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VOCABOLARIO LIGURE
STORICO - BIBLIOGRAFICO
SEC. X-XX
VOLUME PRIMO
A-L
SAVONA
2002
VOCABOLARIO LIGURE
STORICO BIBLIOGRAFICO
Sec. X-XX
Piano dell’opera:
Vengono qui fornite le indicazioni necessarie per un appropriato uso delle strutture del vocabolario.
E’ risultato inevitabile dividere il Vocabolario in due separate sezioni, anche se tale divisione poteva appanna-
re la visione, che sta alla base del presente lavoro, del dialetto ligure come di una unica realtà che si è venuta
organicamente evolvendo nel corso di oltre dieci secoli.
La validità di un vocabolario storico dipende in buona misura dalla affidabilità del materiale raccolto, cioè
dalla correttezza filologica delle edizioni dei testi; per altro verso, una corretta lettura ed interpretazione dei
testi non è possibile se non si disponga di strumenti lessicografici adeguati. A rigor di termini, si rischierebbe
quindi di trovarsi chiusi in un circolo vizioso, senza vie di uscita. Ma per quanto riguarda il campo del pre-
sente lavoro la pratica esperienza ha dimostrato che, tranne rare e riconoscibili eccezioni, il materiale fornito
dai testi a stampa - sia dalle edizioni ottocentesche che da quelle moderne - è sostanzialmente corretto ed at-
tendibile, e che comunque la comparazione delle diverse testimonianze di una singola voce consente spesso
di riconoscere ed emendare errori di lettura, di stampa e di interpretazione, e di eliminare inammissibili va-
rianti.
- ETIMOLOGIE
Il presente vocabolario è bibliografico, non etimologico. Le indicazioni sulle etimologie vengono fornite,
quando ritenute opportune, nell’ambito della specifica bibliografia; si è di norma evitato di ripetere quanto
possa essere agevolmente reperito nei dizionari etimologici italiani.
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- VARIANTI
Tutte le varianti, anche quelle che non interessano il filologo testuale, hanno importanza per lo storico della
lingua e per il linguista, per il quale si tratta di rilevare non solo significati ma forme storicamente attestate1.
Vengono quindi registrate separatamente, nell’ordine alfabetico, tutte le diverse forme di uno stesso termine,
solo trascurando varietà locali di minimo rilievo.
La separata registrazione delle varianti (così come la divisione della materia in due sezioni) ha creato il pro-
blema della scelta, fra le diverse forme di una medesima voce, di quella sotto la quale registrare i rimandi e la
bibliografia. Non sempre infatti la forma più antica è la più significativa, né la prima nell’ordine alfabetico.
Non si è seguito in proposito un criterio unico si è cercato di adottare la soluzione che caso per caso apparisse
più opportuna.
La fitta rete dei rimandi da voce a voce dovrebbe comunque ovviare ai possibili inconvenienti di una scelta ar-
bitaria.
- NEUTRALITÀ
Si è di norma evitato ogni intervento diretto ed esplicito del compilatore nella materia registrata. Le rare ecce-
zioni (giudizi, proposte, precisazioni, rettifiche) sono poste fra parentesi quadre.
Sono state evidenziate nei modi ritenuti volta a volta più opportuni le correzioni adottate o dubitativamente
proposte dagli editori; si sono corretti senza particolare menzione i più evidenti errori di lettura o di stampa.
2. La ricerca
- FONTI
Nell’esame delle fonti ci si è arrestati, tranne eccezioni, alle pubblicazioni comparse sino alla fine del 1988
(con l’inizio del 1989 si è avviata la redazione dell’opera).
- AREA GEOGRAFICA
L’area geografica coperta dalla ricerca è sostanzialmente quella della Liguria attuale: area i cui confini lingui-
stici, così come quelli naturali, sono sempre stati molto netti lungo la costa, dall’estremo Ponente alla Luni-
giana, e nell’entroterra sino allo spartiacque appenninico ed all’incontro con l’area piemontese e l’emiliana 2.
Solo in pochi casi particolari la ricerca bibliografica si è spinta al di là di tali confini 3.
Si è fatta invece larga parte ai confronti con gli altri dialetti.
- AREA CRONOLOGICA
La ricerca ha riguardato:
- i testi latini prodotti dal sec. x. al sec.xv.; testi posteriori sono stati presi in considerazione solo se ritenuti di
particolare interesse; sono stati registrati eccezionalmente testi anche non liguri dei secoli anteriori al deci-
mo;
- i testi volgari prodotti dal sec. xii. al sec. xv.;
- i testi propriamente dialettali a stampa prodotti dal sec. xvi. al xviii., nonché testi italiani fino al sec. xviii.
interessanti per la presenza di elementi dialettali.
- Per i testi dialettali dei sec. xix-xx. la ricerca è stata sostanzialmente limitata alla produzione savonese e si è
svolta per il resto sui vocabolari e gli studi linguistici.
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- AREA SEMANTICA
La scelta - inevitabilmente soggettiva - del materiale da registrare è stata determinata dall’intento di eviden-
ziare e datare tutto il materiale lessicografico comunque utile per la caratterizzazione e la storia del dialetto li-
gure, e per la retta comprensione dei testi. Essa è stata la più ampia possibile, nell’intento di non trascurare
nessun elemento che apparisse comunque interessante, oltre che dal punto di vista linguistico, anche da quello
della storia delle istituzioni e delle tradizioni. Una elencazione esemplificativa comprende tutte le attività
umane, dall’agricoltura e dalla pastorizia alla cantieristica, alla marineria, alla pesca e al commercio, all’arti-
gianato e all’industria, alla finanza pubblica e privata, con particolare riguardo per la produzione dei tessuti e
dei manufatti di abbigliamento. Sono state prese in attenta considerazione le scienze naturali, la chimica, la
medicina e la farmacia, la terminologia giuridica, fiscale, amministrativa, militare, religiosa.
La mole del materiale raccolto consente di considerare sostanzialmente limitata la possibilità che elementi
caratteristici e importanti siano alla lunga sfuggiti alla rilevazione.
- TOPONIMI E ANTROPONIMI
Uno spazio particolarmente ampio è stato dato ai toponimi ed agli antroponimi - soprattutto soprannomi e co-
gnomi - che presentano per loro natura caratteri altamente conservativi, e sono spesso strettamente connessi
con nomi volgari (di piante, di animali, di mestieri, strumenti, aspetti del terreno,ecc.) non altrimenti attestati
nei documenti di epoca antica.
Si sono spesso registrati anche toponimi e antroponimi privi di evidente connessione con altri elementi lessi-
cali, in quanto si è ritenuto che potessero fornire materiali utili per eventuali ricerche di diverso genere.
3. Ordine alfabetico
4. Grafia
Nella redazione di un vocabolario storico e bibliografico, esclusivamente basato sulle attestazioni scritte di
epoche diverse lungo l’arco di dieci secoli, esclusa essendo l’adozione di una grafia fonetica, ed in presenza
di sistemi grafici oltremodo diversi negli autori, nei luoghi e nei tempi, si imponeva, per la registrazione e per
l’ordinamento delle voci e delle citazioni testuali, l’adozione di criteri della massima semplicità, univocità ed
adattabilità, che offrissero sufficiente garanzia di fedeltà e, insieme, facilità di reperimento e di consultazione.
Tali criteri vengono esposti sommariamente qui di seguito, avvertendosi che essi rappresentano punti di riferi-
mento costanti, pur se, nella estrema varietà della casistica concreta, non sempre essi sono rigidamente appli-
cabili ed applicati.
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SEZIONE “LATINO”
Nei testi latini medievali la grafia è generalmente molto uniforme, e ricalca sostanzialmente la moderna resa
del latino classico, con le seguenti principali differenze:
- il dittongo æ è costantemente reso con e;
- il dittongo œ è reso nei diversi testi sia con œ che con e;
- la h è spesso inserita nelle parole senza valore etimologico o fonetico
- non si distingue di solito ph da f;
- non è di solito sicura la distinzione fra consonanti semplici e doppie;
- è frequente l’uso indifferenziato di s, (ç) e z.
I testi latini vengono qui trascritti rispettando fedelmente la grafia delle fonti, avvertendo che
- non vengono usati i caratteri maiuscoli;
- non viene introdotto ovviamente l’accento tonico.
- per praticità tipografica vengono evidenziate, quando opportuno, solo le vocali lunghe mediante accento
circonflesso.
SEZIONE “VOLGARE-DIALETTO”
Confluisce in questa sezione un materiale lessicografico estremamente vario per natura, età e provenienza, per
la cui registrazione è sembrata opportuna l’adozione di codici differenti.
b) - voci e testi dialettali veri e propri, nei quali l’uso del dialetto rappresenta la scelta consapevole di uno
strumento autonomo rispetto alla lingua nazionale, e mira a rispecchiare la parlata locale nelle sue for
me più autentiche ed espressive.
In questo ambito si è operata una distinzione:
- le voci e i testi dialettali genovesi dei secoli xvi-xviii, tutti redatti secondo una codificazione so-
stanzialmente omogenea e stabile. Questi si trascrivono rispettando la grafia delle fonti, solo norma-
lizzandone alcune forme.
In particolare
- si è di norma mantenuta la grafia di æ, œ/êu (æ´, œ´/eú se comunque accentate nei testi);
- si è mantenuta la grafia “genovese” di o per [u], û per [ü];
- si è usata la forma -scc- per il nesso -ß c- comunque evidenziato nei testi.
- si è spesso usata una sola forma per le terminazioni participiali (aou, au, ao, ou);
- non si è spesso evidenziata, nella trascrizione, la pronuncia velare di n in sillaba finale preceduta
da vocale tonica (indicata nei testi con ñ, n- nn-), dato che si tratta di un fatto di pronuncia regola-
re e costante, limitato nel tempo a una ben definita area della Liguria 4 ;
- si sono usati parcamente gli accenti tonici;
- si è riservato il circonflesso alle vocali lunghe (particolarmente se non accentate).
- le voci e i testi dialettali “moderni” (degli ultimi due secoli) per i quali i codici grafici della pro du-
zione letteraria e di quella scientifica e lessicografica si sono differenziati nelle diverse aree subdialet-
tali, sviluppando - accanto alla tradizionale e stabile norma “genovese” - un insieme anarchico di solu-
zioni diverse, soggettive, instabili e a volte prive di fondamento.
Per questi si è ritenuta opportuna l’adozione di una trascrizione estremamente semplificata e com-
prensiva, che evidenziasse soltanto i fatti fonetici largamente significativi e trascurasse le distinzio-
ni più sottili e le particolarità locali di minore rilievo, ignorando quindi i criteri dichiarati dai ri-
spettivi autori.
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Tale trascrizione attribuisce alle singole lettere il valore fonetico che esse hanno nella lingua italia-
na corrente, con le seguenti particolarità:
Vocali
å = a molto chiusa, quasi o: così evidenziata perché nei testi relativi ad alcune località (Ormea, Trio-
ra) essa viene spesso trascritta come o;
é = e chiusa;
è = e aperta, in tutte le gradazioni;
i = i vocale e semivocale (j, y);
ö = eu francese (accentato: ö´);
u = u vocale e semivocale (w);
ü = u francese (accentato ü´).
Consonanti
gl = l palatale (∑)
gn = n palatale (ñ)
n = n nasale o velare (N,¿,…) in sillaba finale preceduta da vocale tonica,
r non si è evidenziata in alcun modo la r palatale (dorsale o retro-flessa) ({) caratteristica di al-
c u -
ne zone liguri.
sc = s fricativa palatale sorda: (ß : sciamma, asccianà, scciümma, scpartì).
z,s = s sonora (S, √): spesso si usa s anche per la sibilante sonora.
Una specifica menzione segnala i rari casi in cui la pronuncia corrisponde a quella della z sor-
da o sonora italiana (z, J).
q trascritta secondo l’uso italiano moderno.
Consonanti doppie
A differenza da quanto avviene per le vocali nessuna distinzione è fatta fra consonanti semplici e dop-
pie: esse vengono registrate indifferentemente nei i medesimi lemmi, così come compaiono nelle
diverse fonti 5.
Accenti
Data la natura storico-bibliografica, e non normativa, del Vocabolario, gli accenti tonici non vengono in-
trodotti quando non compaiono nei testi. Non vengono comunque accentate le parole piane; vengono ac-
centate le parole tronche; non sempre le parole sdrucciole (particolarmente dell’uso letterario).
L’accento acuto indica la e chiusa (é), quello grave la e in tutti i gradi di apertura (è, æ, ä, …); per la o
si usa di norma il solo accento grave (ò).
Quantità
La quantità delle vocali non viene sovente indicata nei testi dialettali ed è inoltre spesso diversamente
avvertita nelle varie parlate locali. Conseguentemente, pur essendo di grande importanza, essa non vie-
ne spesso evidenziata. Sempre però si usa l’accento circonflesso per denotare la lunghezza delle vocali
non accentate. (ad es.: scâdà, cêghettu, imbôzà, ôéggia, ecc.).
La materia dei lemmi è così disposta (senza altra distinzione che gli “a capo”):
- LA VOCE, in ordine alfabetico in carattere grassetto; la categoria grammaticale; il genere. Non indicato il ge-
nere dei cognomi, e a volte neppure quello dei nomi, non sempre facilmente determinabile.
I sostantivi vengono di norma registrati nella forma del (nominativo) singolare, anche quando si tratti di nomi
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di piante, animali o monete registrati a volte dai vocabolari nella più comune forma plurale; solo si mantiene
il plurale nei pluralia tantum e per le parole che risultino attestate solo al plurale, e di cui non sia sicura la for-
ma del singolare
I sostantivi latini con tema in consonante (terza declinazione), così come quelli uscenti in della seconda, ven-
gono registrati nella forma dell’accusativo singolare.
Le voci costituite da due parole sono elencate in ordine alfabetico come se si trattasse di una unica parola. Se
la registrazione riguarda la seconda parola questa è registrata nell’ordine alfabetico, mentre la prima viene po-
sta fra parentesi.
I verbi sono registrati sotto la forma dell’infinito (attivo), salvo quando, in rari casi, questa non sia determina-
bile con sicurezza.
Si sono tenuti di norma distinti, pur se coincidenti nella forma, i toponimi dagli antroponimi (cosa non sempre
agevole nel caso dei cognomi).
Sono state registrate insieme, di norma, affiancate in un medesimo lemma e separate da una barra, le diverse
varianti di una medesima parola, se alfabeticamente contigue.
- IL SIGNIFICATO, in corsivo fra virgolette, è indicato di norma in modo semplice e sintetico, con attribuzione di
un’area semantica molto vasta, e con implicito rimando al vocabolario italiano. Esso è determinato dalla evi-
denza del contesto, dal raffronto con altri testi, dalle indicazioni bibliografiche, dai dizionari, dai glossari par-
ticolari delle fonti.
Avviene anche, in alcuni casi, che la determinazione del significato di una voce si basi sulla previa soluzio-
ne (ovviamente soggettiva, e che di solito sarebbe troppo lungo giustificare) di problemi di interpretazione
del testo.
Un punto interrogativo contrassegna i significati congetturali o comunque ritenuti non sicuri; nessun significa-
to viene indicato quando la determinazione non appaia comunque possibile.
I diversi significati di una stessa parola sono separati da una virgola quando siano fra loro affini; da punto e
virgola quando la differenza sia più sensibile.
Quando essi appartengano ad aree semantiche diverse la voce viene registrata sotto separati lemmi. I riferi-
menti (L, D) non tengono conto di tale divisione.
Dei toponimi si indica tra virgolette in corsivo il nome locale moderno corrispondente; si indica fra parentesi,
in corsivo, il capoluogo di appartenenza delle località minori e, quando possibile, dei microtoponimi .
Di molti toponimi non viene fornita la precisa localizzazione quando questa sia difficilmente determinabile..
Delle monete e delle unità di misura si forniscono indicazioni molto sommarie e non si precisano equiva-
lenze.
- LE ATTESTAZIONI sono disposte in ordine cronologico; entro tale ordine vengono elencati i testi genovesi, indi
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- Per le opere in versi si indica il numero del componimento (o del canto) e del verso (o strofa) in cui compare
la voce attestata.
Sono state di norma verificate sulla prima edizione (registrata nella Bibliografia) le citazioni tratte da edizio-
ni posteriori.
- il luogo: sempre, ove possibile, viene indicato il luogo di redazione (o di pubblicazione) del documento, o la
localizzazione della voce, tranne quando si tratti di Genova o di una colonia genovese d’oltremare.
- la parola con la esatta configurazione che ha nel testo citato, sempre, ove possibile, inserita nel proprio
contesto con una ampiezza tale che ne renda comprensibile il senso.
Le parti di testo non essenziali alla comprensione sono omesse e sostituite da tre puntini.
Le lacune del testo sono indicate da tre puntini fra parentesi quadre.
Il tratto –– separa due diverse citazioni tratte dalla medesima pagina o da due pagine successive.
La scelta delle attestazioni tiene conto dell’arco cronologico coperto dal termine, dell’interesse del contesto,
delle eventuali sfumature del significato, o dei particolari usi idiomatici del termine,
Tranne il caso di voci di larghissimo impiego, il numero più o meno grande delle citazioni mira a fornire una
indicazione sulla frequenza del termine.
Nella trascrizione dei testi evidenti errori di lettura o di stampa sono stati corretti, dandone notizia solo quan-
do lo si sia ritenuto opportuno.
Dei verbi di uso più frequente vengono elencate, nella sezione “Volgare-Dialetto” le forme della coniugazio-
ne. La raccolta di tali forme è ampia, ma non vuole essere esaustiva.
- LE INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE..
Sempre, ove opportuno, si è fornita l’indicazione, in ordine cronologico, della bibliografia relativa alle singole
voci, tratta dallo spoglio della letteratura scientifica accessibile in trattati, studi ed articoli specifici. Si tratta
di un repertorio per necessità estremamente sintetico - di norma limitato a semplici rimandi - che intende for-
nire lo strumento di una informazione di base, e che evita di addentrarsi nelle esposizioni, nei commenti, nelle
discussioni, nelle esplicite prese di posizione dell’autore. Vengono a volte registrate ipotesi oggi superate ma
12
L’insieme dei rimandi incrociati è stato concepito come una rete volta a collegare non solo varianti o termini
di confronto, ma la famiglia di ogni voce nel suo svolgimento cronologico, ed a fornire indirettamente in
qualche caso indicazioni circa la sua etimologia.
Nella disposizione dei richiami - particolarmente quando il loro numero fosse elevato - non si è seguito uno
schema fisso, ma si sono adottate le modalità ritenute volta a volta più opportune, disponendo i collegamenti
“a catena” o “a grappolo” a seconda dei casi.
Non si è comunque inteso stabilire gerarchie o linee specifiche di derivazione delle voci registrate.
Non viene di norma indicato il collegamento, di per sé evidente, fra due voci contigue.
Quando una voce è registrata con significati diversi sotto diversi lemmi, non si è ritenuto necessario specifica-
re, nei riferimenti, a quale di essi sia fatto rinvio.
E’ certo avvenuto che, nonostante la migliore attenzione, le numerose integrazioni e correzioni apportate in
corso d’opera abbiano interferito nel gioco dei riferimenti, turbandone la compattezza.
A costo di ripetizioni si sono di norma evitati, al di fuori dei “Riferimenti”, i rinvii ad altre voci del vocabola-
rio.
Note
1
Cf. G.CONTINI, Breviario di ecdotica, Torino 1990, p.167.
2
G.DEVOTO, Per la storia delle regioni d’Italia, in: Rivista Storica Italiana, 32 (1960), p.230: “La Liguria persino nel-
le sue caratteristiche antropologiche mostra tuttora un netto contrasto con le regioni finitime del Piemonte e della Lombar-
dia. ..Nessuna frontiera è più netta di quella che divide i dialetti liguri ed emiliani dal toscano, di quelli romagnoli dal mar-
chigiano, o (oso dire) di quelli lombardi dal Veneto”.
3
Le uniche eccezioni sono costituite da:
CPB doc.V° (Piacenza) per la ricchezza e l’interesse del materiale, e per la vicinanza con l’area bobbiese;
CA perché largamente citato da GR, che lungo tutto il Novecento è stato utilizzato come pressoché unica fonte dispo-
nibile per il latino medievale ligure;
MBA ,come termine di confronto con l’area provenzale.
CDL, per l’interesse di testimonianze molto antiche (8° - 9° secolo), di forme che solo più tardi sono documentate dalle
scritture liguri.
ACS (Verona), CHI (Savoia), CRL (Ravenna) per l’interesse offerto da raffronti occasionali.
4
Cf. PD §177 p.352.
5
Sulla complessa questione delle consonanti doppie liguri si vedano le considerazioni di [G.PETRACCO SICARDI] in:
Consulta ligure, Vocabolario delle parlate liguri. Lessici speciali. 1 “Gli uccelli”, Genova 1982, pp.14-16, e la recensione
Abbreviazioni (toponimi)
Simboli
*AA ABATE Agostino, Cronache savonesi dal 1500 al 1570 di Agostino Abate, accresciute di docu-
menti inediti, pubblicate e annotate dal dott. G.Assereto, Savona 1897. [Savona, ca. 1570].
*AAD PANDIANI Emilio, Arredi e argenti di Andrea D’Oria, da un inventario del 1561, in: ASLSP 53
(1926), pp.239-297.
AAG ASCOLI Graziadio Isaia, Del posto che spetta al ligure nel sistema dei dialetti italiani, in: AGI 2
(1876), pp.111-160; 396-399.
AALSL Atti dell’Accademia ligure di scienze e lettere.
AASLT Atti dell’Accademia di Scienze e Lettere di Torino
ABB BERNARDINI Enzo - BESSONE Giuseppe E., Bordighera ieri. Antologia, Bordighera, 1971.
ABD APROSIO Sergio, Dalla Bordigheta a Bordighera (e dintorni), in: AMSSSP 28 (1992), pp.7-47.
ABS APROSIO Sergio, Ligure “balòu” ‘pianerottolo’, in: SAB, n.s. 11 (1991), pp.17-18.
ACB [ASTENGO C.A.Andrea], Alcuni documenti sull’antichità e privilegi del Capitolo della Catte-
drale Basilica di Savona, Savona 1897.
ACC ANSALDO Francesco, Cronaca della prima Crociata scritta da Caffaro, ed altra dei Re di
Gerusalemme, da un anonimo, .. per la prima volta pubblicate, in: ASLSP 1 (1858), pp.1-75.
ACL BALBI Giovanna - RAITERI Silvana, Notai genovesi in Oltremare. Atti rogati a Caffa e a
Licostomo (sec. XIV), Bordighera 1973.
ACM ANGELI Adolfo, Carrara nel Medioevo. Statuti e ordinamenti, in: ASLSP 54 (1929), fasc.2,
pp.1-134.
ACS CIPOLLA Carlo, Un amico di Cangrande I della Scala e la sua famiglia, in: MAST, Serie 2., to-
mo I. (1902), pp.1-72.
ACV ANGELI Adolfo, in: ACM, Vocabolarietto dei termini meno comuni, pp.135-139.
ADG AGENO Gian Carlo, Studi sul dialetto genovese, in: SG 1 (1957), pp.1-156. [Per le citazioni dal
volume non si indica la pagina essendo sufficiente la consultazione dell’indice analitico].
ADL AZARETTI Emilio, L’evoluzione dei dialetti liguri esaminata attraverso la grammatica storica
del Ventimigliese, Sanremo 1977. [Per le citazioni dal volume non si indica la pagina essendo suf-
ficiente la consultazione dell’indice analitico].
ADP ACCAME Giacomo e PETRACCO SICARDI Giulia, Dizionario pietrese, Pietra Ligure, s.i.d.
[1981].
ADR APROSIO Sergio, I bravi di Don Rodrigo, in: AMSSSP 26 (1990), pp.27-34.
ADT APROSIO Sergio, Due curiosi testi medievali: una maledizione e uno scongiuro, in: SAB, n.s. 13
(1992), pp.9-13.
AES AEBISCHER Paul, L’évolution du suffixe “-arius” en italien prélittéraire d’après les cartes lati-
nes médiévales, in:ASNP, Serie 2., vol.10 (1941), pp.1-19.
AF ACCAME Paolo, Frammenti di laudi sacre in dialetto ligure antico, in: ASLSP 19 (1889)
pp.547-572.[Anzichè la pagina si indica di norma il numero del componimento e del verso].
AFV AZARETTI Emilio, Nomenclatura della fauna marina in dialetto ventimigliese, in: BALM 10-12
(1968-70), “Studi offerti a Mirko Deanovic”, pp.409-427.
20
*AG,AGL [ANONIMO GENOVESE], Rime genovesi della fine del secolo XIII e del principio del XIV edite
ed illustrate da N. LAGOMAGGIORE, in: AGI, 2 (1876), pp.161-312. [Data: fine sec.XIII- inizio sec.
XIV]. Tranne diversa indicazione le citazioni sono tratte da questa edizione.
*AG,AGP [ANONIMO GENOVESE], Rime genovesi della fine del secolo XIII e del principio del XIV. Par-
te seconda, edita per cura di E.G. PARODI, in: AGI 10 (1886-1888), pp.109-140. [Data: fine secolo
XIII-inizio sec. XIV] La numerazione dei componimenti prosegue quella di AG,AGL. Tranne diver-
sa indicazione le citazioni sono tratte da questa edizione, con il numero del componimento e del
verso in cui compare il termine citato.
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LUCIANA COCITO, Roma 1970.
*AGD ANONIMO GENOVESE, in CPO I., pp.713-761 [testo] . II., pp.847-848 [note].
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21
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*RDB RIME DIVERSE in lingua genovese... di nuovo date in luce in questa seconda impressione, Pavia
1595 [Non viene indicato tra parentesi l’autore dei componimenti quando si tratta di Paolo Foglietta.
Sono inserite nel testo (Biblioteca Berio di Genova) alcune composizioni manoscritte, che vengono
qui indicate con “ms.”. Tranne diversa indicazione, le citazioni sono tratte da questa edizione].
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a 43 abab
A
a art. f.sg. “la” a pron. ogg. proclit. di 3ª pers f. sg. “la”
CBL 339 (13.44) et noi per Francesco abiam a (ms. abia- [u a porta “(egli) la porta” u gâ (gh(e) a) dà “glie la dà”]
ma) salvacion. FUP 118 (Sav.) a sapiencia e la dotrina de Cf. TGG 97.
lo so amoroso e dileto e caro fijo. IVE 12 ello e vegnuo a prep., con un gerundio
a receive a morte. PRI 35 sg. a.1749 (Sav.) e giubila a CIT 79 così vaggo a lasciandoghe ro cœurio (“ci vado la-
sittæ’… –– in ta mainna… –– mette in sarvu a vitta. PRI sciando la pelle”)
50 s.xviii. (Sav.) tutto intorno lì a-a cabanna… COM.4 15 a prep., con compl. ogg.
ne vorei mette con e spalle a a muraggia… –– ei a testa GP 281 mi e o amao a voi. GP 287 e uno homo de la fa-
confusa. migia de Caifas si ave visto a san Piero… GP 369 iha-
PS 18. RGS § 417. mava allo so figio. MAC 163 e adoro lo ognipossente
a /ha pron. sogg. proclit. di 1ª pers. sg. “io” Deo e a lo so fijo messer Jhesu Criste. MAC 162 ella no
PRP 329 a ve prometto. PRP 342 ha ve ro diggo mi… –– serve a li nostri dee, ma serve a quello chi fo crucifficao
s’a m’accorzo… PRP 344 s’a diesse… PRP 352 messè da li Zué.
Pre Piro Zane à me resciouro/ con voi perch’i me sei pa- RGS § 632.
rente e amigo… sacchiei donca, ch’a son dentr’un intrigo. a prep, con art. “a”
PRP 353 (1.47) dra gente assai, chi se trovava offesa/ AG 138.71 Zenoa e citae/…/ con so porto a ra marina.
ch’in te l’hisoria a no ri mentovasse. PRP 355 a ro vuo- LSE 30 tanto solicita era ali infirmi… AA 176 ala sima
glio pu dì. PRP 357 zo ch’à n’ho faito a elli à vuoglio mi/ de lo molo.
fattero hauora a tu. PRP 358 ma za ch’à vego havò… GL RDB 33 in bocca a l’orso.
6.98 a n’orræ’ che nesciun ra boghezasse (la pescasse, la a prep. “da”
scoprisse)/ a vorræ’ descorrìghe de rescoso. SB 758 AG 12.311 defendese no poeiva/ a quela chi lo confon-
ca.1850 (Fin.) mi a sun chi… a restu… a ghe dirò… deiva. AG 12.375 nixun defender no se poea/ a la raxon
RGS § 44: lig. mod. a u fassu. VPL che ela dixea. AG 102.46 ma a voi pu no me defendo.
a pron. sogg. proclit. di 1ª pers. pl. “noi” AGC 44, 49 n. “latinismo”.
PRP 341 à s’inzegnaremo de compì… –– criendo, a ve a prep., con infin. “da”
vorremo abbottinai. PRP 351 (str.57) a gh’amo faito vé… AG 115.19 ò assai a far.
IVI (ms.) ch’a manezzamo a sciabra comme a serra. AGC 45 “isolato esempio”.
VPL. RGS § 44. aa sf. “ala”
a pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. sg. “egli” NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) miè che bell’âe!
AG 45.61 se de a v’ay. PAB 58 per li diversi movimenti MTS 165. RSS 22. DEV 12. PVG.
in che fortunna t’ha misso, como quelli che a vol inganar D aagianca. ara. åra. aretta. arü’e.
per moi de dumestegessa. CAR 67 a.1479 che a nol sia aa sf. “aia”
nesun de la dita compania chi olzii… RGS § 285 (Spe.)
a pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. “essa” D aira.
AG 140.339 no e si piaira question/ chi no ge fa defen- aa sf. “ape”
sion/ che la no sea alo venzua/ s a no sera ben mantegnua. PVG
CEB 356 la roba tropo aparissente tosto a partuise odio a D ava.
li vexim. PAB 58 como quello che (la natura) a vol inga- aagianca sf. (ornit.) “pigliamosche collo bianco”
nar. PAB 61 sg. per che te biasmi tu de fortunna…? se tu CAD.
fai soma de li bem e de li mai che a t a faito… –– doncha D aa.
aagna sf. (ittiol.) “traggina”
no po dar questa vita bianssa, za che a no fa mar agurai RCG 266.
quelli a chi ella falle. PAB 70 che virtue a soa propria di- D aagnu.
gnitae, che a mete tantosto in chi ella se zonze. PAB 88 aagnu sm. “ragno”
lassera ello soa bonna vita, per so che a no li sea varssua ADP (Pietra)
a deffenderlo de soa messerenssa? CPF 167 a.1584 che… D aagna. àgnou. agnu. aragno.
a vaghe… ––ra stampa e ro stampao… riessan tanto ben, aalunga sf. (ittiol.) “alalunga; germone; tonno bianco
che a pà stampa d’Aldo. SAL 7 n.n. a.1584 a sentì… a (Thunnus alalonga Bonn.; Germo alalonga Bonn.)”
pensa. RDM 25 Zena…/ a travaggiava con garìe armè. PML 356. TTC 133.
RDB 57 a se doggia (“si ripiega”). GL 3.9 ra sentinel- D aa. aralonga.
la/… l’occiale a l’allivella/ e a guarda per menûo. GL aàscia sf. (bot.) “ginestra spinosa”
15.43 arrivâ chi ra brava pilotin-a/ a leva veira, e a terra a RML 974 (Pigna)
s’avvexin-a. COM.4 83 ra ranga Riffa… ra nostra vexin- D arastra.
na… a n’ha impîo Zena. CIC 44 a.1845 (Sav.) a stè… a ab prep. “da”
mantegniva tüttu u fögu da giurnà. CIC 45 a.1848 (Sav.) AG 16.271 Joseph ab Arimatia.
lesta lesta a se ne scappa. VCS 70 s.xx. a l’ea ‘na spa- AGC 44,49 n. “latinismo”.
ventusa epidemia. Abba top.
PS 19. RGS § 451 “forma pronominale complementare: PCT 108: germ.
accompagna il verbo anche quando esso ha un soggetto ababucàu agg. “imbacuccato”
nominale”. DVO (On.)
abab 44 abar
ababurarse vb. “cercare di accattivarsi una giovane” abalutà vb. “appallottolare; sballottare”
MP 17.1 (Pigna) SDS (Sav.) PVG.
abachìn sm. “librettino” D bala.
CAD. FPI 2: abacus. abambanà vb. “sporgersi”
D àbaco. VPL (Alassio).
abachiòu agg. “triste, abbattuto” abandar vb. “inclinare”
BDS (Sav.) MP 17.2 (Pigna).
abaciucòu agg. “intontito, infiacchito, abbattuto” D banda.
GO. RAN 153. PVG. BDS (Sav.) abandòn sm. (bot.) “verbasco, tassobarbasso”
D bacioca. MVS (CastelnM.).
àbaco sm. “àbaco; cifra” D tassu barbassu
AA 244 maestri de abaco de arismetica. MNS.2 50 abandonar vb. “abbandonare”
a.1642 (Sav.) partito (= contratto) in lettera chiara con pa- PAS 30 he te prometo, se tuti li aotri te habandonassem e
role distese, e non abbreviate ne in abbaco. se partissem, he non te habandonerea fim che he fosse vi-
D abachìn. àbacu. L abachus. vo. CR.22 ben farà mesté… che in tal caso o ve aregor-
àbacu sm. “abaco, cabala” dei de mi e no me abandonai. MAC 162 messer, aitoriai-
SDS (Sav.) me e conssegiaime e no me abandonai in le main de li ini-
D abaco. mixi. CF.10 (1.9) s.xiv. (Pietra) or che farà lo peccaore/
abadà vb. “accorgersi, notare, badare” abandonao de ogni speranza?
VPL (Sanr.). D abandùn. abandunà.
D abadu. abandum avv. “in abbandono; senza seguito”
abadasiùn sf. “attenzione” BDF 150 a.1460 lasseranno la coxa abandum.
MDB (Bord.) D. bandom. L abandonum.
abadìn sm. “lastra di ardesia” abandùn sm. “abbandono”
BDS (Sav.) MVS (Sarz.) CAD. FDG 152.
D abàin. Cf. MB 46 sg. (Bonvesin) met a bandon “lasciare in ab-
abadu sm. “attenzione” bandono”.
VPL (Sanr.) nelle loc. da, fa abadu “fare attenzione, far D abandunà. bandom. L abandonum.
caso”. abandunà vb. “abbandonare”
abbaén sm. “lastra di ardesia” CAD.
CAD FPI 8 D abandonar. abandum. L abandonum.
D abàin. abào sm. “abate”
abaessa sf. “badessa” CR.11 messer sam beneito abao. PS. 16 s.xiv. abao.
LSE 25 la abaessa soa amia… D abau. labou.
MUI 117. abaoù sm. “capo della ‘Comitiva degli Sbandieratori
D abau. L abbas. della Val Bisagno’ che faceva giochi di bandiera entrando
abaghìe sf. (bot.) “alloro (Laurus nobilis)” in città la vigilia di Natale”.
FPL (Nizza) GL 7.31 intanto comparisce un cavagero/ co un-a sosta
abbagiurår vb. “stregare” ch’o pà fræ de l’Abaou/ con sciabra in man… (TT con
FDT.2 29 (Triora) sembianza appare/ fera e sdegnosa). GL 20.91 montaou
D abasurà. embagiurår. dra mæsma [rocca] in çimma descciegà / ra gran bandéa
abaglià vb. “sbadigliare” se vè da Raimondo; / comme avanti l’abaou, là a ro Denà
ADL (Vent.) / curlà o ra fava intorno a lé in riondo.
D abagliu. bâgià. D abau.
abàgliu sm. “sbadiglio” abarburà vb. “propagginare viti”
ADL (Vent.) VPL (Alassio).
D abaglià. bâgiu. abbarliquòu agg. “tonto”
abao sm. “lastra di ardesia” SDS (Sav.)
ATA 204 a.1384 (Alb.) con doi abay per cascaun bar- D barlìqua.
chum, si en tar vissa che lo no possa jover en la dita tore. abbarluccià vb. “risciacquare”
D abàin. PAG 103.
abaia sf. “abbazia; badia” D barluccià.
PS 9 s.xiv. abaia. abarlugà vb. “abbagliare”
L abaengus. abbatia. BOS 25 s.xvi. (B.Cigala) resto d’haveive vista abarlu-
abàia sf. (bot.) “fungo mugniaio” (Agaricus nitens gaou. BOS 37 s.xvi. (B. Schenone) e veramente se chi
Schaeff.)” troppo vuò / a ra spera dro sò dritto mirà / de sorte o s’ab-
CAD. PAG 71. barluga, che dapò / gianco neigro a ra sò vista pà. RDB
abaicar vb. “guardare, osservare” 63 sg. tâ luxe ancora fè / che abarlughè ra gente e ra ro-
MP 17.1 (Pigna) Cf. C.SALVIONI, RIL 37.530. stì… –– vostro ciero m’abarluga e strinna. RDB 87
abàin sm. “lastra di ardesia” (B.Cigala) m’abarlugassi “mi abbagliaste”. CIT 187 (il
PVG. mondo) si ben con so bello o n’abbarluga. GL 1.17
D abadìn. abbaèn. abbèn. ambaìn. L abainus. Gofredo o restò da ro splendò / abarlugaou, e pin de gran
abalotorare vb. “votare per mezzo di palline” stupò.
PAD 345 a.1506 perfino al numero de 120 s’erano tirati PSE 256 “ad-bis-lucare”. RAN 154. PD 143, 351. REW
per polise a sorte; lo resto hanno fatto a balotori e li 12 re- 5136.2 GA 13.201. ALE 47.
storno alla rescosa, perchè, se se abalotorava alcuno che D abarlugare. barlügà.
fossse apartenuto ad alcuno che fosse delli 60 fino in 3º abarlugare vb. “stordire”
grado, poter sorogare. MVS (Sarz.)
D balottatione. L abolotare. D abarlugà.
abas 45 abes
abesognar vb. “acconciare, sistemare” Dee… disse a Nohe: e voio abissar tuto lo mondo.
AG 56.104 e lo povero chi avea/ gran defeto de monea/ la PS.42
revende per far dinar/ e per soi faiti abesognar. D abisciarse.
FA 317 (cf. fr. soin, soigner. FAS 155. abisciarse vb. “sprofondare”
D bezögnu MP 17.15 (Pigna): REW 56.
abestentà vb. “aspettare” D abissar.
GO “voce del contado”. PVG. Cf. DEP piem. b’standé abisente agg. “assente”
“indugiare” PD 144: “epentesi”
D bestentar. L absentare.
abetu sm. “abete (Abies alba Mill.)” abbittà vb. (mar.) “allacciare la gomena alla bitta”
FPL. MLC 267 (Sav.) MVS (Sarz.) BDS (Sav.)
D avéu. abiete. D bitta.
abéu sm. “abete” abitàcula sf. (mar.) “chiesuola della bussola”
MP 17.2 (Pigna) MLC 267 (Sav.) BDS (Sav.)
D aveu. D abitaculu. bitàcula. L habitaculum.
Abéu top. (Pigna) abitàculu sm. “casìpola”
PSP 57 n.: “bosco di abeti” RGS § 1050 (Cors.)
abeverar vb. “abbeverare” D abitacula.
PAB 65 Neron imperao…/ fo visto inter lo infferno/ batuo abitaìssu sm. “forestiero immigrato in paese”
e tormentao/ e d’oro caodo abeverao. DVA (VArr.) “raro”.
D beive. D abötaissu.
abiete sm. “abete” habitanza sf. “abitazione”
GR 60 (Tenda) larsi abieti e altri simili albori. AG 5.45 en cel fazando habitanza/ unde è ra nostra spe-
D abetu. ranza.
abbifurcòu agg. “infurfantinato” FAS 162.
D bifforco. D habitao. abitatium. hatatium. L habitacionem. habita-
abigà vb. “ammucchiare” culum.
TVD (Dolc.) ADL (Vent.) habitao sm. “abitante”
D bigu. AG 43.209 Zenoa e soi habitatoi (PD.131: rima con onor:
abigà agg. “bacato” -i è di tardo copista).
MVS (Sarz.) PAB 62 lo logo che tu apelli exillio è paixe a li habitaoi.
D bèga. PS 35.
abbiggio sm. “abbigliamento, fronzolo” D habitanza.
CIT 76 lì così sccetta, senza tenti abbiggi…
abitatium sf. “abitazione”
D abiggià.
abiggià vb. “abbigliare” PCD 49 s. xiv. FAS 157 pl. habitatioin.
PAD 320 a.1506 una gran compagnia d’huomini a cavalo, D habitanza. hatatium. L habitacionem. habitaculum.
molto abiggè, tutti vestiti a una livrea. GL 2.14 una fig- abitìn sm. “scapolare”
gia/ savia, modesta e bella come l’oro/ ra quæ non se fa BDS (Sav.)
riççi e non s’abiggia, / solo quanto comporta ro decoro. àbitu sm. “scapolare”
D abbiggi. GO. CAD àbitu da Madonna. PVG.
abìgliu agg. “svelto, sveglio” Cf. CVM mil. àbet de la Madonna.
VPL (Taggia). Abbo top.
abiguelà vb. “avvolgere, ripiegare (carta e simili)” PCT 108, 109, 121: germ.
RAN 154. BDS (Sav.) abocha abocha loc. avv. “bocca a bocca”
D biguelu. FTM 99 a.1456 (Sav.) et tu dei alora pregare Dio per lui
abbillonare vb. “squadrare (tronchi di legno)” percio che ello alora intra in le cose secrete a parlare cum
GRD a.1590 (Sarz.) chi sarà ritrovato portare, tagliare, Dio abocha abocha, arecomandan(do)ge il proposito suo.
abbillonare, caricare… D boca.
D bilùn. abogìn sm. “puntale della stringa da scarpe”
abimà vb. “avvilire, deprimere” GL 19.91 no voæran manco un abogin de stringa.
FPI 31. LFL 2.21 fr. abîmer. D abuggìn.
D abimòu. aboiàu agg. “turbolento”
abimòu agg. “avvilito, depresso” VPL (Arenz.).
BDS (Sav.) abominar agg. “abbominevole”
D abimà. PAB 71 luxuria abominar. PS 32: “abbominale”; ma
abinbdulà vb. “raggirare” emenda in abominaa.
BDS (Sav.) PVG abbonaççà/ -zar vb. “calmare, rabbonire (le onde)”
D bìndulu. ghindaro. AG 45.80 per che s’o fai zo che v’o dito/ lo vostro faito
abbinellà vb. “gemellare, partorire gemelli” andera drito/ ogni fortuna e mar turbao/ ve sera tuto apa-
FPI 1111. gao e abonazao. CIT 132 quando d’in âto mâ tutti ar-
D binelà. binellu. raggæ’/ veggo vegnì zu comme tenti chen/ ri maroxi ab-
abiolo sm. “vaglio” bajando a ro terren/ da pœu ri veggo tutti abbonaççæ’…
SIP 205 sg. (Massa) “arnese di legno che serve per ven- FA 317.
tolare il grano” D abunassà. abbunì. bunassa.
< alveus (lig. vallu). MUI 125. abondazia sf. “abbondanza, quantità”
L albolus. AG 16.335 de le lagreme che faxea/ per le doie desmesu-
abissar vb. “distruggere, rovinare” rae/ grande abondazia descorea/ sum quele membra sa-
AG 146.113 (il digiuno) che tuto par ch’elo m’abise/ lo grae.
corpo strenze, secha e spreme. PAB 44 lo nostro segnor D abondar.
abon 47 abré
acarìu sm. “rabdomante” (Sav.) quello chi avesse acatato deto acato… –– anci che
CDS (Sanr.) abia fato il pagamento de alcuno acato. DSP 376 a.1540
accaro agg. “caro, gradito” non vogliamo che sia lecito… di comprare porco alcuno,
PAD 495 a.1506 haveriano accaro V.M. volessano… così per conto de censaria como de acato.
D car. D acatar. L acatum.
acartato agg. “vincolato da contratto di apprendista- acautellarsi vb. “cautelarsi, assicurarsi”
to” MAS 266 a.1523 vi si ordina e comanda che… vi acau-
NAB 21 a.1473 (Sav.) alcuno famigio o sia fante a carta- tellate de le persone de quelli citadini. SBP 150 a.1547 ad
to con alcuno maistro de butega. ogni cosa saria stato provisto con lo aiuto et protectione di
D acarté. incartà. Francia, de la quale già si erano acautelati.
acartè agg., f.pl. L cautella.
RDB 88 (B.Cigala) han chiera de zaninne/ si pœren acaveà vb. “accatastare; terminare; riporre in ordi-
chieustri, e bergore acartè. ne”
D acartato. ADL (Vent.): REW 1635.
acâsà vb. “rincalzare un ceppo” D acavear. cavo.
PVG. acaveår vb. “disporre la legna per la provvista an-
D câsà. nuale”
acâsu avv. “vicino, accanto” VPL, FDT.P 38 (Triora).
D câsa. acavear vb. “acconciare verdure prima della cottura”
acatà/ -r / -re vb. “comprare, acquistare” MP 17.5 (Pigna)
AG 56.152 en Ierusalem anderai/ e mercantia acaterai. D acaveà.
AG 138.169 che gran deleto d’acatar/ strepa a monti omi acavegar(se) vb. “accapigliarsi”
li dinar. AG 140.265 no acata tropo a menuo. SA 244 CAR 10 a.1340 se alcuna persona de la dita Caritay… s’a-
cavegasse con arcuna persona a so torto e elo fose ferìo…
a.1340 (Sav.) che nigiuno ferà debia acatar carbon… PLD D acaveilar.
83 a.1367 e vegni ad acatar la soa parte. CEB 356 vendi acaveiar(se) vb. “accapigliarsi”
la biava… non quando li poveri non la pon acatar. PAB AG 140.206 ni quando atri s’acaveia/ donde tu no agi a
89 a aotri lassa achatar nome gloriosso. CAR 27 a.1440 far/ no ge corre ni andar.
se alchun de la dicta compania acatasse lana… –– se ne- PS 36.
sun fesse acatar sciarita nesuna ni altra merchantia… acaveilar(se) vb. “accapigliarsi”
TL.1 801 a.1458 quelli deveran acata lo dicto dricto. PGF RV 77 s.xii. voi t’acaveilar co mego?
23 a.1459 acatare cabelle. NAB 22 a.1473 (Sav.) che ni- PAL 15 n.: “pare forma provenzale”.
suna persona no posa acatare lane de alcuna quantita… –– D acavegar(se). cavellu. L acapillare.
sciascaduno lo quale acatra uno saco de lana… VCC 30 acaxonar vb. “incolpare, accusare”
a.1480 (Sav.) de li que denari se debia acata lo brandon de PAB 51 no possando… cum raxom acaxonarllo… PAB
nostra dona de avosto. PAD 399 a.1507 e vendere a 55 sg. e m’acaxonnam che e o impaihao lo portator de le
ogniuno chi voleva accatare. letere. –– e no i sufficia d’acaxonarme, ma vollen dir…
ADL (Vent.), PVG. acatà. –– da che li malvaxi overer m’acaxonnam. CR 20 ni in
A.SCHIAFFINI, ID 6 (1930) 33 sg.: “ad-captare prevale su arcuna mainera de pecao voi sei cheita ni poei esser
comparare. Genova può essere il centro di irradiazione acaxonà.
della voce verso la Francia e il resto d’Italia”. PS 43.
Cf. MB 67 a.lomb. (ac)cattà m.s. D acaxunà. caxonoso.
acaxù sm. (bot.) “anacardio (Anacardium occidentale)”
FORME: CAD.
Indic. pres. 1.sg. acattu PD 362. acaxunà vb. “incolpare”
3.pl. acatam AG 31.29 BDS (Sav.) PVG.
fut. 2.sg. acaterai AG 56.152 D acaxonar.
3.sg. acatrà NAB 22 a.1473 (Sav.) acegar vb. “accecare”
perf. 2.sg. achatasti PAS 33 a.1353 GP 285 MCG 328 s. xiv. acegar. CBL 342 (17.24) pianzi li doce
3.sg acatà PAB 49 ogi/ chi fon oscurai/ chi illuminavan/ tuti li acegai. AF
3.pl. acatàn GP 369 1.31 s.xiv. (Pietra) o voi acegai zuei. GP 284 quelli mise-
Cong. impf. 3.sg. achatasse CAR 27 a.1440 ri acegai si preixen Christe e si llo ligàn fortementi. CR
Ptc. acatao SL 64 a.1430 (Sav.) 25 queli meschin… seran si acegae che chi me porà far
à acatao. PAB 67. maor schergnio, quelo se terrà pu valente homo.
achatai IVE 21 “redenti” D azegao. açegar. cecare. cego. cigar.
acatato SCF 97 a.1461 aceiso agg. “acceso, infiammato”
NAB 22 a.1473 (Sav.) AG 12.416 aceiso de gran furor. AG 49.36 e no esser tan-
acatau BDB 269 (Bonif.) to aceisi/ de soperbia e de orgoio. AG 144.144 per zo è in
FA 318 Cf. SAP 384 a.lomb. acatar. ogni logo/ de mortar guerra aceiso fogo. CEB 354 fogo
D acatao. acato. catà. rescatar. L acatare. possente e aceisso in casa. CBL 339 (13.23) tu eri aceixo
acataò sm. “compratore” e infiamao/ a morir per lo segnor. CBL 344 (19.54) pec-
DSP 118 a.1487 ciascadun possessore de la dicta villa, caor, lascia lo peccao/ e sei de la croxe tuto aceixo. IVE
etiam se ello sia acatao, o sia logatario pensionario o li- 7 et tuti queli chi an questo timor, si sum si abraxai et
vellario… COM.1 75 me fermo un poco chi, per vei se se aceisi de l’amor de De. MC 692 elli som sempre abraxà
presenta quarche accattaò. e acessi de lo fogo de lo mondo chi mai no li sacia.
PD 360. acementao agg. “calafatato”
D acatar. PAB 44 e te comando che tu faci una archa de bon legna-
acato sm. “acquisto” me, chi sea bem acementaa e bem invernisa dentro e
AG 14.493 ma in tar vendee e acati/ pecca monto i prela- deffora. (Ivi, n.: ms. acetaa: il testo catalano qui tradotto
ti. PLD 83 a.1367 de l’acato che o faito. TL.1 351 a.1455 ha simentada).
e staeto capitaneo per via de acato… NAB 22 a.1473 D acetao. simentado. L cementum.
acen 51 acig
acconçà/ -sare vb. “acconciare, racconciare” ne la dita cita de Saona. SPC 186 a.1610 fatto lo acordio,
AG 127.48 l’ennimigo per gran peccae/ aconza la nostra e concluso il precio…
citae. DFC 108 a.1772 che re so bionde treççe a s’ac- PS 43.
conçava. LSE 23 le veste che ella avea faite… le acon- D acordiu. (de) cordii. L acordium.
sava intorno li morti. AA 155 lo comesario fece venire (d’, in) accordio loc. avv. “d’accordo”
deze homini con sape e ale speze de coloro chi aveano rui- PAB 55 chi vi umcha li zuxi tutti cossi in acordio a punir
nato li sorchi li fece aconsare dala sima al fondo. PLA vicio, senssa che alchum fosse alquanto atemperao… CR
407 a.1573 fare una lemoxina de fare aconsare lochio del- 19 e cossì restàn d’accordio. PAT 25 a.1404 li dinay pro-
la giesa. RDB 87 (B.Cigala) aconsassi (acconciaste). misi l’ano passao d’acordio a meser Zacharia Trivixam…
RAN 78. FA 318. TL.3 302 a.1475 remasemo dacordio. MPS 74 a.1550
D aconciare. aconzo. acunsà. desconzar. (Stella) se… serà d’acordio. SAS 76 a.1592 (Sav.) d’a-
aconzar/ -re cordio. GL 1 (Argomento) d’acordio comme muse. NPD
IVE 75 disse monte atre belle parole… per aconzar li ani- 62 s.xviii. (Sav., G.Piccone) d’accordio.
mi lor a cree a Criste. MC 680 aconza l’animo to… GBV D. (da) cordio. d’acordu. L (de) acordio. acordium.
a.1514 s.v.concino “componere et aconzare. s.v. scalpo acòrdiu sm. “accordo, patto”
“aconzare el coramo. MVS (Sarz.) acordiu.
aconzo agg. “conciato, ridotto” Cf. C.SALVIONI, RIL S.II. 43 (1910) 609 sic. accordiu. PD
GP 372 et ello era aconzo in tal mainera, che le soe san- 144.
tissime coste se poeivan tutte nomera. RDB 142 D acordar. acordio. L acordium.
(V.Dartona) e re fuoegge e re rame son si acconze/ che sò (d’) acordu loc. avv. “d’accordo”
non ghe pué intrà chi ra desconze. CAD. PVG.: “dotto”
D aconzar. conzo. D (d)accordio).
aconzo sm. “accordo” acoregà/ -r vb. “coricare”
AG 86.103 che ge mande aconzo e paxe. AG 127 108 sg. AA 76 ge salto adoso piu de 12 homini de la compagnia
lo Segnor De ge mande aconzo/ da chi ven ogni bon acon- chi devanti e chi dereto lo acoregono in terra e con pugni
zo. e calci tuto lo fiacorno. GL 5.60 ma quando poi ra nœut-
FA 318. FAS 150. PS 5, 54. te in tra lanaçça/ morto ro sô, ro mondo a l’accorega…
D acontio. acuntio. inconzo. DFC 25 ro mortâ…/ stava ancora accoregao.
acconçœura sm. “acconciatura” D acolegar. acoricato.
CIT 76 in acconçœura lasca e bescaveçça/ Lichina o me acorreor sm. “soccorritore”
fa vei così in farsetto. CBL 338 (11.22) o meser san Nicheroxo/ beneito acor-
PD 124. reor.
D conzeura. D corre. L accursus. adcursus.
acontar(se) vb. “accompagnarsi, avere familiarità” acoricato agg. “ammalato”
AG 140 117 no te acontar con lecaor. AG 140 230 con BL 80 a.1400 ma, con Dio innanti, niuno non è acoricato
persone de croyo afar/ guarda ben, no t’acontar. e andiamo megiorando.
PS 36, 54. Cf. MB.27 (Bonvesin) acuintarse m.s. D acoregà.
D contanza. acorpar vb. “incolpare”
acontio sm. “acconciamento, sistemazione” AGL 5.9 e acorpaa (ms. en la corpaa) fosti e acussaa.
PNC 152 a.1447 (Carr.) se attendesse a lo acontio de le (AGC: encorpaa)
coxe. D corpa. encorpao.
D aconzo. acorze(se) vb. “accorger(si)”
acordar/ -re vb. “accordare, mettere d’accordo; PAT 22 a.1320 in atto che voi v’acorzesi che dubio fos-
prendere accordi di lavoro” se… che ben no ve parese star seguri… IVE 47 sg. e
AG 140.227 pensa con sego d’acordarte. AG 143.38 a zo quando me ne acorsi… –– lo paere e la maere acorzan-
che ben te le arricordi/ e con De meio t’acordi. SA 249
a.1340 (Sav.) se fosse avanti acordao de alcun lavoro con dosse de so… PD 114 n. (GL) s’accorzè.
alcun altro meistro. SA.251 a.1340 (Sav.) che niguna per- D acorzise. accurtixe. L acortus.
sona de la dicta arte non osse ne presuma a acordar ne te- acòrzise vb. “accorgersi”
gnir consego a lavorar alcun fante… SAB 24 a.1473 PD 118. ADG. FDG 217. BDS (Sav.)
(Sav.) che nisuno patrone osia maistro de butega de dita D acorzese.
arte non osa ne posa acordare nisuna persona a mostrare acosar vb. “accusare”
la dita arte se prima non se acordano per carta osia jnstru- AG 143.57 se maramenti ay acosao/ ni se incontra alcun
mento. MAS 208 a.1465 che li consori siano ubligati ac- e stao…
cordare li rissanti. PS 99, 4 “prob. err. per acusao”
PS 7. D accusar.
D accordatione. acordiu. L acordium. acostar(se) vb. “accostar(si)
accordatione sf. “contratto, assunzione contrattuale IVE 50 li oxeleti no ge fuzivam denanti, avanti se ge aco-
di un apprendista” stavam.
MAS 213 a.1492 instrumento publico dell’accordatione D acostu.
di detto tale garzone o sia putto. acostu avv. “vicino”
D acordar. ADL (Vent.)
acordio sm. “accordo, patto, contratto” D acostar(se)
PAB 89 inter li boim e li marvaxi no e pointo de acordio. acostumao agg. “costumato, educato”
PAT 25 a.1404 el e fermao accordio cum li veneciaym. AG 12.20 si savia e ordenaa/ e d’ogni ben acostumaa. AG
MAF s.xv. (Lunig.) acordio. BDF 147 a.1460 li que ten- 88.4 quatro cosse requer/ en dever prender moier/ zo e saver
tassem e praticassem se tra lo reverendissimo monsegnor de chi el e naa/ e como el e acostumaa. AG 135.4 e se l’e
l’arcivesco et lo magnifico meser Lodovico poiva trovar- ben acostumaa. AG 136.66 fui reçego de dao/ e omo mar
se forma d’acordio. AA 22 e tra sua santita e li diti am- acostumao. PAB 85 li ogi, chi sum acostumai in tenebre.
basatori fu fato lo acordio de unirse a parlamento insieme D acustümà. acustumao. costumar. costumi.
acco 54 acur
adornamenti avv. “convenientemente, bene” carrighiamo che omnino mandiati et adriziati li dicti ho-
AG 21.12 cerna bem lo primer traito/ per finir adorna- mini in Capha per custodia di quello loco. PAD 520
menti. a.1507 per poter meglio con loro queste cose consegiare e
FA 319. FAS 165. adrizare. MVS (Sarz.) “raddrizzare”.
D adorno. D adreitar. adresare. adriciar. adrisà. adritiare. adrizo. an-
adorno agg. “ornato, mondo bello, buono” drizar.
AG 12.455 a questa santa ogni iorno/ venia meso molto adrizo sm. “indirizzo”
adorno/ una bianca colunbina… AG 43.63 e quelo co- PAD 388 a.1507 s’è andato a palacio, in consiglio, gran-
vento biao/ monto usa a santo Honorao/ per so capitorio de moltitudine di cittadini, per vedere di prendere qualche
far adorno/ e ordenao da tuto entorno. AG 43.161 i atri adrizo in le nostre cose, attese che se haveva li inimici ap-
homi povolar/ chi tenem stao grande e adorno. AG 46.75 presso. PAD 523 a.1507 et haverne lasciato el palatio et
quando domenega vem/ …/ lantor vego pu bandezar/ ogni la terra senza adrizo.
raxon e veritae/ cha in tuti li atri iorni/ che li cor stan pur D adrizar.
adorni. adritiare vb. “indirizzare”
FA 319. TL.1 551 a.1456 le dicte letere le quale se adritiano luna
D adornamenti. ornar. L adurnus. a lo illustrissimo segnor gubernator de la Hungaria et lal-
adoso avv. “addosso” tra a lo reverendissimo in Christo padre monsignor legato
GP 276 questa femena chi m’a spaito questo unguento de Hungaria.
adoso. AA 46 ge tirono adoso e ge deteno tante ferite che D adrizar.
lo lasono morto. adritüa avv. “addirittura, senz’altro, di sicuro”
D doso. PVG.
a dossu avv. “addosso” D adreitüa.
NPD 71 s.xix… (Sav.) sibben che tüttu u me derüasse a adritura avv. “addirittura”
dossu. MVS (Sarz.).
addœuttào agg. “dotato” D adreitüa.
CIT 303 (B.Cigala) atri, addœuttæ’ che mi de megioî adubà vb. “ornare; preparare (pietanze)”
dœutte… RGD Diz. a.1887 “mettere (funghi) sott’olio”. BDS (Sav.)
D dötta. PVG.
adœtu sm. “moneta da otto soldi” D adubu. L adobare.
PD 125: ün adœtu/ ün-a dœtu (= ün-a da öttu) s.xviii/xix. adubår vb. “macellare”
D daœutto. FDT 1.30 (Triora).
adœuverà(se) vb. “adoperar(si) L adobare.
DFC 32 a. 1746 tutti ri galantommi/ che s’en adœuveræ. adubu sm. “addobbo (pratica culinaria)”
Cf. SRV s.xv. (ven.) adovrar. ADP (Pietra) mette in adubu “mettere sott’olio o sott’a-
D adövià. ceto”
adövià vb. “adoperare” Lfi.2 19. PVG. SDS (Sav.)
PVG. D adubà. L adobare.
D adœuvera(se). aduià. aduverà. dövià. adubbu sm. (bot.) “tubero simile al tartufo”
adreitar vb. “raddrizzare” FDT 1.30 (Triora)
MP 17.3 (Pigna) adue vb. “addurre, procurare”
D adrizar. PAS 27 trei cose me parem inter le aotre che specialmen-
adreitüa avv. “addirittura” ti ne aduem in l’amor de Dhee.
PD 153. ADG BDS (Sav.) aduià vb. “adoperare”
D adritüa. adritura. dritura. PVG.
adresare vb. “indirizzare” D adövià.
MGT 286 a.1481 le presente littere… de le quale… ne ha- adulurà agg., f. “(la Madonna) addolorata”
vemo facto due copie chi sono adresate a lo patrone de la BDS (Sav.)
nave Giberta… D avoltorata. doror.
D adrizar. adumestegar vb. “addomesticare
adriciar vb. “indirizzare, volgere” FAS 148 s.xiv. adumestegavase.
BGP 206 a.1484 vedemo già manifesti segni adriciarse le D adumestegou. domestego.
coxe a perturbatium nostra. adumestegòu agg. “addomesticato”
D adrizar. BDS (Sav.)
adrisà/ -r/ -re vb. “indirizzare, volgere” adur vb. “addurre”
IVE 49 avanti caunna de quelle cose e me adrisa e me in- DPC 173 ca.1180 (Sav.) quando ego aduxi viro meo de
convia a loar Dee, e de pu amarlo. PAB 88 le aventure Ianua. AG 3.10 voi sei la nave ioyosa/ chi aduto avei lo
mondanne… am certe maynere chi le adrissam a bem… re de cel. AG 12.484 sapiai, re, no m’e aduto/ da persona
TL.1 296 a.1455 vedreti adrisare et crescere le cose de alcun conduto. AG 16.455 che mar canio m’ai renduo/ de
ben in meglio. TL.2 298 (= NPG 64) a.1464 già se adris- cossi car e doze fruto/ chi a ti era vegnuo/ e como e t’avea
san a fabricare de nave… TL.2 337 a.1465 havemo adri- aduto! AG 45.20 e creo pur che lo demonio/ m’a aduto
sati genueisi L. a quella citate. TL.3 197 a.1475 lettere questo conio. AG 85.102 chi per tuto onde s’aduxe/ mo-
adrisate a lo consolo de Caffa. PAD 486 a.1506 adrisare stra crexe soa luxe. AG 136.236 lengua chi venim aduxe.
et correghere. AG 140.325 tenza, zho e question/ aduxen gran perdetion.
PD 336: -tj- > ts > s. PVG. AG 142.57 mar de stomago e de testa/ che aduce freve ar-
D adrizar. dente. (Cf. PS 99: -c- = -x-) CBL 329 (1.31) lo doce
adrizar/ -re vb. “indirizzare; dirigere” Criste si t’aduxe/ gracia e perdonanza. PAS 27 conven
AG 134.209 per ti nixun a ben s’adriza/ ma lo collo se doncha a queste piante adur aygua. IVE 42 andae a vey
scaviza. MCG 328 s.xiv. adrizar. BL 84 a.1400 convene da ogni via, se voi lo trovai, adulo [adducetelo] in brasso
che raxone et justixia la adriza. TL.1 120 a.1454 ve in- che ello serea forsa stancho. IVE 44 archuna vota trova-
adur 58 affa
agregàu sm. “terreno coltivato a prato tutto della agrilìa sf. “aria fredda; rancore”
stessa qualità di erba”. ITG 9. BDS (Sav.)
FDT 1.30 (Triora) D agru.
D agregar. L agregare. àgrima sf. “lacrima”
agrego agg. “(vento) grecale” PVG.
AG 8.7 = 103.7 tar vianda/ chi fa tanto vento agrego. D lagrema.
FA 320. VPM 446: origine e irradiazione della voce agriota / agriottu smf. “ciliegia amarena”
dall’Italia mer. MBA 373, 379, 386 a.1411 (Seyne (Basses-Alpes) item,
D grego. per agriotas d.xij. (prov.)
agrempenìu agg. “intirizzito” BDS (Sav.) agriottu.
PVG. FPI 92.2 < *acrus (acer)
agrenghi(se) vb. “accartocciar(si)” agripìo agg. “rattrappito”
VPL (Sanr.). BOS 87 s.xviii. (G.Rossi) resta ro zittén lì agripìo com’un
D aggreppìo. zeveggio. GO, PD 140 agripìu.
aggreppîo agg. “rattrappito, irrigidito” D agreppìo.
GL 7.2 se una levora schitta, o pû un vorpon/ ghe resta lì agrittà(se) vb. “aggrovigliar(si), torcer(si)”
aggreppîo ro can bracco. GL 15.50 o resta comm’un fou- GL 10.73 aoura o stende re braççe, aoura o s’agritta/ ver-
lo lì aggreppîo. DFC 137 amò me fa restà cœutto ag- so re stelle.
greppìo. RAN 85 a.1890 (G.B.Vigo) che de pensaghe a pansa se
D aggreppì(se). agrempenìu. agrepìu. agripìo. agripìu. m’agritta.
aggreppì(se) vb. “rattrappir(si)” GO. RAN 156. BDS (Sav.)
CAD. RAN 156. BDS (Sav.) PVG. D gritta.
D aggreppîo. agro sm. “succo di limone”
agrepìu agg. “rattrappito” GRD 108 capitoli per la fabbrica dell’agro in San Remo”.
PD 140. D agru.
D aggreppìo. agrö’ sm. (bot.) “Smilax aspera”
agrezzà vb. “premere, mettere alle strette” FPL (Nizza).
GO. D agru.
Cf. BIO 57,68 mil. agrezà “affrettare, aizzare”. SAP 385 agropà vb. “legare”
a.lomb. agreço “ressa, impeto” < gregge. RDB 67 perché no solo tutto m’agropè / quando este tres-
agresto sm. “uva acerba; agresto (specie di aceto)” se intortigiè ve stan. COM 1.7 marviaggio a quello sençà
ASF 741 a.1532 doe botte de aceto cum un poco dentro… chi ha aggroppao ro nostro matrimonio.
un barille cum un poco de agresto. D agrupà. grupà. gruppo.
D agraziu. L agrestum. agror sm. “agrore, dolorosità”
agretta sf. (bot.) “acetosella (Oxalis acetosella; PAB 67 l’agror de li remedij. PAB 85 agror de penne. PS
Oxalis corniculata L.; Rumex acetosa L.)” 34, 44.
FPL. MLC 229, 260. EVM 15 (VMar.) D agru.
D agrettu. agru agg. “acre, acido, aspro”
agrettu sm. (bot.) “acetosella” ADL (Vent.) ADP (Pietra) agru du lète “latte inacidito”
FPL. (Gen.) Oxalis corniculata ; (Mele) Rumex acetosel- PVG.
la. PD 156, 344.
D agretta. D agreduxi. agrilìa. agriota. agro. agrö’. agror. agrù.
agrettu agg. “amarognolo” agrüa. agrümmi. inagrìu.
BDS (Sav.) agrù sm. “asprezza”
agrevar vb. “appesantire, gravare, importunare” RAN 102.
PAB 46 ma a Abram agrevava monto quella vita che D agròr. agru.
faxeiva so payre. PAB 54 e quando la grande famia e de- agrü’a sf. “aria fredda”
structiom fo, che elli vollem agrevar la vendea de la bia- GO.
va… BL 60 a.1392 e pertanto voi con segurtà agrevo, che D agru.
ve piaxa… LSE 18 se… agrevà de sono non se levasse, agrümme sm. “agrume (Citrus v.sp.)”
che la tochasse cum lo pé per desvegiarla. MGT 280 FPL.
a.1480 la quale cosa molto ne agreva. D agru.
PS 44. agrùn agg. “scuro (di cielo, mare)”
D agravar. grevar. greve. VPL.
Agrifegliu top. (Pigna) agrupà/-re vb. “annodare”
PSP 57 n.5. PVG. agrupà. MVS (Sarz.) agrupare.
D agriföggiu. D agropà.
agriföggiu sm. (bot.) “agrifoglio (Ilex aquifolium L.)” agrürà vb. “rinvenire (del cibo)”
FPL. MLC 231. TAL 27 REW 113. PSP 57: tardo lat. VPL (Sanr.).
acrifolium. àgua avv. “ora, adesso”
FTL 138: elem. topon. GA 12.169 (S.Michele di Pagana): agwa, con inserzione
D agrifegliu. agriföi. auföggiu. arfògelu. arguföggiu. di –g- (cf. RGS § 339).
ôföggiu. orföggiu. öriuföiu. orofoggio. orofoglio. orufög- D aora.
giu. urfögiu. L agrumfolietum agüà vb. “augurare”
agriföi sm. “agrifoglio” PD 151 “plebeo”
FPL (PortoM.) D agurar.
D agriföggiu. aguaitar vb. “spiare, insidiare”
Agriföi top. (Alassio) AG 26.7 sempre ma aguaita in calche canto/ per adentar-
TAL 27 n.3 (a.1539 Agrifugli) me le carcagne. AG 53.23 che mar me par che se guar-
aguà 66 agug
dam/ da i enimixi chi l’aguaitam. AG 85.23 e sempre se- PD 339, 356. GUA 263,459. RSS 19. RGS § 1046. ALE
mo aguaitai/ da berruel e da corsai. 3. FTL 62.
FA 320. cf. SAP 385, MB 32 sg. a.lomb. aguaitar, CVM Cf. it. aguglia: F.D’OVIDIO, AGI 13. 361-345, recensito da
mil. sguajtà, BIO 561 piem. avaité, m.s. M.ROQUES, ROM 30 (1901) 453. CVM mil. guggia. CPB
D agaitar. agoeitar. agueità. aguetà. L aguaita. guaita. 250 ven. ucia. GBV a.1514 s.v. acus.
aguàciu sm. “agguato” BDB 272 (Bonif.) PVG. VPL.
VPL. D agogia. agoglia. agugià. agugiaiö. agugiottu. agugiòu.
aguaito sm. “agguato, appostamento” agugiùn. agugiun-a. agugliàn. aguillom. aogia. augia. gu-
AG 54.63 sempre fam aguaito forte/ per ocie e dar morte. sellà. lagogia. L agogia. agugeta. agugia. aquilectus.
AG 145.327 inimixi toi/ chi senpre fan li aguaiti soi. aguggia sf. (ittiol.) “pesce ago, ago di mare”
PS 44. PML 356. TTC 97 sg: Nerophis maculatus Raf.; Nerophis
D aguaitar. ophidion L.; Syngnathus acus L.; Syngnathus agassizii
agguantà vb. “tener duro, resistere” Kaup.; Syngnathus alabaster Ris.; Syngnathus phlegon
GL 18.53 agguanta ancon per quatr’ o çinque giorni/ che Ris.; Siphonostoma typhile L.; Syngnathus tiphile L.
fìto da sto lûo mi me destrigo. D agugia.
D agantà. agugià sf. “gugliata”
aguardà/ ar vb. “guardare, custodire” CAD. BDS (Sav.) PVG.
AG 142.33 or se guarde chi aguardar sa. GP 280 quando D aghilàa. aguguia.
Iuda si fo partio, (Christe) si aguarda li soi discipori,… e agugiaiö’ sm. “agoraio”
si ge disse… PAD 399 a.1507 non se trovava chi aguar- GO. CAD. PAG 185. FPR 2.
dasse le porte. RDB 86 (B.Cigala) aguardan “guardano”. D agugia. agogiarolo. L agogia. agogiarolium.
RAN 90: a. gen., ora scomparso. àgugia neigra sf. (ornit.) “astore, falco cappone, poia-
D guardar. na (Buteo vulgaris Willugh.)”
aguarda(se) vb. “guardarsi, evitare” PAG 239.
RAN 58 s.xvi. (B.Cigala) inf. aguardàme. agugiaö’ sm. “agoraio”
PVG. PVG.
D guardar(se). D agugiaiö’
aguastà vb. “guastare” aguggìn sm. “punta di ottone apposta a nastri o strin-
PVG. ghe”
D guastar. L avastare. CAD.
agueità vb. “spiare, guatare, far la guardia” D abuggìn.
GL 7.36 e ra scià Armida stava lì a agueità / da ra tendin- aguggìn sm. “fusellino della lucerna”
a dentr’un-a ferrà. COM.2 11 non te vœuggio chi duro PVP 368.
comme un pascion con l’archebuxo all’œuggio a aggueità aguggino agg. “di lega d’argento”
tutto quello che façço. GSA 22 a.1576 (Sav.) argento aguggino, ossia di oncie
PS 44. PD 123, 152, 359. RAN 12, 97, 106. GA 12.173. nove per ogni libra d’once dodici d’argento.
ADG 75. FDG 230.BDS (Sav.) L agoginum. agulinum.
D agueitöa. agueitu. gueità. aguaitar. agugiotto/ agugiottu sm. (mar.) “spina del timone”
agueitöa sf. “luogo di appostamento” VIA 88 sg. a.1476 (Sav.) agugiotto uno con una fumella
PD 124. de ferro. –– timoni due baonexi de li qualli ne uno forni-
D agueità. to de agugiotto et de fumella de ferro.
(in) agueitòn loc. avv. “a modo di spia”. CAD. RAN 156. JAN.1.259. NVM (Sav.) BDS (Sav.)
GL 19.60 de çà e de là o scoratta in agueitòn ADP (Pie)
aguéitu sm. “agguato” D agugia. agugliotu.
GA 12.173 (Cog.) aguggiòu de bucca neigra sm. (ittiol.) “spinarolo zi-
D agueità. grinato (Centrophorus granulosus Bloch-Schn.)”
agguetà vb. “spiare” TTC. 67.
CIC 23 s.xvii. (Sav.) ma veggu ûn çertu là che u pà che D agugia. aguzö.
agguète. aguggiòu macciòu sm (ittiol.) “spinarolo imperiale
D aguaitar. guettà. (Squalus acanthias L.”)
agugetta sf. “infilacappio, fusellino” CAD. TTC 68.
agugiòu russu de stampa sm. (ittiol.) “spinarolo
GO. BDS (Sav.) (Squalus Blainvillii Ris.)”
D agugia. L agugeta. TTC 68 sg.
àgugia sf. (ornit.) “aquila, poiana; falco aquilino; agugiòu neigru sm. (ittiol.) “sagri moretto
biancone (Circaetos Gallicus Cuv.; Buteo lagopagus (Etmopterus spinax L.)”
Cuv.)” TTC 69.
CAD. PD 161: forse incrocio di *agùggia (: *aculia), a.it. agügiùn sm. (ornit.) “poiana”
*aculia con il dotto aquila. CLU. PVG. CLU.
D agùgia. àquila. D agugia.
agùgia sf. “aquila” agugiuna sf. “specie di prugne”
CLU “pare più antico di aquila”. ALE 6 sg. “lat. *aculea, PVG.
REW 582: forse con accostamento paretimologico aquila D agugia.
÷ aculeus”. S.PIERI, AGI 15 (1901) 136 (varietà di falco agugiùn macciòu sm. (ittiol.)“spinarolo imperiale
e poiana). (Acanthia vulgaris Ris.)”
RGS § 294: lat. *aculia. Cf. MUI 124. PML 356.
D àgugia. aquila. D agugia.
agùgia sf. “ago” aguggiùn neigru sm (ittiol.) “sagri moretto, sagrino
MNS 2.31 a.1728 (Sav.) calsette tanto di seta e firoselle (Spinax niger Bonap.)”
come di lana e bombace fatte all’aguggia. PML 356.
agug 67 àia
aguggiùn russu de stampa sm. (ittiol.) “spinarolo co- te de la gram rota de li serventi fancelli bem agurao?
mune (Acanthia Blainvilii Ris.)” No… PAB 72 quello chi no a figi, mal agur lo fa bem
PML 356. agurao. PAB 84 sg. li malvaxi sum men mar agurai quan-
agugliàn sm. (ittiol.) “spinarolo (Squalus acanthias)” do elli sum punij. –– no e men mar agurao … –– li otra-
AFV 422 (Vent.) giaoi sum pezo aguray cha li otragiai.
D agugia. FAS 165. PS 44.
agugliotu sm. (mar.) “spina del timone” D agur. agurà. bem agurao. mar agurao. dissagurao.
ADL (Vent.) agürensa sf. (bot.) “rosa canina”
D agugiottu. RML 974 (Airole) “églantine”
aguillom sm. “aculeo, pungolo” agureta sf. “lucertola”
PAB 71 li aguillom della conssiencia. CDS (Sanr.)
PS 44: francesismo. D anguietta. angurassu. lagö.
D agugia. L acus, agus. agurosso agg. “augurale”
aguisse sm. (bot.) “ginepro (Juniperus communis)” PAB 67 che quando la bonna (ventura) par bene agurossa,
FPL (PortoM.) ella ingana monti homi.
D agaisu. agaixu. D agur.
agumena sf. “gomena” agusà vb. “sgocciolare”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item agumene tortize nove non ado- PVG.
perate… item agumene piane adoperate… AA 219 lo si- D gussà.
to… dove filano li filatori per fare le sartie e agumene per agussìn sm. “aguzzino; persona crudele”
le navi e vasceli grosi. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) ne me- CAD. Cf. CVM mil. agozzìn, m.s.
no doverano o potrano detti maestri filatori dell’arte gros- D agozile. laguzìn. L aguxinus.
sa far… lacci da legare le agumene o altre sartie. aguzo agg. “aguzzo”
D gomena. gumena. L agumena. GP 371 preixem uno aguo monto grande, chi era monto
agùn sm (ittiol.) “pesce aguglia (Belone belone L.; aguzo in la pointa.
Belone acus Ris.)” Cf. SAP 390 a.lomb. aguço.; CVM mil. guzz m.s.
GO. CAD. PML 356. TTC 94. AFV 416 (Vent.) D guzar. L aguzarola. agutus.
aguna sf. “anitra” aguzö’ sm. (ittiol.) “spinarolo (Squalus Blainvillii
CLU (On.) Ris.)”
agùo sm. “chiodo; tormento” TTC 68.
AG 12.523 sg. quatro roe tute ferrae/…/ co monto agui tu- D agugiòu.
to intorno/ ogni aguo si ponzente… CBL 342 (17.47) le aguzö’ de bucca neigra sm. “spinarolo uiato
main sante/…/ cum grossi agui de ferro/ alla croxe ihavai. (Aconthia uyatus Bonap.”)
GP 371 uno aguo monto grande, chi era monto aguzo in PML 356.
la ponta. PAD 313 a.1506 fu fatto una compagnia de gio- Agustim n.p., m. “Agostino”
vani gentimhomini la quale compagnia aveano preso no- FUP 118 s.xiv. (Sav.) lo gloriosso avocato nostro… santo
me la compagnia de l’Aguo: tutti portavano uno pugnale Agustim.
longo de doi palmi in circa fatto a modo d’uno ago. RDC PD 151, 358.
170 (T.Conchetta) agui. CIT 140 tanta bresca e coæ’ ti hæ D Agostim.Aostìn. Aoustìn, Avustin, Ostìn. L Agustinus.
sempre avùo/ de metteme a l’agùo/ de veime in mille mi- agusto sm. “agosto”
ria marore. NAB 19 a.1473 (Sav.) in la vigilia de la beata vergine
FA 320. FAS 142. FPI 135. MUI 143. Maria del meze de agusto. AA 22, 88 fino a la fine de
D aguto. agüu. L acutus. agutus. agusto.
agur “sm. “sorte” D agustu.
PAB 61 sg. che quando l’omo en so bom agur de fortun- agustu sm. “agosto”
na mor… –– lamentandote tanto de so, che alcunna cos- BLV 71. PVG.
sa te falle de to bom agur… –– pocha cossa togie la perf- D agosti. agusto. aosto. austu. avosto.
feciom de bom agur… –– bom agur vem de paciencia… agüsu agg. “aguzzo”
–– grande amaritudem in bon agur. PAB 72 quello chi no VPL.
a figi, mal agur lo fa bem agurao. PAB 85 li sera caxom agutà vb. “aggottare, prosciugare”
de mar agur. RAN 97. MP 17.4 (Pigna) ADL (Vent.) PVG.
PS 44. FPI 785. D agotar.
D agurar. agurao. agurosso. aguta(se) vb. “ammalarsi di gotta, di artrite”
agur sm. “sortilegio, presagio” PVG.
AG 14.76 e queli chi per arte torte/ fan divinacion ni xor- D gotta.
te/ aguri o maleficij / nigromancia ni aotri vitij. AG aguto sm. “chiodo”
143.159 devinar o incantar/ aguri o viniae trar. PSG 383 a.1512 tavole… chiavate de aguti.
PS 44. FAS 149. D aguo.
agurà vb. “essere di buon augurio” agüu. sm. “chiodo”
RDB 38 si pà ch’esti cazoin n’aguran ben/ perchè Zena se GA 12.171.
fè reinna dro mà / quando cazoin portavan ri citten. RDB D aguo.
44 e pà che s’aguremo chi ra guerra/ po che da bravo ve- àia sf. “aria”
ste ogni çitten. CAD. GA 12.166: “a(r)ia: formazione recente”. RGS §
PD 151. 15. FDG 171. PVG.
D agüà. agur. agurao. angurar. augüi. D aèn. aire. aiüssa. alàia. inarià. æa. eira. ære.
agurao agg. “soggetto a buona o cattiva sorte” àia russa sf. “tramonto
AG 120.8 che tristo lo mar agurao! PAB 52 amixi, per ADP (Pietra)
che apellao/ me avei voi bem agurao? PAB 62 sg. alchum àia sf. “aia”
no e mal agurao salvo chi se lo penssa esser. –– quello chi PVG.
è si bem agurao che alcunna cossa no ge falla. –– o ti te D aira.
aia 68 àigu
monda/ chi a le nave aygua bonda. AG 143.111 per tirar ainaloto sm “marinaio”
aigua a so morin. AG 143.195 tar aigua o tar lexia/ chi PLD 83 a.1367 m apareio per andar in Roo (Rodi) o in
ogni mar descaze via. GP 275 per deffecto de humor o de Cepri cum ainaloti se eli poro avere (trad. dell’editore).
aygua. ATA 203 a.1382 (Alb.) pilastro… chi se largo co- aingoar vb. “adeguare, uguagliare”
mo la via et ben fondao si basso como laigua quando le PAB 66 che doe durae chi abiam fim, quando l’unna sea
basa. TL.2 239 a.1463 aigue da beive. PRP 339 no ve ve- maor de l’aotra, se pom bem aingoar per multiplico. PS
gno in cuò l’aigua dre vivagne. 37, 44, 64. Cf. SAP 386 a.lomb. ainguar m.s.
G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n.: prov. aigua. AAG 114 D ingual.
n.3: “aigua per ègua tra i villici tuttora” FA 320. FAS ainìn sm. “sabbia fine”
143, 153. AGC 49 n. FPI 570. RGS § 27, 294 “a.lig.” LP PD 151 (æna, ænìn). NVM, BDS (Sav.)
24 (Taggia, Molini di Triora). PRA 371. Cf. SAP 386; D areina.
SAP 2.218 a. lomb. aigua, aiva. Aiore top. (Loano)
D ègua. TCL: lat.areola “aiuola”.
aiguà vb. “irrigare” D airole.
LP 24 (Tag.) aiòu sm. “ariete, montone”
D adaquare. scêguà. L aquare.
aiguàglia / aiguagna sf. “brina, rugiada” GO. PD 113, 126. REW 645.
FDT.P 38 (Triora). VPL. D aéu. aréu.
D aigaglia. àira sf. “aia”
(Aigua) marsa top. (Diano S.Pietro) AG 111.10 che quando l’omo e in so aira/ fin che par ve-
FCL 53 a.1362 a fonte aque martie. nir oxello/ no de laxar lo cazanelo. PCD 45 s. xiv. MP
D (acque) marze. marsoi. L aqua martia. 14.28 (Pigna). VPL.
aigueta sf. “veleno” AAG 115. FA 320. FAS 143, 157. REW 626. RGS § 5.
PRP 358 (4.7) un vernigao de buse con l’aigueta. AGC 37.
D æguetta. D aa. aia. aiassa. aiasse. airole. èa. L area.
ajhiacho sm. “pretesto, frode?” Àira top. (Al.)
MGT 267 a.1470 et hoc non obstante, dominus duane in- TAL 33 n.31 Cà de l’Aira.
venit sibi, ut vulgariter dicitur, ajhiacho. Airado cognome
ajignu sm. (bot.) “aglio” VTS 96 a.1530 (Sav.)
MLC 270 (Bard.). D arrado. L eyraldis.
D àggiu. aiar(se) vb. “adirar(si)
àima sf. “roccia strapiombante” IVE 20 grandissima iniuria la persona irosa da a
ASB 70 (Saorgio, Valle Roia) Domenide, quando ella s’aira contro lo proximo.
D aimü’s D irarse.
aimà sm. “animale” aire sm. “aria”
CLU (PortoM.) CBL 345 (20.54) lo aire cum li oxielli. IVE 9 la colum-
D ànnima. animai.a ba ameistraa… si menna le corumbe sarvaighe inter l’ai-
aimà de nötte sm. (ornit.) “barbagianni” re azo che elle sean preixe. MAC 168 e ello ne mandà per
CLU (PortoM.) le aire. PB 39 disse lo nostro segnor Dee… congregemo
àime sm. “allume” pessi in le aigoe… e li oxelli in le ayre… e otressi li oxel-
PD 125, 338. li vivessem in le aire segondo lor linaio.FAS 147.
D alümme. D àia.
àime esclam. ”ahimè” aire sm. “modo, costume; lignaggio”
PD 161 (accento).
D àime-mi. AG 12.39 questa fantinna de bona ayre. AG 12.126 que-
àime mi/ aimemì esclam. “ahimè” sto sposo de bom aire. AG 39.20 ogni fijor de bom ayre.
PD 161. BDS (Sav.) AG 47.75 gente de si mar ayre. AG 60.19 fiioi…/ si cru-
Aimìn top. (Pigna) del e de mar ayre… AG 86.44 per gram richeza de lor
PCT 109 sg. “bosco di Aimìn”. PSP 57 n.6: “bosco e maire/ son devegnui de mar ayre. AG 129.49 ma fon de
campi di Aimìn”: dimin. del n.p. germ. (prob. longobar- si mar ayre/ con gran crudelitae. CBL 340 (15.10) o fijor
do) Haimo”. Cf. PSP 24. me de bone aire. FA 320 sg. FAS 142. REW 276.
aimpir vb. “riempire; adempiere” airé sm. (bot.) “Sorbus torminalis”
PAB 60 l’aire (a gram poeir) d’aimpir la terra de fiori e de FPL. ALE 34: prov. aire “mirtillo nero”
fructo. IVE 22 aço ch’elo s’aimpise ço che a dito lo Segnor. D aié.
PS 37. airelu sm. “spazio sottostante agli ulivi, ripulito prima
D impir. della battitura”
aimü’s sm. “riparo” MDB (Bord.)
ASB 70 (Saorgio, Valle Roia) D airole.
D àima. airetta sf. “vivaio di ortaglie”
ayna sf. “odio” FDT.P 38 (Triora)
PAB 54 me mixi in l’ayna de Ceprian. PAB 63 chi pu a, D airole.
da ayna pu gi covem goardar. PAB 89 si prendem ayna Airö’ top. (Al.)
contra mallicia. TAL 33 n.37.
PS 44. D airole.
àinna sf. “arena, sabbia” Airole top. “Airole”
RGS § 310 < aéna. PVG. CL 8, 12: cf. Arola, Ariolo, Airolo (Alpi Lepontine). FTL
D aìnna. 158 (Val Nervia) aira, aia. LTI 29 cf. Ayroles, Eyroles
aìnna sf “arena” (Prov.). Cf. D.OLIVIERI, Diz. di toponomastica lombarda,
NPD 60 ca.1750 (Sav.) o pescietto do scoeggio e de Milano 1961, p.71.
l’ainn-a. D aiore. aira. aireli. airette.airö. airolo. airöre. airurenchi.
D àinna inairö. nairette. nairö. L ayrole. ayrolum.
airo 70 alal
allevöa sf. “aumento del numero delle maglie nel far almenaldo sm. “bosco comunale”
la calza” MPS 59 a.1550 (Stella) e se dette bestie… intreranno in li
CAD. almenaldi o vero boschi…
alevu sm. “allievo” D almenardo.
ADG 32. almenardo sm. “bosco comunale”
D allevaisso MPS 49 a.1550 (Stella) alchun guardo, almenardo o bo-
Alfanotti top. scho. QVS 158: “germ., vivo a Savona ancora nel s.xvii”.
PCT 124: germ. D armenardo.
Alfero: top. almiraglia sm. “ammiraglio”
PCT 124 germ. NPS 570 a.1527 lo almiraglia valoroso.
D erfeo. D armiraio.
Aliadar cognome (Gen.) almiraglia sf. “nave ammiraglia”
PIA 26, 64 n.8: ar. NPS 570 a.1527 la almiraglia da longe/ gli fe segno che
aliamà vb. “concimare” amainasseno.
BDS (Sav.) alo avv. “subito, senza indugio”
D lear. AG 12.355 a De pregà se de alo. AG 14.681 doncha som
alibà vb. (mar.) “legare?” li re dexiderj / chi dam tanti vituperij / amortari se scam-
NVM (Sav.) par voi/ alo, pu tosto che tu poi. AG 82.12 che chi come-
D libàn. te tar peccao/ degno e alo de eser cremao. AG 96.7 che
Aliberti top. per ti lazo e tempagno/ no sta di e note teiso/ unde alo se-
rai conpreiso. AG 134.38 che se ge mando pessi o carne/
PCT 124: germ.
ben san alo che dever farne. AG 139.50 la morte core e
D Aliberto. ven alo. AG.140.311 donde tu vei de guagno to/ pensalo
Aliberto cognome ben de far alo. AG 140.339 no e si piaira question/ chi no
VTS 106 a.1530 (Sav.) ge fa defension/ che la no sea alo venzua/ s a no sera ben
D Aliberti. mantegnua. AG 143.242 ni ge bestenti ni ge cesi/ che alo
alidada sm. “asta mobile dell’astrolabio; goniome- no te confesi. GO, CAD allo: “prima, avanti: voce del
tro” contado”. RAN 157.
CAD. BDS (Sav.) DEI.1.123: arabo. FA 322: forse a/in loco, lat. illico. FAS 165. PS 109. Cf.
alliegro agg. “allegro” SAP 386 a.lomb. allo, m.s.
CBL 332 (5.13) or quanto aveiva alliegro lo cuore/ la do- D alua.
ce vergen Maria. alòcciu esclam. “attenzione!”
FAS 144n. PS 107. BDS (Sav.)
D alegru. D öggiu.
aligà vb. “imprigionare” aloccu sm (ornit.) “allocco”
PVG. CLU.
D alügà. D uruccu. aluchettu. L alucus. ulucus.
aligà/ -ar vb. “legare” alogà/ -ar vb. “mettere, riporre”
MCG 329 alygar. PVG. aligà. VPL “legare i denti” MCG 329 alogar. IVE 93 o paire celestià, und è la testa
D ligar. de lo to servo? unde e-la alogà? MAC 164 per amor de
allighì vb. “allignare; legare (i denti)” messer Jhesu Criste lo quar poa me alogerà cum le soe
CAD. RCG Diz. vergine. LSE 17 li fermagi ponea zu, et li altri ornamenti
D ligar. alogava in uno logo. RDB 88 (B.Cigala) ra penna alogo
allignare vb. dentr’o caramà.
GRD 122 (Tenda) hanno statuito che niuno possi ne deb- Cf. MB 33 sg. (Bonvesin) alogao “fissato, stabilito”.
ba pigliare et occupare alcun vaile o peratta, se non colla D acolegar. alögà. allugà. alügà. alugare. aluogare. lögà.
robba o instrumenti del grande gregge delle pecore e si- logo.
mili animali e li vasilii niuno modo allignarseli. alögà vb. “collocare”
alimento sm. “elemento.” TVD (Dolc.) “collocare, assumere mano d’opera agrico-
PAB 39sg. forma… Dee… l’omo de lo pu vil alimento –– la”
im li aotri trei iorni fe lo segnor nostro le cosse chi sum PD 148, 159.
emtro li alimenti: im lo prume de quelli trei fe le tempe- D alogà.
ralitai de lo iorno… PAB 67 veraxe providencia/ chi fa alogià vb. “alloggiare”
che li alimenti/ retenem si conssamenti/ le fortunne, la PD 148: letterario.
grande unda/ che la terra no proffonda. PAB 88 la provi- D alògiu. slogià. L alogiare.
dencia e ferma e staber, chi move lo cel e atempera li al- alògiu sm. “alloggio”
limenti inseme. CR 21 che voi facci prende a un angero PD 148: letterario.
corpo de alimento. D alogià.
PS 44. aloè sm. (bot.) “agave americana (Aloe perfoliata)”.
allimunà vb. “infastidire” CAD. FPL. BDS (Sav.)
GO. CAD: allimunale a ün. L aloes. aroa.
alistato agg. “listato; munito di strisce” alointar(se) vb. “allontanarsi”
ASF 720 a.1532 un par de calse de pano negro disfate ali- AG 39.27 che da diverse parte e ponita/ la mente chi da
state de taffetà. Cf. ASF 719 a.1532 un par di calse di pa- De s’alointa.
no negro veggio disfacte, facte a listini de raso neigro. FA 322.
D listato. D aloitanar.
allivellà vb. “livellare, mettere a livello” aloitanà/ -ar vb. “allontanare”
GL 3.9 ra sentinella…/ l’occiale a l’allivella/ e a guarda AG 16.360 per che me lassi dorer tanto/ ni tanto alointa-
per menûo. na da ti? PAB 59 or ai trovao la faossa deessa avogolla…
aloi 75 altr
e aloitanna da ti li dexiri de soi faoci zogi. PAB 83 chi s’a- Alzano top. (Valle Scrivia)
loitanna da bem. PAB 88 como pussor roe se tornam sum SLS.1.88 a.1203, 1292 arciano, açano.
um pointo… quella chi piu s’aloitanna se move in maor altà sm. “altare”
spacio. SCF 93 a.1393 che lo se dige mesa al nostro altà ogni do-
FA 322. FAS 165. PS 8,44. menega. SCF 98 a.1464 che lo altà sia ornato de appara-
D alointarse. aloitarse. aloitenarse. aluitao. aluntanarse. ti e con la morta e trifolio.
loitam. D artà.
aloitanao agg. “lontano” altaliaria sf. “artiglieria”
AG 79.33 pensando con mente pura/ ascender in questa DSP 231 a.1531 legnami anchore timoni antene… altalia-
aotura/ aloitanao da lo profondo/ de la vanitae de esto rie.
mondo. AG 144.25 raxon dritura e veritae/ me paren qua- D artagiaria.
si bandezae/ e aloitanae da cor. altar sm. “altare”
aloitar(se) vb. “allontanar(si), tenersi lontano” CR 23 e unde voi vorei aparegegerei un altar e farei dire
PAB 64 e li antichi paixaim/ chi no cercavam dellicie/ e la santa messa.
s’aloitavam da vicij. D artà.
FAS 165. PS 44: *longitare. altarao agg. “alterato, preoccupato”
D aloitanar. aluitar(se). CR 17 lo veiva monto altarao e pensoso e chi sempre du-
aloitenar(se) vb. “allontanar(si)” bitava de la invidia de queli marvaxi judei.
AG 14.417 cossì scampa per aloitenarse. D alteraou.
FA 322: forse da correggere in aloitanarse. altare sm. “altare”
D aloitanar. SCF 98 a.1464 lo meize de septembre e amo faito sacra-
a lo men avv. “almeno” re lo altare de santa Barbara dela consortia de li foresteri.
AG 16.252 lo sangue chi zu caia/ a lo men baxar vorea. MNS 2.93 a.1686 (Sav.) avanti l’altare.
PAS 31 se voy no poey veglar per mi, allo mem veglay per D artà.
voy. MAC 164 avegna che a ti sea daita la mea carne in Altare top.
baillia, a lo men la mea annima messer Ihesu Criste cons- RES 50 a.1372 (Sass.); a.1590 (Stella) Pietra dell’Altare.
serva. CR 21 ma a lo men de una altra cossa daeme li- altéa sf. (bot.) “ibisco (Althaea officinalis)”
cencia che ve possa raxonar. CAD. FPL.
FA 322. altegeria sf. “artiglieria”
D aomanco. armen. aromen. L ad minus. MGT 195 a.1492 za se fatto provisione de fantaria, alte-
alongar vb. “allontanare”. geria et altre provisione.
PS 44 s.xiv. ptc. alongao “allontanato”. D artagiaria.
D alunghì. longo. perlongar. zlungà. alteraoù agg. “alterato, preoccupato”
alongar(se) vb. “prostrarsi” RAN 58 s.xvi. (B.Cigala).
LSE 23 et intrando essa in caza, tuti la seguivam como D altarao.
madre, et cum sumo studio se alongavam devanti a ella. altessa sf. “altezza”
alosengà vb. “lusingare, trattare cortesemente” MGT 167 a.1465 la altessa del suo animo. MGT. 245
AG 26.5 che e no l’alosengo tanto/ che mai so crior se sta- a.1510 Vostra Altessa.
gne. AG 56.191 pensando d’alosenga/ e poi con lui repatriar. D alto. altezza.
FA.322. Cf. SAP 386 a.lomb. alosengar. alteça sf. “altezza”
D alussengar. aluxengar. PCD 38 s.xiv.
alpe sf. “alpeggio, pascolo montano”. D altezza.
FTL 148: elem. topon. frequente. PCT 11, 34. Cf. BIO
altezza sf. “altezza”
58, 559 piem. e lomb. alp m.s.
D alpetto. alpi. alpicella. arpaigu. arpe. arpetta. arpetto. CRA 162 a.1559 (Alb.) le muraglie de la cita de
inalpà L alpem. Albenga… si hanno da fabricare de longessa palmi 450,
Alpetto top. (al confine fra Albisola e Stella) di altezza palmi 24, di grosessa palmi 5.
RPV 296 a.1590 per sino al piano e la costera D altessa. alteça.
dell’Alpetto. altifficio sm. “artificio”
D alpe. arpetta. arpetto. PS 7. s.xiv.
Alpi top. (Segno, Sav.) D artifice.
BG 123: “terra concessa a livello dal comune di Savona Altino top. (fin.)
alla comunità di Segno nel 1623”. CTL 9.
D alpe. D autìn.
alquanti agg. “alcuni, alquanti” altissimo agg. “altissimo”
AA 42 alquanti pesi d’artalaria. CBL 334 (7.3) doce vergene Maria/ altissima regina.
FAS 159. D alto.
alqun agg. e pron. “qualche, qualcuno” alto agg. “alto, altero, superbo”
IVE 14 santo ysidoro dixe, che alquna vota adeven che al- CEB 357 lo messo de alto cor caza via como quello chi de
quin param che li abiam parte cum li santi per le bone esser to inimigo. PCD 38 s.xiv.
overe soe. D aiatura. altessa. altissimo. altopasso.
D alchaun. alcun. quarcün. Altopasso sm. “ospedale-ospizio savonese del sec.
alsare vb. “alzare” xii.”
CSC 61 a.1564 (Alb.) nello alsare l’hostia come el calice NSS 251: localizzazione ignota.
sono molti che errano. D alto.
D arsà. altramenti avv. “altrimenti, diversamente”.
alsata sf. “alzata” PAB 96 un corpo reondo altramenti sente e considera lo
MOB 148 a.1691 (Sav.) tanto di pianta come di alsata e vedeir, aotramenti lo tochar. TL.1 339 a. 1455 che altra-
profilo. menti e digo per lo tempo chi è a venire.
D arsà. L alciata. D aotramenti.
altr 76 amà
amasar vb. “ammassare, raccogliere” ambasiamento sm. ”ambasciata (dei padrini di duel-
PLD 83 a.1367 jper clxxx. de che e no (non ho) retenuo ni- lo)”
si jper. lxxv et li atri e andao per amasar e per adurmeli, OSC 10 a.16500 item se alcuno sfiderà, o chiamerà a am-
spero che e li avero. PAB 62 sg. no pom far fijor e amas- basiamento à duolo… sia punito e condannao in lire die-
sam richesse a li strannij… –– aprexi tu soma de dinai, chi ci.
no dam vallor salvo quando elli se partem spendando, e D ambassà.
penna quando elli s’amassam? MC 329 s.xiv. amasar. ambasiatore sm. “ambasciatore”
PS 44. Cf. SAP 2.205 a.lomb. amassar, m.s. FTM 98 a.1456 (Sav.) il prete canta l’epistola et alora tu
D amassamento. amaso. dei pensare che queste sono le letere e li ambasiatori che
amascà vb. (mar.) “ammascare, ricevere un’ondata veneno inanti il Signore.
sulla parte anteriore del fianco della nave” D ambaxatore.
RAN 158. ambassoi sm. “ambasciatori”
D maschetta. TL.2 35 a.1460 voi devei avei inteizo lo retorno de li no-
amaso sm. “ammasso, incetta” stri ambassoi da Mantoa.
SA 247 a.1340 (Sav.) che no sea alcuna persona… chi ose PS 35 a.1471. ambassoi.
far cumulo o sea amaso de quantitae alcuna de carbon. D ambaxatore.
D amasar. L amassus. ambaxà sf. “ambasceria, ambasciata”
amassu sm. “mattatoio” PAT 22 a.1320 porreva esser che lo rej aspeterea archuna
SDS (Sav.). anbaxa secreta. TL.2 187 a.1463 se fe consegio in lo qua-
D amassar. le fu deliberao mandare unna ambaxa a Roma a requesta
amasücà vb. “stordire (con percosse)” de lo papa… –– le altre ambaxae…
GA 13.201. D ambassà. L ambaxata.
cf. MUI 138 n.3 friul. mal mazzuc “epilessia”. ambaxatore sm. “ambasciatore”
D masücu. BAG 23 a.1488 (Sav.) li magnifici e reverendi segnoy am-
amasücòu agg. “raffreddato” baxatori de lo illustrissimo segno duca de Milano segnor
PVG. de la cita de Saona.
amâtà vb. (mar.) “alberare (la nave)” D ambassà. ambassaoi. ambasciòu. ambasiatore. ambas-
CAD. NVM (Sav.) soi. ambaxoi. L ambaxatorem.
D mâtà. ambaxoi sm.pl. “ambasciatori”
amâtü’a sf. (mar.) “alberatura (della nave)” DCT 164 a.1380 li ambaxoy de Ellias Bey comarihi. IVE
NVM (Sav.) 64 e fen solenni e savij ambaxoi e mandàli a Zoane. PS 1
amàu agg. “amaro” a.1471 ambaxoi.
PD 121. PVG PS. 15,18.
D amaro. erba amàa. D ambaxatore.
amaror sm. “amarezza, dolore” ambidoi pron. “ambedue”
AG 14.322 van amor/ chi te tornasse in amaror. AG 16.48 CR 18 laora ambidoi zen in una camera unde spesso per
ma in bianza son zomai/ for som de mai e de amaror. AG lo passao parlavan… PAB 71 ambi doi volleam ressignar
53.42 rende/ lo lor amor grande amaror. AG 91.19 e e dar lor richesse a quello imperaor.
quanto da amaror grande/ questo chi par doze amor. AG Amborzasca top. (V.Taro)
145.181 ni g e dozeza ni honor/ se no meszhaa con ama- EOL 23.
ror. AG 145.417 lo cantar de tai serenne/ rende amaror e D amborsasco.
mortar penne. Amborsasco / Amborzasco top. (Gen.)
FA 322: prov. e sp. amaror, m.s. FAS 164. PS 34. FFN 312 Amborzasco. FFN 337: Amborsasco per
D amaro. Ambrosasco < Ambrosius, cf. Ambrosiacus.
amautì(se) v. “ammalar(si)” ambretta sf. (bot.) “Centaurea moschata L.”
GF.5 s.xix (contad.) dapoe u pastu u s’è amautìu.
D amarotir. MLC 249.
ambaìn sm. “lastra di ardesia” L ambreta.
DVO (On.) (all’) ambrosiana loc. avv. “alla buona”
D abàin. CAD: “alla carlona”. FPI 411.d “gen.”
ambandezar vb. “mettere al bando, scacciare” Ambroxo / Ambröxu n.p., m. “Ambrogio”
AG 95.195 lo dao (il gioco dei dadi) fa tuto desipar/ quan- FAS 150 Ambroxo. ADG 58, 124. Ambröxu.
to l’omo a de sperar/ e ambandezar l’amor de De. L ambroxius.
FAS 164. ambu sm. “gioco della tombola; ambo”
D bandezar. GO. CAD. ADG 118. FPI 411.
ambassà sf. “ambasciata” amburnu sm. (bot.) “ontano; citiso; alno verde
IVE 77 e saviamenti dissem la soa ambassà… –– abian- (Cytisus laburnum L.)”
do… inteizo l’ambasà… FPL (Gen.,Masone, Mele) pl. amburgni. FDT 1.30
D ambasiamento. ambaxatore. ambaxà. (Triora) anche “betulla”
ambassà sm. pl. “ambasciatori” D asburnu. lamburnu.
RMG 186 a.1472 per un de li nostri ambassà. amé sm. “miele”
D ambaxatore. GL 16.18 a sûa, e pâ ch’o segge amê rosaou.
ambasaoi sm. pl. “ambasciatori” AAG 116. MUI 179. PD 109, 137. GUA 169. GA 13.36.
IVE 76 sg. li ambasaoi zem a san Zoane e saviamenti dis- ADL. RGS § 90, 385. RDI p.13. PVG. amé (méle) an-
sem la soa ambassà. TL 2.210 a.1463 rescrivo a li am- tico femm.: la me > l’ame.
bassaoi de Burgogna. D me. mer. mieve. L mel.
D ambaxatore. àmea sf. “zia”
ambasciòu sm. “ambasciatore” PVC 91 s.xix ün-a gran roba da camea/ de fâdette ancun
RAN 75 s.xvii (G.G.Cavalli). de so amea… BDS (Sav.).
D ambaxatore. D àmera. àmia.
ameg 80 amig
soy inimixi inimixi seran. IVE 14 quella si è veraxe cari- amò sm. “amore”
tae chi ama l’amigo in De et l’enemigo per amor de De. DCT 162 a.1380 per acresse la amistay e lo amo, quela
CEB 356 se tu consegi l’amigo to. PAD 480 a.1506 amistay che avean li franchi cum li imperaoi passay.
(Sanr.) Gasparo Sartore de dicto locho, amigo nostro. RDB 14 ra fiamma d’amò. RDB 19 cangià re cruezze in
RAN 81. FAS 153, 158. PS 18.Cf. SAP 2.234 a.lomb. veri amoi. RAN 58.
amigo. D amor. amù. L amorem.
Plur. amighi: RDB 137 (V.Dartona) amighi. PRP 339 e ammoa sf. “boccale”
voi, nostri parenti e nostri amighi. COM.4 20 i dinari d’un’ammoa.
amixi: AG 140.241 amixi toi sapi tener. AG 146.11 doi me D àmua.
grandi amixi car. PAT 24 a.1352 quele tere, donde elo a pu ammoccà vb. “smoccolare”
amixi. CP 126 a.1356 filipo Demerode e Bonefatio da DFC 48 sciuscia, ammocca, batti, attiçça… DFC 184 (re
Sori, servioi e amixi vostri. DCT 163 a.1380 de lo so ami- proçessioin dre Casaççe) ri camalli e portantìn/ e chi am-
go amixi seran… SCF 96 a.1393 lasano el suo a parenti o mocca ri stoppin.
amixi o a chi li piaxe. CBL 343 (18.57) fiior me, abando- D amucà.
nao/ et de amixi, e de parenti. IVE 14 debiamo amar tuti ammoinà “invitare, circuire”
et amixi et inimixi. CR 19 tuti quanti parenti e amixi e te- DFC 45 ra mattìn quella dro læte/ v’incomença a amoinà/
gno tuti me fuziran. CEB 354 la speisa per ayar li amixi è e ve crìa: læte puo/ læte preizo, cœutto e cruo.
raxoneiver. MC 691 pietoxo e misericordioxo… ello si è amolar vb. “molare, macinare”
de tuti li soi servioy e amixi. BL 77 a.1400 de le fructe e AG 95.42 e tar or per poco se iram/ ni per amolar se zi-
de li beni et de li mali che lo Segnore manda a soi amixi. ram.
PNF 400 a.1447 noi et li amixi nostri et questa re publica. GBV a.1514 s.v. acies “amolato”. Cf. SAP 387 a.lomb.
LSE 32 tempo è in lo quale Dio li soi amixi invitera a le soe amolar “arrotare”.
noce. RDB 44 con ri so amixi cari in casa e fuo. D amorà. amoraò. amuà. amurà. morer. L amolare.
D amì. amìa. amiga. amigu. L (de) amigo. amonir vb. “ammonire”
amigu sm. “amico” AG 140.22 e amonir e castigar.
CAD. D amonitiom.
D amigo. amonitiom sf. “ammonimento, consiglio”
aministrar vb. “trattare” PS 33 s.xiv.
PAB 60 e so te fa impaciente contra de noi, che e te foi D amonir. munitiom.
tropo favoraber e t’aministray piu dilligentementi cha amor sm. “amore”
monti aotri. RV 53 s.xii. si per m’amor ve chevei/ oguano morrei de frei.
D amanystrar. menestrà. ministraciom. ministrare. AG 140.19 aiai timor in De/ tengnando in lui integro amor.
amiraio sm. “ammiraglio” AG 140.116 paxe, amor e leotae. CR 17 pensando lo gran-
CP 125 a.1235 messer Orcham, grande amiraio de la de amor che aveivan inseme, lo qua pasava tuti li atri amoi.
Turchia D amo. L amorem
D armiraio. àmora sf. “boccale”
Amirat top. (Alpi Marittime, Fr.) RDB 103 (B.Castelletto) doe micche doggie, e un’amora
LAM 74. it. Ammirato. de vin.
amiseiòu agg. “male in arnese” D àmua.
BDS (Sav.) amorà vb. “molare, affilare”
D miseria. SA 241 a.1340 (Sav.) de non amora ferri in le feste. RDB
amisso ptc. “ammesso” 18 (i arme d’amò) amorè da prìe coscì finne/ ri cuò pertu-
SCF 94 a.1393 che ogni guardian ch’è amisso per avere za come gratterinne.
cura e guardia dele cosse dela consortia, debia dar bona e D amolar. mora.
ydonea segurtade. amoraò/ amoraòu sm. “arrotino”
D mette. RDC 185 (T.Conchetta) andà da un amoraò, che ve l’affi-
amistai sf. “amicizia” re. GL 9.97 (ra sciabla) un amoraou ghe vœu/ per faghe
AG 140.248 cossa te guarda far e dir/ che l’amistai possa su ra mœura un po de fî.
patir. DCT 162 a.1380 per acresse la amistay e lo amò,
D amolar.
quela amistay che avean li franchi cum li imperaoi passay.
FAS 164. amorbar vb. “ammorbare, infettare”
D amistansa. L amistatem AG 95.116 de esto malvaxe peccao/ e grande e picen è
amistansa / amistanza sf. “amicizia” amorbao.
PAB 41 ello comisse avolterio com uno stranger e perde FA 322. FAS 165
l’amistansa de la veritay. NPS 567 a.1527 quelle poche L amorbare.
(navi) che arestò / sen fugirno senza insegna/ chi in amoresi sm. pl. “sostanze proibite nella tintura dei
Corsega, chi in Sardegna/ chi a Monicho per amistanza. panni”
PS 32. MNS.1 58 a.1577 (Sav.) non potra ne dovera alcuno mae-
D amistai. L amistatem. stro berretero, o tintore, tingere berrette… di tinte false e re-
amita sf. “zia” provatte, como scorze de legnami, amoresi e simili tinture.
GBV a.1514 s.v. avunculus “amita”, la sorella del padre. amorosamenti avv. “amorosamente”
MPS 41 a.1550 (Stella) sijno obligati a dare li alimenti a PAD 425 sg. a.1506 lo nostro locumtenente… in questa
la sorella [del padre] overo amita. civil novità s’è deportato tanto bene et tanto amorosa-
D àmia. menti, che più non porria dire.
amittu sm. “amitto, paramento sacro” D amoroso. amù.
CAD. BDS (Sav.) “pannolino scapolare” amoroso agg. “amoroso”
amo sm. “amo” GL 16.19 ri amixi ascosi/ stan lì a mirà ri belli atti amo-
AG 126.32 che no se ve possa offerir/ esca ni don so- roxi.
perzhoso/ donde l’amo fosse ascoso. Cf. PD 350.
D lamo. D amorosamenti. amù.
amor 82 amue
anchino sm. (mar.) “anchino, manovra di bordo” ancho avv. “anche, ancora”
VPM 86, 193 a. 1614 (it.) pl. anchini. PAS 28 quamvisde che lo nostro segnor n’abia faito mon-
D anche. ti grandi bem… solamenti um ben n’a faito, e anco e si
anchizze sf. “incudine” excellente che nissum non po astimar… LSE 28 ancho
CIT 50 mi tra tanto che staggo lì a desfrizze/ tra ro marco diceva… RDC 71 anco. PRP 358 (3.35) e giastemari co
e l’anchizze… GL 6.3 sento che con martello e con te- ro ma dro bo/ e dre pezoe giasteme dighe ancò.
naggia/ sciù l’anchizze ve fæ vegnì ri calli. CAD. BDS PS 39 “italianismo”. PD 354. PRA 372.
(Sav.) ADP (Pietra). D ancùn.
AAG 119n. (AGI 1[1873] 371n.) PD 120, 143. REW ancö avv. “oggi”
4367. FDG 253. PD 337. GA 13.200. RSS 15. RGS § 111, 277, 919.
D anchudine. anchuza. ancuze. ancuzen. ancüzene. ancü- PVG.
zu. inchige. inchisme. incùdzina. incùzine. ncùzena. L D anchoi.
encuçinem. ancoe/ ancoeu/ ancuoe avv. “oggi”
anci sm. pl. “antenati” SOP 10v. a.1597 ancoe. NPD 62 ca.1750 (Sav.) e presto,
IVE 25 una vigna… era sempre staita de so paire et de li
fito, pe ancoeu o diman. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) an-
anci soy.
Cf. FPI 494. cuoe.
D ansiàn. D anchoi.
anci avv. “anzi, invece” ancoè di avv. “oggidì”
CR 25 le done de Jerusalem no ve scandalizeran, anci ve RDB 30 perché ciù dro comun ro proprio ben/ noi zeneixi
ayeràn a far grande pyanto. ancoè dì tutti aprexemo.
D ance. D anchoi a di.
anciaim sm. pl. “gli antichi” ancoi avv. “pure, eppure”
PAB 64 boym fom li prumer anciaim/ e li antixi paixaim/ SL 53 (4.20) s.xiv. (Sav.) sam Pero era pescaore, no avea
chi no cerchavam dellicie/ e s’aloitavam da vicij. letera ni scientia/ ancoi avè tanta sapientia e si è staito an-
D ansiàn. coi si forte…
anciam sm. “Anziano, magistrato cittadino” ancoi avv. “oggi”
PAB 61 le dignitae che no volleamo dar a li anciaim, de- AG 23.4 chi for ancoi sera sote terra. AG 133.135 chi an-
mo a ti. choi e san deman a freve. AG 136.182 se anchoi e fresco
anciannamenti avv. “da gran tempo” e sam/ deman te po venis lo tron. AG 134.378 bon o ghe
PAB 57 che anciannamenti stai tu in soa citai. venisti anchoi. AG 141.30 e se aor e frescho e san/ an-
PS 38. choy morai o for deman. AG 145.179 zo che e anchoi no
D ansiàn. e deman. CBL 330 (2.29) ancoi si e compìo lo tempo/ chi
anciano sm. “Anziano, magistrato cittadino” tanto e dexiderato. AF 4.1 s.xiv. (Pietra) ancoi nasce
AA 78 li signori anciani. AA 159 uno famegio de li an- Maria/ chi n a mostra la via. OLP 3.28 s.xiv. (Pietra) lo
ciani. so beneito figlo/ chi ancoi è incarnato. FUP 100 s.xiv.
D ansiàn. (Sav.) ancoi in questo beneito iorno. IVE 43 e o anchoi
ancioa sf. acciuga” trovao le pu belle cosse. IVE 65 anchoi veirai la soma ve-
PRP 332 ma i poveri diavi i o pigliàn o faito so; i a gagnàn ritae de tuta la trinitae. MAC 163 fim a lo di de anchoi.
l’ancioa. PRA 379: ironico. GP 373 anchoi tu serai comeigo in paraixo. TL.1 320
D anciua. a.1455 fin a lo iorno de ancoi. FSU 49 a.1456 (Sav.) an-
anciùa sf. (ittiol.) “acciuga (Engraulis encrasicholus coi sano domano infirmo, ancoi vivo domano morto.
L.)” TL.3 121 a. 1474 e in questa interdition ne a tegnuo e ten
FPR n.16 basso lat. anchora. REW 520. FPI 520.2 PML fin a la jorna de ancoi.
356. TTC 79. SDA (Alt.) ADL MUI 127. FA 323. FAS 145, 150. PS.5 (ancoi < ancodij
(Vent.) PVG. ?) PD 129.
D ampluta. ancioa. anciuga. anciùgua. L amploa. an- MD.12, PAL 6 (DANTE, Purg. 13.52 ancoi)
chioa. D acoi. ancho. ancö. ancoe. ancuoi. oi.
anciùa barbaresca sf. “pesce diavolo” anchoi a di avv. “oggidì”
TTC 81. PS 39 s.xiv.
anciùa de Spagna sf. “pesce diavolo, stomia boa D ancoè di.
(Stomias boa Ris.)” Anchoihia top. “Antiochia”
TTC 81. MAC 162 la citae de Anchoihia.
anciuetta sf. “acciughina” D Anthioihia. L Antiogia.
BDS (Sav.) ancon avv. “ancora, anche”
anciuga sf. “acciuga” AGL 16.399 lo fiior che tanto amava/ no lo partir ancom
MVS (Sarz). da mi. (ms. acom). AG 43.198 ma zenoexi, ben sapiai/ no
D anciùa. som ancon ben saciai/ de servixi e far honor/ e se ge fos-
anciùgua sf. “acciuga” se tempo ancor… AA 157 me preze la riveta e larboro de
PSE 248 (sviluppo di –g- avanti a u/v) Cf. RGS § 339.
anco sm. (mar.) “paranco, puleggia” lo pelo (pero) e semper la godito, e non basta questo, che
PPG 540 a.1561 un paro d’anchi guerniti con sue taglie di più lo pizonante… ancon lui lo vole godire. RDB 34 ar-
bronzo. reizego andareiva ancon ra Giexa. RDB 67 este tresse…/
D parancu. L anchus. ancon me ligan coscì dislighè. NPD 56 s.xvii.
ancho avv. “oggi” (P.Murassana) re virtù che gratia ancon ve dan. RAN 76
AGN 12.441 poi gi disse: benastrui/ bona ghe sei ancho s.xvii. (G.G. Cavalli). NPD 61 ca.1750 (Sav.) pin de cia-
vegnui. AGN 16.399 lo fiior che tanto amava/ no lo par- ghe ancon doverte e fresche.
tir amco da mi (ms. acom). FA 323. FAS 165. PD 354.
D anchoi. D ancùn.
anch 85 andà
3.sg. andà IVE 42. si intendano anche comprese le paste tutte di Sicilia e
andè PRP346n. (ms.) (Taggia) Sardegna.
(PRA.370) D andélu. andalìn. landarìn.
2.pl. andei RV v.45 s.xii. andame sm. “àndito”
3.pl. andàm GP.291 MP 17.8 (Pigna) “luogo a pianterreno della casa”. ADP
andàn PRP 344 (PRA 369) (Pietra) “sentiero che delimita un appezzamento di terre-
andòn GL 9.66 no coltivato”. VPL.
andono AA 140. D andà.
andorno AA 272. andamento sm. “andamento, movimento”
Cong.pres. 3.sg. vaga MC 690 s.xiv. PAB 56. lo cel…/ chi piu dolce viollar/ fa in so andamen-
CBL 348 (25.79) to/ che mai per muxicar/ organasse strumento.
CRA 174 a.1382 (Alb.) PS 34.
SCF 90 a.1393. D andà.
vage CBL 339 (19.58) andana sf. “passaggio”
vaghe CPF 167 a.1584. ADL (Vent.). BDS (Sav.) “ordine di posizione dei barchi
vagie PAB 80 (PS 26,28). all’ormeggio”
3.pl. annon MBA 398 a.1438 (Digne) D andànnia. ndana.
vagam FAS 161 andànnia sf. “spazio fra due filari di alberi”
PAB 52 (PS 28) GO. CAD. PD 143, 335 “formazione tarda”. REW/FPI
MAC 167 410.
vagan VCC 33 a.1480 (Sav.) D andà. andana. andöia.
MBA 398 a.1438 (Digne) andante agg. “di qualità ordinaria, mediocre”
impf. 1.pl. andéscimu PD 349. CAD. BDS (Sav.)
2.pl. andassi GP 279. D andà. L andantem.
Condiz. 3.sg. andareiva RDB 34. andaùra sf. “andatura, modo di vita”
3.pl. anderiano PAD 316 a.1506. AG 79.77 en robe e iesta e andaure/ far vita un poco aspe-
Imperat. 2.sg. va RV v.83 s.xii. ra e dura.
vagghe PD 358. FA 323. FAS 164.
vanni GL 16.46 D andà. andeura. andöia.
PA 16.142 ‘vannitene’ andegari m. pl.
FDG 42. MBV 370 a.1488 (Borgo V.) andegari doi grossi de corde.
1.pl. andamo PRP 343 (ms.) andelu sm. “nottolino della serratura”
andemo PRP 343 (testo a stampa) CAD. PAG 207.
2.pl. andai RV v.27.s.xii. D andalìn. andalini.
GP 377 andeùra sf. “andatura, corso”
OLP 1.61 s.xiv. (Pietra) PAB 90 tuto mete in so camim…/ como savio de dritura/
CBL 333 (6.61) De, che l’a misso in andeura/ de corso a metuo ley sta-
MAC 162, 164. ber…
2.pl. andei RV v.45 s.xii. PS 1, 35.
Gerundio indando PCD 39 s.xiv. D andaura.
Ptc. andaeto IVE 42, 63. àndiu sm. “andamento, avvio”
andàito GP 281. ADL (Vent.) ADP (Pîetra). FPI 409. FNTG 106.
PCD 46 s.xiv.
D andà. dezandià. desandiu. inandià. L andeus. andius.
PRP 350 (PRA 372)
andö’ia sf. “andana, striscia di erba falciata”
FAS 162: su faito
RGS § 620 PVG.
andào AG 91.71 D andannia. andaura.
IVE 42 Andon top. (Alpi Marittime, Fr.)
PLD 83 a.1367. LAM 74, it. Andone.
FA.323. FAS 162 Andoria top. “Andora”
andéito SB 766 ca.1850 (PortoM.) BRP 9 n.n. a.1474 Andoria in colina, al cavo de le Meile.
andetu FDG 230, 237 Andria n.p., m. Andrea”
RGS §620 RDB 22 cosa dè dì la su ro poere Andria…
andìto IVE 51. PD 110 (cf. ROM 9 (1880) 486).
andò GF 5 s.xix ( contad.). D Dria. Drin. Sant’Andrea.
andrizar vb. “drizzare”
BID 37. REW/FPI 409: “risaliamo tanto in su nella do- SL 51 (2.12) s.xiv. (Sav.) en pei l’andrizavan.
cumentazione, che credo che potremmo postulare senz’al- D adrizar.
tro un lat. ‘andare, comunque poi lo si spieghi”. RSS 18 (in) andùn loc. (detto di viottolo pianeggiante)
sgg. RGS § 237, 544n. DVA.
D anà. andaure. andame. andamento. andànnia. àndiu. D andà.
andùn. L andare. anébolo sm. (bot.) “anemone (Anemone coronaria)”
Andagna top. (Mol.T.) FPL. FPI 453.
SCT 83 sg. D anemone.
D andà. L andanea. anecu agg. “mogio, insoddisfatto”
andalìn sm. “nottolino della serratura” VPL.
ADP (Pietra). anegià/ -ar vb. “perire, appassire”
D andélu. andalini. ADL (Vent.), BDS (Sav.), anegiase. MP 17.8 VPL
andalino sm. “specie di pasta alimentare, tagliatelli” (Pigna), anegiar. . FPI 5865.
MNS.2 107 a.1723 (Sav.) che sotto tal nome di Andalini D anigìu. neggia.
anel 87 àngi
aò avv. “ora, adesso” gente/ pe ru scûru du çe. COM 4.84 me fa vegnì chì ogni
AG 134.145 le atre cosse laxo ao star/ per lo tempo qua- giorno con meza buttega da speçiâ… aora per l’axima, ao-
resemar. ra per l’artetica…
FA.324. FAS 165. FA 324 (Vent.,od.) aora.
D aora. Cf. P.RAJNA, ROM 7 (1878) 49 s.xv. (ven.) aora. FA 324
aò sm. “aratro” “ad horam”. FAS 165.
GO. AAG 131. PD 120, 360n. D àgua. ao. aoa. aor. aoura. àua. oa. òua. oura. aù. àura.
D aràu. aùra. avò. avoa. havora. avù. avura. aoramoæ’.
aòa avv. “ora, adesso” aoramoæ avv. “ormai”
NPD 66 fine s.xviii (Sav.) aoa finiscio… PVG. GL 19.41 ma lascià aoramoæ da ra fatiga/ resciora ra stan-
FA 324. RGS § 929. chezza.
D aora. D aora.
aògia sf. “ago” aorar vv. “adorare”
SDA 45 (Alt.) AG 12.326 e servo a quello segnor sobrer/ Ieso Criste re
Cf. SAP 385, 387; SAP 2.205, 220: a.lomb. aogia m.s. de cel/ ma tu no sai che tu aori/ e in to dano laori. CR 8
D agugia. li trei rey in oriente… deliberam de vegnir aorar lo nostro
aoir “udire” segnor messer Iesu Criste.
AG 14.575 esti zorzuiaoi privai/ serpenti son inveninai/ da D adorar.
lor te guarda e no li aoyr. AG 71.37 bastaxi… chi…/ vam Aorno top. “(Pigna)”.
criando monto forte/ chi no li cura d’aoir/ porrea bem to- GRD 124 (Pigna) il territorio o sia bandita di Aorno con-
sto cair. AG 89.18 assai de ben odamo dir/ che ne deleta fina…
in aoir. AG 95.78 se d’avaricia don dir/ for ve increxera Aostin n.p., m. “Agostino”
d’aoir. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) se con ro dexiderio che
FA 323: audire, mantenuto il dittongo. mi ho/…/ d’atruà laude a ro segnò Aostin…
D audir. odir. oir. aosto sm. “agosto”
aomanco avv. “almeno” ATA 203 a.1382 (Alb.) item che la dita (ovra) se debia far
GL 3.71 dra muraggia, chi era troppo dura/ per derruarne et essere compia per tuto lo meisse de aosto prosimo. CIT
aomanco sei cannelle. 51 Ah! barestra forlana! crio forte/ a mi vendeme a costo/
D alomen. si caro e preximao ro sô d’aosto? GL 4.47 aoura a sta ca-
aontao agg. “disonorato” sanetta chi d’Aosto/ marià me vorreiva ro mæ Tatta.
PAB 86 alchum homo no dexira esser exiliao, soffraittos- FAS 153. PD 358.
so ni aontao. D agustu. aosto.
PS 37. aoteza sf. “altezza”
D unta. AG 53.148 belle pree cernue/chi sean ben picae/…/per far
aor avv. “ora, adesso” barcon en grande aoteza.
AG 45.73 san Donao e santa croxe/ questi son aor pur in- FAS 163.
vocai. AG 138.91 li nostri antigi e chi son aor/ g an faito D aoto.
e fan un gran lavor. AG 141.29 e se aor e frescho e san/ aotissimo agg. “altissimo”
ancoy morai o for deman. AG 144.135 de la soperbia e AG 12.139 fiio e d’una dona aotissima/ monto e miseri-
aor tanta/ che per tuto lo mondo e spainta. AG 145.151 cordissima. AG 26.11 e prego l’aotissimo De.
ogn omo e aor in lo merchao. PAB 70 certo la senatoria D aoto.
de Roma fo za de grande dignitae… e aor no e a Roma of- aoto agg. “alto”
ficio pu desprexiao. AG 57.47 ma pur l’aoto torrexam/ cria semper a tuti:
FAS 165. PS 39 guarda. PAT 24 a.1356 a l’aoto e magnifico et possente
D aora. or. segnor. MAC 164 la fe in aoto sospender.
aora avv. “ora, adesso” FAS 151. ATT 56.
AG 49.72 segondo quella profectia/…/ chi aora e sta com- D aoteza. aotura.
pia. CP 126 a.1356 lo segnor De ve guarde aora e sem- aotom sm. “autunno”
pre. BL 62 a.1392 Christe aora e sempre vi mantenga a PAB 57 fim a lo tempo d’aotom.
honore de lo mondo e a conservacione de l’anima. PCD PS 13, 45 francesismo.
36 s.xiv. CBL 332 (5.20) lo so fijo che ella vi morto/ ao- D autünnu.
ra lo ve resuscitao. PAB 96 si como e in le creature (corr.:
aotor sm. “autore”
quadrighe) chi se peygam aora in sa aora in la. IVE 81 e
no ve posso aora dì atro. CR 18 cossa tanto secreta… ao- AG 57.1 e no so chi fosse aotor/ de lo scrito che manda-
ra sera manifesta a noi. LSE 12 ella è aora in la septima sti.
età de li reposanti. DSP 40 a.1461 aora voi intendei la FAS 149.
caxon de la vostra convocation. TL.2 360 a.1465 spetia- D aotoritae. autor. L auctorem.
menti aora che ella (quella nobile cità) … multiplica de aotoritae sf. “autorità”
ben in meglio. BRP 10 n.n. a.1474 Saona nobilissima… PAB 52 e mi… no cognossea bem soa grande aotoritae.
aora suo porto un poco mesto. TL.3 201 a.1475 jamai no PAB 54 metando mea aotoritae si sovensso a grandi perigi.
lasa de molestar lo imperaor aora de una cosa aora de una D aotor.
altra. DSP 79 a.1489 passao lo iorno de carleva aora aotramenti avv. “altrimenti”
proximo. DTC 644 sg. ca.1520 a hora e necessita che io PAB 72 li nai de li gentillomi am necessitae de seguir le
m’inchini de tanta altezza. –– aora son posta in tanta di- overe de lor antecessoi; aotramenti elli desligneream.
sfortuna. CIT 33 per fâne aora sentençia. CIT 81 corro PAB 74 in la menor cossa chi sease de querir lo sovram
per boschi aora ombra aora pastò. NPD 57 (P.Murassana, paire de tuto, che aotramenti mai no se comenssera cossa
Sav.) se sta freschi aora de stae. RAN 64 a.1612 chi bem finissa. PAB 96 um corpo reondo altramenti sen-
(V.Dartona) SSZ 22 s.xvii. (G.De Rossi) mentre aora sta- te e conssidera lo vedeir, aotramenti lo tochar.
va con ra tremmiruera/ d’andà via senza veive… CIC 21 D atramenti. atrimenti. atru. atrumenti. autremente. sau-
s.svii. (G.Chiabrera, Sav.) aora che scciassa ben dorme ra trimenti.
aotr 93 apar
e peccao. AG 142.96 per De, sengui, or apensai/ che de 27 a.1440 a l’è stato apicao da li soi. PAD 377 a.1507 li
niente n a creai. AG 143.10 l’omo chi va a confessarse/ si hanno apichati. PAD 393 a.1507 hanno preso uno chi se
de alo ben apensarse/ e far un apareiamento/ de gran do- chiamava lo Negrino di Montobio, e l’apicorno a Recho.
lor e pentimento. AG 144.1 quando e me son ben apen- CIT 87 appiccate, Amô disse, poveraçço. GL 6.86 dun-
sao/ de li faiti d’esto mondo. PAB 57 che se tu t’apen- que comme una pegora chì ciosa/ starò sempre a crià: for-
sassi, tu e pur in lo reame, unde tu nassesti, de lo sovram che, appicchæme! COM.1 85 se me ciaxe? me piaxe de
Segnor. CR 20 ma, perzo che avei dito che o me vorei fâte appiccà, scoà, e poi mandate in galera. COM.1 97 e
avisa e me son apensà… che voi permetae che e mora per chi emmo da fa appiccà?
un iorno avanti de voi. CR 22 e apensaeve in quelo piaxei FA 324.
e in li altri che ve diro. CIT 6 donna, quando m’appenso D impichare. impicase. pichà. L apicare.
che agge avûo/ fin chi con voi così cattiva sorte. apio sm. (bot.) “sedano (Apium graveolens)”
FA 324. AGC 36. FPL. REW 526.
D apensao. penssar. L apium.
apensionare vb. “dare in affitto” apizagià(se) vb. “appisolar(si)”
SCF 100 a.1485 posano… apensionare dicte quatre caze PD 145.
per fin in doi agni… et che di quelle pensione… possano D pizaggià.
dispensarle in necessitosi et malati de dicta compagnia. apizare / apiziare vb. “accendere”
D apixonare. pensione. L pensionare. PAD 347 a.1506 a dì detto una questione che s’era api-
aperegiar vb. “apparecchiare, preparare” ziata in diversi parenti se li era mandato doi commissa-
CBL 329 (2.3) ogni homo s’aperegie/ a receivero con rij… haveano de gia acordato quelli della parte fregosa e
amore. PEG 43 tu no e degnamenti apperegiao per con- fattoli dismettere l’arme. PAD 396 a.1507 lui voleva api-
fessiom o per contriciom. MAC 169 e lantor l’ imperaor zare la scaramuzza. NPS 578 a.1527 vide apizata la bat-
le fe aperegiar un grande vassello pim de aigua bogente. taglia. PAD 380 a.1507 quelli chi erano alle guardie si so-
PS. 1 no apizati (affrontati in battaglia) con quelli di San
D apareiar. aperegio. Francesco.
aperegio sm. “accessorio, corredo” MUI 166.2 impizar. Cf. CVM mil. pizzà, m.s.
TL.2 338 a.1465 aperegi per coiracie. D aspissà. L pinza guerra.
D aperegiar. apizuà(se) vb. “appisolar(si)”
aperlongar vb. “rimandare” PVG.
AG 84.12 a far ben no dar soriorno/ ni aperlongar a l’en- D pizaggià.
deman. apizzûo / apissü’u agg. “appuntito, aguzzo”
FA 324. GL 11.28 questa l’ha pin de freççe ro carcasso/ tutte ap-
D perlongar. pizzûe, terribili e tremende. BDS (Sav.) apissüu.
apertegnir vb. “competere, spettare” D pissa. pisüa.
AG 97.2 a li bom chi salvarse dem/ mai corrozar no s’a- apituà vb. “allettare, adescare”
pertem/ se lli re an prosperitae/ e eli spesso aversitae. AG RAN 124. BDS (Sav.) ”antiquato”.
140.204 no ge voler aproximar/ se demandao no g’e stai- Apiu top. “Appio (Vent.)”
to/ o no t’aperten lo faito. PAB 81 l’officio d’andar, chi LTI 31 n.4 Caster d’Apiu. a.1063: monte d’apio. a.1156:
apertem a homo per natura, mettesse in overa per ussans- ex parte podii de api (località fortificate).
sa de pee. PEG 42 le maynere del peccao… tute s’aperte- L apium.
nan a orgoio. PAB 51 confforto e constancia se apertem apixonare / apixunà vb. “dare in affitto”
a nober e perffeta intenciom. CR 19 azo che o usei le vo- DSP 118 a.1487 ogni caza e villa… in nigun tempo se po-
stre virtue e lo vostro seno cosi como se aperten a perso- sa vendere obligare alienare o apixonare, salvo… ADG
na savia. FAR 33 s.xiv. (Sav.) apertegnir: traduce lat. in- 124, BDS (Sav.) apixunà.
tersum. PSG 382 a.1512 serriole… apontelate sotto co-
D apensionare. pixon.
verta dal paramegiare a la bechiaria como se apertene.
PS 37. applicare vb. “destinare, attribuire”
D partegnir. pertegnir. DSP 79 a.1489 pene… applicate per la tercia parte ad
appeteciato agg. “(di piante) colpito da malattia” ogni acusatore di ciascuno contrafaciente. MNS.1 109
GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non a.1577 (Sav.) sotto pena di libre dieci… applicata per la
possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco- mettà al magnifico Comune, e per laltra fra l’arte e l’ac-
nati, appeteciati, arrigati. [Cf. it. petecchia “esantema, cusatore…
eruzione] D apricare. L applicare.
apiamar vb. “chiamare” apogia sf. (mar.) “appoggio, accosto”
FUP 100 s.xiv. (Sav.) le anime defunte…a so che meser VIA 94 a.1476 (Sav.) item cavi per apogia…
Ihu Xre le aregorde e le apiame a la soa beata gloria. D apozar.
D ciamà. piamar. apögià vb. “apparecchiare, preparare”
apiangar vb. “ intenerire” FPI 537.
PS 45 s.xiv. in tanta devocione… che li cor de la gente D apêgià.
fom tuti apiangai. –– a questa pricaciom… ave tanta con- apògiu. sm. “appoggio”
triciom… che cum grande abondancia de lagreme fo FDG 271.
apiangaa. D apozar. L pozus.
IVI: pare significhi “intenerito, rammollito”, ma non oso apointà/ -ar vb. “allacciare”
proporre *planicare. LSE 17 li dì solenni questa nobile Elizabet cum tanta de-
appiccà/ -ar vb. “impiccare” votion honorava, che pur le manneghe non se voleiva las-
AG 53.19 cossi ne van senza astalarse/ tuti in enferno api- sar cuxir ni apointar per raxon alcuna, inanci che le mes-
casse (AGN: apicarsse). GP 369 e si preixe una corda e se fossem compie. CIT 71 za l’arba s’appointava re scar-
si se ne fe uno lazo e si se misse lo cavestro alla golla e si pette/ per uscì fœura e mettese a camìn.
se apicha ello mesmo. IVE 21 et alquna vota se despera RAN 90: fr. apointer.
et s’apicha per la gola. PCD 41 s.xiv. apiccà (ptc.) CAR D appuntà. pointar. punta. repuntà. L apontare.
apoi 97 apre
apointo avv. “appunto, precisamente” Iuda scariot… rceveiva tuto quello che era daito a Christe,
RDB 12 ma a pointo m’interven, de che me duò / com’in- e alli apostori… –– lo fazo apostoro. MAC 161 Ihesu
tervegne a ro compà Meghìn/ chi ro so aze andava a çercà Criste aparse a li soi apostori.
fuò / si gh’era sempre adosso a cavalìn. CIT 53 sg. oimè, apoverir vb. impoverire”
che o me n’ha fæto imbertonà / comme apointo ro gatto AG 133.101 e no so uncha ch e vise/ che alcun homo apo-
dra mezena. –– l’è apointo comme a dì mangià poaççe/ o verise/ a dar per De ni a so meso. PAB 63 o cative riches-
mangià pastiççetti da boccon . CIT 205 de sciû ra fregat- se e soffraitosse… le quae alcum ni puissor no pom tute
tina/ stava apointo tirando ro resaggio. GL 20.81 così aveir, ni eciamde quaxi alcum n’a, sensa apoverir aotri.
apointo se fa vei ro Sordan/ abbrascaoù e ascramaoù de FA 324. PS 37.
sangue uman. D povero.
RAN 91 apraàu agg. “sistemato a prato”
D aponto. FCT (Triora): od.
apointo agg. “trapunto, intessuto?” L apraatus.
CIT 231 Corsega, reamme apointo d’oro/ così atto a illu- appraccà vb. “placare”
strase. GL 20 (Argomento) Rinaldo Armida appracca. (TT: pla-
apointo agg. “appeso, affisso” ca Rinaldo Armida).
CIT 26 me poæro come apointo a re berline. D pracà.
appontellà vb. “puntare, puntellare” aprehender vb. “imparare”
RDV 188 a.1588 per intraghe appontellan gambe e pé / e
CBL 332 (4.57) serviamo lo doce Criste…/ aprehendan-
spointan sì che gh’intran votte assè. RDC 173 a.1712
apontiella (“egli puntella”: FAS 144 n.: “-ie- toscanesi- do disciplina/ cum grande afliccione.
mo?”) D enprender.
D pontelare. apreisu agg. “quagliato”
apontelato agg. “puntellato, inserito a sostegno” VPL.
PSG 382 a.1512 la tapera de square de pino o de rovere… aprende vb. “scottare la carne perché si conservi me-
apontelata soto le late… cum quatro dalfini per ogni pon- glio”
teleto. –– le cadene sotto coverta per contra la incenta per MP 17.9 (Pigna): REW 554.
remesare la galera siano de serriole de fo overo de pino de Cf. SAP 388, MB 35, 112 a.lomb. aprender “accendere”
non mancho grosessa de serriole apontelate sotto coverta D prender. L aprehendere.
dal paramegiare a la bechiaria como se apertene. aprende vb. “(di malattia) attaccarsi, contagiare”
D pontelare. MP 17.9 (Pigna)
aponto avv. “appunto” aprende vb. “cagliare, coagulare”
FAS 165. ADP (Pietra), ptc. aprezu. PVG.
D apointo. appuinto. apunito. (giusto) appunto. D prender.
aportar vb. “portare” appresaglio sm. “occupazione temporanea di terre
CAR 67 a.1479 che nol sia nesun de la dita Compania chi comunali”
olzii aportar coreza nesuna furnida de argento. VCC 33 GRD 109 (Pigna) appresagli a magaglio.
a.1480 (Sav.) ogni foresté chi aportassem clavature in la L apresagliare. presalia.
cita de Saona per vende. apresentar vb. “presentare”
D portà. L aportare. AG 5.10 e acorpaa fosti e acussaa/ e a un tyrano apresen-
aposar vb. immergere” taaa/ de quela gente pagana/ per zo che voi eri crestiana.
MP 17.10 (Pigna). AG 6.28 me peccai con cor dolento/ senper denanti m’a-
D appussà. presento. PAS 34 quando lo nostro segnor fu apresentao
apozar vb. “appoggiare” davanti de Cayphas. FAR 36 s.xiv. (Sav.) fir apresenta:
FAR 8,35 s.xiv. (Sav.) apozar: traduce lat. hereo (adhe- traduce lat. ensenior. PMN 166 a.1468 essendomi stato
reo). PAB 73 a povera possessiom s’apozam apresentato uno comandamento. AA 54 fu eleto sommo
PS 5, 36. pontefice Adriano vi….gli andarno incontro e … lo arsi-
D apògia. apògiu. apozato. apugià. L apodiare. vesco gli apresento la chiave de la cita de Saona.
apozato agg. “appoggiato” PS 37: tuttora vivo.
LSE 28 seando per debelesa apozata al gremio o in lo sco- D pressentar. L apresentare.
so de la ancilla… apresiar vb. valutare”
D apozar. FAR 38 s. siv. (Sav.) fir apresia: traduce lat. liceo.
aposticcio sm. (mar.) “trave esterna che regge gli D aprexiar. L appreciare.
scalmi dei remi sulla galea” apresso avv. “dietro, dopo”.
PSG 382 a.1512 li apostici de fo o de pino o de aveto, bo- AG 49 372 correa mile duxenti/ e norata e octo apresso
ni et suficienti cum li soi scarmi da popa a proa. AG 49 209 lo nostro hoste anda apreso. PAB 80
D posticci. L aposticius. Orffeus… apresso se fava andar/ li boi per so violar. PAB
aposticio agg. “falso, contraffatto” 45 Noe compi se cento agni (prima) che vegnisse lo dilu-
PAB 51 cum faosse boxie de letere apostice. vio, e apresso vive trexenti cinquanta agni. PAB 47 como
PS 45. voi odirei coci apresso.
D apostiso. postizo. L apostiçus. PS 39, 40.
apostiso loc. “a posticcio” (in) apreso loc. avv. “dopo, in seguito”
LSE 17 quando se consagrava la sacra hostia, se l’avea PAT 22 a.1320 in apreso informajve de l’intencion de lo
manneghe apostiso (maniche a posticcio, staccabili) le rej.
desligava, et li fermagi ponea zu. apresso prep. “dopo”
D aposticio. AG 14 692 lo dexem (precetor)…/ ven apreso ben in dri-
aposto / apostor / apostoro sm. “apostolo” to/ de lo novem.
PS 12 s.xiv. aposto. FUP 118 s.xiv. (Sav.) spirito s(anto) PAB 85 e te quero se tu ay segno che le annime apresso la
lo qua inlumina lo cor deli doze beae apostor. GP 276 morte de lo corpo abiam alcum tormento. CR 7 tuti li rey
apre 98 apru
chi forn apresso a ello. CR 20 apreso la mea morte. PAS aprossimar vb. “avvicinarsi”
30 apresso queste parolle incomenza Criste a ordenar lo PAB 52 e villa aprossimar a mi, remirando mea fassa an-
so testamento. ASF 742 a.1532 in la prima camera de la gossossa.
famigia, appresso la canzellaria. D aproximar.
apresso prep. ”presso, vicino a” aprosimo agg. “prossimo, vicino”
IVE 66 che e vegne la seira abergar apresso a ti. VCC 32 PCD 48 s.xiv.
a.1480 (Sav.) salvo se primamenti quelo tal meystro o la- D proximo.
vorante o fante non ha apresso de si la clhaveura donde se Aprosio cognome
fa le dicte clhave. DSP 59 a.1487 quando le nave serano DPD 59 a.1754 (Seborga) Gio Batta Aprosio q. Gio.
apresso a li porti, o etiam in li porti. AA 48 la hostaria L aprosius
apreso a li mazeli. AA 59 li poveri… la comunita li fece apröu avv. e prep. “dietro, appresso, vicino, dopo”
tuti acabanare in una villa apreso Santa Maria de Loreto… RAN 159. PVG. CON 53 (Cogorno).
aprestao agg. “preparato, pronto, sollecito” cf. GUA 241, 602.
AG 5 26 è aprestao secoreor. AG 39 163 Criste ne mene D aprovo.
a lo so ben/ chi aprestao per noi lo tem. AG 50.18 De, co- aprovar vb. “approvare”
mo e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/ a deverser exa- SA 242 a.1340 (Sav.) li statuti et hordinamenti de la dicta
minar/ en partimento si nuo/ tuto entorno e combatuo/ arte faiti e aprovai per lo comun de Saona.
aprestao de trabuchar! AG 95.24 aprestao son de zonze. D aproar.
FAS 324. aprovistar vb. “provvedere; prevedere”
D apretar. PAB 87 la simple providencia de Dee ordena e ferma sin-
apretar(se) vb. “apprestar(si), preparar(si)” gularmenti so che a de far, e per destinaciom ordina e fer-
PAS 29 e si ze a ordenar con li zue, ch’elli s’apretassem e ma singularmenti e in diverse mainere e tempi so che ella
apareglassem de vegnir a prender Criste. aprovista. AB 92 se Dee ve tute cosse e per nissun moo
PS 46: corr. “s’aprestassem” [ma è forse un francesismo]. po esser fallio, bisogno e che vegna quello, chi la provi-
apprexao agg. “apprezzato, stimato” dencia aprovista vegnir. –– la cossa no de vegnir per so
RAN 55 s. xvi. che l’aprovista Dee, ma e per lo conversso: De la prove
D aprexiar. per so che ella de vegnir.
aprexiar vb. “apprezzare” D desprovisto. inprovistamenti. provisto. ver.
AG 85.109 per zo cascaun l’aprexia/ che campion e de la aprovo avv. “dopo; vicino”
Cexia. PAB 83 e in che guissa li marvaxi aprexiam li AG 1.21 poi un gran tempo aprovo/ un papa creano de no-
boim? RDB 68 e a torto d’esse guerza voi cianzei/ perché vo. AG 16.378 faxeam l’apareiamento/ de sepelir lo cor-
doi soi ro mondo no dè avei/ s’un solo n’ha ro çè manco po santo/…aprovo/ fazando/ como se dexea. (AGN: sem-
aprexiao. bra significare che i discepoli si stringono gli uni contro
D apresiar. prexiar. desprexiar. L apreciare. gli altri) PAS 33 gue ze sam Per da derrer. Ma cossi co-
Apricale top. “Apricale” mo una ancella dela casxa vi sam Per aprovo, si l’ave re-
PSP 17 apricalis < apricus. BCB 138 n. cognossuo.
D Aurigo. Avrigar. Vrigar. L avrigallum. PAL 7: “il mantenimento di –v- denota la voce come set-
apricare vb. “applicare, attribuire” tentrionale”.
NAB 22 a.1473 (Sav.) soto la pena de lire dese apricate lo P.RAJNA, ROM 8 (1879) 49. FA 324, 380. Cf. SAP 388,
terso ala darsena latro terso ala carita de la dita arte latro 423., MB 158 a.lomb. aprovo m.s.
terso alo acuzatore. CSC 62 a.1564 (Alb.) soto pena de D aprovo. apprœuvo. aprövu. apröu. apruevo. provo.
una libra di moneta de Genoa per ciascuna volta da apri- aprovo prep. “dietro, dopo, appresso”
carsi al santissimo Sacramento del logo. AG 77.9 a li morti vago aprovo; AG 85.62 e gran seren-
D applicare. na gi ven aprovo. CR 7 aprovo de Salomon regnò so fijo
aprico sm. ”terreno esposto al sole” Roboam. CR 9 aprovo la cenna.PAB 43 aprovo de quel-
GRD 129 (Tenda) che niuno negli aprichi di meregiani la fontanna.
longi o ripe, xori, debba ne possa tagliare alcuni alberi. aprœuo prep. “appresso”
aprivaxar vb. “mansuefare” CIT 91 a che con tanta gora/ se cruçia e se travaggia/ ro
PAB 51 le bestie salvaige… se aprivaxam fassandoli bem. mondo aprœuvo a tenti pensamenti?
PAB 69 che quando è preisso lo leom/ ni ligao in prexom/ PD 347: leggi –ö’u.
no li var aprivaxar/ ni darlli ben a mangiar. D aprovo
aproà/ -ar vb. “approvare” apprœuvo avv. “appresso, dopo”
IVE 67 che mi no aprobo, ni vogio aproar, nigunna cossa, RAN 80 s.xviii. chi apprœuvo “qui di seguito”.
noma quella chi e aproà per la scritura santa. TL.1 838 D provo.
a.1458 per questo… sei congregé e requesti de decerne a
ballotole lo aproa o reproa de la dicta surrogation. aprövu avv. “dietro, dopo”
D aprobar. aprovar. CAD. ADL. RGS § 826 lat. ad prope. Cf. CVM mil.
aproar vb. “provare, dimostrare” apröf, apröv.
IVE 8 questa fe … si he confrimà… per spiritu santo… li D aprovo. provo.
confessoi santi in la soa santissima vita la aproa. aproximar vb. “approssimarsi”
D proar. AG 140.202 e quando atrui vei conseiar/ no ge voler
aprobar vb. “approvare” aproximar/ se demandao no g e staito.
IVE 67 che mi no aprobo, ni vogio aproar, nigunna cossa, FAS 165.
noma quella chi e aproà per la scritura santa. D aprossimar. proximo. L aproximare.
D aproar. apruà vb. (mar.) “volgere la prua”
approbrio sm. “obbrobrio” NVM, BDS (Sav.)
PAS 35 to payre chi a tanto approbrio e vituperio soste- D proa.
gnuo per avrir te la porta de la vita eterna. apruanà/ -ar vb. “propagginare”
PS 46: corr. opprobrio? GO. CAD. FDT.P 38 (Triora) apruanår.
D probio. D pruanà.
apua 99 arag
Apuani sm. pl., etnico “Apuani” aquilotu sm. “moneta da L. 5 del periodo fascista”
CTL 10. APT 24: Apua, cf. Genua, forse connesso con PVG: “portava la figura di un’aquila”
basco habe “bosco”, lat. abies “abete”. PCT 35. D aquila.
apugià vb. “appoggiare, sostenere” aquistar vb. “acquistare, prendere”
CAD. BDS (Sav.) AG 75.38 poestae de fora/ chi per tener drita baranza/ non
D apozar. aquistasse cointanza. AG 142.47 di e noite no cessemo/
appuinto avv. “appunto, precisamente” d’aquistar con drito o torto/ dinar e case, vinge e orto. AG
PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) appuinto dixan cumme 145.131 pensa si de navegar/ saviaminti in questo mar/…/
digu mi. che tu aquistj terra e porto. LSE 19 accio che cossi aqui-
D aponto. stasse il merito de la obediencia.
apullà vb. “ammollare, bagnare da capo a piedi” FAS 146 aquisteremo.
CAD. RAN 159. D acquistar. aquisto. L aquistum.
apulengar vb. “rimettere a posto le ossa slogate” aquisto sm. “acquisto”
MP 17.10 (Pigna); BNL 75 (Pigna) AG 140.186 en tucte guise sei avisto/ de no prender re
D pulengà. aquisto. AG 143.97 se tu festi uncha re aquisto.
apumau agg. “(di fiori) in boccio” D aquistar.
VPL (Sanr.). aquora avv. “anche, ancora”
apumelà vb. “abbottonare” IVE 5 aquora la forteza si he asemeia a la raixe de l’erbo-
VPL. ro
appunde vb. “piantare, ficcare” D ancora.
GO. CAD. RAN 159. FPI 551 ptc. appuso. ara / åra sf. “ala”
apunito avv. “appunto” CIT 64 vorei senç’are mettese a sgorà. DFC 101 ti che ti
PCD 46 s.xiv. hae re are. VPL.
D aponto. RGS § 18, BID 59 (Novi Lig.), OCD 25 sg.
appuntà vb. “abbottonare, affibbiare” (Campoligure, Masone) åra.
RNA 170: neogr. pountßrw “attaccare, fissare”. D àa.
D apointar. ara sf. “aia”
appuntà vb. “sequestrare, bloccare i pagamenti” MVS (Sarz.)
GO. CAD. D aira.
(giusto) appunto loc. avv. “precisamente, per l’ap- arà sm. “aratro”
punto” PTA 619 sg. “lig.” LP 28.
GL 11.53 onde a Sigé voltaou, che giusto appunto/ o l’a- D aràu.
veiva con lé l’atra armadura… arrà/ -ar vb. “errare, sbagliare”
D aponto. PAB 55 inzegno d’omo po arrà. PAB 73 or me di, homi,
apuppà vb. (mar.) “accostare la nave di poppa” se voi array. RDC 132 o goarda come arremo sempre
NVM, BDS (Sav.) mœ. PSE 261. RAN 91, 161. PS 2, 46. PD 143.
D puppa. FPI 2904 a.gen. arrar.
appussà vb. “immergere” D araigar. arror. erranti. inarrà.
GO. ADL (Vent.): *ad-puteare. VPL. arà vb. “ansare, soffiare”
FPI 6877 Cf. RGS § 290: ven. apoçare m.s. DVO (On.)
D aposar. pussu. D areàr. aréin. arenà.
apputtifase vb. “impelagarsi, incarognirsi” arabastro sm. (bot.) “Dentaria spinosa”
CAD. FPL (Brignolles, Var, Fr.)
aqua sf. “acqua” D arastra.
BDB 268 (Corsica) arabelare vb. “trascinare
D ègua. AA 315 a.1536 (Sav.) una jovena de Alasio… quale era
aqualicio sm. “condotta d’acqua” stropiata… ogni sabato sua madre la arabelava in lo riano
MPS 43 a.1550 (Stella) e per li aqualicij di essi (edifici) et ivi con grandi pianti la lavava…
altri negocii.
L aqualicium. D rabelà.
Aqua pendente top. (tra Albisola e Savona) arabicho sm. alambicco”
RPV 295 a.1590 (Sav.) persino al rittano di Aqua penden- ASF 720 a.1532 doi arabicho da fare aqua. IVI, Gloss.:
te. FBS 63 a.1608 Pian d’Acqua Pendente. forse “cesso, seggetta” [pappagallo?].
aquariu sm. “rabdommante” D lambico. L arabicum.
MP 17.6 (Pigna) Arabita n.p., f.
D ègua. PIA 64 n.10 < ar.
aquatao agg. “abbattuto, silenzioso” arabrea sf. “tarantola (Ascalotes mauritanicus)”
IVE 93 la corte e tuta aquatà e desbaratà. MP 14.47, 17.10 (Pigna). FPI 7525 “salamandra”
D aquatà(se). quato. D labrena.
aquatà(se) vb. “acquattarsi, rannicchiarsi” arrado sm. “araldo”
PVG. REW 2004. DEI 4.3175. PAD 398 a.1507 vennero l’ambasciatori con uno arrado
D aquatao. del re.
Aqueiroli top. (Bard.) D airado. L aradus. eyraldis.
BBB 27 a.1636 arraffare vb. “arraffare”
L aquarolum. CLD lx. germ. BLG 27: long. (subisce la 1.
àquila sf. “aquila” Lautverschiebung) cf. tosc. arrappare (dal gotico).
D aquilotu. L àghila. aquila. D rafacan.
BUL 420. CLU. Cf. GUA 562 dotto. Aragài top. (Cipressa)
Aquila top. (torrente, VArr.) MP 17.10 (Pigna)
CL 12. CTL 10 D àrega.
arag 100 aran
aregordà/ -ar vb. “ricordare” areixà vb. “piantare; (intr.) metter radici”
AG 19.4 sum lo di bisesto tuta via…/ li dei doi iorni com- RDB 84 (B.Cigala) in mexo dro mè cò proprio voi sté/ co-
putar/ ma si te dei aregorda/ de no festar lo di prime/ ma mo un osso intr’un persego arreixà. ADG. PVG. Cf.
semper quelo chi ven dere. AG 47.64 e no me posso ar- SAP 425 a.lomb. raixar m.s.
regordar/ d’alcun romanzo vertade/ donde oyse uncha D reixe. zreixà.
contar/ alcun triumpho si sobre. AG 140.109 ma sempre arreizegà vb. “rischiare”
arregordar te voi/ de scrive ben li faiti toi. GOG xiii RAN 209.
a.1444 se paresse a archun de aregordar altro, ha libero ar- D arrezegà. reisego.
bitrio de aregorda. RDB 131 (V.Dartona) aregordà. areizego loc. “a rischio, in pericolo”
FA 325. FAS 153. Cf. SAP 388 a.lomb. aregordar, m.s. TL.1 338 a.1455 e sta arreizzego de dovei paga dexe mi-
FORME: lia sommi. RDB 34 e areizego andareiva ancon ra Giexa.
Indic.pres. 1.sg aregordo che AG 43.22 D reixego.
me aregordo CR 24. arél sm. “anello”
2.sg. t’aregordi PEG 49 MP 17.11 (Pigna).
2.pl. ve aregordae CR 21. FPI 452.
impf. 2.sg. aregordavi CBL 339 (13.27) D anello.
3.sg s’aregordava AG 99.40. arrelà esclam. “voce di incitamento agli animali”
(AGC: s’aregaitava) FDT 1.45 (Triora)
fut. 3.sg. ve arregorderà IVE 24. D arrilà.
1.pl. ge arregorderemo FUP 100 s.xiv.(Sav.) arelà vb. “avvolgere, raggomitolare”
2.pl. ve aregorderei de CR.22 PVC 141 s.xix scüggia zü a scià Petrunilla/ arelà comme
perf. 3.sg. se arregorda de GP 284
ün’anghilla.
aregordase che PAS 28.
Cong. pres. 2.sg. t’aregordi AG 14.198. CAD. RAN. 158.
3.sg. aregorde FUP 100 s.xiv.(Sav.) D rella.
