricercatori professionisti dall’occuparsi di
medicina alternativa.

Ricerca opinabile
Una delle maggiori accuse rivolte dall’industria sanitaria
convenzionale alle medicine alternative è la carenza di ricerche
scientifiche a sostegno delle loro terapie.

Ironia della sorte, molte ricerche in campo convenzionale hanno


sollevato dubbi sulla loro validità. Un esempio sono le centinaia
di articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche
firmati da ricercatori accademici, ma in realtà redatti da
ghostwriter di agenzie finanziate dalle aziende farmaceutiche per
sponsorizzare i propri prodotti: sono queste le riviste cui si
affidano i medici per determinare le loro scelte terapeutiche.

32
Negli USA, oltre il 60% degli studi clinici che coinvolgono
partecipanti umani sono finanziati dalle aziende farmaceutiche,
non dal governo centrale. Diversi studi dimostrano inoltre che
spesso le aziende ritardano la pubblicazione di dati che rivelano
l’inefficacia dei propri farmaci.

La prova della crescente disillusione degli americani nei confronti


della medicina convenzionale è l’uso sempre più diffuso dei
rimedi alternativi.

D’altro canto, potrebbe passare ancora parecchio tempo prima che


i medici e i media si convincano dei meriti della medicina
alternativa, per via dei legami che questi intrattengono con
l’industria farmaceutica. Queste aziende assetate di profitti non
sono certo impazienti di mutare l’atteggiamento dei medici
convenzionali: ci sono troppi soldi in ballo, che essi non
intendono perdere, quindi spetta a noi assumere il controllo della
nostra salute e cambiare.

Personalmente ritengo sia deprimente vivere in un mondo in cui


non ci si può fidare del sistema che in teoria dovrebbe occuparsi

33
di noi. Il peggio è che i governi non possono fare nulla per
cambiare le cose, e che ciò che può essere fatto viene soppresso,
distrutto o denigrato. Sono stato personalmente attaccato,
screditato e calunniato dai media e dai medici convenzionali, che
si sentono minacciati dal mio lavoro. Ho imparato a mie spese che
seguire il proprio cammino può suscitare nel prossimo invidia e
negatività.

Ci sono ancora due questioni importanti che vorrei affrontare:


1. Che cos’è la salute?
2. Che cosa significa essere umani.

4. Cambiare le vostre convinzioni riguardo salute e malattia


Ciò che state per leggere potrebbe cambiarvi la vita.

Il paradigma medico attuale vede la «salute» come l’assenza di


patologie o sintomi. Questa è una lacuna fondamentale della
medicina convenzionale e se desideriamo davvero cambiare
l’attuale sistema sanitario dobbiamo esaminare e rivedere alcune
delle nostre convinzioni sull’idea stessa di salute.

34
Un altro assioma del sistema convenzionale afferma che la salute
è legata al patrimonio genetico dell’individuo. Questa idea mina
molte pratiche preventive attualmente in uso; se fosse fondata,
saremmo su un’inevitabile rotta di collisione con qualche
patologia e potremmo solo sperare in una diagnosi precoce. Per
esempio, molte donne che provengono da famiglie con una storia
di tumori al seno vivono nel terrore di sviluppare la malattia (e si
sottopongono a controlli semestrali), oppure si fanno rimuovere
seni perfettamente sani per precauzione.

Un altro esempio di questa posizione è l’atteggiamento


dell’oncologo che genera nel malato l’illusione che, se nel giro di
cinque anni non vi sono ulteriori episodi tumorali, può ritenersi
del tutto guarito. Ho visto molti pazienti riammalarsi di tumore
dopo sei o sette anni. L’aspetto peggiore del cancro è che,
nonostante i miliardi di euro e dollari spesi in ricerche, la migliore
opzione che la medicina offre ai pazienti per debellare
quest’epidemia che uccide un terzo dell’umanità è la diagnosi
precoce. E se non è il tumore a uccidere il paziente, ci penserà la
«terapia».

