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TITOLO ELABORATO:

Piano di sicurezza e coordinamento - Viadotto SS672 (km1+055)

CODICE PROGETTO CODICE ELABORATO

SS8 3 9 7 E 18 0 1 T0 0 ST0 0 S I C ET0 2 A


SCALA: DATA: COMMESSA: NOME FILE:

Ing. Giorgio Lupoi Dott. Ing. Elisa Boi

A 20/11/2019 Emissione

REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO


Comune di Ploaghe
Provincia di SS

PIANO DI SICUREZZA E
COORDINAMENTO
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)
(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO: Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321
COMMITTENTE: ANAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area
Compartimentale di Sassari.
CANTIERE: Strada Statale 672, Km 1+ 055, Ploaghe (SS)

Roma, 18/11/2019

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________
(Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione Ing. Lupoi Giorgio)

per presa visione

IL COMMITTENTE

_____________________________________
(Ingegnere Bui Elisa)

Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione Ing. Lupoi Giorgio


Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19
00196 Roma (Rm)
Tel.: 06.36010314 - Fax: 06.36010310
E-Mail: glupoi@studiosperi.it
LAVORO
(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:


Natura dell'Opera: Opera Stradale
OGGETTO: Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 - Codice PPM SAMSCA00321

Numero imprese in cantiere: 1 (previsto)


Numero massimo di lavoratori: 5 (massimo presunto)
Entità presunta del lavoro: 24 uomini/giorno

Data inizio lavori: 02/12/2019


Data fine lavori (presunta): 31/01/2020
Durata in giorni (presunta): 61

Dati del CANTIERE:


Indirizzo: Strada Statale 672, Km 1+ 055
CAP: 07017
Città: Ploaghe (SS)

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 2
COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale: ANAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area Compartimentale di Sassari
Indirizzo: Via Carlo Felice 1
CAP: 07100
Città: Sassari (SS)

nella Persona di:


Nome e Cognome: Elisa Bui
Qualifica: Ingegnere

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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RESPONSABILI
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Vengono di seguito individuati i soggetti coinvolti con l'attribuzione dei compiti in materia di sicurezza. Sarà compito
del CSE completare l'elenco nominativo dei soggetti a mano a mano che gli stessi saranno identificati.
COMMITTENTE
È il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della
sua realizzazione. Il committente è esonerato dalle responsabilità connesse all'adempimento degli obblighi
limitatamente all'incarico conferito al responsabile dei lavori. In ogni caso il conferimento dell'incarico al responsabile
dei lavori non esonera il committente dalle responsabilità connesse alla verifica degli adempimenti degli obblighi di
cui agli articoli 90, 92, comma 1, lettera e), e 99 del D.Lgs 81/08.La designazione del coordinatore per la progettazione
e del coordinatore per l'esecuzione, non esonera il responsabile dei lavori dalle responsabilità connesse alla verifica
dell'adempimento degli obblighi di cui agli articoli 91, comma 1, e 92, comma 1, lettere a), b), c) e d) del D.Lgs 81/08.
RESPONSABILE DEI LAVORI
È il soggetto incaricato dal Committente della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera. Il committente
o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un'unica impresa:
a) verifica l'idoneità' tecnico-professionale dell'impresa affidataria, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all'allegato XVII del Dlgs 81/08.Nei casi di cui al
comma 11, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle
imprese del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e del documento unico di
regolarità contributiva, corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall'allegato
XVII del D.Lgs 81/08;
b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale
assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo
stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. Nei
casi di cui al comma 11, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da
parte delle imprese del documento unico di regolarità contributiva e dell'autocertificazione relativa al contratto
collettivo applicato;
c) trasmette all'amministrazione competente, prima dell'inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della
denuncia di inizio attività, il nominativo delle imprese esecutrici dei lavori unitamente alla documentazione di cui alle
lettere a) e b). L'obbligo di cui al periodo che precede sussiste anche in caso di lavori eseguiti in economia mediante
affidamento delle singole lavorazioni a lavoratori autonomi, ovvero di lavori realizzati direttamente con proprio
personale dipendente senza ricorso all'appalto. In assenza del documento unico di regolarità contributiva, anche in
caso di variazione dell'impresa esecutrice dei lavori, l'efficacia del titolo abilitativo è sospesa.
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (CSP)
Il CSP è chiamato a confrontarsi con il progettista al fine dell'individuazione dei processi costruttivi in modo da proporre
quelle varianti e/o integrazioni necessarie all'eliminazione all'origine dei pericoli ed al miglioramento delle condizioni
di sicurezza dei lavoratori che dovranno procedere all'esecuzione e/o alla successiva manutenzione dell'opera.
PROGETTISTA
Il progettista è chiamato a confrontarsi con il CSP al fine della spiegazione dei processi costruttivi in modo da inserire,
nel progetto stesso, quelle varianti e/o integrazioni, richieste dal CSP, necessarie al miglioramento delle condizioni di
sicurezza dei lavoratori che dovranno procedere all'esecuzione e/o alla successiva manutenzione dell'opera
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE (CSE)
Le sue responsabilità sono previste nella legislazione corrente ed in particolare sono quelle di:
1. Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori:
a) verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei
lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui
all'articolo 100 del D.Lgs 81/08 e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
b) verifica l'idoneità' del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del
piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 100 del D.Lgs 81/08, assicurandone la coerenza con quest'ultimo,
adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del D.Lgs 81/08 e il fascicolo di cui all'articolo 91
del D.Lgs 81/08, comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute,
valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese
esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza;
c) organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività
nonché la loro reciproca informazione;
d) verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i
rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere;
e) segnala al committente e al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori
autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96 del D.Lgs 81/08 e alle prescrizioni del piano
di cui all'articolo 100 del D.Lgs 81/08, e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei
lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori
non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per
l'esecuzione dà comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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lavoro territorialmente competenti;
f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica
degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
2. Nei casi di cui all'articolo 90 del D.Lgs 81/08, comma 5, il coordinatore per l'esecuzione, oltre a svolgere i compiti di
cui al comma 1, redige il piano di sicurezza e di coordinamento e predispone il fascicolo, di cui all'articolo 91 del D.Lgs
81/08, comma 1, lettere a) e b).
DIRETTORE DEI LAVORI (DL)
Oltre a quelle specifiche a favore del committente, il DL per l’attuazione delle misure di sicurezza è chiamato a
cooperare con il CSP ed il CSE onde ottenere la effettiva attuazione delle misure di sicurezza previste nel piano affidate
alla attività del CSE.
LAVORATORI AUTONOMI
Sono quelle previste dalla legislazione corrente ed in particolare: se inseriti in reparti operativi alle dipendenze di un
preposto attuano le misure comportandosi come un lavatore; se inseriti in una operazione autonoma in co-presenza
di altri reparti o lavoratori autonomi attuano tutte le misure di sicurezza come se fossero incaricati in qualità di preposti
o di responsabili tecnici del reparto o del settore. Devono rispettare le indicazioni dei piani di sicurezza e
coordinamento ed operativi.
I lavoratori autonomi che esercitano la propria attività nei cantieri, fermo restando gli obblighi di cui al D.Lgs 81/08, si
adeguano alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza.

Progettista:
Nome e Cognome: Giorgio Ing. Lupoi
Qualifica: Progettista strutture
Indirizzo: Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19
CAP: 00196
Città: Roma (Rm)
Telefono / Fax: 06.36010314 06.36010310
Indirizzo e-mail: glupoi@studiosperi.it
Codice Fiscale: 08177840587
Partita IVA: 01980341000

Direttore dei Lavori:


Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
CAP:
Città:
Telefono / Fax:
Indirizzo e-mail:
Codice Fiscale:
Partita IVA:

Responsabile dei Lavori:


Nome e Cognome: Elisa Bui
Qualifica: Ingegnere

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:


Nome e Cognome: Giorgio Ing. Lupoi
Qualifica: Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione
Indirizzo: Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19
CAP: 00196
Città: Roma (Rm)
Telefono / Fax: 06.36010314 06.36010310
Indirizzo e-mail: glupoi@studiosperi.it
Codice Fiscale: 08177840587
Partita IVA: 01980341000

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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IMPRESE
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Non ancora identificata

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE
COMMITTENTE
NAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area Compartimentale di Sassari
COMMITTENTE
ANAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area Compartimentale di Sassari

Direttore dei Lavori RdL CSP CSE


Progettista IMPRESE
Direttore dei Lavori RdL CSP CSE
Ing. Lupoi Giorgio
Ing. Lupoi Giorgio Ing. Lupoi Giorgio Bui Elisa
IMPRESE
Bui Elisa Ing. Ing.
LupoiLupoiGiorgio
Giorgio ....................

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DOCUMENTAZIONE
Telefoni ed indirizzi utili
Carabinieri.......................tel. 112
Polizia..............................tel. 113
Vigili del Fuoco VV.FF......tel. 115
Pronto soccorso..............tel. 118

Documentazione da custodire in cantiere


Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la
seguente documentazione:

· Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la
deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008);
· Piano di Sicurezza e di Coordinamento;
· Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi
aggiornamenti;
· Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori;
· Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese
operanti in cantiere;
· Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
· Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
· Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
· Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
· Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei
cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, INAIL (ex ISPESL), Vigili del fuoco, ecc.);
· Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;
· Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;
· Tesserini di vaccinazione antitetanica.

Inoltre, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:

· Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);


· Autorizzazione per occupazione di suolo pubblico;
· Autorizzazioni o nulla osta enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza
archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);
· Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive.
· Denuncia di installazione all'INAIL (ex ISPESL) degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con
dichiarazione di conformità a marchio CE;
· Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200
kg;
· Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di
portata superiore a 200 kg;
· Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali
di verifica periodica;
· Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul
libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;
· Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza;
· Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;
· Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;
· Dichiarazione di conformità delle macchine CE;
· Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;
· Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i
ponteggi metallici fissi;
· Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;
· Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato
in autorizzazione ministeriale;
· Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore;
· Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore;
· Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in
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esercizio;
· Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta
abilitata;
· Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R.
462/2001);
· Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione dalle
scariche atmosferiche.

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È
COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Il manufatto è ubicato al km 1+55 della SS672, nel Comune di Ploaghe (SS).

L'area di cantiere si sviluppa in parte sul piano stradale, per permettere l'accesso in sicurezza agli operai,
e in parte lungo il sedime della ferrovia.
Gli operai potranno accedere all'area di cantiere solo quando non ci sarà traffico ferroviario.

RISCHI DOVUTI ALLA PRESENZA DELLE RETI DEI SERVIZI


Non sono presenti sottoservizi in corrispondenza delle aree interessate alle lavorazioni.

Linee Elettriche
Accertata la presenza di linee elettriche aeree e/o interrate che interferiscono con i lavori deve essere
data immediata comunicazione al Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Esecuzione dei Lavori, fornendo
adeguata planimetria con indicazione dell'esatta ubicazione delle linee. Inoltre, verranno avvertiti
tempestivamente gli Enti esercenti delle reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da
prendere prima dell’inizio e durante lo sviluppo dei lavori.
In particolare, è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il tracciato e la profondità
degli elementi, tramite bandelle colorate e cartellonistica apposita, e stabilire modalità di esecuzione dei
lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l’esercizio delle
reti. La presenza di linee elettriche in tensione che interessano il cantiere costituisce sempre un’elevata
fonte di pericolo. Protezioni, segnalazioni, distanze minime dai lavori dalle opere provvisionali e dagli
apparecchi di sollevamento a volte non bastano per scongiurare infortuni. È necessaria sempre la massima
attenzione durante tutta l’esecuzione dei lavori ed il coinvolgimento del personale del cantiere e di tutti
coloro che accedano, anche solo occasionalmente ai lavori.

Linee elettriche aeree


Non si ravvisano situazioni su cui prestare particolare attenzione in quanto trattasi di interventi di
manutenzione da eseguire su
tratti di viabilità consolidata.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Il cavalcaferrovia è caratterizzato da una pianta rettangolare, di dimensioni di circa 10x15 m. Il piano
stradale è costituito da due carreggiate, con due corsie per senso di marcia.

A livello strutturale è costituito da un impalcato di travi prefabbricate ad I con sovrastante soletta in c.a.,
di luce pari a circa 13 m, sostenute da telai in c.a. gettato in opera.

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AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'accesso all'area di cantiere, sia per le maestranze che per i mezzi, è indicato nelle planimetrie di cantiere
allegate al presente PSC.
Il cantiere è accessibile dal piano stradale al km 1+055.

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CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L’analisi e la valutazione dei rischi è stata affrontata, in fase progettuale, con l’intento di ridurre al minimo la possibilità
di infortuni sul lavoro: la scelta dei criteri costruttivi, dei materiali, del cronoprogramma dei lavori sono la risultante di
queste valutazioni.

Gli elementi considerati e i criteri adottati per la valutazione del rischio sono:
· Criteri generali indicati nel D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81;
· Linee guida indicate nel documento “Orientamenti comunitari sulla valutazione dei rischi sul lavoro”;
· Indicazioni contenute nelle linee guida dell’ISPESL;
· Dati statistici forniti dalla Banca dati dell’INAIL;
· Entità delle sanzioni previste dalle vigenti leggi in materia di sicurezza;
· Identificazione indiretta dei lavoratori maggiormente esposti a rischi potenziali;
· Studio del cantiere di lavoro (requisiti degli ambienti di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle attrezzature,
microclima, illuminazione rumore, agenti fisici e nocivi);
· Identificazione delle attività eseguite in cantiere (per valutare i rischi derivanti dalle singole fasi);
· Conoscenza delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se
queste comportano altri rischi, ivi compresi i rischi determinati da interferenze tra due o più lavorazioni
singole e contemporanee).

Il cantiere è temporaneo e di tipo fisso, l'area interessata dai lavori verrà completamente circoscritta. Sarà comunque
cura dell’impresa appaltatrice, prima dell’inizio dei lavori, eseguire sopralluoghi e rilievi al fine di individuare la presenza
e l’esatta collocazione di condutture sotterranee, linee elettriche e telefoniche interrate, rete idrica, fognaria,
gas/metano, interferenti con le lavorazioni del cantiere, di cui l’Impresa dovrà tempestivamente dare comunicazione
al C.S.E. al fine di individuare gli opportuni provvedimenti per neutralizzare i rischi che ne potrebbero derivare nel corso
dei lavori. Dette indagini costituiranno procedure complementari di dettaglio da esplicitare nel POS.

Alberi

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Alberi: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Opere provvisionali e di protezione. Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente questi
ultimi, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc.), deve essere evitato mediante
opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente
per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del
particolare fattore ambientale.

Rischi specifici:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per
caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da
parte di materiali frantumati proiettati a distanza.
2) Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi
di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.

Manufatti interferenti o sui quali intervenire

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Manufatti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Opere provvisionali e di protezione. Per i lavori in prossimità di manufatti, ma che non interessano direttamente
questi ultimi, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc.), deve essere evitato mediante
opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente
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per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del
particolare fattore ambientale.

Rischi specifici:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per
caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da
parte di materiali frantumati proiettati a distanza.
2) Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi
di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.