2.pl. ve aregordei de CR 22. arembà/ -r/ -re vb. “appoggiare, accostare”
Imperat. 2.pl. v’aregordai AF 3.39 s.xiv.(Pietra) AG 12.406 conseia toa zoventura/ a mi t’aremba e te de-
Gerundio aregordandosse GP 277 clina. AG 14.656 ma quando la dexira De/ e la s’aremba
Part. arregordao AG 70.37 tuta a le. GP 278 e si se arembà son lo scosso de Christe.
TL.1.25 a.1453 PNF 407 a.1452 questi de Grimaldi de li quali se semo in
f.pl. aregordê TL.1 708 a.1457. tuto arembadi quanto per lo colore guelfo… TL.1 25
SL 62 s.xvi.(Sav.) a.1453 che ben fosse arembare le cosse de Capha… a lo
D arcordar. arecordar. aregordà. aregordente. aregordo. governo de lo officio de Samzorzo. TL.1 579 a.1456 e
aregurdà/-ar(se). aricordar. racordare. regordà. questa cura fu aremba a questo spettabile ufficio.
aregordente agg. “memore” TL.1.708 a.1457 anti che a queste compere fussen arrem-
AG 47.68 e per meio esse aregordenti/ de si grande sca- be et trasferte la administratione et rezimento de
cho mato… AG 49.369 per meio esse aregordenti/ de zo Petrasancta, Famagusta, Corsica, Caffa. BOS 100 a.1655
che e diro adeso… AG 94.56 ni de lo morto li parenti/ son (G. Rossi) l’arremba (ogg.:la scala) MOV 46 (Ossi di
mai ben aregordenti/ d’arcun ben far. AG 143.191 per che Seppia) arremba su la strinata proda/ le navi di cartone.
tu voi ben ponne mente/ esser ben are(gor)dente. MOV 215 a. 1943 della nubecola di vapore che esce dal
FAS 162. cargo arrembato laggiù, sulla linea della Palmaria. BBM
D aregordà. regordente. 388.
aregordo sm. “ricordo, memoria” MP 17.11 (Pigna) arembar. FDT 1.59 (Triora) arrembår.
PAT 22 a.1320 a voi, Seguran, cometamo per aregordo e RAN 160 PVG.BDS (Sav.) arembà.
a memoria redugamo, si como se dira de sota. TL.1 763 MVS (Sarz.) arembare.
a.1457 questi aregordi a voi sum faeti… LFV 90 a.1467 FA 325. VPM 555. V.PISANI, Paideia 6 (1951) 24 ad-re-
et in exempio et arregordo de li altri… migare? C.MERLO, ID 19 (1955) 186. DEI.1 300.
D arigordo. racordo. regordamento. regordansa. L recor- D arambar. rembà. arembate. arrembadda. arrembato.
dacionem. arembòu. L arembare.
areguà vb. “arrotolare” arrembato agg. “appoggiato”
PVG. BL 87 a.1401 lo mio fiiholo magiore, il qual andò in
D arriguà. Caffa… è asai bene arembato e sta molto bene. TL.3 123
(d’) aregueiton loc.avv. “di soppiatto” a.1474 li libri… li quae sono arembati in una casia a me-
RDB 9 o se m’accoste cian d’aregueiton. ser Gregorio de Pinu con ordine ve li debia consegnare.
PD 152. PAD 387 a.1507 tutto uno torracone ch’era arrembato al-
D (in) regaitom. (de) reguiton.
la casaza di Santo Francesco. AA 85 e feceno la porta de
aregurdà/ -r(se) vb. “ricordarsi”
PVG aregurdase. MP.14.53 (Cipressa) aregurdarse. la cita verso la marina arembata a lo dito baloardo. DSP
D arregordà. 314 a.1574 per esser cosa dependente dalla cura e negotii
arèi vb. “diradare” arrembata alli tre (Padri del Comune).
CAD. PD 152. D arembà. arembòu.
D reì. arrembadda sf. “ringhiera”
arein sm. “alito, fiato, soffio” GO.
IVE 92 ge bufà un arein in lo visso. D arembà. rembadda.
FA 325. FAS 143, 150. FPI 473. arembata sf. “fiancats superiore della galea”
D arà. arén. arignö. arìn. PSG 382 a.1512 item le arrembate da baso da la prima chi
areina sf. “sabbia” va in testa da popa de lo scandora tute le altre seguendo
AG 53.239 tanti aotri/ … chi pu ch’areina son. verso prora.
FAS 143. PSG 372: rembate.
D àinna. aéna. ainìn. area. arena. arenà. arenìn. èna. L arena. D arembà. rembà.
arem 107 ares
articiocca sf. (bot.) “carciofo (Cynara scolymus L.)” artura sf. “altura , alto mare”
FPL. MLC 248. ADL (Vent.) PVG. FPR 12. ALN GL 7.98 giusto comme una nave chi è in artura/ de ra bur-
56,118: < arabo-ispano harsufa; prima attestazione rasca, chi vœu descuxîa/ a se n’imbrigna, se ra cordatura/
a.1423 (Spagna). Cf. it. archiciocco s.xvi. (Mattioli); e stammanære en bone, e corre via.
CVM mil. articiocc. D âtu.
D archicioca. ardiciocca. articiocco. L artiplicem. àru agg. “pari”
articiocca servèga sf. (bot.) “cardo mariano (Sibylum TVD (Dolc.): nel gioco “aru/era”, ‘pari/dispari’.
marianum)” D aru. era.
EVM 36 (VMar.). àru sm. “errore”
articiocu sm. “carciofo” MD.11 nel detto aru nu fa pagamentu, cf. DANTE, Inf.
CLD lii. MVS (Sarz.) 34.102 a trarmi d’arro.PS 46: arro, deverbale, vive nel
D articiocca. contado e, in frasi stereotipate, anche in città: u l’a fètu
artifice sm. “artigiano” âru “ha sbagliato”. RAN 161. PSE 261. FPI 2904.
BL 70 a.1399 li consori de le arte… li consori de li artifi- D arror. arù.
ci. NPG 78 a.1475 così merchadanti como artifici. arù sm. “errore”
D altifficio. arte. artefice. artifisio. L artificiarius. PSE 261: nel modo popolare t’è in ün arù “sei in errore,
artifisio sm. “strumento dell’arte” sbagli”FPI 2906b.
MAS 285 a.1538 pigliarli li tellari et altri artifisii da tes- D arror. aru.
sere. arübatà vb. “rotolare” PD 142 arübatase “ruzzolare”
D artifice. REW 9119. ADL: le forme in –ü potrebbero derivare dal
artigliaria df. “artiglieria” piem. rübaté.
EGS 100 a.1625 (Sanr.) che l’artigliaria che si ritrova nel D rubatà. rübatìn. rübatase. arübatùn.
castello dell’Arma di Taggia… si ponga in queste nostre arrubatår vb. “ribaltare, precipitare”
fortificationi. FDT 1.59 (Triora)
artimone sm. (mar.) “vela di prua della nave” D rubatà.
PSG 384 a.1513 item per la cottonina chi va in tute le ve- arübatùn avv. “ruzzoloni”
le, videlicet artimone, bastardo e borda mezana e trinche- PD 142.
ta.VPM 215 sgg.: Genova è il centro di irradiazione del D arübatà. (a) rubattùn.
termine verso il Mediterraneo occid. Cf. it. s.xiii, ven. arucà / arücà vb. “avvolgere”
s.xiii artimone; prov, fr. s.xiii, xvi. artimon. DVO (On.) arucà. DVA (VArr.) arücà.
L artimonus. D rucca.
artinone sm (mar.) err. per artimone, “vela della na-
arucià vb. “tagliare a pezzi la legna”
ve”
PVG.
VIA 95 a.1476 (Sav.) item velle giamate artinoni.
D rociu.
D artimone.
arü’a sf. pl. “formica alata”
artista sm. “artigiano”
TVD (Dolc.)
AA 220 e tuto lo resto de la cita e abitata de artezani… tu- D àa.
to lo resto de li diti artista sono monto poveri. MNS 2.10 arüfà vb. “arruffare”
a.1577 (Sav.) qualsivogli altro artista della presente città PVG.
de Saona. SPC 9 a.1610 (Sav.) dopo poi della terza bus- arugà / arügà vb. “increspare, raggrinzire”
sola di artefici si estrahino quattro cedole… e quelli quat- DVO (On.) arugà. CAD, PVG arügà.
tro cittadini artefici in esse descritti si mettino similmen- D arrugao. rüga.
te a palle, come sopra, e quello cittadino artista di essi arrugào/ arrugaoù sm. “deretano”
quattro, il quale havera ottenuto magggiore numero di vo- GL 9.24 fuzzan ri Franchi, e menan l’arrugaou. GGL 16,
ti bianchi, sia… legittimamente eletto per maestro ratio- Arg. o porta via de sprescia l’arrugaou. DFC 36 ri ine-
nale del grado di artista. MNS 1.140 a.1647(Sav.)che per mixi, che poæran peççighæ/ da re vespe, portà via l’arru-
l’avenire detti artisti non possino andar ad incontrare tali gao/ da miggera de gente seguitæ.
lignaroli fuori, ma debbino quelli lasciar venire alli posti, D arügà. rüga. L arrugatus.
case e e botteghe dove habitano detti artisti. CAN 1843 arrugià/ -ar vb. “spingere, urtare”
p.31 (Sav.) e i artisti s’assascinan/ cun vuéi fà mille me- MP 17.13 (Pigna) arugiàr. ADL (Vent.) arugià. VPL.
sté.RGS § 1126 –ista: solo col Rinascimento comincia la D rugià.
fortuna di questo suffisso. arunsà vb. “urtare, spingere con violenza; lavorare
D arte. artefice. L artista. sodo”
arto agg. “(= atro) altro” PVG.
AG 141.48 che servir in veritae/ passa le arte docitae. AG D runsà.
144.80 qualche arte croye parole. arunsà/ -ar vb. “potare; tagliare a una estremità”
D atro. MP 17.14 (Pigna) arunsar. ADL (Vent.) arunsà.
(erba di) artrite sf. (bot.) “Ajuga chamaepitys” D runsà.
FPL. arüpà vb. “raggrinzire”
D artetica. BDS (Sav.).Cf. NAG. 15.296: piem. rupà m.s., ted. rippen,
artrixe sm. “artigiano” aat. rumpfen, m.s.
SA 240 a.1340 (Sav.) la regula de li artrixe. D rüppa.
D artexe. arutundu avv. “attorno”
artro agg. “altro” PVG: semidotto. DVO (On.)
VCC 34 a.1489 (Sav.) soto pena de uno fiorino da soldi D rundu.
trentacinque aplicati per la metà ala carita de larte e per lar- aruinà/ -ar vb. “rovinare, far cadere”
tra ala massaria di nostra Dona. AMF 119 a.1558 (fin.) e GP 381 e li farixei si aven grande paura che lo povo non
cosi va continuando… fino a artro torrone di tramontana. li aruinasse.PD 347.
D atro. D aruvinà. roinà.
arum 118 asai
asalariare vb. “assumere a stipendio” 327. FAS 150. AGC 33. ADL (Vent.) FDG 217.
AA 60 e al servicio de li diti poveri fu asalariato dei cita- PVG.Cf. MB 38 (Bonvesin) asazamento. RNC 25 neogr.
dini a tanto al mese… li quali erano tenuti ale spese de la sasßrisma “prova d’abito”.
comunita di sovenire a tuti li diti poveri. D asazo. asazzu. sazo. sazzòu. L asazatorem. sazare.
D salario. asazo/ asazu sm. “saggio, prova”
azale sm. “acciaio” CPF 167 a.1584 con bellissimo carattere de lettere… co-
ASF 739 uno spegio grande de azale. MNS.3 97 a.1577 me V.S. poran vei per un assazo che ghe ne ho chi portao,
(Sav.) padelle di ferro, azzalli… –– rami, azzalli e ferri. a ro qua corrispondera tutta l’overa.PD 355 “letterario”.
D asà. D asazà.
asalto sm. “aggressione” assascìn sm. “assassino”
MPS 74 a.1550 (Stella) De lo insulto, percussioni et ho- RDB 36 cianzan per contra turchi e mori brutti/ e se duœ
micidio. Se alchuna persona… harà fatto asalto, et harà ro Dragutti/ con tutti quenti i assascìn corsè. RAN 44.
batuto alchuna persona in lo capo… CLD lii. ALN 101: “< ar. haßßaßi “bevitore di hashish,
D asato. insulto.
Asao cognome setta di fanatici ismailiti, capeggiata dal Veglio della
VTS 80 a.1530 (Sav.). Montagna (in Marco Polo), nota in Occidente dopo la pri-
D asar. L açarius. ma Crociata”. LVO 15.
asaotar vb. “assalire” D assascinà. asaxim. assinar. L assaxinus.
AG 129.51 ma fon de si mar ayre/ che li asaotam (ms. ao- assascinà vb. “assassinare”
satam) la maire/ de tanta dignitae. AG 145.213 che don- CAN 1843 p. 31 e i artisti s’assascinan/ con voéi fa mille
de l’omo no se guaita/ lo demonio piu l’asaota. mestæ’.
D assaoto. assatà. asato. D assascìn. assinar.
assaoto sm. “assalto” assâtà/ -ar vb. “assalire”
PRP 348 (str.46) ne manco poscen dà l’urtimo assaoto. PAB 52 e pu che ella (la morte) me assatava. PAB 79
asapere vb. “sapere” doncha de follia aveir onta de assatar quello chi tuto so-
BL 60 a.1392 unde a voi asapere fazo… GBV a.1514 s.v. vremonta. RDB 21 sg. (ri bandij) si che se dra Liguria no
indico: far asapere. NPS 582 a.1527 fe asapere. Cf. TL.1 ri tremo/ fin’ a Zena assatè da lô saremo –– so che han
278 a.1464 havemo… factovi a sapeire. TL.1 290 vi fa- prezumìo d’assatà/ ri boin Meghi Boè…
ciamo a sapeire.FA 326: sempre con ‘fare’ D assaotar. assatar. assato.
D asavei. asaver. savei. sapeire. assatar vb. “esaltare”
asappu sm “tanghero, persona grossolana” PAB 91 Erchulles/ … che quando fo assay travagiao/ da li
PIA 48 sg. n.77; ALN 504 sg.:< turco azap “marinaio dee fo assatao.PS 2, 47.
dell’Impero Ottomano” < pers. âzâb “scapolo, recluta”. D exaotar.
LVO 28. assatinà vb. “abboracciare, fare un lavoro senza di-
asar sm. “acciaio” ligenza”
SA 247 s.xvi. (Sav.) che alchuna persona chi sea de la dic- CAD.
ta arte de li ferrari no debia ni osse ni presume marchar o asato sm. “assalto”
far marchar ferro per asar. AG 54.22 per esser ben tuti a una/ contra l’asato e la for-
D aciare.asà. asao. tuna. GL 7.108 e mentre lê ri ten tutti a partìo/ e che sta
asar vb. “alzare” lì in baranço quest’assâto…
CR 28 asando li ogi a lo cel. D asagìr. asaìr. asalto. asaotar. assatar.
D arsà. asavà vb. “calmare, tranquillizzare”
azar sm. “punto (al gioco dei dadi)” VPL.
AG 49.116 chi tegnando in man li dai/ an traito azar en asavéi vb. “sapere”
dere (“hanno ottenuto un punto sfavorevole”).FA 329 sg. GP 280 fraeli mei e ve fazo asavei como esta note voi se-
D azaro. L azardum. rei scandalizai per mi. GP 283 e te fazo assavei, che chi
asardà vb.“saldare ferira de coltelo, de coltelo sera ferìo. CR 23 fazandove
AAG 122 n.1. REW 8068. PVG. asavei che apresso de la mea pasion voi… viverei agni do-
D sardà. asardòu. ze. SCF 94 a.1393 faciando asavei che l’è la principale
asardòu sm. “saldatoio, strumento per saldare” festa de la dicta e honoreive Consortia… TL.1 319
PVG: “forma isolata di derivato in –atum”. [Ma è invece a.1455 faciamo asavei…
–atorem].
D asapere. asaver. sapeire. savei.
D asardà. asôdòu.
asaver vb. “sapere”
açarìn sm. “acciarino, pietra focaia”
DFC 47 gh’ho de prie, di açarìn. AG 143.218 ma se voi far asaver a le/ qual persona e chi
D asaìn. tu e…FA 326: a- è prob. preposiz. concresciuta con l’inf.,
azaro sm. “gioco dei dadi” cf. affare, avvenire.
BOV 554 a.1531 (Sav.) giocho di azaro. CAR 111 a.1576 D asapere. asavei. sapeire. savei.
giochi di azzaro.DEI.1 387 s.v. azzardo: < sp. azar < ar. az asaxim sm. “assassino”
zahar “dado per giocare d’azzardo”. AG 39.109 toxego e venim/ de berruer e d’asaxim. AG
D azar. 125.6 nixum omo to pan roa/ chi aia nome d’asaxin.
azarola sf. (bot.) “Crataegus azarolus” D assascìn.
FPL (Mortola). asaxunà vb. “condire, acconciare (cibi)”
asazà/ -ar vb. “assaggiare” PD 336.
AG 16.211 fer con axeo gi fo dao/ ben n’asaza, ma no ne D saxonar.
bevea. AG 49.330 che dir se sor per veritae/ che asazan- asbasar/ -are vb. “abbassare”
do cosa amara/ sor la doze eser pu cara/ e de maor suavi- PAB 43 asbasà li ogi (perf.) NPS 573 a.1527 disposti de
tae. IVE 51 e alchuna vota forsa che ello desirava de asbasare el tropo/ de inimici la roganza.PS 36, 37, 46.
quella fugassa… e quando ello la asazava…MUI 129. FA D abaxar.
asba 120 ascc
asbascià vb. “abbassare” sa nei dialetti dell’alta Italia (anche tosc.). [REW 2915a,
GL 19.19 comme a ro vento ra frondosa çimma/ asbascia, cf. BIO 58: bresc. àscara, àscher “spavento, paura”].
e l’arza subito ro pin…PS 5, 36. ADL (Vent.) PVG. Sarebbe da intendere: il loro veleno verrà loro a nausea.
D abaxar. AGC: caca “sterco”. AGN: acha “acca, nulla”.
asbasiar vb. “abbassare” ascâdà vb. “riscaldare; rifl. irritarsi incollerirsi”
LSE 27 si como crescendo el fiume lo gramoglo del gra- RDB 57 levè d’inverno a noi ro taffettà/ che lavò sì sottì
no se asbasia, et decresando se exalta. no po ascadàne/ e chi ro porta adosso ma se sta. CAN
D abaxar. 1844 p.72 (Sav.) quellu chi leze u se gh’ascâda e fa/ di
asberruffào agg. “scarmigliato” gran gesti cu-e muen.BDB 269 (Bonif.) PVG. BDS
DFC 119 quella sciò/ …ti ra viræ lì brutta asberruffà:/ re (Sav.).
fœugge ghe començan a crovà. D ascâdo. ascaldarse.
D abberruffà. berüffu. sberruffæ. ascâdo/ ascàdu sm. “preoccupazione, affanno”
asbiu agg. “vispo, vivace” CIT 7 voi, per chi tenti ascâdi ogni dì prœuvo. DFC 18
VPL (Sanr.). frusti zœumoæ da tenti ascâdi e danni/ sofferti, e che sof-
asbrià(se) vb. “muoversi con slancio, avventarsi”CIC frimmo in si pochi anni.CAD. FPI 1506. ADP (Pietra)
73 a.1848 (Sav.) me gh’asbrìu. GF 14 s.xix u se gh’è VPL ascâdu.
asbriô.RAN 118, 162: fr. abriver. PD 347. FPI 1297. TB D ascâdà.
17.166. PVG.D asbrivar(se). ascagnar vb. “aizzare”
asbrìo/ asbrìu sm. “impeto, slancio” MP 17.15 (Pigna). FPI 1584a.
AG 12.533 che l’angero de De vivo/ tuto zo con grande D incagnîo.
asbrio/ disperse in diverse guise. CAD, PD 347, BDA ascaisòu agg. “rovinato”
(Sav.): asbrìu. CAD “scapestrato. PD 152 < ascavissòu: ora quasi solo
REW 1297 GA 12.171. nell’imprecazione benevola poscituése ascaisòu “possa tu
D asbrivo. rovinarti, romperti il collo”.
asbriòu avv. “di slancio, in fretta”
D scavizzaoù.
PVG.
D asbrivo. ascàixi avv. “quasi”
asbrivà/ -ar vb. “aggredire; rifl. scatenarsi, ostinarsi” ADL (Vent.) “ad quasi”.
AG 34.1 chi sun faito re s’asbriva/ per raxon de mar finir… D ascàixu. squàixi.
AG 36.51 e ven un’ora subitanna/ asbrivà con tanta forza. ascàixu avv. “quasi”
AG 53.213 o ben o mar che l’omo viva/ la veieza pur l’a- MP 17.14 (Pigna).
sbriva/ chi toie tuto lo poer. AG 99.58 unde ogn’omo se re- D ascàixi.
stive/ che la lengua no s’asbrive. AG 145.314 quando…/ ascaldarse vb. “scaldarsi”
alcun vento re s’asbriva/ a tuto to poer lo schiva. GL 15.7 GP 287 et lantora sam Piero se parti e si ze allo fuogo per
in un momento/ a ro manezzo dro timon s’asbriva.FA 327. ascaldarse.
FAS 165. PS 42. FPI 1297. ADL (Vent.). D ascâdà. ascaudé. scadar.
D abrià. abrivà. asbrià. asbrivà. asbrüvår. sbrivæ. asbrivo. ascannà vb. “scannare”
asbrivo sm. “impeto” GL 10.76 daràn ro fì ciù forte a ri cotelli/ per ascannà
AGN 12.533 che l’angero de De vivo/ tuto zo con grande quelli ch’uscissan fœura.
asbrivo (ms. asbrio)/ disperse in diverse guise. AG 38.36 ai- D scanà.
gue lucente fresche e fine/… chi corre con tanto asbrivo/ che ascarar vb. “schierarsi?”
de lor exe un fossao vivo. AG 38.122 e se combate gi co- PS 46 s.xiv li se ascaràm l’um cum l’aotro. IVI n.: “com-
vem/ un gram vigor inter lor vem/ fazando asbrivo de leom/ batterono”. [ma forse meglio ÷ scara “schiera”, REW
ferando corpi de random. AG 91.88 asi squiia con asbrivo/ 7977].
como fa l’argento vivo. AG 94.26 e fin d’aor che tu e vivo/ D schera.
procura con grande asbrivo/ d’abandonar l’onor mondan. ascarmàu agg. “accaldato, assetato”
AG 95.240 l’omo no fo ni morto ni vivo/ saiando con tanto MP 14.25; 17.15 (Pigna).
asbrivo. AG 146.350 che no me azesi de furor/ e no te fei un D scarma.
re asbrivo.FA 327. GUA 359. DEI.1 7 s.v. abbrivo: < gall. ascarzà(se) vb. “limitarsi, essere scarsi, avari”
*brîgos “forza”, cf. prov. abrivar, it. brio. CPF 170 a.1589 no se convene assottiggiare tanto con ri
D asbrio. asbriòu. asbrivà. asbrivùn. desbrigu. sbriva. boni scrittoi, anzi, ascarzase in tutto ro resto per esse li-
(d’) asbrivùn avv. “di slancio” berè con lô.
ADL (Vent.). D scarsu.
D asbrivo. ascascià(se) vb. “accosciar(si), accucciar(si)”
asbrüvår vb. “muovere con impeto, aggredire” ADL (Vent.): < coxa, con assimilazione. VPL.
FDT 1.59 (Triora). D cöscia.
D asbrivà.
asbuì vb. “redarguire” ascåudé vb. “scaldare”
VPL. OCD 26 (Campoligure, Masone).
asburì vb. “avere in uggia” D ascaldarse.
CAD. ascazer vb. “accadere”
asburnu sm. (bot.) “citiso, avornio, ontano (Cytisus SCF 95 a.1452 tante vote ascaze che li mlalati con pocha
laburnum L.)” discretione veneno a stare a caza de la consortia…
MLC 232. FDT 1.30 (Triora). DVA (VArr.): Laburnum D caze. schaze.
anagyroides. FPI 4815. Cf. DEI.1 380 s.v. avornio. asccéi vb. “schiarire”
D aburniu. aburnu. amburnu. averna. avernu. avurnu. PVG.
ascha sf. “nausea?” D assihiairir.
AG 14.577 lo lor veni ge sera per ascha/ per questa ama- asccia sf. “scheggia di legno”
ra teriacha.FA 327: “incerta lezione e significato”. SAP ADL (Vent.): < hastula, REW 4073.
388: ÷ a. lomb. ascharo “nausea, schifo”: voce ben diffu- D asccià.
ascc 121 asco
asccià vb. “spaccar legna” ascià sm. “assale, perno della ruota del carro”
TVD (Dolc.). GO. PAG 218. ADL (Vent.) VPL.AAG 126. FPI 840.
D asccia. D lascià. L assalis.
ascciairì(se) vb. “albeggiare” ascià vb. “eccitare, turbare”
MP 17.14 (Pigna). VPL.
D assihiairir. asciansiùn sf. “festa dell’Ascensione”
ascciairìe vb. “scorgere, vedere chiaramente” PVG.
MP 17.14 (Pigna). D assenssion.
D assihiairir.
asccianà vb. “spianare” ascibén esclam. di disappunto “eppure…; ma guarda
GL 11.34 questo sito…/ o fu con legni e prîe empîo e asc- un po’…”
cianaou. GL 17.39 spero a i nemixi d’asccianà re coste. PD 150. PVG.
TVD (Dolc.) “pettinare”: cf. PVP 52 a. 1508 applanatura D oscibén.
“operazione sulle stoffe”. ascidià sf. “importunare, molestare”
D asihanà. L applanatura. GO. RAN 163. DVO (On.) BDS (Sav.) VPL.PS 47: se-
asccianellà vb. “appianare, spianare” midotto, < assediare, probab. incrocio con accidia. A.
GL 18.54 demmoghe drento,e ro paise intorno/ femmo PRATI, AGI 17 (1910) 417 (ven. scidiare) “non assediare,
mêgio de nœuvo asccianellâ (TT nova spianata or comin- ma accidiare. GA 12.170: < acêdia, REW 90.
ciar potrassi). D ascidiòu. ascìdiu.
D asihanà. sccianelà. ascidiòu agg. “indisposto di salute, triste, di malumo-
ascciarar vb. “spianare (il terreno)” re”
MP 17.14 (Pigna) FPI 3050. PS 47. PVG.
D asihanà. D ascidià.
ascella sf. “ascella” ascìdiu sm. “noia, molestia”
GL 1.89 con ro vorpon sotta l’ascella.PD 115. PVG. RAN 162 sg. PS 47. GS 12.170.
L ascella. D ascidià.
ascempiar vb. “registrare, attestare, archiviare (do- ascìe avv. “anche, altresì”
cumenti)” RDA 5 (C.Zabata) atri autoi ri què s’inzegnan lò ascìe d’i-
CAR 13 a.1381 esti son li statuti e ordenation de li lavora- mità ro sudetto Segnò Poro (Fogieta). RDB 72 e scarpe
toy li quai an faito ascempiar Pero da Peon, Milan d’Orto, ancon dighemo a ri cazè/ e insalatinna a l’insisamme
prioy, et Antonio de Tebado scrivan de la dita consortia.
D ascempriar. L exemplare. ascìe.
ascempriar vb. “archiviare (documenti)” D asì.
IVE 39 e Zacharia incontenente ascemprià questa letera in àsciu sm. “pietra focaia”
logo fermo, sì che ella no se poesse zamay goastar ni per- ITG 11.
de. asciunà vb. “asciugare, inaridire”
D ascempiar. GFM 4 (Lig. or.) < *arsionare”: “di sole o vento che ina-
ascender vb. “salire” ridiscono la terra”. REW 680. 3073. PVG.
AG 56.67 ianchi angeri vegnen da canto/ tristi chi no g era D arsura. asciunàia. asunà. ascuinà. axum.
asceso/ ovra de contrapeiso. asciunàia sf. “secchezza (di una botte sconnessa)”
D ascensium. PVG.
ascender vb. “discendere” D asciunà.
PEG 43 queste som maynere de desleotae che ascende de asciunza sf. “sugna”
la primera brancha de orgoio. PVG.
D scender. D sciunza.
ascensium sf. “ascensione” asclepia sf. (bot.) “Asclepia carnosa L.; Hoya carno-
IVE 8 questa fe si he confrimà per soa concecium et nati- sa R.Br.”
vitae, per soa passium et morte, per soa resurecium et MLC 254 (Sav., Chiav.).
ascensium. D screpia. sgrepia.
D ascender. asconde/ -er vb. “nascondere”
asceta sm. “scure, accetta” AG 63.11 capello in testa avea…/ per asconder in pe-
CAD. PVG. schiera/ a li pexi soa ihera. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir asco-
D aceta. asepta. azeta. lassieta. zo: traduce lat. celor. LSE 28 le scudele… de coxina le
Ascheri cognome lavava, et a cio che le ancille non ge lo deviassem, le
VTS 113 a. 1530 (Sav.)
ascondeva. PAD 316 a.1506 li gentilomini, chi è andato
Ascheri top.
PCT 108, 110. fora, chi se ascose. RDB 11 che asconde no se può si
D aschiera. L ascherius. chiero lume. RDB 14 quando ro so s’asconde e sotta va/
Aschiera top. chi per vergogna d’esta vostra chiera/ inanti seira spesso
PCT 110 < germ. ascozo sta.
D Ascheri. D ascoso. ascunde. scondalia. sconde. scunde. scundùn.
ascì avv. “anche” rescusu.
NPD 59 a.1750 (Sav.) mi ascì. NPD 70 s.xviii ti ê ommo ascossamenti avv. “nascostamente”
e Dio ascì. MP 17.14 (Pigna). PS 39. PRA 377 < aeque PAB 83 ascossamenti agoaita de baratare aotri.
sic. DEV 15. VPL. D ascoso. ascoxamenti.
D asi. ascoscì vb. “dileggiare, criticare”
àscia sf. “ascia” GL 4.51 no m’incallava/ poira mostrà per no me fa asco-
NVM (Sav.). PVG “ascia grande da boscaiolo”. scì.
D assa. L axia. D ascoxì.
asco 122 asse
MCG 331 la negieza… ll’odorà estrepisse e lo thocar asì. assignatione sf. attribuzione; cessione di credito”
CR 7 (Rubr.) Como aprovo de Salamon regna so fijo MGT 269 a.1470 dovendo avere certi dinari de la vostra
Roboam e asi contem tuti li rey chi forn apresso a ello. Maiesta, li fece assignatione in la doana, la quale pudesse
PAB 90 per che voi perchassai virtue, no ve involuppey in excusare lo so credito a certi tempi. In la quale cosa pro-
lasso de dillicie, asi in pegricie. PAT 26 a.1404 piaxave cedando, pare che dalo vostro segnore de doana li sia sta-
su esta segonda posta assi consegiar. COM.1 87 son ga- da perturbada la soa assignatium.
lantomo mi assi. MP 14.28 (Pigna). FAS 165. PS 39. PD D assignatium.
350. FPI 7892. assignatium sf. “attribuzione, cessione di credito”
asìa sm. “aceto” MGT 269 a.1470 pare che dalo vostro segnore di doana li
VRS 453 (Ormea). sia stada oerturbada la so assignatium.
D axòu. D assignatione.
Assia top. “Asia” assihiairir vb. “illuminare”
MAC 162 um iorno… questo Ellibrio perffeto passava de PAB 77 ma la luxe de cognossenssa/ assihiairisse l’inten-
Assia in Anthioihia. denssa. PS 37 assihairir.
assia sf. “ascia” D ascceì. ascciairie. ascciairise. ihairi.
MNS.1 9 a.1577 (Sav.) maestri d’assia. asimatore sm. “rasatore di panni di lana”
assià vb. “eccitare, aizzare” AA 255 asimatori de pani citadini de Saona.
CAN 1846 p.5 (Sav.) contro mi se son assiæ’/ miæ’ un D accimatore.
pittìn! scinna i cavæ… GF 13 s.xix. (contad.) assiemu u aççimento sm. “cimento, prova”
can. RAN 74 s.xvii. (G.G.Cavalli). DFC 85 figgi, fræ, non
GO. RAN 13, 163. ADG 41, 88 *ad-citare. força semmo/ tutti uguali all’aççimento.
asibà vb. “stuzzicare l’appetito” D simentà.
VPL. aççimentoso agg. “ardimentoso”
asihanà vb. “lisciare” GL 15.26 così quell’ommo tanto aççimentoso (Ulisse)/ o
AG 14.583 tar asihana lo pei te sor/ che, se lo po, rebufar restò lì…
te vor. D simentà.
FA 327. FAS 147, 151. FPI 3050. Cf. SAP 389 a.lomb. assinar vb. “assassinare”
aspianar m.s. MCG 329 s.xiv.
D asccianà. asccianellà. ciàn. L splanare. D assascinà.
asiarse vb. “rifornirsi, provvedersi” azinelo sm. “asinello”
AG. 98 16 chi cozi no s’è garnio/ assai mendigar por- AA 144 lo prezepio e lazinelo de argento.
rea…/ ogn’omo e degno d’aver zo/ chi no s’asia quando D aze.
lo po. Azzini top.
FA 327. PCT 108, 111 “germ.”
D axiase. Assio top. “Pontedassio”
asidente sm. “sincope, colpo apoplettico” D Pontedassio.
PD 357. açion sf. “azione”
D accidente. asidentòu. asidoru. COM.1 62 da questa açion così polita comprendo che sei
asidentòu agg. “indiavolato, scalmanato; accidenta- un ommo de garibo e onesto.
to” D asiùn.
CAD “colpito da apoplessia”. CIC 127 s.xx. (G.Cava, azirà(se) vb. “voltarsi”
Sav.) nu so perché cuminse a primaveia/ propriu stu mei- GL 8.68 l’ho visto, e non fu sœunno, e che o me mire/ an-
se tantu assidentòu. BDS (Sav.) con me pà, che inanti o se m’azire.
D assidente. D agià. zirar.
asidiar vb. “assediare” asi tosto avv. “subito”
PS 47 s.xiv perf. assidià. ptc. f. assidià da inimixi. DSP PAT 24 a.1352 a meste… che la cavalaria fose asi tosto
40 a.1461 una terra assidià… voi sei como assidiè quasi alo opoxito, como le galee se demostrasem. PAB che asi
da ogni cossa. tosto li maor de la citae te preissem in cura.
D aseio. asseir. asidio. D asi.
asidio sm. “assedio” asiùn sf. “azione”
NPG 1062 a.1747 l’anno 1747 del asidio di Genova. GUA 417 formazione dotta. FDG 218.
D assedio. asidiar. D aciòn. L actionarius.
asidoru sm. “persona scaltra” assixo agg. “riposto, collocato”
PAB 62 per che cerchi tu bom augur, chi l’ai assixo in ti?
ADP. (Pietra) BDS (Sav.) PVG: ÷ tosc. sidro, sidio “tem-
PAB 77 che la substancia de Dee e assixa in bem e no in
po freddo”. [Ma è piuttosto var. eufem. di asidente”]. aotra cossa.
D asidente. PS 27, 47.
àsidu agg. e sm. “acido” asmenui vb. “diminuire, ridurre”
FDG 217 AG 79.96 e se obediente serei/ asai segnor ve troverei/ chi
L acidus. ve vorran atimorir/ e vostri faiti asmenui.
assie avv. “anche D asminuir.
RDA 6 (C.Zabata) atri autoi ri que s’inzegnan lò assìe asmìa sf. “mira, direzione”
d’inmità ro sudetto Segnò Poro. RAN 74 s.xvii. VPL.
(G.G.Cavalli). asminuio agg. “diminuito, ridotto”
D asi. AG 49.334 eciamde me pare anchor/ che lo stol asminuio/
asignar vb. “assegnare” chi per fortuna fo partio/ n a aquistao pu francho onor.
MCG 329 s.xiv. FAS 147 pl. asminuij.
D asegnar. assignatione. ressignar. L assignare. D asminuir.
asmi 127 azon
asminuir vb. “diminuire, ridurre” seno cosi como se aperten a persona savia. FTM 99
MC 680 che de le toe aversitae te deby tosto consolar e no a.1456 (Sav.) prega a Dio che mande a noi lo suo sanctis-
ge debi meter lo to pensamento, so no in tanto como tu te simo figliolo… azo che noi lo possiamo vedere cum li
creysse asminuyr o alegrar o schivar. ochij.
MCG 329 asminuir (Giamboni, tosc. schencire). FAS 165.
D adiminuir. asmenui. minuir. D acio che. acoche. asoche. zo.
asmo sm. “asma, affanno” asodar vb. “assodare; verificare, accertare”
CIT 74 poso ro pe pin d’asmo e de spavento/ d’ogni mi- AG 45.84 quando e oi questo sermon traitao/ fei zo che
nima fœuggia ingiroxìo. me fo conseiao/ e san Donao fei me patron/ per asodar
PD 144. questa raxom.
D axima. FA 328.
asmodeu sm. “caso, accidente, avvenimento strano” D asôdòu. sôdà.
CAD. GA 13.37 sg. “dal Vecchio Testamento, nella pre- asôdòu sm. “saldatoio, strumento per saldare”
dicazione popolare [Tobia 3.8]” PD 338.
azmügià vb. “mettere a mollo” D asardòu. asodar. sôdà. L solidatura.
PD 117, 148. PFM 127: -o- > -ü- anziché –u- per effetto asöfu sm. “assuefazione”
della consonanza palatale. PD 127: < aswéfu.
D asuefase. söfà.
D smuggià.
azointo agg. “(funzionario) aggiunto”
asmursà vb. “spegnere” GOG xiii. a 1444 proseguiendo noi con questi spettabili
ADL (Vent.): ad-ex-mortiare REW 185. Cf. SAP 389 Segnoi Azointi per la execution de la deliberation faita lo
a.lomb. asmorsar m.s. ano presente, die un septembre.
D amortar. amurcià. smorzo. smurzare. D zointo. L aiontus.
asneise / asneize sm. “arnese; balestra; corazza” azolo agg. “azzurro”
AG 52.36 en far vigne, torzhi e ponti/ vaxeli e asneixi AAD 276 una coperta di boccassino azolo vecchia.
monti/ unde stan le tere piose. AG 53.56 cossi grande e D azuro.
car asneise/ dond’e faite fere speise. AG 138.199 de ben asolve vb. “assolvere”
vestir, de bello asneize/ cascaun par un marchese. TL.2 AG 143.202 preve ben suficiente/ chi sapia asolve e ligar.
336 a.1465 ihavaxone da coiracie ut infra… fibie da mo- AG 143.237 fate asolve e desligar.
rinelo d’asneise (balestra) grosse viii. asomegià vb. “paragonare”
FA 327. PS 47. FPI 4119. RAN 58 s.xvi. (B.Cigala)
D arnese. D arsomigià. asomigià. asumegiase. asümegiase. asumi-
asnersao agg. “equipaggiato” giarse. semeiar. somegà. sumegià. sümegià. sumeglià. so-
AG 136.70 conveneiver te to stao/ forzate star asnersao:/ meiante.
mar ara chi no a boi. asomigià vb. “somigliare”
FA 328. MCM 38 (CastelnM.)
D arnese. D asomegià.
asnese sm. “arnese, suppellettile” assœunà(se) vb. “sognare”
AG 49.189 o quante gente, asnese, terra/ casse e vile e GL 13.44 comme quando o s’assœunna intr’un derrûo/ ro
possession. AG 53.116 le gran viande delicae/ lo bello marotto de vedde una pantasma. GL 20.105 comme un
asnese precioso. chi sæ aggravaou de freve ardente/ se a re votte ghe rêsce
FA 328. de ronfà/ d’avei s’assœnna addosso lo pezente. DFC 155
D arnese.
stravanio mi, o m’assœunno?
aso sm. “asso (nel gioco delle carte)”
PD 148 s.xviii. ptc. assœunnao.
AG 114.66 che tal se cree cital se, cinque/ chi perde pu
per doa e aso. D sonar.
aso che cong. “affinché” asonar vb. “chiamare, provocare”
FUP 100 s.xiv. (Sav.) a so che meser Jesu Christe le are- AG 140.218 o se tu fossi assagio/ o asonao de sozo invio/
gorde e apiame a la soa beneita gloria. MAC 162 dame no te strimir, ma fa bon cor.
fortessa in ti, Messer a so che degnamenti e te possa loar. PS 47. AGN ad loc.
LSE 14 a so che se demostre la soa tenera infantia de D sonar.
quanta simplicita fo. CPV 48 a.1461 (Alb.) sei semper asonar(se) vb. “sognare”
nostr’aia/ aso che cum li benecti sancti posamo star in PS 37 s.xiv.
conpagnia. D sonar.
D azo che. asonze vb. “raggiungere, colpire”
aço/azo che cong. “affinché” AA 63 lo mio bastone la terza volta lo asonse sopra la ma-
AG 140.147 azo che no crexa lo mar/ pensalo tosto d’a- no e ge fece molto sfregio de sangue.
mortar. OLP 2.30 s.xiv. (Pietra) a zo che ne perdone/ le D azonzer.
nostre gran peccae. FUP 100 s.xiv. (Sav.) a zo che elle (le azonze/ -er/ -ere vb. aggiungere; raggiungere”
anime defunte) seam degne de pregar per le anime nostre. SA 246 a.1351 (Sav.) prudenti et circumspecti homini se-
MC 685 som e insio de lo ventre de la mia mayre aço che gnori octo officiali ellecti e constituiti… a corregere e
e vega fayga e dolor. IVE 9 la columba ameistraa… si emendare e azonzere e amermare… instrumenti e capito-
menna le corumbe sarvaighe inter l’aire azo che elle sean li de li arteixi de la cita de Saona. CAR 13 a.1381 lo sex-
preixe. GP 372 a zo che fosse compia la prophecia. GP to leto e azointo in lo tempo de Leonardo de Bargagi ho-
282 se voi non poei vegiar per mi, aromen vegiai per voi spitalier. GP 371 lo pertuxo della croxe era pertuxao si
azo che voi non intrai in temptacion. CEB 358 se elli som lonzi l’uno da l’altro che le brace de lo segnor si no eran
mercanti, pu seguro è che elli partam cha che elli seam in cossi longe che le main de Christe no poeivan azonzer. PS
communitae, azo che l’um no reproihe la desaventura de 79 s. xiv. per la gracia de Dee avemo azointo la fontanna
l’aotro. CR 19 azo che o usei le vostre virtue e lo vostro de la substancia de Dee. PAB 80 Orffeus… apresso se fa-
açon 128 aspe
va andar/ li boi per so violar/ e azonzer cervi e leoim… vostra trista maire. CR 19 a mi e manifesto che questa
TL.1 762 a.1457 azonzendo esser omnino necessario jornaa se aspeitava. IVE 34 li santi pasai de lo limbo, chi
reformà la regula de li sindacaoi. GBV a.1514 s.v. adjcio aveam aspeitao tanto tempo. BL 75 a.1400 aspeitando.
azonzere. GL 1.29 vœuggio azonzeghe mi questo pitìn. TL.2.239 a.1463 aspeitarse. RAN 58, PD 153 s.xvi. PD
MUI 131. PS 48. Cf. SRV s.xv. ven. azonzer, azunzer. 153. ADL (Vent.).
D agionge. açonçer. asonze. azunze. ionger. ionzer. zonze. FAS 147, 154, 159 aspeitemo, 161 cong. 2.pl.aspeitei.
sovrazonze. D aspetà. aspietà. aspitar. aspecto. spetar. L spectativa.
açonçer vb. “aggiungere, soggiungere” aspéitu sm. “attesa”
IVE 7 launde dixe un savio chi a nome Ricardo, in libro PRR 484 sg.: -ect- > -êit- > -êt- : gen. mod. aspétu.
“de virtute”, arguisse che la fe veraxe certissima è… e D aspecto.
açonçe, seguramenti noi poremo andar devanti de De. Aspera top. (Alassio)
Cf. SAP 385 a.lomb. açonçer m.s. TAL n.29. GA 16.15: forse “terreno di difficile accesso”
D azonzer. D aspero.
Assonta sf. “festa dell’Assunta” asperella sf. (bot.)
MNS.3 92 a.1713 (Sav.) intervenire alle due solenni pro- FPL (Dolcedo) “Asperula cymanchica”; (PortoM.)
cessioni del Santissimo Corpo di nostro Signore e “Crepis v.sp., Galium v.sp.”
dell’Assonta, che ogni ano si fanno. D aspero.
assoratore sm. “battilana, lavorante nell’arte della asperessa sf. “asprezza”
lana addetto alle operazioni con cui la si rende soffice”.
PAB 61 or e lo mar suave e chiar/ or asperessa per ventar.
MNS.1 63 a.1577 (Sav.) non sarà licito… ad alcuno batti-
lanaio, assoratore, tenere e havere in sue case scarlace a PS 47: “asperessa”: “(il mare) è aspro (vb. asperessar)”,
comodo di acconciare qualsivoglia sorte di lane. oppure: (h)a (a)speressa.
D sorare. FAS 163. PS 34.
azotar vb. “frustare” D aspero.
AG 50.10 ni far ben non ai vosuo/ se tu no t’ai visto azo- aspèrgite sm. “inizio di salmo”
tar. PS 82 s. xiv. FA.330. POF 7 sg. “non più genovese REW/FPI 710 “gen.”: da “asperges me domine [Salmi
oggi, ma ancora vivo altrove”. 50.9].
D zota. aspero sm. “aspero (moneta orientale)”
assottiggiare vb. “lesinare” TL.3 203 a.1475 non credo poscia goeri mancare de
CPF 170 a.1589 no se conven assottiggiare tanto con ri prexio de xvi. in xv. asperi lo capisio. Tamen a la recole-
boni scrittoi, anzi, ascarzase in tutto ro resto per esse li- ta de li novi spero tornerano a li asperi v. in v. lo capisio.
berè con lo. L asperus.
D asotiiar. asperina sf. “arsura di scirocco”
asotiiar vb. “assottigliare” RRL 65 (TAL 30). LPT 228: “ad Alassio non v’è traccia
AG 134.78 or se lo zazuno e liia (AGN: abia “abbiglia”)/ di questa voce”
tuto lo corpo asotiia. D aspero.
D assottiggiare. sotir. asperinsìu agg. “intirizzito”
asoto ptc. “assolto” PVG.
IVE 16 no po esse asoto de le soe pecae. PS 6 s.xiv. as- D asperunsìu. asprisìu. sperunsiu.
soto. asperme avv. “appena, quasi”
D axorver. RDB 105 che o no se possa asperme reze in pé.
aspa sf. “aspo; manovella della balestra” D maraspærme. marespeærme. masperme.
MBV 369 a.1488 (Borgo V.) aspe da balestre… una aspa aspero sm. “aspide”
da balestra. PAG 184 “aspo, arnese per ridurre il filato in PS 12 s. xiv. asperi.
matasse”. DVO (On.) MP 17.15 (Pigna). D aspero sordo. aspersùn. àspou.
REW 4069. PVG. pl. aspe “le pale che girano nel tam- aspero agg. “aspro”
buro del ventilabro per vagliare il grano” PAB 51 unde veraxe virtue… sostene e tormento e aspere
D anaspà. inaspare. naspa. L aspa. fortunne saviamenti. PAB 90 tute fortunne, o piaxeiver o
aspàragiu sm. (bot.) “asparago (Asparagus officina- aspere sum o per guierdonar… o per punir.
lis)” FAS 147. PS 34.
PVG. D aspera. asperella. asperessa. asperina. asperor. asperu.
D spargulu. aspiu. aspràzine. aspromonte. aspru.
aspecto sm. “attesa, indugio” asperor sm. “asprezza”
AG 146.218 e se la vita e si corente/ che la no a arcun AG 31.14 se in lor se tem spine/ o un poco d’asperor/ la
aspecto/ mile agni son pochi o niente/ finìo lo van deleto. fin mena en gran dozor.
PS 47. FA 328. FAS 164.
D aspeitar. aspeitu. aspetu. D aspero.
aspeità/ -ar vb. “aspettare” aspero sordo sm. “aspide sordo, serpente velenoso”
AG 27.7 che se lo mundo par che ria/ e vita longa depor- MUI. 130, 209. SAP 389: a.lomb., ven., aragonese: “è
te/ aspeita de doe xorte/ o veieza o marotia. AG 28.3 no
aspeitar/ ni ge dai termen a deman. AG 33.3 chi senper nota la tradizione che, per sfuggire all’incantatore, l’a-
aspeita de morir. AG 51.6 o coven tropo aspeitar/ spen- spide appoggiasse un orecchi alla terra e si tappasse l’al-
der, turbar e travaiar… AG 53.14 tute or la morte aspei- tro orecchio con la coda”. REW 711. ALE 112 sg. “ser-
tam. AG 94.94 se tu no ai presto conseio/ aspeitando tal pente silenzioso,che cade in letargo”. PS 47 s.xiv. MVS
ronzeio/ tal corpo riceverai/ mai guarir no porra. AG (Sarz.) VPL.
146.86 lo mondo goer o perposo/ anti ca e veieza aspeite D aspero.
(rima con delecte). PAT 22 a.1320 porrea esser che lo rej aspersùn sm. “aspide sordo”
aspejterea archunna anbaxa secreta. CBL 349 (25.113, FDT 1.59 (Triora)
131) quando e ll’aspeitava. –– doce fijor, or aspeitai/ la D aspero sordo.
aspe 129 asta
gnifico sig. Jeronimo Spinula. PAD 349 a.1506 haveva astinencia sf. “astinenza”
astalato tutti li mercanti nostri e loro robe e mercantie. AF 4.31 s.xiv. (Pietra) laudemo li sancti hermiti/ chi fem
PAD 517 a.1507 havemo avuto doe lettere da li vostri grande astinencia.
commessari de rivera, quali diceno ssere capitati a Sancto D astener(se).astinentia. astineiver.
Romulo Pasquale Lomellino et Lodisio de Auria, quali, astinentia sf. “astinenza”
per le suspiocione havute, hano facti astalare. Noi li ha- AG 144.119 far zazunio e astinentia/ gi par gragnora e pe-
vemlo scripto che li tengano li per fino che le stelentia.
Magnificentie vostre ordineranno quello se doverà fare. D astinencia.
RDB 136 (V. Dartona) astallà “indugiare”. CIC 21 s.xvii. astinevel agg. “temperante”
(G.Chiabrera, Sav.) sensa stancaase/ sensa astallasse. AG 53.186 omo chi no e astinevel/ d’un bruto porco e se-
CIT 178. ben speixi/ ri agni, che fuzzan, tanto astallerei/ meieve.
che a despæto dro tempo scamperei. GL 4.2 meschin chi FA 328.
in çe vœu ascende, e no fa conto/ che Dê posse astallàro D asteneiver.
lì in un ponto. GL 9.48 se vôze, e pa ch’o digghe, aoura astissa(se) vb. stizzir(si)
t’astallo. RAN 90.
CAD. RAN 163. BDS (Sav.) “reprimere, tenere a se- D astizzaou. stizza.
gno”. FA 328 oggi: metter testa a partito. MUI 130. astizzaou agg. “stizzito, adirato”
REW 8219. DEI 5.3615 s.v. stallare. RDB 138 (V.Dartona). GL 6.35 strenze ra brilla Argante,
D astallà. astalar. e ciù astizzaou/ o ro torna azzuffà.
astallu sm. “garanzia, vantaggio” D astissa(se)
VPL asto sm. “astio, malanimo”
astar vb. “affrettare, sollecitare” MCG 329.
AG 136.44 senza astarla la morte ven. L astiozus.
FA 328: a.fr. haster; fr. hâter. astò sm. “persona violenta, grossolana”
D ativo. COM.2 19 questo bell’astò dra scia Momin-na.
Aste top. “Asti” D astù.
PAD 371 a.1507 andavano alla volta d’Aste. astocare vb. “colpire, trafiggere con lo stocco”
PAD 393 a.1507 quando arivorno a Sori, hanno preso uno
L Ast.
chi se chiamava lo Negrino di Montobio, e l’apicorno a
astella sf. “listello di legno da ardere”
Recho; fu uno di Rappalo chi volse dire: scampa l’omo,
VPL. subito fu astocato da uno bravo nominato lo Mazon.
D asta. D stocco.
asteneiver agg. “astinente, moderato” Astolfo cognome
AG 140.151 ma sei semper asteneiver/ de lo maniar e de VTS 81 a.1530 (Sav.)
lo beiver. L astulfus.
PS 31. astomagar vb. “stomacare, nauseare”
D astinevel. AG 146.292 li gran disnar e le merende/ e sover seira be-
astener(se) vb. “astener(si)” zenar/ tuti ne van per le trexende/ e fan le gente astoma-
AG 46.53 quando domenega ven/ e l’omo da lavo s’a- gar.
stem. AG 71.76 l’omo lantor zazuna ben/ se corpo e ani- PS 37.
ma s’astem. D stomagar.
D asterne(se). astinencia. tener. astorbao agg. “torbido, intorbidito”
aster cong. “eccetto, tranne, fuorché” AG 144.3 quando e me son ben apensao/ de li faiti d’esto
AG 14.312 la pu pesante iniuria/ che contra l’omo far mondo/ chi e si tuto astorbao/ che no se ge po ver lo fon-
poesi/ aster se tu l’ociesi. AG 14.427 che la mar offen- do.
sion/ aster le doe chi son dite…/ che far poesi a lo vexim PS 37.
to/ e envorar zo che e so. AG 43.73 tuti texean, aster un. D astorbear. storbio.
FA 328 < exterius (G.I.ASCOLI, AGI 3 (1877) 278 sg. “da- astorbeao agg. “torbido, intorbidito”
stier che”). FAS 147, 156, 165. POF 10 a.ver. aster quel- AG 80.6 l’engordietae e tanto axeisa/ e tanto son astor-
la parola. REW 3089. beai/ che toa dota an miso ai dai. AG 85.16 l’aer par tuto
asterne(se) vb. “astener(si) ofoscao/ e lo mar astorbeao.
AG 89.6 s’omo pensa de far ben/ e asternese como li fen D astorbao. astorbear. storbio.
(i santi)/ da li mai chi son si spessi… astorbear vb. “intorbidire, offuscare”
D asteneiver. astener(se). AG 45.13 ma de ver no so che tanna/ se me coposse una
astianàu agg. “antiquato” tavanna/ chi fe lo tempo astorbear/ con bachanexi e gros-
TVD (Dolc.) so mar.
astimaciom sf. “stima, valutazione” FAS 328. FAS 147,149, 165.
PAB 70 doncha che valor am le dignitae, se elle… perdem D astorbeao.
valor e prexio segondo che lo tempo se cambia per l’asti- Astorera top. (Pontinvrea)
maciom de la gente? MBP 76 in te l’Astorera: “forse riguarda l’avifauna ra-
pace”
PS 33. D astù.
D astimar. estimaciom. âstra sf. (bot.) “ginestra spinosa”
astimar vb. “stimare, valutare” MLC 232. ALE 236.
PAS 28 lo nostro Segnor… um ben n’a fayto, e anco e si D arastra.
excellente che nissum non po astimar, zoe ch’ello n’a astraceli sf. (bot.) “ Aster Chinensis L.; Callistephus
rehemuy e rechatay dello so sangue. Chinensis Nees; Chrysanthemum Indicum”
PS 2, 33, 37. FPL. MLC 247 (Sav.): lat. astra coeli, formazione dotta
D astimaciom. L exstimare. moderna divenuta popolare.
astr 131 asum
atende/ - er vb. “badare, ubbidire, attendere” atisà/ atiççà/ vb. “attizzare (il fuoco)”
AG 121 114 e zo che e diro atendi. GP 283 san Piero si DFC 48 ciona, seiga, picca, cianta/ un seccante bancarà;/
non ateixe alla responsion de Christe, e mete man a uno sciuscia, ammocca, batti, attiçça/ un ciappuçço e un ca-
so cotelo. GP 378 atendi un pocho. LSE 23 non poteva derà. PVG VPL atisà.
attende a tale cosse. MGT 236 a.1507 vedendo che si ha D atizar. atissoà.
atteizo (mantenuto) le promesse. PVG atende “badare”. attissoà vb. “aizzare”
PS 47. FPI 769 (On.)
D atensiùn. attento che. atentu. D intissà. attiççà.
atenerir vb. “intenerire” atizar vb. “attizzare, istigare”
AG 16.16 Or segnor De omnipotente/ mandai in noi o fai AG 73.7 lo demonio…/ semper in atizar veia/ ogni ma
venir/ qualche fontanna xorçente/ per lo cor nostro atene- che l’apareia.
rir. AG 79.102 odando tante cosse dir/ me comenzai ate- FA 328. FAS 150.
nerir. D atisà. intissà. retissà. tizzatori. tisùn.
D tenero. ativo agg. “ambizioso, cupido”
atenssar vb. “contendere” AG 138.257 chi a la mente tropo ativa.
PAB 83 e se ello e fellom e atenssa (ms. a senssa) volun- PS 48 corr. astiva < astar ? AGC 49 n.
ter, asemeggialo a lo cam. D astar. ativu.
PS 47. ativu agg. “attivo”
D atento. PVG.
atenze vb. “attingere, arrivare” D ativo.
RDB 50 con curte cappe/ chi atenze no me pon fin a re ato agg. “alto”
chiappe. AG 4.15 lo atissimo De. AG 16.245 le man in ato erzea.
PD 115. AG 53.145 che la casa paira/ longa, larga, ata e piaira.
D atento. CBL 340 (15.3) et si criava ata voxe. CBL 342 (17.3) et
atensiùn sf. “attenzione”
pianzi in ata voxe. SL 53 (5.16) s.xiv. (Sav.) l’ato De. SL
FDG 218.
63 s.xiv l’atto De poere. FUP 111 s.xiv. (Sav.) leva le bra-
D atende.
ze e voselo tochar/ tanto era ato no gla tanzea. AF 2.16
atento agg. “intento, attento”
AG 39.80 stagando atenti a xivorelo. AGL 46.15 faza s.xiv (Pietra) si como al ato De piaxea. GP 370 incomen-
qualche ovra e lavor/ donde la mente ste atenta (ms.stea sa a criar in ata voxe. IVE 14 tanto pu monta in ato la per-
tenta). sona chi ha carita. PCD 38 s.xiv f. atta. GL 11.46 o l’eiva
D tento. pronto d’una porta accanto/ cært’argagno de macchina ciù
atento sm. “assalto” ato… CIT 8 che me tegnî ro morro così âto/ in ogni mæ
PAT 24 avanti che se mostrase la cavalaria, mostrando de giustissima requesta. MBP 76 Bric dato (= d’ato), top.
dar atento a un logo, per ferir sagazamenti a un altro. (Urbe) “monte superiore”.
PSS 47: si può anche intendere: “mirare a” D alto. aoto. at. ateza. atu. åtu. autìn. auto. dato. dedatu.
D atenssar. atenze. ertu. ètu.
atento che cong. “attesochè” atto agg., pron. “altro”
PS 48 a.1474. IVE 9 ati (altri) sum qui tanta mostran santitae… NAB
D atende. 21 a.1473 (Sav.) da esere aplicate dite pene li doi quarti a
atentu agg. “attento” chi avese reseputo il dano e latto quarto do comune de
FDG 218. Saona latto quarto ala carita de la dita arte.
D atende. D atru.
aterà vb. “rincalzare una pianta” atorno cong. e avv. “attorno, intorno”
PVG. NAB 20 a.1473 nisuno de la dita arte non debia disprez-
D terra. zare ne vilanezare li consoli ne lo bastone quando se man-
aterrao agg. “abbattuto, intimorito ” da atorno soto pena de soldi 20. AA 65 feceno molti re-
PAB 56 li malvaxi overer… li quai me sembiam veir cum pari atorno la muragia de la cita… eciam feseno impire li
ioia… li boim esser bassi e aterrai per paor de nostro pe- fosi atorno la muragia de la cita. AA 291 li conti de Vinti
rigo. migia e queli de Lenguegia tuti inseme ne venero a torno
D terra. Arbenga.
atetal pron. “altrettanto, la stessa cosa” D entorno.
AG 142.45 e noi pur atetal faremo. atöscegà vb. “avvelenare”
D atretar. tal. PVG.
ateza sf. “altezza, elevatezza” D atoxegar.
IVE 14 la vertue de la veraxe oracion no he atra cosa che attoscegòu/ attœsciegaoù agg. “avvelenato”
ateza de caritae. CIT 144 a no me responde,/ solo quarche parolla atto-
atimorir vb. “intimorire” scegà. GL 15.48 e de fecciose/ materie attœscieghæ
AG 79.95 e se obediente serei/ asai segnoi ve troverei/ chi pança besinscia.
ve voran atimorir/ e vostri faiti asmenui. PD 148.
FA 328. attossegào/ atosegato agg. “avvelenato, velenoso”
D atemorir. RDB 105 (V.Dartona) per quella bissa attossegà. DTC 643
atimu sm. “attimo” a.1447 butarano fora lo venino che te parira atosegato.
PD 138. atoxegao agg. “avvelenato”
âtìn sm. ”pergolato” AG 14.149 aori zuram tropo speso or/ lo santo sangue de
SDS (Sav.) Segnor…/ lo gran merchao che eli ne fan/ atoxegao eli lo
D autìn. troveram. AG 53 231 per De,alcun no prenda/ cossi
Âtìn top. (Loano) atoxega bevenda/ chi per deleto pochetin/ rende tormento
TCL: L’âtìn, < altus. REW 387. senza fin. AG 63.62 deleti e vanitae/ chi tute son atoxe-
atox 134 atru
gae. AG 134.274 schiva deleti e vanitae/ como le cose atrexentà vb. “calmare, tranquillizzare”
atoxegae. AG 144.12 e tengo quaxi per niente/ tute le co- PVG.
se prosperitate…/ tute son atoxegae. D attaxentà.
FAS 155. attribuì vb. “attribuire”
D atoxigao. TL.1.320 a.1455 pregandovi che a ello vogiae atribui si
atoxegar vb. “avvelenare” faeto sarario mediante lo qua ello debia aceptar e non re-
AG 143.228 o quanti homi e uncha stai/ per to asenpro cuzar lo dicto officio…
atoxegai! atrimenti avv. “altrimenti”
D atösscegà. töscegu. L toxicare. PD 130.
atoxigar vb. “avvelenare” D aotramenti.
AG 143.16 e vomer fora lu pecao/ de che el era atoxigao. atrisi avv. ”altresì”
PS 3. PEG 45 atrisi per contrario.
atr agg., pron. “altro” D atressi.
SDA 46 (Alt.). pl. âci. atro agg. e pron. “altro”
D atru. AG 49.206 chi menaza/ andar a atri tochar lo naso. AG
atracà vb. “attraccare” 49.24 fo certa trega ordena…/ enter una e l’atra terra. AG
CAD. RAN 98, 163: < ol. trekken. DEI 1.358 it. attrac- 29.7 poi che atri de so mar prender/ corera co largo vento.
care: “etimologia incerta; improbabile la derivazione dal AG 75.58 fazando a atri grande inoio. PEG 41 Lucifer vos-
b.ted. trekken. se (esser) sovra tuti li atri. IVE 11 o façe richece sovra tute
atramenti avv. “altrimenti” le atre chose. CAR 9 a.1340 in tuti li atri logi. CR 17 lo
DCT 164 a.1380 e pato elo a fayto e si a zurao che elo no grande amor… lo qua pasava tuti li atri amoi. AF 6.6 s. xiv.
fara in queste parole atramenti (altro testo: e a zurao che (Pietra) per tuto lo mondo mandai paxe/ en questa terra e en
in queste parole elo no contradira). tute le atre. PLD 83 a.1367 (Sav.) no retenuo nisi jper. lxxv
PS 38 et li atri e amdao per amasar DCT 162 a.1380 queli dala atra
D aotramenti. parte. ATA 202 a.1382 (Alb.) nessun atro. LDV 14 a.1384
atrapà vb. “ingannare, truffare, sottrarre” (Alb.) en tuti li atri trey canti de la dita tore. MC 688 ell e
COM.3 78 quello faccia de sbiro, boia de Monodda, con imposibile cossa… poer aver l’um bem e l’autro, zoe de que-
un-na furbaria da galeotto o m’atrapao çinqueçento scui. sto mondo e de l’atro… –– questa si e la via e atra no se ne
D trapà. trova. CR 26 a lo men o prendamo comiao l’un da l’atro.
atrar vb. “attirare” VBA 103 a.1435 habiando de poppa un atra nave e da l atro
PAB 54 nostra conffaronera… atra soa gente in so domi- lao un atra et a proa un atra. TL.1 339 a.1455 e certo che
nio, e inzenze de tai mure che semo seguri de lor bruzo. questo procede piu tosto da li miei peccati che datro. NAB
PAB 67 la rea (ventura) per ussaio de tribullaciom atra 20 a.1473 (Sav.) latra meta ala comunita de la dita cita de
monti folli a veraxi bem. TL.2 316 a.1464 atragemo ge- Saona. VCC 31 a.1480 (Sav.) lum latro. AA 23 luna parte
noveixi quanti possiamo acioche siati piu acompagnati. e latra. AA 26 prezeno licencia luno da latro. CPF 169
PS 37. a.1589 quarch’atro chi va digando… RDB 10 e precedei
D trar. d’ogni atra in veritè/ de bellezza de grazia e cortexia. RDB
atrasà/ -ar vb. “attrezzare” 29 e per atri haveremo feto forte/ ro bello e caro nio donde
PD 363 atrasà. MP 17.16 + VPL (Pigna) atrasar : “ali- stemo. CIT 14 se ra vitta che façço, e che ho da fa…/ m’a-
mentare (il fuoco)”. vesse da servì per l’atra vitta/ m’avesse in l’atro mondo da
atrasu sm. “attrezzo, arnese” zovà… CIC 34 a.1749 (Sav.) atro che andà sercando in ta
MP 17.16 (Pigna): *adtractjare, adtractus. main-na/ l’ostrega, o caagollo, o zin e a gritta.
D atressà. atressu. L atresatus. FAS 151, 159. ATT 56.
attrattugare vb. “trarre in inganno” D atru.
GRD. 109 (Rio di Groppo) alcuna persona non osi ne pre- atrocià vb. “conferire”
suma attrattugare ne subornare figliuoli né figliuole di fa- CIC 175 Gloss. (Sav.) “antico”
miglia. atrovà/ -ar vb. “trovare”
atregiar vb. “triplicare” AA 139.67 atrovan tuto scrito/ e mar e ben che l’omo a
faito. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che l’arte posse
BL 104 a.1406 se io avese queste tere alogate ad autri se- havei venna e destin/ d’atrovà laode a ro segnò Aostìn.
reboro adobiate e atregiate. D atruà. atruvà. trovar.
D tregiu. atrovœura sf. “mancia per ritrovamento”
atresà vb. “attrezzare” PD 124 (COM).
FPI 770. D troveura.
D atrasu. atru agg., pron. “altro”
atressu sm. “ogni sorta di ornamento donnesco” AAG 115. FAS 151. PD 123. ADG 85. PFM 126. RGS
RAN 90 gen. ant., pl. atressi § 17. FDG. 244, 246 n. VPL.
D atrasu. D actro. altro. aotramenti. aotro. arto. artro. atto. atressi.
atressi avv. “altresì” atretar. atro. atrui. autro. autru. otru.
PAS 28 allo si preyxe lo pam e si lo beneyxi, et lo calexo del- atru pron. “altri”
lo vim atressi. PAS 31 vegnia monti serventi armay e com AG 136.204 se tu poi atru defendi/ soperzhao da so maor…
spae e com lançe e com bastoym e aveyvam lanterne atressi. AG 143.149 se tu e staio agravao/ o d’atru iniuriao.
PS 39. D atro.
D aotressi. atrisi. atru. atru agg., pron. “altrui”
atretar pron. “altrettanto” AG 14.449 segur strepam le atru cosse/ poi che non e chi
AG 14.259 Domenede amar/ e lo to proximo atretar. AG parla non osse. AG 14.517 l’atru se prende con dozeza.
53.278 e lo diavoro fa atretar. AG 79.110 ni alegraime AG 140.71 che l’atru se tu prendesi. AG 140.172 l’atru
d’atrui mar/ chi sostener posso atretar. masnaa. AG 143.87 l’atru honor abaxando.
FA 328 “altrettale”. FAS 159. FA 329. PS 13.
D atetal. atru. D atrui.
atru 135 aùra
avegna Dee che cong. “sebbene, nonostante” RGS § 15 s.xiii. RGS § 541.
CEB 354 avegna Dee che che lo stao et la fim de tute le 3.sg. a AG 14.666
cosse mondane lavoren sote fortuna, non è però da esser GP 276
lassà la regolla de viver. PS 15 s.xiv ayllo “a ello”
D avegna che. PD 158
avegnaizo agg. “avventizio, raccogliticcio” ae BL 115 a.1406.
AG 38.78 de gente… de cor fermo e forte ihera/ no de ay CAR 27 a.1440
gente avegnaiza. 1.pl aiamo AG 8.97
FA 329. FAS 148, 163. amo AG85.30; 101.39
SAP 390 a.lomb. avegnaiço m.s. FUP 119 s.xiv (Sav.)
avegnì loc. “avvenire” GP 288
NPD 56 s.xvii (P.Murassana, Sav.) ri secoli avegnì. PVG SL 62 s.xiv (Sav.)
“italianismo” PAB 60
D avegnir IVE 29
avegnimento sm. “avvenimento” SCF 97 a.1461
AG 138.184 en per zo creo che De/ de monti avegnimen- PAD 479 a.1506 (Sanr.)
ti re/ l’a sempre defeisa. AG 143.157 se te indegnasti con- hamo MGT 236 a.1507
tra De/ d’alcun avegnimento re. PAB 51 como chaum se PRA 372 s.svi.
de contegnei in li prosperi avegnimenti e aversi. PAB 93 PRP 343
e cossi lo avegnimento de la cossa avanti no se po schivar. amu ADL (Vent.)
FAS 163. PD 34. avemo AG 142.110
D avegnir. evegnimento. PAT 22 a.1320
avegnir vb. “avvenire” PAT 24 a.1356
AG 142.37 asì n’aven como a l’arangno/ chi de texe se da PS 29 s.xiv.
lagno. AG 142.107 e zo che omo dixirera/ encontenente PS 23. FAS 143.
n’avera. emo RAN 55 sg. s.xvi.
CAR 11 a.1340 se poer caxon (per caso) avegnisse che al- emmo NPD 61 a.1750 (Sav.)
cun de la ditta Confraria no fosse a la terra… PAB 92 che emmu PD 111.
no e necessario avegnir quelle cosse chi sum proviste, ma 2.pl. avei RV v. 46 s.xii.
ello e necessario provey le cosse chi dem avegnir… –– AG 79.151
quella cossa chi avera in lo tempo che venira…–– le cos- OLP 1.56 s.xiv (Pietra)
se chi dem avegnir… se elle sum proviste imperso che el- CR 18
le dem devenir, e no avennem perso che elle fom provi- BDF 147 a.1460
ste… elo e necessitae che elle avegnam. PCD 41 s.xiv. DSP 40 a.1461
avegna “avvenne” FAS 143,154 PS 107
PS 30. ei NSB 189 s.xvii (Gen.)
D adevenir. advegnir. avegni. avegnimento. avegnire. ave- hei CIC 30 s.xvii.
neiver.avenir. vegnir. 3.pl. am AG 49.43
avegnire sm. “avvenire” SA 240 a.1340 (Sav.) ham.
PAD 479 a.1506 (Sanr.) non so como se faremo in l’ave- DTC 162 a.1380
gnire. an AG 138.92
D avegnir. CAR 11 a.1340
Avegno top. (Gen.) DCT 162 a.1380
EOL 32: lig. pre-rom.? PTR 48 top. fond. rom.: Avinius, TL.1 837 a.1458
gent. rom. VCC 29 a.1480 (Sav.)
avéi sm. “abete” Indic. impf. 1.sg. àiva PD 123 “plebeo”
MLC 267. (Bard.) SDA 45 (Alt.) àivu FDG 127, 135
D avéu. ave AG 16.351
avéi vb. “avere” avea AF 1.11 s.xiv (Pietra)
FORME: aveiva TL.1 339 a.1455
Indic pres. 1.sg. abio AA 37,46 PD 123.
he [?] AG 71.84 (FAS159: AGC, 2.sg. aveivi AG 140.226
AGN ad loc.: è (essere) 3.sg. àia PD 347 sg.; ADG 84.
ho, o RV v.25 s.xii. àiva PD 123,348 “plebeo”
AG 57.26 ho visto. ava ADL (Vent.)
AG 139.15 “ritengo” ave IVE 5
CR 18 ho a far. LSE 28 a.1455 (Sav.)
PLD 83 a.1367 v’o scrito RDC 133 a.1612
LSE 25. PD 112 s.xvii, xviii havé.
Cf. PD 158. PRA 369n. s.xvii (Taggia)
on NSB 191 s.xvii (Vent.) Ivi: (Gen.) od. contad.
l’on faito. Ivi: (Taggia) od.
2.sg. ai, ay AG 96.11; 143.26 avea AG 1.8. PEG 40
CEB 354 LSE 20
PAB 59 PS 39 s.xiv. MAC 162
MAC 167. IVE 15. PD112 a.1612 havea.
FAS 159. avæa PRA 369 n. s.xvii
è ADG 73 s.xvii æto? aveiva PEG 40
PD 130 <æ < ai CBL 330 (2.24)
avéi 140 avéi
averessemo PNF 401 a.1447 a quarch‘un spesso s’avenna. RAN 98. PVG. MVS
3.pl. averæn GL 17.82 (Sarz.) avenare.
Imperat. 2.sg. abi SL 3.4 s.xiv (Sav.) D avenöia. venà.
CBL 329 (1.30). avenasu sm. (bot.) “Avena fatua”
MAC 163,164. FPL (Mortola). MLC 272 (Sanr., Sav.)
LSE 31. D avena. L advena.
agi AG 140.234 aveneiver agg. “conveniente, opportuno”
aggi PD 141. PAB 62 chi zercar vol logo aveneiver/ bom e bello e ma-
2.pl. abià IVE 13. neiver/ no fassa in lo dominiom/ de montagna soa
Gerundio abiando AG 39.118 54.222 maxom. PAB 86 si como a voi piaxerea/ o aveneiver sa-
PEG 43. rea.
LSE 30 PS 12, 31, 48.
FAS 162. D avegnir.
SA 246 a.1340 avenêura sf. “venatura, incrinatura”
(Sav.) habiando PD 124 s.xvii (G.De Rossi).
(Cf. MB 108 Bonvesin) D avenöia.
aggiando RAN 67 s.xvi-xvii. aveninao agg. “avvelenato”
RDB 37 haggiando. PRP 345 (str.31) contra quella marmaglia aveninà.
aiando AG 12.511: 49.255; 142.94.
D inveninao. avvelenà.
Part.pass. habiu NPS 561 a.1527.
avenir vb. “avvenire”
abuto CAR 92 a.1529.
aùto BL 80 a.1400. AG 142.37 asì n’aven como a l’arangno/ chi de texe se da
aüu GF 11 s.xix. “contad.” lagno. AG 142.107 e zo che omo dixirera/ encontenente
avùo PEG 42. MAC 162. n’avera. PAB 92 le cosse chi dem avegnir… se elle sum
CPF 169 a.1589. proviste imperso che elle dem devenir, e no avennem per-
Infinito aiere PLD 84 a.1367. so che elle fom proviste… elo e necessitae che elle ave-
avayr FAR 34 s.xiv. (Sav.) gnam.
avé PRA 373 a.1639 (Taggia) D avegnir.
avéi, avey AG 12.7, PCD 34 s.xiv. avenöa sf. “incrinatura”
PAT 25 a.1404. GO.
LPD 5.352 a.1452. D avenöia.
CP 221 a.1452. avenöia sf. “incrinatura”
LPD 5.355 a.1457. FPI 9185 “gen.”
BBL 271 a.1473. D avenà. avenêura. avenöa.
BAG 24 a.1488 aventario sm. “inventario”
RAN 55 s.xvi. havei NAB 7 a.1473 (Sav.) lo aventario de li beni de la madona
NPD 63 a.1750 (Sav.) de misericordia, lo aventario de la masaria delo domo de
GL 5.68 aveighe bon. Saona. AA 143 li masari regi ne consignono tute le cose
CIC 47 a.1842 (Sav.) mobili de la masaria per aventario de lo quale aventario
AAG 115. GUA 137. per mio diletto me ne prezi copia.
aveir, aveyr PEG 45 PAB 68. MC 688. L inventarium.
MAC 163 avento sm. “principio, inizio”
MAS 267 a.1524 haveirne PAB 57 assì in fim como a [l’a]vento.
aveire SCF 94 a.1393. L adventionem.
TL.1.97 a.1454 haveire aventura sf. “caso”
PAD 30 n. a.1506 haveire. PAB 58 crei che le aventure de fortunna vegnam senssa
aver AG 12.6 raxom. PAB 86 e me meravegierea, se e no creesse che
PLD 84 a.1367. aventura senssa raxom so bestornasse. PAB 88 lo quar
PEG 42. FAR 35 s.xiv. ordem (de lo intendimento de Dee) tu no poi cognosser;
FAS 143, 156. GUA 308. per che te semegiam le aventure mondanne conffuse e
L habere. storbee.
avéi(se) vb. “vedere, avvedersi” D ventura.
IVE 69: or no ne avéi che la segue è missa a la reixe de lo (ben/mal) aventuroso agg. “fortunato, sfortunato”
arboro? PAB 56 per che li mal aventuroxi se departem da bonna
avvelenà vb. “avvelenare”
opinion. PAB 58 penssi che li malvaxi seam possanti e
PD 352: in GL: avveleNaN odierno avvelenaN
D aveninao. venin. bem aventuroxi.
avemarie sf.pl. “l’ora dell’avemaria” PS 10.
BL 75 a.1400 e combatterono uno iorno passato disnare L aventura.
tamfino a le avemarie.avemarie sf.pl. “pasta alimentare aver sm. “avere, patrimonio”
a granelli [come i grani del rosario”] AG 139.17 l’omo laxa terra e aver. AG 140.126 corpo e
RCG Diz. BDS (Sav.) anima e aver. AG 143.162 dano d’aver e de parenti/ e li
L avemaria. atri grevi acidenti.
avena sf. (bot.) “avena (Avena sativa)” averaggio sm. “gregge”
FPL. PVG. GRD 109 (Monaco) sara prohibito ai moderni bandioti…
D avenasu. L advena. di far pascere i loro averaggi nei predii dei particolari ag-
avenà/ -re vb. “incrinare; stillare da una incrinatura” gregati. SLS.3 158.
RDA 66 un cazze a dosso a l’atro a cavalon/ e ro sangue L avere.
aver 142 avvi
averignare vb “perseguire?” avéu sm. (bot.) “abete (Abies alba Mill.; Abies pecti-
DSP 425 a.1653 e procurando detto prest.mo magistrato nata)”
d’averignare li pregiuditii e frodi che egli ha commesso… FPL (PortoM.). BLV 58. ADL (Vent.) DVO (On.) FPI
IVI, Gloss. s.v.: “verificare?” 24.2. PSP 57 n.2: < *abetus, forma secondaria di âbies,
Averna top. “masseria nel Bosco di Savona” REW 24.
BG 127 n. s.xvii. FTL 135: elem. toponom. non frequente.
D avernu. D abetu. abéu. autzé. avé. avéi. àveto. avzé. bexìn. bexu.
avernu sm. “(bot.) “avorniello” lauzzé. L avetus.
FDT 2.15 (Triora) avéu russu sm. (bot.) “Picea excelsa”
D asburnu. Averna. FPL.
aversàiu / aversario sm. “l’Avversario per antonoma- avexendar vb. “avvicendarsi; adoperarsi”
sia: il diavolo” AG 37.93 li arbori tuti avexendam/ azo che so fruto ren-
AG 12.305 grande dolor ave in cor so/ vegando far si gran dam. AG 43.155 che tu (tutti) son avexendai/ a far oho-
spesario/ in onor de l’aversario. 54.262 l’aversario no nor a tanti frai. AG 43.162 ma bem i atri homi povolar/
dorme mai. AD 91.16 en quanto dano e spesario/ l’a me- chi tenem stao grande e adorno/ avexendandose ogni ior-
tuo l’aversario/ chi mai no cessa ni fina/ de mete l’omo in no/ en far honor e cortexia/ a cossì grande compagnia.
ruina. AG 95.187 poi che lo preve è sagrao/ mai no de AG 101.8 o gra re vento e stao spesso or/ en nostro dano
manezar dao/ che libero e de l’aversario. AG 127.1 l’a- avexendao. AG 134.36 tuti ordenai a so lavor/ e s’a-
versario/ chi desconza cartorario. MAC 166 voi Segnor vexendam inter lor/ che s’e ge mando pessi o carne/ ben
no me abandonai; dàime fortessa contra questo aversario. san alo che dever farne.
COM.3 116 in casa vostra se ghe sente, ghe sœunna ro FA 329. FAS 147, 165. REW 9306. RGS § 1099. DEI
diavo… se ghe sentirà l’avversario. BDS (Sav.).
5.4047.
FAS 143, PD 109: forma dotta. Cf. S.Pietro, Prima epi-
D invexendae.
stola, 5.8 adversarius vester diabolus. GA 12.166. Cf.
avexina(se) vb. “avvicinar(si)
DANTE, Purg. 8.95 “vedi là ‘l nostro avversaro”.
D aversaiu. aversitae. GL 15.43 a.1755 arrivà chì ra brava pilotin-a/ a leva veira
aversitae sf. “avversità” e a terra a s’avvexin-a.
MC 680 dixam li savi, che de le toe aversitae te debi tosto D avixinà. vexin.
consolar e no ge debi meter lo to pensamento… –– e chi Avezzu top. “Aveggio”
in tute le aversitae chi venne a l’omo in lo mondo vorra FNTG 103: < lapideus, oppure < *labidiu < labes, cui
pensar, no sentira che bem sia. fanno capo molti topon. tosc. e lomb.
FAS 164. àvia sf. (ornit.) “poiana”
D aversario. averxitae. CLU. ADP (Pietra)
avertaamente avv. “apertamente” D aviu.
AGL 12.579 li cavaler…/ dixem pur avertaamente (ms. avià vb. “avviare, assuefare”
averta amente): e noi semo pu cristianai. CAD. RAN 164. PVG.
D arvì. D asviar. avviaou. via. L aviamentum.
avertamente avv. “apertamente” aviagià vb. “avviare, mettere in viaggio”
AG 140.157 Saramon dise avertamente/ che per ra gora TL.1 580 le nave aviagiè per ponente. PAD 391 a.1507
mor pu gente/ ca per iao chi sea. già la fantaria era aviagiata alla volta di Fraschetto.
D avertaamente. averto. D viagià. aviagiòu.
averto/ aværto agg. “aperto” aviagiòù agg. “avviato, incamminato”
AG 138.85 (Zenoa) da mar e averta maormente/ e guarda BDS (Sav.).
quasi in ver ponente. OLP 2.13 (Pietra) le braze tem D aviagià.
averte. MAC 167 le porte de lo paraisso te sum averte. avviaou sm. “avvìo, commiato”
NPG 584 a.1527 sen torno verso Zena/ he trovo el portal GL 16 (Argomento) o ghe dà l’avviaoù.
averto/ he intro senza altra pena. GL 6.22 sciortan fœura D avià.
in campo aværto. aviàu avv. “presto, subito, rapidamente”
Cf. RNC neogr. ¶bûrtoj, m.s., dal gen. o dal ven. ADL (Vent.) FDT 1.59 (Triora). TVD (Dolc.). MP 18.2
D arvì. avertamente. (Pigna) “di mattina presto, per tempo”
averxitae sf. “avversità”
D avià.
PAB 67 ma la rea (ventura)… per ussaio de tribullaciom
avicula sf. “uccello”
atra monti folli a veraxi bem, per la forsssa de lo crocho
de soa averxitae. LSE 32 una avicula… cantà si suavementi…
D aversitae. avie sf. “ape”
Avetta top. (Loano) ADG 126.
TCL. D ava.
avetta(se) vb. “fender(si) (di legno o pietra)” Avigliana top. “masseria nel bosco di Savona”
DVA (VArr.) BG 127 n. s.xvii.
D vetta. Àvigna top. (Pigna)
aveto sm. “abete” PSP 24, 61 n.31 in Avigna: top. fond. da un n.p. pre-lati-
PSG 382 a.1512 li apostici, de fo o de pino o de aveto. no *Avina.
D avéu. avillir vb. “avvilire”
Áveto top. “Âveto” MCG 329.
FTL 135. PCT 103 Val d’Áveto. avvilìu agg. “avvilito, triste”
D avéu. PVC 221 s.xix mucchi e avvilii.
avin 143 avox
avra sf. “anta, imposta” avurnu sm. (bot.) “avorniello: arbusto a fiori gialli,
MP 18.2 (Pigna). MVS (Sarz.) spesso confuso con la betulla”
D arva. FDT 2.15.
àvregu sm. “specie di roccia granitica” D asburnu.
MP 18.2 (Pigna) “sorta di pietra dura usata per fabbri- avura avv. “ora, adesso”
care”. RML 974 (Pigna, Airole). FCL 52 “elem. topo- ADL (Vent.) BDB 270 (Bonif.)
nom.: indica terreni con affioramenti di avrego, roccia di D aora.
colore bruno con striature biancastre”. Avustìn n.p. m. “Agostino”
D aurigo. L avregum. PSP 72 n.104 (Pigna).
àvregu agg. “duro, ruvido” D Agustìn.
FDT 2.15 (Triora): bàuzu àvregu: “arenaria dura usata avustu sm. “agosto”
per selciare le strade” MP 17.6(Pigna). PSP 72 (Sanr., Pigna). ADL (Vent.).
Àvregu top. (Diano S.Pietro) RGS § 217 “lig.”
FCL 52. D agustu.
avrì/ -ir vb. “aprire” avuxòu agg. “famoso, conosciuto”
AG 39.71 donde sempre se deverea/ avri ben i ogi tuta via. BDS (Sav.).
CR 28 per avrì lo camin de queli chi avean a vegnir. CBL D avoxao.
341 (16.7) quando e te vi ferire/ cun la lanza allo cor/ et Avzé top.
lo to lao vi avrir. PAS 35 lo to payre, chi a tanto appro- FTL 135.
brio e viuperio sostegnuo per avrir te la porta de vita eter- D avéu.
na. PAB 66 no avrir le oregie a lo stronar de lo povo. axa sf. “cerniera”
PAS 10.
MBV 370 a.1488 (Borgo V.) axe sive mape de ferro.
FORME:
axaltar vb. “esaltare”
Indic pres. 3.sg avre IVE 9; MAC 164.
FAS 147.
impf. 3.pl. avirvan FAS 156 (= arvivan)
D exaotar.
perf. 2.sg. avristi AG 6.42.
3.sg. avrì PAB 64. MAC 169. axaminar vb. “esaminare”
PS.13. s.xiv. PAS 36 li zue… si comensam d’axaminarlo. E quando el-
averse PS 24 s.xiv… lo fu bem examinao, si lo retorna… IVE 82 noi l’amo te-
MAC 166 gnuo e axaminao…
se aversse. FAS 160. FAS 147. PS 2,37.
3.pl. avrìm AG 16.225. FAS 160. D aximinar. examinar.
Cong.pres. 3.sg. (s’) avla PCD 44 s.xiv. axaoù sm. “aceto”
impf. 3.sg. havrise PS 13 a.1476. PS 109 s. xiv axao. GL 9.37 che non posse un pittìn, fe-
Imperat. avri AG 39.71; 101.49; 140.86. de de can,/ contra de mì in axaoù fate sâtà? (TT: è dunque
FAS 161. PS 13. frale… sì questa mano… che con ogni suo sforzo ancor
Part. pass. averto CBL 331 (3.53; 4.25) non vale/ a provocare in me la tua fierezza?)
AF 8.11 s.xiv (Pietra) PD 125 axaòu. GA 12.170 axaròu.
Gerundio avriando CR 17. D axòu.
D arvì. axeao sm. “aceto”
avrì/ -ir sm. “aprile” PS 109 s.xiv. RGS § 339.
FAS 154 avrì. AG 37.75 como ven marzo e avrir/ tutte le D axòu.
cose vei fiorir. axeàse vb. “inacidirsi”
PS 13 s.xiv. VPL.
D arvì. axéiso agg. “acceso, infiammato, violento”
Avrigar top. “Apricale” AG 80.5 l’engordietae e tanto axeisa. AG 91.2 che la
LTI 31 sg. n.: (a.1092 de aurigallo): abrigu, avrigu, auri- guerra e tanto axeisa/ de malvaxe voluntae. AG 127.116
gu + -allus. Meno prob. < àvregu (MP 18.2). che lo contrasto e tanto axeiso.
D Apricale. Aurigo. avrigu. Vrigar. D acender.
Àvrighi top. (Triora) axeiverir vb. “affievolirsi”
MP 18.2 Valùn d’Àvrighi. AG 134.8 pensando alcun de pu maniar/ per gran pensser
D àvregu. L avrigum. de zazunar/ voiando lo corpo sì guarnir/ che elo no possa
avrìgu sm. “luogo aperto, soleggiato” axeiverir.
FDT 2.15 (Triora) FA 329. FAS 152.
D avregu. Avrigar. D axeverir. xeiver.
avù avv. “ora, adesso” axempio sm. “esempio”
ADL (Vent.) AG 14.405 donde un axempio ve diro/ pu brevementi che
D aora. porro.
avultöiu sm. (ornit.) “grifone” FAS 146.
CLU. D asempio.
Avundu top. (Pigna) axem / axena sm/f. “asino, asina”
PSP 24, 61 n.32: topon. fond. da n.p. tardo-lat. Abundus PAB 83 e se ello e lento e peigro, dì che ello vive a mai-
(s.vi-vii). nera d’axem. PS 3 s.xiv. axena.
L avundus. D aze. axeneto.
axen 145 axo
B
baa sf. “bava” babollo sm. “oggetto fantastico di paura”
PVG. GL 13.25 che zà n’ho poira ninte de babolli.
D bava. babollo/ babollu agg. “sciocco, ingenuo”
babàciu sm. “fantoccio” RDC 187 a. 1612 (T.Conchetta) e si o n’era babollo. BDS
VPL. BDS (Sav.) “mostro, orco” (Sav.) babollu.
(a ra) baballà loc. “in disordine, in modo scomposto” D bàbulu.
PRP 344 (str.29) con tutto zò, così a ra baballà/ senz’orde, babolu sm. “insetto, bacherozzo”
e senza regola de guerra… CAD, GO “verme, baco, persona incappucciata”. RAN
PRA 380: “tuttora vivo a Oneglia” 165, FPI 999 “lucciola”. BDS (Sav.) ADP (Pietra) “baco;
babarola sf. (ittiol.) sf. “seppietta (Sepiola bernoccolo”. PVG “scarabeo”. MVS (Sarz.) VPL.
Rondeleti)” D babòira. bambulìn. barbollu. barbulìn. imbabulase.
AFV 426 (Vent.). babottu sm. “diavolo”
babarota sf. “ragno; insetto” FDT 2.15 (Triora).
TVD (Dolc.). MDB (Bord.). ADL (Sanr.) “maggiolino”; babùccia sf. “pantofola”
(Mon.) “scarafaggio”. FNT 20 sg. ALN 34 “dal turco, attraverso l’arabo”.
REW 852. CAD. PVG.
D babarottu. barbarota. bàbulu agg. “strambo, matto”
babarottu sm. “piccolo coleottero nero” MP 18.3 (Pigna) REW 852. FPI 852. TVD (Dolc.).
FDT 2.15 (Triora): “detto anche spüasoingue (se bagnato ADL (Vent.).
emette un liquido rosso). CDS (Sanr.) “maggiolino”. D babollo.
DVO (On.) “blatta”. VPL “scarafaggio” babùn sm. “calabrone”
D babarota. spüasoingue. DVA (VArr.).
babasciùn sm. “chiacchierone” babü’zu sm. (ornit.) “pispolone”
PS 49. CLU.
D bavazaro. bavasùn. baca sf. “lungo bastone”
babazùn sm. “uomo grossolano, goffo PVG.
CAD. RAN 98: sp. babazorro. D baccu.
babàtura sf. “chiacchierona” baccà sf. “bastonata”
TVD (Dolc.). DFC 25 mi n’ocorre che l’istoria/ ciù ve conte dre bac-
babaxinà vb. “piovigginare” chæ’/ che se ressarçì Portoria/ co un-a cœutta de sascæ’.
PSE 251 sg. (Taggia) DFC 57 che son stæti reçevui/ con un fracco de bacchæ’.
D bexinà. SSZ 30 s. xviii. (G.Gallino) baccæ’, sascæ’, gnære. GO.
babeccu sm. “persona goffa” ADG 114. BDS (Sav.). PVG.
BDS (Sav.). D baccu.
(flou de) babi sm. (bot.) “Papaver rhoeas” bacaià vb. “vociare, parlare animatamente”
D baggiu. CAD. BDS (Sav.) ADP (Pietra). VPL.
babìa sf. “presunzione” Cf. BIO 250 emil. bacajàr/ -èr m.s.
MDB (Bord .) VPL. baccalàia sf. “elemento della struttura della nave”
babiàira sf. “lumaca” GO.
MP 14.41; 18.2 (Pigna) IVI: limasa babiaira “lumacone” D bachalari.
D baggiu. bachalar sm. “giovanotto, giovinastro”
babilàn sm. “persona ingenua” AG 146.103 (parla Carnevale) e devese pagar lo scoto/
CAD. BDS (Sav.) . un bachalar chi m’è d’entorno/ zoe marcordi scuroto.
babilònia sf. “confusione” PS 48: “un grande savio (in senso ironico)”. Ma cf. DEI.1
PVG. 392; MB 44.
babio “talpa” L bachalar. bacalarius.
MCG 329 s. xiv. bachalare sm. (mar.) “elemento della struttura della
D baggiu. galea”
babisar vb. “tenere qualcosa in bocca senza masti- PSG 382 a.1512 li bachalari de rovere o de olivo o de
carlo” pino o de fo.
MP 18.2 (Pigna): *bavucciare. JAN: “courbes clouées sur le pont de la galère et sortant
D baüssà du corps du navire pour porter l’apostis”. PSG 365:
bàbiu sm. “rospo” “baccalari, mensole di legno che partono dalla coperta,
MP 18 3 (Pigna). RML 974 “lig.” passano sopra la tappiera e sporgono dal fianco della
Cf. FLP, BIO 561 piem. babe. SAP 390 a.lomb. babio, galea sino a raggiungere il posticcio”.
m.s. D baccalàia.
D baggiu. bacalettu sm. “maretta”
babòira sf. “scarafaggio” POF 10. PS 48: “sembra dalla medesima aedice di
DVA (VArr.). bachaneixi, bachanesi (AG 85.11, 145.291)”.
D babolu. D bachaneixi. bachanesi.
baca 148 bacü
a.1171): < pregall. *bak “ragazzo” di origine lig. DEI.1 baggio/ baggiu sm. “rospo”
404: prob. relitto mediterr. lig.-iberico. PVG: prob. pre- CIT 77 tutte queste rænette e questi baggi. ADL (Vent.).
romano. G.HOLTUS, ZRPh. 99 (1983) 263 < got. bega. PVG. VPL.
D bagaina. bagarello. bagarillu. bagascettu. bagasciö. RGS § 274. FPI 852.
bagasciu. L bagassa. D (flou de) babi. babiaira. babio. babiu. bagiaira. bagiaöa.
(erba) bagascia sf. “erba infestante” baggio. bagiö. bagioli. bagione. bagiottu. biscebaggi.
DVA (VArr.). L baginus.
bagasciö‘ sm. “ragazzo” bagiö’ sm. “girino”
FPI 861. PVG s.v. bagascia. BDS (Sav.) “birichino” GO. ADL. BDS (Sav.).
D bagascia. FPI 852.
bagasciu sm. “ragazzo” D baggiu.
PVG. bagiö‘ sm. “afta dei bovini”
FPI 861 gen.: “persona scaltra” PVG.
D bagascia. D baggiu.
Bagatto top. (Stella) Bagioli top. “od. Girini? (Cairo)”
RES 50 a.1590: od. Bagatto. AA 271 lo suo castelo domandato Cario con le sue perti-
DEI.1 404: nome di pianta (lat. baca, “bacca”) nencie soe Vignarolo, la meta de le Carcare… la metà di
bàgera sf. (bot.) “specie di erbaccia, paléo (Setaria Bagioli e uno castello nominato Dio (Dego)
verticillata)” D baggiu.
FDT 2.47 (Pontedassio). Bagione cognome
D bàicu. barca. VTS 93 n. a.1530 (Sav.).
bagera sf. “birillo” D baggiu.
DVO (On.). RDO (On.) “trottola”. bagiottu agg. “panciuto, grassoccio”
baggetta sf. “tinozza fatta con una mezza botte” BDS (Sav.).
GO. D baggiu.
bagiu sm. “latrato”
D baia.
PVG.
bagetu sm. “piumaccino che si sottopone a un carico
D bagià. baià.
portato a spalla” bàgiura sf. “strega, fattucchiera”
MLC 211. MP 18.3 (Pigna): *baiu , baiulu REW/FPI FDT 2.29; FDT.P 72 (Triora).
888. D bàzura.
bagheria sf. “chincaglieria, conteria di vetro” baglià/ -ar vb. “sbadigliare”
GRD 109: cita BUFFA, L’università dell’arte vitrea in PCD 28 s.xiv. baglià. MP 18.4 (Pigna) bagliar.
Altare, Genova 1873 p.22. FPI 986.
bagià vb. “abbaiare” D bâgià.
PVG. bagna sf. “salsa, sugo, intingolo”
D bagiu. baià. GO. RCG 54. FDT 2.29 (Triora) VPL.
bâgià vb. “sbadigliare” D bagnu.
RDB 157 (V.Dartona) o baggia. GL 14.20 l’œuggio o se bagnà/ -ar vb. “bagnare, lavare irrigare”; rifl. “fare il
freiga, e o l’arve poi Buglion/ o bâgia, e o vedde che s’è bagno”
fæto giorno. AG 37.112 bagnase bem e poi merendar. FAR 35, 38
PVC 87 s.xix ma o servià pe istruì e pe fa/ cianze e rîe… s.xiv (Sav.) bagnarse: traduce lat. madeo, -es. fir bagna:
dunque a bâgià. traduce lat. rigor, -aris. LSE 30 tanto solicita era agli in-
MUI 198. PD 159. RAN 120. REW/FPI 986. TB 17.150: firmi, che li bagnava e meteva in leto.
forse < gall. ADG 19. FDG 243. VPL. Cf. SAP 429 CAD. PVG.
a.lomb. sbaagiar, m.s. D bagnante. bagnao. bagnasüppe. bagnarö. bagnasciüga.
D abaglià. bagio. bagliar. imbâgià. bagnaù. bagnu. bagnüssà. bagnustrà. L balneare.
bagiàira sf. “lumaca” bagnante sm. “chi va al mare per i bagni”
MDB (Bord.). TVD (Dolc.) VPL. BOS 217 s.xx. quarche bagnante a-a spiaggia…
REW 852, 853. D bagnà.
D baggiu. bagnao/ bagnaou agg. “bagnato”
bagiàn agg. “di legumi né troppo teneri, né troppo GP 278 el e quello a lo qar e daro lo pan bagnao. LSE 29
stagionat; di legumi secchi poco cotti” trovam bagnae le soe robe per lo grande sudore. RAN 59
FDT 2.15 (Triora). s.xvi. (B.Cigala) bagnaou.
D bazanotu. bagnarö‘ sm. (ornit.) “alzavola, piviere”
CLU.
bagiaö’a sf. “afta dei bovini”
D bagnà.
PVG. bagnasciüga sm. “il punto dove un albero, un piuolo
D baggiu. o un edificio entra nel terreno”
bagiaö’a sf. “biscia d’acqua” PVG.
PVG. D bagnà.
D baggiu. Bagnasco top. “Bagnasco”
bâgio/ bâgiu sm. “sbadiglio” CTL 13.(Alb.) FFN 337 (Cuneo): < lat. balneum, oppure
CIT 92 e in doî bâgi de gallo/ tâ è scentao, chi dava eri ri n.p. lat. Bannius.
balli. D bagnu.
DEV 12. BDS (Sav.). VPL. bagnasüppe sm. “fanfarone, millantatore”
FPI 986. Cf. BIO 561, piem. baj. CVM mil. sbagg., m.s. BDS (Sav.).
D abagliu. badàciu. bâgià. imbâgio. D bagnà.
bagn 151 bail
bagnaù sm. “terreno bagnato per scoli o trasuda- baiarda sf. “carriola a fondo piatto”
menti” VPL.
TCL (Loano). Baiardo cognome
D Bagnaùi. VTS 84 a.1530 (Sav.).
Bagnaùi top. (Loano) D baiardu.
TCL: i Bagnaùi. Baiardu top. “Baiardo”
D bagnaù. TLI.33 n.8: “dal prov. ‘baiard’ “cavallo baio” (REW 877)
Bagni top. (Santuario di Savona) attraverso un n.p”. CL.8 ADL.
NTS 27 a.1702 (Sav.): “fra il Bricchetto e la Capra”.
D baiardo. baiocu. L baiardum.
D bagnu.
bagno sm. “bagno baiardu sm. “carriola per trasportare pietre”
AAD 272 in la camera del bagno. MDB (Bord.).
D bagnu. REW 886. Cf. PTA 611 lat. med. bajula “carro a due
Bagnone top. (Lunigiana) ruote”.
CTL 13. D bairar.
D bagnu. baihaza sf. “sorta di gioco”
bagnu sm. “bagno” AG 95.182 ma no me par che a lor se faza/ usar zogo de
ADG 14. PVG. baihaza/ ni perdecion de tempo/ dagando atrui re aseio.
D bagna. bagnà. bagnasco. bagni. bagno. bagnone. L bal- FA 330. POF 11, 29: “gioco di buschaça” (specie di lip-
neum. pa).
bagnüssòu agg. “bagnato fradicio” baiba sf. “barba”
BDS (Sav.). RGS § 244, 263. (Sass.)
D bagnà. D barba.
bagnüstrà vb. “spargere acqua” baichella sf. (bot.) “violacciocca (Cheiranthus cheiri)”
ADL (Vent.). FPL.
D bagnà. D bàicu.
bagordar vb. “divertirsi, fare bagordi” baichettu sm. (bot.) “specie erbacea”
AG 138.212 de ben far festa e coviar/ e tener corte e FPL “Malcomia maritima”. MLC 254 “Pulmonaria of-
bagordar. ficinalis L.”
PS 48: “voce usata in senso buono nell’ant.it.” D bàicu.
D begüdà.
bagoùn sm. (bot.) “Plumbago Europaea” bàico/ baicu sm (bot.) “violacciocca (Cheiranthus
FPL (Nizza). Cheiri)”
bagùn sm. “scarafaggio” DFC 66 ro baico e ra giamella/ con ro giaçinto fin.
CAD. RAN 166. ADP (Pietra). PVG. MVS (Sarz.) GO. RAN 166. FPL: bàicu gianu. MLC 225. PD 139 <
“bagòn”. VPL. bàricu. ADG. FDG 138. ADP (Pietra). PVG.
REW 999, 1202. FPI 1202. TAL 36 n.59. RML 974 “mot d’origine disputée”. ALN
D bagunèa. begunna. 124, 185 < ar. balay “colore pezzato”. PVG “prob. orig-
bagùn sm. “gioco” ine preromanza (elem. di sostrato lig.); possibile de-
BDS (Sav.). PVG. rivazione orientale”.
D bagunà. D bàgera. baichella. baichettu. bàracu. barca. barcanu.
bagunà vb. “fare la conta recitando filastrocche” bàrcaru. bàricu. barcu. bàrucu. panigastru. pàrigu. sbar-
PVG. canu.
D bagùn. bàicu russu sm. (bot.) “Matthiola incana”
bagunèa sf. “ricettacolo di scarafaggi” FPL.
BDS (Sav.). PVG. baietta sf. “pannolano a pelo lungo; tessuto a lutto
D bagùn. per addobbi liturgici”
bagunèa sf. “grosso scarafaggio” REW 877: “stoffa di colore scuro”. CAD. BDS (Sav.).
PVG. L baietus. baius.
baì sm. “badile” baifardu agg. “beffardo”
DVO (On.). SDA 46 (Alt.). PVG. CAD. FPI 1017.
Cf. CVM mil. baì m.s. D beffe.
D bair. baìl sm. “badile”
baia sf. “scherzo?” MUI 117. FA 330 ven. bail (*batillum)
PRP 342 (str. 15) o se vouze inderré, dixe, e una baia/ mi D baìr.
voglio esse ro primo a fane prova”. bàila sf. “balia, nutrice”
baia sf. “tinozza, mastello, abbeveratoio”
MAF s.xv. (Lunig.) SDA 47 (Alt.). RGS § 15.
CAD. ADL (Vent.). DVO (On.)
REW 866. 886.2. SDS (Sav.). D bairar. L baila.
D baggetta. bailla sf. “serva, fantesca”
baià vb. “abbaiare” MAC 165 or un, lo quar ave anome Teotimlo, cum una
COM.2.21 sento bajà un can int’ro giardin, non ghe sarei- soa bailla, stavan a la porta de la prexon.
va miga quarche laddro, chi me voresse desvalixà? RAN D bairar.
19. ADG 84. BDS (Sav.). bailà sf. “baulata: grande quantità di oggetti”
REW 883. BDS (Sav.).
D bagià. bagiu. baiaccàn. baurar. D baullo.
baiaccàn sm. (bot.) “Ceratonia siliqua” bailà sm. “valigiaio”
FPL (Noli). PD 125.
D baià. D baullo. böülà.
bail 152 bala
balagna sf. “siepe di rovi” balba sf. “cavità fatta per portare alla luce una vena
GRD 109 (Tenda) vogliono fare edifici, bedali, aquedotti, d’acqua”
muri, parieti e balagne. ROC 151 n. (Civezza): *balba, lat. valva “battente > por-
BDS (Sav.). ta”.
D baragna. D bamba. barma.
balàina sf. (ornit.) “cutrettola (Moticilla alba)” Balbaira top. (Rocchetta Nervina)
PVG. LTI 33 sg. n.10. PSN 98: germ. Balbus, n.p.
D balen-a. balerìn. D barbàira. L balbaria.
balandràn sm. “palandrana” balbarià sf. “miscuglio di frumento e segale”
RAN 98. NIG 14 (Ormea): cf. barbariatum “spelta, farro” (Stat.
L balandranum. Cuneo)
balansé sf. (mar.) “bilanciere della bussola” L barbaregal.
CAD. Balbi top. (via di Genova)
balansìn sm. “ponticello sospeso dei calafati e degli NPG 1065 a.1747 in strada Balbi da basso alla contrada.
imbianchini” balciamo sm. “sostegno per le viti”
BDS (Sav.). GRD 129 a.1610 (Sav.) legnami per uso di vigne… come
D baransa. sono zovagli, forcelli, balciami e simili.
L balsamus.
balanüa agg., f. “nuda come una palla”
baldachino sm. “baldacchino”
RGS § 997 “lig.”
AD 257 baldachino de borcato d’oro soprarizzo con velu-
D patanüu. to cremesile et pendenti.
balanza sf. “bilancia, equilibrio” D bardachìn.
AG 133.36 che con la bona nomeranza/ vive l’omo in Baldi top.
gran balanza. PCT 124 germ.
D baransa. D bado. baudone.
balao sm. “ballatoio; ponte di combattimento della Baldini top.
nave” PCT 124 germ.
VBA 103 a.1435 e mise lo balao onde ghe piaxé in roi D bado. baldi. L badinus.
scaraò de proa. DSP 251 a.1548 ab omnibus patronis Balduini top.
vaxorum que ut vulgo dicitur (habent) lo balao. PCT 124 germ.
ABS 17. D bardoìn. L balduinus.
D baladoro. balau. balou. balaridùn. balarìn. L ballatori- balle d’àngeu sf. pl. (bot.) “Symphoricarpos racemo-
um. sus Mich.”
Balaram top. (Stella) MLC 244 (Chiavari).
RES 50 a.1590: Pian de Balaram. D panse de munega.
balaridùn sm. “ballatoio” balle d’aze sf. pl. (bot.) “Prunus insititia”
ADL (Vent.): cf. it. “ballo a riddone”, REW 7301. FPL.
D balao. D balla”
balarìn sm. “poggiolo, verone” balle de crava sf. pl. (bot.) “Centaurea scabiosa”
MP 18.4 (Pigna). PVG. VPL (Vent.) “pianerottolo” FPL (P.Nava).
REW/FPI 909. D balla.
D balao. baleidùn sm. (ornit.) “ballerina bianca”
balarìn sm. “ballerino” CLU.
GA 12.167 “arcaico”. D balerìn.
D balà. ballarina. balaur. baléira. balèn. balerin. baléira sf. “ballerina”
ballarina sf. “ballerina” MP 18.4 (Pigna)
GL 18.26 belle figgiœure…/ re quæ tutte vestîe da mat- D balarìn.
taçine/ pœran tente da scena ballarine. COM.1 95 che balèn sm. “ballerino”
ballarin-na stupenda era quella Pallerini! s’è mai visto PD 135 “plebeo”. GA 12.167 < bala(r)in.
ballâ, con tanta bravura? D balarin.
cf. CVM mil. ballarinna. balèna sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla alba)”
D balarìn. GO.
ballarina sf. (bot.) “Briza v.sp.” D balerìn.
FPL (PortoM., Mortola). ballenna sf. “balena”
D balerìn. PAB 39 e crea lo nostro segnor Dee pessi graindi e bal-
balarina sf. (ornit.) “cutrettola” lenne.
CLU. VPL. FPI 910 “gen.”.
D balenèa. L ballena.
D balàina. balerìn.
balenèa sf. “nave baleniera”
ballasteu sm. (bot.) “Punica granatum” NVM (Sav.).
FPL (Nizza). D ballenna. L balenerium.
balaù sm. “ballatoio, pianerottolo” balengu agg. “fannullone, sciocco”
DVO (On.) VPL.
D balao. balerìn sm. “ballerino”
balaùr sm. “ballerino” PD 340: “letterario”
MP 18.4 (Pigna). D balarìn.
D balarìn. balerìn sm. (ornit.) “cutrettola”
balazze sm. “citrullo” CLU.
FDT 2.29 (Triora). D balà. balàina. ballarina. baleidùn. beluina.
bale 154 balü
barluexo sm. barsana sf. “orlo, guarnizione sul davanti del vestito”
RDC 184 (T.Conchetta) infin l’esse Poeta è un gran van- PVG. SDS (Sav.).
taggio/… fin se manca un barluexo intri casuin/ andà in barsega sf. “altalena”
Parnaxo, e sensa spende un aggio/ trave per ogni canto dri DVA (VArr.).
[…. D bansiga. barsegà.
barlügà vb. “abbagliare” barsegà vb. “dondolare, altalenare”
RAN 104. ADP (Pietra) a testa a me barlüga “ho il ca- DVA (VArr.).
pogiro” PVG. VPL. D bansigase. barsega.
D abarlügà. barlugassi. barlugaze. barlügùn. berlügu. im- bàrziga sf. “bàzzica, gioco di carte”
barlügà. insbarlugao. sbarluæ’ SDA 47 (Alt.) BDS (Sav.).
barlugasso sm.. “abbaglio” bàrzighe! “esclam. eufem.: càspità!”
RDB 41 chi se cren ch’esti monti, scoggi e sassi/ sen BDS (Sav.).
pareixi terreistri e giardin grassi,/ che mangian barlugassi. (San) Bartolomeo top. “masseria nel Bosco di
D barlügà Savona”
barlugaze sf. “vertigine, capogiro” BG 127 n. s.xvii. (Sav.)
PRP 350 (str.54) ghe posce pu crovà ro figaretto/ ghe D bertome.
posce pu vegnì ra barlugaze. Barthomé n.p., m. “Bartolomeo”
PRA 372, 381. CR 10 miracullo del messer Sam Barthomé.
D barlügà. D bertome.
barlügùn sm. “capogiro, vertigine” bâru sm. “recinto di pietre per le pecore”
GO. RAN 154. FEG 383. PD 143: cf. it. barlume. REW VPL (Arenz.).
1127. ALE 47. PVG. bàrucu sm. (bot.) “violacciocca”
D barlügà. ALN 124, 185.
barlüma sf. “ramicello inselvatichito del castagno” D bàicu.
PVG “tipo isolato, di origine ignota”. Barudda n.p., m. “maschera del teatro dei burattini in
barlümme sm. “barlume” Portoria (s.xix.,Gen.)
PSE 256: bis-lumen. O.GROSSO, Barudda”, BLig. 2 (1950) 10 sg. BDS (Sav.).
barlüqua sf. “scarafaggio” barulé sm. pl. “risvolto degli stivaloni a tromba”
ADP (Pietra). CAD. BDS (Sav.).
D barliqua. D barolê.
barma sf. “grotta, antro” barùn sm. “asta, bastone”
FDT 1.44 (Realdo, Triora) ADL (Vent.). ASB 67 sgg. MP 18.6 (Pigna) “fusto di arboscello ripulito dei rami”.
D arma. bauma. balba. bamba. L balma. FDT 3.14 (Triora) “travicello”. ADL (Vent.) ”grosso ba-
barro sm. “muro, fortificazione” stone” (barra, REW 963).
PAD 256 a.1507 proveder a le munitione de le bastite, L baronus.
barri et altre cose necessarie a lo nostro campo. baruncìn sm. “calesse”
D sbarro. L barrius. DVO (On.).
barro cognome D biròciu.
VTS 79 a.1530 (Sav.). barunda sf. “baraonda”
barolê sm. pl. “stivali”
GL 2.61 ma con ra testa sciù ri barolê/ Alete fê un sarûo CAD.
da attendente (TT ma la destra si pose Alete al seno/ e Bassa top.
chinò il capo, e piegò a terra i lumi/ e l’onorò con ogni NTS 27 In ta bassa: masseria nel Bosco di Savona. BG
modo a pieno). 127 s.xvii.; FBS 51 a.1723.
D barulé. FTL 22, 79 (Uscio, Calizzano, Bardineto): top. diversi,
baron/ barom sm. “signore, barone, dignitario” connessi con notazioni altimetriche.
AG 56.58 quelo baron/ chi e segnor universal. AG 57.7 lo D bassara.
frae de quelo gram barom (rima: campium). AG 138.77 basà vb. “baciare”
nixun prence ni baron. IVE 68 sg. monti principi e ba- RDA 7 (C.Zabata) ghe baso re moen.
ronin. –– Herodes… e tuti li soi baroni. IVE 81 cum li D baxà.
soi baroj. IVE 84 li soi baroin. DCT 163 a.1380 a le soe basà vb. “margottare”
citay ni a le soe castelle non li receteran li inimixi de lo ADP (Pietra).
imperao, ni anchora queli baroyn chi vozeran viso da lo D basare.
imperao. VBA 104 a.1435 son remasi prexoin… infinità basabaseta sf. “lucciola”
atri baroim, cavalieri et zentilomini FPI 978 (On.) VPL.
FA 331. FAS 145, 158. RAN 56 s.xvi. (P.Foglietta) D basciarene. bassetu.
baroin. Bazabu n. “Belzebù”
Cf. SAP 391 a.lomb. baron. AG 95.238 quando la femena lo vi/ de gran penser caite
D barone. baronata. L baronem. zu/ pensando: questo e Bazabu.
baronata sf. “truffa, mascalzonata FA 331. FAS 147.151.
COM.1 87 ma ti doveressi vergognate de vorreime fa teg- basaca sf. “pagliericcio”
nì man a un-na baronata. COM.E 36 a tempo e lœugo me MP 18.6 (Pigna) *bisaca, a.prov. “saco”.
tegnirò a mente tutte queste baronatye. TVD (Dolc.). GRD 110. VPL.
D baron. L bassaca.
Barone cognome bassacàmea sf. “latrina”
VTS 113 a.1530 (Sav.) BDS (Sav.).
D baron. D bassa camera. camera bassa.
barsamina sf. (bot.) “pianta rampicante (Momordica bassa camera sf. “seggetta”
balsamina)” ASF 741 (in una stanza) una bassa camera.
CAD. FPL. MLC 241. D bassacamea. camera.
bass 166 bazu
bastéa sf. “legno che pìrotegge dagli sfregamenti la bastunaggia sf. (bot.) “pastinaca (Pastinaca sativa)”
fiancata della nave” FPL. MLC 242 bastunagge (Sav.). DVA (VArr.).
CAD. FPI 982 *pastinacla: lig., piem., lomb.
basteiver agg. “bastante, sufficiente” bastunaggia servèga sf. (bot.) “carota selvatica
AG 129.45 che no gi fo basteiver/ conbatese inter lor. (Daucus carota)”
D bastar. FPL.
bastero sm. “bastaio, fabbricante di basti” D pastunaggia.
AA 260 basteri citadini de Saona… Lo Roso bastero così bàssua sf. “votazza, pala per la farina”
dito… Augustino Parodo bastero. PVG.
D bastu. D baseta. basì.
bastetta sf. “filza, specie di cucitura” basü‘a sf. “parte bassa della valle”
CAD. PAG 186. PVG.
D basta. D basura.
bastettu sm. “collare, baverina” (a) bassüa avv. “all’ingiù”
BDS (Sav.). CAD.
D bastu. bazullo sm. (ittiol.) “potassolo (Micromesistius
basti sm. pl. (mar.) “due grossi pezzi di legno incas- poutassou Risso)”
trati nella ruota di prua” TTC 101.
CAD. D botassa.
bastia sf. “fortificazione, fortezza” basura sf. “bassa statura; umiltà”
PAD 387 a.1507 si è ordinato che quelli de Bizagno AG 6.61 e per basura humilitae/ contra tute le peccae. AG
fornizeno la bastia de Pino. 146.112 tuto me mena a basura/ che tuto par ch’elo
D bastita. L bastia. bastita. m’abise.
bastia sf. “elem. topon. frequente” PS 35.
FTL 186. PCT 89. D basseto. basira. basso. basüa.
Bastia top. “Bastia” bàzura sf. “fata, strega”
CTL 13. PCT 123 germ. TAL 102 sg. n.593. ADL (Vent.). ASB 75. REW 886.
bastigna sf. “basto pieghevole, di paglia e stoffa” D abasurà. bàgiura. bazara. bazera. zbàzua.
MP 18.6 (Pigna) Batta n.p., m. “Battista”
D bastu. bastina. PAD 347 a.1506 Batta de Marentia.
bastina sf. “basto, sella” L bapta.
COM.6.22 ogni giorno quando son a ro paeize vaggo a bâtà vb. “barattare”
cavallo all’aze… pappà m’ha fæto fâ a mæ sella, che là GO. ADG 19. BDS (Sav.). PVG.
ciamem-mo a bastin-na (rifà la pron. contad. -n- nasale L baratare.
+ -n- dentale), con a so brilla, che noi ghe dimmo a bâta batìn sm. “sorta di gioco”
cavezza. TVD (Dolc.). PVG. BDS (Sav.).
D bastu. bastigna. batagia sf. “battaglia”
bastingaggiu sm. (mar.) “parapetto protettivo del GP 282 e de questo si nasse in christe una si grande bata-
bordo; pavesata” gia, zoe inter l’anima, e la carne. GP 380 questo si e lo
BDS (Sav.). segnor possente e forte chi a venzuo le forte batagie. MC
bastion/ bastiun sm. “bastione, torre litoranea” 691 questa persecutiom e batagia da questi inimixi si e a
PRP 344 ne re murage, ne ri bastion. terminà in picem tempo. IVE 79 monto averea piaxej de
PRA 375. TAL 38. REW 981. odie e de vei le batage e le vitorie che tu averai in lo mon-
D bastiùn. do. CR 27 e don intrà in batagia. PAD 478 a.1506 (Sanr.)
baston/ bastun sm. “bastone” domane… piaxando a Dio, sono serto deberemo dare
AG 140.291 meio var/ a so fior bon corpi dar/ de scoria o batagia a la terra. AA 287 e ordinono de dare la batagia
de baston. AG 142.18 e con man e con baston. PAS 35 e generale ala cita de Saona… lo podesta fece dare la bata-
daxeam gue delli bastoy su per la testa. –– e si ge fom de gia da ogni canto a la cita de Saona.
ntorno, aotri cum correze, aotri cum bastoym… AF 1.43 D batagla. bataia.
s.xiv (Pietra) su la testa si gi davam/ e de cane e de bas- batagià vb. “battagliare; scampanare”
tom. GP 283 tuti cum arme spai e cun lanze e cum bas- PVG. BDS (Sav.). VPL.
tioin (err. per bastoin, cf. IVI P.289: autri cun correze, autri D bataià.
cun bastoin, autri cun cane). CEB 356 la mala mogie cas- battaggìn sm. “battaglio, pendaglio”
tigerai megio cum lo rider cha cum lo bastun. GL 16.52 RDB 60 portà voggiemo ancora ri pendìn/ e nue se vorrei
e zugando bastoin e picche e coppe (semi delle carte da può resteremo/ pu che ne reste questi battaggìn.
gioco). PVG bastun. D batagiu.
PS 18. PD 127 pl. bastuìn. batàgiu sm. “battaglio”
L bastonus. ADG 17. PVG. VPL.
bastita sf. “fortificazione” D (a) battagiùn. batagliu. bataglo. battaggìn. L batagius.
PAD 256 a.1507 provveder a le munitione de le bastite, (a) battagiùn loc. avv. “a bizzeffe”
barri ed altre cose necessarie. GO.
D bastia. L bastita. D batagiu.
bastu sm. “basto” batagla sf. “battaglia”
CAD. PVG. PAS 31 si n’aceyze… una si grande batagla.
D bastèa. bastero. bastettu. bastigna. bastina. imbastare. PS 5.
L bastum. D bataglia.
Bastu top. (Sav.) bataglia cognome
NTS 16 (Sav.) Briccu du bastu: “nel Bosco di Savona, a VTS 105 a.1530 (Sav.).
monte di Cimavalle verso la Margaria” D batagla. bataia.
batt 169 batt
batticuffa sm. (mar.) “batticoffa, tela di rinforzo del- batipatta sm. (ittiol.) “razza”
la vela” ADP (Pietra).
CAD. NVM (Sav.). D batte.
battidöggiu sm. “batter d’occhio?” Battipeire top. “quartiere di Savona”
PD 145. NTS 11 (Sav.) s.xii.
D bàtimu. battipotta sf. (ittiol.) “pesce torpedine”
battidroga sm. “persona svogliata” PML 356.
BDS (Sav.). D batinetta.
D batte. batismo sm. “battesimo”
battifiacca sm. “persona svogliata” LSE 32 una figla, la quale sancta Elizabet tenè a batismo,
BDS (Sav.). et le poze el suo nome.
D batte. D bateximu. L baptisimum.
battifögu sm. “acciarino” battisöxua sm. (bot.) “Narcissus pseudonarcissus”
CAD. CAD. FPL.
battilana/ battilanaio sm. “battilana, lavorante nel- D batimaiu. batimugé.
l’arte dei lanaiuoli” battitaccu sm. “amante segreto della prostituta
MNS.1 58 a.1577 (Sav.) ne meno potranno li batilana BDS (Sav.).
agogiatore follatore sgarzatore far alcuno lavoro spettante D batte.
all’arte de berretteri. MNS.1 60 a.1577 (Sav.) alcuno fab- batitore sm. “battitore, lavorante nell’arte del cotone”
ricatore di lana spettante all’arte de bereteri come batti- MNS.1.10 a.1722 (Sav.) capitoli dell’arte de batitori de
lane agogioti follatori o altri. MNS.1 63 a.1577 (Sav.) bombace.
non sara licito ne concesso o permesso ad alcuno batti- D batòu. L batitorem.
lanaio, assoratore, tenere e havere in sue case scarlace a battöa / battö’ira sf. “battente di porta o finestra”
comodo di acconciare qualsivogliano sorta di lane… sot- CAD battöa. VPL (Sanr.) battö’ira.
to pena della perdita così delle lane ritrovate appresso li batö’ira sf. “battitoio, coreggiato”
detti battilana, come delle scarlace. MP 18.6 (Pigna). VPL.
D batte. D bateùra.
battilengua sm. (bot.) “Rubia peregrina” battònica sf. (bot.) “Arnica montana”
FPL (PortoM.) FPL (P.Nava)
D battalengua. D bettònica.
batilìn sm. “sorta di gioco” battorezo sm. “raganella”
BDS (Sav.). GL 7.43 schivò ra botta, e botta se pœu dì!/ che parve che
D batulìn. piccasse un battorezo. COM.3 90 con quella lengua de
batimàiu sm. (bot.) “Narcissus Tazzetta Lois” battorezzo chi non sa dì âtro che gauggi…
FPL. MLC 269 (Chiav., Sav.) D batuezu. baturezu.
D batimugé. batisöxua. battözzu sm. “battitoio delle lavandaie”
batimassa sm. “aiutante del fabbro” RAN 124.
BDS (Sav.). D battuezzo.
D batte. battòu sm. “battitore (in lavorazioni diverse)”
bàtimu sm. “battito” CAD. PD 126.
BDS (Sav.): nella loc. batimu d’ögiu “batter d’occhio” D batitore.
D batidöggiu. bâtu sm. “baratto, scambio”
batimugé sm. (bot.) “Narcissus Tazzetta Lois” C.PASCAL, SFR 7 (1899) 240. ADG 16.
FPL. MLC 269 (Sav.) D barata.
D batimàiu. batisöxua. battûa / batüa sf. “battuta (nel gioco del pallone)”
Batìn top. (Priocco, Sav.) DFC 75 s’o se posta a ra battûa/ o fe fa strasecolà/ e s’o
NTS 27 ai Batìn. l’intra in rebattûa/ ri baloin o fa sgœurà. PVG. batüa.
Batina n.p., f. “Battistina” D rebattûa. L batitura.
PAD 405 a.1507 Batina, che fu moglie del sig. Gio. Ceba. batüa sf. “il punto dove si è cominciato o finito di fal-
AGF 149 a. 1518 Batina Cibo, gentile dona zenoese. GL ciare l’erba”
9.68 a Berlengè ra spada intr’a tettina/ a te ghe ficca, e ghe FDT 3.14 (Triora).
ra fa passà/ fin int’ ro fì dra schena, e addio batina. batudo sm. “pavimento battuto”
D batesto. L baptinus. MAF s.xv. (Lunig.)
batinela sf. (ittiol.) “torpedine occhiata (Torpedo tor- D batüu. batüme.
pedo)” battuéa sf. (mar.) “incavo d’incastro della chiglia del-
AFV 422 (Vent.). la nave”
batinetta sf. “signora decaduta in povertà” CAD.
GO. BDS (Sav.). batuela sf. “raganella della Settimana santa”
FPI 2845 (Elisabetta) PVG.
D batina. batinollu. D battandella baturela.
batinetta sf. (ittiol.) “pesce torpedine (Torpedo batuezza sf. “attrezzo per battere le fibre del lino”
Galvanii Cuv.)” EVM 75 n. (Pietra).
PML 356. BDS (Sav.). D battuezzu.
D batinela. batipotta. battuezzu sm. “battitoio delle lavandaie”
batinollu sm. “accattone, fannullone” V.GARRONI, Guida di Savona, Savona 1874, p.16.
GO. C.MERLO, ID 12 (1936) 82. PVG 188.
D batinetta. D battorezo. battözzu. batuezza. batuieza. battuiezzu.
batipani sm. “randello della lavandaia” batunegiu. baturegiu. baturezu.
PVG “italianismo”. battüggia sf. “pattuglia”
D batte. GO.
batt 171 bàus
becchellà vb. “beccare, carpire” becìgura sf. “buffetto, colpetto dato con il dito
GO. BDS (Sav.). medio”
D beccà. MDB (Bord.)
becheletti sm. pl. “frizzi, lazzi, buffonate” D bicelà.
BDS (Sav.). (ègua da) beciulina sf. “bevanda insipida”
bechelettu sm. “sassolino” BDS (Sav.).
GO. CAD. D breciula.
bechelettu sm. “zeppa, cuneo” beciullu agg. “stupido”
PVG. DVA (Lavina; VArr.)
bechelettu sm. “guardia, poliziotto” becho sm. “becco”
CAN 1843 p.31 (Sav.) e piggiandu caruggietti/ per timù di AG 36.26 vento o freido ne lo caza/ chi è si fer, inigo e ne-
beccheletti. cho/ che rosegar gi fa ro becho. MAC 169 e aparsse una
VPL. columba cum una coronna d’oro in becho.
bechelu sm. “beccatello, mensola che sostiene D beccu. rebecüu.
Becco cognome
grondaia o balcone” VTS 84 a.1529 (Sav.). VTS 89 a.1530 (Sav.).
VPL. beccö‘a sf. “gancio, uncino”
becchellu sm. “in tipografia, lamina di interlinea)” GO. CAD.
CAD. D becüa.
becchellù sm. “gioco infantile beccu sm. “caprone, becco”
GO. CAD. ADL (Vent.). PVG. SON 262: antica origine celtica.
bechezà vb.(mar.) “beccheggiare” REW 1013. 1020a. RGS § 65. RML 974: prov. bec., fr.
NVM (Sav.). bouc.
D becchezzu. D becacornua. becho. becuansciü. becuciattu. becudüru.
becchezzu sm. (mar.) “beccheggio” becufin. becufrixùn. becùi. becuincruxe. beculorgu. be-
NVM (Sav.). curagliu. becustortu. becutortu. rubeccu.
D bechezà. L bechus.
beccu sm. (bot.) “Phyteuma Michelii” Beccu top. (Pigna: nome di sorgente)
FPL (Masone)” PSP 63 n.47: prob. < beccus “caprone”. [Ma cf. DUC.1
D beccu-arba. 615 beccus: prisca Danorum seu Gallorum lingua dicitur
bechia sf. “nottolino” aquae cursus alteri flumine se committens].
MP 18.7 (Pigna). RML 974 (Pigna): “petit verrou en bois becü‘a sf. “intestino retto dei bovini”
qui tourne autour d’un clou”. Cf. prov. becìa. BDS, SDS (Sav.).
D becüa. becü’a sf. “gancio; uncino; nottolino; paletto della
beccu-arba sm. (bot.) “Calycotome spinosa” porta”
FPL (Cogorno). CAD. ADL (Vent.) < beccuta (becco). MDB (Bord.).
D beccu TVD (Dolc.). RML 974 (Gen.): “chiodo a gancio con
bechiaria sf. “trave mediana, longitudinale, da poppa becco piatto” BDS (Sav.). VPL.
a prua della galea, dove si incastrano i puntali che D bechia. beccöa. beccuda. beccura.
partono dal premezzano (fondo della chiglia)” becuansciü’ sm. (ornit.) “avocetta”
PSG 382 a.1512 soto le late per contra lo paramegiare una CLU.
bechiaria de fo bona e suficiente da popa a prora amorsa- D beccu.
becuciattu sm. (ornit.) “mestolone”
ta a le late.
CLU.
D boceria. D beccu.
bechiglia sf. “gruccia” beccuda sf. “paletto di ferro”
ADL (Vent.): fr. béquille. MNS.3 62 a.1721 (Sav.) chiavaggione grossa e piccola,
bechiùn sm. “pisolino” groppi, uggetti, gangheri, beccude.
MP 18.8 (Pigna)D becugliùn. D becüa.
becià vb. “copulare” becudüru sm. (ornit.) “varie specie di conirostri”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG: “voce di origine incerta”. CLU.
[Ma < fr. bécher “zappare”. Cf. Hes., Op. 735 spûirw; D beccu.
Soph. Oed. R. 1485, 1497 ¶r’w arare > generare” Plat. beccufìn sm. (ornit.) “occhiocotto sardo”
Legg. 839 ©roura campo arato > utero. CLU. BDS (Sav.): “buongustaio”
D beciacarasse. L beccia. D beccu.
beciancillu sm. “campagnolo che scende in città” becufrixùn sm. (ornit.) “beccofrisone”
SDS (Sav.). CLU.
beciacarasse sm. (ornit.) “saltimpalo” becugliùn sm. “pisolino”
CLU. MDB (Bord.).
becìciura sf. (bot.) “giacinto selvatico (Bellevalia cil- D bechiùn.
iata Nees.)” becùi sm. pl. “caproni: epiteto dei Loanesi”
ADP (Pietra) 13.
BNF 221 (Bord.) FPL (Bord.) “Bellevalia comosa; D becu.
Botryanthus v.sp.” TVD (Dolc.). becuincruxe sm. (ornit.) “crociere”
becìciura” sf. “lumaca CLU.
TVD (Dolc.). beculorgu sm. (ornit.) “mestolone”
becìciura sf. “donna stolta e petulante” CLU.
TVD (Dolc.). beccura sf. “nottolino”
becìcua sf. “rattoppo” DVO (On.).
VPL (Taggia). D becüa.
becu 175 begu
becuragliu sm. “beccuccio della brocca” bæga/ bèga sf. “lotta, contesa, lite”
ADL (Vent.): beccu + -aculu. GL 9.42 le, che doppo ri crîi aveiva inteiza/ ra bæga za in-
D beccu. ça, e dre trombe ri soin…
becustortu sm. (ornit.) “crociere (Loxia curvirostra)” RAN 12. PD 112 “forse un italianismo errato”. REW
BUL 388 sg. CLU. 1017. PVG. BLG 31.
becutortu sm. (ornit.) “crociere” bèga sf. “bruco, verme”
ADP (Pietra). MP 18.7 (Pigna) ADL (Vent.). ROC 148 (Civezza). VPL.
D beccu. becustortu. G.PARIS, ROM 9 (1880) 482. REW/FPI 1202.
bedale sm. “canale, acquedotto” D begòu. beguìn. begùn. bèiga. bèigu. biga.
GRD 110 a.1673 (Nizza). begà vb. “tarlare
D beà. bedalu. L bedale. VPL
bedalu sm. “canale” begarìsia sf. “ingegnosità”
MVS (Sarz.). ADL (Vent.).
D beà. bedale. beghìn agg. “bigotto”
bedìn sm. “agnello” CIC 54 a.1842 (Sav.) Oh diâu beghìn! (esclam.).
BDS; SDS (Sav.). PVG.
L bedus. L beghina.
bædìn sm. “seme della carruba; monetina” Begiamìn n.p., m. “Beniamino”
CIT 35 non daggo/ ciù dra vitta un bædìn. GL 19.22 no PS 4 s.xiv.
te temmo, ni stimmo zœu un bædìn. PVC 20 s.xix e D bengiamìn.
carosse pân bedìn (viste dall’alto e da lontano). Begino top. (Sav.)
GO. RAN 168. NSS 257 (Sav.) “cascina di Begino, presso il Pomario”.
D bedina. L beginus.
Bedìn n.p., m. “Benedetto” begliàn sm. “piccolo cristallo di quarzo”
GO. TVD (Dolc.).
D bedò. bedolla. bedollu. benéitu. D begliòn.
bedina sf. “ciottolino (gioco infantile)” begliòn sm. “coccio di vetro, di terraglia”
SDS (Sav.). FDT 3.14 (Triora)
D bædìn. D begliàn.
bedu sm. “gora” (San) Begnignu top. (Gen.)
FPI 1016 (Carbuta) PD 363 “assimilazione”
D beo. beu. bera.
D benignu.
Bedò n.p., f. “abbrev. di Bedolla “Benedetta”
bego sm. “montone, pecora”
GA 16.15 (Cogoleto). TAL 79 (Alassio)
ITG 11.
D bedìn.
D begora.
Bedollu n.p., m. “Benedetto”
LPTA 141 (Alassio). GA 16.15. Begora top. “Monte Beigua”
D bedìn. RPV 292 a.1590 (Var.) per la via che tira verso il cavale-
Bedonia top. (V.Taro) to nominata la costa de Corma della Begora.
EOL 30 < etr. petui. D bego.
L bedonus. begòu agg. “bacato”
bedugi sm.pl. “fette di mele poste a seccare al sole” PVG.
H.PLOMTEUX, CON 54 (V.Vara). D bèga.
beduìn sm. “(beduino) tanghero” Begu top. “Monte Bego”
LVO.16. BDS (Sav.). PVG. LTI 34 n.11 “manca una soddisfacente documentazione
Bêegni top. (S.Olcese) romanza. Le attestazioni sono posteriori al sec.xviii”.
FCL 31: Bebenius, gent. rom.: cf. G.SERRA, RSL 9 (1943) Beguda top. (Conscente)
48. CTL 14.
beffar vb. “beffare” D begüdda.
AG 53.158 cossi beffao se trovera/ chi esto mondo begüdda sf. “gozzoviglia”
seguira. AG 146.34 comenza l’atro de befar/ contra lui GO. CAD. PAG 44. RAN 104: cf. prov. begudo “osteria”.
crolar la zera/ voiando lo desprexiar. BDS (Sav.): anche “osteria”. Cf. DUC.1 619 beguta: lo-
beffa sf. “beffa, motteggio” cus stationis pro viatoribus.
GP 369 e lantora li zuei si se ne fen beffe. CBL 348 D beguda. begudare. beguddòn.
(25.96) in carrega l’an asetao/ de porpora como re ves- begüdà vb. “gozzovigliare”
tio/…/ e per maor beffe se infenzeivan:/ Dee te sarve, re CAD. PS 48.
de li zuè. BL 84 a.1400 donchena convene che raxone et D bagordar.
jostixia la adriza (la città di Genova) autrimenti e me fa- begudare vb. “gozzovigliare”
zo beffe de nissuna segnoria la quale se eleza, voi la AA 196 e si miseno a begudare.
francesca, voi la genovexe. LSE 27 prega che gli donasse RAN 104. PS 48: ÷ bagordare?
gracia e constantia de desprexiar le vilanie et beffe cum D begüdda.
bona constantia. PVG. beguddòn sm. “mangione”
REW 1017. COM.3 99 quello beguddòn de quello sciû Monsieù
D baifardu. beffar. beffezar. famebeffe. vostro amigo, chi se fa ciammà marcheize…
beffezar vb. “beffeggiare” D begüdda.
GP 369 E lantor vegando Iuda che li zue… anti lo bef- beguìn sm. “verme del concime”
fezavan… GL 9.51 un rœuo/ de gente chi beffezza in fin PVG.
ra morte. D bèga.
begù 176 bele
begùn sm. “bruco” D abeverar. beje. beveaor. bevenda. bever. bevere. bevüu.
TVD (Dolc.). bive. böie. büve.
D bèga. Beize cognome
begùn sm. “ventre” VTS 75 a.1530 (Sav.).
VPL (Sanr.). D beyzo. L besius.
begunna sf. “scarafaggio” beyzo cognome
PVG. beguNna. VTS 80 a.1530 (Sav.).
D bagùn. L besius.
beì sm. badile” bêla sf. “budello”
GO. FA 330. cf. piem. beil, m.s.
D bair. PD 129, 149, 156 *be(d)ella.
bèia sf. “canale del frantoio” FPI 1230 “intestino”
FCL 54. D bêlu. bêlette. L buella.
Bèia top. (erba) bella sf. (bot.) “belladonna (Atropa belladon-
FCL 54 “in sa Bèia” na)”
D beu. EVM 27 (VMar.)
beicà vb. “occhieggiare, curiosare” D belladonna.
BDS (Sav.) dal piemontese. bella de giurnu sf. (bot.) “Convolvulus tricolor”
béje vb. “bere” FPL.
GF 8, 12 s.xix nu trueiva ègua da beje. –– ni u mangéiva bella de nötte sf. (bot.) “Mirabilis jalapa”
ni u beéiva. ––. ni u mangia e ni u béje OCD 23 (Carrega). FPL.
RAN 104: pop. e contad. PD 347: plebeo. PVG: è la for- beladona sf. “levatrice”
ma più antica di beive. TVD (Dolc.).
D béive. D buna donna.
bèiga sf. “tarlo del legno; verme della frutta” belladonna sf. (bot.) “Nerium Oleander; Atropa bel-
FNE 58 n.11 (Chiav.). PVG.
D bèga. ladonna L.”
bèigu sm. “grosso verme” FPL. MLC 254 sg.
PVG. D (erba) bella.
D bèga. belladonna d’autünnu sf. (bot.) “Amaryllis belladon-
beilia sf. autorità, potere” na L.”
PCD 39 s.xiv. FPL. MLC 269.
D bailia. belladonna de stè sf. (bot.) “Amaryllis vittata
bèinda sf. “benda” L’Hérit.”
SDA 47 (Alt.) FPL.
D binda. bellafiggia sf. (bot.)
béina sf. “varietà di fichi” FPL. “Psoralea bitulminosa” MLC 242. “Mesembrianthemum
PVG etim. oscura. deltoides L.”
beir vb. “obbedire” [err. per obeir?]” bella d’ünz’ûe sf. (bot.) “Ornithogalum umbellatum”
IVE 21 et fa questo pecao l’omo servo de lo demonio, a
far et a beir a tuti li soi comandamenti, et a far tuti li gran- FPL. D bellefigge.
dissimi peccai. belàina sf. “telo usato per la raccolta delle olive”
D obey. VPL.
beistia sf. “bestia” (a) bellaixo loc. avv. “con comodo, senza fretta, ada-
IVE 59 le beistie sarvaighe. gio”
FAS 144 “notevole” PRP 362 (7.47) e si o ro farà a bellaixo/ s’o ve dà carche
D bestia. saruo.
béive/ - er/ vb. “bere” PRA 381.
AG 46.63 tropo beiver e maniar. AG 134.264 maniar e D (a) bel axo. adaixo.
beiver. PAS 31 te prego che questo calexo tu non me llo (â) bellamégiu loc. avv. “alla buona, in modo ap-
fazi beyver. CEB 354 conscidera de lo mangiar e de lo prossimativo”
beiver de li toi animai. GP 282 che questo charexo tu no PVG.
me lo faci beiver. GP 277 llo de a mangiar e a beive alli
soi disipoli. IVE 16 de lo maniar et de lo beive. LSE 20 belàn sf. “zia”
lo cibo et lo beive. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) beive. VPL (Prelà).
OCD 25 (Campoligure, Masone) (a) bel axo loc. avv. “con comodo, senza fretta, ada-
AAG 117. FAS 144, 147. ADG. FDG 255. DEV.11. gio”
FORME: RDC 102 si ve sei lamentaou/ con dì che ri me versi no ve
Indic.pre.s. 2.sg. beivi PCD 34 s.xiv. ciaxo/ e che a ca me ghe vegnirei a bel axo.
3.sg. beive AG 113.5, 9 PRA 381.
1.pl. bevemu FDG 255 D (a) bellaixo. adaixo.
3.pl. béivan PD 351 belleben loc. avv. “ben bene”
perf. 3.pl. bevén PRP 340 ( str.7) GL 13 (Arg.) se repiggian belleben.
(PRA 370) beleccia sf. “bellezza”
Cong.pres. 1.sg. beiva GP 281. PAS 31.
3.sg. beive ADG 25. AG 12.21 si savia e ordenar/ e d’ogni ben acostumaa/ e de
Cond. pres 1.sg. bevreiva RGS § 593 belecce e de dotrina/ non se trovava, per fantina.
Imperat. 2.sg. be PD 113n. (<bei) D belesa.
Ger. bevando AG 39.139 belelé sm. “membro del bambino”
Ptc. bevuo GP 279. DVA (VArr.).
bevüu ADP (Pietra). D belìn. bìn.
bell 177 belu
belügura sf. “scintilla” bem agurosso agg. “di buon augurio; promettente”
RML 974 (Airole; Vent.) ADL (Vent.): *bislucula REW PAB 67 che quando la bonna (ventura) par bem agurossa,
1127. TVD (Dolc.). ella ingana monti homi.
bellüia sf. “ornamenti femminili” D agur. agurao.
GO. benarda sf. “botte a larga apertura”
D belligure. belluria. CAD.
beluina sf. (ornit.) “ballerina gialla” benardon sm. “burattino”
CLU. DVO (On.).
D balerìn. D benardu. benardùn.
Beaulieu top. (Alpi marittime, Fr.) Benardu n.p., m. “Bernardo”
LAM 78: it. Belluogo. PD 344: -r- caduta per dissimilazione. ADL (Vent.)
bélura sf. “donnola” germ.
MP 14.39 (Pigna). ADL (Vent.). TAL 39 (Alassio) MVS Cf. RGS § 1108.
(Sarz.). D bernaldo. bernarda. bernardina. bernardino. bernardo.
D belua. benardu/ benardùn sm. “persona stupida”
bellûria sf. “lusso, mollezza, piaceri” FNT 21: cf. H.MOISY, Noms de famille normans, Paris
GL 16.29 dætose tutto a ra bellûria. 1875, p.20: “nella favolistica medievale Bernardo è il
D bellüia. nome dell’orso”. Ma A. FRANÇOIS, in Sache, Ort u.Wort,
belusa sf. “blusa, camiciotto” Festschrift J.Jud, Romanica Helvetica 20 (1943) 136-38:
ADL (Vent.).: fr. blouse. “nel Roman de Renard Bernard è l’asino”. PVG.
D blusa. Cf. CVM mil. bernardòn m.s.
Belvedere top. D benardùn.
NTS 28: (Fornaci di Savona), fra Valcada e il Bricco. benardùn sm. “focaccia rustica di farina di ceci”
LAM 78 (Alpi Marittime, Fr.), Belvédère. FDT 3.29 (Triora).
L belveder. benastruo agg. “fortunato, felice”
Bembeggi top. (Chiavari): od. San Colombano AG 4.55 quelo grezo benastruo. AG 5.49 santa vergem
Lerténoli benastrua/ chi sei tanto a De piaxua (Santa Lucia). AG
ST.10 60 sgg. (attestazioni antiche). U.FORMENTINI, RSL 66.4 per aver reisego bon/ e ventura benastrua/ digage es-
15 (1949) 211. PCT 28. ta oration. AG 87.19 a queli logi benastrui/ chi d’ognun-
D bembellia. L bembegia. bembelium. chana ben son pin. AG 133.1 voi sei Lucheto benastruo/
Bembellia top. (Chiavari) tar como e son si ve saluo.
GEC 107 s.xiv-xvii: a Bembellia. FA 331: derivato participiale in –uo (< -uto) da “astro”
D bembeggi. L bembegia. bembelium. (sorte, destino). REW 747.
bem/ ben sm.; avv. “bene” D marastruo
RV 26 s.xii. qu’eu bello marì o/ que voi no sei, ben lo so. benda sf. “benda, fascia.
AG 14.640 lo cor chi speso e asagio/ mester gi fa star bem REW 1110. PVG.
guarnio. AG.39.12 ni se conosce mai lo bem/ se no per D bendaggie. binda.
mar quando l’avem. AG 139.68 e mar e ben che l’omo a bendaggia sf. “cencio sfilacciato
faito. AG 87.19 queli logi benastrui/ chi d’ognunchana NPD 87 a.1893 (Sav.) u dulure u l’a e stradde passeggiòu/
ben son pin. FUP 110 s.xiv (Sav.) bem devemo sperar/ en
seguitòu dâ miséia e da e bendagge.
la vostra cortexia. SCF 90 a.1393 la Vergine Maria ne
preste gratia de bem perseverà e bem finì. BAG 23 a.1488 D benda.
(Sav.) bem immobile. Bendijun top. (Alpi Marittime, Fr.)
pl. beim/ ben/ bem “beni” LAM 78 it. Bendegiuno.
PS 14 s.xiv. ben. PAB 56 despogiao de tuti mei bem e Béndola/ Béndura top. ”corso d’acqua, affl. del torr.
dignitae. PAT 26 a.1404 li beim de li Veneciaim. Roja”
PD 133. ADG. BNL 75 (Pigna, Perin.). FDG 165. PVG. PCT 105 Rio Bendola. LTI.35 n.12; PSP 63 n.48:
D be. daberasu. L bonum. Béndura.
bem che cong. “benché” D binda. L bendola.
LSE 15 et bem che non sapesse leze, pur spesso extendea benecto agg. “benedetto”
lo salterio in anti a li soi ogi. PGF 28 a.1461 (Alb.) aso che cum li benecti sancti
ben forma verb. “bisogna” posamo star in compagnia.
MP 18.8 (Pigna): cf. MUI 101 n. D beneito.
D bezognar. benedetto agg. “benedetto”
benna sf. “cesta; veicolo di vimini su ruote” SFG.2 312 a.1538 conoscendo noi quella medesima ne-
CAD. PAG 220. PD 363: cf. “banastra”. MVS (Sarz.) cessità che una volta si saldino questi benedetti conti con
“cestone” VPL (Rossiglione)“slitta per il trasporto del essi Agenti per le compere.
letame”. D beneito.
REW 1035. TB 17.153 celtico. PTA 611 (Italia sett.). benedì/ beneìr vb. “benedire”
MVP.71 (Appennino parmense) FDG 42 “Korbwagen”. FAS 161 beneiga (cong.pres. 3.sg.). CAN 1842 p.30
ALE 315 (centro di diffusione: Marsiglia). PGC 104 sg. (Sav.) Diu î benìghe! gh’han raxùn.
PTC 52. PTL 83. D benixir.
L banastra benedicto agg. “benedetto”
ben agurao agg. “fortunato” SL 62 s.xiv (Sav.) tute le anime che amo nominao in ques-
PAB 52 amixi, per che apellao/ me avei voi bem agurao? ta benedicta matin.
PAB 62 sg. quello chi è si bem agurao che alcunna cossa D beneito.
no ge falla. –– o ti te te de la gram rota de li serventi fan- benedisiùn sf. “benedizione”
celli bem agurao? PAB 72 quello chi no a figi, mal agur FDG 152.
lo fa bem agurao. D beneisum. beneixon. benissium. benixium. benixum.
D agurao. maragurao menedisiùn.
bene 179 benv
berüffu sm. “luogo selvaggio, inospitale; intrigo” o me fa vei così in farsetto. RAN. 91.
BDS (Sav.). D beschisso.
D abberruffà. asberruffà. sberruffao. bescaveço/ bescavezo sm. “differenza, avanzo”
berùn sm. (bot.) “graminacea di foraggio” (Andropogon CAR 7 a.1340 che li lavoraoy de la dita confraria…che elli
hirtus, Festuca ovina)” goagnem da un sodo in su degan mete lo bescaveço in la cas-
TCL s.v. sa de la dita confraria. CAR 9 a.1340 ognin chi è in la dita
Berùn top. (Loano) caritae o confraria debia pagà ogni mese per le soe caritay di-
TCL : u Berùn, i Berùi. nai quatro, salvo se ello fosse lavorao chi paga lo bescaveço
berurcu sm. “nuovo germoglio” quelo debia pagà per ogni calende dinà duo. –– e donde lii
VPL (On.). diti lavoraoy avançasen nisum bescavezo chi non vegnisse a
berurfa sf. “spelonca, catapecchia”PRA 382: cita perposito seam integnui… de meteli a la dita confraria.
S.MARTINI, Saggio intorno al dialetto ligure, Sanremo D beschèzu.
1870. ITG 12. VPL. beschèzu sm. “cifra rotta, parte irriducibile di un nu-
D berorfi. mero frazionario [ingl. odd]”
Berorfi top. (Alassio): “località oggi scomparsa” GO.
TAL 40 n.93 a.1539 li Berorfi. D bescaveço. biscaésu. bischersu. bischèzu.
D berorfa. berurfa. beschiççà(se) vb. “azzuffarsi, accapigliarsi”
Berruti cognome DFC 78 che imbriaghæ’ de giroxìa/ tutti doi inveninæ’/ con
VTS 77 a.1530 (Sav.). ra testa un po’ boggìa/ ve sei forte beschiççæ’. COM.4 53 se
L berrutus. semmo un poco beschiççæ’. Un giorno ghe vosse responde a
berzello sm. tu per tu. O me tirò pe ra testa un statuto in vorgà…
PRP 349 (str.49) i n’ha fao vegnì chi a ro maxelllo/ ma i BLG 36 n.60: got. skeitan “cacare”, long. (bi)skizzan, ted.
haveran sa parte dro berzello. (be)scheißen, ingl. shit, in senso metaforico: bisticciare, bis-
PRA 383: “senso ignoto, etimologia oscura.” cazzare”
berzetto sm. L basihazaria.
RDC 176 (T.Conchetta) ri berzetti/ anzi re penne bonne beschissana sf. “zuffa, battaglia”
dri scrittòi. GL 9.52 in questa brutta beschissan-a/ ognun maneza
Berzi top. (Sanr.) l’arme (TT ostinata aspra tenzone).
CL 13. POF 11 (err. < schissà “schiacciare”) “strettezza, necessità”.
D Bergi. beschisso agg. “rilassato, in cattivo stato”
berzignao agg. “ingannato, sedotto” RAN 91: “a.gen.”
AG 95.133 queste gente berzignae. D bescaveçço.
FA 332: ÷ ber (< bis) + (in)genio, cf. prov. enginhar “in- (a) beschizzi loc. acc. “in modo capriccioso”
gannare”. REW 1119. FAS 165. PS 49 s.xvii (G.G.Cavalli) poesie fæte a beschizzi.
bezagnìn sm. “ortolano della V.Bisagno” beschizo sm.
CIT 50 ro pé dro bezagnìn no guasta l’orto. GL 1.71 AG 38.1 l’un mania pin de beschizo/ l’atro va fora a la
comme a ro bezagnìn quando ghe porte/ l‘ægua doppo ra postizo.
seçia un lampo o un tron… FA 332.”??” FAS 163. POF 11 “fretta e furia” ( < bis
D bezagnina. L besagnum.
bezagnina sf. “erbivendola” –schisà). PS 50 “umore strano, bizza, stizza “(cf. “schizzi-
DFC 47 l’è cuioza a bezagnin-a/ che a sentì squæxi can- noso”). AGC “trascuratezza” (lomb. beschizi “capric-
tà: Chi s’accatta a leitughetta… BDS (Sav.). PVG. cio”). AGN “frode” (aat. biskiz m.s.).
D bezagnìn. (â) bescochina loc. avv. “in modo trascurato”
Bezagnu top. “fiume Bisagno” BDS (Sav.).
CTL 14: bis-amnis. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) EOL 31. D (â) bischochina.
ADG. bescötà vb. “biscuocere, biscottare”
D bezagnìn. bisagna. L besagnum. PD 148.
bezagûo agg. “appuntito ai due estremi D bescoto. biscuocere.
GL 2.44 poeuscia a ri ferrabutti a se revôze/ e fra ri atri a bescoto ptc. “biscotto; tormentato dal fuoco”
un mostazzo bezagûo. AG 38.6 pam bescoto in vernigao. AG 54.147 mai no a
PD 136. termen quela note/ donde e l’anime bescote. FA 332. FAS
besaza sf. “bisaccia” 147 sg. AGC 31.n.
PAL 11: in a.gen. –z- sorda. D bescötà. bescötu. biscuocere. bescuec. L biscoctus.
D bezassa. bescötu sm. “biscotto”
bezassa sf. “bisaccia” ADG. FDG 231 n. PVG.
RAN 168. ADG. ADL (Vent.). BDS (Sav.). D bescoto. biscoto.
D besaza. bisacca. L bisacia. bescuec sm. pl. “biscotti”
Bézaudun-les-Alpes top. (Alpi Marittime, Fr.) MBA 372 s.xv (Seyne) he manjen de bescuec.
LAM 79 it. Besalduno. D bescoto.
bezavu sm. “bisnonno” bescurar vb. “trascurare, essere negligente”
PD 138. ADG. BDS (Sav.). AG 14.184 far a Dee tar promision/ e monto grande oblig-
D bisnonu. L besavus. axon:/ chi uncha la bescura/ aspeitar n a pena dura. AG
bescaia sf. “scheggia di legno” 24.4 chi bon conseio bescura. AG 49.109 ben e mato qui
DVO (On.). bescura/ ni tem so inimigo vir. AG 81.39 lo mondo segue,
D büscaggia. e bescura/ che corso d’asem pocho dura. AG.120.11 chi
bescambiggia sf. “gioco di carte, briscola” bescura lo punir/ fa soa terra somentir. AG 133.143 quan-
CIC 138 s.xx (Sav.) e â fin se zöga/ a-a bescambiggia/ fra ta gi ven mara ventura/ chi folamenti se bescura. AG
quattru amixi/ ün-na buttiggia. 136.196 ni bonna ovra no bescura.
D biscambiggia. FA 332. FAS 165. Cf. MB 49 (Bonvesin) bescuramento
bescaveçço agg. “trascurato, “negligé” “trascuratezza”.
CIT 76 in acconçeûra lasca e bescaveçça/ (Amô) Lichina D bescurarse. bescuroso. cura.
besc 185 best
bestento. GL 6.55 ra fora dro bestento. CAN 1848 p.85 besuognà vb. “bisognare”
(Sav.) u me saeiva diventòu/ ben ciü lungu du bestentu. PRP 342 (str.19) o no besuogna fa de strechezon/ o no be-
GO. BDS (Sav.). ADL (Vent.) suogna mia zogà de testa/ ne besuogna mirà de sguezezon.
FA 332. FAS 162. Cf. DEI.1 535 it. bistento m.s. D besognar.
D bestentar. L bestenta. bezuœgno / bezögnu sm. “bisogno”
bestettu sm. “iettatore” CIT 6 che ho bezœugno de voî ciù che de pan. PD 118,
CAD. VPL “disgrazia”. RAN 168 < bis tettare: chi ha pre- ADG, bezögnu. BLG 19: germ.
so il latte dalla madre dopo la nascita di un secondo figlio. D besogno.
D bestecciu. bestetti. tetare. bezügnuzu agg. “bisognoso”
bestia sf. “bestia” PD 148.
PAB 44 cossi de bestie, como de animai e oxeli. D besegnoso.
PS 49. PD 115 semidotto. ADG. RGS § 49. PVG.
D beistia. bestià. bestialmenti. bestietà. bestiore. bestìn. bezügu sm. (ittiol.)
bestina. L bestiamen. bestinus. PML 356 “pagello rosso (Pagellus centrodontus C.V.)”
bestià agg. “bestiale” TTC 120 “pagro (Pagrus pagrus L.)”; “occhione, oc-
PRP 354 donca darò ad intende ch’ho pessè/ dre chi- chialone, fragolino (Pagellus centrodontus Delar.)”
anchie bestiae d’esti menchion? TTC 142 “scorpena, scrofano rosso o maggiore
PRA 371: cf. RDC 135 parole bestiè. (Scorpaena Scrofa L.)”
D bestia. GO. RAN 98, 104. BDS (Sav.).
bestial menti avv. “in modo bestiale” A.PRATI, AGI 34 (1942) 46 sg., n. “pesce che si lascia
AG 144.116 atri descognoscenti/ chi viven bestial menti. prendere facilmente > stupido, imbecille”: a.ver. besucco
D bestia. “balordo”.
bestietà sf. “stupidità, errore” besulla agg., f. “gonfia”
BGP 210 a.1484 essendo vegnuda la terra nostra de DVO (On.).
Chodefa in mano de li inimixi nostri per bestietà de quel- bezuntà vb. “ungere, sporcare di grasso”
lo castellano. PVG.
D bestia. D bisuntu. unzer.
bestìn sm. “il genere dei pesci cartilaginosi” besùn sm. “gemello”
ADL (Vent.). ADL (Vent.): bis unus. MDB (Bord.). BDS (Sav.).
D bestia. bestinèe. L bestinus. D besunà. L bezonus.
bestìn sm. “puzzo di selvatico” besunà sf. “nascita di gemelli”
GO. MDB (Bord.).
D bestina.
D besùn.
bestina sf. “selvaggina”
AG 31.29 car acatam la bestina/ queli chi son lecaor. Besustu top. (Loano)
G.CONTINI, n.ad loc.: “o un pesce, come in prov.?” [e cf. TCL u besustu: bis-sustu “riparo”, o bis-ustulus “arso,
ADL (Vent.) bestìn]. arsiccio”.
AGC 50. ALE 44: *bestinus, fatto su beluinus. bèta sf. “sorta di piccola barca”
D bestia. bestìn. VPL (Sanr.).
bestinèa sf. “rete da pesca per pesci grossi” bete agg. “ebete, stupido”
PML 335. BDS (Sav.).
D bestìn. betegà vb. “balbettare”
bestiora sf. “bestiola, piccolo animale” ADL (Vent.): < *(bal)betticare < balbare.