35
Se desiderate restare in salute, dovete anzitutto prendere in esame
le vostre convinzioni fondamentali. Avete subìto un lavaggio del
cervello e credete al paradigma medico dominante? Credete che la
salute sia in larga parte predeterminata? Credete che con l’età la
degenerazione dell’organismo e l’aumento della sintomatologia
siano naturali? Credete cioè che malattia e deperimento siano
inevitabili conseguenze della vecchiaia? Credete che il vaccino
antinfluenzale prevenga l’influenza? Credete che la medicina
troverà una cura per il cancro, sebbene nella maggior parte dei
casi non sappia nemmeno che cosa lo provochi? Credete che la
malattia sia qualcosa che semplicemente accade? Credete che la
nostra attuale alimentazione apporti vitamine e fibre a
sufficienza? Credete che le otturazioni con il mercurio siano
sicure e non facciano male perché i dentisti le usano da duecento
anni? Credete che le radiazioni emesse dai dispositivi wireless,
dai cellulari e dai forni a microonde non abbiano alcun effetto
sulla salute?

Ricredetevi. È ora di svegliarsi. Dovete capire una volta per tutte


che il vostro stato di salute è soprattutto determinato da come vi
nutrite, da quanta attività fisica fate, da che cosa pensate e da

36
come gestite le emozioni, cioè le sfide della vita.

Come ci si sente al pensiero che tu e solo tu sei responsabile per


la tua salute? Quando me ne resi conto ero ancora un medico e
rimasi inorridito. Molte delle cose in cui credevo in quanto
dottore erano false. Provai rabbia, frustrazione e disperazione, ma
quando riuscii ad accettare che il sistema sanitario era quel che
era, cambiai paradigma e provai una sensazione di libertà. Da
quel momento cominciò il mio cammino autentico.

Ecco come accadde: trentaquattro anni fa, dopo un grave


incidente d’auto in cui mi ero fratturato due vertebre cervicali,
soffrivo di una sindrome da colpo di frusta che mi causava
tremori alla mano destra, dolori al collo e alle spalle e una rigidità
diffusa in tutta l’area cervicale. Andavo due volte la settimana da
un fisioterapista, il quale faceva del suo meglio, ma dopo tre mesi
di cure ancora non si vedevano miglioramenti. Mi consigliò di
rivolgermi a un agopuntore. Rifiutai categoricamente, dicendo:
«Non credo in quelle cose. Sono solo placebo privi di qualunque
conferma scientifica» (all’epoca non sapevo che la medicina
convenzionale aveva meno del 20% di convalida scientifica). Il

37
fisioterapista mi rispose bruscamente: «Dottore, che cos’ha da
perdere? Se non funziona, almeno ci ha provato. Qui non andiamo
da nessuna parte e questo tizio è pronto a curarla gratis! Se fossi
in lei proverei».

Ero arrivato al punto da sottopormi a un corso di iniezioni di


steroidi (per dire quant’ero disperato), sapendo perfettamente che
servivano solo a ridurre i sintomi e che non trattavano la causa del
problema. Alla fine decisi di provare l’agopuntura, per tre motivi:
1. Era gratuita (il mio DNA è al 33% olandese, per cui una
cosa gratuita è sempre inestimabile!).
2. Volevo provare al fisioterapista che su di me non avrebbe
funzionato.
3. Potevo riprendere le iniezioni di steroidi in seguito.

Con mia enorme sorpresa, dopo tre sedute di agopuntura il dolore


scomparve per non tornare mai più. Questo smosse le mie
convinzioni, che da allora si sono andate allontanando sempre più
dalla medicina convenzionale. Sei mesi dopo, smisi di lavorare
come medico di base e mi iscrissi a un corso di agopuntura.

38
Abbandonare la vecchia mentalità genera libertà e conferisce la
capacità di rispondere in modi del tutto inusuali. È il primo passo
per prendere controllo della propria vita: io ne sono la prova
vivente.

Desidero fare qualche osservazione sulla medicina alternativa che


vi farà riflettere e vi aprirà la mente, schiudendovi un quadro più
ampio della situazione.