Scarpate

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Scarpate: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Opere provvisionali e di protezione. Per i lavori in prossimità di scarpate il rischio di caduta dall'alto deve essere
evitato con la realizzazione di adeguate opere provvisionali e di protezione (solidi parapetti con arresto al piede).
Le opere provvisionali e di protezione si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro
progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore
ambientale.

Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate
misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.

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FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL
CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Particolare attenzione dovrà essere rivolta all’isolamento di ogni impianto presente nelle zone di cantiere e, ove
necessario, in quelle limitrofe ai lavori. Le aree sulle quali insistono impianti speciali, macchinari, parabole pertinenti ai
corpi di fabbrica saranno debitamente segnalate ed eventualmente messe in sicurezza per non interferire con il
normale svolgimento dei lavori.
Bisognerà prestare attenzione ai lavori in corso di esecuzione in adiacenza del ponte, con particolare riguardo ai mezzi
d'opera
Il coordinatore in fase di esecuzione presterà particolare cura nella determinazione dei flussi di operai, attrezzature e
materiali assicurando che questi non siano ostacolati e non ostacolino le normali attività presenti all’interno della
proprietà immobiliare, per permetterne il regolare esercizio. Ogni operazione di messa in sicurezza delle vie di transito
utilizzate per le lavorazioni dovrà essere preventivamente concordata con il coordinatore della sicurezza in fase di
esecuzione e la committenza.

PRESENZA DI CANTIERI LIMITROFI


Attualmente non sono presenti cantieri stradali o di altra natura incidenti sulle aree interessate dai lavori oggetto del
presente piano di sicurezza e coordinamento.
Qualora dovesse verificarsi l’installazione di un nuovo cantiere in prossimità o in concomitanza del cantiere oggetto
del presente Piano, il CSE dovrà prendere contatti con il responsabile del vicino cantiere e quindi apportare le
modifiche e/o integrazioni al PSC indicanti gli accorgimenti necessari atti a limitare/evitare rischi di eventuali incidenti
che potrebbero essere causati da possibili interferenze.

CONDIZIONI CLIMATICHE METEOROLOGICHE


In caso di avverse condizioni climatiche e metereologiche (abbondanti precipitazioni), in relazione alla loro entità e
natura, i lavori potranno o dovranno essere temporaneamente sospesi.
Prima di lasciare il cantiere si provvederà comunque al riordino ed alla messa in sicurezza del medesimo anche al fine
di non arrecare pericoli al traffico veicolare circostante.

PRESENZA DI RESIDUATI BELLICI


Non sono previsti interventi che potrebbero far segnalare o rinvenire di residuati bellici.

PRESENZA ATTIVITA’ PERICOLOSE


Non risultano presenti attualmente attività classificabili come “pericolose” in prossimità dell’area del cantiere.

INTERFERENZE CON LA VIBILITA’ ESISTENTE


L’area di cantiere, è la conseguente modifica della viabilità, dovrà essere realizzata secondo quanto indicato nelle
planimetrie allegate.
Per quanto concerne i criteri generali di sicurezza e le procedure di revisione, integrazione e apposizione della
segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare, si dovrà fare
riferimento al Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013.
Tale Decreto indica ai gestori delle infrastrutture e le imprese appaltatrici, esecutrici o affidatarie che devono
applicare in attività lavorative che si svolgono in ambito stradale “almeno i criteri minimi” di sicurezza. Criteri che sono
indicati nell’allegato I al Decreto dal titolo “Criteri minimi per la posa, il mantenimento e la rimozione della segnaletica
di delimitazione e di segnalazione delle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”.

Strade
Per costituire l'area di cantiere è necessario parzializzare il traffico. Lo schema di chiusura, secondo la normativa
vigente, è indicato all'interno della planimetria di cantiere.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Strade: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate
procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 15
tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso
di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.
Riferimenti Normativi:
D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9
aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.

Rischi specifici:
1) Investimento;

Ferrovie

Le lavorazioni saranno eseguite a ridosso dei binari. È previsto un franco di sicurezza tra il ponteggio e i binari. Inoltre,
tutte le lavorazioni dovranno essere eseguite in assenza di traffico ferroviario salvo diverse indicazioni da parte di FS.
L'impresa è tenuta ad avvisare sempre FS prima dell'inizio di ogni lavorazione. I ponteggi saranno adeguatamente
protetti.
L'impresa avrà l'onere di pulire il sedime dei binari dopo ogni lavorazione.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 16
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO
PER L'AREA CIRCOSTANTE
(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Le operazioni che possono generare innalzamento e dispersione di polveri saranno gestite affiancando al personale
addetto alle operazioni stesse da altri lavoratori espressamente incaricati, formati ed informati all’abbattimento delle
polveri tramite eventuale irrorazione di acqua o uso di filtri depolverizzatori a tenda.
L'impresa avrà l'onere di pulire il sedime dei binari dopo ogni lavorazione.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 17
DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE
(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Considerata la tipologia di interventi da eseguire, non risulta necessario conoscere le caratteristiche
idrogeologiche dell'area.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 18
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Prima di procedere all'istallazione del cantiere l'impresa dovrà effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni
reali dell'area prescelta per cercare di limitare al massimo ogni tipo di interferenza.

Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni


L'accesso al cantiere e le recinzioni sono indicati sulle planimetrie di cantiere allegate. La recinzione ha come scopo
di impedire fisicamente l'entrata in cantiere alle persone estranee anche durante il fermo del cantiere stesso. Si ricorda
la sussistenza della responsabilità del titolare dell'impresa se non predispone opere precauzionali che impediscono
l'agevole accesso dall'esterno da parte di chiunque in cantiere edile. L’impresa appaltatrice dovrà effettuare la
recinzione dell'area come indicato nell'elaborato planimetria di cantiere. Lungo la recinzione dovranno essere affissi
dei cartelli con scritte: "Vietato l'accesso alle persone non autorizzate" oltre a lampade che evidenzino l'ingombro.
Nella recinzione dovranno essere posti accessi di almeno 5.00 metri per il passaggio dei mezzi e un accesso della
larghezza di 1,80 metri per il passaggio delle persone. Gli accessi dovranno essere sempre tenuti chiusi con catena e
lucchetti di sicurezza. L'impresa appaltatrice dovrà indicare nel POS le caratteristiche della recinzione che realizzerà;
il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine utilizzate e le modalità operative di intervento.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni: misure organizzative;
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 19
Prescrizioni Organizzative:
L’accesso alle zone corrispondenti al cantiere deve essere impedito mediante recinzione robusta e duratura, munita di
segnaletica ricordante i divieti e i pericoli.
Quando per la natura dell’ambiente o per l’estensione del cantiere non sia praticamente realizzabile la recinzione completa,
è necessario provvedere almeno ad apporre sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle eventuali vie di accesso alla
zona proibita e recinzioni in corrispondenza dei luoghi di lavoro fissi, degli impianti e dei depositi che possono costituire
pericolo.
Per i cantieri e luoghi di lavoro che hanno una estensione progressiva i cantieri stradali devono essere adottati provvedimenti
che seguono l’andamento dei lavori e comprendenti, a seconda dei casi, mezzi materiali di segregazione e segnalazione,
oppure, uomini con funzione di segnalatori o sorveglianti.
Recinzioni, sbarramenti, cartelli segnaletici, segnali e protezioni devono essere di natura tale da risultare costantemente ben
visibili. Ove non risulti sufficiente l’illuminazione naturale, gli stessi devono essere illuminati artificialmente; l’illuminazione deve
comunque essere prevista per le ore notturne.

2) segnale: Divieto di accesso alle persone non autorizzate;

Servizi igienico-assistenziali
I servizi igienici dovranno essere utilizzati anche dagli eventuali sub-affidatari dell'impresa appaltatrice che si dovranno
impegnare a farne un uso congruo alle norme di igiene, nel rispetto della pulizia e della pubblica decenza, evitandone
qualsiasi danneggiamento. L'impresa appaltatrice avrà l'onere di coordinare l'utilizzo dei locali tra i subaffidatari; a tal
fine dovrà produrre una procedura e riportarla nel POS.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Servizi igienico - assistenziali: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
All'avvio del cantiere, qualora non ostino condizioni obiettive in relazione anche alla durata dei lavori o non esistano disponibilità
in luoghi esterni al cantiere, devono essere impiantati e gestiti servizi igienico - assistenziali proporzionati al numero degli addetti
che potrebbero averne necessità contemporaneamente.
Le aree dovranno risultare il più possibile separate dai luoghi di lavoro, in particolare dalle zone operative più intense, o
convenientemente protette dai rischi connessi con le attività lavorative.
Le aree destinate allo scopo dovranno essere convenientemente attrezzate; sono da considerare in particolare: fornitura di
acqua potabile, realizzazione di reti di scarico, fornitura di energia elettrica, vespaio e basamenti di appoggio e ancoraggio,
sistemazione drenante dell'area circostante.
2) segnale: Toilette;

Zone di stoccaggio dei rifiuti


Il deposito e lo stoccaggio dei rifiuti dovranno essere effettuati, a cura delle imprese esecutrici su indicazione
dell'impresa appaltatrice, servendosi di idonei contenitori che verranno posizionati in luoghi tali da evitare il fastidio
provocato da eventuali emanazioni insalubri e nocive; ad intervalli regolari l'impresa appaltatrice dovrà provvedere
a consegnare gli stessi a ditta specializzata che li porterà nei punti di raccolta autorizzati. Come indicato nella
planimetria allegata lo stoccaggio avverrà sul lato dell'edificio nel piazzale interno in prossimità della centrale idrica. I
rifiuti prodotti nel cantiere dovranno essere smaltiti secondo quanto disposto dalla normativa vigente. La legislazione
in materia è in continua evoluzione ed è regolamentata anche da legislazione regionale. Vengono indicati come
rifiuto non solo le sostanze e gli oggetti che si possono considerare tali fin dall'origine (immondizia), ma anche quelle
sostanze ed oggetti non più idonei a soddisfare i bisogni cui essi erano originariamente destinati pur se non ancor privi
di valore economico. L’impresa appaltatrice dovrà inserire nel POS la procedura aziendale di smaltimento rifiuti.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Zone di stoccaggio dei rifiuti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:

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Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 20
Le zone di stoccaggio dei rifiuti sono state posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili. Inoltre,
nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri ed esalazioni maleodoranti, sia i
lavoratori presenti in cantiere, che gli insediamenti attigui al cantiere stesso.

2) segnale: Stoccaggio rifiuti;

3) segnale: Calzature di sicurezza obbligatorie;

4) segnale: Casco di protezione obbligatoria;

5) segnale: Guanti di protezione obbligatoria;


Rischi specifici:
1) Investimento, ribaltamento;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Dislocazione delle zone di carico e scarico


Oltre a quanto evidenziato nella planimetria allegata alla presente, studiata in considerazione del principio di non
creare:
a) problemi di interferenze con il traffico veicolare e pedonale interno ed esterno;
b) problemi di movimentazione dei materiali in relazione al posizionamento degli apparecchi di sollevamento;
c) danneggiamenti derivanti dalla incompatibilità fra i materiali e dagli urti dei mezzi;
l'impresa appaltatrice dovrà produrre, riportandole nel POS, le tavole grafiche esplicative (topografici) delle zone di
carico / scarico e dovrà altresì individuare una procedura a tal proposito.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Dislocazione delle zone di carico e scarico: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Le zone di carico e scarico andranno posizionate: a) nelle aree periferiche del cantiere, per non essere d'intralcio con le
lavorazioni presenti; b) in prossimità degli accessi carrabili, per ridurre le interferenze dei mezzi di trasporto con le lavorazioni;
c) in prossimità delle zone di stoccaggio, per ridurre i tempi di movimentazione dei carichi con la gru e il passaggio degli stessi
su postazioni di lavoro fisse.

2) segnale: Calzature di sicurezza obbligatorie;

3) segnale: Casco di protezione obbligatoria;

4) segnale: Guanti di protezione obbligatoria;

5) segnale: Carichi sospesi;


Rischi specifici:
1) Investimento, ribaltamento;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza


Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il
datore di lavoro dell'impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali
chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà
formulare. In riferimento agli obblighi previsti sarà cura dei datori di lavoro impegnati in operazioni di cantiere indire
presso gli uffici di cantiere o eventuale altra sede riunioni periodiche con i Rappresentanti dei Lavoratori per la
Sicurezza. I verbali di tali riunioni saranno trasmessi al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione

Cooperazione e coordinamento delle attività


Il datore di lavoro delle imprese esecutrici dovrà trasmettere il proprio POS (Piano Operativo) al coordinatore per la
sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la
verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e Coordinamento. Il coordinatore dovrà valutare l'idoneità
del POS disponendo, se lo riterrà necessario, che esso venga reso coerente al PSC; ove i suggerimenti del datore di

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lavoro garantiscano una migliore sicurezza di cantiere, potrà altresì, decidere di adottarli modificando il PSC.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Cooperazione e coordinamento delle attività: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Prima dell'inizio dei lavori ed ogni qualvolta si ritenga necessario, il Coordinatore della Sicurezza in fase di
Esecuzione può riunire i Datori di Lavoro delle imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti
del Piano di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento agli aspetti necessari a garantire il
coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell'uso comune di attrezzature e
servizi.

Segnaletica di sicurezza
Verrà installata in cantiere idonea segnaletica di sicurezza al fine di
• avvertire di un rischio o di un pericolo;
• vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo;
• prescrivere comportamenti idonei ai fini della sicurezza;
• fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza e/o ai mezzi di soccorso o di salvataggio e/o ai sistemi e dispositivi
di gestione delle emergenze;
• fornire ogni altra indicazione finalizzata al rispetto di prescrizioni e alla tutela dell’integrità di persone o cose.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Segnaletica di sicurezza: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Segnaletica di sicurezza. Quando risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con
misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di
lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, allo scopo di: a) avvertire di un rischio o di un pericolo le persone
esposte; b) vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo; c) prescrivere determinati comportamenti
necessari ai fini della sicurezza; d) fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di
salvataggio; e) fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza.

