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RELAZIONE VIDEO SAPIENS SPECIALE PANDEMIA.

Se si prende in considerazione il rapporto tra Sapiens e pandemie, negli anni gli studi hanno fatto
notevoli progressi, si può dire che l'evoluzione dei microrganismi parassitari dei germi patogeni è
stata molto vicina a quella degli uomini, all'inizio si è cercato di trovare un equilibrio epidemiologico,
nel senso che il parassita nuovo tende ad aggredire la specie ospite tentando in primis di distruggerla
e poi imparando a conviverci.

Parlando dell'attuale pandemia, e i famosi vaccini, la storia dei vaccini risale a molti anni fa, la parola
fa rifermento ad una malattia delle vacche non pericolosa per l'uomo, il vaiolo vaccino, alla fine del
18esimo secolo un medico inglese Edward Jenner, osserva che e vacche che contraggono questa
malattia, non ne contraggono un'altra molto pericolosa che è il vaiolo umano e osserva che i
contadini che contraggono il vaiolo vaccino tendono a non contrarre il vaiolo umano, così pansa di
inoculare preventivamente un po' di vaiolo vaccino come protezione dalla variante umana, da qui
nasce il verbo vaccinare, ovviamente lo scienziato inventa la vaccinazione ma non sa per quale
motivo essa sia efficace, però in pochi anni questo metodo si diffonde in quasi tutto il mondo.

Dobbiamo comuqnue considerare che il vaccino è la forma attenuata di quello stesso microbo

Nell'ottobre del 1872 Pasteur, lascia tutto quel che faceva precedentemente essendo molto
affaticato, però continua a domandarsi dell'esistenza dei microbi, sulla loro capacità di moltiplicarsi
provocando la fermentazione, infatti in suo decollo è avvento grazie agli studi sulle fermentazione,
grazie ad esse possiamo produrre birra vino e yogurt, ma soprattutto comprende da dove vengono
le malattie del vino e come combatterle inventa anche un processo di riscaldamento, la
pastorizzazione, che elimina i germi indesiderati.

Grazie a Pasteur abbiamo dato una spiegazione alle vaccinazioni, con la scoperta dei microbi, questi
sono dei microrganismi cosi piccoli sono capaci di moltiplicarsi e in grado di provocare dei fenomeni
visibili ad occhio nudo come la fermentazione, possono essere anche in grado di provocare malattie
infettive.

Per confermare tutte le sue intuizioni, inizia i suoi studi con il Colera dei polli, come ovviamente si è
fatto per il vaiolo, si cerca una forma attenuata della malattia,una volta vaccinati tona dopo mese e
vede ce la vaccinazione ha avuto successo.

Koch nei suoi tanti studi, s'interessa di una malattia che è il carbonchio, all'epoca uccideva migliaia e
migliaia di animali in tutta europa,si gonfiano e muoiono nel giro di poche ore, con un emorragia di
sangue scuro,però l'origine della malattia è di sangue scuro.

di solito è una malattia che compare durante l'estate,però ci sono dei luoghi dove le epidemie
compaiono tutti gli anni,nello stesso specifico posto.

Osservando al microscopio, il sangue degli animali infetti, Koch trova dei microrganismi di forma
allungata,i bacilli,ed era convinto di poter confermare la teoria di HENLE,infatti postula che devono
esistere dei piccoli corpi che chiama agenti contaminanti e che ci sia un modo per poter isolare
questi corpi,coltivarli e poi trasmetterli ad un animale di laboratorio,scatenando la stessa identica
reazione,infatti prende dei conigli e inietta il sangue infetto,uno dei conigli si ammala, ma non è del
tutto convinto che la causa sia il sangue così decide di coltivare questi microrganismi e utilizza degli
occhi di bue in quanto il liquido della cavità oculare è sterile ed è ricco di nutrienti quindi i batteri si
trovano a proprio agio e svilupparsi in poche ore,infatti si sono sviluppati in poche
ore,successivamente osserva al microscopio oltre ai batteri che si sono sviluppate delle spore, che
sono dei batteri disidratati in grado di sopravvivere per anni in iberanazione,questo puo' spiegare
perchè la malattia compare negli stessi luoghi dopo anni,l'ultimo passaggio per verificare la causa del
carbonchio è quella di inettare la coltura in un animale sano.

dopo tutti questi esperimenti è stato il primo medico a capire che una malattia puo' essere
trasmessa da un microbo.

PRIMA ONDATA PANDEMICA:PESTE ANTONINA

nel 165 d.c,l'impero romano era al massimo del proprio splendore ma l'arrivo di un'epidemia
travolse tutto.

viene conosciuta come peste Antonina dall'imperatore marco Aurelio figlio adottivo di Antonino pio
o anche peste galenica, perché il medico Gelano testimone oculare riportò tutti i sintomi e fanno
ipotizzare che fosse vaiolo, l'impero romano viene dimezzato e tutto crolla.

Nel terzo secolo una nuova epidemia chiamata peste di Cipriano non si sa se si trattasse di vaiolo o
morbillo.

Nel 541 d.c un'ennesima epidemia colpisce il popolo romano ed è a peste di Giustiniano e si ipotizza
che la causa sia il ratto che è a contatto con il grano.

Peste nera del 1347, il batterio torna in Europa per scatenare una delle peggiori epidemie.

Nella prima ondata, in cinque anni,uccide almeno 20 milioni di persone, infatti dall’inizio del
tredicesimo secolo al quattordicesimo la peste colpisce tutta l’europa causando davvero troppi i
morti, ovviamente tutto è anche favorito dalle condizioni igienico sanitare del persiodo, che non
favorivano di certo una vita agiata.

per quanto riguarda il coronavirus e i fattori che vengono presi in considerazione per eventuali
decisioni è il fattore R in quanto esso determina la velocità di contagio, ma in maniera direttamente
proporzionale ad esso vi possono essere dei problemi dal punto di vista temporale,spaziale ma
soprattutto i superdiffusori.

Un altro punto cruciale è quello del tracciamento dei contagi,perché se riusciamo a tracciare la
catena dei contagio di un diffusore possiamo isolare tutti coloro che sono stati a contatto con il
contagiato.

Quando si supera un tot di di contagi il tracciamento dei contagi diventa impossibile e infatti se si
superano i 5000 contagiati in un giorno, il tracciamento è telematico ed elettronico ma ovviamente
non si tiene conto della privacy.

Ci sono altri parametri da tenere in conto in base alle riaperture e le chiusure e sono:

• Le terapie intensive perché questo numero cambia la possibilità di resistere alla malattia,
conta ovviamente anche quanti posti letto sono disponibili, sempre in base alla popolazione
e ai contagi
• I nuovi focolai che sono quelli che andiamo cercando quando si fanno nuovi tamponi e sono
quelli che poi si riescono ad isolare facilmente
• il numero dei medici, cioe’ quanti medici sono disponibili, ovviamente tutto è direttamente
proporzionale alle terapie intensive e quindi alle disposizioni nazionali e regionali
• Poi la massima diffusione del virus ed influisce sui provvedimenti da prendere

Se invece prendiamo in considerazione il tasso di letalità dell’influenza è di circa 0,1 o 0,2% mentre
con il covid arriva al 10%

FINO AL MINUTO AS 1:15 CAUSA INTERRUZIONE VIDEO PER DANNEGGIAMENTO

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