39
Capitolo 1
Le quattro zone di salute e malattia:
in quale volete trovarvi?

Inversione psicologica - inversione energetica


Abbiamo tutti una cosa in comune: vogliamo essere felici, sani e
avere successo. A livello conscio nessuno desidera essere infelice,
malato o fallito, a meno che non sia «psicologicamente invertito».
L’inversione psicologica è un’espressione coniata dal dottor
Roger Callahan, uno psicologo che ha sviluppato una terapia
alternativa utilizzando i principi dell’agopuntura: la Thought
Field Therapy (TFT). Callahan ha avuto molto successo
nell’aiutare le persone a guarire se stesse rapidamente ed è stato
uno dei miei tre insegnanti principali.

L’idea di inversione psicologica, chiamata anche «inversione


energetica», si basa sul sistema elettrico dell’organismo. Quando
il nostro stato di salute è normale, la polarità del nostro corpo è
positiva, un dato di fatto misurabile con un millivoltmetro. In

40
questa condizione il corpo è in grado di curare se stesso
facilmente. Tuttavia, per ragioni diverse come stress, malattia,
conflitti interiori ed emozioni represse, la polarità elettrica del
corpo può invertirsi e diventare negativa. Il concetto si collega a
quello dei meridiani, scoperti in Cina oltre seimila anni fa e
divenuti il fondamento dell’agopuntura.

L’idea più affascinante nella medicina preventiva


Immaginate la seguente storia (vera), che risale a seimila anni fa.
Al tempo i medici praticavano la medicina tradizionale cinese,
che comprende agopuntura, fitoterapia, tai chi chuan, guarigione
(qi gong), dietetica e massaggi. La medicina tradizionale cinese si
basa soprattutto sul concetto filosofico in base al quale il corpo
umano è un universo in miniatura con un insieme interconnesso di
sistemi sofisticati e completi. Perché l’organismo si mantenga in
salute, questi sistemi debbono restare in equilibrio fra loro. I
dottori cinesi erano pagati per preservare la salute della comunità:
in altre parole, se una persona si ammalava, loro non percepivano
compensi. Per questo divennero abili osservatori, in grado di
individuare i più piccoli segnali di cambiamento nei loro pazienti,
e svilupparono un’ampia gamma di tecniche per formulare

41
diagnosi precoci. È famosa la «diagnosi del volto», basata sui
piccoli cambiamenti nel viso del paziente, incluse bocca, lingua e
orecchie, e usata per individuare un eventuale squilibrio
energetico. I cinesi scoprirono quattordici meridiani principali,
cinque elementi e il concetto di yin e yang. Svilupperò
ulteriormente queste idee, poiché desidero che vi formiate un’idea
di questa concezione assolutamente affascinante della medicina. I
medici cinesi prendevano accuratamente il polso del paziente e
osservavano il suo corpo per intero, perché sapevano che i piccoli
sintomi e segnali che diamo per scontati sono invece
fondamentali per scoprire eventuali indebolimenti nel flusso
energetico dell’organismo. Le borse sotto gli occhi indicavano un
problema ai reni, le rughe in fronte erano collegate al fegato, i
crampi mestruali alla milza, le emicranie alla cistifellea e così via.
Persino un cambiamento nel timbro di voce, o una rigidità
muscolare, o un dolore in determinate zone furono collegati alle
funzioni di uno o più organi.

Equilibrando il flusso energetico con massaggi, agopuntura,


visualizzazioni, respirazioni e alimentazione specifica, le
condizioni di salute dell’individuo potevano essere rapidamente

42
ripristinate. Non è possibile ammalarsi se i meridiani sono in
equilibrio e se il corpo riceve l’energia necessaria in quantità e
qualità giuste.

Dalla salute alla malattia


Il nostro organismo consiste in tre sistemi fondamentali che ne
regolano le funzioni:
1. Sistema energetico.
2. Sistema biochimico (comprende anche gli ormoni).
3. Stabilità cellulare.

Per comprendere lo sviluppo delle malattie, occorre conoscere le


quattro zone di progressione: salute, disfunzione, lesione cellulare
e degenerazione, ovvero la zona verde, gialla, arancione e rossa.