AG 53.298 como oxeli o bestiore/ per chi stan teize l’en- D bétegu.
zignore. IVE 44 de queste bestiore menue chi stam per li bétegu agg. “balbuziente”
boschi. TVD (Dolc.).
PS 109: -£- pron. –ö- D betegà.
D bestia. L bestiolus. bettòn sm. “bitume”
bestornar vb. “stravolgere” FPI 1138 gen.
PAB 86 ma li boim sofferem li mai che li marfatoi dev- L butumatus.
eream portar, e li marvaxi am li guierdom de virtue, che bettònica sf. (bot.) “Betonica officinalis”
se dem dar a li pordomi… e me meravigerea, se e no MNS.2 101 a.1686 (Droghieri) confettioni di bettonica.
creesse che aventura senssa raxom so bestornasse. PAB FPL. MLC 257. PD 346 “semidotto”
88 so che li marvaxi fam… elli lo fam per intencion de PVB 223: lat. vettonica (Plin., n.h. 25.84) cf. GRÖBER,
aveir bem, ma aror li bestorna. ALLG 6 (1900) 142.
PS 49: a. franc. D battonica.
D bisturna. detornar. L sturnum. betordu sm. “citrullo”
(a) bestuto loc. avv. “al postutto, in ogni modo” CAN 1845 p.39 (Sav.) duve e fan e escavasiuìn/ sti betor-
AG 14.173 zureram de far un ben/ che a bestuto far lo
di de puntuìn?.
dem.
FA 333. FAS 165. Cf. DV 22 sg.: a.piem. al bestut, m.s. PD 344 “Bertoldo”. BDS (Sav.). PVG.
D (a lo) bostuto. betresca sf. “bertesca”
béssua sf. (bot.) AGN 38.135 quele (pree) da Cogoreo/ nigre sorie e
FPL (Busalla) “Rubus discolor”; (Dolcedo) “Avena ster- manesche/ d’atro sum che de betresche.
ilis” FA 332. Cf. G.PARIS, ROM 11 (1882) 445. BLG 52.
Besügnaschi top. (Sav.) D bertesca.
NTS 28 s.xvii-xviii: “S.Bartolomeo del Bosco, tra Burghé bétua sf. “barca a fondo piatto e poppa quadra”
e Mania” CAD “barcaccia”. MDB (Bord.).
D busognaschi. cf. DEI.1 502 betta, bettolina.
beu 187 bexo
dio bexognava provedere per via de nostro segnore lo biàncula sf. (ornit.) “ballerina”
Papa. CLU.
PNC 155 a.1447 perché volendo fare altramente bex- biancuspìn sm. (bot.) “biancospino (Crataegus oxy-
ognerea che la coxa fosse intexa per altra via. PS 26 cantha L.)”
a.1477 bexognassemo. PVG: italianismo.
D bezognar. D giancu.
bexogno sm. “bisogno” bianellu sm. “canale di irrigazione”
GP 280 se sera bexogno e som aparegiao de morir contei- DVA (VArr.).
go. PAS 30 si e bexogno, e som aparegiao de morir com D beu.
tego. IVE 45 (questo fijor) no a bexogno che noy se ne bianza/ bianssa sf. “beatitudine, felicità”
daghem archuna faiga. AG 16.47 in bianza som zomai. PAB 58 cum faoci sem-
D besogno. bianti de bianssa. PAB 61 se le cosse mortae pom aveir
bêxu agg. “sciocco, stupido” prexio ni bianssa. PAB 67 a veraxe bianssa che sompna
MB 48 s.v. bego: non dal tosc. becero, o beco to cor. PAB 80 a li boim ven tutor bianssa e a li malvaxi
(Domenico), o bieco (obliquus). Piuttosto ÷ con lat. pecus pestellencia.
REW 6339, cf. prov. pec, fr. pecque “stupido”, corso PS 32 –antia. FAS 162.
bégiu “balordo”. It. bescio ( < bestia, GUA 420) darebbe D beatitudem.
piuttosto bésciu. biao agg. “beato”
D bezöllu. AG 15.3 quella doce mayre biaa. AG 16.110 lo corpo so
bexu sm. (bot.) “abete (Abies pectinata)” santo e biao. AG. 31.10 la bia scritura lor. AG 49.150
FPL. FPI 24.2 *a(l)beticino > bexin > besu… quela bia compagnia. AG 141.62 e in cel esser biai. CEB
D avéu. 354 alo gracioso et biao Cavaler Raymondo segnor de
bìa sf. “torciglione usato come tirante del carico delle castello Ambroxo Bernado conduto in vegeza saluo.
bestie da soma” MAC 162 la biaa Margarita. IVE 19 biai li pacienti, che
ADP (Pietra). quelli seram apellai fiyoi de De. CIT 88 biæ’ lô “beati
bîa sf. “biglia” loro”
DVA (VArr.). BDS (Sav.)., SDS (Sav.). FAS 147. RAN 72 s.xvii.
LFL 2.19 fr. bille. D beao. beò.
bià sf. (bot.) “bietola (Beta vulgaris)” biarela sf. “pezzo di legno da cui si traggono utensili”
FPL (PortoM.) GRD 110 (Bard.)
D bitta. D beola.
biya sf. (bot.) “baie du génévrier ou d’églantier)” bià rouve sf. (bot.) “bietola (Beta rubra)”
RML 974 (prov.) FPL (PortoM.).
bialea/ bialera sf. “piccolo canale di irrigazione” D bitta.
GRD 110 (Bard.) possa condur l’acqua e far bialera per le biàsciu agg. “sbieco, sghembo”
terre d’altri. FPI 1072: bi-asius? cf. fr. biais, it. biescio.
Cf. BBB 19 n. ADP (Pietra) bialea. D biaxo. sbiascio.
D beà. biassmar vb. “biasimare”; rifl.: “dolersi”
bianà sf. (ornit.) “pavoncella” PAB 53 como e tu vegnua … a esser faossamenti biassma
CLU. como my? PAB 59 o homo, per che te biassmi tu de noi?
Biancarda top. (Lavagnola, Sav.) FAS 152, 156 biasmar, biasmai. PS 7, 50.
NTS 28. D brasmar. giasmo. iasmar.
D biancardo. biastare vb. “masticare”
Biancardo cognome MVS (Sarz.).
VTS 91 a.1530 (Sav.). D giascià.
D biancarda. giancardo. L (de) blancardo. biastema sf. “bestemmia”
biancaria sf. “biancheria” AG 38.16 biasteme, asdeiti e vituperi. AG 79.140 e fuzir rixe
AAD 272 biancheria di tavola: otto toagie… nove dozene e rimor/ biasteme odio e ranchor. GP 288 segnoi, non avei
de serviete… voi odìo la biastema che questo homo marvaxe a faito a Dee?
D giancaia. L blancus. MVS (Sarz.).
bianchetti sm. pl. (ittiol.) “avanotti” FA 332. Cf. SAP 391 a.lomb. biastema. MB 50 sg.
MNS.1.147 a.1598 (Sav.) sara prohibito a detti padroni… (Bonvesin) blastema “maledizione, sventura”.
vendere roscietti e bianchetti in conche. D biastemare.
biastemà/ -re sf. “bestemmiare”
D gianchetti. giancu.
PCD 43 s.xiv. biastemando. GOL xi. s.xiv. li zué lo bi-
biancheto sm. “belletto bianco per il viso” astemavan e lo maredivan. VP 40 s.xv el principe se
FSU 52 a.1456 (Sav.) se era ornata la sua fassa di straciò le vestimenta/ e disse agli altri: questo ha biastem-
biancheti et di roseti et de altre cosse da afaitare la facia. ato. BBB 41 a.1479/1703 (Bard.) di non biastemare
D giancu. Iddio. CAR 74 a.1487 se alcuno de la dicta compagnia
biancho agg. “bianco” biastemerà o dirà parola alcuna iniuriosa… NPS 566
AG 6.69, 77 la neive a quatro propietae/…/ biancha è, a.1527 i franceisi de la lonzie/ incomenzorno a sparare/ li
freida per natura/ biancha avei per veritae/ e freida esser spagnoli a biastemare.MPS 70 a.1550 (Stella) nisuna per-
per castitae. sona… ardisca overo presuma biastemare Dio, la vergine
D giancu. Maria overo li santi. CAR 110 a.1576 biastemerà… bi-
biancòla sf. (ornit.) “Motacilla alba” astemasse. MVS (Sarz.) biastemare.
BUL 379. D biastema. biastematori. biastemato. biastemià. iastemar.
D giancu. biastemato agg. “maledetto”
biancu agg. “bianco” BL 78 a.1400 e tengo opinione che (la nostra cità) sia bi-
OCD 23 (Carrega, Cartasegna) astemata da Dio.
D giancu. D biastemare.
bias 189 biff
biastematore sm. “bestemmiatore” bicelà sf. colpetto dato facendo scattare le dita”
BOV 553 a.1531 (Sav.) Contra li biastematori. Che non FTD 3.46 (Triora) BDS (Sav.).
sia persona alcuna sia chi si voglia che ardischa nominar D becìgura.
Dio la madre virgine e sancti cum dispreggio o dispetto ne bichero sm. “bicchiere”
renegar, biastemare o malledire né altrimenti parlar cum AA 58: 6 e 8 o 10 sege de bono vino con molti bicheri.
ignominia ne dishonestamenti contra li sanctissimi nomi. L pycherus.
biastemià vb. “bestemmiare” biciacià sf. (ornit.) “saltimpalo”
MPS 70 a.1550 (Stella) de quelli che biastemiano Dio CLU.
overo li suoi santi. bicicleta sf. “acqua gasata nelle vechie bottigliette
D biastemà con la biglia”
biasugare vb. “biascicare MDB (Bord.).
MVS (Sarz.).
D giascià. biciu agg. “furbo, disonesto”
biata sf. “bambola” VPL.
MP 18.9 (Pigna). FPI 6852. bicoca sf. “colpetto dato con le dita”
D bügatta. MP 18.9 (Pigna).
biàula sf. (bot.) “betulla” D bisoca.
BBB 19 n. (Bard.) bidàn sm. “badile, scalpello”
D beula. CAD. GO. CAD.”
biava sf. (bot.) “Avena sativa L.”; “biada”. bidulu sf. fettina di frutta posta a seccare”
AG 37.29 e bem pim lo me grana/… de bona biava e de PVG.
formento. PCD 43 s. xiv. CEB 355 se tu ay abondancia bidulu sm. “stanga per portare due secchi d’acqua
de biava non amar caristia. PAB 57 chi laora semenera/ sulle spalle”
za bem no recogiera/ alcunna biava ni gram. MAF s.xv PVG.
(Lunig.) biava. PAD 390 a.1507 mille mine in circa de bi- bidùn sm. “bidone”
ave e grani. MPS 64 a.1550 (Stella) la vigesimaquarta REW 1088. FDG 152. BDS (Sav.). PVG.
parte del fromento overo biava che harano maxinato. bieda sf. “bietola”
PS 7. RAN 169. FPL. DVO (On.). MLC 272. PVG. MVS (Sarz.).
MUI 134. FA 332. FAS 152. PD 348. REW 1160. ADL D gèa.
(Vent.), BLG 20 germ. Cf. a.fr. blef, blé. ALE 108. Cf. biedarava sf. “barbabietola”
CVM mil. biava, m.s. MVS (Sarz.).
D biova. giava. iava. imbiavà. L bladum. blava. Cf. RGS § 995 mil. biedrava, fr. betterave m.s.
biava sarvèga sf. (bot.) “Avena sterilis v.sp.” D gerava.
FPL. bielle sf. pl. “visceri, budelle”
biavo sm. “tessuto di colore turchino” PRP 351 (str. 55) ghe vegne pu re vive in tre bielle.
PGF 30 s.xv. (Alb.) una capa de biavo… uno gibono de DVO (On.). PRA 376. FPI 1230.
biavo. D belu.
D blö. bravio. L blavus. bielìn sm. “taglio in coscia delle bestie macellate”
biaxar vb. (mar.) “andare di sbieco; bordeggiare” BDS (Sav.).
AG 145.88 se terra o cavo dei montar/ ben da lonzi voi bielu sm. “budello”.
orzar/ e se lo vento exe traverso/ de star a secho o biaxar/ ADL (Vent.). BNL 73 (Perin.)
per no laxarse deviar. D belu.
PS 50. AGC: *oblaecus? AGN: <bi-axius (REW 1072), bièr sm. “budello”
o < *(e)bigassius < epikarsios?
MP 18.9 (Pigna)
D biaxo.
D belu.
Biaxio n.p., m. “Biagio”
CR 11 sancto Biaxio martiro. bierava sf. “barbabietola”
D giaxo. saint-blaise. L blasius. DVO (On.).
biaxo agg. “storto, traverso” D gerava.
AG 86.87 o per torto o per biaxo. AG 91.112 per far si bierbu agg. “furbo, scaltro”
mar biaxo. AG 127.61 de no tener voluntae dura/ ni cor MP 14.42, 18.10 (Pigna). TVD (Dolc.).
perverso ni biaxo/ da poer venir in squaxo. D birbu.
FA 332. FAS 152. bieta sf. “cartolina precetto”
D biasciu. biaxar. sbiascio. VPL (Sassello).
bibba sf. “tacchino” bietta sf. “punta di ferro.
CLU. che battono i cenci per farne carta”
D bibìn. CAD.
bibaolla sf. “pallottolina (corimbo di fiore, coccola di bieu sm. “canale di irrigazione”
cipresso, galla di quercia, ecc.)” RGS § 90 (Rovegno): cf. fr. bief.
FTS 3.46 (Triora). D beu.
D billura. biffa sf. “segnale, cartello indicatore”
bibì sm. “(ornit.) “pispola” BDS (Sav.). REW 9535.
CLU. L bifare.
bibìn sm. “tacchino” biffà vb. “cancellare”
GO. RAN 169. PVG. RAN 104. REW 1091.
CLU. MTR 52 sg.; 68 sg. bifforco sm. “furfante”
D abbebinà. bebìn. bibba. imbibinà. PRP 336 d’esti bifforchi o ghe ne serà de longo.
bibiribi sm. “eucalipto” REW/FPI 1093: bifolco × forca.
DVA (VArr.). D abbifurcòu. L bifulcus.
biga 190 bine
biga sf. “grosso palo per ponteggi” biguelu sm. “rotolino, orlo ripiegato sopra se stesso”
CAD pl. bighe. REW 1095. ADL (Vent.). PVG 206. CAD. GO. CAD. RAN 154.
Cf. DUC.1 659 bigus: species trabis. D abiguelà. bigarelli. briguelu. rebigu.
D bigaöa. bigüzollu agg. “bozzacchiuto, di forma irregolare”
biga sf. “carro a due ruote” BDS (Sav.).
REW 1095. PVG. bìja sf. “leva, asta del verricello”
L biga. VPL (Sanr.).
biga sf. “bruco” bilàn sm. “coccio”
MVS (Sarz.). VPL (Levanto).
D bèga. bilato agg. “doppio?”
bigaö‘a sf. “comignolo di capanna o alveare, fatto PVC 21 s.xix me fa fa u sâtu bilatu.
con un tronco svuotato” bilerciu/ bilörciu agg. “strabico”
PVG. SDS (Sav.) bilerciu. PVG bilörciu.
D biga. Bilö‘ top. (Lavagnola, Sav.)
bigarra sf. “colori male assortiti” NTS 28 “tra Mageni e Spanteghìn”.
RAN 91: a. gen. : cf. prov. bigarra, fr. bigarrer. bilu agg. “bravo”
D bigarà. L bigaratura. MP 18.9 (Pigna). REW 1381.
bigarà vb. “ornarsi” D büllu.
RDB 50 e bigarà re gente ora se ven/ d’orli, reccami, bìlua sf. “biglia colorata”
frange, liste e frappe. VPL.
D bigarra. L bigaratura. bilùn sm. “tronco d’albero corto e squadrato”
bigarelli/ bigarer sm.pl. “pasta alimentare fatta con ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). REW 1104.
farina mescolata con acqua e sbriciolata” D abbillonare. biglione. bigliùn. biùn.
TVD (Dolc.) bigarelli. MP.18.9 (Pigna) bigarer. bìllura sf. “pallottolina, coccola di cipresso, galla di
REW 1202. quercia”
D biguelu. bügaelli. bugarelli. FDT 3.46 (Triora)
bigattu sm. “baco da seta” D bibaolla. pillora.
BDS (Sav.). REW 1202. bima sf. “capra di due anni”
D bügatu. FDT 3.46 (Taggia). ADL (Vent.): lat. bima.
bigetto sm. notifica giudiziale
bimunaglia sf. “marmaglia”
CIT 230 a ri primi bigetti/ ri comparenti træti da desaxo.
TVD (Dolc.).
bigettu sm. “biglietto”
bin sm. “membro del bambino”
CAD. REW 1385. LFL 2.19.
D biglietto. L bigetus. RDB 71 so mamma ghe toccava ancon ro bin/ si ghe dix-
bigiòie sm. pl. “gioielli. dolci” eiva, vuelo fa piscìn?
BDS (Sav.) [fr. bijoux?]. D belelé. belìn.
bigiolu sm. “poggiolo” binda sf. “benda, fascia, nastro”
ADP (Pietra). DPC 173 ca.1180 (Sav.) et altro peiten da binde. GP 289
D pugiolu. e aveiva li suoi ogi fassai cun una binda. PAS 35 li soy
biglietto sm. “biglietto” ogi fassai e inbinday cum una binda. MNS 2.9 a.1577
GR.2D 14 (Garlenda) fiant tres cartule quas vulgo appel- (Sav.) binde de seta di bombaso bruges e d’ogni altra
lamus biglietti. sorte. FTM 93 a.1456 (Sav.) lo amito… significa la bin-
D bigettu. da cum che fono imbindati li occhi de Iesu Cristo… che li
biglione sm. “grosso trave” donano quelli cani iudei. CIT 68 oh che bella coaçça de
GRD 110 (Tenda) quelli che fanno tirare legnami o vero cavelli!/…/ desteizi in sciù ra groppa/ o quando da ra bin-
biglioni. da ri desgroppa. MNS 2.30 a.1728 binde di seta, di bom-
D bilùn. bace, bruzze e d’ogni altra sorte.
bigliùn sm. “tronco d’albero corto e squadrato” PS 50, 108. PD 116. RAN 13, 69. Cf. SAP 391 a.lomb.
FDT 3.46 (Triora). binda, m.s.
D bilùn. L binda.
Bignone/ Bignòn/ Bignùn top. bindà vb. “bendare, fasciare”
TAL 40 n.96 (Alassio) Monte Bignone. a.1539 Bignon. CAD. PVG.
REW 1396 gall. bugna “prominenza, rigonfiamento”… D binda. debindà. inbindar. L bindatus.
LPT 229; GA 16.16. FTL 69: “cf. bugna, bugnone (par- bindello sm. “striscia, fascia, banda”
ticolare aspetto morfologico dell’orografia”. AAD 267 doi (cussini) leonati con bindello di brocato in-
L bugnonus. torno. e più uno di vekluto bianco con un bindello di bro-
bignùn sm. “bubbone” cato intorno. AAD 273 un moschetto di tela rara con li
PD 150. bindelli fatti a telaro, di seta torchina.
D bügnùn. L bindellus.
bigotta top. (Pigna) bìndulu sm. “arcolaio; ragazzo scaltro”
PSP 64 n.53: “prob. anteriore al Mille”. BDS (Sav.). MVS (Sarz.).
L bigota. MUI 146 n.2: aat. windan, it. bindolo. PSP 91. VPL.
bigu sm. (mar.) “forca, albero di carico della nave” D abindulà. ghindaro.
NVM (Sav.). VPL. Binella top. (Loano)
D biga. L bigus. TCL a Binella.
bigu sm. “mucchio L binella. D binellu.
MP 18.9 (Pigna). TVD (Dolc.). ADL (Vent.). REW binelà vb. “partorire gemelli”
1094. PVG.
D abigà. L bigua. D abbinellà. binellu.
bine 191 bisc
binellu agg. “gemello” biscaésu sm. “rotto”,frazione di moneta che non ar-
GO. PVG. MVS (Sarz.). PD 110. riva a fare un intero”
D abbinellà. binella. binelà. L binellus. CAD.
biö‘ sm. “chiodo di legno dei bottai” D beschezu.
PVG. REW 9370. Biscaglia top. (Pigna)
Biögna idr. “Beonia: affl. del torr. Roja” PSP 64 n.54: da un soprannome locale (prov. biscoual
LTI 35 n.13: cf. Bego *be(g)onia: suff. prerom. –onia vi- “bestiame domestico” o piuttosto < büscaglia.
tale anche dopo la romanizzazione. O forse *bedonia D büscaggia.
REW 1016. biscambiggia sf. “gioco di carte, briscola”
biola sf. “pezzo di legno da cui si traggono utensili” GO. RAN.125 (fr. brusquembille). PAG.192. BDS
GRD 110 (Calizz.)
(Sav.). PVG.
D beola.
biòrnega sf. “escrescenza, tumore” D bescambiggia.
FDT 7.70 (Triora). (â) biscambiggia loc. avv. “malamente, in modo
Biot top. (Alpi Marittime, Fr.) trascurato”
LAM 80: it. Biotto. REW 1161. PVG (V.Grav.) fètu â biscambiggia.
D biotti. D (â) biscochina.
Biotti cognome biscàncura sf. (ornit.) “picchio muraiolo”
VTS 77 n. a.1530 (Sav.). CLU.
D biot. D biscandura.
biova sf. “pagnotta, tipo di pane” biscàndura sf. (ornit.) “picchio v.sp.”
PVG: forma localmente molto estesa in Italia, di origine CLU.
sconosciuta, non collegata con biava. D biscancura.
D biava. biscassa/ biscazza sf. “osteria, spaccio”
birbo/ birbu sm. “birbante, delinquente” BMG 44 a.1626 cura del quale (magistrato) sarà di
COM 5.56 fœura de cà mæ, birbo! GO birbu. provvedere alla biscazza di ordini accomodati al giusto e
REW 1302. ADG “toscanismo”. VPL. all’utile dei poveri. FAP 171 a.1669 il vitto sarà dis-
D bierbu. tribuito dalla “biscassa” dell’Albergo. GL 1.78 dra
biribis/ biribisci sm. “sorta di gioco” provexon a l’andera portando/ e da Scio, e da Creta, dra
RPC 45 a.1743 (Alb.) una tela del giuoco del biribis. vinassa/ per beive a tora, e vende int’ra biscassa.
CAD. GRD 110 (Vent.) GR.2D 80 (Alb.) (descrizione): CAD s.v. “luogo dove si tiene gioco pubblico; ma da noi
gioco molto diffuso nel s.xviii. Cf. B.GANDOGLIA, In usasi comunemente per taverna, bettola, osteria”.
Repubblica, finalborgo 1926, p.522. L basihazaria.
L biribiribi. siribi. bisce sf.pl. (mar.) “ombrinali di stiva, fori di scarico
birrichìn sm. “furfante” nel fondo della nave”
CAN 1843 p.32 (Sav.) cresce intantu in te sittè/ ogni giur- CAD.
nu i birrichìn/ e fra u vissiu, u zögu e u vin/ e famigge sun biscèa sf. “risipola: infiammazione cutanea che si
spiantè. CAN 1848 p.83 (Sav.) u l’è véu! su birichìn/ ho credeva causata da una biscia penetrata nelle carni per
fra i atri in scià cusciensa/ ün peccòu, ma propriu grossu. l’andamento sinuoso del gonfiore”
birro sm. “gendarme”
MNS.2 35 a.1728 (Sav.) eccetto quando non fusse fatta MLC 271. BDS (Sav.).
denoncia da birri, nel qual caso sarà dovuta a medesimi la Cf. AMSSSP. n.s. 14 (1980) 99, 102 “segnare la biscia”:
terza parte di detta condanna per loro cattura. cura stregonesca della risipola.
D sberru. D bissera. bixera. biscia.
birociu sm. “biroccio” biscèa sf. (bot.) “Dragunculus vulgaris Sch.”
PVG. MLC 271 “pianta che si usava per curare la risipola”
D baruncìn. L barocius. Biscèa top. (Calizzano)
birodu sm. “sanguinaccio” FTL 153 Rocca Biscèa.
FDG 244. D biscia.
D berrodo. biscebaggi nella locuz. fa vedde biscebaggi “in-
bîru sm. (ornit.) “rondone (Hirundo apus)” gannare, far vedere lucciole per lanterne”
PVG. COM.3 99 e quando o l’accapitasse in questo ponto, ghe
D berru. farò vei bisce baggi. BDS (Sav.). PVG.
bissa sf. “biscia” D baggio. biscia.
RDB 105 (V.Dartona) quella bissa atossegà. biscègnu agg. “di una qualità molto dura di pietra
D biscia. arenaria”
bisacca sf. “bisaccia” FDT 2.15 (Triora) bauzu biscegnu.
GL 20.83 chi ha a ro collo ra bisacca (chi si appresta a D biscià.
fuggire). bischersu sm. “resto di moneta, spicciolo; quantità
D bezassa. L bisaca. frazionale”
Bisagna top. “Val Bisagno”
BTG 144 a.1392 quando lo vescovo vene dentro, se dicea BDS (Sav.). SDS (Sav.) pl. bischersci.
che li aspectava tuta la Possevera e la Bisagna. D bescaveço. beschèzu.
D bezagnu. bischèzu sm. “resto di moneta, frazione”
bisbiggio sm. “bisbiglio” RAN 169: bis- caesum. PD 135, 347. REW/FPI 1637.
GL 8.27 sento un tacito bisbiggio/ chi s’avvexin-a. D beschèzu.
biscà/ -år vb. ”aver dispetto, rodersi di invidia” biscia sf. “biscia”
RAN 104, 125, 169: fr. bisquer. DVO (On.). FDT 3.46 PD 115, 336. RGS § 5, 49 lat. volg. bistia. ADL (Vent.).
(Triora) biscår. VPL. PVG.
Cf. BIO 253 piac. biscà “arrovellarsi” D biscèa. biscebaggi. bisciacossa. bisciöe. biscion. bissa.
bisc 192 bitù
biscia sf. (ittiol.) “ofisuro (Ophisurus serpens; Bissera top. “vallone nel Bosco di Savona”
Nettastoma melanurus)” FBS 60 a.1608.
AFV 415 (Vent.) D biscèa.
Biscia top. (Cairo) bizestu agg. bisestile”
FCL 41 Cima la Biscia. PD 110.
L bixa. D besestro.
(erba) biscia sf. (bot.) “Arum dracunculus, Arum biziru agg. “minuscolo, piccolissimo”
Italicum” BDS (Sav.).
FPL. bislingua sf. (bot.) “Ruscus hypophyllum”
(erba da) biscia sf. (bot.) FPL.
FPL (Cogorno) “Orchis maculata). (Masone) “Potentilla bisnonu sm. “bisnonno”
tormentilla” CAD. PVG.
biscia de ma sf. (ittiol.) D bezavu.
PML 356: grongo muro, ofisuro serpente (Myrus vulgaris bisoca sf. “leggero colpo dato con le dita”
Kaup., Ophicthys serpens L.). TVD (Dolc.).
TTC 90: miro, serpente di mare (Echelus myrus L.) D bicoca.
TTC 92: vipera di mare (Oxystomus serpens L.); ofisuro bizognà/ -re vb. “occorrere, esserci bisogno”
cieco (Caecula caeca L.); ofisuro imberbe (Caecula im- TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in
berbis Delatr.) ordine de marinari inzenieri bombardieri e gente darme.
biscià sf. pietra mista di quarzo e arenaria o ardesia, CPF 167 a.1585 aura che bizogna (c’è bisogno) de lé.
irregolare e di poco pregio” D besognar.
DVA (VArr.).
Bisognaschi top. “masseria nel Bosco di Savona”
D biscegnu.
bisciacossa sf. (ittiol.) “tartaruga di mare (Caretta FBS 56 s.xviii.
caretta)” D busognaschi.
ADL (Vent.). AFV 413 (Vent.): biscia + cossu bizogno sm. “bisogno”
D biscia. biscia scrossura. cossa. cossu. L caracossa. AMF 119 a.1558 per poter resistere alla battaria in caso di
bisciasce sm. “persona storpia, rachitica” bizogno.
CAD. D besogno.
biscia scròssura sf. “tartaruga” bisointo agg. “bisunto”
DVO (On.). COM.1 71 o va tanto rebeladdo, straççao, ointo, bisointo
D bisciacossa. scrossura. vostro marìo.
bisciöa sf. “verme parassita degli ovini” D bisunto.
PVG. Bissotto cognome
D biscia. VTS 96 a.1530 (Sav.).
Biscion top. (Pontinvrea) bisteccora sf.
FTL 153. COM.2 11 e mi te comando, che ti o vaddi a aspetà sciù
D biscia. L (de) bixono. re bisteccore.
bìsciua sf. “cassetta; salvadanaio; portantina” bisturna agg.,f. “(di bovina) ermafrodita”
PD 119, 151. FPI 6892. PVG
D bisciueta. bisciulotu. busciora. büsciu. büsciua. büsciu- D bestornar. L bistorna. bisturnare.
lottu. bussola. bussolo. bussula. buzula. busura. büxura. bisunto agg. “bisunto”
L buxola. GO untu bisuntu.
bisciueta sf. “salvadanaio” D bisointo. bezuntà. untu.
PS 52 bisciureta. PVG. bitta sf. (mar.) “bitta, perno per fissare i cavi”
D bisciua. VIA 91 a.1476 (Sav.) (armamenti de dece gallee) item
bisciulàiu sm. “pasticciere” bitte da bombarde n. xviii. PSG 382 a.1512 le doe bite a
PD 149, 357. REW 1361. proa de rovere o de olivo bono et suficiente, e in corsia oc-
D büsciulaiu. to bite compartite per tuto al solito. NVM (Sav.). “colon-
bisciulottu sm. bussolotto na di ormeggio”
PS 52. PD 151. BDS (Sav.) “gioco di prestigio”. PVG D abbittà. bittùn.
“gettonedi legno per il gioco del lotto”. bitta sf. “barbabietola”
D bisciua. BDS (Sav.,Var.). REW 1064.
(â) biscôchina loc. avv. “in modo trascurato”
PVC 159 s.xix ünna specie de rôbùn/ giânu, fètu â bis- D bià.
côchin-a. GO. RAN 169. PD 146 PVG bitàcula sf. (mar.) “chiesuola della bussola”
biscornia sf. “piccola incudine” CAD. RAN 20. PD 137 (aferesi). GA 13.37.
BDS (Sav.). D abitacula. L habitaculum.
biscoto sm. “biscotto, galletta” bitalò sm. (mar.) “bompresso”
TL.2 238 a.1463 vitualie biscoti farina formagij… e lemi CAD. FDG 185.
in grande copia. bitega sf. “bottega”
D bescötu. PVG.
biscuntìn sm. “adulazione esagerata” D butega.
CAD. bitiru sm. “burro”
biscuocere vb. “cuocere per la seconda volta” RAN 19. MUI 183. PD 151. BLV 60, 79 sg. RGS § 45.
MSF 305 a.1589 che non debba maestro clcuno in questo FPI 1429.
loco di Albisola cocere ne biscuocere alcuna quantità di D büréa. buru. butiru. bütiru. L butirus.
vascellame… per doi mesi d’ogni anno. bitùn sm. “bitta”
ALE 395. NVM (Sav.).
D bescoto. bescötà. D bitta.
biu 193 boa
biu sm. “rigagnolo di acque piovane: elem. topon.” blagör sm. “millantatore”
FCL 54 Biu du Süccamelu, Biu du frasciu, Biu du RAN 125: fr. blagueur.
Caccu, top. D blaga. bragö‘.
D beu. blancho agg. “bianco”
biuda sf. “sterco bovino” DPC 173 ca.1180 (Sav.) bolentin ij, unum blancho et
MVS (Sarz.). unum negro.
D büza. DPC 175, 177.
biulla sf. “betulla” D giancu.
MLC 267 (Bard.) blando agg. “mansueto, mansuefatto”
D beula. MPS 79 a.1550 (Stella) bestie tanto minute quanto grosse,
biùn sm. “fusto di albero” quale non sij dome overo blande.
DVA (VArr.). VPL (Alassio). Blausasc top. (Alpi Marittime, Fr.)
D bilùn. LAM 81 it. Blausasco.
biunbàixu sm. “cotone” bleche sm. “catrame”
MP 18.10 (Pigna). BDS (Sav.).
D bombace. Blensasco top. (Alpi Marittime)
biundu agg. “biondo” CTL 14. FFN 337: forse Blandius > Blandiascum.
ADL (Vent.). PVG. BLG 19. blétegu sm. “solletico”
D blonda. brondo. L brundus. FPI 9181 (Sarz.).
biurca sf. “misura di superficie” Cf. G. BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 137.
PVG: “ormai fuori uso”: it. biolca, REW 1355. D beletegu. bulitigu.
bive vb. “bere” bletegare vb. “solleticare”
CAR 34 a.1448 che a nol sia nesu che sia teniud a da da FPI 9181 (Sarz.): vellicare + titillicare (REW 8756)
bive a la brigada. D belletegà.
D beive. Blexia cognome
bixa sf. “brezza, corrente d’aria fredda” VTS 96 a.1530 (Sav.) Vincenzo Blexia.
PAB 53 se da tessniera esse la bixa/ la nivolla cassa e de- D brexa. L brexanus.
brixa. PAB 61 e poi vem la freida b<r>ixa/ chi rosse blö agg. “blu, azzurro”
abate e fior debrixa. RDB 50 per ben crovine quando tra PVG. LFL 1.25.
ra bixa. COM.6 10 quelle bixe de tramontan-na. Cf. SON 299: franco blao, a.fr. blau, it. biavo.
RAN 12, 104, 125. DVA (VArr.). ADP (Pietra). BDS D biavo. L blavus.
(Sav.). Blotto top. (Sav.)
REW/FPI 1120. NSS 259 Monte Blotto, località sconosciuta.
Cf. DUC.1.665 bisa: dicitur de Aquilonari ventu. JAN blunda sf. “merletto di seta fatto al tombolo”
CAD. GO. RAN 125: < fr. blonde.
1.208 fr. bise “vent de Nord-Est”. C.SALVIONI, AGI 16
Cf. DEI.1 524 s.v. bionda.
(1902-04-05) 599. BIO 563 piem. bisa m.s. NAG 14.275.
D biundu.
D gaabixa. gaambistu.
blusa sf. “blusa, camiciotto”
Bixe top. LFL 1.25 < fr. blouse.
NTS 28 “Le Bigie” (Cadibona, Sav.). PSP 18,64 D belusa.
“Buggio” (Pigna): da un n.p. pre-rom. *Businus/Bucinus. bo sm. “bue”
D bixu. büxe. AG 14.470 se lo meschin pagar no po/ no gi roman ni ca
bixera sf. “risipola” ni bo. AG 136.71 mar ara chi no ha bo (rima: po). AG
AMSSSP n.s. 14 (1980) 99 a.1555 (Sav.) processo contro 5.30 ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi bravi/…/
una donna accusata di “segnare la bixera” ne ve poen mai stramuar. AG 12.300 boi e bestie pusor/
D biscèa. chi faxeam gran crior. CBL 330 (2.59) lo bo e l’asinello.
bixognar vb. “bisognare, aver bisogno” PRP 358 (4.13) ti sei deventao chiù grosso che ro bo.
PNF 401 a.1447 sovra tuto ve conforteremo etiam quanto FAS 145. PS 109. PD 118, 134, 347: arcaico, oggi solo
bixogna in andarghe voi personalmente e fare ogni in scolabo/scrolabo, lengua de bo, öggi de bo (scherze-
processo necessario. SCF 100 a.1485 se pure li compag- vole.)
ni de la dicta compagnia et consortia bixognaseno de al- D boaté. buò. buove. L bovem.
cuno sufragio per alcuno de la dicta compagnia chi fosse Bo cognome
malato o ferito… MGT 193 a.1492 in tale caso bixogn- VTS 78 a.1530 (Sav.).
erà usar major descretione in porgere le parole vostre. Bo top. (Legino, Sav.)
PAD 481 a.1506 (Sanr.) a cio che non se pigiasse umbraxe NTS 31 s.xvi (Legino) Ca de Bo < n.fam.
de quello non bixogna. D bö.
D bezognar. (lengua de) bo sm. (bot.) “lauro ceraso”
bixu agg. “bigio, grigio cinerino” CAD. PD 118.
CAD. PVG. VPL (Arenzano: voce antiquata). bö/ boeu sm. “bue”
REW 3873 CIC 26 s.xvii (P.Murassana, Sav.) sciammi de boeu, de
D bixe. L bisius. bixius. pegore e de vacche.
bixu sm. “lana di seconda qualità” PD 118: -ö dal plur. boi. ADG. RGS § 111, FDG 108 bö.
CAD. D bo. buà. busèia. L bo. bovem.
blaga sf. “vanteria, millanteria” boa sf. “boa, gavitello”
RAN 125 < fr. CAD. RAN 170: < lat. boa, bova [Varr., Sat. Men. 329]
D blagà. blagör. braga. bragö. “anfora”. DEI.1 544. DPA 179-181.
blagà vb. “vantarsi, pavoneggiarsi” D boda.
CAD. RAN 125. BDS (Sav.). LFL 2.21. boa sm. “gingillo infantile”
D blaga. braghezà. CAD.
boa 194 boch
bombarda sf. “bombarda, mortaio” (11.6) o meser san Michè/ arcangero voi sei bon. ATA
TL.2 238 a. 1463 bombarde sarbatane e spingarde. TL.2 204 a.1384 (Alb.) fazendo… su la dita capella un bom ba-
242 a.1463 bombarde… chi lanseno da cantara duo in vi. tume si como a li diti masay para meglo.
per peso de caschuna bombarda. Plur. boi: CRA 174 a.1382 (Alb.) pay de verna et de foo…
D bombardaria. bombardela. bombardiere. bumbarda. boi et suficienti. FAS 158; PRA 367,375 (Ponente lig.,
L bombarda. odierno).
bombardaria sf. “artiglieria a bordo della nave” boin/ boim: PAB 83 boim costumi no pom esser senssa
TL.2 238 a.1463 bombardarie asai grosse e picene, pul- lo guierdum. –– in che guisa li marvaxi aprexiam li boim?
vere in grande soma. MGT 232 a.1508 essendo dicta PAB 88 a li boim vem alcunna fiaaa bem e aotra fia mal.
nave… molto alta, cum grande numero de homini da PS 14 s.xiv. boin. CIT 150 boin da fa ninte, solo da
guerra e grande summa de grossa bombardaria. mangià. RAN 77 a.1650 (G.B.Merello). COM.1 13 pe stà
D bombarda. boin amixi e d’accordio FAS 157.
bombardela sf. “piccola bombarda” bon/bom: AG 95.249 li bon previ. AG 95.253 casti e bon
ASF 753 una bombardela de metalo sensa masculo.
limosiner. AG 97.1 a li bom chi salvar se dem. PEG 43
AGM.781.
D bombarda. L bombardella. quanto ay piu portao honor e reverentia a ly maly homi
bombardiere sm. “artigliere, bombardiere” cha a li bom.
TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in boni: LSE 23 remedij boni et suficienti.
ordine de marinari inzenieri bombardieri e gente darme. bonyn: IVE 68 arquanti bonyn homi.
D bombarda. Femm. bona/bonna/bora: AG.12.39 fantina de bona
bombasina/ bombazina sf. “tessuto di cotone” ayre. AG 14.286 la fama bona/ chi gi dara ogni persona.
AA 146 e piu 2 tonizele de bombazina per uso de lo AG 140.39,40 che la bonna maitinaa/fa conpir bonna ior-
vesco. AA 258 fabricatori de fustani e bonbazine e coto- naa. CEB 356 de la rea fim de lo consegio se segue più
line… Stefano de Fosati fatore de bonbazine. lengeramenti reprensiom cha loso de la bonna. IVE 28
MNS.1 48 a.1577 (Sav.) ogni controversia che potesse preghemo… che ello ge mande paxe e bonna consoration.
nascere fra li detti maestri accimatori con li maestri garza- PAB 77 homo quere sufficiencia, per so che ella e bonna.
tori… circa il garzare bombasine e fustanei… SCF 95 a.1393 rende bonna raxon dele cosse dela con-
MNS.3 117 post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bombaciari sortia. RDB 30 che per armà garie de bonnavoggia/ no ne
consisterà in fabricare… bombasine o sia brettanie, cotto- manca oro, ma ra bonna voggia. MP 18.10 (Pigna). bora.
nine, fustanei, mezatini e dobleti. Plur. bone/bonne: AG 52.38 tante atre bone cose. CR 18
MNS.2 30 a.1728 (Sav.) fustanei, bombasine, valesij, piaxa a Dee Paere che… sean bonne nove. ATA 203
boccasine. a.1382 (Alb.) faciendo lo spigo de sovra de la dita pilla
D bambaxina. L bombaxinus. de bone pre… con bona cacina et bon saiom et bone pree
bombaso sm. “tessuto di cotone” emando inte la dita pila quatro bone cosse
MNS.2.9 a.1577 (Sav.) guanti tanto di qualsivoglia sorte FAS 145. PS 8: –nn- = -n- nasale + -n dentale; PS 109
di pelle come di lana, di seta, di bombaso et d’ogni altra pron. bun.
sorte… calsette tanto di setae foiloselle come di lana e D bon. bun.
bombaso fatte all’agogie. bom sm. “bene, cosa buona”
CAV.1 80 n.: F.SANSOVINO, Ortografia, a.1568 “bamba- PEG 40 perço e bom fuzir li vij peccay mortay.
gia: bombaso, dicono i lombardi” D bon.
D bombace. bona avv. “fortunatamente, a tempo giusto”
bombaxero sm. “artigiano del cotone”
AGN 12.441 poi gi disse: benastrui/ bona ghe sei ancho
SGC 419 a.1522 fom destrutti li speciari/ e chiapuzi e for-
magieri/ fom destrutti i ferrari/ filatori e bombaxeri. vegnui.
D bombace. bombaciaro. L bambaxarius. REW 4176.
bombé sm. martello degli stagnari” bona formula di commiato “buongiorno, buonasera”
DVO (On.). ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG.
bombæa/ bombæra sf. “festa, giubilo, schiamazzo” D bun.
CIT 20 mi façço dro mæ mâ festa e bombæra. GL 2.22 Bona cognome
de questa gran boxia ne fa bombæra/ comme s’a foise una VTS 93 a.1511 (Sav.)
gran veritæ’. GL 7.46 ri tonni intr’a marin-a fan bom- bonaceive agg. “di bonaccia”
bæra/ accompagnæ’ da un strœuppo de delfin. DFC 60 no PS 50 a.1469 tempo bonaceive.
me stà a fa bombæra/ con dime traditò. DFC 65 ven maz- D bunassa.
zo a fa bombæa/ vestìo tutto de scioî. DFC 70 chi marcia bonadona sf. “levatrice”
in meizaretto/ chi in zendalìn de sæa;/ chi senza fa bom- DVO (On.).
bæa/ coverto immascarao. D buna donna.
D bumbèa. bona intrata sf. “buona entrata, gioia”
bome sm. (mar.) “boma” MNS 3.6 a.1577 (Sav.) quelli che intreranno in la detta
CAD. arte… pagheranno per la bona intrata soldi dieci.
bon/ bom agg. “buono” D buona entrata. intrata.
AG 39.20 fiior de bom ayre. AG. 49.54 un proverbio
bonamàn sf. “mancia”
monto bon AG 136.180 chi anchoi po far lavor bom/ no
diga: e faro deman. CP 125 a.1356 per le quae letere noi ADL (Vent.). Cf. MUI 135.
vimo e cognoscemo la vostra sanitae e lo bon stao. IVE D bunamàn.
29 pregemo lo nostro segnor… che ge piaxa de mandar in Bonanao n.p.
su la terra bon aere et bon sanitae. PAB 62 logo aveneiv- PRP 346 (str.36) barba Tibaodo, Trippa e Bonanao
er/ bom e bello e maneiver. PAB 75 la comunna opinium L bonanatus.
de tuti cor humaym e che Dee sea bom. PAB 83 tuti li Bonanino cognome
boim per la lor bontae participam cum Dee. CBL 337 VTS 78 n. a.1530 (Sav.).
bona 198 borc
borghese sm. “borghigiano” 1961, 180 sg.: < lepontico (ligure i.e., non gallico). Rec.
BOV 554 a.1531 (Sav.) item si comanda che non sia hoste N.LAMBOGLIA RSL 30 (1964) 154. PTC 38: < gall.
o tavernaro alcuno… qual possi fidare più de uno pasto al- *bher-/*bhor- “gorgogliare, ribollire” (lat. fermentum).
li citadini, o borghexi. D bormia. bormio bormo. burmu.
D aborghesarsi. borgeise. borgese. borgheise. borgo. Bormio top. (Valtellina)
burxuà. L burgensem. MTS 162 “ligure”.
Borghetto cognome D bormida.
NTS 30 s.xiv. (Sav.) Bormo top.
D borgo. L burghettum. B.TERRACINI, AGI Sez.Goidanich 20 (1926) 147 sg., n.4.
borgia sf. “borchia” D bormida.
AAD 268 uno fornimento da mula di tela d’oro, fornito borni agg. “cieco”
d’argento con la sua coperta della medesima tela e borgie PCL 276, 279 (Argentera)
e staffe d’argento. D borgnu.
Borgianello cognome bornia sf. “cupidigia”
VTS 74 a.1526 (Sav.). GL 1.9 per bornia dre ricchezze e de l’onô.
borgnu agg. “guercio” Boròn top.
MP 18.10; PCL 276, 279 (Pigna). VPL “tonto” . CL 13 (Nizza). BCB 126 sg.,n. (Riviera di Levante).
D borni. umburnìe. sborgno. L bornius. L burro.
borgo sm. “borgo” borœu sm. “specie di fungo”
AG 144.45 borgui vile e casteli. PAD 218 a.1507 habi- COM.2 126 rossi (in viso, per il bere) comme borœui.
tante in la citae borgi et sotteborgi de Zenoa. PD 112: “-œ- [-ö-] contadinesco”.
FTL 181 sg.: “elem. topon. frequente”. D boreao. bureu.
PCT 89. Borsa top. (Vara)
D borghé. borghetto. borghese. riborgo. burgu. EOL 23.
Borgo top. “villa nel territorio di Quiliano” D borseda.
MSQ.171 a.1532. borzacchino sm. “cuoio, calzatura di cuoio”
ALN 116: prob. (cuoio) di Murzuq (Libia). Cf. (cuoio)
Borgomare top. (Imperia)
marocchino.
CL 4.
Cf. G.FRANCESCATO, Vox Romanica, 20 (1962) 295-306.
Borgomaro top. (Oneglia)
D bolzochino. bruzachini.
LAV 408. BCB 138 n. Borseda top. (Vara)
D maro. D borsa.
Borgoratto top. div. (Genova, Imperia, Monferrato) Borserio cognome
CL 5. VTS 76, 109 a.1526 (Sav.).
borgu sm. “alveare, fatto di un tronco di castagno in- L burserius.
cavato. recipiente di legno per tenervi le chiocciole” Borzine top. (V.Trebbia)
FDT 4.27; 7.70 (Triora). EOL 23.
Boria top. (corso d’acqua nel Bosco di Savona) Bòrzoli top. (Riv. Ponente)
FBS 69 a.1760 (Sav.) il fiume Boria. EOL 23: ant. Borzili.
borina sf. “bolina” Borzonasca top. (Genova)
CIT 171 che a fâ quatorze versi ruzzenenti/ tiro quattorze EOL 23. FFN 338 < Borsone. ADG.
votte ra borin-a. PD 151 (COM). Borzono top. (Lavagna)
D buen-a. EOL 23 Rocca Borzono.
Borlo cognome L borsonum.
VTS 82 a.1530 (Sav.). borsoto sm. “borsa, borsellino”
D borlu. AG 43.101 lo so richo borsoto. AG 53.161 no me piaxe
borlu sm. “ammaccatura; bernoccolo” star a scoto/ chi tuto voye lo borsoto.
GO. RAN 170. BDS (Sav.). ADP (Pietra). D bursacca. bursotu. L bursa.
GA 13.299 gall. botina “segno di confine” (REW 1235). böz agg. “acerbo”
FPI 1385 *bullulo. ADL (Vent.) *borrolu, borra REW SDA (Altare). Cf. DEP piem. böz m.s.
1224 a. PVG: forse bügna ¥ torlu. D buzzu.
D aburlatà. borlo. bossa sf. (mar.) “bozza: pezzo di corda usato per fare
Bormia top. (Bard.) legature”
BBB 28. CAD pl. bosse. RAN 154. NVM (Sav.).
D bormida. D abussà. desbussà.
Bòrmida idr. “fiume Bormida” bossa sf. “rigonfiamento della pelle”
FCL 41: “qualsiasi torrente di una certa ampiezza: MP 18.10 (Pigna). VPL “pustola” ADL (Vent.): francone
Bormida di Spigno, Bormida di Mallare. Cf. Mez de botja.
Burmie (Fr.) D busselùn.
EOL 23. CL 13: cf. lat. Bormanus, dio protettore delle bossa sf. (bot.) “Campanula persicifolia”
acque termali. LTAM 23 n.: REW 9412, o pre-rom. *be- FPL. (Nizza).
ria “pianura”. ST.10 61 sg. (Cassiod., Variae X. 20): lat. Bossa top. (Pigna).
Bormia “corrente calda”. G.ALESSIO, Bormida, Bormio e PSP 66: < *buxarus forma secondaria di buxus, fatta su
il tema mediterr. *bormo-/borbo- “fango”, in: *carparus “carpinus”. FCL 56.
“L’Universo”, 28 (1948) 541-550: non < lat. formus (i.e. D büsciu.
gwhormo “caldo”), ma < mediterr. *bormo/ borbo “fan- bossa sf. “virgulto di ulivo messo per talea”
go (fr. bourbe, cf. egeo b’rboroj “fango”). G.DEVOTO, GRD 125 (Alb.) coloro che arrancano le bosse o sia
Sur quelques étymologies lépontiques, in: Comptes scianche dell’olivo. VPL (Taggia) “bulbo, radice”.
Rendus de l’Académie des Inscriptions et Belles Lettres, D bôsamme.
böza 201 bosi
bramà vb. “bramare, desiderare” brandà sm. “alare; treppiede del focolare”
CIT 4 tanto intenta a bramà che me destrue/ che no reste PVP 273 a.1488 (lat.) brande doi. GO. TVD (Dolc.).
de mi pria sciù pria. PVG. FDT.P 36 brandå’.
bramà/ -år vb. “muggire” MUI 143 n. Cf. BIO 563 piem. brandé m.s.
RAN 171. MP 18.11 (Pigna). DVA (VArr.). BDS (Sav.). D brandale. brandolo. sbrandò.
FDT 6.74 (Triora) bramår. Brandà/ Brandale top. “torre del Brandale, sede del
REW 1270. BLG 31, 33 gotico. Cf. BIO 254 piac. bramà; Comune di Savona”
DEP piem. bramé, m.s. SA 246 a.1340 (Sav.) convocai e congregai in la torre de
D bramì. bramoze. lo Branda de lo comun de Saona. AA 57 che tuti… se
bramante sm. (ittiol.) dovesero trovare in piasa de lo Brandale con lo suo
PML 356 “razza bramante, razza pietrosa (Leviraja bra- archibuso in spala. CIC 28 s.xvii (P.Murassana, Sav.) sot-
mante Sassi)”. AFV 423 (Vent.) “cefalottera (Mobula to ra tore de lo brandà/ tutti ri ommi pan chiù piccìn.
Mobular”). D brandale.
bramì vb. “muggire” brandale sm. “alare; treppiede del focolare”
RAN 104. BLG 31, 33. VIA 92 a.1476 (Sav.) item brandali de ferro per li dicti
D bramà. calderoni n. x. MNS.3 97 a.1577 (Sav.) utensili spettanti
bramoso agg. “bramoso, affamato” a una cucina tanto di rame… come de ferri grandi e pic-
AG 63.72 e ancor sta l’omo ascoso/ che strabaza lo coli compresi brandali con ogni furnimento da foco tre
bramoso/ chi no gaita e no veia/ en lo mar chi l’apareia. piedi aste ecc.
FAS 164. D brandà. brandinale.
Bramoze/ Bramuze top. (Alassio) brandar vb. “(detto di oggetti) muoversi restando fis-
TAL 42 a.1539 le Bramoze; a. 1687 alle Bramose; od. so a un capo della fune”
Vallone della Bramosa, dial. Bramuze (fontana rumor- MP 18.11 (Pigna): cf. a.prov. brandar “scuotere”.
osa). brandenalle sm. “alare; coprifuoco”
D bramà. L bramosum. ASF 756 un par de brandenalli belli da camera de latoni.
brancha sf. “artiglio” D brandà. brandinale. brendenale.
AG 53.292 de tuti mai chi faiti son/ lo demonio e stao cax- brandicû sm. “mazza ferrata”
on./ Scampane, De, da quella brancha/ chi mai de noxe no GL 3.67 ra spà, ro brandicû, re frecce e l’arco.
se stancha. AG 69.27 scampando de tar brancha (del de- REW 1273.2.
monio). brandinale sm. “alare, spiedo”
Cf. DEI.1 588. ASF 754 doi brandinali da rosto.
brancha sf. “ramo, genere” Cf. MIL 197 it. brandonale. CVM, BIO 61 mil., lomb.
PEG 42 la primera (maynera) si e desleotae, e si a tre brandinà, brandenà m.s.
branche; la primera si e marvase, la segonda pezo, la terza D brandale. brandenalle. brendenale.
reissima. l’una e vilania, l’altra e matheria, la terza e rene- brandolo sm. “alare, spiedo?”
garia. AA 193 una grisela e doi brandoli de ferro.
branca sf. “parte superiore del perno del mulino” D brandà.
PVG. brandon/ brandono sm. “grosso cero da chiesa e da
brancà sf. “manciata; quanto si può tenere con una processione”
mano“ SA 244 a.1340 (Sav.) per la speiza de lo brandon chi se de
GL 14.30 co una brancà de mosche tornerei. DFC 43 lì vì dare a madona Sancta Maria in la dicta vigilia. PS 51
branchæ’ de duxi e generæ’ / sciammi de cardinæ’ / mug- s.xiv. brandoin aceixi. SCF 90 a.1393 se el passa uno dela
gi de magistrati e senatoî. PVG. dicta consortia, soè se ello more, che ciascuno vaga a
compagnà el corpo, e sia a portà li brandoni dela consor-
Cf. PTA 629.
tia. NAB 19 a.1473 (Sav.) uno brandono o sia serio. DSP
brancà vb. “afferrare, prendere”
201 a.1526 brandoni in cera. AA 51 con tanta quantita di
VPL. REW 1271. lumi e di brandoni. MR 133 a.1593 (Alb.) duae hasta da
Cf. CVM mil. brancà m.s. brandoni.
D abrancà. branche. REW 1273.1. Cf. DC 247, 254 piem. brandon m.s.
branca sf. “rete per la pesca di passaggio” D brandou. rebrandou. sbrandùn. L brandonus.
ADP (Pietra), VP pl. branche brandòu sm. “riverbero”
D brancà. R.BACCINO, GSLL n.s.13 (1937) 66 brandòu, rebrandòu
bràncua sf. “grancévola (Maja squinado), specie di “voce del contado genovese.
crostaceo” D rebrandòu. brandon.”
PAG 252. ADL (Vent.). AFV 424. brassa sf. “braccio, unità di misura”
brancursina sf. (bot.) “acanto (Acanthus mollis)” CAD. FPI 1256.
FPL (Nizza) D brasso. L brazia.
D brancuscina. braza sf. “brace”
brancuscina sf. (bot.) “branca ursina, acanto MVS (Sarz.).
(Acanthus mollis)” D braxa.
PVG: lat. med. branca ursina, calco sul gr. ¶kr’pouj.. brasà sf. “bracciata; ciò che si può tenere nelle brac-
D brancursina. cia”
brancò sm. (bot.) “Aphyllanthes Monspeliensis” CAD. PVG.
FPL. L bracciata. brazata.
D brancha. brasà sm. “bracciale per il gioco del pallone”
branda sf. “branda, letto dei marinai” ADP (Pietra).
NVM (Sav.). D braçallo. brassallu.
braz 206 braz
bratta sf. “morchia dell’olio, fondo del caffè, feccia bravo agg. “da bravo, al modo dei bravi”
del vino, fanghiglia, melma” RDB 47 ma con vestì sì bravo da schiarrete/ ne fareiva
GL 6.72 l’andà de nœutte a perdite in tra bratta. GL 13.58 una gatta aura fuzì/ che l’abito ro monaco no fà.
e l’ægua paræ’ bratta de chintan-e. ISG 43 a.1630 (il bravo sm. “bravo, sgherro, scherano”
sapone non è della qualità dovuta) quando non consterà PAD 393 a.1507 subito fu astocato da uno bravo. GRD
della seguente mistura: olio, bratta, soda mischia con cal- 125 (Alb.) il podestà sia obligato scacciare e bandire…
cina”. quelli che fanno professione di bravi e scavezzi o siino
GO. RAN 19. PAG 135. ADL (Vent.). FDT.6.74 (Triora). forestieri o distrettuali. AA 75 trovorono m/ Juliano seri-
DVO (On.). NVM (Sav.). PVG. MCM (CastelnM.).
MVS (Sarz.). L.BIADENE, MLA 572. REW 1279. ART zola circondato da li bravi. RGL 113 a.1576 bravi, scav-
451: ligure, cf. celt. *bracum “palude” (prov. brac). REW ezzi e vagabondi. RDB 44 e pà che s’aguremo chi ra
1258a ampliato in *bracto. DEI.1 592. PVG. guerra/ po che da bravo veste ogni çitten/ ne ciu vesti
D bratassu. bratümme imbratar. pacifico ne chiaxe. GL 12.9 van da ro ræ…/ che con ri
Bratta top. (Ronco Scrivia) âtri so bravi come amigo/ tutti doî reçevè.
FTL 30 Casa Bratta. ADR.
bratassu sm. “feccia” D bravaso. L berovarius. bravus.
DVA (VArr.). bravu agg. “buono, onesto; perito; valoroso”
D bratta. CAD. BDS (Sav.).
bratümme sm. “fanghiglia” D brau. bravo.
NVM (Sav.). braxa sf. “brace”
D bratta. CIT 16 che cazzo da ra poela dent’re braxe.
brau agg. “bravo, buono, dabbene” GO. PD 357. REW/FPI 1276. BLG 48. ALE 106, 346.
CIC 77 a.1849 (Sav.) lode infin ai brai mercanti/ che PVG.
pareivan comandanti. PVG. D abraxar. braixöra. braza. braxé. L braxa.
D bravu. braxar vb. “abbracciare”
Braux top. (Alpi Marittime, Fr.) OGM 94 n. a.1395 braxar alcum garsum o alchuna gar-
CL 13. LAM 83 it. Brauso. sona, ni tegna in brasso.
bravà vb. “combattere con bravura; far bravate” braxé sm. “fornello, braciere”
PRP 345 sg. (str.29) ma no ghe rescì mia sto bravà. DVO (On.). PVG. VPL.
(str.34) o gh’eira ro Marin ch’i ghe bravava. PRP 351
D braxa.
(str.58) se crevann…/ vegnì a bravà com’in tre aotre terre.
NSB 191 s.xvii (G.G.Lanteri, Vent.) e i bravan e i son tan- braxèa/ braxera sf. “braciere.
to acoventai. GL 8.22 arma…/ fæta dro diavo int’ra braxera. GO; FDG
D bravaria. bravezare. bravo. 59, 193, 255 braxea.
bravaria sf. “prodezza, baldanza; tracotanza” D braxé. brazèa.
NPS 565 a.1527 facevano un cridare/ un romor con bré sm. “scapolare; puntaspilli”
bravaria/ che haverian fat tremare/ tuta quanta Barberia. PVG.
RDB 25 Zena…/ da per le sta drita a no può ciù/ non che D breve.
fa come avanti bravarie. PRP 343 (str.21) i se ne van con Bre top.
una bravaria… AA 77 eccote venire zuzo… con grande PCT 99, 121.
bravaria Bertome da Sori dito Chirimichini cridando… D braia.
D bravà. bravo. (in a) Brea top.
bravaso sm. “bravaccio” PVT 44 a.1619 clusas eorum molendinorum in loco vo-
AA 74 oto o doze bravasi amici de Adorni. AA 266 li cato in a brea.
grandi bravasi e spadasini e capete e rompi coli de FNT 18 sg.: a Genova, presso via Galata. LPTA 141
partezani de Fregozi. (Alassio): cf. GA 16.14, 16.
D bravaççûo. bravo. D abrara. braia. braida. L brea.
bravaççûo sm. “bravaccio” brec sm. “carrettone”
GL 9.77 solo de nœutte fæ da bravaççûi.
D bravaso. CAD. GA 13.202 (< ingl. brake, break) “serve per do-
bravezare vb. “far bravate, imperversare” mare o esercitare i cavalli”.
NPS 566 a.1527 i franzeisi non curavano/ del suo gran D breche.
bravezare. Brecaì top. “n. di un bosco (Pigna)”
D bravà. PSP 66 n.68: *brecat-}le “luogo roccioso, accidentato”:
bravio sm. “palio” cf. (Pigna) brecàr “rompere”, prov. brecà, REW 1281.
BBG 521 a.1448 per il bracio (IVI, n.: corr. bravio) della [ma cf. DEI.1 594 it.(Perugia) breccola “ciottolo” < lat.
Pentecoste. *briccola, mediterr.].
D biavo. L bravium. D breccu.
bravo agg. “forte, valoroso, impetuoso” brecasàa sf. “sassata”
AG 5.30 ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi MP 18.11 (Pigna).
bravi/…/de lo logo unde voi staxeivi/ ne ve poen mai stra- D breccu.
muar. AG 45.15 con bachanexi e groso mar/ chi co unde breche sm. “catrame”
forte e brave/ turba tuta mea nave. AG 85.11 li gram con-
VPG: ingl. black.
movimenti/ de fortuna e de gram venti/ bachaneixi e unde
brave. RDB 25 Zena…/ za regina dro mà fo tanto brava. breche sm. “carro perr vino, carrozza”
PVP 346 (str.37) Che direi voi de que’ Lucco peccion?/ no BDS (Sav.).
follo bravo sorva tutti i bravi? D brec.
J.STORM, ROM 5 (1876) 170 sg. rabidus > brabidus. breciùla sf. “vinello”
REW 945; DEI.1.593 barbarus. ADG pravus. BDS (Sass.)
D brau. bravà. bravaria. D breciulina.
brec 208 bren
brecola sf. “sporta di pezza; sacco di tela dei conta- bregugnùn sm. (bot.) “mirtillo (Vaccinum uliginosum
dini e dei pastori; colatoio di tela per le formaggette” L.)”
FDT.P.38 (Triora). PTO 258. FDT 1.44; 6.74 (Triora).
D bèrcola. breculìn. D brügugnùn. burgugnùn.
breccu sm. “rebbio di forchetta o bidente” Breia top.
ADL (Vent.): brocco REW 1319 x beccu. VPL (^Pigna). PCT 99, 120.
breccu sm. “masso, roccia, scoglio” D braia.
MP 18.11 (Pigna). PSP 66 n.69 (Pigna): franco breka. breiga sf. “briga, fatica, molestia, contesa”.
Cf. DEI.1 594 it.(Perugia) breccola “ciottolo” < lat. AG 39.85 tar or fuga meio var/ che con dano in breiga
*briccola, mediterr. star. AG 14.295 (l’ira) se tropo in for la laxi inspenze/
D brecai. brecasàa. gram breiga e poi in lo strenze. AG 60.3 durar breiga e
breculìn sm. “grembiule a tasca per la raccolta della afano/ cum rapina e con engano. AG 73.40 rezovenixe
frutta; colatoio di tela per le formaggette” breiga antiga. AG 101.40 aver mar, breiga e fano. AG
FDT 6.74 (Triora). 114.29 e per venze breiga de for/ bon e prime venze so
D brecola. cor. AG 114.50 l’ennimigo…/ ogn omo chi lo segue/
brega sf. “lite, briga, molestia” menna enter mortar breiga. AG 116.1 chi breiga venir se
AG 143.82 scandaro, brega o tenzon/ de che tu sei stao sente/ o alcun greve accidente. AG 116.139 schiva breiga
de fanti/ per no caer in darmaio. AG 138 247 zenoeixi
caxon.
breiga schivan. AG 146.272 el e cossa desonesta/ e breiga
CAR 10 a.1340 e se elli avessen alcunna brega enseme,
de van spesario. IVE 44 lo paere e la maere… gi aveam
che lo prior degia concorda inseme. RDB 30 senza brega mostrao de leze. e pocha breygha aveam avuo, persò che
e doggia. GRD 127 (Corsica) di quelli che corrono alla maravegiosamenti avea impreyso. PAB 46 e si creao che
brega o stromiccia per conto di risse particolari. elli abiam avuo inseme quarche breiga. CPF 170 a.1589
Cf. SAP 392; SAP 2.233: MB 25, 53 sg. a.lomb. brega con poca breiga. RDB 48 breiga a vestì ra toga no ne da-
m.s. va. COM.1 57 no,no,no me porrei remœuve, per quante
D bréiga. raxoin possæ’ dime, avançæ’ ra breiga. CAN 1846 p.6
bregà/ -are vb. “brigare, darsi da fare” (Sav.) nu dan breiga a nisciün.
PAD 478 a.1506 (Sanr.) fo rispozo che fareiva e bregerei- FA 334. FAS 144 br)ga. RAN 98. PD 110. ADG PVG.
va… CAD. PVG. D abregao. brega. bregà. briga. desbreigar. L briga.
Cf. A.MUSSAFIA, ROM 2 (1873) 120. bremo/ bremu sm. “fune di sparto, usata per armare
D bregante. breiga. le reti”
bregadé sm. “brigadiere” MNS 362 a.1721 (Sav.) ogni sorta di vette o sia cavi d’er-
CAD. LFL 2.19 fr. ADL (Vent.). ba bremi, libani, paramelle. CAD. ADL (Vent.). NVM
D brigadda. (Sav.).
bregafolla sf. “(nel cucito) punto a catenella, punto REW/FPI 9336. DEI.1 594 ar. barìm “corda attorta”.
obliquo attraversato da un altro punto” DEI 4.2780.
CAD. PAG 185. BDS (Sav.). D paroma.
D bergafola. brigafolla. brenada sf. “cataplasma”
Bregalla top. (Triora) CAD. PVG
HGL 218 gall. *berga, germ. berg. FTL 45 n. D brennu.
D bergalla. briga. brenchìn sm. “uncino”
bregamottu sm. (bot.) “bergamotto (Citrus bergamia MP 18.11 (Pigna). ADL (Vent.) cf. a.prov. brenc “rebbio”
Risso)” brendenale sm. “alare”
MLC 230. ASF 756 fanali 9. brendenali 3.
D bergamottu. D brandà. brandinale.
bregante sm. “aiutante del pastore” brendu sm. “crusca”
MP 18.11 (Pigna). RGS § 237 (Borghetto di Vara). cf.PVG 223 a.it. brenda
D bregà. bregar L brigandus. m.s.
bregantino sm. “brigantino, specie di nave” brenettu sm. “sorta di gioco”
PAD 334 a.1506 con diversi leudi e bregantini. AA 52 BDS (Sav.).
teniamo una nave armata in le porte de Saona e uno bre- Brengée top. (Loano)
gantino armato. TCL: < n.fam. Berlingieri (a.1310 Iacobus Belengerius de
D bergantin. Loano), o < pre-rom. *brenga “larice”, REW 1282a.
breghæ’a/ breghæra sf. “trappola, inganno” L berlengerius.
breno/ brenu sm. “crusca”
GL 7.46 ri lascian sença acorzese in breghæ’a (dei tonni
AG 140.182 chi per si poco perde senno/ pezo e ca un saco
nella tonnara). GL 16.73 meistra dre breghære. de breno. ASF 740 doy tinelli da farina et breno. AA 163
bregliasotu agg. “brogiotto: di una qualità di fichi” lo breno e … lo revezolo. MNS.2.89 a.1634 (Sav.) non
MP 18.11 (Pigna). possa ne debba alcun fornaro o fornara vender breno a per-
D brigiasottu. sone che lo comprino per rivendere dentro de la città.
Bregliu top. “Breglio (V.Roja)” RAN 6, 104, 171; FDG 42; MP 18.11 (Pigna); ADL
LTI 39 sg.: gall. *brogilo, REW 1324. Cf. CL 8 Breil, (Vent.), PVG brennu (anche “lentiggini”).
ST.9 152. D brenada. brendu. brenuentu. brenuza. L brennum.
L breelum. breglium. brenuentu agg. “lentigginoso”
bregòulu sm. “ospite dell’Albergo dei Poveri, a PVG.
Genova” D brennu.
CAD. PD 137, 344 sg.; GA 12.105 “albergarollo”. BDS brenuza sf. “pagnotta di pane integrale”
(Sav.) “orfano, ospite dell’orfanotrofio”. BDS (Sav.).
D abergu. D brennu.
bren 209 bric
brenusu sm. “mantello con cappuccio” breve sm. “amuleto, talismano, involtino con reliquie,
G.VIDOSSICH, ZRPh 30 (1906) 202. GA 12.99 < ar. bor- orazioni ecc., portato al collo per devozione”
nos “pannolano; veste con cappuccio”, cf. fr. bournus, AG 14.80 faiture, brevi e arlie.
m.s. PAG 158. FDT.P 38 (Triora). BDS (Sav.).
D bernuzo. brenüssu. FA 334. FAS 144. RGS § 90
brenüssu sm. “sorta di cappa oggi caduta in disuso” D bré. L breve.
FAL 271 n.2: cf. BVP 266 sbernia. brevé sm. “bravo, scherano”
D bernuzo. brenusu. AG 22.1 chi via tem de brevé/ per dever l’atrui rapir/ no
breo sm. “sommità, altura, poggio” po uncha bem finir.
AG 91.23 non monterea za, zo creo/ p esser preiso, sun tal ADR 30.
breo. D beruer.
FA 334. FAS 150: prædio ? POF. 8. AGN: “catrame” Brevenna top. (Gen.)
REW 1260, o “brago” REW 1258a ? CL 13. N.LAMBOGLIA, RSL 25 (1959) 268 pre-rom., cf.
Breo top. (Mondovi, Cuneo) celt. *bebros “castoro”
G.SERRA, RSL 17 (1951) 231: Bredulum, antico nome di Brevér top. (bosco, Pigna)
Mondovi, cf. gall. *brigodurum, brigodulum “fortezza del PSP 68: *brev “freddo, vento”? Cf. REW 1289a; TB
monte”. 17.164.
breone sm. “risvolto della manica” breviatüa sf. “riassunto”
AA 48 prese lo tabernaculo e se lo misein lo breone de la PVC 144 s.xix questu è ninte, stè a sentì / (ciü che possu
manica del gipone… se lo mise in la manica. in breviatüa).
DEI.1 590, 594 braone “indumento che copre l’omero”; D breve. L abreviationem.
bredone “omero, spalla” Brexa top. “Brescia”
Brera top., via di Genova AG 138.2 da Venexia vegnando/ trovai un me hoster a
BIR 528. PRA 383. Brexa.
D braia. D blexia. bresciano. L brexanus
bresagio sm. “bersaglio; campo di tiro al bersaglio” Briançonnet top. (Alpi Marittime, Fr.)
AA 57 che tuti queli de la dita compagnia se doveseno LAM 83 it. Brianzonetto.
trovarse in piasa de lo brandale con lo suo archibuso in L briançonum
spala… e poi andare… a lo bresagio apreso la porta de bricca loc. “niente”
san Ioane… e ivi se avia a meter uno segnale… e tutta la COM.1 39 ma mi n’intendo bricca.
compagnia lun dopo latro avia a tirare de lo archibuso a la
GO contad. RAN 12.
insegna.
Brica cognome
D bersagio.
VTS 87 a.1530 (Sav.).
bresca sf. “favo”
MC 150 s.xiv. FDT 6.74; FDT.P 38 (Triora). ADL brìcalu sm. “piccola cima montuosa”
(Vent.). PVG. VPL (Sanr.). TVD (Dolc.).
REW 1309 etim. gallica negata da TB 17.167 sg. D briccu.
D imbrescà. L bresca. bricche sm. (mar.) “brigantino”
Bresciana top. (Legino, Sav.) NVM (Sav.).
NTS 13, 29 Crösa da Bresciana (dalla Ferriera alla Bricchetta top. (Vado)
Madonna del Monte); < Bresciano, famiglia immigrata a QVS 24 s. xix.
Savona nel sec. xiv. D briccu.
Bresciano cognome brichettu sm. (bot.) “Urospermum Dalechampii
VTS 115 a.1530 (Sav.) Vincenzo Bresciano… Luigina Desf.”
Bresciana. MLC 250 (Albisola)
D bresciana. Brexa. L brexanus. Bricchetti top. (Zinola, Sav.)
bresciauda sf. “donna leggera” BG 117. Via dei Bricchetti. NTS 29 In ti Bricchetti.
TVD (Dolc.). Brichetto/ Brichettu top.
Bressu top (Pigna) RES 50 a.1590 (Stella) Brichetto. NTS 29: au Brichettu
PSP 67 n.71: top. antico, anteriore al s.vi. REW 1052a. (S.Bernardo, Sav.); u Brichettu (Lavagnola, Sav.).
TB 17.153 sg. D briccu.
bresume sm. “esca per i pesci” brichettu sm. “fiammifero”
MDB (Bord.). CAN 1848 p.43 (Sav.) (la notte estiva) e frettandu di mas-
D brümezzu. setti/ de belliscimi bricchetti/ a furmava serte strisce/ che
brettania sf. “stoffa di cotone originariam. prodotta in schillavan cumme bisce/ e a u mumentu che lüxivan/ tüt-
Bretagna” t’assemme scumparivan.
MNS.3 116 sg. post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bomba- RAN 171. ADL (Vent.). PVG. MVS (Sarz.).
ciari consisterà in fabricare… bombasine osia brettanie, GA 14.127: fr. briquet, REW 1300. LFL 2.21.
cotonine, fustanei, mezatini, dobletti e simili robbe dove bricco sm. “punta rocciosa, cima montana”
entra filo… e bombace. CIT 81 comença amarelæde in sciù ro bricco/ a ferì de
L bertania. mattin ro primmo arbô. NPD 63 fine s.xviii sciù pe i bric-
bretaré sm. “ritaglio” chi/ m’arrampinava.
TVD (Dolc.). APO 557: *bricco base mediterr. MBP 83 n.1. HSL
(a) brettio loc. avv. “a caso, a vanvera” 18.107 (FEW.1 525). ALE 54.
COM.4 83 ti parli a brettio. D bricalu. briccu. L bricus.
D abretiu. bricco sm. elem. topon.
breve agg; “breve, corto” FBS 59 a.1760 (Sav.) Brico de tre Giovi.
FDG 255. D bricchetta. bricchetti. brichetto. briccolungo. briccu.
D abrevià. breviatüa nubriccu.
bric 210 brig
bruggiasotto agg. “di qualità di fico” brümma sf. “incrostazione della carena delle navi”
RDB 75 fighe rubade e bruggiasotte chogge. RAN 171 “mollusco che si attacca alla carena; usato
PD 148 sg. come esca”. FPL “tutte le alghe che si attaccano alla
D brigiasottu. brügiasottu. carena”.
brügiasottu agg. “di qualità di fico” CAD. ANP 61. APV 78 (Vent.). BDS (Sav.).
PD 148 sg. fr. bourjassotte D abbrümòu. brümezu.
D bruggiasotto. brümegià vb. “gettare esca ai pesci”
bruggio sm. “tela di Bruges” APV 78 (Vent.).
MR 133 a.1593 (Diano) undeci tagliare per detta imag- D brümezà.
ine… una… l’altra di bruggio con recami di seta turchina. brümégiu sm. “esca gettata ai pesci”
brugiu sm. “moccio” APV 78 (Vent.).
PVG: *brodiculu. D brümezzu.
D brugiacà. brugiachentu. brugliu. zbruggiu. brümezà vb. “gettare esca ai pesci”
brùgliu sm. “moccio” GA 15.233. ADL, ANP 64, APV 78 (Vent.)
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). REW 1321. D brümegià. brümezzu.
D brugliuzu. brugiu. brümezzu sm. ”esca gettata ai pesci”
brugliuzu agg. “moccioso” RAN 16, 104: gr. brÒma “cibo” prov. bromes. POF 12.
ADL (Vent.). GA 15.233 < *permucidus, *premucidus, REW 5711.
D brugliu. sbroglioso. FPI 1326 gr. brÒma “teredine (Teredo navalis)”. APV 78
brugna sf. “prugna” (Vent.) gr. brÒma “cibo”.
GBV s.v. prunum a.1514. MPS 77 a.1550 (Stella) per- D brümma. brümegiu. bresume. brusmé. prümezzu. im-
siche, pere, pome, nisole, brugne. brumasse. brümezà. brusme. brusmel.
D brigna. Brumiolo cognome
Brugnato top. “Brugnato” VTS 91 a.1530 (Sav.).
CTL 16. BCB 127 n. L burmiole.
L brugnatellum. bruncu sm. (ittiol.) “congro, grongo (Conger vulgaris
brugnùn sm. (bot.) “mirtillo (Vaccinm uliginosum Cuv.)”
L.)” RCG 260. PML 357. GA 18.86.
PNP 149 (Realdo, Verdeggia). D gronco.
D brignùn. bruncu de fundu sm. “Conger vulgaris Cuv.”
brugo sm. “erica, saggina, sterpaglia” PML 357.
MPS 52 a.1550 (Stella) de non pigliar… brugo de bruncu de scöggiu sm. “Conger niger Risso”
alchuno. GL.12.87 co un pô de brugo ro peccàou to tris- PML 357.
to/ d’in cê scarlassa (TT con leve sferza di àa su flagella/ brunda sf. “fronda, ramaglia”
tua folle colpa). GL 18.52 là, onde favan ri stivæ’ de ADL (Vent.): branca REW 1271 + fronda REW 3534.
brughi… GRD 111 (Alto) chi sradicherà zocchi di brugo. FDT 6.74 (Triora).
D brügu. Cf. DUC.1 757 bronda: virgultum.
brugola sf. “ascesso, pustola” D brundiglia. brundiglià. brunza. sbrondare. sbrundà.
BL 94 a.1405 ge vegné ne la mano senestra una brugola L rebrondare. rebrundare. sbrundare.
brundaglià vb. “potare”
de queli mali… VPL (Taggia).
D brigua. brundiglia sf. “fronda, ramoscello secco”
brugora sf. “pustola” MP 18.12 (Pigna): cf. prov. broundiho m.s. RML 975
PS 51 s.xiv. (Pigna). ADL (Vent.).
D brigua. D brunda. brundiglià.
brugu sm. “erica, scopa” brundiglià vb. “sfrondare”
DVO (On.). FDT.P 37 (Triora). ADL (Vent.).
D brügu. D brunda. brundiglia.
brügu sm. (bot.) “erica (Erica arborea, Erica sco- brundina sf. (bot.) “Helichrysum angustifolium”
paria)” FPL (Monte Ermetta).
FPL (Gen.): brügu da spassuìn. FPL (PortoM.) “Calluna L brundus.
vulgaris”. GO. RAN. 6, 104. FTD 6.74 (Triora). PVG. brundüà vb. “brontolare”
Cf. BIO 61,255 lomb. brügh. BDS (Sav.).
D brighèi. brigu. bruga. brüga. brugo. brugu. L brugus. D brondorar.
brügu sm. “erica: elem. topon. frequente” brundurà/ -rår vb. “brontolare, ronzare”
TAL 43 n.115 Campu di brüghi (Alassio). FTL 139: ADL (Vent.). DVO (On.). FDT 6.74 (Triora) brundurår.
Brughe. Brugheo. Brugarea. Brughea. D brondorar. brundurazzu.
brügugnùn sm. (bot.) “nome di arbusti diversi” brundurazzu sm. “coleottero nero (Pentadon
PNP 149: mirtillo (Vent.); rododendro (Prelà); erica Algerinus?)”
(Carpasio). FDT 6.74 corbezzolo (Imperia). FDT 6.74 (Triora)
D bregugnùn. burgugnùn. D brundurà.
brügura sf. “crosta della pelle; sfogo cutaneo” brùnduru sm. “brontolìo”
ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). BDS (Sav.).
D brigua. D brondoro.
Bruis top. (Vent.) brünella sf. “specie di pannolano”
LTI 41 n.26 colle fra Breglio e Sospello. Cf. prov. BDS (Sav.).
bru(i)ssa “brughiera” REW 1340a. D bruneta.
L brochu. Brunenghi cognome
brülàu agg. “arruffato, scarmigliato” FFN 369: germ., frequente nel Medioevo.
TVD (Dolc.). L bruningus.
brun 215 brus
bruzo sm. “rumore, frastuono; muggito ” condiciom per soa caxom. IVE 18 questo peccao si con-
PAB 54 e se elli sum monti ni assembiam lor cavallaria tamina et vetupera et bruta la casa et lo tempio de De.
contra noi, nostra conffaronera… inzenze de tai mure, che IVE 21 queli chi cum le femene no se son brutai. TL.3
noi semo a segur de lor bruzo. PAB 57 pur che to cor pos- 199 no vogia Deo che de simille cosa me brute le maein
sa assetar e far cessar lo bruzo de toe affecioim. PAB 65 ni me carrege lanima.
um gram bruzo che ello oì. GL 7.55 comme ro bœu dra D brütà. bruteza. brutezo. bruto.
vacca innamoraou/ …/ o boœutta bruzzi e crii sì d’arra- brùtau sm. “pollone di vite”
giaou. FDT 6.74 (Triora).
PS 52.Cf. SAP 392 a lomb. bruço m.s. D brotto.
D brüzu. bruteza sf. “sporcizia”
brustia sf. “pettine per la lavorazione del lino e del- MC 690 li peccaor chi no volam contrastar contra le
la canapa” bruteze de questo mondo.
VCC 33 a.1480 (Sav.) brustie cosi da caneva como da li- D brutar. brutezo.
ni. AA 194 una brustia da lino e dei petini da stopa. brutezo sm. “sporcizia”
MNS.1 111 a.1577 (Sav.) né… potranno tenere pettini né MC 690 in brutezo e spuça e penna e langor. MCG 329.
brustie, salvo solo un brustione. MNS.3 100 a.1577 D brutar. bruteza. brütesu.
(Sav.) robbe spettante all’arte di detti sedasari e brustiari brütesu sm. “sudiciume, immondizia”
come sedaci d’ogni sorta sarnegi brustie peteni ratarole e MP 18.12 (Vent.) VPL.Cf. SAP 392 a.lomb. bruteçço m.s.
simili robe. DVO (On.) “pettine rado”. BDB 271 D bertezzo. britesu. brutezo. brüteudu. burtesso.
(Bonif.) “spazzola”. L brutezum.
D brüstia. brustiaro. brustietta. brustietta. brustione. brütéudu sm. “persona moralmente sudicia”
L brustia. ADL (Vent.).D brutura. brütesu.
brüstia sf. “pettine rado; striglia” bruto agg. “sporco”
GO. ADL (Vent.). MDB (Bord.). BDS (Sav.). PVG. AG 39.52 misi in prexon de gran streitura/ e en logo bru-
D brustia. to e lavaiento. MC 690 l’anima… no vogiando esser ne-
brustiaire sf. (bot.) “Aphyllanthes Monspelliensis” ta, convem che la vaga a lo logo unda le cosse brute som
FPL (Nizza). ordenà a star, zoe in brutezo e spuça e penna e langor.
brustiaro sm. “fabbricante di pettini” IVE 18 lo no he niguna persona savia, ni honoreive, chi
MNS.3 94 a.1577 (Sav.) arte di chiapuzzi calderari seda- non habia in horrò che la soa casa sea inmunda, ni bruta.
ciari e brustiari. MNS.3 100 a.1577 (Sav.) sarnegi brustie –– como lo porco, chi sta pu volunté in logo bruto cha in
peteni ratarole e simili robbe pertinenti a detta arte de logo neto. LSE 19 li soi capelli bruti et orridi. LSE 30 li
sedasari e brustiari. MNS.3 104 a.1719 (Sav.) sedaciari, soi pani bruti. CIC 30 s.xvii (P.Murassana, Sav.) quando
o sia brustiari. quarchun ve scrive per savei/ responde a chi ve scrive net-
D brustia. to o brutto.
brustietta sf. “pettinino” D brutar. brüttu.
DVO (On.). brutò/ brütù sm. “persona spregevole: termine in-
D brustia. giurioso”
RDC 185 (T.Conchetta) noi a sentiro lie brutò da chen.
brustione sm. “grosso pettine per la lavorazione del-
RAN 19, 104 brütù.
la canapa” D brutura.
MNS.1 111 a.1577 (Sav.) né… potranno tenere pettini né bruttu sm. “germoglio”
brustie, salvo solo un brustione. GA 12.101: got.bruts, aat. broz, m.s.: REW 1347. HSL
D brustia. 18.138. MP 18.13 (Pigna): cf. prov. brotar “germogliare”.
brustulì vb. “abbrustolire” ADL (Vent.). FDT 6.74.
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG “italianismo” D brochir. brotto.
D brustulìn. Bruttu top. (Pigna)
brustulìn sm. “tostacaffè” PSP 24, 68 n.81: s. vi-vii.
GO. BDS (Sav.). ADP (Pietra). PVG. brüttu agg. “sporco”
D brustulì. CAD. DVO (On.). ADG. DEV 11. ADL (Vent.) “dot-
brussu sm. “latte rappreso, formaggetta, ricotta” to”. PVG.
MP 18.13; 21.21 (Pigna): cf. FEW.1 561. RML 975 D bruto. L brutus.
(Airole, Pigna, Vent.) cf. prov. brous, piem. bros., corso brütù sm. “sporcizia”
broccio. FDT.P 38 (Triora). TVD (Dolc.). PTO 254 sg. PVG.
got. *brukja “pezzetto”. D brutura. L brutudinem.
D abrüssà. brosso. brüzu. scherciu. L bruceum. brü’tua sf. “briciola, frammento”
brüzu sm. “muggito, urlo” FDT 6.74 (Triora).
RAN 172. FDG 253. PVG. brütunìa sf. “sporcizia”
D bruzo. brüzì. TVD (Dolc.).
brüzu agg. “acerbo, aspro” D brutura.
PVG: ÷ brussu “latte rappreso”; buzu “acerbo”. brutura sf. “sporcizia”AG 16.99 e su la soa santa tes-
D brussu. ta/ de lavaio e de brutura/ abondava gram tempesta. AG
brütà vb. “sporcare” 54.131 l’aer de lo tormento/ abuminao e puzolento/ de
PVG. sorfaro e de brutura. AG 62.10 quela soza marvaxe/
D brutar. pegaza de tar brutura. AG 142.10 a ogni vicio e ceccao/
bruttairüra sf. (bot.) “Coronilla emerus” de soperbia e d‘osura/ e d’ognunchena brutura. AG
FPL (P.Nava). 145.239 per deslavar nostre bruture.FAS 164. PS 35.
D brutture. brotto. D brüteudu. brutò. brütù. brütunia. bruturia. L brutura.
brutar vb. “sporcare” bruttura sf. (bot.) “centonchia (Stellaria Media L.)”
MC 690 l’anima… se ella e pocho vertuosa e no vogia us- BNF 219, FPL (Bord.).
ar li remedy de vertue… ella si se bruta e si devem de vil D bruttairüre. brotto.
brut 217 buca
buccalìn sm. “beccuccio della lucerna” avvelenato”. Cf. SAINT-SIMON, Mémoires, vol. 2., Paris
GO. CAD. PVP 368. 1983, p.24 (s.xviii) boucon “veleno”. IVI, p.1192; nota: it.
buccaportu sm. (mar.) “boccaporto” boccone, introdotto in Francia in questo senso nel sec. xv.
CAD. NVM (Sav.). D bucùn.
bucassino sm. “boccaccino” bucuràgliu sm “collo di bottiglia”
AAD 273 due coperte bianche di bucassino. FPI 1364 (Pigna).
D boccasino. D becuragliu. bucunagliu. L bochorale.
buceta sf. “involucro dell’animale non ancora nato” bucuratu sm. “collo di bottiglia”
PVG. MP 18.14 (Pigna).
D boccia. bossé. bucurìn sm. “beccuccio”
buchella sf. “persona avida o pettegola” VPL (Sanr.).
BDS (Sav.). buccüu agg. “prono”
D bucca. CAN 1847 p. 11 (Sav.) tütt’assemme u vorta a schen-a/
bucchettu sm. (bot.) “scorzonera, specie di insalata” cuntru u mà ch’u se scaden-a/ e u se lascia andà buccüu.
D boccûo.
FPL (P.Nava) bü’dega sf. (ittiol.) “budego, lofio marino (Lophius
bùcia sf. “bocca” budegassa Spin.)”
PCL 276 (Argentera) bùcia del furn “bocca del forno”. TTC 158.
D bucca. D büdegu.
bùcia sf. “vitella” büdegassa sf. (ittiol.) “rana pescatrice (Lophius pis-
VPL. catorius L.)”
buciarda sf. “frettazzo per pavimenti” PML 357. TTC 158.
MDB (Bord.). D büdegu.
buciarda sf. “bottiglione” bü’degu sm. (ittiol.) “budego, lofio marino (Lophius
TVD (Dolc.). budegassa Spin.)”
D bossé. PML 357. TTC 158: anche “büdegu ruscìn”. AFV 421
buciottu sm. “ciottolo” (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.).
DVA (VArr.). GA 18.86.
bucciòu sm. “giocatore di bocce” D büdega. büdegassa.
DEV 15: pl. bucciuéi. bü’degu sm. “trippone, persona che ha un gran ven-
bucciu sm. “tempo scuro, nuvoloso” tre”
DVA (VArr.). RAN 104. BDS (Sav.).
bucciu sm. “vitellone, manzo” MUI 135n. POF 11 (cf. boegoso). PS 74. GA 15.234 lat.
DVA (VArr.). PVG. botulus “budello”.
büciu sm. “nodo del legno, escrescenza legnosa. aghi budìn sm. “sanguinaccio”
di pino con cui si accende il fuoco” ADL (Vent.) fr. boudin.
PVG. buéi sm. “badile”
buciùn sm. “bottiglione” CIT.A 75 chiù lustra e chiù purìa che ro mæ buéi.
VPL. PD 123, 129, 346. FAS 143 n.
buciùn sm. “turacciolo” D bair. boei.
VRS 456 (Ormea) fr. bouchon. büellatta sf. (bot.) “Stellaria media”
bucciùn sm. “strofinaccio usato per strofinare il ca- FPL (P.Nava).
vallo” buélu sm. “lippa”
CAD. PAG 222. PVG.
D bucciunà. D bö’ilu.
bucciunà vb. “strofinare il cavallo sudato” Buemi cognome
PAG 222. PIA 27 (Gen., Napoli) arabo.
D bucciùn. buèn sm. (ornit.) “luì, scricciolo (ficedula icterina
buccå’ sm. “cavezza” Vicill.)”
FDT 6.74 (Triora). PAG 240.
D buìn.
D bucca. L bocharius.
buén sm. “badile”
(a) bucòn loc. avv. “bocconi” PD 123, 125: bwen > bweyrìn < *badilinu.
PVG. D bair.
D abucüu. buéna sf. (mar.) “bolina”
bucùn sm. “boccone” GO. CAD. PD 116. NVM (Sav.). BDS (Sav.).
CAD. D abuinà. borinna. bulina.
D bochun. bucca. buccunettu. buenettu sm. (ornit.) “luì (Sylvia rufa)”
bucunà sf. “boccata” CAD.
CAD. PVG. bueta sf. “scatola per il tabacco, pacchetto di
D bochun. tabacco”
bucunàgliu sm. “collo di bottiglia o di vaso” GO. RAN 125. PD 155, 157 a. fr. FDG 51. ADP
FDT 6.74 (Triora). (Pietra). BDS (Sav.).
D bucuragliu. Cf. CVM mil. boetta “bussolotto”
bucùn da cavaliere sm. (ornit.) “piviere” L boeta. boyta.
GNB 223 (Bord.). buetta sf. “cucitura a mano delle suole”
buccunettu sm. “bocconcino; ” DVA (VArr.).
CAN 1842 p.107 (Sav.) ün buccunettu/ da mangiase da buetta sf. “mortaretto”
tütti, a tütte e ûe. GO. “medicina”. BDS (Sav.) “boccone DVO (On.).
buéu 219 buga
buéu sm. (mar.) “baglio: uno dei grossi travi squa- buga sf. (ittiol.) “boga comune (Box vulgaris; Boops
drati che uniscono di traverso i fianchi della nave e reg- Boops L.)”
gono il ponte” PML 357. TTC 123 sg. AFV 418; ANP 64; APV 79 sg.
GO. CAD. NVM (Sav.). BDS (Sav.). (Vent.).
DEI.1 405. SPS 130 sg. Plin.32 145 boca.
buéu sm. “fungo (Amanita Caesarea)” D boghezà. bugalìn. bugalun. bugaravela. bughèa.
FDT.P 38, 77. pl. buéi. PVG. L buga.
D buréu. buòu. buga sf. “dente del rastrello o del pettine”
Buéu top. (Loano) MP 18.13 (Pigna). FDT 7.69 (Triora).
TCL Campu du Buéu: a.1738 Campo del boréo. bugà/ bügà sf. “bucato; affare intricato”
buffà/ -ar vb. “soffiare” RDB 21 a ra patria dexiro de tornà/…/ ma fin che a no sé
AG 36.35 doi xumi si ventoxi/ chi mai de buffa no molam. netta e de bugà/ tornà no voggio. RDB 85 (B.Cigala) si
AGN 68.7 con sparzi balumenoxi/ chi no cessam de bufar. no so como vaghe esta bugà. GL 7.22 questa brutta bugà
IVE 92 ge bufà un arein in lo visso. n’è ancon fenîa. MVS (Sarz.). RAN 172, PVG bügà.
BDS (Sav.), PVG, MVS (Sarz.): buffà. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 378. PD 150. NAG 3 (15) 102
REW 1373. Cf. SAP 392 a.lomb. bofar. BIO 60 mil. bof- sgg. “mastello bucato”. REW 1379. FNT 20. BLG 48.
fà m.s. Cf. CVM mil. bugada. MVP 73 parm. bügada. FLP piem.
D bufadù. bufaria. buffe. buffu. buffùn. L buffator. buà.
bufadù sm. “soffiatore, nelle vetrerie di Altare” D bügàixe. bugata
GRD 110. BDS (Sav.). bugà sf. “varietà di castagne”PVG “voce isolata di
D buffà. bufaria. origine sconosciuta”.
buffalino sm. “specie di formaggio” bugada sf. “bucato”
GRD 111 (Levanto) carne salata, formaggio grasso, buf- ASF 746 caldari da bugada numero 3. un caldaro con una
falino e casicavalli. caza grande da far siropo.
D buffaro. L buffarinus. D bugata
buffara sf. “donna zotica” . bügaelli sm.pl. “fiocchi di farina per la minestra”
COM.1 34 no ghe stæ a fa cerimonie, ch’a l’è un-na buf- FDT.P 38.
fara, e a no ve særà responde. D bigarelli.
D buffaro. bügàixe sf. “lavandaia”
buffaria sf. “vetro soffiato” PD 360 bugarixe. FNT 20. FPI 1379. ADG. FDG 138.
BDS (Sav.). D bügà. bugariza.
D boffaria. buffà.
bugalìn/ bugalùn sm. “piccola boga”
buffaro sm. “zotico ”
ADL (Vent.).
COM 4.83 ti parli sempre a stramesci, ti parli comme i
D buga. bugalùn.
buffari.
bugaravela sf. (ittiol.) “boga ravaglio (Pagellus bog-
D buffalino.buffara. L bufarus.
araveo)”
buffe sf. “bolle di sapone”
AFV 418; ADL (Vent.).
ADP (Pietra).
D buffà. D buga.
büfé sm. “credenza” bugarelli sm.pl. “fiocchi di farina per la minestra”
LFL 1.25 fr. GRD 111: “Il pegoror di Triora”( Canzone) patate e
D bufetto. bugarelli/ per ciù son sempre quelli/ chi o fan ricoverar.
bufetto/ bufettu sm. “credenza, armadio” D bigarelli.
RPC 44 a.1743 (Alb.) un bufetto guarnito co suoi ferra- bügarelli sm.pl. “farina di castagne raggrumata che si
menti… un bufetto di noce senza ferri e un scagnello d’e- mangia col latte”
bano sopra detto bufetto. CAD buffettu “specie di tavoli- FDT 4.57; 7.69 (Triora) D bigarelli.
no”. bugariza sf. “lavandaia”MVS (Sarz.).
D büfé. L buffetum. D bügàixe.
buffetto sm. “schiaffo” bugata sf. “bucato”
PAD 314 a.1506 diede uno buffetto a Giovanni Vorrella… BRP 12 nn. a.1474 donsele e schiave e schiavi a bugate
–– che tutti haveano dati schiaffi. doe aque ben utile tuto l’ano. SGC 419 a.1522 la caldera
bufo/ bufu sm. “soffio” de la bugata.
MOV 46 (Ossi di seppia) l’attimo che rovina l’opera lenta D buada. bugà. bugada
di mesi/ giunge: ora incrina segreto,/ ora divelge in un . bugatta/ bügatta. “bambola”
buffo.ora incrina segreto, ora divelge in un buffo. Cf. RDA 68 chiolonne de vint’anni eran re foente/ che ancon
BBM 389.ADL (Vent.) buffu. favan bugatte tutte quente. GL 16 74 a se veste all’usan-
D buffà. za dre bugatte (TT si veste riccamente).
bufùn sm. “folata di vento” GO, ADL (Vent.), PVG bügatta.PSE 252 sg. pupa, pu-
ADP (Pietra). patta.
D buffà. PD 358. REW 6852. RML 975.
bufüu agg. “paffuto, rosso in viso” D biata. buata. bügatina
CAD. RAN 172. PSE 252: cf. sic. baffù “paffuto”. PD . bugatà/ bügatà vb. “aburattare; (trasl.) combattere”
137: paffuto + sbuffare. FPI 1373. GA 13.201 REW GL 13.39 che gusto gh’haeto a bugatà ri morti? (TT non
6134. dee guerra co’ morti aver chi vive)
buga sf. “buccia” RCG Diz. PD 358 bügatà.
PAG 58, RCG Diz. buga de limùn. D bügatöia. L bugatare.
büga 220 bügn
bügatina/ bugatina sf. “succhiotto, fatto con zuc- Buggio top. (V.Nervia)
chero avvolto in una tela”. CL 14.
GO. CAD. PAG 14 “sacchetto di odori, usato in cucina”. bugiö’ sm. “secchio”
RCG Diz. bügatina de sénie “ceneracciolo”. MVS (Sarz.) RAN 173. ADG. REW 1193b. PVG.
bugatina. D boggiœu. bogiolo. boglio. boyollo. bugialìn. bugìn.
D bugatta. bugliö’. bugliora. L boiolus.
bügatöia sf. “cruschello” bugire vb. “bollire
PAG 20. RCG Diz. MVS (Sarz.).
D bugatà. D bugì.
bügattu sm. “buratto” bùgiu agg. “acerbo”
GO. PAG 18. RCG Diz. AAG 125. PD 358. MP 18.13 (Pigna).
L bugatellum. D buzzu.
bügatu sm. “baco da seta” buggiu sm. “bollore, bollitura”
PVG. VPL CIC 71 a.1843 (Sav.) in quattru buggi, ghe rispunde u
D bigattu. cögu/ böttu i raviö’, gh’è za a câdeta au fögu. ADG.
bughæ‘ sf.pl. GO “aranciate, spremute di arancia”. Cf. I.CALABRESI, LN 28 (1967) 82 sg.
CAD nella frase: dî cose da fase mette a bughæ’: “dir D boggio. boglio. bogiu. bugì.
cose da farsi tirar dietro le arance fradice o le bucce del bùgiu sm. “mastello per il bucato”
limone”. ADP (Pietra).
D buga. buggìu sm. “lesso”
büghèa sf. rete per pescare le boghe” GO. CAD. ZOR 230.
CAD. PML 335. ADP (Pietra) büghèa.
D buga. L bugaria. D bugì.
Bughetta top. (Pigna) büggiu sm. “buco, foro”
PSP 69 n.85: pre-rom. *boga (REW 1187a “Holzriese”). PRI 63 a.1843 (Sav.) infìu a testa in quellu büggiu. BDS
bughezzu sm. “noia, fastidio” (Sav.).
GO. CAD. NVM (Sav.) “maretta” bügiu sm. (ittiol.) “sorta di pesce”
D boghezzo. ALE 55 lig.
Buggi top. (Zinola, Sav.) bugliaca sf. ‘impasto di malta”
NTS 30 ai Buggi ADL (Vent.).
bugì vb. “bollire” D buiaca.
CAD. ADG. PVG. bugliö’ sm. “secchio di legno”
MUI 116. RGS § 617. RRL 66 TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
D bogente. boglì. boiente. bugibreiga. bugire. bugìu. buio- D bugiö’.
ta. L buionus. bulire. Bugliö’ top. (Alassio)
bùgia sf. “battente della porta; anello infisso nel TAL 136. GA 16.14 sg. LPTA 141.
muro per legarvi gli animali” Bugliora top. (Pigna)
FDT 7.69 (Triora). ADP (Pietra). VPL (Sanr.). PSP 24, 69 n.83 “risale al s. vi-vii. E.V.” FTL 90 e n.
bugiacùn sm. “pastone per gli animali” D bugiö’
ADP (Pietra). bugliöra sf. “misura per le olive”
D buiaca. RRL 66, cf. TAL 136 (Ponente lig.)
bugialìn sm. “recipiente” D bugiö’.
BDS (V.Teiro, Varazze). buglosa sf. “pianta officinale”
D bugìn. bugiö’. MNS.2 101 a.1686 (Sav.) resta permesso tanto a detti
Bugiascu top. “Bogliasco” droghieri quanto a detti farmacisti componere, tenere o
L boliascum. vendere… confettioni di viola, di bettonica, di buglosa, di
bugibréiga sm. “persona molesta, irrequieta” borragine, di rosmarino.
BDS (Sav.). bügna sf. “gonfiore, bernoccolo”
D bugì. ADL (Vent.). PVG.
buggidüa sf. “bollitura, fusione del ferro o acciaio” REW 1396. TB 17.172.
CAD. D bogna. bügnu. bügnùn. L bugna.
bugimassu sm. “frutta acerba” Bugna/ Bügna top.
TVD (Dolc.). NTS 30 (Santuario di Savona) s.xvii-xviii: dal nome di
D buzzu. una famiglia locale. FTL 69: “elem. topon. connesso con
bugìn sm. “barattolo, secchiello” un particolare aspetto dell’orografia”.
BDS (Sav.) “barattolo per il sale”. ADP (Pietra) “sec- D bügneta.
chiello per il latte” bügnà vb. “muggire”
D bugialìn. bugiö. CAD. PAG 225.
bugìn sm. “ardiglione; puntale della fibbia” bugnaca sf. (bot.) “bonaga (Ononis spinosa)”
PAG 140. DVO (On.). BDS (Sav.) “anello metallico a MVS (Sarz.).
protezione dei fori per le stringhe, nelle scarpe”. D buniachi.
D abugià. bogino. Bügneta top. (Sav.)
bugio/ bugiu sm. “arnia” NTS 30. FTL 69.
CAD. BDS (Sav.); PVG bùgiu. ADP (Pietra) bugiu de ave. D bügna. L bugna.
MVS (Fosdinovo) bugio “albero cavo usato come arnia”. bugnon sm. “broncio?”
FPI.1389. RDB 53 e per natura usan tegnì bugnon/ e dan re spalle
D bügnu. ancon/ a chi vo daghe un abito megiò.
buggio sm. “piccola conca formata dai torrenti fra bügnu sm. “alveare (fatto di un tronco di castagno
una balza e l’altra” cavo)”
FTL 90 e n. (V.Vara) FDT 4.27; FDT.P 38 (Triora)
D boglio. bozzo. D boglio. bugio.
bügn 221 buli
Buria top. “corso d’acqua (Loano)” burrò sm. “bica; ammasso di fieno o covoni”
TCL: cf. canav. büra “letto di torrente” FST 47 (Triora) burrò [= burrå]. FDT 7.70; 10.29, pl. bur-
L bura. ròi (Triora).
buriana sf. “buriana, tempesta” D burà. L borrale.
CAN 1848 p.5 (Sav.) cumbattendu cu a burian-a Burotto top. “monte (Sav.)”
GO. ADL (Vent.). NVM., BDS (Sav.). MVS (Sarz.). MSQ 120 Monte Burotto.
FEG 384. DEI.1 638 it. buriana. PQV 63:”dubbia etim. germ., forse traccia longob.”
L boriana. L burro.
buriccu sm. “asino, somaro” bursa du pastù sf. (bot.) “Capsella bursa pastoris”
PVC 204 s.xix. e sentì cantà i buricchi/ pe fa u bassu ai FPL.
ôxelletti. D erba bursa.
GO. PAG 224. RAN 98. BDS (Sav.). REW 1413. bursacca sf. “borsa”
buridda sf. “guazzetto di pesce” DVO (On.).
MOV 665 (Altri versi) ma tutto ciò presuppone/ che bursì sm. “scialle, rete a strascico”
l’Essere sia certo,/ sia la buridda di cui ci nutriamo/ quan- VPL.
do sediamo a tavola. D borsoto. bursotu. L bursa.
CAD. RAN 104 (cf. prov. bourrido). ADG BDS (Sav.). bursotu sm. ‘taschino”
PAG 173 sg. cure buridda “correre la bolina: castigo TVD (Dolc.).
marinaresco”. D borsoto. bursacca.
N.MACCARRONE, ZRPh. 44 (1924) 51: *burere “cuocere”, burtesso sm. “sporcizia”
ptc.f. *burita “cotta”, cf. corso burrita “buridda” (per –dd- PS 13 s.xiv (lez. non sicura). GA 12.105: metatesi.
cf. PD 360). G.ALESSIO, Riv. di fil. Class. 1942 p.48: cf. D brütesu.
sic. buridda “odore dei panni che sanno di rannata”. GA buru sm. “burro”
18.86 “puzza di putrido”. DEI.1 638 “etimologia MVS (Sarz.).
sconosciuta”. D bitiru.
burida sf. “gran quantità (specialm. di funghi su un burru sm. “germoglio”
tratto di terreno)” ADL (Vent.). VPL. REW 1414.
MVS (Sarz.). D burrì.
burigu top. “torrente presso Mentone” büru sm. “buzzo, ventre”
LTI 38 sg. n.21. VPL (Sanr.).
L borniga. burxuà sm. “borghese”
burìn sm. “germoglio” GO. RAN 125 fr.
MP 18.15; PSP 71 n.95 (Pigna). FDT 7.70 (Triora). D borghese.
D burì. L borrinus. burzì sm. “rete a strascico”
Burìn top. (Pigna) ADP (Pietra).
PSP 71 n.95. buru agg. “di colore misto e scuro”
burlarö’ sm. “zangola” MP 18.15: REW 1416. FEW 1.646. ADL (Vent.) “bruno
VPL. rossiccio”
burlattà vb. “scherzare” Buru top. “corso d’acqua (Loano)”
GL 12.31 e burlattando seigo… (TT et ischerzando seco). TCL (Loano).
burlìn sm. “pallino (nel gioco delle bocce)” büss sm. (bot.) “bosso”
DVA (VArr.). BNF 220 (Bord.). FPL (Briga).
bürlu sm. “panna di latte usata per fare il burro” D büsciu.
PVG. busa/ büza sf. “sterco cavallino”
Burmu top. “grossa sorgente (Pigna)” PRP 358 (4,7) un vernigao de buse con l’aigueta.
PSP 24, 71 n.96, s.i-ii. E.V. < paleolig. *bormos “caldo”, RAN 104. ADG. BDS (Sav.) büza.
oppure ÷ Bormanus, divinità paleolig. PRA 383 sg. G.DE GREGORIO, ROM 51 (1925) 582 sg.
D bormida. REW 1225. GA 15.234. RML 975. ALE 50.
burnaca sf. “tasca” D biuda. böza. bözima. buasa. busazzo. büsellu. L busa.
MP 18.15 (Pigna): REW 1220a. büza sf. “grossa pancia”
D burneira. busnera. PS 74. PVG.
burnàira sf. “tasca” D büzzu.
TVD (Dolc.). büsaca sf. “sacco per la raccolta di castagne, patate,
D burneira. busnera. ecc.”
PVG. REW 1121.
burnàixa sf. “chiodo che fissa il campano al collare büzacca sf. (ornit.) “poiana”
delle mucche” CLU.
PTO 258. Bussaìn top. “Bossarino (Santuario di Savona)”
burnéira sf. “tasca” NTS 29 “fra le Rame e Pallài”.
MP 18.15 (Pigna). REW/FPI 1220a. D bossaro. bossarino. büsaina.
D burnaca. busnera. büsaina sf. (bot.) “Crataegus Oxycantha L.; Prunus
burnelu sm. “risvolto dei calzoni” spinosa L.”
DVA (Laigueglia). MLC 237, 240 (Sav.).
burnìa sf. “barattolo” D bussaìn. bossaro.
PVO 421. PVG. RNC 22 neogr. mpournàa “vaso da Busalla top. “Busalla”
unguenti”. PCT 111, 112 germ.
D brünìa. D busalasco.
burò sm. “scrivania con il piano ribaltabile” Busalasco top. (Serra Riccò)
FDT.P 38 (Triora). LFL 3.18: fr. PTP 16 n.
D berò. D busalla.
busa 227 busc
busalegna sf (bot.) “Avena sterilis” büscagina sf. “scheggia di legno; legna minuta”
FPL (PortoM.). PVG.
Büssana top. “Bussana” D büscaggia.
CTL 16 ÷ bossaro. ADL (Vent.). FNTG 17.104. büscaglia sf. “fuscello, truciolo”
busancà/ büsancà vb. “buggerare” ADL (Vent.). TVD (Dolc.).
CAN 1845 p.43 (Sav.) ch’a vadde prestu a fâse busancà. D büscaggia.
RAN 174; BDS (Sav.) büsancà. MUI 139. buscairö’ sm. “boscaiolo”
buzzarà/ büzarà vb. “buggerare” VPL.
CIC 106 s.xix (Sav.) e prestu aviému u circu, e i delin- Buscalia cognome
quenti/ dèti in pastu ai leuìn…/ e andian pe cumbattenti/ VTS 104 a.1530 (Sav.)
di dilettanti a fase buzzarà/ suttu pollice verso de scignùe. D büscaggia
PD 161 büzàru “io bùggero” buscare vb. “aizzare”
D abuzarau. buzarùn. MVS (Sarz.).
bussaré top. (Vent.) D busticà.
LTI 39.22: buxaretum, buxus. Buscarini top.
D büsciu. FTL 139 sg.
buzarro agg. “bizzarro”
D büscu.
PRP 338 (str.1) re donne, ri huomi e ri buzarri humoi.
Buzarro soprannome buscauno agg.
PRP 345 (str.33) e què valente, bravo Tomasin/ che da noi RDB 48 breiga a vestì ra toga no ne dava/ ch’ognùn cazze
ro Buzarro se demanda. buscaune portà poeiva.
buzarùn agg. “scapestrato” büscellàiu sm. “pasticcierre”
MP 18.16 (Pigna) “buggerone” DVA (VArr.) contad. MUI 140 n. s.v. bozzola < bucca, buccella.
(â) buzaruna loc. avv. “alla carlona” D buscelè. büsciulàiu.
D abuzarau. buzzarà. büscelà sm. “bozzellaio, carpentiere di bordo”
büzarùn sm. “grassone; ghiottone” BDS (Sav.).
PVG. D bussellu. busselà.
D büzzu. buscelè sm.pl. ”canestrelli (dolci)”
busazzo/ büsazzo sm. “stallatico; sterco bovino” PVG. REW 1359.
GRD 112 (Pigna) non ardiscano pigliare nelle terre dei D büscellaiu. büsciulàiu.
particolari, cioè campi, vigne, prati e giacine, busazzi né buscettu agg. “attempato”
sorta alcuna di letami. PRA 383 (Taggia) büsazzi. CAN 1843 p.29 (Sav.) gh’ea di ommi e di gardetti/ u ghe
D busa. n’ea de primmu péi/ ghe n’éa ascì di zà buscetti.
busc sm “arbusto” RAN 174 “vecchietto”. BDS (Sav.).
SDA 46 (Altare) D buscio.
D büscu. büsche sf.pl. “gioco infantile”
büsca sf. “ramo secco; scheggia di legno” GO. BDS (Sav.).
RAN 174. PS 51. ADL (Vent.). MDB (Bord.). ADP D büsca. L buscheta.
(Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL. REW 1420. Buschi top.
D busc. busca. buscö’ia. büscaggia. büsche. L busca. FTL 139 sg.
buscà vb. “ripulire (un terreno); sfrondare, sgrossare D büscu.
(un tronco)” büschi sm.pl. (bot.) “Ononis spinosa” e altre erbe
CAD. CAN 1847 p.7 (Sav.) sèrte stradde mâ buschè. spinose”
RAN 174. DVA (VArr.). BDS (Sav.). PVG. VPL. FPR 22. FPL (Gen.) BDS (Sav.). “pruni, arbusti spinosi”
D büsca. büscà. buscår. buscöia. buscaggià. L buscare. FPL (M.Ermetta) “Callura vulgaris”.
büscà vb. “ricevere” D busco. büscu.
BDS (Sav.). Buschiazzo top.
D buschi. FTL 139 sg.
buscagia sf. “scheggia di legno, truciolo” D büscu.
BRP 8 nn. a.1474 Venexia gran cha… buscagie più che la- buschìn sm. (ornit.) “saltimpalo, passera scopaiola
vor fa. (Saxicola rubicola Bechst.)”
D büscaggia. PAG 240. CLU.
buscaggia sf. “boscaglia” buschio sm. “piccola nave”
NPD 78 a.1868 (Sav.) miè che buscaggia/ che cianüa se AA 285 preze in Terone uno buschio e una nave de Noli.
destende ai quattru venti. PAC 14 “a.gen.” D buzo.
D boschagia. Busciài top. (Alassio)
büscaggia sf. “scheggia di legno; legname minuto” TAL 45 n.132 “rovaio, roveto” REW 1430. a.1539 li
RAN 174. ADP (Pietra). BDS (Sav.). Bossaj.
D bescaia. biscaglia. büsca. buscagia. buscaggià. D bossaj. büsciu.
büscagine. büscaglia. buscalia. buscöia. Busciardo soprannome (“bugiardo”)
buscaggià vb. “scheggiare, scortecciare” PAD 560 a.1507 d. Giovanni Lemenge detto Busciardo.
GL 18.34 che buscaggæ’ questo mæ tœu beneito (TT D bôxardu.
oltraggio tal che l’arbor mio recida) busscio sm. “piccola nave”
D buscà. büscaggia. AA 273 armono 4 galere et due satie e uno busscio e molti
buscagina sf. “bella ragazza?” altri legni picoli.
GL 11.28 ra buscagina ro nemigo attende (TT la bella D buzo.
arciera [Clorinda] i suoi nemici attende). buscio agg. “vecchio”
büscagina sf. (mar.) “biscaglina, scala di corda” CAD.
CAD. NVM, BDS (Sav.). D buscettu.
busc 228 buss
sarano tenuti et obligati ogni giorno di sabato… manda buzümme sm. “frutta acerba di scarto”
una bussola atorno alli maestri di detta arte quali sarano BDS (Sav.). ADP (Pietra) “persona avara”
tenuti pagare… tre denari che servirano per manutentione D buzzu.
e conservatione della loro cappella. büzùn sm. “grassone”
D bisciua. BDS (Sav.).
bussolo sm. “bussolotto” D buzzu.
MNS 3.25 a.1724 (Sav.) un bussolo in cui siano descritti büzùn sm. (ornit.) “falchetto grosso”
li nomi di tutti (per una elezione). CLU.
D bisciua. büzùna sf. “qualità di uva nera molto grossa”
buzommu sm. (bot.) “salvia selvatica (Salvia PVG.
horminum L.)” D büzzu.
CAD. FPL. MLC 256. FPI 1375a. Cf. TB 17.170 gall. buzunaggia sf. “ventresca di tonno”
*bugion “fiore azzurro”. BSG 25 sgg. CAD. PAG 70.
D buxomi. D büzzu.
Bussonengo top. busura sf. “vaso, pisside”
PCT 107, 112 San Bartolomeo di Bussonengo. germ. GP 276 una busura de unguento precioxo.
Buzzoni cognome D bisciua. bussula.
PIA 69 n.28. butta sf. “incastro”
D buxoni. L (de) buzono. DVO (On.).
busta sf. “erba selvatica” D bütta.
FDT 7.70 (Triora). bütta sf. “strumento del maniscalco”
D (erba) büsta. D butta.
(erba) büsta sf. (bot.) “Andropogon v.sp.” butà/ -àe/ -ar vb. “buttare, gettare”
FPL (P.Nava). IVE 20 le tore de lo marmore… elo cum grande ira le butà
D (erba de) büstu. in terra et si le scaviçà. IVE 25 questo rey si ave tanto do-
busticà/ -char vb. “stuzzicare” lor, che ello se butà in leto, ni vorea maniar, ni beive. IVE
AG 71.45 i enimixi/ … chi no cessam bustichar/ per tirane 56 quando questi odìn questa nova, butàse zu per le scare,
a bustinar/ entre quelo eternal fogo. PRI 22 s.xvii che elli parean quasi inmocij de alegresa. PAS 35 va,
(G.Chiabrera, Sav.) e se ti ru busticchi/ curre cumme un leze, o pechaor, quante iasteme lo Segnor butava a quelli
darfin. chi ge faxeam cotanto mal. GP 275 e si me butera fora de
FA 335. RAN 104, prov. boustica. ADL (Vent.). TVD la soa terra. GP 369 e ssi buta via la monea dello prexio.
(Dolc.) “muoversi”. BDS (Sav.) “attizzare (il fuoco)” PAB 40 lo diavo chi fo da quello pareizo butao PAB 43
PVG “rovistare”. lo buta fora de lo pareizo. RDB 17 e mi semeggio a
REW/FPI 3617. Cf. BIO 256 emil. bustigher “frugare”; pointo ro foxin/ che piccando ve fasso buttà fogo. RDB
DEP piem. bustighé “stuzzicare”. 101 (B.Schenone) o butterà. CAN 1842 p.22 (Sav.) atri-
D bosticcà. buscare. busticu. desbusticà. menti a mi me pà/ che saàn sasci buttae’ in mà (provvedi-
busticu sm. “mestolo di legno” menti inutili). MCM 50 (CastelnM.) butàe. MVS (Sarz.)
MDB (Bord.). butare “mettere germogli”.
D busticà. PS 52. Cf. SAP 392 a.lomb. butar, m.s.
bustinar vb. “bruciare?” D bütà. butacasi. butàe. butu. buttüa. butüra.
AG 71.46 per tirane a bustinar/ entre quelo eternal fogo. bütà vb. “buttare, gettare, mettere germogli”
FA 335 “penare”? RDC 185 (T.Conchetta) comme un gatto d’India o buetta
büstu sm. “busto” mosco. RAN 65 s.xvii. (G.Rossi) buetto “io butto”. GL
CAD. ADG. 9.66 comme una rezegadda paroaggiœura/ questo garzon
L bustus. rebusto. se bœutta a questo lume. GL 15.34 (Vulcan) una fornaxa
(erba de) büstu sf. (bot.) “specie di erica” o pâ che sciamme a bœutte. DFC 51 ra vigna bœutta i
PVG. pampani/ brottiscian tutti ri ærbori. NPD 68 s.xix(Sav.)
buzu sm. “ventre tutti in questa direzion?/…/ gh’han quarcosa chi ghe i
MVS (Sarz.). IVI: pl. buzi “budella” bötte! CIC 71 a.1843 (Sav.) böttu (a pasta). CAN 1843
D büzzu. p.94 (Sav.) in quattru buggi, u ghe respunde u cögu/ bötu
buzzu agg. “acerbo” i raviö’, gh’è zà a câdeta au fögu. CAN 1849 p.29 (Sav.)
RAN 12 “germ.” SAP 392 a.lomb. boço m.s. “non mi me bötu zü u cappottu. RAN 174. PD 118. ADG.
arabo”. FPR 18. ALE 49: gallo-lat. *bodius “giallo”. DVO (On.). DVA (VArr.) 50 bötta “egli butta”. PVG,
[ar. busr “frutto acerbo”]. BDS (Sav.): bütà. germogliare”.
D böz. bozo. bugimassu. bugiu. buzettu. buzümme. D bötafögu. bötalogni. botasso. bötu. butà. bütòu. bütùn.
L bozus. L buttare
büzzu sm. “ventre, pancia” butà sm. “bottaio”
CLD 144. GA 15.233. PVG. FDG 153, 157. PVG.
D büza. büzarùn. buzu. büzùn. büzuna. buzunaggia. der- D bota. bottara. botaro. buterìu. L botarius.
büzà. imbüzarase. sbuzzà. L busecha. butacaso sm. “calcio, schiaffo, strattone?”
bussula/ buzula sf. “vasetto, cassetta”. AG 99.34 con pugni e pree e xasi/ danse de gran butacasi.
PAS 28 una bussula d’inguento monto sprecioso. ASF FA 335 “calci?” AGN “schiaffi?”
728 in la guarda camera de lo prefato segnor…una buzu- D butà.
la de legnami. bütaglià vb. “razzolare”
PS 109. PVP 154. TVD (Dolc.).
D bisciua. busura. buttàlega sf. “bottarga”
bussulina sf. (bot.) “Prunus spinosa” DVO (On.).
D büsciu. D butarega. bütèga
butt 230 butt
buttùn d’ôu sm. (bot.) “Ranunculus acris” buxinà vb. “fare rumore muovendo”
D buttun d’argentu. ADL (Vent.) REW 1369, cf. prov. bozenar, ven. buznar
butüra sf. “talea” m.s.
VPL (Vent.). buxom sm. “cespuglio”
büve vb. “bere” PAB 90 primo tempo (fa) fior(ir) buxom/ e la stai sechar
ADL (Vent.). messom.
D beive. (IVI: “buxom traduce fr. buissons”). PS 52.
büvetta sf. “mescita” D büsciu.
LFL 1.25 fr. Buxomi cognome
D bevetà. bevida. PIA 26 < arabo.
büxaccu sm. “noce guasta, bacata” D buzommu.
CAD. Buxoni cognome
Büxe top. “Buggio (Pigna)” PIA 69 n.28 “anticam. frequente a Genova. Una de-
rivazione araba (Amari) non è sicura”.
LTI 41 sg.
D buzzoni/ L (de) buzono.
D Bixe. büxu sm. “bucciolo, tipo di innesto”
Buxenga cognome GO. CAD “bocciolo”.
VTS 117 a.1530 (Sav.). bùxura sm. “zaffo, tappo della botte”
L busenga. MP 14.39 (Pigna).
buxìa sf. “bugìa, frittella dolce; macchia sulle D bùsciura.
unghie” bü’xura sf. “bussola”
ADL (Vent.). FDT.P 38 (Triora). ADL (Vent.).
D bôxìa. D bisciua.
c 232 caba
C-K
c cong. “che” (in te) Caanche top. (Diano S.Pietro)
AGL 4.17 chi vol salvar c (? lez. inc.) bon cre/ e vole c oi FCL 50.
scampassi. D calanca.
ca abbr. di cantero, “cantaro, misura di peso” cabala sf. “mucchio di covoni”
AA 210 la quale campana diseno che peza cantera desete, PCL 276 (Pigna).
sive ca 17. D capala.
D cantaro. cabàn sm. “gabbano, mantello, cappotto”
ca/ cha cong. “che” CIT 110 per stancheçça addormìo drent’un caban. CIT
AG 27.4 lavora fin che n’ai baylia/ anti cha l’ora te stra- 115 se dicæra per ommo da caban/ chi n’agge manco sâ
porti. AG 49.328 de maor honor gi zunse/ … / cha se stai pe ra pignatta. CIT 139 tutto allumescellao/ dentr’un ca-
ne fosse senza. AG 138.100 chi pu costa in veritae/ ca no ban straççao. BOS. 91 s.xvii. (G.Rossi) nuoi si vidimo in-
var una citae. AG 142.87 pezo semo ca rumenta. AG cendij de saquin,/ de letti, de straponte e de cabuoen. GL
146.86 anti ca e veieza aspeite. CR 17 la maire… lo ama- 2.89 piggiæ cose ve porzo in sto cabbàn (TT e guerra e
va pu ca le mesma. PAB 55 o e bem percassao grande di- pace in questo sen t’apporto). DFC 194 fra ra pelle e ro
scodia contra mi, per amar pu la dritura e raxom cha la cabàn.
gracia de li cortexaim. PAB 57 che aotri cha ti no te po RAN 105, 174. DVO (On.). BDS (Sav.). PVG.
exilliar. PAB 59 che cossa e-ella aotro cha mostra de mes- FAL 273. PIA 33. ALN 115. PVO 417: ar. (dal pers.)
saventura… PAB 88 lucham… dixe cha la caxom chi tu- qäba “soprabito”, cf. lat. cappa.
to vensse piaxe a dee. RDB 11 ma drento bruxo chiu cha D cabano. cabanase. L cabanus.
ro confogo. cabana sf. “capanna”
FA 335. FAS 153, 165. PS 40. AA 20 da tute bande se fazia cabane per abitare la pove-
D che. ragia. GR 36 (Tenda) non si debba estrar companaggi
ca agg., pron. “quella” delle cabane o celle.
MP 19.157 (Pigna) “antiquato”. RAN 6. PD 362 “importato”. ADG FDG 42. PVG.
ca agg. “quanto” REW 1624. DEI.1 731 s.v. capanna.
ADL (Vent.). D cabane. cabané. cabanìn. cabanùn. cavana. gabana. ca-
D quanto. magna.
ca sf. “casa” Cabana top. “masseria nel Bosco di Savona”
AG 14.79 e chi erando far se fa/ in anno novo per in ca/ FBS 52, 57 a.1723, 1760 (Sav.). FTL 175 “toponimo mol-
faiture, brevi e arlie… AG 14.470 no gi roman ni ca ni bo. to esteso”
AG 52.44 e se tu voi una ca… AG 56.194 da quela ca se cabanà(se) vb. “offuscarsi, rannuvolarsi (del cielo)”
parti alo. RDB 34 e ri corsé ne scorran fin in cà. CIC 33 NVM (Sav.). BDS (Sav.).
a.1749 (Sav.) unna cà rotta, e l’atra chi roinna. GF 9 s. xix D acabanà(se). acabanare. incabanase. cabàn.
(contad.) ün ærbu … l’è vegnüu tantu grosu che u ghe Cabane top.
feiva scüu a a ca. NTS 32 (S.Bernardo, Sav.). FTL 175 (Quil.). FCL 42
CAD “contad.” GUA 104. ADG 15 “usato dai villici”. (Cairo)
Cf. SAP 393 a.lomb. ca m.s. D cabana.
D cha de carvi. cademartori. ca giana. caza. L ca. cabané sm. “boscaiolo”
caa sf. “ciera, volto, aspetto” ADP (Pie.).
GO. CAD. RAN 16. PD 129 câ, cara (con recente ca- D cabana.
duta di -{-) dal gr. kßra “testa, faccia”. RGS § 14, lat. Cabanìn top. (Cairo)
cara. DUC.2 157 cara: facies, vultus, caput. FCL 42.
D cèa. D cabana.
caà vb. “calare, tirare le reti a terra” cabano sm. “gabbano, cappotto da marinaio”
RAN 35 caàa “calarla” (citato come forma curiosa). PGF 30 s. xv. (Alb.) item uno cabano. ASF 757 uno ca-
ADP (Pietra). bano da goardia.
D carà. Cf. AGM 783.
caagnà sf. “grossa cesta cilindrica da foraggio” D cabàn.
MVS (Sarz (Sarz.) . MCM 42 (CastelnM.) cabanùn sm “capanno, fienile”
D cavagnà. cavagno. FTL 175 n. BDS (Sav.). PVG.
caagollo sm. “chiocciola di mare” Cabanùn top. (Cairo)
NPD 59 a.1749 (Sav.) l’ostrega, o caagollo, o zin e a grit- FCL 42 Cian der Cabanùn.
ta. D cabana.
D câgollu. caragolu. cabaré sm. “vassoio per dolci o frutta”
caamà sm. “calamaro (Loligo vulgaris)” RAN 125. LFL.1 25 (fr.). H.PLOMTEUX, CON 52.
PML 379. cabaret sm. (bot.) “Asarum Europaeum”
D câmà. caramà. FPL (Nizza).
caba 233 caci
D cacha. cacariellu. cagabasciu. cagabrussu. cagaciàn. ca- què Caghé. GL 1.52 che s’ascondan perdoa quelli caghé/
gadù. cagainìu. cagapuli. cagarela. cagasappe. cagastrasse. ch’en scriti intr’i romanzi.
cagatriu. caghé. caghetta. cagùn. cogasango. incagase. sca- PRA 384.
gabasciu. scagaboggia. scagaggia. sconcagà. L cagazo. D cagà.
cagabasciu sm. (bot.) “Solanum nigrum” caghetta sf. “diarrea”
FPL (V.Polcevera) GO “soccorrenza”. BDS (Sav.). PVG.
D cagà. scagabasciu. D cagà.
cagabrussu sm. “persona timida, paurosa” Ca giana top. (Sav., tra S.Nazario e Repusseno)
DVA (VArr.). NTS 31.
D cagà. D gianu.
cagaciàn sm. “posapiano” Caggiu top. “monte fra Perinaldo e Sanremo”
BDS (Sav.). CL 16. LTI 42 n.29: n. molto antico, non trova spiega-
D cagà. zione romanza. Forse gaggiu < *gahagi, REW 3636.
cagadù sm. “cesso” BLG 55
BDS (Sav.). PVG. D cafaggio.
D cagà. cagaù. cagavue. càgliara sf. (ornit.) “quaglia”
cagaella sf. “sterco di capra o di coniglio”
REW 2004. MP 19.158 (Pigna) coacula + papara. ADL
ADP (Pietra). PVG “pantaloni che arrivano sotto il gi-
nocchio” (Vent.) onomatop. CLU (Riv. Pon.). VPL.
D cagarela. D quagia.
cagainìu sm. “ultimo nato, beniamino della famiglia, cagliaré sm. (ornit.) “re di quaglie”
viziato” ADL (Vent.).
RAN 105 cf. prov. cagonieu, cagonis. PD 353 “caga in D quagia.
niu”. FPI 1443, cf. cal. cacanidu m.s. PVG. cagliu sm. “caglio”
D cagà. caganidu. caganìu. scaganìu.scaghignìo. . REW 2006. ADL (Vent.) coagulu.
Ca gamoggia top. (Taro Sup.) D quagettu. L caliatus.
EOL 23: Casa Camoglia cagliurà sf. (ornit.) “re di quaglie”
D camogi. GNB 223 (Bord.). CLU (Riv. Pon.).
caganidu/ caganìu “ultimo nato” cagna sf. “cagna”
MVS (Sarz.) caganidu. FDT 8.67 (Triora), ADP (Pietra) CAD. ADG. FDG 159.
caganìu. D cagnazza. can.
D cagainìu. cagna sf. “calura meridiana”
cagapulu sm. “frutto del biancospino” CIT 112 vegni cara a passà l’ora dra cagna/ che a l’ombra
PVG. ri pescoei son tutti futi.
D cagà. cagna sf. “tiracerchio, strumento dei bottai”
cagapùsia sf. (bot.) “catapuzza, euforbia” ASF 756 una cagna da botte.
FPI 1443. PAG 100. DVO (On.). GRD 112. “cagna da serci”.
D catapuzia. PVG.
cagarela sf. “sterco di capra” cagna sf. “fioritura del vino”
ADL (Vent.). BNL (Perinaldo). PVG.
D cagaella. cagà. D cane. cannie.
cagasappe sm. “uccello non identificato” cagna esclam. eufem.
CLU (Arenzano). RDB 67 ‘cagna’ (dissi)… CIT 290 cagna (dissi)… PRP
D cagà. 358 cagna, t’hai ben dro latin… impreso.
Cagastrasse sm. “nome di uno dei tre cannoni posti cagnara sf. “baruffa, trambusto”
sul Capo di Bordighera”
CAD. BDS (Sav.). PVG. anche: “cosa da nulla”.
ADL (Vent.): gli altri due sono Bötafögu e Bötalogni.
D cagà. D can.
cagatrìu sm. “persona meschina” cagnaru sm. “telone teso sul boccaporto o sullo sca-
ADL (Vent.) “trito”. landrone; giaccone impermeabile foderato”
D cagà. BDS (Sav.).
cagaù sm. “cesso” cagnassa sf. “palamito”
ADL (Vent.). PPV 88 n. (PortoV.)
D cagadù. L cagnazarollus.
cagavue sm. “buco sovrastante la stalla, coperto da cagnassa sf. (ittiol.) “pesce lamia”
un tappo con manico di legno, usato come cesso” PML 357 galeo cane (Galeus canis L.). TTC 66 cagne-
FDT.P 38 (Triora). sca (Galeorchinus galeus L.).
D cagadù. RCG 261. BDS (Sav.).
cage vb. “cadere” D cagnassùn. can.
MP 19.157 (Pigna) . FPI 1451. cagnazza sf. “cagna” epiteto ingiurioso rivolto a una
D caze. donna
caghé sm. “bambino presuntuoso; persona dappoco” CIC 29 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) cagnazza, traditora, lo-
RDB 23 e può che da tutt’homo noi caghé/ aura fà se la- zenghera.
sciemo tante offeise… RDB 101 (B.Schenone) esto ca- D cagna.
ghé. CIT 304 (B.Cigala) o tira çerte frecce, esto caghé/ da cagnastrùn sm. “omaccione”
figgioeu, comme o l’è, sença pensà (Cupido). PRP 361 GO. CAD. BDS (Sav.).
(7.13) quello amò che va imbindao/ … / o se caccia intro PD 363: canestrone? GA 13.38 *cabastrone < bastraco-
cervello / que Fraschetta, e que Piscé/ quello Guerzo, e ne REW 980.2
cagn 237 caic
cagnassùn sm. (ittiol.) “galeo cane (Galeus canis L.)’ cai sm. “quaglio”
PML 357. BDS (Sav.) “pesce lamia”. FPI 1584a (Gen.) PCL 277 (Arg.)
“ghiozzo”. D quagettu.
D cagnassa. cài! esclam. eufem.
cagnassùn de fundu sm. “pescecane” PVG “tipo isolato di origine ignota”
TTC 62 (Gen.) Charcharias ferox Risso. PML 357 caì/-r vb. “cadere”
“odontaspe feroce, cagnesca grande (Odontaspis ferox AG 34.3 monto n‘o visto cair/ per tener tropo aota riva.
Agass., Carcharodon Rondeletii M.H.) AG 39.105 questo mondo travaiao/ de cair sempre apa-
D cagnassa.
reiao. AG 53.240 e meritam la zu cair. IVE 4 chi ha iu-
cagneirö’ sm. “grillotalpa”
MDB (Bord.). (Bord.) stixia no po chay che de lo irze (sollevi, rialzi). IVE 17 de
D can. no laxa mai chair la persona in pecao. PAB quello chi de
Cagnes-sur-mer top. (Alpi Marittime, Fr) chair, o no se po sostegnir. PAB 83 la coronna de pordo-
LAM 85 it. Cagna. mo no po chair.
L cagna. FORME:
cagnettu sm. (bot.) “Fumaria capreolata v. sp.” Indic.impf. 3.sg. caia AG 16.251
FPL (Noli) err: cagnett. (rima: axeveriva)
D cagnöe. can. caiva GP 286. PS 30 s.xiv.
cagnettu sm. “grillotalpa” perf. 1.sg. caiti CBL 350 PS 30
DVO (On.). 2.sg. caisti AG 143.71 (rima: falisti)
D cagnö’. can. cf. PS 14,24,30
cagnìn sm. “cagnolino” cheisti IVE 66.
FDG 159, 166 canjìn. 3.sg. caite GP 285.
D can. cayte PAS 29. PEG 41
cagnìn agg. “rabbioso” chaite PAB 80.MAC 171
GL 15.12 e int’re quelle remæ’ streite e cagnin-e/ fa ri (PS 30).
banchi scroscì con ra curatta. cheite PAB 51. IVE 55, 92.
cagnhio sm. “cambio” PS 24 s.xiv.
SAL 7 n.n. a.1584 no vegno za… perché aspette vendetta (PS 1, 30)
da quell’engiuria che m’è steta feta… ma te prego ben che 1.pl. cheitemo PS 25 s.xiv.
in cagnhio ti me mostri como ti fè…
3.pl. caitem PAB 45.
D cangio.
cagnö’ sm. “cagnolino; grillotalpa; pesce di fiume” caiten GP 283 (FAS 160)
ADL (Vent.). cheitem PAB 40 (PS 25, 30).
D cagnettu. cagnol. cagnor. Ptc. caito AG 36.11. PAB 40
cagnöa sf. (bot.) “Fumaria officinalis L.” (PRR 485. PS 27,30.
MLC 225. FPL (Cogorno). FAS 154. RGS § 621).
D cagnett. can. caitu MP 19.158 (Pigna)
cagnol/ cagnor sm. “cagnolino” cheito PAB 89 pl. cheiti
CEB 358 li cagnoy franceschi lassa a li iheregi et a le re- CAN 1845 p.81 (Sav.)
gine (testo lat. “caniculos valde parvos”). MP 19.159 pl. cheiti.
(Pigna) cagnol. PS 33, 52 –eolu. CR 20 cheita. PS 30.
D cagnö’ (E.G.PARODI, ROM 19
cagnotta sf. “spesa per il noleggio di carte da gioco” (1890) 485.)
DGL (Gen.): voce gergale. (C.SALVIONI, RIL s.2 v. 37
cagnulìn sm. (ittiol.) “pesce bove” (1904) 527.)
PML 357 “lamiola, pesce manzo (Notidanus cinereus cheitu PD 122. FDG 143, 230,
Cuv.). TTC 61 “notidano cinereo (Heptzanchias Perlo 234. ADG.
Bonn.) cheuto IVE 55.
RCG 259. FA 335 sg. FAS 154, 162. PS 27, 30.
D can. L cagnolinus. D acheito. caer. cheir. desschair. caze. scheyto.
cagnume sm. “canaglia” epiteto ingiurioso. caià vb. “calare le reti da pesca”
RDB 105 (V.Dartona) quella cagnume (riferito a una BDS (Sav.).
donna).
D carà.
D can.
chagnunchena pron. “chiunque” caiche agg. “qualche”
ATA 203 a.1382 (Alb.) cagnunchena che plendera a far lo LP 24 (Isolabona, Rocchetta Nervina, Castelvittorio,
dito ponte… Dolceacqua).
ATT 57. D qualche.
D ciascaum. caiche couza sg. “qualcosa”
câgollu sm. “cerizio, chiocciola di mare (Cerithium)” LP 25 (Isolabona)
RAN 19, 98. PML 379. BDS (Sav.). D quarcoza.
D caagollo. caragolu. caiciu sm. “specie di barca”
cagùn sm. “persona pusillanime” RAN 44. BDS (Sav.). LVO 28 “caicco” “turco di deri-
RAN 98. vaz. araba”.
D cagà. L cagonus. caicosa/ caicouza sf. “qualcosa”
Caille top. (Alpi Marittime, Fr.) LP 24 sg. (Vent., Bord.).
LAM 85 it. Caglia. D quarcoza.
chai 238 cais
callonego sm. “canonico” d’altri… per ogni manicata, calzonata, senata o mandila-
PS 8 s.xiv. (“dissimilazione”) ta lire una.
D calonecato. canonexi. canonicu. L canonica. D calsoni.
calòrnia sf. “grosso paranco” calsoni/ calzoni sm. pl. “calzoni”
NVM (Sav.). DEI.1 684 s.v. caliorna: “gen.” ASF 720 un par de calsoni de pano rosso sempie da ca-
calotta sf. “specie di elmo” valchar.–– un par de calzoni cum le sue calzete di pano
GL 5.44 de ferro o se fa in testa una calotta/ che in bon ze- rosso, sempie… un par di calzoni di damasco, gialdo.
neize dimmo morrion. D câsuìn.
càlou sm. “callo” calzotto sm. “grossa calza, calzettone”
PSE 253: callulus < callus, pl. càlai. PD 150, 156 “càla- MNS.1 96 a.1641 calzotti, e calzette.
ru”. D câsa. câsottu. causùi.
D callarü’u. calöiu calussu. calsùn sm. “casetta per la famiglia del pastore”
calsa/ calça/ calza sf. “calza” PTO 258 (Ponente lig.).
PCD 38 s. xiv calçe. PGF 30 s.xv. (Alb.) para uno de cal- callu sm. “callo”
se de tela. PAD 233 a.1507 portare calse in piede de che PVG italianismo.
capellatio se voglia. ASF 718 saya indrapata di scarlata D calli.
da calse. NPS 573 a.1527 quel matino per el frescho/ si calümma sf. “distacco dato nella corsa”
andava in giuparello/ senza calze lacumpagnava. CSC 60 SDS (Sav.).
a.1564 (Alb.) et avertimo che la veste, calse e berette sia-
D caröma.
no di color nero, non admetendo altri colori.
RGS § 1173: lat. calcea (formazione aggettivale) calüma sf. “cordicella che unisce i galleggianti delle
D câsa. cata. reti da pesca”
calzante sm. “fabbricante di calze” VPL (Loano).
SGC 419 a.1522 citadini e merchadanti/ son destrutti e calumà/ calümà vb. “calare con una fune”
bereteri/ caleghari e calzanti son destrutti e li laneri. GL.2 29 me son calumàou per ro barcon.
D câsa. CAD, RAN 176, NVM (Sav.), BDS (Sav.): calümà, an-
calsattore sm. “calzatoio, calzante?” che: “prender tempo”.
MNS.3 29 a.1577 (Sav.) (Spadari) qualunque sorte di ar- JAN.2 440 it. calumare “filer la gomène”. G.ALESSIO, ID
mi… e più coltelli di ogni sorte, calsattori lanterne e altre 12 (1936) 189-91. ALE 98: gr. cßlasma “rilassamen-
cose tali solite spettare a sua arte. to”, lat. *chalagma, chalauma, calomare. REW 1535. gr.
calsese am. (mar.) “calcese: la testa dell’albero della calßw, t.t. “allentare” > lat. chalare (Vitr. Veg.). REW
nave, che porta la cassa delle pulegge” 1487 A.PRATI, ID. 13 (1937) 157 it. calumare “calare un
PPG 542 a.1561 il galiardeto per il calsese. cavo”.
D calcese. D calümu carümà. caröma.
calseta/ calzeta sf. “calza” calümu sm. (mar.) “lunghezza del cavo fuori dal bor-
ASF 720 un par de calsete de drapo bianco… –– un par do”
de calzoni cum le sue calzete di pano rosso sempie. RAN 176.
MNS.1 59 a.1577 (Sav.) non sara permesso… far calsette D caröma.
ne camisole di lana. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) calsette tan- calura sf. “calore, calura”
to di seta firoselle como di lana e bombaso fatte all’ago- AG 38.43 gram scalma e calura. AG 54.97 la gram calu-
gie. MNS.1 96 a.1641 (Sav.) calzotti, e calzette. MNS.1 ra/ che aduxe la streitura/ de lo logo e de la gente. AG
89 a.1721 tessitori di calsette al telaro. 62.20 spuza, tenebre e calura.
D câsetta. FA 336. FAS 164.
calsina/ calzina sf. “calce” D caròr.
AA 85 dete principio de lavorare di pietre e calsina. AA calure sm. “calore, fregola”
313 la calsina de la fabrica. AA 224 a.1570 (Sav.) gran- PVG “italianismo”. BDS (Sav.).
de quantita di calzina. D caròr.
D câsina.
calussu sm. “torsolo”
calso/ calço/ calzo sm. “calcio”
PCD 38 s. xiv. calço. PAD 313 a.1506 li menò uno calzo. ADL (Vent.) lat. *calluceu, callus. Cf. ADL (Vent.) scü-
MPS 74 a.1550 (Stella) se… harà batuto alchuna perso- racalussi “persona avida”
na in lo capo overo in altra parte del corpo cum bastone, D càlou.
pietra, calzo o piede.. AA 76 e con pugni e calci tuto lo Càlvari top. (Gen.)
fiacorno… –– e con calsi tuto lo pestono. LL 58: “ritenuto generalm. pre-romano: ma il cf.
D câsu. Lòvenis/ Lö’a (“Loano”) fa forse pensare a un antico fe-
Calsolaria top. “contrada di Savona” nomeno romanzo proprio dell’area ligure”.
VTS 44 a.1530 (Sav.). D escalvao. L calvus. calva.
D calsolaro. Calvario top. “Calvario”
calsolaro sm. “fabbricante di calze” GP 371 quando elli fon vegnui a calvario…
PAD 336 a.1506 li andarono de qui diversi calsolari con D clavario.
drapi negri e venderno assai de drappi negri. MNS.1 12 Calvisio top. “Calvisio”
a.1577 (Sav.) arte de calsollari. CTL 17. cf. Iscriz. gens Calvisia. SCT 121, 213: *cal-
D calsolaria. carsolaro. casolaro. L calzolarius. vensis, calvesi, plur. tardo-lat. volg. < Calvus, gent. rom.
Calsolo top. “Aquasola (Gen.)” PTR 48: s. ii-i a.C., top. fond. rom. < Calvisius n.p.
DSP 415 a.1639 l’aqua che chiamano di calsolo. L carvixium.
D lacasöa. Calvi/ Calvo cognome
calzonata sf. “quanto si può portare nei calzoni” VTS 85, a.1530 (Sav.) Calvi. VTS 89 a.1530 (Sav.)
GRD 126 (Serravalle) per cogliere castagne sopra quello Calvo.
cam 243 càme
cam/ can sm. “cane” camamilla sarvaiga sf. “Achillea ligustica; Achillea
AG.12.590 fe comando/ chi contrafesse condanando/ fos- millefolium”
sem dai maniar a cham. AG 81.7 a cam bruto se reforma/ FPL (Mortola).
chi a so vomito retorna. AG 142.114 ben a men seno ca camaimlùn sm. (bot.)
un cam/ chi per prea laxa pam. CEB 358 li caim de guar- MLC 245 (Sav.) “Pyrethrum parthenium Smith”. EVM
dia son uter. li caim de caza più costan che elli non zoan. 33 (VMar.) “camomilla romana (Arthemis nobilis”.
D can. D camamilla.
câmà sm. “calamaio” camamilùn de su sm. “Achillea millefolium”
PD 135. ADG. PVG. EVM 126 (V.Mar.)
D caamà. caramà. Camànbuli top. “Camaldoli”
Camagna top. (Monferrato) PD 338.
EOL 33: cf. Camonius, etn. Camuni: “hängt damit ca- chamapicchio sm. (bot.) “Ajuga chamaepitys”
manna, Hütte, zusammen?” FPL.
D cabana. chamar vb. “chiamare”
camairera sf. “cameriera, domestica” IVE 22 e si o chamao lo me fiio de egypto.
AG 138.201 lor camairere e lor scuer/ paren pur done e D ciamà.
cavarer. PAB 59 sg. vegna avanti muxica cantarixe, la ca- chamaroto sm. “ripostiglio, magazzino”
mayrera de nostra maxo. –– richesse e honor e bem sum CAR 93 a.1538 se hordena se el sera nisuno de li ditii
de nostro drito, e me serven, como camairere lor done, e compagni non posa tor choxa alchuna de li magazeni con
quando e vegno elle vegnem, quando me parto elle se par- lisenzie ni senza lisenzie salvo si lo meti nel nostro cha-
tem. maroto per consignarlo a la Compagnia.
PS 32, 107 *camararia. Cf. ROM 19 (1890) 483. D camea. camiottu. L camarotum. camerotus.
D camé. L cameraria. càmaru sm. (bot.) “Chamaerops humilis L.”
camàiu sm. “camaglio, maglia di filo d’acciaio” MLC 270 (Chiav.)
BDS (Sav.). D camera.
camalà/ -år vb. “portare carichi pesanti sulle spalle” Camasenza top. (Sori)
CTL 17 suona in fenicio “pescoso”.
PVG. camalà. FDT 8.67 (Triora) camalår.
camba rousset sf. (bot.) “Parietaria officinalis”
D camalo.
FPL Nizza)
cammalletta sf. “donna di pulizie” D gambarussa.
GL 18.8 che sei tanto imbrattaou, che per lavave/ non ba- cambaroussi sm. (bot.) “Hippocrepis comosa”
stereiva l’ægua dra Ponseivbera/ ni in chinze dì porreivan FPL (Nizza)
nettezzave/ tûtte re cammallette de Sozeivera. D gambarussa.
D camalo. Cambertano top.
camalo/ camalu sm. “facchino, portatore” PCT 108, 112.
TL.1 352 a.1455 portassen le soe merse. chi cum le soe D bertàn.
spalle e chi cum camali. MGT 174 a.1465 non debano cambiar/ canbiar vb. “cambiare, mutare”
pagar camali, marinai e altri officiali. DSP 59 a.1487 AG 139.24 e quax tuto zo che par/ se cambia e fuze como
mettere ihate barche e camali. CAR 116 a.1576 camalli vento. AG 140.140 no canbiar lo pensamento. PAB 84
(lat. bajulorum). MNS.3 5 a.1577 l’arte de camalli e la- anchor che li peccaoi abian forma d’homi, lor cor sum
voratori, massime di quelli della caravana antiquamente cambiai in bestie.
istituiti nella presente città. MNS.2 45 a.1623 (Sav.) ca- D cangiare. L cambiare.
mallo o sia facchino di sorta alcuna. cambixe sm. “collare di cuoio che porta il campa-
RAN 44. H.SCHUCHARDT, ZRPh. 23 (1899) 334, Rec. G. naccio al collo dei bovini”
PARIS, ROM 28 (1899) 459. BID 16. REW 4021. PIA 50. FDT 8.67 (Triora)
ALN 68, 101. FPI 1544: ar. hammal “portatore” (turco D gambixe.
hamàl “portare”). Cf. C.SALVIONI, AGI 16 (1902-04-05) cambræ’/ cammbre sm. “tela di Cambrai”
435: lucch. camelo (per influsso di cammello). ALN 101 ASF 738 uno mandilo de cambre lavorato de oro. DFC
fior. camalo (Giovanni de Marignolli, s.xiv.). BIO 564 46 chi œu accattà o cambræ’ fin?
piem. camalo. PVG. MVS (Sarz.). D cambri.
D camalà. cammalletta. L camalus. cambreta sf. “chiodo ricurvo a due punte”
camamiglia sf. (bot.) “Anthemis nobilis” PVG. REW 1564.
FPL (Nizza). Cambri top. “Cambrai (Fr.)”
D camamilla. ASF 732 una camera de tella de cambri facta a griselle
camamilla sf. (bot.) “camomilla (Matricaria chamo- d’oro.
milla)” D cambrae. cambre.
FPL (Gen.). MLC 246 (Chiav., Sav., Bard.). EVM cambüza sf. “cambusa”
CAD. NVM (Sav.). LFL 2.19 franc. REW 4651.
(VMar.). FPL (PortoM.) “Anthemis arvensis”.
D cambüzé
D camamiglia. camamilùn. cambüzé sm. “cambusiere”
camamilla da cavalli sf. “partenio (Chrysanthemum NVM (Sav.).
parthenium) D cambüza.
EVM 93 (VMar.): “allontana le mosche dai cavalli” camé sm. “cameriere”
camamilla de prau sf. “Achillea ligustica” PD 138 cameré.
FPL (P.Nava). D camairera. L camerarius.
camamilla romana sf. càmea sf. “camera”
FPL (Gen.) “Anthemis nobilis”. (PortoM.) “Matricaria PVC 91 s.xix unn-a gran roba ca camea. CAD.
chamomilla”. D chamaroto.
came 244 cami
camixetta sf. “camicetta” MLC 251 (Gen.) “Campanula L.” MLC 254 (Chiav.,
BOV (11) a.1540 (Sav.) camixette. CIT 102 vegnì, bel- Sav.) “Calystegia sepium R.Br., Calystegia silvestris
la, a vei l’arba in camixetta. Roem. et Sch.”.
camixia sf. “camicia” PD 110. PVG.
PAB 46 vestisse la camixia, e per tuto che la camixia fos- D campana. campanelli. campani.
se pissena… LSE 20 la fe spogliare fin a la camixia. campanellu sm. (bot.) “vilucchione (Convolvulus
D camisia. camixa. camixöa althaeoides L.)
camixöa sf. “corpetto di lana” BNF 220 (Bord.)
CAD. PVG “giacca da lavoro”. D campana. campanella.
RNB 76: gr. mod. kamiz’r/ -a m.s. < gen. campanì sm. “campanile”
D camisola. camixia. L camixiola. PVG
camixoto sm “camiciotto” D campana. campanile. campanìn. L campanile.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum camixoto. campanile sm. “campanello”
DPC 176, 177. MNS.2 9 a.1577 (= MNS.2 31 a.1728) (Sav.) scacavelli
D camixu. L camisotus. sonagli e campanili.
camixu sm. “càmice” D campana. campanin.
GO. ADL (Vent.).
campanìn/ campanir sm. “campanile”
D camizo. camixoto. L camixus.
ATA 204 a.1384 (Alb.) lo campanir derocao. CIT 37
camochao/ camocato sm. “camocato”
CP 991 a.1461 et un plebiario di camocato d’anofato. comme ra campan-a/ chi ciamma ri âtri, e lê no se destan-
ASF 716 roba una de camocato neigro foderata di taffeta a/ moè da quello beneito campanìn…
neigro. AA 146 una pianeta de camochao bianco. D campana. campanì.
L camocatus. campanìn sm. “campanello”
Camogi/ Camogli top. “Camogli” PD 364.
BL 111 a.1406 et vegnomo a Camogi, donde a lo presen- D campana. campanile.
te semo tuti sani. BGP 153 a.1484 la podestaria de Recho campanìn sm. “spegnitoio della lucerna”
et de Rappallo et Camogi. PVP 368.
CTL 17. CL 4, 44. EOL 23. campanìn sm. (bot.) “campanula”
D camogli. ca gamoggia. L camogi. FPL (Masone) “Narcissus tazzetta”. MLC 241 (Sav.)
Camolaio top. (Rezzoaglio) “Cotyledon umbilicus L.”
FTL 152 Monte Camolaio. D campana. campanella.
D camulara. campapigöggi sm. (bot.) “ammi (Ammi maius)”
chamos sm. “camoscio” EVM 22 (Vmar.) “pianta con infiorescenza a ombrello,
MBA 49 (Digne) a.1422, 1424 chamos, pl. chamos, cha- formata da numerosi e sottili peduncoli simili a una chio-
mosses. ma incolta”.
D camusciu. D campà.
campà sm. “guardia campestre” camparo sm. “guardia campestre”
ADP (Pietra). PVG. FDT 8.67 sg. (Triora) campå’. VPL. FSL 219 a.1456 (Vezzi). MPS 48 a.1550 (Stella) ellega-
GA 14.128 Cf. CVM mil. campée m.s. no… campari a la custodia de li boschi de la universita de
D camparo. campu. la Stella e de le terre e possessione degli huomini e per-
campà/ -år vb. “raccogliere, ammucchiare” sone di detto loco.
ADL (Vent.). ROC (Civezza). ADP (Pietra). FDT 4.57 D campà. campu.
(Triora) campår. REW 1563. Campasso/ Campassi/ Campazzi top.
D accampà. campapigöggi . campuà. recampà. L acam- FTL 155 Campasso FCL 25 s. xviii (S.Olcese) Campassi.
pa. FCL 42 (Cairo) Campazzi.
campafigu sm. (bot.) “Iris germanica L.; Sternbergia D campu.
lutea Ker.-Gawl.” campasö’ sm. (bot.) “narciso”
MLC 268 sg. (Chiav.) PVG.
D scampafigu. Campegli top.
campagna sf. “campagna” FTL 155 sg.
REW 1557. ADG. PCL 276 sg. (Arg.) D campu.
D campagnìn. L campagna. Campelo top. (Serrà Riccò)
Campagna top. (Pigna) PTP 23. FTL 155 sg. Cf. SCT 29 sg. lat. med. campelli
PSP 71 n.99: “regione dei campi coltivati”. “tipo di appezzamento di terreno; elem. topon.”
campagnata sf. “scampagnata” D campu.
CAD. Campetti/ Campetto/ Campettu top.
campagnìn sm. “contadino”
FTL. 155 sg. Campetti. FCL 25 s.xviii. (S.Olcese) lo
BDS (Sav.).
D campagna. Campeto. NTS 31 a.1702 (Sav.) au Campetu.
campana sf. “campana” D campu. L campetus.
PVG. PD 352: nel s. xviii. Nn (nasale + n dentale) passa campezar vb. “godersi la campagna”
a N. PFM 132. LP 29 (REW 1556) “Liguria e Provenza RDC 176 a.1612 (T.Conchetta) desteiza dentro un prao,
concordano contro il tipo *clocca (REW 1995). ch’a campezava.
D campanella.campanelli. campanì. campanin. L campana. D campu.
campanella sf. (bot.) “campanula, convolvolo Campi top.
FPL: (PortoM.) “Campanula medium L.”. (Gen.) NTS 18 (Cadibona) in ti campi. NTS 31 (Legino) FCL
“Convolvulus arvensis L.” (Bord.) “Convolvulus althaeoi- 25 (S.Olcese) s. xviii. nelli campi. FCL 42 (Cairo) Campi
des L.” del Bric, Campi Gianetto, Rio Campi.
camp 246 camu
canavigliu sm. “fusto della canapa usato come com- càncou sm. “ganghero, cardine”
bustibile” PD 144.
MP 19.158 (Pigna): canapiculus. D cancaro. canchètu.
D canava. cancorsu sm. (ornit.) “ballerina”
canavlo sm. “cavezza” GNB 223 (Bord.) can corsu . CLU.
FPI 1600 (Lunigiana). D can.
D canabura. càncregu sm. “paguro”
canàvura sf. “collare della pecora che regge il cam- ADL (Vent.) *cancriculu REW 1576.
pano” candacàu agg. “indolente, istupidito”
PTO 255 sg.: *cannabula “cavezza”. REW 1600. Cf. ALE DVO (On.).
205 cal. cannavùla “gola” < canna gutturis.” D acandacau.
D canabura. candacu sm. “ozio”
canavusìn sm. (ornit.) “canapino” VPL (Sanr.), (Taggia).”
CLU. candalissa sf. (mar.) “manovra a paranco per solle-
D canavà. vare l’ancora”
canavuza sf. “seme di canapa” CAD. VPM 155, 163, 279 < candela. “da Genova, cen-
MP 19.158 (Pigna). MLC 262 (Pigna). tro di irradiazione, al ven. candelizza e it. candalizza; di
D canòusu. L canavossa. qui al fr., prov., sp.”.
cancaétu sm. “gancio a muro” D candeia. L candela.
CAD. candé sm. “candeliere”
D cancaretu. CAD. BDS (Sav.). PVG.
cancagiö’ sm. (bot.) “croco selvatico (Crocus vernus)” D canderé.
CAD. PVG 480. Candeasco top.
D cancaxö’. CL 14. FFN 338 (Borgomaro, Imp.) < Candidius,
cancaignàn sf. “sorta di gioco infantile” Candidus, Candilius. L.PANIZZI, RII n.s. 1 (1946) 59:
(Bargone, Gen.): cf. RCA 18 a.1143 emdidasco, evidente
GO. CAD.
err. per Candidasco.
cancàn sm. “chiasso, scandalo”
L emdidascum.
RAN 125 (franc.). BDS (Sav.). candeéa sf. “Candelora”
cancanà vb. “ridere rumorosamente” PVG.
ADL (Vent.): REW 1448 cachinnare. RNB 77 sg.: dal gen. il neogr. kanterûra “lampione
cancaretu sm. “gangherello” (lanterna candelera)”
MVS (Sarz.). D candiö‘a. L candelaria.
D cancaetu. canchetu. gàngau. candéia sf. “candela”
cancaribba sf. “baldoria” CAD. PD 111 candéira. PVG. RGS § 55.
