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SCELTE IN SITUAZIONI DI INCERTEZZA

Usiamo il termine rischiose per descrivere quelle situazioni in


cui l’esito di una scelta è incerto.
L’esito di una situazione incerta, o rischiosa, è noto come stato
del mondo.
Una lotteria è un meccanismo usato per rappresentare
situazioni rischiose.
Ci sono tre elementi fondamentali in una lotteria:
i) L’insieme degli esiti possibili, o stati del mondo;
ii) Le probabilità connesse a ogni possibile esito;
iii) I valori associati a ogni possibile esito.
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Per semplicità ci concentreremo su lotterie con un numero
finito di esiti possibili.
La probabilità di un certo stato del mondo è una misura della
verosimiglianza che questo accada.
Se un certo evento non può accadere, la sua probabilità è zero.
Se un evento accade sicuramente, la sua probabilità è uno.
Se potrebbe accadere, ma non per certo, allora la sua
probabilità è fra zero e uno.
Per ogni dato processo casuale, le probabilità di tutti gli stati
devono sommarsi a uno, perché è certo che uno o l’altro degli
esiti possibili accadrà.

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Esempio
Se tiri un dado, sei davanti a una situazione di incertezza; in
questo caso, la lotteria associata è caratterizzata da:
i) Esiti: sei possibili esiti (le sei facce del dado)
ii) Probabilità: ogni esito ha la stessa probabilità, pari a 1/6
iii) Valori: per esempio, una somma di euro pari al numero
sulla faccia del dado.

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Valore atteso
Il valore atteso di una generica variabile casuale X è il valore
di X che si realizza “in media”.
Per trovare il valore atteso di X, so deve pesare il valore di X
in ogni stato del mondo con la probabilità che quello stato del
mondo si realizzi.
Il valore atteso di una semplice lotteria con due esiti è:

EV = p ⋅ v1 + (1 − p ) ⋅ v2

dove p è la probabilità relativa al primo esito, e vj è il valore


associato all’esito j; si noti che, se vj = v per j = {1,2}, allora:

EV = p ⋅ v + (1 − p ) ⋅ v = v ⋅ ( p + 1 − p ) = v

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=1
Utilità attesa
Consideriamo una lotteria con due possibili esiti, v1 e v2, e una
probabilità associata p.
Ipotizziamo che i consumatori siano in grado di assegnare un
livello di utilità a ogni esito possibile attraverso una funzione
di utilità (ordinale) u(vj).
Teorema dell’utilità attesa: date alcune ipotesi sulle
preferenze, l’utilità attesa corrispondente all’intera lotteria
può essere rappresentata dalla seguente funzione di utilità
Von Neumann-Morgenstern:

EU = p ⋅ u (v1 ) + (1 − p )u (v2 )
Il teorema dell’utilità attesa implica che i consumatori, se
chiamati a scegliere fra diverse lotterie, paragoneranno i livelli
di utilità attesa associati. 5
U u (v )
u (EV )
EU

v1 EV v2 v

EV = p ⋅ v1 + (1 − p ) ⋅ v2
EU = p ⋅ u (v1 ) + (1 − p ) ⋅ u (v2 )
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Avversione al rischio
Quando un consumatore preferisce un prospettiva senza rischio
(certa) rispetto a una lotteria rischiosa con lo stesso valore
atteso, allora quel consumatore è detto avverso al rischio.

U u (v )
u (EV )
EU
u (EV ) > EU

v1 EV v2 v

In questo esempio l’alternativa certa, EV, è preferita a una


lotteria con lo stesso valore atteso. 7
U

EU Amante del rischio :


u (EV ) u (EV ) < EU

v1 EV v2 v

EU Neutrale rispetto
=
u (EV )
al rischio :
u (EV ) = EU

v1 EV v2 x 8
Evidentemente il grado di avversione al rischio è strettamente
legato alla concavità della funzione di utilità u(v); il
consumatore è:
i) avverso al rischio se la funzione di utilità è strettamente
concava;
ii) neutrale rispetto al rischio se la funzione di utilità è
lineare (cioè concava e convessa allo stesso tempo);
iii) amante del rischio se la funzione di utilità è strettamente
convessa.
Il grado di avversione al rischio è direttamente proporzionale
alla curvatura della funzione: più la funzione è concava, più
avversi al rischio sono i consumatori.
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L’equivalente certo