Zona verde
In questa zona il corpo funziona alla perfezione a ogni livello, e
possiede le massime capacità di correggere se stesso. La vera
medicina preventiva è insegnare al paziente come raggiungere
questa zona e come restarvi. È probabile che coloro i quali si
prendono cura di sé, mangiano sano, fanno un regolare esercizio

43
fisico e sanno affrontare le sfide della vita si trovino nella zona
verde. Quando interviene qualche squilibrio si entra nella zona
gialla e si sperimenta una vaga sintomatologia: affaticamento,
irritabilità, stress, apatia. Nella zona verde le sfide sono viste
come un messaggio dall’anima e affrontate con spirito
terapeutico. Per restarvi dobbiamo imparare a equilibrare le nostre
energie e a non deviare dal nostro percorso di vita. Per riuscirvi
esiste una miriade di modi: tai chi, reiki, qi gong, meditazione,
aromaterapia e cristalloterapia. Per restare sul proprio cammino
bisogna ricollegarsi al Sé superiore e al proprio intuito.

Zona gialla
È il punto in cui il sistema elettrico comincia a perdere il proprio
equilibrio. Tutti gli organi producono energia, che è distribuita in
tutto il corpo in maniera uniforme. Nella medicina convenzionale
si misura solo l’elettricità del cuore e del cervello
(elettrocardiogramma ed elettroencefalogramma), mentre con
l’agopuntura si interviene sul sistema elettrico nel suo complesso.
Tutti gli scompensi che portano allo sviluppo di condizioni
croniche cominciano nel corpo tridimensionale anzitutto sotto
forma di disturbi del sistema elettrico. I problemi più comuni nel

44
sistema di bio regolazione elettrica nascono da conflitti interiori,
emozioni represse e traumi. Anche le nostre convinzioni e la
nostra mente possono influenzare il sistema. Quando quest’ultimo
è sovraccarico a causa di troppa energia repressa (emozioni e
stress, per esempio) inverte la polarità (o in altre parole si
spegne). È come se saltasse un fusibile: l’impianto elettrico si
spegne finché non lo si sostituisce.

Quest’inversione energetica ha ripercussioni sull’umore, sul


pensiero e sul comportamento. Si diventa autodistruttivi; si
boicotta se stessi e la propria vita. Può essere una sensazione
generale: non vogliamo più essere felici, in salute e realizzati, non
ci curiamo più di noi stessi né del nostro futuro e sprofondiamo
nella depressione. È l’inversione psicologica, chiamata anche
inversione energetica, che può essere molto specifica: il paziente
boicotta un unico aspetto della sua vita, per esempio il desiderio
subconscio di curare un organo malato. Questo è il motivo
principale per cui alcuni malati non guariscono: perché sono
psicologicamente invertiti. È stata questa la grande scoperta di
Roger Callahan, che ha aperto la strada a un autentico progresso
nel modo di curare le malattie, accelerandone la guarigione.

45
Una volta sbloccata l’inversione, il corpo riprende a guarire se
stesso. Spesso, quando una terapia alternativa non produce
risultati, il motivo sta nel non aver adeguatamente affrontato il
meccanismo di autosabotaggio (l’inversione).

Quando il sistema energetico è equilibrato e funziona


adeguatamente, si torna nella zona verde. Oltre a questa c’è un
livello energetico ultrasottile legato al subconscio e all’anima, che
approfondiremo più avanti.

Zona arancione
Se il sistema energetico è squilibrato, i processi biochimici
dell’organismo ne sono coinvolti e il paziente lamenta una
disfunzione misurabile con esami clinici. Gli organi cominciano
ad ammalarsi o a squilibrarsi e non operano più a livelli ottimali.
Il tasso di colesterolo o altri indicatori misurabili possono
impennarsi, a indicare una situazione di squilibrio. Questo è il
campo in cui la medicina convenzionale funziona meglio: nella
misurazione degli squilibri nel sangue e nelle urine. Ciò che le
manca, tuttavia, è una conoscenza del sistema energetico.
L’approccio convenzionale è mirato al trattamento dei sintomi,

46
alla loro soppressione, ma il risultato è che, a livello energetico,
spesso il problema peggiora proprio a causa di questo genere di
intervento. Per questo la medicina convenzionale è pericolosa e
controproducente, dato che offre un sollievo a breve termine a
spese della salute e del benessere generale nel lungo termine.