CAD. BDS (Sav.). PIA 55 n.107 < arabo. D candalissa. candéira. candera.
càncaro sm. “ganghero, cardine di porta o finestra” candeila sf. “candela”
MVB 370 a.1488 (Rocca Valditaro) cancari da le porte LSE 19 portando el figlo en le soe brasse lo oferiva a l’al-
numero tredecim. tare cum lo agnelo et cum la candeila humilementi…
D càncou. L cancanus. D candeira.
càncaro/ càncaru sm. “cancro, malanno’ candeiotu sm. “candelotto, ghiacciolo”
CIT 87 avessi tue, in tanta tò malora/ avuo dent’ri œuggi PVG.
mille orzœu/ un da læte dent’ro coeu/ chi t’avesse stratei- D candeira. candiotu.
zo lì lantora. RAN 68 s. xvii. (G.Rossi). DFC 60 che mi candéira sf. “candela”
ghe prego un cancaro/ che ghe rozigge o stoeumago. ADL RDB 98 (B.Schenone) ra porcelletta intorno a ra candei-
(Vent.). PVG. ra. CIT 73 me vaggo a deslenguando/ comme fa ra can-
D cancarùn. incancarìo. deira a ro consummo. CIT 301 (B.Cigala) e fan quello
cancarùn sm. “vino di pessima qualità” nesciô, che fa ra seira/ ra porcelletta intorno a ra candei-
BDS (Sav.). ra. AAG 122. SDA 48 (Altare)
D cancaro. D. candeia. candeila. candeiotu. candera. canderé. cande-
cancaxö’ sm. (bot.) “zafferano selvatico” retta. incandelìu. L candela.
CAD. (Colchicum commune). MLC 269 (Crocus L.). candela sf. “candela”
FPL “Colchicum autumnale” MBA 377 ca.1410 (Seyne, Prov.) candelas de seu. PAD
FPI 2035b. 53 a.1506 candelle de sepo.
D cancagiö’ D candeira. candelaro. candelé. candeleta. candera.
cancellaria sf. “cancelleria” Candella top. (Loano) “località oggi scomparsa”
SA 246 a.1340(Sav.) nelli acti publici de la cancellaria de TCL a.1607-09 la Candella.
D candeira.
lo comune de Saona scripti per mano de Damiano Cerveto
candelar vb. “guidare, dirigere”
scrivà e cancelero. DSP 60 a.1487 non possano carrega- AGL 49.121 nostro armiraio con so stol/… a la per fi se
re se non hanno fede de cancellaria che elli habiano dato trase for/ candelando soe gente / per farli tutti invigori.
le soe segurtà. PSE 246: cadelando: cf. a.fr. cadelar , prov. capdellar (<
D canzellaria. L canzellaria. capitellare), cf. PAB 69 pocha fe e constancia te cadella.
cancelero sm. “cancelliere” Cf. POF 13. FA 336: caudelando, m.s.
SA 246 a.1340(Sav.) Damiano Cerveto scrivà e cancelero. D cadellar. caudelar.
D canzelero. L cancellarius. candelaro sm. “candelaio”
canchètu sm. “arpione, chiodo a squadra” MNS.1 13 a.1577 arte de bombasari e candellari. IVI,
PAG 196. PD 144 canchèti: cancaretti. a.1736 (Sav.) arte de candelari.
D cancaretu. cancaro. cancou. gangau. D candela.
cand 250 cane
cantìn sm. “cantino, la corda più sottile di uno stru- canùn sm. “penna appena spuntata degli ucccellini”
mento musicale“ FDT 8.168 (Triora). VPL “gambo, stelo”
GL 14.61 o non ha toccaou giusto ro cantìn (ha perso la D canunetti.
ragione). GL 16.12 quando stiran torna ro cantìn (quan- canùn sm. “germloglio, bocciolo”
do gli uccelli riprendono a cantare). DFC 150 corde d’ar- MP 19.159 (Pigna): REW 1597. BDS (Sav.).
gento, e d’oro di cantìn. CAN 1848 p.84 (Sav.) nu tuc- L canonus.
chemu stu cantìn (questo tasto). CAD. BDS (Sav.). canùn sm. “cannella della botte; rubinetto”
cantina sf. “cantina” FDT 8.168 (Triora). PVG.
PVG. REW 1616. LP 26. Cf. CVM mil. canòn “sifone”
càntiu sm. “cantaro, vaso da notte” D canono.
CAD. FPI 1614. canunea sf. “tubo principale degli scarichi di un pa-
D cantéiu. lazzo”
canto sm. “canto, canzone” SDS (Sav.).
AG 145.125 De ne guarde de oir canti/ chi dar possan dor D canono.
ni pianti. AG 146.214 balar, zugar, li mozi canti… canunettu sm. “penna appena spuntata degli uccelli-
D cantà. ni”
(da) canto loc. avv. “da presso” DVA (VArr.). MVS (Sarz.).
AG 56.66 ianchi angeri vegnen da canto. D canùn.
canto/ cantòm/ cantone sm. “canto, angolo, luogo” canunettu sm. “merletto a cannoncini”
AG 26.7 semper m’aguaita in calche canto/ per adentarme BDS (Sav.).
le carcagne. AG 36.68 chi porrea pensar ni dir/… / li pe- canunettu sm. “strumento per togliere il torsolo alle
rigori tai e tanti/ apareiai da tuti canti? AG 43.42 tu quaxi mele”
paream santi/ vegnui da diversi canti, de citae e loghi RCG, Diz.
strannj. AG 143.229 no ge laxar canto ni ponto/ che tuto D canono.
a lui no fazi cointo. ATA 204 a.1384 (Alb.) in un canto de canuo/ canüu agg. “canuto”
la dita tore… en tuti li atri trei canti de la dita tore. (v.l. PAB 52 deber, descarnao e chanuo.
LDV 14 in un cantom… en tuti li atri trei cantoi…). PAD PS 32 s. xiv canuo. PS 37. FPI 1622 canüu.
389 a.1507 ogni canto di carrogio. Cf. VTS 38 canvisde cong. “benchè, sebbene”
Malcantone “strada della Savona medievale”. AG 63.10 capello in testa avea/ canvisde che no iovea.
D cantu. cantùn. malcantone. L cantonem. cantus. FAS 153, 165.
cantrìn sm. “comodino” D quamvisde.
FPI 1614 (Sarz.). cao agg. “caro”
D cantera. NPD 64 a.1750 (Sav.) ah, Segnô cao… DFC 34 donne
cantu sm. “angolo, spigolo” cae, l’è chi o merçà!
ADL (Vent.). PVG. D car.
D canto. cantùn. recantu. Caò n.p., f. “Carolina” (nella forma allocutiva)
Cantu top. (Loano) RGS § 318 (Lunigiana)
TCL u cantu. Caocinaria top. (Alassio)
cantu agg., pron. “quanto” TAL 54 n. 191 a.1539.
LP 24 (Isolabona). D calcinare. causinaire.
cantù sm. “cantore” caodo agg. “caldo”
FDG 160. PA 14.65 s.xiv. Neron imperao… fo visto inter lo inffer-
D cantà. cantaor. no/ batuo e tormentao/ e d’oro caodo abeverao.
càntua sf. “cassetto” D câdu.
ADP (Pietra). caosso sm. “piede, ceppo dell’albero”
D càntia. PS 52 s.xiv. caosso de l’erboro.
cantùn sm. “canto, angolo di strada” D câsa. câsu. caussu.
PRI 19 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) questa è quella murag- capa sf. “mucchio di foglie secche”
gia/ questu è quellu cantùn… PVG.
MP 19.159 (Pigna). PCL 277 (Arg.) D capala. capallu.
D canto. L cantonem. capa sf. “cappa, mantello con cappuccio”
canucciale sm. “cannocchiale” DPC 173 ca.1180 (Sav.) et capa una. AG 127.83 intr’unna
CAN 1842 (Sav.) u canucciale de Savun-a (almanacco sa- capa e intrao (si è fatto frate). PGF 30 s.xv. (Alb.) una ca-
vonese). NVM (Sav.). pa negra… una capa de biavo. AA 37 a trecento soldati et
canuezu sm. “canna della gola” a 50 hominindi capa (gentiluomini, ufficiali). RDB 50 me-
CIC 52 a.1842 (Sav.) agguttavan di fiaschi ogni pittìn/ gio assè stammo, si spendeimo men/ con lunghe toghe che
int’un canuezzu fètu cumme ün trœggiu. MUI 142. GO. con curte cappe/ chi atenze no se pon fin a re chiappe.
BDS (Sav.). DPC 176. FAS 162.
D canaezzu. canarezza. canarozu. canorezo. ganaüssu. D capetta. L capa.
ganôfu. L canolexium. cappa sf. (mar.) “camicia della vela”
canuezu sm (bot.) “valeriana rossa (Centranthus ru- NVM (Sav.).
ber)” cappacollo sm. “scappellotto”
FPL. MLC 244 (Cogorno). PVG. CIT 133 subito Amò, con dame un cappacollo/ me re-
D canarezza. prende, e menaçça pe ra vitta.
Canùi top. (Pigna) capala sf. “mucchio di covoni”
PSP 73 n.112 (fontana pubblica) PCL (Arg.). Cf. CVM mil. capala m.s.
D canono. D cabala. capa. capallu.
capa 256 capp
capallu sm. “bica, mucchio di covoni” capelasso/ capelazo sm. “cappellaccio, frazione poli-
FDT 4.56; 8.68; 10.29 (Triora). DVA (VArr.). GRD 112 tica genovese”
(Calizzano). VPL. PAD 481 a.1506 (Sanr.) una de quelle persone in lo mon-
D capa. capala. cavalettu. do, chi manco habie passione a capelassi. SGC 419
cappa neigra sf. (ittiol.) “corvina locca, corvo di ma- a.1522 citadini o capelazo/ mercadanti o arthesano.
re (Corvina nigra Cuv.)” D cappellaccio.
PML 357. capelassu sm. dodecapodo, specie di calamaro”
caparu sm. “caparra” AFV 426 (Vent.).
GO. FPI. 665. Cf. RNC 16 neogr. kapßron, m.s., dal D capelassa.
gen. capelassu sm. (bot.) “Arctium lappa”
D arro. L caparrum. BCB 112 n. (Ruta) PVG: Tussilago farfara?
capaçe agg. “capace” capellatio sm. “partito, colore politico”
GL 6.9 a.1755 son capaçe de fa quâsæ’ desquærno/ n’ho PAD 223 a.1507 portare calse in piede de che capellatio
moe tremaou, ni tremmerò in etærno! se voglia.
capatassu sm. “capoccia” D cappellaccio.
BDS (Sav.). capeléira sf. “una delle parti del correggiato”
A.PRATI, ID 18 (1942) 124, cf. ID 13 (1937) 107 “gen.” FDT 9.19 (Triora).
Cap d’Ail top. (Alpi Marittime, Fr.) chapeler sm. “cappellaio”
LAM 86 it. Capo d’Aglio. AG 101.17 ma chapeler e zocorai/ per li gran fangi e tem-
L caput allei. pi croi/ an guagnao ben assai.
Cape cognome FA 338. FAS 141,143.
VTS 76 a.1530 (Sav.). D capelà. L capellerius.
D capeto. capeleto sm. “arredo del letto che faceva parte del
capéi sm. (bot.) moschetto o padiglione”
FPL (P.Nava) “Petasites albus”. (Masone) “Umbilicus AAD 257 uno capeleto di veluto cremesino co la frangia
pendulinus”. d’oro et di seta cremesina e bianca. –– uno cappeleto di
D cavellu. tafetale gialdo di paglia co la frangia del medemo colore.
capela sf. “cappella” D capello.
AA 173 li frati ano levato la casia del cardinale Spinola capelettu sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
con tutti li fornimenti de la sua capela. FPL (Mortola, Mele).
CAD. PD 110. D capeliane. capplatto
L capella. capeletu sm. (ornit.) “capinera”
capela sf. “medusa (Rhizostoma pulmo)” MP 14.49; 19.159 (Pigna).
AFV 427 (Vent.). ADL (Vent.). D capello. capeluna. capneira.
D capelana. Capelli cognome
capelà sm. “cappellaio” VTS 81 a.1530 (Sav.).
FA 338. CAD. PD 108. GA.12.166. D capello.
D chapeler. capeliana sf. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
capelà sf. “misura di capacità, pari a mezzo litro” FPL (Nizza).
FDT.P 38 (Triora). D capeletto.
cappellaccio sm. “cappellaccio, appartenente a fa- cappellina sf. “cappellino da signora; boria, alteri-
zione politica genovese” gia”
BL 75 a.1400 questi nostri capelaci, li quali se possono CPD 6 s.xx. (Sav.). BDS (Sav.).
chiamare diavoli de l’inferno. NPG 78 a.1475 de tutti gli D cappellino.
altri nostri cittadini capellacij. PAD 464 a.1506 questo cappellina sf. “corona?”
popolo a modo alcuno non volere capellacio che sia, e tu- GL 17.6 ro regno è forte, e ciù dra cappellin-a/ l’è ro re,
to à jurato sopra el crucifixo de non consentire a stato de chi ro sa ben manegà. (TT l’imperio ha in sé gran forze,
capellacj. SBP 12 a.1547 (lettera di Ferdinando Gonzaga e più le rende/ il re, ch’or lo governa, illustri e chiare)
all’Imperatore) quella città (Genova)… è stata solita ha- (erba) cappellina sf. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
vere tre forme di governo… la una a republica… l’altra, FPL (V.Polcevera).
come dicono essi, a cappellaccio, cioè a regimento di uno Cappellino cognome
dei primati; la terza forma è stato per mano dei francesi. VTS 84 a.1530 (Sav.).
PAD 16 n. “Cappellaccio era chiamato in Genova chi ap- D capello.
parteneva alle quattro famiglie popolari: Adorno, capello sm. “cappello”
Fregoso, Guano, Montaldo, unite in consorteria politica AG 63 9 capello in testa avea/ canvisde che no iovea.
poco dopo la metà del s. xiv. per opporsi all’altra con- PRP 346 e v’asaseguro ch’o ghe fé un capello (li scon-
sorteria delle quattro famiglie nobili: Spinola, Doria, fisse clamorosamente). AAD 262 a.1561 lo stocco et ca-
Grimaldi, Fieschi”. Cf. RDS 154. pello del papa fornito il capello di perle et lo stocco d’ar-
D capelassi. capellatio. capelazo. gento.
capelana sf. (ittiol.) “seppietta grossa (Rossia macro- D capella. capeleto. capeletu. capellina. capelu. capellùn.
soma)” capeluto. caper. L capellus.
AFV 426 (Vent.). Capello cognome
D capela. VTS 77 a.1530 (Sav.).
capelassa (ornit.) “cappellaccia” capelu sm. “cappello”
CLU. GUA 602: semidotto.
D capelassu. D capello.
capelasci sm.pl. “lasagne inferigne (pasta alimentare)” cappellu da preve (bot.) “Evonymus Europaeus”
RCG Diz. FPL (PortoM.).
capp 257 capi
cappellùn sm. “prete, religioso” burghi. TL.1 351 a.1455 le bonne usanze le quae sun ne-
CAN 1848, p.84 (Sav.) u l’è miga ün cappellùn? cessarie a lo capitanego.
D capello. capeluna. D capitanio. L capitaneatus.
capeluna sf. (ornit.) “cappellaccia” capitaneo sm. “capitano, comandante”
CLU. IVE 5 per zo dixe domenide a quelo capitaneo de lo so po-
D cappellùn. vo, chi ave nome iosue… RL 223 a.1440 esso magnifi-
capeluto sm. dignitario, governante” co… capitaneo et signore. PAD 353 a.1506 lo nostro ca-
TL.3 200 a.1475 quelli che se voren far capeluti in questa pitaneo.
vostra citae. D capitanio.
D capello. capitanio agg. “principale”
Capenardu top. (Gen.) SBP 36 a.1547 la galera capitania.
RAN 11 germ. D capitana.
capér sm. “cappello” capitanio/ capitaniu sm. “capitano; comandante di
MP 21.47 (Pigna). nave”
D capello. AG 49.66 e meser Lamba Doria fo/ capitanio e armiraio/
capezale sm. “capezzale; cuscino lungo e stretto a ca- nobel e de gram coraio. RL 224 a.1440 magnifico capi-
po del letto” tanio et signore. TL.1.120 a.1454 mandiamo lo capitanio
AAD 280 un capezale d’entema… un capezalle di tela. di Famagosta et cum ello homini xxii. per custodia di
Cf. SRV 132, s.xv. ven. cavazal. quella citate. BDF 147 a.1462 parse bon elleze doi capi-
D capizalle. L capezale. tannii. PAD 487 a.1506 in la partensa delo capitanio se
capesullu sm. “capsula” imbarcò uno capo nominato Ianoto Basso. DTC 655
DVO (On.). a.1522 la superbia… del capitanio loro ambasiatore. NPS
D capüselu. 580 a.1527 Nicholo Graso/ capitanio de l’armiraglia. AA
capetta sf. “mantellina corta” 30 il capitanio Lazarino de Ormea. AA 57 se misero tuti
RDB 47 e capette si curte ogn’un se fa/ che ben re chiap- insieme per fare elecione del loro capitanio e altri oficia-
pe no se pon crovì/ però semo ciamè tutti capette. li. NPD 79 a.1868 (Sav.). u curaggiu du capitaniu.
D capa. FA 336. FAS 149.162. RAN 177. PD 141, 335 “tardo”. Cf.
capeta sf. “popolano, bravaccio” SAP.2.224 a.lomb. capitannio. SRV s.xv. ven. capetanio.
AA 266 bravasi e spadasini e capete e rompi coli de par- D capitana. capitaneo. capitagnu. capitanego. L capita-
tezani de fregozi… –– de li partezani spadazini e capete e neus.
rompi coli amici de fregozi. BDS (Sav.). capitolo sm. “capitolo, rubrica; statuto, articolo di
PAD 44 sg; 248 n. statuto”
L capetta. SA 240 a.1340 (Sav.). li statuti ossiano capitoli alchune
Capeto cognome volte se cambiano. –– ham statuio ordinao emendao e
VTS 89 a.1530 (Sav.). correpto zointo e amermao in tuto e per tuto como in cia-
D cape. scun de li infra scripti capitoli se conten. MNS.3 30
Cap Ferrat top. (Alpi Marittime, Fr.) a.1577 (Sav.). capitoli dell’arte de misuratori della raiba.
LAM 114 it. Capo Ferrato MNS.3 111 a.1634 (Sav.). queli ai quali fosse permesso in
D cavo. vigor de loro capitoli…
capì vb. “capire” D capitoro.
RGS § 524, 537 lig. capìsciu “capisco”. OCD 26 capitor sm. “capitolo, congresso”
(Campoligure, Masone) capiuma “capiamo”. AG 43.14 capitor generar/ de l’orden de li frai menor.
D accapì. AGC 32.
capieta sf. “bandolo della matassa” D capitoro. L capitulum.
CAD. capitorar vb. “ricapitolare, ripassare ”
capiglià sf. “colpo” AG 16.345 vegnandome in regordamento/ li faiti de lo me
BTG 143 a.1392 quive si comenciorono a dare capigliae segnor/ tut e capitorava/ como elo era annunciao/ com e lo
e di balestra e di lance. rezea e bairiva…
D cabilia. L cavilla. FA 336.
capisio sm. “misura granaria” capitorio sm. “capitolo, congresso”
TL.3 203 a.1475 non credo poscia (li grani) goeri manca- AG 43.63 e quelo covento biao/ monto usa a santo honorao/
re de prexio de xvi. in xv. asperi lo capisio. tamen a la ra- per so capitorio far adorno/ e ordenao da tuto entorno…
colta de li novi spero tornerano a li asperi v. in vi. lo ca- AGL corr.: capitoro. AGN “forma sorprendente, per ca-
pisio a la usansa. pitor”.
D cafexeto. capizo. L caffesius. capitius. D capitoro.
capitagna sf. “limite di campo o prato” capitoro “articolo di statuto; legge, decreto”
FCT 67 (Triora). SA 240 a.1340 (Sav.). secondo la forma de lo capitoro mis-
D capitagnu. L capitaneus. so sotto la rubrica. PCD 44 s. xiv. capitori. RDB 54 prima
capitagnu sm. “capitano” che mandè fuera voi çitten/ ri cappitori fæti contra noi…
ADL (Vent.). D capitolo. capitor. capitorio. capitulo. L capitulum.
D capitagna. capitanio. capitulare/ capitulezare vb. “scendere a patti, trat-
capitana sf. “capitana, la galea dell’ammiraglio” tare la resa”
AAD 262 una cassa piena di vestiti per la chiusma della AA 73 volendo capitulezare… AA 74 ge parse bene de
capitana di damasco giallo e rosso e bianco. dare posansa agli ambasciatori de capitulare… AA 78 ge
D capitania. capitanio. parse beneficio e manco de fatica de fare lecione tra loro
capitanego sm. “carica di capitano” de 6 di loro chi aveseno a resta a capitulare con li signori
TL.1 319 a.1455 ve piaxe de vorei donar a meser genoezi. –– se imbarco et porto seco la posansa de poter
Nicheroso Bonnaventura lo capitanego del bazar e de li capitulezare.
capi 258 capu
caramà sm/f. “calamaio” Cf. A.DELBOULLE, ROM 31 (1902) 368: fr. s. xvi. carras-
IVE 36 e demandà Zacharia ro caramà, e scrisse Zoane son, caresson, m.s.
sera lo so nome. RDB 84 ra penna aloga dentr’o caramà. D caloci. scarassa. L carracium.
CIT 252 ne daràn lô assì ro quadernetto/ e a penna e a ca- carraza sf. “carro da buoi, oppure “aratro”?”
ramà dro cointo netto. BBB 30 n. a.147 (Bard.) il reversatorio o carraza o simili
D caamà. calamaro. câmà. caramar. L caramalem. spettanti alli bovi
Caramagna top. D caru. L carratia. carruca.
PCT 92. Carasco top. (Gen.)
caramandrina sf. (bot.) “camedrio” (Teucrium FFN 338: lat. Carius, n.p.
Chamaedrys)” carazö’ sm. (ornit.) “saltimpalo”
FPL (Dolcedo). FPI 1859 “lig.” CLU
D calamandria. D carcacarasse. scarassa. scarasö’.
caramar sm. “calamaio” caratà sf. “ripartizione di gravezze pubbliche”
MP 19.160 (Pigna). BDS (Sav.).
D caramà. D caratata.garatura.
caramella sf. “pasticca, caramella” carattare vb. “accatastare”
PD 110. GRD 113 sg. a.1621 (Diano) il parlamento generale farà
L caramella. elettione di otto persone sufficienti d’età di anni 40 quali
caramente / caramenti avv. “chiaramente” abbiano cura di cotumare o sia carattare le terra della giu-
AG 12.211 e caramente e vorenter/ quela gi dixe: sì me- risdizione per farne nuovo registro o sia libro di carattata.
ser. AG 12.233 batezaa fo de l’aigua pura/ …/ fo cara- D carattata.
mente amaistra. AG 136.25 caramenti dei intender/ le iu- caratata sf. “censimento ed estimo degli immobili”
ste reprenssion. PAD 48 n.: cita un decreto dell’a.1506 con cui si elegge
caramenti avv. “a caro prezzo” un “officio incaricato di fare nuove caratate” per la tas-
PAB 67 li toi (amixi) che si caramenti averessi acatao. sazione dei cittadini. VTS 29 a.1530 libro de la caratata
PS 52. di Savona. GRD 112 a.1621 (Diano) registro o sia libro
D car. di caratatta. GRD 112 (Ceriana) essendosi… finita e pub-
caramia sf. “calamita” blicata la nuova carattata dell’una e dell’altra Riviera, e
AG 145.292 la caramia e prea dura/ vertuosa, greve e scu- fatto il ripartimento luogo per luogo, secondo si hanno da
ra. RDB 17 e a pria assemeggiè de caramia. pagare li carichi…
PS 9, 53. PD 155, 360. AGC 32. D caratà. L caratata.
D calamia. calamitta. caraté sm. “carrettiere”
caranca sf. “terreno argilloso” PD 109.
PSP 59 n.17 (Ponente lig.). D caraturér. careté. caru. L carraterius.
Caranca top. carrateleto sm. “botticella”
FTL 74: elem. topon. del Ponente lig. PSP 74 (Pigna). ASF 745 doi carateleti de mezarole doe l’uno.
FST 80, FDT 8.68 (Triora). BBB 41 (Bard.) Caranche. D carratello. L carateletus.
D calanca. carancùn. carratelo/ caratelu sm. “botte”
carancùn sm. “canalone” TL.2 337 a.1465 mandiamo apodiati […] carratelli tres…
MDB (Bord.). in uno sunt centinaria quinque… nete de sanitro, in li atri
D calanca. caranca. doi sono badili ecc. AA 58 boni carateli di vino. PVG ca-
caranta num. “quaranta” ratelu.
AIR 19 (F.Rostan, Airole) caranta i sum caresema/ e u D carateleto. caratelu. L carratelus.
l’indeman è Pasca. caraturàa sf. “carrata, il contenuto di un carro”
D quaranta. L quaranta. MP 19.160 (Pigna).
(pumata) carantina sf. “specie di pomodoro che fa D caru. L carrata.
frutto in quaranta giorni” caraturér sm. “vetturale”
ADL (Vent.). MP 19.160 (Pigna). D caraté.
D quaranta. quarantin. caravàiu sm. “cosa informe, ingombrante”
Caranza top. (Varese Lig.) BDS (Sav.).
PTR 48: topon. prediale rom., < Carantius, gent. rom. (s. Caravana sf. “Caravana, compagnia di facchini lom-
ii-i. a.C.). bardi, operante nel porto di Genova. Prese poi lo stesso
carapigna/ carapina sf. “sorbettiera, banco mobile nome una analoga compagnia operante a Savona”
del gelataio” CAR 13 a.1381 laboratores caravane… laboratores de ca-
CAD. RCG 241. RAN 177. BDS (Sav.), PVG carapi- ravana… laboratores de la caravana… CAR 27 a.1440
na. questi son li patii et ordinamenti fati per li lavoroy de la
G.ALESSIO, “Riv.Ling.Rom.” 17 (1950) 61-65 : ÷ *carap- dita Caravana. MNS.3 5 sgg. a.1577 (Sav.). arte de ca-
po (base iberica)“incrostazione calcarea”, cf. fr. carapace. malli e lavoratori massime de quelli della Caravana anti-
Cf. DEI 1 753. F.BRONZAT, RSL. 51 (1985) 249. quamente istituiti nella presente città… detta anche arte
Carrara top. de camalli della Caravana… –– accettar in l’arte della
RPV 294 a.1590 (Celle) un fossato detto Carrara. Caravana altri camalli… –– essi camalli dscritti (iscritti)
D carrera. L carraria. nella Caravana.
carraçça/ carassa/ carazza sf. “palo” D garavana. L caravana.
GL 5.82 va sci’un’atra carrassa/ a cantà sta cançon ciù caravella sf. “caravella, specie di nave”
un’oxe bassa. MGT 286 a.1481 ghe son ancora molte caravelle portoga-
CAD. RAN 16 ROC 155 (Civezza). FDT 8.68, FDT.P 38 leize.
(Triora) carazza . FPI 1862: -r- forse contad. PVG. L caravellus.
cara 261 carc
caréira/ careirùn sf/m. “vicolo stretto fra muri” carezà sf. “carreggiata; solco di ruote”
RRL 66 (Ponente ligure). Cf. LPT 229. GA 16.16. REW GO. BDS (Sav.). PVG.
1718. D caru.
D carera. ciariera. L carreria. carésema sf. “quaresima”
carema sf. “corda usata nella pesca per dare fondo AIR 19 (F.Rostan, Airole) caranta in sum caresema/ e u
agli attrezzi e per salparli” l’indeman è Pasca.
ADL (Vent.). D carexima.
D caröma. carestiusu agg “avaro, taccagno”
caren sf. pl. “calende, primo giorno del mese” ADL (Vent.). MVS (Sarz.).
PAD 402 a.1507 perfin a caren di genaro. D caestiuzu.
D calende. carestré sm. “canestrello, ciambella dolce”
carena sf. (mar.) “carena, chiglia e controchiglia” MP 14.55; 19.160 (Pigna).
PSG 382 a.1512 in medio lo piam per contra la carena un D canestré. canestrellu.
filo de trape de rovere amorsate per paramegiar. careta sf. “carretta, carriola”
JAN. REW 1693. P. SKOK, ROM 57 (1931) 477n. non di- AA 33 lo feceno strascinare a la coda di uno cavalo sopra
rettam. dal lat. class. carîna, ma dal lat. dial., se non dal una careta. PVG .
gen. VPM 171, 295 (contro GUA 201 sg.): “Genova è D caru. L carreta.
centro di irradiazione della voce”. C.MERLO ID 18 caretta sf. “carretta, nave da carico”
(1942): dal gen. DEI.1.765 dal gen. o dal ven. NVM (Sav.).
D caena. càina. chena. L carena. Carette top. (Loano)
carena sf. “operazione con cui si dà carena alla na- TCL e Carette. a.1263 fosatus carecte: “forse da un n.p.,
ve” non da caretum (DUC.2 168 “locus ubi crescunt carices”)
DSP 249 a.1547 non basta la conservatione del porto do- perché il carex “giunco, canna palustre (“monocia trian-
ve se ha sunmamente intendere aver vietato le carene, se dria”) non alligna in questi luoghi”.
non si vietano anche li arrandamenti dei vaselli, che sono D carretto. L carecta.
quaxi como mezze carene. careté sm. “carrettiere”
(dare/ fare/ mettere in) carena loc. “abbattere la nave PVG. VPL.
sui due fianchi per rassettarla” D caraté.
PSG 383 a.1512 anele octo per banca chiavate a la incen- Carretto top. (Langhe)
ta per la sartia quando fa carena. DSP 244 a.1544 la fa- CTL 18: Cf. DUC.2 168 caretum: locum ubi crescunt ca-
culta che tengono li vasselli nel dar de le carene in questo rices.
porto… –– se prohibisse a tutti i vasselli navigabili como D carette. L carretus.
si siano, exclusi quelli da remo, il puoter dar carene in caréxima sf. “quaresima”
detto porto senza expressa licentia in scriptis. DSP 271 LP 24 (Pigna).
a.1558 in la prohibitione facta… di dar carena alli vassel- D caresema. quareixema.
li nel porto di questa città. DSP 273 a.1558 e perché ac- carexo/ carexu sm. “calice”
cade a molti aggenti per vasselli arriondare e non danno GP 277 benexi… lo charexo de vin semegeivementi. GP
di tutto carena… PPG 540 a.1561 strepi sinque de tagie 281 azo che no beiva questo carexo si amaro. CEB 359
per meter in carena. GRD 111 (Sav.) non possino gli of- bevera… lo carexo de lo dolor.
fitiali di darsina concedere alcuna licentia… di briscare e PCD 44 s.xiv carexo. PD 343 carexu.
D calexo. caxu. L calicem.
di dare carena ad alcuni navigli di qualsivoglia qualità esi-
carìa sf. “sedia”
stenti in detta darsina.
SDS (Sav.) antiq.
DSP xliii, Gloss.
D carega.
carrentìn agg. di frutta o legumi
caricare vb. “caricare”
FPL (VArr.) figu carrentìn “(ficus carica v.sp.). faxö’ car- AA 41 che nave alcuna ne barca chi avesse couverta po-
rentìn “Phaseolus vulgaris v.sp.” tese caricare ne discaricare merce alcuna in lo porto de
carer vb. “importare, essere necessario” Saona. DSP 249 a.1547 quando fussi necessario maneg-
AG 37.113 no car che omo se dea lagno/ per dar dinar d’en- giar savorre carricando e discarrigando e appendendo pia-
trar in bagno AG 146.150 za no te car de zo pentir. te piene di savorra… a detti vaselli.
FA 336 “è l’imperson. calere delle lingue romanze”. PS 52. D carregar. carrigare. L carrigare.
D calere. ciar. carrigadura sf. “caricatore, caricatoio: strumento
carrera sf. “strada, via carraia” per caricare le armi da fuoco”
AG 71.34 ancor vego d’asai mainere/ andar bastaxi per ASF 754 doe carrigadure per smerigi et archibuxi con li
carrere. soi schovasi.
FAS 163. AGM 786.
D carea. caréi. careira. carrere. L carreria. L carracatura.
Carera idr. carrigar/ -e vb. “caricare”
RPV 297n a.1590 (Celle) per sino dove principia il ritano PAD 353 a.1506 ha fatto carrigar l’artagliaria in barca.
di Carrera. TAL n.167 (Alassio). LPT 229. PAD 413 a.1507 vituarie, paferri, sappe, baili, piconi e
GA 16.14.16 “carraria”. martelli… da carrigare ancora barchie sei.
Carrere top. (S.Olcese) D carregar.
FCL.30 “nome di una dorsale e del bosco sottostante”: carige sf. “caliggine, fuliggine”
a.1603; 1765 Le Carrere. MP 14.57; 19.160 (Pigna).
D Carrée. D càize. carzento.
careçça sf. “carezza” cariggine sf. “caliggine”
CIT 144 a força de careççe e graffignæ’. GL 16.68 per drento ra cariggine profonda.
D caésa. D càize. càizene.
cari 265 carl
Carzai top. (Pigna) carta sf. “doppio decalitro, misura per olive e cereali”
PSP 76 n.129: il passaggio –z- > -rz- è tipico di Buggio LP 24, (estremo Ponente ligure). MDB (Bord.). ROC 153
(Pigna). (Civezzza).
D casai. Cf. CHI 1.294.
carzare vb. “garzare (un tessuto): districare le fila D quarta. L cartinalis.
per farlo divenire peloso e soffice” cartà sm. “cartaio, fabbricante di carta”
NAB 18 a.1473 (Sav.) lavorare le lane, filare tesere e car- DFC 186 ni me piggio mai ro mà/ dito dro Rosso Cartà
zare stirare e tingerle in tuti li colori. (detto di chi si assume fastidi che potrebbe evitare).
D garzare. D cartaro.
Carsée top. (Pigna) cartabùn sm. “squadra di legno degli artigiani”
PSP 27, 76 n.128: *calcea “ceppo”: *calcêtum pl. > f.sg. GO. BDS (Sav.). Cf. CVM mil. cartabòn,
calceta > pl calcete. REW 1534. D scartabùn.
L carsanetum. cartabüxa sf. “grattabugia, strumento per ripulire i ma-
carzento agg. “caliginoso” nufatti metallici; pennello metallico degli indoratori a fuoco”
AG 54.144 lo speso tenebror/ scur, negro, senza relugor/ GO. CAD.
orribel e carzento. cartae sf. “carità”
AGL corr. carizenento. FA 337, AGN: carzenento. FAS 156 s.xiv.
D carige. D caitè.
carzer sm. “carcere” Càrtari top. (Cesio, VArr.)
PD 132 arcaico. CL 9. LL 58.
D carcere. encarzerao. cartaro sm. “cartaio, fabbricante di carta”
carsetta sf. “essiccatoio di castagne” MNS.2 54 a.1577 (Sav.) arte di cartarj e librarj.
FDT 8.68 (Castelvittorio). D carta. cartà. L cartarius.
carzina sf. “calce” Cartasegna top.
MCM 39 (CastenM.). CL. 14. OCD 24.
D câsina. cartatüccia sf. “cartuccia”
carsistrar vb. “sentir dolore” GO.
MP 19.161 (Pigna). D cartuccia. cartüssu.
carzœù sm. “tralcio” carta vitellina sf. “pergamena”
CIT 214 questa che aora ti miri/ de nostra man tesciùa/ tra GRD 121 a.1537 (GCA ed.1854) 2.461 oltre duecento vo-
brochetti e carzoeu con tanta tresca/ tramesccià de zaffiri/ lumi stampati in papero, ne feci imprimere cinquanta in
a stelle repasciùa/ coron-a così bella e così fresca… carta vitellina.
Cf. CVM mil. garzö “tralcio tenero”. carté sm. “caserma”
L garzolius. D quarté.
carzœù sm. “il fiore, il cuore, il meglio” cartela sf. “borsa”
CIT 194 quella gritta, dri pesci ro carzœu. GL 1.49 ri ot- FDG 58.
toçento a cavallo, che chi o porta/ dra provincia D carta.
Campagna en ro carzoeu. GL 8.70 ro veo carzoeu de l’i- cartellu sm. “cartello”
taliana gente (TT il pregio e il fior de la latina gente).DFC FDG 191.
DFC 42 Ferippo è dri carregà ro carzoeu/ dra zoventù ro D carta.
spegio. COM.6 47 o sciò Oraçietto, o carzœu di zoveni cartezzà vb. “lisciare con carta vetrata”
savj, virtuosi e compij. BDS (Sav.).
carzœù sm. “oggetto amato, amore mio” cartezzà vb. “tenere corrispondenza, corrispondere con
GL 7.49 che non so se moæ/ te porrò gôve in dì bello car- lettere”
zoeu. DFC 28 a.1747 lì ghe foì chi ro baxava (il mortaio)/ PAG 182.
chi dixeiva: ro mæ cœu!/ e sentivi chi criava/ Libertæ, D carta. cartesare.
Mortà, carzœu! cartesare vb. “trattare, negoziare”
carzö’ sm. “germoglio, bocciuolo, torsolo PGF 31 a.1511 (Alb.) se mandera uno dei nostri citadini
PD 117, 336, 355 *cardeolu. cum ampla posansa de cartesare et camelare.
GO. CAD. BDS (Sav.). D cartezzà.
D scarzö. L garzolius. cartexìn sm. (tip.) “foglio a stampa di quattro pagi-
carzö’ sm. “lucignolo” ne, sositutivo di altro già stampato”
PAG 183. CAD.
Cf. BIO 257 moden. carzol m.s. cartochio sm. “cartoccio; intreccio, voluta”
carsolaro sm. “calzaio, fabbricante di calze” ASF 738 un banchale longo intagliato a cartochio…
PAD 223 a.1507 a tutti li carsolari de la cita ge Genoa et ad D carta. cartociu. cartüssu. L scartogius.
ogni persona chi havesse facultà de poter fabricarcar calse. cartòciu sm. “pannocchia di granturco”
L calsolarius. PVG.
carta sf. “pergamena; carta ;atto, documento” D cartochio.
AG 140.228 pensa consego d’acordarte/ e paxe far con cartolario sm. “registro’
bone carte. AG 14.140 zurando cun boca e con man/ su qualche libe-
CAD. PS 7. REW 1866. ro o cartolario. AG 46.49 ma monto trovo lo contrario/ le-
D cartari. cartela. cartelu. cartezzà. cartesare. cartochio. zando in nostro cartolario. AG 53.89 e za verei tuto in
cartolario. carton. incartà. incartinòu.. contrario/ reversa tuto lo cartolario. AG 101.28 ma piaxa
carta sf. “contratto di apprendistato” a De che vento grego/ chi de lebezho e contrario/ d’esti re
MNS 1.36 a.1577 (Sav.) se sarà alcuno il quale non habbi venti sea mego/ revozando cartolario.
imparato sotto carta qui nella presente città l’arte del tes- FAS 143 “dotto”
sitore. D carta. cartorario. scartariu. L cartularium.
cart 269 cass
per una caldera per la yhusma cum una catia. ASF 722 in che lo fo de cel cazao. AG 144.140 questo e quelo pecao
lo cagno… una cassa grande. FDT 9.47 (Triora) cazza. prumer/ che Lucifer cazà de cel. IVE 18 o che grande ver-
CAD. RAN 178. MP 19.161 (Pigna). ROC 154 gogna fa la persona luxuriosa a messer domenide, che cossi
(Civezza) “grosso mestolo da olio”. PVG. PLC 276 contamina la casa soa, et chi cossi vergognosamenti et iniu-
(Arg.). riosamenti ne lo caza fora. CAR 10 a.1340 e se elli avessen
D cazzàe. cazetta. cassà. casarèa. cassezzà. cassö’. catia. alcunna brega enseme, che lo prior degia concorda inseme e
L cacia. quelo chi non vorese concordase lo priore sea tegnuo de ca-
cassa sf. “cassa” salo de la dita confraria. CEB 357 lo messo de alto cor ca-
AAD 267 una cassa con un tendale di veluto cremesino. za via como quello chi de esser to inimigo. Lo messo chi t’a-
AAD 269 una cassa in la quale sono dentro li cartoni dei luxenge cum soe luxenge caza via. PAB 41 esser cassao fo-
furti di Giove. ra de lo pareixo. PAB 48 pija lo to ercho e va a cassar, e de
D cascia. quella cassa che tu pigerai apareiamela. PAB 53 se da tes-
cassa sf. “cassaforte: la finanza familiare” sniera esse la bixa/ la nivolla cassa e debrixa. PAB 60 lo cel
CEB 354 odddi donca et atendi che se in cassa to la entrà a gram poeir de menar lo bello iorno e poi de cassarllo per
e la ensia som engoae, casso desprovisto po destruir lo to tenebrie la notte. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascu-
stao. rivano il sole… e in Saona tuti li ortolano stavano vigilanti
cassa/ caza sf. “caccia” in soi orti a oviare che non demorasino casandoli con fare
AG 140.56 sparve ni can de caza. CEB 358 li caim de ca- rumore.GL 5.41 o vœu caççate apprœu ro barexello. GL
za. 7.65 zà intr’o trœuggio/ l’avræ caççaou per man dro becca-
PAB 48 pija lo to ercho e va a cassar, e del quella cassa morto. RDV 73 a.1588 chi no solo ra patria ha liberaou/ ma
che tu pigerai apareiamela. ri gren cappellazzi cazzaou via.
FAS 150. PS 53. PD 336, 338. PS 5, 53. AGC 33. RAN 92.
D cazar. caccia. cassaxoim. casia. L. cacia. D caccià. descazar. scasar. L caciare.
câsa sf. “ceppo della pianta” cassà/ -ar vb. “cassare, cancellare”
MLC 252 (Sav.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). AG 45.91 che for me faito era cassao/ se no fosse san
D acâsu. calce. câsà. câsigiùn. câsu. causa. cauzegne. Donao. AG 146.227 poi de lo tenpo chi t’è dao/ far te
cauzùn. ciausa. L calcia. conven si streito cointo/ che za no te sara cassao/ senza
casa/ caza sf. calza, calzone” ponir un mezo pointo. CAR 10 a.1340 e se elli avessen
PGF 30 s.xv. (Alb.) uno paro de case de drapo. RDB 46 alcunna brega enseme che lo prior degia concorda inseme
in cazze se n’andemo e in giponetto. RDB 50 e no solo e quello chi non vorese concordase lo prior sea tegnuo de
l’indrito ma l’inverso/ de queste robe un mondo costa a casalo de la dita confraria.
noi/ che çinque o sé foreure a re cazze hemo. RDB 54 in- Cf. SAP 394 a.lomb. cassar m.s.
sirreimo fuora dre prexion/ d’este cazze styringhè con ri D scasà. L casare.
gipoin/ onde con strinche semo ben lighè. PVG câse (an- câsà vb. calzare; rincalzare”
tiq.) “calzoni”. PVG “calzare”. ADP (Pietra) “rincalzare la terra intor-
D calcia. calza. calzante. caçamento. casuìn. cate. cauce. no al ceppo della pianta”
L calsa. D câsa. acâsà. arcauzare. caussà. cauzar. descâsà. incâsà.
casà sm. “casale” recâsà. L calciare.
AG 52.30 per vile, coste e per casai. cassà vb. (mar.) “cazzare, tendere (una fune)”
FTL 179 nn. (Imperia) pl. casài “caselle”. NVM (Sav.).
FAS 162. cassabanco sm. “cassapanca”
D casali. carzai. cazar. L casale. RPC 44 a.1743 (Alb.) un cassabanco verde.
Casà top. (Pigna) D caxa bancha.
PSP 76 n.132: casalis REW 1729. casaca sf. “casacca, giacca pesante”
câsà/ cazà sm. “calzare, scarpa” AA 63 me misi indoso una mia casaca verde…
IVE 64 quello a lo quar e no sum degno de dexligar li li- DEI.1 788 it. casacca: “etimologia incerta”
gami de li soy casay. IVE 75 e no era degno de desligà lo PVG: prob. origine turca. ADL (Vent.): turco kasaq m.s.
ligame de li soi casàe. GP 375 li so cazai no se frustan. D casaza. L casaca.
RDB 38 re membre han misso i homi in libertè/ aura casaccia sf. “confraternita”
ch’han misso in uso ri cazoin/ ch’intre cazzè strinchè, CCC 83 “casacce ossia oratorii dei battuti, dedite alle
dentri gippoin/ con mille strinche stavan ben serrè. RDB sette opere di misericordia”.
48 breiga a vestì ra toga no ne dava/ ch’ognùn cazzè bu- D casassa.
scaune portà poeiva… RDB 85 ri costumi e re lengue he- cassacünnii sm. (tip.) “strumento per stringere le for-
mo cangiè…/ e scarpe ancon dighemo a ri cazè. me nel torchio”
RAN 67. casadda/ cazada sf. “casata”
D câse. causèr. cazzé. FTM 93 a.1456 (Sav.) la sua cazada fece larghe e grande
cassà/ cazzà sf. “il contenuto di un mestolo” limosine a poveri. COM.1 76 l’è tanto tempo che cono-
GL 7.22 in morte posse gove una cassà/ d’un pà d’œuve scio ra vostra casadda…
in menestra de giuxello. PRP 348 ella messe dell’aigua in D caza. cazao.
tra pairora/ … ha ne voà buone cazzae de fuora. PVG. (a) caççafascio/ cassafasso loc.avv. “disordinatamente”
cassà. RDA 67 sì che ra veggia (veglia) innanzi e dapoe çenna/ a
D cassa. cassafasso va, sorronborron. RDB 27 ri corsè…/ che bottan
casà/ caççà/ cazzà/ -ar/ -are vb. “cacciare, andare a i homi e donne a cassafasso. CIT 59 amò, chi fa con mi
caccia; espellere, gettare, mandare, spingere” sempre dro grosso/ me voze e me revoze a caççafascio. CIT
AG 14.127 sagramento e cossa sagraa/ che mai l’omo no lo 267 (Alessandro…) per mette in Axia a caççafascio e in fon-
faza/ se caxon grande no lo caza. AG 14.288 la raxom cha- do/ a sò posta ro mondo. GL 7.115 ra tempesta chi gira
za de for. AG 49.83 mester e c’omo li caze (i Veneziani)/ e tutt’attorno/ a bœutta a caççafascio e ville e campi.
strenze si che in si stean. AG 53.250 lo demonio…/ perzo L caçafaxacatura. cazafaxare.
caçç 271 casa
schum chi contrafeise. letione del cancellero e cassero… il cassero eletto dovrà
RDA 6 no mancan assè belle cose chi puoeran delettà e servire all’uno et l’altro magistrato prontamente.
zovà… e perché sen ciù deletteive a cascun… RAN 64 D cascia. L capserius.
a.1612 (V.Dartona). caserolla sf. “casseruola”
Cf. RGS § 501 a. pist. cascuno. CAD. PD 340. RSS 25n.: esteso in tutta Italia (fr. cas-
D ciascun. serolle)
caze vb. “cadere” D cassola. casòula. cazarola. cazolletta. L cassarolius.
RAN 76, PD 141 s.xvii. cazze. PVG. cassolla.
FORME: càsseru sm. “cassero”
Indic. pres. 1.sg cazzu ADG 131. NVM (Sav.).
3.sg. caçe MC 688 D cassau. L casserum.
caze AG 14.373; 53.84; casezar vb. “costruire case”
60.11 chaze CEB 357 se tu voy casezar… la voluntae de edificar no se
CEB 358. leva edificando. PS 36, 53 s.xiv.
PAB 89 sg. D casar.
BMP 199 a.1505 cassezzà vb. “rimestare; servire la minestra”
(FAS 150. PS 30.) GO. CAD.
1.pl. cazemo AG 16.208 D cassa.
3.pl. cazan ADG 16. câsetta/ câçetta sf. “calza”
impf. 1.sg. chazea AG 16.247 COM.4 108 ro mandillo da collo, ro berrettìn da nœutte,
3.sg. cazeiva GP 378. re caçette, re pantoffore.
3.pl. cazeivan IVE 10 (PS 30) PD 153, 357. RGS § 17. PVG.
fut. 3 sg. caçirà IVE 17. D câsa. calseta. cauzetta. chetseta. L calcetta.
perf. 3.sg. caze CBL 344. caseta sf. “cassetta”
cadete LSE 25. CAR 11 a.1340 che se arcuna persona fose chi avesse ni-
1.pl. cazemo AG 16.208 sum dinà, che se debia mette in la caseta. MAS 298
3.pl. caitem G 16.340. a.1598 doveranno aver presentato a i consoli e consiglieri
Cong.pres. 3.sg. chaza PEG 40 successori detto libro e cassetta.
VCC 30 a.1480 (Sav.) D cascia. capsieta. casceta. cascieta. casciottu. caxeta. co-
(FAS 150) seta. L capsieta.
caze BMP 199 a.1505. cazeta sf. “capanna rustica”
3.pl. cazam VCC 32 a.1480 (Sav.) . SCF 99 (= OGM 222) a.1485 per suffragio et beneficio de
Ptc. perf. caçù PCD 41 s. xiv. dicta compagnia s’è facto fabricare doe cazete poste pres-
FPI 1451. FDG 234, 253. RGS § 617: “condizionato da
so la ecclesia de li servi.
*cadeo, quasi càggere”.
FTL 179: elem. topon. diffuso.
D ascazer. cage. cair. cazere. descazer. schaze. L cadere.
D caza. casella. caxeta. L caseta.
caséize sm. (mar.) “calcese, alloggiamento delle pu-
cazeta sf. “mestolo”
legge con cui si solleva la vela latina”
CAD. ASF 746 diverse cazette da cusina. FDT 9.47 “strumen-
casella sf. “piccola costruzione rustica costruita con to usato per estrarre la polvere di pietra che si forma nel
pietre a secco, a pianta rotonda con tetto a cupola, fre- foro della mina”.
quente sulle montagne liguri. ” D cassa. L. cazeta.
RRL 66. FTL 179: elem. toponom. diffuso. FCL 61: so- casetu sm. “stalla delle pecore”
stituisce il più antico supenna. PVG.
D caza. cazella. casetta. casia sf. “caccia”
casella sf. “soffitta dove la frutta viene messa a sec- AA 175 ge deteno la casia e la prezeno. AA 280 larmata
care” di Genoa… venne in casia de larmata de lo imperatore.
ADP (Pietra). D cassa.
Casella top. (Loano)5 cassia sf. “cassa”
TCL. TAL 180. AAD 262 una cassia piena di vestiti per la chiusma. AAD
Casella cognome 267 una cassia con diverse bandiere. AA 178 fare in tera
VTS 99 a.1530 (Sav.). casie di ligname e fate che serano metele in mare. CAR
Casena cognome 117 a.1583 seta soldo uno per balla… dechiarato che il
VTS 85 a.1530 (Sav.). medesimo che paga le sette debbino pagare le cassie di
casèngu agg. “casalingo” semme et barrili di cochiniglia.
GO. D cascia.
D casalingu. casia sf. “sarcofago”
Càssera top. (Pigna) AA 93 e la casa vene in tera e amaso uno de li diti con-
PSP 77 n.138: gall. *cassanus “quercia”, con passaggio versi. AA 173 li frati ano levato la casia del cardinale
al femm. per analogia con molti alberi da frutta”. Spinola con tutti li fornimenti de la sua capela.
D casano. L cassanus. D cascia.
cazere vb. “cadere” casicavallo sm. “caciocavallo”
GBV a.1514. s.v. concido. GRD 111 (Levanto) carne salata, formaggio grasso, buf-
D caze. falino e casicavalli.
cassero sm. “cassiere” L casicavalus.
PAD 351 a.1506 che tutti li bancheri dovesseno tenere li Cassiere top. (Bosco di Savona)
loro banchi con li loro casseri. AA 178 io… fui eleto ca- FBS 60 a.1608 (Sav.). Beve Aqua o sia Cassiere.
sero e spenditore de lo dito oficio. DSP 367 a.1588 l’el- L (in) cassariis.
cass 274 caso
câsottu sm.pl. “calzerotto, grossa calae da contadino” nide, riccio di mare (Psammechinus microtuberculatus
BDS (Sav.). Ag.)”. TTC 137 “Chromis chromis L.”. AFV 419 (Vent.)
D calzotto. Chromis chromis.
cassòula sf. “casseruola” castagnöa/ castagnöra russa sf. (ittiol.)
PD 124, 337, 340: plebeo, per caserolla. FDG 202. PML 357. “apogone canario largo (Apogon imberbis L.,
D caserolla. Anthias sacer Bl.). TTC 116 “re di triglie (Apogon im-
castagna sf. (bot.) “castagna (Castanea sativa Mill.)” berbis L.)”. TTC 119 “canario lungo (Anthias anthias
AG 8.2 chi per vila e per montagne/ usa tropo le casta- L.)”. ADL, AFV 417 (Vent.) pesce canario (Anthias
gne… MLC 264. PVG. anthias).
FAS 142, 149. D castagna.
D castagnabanca. castagnassa. castagnasu. castagnelo.ca- castagnöa sf. (mar.) “perno, bietta”
stagnette. castagneto. castagnina. castagnöa. castagnou. CAD.
castagnu. castagnuoe. castegnua. L castanea. D castagna.
castagna sf. “castagna, elem. topon.” castagnöra sf. (ornit.) “cincia ”
FTL 126. FCL 41. CLU.
castagna sf. (mar.) “zeppa di ferro che blocca la ruo- D castagnina. castagna.
ta dentata dell’argano, e le impedisce di girare in senso Castagnore top. (Pigna)
contrario” PSP 77 n.141.
CAD. VPM 305. L castagnora.
D castagnöa. castagnòu sm. “castagneto”
(Re di) castagna top. “masseria nel Bosco di Savona” PD 125 sg.
FBS 50: stabilita nel 1544. D castagna. castagneto.
Castagnabanca top. (Loano) castagnu sm. (bot.) “castagno (Castanea vesca)”
TCL: “banca: striscia elevata di terreno” FPL. PVG.
L castaneavanca. D castagna.
castagna d’India sf. (bot.) “ippocastano (Aesculus castagnuoa sf. “sasso, ciottolo”
hippocastanum)” RDB 154 (V.Dartona) ni l’impediva sassi, o castagnuoe.
FPL. EVM 70 (V.Mar.). D castagna.
Castagna Murena top. (Alassio) Castaldo top. (Cairo)
TAL 90 n.484. FCL 43 n. Mon Castaldo: long.
D mureno. D gastaldino. L castaldus.
Castagnassa top. “masseria nel Bosco di Savona” castegna sf. “castagna”
BG 127 n. s. xvii. NTS 33. FBS 51 a.1723. PD 108 “del solo contado”
castagnasu sm. “castagnaccio” MUI 110, 142. RGS § 14: presuppone un *castinea, lat.
PVG. volg. castinum.
L castaneaccius. Cf. CVM mil. castegna, m.s.
Castagnee top. (Sav.) D castagna. L castegna. castenea.
AMSSSP n.s. 11 (1977) 46 sg. a.1272 (Sav.). coherencie Castelà top. “Castellaro”
sunt… lo vallon del castagnee. LTI 46 n.40 (Vent.): a.1257 castrum de castellar. FCL 61
L castanea. (Diano S.Pietro). TCL (Loano)
Castagnelo top. (Serra Riccò) D castellaro. L castellar.
PTP 23. castellaro “castellaro: elem. topon. frequentissimo”
L costagneellum. FTL 183 sgg.
castagnetta sf. (ornit.) “scricciolo” D castelà. L castellarium.
RCG, Diz. strìgolo. CLU. Casteldelfino cognome
D castagnina. VTS 78 a.1530 (Sav.).
castagnette sf.pl. “nacchere” D castelo.
GL 20.2 a sœnà d’allegria re castagnette. MOV 81 “Ossi Castellet top. (Alpi Marittime, Fr.)
di seppia. Arsenio” in questo giorno/ or piovorno ora ac- LAM 87 sg.: Castellet-les-Sausses, it. Castelletto Salza.
ceso, in cui par scatti/ a sconvolgerne l’ore/ uguali, stret- Castellet- St. Cassien, it. Castelletto San Cassiano.
te in trama, un ritornello/ di castagnette. L castelletum.
GO. BDS (Sav.).
Castelfranco top.
D castagna.
PCT 87.
Castagneto top.
NSS 258 (Sav.). Castagneto di Armuino. FCL 22 sg. D franco.
a.1765 (S.Olcese) castelisu sm. “abitante di Castelvittorio (Vent.) “
D castagniers. castagnòu. L castanetum. MP 19.161 (Pigna): castelüsu.
Castagniers top. (Alpi Marittime, Fr.) D castelüsu. caster.
LAM 87, it. Castagneto. castelo/ castelu sm. “castello”
D castagneto. AG 141.54 lo to castelo chi e xeiver. AG 138.231 otra zo-
castagnina sf. (ornit.) “cincia mora” vo an castele e omi. PEG 43 quello e ben traytor chi da
CLU. citae o castelo a l’ennimigo de so signor. LSE 23 li quali
D castagna. castagnetta. castagnöra vasi, portandoli da cavalo in castelo, cadendo sum la ro-
Castagnina top. (S.Olcese) cha da molto alto, in nulla cossa se rompitem.
FCL 22 sg. a.1651 “la Castagnina”. PD 110. AGC 40. RGS § 369. PVG castelu.
castagnöa/ castagnöra sf. (ittiol.) “castagnola, sara- D châteauneuf. castellaro. casteldelfino. castelletto. ca-
cina (Sparus chromis)” stelnuovo. castelvecchio. castellu. caster. castiglioni. ca-
CAD. PML 357 “Heliaster chromis L.” PML 384 “echi- stilu. L castellum.
cast 276 cazz
sg. doncha e cativo bem quello che homo no cura de per- cau sm. “capo, promontorio”
der. –– o cative ricchesse e soffraitosse… ASF 756 seazi GA 12.171.
da polvere cativi numero 2. AAD 258 uno moschetto di D cavo.
velo arzuro cattivo con li recami buoni. cau sm. “cavo, fune, gomena”
FA 337. PS 53. AGC 35. REW 1663. Cf. SAP 394, MB PD 347 “plebeo”. PVG anche “cordone ombelicale”.
63 a.lomb. cativo m.s. MVS (Sarz.) “grossa corda per legare il carico sul car-
D catîo. cattivissimo. incativir. L captivus. ro”.
catto sm. “gatto, impresa dei Fieschi” Cf. DEI.1 684 s.v. caliorna: prov. cau “gomena” ÷
ASF 748 sexe (pesie de sarvieta) dal catto. gr.kalÎj “gomena”, forse voce mediterr. Ma DEI
D gatto. 2.830: lat. caput (funis), cf. it. cima.
(batte a) cattolica loc. “vivere di elemosine” D cavo.
CAD. caucagna sf. “cuccagna”
catolico agg. “cattolico” MP 19.162 (Pigna): REW 4734a.
AG 143.173 qualche arte diabolica/ contra la santa fe ca- D cocagna.
tolica. CR.22 li vraxi catolici crestiain. cauce sf.pl. “calze”
Cattolo cognome BL 63 a.1393 era da piedi… senza cauce in gamba.
VTS 94, 114 a.1530 (Sav.). D casa. caussa russa.
D catullo. cauchela sf. “castagna vuota”
catòrbia sf. “prigione, gattabuia” MP 19.162 (Pigna).
CAD: voce furbesca. RAN 178. BDS (Sav.). càuda sf. “coreggiato, bastone snodato per battere il
D gatorbia. grano”
catòrciu sm. “avanzo, rimasuglio” FDT 4.56; 9.19 (Triora): “consta di due bastoni – mane-
BDS (Sav.). gu “manfanile” e puragelu “vetta, calocchia” - uniti da
catòrciu sm. “chiavistello” una striscia di cuoio (straleira). Questa è unita a un pez-
VPL. zo più largo di cuoio duro (capeléira), o di sovatto, che è
catràn sm. “catrame” infilato per un foro centrale nella punta (paruzìn) del
GL 12.17 de fœugo un æstræto, e quintescenza/ de catran. manfanile. DVA (VArr.).
JAN 2.257. CLD lii. RAN 44. L.SAINÉAN, ROM 31 caudane sf. bollicine sulla pelle prodotte dal sudore”
(1902) 560 sg. C.NIGRA, ROM 32 (1903) 471. PD 355. ADL (Vent.).
REW 4684b. G.R.CARDONA, SLP.1 219. ALN 121 < ar. D câdanie.
qatran “pece”. PVG. MVS (Sarz.). caudeira sf. “caldaia”
D incatranà. L catranum. MP 19.162 (Pigna).
catrémura sf. (ornit.) “cutrettola” D câdèa.
CLU. caudelar vb. “guidare, capitanare”
catru num. “quattro” AG 49.121 nostro armiraio con so stol/… a la per fi se
AIR 19 (F.Rostan, Airole) catru/ chela anima bona … trase for/ candelando soe gente/ per farli tuti invigori (ms.:
(cantilena). LP 24. (Pigna). candelando).
catubba sf. “cappello a tuba” RAN 45 sg. FA 336. FAS 165. REW 1636.1.
Cf. DUC 2.115 capdelare: conducere.
F.TOSO, A Compagna, n.s.9 (1978) 6 (Arenzano) “cappel-
D candelar.
lo a tuba”. MVS (Sarz.).
caudera sf. “caldaia per il bucato”
D catübba. MVS (Sarz.).
catübba sf. “tamburo, grancassa” D câdèa.
CAN 1842 p.45 (Sav.) pensè ün po’! me sun truvòu/ tra e caudo/ candu agg. “caldo”
due bande: tra u tambüu/ e a catübba, v’assegüu/ che sen- BL 60 a.1392 la moria è qui… dubitiamo che a tenpo no
s’ôegge sun restòu. sia piu cauda.
GO. RAN 16. Cf. BIO 257 bol. catuba m.s. RGS § 243 (Sarz.). PFM 126 (Pigna) caudu.
D catubba. D câdu.
catuciu sm. “barattolo di latta vuoto” chaum/ chauno pron. “ognuno”
MVS (Sarz.). PAB 51 la disputaciom chi insegna como chaum se de
catücciu sm. “cantaro, vaso da notte” contegnei. PAB 68 caum ama e s’acorda de venir. PAB
PAG 118. ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. 90 chaunna fortuna è driturera e proffeteiver. IVE 49
D catuciu. L catogium. caunna de quelle cose. TL.1 762 a.1457 cauna de queste
Catullo cognome cosse. TL.2.284 a.1464 incarcerare et banire cauno con-
VTS 114 n. a.1505 (Sav.). trafaciente.
D cattolo. Cf. RGS § 501 a.fr. chaun, prov. cadaun. (cata- : CIV 55;
cau agg. “caro” ALE 219, 235, 364).
PS 11. PD 123, 133: “ rifatto già nel s. xvi. sul f. cara/ câ D ciascaum.
e sul pl. cari/câi. ADG 13. FDG 162. caurigna sf. “cavolino novello”
m.pl. cai NPD 59 a.1750 (Sav.). GA 12.166. f.sg. caa MP 19.162 (Pigna).
NPD 60 a.1750 (Sav.). DEV 12. câ PD 129 ‘cara’. f.pl. D cou. L caulina.
cae DFC 33. PD 342. causa sf. “ceppo dell’albero”
D car. PSP 123 n.427 (Pigna). MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
cau sm. “capo” DVA (VArr.).
MUI 115 n.3. AAG 118: cau d’övia (CAD)“capomastro” D câsa.
cf. SIG 316 a.1333 magister assie caput operis. PD 121, caussa russa sf. (bot.) “Parietaria officinalis”
123. FPL (P.Nava).
D cappu. cavo L caput. D cauce. L calçaruba.
caus 279 cava
cavesa sf. “cavezza” cavigliùn sm. “cavicchio, anello infisso nel muro”
PVG. FDT 9.19 (Triora). TVD (Dolc.) “piccolo ramo secco
D cavestro. L caveza. lungo il tronco del pino”
cavezale sm. “capezzale, cuscino per il capo” D caviggiùn.
OGM 71 a.1470 tre cavezali longhi, sei cosanelli, tre Cavignàn top. “Carignano”
lettére seu sondrii. COM.4 45 per desperà me vaggo a buttà zù du ponte de
D cavestro. Cavignan.
cavezzo sm. “pezzo di stoffa, scampolo” PS 5. PD 148, 348
MNS.3 119 sg. a.1737 (Sav.). e niuno maestro di detta ar- D calignano.
te (di bambaciari) potrà far fuori cavezzi per far delle cavìn sm. “capezzolo”
bambacine e cottonine. –– quella bombacina o cottonina DVO (On.). BDS (Sav.). FPI 1668. VPL.
che si vorrà fabbricare da quel cavezzo. D caìn. cavielu.
Cf. ACSI s.v. cavezatura: veron. od. cavezo “scampolo”. Cavizzano top. (Varese Lig.)
L cavetium. PTR 47 sg.: “forse < *Capitius ( ÷ Capinius, Capius n.p.),
topon. prediale rom.”
cavestro/ cavestru sm. “cavezza, capestro”
cavo sm. “capo, testa”
AG 81.35 ordem ni cavestro ni fren/ d’alcun peccao no li PEG 41 de queste septe (teste) descende tute maynere de
desten. GP 369 e si preixe una corda e si se ne fe un lazo pecae e perço som appellay cavi, che elli som cavi de tu-
e si se misse lo cavestro alla golla e si se apicha ello me- ti vicii seam mortay seam veniay.
smo. ADL (Vent.), MVS (Sarz.) cavestru. FDT 9.19: an- D cavuverdu. co.
che genericam. “vimine, usato per legare”. cavo sm. “capo, comandante”
FA 337. FAS 144, 154. REW 1631. AG 41.14 che se fosse scarchizao/ lo cavo chi l’à cernuo/
D cavesa. cavezale. descavestrao. L cabestrum. capi- nostro camin sereiva errao. AG 43.45 e tuti parean capi-
strum. cavestrum. tannj/ zo e cavi de sciencia/ de bona vita e astinencia. AG
cavessu sm. “ordito (nel telaio) 143.100 se cavo fosti o conpagnum/ d’alcun corsar ni de
CAD. lairon. TL.3 202 a.1475 doi cavi de parti de li sarra… li
cavettu sm. (mar.) “piccolo cavo” quae son cavi de sarra inimixi de lo imperao.
NVM (Sav.). D cappu. cau.
D cavo. L cavettus. cavo sm. “capo, estremità”
caveùrna sf. (ornit.) “averla” PAB 42 e quando ello fo alla fim a lo cavo de la valle…
VPL. PAB 76 fellicitae e um bem per si, cavo e testa. AAD 271
Câvia top. “l’ampio avvallamento naturale sovrastan- toagiole sotille con le griselle d’oro et cavi d’oro per la
te alla fraz. Solva (Alassio)” messa doe… e più doe toagiole bianche con li cavi negri
TAL 52 n.188: a.1326 terrucium de cavegla. REW 1789 de cremexi. CIT 36 a cavo de çinqu’anni… CIT 280
cavea. commençando da cavo. GL 3.18 dro lûmescello a ten for-
L cavegla. te ro cavo/ per no perde ro fî. DFC 93 semmo da cavo.
cavià sm. “mucchio” COM.4 58 à cavo d’anno.
VPL [capitale]. D acaveà. cavu. co. L cavus.
cavo sm. “cima, vetta di pianta, germoglio”
caviéira sf. “fettuccia” MPS 80 a.1550 (Stella) se… guasterà alchuni brotti nati
VPL caviéira. sopra alchun cavo podato… MNS.3 62 a.1721 (Sav.)
D cavegiera. ogni sorta di vette, o sia cavi d’erba, bremi, libani…
caviélu sm. “capezzolo” L cavus.
VPL. cavo sm. “capo, promontorio”
D cavìn. AG 131.17 quando un nozher o marinar/ scarso vento a
caviera sf. “fettuccia” per navegar/ per cavo montar o terra/ de che lo vento gi fa
DVA (VArr.) caviera. guerra… AG 145.85 se terra o cavo dei montar/ ben da
D cavegiera. lonzi voi orzar. TL.2 240 a.1463 tra cavo de sancto
cavigea sf. (ittiol.) “cepola, caviglione, stringa, ban- Angello, lizora de li Servi e cavo de mari a Matapan.
diera rossa (Cepola rubescens L.)” BRP 10 a.1474 lo cavo de Noli.
PML 357. TTC 128. RCG 259. GA 12.171. RNA 173, RNC 15: Cf. neogr. kßboj , ven. cao.
D cavegiera. D capo ferrato. cau. co-de-far. L cavus.
caviggia sf. “caviglia, cavicchio, piolo” cavo sm. “cavo, fune, gomena”
MNS.1 117 a.1577 (Sav.). cavigie di legno. GO. BVP AG 5.29 unde fermamento tanto/ che ni corde ni con ca-
247. PD 116, 338. NVM (Sav.). vi/ …/ de lo logo unde voi staxeivi/…/ ne ve poen mai
D caìggia. caviggiùn. gaigiùn. incaviggià. L cavigia. stramuar. AG 49.246 e se missem tuti in schera/ enter l’i-
sora e terra ferma/ da tuti cavi ormezai…. AG 114.41
cavigiö’ sm. “piuolo” ognunchana cavo roman seiver/ se n e pur un lignor for
VPL. mermao. MNS.1 116 a.1577 (Sav.). cavi e agumene.
caviggiùn sm. (ittiol.) “caviglione (Lepidotrigla ca- FA 337. FAS 154. REW 1666. DEI 2.830. PVG 516: it.
villone Lac.)” cavo prob. < gen.
TTC 144 RNC 15: neogr. kßbo m.s. < gen. o it.
D cavigia. cavigliùn. gaviggiùn. D cavettu. cavu. cau. L cavus.
cavigliéira/ cavigliera sf. “nastro” cavo sm. (t.t. tess.) “filo”
GRD 113 (Vent.) e s’intende in detta gabella essere ob- MNS 1.92 a.1721 (Sav.). saranno obligati li maestri del-
bligasti a pagare li buratti d’ogni sorta frustani, bombagi- l’arte sudetta travagliare le calzette al telaio da huomo,
ne, caviglieire di seta d’ogni sorta. MNS.2 31 a.1728 che non siano meno di cavi cinque in sei, e di trama di se-
(Sav.). cavigliere d’ogni sorta e colore. ta di buona qualità, e quelle da donna di cavi quattro in
D cavegiera. cinque di detta qualità… e con piu cavi se vorranno.
cavo 283 caxu
(erba) celestina sf. (bot.) “Glechoma haederacea” céngia sf. “balza, china erbosa”
FPL (V.Polcevera). FDT 9.47 (Triora).
celestriar agg. “celestiale” D sengiu. L cengia.
PCD 44 s.xiv. céngia sf. “cinghia”
D cellestia. VPL.
Celli top. (Tortona) Cengio top. “Cengio”
SPL 721: *cellis “stazioni pastorali per la lavorazione FTL 69: “termine connesso con un particolare aspetto
del formaggio” morfologico dell’orografia” [cf. gronda / Gronde].
D cella. L çelli. D sengiu. L cengium. cingium. zingium.
celicio sm. “cilicio” cengio sm. “tempia”
FAS 147. AGC 31. SDS (Sav.).
celidonia sf. (bot.) “celidonia” censale sm. “sensale, mediatore”
FPL. MNS.2 42 sg. a.1577 (Sav.) che nissuno sensale… possa
D seidonia. ne debba andare alle barche che sono per condursi alla
celigiolu sm. “specie di uva nera” città… prima di havere licenza dal magnifico ufficio pre-
PVG. sposto a quella merce della quale fosse carico il vascello.
Celio top. (Rocchetta Ligure) –– che essi censali non possano per conto de grani pre-
SCT 156. tendere più di denari otto per mina.
celo sm. “cielo” D censar.
CBL 330 (2.37) gloria a Deo in celo. LSE 28 per la fe- censar sm. “sensale”
nestra levasse (alzò) a li celli li oihi fixi… –– mi ho ve- AG 14.212 monti son chi quelo iorno/ van a rei merchai
duto el celo aperto et Ihesu inchinarse et mostrarme el suo d’entorno/ donde lo demonio e censar.
serenissimo volto. FA 338. FAS 153, 163.
D cel. D censale. censaro. sensà. sensèa. sensù. L censarius.
cello sm. “baldacchino” censaria sf. “provvigione di mediazione”
ASF 733 uno cello de damasco gialdo. MNS.2 43 a.1577 (Sav.) non possino essi (censali) pre-
L celum. tendere alcuna sorta di censaria. MNS.2 52 a.1709 (Sav.)
cello agg. siano tenuti al pagamento della censaria per la mettà il
CIT 122 l’oretta in abbusciaghe ri cavelli/ scûza, pà ch’a venditore e per l’altra il compratore.
ghe digghe, bella cara/ questi falli che a mi son tutti celli. D zenzalaria. sinceria. L censaria.
Celsa top. (Sav.) censaro sm. “sensale”
NSS 223, 258 (s.xii.) “nella piana del Letimbro, non lun- MNS.2 39 a.1577 (Sav.) capitoli dell’arte dei censari.
gi dall’attuale Fortezza, in posizione non accertata” SPC 185 a.1610 censaro o sia mediatore.
(fà) celu loc. “termine di gioco: vincere il confine, ol- D censar.
tre il quale passando la palla, si vince” cenze vb. “piangere
CAD. BDS (Sav.) “far punto nel gioco” NPD 61 a.1749 (Sav.) emmo pur tanto sospiou e cento.
Cembrano top. (Maissana, La Spezia) DVA (VArr.).
PTR 46 s.xii. cembranum < Cimbrius, gent. rom. D pianzer.
cen sgg. “pieno” cenzer vb. “cingere”
MP 14.27, 57; BNL 75 (Pigna) (femm. cera). PRA 375 PS 76 s.xiv. ptc. cento. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir cento: tra-
duce lat. cingor.
(Taggia) pl. cei.
D centa. cento. descento. inçenze. inzenzer. percentu. re-
RGS § 186 “lig.”
cento. senzer. zentura. singere. sotcento. L cinger
D pin.
centa sf. “cintura”
cenna sf. “cena” MNS.2 8 a.1577 (Sav.) cente e centure tanto di seta come
CR 23 deman chi è zobia e farò cenna con li mei aposto- di firosella di qualsivoglia colore.
li. IVE 43 e davangi cenna, confortavamlo de lo D cenzer. cento. cinta. enseinta. incenta. insenta. sengia.
ma(n)giar… senta. zinta. suinta. L centus.
D bezenar.ceina. sena. zena. senar. centa sf. (mar.) “fasciame esterno della nave”
Cèna n.p., f. “Chiarina” JAN (it., ven.) “ceinte ou préceinte, adentée sur les
GA 12.167: -a(r)in- > -aen- > è estaménaires”.
D cièa. Centa top. “fiume Centa (Alb.)”
cendao sm. “zendado” ATA 203 a.1382 (Alb.) lo ponte sovram de la Centa. BRP
AG 37.108 drapi sotir per star xorai/ de lanna o lim o de p. 9 n.n. a.1474 vi<b>rata (circondata) he (Albenga) da
cendao. AG 138.127 li car naxici e li cendai/ xamiti, dra- cento padulini (aquitrini) malsani e fangoxi li fa fugire in
pi dorai. villa/ per che la Centa chiamano chi core ivi.
D zendalin. L cendatus. centanaro sm. “centinaio”
cene/ cener/ cenere sf. “cenere” OSC 7 a.1600 (Varazze) centenara (pl.) d’anni
AG 146.307 tosto in cener dei venir. PS 12 s.xiv. cene. D centenaro
MNS.1 43 sg. a.1577 (Sav.) ne ardiranno… tingere in centaurea minù sf. (bot.) “Erythraea centaurium”
collori negri di tinta dell’arte de ontori, ne di cenere forte FPL.
ne di galla ne di soda ne scorse… –– robbe da tenzere co- D centronia.
me galle, guadi, allumi, brazili, rozze, venere, vitrioli… centem / centen sm. “centesimo, centesima parte”
D inçenerao. senne. çennere. senia. senie. zendera. sende- AG 12.138 de che e t’o dito tanto ben / no t’o e dito lo
rau. seneassu. senela. zener. senerìn. seniùn. zennerento. centem.
zenre. L cinerem. AG 138.244 tropu me recrexereiva a dir/ e for a voi de tan-
Cénesi top. (Alb.) to oir/ ma per certo sapiai ben/ che no v’o dito lo centen.
CL 9. SCT 232 *cenicis < Caenicus n.p. FAS 142, 153, 159. PS 23.
L cenexe. cenelexi. D sentimmu. sentu. L centum.
cent 287 cerc
centenaro sm. “misura di peso, pari a cento libbre” cepo sm. “ceppo di albero”
CAR 87 a.1502 item se alcuno acatase zucharo sia inte- GP 371 et primamenti si missem in terra uno grande cepo
niuto de scriver soldo uno per centenaro. cavao chi era de uno sugo (corr.legno) chi a nomen ce-
D centanaro. sentanà. çentanera. sentenea. senterar. dron.
L centenarium. D sepo. L cepus
centenaro sm. (tess.) “centinaio (di fili impostati nel- ceppola sf. “cipolla”
l’ordito)” MNS.1 157 (Sav.) sera licito e permesso ad ogniuno fora-
MNS.1 38 a.1577 (Sav.) per ogni pezza di panno che sia stiero di vendere in detta piazza agli ceppole e rape.
di longhezza di canne tredici di palmi dodici per canna, di D sepolina. sevulla.
centenara vinti in vintidoi, libre sei di monete di Genova. Ceprian n.p. “Cipriano”
centina minore sf. (bot.) “Erythraea centaurium” PAB 55 me mixi in l’ayna de Ceprian.
FPL (PortoM.) PS 3: forma tuttora viva.
D centronia. D çeprian.
centir vb. “sentire” cepta sf. “accetta, scure”
MGT 167 a.1465 del nostro re… li benefici del qale ogni MBV 369 a.1488 (Valditaro) tre cepte de ferro da taglia-
huomo cente. re legne.
D sentir. D aceta. achieta.
cento num. “cento” ceppu agg. “tiepido”
AG 29.24 prometando per un cento. BDS (Sav.). VPL.
cento ptc., agg. “cinto” RML 975 “lig.”: cf. prov. aigua chepa., piem. èva cepa.
RDB 48 e senza braghe andava chi vorreiva/ perché ra to- NAG 3.108 Frontino, Plinio: aqua tepula.
ga centa se portava. D teviu.
PD 115. cer sm. “cielo”
D cenzer. AG 36.104 streito senter/ e spinoso mena in cer.
cento sm. “cinto, cintura” FAS 151.
MBV 369 a.1488 (Borgo V.) centi da balestre forniti con D cel.
ruzelle e cordoni, numero quinque . cera sf. “ciera, viso, faccia”
D centa. L cintus. CIT 62 con ro cœu morto, e con ra cera futa. CIT 122 ghe
cento sm. “pianto rie in cera. PRI 17 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) comme ha-
CIT 8 che stagge nœutte e dì con re moen zointe/ passan- ve visto un poco ra to cera/ disse… GL 15.4 ra cera ros-
do a son de centi re strapointe? CIT 47 taxi pestummo/ sa e fresca, comme in questa/ ghe foissan incascæ’ ri mei
che ri tœu centi/ ri tœu lamenti/ ghe san de fummo. GL preìn.
12.96 dando in un cento assæ’ eccessivo. GL 12.97 ah D cea. cerìn. ciera.
piggia questi baxi, e questo sfœugo/ de centi… RAN 74, cera sf. “sera”
76. PAD 315 a.1506 quella cera.
D pianto. centu. D seira.
centracho sm. “cintraco, banditore pubblico” cera sf. (ornit.) “cinciallegra”
SPC 183 a.1610 centrachi o trombetti. CLU.
D centrego. cera agg., f. “piena”
centrego sm. “cintraco” MP 14.55 (Pigna) (masch. cen)
AG 16.90 e lo centrego criava D pin. sccera.
FA 338. FAS 144, 146. AGC 32. Cerra top. (Sav.)
D centracho. cintraco. BG 126 n. s.xvii. Ritano della Cerra, affl. del torr.
centronia sf. (bot.) “Erythraea centaurium” Letimbro
FPL (V.Polcevera) D cerro.
D centaurea minù. centina minore. sentaurea. cærabella sf. “lucciola”
centu sm. “pianto” CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternetta…
CAN 1847 p. 77 (Sav.) ogni centu l’è ridiculu/ quandu a RAN 72 s.xvi.
patria a l’è in periculu. D ceabella.
AAG 113 n.; 395: pl. centi < ciainti. PD 122, 356 ciain- Cerànesi top. (Pontedecimo, Gen.)
tu. ADG. RGS § 15, 25. FDG 234. PVG. EOL 24: Celanisi. SCT 231. PTR 46,48: a.1006, 1165
D pianto. celanexi, top. prediale rom.
centuni sm. “zentonino” L celanexi.
MR 133 a.1593 (Alb.) una (pianeta) di damasco bianco cerar vb. “celare, nascondere”
con guarnimenti di centuni rosso. AG 63.76 lo pescao incapellao/ chi gi cera e ten privao/
D zentonino. che no lo vega la faça.
centura sf. “cintura” cerborella sf. (bot.) “Crepis v.sp.”
MNS.2 8 a.1577 (Sav.) cente e centure tanto di seta come FPL (PortoM.)
di firosella di qualsivoglia colore. cercha sf. “ispezione, verifica”
D cintura. zentura. SCF 97 a.1393 ch’eli debiam esse soliciti a cercare le co-
ceo sm. “ciglio” se de la consortia… e la prima cercha se debia fare a ka-
FAS 142. lende de februario.
ceppa sf. “ceppo, ceppaia” D arzerca. cerchia. çerchia L cercha.
MPS 64 a.1550 (Stella) legni, pali, forchette, pertiche, cerchà/ -ar/ -are vb. “cercare; ispezionare, indagare”
brusche, verdiglioni, ceppe, fornilie o vero altri legni. PAT 22 a.1320 lantor porresi cerchar la vostra segurtae e
D asepà. incepado. çeppa. seppe. sepu. L cepa. de lo vostro aver… GP 293 e o cercao se ello e corpeive.
Ceparana top. (Bolano, La Spezia) PS 24 s. xiv. cerchavamo (accento dubbio). SCF 97
PTR 46: Ceparius, gent. rom. + -ano. a.1393 ch’eli debiam esse soliciti a cercare le cose de la
cerc 288 ceri
Cêvinti top. (Noli) vei le cose expoose/ che dexirava saver. AG 140.190
Cf. NL.1 255 a.1210 vassallus claraventus de nauli. nixuna cosa in ca te vegna/ che restituir te la covegna. AG
D cèu. L claraventus. 143.6 un pochetin ve ne dirò/ segondo zo k e savero. AG
cevola sf. “cipolla” 144.213 zo ke De li avea dao. AG 145.238 zo ke mostran
AG 38.9 cevole e sar pestam asai/ donde li vermi sum cor- le scriture. PAB 48 de quela cassa che tu pigerai… PAB
lai. 63 le cosse… che demandi.
FAS 153, 154. FAS 153, 159. PS 22.
D sevulla. D que.
cexia sf. “chiesa” che pron., con prep. “cui”
AG 53.124 si che in cexia ni in via/ non e alcun chi guai- AG 12.185 d’alchune macule purgar/ de che la vego es-
ri ria. AG 85.110 per zo cascaun l’aprexia/ che campion ser tachaa. PAB 55 lo perigo in che e me missi. AG
e de la cexia. AG 140.41 ma a la cexia andar voi/ encon- 143.16 e vomer fora lu pecao/ de che el era atoxigao.
tenente se tu poi. PCD 44 s.xiv. FAS 142. PS 6 esito re- chêa sf. “fiore del vino”
golare di clesia. SDS (Sav.).
D gexa. chechezà vb. “balbettare, schiamazzare”
cexu sm. “cece” CAD. RAN 179. BDS (Sav.).
FPL (PortoM.) ADP (Pietra). D chicchezza.
D seixou. chèga sf. “pubblico incanto”
Ceza top. (Pigna) RAN 16. PD 121, 135 <càrega.
SLS. 3 82 sgg. (REW 1471): *caesa “siepe”. PSP 79 D calega.
n.151: (loca) *incisa (cf. Incisa top.). HB 131 sgg. cf. chègiu sm. “pula del grano”
a.lomb. cesa “siepe”. MP 19.163 (Pigna).
L cesa. D cöggiu. L cogium.
cezà vb. (mar.) “arare (dell’ancora)” cheglia sf. “raccolta”
NVM (Sav.). MP 19.163 (Pigna).
Cesare cognome D cheglie. cügìa.
VTS 98 a.1530 (Sav.). chéglie vb. “cogliere”
D cesario. çesae. L cesaria. MP 19.163 (Pigna).
cezario agg. “cesàreo, imperiale” D cögge.
AA 113 la signoria de Genova era confiderata con la ce- cheinettonna sf. “grossa, vistosa collana”
zaria magesta. RDB 61 inanti… / mancà voggiemo noi dre cheinetton-
D cesare. ne/… cha mancà de portà questi pendin.
cezena sf. (ornit.) “cesena” PD 151.
CLU. D chateneta.
che/ ke cong. “che” cheir vb. “cadere”
AG.1.6 e comandao gi fo…/ che lo zese a dir. AG 139.46 IVE 66 e ti Zoane no cheisti, pero che tu eri… tanto
de fin ke vita lo sosten. AG 140.57 segondo che De t’a confortao per lo amor de Criste… e per so no poivi cheir.
dao/pensa mantener to stao. AG 145.169 stagando,in lo PS 30.
mondo meschin/ de chin che ven la soa fin. PAB 41 che D cair.
ello daxea men che ello no devea dar. PAB 46 si creao che cheirelet sm. (bot.) “Lavandula stoechas”
elli abiam avuo inseme quarche breiga. PAB 42 dapoa FPL (Nizza).
che… fomo cassai defora de lo pareizo. PAB 46 poa che Cheiroso cognome
la mea ventura e tanto forte… RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) VTS 83 a.1530 (Sav.).
e pà cho (= ch’o) spire amò. cheiru sm. “cuoio”
PS 40. MP 19.163 (Pigna).
D ca. chi. cho. ke. que. L co. D coiro.
che/ ke cong. “che” cheixe vv. “cuocere”
AG 18.5 che se tu te descognoscessi/… meio sereiva… MP 19.163 (Pigna).
AG 144.72 ke quasi ogn omo pocho cura/ de intender la D cöxe.
santa scritura. (â) chéita loc. “all’improvviso”
AGC 47: cong. che inizia spesso il periodo con funzione FPI 1451 “gen.”
narrativa, legata a una costrruz. ellittica in cui è sottinte- D cair.
so un verbo dicendi. chelandia sf. “nave da guerra”
che cong. “perché” CIV 64 (Venezia). REW 1869. DEI 2.884. FEW 2.633
AG 25.3 chi m’a faito tree fale/ donl e far me compa- fr. s.xii. chalant
gnom?/ no: che lo m‘a faito som/ de voler citar a vale. L chelandia.
che agg. quale chelo /chello/ chelu agg., pron. “quello”
PAB 46 no fo nissum chi savesse de che metalo eram que- AGN 91.13 e pensar vol chelo meschin… (AGL: pensai
li dinai. voi che lo meschin…). AGL, AGN 95.126 lo De cheli
che/ ke pron. sogg. “che” apelan Bel (ms che li). NSB 190 s.xvii. (Vent.) chelle lì
AG 140.9 voi che sei fantin… AG 143.268 zo ke per ti de Sgrisseria. SB 770 ca.1850 (Vent.) chello.
era falio. AG 146.82 un proverbio che dixe… PAS 28 LP.24 (Vent.), BNL 73 (Perin.) chelu.
monti grandi ben che quasi som senza nomero. PAS 33 D chilo. quelo.
he som quella che lo portay nove meysi. chenna sf. “catena, collana, ghirlanda”
PS 22. RDB 47 portemmo chenne e bottoin d’oro. RDB 61 re
D chi. nostre annelle… e chenne ancora –– ma basta a noi de l’a-
che/ ke/ c’ pron. ogg. “che” morosa chenna/ dra qua ro dè d’amò sempre n’inchenna.
AG 2.8 Ieso Criste c o (voi) amavi. AG 138.261 ben m’a- GL 14.68 poi dre ciù belle scioi, chi è lì çernue/ de rœu-
chen 292 chi
(de) Chiapoli cognome golare e morto lo feceno bruciare ivi fu punito de soi la-
VTS 76 a.1530 (Sav.). trocini.
D ciappu. D chiazetta. ciazza. ciazetta. ciazette.
chiapuso/ chiapuzo sm. “calderaio, fabbro” chiasto sm. sm. “castrato?”
VCC 35 a.1518 (Sav.) la dicta arte de chiapusi. SGC 419 GRD 113 (Nizza) becchi capre arieti né chiasti non si
a.1522 fon destrutti li speciari/ e chiapuzi e formagieri. vendano al macello…
VCC 36 a.1532 (Sav.) larte de li calderai o sia chiapuzi. chiastra sf. “piastra (corazza)”
MNS.3 77 a.1577 (Sav.) maestri chiapuzzi, pratici e PRP 349 (str.48) gente armà con chiastra e maglia.
esperti di far chiavi e chiavature. MNS 3.94 a.1577 (Sav.) D ciastra. L piastrella.
arte de chiapuzzi, calderari, sedasari e brustiarij. chiata sf. “culatta”
D ciapüssu . FDG 122.
Chiapuso/ Chiapuzzo cognome D cuatta. chie.
VTS 85 Chiapuso; 89 Chiapuzzo a.1530 (Sav.). chiatto agg. “piatto, piano, schietto”
chiaputio sm. “calderaio, fabbro” NSB 189 s.xvii. (Gen.) sentirei, ve prometto, un bel-
BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al- l’humò/ che non sa dà a chi l’ode guèri incenso/ ma o ghe
cuno qual olsi ne presumi di far chiave ne contrachiave a re dixe chiatte in doppio senso.
persona alcuna salvo… D ciatto. ciattu.
D ciapüssu. chiava sf. “chiave, elemento della galea”
chiarabella sf. “lucciola” VIA 88 a.1476 (Sav.) chiava una da arboro pontelata con
RDB 12 re stelle/ …/ men luxireivan cha re chiarabelle. li tachalli sotto.
D ceabella. D ciave.
chiaraviglio sm. “regalìa dovuta dagli sposi in secon- chiavadura sf. “serratura”
de nozze” ASF 753 le artalarie et munitione del castello… sei ferra-
GR 37 a.1673 (Nizza) gli abbati dei balli haveranno l’e- te grosse a le hercher con le sue chiave cadenase et chia-
sazione dei chiaravigli entrate e uscite di spose. vadure.
D ciaravügliu. D ciavöia.
chiaravigliero sm. “esattore della gabella dovuta da- chiavaggione sf. “chioderia”
gli sposi in seconde nozze” MNS.3 62 a.1721 (Sav.) ferro in fasci slegato, chiavag-
GR 37 (Briga). gione grossa e piccola, groppi, uggetti, gangheri, beccude.
D ciaravügliu. chiaravigli. ciaraviglieri. ciavarino. D ihavaxone. chiavazone.
chiaravuglio sm. “strepito fatto agli sposi in seconde chiavar vb. “inchiodare”
nozze CR 123 como o me veirei… crucificao e chiavao in la
GR 37 (Vent.) strepitus rumoresque tumultuosos per vicos croxe. PSG 383 a.1512 la chiavasone… dicto fassiame
et olateas vel etiam ante domum habitationis iterum nup- chiavato cum doi perni a legno… le tavole de coperta
te vel eius sponsi, quod hic vulgo chiaravuglio dicitur. chiavate de aguti de doze a libra.
GA 16.12. Cf. PRA 385. Cf. SAP 395 a.lomb. chiavar m.s.
D ciaravügliu. D iavar.
Chiaravuglio n.p. o soprannome chiavasone sf. “insieme della inchiodatura della ga-
PRP 347 (str.40) Chiaravuglio ello e si, così gagliardo… lea”
chiarbotto sm. “chiacchierone, persona incapace” PSG 383 a.1512 la chiavasone. perni da chosrata de un-
RDB 31 ra qua nave comunna/ de bon patron bezogna e cie vi. ciaschaduno perno… dicto fassiame chiavato cum
bon pilotto/ da navegà per ogni vento dotto/ perch’un lo- doi perni a legno… le tavole de coperta chiavate de aguti
sco e chiarbotto/ ra fa per mà governo a fondo andà.
de doze a libra.
D ciarbottu. ciarbutà.
D jhavaxone.
Chiarella cognome
chiavazone sf. “chioderia”
VTS 112 a.1530 (Sav.). DEI 2.893 chiarella “salvia dei
AA 222 fole da folare pani e berete e da fare chiavazone.
prati”
D cèu. D chiavaggione.
chiarlatà vb. ciarlare, chiacchierare” chiavatura sf. “serratura”
RDA 65 a ro barcon stan sempre a chiarlatà. AA 147 una casetina de orofano con chiavatura de argen-
D ciarlatuna. ciarlottà. to. MNS.3 77 a.1577 (Sav.) a maestri ferrari come a mae-
Chiarlo cognome stri chiapuzzi pratici e esperti di far chiavi e chiavature.
VTS 94 a.1530 (Sav.). D ciavöia.
chiartosino agg. “certosino” chiave sf. “chiave”
AA 215 lo monestero de frati chiartosini domandato BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al-
Santa Maria de Loreto. cuno qual si olsi ne presuma di far chiave ne contrachia-
chiazza sf. “piazza” ve a persona alcuna, salvo… ASF 753 sg. sei ferrate gros-
CIT 151 chi me vè su ra chiazza comparì… se a le hercher con le sue chiave cadenase et chiavadura.
D chiazetta. BOS 98 a.1655 (G.Rossi) chi accomoda ra chiave a ra
Chiazaira top. (Bard.) cassietta.
BBB 28 a.1636 (Bard.) Crosa, Chiazaira, Valle de D ciave. contrachiave.
Tibado. chiavello sm. “furuncolo”
L plagia. GBV a.1514 s.v. ulcus: el chiavello o piaga nascente.
chiazetta sf. “piazzetta” D ciavellu.
RDB 87 (B.Cigala) su ra chiazetta de messé Lionardo. Chiavica top. “contrada di Genova”
D chiazza. chiaseta. ciazza. BVP 21. MPG 174 “ora via Giustiniani”. I.CALABRESI,
Chiaseta top. (Sav.) LN 28 (1967) 106.
AA 51 lo feceno condure a la chiaseta ivi lo feceno stran- D ciàvega. cièga. L clavica.
chia 295 chie
ciacrìn sm. “dispiacere, accoramento” ciàiu sm. (bot.) “acero (Acer L.)”
MP 14.47; 18.16 (Pigna). FDT 9.47 (Triora). VPL (Sanr.). FPL (P.Nava).
D ciacrinårse. sagrìn. D ciagaru.
ciacrinårse vb. “addolorarsi” ciàixe top. (Camporosso, Vent.)
FDT 9.47 (Taggia) LTI 47 n.47 < *plagea. ADL (Vent.) < platea.
D ciacrìn. sagrinàse. D ciaise. ciazza.
ciacutà vb. “parlare a vanvera; altercare” cialàn sm. “persona semplice e gioviale”
BDS (Sav.). CAD. RAN 98 “dicesi per vezzo a un bel fanciullo o a un pic-
D ciambrutà. colo animale”. BDS (Sav.) “simpaticone”. F. E. MORANDO,
ciadelu sm. “disordine, confusione” in: Raccoglitore ligure 1.3 (10 luglio 1932) < fr. chaland “chiat-
BDS (Sav.). ta per merci, cliente, amico”. PVG < ispano-americano (degli
Ciaferré top. (Cairo) emigrati) chalà “persona conservadora y de buen humor”.
FCL 43. ciallastra sf. “larga macchia”
D (cà di) ferré. L caferrarena. SDS (Sav.).
ciaffærro agg. “arrogante” Ciale top. (Gen.)
GL 5.56 ma ch’o no faççe tanto ro ciaffærro. FTL 160.
ciaffüru sm. “cianfrusaglia” D ceriale.
SDS (Sav.). cialula sf. “cavallina, gioco infantile”
ciaga sf. “piaga” TVD (Dolc.).
PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ra ciaga no me dœu. cialumma/ cialümma sf. “gozzoviglia, ribotta”
NPD 61 a.1749 (Sav.) pin de ciaghe ancon doverte e fre- COM.2 125 unna seira fessimo un pò de cialumma int’ra
sche. GL 20.25 spesso con l’arco a scoccia, e non fa cia- buttega de Matté ro cœugo.
ga/ e mentre a tira freççe, amô l’inciaga. CAD. FPI 1801 cialümma.
PD 339. ADG. PVG. BDS (Sav.). LP 21. D cialümà. cialüme.
D chiaga. inciagà. cialümà vb. “abboracciare”
ciàgaru sm. (bot.) “acero (Acer L.)” ADL (Vent.).
DVA (VArr.). D cialümma.
D ciaira. ciaiu. pianu. cialüme sm. “garbuglio”
ciaggia sf. “piaggia, terreno incolto in località sco- ADL (Vent.).
scese” D cialümma.
FST 45, 97; FDT 10.28 (Triora). cialüppa sf. “scialuppa”
D ciazza. MIT 1850 p.90 (Sav.) che se no, ve n’andè in puppa/ currì
Ciagiasse top. (Loano) ciü’ che üna cialüppa.
TCL. ciamà vb. “chiamare; chiedere”
D ciazza. RDB 46 e capette sì curte ognùn se fa/ che ben re chiap-
ciagne vb. “piangere” pe no ne pon crovì/ però semo ciamè tutti capette. GL
RGS § 15. ADL (Vent.). LP 23,25 prov. planher. 2.89 comme fa ro quiston chi ciamma pan. SB 770
D pianzer. ca.1850 (Vent.) ciamè “chiamò”.
ciàia sf. “cornacchia” AAG 123. PD 121 ciamè ( < ciamai) “voi chiamate, chia-
PCL 276 (Arg.) mati”; 123 ciamòu “chiamato“; 136 s. xvi-xviii. ciàmame
ciàilu sm. “furuncolo” “chiamami”; 144 ciamessan “chiamassero” ADG. DEV
PVG. 13. PVG.
D ciavellu. Cf. CVM mil. ciamà m.s.
ciàira sf. (bot.) “acero (Acer L., prob. Acer pseudo- D apiamar. chiamà. ciamu. giamato. iamar. piamar. recia-
platanus L.) mu. reiamarse. L clamare. cramare.
MLC 228 (Bard). ciambella sf. “lucciola”
D ciagaru. ADP (Pietra) cianbella.
Ciairara top. (Pigna) D ceabella.
PSP 80 n.158: *clararia “bosco con radure per il pasco- ciamberlàn sm. “babbeo”
lo” BDS (Sav.).
D cèu. L cambellarius.
ciàiru agg. “chiaro” ciamberlera sf. “asta di sostegno del fondo, nel car-
PD 132, 152: ciaeru, ciàiri. ro a due ruote”
D céu. DVA (VArr.).
Ciàise top. (Camporosso, Vent.) ciamberlera sf. “girandolona”
LTI 47 n.47: ciaixe. ciazza. DVO (On.).
ciàita sf. “pettegolezzo” ciamberlucco sm. “giamberlucco, sorta di abito”
MP 18.16 (Pigna) < placitum REW 6561. GL 18.60 a ton dro ciamberlucco, ch’o l’ha indosso (tra-
D cètu. vestito da turco).
ciaitezà vb. “spettegolare” DEI 2.915: < turco jagmarluk.
ADL (Vent.). ciambra sf. “camera”
D piaezar. PCL 276 (Arg.)
ciàitu sm. “chiacchiera, lite” D camera.
FPI 6561 (Pigna) < placitum “lite, processo”. VPL. ciambretta sf. “lustrino, guarnizione di abiti”
D cæto. GO. CAD.
ciàiu agg. “chiaro” ciambrottu sm. “borbottìo”
PRA 371 (Taggia). GA 12.104.
D cèu. D ciambrutà.
ciam 300 cian
ciapùn sm. “lastra di pietra (per lastricare le strade)” ciaramutela sm. “arrotino ambulante”
PVG. ADL (Vent.): fr. char “carro” + mutela “mola”
ciapùn “ferro di cavallo” ciarastru sm. “macchia, imbrattatura”
MP 14.56; 18.17 (Pigna). TVD (Dolc.). MDB (Bord.). MP 18.17 (Pigna). ADL (Vent.).
DVA (VArr.). ADP (Pietra). Cf. REW 2863 pist. palastra “macchia della pelle”.
D ciapìn. ciapunà. L claponus. D ciastra. ciastrugliu. inciastru.
ciapunà vb. “ferrare cavalli” ciaravigliu/ ciaravugliu/ ciaravügliu sm. “strepito
ADL (Vent.). fatto agli sposi in seconde nozze”
D inciapunà. MP 18.17 (Pigna) ciaravigliu. FDT.P 39 (Triora), MDB
ciapuö’ sm. “cavatore di ardesia” (Bord.) ciaravugliu. ADL (Vent.), TVD (Dolc.) ciaravü-
PVG gliu.
D ciappa. Cf. NIG 31-39: fr. charivari, m.s. : piem. ciabra, dal grido
ciàpura sf. “specie di trappola per uccelli” osceno “capra ad maritum”. Cf. JAN.2 543 charivari
MP 21.47 (Pigna) “schiaccia”: < ciap “lastra di pietra” “apostrofe, grido buffonesco o irriverente con cui i mari-
ADL (Vent.). DVA 64 (VArr.). nai si incitavano nelle manovre più dure; soppressa nella
D ciapua. L chiapula. marina militare francese”
ciapüsà vb. “lavorare male, acciarpare” P.F.FERRAIRONI, I ciaravügli (Stamburata) in dialetto trio-
E.G.PARODI, ROM 17 (1888) 61 < clapa, cf. sp. chapucear rese (Imperia), Roma 1951: due capitoli di un poemetto
(cf. il rapporto acciarpare / ciarpa) RAN 179. MDB dialettale inedito del xviii. sec.: “A canzùn der pegurò”
(Bord.). FPI 1666. (Rec. RII 6 (1951) 41).
D ciapüssu. D chiaraviglio. chiaraviglieri. chiaravuglio. ciaravigliu.
Ciapüsse top. (Loano) ciaravugliu. ciaravuri. ciavarino. L chiaravuglius.
TCL. ciaravuri sm. “scampanata”
D ciappa. DVO (On.).
ciapuçço sm. “calderaio” D ciaravigliu.
COM.1 67 un ciapuçço, un spaçça fumeiroeu. DFC 48 ne ciarbatana sm. (ornit.) “cinciallegra”
s’afferman moæ una stiçça/ un ciappuçço e un câderà. CLU.
Ciapüssu top. “quartiere dei calderai, a Savona” D ciarabatà. ciarbutà.
PRI 74 a.1843 (Sav.) han fabbricòu/ cun multu lüssu pe i ciarbottu sm. “chiacchiera”
scignuri/…/ e i pòvei? via!/ là a macchettu in tu ciapüssu. CAD.
BDS (Sav.). D chiarbotto. ciarbutà.
Cf. N.C. GARRONI, Guida della città di Savona, Savona
ciarbu sm. “stelo della canapa”
1874 p.11 “il lurido quartiere dei Cassari e dei
PCL 276 (Arg.)
Chiappuzzi”.
D gambu.
D ciapuçço. L chiapusaria.
ciapüssu sm. “calderaio; guastamestieri” ciarbutà vb. “balbettare, cinguettare, gracchiare”
RAN 179. BDS (Sav.). CAD. PAG 172. DVA (VArr.). PSE 256.
D chiapuso. chiapuzo. chiaputio. ciapusà. ciapüsùn. D chiarbotto. ciambrutà. ciarabatà. ciarbatana.
L chapucius. clapucius. Ciarér top. (Pigna)
ciapüssu sm. (ornit.) “codirosso”” PSP 82 n.169; 99 n.276: planellus “terreno liscio, piano”
CLU. D cianellu.
ciapüsùn sm. “pasticcione” ciarezzo sm. “litigio”
MDB (Bord.). GL 6.7 a o manco fa, che doe dre ciù scavisse/ tœu per-
D ciapüssu. sonne, finiscian sto ciarezzo (TT procura almen che sia
ciar vb. “bisogna” per due guerrieri/ questo tuo gran litigio or definito).
PCL 276 (Arg.): lat. calet. ciarföiu sm. (bot.) “Anthriscus caerefolium Hoffm.”
D calere. carer. MLC 242 (Sanr.)
ciarra sf. (ornit.) “codibugnolo” ciargiàr vb. “caricare”
ADL (Vent.). PCL 276 (Arg.).
ciaràa sf. “spianata, pianura” D carregar.
MP 18.17 (Pigna). FPI 6568. ciariera sf. “viottolo”
D cianà. PCL 275 (Arg.)
ciarabàn sm. “baroccio, carro a cavalli per il tra- D careira.
sporto di merce” ciarivigliero sm. “funzionario comunale addetto alla
ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). esazione dell’imposta dovuta dagli sposi in seconde nozze”
D sciarabàn. GR 37 (Sospello): detti anche capitani del ciavarino.
ciarabatà vb. “borbottare, parlare a vanvera” D chiaraviglieri. ciavarino.
BDS (Sav.). PVG. ciarla sf. (ornit.) “calandra”
D ciarbatana. ciarbutà. CLU.
ciarabella sf. “lucciola” D ciarlà.
RDB 11 re stelle…/ men luxireivan cha re ciarabelle. ciarlà vb. “chiacchierare”
D ceabella. NPD 66 ca.1750 (Sav.) all’apparenza/ ciù de sentime non
ciaraffu sm. “carabattola” han pazienza:/ chi storse o collo, chi no m’amìa/ chi par-
BDS (Sav.). VPL. la insemme/ chi se retìa. PVG.
Cfr DEI.5 3339 it. saraffo. D ciarla. ciarlafrùn. ciarlambruscà. ciarlana. ciarlatà.
D saraffi. ciarlé. ciarli. ciarluna.
ciarambella sf. “lucciola” ciarlafrùn “chiacchierone inconcludente”
SDA 56 (Altare). DVA (VArr.): contad.
D ceabella. D ciarlà.
ciar 304 ciaz
ciarlambruscà vb. “chiacchierare” (Bord.). ADL (Vent.). VPL (Pietra), BDS (Sav.): “spiag-
DVA (VArr.: Gazzo, Gavenola): contad. gia (desueto)”.
D ciarlà. D ciaggia.ciazu. ihaza. ciazu. L plagia.
ciarlana sf. “chiacchierona” ciazza sf. “piaggia, terreno declive”
PVG. PRA 372 (Taggia) -z- sonora. MLC 227 “corrisponde a
D ciarlà. un dipresso al lat. saltus”. DVA (VArr.). “luogo disbo-
ciarlatà vb. “ciarlare” scato e coltivato”. DS (Sav.). “pendìo, piazza di alaggio”.
RDV 177 a.1588 e a ro barcon stan sempre a ciarlatà. ciazza “piaggia” elem. topon. frequente
D ciarlà. FTL 14, 75 sg. riferito a località sia di riviera che di en-
ciarlatàn sm. “ciarlatano” troterra”.
CIC 69 a.1843 (Sav.) a l’è a cunsulasiùn d’impìse a pan- D chiaseta. chiazetta. ciagiasse. ciaise. ciaixe. ciazze.
sa/ chi fa sgambettà i meghi e i ciarlatén. Ciazza top.
L cerratanus. iharlatanus. TCL (Loano) Ciaza. FCL 53 (Diano S.Pietro) Ciazza de
ciarlatuna sf. “chiacchierona” Ten. FCL 40 (Cairo) Cascina Ciazza.
PVG. ciassà sm. “piazzale, sagrato”
D chiarlatà. PS 71. BDS (Sav.). PVG.
ciarlaxéia/ ciarlaxeìa sf. “chiacchiericcio, parlanti- D ciassa. ciassè. piassar. piazzali. L plazale.
na” ciazzà vb. (mar.) “arare (dell’ancora)”
BDS (Sav.). CAD.
D ciarlaxìa. ciasàire sm. “cacciatore”
ciarlaxìa sf. “chiacchiericcio, parlantina” PCL 276 (Arg.).
COM 4.65 ve prego a non fave fà fastidio questa so ciar- D caciòu.
laxìa, perché a me parla sempre con questa confidenza. Ciaçça nœuva top. “contrada di Genova”
PVC 36 s.xix. che invexendu e ciarlaxìa. CAD. DFC 12 in Ciaçça nœuva, in Pontexello, in Soççeivera, in
D ciarlaxeia. Fossello.
ciarlé sm. “chiacchierone, saputello” ciascaduno pron. “ognuno”
GL 5.21 e o mostrerà ciù denti ch’una serra/ per addentà SCF 94 a.1393 ciascaduno della consortia. MPS 39
in tro morro sto ciarlé. a.1550 (Stella) ciascaduno di età di anni dexotto…
D ciarlà. D cescaduno. ciascaum. sciascaduno.
ciarletta sf. (ornit.) “canapino, beccaccino maggiore” ciascaum pron. “ognuno, ciascuno”
BUL 400, 418 (Cogoleto, Arenzano) “Sylvia cinerea”. SA 243 a.1340 (Sav.) ancora possan li dicti consori co-
PVG “Hypolais icterina”. CLU strenze ciascaum de la dicta arte pagar soldi doi…
ciarlettua sf. (ornit.) “beccafico (Hippolais polyglot- D chagnunchena. caschaun. chaum. cauno. ciache. cia-
ta)” scaduno. ciascun. iascun. piaschaun. piascum. çaschaum.
BUL 418 (Cogoleto). CLU. zaschaum. çascun.
ciarli sm.pl. “ciarle” ciascun pron. “ciascuno, ognuno”
CIT 203 che sentissi ri parli/ re prediche, e ri ciarli/ che SA 240 a.1340 (Sav.) soto la pena de soldi cinque per cia-
femmo attorno d’ogni vostro fæto! schun chi ricusasse consentir… –– ciaschuna persona de
D ciarlà. dicta arte. SCF 94 a.1393 ciascun de la consortia. PFM
ciarlottà vb. “brontolare” 132 n. (Triora). femm. ciascünra ( -Nn- ).
GL 2.80 ciarlottando…/ den da capì, che se n’eran stufæ Cf. RGS § 501 tosc. ciascuno.
D chiarlatà.
D ciascaum.
ciarluna sf. “chiacchierona”
Ciazze top. (Civezza)
PVG.
D ciarlà. ROC 151.
ciarné sm. “botte con acqua potabile, sulla coperta D ciazza.
della nave” ciassé sm. “mediatore all’ingrosso nel mercato orto-
CAD. RAN 125 fr. charnier. frutticolo”
ciarnéa sf. “cerniera” BDS (Sav.).
CAD. RAN 125. L placerius.
ciarpa sf. “zampa (di gallina)” Ciassé top. (Legino, Sav.)
MP 18.17 (Pigna). NTS 35 i Ciassè.
D sampa. D ciassà.
ciarrü’a sf. “pezzo di ottone battuto come moneta; Ciazze marenghe top. (Alassio)
ornamento di similoro vecchio e dismesso” TAL 136 n.33.
GO. CAD “ciottolo piiatto, lanciato per gioco” D marengo.
ciarùn sm. “carradore” ciassero sm. “chiassuolo, passaggio interno lungo le
MDB (Bord.). mura cittadine”
ciassa/ ciaçça sf. “piazza” MOB 148 a.1691 (Sav.) rifare di nuovo la muraglia verso
DFC 45 sciù ra ciaçça de Pontexello. il ciassero.
CAD, PD 336, ADG, RGS § 186, 291; PVG ciassa. D ciassö’.
D ciassà. piacia. piassa. piaça. piaza. piatia. pioza. ciazetta sf. “spiaggetta”
L platea. NPD 59 ca.1750 (Sav.) mi ascì pescòu, che son de sta cia-
ciazza sf. “spiaggia, greto” zetta…/ o lasciòu lammi, ræ, canna e barchetta.
CIT 117 tra ra ciazza e ri scœuggi. CIT 122 ven Maxin- D chiaseta. ciazza.
a a ra ciazza per rescioro/… l’un maroxello e l’atro… Ciazzette top.
CIT 126 a ra ciazza dro mà sciù l’arenìn. TAL 57 n.221 (Alassio). FCL 53 (Diano S.Pietro).
CAD. RAN 22, 176. PD 336, 339 < ciaxa. ADG. MDB D chiaseta. ciazza.
cias 305 ciau
ciga sf. “piega” cimello sm. “cima, la parte più elevata della canna”
PVG. MOV 39 (Ossi di seppia) il canneto rispunta i suoi ci-
D cega. cêgà. cigà. melli.
cigà vb. “piegare” BBM 389.
PVG. D simelu.
D cêgà. (erba) cimicina (bot.) “Geranium Robertianum”
cigala sf. “cicala, grillo” FPL.
BL 107 a.1406 inpiandose il capo de grili osia de cigale. ciminéa sf. “ciminiera”
D cegara. sigà. sigàa. çigarìn. zigalla. zigara. L cigala. PD 139: “dal fr.” NVM (Sav.).
cigar vb. “chiudere gli occhi” cimmino sm. (bot.) “Bromus erectus”
MP 18.18 (Pigna). FPI 1457. FPL (Noli).
D acegar. cigu. ciügà. L ciminus.
cignu sm. (ornit.) “cigno (Cygnus olor)” cìmiri sm.pl. “piccoli semi aromatici”
BUL 421. CLU. DVA (VArr.).
L signum. cimitorio sm. “cimitero”
cigognola sf. “attrezzo di mulino” PS 16 s. xiv. ripetuto tre volte nello stesso testo.
MBV 370 a.1488 (BorgoV.) doy cicognole de ferro da D simitéiu.
molino. cimocia / cimossa sm. “cimosa”
D sigögna. MAS 287 a.1550 le cimocie di quelli si debiano fare di se-
cigu avv. “a occhi chiusi” ta verde con una fila di oro dopia in una magia per ogni
MP 18.18 (Pigna). cimocia. AAD 274 un moschetto di tela con le cimosse
D cego. cigar. larghe alla moresca. AAD 280 uno moschetto di tela
cìgura sf. (ornit.) “zìgolo” bianca con cimose turchine.
CLU. MNS.1 37 sg. a.1577 (Sav.) non possino ne debbano det-
cigurìn sm. “germoglio di stentata vegetazione” ti maestri tessitori mettere alcuna cimossa alli drappi che
cillenio sm. “innamorato”VPL (Sanr.). tesseranno, se la bontà e conditione di detti drappi insie-
DFC 53 a se deslengua in lagrime/ perché ro so cillenio/ me con la finezza larghezza e portate non richiedessero
meschina! o l’ha lascià. che li fusse posta tale cimossa. –– per ogni pezza delle
cilidonia sf. (bot.) “celidonia” mezze rase… senza cimossa… libre dieci. GRD 113
FPL. (Nizza) la misura (dei panni) si porrà quattro dita discosta
D seidonia. dal vivagno, volgarmente cimossa.
cilorbu agg. “miope” G.DE GREGORIO, ROM 51 (1925) 529: < cima.
ADP (Pietra). VPL. D cimustra. simussa. scimussa. L cimosa.
cillu sm. bambino, ragazzo” cimusela sf. “chiodo piantato in capo a un trave per
CAD. BDS (Sav.). DVA (VArr.): “termine del gioco del fissarvi una fune e trainarlo”
pallone” MP 18.18 (Pigna).
cimassu sm. “piumaccio, guanciale” cimustra sf. “cimosa”
MP 18.18 (Pigna). FPI 6611. DVO (On.). FPI 1917.
D ciümasu. D cimossa.
Cimavalle top. “Cimavalle, borgata a monte del cin agg. “pieno”
Santuario di Savona” RDB 14 boschi e proei d’herbetta e de scioi cin. RDB 28
NTS 8, 14 s.xvii. perché de niggi ingordi otra mezura/ ogni parte dra terra me
FTL 57. pa cinna. RDV 235 a.1588 si te terrò de tutto ra ca cinna.
D sima. ADL (Vent.). OCD 26 (Campoligure, Masone). PVG.
cimaxa sf. “cimasa” PD 112 “vivissimo nel Ponente lig.”
BDS (Sav.). D pin.
D simasa. cinanà sf. (bot.) “Briza maxima L.”
(esse/ andà in) cìmbali loc. “vaneggiare” MLC 273 (Sav.)
GO. PVG. cinà(se) vb. “chinar(si)
D cimberlada. L cimbalus. ADL, VPL (Vent.).
cimberlada sf. “sbornia” D acinarse. chinà.
FPI 2441 (Sarz.) cincàiri sm.pl. “periodo di cinque giorni”
D cimbali. cimbrina. cimbru. ADL (Vent.) quinquatru.
cimbiu sm. (ittiol.) “istioforo belone (Histiophorus be- cincaleta sf.pl. “capriola”
lone Raf.)” PVG.
PML 357. D cincalettu.
cimbra sf. “meta”, in certi giochi degli emigrati in cincalettu sm. “bastone da lanciare a gara”
Sudamerica, tornati in patria” FDT.P 39 (Triora).
PVG: “voce ispano-americana”. D cincalete.
cimbrà vb. “andare a genio” cincén sm. (ornit.) “scricciolo”
BDS (Sav.). PVG: “origine ignota” CLU
D gimbrà. D cincia.
cimbrina sf. “sbornia” cìncia sf. “altalena”
PVG. BDS (Sav.).
D cimberlada. cimbru. D cincià. cincigura.
cimbru agg. “ubriaco” cìncia sf. (ornit.) “regolo”
PVG. CLU.
D cimberlada. cimbrina. D cincén. cincialegra. cinciaretta. cinciö’. L cincia.
cinc 309 cioc
cincià sf. “dondolare, cullarsi” Cinque Terre top. “distretto della Liguria orientale,
GL 14.59 o se leva d’in testa l’armadura/ e o se cincia del- comprendente le località di Monterosso, Vernazza,
l’ôra a ra frescura. Corniglia, Manarola, Riomaggiore”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). RCS 117 n.6: “zona già nettamente individuata dal
D cincin. Bracelli (Orae Ligusticae Descriptio, scritto nel 1418-19,
cincialegra sf. (ornit.) “cinciallegra” pubblicato a Parigi nel 1520”.
CLU cinta sf. “cintura”
D cincia. MNS.2 30 a.1728 (Sav.) cinte e cinture tanto di seta co-
cinciaretta sf. (ornit.) “scricciolo” me di filosella di qualsivoglia colore.
CLU D centa.
D cincia. cintraco sm. “cintraco, banditore pubblico”
cincìgura sf. “altalena” MNS.1 114 a.1577 (Sav.) facino publicare per il publico
FDT.P 39, 72 (Triora). cintraco, a suono di tromba ne luoghi soliti e consueti del-
D cincia. la presente città… il presente ordine. SPC 15 a.1610
cinciö’ sM; (ornit.) “scricciolo” (Sav.) si facci una grida per un delli cintraci, e per li luo-
D cincia. ghi publici e consueti della città di Savona.
cincisbecche/ cincisbeccu sm. “princisbecco, similo- D centrego.
ro, orpello” cintura sf. “cintura”
PD 364 cincisbecche “assimilazione”. BDS (Sav.) cinci- MNS.2 30 a.1728 (Sav.) cinte e cinture tanto di seta come
sbeccu. di filosella di qualsiboglia colore.
D cincisbeccu D centura.
cinciulìn sm. “piatto locale di trippa” ciò sm. “chiodo”
PVG. PFM 125 n. (Sassello, Calizzano, Cararza)
cingano/ cingaro sm. “zingaro” D ciòu.
ASA 208 a.1572 (Gen.) una moltitudine di cingari, gente ciò sm. (ornit.) “assiuolo (Otus scops)”
al tutto inutile, va discorrendo per il nostro dominio… –– CLU. ADP (Pietra). MCM 45 (CastelnM.)
comandiamo che tutti li cingani… debbano fra tre gior- D ciòa. ciodu. cion. ciövu. civettu. ciuì. ciuottu.
ni… partirsi dal dominio nostro… – per lo avenire non ciòa sf. (ornit.) “civetta”
vengano più cingari nel detto nostro dominio. ADL (Vent.). MP 18.18 (Pigna). BUL 427 fr. chouette,
D cingaro. singau. dimin. di choe, prov. chau; mhd. chouh. REW/FPI 4800
cinghiale sm. “cinghiale” “lig.”
MNS.2 31 a.1728 (Sav.) sete di porchi cinghiali. D ciò. ciòn. civetta.
D sengiali. ciocca sf. (ittiol.) “menola (Maena jusculum Cuv.)
cingianna “sgocciolìo, stillicidio” PML 357 “menola schiava” TTC 125.
CIR ediz. 1968 (corretta in base alle indicazioni dell’au- ciocca sf. “vescichetta, bollicina della pelle”
tore) ex 87 e damixanne/ ve bagnu appenna/ cun de cin- GO. ADL (Vent.). DVO (On.). ADP (Pietra). PVG.VPL.
gianne. ex 94 dâ gran cheita de cingianne/ tütte e stradde ciocca sf. “ramoscello di olivo”
sun bagnè. PVG.
D gingiana. (erba) ciocca sf. (bot.) “Silene vulgaris Gar.”
cingìn sm. “cinturino” MLC 227 (Sav., Chiav.)
PVG ciocca sf. “ciuffo di capelli”
D sengia. PVG.
cingno sm. “cenno, gesto?” ciocca sf. “campano; scampanata”
AG 143.73 pensa como tu falisti/ e in che guisa tu caisti/ ADL (Vent.). REW 1995. PVG.
per reguardo o riso o guigno/ desdexeiver zogo e cingno/ D cioccu. ciuccà.
re desideri o voluntae… cioccà vb. “tremare, battere i denti”
FA 318. PS 53. AGN “oscuro: ÷ REW 1924?”. RDB 57 levè d’inverno a noi ro taffetà/ che lavò si sottì no
D acignar. po ascadane…/ perché l’è si lengié che o fa cioccane…/ e
cinguaté sm. (ornit.) “chiodaiolo?” in fin donne lengiere noi paremo/ se con ro taffetà cioc-
CLU. cando andemo.
cinora sf. (ornit.) “cornacchia D ciuccà.
CLU. cioccha sf. “castagna secca con la buccia”
cinquanta num. “cinquanta” FDT.P 39 (Triora).
AG 49.176 cinquanta oto. ciocca sf. (bot.) “Campanula trachelium”
D cinque. sinquanta. çinquantecinque. FPL (P.Nava)
cinque num. “cinque” ciocchettu sm. (bot.) “Silene inflata”
AG 49.350 pu de cinque milia. SA 242 a.1340 (Sav.) so- FPL (Noli).
te la pena de soldi cinque de la moneta de Saona. cioci sm. (ornit.) “cincia mora”
FAS 159. CLU. ADP (Pietra).
D cinquanta. sinche. zinche. sinque. zinque. ciòciu sm. (ornit.) “gufo”
cinque coste sf. (bot.) “lanciuola (Plantago lanceola- BDB 272 (Bonif.)
ta L.) D cioci.
BNF 220 (Bord.). FPL (PortoM.) “Plantago major, media”. ciòcciua sf. “richiamo per uccelli”
D sinque. CAD.
cinque föie sf. (bot.) “cinquefoglie (Potentilla rep- cioccu sm. “colpo, rintocco”
tans)” RAN 98. ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. MVS (Sarz.)
FPL (PortoM.). VPL..
D sinque. D ciocca. recioccu.
ciòc 310 ciot
cö/ coeu/ cœu/ cuoè / cuœ sm. “cuore” coccarello sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
RDB 21 ri corsè chi oura ne tran ro cuoè (rima: fuoè “fuo- FPL (Bord.). BNF 220 (Bord.) “Umbilicus rupestris
ri”). CIT 62 con ro cœu morto e con ra cera futa. –– ma Dandy”
lé, chi ten ra ciave dro mæ cœu. CIT 119 ro me cuœ. CIT L cucharelli.
240 quello coeu, cascia e minera/ de virtù. GL 4.1 in tan- cocereta sf. “coltrice, coperta”
to che lavoran za da cœu/ lorbaschi, meistri d’ascia e ban- CAR 12 a.1381 cocereta una.
caræ’. CAD, PVG cö. Cf. PAC 20.
PD 117. ADG. RGS § 111. FDG 108. AMSSSP n.s.14 L cocera.
(1980) 103 sg.: “ogni organo interno è designato come cochia sf. “cocca, tipo di nave”
cö: cö cüntu (Vado) “malessere determinato da inappe- PRI 27 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) per andà a re Indie, con
tenza, debolezza generale” træ cochie de Spagna.
D cöbrüxu. cor. L cocha.
coa sf. “coda, strascico” cochia sf. “gioco di azzardo probito”
AG 79.164 che chi a guerra in casa soa/ soa breiga a lon- BOV 554 a.1531 (Sav.) che non sia licito a alcuno citadi-
ga coa. AG 143.95 l’eniquitae toa/ dere se tira longa coa. no… giochar ad alcuno gioco di azaro come alla cochia,
IVE 9 lo scorpium, chi mostra la soa faza alegra e cum la frusso, chiamare a primera…
choa venenoxa de deré fere. MC 687 lo paòm… quando cochiniglia sf. “cocciniglia”
ello leva in auto la coa. RDB 62 portà derré la coa ancor CAR 117 a.1583 che il medesmo che paga le sette debbi-
voggiemo… no pagare le casse di semme et barrili di cochiniglia.
FAS 154. Cf. MB 65 (Bonvesin) coa, codha. D coconiglia.
coci/ cocie avv. “qui”
D cua. L cauda. coa.
PAS 36 ello non a lassao persona de la Galilea tam fin co-
coa sf. “collo”
ci… PAB 41 coci se cointa so che lo nostro Segnor disse
VRS 456 (Ormea). a Adam. PAB 47 Agar, che fai tu coci? –– como voi odi-
D colu. rei coci apresso. –– ello respoze: e sum coci. PS 40 s.xiv.
cöa sf. “zolla piatta di terra erbosa” de coci a trei di. CR 7 coci contem de la morte de
VPL (Loano). Salamon… CR 21 e staro coci fino a jorno. MAC 164
Coadeto cognome partive da coci. IVE 33 voio andar a dir a Zacharia che tu
VTS 88 a.1530 (Sav.). e coci. PS 3 s.xiv. cocie: “epitesi”. ”DSP 40 a.1461 voi
coagia sf. (ornit.) “quaglia” sei demandae coci.
MCM 39 (CastelnM.). PS 10, 39: cf. od. chi cuscì.
FPI 2004: “voce francese?” D cocie. coçi. cozi. cusì. L coci.
D quagia. còcina sf. “accento, cadenza, inflessione tipica della
Coaraze top. (Alpi Marittime, Fr.) pronuncia”
CL.8 (Nizza). LAM 90 it. Coarasa. CAD. RAN 19. CAV.1 194 n.260. BDS (Sav.). PVG cò-
coaçça sf. “treccia, coda di capelli” sina: “origine sconosciuta”. VPL.
CIT 8 oh che bella coaçça de cavelli…/ desteizi in sciu ra D còsina.
groppa/ o quando da ra binda ri desgroppa… coccinigia sf. “cocciniglia”
Cf. SAP 395 a.lomb. coaça “viticcio”. RGS § 275 ticin. MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle,
coaza “treccia” guadi, allumi, brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane, polve-
D coazzo. L coacia. re di scarlate, coccinigia, lacche, cremese.
Coasco top. (Gen.) D coconiglia.
FFN 339: Caudiasco, Caudius. cocolo sm. “bozzolo di seta”
L coascum. MAS 156 sg. a.1569 stoperi o scarlasatori di cocoli… ––
coazzo sm. “coda di capelli” stopeta de cocolo (bozzoli di scarto).
RDB 67 ma lighème pù ben con ro coazzo… MCM 42 D cuccullu. L cocolus. cuculus.
(CastelnM.). cocombre salvage sm. (bot.) “Ecballium elaterium”
RAN19, 58. Cf. CVM mil. coazz “treccia” FPL (Nizza).
D coaçça. cuazu. D chigömau marin.
cobear vb. “desiderare, bramare” coconigia/ coconiglia sf. “cocciniglia, sostanza co-
PAB 66 doncha no e seno a cobear in destender renoma in lorante importata dal Messico do po la scoperta
si picem logo e inclusso. PS 10, 54 “il vocabolo indige- dell’America”
no è piuttosto covear”. MAS 287 a.1550 vermiglio di coconiglia d’India e mo-
D covea. coveà. coveoso. cubear. cubitar. rello de coconiglia d’India.
cobia sf. “coppia, paio” MNS.1 58 a.1577 (Sav.) potrano li detti maestri beretteri
MCG 330. tingere berrette e tocchi e berretini in altri qualsivogliano
Cf. SAP 396 a.lomb. cobia m.s. collori, e massime in rozza grana e coconigia.
MAS 122 n.85.
D cubia.
D cochiniglia. coccinigia. cusiniggia.
cöbrüxu sm. “acidità di stomaco” cocorda sf. “zucca”
VPL. GRD 113 (Toetto) (rubr.) “delle cocorde”.
(erba) cocca sf. (bot.) “(varie qualità di musco) D cugusa.
Ruscus aculeatus” coctura sf. “terreno dissodato, arabile”
FPL. AG 58.3 piaxe a De che la somenza/ de che parla la scri-
côcagna sf. “cuccagna” tura/ en mi trove la coctura/ chi renda bona crexenza.
GL 14.70 quest’isora ven dîta una côcagna/ affortunà fra FAS 164 “cotura”
re atre fortunæ’. D cotura.
PD 146. coccu sm. “carbone coke”
D caucagna. L cocagna. BDS (Sav.).
cocc 317 cogn
coccu sm. “bracciuolo del bilanciere nel meccanismo coffino “cesta: strumento di segnalazione marittima
dell’orologio” appeso alla Lanterna di Genova”
PAG 131. PPG 315 a.1553 arburi doi cum gli soi sonchi per li coffi-
côcùn sm. “tappo della botte” ni.
GO. PD 146. D cuffìn. L coffinus.
coda sf. “coda di redenzione, fondo di ammortamen-
coffortar vb. “confortare”
to per il riscatto del debito pubblico di San Giorgio”
M.BRUZZONE, Glig 23 (1898) 54n. BMP 5 n. PAB 58 voio che tu prendi alcunna lengera meixinna e do-
L cauda. ce chi te cofforte.
Coda cognome D confortar.
VTS 123 a.1530 (Sav.). cogasango sm. “flusso di sangue”
D coa. codina. guodina. L coa. CAR 26 a.1440 item ordinavit uno capitulo “uno angura
Codebo cognome el cogasango” penarum soldos unum per volta.
VTS 117 n. a.1522 (Sav.) D cagà.
D co. L codebo. cögge vb. “cogliere, raccogliere”
Codebo top. (Alassio) CAD. NVM (Sav.) (mar.) “accavallare le vele”. ADG.
TAL 61 n.249: a.1580 Codebo. PVG.
Cho de fa/-faar / Co de faro top. “Capo di faro” Ptc. cügéitu ADG. FDG 230.
(Gen.) D arecögge. cheglie. chioggi. cuœgge. coger. cügeitu.
AG 63.5 en l’encontrae de Co-de-faar/ vi star un homo cügìa. raccögge.
per pescar. AG 138.103 en co sta sempre un gran fana/
cuœgge vb. “cogliere”
chi a le nave mostra intrar/ contra l’atro de Cho-de-fa/ chi
lonzi i e fo un miiar. BGP 210 a.1484 essendo vegnuda la RDB 12 cuœggio i amare scioi de girozia.
terra nostra de Cho de fa in mano de li inimixi nostri… D cögge.
PAD 408 a.1507 lo castello de Codefa. AA 276 lo feceno coger vb. “cogliere”
impicare ala torre de Co de faro. PAB 50 e roxe cogie per oritar. IVE 42 e misseze a coger
D cavo. co. L caput phari. caput faris. co de pagana. de quelle fioi… e tante n’aveiva za cogeite…
Codina cognome PS 27 cogeito: “vivo oggi”
VTS 104 a.1530 (Sav.). D accoger. cögge. coller. cogiaoi. cugire. recoger.
D coda. cua. coghetto sm. “buca, anfratto”
Codoli top. (Vent.) ITG estr.15: “lig., termine topografico”
LTI 48 n.49 “antico castello oggi solo top.; riflesso della D coghìn.
stessa voce romanza onde viene Cogoleto”. côghìn sm. “angoletto, nicchia, anfratto”
côe vb. “desiderare”
BDS (Sav.).
CIT 115 ma che Ballìn no l’amme? o questo nôe/ … ma
che Ballìn, Maxin-a no te côe?/ no t’agge a caro ciù che D coghetto.
ri eûggi seû? cögìa sf. “raccolta”
PD 347: bisillabo cuvœ, cf. covea, covear. ADG 27 n., ADP (Pietra).
114 sg. < cogitare. D cugìa.
coæ’ sf. “voglia, desiderio” cögia sf. “conchiglia”
CIT 89 d’aveime in fin mevao questa coæ’. VPL.
PD 347: bisillabo. cogiaòi sm.pl. “raccoglitori”
D covea. què. PS 110 a.1468: “rifatto sul sing.”
cofa sf. “cesta” D coger.
PAD 52 a.1506 coffe a n. xxxxviii carrigate in la barca cö’ggiu sm. “pula”
predicta. AA 70 le petre che cavavano… le portavano con FDT 4.56 (Triora). VPL.
le cofe in spalle. AA 315 si come era stata in lo hospita-
D chegiu. L cogium.
le inferma, poiche fu fata sana ge stete più de doi mesi ti-
rando la cofa serviva li mestri. RDB 29 e a fà queste mu- cö’giu sm. “cuoio”
raggie hemo stentao/ ch’in spalle coffe assè gh’hemo por- ADG 57.
tao. DFC 35 chi ven, chi va con arme e moniçion,/ con D coiro.
dre coffe, dri sacchi e dri boggiœu. coglie! esclam.
D cuffa. L coffa. PRP 336 ma coglie!
cö’fanu sm. (ittiol.) “pesce cappone, gallinella (Trigla D cuglia. cojo.
lucerna)” cognaa sf. “cognata”
RCG 260. AFV 420, ANP 64, APV 80, ADL (Vent.) IVE 32 Helysabeth soa cognaa era gravia…
L coffanus. D cugnà.
coffessar vb. “confessare” Cogno top. (V.Taro sup.)
PAB 55 no possando… veritae negar ni coffessar boxia. EOL 24.
PS 8.
D cuneo.
D confessor. cunfesium. L cunfiteri.
cofin sm. “cesta” cognosce/ cognosse/ -er vb. “conoscere”
AG 76.6 per inpir lo cofin. PS 33 s.xiv. cofin. AG 49.33 bem ge poem inprendere/ de cognosce zenoei-
FA 339. AGC 39. zi. IVE 6 et a cognosce quar e lo vicioso timor… PAB
D cuffin. L coffinus. 96 l’è virtue de cognosse in le cosse e no in l’omo. GP
coffiniar vb. “confinare” 277 e aora poei saver e cognosser che lo figio de l’omo el-
PS 8 s. xiv. ptc. coffiniao lo si sera trayo.
D confiniar. PS 38. RAN 92.
cogn 318 cojo
collega sf. “congrega, compagnia, truppa” Colma top. “masseria nel Bosco di Savona”
GL 20 (Argomento) arriva dri paghen ra gran collega/ e BG 127n. s.xvii. FBS 51 a.1723.
fa guerra ostinà con ri crestien. D corma. curma.
L coligacionem. colmo sm. “abbondanza”
colegio sm. “collegio, comitato, giunta ” AG 49.91 ma se si gram colmo avea/ per che andava men-
ATA 203 a.1384 (Alb.) li masay de lo colegio… –– li diti digando…? AG 57.19 ni e lo creo esse movuo/ de si lon-
masay a questo faito deputay per lo colegio de li scrivay. zi per dar stormo/ se no per venir in colmo/ d’onor chi g’è
coller vb. “raccogliere” inprometuo. AG 129.42 per tropo graxura/ en gram col-
LSE 22 ella collese (raccolse) ogni victualia, et congre- mo d’aver. AG 129.80 no so che gi mancasse/ tanto era lo
gandose de per tuto li poveri, ogni dì li pasceiva. lor colmo. AG 138.269 chi se dan, senza far stormo/ d’a-
D coger. ver venzuo faozo colmo (AGN: “gloria”).
cœullera sf. “collera” D cormo.
COM.1 45 queste cose me fan andà in cœullera. COM.3 colmo sm. “modo di misurare a misura colma, non
38 te prego a scordate a mæ cœullera e de voreime asiste. rasata al bordo del recipiente”
PD 118. AG 140.224 con gran vigor gi va d’entorno/ per dargi ben
D cœulora. cöllua. de raso colmo (PS 55: “per colmargli la misura, dargli il
colletta sf. “passo, valico” elem. topon. resto del carlino”)
RES 50 a.1590 (Stella) Coletta delli tre poteri. Coletta di D curmu. L culmus.
Praa Spergiuraa. colny sm. pl.
FTL 83: lat. collis “avvallamento” [ma di questa acce- VIA 93 a.1476 (Sav.) item colny per lo fornimento de iii.
gallee.
zione di collis manca ogni esempio, nel latino sia classi-
D solny.
co che medievale. Il riferimento è piuttosto a it. collo: cf
colo sm. (bot.) “specie di cavolo (Brassica oleracea)”
DEI.2 1012 s.v. colle2] FPL (Mortola).
D colla. D cou.
Colletta top. collo sm. “collo”
FBS 50 a.1581, BG 127 n. s.xvii.: Colletta, masseria nel CR 27 ghe misse le main sovra lo colo. CIT 4 in mill’an-
Bosco di Savona. FCL 18 a.1798 (S.Olcese) luogo detto ni che chino comme scciavo/ ro collo a tanti amareghi e
la Colletta (od. Còllua) doroî.
Collettino top. (Sav.) D colu. degolacio. degolar.
BG 126n. s.xvii.: Ritano del Collettino, affl. del torr. collo sm. “fardello, balla di mercanzia”
Letimbro MNS.3 8a.1577 (Sav.) per ogni altro collo di qualsivoglia
D colletto. sorta di mercantie… CAR 117 a.1583 soldo uno per sac-
Colletto top. cho o collo.
FCL 52 a.1602 (Diano S.Pietro) in loco ubi dicitur Lo D colu. L collum.
Colletto. FCL 38 (Cairo) Bric Colletto. cœulloa sf. “collina
D collettino. cöllu. culetu. L collectus. COM.4 11 Ghigermo Briciolla fondaghé da vin sciu ra
colleto sm. “giubbotto” cœulloa de Sarzan.
ASF 719 uno colleto de raso morello con trei nerveti di D cöllua. cölura.
raso morello fodrato de pellete gianche cum le mostre de colobrina sf. “colubrina, piccolo cannone”
zebelin. –– un colleto de veluto negro senza maneghe ta- ASF 754 una colobrina de mettalo con li soi scaloni et rot-
gliato. te… –– una mezza colobrina de metalo con le soe rote
D cullié. L collaretus. rupte.
colleto sm. “giubbotto di cuoio portato sotto le vesti AGM 787.
a difesa dalle ferite” D colombrina.
ASF 719 un colleto grosso de coyrame. cologna sf. colonna”
AGM 787. FTM 93 a.1456 (Sav.) la corda cum la quale fu ligato Jesu
coletrale sm. “partigiano (collaterale)” Christo a la cologna.
PAD 335 a.1506 fu preso Paulo della Costa, lo quale per D colona.
tempo de Adorni era loro coletrale. Colomas top. (Alpi Marittime, Fr.)
Coli top. (Bobbio) LAM 90: it. Colomar del Varo.
G.PETRACCO SICARDI, Blig. 16 (1964) 3 sgg.; 25 (1973) 6. colombrina sf. “colubrina”
PSL 94: *Caudali, cf. TV appenninus areliascus et cau- PAD 350 a.1506 era andato per comprare doe colombri-
dalascus. ne, balestre, sanitrio, rodelle e atre artegliarie.
L caudalascus. D colobrina.
cölie sf.pl. “rossore sulle guance; rosolìa” colona sf. “colonna”
PD 118 cölie. AF 18 (1.34) a una colona monto streito eli si lo ligavan.
FPI 1879 chole*ra “bile” D chilonna. cologna. corona. culonna. churona. L colo-
D cœullera. cœulora. gnia.
cölìa sf. “colica” collona sf. “compagnia, società”
SDS (Sav.). GRD 113 (Monaco) delli denari o merci date in consegna
collina sf. elem. topon. o vendute ad un administratore o altro istitutore di una
FCL 40 (Cairo) Collina delle tane di Gallucci. Colline compagnia di terra o di compagnia di mare volgarmente
delle Brue. detta collona.
D colla. L columpna.
Collinari top. (Loano) colonna sf. “interessi maturati dalla compera (debito
TCL a.1752 siti denominati collinari, od. i Cuinè. pubblico)”
D corinale. cuinè. M.BRUZZONE, Glig. 23 (1898) 54n.
colo 321 coma
FAS 340. AGC 50. PSG 372. castagna…/che l’aduxe tron e vento/ con un gran como-
CIV 70 sg.: ven. comito “comandante della galea; dal s. vimento.
xiv “ufficiale di bordo, capo della ciurma” < gr. k’mhj, FAS 163.
k’mhta latinismo entrato in greco nel s. iii-iv. VIT D comover. comovuo. conmoveminto. conmovimento.
1038: a.fr. comi(c)t s.xiii., prestito dall’it. comito, m.s. compà sm. “compare, padrino”
D sopracomito. sotocomite. L comitus. RDB 118 (L.Questa) pl. compé.
como avv. “come” D cumpà.
AG 21.1 chi no guarda quando e como… AG 27.4 como compagna sf. “compagnia”
nave sanza guia. AG.139.29 si tosto como l’omo è nao. AG 12.176, 186 lo fiior vegne a presente/ pu cha lo sol re-
CBL 329 (1.16) si de nasser d una vergem/ como era stao splendente/ circundao de compagnia/ tar como gi conve-
promisso. PEG 40 lo corpo de la bestia chi e de leopardo gnia… questa compagna desparvì… AG. 54.66 or co-
significa che cossi como el e de diversi color, cusi a lo dia- menzàm per la folia/ quela compagna ensir de via. AG
vo diverse maynere d’enzegne e de barati per inganar la 43.95 tanta compagna e tar parea/ che nomera no se po-
gente. MAC 162 e me vego como la pegora in mexo de li rea. AG 53.64 gran compagna gi va derré. AG 94.14
lovi e sum como passere preisse inter le ree e como e quando tu vei in la per fin/ morto iaxer lo to vexin/ … e
preisso lo pesso da lo lamo. PLD 83 a.1367 ve fazo ad sa- vei che ogn omo se lagna/ en devergi far compagna.
ver como e no o pu ad far niente in lo comerzo de Neo. FA 340.
ATA 203 a.1382 (Alb.) lo modo et a forma… como se de D compagnia. compangna.
far lo ponte sovram de la Centa. BTG 142 a.1392 vi scris- compagnà/ -ar/ -are vb. “accompagnare”
si per uno fante proprio, e avisavj di tuto a pieno como le AG 16.91 maire, esto sea to fiior/ per compagna e obeir/
copse passavano per fine a quella ora. DSP 40 a.1451 a chi fiior e de toa sor. AG 38.84 andando compagnai in
una terra assidià non è tanto necessario lo socorso de pam schera. AG 146.254 se no che l e tropo basso or/ e don
e de vim… como è a noi lo remedio e provision de lo por- con atri conpagnar/ certo e te ascoteria anchor. CAR 10
to. LSE 12 Elizabet tanto è a dire como de lo nome de a.1340 se alcun de la dita caritay abia moge o figa o figo
septima. FSU 50 a.1456 (Sav.) et cossì como la superbia de eta de agni xii. e de esta vita passasen, piascum sea te-
è caxone de tutti li vicij, cossì la humilitae è caxone de tu- gnuo de andà a compagnarli tam in fin a la seputura. SCF
te le virtude. FTM 98 a.1456 (Sav.) per insignare ali ho- 90 a.1393 che ogni persona chi morisse de la dicta con-
mini del mondo como dovesseno laudare et regraciare sortia, che li priori e lo massaro debiam esser a compa-
Deo… NPG 78 a.1475 et como vedite sotto colore de vo- gnar quello defuncto. MNS.1 134 a.1577 (Sav.) andarli a
lere dare provvisione a nostri cittadini, li tene sbandini, compagnare.
como allo presente se trova lo magnifico sig. Luca de PS.54.
Grimaldi. DSP 58 a.1487 li padri de comum … li quali D acompagnar. compangnar. escumpagnòu.
havessero questa cura de revedere quelle tale nave e como compagni (de proe) sm.pl. “prodieri, uomini d’arme
fossero carregate. FSC 84 a.1503 (Sav.) non semo suffi- patrizi che iniziavano la carriera sulla prua delle galee (il
cienti… pensare cossa alcuna de noi como da nostra virtù: posto più importante per il combattimento)”
ma la sufficientia nostra enne da Dio. DMC 428 a.1510 PSG 384 a.1513 uno calderoneto per li nochieri, uno
se notifica… per vigor de la presente crida a tuti li gover- per li homini da popa, uno per li compagni, uno per li
natori in Genoa de la mahona de Scio… a nomi soi et co- proeri…
mo procuratori de altri mahoneixi absenti. CPF 167 PSG 353, 373.
a.1584 l’historia dra nostra patrie lattinna… aura metto D compagnom.
ogni studio e cura perché a vaghe in stampa bella e ben compagnia/ conpagnia sf. “compagnia”
corretta como se coven. AG 12.176, 186 lo fiior vegne a presente/ pu cha lo sol re-
RDB 11 como una foggia secca e legno vegio. splendente/ circundao de compagnia/ tar como gi conve-
PD 118: lat. quomodo: -uo- (considerato come dittongo gnia. AG 12.389 tuta quella conpagnia. AG 53.122 tuta
romanzo) > -o- (pron. –u-). POF 14. RAN 54. FAS 145. la soa compagnia/ vego star monto stremia. AG 91.61
PS 109, 40 . PRR 481. questa mareita compagnia/ che lo demonio guia. AG
D come. cume. 140.121 guardate de conpagnia/ chi te metese in rea via.
còmodu sm. “cesso” IVE 29 preghemo per lo nostro prior e per lo nostro sot-
CAD. PVG. teprior e per li nostri conseiliee, massai, officiarij de que-
D accomodà. sta beneita casa e compagnia… IVE 37 e prechasam in-
commonie sf.pl. “comunanze, terreni comunali” contenente la compagnia chi se convegnia, si che ella fos-
MCG 330. se honestissimamente acompagnà.
D comunal. FAS 163
comonigar vb. “fare la Comunione” D compagna. compania. L compagnia.
PEG 43 quanta fia tu ay mar fayto, quando tu ay comoni- compagnom/ conpagnon/ conpagnum sm. “compa-
gao in ço che tu no e degnamenti aparegiao per confes- gno”
siom o per contriciom. AG 25.2 chi m’a faito tree fale/ donl’ e far me compa-
D cuminigà. gnom? AG 12.430 a meza noite ze compagnom de la rei-
comover vb. “muovere, agitare, colpire” na a la prexon. AG 140.133 segondo che e lo conpagnon/
AG 16.438 comovuy eram de Maria/ a pianzer e a lagre- enprende esser l’omo o re o bon. AG 143.100 se cavo fo-
mar. AG 45.6 che senza offenssion alcuna/ m’a comovuo sti o conpagnum/ d’alcun corsar ni de lairon. MC 686
gran fortuna. grande consolatiom e a li misseri de trovar compagnom a
D mover. comovimento. le penne.
comovimento sm. “scossa, sommovimento” Plur.: compagnoi AG 56.50 l’irao segnor/ …trase un
AG 37.18 e semper ai penser de guerra/ fortuna o re co- pan…/ a lo povero, chi lo preise/ e questa limosina mortà/
movimento/ o gram rosa o tropo vento. AG 49.155 ma a soi compagnoi portà. PLD 84 a.1367 tuti li compagnoi
gram fortuna se comise/ de terribel mar e vento/ e quelo ve saluan. ASA 122 a.1390 (Alb.) se… avesse speiso di-
comovimento/ partì lo stol in monte guise. AG 52.22 la nai in marinai in compagnoinin en autre cose. compa-
comp 325 comp
gnoin AG 143.76 o quanti conpagnoin tu ay. MAC 170 per che homo no se de forssar d’alargar so nome in lo pi-
demanda gracia a li toi compagnoin chi me dagan spacio cem termen e durà de questa vita pressente, ma se de far
de far la mea oracion. VBA 103 a.1435 non pensai che li acognosser a la vita de la ternitae, chi e senssa fim, a la
nostri compagnoin e patroi fogissano. compagnom MC qual ella no se po comperar.
690 li soy compagnom. compangi CAR 63 a.1476 noy PAB 88 che si como lo corso de raxom… e comperao a lo
compangi de la Garavana. intelleto… cossi e compara la mutaciom de destinaciom a
FAS 158. PS 108,109. la providencia ferma e staber.
D compagni. cumpagne. L companea. D comparar.
companaggio sm. “companatico comperare vb. “comprare”
GRD 113 (Tenda) nessuna persona signora e padrona del NAB 19 a.1473 (Sav.) che siascaduno deli diti maistri
gregge e delle pecore o norighiero e consorte possa ne siano intenuti di pagare soldi sinque ogni ano per compe-
debba estrarre alcuni suoi companaggi dalle cabane o cel- rare uno brandono osia serio caxu che la carrita de dita ar-
le, se non che primieramente sia fatto conto di tutti. te non abia tanto che potese compralo…
D companaigo. D comprà.
companaigo sm. “companatico” compimento sm. “adempimento, fine”
AG 37.34 e induter lardo e mezenne/ e companaigo d’a- AG 14.645 l’animo to ni lo voler/ uncha mai fim no po
sai menne. aver/ ni compimento aver no de…/ se no in De sorenga-
FAS 143, 163. RGS § 1131. Cf. SAP 396 a.lomb. com- mente. AG 16.486 quela vita gloriosa/ chi ne dara sacia-
panaio m.s. mento/ de zo che omo dexerera/ e d’ogni zogo compi-
D companaggio. cumpanadegu. cumpanaigu. cumpanegà. mento. AG 138.52 che chi in so loso abonda/ e in faito a
cumpanegu. cumparaigu. pan. L companaticum. mancamento/ par a mi che se confonda/ ma l’overa dà
compangna sf. (mar.) “cambusa, dispensa” compimento. MC 689 quilli som piu savy de mi a com-
AG 145.29 e la compangna apareiai/ de pan e vin e aiga pir e a mendar… e si staro volunter a lor compimento.
FAS 163.
asai. D compir.
PS 54. GDLI.3 383 s.v. compagna. DEI.2 1034 < *cum- compio agg. “compiuto, perfetto”
pania “companatico”? AG 6.82 da, Messer, a la mea oya/ goyo e lagranza com-
L compagna. pia. AG 14.342 che la verginitae compia/ de De e stalo e
compangnar vb. “accompagnarsi” segrestia. AG 133.41 che tar nave par ben compia/ e ben
AG 146.258 se no che l’è tropo basso or/ e don con atri conza e ben fornia. … CIC 34 a.1749 (Sav.) e vense a
conpangnar/ certo e te ascotereia anchor. paxe a colorine a cèa/ nomma a rendea compìa e ciù so-
PS 54. lenne/ mancava a noi l’amabile governo/ degnamente
D compagnà. lodòu da e brave penne.
compania sf. “compagnia” D compir.
CAR 33 a.1444 in generali consilio… zovè in primamen- compir/ conpir vb. compiere, finire”
ter de li nostri priore et consiere et de tuta la compania. AG 12.48 e dir como era ben compio/ ço che li aveam per-
CAR 47 a.1458 per lii priorii e lii conserii e de tuta la seguio. AG 43.69 per faiti lor meio compir. AG 49.72 se-
compania. gondo quella profetia/…/ chi aora e sta compia. AG 131.7
D compagnia. maire de De, vergem beneita/ …/ chi gracia de ben com-
comparar vb. “paragonare, riferire, rapportare” pir/ me dea zo che voio eo dir. AG 140.40 che la bonna
PAB 88 che si como lo corso de raxom… e comperao a matinaa/ fa conpir bonna iornaa. CBL 330 (2.29) ancoi si
lo intelleto… cossi e comparà la mutaciom de destina- e compio lo tempo… MC 689 quilli chi som piu savy de
ciom a la providencia ferma e staber. mi a compir e a mendar quello chi piu e mem per me fos-
D comperar. se dicto. IVE 39 e cossi conpin de leze la letera. CR 8
compassion/ conpassion sf. “compassione” como… fo compia la quinta etae… ATA 203 a.1382
AG 140.277 aiando gran conpassion/ de la lor tribulation. (Alb.) fim a lo tempo che de esser compia la dicta ovra.
PCD 28 s. xiv. compassion. LSE 17 inanci che le messe fossem compie…
D compasioneiver. FAS 151.
compasioneive agg. “pietoso, compassionevole” D acompir. compimento. compio.
CR 21 con grande reverencia e humilitae compasioneive. complexom sf. “complessione, temperamento fisico”
D compassion. PAB 88 le complexoim de li corpi… e se so par merave-
gia a chi no cognosse le complexoim, so no par miga a li
compera sf. “la totalità dei luoghi di una emissione di fixici, chi cognossem lo stemperamento de li corpi.
debito pubblico; debito pubblico in genere” PS 33.
MMP 259 a.1457 devei mette in le compere de pace de D compresciùn.
capitolo loghi 90. componer vb. “concordare; comporre, formare”
M.BRUZZONE, Glig. 23 (1898) 54 n. AG 6.43 cosse m’avristi le quae/ toa sapientia composse/
L compera. chi a mi stavan ascosse. AG 45.12 ma de ver no so che tan-
comperaciom sf. “comparazione, paragone” na/ se me composse una tavanna… AG 85.58 entre grego
GP 369 senza comperaciom fo magior peccao amazarse si e tramontanna/ se compose una tavanna… LFV 89 a.1467
mesmo cha tradir Christe. PAB 66 a la comperaciom e re- per memoria de lo prestante nobile meser Francesco
speto de la grandessa de lo cel, tuto lo circuito de la terra par Vivaldo, lo qua… per zello de la patria considerando lo
niente. PAB 75 che tute cosse no perffete a comperaciom grande debito en lo qua era questo magnifico comun de
de bem perffeto se pom appelar niente. PAB 76 felicitae e Zenoa, compoxe in lo ano de 1371 con lo Rezimento de lo
um bem per si, cavo e testa, e [li atri?] a comperaciom. dicto comun devei mette in le compere de pace de Capitolo
PS 1, 33. loghi lxxxx a devei multiplicà con lo tempo, per quelli lo-
D comperar. ghi con lo suo moltiplico se devesse desbita tute quelle
comperar vb. “paragonare, riferire, rapportare” compere de Comun como per li pacti per lui facti con lo
AG 129.20 ma tute queste (done) a ver dir/ a quella che prefato Rezimento de lo comun se contiene…
me par/ sovra le aotre luxir/ no se po comperar. PAB 66 D componuo. cumpoxitu. poner.
comp 326 cö’na
componito agg. “compunto” (in/ per) comun loc. avv. “in comune, tutti insieme”
AG 16.21 per lo cor nostro atenerir/ …/ si che elo sea con- AG 46.129 or piax a De che caschaun/ e per semo e in co-
vertio/ e componito a lagremar. mun/ si guie per si drita riga/ che lo Segnor ne beneixa.
FAS 162. AG 63.19 cun esca de picem valor/ tirava asai pexi e pu-
D compuinto. sor/ grossi e menui per comun.
componuo/ composo agg. “posto, situato” (per) comun loc. avv. “generalmente, in generale”
AG 36.33 in mezo semo compoxi/ de doi xumi si ven- AG 26.1 quasi ogni greco per comun/ e lairor necho e su-
toxi… AG 114.3 Albi[n]gana e bona citae/…/ en bello perbo… AG 37.102 de stae s’alegra chaschaun/ e grande
logo è componua/ de monti ben la vego drua. e picem per comun…
FAS 155, 162. comunaggia sf. “prato (comunale)”
D componer. CIT 78 vegnì… a pasce in questa comunaggia.
composta sf. “salsa, conserva (di pomodoro)” D comun. cumünagge.
CIT 55 (di una donna) e ciù rossa a me pà che ra compo- comunal/ comunale agg. “comune”
sta. AG 142.59 la morte…/ chi è spaa si comunal/ che tuti
D cumpustera. L composta. menna per ingual. PAB 66 che morte prende per ingoar/
compostare vb. “fissare, assegnare il prezzo” picem, grande e comunal (di mezza età). MOV 763
GRD 113 (Corsica) il Governatore… e li dodici di Poesie diverse. “Suonatina di pianoforte” diremo poche
Corsica debbano ogni anno, a tempi soliti, compostare le frasi comunali/ senza grandi pretese.
biade. D commonie. comunale. comunnamenti. cumünagge.
comprà / cumprà vb. “comprare” L comunalis.
NAB 19 a.1473 (Sav.) che siascaduno deli diti maistri comunale sm. “cittadino di un comune”
siano intenuti di pagare soldi sinque ogni ano per compe- MCG 330 pl. comunali.
rare uno brandono osia serio caxu che la carrita de dita ar- Comunale cognome
te non abia tanto che potese compralo… CAN 1842 p.4 VTS 90 a.1530 (Sav.).
(Sav.) u nu cumprià. comune sm. “palazzo comunale”
D accomprare. cumpra. cumprare. recomparare. L com- MP 19.165 (Pigna).
parare. comperare. Cf. RGS § 388 (Toscana) m.s.
comprender vb. “prendere, sorprendere” D comun.
AG 6.26 che e me cognoxa offeisa/ de li mai chi m’an Comune cognome
conpreisa. AG 54.183 a chi lo tempo era daito/ per far VTS 89 a.1530 (Sav.).
ben, mar si l’a speiso/ en li mar chi l’am compreiso. AG comunnamenti avv. “comunemente, di solito”
96.7 no sta di e noite teiso/ unde alo serai conpreiso/ chi PAB 65 le possansse e dignitae de fortunna… no se zon-
te pensi esser tamagno? PAS 34 non fosti tu quello che zeream a li malvaxi, chi comunnamenti ne am maor abon-
tagliasti l’oregia a me fray Marcho? E sam Per chi se vey- dancia che li aotri.
va cossi compreyso, com grande penser disse: He te zu- PS 38.
ro… PAB 64 monto e da essere repreisso/ chi perigo a D comunal.
misso e compreisso (PS 54: “non è chiaro cosa signifi- communitae sf. “società commerciale”
chi”). MCG 330 compreyso de luxuria. CEB 358 se elli som mercanti, pu seguro è che elli partam
D cumprende. prender. cha che elli seam in communitae, azò che l’un no reproihe
compuinto/ compunito/ compunto agg. “compunto” la desaventura de l’aotro.
comunitè sf. “comune, autorità comunale”
PCD 33, 46 s.xiv.
BDF 149 a.1460 eran contenti che la comunitè se fesse
D componito. ponzer.
dar Castelletto in mano.
comun/ -na agg., m/f. “comune”
D comun.
AG 75.2 terra chi per gente alcuna/ no per voluntae co- con sm. “capo”
muna/ receive in si alcun segnor… AG 127.103 lor stao MP 18.18, 19.165 (Pigna).
acrexeram/ en relegion comuna/ si be tirando tuti a una… PFM 131: -n epentetica: in con.
MC 688 per comuna utilitae de li homi e de le femene. D co.
PAB 61 in la piassa comunna de povo. PAB 75 la co- con cong. “con”
munna opinium de tuti cor humaym. AG 2.9 con devotion ioyosa. AG 54.216 cun losenge e
FAS 157. PS 16. AGC 40: metaplasmo. con menaze.