Attrezzature per il primo soccorso


Il primo obbligo del datore di lavoro è quello di nominare gli addetti al primo soccorso e garantirgli un’adeguata
formazione in materia tramite un Corso di primo soccorso aziendale, da aggiornare con cadenza triennale. Oltre a
questo adempimento, il D.M. 388/2003 stabilisce la predisposizione delle attrezzature minime di pronto soccorso da
stabilire in funzione dell’attività svolta, del numero di occupati e dei fattori di rischio.
Nei Cantieri il datore dovrà garantire le seguenti attrezzature:
· Una cassetta di pronto soccorso in ogni luogo di lavoro, facilmente accessibile e adeguatamente segnalata.
Nell’allegato 1 al Decreto Ministeriale 388/2003 è indicata la dotazione minima, da integrare in base ai rischi del
luogo di lavoro su indicazione del medico competente;
· Un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare prontamente il sistema d’emergenza del Servizio Sanitario
Nazionale;
· Un accordo con l’unità sanitaria competente per il territorio che garantisca l’integrazione tra il sistema di pronto
soccorso interno e il sistema d’emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
· Un pacchetto di medicazione;
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Servizi sanitari: contenuto pacchetto di medicazione;
Prescrizioni Organizzative:
Contenuto del pacchetto di medicazione. Il pacchetto di medicazione, deve contenere almeno: 1) due paia di
guanti sterili monouso; 2) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml ; 3) un
flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml; 4) una compressa di garza sterile 18 x 40 in busta
singola; 5) tre compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole; 6) una pinzetta da medicazione sterile monouso;
7) una confezione di cotone idrofilo; 8) una confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso; 9) un rotolo di
cerotto alto 2,5 cm; 10) un rotolo di benda orlata alta 10 cm; 11) un paio di forbici; 12) un laccio emostatico;
13) una confezione di ghiaccio pronto uso; 14) un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 15) istruzioni
sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.
2) Servizi sanitari: contenuto cassetta di pronto soccorso;
Prescrizioni Organizzative:
Contenuto cassetta di pronto soccorso. La cassetta di pronto soccorso, deve contenere almeno: 1) cinque paia
di guanti sterili monouso; 2) una visiera paraschizzi; 3) un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10%

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 22
di iodio da 1 litro; 4) tre flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 500 ml; 5) dieci compresse di garza
sterile 10 x 10 in buste singole; 6) due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole; 7) due teli sterili monouso;
8) due pinzette da medicazione sterile monouso; 9) una confezione di rete elastica di misura media; 10) una
confezione di cotone idrofilo; 11) due confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso; 12) due rotoli di cerotto
alto 2,5 cm; 13) un paio di forbici; 14) tre lacci emostatici; 15) due confezioni di ghiaccio pronto uso; 16) due
sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 17) un termometro; 18) un apparecchio per la misurazione
della pressione arteriosa.

3) segnale: Primo soccorso;

4) segnale: Telefono di emergenza;

Mezzi d'opera
L'impresa appaltatrice dovrà riportare nel POS i mezzi che utilizzerà per il trasporto dei materiali. I mezzi che potrebbero
produrre proiezione di materiale (schegge o pezzi consistenti) in aree di transito di personale estraneo, a tal proposito
dovranno essere previste delle barriere di protezione o dei sistemi che impediscano l'avvicinamento degli estranei
durante l'utilizzo.

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Macchine: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Verifiche sull'area di manovra. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti
da ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc. Evitare di far funzionare la macchina nelle
immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina. Predisporre idoneo
"fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate. Prima di movimentare la macchina accertarsi
dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di
sostegno), pendenza del terreno, ecc.

Rischi specifici:
1) Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.

Accesso dei mezzi di fornitura materiali

I mezzi per la fornitura materiale accederanno all'area di cantiere direttamente dalla strada. Dovranno prestare
particolare attenzione all'ingresso in cantiere segnalando l'immissione e utilizzando il lampeggiante.
Le piattaforme elevatrici potranno accedere solo dai punti indicati nelle planimetrie di cantiere e solo previo accordo
con FS.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Accesso dei mezzi di fornitura materiali: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Accesso dei mezzi di fornitura materiali. L'accesso dei mezzi di fornitura dei materiali dovrà sempre essere
autorizzato dal capocantiere che fornirà ai conducenti opportune informazioni sugli eventuali elementi di
pericolo presenti in cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà individuare il personale addetto all'esercizio della
vigilanza durante la permanenza del fornitore in cantiere.

Rischi specifici:
1) Investimento;

Viabilità principale di cantiere

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Viabilità principale di cantiere: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Accesso al cantiere. Per l'accesso al cantiere dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi e, ove

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 23
occorrono mezzi di accesso controllati e sicuri, separati da quelli per i pedoni.
Regole di circolazione. All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve
essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve
essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Caratteristiche di sicurezza. Le strade devono essere atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego,
con pendenze e curve adeguate ed essere mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. La larghezza
delle strade e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di
ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate,
nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra.

Rischi specifici:
1) Investimento;

Andatoie e passerelle

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Andatoie e passerelle: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) devono essere allestite con buon materiale ed a regola d'arte, essere
dimensionate in relazione alle specifiche esigenze di percorribilità e di portata ed essere conservate in efficienza
per l'intera durata del lavoro; 2) devono avere larghezza non inferiore a 60 cm se destinate al passaggio di sole
persone e 120 cm se destinate al trasporto di materiali; 3) la pendenza massima ammissibile non deve superare
il 50% (altezza pari a non più di metà della lunghezza); 4) le andatoie lunghe devono essere interrotte da
pianerottoli di riposo ad opportuni intervalli.
Misure di prevenzione: 1) verso il vuoto passerelle e andatoie devono essere munite di parapetti e tavole
fermapiede, al fine della protezione contro la caduta dall'alto di persone e materiale; 2) sulle tavole che
compongono il piano di calpestio devono essere fissati listelli trasversali a distanza non maggiore del passo di un
uomo carico (circa 40 cm); 3) qualora siano allestite in prossimità di ponteggi o comunque in condizioni tali da
risultare esposte al pericolo di caduta di materiale dall'alto, vanno idoneamente difese con un impalcato di
sicurezza sovrastante (parasassi).
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130.

Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate
misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per
caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da
parte di materiali frantumati proiettati a distanza.

Ponteggi

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Ponteggi: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) i ponteggi metallici devono essere allestiti a regola d'arte, secondo le indicazioni
del costruttore, con materiale autorizzato, ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro; 2) i
ponteggi metallici possono essere impiegati secondo le situazioni previste dall'autorizzazione ministeriale per le
quali la stabilità della struttura è assicurata, vale a dire strutture: a) alte fino a 20 metri dal piano di appoggio
delle basette all'estradosso del piano di lavoro più alto; b) conformi agli schemi-tipo riportati nella autorizzazione;
c) comprendenti un numero complessivo di impalcati non superiore a quello previsto negli schemi-tipo; d) con
gli ancoraggi conformi a quelli previsti nella autorizzazione e in ragione di almeno uno ogni 22 metri quadrati; e)
con sovraccarico complessivo non superiore a quello considerato nella verifica di stabilità; f) con i collegamenti
bloccati mediante l'attivazione dei dispositivi di sicurezza; 3) i ponteggi che non rispondono anche ad una
soltanto delle precedenti condizioni non garantiscono il livello di sicurezza presupposto nella autorizzazione
ministeriale e devono pertanto essere giustificati da una documentazione di calcolo e da un disegno esecutivo
aggiuntivi redatti da un ingegnere o architetto iscritto all'albo professionale; 4) tutti gli elementi metallici del

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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ponteggio devono portare impressi, a rilievo o ad incisione, il marchio del fabbricante.
Misure di prevenzione: 1) il ponteggio, unitamente a tutte le altre misure necessarie ad eliminare i pericoli di
caduta di persone e cose, va previsto nei lavori eseguiti ad un'altezza superiore ai 2 metri; 2) in relazione ai luoghi
ed allo spazio disponibile è importante valutare quale sia il tipo di ponteggio da utilizzare che meglio si adatta;
3) costituendo, nel suo insieme, una vera e propria struttura complessa, il ponteggio deve avere un piano di
appoggio solido e di adeguata resistenza su cui poggiano i montanti dotati di basette semplici o regolabili, mezzi
di collegamento efficaci, ancoraggi sufficienti, possedere una piena stabilità; 4) distanze, disposizioni e
reciproche relazioni fra le componenti il ponteggio devono rispettare le indicazioni del costruttore che
compaiono sulla autorizzazione ministeriale; 5) gli impalcati, siano essi realizzati in tavole di legno che con tavole
metalliche o di materiale diverso, devono essere messi in opera secondo quanto indicato nella autorizzazione
ministeriale e in modo completo; 6) sopra i ponti di servizio è vietato qualsiasi deposito, salvo quello temporaneo
dei materiali e degli attrezzi in uso, la cui presenza non deve intralciare i movimenti e le manovre necessarie per
l'andamento del lavoro ed il cui peso deve essere sempre inferiore a quello previsto dal grado di resistenza del
ponteggio; 7) l'impalcato del ponteggio va corredato di una chiara indicazione in merito alle condizioni di carico
massimo ammissibile; 8) il ponteggio metallico è soggetto a verifica rispetto al rischio scariche atmosferiche e, se
del caso, deve risultare protetto mediante apposite calate e dispersori di terra; 9) per i ponteggi metallici
valgono, per quanto applicabili, le disposizioni relative ai ponteggi in legno. Sono tuttavia ammesse alcune
deroghe quali: a) avere altezza dei montanti che superi di almeno 1 metro l'ultimo impalcato; b) avere parapetto
di altezza non inferiore a 95 cm rispetto al piano di calpestio; c) avere fermapiede di altezza non inferiore a 15
cm rispetto al piano di calpestio; 10) per gli intavolati dei ponteggi fissi (ad esempio metallici) è consentito un
distacco non superiore a 20 cm dalla muratura.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo 4, Capo 2, Sezione V.

2) segnale: Carichi sospesi;

3) segnale: Caduta materiali;

4) segnale: Pericolo di caduta con dislivello;

5) segnale: Dispositivo luminoso a luce gialla;


Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate
misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per
caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da
parte di materiali frantumati proiettati a distanza.
3) Scariche atmosferiche;
Rischio di folgorazione dei lavoratori a causa di fulmini attratti dalle strutture o masse metalliche presenti in
cantiere.

Illuminazione di emergenza

È necessario predisporre l'illuminazione di emergenza in quanto alcune lavorazioni potrebbero essere svolte in
notturna, previo accordo con FS. L'illuminazione deve essere predisposta in corrispondenza dei ponteggi e dei punti
di accesso al piano stradale.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Illuminazione di emergenza: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Illuminazione di emergenza. Quando l'abbandono imprevedibile ed immediato del governo delle macchine o
degli apparecchi sia di pregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; quando si lavorino o siano
depositate materie esplodenti o infiammabili, l'illuminazione sussidiaria deve essere fornita con mezzi di sicurezza
atti ad entrare immediatamente in funzione in caso di necessità e a garantire una illuminazione sufficiente per
intensità, durata, per numero e distribuzione delle sorgenti luminose, nei luoghi nei quali la mancanza di
illuminazione costituirebbe pericolo. Se detti mezzi non sono costruiti in modo da entrare automaticamente in
funzione, i dispositivi di accensione devono essere a facile portata di mano e le istruzioni sull'uso dei mezzi stessi
devono essere rese manifeste al personale mediante appositi avvisi.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 25
Baracche

Misure Preventive e Protettive generali:


1) Posti di lavoro: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Porte di emergenza. 1) le porte di emergenza devono aprirsi verso l'esterno; 2) le porte di emergenza non devono
essere chiuse in modo tale da non poter essere aperte facilmente e immediatamente da ogni persona che abbia
bisogno di utilizzarle in caso di emergenza; 3) le porte scorrevoli e le porte a bussola sono vietate come porte di
emergenza.
Areazione e temperatura. 1) ai lavoratori deve essere garantita una sufficiente e salubre quantità di aria; 2)
qualora vengano impiegati impianti di condizionamento d'aria o di ventilazione meccanica, essi devono
funzionare in modo tale che i lavoratori non vengano esposti a correnti d'aria moleste; 3) ogni deposito e
accumulo di sporcizia che possono comportare immediatamente un rischio per la salute dei lavoratori a causa
dell'inquinamento dell'aria respirata devono essere eliminati rapidamente; 4) durante il lavoro, la temperatura
per l'organismo umano deve essere adeguata, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e delle sollecitazioni
fisiche imposte ai lavoratori.
Illuminazione naturale e artificiale. I posti di lavoro devono disporre, nella misura del possibile, di sufficiente luce
naturale ed essere dotati di dispositivi che consentano un'adeguata illuminazione artificiale per tutelare la
sicurezza e la salute dei lavoratori.
Pavimenti, pareti e soffitti dei locali. 1) i pavimenti dei locali non devono presentare protuberanze, cavità o piani
inclinati pericolosi; essi devono essere fissi, stabili e antisdrucciolevoli; 2) le superfici dei pavimenti, delle pareti e
dei soffitti nei locali devono essere tali da poter essere pulite e intonacate per ottenere condizioni appropriate di
igiene; 3) le pareti trasparenti o translucide, in particolare le pareti interamente vetrate nei locali o nei pressi dei
posti di lavoro e delle vie di circolazione devono essere chiaramente segnalate ed essere costituite da materiali
di sicurezza ovvero essere separate da detti posti di lavoro e vie di circolazione, in modo tale che i lavoratori non
possano entrare in contatto con le pareti stesse, né essere feriti qualora vadano in frantumi.
Finestre e lucernari dei locali. 1) le finestre, i lucernari e i dispositivi di ventilazione devono poter essere aperti,
chiusi, regolati e fissati dai lavoratori in maniera sicura. Quando sono aperti essi non devono essere posizionati in
modo da costituire un pericolo per i lavoratori; 2) le finestre e i lucernari devono essere progettati in maniera
congiunta con le attrezzature ovvero essere dotati di dispositivi che ne consentano la pulitura senza rischi per i
lavoratori che effettuano questo lavoro nonché per i lavoratori presenti.
Porte e portoni. 1) La posizione, il numero, i materiali impiegati e le dimensioni delle porte e dei portoni sono
determinati dalla natura e dall'uso dei locali; 2) un segnale deve essere apposto ad altezza d'uomo sulle porte
trasparenti; 3) le porte ed i portoni a vento devono essere trasparenti o essere dotati di pannelli trasparenti; 4)
quando le superfici trasparenti o translucide delle porte e dei portoni non sono costituite da materiale di sicurezza
e quando c'è da temere che i lavoratori possano essere feriti se una porta o un portone va in frantumi, queste
superfici devono essere protette contro lo sfondamento.

Parapetti

È necessario predisporre dei parapetti sulla soletta, al di sopra dell'impalcato, per poter accedere al ponteggio.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Parapetti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche dell'opera: 1) devono essere allestiti con buon materiale e a regola d'arte, risultare idonei allo
scopo, essere in buono stato di conservazione e conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro; 2) il
parapetto regolare può essere costituito da: a) un corrente superiore, collocato all'altezza minima di 1 metro dal
piano di calpestio; b) una tavola fermapiede, alta non meno di 20 cm, aderente al piano camminamento; c)
un corrente intermedio se lo spazio vuoto che intercorre tra il corrente superiore e la tavola fermapiede è
superiore ai 60 cm.
Misure di prevenzione: 1) vanno previste per evitare la caduta nel vuoto di persone e materiale; 2) sia i correnti
che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti o degli appoggi sia quando
fanno parte dell'impalcato di un ponteggio che in qualunque altro caso; 3) piani, piazzole, castelli di tiro e
attrezzature varie possono presentare parapetti realizzati con caratteristiche geometriche e dimensionali diverse;
4) il parapetto con fermapiede va anche applicato sul lato corto, terminale, dell'impalcato, procedendo alla
cosiddetta "intestatura" del ponte; 5) il parapetto con fermapiede va previsto sul lato del ponteggio verso la
costruzione quando il distacco da essa superi i cm 20 e non sia possibile realizzare un piano di calpestio esterno,
poggiante su traversi a sbalzo, verso l'opera stessa; 6) il parapetto con fermapiede va previsto ai bordi delle
solette che siano a più di 2 metri di altezza; 7) il parapetto con fermapiede va previsto ai bordi degli scavi che
siano a più di 2 metri di altezza; 8) il parapetto con fermapiede va previsto nei tratti prospicienti il vuoto di viottoli
e scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia quando si superino i 2 metri di dislivello; 9) è considerata
equivalente al parapetto, qualsiasi protezione, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 26
aperti non inferiori a quelle presentate dal parapetto stesso.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.1.5..

Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate
misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.

Viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici

Le piattaforme elevatrici potranno accedere solo dai punti indicati nelle planimetrie di cantiere e solo previo accordo
con FS.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Viabilità principale di cantiere: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Accesso al cantiere. Per l'accesso al cantiere dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi e, ove
occorrono mezzi di accesso controllati e sicuri, separati da quelli per i pedoni.
Regole di circolazione. All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve
essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve
essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Caratteristiche di sicurezza. Le strade devono essere atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego,
con pendenze e curve adeguate ed essere mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. La larghezza
delle strade e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di
ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate,
nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra.

Rischi specifici:
1) Investimento;

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


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SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
Cartello

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 28
ALBERO RIASSUNTIVO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

- ALLESTIMENTO AREA DI CANTIERE


- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Realizzazione di parapetto
- Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza
- Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso
- LAVORI
- Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti
- Inghisaggio ferri in elementi strutturali
- Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti
- Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta
- Protezione delle strutture in c.a.
- SMOBILIZZO CANTIERE
- Smobilizzo del cantiere

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 29
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

ALLESTIMENTO AREA DI CANTIERE


Nella fase di accantieramento verranno realizzate tutte le opere di recinzione, gli accessi, verranno montate le
baracche di cantiere quali uffici, servizi igienici e verranno delimitate le aree di stoccaggio dei materiali necessari alle
lavorazioni e per i materiali di risulta delle lavorazioni. Per l'accesso ai vari piani delle maestranze verrà realizzato lungo
un lato dell'edificio un ascensore montacarichi da cantiere.
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
Allestimento di servizi sanitari del cantiere
Realizzazione di parapetto
Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso

Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti
fissi (fase)
Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per
l'installazione di impianti fissi di cantiere.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Allestimento di servizi sanitari del cantiere (fase)


Allestimento di servizi sanitari costituiti dai locali necessari all'attività di primo soccorso in cantiere.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 30
1) segnale: Primo soccorso;
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogru.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;
Punture, tagli, abrasioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Realizzazione di parapetto (fase)


Realizzazione di parapetto sulla soletta per il passaggio degli operai.
Macchine utilizzate:
1) Carrello elevatore sviluppabile.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di passerella per attraversamento di scavi o spazi affaccianti sul vuoto;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di passerella per attraversamento di scavi o spazi affaccianti sul vuoto;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta; e)
indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 31
Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza (fase)
Allestimento degli uffici della DL, Imprese e committenza.

Segnaletica specifica della Lavorazione:


1) segnale: Ufficio;
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di uffici DL-imprese;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di uffici DL-Imprese;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni.

Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso (fase)


Montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico sospeso.
Il ponteggio è composto da una passerella sospesa, ancorata allo sbalzo in direzione Sud. La passerella copre la prima
e la seconda campata e collega il ponteggio sospeso sulla terza campata.
Il ponteggio sospeso è ancorato, tramite catene, alle travi non oggetto di intervento.

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Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 32
Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Carichi sospesi;

2) segnale: Caduta materiali;

3) segnale: Pericolo di caduta con dislivello;


Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 33
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore;
c) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Scala semplice;
d) Trapano elettrico;
e) Andatoie e Passerelle;
f) Passerella a sbalzo per travi da ponte;
g) Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Movimentazione manuale dei carichi; Inalazione polveri, fibre;
Rumore; Vibrazioni.

LAVORI
I lavori di messa in sicurezza della cavalcavia riguardano tutti gli elementi strutturali. Il dettaglio degli
elementi interessati da lavorazioni è riportato negli elaborati strutturali.

L'impalcato presenta calcestruzzo ammalorato con armatura scoperta e corrosa.


Gli interventi previsti consistono in ripristini corticali dei calcestruzzi nelle zone ammalorate mediante
malte fibrorinforzate e successiva applicazione di protettivo.

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:


Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti
Inghisaggio ferri in elementi strutturali
Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti
Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta
Protezione delle strutture in c.a.

Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti (fase)


Rimozione del calcestruzzo ammalorato di elementi strutturali fino allo scoprimento dei ferri di armatura e loro pulizia
da ossidi. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Casco di protezione obbligatoria;


Macchine utilizzate:
1) Carrello elevatore sviluppabile;
2) Autocarro;
3) Piattaforma sviluppabile.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Cesoiamenti,
stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti;
f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Inalazione polveri, fibre;
b) Rumore;

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 34
c) Vibrazioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Martello demolitore elettrico;
c) Ponteggio metallico fisso;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Balconcini di carico e scarico materiali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore;
Vibrazioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello.

Inghisaggio ferri in elementi strutturali (fase)


Inghisaggio di ferri in elementi strutturali (travi, pilastri, setti ecc...) previa accurata pulizia e lavaggio della superficie
interessata, perforazione e successiva sigillatura del ferro nel calcestruzzo con malta reoplastica antiritiro.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Casco di protezione obbligatoria;


Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Carrello elevatore sviluppabile;
3) Piattaforma sviluppabile.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;
Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'inghisaggio ferri in elementi strutturali;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'inghisaggio ferri in elementi strutturali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di
sicurezza; f) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta dall'alto;
b) Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Trapano elettrico;
d) Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti (fase)


Ripristino del calcestruzzo di travi, pilastri, setti, ecc. eseguito dopo aver preventivamente posato a pennello sui ferri
delle armature prodotti anticorrosivi.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Casco di protezione obbligatoria;


Macchine utilizzate:
1) Carrello elevatore;
2) Carrello elevatore sviluppabile;
3) Autocarro con cestello;
4) Piattaforma sviluppabile.
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 35
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi,
esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni; Urti, colpi, impatti,
compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al ripristino di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di
sicurezza; f) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta dall'alto;
b) Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni.

Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta (fase)


Consolidamento di strutture di calcestruzzo fessurate, con iniezioni a base di resine epossidiche, con esecuzione di fori
distanziati a cavallo delle lesioni, scarifica fessura, applicazione di ugelli con valvole di non ritorno, stuccatura della
fessura con maltina a base epossidica, iniezione di resina bicomponente e stuccatura finale.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Casco di protezione obbligatoria;


Macchine utilizzate:
1) Carrello elevatore sviluppabile;
2) Autocarro;
3) Piattaforma sviluppabile.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Cesoiamenti,
stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto al ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) maschera antipolvere; d) guanti; e) calzature di
sicurezza; f) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta dall'alto;
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
c) Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Impianto di iniezione per miscele cementizie;
d) Ponteggio metallico fisso;
e) Ponte su cavalletti;
f) Trapano elettrico;
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 36
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni
allergiche; Scoppio; Rumore; Vibrazioni.

Protezione delle strutture in c.a. (fase)


Protezione impermeabile di superfici con materiali protettivi.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Casco di protezione obbligatoria;


Macchine utilizzate:
1) Carrello elevatore sviluppabile;
2) Autocarro;
3) Piattaforma sviluppabile.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello; Rumore; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Cesoiamenti,
stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'impermeabilizzazione di superfici con resine;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di superfici con resine;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) occhiali protettivi; b) maschera con filtro specifico; c) guanti; d) calzature di
sicurezza; e) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Chimico;
b) M.M.C. (elevata frequenza);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.

SMOBILIZZO CANTIERE
Ad ultimazione dei lavori è previsto lo smobilizzo generale del cantiere, smontaggio delle macchine, recinzioni,
baraccamenti e sistemazione e pulizia generale dell'area di cantiere

La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:


Smobilizzo del cantiere

Smobilizzo del cantiere (fase)


Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere,
delle opere provvisionali e di protezione e della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso.

Segnaletica specifica della Lavorazione:

1) segnale: Carichi sospesi;

2) segnale: Caduta materiali;

3) segnale: Pericolo di caduta con dislivello;


Lavoratori impegnati:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 37
1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Rischi a cui è esposto il lavoratore:


a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala doppia;
c) Scala semplice;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti;
Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Rumore; Vibrazioni.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 38
RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE
PREVENTIVE E PROTETTIVE.
rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi
Elenco dei rischi:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Chimico;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) M.M.C. (elevata frequenza);
6) M.M.C. (sollevamento e trasporto);
7) Rumore;
8) Vibrazioni.

RISCHIO: "Caduta dall'alto"


Descrizione del Rischio:
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure
di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Inghisaggio ferri in elementi strutturali;
Prescrizioni Organizzative:
Requisiti degli addetti. Il personale addetto al montaggio e smontaggio di ponteggi metallici fissi deve essere in
possesso di formazione adeguata e mirata alle operazioni previste, fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato
di manutenzione.
Prescrizioni Esecutive:
Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto al montaggio e smontaggio di ponteggi metallici fissi, ogni qual
volta non siano attuabili misure di prevenzione e protezione collettiva, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione
anticaduta individuali. In particolare, sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che
consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta,
sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.
b) Nelle lavorazioni: Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta;
Prescrizioni Esecutive:
Attrezzatura anticaduta. Il personale addetto a lavori in quota, ogni qual volta non siano attuabili misure di
prevenzione e protezione collettiva, dovrà utilizzare idonei sistemi di protezione anticaduta individuali. In
particolare, sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta, sistema a guida fissa e
ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.

RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"


Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per
caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte
di materiali frantumati proiettati a distanza.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento
di servizi sanitari del cantiere ; Realizzazione di parapetto; Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza; Ripristino
di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta; Smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Esecutive:
Imbracatura dei carichi. Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il
carico sia stato imbracato correttamente; b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza
con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante
la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoria del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per
pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f) accertarsi della stabilità del carico
prima di sganciarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali durante
la manovra di richiamo.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 39
RISCHIO: Chimico
Descrizione del Rischio:
Rischi per la salute dei lavoratori per impiego di agenti chimici in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione,
la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale
attività lavorativa. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc.) si rimanda al documento
di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Inghisaggio ferri in elementi strutturali; Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti; Ripristino di lesioni in
strutture in c.a. con iniezioni di malta; Protezione delle strutture in c.a.;
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi
derivanti da agenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e
prevenzione: a) la progettazione e l'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere
effettuata nel rispetto delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite
devono essere idonee per l'attività specifica e mantenute adeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti
durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) la durata
e l'intensità dell'esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al minimo; e) devono essere fornite
indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni di salute e sicurezza
dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in funzione
delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni
che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di
agenti chimici pericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti.

RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"


Descrizione del Rischio:
Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego
diretto di materiali in grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne
comportano l'emissione.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;
Prescrizioni Esecutive:
Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della
polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione
dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.

RISCHIO: M.M.C. (elevata frequenza)


Descrizione del Rischio:
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi mediante
movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli arti superiori (mani, polsi, braccia, spalle). Per tutti i dettagli inerenti
l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc.) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Protezione delle strutture in c.a.;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti
indicazioni: i compiti dovranno essere tali da evitare prolungate sequenze di movimenti ripetitivi degli arti superiori
(spalle, braccia, polsi e mani).

RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)


Descrizione del Rischio:
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi con operazioni
di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio
(schede di valutazione, ecc.) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 40
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti
indicazioni: a) l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni
microclimatiche adeguate; b) gli spazi dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento
dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve
essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività di movimentazione manuale devono
essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di sollevamento devono essere
eseguiti in modo non brusco.

RISCHIO: Rumore
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato uditivo causati da prolungata esposizione al rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio
(schede di valutazione, ecc.) si rimanda al documento di valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Nelle macchine: Autocarro; Autogrù; Carrello elevatore sviluppabile; Carrello elevatore; Autocarro con cestello;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:


Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti
indicazioni: a) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile; b) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c)
riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e
dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione
di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi
sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al
rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea,
quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche
per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi
a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
b) Nelle lavorazioni: Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;

Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".

Misure tecniche e organizzative:


Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti
indicazioni: a) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile; b) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; c)
riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e
dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione
di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi
sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al
rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea,
quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche
per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi
a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Dispositivi di protezione individuale:
Devono essere forniti: a) otoprotettori.

RISCHIO: Vibrazioni
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 41
attrezzature. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc.) si rimanda al documento di
valutazione specifico.

MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:


a) Nelle lavorazioni: Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".

Misure tecniche e organizzative:


Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o
ridotti al minimo.
Dispositivi di protezione individuale:
Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) guanti antivibrazione; c) maniglie antivibrazione.
b) Nelle macchine: Autocarro; Autogrù; Autocarro con cestello;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²".

Misure tecniche e organizzative:


Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o
ridotti al minimo.
c) Nelle macchine: Carrello elevatore sviluppabile; Carrello elevatore;

Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²".

Misure tecniche e organizzative:


Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o
ridotti al minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti
indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni
meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente
limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in
maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione
del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate: a) devono essere adeguate al lavoro da svolgere; b)
devono essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) devono produrre il minor livello possibile di
vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) devono essere soggette a adeguati programmi di
manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Devono essere forniti: a) indumenti protettivi; b) dispositivi di smorzamento; c) sedili ammortizzanti.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 42
ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1) Andatoie e Passerelle;
2) Argano a bandiera;
3) Attrezzi manuali;
4) Balconcini di carico e scarico materiali;
5) Impianto di iniezione per miscele cementizie;
6) Martello demolitore elettrico;
7) Passerella a sbalzo per travi da ponte;
8) Ponte su cavalletti;
9) Ponteggio metallico fisso;
10) Ponteggio mobile o trabattello;
11) Scala doppia;
12) Scala semplice;
13) Sega circolare;
14) Smerigliatrice angolare (flessibile);
15) Trapano elettrico.