Zona rossa
Il risultato finale può essere un danno cellulare: le cellule
degenerano come nel caso del Parkinson, del diabete, delle
malattie cardiovascolari, del cancro, della degenerazione
articolare, della cirrosi epatica, nell’insufficienza renale e così via.
Nella zona rossa le cure della medicina convenzionale sono meno
efficaci. Ed è proprio qui che questa compie il suo sbaglio
maggiore, il più distruttivo, trasformandosi in un palliativo. In
ogni caso, quando il corpo si trova in questa zona, è più difficile
ottenere risultati rapidi anche usando i metodi e le terapie della
medicina alternativa.

Abbiamo visto i fattori energetici che intervengono nell’insorgere di


una patologia. Ci sono però altri elementi che possono interferire
con la salute e i vari sistemi. Ne parleremo nel capitolo 2.

47
Capitolo 2
I tre livelli di coscienza e la salute

Medicina corpo-mente
L’espressione «corpo-mente» è diventata molto popolare, tanto da
aver persino dato il titolo ad alcune riviste. Le prove scientifiche
del collegamento fra mente e corpo sono cresciute
esponenzialmente. La medicina corpo-mente raccoglie tutte le
modalità che agiscono tramite i meccanismi con cui i nostri stati
emozionali (la psiche) influiscono sulla fisiologia (i processi che
avvengono nell’organismo). La ricerca ha dimostrato che c’è un
enorme potere insito nelle nostre intenzioni, che può, quando lo si
usa con efficacia, influenzare il benessere generale, e persino i
processi cellulari e genetici. L’obiettivo di questo libro è
mostrarvi come adoperare questo potere dell’intenzione per
guarire anima e corpo a livelli inimmaginabili.

Un cocktail miracoloso: intenzione e potere magico dell’anima


Quando l’intenzione è combinata con altri ingredienti magici
quali rilassamento, abbandono, convinzione e aspettative
48
abbinate a gratitudine, accadono miracoli. È possibile farlo in
molte forme diverse: qi gong, visualizzazione, ipnosi,
biofeedback, yoga, rituali sciamanici, preghiere e salmodie, per
nominarne solo alcune. Ecco una storia che illustra questa magia
in azione.

John era un quarantaduenne cui era stato diagnosticato un tumore


al pancreas, una delle forme di cancro più letali. Gli era stata
somministrata una serie di cocktail chimici per rallentare lo
sviluppo della massa tumorale, compresi alcuni farmaci
sperimentali. John aveva dodici metastasi; quando lo incontrai
durante una conferenza era magrissimo ed esausto. Mi pose la
domanda che molti malati cronici o incurabili mi ripetono:
«Conosce qualcosa che possa aiutarmi?» L’avevo già notato
durante il mio intervento: non solo era pelle e ossa, ma anche
grigiastro ed evidentemente malandato. Parlò rapidamente, come
se non avesse più molto tempo. Lo guardai e gli chiesi: «Che
lavoro fai?» Rispose veloce: «Ero un dirigente delle vendite».
«Eri bravo?» gli domandai. «Uno dei migliori nella mia azienda»,
fu la risposta. «Bene, allora hai una possibilità», dissi e continuai:
«Voglio che vendi a te stesso un nuovo leasing sulla vita. C’è

49
qualche condizione che devi rispettare per vincere questa
battaglia; ti farò un elenco delle cose da fare. Devi farle alla
lettera perché non abbiamo molto tempo. Non ti do alcuna
garanzia, ma ottime probabilità.»