D comune. cumunista. D co. cun. cum. L com. con.
comun sm. “comune, organo politico” con ciû cong. “più, quanto più”
AG 38.73 mai no vi stol si grande alcun/ faito per rei ni GR 2.10 ro mago per seguro se promette/ de sto fæto ve-
per comun. AG 49.135 non era li diversitae/ ma eram tu- gnì a ra concruxon/ ma o s’atttacca a ro sezze un brutto
ti de cor un/ per far honor de so comun. AG 76.7 guerfi e lûo/ che con ciû o çerca è sempre ciû a ro scûo.
gibellin/ per mantener aotura/ e per inpir lo cofin/ de co- (in) con loc. avv. “in fondo, laggiù”
mun faito an morin/ per strepar l’aotru motura. SA 248 TVD (Dolc.).
a.1340 (Sav.) como la meitae de le condanaxion debiano cona sf. “gommosità del susino, del mandorlo e del
pervegnir a lo comun de Saona. ATA 203 a.1382 (Alb.) limone”
item che lo dito comun concea a quelo che piglera a far la GRD 118 “lig.”
dita overa tute le pree… D inconato.
D comunaggia. comunale. comune. comunitè. L com- Conna top. (Andora)
mune. STC 118 s. xviii.
comun sm. “comune dei santi, ufficio liturgico” cö’naru sm. (ittiol.) “latterino sardaro (Atherina he-
AG 146.276 veira no se gi fa/ ni nome a de santo alcun/ psetus)”
ni la zesia daito g’a/ proprio officio ni comun/ ni lezando AFV 417, APV 80 (Vent.) cö’naru. ANP 64 sg. (Vent.) :
porai trovar/ en mesar ni in letanie/ chi pregen san gr. kor›nh “clava” > cö’nure.
Carlevar. D cö’nau.cöneà. cöni. L coranus.
cö’na 327 cond
cö’nau sm. (ittiol.) “aterina, latterino (Atherina mo- concrexion/ concruxon sf. “conclusione, fine”
cho C.V., Hepsethiamochon C.V.) PRP 350 (str.54) ghe posce pu crovà ro figaretto/ ghe po-
CAD. TTC 114. PML 335, 357. FDG 272. sce pu vegnì ra barlugaze/ in concrexion ghe posce pu
D cö’naru. schiattà/ ra minza, ra teretta e ra corà. RAN 59 s.xvi.
conca sf. “conca” (B.Cigala) concruxon.
ASF 746 doe conche de ramo. PRA 374 n.
L concha. D concruxon. cuncrüe.
conca sf. “conca, avvallamento, fossato pieno d’ac- concupiscentia sf. “concupiscenza”
qua” AG 14.700 concupiscentia regna in l’omo.
FTL 90 “elem. topon.” condanacion/ condanaxion sf. “ammenda”
concecium sf. “concezione” SA 248 a.1340 (Sav.) riscoe e rescura ogni condanacion.
IVE 8 per soa concecium et nativitae, per soa passium et SA 250 a.1340 (Sav.) como la meitae de le condanaxion
morte. debiano pervegnir a lo comun de Saona. –– la meitae de
D conceer. tute le condanaxoin le quai se faran…
conceder vb. “concedere” D condemnar. condennatione. condenaxon. L condemna-
PCD 31 s. xiv. tionem.
D conceer. conseer. condecion sf. “condizione”
conceer vb. “concedere” FAS 147.
AG 37.148 quello vive benastruo/ chi la stae n a co(n)ce- D condiciom.
vuo. condeyr vb.
MC 686 e vegando lo dicto profeta che in la vita de l’omo
AG 54.187 questo vermo de pentimento/ gi roe de fora e
e tanta miseria, ello pregà a Deo che ello li desse la mor-
d’entro/ pensando aver si mar perduo/ lo spacio a lui con-
te, perche atri se dem ben condeyr, seando in lo mondo.
cevuo. AG 79.48 cossi tempo o perduo/ che De m’avea IVI, n. ad loc.: “passo corrotto”.
conceuo. IVE 7 De per la soa gracia ne concea et ne da- condemnar/ condempnar/ condenar vb. “condan-
ga questo timor. ATA 203 a.1382 (Sav.) che lo dito co- nare”
mune concea a quel che piglera a far la dita ovra tute le PGF 23 a.1459 et facta diligente inquisitione condemnati
pree de la yaira. (imp.) ciascuno chi falise. SA 241 a.1340 (Sav.) e se al-
PS 8 (concevuo): “v- estirpatore di iato”. cuno contrafara… sea condempnao in soldi cinque. CAR
D conceder. conseer. conzeer 10 a.1340 e se quello chi sera condenao non pagera…
conceer vb. concepire” OLP 1.33 s.xiv (Pietra) Criste per ti fo condenao.
PS 15 concerà “concepirà” (< conceerà). D condanacion. dampnar. dannà.
CR 19 e si savei con quanta solennitae me conceesti. condennatione sf. “denuncia”
OLP 3.24 s. xiv.(Pietra) (v.l.) si a concetto Christe/ en MPS 61 a.1550 (Stella) non sij alcuhuno notario… che ar-
quelo sancto ventre. PCD 31,41 s. xiv. ptc. conceù/ con- disca fare scrivere e testare alcune condennatione e poli-
ceuo/ conceua. se… senza doi testimoni almanco.
D conseer. D condanacion.
concever vb. concepire” condennatione sf. “ammenda”
OLP 3.24 s.xiv. (Pietra)sia concevuo Christe/ en quelo MPS 67 a.1550 (Stella) riscodere e recuperare tutte le
sancto ventre (v.l.: si a concetto). PAB 93 e questa e la condennationi.
raxom che la siencia no a boxia, che bessogna che la cos- condenaxon sf. “condanna”
sa sea como ella e concevua. FAS 150.
PS 27. D condanacion.
D conseer. consever. condiciom sf. “condizione”
conchider vb. “vincere, soggiogare” PAB 73 quelli chi crem aveir nobellessa per le condicioim
CBL 344 (19.26) lo redemptor/ chi a conchiso lo serpen- de corpo, como forssa,bellessa, lengeressa, sum inganai.
te. D condecion. condicionao. condition. L conditionem.
Cf. DEI.2 1066 s.v. conquidere. condicionao agg. “dotato, fornito di qualità”
D conquidere. PAB 88 se alcum e si bem condicionao che ello sea bom
concilio sm. “consiglio, assemblea deliberante” a lo zuigar de Dee e de li homi…
AA 40 fu ordinato di far lo concilio in lo palacio de la iu- PS 54.
sticia… a lo sono de la tromba fu chiamato tuti li citadini D condiciom.
al consiglio. condimento sm. “ornamento, bellezza”
D conseio. PAB 61 lo sol… alle fior da so condimento.
concordà vb. “accordare, mettere d’accordo” PS 54.
CAR 10 a.1340 e se elli avessen alcunna brega enseme, D condìo. L condimentum.
condìo agg. “fornito”
che lo prior degia concorda inseme e quelo chi non vore-
AG 5.2 madona santa Lucia/ de gran meriti condia. AG
se concordase lo prior sea tegnuo de casalo da la dita con-
16.375 faxeam l’apareiamento/ de sepelir lo corpo santo/
fraria. condio de tar unguento.
D aconcordever. concordio. D condimento. condir. cundì.
concordio sm. “concordia” condir vb. “curare, dosare”
AG 49.38 per no vorer concordio/ ma tirà pu in descordio. AG 136.220 toe parole dei condir/ che pezo e lengua per
AG 140.146 amor, paxe e concordio. ferir/ ca nixun atro costorel.
FA 340. PS 43. CPO ad loc. “forma di probabile ascen- D condio.
denza provenzale” condition sf. “faccenda, avvenimento”
D aconcordever. concordà. descordio. discordio. L con- PS 54 s.xiv. Cf. MB 68 a.lomb. (Bonvesin) condition.
cordium. D condiciom.
cond 328 conf
Conscente/ Conscenti/ Coscienti top. mandare il consilio e ionto il consilio insieme lo dno.
FTL 114: Conscente (Cisano sul Neva) alla confluenza Antonio Niella monto suza e disse quanto era stato nego-
dei torr. Neva e Pannavaira. Conscenti (Né). Casa ciato…. e su questo se consegiò… e ge parse bene…
Coscienti (Sesta Godano). D conseiar.
Cf. RGS § 151 Gonfienti, top. (Firenze). G.PETRACCO consegier/ -era sm/f. “consigliere/ -a”
SICARDI, Blig. 17 (1965) 1-2, p. 10 ad confluentem. ID., SA 241 a.1351 (Sav.) per li consori e per li consegier de
Note di topografia romana sull’altro Frignano e zone la dicta arte. MAC 164 consegier marvaxi, partive de co-
contermini, Estr., Modena 1977 p.95: Confiente (Bobbio). ci. SCF 90 a.1393 noi priori e consegieri. CR 22 e voi…
L confrente. serei la consegiera e la regina de vita eterna.
conscentir vb. “consentire, cedere” D consejé.
PAS 30 conscentando allo demoniio si perde l’amor de consegio sm. “consiglio”
Dhee. PNC 155 a.1447 (Carrara) a voler darve consegio. LSE
PS 99. 25 ogni violentia rompirà et desfarà el consegio humano.
D consentir. TL.2 35 a.1460 segnoi non ve rencressa odir questa altra
consciderar vb. “cosiderare, ricordare” materia e porzer lo vostro savio consegio. BDF 150
CEB 354 adonca conscidera de lo mangiar et de lo beiver a.1460 ve hamo congregae qui, perché voi porzè lo vostro
de toi animai perzo che elli an fame et no ne demandam. consegio circa tanto caxo como è questo. RMG 186
D considerare. L consciderare. a.1472 senza notizia e consegio vestro.
conscierie sm. “consigliere” GUA 390 cf. ven. consegio m.s.
CAR 48 a.1459 li nostri priorii e conscierii. D conseio.
D consejé. consegio sm. “consiglio, assemblea deliberante”
consciliare vb. “consigliare” CR 9 li principi e li sacerdoti cum li previ feram consse-
DTC 642 a.1447-66 popolo mio zenovexo/ guardate bene gio per ocier lo Segnor. SA 242 a.1351 (Sav.) hobedir a
e non te lassare/ dali candioti consciliare/ che desiderano li consori e alo consegio de la dicta arte. PAT 26 a.1404
stato franzoso. si par a Monsegnor e a lo consegio e a lo officio de la pro-
D conseiar. vixiom predito che se besogne trovar modo… pur che…
conseer/ conzeer vb. “concedere per lo consegio sea faita la deliberaciom. TL.1 24 a.1453
AG 4.56 quelo grezo benastruo/ chi da De v’è conzeuo. uno consegio grande facto in palaxo. DSP 40 a.1461 fo
AG 50.24 ma voio bem lo tempo usar/ chi da De m’è con- faeto grande consegio in la sala grande de tal materia, in
zevuo. AG 143.181 lo tenpo che tu ai perduo/ che De t’a- lo qua fo deliberao… VCC 30 a.1480 (Sav.) per lo con-
vea conzeuo/ per far ovre de bontae. PS 9 s.xiv. conseo soro vegio et per lo consegio. BMP 199 a.1505 lo ma-
“concedo”. PS 8 a.1475 ptc. consevuo “-v- come estir- gnifico consegio de li signori Antiani.
patore di iato, raro: possevuo, consevuo, consevua, pro- conseglar vb. “consigliare”
cevuy, cf. PAB 41 avolterio). FAR 35 s.xiv. (Sav.) “traduce lat. consulo”.
FA 341. FAS 154. D conseiar.
D conceder. conceer. conseglé sm. “consigliere”
conseer/ conzeer vb. “concepire PCD 34 s.xiv. conseglé.
AG 6.37 en peccai son conzeuo. PAB 93 cossi como la D consejé.
siencia no de esser mesiha cum la falsitae, cossi la cossa consegliere sm. “consigliere (membro del Consiglio)
conseua de quella no de esser aotramenti cha como (la MSF 302 a.1589 (Albisola) detti consoli o conseglieri.
cossa) e consseua; e questa e la raxom che la siencia no a conseglio/ conseglo sm. “consiglio
boxia, che bessogna che la cossa sea como ella e conce- PCD 36 s. xiv. CPV 49 a.1461 (Alb.) sea sempre lo con-
vua. seglio vostro in tute le nostre vie. NPS 585 a.1527 infra
FA 341. FAS 152, 153, 154. lor fermo conseglio. OSC 39 a.1600 (Var.) se alcuno di
consegare vb. “consigliare” detta podestaria ardirà… di dare aggiuto, conseglio o fa-
AA 40 lo prioe de li anciani monto e prepose due cose so- vore, o vero ricetterà e alloggierà in casa sua alcuno ban-
pra le quali se dovese consegare. dito per omicidio… SL 51 (1.9) (= FUP 110) s.xiv. (Sav.)
D conseiar. dai (date) conseglo a li mercanti…
consegé/ conseger sm. consigliere” D conseio.
CAR 9 sg. a.1340 li doze consegé de la dicta confraria… conseglio/ consego sm. “consiglio, assemblea delibe-
–– con lo consego de li consegé. –– sempre con lo conse- rante”
go de li conseger. NAB 18 a.1473 (Sav.) doi consoli e doi CAR 110 a.1340 con lo consego de li consegé. VCC 32
consegeri. a.1480 (Sav.) lo consolo de la dicta arte et lo conseglio
D consejé. PAD 329 a.1506 e hanno ordinato un conseglio in palazo
consegiar/ -e vb. “consigliare” per lo zobia ali 10 (settembre). PGF 31 a.1511 (Alb.) se
PEG 44 e se l’omo… lo consegia, ello no voi cre a nigum est passato e determinato per publico conseglio de questa
so no lo so seno. MC 686 e quando tu averay cognosuo comunità… MSF 302 a.1589 (Albisola) che detti conso-
le tribulatiom in autreu, tu te poray consegias sovra le toe. li… dopo ch’aveanno finito officio di consolato, restino di
CEB 356 se tu consegi l’amigo to digi conseiando: cosi conseglio per un altro anno.
me par, et no: cosi e da far a lo bostuto. MAC 162 perso, con sego cong. “seco, con sé, con lui”
messer, aitoriaime e conssegiaime e no me abandonai. RV 79 s.xii. mal plait averai con sego. AG 140.227 pen-
TL.1 119 a.1454 meglio sapereti tuta questa materia con- sa con sego d’acordarte.
segiare. BDF 150 a.1460 a questo bexogna etiam esse re- Cf. MB 67 a.lomb. (Bonvesin) con sego.
spoxo et consegiao. DSP 40 a.1461 per tractar e consegiar D co. con. con seguo. con seigo cum seigo. L com.
sum la reparacion… PAD 520 a.1507 per poter meglio consegrà vb. “consacrare”
con loro queste cose consegiare e adrizare. AA 45 se rau- GL 20.94 e vostre impreize/ vœuggio…: consegrà fra r’in-
nono in sieme molti di loro consegiando tra loro quelo che zegni sfondoræ’. PS 2, 8 s.xiv. ptc. pl. consegrey: dotto?.
aviano a fare. AA 74 e subito li signori anciani feceno co- D sacru. consecrare.
cons 332 cons
Conségudes top. (Alpi Marittime, Fr.) conseio sm. “consiglio, assemblea deliberante”
LAM 91 it. Consecuta. AG 49.230 poi tegnando en quelo logo/ so conseio l’ar-
conseguir vb. “conseguire, ottenere” miraio… PAT 26 a.1404 e perzo piaxa a voy, segnoy con-
AG 14.669 che fruto n’a ello (a) conseguir/ quando verrà gregay coçi a conseio, conseiar e avisar… CP 126 a.1356
lo so partì? lo conseio de li doze Antiam de la dicta citae de Zenoa.
con seguo cong. “seco, con sé” ATA 203 a.1382 (Alb.) lo conseio de la citae de Albenga.
PAS 30 sg. de tuti li soy discipuli si ne preyse solamente D concilio. cunseio.
trey… e questi si mena com seguo e davanti da llor si in- conssentior sm. “partecipante, associato”
comenza a doler se monto e a contristar e disse… PAB 64 li conssentior de la coniuraciom.
PS 99. D consentir.
D con sego. consentir vb. “consentire, cedere, transigere”
conseiaa/ conseiar vb. “consigliare” AG 12.59 ni creo che in mi consentisse/ se manchamento
AG 12.603 non tardar/ en deverte conseiaa. AG 49.161 si ge sentisse. AG 12.70 per certo voio statuir/ in nixun spo-
so consentir/ se elo no e si prefeto/ che no ge sea nixun de-
che lantor per conseiar/ da cossi greve remorim/ caschaun feto. AG 140.329 meio e star ben co so vexin/ consentan-
tem so camin. AG 53.283 cossi conseio che tu faci… AG do un pochetin/ ca longa menti piaezar. AG 79.135 vegan-
138.265 ben e mato, zo me par,/ chi Vencian conseia. do zo me restrensi/ da lo ben donde e me spensi/ e a quel-
CEB 356 se tu consegi l’amigo to digi conseiando: cosi la consenti/ che quaxi turba la vi. GP 276 li soi disipoli…
me par, et no: cosi e da far a lo bostuto. PAT 22 a.1320 consentin alle parole, e mormoracion de Iuda… MAC 162
lantor ve porrej conseiar in lo descaregar de la mercantia. ni lo me savei no conssenta a nissuna marvaxia diabolicha.
PAT 26 a.1404 e perzo piaxa a voy, segnoy congregay FAR 35 s.xiv. (Sav.) consentir traduce lat. faveo.
coçi a conseio, conseiar e avisar unde e per che moo se PS 16.
debia recoverar e avey questa monea presta menti… D asentir. conscentir. conssentior. desconsentir. cunsenti.
D consciliare. consegare. consegiar conssegiare. conse- sentir
glar. conseiaa. consejé. conseio. consigiare. consigliar. conserie sm. “consigliere”
desconseiao. conseiar. L cunsiliare. CAR 47 a.1458 questi sunt lii patii e ordenatii per lii prio-
consejé sm. “consigliere” rii e lii conserii e de tuta la compania.
DCT 162 (= PS 7) a.1380 cum comandamento de lo gran- D consejé. consiere.
de comun davanti li conseje de Caffa. conserva sf. “convoglio di navi”
D conscierie. consegé. conseglé. consegliere. conseilie. TL.1 596 a.1456 vi cometiamo che navigati in conserva
conserie. consiliario. de la nave Doria.
conseié sm. (mar.) “ufficiale in seconda, sulle galee” L conserva. conservaticum.
AG 149.160 tanto fo quelo destolbe/ che no poen inseme conzeura sf. “acconciatura femminile”
stal/ per saver che dever far/ ni portentim ni conseie. RDB 83 (B.Cigala) in testa haveivi una conceura asi.
D acconçœura.
PSG 372: “ufficiale di rotta” consever vb. “concepire”
D consigliere. PAB 96 ma la intelligencia, si como goardando sover tute
con seigo cong. “seco, con sé” cosse,consevua la forma de tute cosse de sota, zuiga…
AG 17.10 con seigo mena tuti ben. AG 40.9 e n tuto zo che PS 8, 27.
lo bordiga/ conseigo lo paire liga. AG 62.13 lo demo- D conceer. concever.
nio…/ chi conseigo habita e iaxe. AG 127.8 per star con- Consevola top. (Quiliano)
seigo in unitae/ conzunta d’amor veraxe. SA 251 a.1340 MSQ 133, 173. PQV 63.
(Sav.) tegnir conseigo (ms. confeugo) a lavorar alcun fan- D ceseola. L consegola.
te… MAC 168 e no sum pur ardio de parllar pur conseigo. consi avv. “così”
IVE 37 lo fiior che ella havea con seygo. PAD 478 a.1506 AG 43.115 en consi grande compagnia.
(Sanr.) haveiva menato con seigo uno scrivano. RDB 178 D cossì.
(T.Conchetta) e m’accordei per servitò con seigo. considerare vb. “considerare”
D con sego. SOP 10 v. a.1597 ptc. considerao che…
conseilie sm. “consigliere” D consciderar.
IVE 29 preghemo per lo nostro prior e per lo nostro sot- conssiencia sf. “coscienza”
teprior e per li nostri conseiliee, massai, officiarij de qaue- MAC 162 e no se maculle lo me corpo ni se remova la
stta beneita casa e compagnia. mea conssiencia. PAB 55 guierdom de losso diminuisse
D consejé. demerito de secreta consssiencia.
conseio sm. “consiglio, assennatezza” D cuscensa.
AG 12.131 e se conseio meterai/ per sposo l’averai. AG consiere sm. “consigliere”
41.24 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio cruo. AG CAR 33 a.1444 in generali consilio… zovè in primamen-
50.13 De, como e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/ a de- ter de li nostri priore et consiere et de tuta la compania.
D conserii.
veser examinar… AG 73.9 cernando ben me conseio. AG
consigiare vb. “consigliare”
94.93 se tu no ai presto conseio/ aspeitando tal ronzeio/ tal BL 68 a.1399 quanto al presente, no ve so consigiare.
colpo receverai… AG 116.9 che meio e prender conseio/ BDF 148 a.1460 acioche con elli se poise consigiare quel-
anti che fera lo ronzeio. AG 134.186 or te prego che tu me lo chi occorresse.
intendi/ e da mi bon conseio prendi. AG 140.237 con que- D conseiar.
li chi an seno e bontae/ agi senpre familitae/ …/e conseio a consigio sm. “consiglio; assemblea”
lor requer/ quando tu vei che fa mester. CBL 334 (7.47) dai BL 67 a.1399 s’è faito in questa nostra cità de Genova doi
conseio alli mercanti/ et li poveri aitoriai. IVE 10 lo çuxe consigi de quaranta in cinquanta homini… uno de genti-
in lo so savio conseio… MAC 163 se tu vorrai de questo lomini ghibelini… e uno autro guelfo. PNF 397 a.1447
attender lo me consseio, grande ben te ne seguira. ne daranno materia de prendere melgiore consigio a quel-
FAS 144, 149. la materia. ASF 740 a.1532 coperte (da tavolo) sei de
D conssegio. conseglio. conseglo. consego. consigio. con- drappo turchino da consigii cum l’arme in mezo.
siglio. consiiho. cunsegiu. L consilium. D conseio.
cons 333 con so
con tego/ con teigo cong. “teco, con te” 43.134 e per carogi e per contrae. AG 49.193 quante be-
RV 90 s. xii jujar, no sero con tego. PAS 30 e som apare- le contrae/ ysore e porti de marinai. SL 64 a.1430 (Sav.)
glao de morir com tego. in lo poi de Savona, in la contrà de San Francisco lo ve-
GP 280 e som aparegiao de morir con teigo. CBL 344 gio. GL 1.17 in re beate etærne ærte contræ’. GL 9.58 a
(18.77) Maria, con teigo e lo Segnor. ra santa e beata melodia/ dro pareizo rebombam re con-
PD 111. RGS § 443. træ’. DFC 26 de Portoria in re contræ’. NPD 80 a.1865
D cum teigo. (Sav.) zacché finalmente/ l’han fèta astregà/ ghe puemmu
contemplacium sf. “contemplazione” dà u tìtulu/ de bella cuntrà (la contrada dei Cassari).
FAS 145. FAS 163.
D contemprà. D contrada. cuntrà. cuntrada. cuntroa. encontrae. L con-
contemprà vb. “contemplare” tracta. contrata.
CIC 34 a.1749 (Sav.) ma contemprando i nostri dì ma contrachiave sf. “matrice, stampo di chiave?”
speisci… BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al-
D contemplacium. cuno qual si olsi ne presuma di far chiave ne contrachia-
contencione sf. “disordine sociale” ve a persona alcuna, salvo…
PAD 390 a.1507 fu grande contencione che li officii non D chiave.
se incalavano officiare né cittadino andar più per la terra contracontuali sm.pl. “controtravi della galea”
per menaze che li erano fatte da tristi. PSG 382 a.1513 contra contuali de squere de rovere de
contener vb. contenere” Pocevera.
SA 240 a.1351 (Sav.) in tuto e per tuto como in ciascum D contuali.
de li infra scripti capitoli se conten. CR 7 (rubr.) como a contractar vb. “toccare, trattare”
provo de Salamon regnà so fijo Roboam e asi contem tu- LSE 23 (li infirmi…) cum lo veleto de la soa testa li for-
ti li rey chi forn apresso a ello. CR 12(rubr.) de sancto bia , et cum le proprie main li contractava, bem che le an-
Pellagio papa e in questa storia se contem de Macometto. cille avessem a greve tale cosse.
PAB 55 le letere chi conteneam che li senator aveam fai- Contrada top. (Porto Vado, Sav.)
to crimem contra la real maistae. DSP 79 a.1489 sotto le QVS 28 s.xix.
pene che in lo dicto decreto se contenem. RDA 6 D contrà.
(C.Zabata) rime in lengua zeneize, assè piaxeve pe ri sog- contradir vb. “contraddire”
getti che contennan. LSE 25 cum l’animo desconsentirò et contradirò semper.
PS 24. D dir. L cuntradicionem.
D contegnei. contrafaciente sm. “trasgressore
contentesa sf. “contentezza” MNS.1 39 a.1577 (Sav.) sotto pena alli contrafacienti de
PAD 424 a.1506 humilementi preghiamo de dicte cosse doi scuti. MNS.2 83 a.1598 (Sav.) sotto pena a contrafa-
non si prendia alchuna mala contentesa. cienti et inobedienti per ogni volta, e contrafattione, d’un
L contentus. scuto.
contento agg. “contento” D contrafar.
LPD 5.352 a.1452 averesti caxum remanere contento. contrafactium sf. “trasgressione, contravvenzione”
D cotento. DSP 60 a.1487 e ogni contrafactium che havesseno fac-
contezum sf. “contesa”
to…
PEG 45 elli ven a zo che elli voream, per trayzum e con-
D contrafar. contrafattione. L contrafactionem.
tezum.
contrafar vb. “contravvenire, trasgredire”
conto sm. “conto”
AG 12.589 de li corpi fe comando/ chi contrafesse conda-
AG 144.86 za no sera ora ni pointo/ chi gi no (sea) misa
in conto. nando/ fossem dai maniar a cham. AG 14.15 chi falisse e
conto agg. “conosciuto, familiare, fidato” contrafesse/ per condanao se cognossese. SA 242 a.1340
AG 54.16 quela ligaura/ chi inseme n’a conzunti/ e de (Sav.) tanta fia quanto sera contrafaito. SA 244 a.1340
stranier n’a faiti conti. (Sav.) e se alcun contrafara si condannato in soldi vinti
PS 54. per ciascuna fia che contrafara. SA 247 a.1340 (Sav.) e se
D contanza. alcun de la dicta arte controfara et se li consori contrafoi-
contorno sm. “dintorni, territorio circostante” sem… –– messer lo poistae… sea integnuo e debia co-
GL 7.55 comme ro bœu dra vacca innamoraòu/…/ o trenze quella tal persona chi avesse contrafaito… CR 18 e
bœutta bruzzi, e crii sì d’arraggiaòu/ che sente ro villà da son disposta de ascotarve e no contrafar a la vostra voren-
ro contorno. tae. RL 225 a.1440 le quali cose sopradicte… prometto-
contra avv., cong. “di fronte, di contro, contro” no attendere et observare, et mai non contrafarge. MNS.1
AG 109.2 emperzo che peccar soio/ contra De per me or- 349 a.1577 (Sav.) incorrerà in pena de soldi vinti per ogni
goio. PAB 47 e le main de tuti li homi seram contra le e volta che sara contrafatto.
soe main contra tuti. PAB 54 no te compianzi contra de Cf. SRV (Venezia, s. xv.) contrafare, m.s.
mi? PAB 59 prendi tal zuxe como tu voi a piaezar contra D contrafactium. contrafattione. contrefar. controfar. fa.
de noi. LSA 26 contra toa volontà. L contrafacere.
D cuntra. L cuntra. contrafattione sf. “contravvenzione, trasgressione”
contra sf. (mar.) “fune di rinforzo dell’attaccatura del- MNS.2 83 a.1598 (Sav.) sotto pena a contrafacienti et ino-
le vele” bedienti per ogni volta, e contrafattione, d’un scuto.
PPG 538 a.1561 la contra del trinchetto (IVI, n.: contra di D contrafactium.
scotta, contra di mura: “la doppia scotta per bordare il contraito sm. “convenzione, patto”
trinchetto”). AGL 57.5 lo bruxor/ chi in Tosccanna e contraito/ de che
Cf. DMM 191 s.v. contra. e faito campium/ lo frae de quelo gram barom/ tuto orde-
contrà sf. “contrada, quartiere, regione” nao per lo gram caito.
AG 26.3 in nostra contra (nel nostro quartiere). AG AGN ad loc.
cont 336 conv
convence vb. “convincere” gram convio. AG 43.181 ni tar convi in atra parte/ o visto
AG 12.352 se convence la porran. far a omi d’arte/ se no a coniti o a baron. AG 53.46 zogui
convencion sf. “patto, convenzione” e convij e iugorar/ e instrumenti per sonar. MCG 332 li
DCT 162 a.1381 questi pati e convencioy elo a fayto… convì e li mangià.
D conveniencia. convention. convento. D convivio. inconvio.
conveneiver agg. “conveniente, soddisfacente” convivio sm. “convito”
AG 88.6 en dever prender moier…/e la persona dexeiver/ AG 43.171 per honorar lo so convivio/ tropo era ogn omo
e dote conveneiver. AG 121.12 in conveneiver misura. ben servio.
AG 134.266 ma ben poi tu maniar e beiver/ quando e tem- AGC 49 n. “latinismo”. AGN corr. convio.
po conveneiver. AG 136.69 conveneiver te to stao/ forza- D convio.
te star asnersao:/ mar ara chi no a boi. PAB 78 so che a convocar vb. “convocare”
lor e conveneyver. SA 246 a.1351 (Sav.) quali officiali… convocai e con-
FAS 144, 151. PS 31, 55. Cf. MB 72 (Bonvesin) conve- gregai in la torre de lo Branda de lo comun de Saona…
nievre m.s. GOG xiii. a.1444 per queste caxoin sei convocæ per
D convegneive. convenir. consegliar e deliberar quello chi ne parrà lo meglio in
conveniencia sf. “patto, accordo” questa materia.
PAB 49 disse Iacob: dame la toa prima genita e te daro de D convocatium.
le lentigie… e lantor Iacob preize una scuella de lentigie, convocatium sf. “convocazione”
si ge la de sote quella conveniencia. RMG 186 a.1472 Segnoi, la causa de la convocatium vestra
PS 55. è a requesta de questo spectabile officio… DSP 58 a.1487
D convencion. Segnoi, la caxum de la convocatium vostra e questa…
convenir vb. “convenire” D convocar.
AG 12.201 se tu voi ben/ cree e far zo che conven. AG Coo cognome
43.82 lo non me convenia prende/ mea civa. AG 138.217 VTS 80 a.1530 (Sav.).
de gente e la citae si spesa/ che chi va entro per esa/ en D cou.
tanto gi convene andar/ chi so camin vor despazhar. PEG coopirazione sf. “cooperazione, aiuto”
42 sg. de tuto li convera rende raxom. MC 681 ello te IVE 10 quella cosa he vana la qua no presta coopiratione
conven partir da li dolorosi penser, e star con l’animo ale- a la vertue, ni requie a lo lavorante, ni impe la chosa noa.
gro. MC 689 no som de tanto saver che sea sufficiente chopa/ coppa sf. “coppa, tazza”
piennamenti dir tuto quello chi se converea a cossi utile IVE 63 e prendea quarche chopa e a quelli butava l’aigoa su
traytao como e questo. GP 275 si como indegno conven- la testa. E monto speso ge era levaa la coppa per devocium
me operar e lavorar. CR 8 e per so convegné che lo no- e portà via… e cossi coppe e scuelle e dogeti g’eran levay.
stro Segnor Dee ne liberasse. CPF 167 a.1584 un meistro D coppe. cuppa. L copa. cupa.
monto varenthomo in questa arte de stampà… con tutte coppe sf.pl. “coppe, seme delle carte da gioco”
quelle cose … chi se convennan a una degna stampa GL 16.52 e zugando bastoin e picche e coppe…
Cf. MB 72 (Bonvesin) convenir m.s. D chopa.
D convegnir. covenir. conveneiver. L cunvenire. côpella sf. “coppella”
convention sf. “patto, convenzione, accordo” CAD. PD 110, 146,147, 159.
DCT 162 a.1380 questi pati e conventioyn a faito… D côpellu. cupelà.
D convencion. convento. Copella cognome
convento sm. “patto, accordo” VTS 96 n. a.1530 (Sav.).
AG 143.115 se faesti alcun constrencimento/ ni ronpisti (a) côpella loc. “alla pari”
altrui convento/ per aquistar poer in zo/ chi per raxon no GL 5.10 ni pretendo de stà con ti a côpella. GL 7.93 una
era to. lamma… chi resiste a côpella a quella. DFC 104 a co-
PS 55. pella o non pœu sta. DFC 109 e chi moæ a copella ghe
D acunventase. convention. cuventu. L conventatus. pœu sta?
conversatium sf. “conversazione” D cupelu.
PCD 36 s. xiv. Côpellu cognome
convertimento sm. “conversione” PD 146.
AG 94.59 ni prende convertimento/ ni alcun bon proponi- D copella.
mento. coperta sf. “coperta”
FAS 163. AAD 257 tre coperte di raso bianco imbotite.
D convertir. D copertor. cuverta.
convertir vb. “convertire” copertor sm. “coperta”
AG 12.359 che venzua no serea/ ma tuti lor convertirea. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum copertor vetulo… et co-
AG 16.20 per lo cor nostro atenerir…/ si che elo sea con- pertor i. novo, qui fo encantado sol. xx.
vertio. PS 26 s.xiv. convertiai (convertiate). FAS 162 ptc. DPC 175 sgg., 181.
convertuo. D cuverta. L copertorium.
D convertimento. covertir. copeta sf. “ciotola delle monete”
conviar vb. “invitare, convitare; indurre” MCM 47 (CastelnM.).
AG 43.30 possolo dir, che e ge sun stao/ e pusor via con- D cupeta.
viao/ e asetao a la lor mensa. AG 43.159 an vosuo festar copeta sf. “imposta sul grano”
con lor/ far pietanza e conviar. IVE 49 e vego tante bel- AA 132 Thomas Cherisana a comperato la gabela de la
le cosse faete da Dee… caunna me convia a loar Dee. copeta.
Cf. MB 73 Bonvesin: conviarse “offrirsi”. L copeta.
D coviar. inconviar. L convivare. cöppia sf. (t.t.) “nella cartiera, insieme di fogli messi
convio sm. “convito” ad asciugare uno sull’altro”
AG 37.54 guarda e, como e sum fornio/ per far spesso CAD.
copp 338 cord
cordeta/ cordeto sf. “funicella, nastro” gnori antiani de la cita de Saona a corregere e emendare e
ASF 718 uno zuppone de raso morello cremesile fodrato azonzere e amermare… instrumenti e capitoli de li arteixi.
de taffeta morello con liste recamate de cordete d’oro… SA 240 a.1351 (Sav.) li sovrascripti emendaoi e statu-
uno zupone recamato de cordeta negra. capa una uzata di tary… han statuio ordinao emendao e correpto, zointo e
drappo frixato con doe bande de veluto negro recemata de amermao. PAD 486 a.1506 et credo sia stato havuto po-
cordeti. co ordine, lo quale mi sforserò, quanto potrò, adrisare et
D corda. cordino. coreghere.
(de) cordii loc. “d’accordo” D correzer.
CAR 48 a.1459 siemo tuti de cordii. corregia sf. “cintura”
D acordio. ASF 736 una coregia di veluto neigro da spada.. MNS.2 9
cordino sm. “funicella, nastro” a.1577 (Sav.) corregie e corregini di ogni sorta così di se-
BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti di seta et cordini di seta ta come di corami. MNS.2 31 a.1722 (Sav.) coreggie e
destexi. coreggine d’ogni sorta così di seta come di corami
D corda. cordeta. D correza. cureza.
(da) cordio loc. “d’accordo” coreggina/ corregino sf/m. “piccola cintura, cinturino”
SA 251 a.1340 (Sav.) e se primeramente ella non e da cor- MNS.2 9 a.1577 (Sav.) corregie e corregini di ogni sorta co-
dio cun quella tal persona… PNF 403 a.1447 ne semo op- sì di seta come di corami. MNS.2 31 a.1722 (Sav.) coreg-
timamente da cordio. gie e coreggine d’ogni sorta così di seta come di corami
cordonetto sm. “cordoncino” D scorrezin.
ASF 734 una casaza de veluto argentato cum le soe ma- Coreglia top. (Gen.)
nighe distaccata: cum li cordoneti. MNS.2 9 a.1577 (= FNTG 17.106: dial. Cueglia. PTR 48: topon. prediale
MNS 2.31 a.1728) (Sav.) cordoni e cordonetti tanto di se- rom., < Corellius n.p., formazione del ii-i. sec. a.C.
ta e firosella come di lana. GO. D curregliu.
D corda. curdunettu. L cordonus. Coregna top. (Riviera di Levante)
core sm. “cuore” EOL 32 “punta Coregna, cima montuosa. “Difficile con-
LSE 27 pregò Dio… che li levasse dal core la dilectione netterlo con l’etrusco. Forse origine ligure?”
de li soi propij figlioli. corellayre sm. “corollario”
D cor. PAB 76 e te voio far como li iometa, che quando elli am
corre vb. “correre lor principar intenciom certamenti, concluem de quella al-
AG 140.208 donde tu non abia far/ no ge corre ni g’andar. cunna bella veritae, chi apellam corellayre.
PAS 36 incomenzà de corre. coren agg. “corrente”
FORME: ATA 204 a.1382 (Alb.) en lo coren de aosto.
Indic. pres 3.sg. core AG 139.50. D corre. corrente.
3.pl. corre AG 38.36. correnza sf. “occorrenza, occasione”
corren PRP 341 (str.14). PRA 370. AG 38.3 se per correnza o cun dinar/ eli se pon ben avi-
impf. 1.sg. corriva NPD 63 ca.1750 (Sav.) nar.
3.sg. corea CAR 9 a.1340. FA 341. FAS 163.
correan LSE 28. D corre.
3.sg. correiva CBL 348 (25.48). corrente agg. “frettoloso, precipitoso”
MAC 164. AG 20.13 ma l’omo e tropo corrente/ per zo monto viaa
perf. 3.sg. corse PAS 28 (PS 24). vem/ che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne pente.
1.pl. corsemo PS 25 s.xiv. D corre. coren.
3.pl. corsem PAS 31. PS 25 correria sf. “attività corsara”
LSE 29. CAR 47 a.1458 per li corerii che volesse andar in coreria.
corssem PAS 32. (PS 25). CAR 87 a.1502 item se alcuno de la dita compania zese
Condiz. pres. 3.pl. currerean FAS 146. in coreria sia integnudo de scriver soldi doy per livera, so-
Ger. corando RAN 67 s.xvi.-xvii. to penna…
corrando AG 112.12. Cf. AGC 42. D corerio. coraria.
cursindoghe corerio sm. “marinaio”
“correndogli” SB 753 ca.1850. Cf. CAR 10 a.1340 caschum corré osea marinà chi son de
D acorreor. coraria. corré. coren. correnza. corrente. cori- la dita Caritay o confraria, quando elli anderan in viagio.
dore. corir. cure. curea. curentina. descorrer. incorre. in- D corré. coreria. curea. L correrius.
cursà. occorrer. recorrere. scorragià. L currere. correza sf. “cinghia, cintura”
corré sm. “corriere; marinaio” GP 289 e si gi son d’intorno, autri cun correze, autri cun
CAR 10 a.1340 caschum corré osea marinà chi son de la bastoin… CAR 67 a.1479 che nol sia nesun de la dita
dita Caritay o confraria, quando elli anderan in viagio. Compania chi olzii aportar coreza nesuna furnida de ar-
GL 18.52 là, donde favan ri stivæ’ de brughi/ e s’usava gento. GBV a.1514 s.v. habena: “coreza”. PRP 348
spedì corré pennûghi. (str.45) e ghe messe ra poira in tra correza (PRA 385:
D corre. corerio. D correrius. scherzosam. “sedere”).
correa sf. “correggia, cintura” D corregia. curreza. scorrezzìn. L corrigia.
PRP 343 i se ne van con una bravaria/ con l’arme in spal- coreçao agg. “corrucciato”
la e ra spa a ra correa. PRP 348n. (ms.) o figi de bagasce! PCD 40 s. xiv.
e chi me ten/ ch’a no ve passe con sta spa a correa? PRP D corrozar.
352 mi no porto de fuso a ra correa. correzer vb. “correggere”
PRA385. PAB 90 che tute fortunne chi parem aspere ponzem, se el-
D curea. L correa. corrigia. le no sum correzue. (IVI, n.: “mal tradotto e inintelligibi-
corregere/ correghere vb. “correggere, emendare” le”. PS 15.27.
SA 246 a.1340 (Sav.) officiali ellecti e constituiti per i se- D corregere.
corr 340 corn
correzora/ correzuera sf. “correggiole, gioco infantile” cormöra sf. (bot.) “origano (Origanum vulgare L.)”
RDB 84 (B.Cigala) o me pà che zughemo a correzora (ri- FPL, BNF 220 (Bord.)
ma con fora = föra). RDC 171 (T.Conchetta) questo ro [err. per corniöra?]
zuego pà dra correzuera. D corniöra. curniöra.
D corzora. curezöa. corna sf. “corno”
coretto sm. “cavolino” PRP 357 (3.29) mi ho vorontae de rompete una corna.
RDB 65 zà no se veiva da ri rumenté/ in Bezagno portà D cornu.
su i azenetti/ cha strusci de garbuxi e de coretti/ e fuoegie corna sf. “corno, piffero dei pastori”
de çevolle e cose tè. PVG.
D cou. cornabügia sf. (bot.) “origano (Origanum vulgare)”
corì avv. “lì, là” GO. RAN 182. PD 135. MLC 257 sg. EVM 89 (V.Mar.)
LSE 31 ecca una fantina… debiando passare per corì, ve- BDS (Sav.). PVG. VPL. REW 2397a.
ne lì… per visitare la soa sorella inferma. D canabügia. carnabügia. cornabùia.
D lì. cornabùia/ cornabüxa/ cornabüza sf. (bot.) “origa-
coriandolo sm. (bot.) “Coriandrum sativum” no”
FPL. MLC 243 (Sanr.): “frutto del culandro” SDA 59 (Altare) cornabùia. FPL cornabüxa. ADL
D culandru. (Vent.) cornabüz.a
Coriassi top. (Quiliano) D cornabügia.
BG 128 n. s.xvii. bosco chiamato li Coriassi. cornacia sf. (bot.) “Centranthus ruber”
cori-baggi sm.pl. (bot.) “Helleborus viridis” FPL (Nizza, Sospello).
FPL (VArr.). FPI 1778: quasi “cavolo dei rospi” D cornu.
D cou. cornacrava sf. (bot.) “Rhus cotinus”
coridore sm. “corridoio” FPL (Val di Pieve). FPI 2240 “lig.”
AMF 119 a.1558 (Finale) tra la logia et uno coridore che Cornagia top. (Stella)
fa l’intrata delle stantie del castello. RES 50 a.1590 (Stella) Bricco della Cornagia.
D corre. curidù. L coretorem. D curnaggia.
Corinà top. cornaglia sf. (bot.) “sisimbro, cespuglio di fiori gial-
AA 154 sg. nel loco dito la corina. –– se avio verso la li”
montagna dita la corina. FDT 10.28 (Triora): “erba dei cantanti (suoi infusi sono
D corinale. cou. usati per la cura della voce)”.
corinale sm. “orto piantato a cavoli” Cornaleto top.
GRD 113 (Conscente) rispetto delli corinali che si fanno FTL 137.
nella terra del comune. D corniò.
D cou. collinari. cuiné. curinà. L corinarium. cornar vb. “suonare il corno”
corinella sf. (bot.) “Centranthus ruber” PS 55 s. xiv. me cornam la morte spiritual.
FPL. D cornu.
D cou. L caulina. Cornarea/ Cornareo/ Cornareto top. “masseria nel
Corio cognome Bosco di Savona”
VTS 112 a.1530 (Sav.). FBS 50 Cornarea, fondata nel s.xvi. BG 127n. s.xvii. BG
D coiro. 155: a.1845 Cornaretto. FTL 137 Cornareo, Cornareto .
cœurio sm. “cuoio, pelle” NTS 35 sg. s. xvii-xviii.
CIT 79 così vaggo a lasciandoghe ro cœurio (la pelle, la D curnà. corniò. L cornarea cornaretum..
vita). Corné top.
D coiro. FTL 137.
corir vb. “correre D corniò.
PS 57: “si afferma sull’originario corre” Cornegio cognome
FAS 162. VTS 83 a.1530 (Sav.).
D curì. corre. Corneo top.
corlar vb. “crollare, agitare” FTL 137.
AG 38.10 cevole e sar pestam asai/ donde li vermi sum D corniò.
corlai. AG 41.27 la naveta de sam Pe…/ speso fi corlaa cornetto sm. (ittiol.) “mollusco marino”
da l’onda/ ma za mai no l’afonda. CIT 206 re gritte, ri cornetti e ri ronseggi.
FAS 156. D cornu. curnettu.
D crolar. scorlar. Cornice top. (Sesta Godano)
Corma top. FTL 69: “termine connesso con un particolare aspetto
RPV 292 a.1590 (Varazze) per la via… nominata la Costa morfologico dell’orografia’.
de corma della begora. PSP 84 n.187 (Pigna): lat. culmi- L cornicem.
na. FTL 58 sg. culmen. Cornigiano top. “Cornigliano”
D colma. cormes. curma. curme. PAD 390 a.1507 haveano posto scala a Cornigliano….––
Cormes top. (Alpi Marittime, Fr.) aveano bruxato appresso quelle barche a Cornigiano.
LAM 92, it. Corma. D corniglia.cornigliano. curnigén.
D corma. Corniglia top. “Corniglia (Vernazza, La Spezia)”
cormo sm. “sommità, altezza” G.B.PELLEGRINI, Atti del Convegno della Società ital. di
AG 81.61 e voio ascender como e don/ en gran cormo de glottologia, Belluno 1980, Pisa 1981, p.17: < Cornelius,
vertue. PAB 66 Roma, chi era in so ato cormo e themua gent. rom. PTR 48 topon. prediale rom. < Cornelius? sec.
da li Perssiaim… ii-i. a.C.
FA 341. PS 55. Cf. RGS § 49: DANTE, Inf. 4 128 Corniglia “Cornelia”
D culmurime. curmu. D cornigiano. curnigén. L cornelium. cornilia.
corn 341 corp
cosa sf. “cosa” BOV 538 a.1531 (Sav.) che non possino portar berrette de
RV 48 s. xii. trop me deschasei/ que mala cosa parei/ ne no veluto, scarpe de veluto, calcie o cossali cum recami di
faria tal cosa/ si fossi fillol de rei. AG 25.10 ze, chi mai de nissuna sorte d’oro o di seta.
fiar balle/ ni soe cosse a iotom? AG 138.139 perle e pree D cöscia. cöscià. L coxalem.
preciose/ e ioye maraveiose/ e le atre cosse che marchan- cosanello sm. “accessorio da letto: cuscino?”
ti/ ge mennan da tuti canti. AG 138.158 buteghe averte OGM 71 a.1470 tre cavezali longhi, sei cosanelli, tre let-
con le soe cose. AG 140.65 se tu ai maistro o segnor/ …/ tere seu sondrii.
guarda ben le soe cosse/ si che nixun mermar no ose. PCD D cuscìn. cussineto.
32, 38 s. xiv. cossa, pl. cosse. PEG 44 sg. quelli… chi di- cö’ssanu sm. (ittiol.) “cappone gallinella, cappone
gam cosse che elli no deveream dir. –– quando l’omo pen- imperiale, cappone organo (Trigla lucerna L., Trigla lyra
sa in so cor d’esser loao de alcuna cossa chi sea in luy. SA L.)”
240 a.1340 (Sav.) per laguar cossa vogliando li sovra PML 357. TTC 143.
scripti emendaoi e statutarij levar… tute le superfluitae D caussano. cösena.
contrarietae e confuxioni… PAT 24 a.1356 de la quar cos- côsci sm. pl. “cosi (pl. di coso)”
sa noi avemo grande alegreza. SCF 92 a.1393 tuto quello PD 349.
che elo a, mobile o posessione e ogni altra cosa, sia tuto D cosa.
dela benedita consortia per l’anima soa. SCF 94 a.1393 coscì avv. “così”
avere cura e guardia de le cosse de la consortia. PCC 195 TL.3 435 a.1474 denunciat vobis quemadmodum li dicti
a.1398 (Sav.) respondere “a lo sanguo de lo so deo tute cavare contra la forma de le lettere de lo magnifico officio
cosse se vole fare” ad intromittendum antipapam hic. continuamenti hano fato raxone cosci in civili como in lo
MAC 163 manifesta cossa è a Dee… che ti da la via de la criminali in la lor taberna così de nocte como de jorno, e
veritae no me porrai far partir. LSE 14 desprexià tute le specialmenti in la cossa de lo criminale, facendose paga-
cosse puerile et de garsone, o convertirle in servixio de re in grandi pagamenti da li poveri holmini.. NPD 59
Deo. FTM 96 a.1456 le anime nostre che sono spozate a a.1749 (Sav.) in questo coscì bello e coscì allegro/ da tut-
lui zoè che sono in stato di gratia e amano lui sopra tute le ti sospiròu felise giorno…
cosse… FSU 50 a.1456 e ti pregho… che non meti lo co- RGS § 211.
re né la mente in queste cosse misere e transitorie. D cossi.
TL1.762 a.1457 non ve ignoto che ante fussem incorporae Coscia top. (Bosco di Savona)
in queste compere molte comperete era laborioso lo dicto FBS 64 a.1608 (Sav.) la Coscia di Montegrosso;
officio. Inde transferti li rezimenti de Famagusta, de L coxa.
Corsica, … lo guberno de li loghi de levante, la translation cöscia sf. “coscia”
de le compere del capitulo cauna de queste cosse havea G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 84n. PD 118. ADG. RGS §
particulae officij. LFV 90 a.1457 per che par degna cossa 225. FDG 220, 272. PVG.
de tanto excelente citadin… fa cossi commemoration. D ascasciase. cosha. cossa cossali. cuscià. L coscia
CPV 48 a.1461 (Alb.) se avessimo faicto ni dicto ni pen- coscinera sf. “copertura di cuscino”
sao cosa chi in vostro despiaxei sea. NPG 76 a.1473 altri- AAD 270 a.1561 una coscinera senza ricamo.
menti dispersi resteressi/ sensa conforto ne bona cossa al- D cossinera. cuscìn.
chuna. GRR 138 a.1474 omne cossa se meterà al botino. cose sf. “cosa, che cosa”
–– fare in questo sempre et in omne alia cossa in loro uti- POF 25: in posizione proclitica: cose ti vö? “cosa vuoi?”
le et beneficio. MGT 192 a.1492 et in ogni suspictione de PD 137 cos’ ti vö? m.s.
adversità non possiamo se non essere tanto timidi come in D cosa.
cosse nostre proprie. FSC 84 a1503. non semo sufficien- cö’sena sf. (ittiol.) “cappone gallinella”
ti… pensare cossa alcuna da noi como de nostra virtù… FDG 272.
FSC 88 a.1503 la donna virgine non copulata a matrimo- D caussano. cössanu.
nio pensa le cosse divine e medita como possi piacere al cosere vb. “cuocere”
sposo celeste. RDB 22 cosa dè dì la su ro poere Andria/ AA 193 padele 3 da cosere pessi e fritate.
chi no solo ra patria ha liberaou…? RDB 32 cosa dè dì D cöxe.
messé Paganin Doria/ chi era fragello de paghen ciamao?/ cosereta sf. coperta, coltrice”
cosa dè dì messé Giaxo Axerao/ e i atri antighi degni de CAR 12 a.1381 cosereta una.
memoria? DMC 428 a.1510 como de tute queste cosse più Cf. PAC 20.
distinctamenti appare in li acti del dicto notario. L cocera. colçerer.
FAS 146. PS 10. PD 120, 137, 349. GIL 211. ADG. coseta sf. “(err.per caseta) (mar.) “bozzello, cassa del-
RGS § 211. FSC 82. FDG 237. PFM 125. PVG. la carrucola”
D co. coixi. cose. cosìn. coseta. cousa. couza. coxa. cuo- VIA 93 a.1476 (Sav.) item cosete con le sue tallie atacha-
se. L causa. de per el fornimento de iiii. gallee.
cossa sf. “coscia: colonna di sostegno del torchio; D caseta.
trave di sostegno di muratura” coseta sf. “cosetta, cibo umile”
ATA 203 a.1382 (Alb.) quatro bone cosse de rover. IVE 53 quoarche merete sarvaighe e datari… e messer
ATA 215. ATT 57. Ihu… trovava e metea su la toagia de queste cosete.
D cöscia. FAS 163.
cossa top. (Bosco di Savona) D cosa.
FBS 64 a.1608 (Sav.) la Cossa di Montegrosso. cossi avv. “così”
cozzà sm. “zucca vuota usata come recipiente” AG 31.19 cossi l’homo vor honor/ ma da lo lavor declina.
PRP 358 te voglio dà da beive in t’un cozzà. AG.53.56 e o visto pusor/ menar moier de gran segnor/
PRA 385 sg. cossi grande e car asneise/ dond e faite fere speise. PCD
D cossa. cossu. cösu. 48 s. xiv. cosi, cossi. SA 240 a.1340 (Sav.) cognosiando
cossale sm. “cosciale, indumento che ricopre la co- li infra scripti signoi emendaoi e statutarij… et lo modo
scia” de la regula de li artrixi cossi como la lor ellectione apar
coçi 345 cost
costion sf. “questione,scontro, lite giudiziale” cotella sf. “pugnale, arma da taglio”
RDB 132 132 (V.Dartona) costion. GL 17.12 in ro çivì GL 18.60 così da turco con un stuccio grosso/ de freççe a
destriga ogni costion. GL 20.73 aoura mentre era tâ féa scianco, in lœugo de cotella.
costion/ fra l’eserçito franco e ro pagan… D cotelo.
D custiùn. questiùn. cottelà/ cotelata sf. “coltellata”
costionà vb. “scontrarsi” AA 102 ladri… in li quali era capo uno scarama che te-
GL 15.64 chì con atre battagge se costiona/ con atr’arme neva la insegna de una cotelata in la masca. AA 268 bra-
bezœgna esse robusti (TT e dolce campo di battaglia il vasi… chi andavano donando cotelate a questo e a quelo.
letto). RDB 137 (V.Dartona) cottelè pl.
D costion. questiun. D cotelo. L cotelata.
costo sm. “cespo, arbusto” cotelero sm. “coltellinaio”
GR 113 (Pigna) non sarà lecito portarvi magagli per ar- AA 259 coteleri e spaeri… Ioane Pero dito Cotelero.
rancare costi e arbori. D clotellieri. coldelaro. coltellerio. cortelé. cotellieri. co-
D custu. telo. L cultellerius.
costorel sm. “spada affilata su un solo lato” coteleto sm. “coltello”
AG 47.40 cum spae, rale e costorel/ gran venianza fen de AG 112.1 se coteleto voi guardar/ a noze taiando carne…
lor. AG 1a.36.223 che pezo e lengua per ferir/ ca nixun AA 47 con uno coteleto sensa punta apri la porta de lo
atro costorel. Corpus Domini.
FA 341. FAS 163. FAS 151, 163.
D costa. L costolerius. D cautelettu. cotelo. L culteletus.
costrenge/ costrenze vb. “costringere, frenare” cottelliero sm. “coltellinaio”
SA 239 a.1340 (Sav.) quando la necessitae o sia la evi- MNS.3 28 a.1577 (Sav.) questa arte de cottellieri e spada-
dente utilitae lo requera o sea per costrenge la ria consue- ri.
tudine e costumi che sono in diverse arte… SA 243 D cotelero.
a.1340 (Sav.) possan li dicti consori costrenze ciascaum cotelo sm. “coltello”
de la dicta arte a pagar soldi due in quatro. LSE 20 a ciò AG 112.8 alo torna encontenente/ to cotelo a man senestra.
che costrenzese la carne da ogni lascivia. CR 26 fo co- PAS 32 alloga lo to cotello e guarda che tu non tochassi piu
streito… de quela partensa. nissum… chi ferira de cotello, de cotello sera ferio. BL 73
D constrenzer. a.1399 se intopà in uno che avea uno cotelo, e vovandolo le-
cöstua sf. “questua, colletta” varghelo, ello misse mano a lo cotelo. PAB 47 si lo volea
PVG. ocier, tegnando lo brasso levao cum lo cotello in man. IVE
L quista. 19 contra lo cotello de la lengua, oponigi lo scuo de la pa-
costumar vb. “usare” ciencia. MAC 163 lo mè cotello devorerà la toa carne. AA
PAB 57 se bom vin voi costumar/ temporir no vendimiar. 76 eco Dagnano Niella chi vene a la mia volta con uno co-
PS 55. telo longo 2 parmi guarnito de argento… GL 1.62 gente as-
D costume. custümase. acostumao. acustümà. sæ’ molta, e poco fatigosa / (tâ carne, tâ côtello) …
costume sm. “costume, abitudine, usanza” D cautelu. cauter. coltello. cortello. corterinna. cotella. co-
AG 140.168 e ti sempre te consumi/ enprenando re costu- telata. cotelero. coteleto. côtellu. coutello. cutellu. cuter.
mi. cutielu. L cultellus.
D custüme. costumar. acostumao. L coustuma. côtellu sm. “coltello”
costura sf. “cucitura” PD 153, 338 “arcaico”. PD 146: -ult > -∞t- cf. môtüa:
GP 371 ello si aveiva una gonella chi non aveiva nissuna multura, GL 1.62 côtello. PS 6: “è probabile che la fase
costura. intermedia fra il primitivo coutelu e il posteriore cutelu
D custüa. cüxì. cüxöa. L custura. fosse proprio c∞telu”.
cossu sm. “vaso” D cotelo.
AFV 413 (Vent.). cotento agg. “contento”
D bisciacossa. cossa. cozzà. cösu. L caracossa. AG 46.104 vego ogn’omo star cotento/ en far so noriga-
cösu sm. “zucca vuota, recipiente” mento.
PVG: REW 2369. D contento.
D cossu. cossa. cozzà. Cotesa top. (Bosco di Savona)
cösu sm. “coccio, vaso FBS 60 a.1608 (Sav.) vallone della Trinca o Cotesa.
PVG. VPL. D quatesa. quatosino.
cösu sm. “insetto nocivo della vite” cotino sm. (bot.) ”còtino, scòtano (Rhus cotinus)”
PVG: REW 2278. FPL.
Cotta cognome D cönu.
VTS 110 n. a.1526 (Sav.). Choto top. (Pigna)
L cota. PSP 124 n.434 (Pigna). a.1441 lo choto.
cœutta sf. “fracco” D ciottu.
FC 25 mi n’ocorre che l’istoria/ ciù ve conte dre bacchæ’/ cœutto agg. “cotto, innamorato”
che se ressarçì Portoria/ co un-a cœutta de sascæ’. DFC 77 se dixeiva l’atro giorno/ ch’eri cœutto inamorao/
Cotabia cognome dra fornera…
VTS 109 n. a.1530 (Sav.). D cöxe.
cotal/ cotar agg. “tale” cœutto agg. “basso, chinato”
RV 44 s. xii. jujar voi semellai mato/ que cotal razon te- GL 18.76 e comme ra trattûga/ testa cœutta, e brasse re-
gnei. AG 39.147 che chi vor esser ben defeiso/ da questa gaççæ’.
inimiga fera/ de tener cotar mainera. AG 142.90 chi de CAD testa cötta “testa bassa, chinata per vergogna o al-
noi a cotar brama… IVE 52 pensome che in questo de- tro; mette a testa a cöxe “metter giudizio”
serto fosse in puxoi loghi de queste cotai cosse. D cöxe.
coto 347 cove
AG 138.262 ben m’avei le cose expose/ che dexirava de vorar. PAT 26 a.1404 esti dynay covennem tuti manua-
saver/ e gram covea l’o de ver. CEB 357 scrialo, che ello tim. CR 19 e così coven che sia. IVE 49 a mi covem co-
ha covea de inganate. PAB 54 paor de cor, faossa spe- mensar nova vita. IVE 57 messer, lo covem che voi tem-
ranssa/ chi per covea sta in dotanssa. PAB 60 che quan- perey questa me garsonitai… PAB 76 e noi avemo proao
do covea e piu richa/ assai e piu avara e trista. PAB 63 sg. che compia bianssa è in bem perffeto: per che covem che
lo proverbio dixe che chi piu a piu ge falle, e a quello fal- bianssa sea in Dee. PAB 75 se in la generaciom de le cos-
le poco chi cercha la sufficiencia de natura e no la super- se fosse cossa no perffeta, de necessitae coverrea che o
fluitae de covea. –– li prumer anciaim/ … no cognosseam fosse alchunna cossa perffeta, da chi elle processem.
poxom/ ni aveam affeciom/ d’alchum drapi de collor/ ni FAS 144, 156, 160. PS 8 “la caduta di –n- è latina”
saveam lo dollor/ per covea, che li mercanti/ sostennen si D convegnir. convenir. covegnir. covegneiver. covento.
forti e tanti. PAB 71 margarite in sen/ ni thessoro precio- covenir vb. “radunarsi”
so/ no sostrassem de covea/ lo re Neron orgoiosso. PRP AG 16.380 li se comenza a covenir/ per honora la sepul-
343 (str.20) te pensi, dixe, d’esse nomà tu/ ch’haglie tura/ tanti angeri…/ scantando com devotiom.
covéa de fà berrette rosse? (str.21) andemo donca con coventao agg. “accanito”
gran vigoria/ ch’a n’hamo tutti chiù che tu covéa. PRP PRP 348 (str.43) e fe dri garbi assai chiù d’un zerneglio/ a
357 (3.10) ch’a tanta vorontae, tanta covea/ che mi gia- certa gente, che fo coventà/ dell’inimigo, che fo tardi a fuze
steme… (PRA 379: a certa gente del nemico, accanita a non fuggire).
FA 342: lat. cupedia. FAS 143, 150. PS 107. FEG 385 sg. D accoventase.
FPR n.79. AGC 50. SAP 397 a.lomb. covea. MB 76 covento sm. “convento”
(Bonvesin) covedha m.s. AG 43.61 quelo covento biao/ monto usa a santo
D cobear. coæ’ coveoso. cubita. cubitar. cupiditae. cuvea. Honorao.
cuvera. cuvia. cuvöa. què. D covenir. cuventu.
covea sf. “cosa desiderabile” coveoso agg. “bramoso, avido”
PAB 68 richesse, reami, honor, gloria e possansa… le AG 39.138 l’omo avairo e coveoso/ pu bevando e secceo-
quai covee dexiram per aveir delleto. so. PAB 60 stelle… chi aministrassem tuto tempo/ for-
PS 55 “esempio notevole, perché pare conservi il senso tunna a li homi coveoxi.
del lat. cupediae “cose desiderabili”. FA 342, 344. FAS 149, 164. PS 10, 35. Cf. MB 76
coveàr vb. “desiderare” (Bonvesin) cubitoso, cupidoso m.s.
D covea. cuveuzu. queùzu.
PAB 63 li bem che tu apelli per toi, no lo sum propria-
covergio sm. “coperchio”
menti; per che tu no li dei cubitar, ni aver dollor se li per- PCD 28, 30 s. xiv.: -g- per –c- è elem. spurio, forse dovu-
di. Perche covey tu tanto prosperitae de fortunna? PAB to a influssi settentrionali o nord-orientali.
73 covei tu renoma? o te covem sofferir monte asperesse D cuverciu.
e perigi. coveriao agg. “coperchiato, coperto”
FAS 149. PS 10, 55. AGL 63.39 coveriao (ms. corveriao) de tal mainera/ spe-
D cobear. cubitar. ranza d’ensir no era.
covegneiver sm. “il bastante, il necessario” D corveriao. coverihu.
PAB 64 chi se contenta de lo covegneiver, chi pom andar coverihu sm. “coperchio”
cantando inter li lairoim. AG 138.208 ma si ne fan tar or superiho/ chi gi ronpe lo
PS 12, 55. coverihu.
D coveneyve. covegnì. covenir. Cf. CAD, od.: u suverciu rumpe u cuverciu.
covegnente agg. “conveniente” D coveriao. cuverciu.
PS 55 s. xiv. coverta sf. “coperta della nave”
D covegnì. oveniencia. inconveniente. L cunveniens. AA 52 non lasavano intrare alcuna nave ne vaselo de co-
covegnì/ -ir vb. “convenire, essere opportuno” verta in Saona chi avese merce, ne meno era nave ne va-
PAT 26 a.1404 apar che de necessitae se covegna pagar… selo de cuverta chi presumise de caricare merse alcuna.
–– se e covegnuo e forssa coverra spender secreta menti D cuverta.
alcunne quantitae de dynay. CPF 167 a.1584 metto… covertir vb. “mutare, trasformare”
ogni studio e cura perché (l’overa) a vaghe in stampa bel- PAB 64 chi primer la terra avri/ zeme e oro desscrovi/ as-
la e ben corretta, como se coven. say meio poea far/ che tuto covertì a mal.
D covegnente. PS 8.
coveneyve/ coveneiver agg. “conveniente” D convertir
AG 131.28 chi vor fantina ben guiar…/ da primer se de covertizo sm. “copertura, difesa?”
ortar/ a coveneiver lavor far. AG 52.12 per zo De gi fe lo rizo (il riccio, ala castagna)/
PAT 26 a.1404 si vor, como è debito e coveneyve, che lo e tanto atro covertizo.
dito dano a ello sea a lo mem in parte satisfaito… –– no FAS 163.
vor, ni gi par coveneyver… PAB 78 tute le cosse senssa coverto agg. “coperto”
anima tendem a so perffeto e a soa mainera… como a lo- RDB 59 e che voggiè che stemo ben coverte/ de conten-
gi a lor coveneyvi. tave in zo se contentemo/ perché veghemo ben che desco-
D covegneiver. covenir. verte/ da ri chinze agni in su ben no staghemo.
covenir vb. “convenire, essere necessario” D crovì.
AG 14.66 cossì zurar no se covem/ se gram caxom no se covertor sm. “coperta da letto”
g’etrevem. AG 16.286 per fa zo che se covenia. AG CAR 12 a. 1381 le cose infrascripte… sum in l’ospital de
36.44 e coven pur che e torno in ca. AG 53.7 ni a luj che sancta Maria Madalena… covertor uno.
zoerea/ poy che morir gi coverrea/ en ver le forche esser L coopertorium.
menao/ per un xurio e verde prao? AG 129.29,31 e quan- covertura sf. “pretesto”
do a lui coven/ tener corte o festa/ ogni so faito covem/ e PAB 57 faosso sagramentar no noxe a chi lo zura/ pur che
pointo e a sexta. AG 140.190 nixuna cosa in ca te venga/ o possa trovar/ collor per covertura.
che restituir te la covenga. PAS 27 covienme hoverar e la- PS 35, 55.
cove 349 cras
crei vb. “credere” crena sf. “tacca, intaccatura sullo stilo della stadera”
RAN 92 “a.gen.”. GL 18.78 e resiste, e s’avanza, e piggia ardì/ comme al-
D creer. l’urtima crena ro roman/ portaou, noi vimmo ro cantà
creià vb. “rodere (dei tarli del legno)” fuzzì/ dro pesaou per gran peiso da ra man.
FNE 58 n.11 (gen.) “i craiö’ creian u legnu”. GO. PAG.21 RAN 19, 182. PVG.
D craiö’. D crenà. increnà. L crena.
creyer vb. “credere” crenà vb. “intaccare”
FAR 36 s.xiv. (Sav.); “traduce lat. credo, -is. GO. PVG.
PD 115 n.: < *creyder. D crena. L increnare.
D creer. crênça sf. “credenza, credito”
creiòn sm. “matita” COM .1 188 gh’ho dæto in crença…
BDS (Sav.). fr. AAG 131. CAD. BDS (Sav.). PVG. RNC 18: neogr.
D cré. cheriùn. cruiùn. krûntza “credito”.
creissema sf. “cresima” D creer. creenza.
PS 108 s. xiv: “fatto sull’antico quareizema?” creor sm. “creditore”
D crexima. GOG xiii. a.1444 donec satisfacto sia integre a li creoi de
Crema cognome li banchi, e asestà ogni causa dependente de li diti ban-
VTS 81 a.1530 (Sav.). chi… –– sea dæto a noi… arbitrio in la materia de la sati-
cremaixùn sf. “bruciore di stomaco” sfacion de li creditori de li banchi… PS 35, 56 a.1467,
MP 19.166 (Pigna). ADL (Vent.). FPI 2309. 1468 creor.
FPI 2307a.
D cremar.
D creditore. creer.
cremar vb. “bruciare”
crepà vb. “fendere, crepare”
AG 47.46 chi vinticinque taride an…/ che incontente li FFN 353. ADL (Vent.). PVG.
cremàn. AG 49.219 stalo e maxon de quello logo/ fon D clepar. crepar. crepaira. crepeia. crevà. L excripare.
cremae e misse a fogo. AG 82.12 che chi comete tar pec- crepaira sf. “screpolatura”
cao/ degno e alo de eser cremao. AG 146.8 quando casa MP 19.166 (Pigna).
soa crema. MAC 163 le toe osse faro cremar a lo fogo. D crepéia. crepà.
MAC 169 e li iusticee… cremàn quello tenero corpo. crepar vb. “crepare, morire”
Cf. SAP 397 a.lomb. cremar m.s. MP 19.167 (Pigna).
D cremaixùn. D crepà. clepar.
Cremeno top. (Gen.) crepéia sf. “crepa, fenditura”
RCA 683 “rettoria della V.Polcevera dipendente dal co- PVG.
mune di Bolzaneto”. D crepà. crepaira.
EOL 24: ant. Carmadinum. CL 15. Cf. RCA 21 filii crepéndua sf. “mela carpendula”
Jdonis de Carmadino… –– et decimam quam tenent in BDS (Sav.).
Corneliano/. D carpandù.
L carmadinum. cremenna. Creppo top. (Triora)
cremente agg. “clemente” CL 15.
CIC 34 (= NPD 60) a.1749 (Sav.) le, reginna cremente e creppu sm. “colpo, schianto”
moæ vea/ domandò misericordia e ne l’ottenne. RAN 182. MP 19.166 (Pigna). ADL (Vent.). ADP
D clemente. clemento. cremento. L grementem (Pietra). BDS (Sav.). VPL. MVS (Sarz.): “mal di schiena
Cremento n.p., m. “Clemente” per sforzi fatti”.
PCD 44 s. xiv. crepùn sm. “ferro di cavallo”
D cremente. FDT 10.29 (Triora).
cremese/ cremezi sm./agg. “(di) colore cremisi” crer vb. “credere”
AA 147 tre camizi con soi amiti con mostra cremezi. PAB 39 ma per so tuti li zue e li pagaim no vossem in so
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere, comme… pol- crer.
vere di scarlate, coccinigia, lacche cremese. PS 30.
D cremexi. D creer.
cremesile/ cremesino agg. “di colore cremisi” cresce vb. “crescere”
ASF 731 una coperta de dimito cremesile facta a quadre- AG 145.20 che no te posse cresce briga. LSE 16 a lo qua-
ti de scamato turchino. ASF 735 un zupone de raso cre- le (San Zoane) tanto li cresceiva la devotione, che nulla
cosa denegava a chi domandava in lo nome de san Zoane.
mesile cum li manegheti de borcato d’oro risso et veluto LSE 27 sg. crescendo el fiume, lo gramoglo del grano se
morello cremesile. AAD 260 un altro letto a cuba de ra- asbasia, et decresando se exalta… –– cresciando (qualche
so cremesino recamato d’oro et veluto negro. afflictiuone) debiamo levarse a Dio per grande leticia.
D cremexi. D crexe.
cremexì sm./agg. “(di) colore cremisi” cresce vb. “rincrescere, dispiacere”
MAS 209 a.1465 colori morelli di cremexi. GL 20.113 e AG 52.40 e tamte atre bone cose/ che se de tute dir vore-
si ben pœe cangiaou/ l’azzurro in cremexì dra so armadûa. se/ penser o no ve crescexe.
GO. PD 139. ALN 59, 123: < ar. qarmazi, qirmiz “coc- D creximento.
ciniglia” (pers. kirm “verme”: cf. PVO 421 lat. vermicu- crescente sm. “lievito”
lus “vermiglio”) forse connesso con carminio REW GL 13.78 ven sciù l’ærbetta comme ro crescente.
4703c/d (prima documentazione: sp. clemesìn, s. xiv.). GO. LP 32 sg.: “tipo genovese forse giunto dal Piemonte.
D chermisi. cremesile. cremexile. L cremexile. Il tipo lig. è levatu (levò, levau); il tipo prov. è levamen
cremexile agg. “di colore cremisi” (levan)”.
CP 991 a.1461 una pianeta di velluto cremexile. Cf. SAP 397 a.lomb. cressente m.s.
D cremexi. L cremexile. D crexe. L crescente.
cres 353 crev
crintu sm. “varietà americana di uva nera” Cristoffa/ Cristoffam/ Cristoffano n.p. “Cristoforo”
PVG. PS 7: od. Cristoffa. PS 4, 7 s.xiv Cristoffam. Cristoffano.
crinulanu sm. “crinolino: tessuto di lino o cotone e PD 353.
crine” D cristufanìn.
PAG 161. Cristu n.p. “Cristo”
crio sm. “grido PVG: interiezione.
CIT 3 dro torto che reçeivo in questo mondo…: crìo giu- D criste.
stiçia a gora de lavello. GL 9.42 le che doppo ri crîi avei- Cristufanìn sm. n.p.; cognome
va inteiza/ ra bæga za inça… GL 13.23 dappertutto re- PD 135, 344.
sœunna un crìo, un lûro. D cristoffa.
D criar. crior. crivé sm. (ornit.) “gheppio comune, falchetto (Falco
criollu agg. “creolo” tinnunculus L.)”
BDS (Sav.). PVG. CLU.
crior sm. “gridìo, pl. grida” D crivella. griva. grivé.
AG 12.301 con boi e bestie pusor/ chi faxeam gram crior. crivel sm. “crivello, vaglio”
AG 26.6 e no l’a losengo tanto/ che mai so crior se stagne. DPC 173 ca 1180 (Sav.) unum crivel. MP 19.167 (Pigna):
AG 53.105 moirando in gran dolor/ con sbatimento e con REW 2321.
crior. AG 82.3 peccae…/ chi fan de terra crior in cel. D crebello. chribelatore. crivelar. crivello. crivel. crüvelu.
FAS 153. 164. cürvelu. L crivellus.
D criar. crio. crivella sf. (ornit.) “gheppio, falco”
crisantemu sm. (bot.) “crisantemo” PRP 351 (str.55) poscella esse mangià da re crivelle.
MLC 245 (Chiavari) “Pyrethrum indicum Cass.” PVG PRA 386: Taggia, Pornassio; a Cuneo: “barbagianni”.
“Chrysanthema indica L.” VPL.
cristallo sm. “cristallo” D crivé. crivelaire. crüvela. griva.
CP 991 a.1461 una croce d’argento col pomo di cristallo. Crivelaire top. (Pigna)
AA 193 una croce de cristalo guarnita de argento. MR PSP 85 n.198: ÷ cribellum REW 2321. [Ma sarà piutto-
133 a.1593 (Diano) una corona d’argento o sii rosario… sto ÷ crivella “falco, gheppio”].
e un’altra di cristallo o sii vedro turchino. D crivella.
D crestallo. crivelar vb. “vagliare”
cristante sm. “portatore di crocifissi lignei nelle pro- AG 42.3 monti homi…/chi mai non volem crivelar/ so di-
cessioni” to con bon seazo.
BDS (Sav.). FA 342. FAS 165.
D criste. D crivel.
Criste n.p. “Cristo” crivello/ crivelu sm. “crivello, vaglio”
AG 2.18 de Criste grande inimigo. AG 9.3 san Simon e PAS 31 cossi como se mesihia lo gram inter lo crivello.
san Tade/ de Criste coxim zerman. AG 12.325 Ieso Criste PVG, MVS (Sarz.) crivelu.
re del cel. AG 56.173 Ieso Criste pusor via/ privarmenti i PS 33.
aparvia. CBL 329 (1.11) Christe. OLP.1 37; CF 1.3; AF D crivel.
1.10 (Pietra), SL 1.4 (Sav.): Christe. GP 275 passion del- Crivezzo top.
lo segnor ihesu Christe. PAS 28 tuto zo che era dayto a FTL 98 n.29 “elem. topon. connesso con l’erosione”
Christe. BL 60 a.1392 Christe. LSE 20 dolce messer Crixia top. “Piana Crixia”
Ihesu Criste. QVS 124 n.29 (Tabula Peutingeriana). PCT 47: forma
FAS 158: “dal vocativo lat.” PD 149: “rimane oggi solo erudita.
in Antecriste” cro sm. (ornit.) “corvo”
D antecriste. crestian. crestianitae. cristante. cristian. cri- MVS (Sarz.).
stianeximu. christo. cristu. L christianare. D crovo.
cristiàn agg. “cristiano” Croa top. (Sav.)
AG 143.131 se tu ei stao re rexian/ chi nome te de cristian. RPV 295 a.1590 (Sav.) perfino al loco chiamato la croa e
AG 143.175 son re e faozi cristian. PEG 43 e conzo sea la crida la costera divide.
cossa che ello sea appella cristiam, ello no l’è, perço che D crovo.
ello renega crestianistae. NPD 78 a. 1856 (Sav.) dui buìn croà/ cröà/ croår vb. “cadere; reclinare il capo”
cristien. GSB 101 a.1577 (Baiardo) tempore quo (castanee) e ar-
PD 145. PVG. boribus defluunt descenduntque et ut vulgo dicitur croa-
D crestian. criste. no. CIT 12 se ro croàve un dì a ri pê… CIT 14 a ri pê
cristianar vb. “convertire al cristianesimo” sciu ra fin v’ho da croà. GL 16.62 e pu mi l’ammo, e stag-
AG 12.580 denanti tute le gente/ dixem pur avertamente/ go chi a croà/ sciu st’arena, cianzando, invendicà. ROC
e noi semo pu cristianai/ per De morir apareiai. 151 (Civezza) cröà. FDT 10.29 (Triora) croår “il cadere
L christianare. di petali, foglie, fiori, frutti”.
cristianeximu sm. “cristianesimo” D crovà. cruà.
PD 115: “dotto”. croassu sm. (ornit.) “gazza marina (Alca torda)”
D crestianitae. criste. AFV 413 (Vent.) CLU “sterna”.
cristianitate sf. “cristianità” D crovo.
AG 144.57 en mar stao è per le pecae/ la santa cristiani- crobu sm. “corvo”
tate. ADG 129 (Gen.).
D crestianitae. D crovo.
Christo n.p. “Cristo” crocà vb. “chiocciare”
BL 66 a.1399 Christo aora et sempre sia in vostra guardia. PVG.
D Criste. D croccia.
croc 356 cros
crocà vb. “cuocere a fuoco lento” crosa/ croza sf. “viottolo, strada di campagna stretta
ADP (Pietra). fra due muri”
Cf. DEI.2 1171 s.v. crògiolo. AA 36 per le crose in gran freta ionsono a la porta Belera.
cròcau sm. “fico acerbo” LTI 78 n.137. REW 2257.
MP 19.167 (Pigna). D crösa. crösasca. crose. crosia. croso. crözure. croxia.
Crocetta top. (fra Albisola e Pareto) L crosa. crosus.
RPV 295 a.1590 (Sav.) uno loco chiamato la Crocetta. Crosa/ croza sf. top.; elem. topon.
D cruxeta. GEM 135 s.xv.(Monterosso) in la Croza. AA 209 una ca-
crochia sf. “specie di sopravveste” za in la croza de li fosi. MNS.1 148 a.1611 (Sav.) la quin-
ASF 748 una crochia di saya negra. RDB 40 ni chiu re cro- ta cala del torato duri insino alla crosa di Bava che resta
chie uzemo/ che gianche noi citten sovra portamo/ quand’a dalle Fornaci. BBB 28 a.1636 Crosa (Bard.). NTS 13
ra logia o giexa se n’andamo/ e brutte le lavamo/ ch’aura de Crosa di S.Antonio (Fornaci di Savona, dalla Cappella di
taffetà e de zentuni/ in villa ognun re porta notte e dì. S.Antonio alla Rocca di Legino).
Cf. DUC.2 623 crocea: genus clamydis longe ad terram FA 342 sg. CTL 22. CL 15. FCL 20 “riferito a terreni
usque a parte anteriori aperta, a summo ad imum rugosa, scoscesi, valloncelli”.
in formam capparum praelatorum, si demas cuculum. ITG 498. FTL 100 n.33.
croccia sf. “chioccia” (Sotto) Crosa top. (Sav.)
ADP (Pietra). FBS 50 fine s. xvi. (Bosco di Savona) Sotto Crosa. BG
D crocà. 126n. s.xvii. (Sav.) ( = NTS 23) ritano di Sottocrosa, affl.
crocciu sm. “fermaglio per abiti” del torr. Lavanestro.
VPL (Alassio, Loano). cröza/ crœza sf. “viottolo”
crocho sm. “uncino” RDB 134 (V.Dartona) voze ro so cavallo e ro speronna/
PAB 67 per la forssa de lo crocho de soa averxitae. infra re crœze, fra ri boschi e strè.
PS 56. RAN 182 (fr. creux), BID 202, TAL 60, ASB 74: cröza.
D croccu. corchietto. L crochinus. crochus. Cf. CVM mil. cröggia “buca, tana” .
crocco sm. “strumento per tendere la corda della ba- D crosa.
lestra “a crocco” o “de strevo” Crösa top.; elem. topon.
FNG 83 n.2 cita: R.PREDELLI – A.SACERDOTI, Gli statuti FCL 20 (S.Olcese) a Crösa. NTS 13 (Legino, Sav.) Crösa
marittimi veneziani fino al 1250, Venezia 1903 p.203: da Bresciana.
“crocco: un uncino pendente da una forte striscia di cuoio Crösasca/ Crosaschi top. (Gen.)
col quale tendeasi, sino a portarla al punto di arresto, la FCL 20 od. a Crösasca. FCL 20 a.1765 i Crosaschi.
corda della balestra”. D crosa.
D balestra. L crochus. croscé sm. “uncinetto”
croccu sm. “gancio” LFL.1 25 fr.
RAN 182. TVD (Dolc.) “ferro morto della porta”. D gruscé.
croccu sm. “bossolo di cuoio, con cinghia e bretelle, (le) Crose/ Croze top. (Seborga)
usato per portare bandiere pesanti e crocifissi nelle pro- TAL 60 n.242: a.1539 le Croze, Crozore. DPD 62 a.1754
cessioni” regione detta le Crose.
GO. PAG 147. RAN 182. PVG. BDS (Sav.). D crosa.
cröelettu sm. “copriletto. croze sf. “croce”◊
D crovelecto. AG 145.202 iavao in croze.
croettu sm. (ornit.) “taccola” Cf. P.TEKAV◊I◊, LN. 28 (1967) 58.
CLU. D crosetta. croxe.
D crovo. cruvettu. Crosetta top (Sav.)
croia sf. “specie di corvo” MNS.1.149 a.1611 la sesta (cala) da questo luogo fino al-
MP 19.167 (Pigna). la Crosetta.
D crovo. D croze. cruxeta.
croio agg. “crudo, immaturo, debole; crudele, mal- crosetto sm. “pasticcino”
vagio” PRP 339 (str.4) no stè a pensà ne a torta,ne a lasagne/ ne
AG 12.363 se questi den aver gran ioya/ per venze mi fan- a crosetti tirai, ne a maccarroi… PRP 341 (str.11) gente
tina croya. AGN 39.8 como vir e croio rubado. AG assai/ ra qua no teme fumo de crosetto.
101.18 per li gran fangi e tempi croi. AG 138.168 la vi- D cruzeti. cursetu. L crusetus.
sta de le belle ioye/ gi fa tornar le borse croye (FA 343: Crosetti elem. topon.
voye?). AG 140.229 con persone de croyo afar/ guarda GR 53 a.1489 (Dolc.) terminum parvum, lapidibus malta
ben, no t’acontar. et calcina edificatum, in la gomba delli Crosetti.
ROM 19 (1890) 480 sg.; 73 (1952) 529. REW 2338. RGS crosia sf. “viottolo”
§ 176 prov. croi. Cf. SAP 397, MB 78 sg. a lomb. croio m.s. MNS.1.148 a.1611 (Sav.) da casa del Morino sino alla
D cruo. crüu. L crudus. crosia de S.Cecilia
(la) Croix-sur-Roudoule top. (Alpi Marittime, Fr.) D crosa. croxia.
LAM 92 it. la Croce. croso agg. “cavo, profondo”
D cruxe. AG 70.26 quelo chi ne va in fosao croso. AG 145.281 an-
crolar vb. “agitare, scuotere, crollare” chore pusor ge osso/ per citarle in fondo croso.
AG 36.36 doi xumi si ventoxi/ chi mai de buffà no mo- FA 342 sg. PS, 15, 51, 109: pron. –ö-
lam/ case grande e teiti crolam. AG 146.35 comenza l’a- D crosa. crösu. L crosus.
tro de befar/ contra lui crolar la zera/ voiando lo de- croso agg. “cavo, incavato profondo” elem. topon.
sprexar. FTL 100. FCL 53. ITG 498. LTI 78.
PS 56. D crösu. cruis. cian crösu. fussau crösu. recroso. vallecro-
D clolar. corlar. sia. valùn crösu. L crosus.
cros 357 cruc
crucettu sm. “gancetto per abiti” crulu sm. “verricello cilindrico posto sulla sponda
ADP (Pietra). posteriore del carro”
D corchietto. curcettu. MVS (Sarz.).
crucificar vb. “crocifiggere” D curlu.
AG 16.106 fim a quelo logo…/donde lo fo crucificao. AG cruo agg. “crudo, crudele”
54.263 quello doze re biao/ chi fo per noi crucificao. AG 41.24 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio
MAC 162 sg. ella no serve a li nostri dee, ma serve a quel- cruo. AG 52.9 (la castagna) boza, maura, cota e crua.
lo chi fo crucifficao da li Zué –– elli degnamenti perim RDB 13 che dra cruezza crua ciù saresci… RDB 16 che
per so che lo segnor de lo mondo cruciffichàn. PAB 65 e se ben doçe in vista voi parei/ dentro sei crua e dura come
sam Pero fe crucifficar. IVE 94 unde san Pero fu crucifi- pria. CIT 103 queste lagrime chie…/ crua, son tutte crie/
cao. son trombe da crià ro to rigò.
FA 343. PS 56. Cf. SAP 398 a.lomb. crucificar m.s. RAN 72.
D crusefizo. cruxe. D cruezza. croyo. crüu. L crudus.
cruculùn sm. (ornit.) “croccolone, beccaccino mag- cruota sf. “cantina”
giore” PCL 276.
GNB (Bord.) CLU. D crota.
D cruguìn. cruscìa sf. (mar.) “trave longitudinale di rinforzo del-
crudé/ crudee/ crudel agg. “crudele” la struttura della nave”
AG 60.19 che visto n o per soe peccae/ en lo me tempo CAD.
pur asai/ si crudel e de mal ayre… CR 17 no sereive ben crus de Malta sf. (bot.) “Tribulus terrestris”
pu che crudé queli chi presumisca de far mal a questo FPL (Nizza).
agnelo… PS 7 s.xiv. crudee. RDB 18 per voi si ben m’in- D cruxe.
frecchia amò crudé… ro cuò duro e crudé. cruscìa sf. (mar.) “corsia, corridoio sulla nave”
PD 114 n., 338. PD 345. GA.12.100 “metatesi”.
D cruder. D corsia. L cursia.
crüdele agg. “crudele” crusefizo sm. “crocifisso”
PD 338. RGS § 47. AA 124 la capela de lo crusefizo vegio in yesia maiore.
D cruder. D cruxe. crucificar.
crudeletae/ crudelitae/ crudelité sf. “crudeltà, fie- cruzetta sf. “viottolo”
rezza” COM.6 10 perdei e nottoranne in tra cruzetta sotto i bar-
PEG 40 la gora de leom significa la soa grande crudeletae coìn da galante a fà l’amô.
che ogni cossa vo degolar. MAC 164 quanta beatituden tu D cröza.
perdi per la toa crudelitae! PAB 55 s.xiv. avemo deffeisso cruzetti sm.pl. “lasagne annodate nel mezzo”
li boim de lor crudellitae. PAB 65 s.xiv. per soa crudelli- MP 19.168 (Pigna) “crocette”.
tae/ fe ocier so frai. RDB 19 ra crudelité che regna in voi. D crosetto.
PS 35. cruçià(se) vb. “crucciarsi, soffrire’
D cruder. CIT 91 a che con tanta gora/ se cruçia e se travaggia/ ro
cruder agg. “crudele” mondo aprœuo a tenti pensamenti?
PAS 31 la crudera morte che se aproximava alle carne. D crüsiu.
CR 21 serei scampao da cossì terriber e crudera morte. crü’siu sm. “cruccio”
PAB 51 studia como cruder malliciossamenti de de- PD 150. SDS (Sav.).
struerllo.
D crüsià(se).
PAB 55 lo iorno che la crudera acussaciom fo recevua
crusta sf. “crosta”
contra my.
GO. CAD. RAN 19. ADG. RGS § 69, 75. PVG.
PS 11, 16. PD 338. RAN 58 s.xvi (B.Cigala) f. crudera.
D crustilùn. crustiùn. crustu. L crustare. crostossus.
D crudé. crüdele. crudeletae. crudermenti. L crudelis.
crudermenti avv. “crudelmente” crusta sf. “sfogliata di pasta”
PAB 86 se de aveir missericordia de li maroti de cor, a no FDT.P 39 (Triora). Cf. PVP 108, 359.
persseguirlli crudermenti. D crustula.
PS 39. crustilùn sm.pl. “croste”
D cruder. MP 19.168 (Pigna): REW 2345.
cruezza sf. “crudezza, crudeltà” D crusta. crustiùn.
RDB 13 che dra cruezza crua ciù saresci… RDB 19 o crustiùn sm. “ciglione”
donna deveresci…/ cangià re cruezze in veri amoi/ che a DVO (On.).
voi troppo sta ma ro cuò crudé. D crusta. crustilùn.
D cruo. crustu sm. “crosta”
cruguìn sm. (ornit.) “scricciolo” ADP (Pietra).
CLU. D crusta.
D cruculùn. crustula sf. “frittella dolce”
cruì vb. “coprire” FDT 10.29 (Triora).
PVG. Cf. Varr. L.L. 5.107 crustulum “ciambella dolce”.
D crovir. cruvì. D crusta.
Cruis top. (Provenza) crutùn sm. “carcere, prigione militare”
ART 460 a.1069 crois. CAD. RAN 126: fr. croûton.
D croso. L crois. D crota.
cruiùn sm. “matita” crutuår vb. “tremare dal freddo”
MP 19.168 (Pigna): REW 2319. FDT.P 39 (Triora).
D creiòn. D cruturà.
crut 359 cuai
cuéira sf.pl. “fila di pani crudi, allineati per essere cugialo sm. “cucchiaio”
portati al forno” ASF 751 cugiali d’argento xiii.
MP 19.168 (Pigna). D cügià.
D cöxe cü giancu sm. (ornit.) “culbianco, cutrettola, bale-
Cuenda top. (Laigueglia) struccio (Saxicola oenanthe)”
LPTA 142 “cludenda”. GA 16.14 sgg. PVG. CLU. BUL 386: cügiancu de prau.
D ciudenda. G.ROHLFS, EW 633: dial. fr. culblanc “cutrettola”.
cuento sm. “racconto” cügiancu de téitu sm. (ornit.) “Hirundo urbica”
DFC 90 in mençunando quello cuento (rima: çento). BUL 383 sg.
D cointo.
cuercettu sm. “coperchio della stufa” cugiandrina sf. (bot.) “arisaro (Arisarum vulgare
BDS (Sav.). Targ.Tozz.)”
D cuvercettu. cuverciu. MLC 271 (Lavagna). PVG.
cuerciu sm. “coperchio” D cugliandrina. culandrina. culandro.
PVG. Cugiano top. “Quiliano”
D cuverciu. AA 64 ritornono verso Piemonte però pasono per la villa
cuerta sf. “coperta” de Cugiano. AA 275 li homini de Cugiano.
PVG. D cüggén.
D cuverta. cügiarìn sm. “cucchiaino”
cueta sf. “estremità della frusta” PD 340.
PVG. D cügén. cügià.
D cua. cugiaro sm. “cucchiaio”
cueta sf. (ornit.) “cincia codona” CP 991 a.1461 un turibolo con la navetta e cugiaro d’ar-
CLU. gento. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) cugiari di lottone e di le-
D cua. cuìn. gno.
cueta sf. “cote dei falciatori” D cügià.
PD 155. MP 19.168 (Pigna). FDT 10.29, FDT.P 39
cugire vb. “cogliere, raccogliere”
(Triora). DVA (VArr.). FDG 48. BDS (Sav.). VPL.
D cue. AA 50 vene il vicario… a cugire le ostie dove con grande
cuetìn sm. “cavolino” diligentcia cugino fino la terra che le tocava. AA 151 vo-
PD 151 < coretin. leva entrare in le loro posesione a cugire le frute de li er-
D cou. bori. MVS (Sarz.).
cuffa sf. “cesta, paniere” D cögge.coger.
GO. MP 19.165 (Pigna). ADL (Vent.). PVG. cùgiu sm. “giaciglio all’aperto degli animali”
PD 349, 353. REW 4789. GA 13.200: < ar. kufa, m.s. PIA TVD (Dolc.).
36 n.20. D cubia. cucia.
D cofa. L coffa. cuglia sf. “testicolo”
cuffin sm. “cestino, sporta” ADL (Vent.).
RAN 16. TVD (Dolc.). D coglie. cugia. cuiunare. L colia.
D cofin. coffino. L coffinus. cugliandrina sf. (bot.) “favagello (Ficaria ranunco-
cuffìn sm. “segnale esposto dalla Lanterna di loides)”
Genova, per segnalare i bastimenti in arrivo” EVM 57 (V.Mar.).
CAD: vengono esposti tanti ‘coffini’ quante sono le navi D cugiandrina.
avvistate. Se sono navi da guerra, viene esposta una ban- cugliasse sm. “uomo stupido”
diera. GO.
cugaro sm. “cucchiaio” ADL (Vent.).
AA 144 due pase e uno cugaro de argento. D cojo.
D cügià. Cugliano top. “Quiliano”
cügén sm. “cucchiaino” AA 337 a.1505 (Gen.) abitano una certa valle de
PD 135, 340 “plebeo”. ADG. FDG 166. Cugliano.
D cügià. cügiarìn. D cüggén.
Cüggén top. “Quiliano” cugliurar vb. “sbeffeggiare”
PAA 87: fundus Aquilianus. ADG 34: fundi Aquiliani. MP 19.169 (Pigna).
D cugiano. cugliano. quiliano. L aquilianum. D cuiunare.
cùgia sf. “testicolo” cugnà sf. “cognata”
PVG. IVE 32 çe (andò) a vixitar soa cugnà.
D cuglia. cuiunare. D cognaa. L cugnata.
cügìa sf. “colletta, sottoscrizione, raccolta” cugnao sm. “cognato”
BDS (Sav.). GP 287 non fosti tu quello che tagiasti la oregia a me cu-
D cheglia. cögge. cögìa. gnao malcho? PS 3 s.xiv. cugnao.
cuggià sm. “cucchiaio”
D cügnòu.
CIT 59 cento votte a ro dì mœuro e renascio/ no me resta
un cuggià de læte adosso/ vivo de raggia e fren-a a ciù Cugnettu top. (S.Olcese)
non posso. FCL 20 in tu Cugnettu.
D cügià. D cuneo.
cügià sm. “cucchiaio” cugno sm. “cuneo, bietta”
MUI 148 cuchiaro. PD 148, 150. ADG. FDG 153, 157. VIA 94 a.1476 (Sav.) item cugni sive giave per dicte bom-
D chigià. chigliar. cugaro. cügén. cuggià. cuglialo. cü- barde.
giarìn. cugiaro. culiera. cusaro. L coclearium. D conio.
cügn 363 cula
cuntre sf.pl. “funi di rinforzo dell’attaccatura delle cüö’ sm. “colatoio, colino”
vele” PVG.
CAD. DMM 11 s.v. contre. D cuà. curaù.
cuntrètu sm. “contratto” cuose sf. “cosa”
AAG 130. COM.1 23 cuose serve?
D contrato. L contractum. D cosa.
cuntrincà vb. “avere carte favorevoli nel gioco del cuöze vb. “cuocere”
Tresette” OCD 25 (Cartasegna).
DVA (VArr.). D cöxe.
cuntru cong. “contro” cuòu sm. “colatoio, colino”
ADG 65, 69. GO. BDS (Sav.). AAG 125 n.3.
cuntrubordu sm. (mar.) “controbordo, bordo oppo- D cuà. curaù.
sto a quello su cui si naviga di bolina” cuœxe vb. “cuocere, ustionare”
CAD. RDB 66 quando de scuoggio in scuoggio va Maitinna…/
cuntrubrassi sm.pl. (mar.) “controbracci, cavi di e ro sò per no cuoexera s’asconde. CIT 151 chi me vé
rinforzo dei bracci dei pennoni” sciu ra chiazza comparì/ dixe: Ballin va a cuœxese, o a in-
CAD. norbì.
cuntrubrassià vb. (mar.) “controbracciare, invertire RAN 54.
la posizione dei pennoni D cöxe.
CAD. cuppa sf. “coppa”
cuntrubrilla sf. (mar.) “controbriglia, manovra di PD 147. ADG 67.
rinforzo del bompresso”
D chopa.
CAD.
cuntruchiggia sg. (mar.) “controchiglia, travi esterne cûpà am. “compare, padrino”
di rinforzo della chiglia” PVG.
CAD. D cumpà.
cuntrucruscìe sf.pl. (mar.) “controcorsie, travi longi- cupàibe sf. (bot.) “Copaifera officinalis”
tudinali di rinforzo della struttura della nave” CAD: “albero resinoso del Brasile”.
CAD. cupparöza sf. “vetriolo; solfato metallico”
cuntrudragante sm. (mar.) “controdragante, la più CAD.
alta barra o traverso nel quadro di poppa” cupazzu sm. “mortaio di legno scavato in un tronco
CAD. d’albero per pestarvi il grano con il magliu”
cuntrudritu sm. (mar.) “trave di rinforzo della ruota FDT 10.29; FDT.P 73 (Triora).
di poppa o di prua” D cupeta.
CAD. cupéla sf. “cupola”
cuntruvultigiöa sm. (mar.) “legno tondo che fa parte DVO (On.).
dell’ornamento dello sperone della nave” cupelà vb. “saggiare i metalli”
CAD. BDS (Sav.).
cuntu sm. “conto, racconto” D copella.
PD 362. PVG. cupelu sm. “misura di capacità per grani”
D cointo. DVO (On.). DVA (VArr.).
cuntügnu agg. “continuo” D copella. L copellus.
PD 119, 364 “non popolare” cupeta sf. “tazza, ciotola”
cuntursciùn sf. “contorsione, inchino” PD 147. G.RONCO, LDA 87 sg. PVG. MVS (Sarz.).
CIC 52 a.1842 (Sav.) te ghe capitan dunque impruvisè/ e D cupazzu. copeta. cupetti. cupetìn. cupìn.
ghe fan mille scuèxi e cuntursciuìn,/ ghe dixan ch’u l’è cupeta sf. “nuca”
pin d’abilitè… CAN 1845 p.37 (Sav.) gh’è là ün duggiu e ünna mezzet-
cuntüssu sm “farsetto” ta/ da sunnaghe in sce a cupetta
GO. CAD. VPL Pietra) “camicia da notte” MP 19.170 (Pigna).
PSE 254. RAN 183. GA 13.202: comptuceus < comptus. Cf. MB 74 (Bonvesin) copa. m.s. DANTE, Par. 8.12 la stel-
ALN 73: ”sic. cantusciu “lunga veste femminile < ar. qa- la/ che ‘l sol vagheggia or da coppa, or da ciglio.
tusc “lunga veste che si porta sopra il caffetano”. D cupetùn. cupüssu.
Cf. CVM contùsc “veste femminile”. cupetti sm.pl. “cappelletti, pasta alimentare ripiena”
D cotuscio. contusso. RCG, Diz. BDS (Sav.).
cunusce vb. “conoscere”
D cupeta.
PD 119. FDG 220. PVG.
D cognosce. cognosse. cognuxe. conosce. noscer. cupetìn sm. (bot.) “Cotyledon umbilicus L.”
cunusciansa sf. “conoscenza” MLC 241 (Sav.)
PD 107 “di origine un po’ sospetta”. D cupeta. cuppìn.
D conoscenza. cupetùn sm. “scappellotto”
cunvaliscensa sf. “convalescenza” BDS (Sav.).
PD 139. D cupeta.
cunversciùn / cunvürsciùn sf. “convulsioni, malattia cupiditae sf. “voglia, desiderio”
infantile” FAS 164.
PVG cunversciün. VPL cunvürsciùn. D covea.
cuò sm. “cuore” cuppìn sm. “tazzina”
RDB 16 per che ciù cha de sasso havei ro cuò. PRP 339 DVO (On.). FDT 10.65 (Triora): “tazza appesa all’orlo
(str.4) nò ve vegne in cuò l’aigua dre vivagne (non preoc- della giara dell’olio; tazzina per l’acqua nella gabbia de-
cupatevi delle piccole faccende quotidiane). gli uccelli”
D cor. D cupeta. cupetìn.
cupp 369 curd
cuppìn sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus” cürala sf. “l’insieme delle pecore vecchie che vanno
FPL (Cogorno). al macello”
cupitar vb. “desiderare” PTO 258 (Ponente ligure).
AG 21.7 chi star no vor contento/ en quelo honor che De i curalu sm. “corallo”
a dao/ e cupita tropo aoto grao/ po venir in manchamento. CAD.
AGC 49 n. “latinismo” D cualu. colarero.
D cubità. curar vb. “curare, aver cura; preoccuparsi”
cuppu sm. “tegola ricurva” AG 140.141 no curar de oyr quelui/ chi disse mar d’ao-
RAN 16. MP 19.170 (Pigna): REW 2409. G.RONCO, trui. FAR 31 s.xiv. (Sav.)in hoc exemplo pero al qual me-
LDA 87 sg. lat. cupa, cuppa. ADL (Vent.). PVG. naza non cura de[….] debet sic dici Petrus qui aliquo mi-
Cf. SAP 396 a.lomb. copo; BIO 259 emil. cop; CVM mil. nato sibi non [curat de] minis est stultus.
cop m.s. D cura. curà. L curare.
D copo. L cupus. cürassà sf. “colpo battuto sul deretano”
cuppu sm. “vaso da notte” DVA (VArr.).
VPL. D cüattà.
cuppu sm. “ramaiolo, mestolo; pala della ruota del cürassùn sm. “fondiglia, morchia”
mulino” TVD (Dolc.). VPL.
GO. PVG. D cuà. scuaggia.
D cuppa. curatta sf. “culatta, deretano”
cuppu sm. “reticella per la pesca” GL 15.12 e int’re quelle remæ’ streite e cagnin-e/ fa ri
GO. PML 334 “rezzòla” (IVI, descrizione). banchi scroscì con ra curatta.
cùpua sf. “nuca” D cuatta.
VPL (Pigna). curaù sm. “filtro, colatoio, colino”
cupùn sm. “cedola dei titoli di rendita” TVD (Dolc.). VPL.
LFL.1 25 fr. coupon. D cuà. cuaiö’. cüö’. cuòu. curaur. curavue.
cupùn sm. “tappo di botte o damigiana” curaù sm. “drappo usato per portare erba o fieno in
capo”
VPL (Taggia).
DVA (VArr.).
cupüssu m. “nuca, occipite” D curu.
CAN 1843 p.44 (Sav.) ho piggiòu dau sciu Pettüssu/ ciü curaùr sm. “panno grande e rozzo per trasportasre
pattuìn in tu cupüssu/ che no ho cavelli in testa. erbe o letame
CAD. PAG 167. RAN 21, 183. PD 146. PVG. MP 19.170 (Pigna).
D copusso. cupeta. D curaù.
cuquala sf. “bolla di sapone” curavue sm. “colatoio, panno attraverso cui cola il
CIR 28 a. 1930 i benpensanti insegnan che l’arte e l’idea- ranno nel bucato”
le / nu sun che zöghi d’iride / in simma a de coquale. FDT 10.65 (Triora).
D cucalla. cucuale. D cuà. curaù.
cura sf. “cura, attenzione” curbatta sm. “fattorino dell’avvocato”
RV 76 s. xii. mi non o cura de ti. AG 140.285 de la ma- BDS (Sav.).
snaa toa agi cura. D cruvata.
D bescurar. curar. cureiver. curoso. curou. incurase. per- curbela sf. “cestello”
curarixe. procuraor. rechirarse. MP 19.170 (Pigna).
curà sf. “corata” D corba. curbelia. L corbella.
ADL (Vent.). curbeleta sf. “capriola, capitombolo”
D cuà. PVG.
curà sf. “palizzata, siepe” D acurbelà.
BDS (Varazze). curbélia sf. “cesto di fiori”
curà avv. “là, colà” LFL 1.25 fr. corbeille.
MP 19.170 (Pigna).: REW 4265. TVD (Dolc.). D corba. curbela.
D là. curbetta sf. “cestino”
curà / cürà vb. “curare” GO. RAN 81
SCF 95 a.1393 li priori… debiam… avizare se le dicte D corba.
cosse sum state ben curae da lo dicto guardiam. NPD 77 curcettu sm. “gancetto, fermaglio per abiti”
a.1856 (Sav.) u nu aveiva che ün pò de refreidù,/ nu l’an GO. PAG 147. RAN 126. PD 345, 357 fr. crochet. GA
12.101 “metatesi”. ADP (Pietra). BDS (Sav.).
cüròu a tempu.
Cf. RNB 87, 91 neogr. kourkûti “affibbiatura”
D curar. D corchietto. crucettu.
curabrodu sm. “colabrodo” curchià vb. “avvolgere, arrotolare”
ADL (Vent.). VPL (Sanr, Alb.).
D cuà. cùrcuma sf. (bot.) “curcuma, zafferano”
curadìn (ornit.) “corriere grosso (Charadrius hiati- CAD: “Cuccuma longa” pianta usata in tintoria”. BDS
cula)” (Sav.) “zafferano”.
PVG LVO 33: < ar. kurkumun “zafferano indiano”
D corrado. curdané sm. “cordaio”
curaggiu sm. “coraggio” CAD. PS 5. PD 143.
PD 340 “letterario”. ADG. D corda. L cordanerius. cordeanerius.
D coragio. curdeleta sf. “lasagna, specie di pasta alimentare”
cüragnùn sm. “fondo di sacco” PVG.
VPL. D corda. L cordella.
curd 370 cürl
custanna sf. “una delle travi orizzontali che sosten- custüpa(se) vb. “prendere un raffreddore”
gono le falde del tetto” PD 142.
CAD. PVG. VPL (Alb.). D custipase. acustüpòu.
custéa af. “costiera”; elem. topon. cusuniggia sf. “cocciniglia”
NTS 14 Strada da custéa (Sav.) “fra Cimavalle e GO. PSE 266: assimilazione da cusiniggia. PD 143, 357.
Montomoro, dai Piatti al Ritano della Fornace”. TCL D coconigia.
(Loano) Custéa. cutela sf. “coltello di legno usato per raschiare”
D costa. costera. VPL.
custéa sf. (mar.) “costiera, legno di rinforzo del so- cutelassu sm. (mar.) “vela di coltellaccio, vela lunga
stegno degli alberi della nave” e stretta”
CAD, pl. custée. CAD. NVM (Sav.) asta de cutelassu “buttafuori”. VPM
custeleta sf. “costoletta” 125, 342: s. xvii. Cf. mediogr. s.xiv koutelßj dal ven.,
MP 19.171 (Pigna). dall’it. comune o dal gen.
D costa. cuteleta. D cutellu.
custezzà vb. (mar.) “costeggiare” cuteleta sf. “cotoletta”
NVM (Sav.). LFL.3 18: fr. côtelette.
D costa. costezar. D custeleta.
custetti sm.pl. (bot.) “radicchio (Cichorium intybus L.)” cutellu sm. “coltello”
GO. FPL. MLC 250. BDS (Sav.). CAD. RAN 19. PS 6 “poco regolare la –u-. PD 114.
D custu. PVG.
custigiö’ sm. “costerella (di terra, di monte)” D cotelo. cutelassu.
A.PRATI, ID 18 (1942) 100: cf. custigiöa “costoletta”; Cf. cutér sm. “coltello”
C.SALVIONI, ROM 43 (1914) 378 n.2. MP 19.171 (Pigna).
D custigiöa. custigiùn. D cotelo.
custigiö’a sf. “costoletta” cùtera sf. “coltre, coperta”
GO. PD 140. ADG. BDS (Sav.). PVG. DVO (On.).
D costa. custiöra. D cutura.
custigiùn sm. “costolatura di terreno”; top. cutià vb. “interessare, stare a cuore”
TCL (Loano). TVD (Dolc.).
D costa. custigiö’. L costelionum. cutiélu sm. “coltello”
custìn sm. “costa di terreno”; top. GF 12 s.xix (contad.) l’a pigliô in cutielu e u g’â tagliô a
TCL (Loano). tiesta. RGS § 90 (Rovegno).
D costa. D cotelo.
Custiöra top. (Alassio) Cutirde sf., n.p. “Clotilde”
TAL 63 n.268 a. 1826 Costiora “costigliola”. PD 364: “dissimilazione; plebeo”.
D custigiöa. cutognu sm. (bot.) “mela cotogna (Pirus cydonia L.)”
custipase vb. “prendere un raffreddore” MLC 238 (Quiliano, Sav.); mei cutognu (Gen.) .
PVG. D cotom.
D custipasiùn. custüpase. cutru sm. “coltro, sorta di vomere dell’aratro”
custipasiùn sf. “forte raffreddore” GO.
PVG. L cultrum.
D custipase. cuttraffètu agg. “sfigurato, deforme”
custiùn sf. “questione, lite” PVC 185 s. xix gianu, fütu e cuttraffètu.
PD 154, 356. VPL. D cuntraffètu.
D costion. questiùn. cutre sm. “cutter, nave a vela”
custu sm. “cespo, cespuglio” NVM (Sav.). GA 12.100: ingl. cutter “canotto”; metatesi.
PVC 224 s.xix du meise d’agustu/ che secca a tèra e u cu- cutrùi sm.pl. “soffitte”
stu. RAN 16. VPL.
cutüa sf. “cottura”
ADG 66: consitus. ALE 124 “pre-latino”
PD 145, 154.
D costo. custetti. L custus. D cöxe.
custu sm. “nocciolo selvatico” cutùn sm. “cotone (Araujia albens Don.)”
FST 80 (Triora). RAN 44 dall’arabo. MLC 254 (Sav.). PVG.
custu giancu sm. (bot.) D cotonina. cottono.
FPL. (Gen., Cogorno) PVG “cana picchia (Helicrysium (erba) cutuna sf. (bot.) “Hieracium lanatum”
angustifolium)”. MLC 246 (Chiav.) “Helicrysum stcchas FPL (P.Nava).
Gaertn.” cùtura sf. “coltre, coperta imbottita”
custu neigru sm. (bot.) “scopa meschina (Calluna MP 19.171 (Pigna). FDT 10.65 (Triora). ADL (Vent.).
vulgaris)” D colcera. cotra. cotreta. cutera.
FPL (Cogorno). PVG. cuturna / cutùrnixe sf. (ornit.) “coturnice”
custüa sf. “cucitura” CLU.
GO. L coturnicem.
D costura. cuve sf. “cote”
custümà vb. “costumare, avere abitudine” GO. PD 348.
CAD. PVG. custümase. Cf. DEP piem. cov m.s.
D costumar. cuvéa sf. “appetito, desiderio di cibo”
custüme sm. “costume, uso, usanza” FA 342, ADL, VPL (Vent.). MP 19.171 (Pigna). TVD
GUA 330, 433: consuetudo, attraverso il franc. PVG. (Dolc.). FDT 10.65 (Triora). RDO (On.). FPI 2407 “lig.
D costume. D covea. cuvera.
cuve 374 cuxu
D
da prep. “da” 1.pl. davimo GL.8.13.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) baril due et una da far buada –– 3.pl. davam AF.1.43 s.xiv.(Pietra)
una tola da seder. –– canne ii. da pescar. –– unum lençol davan GP 289.
da sol. iii. LSE 32 da li a un pocho. –– da poi un pocho. daxeam PAS 35 daxeam gue.
da prep. art. “dalla” “-gli”
AG 12.392 amaistrai da fantina/ en la santa fe divina. daxem AF. 1.48 s.xiv. (Pietra).
AGN clxii. Fut. 1.sg. dô PD 124.
D do. du. la. daiò PD 124
da prep. “di” darai AG 140.281
AG 12.619 criste pim d ogni bontae/ e da ognuncha pie- 3.sg. dar (v) à RV 95 s.xii. “vi darà”
tae. AG 14.272 se da bon cor li honorerai… AG 43.180 darà AG 140.257. FAS 160
dentro da casa de li frai. AG 140.2 se ben intender me vo- 1.pl. daremo PAB 60
resi/ e da bon cor voi taxesi… AG 140.64 da bonna fe ser- daremmu CAN 1848 p.51, 86 (Sav.)
virlo. NAB 23 a.1473 (Sav.) sel si trovasi alcuno patrone 2.pl. daài CPV 49 a.1461 (Alb.)
da lavorerio o maistro ne lavorante. COM.3 100 se rîe darei NSB 188 s.xvii. (Vent.)
sempre ciù da cœu. 3.pl. daan NPD 62 ca.1750 (Sav.)
AGC 46 “funzione genitivale di da, non solo nel veneto”. Perf. 1.sg. (ei) dedit DPC 173 ca.1180 (Sav.)
D. de. di. L de. dei, dey PS 24, 28 s.xiv. PD 123.
dà/ dal / dar vb. “dare; battere” 2.sg. daesti AG 2.38 (rima: enxisti)
AG 99.18 (la bestemmia) e quelli n’am penna e dol/ chi in AG 56.121 (rima: vestisti
aotri dal la vor. AG 140.113 asi in dar como in rezeiver. AG 143.81. AGC 39.
PAB 41 ello no devea dar. RL 224 a.1440 darghe, darge- FAS 160
lo. CR 21 a voi è possiber da recato a questa redencion. daisti PS 28 s.xiv.
CAR 10 a.1340 lo prior no sea tegnuo de dagi niente de la AGC 39 (metafonesi).
caritay. TL 1.25 a.1453 dage “darne”. RGM 186 a.1472 deisti GP 375. PS 28 s.xiv
per darghe a intendere. PAD 493 a.1506 daghe “dargli, Cf. PS 24.
dare a loro”. NPD 57 s.xvi. (P.Murassana) dave… vog- 3.sg. dè AG 141.55.
giemmo/ gren diletti. TIO 43 s.xx (G.Cava) daghe “ab- FAS 160 deghe “diedegli”
boccare all’amo”. PD 158 danelu “darcelo”. PAB 46. MAC 164.
FORME: PRP 349.
Indic. Pres 1.sg. dago PAS 30. MAC 163. BOS 102 a.1655 (G.Rossi)
PS 23,, 28. FAS 159 PD 114 n. (GL).
fatto su digo “dico”. DFC 29.
daggu PD 358. RGS § 535, PD 113 n. Cf. PS 2
543. FDG 51. dette GL 14.55.
OCD 27 1.pl. demo PAB 61. PS 28 s.xiv.
(Masone, Campoligure) 2.pl. daesti AG 2.38. FAS 160.
do ADG 54 “toscanismo” deisti CR 26.
2.sg. dai PS 28. FAS 159 s.xiv. 3.pl. dan(se) AG 99.34.
dè RGS § 15: “Italia sett. già den FAS 160. PRP 340.
nel s.xiii.” derono BL 106 a.1406.
3.sg. dà PEG 43. PS 28 deteno AA 46.
s.xiv. PD.158 u dà. Cong. Pres. 2.sg. daghi FAS 161.
1.pl. dagemo GP 277. dagi PS 49 s.xiv. PS 28.
MGT 198 a.1498. 3.sg. daga FAS 161. IVE 7. PAB 70.
dagamo MGT 193 a.1492. PS 28.
demo PNF 407 a.1452. ATA 203 a.1382 (Alb.).
demmo RAN 74 s.xvii. ASA 122 a.1390 (Alb.)
2.pl. dai FAS 160. FUP 100, 118 s.xiv. (Sav.)
dè RDC 77. PNF 400 a.1447.
3.pl. dan PS 28 s.xiv. TL1 801 a.1458.
dam OGM 223 s.xv. FAS 142. NAB 21 a.1473 (Sav.).
Impf. 3.sg. dava VP st.47 s.xv. (Sav.). NPG 78 a.1475.
FAS 160 dage TL.3 121 a1474.
daxea PS 28. s.xiv. DSP 62 a.1487.
PAB 41. LSE 22. daghe FUP 100 s.xiv. (Sav.).
FAS 160: su faxea. GP 276.
RGS § 551. dea AG 145.430.
dà 376 dadi
de fin che /ke cong. “finché” degifrà(sela) vb. “sbrogliarsela, cavarsi d’impiccio”
AG 17.12 guielam (la soa nave) bem queli chi l’am/ de fin PD 357.
che eli am lo frem in man. AG 53.171 goy de toa zoven- D giffra.
tura/ de fin che possanza dura. AG 139.46 or pense Deglio top. (Villa Faraldi, Imp.)
ogn’omo lavorar/ de fin ke vita lo sosten. AG 141.33 de PTR 48: topon. prediale rom. < Dellius, gent. rom., s.ii-i.
fin che in ti e la bailia/ pensa piiar bona partia. a.C.
D de chin che. degnamenti avv. “degnamente, giustamente”
definir vb. “giudicare” MAC 162 sg. a so che degnamenti e te possa loar. –– e
AG 42.12 ma quar lo sea, bon o re/ for De l’a pur a defi- elli degnamenti perim, per so che lo segnor de lo mondo
nir. cruciffichàn.
D difinir. finir. D degnu.
defisiér sm. “frantoiano” degnarse vb. “degnarsi”
MP 14.44; 18.20 (Pigna). ADL (Vent.) pl. defisièi. RAN 56 s.xvi. se degnemo.
D defìsiu. D degnu. desdegnarse. indegnarse.
defìsiu sm. “frantoio” degnu agg. “degno”
MDB (Bord.). MP 18.20 (Pigna). TVD (Dolc.). VPL. GUA 569 “letterario ovunque”. FDG 260.
D deficio. defisier. D degnamenti. degnarse. desdegno.
defìsiu sm. “mulino, cartiera” Dego top. “Dego”
TCL (Loano). ADP (Pietra). MP 18.20 (Gen.). PCT 93, 98, 103.
L hedificium. G.SERRA, Il topon. Dego e la continuità nell’Italia supe-
Defissiu top. (Loano) riore della voce lat. decus (= decussis), RSL 17 (1951) 41
TCL u defissiu. sg., 142. G.PETRACCO SICARDI, Blig. 17 (1-2) (1965) 3
defìziu sm. “noria” sgg.; Blig. 25 (1-3) (1973) 4 n. Cf. prov. dec REW 2510)
MVS (Sarz.). “confine, termine”: decus (abbreviaz. di decussis, attesta-
defonto sm. “defunto, morto” ta dal s.ii. E.V.): il segno ¥ fatto sugli alberi che segnano
CAR 10 a.1340 seam tegnui de dir per l’anema de lo dit- un confine. Cf. a.1313 (Verona) terminum sive degum. Il
to defonto paternostri xxv. e avemaria xxv per l’anema de topon. è presente in tutta l’Italia sett.
ogni morto over defonto. D Dio. L deco. dego. degum.
deffora avv. e cong. “fuori” degolacio sf. “decapitazione”
PAB 42 toa maire e mi fomo cassai deffora de lo pareizo PAD 320 a.1506 il giorno di S. Giovanni degolacio (=
per li nostri peccai. PAB 44 una archa de bon legname… sancti johannis degolacio(nem).
bem invernisa dentro e deffora. PAB 52 laor quelli re- D collo.
preixi inssim deffora vergognoxi. degolar vb. “decapitare”
FAS 165. PS 40, 41. AG 2.41 degolà fosti a la per fin/ gagnando lo regno di-
D defuora. fora. vin. AG 12.545 elo irao con la reina/ la misse tosto in rui-
de fora sm.. “chi sta fuori” na/ a la quar desprexiando/ sacrifica per so comando/ trai-
AMF 119 a.1558 perché non restano del castello nissuna te le mamelle a presente/ fe degolar incontenente. AG
canonera drita che possia offender li de fora. 12.585 li quai lo re con turba mente/ fe degolar inconte-
defformà vb. “rendere deforme” nente. AG 12.611 la sentencia fo alo daa/ che esse deve-
LSE 25 me tagierò lo mio proprio nazo, accio che cossì se degolaa. AG 12.613 e conduta a lo logar/ ordenao per
degolar. AG 12.640 faito zo fo degolaa/ e l’anima in cel
defformà cascum me aborrisa.
portaa. PAB 91 soi dani piansse Ullixes/ e degolla
D deformao. deformité. reformar. forma.
Pollixenes. IVE 94 san pero fu cricificao e san poro de-
deformao agg. “deforme, brutto”
golao. MAC 170 comandà a li iustixié chi la devessen de-
AG 12.503 segor de gran possanza/ … / belissimo, no gollar e semegieivermenti dovessen esser degollai li homi
deformao. chi se eram convertij a la fè de messer Jhesu Criste.
D defformà. desformao. formao. FA 344. FAS 153. POF 15: la doppia –ll- delle forme to-
deformité sf. “bruttezza, deformità” niche dimostra la provenienza da collo, non da gola (pa-
LSE 28 non cambiando mai il vizo in ruga, ni in deformité retimo). PS 56: < collo (+ gola?). RAN 92, 121.
per pianze. D collo. golla.
D defformà. deformao. desformao. forma. degolar vb. “ingollare, divorare”
defuora avv. “da fuori” PEG 40 la gora de leom significa la soa grande crudele-
GP 279 ello si a uxanza cun li soi disipori che quando ni- tae, che ogni cossa vo degolar.
sun de lor ven defuora che elli si lo saruan… degolu sm. “monello”
D deffora. VPL (Pigna).
defurniàu agg. “di un uccello quando esce dal nido” (a) degollu loc. “in rovina, a catafascio”
TVD (Dolc.). PS 56, PD 355: “gen. dei secoli scorsi: cf. fr.merid. de-
D niu. guel, degual, degol “precipizio, abisso, grande abbondan-
deganae vb. “usare con parsimonia” za”; degoula, ant. degollar “precipitare, morire”. ÷ collo
VPL (Lerici). o colle (cf. gen. derivà)? e “tracollo”? FPI 2506.
degar vb. D degolar. degulà.
CPV 48 a.1461 (Alb.) madona, daine grasia che noi dega- degorar vb. “divorare”
mo nostro corpo/ avanti che la nostra fin sea. PEG 41 questo e lo leon che tuto degora. MAC 166 lo
IVI, n. “diamo” [che non dà senso]. dragon la degorà.
degetao agg. “abbandonato, trascurato, solo” D degolar. devolar. devorar.
CR 25 e ve suplico che o me daghei alcun con chi e me degruscià vb. “sgrossare”
consore e con chi me acompagne, per zò… che o no serea PVG.
honor vostro che e debia restar cossì degetâ. D desgroscià. desgrossiato. degruscin.
degr 383 deli
ferno a far demora/ semper inter l’ardente fogo. so/ e quaxi zazunao no o. AG 53.63 li leti lor parem otar/
(PS.57: “forse qui demora ha già (ironicam.) il significa- muai per pascha e per denal. AG 134.1 una via de poi de-
to di “svago, divertimento”). BGP 167 a.1484 sensa de- nal/ aproximando carlevar…
mora “senza indugio”. FA 345: dies natalis (Jesu Christi). FAS 154. FPR 80. Cf.
FAS 147. Cf. SAP 399 a.lomb. demora m.s. DV 76 ca.1450 (Piemonte) in la dominica de “canite tu-
D demorà. demua. domora. L demora. ba” zo e de nal. SAP 401 a.lomb. di naar.
demorà vb. “scherzare, divertirsi” D deenà. deinà. denà. denar. natale. L naalis.
GL 15.58 e veddan lì in tre l’ægua demorà/ doi tocchi de denansci avv. “davanti”
garson-e… COM.1 91 sciò Ghigermo, non ho vœuggia VPL.
de rie, ni de demorà… Mi no demoro, ni rîo. COM.3 116 denanti avv., cong. “dinanzi”
quando tutti questi folletti se voreivan demorà, me belete- AG 6.28 me peccai con cor dolento/ semper denanti m’a-
gavan ri pé… presento. AG 94.104 me fer de denanti (ms. denati) e de
D demora.demua. demuà. deré. AG 119.1 chi denanti m’è corteise/ e dere m’è
demorar vb. “fermarsi, indugiare” noxeor… AG 143.21 meter tu dei doncha denanti/ li toi
AG 49.143 de li partim, zem a Mesina/ li refrescham e se gran peccai cotanti. SA 74 a.1340 (Sav.) e li consori sta-
fornim/ e demoran, e se partim. PAB 70 ma se soffraita e rano in genochione denanti l’altare. CR 24 la gloriosa
conffortaa de richesse, pur ella demora e revem tuto ior- vergen Maria inzenogiandosse in terra humelmenti de-
no. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascurivano il so- nanti a lo so caro figio… IVE 50 li oxeleti no ge fuzivan
le… e in Saona tuti li ortolani stavano vigilanti in soi orti denanti, avanti se ge acostavam.
a oviare che non demorasino casadoli fora con fare rumo- D denai. dinante.
re e con cane e bastoni perche dove demoravano li fruti e denar sm. “Natale”
lo fogiesso mangavano. AG 36.92 e in per zo son apensao/ de zazunar poi san
D demora. demorà. Thomao/ menando tuti per inguar/ li santi de fim a denar.
demòrignu sm. “demonio” D denal.
MP 19.174; 21.29 (Pigna): cf. sciurigna = scionia (Pigna). denaro sm. “denaro”
D demonnio. TL.1 45 a.1453 et la forma de trova li dinae per quello se-
demostranza sf. “manifestazione, atteggiamento” ra necessario… et la forma de havere li denari…
AG 46.61 li no cessan iastemar/ o in overe o in parole/ o D dinar. L denarius.
in demostranze fole. denegrar vb. “annerire, oscurare”
FAS 162. CBL 342 (17.26) pianzi li doce ogi/ chi fon oscurai…/lo
D mustra. sangue insia da la testa/ chi li à denegrai.
demùa sf. passatempo, gioco, divertimento D neigru.
FDG 161, 193. BDS (Sav.). PVG. denesca svv. “dietro, di là”
D demuà. demorà. L demora. VPL (Sanr.).
demuà vb. “divertire, sollazzare” denonciare vb. “denunciare”
NPD 65 ca.1750 ah se gh’è proprio demuôu o Segnò/ de MNS.1 114 a.1577 (Sav.) per ogni rubbo di robba che non
falo degno de tanto amô! RAN 20. PD 138 de-morari.
avessero denonciata come sopra…
FPI 2552. FDG 193, PVG demuàse.
D denontia.
D demora. demorà. demua. demuêlu
denontia sf. “denuncia”
demuêlu sm. “giocherellone”
MNS.1 114 a.1577 (Sav.) siano tenuti et obligati alla det-
RAN 183. ADP (Pietra).
D demuà. demurellu. ademuelòu. ta denontia… per ogni rubbo di robba …
demuré sm. “giocherellone” D denonciare.
DVA (VArr.). de nöu loc. avv. “di nuovo”
D demuà. demuêlu. demurellu. RGS § 941 “lig.”
demurellu sm. “giocattolo” D nöu. L de novo.
DVA (VArr.). dentà sf. “morso”
D demuà. demuré. demuêlu. VPL.
denà sm. “Natale” dentaiö’ sm. “strumento per rettificare i denti della
SCF 95 a.1452 lo dì de denà. RDB 11 dentro bruxo ciù sega”
cha ro confogo/ chi se bruxa a paraxo ro Denà. DFC 26 GO.
feççan ben re stradde nette/ e i carroggi nettezzon/ com- D dente. denteirolo.
me in giorno de Denà. (funzu) dentaiö’ sm. (bot.) “Hydnum repandum”
FA 345: gen.mod. in modi proverbiali: düà da denà a san FPL.
Steva. dentàira sf. “dentatura”
RGS § 201: dies natalis. ADG. FDT.P 72 (Triora). ADP MP 18.21 (Pigna).
(Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL. D dente.
D denal. dente sm. “dente”
denagiare vb. “noleggiare” ADG. PVG. BNL 75 (Perin.) dènte. RGS § 98 pl. denti.
MGT 212 a.1503 vaxelli… che paressino denagiati per al- PSU 3 (Calizz., Sass.) pl. denci.
tre parte che per lo dicto regno de Tunexe. D adentar. dentaiö’. dentaira. desdentaou. redente. L den-
D dinar. tem.
denài avv. “avanti” dente de can sm. (bot.) “Taraxacum officinale Vill.”
TVD (Dolc.): de denài (stato in luogo). in denài (moto a FPL, MLC 249 (Gen., Mele). FPL (V.Polcevera)
luogo). VPL (Pigna, Taggia). “Hyoseris radiata”. MLC 272 (Sav.) “gramigna
D denanti. (Cynodon dactylon Pers.)”
denal sm. “Natale” dente de stria sm. (bot.) “Genista germanica”
AG 36.4 mea culpa ve confesso/ che denal m’e cossi pre- FPL (Cogorno).
dent 386 depr
depriamà loc. (aversene) “a male” se porta longa coa. CBL 346 (22.12) quando la croxe el-
PD 141, 364: de per a mà. lo portava/ e dolenta deré i andava. AF 1.29 s.xiv. (Pietra)
D depeamà. (de) peramà. poi a Chaifas lo mennam cum le man ligae deré. RDB 17
depuì cong. “dietro” ma sempre inderno a voi vegno derré. RDB 37 che mis-
GF 9 s.xix. (contad.) u l’a müsse (= misse) depuì a a por- so ro comun s’amo derré.
ta. PVC 19 s.xix e ogni cosa ben scruvì/ sens’avéi nisciün FAS 163, 165. PD 109, 114 n., 360. ADG. ADL (Vent.).
depuì. RAN 183 depuì diznà. (ma: u me sta depuì “mi sta D aderré. (en) deler. dereal. (a) derreghe. derrer. daré.
davanti”). PVG. VPL. darìa. dereto. diro. (a)dre. inderé.
PD 127, 143, 158. ADG 87. (de) deré avv. “di dietro”
D de poi. deppouì. AG 94.104 ma fer de nanti e de dere. IVE 9 le scoe luçu-
depune vb. “depositare” re chi luze de note de deré, e de dì no aparen.
VPL. (en) deré avv. “indietro”
deputao ptc., agg. “deputato, incaricato” AG 49.116 chi tegnando in man li dai/ an traito azar en
ATA 203 a.1382 (Alb.) ordenao per l’oficio deputao per lo dere.
conseio de la citae de Albenga. ATA 204 a.1384 (Alb.) li FA 329.
masay de lo colegio deputay a questo… BMP 199 a.1505 (in) deré avv. “dietro, indietro”
avuto tamen inanti licentia da lo officio deputao sopra li AG 27.12 ni re vento alcun te porte/ donde in dere alcun
judei… –– octo citen depute. SFG 2.316 a.1539 li tre ofi- no sia. AG 140.93 guardate in anti e in dere. IVE 66 e li
cii per voi l’anno passato deputé sopra tal negotio. discipuli de Zoane vorem andaghe derré.
D diputao. derré / dereal agg. “ultimo, estremo”
de(r) vb. “dovere” AG 79.277 in lo me dereal iorno. DCT 165 a.1381 lo der-
AGN 16. 283 e aduse lo ferramento/ che en cotae cosse se re di de lo meyse. CIT 34 questo è ro derre comando.
usa/ per dezshavar de[r] co[n] tormento/ lo santo corpo e FA 345. FAS 162. RAN 92 derré: “oggi popolare e con-
me[r] (mettere) zusa. tad.”
AGN clxvii.d D darea.derré. derera. L deretale.
derradà vb. “essere trascinato dalla corrente” derebelà agg. “con le vesti in disordine”
ADL (Vent.). MVS (Sarz.).
deramà vb. “sfrondare” D rabelà.
PVG. REW 2578. RAN 92 a. gen.: “sciupare” (sp. de- derefessu avv. “obliquamente
rammar m.s.). GO.
D ramar. (a) derrèghe cong. “dietro a loro”
derana sf. “strappo” PRP 350 (str.53) crìan tutti a derrèghe quei dra terra.
BDS (Sav.). PRA 378: cf. a.it. in còrpogli. C.SALVIONI, Del pronome
D derannà. derenà. enclitico oggetto, suffisso, ecc., RIL s. 2. vol. 36 (1903)
derannà vb. “strappare” 1012 sg.
RDB 144 (V.Dartona) ni garzon, ni fantesca ra deranna D deré.
(testo it., Orlando Furioso I.: (la rosa) né gregge né pa- derenà vb. “sfiancare, fiaccare, affaticare”
stor le si avvicina). CIC 112 s.xx. che se aveivan di nemixi…/ i valenti nostri
D derana. puè/ l’han battüi e derenè. RAN 105. ADL (Vent.). VPL
derbandelà vb. “sciupare, fare a brandelli” (Sanr.). A.PRATI, ID 10 (1934) 197. REW 2581.
PVG. D derenagia. derenèa. derenìu. derenòu. ren. L derenna-
derbelà vb. “sbudellare” tus.
PVG. derenà vb. “strappare, staccare”
D bêlu. desbelòu. sbelà. BDS (Sav.).
derbindà vb. “slegare, sfasciare” D derana. derannà.
PVG. derenàgia / derenèa sf. “lombaggine”
D bindà. PVG. derenagia. GA 15.234 (Cogoleto) derenèa.
derbüzà vb. “sbudellare, sviscerare” D derenà.
PVG. derenìu agg. “sfinito da stanchezza e dolore”
D büzzu. sbüzzà. PVG.
derdà vb. “dimagrire” D derenà.
PVG. derenòu agg. “sfiancato, sfinito”
D desdà. PAG 224 derenòu “di cavallo sfinito, con una lesione a
derdexu sm. “disgrazia” una spalla”. BDS (Sav.).
PVG. D derenà.
D desaxu. derensa(se) vb. “svegliar(si)”
derdugià vb. “spiegazzare” PVG “tipo del tutto isolato”.
DVA (VArr.). derer / derrer avv., “dietro”
D duggià. AG 37.140 semper capello t’è mester/ e zochali te porta
deré agg. “ultimo” derrer. AG 144.55 a un corpo tre ne fre/ doi da lao e un
DCT 165 a.1381 millesimo de li Sarrein setecento oitanta derer. AF 8.6 s.xiv (Pietra) e derer tosto ghe zeisti. PAB
doi, lo derré dì de lo meyse de Sabam. 45 ello vi quelli trei rami che voi avei odio dir sa derer, chi
VPL. nassem in la bocha de Adam… PAB 93 l’ordem prepo-
deré avv., cong. “dietro” stero e contrario de lo naturar recto, zoe quello davanti de-
AG 14.262 li aotri sete chi dere vennem. AG 53.64 gran rer e quello derer davanti.
compagna gi va derre. AG 91.71 quelo mar guerre/ a chi FA 345: cf. fr. derrière (la doppia –rr- proverebbe che è
ello era andao dere. AG 119.2 chi denanti m’è corteise/ e da deretrario piuttosto che da deretro). FAS 165. PS 40
dere m’è noxeor. AG 143.95 che for l’eniquitae toa/ dere D (en) deler. deré.
dere 388 derl
derer cong. “dopo” derivar vb. intr. e tr. “precipitare, rovinare; abbattere”
CBL 345 (20.26) no me lasciai pu viver/ fijor derer da ti. AG 6.130 per refar le derrivae/ mure de questa citae. AG
PS 41. 14.333 quante anime e corpi deriva/ esto peccao donde el
(de) derer avv. “dietro” ariva! AG 28.11 lo cor de l’omo e tropo vam/ e chi no lo
AG 146.304 le atre feste principar/ veria an ro di primer/ sa ben guiar/ monto tosto po derivar/ e mancamento aver
ma questa, no l’aver per mar/ n a ben quaranta dederer. de pan. AG 34.8 e chi bon conseio schiva…/ pu in la per
PAS 33 si gue ze sam Per de derer. fim deriva AG 91.34 ma par a mi che li son connij/ chi an
PS 40. Cf. SAP 398, MB 80 a.lomb. de dre. squarzao tuto lo mondo/ e derivao en gran prefondo. AG
(en/in) derer / avv. “alla fine, da ultimo” 138.258 chi a la mente tropo ativa/ en maor squaxo deri-
AG 49.103 tropo me par gram folia/ desprexiar lo so guer- va. AG 142.20 fosse e rive/ unde me par che se derive.
re/ chi no sa poi en derer/ como deia esser l’ensia. AG AG 144.184 la luxuria carnar…/ si envria la mente/ e de-
145.93 che meio e strenze da prumer/ per alargar poi in- riva monte gente. ATA 203 a.1382 (Alb.) la pilla de me-
derer. PAB 80 se inderrer/ se voze per remirarlla. PS 39 zo se debia far su quela la quar e deriva. BDF 149 a.1460
s.xiv. in derer. PS 40. che Castelleto se derivasse, e che derruvao Castelleto se
FAS 345. elexesse uno duxe…
(in) derer avv. “indietro” ATT 58.
PAB 80 se inderrer/ se voze per remirarlla… PS 39 s.xiv. D arià. derruare.
in derer. de river avv. “vicino, dappresso”
PS 40. AG 12.147 (Maria) per tuto unde se requer/ a caschaun e
derrero agg. “ultimo” de river. AG 12.577 li cavaler/ chi eram monto de river/
IVE 87 la derera vota. SCF 97 a.1461 la derrera demene- denanti tute le gente…
ga de januario. FA 345. FAS 147.
FAS 163. D ver.
D daréu. dereal. derixom sf. “derisione”
dereto cong. “dietro” AG 16.264 lo scriava e lo scregnia/ fazando a lui derixom.
AA 38 resto in casa ascuso dereto la tina. PEG 44 lo quinto ramo si e derixom, che no li basta in so
D deré. cor despresiar atri, anti ne fan derixom e scergne com tu-
(in)dereto avv. “indietro” ta la gente. PAB 54 li scriemo e metamo a derixom de lor
PAD 119 n. a.1506 ve ne tornerete indereto. bubanza e vanitae.
derfà vb. “disfare” FAS 150 PS 33.
PD 351 “contad.”. DVO (On.). TVD (Dolc.). PVG. VPL. D irision. rier.
D desfà. derlavà vb. “risciacquare”
derfascià vb. “sfasciare” PVG.
PVG. D lavar.
D faxar. derlengua(se) vb. “sciogliersi”
derfià vb. “sfilare (calze, abiti)” PVG.
PVG. D deslenguà.
D desfià. derlésiu agg. “insipido”
derfìn sm. “delfino” VPL (Levanto).
CIT 126 me prego esse un derfin per arrobâra/ o pù quel- derlicar(se) vb. “lisciar(si)”
l’arenin, quelle gærette/ solo per esse bon da demorâra. MCG 330 s.xiv.
D darfin.
D sberleccase.
dergagnòu agg. “disinvolto”
derligà vb. “slegare”
PVG.
PVG. Cf. PD 345, 351 (passaggio –s- > -r-).
D desgagià.
D derligaballe. desligar.
dergalügia(se) vb. “schiantar(si) (di un albero)”
PVG. derligaballe (ornit.) “crociere”
D galügiu. CLU.
derganganòu agg. “sgangherato” D derligà.
PVG. Derligge top. (Alassio)
D desganganà. TAL 64 n.278.
dergarbügià vb. “dipanare” D derligià.
PVG. derligià vb. “franare”
D ingarbiggià. sgarbugiàe. TAL 64 n.278 (Alassio)
dergiasà(se) vb. “sgelar(si)” D derligge.
PVG. derlögiu sm. “che fa baldorie di notte”
D desgiasà. PVG. VPL (Pigna). “monello”
dergöge vb. “sdipanare” D derlugià.
PVG. derlucià(se) vb. “sveltirsi”
D desvoiar. VPL. (Alb.).
dergrupà vb. “snodare, slacciare” derlué vb. “sciogliere”
PVG. VPL (Campoligure).
D desgropar. derlugià vb. “gironzolare, far baldorie”
derissà/ deriççà vb. “diricciare” PVG.
DFC 48 ro diao chi ve deriççe. COM.2 39 ro diavo chi te D derlögiu.
deriççe. CAD 301 a pesta chi te derisse : (imprecazioni). derlügu sm. “pioggia violenta”
PVG. CIC Gloss. (Sav.) “schiantare” [?] PVG. VPL
D rissa. arisà. L derizare. D deluvio.
derl 389 derr
derlüiu “diluvio, piena d’acqua” dossu. MIT 48 a.1850 (Sav.) quellu porcu de müaggiùn/
GO. CAD. PD 345 “contad., benché di origine dotta” ohiboibo! nu pöan derrüalu/ scavissalu/ menissalu! RAN
FDG 188. 20, ADG, ADL (Vent.), BDS (Sav.), PVG, VPL : derrüà.
D deluvio. PD 347. MD 9: Cf. DANTE, Inf. 20.33 dove rui/…? REW
dermügià vb. “disfare un mucchio 2586.
PVG. D derivar. derrûo. derruvare.
D müggiu. mugiare. L desmugiare. deruaddo agg. “dirupato, scosceso”
dermutà vb. “rompere le zolle” GL 15.46 ra montagna deruadda.
PFG. PD 360.
D amutà. mottu. D derrûo.
dermüu sm. “lutto” derucà vb. “abbattere; cadere”
PVG. VPL ADL (Vent.). DVA (VArr.). VPL
D desmüà. D derochar.
dernescià(se) vb. “rifocillar(si)” derüccà vb. “svolgere un involto”
PVG DVA (VArr.).
D nesciu. D desbrücà.
(a) dernu loc. “a dirotto” derucarse vb. “cadere dall’alto (di animali)”
RAN 38 “forma contad. antiquata” PCL 276 (Pigna).
(in) dernu loc. (mar.) “della bandiera, non spiegata D derochar. deruciarse. derucår.
ma raccolta, con un piccolo svolazzo di coda, in segno di derucare vb. “schiantare; tagliare i grossi rami da un
lutto o di pericolo” albero”
RAN 38: cf. fr. en berne “a mezz’asta”. MVS (Sarz.).
derobao(r) sm. “predone, rapinatore” D derochar.
IVE 4 la crudelitae et la impietae de li tyrani et de tuti li deruciarse vb. “cadere dall’alto (di animali)”
re rezeoi, et de tuti li malvaxi crestian… chi son derobaoy PCL 276 (Argentera).
et strepaoy de li ben comun propij, ma no miga de li pro- D derochar. derucarse.
pij comun… derucår vb. “cadere, precipitare (di animali)”
L robatorem. FDT 1.59 (Triora).
derobar vb. “depredare” D derucarse.
PAB 45 quando Nabuc-de-nossor deroba lo tempio de derulà vb. “sbucciare legumi, smallare noci”
Jerusalem. BDS (Sav.). PVG. VPL.
PS 37. D deschicurar. rula.
L derobare. derulase vb. “slogarsi un piede”
deroca sf. “grossa frana” PVG.
VPL. derumpe vb. “sminuzzare”
derochar vb. intr. e tr. “precipitare, rovinare; abbatte- PVG.
re” D rumpì.
AG 16.236 lantor fon tanti li guai me/ chi eram desmesu- derrûo sm. “dirupo, rovina, caduta violenta”
rai/ che no poeva pu star in pe/ e derochando strangoxai. GL 10.53 per ti sarvàou/ ro me stato sarà da sto derrûo.
AG 53.100 che per rema o per freidor/ o per un pocho de GL 13.44 comme quando o s’assœunna intr’un derrûo/ ro
calor/ lo misero corpo e derochao. AG 142.21 unde me marotto de vedde una pantasma… GL 16.73 lé ciù tosto
par che se derive/ e deroche in gran perfondo/ chi uncha da boia che da poære/ o m’ha frosciàou perch’intre in sto
segue questo mondo. PAS 42 era monto stanco, che ello derrûo.
avea derochao monti erboi. ATA 204 a.1384 (Alb.) lo D deruadda. derruare. derüu
campanir derocao. (a) derrûo/ -i loc. “(di pioggia) a rovesci”
FA 345 sg. FAS 165. PS 57. CIT 238 ri onoî, che aora ciovùi…/ a derrùi. GL 13.75 ar-
D (a) deroccu. derucà. derucar. deruciar. L derocare. ve re cateratte, zû a derrûo/ ven l’ægua.
(a) deroccu loc. “a precipizio” D derüu
DVA (VArr.). 51. deruscià vb. rompere, sgangherare”
D derochar. BDS (Sav.).
derscinelà vb. “sgranellare (uva)” D derusciòu.
PVG. derusciòu agg. “sciancato, acciaccato”
D axinella. VPL. VPL.
Dertona top. “Tortona” D deruscià.
PCT 48. derüu sm. “dirupo, rovina”
L terdona. BDS (Sav.). VPL. PVG “pioggia violenta”
derruà / derrüà / derruare vb. intr. e tr. “precipitare, D derrûo.
rovinare; abbattere” derüu agg. “diruto, fatiscente”
PAD 387 a.1507 la nostra artagliaria ha tratto molto forte CAN 1847 p.7 (Sav.) forse i sciümmi han ruvinòu/ quar-
e derruato tutto uno torrione. CIT 72 çerco ra liggia, e me che cosa mà cüxìa/ quarche punte scunquasciòu/ serte
pâ un’ora mille/ de veira, e derruàmeghe lantora. GL 8.41 fabbriche derüe…
o me portò da pœu per çerta liggia/ da fame çento votte ADG.
derruà. GL 11.51 così ra torre i corpi spezzegando/ co i derruvare vb. “abbattere”
mazzabecchi in tra muraggia viva/ a l’andava si presto BDF 149 a.1460 e che Castelleto se derivasse, e che derru-
derruando. DFC 50 scrolla a casa, a terra tremoa/ pâ ch’a vao Castelleto… –– ello voleiva che Castelleto se derru-
vœugge derruà. COM.1 67 per quello vitello dra vacca de vasse…. –– ro derruvar de Castelletto. PAD 388 sg. a.1507
Polonia, che ha fæto derruà zu d’un-na liggia l’âse de che, prezo che fusse Castelletto, lo dovesse derruvare.
Battesto. NPD 71 s.xix sibben che tüttu u me derüasse a D derruare.
derv 390 desb
deschaser vb. “dispiacere” lo nella frase “descciode i uége “sturare le orecchie (con
RV 48 s.xii. non avei sen per un gato/ per que trop me de- rimproveri o insulti)”. FDG 43 “sciogliere (un nodo).
schasei. D ciode.
PAL 12: “deschasei” è l’ortografia di AG: spiccataente descciulà(se) vb. “sveltirsi, farsi furbo”
genovese”. ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). VPL.
D deschiaxé. piaxer. Cf. BIO 260 ferrar. daszular “sciogliere”
descazì vb. “cadere su un argomento, nella conver- D ciula.
sazione” descende/ r vb. “scendere”
COM.5.5 stavo giusto per descazîghe (“stavo per arriva- AG 29.31 doncha e bon far preponimento/ poi che mar no
re a questo argomento”). vor despender/ de farlo tanto descender/ che l’avesse
D descaze. manchamento. CBL 333 (6.31) per ti de cel ello si e de-
descaço / descâsu agg. “scalzo” sceixo. OLP 3.23 s.xiv. (Pietra) lantor lo Spirito sancto/
CIT 60 corriræ’ dent’re spin-e a pé descaçi. PVG descâsu. desceise incontenente. PRI 20 s.xvii (G.Chiabrera, Sav.)
D descalso. descâsà. descausu. discalso. scalso. amò per so sorasso/ descende da ro çê.
descattà vb. “guastare, danneggiare” D desender.
CIT 33 pù, se ben me pregiudico e descatto/ tutta remetto descenger vb. “discingere, spogliare”
in voî ra caosa intrega. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir descento, traduce lat. discingor.
D descatto. D cenzer.
descatto sm. “differenza” descheito agg. “decaduto”
RAN 92 “a.gen.” CIC 29 s.xvii. (P.Murassana) de messé Giano son reixe
D descattà. descheita/ povero son, ma in tutto ben nasciùo.
descauçar / descauzar vb. “scalzare, togliere le scar- D cair. deschazer. desschair. schejto.
pe” deschiarar vb. “chiarire, far luce”
PCD 38 s.xiv descauçar. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir descau- MCG 330 deschiarar sovra la miseria.
za traduce lat. decalceor, decaligor. deschiarar vb. “dichiarare”
D descâsà. DSP 59 a.1487 se deschiare che fino che elli starano in
descauzo/ -u agg. “scalzo” nave debiano havere da li patroni lo soldo integro.
PRP 360 (5.32) Filippo Gagliné tutt’arraggiao/ descauzo D deszhairar.
vegnì lì, desgambatao. MVS (Sarz.), VPL (Taggia). de- deschiaxé vb. “dispiacere”
scauzu. RDA 6 (C.Zabata) me deschiaxe ben assè che me sea ste-
D descâsu. to deviòu… RDB 23 a mi Poro deschiaxe zuro a Dé/ che
descavear vb. “scapitare, rimetterci” no sacce parlà sarvo zeneize.
AG 51.15 e cossi sor descavear/ romagnando in mar- PD 339.
voienza. D deschaser.
FA 346/ FAS 147, 154. Cf. MB 83 (Bonvesin) ptc. de- deschicurar vb. “smallare (le noci)”
scavedhao m.s. MP 14.38, 18.21 (Pigna): “presuppone un *cuccolo, cf.
D cavear. L discapitare. ven. cuca “noce”.
descavegiao agg. “scapigliato, scarmigliato” deschiegà vb. “dispiegare”
RDB 92 (B.Cigala) femm. descavegià. RAN 59. RDA 4 (C.Zabata) havendo le con ra feliçitè dro bell’in-
D cavellu. scaveggià. zegno sò deschieghòu in versci tutte quelle materie chi
descavestrao agg. “liberato dalla cavezza”” ghe son vegnue pe ra fantaxia…
AG 134.322 omo senza esser asenao/ como asen e desca- D desccegà.
vestrao/ chi tut or vor pu maniar/ senza alcun aotro lavor
deschinà sf. “avvallamento, discesa”
far.
BDS (Var.). BDS (Sav.). VPL.
FA 346. FAS 165.
D chinà. deschinà.
D cavestro.
deschinà vb. “calare, discendere”
descaviàu agg. “spaesato”
VPL (Arenz.). BDS (Sav.) “antiquato”.
desccegà vb. “spiegare” D chinà. L dechinare.
FDG 43, 212. VPL (Arenz.). deschixì vb. “scucire”
D cegà. desccigà. deschiegà. despiegar. PVG.
descciantà vb. ‘estirpare, divellere” D descuxir.
GL 3.75 chi un fràsciaro chi un fô va a descciantà. GL deschivà vb. “schivare”
9.39 comme d’erxo o de pin robusta cianta…/ se un brut- AG 146.235 che toa volontae se mue/ per deschiva camin
to scigoron poi ra desccianbta/ ri ærbori ch’en vixin se ti- torto.
ra a terra… PS 37.
BDS (Sav.). D schivà.
D ciantà. scciantà. descià vb. “destare, svegliare”
descciatà vb. “scovare” RDB 27 e se personne son troppo adormie/ lighè se trœ-
ADL (Vent.). van prima che desciè. SAL 7 n.n. a.1584 ptc. desciao.
D ciatà. CIT 81 no si tosto me descio, che descià/ sento ra sciam-
desccigà vb. “spiegare, stendere (panni, lenzuola)” ma… ADL (Vent.). PVG.
PVG. MUI 149. CLD 85 de-excitare. C.SALVIONI, AGI 16
D desccegà. (1902-O4-05) 409 n. PD 137.
descciode vb., “schiudere, sturare” D adesciase. deseao. dexear.
NPD 60 ca.1750 (Sav.) vegnì, madonna caa, tornæ’ zu fî- desciderio sm. “desiderio
to/ che senza voi no se descciode o porto… RDA 4 (C.Zabata) ni mœ a questo me desciderio ho pos-
POF 14. PS 63. PD 120, 339, 361, BDS (Sav.): oggi so- suo dà compimento.
desc 393 desc
descidià vb. “soccorrere, sovvenire” sconzare l’impresa de Monaco. RDB 142 (V.Dartona)
GO. CAD “voce del contado”. una grotta…/ e re fuœgge e rame son si acconze/ che sò
descigilà vb. “dissigillare” no ghe ne puè intrà chi ra desconze. CIT 80 ma tosto a
FDG 213. desconçà ri nostri amoî/ sâta ra giroxia chi n’assassin-a.
D scigilà. scigillu. PRP 351 (str.57) e s’o n’eira re donne, e ri figlioi/ che
descipà vb. “annullare, abrogare” ciangean forte pe ra nostra terra/ soro un de quei men-
GL 2.69 fin che ra nostra leze descipà/ no sæ (TT fin che chioi no ne scappava/ ma tanto ciange assai ne desconza-
la legge di Macon non cada). VPL “guastare”. va. GL 20.34 ro cavallo…/ andando chi e là, sempre de
D desipar. ronça/ passa int’re fire, e ri ordini desconça.
descipòu sm. “giovinastro, delinquente” FAS 150.
PVG. D aconzar. desconcho. dessconsso. descuncio. L sconciare.
D descipà. desconseiao agg. “sprovveduto, privo di risorse”
desclairà vb. “dichiarare, esporre” AG 53.205 guarda como tu e nao/ nuo, povero, descon-
AG 12.213 lo gi comenza a mostra/ ordinamenti e de- seiao. AG 143.143 personne famolente/ desconseiae e
sclaira/ li articoli de la santa fe. tremolente.
D deszhairar. D conseiar.
descho sm. “tavolo da pranzo” desconsentir vb. “non consentire, opporsi”
AG 142.51 e homo pensa star axio/ a belo descho, in gran leto… LSE 25 cum l’animo desconsentirò et contradirò semper.
PS 57. D consentir.
D descu. L discus. desconssollao agg. “sconsolato, disperato”
descognoscente agg. “ignorante, privo di retta cono- MAC 165 o segnor Dee ognipossente… conssolacion de
scenza” li desconsollae…
AG 134.115 ell’è sì descognoscente/ e villam e for de D consorar.
mente… AG 144.115 ma de atri descognoscenti/ chi vi- dessconsso agg. “sconveniente, deforme”
ven bestial menti/ no temando De ni santi… PAB 81 sovram bem… li boim lo queram per virtue, e li
D descognosser. ree in guissa dessconssa.
descognoscenza sf. “ingratitudine, mancanza di rico- PS 57.
noscenza” D desconçà.
AG 51.8 spender, turbar e travaiar/ e soferir descogno- descontao agg. “misero ”
scenza/ mancamento e descrescenza. AG 140.275 e tute personne descontae/ sean a ti reco-
FAS 163. mandae/ aiando gran conpassion/ de la lor tribulation.
D conoscenza. PS 57 “di poco conto”. AGN “privo di amici, di relazioni”.
descognosser/ descognoxer vb. “misconoscere” descordar vb. “essere in disaccordo”
AG 134.11 pasando e per contrae lantor/ vi desputanza e gran
AG 39.14 lo cor malvaxe e re/ de quelo chi descignoxe
remor/ de doe persone descordae/ e de diverse voluntae.
De. PAB 74 e per sparmiar volle sofferir desaxio e mole- D descordio.
stie e esser descognossuo e perde possanssa e renoma… descordar(se) vb. “dimenticar(si)
D cognosse. descognoscenza. descognoscente. descono- PAB 77 de so no se ne de alcun descordar.
scenza. PS 37.
descomiarse vb. “accomiatarsi” D descurdase.
IVE 78 benixì li oxeli e le bestie, quaxi como se ello se descordio sm. “discordia”
descomias(se) da elle. AG 49.39 chi per no vorer concordio/ ma tira pu in de-
FA 346. scordio…
D comiao. scomiatare. PS 43. AGD ad loc.: “forma di prob. ascendenza proven-
dessconcho / dessconcio agg. “disfatto, distrutto; zale (descordi), attestata anche in toscano”
deforme” D descordar. discordio. L discordia. discordium.
PAB 62 am fijoi dessconci, de che elli se dollem. BL 87 descorrer vb. “scorrere”
a.1401 che la raxone e iustixia sia sì forte che se inquerne AG 16.134 sangue piovea da co a pe/ descorrando tuto in-
e se acoihe quelo che era dessconcho e desquernao. torno. MCG 330 descorrer.
D desconzar. Cf. SAP 399 a.lomb. descorrer m.s.
desconfita sf. “sconfitta” D corre. decorrer.
FAS 163. descoverto agg. “chiaro, evidente; scoperto”
D desconfito. AG 143.217 mostra gi si la corpa certa/ che ben gi sea de-
desconfito ptc., agg. “sconfitto” scoverta. RDB 59 perché veghemo ben che descoverte/
AG 49.307 or che gram rota fo lantò/ quando li Venician da ri chinze agni in su ben no staghemo…
prediti/ se vim si morti e desconfiti/ e Zenoeisi venzeor! D descrovir.
D desconfita. disconfitura. L sconfictura. descresenza sf. “calo, perdita”
desconfortar vb. “sconfortare” AG 51.9 spender, turbar e travaiar/ e soferir descogno-
FAR 35 s.xiv. (Sav.) desconfortar traduce lat. dissuadeo. scenza/ mancamento e descresenza.
PAB 80 quando soa mogier mori/ ello se dsconfforta si… FA 346. FAS 163.
PS 37. D crexe. decreser.
D confortar. desconforto. descretione / descrition sf. “discrezione, cautela”
desconforto sm. “sconforto” AG 145.256 se dinai voi ben inpiegar/ assai limosene voi
FAS 162. far…/ aiandoge descrition/ e tenera conpassion. MGT
D conforto. esconfortà. 193 a.1492 o forsa che già seria tentato lo insulto et lo
desconçà / desconzar/ -are vb. “frustrare, scompi- scotizo predicto, in tale caso bixogerà usar major descre-
gliare, turbare” tione in porgere le parole vostre.
AG 127.2 em per zo che l’aversario/ chi desconza carto- PS 3.
rario… PAD 347 a.1506 prezo Finale, anderiano a de- D discretamente. L discretus.
desc 394 dess
desemegieive agg. “dissimile, diverso” MC 692 si che in l’autro ello ha ço che deserve in questo
PAB 54 eram inebriai de nostri costumi e desemegieivi a mondo o bem o mal.
li malvaxi. PS 57 cf. a.fr. desservir.
PS 12, 31. desete num. “diciassette”
D desemegeive. dessemegiarse. AA 210 la quale campana diseno che peza cantera desete,
desemeglà agg. “dissimile” sive ca. 17.
PCD 41 s.xiv. “dissomigliato” D dissette.
D dessemegiarse. desfà / -r vb. “disfare”
desender vb. “discendere” AG 142.44 un sobito vento se fa/ chi tuto lo so lavor de-
AG 16.450 ai lo me fiior ociso/ chi per ti era deseiso/ e da sfa. AG 145.411 li loxi che atrui te fa…/ se la lor gloria
De paire era transmiso. AG 96.15 che se tu eri tropo asei- te ven in ca/ tuto lo to lavor desfa. MAC 165 e cum le ver-
so/ ben parai esser deseixo/ e dirai: cozi romagno. CBL ge de lo ferro tuta la soa carne fosse desfaita e rota. LSE
335 (8.46) lantora lo spirito santo/ deseixe incontenente. 25 et ogni violentia rompirà et desfarà el consegio huma-
GP 372 desendi zuxa. GP 282 et lantora si deseixe lo an- no.
gero de ciel. IVE 87 e dì a madonna Eva che la docissi- ADG, FDG 43, BDS (Sav.): desfà.
ma maire… rendera honor e segurtaj a tute le femene chi PS 28.RGS § 1011 (mil. desfà m.s.).
sum deseixi da ella. PAB 60 monta su la roa se te piaxe a D derfà.
pato che quando e revozò no te teni a mal se tu dessendi. desfatunà vb. “sfrangiarsi, sfilacciarsi”
FAS 155, 162 deseise. BDS (Sav.).