Andatoie e Passerelle
Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro
collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Andatoie e Passerelle: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la stabilità e la completezza delle passerelle o andatoie, con particolare
riguardo alle tavole che compongono il piano di calpestio ed ai parapetti; 2) verificare la completezza e
l'efficacia della protezione verso il vuoto (parapetto con arresto al piede); 3) non sovraccaricare passerelle o
andatoie con carichi eccessivi; 4) verificare di non dover movimentare manualmente carichi superiori a quelli
consentiti; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore andatoie e passerelle;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Argano a bandiera
L'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola
ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Elettrocuzione;
4) Scivolamenti, cadute a livello;
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra; 2) verificare
la presenza degli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell'elevatore; 3) verificare

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 43
l'integrità della struttura portante l'argano; 4) con ancoraggio: verificare l'efficienza del puntone di fissaggio; 5)
verificare l'efficienza della sicura del gancio e dei morsetti fermafune con redancia; 6) verificare l'integrità delle
parti elettriche visibili; 7) verificare l'efficienza dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 8) verificare la funzionalità
della pulsantiera; 9) verificare l'efficienza del fine corsa superiore e del freno per la discesa del carico; 10)
transennare a terra l'area di tiro.
Durante l'uso: 1) mantenere abbassati gli staffoni; 2) usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli
staffoni; 3) usare i contenitori adatti al materiale da sollevare; 4) verificare la corretta imbracatura dei carichi e
la perfetta chiusura della sicura del gancio; 5) non utilizzare la fune dell'elevatore per imbracare carichi; 6)
segnalare eventuali guasti; 7) per l'operatore a terra: non sostare sotto il carico.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'elevatore; 2) ritrarre l'elevatore all'interno del solaio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore argano a bandiera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata
all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Punture, tagli, abrasioni;
2) Punture, tagli, abrasioni;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o
scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego;
5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare
adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili
nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli
utensili di piccola taglia.
Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso
dell'utensile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o
scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego;
5) per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare
adeguatamente gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili
nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli
utensili di piccola taglia.
Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso
dell'utensile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
4) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 44
Devono essere forniti: a) casco; b) occhiali protettivi; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Balconcini di carico e scarico materiali


I balconcini di carico e scarico materiali sono strutture atte a ricevere dagli apparecchi di sollevamento di servizio al
cantiere i materiali da usare nei diversi lavori.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Balconcini di carico e scarico materiali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la stabilità, la tenuta, l'allineamento in verticale e la corretta esecuzione dei
balconcini di carico; 2) controllare la presenza del parapetto cieco e del cartello indicatore della portata
massima; 3) non rimuovere le protezioni adottate; 4) accedere al balconcino di carico in modo sicuro; 5)
verificare di avere una completa visione della movimentazione del carico effettuata mediante l'apparecchio di
sollevamento; 6) coordinare le segnalazioni operative (addetto all'imbracatura del carico) per l'addetto alla
manovra della gru, al fine di impedire manovre intempestive che possono provocare urti ed impatti o lo
sganciamento accidentale del carico; 7) non superare la portata massima ammissibile del balconcino; 8)
badare a non trasferire manualmente dal balconcino carichi eccessivi; 9) segnalare al responsabile del cantiere
eventuali non rispondenze a quanto disposto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008
n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
2) DPI: utilizzatore balconcini di carico e scarico materiali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) attrezzature anticaduta; d) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Impianto di iniezione per miscele cementizie


L'impianto di iniezione per miscele cementizie è impiegato per il consolidamento e/o l'impermeabilizzazione di terreni,
gallerie, scavi, diaframmi, discariche, o murature portanti, strutture in c.a. e strutture portanti in genere ecc.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
6) Scoppio;
7) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Impianto di iniezione per miscele cementizie: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) accertati del buono stato dei collegamenti elettrici e di messa a terra e verifica l'efficienza degli
interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e manovra; 2) qualora le lavorazioni riguardino il fronte o la volta
di una galleria, accertati che siano stati predisposti trabattelli a norma per operare; 3) assicurati dell'integrità e
del buon funzionamento del dispositivo contro il riavviamento automatico della macchina, al ristabilirsi della
tensione in rete; 4) accertati che in prossimità della zona di iniezione sia presente ed efficiente un manometro
per il controllo costante della pressione di iniezione; 5) assicurati dell'integrità e del buono stato delle tubazioni
per le iniezioni, e accertati che siano disposte in modo da non intralciare i passaggi e da non essere esposte a
danneggiamenti; 6) assicurati che sul luogo di lavoro sia sempre presente ed a disposizione degli addetti, una
bottiglia lavaocchi.
Durante l'uso: 1) qualora si renda necessario liberare tubazioni e flessibili da eventuali intasamenti con pompe o
iniettori funzionanti a bassa pressione, preventivamente assicurati di aver fissato saldamente le tubazioni stesse,
dirigendo il getto verso zone interdette al passaggio e/o sosta; 2) accertati che le cannette di iniezione e sfiato

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 45
siano di lunghezza adeguata per operare a distanza di sicurezza; 3) accertati della corretta tenuta delle giunzioni
delle tubazioni, prima di procedere all'iniezione; 4) accertati che il tubo per le iniezioni in pressione, recante
all'estremità il pistoncino di iniezione, sia adeguatamente fissato, per evitare eventuali "colpi di frusta"; 5) utilizza
idonee mascherine protettive per le vie aeree, in caso di lavorazioni in ambienti scarsamente ventilati; 6) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi
durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici (interrotto ogni operatività) e l'interruttore generale di
alimentazione del quadro; 2) ricordati di pulire accuratamente gli utensili e le tubazioni; 3) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo
esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore impianto iniezione per malte cementizie;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza; f)
indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Martello demolitore elettrico


Il martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un
elevato numero di colpi ed una battuta potente.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Rumore;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
5) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Martello demolitore elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima
tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) verificare l'integrità del cavo e della spina di
alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) segnalare la zona esposta a livello di rumorosità
elevato; 5) utilizzare la punta adeguata al materiale da demolire.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; 2) eseguire il
lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) staccare
il collegamento elettrico durante le pause di lavoro.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; 3) pulire
l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti
antivibrazioni; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Passerella a sbalzo per travi da ponte


La passerella a sbalzo per travi da ponte è un'opera provvisionale realizzata lateralmente all'impalcato del ponte atta
a consentire la discesa degli addetti al disotto dell'impalcato stesso.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 46
1) Passerella sbalzo per travi da ponte: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponte a sbalzo sia realizzato a fronte di una evidente necessità o nei
casi previsti dalla normale buona tecnica; 2) accertare che il ponte a sbalzo venga conservato in buone
condizioni di manutenzione ed efficienza anche riguardo la protezione contro gli agenti nocivi esterni; 3)
verificare la stabilità e l'integrità ad intervalli periodici, dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata
interruzione dell’attività; 4) evitare di correre o saltare sugli intavolati dei ponti; 5) abbandonare i ponti in
presenza di un forte vento; 6) verificare che gli elementi dei ponti a sbalzo ancora ritenuti idonei al reimpiego
siano tenuti separati dal materiale non più utilizzabile; 7) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non
rispondenze a quanto disposto.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
2) DPI: utilizzatore passerella a sbalzo per travi da ponte;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Ponte su cavalletti
Il ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la planarità del ponte. Se il caso, spessorare con zeppe in legno e non con
mattoni o blocchi di cemento; 2) verificare le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo all'integrità
dei cavalletti ed alla completezza del piano di lavoro; all'integrità, al blocco ed all'accostamento delle tavole;
3) non modificare la corretta composizione del ponte rimuovendo cavalletti o tavole né utilizzare le componenti
- specie i cavalletti se metallici - in modo improprio; 4) non sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o
eccessivi ma caricarli con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso; 5) segnalare al
responsabile del cantiere eventuali non rispondenze o mancanza delle attrezzature per poter operare come
indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 139; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.2.2..
2) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Ponteggio metallico fisso


Il ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove
costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Scivolamenti, cadute a livello;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponteggio venga conservato in buone condizioni di manutenzione,
che la protezione contro gli agenti nocivi esterni sia efficace e che il marchio del costruttore si mantenga
rintracciabile e decifrabile; 2) verificare la stabilità e integrità di tutti gli elementi del ponteggio ad intervalli
periodici, dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungate interruzioni delle attività; 3) procedere ad un
controllo più accurato quando si interviene in un cantiere già avviato, con il ponteggio già installato o in fase di
completamento; 4) accedere ai vari piani del ponteggio in modo agevole e sicuro, utilizzando le apposite scale
a mano sfalsate ad ogni piano, vincolate e protette verso il lato esterno; 5) non salire o scendere lungo gli
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 47
elementi del ponteggio; 6) evitare di correre o saltare sugli intavolati del ponteggio; 7) evitare di gettare dall'alto
materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del ponteggio; 8) abbandonare il ponteggio in presenza di forte
vento; 9) controllare che in cantiere siano conservate tutte le documentazioni tecniche necessarie e richieste
relative all'installazione del ponteggio metallico; 10) verificare che gli elementi del ponteggio ancora ritenuti
idonei al reimpiego siano tenuti separati dal materiale non più utilizzabile; 11) segnalare al responsabile del
cantiere eventuali non rispondenze a quanto indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008
n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
2) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) attrezzature anticaduta; d) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponteggio venga conservato in buone condizioni di manutenzione,
che la protezione contro gli agenti nocivi esterni sia efficace e che il marchio del costruttore si mantenga
rintracciabile e decifrabile; 2) verificare la stabilità e integrità di tutti gli elementi del ponteggio ad intervalli
periodici, dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungate interruzioni delle attività; 3) procedere ad un
controllo più accurato quando si interviene in un cantiere già avviato, con il ponteggio già installato o in fase di
completamento; 4) accedere ai vari piani del ponteggio in modo agevole e sicuro, utilizzando le apposite scale
a mano sfalsate ad ogni piano, vincolate e protette verso il lato esterno; 5) non salire o scendere lungo gli
elementi del ponteggio; 6) evitare di correre o saltare sugli intavolati del ponteggio; 7) evitare di gettare dall'alto
materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del ponteggio; 8) abbandonare il ponteggio in presenza di forte
vento; 9) controllare che in cantiere siano conservate tutte le documentazioni tecniche necessarie e richieste
relative all'installazione del ponteggio metallico; 10) verificare che gli elementi del ponteggio ancora ritenuti
idonei al reimpiego siano tenuti separati dal materiale non più utilizzabile; 11) segnalare al responsabile del
cantiere eventuali non rispondenze a quanto indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008
n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
4) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) attrezzature anticaduta; d) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Ponteggio mobile o trabattello


Il ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile,
quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande
impegno temporale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime imposto dalla
autorizzazione ministeriale; 2) rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore; 3)
verificare il buon stato di elementi, incastri, collegamenti; 4) montare il ponte in tutte le parti, con tutte le
componenti; 5) accertare la perfetta planarità e verticalità della struttura e, se il caso, ripartire il carico del ponte
sul terreno con tavoloni; 6) verificare l'efficacia del blocco ruote; 7) usare i ripiani in dotazione e non impalcati
di fortuna; 8) predisporre sempre sotto il piano di lavoro un regolare sottoponte a non più di m 2,50; 9) verificare
che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore alle distanze di sicurezza consentite (tali distanze di
sicurezza variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono: 3m, per tensioni fino a 1 kV, 3.5m,
per tensioni pari a 10 kV e pari a 15 kV, 5m, per tensioni pari a 132 kV e 7m, per tensioni pari a 220 kV e pari a 380
kV); 10) non installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 11) non effettuare spostamenti con persone sopra.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
2) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 48
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) guanti; b) calzature di sicurezza; c) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Scala doppia
La scala doppia (a compasso) è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a
quote non altrimenti raggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Scala doppia: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di
impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere
dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere
trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un
tirante intermedio; 3) le scale doppie non devono superare l'altezza di 5 m; 4) le scale doppie devono essere
provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di
sicurezza.
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 2) le scale devono
essere utilizzate solo su terreno stabile e in piano; 3) il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da
eventuali materiali e lontano dai passaggi.
Durante l'uso: 1) durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 2) la scala deve
essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare; 3) la salita e la discesa
vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala.
Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione
necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e,
possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in
particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi di arresto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore scala doppia;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Scala semplice
La scala a mano semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote
non altrimenti raggiungibili.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta dall'alto;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di
impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere
dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 49
trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un
tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità
inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) la scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza
sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante
efficacemente fissato); 2) le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in
prosecuzione dell'altra; 3) le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi)
devono essere dotate di corrimano e parapetto; 4) la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una
misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 5) è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui
montanti; 6) le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; 7) il
sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi.
Durante l'uso: 1) le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona; 2) durante gli
spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 3) evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti
oltre il piano di arrivo; 4) la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi
da trasportare; 5) quando vengono eseguiti lavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati, una persona
deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala; 6) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso
rivolto verso la scala.
Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione
necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e,
possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in
particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore scala semplice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Organizzative:
Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di
impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere
dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere
trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un
tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità
inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori.
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) la scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza
sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante
efficacemente fissato); 2) le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in
prosecuzione dell'altra; 3) le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi)
devono essere dotate di corrimano e parapetto; 4) la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una
misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 5) è vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui
montanti; 6) le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; 7) il
sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano dai passaggi.
Durante l'uso: 1) le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona; 2) durante gli
spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala; 3) evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti
oltre il piano di arrivo; 4) la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi
da trasportare; 5) quando vengono eseguiti lavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati, una persona
deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala; 6) la salita e la discesa vanno effettuate con il viso
rivolto verso la scala.
Dopo l'uso: 1) controllare periodicamente lo stato di conservazione delle scale provvedendo alla manutenzione
necessaria; 2) le scale non utilizzate devono essere conservate in un luogo riparato dalle intemperie e,
possibilmente, sospese ad appositi ganci; 3) segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in
particolare: pioli rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
4) DPI: utilizzatore scala semplice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 50
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per
quello usato nelle diverse lavorazioni.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Elettrocuzione;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Punture, tagli, abrasioni;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Rumore;
9) Scivolamenti, cadute a livello;
10) Scivolamenti, cadute a livello;
11) Urti, colpi, impatti, compressioni;
12) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Sega circolare: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul
banco di lavoro in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria per effettuare la
lavorazione; 2) verificare la presenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato
a non più di 3 mm. dalla dentatura del disco (il suo scopo è quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia
legname per lungo, al fine di evitare il possibile rifiuto del pezzo o l'eccessivo attrito delle parti tagliate contro le
facciate del disco); 3) verificare la presenza e l'efficienza degli schermi ai due lati del disco nella parte sottostante
il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale parte di lama per azioni accidentali (come ad
esempio potrebbe accadere durante l'azionamento dell'interruttore di manovra); 4) verificare la presenza ed
efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi (se ben conformati ed utilizzati evitano di
portare le mani troppo vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria); 5) verificare la stabilità della macchina
(le vibrazioni eccessive possono provocare lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che
trattengono il pezzo); 6) verificare la pulizia dell'area circostante la macchina, in particolare di quella
corrispondente al posto di lavoro (eventuale materiale depositato può provocare inciampi o scivolamenti); 7)
verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro (eventuale materiale depositato può costituire intralcio
durante l'uso e distrarre l'addetto dall'operazione di taglio); 8) verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di
terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto tensione (scatole morsettiere - interruttori); 9) verificare il buon
funzionamento dell'interruttore di manovra; 10) verificare la disposizione del cavo di alimentazione (non deve
intralciare le manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materiale lavorato o da
lavorare, non deve intralciare i passaggi).
Durante l'uso: 1) registrare la cuffia di protezione in modo tale che l'imbocco venga a sfiorare il pezzo in
lavorazione o verificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di
lavoro, per quelle basculanti; 2) per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero
a trovare in prossimità del disco o sulla sua traiettoria, è indispensabile utilizzare spingitoi; 3) non distrarsi durante
il taglio del pezzo; 4) normalmente la cuffia di protezione è anche un idoneo dispositivo atto a trattenere le
schegge; 5) usare gli occhiali, se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente a
trattenere le schegge.
Dopo l'uso: 1) la macchina potrebbe venire utilizzata da altra persona, quindi deve essere lasciata in perfetta
efficienza; 2) lasciare il banco di lavoro libero da materiali; 3) lasciare la zona circostante pulita con particolare
riferimento a quella corrispondente al posto di lavoro; 4) verificare l'efficienza delle protezioni; 5) segnalare le
eventuali anomalie al responsabile del cantiere.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Sega circolare: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul
banco di lavoro in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria per effettuare la
lavorazione; 2) verificare la presenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato
a non più di 3 mm. dalla dentatura del disco (il suo scopo è quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia
legname per lungo, al fine di evitare il possibile rifiuto del pezzo o l'eccessivo attrito delle parti tagliate contro le