«Innanzitutto devi ascoltare una serie di dodici meditazioni


guidate che ho creato e chiamato Omega Healing. Ti
insegneranno a rilassarti e a controllare il sistema nervoso
autonomo, a programmare la tua mente e il tuo sistema
immunitario per raggiungere il risultato desiderato. Devi farlo per
un minimo di sei ore al giorno, otto se possibile. Comincia con la
prima, poi passa alla seconda il giorno successivo, alla terza il
terzo giorno e poi avanti così; alla fine ripeti il ciclo da capo.

«Secondo, devi seguire il mio programma intitolato ‘Come far sì


che quest’anno sia il migliore che hai passato’ alla lettera, e
praticarlo finché ti viene automatico.»

Ecco l’elenco che diedi a John perché lo leggesse otto volte al


giorno.

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Come far sì che quest’anno sia il migliore che hai passato
 Sappi e ricorda a te stesso che TUTTO sarà perfetto alla fine.
 Cancella dalla mente TUTTO ciò che non concorda con
l’intenzione di fare di quest’anno il migliore tra quelli che hai
trascorso.
 Cancella TUTTI i pensieri negativi e ripeti: «Sto vivendo
l’anno migliore della mia vita» (tre volte respirando
profondamente). Mentre lo ripeti chiudi la mano sinistra a
pugno e colpisciti tre volte sul cuore (per un totale di nove
colpi). Questa è la cosiddetta «àncora del potere» (la
spiegheremo dettagliatamente più avanti).
 Fai un elenco di tutte le persone che ti hanno causato dolore o
sofferenza. Perdonale tutte, dedicando dieci minuti a ogni
persona. Individua un insegnamento o un dono che hai
ricavato da ogni episodio doloroso; perdona anche te stesso
per il tuo eventuale contributo nell’accaduto, cosciente o
meno che fosse.

Ogni mattina, fatti le seguenti domande:


1. Cosa mi entusiasma in questo preciso istante?
2. Chi amo? Chi mi ama?

51
3. Fai TUTTO senza resistenza, fai TUTTO con il cuore
ricolmo di gioia.
4. Cosa posso fare oggi per far sorridere il prossimo? Come
posso sorridere di più? Per cosa sono grato?
5. Come posso divertirmi e ridere di me?
6. Chi sono io?
7. Abbandona TUTTA la negatività, abbandona TUTTO e
ricorda solo che sei uno spirito divino che sperimenta ciò
che chiamiamo vita.
8. Cosa devo fare oggi? Il tuo compito è accettare ciò che non
puoi cambiare, e rilassarti nell’esperienza.

Concentrati sui tuoi punti di forza (i tuoi talenti o doni), rafforzati


sapendo che ogni esperienza ti rafforza e ti aiuta a equilibrare ciò
che ha bisogno di essere equilibrato. Con questo potere cambi ciò
che dev’essere cambiato in te, quindi la vita diventa libera dalla
paura ed è più piacevole. TUTTO è perfetto, alla fine, perché in
realtà non c’è alcuna fine, solo una trasformazione che ci riporta a
chi siamo: esseri divini ricolmi dell’essenza dell’amore.

Ripeti tutto ciò prima di andare a letto.

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Mangia solo alimenti biologici, bevi molta acqua, prendi molti
antiossidanti e prega Dio, gli angeli e gli altri esseri di luce perché
ti inviino la guarigione; visualizzala mentre ti entra nel corpo.

Dopo che gli ebbi consegnato la lista, John mi chiese: «Non devo
prendere qualche medicina speciale?» La mia risposta fu: «Questa
è la tua medicina. È la migliore medicina che io possa darti. Torna
da me tra un anno.»

John se ne andò e io mi dimenticai completamente di lui. Due


anni dopo, durante un’altra conferenza, un uomo mi venne
incontro. Aveva un aspetto molto sano, pareva addirittura
risplendere di energia. Con un grande sorriso disse: «Roy, ti
ricordi di me? Sono John!!»

Vuoi sapere come è andata la storia di John e/o conoscere


personalmente Roy Martina? Clicca qui
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ottobre 2010 con il tour La formula per la Vita, vuoi
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53
ROY MARTINA

LA FORMULA PER LA VITA


ANTEPRIMA
di:

su autorizzazione Sperling & Kupfer

In collaborazione con:

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