D descende. discender. D desfattunòu.
desenemigu sm. “nemico” desfattunòu agg. “(di filo) distorto, poco torto”
ADL (Vent.) “arcaico” GO.
D desnemigu. inimigo. D desfatunà.
desenò / desenor sm. “disonore” desferrà vb. “liberare dal ferro, dall’amo”
AG 16.72 a tar vergogna e desenor/ tuta de dor me como- CIT 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da
vei. AG 30.11 fazo honor/ chi in mendor passa via,/ tro- ro lammo in questo pointo…
po rende soza ensia/ de probio e desenor/ com morte pina desferensiòu agg. “diverso, differente”
de desenor. AG 49.201 gran deseno fen a lo sposo/ auto RAN 75 s.xvii (G.G.Cavalli)
duxe de Venexia. AG 54.85 poi li am ligai a gram dese- D defferenza.
nor/ e stirazai con gram remor. desfìa sf. “sfida, disfida”
MUI 114. FA 346. FAS 148. Cf. SAP 399. GL 6.44 piggia ciù forza e o torna a ra desfìa. GL 6.51
D desenor. dezonù. enor. D deseno. enor. honor. fæta sospension d’arme fra lô doî/ segondo i patti e lezze
dezentegà vb. “scacciare, estirpare”
dre desfìe…
GL 13.7 olà: sentì voi âtri tutti quanti/ dezenteghæ’ d’in
D fìa.
çê dai ciù potenti (TT udite udite o voi che da le stelle/
desfià vb. “sfilare (aghi, tessuti)”
precipitar giù i folgori tonanti). GO. PSE 254 sg. RAN
BDS (Sav.).
183. FNTG 105. ADL (Vent.). VPL “eliminare (anima-
li, parassiti)”. REW 4325. PVG “etimologia dubbia.” D desfilato. fià. firà.
D entica. éntega. desfiar vb. “diffidare”
deseplinante sm. “battuto, membro di una confrater- FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. diffido.
nita di penitenti” desfilato agg. “sfilato, non filato”
AA 311 a.1536 se dete principio de venire a questa devo- MNS 3.121 post 1634 (Sav.) cotone, o sia bombace, fila-
cione le compagnie de li batuti de la villa de Saona fasen- to e desfilato.
do grande disiplina, e li deseplinanti non se medicavano D derfià. desfià.
de niente solo se lavavano de laqua de quelo riano. desffodrato agg. “sfoderato”
D disiplina. ASF 726 una sottana… desffodrata.
desèr sm. “dessert” D fodrà. L desfodratus.
LFL 1.25 fr. desfondorao sm. “dissodamento del terreno”
deserbà vb. “dissodare” DFC 57 ma semeno in te l’aren-a/ façço in mâ un desfon-
DVA (VArr.). VPL. dorao.
D dezerbià. gerbà. zerbà. D desfundà. fondo. fundadda.
deserbare vb. “cogliere frutta acerba” desformao agg. “deforme, brutto”
MVS (Sarz.). AG 16.131 homo alcun si ben formao/ no fo mai visto ni
D axerbo. oyo/ ni alcun poi si desformao/ livio, nicio e insocio.
dezerbià vb. “dissodare” D defformà. deformao. formao.
PVG < zèrbiu . desfrenîo agg. “sfrenato”
D diserbare. zerbu. zerbiu. GL 15.9 ro mâ stæto fin aoura desfrenîo/ deventa un mâ
deservir vb. “servire” de læte.
PEG 43 quanta fia tu ay mar deservi lo nostro segnor Yhu D fren.
Xpo. FAR 35 s.xiv. (Sav.) deservir: traduce lat. deservio. desfrizze vb. “sfrigolare”
D aservir. servir. L deservire. CIT 50 mi tra tanto, che staggo lì a desfrizze/ tra ro mar-
desservir vb. “meritare” co e l’anchizze…
PAB 55 che po so esser? an so desservio li nostri affar, che D frizze.
fortunna no a umta de l’accussaciom de nostra inocien- desfrupà vb. “spacchettare”
cia…? PAB 85 poi tu penssar che li malvaxi no desser- ADL (Vent.).
vam de esser punij? –– e se ello a desservio d’esser pu- desfundà vb. “scavare, dissodare”
nio… PAB 89 aotri sum alcunna fia cheiti in messaven- RAN 20. BDS (Sav.).
tura, che elli aveam deservio aquistando tanta prosperitae. D desfondorao.
desg 396 desg
deveo sm. “divieto; blocco, embargo”” devemo PEG 41, 43. PS 72 s.xiv. PS
AG 61.2 tanto e lo camin serrao/ de lo deveo de li FAS 143,147,157,160.
Alexandrin… (AGN “il blocco decretato nel 1291 da pa- debiamo LSE 28.
pa Niccolò iv. contro Alessandria d’Egitto”). TL.3.201 2.pl. dei RDB 13.
a.1475 ancora non contentandose de le cose sopradite el- devei OLP 1.60 s.xiv. (Pietra).
lo mise deveo in le vitoarie, e mise bando che no fose per- FUP 115 s.xiv (Sav.). PS.2 s.xiv.
sonna alcunna chi prezumise de conduere vitoarie in CR 20. IVE 5. PAB 72.
Caffa. DSP 79 a.1489 lo deveo de portar chatenete d’oro. LPD 5.367 a.1463. RDB 13.
FA 348 err. déveo “debito”. FAS 148, 154. FAS 143. PS 29.
D deveto. duvei PD 138. PS 2.
dever avv. “dentro 3.pl. dem AG 42.10. SA 241 a.1340 (Sav.)
MP 18.24 (Pigna) a.prov. devers, REW 9247. CEB 358. PAB 72.
de ver cong. “verso” PS 29.
AG 49.172 un porto…/ chi ingolfando da un lao/ dever la degan CAR 9 a.1340.
faza da lavante. AG140.96 li omi tropo lusenger/ chi con den OLP 1.44 (Pietra).
la doze lengua soa/ soren ferir de ver la coa. PEG 38 pru- devesan PS 13 gen. mod.: = devan êse
dentia lo guarnixe de la parte d’oriente… la tenperanza si “devono essere”.
lo governa de ver mezo die contra li marvaxi calori… impf. 2.sg. deveivi AG 143.158.
PEG 42 nuy no avemo nygum bem se no da le… dever 3.sg. deiva MGT 280 .1480.
l’anima seno inver de, de ver lo corpo richeza, honor e au- devea AG 37.68.
teza. MAC 162. . PS 107.
FAS 165. PS 41. Cf.SAP 400 a.lomb. dever m.s. doveiva CR 17.
D ver. L deversus. 2.pl. doveivi MAS 267 a.1524.
dever vb. “dovere” 3.pl. devean CR 9, 19.
AG 29.14 a chi masna no sento/ de dever partir ni render. fut. 1.sg. debiò LSE 27.
AG 49.8 lo nostro Segnor…/ fazando per soa possansa/ li duviò FDG 126 od.
zenoeisi esser sovram/ d’orgoiosi venecian/ a deverne far 3.sg. debrà OLP 3.20 s.xiv. (Pietra).
venianza. AG 50.15 De, como e conseio cruo/ vorei tan- deveira 1VE 18.
to enduxiar/ a deverse (ms. deveser) examinar. 3.pl. deveran AG 12.353.
FORME: doverano NAC 17 a.1539 (Sav.).
Indic. pres.1.sg. debeo DPC 173,177 ca.1180 (Sav.) . Cong.pres. 1.sg. deia AG16.182.
dom AG.16.176. PAS 36. 2.sg. debi, deby PAS 31. MC 680. Cf.PS29
don AG.25.2 donl e far? ; 102 45. debii MAC 164.
GP 278. CBL 345 (20.8) degi AG 14.544.
CR 19, 21. 3.sg. debia SA 241 a.1340 (Sav.).
RDB 11. SCF 94 a.1393.
RDB 144 (V.Dartona) donnie? CBL 329 (1.50).
“devo, io?”. PUF 110 s.xiv. (Sav.) .
GL 16.43. FAS 159: fatto su SL 1.2 s.xiv. (Sav).
son. OLP 3.20 s.xiv. (Pietra)
PS 23. ATA 203 a.1382 (Alb.).
dum IVE 49. PAB 93.
2.sg. de AG.145.88 cf. PS 12. BAG 23 a.1488 (Sav.).
dei AG 140.49, 60, 196 ecc. PGF 31 a.1511 (Alb.).
PEG 43. PAB 53. Cf. PS 29.
FTM 99 a.1456 (Sav.) . debie SL.1.13 s.xiv. (Sav.).
PS 107, 29. dega ASA 122 a.1390 (Alb.).
debi AF 2.10 s.xiv. (Pietra). degia CAR 10 a.1340.
FUP 114 s.xiv. (Sav.). deggie CPF 167 a.1584.
3.sg. de AG 25.9; 49.68; 139.10,12,25. deia AG 49.104; 143.3.
GP 278. MC 690. DCT 164 a.1380.
CBL 329 (1.4). RGS § 274 lat.volg.
OLP 1.52 s.xiv.(Pietra). dejat = debeat.
LDV 14 a.1384 (Alb.). FAS 149, 161.
PS 43, 51 s.xiv. IVE 10. 1.pl. deiamo FAS 161.
TL.1 283 a.1455. 2.pl. debiai PLD 83 a.1367.
FTM 96 a.1456 (Sav.). debiay PAS 30. Cf. PS 29.
FV 90 a.1467. CPF 167 a.1584. debjai CR 19.
RDB 32. PD 114 n. (DFC). degé PS 29 od.
FAS 157. PS 24. PD 113,115 n., deiai AG 38.61; 87.7.
158. FAS 154,161. RGS § 609.
dæ PS 114 n. (GL). 3.pl. debiam SCF 90 a.1393. VCC 30
dee LFV 90 a.1467. a.1480 (Sav.).
döve CIC 129 s.xx. (Sav.). DSP 80 a.1489.
1.pl. demo AG 46.42; 86.101. debian ATA 203 a.1382 (Sav.).
PS 29 s.xiv. IVE 6. PS 95 s.xiv. cf. PS 29.
CPF 167 a.1584. RDB 31, 45. deggian CPF 167 a.1584
FAS 157. deian AG 140.46. Cf. PS 29.
deve 407 dexe
impf. 3.sg. devesse MC 680. lSE 20. LFV 89 quentava a le sepolture de li morti cum devocion.
a.1467. D devocium. devotamenti. devotion. devotu.
doese AA 153 devoido sm. “boicottaggio”
3.pl. devessem MAC 170. MNS.1 68 a.1631 (Sav.) se vi siano robbe di maestri che
dovessem MAC 170 non siano scritti et aggregati in l’arte, e trovandone s’in-
doveseno AA 104. tendino dette robbe perse, e per di più detto follatore…
Condiz. 1.sg. duveéva RGS § 593 od. debba esser posto in devoido, cioè che alcun maestro non
2.sg. deveresi AG 141.50. LSE 29. li possa più dare da follare.
doveressi COM.1 8. devolar vb. “divorare”
3.sg. dereyva PEG 42. AG 2.36 pusor via misa en prexon/ e devola da lo dragon.
deverea PEG 45. PAT 23 a.1320. FAS 152. AGC 32 “ipercorrezione”. Cf. MAC 166 (la
devereiva CR 19. stessa leggenda): lo dragon la degora.
1.pl. dovereimo FSU 52 a.1456 (Sav.). D degorar. devorar
3.pl. deveream PEG 44. devorar vb. “divorare”
Gerundio debiando AG 29.18. FAS 162. AG 63.21 tirava asai pexi…/ si che inter li aotri ne fo un/
deiando FAS 162. chi poi chi l’avea devorao/ cum esca l’amo invulpao…
D devei.deveire. dovei. doveire. duvei.
AG 48.8 e queli star in peschera/ chi li aotri vorem devo-
deverà vb. “adoperare”
rar…
DVO (On.).
D dövià. D degorar. devolar.
deversitae sf. “avversità” Devoreza top. (Stella)
AG 43.206 pregei De/ che guarde la nostra citae/ d’a- RES 50 a.1590 lago di Devoreza.
gnunchana deversitae. devorgao agg. “divulgato, famoso”
FA 348. FAS 147, 164. AG 12.658 santa Katelina…/ chi per tuti e devorgaa/ com
D diversitae. cossi santa renomaa.
deveto sm. “dazio di importazione” FAS 150.
SFG 2.351 a.1528 comperare le cabelle osia deveti del vino. D disvolgao.
D devear. deveo. L devetum. devoso ptc. “deposto”
devià/ -r vb. “deviare, stornare, impedire” AG 16.293 e quando a basso fo devoso/ nixum partir no
SA 244 a.1340 (Sav.) De non deviar lo pegno a lo messo me poea/ de su lo corpo sprecioso… PS 27 s.xiv. devoso.
de li consori. Se alcuna persona de la dicta arte deviera o FA 348. FPI 2572.
devià farà ali consoli… alcuno pegno che eli feissem pi- D depoxitu. despoto.
giar a alcuni, sea condanao in soldi cinque. LSE 28 le devotamenti avv. “devotamente”
scudele et le altre scudele de coxina le lavava; et acio che FUP 100 s.xiv. (Sav.) e si la pregheremo devotamenti che
le ancille non ge lo deviassem, le ascondeva. RDA 5 me ella… preghe lo so docissimo figio…
descciaxe ben assè che me sea steto deviou, che non hag- D devocium. devotu.
gie possuo inserì in questo liberetto quarch’unna dre soe devotion / devotium sf. “devozione”
mascharate… IVE 33 e tuti tre se missem a seze cum grande alegreza e
D desavià. dezavisar. desviar. via. devotium. LSE 17 li dì solenni questa nobile Elizabet
deviglia sf. “erica saggina” cum tanta devotion honorava…
VPL. D devocion. devotamenti.
De vinam cognome devotu agg. “devoto”
VTS 73 a.1530 (Sav.). GUA 225, RGS § 67: -o- anziché -u- perché letterario: cf.
devinar vb. “ricorrere a indovini” vo—tum : vûtu.
AG 143.168 se devinar o incantar/ aguri o viniae trar/ o D devocium. devotion. devotamenti.
faocimele far faesti… devulgar vb. “divulgare”
D adavinà. adevinna. adivinar. indavinà. indevinà. indo- AG 127.117 lo contrasto e tanto axeiso/ e le parole devul-
vinà. induvinà. gae/ e per vile e per citae.
devisao agg. “dipinto?” dévure sf.pl. (bot.) “Sonchus oleraceus L.”
IVE 42 e goardava li erbori de sovra freschissimi, e la ter- MLC 249 (Finalborgo).
ra de sota, chi parea un prao pin de fioi devisai. dexaxio sm. “disagio, danno”
Cf. FEW 17.596 sg. s.v. *wisa: a.m.fr. desguisé, a.1240 PAD 481 a.1506 (Sanr.) per li dexaxi del vivere e del dor-
“extraordinaire, peu commun”; a.fr. déguisé “chargé mire… PAD 493 a.1506 porterà… grande dexaxio. D de-
d’ornements”. zaxu.
devisar / devixar vb. “descrivere, manifestare, pas- dexe num. “dieci”
sare in rassegna” AG 14.23 li dexe (ms. dexem) comandamenti. AG 49.179
AG 138.141 le atre cose…/ chi le volese devisar/ tropo
dexe miia. AG 56 150 dexe livre d’oro. AG 134.219 a
avere a recontar. PEG 42 questo peccao (orgoio) de de-
vixa in tante maynere che appenna se porea nomerar. un disnar guarti pu ben/ ca dexe omi.
D adevisar. devisao. devixar. SA 243 a.1340 (Sav.) fin ala dicta quantita de soldi dexe
devöà vb. “adoperare” tanto. BL 67 a.1399 li autri dexe som ghibelini. PGF 24
ADP (Pietra). a.1449 capsas dexe de veretoni. LSE 24 li dexe coman-
D dövià. damenti. TL.1 338 a.1455 e sta areixego de dovei paga
devocion / devocium sf. “devozione” dexe milia sommi. DSP 193 a.1518 se devetano soto pe-
IVE 63 e monto speso ge era levaa (ms. lavaa) la coppa na de ducati dexe
per devocium e portà via, e un atro ge porzea la soa… e FAS 144, 147, 159. CAV 1.97. RGS § 90, 972. FDG 59.
cossì, coppe e scuelle e dogeti g’eran levay e prestay per Cf. SAP 226 a.lomb. dexe
devocium. PCD 31, 47 s.xiv. “dotto”. LSE 23 et se afre- D dece. deixe. dese. deze. dexem. diexe.
dexe 408 dext
(se) dexe vb. “conviene, è naturale, è giusto (lat. de- pre di vivere in questa vita per poder sempre peccare. OH
cet)” xv. a.1851 u dexideava d’impise a pansa de quelle giande…
AG 12.271 l’anelo gi misse in dio/ si caro e bello e pre- D dexirar. dexideròu.
cioso/ como dexeiva a tar sposo. AG 16.156 no laxa de dexiderio” sm. “desiderio, affetto”
poi ti viva/ che no te dexe morir sor. AG 46.45 quando fe- CR 7 salùo cum dexiderio chi è despogiao de ogni via
sta ven/ a noi se dexe e coven/ tu quelo giorno despender/ vegia de peccao. LSE 24 per che ella acquistasse el lon-
e loso e gloria a De render. AG 49.256 no aiando nova al- go dexiderio de la sancta povertà. RDA 5 (C.Zabata) pre-
cuna/ penser an como se dexe. AG 49.311 avuo an zo che gandoghe… ro compimento de ogni so dexiderio.
ge dexe. AG 130.2 fantina chi se maria/ se dexe esser ben AAG 127: -z- > -x- per effetto di -i-.
noria. PAT 22 a.1320 seando davanti da lo rej, saluarlo D desidejo. dexiro.
per parte nostra si como se dexe… dexideròu agg. “desiderato”
FA 348. FAS 144, 147, 153, 154. RGS § 90. NPD 63 ca.1750 (Sav.) cao bambinetto dexideròu…
Cf. SAP 400 sg. a lomb. dexe; SRV ven. s.xv. dese m.s. D dexiderà.
D dexeive. dexeivermente. dixe. dexima sf. “decima, prelievo di un decimo”
dexear vb. “destare, svegliare” LSE 15 et de quello che ella goagnava o che ella avea in
AG 12.271 cossi ioyosamente/ se dexea encontente. AG peculio dava la dexima a le povere fantine.
70.53 ma quando lo fo dexeao/ e en so seno retornao… D dexema. L decima.
FA 348. FAS 147. FPI 2515. (Punte)déximu top. “Pontedecimo”
D adesciase. descià. desiar. ADG 22, 48: a.genov.
dexeive / dexeiver agg. “conveniente, piacevole, ono- D dexem.
revole” dexiransa sf. “desiderio”
AG 49.354 en far dexeiver cortexia. AG 86.15 pinna de- RAN 92: a.genov.
seno e de bontae…/ richa d’ogni beneixon…/ e si dexei- (Sav.) dexiro.
ver de persona/ degna era d’aver corona. AG 88.5 e la dexirao agg. “desiderato”
persona dexeiver. BDS (Sav.) dexeive “antiquato”. CR 7 la dexiraa speranssa beatissima. RAN 59, 67
FA 349. FAS 144, 153, 154. RGS § 55. (B.Cigala) dexirà femm.
D dexe. dexeivermente. D dexirar. L desideratus.
dexeivermente / dexeivermenti avv. “conveniente- dexirar vb. “desiderare”
mente” AG 126.26 dexiro con gran frevor/ cresimento de vostro
AG 112.5 a noze taiando carne…/ quando ai taiao dexei- onor. AG 140.33 e se dexiri d’aver gloria… AG 198 261
vermente/ per fornir toa ventrescha… AG 129 13 done…/ ben m’avei le cose expose/ che dexirava de saver. PCD 48
dexeivermenti ornae/ e de gram belleza. s.xiv. dexiro “io desidero”. GP 279 aora si e tempo de
FAS 165. prender quello che avei sempre dexirao. PAB 68 per che
D dexeive. l’omo porrea aotro dexirar che dexiar veraxe bem. CR 17
dexema sf. “decima, prelievo di un decimo (dieci per la soa docissima maere… dexirava monto de sta a raxona
cento)” monto con lo so doce figio. CP 125 a.1356 lo segnor Deo
GP 276 de tute le cosse che eram daite allo Segnor, ello lo mantegna in grande honor et possanza, sicomo voi
invorava semper la dexema. (ms. dexeina). dexirai. LSE 21 el stato de la povertà sommamenti dexi-
D dexen. dexima. rava. RDA 3 (C.Zabata) l’è za gran tempo… che dexiro
dexembre sm. “dicembre” de havei occaxion…
PVG. FA 347. FAS 155. PS 10. Cf. SAP 399 a.lomb. desirar.
D dixembre. D dexerar. dexiar. dexideà. dexiderà. dexiro. dixirar.
dexen ord. “decimo”
L desideratus.
AG 14.691 lo dexem (comando) “il decimo comanda-
dexiro sm. “desiderio”
mento”. PAS 28 de tute le cosse che gue eram dayte si in-
PAB 59 aloitanna da ti li dexiri de soi faoci zogi.
volava la dexena parte. PAB 66 tuto lo circuito de la ter-
PS 10.
ra… de lo quar… po esser scarsamenti habitao la dexen-
na partia. D dexiderio. dexiransa. dexirar. dexiroso
PS 23. RAN 105. dexiroso agg. desideroso”
D dexema. L decenum. FAS 147, 164.
dexen sm. “specie di misura” D dexiri.
PAC 14 “odierno”. dexligar vb. “slegare, slacciare”
dexerar vb. “desiderare” IVE quello a lo quar e non sum degno de dexligar li liga-
AG 16.485 quela vita gloriosa/ chi ne dara saciamento/ de mi de li soj casay.
zo che omo dexerera. D desligar.
FAS 147. dexorden sm. “disordine”
D dexirar. BDF 149 a.1460 a ello etiam renchresse assè questi
dexeta sf. “mancanza” dexordeni.–– per infim de tuti dexordeni… BDF 147
AG 36.70 se voi savessi/ che dexeta g’è de pexi! AG a.1462 voi avei visto e vei continuamenti lo dexordem in
36.84 de tute delicae viande/ avemo dexeta grande. lo quar e la terra vostra…
FA 349 “fr. disette: < decepta, decipere? FAS 163. D desordene.
dexiar vb. “desiderare” dexotto num. “diciotto”
AG 141.11 no dexiar bochon maniar/ chi te poesse strango- MPS 39 a.1550 (Stella) di età di anni dexotto.
rar. PAB 68 per che l’omo porrea aotro dexirar che dexiar D diceotto. dieciotto. disdotto. disoto. dixocto. dixoto.
veraxe bem. SB 752 ca 1850 (Gen.) u dexiava “desiderava” dixöttu.
D dexirar. dexteso agg. “teso, disteso”
dexideà / dexiderà vb. “desiderare” BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti de seta et cordini di seta
FSU 49 a.1456 (Sav.) quelli miseri li quai dexiderano sem- dextesi.
dexu 409 di
diavoro sm. “diavolo” CAD diéte. FPL. FAL 272 n.5. BDS (Sav.). PVG.
AG 14.86 lo diavoro li tira a le. AG 145.246 diavoro, car- D diu.
ne e mondo/ chi tiran l’anima in perfondo. diexe/ dieze num. “dieci”
FAS 150. PS 12. GP 283 piu de diexe legioin de angeli. GP 376 ello ha-
D diabolico. diau. diavo. diavollo. diavoria. diavu. diö’. veiva piu de diexe figioi masihi. AAD 272 a.1561 dieze
diavu sm. “diavolo” dozene de serviete grosse uzate per il tinello. RDC 170
ADL (Vent.): “ecclesiastico, dotto” (T.Conchetta) diexe. RGS § 90 (Rovegno) diexe.
D diavoro. FAS 144 n.
dicenove num. “diciannove” D dece. dexe.
BRP 2 a.1474 iunio xxx.… Barnabas apostolus a dì unde- difende vb. “difendere”
ci, Gervasius e Protasio a dicenove. PD 138: “dal s.xviii. sostituito a defende per influsso let-
D dixinöve terario”.
diceocto sum. “diciotto” D defende.
BRP 2 a.1474 octobre trentaun… Lucas a diceoto. difendio sm. “difensore”
D dexotto. dieciotto. DSP 133 a.1486 difendio de povo.
dicærà vb. “dichiarare” D deffendeaor. defendeo.
CIT 115 a.1636 se dicæra per ommo da caban/ chi n’ag- differensia sf. “differenza”
ge manco sâ pe ra pignatta. LSE 32 tanto suavementi cantavam et cum tanta diffe-
D deciarà. rensia de canti, che tuti faxevam maravegiar.
diccia sf. “fortuna” D defferenza.
GL 12.58 o dà pre un po de diccia in frenexia. diffettoso agg. “difettoso”
AAG 130 n.4: cf. sardo diccia, m.s.; diciu “sentenza” PD MNS.1 97 a.1641 e trovando robbe mal conditionate, dif-
356 “spagnolo”. CLD xxi. RAN 99. BDS (Sav.). fettose, e di mala conditione…
D desdiccia. diciom. D difètu. L deffectuosus.
diccia sf. “vendita all’asta dei pesci” difètu sm. “difetto”
BDS (Noli). FDG 231 n.: “ -e- per -ei- : toscanesimo”. Cf. AGC 34.
diciom sm. “detto, sentenza” D difettoso. L defectus.
PAB 84 fo amonio… chi… no bevesse de poxom/ per difinir vb. “definire”
caxom ni diciom/ che lo cor poesse muar. PCD 40 s.xiv.
PS 33. D definir.
D dì. L cuntradicionem. digito sm. “dito (misura)”
didale sm. “ditale” DSP 162 a.1501 se comanda che ogni judeo… che de ce-
MNS 2.9 a.1577 (Sav.) didali. scarlatie… tero debia portare apertamenti uno segno rotondo de dra-
D dià. po giano supra lo pecto… et sia epsa rotondita larga sal-
didu sm. “dito” tem quatro digiti.
MVS (Sarz.). L digitus.
D diu. digiunsella sf. “staffa della serratura”
didumérega sf. “domenica” PAG 207.
MP 18.24 (Pigna). FPI 2738 dies dominica. Digne top. (Basses-Alpes, Fr.)
D domenega. G.PETRACCO SICARDI, Blig. 25 (1973) 1-3, p.4 n.3: pre-lat.
didùn sm. “tacchino” (lig. o celt.) *diny-o /-a, cf. TV dinium.
PSP 87 (Pigna): fr. dinde, dindon. D pradegna. L dinium.
D dindu. dignitae sf. “dignità”
diduna sf. “donna poco seria” AG 14.492 che De vo che in don se dea/ dignitae, no per
PVG. monea. PAB 63 e meti toe dignitae sota li pee de le bas-
D didunà. se cosse.
didunà vb. “ciondolare, oziare” PS 3.
PVG. dil prep. art. “del”
D dindanà. diduna. MPS 67 a.1550 (Stella) il massaro dil comune de la Stella.
dieciotto num. “diciotto” dilastrare vb. “smontare lastre dai fianchi della na-
MNS.2 29 a.1728 (Sav.) ve”
D dexotto. GRD 119 i marinai sono anchora obligati lastrare e dila-
diecisette num. “diciassette” strare la nave ed a forare, stoppare e levare cavi da terra.
MNS.2 12 a.1577 (Sav.) tre giorni inanti e tre poi detta fe- D lastrare.
sta, giorni diecisette dall’annonciacione de essa Madonna dilatione sf. ritardo”
dil mese di marzo. AMSSSP 30 (1959) 32 ca 1525 TL.1 123 a.1454 statim sensa dilatione habiamo mandato
(Sav.) diecisettemiladuecentoottanta scudi. per diverse vie lettere e messi.
D dissette. diletrice sf. “direttrice”
diernà sm. “pranzo” PD 343 “origine dotta; dissimilazione”.
TVD (Dolc.). dillicia sf. “delizia, piacere”
D dirnà. PAB 68 monti… li quai sum conffuxi in dillicie de lo cor-
diesdexie po. PAB 90 per che voi perchassai virtue, no ve invollu-
PAD 325 a.1506 avanti che se partisseno de Palazzo, han- pey in lasso de dillicie, asi in pegricie.
no fatto l’officio della Balia; ma li gentilhomini non sono PS 2.
comparsi, li quali diesdexie l’undimano che fu lo lunesdì diliggensa sf. “diligenza, carrozza”
( 7 settembre) hanno fatto sei capitanei. NPD 82 a.1865 (Sav.) de lasciü’ se vedde Zena/ e bar-
diétta sf. “fungo: dìtola, spugnola (Fungus ramosus; chette andà pe u ma/ e carrosse, e diliggense/ zü pe a stra-
Clavaria v.sp.)” da camminà.
dili 412 dire
diligentementi / diligentimenti avv. “diligentemente” d’entrar in bagno. AG 73.19 per men de un dinar. AG
MC 687 quando e avi asay cerchao e diligentimenti con- 142.48 di e noite no cessemo/ d’aquistar con drito o torto/
siderao… LSE 23 cerchando li soi hospicij (degli infer- dinar e case, vinge e orto. AG 142.100 De…/ de lo so
mi) diligentementi, ferventementi li visitava. DSP 89 sangue n’a reemui/ senza dinar e senza argento. GP 370
a.1489 li spectati padri de Comun, li quali diligentementi ne fon vendui noranta sete miria a raxom de xxx. per uno
et irremissibilmenti debiam scodere le dicte pene. dinar. SCF 94 a.1393 non debia tegnir moneta ne dinari.
D diligentimenti. TL.1 838 a.1458 la necessità de lo dinaro. PAD 319
diman avv. “domani” a.1506 doveano dar dinari assai. MAS 298 a.1598 tenere
NPD 62 ca 1760 (Sav.) ma i vorrieva… presto, fito, pe an- li dinari… in una cascietta.
coeu o diman. FAS 163. Cf. CIV 77 ven. dinaro, REW 2553.2.
D deman. D denaro. dinà. danai. L denarius.
diménia / diménigue sf. “domenica” dinastru sm. (bot.) “Calluna vulgaris Salisb.”
VRS 453 (Ormea) dimenia. RML 973 n. (Mentone) MLC 251 (Spotorno, Montenotte).
diménigue. dindàn sm. “dondolo”
D domenega. GO.
dimito sm. “dimitto, drappo fine a due licci, di tele- D dindanà.
ria o bambagia, seta o filosella” dindanà vb. “scampanare a distesa”
ASF 731 una coperta de dimito cremesile facta a quadre- BDS (Sav.). VPL.
ti de scamato turchino. AAD 266 e piu una (coperta da D dindanìn.
letto) di dimitto gialdo… tre (straponte) grande di dimitto dindanà vb. “ciondolare, perder tempo”
verde. MNS.2 8 a.1577 (Sav.) bochasine. scamati. dimi- COM.6 18 cose stemmo tanto a dindanà? GO. PAG
ti. mazatini… MNS.2 30 a.1728 (Sav.) scamati. dimiti. “barcollare”. BDS, SDS (Sav.). PVG. VPL.
mazatini D dindàn. didunà.
L dimitum. dindanìn sm. “sonaglino per neonati”
dinà sm. “denaro; moneta da un denaro” ADP (Pietra).
CAR 9 a.1340 ogni lavorao… deman chi goagnez da doi D dindanà.
sodi in su sea tegnuo de mette a la Caritay dina vii. CPF dindu sm. “tacchino”
167 a.1584 perché n’ho dinè como den cre senza che ro CLU. VPL (On.).
zure. RDB 57 (lavoi… de vellui) e vorrenté ciù spende- D didùn.
reimo scui/ in tè (tali) lavoi cha in taffetà dinè. CIT 98 re Dio top. “Dego”
stelle…/ aora che se dan tutte in ammortà/ poæran giusto AA 271 lo castelo domandato Cario con le sue pertinen-
mocchetti da un dinà. cie, soe… uno castelo nominato Dio.
PD 141. BDB 268 (Bonif.). FDG 153, 157. PVG. D dego. L deus.
Plur. dinae TL.1 24 a.1453 pensando per quella via se po- Dio n.p. “Dio”
desse trovare forma a quelli dinae che fossero necessari a GP 275 lo amore de Dio. –– lavorar lavor lo qual sia ace-
tale provisione. TL.1 45 a.1453 et la forma de trova li di- tao davanti da Dio. LSE 27 facta oratione, audi lo segnor
nae per quello sera necessario… et la forma de havere li Dio chi ge disse… DFC 20 oh gran moære de Dio…
denari. TL.3 200 a.1475 per mangiaria de dinae. dio sm “dito”
dinai AG 140.102 se con lor te meszherai/ de mercantia AG 12.269 lantor quelo santo mario/ l’anelo gi misse in
o de dinai… AG 144.172 queli che son lear trovai/ in ma- dio. AG 36.62 quamvisde ch’è tuta via/ la morte provo
nezar li atrui dinai… CBL 348 (25.28) per trenta dinai/ doa dia/ d’una toleta sotir, breve/ chi me par cativa seve.
l’ai venduo a li farexei. AF 1.12 s.xiv. (Pietra) e tu per D diu.
trenta dinai l’ai venduo a li zuei. PEG 42 chi a dynay o diö’ sm. “diavolo”
autre cosse in goardia de so segnor. GP 277 questo un- VRS 456 (Ormea): “non so vedervi un fatto fonetico; for-
guento lo quar vareiva trexenti dinai. GP 369 e si preixe se è il fr. Dieu, usato per eufemismo”.
quelli xxx. dinai chi en lo prexio dello traimento. CR 26 D diavoro.
e deisti… queli pochi dinai che o avevi. IVE 59 no avea dipartimento sm. “partenza”
dinay de acatala. PAB 63 aprexi tu soma de dinai, chi no PAB 78 e le cosse molle, como e l’aigoa e l’aire, sum le-
dam vallor salvo quando elli se partem spendando. ASA vementi divisse, ma asi tosto s’asembiam quando elle sum
122 a.1390 (Alb.) se… avesse speiso dinai in marinai, in lassae, e lo fogo fa tantosto dipartimento.
compagnoi e in autre cose… PAT 25 a.1404 certe quan- PS 34.
titae de dynay. VPL. D partimento.
dinè VCC 30 a.1480 (Sav.) seam oblighe de paga soldi dipinze vb. “dipingere”
quatro, li que dine li consori li posano scotere da ogniun. PD 116, 138: “depenze sino alla fine del s.xviii., poi di-
FAS 147, 152. PS 2. pinze per influsso letterario”. RGS § 49 “derivazione
D danai. dinar. dotta, cf. a.gen. depento”.
dinà da nuxe /dinà dra noxe / dinè da noxe sm. D depenze.
“mancia, regalia” diproxia sf. “idropisia”
MAS 242 a.1479 non liceat percipere aut recipere in eo- AG 39.137 avaricia meschina…/ questa soza marotia/ se-
rum voltis, tempore festivitatis domini aut auio tempore, meiante di diproxia.
aliquam pecuniam pro denariis nucum, vel ut vulgo dici- D idiproxia.
tur dinè da noxe. CIT 273 e in âta voxe/ crià niççoeure diputao agg. “assegnato, destinato”
per dinà dra noxe. GO, BDS (Sav.) dinà da nuxe. MCG 330 la soa famigia la qual si e diputaa a lo so ser-
D noxe. L denarius de nuce. denarius nucum. vixio.
dinante cong. dinnanzi” D deputao.
CIT dedica: del nobil pescator che a voi dinante direttu avv. “veramente, certamente”
dinar / dinaro sm. “denaro” RAN 22, 182: lat. recte, directo.
AG 37.114 no car che omo se dea lagno/ per dar dinar D dirito. L directum.
dirn 413 disd
dirnà sm. e vb. “desinare” cum gran devocione/ cum santi zezunij/ et devote oracio-
MP 21.31 (Pigna). ADP (Pietra). PVG. ne/ aprehendando disciplina/ cum grande afliccione.
PD 351 “contad.” GA 15.234. RGS § 269. CBL 346 (22.8) elli gi den tar disciplina/ che elli gi rom-
D diernà. drinà. gernà sdernà. sdernarse. zernae. pin ogni venna/ lo sangue a correr a gran furor. OLP 2.30
diro sm. “parte posteriore, poppa della nave” s.xiv. (Pietra) prendando disciplina/ cum grande afflic-
AA 284 fece voltare le prore de le galere a inimici e lo di- tion/ azo che ne perdone/ le nostre gran peccae. IVE 29
ro a preso la cita de Saona. pregemo… per li nostri singulai frai de Madona de
D deré. Castello e per tuti li altri chi fam questa disciplina benei-
dissagurao agg. “disgraziato, rovinato” ta in Çenoa. LSE 20 acio che macerasse il corpo suo di
PAB 83 se tu vey um homo dissagurao per vicij, tu no lo vigilie, de zazuni, de discipline et de abstinentie. FSC 88
dey tegney per homo ma bestia.
a.1503 domano loro corpi cum li flagelli de disciplina.
IVI, n. dell’ed.: disformao. PS 59: err. per disformao, di-
FA 349.
sfigurao, disnaturao.
[ma forse non è necessario correggere]. D disiplina. disiprinna. dixiplina. L disciplina.
D agurao. disciplina de frati sf. (bot.) “Polygonum orientale”
dizzarare vb. FPL. Cf. DEI 2.1329.
GRD 114 a.1625 (Cosio) i deputati sopra i molini prov- disciplina de muneghe sf. (bot.) ”Amaranthus cauda-
vederanno di mantenere gli edifizi e di dizzarare ad ognu- tus”
no del luogo gli arbasci e panni sotto la disposizione del FPL.
statuto. discipo / discipolo / disciporo / discipulo sm. “di-
disborsare vb. “sborsare” scepolo”
DSP 62 a.1487 per la casa havuta in Calignano per la qua- AG 16.277 e vegando menar con le/ un atro disciporo pri-
le hano disborsato lochi cinquanta. vao… AG 74.5 a soi discipoli preicando. GP 276 seando
D rinbursu. L exbursare. Christe sulla mensa cum tuti li suoi discipoli… PS 12
discalso agg. “scalzo” s.xiv. discipo. GP 279 incontenente se leva lo fazo disci-
FPM 120 a. 1493 (Sav.) discalsa amaricata et afflicta. poro dalla mensa. FUP 113 s.xiv. (Sav.) Spirito sancto
D descasu. amoroso/ en lengue de fogo si descese/ e li discipuli tuti
discarrego sm. “scarico, sollievo” acese. AF.1.13 s.xiv. (Pietra) o Juda tristo, discipulo mal-
CIT 4 di mæ’ sùi che discarrego me davo? vaxo… PAS 30 quando Criste ave dito a li soi discipuli
D discarigar. tute le parolle che ho dite…
discaricare vb. “scaricare” PCD 44, 48 s.xiv. disciporo, pl. discipori.
AA 41 che nave alcuna ne barca chi avesse coverta pote- D disipolo. disiporo.
se caricare ne discaricare merce alcuna in lo porto de discolo sm. “malfattore”
Saona. CAR 112 a.1576 e se occorresse discarricare le TL.2 285 a.1464 si che serian tali discoli acerbe puniti.
piate delle merce di notte… L discolus. disculus.
D discarigar. disconcio sm. “danno”
discarigar vb. “scaricare” PAD 507 a.1506 habiando preparato… la loro artalia-
PAD 413 a.1507 etiam è venuto una barca de verso ria… ghe hano facto grande disconcio e amasato quatro
Provenza carriga de calcina, che ha discarigato a Codefà.
DSP 249 a.1547 quado fussi necessario maneggiar savor- bombardieri e altri ministri.
ra carrigando e discarrigando e appendendo piate piene di disconffitura sf. “sconfitta”
savorra a detti vaselli. PAB 57 li iusti vei menar a gran disconffitura.
D descaregar. incarrigare. PS 35.
discazare vb. “scacciare” D desconfito.
NPG 78 a.1475 prendere de arme, e discazare/ questo ty- discordio sm. “discordia”
ranno inimico. AG 140.145 entre queli che an discordio/ meti amor, paxe
D descazar. e concordio.
discender vb. “scendere” FA 346. PS 43.
BRP 8 a.1474 ogni loro aquisti e victorie sono disceise da D descordio. L discordia, discordium.
citadin coronadi. discorso sm. “discorso, conversazione”
D desender. COM.6 19 quello taramaçço porræ’ sentì i nostri discor-
discimulà vb. “dissimulare” sci.
FDG 213. D descurì. L discursus.
discipà vb. “dissipare”
discretamente avv. “con cura, accuratamente”
FDG 213.
D desipar. AG 49.63 ordenamenti fen so sto/ de garee e de gente/
disciparixe sf. “dissipatrice” cernue discretamente/ si como antigamenti sor.
LSE 30 tuti l’appellavam prodiga e disciparixe. D descrition. L discretus.
D desiparixe. disdicia sf. “disdetta, sfortuna”
disciplina sf. “penitenza corporale, battitura, puni- SDA 51 (Altare).
zione” D desdiccia.
AG 14.180 gram disciplina (ms. displina) si serva/ chi voo disdotto num. “diciotto”
fa e no lo oserva. AG 31.4 chi se speia in la doctrina…/ e SAS 87 a.1592 (Sav.) pur che per detti crediti non habbi-
no menda so error/ degno e de disciplina. AG 43.48 e tu- no taciuto per mesi disdotto senza fare riochiesta o cita-
ti paream capitannj/ zo e cavi de sciencia/ de bona vita e zione… MNS.1 98 a.1641 (Sav.) puotendo essi aprir la
de astinencia/ pim de luxe e de docrtina/ de boni asenpi e sue bottega liberamente… non possino però aprirla se pri-
disciplina. AG 102.1 e so ben che e son colpao/ e degno ma non saranno in età di anni disdotto.
de disciplina. CBL 332 (4.57) serviamo lo doce Criste/ D dexotto.
diss 414 disp
dissepte num. “diciassette” poli… e lo bon Yhesu si se voze inver li soi disipoli… GP
BRP 1 a.1474 lo primo del meise e la festa de la circun- 279 ello si a uxanza cun li soi disipori… MAC 170 e ve-
cision. Antonio a dissepte. FSC 86 a.1503 (Sav.) in li pri- go a lo to lao Criste cum li soi disipori.
mi anni disepte vintiquatro donne hanno offerta la sua pu- FAS 144, 149.
dicicia al sposo celeste. D discipo. dissipulo.
D disepten. dissette. disiprinna sf. “penitenza corporale”
disepten ord. “diciassettesimo” RDB 78 se ben ro miserere voi cantè/ e fè grand’astinen-
PS 23 s.xiv. femm. diseptenna. RGS § 977 “a.lig.” tie e disiprinna…
D dissepte. D disciplina.
dizerbare vb. “dissodare” dissipulo sm. “discepolo”
GRD 114 (Conscente) qualunque dizerberà o roncarà PAS 28 la zobia sanynta cena Criste inter quella casa con
nelle terre del comune non possa… tuti lo soy dissipuli.
D dezerbià. zerbiu. D disipolo.
dissette num. “diciassette” disligare vb. “slegare, sciogliere”
PAD 317 a.1506 offerendose da dissette fino in settanta MNS 1.107 a.1577 (Sav.) che li detti taratori siano tenuti
(anni) prendere l’armi. et obligati disligare tutti quelli fassi di canape che havera-
PS.2: od. dîsete < dix-sette. PD 139.144.159. ADG. no da tarezare.
D desete. diecisette. dissepte. dixisepte. D desligar.
disfare vb. “distruggere” disnà/ -r/ -re vb. “desinare, pranzare”
NPG 77 a.1475 ma per voler lui a sachamenare, disfare e AG 56.184 disnando in cha de quello segnor. CR 18 e in-
anihilare questa nostra città. tendando la maere tae parole no poè disnà stagando in
disfato agg. “disfatto, staccato” grande pensamento. –– tuti disneremo a una tora. –– di-
ASF 727 roba una de borchatella in seta peidellione di- man che e zobia disnereivo con mego? –– e quando o se-
sfodrata et disfata. remo disnae… PAD 365 a.1507 da poi che sono disnati.
D disfare. PAD 371 a.1507 ivi disnorno insieme. AA 31 fecero pa-
disfodrato agg. “sfoderato” rare da disnare. –– tuti noi disnasimo in Lataro. AA 77 noi
ASF 727 roba una de borchatella in seta peidellione di- vogiamo che date da disnare a li Fregosi. AA 151 e como
sfodrata et disfata. fu disnato mando uno de li famigi…
D foderato. fodra. J.STORM, ROM 5 (1876) se dis-cenare (se dis-jejunare).
disguarnito agg. “sguarnito, indifeso” G.PARIS, ROM 8 (1879) 95 sgg. dis-junare. PD 140
PAD 399 a.1507 la terra restò disguarnita. *dezînu, *dezinar, *dizinar. FAS 147, 156. GUA 351
D desguarnio. guarnir. L disguarnitus. *dis(je)junare. REW 2670. GA 15.234: a.fr. disner, prov.
disimbursu sm. “credito di cui si attende il rimbor- disnar. Cf. SAP 401, SAP 2.225: a.lomb. disnar m.s. CVM
so” mil. disnà. SRV ven. s.xv. disnar. DC 125 piem. s.xv. di-
CAD. snar.
disinar sm. “pranzo” D desinare.dirnà. disnare.
GP 276 lo nostro segnor Ihesu si era in mensa a uno disi- disnà/ disnar/ disnare / disnaro sm. “desinare, pran-
nar in la caxa de Simon leproxo. zo”
D disnar. AG 14.158 tardar e toie pagamenti/ a chi for mancha lo
disipamento sm. “distruzione” disnar. AG 43.1 una via de poi disna/ me incomenzai de
AG 49.220 e tuto l’atro casamento/ stalo e maxon de quel- raxona. AG 49.182 anti che fose disnar coito. AG
lo logo/ fon cremae e misse a fogo/ ruina e disipamento. 134.219 a un disnar guasti pu ben/ ca dexe omi… AG
FAS 163 sg. 144.97 se zazuna lo richo omo/ disnar comanda temporir.
D desipar. AG 146.293 li gran disnar e le merende. CR 18 aparegiai
D dissipar vb. “distruggere” bon disnar. PAS 28 si era a una menssa a un disnar im la
AG 12.531 pregando De devotamente/ che per convertir la casxa de Symon lo levroso. BL 75 a.1400 passato disna-
gente/ de tal tormento la scampasse/ e quele roe dissipas- re. MBA 374 a.1407 (Seyne) disnar. BDF 148 a.1460
se. differse a dire lo so parei determinadamenti a depoi disnà.
AGC 49 n. “latinismo” PAD 328 a.1506 dopo disnare. SFG 2.351 a.1528 lunedi
D desipar. proximo… post disnare. CSC 63 a.1564 (Alb.) banchetti
disiparà vb. “separare” (e) disnari. AA 37 tuto quelo che io abio al mondo non
PD 140. vale tanto da fare questo disnare. –– parono la vitoalia
L separare. abondantemente per fare dito disnaro…. e venuto lora de
dissiparixe sf. “dissipatrice” lo disnaro… AA 140 dopo disnaro. AA 151 lo jorno me-
LSE 24 ella (fo) sozamenti et totalmenti descasata… co- demo de la dominica pozo disnaro… MNS.3 41 a.1577
mo dissiparixe et prodiga. (Sav.) no poterano havere e prendersi piu otio e tempo di
D desiparixwe. un’hora di orologio al disnare e un’altra a merenda e non
disiplina sf. “penitenza corporale” piu.
AA 311 a.1536 se dete principio de venire a questa devo- FAS 147. PS 2, 11. PD 135. VPL.
cione le compagnie de li batuti de la villa de Saona fasen- D depoidisnà. dirnà. disinar. L (bel)disnarius.
do grande disiplina, e li deseplinanti non se medicavano disoto num. “diciotto”
de niente solo se lavavano de laqua de quelo riano. BRP 2 a.1474 novembre trenta. Elisabet a disoto.
Cf. MB 88 (Bonvesin) desiplina. D dexoto.
D disciplina. disiprinna. dispaihare vb. “liberare, rendere disponibile”
disipolo / disiporo sm. “discepolo” PAD 235 a.1507 le loro caze… le debiano dentro da ve-
AG 16.272 un noble homo anomao/ Ioseph ab Arimatia/ spero fare dispaihare et dentro da dicta ora de vespro de-
chi so disipolo era stao. biano presentà le ihave de dicte caze in cancelleria.
GP 276 seando Christe sulla mensa cum tuti li suoi disci- D despazhar.
disp 415 dixi
dispender vb. “spendere” ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia esser bona en lo
DPC 173 ca.1180 in sepellir viro meo dispexi sol.v. minus dito de trey homi… GL 7.14 a questi diti, a queste paro-
d.i. In septime dispexi d. xxviii. lette/ Erminia andava in estexi rapìa.
DPC 174. D despender. spender. L dispendium. D adito. dita. dì.
dispiaxeire sm. “dispiacere” diu sm. ”dito”
MGT 280 a.1480 il che dà dispiaxeire a l’animo et etiam PLD 83 a.1367 de li turchi e n’o venduo depoa se no…
maravegia. quelo de le sexe die… PRI 16 (G.Chiabrera, Sav.) moen
disponner vb. “disporre” gianche, dìe/ arbe, purìe.
IVE 36 la gente chi se disponnam a reseive la nostra sal- PD 359. GIL § 238. GA 15.232. RGS § 28, 43, 258.
vatium. PVG. VPL.
D disposo. Plur.: i di PSU 2 (Airole, CastelnM.); e dìe RGS § 369.
disposo agg. “disposto, sistemato” FDG 324.
AG 38.71 en cosi bello armamento/ de tal e tanto forni- D didu. dio. dietta. L digitus.
mento/si ben disposo e traitao/ e de tute cosse bene orde- divedde vb. “divedere”
nao. PS 27 s.xiv. disposo. BDS (Sav.). (Sav.) nu da a divedde… “non mostrare”
FAS 162, 155 pl. dispoxi. D ver.
D desposo. disponner. dispoxicion. diversitae sf. “contesa, contrasto”
dispoxiciom sf. “disposizione” AG 49.133 non era li diversitae/ ma eran tuti de cor un.
PAB 67 intendo la dispoxicion de to cor. PS 10. D deversitae.
D desposo. disposo. L disposicionem. divìa sf. “scopa”
disprexiar vb. “disprezzare” BDS (Sav.). (Altare, Mallare, Stella)
TL.1 320 a.1455 speciarmenti noi chi semo semper li pu L divilia.
desprexiae da li capitanii. divinacion sf. “predizione del futuro”
D desprexiar. AG 14.75 e queli chi per arte torte/ fan divinacion ni xor-
distinaciom sf. “destino” te/ aguri o maleficij/ nigromancia ni aotri vicij…
PAB 87 tuto so chi e sugieto a distinaciom e sotemiso a divisa sf. “divisa: insegna; uniforme”
providencia… –– alcunne cosse sum chi passam e sover- AAD 260 uno fornimento per la sala di ponente di veluto
montam l’ordem de distinaciom… –– si ferme che l’or- alla divisa d’oro bianco e giallo. MNS.3 48 a.1741 (Sav.)
dem de distinaciom (a lor) no se destende. che li medemi garzoni incartati non possino portare il sco-
PS 2, 33. sale, o sia la divisa di maestro.
D destinaciom. Divisa top. (Stella)
distraggio sm. “scempio” RES 50 a.1590 “Bricco della Divisa”.
NPD 1063 a.1747 non credo mai che sia stato ordinato/ diviso agg. “molteplice, diverso”
dai tuoi subrani di far tanto distraggio/ far pagar contribu- PAB 74 anchor che li nomi seam divixi, la cossa e pur tu-
sione/ e prontuali a profusione. ta unna.
D straggiu. PS 10.
distrittuale sm. “abitante della provincia” D divixion.
MNS.3 10 a.1577 pagando pero prima se sara forastero divixion sf. “divisione, contrasto”
scuti quatro, se sara cittadino o distrituale scuti doi… AG 114.17 ma ben so, in monto terre/ de drueze naxe
D destrituaj. guerre/ e divixion per la citae/ chi han diverse voluntae.
distrütu ptc. “distrutto” L devixione.
FDG 231. Divizi top. (Andora)
D destrüe. L destrutus. SCT 118 s.xviii.: Divizia, n. fam.
disvogliata sf. “dipanatura, operazione nella lavora- L divicia.
zione della lana” (se) dixe vb. “conviene, si addice è giusto (lat. decet)”
MNS.1 60 a.1577 (Sav.) essendo la lana stata posta a fil- AG 12.42 fem con li amixi e con la mayre/ matremonio e
lare sopra carretti, e disvogliata, a due, tre o quatro file… contrato/ como se dixe a si gran fato. AG 12.180 doze
D desvoiar. fiior, questa fantina/ per sposo dixete d’aver/ se l’è to bon
disvolgao agg. “divulgato” piaxer. PS 59 a.1475 la nave… segundo se dixe, lo nostro
PS 16 s.xiv. disvolgaa. capitaneo seguiva.
D devorgao. D (se) dexe.
dîta sf. “diceria, voce divulgata” dixembre sm. “dicembre”
CAD. BDS (Sav.). BL 91 a.1401 ebi las vostra letera a die de xviiii de dixen-
D dì. dito. bre.
dìtamu sm. (bot.) “Origanum dictamus L.” PVG discembre.
MLC 258. FPL. D deixenbre. desembre.
dìtamu giancu sm. (bot.) “Dictamus fraxinella” dixeor sm. “chi dice”
FPL. FAS 164.
ditar vb. “dettare” D dì.
PAB 52 e chi prudencia solleiva insegnar/ de gram mate- dixesette num. “diciassette”
ria e bem ditar/ e de studio portava la flor. VPL (Sp.).
PS 2. dixinöve num. “diciannove”
ditenuto agg. “detenuto, carcerato” PD 139: prob. < dexinöve. VPL.
MPS 62 a.1550 (Stella) alchuna persona ditenuta, arresta- D dicenove.
ta overo impregionata in le pregione. dixiplina sf. “penitenza corporale”
D destegnir. L detinere. FUP 119 s.xiv. (Sav.) si lo pregeremo per tuto lo spacio de
dito sm. “detto, dichiarazione, parola” la dixiplina che noi amo faito…
AG 42.4 mai no volem crivelar/ so dito con bon seazo. D disiplina.
dixi 416 doge
dixirar vb. “desiderare” ti, usata. AAD 275 una copertina di dobletto bianco.
AG 66.14 poi che a lui compisti/ zo che l’avea dixirao. MNS.3 117 post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bombaciari
AG 142.106 e zo che omo dixirera/ encontenente n’avera. consisterà in fabricare… bombasine o sia brettanie, coto-
PS 2. nine, fustanei, mezatini, dobletti e simili robbe dove entra
D dexirar. filo, e filo, e bombace.
dixisepte num. “diciassette” D drubettu. dublettu. durbettu. L dobletus.
PS 2, 23 s.xiv. dixisepte. doce agg. “dolce”
D dissette. AG 15.3 quella doce mayre biaa. AG 16.7 la doce vergem
dixocto num. “diciotto” Maria. AG 16.36 doce maire. FUP 111 s.xiv. (Sav.) en
BRP 1 a.1474 martio trentaun. la luna fa a dixocto e hore voi, doce Maria, ognomo a gram speranza. AF 1.17 s.xiv.
nove. (Pietra) o doce creator. GP 289 lo doce Christe. CR 17
D dexotto. la soa doce maere. MAC 164 lo quar doce Ihesu Christe.
dixöntu num. “duecento” RDB 16 che se ben doce in vista voi parei.
PD 111, 149. FAS 142.
D duxenti. D adusì. docemente. doceza. docissimo. docitae. dolce.
dixoto num. “diciotto” dose. döçe. dozce. doze. dozementi. dozeza. dozor. duce.
AG 12.16 in dixoto agni. AG 12.12.288 quaxi dixoto agni duse. dutze. L dulcis.
avea. DCT 163 a.1380 queli dixoto casay li quay eran de docemente / docementi avv. “dolcemente”
Sodaya. BL 67 a.1399 de volunta de lo governatore e de OLP 4.5 (Pietra) o anime devote, chi l’amai docemente.
li dixoto anciani. GP 382 vegnian cantando si docementi che bene pareivan
D dexotto. gloriosi canti.
dixöttu num. “diciotto” D doce. dozementi.
PVG. PD 139: “fatto su disette, dixinöve” doceza sf. “dolcezza”
D dexotto. CBL 329 (1.11) Criste pin de ogni doceza. FUP 113 s.xiv.
do prep. art. “del” (Sav.) amor pin de doceza.
NAB 21 a.1473 da esere aplicato dite pene per li doi quar- D doce. dozeza.
ti a chi avese reseputo il dano e latto quarto do comune de docissimo agg. superl. “dolcissimo”
Savona e latto quarto ala carita de dita arte. NPD 60 GP 282 docissimo paire. GP 374 docissima maere. GP
a.1749 (Sav.) o pescietto do scoeggio e de l’ainna. 382 o docissimo figior me. AF 1.30 (Pietra) e fazamenti
D da. de. dœ dro. du. acusavam/ lo docissimo figlor me.
do esclam. “oh” D doce. dolcissimo.
PS 41 do morte… do fijor me. docitae sf. “dolcezza”
D doo. AG 141.48 che servir (De?) in veretae/ passa le arte docitae.
dò vb. “duole” PS 6, 35.
RDB 84 (B.Cigala) me dò. PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, D doce.
Sav.) ra ciaga no me do. doctor sm. “dottore”
D duéi. AG 31.2 chi se speia in la doctrina/ scripta de li gram doc-
dô sm. “dolore” tor…
CIC 37 a.1749 (Sav.) no sento dô (rima: Segnô). D duttù. L doctoratus.
D doror doctrina sf. “dottrina, ammaestramento, norma”
dö sm. “dolore, lamento” AG 31.2 chi se speia in la doctrina/ scripta de li gram doc-
PS 59 gen. od. tor… AG 53.253 ma pur la soa gran ruyna/ de a noi ese
D doror. doctrina. AG 140.69 senpre agi in doctrina/ de guardarte
dœ prep. art. “dello” da rapina.
D dutrinetta.
AG 66.12 entrando en ca dœ Zache. AGD: “dœ = dello;
dodeci / dodexe num. “dodici”
la lez. non è sicura; sorprende la presenza dell’articolo”.
BL 74 a.1400 a dodexe jorni de questo meyse… BRP 2
AGL dœ. AGN de.
a.1474 augusto trentaun… Clara a dodeci.
D de. do. Dodìn top. (fra Savona e Albisola)
doa num. neutro pl. “due” NTS 36 s. xv. < Oddino, n.fam.
AG 36.62 è tuta via/ la morte provo doa dia. AG 127.53 doe num. f. “due”
doa milia. GP 373 per doa fia. LSE 30 doa milia marche. AG 27.7 doe xorte/ o veieza o marotia. AG 70.44 e be ne
BRP 9 a.1474 doa migia. impi soa busnera/ e la borsa e le man soe/ tegnando strei-
FAS 158. te intrambe doe. AG 138.194 si riche van le nave soe/ che
D doi. dove. ben ne var d’atre l’una doe. ATA 203 a.1382 (Alb.) doe
dobiar vb. “raddoppiare” bone cosse de rover grosse et forte et suficiente. GP 372
IVE 31 e ordenam de far grainde limoxine e da dobiar lo ello ave tute doe le main ihavai son la croxe. LSE 23 lo
sacrifitio. partì in doe parte. SAS 75 a.1592 (Sav.) caschino in pe-
D doggià. na de libre doe di Genova per ogn’uno.
dobio agg. “doppio” PD 109 pronuncia: due.
MCG 330 dobio. BRP 9 a.1474 Portomoricio vago in D doi. dôta. dove. dua. due.
terra in mare: cum dobia piagia de caricar navilli. doga sf. “doga”
D doio. MNS.3 66 a.1577 (Sav.) doghe di botti.
dobla sf. “doppia, moneta” BDS (Sav.).
MGT 186 a.1483 resta dare piu de doble ≠≠≠ . D duga. L duga.
D drobba. L dubla. dogeto sm. “orciuolo”
dobleto sm. “tela di Francia, fatta di lino e cotone” IVE 63 coppe e scuelle e dogeti.
AAD 258 uno moschetto di dobleto negro e rosso a righe. FAS 163.
AAD 266 una (coperta da letto) di dobleto roso a quadre- D dolio. duiettu. L dulietum.
dogi 417 doli
Plur. donne AG 2.23 lo marvaxe tyrano…/ ni per pene ni donde mostrate no volere darme tanta fatica. VCC 34
per morte/ ni per lusengue ni per donne/ coimo la scritura a.1489 (Sav.) per deveire andare ala processione… che se
exponne/ no ve fe comovimento. FAS 158. AGC 40. doin fara in quello loco donde elli seream comandai. GL 17.79
IVE 77 che gracie e che doin e che beneficij ai tu faito. a va in Germania donde pâ che in tren/ l’aspete Guelfo…
D dom. donar. dum. GL 20.42 e ro ferì, d’onde de smarto e d’oro/ luxiva una
don sm. “don, titolo onorifico” corona sciù l’ærmetto.
GUA 239, 257 domnus. FAS 146, 165. RAN 55.
L donnus. D dande. dunde. dünde. lunde.
dona sf. “donna, signora, padrona” Dondi cognome
AG 138.202 lor camarere e lor scuer/ paren pur done e ca- RPV 50 (Var.): donum Dei > dondedi > dondi.
varer. CBL 335 (6.77) della annonciacion de nostra L dondus.
Dona. OLP 1.77 s.xiv. (Pietra) segnoi e done, fai peniten- donetàia sf. “chiacchiera di donne”
cia… MCG 331 de dona devem serva. PAB 60 richesse FDG 90 “Schwåtzerei”.
e honor e bem sum de nostro drito, e me serven, como ca-
D dona.
mairere lor done e quando e vegno elle vegnem, quando
me parto elle se partem. CR 9 miracullo de la nostra do- döniùn sm.pl. “calli, duroni”
na. IVE 17 la segunda castitae si he apelà castitae vidua, PVG.
la quar he monto da fir lohà in la dona. SCF 90 a.1393 D dügnùn.
che nisum non possa intrà in questa beneita consortia so- Donda / Dondella top.
vrascripta, se ello non è forestero, excepto le done. LSE PCT 113 Piano della Donda; Dondella: germ.
19 et in le prediche stava inter le done povere, como po- donsela / donzela sf. “fanciulla; serva”
vera et humile. PVG. CR 20 se incarnasse in lo ventre virginal de una donzela
PD 118. GUA 258, 484. AGC 35, 50. LP 26: Vent., Bord., per Dee creà avanti de la creacion. BRP 12 a.1474
Busssana, Taggia; in altre località dell’estremo ponente Genua… inmenssi borgi… donsele e schiavi e schiave a
lig. fémena, cf. prov. femna. bugate, doe aque ben utile tuto l’ano.
D donetàia. dunezà. L dona. D donzelo. L donzella.
dona in camixa sf. (bot.) “gigaro (Arum Italicum)” donzelo sm. “cameriere”
PVG. CBL 330 (2.58) ello non a richeze/ ni servo ni donzelo.
Donao n.p. “Donato” D donzela. L domicellus.
AG 32.4 a san Donao s’arecomande. SL 64 a.1430 (Sav.) donzena sf. “dozzina”
san Donao. VIA 94 1476 (Sav.) item donzene de sagora n. xxxvi.
L doneynus. MNS.2 19 a.1613 (Sav.) purche non se venda meno di
donao sm. “Donato, grammatica latina” donzene sei per ogni volta. MNS.1 69 a.1641 tocchi tin-
COM.1 47 son stæto a ra scœura de Præve Scciappacasse ti di lana non possino esser meno di libre dieci per donze-
e appenna son arrivao a lese intr’o meso donao. na.
donà/ -r vb. “dare”
L donzena.
AG 12.509 questo partio e te dom. (FAS 156, 159: (= don)
“notevole”). AA 150 poi l’ano de 1525 e de 1526 susito doo esclasm. “oh”
tra loro vilani molte controversie… li signori anciani de- PS 41 s.xiv. doo carissimi fijoi.
teno ordine de donaghe recato. D do.
D dà. don. doò sm. “dolore”
donavé sf. (bot.) “Tanacetum vulgare L.” PRI 37 a.1749 (Sav.) carma ao nostro doò de tanti meisci.
MLC 246 (Bard.) D doror.
[cf. Donaver, cognome gen.] dopo disnare / dopodisnaro avv. “dopopranzo, nel
doncha avv. “dunque” pomeriggio”
AG 25.11 doncha per questa raxom… AG 27.9 doncha fa- PAD 328 a.1506 dopo disnare era ordinato di fare consi-
za vigoria/ no te ingani ni conforte. AG 143.21 meter te glio generale in Santa Maria di Castello. AA 140 ancora
de doncha denanti/ li toi gran peccai cotanti. AG 143.196 che fuse dopodisnaro li masari de lo domo… ne andono
se tu voi doncha ben lavarte/ pensa ben de confesarte. al domo.
PEG 42 doncha chi ben reguardasse… CEB 354 oddi dopu cong. “dopo”
donca et atendi che in cassa toa la entrà e la ensia som en- RGS § 54. PVG “de post”.
guae. MAC 165 or doncha voi… serai in lo me aitorio. dopudirnà / dopudisnà avv. “dopopranzo, nel pome-
CR 18 e lantora la maere resposse: donca, doce figio, ve- riggio”
nardi sia per inteiso. PAB 57 doncha za che Dee a faito li ADP (Pietra) dopudirnà. VPL dopudisnà.
homi, saver dei che ello a cura de lor. RDB 69 donca se D depoidisnà.
no son giano e affiagao…/ voi no ve crei… dor sm. “dolore”
FAS 145, 146, 165: mo donca. PS 2: “-a analogico”. AG 16.73 tuta de dor me comovei. AG 49.207 quanto dor
RGS § 948 “per influsso di unquam”. RAN 55, 67.
g’è poi romaso. AG 53.289 che lo peccao iantao in cor/
D adoncha. ducca. dunca. dunche. dunque. nunca.
donde avv. “dove, donde” mai no s’arranca senza dor. AG 63.3 per schivar e per fu-
AG 54.147 mai no a termen quela note/ donde e l’anime zir/ tentacion, penne e dor. AG 145. 126 De ne guarde da
bescote. AG 139.40 folo e chi gran penser no ha/ donde oir canti/ chi dar possan dor ni pianti. AG 145.333 unde
elo va e donde elo ven. AG 139.74 in quela citae/ donde no mancha pianti e dor.
ogn’omo e de zogo pin. GP 279 et lo Segnor chi ben lo FAS 151. PS 59.
saveiva tuto, e donde andava, si gi disse… GP 371 lo lo- D doror.
go donde si doveiva ihavar l’altro aguo. IVE 20 le tore de dor sm. “lutto”
lo marmore, donde li comandamenti de De eram scriti. MP 14.43, 18.24 (Pigna). FPI 2727.
BL 72 a.1399 me doio de voi in quela parte (della lettera) D dögliu. dollo.
dor 420 doso
dossor / dozor / dozore sm. “dolcezza” dôtræ votta fuera. CAN 1845 p. 80 (Sav.) che s’aspeta,
AG 31.15 se in lor se tem spina/ o un poco d’asperor/ la fin pe finîa/ che se scave i fundamenti/ e dotrei stabilimenti.
mena en gram dozor. AG 134.202 gora…/ si tosto passa to Cf. BIO 567 piem. dontré m.s.
lavor/ che ogni bocon con so dozor. CBL 344 (19.9) or chi D doi.
non sente lo to dozor/ degna croxe e veraxe?/ per ti fo faita douana sf. “dogana”
la doce paxe. FUP 111 s.xiv. (Sav.) ave reina pina de dozo- CAR 124 a.1600 pesatori del peso grosso di douana.
re. PAB 60 le toe raxoim sum belle e pinne de dossor. D duana. L dovana.
FAS 164 doçor. PS 35. dourìn sm. (ittiol.) “muggine dorato”
D doce. dollsor. dossor. dusù. ADL (Vent.).
dossu burdossu loc. avv. “sottosopra” D dorar. odurìn. L deaurare.
PVC 145 dosso e bordosso “ammucchiati l’uno sull’al- dòussa sf. “spicchio d’aglio”
tro”. ADP (Pietra). RML 975 (Airole, Pigna) cf. a.prov. dolsa. REW 2726.
GO a dossobordossu. CAD. PD 143, 351. ADL, VPL (Vent.).
D doso. D dosa.
dota sf. “dote” doussa amara sf. (bot.) “dulcamara (Solanum dulca-
AG 80.7 tanto son astorbeai/ che toa dota an miso ai dai/ a ti mara L.)”.”
fazando grande ofeisa. GBV a.1514 s.v. dos dotis “la dota”. FPL (Nizza).
FAS 157. AGC 40 “metaplasmo” D dulcamara.
D dœutta. döte. L dota. dove num., f. due”
dota sf. “dubbio, timore”. MBV 370 a.1488 (Borgo V.) dove mappe de ferro grande
PAB 73 tu serai semper in dota de toi sugieti. de la porta.
PS 31. D doe. doi.
D dotansa. döveà vb. “adoperare”
dôta avv. “due volte” AAG 118: “-ö- come piem. e franco-lad.”
PD 127, 154.: duôta. D dövià.
D doe. dovei / doveire vb. “dovere”
dœutta / dötta sf. “dote” TL.1 338 a 1455 e sta areixego de dovei paga dexe milia
CIT 303 (B.Cigala) atri addœuttæ’ che mi de megioì dœut- sommi. PAD 424 a.1506 non dubitiamo doveire procedere.
te… GL 1.42 dœutta dra scia Masonia Guascognan-a (TT D dever.
a questo che retaggio era materno). COM.5 50 çinquanta dœuvera sf. “opera”
miria lire de dœutta. PD 117, FDG 272, VPL dötta. COM. 3 38 mette in dœuvera tutto o to talento.
Cf. CVM mil. dotta m.s. D dövià. dœuverà.
D addœuttào. dota. dœuverà / döverà vb. “operare”
dotanssa sf. “dubbio, timore” GL 14.13 o vegne in questa guerra a dœuverà. VPL dö-
PAB 54 paor de cor, faossa speranssa/ per covea sta in do- verà.
tanssa. D dœuvera. dövià.
PS 32. doverto agg. “aperto”
D dotar. dubità. dubitanza. NPD 61 s.xviii (Sav.) che pin de ciaghe ancon doverte e
dotar vb. “dubitare, temere” fresche/ tornemmo a tribulà senza respìo.
PAB 48 Issac dotasse e disse: chi e tu? PAB 54 folli, no D durvi.
dotai menassa/ che re tirano ve fassa. –– chi…/ semper dövia sf. “opera, uso”
raxom obeisse…/ no doterea za tempesta/ formen ardente PS 70 mette in dövia. SDS (Sav.). “uso”
ni mollestia. PAB 60 Cressio, rey de Lidorio, che Litullus D dœuvera. dövià.
dotava tanto, chi poi lo misse a tal condiciom… PAB 63 dövià vb. “adoperare”
si no doterea menassa/ de mar ni vento. PAB 82 quelli chi PD 117, 138, 148, 158, 348, 362: dövià, dövyu, dövya <
sum in segnoria…/ se fam a li simpli dotar. döveru, dövera. PS 70. GUA 236, 326. ADG.
PS 10. D adövià. deverà. devöà. döveà. dœuverà. dövia. drovæ’.
D dotanssa. dubità. overa.
döte sf. “dote” döviu sm. “uso”
ADL (Vent.). PVG. VPL (On.).
D dota. doxenti num. “duecento”
Dotto cognome FAS 158 sg.
VTS 111 a.1530 (Sav.). D duxenti.
dœto sf. “moneta da otto soldi” drafin sm. “delfino”
PD 125 s. xix (M.Piaggio) ün-na dœtu. PD 143, 345 “affatto plebeo”. FAL 272 n.3 “metatesi”.
D daœutto. GA 12.99. BDS (Sav.) “antiquato”. VPL.
dotor sm. “dottore della legge” D darfin. drafinetto.
AG 49.48 che donde raxon no a logo / como li dotor han drafinettu sm. (ittiol.) “Gouania tipo (Leptopterygius
scrito / po l’omo per rezer su drito / le arme mete in zogo. piger N.), Gouania Wildenowii Risso”
dotra cong. “oltre” PML 357. TTC 157.
PAS 30 e passa dotra dallo fyome con la soa compagnia. D darfin. drafin.
PS 41. dragante sm. (mar.) “dragante, l’ultimo dei bagli che
D otra. dultra. tiene salda tutta l’opera di poppa della nave”
dotrei / dotrè loc. “(due o tre) alcuni / -e” CAD.
RDB 174 (ms.) staò aspietando ancoa dotrei dì. RDC 182 D cuntradragante.
(T.Conchetta) de dotre menne (“di due o tre specie”). dragon sm. “dragone”
PRP 346 (str.37) ne fen dotrei schiavi/ e ri vorrevann me- FAS 157 pl. dragoin.
zi capuzzà. CIC 28 s. xvi (P.Murassana) e puè son stæto D dragron.
drag 422 drei
due num., f. “due” dugliu sm. “brocca di terracotta per il latte; bicchie-
DPC 173 ca 1180 (Sav.) due albaxie… et barril due et una re usato in cantina”
da far buada. FDT.P 72 (Triora). TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
PD 127. RGS § 971. PVG. D dolio.
D doe. dügnùn sm. “callo, durone”
duéi vb. “dolere” SDS (Sav.). ADP (Pietra).
RDB 12 de che me duò. RDB 27 se duoe de Zena ra ri- D döniùn. düniùn. dur.
vera assè. RDB 36 e se duoe ro Dragutti. CAN 1843 p.22 dügu sm.. (ornit.) “gufo (Stryx bubo)”
(Sav.) ve ghe döe? BDB 268 (Bonif.) dyori “duole”. CLU. ADL , APV 80 (Vent.). DVA (VArr.). BDS (Sav.).
PS 59. PVG. PVG. VPL.
D dò. dö. dorer. doler. duì. BID 309 sg.: Contemptus sublimitatis, ed. P.Rajna: bubo
duèi num. “due” id est ducus: ÷ dux. REW 2789a. FEW 3.197. RML 975
RGS § 339 (Noli). onom. Cf. prov. dugou, fr. hibou, it. gufo, ven. dugo, lig.
D doi. lucu, ucu, piem. ulùc. ALE 427 ulûcus/uluccus × dux: cf.
duga sf. “doga” fr. merid. s.xiii. duc “hibou”, piem.,lomb. düg, ven.
PD 119. BDS (Sav.). PVG.
(gran)dugo “gufo reale”, sic. s.xvi. dduccu “allocco”.
D doga.
DEI 2.1400 s.v. dugo.
dügàn sm. (ornit.) “picchio verde”
CLU. D dügàn. dügubàn. guffu. L dugus.
D dügu. dügubàn. dügubàn sm. “omaro (Homarus gammarus) specie di
dugana / dügana sf. “dogana” crostaceo”
CAR 110 a.1576 comerchiari o gabellotti di dugana. AFV 424 (Vent.). ADL (Vent.): nizz. liguban “omaro” +
PVG dügana. dügu “gufo”, cf. REW 5098. ADL 80, ANP 66 (Vent.).
D duana. L dugana. D ligoubàn. dügàn. dügu.
duganero sm. “doganiere” duì num. m. “due”
BL 77 a.1400 sempre che li duganeri vorano movere ad FPM 122 ca.1490 (Sav.) disteso ignudo in quella croce
Andrea per voi questione. durissima nel mezo di duy latroni. RAN 64 s.xvi.
L doanerius. duana. duganerius. (V.Dartona). VPL. RGS § 971.
dugia sf. “piega” D doi.
PVG. VPL. duì vb. “dolere”
D doggià. redugia. ADG 57, 87: dö’an “dolent”.
duggia sf. (mar.) “duglia, rotolo di cavo” D duéi.
A.PRATI, ID 13 (1937) 158. duiettu sm. “bricco”
D dugìn. DVO (On.).
dugià vb. “piegare, raddoppiare” D dogeto.
PS 36. PVG. VPL. dùiu sm. “boccale; brocca di terracotta con manico”
D doggià. döggia. dugiaserci. RRL 66 (cf. TAL 281) “ponente lig.” LPT 230 (Alassio)
(erba) düggià sf. (bot.) “Moehringia muscosa” DVA (VArr.). BDS (Alpicella) “vaso da notte”.
FPL (Voltri) D dolio.
dugiaserci sm. “piegatoia, banco da barilaio” düiùn sm. “callo, durone”
PVG. PVG.
D dugià. D dügnùn.
dugìn sm. (mar.) “doppino, rotolo di cavo” dulcamara sf. (bot.) “dulcamara (Solanum dulcama-
NVM (Sav.). ra L.)”
D duggia. FPL. MLC 255 (Bard.)
dugin de cau sm. (mar.) “paroma” D doussa amara.
D duggia. dultra avv. “di là; là oltre”
dugio sm. “doge” FUP 112 s.xiv. (Sav.) lo terzo dì che serò resuscitao/ voi
BTG 143 a.1592 s’afrontarono a la piaça del dugio (piaz- me troverei dultra in Galilea.
za di Palazzo Ducale). D otra. dotra. ultra.
D duxe. duluri sm.pl. “dolori (spec. del parto)”
duggiu sm. e agg. “doppio” PVG.
AAG 124 n.2. PD 154, 339. ADG. PVG. D doror.
D doio. dugiùn. dum sm. “dono”
duggiu sm. “recipiente, boccale” PCD 36 s.xiv.
CAN 1845 p. 37 (Sav.) gh’è là ün duggiu e una mezzetta/ D don.
da sunnaghe in sce a cuppetta. TIO 65 s.xx. (Sav.). VPL. dumma sf. “calessino a due posti”
RAN 184. FPI 2723 “misura genov. per vino (= 32 on- DVA (VArr.).
ce)”. PVG “vaso da notte”. D dumatrice.
D dolio. dumàn avv. “domani”
dugiùn sm. “trippa, centopelle” PD 138, 143 “letterario”. ADL (Vent.). PVG.
VPL (Sanr.). D deman. dümàn. undomani. ünduman.
duggiùn sm. “moneta da due soldi” dümàn avv. “domani”
SDS (Sav.). PVG. FDG 284.
D duggiu. D duman.
dugiùn sm. “ganghero di finestra” dumandà vb. “domandare, chiedere”
PVG. PVG.
L dobionus. D demandar.
duma 426 durc
E-Æ
e art. f.pl. “le” ni ca. AG 134.294 lo savio morinar/ chi sa ben cern e la
COM.4 15 ne vorei mette con e spalle a a muragia. DFC luxe (al chiaro)/ quanto a lo so morim s’aduxe.
47 e legne da bruxà. PRI 37 a.1749 (Sav.) degnamente FAS 157. AGC 35.
lodòu da e brave penne. PRI 57 a.1848 (Sav.) da e parti D en. i.
de punente. æa sf. “aria”
e /he pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io” DFC 65 ven mazzo…/ra campagna va in æa/ per tutto
AG 12.254 de ta fiior degna fuse e/ de star sota li soi pee! manda odoì…
AG 25.2 donl e far me compagnom? AG 14.276 dir voi D àia.
(voglio) e. AG 134.9 pasando e per contrae lantor/ vi de- èa sf. “aia”
sputanza e gran remor… AG 134.37 s’e ge mando pes- AAG 115 RGS § 15, 285. FDG 170 sg. Cf. SAP 402
si o carne. AG 138.268 penso e lor cor esser pu van. AG a.lomb. era m.s.
140 prumeraminti ve digo e. AG 142.5 como e pu me D aira. æa. lèa.
guardo intorno. PAS 29 sg. in veritae he si ve digo. –– ebbio sm. (bot.) “sambuco basso”
he vago allo me payre. PLD 83 a.1367 frae, per mote atre FPI 2821 (Bard.): ebulum.
e v’o scrito. CBL 346 (22.13) fortemente e criava [“io”, D lebbu. leggiu. L ebulum.
non “ella” (PS 20)]. CBL 347 (24.22) or li respondo che echa / ecca avv. “ecco”
e son trista e dolenta. IVE 44 e si lo desiderava de vey. PAS 35 echa lo remor vegnir de la gente. LSE 30 ecca,
diceva lei a le ancille, che bella cosa… GL 2.45 ecca ro
MAC 162 sg. se ella è serva e la rechaterò. –– e adoro
ræ che incontro ghe vegnia.
lo ognipossente Dee. –– e o la mea virginitae… guardaa. D echame. eccate. eche. ecote. eccu. eitou.
IVE 66 che e vegne la seira abergar apreso a ti. PS 19 sg. echame avv. “ecco”
s.xiv. son e desso. –– donee? (devo io?) ––– che far é? PS 31 levay su tosto, che echame iuda lo qual me ven a
–– perché e no te possee aora seguir? PS 59 s.xiv. echa- prender. PAS 36 echame che l’o sotirmente examinao.
me quello che e batezai. GP 275 e som ordenao e misso PS 59 s.xiv. echame quello che e batezai. –– echame lo
in lo campo de Christe. MC 685 cossì como e t o mo- dee vostro. GP 382 echame apresso la compagnia de li
strao. PAB 54 e come o e faito sovensso… TM.1 339 angeri… echame la camera tuta si fo impia de luxe.
a.1455 e aveiva acceptao. FSU 50 a.1456 (Sav.) e ti pre- PS 4, 40, 59. PD 150.
go. PD 114 n.: RDC digh’è. D echa.
TL 1.338 a.1455 eccate avv. “ecco, eccoti”
e pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, esso” BOS 86 s.xvii. (G.Rossi) eccate vria buria a bordosso (IVI,
PS 20 s.xiv. perso che e l’era freido. trad. “ed ecco che improvvisamente”). GL 8.23 quand’ec-
e pron. sogg. di 1ª pers. pl. “noi” cate che in furia se gh’aventa/ un gigante… GL 11.20
PS 20 s.xiv. quando e saremo. –– e no averemo. –– de lo quand’eccate Raimondo. GL 13.49 pertuso un scianco,
qua e vivemo. –– che alo mem e prendamo comiao. –– ed eccate lì lesto/ ne sciorte sangue.
in che e semo. –– e no possemo. –– e no te trovamo. –– PD 136, 150.
che e te dagemo. AF 3.41 s.xiv. (Pietra) e semo descazai. D echa.
TL.1 338 a.1455 peroche ne basta l’anima a segui quello ecessu sm. “ascesso”
che ne pa essere honore de le m(agnificenze) v(estre) dun- ADP (Pietra).
de e fussemo certissimi de lantora essere morto. SCF 98 eche avv. “ecco”
a.1464 e amo faito sacrare lo altare. IVE 70 eche se ne ven Herodes… IVE 72 e digando
e pron. sogg. di 3ª pers. pl. “essi” Christe queste parole, eche descende li angeri visibile-
PS 20 s. xiv. e ve dixem. –– como e la vim. –– e ne an menti.
dito. PS 40.
D echa.
e pron. sogg. proclit. di 1ª pers. sg. “io”
eciamde / eciamdee avv. “anche, eziandio”
IVE 75 mi e sum ninte senza ello. GP 281 mi e o amao a
AG 14.442 eciamde li gram segnor. AG 49.333 eciamde
voi. PS 20 s.xiv. como e sero mi. TL.1 370 a.1455 io e me me pare anchor/ che lo stol asminuio…/ n’a aquistao pu
credo… PS 19 s.xiv. perché e no te possee aora seguir? francho honor. PEG 42 adementegarse deo, eciamdee de
e pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. sg.“egli” rende la gracia de li ben che ello ne fa. PAS 35 e anchor
PAB 84 se lo poeir… e gi fosse togiuo. fo compio in ella zo che David propheta gue avea dito,
e pron. ogg. proclit. di 3ª pers. f. pl. ”le” eciamdee de ella. IVE 11 fo eciamde un servo che tanto
[u e fa “(egli) le fa”. u gh’ê (<ghe e) dixe “glie le dice”] amava lo so segnò…
Cf. TGG 97. FA 350. FAS 150, 165. RGS § 964.a Cf. SAP 402
e prep. “in” a.lomb. eciande.
AG 14.93 e monto guise. AG 37.49 assai legne e pusor D etiamde.
logui/ per scadarse a li gram fogi. AG 49.215 e men d’un eclexia sf. chiesa”
iorno. AG 49.131 e mendor (cf. AG 36.55 en mendor). LSE 14 stava solicita in la eclexia a orar, tanto che le com-
AG 66.2 chi de novo se stramua/ e hatra abitacion. AG pagne o le ancile non la poivan tirar fora de ecclexia.
123.13 s’e tal pendente ogn omo sta/ senza chi aver stallo D gexa. L ecclesia.
ecot 429 el
ecote avv. “ecco, eccoti” P.MEYER, ROM 33 (1904) 461 sg. PD 122, 356. RGS §
AA 56 se mise uno malvagio temporale e ecote vene una 15, 27, 35, 50 sg., 294. FDG 125, 230. PVG. Cf. BDB
saeta di una grande folgore. 268 (Bonif.) ègua.
D echa. D agoa. aiga. aigaglia. aigoa. aigua. aqua. aquariu. egoa.
ecràn sm. “parafuoco” eguassa. eygoa. eigua. æguetta. eva. jeve. L aigua.
GO. CAD. fr. Eguabuna top.
eccu avv. “ecco” NTS 19 (Sav.) “corso d’acqua, affl. del torr. Letimbro”
PD 116 sg.: “di solito proclitico: eccu-lì” D acquabona. L aquabona.
D echa. èguassa / èguassùn sf/m. “acquazzone”
edificao agg. “edificato” FPI 578. BDS (Sav.). PVG.
AG 138.97 lo moor…/ edificao sun la marina/ con saxi e D egua.
mata e con cazina. èguetta sf. “brodetto”
Cf. MUI 115 adeficare. PD 151.
D deficio. L dificatus. D egua.
edücòu agg. “beneducato” æguetta sf. “veleno”
PVG. GL 4.57 pe faghe dà l’æguetta.
heeso sm. “agio, ricchezza” D aigueta. egua. eiguetta.
IVE 12 or guarda, quanti heesi t’o apareiao, perché te cer- ei pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io”
chi-tu de partirte? DPC 173 ca.1180 (Sav.) ei Paxia uxor Johannes… –– et ei
D axu. Paxia habeo de viro meo colcera una… unum mantello de
effa sf. “unità di peso?” vermeion que ei porto… d(en.) v. que ei trovai inter bar-
CIT 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da ril… et ei Paxia dedit ad viro meo… et ei debeo dare de
ro lammo in questo pointo (rima: beffe). pixon de casa…
efonder vb. “effondere” IVI 177 sg.
LSE 21 ben che a sì avesse imposo freno de la abstinen- (avant)ei avv. “ierlaltro”
tia, pur cum tanta liberalitè se efondea a li poveri, che non CAD. PVG.
soferiva che nullo povero patisse fame. D eri.
èga sf. “alga (Posidonia oceanica Del.; Posidonia éia esclam. “orsù”
caulini; Zostera marina L.) RAN 20.
CAD. FPL. AAG 114 n.3. PD 135: < àrega < *aliga. éicu sm. “arco”
FPI 334. RGS § 49.
D àrega. àiga. D ercu.
egi pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui” éiga sf. “alga”
AG 14.88 ro diavoro…/ egi ge dà tarhor aya/ per reteneri SDS (Sav.).
for de via D arega. aiga.
FAS 147, 158: caso unico in AG. PS 19 n.: prob. erroneo, eygoa sf. “acqua”
da correggere “e (si) gi dà…”. AGN e gi (gli) ge (parti- IVE 59 bevea de l’aygoa quando trovava li rianyn de l’ey-
cella con valore impreciso: “in tali circostanze”) dà… goa.
ègia sf. “voglia” FAS 156.
RAN 173: contadin.: (v)ögia. D ègua.
D voggia. èigua sf. “acqua”
egispian agg. “egiziano”
RGS § 27, 294 “a.lig.”. LP 24 (PortoM.)
PAB 45 e per quelli trenta dinai fo venduo Josep ali egi-
D ègua.
spiain.
PS 13, 59: “curioso”. eiguetta sf. “brodetto”
D gizzién. RDC 65 e intre l’eiguetta de quest’ovo puoe/ una suppa a
egliu sm. “occhio” ri messi favan fà.
FPI 6038 (Pigna). einpiegar vb. “impiegare, investire”
D ogio. AG 5.6 gran richeze a voi laxae/ einpiegasti in porvetae.
egoa sf. “acqua” eio sm. “olio”
IVE 52 e addussem de l’egoa. RGS § 280 (Lerici).
FA 320. D oleo.
D ègua. eira sf. “aria, motivo musicale”
egorditae sf. “ingordigia” AG 31.17 ma in oreia asenina/ sona inderno l’eira fina.
AG 53.297 lo demonio…/ o quanti e o qui, per le peccae/ FA 350. FAS 156. PS 1 n. REW 276.
n’a preisi per l’egorditae. D àia.
FA 350. FAS 156. AGC 38 “caduta di -n-“ (a l’) eyssuch sm. “gioco d’azzardo”
D engordietae. MBA 401 n. a.1439 (Basses-Alpes), prov.
egret sf. “pennacchio” èitou avv. “ecco, eccoti”
LFL 1.25: fr. aigrette m.s. CAN 1846 p. 6 (Sav.) eitou là…
egretta sf. (bot.) “acetosella” D echa.
BDS (Sav.). èive avv. “ecco, eccovi”
ègua sf. “acqua” GL 3.14 eive chi mentre a parla un gran streppello.
RDB 16 che tanto picca l’egua su ra pria/ cha pertuxa in D echa.
fin. el art., m. s. “il”
GO. CAD. G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n. RAN 54. MGT 170 a.1465 el consulo deba far raxone, e se el con-
C.HURLIMANN, Die Entwicklung des lat. aqua in den ro- sulo non la facesse, tunc lo segnor de la dugana se possa
manischen Sprachen, Zürich 1903, rec. (con riserve) impasar…
el 430 elo
el pron. sogg. di 3ª pers. m. sg.“egli, lui” éllera sf. (bot.) “edera (Hedera felix)”
PEG 40 el è de diversi color. MP 18.20 (Pigna): plur. eli. MOV 30 Ossi di seppia (Ripenso il tuo sorriso) esiguo
el pron. sogg. proclit. di 3ª persona m. e f. sg. “egli, specchio in cui guardi/ un’ellera i suoi corimbi.
essa” FPL. MP 18.26 (Pigna).
AG 88.3 sg. quatro cosse requer/ en dever prender moier/ D ellara. elura. endre. eure. lelera. L ellera.
zo e saver de chi el è naa/ e como el è acostuma. AG Éllera top. “Éllera”
140.138 che el e usanza… AG 140.209 che el e monto CL 16.
gran follia… AG 141.56 lo corpo e l’anima che De te de/ elese / eleze vb. “eleggere, scegliere”
rendila a (De) de chi el è. AG 146.314 in ognunchena fai- IVE 51 e la note elezeiva quarche logeto… unde ello se
to to/ guarda pur che fin el a. PEG 42 certo ell’è ben vil- repossasse. ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia es-
lan e deslea chi no regracia lo segnor so. OLP 1.7 s.xiv. ser bona en lo dito de trey homi… li quai seam elezui per
(Pietra) el aparà en tal figura. –– OLP 1.50 s.xiv. (Pietra) messer la poestae. GOG xiii. a.1444 he necessario… de
chi contra le ‘l sarà irao. AF 24 (4.8) de li angeli el è rei- elese novi protectoi de le compere… arregordando che
na/ de li apostoli el è porto. SL 51 (2.12, 13) s.xiv. (Sav.) parea elesendo novo officio… se obrigasse che no duras-
or è ra dona en terra strangoxata/ quasi el’è morta, tutta se salvo un anno. LSE 16 se ellezè la vergine Maria in soa
era bagnata. IVE 13 et lantora la persona e perfeta, quan- patrona et advocata. VCC 30 a.1480 (Sav.) et li debiam
do el e pina de caritae. PAB 42 dime, unde el e to frae eleze uno consoro.
Abel? ATA 203 a.1382 (Alb.) la quar pila si se faza au- PCD 45 s.xiv. “latineggiante”. ATA 211: -l- intervoc.
ta… si como el era autra vota. LSE 31 el m’è pu caro… “dotto”.
el pron. compl. di 3ª persona m. sg. “esso, lui” D alegere. eleto.
RV 78 s.xii. si ‘l saverà me marì. eleto agg. “scelto, di buona qualità”
ela / ella pron. sogg. di 3ª persona f. sg. “essa, lei” AG 144.101 ma si ge vor bon vin eleti.
AG 139.55 la morte…/ ch’ ela no guarda zoventura. OLP D eleze.
3.20 s.xiv. (Pietra) che de lo so sancto figlo ela debrà es- eli / elli pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli”
ser maire/ ela se ihama anzella. IVE 37 e santa helisabet PAB 47 Abram… si ave doi figi… l’um, qu’elli ave nome
quando ella ge dava lo laete, semper dixea: pigia fijor, in Issac.
lo nome de dee. PAB 44 Noe misse man a l’arca. e quan- PS 19 “forma isolata”
do ella fo livra de far… PAB 62 no po questa vita dar eli / elli pron. sogg. di 3ª pers. m. pl. “essi”
bianssa, za che a no fa mar agurai quelli a chi ella falle. AG 97.4 se lli re an prosperitae/ e eli spesso aversitae. AG
MAC 162 sg. se ella è libera, si la prendero per mogier, e 140.36 li car servixi e li ben/ che tu sai ch’eli te fen. AG
se ella è serva si la rechaterò. –– e comandà che ella fos- 140.175 per usanza ch’eli an. AG 145.211 che qualche
se menaa davanti de ello, e quando ella li fo davanti… vicio in lor an/ chi lo ben guastan ch’eli fan. SA 242
PRP 357 (3.16) che te vegne ra prea/ te vegnisse ella pu a.1340 (Sav.) da poi ch’elli seram stai accusai. PAS 29 e
de muoo tà… si ze a ordenar con li zue, che elli s’apretassem e apare-
MP 18.26 (Pigna), ADL (Vent.), DVA (VArr.) ela, ella. glassem de vegnir a prender Criste. CP 126 a.1356 za
ela / ella pron. compl. di 3ª persona f. sg. “essa, lei” ch’elli voren. PLD 84 a.1367 perche eli ge sum. PAB 62
PAS 33 le donne chi eram com ella. PAS 35 e anchor fo sg. elli no vorream esser cognossui. –– quando elli se par-
compio in ella zo che David propheta gue avea dito, tem… DSP 59 a.1487 fin che eli starano in nave. PRP
eciam dee de ella. LSE 23 et intrando essa in caza tuti la 357 zò ch’a n’ho faito a elli a vuoglio mi/ fattero hauora
seguivam como madre, et cum summo studio se alonga- a tu.
vam devanti a ella. MP 18.26 (Pigna), ADL (Vent.), DVA ADL (Vent.) “odierno”
(VArr.) ela, ella. FAS 158. PS 20. PRA 372.
elafâ D er.
PVC 44 s.xix e me davu in elafâ/ cun mè nevu “o chi va élice sm. “elica”
là”. PVC 198 s.xix “el… attenti au riturnellu. PVC 217 NVM (Sav.).
s.xix. serti trilli… cuscì au cioccu in elafà. elimoxina sf. “elemosina”
D elefà. LSE 31 se persona alcuna mutasse logo in preiuicio de lo
ellara sf. (bot.) “edera” altri poveri per recever elimoxina un’atra volta… –– ve-
FPL (PortoM.) ne li non per elimoxina, ma per visitar la soa sorella in-
D ellera. L ellara. ferma.
ele /elle pron. sogg. di 3ª persona f. pl. “esse” D limosena.
PAB 60 le toe raxoim sum belle e pinne de dossor… tan- ælmo sm. “elmo”
to como elle duram. Ma… a pressente como elle fallem GL 7.40 ro scuddo è in pezzi, e l’ælmo va a bordosso. GL
e dol revem. PAB 63 cosse chi no am vita ni seno… elle 7.70 int’ro so ælmo.
sum piu basse de noi, per che elle no merissem nostra D elmu.
amiraciom. elmu sm. “elmo”
MP 18.26 (Pigna) ele. CLD li., BID 9, BLG 32 “germ., got.”
ellebora sf. (bot.) “elleboro (Helleborus viridis; D ælmo. ermo. ermetto. L elmus.
Helleborus foetidus)” elo / ello pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui”
FPL (Nizza. AG 12.67 como elo vor saver de mi. AG 25.3 no: ch’elo
elefà m’a faito som (ms. che lo). AG 40.8 tuto zo ch’elo bordi-
PVC 170 s.xix ün bellu duettu/ c’ünna füga indiavulà/ de ga (ms. che lo). AG 53.245 che elo ve noi e noi no le. AG
curisti in elefà. 139.40 donde elo va e donde elo ven. AG 140.144 che se
D elafà. tu no vorai oir/ elo se guardara ben de dir. AG 145.375
elemoxina sf. “elemosina” saver ben como elo sta. PAS 29 za l’aveyva ello ordenao
LSE 22 per dare exemplo de humiltà et per dare elemoxi- de lassar lo in camgio alla su mayre. –– ch’ello è aora
na de lo lavor de le proprie main a Dio. tempo de compir la cossa vostra. DCT 162 a.1380 quan-
D limossena. do ello vegne. SCF 90 a.1393 ciascun homo, quando el-
elo 431 empe
encontraa sf. “contrada” 24, 951. REW 2478, FEW 3.15: germ. darn. DEI 3.1999.
AG 57.41 e for De en quele encontrae/ a miso lui per ca- D indarno. inderno. indernu. L fotendarnus.
stigar. AG 63.5 en l’encontrae de Co-de-faar/ vi star un éndexu sm. “indice, guardanido: uovo finto posto nel
homo per pescar/ sun un scoio a la marina. nido della gallina”
D contra. CAD. PD 115, 139. ADG.
encorpar vb. “incolpare” D endixu. endreso. enduxu.
AGC 5.9 encorpaa (ms. en la corpaa) fosti e acussaa. endivia sf. (Bord.). “indivia, sorta di verdura”
(AGL: e acorpaa) MLC 250 (Chiav.).
D acorpar. corpa. corpaa. incorpar. L incurpare. Cf. CIV 117 sg. a.1463 (Ven.) ex latucis aggrestibus que
encrexer vb. “rincrescere” apud vulgares endivia dicitur. Dal gr. tß ùnt›bia
FAS 155 encrexerà. (s.vi. E.V.). Discussa ivi la possibile origine araba. Cf.
D increxer. encrexoso. a.prov. endivia, fr. ca.1300 endive m.s.
encrexoso agg. “infastidito” D indivia.
AG 38.28 bevanda g’è monto encrexosa/ d’aigua spuzen- éndixu sm. “indice, guardanido”
te e vermenosa. AG 52.4 se no ve increxera de oir/ una PVG.
raxon ve posso dir/ no tropo utel ni danosa/ per no aver
D endexu.
mente encrexosa.
endre sf. “edera”
FAS 164 encresoso.
D encrexer. FPL (Nizza).
endaco sm. “indaco” D ellera.
MNS.2 101 a.1686 (Sav.) zucchero violato puro, e éndreso sm. “indice, guardanido”
senz’endaco. MVS (Sarz.). MCM 48 (CastelnM.)
D endegu. D endexu.
ende vb. “vendere” enduer vb. “indurre”
DFC 47 (parlata del contado) chi œu recœutti, chi endo AG 143.45 che la superbia e l’orgoio/ a la mente creva
rrecœutti? l’oio/ e si l’enduxe a exertar/ per atrui desprexiar.
D vende. PS 60.
endego / endegu sm. (bot.) “indaco (Indigofera tincto- D adur.
ria)” endurao agg. “rigido, severo, ostinato”
MAS 205 a.1465 i consoli dell’arte de tintori d’endeghi e AG 41.23 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio
sete della città e borghi di Genova. cruo. CF.11 (2.11) s.xiv. (Pietra) ogni peccaor se penta/ e
FPL. LEM 100 “sostanza colorante per la lana, importa- no sea endurao.
ta da Cipro e Ceuta”. FA 350. FAS 165.
CAD. MUI 112.4 “indaco”. PD 115, 139 “fra gli ultimi D durao. durar.
-en rimasti”. FPI 4377. enduxiar vb. “indugiare”
Cf. SAP 402 a.lomb. endego. CVM mil. endegh. AG 50.14 de, como e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/
D endaco. L indicus. a deveser examinar.
en deler avv. “indietro” D induxiar.
SL 51 (2.10) s.xiv. (Sav.) li can zuei en deler le spenzean. énduxu sm. “uovo finto”
D derrer VPL.
endeman sm. “indomani, il giorno dopo” D endexu.
AG 46.123 che chi usa esser noitoram/ n’a tar or breiga enemigo sm. “nemico”
l’endeman. AG 49.181 n’era arrivao cinquanta oto (ga- AG 49.187 guastando per quela rivera/ quanto d’enemixi
ree)/ chi se conzunsen l’endeman. AG 49.346 e quaxi tu- g’era. AG 49.261 quela note i enemisi/ mandam messi…
ta la citae/ procession fen l’endeman. AG 142.68 li (rima: conquixi). AG 138.234 otra Zovo an castele e ho-
fiioi…/ chi pizena breiga se daran/ de far dir mesa l’en- mi/ chi son valenti e si prudentj/ e tanta atra forte terra/ chi
deman. AG 146.304 che zoa alcun esser cureiver/ de va- i enemixi de for serra. AG 142.66 l’aver roman a li fiioi/
nitae e fale monte/ chi la zener de rezeiver/ l’endeman su- o for a li enemixi soi. IVE 13 sg. quando la persona ama
sa in lo fronte?
lo so enemigo et servelo e prega De per elo; che Criste si
FAS 165. PS 39. Cf. MBA 375 a.1407 (Seyne) l’ende-
man. comanda, che noy debiamo amar tuti et amixi et ini-
D deman. mixi… –– la vertue de la caritae he monto larga che ella
éndera sf. “lendine” se descende a tuti, et a li amixi et a li enemixi, et si fa
DVO (On.). portà in paxe et in paciencia tuti li mai che li nimixi gi fan;
D lendena. quella si he veraxe caritae chi ama l’amigo in De e l’en-
enderno avv. “invano, inutilmente” nemigo per l’amor de De.
AG 12.16 che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne D enimigo. inimigo.
pente. AG 101.37 che enderno e mato stao/ chi de lo mar enfainà / enfarinà sf. “farinata, polenta di farina di
no sosten dano. castagne”
FA 350. FAS 142, 147. FDT 4.57; FDT.P 72 (Triora).
AAG 113. G.I.ASCOLI, AGI 12(1890-92) 135 sg. “non è D fainà.
voce dotta, ma popolare: forse è un doppione di invano enfermar vb. “ammalarsi”
(*in-vasno: *ind-vas-ino > *induarino > *induarno”). AG 121.4 de stae che la gran calura/ e le tavanne e li ne-
M.ROYES, ROM 30 (1901) 449: germ. darn “sbalordito”, gin/ fan li corpi d’imor pin/ e enfermar cun penna dura…
glossa andarn “in vanum”. G.DE GREGORIO, ROM 51 D enfermo.
(1925) 533 sg.: in Arno “toscanismo letterario passato enfermetae sf. “infermità, malattia”
dottamente ai dialetti”. A.PRATI, AGI 18 (1914) 331, FAS 164.
353n., ID 10 (1934) 200: “popolare, non dotto”. RGS § D enfermo. infirmitè. L firmitatem.
enfe 434 eniv
enojo sm. “insulto; noia, molestia” che de quela torre o ffosa/ per reenzon ensi se possa. AG
RV 22 s.xii. tal enojo ve diro/ sozo mozo escalvao! AG 144.133 speso e mester che in taverna entre/ donde a l’en-
109.3 em perzo che peccar soio/ contra De per me orgoio/ sir alcuna via. PEG 40 vide una bestia chi ensiva de mar.
se o penna ni enoio (ms. nenoio)/ zo che o firao desvoio. FA 351. FAS 152, 155, 156, 160. RGS § 334. Cf. SAP
PAL 12, 15 “la grafia -o- per -œ- (-ö-) è genovese pitto- 2.225 sg. a.lomb.ensir m.s.
sto che provenzale. GA 15.234. REW 4448. FA 350. D. ensia. enxir. escir. essì. esì. exì. L exitura.
D inoio. odio. ensia sf. “uscita, spesa; esito, morte”
enor sm. “onore” AG 30.9 soza ensia/ de probio e desenor. AG 49.104 chi
AG 86.25 fiioi aveiva tai e tanti/ masna de servi e de fan- no sa poi en derer/ como deia esser l’ensia. AG 145.48 en
ti/ de tanto enor e de tar poer… si bonna mercantia/ de che voi speri far bona ensia. AG
FAS 148. AGC 31. 145.271 confession fa spesa via/ per far segura toa ensia.
D deseno. desenor. honor. L desenor. CEB 354 in cassa toa la entrà e la ensia som enguae.
enra art., pron. f. sg. “una” FA 351. FAS 163. PS 32.
PFM 132 n. (Triora) “rotacizzazione di -n- (üNna)” D ensì.
D unna. enzignora sf. “trappola”
ensachar vb. “insaccare, accomulare” AG 53.298 como oxeli o bestiore/ per chi stan teize l’en-
AG 76.9 ensachando ogni mestura/ per sobranzar soi zignore.
vexin. FA 351. FAS 147, 153, 158. PS 109 “pron. -ö-“. PD 140.
D sacho. D enzegno. inzegno. inzegnœua.
ensar vb. “dividere in parti” ensìn sm. “uncino, gancio con cui si appende il cesto
MP 18.26 (Pigna): initiare REW/FPI 4440. al ramo nella raccolta della frutta”
D insà. PAG 106. MP 18.26 (Pigna). FPI 9055.
enscià/ -r vb. “gonfiare” D lensin.
FPI 4406 ensciar. “lig.”. VPL enscià. enspinao agg. “coronato di spine”
D ensciùr. AG 16.69 quando e lo vi cossi ferir…/ enspinao e spua-
énsciu agg. “gonfio” zao…
VPL. FA 351. Cf. SAP 409 a.lomb. inspinado m.s.
ensciùr / ensciùu sm. “gonfiore” D spina.
MP 18.26 (Pigna) ensciùr. VPL (Sanr.) ensciùu. éntega sf. “razza”
D ensciar. REW 4372 “gen.”
enscontrar vb. “incontrare” D entica.
FAR 35 s.xiv. (Sav.) traduce lat. obvio, -is, occurro, -is. Entella idr. “Entella”, corso d’acqua presso Sestri
D scuntru. L scontrum. Levante
ensegna sf. “esempio, azione esemplare” C.VOLPATI, Blig 6 (1954) 71-73 “fiume prodotto dalla
AG 54.264 per pregere e per ensegna/ de la soa maire de- confluenza, presso Carasco, dei torr. Lavagna e Sturla”.
gna…/ ne conduga a lo regno so. N.LAMBOGLIA, RSL 15 (1949) 190 sg., 193: “mediterr.”
D insegna. Unica testimonianza antica: Ptol. 3 ùntûlla potamo„
enzegno sm. “artificio, stratagemma, trappola” ùkbolaà. Cf. n.p. lat. Entellus. Il n. antico Entella, ab-
bandonato per Lavagna, venne ripreso dagli Umanisti
AG 69.3 si como sor oxelaor/ con soi oxeli cantaor/ e con
(s.xv-XVI.), poi dal Neoclassicismlo (s.xviii.). Cf. Entella,
enzegne e con apeli/ prender e aver oxeli. AG 69.15 lo
in Sicilia, città dei Sicani. PCT 15, 50.
principo enfernal…/ con sotir enzegne e arte/ mena e ti-
entema sf. “tela bianca per fodere”
ra per gran parte/ l’umanna generacion/ a ternal perdicion. AAD 275 uno cossino longo d’entem. AAD 279 sg. doa
PEG 40 cussi a lo diavo diverse maynere d’enzegne e de strapontini d’entema vecchi strazate. –– un capizalle
barati per inganar la gente. d’entema vechio.
FA 351. FAS 149.153. MUI 153.
D enzignora. inzegno. D emptema. intima.
enseinta sf. “recinto di pietre a secco” entender vb. “intendere, capire”
MMF 119 (Monte Fasce, Gen.) RV 74 s.xii. no t’entend plui d’un toesco/ o sardo o bar-
D centa. incenta. barì. AG 43.127 quanvisde enteiso avesem/ cosse chi
enseme avv. “insieme” grande gi paressem.
ATA 203 a.1382 (Alb.) lo dito mur… tuto enseme si sea FAS 161 entendi “che tu intenda”.
auto si como la pila de mezo. D intende.
D inseme. ententar vb. “tentare”
ensemelmenti avv. “similmente” AG 53 246 lo demonio…/ententane dentro e de for/ di-
AF 4.36 s.xiv. (Pietra) laudemo le sancte vergem/ chi fom versi mar meditando in cor.
spose de lo Segnore/ e le vidue ensemelmenti / honeste e D tentacion. tentaor. L atentare.
pine de amore. enter cong. “dentro”
PS 38, 60. AG 146.207 che per deleto de meza ora/ e d’asai men, se
D insemelmenti. inseme. scimile. aquista logo/ enter l’inferno a far demora. PS 41 s.xiv.
enzenerar vb. “generare” d’enter la testa. ATA 203 a.1382 (Alb.) la pilla… la quar
FUP 114 (= SL 5.13) s.xiv. (Sav.) monto gle parse cosa ge romassa enter lo fiume de la Centa.
dura/ che mai enzenerase/ chi Elisabeth figlor portasse. PS 41.
D inçenerar. D entre. entro. inter.
ensì/ -r vb. “uscire” enter prep. “fra”
AG 12.653 de quele sante osse biae/ enssi oleo in gram AG 16.457 vegne enter lo a conversar. AG 37.4 e enter lo
quantitae. AG 39.59 non aspeitando de tar fossa/ che for se contrastavam.
mai ensi se possa. AG 54.66 or comenzam per lo folia/ PS 41.
quela compagna ensir de via. AG 54.90 no e conseio mai/ D entre.
ente 436 envi
eschusar / escuxar vb. “scusare, esentare” 1.pl. esemo FUP 118 s.xiv. (Sav.).
PAS 34 per che non respondi tu a queste raxoym, che que- semo AG 12.580; 46.41.
sti te dixem? e perche non te escuxi tu? –– e sam Per si se VBA 102 a.1435. PNF.402 a.1447.
excusava a quello servo, e lo servo gue disse: como te poi RDV 129 a.1588.
tu eschusar? SAS 75 a.1592 (Sav.) non se ne ametterà al- FAS 160. PS 27. PFM 137.
cuna escusatione sotto pena de doi scutti per ogn’uno che semmo NPD 57 s.xvii. (Sav., P.Murassana)
proponesse di rifiutarlo o di escusarsi. semu GUA 303. RGS § 540. ADG.
PS 2. somo PAT 22 a.1320
D escusatione. scusar. L excusare. somo vegnui (PS.27).
escusatione sf. “scusa, pretesto, giustificazione” 2.pl. se PAS 28, 31 se voi (PS 15, 27)
SAS 75 a.1592 (Sav.) detto offitio, qualle non si potrà in sei AG 3.9; 12.168. FAS 16
modo alcuno ricusare ne se ne ammetterà alcuna escusa- CBL 333 (6.58).
tione. OLP 1.56 s.xiv.(Pietra).
D eschusar. CR 20. RGM 187 a.1472.
ese / esse/ -r/ -re vb. ”essere” DSP 62 a.1487.
AG 12.521 quatro roe tute ferrae/ fazamo esse apareiae. RDB. 10. NPD 59 a.1750 (Sav.).
AG 38.116 monto e bel ese in tar logo. AG 53.253 ma pur RAN 71. GF 6 s.xix.
la soa gran ruyna/ da a noi ese doctrina. AG 138.268 pen- contad. chi seju? “chi siete voi?”.
so e lor cor esser pu van. PAT 23 a.1320 da l’unna parte 3.pl. e AG 138.214. PEG 43. IVE 34.
a l’atra no ghe deverea esse altro che bonn amor. CAR 10 SAL 7 n.n. a.158
a.1340 che nessum no possa esse prior de la dita Caritay en GL 16.9 g’hen “ci sono”
o confraria no ma de iii. agni inseme. OLP 3.20 s.xiv. NPD 66 a.1749 (Sav.).
(Pietra) che de lo so sancto figlo ela debrà esser maire. som AG 14.42; 49.41. SCF 90 a.1393.
ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia esser bona en lo son AG 6.20; 138.210.
dito de trey homi… SCF 94 a.1393 che non ge rencrese su PD 353: su e mè “sono le mie”;
de esse reverente ala Vergine Maria. CR 17 sapjando lo su i spusuéi “sono gli sposi”
Redemptor… quelo che doveiva esser… PAD 336 a.1506 sum AG 14.585. FUP 100 s.xiv. (Sav.).
s’è inteso la sera avanti essere venuto da Serravale. RDB SCF 90 a.1393. CPV 48
45 d’un vorei tutti esse demo. RDB 180 (ms.) a.1595 e a.1461 (Alb.)
doreiva iesse fuzia. sun AG 138.195. TL.1 320 a.1455.
PD 111, 157. PVG. VPL. GUA 207.
FORME: Indic.Impf. 1.sg. ea ADG.32.
Indic. Pres. 1.sg. som AG 16.47. era AG.16
son AG 4.32. FAS 159. RDB 13 eu PD 12
su PD 353 od. su arivòu ia OCD 25 (Carrega, Cartasegna)
sum AG 7.1. MAC 162. 2.sg. eri AG 2.10.
sun AG 6.4, 12.557. ADG od. ei ADG 32.
2.sg. e AG 6.101; 18.2 CEB 358. eiri PRP 358 (3.31) eiri tu? (PRA 377).
PEG 44. PAB 48. 3.sg. ea PD 125.
PS 12, 100. FAS 159 eira TL.3 414 a.1474. PRP 347 (str.39).
GL 17.50 ti êti. eire PRP 354 (1.64) eirelo meglio.
COM.1 13 etto “sei tu…” era AG 49.187. (FAS 144). GP 369.
RGS § 540. RDB 32. RGS § 90.
PD 110, 114 n., 127. ADG. erila PD 137 s.xviii.
ei AG 143.130. CBL 25.72. ia GF 5 s.xix. contad
SL 3.3 s.xiv. (Sav.). OCD 25 (Carrega, Cartasegna).
OLP 3.11 s.xiv.(Pietra). 1.pl. éimu PD 125. ADG 48
FUP 112 s.xiv. (Sav.) PS 27 s.xiv. éirimu PRA 377.
PS 12, 108. êmu PD 125, 157 < erim
PRP 358 (4.9) eit(o) “sei tu” eram FAS 160. PFM 135.
(cf. PRA 370 sg.) éramo CBL 344 (19.30). PS 24, 27 s.xiv.
es(ti) MP 18.27 (Pigna). PS 24 a.1477. AA 77.
sei AG 53.308 (unico caso in éremo PS 24, 27 s.xiv. TL.1.320
AG: FAS 159) a.1455. PFM 135.
PAS 31. PRP 358 (3.37). PS 27. érimo CPV 49 a.1461 (Alb.).
siei AF 2.31 s.xiv. (Pietra). iéimo PD 341 (a.1655, G.Rossi): erimu.
3.sg. e, è AG 7.4 (PD 113n.). MC 686. 2.pl. éivi PS 27: odierno, su aveivi.
AG 71.12, 58 ege “c’è” eri AG.16.36 FAS 160. PFM 135.
AF.1.32 s.xiv. (Pietra). ele “egli è” erivi PS 24,27 a.1477.
AG 29.25 elo “è lui”. 3.pl. eira PRP 338 (str.1)
PS 59 s.xiv. che cossa eiran PRP 342 (str. 25). PRA 377.
e ella aotre che… eram AG 49.134. LSE 27.
TL.1 1580 a.1456 le vegnuo. erilan PD 137 s.xviii.
RDB 11. DFC 15. PD 114n. Ind. Fut. 1.sg. saiò PD 144.
CAN 1843 p.41 (Sav.) . serò RV 19, 90, 91 s.xii. AG 16.180.
PD 111 elu, cumelu. CR 19. SL. 2.18 s.xiv.
æ RAN 72 (CIT, GL) ælo, æla. (Sav.) PS 27.
NPD 67 s.xviii. cose gh’ælo. sô PD 124.
ese 442 ese
e se voi sei fantin de etai/ seai vegi de bontai. AG 145.342 èu sm. “ariete, montone”
tar uso terai in l’etai dura/ quar tu prenderai in zoventura. PD 113 æu “solo nei lessici”.
CR 7 contem tuti li rey chi forn apresso… e compisse la D aréu.
terssa etae. CAR 10 a.1340 se alcun de la dita Caritay eucalittu sm. (bot.) “eucalipto (Eucalyptus globo-
abia moge o figo o figa de etay de agni xii. LSE in la etae sus)”
de cinque agni… DSP 40 a.1461 questa impreiza non se EVM 55 (V.Mar.).
fa per questa nostra etae solamenti ma etiam dio per i no- D catalettu.
stri figi e nevi. eure sf. “edera”
D etè. FPL (Nizza).
etaxé sm. “scaffale” D ellera.
RAN 127 fr. étagère. LFL 1.25. Eustachio cognome
etè sf. “età” VTS 120 n. a.1517 (Sav.).
PVG. èva sf. “acqua”
D etae. etai. SDA 45 (Altare). MBP 76 le Ève top. (Pontinvrea)
eternà / eternal agg. “eterno” Cf. G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n. BIO 567, RGS § 15,
AG 63.14 che per falimento sor/ s’aquista eternà dolor. 27 piem. eva., a.piem. aiva.
AG 136.111 n’averà penna eternal. AG 145.264 per vil D ègua.
don rezeiver car/ per cossa breve eternal. AG 146.163 chi evangelesto / evangelista / evangeresto sm. “evan-
per breve delectanza/ perder voi l’eternal ben. OLP 1.67 gelista”
s.xiv. (Pietra). en le pene eternae (rima: pietae). PS 34 s.xiv. evangelesto. PS 18 s.xiv. pl. li evangelista.
FAS 162. PS 32. Cf. RGS § 397. FAS 145 evangeresto.
D eternamenti. eternar. etærno. ternal. ternitae. D avangeresto. evangerio.
eternamenti avv. “eternamente” evangerio sm. “vangelo”
GL 14.35 che da cossì averei eternamenti. PEG 36 cossi como dixe l’evangerio.
PD 130. D evangelesto.
D eternà. evantilio sm.
eternar agg. “eterno” PAD 492 a.1506 homini tuti de evantilio e da regere ogni
AG 12.501 segnor de gran possanza/ eternar, senza man- impreiza.
chanza. 62.16 penna chi semper dura/ enter l’eternar for- D avantilio.
naxe. (ms. etenrnar). evegnimento sm. “accadimento”
D eternà. PAB 93 libero arbitrio, lo quar la providencia de Dee con-
etærno agg. “eterno” strenze e liga a un evegnimento.
GL 1.17 in re beate/ etærne ærte contræ’. PS 1.
D eternà. D avegnimento.
(in) etærno loc. avv. “in eterno, eternamente” Evigno top. (Diano Arentino, Imperia)
GL 6.9 son capaçe de fà quâsæ’ desquærno/ n’ho mœ tre- CL 9. PTR 48 “topon. pred. rom. < Epinius, gent., sec. ii-
maou, ni tremmerò in etærno! i. a.C.”
etiamde / etiam de / etiam dee / etiam deo /etiam dio evo sm. “uovo”
avv. “anche, eziandio” RGS § 111 (Lerici, La Spezia).
AG 14.399 che in matremonio etiamde/ po l’omo vive in D ovo.
stao re. FUP 100 s.xiv. (Sav.) pregheremo… che questo evonimo sm. (bot.) “Evonymus Europaeus”
beneito offitio lo quar noi faremo sea feto… etiam de a FPL.
honor e a reverentia de la soa maire sanctissima … etiam evra sf. “opera, fatica”
de a fructo e a utilitae de tute le anime defunte… SA 248 MP 18.27 (Pigna).
a.1340 (Sav.) et etiam dee che li consori de la dicta arte D overa.
seam integnui e debiam riscoe e rescura ogni condanacion exaltaciom sf. “esaltazione”
che se debia far. PEG 44 quelli che per soa propria bocha CR 10 de la exaltaciom de la sancta croxe.
se van gabando, etiam dee sercham losenguer chi digam D exaotar.
ben de lor. DSP 40 a.1461 questa impreiza non se fa per exame sm. “esame”
questa nostra etae solamenti ma etiam dio per i nostri figi ADL (Vent.).
e nevi. VCC 33 a.1480 (Sav.) salvo etiam deo che ogni D ezamme. examinar.
foresté chi aportassem clavatura in la cité de Saona… examinar vb. “passare in rassegna, esaminare, inter-
FA 350. FAS 165. rogare”
Cf. SAP 402 a.lomb. etiande m.s. AG 49.118 nostro armiraio con so stol/ soa ihusma exami-
D eciamde. nando… AG 50.15 como e conseio cruo/ vorei tanto en-
etixia sf. “etisia” duxiar/ a deveser examinar. PAS 36 quando Criste fo me-
NPD 77 a.1856 (Sav.) möe… d’etixia. nao a Pillato… si comenssam d’axaminarlo. E quando el-
etrevenir vb. “intervenire” lo fo bem examinao, si lo retorna de fora alli zue. GP 292
AG 14.167 cossi zurar no se covem/ se gram caxom no se che e llo monto ben examinao monto diligente menti.
g’etrevem. D axaminar. aximinar. ezamme. exame. xaminar.
FA 352. FAS 156 eterven. exaotar vb. “esaltare”
D entrevegnir. AG 136.158 per che te exaoti contra De? AG 143.45 e si
ètu agg. “alto” l’enduxe a exaotar (ms. exertar)/ per atrui dsprexiar.
RGS § 24 “gen.” FAS 146, 151.
D ato. D assatao. axalta. exaltaciom. exautar. exertar.
eu pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io” exaudibel agg. “benevolo, disposto a esaudire”
RV 25 s.xii. qu’eu chu bello mari o/ que voi no sei. RV AG 45.69 trovao o pu vertuoso/ e pu de i atri exaudibel/
72 s.xii. s’eu aja gauzo de mi. en li perigoli terribel…/ san Donao e santa Croxe.
exau 446 exuz
exautar vb. “esaltare” no. AG 140.347 con Domende te ligui/ sea con ti dentro
AG 49.108 chi se exauta se humilia. e de for/ si che no te exa mai de cor. AG 143.34 a monte
FAS 146. gente/ li soi peccai exen de mente. AG 145.87 e se lo ven-
D exaotar. to exe traverso/ de star a secho o biaxar/ per no laxarse de-
excecolento agg. (incerta lettura) sviar. CR 20 a zo che e no vega tal persecucion ni tal jor-
AG 29.1 l’omo avar excecolento/ chi tem tuto e no vor naa perche e me temo che no exa fora de lo intendimento.
spender.). BGP 153 a.1484 permettere che de quelli logi exano lau-
D exœcolento. di et altri legni armadi.
excusar/ -e vb. “esentare, giustificare, compensare” FAS 161. PS 31.
PAS 34 e sam Per si se excusava a quello servo, e lo ser- D ensir.
vo gue disse: como te poi tu eschusar? MGT 269 a.1470 exo pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “esso”
dovendo avere certi dinari de la vostra Maiesta, li fece as- FAS 155.
signatione in la doana, la quale pudesse excusare lo so exœcolento sm. (incerta lettura)
credito a certi tempi. MPS 48 a.1550 (Stella) né… possi- AGL 29.1 l’omo avar exœcolento / chi tene tuto e no vor
no essere excusati da alchuna avaria reale. spender.
PS 2. Cf. SAP 402 a.lomb. excusare “scusarsi, cercare FA 352: e opolento ? AGD: excecolento “dovrebb’essere
pretesti”. un sinonimo di avar”. AGC coveoso?
D exschuxar. scusar. L excusare. AGN: “forse exorcolento per *excorçolento < *excurtia-
executione sf. “esecuzione, intervento” re, cf. ver. zkurtso “geizig” REW 2994: “l’uomo avaro e
GOG a.1444 sum faite quelle execution, o provision, le tirchio”.
que a elli e a noi son parse utili e necessarie. MGT 193 D excecolento.
a.1492 ve convene desvegiare et, secundo le condizioni de experto agg. “esperto”
le cose che trovereti, accomodare la executione vostra. AG 126.14 quanvisde ch’e sea certo/ ch’è vostro seno si
L executorem. experto…
exeguir vb. “eseguire” D asperto. ezperto.
TL.1 963 a.1459 scrivan rescrivan daghen commissioin et exponer vb. “esporre, spiegare”
fasen et exeguissan quelo sera deliberao per tuti. TL.1 AG 138.260 lantor me hoste me respuse: ben m’avei le
338 a.1455 stage a sindacamento e sea exeguio secundo cose expose/ che dexirava de saver.
che sara dito per li soi sindacaoi. D exposo.poner.
exempio / exempro sm. “esempio” exposo agg. “esposto”
LFV 90 a.1467 et in exempio et arregordo… RDB 34 FAS 162.
Venexa exempro d’union (esempio di concordia). D asponer. exponer.
D asempio. exproar vb. “rimproverare”
exenda sf. “quota ereditaria” IVE 23 si gi aparvì lo nostro segnore Iesu Criste, e si ex-
SB 765 ca.1850 (Varazze). proà, segondo che dixe san Mathé avangeresto, la lor infi-
exenie sf.pl. “scambio di doni natalizi” delitae e duricia de chor.
BDS (Sav.). Matth. 16.14 exprobravit.
L exenium. exschuxar vb. “scusare, giustificare”
exercì vb. “esercire” PNF 405 a.1452 et avemo facto in questo caxo tre consi-
VCC 32 a.1480 (Sav.) non possa… exerci la dicta arte. derationi, luna che jntendessemo esserne exschux(a)i ap-
D esercitore. L exercere. presso de Deo.
exforgo sm. “impeto, veemenza” D excusar. scusar.
IVE 23 cosi como vegnise un spirito cum grande exforgo exteso agg. “teso”
(Acta Apost. 2.2 “tamquam advenientis spiritus vehemen- MPS 65 a.1550 (Stella) e ciascaduno senza pena possi pi-
tis”) gliare dette tenére et uccelli in la sua propria terra tante
FA 352: lat. fulgur, piem. sfurgo, it. frugolo. FAS 158. volte quante gliele trovera extese.
FPI 3555 “folgore”. D teiso.
D furgau. extracare vb. “lastricare”
èxia sf. “brezza” MAF s.xv. (Lunig.).
FDG 59. D astricare. esstragare.
exibì vb. “esibire, offrire” extremamenti avv. “eccessivamente”
VPL. DSP 58 a.1487 le nave chi carregano extremamenti e con-
D ezibì. tra li ordini de la terra…
exillaciom sf. “esilio” D estremu. stremo.
PAB como e tu vegnua de lassu aoto in logo de nostra extreminio sm. “disastro, iattura”
exillaciom. PNF 400 a.1447 avemo pu tosto sopportato lo so male che
PS 33. lassare venire noi et li amixi nostri et questa re publica in
D eziliu. tanto extreminio.
exir vb. “uscire” exu sm. (bot.) “elce”
AG 36.41 se exo for con poco in testa/ en monte guise me PD 343 (Zoagli)
tempesta. AG 38.37 aigue lucente fresche e fine…/ che D erxu.
de lor exe un fossao vivo. AG 73.38 pizena parola/ se exuzu agg. “esoso”
l’exe de boca fola… AG 91.77 e se tanto a vento in proa/ PD 355 “dotto”. ADL (Vent.).
che l’exa for de casa soa. AG 99.16 donde l’exe fa retor- D ezozu.
fa 447 fa
F
fa / far / fare vb. “fare, confare, convenire” façemo RDB 21.
DPC 173 ca 1180 (Sav.) barril due et una da far buada. fazemo AG 142.45. IVE 13
AG 29.28 doncha e bon far preponimento…/ de farlo tan- PS 28. FAS 160
to descender… AG 54.238 ni soferean fasse ingano… fassiamo SL 63 s.xiv. (Sav.).
AG 63.55 no cessa de zitar brusmel/ per fasse intorno faxemo RDB 51
aproximar/ queli che lo cerca de maniar. SA 241 a.1340 femo RDB 31. RAN 55.
(Sav.) che alcuna persona de la dicta arte non debia lavo- 2.pl. fa(i) PS 15 s.xiv. che fa-voi?
ra o sea fa lavorar persunj… in le feste infrascripte. SCF FAS 153.
92 a.1393 se… morise sensa heredi o sensa fare testa- fè RDB 18
mento. SCF 92 a.1393 quelli dela consortia sean integnui feè RDB 10.
e obligati andarge per fage honore con li brandoni. SCF 3.pl. fam PS 28 s.xiv.
95 a.1393 li priori e scrivani e massaro… debiam reco- fan AG 138.207. RDB 22.
gnosce e fase mostrare da lo dicto guardian tute le cose de faxem PAS 35.
la dicta consortia. TL.1 45 a.1453 resta fare le provi- Indic.Impf. 3.sg. faixeva PRP 345 (str.34 ms.).PRA 374.
sioin… acio che consigliae et deliberae chi ha fa queste fazia AA 20.
provisioin. TL.2 88 a.1460 de novo se consegie et deli- fava PAB 80. LSE 23 (PS 28).
bere… como se havera a fa. LFV 90 a.1467 in exempio NPS 579 a.1527 ADL (Vent.).
et arregordo che deli altri vogliam cossi fa. VCC 32 faxea PAS 28. MAC 162. LSE 21
a.1480 (Sav.) che o no sea alcun meistro o fante o lavo- PNF 405 a.1452.
rante de la dicta arte chi olse ni presume fa o fa fa clha- FAS 160. PS 23. RGS § 551.
ve… VCC 29 sg. a.1480 (Sav.) debiam congrega li ho- faxeiva GP 276. PAB 46. LSE 18.
mini maistri de la dicta arte donde se farà comanda, lo PS 28. FAS 143.
consoro lo qua sote penna de soldi vinti sea obligao a fa- faxeva AG 13.58; 49.78.
li comanda a quello tempo che scripto de sovra et li de- feiva GF 5, 12 s.xix. (contad.)
biam eleze uno consoro. DSP 59 a.1487 lo officio de ga- feva NPS 574 a.1527.
zaria… constrenzera li patroni a farge lo debito. –– quelli 1.pl. famu ADL (Vent.).
a chi sea data questa cura de fare descarregar e allegierire faxeimu PRA 377 od.(Taggia).
tale nave… lo possano fare. AA 86 principiò… de forti- 2.pl. faxeivi FAS 160. PRA 377 od.(Taggia).
ficare tuta la muragia de la cita impiendole de terra con PFM 135
farge contra forti de legnami. RDB 31 ra nave comunna 3.pl. favan DCT 163 a.1380. CR 26.
che conven/ fa megio assegurà. RDB 59 pa che voi om- TL.3 118 a.1474.
mi atro n’aggiè a fa. AA 40 se paria bene che tuta la ci- SAL 7 nn. a.1584.
ta… dovese andare contro li soldati che erano in lo riveli- faxeam PAS 35.
no e queli amasali overo fali prezoni… PRP 351 (str.56) faxean DCT 163 a.1380. PS 28.
perch’a ghe mostreremo a tutti quainti/ c’han a fa con dri faxevan LSE 32.
huomi, e no con fainti. Indic.Fut. 1.sg. faiò PD 158.
farò RV 17 s. xii.
FORME: feirò PCD 45 s.xiv.
Indic. Pres. 1.sg. fagu RGS § 546 “lig.” fiò NPD 66 ca.1750 (Sav.).
fai PLD 84 a.1367. fô PD 124.
faso TL.3 408 a.1474. 3.sg. farà FAS 160.
fasso MAC 167. TL.1 370 a.1455. feirrà IVE 4.
fazo AG 42.2. GP 280. CR 19. 1.pl. faemu CAN 1843 p.46 (Sav.).
PLD 83 a.1367. BL 60 a.1392. fêmu ADG 23.
PS 28. FAS 150 2.pl. farei DFC 16. NSB 188 s.xvii.
Cf.CDG.2 361 a.1189 fareti MGT 193 a.1492.
(Sardegna): 3.PL. faran RDB 22. CAN 1842 p.30 (Sav.).
fazo isto per consilio Indic.Perf. 1.sg. feci FAS 160.
de matre mea. fei AG 146.350 (PS 24, 28).
fasu FDG 234. CR 21. CPF 169 a.1589.
faxo SA 249 a.1340 (Sav.). fessi ADG 124 n. (M.Piaggio, s.xix.).
2.sg. fai FAS 153, 159. 2.sg. faesti AG 143.114, 170
3.sg. fa AG 8.7. IVE 13. (rima: consentisti).
RDB 70 come diavo fallo… faisti AG 143.54 (rima: oisti).
PD 158. PS 14, 24, 28.
1.pl. facemo RDB 35, 59. AGC 39. RGS § 53 “metafonesi”
fazamo IVE 5, 13. feisti GP 374. PAB 41. PS 24.
fasemo RDB 47. fessi AG 82.15 (rima: ofenderesi)
fa 448 fa
Fàya cognome sao/ de li faiti d’esto mondo… GP 294 andar per li faiti
VTS 79 a.1530 (Sav.) soi. CR 18 e quando o seremo disnae e ve dirò un poco
Fàià top. (Alassio) de li mei faiti. ASA 32 a.1383 li dicti massai a questo fai-
TAL n.303. to deputai.
PQV 63 *fagearium D fa. fatio. fato. L factum.
D fo. faito sm. “patrimonio, sostanza, stato”
Fàie top. AG 140.60 o grando o pizen che tu sei/ lo to faito acrexer
ASB 75 (Finale) FTL 130 n. (Varazze) dei.
D faia. fo. (in) faito loc. “in effetti, in realtà”
faie vb. “fare” AG 31.12 ma in faito chi s’afina?
DTC 641 a.1447 adesso che a poco da faie. faitura sf. “fattura, stregoneria”
D fa. AG 14.80 faiture, brevi e arlie/ e atre assai diavorie.
Fayence top. (Alpi Marittime, Fr.) FAS 164. AGC.34.
LAM 95 it. Favenza. D afoeituraou. affueiturae. fachuriara. fattura. foitureira.
faiga sf. “fatica” L factura.
AG 140.171 de la toa gran faiga/ l’atru masnaa se ne no- faixela sf. “fiaccola, lampada usata nella poesca con
riga. AG 146.44 dime chi t’a consomao/ faiga, fame o fu- la fiocina”
mo o vento? MC 685 fayga e dolor. MC 691 le penne e ADL (Vent.). REW 3127.
le fayge de lo mondo si som grande e forte. PAB 41 con D faxella.
suor e con faiga mangierai lo to pan. IVE 17 lavor et fai- faixò sm. “fagiolo”
ga et ocupacion corporar e mentar. PRP 339 no stè a pensà ne a fave, ne a faixoi.
FA 352. FAS 153 sg. PS 9. RGS § 217. PRA 374 “ancora vivo nel Ponente lig.”
D afaigar. fadiga. fatiga. D faisö’.
fàin-a sf. “farina fala / falla sf. “errore, fallo, inganno; falla ”
PVG AG 25.1 chi m’a faito tree fale/ donl e far me compa-
D fainà. fainasu. fainotu. fainelu. faineta. feinà. fén-a. gnom? AG 14.188 tropo e gram fala no loalo/ quanto e
fainà sf. “farinata, torta di farina di ceci” duncha iastemarlo! AG 14.564 l’omo mentor e boxar/ sor
PD 152 “la caduta di -r- è recente”. FDG 137. PVG. grande fale e monto far. AG 130.27 guardasse da re-
D enfainà. fàina. prenssion/ e d’ogni fala e de heror. TL.3.408 a.1474 per
fainasu sm. “crusca sottile” la soa falla. SDA 52 (Altare).
PVG. VPL. NVM (Sav.), PVG “falla, spaccatura”.
D fàina. L farinacium. AGC 32 n.29 “mantenimento letterario di -l- intervoc.”
fainelu sm. “nel mulino, foro attraverso il quale la fa- [ma è -ll- !]
rina passa nella madia”. FAS 162.
PVG. D fallar. falimento. fallir. falo. faloso.
D fàina. falampi sm. “fanfarone, millantatore’
faineta sf. “farina di mais, farina di grano di qualità GO, CAD, ADP (Pietra), BDS (Sav.). VPL. PVG fa-
scadente” lampu.
PVG. falamù sm. (bot.)
D fàina. FPL (PortoM.) “Lychnis flos cuculi”. MLC 224 (Sav.)
fainotu sm. “fornaio, panettiere” “Delphinium v.sp.”
FDG 137. PVG. D amù.
D fàina. L farinotus. falamù curnüu sm. (bot) “Delphinium elatum”
faynta sf. “figlia, ragazza” FPL (PortoM.).
PEG 41 l’orgoio e la vera faynta (? ms. fayto) de lo diavo. fallar vb. “fallire; ingannare”
Plur.: fainte: BVP 258 a.1511 declarato tamen che le fain- PS 60. Cf. SAP 403 a.lomb. falar m.s.
te fino a tanto che se mariterano… possiano portare una D fala. fallente. falir.
rete o scofia de oro. foente: RDB 60 tanto gustemo noi falascu agg. “fallace, inaffidabile”
zovene e foente/ de portà de pendìn si belli un pà. VPL (Sanr.).
Cf. SAP 217 a.lomb. fainte, f.pl., m.s. Falconea top. (Arenzano)
D fainti. fanctina. fante. fantina. fantinetta. FTL 154.
fayou puant sm. (bot.) “Anagrys phoetida” D farcùn.
FPL. (Nizza). fallente agg. “fallace, incerto”
D fo. PAB 90 tuto so ch’e ordem certam/ deverrea fallente e
fàisa sf. “passaggio fra due proprietà” vam.
PCL 275 (Argentera) “fascia” PS 60.
D fascia. L faissa. faiseta. L fala. fallar.
faisö’ sm. “fagiolo (Phaseolus vulgaris)” falletto cognome
FPL (Mortola) VTS 83 a.1530 (Sav.).
D faixò. L faletus.
faitare vb. “essiccare (pelli)” Falicon top. (Alpi Marittime, Fr.)
MVS (Sarz.). LAM 95 it. Falicone.
D afità. falimento sm. “fallo, disonestà errore, offesa, peccato”
faito sm. “fatto AG 14.455 ancor e furto e falimento/ tardar e toie paga-
AG 140.110 ma senpre arregordar te voi/ de scrive ben li mento/ a alcun omo o merzenar/ a chi for manca lo disnar.
faiti toi. AG 140.303 sg. se tu no fai ben quando tu poi/ AG 14.499 in merchantia falimento/ faucitae o scautri-
mar andera li faiti toi. –– en li toi faiti agi per mente/ de mento. AG 14.623 e de tuti esti falimenti/ far vegamo pu-
no esser negrigente. AG 14.2 quando e me son ben apen- nimenti. AG 29.12 in si greve falimento. AG 75.47 e se
fali 451 fami
ge fosse for alcun/ chi falimento ge faesse/ che penne ne fåme sf. “fame”
sostenesse. OLP 2.6 s.xiv. (Pietra) guardando a Yesu RGS § 18 (Ormea) “velarizzazione di -a-“
Christe …/ cum bon proponimento/ de non far fallimen- famebeffe sm. (ornit.) “torcicollo”
to/ a la soa maiestae. PEG 44 tu veyray che tanti ge n’è CLU.
de questi falimenti im peccao d’orgoio, che apena li po- D beffe.
rissi nomera. fameggia sf. “famiglia”
D fala. L fallamentum. CIC 26 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) ghe fue greve/ che ra
falir vb. “errare, peccare, mancare” fameggia a Sann-a e ghe lasciò.
AG 14.121 l’intendimento/ de no falir in sagramento. AG D famiggia.
34.11 per guardasse da falir. AG 46.7 alcuna cogitation/ fameglia sf. “famiglia, corte”
vanna ni tentacion/ chi fan falir e fan errar/ e li bon cor PAD 405 a.1507 quella sera… re ando a uno banchetto
prevaricar. AG 77.2 quanto tempo e o falìo! AG 139.62 che fece Batina, che fu moglie del sig. Gio. Ceba; lì era
e cascaun mendare so torto/ e guardarse da falir. AG diversi giovani gentilhomini a servire detto banchetto, tut-
140.343 che chi usa tropo dir/ no se guarda de falir. AG ti vestiti di seta alla divisa di re; da poi gli requerì li vo-
143.70 pensa como tu falisti/ e in che guisa tu caisti. AG lesse fare della sua fameglia; li fecce potessino portare ar-
143.268 zi che ben sea punio/ zo ke per ti era falio. PEG me e non possono essere astretti in ragione.
43 dei doncha pensar bem in lo to cor quanta fia tu ay D famigia.
falyo in queste cosse. CR 18 per zo che quelo chi è da lo fameglio sm. “famiglio, incaricato”
paere ordenao no po falir. PAB 61 se poesse esser che for- MNS.1 133 a.1577 (Sav.) et debbino deputare un fame-
tunna avesse fermo stao, si fallirea ella a la morte. PAB glio o sia comandante per li servitii dell’arte.
63 lo proverbio dixe che chi piu à piu ge falle, e a quello D famigio.
falle poco chi cercha la sufficiencia de natura e no la su- famelasa sf. “fame che indebolisce”
perfluitae de covea. MAC 168 e le mee arme contra de ti PVG.
tute sum rote e la mea speranssa tuta falia. PGF 23 a.1459 D fame.
(Gen.) et facta diligente inquisitione, condemnati (imp.) famento agg. “infiammato”
ciascuno chi falise. TL.3 123 a.1474 sera punito chi ave- AG 38.21 soversagenti/ tuti afamai e si famenti/ che tuta
ra falito. la galea e soa.
FAS 160 falimo “pecchiamo”. Cf. SAP 403 a.lomb. fallir FA 352. AGL, AGC: freventi, ferventi. AGN: sciamenti?
m.s. famia sf. “carestia, miseria, fame”
D defallir.fala. falar. falimento. L falacia. fallamentum. AG 39.6 em porvertae e gram famia. AG 138.180 per por-
falo sm. “fallo, errore” vetae e per famia. PAB 54 e quando la grande famia e de-
AG 140.298 che ben e mato senza falo/ chi de segnor se structiom fo… LSE 22 persò era grande famia et carestia.
fa vasalo. FAS 163. PS 33,60.
D fala. D fåme.
falò sm. “falò” famia sf. “famiglia
RAN 16. ADG. ADL (Vent.). PD 158. OCD 23 (Carega, Cartasegna)
H.SCHUCHARDT, ZRPh 28 (1903), rec. M.ROQUES, ROM D famigia.
33 (1904) 444 sgg.: it. falò < fanò/farò (gr. fan’j , fß- famiga / famigia sf. “famiglia, casa”
roj ) × fala (cf. faliva, favilla). DEI.2 1589. CEB 354 la toa famiga de groso et non de delicao cibo no-
D fallodio. faru. fon. fou. riga. GP 287 uno homo della famigia de caifas. IVE 46 e
fallodio /falögu sm. “falò” cossì contentà la soa famigia, como megio ella poè. BRP
TL.3 473 a.1474 se faciano tre dì continui processione et 12 n.n. a.1474 cinque terre… soi vini a prelati e a oni real
fallodii con soni de campane ne li lochi consueti. MBV famigia. ASF 742 a.1532 in la prima camera de la fami-
370 a.1488 (Borgo Val di Taro) due rochete de ferro da fa- gia, appresso de la canzellaria. BMP item rabi Josues
re fallodij. VPL falögu. con sue mogliere et famigie hano salviconducti da esso si-
D falò. L falodium. gnor regio governao. AA 30 tuta la famigia de lo guber-
faloso agg. “fallace” natore.
AG 69.11 cossi lo principo enfernal/ chi sempre veia in PD 116, 154. PVG.
nostro mal/ con falose cosse e vanne… D fameggia. fameglia. famia. familgia. familitae.
FAS 164. famigio sm. “famiglio, uomo di casa ”
D fala. PNC 158 a.1448 (Carr.) mandiamo a la M.V. ser Manfredo
falso / falzo sgg. “falso” de Fillatera nostro famigio caro. PGF 24 a.1449 Andrea de
PEG 43 ello si e falzo cristiam. AA 200 io non voleva Forlì, portador de la presente, nostro caro fidado famigio.
consentire che in nostro libero se scrivesse cose false… NAB 21 a.1473 (Sav.) famigio o sia fante. AA 102 e yo era
––e poi presi molti altri mandati e tuti li trovai falci… e in camino con trei muli e uno famigio.
con la pena in mano gli feci vedere tuti li mandati falci.” D fameglio. L famillus. famulus.
D fazo. famiglio sm. “famiglio”
fame sf. “fama” DSP 134 a.1486 servo o serva, fante o fantescha, figone o
AG 14.286 la fame bona/ chi gi dara ogni persona. AG famiglio
14.568 che rea fame in atrui mete/ la qual la le de de no D fameglio.
demete. familgia sf. “famiglia”
AGN metaplasmo. PNC 150 a.1447 apresso ne faceste uno salvo conducto
fame sf. “fame” per tute le familgie nostre et nostre robe.
AG 12.473 devegne turbao e gramo/ creandola trova mor- D famigia.
ta de fame. FAR 34 s.xiv. (Sav.) aver fame: traduce lat. familia sf. “compagnia”
fameo, -es. AG.132.241 in limbo con gran familia/ ben stete agni doa
PD 154. PVG. milia.
D famento. famolento. afamao. famelasa. famia. fome. D famigia.
fami 452 fant
fattùn sm. “sorta di seta grossa e diseguale” fauso / fauzo agg. “falso”
CAD. AG 16.165 o zue fauzi e desperai. AG 79.13 questo se-
D fattone. goro fauzo re e van. PAS 30 lo fauzo discipulo.
fattura sf. “fattura, stregoneria” FAS 155. RGS § 243 (Sarz.).
GR.D 119 (Corsica) se alcuno darà da mangiare o bere… D fazo.
per fatture, o come si suol dire magonie, sia frustato. faussüme sm. “persona ipocrita”
D faitura. ADL (Vent.).
fatturisu sm. “risolino” D fâsümme.
GO “sorriso di compiacenza”. CAD “propriamente quel faussùria sf. “falce fienaria”
volto gioviale che si fa contraendo leggermente la bocca FDT 10.29 (Triora).
al riso nel vedere persona a noi cara o un oggetto di com- D fauza. foussuria.
piacenza”. BDS (Sav.) “volto sorridente, sereno”. ADL fava sf. (bot.) “fava (Vicia faba)”
(Vent.). VPL. FPL. MLC 234. PVG. VPL. TAL 37 “A Alassio e nel
D fatto riso. rizo. Ponente lig. prevale la forma fava, mentre bazana, che a
faucitae sf. “falsità” Genova designa la fava in genere, qui indica una specia-
AG 14.500 in merchantia falimento/ faucitae o scautri- lità più tenera”.
mento. D faa. favà. favaire. favale. favardu. favari. favaro. favas-
FAS 142, 164. se. favé. faveto. L faba.
D fazitae. favà sm. “campo di fave”
fauda sf. “falda (di vestito, cappello); grembo” VPL (Sanr.).
ADL (Vent.). MVS (Sarz.). VPL. Favà top.
D fâdà. faoda. faude. faudì. faudìe. faudò. faudöa. PD 347. TAL 66 a.1539 (Alassio) lo Favaro. FTL 161.
fauda sf. “gonna, gonnellone” D fava.
MDB (Bord.). MP 18.28, FPI 3160 (Pigna) “grembiule”. favà sm. (ornit.) “pavoncella”
faudà sf. “grembiule” CLU. ALE 161: prov. favar “colombo selvatico” Cf. NIG
VPL (Vent.). 51 piem. columbus favarius. Cf. la loc. “prendere due pic-
faude sf.pl. “sottana” cioni con una fava”.
MP 18.28 (Pigna): a.prov. faudas “jupes”. D fava.
faudeta sf. “gonna” favà “mangiatore di fave”
MVS (Sarz.). ADP (Pietra) “epiteto degli abitanti di Borgio”
D fâdeta. faoda. D fava.
faudete sf. pl. “sottana, sottoveste” fava grassa sf. (bot.)
FDT.P 72 (Triora). ADL (Vent.). MLC 242 (Sav.) “Sedum maximum Sutt.” FPL (Gen.)
D faoda. fâdeta. “Sedum telephium”; (Pegli) “Centranthus ruber”
faudì / faudìe sm. “grembiule” Favaire top. (Alassio)
TVD (Dolc.) faudì. MP 14.45, 18.18 (Pigna) faudìe “fal- TAL 66 n.302 a.1326 terra de favaria. FTL 161.
dite”. D fava. L favaria.
FP1 3160. Favale top.
D faoda. fauda. faudò. PCT 102 Favale di Malvaro. FTL 161.
faudo sm. “feudo” D fava.
AA 271 e si fese vasallo de lo comune di Genova e ge juro favardu sm. (ornit.) “colombaccio”
la fidelita poi il comune di Genoa gli de le dite tere in faudo. CLU.
D fé. feo. L feudum. D fava.
Faudo top., elem. topon. Favari top. (Ranzo)
FTL 73 Monte Faudo (Taggia). Valle Faudetto (CastelV.). FTL 161.
D faoda. fauda. L fauda. D fava.
faudò sm. “grembiule” Favaro top. (Alassio)
FDT.P 72 (Triora). FTL 161. TAL 66 a.1539 lo Favaro.
D faoda. fauda. D fava.
faudöa sf. “grembiule” favassa sf. (bot.) “valeriana (Centranthus ruber)”
VRS 452 (Ormea): < faldale. EVM 134 (V.Mar.).
D faoda. fauda. favé sm. (ornit.) “saltimpalo”
faullo (err per baullo) “baule” CLU. Cf. NIG 51 piem. columbus favarius.
RDC 175 a.1612 (T.Conchetta) e n’ho in trei meizi impìo D fava.
quasi un faullo (di sonetti). Favé top.
D baullo. FTL 161.
faulu sm. “granchio spinoso, maia (Maja squinado Faveto top. (S.Olcese)
Rond.)” FCL 26.
RAN 184 “grosso granchio rosso” PML 384. D fava.
D faolo. favò / favor sm. “favore, vantaggio”
fàura sf. “favola” AG 140.215 dagando ovra e favor/ perché se amorte lo re-
TVD (Dolc.). mor. TL.1 337 a.1455 per contra la soa conscientia se-
D fora. cundo lo favo. TL.1 802 a.1458 ve preghemo cum gran-
fausa sf. “falce da erba” de instantia acioche lo dicto novo dricto sea venduo cum
VPL. piu favo et maior precio. RAN 60 s. xvi. (B.Cigala) favò.
fauza sf. “falce” BSSS 1.1 (1898) 31 s. xvii. (P.Murassana, Sav.) voi por-
RGS § 243 (Sarz.). MVS (Sarz.). riesci, Gabriæ’, fame o favò…
D farcia. D favoraber.
favo 458 fecc
favoraber / favorever / favureive agg. “favorevole” è netto. GL 17.37 a ra so fæ/ raccomandà quanto o l’ha
PAT 22 a.1320 se a la nostra question ello n’è favorever o sotte çê.
no… PAB 60 e te foi tropo favoraber. PD 338 favureive. FAS 157. PS 13, 100. PD 113 e n., 114 n., 115 n. FDG
PS 31. 111, 263.
D favor. L favorabilis. D afè. fede. feggiedìn. infidelitae.
faxan sm. (ornit.) “fagiano” fe sm. “fiele, bile, ira, dolore”
CLU. ADL (Vent.). PVG. AG 53.53 usa tanto questa me (miele) / che la gi torna in
L fazanus. faxanus. mortar fe. PRP 351 (str.55) e se ben de dì mà me ne fa fè/
faxar vb. “fasciare” ghe posce pu marzì tutto l’affè. GL 12.51 o vi ammaççà
IVE 37 e lo fantin cossi faxao parea che se ascotasse a el- Arimon, ghe ne fé fê “glie ne dolse amaramente”.
la. PRA 379, 387. RGS § 385.
D derfascià. fasar. fascià. fasiar. L faxare. D afe. afia. arfié. arfè. fel. fer. L felie.
faxeaor sm. “creatore, fautore” fe sm. “feudo”
PS 35, 110 s. xiv. faxeaor. AGP 139.18 che l’omo laxa terra e aver/ fe e tucta aotra
D faxeor. hereditae.
faxella sf. “fiaccola” AGP, n. ad loc. Cf. AGN ad loc.
MAF s.xv. (Lunig.). RAN 72 s.xvii. GL 13.74 a senestra D faudo. feo. L feudum.
dri lampi re faxelle/ se ven vegnì… VPL (Sanr.). fe sf. “pecora
Cf. SAP 403 a. lomb. faxela m.s. GA 16.16 BDS (Sav.). (Alpicella) ADP (Pietra) “capra”.
D faixela. foxela. fraxela. L faxella. D fea.
faxeor sm. “creatore, fautore” fe sf. “fato, vita”
AG 114.51 monti soi faxeoi/ grandi e pizen per lo mondo/ AGL 37.92 chi ogni cossa tem anchor/ stillo de insi quan-
de guerra mantegneor… do ela de/ de queli che De la fe. AGN corr.: de queli ch’i’
FAS 148, 158,164. PD 131: “faxeoi per faxeor è di tardo de<n> la fe: “ogni cosa (ogni essere) osserva ancora il
copista (cf. la rima mantegneor)”. modo di uscire al momento giusto da quelli (i genitori)
D fa. fator. faxeaor. faxor. che le diedero il fato (fe = fatum) cioè la vita”. [meglio
faxiœ’ / faxö’ sm. (bot.) “fagiolo (Phaseolus vulgaris, una nota ms.(di N.Lagomaggiore?) a margine del v.92
Phaseolus multiflorus)” AGL: “de quelo di che De la fe”]
BOS 97 a.1655 (G.Rossi) va in brodo de faxiœ’ fina ro Fe top., elem. topon.
cœgo. NTS 36 (Cadibona, Sav.) e Fè. LPT 230 (Alassio) ca de
AAG 117. RAN 22. MLC 235. FPL pl. faxöi. FNE 59 fé.
n.14. MP 14.52 (Pigna). PVG (V.Grav.) fasciö’ fea sf. “pecora”
Cf. MUI 190 “faxuoli”. MP 18.28 (Pigna). TVD (Dolc.). VPL.
D fagiolini. faisö’. faixò. fazolu. faxuela. faxuretti. faxui- GRD 115. FPR 83. REW 3269. PTO 255: piem., prov.,
na. L fazolus. in Liguria prevale “pégua”. Cf. BIO 568 piem. fea m.s.
faxö’ d’India sm. (bot.) “Ricinus communis” D fe. L fea.
FPL. Fea sf. “pecora” top.; elem. topon.
faxö de l’öggiu néigru sm. (bot.) “Vigna unguiculata RPV 295 a.1590 (Sav.) persino a un loco dove si dice del-
Walp.” la fea [fra Savona e Albisola]. FBS 51 (= BG 127 n.)
MLC 235. a.1608 Fea “masseria nel Bosco di Savona”.
faxor sm. “elettore” FTL 146 n.: Feia, Feie, Fea. Cf. Pianfei (Cuneo).
PAD 324 a.1506 li antiani andorno a palazzo per far li D fè. fei. feia. fià.
faxori. fêa sf. “fiera, mercato”
Cf. PAD 41, 42 n. CAD. ADG. RGS § 51. PVG.
D faxeor. D fera.
faxuela sf. (bot.) “fagiolo cappone” febraro sm. “febbraio”
FPL (Levanto). PD 110, 145 faxurella FDG 110, 277.. MNS.1 154 a.1577 (Sav.) dil mese di febraro si farano le
D faxö’. dette elletioni.
faxuìna / faxurettu sf. (bot.) “Calystegia sepium D februario. frevar.
R.Br.; Calystegia silmvestris Röm. et Sch.” (erba de) febre sf. (bot.) “Lycopus Europaeus; Filago
MLC 254 (Sav. Bard.) arvensis”
faxulana sf. “fagiolo grande e piatto” FPL (Nizza).
PVG (V.Grav.) fasciulana. (erba) febbrina sf. (bot.) “Teucrium Chamaedrys”
faxulìn sm. “fagiolino” FPL.
PVG (V.Grav.) fasciulìn. Febrosa top. (Mallare)
fe vb. “fare” BG 128 n. s.xvii. in luogo ove si dice Febrosa ossia
OCD 27 (Campoligure, Masone). Calcinare.
D fa. februario sm. “febbraio”
fe / fæ sf. “fede” SCF 97 a.1461 a kalende de februario.
RV 52 s. xii. mia fe “in fede mia”. AG 12.436 la vergem D febraro. frebuari. frevar.
li preise a preica/ e n la fe amaistra. AG 140.64 pensa de fechie sf.pl. “cose di poco conto”
far a lui honor/ temer, amar e obeirlo/ e da bonna fe ser- RDC 178 a.1612 (T.Conchetta) e in atre fechie d’esta sorta.
virlo. IVE 8 questa fe si he confrimà per soa concecium fêce sf. (bot.) “felce”
et nativitae… –– demonstrao quanto be fa la fe cum la fi- MLC 274 fêci < * ferecci.
delitae demostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae. D frexa.
LSE 23 in deffension de la sancta fé. CIT 17 no ve crei feccioso agg. “sporco, malsano”
miga a fæ de crestian/ che giubilasse dentro in tâ manera. GL 15.48 e de fecciose/ materie attoschieghæ’ pança be-
CIT 102 bella, odi ro peccetto/ chi te fa fæ, che ro paéize sinscia.
fecc 459 féme
fecciu sm. “tipo di cassa per lo zucchero di Avana” féiu ptc. “ferito”
CAD. PAG 92. ADG 76 s.xix. (M.Piaggio)
fedaçça sf. D ferir.
GL 6.95 a fa vista/ de no avei poira, e con ra so fedaçça/ feiver agg. “fedele”
Olà, dixe, sto ponte zu caræ’. AG 134.383 ma de ti e monto feiver/ e e mai servixo no
fede sf. “fede” gi fei.
FDG 263. AGL: corr. fever “fidelis”?. FA 353: ma de ti o monto fei
D fè. “fede”. AGC: fier “fedele”. AGT 32 (altro ms.) ma de ti
fedele agg. “fedele” e monto freer. AGN: fei “fedele (*fidus).
PD 338 “odierno” D freer.
D fidé. fel sf. “fiele”
fégaru sm. (ittiol.) “boccadoro (Jchnius hololepidotus AG 54.62 han lo cor tanto cruel/ e tuto pin de mala fel.
Lac.)” AG 145.319 agi responsion de mel/ per amortar la soa fel.
TTC 127. FAS 151, 158. PS 17. AGC 41. RGS § 385.
D figaru. D fe.
fégata sf. (bot.) “Pulmonaria officinalis L.” Felegara top. (La Spezia)
MLC 254 (Sav.) CGG 89 a.1259 (PortoV.) iacopini de felegaria.
D figaretto. D frexa. L felegaria.
feggia sf. “fecia, gromma, tartaro delle botti (sostan- féleza sf. (bot.) “felce”
za usata in tessitura)” MVS (Sarz.).
ISG 42 a.1630 lavate che fossero, le tele dovevano essere D frexa.
insaponate con la feggia. PAG 104. felina sf. “forma particolare, concava, della prua del
D fexa. gozzo”
feggiedìn esclam. “affé di Dio!” S.F.CESARINI, “La Campanassa”, settembre 1984 p.4.
PRP 345 (str.32) o feggiedin: chi se porrà mai crè/ e chi (erba) felissana sf. (bot.) “Androsaemum officinale”.
se porrà mai imaginà… FPL (Mele).