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 51
facciate del disco); 3) verificare la presenza e l'efficienza degli schermi ai due lati del disco nella parte sottostante
il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale parte di lama per azioni accidentali (come ad
esempio potrebbe accadere durante l'azionamento dell'interruttore di manovra); 4) verificare la presenza ed
efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio di piccoli pezzi (se ben conformati ed utilizzati evitano di
portare le mani troppo vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria); 5) verificare la stabilità della macchina
(le vibrazioni eccessive possono provocare lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che
trattengono il pezzo); 6) verificare la pulizia dell'area circostante la macchina, in particolare di quella
corrispondente al posto di lavoro (eventuale materiale depositato può provocare inciampi o scivolamenti); 7)
verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro (eventuale materiale depositato può costituire intralcio
durante l'uso e distrarre l'addetto dall'operazione di taglio); 8) verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di
terra dei fusibili e delle coperture delle parti sotto tensione (scatole morsettiere - interruttori); 9) verificare il buon
funzionamento dell'interruttore di manovra; 10) verificare la disposizione del cavo di alimentazione (non deve
intralciare le manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materiale lavorato o da
lavorare, non deve intralciare i passaggi).
Durante l'uso: 1) registrare la cuffia di protezione in modo tale che l'imbocco venga a sfiorare il pezzo in
lavorazione o verificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di
lavoro, per quelle basculanti; 2) per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero
a trovare in prossimità del disco o sulla sua traiettoria, è indispensabile utilizzare spingitoi; 3) non distrarsi durante
il taglio del pezzo; 4) normalmente la cuffia di protezione è anche un idoneo dispositivo atto a trattenere le
schegge; 5) usare gli occhiali, se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente a
trattenere le schegge.
Dopo l'uso: 1) la macchina potrebbe venire utilizzata da altra persona, quindi deve essere lasciata in perfetta
efficienza; 2) lasciare il banco di lavoro libero da materiali; 3) lasciare la zona circostante pulita con particolare
riferimento a quella corrispondente al posto di lavoro; 4) verificare l'efficienza delle protezioni; 5) segnalare le
eventuali anomalie al responsabile del cantiere.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
4) DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) guanti; e) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Smerigliatrice angolare (flessibile)


La smerigliatrice angolare, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca un
disco ruotante la cui funzione è quella di tagliare, smussare, lisciare superfici.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Elettrocuzione;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Punture, tagli, abrasioni;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Rumore;
9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220 V); 2) controllare che il disco sia idoneo
al lavoro da eseguire; 3) controllare il fissaggio del disco; 4) verificare l'integrità delle protezioni del disco e del
cavo di alimentazione; 5) verificare il funzionamento dell'interruttore.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile per le due maniglie; 2) eseguire il lavoro in posizione stabile;
3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) non manomettere la protezione del disco; 5)
interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) verificare l'integrità del cavo e della spina di
alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del disco e del cavo di
alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 52
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti
antivibrazioni; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220 V); 2) controllare che il disco sia idoneo
al lavoro da eseguire; 3) controllare il fissaggio del disco; 4) verificare l'integrità delle protezioni del disco e del
cavo di alimentazione; 5) verificare il funzionamento dell'interruttore.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile per le due maniglie; 2) eseguire il lavoro in posizione stabile;
3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) non manomettere la protezione del disco; 5)
interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) verificare l'integrità del cavo e della spina di
alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) controllare l'integrità del disco e del cavo di
alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
4) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) otoprotettori; c) occhiali protettivi; d) maschera antipolvere; e) guanti
antivibrazioni; f) calzature di sicurezza; g) indumenti protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Trapano elettrico
Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale.

Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:


1) Elettrocuzione;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Punture, tagli, abrasioni;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Rumore;
9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:


1) Trapano elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di
sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra; 2) verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e
della spina di alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) controllare il regolare fissaggio
della punta.
Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'alimentazione elettrica
durante le pause di lavoro; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare
eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) maschera antipolvere; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Trapano elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di
sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra; 2) verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e
della spina di alimentazione; 3) verificare il funzionamento dell'interruttore; 4) controllare il regolare fissaggio

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della punta.
Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'alimentazione elettrica
durante le pause di lavoro; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione.
Dopo l'uso: 1) staccare il collegamento elettrico dell'utensile; 2) pulire accuratamente l'utensile; 3) segnalare
eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
4) DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) otoprotettori; b) maschera antipolvere; c) guanti; d) calzature di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

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MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1) Autocarro;
2) Autocarro con cestello;
3) Autogrù;
4) Carrello elevatore;
5) Carrello elevatore sviluppabile;
6) Piattaforma sviluppabile.

Autocarro
L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Getti, schizzi;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Urti, colpi, impatti, compressioni;
8) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Autocarro: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2)
verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto
di guida; 4) controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 5) verificare la presenza
in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) non trasportare persone
all'interno del cassone; 3) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità
dei posti di lavoro; 4) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la
visibilità è incompleta; 5) non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; 6) non superare la portata
massima; 7) non superare l'ingombro massimo; 8) posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che
risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; 9) non caricare materiale sfuso oltre
l'altezza delle sponde; 10) assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; 11) durante i rifornimenti di carburante
spegnere il motore e non fumare; 12) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare
riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando
gli organi di comando.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) maschera antipolvere (in presenza di lavorazioni
polverose); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad
alta visibilità (all'esterno della cabina).
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.
3) Autocarro: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2)
verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto
di guida; 4) controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 5) verificare la presenza
in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) non trasportare persone
all'interno del cassone; 3) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità
dei posti di lavoro; 4) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la
visibilità è incompleta; 5) non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; 6) non superare la portata
massima; 7) non superare l'ingombro massimo; 8) posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che
risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; 9) non caricare materiale sfuso oltre

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l'altezza delle sponde; 10) assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; 11) durante i rifornimenti di carburante
spegnere il motore e non fumare; 12) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare
riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando
gli organi di comando.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
4) DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) maschera antipolvere (in presenza di lavorazioni
polverose); c) guanti (all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad
alta visibilità (all'esterno della cabina).
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Autocarro con cestello


L'autocarro con cestello è un mezzo d'opera dotato di braccio telescopico con cestello per lavori in elevazione.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
4) Elettrocuzione;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Rumore;
8) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Autocarro con cestello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; 2)
verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; 3) garantire la visibilità del posto
di guida; 4) controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; 5) verificare la presenza
in cabina di un estintore; 6) verificare la posizione delle linee elettriche che possano interferire con le manovre;
7) verificare il funzionamento dei dispositivi di manovra; 8) verificare che il cestello sia munito di parapetto su tutti
i lati verso il vuoto.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; 2) adeguare la velocità ai limiti
stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 4) richiedere l'aiuto di personale
a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 5) posizionare l'autocarro su
terreno solido ed in posizione orizzontale, controllando con la livella o il pendolino; 6) utilizzare gli appositi
stabilizzatori; 7) le manovre devono essere eseguite con i comandi posti nel cestello; 8) salire o scendere solo
con il cestello in posizione di riposo; 9) durante gli spostamenti portare in posizione di riposo ed evacuare il
cestello; 10) non sovraccaricare il cestello; 11) non aggiungere sovrastrutture al cestello; 12) l'area sottostante
la zona operativa del cestello deve essere opportunamente delimitata; 13) utilizzare i dispositivi di protezione
individuale anticaduta, da collegare agli appositi attacchi; 14) durante i rifornimenti di carburante spegnere il
motore e non fumare; 15) segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente il mezzo portando il cestello in posizione di riposo ed azionando il freno
di stazionamento; 2) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare
riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; 2) pulire convenientemente il mezzo curando
gli organi di comando.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autocarro con cestello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) guanti (all'esterno della cabina); c) calzature di
sicurezza; d) attrezzature anticaduta (utilizzo cestello); e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità
(all'esterno della cabina).
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Autogrù
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 56
L’autogrù è un mezzo d'opera dotato di braccio allungabile per la movimentazione, il sollevamento e il
posizionamento di materiali, di componenti di macchine, di attrezzature, di parti d'opera, ecc.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Autogrù: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire
con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra, approntando gli eventuali rafforzamenti; 3)
verificare l'efficienza dei comandi; 4) ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori;
5) verificare che la macchina sia posizionata in modo da lasciare lo spazio sufficiente per il passaggio pedonale
o delimitare la zona d'intervento; 6) verificare la presenza in cabina di un estintore.
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) preavvisare l'inizio delle manovre con apposita
segnalazione acustica; 3) attenersi alle segnalazioni per procedere con le manovre; 4) evitare, nella
movimentazione del carico, posti di lavoro e/o di passaggio; 5) eseguire le operazioni di sollevamento e scarico
con le funi in posizione verticale; 6) illuminare a sufficienza le zone per il lavoro notturno; 7) segnalare
tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; 8) non compiere su organi in movimento
operazioni di manutenzione; 9) mantenere i comandi puliti da grasso e olio; 10) eseguire il rifornimento di
carburante a motore spento e non fumare.
Dopo l'uso: 1) non lasciare nessun carico sospeso; 2) posizionare correttamente la macchina raccogliendo il
braccio telescopico ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione
necessarie al reimpiego della macchina a motori spenti; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle
indicazioni del libretto della macchina.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autogrù;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) otoprotettori (in caso di cabina aperta); c) guanti
(all'esterno della cabina); d) calzature di sicurezza; e) indumenti protettivi; f) indumenti ad alta visibilità
(all'esterno della cabina).
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Carrello elevatore
Il carrello elevatore o muletto è un mezzo d'opera usato per il sollevamento e la movimentazione di materiali o per il
carico e scarico di merci dagli autocarri.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Inalazione fumi, gas, vapori;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Rumore;
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Carrello elevatore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire
con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali rafforzamenti; 3)
verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 4) verificare che l'avvisatore
acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; 5) verificare la presenza di
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 57
una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) durante gli spostamenti col carico o a vuoto
mantenere basse le forche; 3) posizionare correttamente il carico sulle forche adeguandone l'assetto col variare
del percorso; 4) non apportare modifiche agli organi di comando e lavoro; 5) non rimuovere le protezioni; 6)
effettuare i depositi in maniera stabile; 7) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 8) non ammettere a
bordo della macchina altre persone; 9) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni
pericolose; 10) mantenere puliti gli organi di comando da grasso e olio; 11) eseguire il rifornimento di carburante
a motore spento e non fumare; 12) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti
o quando la visibilità è incompleta; 13) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo
d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 14) utilizzare in ambienti ben ventilati.
Dopo l'uso: 1) non lasciare carichi in posizione elevata; 2) posizionare correttamente la macchina abbassando
le forche ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie
al reimpiego della macchina a motore spento; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del
libretto della macchina.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore carrello elevatore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) guanti (all'esterno della cabina); c) calzature di
sicurezza; d) indumenti protettivi; e) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).

Carrello elevatore sviluppabile


Il carrello elevatore sviluppabile è un mezzo d'opera usato per il sollevamento e la movimentazione di materiali o per
il carico e scarico di merci dagli autocarri.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Getti, schizzi;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Rumore;
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
9) Vibrazioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Carrello elevatore sviluppabile: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire
con le manovre; 2) controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali rafforzamenti; 3)
verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 4) verificare che l'avvisatore
acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; 5) verificare la presenza di
una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina).
Durante l'uso: 1) segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; 2) durante gli spostamenti col carico o a vuoto
mantenere basse le forche; 3) posizionare correttamente il carico sulle forche adeguandone l'assetto col variare
del percorso; 4) non apportare modifiche agli organi di comando e lavoro; 5) non rimuovere le protezioni; 6)
effettuare i depositi in maniera stabile; 7) mantenere sgombro e pulito il posto di guida; 8) non ammettere a
bordo della macchina altre persone; 9) segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni
pericolose; 10) mantenere puliti gli organi di comando da grasso e olio; 11) eseguire il rifornimento di carburante
a motore spento e non fumare; 12) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti
o quando la visibilità è incompleta; 13) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo
d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; 14) utilizzare in ambienti ben ventilati.
Dopo l'uso: 1) non lasciare carichi in posizione elevata; 2) posizionare correttamente la macchina abbassando
le forche ed azionando il freno di stazionamento; 3) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie
al reimpiego della macchina a motore spento; 4) nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del
libretto della macchina.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore carrello elevatore sviluppabile;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco (all'esterno della cabina); b) guanti (all'esterno della cabina); c) calzature di
sicurezza; d) indumenti protettivi; e) indumenti ad alta visibilità (all'esterno della cabina).
Riferimenti Normativi:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 58
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Piattaforma sviluppabile
La piattaforma sviluppabile a mezzo braccio telescopico o a pantografo è una macchina operatrice impiegata per
lavori in elevazione.

