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Ghirlandaio
Ghirlandaio
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Di Domenico Ghirlandaio, il Vasari nelle sue vite scriveva «fatto dalla natura per
essere pittore». Attivo soprattutto a Firenze, sua città natale, era figlio di Tommaso,
un orafo che produceva ghirlande preziose di rara bellezza per ornare il capo delle
ragazze fiorentine, da cui il soprannome di «Ghirlandaio».
In questa opera c’è tutto lo splendore del Rinascimento fiorentino, la donna ritratta
è di una straordinaria bellezza e, con lo sguardo che osserva alla sua destra, regala
un’anima distratta e sognante. I riflessi dei capelli catturano l’occhio dello spettatore,
ondulati e color miele, e la donna indossa una collana di corallo ed è vestita alla moda
fiorentina dell’epoca. Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio, fu uno dei protagonisti
della splendida Firenze di Lorenzo de’ Medici, dove la bellezza era protagonista e
ogni dettaglio faceva la differenza.
A proposito di dettagli: nella vita bisogna imparare a guardare il particolare in ogni
cosa. Diceva Leonardo Da Vinci “I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è
un dettaglio”.
Verissimo, ma come si fa? Se guardiamo bene il mondo che ci circonda
effettivamente ce ne accorgiamo: molti dettagli ci sfuggono e non capiamo la bellezza
che ci circonda, siamo come annebbiati da una superficialità che fa male solo a noi
stessi.
Anche nell’arte è così, i dettagli sono ciò che rendono unica un’opera e se un
artista fa un particolare ha sicuramente un senso, niente è lì per caso e possono essere
questi a fare la differenza. Osservarli deve diventare un mantra, un incantesimo per
vedere le cose in maniera diversa. Pulisci gli occhiali con cui vedi il mondo e vedrai
bellezza anche dove non te lo aspetti.
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