EU

v1 CE EV v2 v

L’equivalente certo è il prospetto senza rischio che genera un


livello di utilità pari all’utilità attesa della lotteria; si noti che
CE < EV, dato che il consumatore è avverso al rischio.
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Assicurazione
In molte situazioni le persone sono costrette ad assumersi dei
rischi, anche se non vorrebbero; il ruolo dei mercati
assicurativi è quello di rimuovere il rischio.
La domanda è: quanto è disposto a pagare un consumatore
avverso al rischio per assicurarsi completamente contro un
esito rischioso?
Consideriamo un consumatore che possiede un bene di valore
(come una macchina) che potrebbe essere rubato in un certo
periodo di tempo; gli elementi fondamentali di tale lotteria
sono i seguenti:
i) Esiti: il bene può essere rubato o meno;
ii) Probabilità: la probabilità del furto è p;
iii) Valori: il valore dell’esito “non rubato” è V (il valore del
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bene), mentre il valore dell’esito “rubato” è 0.
EV = (1 − p ) ⋅ V + p ⋅ 0 = (1 − p ) ⋅ V
EU = (1 − p ) ⋅ u (V ) + p ⋅ u (0 )
U

EU

V CE (1 − p )V V v
CE
V : Equivalente certo 12
Nella slide precedente, VCE rappresenta l’equivalente certo,
cioè il prospetto senza rischio che genera un livello di utilità
pari all’utilità attesa dalla lotteria.
Notiamo che la quantità

RP ≡ EV − CE = (1 − p ) ⋅ V − V CE

misura la somma che rende il consumatore indifferente fra il


prospetto senza rischio e la lotteria.
Questa somma è nota come premio al rischio; più in generale,
il premio al rischio misura il guadagno extra su una lotteria
per compensare per il rischio un individuo avverso al rischio.
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Consideriamo ora una generica polizza assicurativa:
La compagnia assicurativa paga V in caso di furto, e 0
altrimenti; il prezzo per questa copertura è un premio fisso Q.
Se il bene non viene rubato, il consumatore tiene il valore V,
ma deve pagare Q.
Se il bene viene rubato, il consumatore riceve V dalla
compagnia assicurativa, ma deve pagare Q.
Se il consumatore compra la polizza assicurativa, il valore di
entrambi gli esiti sarà pari a V-Q.
Ora la domanda è: qual è il premio più alto che il nostro
consumatore è disposto a pagare per assicurarsi
completamente?
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U

EU

V CE
V − Q2 V − Q1 V v

V −Q >V CE
⇒ u (V − Q ) > EU

Quindi se il consumatore si assicura con una copertura totale


solo se Q < V-VCE; il premio Q = V-VCE 15
Consideriamo ora un diverso tipo di polizza assicurativa:
La compagnia assicurativa paga V in caso di furto, e 0 altrimenti;
il prezzo per la copertura è un premio proporzionale Q=α·V, dove
α è il tasso per euro di copertura
La compagnia assicurativa ottiene un ricavo senza rischio paria a
α·V
Il pagamento atteso è pari a p·V+ (1-p)·0= p·V
Quindi i profitti attesi sono α·V-p·V= (α-p)·V
Il libero accesso al mercato assicurativo porterebbe i profitti a
zero. Una assicurazione equa è caratterizzata da un premio che è
pari al pagamento atteso dalla compagnia.

(α − p ) ⋅ V = 0 ⇒ α=p
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Possiamo facilmente dimostrare che, se la polizza assicurativa
è equa, un consumatore avverso al rischio si assicurerà
completamente contro il rischio, cioè comprerà sempre una
copertura completa.
Si noti che, se il consumatore compra la copertura completa,
ottiene un valore certo V - α·V = (1-α)·V nei due stati del
mondo.
Se in più α = p, allora il valore certo è pari a (1-p)·V, il valore
atteso della lotteria.
Ma noi sappiamo che, dato che il nostro consumatore è
avverso al rischio, u(EV) > EU; quindi un consumatore
avverso al rischio comprerà sempre una copertura completa.
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