Rischi generati dall'uso della Macchina:


1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
4) Elettrocuzione;
5) Incendi, esplosioni;

Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:


1) Piattaforma sviluppabile: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la posizione delle linee elettriche che possano interferire con le manovre; 2) verificare
l'idoneità dei percorsi; 3) verificare il funzionamento dei dispositivi di manovra posti sulla piattaforma e
sull'autocarro; 4) verificare che le piattaforme siano munite di parapetto su tutti i lati verso il vuoto.
Durante l'uso: 1) posizionare il carro su terreno solido ed in posizione orizzontale, controllando con la livella o il
pendolino; 2) utilizzare gli appositi stabilizzatori; 3) le manovre devono essere eseguite con i comandi posti nella
piattaforma; 4) salire o scendere solo con la piattaforma in posizione di riposo; 5) durante gli spostamenti portare
in posizione di riposo ed evacuare la piattaforma; 6) non sovraccaricare la piattaforma; 7) non aggiungere
sovrastrutture alla piattaforma; 8) l'area sottostante la zona operativa del cestello deve essere opportunamente
delimitata; 9) utilizzare i dispositivi di protezione individuale anticaduta, da collegare agli appositi attacchi; 10)
segnalare tempestivamente eventuali gravi malfunzionamenti; 11) eseguire il rifornimento di carburante a
motore spento e non fumare; 12) lo sbarco in quota deve avvenire seguendo rigorosamente le linee guida e le
istruzioni fornite dal fabbricante.
Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente il mezzo portando la piattaforma in posizione di riposo ed azionando il
freno di stazionamento; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e la
manutenzione secondo le indicazioni del costruttore.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 5; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: operatore piattaforma sviluppabile;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti
protettivi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 75.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 59
POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE
(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Potenza Sonora
ATTREZZATURA Lavorazioni Scheda
dB(A)
Martello demolitore elettrico Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti. 113.0 967-(IEC-36)-RPO-01
Sega circolare Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei
materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi
sanitari del cantiere ; Realizzazione di parapetto;
Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza. 113.0 908-(IEC-19)-RPO-01
Smerigliatrice angolare Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei
(flessibile) materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi
sanitari del cantiere ; Realizzazione di parapetto;
Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza;
Smobilizzo del cantiere. 113.0 931-(IEC-45)-RPO-01
Trapano elettrico Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei
materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi
sanitari del cantiere ; Realizzazione di parapetto;
Allestimento Uffici DL-Imprese-Committenza;
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico
fisso; Inghisaggio ferri in elementi strutturali; Ripristino
di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta;
Smobilizzo del cantiere. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01

Potenza Sonora
MACCHINA Lavorazioni Scheda
dB(A)
Autocarro con cestello Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01
Autocarro Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei
materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi
sanitari del cantiere ; Allestimento Uffici DL-Imprese-
Committenza; Montaggio e smontaggio del
ponteggio metallico fisso; Rimozione di cls
ammalorato di pilastri, travi, pareti; Inghisaggio ferri
in elementi strutturali; Ripristino di lesioni in strutture in
c.a. con iniezioni di malta; Protezione delle strutture
in c.a.. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01
Autogrù Allestimento di servizi sanitari del cantiere . 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01
Carrello elevatore sviluppabile Realizzazione di parapetto; Rimozione di cls
ammalorato di pilastri, travi, pareti; Inghisaggio ferri
in elementi strutturali; Ripristino di cls di pilastri, travi,
pareti; Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con
iniezioni di malta; Protezione delle strutture in c.a.. 102.0 944-(IEC-93)-RPO-01
Carrello elevatore Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti. 102.0 944-(IEC-93)-RPO-01

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 60
COORDINAMENTO GENERALE DEL PSC
Allo stato attuale risulta che sarà prevista una sola impresa in cantiere, pertanto il coordinamento per
l'utilizzo delle parti comuni e le modalità di cooperazione tra le imprese risulta non necessario.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 61
COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI,
ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI
PROTEZIONE COLLETTIVA
(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Spetterà all’appaltatore fornire indicazioni sul coordinamento dell’uso comune di attrezzature, le indicazioni saranno
verificate e concordate con il coordinatore in esecuzione che ne approverà o detterà le condizioni per la sicurezza
degli operatori e delle attività eventualmente interferenti.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 62
MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, DEL
COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE
TRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI
(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Trasmissione delle schede informative delle imprese presenti
Riunione di coordinamento
Verifica della trasmissione delle informazioni tra le imprese affidatarie e le imprese esecutrici e i lavoratori
autonomi
Altro:
Descrizione:

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Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 63
DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEGLI RLS
Riunione di coordinamento tra RLS e CSE
Descrizione:
In questa sezione sono individuate le procedure e la documentazione da fornire affinché ogni Datore di Lavoro
possa attestare l’avvenuta consultazione del RLS prima dell’accettazione del PSC o in caso di eventuali modifiche
significative apportate allo stesso
Evidenza della consultazione:
-Riunione di coordinamento tra RLS:
-Riunione di coordinamento tra RLS e CSE:
Consultazione
La consultazione e partecipazione dei lavoratori, per il tramite dei RLS, è necessaria per evitare i rischi dovuti a
carenze di informazione e conseguentemente di collaborazione tra i soggetti di area operativa.
L'RLS deve essere consultato preventivamente in merito al PSC (prima della sua accettazione) e al POS (prima della
consegna al CSE o all’impresa affidataria), nonché sulle loro eventuali modifiche significative, affinché possa
formulare proposte al riguardo. I datori di lavoro delle imprese esecutrici forniscono al RLS informazioni e chiarimenti
sui succitati piani, che devono essergli messi a disposizione almeno dieci giorni prima dell’inizio dei lavori.
Coordinamento RLS
Il coordinamento tra gli RLS, finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere, deve essere curato dal CSE. A tal
fine, può essere necessario costituire una unità di coordinamento di cantiere che riunisca periodicamente i
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il coordinamento degli RLS delle imprese è demandato, secondo il
C.C.N.L., al RLS dell’impresa affidataria o appaltatrice.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 64
ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO,
ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Pronto soccorso:
gestione separata tra le imprese
L'impresa appaltatrice dovrà garantire, durante tutta la durata dei lavori, la presenza di addetti al primo soccorso e
all'antincendio. L'impresa stessa dovrà fare un programma relativo alle presenze degli addetti stessi che potranno
essere dell'impresa appaltatrice o delle altre imprese esecutrici. Tale programma dovrà essere riportato nel POS ed
aggiornato costantemente in caso di variazioni. Allegati al POS dovranno essere riportati gli attestati di partecipazione
agli appositi corsi degli addetti. Il CSE dovrà verificare l'avvenuta formazione degli addetti ricevendo gli attestati e
verificare periodicamente la presenza degli stessi in armonia al programma.
Mezzi antincendio
In cantiere dovrà essere garantito un adeguato numero di estintori sulla scorta dei depositi e dei locali che saranno
apprestati, per un numero non minore 4 nell'ambito del cantiere. In linea generale dovranno essere presenti estintori
a polvere e/o a CO2 all'interno di ciascun locale ed in prossimità degli eventuali depositi di materiale combustibile
e/o infiammabile. La presenza di estintori dovrà essere altresì garantita in tutti i mezzi utilizzati per le lavorazioni (camion,
macchine movimento terra, ecc.). Per le lavorazioni con particolare pericolo di innesco (saldature,
impermeabilizzazioni, ecc.) dovrà essere sempre a disposizione, presso il luogo di lavoro (nell'immediata vicinanza) un
adeguato estintore. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà definire il tipo ed il posizionamento degli estintori (riportando
una tavola grafica esplicativa).
Presidi di Primo Soccorso
In cantiere dovrà essere garantito due cassette di primo soccorso che dovranno contenere i presidi precisati dalle
norme di legge relative. La gestione di detti presidi è ad esclusiva cura degli addetti al primo soccorso. Il POS
dell'impresa appaltatrice dovrà definire il tipo ed il posizionamento dei presidi di primo soccorso.
Evacuazione
È stato identificato come luogo sicuro, cioè come luogo in cui un'eventuale emergenza non può arrivare, lo spazio
antistante le baracche di cantiere. In caso di allarme, che verrà dato inevitabilmente a voce dall'addetto preposto
alla gestione dell'emergenza dell'impresa appaltatrice, tutti i lavoratori si ritroveranno in questo spazio ed il capo
cantiere dell'impresa appaltatrice procederà al censimento delle persone affinché si possa verificare l'assenza di
qualche lavoratore. Si prescrive che il capo cantiere dell'impresa o il preposto in caso di incendio debbano assicurare
la comunicazione dell'evento agli uffici e alle abitazioni poste in prossimità delle aree di cantiere al fine di procedere
ad una rapida evacuazione delle stesse. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la procedura relativa alla
gestione dell'emergenza.
Intervento antincendio
L'eventuale chiamata ai Vigile del Fuoco (115) viene effettuata esclusivamente dall'addetto all'antincendio che
provvederà a fornire loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento necessario.
Intervento Primo soccorso
Nessun lavoratore potrà intervenire in caso di infortunio se non per attivare gli incaricati previsti. L'eventuale chiamata
ai "Servizi di emergenza" (118) viene effettuata esclusivamente dall'addetto al Primo Soccorso che provvederà a
fornire loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento necessario. Gli incaricati alla gestione del
Primo Soccorso provvederanno a fornire i soccorsi necessari all'evento anche con i presidi necessari e a provare a far
fronte allo stesso in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta. Tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o
coadiuvare gli addetti nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la
procedura relativa alla gestione del primo soccorso. Gli incaricati alla gestione dell'emergenza provvederanno a
prendere gli estintori o gli altri presidi necessari e a provare a far fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla
formazione ricevuta. Fino a quando non è stato precisato che l'emergenza è rientrata tutti i lavoratori dovranno
rimanere fermi o coadiuvare gli addetti all'emergenza nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo.
Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la procedura relativa alla gestione dell'emergenza.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 65
CONCLUSIONI GENERALI
I contenuti del presente elaborato con i suoi allegati costituiscono il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) così
come previsto dal D.Lgs. 81/2008.Il presente PSC "contiene l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le
conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto
delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonché la stima dei relativi costi”.
Sono quindi stati valutati i rischi che si possono presentare durante la preparazione e l'esecuzione dei lavori, informando
le imprese circa le problematiche di sicurezza e salute che troveranno nonché le misure preventive che dovranno
adottare sia per ciò che riguarda gli aspetti generali di carattere organizzativo che per gli aspetti legati alle singole
fasi lavorative. L’impresa che partecipa alla gara dovrà dunque valutare attentamente i contenuti del piano e delle
eventuali proposte operative e formulare la propria offerta ben consapevole della successiva applicazione dei
contenuti stessi, poiché tali contenuti diventano clausole contrattuali a tutti gli effetti, qualora trovi discordanze su
alcuni punti del documento, su tali punti l'impresa dovrà concordare con il coordinatore per l'esecuzione le scelte
lavorative che si ritengono migliorative sul piano della prevenzione in ogni caso ê indispensabile che ogni impresa
presente in cantiere, abbia realizzato un proprio piano operativo di sicurezza (POS) sulle attività di sua specifica
competenza, da considerarsi come piano complementare di dettaglio del presente documento, e tale POS sia messo
a disposizione del coordinatore per l'esecuzione che ne dovrà verificare l'idoneità. Oltre al rispetto del presente piano
le imprese presenti in cantiere sono naturalmente tenute al rispetto di tutta la normativa vigente riguardante la
sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.
L'aggiornamento in corso d'opera del Piano di Sicurezza e Coordinamento e dei relativi riferimenti normativi, qualora
si rendesse necessaria, sarà effettuata dal Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva.

Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte
integrante del Piano stesso:

ALLEGATO A - Cronoprogramma Lavori [Allegato XV, punto 2.1.2, lett. i) D.Lgs. 81/2008];

ALLEGATO B - Analisi e valutazione dei rischi [Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) D.Lgs. 81/2008

ALLEGATO C - Stima dei costi della sicurezza; Allegato XV, punto 4, D.Lgs. 81/2008

ALLEGATO D - Planimetrie del cantiere - [Allegato XV, punto 2.1.4, D.Lgs. 81/2008]

ALLEGATO E - Fascicolo con le caratteristiche dell'opera - [Art. 91 comma 1, lett. b) e Allegato XVI, D.Lgs.
81/2008]

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 66
INDICE

Lavoro ....................................................................................................................................................... pag. 2


Committenti ............................................................................................................................................. pag. 3
Responsabili.............................................................................................................................................. pag. 4
Imprese ..................................................................................................................................................... pag. 6
Documentazione ..................................................................................................................................... pag. 8
Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere ....................................................... pag. 10
Descrizione sintetica dell'opera ............................................................................................................. pag. 11
Area del cantiere .................................................................................................................................... pag. 12
Caratteristiche area del cantiere ......................................................................................................... pag. 13
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere .......................................................................... pag. 15
Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante ........................................ pag. 17
Descrizione caratteristiche idrogeologiche ......................................................................................... pag. 18
Organizzazione del cantiere .................................................................................................................. pag. 19
Segnaletica generale prevista nel cantiere ........................................................................................ pag. 27
Albero riassuntivo..................................................................................................................................... pag. 28
Lavorazioni e loro interferenze ............................................................................................................... pag. 29
• Allestimento area di cantiere .......................................................................................................................... pag. 29
• Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (fase) ................. pag. 29
• Allestimento di servizi sanitari del cantiere (fase)....................................................................................... pag. 29
• Realizzazione di parapetto (fase) ................................................................................................................ pag. 30
• Allestimento uffici dl-imprese-committenza (fase) .................................................................................... pag. 30
• Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso (fase) .............................................................. pag. 31
• Lavori .................................................................................................................................................................. pag. 33
• Rimozione di cls ammalorato di pilastri, travi, pareti (fase) ...................................................................... pag. 33
• Inghisaggio ferri in elementi strutturali (fase) .............................................................................................. pag. 34
• Ripristino di cls di pilastri, travi, pareti (fase) ................................................................................................ pag. 34
• Ripristino di lesioni in strutture in c.a. con iniezioni di malta (fase) ........................................................... pag. 35
• Protezione delle strutture in c.a. (fase) ........................................................................................................ pag. 35
• Smobilizzo cantiere............................................................................................................................................ pag. 36
• Smobilizzo del cantiere (fase) ...................................................................................................................... pag. 36
Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. .................................. pag. 38
Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni ................................................................................................. pag. 42
Macchine utilizzate nelle lavorazioni .................................................................................................... pag. 53
Potenza sonora attrezzature e macchine ............................................................................................ pag. 58
Coordinamento generale del PSC ....................................................................................................... pag. 59
Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi
di protezione collettiva ........................................................................................................................... pag. 60
Modalità organizzative della cooperazione, del coordinamento e della reciproca
informazione tra le imprese/lavoratori autonomi ................................................................................ pag. 61
Disposizioni per la consultazione degli RLS ........................................................................................... pag. 62
Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori ............ pag. 63
Conclusioni generali................................................................................................................................ pag. 64

Roma, 18/11/2019
Firma

_____________________

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag. 67
TITOLO ELABORATO:

Piano di sicurezza e coordinamento - Viadotto SS672 (Km 1+055)

CODICE PROGETTO CODICE ELABORATO

S S 83 9 7 E 1 8 0 1 T 0 0 S T 0 0 S I C E T 0 2 A
SCALA: DATA: COMMESSA: NOME FILE:

Ing. Giorgio Lupoi Dott. Ing. Elisa Boi

A 20/11/2019 Emissione

REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO


Comune di Bortigali
Provincia di NU

ALLEGATO C
FASCICOLO DELL'OPERA
MODELLO SEMPLIFICATO
(Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV)

OGGETTO: Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2


Codice PPM SAMSCA00321
COMMITTENTE: ANAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area
Compartimentale di Sassari.
CANTIERE: Strada Statale 672, Km1+055, Ploaghe (SS)

Roma, 18/11/2019

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________
(Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione Ing. Lupoi Giorgio)

Allegato all’elaborato
T 0 0 S T 0 0 S I C E T 0 2 A

Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione Ing. Lupoi Giorgio


Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19
00196 Roma (Rm)
Tel.: 06.36010314 - Fax: 06.36010310
E-Mail: glupoi@studiosperi.it
Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera
Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.2
PREMESSA E NOTE DI CONSULTAZIONE

Secondo quanto prescritto dall’art.91 del D.Lgs.81/2008, il Fascicolo dell’Opera è preso in


considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera stessa e contiene “le informazioni utili
ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori” durante i lavori di
manutenzione dell’opera. Il Fascicolo è utilizzato per informare le imprese di manutenzione sulle
modalità d’intervento ai fini della sicurezza. Il gestore dell’opera è il soggetto coinvolto
maggiormente nell’utilizzo del Fascicolo.
Il Fascicolo accompagna l’opera per tutta la sua durata di vita. Il Fascicolo deve essere aggiornato
in corso di costruzione (a cura del Coordinatore per l’Esecuzione) e durante il periodo di esercizio
dell’opera, in base alle eventuali modifiche apportate sulla stessa (a cura del Committente).