IVI, n.: testo ms. o fè de die! PRA 387. felise agg. “felice”
D boindena. NPD 59 a.1749 (Sav.) in questo così bello e così allegro/
D fè. da tutti sospiròu felise giorno…
Fegìn top. D infeliçe.
CL. 4. PD 140 figulinu. PCT 51. felon agg. “traditore”
L feglinum. AG 54.33 queli balestrei felon/ chi ne ferem in regaitom.
fego sm. “fuoco” PAB 62 in lo sabiom/ unde bate lo mar fellom. PAB 65
RGS § 111 (Lerici, La Spezia). (Neron imperao) fe… / per mezo Roma bruxar/ pur per so
D fegòn. fögu. inmaginar/ e per fellom scharmezar.
fegòn sm. “focolare” FA 353.
RDB 134 (V.Dartona) che dentr’a testa o l’aveiva un sta- D feilom. fellonnamenti. fellonia. L fellus.
gnon/ che dentr’o petto misero un fegon. fellonnamenti avv. “proditoriamente”
D fogon. PAB 56 li malvaxi overer… li quai me senbia veir cum
feguà sm. “focolare” ioia fellonnamenti frugar mallofficij, studiando a tuta de-
OCD 24 (Cartasegna) struciom.
D fuguà. D felon.
Fei top. (Loano) fellonia sf. “tradimento”
TCL i Fèi. a.1752 feo. PAB 65 avaricia, chi da soa natura no se po… desligar de
D fea. fico. frei. le chainne de fellonia. PS 33 s.xiv. felonia.
Fèia top. D felon.
FTL 146 n. Cf. FLP (Piverone) feja. felpàn “boa, pelliccia portata al collo dalle signore”
D fea. CAD.
fèigu sm. “gelone” felüa sf. (mar.) “feluca, nave di piccole dimensioni”
MDB (Bord.). (Bord.) CAN 1843 p.39 (Sav.) cose serve avéi ün portu/ se nu
D fögu. gh’intra üna fellüa?
feilom sm. “fellone, traditore” CAD. LVO 19 DEI.3 1615 < ar. falûq < gr. ùf’lkion.
PAB 82 vei tu como possansa tem graindi li feiloim? D felüga.
D felon. felüa sf. “cappello a tese arrotolate”
feinà sf. “farinata, torta di farina di ceci” CAD “voce scherzosa” (DEI.3 1615 filüa scherzo geno-
FDG 143 (Rivarolo, Sestri, Pegli). vese (?!).
D fainà. fèn-a. felüga sf. “persona sciocca, perdigiorno”
Féipu n.p. “Filippo” BDS (Sav.).
GO: Féipu, Feipìn. PD 125, 138 *Ferippu. femella agg. “femmina”
D feripo. MNS.1 110 a.1577 (Sav.) canape tutte femelle.
feira sf. “fiera, mercato” FPI 3238 “lig. “(Pigna)
FAS 143. VPL. D femena. fermelu. fümela. L femella.
D fera. fémena sf. “donna; moglie”
feirar vb. “far vacanza, riposarsi” PAS 28 per che se voy cossi molesti a questa femena?
AG 46.115 ma poi vegnando ver la sera/ che lo stomago PAS 33 o femena, tu non di veritae de nyente. PEG 43 si
no feira. AG 65.13 ma quando e festa dei feirar. PS 14 tu vay iotonizando goriardando femene e barati e fuxarre.
s.xiv feirar “feriare” MC 687 in tanta miseria quanta in la scriptura e aveva
Cf. SAP 403 a.lomb. ferar m.s. trovà de l’omo e de la femena. CR 7 doe femene pecca-
D feria. festar. L feriatus. rixe. MAC 162 una so fija… la quar fo daita a una feme-
feme 460 fenu
na la quar la devea norigar. PAB e de quella costa forma fenera sf. “fienile”
Dee la femena. DVA (VArr.). 48. ROC 146 sg. (Civezza)
FDT.P 72 (Triora) “lavorante nei campi”. LP 26 (Pigna, D fen. fenea.
Dolc.) “moglie”. fenéscia sf. “nicchia nel muro”
FAS 143. PD 138. REW 3239. PVG. FDT.P. 72 (Triora)
Cf. prov. femna “donna, moglie” D fenestra.
D femela. femenella. femenetta. femenìn. femera. femina. fenestra sf. “nicchia in cucina”
fumella. fümela. L femina. PVG (V.Grav.) “non segnalato altrove in questo senso”
femenella sf. “incastro di un cardine” D fenescia. fenestrin. L fenestra.
PPG 537 a.1561 una agoggia con una controagoggia e sua fenestrìn sm. “finestrino”
femenella per il timone. GL 20.83 per vei ch’aria fava/ pattelando s’accosta a un
Cf. PSG 369. fenestrin.
D femena. D fenestra.
femenetta sf. “femminuccia” fenì vb. “finire
RDB 54 a.1612 e d’ommi sei vegnui femmenette. GL 7.122 questa brutta bugà n’è ancon fenìa.
PD 138. PD 145, GIL 229 “dissimilazione”. ADL (Vent.).
D femena. D finir.
femenìn agg. “femminile” fenin sm. “fienile”
GL.2 42 e vedde che ro sesso femenin/ o l’ha ciu pêto, e PVG (V.Grav).
mostra ciù possesso/ che l’ommo… D fen.
PD 138. feno sm. “fieno”
D femena. AA 61 fare provesione de feno e di pagia per lo governo
fémera sf. “donna, moglie” de cavali e bovi.
MP 18.29 (Pigna). D fen.
D femena. fenochio cognome
fémina sf. “femmina” VTS 76 a.1530 (Sav.).
PD 156. D fenugiu.
D femena. fenociu sm. (bot.) “finocchio (Foeniculum dulce)”
fem / fen sm. “fieno, erba” MVS (Sarz.).
AG 37.46 asa ava (iava, biada) e bom fem/ per mantegner D fenuggiu.
pusor cavali. IVE 52 e messer Ihu prende prestamenti la Fenogeo / Fenogiedo top.
toagiora… e desteixela su lo fen. MBA 402 a.1440 FCL 26 a.1603. (S.Olcese) Fenogeo. GEM 135 s.xv.
(Digne) attendut que las bestias non li podon passar car- (Monterotondo) Fenogiedo.
gadas de fen. TL.3 201 a.1475 in le carre de lo fen e de D fenogieto. fenugiu.
la pagia. NPD 65 ca. 1750 (Sav.) o l’ha pe chinna (culla) fenogieto sm. “balza, guarnizione ornata di frange
un pò de fen… MP 14.29, BNL 75 (Pigna). d’oro, seta o velluto”
GIL. 209. RGS § 51. FDG 165. PVG. ASF 731 a.1532 un moscheto de scarlata col suo copri-
D fenà. fenéa. feneira. fenera. fenìn. feno. lecto et fenogieto bandato de veluto negro. ASF 739
fen sm. “fieno”, elem. topon. a.1532 pesii octo de tapisaria… cum uno fenogieto o sia
FTL 145. Cf. TAL 67, 93, 128. pendente de dicta tapasaria. MAS 63 n. a.1582 uno dra-
fèn-a sf. “farina” po verde da taoleta et il suo fenogietto.
PD 123. FPI 3197 “gen.”. GA 12.167. FDG 137. PVP 98.
D fàina. L fenogetus.
fenà sm. “fienile” fenoggio sm. “finocchio”
PVG. CIT 137 a.1636 e poesse dì sença cangià caroggio/ Ballìn
D fen. ro fæto sò fin a un fenoggio.
fenà vb. “tagliare il fieno” D fenuggiu.
fender vb. “offendere, danneggiare” Fenoglio top.
AG 14.535 no de fender/ per la soa cossa prender. FTL 162.
D fendeura. fenduo. offender. D fenugiu.
fendeura sf. “fessura, apertura” fenouglio / fenouil sm. (bot.) “finocchio (Foeniculum
AG 53.153 (la bara: casa) curta, streita, bassa, scura/ no officinale)”
g’e barchon ni fendeura. PAB 74 o me la par veir per un- FPL (Nizza).
na fendeura… PS 35, 60. FAS 164. D fenuggiu.
D fender.firagno. firöra. fenouilet sm. (bot.) “Phoeniculum piperitum”
fenduo agg. “fesso, tagliato, diviso” FPL (Nizza)
PAB 75 anima…/ chi è in menbre spandua/ e in tree par- D fenuggiu.
te fendua/ (so e amor e memoria/ e intelleto…). fenuggèa sf. (bot.) “finocchiaccio (Ferula nodiflora)”
D fender. CAD. FPL.
fenèa sf. “fienile” D fenuggià. fenuggiu.
CAD. AAG 120 *fenaria. ADP (Pietra). BDS (Sav.). fenugettu sm. “anicino, confetto”
D fen. feneira. fenera. CIC (Sav.) Gloss. BDS (Sav.). ADP (Pietra). PVG.
feneàn sm. “fannullone” D fenugettu. fenuggiu. fenuglieti.
RAN 127. LFL.2 22 fr. fainéant. fenugettu sm. “erbaggio”
fenéira sf. “fienile” MLC 242 (Bard.) “Daucus carota L.” EVM 60 (V.Mar.)
FDT.8 68 (Realdo, Verdeggia). VPL (Vent.). “finocchio selvatico (Foeniculum vulgare)”.
D fen. fenea. fereira. D fenugetti. fenuggiu.
fenu 461 fera
Ferrania top. (Savona); elem. topon. ferraxon sf. “l’insieme dei serramenti della porta”
AA 62 lo prato de Ferrania. GL 7.47 scrollando forte e porta e ferraxon…
FCL 43, FTL 197 sg. “attività del ferro” D ferrata. fèru. L ferrura.
D ferrà. ferrada. ferraia. ferranietta. ferrara. ferrari. ferras- Fere top., centro di produzione di berrette”
se. ferrén. (ca di)ferrè. ferriera. ferreccio. feru. fucine. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berrettami di Fere, come di Pascho
L ferranica. e Leone, fini. MNS.2 31 a.1728 (Sav.) berrettini di Fere,
Ferranietta top. (Cairo) come di Pariggi e Lione fini.
FCL 43 Cascina Ferranietta. Rio Ferranietta. ferrè sm.pl. “ferrai” elem.topon.
D ferrania. BG 127 s. svii, NTS 31, FTL 197 sg. Cà di ferré “masse-
ferrao agg. “ferrato: duro, arduo” ria nel Bosco di Savona”.
AG 61.1 tanto e lo camin ferao/ de lo deveo de li FCL 43 Rio dei Ferré (Cairo)
Alexandrin… D ferrania. (ca de) ferrieri. (ca di) ferreri. ciaferré.
FA 353: cf. a.fr. chemin ferré. FAS 165. AGN corr. ser- Ferèa sf. “ferriera” elem. topon.
rao. PD 122 “feraira”. NTS 14 (Sav., Madonna del Monte,
D ferrar. L feratus. s.xvii-xviii.): crösa da ferèa. NTS 37 (Sav. Legino,
ferrar vb. “mettere ai ferri, incatenare” Repusseno): a Ferea.
AG 96.13 e De che tanto ai ofeiso/ chi ve per sotir firagno/ D ferriera.
te ferra de tal peagno… Ferreccio top. (San Colombano)
FA 353. FAS 165. FTL 36.
D ferrare. ferrao. D ferrania.
Ferrara top. (Andora) feréira sf. “fienile”
STC 118 s. xviii. ITG 17, MP 14.54, 18.29, MLC 211 (Pigna).
D ferrera. ferriera. L ferraria. D feneira.
Ferardo cognome ferréira sf. (bot.) “Parietaria officinalis L.; Parietaria
VTS 105 a.1530 (Sav.) diffusa M. et K.”
ferrare vb. “munire di ferri i cavalli” MLC 262 (Càrbuta).
SA 242 a.1340 (Sav.) per ferrare cavali li quali per neces- D feraia. L ferreria.
sitae fosse convegneinte ferrari. ferrén top. (V.Varenna, Pegli)
D ferrar. feru. inferà. L ferralasinus. inferriare. RVV 59: (catasto a.1798) “forse top. prediale rom. (fun-
Ferrari top. dus) *ferranianus. “
FTL 197 sg. D ferrania.
D ferrania. Ferræra top. “Ferrara”
(de) Ferrari cognome CIT 172 onde sæ ra to muza chi tra noi/ comme in
VTS 73 a.1530 (Sav.). Ferræra zà quella divina/ chi canta così ben d’arme e d’a-
D ferraro. L ferrarius. moi.
ferraro sm. “fabbro ferraio” D ferriera.
AA 261 ferrari citadini de Saona… Batista Sorio ferraro. Ferrera top.
MNS.3 77 a.1577 (Sav.) a maestri ferrari come a maestri PS 197 a.1468.
chiapuzzi, pratici e esperti di far chiavi e chiavature. D ferriera.
D ferrero. ferrà. L ferrarius. (Ca di) ferreri top. “masseria nel Bosco di Savona”
ferrassa sf. (ittiol.) FBS 51 a.1723 Ca di ferreri.
PML 357 “aquila di mare (Myobatis aquila Bl.)”. TTC D ferré. ferrero. ferrieri.
74 “trigone spinoso (Dasyatis thalassia Müll.-Henle)” Ferrero cognome
AFV 423 (Vent.) “ferraccia (Dasyatis pastinaca)” VTS 99 a.1530 (Sav.)
RCG 260 “ferrazza”. D ferraro. ferreri.
D ferrassùn. (Les) Ferres top. (Alpi Marittime, Fr.)
ferrassa de fundu sf. (ittiol.) LAM 96, it. Ferre.
PML 357 “pastinaca, trigone pastinaca (Trygon pastina- feretto sm. “sbarra di chiusura di porte e finestre”
ca L.)”. TTC 73 “trigone brucco (Dasyatis brucco Bp.). RDB 73 aora zuœgan (d’azzardo) serrè dentr’i mezen… e
AFV 423 (Vent.) “ferraccia brucco (Dasybatus brucco)”. per crovisse mettan ri feretti.
ferrassa neigra sf. (ittiol.) D feru.
PML 358 “trigone brucco (Trygon brucco Bp.)” TTC 73 ferge sf. (bot.) “Pteris aquilina”
“trigone brucco (Dasyatis brucco Bp.)”. AFV 423 FPL (PortoM.)
(Vent.) “ferraccia violacea (Dasyatis violacea)”. feria sf. “festa”
Ferrasse top. (Pigna) GUA 402 “letterario”
PSP 88 n.216 *loca ferracea, dove si lavora il ferro”. feria af “briciola”
FTL 197 sg. VPL (Sassello).
ferrassùn (ittiol.) “aquila di mare (Myobatis aquila D feirar. L feriatus.
Bl.)” Ferriera top.; elem. topon. (Cairo)
PML 357. FTL 197 sg., FCL 43: Ferriera. Rio delle ferriere.
D ferrassa. D ferrania. ferrara. ferea. ferrera. feru. L ferreria.
ferrata sf. “inferriata; guarnizione di ferro” (Ca de) ferrieri top. (Sav.)
ASF 745 tre ferrate dopie da bombardere. una ferrata NTS 31 s.xvii. Ca de ferrieri.
grande da fenestra. ASF 753 le artalarie et munitione del D ferré.
castello. Sei ferrate grosse a le hercher con le sue chiave, feriga sf. “castagna bollita con la buccia”
cadenasse et chiavadure. MP 18.29 (Pigna): feruca.
D ferrà. ferraxon. L ferrura. D ferüa. ferüà.
ferì 463 fern
ferìgula sf. (bot.) “Thymus vulgaris” magi ponea zu, et li altri ornamenti alogava in uno logo.
FPL (Nizza). L fermagium.
D ferügura. fermàia sf. “infermeria”
Fério top. (Sav.) PAC 11, PD 144 “qualcosa di più che un esempio di afe-
BG 126 n. s.xvii. “ritano dei Ferio, affl. del torr. resi”.
Letimbro” D fermaria. L firmitatem. infirmaria.
feriollo / feriolu / ferioro sm. “mantello, ferraiuolo” fermamento sm. “fermezza, stabilità, fondamento”
RDC 187 (T.Conchetta) o l’haverè impegnao ro feriollo. AG 5.28 De…/ a prestao secoreor…/ unde fermamento
BOS 93 s.xvii. (G.Rossi) se pe ra peste se bruxan dri let- tanto/ che ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi bra-
ti/ ancon de nœutte in questi carrogetti/ pe ra fame se scio- vi/ de lo logo unde voi staxeivi/ e fermai li pei teneivi/ no
ra feriolli. BOS 103 a.1655 (G.Rossi) in sto mentre ve- ve poen mai stramuar. PAB 90 che za no averea duraa/ al-
ghemmo sparegà/ torchie e feriori rossi… GL 2.89 poi ro cunna cossa, se retornaa/ no feisse a lo comenssamento/ a
so feriollo reddoggiando (TT indi il suo manto per lo lem- prender e dar fermamento. IVE 15 la caritae si he colon-
bo prese/ curvollo e fenne un seno…). COM.4 109 que- na et fermamento de l’anima saynta.
sto feriollo, ch’o sole (suole) tegnì a re spalle. PS 34,61.
GO. PD 118, 157 “non indigeno” BDS (Sav.). D fermar. firmamento.
ALN 176 it. ferraiuolo s. xvi., cf. DEI.3 1622 < ar. volg. fermamento sm. “chiusura, separazione”
fariyul “mantello” < lat. palliolum, pallium. PAB 39 disse lo nostro Segnor Dee lo segondo iorno: sea
D ferioro. inferiolà. fayto fermamento in mezo de le aigoe, chi partissa l’unna
Feripo n.p. “Filippo” da l’aotra.
RDB 41 e però cerco con ri versi mè/ d’erze Feripo PS 3.
d’Alza fin a cè. fermaminti avv. “fermamente”
RNB 84: cf. neogr. FirÄpoj . AG 145.68 e anchore bonne e asai…/ che quando in fon-
D féipu. filipo. firipino. firpo. L felippus. do se mectesen/ fermaminti ve tenesem.
ferir vb. “ferire, battere” POF 7. PS 13 “metafonia”
AG 16.407 abrazando la le trista/ chi n’era cossi feria. AG D fermar.
36.43 u me fa mar e l’atro pezo…/ l’un fer de za e l’atro fermao agg. “fermo, saldo”
de la. AG 38.98 sorveianti e voghe/ chi in mar ferem a ra- AG 5.32 de lo logo unde voi staxeivi/ e fermai li pei te-
stelo. AG 40.2 chi so fiio no castiga/ ni fer fim che l’è neivi.
fantin… AG 42.8 li ferram su dura iapa. AG 49.272 fe- D fermar. fermessa. fermo.
rando insemel combatem (cf. RGS § 618). AG 96.13 e De fermar vb. “chiudere”
che tanto ai ofeiso…/ te ferrà de tal peagno (PS 61 n., DFC 160 quando fermei a caxo/ ri œuggi…
contro FA 353: “ti ferirà di tale pedata”). AG 99.35 con D fermamento. fermaminti. fermessa. firmamento. refir-
pugni e pree e xasi/ danse de gran butacasi/ ferinsen (ms. mare. L fermantia.
fenrisen) e trasen. AG 129.53 ferilan (= ferinla) greve- fermaria sf. “infermeria, ospedale”
menti. AG 144.54 a un corpu tre ne fre. AG 144.233 l’in- PS 11 s.xiv. “aferesi”
vidia atrui non fer. AG 145.156 a qual lo vor si po ferir. D fermaia. L infirmaria.
CAR 10 a.1340 se alcuna persona de la dita caritay… s’a- fermelu sm. “femminella, tralcio infruttifero della
cavegasse con arcuna persona a so torto e elo fose ferio, vite”
lo prior no sea tegnuo de dagi niente. PCD 40 s.xiv. fe- PVG.
rillo “ferirlo”. PAS 32 come lo segno chi e misso allo D femela.
bersaglo, a chi caschum fere.
fermessa /fermeza sf. “fermezza, stabilità”
GP 283 sg. sera ferio. –– lo bersagio a cui caschum fiere.
PAB 73 regoarda lo grandor de lo cel e la fermessa de so
PAB 73 trovar no poso che ello quer/ chi in contrarii ca-
viasso movimento… MAC 162 Segnor, mandame lo san-
min fer. SL 52 (2.16) (Sav.) che sum ferio d’una sì gran-
to angello chi me aitorie… a responder a l’impio e mal-
de lanza.
MP 18.28 (Pigna). u feire “cade (di feste)”[ivi erroneam. vaxe omicidial cum fermessa. ATA 203 a.1382 (Alb.) se
riportato a *feriare “far festa”]. DVA (Muzio, VArr.) 65 faza una barbachana… per fermeza de lo dito pilastro.
su fere “se capita, se viene l’occasione.” ATT 55.
PS 23, 61 a.fr. FAS 156, 157. D fermao. fermo. L fermantia.
D farir. feiu. fierir. firir. L feruta. fermo / fermu agg. “fermo, certo, sicuro”
ferla sf. “ramo, verga, pollone, germoglio” AG 140.160 esto per fermo ogn’omo crea.
MCG 331 la ferla de che ello insiri l’erboro. PAB 69 se PD 115. BNL 74 (Perin.) férmu.
la mam prende e tira in terra/ l’aota cima de unna ferla/ D fermao.
tantosto como ella se lassa/ a lo cel drita se passa. PS 61 Fernaca top. (Lavagnola, Sav.)
s.xiv. (san Basilio) tocha le porte cum la soa ferlla. NTS 37 a Fernaca.
CAD. “margotta”. ADP (Pietra), BDS (Sav.) “germo- fernambüccu sm. (bot.) “fernambuco (Caesalpina
glio”. PVG, VPL “pollone”. echinata)”
D ferletta. CAD.
ferletta sf. “pianticella, germoglio” fernellu sm. (mar.) “frenello del remo; laccio dei pe-
RDV 243 a.1583 se l’erboro Raffé dro vostro inzegno/ chi scatori”
unna ferletta ancora se può dì/ fa frûti, non che scioi, de PD 345. GA 12.101. BDS (Sav.).
mezo arvì… D afernelao. frenelo.
D ferla. ferno sm. “inferno”
ferma sf. “rinforzo di stoffa, finto orlo” AG 74.28 e caze inter lo in scur ferno/ a sostener dolor
GO. CAD. eterno (AGL: inter lo scur inferno). GP 380 lo nostro se-
fermagio sm. “fermaglio” gnor ihesu Christe deseixe zuxa in lo ferno.
LSE 17 se l’avea manneghe apostiso le desligava, et li fer- D inferno.
fero 464 fetta
ficche sf.pl. “fiche, gesto osceno” me termine culinario). Centro di diffusione: Genova (cf.
CIT 20 ognun pe ra çittæ me fa re ficche/ tutto ro mondo prov. fideu, sp. fideos); riscontri in piem., lomb., ven.,
se ne fa gazzæra. CIT 146 ro forfante dro guerço/ me fa emil. it. merid. REW 3306.
re ficche sotto ro mantello. SDS (Sav.) fà e ficche “far di- PVG s.v. fidé: forse dall’arabo (testo mozarabico s.xiv.)
spetto”. D fidé. fideà. fidereti. fidelaro. L fidei.
FPI 3281. PVG 338. fidelita / fidelitae sf. “fedeltà; vincolo feudale di fe-
D figa. fige. L fica. deltà”
ficiar vb. “ficcare” IVE 8 demonstrao quanto be fa la fe cum la fidelitae, de-
PCL 276 (Argentera) mostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae. AA 271
D fichar. lano 1214 si fese vasallo de lo comune di genova e ge ju-
fico elem. topon.
ro la fidelita poi il comune di genoa gli dete le dite tere in
BG 125 n. s.xvi (Sav.) Ritano del fico “affluente del torr.
Letimbro” faudo.
D fei. figogna. figurnu. L fidelitatem.
ficone sm. “giardiniere?” fiderà sm. “fabbricante di paste alimentari”
AAD 282 camera di paggi. –– camera del medico. –– il fi- DFC 50 ghe mancava o fiderà/ fa o paston, siaçça a se-
cone. moa…
AAD 250 “fattore, colono: forse giardiniere”. D fideà.
D figone. fidereti sm.pl. “vermicelli, spaghetti”
ficcottu sm. “pugno, colpo; punzone” ADL (Vent.).
CAD. PAG 174. D fideli.
fidanza sf. “fiducia” fiegnu sm. “filare di viti”
BL 59 a.1392 a segurtà e con fidanza a voi scrivo… FA 353: gen. mod. POF 30: “se non è errore di stampa in
fidé agg. “fedele” FA 353, sarà stato attinto da Flechia a qualche varietà
DCT 163 a.1380 se obligam… che tuti seran fide e leay a lig.: nel qual caso sarebbe esempio importante di pro-
lo imperao. PS 6,17 s. xiv. pl. fidey. PD 338 (RDC 111). pagginazione”.
D fedele. feiver. fidelle. freer. D fiagnu.
fidé / fidéi sm.pl. “spaghetti, vermicelli” fieive agg. “flebile, debole”
NPD 84 a.1868 (Sav.) chi vende fidé / chi pan e salamme. PAB 54 quanta fia sum e stao contrario a Congasto, chi tu-
RAN 99, 106, 184. PVG. VPL. to iorno assatava li fieivi?
A.SCHIAFFINI, AROM 8 (1924) 294-301: “forma provin- PS 7, 76 “grafia etimologica (fl-)”
ciale o adattamento analogico, per fideli”. D axeverir. xeiver.
D fideli. L fidei.
fiento sm.
fidé da fratti sm.pl. (bot.) “convolvolo (Convolvolus
sepium)” MR 133 a.1593 (Cervo) uno paramento nanti detto altare
EVM 48 (V.Mar.) di cario di fiento, duoi cossinetti di cario de pezi, duoi
fidé maìn sm. “anemone di mare (Anthea cereus candellieri de ferro.
Johust.); attinia (Actinia v.sp.)” fier agg., femm. “fiera, nobile”
CAD. PML 384. PGF 28 a.1461 (Alb.) dose regina, vergen fier, maire divi-
fideà sm. (ittiol.) na.
PML 358 “cappone caviglia (Trigla cuculus Bl.)”. TTC D fer. feu.
143 “gallinella, cappone gorno (Trigla, Eutrigla gurnar- fierbu agg. “furbo
dus L.)” MP 18.30, 42 (Pigna): REW 3592.
fideà /fidelaro sm. “fabbricante di pasta alimentare” D fürbu.
SDS (Sav.). s.v.: a.1577 (Sav.) “regolazione dell’arte dei fierir vb. “ferire, colpire”
maestri fidelari”. AF 1.26 s.xiv. (Pietra) perche me ventu a fierir…
MNS.2 72 a.1714 (Sav.) arte de fidelari e formaggiari. PS 107.
GO, ADP (Pietra), SDS (Sav.): fideà. D ferir.
D fidé. fidelaro. fideli. fiderà. L fidelarius. fiezzà vb. “sbattere (delle vele al vento)”
fidelle agg. “fedele” CAD.
LSE 27 le doe ancille fidelle et dilecte. (Cf. BL 104 fiettu sm. “schienale, midollo spinale degli animali”
a.1406 seamo figioli de due sorochie carnale). CAD. RCG 39.
D fidé. D fiettu. filetti. L filettes.
fideli sm.pl. “vermicelli, spaghetti” fiettu sm. “scilinguagnolo”
SAS 82 a.1592 (Sav.) fideli, risi, semole, macaroni. BVP SDS (Sav.).
178 n. a.1599 libbre 50 di fidelli a soldi 4 la libbra, libbre D fietti. filetti.
50 di gnocheti a sol.4. MNS.2 64 a.1617 (Sav.) la dett’ar-
fievellessa sf. “debolezza”
te de formaggiari, che fabricano fideli e altre viande.
GR.2D 81 s.xvii. (Sav.) gabella dei fideli. PAB 82 per che apar che li boim an poeir e li malvaxi fie-
CLD 58: < fides, fidulae “corde di strumenti musicali”. vellessa.
G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 345 sg.: filum, filelli > fidelli. PS 76.
A.SCHIAFFINI, AROM 8 (1924) 294-301 (Rec.: D fravellessa. severessa. sitiotai. xeiver.
L.SORRENTO, La Rassegna, Napoli, 33 (1925) 153; fi ferrettu sm. “fil di ferro”
C.BATTISTI, ID 2 (1926) 285, con nota di C.Merlo; DEV 15 “parola tipicamente ligure”
M.ROQUES, ROM 54 (1928) 575): prima attestazione D fi fèru. fir.
BVP 178 n., a.1599 (Gen.) [ma cf. CDC 206 a.1392 e fiferru sm. “fil di ferro”
SAS 82 a.1592]; dal gr. mediev. fádi (‘fádion, ◊fij ) , ADL (Vent). [cf. pâfèru]. VPL.
cf. it. vermicelli (ma manca ogni attestazione di fádi co- D fi ferrettu. fir.
figa 468 figi
o ro figon. RDB 48 sg.in villa e in cà serviva ro figòn. –– tuto lo cor me avei transfisso. MAC 171 lo fijor de Dee.
sì che monti de noi portan cazoin/ che de çitten parei ne IVE 3 chi per lo peccao era fiior de lo demonio.
fan figoin/ bazariotti, scciavi e mariné. Plur. fiió: IVE 10 no voiai confiave in li principi, ni in li
RAN 93. fiió de li omi. fiioi / fiioy: AG 101.33 el paire e noi fiioi.
D ficone. figùn. L figonus AG 129.26 a gram familia/ e de fige e de fiioi. AG 142.65
figor sm. “figlio” l’aver roman a li fiioi. AG 143.164 e li atri grevi aciden-
CPV 48 a.1461 (Alb.) alo vostro caro figor. ti/ che De paire a li fiioi/ da per dar li atri ben soi. IVE 19
D fijor. quelli seram apellai fiioy de De. PAB 72 e anchor che
fignì vb. “finire” perfiai li fijoi seam boim, si n’a lo paire sovensso grande
PRP 344 (str.25, ms.) per fignì con buon cuò que dì ra messaxio. fijor PAB 62 no pom far fijor.
guerra. FAS 158. PS 17.
PRA 374 sg. D figiö’. figiola. figiolo. figior. figlor. figolo. figor. fiio.
D finir. fillol. figliolo. fiollo. fiö’. fior. L filius.
figu sm. (bot.) “fico (Ficus carica v.sp.)” fiiora sf. “figlia”
IVI: figu arbicùn, binellettu, brigiassottu, carrentìn AG 12.13 de lo re Costa fo fiiora.
(VArr.), carunchìn (VArr.). ciullìn (VArr.) cuascu, da frat- FAS 149.
ti, duellu, gianchettu, naputitan, negrettu, paradisu, pi- D figiola.
salüttu, rübadu, sampieru, sarvègu, scià, seirola (Nizza), filagno sm. “filare di viti”
verdepassu. FAS 147.
MLC 263. PD 355. PVG. EVM 59 (V.Mar.). PNP 149 D fiagnu.
“l’area copre tutta la regione” filar / -e vb. “filare”
L ficus. FAR 36 s. xiv. (Sav.) filar traduce lat. neo -nes. NAB 26
figu d’Adammu sm. (bot.) “Musa paradisiaca” a.1473 (Sav.) aserare filare lane, agogiare folare scarza-
FPL. re… MNS.1 49 a.1577 (Sav.) lavar le lane, sorarle, fillar-
figu da Madonna sm. (bot.) “fico d’India (Opuntia fi- le, tesere… MNS.1 60 a.1577 (Sav.) essendo la lana sta-
cus Indica Mill.)” ta posta a fillare sopra carretti, e disvogliata a due, tre o
FPL (Mortola). quatro file…
figu d’Egittu sm. (bot.) “Melia Azedarach” D firà. L filare.
FPL. filarsùn sm. “sorta di lenza per pescare”
figu d’India sm. (bot.) “Opuntia ficus Indica Mill.) CAD.
FPL. MLC 242 (Chiavari, Sav.). Filattiera top. (Riviera di Levante)
figùn sm. “servitore, lavoratore non specializzato” G.SERRA, RSL 17 (1951) 235 *filictaria, filictum “felce-
F.TOSO, Appunti per una storia della parola figùn, to”. BCB 129n.
”Intemelion” 1 (1995) 83-96. D frexa. L feleteria.
D figòn. filato sm. “travatura della galea”
figura sf. “figura retorica, argomento dialettico” PSG 382 a.1512 li filati sopra li bachalari (siano) de ser-
AG 12.370 con li maistri disputando/ e lungamenti contra- riole overo de trape de fo.
stando/ per silogisme e per figure/ e per proe de scriture. L fira.
Figurnu top. (Pigna). fillatore sm. “filatore”
PSP 88 n. 219: (locus) ficulnus. MNS.1 101 a.1577 (Sav.) questa arte de fillatori molto
D fico. utile e necessaria. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) li detti mae-
figu türcu sm. (bot.) “fico d’India (Opuntia ficus stri fillatori dell’arte grossa.
Indica)” D firà. firera. L filatorem.
FPL (PortoM.). (fa) filecche loc. ”fare beffe ai bambini, offrire loro
fij sm. “filo” una cosa, e poi sottrarla” (CAD).
IVE 59 ma como fara Zoane, chi no a agogia, ni fij, ni te- GL 9.71 ni chi gh’è taggio a porei fà filecche (TT ma far
zoyre, ni cotello? prova di lor non è lor dato).
PVG. GO “far cilecca”. PAG 159. RAN 184.
D fir. fillera sf. “filatrice”
fija sf. “figlia” MNS.1 60 a.1577 (Sav.) se si troveranno appresso di fil-
MAC 162 avea unna soa fija crestianissima. lere, agogioti, ovvero d’altri lavoranti in detta arte de be-
D figia. reteri, lane…
fiio / fijo sm. “figlio” D fillora.
AG 40.1 chi so fiio no castiga/ ni fer fim che l’è fantin… Filetta top. (Borghetto Vara)
CBL 329 (1.22) lo so fijo glorioxo. PEG 36 lo fiio de lo BCB 127n.
richo homo. PCD 27 s.xiv. BL 106 fine s.xiv. io avea D frexa. L filectum.
operato che l’autro mio fiiho magiore avesse qualche of- filetto sm. “schienale di animali
ficio ne le parte de Romania azo che meiho podesse reco- CAD. RAN 127 fr. filets.
verare li beni de l’autro mio figiolo. DCT 162 a.1380 D fietti. fiettu. L filettes.
Ellias segnò fijo de Inach Cototoloboga. CR 7 so fijo Filipo cognome
Roboam. MAC 163 lo so fijo messer Jhesu Criste. VTS 74 a.1530 (Sav.).
D fi. figia.figio. figgiu. figlio. figliu. figo. figlo. fiior. fiu. D feripo.
L filius. fillo sm. “filo”
fiior /fijor sm. “figlio, figliuolo” SGC 418 a.1522 chi porria estimar el dagno/ facto al
AG 16.170 guaime, morte, come e presta/ de zuigar lo Carrogio de fillo… (Vicolo dei Filatori, contrada genove-
fiior me. AG 140.21 or te voio e, fijor, pregar/ e amonir, se). MNS.1 109 a.1577 (Sav.) fillare… il fillo per far bal-
e castigar. CBL 329 (1.18) lo so fijor veraxe. GP 285 o loni, o sartie, per uso di mare.
docissimo fijor… CR 18 ay lassa, dixe la maere, fijor me, D fir.
filo 471 finì
(non aver) filo loc. “non essere inferiore” PS 39,40,41. FAS 165 fin che fin tanto che. VPL.
GL 19.111 re ciaghe osserva, e a spera de guarîlo/ che in D fia. finna. tanfino. L fine.
l’arte a ro Pêgìn (“celebre chirurgo genovese”) a non ha (de) fin prep. “fino, sino”
filo. (TT di ferute/ giudice esperta) AG 14.291 per che de fim che se comenza/ ocier dei soa
fillol sm. “figlio” semenza. AG 139.46 de fin ke vita lo sosten. AG 141.33
RV 50 s. xii. si fossi fillol de rei. de fin che in ti e la bailia. AG 145.163 de fin da or.
PAL 15 n.6 “ -ll- sembra provenzale”. (in) fin prep. “fino, sino”
D fijor. AG 145.11 in fin de chi. AG 145.424 de portar in fin de
filloneria sf. “astuzia, stratagemma” qui/ de che lo possa viver li.
COM.1 98 ti hæ bezœugno d’un avvocato sottì e furbo, (tam) fim prep. “fino, sino”
chi sacce inventà quarche filloneria per levate d’int’re AG 16.105 tam fim a quelo logo. PAS 36 tam fim coci.
peste. PAB 45 no le mostra a alcum, tam fin che lo nostro segnor
fillora sf. “filatrice” messe Jhesu Criste no pricha in lo tempio. PAB 43 de
MNS.1 55 a.1577 (Sav.) né… alcuno maestro di dett’arte Adam tam fim a lo tempo de Noe. PAB 52 cresser tam
potrà cangiare alcuno segno qual fusse posto sopra stame, fim a lo cel. PAB 45 tam fim a lo tempo de Moisses. PS
o trama qual fusse dato ad alcuna fillora, agogiatore o al- 41 s.xiv. tam fim da prume.
tra persona. finn-a avv. “persino”
D fillera. firœura. NPD 64 fine s.xviii (Sav.) corriva a un moddo/ pe-o mon-
filosella sf. “stoppa o cascame di seta; filato di seta te e o cian/ che m’ho frappòu/ finn-a unn-a man.
di scarto” VPL.
MAS 157 a.1569: vietato ai setaioli, usato dagli stoperi finn-a prep. “sino, fino”
per produrre cintas, cimoxias et dimitos… MR 133 NPD 71 ca.1800 (Sav.) finn-a a u rian d’Arbisöa.
a.1593 (Alb.) uno (paramento) tessuto di filo e filosella. D fin.
RPC 44 a.1743 (Alb.) il telaio d’un letto a colonne alte, Finà top. “Finale”
con sue tavole e cavigliera verde di filosella. GRD 115 ADG 17.
(Vent.) ogni seta da cucire e filosela da cucire e così seta D finaro.
fatta. finaggio / finaggiu sm. “distretto, territorio”
D ferozella. fiosella. firoscella. firozella. firoxella. firuzel- GRD 115 a.1673 (Nizza) verrà frustato et bandito per tre
la. fiusella. L filoxela. anni dal presente finaggio e città. GRD 121 (Calizzano)
filosofo sm. “filosofo” possedendo… beni stabili nel territorio o finaggio di que-
IVE 8 si creem li dialetici a Aristotile, li filosofi a Socrate sto luogo.
e Platùn… BBB 20n. a.1479 (1703) (Bard.) delli forastieri che non
filùn sm. “filone, pane di forma allungata” devono travagliare sovra il finaggio di Bardineto. BDS
PVG. (Sav.). (Sav.) finaggiu.
filùn sm. “volpone, persona astuta” Finale top. “Finale”
CAD. RAN 127, LFL 2.20, GA 13.39 fr. filou m.s. REW PAD 333 a.1506 lunedì alle 24 doveano arrivare a Finale.
3293. BCB 137n. PCT 29.
D filunàia. D finaro.
filunàia sf. “astuzia, furberia” finar vb. “finire, smettere”
CAD. GA. 13.39. FDG 190. AG 91.1 l’aversario/ chi mai no cessa ni fina/ de mete l’o-
D filùn. mo in ruina.
filza sf. “filza” D finir.
PRR 487 (a.gen.) “non si spiega che passando per una finarmenti avv. “finalmente, infine”
forma arizotonica verbale” GP 281 questa vostra hereditai la quar trenta e trei agni e
L filza. son andaito cerchando, e finarmenti, azoche quello amor
fin agg. “fine” de lo me paire che voi aveivi perduo ve sea renduo, si me
CAD. RAN 54 s.xvi. conven dar la mia vita. CR 22 e finarmenti tuta la corte
D afinar. finno. celesial sera carne humanna con li sancti angeli accompa-
fim / fin sf. “fine, termine” gnà.
AG 139.72 or prego De per pietate/ che ne conduga a bon- PD 130: a.1772 (COM) finarmenti.
na fin. AG 140.48 da ogni mar li te defendan/ e a bonna Finaro top. “Finale”
fin te prendan. AG 141.24 lo comenzar è risso e zogo/ la PAD 333 a.1506 Alfonso del Carretto, signore di Finaro.
fin si e tormento e fogo. AG 142.84 doroi desmesuraj/ chi AA 36 uno soldato de Finaro.
fin no pon aver zamai. MAC 162 dame gracia chhe la D finà. finale. L finarium.
mea fim no manche e no se maculle lo me corpo. PAB 42 fine sf. territorio”
quando ello fo alla fim alo cavo de la valle, si trova le RPV 295, 297 a.1590 li sono termini qualli divideno le fi-
peanne de so paire. RDB 15 e quande ven l’humida not- ni di Paretto dominio di Monferrato, la fine di Montenotte
te in fin… dominio di Milano con la fine di Albisola –– uno ritta-
PS 39. VPL. no,nominato il rittano degli scassi, quale rittano divide la
D finimento. perfim. fine di Albisola da quella di Celle.
fim / fin prep. “fino, sino” fingardo agg. “infingardo”
MAC 167 sancta Margarita preisse lo demonnio per li ca- RDB 148 (V.Dartona) fingarda.
velli e tirallo fim a terra a li soi pee. MAC 163 comandà finì /-r vb. “finire, definire, concludere”
che ella fosse missa in prexom fim a tanto che ella avesse AG 16.487 de quela vita gloriosa…/ chi za mai no finera.
ordenao… –– fim a lo dì de anchoi. ATA 203 sg. a.1382 AG 43.11 savio homo era a me parer/ e ben saveiva man-
(Alb.) fim a lo tempo che de esser compia la dicta ovra. tener/ soa raxon e ben finir.
–– fin a doi messi (mesi). LSE 25 fim che fosse remari- SA 250 a.1340 finio.
tata. SCF 90 a.1393 la vergine Maria ne preste gratia de bem pe-
fini 472 fior
severà e bem finì. GOG xiii. a.1444 e finio lo nostro tem- fior sm “figlio”
po quello arbitrio sea a lo officio, lo que… sera electo. CBL 329 (1.47) lo nostro doce segnor… de Maria bene-
CPF 169 a.1589 me frè de bonna memoria… o travaggiò dicta fior.
tanto che o finì la vitta insieme con l’historia. D fiior.
CIC 34 a.1749 (Sav.) sta guæra maledetta a l’è finìa. fior sf. “fiore”
NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) aoa finiscio… AG 129.24 sovranna de possanza/ d’ornamenti e d’onor/
FAS 160. non è in lui mancanza/ de le aotre è la fior. SL 51 (1.14)
D fenì. fignì. finar. definir. finimento. s.xiv. (Sav.) per voi beneita fior ogn’omo se possa salvar.
finimento sm. “fine” PCD 43 s.xiv. fior. IVE 16 elo si ha elete le sante verge-
AG 16.324 car fiior, quanta alegranza/ me de lo vostro ne per soe singolarissime spose et amige, et si le asemeia
naximento/ como e cambi in gran tristanza/ ver de voi tar a la fior de lo lirio in lo libro de la canticha. –– la fior de
finimento. lo lirio si ha sese foie… PAB 52 e chi prudencia solleiva
D fin. finir. insegnar/ de gram materia e bem ditar/ e de studio porta-
finno agg. “fine, nobile” va la fior…
CPF 167 a.1584 per ch’unna groia finna, com’è quest’hi- Plur.fioi: IVE 42 la terra… parea un prao de fioi devisai.
storia, se dé ligà in oro. –– e misseze a coger de quelle fioi chi ge pareivam piu
D afinar. fin. belle. fior: PAB 61 lo sol… alle fior da so condimento.
Finocchi / Finocchiara top. PAB 63 nassem de ti le fior de primo tempo. fiore CBL
FTL 162. 336 (9.10) Maria de gracia pinna/ roxa de le atre fiore.
D fenugiu. D fiorancio. fiore. fioretto. fiorone. fiù. fiuretta. flor. flori-
finze vb. “fingere” to. flou. sciùa. sciuì. xurìo. L florem.
RGS § 49 “derivazione dotta?” FDG 163; 235 fintu… fiöra sf. “grosso mestolo usato per raccogliere l’olio
lavato”
D fenzer(se).
MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
fio sm. “affidamento, sicurezza” L fiola.
PRP 341 (str.13) senza stà mia a cercà ne zò ne lò/ senza fiorancio sm. (bot.) “Calendula arvensis”
astà mia a dì, daime da fio. FPL (Chiav.)
PRA 387: gen. fio “fiducia”. Qui “datemi tempo?”. D fior.
Fio top. (Sav.) fiore sf. “fiore”
BG 126n. s.xvii ritano del Fio, “affl. del torr. CBL 335 (7.57) per voi beneita fiore/ ogni homo se po
Lavanestro”. salvare.
fiö’ sm. “figlio” D fior.
SB 758 ca. 1850 (Finale) fiore che fa luce sm. (bot.) “Helichrysum angustifo-
D fiior. lium; Helichrysum stoechas”
fiœua sf. “fessura, apertura” FPL (bord.).
COM.3 34 son stæto mi, ch’o fæto quella fiæua a ro bari- fiore d’angelo sm. “Narcissus tazzetta; Philadelphus
lotto, e me n’ho bevuo a meitæ’. coronarius”.
D firæura. FPL.
fioca sf. “fiocco di neve” fiore delixi sf. “fiordaliso”
PVG. NSP 553 a.1527 ognun crida Franza Franza/ viva la nobi-
D fioccu. le fiore delixi.
fiochettu sm. “fiocchetto” fiore di S. Antonio sm. “Iris florentina v.sp.; Lilium
PD 159. candidum”.
D fioccu. FPL.
fioco / fioccu sm. “fiocco fiore di S. Francesco sm. “Aster amellus”
ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manego de avo- FPL.
glio intagliato et fodro de veluto bianco et fioco de seyda fiore di S. Giuseppe sm. “Narcissis tazzetta”
bianca raso. AAD 257 fiochi di seta con oro cento ses- FPL.
santa. AAD 267 cussini di veluto gradi doi gialdi con suoi fioretto sm. “tessuto di lana per berretti”
pasamani e fiochi. MR 133 a.1593 (Alb.) tagliara di tela MNS.1 60 a.1577 (Sav.) ogni maestro berretero qual fa-
di Bruggio con grisella con fiocchi di tela bianca e turchi- brichi… berrette, sarà tenuto… mettere il suo segno alle
na. RAN 20 fioccu. dette berrette fatto di un fillo, e se saranno de refino lo
PD 340 “non schietto: fl- dovrebbe dare sc- “. metterano sotto il trapasso, e se seranno di fioretto sotto la
D fioca. fiochettu. fro. L flocatus. mettade della piega di dette berrette.
fiogu sm. “fuoco” GFC 254 Gloss. “fleuret, désigne le belles laines de toute
RGS § 111 (Bonif.) espèce”.
D fögu. D fior. L floretus.
fioretto sm. “qualità di zucchero”
fiöia sf. “fessura, crepa” COM.4.7 ei visto quelle due zovenotte de mæ figgia e de
D firœura. mæ neçça? Cose ve pà? son due cascie de zucaro da de-
fiolo sm. “figlio” sgabelà; ælo fioretto o mascabado? Cos’è resultao de que-
FPM 120 ca.1490 (Sav.) con lo suo unico fiolo. CAR 91 sta vostra visita?
a.1529 el Venturino fiollo del Maragnotto. fiorin / fiorino sm. “titolo del debito pubblico espres-
D fiior. so in fiorini”
fyome sm. “fiume” TL.1 838 sg. a.1458 noi amo pensao de aiutarse de li doi
PAS 30 si vegne a un fyome, lo qual avea nome torrente fiorini de lxviii e lxviiii (1468, 1469). –– a noi pare che
Cedrom, e passa dotra dallo fyome. questi fiorin se deliberen a poteire vendere e impegnare
PS 99. per la substentation de lo presente stao.
D fiume. D furim.
fior 473 firö
quando -o- primario è già passato a -ö- (föa “fuori”). fogaccia sf. “focaccia”
Cf. E.MORI, Faggio e leccio in Toscana, Rivista GBV a.1514 s.v. libum “fogacia”. MNS. 2 91 a.1725
Geografica Italiana, 37 (1930) 123-128. (Sav.) potrà ogni fornaro… fabbricare e cuocere impune-
D fayou puant. fazu. fôi. fon. foo. L fo. mente fogacce e pane per gli oratorii.
Fo top.; elem. topon. D fugacia.
FTL 130. fogaggio sm. “fuoco, focolare, famiglia: base di impo-
D faea. fagaggia. faggiona. faia. faià. faie. fo. foatea. fo sizione del focatico”
de l’èa. foi. foilunghi. foscuri. fou. fou. fué. fuéa. fuée. GRD a.115 (Conscente) pagheranno uno staro di grano
fuensa. per fogaggio”.
fo avv. “forse” D fögu. fugaggio. L fogagium.
AG 14.43 questi comandi dexe/ che monti som chi no li Fogassaira top. (Pigna)
sam/ e chi fo poco cura n’am. PSP 88 n.221.
FA 354 “dopppia apocope: forse / for / fo. FAS 156. D fugacia.
D forsa.
fogassa sf. (prov.) “focaccia”
fôa sf. “favola”
MBA 430 a.1495 (Forcalquier) pl. fogassas.
CAD. PD 120, 342. BLV 70. RGS § 64, 65. PFM 126.
PVG. VPL. D fugacia.
D fora. fögattà vb. “fare fuoco”
fö / feu / föa / feua/ fœa /fœu avv. “fuori” VPL (Vent.).
PD 341 a.1655 (G.Rossi) feu. GL 1.10 e o mambordisce fogetta sf. “fogliolina”
tanto sto penscero/ che fœu de questo ninte ciù o l’ha in RDB 41 però ra reixe d’esta mè foggetta/ ciantà sta sem-
mente. NPD 59 ca.1750 (Sav.) gente armà drent’e fœa, pre in questa so villetta.
assedii, spài. NPD 65 ca.1750 (Sav.) feua da çittæ’. NPD D foggietta.
70 ca 1800 (Sav.) con a lingua de feua. PVG föa. Foggetta cognome “Foglietta”
RAN 93: “a.gen., oggi popolaresco e contadino”. PD RDB 11 Poro… Fogetta.
130, ADG 58 s.xvi-xvii. RGS § 111, 917, fogetto sm. “foglietto, foglio volante con notizie e ver-
D fora. fuò. si celebrativi di personaggi o fatti di cronaca”
Foatea top. (Sav.) GL 20.36 fessan in vista de chi ri osservava/ cose degne
FTL 130. d’istœuria e de fogetti.
D fo. PD 148.
Fobè top (Sav.) D föggiu.
NTS 20 Rian de Fobè, affl. del torr. Lavanestro. NTS 37 foghetto sm. “capannello”
e Fobè. GL 6.54 s’eran però battûi tanto de cœu/ che i turchi e ri
Fo de l’èa top. (Sav.) crestien favan foghetti/ dixendo tra de lô: donde se pœu/
NTS 38. trovà ciù valoroxi stœumeghetti? DFC 77 a se conta in
D fudellèa. çento mœui/ no se sa una veritæ’;/ chi se fan foghetti e
foce “foce” rœui/ in villezzo e per çittæ’.
FTL 114 “elem. topon. non frequente”. D fögu. fughettu.
D fuxe. fogia sg. “foglia”
Foderato cognome PAB 43 la palma chi e spesa de fogia e a lo fructo doce.
VTS 92 a.1530 (Sav.). PAB 56 uverno nuo de fogie/ fai ramar e brochir/ e la stai
D disfodrato. foldra. foldrato. L foderatus. pinna de fogie/ e poa fructa cogie. IVE 47 un erboreto…
fodra sf. “fodera” chi avea le rame basse e le fogie spesse. RDB 11 come
ASF 718 sayo uno di drappo nigro frixato disfato senza
unna foggia secca.
fodra veggio.
GO parlà cu a foddra, loc. “ripetere le parole parlando”. RAN 57 s. xvi. (B.Cigala).
MUI 158. FDG 271. VPL. D fögia. foglia. föglia. fœuggia. fögiaccu. foia. fügeta. fu-
D disfodrato. fodro. froda. L fodra. già. fögiandrina. fogliarin. forfoglia. L folia.
fodretta / födretta sf. “federa” fogia sf. “foggia, modo”
GO. ADP (Pietra). PVG. BOV 556 a.1531 (Sav.) fogie o sia varietà de li habiti…
Cf. CVM mil. fodretta m.s. –– in qual modo fogia o garibo si voglia.
D frodeta. frudeta. fudrina. D fœuzza. fözza. L fozia.
fodro sm. “fodero” fögia sf. “foglia”
ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manego de avo- CAD. PD 117. ADG. PFM 125.
glio intagliato et fodro de veluto bianco. RGS § 111. FDG 278. PVG. VPL.
D fodra. D fogia.
foedus agg. “sporco” fögia de navùn sm. (bot.) “Sisymbrium officinale”.
RCA 74 a.1145 neque (possit) iactare in eas (latrinas) ali- FPL.
quod foedum vel surdidum preter aquam claram. fögia da madona (V.Grav.) “Betonica officinalis”
foentetto / foento sm. “ragazzino” FPL.
RDB 74 che zuegan largo, se ben foentetti. CIT 197 sg. fœuggia sf. “foglia”
ri cavelli…/ pareivan tutti d’oro canestrelli/ per dà da me- CIT 79 no gh’è tosto ni fœuggia ni steccon/ per questi
rendà a Amô ch’è un foento. –– se quattro fire d’oro in ca- prœi.
nestrelli/ son ligagge da ommo, o pu da foento. D fogia.
D fante. fuentu. Fögiachìn top. (Loano)
fögà sm. “focolare” TCL.
VPL. D fögiaccu.
fögi 477 foll
follatore sm. “follatore, artigiano della lana” fon sm. (bot.) “faggio (Fagus sylvatica)”
MNS.1 60 a.1577 (Sav.) alcuno fabricatore di lane spet- ADL (Vent.). FPL, DVA (VArr.) pl. foi.
tante all’arte de bereteri come battilane agogioti follatori D fo.
o altri. Fonanione top.
Folconi top. (Sav.) G.FALCO, SAB n.s.19 (1995) 22 cita: GCA a.1537 (le pa-
NTS 37 (Sav.) i Folconi. gine non sono numerate) Descrittione della Liguria: … il
L fulchuinum. piccolo borgo di Pogli qual è murato con trenta fochi, si
Foldrato cognome aggiunge al rivo qual discende dal monte Fonanione, no-
VTS 23, 86 VTS 86 a.1530 (Sav.). “Dalla famiglia dei minato Paraon.
Foldrati prende il nome l’omonima contrada savonese”. fondaco sm. “fondaco”
D foderato. L foldra. foldrati. MGT 170 a.1465 fondachi e magazeni. MNS 2.47 a.1640
folle agg. “folle, pazzo” (Sav.) officiali de fondachi.
AG 138.47 e s’e vorese dir parole/ per far mermanza de D fundegu.
inimixi/ voi me terexi folle. fondaghiero all’ingrosso sm. “commerciante grossi-
D follia. folo. fore. sta”
(de le) Folle cognome RGL 5 a.1576 artem eam, qua quis merces omnium rerum
VTS 89 a.1530 (Sav.) Bartolomeo de le Folle. in magna quantitate et non minutatim vendendas in offi-
D fola. cina aliqua retinet, qui lingua materna fondaghieri all’in-
folenga / folengòn sf. “uccello non identificato” grosso nuncupantur.
CLU. L fondegarius. fundigarius.
follgore / folguro sf. “folgore, fulmine” fondamento sm. “fondamento, basamento”
PS 12 s. xiv. pl. follgori. PS 16 s. xiv. folguro. AG 25.6 ni sum prea chi se balle/ fasse fondamento bon.
D furgau. FAS 164.
follia sf. “follia” D fondar. fondo.
AG 46.78 che no vego mai garbeia/ breiga, folie ni ri- fondar vb. “fondare, basare”
mor… AG 49.101 tropo me par gram folia/ dexprexiar lo ATA 203 a.1382 (Alb.) lo dito pilastro… chi sea largo co-
so guerre. AG 54.66 or comenzam per lo folia/ quela mo la via et ben fondao si basso como l’aigua quando le
compagna ensir de via. AG 140.209 ni quando atri s’aca- basa.
veia/ donde tu no agi a far/ no ge corre ni g’andar/ che el SOP 10 v. a.1597 ro Senato… chi ha fondao ra so li-
e monto gran follia. PEG 41 ny no ven le lor follie ni li bertè….
lor manchamenti. D afondar. fondamednto. fondo. inffondar.
D folle.follimenti. folo. fondega sf. “fondo, valle infossata, profonda”
follimenti avv. “follemente” GL 13.2 poco lontan da re crestiane tende/ gh’è un bosco
PEG 45 follimenti spender e tuto per che ello sia tegnuo intr’una fondega zu basso…
corteyxe… D fundega.
D folamenti. follia. fondeghé sm. “vinaio”
folo agg. “folle, stupido” COM.4 113 Ghigermo Briciolla fondeghé da vin sciù ra
AG 73.38 pizena parola/ se l’exe de boca fola/ e de solfa- cœulloa de Sarzan.
ro tem miga/ rezovenixe briga antiga. AG 99.45 che lo GO.
folo no se pente/ se no quando penna sente. AG 99.55 per D fundegu. L fundigarius.
fonder vb. “effondere, versare”
zo che li an la bocha fola. AG 107.2 per dir asai parole/ e
LSE 18 le quale lagreme le fondeiva alegramenti et sensa
preicar a gente fole. AG 139.39 folo è chi gran penser no
alcuna indecente mutacion de volto o de fassa.
ha/ donde elo va e donde elo ven. AG 140 333 ma no sei
D enfonder. fundea. fundüa. infoso.
tu miga si molo/ che atrui te tenga folo. AG 140.334 con
Fondina cognome
Domenede te ligui/ sea con ti dentro e de for/ si che no te VTS 97 a.1530 (Sav.) Battistella Fondina.
exa mai de cor. PEG 42 che ello s’apella matho chi e fora D fondo. fundia. fundin.
de lo seno, no e bem mato e follo e for de seno chi a di- fondo sm. “fondo”
nay o autre cosse in goardia de so segnor e si li zoga e ba- AG 144.4 esto mondo/ chi e si tuto astorbao/ che no se ge
rata… PEG 44 folla speysa e de grande spensarie e maor- po ver lo fondo. AG 145.40 perzo che (la nave) pu segu-
menti de li autri per esser loao. CR 20 a zo che e no ve- ra corra/ no la menai senza saora/ o senza cosa de tal pon-
ga tal persecucion ni tal jornaa perche e me temo che no do/ chi tegna pu segur lo fondo.
exa fora de lo intendimento. BGP 153 a.1484 permettere D desfondorao. fondamento. fondar. fondina. fundega.
che de quelli logi exano laudi et altri legni armadi. fundegu. fundeixu. fundettu. fundu. funduaggia. L fun-
MUI 158. dum.
D folamenti. folle. follia. follu. fondoco / fondogio sm. “fondaco”
fomerolo sm. “fumaiolo” MGT 170 a.1465 siano ordinati a loro fondochi porteri fi-
AA 164 vene… tanta furia di vento che… buto abaso in deli, li quali vieteno el entrar de loro fondochi a mori e al-
la cita di Saona molti fomeroli. tre persone. –– et bisognando, per consar dicti fondogii,
D fümaiö’. chiese, poteche e forni…
fomositae sf. “fumosità” D fundegu.
AGN 54.136 l’aer spesso e relentor/ fosco, con gran fo- fonçion sf. “funzione, rito”
mositae. DFC 150 a cantà ra scaretta/ dra muxica che vœ questa
FAS 149, 164. fonçion.
D fumo. fontanna sf. “fontana”
fon sm. “falò della notte di San Giovanni” AG 16.15 mandai in noi o fai venir/ qualche fontanna
PVG. xorçente/ per lo cor nostro atenerir. AG 38.33 le fontan-
D falò. faôu. ne de benimor/ d’aigue lucente fresche e fine. AG 43.123
font 479 forb
fortuna sf. “fortunale, tempesta” Fossà morto top. “masseria nel Bosco di Savona”
AG 37.18 fortuna o re comovimento/ o gram roza o tropo FBS 51 a.1608. NTS 38 a.1702
vento/ o pobia o sor o tropo umbria. AG 37.110 (d’esta- D fossato morto. fussà. fusà morto.
te) chi andar vor in parte alcuna/ no a penser de gran for- fossao sm. “fossato”
tuna. AG 45.6 che senza offenssion alcuna/ m’a comovuo AG 138.84 Zenoa…/ murao a bello e adorno/ chi la cir-
gram fortuna/ d’archum onor chi m’era dao. AG 45.79 conda tuto intorno/ con riva for de lo murao/ per che no
ogni fortuna e mar torbao. AG 49.139 porto grande per g’è mester fossao. PRP 343 (str.23) maralaido vexin a ro
reposo/ contro ogni fortuna chioso. AG 49.153 ma gran fossao.
fortuna se comise/ de terribel mar e vento. AG 85.10 da FAS 163. PRA 371.
perigli chi son tanti/ de li gran conmovimenti/ de fortuna D fossa. fossai. fossato. fussarelli. fussàu. fussòu. L fos-
e de gram venti/ bachaneixi e unde brave… AG 85.18 satum.
l’aer par tuto ofoscao/ e lo mar astorbeao/ ne par stella ni Fossare top. (Alassio)
sol ni luna/ tento e lo cel de sta fortuna. AG 145.362 si TAL 71 n.340 a.1539 Fossare, Fossae.
che re vento ni fortuna/ ni aversitae alcuna/ no desvie to D fossari. fussarelli.
viaio. PAB 67 lo Segnor…/ chi fa che li alimenti/ retenem Fossarello cognome
si conssamenti/ le fortunne, la grande unda/ che la terra no ABD 18.
proffonda. DSP 62 a.1487 levare uno pecio de sotto mo- D fossaello.
lo da la torre in su che pare fatia grande detrimento a tem- Fossaretto top.
po di fortuna a le nave. FTL 110.
PS 61. D fossari. fussarelli.
fortüna sf. “fortuna” (de) Fossari cognome
PVG “forma semidotta”. VTS 100 a.1530(Sav.).
D fortuna. D fossaretto. fosse. fussarelli.
fortunar agg. “burrascoso” (de) Fossati cognome
AG 145.61 se tenpo fosse fortunar/ lo semeiante dovei far. VTS 89 n. a.1530 (Sav.).
PS 32, 61. D fossai. fossato.
D fortuna. fossato sm. “fossato” elem. topon.
fortunezar vb. “infuriare” NTS 31 CVà del Fossato (Sav.). FTL 110.
AG 14.290 ogni vertue se bandeza/ quando l’ira fortune- D fossao. fossati. fossè. fussarelli. fusè. L fossatum.
za. Fossato morto top. “masseria nel Bosco di Savona”
FA 354. FAS 164. BG 127 n. s.xvii.
D fortuna.
D fossà morto. fusà morto.
fortünòu agg. “fortunato”
Fossavaria / Fosavera / Fossavuèa top. “Fossavaria”
PVG.
contrada savonese
D afurtünòu. fortuna.
AA 36 se era tirato a stare dentro de Saona in Fosa vera
forxa avv. “forse”
IVE 52 pensome che in questo deserto fosse… de queste in una casa de Batesto e Gerardo Borredone. AA 40 lo ca-
cotay cosse. E forxa che gh’era datari… robio de la Fosavera. CIC 63 a.1843 (Sav.) questa chi l’è
D forsa. Fossavuèa?
fossa sf. “fossa, fossato” N.C.GARONI, Guida storica economica e artistica della
AG 54.89 d’onde no e conseio mai/ che de quela torre o città di Savona, Savona 1874, p.110 Fossavaria.
ffosa/ per reenzon ensì se possa. D fossa lupara. L fossalvaria.
AGC 36 “raddoppiamento fonosintattico, che quasi cer- fòscia avv. “forse”
tamente riflette le pronuncia”. CIT 107 son foscia un carlevà dro to peccao. PRP 340
AAG 126. (str.9) un aotro caixo giusto, e foscia pezo. GL 14.63 tor-
D fossagneto. fossa vera. fosso. L fossa. fossao. fosso. nan foscia, o mincioìn, ria anni inderré?
fossa sf. “fossa, fossato” elem. topon. PRR 482. RAN 20, 75. PD 343, 344, 349 “ora solo del-
FTL 90, 110. la plebe e del contado”
fossa avv. “forse” ADG FDG 247 n. PVG.
PS 7 s.xiv. fossa. D forsa.
D forsa. fòscina sf. “fiocina”
Fossae top. (Alassio) CIT 105 con ra foscina in man comm’un’arpia. CIT 118
TAL 71 n.340 a.1539 Fossare, Fossae. questi corpi de foscina sì netti. COM.2 11 hei dri dinæ’?
D fossato. fusè. - ho re to foscine, peçço d’ase, chi te l’ha dito?
Fossaello top. (Bard.) D fuscina.
(Bonif.) 28 n. ABD 18. foscinà sf. “colpo di fiocina”
D fosselo. fossarello. fossaretto. fussarelli. L. fossatel- CIT 105 in questi scœuggi, onde ti fæ sâtà/ a son de fo-
lum. scinæ’ ri pesci in fren-a.
Fossagneto top. (V.Varenna) D foscina.
RVV 62: dial. Fosagnéu: *alnetum < alnus. Foscuri top. (Sav.)
D agnàn. ona. FTL 130.
(li) Fossai top. (Sav.) D fo.
CAC 467 a.1181 totum illud quod habeo a li Fossai. BBB (de li) Fossè cognome
28 (Bard.). VTS 89 a.1530 (Sav.) Franceschetta de li Fossè.
D fossao. fossari. fossati. fossè. L fossatum. D fossari. fossato. fusè.
Fossa lupara top. (V.Varenna, Pegli) föse sf. (bot.) “Aspidium filix mas”
RVV 60. FPL (Mortola)
D fossavaria. luvea. D frexa
föse 484 frac
föse de boscu sf. (bot.) “Pteris aquilina” foussùria sf. “falce fienaria”
FPL (Mortola) FDT.P 72 (Triora): faussoria < falcioria
Fossello top. “Fossatello” contrada di Genova D faussùria.
DFC 12 in Ciaçça nœuva, in Pontexello, in Soççeivera, in foxella sf. “fiaccola, torcia”
Fossello. DFC 59 Minetta Minini, revendeirœura de MAC 169 e lantor lo perffeto comandà che ella fosse de-
Fossello. spogiaa e in aoto sospeissa e cum ardente foxelle de fogo
PTP 23 (Serra Riccò). fosse aceissa.
D fossa. fossaello. fussarelli. D faxella.
fossette sf.pl. “gioco infantile” foxìn sm. “acciarino”
COM.1 18 andò a zugà a re fossette in galiçoppo. RDB 17 e mi semeggio a pointo ro foxìn/ che piccando ve
D fossa. fusuête. fasso buttà fogo.
fossia avv. “forse” D fuxìn.
TL.1 800 a.1458 como fosia monti de voi an saputo. foxina sf. “fucina”
RDB 170 (T.Conchetta) fossia ve créi? CIT 49 lé me se- AG 31.28 cum desmesurao calor/ che tem l’enfernal foxi-
gna che taxe/ che un giorno a sarà fossia dre veraxe na. AG 64.21 che in una mesma foxina/ chi li metali proar
L forsa. vor/ la paia consumar se sor. aG 73.1 fin che scada la
fosso sm. “fossato” foxina/ parte guelffa e gibellina. AG 95.70 chi a fiia for o
AA 65 feseno inpire li fosi atorno la muragia de la cita de sposa/ da lor foxina stea ascosa. AG 134.49 e per zo e za
acqua. FTL 110 (La Spezia). mai no ceso/ che no me percaze adeso/ de mantener mea
fosso sm. “fossato” elem. topon. foxina/ per no descender in ruina. GL 16.18 azzonzan ciù
FTL 110 fosso. fossaretto. fossello. fosso crosio. carbon a ra foxina.
D fossa. fossu. nifossi. POF 17 “è da leggere fuxina “officina”. FAS: “da foco,
fossu sm. “fosso, fossato” piuttosto che da officina?” FAS 148, 153.
PD 349 pl. fosci. ADG. PVG. VPL. D affusinòu. fusina. fuxina. L fuxina.
D fosso. fœuzza / fözza sf. “foggia, maniera”
Fossu top. “l’odierna piazza del Teatro Chiabrera, a DFC 120 Conti, doppo ch’è morto ro Cavallo/ dro com-
Savona” pone e fa versi a ra zeneize/ s’era perso ra fœuzza in ro
CIC 63 a.1843 (Sav.) eccu u fossu… (dove si costruirà il paeize. COM.1 15 sg. o va vestìo d’una fœuzza strava-
nuovo teatro). CMS 6 a.1931 (Sav.) ciassa du fossu. gante. COM.1 24 e mi son tutto consolao, se parlæ’ de sta
NTS 10 in sciòu fossu: “oltre Porta San Giovanni: vi di- fœuzza. RAN 79, 93 fözza. FFN 356: it. foggia < fovea
gradavano prati e orti da Fossavaria e dalla Scaria. Vi “cavità, stampo”. REW 3463.
avevano sede nel sec. xv. fabbriche di maioliche; nel 1478 D fogia.
la fabbrica di artiglierie di Giacomo Cabuto (della fami- foze sm. “fuoco”
glia del futuro scopritore del Labrador). CPV 49 a.1461 (Alb.) e andaimo alo inferno in quelo reo
fota sf. “stizza, collera” foze eterno.
MVS (Sarz.). D fögu.
D futa. nfutà. fra prep. “fra”
fote vb. “fottere” FAS 165
CAR 92 a.1533 se el fose alchuno de li chompagni chi di- D enfra.
sise a uno altro de li dittii compagni bardasa hovero va fa- fra sm. “fratello”
te fote in tel chulo… AG 141.3 Bonefaci doze fra me.
D futte. D frai.
fottignà vb. “frugare” fràbica sf. “fabbrica”
GL 11.71 ro barbé (chirurgo) con ro ferro o fottigna. PD 344 “plebeo e non indigeno”. BLV 129. FPI 3121.
D futtignà. MP 18.31 (Pigna).
fòu sm. “falò” Cf. AGS a.sardo frabicas.
CAD. PD 124, 158 “più popolare di falò” D fabrica. frabicare. L frabicare.
D falò. frabicare vb. “fabbricare, produrre”
Fòu top. (Sav.) AA 182 per lo frabicare che si fa de certe tridene di lana
FTL 130. che si pongano a li vestiti o sia induementi de le done de
D fo. vila. SAS 83 a.1592 (Sav.) et queli che di dette cose o al-
fòua sf. “favola” cune di esse (vetoaglie) ne frabicherano, che di quelle fra-
PD 127 “plebeo”. FDG 204. bicherano possino vendere.
D fora. D fabrica. frabica. L frabicare.
fougera sf. (bot.) “Aspidium philix mas” Frabuza top. (S.Bernardo, Sav.)
FPL (Nizza). NTS 19 cian da Frabuza.
D frexa. fracàa sf. “bastonatura”
Fougeret top. (Alpi Marittime, Fr.) MP 18.31 (Pigna) “fraccata” REW 3470.
LAM 95, it. Felceto. D fracunà. fracco.
D frexa. fracassà sf. “fricasséa”
foulo / fòulu sm. “granchio” GO. PAG 75.
GL 15.50 o resta comm’un foulo lì aggreppìo. PAC 17 fracassà vg. ”fracassare”
fòulu. PRP 346 (str.38) e ghe fracassà tanto quella scheira/ ch’o
D faolo. ghe levà d’in man ra sà bandeira.
fòura sf. “favola” PRA 369.
PRA 374 (Bussana). ADL (Vent.). fraché agg., f.pl. “fragili, fiaccate”
D fora. MCG 331.
frac 485 frai
franguelu sm. (ornit.) “fringuello (Fringilla coelebs)” frappà vb. “vivere dispendiosamente”
CLU. PVG. MVS (Sarz.). RDB 38 però ogniun scachia, frappa e va pomposo.
Cf. BUL 421, 445. CVM mil. frangol, franguell m.s. D frappa. frappina. frappinà.
D frenguelu. frappà(se) vb. “taglia(si), romper(si)”
frangueo sm. (ornit.) “fringuello” NPD 64 fine s.xviii. (Sav.) corriva a un moddo - fra o
BUL 421, 445 (La Spezia). monte e o cian/ che m’ho frappòu - finn-a unn-a man.
D frenguelu. DVA (VArr.) “tagliarsi leggermente”. BDS (Sav.).
Fransa / Franza top. “Francia frapato agg. “(di ornamento) traforato, frangiato”
BL 85 a.1401 lo nostro segnore rei de Fransa. TL.1 837 AAD 62 un apparato di poppa di veluto cremesino frap-
a.1458 monsegnor locumtenente de la sacra magesta de pato d’oro.
Fransa. PAD 315 a.1506 cridando: Franza, viva populo. D frappa. L frepatus.
PAD 211 a.1507 se comanda che non sea persona alcu- frappina sf. “martelletto appuntito usato dagli scal-
na… che da qui inanti non ose ni presuma de cridare cos- pellini”
si de dì como di nocte salvo: Fransa Fransa, e chi vole di- CAD.
re Viva populo debia prima dire Fransa e Viva populo. D frappinà.
NPS 553 a.1527 ognun crida Franza Franza. SBP 9 frappinà vb. “battere, picchiettare”
a.1529 l’homo suo residente in Franza. AA 22 re CAD.
Ludovico re de Fransa. D frappà. frappina.
DRG.1 64: ambito geografico del termine. frare sm. “fratello”
D france. francia. franceise. RV 27 s.xii. andai via, frar’, eu tempo’ò/ meill aurà. LP
31 (Calizz.).
franze vb. “rompere, schiacciare”
D fraire.
ADG. PVG. VPL “spremere le olive” FDG 236 ptc.
fraza sf. (bot.) “Fagus silvatica L.” (il frutto)
franzüu.
MLC 264 (Bard.).
D franzòu. frenta. refranze. sfragne. L fragiorium. fraza sf. “frangia”
franzeise agg. “francese” ASF 723 un fornimento da mula dal zu cum le sue fraze
NPS 566 a.1527 i franzeisi non curavano/ del suo gran d’oro et di seda.
bravezare. GL 1.46 ri franzeixi. D frangia.
PD 350. frazà vb. “abortire (di animali)”
D franceise. DVA (VArr.). ADP (Pietra). PVG. VPL.
Franzeno top. (Calizzano) REW/FPI 3472 cal. frajà, frejare m.s. Cf. ALE 178 piem.
LTS 87 “oggi scomparso”. sfrasé m.s.
Fransescu n.p. “Francesco” L fraçonus.
ADG 30. frazà vb. “logorare, sciupare”
D francesco. RAN 20. ADL (Vent.): REW 3472.
franzeta sf. “piccola frangia” D frazòu. L frasatus.
AAD 268 un altro fornimento di veluto nero con la sua frazame sm. “scarto”
franzeta d’oro. PVG. Cf. CVM mil. frassamm “robaccia fracida”.
D frangia. D frazu. frecciamme.
franziòu sm. “frantoio” frasca sf. “ramo frondoso”
VPL. CAD. PVG. VPL. REW 9360.
fransoso / fransozo agg. “francese” Cf. SAP 404 a.lomb. frasche “boschi”.
AA 83 sg. li fransozi chi erano in Saona. –– li fransosi D frascà. frasche. fraschetta. frascùn. infrasca(se).
hano dato principio de fortificare la cita de Saona… –– L frasca.
che per forsa de arme non intraseno in la cità e amasase- frasca sf. elem. topon. frequente
no tuti li fransozi chi ge fuseno dentro. FTL 120: Frascaro. Frascati. Frascheri. Frascheto.
D franceise. frascà sf. “pergolato”
franzòu sm. “frantoio” ADP (Pietra).
PAG 104. D fraschetta. L frascata.
D franze. frascaiö’ sm. “specie di pietanza”
fraoxà vb. “far frodo, celare qualcosa a’ gabellieri” VPL (Arenz.).
CAD. ALE 179: “prov. *frauzar: d > z è caratteristico frascame sm. “fogliame, strame”
del prov.” GRD 117 (Mon.) non sarà permesso ad alcuno di giassi-
D frouxà. sfrauxà. nare qualsivoglia sorta di giassi o frascami nel predio al-
frappa sf. “ritaglio, traforo, nastro, fiocco; trucco, trui.
astuzia” D frasca.
BOV 555 a.1531 (Sav.) se le proibisse il bandar le veste frascaria sf. “bagatella, scherzo, tranello”
loro di frappe alcune di seta. ASF 717 roba una de panno MGB 834 a.1558 comperar qualche poche frascarie per
negro cum le frape de drapo foderata de veluto neigro ve- uso nostro e per presentare… AA 203 ge respose essere
gio. AAD 262 un altro (fornimento da letto) a scacchi con una frascaria che avia fato Camilo Vegero.
la frappa di seta d’argento…. –– con la sua frappa d’oro D frasche.
intorno. RDB 50 orli, recami, frangie e liste e frappe. GL Frascaro / Frascarolo top. (Alessandria)
5.62 siché a pœu fa, a pœu dì, ma ch’a l’acciappe/ in tro SPL 731 a.1246 boscum flascarium. FTL 120
sò rattairœu’, son tutte frappe (TT e quante insidie al suo D frasca.
bel volto tende/ l’infido Amor tutte fallaci rende). Frascati top.
RAN 93 “ciarpame”. FTL 120.
D frappà. frapato. L frappa. D frasca.
fras 488 frat
frasce sm. (bot.) “frassino (Fraxinus ornus L., frascùn sm. “pollone del castagno”
Fraxinus excelsior)” PVG.
FPL. MLC 253 (Sav.). D frasca.
D frasciu. L fraxem. frascusu agg. “lezioso”
frascellana sf. (bot.) “frassino” PVG.
FPL (Masone). D frasche. frascozo.
D frasciu. frazelu sm. “flagello”
frasche sf.pl. “moine, affettuosità” ADL (Vent.).
GO. BDS (Sav.). ADP (Pietra). VPL “carezze”. D fragello.
frasché sm. “antica forma do pesca con la fiocina e frazeti sm.pl. “frattaglie”
con rami accesi” PVG.
VPL (Pietra). D frazu.
D afrascòu. frasca. frascaria. fraschetta. frascozo. frascu- Frassinea / Frassinelle top. (Stella)
su. RES 50 a.1590 Passo della Frassinea, Rio Frassinelle.
Frascheri top. D frassino.
FTL 120. Frassinello top.
D frasca. L frascheria. FTL 130 sg.
fraschetta sf. “persona fatua” D frassino.
RDB 9 e quando in mà me bagno puœro un zin/ de sorte fràssino sm. “frassino” elem. topon. non frequente
esta fraschetta m’ha infiraou. RDB 101 (B.Schenone) FTL 130 sg. Frassino, Frassinello.
questo fraschetta… DFC 101 se te sento çillà, brutto fra- D frasci. frassinea. frassinelle frassinello. friscinou.
schetta… frazo agg. “fradicio”
D frasche. RDB 120 (C.Zabata) ne sovrazonze puœ/ per zuinta un’e-
fraschetta sf. “pergolato, osteria” gua fraza (una forte pioggia).
GRD 115 di non poter andare alle osterie o fraschette o POF 17. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 325 n. PD 358, 363:
alli osti, di non poter comprare vino dai terrieri. frad(i)cio. GA 15.233. REW 3465.
D frasca. fraso / frazzo sm. “distruzione, rotta”
frascheto top. AG 49.297 si gran fraso fo per certo/ de scue, d’arme e de
FTL 120. gente/ morti e negai encontenente. GL 14.62 perché ro
D frasca. tempo, chi ro bœutta in frazzo/ quello che lé despença, poi
Fraschevera top. (Rivalta Scrivia) desperde. GRD 115 e nel danno vi si cumula il frazzo del
SPL 725 Frascheda Vetere: a.1227 Frascheta. vascello [non “materiale di rifiuto” (REW 3465) ma “per-
D frasca. dita, distruzione” (REW 3467, 3472)].
Frasci top. (Loano) Cf. SAP 404 sg.: a.lomb. frasso “rovina”: forse *fraxu
TCL i Frasci. analogico per fractu ¥ quassu.
D frasciu. frazòu agg. “(di corda) marcio, corroso”
frascia sf. “frassino” NVM (Sav.).
RGS § 382 “lig.” (Sav.) frazà. L frasatus.
D frasciu. frasturnà vb. “assordare, intontire”
fràscianu sm. “frassino” PVG.
DVA (VArr.). frasu sm. “frassino”
D frasciaro. frasciu.
MVS (Sarz.).
frasciaro sm. “frassino”
D frasciu.
GL 3.75 chi un frasciaro, chi un fo va a descciantà.
frazu sm. “scarto, ritaglio, rottame””
PD 143.
GO, CAD, RAN 20 “calo di peso; la parte guasta della
D frascianu. frasciu.
frascìn sm. “frassino” merce”. ADL (Vent.). ROC 154 (Civezza) “morchia del-
FPL (PortoM.). l’olio” Varr., r.r. 64.2, Colum. 6.13.3: fraces ùlaàou
D frasciu. trugàa (Glossa). PVG. MVS (Sarz.). VPL “scarto di
fràscine sm. “frassino” lavorazione”.
PVG. RGS § 352 “metaplasmo”. MUI 159 fracidus? POF 17 fracidus sostantivato? FA
D frasciu. 354 fractio? FPR n.84.
frascinella sf. (bot.) “Dictamus albus L.” PD 358. REW 3465.
MLC 229. D frazame. frazeti. frazo. L fraçus.
D frasciu. fraxinella. fratà vb. “frettare, strofinare”
fràsciu sm. (bot.) “frassino (Fraxinus excelsior)” PVG.
FPL. (Gen., VArr.). MLC 253 (Sav.) “Fraxinus Ornus L.” D frettà.
PD 143 “metaplasmo, se non è da fràsciuru, cf. frasciaro frattaglia sf. “sterpame”
GL 3.75). REW 3489. ADG 16. RGS § 148. PFM 130. GRD 109 a.1621 (Diano) chi taglierà piante di lentischi,
ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). VPL. mirti, arastre, ginestre, nasche, timi o simili frataglie…
PNP 149 “il termine copre tutta la regione” RRL 66 sg. ALE 177.
Cf. C.SALVIONI, RIL s.II. 44 (1911) 786 sic. frasso, forse D fratagliare. frattaja. L fratalia.
da *fraxus (primitivo di fraxinus). fratagliare vb. “raccogliere sterpi”
D fraissu. frasce. frascellana. frascia. frascianu. frasciaro. GRD 115 (PortoM.) né meno è lecito a loro il tagliare nel
frascìn. frascine. frascinella. frasu. fraxinella. L fraxinus. calcio arboscelli crescenti ad uso di detto bosco, sotto ti-
frascozo agg. “capriccioso, lezioso” tolo di fratagliare.
DFC 144 Euterpe ra frascoza… ALE 177.
D frasche. frascusu. D frattaglia.
frat 489 frec
Fresu top. “Frejus” MUI 160. RAN 127. FAS 144, 154, 156. PS 13. PD 109,
AA 171 e navigando dita armata ala volta de Proensa… se 344, 348. GA 12.102 metatesi. ADG. RGS § 90. FDG
trovo sopra de Fresu. 255. PVG. VPL.
frezùn sm. (ornit.) “Coccothraustes vulgaris” D febre. frevasa. frieve. friva.
BUL 420, 445. frevente agg. “fervido, fervente”
D frixùn. AG 54.115 zo ven a l’omo dritamenti/ chi de far ben no fo
freta sf. “fretta” frevente/ ma zelao, marvaxe e re/ e freido in l’amor de De.
PAD 451 a.1506 lassate da alchuni le arme per la freta… PS 13 s.xiv. frevente. FAS 156. GA.12.105. metatesi.
D afretar. freza. (in) fretton. D fervente. frevò.
frettà vb. “strofinare” frevò / frevor sm. “fervore”
NPD 78 a.1856 (Sav.) u se frettava e man. AG 126.232 dexiro con gram frevor/ cresimento de vostro
RAN 99, 127 fr. frotter, sp. frotar. PD 356. REW 3505. onor. AG 141.59 con gran frevor d’amor ardente. MAC
ADL (Vent.).VPL. 166 se armà cum grande frevor de lo segno de la veraxe
D fratà. frettassa. fretasà. frettassu. fretueli. fretugnà. fri- croxe. IVE 77 e laor vegne in tanto frevò che ello se zità
in terra e abrazava le pree e ogni cossa che ello trovava.
cià. L fretatus.
PS 13 s.xiv. frevor.
frettassa sf. “grossa scopa per pulire la parte somer- FAS 156. PS 35 “con qualche influenza di freve”. GA
sa dei bastimenti” 12.105.
GO. D frevente.
D frettà. frexa sf. “feccia, gromma, tartaro delle botti”
fretasà vb. “rinzaffare, spianare l’intonaco” GO. CAD. PAG 104. RCG Diz. PD 109, 345 “plebeo,
GO. MP 21.2 (Gen.). raro”.
D fratasà. fratazare. sfratazare. frettassu. D fexa. frege. L fregia.
frettassu sm. “spianatoio per l’intonaco dei muri; frexa sf. (bot.) “felce (Pteris aquilina L.)”
porta-calce dei muratori” GL 5.52 o pensa desterrà comme re frexe/ ri so nemixi.
GO. CAD. ADL (Vent.). TVD (Dolc.). BDS (Sav.). GO. CAD. AAG 129 “metatesi antica”. PD 112, 134,
VPL.REW 3505. 343, 357 *ferxa, *ferexa. GA 12.99. ADG. FDG 59, 265.
Cf. CIV mil. frataz, fretaz m.s. PVG.
D frettassa. fratasu. frettà. fretassà. sfratazu. FPL (V.Polcevera). MLC 274 (Chiav.)
freteggiu sm. “boccone fritto” FPI 3294: Cf. piem. freis, lomb. fris. CVM mil. fires m.s.
BDS (Sav.). D feleza. ferza. ferxa. ferxia. fexa. flechia. föse. fouge-
fretìn sm. “frammento bianchiccio di canapa nelle ra. freix. freixa. freixasu. fresa. frexùn. L ferexa.
lenzuola” frexa sf. “felce” elem. topon.
DVA (VArr.). FTL 141.
D fretueli. D felceto. felegara. filattiera. filetta. frecciosa. freccioso.
(in) frettòn loc. “in gran fretta” fregaiasse. fregaie. freghee. freghei. fregoso. frexeu. frixe.
BOS 97 a.1655 (G.Rossi) così tutti in frettòn chi fa fan- frugarolo.
gotti/ chi dà ro sugo, chi sbatte la pura/ chi stiva borse, (erba) frexa sf. (bot.) “Tanacetum vulgare L.”
ch’impe valixotti… MLC 246 (Chiav.)
D freta. frexame sm. “scarto di trucioli e ritagli del fabbro e
fretuelu sm. “grumo di sudore o muco” del falegname”
GO. CAD. BDS (Sav.). PVG.
D fretà. fretìn. frigueli. D frecciamme.
frexao agg. “fregiato, ricamato”
fretugnà vb. “soffregare”
PAB 82 vestij de robe frexae/ de saee e lanne varie.
ADL D frixato.
D frettà. frexaura sf. “fregio”
Freu top. (Pigna) PS 35 s.xiv. frexaura.
PSP 89 n.225: fredum. D frixare. infrexaura. L frexatura.
L fredum. frexetto sm. “nastro, gala”
frevà / frevar / frevaro sm. “febbraio” MNS 2.31 a.1728 (Sav.) frexetti d’ogni sorte, e colore.
SCF 95 a.1393 la festa de Nostra Dona de frevà. VPL GL 7.11 ni porto a ri câzoin gaççe o frexetti.
frevà. PS 13 s.xiv. frevar. AA 59 ali 24 de frevaro. MUI 160. PS 62 a.lucch. fregetto. PD 335. RAN 59
PD 344. GA 12.102. PVG. s.xvi. (B.Cigala). RAN 185: Plin.: phrigiatus “ricamato”.
D febraro. februario. feveré. freià. D fresetto. friso.
frevassa / frevaçça sf. “febbraccia” (erba) frexettu sf. (bot.) “Phalaris arundinacea L.
GL 13.79 comme quando un marotto ha una frevaçça… v.sp.”
FDG 255 frevassa. MLC 272 (Sav.).
D freve. Frexéu top.
freve sf. “febbre” ADG 25 *filiceto.
AG 14.190 ben e degno d’aver freve/ chi a ra lengua no fa D frexa.
seve. AG 56.55 lasso e enfermo gravemente/ con freve e frexùn sm. (bot.) “Asplenium filix femina”
mar de tar rabin/ chi lo menna quaxi a la fin. AG. 134.228 FPL (Mele)
rema, freve o mar de xancho. AG 142.57 tenpesta/ de mar D frexa.
de stomago e de testa/ chi aduce freve ardente/ e poi la frexuò sm. “frittella”
morte incontenente. AG 143.264 per scanpar de mortar PRP 353 (1.54) per frize ri frexuòi co ra panizza.
freve. PAB 73 unna freve de trei giorni goasta la bellessa PRA 387.
de lo corpo. D frisciö’.
fric 493 fris
fricandà vb. “cuocere a fuoco lento” frillu sm. “carta da gioco priva di valore”
PVG. GO. BDS (Sav.).
D fricandò. RAN 20: frivolus. GA.12.100 a.it. ferlino “quarto di de-
fricandò sm. “sorta di stufato” naro”
RAN 127. LFL 3.18 fr. fricandeau. L frivollus.
D fricandà. frimìgua sf. “formica”
fricci sm.pl. “fronzoli eccessivi degli abiti femminili” PVG.
GO. D frumigua.
D frixo. frincìn sm. “gancio della stufa”
friccià vb. “mungere” BDS (Sav.).
GO. CAD. “contad.” D infrincià.
D frettà. fricciu. fringhelu corsu sm. (ornit.) “péppola”
fricialaze / fricciu sm. (ornit.) “scricciolo” GNB 223 (Bord.).
CLU. D frenguelu. fringuellu corsu.
D fricciu-fricciu. fringuellu sm. (ornit.) “fringuello”
fricciu sm. “governo di pecore e capre” BUL 421, 445.
GP: dà a fricciu “dare a governo gli ovini: chi li governa D frenguelu.
ha il latte e la lana”. fringuellu corsu sm. (ornit.) “barbaresco (Fringilla
D friccià. montisfringilla)”
fricciu-fricciu sm. (ornit.) “saltimpalo” BUL 411 (Sav.).
CLU. frisa sf. “fregio di stoffe”
D fricciu. MNS 2.10 a.1577 (Sav.) frise d’ogni sorte e collore.
frieve sf. “febbre” D frixa.
RGS § 90 (Rovegno). friscella sf. “forma per la lavorazione del formaggio”
D freve. GO. CAD. P
frifri sm. (ornit.) “Regulus ignicapillus” AG 68. VPL. RCG Diz. PD 139, 345 “plebeo, raro”. FPI
BUL 400 (Spe.). 3323. PTO 255.
frigare vb. “sfregare, ripulire” D fascella. frixella.
MNS 1.109 a.1577 (Sav.) e quando (esso fillo) sarà stato frìscia sf. “graffiatura, strappo”
ben torto possino bagnarlo e frigarlo con acqua di mare. PVG.
E quando essi fillatori cometterano alcuna sartia o piana o D frisciöa. frixa.
torta che sia, ad uso di mare, che non possino in modo al- Friscinòu top. (Vallata del Laccio)
cuno bagnarla o frigarla con tora o lignola. ADG 80, 104 Fraxinetum.
D fregà. frigià. frigueli. L fricare. D frassino.
frigere vb. “friggere” frisciœu’ /frisciö’ sm. “frittella”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item padelle de aramo con le mane- DFC 26 a.1746 ri ciù poveri baldoria/ vossan fà con dri
ge longe per frigere n. x. frisciœu. NPD 74 a.1842 (Sav.) se mangia… di pesci saè
D frizze. L frigere. cun di frisciö. VPL frisciö’.
MUI 160 frictus, frixolum. RAN 99. GUA 337 frixeolu.
frigià vb. “sfregare, strofinare”
REW 3523. PVG.
CAD. RCG Diz. RAN 20. PD 139 s. xvii.
D fresciö’. frexuoi. frisoi. frisciulìn.
D frigare. fregà.
frisciöa / frisciöia sf. “graffiatura”
frigiurar vb. “friggere” PVG.
MP 18.32 (Pigna). D frignö’üa. friscia. frisciöia. frixa.
D frizze. frisciulìn sm. “piccola frittata”
frignà vb. “frignare” GO.
PD 364. PVG (V.Grav.) frignàse “litigare” D frisciö’.
frignö’üa sf. “scalfittura della pelle”. frizze vb. “friggere”
GO. CAD. PD 109, 154. FDG 234. PVG. VPL.
D frisciöa. frisciöia. frixa. Ptc. fritu: PD 116, FDG 231, 234.
frigòia sf. “briciola” D desfrizze.frigere. frigiurar. frità. scunfrizze. soffriddo.
SDA 47 (Alt.) sufritu. L frigere.
D fregüggia. friseti sm. (mar.) “bordi della coperta della nave”
friguelu sm. “grumo di sudore e sporcizia” JAN 2.11, 61 (ven.) “bordages de la couverte, serrant les
PVG. têtes des lattes; gouttières, trinquénins”.
D fretueli. frigare. D fresetto.
frigugnà vb. “frugacchiare” frisgu sm. (bot.) “rusco, pungitopo, mirto selvatico
GO. CAD. PD 151 furicare. FNE 58 n.9 *furculiare cf. (Ruscus aculeatus L.)”
REW 3598 furculare. FDT 1.30 (Triora).
D frugugnà. frigunà. friso sm. “fregio, ricamo”
frigùn sm. “bastone usato per frugare” AAD 258 a.1561 uno moscheto gialdo con frisi leonati e
GO. gialdi.
D frigunà. D frexetto.
frigunà vb. “frugacchiare, rovistare” frisò sm. “focaccetta”
PVG. VPL. FPI 3523 (Sarz.).
D frigugnà. frigùn. D frisciö’.
frît 494 fron
frîtà sf. “frittata” frixùn sm. (ornit.) “frosone, frusone (Fringilla coc-
NPD 74 a.182 (Sav.) se mangia…/ di aenghei, di pesci cothraustes vulgaris)”
saè, cun di frisciö’/ se porta finalmente da frità. PD 145 “frisione”. GNB 223 (Bord.). ADP (Pietra).
GO. CAD. ADG. PVG. VPL. PVG. CLU.
D frizze. fritamme. fritümme. D freixùn. frezùn. frìxua. L frexon.
frîtamme sm. “frittura; cose da friggere” frìxura sf. (ornit.) “allodola”
GO. GNB 223 (Bord.)
D frîtà. frîtümme. D frìxua.
frîtüa sf. “frittura” fro sm. (mar.) “fiocco, vela triangolare”
VPL. CAD. NVM (Sav.).
D fioccu.
frîtümme sm. “frittura spregevole”
fro sf. “frode”
GO. MCG 331.
D frîtà.frîtamme. D floo. frau. froude.
friva sf. “febbre froatta sf.
RGS § 90 (Bonif.): cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26. SSZ 22 s.xviii (G.Rossi) con voi vegnerò ra froatta.
D freve. fròbise sf.pl. “cesoia”
frixa sf. “sfregio, strappo della pelle” PVG.
CAD. GO “sfregio sul viso”. VPL “fessura”. D forfexe.
D frignö’üa. frìscia. frisciöa. froda sf. “fodera”
frixa sf. “striscia, orlo, frangia” MP 21.29 (Pigna). NVM (Sav.). PVG (V.Grav.) MVS
ASF 721 coperta da (camera de frixa. IVI 767 Gloss. (Sarz.).
“frangia”. D fodra.
PD 335. BDS (Sav.) “orlo dei fazzoletti; piccola quantità” frodeta sf. “federa”
D frisa. friscia. frixare. frixato. frixo. MCM 47 (Casteln.M.).
frixà “colpire di sbieco” D fodretta.
GL 9.90 gh’intra Goffredo, e in faccia o l’ha frixaou/ frögia sf. “forfora delle mucche”
Corcutte (TT e ferì il volto/ al fier Corcutte). COM.1 127 PVG (V.Grav.).
strœppio ro quarto in un zenoggio, e frixo ro quinto in una frogià vb. “frugare, tormentare”
caviggia. BOS 41 s.xvi. (V.Dartona) se quella che frogiando ro cuœ
D sfrixà. mè/ fa sì che l’assotigia in bonna fé.
frixare “bordare, operazione nella lavorazione dei D froscià. frügà.
frola sf. (bot.) “Fragaria collina”
panni”
FPL (Nizza).
MNS.1 47 a.1577 (Sav.) li detti maestri accimatori seran- frolloro sm. “decadenza, rovina”
no tenuti et obligati acimare tutti quelli panni quali sera- CIT 231 Corsega, reamme apointo d’oro/ così atto a illustrà-
no de numeri vintisei in più per quatro volte, e la quinta se/ che per no coltivase/ va, per mœuo de parlà, comme in
refinarli o frixarli secondo la volontà de patroni di panni frolloro/ de paéise sarvego/ fæta terren demestego e fecondo.
per pretio. RAN 93 a.gen. “cosa di poco o niun valore”: prov. foul-
D frexaura. frixa. frixato. loro.
frixato agg. “increspato; guarnito di frange” D frollu.
ASF 718 cappa una nova di drappo frixato, fodrata de ve- frollu sgg. “frollo, floscio”
luto negro. –– sayo uno di drappo nigro frixato disfato GO. VPL “fragile”.
senza fodra veggio. D frolloro.
D frexao. frixaou. L frixiatus. frondorina sf. “fionda”
Frixe top. (Bosco di Savona) PRP 341 (str.14) chi piglia la labarda, e chi ra spà/ e chi
FBS 61 ca.1700 Vallone del piano delle Frixe. ra frondorina, e cazzafrusto.
D frexa. PRA 387.
frixella sf. “ciotola per la lavorazione del formaggio” D fronza.
MMF 120 (Monte Fasce, Gen.) fronza / fronzora sf. “fionda”
D fascella. friscella. GBV a.1514 s.v. fundibulari “fronza”. PS 7, 36, 62 s.xiv.
frixetto / frixetu sm. “nastro” fronza, fronzora. Cf. prov. fronda. REW 3577.
BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti di seta et cordini di seta D fiunda. frondorina. L fronda.
destexi. PVG 360, 1127 frixetu “eventuale origine ara- frontale sm. “berretto con visiera”
MNS.1 69 a.1641 maraneti, o sia frontali de libre quattro
ba”. VPL frixetu “trina, nastrino”.
e onse quattro la donzena.
D fresetto. L frexetus. D fronte. L frontale.
frixo / frixu sm. “fregio, ricamo” fronte sm. “fronte”
CP 991 a.1461 una pianeta di velluto cremexile con frixi AG 146.308 la zener de rezeiver/ l’endeman susa in lo
d’oro. AAD 258 uno moschetto verde con frixi d’argen- fronte. NPD 55 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ra fronte me
to intagliati di veluto verde. AAD 260 dua fornimenti di pareiva/ una carma de mà.
letto di razo… uno con li frixi ricamati d’oro, e l’altro… FAS 158 “metaplasmo”. RGS § 119 “Liguria occid.”
con li frixi d’argento. RAN 127 frixu. BNL 75 (Perin.): pron. “o”
ALN 156 ar. ifriz “fregio, cornice architettonica” D frontale. frunte. frontera. sfrondadon.
D fricci. frixa. L frixius. frontera sf. “frontiera, confine”
frìxua sf. (ornit.) “calandra” CIT 252 re stradde e ri passi/ non solo dra çittæ’, ma dre
CLU. frontere/ dri Zovi e dre Rivere…
D frixura. frixùn. D fronte.
fror 495 frus
fruscia sf. “primiera, termine del gioco delle carte” frutivo agg. “che ruba”
CAD: “dicesi quando le quattro carte che si danno sono AG 70.15 e zo che man frutiva prende/ De sa ben como se
del medesimo colore”. rende.
D frussada. FA 354. FAS 156.
fruscià vb. “tediare, infastidire” D fruto. furtivo.
CAN 1848 p.50 (Sav.) ma bezögna cunvegnì/ che chi ha fruto sm. “frutto”
vöggia d’uttegnì/ u riturna a supplicà/ anche a riscciu de AG 16.453 de cossi car e doze fruto. AG 37.14 pam e vin
fruscià. e ogni fruto. AG 37.82 le vigne, i orti e li iardin/ tuti
GO. RAN 185. PSE 255: lat. frustiare, fr. froisser. GA abundam e sum pim/ de grande odor chi mostra adesso/
13.200: REW 3542. che lo fruto vem apresso. GP 275 azo che quando sera ve-
Cf. CVM mil. fluscià m.s. gnua lo tempo de la meixe no me diga lo Segnor de que-
D froscià. frosciamento. frusciata. fruscìn. sto campo, che lo so fruto sea perio per pigrixia in le mie
frusciata sf. “noia, fastidio” mayn. PAB 43 la palma chi e spesa de fogia e a lo fruto
CAD. RAN 185. doce.
Plur. frute: AG 134.311 un iardin/ de belle cose e frute
D fruscià.
pin. PAB 63 la habondancia de le frute vem da ti. RGS §
fruscìn sm “seccatore” 369 “le frute”.
CAD. RAN 185. FAS 155. PS 17. AGC 34.
D fruscià. D fructo. fruito. früitu. früta. frutar. frütu. L fructus.
fruscio / frusciu “diarrea, dissenteria” fruto sm. “furto”
PRP 345 (str.34, ms.) o c’o ghe vegne o fruscio! AG 14.508 esto vicio malento/ zo e fruto e mar toieto. AG
GO, CAD, PRA 387, ADL (Vent.) fluxus, MDB (Bord.), 14.528 restituendo tuto zo/ de darmaio che l’a daito/ a chi
TVD (Dolc.), DVA (VArr.) 53, VPL: frùsciu. elo a lo fruto faito. AG 140.123 guardate da compagnia/
früsciùn sf. “flussione” chi te metese in rea via/ de bordelo o fruto o zogo. AG
RAN 29: fluxionem. 143.98 se tu festi uncha re aquisto/ per fruto, zogo o per
D xuto. ingano.
frusso sm. “sorta di gioco proibito” FA 354. FAS 156. PS 62.
BOV 554 a.1531 (Sav.) non sia licito… giochar ad alchu- D frutar.frutivo. furtivo. L furtum.
no gioco di azaro come alla cochia, frusso, chiamare a pri- frütu sm. “frutto”
mera. CAR 93 a.1538 nisuno di chompagni de dita com- PD 129. ADG. FDG 231. ADL (Vent.). PVG.
pagnia… zugarà a zogo di invitto, ziové ni a fruso ni a D fruto. frütuzu.
fruxada ni a terochi ni a dadii. CAR 111 a.1576 non sia Frütusu n.p. “Fruttuoso”
lecito di giocare a dadi né a fruso né in tarochi, frussada, ADG San Frütusu top. (Gen.) .
né a giochi di azzaro. D frütu.
D frussada. fruxada. fruxada sf. “sorta di gioco proibito”
frusta sf. “frusta” CAR 93 a.1538 nisuno di chompagni de dita compa-
COM.1 97 capiantur, examinentur, torqueantur. Ra corda, gnia… zugarà a zogo di invitto, ziové ni a fruso ni a fruxa-
ra sveggia, re stanghette, ri sigilli, ra frusta, ra galea… da ni a terochi ni a dadii.
früsta sf. “grande quantità” D frussada. frusso.
VPL (Sanr.). fruxìn sm. (ornit.) “francolino”
früstà vb. “consumare, sdruscire (abiti)” CLU.
VPL. fû sm. “rumore, rombo, rumore di pentola che bolle;
frustagnu / früstanniu sm. “fustagno” ronzìo alle orecchie”
MVS (Sarz.) frustagnu. GO, PVG, VPL: früstanniu. GO “rumore di artiglierie”. CAD “suono indistinto e pro-
lungato” PAG 235 “frullo d’ali”. PAG 6, RCG Diz. “ru-
D fustagno. L frustanum.
more che fanno i liquidi prima di bollire”. RAN 185. PS
frustar vb. “consumare, sgualcire”
61. PD 145. PRA 387. ADG 64. PVG. VPL.
GP 375 le soe vestimenta non se frustan, ni li soi cazai D foror.
non se frustan. fuà vb. “forare”
D früstu. L flustus. PVG.
frustero / frustiero sm. “forestiero” D fuamme.
MPS 28 a.1550 (Stella) che li frustieri sijno tratati a la füa avv. “fuori”
Stella como quelli de la Stella sono tratati in li luochi de RGS § 111 (Rovegno) < füöa. OCD 25 (Carrega,
quali sono detti frusterj. Cartasegna).
D forestero. D fora.
früstu agg. “frusto, liso” fuamme sf. “foro, forame, cruna dell’ago”
PVG. CAD. RAN 20. FEG 386 foramen. FPR 4. FPI 3427.
D frustar. L flustus. BDS (Sav.).
früta sf. “frutta” D fuà. L foramen.
CAD. FDG 243. VPL. fubia sf. “fibbia
D fruto. L (la) fructa. MCM 49 (Casteln.M.). MVS (Sarz.). REW 3278. DEI.3
frütà vb. “fruttare” 1661, 1728.
CAD. PD 159. D fübia.
D früta. fübbia sf. “fibbia”
frutar vb. “rubare” GO. MUI 157. PD 117, 340 “contad., non indigeno: -bl-
NAB 23 a.1473 (Sav.) sel si trovasi alcuno… che frutase dà normalmente -g-“
alcuna lana… FPI 3278. ADL (Vent.).
D fruto. furtà. D fibia. fubia. L fubia.
fucc 497 fugh
fugià sf. “mucchio di foglie; uva con fogliame spes- fuixi sm.pl. “fusi”
so” PRP 345 (str.30 ms.) re donne buttàn via re roche, e i
PVG. fuixi. [Il testo a stampa ha fusi].
D fogia. föglià. L foliata. D füsu.
fugiacà vb. “(di alberi) perdere prematuramente le fulla sf. “gualchiera”
foglie” GO. CAD. BDS (Sav.).
PVG. Cf. BIO 66 bresc. fül, fol, mil. fola, folla m.s.
D fugiacu. D fola.
fugiacu sm. “albero che perde prematuramente le fo- fula sf. “buccia delle olive”
glie” FPI 3560 (Cipressa).
PVG. fullà vb. nella loc. fullase a scöa “marinare la scuola”
D fögiaccu. fugiacà. GO. CAD.
fugiassu sm. “fogliame con cui si prepara lo strame D follare.
per i bovini” fulanu sm. “forestiero, persona di poco conto; perso-
PVG. VPL. na importuna”
D fögiaccu. L foiacium. GO. RAN 99. PD 352. PIA 56 n.113, ALN 6O: sp.
fugòu agg. “rosso in volto” a.1155 fulano < ar. fulân “un tale”. LVO 19. BDS (Sav.).
D afugà. VPL.
fugu sm. “arpione per la pesca” fùlega sf. (ornit.) “fòlaga”
VPL (Pietra). CLU.
fuguà sm. “focolare” D fucca. L follega.
GO. RAN 106 PAC 20 “contad.” PVG. VPL. Fùlega top. (Sav.)
Cf. P.RAJNA, ROM. 7 (1878) 50 s.xv. ven. fogaro, fogero. NTS 38 “dau Fùlega”: tra i Zerbi e Ranco.
D feguà. fögu. L fogolarium. fulfure sf. (bot.) “Tussilago farfara”
fugùn sm. “focone: foro attraverso il quale si intro- FPL (P.Nava).
duce il fuoco nella camera di scoppio del fucile” D furfala.
GO. fümà vb. “fumare”
D fogòn. LSE 29 el joveno pu alto crida: cessate madona, che tuto
fugùn sm. “cucinotto di bordo” bruxo, che tuto fumo et sudo de caldo. FCE 3 a.1925 a se
PD 145. NVM (Sav.). fümme e sigarette. PVG.
RNC 31 gr. fwgo„ “fornello”: dal gen. D fümme.
D fogòn. fumacchio sm. “vapore”
fûia sf. “furia” E.MONTALE, La farfalla di Dinard 35 il fumacchio di un
CIC 34 a.1749 (Sav.) lonxi, o guæra, da noi, fûja d’infer- treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le roc-
no. ce.
D furia. BBM 339.
Fuiacco top. (Urbe) D fümme.
FTL 120. fümmadda sf. “fumata”
D fögiaccu. PAG 6.
D fümme. L fumata.
fuiacu sm. “strame”
fumàgine sf. “malattia dell’olivo (provoca sulla
VPL.
pianta una patina nera simile a fuliggine)”
fuìn sm. “faina”
ROC 150 (Civezza).
CAN 1847 p.45 (Sav.) ghe vegniva da vixìn/ ün chi avéi-
D fümme.
va ün pà d’öggetti/ penetranti cumme u fuìn.
fümaiö’ sm. “fumaiolo”
GO. MP 18.32 (Pigna) “persona vivace”. ADL (Vent.)
PD 151. VPL.
“martora dei faggi”. PVG. BDS (Sav.). VPL. D fomerolo. fümme. fümé. fumeirœu. fumuö’. L fumaro-
RAN 127. MUI 158 “fuina”. PD 123, 359: *fain > *feìn lum.
> *fweyn?. REW 3144. ADG. RGS § 381. (erba) fümaiö’a sf. (bot.)
Cf. CVM mil. foìn m.s. FPL. “Fumaria officinalis; Digitaria sanguinalis”. MLC
D afuinòu. fuinar. L fuina. 229 “Geranium sanguineum L.”
Fuìn top. (Sav.). fümasci sm.pl. “caldane, vampe di calore”
NTS 37 dau Fuìn: “ai Folconi”. SB 752 ca.1850 a sentì sta faccenda, ghe va â testa i fü-
(erba) fuina sf. (bot.) “ortica” masci, u s’inversa… ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
ADL (Vent.). BDS (Sav.). VPL.
fuinar vb. “frugare, tastare” D fümme.
MP 18.32 (Pigna). fume / füme sm. “fiume”
D fuìn. IVE 54 e poa veray a lo fume Iordam e batezeray la gen-
fuir vb. “fuggire” te in l’aygoa. GF 12 s. xix. (contad.) gh’ìa in füme d’è-
AG 136.65 fui reçego de dao/ e omo mar acostumao. gua grosu grosu… –– u füme u purtava via u punte.
D fuze. fuzì D fiume.
fuità vb. “conciare (pelli)” fümme sm. “fumo”
BDS (Sav.). ADG 72. RGS § 352, 385: “lig., prob. da un neutro *fu-
D afità. fuetà. men. ADL (Vent.) prob. influsso di lüme. DEV 15. PVG.
fuixe sf. “sorgente” VPL.
MP 18.32, PSP 91 n.240 (Pigna). D fümà. fumacchio. fümmadda. fumagine. fümaiö’. fü-
D fuxe. masci. fümé. fümèa. fümentu. fumo. fümmu. L fumus.
fümé 499 funt
Funtana presa top. (Alassio) furcafèra / furcafèru sf. “forca, forcone a tre denti
LPT 231 “presa d’acqua?” per il fieno”
(a) Funtanassa top. (Sav.) GO, RAN 121 furcafèra: a.fr. fourquefière. F.TOSO, A
NTS 14, 38: da Folconi alla Rocca di Legino, fra Compagna n.s. 9. 1 (1978) 8 (Arenzano) furcafèru: per la
Mongrifone e Rio Torto. formazione cf. pâfèru.
D fontanassa. L fontanacia. D furca.
funtanela sf. “vena del latte nel petto delle mucche” furchetta sf. “palo da vite”
PVG. F.TOSO, A Compagna n.s. 9. 1 (1978) 8 (Arenzano). VPL.
D fontanelle. L funtanella. D forchetta. furchetu.
Funtanete top. (Diano S.Pietro) furchetu sm. “trave di sostegno della capanna”
FCL 53 sg. PVG.
D fontanete.
D furchetta.
(erba) funtanina sf. (bot.) “capelvenere (Adiantum
capillus Veneris L.)” fùrcia sf. “forca, forcone”
MLC 274 (Sanr.). EVM 34(V.Mar.) PLC 276 (Argentera).
D erba de funtana. D furca.
funte sm. “fonte” Furco cognome
FPM 121 ca 1490 (Sav.) o funti et fiumi/ o strate et cam- VTS 94 n. a.1532 (Sav.).
pi… L fulchus. fulco.
PD 119. ADG. furcu sm. “zappa, tridente”
D fonticelli. L fontem (amorosum). PVG.
fuò / fuoe avv., cong. “fuori D forcò. forcùn. furca. strafurcu.
CPF 169 a.1589 a cavara fuò dra sepoltura. RDB 11 fuò Furcuìn top. (Sav.) NTS 37 ai Furcuìn: “fra la Rocca
ra testa de neive ho za fascià/ ma dentro bruxo… RDB 27 di Legino, Piazza d’Armi e la Madonna degli Angeli”
bottan i homi e donne a casafasso/ e inseme si ben stren- L fulconem. (de) fulconis.
zan questo e quello/ che spesso fan buttaghe ro sciao fuoe. furéize sm. “cruna dell’ago”
D fora. ADP (Pietra).
fuogo / fuœgo sm. “fuoco” furestu / furestru agg. “forestiero”
GP 287 san Piero se parti e si ze allo fuogo per ascaldar- PD 110, PVG, MVS (Sarz.), furestu. VPL furestu, fure-
se. RDB 136 (V.Dartona) fuœgo. stru.
D fögu. Cf. CVM (Brianza) forest m.s.
fuora avv. “fuori” D foran. forestare. forestero. foresto. forestu. L forestus.
GP 279 ello si a uxanza cun li soi disipori che quando nisun furfagia sf. “spazzatura”
de lor ven defuora che elli si lo saruan… PAD 316 a.1506 li VPL (Arenz.).
mandorno a dire che… andasse fuori della terra; non facen- fùrfala sf. (bot.) “Tussilago farfara”
do questo, anderiano con le armi in mano a scasarlo fuora. BCB 112 n. (Sarz.)
D deffora. fora D forfoglia. fulfure. furfugìn. furfura.
fura sf. “noia, sopportazione” furfant sm. “furfante”
MDB (Bord.). CAR 92 a.1533 se uno disise a uno altro furfant…
furra “mangiata” fùrfua sf. “forfora”
ADL (Vent.): REW 3405, cf. it. foraggio, fr. fourrer. ADG 66.
(â) furanca loc. avv. “alla ventura” D furfura.
VPL (Sanr.). furfugìn sm. (bot.) “Oxalis corniculata”
fürba sf. “canna attrezzata per cogliere la frutta su- FPL (V.Polc.)
gli alberi” D furfala.
VPL.
fùrfura sf. “forfora”
furbarìa / fürbarìa sf. “astuzia, stratagemma”
ADL (Vent.). PVG. VPL.
COM 1.44 vorræ’ pregave a aggiutame un poco a mette in
execuçion un-na furbaria che ho inventao. PD 135 für- Cf. SAP 404 a.lomb. forfor “crusca”
barìa “arcaico” D furfala. furfua. L furfur.
D fürbu. fùrfuru agg. “forte, gagliardo”
fürbu agg. “furbo” DVA (VArr.): nella frase scherzosa “u nu l’è guai fùrfuru
ADL (Vent.). : REW 3592 + lat. fur “ladro”. PVG. Cf. “non è in forze”.
DEI 3.1737 it. furbo < fr. fourbe “ladro”: “termine gerga- fùrgaru sm. “razzo, mortaretto”
le di origine sconosciuta”. ADL (Vent.) arcaico: “folgore”. VPL
D fierbu. furbaria. fùrgaru sm. “arpione”
furca sm. “ramo biforcuto; zappa bidente” MDB (Bord.) “gergo dei pescatori”.
ADG. PVG. VPL “tridente”. D furgau.
JAN.1 123 ven. forca “supporto del remo della gondola” fùrgau / fürgau / fùrgou sm. “razzo, mortaretto, fol-
D forca. forcazzi. forcate. forcello. forcherio. forchetta. gore ”
forzella. furcaferu. furcia. furcu. fürgùn. fursela. fursina. ADG, FDG 248, BDS (Sav.), PVG: fùrgau. RAN 20, FPI
strafurcu. L furca. 3555: fürgau. PD 150, 338: fùrgou.
furca sf. (ittiol.) “pesce forca, catafratto forcuto D exforgo. folguro. furgaru. fürgau.
(Peristedion cataphractum)” fürgùn sm. “asta di legno con un piccolo disco in ci-
PML 358. AFV 420 (Vent.). ma: serve a battere l’acqua dei pozzi del frantoio, per far
furcà sf. “piatto fondo di legno con scolatoio, posto venire a galla le pellicole delle olive”
sotto il contenitore del formaggio” TVD (Dolc.).
PTO 258 (Riviera di Ponente). D furca.
furi 501 furs
G
g’ art. m.pl. “gli” gabella sf. “gabella”
AG 70.50 g’ enimixi (ms.: ge nimixi). AG 91.85 g’ eni- SRC 463 a.1378 (Sav.) de quadam gabella introitus vini
mixi. que vulgariter in solucione nuncupatur gabella de la testa.
ga’ interiez. “vedi, guarda” L cabella.
ADL (Vent.) “garda” Gabellazza top.
D gardar. BG 126 n. s.xvii (Sav.) Ritano della Gabellazza (affluen-
gâ / gaa sf. “cispa degli occhi” te del torr. Letimbro).
ADP (Pietra). L gabella.
D gara. gabelotu sm. “gabelliere, daziere”
gaabixa / gaabixu sf. “brina gelata” ADL (Vent.) “arcaico”. PVG.
GO gaabixa. MUI 138 n.1 gaabixu (gala: “gelare”) Cf. RGS § 1139, nap. gabelloto, cal. gabilloto “appalta-
Cf. BIO 256, 280: mant., piac. calabrüsa, scalabrüsa “bri- tore di gabelle”.
na” FDF.P 73 (Triora) “fino al 1890 si è chiamato così 1/4 di
D gaamüstru. pane venduto nelle botteghe”.
gaambistu / gaamüsciu / gaamüstru sm. “nevischio” D cabela. L gabella. gabellotus.
GO gaamüsciu, gaamüstru. ADG 19 gaambistu. gabia sf. “gabbia, nassa”
Cf. NAG 14.275 gaabisu < garabisu “nebbia gelata”; fr. DPC 173 ca 1180 (Sav.) et gabie vi.
bise “vento di N.E.; nebbia”. IVI 174 n., 176: forse “nassa” (cf. TBD 4. 981 s.v. gabbia)
D bixa. gaabixa. RGS § 151: prov. gabia, sp. gavia (prob. lat. volg. *gavea
gabba sf (bot.) pioppo (Populus tremula) = cavea).
GO “salice” CAD “salice bianco”. FPL (Mele) GRD 116 D gaggia. L gabia.
(Novi) se alcuna bestia sarà trovata brottare alcuna pianta… gabia sf. (mar.) “gabbia dell’albero della nave”
come saria piantoni di gabba, d’albara e di moroni… DSP 60 a.1487 ogni nave o navilio chi porte gabia. DSP
L gabba. 339 a.1583 navi et altri vasselli da gabia.
gabàn sm. “gabbano, mantello” JAN. VPM 85 sg., 416.
FAL 273 n.9. Gabbia top.
D gabano. PCT 123 Gabbia; Bric della Gabbia.
gabana sf. “capanna” gabiàn sm. (ornit.) “gabbiano”
FPI 1624 “gen.”: Cf. prov. gabano, m.s. CLU.
D cabana. D gabianettu.
gabano sm. “gabbano, mantello” gabiàn agg. “stupido”
SGC 419 a.1522 li tollevano il gabano. RAN 156.
Cf. ALN 426 a.1422 (Pisa) gabbano. CIV mil. gabàn, m.s. gabianettu sm. (ornit.) “gabbianello”
D gabàn. L gabanus. CLU.
gabao agg. “vanaglorioso” D gabiàn.
PEG 44 lo gabao si e llo chuco chi no sa cantar so no de si. gabibu sm. “arabo, levantino”
D gabar. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG.
gabaö’ sm. “(specie di fungo) lumachino di prato” GA 14.126 “persona scaltra e prepotente”. PIA 56 n. 110
CAD: Agaricus polymices. FPL: Agaricus melleus. “africano”: < ar. habib “amico”.
gabar vb. “agire in frode, contravvenire” D cabibu.
SA 249 a.1340 (Sav.) che nissum manischarco de la dicta gabicciu sm. “piccolo abituro rustico”
arte possa per drito o per traverso andare ne mandare a ca- DVA (VArr.).
za de li hosteai… per dir ali foresteri… se eli voleno far
gabina sf. “cabina”
ferrar li soi cavali o altre bestie da cio gabar sotto penna
NVM (Sav.).
de soldi dexe per ciaschaduna fiar che li dicti manescar-
chi… anderan da suo proprio gabar a […] sensa che elli gabbiolo sm. “fossa di raccolta e contenimento dei
siano requesti a voler ferrar le bestie. detriti; pozzo di decantazione”
gabar(se) vb. “vantar(si)” DSP 305 a.1572 far nettar ponti et gabbioli, per provede-
PEG 44 questi (orgoiosi) son quelli chi per soa propria re che li terreni, zetti et altre immonditie siano condotti et
bocha se van gabando, etiamdee sercham losenguer chi portati alli dovuti tempi nelli luoghi soliti e destinati.
digam bem de lor. DSP 406 sg. a.1614 ne si permetta la coltivatione di quel-
Cf. MB 98 (Bonvesin) gabarse “vantarsi”. SAP 405 le ville contigue a fossati a pié dei quali non sia muraglia
a.lomb. gabo “burla”. di tre palmi alla parte di sopra con gabbioli nelli fossati,
D gabao. gabaria. costringendo i padroni delle ville alla evacuatione de su-
gabara sf. “grossa barca da carico” detti gabbioli a tempi determinati. –– che si debbano fa-
CAD. bricar gabioli fra l’arsinale e san Tomaso.
gabaria sf. “vanteria, vanagloria” D gaggiolo. L gabiolus.
PEG 44 lo quarto ramo che fa l’orgoioso e gabaria in lo gabirda sf. “combriccola”
so cor. GO. MVS (Sarz.) “banda di ragazzacci”
D gabar. D cabilda.
gabr 506 gagi
gàgiua / gaggiuà / gagiulà sf. “ganascino, pizzicotto” AG 100.9 chi monti n’an aquistai gai/ per esser duri e re-
BDS (Sav.) gàgiua. GO gaggiuà. RAN 186 piggià üna proai.AG 134.224 e perchazi li gai toi.
gagiuà “prendere per il ganascino”. MVS (Sarz.) ga- FA 355. AGC 36.
giulà. VPL. D guai.
D gagiö’a. gay inter. “guai”
(mieza) gàglia sf. (pron. contad.) ”strambo, mezzo PAS 29 gay a quello per chi lo figlo de l’omo sera trayo.
matto” PS 99. ADL (Vent.).
COM.1 27 ro ciù bravo mêgo dro mondo…o l’è çimma D gaiu. guao. guaime. gué.
d’ommo, un pô mieza gaglia, e de ciù buffòn, ch’o ve farà gaì sm. (mar) “parte laterale della stiva”
desganascià de rîe. CAD.
D (meza) gaggia. gaiabàgiu sm. (ornit.) “airone”
Gagliardo cognome CLU.
VTS 89 a.1537 (Sav.). Gaiàn top. (Cimavalle, Sav.)
D gagiardo. galliardo. L gariardus. NTS 39.
Gaglietto top. D gai.
PCT 100: long. *gahagi. gaiardìxe sf. “robustezzaz
D gai. VPL (Sanr.).
gaglina sf. “gallina” gaiardu agg. “robusto”
ADL (Vent.). PRA 374 (od., Taggia) VPL (Sanr.).
D gaglineta. gagliné. galina. gaiasu sm. (bot.) “Dragunculus vulgaris Sch.)”
gagliné sm. “pollaio” MLC 271 (Valleggia, Sav.)
FDT.P 73 (Triora). Gaibâdu cognome “Garibaldi”
D gaglina. galinà. ADG 85. FDG 137.
Gagliné soprannome, cognome D garibaldi. garibaldo.
PRP 360 (5.31) Filippo Gagliné tutt’arraggiao. gàibu sm. “garbo”
PRA 374. RAN 186. PD 123, 141. MD 13. ADG. FDG 138.
PVG.
gaglineta sf. (ittiol.) “cappone organo”
D garibo.
ADL (Vent.). gaidda sf. “giogo dell’aratro”
D gaglina. galineta. ADP, VPL (Pietra).
Gaglineta “soprannome, cognome” Gaie top.
PRP 358 (4.3) chiù sacchiuo che Vincé Gaglineta. PCT 100: long. *gahagi.
PRA 374. D gai.
gagliofa sf. “tasca” gaiellu sm. “nodino di nervi o di grasso ai polsi”
MP 19.144 (Pigna): “etimo oscuro, cf. prov. mod. gaiofo, SDS (Sav.).
galhofo “baccello”. D gaelu. ganieli.
Cf. PVG 377 s.v. gagiöa; DEI 3.1746 tosc. gagliolo “bac- gaietta top.
cello”. PCT 100: long. *gahagi.
D gaiofa. D gai.
gàgliu agg. “variopinto, maculato” gaiettu sm. (bot.) “favagello (Ficaria ranuncoloides)”
MP 19 144 (Pigna): “specialm. di fagioli”. VPL (Vent.). EVM 57 (V.Mar.). VPL (Pietra, antiq. “rizoma .
REW/FPI 3663. gaigiùn sm. “frasca, pollone”
D gagliurau. galurau. L varius. PVG.
gagliu sm. (bot.) “Arum” D caviggia.
RML 976 (Airole). gàigu sm. “vento del Nord”
D gagiöa. gaiu. galiu. ITG 17.
gagliùn sm. “anguilla, cècula (Caecula caeca)” Gaimondio top.
ADL, AFV 415 (Vent.). TVD (Dolc.). PCT 114, 118. germ. Pian di Gaimondio.
gagliurau agg. “variegato, screziato” gaina sf. “guaina, fodera”
ADL (Vent.): REW 3663. ADL (Vent.). RAN 190 “speciale cucitura”. MP 19.143
D gagliu. (Pigna). “termine delle cucitrici”
gagnà/ -r vb. “guadagnare” D desgainà. guèna
PRP 336 i a gagnàn, l’anciòa (“ebbero il fatto loro”). gàina sf. “fannullone”
ADL (Vent.) gagnar. LP 24 (Pigna) gagnar. VPL (Taggia).
D gainar. guagnà. (erba) gaina sf. (bot.) “Hyoseris radiata”
Gagno cognome FPL (PortoM.)
VTS 75 n. a.1517 (Sav.). gainar vb. “guadagnare”
D guagno. L guagnus. TL.3 414 a.1474 e que agie gainato tanti denari.
Gai top. D gaino. guagnar.
PCT 100: i Gai: long. *gahagi. gainasa sf. “folaga”
D gaglietto. gaiàn. gaie. gaietta. gaioli. gazzo. CLU.
gai sm. pl. “guai, danni” D galina.
AG 14.331 a doio dem aver li gai/ se intrambi son mariai. gaino sm. “guadagno”
AG 39.64 e a lor li gai som maor. AG 46.91 chi,per de- TL.3 414 a.1474 et de questi simili gaini monte vote fan
saventura/ receiva mar contra dritura/ o a la tenzha tren- caxone alquni consuli de Caffa.
cha o torta/ conseigo li gai porta. AG 54 78 tuti sum si D gainar. guagno.
adormentai/ en soi deleti per lor gai/ che l ennimixi lor gainöra sf. “gallinella d’acqua”
mortai/ semper veienti in li lor guay/ subitamenti li am CLU.
preixi. AG 54.160 semper renovando li gai/ a li meschin. D galina.
gaio 508 gall
DPC 176, 177, 185:” -ll- non ancora scempiato (cf.RGS galettu che se spegia sm. (bot.) “Ophrys Bertolonii”
§ 229): non solo grafico”; sonorizzazione di -t- intervoc.; FPL (Gen.).
cf. glossa s. x. gallêda: “cratera vas vinarium”. galettu da prucesciùn sm. (bot.) “fior di ginestra”
Voce di origine incerta (Cf. DELC 2.641 sg.), estesa a CAD.
tutto il territorio romanzo, germanico, anglossassone e galettu de marsu sm. (bot.) “Ophrys v.sp.”
slavo.” FPL (Mele).
D gallea. L galeta. galettu de marsu (ornit.) “upupa (Upupa epops)”
Galello top. (Sav.) ADL (Vent.). ADP (Pietra). BUL 387 (Sav.). PVG. MCM
NSS 258 s.xii “località ignota”. 44 (Casteln.M.). MVS (Sarz.). CLU.
galeone sm. “galeone” D galletto di marzo.
AA 266 patroni di nave e galease e galeoni e barche e fre- galettu gianu sm. (bot.) “Serapias neglecta”
gate. FPL (Gen.).
D galea galettu de gran sm. (bot.) “Gladiolus segetum”
galera sf. “galera, galea” FOP (VArr.).
AA 224 donare garioti per armare galere. RDB 72 ri co- gallezzà vb. “galleggiare”
stumi e re lengue hemo cangiè…/ che galere dighemo a re RAN 72 s.xvii. CAD. NVM (Sav.).
garìe.
galiardeto sm. “bandiera della nave”
D galea. L galera.
PPG 542 a.1561 il galiardeto per il calsese.
galera sf. “galera, grossa scopa pesante”
ASF 741 in la canneva. galere doe. Galliardo cognome
Gallera cognome VTS 100 a.1530 (Sav.).
VTS 83 a.1530 (Sav.). D gagliardo.
galerna sf. “vento di Nord-Est” galiccia “stalla di forma cubica, a terrazzo”
JAN 1.208, 210: ital. PSP 90 n.235 (Pigna) “una derivazione da *gallicula
D garaverna. “gallinaio” presenta difficoltà”.
galeta sf. “bozzolo del baco da seta” Galiccia top. (Pigna).
PVG. PSP 90 n.235.
Galleta cognome galina sf. “gallina”
VTS 94 a.1530 (Sav.). MBA 374 a.1407 (Seyne), prov., pl. galinas.
galletta sf. “biscotto secco dei marinai” PD 117, 358. PVG. CLU. VPL.
DEI.3 1753: dal franc. in ital. attraverso il piem. - gen. D gaglina. gainasa. gainöra. galinà. gallinara. galinassu.
LFL 3.18; franc. gallinella. galineta. gallu. gialina. L gallina.
D galetina. Gallina top. “masseria nel Bosco di Savona”
galletta sf. (bot.) “fumaria, fumosterno (Fumaria offi- NTS 39 a.1584; fine s. xviii; od. in ta Galina. FBS 51
cinalis L.)” a.1608. BG 127 n. s.xvii.
FPL, BNF 219 (Bord.). gallinà sm. “pollaio”
galletta rossa sf. (bot.) “Lathyrius sativus” RAN 20. PVG. VPL. FPI 3662a.
FPL (VArr.). D gagliné. galina. galinér. L galinar.
galete sf.pl. Gallinara top. “Isola Gallinara” (Alb.)
BUN 448 s.xv. (J.Bracelli) lo cor ve fara galete “vi bal- FTL 147 n. “il top. sembra potersi connettere con la pre-
zerà il cuore in gola, (per la gioia”) . senza di gallinacci selvatici”. BCB 136 sg. PCT 51.
gallettina sf. “biscotto” D galina. L gallinaria.
BDS (Sav.). galinassu sm. “sterco di polli, concime”
D galletta. ADP (Pietra). PVG. VPL.
galletto sm. (ittiol.) D galina.
RCG 263 “pelledura”. PML 358 “bavosa, gorno galinassu sm. (bot.) “Chrysanthemum segetum”
(Blennius v.sp.)”. TTC 143 “gallinella cappone gorno FPL (Cogorno).
(Trigla, Eutrigla gurnardus L.)”. TTC 144 “caviglione galinassu (ornit.) “occhione”
(Lepidotrigla cavillone Lac.)”. TTC 151 “bavosa occel- CLU.
lata (Blennius ocellaris L.)”. D galina.
D gallettu. gallinella sf. (ittiol.) “torpedine del Galvani (Torpedo
galletto sm. “fiore di ginestra”
Galvanii Cuv.)”
RDB 60 mancà voggiemo dri galletti avanti/ e belle scioi
PML 358.
cha dri pendin gallanti.
Cf. BVP 273. D galina.
D cantagallettu. galinér sm. “pollaio”
galletto di marzo sm. (ornit.) “upupa” FPI 3622a (Pigna).
BBM 389 (E.Montale). D galinà.
galettu sm. (ornit.) “pavoncella” galinetta sf. “coccinella”
BDS (Sav.). CLU. ADP (Pietra).
L galetus. D galina.
galettu sm. (bot.) galinetta sf. (bot.) “Merulius”
FPL (Gen.) “Spartium junceum”. FPL (Chiav.) “Fumaria FPL.
capreolata”. MLC 225 (Chiav.) “Fumaria officinalis”. galinetta sf. (ittiol.) “cappone organo (Trigla lyra)”
MLC 234 (Gen.) “Lathyrus clymenum?” PVG (V.Grav.) AFV 420 (Vent.).
“galletto, specie di fungo”. D gaglineta.
Galettu top. (Legino, Sav.) galineta (ornit.) “gallinella d’acqua”
NTS 20: Rian du galettu, affl. del torr. San Cristoforo. CLU. PVG “porciglione (Rallus aquaticus L.)”
gali 510 gàmb
gambarussa sf. (bot.) “parietaria (Parietaria officina- gamellino agg. “di una qualità di argilla per mattoni”
lis L.) MNS.1 138 a.1598 (Sav.) non possino li pignatari… fa-
FPL (Bord.). MLC 262 (Sanr.). DVA (VArr.). EVM 92 bricare mattoni se in la pasta di essi non interveneranno le
(VMar.). FPL (Masone) “Spiraea aruncus” tre quarte parti di terra gamellina, e per l’altra quarta par-
D camba rousset. cambaroussi. gambarussìn. te tovio.
gambarussìn sm. (bot.) “parietaria (Parietaria offici- gameloto sm. “stoffa di pelo di cammello”
nalis)” AA 146 una pianeta de gameloto nigro.
FPL (Mortola) Cf. CVM mil. camelott “tessuto di pelo di capra d’angora”
D gambarussa. D giamelleto. giamellotto. jhameloto. L clamelotus. ga-
gambéa sf. “gamba dei pantaloni, degli stivali”. melotus.
PVG. gameo sm. “cammello”
L gambera. IVE 59 un iorno trova una pelle de gameo… –– ben che
gambeduna / gambedüna sf. (mar.) “gambedona, fu- ello avesse trovao un gameo morto…
ne di bordo” FAS 153. POF 9 sg.: “eccezionale caduta di -r- intere-
CAD.gambedüna. NVM (Sav.) gambeduna. voc.: perché gameo anziché gameru < camelus?”. RGS §
gambe lunghe sm (ornit.) “cavaliere d’Italia” 151.
CLU.
D gameao.
D gamba. L gambe longue.
gamerra sf. “casacca, mantello”
Gambero top.
AG 140.327 tenza, zho e question/ aduxen gran perdetion/
PCT 94 Rio del gambero: long. gamahal.
D gambaro. e fan l’omo star in guerra/ e for portar rea gamerra.
gambetta sf. “sgambetto” PS 62 rea gamerra “la casacca dei condannati”
CIT 145 aora a me fa gambetta e se ne scappa. GL 3.18 L gamerra. gamorra. gamura.
gambetta/ ghe fa cærti sospiri ammagonæ’. PVG. Gameragna top. (Stella, Sav.)
D gamba. L gambeta. EOL 31. SCT 84. G.SERRA, RSL 17 (1951) 239: n.p.
gambetta sf. “staffa della fibbia” long. Gaidemarus, Gaimarus > Ga(i)mar-agna. PCT 93
PAG 140. sg.: long. gamahal “membro di una consorteria”. QVS
gambetta sf. (ornit.) “pettegola” 158.
CLU. L gameragna.
(in) gambetta loc. avv. ”senza calze, a gambe nude” gâmistu / gâmüstru sm. “nevischio”
GO. CAD. DVA (VArr.) andà in gambetta “saltellare su CAD. VPL.
una sola gamba”. Gamondino top.
Gambetta cognome PCT 114, 118 Cappella di Gamondino, germ.
VTS 82 a.1530 (Sav.). D gamundio.
gambetùn sm. (ornit.) “merlo acquaiolo” Gamundio top. (Stella)
CLU. MPS 9: germ.
gambiarosa sf. (ornit.) “starna” D gamondino.
CLU. gana sf. “modo, garbo”
gambirlu sm. (ornit.) “cavaliere d’Italia” GL 7.13 con bella gana “con bel modo, con eleganza”
CLU. ganaelli sm.pl. “malattia della pelle”
gambisa/ gambiscia / gambixe sf. “collare di legno DVA (Gazzo, VArr.).
per le vacchie” AMSSSP n.s. 14 (1980) 101 n. (Gazzo, VArr.) “si guari-
ADL (Vent.), BDS (Sav.) gambixe. PVG gambiscia. VPL sce frizionando la parte malata con le dita. Voce del con-
gambisa. tado”. Cf. F.DURAND, Termini tipici e rari… usati nella
TB 17.174 (REW 1542): “celt. cambo “ricurvo”. Cf. Valle di Arroscia, ATPL 3 (1974) 26.
CVM mil. gambisa, DEP piem. gambisa m.s. D ganieli.
gàmbou sm. “gambero : palemone sega (Palaemon ganar vb. “ingannare”
serratus Pen.), palemone squilla (Palaemon Squilla AGL 86.84 no an cura de bon faito/ se no de ganar (ms.
Fab.)” gariar) l’un l’atro.
PML 384. PD 135, 355. SDS (Sav.). AGN d’e<n>ganar.
D ghimbaru. D gariar.
gambu sm. “gambo, stelo” ganascia sm. “mascella, ganascia”
PVG. VPL. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. PSU 3 (da Airole a
D ciarbu. gambüsciùn. gambüsu. Casteln.M.). VPL.
gambüsciùn / gambüsu sm. “stelo, stoppia, torsolo” RGS § 181 tosc. ganascia. Cf. CIV 96 sg. ven. ganassa
PVG. “grecismo dall’Esarcato”.
D gambu. D ganascià. ganasciùn. sganascià.
gameao sm. “cammello” ganascià vb. “masticare, mangiare”
PS 62 s. xiv. gameao. PS 18 s. xiv. pl. gameaoi. PVG. FPI 3812.
PS 109. Cf. RGS § 339. D ganascia.
D gameo. L gamellus. ganasciùn sm. “ceffone”
gamebino sm. “specie di berretto” BDS (Sav.).
MNS.1 69 a.1631 (Sav., Stat. berrettieri) gamebini o sia D ganascia.
burelli. ganaüssu sm. “canna della gola”
gamela sf. “scodella dei marinai” PVG
ADL (Vent.). D canuezu.
gana 512 garr
garbola / garbora sf. “sponda del fondo della maci- terra…/ garda noi de mortalitat/ e de femine e de guerra.
na, imboccatura della tramoggia del mulino” MBA 348 a.1562 (La Bréole) gardar. NSB 191 s.xvii.
GRD 116 (Tenda) la garbola (sia) attorno alla mola della (GG.Lanteri, Vent.) gardè se l’è da rrì, corpo dra doglia/
larghezza di doi diti solamente. (S.Stefano) Il molinajo de l’arroganza de chesti marrai… SB 770 ca.1850 garda-
debba tener la garbora cucita e larga dalle mole per due va. LP 24 (Ponente lig.) garda “guarda”. ADL (Vent.)
dita. gardà “fare la guardia”.
D garbelu. garbia.garbua. garbula. D garbola. garbula. D agardar. gà. gardian. goardar. guardar. resgardu.
garbu sm. “buco, foro” gardettu sm. “ragazzo, garzone”
CAD “voce del contado”. RAN 11. VPL. RML 976 CAN 1843 p. 29 (Sav.) ciü de sentu l’ean davéi/ gh’éa di
(Pigna): cf. garbou, gab (Alpi Maritt.), sgarbu (Airole): ommi e di gardetti/ u ghe n’éa de primmu péi/ ghe n’éa
“mot (pré-latin?) d’origine obscure”. PRA 387 “germ.”. ascì di zà buscetti. RAN 187. PD 355. BDS (Sav.).
GA 12.101 (cf. graphium, fr. graver); 13.202 (REW 7636) gardiàn sm. “guardiano”
scabrare “grattare”. ADL (Vent.) sgarbu: REW 4690, LP 24 (Pigna).
a.ted. skerba “incisione”. ALN 256: < ar. haraba “caria- D gardar.
re, devastare”, cf. sic. carbu “buco in un albero”. DEI gardigiùn sm. “gola, gorgozzule”
1.659 s.v. cafaro “burrone, torrente”: lig., piem. garbo RCG Diz. GA 15.56: REW 3922.
“tronco d’albero cavo”; basco kharbe “grotta”: origine D gardüggiùn. L gardiglionus.
mediterr. F.BRONZAT, RSL 51 (1985) 248: garp “buco” gardiùn sm. “gola, gozzo”
da una base pre-i.e. karabo “incavato”, cf. J. HUBSCHMID VPL.
AGI 39 (1954) 65-67. gardu sm. “cardo”
D garba. garbà.garbassu. garbigiö’. sgarbu. GO. PD 355. ADG. FPL. MLC 248 (Chiav., Sav.)
garbu agg. “bucato, forato” “Cynara cardunculus”. (Sav.) “Carlina acaulis”.
DVA (VArr.) 54 cassa garba “mestolo forato, schiumaro- D cardu. giasciagardi.
la” gardüggiùn sm. “gola, gorgozzule”
D cassa garba. garbu. GO: gardüggiùn da gûa.
garbua sf. “paniere per il grano da seminare” D gardigiùn.
GO. gardùn sm. “guardolo della scarpa”
D garbola. L garbula. PVG. VPL.
garbugio sm. “disordine, sommovimento” L guardonem.
IVE 92 e comenza a esser grande garbugio in tuta la ter- Garre cognome
ra. TL.3 120 n. a.1474 per li dubij che se an de garbugio VTS 94 a.1530 (Sav.).
in campagna me son ancora più fondato a non lasciar in- garea sf. “galera”
novare niente. TL.3 199 a.1475 se se sta a questo modo AG 49.62 ordenamenti fe so sto/ de garee e de gente. AG
ogni anno sera garbugio in questa caxon de lo episcopato. 49 167 con vinti nostre garee. AG 49.320 con setanta e se-
MCM 52 (Casteln.M.). ti legni…/ venze garee provo de cento… PAT 23 a.1352
D garbügiu. garbuglio. ingarbuggià. abiando… aparegiao refrescamento per le nostre garee, a
garbügiu sm. “garbuglio, matassa arruffata” zo che per defecto de victualia le nostre galee no perdes-
G0. BDS (Sav.). VPL “imbroglio”. sem lo tempo. PAT 14.26 a.1404 lo dano de la nave e de
D garbugio. la gareaça preise per le nostre garee. ASA 122 a.1390
garbuglio sm. “disordine, sommovimento”. (Alb.) e fara meglor merchao de questa garea.
PAD 353 a.1506 se non fusse stato le nove erano venute POF 9 sg. FA 356. PRA 369 n.
da Monaco, sarebbe stato qualche garbuglio per la terra. D galea.
D garbugio. gareaça sf. “galeazza”
gàrbula sf. “striscia di legno del setaccio” PAT 14.26 a.1404 lo dano de la nave e de la gareaça prei-
MVS (Sarz.): REW 2321, 3695. se per le nostre garee e menae a Zenoa.
D garbagna. garbua. garbia. L garbula. PS 31.
garbuso / garbusu / garbuxo sm. (bot.) “cavolo cap- D galeasa.
puccio (Brassica oleracea v.sp.)” garéise sm. “garrese del cavallo”
RDB 65 strusci de garbuxi e de coretti. MNS.1 158 PAG 224.
a.1641 (Sav.) non possa introdurre in la presente città di garello sm.
Savona alcuna semenza di garbusi forestiera. MVS GL 4.92 oh amô, che tante smorfie ti ne fæ/ tutto dì per
(Sarz.) garbusu. sciaccarne ri garelli.
D garbuxo. L garbusius. D gariéi.
garbüxu sm. “cavolo cappuccio” Gareze cognome
GO. MUI 162. RAN 187. PD 345. FPI 1668. ADP VTS 123 a.1530 (Sav.).
(Pietra). D garexio. L garexe.
FPL côu garbüxu. Garessio top. “Garessio”
D garbuso. LTS 87 sg.: pre-latino.
garce sf.pl. “branchie dei pesci” D garexio. L garresius.
VPL (Var.) Garezzo top. (Mendatica)
gardà/ -r vb. “guardare, custodire, proteggere” LTS 87 sg.
AG 14.123 or no zurar, e se tu zuri/ garda ben se tu te D garexio.
sperzuri. AG 16.358 fiior santo/ per pietai garda (ms. gra- garetta sf. “garretto”
da) in ver de mi. PAS 30 quando Juda se fo partio si gar- GL 7.44 sì che allora ghe pà mescià garette/ e te m’are-
da alli soi discipuli e si gue disse… PS 62 ve prego che comando gamba lesta. DFC 134 (una ballerina) intreçça
voy gardei bem questa hereditae, che me costa cossì cara. in mille modi re garrette.
PGF 28 a.1461 (Alb.) la vostra posansa, dose maire, ne ADP (Pietra).
garde da ogni tribulasioni. PGF 29 prensesa de cel e de L garretus.
gare 515 gari
garetu sm. “calcagno, caviglia” DEI.3 1763: respinge la derivaz. gotica. GA 12.166: gr.
VPL. kal’poioj . ALN 38, 67, 111, 262: ar. qâlib, sp. gáli-
Garexio cognome bo, it. calibro (< turco kalip “forma da scarpe”, gr. kal’-
VTS 94 n. a.1507 (Sav.). pouj) REW 1524. DEI.2 681. PVG 395.
D gareze. garessio. garezzo. L garrexium. D desgaribar. desgaribo. gaibu. garibare. garibetto. gari-
gargagnàn sm. “profittatore, sfruttatore” bo. garìbbu.
BDS (Sav.). L galibum. garibus.
garganella sf. (ornit.) “anatra marzaiola” garibo sm. “garbo, proprietà, grazia”
CLU. GNB 223 (Bord.) AFV 413 (Vent.) “alzavola COM.1 62 sei un ommo de garibo e onesto. DFC 9 un
(Nettium Crecca)”. lenguaggio corrotto… parolle stroppiæ’, sença garibo,
D garghentìn. impastiççæ’ con prononçie che fan rie chi re sente.
gargata sf. “cavità, ugola, gola” DFC 54 un dixe: poca graçia!/ l’atro: miræ’ che garibo!/
VPL. s’o passa d’in Portoria/ ghe tocca una sascià.
gargatìn sm. “gozzo” garibo sm. “sagomatura di forme del legname per la
ADP (Pietra). costruzione di navi, procurata sul vivo durante la cresci-
D garghentìn. ta delle piante”
garghentìn sm. “ugola”
FCL 67 n. a.1552-1585 puotersene servire per legnami da
DVO (On.). REW 3685.
galere e come si dice da garibo. U.MARTINI, RII 10
D ganganela. garganella. gargatin. gargotta.
garghigiùn sm. “parassita del legno” (1955) 50 a.1662 chi sarà trovato a tagliare legnami di ga-
VPL (Loano). ribo di calce o cima incorra nella pena… –– tagliare le-
gargotta sf. “bettolaccia” gname da garibo per far barche. F.CICILIOT, NAV 1
RAN 127: fr. gargotte. (1999) 85 a.1574 (Varazze) settecento pezzi di legnami da
D garghentin. garibo tagliati in quello bosco. Ivi, 82 a.1680 (Sanr.) che
Gari top. in avvenire non si possa dar licenza alcuna di tagliar al-
PCT 124 germ. beri di garibo senza l’intervento di tutto il magistrato.
garìa sf. “galera” gàribu sm. “garbo”
RDB 22 aura per poco amò dri so çitten/ chi per goardara MP 19.145 (Pigna). VPL.
ciù no fan garie. RDB 72 ri costumi e re lengue hemo RAN 43. PAG 154. MD 13. Cf. Dante, Purg. 31.132 dan-
cangiè…: che galere dighemo a re garìe. zando al loro angelico carìbo. (SCARTAZZINI-VANDELLI ad
RAN 55. PD 110. loc.: “canzone a ballo”, cita G.I.ASCOLI, AGI 14 (1898)
D galea. 346 sgg.; E.G.PARODI, Bull.Soc.Dant.It.,2. 6 (1898) 251
gariar vb. sg.).
AG 86.84 no an cura de bon faito/ se no de gariar l’un l’a- D garibo.
tro. garricia sf. “terra incolta”
AGL: “lez. incerta: ganar “ingannare” AGC: engariar ITG 17 pl. garricie.
“angariare” AGN enganar “ingannare” L garricia.
D angaria. ganar. L angariare. D garinciu.
Garibaldi / Garibaldo cognome garicciu sm. “gioco infantile delle biglie”
FFN 340, NAG 2.361, RGS § 17, VTS 100 a.1512 CAD. BDS (Sav.). VPL. PVG garici.
(Sav.): Garibaldi. D garinciu. garu.
VTS 98 a.1530 (Sav.): Garibaldo. garidda sf. “traino a perno, parte anteriore mobile del
D gaibadu. L garibaldus. carro da buoi”
Garibaldi / Garibaldo top. S.MUSSO, comunicazione verbale 03/12/1992 (Sassello).
FFN 340, PCT 124, Garibaldi. RAN 11: Garibaldo L garidda. ingaridare.
(V.Graveglia). garìe vb. “guarire”
D garibaldi. LP 24 (Pigna).
garibàu agg. “garbato” D guarir.
VPL. gariéi / garieli sm.pl. “ghiandole”
garibare vb. “dare il garbo, la sagomatura alle cor- BDS (Sav.,Piampaludo). VPL garieli “muscoli del polsp
be della nave” schiacciati per curare il mal di gola”
PIA 54 n.101 “arabo” D garello. gaelu.
D agaibà. garibo. garigliu sm. “gheriglio, l’interno del nocciolo”
garibetto sm. “riassestamento” MP 14.37; 19.145 (Pigna).: REW 1726.
PAG 154: “legge del garibetto: emanata da Andrea Doria D gaelu. galügiu. garullu.
nel 1547 per dare “garbo”,rsiassetto, alla cosa pubbli-
garignùn sm. “bugigattolo”
ca”. GRD 116: “così venne chiamata la legge dai nobili
nuovi per dileggio contro i nobili vecchi”. VPL (Sanr.).
D garibo. garinciu sm. “gioco infantile, in cui le biglie devono
gàribo sm. “foggia, moda” essere mandate nella buca (“garu)”
BVP 259 a.1511 non si possia piu fare fozia alcuna ni ga- MVS (Sarz.).
ribo novo de vestire. D garicciu. garu.
BOV 556 a.1531 in qual modo fogia o garibo si voglia… garion sm. “galeone”
–– e quelle se intenderano fogie e garibi novi. CIT 286 de Fiandra per un verso/ ri garioin andandoghe a
CLD, LI.: germ. C.SALVIONI, SR 6 (1909) 19: cf. prov. traverso.
gaubi, cal. gàlipu “garbo”. SON 288, GRG 1.370, BLG D galea. L galionus.
32: got. *garwi “preparazione” (REW 3695: garvjan Garioni top.
“preparare, disporre”). PCT 114. germ.
gari 516 gars
garioto sm. “galeotto, vogatore sulle galee” stanei… MNS.1 55 a.1577 (Sav.) alcuna berretta qual
AA 224 quando convene che la cita di Saona abia a dona- fusse agogiata, o follata o vero garzata… VPL garzà.
re garioti per armare galere in la dicta cita de Genoa. “cardare”.
D gale. L galeotus. D carzare. sgarzà.
garitta sf. “garitta” garzatore sm. “garzatore”
CAD. PD 155. LFL.2 20: fr. AA 255 garzatori de pani. MNS.1 48 a.1577 (Sav.) li
L gaeta. maestri garzatori.
gariùn sm. “garzone che accompagna il gregge” D scarzoei. L carzatorem.
PTO 258. Garzi top. (Quiliano)
garixàn sm. “rigagnolo che sbocca in mare” MSQ 171 a.1532. PQV 63 “se fosse abl.pl.(*galicis, *ca-
ADP (Pietra). VPL “condotto di acqua piovana”. licis) sarebbe tardo-romano (sec. iii. E.V.).
Garlenda top. “Garlenda” D garzu. L garexium.
CL.9 PCT 114: germ. PCT 121 (Alb.) Cima Garlenda. garsom / garson / garçon / garzon sm. “giovane, ra-
L garlenda. gazzo; garzone”
garlezzà vb. “gorgheggiare” CR 8 fè Herodes per ira amassar tuti li fantim e garssoim.
DFC 39 quando ro rosigneu/ comença a garlezzà tra fœg- LSE 30 um garsom de uno ogio et tignozo… OGM 95
gia e fœggia.
a.1518 alcun garson o garsona… lo qual no abia passao la
RAN 93.
garnì vb. “guarnire” etae de doze agni… RDB 18 ma quando tira a voi questo
AG 47.38 veneciam fon vaguì/ le lor taride atraversae;/ li garzon (Cupido)/ per rompìve ro cuò duro e crudé… DFC
nostri ge montan garni/ chi ben puni le lor pecae. (AGN 57 se ho mandao quarche biggetto/ pe un garçon de sa-
“armati”). ADL (Vent.). vattìn…
POF 16. FA 401. D garsona. garsone. garzonis. garzonitae. garsono. gar-
D garnìe. guarnir. L garnire. sum. grazon. L garçonus.
garnìe vb. “guarnire” garsona / garçonna / garzona sf. “bambina, ragazza”
MP 19.145 (Pigna). OGM 94 1395 (il personale dell’ospedale non deve)
D garnì. guarnir. baxar, abraxar alcum garsum o alchuna garsona, ni tegna
garo sm. “nuvoletta grigia apportatrice di pioggia” in brasso. LSE 13 tal fantina… à faito o in tuto desprexià
ITG 17. tute le cose puerile et de garsone, o convertirle in servixio
garoccia sf. (mar.) “galloccia” de Deo. TL.3 200 a.1475 in la caxon de lo matremonio
NVM (Sav.). de quella garsonna. PAD 413 a.1507 preze per moglie
garofalo sm. “garofano” quella garzona. OGM 95 a.1518 ch’alcun garson o gar-
MUI 113. GUA 539. RGS § 151: g- prob. gà in lat. volg. sonna… lo qual non habia passao la etae de doze agni.
(gr. kariof›llon) GL 15.18 doî tocchi de garsonne co i rognoìn. COM.4 78
D ganöfanu. L garofalus. l’ho trovao… a tora in sciampradda con doe garçonne.
garofanaia sf. (bot.) “Geum urbanum” D garsom.
FPL (VArr.). garsone sm. “garzone, lavorante”
D ganöfanu. MAS 205 a.1465 li discipoli o sia garzoni d’altri… MAS
garòn sm. “calcagno” 213 a.1492 instrumento publico dell’accordatione di det-
SDA 48 (Altare) to tale garzone o sia putto. NAC 19 a.1576 (Sav.) non
D garùn. potà alcuno maestro chirurgo o barbiero tenere in sua ca-
garòsciu sm. “bigoncia per il trasporto dell’uva” sa o bottega alcun garzone per imparare l’arte che non sia
DVO (On.). MDB (Bord.). incartato. MNS.1 106 a.1577 (Sav.) lavoranti o garzoni.
D gaossu. garosi. garozzu. SAS 85 a.1592 (Sav.) garsone o lavorante. MNS.3 48
garosi top. (Civezza) a.1741 (Sav.) che li medemi garzoni incartati non possino
ROC 146: “nell’area del top., e dell’isoglossa di garosciu,
portare il scosale, o sia la divisa di maestro.
garozzu, il terreno contiene argille adatte alla produzione
di terracotta” RGS § 275, 1152: “influsso settentrionale”.
D garosciu. garozzu. D garson.
garozzu sm. “piccola bigoncia per uva” garçonir / garzonir agg. “infantile, giovanile”
FDT 10.28, FDT.P 73 (Triora). VPL. IVE 30 e sie una overa garzonir, si che queste annime
D garosciu. garçonir abiam una alegreza spiritual… e se elli troveran
garouna sf. (bot.) “Hypochaeris glagra” alegreza… in cotai cosse grazonil…
FPL (Nizza). FAS 163.
garoup tueìseghe sm. (bot.) “Daphne Guidiva” D garson. grazonil.
FPL (Nizza). garzonitae / garsonitay sf. “adolescenza, gioventù”
Gars top. (Alpi Marittime, Fr.) IVE 57 messer, lo covem che voy temperey questa me
LAM 96. garsonitay, e che voi me daghey virtue soda. FAS 164
D garzu. garzonitae.
garza sf. “trina di seta, velo” D garson.
PVO 426 a.1250 (Bologna) lat. garza , it. s.xvii garza. garsono sm. “bambino, ragazzo”
FEW 19.53; DEI 3.1767. SCF 93 a.1393 ordenemo che niusuno garsono chi vegna
D garzare. a morte non habia la sua sepultura se non quatro brando-
garzà / garzare vb. “garzare, togliere il pelo al tes- ni. PGF 23 a.1437 (Gen.) uno garsono figlio de quond.
suto” Restamencio de Lecha. PAD 211 a.1507 et se sarà garso-
NAB 23 a.1473 (Sav.) nesuna bereta chi fuse portata da no de haveire xxv. pate et a la pena pecuniaria sia obliga-
garzare ne da livrare ne da folare da alcuna persona… to lo padre per lo figlio.
MNS.1 48 a.1577 (Sav.) circa il garzare bombasine e fu- D garson.
garz 517 gazz
Garzu top. “frequente in Liguria” va/ de vitoria si grande/ gazaira alcuna non ne spande.
N.LAMBOGLIA, RSL 13 (1947) 95: < cardeus, con possibi- PVG gazàia.
le influsso di sostrato pre-i.e. FA 356. FAS 157. ALN 99: ar. gazâra “folla”: grido dei
D gars. garzi. saraceni quando vanno all’assalto. DEI.3 1777: ar. ga’-
garsum / garzum sm. “bambino” zara “abbondanza”.
IVE 31 l’angero gi avea dito che questo garzum serea Cf. A.PRATI, AGI 18 (1914-22) 416: “l’it. ant. gazzeria
grande in lo conspeto de Dee. OGM 94 1395 (il perso- può essere solo da gazza, non dall’ar. gazâra”.
nale dell’ospedale non deve) baxar, abraxar alcum gar- D gazzèa. gazzæra. gauzera.
sum o alchuna garsona, ni tegna in brasso. gazàn sm. (ornit.) “ghiandaia (Corvus glandarius)”
D garson. CLU gazàn.
garsùn / garçun sm. “bambino, ragazzo, D gagiàn. gazana.gazano. L gaçanus.
IVE 10 questo se dixe in lo libero de la infancia de lo gazana sf. (ornit.) “ghiandaia”
Sarvaò, che Criste montava su li radii de lo sore, e li PAG 242. ADP (Pietra). CLU. PVG. VPL “gazza”.
garçuni, voiando far lo semeieve, cazeivan et morivan. D gazàn.
VPL. garsùn. Gazzana top. (Sav.)
GA 14.126 sg. (REW 9578.a). ADL (Vent.). PVG anche: BG 127 n. s.xvii Pian di Lodo o della Gazzana “masseria
“lavorante” nel Bosco di Savona”.
D garson. Gazzano top.
garu sm. “buca, nel gioco delle biglie” PCT 100 Bric Gazzano: long. *gahagi.
MVS (Sarz.). L gaçanus.
D garicciu. garinciu. gazaolo sm. (bot.) “corbezzolo”
garu sm. “nebbione freddo” BDS (Sav.).
VPL “nebbia sulla cima dei monti”. MUI 138 n.: cf. ga- gazarelo sm. (ornit.) “averla”
raverna, gaamüstru, gâbixu. CLU.
