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Antonello
Antonello
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Antonello da Messina ha un fascino tutto particolare. Riuscirà a unire le due
grandi tradizioni pittoriche europee: quella fiamminga e quella italiana (ovvero
l’amore per il dettaglio e i moti dell’animo), e con un perfetto equilibrio fra luce e
colore riuscirà a donare alle sue figure una grande vivacità espressiva.
Il Ritratto d’uomo ne è un brillante esempio, piccola tela custodita nel bellissimo
borgo di Cefalù, in passato proprietà del barone Mandralisca a Lipari, dove si
racconta che il ritratto fosse montato come sportello in un mobile da farmacia.
Su uno sfondo nero la figura appare di tre quarti, con la luce sapientemente
utilizzata per mostrare le imperfezioni e mostrando i minimi tratti del viso. L’uomo
è vestito come un marinaio dell’epoca anche se il più grande critico d’arte del
Novecento, Roberto Longhi, tende a escludere questa ipotesi. Antonello restituisce
un’immagine viva, non più un personaggio ideale, bensì un individuo53. L’uomo ci
guarda con un sorriso genuino e ironico, che però nasconde un velo di dolce
malinconia: chissà quali mondi ha visto, cosa nasconde quel sorriso beffardo, che
tanto colpisce al primo impatto visivo dell’opera.
Antonello studia nel profondo l’uomo e ci regala uno studio psicologico senza
precedenti: anche se la vita è a volte dura il nostro uomo non è stato piegato, lo dice
orgoglioso e beffardo cercando un contatto visivo con lo spettatore. Sembra prendere
la vita con leggerezza e quello che successo in passato poco importa, è passato, si
guarda all’orizzonte.
Citando Calvino “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è
superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Sembra
il velato consiglio del nostro uomo: devi essere leggero, prendi la vita con il cuore
aperto a tutto e non prenderti troppo seriamente. Sono delle regole preziose nella vita.
Domani è un altro giorno e la vita racconterà un altro capitolo, e il nostro protagonista
l’affronterà con quel sorriso ironico e sicuro. Si va avanti, sempre leggeri.
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