Il Fascicolo è strutturato in conformità all’allegato XVI del D.Lgs.81/2008 ed è suddiviso in tre capitoli:
CAPITOLO I – Descrizione sintetica dell’opera e l’indicazione dei soggetti coinvolti (Scheda I)

CAPITOLO II – Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione


dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera, quali le
manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o
programmati (Schede II-1, II-2 e II-3).
Le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera sono le misure preventive e protettive
incorporate nell'opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei
lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera.
Le misure preventive e protettive ausiliarie sono, invece, le altre misure preventive e protettive la
cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi
incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera.
Al fine di definire le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie, sono
presi in considerazione i seguenti elementi:
i. accessi ai luoghi di lavoro;
ii. sicurezza dei luoghi di lavoro;
iii. impianti di alimentazione e di scarico;
iv. approvvigionamento e movimentazione materiali;
v. approvvigionamento e movimentazione attrezzature;
vi. igiene sul lavoro;
vii. interferenze e protezione dei terzi.
Il Fascicolo fornisce, inoltre, le informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione
dell’opera, necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché le
informazioni riguardanti le modalità operative da adottare per:
a) utilizzare le stesse in completa sicurezza;

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.3
b) mantenerle in piena funzionalità nel tempo, individuandone in particolare le verifiche, gli
interventi manutentivi necessari e la loro periodicità.

CAPITOLO III – Riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede III-1, III-2 e III-3).

Parte delle schede riportate nel presente documento saranno completate e/o aggiornate dal
Coordinatore per l'Esecuzione con le informazioni reperibili durante l’esecuzione dell’opera. Inoltre, il
documento potrà essere integrato con ogni altra documentazione utile quale foto, schemi
esecutivi, schede di componenti, etc..

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.4
CAPITOLO I: Modalità per la descrizione dell'opera e l’individuazione dei soggetti
interessati

Scheda I: Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati

Descrizione sintetica dell'opera


Il cavalcaferrovia è caratterizzato da una pianta rettangolare, di dimensioni di circa 12x30 m. Il
piano stradale è costituito da due carreggiate, con due corsie per senso di marcia. A livello
strutturale è costituito da un impalcato di travi prefabbricate ad I con sovrastante soletta in c.a., di
luce pari a circa 12 m, sostenute da spalle in c.a. gettato in opera.

Durata effettiva dei lavori


Inizio lavori: 02/12/2019 Fine lavori: 31/01/2020

Indirizzo del cantiere


Indirizzo: Strada Statale 131, Km147+250
CAP: 08012 Città: Bortigali Provincia: NU

Committente
ragione sociale: ANAS S.P.A - Coordinamento Territoriale Sardegna - Area Compartimentale di Sassari
indirizzo: Via Carlo Felice 1 07100 Sassari [SS]
nella Persona di:
cognome e nome: Bui Elisa
indirizzo: Via Carlo Felice 1 07100 Sassari [SS]

Progettista
cognome e nome: Ing. Lupoi Giorgio
indirizzo: Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19 00196 Roma [Rm]
cod.fisc.: 08177840587
tel.: 06.36010314
mail.: glupoi@studiosperi.it

Direttore dei Lavori


cognome e nome:
indirizzo:
cod.fisc.:
tel.:
mail.:

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


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Responsabile dei Lavori
cognome e nome: Bui Elisa
indirizzo: Via Carlo Felice 1 07100 Sassari [SS]

Coordinatore Sicurezza in fase


di progettazione
cognome e nome: Ing. Lupoi Giorgio
indirizzo: Studio Speri Soc. Di Ingegneria s.r.l. Lungotevere Delle Navi,19 00196 Roma [Rm]
cod.fisc.: 08177840587
tel.: 06.36010314
mail.: glupoi@studiosperi.it

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CAPITOLO II: Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in
dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie

La Scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista o programmata
sull’opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell’analisi di ciascun punto critico (accessi ai
luoghi di lavoro, sicurezza dei luoghi di lavoro, ecc.), indica le misure preventive e protettive in
dotazione dell’opera e quelle ausiliarie. La scheda è corredata, quando necessario, con tavole
allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e
protettive in dotazione dell’opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate allo scopo, come la
portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l’ubicazione di impianti e sottoservizi.
Quando la complessità dell’opera lo richieda, le suddette tavole sono corredate da immagini, foto
o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate.

La Scheda II-2 è identica alla Scheda II-1 ed è utilizzata per eventualmente adeguare il Fascicolo in
fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute
in un’opera nel corso della sua esistenza. Tale scheda sostituisce la Scheda II-1, la quale è
comunque conservata fino all’ultimazione dei lavori.

La Scheda II-3 indica, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell’opera, le
informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché consentire
il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.7
SCHEDA II-1: MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL'OPERA ED AUSILIARIE

01.01 Strutture in elevazione in c.a.


Scheda II-1.a
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.01
Verifica visiva dello stato delle opere

Tipo di intervento Rischi individuati


Ispezione visiva esterna ed interna e controllo dello stato Investimento, lavori con occupazione della carreggiata in
conservativo delle strutture in c.a. (opere di elevazione, presenza di traffico, schiacciamento, ribaltamento del
muri di sostegno, impalcati viadotti, elevazione pile e mezzo, caduta dall’alto
spalle altre strutture prefabbricate o gettate in opera)

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di
lavoro

Misure preventive e protettive in dotazione


Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie
dell'opera
Accessi ai luoghi di lavoro L’accesso ai luoghi di lavoro avviene Per l’ispezione e il controllo visivo delle opere
direttamente dalla carreggiata in cui sono d’arte in c.a. può essere previsto l’utilizzo di
presenti le opere d’arte in c.a. oppure dai piattaforma elevatrice.
binari presenti in prossimità del luogo di
Posizionare gli stabilizzatori laterali dei mezzi
intervento.
d’opera impiegati su superficie idonea.
Informare preventivamente FS per gli accessi
dai fondi laterali.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Per tutta la lunghezza del corpo stradale sono Delimitazione e segnalazione delle aree di
presenti barriere metalliche di sicurezza, nei lavorazione secondo gli schemi segnaletici
tratti in rilevato sono presenti barriere di previsti dal DM 10 luglio 2002.
sicurezza di classe H2.
Nelle situazioni in cui sussista il pericolo di
caduta dall’alto, gli operatori dovranno
utilizzare idonei sistemi anticaduta e/o
trattenuta.
Uso di abbigliamento ad alta visibilità.
Informare preventivamente FS e concordare
gli accessi in assenza di traffico ferroviario.
Impianti di alimentazione e di scarico - -
Approvvigionamento e movimentazione - I mezzi impiegati dovranno rispettare i requisiti
materiali previsti a norma di legge.
Le operazioni di manovra dovranno avvenire
con l’assistenza a terra di un moviere.
Approvvigionamento e movimentazione - I mezzi impiegati dovranno rispettare i requisiti
attrezzature previsti a norma di legge.
Le operazioni di manovra dovranno avvenire
con l’assistenza a terra di un moviere.
Igiene sul lavoro - Uso dei DPI secondo quanto previsto dal POS
dell’impresa esecutrice della manutenzione e
nei manuali d’uso delle
macchine/attrezzature impiegate.
Interferenze e protezione terzi - Delimitazione e segnalazione delle aree di
lavorazione secondo gli schemi segnaletici
previsti dal DM 10 luglio 2002. L’impresa
esecutrice dei lavori dovrà concordare con la
committenza i momenti di intervento,
evitando possibilmente interferenze con altre
lavorazioni presenti.

Tavole Allegate tav. 41 (DM 10 luglio 2002) allegata

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.8
SCHEDA II-1: MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL'OPERA ED AUSILIARIE

01.01 Strutture in elevazione in c.a.


Scheda II-1.b
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.01
Lavori di manutenzione delle opere

Tipo di intervento Rischi individuati


Pulizia delle superfici, interventi riparativi in seguito alla Investimento, lavori con occupazione della carreggiata in
comparsa di segni di cedimenti strutturali quali lesioni, presenza di traffico, schiacciamento, tagli e abrasioni, getti
fessurazioni, rotture (da effettuarsi a seconda del tipo di e schizzi, ribaltamento del mezzo, movimentazione manuale
anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del di carichi, caduta dall’alto, caduta di materiali dall’alto,
difetto accertato), ripristino del calcestruzzo ammalorato, lavori sul sedime ferroviario.
ripristino della stabilità strutturale

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di
lavoro

Misure preventive e protettive in dotazione


Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie
dell'opera
Accessi ai luoghi di lavoro L’accesso ai luoghi di lavoro avviene Per i lavori di ripristino delle opere d’arte in
direttamente dalla carreggiata in cui sono c.a. può essere prevista l’installazione di
presenti le opere d’arte in c.a. oppure dai ponteggi lungo il sedime ferroviario e di altre
binarii presenti in prossimità del luogo di idonee opere provvisionali e l’utilizzo di
intervento. piattaforma elevatrice.
Posizionare gli stabilizzatori laterali dei mezzi
d’opera impiegati su superficie idonea.
Sicurezza dei luoghi di lavoro Per tutta la lunghezza del corpo stradale sono Delimitazione e segnalazione delle aree di
presenti barriere metalliche di sicurezza. lavorazione secondo gli schemi segnaletici
previsti dal DM 10 luglio 2002.
Nelle situazioni in cui sussista il pericolo di
caduta dall’alto, gli operatori dovranno
utilizzare idonei sistemi anticaduta e/o
trattenuta.
Uso di abbigliamento ad alta visibilità.
Impianti di alimentazione e di scarico - -
Approvvigionamento e movimentazione I mezzi impiegati dovranno rispettare i requisiti
materiali previsti a norma di legge.
Le operazioni di manovra dovranno avvenire
- con l’assistenza a terra di un moviere.
Impartire preventivamente le informazioni per
una corretta movimentazione manuale dei
carichi.
Approvvigionamento e movimentazione L’allestimento di ponteggi, impalcati o altre
attrezzature opere provvisionali dovrà rispettare i requisiti
previsti a norma di legge.
- I mezzi impiegati dovranno rispettare i requisiti
previsti a norma di legge.
Le operazioni di manovra dovranno avvenire
con l’assistenza a terra di un moviere.
Igiene sul lavoro Uso dei DPI secondo quanto previsto dal POS
dell’impresa esecutrice della manutenzione e
nei manuali d’uso delle
- macchine/attrezzature impiegate.
Nell'eventuale uso di prodotti nocivi prendere
sempre visione delle specifiche schede di
sicurezza dei prodotti.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.9
Interferenze e protezione terzi Delimitazione e segnalazione delle aree di
lavorazione secondo gli schemi segnaletici
previsti dal DM 10 luglio 2002.
Delimitazione dell’area sottostante il tiro dei
materiali e allestimento di schermi o
-
mantovana da ponteggio.
L’impresa esecutrice dei lavori dovrà
concordare con la committenza i momenti di
intervento, evitando possibilmente
interferenze con altre lavorazioni presenti.

Tavole Allegate tav. 16 (DM 10 luglio 2002) allegata

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.2 – Fascicolo dell’opera


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.10
SCHEDA II-3: INFORMAZIONI SULLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL'OPERA NECESSARIE PER PIANIFICARE LA REALIZZAZIONE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA E MODALITÀ DI
UTILIZZO E DI CONTROLLO DELL'EFFICIENZA DELLE STESSE

Scheda II-3
Codice scheda MP001
Informazioni necessarie per Misure preventive e
Interventi di manutenzione Periodicità Verifiche e controlli da Periodicità Modalità di utilizzo in Rif. scheda
pianificarne la realizzazione protettive in dotazione
da effettuare interventi effettuare controlli condizioni di sicurezza II:
in sicurezza dell'opera previste
1) Strutture in c.a. Annuale / Dovranno essere segnalati Per tutta la lunghezza del - - Autorizzazione di FS. Utilizzo II-1.a,b
Quando eventuali punti critici e/o corpo stradale sono delle attrezzature con
pericolosi presenti barriere appositi DPI.
necessario
metalliche di sicurezza, nei
tratti in rilevato sono
presenti barriere di
sicurezza di classe H2.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.3


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.11
CAPITOLO III: Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di
supporto esistente

All'interno del fascicolo sono indicate le informazioni utili al reperimento dei documenti tecnici
dell’opera che risultano di particolare utilità ai fini della sicurezza, per ogni intervento successivo
sull’opera, siano essi elaborati progettuali, indagini specifiche o semplici informazioni; tali documenti
riguardano:
a) il contesto in cui è collocata;
b) la struttura architettonica e statica;
c) gli impianti installati.

Per la realizzazione di questa parte di fascicolo sono utilizzate come riferimento le successive
schede:
Scheda III-1 - Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto
Scheda III-2 - Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e
statica dell'opera
Scheda III-3 - Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'opera

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.3


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.12
SCHEDA III-1: ELENCO E COLLOCAZIONE DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI ALL'OPERA NEL PROPRIO CONTESTO

Le schede III-1, III-2 e III-3 non sono state stampate perché all'interno del fascicolo non sono stati
indicati elaborati tecnici.

Scheda III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.3


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.13
ELENCO ALLEGATI

La sezione Allegati è relativa a ogni documentazione utile disponibile anche durante l’esecuzione
dell’opera, quale: foto, schemi esecutivi, schede di componenti, etc. Essa sarà completata in
particolare dal coordinatore per l'esecuzione.

Interventi di rispristino del cavalcaferrovia n.3


Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.14
STORICO DELLE REVISIONI

0 18/11/2019 PRIMA EMISSIONE CSP


REV DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE Firma

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Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.15
QUADRO RIEPILOGATIVO INERENTE GLI OBBLIGHI DI TRASMISSIONE

Il presente documento è composto da n. __16__ pagine esclusa la copertina.

1. Il C.S.P. trasmette al Committente ____________________ il presente FO per la sua presa in considerazione.

Data ______________ Firma del C.S.P. _______________________________

2. Il committente, dopo aver preso in considerazione il fascicolo dell'opera, lo trasmette al C.S.E. al fine della sua
modificazione in corso d'opera

Data ______________ Firma del committente __________________________

3. Il C.S.E., dopo aver modificato il fascicolo dell'opera durante l'esecuzione, lo trasmette al Committente al fine della
sua presa in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi all'opera.

Data ______________ Firma del C.S.E. _______________________________

4. Il Committente per ricevimento del fascicolo dell'opera

Data ______________ Firma del committente __________________________

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Codice PPM SAMSCA00321 - Pag.16
INDICE

PREMESSA E NOTE DI CONSULTAZIONE .......................................................................................................... 3


CAPITOLO I: Modalità per la descrizione dell'opera e l’individuazione dei soggetti interessati ........... 5
CAPITOLO II: Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e
di quelle ausiliarie ........................................................................................................................................... 7
Scheda II-1: Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie...............................8
Scheda II-1: Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie ...............................9
Scheda II-3: Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie
per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo
dell'efficienza delle stesse .........................................................................................................................11
CAPITOLO III: Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto
esistente .......................................................................................................................................................... 12
Scheda III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto 13
Elenco allegati............................................................................................................................................14
Storico delle revisioni .................................................................................................................................15
Quadro riepilogativo inerente gli obblighi di trasmissione ....................................................................16

Roma, 18/11/2019
Firma

_____________________

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