D gaambistu. garaverna. Gazaria top. terra dei Cazari (Crimea)
garüfa sf. “baruffa” DCT 162 a.1380 in lo imperio de Gazaria.
BDS (Sav.). L gazaria.
garullu sm. “gheriglio” gazaria sf. “credenza eretica”
DVO (On.). AG 14.72 tuti queli chi se dam/ a creer neguna gazaria/ si-
D garigliu. sma, error ni erexia.
Garumba top. (Alassio) FA. 356 Cf. MP 99 a.lomb. gazaro “càtaro, eretico”.
TAL 72 n.354 Costa de Garumba. a.1539 Garumba. REW 1767.
D garumbu. L gazarus
garumbu sm. “mal passo” Gazzaro top.
TVD (Dolc.). TAL 72 (Ponente lig.). PCT 100 Bric del Gazzaro. Rio del Gazzaro: long. *gaha-
garumbu agg. “zoppo” gi. QVS 158 Rio Gazzaro (Stella S.Martino).
TAL 72. D gazzo.
D garùn. gasàuglie / gasàune sf.pl. “dolciumi secchi (o casta-
garumba sf. “canale di scolo” gne, monetine, ecc.) lanciate ai ragazzi nei battesimi”
VPL (Sanr.). FDT.P 73: gasàuglie (Dolc.), gasàune (Pontedassio).
garùn sm. “calcagno, tallone” D gauzaglie.
BDS (Sav.). VPL. PVG “anca” gàsciu agg. “gerbido, incolto”
D garòn. garumbu. L garronus. FCL 58.
gassa / gaçça sf. “nastro, fiocco, cappio” Gàsciu top. (Diano San Pietro)
GL 7.11 no porto a ri câsoìn gaççe o frexetti. FCL 58 Gasciu, Colla du Gasciu.
GO. RAN 187. NVM (Sav.). FDT.P 73 (Triora). ADL L guascus.
(Vent.). PVG. VPL. gazzæa / gazzèa sf. “gazzarra”
RCG 83 pl. gasse “pasta alimentare”. NPD 62 ca.1750 (Sav.) me pà ben giusto un poco de
FNE 59 n.13. Cf. NAG 1 (14) 281. gazæa. BDS (Sav.).
D gaseta. AAG 113 n.3. LVO 19: ar. “ghazwatun “razzia, incursio-
gazza sf. (ornit.) “gazza (Garrulus glandarius)” ne”.
BUL 416 (La Spezia, Emilia, Lombardia). PVG. CLU. D gazàia.
gazabuggio sm. “guazzabuglio, confusione” Gazzelli top.
GL 9.26 ro gazabuggio cresce, e se confonde/ con ro pe- CL 16. PCT 100, 121: long. *gahagi.
rigo, e non se sa ben donde. DFC 49 a ra nœutte un gaz- D gazzo.
zabuggio/ fa ra gente inamorà,/ chi un violin, là una chi- gazzæra sf. “allegria, divertimento, lieta confusione”
tarra… CIT 20 ognun pe ra çittæ’ me fa re ficche/ tutto ro mondo
D gazzafattòn. se ne fa gazzæra. DFC 44 a queste allegre voxe, a sta
Gazzada top. gazzæra/ che per Zena se sente… DFC 146 za ti te metti
CL 16. in ære/ de fà pompa e gazzære. DFC 155 dro duxe sento
D gazzo. fà parli e gazzæra.
gazzafattòn sm. “guazzabuglio” D gazaira.
DFC 193 e se guasta ri polmoìn/ in ro fà gazzafattoìn. gaseta sf. “asola, occhiello”
COM.1 108 un gazzafatton de strofoggi. BDB 272 (Bonif.). ADL (Vent.). ADP (Pietra). PVG.
D gazabuggio. D gassa.
gazàia / gazaira sf. “gazzarra, baldoria, baccano” Gazzetto top.
AG 49.85 devulgando lor gazaira/ con ventosa vanna glo- PCT 100 “Cappella il Gazzetto”: long. *gahagi.
ria/ anti termen de vitoria. AG 49.339 Zenoa, odando no- D gazzo.
gazz 518 gatì
Gazzi top. gata sf. “fiore del castagno; gattice del nocciolo”
TCL (Loano) i Gazi. PCT 100 Rio dei Gazzi. PVG. VPL “bacca del salice”.
D gazzo. D gatini.
gazzìa sf. (bot.) “gaggìa (Acacia Farnesiana Willd.; gatta sf. ”larva d’insetto, bruco”
Robinia pseudacacia)” BOS 164 (M.Piaggio, s. xix.). farfalla, ti ê vegnüa/ d’ün
MLC 231. FPL. RAN 16. BDS (Sav.). güstu delicòu!/ T’ho cunusciüu piccin-a/ nun cuscì ben
D gaggìa. muntà/ quandu üna gatta ti éi. RAN. VPL.
gasiba sf. “naso lungo” DEI.3 1771.
ADL (Vent.) < ar. qasiba “flauto”. D gattu.
gazibba sf. “tranello, inganno, menzogna” gata sf. (ittiol.) “leccia nera (Schymnorhynus licha)”
GO. CAD. RAN 44: arabo. G.B.PELLEGRINI, LN 18 AFV 422 (Vent.)
(1957) 16; PIA 55 n.108: < ar. kadhiba “menzogna”. (erba) gatta sf. (bot.) “in Liguria, diverse specie di
Gazzine top. erbe pungenti”
PCT 100: long. *gahagi. BNF 220, FPL (Bord.) “Bupleuro (Bupleurum protrac-
D gazzo. tum)”. FPL (Gen.) “Nepeta cataria”. FPL (V.Polcevera)
Gazzo sm. top.; elem. topon. frequente “Erythraea centaurium”. MLC 245 (Chiav.) “Santolina
PCT 97, 100 sg., 120 sg. 124: Bric, Punta, Rio, Valle Chamaecyparissus L.”. FCL 56n., EVM 42 (V.Mar.)
di/del Gazzo. “Centaurea minore (Eryhraea centaurium”, pianta offici-
ITG 17. CL 16. FTL 123n., 159. FCL 78n. BLG 55. nale. TAL 73 n.356.
REW 3636 long. *gahagi “bosco o terreno riservato; D gatassa.
bandita” Gatta top. (Diano S.Pietro)
D cafaggio. gaggio. gai.gazzada.gazzaro. gazzelli. gazzet- FCL 56n. (terreno a olivi).
to. gazi.gazzine. gazzola. gazzolo. gazu. L gahagium. gattafua / gattafura sf. “pietanza, specie di torta fatta
Gazzola / Gazzolo top. con la prescinsöa”
CL 16 Gazzola. PCT 100,120 Gazzolo. GRD 116 a.1582 bettole dove si vende quella sorta di vi-
D gazzo. vanda che chiamano gattafura e migliacci e castagnacci.
gazöza sf. “acqua gazosa” Questa gattafura è molto in uso in questa città, non che
RAN 128: fr. gazeuse. nelle ville, et è fatta in modo di torta, ma non ha a che fa-
gasta sf. “alpeggio; piccola stalla” re con le torte di Lombardia o per meglio dire con le ro-
PTO 258. mane. DFC 12 dre torte, dre gattafue, dri scciattamarii.
gastà/ -r vb. “guastare, danneggiare” gatalegua / gattalevre sf. (bot.) “Pieridium vulgare
ADL (Vent.) gastà. MP 19.146 (Pigna) gastàr. Derf.”
D gastu. guastar. MLC 250. SDS (Sav.) “erba selvatica usata come insa-
Gastaldino top. (Cairo) lata”.
FCL 43 n. Mon Gastaldino. D aitalegue. attalegua. laitalegue. latalevre. legue. talegue.
D castaldo. Gattamora top. (Gen.)
Gastaldo top. PNS 153: “Passo di Gattamora, originariam. Vico di
PCT 124 Tetti Gastaldi. Mattamora, in località poco abitata”.
D gastaudi. L gastaldus. PIA 23 n.20: origine araba. Nel sec. xiii. le matamore
Gastaudi top. erano fosse ripiene di grano: sp. marmorra, ar. matmura,
PSP 90 n.237. cf. DELC 3.310.
D gastaldo. L gastaudus. gatarda sf. “salamoia”
Gastéa top. (Bornigo, Triora) NVM (Sav.).
ASB 74: cf. REW 4682. “In alcuni dialetti, gastu: “ango- gatassa sf. (bot.) “erba gatta”
lo della stalla in cui si tenevano agnelli e capretti da al- TAL 73 n.356.
lattare”. D (erba) gatta.
gastodella sf. (ittiol.) “gastodella, Sairide di gatta spüssia sf. “puzzola”
Camper” DVA (VArr.).
PML 358 “Scomberesox Rondeleti Bonap.”. TTC 94 D spüssa.
“Scomberesox saurus Walb.” gattassu sm. (ittiol.) “Squalus catulus”
gastu sm. “guasto, danno” SDS (Sav.).
ADL (Vent.). L gattüssu.
D gastar. guasto. gatézu sm. “comportamento dei gatti in amore”
Gazu top. Gattières top. (Alpi Marittime, Fr.)
PAC 10 Munte du Gazu. LAM 96 it. Gattiera.
D gazzo. gatigià vb. “solleticare”
gazu sm. “copricapo maschile di panno rosso e nero” BDS (Sav.). VPL.
CPD 7 a.1940 (Sav.) facchìn e mainè, pescòi, caladìn/ D gatigliar. gatigiu.
üzavan de berette e berrettoìn/ rusci, âti, diti Gazzi; i cun- gatìgiu sm. “solletico”
tadìn/ piggia fögu criè dai pellandruìn. VPL. Cf. A.PRATI, AGI 17 (1910) 413 tosc. gattigliare
TIO 100: gazzo, detto anche “piggia fögu” dal suo colo- “punzecchiarsi, bisticciare”
re rosso acceso. VPL. D gatigià. gatigliar.gatìj. gatìu.
PVG. FDT.P 73 “copricapo dei pastori, di lana, a forma gatigliar vb. “prudere”
di lunga calza doppia”. MP 19.146 (Pigna).: REW 4684.
gazuéla sf. (ornit.) “Lanius collurio” D gatigià.
BUL 416 (La Spezia): cf. berg. gazöla m.s. gatìj sm. “solletico”
gazùn sm. “tappeto erboso delle aiuole SDA 64 (Altare).
BDS (Sav.), fr. gazon m.s. D gatigiu.
gatì 519 gava
gianda sf. “ghianda” tondo de color giano. RDB 105 (V.Dartona). RAN 57
ASF 727 una cadrea de veluto verde da homo cum le sue s.xvi. (B.Cigala).
giande. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala). D gialdo. gianu. giaunu. L ialnus.
PD 339. MLC 264 (Sav.). ADG. DEV 13. ADL (Vent.). gianu agg. “giallo”
PVG. VPL. PSE 255 sg.: < galbinus: g&- dal fr. jaune, o per metate-
D xandura. si galbinus > glabinus. RAN 20, 188. PD 123, 338 giau-
giandezà vb. “andare a zonzo” nu. REW 3646. GA 13.200. FDG 244. PVG.
VPL. D cà giana. giano. gianussa.
gian de vigo gianussa sf. (ornit.) “zigolo giallo”
GL 16.57 miræ’ là sto faccin de gian-de-vigo. DFC 79 se CLU.
ro sciò Lisciandro Greppo/ chi è chirurgo de raxon/ v’ha D gianu.
levao de su ro ceppo/ giandevigo e giacuròn. gîaota sf. “curva di strada”
giandìn sm. “baco, larva” PVG “giravolta”.
VPL (Sanr.). D giavotta.
giandulìn sm. “trottolino” giappà/ -r vb. “cinguettare, gracchiare”
CAD.
CAD. RAN 107, 128: fr. japper “abbaiare”. ADG 94,
D giandulu.
(in) giandòn loc. avv. “a zonzo” PVG “parlare a vanvera”. TVD (Dolc.). DVA (VArr.)
DFC 67 andemmo un pò in giandon/ in carroçça o in bar- “latrare”. BDS (Sav.). VPL “abbaiare” MP 19.144
chetta. COM.2 35 andà in giandòn. (Pigna) giapàr “abbaiare (del cane nella cuccia)”.
D gîà. giandonà. giandùn. giandunà. zirar. REW/FPI 4576a. Cf. SAP 406 a.lomb. ghiapaò “schia-
giandonà vb. “raggirare” mazzatore”
GL 4.95 così tutto ro giorno a ro giandon-a. D giapu. giattì.
D giandòn. Giappàn top. “Giappone”
giàndulu sm. “trottola senza punta metallica” CIT 17 o se fosse ræ d’India o de Giappàn.
GO. CAD. PAG 189. giapone sm. (mar.)
D gîà. giandurla. giandurlìn. zirar. VIA 92 a.1476 (Sav.) item giaponi da gallea n. dccccxl.
giandùn sm. “girellone, sfaccendato” giapu sm. “latrato”
BDS (Sav.). MP 19.145 (Pigna).
D giandòn. giandonà. giandunà. D giapà.
(in) giandùn loc. avv. “a zonzo” giara sf. “giara”
PVC 133 s. xix. ch’u l’andava cû bastùn/ in sà e là sem- ASF 745 in el granaro. giarre da oleo xxij grande. RAN
pre in giandùn. RAN 188 andà in giandùn. PVG. 44. VPL. MP 19.145 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). ROC
giandunà vb. “girellare, andare a zonzo” 154 (Civezza). PVG. FPR 40. REW 3944.
RAN 188. PVG. D iarra.
D giandùn. giara sf. “ghiaia, ghiaieto”
giàndura sf. “ghianda” ACV 137 (Carr.). MVS (Sarz.).
VPL. D giaira. L giara.
giandurla / giandurlìn sf. “piccola trottola” giarda sf. “malattia dei cavalli, sorta di tumore al
GO giandurlìn. SDS (Sav.) giandurla. garretto”
D giàndulu. giandurlìn. CAD. LVO 19 ar. khuragiun “tumore”.
giandurlìn sm. “specie di fungo” giardìn sm. “giardino, orto”, elem. topon.
BDS (Sav.). CIT 66 ri giasemin/ ciù freschi che no son dent’ri giardin.
gianellu sm. (ittiol.) “rana pescatrice (Lophius pisca- FLC 58 (Diano S.Pietro) au Giardìn. NTS 17 Munte
torius)” Giardìn (Lavagnola, Sav.) NTS 39 (Sav.) in ta Giardina.
CAD. RCG 263. PML 358. TTC 158. AFV 421 (Vent.). VPL.
D giudo. D giardinea. iarda. iardìm. jardino. mongiardino. zardino.
gianellu sm. “baco (di castagne, farina, ecc.)” L iardinum.
GO. giardìn sm. (ornit.) “voltolino”
D aggianellòu. giuàn. PVG.
gianetta sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla flava)” giardinéa / giardinera sf. “carrozza a cavalli, a quat-
CAD. CLU. ADP (Pietra). tro ruote, in servizio pubblico”
D giaunetta.
PVG giardinéa. MVS (Sarz.) giardinera.
gianfrüga sm. “gabbamondo”
D giardìn.
BDS (Sav.).
gianfuttre sm. “briccone” giardinéa sf. “innaffiatoio”
CAD. VPL.
giangrosciu sm. “spaccone” giàrdua sf. “girandola; trottola”
ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
gianico sm. “vento gelido” D gîà. ziardua. zirandora.
RDB 51 e gianico se strigia pe re strè/ si che pugneto fa giargùn sm. “cinguettìo; soliloquio indistinto”
no poemo puœ/ con re membre de freido arenzenìe. BDS (Sav.)
GDLI.6 766 gianicco m.s. s. xvi.(Aretino), cf. piem. gia- giaru sm. “gelo, ghiaccio”
nic “freddo intenso” (< Gian, Giovanni). MP 19.145 (Pigna).
giano agg. “giallo” D geru. zéu.
DSP 162 a.1501 se comanda che ogni iudeo… che de ce- Gias top.
tero debia portare apertamenti uno segno rotondo de dra- FTL 150.
po giano sopra lo pecto. BMP 199 a.1505 uno segno ro- D giassu.
gias 529 giàu
giaugià vb. “misurare il livello del vino nella botte guerfi e li atri gibelini.
con la giàugia” D ghibelino. gibellini. jubelino. L gibellinus.
DVA (VArr.). Giberto top.
D giaugia. PTC 115 germ.
giàuna sf. “trave di ferro fatta a Y” gibono sm. “giubba, casacca”
VPL (Taggia). PGF 30 s. xv. (Alb.) uno gibono de biavo.
giauneta sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla flava)” D gippon.
GNB 223 (Bord.). giboreia sf. “specie di ricotta”
D gianetta. GRD 117 a.1673 (Nizza) il brosso fatto del latte cotto,
giaunu agg. “giallo” chiamato poi giboreia non passerà patacchi quattro.
MP 19.147 (Pigna). ADL (Vent.): a.fr. jalne. VPL. gibriella sf. “l’aggirarsi intorno, passeggiare”
D giano. GL 9.1 e va con âtre furie in gibriella. DFC 60 a ra mat-
giausemìn sm. (bot.) “gelsomino” tin per tempo/ faççando gibriella/ t’ho visto…
MP 19.147 (Pigna). gibulà vb. “essere ansioso”
D giasemìn. BDS (Sav.).
Giauzé / Giauzepe n.p. “Giuseppe” giburà vb. “sistemare con poco garbo”
MP 19.147 (Pigna). VPL.
D gioxeppe. giecche sm. “giubbetto”
giava sf. (bot.) “Arum italicum”. CAD.
FPL (P.Nava). giesa sf. “chiesa”
giava sf. “biada” FSC 84 sg. a.1503 (Sav.) tenevano a livello una picola ca-
ALE 108. VPL. sa de la giesa de la Magdalena. –– il r/do messer Pietro
D biava. Gara allora presule saonese li donoe la parte spectante a
giavarina sf. “lancia, giavellotto” la dicta giesa de la Magdalena. PLA 407 a.1573 fare
ACV 137 (Carr.). aconsare lochio della giesa che è supra la caoella
Cf.DEI.3 1806 it. giavellina. Fornari… MR 133 a.1593 (Alb.) la detta giesa di santa
L clavarina. giavarina. Maria della Rovere posta nella villa di santa Maria giuri-
(erba du) giavaru sf. (bot.) “Herniaria glabra” sditione del Cervo.
FPL (P.Nava). D gexa.
giava sf. “chiave, bietta” giesia sf. “chiesa”
VIA 94 a.1476 (Sav.) item cugni sive giave per dicte bom- BOV 535 a.1531 (Sav.) né far logia luna con laltra in gie-
barde. sia.
D ciave. Cf. MUI 105 sg., 116. SRV s. xv. (Ven.) giesia.
giavella sf. “covone di frumento” D gexa.
GRD 117 (Bard.) se alcuno mieterà nelle messi d’altri, gietto sm. “detrito, calcinaccio”
mature o non, una giavella… DSP 273 a.1558 saorra, gietto, pietre o altre immondicie.
TB 18.35: REW 3627. BBB 19 n. a.1703 (Bard.) giavel- D zeto.
la o giaviera. gîettu sm. “giretto, passeggiatina”
Cf. NIG 64 (Cuneo) giavella, zavella m.s. FDG 216, err. gêtu.
D gavella. giaviera. L javella. D gîu.
giaverotu sm. “caramella” giexa sf. “chiesa”
VPL (Pigna). DSP 193 a.1518 le grande pompe e vanita cum parlamen-
giaviera sf. “covone” ti se hano e usano per le nostre done in le giexe e mona-
BBB 19 n., 28 a.1703 (Bard.) giaviere o sia racolta” sterii. RDB 34 e areizego andareiva ancon la giexa.
D gavella. D gexa.
gîavotta sf. “giravolta” giexia sf. “chiesa; la Chiesa”
NPD 79 a.1868 (Sav.) a forsa de burdezzi e de giavotte/ BRP 11 n.n. a.1474 pastor de sancta giexia. NPS 553
emmu schivòu d’esse buccùn di pesci. a.1527 ognun grida Franza Franza…/ questa he la gran
D gîà. gîaota. zirar. colona/ he sostegno de la giexa/ ha lo honore de nostra do-
giaxe vb. “giacere” na/ sempre mai quella ha defeisa.
GL 19.120 dro letto donde giaxe ra person-a/ de D gexa.
Raimondo marotto. giffra sf. “cifra; ghirigoro”
PD 334. PVC 63 s.xix. libbri… scriti in giffra.
D iaxer. GO. RAN 45. PD 357 “plebeo per cifra”. RNB 85 “non
Giaxo / Giaxu n.p. “Biagio” indigeno: con giüsterna ‘cisterna’ l’unico caso di ci- > gi-
RDB 32 messé Giaxo Axerao (Biagio Assereto). “.[Ma v. gimbrà, giostro, giügianda ecc.]. VPL (Arenz.).
RAN 55. PD 339. ADG 98 Giaxu. PIA 56 n.111, LVO 19 < ar. sifr “zero”.
gibba sf. “gobba” D degifrà(sela). ziffra. zifrato.
RAN 20. SDS (Sav.). giffre sf. “orecchioni, parotite”
MD 14: cf. DANTE, Par. 21.109 gibbo.“rilievo montuo- ADL (Vent.): a.fr. gifle “guancia”. MDB (Bord.) “tonsil-
so”. le”. ADP (Pietra). VPL (Sanr.).
D göbba. L gybus. D gnifre.
Gibellini top. gighiringìn sm. “organetto”
PCT 115 germ. DVA (VArr.): onom.
D gibellino. gigiàu sf. (bot.) “Centaurea nigrescens v.sp.”
gibellino agg. “ghibellino” FPL (P.Nava).
AG 73.2 fin che scada la foxina/ parte guerffa e gibellina. Gigiài top. (Pigna)
AG 76.3 enter guerfi e gibellin. BL 63 a.1393 li quatro PSP 92 n.249 “etimologia oscura”
gigì 531 giöm
gnòugne sf.pl. “moìne” (13.11) or pregai a Criste tuta via…/ che ello goarde que-
BDS (Sav.). sta compagnia. GP 288 goardai (“guardate”) che
D gnagnera. gnottore. gnougnà. prexoncion. GP 377 goardava la dona li pei de lo so fi-
gnougnà vb. “miagolare, lamentarsi” gior. –– como li zue aven visto che Christe era morto si
SDS, BDS (Sav.). llo dissen a Pillato che lo devessen ben goardar e Pillato
D gnagnera. . gnougne. si lli disse andai e goardairo voi stessi. PAB 79 lo cercul-
gnougnàse vb. “altercare, venire alle mani” lo de le cosse voze movando e si goarda (“si mantiene”)
PVG. senssa movimento. IVE 40 alcuna vota se adormiva co-
gnòula sf. “noia, tedio” mo fantin, e li angeri de Dee lo goardavam. CR 18 dol-
BDS (Sav.). cementi goardando a la maere, dixe… MAC 163 sg. e o
D gnagnera. la mea virginitae fim a lo di pressente goardaa e consser-
gnüca sf. “testa” vaa.–– goardame, Segnor… –– ella comenssà a goardar
PVG (scherzoso). inver lo cel. LSE 25 confido in lo Segnor… ch’el goar-
gnucusu sm. “(di bambini) lezioso, viziato” derà lo mio fermo proposito. LSE 28 stava sì attenta…
DVA (VArr.). como quasi se goardasse lì la presentia de Criste.
D gnocchi. RDB 22 aura per poco amò dri so çitten/ chi per goardara
gnuffa sf. “donna smorfiosa” ciù no fan garìe. RDB 72 ri costumi e re lengue hemo
DVA (VArr.). cangiè…/ che galere dighemo a re garìe.
D gniffrà. gniffe. gnuframolla. PS 62.
gnufframolla sf. “persona tarda, pigra” D agoardar. gardar. goaldar. goardia. guardar.regoardar.
GO. L goardiania.
D gniffrà. gnuffa. goardia sf. “custodia, difesa”
gnüra sf. “vacca bella, che dà molto latte” PEG 42 chi a dynay o autre cosse in goardia de lo so se-
GO (contad.). gnor, e si li zoga e barata a so siente. PAB 69 doncha an
gnuruccu sm. (ornit.) “allocco” le richesse bessogno de aya foranna per soa goardia. IVE
CLU (Riviera di Ponente). 37 covem che voy ne abiay bonna goardia e grande. IVE
gnüscu sm. “muschio per il presepio” 56 Iosep… da poa in za che la nostra dona ge fo daita in
PVG. goardia. LSE 16 ella se elleze… san Zoane evangelista in
goa sf. (ornit.) “cornacchia nera” goardia de la soa virginitae. TL.1 320 a.1455 solicito a le
BUL 396 “Corvus frugileus”. PAG 242 “Corvus corone bisognose goardie (“alle cose che bisognava osservare”).
Gmel.”. ADP (Pietra). PAD 352 a.1506 700 fanti e 150 cavali per la goardia di
D guà. Savona.
goa sm. “gallo” D goardar. goardian.
VRS 456 (Ormea). goardian / goardiano sm. “guardiano”
goa sm. (mar.) “braccio, misura di lunghezza, pari a CR 22 e san Pero constituero goardian de tuti li apostoli.
tre palmi genovesi” SCF 97 a.1393 ancora ordenemo che lo goardiam de la
PAB 44 che tu faci unna archa… e sea de questa grandes- dicta consortia debia anontiar ali priori… ch’eli debiam
sa, per longessa goa trexenti e per largessa goa sisanta… esse soliciti a cercare le cose dela consortia. DSP 272
–– tuto lo mondo fo pim de aigoa, in guiza che ella montà a.1558 hara da metere uno goardiano… e cio per schifa-
sovre lo mondo quaranta goa. re… la fraude che si potria essere fatta.
RPM 70. D goardia.
D gova. L goa. goarì vb. “guarire”
goa sf. “gola” CR 9 e disseli che la figia soa era marota e che ello la do-
PD 341 a.1655 (G.Rossi). vessse goarì. –– ello goarì lo maroto.
D gora. D guarir.
goagnàr vb. “guadagnare” goarixon sf. “guarigione”
CAR 9 a.1340 ogni lavorao… deman chi goagnez da doi PAB 52 aotra conssollaciom/ no me val a goarixom/ de
sodi in su sea tegnuo de mette alla Caritay dina vii. –– li langor, in che e sum vegnuo. PAB 58 or so e la raxom de
lavoraoy chi… goagnem da sodo un in su… LSE 15 et de
la toa mallotia e la via de la toa goarixom.
quello che ella goagnava o che ella avea in peculio dava
PS 5, 33 “analogico, ma regolare”
la dexima a le povere fantine. TL.3 199 a.1475 se debio
D guarir, guarixon.
goagnar dinari li voglio avere con la gratia de Deo.
D guagnar. goarní/ -r vb. “guarnire, difendere”
goai sm.pl. “guai, malanni” PAB 70 elli am da saollarsse e goarnisse da freido. FAR
CR 22 che serà de mi quando e veirò tanti goai? 38 s.xiv. (Sav.) fir goarnio, traduce lat. munior, -iris. PS
D guao. 62.
goairi avv. “guari” D guarnir.
PS 14, 39 s. xiv. goairi. goastadore sm. (mil.) “guastatore, geniere”
D guairi. PAD 503 a.1506 li repari sono stati mancho forti che ne
goaldar vb. “guardare” pensamo; questo ha cauzato lo manchamento de li gua-
IVE 40 e goaldava a lo celo e a la terra e a li arbori. stadori, de li quali niente se semo potuti servire.
D goardar. D goastatore.
goanto sm. “guanto” goastare vb. “guastare, danneggiare”
LSE 17 li goanti e le mofore in le domeneghe… non le FTM 101 a.1456 (Sav.) si che tu non vedi ne odi alcuna
voleiva. cossa che possa goastare la devotione che tu ai acquistata.
D guantu. L goantus. FSU 51 a.1456 la ria conversazione si goasta li honesti
goardar vb. “guardare; custodire” costumi.
CBL 331 (4.15) goardando lo doce Criste. CBL 338 D goastatore. guastar.
goas 538 gola
gotto sm. “bicchiere” do. PAB 79 a quai governaoi lo mondo se governa. BMP
IVE 59 bevea de l’aygoa quando trovava li riayn de l’ey- 199 a.1505 lo illustre et excelso signor messer Filippo de
goa. Ello ge metea la bocha dentro, como fan le bestie, o Clevesetz regio admiragio et de li genoesi governao.
si se ne prendea cum le mayn… no avea ni goto, ni scue- PS 35.
la. CAR 93 a.1538 gotto uno de vino. D governar.governor.
CLD 55. FA 357. REW/FPI 3931. RGS § 69. ADL governar vb. “governare”
(Vent.): guttu × brocca. E. AZARETTI, RII 45 (1990) 66: AG 43.179 non son tuti si governai/ dentro da casa de li
gutta × kotyle. frai. AG 140.283 la limosena si governa/ e menna l’omo
Cf. CIV 212 a.1561 (Ven.) meio col gotto che sempre le in vita eterna. PAB 58 sai tu a quai governaoi Dee gover-
scudelle sa da scaffa (scaffa “pila dell’acquaio”). CAV.1
ne li homi e lo mondo. PAB 79 a quai governaoi lo mon-
80 n.: F.SANSOVINO, Ortografia, a.1568 bicchiere… gotto,
dicono i Vinitiani. do se governa.
L gotus. D gerno. governaciom. governao. governoi. guvernà.
goto sm. “termine ingiurioso” L gubernare.
CAR 27 a.1440 ni che ay se dise goto ni ladro ni traditor governoi sm.pl. “governatori”
ni manegoldo. PS 1 a.1468 governoi.
Gotra top. “corso d’acqua che scende dal Monte D governar. governao.
Gòttero, affl. del f. Taro. grâ sf. “graticcio”
PTP 28: dial. a Gotra. ADP (Pietra).
D gottera. gottero. Cf. CVM mil. graa, DEP piem. gra m.s.
gotu sm. “bicchiere” D grè. L grae.
RAN 20. MP 19.149 (Pigna): REW 3931. BDB 272 gra agg. “grande”
(Bonif.) PVG. VPL. AG 2.6 putina de gram belleza/ e nobel cun gra richeza.
D goto. AG 101.7 gra re vento.
gouadia sf. “ronda di guardia” FAS 157. AGC 36 “fenomeno sporadico, panitaliano e
CAR 34 a.1448 che nol sia nesu che sia teniud a da bive provenzale”.
a la brigata per fato de la gouadia si se cama contentii e D gran. grande.
d’acordii de to zo la gouadia de da da bive a la brigata.
gra sf. “croda”
L guardia.
gòude vb. “godere” ASB 74 (Buggio, Pigna): lat. mediev. *cro(t)a “rupe”, cf.
PRP 361 (7.22) se ne goude e se ne rìe/ d’este mee ma- it. croda.
renconìe. graa sm. “paiuolo usato per la lavorazione del for-
D goe. maggio”
gòugiu sm. “piacezre, gioia” E.AZARETTI, RII 45(1990) 65 (Buggio, Pigna): lat. grada-
VPL (Vent.,Pigna). le sec. viii.
gö’ügiu sm. “imbroglio, discorso ingarbugliato” D grar.
PD 125: gavüggiu. graci / gracia sf. “grazie, ringraziamento”
D gàügiu. gögia. ingöggia. vöggiu. AG 43.100 poi se levam tuti in pe/ per referir graci a De.
Gourdon top. (Alpi Marittime, Fr.) CR 18 ge ne referì gracie. PEG 42 rende la gracia de li
LAM 97 it. Gordone. ben.
gouta top. (Pigna) FAS 142. 150.
PSP 93 n.253: cf. REW 3706a. PCT 88 Monte Gouta. D gracioso. grasia. ingratiao. regraciar. regratiar. L gracia.
D gota. L gauta. gracia sf. “grazia, dono”
gova sf. “goa, cubito” PEG 42 e bem villam e marvaxe chi reçeiva gracia e dom
MPS 56 a.1550 (Stella) la quale terra ortiva sij in longe- e no degna de dir gram merçe. –– doncha chi bem reguar-
sa e largesa gova sei.
dasse a lo bem che Dee li a fayto e le gracie che nuy ave-
D goa L gova.
gove vb. “godere” mo… LSE 28 attendeva a devota et solicita contemplatio-
CIT 43 patì per gove. CIT 273 ro patron dra fregatta/ n’a- ne, in la quale da Dio ave speciale gracia de lacrime et ce-
speta in carma ciatta/ a gove un vin raspante chi pertuza/ lestiale visione, et gracia de infiamar et accender li altri a
a pointo fæto per sonà ra muza. GL 2.78 che ti govi ro l’amore de Dio.
fruto dri to stenti. GL 7.49 che non so se moæ/ te porriò gracioso agg. “grazioso”
gove un dì, bello carzœu. GL 16.20 quella sgrignando, e FAS 150.
lé govendo stava. COM.6 52 ma non mancherà tempo da D gracia. grasiuzu.
govese con ciù commodo. DFC 70 gh’è bon-a compa- gradisa sf.
gnia/ tutti govendo stan. TL.2 238 a.1463 scare sape baili pali de ferro e pichoni in
AAG 119: -au- > -o- RAN 79. PD 120, 348 grande numero, gradise d. per nave.
D goe. gradizella sf. “graticola”
governaciom sf. “governo, direzione” ASF 746 in cuisina… gradizelle.
PAB 78 sg. che quando le cosse lassam so cavo, elle var- D gradixela. gratulla. grixella. L grayxela.
ran niente; si canzellam senssa governaciom. –– che la gradixela sf. “reticella, lavoro reticolato su tessuto?”
governaciom no serea bonna, se li governaoi se deslen-
ASF 747 una camera de tella grande in quattro pesii cum
goassem.
PS 33. le sue gradixele.
D governar. D gradizella.
governao / governaor sm. “governatore” graddu sm. “grado”
MAC 164 lo me segnor, chi è veraxe governaor… PAB PD 155, 361.
58 sai tu a quai governaoi Dee governe li homi e lo mon- D grao. grou. L gradarium.
grae 542 gram
grae sf. “ graticola, graticcio” grai sm. pl. (bot.) “Spartium juncum”
PS 62 s. xiv. fo rostio in unna grae de ferro. ADL (Vent.) FPL (P.Nava)
VPL. Grai top. (Pigna)
Cf. SAP 402 a.lomb. pl. grae m.s PSP 93 n.254: REW 3831 gradus.
D grè. gràia agg., f. “gravida”
grae sf. “pascolo fra le rocce” PD 347. FPI 3854. PVG.
PSP 62 n.43 (Pigna). Cf. RSL 22 (1956) 36 (Pigna). D gravia. gravea.
graeta sf. “conca da cucina di terracotta” gràia sf. “graticcio
MP 19.149 (Pigna). GSB 101 (Pigna). FDT 4.57; FDT.P.73 (Triora). VPL
D grar. (Sanr.) “essiccatoio”.
graevel agg. “gradevole, piacevole” D gré. L graja.
AG 6.87 che servixio no e graevel/ chi no se fa con cor graiglia / graila sf. “griglia; grata, inferriata”
piaxever. ADL (Vent.) graiglia. MP 19.149 (Pigna) graila: craticu-
grafia sf. “artiglio” la.
GRD.117 (Pigna) chi piglierà orso o lupo grosso… sarà D gré.
tenuto di mettere la testa e le grafie attaccate ad una delle grayo agg. “gradito, caro”
porte della terra. AG 6.126 e so che t’è monto grayo/ cor contrito e ben
PVG “grafietto, arnese del falegname”. pentio.
D agarafar. graffi. grafignar. granfia. L grafigatura. D grao.
grafignà vb. “graffiare” graissa sf. “grasso, grascia”
GA 13.202. REW 8010.2 long. skraffen. PVG. VPL. PRA 374 (Nizza).
D grafia. D grassia.
grafignà sf. “graffio, graffiatura” graiscelu sm. “rimasuglio di strutto”
VPL. PVG.
graffiu sm. “morsa dentata, strumento del fabbro” D grascelu.
BDS (Sav.). gràiscia sf. “grasso, grascia”
D graffu. PRA 374 (Mentone) “influsso prov.”
grafiùn sm. “ciliegia duracina” D grassia.
BDS (Sav.). graìssu sm. “graticcio per seccare castagne, fichi,
Cf. BIO 68 lomb. orient. grafiòn; MB 98 (Bonvesin) gal- ecc.”
fion, m.s. ADP (Pietra). VPL.
L grafionus. D grè. greisiu.
graffu sm. “rampone” graixela sf. “graticola”
CAD “rampone da ghiaccio”. ADP (Pietra) “rampone PVG. VPL.
usato per salire sugli alberi” D grè. grixela. L graticella.
Cf. SAP 407 a.lomb. grafio “uncino” grale sf.pl. graticci”
D grafia. graffiu. L graffus. MPS 61 a.1550 (Stella) in alchuna vigna overo figareto
gragnì top. (Tenda, Vent.) dove siano le grale de fichi.
LTI 53 n.63: < granum REW 3846, oppure < grugnu, gru- D grè.
nium “qualità di terreno sedimentoso” [Ma REW 3894 gramagna sf. (bot.) “gramigna”
grunium “altura, collina”]. FPL (P.Nava).
D granile.
D gramegna.
gragniuœra sf. “grandine”
gramaigo sm. “maestro di grammatica”
RDB 71 si fan de pezo e per zo ven gragniuœra/ e s’im-
penze ro mondo a ro reverso. IVE 8 e per questa casun, si creem li dialetici a Aristotile,
D gragnora. li filosofi a Socrate et Platun, li mexi a Ipocras e Galieno,
gragnöa sf. “grandine” li gramaigi a Prisian, li retorici a Tulio.
BOS 155 s. xix. poi ciöve forte, e drentu in tu barcun/ but- FA 357. FAS 154.
tezzan de gragnöa tütte e granette. Cf. BPE 309 s. xiii., piem. magistre de gramaia. SAP 407
FDG 158. PVG. VPL. a.lomb. gramaia.
D gragnora. L gramaticus.
gragnola sf. “grandine” gramata sf. “cassetta usata dai muratori per impa-
AA 60 gragnola grossa come castagne e come nose. stare calce o cemento”
D gragnolato. gragnora. TVD (Dolc.).
gragnolato agg. “(di albero) colpito da malattia” gramegna sf. “gramigna”
GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non FPL, MLC 272 “Cynodon dactylon, Triticum repens”.
possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco- EVM 68 (V.Mar.) “Agropyrum repens”.
nati, appeteciati, arrigati. PD 114, 335. ADG, RGS § 49. ADL (Vent.). VPL. ALE
D gragnola, gragnuà. 201.
gragnora / gragnöra sf. “grandine” D gramagna. gramigna. gramone. gramoun. gramun.
AG 101.14 con troin e lampi e gran zelor/ gragnora e iazo gramegna sf. “malattia dei suini”
e gran nevere. AG 144.120 far zazunio e astinentia/ gi par DVO (On.) “efflorescenza, eritema” PVG.
gragnora e pestelentia. PCD 44 s.xiv. gragnora. FAS 357. (Sav.) gramegnoso. gramignoso.
ADL (Vent.) gragnöra. gramegnoso agg. “malato, afflitto da gramigna”
D craniora. gragnöa. gragnola. gragnuà. gragnuœra. AG 144.228 d’esto mar vitio ascoso/ tuto lo mondo e gra-
gragnuà / gragnurà vb. “grandinare” megnoso.
PVG gragnuà. VPL gragnurà. PS 35, 62 sg. ALE 201.
D gragnolato. gragnora. D gramegna. gramignoso.
gram 543 gran
gramessa sf. “tristezza” gramula sf. “strumento per la tessitura di tela di fi-
FAR 35 s.xiv (Sav.): aver gramessa traduce lat. mereo, - bre di ginestra”
es. RCS 128. “ancora in uso a Vallebona (Imperia) nel
D gramo. 1941”.
gramigna sf. “gramigna” D gromolo.
MLC 272 sg. (Chiavari) “Cynodon dactylon Pers., gramùn sm. (bot.) “gramigna (Cynodon dactylon
Agropyrum repas Pers.” Pers., Agropyrum repens P.B.”
RGS § 49 “lig. gramigna è italianismo per gramegna”. MLC 272 sg. (Sav.).
PVG. D gramegna.
D gramegna. gramignoso. gràmura sf. “gramola: arnese per maciullare cana-
gramignoso agg. “malato, afflitto da gramigna” pa e lino; mola del frantoio delle olive”
MNS.2 59 a.1577 (Sav.) ne dovrano… comprare carni MP 19.149 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). ADL (Vent.).
porchine di troia, o gramignose. VPL. REW 1698, 3838a. H.PLOMTEUX, CON 53
D gramegnoso. gramigna. L gramignosus. (Calice): “la coltura della canapa è scomparsa in Liguria
gramiò sm. “mucchio di fieno su cui dormono i fie- dalla metà del sec. xx.”
natori” D gramorar.gramua. gramula.
FDT 4.57; FST 61 (Triora). gramurau agg. “butterato”
L gramiolus. gramionus. DVO (On.).
gramismu sm. “malvagità” D gramurar.
DVA (VArr.). gramurar vb. “maciullare (la canapa)”
D gramo. MP 14.38; 19.149 (Pigna).
gramitua sm. “persona malaticcia” D. gramurau. L gramolare. gramorare.
GO. gran sm. “grano”
D gramo. TL.1 946 a.1459 tuta la munitium de li graim de
gramo agg. “dolente, triste” Bonifacio. FPL (Cogorno) “Sedum reflexum”. MLC 273
AG 12.472 devegne turbao e gramo. AG 16.241 ma cos- (tutta l’area lig.) “Triticum aestivum L.”. BDB 269
sì grama com’e me stava/ misera, senza conforto… AG (Bonif.). ADG 33 pl. gren. PVG.
63.29 ma quanto fo poi lo so guay/ de che elo e doloroso D granao. granarolo. granatìn. granella. grano. granpistu.
e gramo. granùn.
FA 357. REW 3834 germ. CLD LI. BLG 39 long. Cf. gran / gram agg. “gran, grande”
SAP 407 a.lomb. gramo m.s. MB (Bonvesin) “tutti gli AG 2.5 fantina de gran belleza. AG 5.2 madonna santa
esempi vanno nel senso di ‘afflitto, doloroso, pentito e Lucia/ de gran meriti condìa. AG 5.5 gran richeze a voi
sim.’ “. laxee. AG 16.70 iastemao con gram furor.
D gramessa. gramismu. gramitua. gramu. ingramir. FAS 156. RAN 83 (s.xix., M.Piaggio). POF 6 sg. PD
L gramor. 365. FDG 174.
gramoglo sm. “germoglio” Plur. graym: PAB 91 Erchulles soffrì graym travagi.
LSE 27 crescendo el fiume, lo gramoglo del grano se gram: AG 31.2 la doctrina/ scrita de li gram doctor. AG
asbasia, et decresando se exalta. 37.127 li gram zeror sum si coxenti…
Grammondo top. gren: RDB 26 gren ville hemo dattorno a ra citté. RDB
PCT 115 Monte Grammondo, germ. 30 paraxi…/ … ornè
ben drento/ d’oro e de sea, e gren tapezzarie. NPD 57
gramone sm. (bot.) “Cynodon dactylon”
s.xvii. (P.Murassana, Sav.) perché dâve là voggiemo/ gren
FPL (Noli).
diletti, se ne amæ’.
D gramegna.
Femm. gran : OLP 2.30 s. xiv. (Pietra) le nostre gram
gramorare vb. “maciullare”
peccae.
GRD 126 (Loano) non si smalzi o gramori canove nelle D gram. grande.
vie o piazze pubbliche. grana sf. “granello, chicco”
L gramorare. PVG. VPL.
gramoùn sm. (bot.) “Cynodon dactylon” L grana.
FPL (Nizza). grana sf. “cocciniglia, sostanza tintoria; colore scar-
D gramegna. latto”
gràmpai sm.pl. “trampoli” MAS 209 a.1465 colori morelli di grana. MNS.1 44
PVG. a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle, guadi, alllumi,
D sgarampi. brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane. –– tinzere nelle lor
gramu agg. “delicato di salute; malvagio” tentorie berrette tocchi berretini de qualsivoglia sorte in
RAN 189. ADG. PVG. ADL (Vent.). VPL. tinta di grane e rozza e non in altri collori.
D gramo. L grana.
gramua sf. “gramola, maciulla” granà sm. “dispensa”
GO. AG 37.27 è bem pim lo me grana/ de tute cosse da maniar/
D gramuelli. gramura. de bona biava e de formento/ carne formaio e condimento.
gramuellu sm. fiocco di nevischio” CAD, FDG 53, 157 “granaio”
BDS (Sav.). D gran.
D gramua. granà vb. “granire, cominciare a formarsi (di frutta o
gràmula sf. “gramola” legumi)”
MVS (Sarz.). VPL.
Cf. MVP 74 (Appennino Parmense) gramla “strumento granao sm. “granaio”
per raffinare la pasta”. RGS § 275 (La Spezia).
D gramura. gromolo. L gramula. D gran.
gran 544 gran
gratarina sf. “grattugia” tino”. APO 558 < grava base mediterr.
ASF 746 in cusina… una gratarina. COM.4 116 testi, sot- D gravella. gravena.
totesti, câderoìn, câderette, casse lazagnære, grattarin-e, gravàdura sf. “trottola”
toffanie. TVD (Dolc.).
D grattà. grattaina. grateirinna. gratena. gratua. gratusa. D sgravàdura.
grataze sf. “rogna, tigna” Gravago top.
PRP 350 (str.54) ghe vegne pù ra rogna, e ra grataze. EOL 24.
PRA 381. D gravallo.
D grattà. Gravallo top. (monte, V.Magra)
grateirinna sf. “grattugia” EOL 24.
RDB 18 ri cuò pertuza come gratteirinna. RDB 66 Minna D gravago. gravena.
arraggià chi me passè ro cuò/ e pertuzè come una gratei-
gravalùn sm. “calabrone”
rinna.
D gratarina. GO. CAD. PD 137, 343 “epentesi; dissimilazione”. GA
gratèna sf. “grattugia” 12.102 “metatesi”.
PD 135, BDS (Sav.) PAC 17 “i dizionari dell’od. genov. danno gravalùn, che
D gratarina. io però non ho sentito mai”.
gratèna sf. (ittiol.) “pesce remora (Echeneis remora L calabronus.
L.) gràvea sf. “gravida”
PML 358. PAB 47 tu si e gravea e apartuire fijio chi avera nome
gratì sm. (mar.) “gratile, ralinga” Ismael.
CAD. PS 35: “suff. -idu non più vitale”. VPL.
D gratiri. D gràia.
gratìgiu sm. “solletico” Graveglia top.
VPL. EOL 24. FTL 29 sg.
grattinèa / gratt’in era sf. “prigione” Cf. FFN 353 (Piem.) Garavaglia.
RDB 40 e paraxi si grendi in villa femo…/ perché son ra ciù gravella sf. “greto”
parte gratt’in ere/ chi mi no gh’andereiva a vei me pœre. GO.
CAD grattinèa. D grava. graveglia. graviglia. L graveliasca.
D grattà. gravella sf. (bot.) “Etythraea centaurium”
gratire sm. “gratile, ralinga: cavo di rinforzo cucito FPL.
sul bordo della vela” Gravena top. (Pigna)
PSG 384 a.1513 item per li gratiri. PSP 94 n.255: REW 3851. FTL 29 sg.
DEI.3 1863 gratile “etimologia sconosciuta”
D grava. gravago. gravallo.
D gratì. L gratille.
gratissà sf. “nevischio” gravia agg.f. “gravida”
VPL (Var.) IVE 32 se acorse sancta Elysabeth che l’era gravia… ––
gratizem sf. “ricompnsa” stando santa Helysabeth za gravia de sexe meixi… CIT
AG 90.3 chi vor semper con nechizem/ strepar, noxer e 103 queste lagrime chie/ che a goçça a goçça in mœuo de
offender/ De gi dea con gratizem/ longa vita e pocho a lamento/ cianze ra grotta gravia dro me cento. BDS
spender. (Sav.).
FAS 163 “significato non chiaro”. PS 108 gratixe. PD 347.
P.TEKAV2I2 , LN 28 (1967) 57. AGN ad loc.: gratitudo. D gravea. graia. ingravear.
L gratis. Graviglia top. (V.Vara)
gràtua sf. “grattugia” EOL 24.
PVG. D gravella.
D gratarina. L gratura. graviö’ sm. “tralcio”
gratuena sf. (ittiol.) “remora (Remora remora L.)” VPL (Arenz.).
TTC 155. Graxea top. (Loano)
D gratténa. TCL a.1607-09 (Loano) la Graxea: “oggi scomparso”.
gratulla sf. “graticola” D grascéa. graxura. L graxei.
PS 62: “strano” graxura sf. “benessere, prosperità”
D gradizella. AG 129.41 per tropo graxura/ en gran colmo d’aver/ fa-
grattùn sm. “avanzo del formaggio grattugiato” zando guerra dura/ perdem seno e saver.
GO. FA 357. FAS 153, 155, 164.
D grattà.
D grasciüa. grasso.
gratusa sf. “grattugia”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item gratuse da formagio n. x. graziette sf. “moine”
D gratarina. GL 16.25 smorfie d’amô, scorroççi e graziette.
graùn sm. “calabrone” grazon sm. “bambino”
VPL (Cicagna). AG 53.217 la veieza pur l’asbriva/ chi toie tuto lo poer…/
grauscià vb. “tubare (dei colombi)” vegnando in tal condicion/ che asai var men d’un grazon.
PVG. FA 357. AGC 37.
D grancuà. D garson. garzon. grazonil.
grava sf. “ghiaia” grazonil agg. “infantile, giovanile”
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). MDB (Bord.). DVO (On.). IVE 30 e sie una overa garzonir, si che queste annime
VPL (Sanr.). garçonir abiam una alegreza spiritual… –– e se elli trove-
REW 3851 “gallico”. TB 18.42 “non celtico, ma pre-la- ran alegreza… in cotai cosse grazonil…
gre 547 gret
gre sf. “graticco, rete, cancello” gremenìu / greminìu agg. “gremito, folto”
AA 99 eciam voleva prende la gre de ferro che era a la du- GO, MVS (Sarz.) VPL gremenìu. RAN 189 greminìu.
gana verso la marina. NVM (Sav.) (mar.) “graticcio del- PD 140.
la coffa”. D gremelìo. ingremenì.
AAG 114 n.3 “cra(t)e”. RAN 19. PS 62. PD 114 n., 158, gremio sm. “grembo”
355. REW 1988. TB 17.181: lat. *cleta “graticcio”, celti- LSE 28 seando per debelesa apozata al gremio o in lo sco-
co. PVG. so de la ancilla.
D gra. grae. graia. graiglia. graila. graissu. graixela. grale. L gremiale.
greisiu. grixela. L cratem.
grendu agg. “grande”
gré sm. “nodello, collo del piede o della zampa dei
bovini” RDB 40 e paraxi si grendi in villa femo.
PVG (V.Grav., V.Anzasca). POF 6 SG. PD 122, 365. GUA 117. RGS § 43. DEV 15.
grèa sf. “inferriata” FDG 174 sg.
VPL (Sav.). PRA 369 plur. grendi “ancora vivo a Genova”. PS 14
grébano sm. “altura scoscesa, dirupo” f.pl. odierno: grende.
ITG 18. REW 3857. DEI.3 1867. SPS 136 “da una ba- G.I.ASCOLI, AGI 1(1873) 293-96: “-e- per la presenza
se mediterr. *grava”. della nasale, e per metafonia (dal plur.)”. Cf. RGS § 26
Cf. BIO 68 ver. grébani “terre sterili e sassose”. PTL 70 (V.Leventina) grent.
grebàno “elem. topon. ladino”. D grande.
D grébanu. grenga sf. “fessura”
grébanu sm. “zotico” VPL (Levanto).
RAN 189. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. grébenu. grenga sf. “anello per fissare al giogo la pertica del-
PD 136, 144:”anche veneto, forse dal celt. grava”. l’aratro”
D glébanu. grebano. grebenu. VPL (Alb.).
grébenu sm. “tanghero” gréngaru sm. “coperchio (del cestino da uva)”
MVS (Sarz.). FDT 10.28 (Triora) [ma sembra più probabile “gancio
D grebanu. con cui si appende il cestino ai rami”].
grecesco agg. “greco” grenghéa sf. “viticcio”
PS 34 s. xiv. grecesco. BDS (Sav.). (Alpicella)
D gregesco. grego. D grenghiglia.
grecchi sm.pl. “moine”
grengherar vb. “scricchiolare, strimpellare”
VPL (Alasio”
MP 19.150 (Pigna): onom.
greco agg. “greco”
AG 26.1 quasi ogni greco per comun/ è lairor, necho e so- grenghìa / grenghiglia sf. “viticcio”
perbo ADL (Vent.) grenghiglia: *gangricula < cancricula (REW
D grecesco. gregà. grego. 1574, 1576). MP 19.150 (Pigna) “attaccabrighe”. VPL
greccu sm. “importanza, considerazione” grenghìa.
BDS, SDS (Sav.): dà du greccu “trattare con riguardo”. D grenghéa.
gregà agg. “(di vento) grecale” Gréolières top. (Alpi Marittime, Fr.)
FA 320. NVM (Sav.). ADL (Vent.). VPL. LAM 98.
D grego. grepia sf. “greppia”
gregesco agg. “greco” N.LAMBOGLIA, RSL 13 (1947) 95 “italianismo semidot-
TL.1 351 a.1455 parlar gregesco e tartaresco”. to”. VPL.
D grecesco. greco. RGS § 283. BLG 35.
greglia sf. “guscio (di noce, uovo)” D gröpia.
MP 19.150, RMP 976 (Pigna): a.prov. grolha, Airole grepiùn sm. “parapetto, sottile paratìa”
sgröglia, Alpi Maritt. gröia m.s. BDS (Sav.).
grego / gregu agg. “greco, grecale” grezo sm. “gregge”
AG 101.25 ma piaxa a De che vento grego/ chi de lebezho AG 4.55 e sea salvo e mi menei/ a quela gloria unde voi
e contrario/ d’esti re venti sean mego. NPD 62 s.xvii (San Pietro) sei/ con quelo grezo benastuo/ chi da De v’è
(Sav.) pe fà versci in latì, grego e toscan. PAB 51 l’impe- conzeuo.
raor de li grexi. PAB 91 lo rei de li grexi. FAS 153, 157. AGC 40 “metaplasmo”. RGS § 14.
ADL (Vent.) gregu. grespu agg. “crespo”
FA 357. FAS 146. PS 18.
PD 355. REW 2329.
D agrego. grecesco. gregà. gregesco. gregu. L favagrega.
D crespigna.
greisiu sm. “graticcio”
GO. PAC 20 “gen. del contado”. PD 355. grezzu agg. “grezzo, rozzo”
D graissu. gré. L graiça. ADL (Vent.).
grello sm. F.D’OVIDIO, ROM 25 (1896) 295-300; BID 24: lat. *gre-
GRD 117 (Monaco) saranno stimati detti alberi dannifi- viu (< gravis), it. grezzo dal veneto. RGS § 1173 it. greg-
cati a denari quattro il grello. gio < *gregius.
gremelìo agg. “gremito” D grözu. grüzu. sgrezzo. sgrözzu. L grezus.
GL 15.11 sti doì guardando in terra là vedeivan/ per tutto gretìn sm. “roccia friabile, puddinga”
gremelìo de padiggioìn (TT scorgean di tende numero in- VPL (Taggia).
finito). PD 140 “credo si dica sempre, di fronte al più re- grettinau agg. “intricato”
golare greminìu, griminìu”. DVO (On.) pl. grettinai.
D gremenìu. D grettino.
gret 548 gril
grilo sm. “grillo, cavalletta” grìpia sf. (mar.) “grippia, fune del gavitello dell’an-
PS 67 s. xiv. li mandero tante mamalove e grilli, che elle cora”
destrueram tuta l’erba e le fogie de li erbori. BL 107 NVM (Sav.).
a.1406 no vorrei andasse inpiandose il capo de grili osia CIV 110 sg. (Ven.) a.1227, 1311: < gr. grépoj.
de cigale. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascuriva- L groppialem.
no il sole… erano grili molto grosi che in altri paezi li grissa sf. “forma di pane”
chiamano cavalete. VPL.
D grila. grillano. grillasca. grilu. grisà vb. “far girare la raganella della settimana
Grillo top. (entroterra di Savona) santa”
NTS 40: n. fam. s.xiv. PVG.
D grillano. D grìsua.
grillu sm. “grillo” grizar vb. “tritare, stritolare”
CAN 1847 p.43 (Sav.) grilli cantaduì. MP 19.151 (Pigna).
ADG. PVG. RGS § 45. VPL. grìssaru sm. (bot.) ”bobbolino, strìgolo (Silene vul-
D grilo. garis L., Silene inflata”
grillu sm. “maniglia, nottolino” BFN 219, FPL (Bord.)
NVM (Sav.). D grisuellu.
Grima top. (Mentone) grisella sf. “graticola”
CL 17. AA 193 una grisela e doi brandoli de ferro.
D grimado. D grixella. L grisela.
Grimado top. grisella sf. “reticella; lavoro reticolato su tessuto”
PCT 115 Bric Grimado, germ. ASF 732 un moscheto de taffeta incarnato cum le grisele
D grima. Grimaldo. d’oro. AAD 269 doue para di lenzoli con le grisele di
Grimaldi top. Salerno bianche e rete novi… un moschetto di tela di
LTI 53 n.64 (Vent.): possedimento acquistato dai Principi bambaso con le griselle pur fatto a Fiorenza assai buono
di Monaco nel 1351. PCT 115, 120: Bric Grimaldi, Monte con il suo bancale. AAD 271 toagiole sotille con le gri-
Grimaldi. selle d’oro et cavi d’oro per la messa, doe. MR 133
D grimaldo. L grimaldi. a.1593 (Alb.) tela di Bruggio con griselle con fiocchi di
grimaldo sm “grimaldello” seta.
MNS.3 98 a.1577 non potrà ne dovrà alcuno maestro PD 152.
chiapuzzo o calderaro prestare alcuno grimaldo o altro grizele sf. pl. “piccoli fichi scuri (grigi)”
istromento di apprire porte casse forceri e simili lavori che MP 14.53 (Cipressa).
si serrano. grizo agg. “grigio”
DEI.3 1872: a.1244 (Modena) grimaldellus. a.1252 LSE 26 portava lo mantello grizo alungato et vincto d’al-
(Bologna) guaribaldellum. tro colore… se vesti l’abito religioso, cioè vestimente
Grimaldo top. grize.
PCT 115 Scoglio Grimaldo. D grixi. grixia. grixo. grixu. L grisius.
Grimaldo cognome grìsua sf. “raganella della settimana santa”
VTS 104 a.1530 (Sav.). PVG.
D grimado. grimaldi. grimaudi. D grisà. sgrìssura.
grimasse sf.pl. “boccacce” grisuellu sm. (bot.) “Silene vulgaris Gar.”
RAN 128 fa e grimasse. LFL.2 22 fr. MLC 227.
Grimaudi top. (Vent.) D grasuellu. grissaru.
LTI 53 n.64. gritta sf. “granchio ripario (Carcinus moenas
D grimaldo. L grimaudus. Leach)”
grimellusu agg. “granelloso” CIT 194 quella gritta, dri pesci ro carzœu’. CIT 206 re
DVO (On.). gritte, ri cornetti e ri ronseggi. NPD 59 ca.1750 (Sav.) l’o-
grìmia sf. “persona magra e sparuta” strega, o caagollo, o zin e a gritta. GL.1 53 e de tante ferîe
GO. CAD. RAN 12, 189. PVG. c’o l’ha intr’a vitta/ l’è tosto arenzenìo comm’una gritta.
Grimperto top. COM.1 73 patella, gritta o ostrega.
PCT 115 Monte Grimperto germ. RAN 54 gritte “frutti di mare”. ADP (Pietra). ANP 65
grindà vb. “inciampare” (Vent.). VPL.
PVG “origine sconosciuta”. PML 384 “granchio verde (Carcinus maenas Leach)”;
grindùn sm. “comodino” portuno (Portunus corrugatus Ris.)”. APV 80 (Vent.)
PD 140, 144, 354: fr. guéridon. GA 12.100. “Eripia spinifrons, Pagurus marmoratus”.
D ghirindùn. PAC 17. PD 155. G.ALESSIO, LN 35 (1974) 45 sg.: da
grinfia sf. “unghia, artiglio” lat. region. *crypta (irradiato da Marsiglia) < gr.
MUI 165 n. SON 300, BLG 38: longob. BDS (Sav.). kruptæ (scil. karàj ) “che si nasconde nella sabbia”,
PVG. indipendentem. da lat. cripta “portico coperto”. Il tramite
D grifa. latino è denunciato dal passaggio di k- in g-“.
gringùm sm (bot.) “Cuscuta v.sp.” D agrittàse. grittùn. L grita.
FPL. gritta sf. “ira, uggia, lite”
grinta sf. “grinta” RDB 74 l’aveise l’un e l’atro in ira e in gritta. CAD: êse
RAN 189: piggià in grinta “prendere in uggia”. PVG. in gritta.
Grinulfi top. grittùn sm. “granchio spinoso (Maja squinado
PCT 108, 115 Costa Grinulfi germ. Rond.)”
grippe sf. “influenza, malattia invernale” PML 384.
BDS (Sav.). LFL. 25 fr. D gritta.
griv 550 grop
grö’sua sf. “crosta che si forma su una piaga” grugnu sm. “grugno del maiale”
PVG. PVG.
grotta sf. “cantina” D grignotu. grugnaö’. grugni. grugnìn. sgrognotto.
BDB 272 (Bonif.). RGS § 69 tosc. grotta. L grugnus.
D grotesco. grottu. grulla sf. ciabatta, scarpa vecchia; scarpa grossola-
grö’ttau / grö’ttanu sm. (bot.) “smilace (Smilax na dei contadini”
aspera)” MP 19.151 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). MDB (Bord.).
CAD. FPL. MLC 269. PD 135. ADL (Vent.).
D scrotegu. D grullu. L (de) grulla.
grotesco sm. “grottesca” grullu sm. “rattoppo nelle scarpe”
AAD 265 portiere tre di scarlata intagliate a fogliami gro- FDT.P 73 (Triora).
teschi et sua arma. grulu agg. “rozzo”
D grotta. MP 19.151 (Pigna).
grotto sm. “mascalzone” D grulla.
grumetta sf. “sottogola; copri-orecchie del berretto”
PRP 359 (4.40) cieria de mascarzon, cieria de grotto.
GO. CAD. RAN 128: fr. gourmette. GA 12.100.
PRA 388. REW 231, 6065. D gurmetta.
Cf. RNC 13: neog. gro›thj “uomo taciturno, di catti- grumiscé/grumiscelu/grüliscelu/grumiscèr sm. “go-
va indole (ma fa difficoltà la -o- aperta lig.)”. mitolo”
grottu sm. “roccia calcarea friabile” TVD (Dolc.) grumiscé. MDB (Bord.), BNL 73 (Perin.):
DVA (VArr.). grumiscelu. VPL (Vent.) grümiscelu. MP 19.151 (Pigna)
D grotta. grumiscèr.
gròu sm. “grado” Cf. DEP piem. gramissel; grimissel m.s.
CIT.A 55 con ri mà de louetti ho tanto grou/ zuœmoæ, che D gimiscellu. giümiscellu. remescellu. L gromexellus.
no so ben cose m’assume?/ o ro nomme d’amante o de- grümmu sm. “bitorzolo”
speròu. CIT.A 59 e ro mæ gròu/ manco no cangeræ’ con CAF.
l’imperou. (CIT 55, 59: grao, desperao, imperao). D grugnu.
PD 361. ADG 80,116. grun sm. “calabrone”
D graddu. grao. PVG.
grou agg. “grato” grunda sf. “grondaia”
ADG 80, 116. PVG. VPL.
gröu sm. “volo di uccelli” D gronda. grondana. gronduo. grundana. sgrunda.
PVG. L grunda.
D gruà. grunda sf. “broncio, malumore”
groupoùn sm. (bot.) “Scorpiurus subvillosa” CDS (Sanr.) avé, carà a grunda “mettere il broncio”.
FPL (Nizza). D gronda. gronduo.
grözu agg. “rozzo” grundana sf. “grondaia”
PVG. GO. PAG 205 “l’acqua che gronda, e il luogo dove cade”.
D grezzu. CAN 1846 p.5 (Sav.) di caruggi nettezzè/ de grundanne
gru / grüa sf. (ornit.) “gru (Grus communis, Grus ci- incannellæ’/ di cundüti sbarassè… MVS (Sarz.). VPL.
D grunda.
nerea)”
grundara sf. “grondaia”
CAD. PVG. CLU. MP 14.55 (Pigna).
gruà vb. “volare, svolazzare” D grundana.
PVG: exvolare REW 3115. grungu sm. (ittiol.) “grongo”
D gröu. ANP 64, APV 80 (Vent.)
grudare vb. “cadere (di frutti)” D gronco.
MVS (Sarz.). gruppa sf. “groppa”
D cruà. L grodare. CAD.
grugnaö’ sm. “museruola per maiali” L cropa.
D grugno. grupà vb. “annodare”
grugné vb. “piagnucolare” BDS (Sav.).
MP 19.151 (Pigna): REW 3983 fr. grogner. D agropà.
D grognir. gruppé sm. “croupier, chi tiene banco”
Grugni top. (Pigna) CAD.
PSP 94 n.257. Cf. REW 3894. gruppéa sf. “groppiera della sella”
D grugnu. L grognus. CAD. PAG 221.
grugnìn sm. “museruola per maiali” D gruppa.
grüpia sf. “greppia”
PVG.
ADL (Vent.).
D grugnu. Cf. CVM mil. gruppia m.s.
grugnìn sm. (bot.) “Seriola ætnensis” grüppia sf. (mar.) “fune del gavitello dell’ancora”
FPL (Cogorno). CAD.
grugnìu agg. “piagnucoloso” gruppo / grupu sm. “nodo, intreccio”
MP 19.151 (Pigna). AAD 261 un altro apparato per la camera di ponente… di
D grognir. raso morello cremesino ricamato a gruppi et fogliami di
grugnu sm. “gonfiore della pelle” tella di argento. PVG, VPL grupu.
SDS (Sav.). Cf. SAP 407 a.lomb. gropo “nodo”.
D grümmu. D agropà. desgropar. groppo. L gropus.
grup 553 gual
grupu sm. “difterite” 95.177 tanto aseai son de guagnar. AG 101.18 chapeler e
MDB (Bord.) mà du grupu. BDS (Sav.). LFL.2 20 fr. zocorai/ per li gran fangi e tempi croi/ am guagnao ben as-
croup m.s. sai. AG 140.27 ni per atro gran tesoro/ ni per aver che tu
grupunà sf. “mucchio di pietre” guagnasi. AG 140.252 pur per guagnar lo paraiso. CEB
PVG. 358 la lengereza de spender computa cum la graveza de
D groppo. guagnar. PEG 36 como fe lo fiio de lo richo homo, chi
gruscé agg. “grossolano” guasta e zuga tuto zo che so payre guagnava. IVE 83 cos-
ADL (Vent.). VPL. si se guagna e guagnerà lo reame de lo cel. PEG 41 nuy
D grossiero. devemo guagnar lo cel. BVP 394 a.1449 guagnavan mon-
gruscé sm. “uncinetto” to più lengeramenti che a lo tempo de adesso. CPF 169
PD 355: fr. crochet. VPL. a.1589 guagnerò, guagnao. VPL.
D croscé. FAS 152. Cf. SAP 205. a. lomb. aguagnar m.s.
grusciame sm. “erbacce secche” PD 154, 156, 159. A.SCHIAFFINI, ID 6 (1930) 47. RGS §
TVD (Dolc.). 1155. PVG.
D groso. D gagnà gainar. goagnar. guagno. L guagnabene. gua-
Gruzza / Gruzze top. gnabonum.
PCT 104 Gruzza. FTL 101 Fosso della Gruzza, Costa le guagno / guagnu sm. “guadagno”
Gruzze (La Spezia). AG 42.23 senza guagno alchun aver. AG 54.45 con spe-
D Gruzzo top.; elem. topon. sempre riferito a fatti oro- ranza de gnagno far. AG 81.2 ben comenzar e no compir/
grafici” no sor gran guagno conseguir. AG 138.209 ma tanti son
FTL 101 n.36 Monte Gruzzo (La Spezia). PCT 104: long. li guagni lor… PLD 84 a.1367 no ge sera de guagno.
*gruzzo “mucchio”. BVP 394 a.1449 seando li guagni monto graindi. PD 129,
D gruzza. 156, PVG, VPL guagnu.
gruzu / grüzu agg. “rozzo, ruvido” FA 358. FAS 157. PS 9, 16. BLG 25 n. Cf. SAP 2.237
CIC 137 s. xx, BDS (Sav.), ADP (Pietra): grüzu. VPL a.lomb. guagno m.s.
(Var., Arenz.) gruzu? D gagno. gaini. guadagno. guagnar. guagnu. guano. va-
D grezzu. gno. L guagnus.
gruttìn sm. “terreno secco, arido” guay sm. “guaio, disgrazia, dolore”
CAD. AG 63.28 grandementi era ioyoso/ sperando aver deleto
gu avv. “ci, vi” assai/ ma quanto fo poi lo so guay/ de che elo e doloroso
AG 14.365 un atro mar gu è de gran pondo/ chi monto e gramo.
gente tira a fondo. PAS 33 e quando lo spirito gu e reve- FA 358: “per la rima con assai è da considerare sost.”
gnuho, si se reforza de parlar… PAS 35 non gu e chi gue REW 9480. BLG 25 n.
daga consolatiom. D guao.
gua sf. “gola” guaì vb. “guarire”
PVG. FDG 171: ptc. guàiu.
NPD 74 a.1842 (Sav.) ünna gua fudrà de cö’iu.
D guarir.
PD 119, 358. GIL 101. ADG. PVG. VPL. guaime esclam. “ahimè.
D gora. L gula. AG 16.169 guaime, morte, come e presta/ de zuigar lo
guà sf. “golata” flior me. AG 16.311 dixea: guaime, segnor me/ perche
VPL. som da voi partìa?
Guà top. (Ovada); elem. topon. D gay. gueime.
ADG 116: Guà, borgo sul fiume Bormida. ITG 18. guairi avv. “guari”
Cf. RGS § 167 it. guado, lat. vadum, germ. wad. AG 37.136 che ni per terra ni per mar/ se po l’omo guairi
D gau. L guadum. alargaa. AG 53.125 si che in cexia ni in via/ non e alcun
guà sf. (ornit.) “cornacchia nera” che guairi sia. AG 95.59 o como a seguio guayri/ la vita
ADP (Pietra). de li santi payri.
D goa. FA 358. FAS 143, 152, 165. PD 129 sg. REW 9485.
guadagnu sm. “guadagno” DEI.3 1887. Cf. LDA 57 sgg. piem. vaire. BLG 24 n.:
ADG 99. “guari dal franco, guairi dal francese”.
D guâgnu. L guadagnus. D avarìe. gairi. goairi. goeri. guari. guèi. guæri. gueri.
gua de leùn sm. (bot.) “Antirrhinum v.sp.” guaitar vb. “guardare, badare, difendere”
FPL. AG 39.117 per che me par che me fa mester/ guaitarse in
Guadi top. ante e in dere. AG 54.250 che devese guaitar si/ como no
PCT 48, 99 Costa di Guadi. posa cair li. AG 127.77 e inderno se guaita poi/ quelo a
D gualdo. chi son furai li boi. AG 127.80 doncha fa bon dural afa-
guado sm. “guado, sostanza colorante” no/ de guaitar per schivar dano. AG 145.212 che donde
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle, l’omo no guaita/ lo demonio pu l’asaota.
guadi, allumi, brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane. PS 63.
MNS.1 57 a.1577 (Sav.) vedere se dette berrette che si ha- D aguaitar. gaitar. guaitarola.
verano da tingere in negro haverano quella perfettione di guaiotarola top.
guado che si contiene in detta mostra. PCT 97 Monte Guaitarola.
L guaudum. D guaitar. L guatarola.
guagnà/ -r vb. “guadagnare” gualdo sm. “bosco
AG 12.399 tosto guagnando…/ la gloria de paraiso.AG MPS 60 a.1550 (Stella) li prati in li quali se sega erba in
14.497 quando per ingano/ fa te sforzi l’atrui dano/ o gua- gualdo del comune sijno banniti… e duri detto banno in-
gnar contra natura. AG 14.684 e se tu questo no farai/ sino che serano segati. GRD 117 (Corsica) tutti gli agri,
guagnar no poi ma perde asai. AG 74.42 unde elo guagne gualdi, pasture ed herbaggi dell’isola di Corsica.
per un cento. 91.10 che guagnai voi de questa arte. AG D guadi. guardo. L gualdus.
guan 554 guar
guanciale / guanziale sm. “guanciale” dar li porci, cossi como dixe l’evangerio. MC 685 sg. e
AAD 273 due guanziale, uno di raso rosso l’altro verde. guarda asi che dixe Salomon loando più lo morto che lo
AAD 280 guanciale coperto di telazo gialdo. vivo. –– e guarda zo che per li savy n’è dicto… –– e fu
D sguanza. L guanciale. desvegiao e guardayme d’intorno e non vi niente. GP 377
guantà vb. “agguantare, afferrare” e guardava la testa, e si ll’aveiva tuta pinna de spine, e poa
RAN 156. NVM (Sav.). PVG “attecchire”. mirava la soa faza… GL 3.9 ra sentinella…/ l’occiale a
D agantà. guantu. regantà. l’allivella/ e a guarda per menûo. GL 15.3 guardæ’ un po
guante sm. “guanto” che bello caxo. GL 16.19 e senza parpellà o sta lì a
NSB 188 s.xvii. (Gen.) mi so che perso avei, Cichetta, un guardâra. CAN 1842 p.47 (Sav.) per esempiu: ei guardòu/
guante…/ quell’è, che l’ha trovou, vostro galante. lazzü a ciassa du mercòu? LP 24 (Molini di Triora)
D guanto. guantu. guarda “guarda”. PRA 377 (Bord.) guardaivi. VPL.
Guanterio cognome “guardavate”.
VTS 92 a.1530 (Sav.). Rifl. “guardarsi, difendersi, evitare”
D guantero. L guanterius. AG 14.305 or in tar guisa te ne guarda/ che l’ira a ti lo cor
guantero sm. “guantaio” no t’arda. AG 53.23 che mar me par che se guardam/ da
MNS.2 14 a.1593 ;(Sav.) quella persona la quale deside- i enimixi che l’agueitam. AG 71.43 e guardave quanto
rarà esercitare l’arte de merzari o guantero… poei/ dai enimixi che voi avei. AG 138.250 Vencian…/
D guanterio. guanto. guardense de trabuchar/ e ponnan mente a li Pissan. AG
guanto / guantu sm. “guanto” 139.58 nixun da lui se po guardar. AG 139.72 pensar de
MNS.2 14 a.1593 (Sav.) guanti, mascare… BID 9. BLG De servir…/ e guardarse da falir. AG 140.10 e da mar far
25 n., 42. VPL. per De guardaive. AG 140.144 che se tu no vorai oir/ elo
D goanto. guantà. guante. guantero. guantu. L guantus. se guardara ben de dir. AG 140.149 de la gora te guarda
guao sm. “guaio, malanno ben. AG 142.33 or se guarde chi aguardar sa.
AG 16.233 lantor fon tanti li guai me/ chi eram desmesu- FAS 156 guarte “guardati”. PS 25. BLG 20, 42, 45: “ori-
rai. AG 80.18 queli chi tar xama an aceisa/ n’an e n’ave- gine militare germ. (franca), cf. sp (< lat.) mirar”.
ran li guai. AG 95.202 chi pricha ben e no lo fa/ o quan- D gardar. aguardà. goardar. guarda. guardachè. guardavì.
ti guai gi ven a ca! AG 134.332 ma se tu pur agardi zo/ li guardaroba. guardo. reguardar. vardar. L guardare.
guay aspeti e dano to. AG 140.212 che queli chi ge som guardachè sm (bot.) “semprevivo (Sempervivum tec-
andaj/ n’an portao a ca li guai. 141.22 ma li guai segen torum L.)”
poi derer. TL 1.320 a.1455 li nostri guai e le iniurie e for- MLC. 241 (Carbuta).
se per noi ricevue. COM.3 41 o deve sempre dubità de D guardiacà. guardà.
quarche aççidente, de quarche guao, de quarche rovinna. (erba) guardaroba sf. (bot.) “Santolina chamaecypa-
D gay. goai. guay. guau. L gouaium. rissus”
guao sm. “agguato” FPL.
AG 54.80 tuti som si adormentai/ en soi deleti per lor gai/ D guardà.
che l’ennimixi lor mortai/ semper veienti in lor guay/ su- guardarobe sm. “armadio da vestiti”
bitamenti li am preixi. PVG.
D aguaito. D guardà. L guardarauba.
guappo agg. “ardito” guardavì sm. “armadio a specchio”
GL 15.4 no zà vestìa da donna de requesta/ ma guappa, co BDS (Sav.). VPL.
una roba un pò rubìn. GL 17.89 bravi nevi…/ che a ri ciù D guardà.
guappi faran vei maomma/ de Sparta, se Cartagine e de guardia sf. “guardia, custodia”
Romma. (TT: agguaglieran qual più chiaro si noma/ di SCF 94 a.1393 ogni guardiam ch’è amisso per avere cura
Sparta, di Cartagine e di Roma). e guardia de le cosse dela consortia… VPL.
POF 8 e n.1 “oggi abbandonato a Genova ma vivo altro- D gouadia. guarda. guardiaböi. guardiacà. guardie.
ve”. RAN 93: sp. guapo. L guardia.
guar agg. pron. “quale” guardia sf. “guardia di città, vigile urbano”
SA 240 a.1340 (Sav.) per laguar cossa… CAD. DVA (VArr.).
D qual. guardia sf. “guardia”: elem. topon. frequente
guarco sm. “cercine” FTL 186: Guardia, Guardiola, Bric Navardia (Millesimo).
VPL (Lerici). PCT 89, 120 sg. Guardia, la Guardia, Villa Guardia.
guarda sf. “guardia, custodia” D navardia. guardiola. L guardia.
PEG 43 quello e bem traytor chi da citae o castello a l’en- guardià vb. “fare la guardia”
nemigo de so signor, abiandolo in guarda. AA 64 quela PRP 341 (str. 14) i cercan de spartì ra gente/ per mettera
guarda se diseva esere 1500 cavali et 500 fanti. a ri posti a guardià. VPL (Taggia).
Cf. SAP 407 a.lomb. guarda m.s. D guardia.
D guardà. guardia. quarda. scuarda. L coarda. guarda. guardiaböi sm. (ornit.) “ballerina bianca”
Guarda top. (Sav.) CLU.
AA 41 sg. e come li soldati furono reficiati se aviono ver- D guardia.
so la porta de la Guarda e usino fora de la cita marchian- guardiacà sm. (bot.) “semprevivo (Sempervivum tec-
do in ordenansa verso Genoa… –– li populari tirono a torum)”
brase alquanti pesi d’artalaria sopra la lobieta de la porta EVM 123 (V.Mar.)
de la Guarda. D guardachè. guardia.
D quarda. L coarda. guardiam / guardiano sm. “guardiano”
guardà/ -r vb. “guardare, badare” SCF 94 a.1393 ogni guardiam ch’è amissso per avere cu-
AG 134.318 contra segnor chi te da pasto/ guarda ben no ra e guardia de le cosse dela consortia… DSP 272 a.1558
ne fai guasto. AG 139.55 ela (la morte) no guarda zoven- scrivano, nochiero, guardiano.
tura/ ni bon ni re, ni tar ni quar. PEG 36 li convene guar- L guardianus.
guar 555 gue
guardie sf.pl. “ceppi, catene” ve li onde lo va. AG 134.8 voiando lo corpo si guarnir/
AG 4.8 da Eroi fosti encarzerao/ e duramenti inferrao/ en che elo no possa axeiverir.
guardie e stretture forte. REW 9507. RGS § 1155.
D guardia. Cf. MB 106 (Bonvesin) guarnirse m.s.
guardiöa sf. “guardiola, spia” D desguarnio. disguarnito. garnì. garnie. goarnir. guarnio.
GO. guernir.
D guardiola. guastà/ -r vb. “guastare, rovinare, dissipare”
Guardiola to. (fra Albisola e Celle) AG 14.345 iardim pioso…/ se calcum rompe lo murao/ da
RPV 294 a.1590 (Sav.) appresso uno rivolo detto monto gente e po guastao. AG 134.19 a un disnar guasti
Guardiola… –– per la costiera del poggio detto anche pu ben/ ca dexe omi, tar or ven. MCG 331 guastar. PEG
Guardiola. FTL 186. 35 como fe lo fiio de lo richo homo, chi guasta e zuga tu-
D guardia. guardiöa. L guardiola. to zo che so payre guagnava e si g’aveva dao. PVG, VPL
guardo sm. “sguardo” guastà.
AG 143.73 per re guardo o riso o guigno/ desdexeiver zo- REW 9168. RGS § 167.
go e cingno/ re desideri o voluntae… D aguastà. gastà. goastare. guastaor. guastarixe. guasto.
D guardà. L guastare.
guardo sm. “bosco” guastaor sm. “dissipatore”
MPS 49 a.1550 (Stella) alchun guardo, almenardo o bo- MCG 331.
scho… D goastatore. guastarixe.
D gualdo. guastarixe sf. “devastatrice”
guari avv. “molto” AG 134.221 (la gola) guastarixe per che t’apelo/ berrue-
AG 52.19 (la castagna) ma chi guari o tropo l’usa/ la soa la de maxelo.
mente n’è confusa. AG.60.15 no spere d’aver za mai de FAS 164.
poi/ ni da fiioi ni da nevoi/ lemosene guari spese/ ni ora- D goastatore. guastaor. guastar.
tion ni mese. AG 132.6 li son si rai/ che no ne posso con- guasta-stræ’ sm. “guastatore”
tar guari. AG 133.44 se un picin pertuso g’è/ chi guari DFC 27 pe ri primmi, se non erro/ gh’eran trenta imma-
ben calcao no è/ si pinnamenti g’entra l’onda. AG scaræ’/ tutti carreghi de ferro/ per parei ri guasta-stræ’/ con
140.321 quanto tu poi fugi li zahi/ che se tu guari li use- dre çappe, con dre picche/ dri piccoin, de marrapicche.
rai/ senpre starrai in gran peccao. AG 144.61 no s’apa- D goastatore.
reia, zo me par/ guari ben de contrastar/ a li inimixi sa- guastavino cognome
raxin. IVE 24 et no parlero e ça guari cum voi. VTS 77 a.1530 (Sav.).
FA 358. PS 11, 39. BLG 24 n. “guari dal franco, guairi L guastavinus.
dal francese”. guasto sm. “danno, sperpero”
D guairi. AG 134.318 contra segnor chi te da pasto/ guarda ben no
guarì/ -r vb. “guarire” ne fai guasto.
AG 139.54 alcun no so si pro ni forte/ chi tanto sapia De Cf. SAP 407 a.lomb. guasto m.s.
scrinir/ chi possa quando ven la morte/ scanpar, defender D gastu. guastar. guastu.
o guarir. guastu agg. “guasto, marcio”
RGS § 1155. BLG 20. VPL.RSS 33: “fr. guérir, prov. ga- PD 359. PVG. VPL.
rir: si sostituisce in epoca carolingia al lat. sanare, che re- D guasto.
siste solo nel profondo Sud”. guasùn sm. “persona che urla, o parla scomposta-
D garie. guaì. goarì. goarixon. guarixon. mente”
guarixon sf. “guarigione” BDS (Var.).
FAS 150. D gora.
D goarixon. guarì. guau sm. “guaio”
guarnelu sm. “gonna” CAD. VPL (Arenz.). FA 358: “farebbe presupporre un
MVS (Sarz.). antico guayo” PD 335 “caduta di -j- intervoc.”
L guarnellus. D guai. guao.
Guarnero cognome guaza sf. “zolla di terra”
VTS 73 a.1530 (Sav.). GR.2 38 (V.Scrivia).
guarnimento sm. “guarnizione di stoffa” L wasone.
MR 133 a.1593 (Cervo) sette pianete, una di damasco gubelettu / gubelottu sm. “pasticcino dolce farcito”
biancho con guarnimenti di centuni rosso con una stola e GO. CAN 1843 p.94 (Sav.) pe dùse nu saviè… di gube-
manipolo. letti. VPL (Var.)gubelottu
L guarnimentum. D cubelettu. L gobeletum.
guarnìo agg. “guarnito, fornito, difeso” gubbettu sm. (bot.) “ombelico di Venere (Umbilicus
AG 14.305 or in tar guisa te ne guarda/ che l’ira a ti lo cor rupestris”
no t’arda/ e contra lui sta si guarnìo/ che la no crex’ a EVM 88 (V.Mar.) “pianta officinale’”
omecio. AG 14.640 lo cor chi speso e assagio/ mester gi D göbbu.
fa star bem guarnio. AG 37.41 è bem guarnio lo me ban- gudì vb. “godere”
cha/ de cosse bone da usar. AG 138.10 de Zenoa tanto VPL.
odo dir/ che l’è de tuti ben guarnia. AG 138.73 (Zenoa) gue pron. dat. “gli, le a lui, a loro”
guarnia e de streiti passi/ e de provo e de loitam/ de mon- GP 280 e si piamà li discipuli e si gue disse… PAS 33
tagne forti xassi. sgg. za li sanava ello li soy infermi e gue ressucitava li soy
D guarnir. morti. –– e incontenente gue criam adosso e si ge dis-
guarnir vb. “guarnire” sem… –– e anchor fo compio in ella zo che David
AG 98.4 chi de far alcun viaio/ o loitam peregrinaio/ se propheta gue avea dito.
forza fin da so hoster/ guarnir de zo che fa mester/ per vi- D gi
gue 556 guia
gue avv. “ci, vi” 91.75 che mai no è l’omo parter/ senza paor de so guerré.
AG 140 104 ma tu gue laxerai la zuma. PAS 32 sg. e non AG 143.56 se tu e stao xarer/ traitor, secotro ni guerré.
gue fo alchum chi in pie se ne poesse sosternir. –– za li sa- FAS 152, 156. PS 32. AGC ad loc. “provenzalismo”
nava ello li soy infermi e gue ressucitava li soi morti. PAS Cf. SAP 407 a.lomb. guerré.
35 non gu e chi gue daga consolatiom. D guera. L guerrerius.
D ge. guereçar/ guerrezar vb. “combattere”
guè esclam. “guai! AG 91.40 paire, frai, barba e coxin/ guerreza con si gran
RAN 93 “a.gen.” polvim. PEG 41 e perço abate Deo orgoio e sempre lo
D gay. guereça.
(in) / guè/ guæ’ loc. “all’erta, in guardia” FAS 164.
RDB 101 (B.Schenone) zevoggi, chi me fan sta sempre in D guera. L guerezare.
guè. CIT 304 (B.Cigala) e si ghe daggo tanti berlendoìn/ guerffo agg. “guelfo”
che o butterà lì rotti e pestumæ’/ e ro cacasso e l’ærco che AG 73.2 fin che scada la foxina/ parte guerffa e gibelina.
tutti en/ zeveggi chi me fan sta sempre in guæ’. AG 76.3 enter guerfi e gibellin. BL 63 a.1393 ne le con-
D guettà. trate dove li guerfi se recogevano…. –– de li cinque che
guèa sf. “collanina portata dalle contadine” con lui avea, erano li quatro guerfi, e li autri gibelini.
CAD. PAG 128. AGC 36.
D gora. L golleta. D gelfo. gherfo. guelfo. L guelfus.
gueca sf. (ornit.) “tordo sassello” gueri / guæri avv. “guari”
CLU. NSB 189 s.xvii. (Gen.) sentirei, ve prometto, un bel-
guèi avv. “guari” l’humò/ che non sa dà a chi l’ode gueri incenso. AAG 113
AAG 113. PD 365. BLV 141. BLG 24 n. RGS § 15. s. xviii. guæri.
PVG. VPL. D guairi.
D guairi. guernir vg. “guarnire, provvedere”
guèime esclam. “ahimè” MC 691 ma lo Segnor nostro si n’a armay e guernye de
PD 122. arme defendeyve contra le lor malicie.
D guaime. D guarnir.
guèime sf. “erba tenera che cresce nei prati dopo la guernu sm. “giornata lavorativa”
prima falciatura” VPL (Pigna).
CAD. VPL. guersa sf. “orbettino”
guèina sf. “guaina” PVG.
PCD 39 s.xiv. D guersu.
D guenna. guersa sf. “vulva”
gueità vb. “spiare, far capolino” ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. VPL.
RAN 12, 43, 97, 106. GA 12.173. guerzo agg. “guercio, privo di un occhio”
D agueità. gaitar. RDB 68 a torto dro çé Minna ve dorei/ perché un oggio
Guèitu top. “Goito” dri vostri o s’ha pigiao/… e a torto d’esse guerza voi cian-
PD 128: Via Guèitu “via Goito, a Genova”. zei. RDB 81 se ben de fuò parei guerzo e straloggio/ per-
guelfo agg. “guelfo” ché uzè ri spegietti per costume…
BL 67 a.1399 doi consigi… uno de gentilomini ghibelini MUI 220.
como de populo… e uno autro guelfo. D guersu.
D guerffo. guersö’ sm. “perno, gancio della stadera”
guenna sf “guaina, fodero” CAD. PAG 21.
guersu agg. “guercio, strabico”
PCD 39 s. xiv. BOS 97 a.1655 (G.Rossi) e chi ra lama, e
PVG. VPL.
chi ra guenna scura.
D guersa. guerzo. inguersì. sghersu. sguersu. sguersezon.
CAD, RAN 190, MP 19.143 (Pigna): “orlo del panno en-
L guercius.
tro cui passa un nastro o cordone per stringere”. guetta sf. “trappola per uccelli”
PD 116, 122, 359. REW 9122. RGS § 167. VPL (Pigna).
D gaina. gueina. L guaina. guettà vb. “spiare, guatare”
guenna sf. BLG 25 n., fr. guetter.
CIC 149 s. xx (G.Cava, Sav.)a bucca…/ se slarga in tu bâ- D agguetà. gaitar. guè.
già da perde a guenna. guffu / güfu sm. (ornit.) “gufo”
guèra / guæra sf. “guerra” ADP (Pietra) guffu. CLU güfu.
AG 144.63 ali inimixi saraxim/ chi guera ten con so D dügu.
vexin. NPD 61 ca.1750 (Sav.) e i pecchæ’ ne fan guæra a guglié sm. “piccola sciarpa di pelliccia”
drito e a torto. NPD 64 ca.1750 (Sav.) l’è desceiso/ in CAD.
questa tæra/ portando a paxe/ levando a guæra. CIC 37 guia sf. “guida”
s.xviii. (Sav.) sta guæra maledetta l’è finìa. AG 27.4 non andar per vie torte/ como nave senza guia.
PD 110. VPL. AG 39.98 per zo de esser l’atrui caso/ castigamento in noi
D gerra. gherra. goerra. guerré. guerezar. L guerra. romaso/ emprendimento e speio e guia/ per noi guardà
guerré / guerer sm. “nemico” un’atra via. AG 140.46 prega l’aoto paire/ e la soa doze
AG 11.3 pregando per li soi guerer. AG 14.100 o tanto maire/ che sempre te sian in aya/ e deian ese toa guia. AG
aman lo fiior/ chi for guerre dem esser soi. AG 22.8 per zo 142.16 como orbi senza guia. AG 143.239 e se tu per ma-
che l’è de De guerré. AG 47.42 venzui for li mar guerer/ ra guia/ venisi for in recaya… FUP 111 s.xiv. (Sav.) ave
e zenoeixi n’an l’onor. AG 45.3 tuto lo mundo è torto/ e Maria… reina… nostra guia. GP 284 lo demonio chi e
de li bon mortar guerré/ pin de corssai e berrué. AG faito vostra guia si v’a oscurai li vostri cor… AF 3.36
49.102 tropo me par gram folia/ desprexiar lo so guerré. s.xiv. (Pietra) (voi) sei la nostra maire e la nostra guia.
AG 91.70 quelo mar guerré/ a chi ello era andao deré. AG D ghia. gia. guià. guide. L guiagium.
guià 557 gumb
I-J-Y
i art. m. pl. “i, gli” i spagnoli sono il diavolo/ quando i son in simil guerra.
AG 12.120 ch’è sovran de i atri rei. AG 42.10 i omi lo PRP 348 (str. 44) o come da conosce i son mai rei/ dro
dem pur obeir. AG 49.261 i enemisi. AG 140.86 avri i crestian ri sangui int’este mene… VCS 37 s.xx. (Sav.)
ogi e guarda ben. PRI 27 s. xvii. (Sav.) andavan per i quandu i ommi i partivan. VCS 60 s. xx. (Sav.) i l’ean
præ comme a ra fera. RDB 40 e dà de denti pon i homi a stète.
ri monti. GL 9.66 e verso i regni neigri a rubatòn/ andon PS 20 sg.: certo da i(gi) < illi. RGS § 448.
a affrizze ri anime perdue. GL 18.32 amô te ghìa, o i to i pron. ogg. proclit.di 3ª pers. m. e f. pl. “li, le”
capriçi storti. GL 18.97 e china i œuggi imbarlugæ’, poi RDB 9 o n’ha ciù frecce…/ i ha tiré tutte est’orbo bare-
torna/ ri ærze… NPD 59 a.1749 (Sav.) tutti i nostri stré.
arneixi. –– i nostri dì mà speisi. DFC 107 detesto ri mæ CIC 53 a.1842 (Sav.) nu i sveggiavi mancu cû cannun.
falli, i mæ nescioî. COM.4 83 ti parli comme i buffari. CIC 68 a.1843 (Sav.) se per casu. i avvisè.
NPD 57 s. xvii. (Sav.) sotto i erbori. NPD 61 sgg. Cf. TGG 97.
ca.1800 i pecchè ne fan guèra–– perscin i camalli. –– i prep. “in”
sciü pe-i bricchi. VCS 37 s.xx. (Sav.) quandu i ommi i AG 6.38 i lo mundo vegni nuo. AG 12.70 i nixun sposo
partivan. consentir.
AG 71.44 da i enemixi. AG 49.234 semper sospezosi/ de FAS 157. AGC 35 “dileguo fonosintattico di -n avanti a
i enimixi. CPF 169 a.1589 l’historia di nostri groriosi l, r, m.
strapassé. NPD 59 a.1749 (Sav.) scignor, di nostri acqui- D e. in.
sti me rallegro. PRI 49 s.xviii. (Sav.) tanta gente/ chi ven i avv. (luogo) “ivi, vi ”
zu d’in ti strazetti. AG 133.138 e se noi donde andar devemo/ no i mandemo
D li. ri. fin de za/ zo de che noi vivamo la/ inganai seremo.
i art. f. pl. “le” AG 138.104 en co sta sempre un gran fana/ chi a le nave
RDB 12 cuœggio i amare scioi de girozia. RDB 18 e in mostra intrar/ contra l’atro de cho-de-fa/ chi lonzi i e fo
voi i arme d’amò remorchiè son. RDB 28 sg. i ongie un miiar.
torte… –– i osse e porpe. RDB 46 può che i oneste PS 21.
toghe emo lasciæ’. RDB 66 a se vé si bella dentre i (avéi, vegnì in) ìa loc. “(avere, venire in) uggia”.
onde. RDB 83 (B.Cigala) e tutte i atre (donne) a mi VPL.
paren scoassi. RAN 54, 58 s. xvi. (B.Cigala) i ere (le ja / jha avv. “già; mai; piuttosto”
arie), i ingiurie. COM.4 16 tutte i apparenze do mondo. RV 20 s.xii certo ja (piuttosto) ve scanerò/ provenzal
–– impara un poco a fa i ambasciæ’ con megio manera. malaurao! RV 24 s. xii. ni ja (mai) voi non amerò. TL.1
i pron. dat. di 3ª pers. m. e f. sing. e pl. “gli”, a lui, a 326 a.1455 non replicheremo quelo che ja (già) per lette-
lei, a loro” re habiemo scripto ad complementum. PAD 471 a.1506
AG 21.7 chi star no vo contento/ en quelo honor che De i de la quale impreza sono ja jorni viii.
a dao… AG 37.87 la stae i e provo. AG 56.110 un bello D za.
zoven i aparvi. AG 56.174 ieso criste pusor via/ privar- iacento sm. “giacinto”
menti i aparvia. AG 85.92 rairi son in Italia/ chi sean PS 108 s. xiv. iacenti.
contenti in lo stao/ de quelo aver che De i a dao. AG D giasintu. L jacintus.
97.16 sperando lo ben sovran/ in ver lo qual elli semper iaceura sf. “freddezza”
van/ che i adevegna inver lo camin. AG 129.62 per mar PAB 56 o rei celestial/ stempera toa messura/ fa raxom
aquisto e re/ dote e patremonio/ i am vosuo strepar (a dominar/ e cor senssa iaceura.
lei). AG 138.246 tanto è lo possente stao/ de grandeza PS 1, 35, 63 “ghiacciatura”.
che de i a dao (a lei). CBL 331 (3.35) la soa stella i D giasèa. iaza.
andava avanti. CBL 332 (5.68) li soi pei i an baxao. ihacheta sf. “giacca, giacchetta”
CBL 346 (22.12) e dolenta deré i andava. CBL 348 BVP 258 a.1511 robe tree de septa, zoè doe ihachete e
(25.927 una cana in man i an daito. una de sopra.
D gi. D giacco. giachetta. L iacheta. zacheta.
PD 142. iacia sf. “ghiaccio”
i pron. sogg. proclit. di 2ª pers. pl. “voi” PS 16 s. xiv. AA 165 trovono su li fondi la iacia erta 3
PRP 338 (str.2) Madonna santa de Caneo/ zà che dro dita.
nostro luogo i sei sostegno… PRP 339 (str.4) ma ch’i D giasa. iaza.
drizzai re oreglie. PRP 352 (1.1) a me rexouro/ con voi, Jacomo n.p. “Giacomo”
perch’i me sei parente e amigo. PAS 29 so coxim zermam, chi a nome Jacomo.
i pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. e f. pl. “essi, esse” Iagna sf. “vivagna” top.
PAT 25 a.1356 comandando a li nostri de Peyra ch’i FCL 15 n. (S.Olcese) in ta Iagna.
fazam la dita francheza. DCT 163 a.1380 e accresceran D vivagna.
lo nome de lo imperao … si como i faxean per li impe- jagunare vb. “digiunare”
raor passay. PAB 62 li bem humaym, che i no pom AA 283 e lo iorno sequente per reverencia de la santa
vegnir inseme o y duran pocho. PAB 68 de quanto i fam croce la piu parte de li homini de larmata jagunono.
e am. PAB 14.70 in che logo i fussem. SGC 417 a.1522 D jaiunare.
jaja 561 ihas
iasmar vb. “biasimare” tar perno/ che strambuxa se po enderno. AG 145.19 bona
AG 42.6 monti homi…/ chi presuman pregar morte/ e e forte nave…/ iava ben e cal(ca) e peiga. AG 145.200,
iasmar meser lo papa. 202 bonna nave…/ zo intendo e lo nostro cor…/ si vor
PS 7 x.xiv. iassma. esser ben iavao/ e da tute parte ben stopao/ iavao in croze
PS 50. FAS 152. con so ser. CBL 331 (4.16) goardando lo doce Criste/
D biassmar. giasmà. giasmo. son la croxe ihavao. OLP (= CF) 2.12 (Pietra) guardando
iazo sm. “ghiaccio” a Yesu Christe/ su la croxe ihavao. GP 371 si preixen
AG 101.4 gragnora e iazo e gran nevere. uno aguo monto grande e ssi ihavan l’una man.
FAS 141. 151. FAS 141.151. AGC 33.
D iassa. iaza. D chavar. chiavar. ciavà. L clavare.
(lo) iazo top. (Noli) ihavatura sf. “serratura”
PSM 393 a.1418 in territorio Nauli, loco ubi dicitur lo PS 35 s. xiv.
iazo. D ciavöia.
D ihaza. L plagium. plazum. ihavaxone sf. “chioderia, insieme di ferri e fibbie
ihastar vb. “schiattare, scoppiare?” della corazza”
CR 22 e odandove dir questa vostra si crudera morte che TL.2 336 a.1465 vi mandiamo in uno caratello ordinate
o avei a soferì, lo me cor de tuto ihasta. da ponere sub saburra… badili cxiii. et jhavaxone da coi-
iastema sf. “bestemmia” racie ut infra, videlicet… ihodi da rozeta mcl., item ihodi
PS 34 no avey voi odio iastema, che questo homo da scozo miliaria xxiiii. item fibie da brasse grose vi.
pechaor a faito a De? item fibie da morinelo dasneise (da balestra) grose viii.
D iastemar. item paria lx. de fibie da spale.
iastemaor sm. “bestemmiatore” D chiavaggione. chiavasone. L clavasionem.
AG 99.7 si che ogni biastemaor/ fa zuxe si e De traitor/ la ihave sf. “chiave”
qual cossa si è gran folia. AG 45.96 quelo gran segnor sobre/ chi le ihave tem de
FAS 164. ce.
D iastemar. FAS 157. CAV.1 96.
iastemar vb. “bestemmiare, insultare” D ciave.
AG 14.189 tropo e gram fala no loalo/ quanto e duncha ihavello sm. “furuncolo”
iastemarlo! AG 16.70 enspinao e spuazao/ iastemao con PS 51, 69 s.xiv. (piaghe d’Egitto) ne insirà ihavelli e bur-
gram furor. AG 46.59 e quando li dem De loar/ li no ces- gore e vesighe.
sam iastemar/ o in overe o in parole… AG 95.180 li se D ciavellu.
meten a zuguar/ li dai con foror scorlando/ De e santi ihavo sm. “schiavo”
iastemando. AG 99.1 chi tropo usa biastemar/ o scregnir TL.3 122 a.1474 li tenne per ihavi.
o mar pregar/ a De fa grande ofension. AG 143.86 se per D sichiavo.
ira o per furia/ cometesti greve iniuria/ menazando o jaxeir / iaxer vb. “giacere”
iastemando. AG 145.111 en alcun moo no laxar/ De ni AG 16.444 iaxando o sezando/ li soi faiti mentovava.
santi iastemar. AG 145.395 en la boca e a la mente/ rete AG 62.11 procura/ che lo demonio la baxe/ chi conseigo
lo fren si streita mente/ che no s’ausen a zurar/ ni mar dir habita e iaxe. AG 101.40 quello chi iaxe in passion/ chi
ni iastemar. PCD 43 s. xiv. iastemar. iastemando. FAS sempre a gran dol e penser. CBL 330 (2.46) li pastor tro-
152. PS 7. van Criste/ chi in lo presepio iaxe. CBL 331 (3.43) tro-
D biastemare. giastemà. iastema. iastemaor. iastemato. van un fantineto/ chi iaxeiva povereto/ cum la vergene
L bestemare. blasfemare. Maria. IVE 13 inperzo che per tuto lo mundo iaxen le
jastemato agg. “maledetto” menbre de Criste. PCD 28 s.xiv. iaxia (giaccia?) “sem-
BL 76 a.1400 questa nostra cità de Genova de’ essere plice latinismo grafico-fonetico”. LSE 24 se poze unde
bruxiata et argarata, per che no ve regna salvo demonii li porci avean iaxuo. LSE 32 iaxendo in leto per febre…
de l’inferno, e da Dio è iastemata. –– ben che lo corpo… quatro di iaxesse desoterao…
D iastemar. PS 4 s. xiv. jaxeir.
ihastra sf. “piastra” FAS 144, 149, 153.
PS 6 s. xiv. ihastre pl. D giasir. giaxe. iaser.
D ciastra. Íbagu top. (Pigna)
ihata sf. “chiatta” PSP 95 n. 260:. PCL 275. REW 6069, DEI.1 398: opa-
DSP 59 a.1487 habbiano arbitrio mettere ihate, barche e cus,: o > u > ü > i.
camali. ALE 430: it. s. xiv. (a) bacìo: lat. vac}vus “vuoto”, REW
D ciatta. L ihata. 9113. RGS § 162: *opacivus × vacivus.
jaunare vb. “digiunare” D lü’vegu. ü’bagu. L ubagus.
AA 308 a.1536 (Sav.) che dovese dire al populo de la idea sf. “idea”
villa de santo Bernardo che ogni uno dovese iaunare trei VPL.
sabati. idiproxia sf. “idropisia”
D jaiunare. AG 39.133 avaricia meschina/ semeiante d’idiproxia/ la
iava sf. “biada” quar asea si lo cor/ che ansitae za mae no mor.
AG 3.46 asa iava (ms. ava) e bom fem. PAS 27 quelle FA.359. idiprosia. FAS 156. FPI 4249b. AGC 38
iave chi som lonzi da quelle aygue. diproxia (aferesi).
PS 7, 63. D diproxia. intropicho.
D biava. idola / idora sf. “idolo, statua”
iavar vb. “inchiodare” AG 14.59 atra gente/ chi ne son in fogo ardente/ che l’e-
AG 16.96 la croxe/ donde elo devea esser iavao. AG nimigo faxeva orar/ e ydole diverse far. PAB 41 l’avari-
16.112 in quello legno…/ duramenti fo iavao. AG cia si e servitudem de le ydole. PAB 46 abram intra den-
54.192 ligai stan/ si strictamenti e pe e man/ e iavai con tro de lo tempio… e li era asai idole. MAC 161 alcuni
idri 563 ymag
pessimi tiragni, li quai constrenzean li crestiain a sacriffi- jesia / iezia / ihesia sf. “chiesa”
car le idolle. PS 63 s. xiv. idola. IVE 20 chi prendese lo IVE 30 e speciamenti de questo (sancto) de lo quar la
crucifixo d’una gesia et lo destruese et in so logo metese ihesia fa festa de la soa nativitae. NAB 19 a.1473 (Sav.)
l’idora d’un demonio… IVE 26 ella gi fe adorar le la messa… che se celebra in la jezia de santo augustino.
ydore. AA 22 per cauze de la defencione de la iezia santa e de
FAS 158. tuta la fede crestiana. AA 45 e tuti se aviono verso santo
idria sf. “grosso vaso, giara” Francisco con ordine e volonta de ocideli ancora che
PS 63 s.xiv. idrie de tegnei aigoa. fuseno in la jesia. AA 93 fu fato camerlengo de la yezia
Cf. prov. ydria, fr. idre. romana. VCC 30 a.1480 (Sav.) feste comande da la
L idria. sancta matre ihesia.
ye pron. dat. di 3ª pers. m. e f., sg. e pl. “gli, a loro” FAS 142,151.
IVE 29 che lo nostro segnor messer yhu. cre. ye illumine D gexa.
li lor cor de la santa fe cristianna. jeso n.p. “Gesù”
PS 21. AG 1.36 Jeso Cripste. AG 12.325 Jeso Criste.
D gi. FAS 149.
jenaro sm. “gennaio” D gexo. gexü’. gexümàia. giexo. giöxü’. giöxümàia.
AA 54 fino ali 8 de jenaro. iexu. ihu.
D zenà. iesto sm. “gesto, atteggiamento”
ieneratiom sf. “genere, specie” AG 79.77 lo mondo e mi desprexiar/ en robe e iesta e
AG 14.318 che de fornicatiom/ e cinque ieneratiom. andaure.
PS 18. FA 359. FAS 154, 158.
D generaciom. inçenerar. Jeve top. (Pontinvrea)
Jenoa top. “Genova” MBP 76 le Jeve “le acque”.
TL.2 768 a.1471 la cita de Jenoa. SPV 7,8 n. a.1504 lo IGM foglio 81 II N.E. (Pontinvrea)
inclito comune de Jenoa –– da Saona a Jenoa et in tuto D ègua.
lo destreycto jenoese. ihexia sf. “chiesa”
D jenoese. zena. L ianua. VCC 30 a.1480 (Sav.)
(in) jenochione loc. “in ginocchio” D gexa.
AA 193 un homo de argento chi sta in jenochione. iexu n.p. “Gesù”
D (in) zenogium. CBL 329 (1.24) Iexu Criste pietoxo.
jenoese agg. “genovese” D ieso.
SPV 8 n. a.1504 da Saona a Jenoa et in tuto lo destreycto Ighina top.
jenoese. PCT 115: “germanico?”
D jenoa. ignàira sf. “nausea”
jente sf. “gente MP 19.153 (Pigna).
PEG 45 quilli chi voram in auto montar/ vorem piaxeyr a D inaira.
tute jente. ignaràu agg. “infreddato”
D gente. VPL (Soldano, Vent.)
ihera sf. “viso, faccia” ignaspàr vb. “innaspare, avvolgere il filo”
AG 12.318 spiando con scura ihera/ donde e qual e chi VPL (Vent.).
era. AG 38.77 de cor fermo e forte ihera. AG 48.10 ne MP 19.153 (Pigna). iñaspar.
va con averta ihera. AG 63.12 capello in testa avea/ can- D inaspà.
visde che no iovea/ per asconder in peschera/ a li pexi ignorancia sf. “ignoranza”
soa ihera. PAB 53 sg. e cognoscei la ihera de mea fixi- IVE 14 l’ignorancia et la pegricia.
cianna. –– tal ihera e habito. IVE 39 incontenente ihiao sm. “spada”
inchynà la testa e tuta la ihera. BUN 449 s.xv. e state GP 284 questo to figio si sera ferio de un ihiao et de un
tutte/ con allegra e bona ihera. coltello, lo qual strapasera la anima toa.
FA 359. FAS 141. PS 98. AGC 50 n. CAV 96. Cf. Lc. 2.35 et tuam ipsius animam pertransibit gladius.
Cf. SAP 395 a.lomb., CVM mil. cera “viso, sembiante”. D iao.
D cea. zhera. il art., m.s. “il”
AA 18 il priore di Roma.
iherego sm. “chierico”
D el.
AGC 38.105 ni iherego (ms.: gherego) ni laygo. CEB
(Sant’) Ilâiu top. “Sant’Ilario”
358 li cagnoy franceschi lassa a li iheregi et a le reine. ADG 17.
D chirexi. cleirixi. gherego. D laiu.
ierexia sf. “clero” Ilonse top. (Alpi Marittime, Fr.)
AG 95.110 de lo peccao de simonia/ tuta e thaca la LAM 98 sg.
ierexia. illustrar vb. “illustrare”
FA 359. FAS 151, 163 ieresia. LSE 13 tanta nobile stirpa a nobilitao de exempli, illu-
D ceregu. chierexia. chieria. strao de miracoli e ornà de gracia de sanctità.
iesci vb. “uscire D inllustrar.
RDB 180 ms. e spesso iesce fuœ’ de lié. illuxium sf. “illusione”
D insir. PCD 48 s.xiv.
iesse vb. “essere” ymagem sf. “immagine”
RDB 180 ms. e voreiva iesse fuzia. COM.6 18 mi no PAB 39 fassemo l’omo ala ymagem e similitudem nostra.
orræ’ iesse o primmo a metteme in canteigora (linguag- CR 10 de la passion de l’immagen de lo nostro Segnor.
gio contadinesco). FAS 154. PS 36.
D esse. D emmaiem. immaginar. immagineyver. maginarse.
imma 564 imbe
(cü) immarlögu agg. “(sedere) in mal luogo, in cat- imbarsamòu agg. “allibito, stupito”
tivo stato (detto di chi soffre d’intestino, e anche di chi BDS (Sav.).
accampa motivi di salute per non lavorare) D imbassemar.
DVA (VArr.). imbazanase vb. “trapiantarsi, estendersi”
Cf. RDB 69 ma Zena ha aura ra gora in si mà luogo (“in GL 17.79 e sta romana/ razza, fin in Baviera a s’imbaza-
così cattivo stato”) na (TT e il buon germe roman con destro fato/ è ne’
D lögu. luogo. ma. mar. campi bavarici traslato).
immarscinòu agg. “vestito elegantemente” D bazana.
CAN 1847 p. 47 (Sav.) ò anche vistu ün carrussìn/ ele- imbascià sf. “ambasciata”
gante e tüttu pin/ de persunne immarscinè… GL 6.17 dunque, signor, guardæ’/ se son discrete o no ste
D marsina. mæ imbascæ’.
immascarao agg. “mascherato” D imbasciòu. imbasiata.
DFC 27 pe ri primmi, se non erro/ gh’eran trenta imma- imbasciòu sm. “ambasciatore”
scaræ’/ tutti carreghi de ferro/ pe parei ri guasta-stræ. GL 6.17 signor, ghe dixe, a ri imbascioì licenza/ se dà tra
DFC 70 chi marcia in meizaretto/ chi in zendalin de sea/ voi de fa ri sœu sermoìn?
chi sença fa bombæa/ coverto immascarao. D imbascià.
D inmascaraou. mascara. mascòu. imbassemar vb. “cospargere (un cadavere) di
immattì vb. “ammattire, impazzire” unguenti e profumi”
CAD. GP 377 preizem lo corpo de lo nostro segnor e imbasse-
D matu. manlo.
imbabulase vb. “imbacuccarsi, involgersi nel bozzolo” D imbarsamòu.
GO. imbasiata sf. “ambasciata”
D babolu. NPS 569 a.1527 gionse presto la imbasiata/ alarmata de
imbachetòu agg. “impettito” gran vaglia/ he la nova fu portata/ da uno che non tarta-
BDS (Sav.). glia.
D bacchettu. baccu. Cf. CVM mil. imbassada m.s.
imbâgià vb. “socchiudere” D imbascià.
GO. CAD. RAN 127, 166. BDS (Sav.). VPL (Arenz.) imbastare vb. “mettere il basto”
Cf. BIO 559 piem. abajé m.s. MPS 63 a.1550 (Stella) imbastare alchuna bestia da
D bâgià. imbâgio. basto.
imbâgio sm. “fessura, apertura” D bastu. L imbastare.
DFC 96 appena ra mattin de luxe spira / da l’imbâgio dre imbastì vb. “imbastire”
arve un pò de fi… CAD. BDS (Sav.). PVG. VPL.
D bâgio. imbâgià. L bastire.
imbailà(se) vb. “rovesciarsi” imbazuìu agg. “colpito dal malocchio, istupidito”
VPL (Var.). D abasurà. imbessìu.
imbalordìo agg. “sbalordito, istupidito” imbatanòu agg. “fangoso, infangato”
RDB 102 (B.Schenone) imbalordio. PD 361.
REW 5176. 7266. DEI.1 418. D batàn.
imbarassà vb. “imbarazzare” imbatte vb. “abbassare, abbattere, ripiegare a terra”
VPL. BDS (Sav.).
imbarassu sm. “ostacolo”
D imbattu.
VPL.
imbatto / imbattu sm. “riflesso, riverbero”
imbarcà /-r(se) vb. “imbarcare, imbarcarsi”
DFC 168 in una luxe limpida e sincera/ che brillo non
AA 167 con gram numero de fantaria che sua magesta li
avia fati reduere inseme per imbarcase… –– se imbarcor- reçeive/ ereditao da imbatto, o da riflesso…
no sopra li 44 vaseli sopra diti. GO, CAD, NVM (Sav.), BDS SDS (Sav.), ADP (Pietra)
CAD. NVM (Sav.). VPL : imbattu.
D barca. imbarcaderu. imbarcazö’. D imbatte.
imbarassu sm. “imbarazzo, impedimento” imbatto / imbattu sm. “brezza estiva”
GO. CAD. CIT 126 quando Maxina per piggià l’imbatto/ se tratten o
imbarcaderu sm. “imbarcadero” de seira o de mattin/ a ra ciazza dro mâ sciù l’arenin…
CAD “stazione ferroviaria”. RAN 16, 99, NVM (Sav.) imbattu “ribattito del vento”.
D barca. imbarcà. imbauzà vb. “rovesciare”
imbarcazö’ sm. “boccaporto” VPL (Sanr.).
GO. imbelinà vb. “gettare; pasticciare; rifl.: infischiarsi”
D barca. imbarcà. BDS (Sav.).
imbarlugà/ imbarlügà/ imbarlüghì vb. “abbagliare, D belìn. mbelinare.
confondere, stupire” imbernaccòu agg.. “stropicciato, malmenato”
PRI 16 s.xvii.(G.Chiabrera, Sav.) che sebben ra pasciun MIT 4 a.1850 (Sav.) tra i papé, carte bullè/ rutte, brütte,
me da ra morte/ a no m’ha imbarlugòu. PRP 345 (str.30) imbernacchè. BDS (Sav.).
quand’i ven zò restàn tutti confusi/ e come fuora d’elli imbernissa(se) vb. “impiastricciar(si)”
imbarlugai. GL 18.97 e china i œuggi imbarlugæ’, poi GL 7.40 zà o se vedde de sangue imbernissase.
torna/ ri ærze… GL 20.36 co un’arte de scrimì ch’im- D bernisà.
barlugava. CIC 62 a.1847 (Sav.) son proteste e paroloìn/ imbertonà vb. “intontire, illudere, innamorare”
che imbarlügan i mincioìn. CIT 53 a.1636 che Zanina vi zu sciu ro portà/ oimè! che
CAD, RAN 106, 154, ADL (Vent.), ADP (Pietra) : (Amò) o me n’ha fæto imbertonà/ comme apointo ro
imbarlügà. PVG imbarlüghì. gatto dra mezena. GL 4.93 con tanti tira e molla, a orza
REW 1127. 5136.2. ALE 47 *bisluca. appoggia/ con cianze, rîe, imbertonà, dà pena/ ra drita ri
imbe 565 imbr
vantaggio so a redoggia. GL 6.75 poi de sposate o s’im- imbrassöà vb. (mar.) “montare i braccioli”
bertonerà (“si farà un’idea fissa, un’ossessione”). D brazollo.
Cf. MUI 133 bertonar. imbratà/ -r vb. “imbrattare, guastare, compromet-
imbessì vb. “imboccare due tubi l’uno nell’altro” tere”
DVA (VArr.). PNF 405 a.1452 salvo perche ella non imbratasse le coxe
imbessìu agg. “lento, tardo, intorpidito” de Gavo (Gavi). AA 204 salvo che sia imbratato per
CAD. RAN 99, 180: < sp. embebecido. BDS (Sav.). ribello. RDB 62 portà derré ra coa ancon voggiemo…!
D abesìo. imbazuìu. che a sta si ben derré re robe bonne…/ ni per chioggia
imbeverao agg. “imbevuto” manchemo de portara/ che per re strè no usemo imbrata-
PAB 56 per toa dotrinna e costumi, de che noi semo ra.
imbeverai. D bratta. imbrattà.
PS 63. imbrattaou agg. “sporco”
imbeviase vb. “imbeversi, intridersi” GL 18.8 che sei tanto imbrattaou che per lavave/ no
CAD. bastereiva l’æegua dra Ponseivera.
D imbeverao. imbeviòu. D imbrataou.
imbeviòu agg. “imbevuto, intriso” imbrazao agg. “in braccio”
PS 63. CBL 331 (3.52) lo re de paraixo/ chi era inbrazao de
D imbeverao. Maria.
imbiavà vb. “seminare, coltivare a biada” D abrasà.
BSR 539. imbreccià vb. “colpire nel segno, imbroccare”
D biava L imblavare. GO.
imbibinà vb. “sedurre, abbindolare” imbrescà vb. “impiastricciare”
BDS (Sav.). ADL (Vent.). TVD (Dolc.) “essere d’impiccio”
D bibìn. D bresca.
imbilà(se) vb. “arrabbiarsi” imbriagà vb. “ubriacare”
VPL (Sanr.). PRA 371 a.1639 (Taggia) ptc. imbriagàe.
imbilàu agg. ”fuori di sé” D imbriago. imbriegà. imbriègu. mbriagar.
DVO (On.). imbriago agg. “ubriaco”
imbindar vb. “bendare” PRP 336 Agramante, mezo imbriago.
CBL 342 (17.27) li doce ogi…/si gi fon inbindai/ como a D imbriègu.
uno lairon. PAS 35 e aveyva li soy ogi fassay e inbinday imbriègà vb. “ubriacare”
cum una binda. FTM 93 a.1456 (Sav.) la binda cum che
FDG 135.
fono imbindai li occhi de Iesu Christo… che li donano
D imbriagà.
quelli cani iudei.
imbriàgu / imbriègu agg. “ubriaco”
PS 38, 50, 108.
VPL (Sanr., Taggia): imbriàgu.
D binda. embindar. L bindatus.
imbôsà vb. “capovolgere, rovesciare” AAG 113, CAD, PD 365, ADG 23, ADL (Vent.), PVG :
DFC 112 m’han fæto un pò imbosà “mi hanno messo di imbriègu.
cattivo umore”. Cf. RGS § 334 tosc. imbriaco.
FA 383 sg. PRR 480: invorsare. RAN 101, 120: prov. D envrio. imbriagà. imbriago. imbriegùn. invriægo.
abausa, a.fr. embocer. PVB 220. PD 147, 159, 344, 346, imbriègu sm. (ittiol.) “pesce cappone”
349. PVG. PML 358 cappone ubriaco (Trigla lineata L.). cappone
Cf. FLP piem. (Piverone) ambussà m.s. imperiale (Trigla pini Bl.). TTC 144 cappone cuculo,
D imbosu. imbouzà. imbuzaou. gallinella (Trigla, Aspitrigla cuculus L.).
imbôsu agg. “rovesciato; indisposto; arrabbiato, di D embriaghi. embriæghi. imbriegùn.
cattivo umore” imbriègùn sm. “ubriacone”
BOS 217 s. xx. quarche bagnante a-a spiaggia/ imbôsu e CAD. ADG 29. PVG.
alluveghìu/ u tìa tacchi de raggia/ au tempu imbuzzunìu. D imbriègu.
PVB 220: “versare, bersare, borsare; -ô- mostra che la imbriègùn sm. (ittiol.) “imbriacone”
caduta di -r- è recente”. PD 147. NVM (Sav.) (mar.): RCG 260.
”del tempo”. ADG 54. PVG. imbrignà vb. ”superare, vincere; rifl. “sentirsi supe-
Cf. FLP piem. (Piverone) amboss “capovolto”. riore, infischiarsi (derivazione oscena, cf. fregare, fregar-
D imbôsà. sene)”
imbousà vb. “capovolgere, rovesciare” RDB 136 (V.Dartona) e se te imbrigno… “se sarò io a
ADL (Vent.): *inversare REW 4528 ¥ volvere. vincerti”. GL 7.98 giusto come una nave, chi è in artura/
D imbôsà. de ra burrasca, chi vœu descuxîa/ a se ne imbrigna, se ra
imbragà vb. “imbragare” cordatura/ e stammenære en bonne, e corre via… DFC
CAD. NVM, BDS (Sav.). 104 che de mi, dro Cavallo (G.G.Cavalli, poeta) v’imbri-
D braga. gnæ’. COM.2 12 se n’imbrignemmo. GO (contad.)
imbraçar vb. “abbracciare, afferrare” CAD. RAN 190.
PEG 40 zo che ello imbraça, may lo lassa a so poeyr. imbrœuggio / imbröggiu sm. “imbroglio”
D abrasà. GL 12.18 vedde l’eunuco Arzè tutto st’imbrœuggio/ lé
imbrasatore sm. “soldato addetto al caricamento che addosso ghe sta sempre con l’œuggio. BOS 89
delle balestre?” a.1657 (G.Rossi) assì portan adosso mille imbrœuggi
PAD 387 a.1507 a dì 6 s’è cernuto in balestreri e schiu- (contro il contagio). NPD 79 a.1868 (Sav.) se a düava
peteri con qualche imbrasatore 600 delle podesterie. ancun ün po’, che brüttu imbröggiu! NVM (Sav.) (mar.)
imbrascà vb. “dare la prima mano di intonaco” “imbroglio della vela”
DVA (VArr.). PD 117, FDG 271 imbröggiu. VPL.
imbr 566 impa
implitore sm. “imbuto” 131.10 per zo che ogni dona e fantina/ ne inprenda qual-
GR.D 118, 128 (Monaco) restano carricati di dover tene- che doctrina. AG 140.53 pensa de inprender alcuna arte/
re il tortairolo o implitore. donde tu possi norigarte. SG 140.131 ussa senpre con
FPR n.87. prode homo/ da chi tu possi ben inprender/ en far e dir e
D incïù. impir. raxon defender. AG 140.239 e conseio a lor requer/ quan-
imponer / imporre vb. “imporre” do tu vei che fa mester/ da che tu poi de ben imprendi/ e
RL 224 a.1440 item prometto solennemente alli dicti no atri ma ti reprendi. AG 145.389 guarda che compa-
sindici… mai per ninguno tempo… de non imponerghe gnon non prendi/ da lo quar mar far imprendi. IVE 36
ni laxarghe imporre sopra de loro ni de loro beni avarie questo bello cantà de Zacharia ella inpreixe incontenente
alcune… de non imponerghe… alcune gabelle ni peda- a la prima vota. PAB 52 le mussete chi indicio/ sum a
gi… ni lasciarghene imponere… a ninguno altro signore. rissmar e principio/ che e imprexi in zovenezza/ me
LSE 21 bem che a si avesse imposo el freno de la absti- restoram in vegiessa. GL 6.67 ma siccomme sò moære
nentia, pur con tanta liberalitè se efondea a li poveri. gh’eiva impreizo/ d’ogni erba ro secretto…
PAD 557 a.1507: 1260 fu impozo le casacce de discipli- VPL. PS 24, 38.
nanti, il principio fu a Peroza e Dartona. Cf. SAP 409, MB 111 a.lomb. emprender, imprende,
RAN 93: ptc. impozo. inprender m.s.
D poner. D emprender.
importaber agg. “insopportabile” impreza sf. “impresa”
IVE 12 chi (qui) e freido portaber, ma lì si è importaber. PAD 471 a.1506 et per dicta impreza, de la quale impre-
D portà. L importabilis. za sono ja jorni viii. …
importunità sf. “tristezza, malessere” D impreheza
LSE 29 per molta importunità e retrestimento. imprestà vb. “dare a prestito”
impositione / impositiune sf. “imposta” PVG.
PNF 401 a.1447 che le avarie et impositioni che se fano, D prestà.
publicamente se reschodano. BGP 153 a.1484 essen- imprestito sm. “prestito”
do… dexobedienti in non pagare le soe avarie et imposi- COM.3 97 l’è vero, che l’imprestito l’è de questa
tiuni. somma.
D imponer. L superimposita. D prestar. presteo.
impostar vb. “imputare”
imprexa sf. “impresa”
AG 120.7 e tuto quanto l’a rapio/ de quelo chi no l’a
BGP 188 a.1485 questa nova imprexa de Firentini.
merio/ gi tornera si impostao/ che tristo lo mar agurao/
impostura sf. “sovrapposizione (di belletto)” D impreheza.
AG 62.3 dona alcuna no me piaxe/ chi so viso disfigura/ imprexionnar / imprexonar vb. “imprigionare”
per mete faza inpostura/ chi a De monto despiaxe. AG 146.42 e tu staito inprexonao/ o in alcun destrenze-
FAS 142, 164. mento? MC 691 e chi no vol vencer li soy inimixi, si e
impottu sm. “pasticcio, imbroglio”. raxom che ello perda e quello sia prexo (ms.: prexom) e
CAD. imprexionao… PAB 67 che quando la bonna (ventura)
impreheza/ impreisa/ impreiza sf. “impresa” par bem agurossa, ella ingana monti homi e imprexonna
DSP 40 a.1461 avei anchon a considerar che questa quelli chi l’uzam per faoci sembianti.
impreiza non se fa per questa nostra etae solamenti. D prexon.
BGP 151 a.1484 se ipso M.co officio spendera più de imprimeramenti avv. “anzitutto”
libre v. m(ilia) singulo anno in la dicta impreisa, lo FUP 100 s. xiv. (Sav.) inprimeramenti Jesu Criste beneito
comun sia obligato pro dimidia de lo soprapiù. PAD 457 per li meriti de soa santissima passion si li apiame a la
a.1506 che… non vi possa essere facto insulto facese soa beneita gloria.
damno a quella impreiza. PAD 472 a.1506 facile mente impriminì(se) vb. “intirizzir(si)”
se veria ad executione de tale impreheza. SDS (Sav.).
D imprexa. L imprixia. D impremenìu.
impreminìu agg. “intirizzito, rattrappito” imprincipio / imprinsipiu sm. “principio, inizio”
BDS (Sav.). BOS 88 s.xvii. (G.Rossi) sciù l’imprincipio… (“all’ini-
D impriminise. zio, dapprima”). VPL imprinsìpiu.
impremuar / impremüà vb. “prendere a prestito” D principar.
AG 136.88 dà (rendi) zo che tu impremui. impromé vb. “fidanzarsi”
GO “imprestare”. PD 345, GA 12.100 “permutare” (ora CIC 30 s.xvii. (P.Murassana) se foisse un pegorà de
solo nel contado). Montecûcco…/ se sposo me haveressi d’impromè…/ ma
FA 361. PAS 38. Cf. CVM mil. impremudà m.s. (per- m’hei trattao da un nescio mammalucco.
mutare). D impromette.
D empremuo. impromette vb. “promettere”
imprende/ -r vb. “imparare; insegnare” AG 57.20 ni e lo creo esse movuo/ de si lonzi per dar
AG 12.16 monto fantina misa a scora/ tanto in leze se stormo/ se no per venir in colmo/ d’onor chi g’è inpro-
desteise/ che in dixoto agni si impreise/ le sete arte libe- metuo. CBL 335 (8.24) o angelo Gabriel/ chi da cel e
rar. AG 14.270 or pensa l’amor che t’a menao/ quelli chi tramiso/ como sera questo/ che tu m’ai impromiso? PAS
t’am inçenerao/ e cossi poi penssando inprender/ zo che a 28 e elli si gue inpromissem alla soa voluntae. GP 373
lor se coven render. AG 46.40 e noy da lui inprende quando lo Segnor ave inpromisso lo paraixo allo bon lay-
demo. AG 49.32 en lo fato de Laiazo/ donde li preisem ron… PAB 43 l’orio de la misericordia, che lo nostro
tar stramazo/ che bem ge poem inprender/ de cognosce Segnor De li impromisse.
zenoeisi. AG 89.1 che var lezer e inprender/ e assai PS 24, 25.
raxon intender… AG 130.30 questa picena dotrina/ se D impermeter. imprumese. imprumesu. imprumette.
ben inprende la fantina/ d’aver honor se asegura. AG mprumetere.
impr 570 inal
incantà/ -r vb. “incantare, praticare magìa” incartà/ -re vb. “assumere un lavorante con contrat-
AG 143.168 se devinar o incantar/ aguri o viniae trar/ o to di apprendistato”
faocimele far faesti/ o se far le consentisti… VCC 31 a.1480 (Sav.) che alcun meistro de dicta arte non
DVA (VArr.) trasl. “colpire, procurare danno”, nella debia ni olse incartà… alcun lavorante… MNS.1 36
frase unde u tucca u incanta. a.1577 (Sav.) potra ogni maestro tessitore incartare gar-
D incantaressa. incantæximo. L incantare. zoni per imparar l’arte. MNS.3 21 a.1724 (Sav.) dovrà
incantamento sm. “incantesimo, malefizio, fattura” ogni maestro mollinaro qual vogli incartare qualche gar-
zone, incartarlo per istromento pubblico.
LJ.2 35 a.125 co est incantamento, - D acartato. carta. incarto. L incartare.
incantar vb. “vendere all’incanto” incartinase vb. “incartapecorirsi: (di tessuti) spor-
SA 244 a.1340 (Sav.) come li lavoranti non se debian carsi; (di cuoio) indurirsi, aggrinzirsi per essere stato
incantar… ch’alcuno maistro de dicta arte non debia vicino al fuoco”
incantar lun laltro ne laltro a luno. CAD.
D encantado. encanto. L incantare. D carta.
incantaressa sf. “maga, incantatrice” incartinòu agg. “incartapecorito, secco, raggrinzito”
PAB 84 la deessa/ figia de sol, incantaressa/ chi tar GO.
poxom sape far/ che li beveaor fe cangiar/ in li porci sal- incarto sm. “rapporto contrattuale di apprendistato”
vaygi. MNS.3 21 a.1724 (Sav.) dovrà ogni maestro mollinaro
PS 34: “dal francese”. qual vogli incartare qualche garzone, incartarlo per istro-
D incantar. mento pubblico… sotto pena della nullità dell’incarto.
incantæsmo sm. “incantesimo” D incartà.
GL 18.87 per fà nœuvo incantæsmo, le barbaggia/ incarughise vb. “intorpidirsi”
BDS (Sav.).
næuve giastemme.
D carügu.
PD 115. incarugnìse vb. “ostinarsi”
D incantar. incantæximo. VPL.
incapellà vb. “coprire col cappello; sommergere” incâsà vb. “rincalzare”
CAN 1847 p. 8 (Sav.) u naufragiu du puntùn…/ eccu ün GO.
mòuxiu u l’incappella… D câsà.
CAD (mar.) “fissare le sartie alla testa dell’albero incassase vb. “adirarsi”
mediante una gassa fatta alla loro estremità”. BDS (Sav.).
FAL 273 n.9 rifl. “rannuvolarsi (del cielo)” D incassise.
D cabàn. capellu. incapellaggiu. scapelà. incasce vb. “increscere”
incapellao agg. “coperto dal cappello” RAN 93 “a.gen.”
AG 63.75 lo pescao incapellao/ chi gi cera (cela, nascon- incascià vb. “incassare, incastonare; rifl. ostinarsi”
de) e ten privao/ che lo no vega la faça… GL 15.4 ra cèra rossa e fresca, comme in questa/ ghe
incappellaggiu sm. (mar.) “incappellatura delle sar- foissan incascæ ri mei preìn. COM.3 91 l’è un peçço
tie” ch’o non ra pœu ciù soffrì, e comme o s’incascia, o l’è
GO. CAD. pêzo che un mû. [COMM 321, stesso testo: incasca].
D incappellà. VPL “mettere i denti”.
D incasciu.
incaprisiàse vb. “invaghirsi” incâscià vb. “dare la bozzima all’ordito delle tele”
BDS (Sav.). CAD.
D caprissiu. incàsciu sm. “incavo, intaccatura”
incarcugnà vb. “eseguire male un lavoro” PVG.
VPL (Recco, Uscio). D incascià.
incaregà vb. “mettere all’asta” incassì(se) vb. “stizzir(si), adirar(si)”
VPL (Prelà). CAD. PAG 171.
D càlega. Cf. CVM mil. incazzìs m.s.
incaregà/ -re / incarrigare vb. “incaricare” D c(assu). incassase. incaççìo.
TL.1 120 a.1454 vi preghiamo et incarreghiamo spendati incaççìo / incassìu agg. “furente, adirato”
in la provisione predicta tuto quello vi parira necessario. GL 7.56 così incaççìo o ciammò ro trombetté (TT da si
–– vogiamo et incarrighiamo che omnino provediate a fatto furor commosso appella/ l’araldo). SDS (Sav.)
tute quelle cose. VPL incaregà. incassìu “impettito, rigido”.
D carregar. descaregar. discarigare. D incassise.
incaregnà vb. “fare la corte a una ragazza” incastrà vb. “incastrare”
D carignar. PVG “italianismo”
incarnarse vb. “incarnarsi, prendere corpo” D incrastà.
incatenao agg. “incatenato, legato”
PAB 75 cosi fa toa maistressa/ chi a diviso creatura/ in
VBA 103 a.1435 elli e noi tutti lighè e incatenè inseme
trei moi per natura:/ l’unna chi de tuto s’alarga/ da le amorosamente.
corpe, l’aotra se incarna/ la tersa e bestial/ oxelli e aotro D inchainao.
animal/ la primera e angellicha/ la segonda animal apel- incativir vb. “intristire, immiserir(si)”
la… AG 53.173 passite ben e no inmagrir/ che tu poressi inca-
PS 63. tivir. AG 79.220 no ve voio seguir/ per dever tosto inca-
D carne. L emcarnacionem. tivir. AG 146.39 e disse-gi con grande crio/ frai, che t’e
incarserare vb. “incarcerare” intervegnuo/ che tu e si incativio/ ruzenento e barbazuo?
AA 165 lo feseno incarserare. FA 360. FA 165. PS 63.
D encarzerao. D cativo.
inca 573 inci
spender lo tenpo inderno (ms. in darno). AG 142.1 unna indurà vb. “persistere”
via ch’e stava inderno… MCG 331.
FA 350, 360. FAS 165. PD 108 “arcaico”. D durar.
indærno / inderno / indernu avv. “invano, inutil- indurào agg. “duro, ostinato”
mente” AG 143.26 se tu e stao negligente/ ocioso o indurao
AG 31.17 ma in oreia asenina/ sona inderno l’eira fina. PS 38 indurar.
PAT 23 a.1352 che la via e la speysa… no fosse stayta D durao.
inderno. CIT 30 a ro tempo che prico e indærno aspe- indurmiggiòu agg. “insonnolito”
to… CIT 79 ma sempre sença fruto, e sempre indærno. GO.
RDB 17 ma sempre inderno a voi vegno derré. MP D durmigià. indurmìu.
19.153 (Pigna), PVG indernu. indurmìu agg. “addormentato
D enderno. BDS (Sav.).
indevinà vb. “indovinare” D dormi. indurmiggiòu.
GL 5.41 e per indevinà ro pensamento/ chi s’ha in testa, indusiar vb. “indugiare”
o me pâ un negozio duro. NPG 65 a.1464 o signore glorioso/ piu non indusiar la
D devinar. tua venuta. PCD 32, 47 s. xiv.
(erba) indiana sf. (bot.) “Achillaea L.” D induxiar.
MLC 245 (Chiav.) induter sm. “salsicciotto”
indivia sf. (bot.) “indivia (Cichorium endivia)” AG 37.33 e bem pim lo me grana/ de tute cosse da
RDB 131 (V.Dartona) Rinardo che gran tempo innamo- maniar…/ e induter lardo e mezenne…
raou/ fu d’Angelica bella, e che per lé/ in divie, troffie e FA 360 butiro?: AGC corr. inbuter. [cf. CVM mil. butér
tartare lassaou/ havereiva per so amò… FPL. MLC 250. “burro”]. AGN ad loc.: < inductilis REW 4384, cf. fr.
DEI.3 2005. andouille.
D endivia. induvina sf. “indovina”
indögnà vb. “lussare, slogare” PD 138: odierno.
PVG “voce isolata, obsoleta da qualche decennio, forse D devinar.
poco sicura”. induvina sf. (bot.) “Carlina acanthifolia”
D indegnà. FPL (Dolcedo)
indosu avv “addosso” induvinà vb. “indovinare”
VPL. PD 143 “letterario”.
indrapato agg. “intessuto” D devinar. induvinellu.
ASF 718 scaparono uno de saya indrapata di scarlata da induvinellu sm. “indovinello”
calse che è palmi trey e mezo. PVG “italianismo”.
D drapo. D adavinellu. induvinà.
indrinà vb. “avviare (una conversazione)” induxear vb. “indugiare”
VPL (Pietra). PCD 47 s. xiv. induxeando.
indrito / indritu sm. “il lato diritto di una stoffa” D induxiar.
MNS 1.56 a.1577 (Sav.) ne far abricare berrette da sorte induxia sf. “indugio”
di manco finezza di lana di Roma tanto per l’inverso PS 64 s.xiv. induxia.
come per l’indrito. RDB 50 e no solo l’indrito, ma l’in- D induxia. induxiar. induxio.
verso. GO, CAD, VPL indritu. induxiar vb. “indugiare”
AG 49.243 ma per zo che note era/ provo lo sol de stra-
D drito.
montar/ pensam lo stormo induxiar.
(erba) induà sf. (bot.) “Ceterach officinarum”
D enduxiar. indusiar. induxear. induxia.
FPL.
induxio sm. “indugio”
induadda / induradda sf. (ittiol.) “corifena cavalli- PCD 32, 47 s. xiv.
na, corifena dorata (Coriphaena hippurus L.)” D induxia.
PML 358 induradda. RCG 261 induadda. Inegè top. (Cogoleto)
D dorar. GA 15.54 “nelle ghiaie”.
indue vb. “indurre” D gèa.
PAB 68 arror li indue a faoci ben, penssando per riches- innegu agg. “melenso”
se venir a bianssa. IVE 78 indugando la gente che elli DVO (On.).
devessem andar a Christe. –– per indue la gente chi inelo sm. “anello”
andassem tuti a ello. LSE 17 como la divina disposition MBV 370 a.1488 (Borgo Val di Taro) tri ineli de ferro da
avea ordenao per dovei indue a lo honor e amor de Deo murare in una volta.
molte persone. D anello.
PD 142 s. xviii. indü’ero “indurlo”. PS 31 n. inemente loc. “in mente, nella mente”
D adur. COM.2 91 aggæ’me inemente a ra casa (badate alla
induentòu agg. “indolenzito” casa).
GO. D in.
D doler. innemigo sm.,agg. “nemico”
indugià vb. “ripiegare” CIT 248 quanto innemiga d’ogni so reposo/ brillave
PVG. comme in scôso/ per ærzese a ro canto odo ra mente.
D doggià. DFC 36 ri innemixi, che pæran peççighæ’/ da re vespe,
induôu agg. “indoratore” portà via l’arrugao/ da miggæra de gente seguitæ’.
CAD. ADG 77 pl. induèi: a Genova, Via degli RAN 64 s.xvi. (V.Dartona) inemighi.
indoratori. PD 144, 352.
D dorar. D inimigo.
iner 577 info
ingordo agg. “ingordo, avido” MUI 169: “epentesi, per influsso di in prefisso”. PD
AG 56.27 si son ingordo, zo me par/ e tanto so e dir e far/ 356: cf. tosc. inguà. PRA 369 n., 375 “epentesi”.
che e avero, se requero/ limosina da quelo Pero. AG D aingoar. engual.ingari. ingoar. inguale. ingualmente.
144.36 ognuncha oreia trova sorda/ per la man chi e inguao. inguar. unguanza.
ingorda. (per) ingual loc. avv. “ugualmente”
SAP 408, MP 102 a.lomb. ingordo, m.s. REW 3920. AG 142.59 la morte… chi e spaa si comunal/ che tuti
D egorditae. engordo. ingordio. ingordir. ingurde. ingur- menna per ingual.
du. D (per) ingoar.
ingorfà vb. “ingozzare” ingualmente avv. “ugualmente”
GL 20.81 comme chi ha sempre ra pittanza scarsa/ e un AG 144.15 le gente/ chi son si orbe e azegae/ grandi e
bon disnà solo a ingorfà o l’attende… pizen ingual mente/ e per vile e per citae.
D gurfùn. ingurfà. Cf. MB 114 (Bonvesin) ingualmente.
ingôscià(se) vb. “rimpinzarsi, ingozzarsi”” D engualmenti. ingual. inguarmenti.
CAD. BDS (Sav.). PVG. inguannu avv. “quest’anno; in questa stagione”
D desgoscia(se). gôsciu. strangossao. GO “voce bassa e poco usata”.
ingovaia sf. (= anguinaglia) “infiammazione delle GFM 6: < hoc anno. Cf. it. uguanno, sardo occanno, sic.
ghiandole inguinali”; popolarm. “peste” aguannu, prov. ogan, a.fr. oan, sp. hogaño, catal.
CAR 26 a.1457 el cogasango et la ingovaia. enguany, a.port. ogano.
D angonaggia. inguao agg./ avv. “uguale; ugualmente”
ingramir(se) vb. “rattrisar(si); intristirsi, deperire” AG 12.407 stagando ingua (femm.) de la reina. AG 17.6
AG 144.208 ch’elo s’alegra d’atrui mal/ e se ingramise ma chi la lengua a bona fe/ no reze inguao como lo de.
de lo ben. GF 5 a.1892 u pastù s’amautìu e s’è ingramìu. D ingual.
PS 38, 64. (per) inguar loc.avv. “ugualmente, costantemente”
D gramo. AG 144.20 regora tennem per inguar/ de prender tropu
ingrao agg. “ingrato” vorenter.
PS 9 s. xiv. ingrao. FAS 156. PS 11. AGC 37.
D gròu. D ingual.
ingrascià vb. “ingrassare” inguarmenti avv. “ugualmente”
ADL (Vent.). VPL. TAL 80 (Alassio) “concimare”. PVG IVE 16 quele vergene… si so faite sor de li angeli et ave-
“ungere”. AAG 125. ran premio in paraiso inguarmenti cum queli. BL 84
D engrasar. a.1400 posamo dire agni octo che no s’è fato raxone et
ingratiar vb. “ingraziare” justixia inguarmenti.
PS 38 s.xiv ptc. ingratiato. FAS 156.
D gracia. regratiar. D enguarmenti. ingualmente.
ingravear vb. “ingravidare” inguento / inguentu sm. “unguento”
PAB 46 sg. quando la sihava fo ingravea de so signor… PAS 28 la Magdalena… si corse incontenente cum una
–– e poa Sarra… ingraveasse e ave uno figio. bussula d’inguento monto sprecioso e monto olente. GL
D gravia. L ingravidare? 1.57 se in fin per un, per doì ghe vœu l’inguento… GL
ingraxao agg. “grasso, ingrassato” 7.113 ma no se trœuva inguento in speziaria/ per chi ha
AG 134.325 como asen e descavestrao…/ che quando poira. GL 20.79 se ben ch’o l’agge ra man conosciuo/ che
ell’è ben ingraxao/ corrando va purme lo prao. ghe fe œuveà l’inguento con l’imbuo (TT la fera destra…
D grasso. onde per esso ebbe mortali angosce). COM 1.17 ro mego
ingraxaporchi sm. (bot.) “Hypochaeris maculata” Tiburcio o ro feççe despoggià, o l’onzè d’un certo inguen-
FPL (P.Nava). to ch’o se componne lé mêximo. COM 1.25 con
D engraissa pourc. grasciaporchi. grasso. un’onçion dro vostro inguento… CAD, PD 149 inguentu.
ingréise agg. “inglese” PS 4, 64. Cf. SAP 408 a.lomb. unguento m.s.
GL 1.44 ri ingreixi en frecciadoì. D inghentu. ingoento. inguentu. unguento.
D ingléise. inguersì vb. “accecare, abbagliare”
ingremenì vb. “gremire” PVG.
ADL (Vent.): REW 4752b. D guersu.
D gremenìu. ingügéitu agg. “ravvolto, ingarbugliato”
ingrì sm. (bot.) “Chenopodium Bonus Henricus” PD 125, 148: “fatto su acügéitu “raccolto” (collectu)”.
FPL (Nizza). ADG 75.
ingrosu sm. “ingrosso” D desgügeitu. ingögge.
FDG 211. ingumbà vb. “incurvare”
D (in) groso. BSL 247 n. “curvare le doghe delle botti”. GO, CAD
ingroxar vb. “ingrossare” rifl. “imbarcarsi (del legno dopo messo in opera)”.
FAS 142, 155. RAN 191. GFM 8. PVG.
D engroxar. D ingumbarse. gumbüu. ingumbatüa. ingumbìu.
ingûà vb. “ingoiare” ingumbatüa sf. “curvatura del legno”
PVG. RAN 191.
D degulà. gora. ingurà. D ingumbà.
ingual / -e agg. “uguale, pari” ingumbìu agg. “curvo, incurcato”
AG 143.50 o se tu fossi invidiuso…/ o alegro d’atrui GO.
mal/ chi tu va (vali) per un ingual. AG 146.19 ma si non D gumbüu. ingumbà.
eran ben ingual: che l’un pareiva frescho e pin/ l’aotro ingûà / ingurà vb. “ingoiare, ingollare”
era monto resenio… PRP 340 (str.9) ms. un aotro caixo GO, CAD ingûà. ADL (Vent.), VPL (Alb.): ingurà.
inguale (testo a stampa: caixo giusto). D ingurabagi.
ingu 581 inma
ingurabagi sm. (ornit.) “airone” a.1461 (Alb.) aco che lo faso inimigo non ge abia forsa ni
ADL (Vent.). bairia.
D gurabagiu. ingurà. Cf. SAP.2 209 a.lomb. inimigo m.s.
ingurde agg. “goloso” iniquitae / iniquitè sf. “iniquità”
ADL (Vent.). AG 6.19 la mea iniquitae destençe/ en che me iorni son
D ingordo. perdui (AGC 49: “latinismo”). PD 160 iniquitè.
ingurdì vb. “intasare” D eniquitae. inigo.
BDS (Sav.). VPL. iniçio sm. “inizio”
D desgurdì. FAS 142.
ingurdixe sf. “ingordigia” D insà.
BDS (Sav.). iniuria sf. “ingiuria”
Cf. GUA 417: -itie > -igie ( > -igia). FAS 149.
D engordietae. D engiuria. eniuria. inguryii. iniuriar. L iniuria.
ingurdu agg. “ingordo” iniuriar vb. “ingiuriare”
CAD. PVG. AG 143.26 che ognunchena to pecao/ ay tree persone
D ingordo. iniuriao. AG 143.149 se tu e staio agravao/ o d’atru iniu-
ingurfà vb. “intasare; rifl. ingozzarsi” riao. TL.1 351 a.1455 (ello) non forsa ni iniuria ni man-
PD 62. gareza ni aroba ni villaneza lo povo.
D ingorfà. D ingiüià. iniuria.
ingurgà vb. “intasare” inlaccà vb. “sigillare (bottiglie)”
VPL. PAG 38.
inguryii sf.pl. “ingiurie” D lacca.
CAR 28 a.1440 e se al fose nesun de lii ditii compagnii inlamàse vb. “restare preso all’amo”
che se disese nesuna de questii inguryii CIT 106 che quarche loaççœu’ se m’inlamasse!
D iniuria. PD 351. GA 13.35.
ingutar vb. “aggottare, gettare l’acqua in alto” ” inlardà vb. (mar.) “ingrassare, dare il grasso”
MP 19.154 (Pigna). NVM (Sav.).
D agotar. D inlardunòu. lardu.
inihetar vb. “comperare” inlardunòu agg. “unto, sporco di grasso”
PS 7, 64 s.xiv. ptc. inihetao. GO.
D incetta. inchietta. D alardunòu. inlardà. lardu.
inigo agg. “iniquo, malvagio; severo” inlasà vb. “allacciare”
AG 3.22 se tentacion ne engana/ e portemo cor inigo. GO. CAD. PAD 351.
AG 36.25 vento o freido…/ chi e si fer, inigo e necho… Cf. CPB 249 s.xv. (Milano) (una corda di seta) cum ago-
AG 85.73 guerra, breiga e travaio/ und’è la gente si iniga giellis argenti pro alaziando.
/ che de paxe no g’è miga. CBL 343 (18.36) oimè, zuei D lazo.
cum li cor inigi… GP 275 ello si n’a liberao e scampao inlescà vb. “inescare (l’amo)”
dalle main dello inigo (ms. unico). MC 691 elli som GA 13.35 “agglutinazione dell’articolo”
monto inigi e ferventi contra le cosse temporale… –– D lesca.
digno de ogni iniga puniciom. inllustrar vb. “illuminare, rischiarare”
FA 361. FAS 144,147, 153. Cf. SAP 408 a.lomb. inigo PAB 75 ti cognossando si inllustra/ e tantosto a ti se aiu-
m.s. stra.
D enigo. inigu. iniquitae. PS 38.
inigu agg. “svogliato, fiacco” D illustrar. lüstrà. lustrio.
MDB (Bord.). inmaginaciom sf. “immaginazione”
inimigo sm. “nemico” PAB 97 no usando immaginaciom ni seno, comprende le
AG 145.245 trei nostri inimizi dur/ zo e diavoro, carne e cosse inmagineyver e senssiber…
mondo/ che tiran l’anima in perfondo. PAC 23 a.1320 da D inmaginar. inmagineyver.
chi avanti non e da dubiar che per li soi destrituaj sea faito inmaginar vb. “immaginare”
offesa, salvo a li soi inimixi. DCT 163 a.1380 a lo so PAB 65 Neron imperao…/ soa maire fe sihapar/ e per
amigo amixi seran, de lo so inimigo inimixi seran. IVE 8 mezo Roma bruxar/ pur per so inmaginar. PS 36: “inf.
da li soi inimimixi lo so leto fo circondao per ocilo. IVE sostantivato: è dubbio, forse “fantasia”
14 che Criste si comanda, che noy debiamo amar tuti et D ymagem. inmaginaciom. inmagineyver.
amixi et inimixi. CEB 356 vendi la biava… per menor inmagineyver agg. “immaginabile”
prexio a li vexim et a li inimixi, che non sempre se venze PAB 97 no usando immaginaciom ni seno, comprende le
lo inimigo cum la spa, ma speso se venze cum servixo. cosse inmagineyver e senssiber… –– e cossa raxoneiver
MC 691 la persecutiom de quilli inimixi. PAB 56 alcum inmagineyver e senssiber.
de nostri innimixi. MAC 162 no me abandonai in le main PS 31, 64.
de li inimixi. SBP 7 a.1528 per debito de mia servitù et D inmaginar.
per informasione de le pratiche de soi inimici. PRP 348 e inmagrir vb. “dimagrire”
fe dri garbi assai chiù ch’un zerneglio/ a certa gente che fo AG 53.172 passite ben e no immagrir.
coventà/ dell’inimigo, che fo tardi a fuze. FA 361. FAS 165.
FAS 142, 153. PS 8, 18. D emmagrir. magru. smagrìu.
D desenemigu. deznemigu. enemigo. enimigo. innemigo. inmascaròu agg. “mascherato
nemì. nemigo. nemigu. GL 13.18 comme de carlevà figgiœu piccin/ fuzze fin-a
inimigo sm. “il Nemico, l’Avversario: il demonio” so poæ, se immascaraou/ o se gh’accosta ninte da
AG 3.23 se tentacion ne engana/ e portemo cor inigo/ per vexin…
scampar da l’inimigo/ voi seai nostra cabana. CPV 48 D immascarao.
inma 582 insa
insalatta da porchi “Taraxacum officinale, Hypochaeris l’inscì de fuò, passand’in tra sà braia –– è stao ro primo
radicata” a inscì.
FPL (Gen.) PRA 369 n., 375. RAN 93.
insalatta de capüssìn “Plantago Coronopus” D insir. L inscire.
FPL (Gen.) inscià vb. “gonfiare”
insalvaighìo FLC, MLC 249: agg. “inselvatichito, GL 1.22 né ra vitta a fà trêo e terzairœu’/ emmo misso ai
incattivito” perighi de sta guerra/ per fase pœuscia inscià ro
AG 16.18 lo cor nostro… lo quar e secho e senza humor/ fûmeirœu’/ de laude, o andà acquistando turca terra.
e de spine e insalvaighìo… PRP 355 (2.22) ma voi, ch’i sei insciai d’ambition…
FAS 148. RAN 21 “inflare”. PD 340. REW/FPI 4406. ADG. FDG
D insalvaigir. vb. “inselvatichirsi” 163. BNL 75 (Perin.). PVG.
PAB 51 e le bestie salvaige… se aprivaxam fassandoli D ensciar. enxao. enxaura. inffiaura. insciaggia. insciu.
bem, e per farlli mal le domestege insalvaigissem. L inflare.
PS 38. 99. insciaggia sf. “enfiagione”
D insalvaighio. insarveghìu. sarvègu. servègu. GO. CAD.
insangherar(se) vb. “insanguinarsi, macchiarsi di D inscià.
sangue” ìnscio agg. “gonfio”
MP 19.155 (Pigna). GL 8.62 con ri œuggi insci de raggia. DFC 83 bon
D sangonar. vascello…/ o squarçava ra marina/ a veie insce incami-
insangonà(se) vb. “insanguinar(si)” nao.
GL 20.78 nesciùn dente de lovo, o de vorpon…/ s’insan- D insciu.
gonò in ra mandra, o fra i oxelli/ comme ra spâ de insciroppaou agg. “sciroppato, addolcito”
Soliman tra quelli. GL 16.42 così questa se cianta çinque in vin/ per daghe
PD 359. l’antimonio insciroppaou.
D sangonar. L syrupatus.
insangonàou agg. “insanguinato” insciste vb. “insistere”
GL 20.113 ro becco insangonàou VPL.
insartiao agg. (mar.) “fornito, attrezzato” insciu agg. “gonfio”
AG 145.17 primera minti percazave/ d’aver bona e forte CAD. PD 116. PVG.
nave/ chi sea ben insartiaa/ e de bon nozhe guiaa. AG D buttinsciu. inscià. inscio.
145.198 lo nostro cor/ chi navega donde elo vor/ lo quar in sciu/ -a cong. “su, sopra
de esser bon e forte/ per rezer ben le cosse torte/ e de ver- CAD. PD 150 “fino al sec. xviii.; oggi insce”.
tue insartiao/ e da De nozherezao. D insce. sciù.
PS 64. inscontra avv. “contro, al contrario”
D sartia. L sartiatus. MP 19.155 (Pigna): “incontra REW 4361 ¥ scontrare?”
insarveghìu agg. “inselvatichito” D incontra.
ADG. inscursòu agg. “corrucciato”
D insalvaigir. PD 150.
insavurà vb. (mar.) “zavorrare” D corrozar. inscurruza(se).
NVM (Sav.). inscurruzà(se) vb. “corrucciarsi”
D saurà. CAD.
inzbarligar vb. “abbagliare, intontire” D corrozar. inscursòu.
MP 19.55 (Pigna). FPI/REW 1127 . in se prep. “su, sopra”
D insbarlugao. RGS § 881: lig. ins a noscia ca, inse a testa.
insbarlugao agg. “confuso, intontito” D insce.
NPD 63 ca.1750 (Sav.) insbarlugao da amò inseà sf. “tela cerata”
D barlügà. inzbarligar. GO.
insbraginà vb. “gridare, sgridare” D insiadda.
GL 11.19 ni ro fornà/ con quello ton de voxe maledetto/ insegna sf. “azione esemplare, meritoria”
re serve o se sentiva insbraginà. AG 56.228 en sante ovre encernue/ finì con insegne e
GO. CAD. con vertue.
D sbraggià. D ensegna.
insce cong. “su, sopra” insegna sf. “insegna, stemma; bersaglio; cicatrice”
PD 150 insce dui pé, insce l’èrbu. ADG 122. AA 19 due grande arme de marmoro bianco con le insegne
D inse. insciu. de papa Julio. AA 57 se doveseno … andare a lo bresagio
inscemelìu agg. “istupidito” apreso la porta de san Ioane… e ivi se avia a metere uno
PD 140 segnale… e tuta la compagnia lun dopo latro avia a tirare
D scemu. de lo archibuso a la insegna. AA 102 uno Sacarama che
inscetè sf. “ansietà” teneva la insegna de una cotelata in la masca.
DVO (On.). inzegna sf. “accorgimento, modo ingegnoso”
D anscia. anssitae. AG 14.510 fruto e mar toieto/ i omi in tante guise fam/
inscì / -re vb. “uscire” con tute inzegne che li fan/ che e distingue no le so.
BAG 23 a.1488 (Sav.) et se de caxo alcuna persona fosse D inzegno. enzegno. enzignora. inzengna.
intrà in alcuna casa, orto… debia statim et subito inscire insegnà vb. “segnare, tracciare sulla sfoglia la linea
de possessione. RDB 24 quando ri nostri antighi insci- seghettata di separazione dei ravioli”
van fuoè/ d’esto porto de Zena… NSB 191 s.xvii. (G.G. PVG (V.Grav.) “voce isolata”. I VI err. “preparare i
Lanteri, Vent.) e y bravan, e son tanto accoventai/ come ravioli col mestolo”
si no devessan inscì mai/ d’Italia. PRP 342 (str.15,16) D segnar.
inse 584 inçe
insegnao agg. “istruito, educato” a.1460 parse bon elleze doi capitannii, li que inseme con
AG 43.145 omi cortexi e insegnai/ e d’ogni ben apareiai. li magnifici antiem avessem cura… TL.3 201 a.1475
AG 129.15 moier de gram segnor/ dexeivermenti ornae/ e contra li pati e li zuramenti che elli aveivan inseme. SOP
de gram belleza/ corteise e insegnae/ pinne de visteza. 10 r., 11.v. a.1597 inseme, insemme. RAN 59 s.xvi.
PAB 63 li serventi fancelli… se elli sum mal inssegnai, (B.Cigala) insemme. ADL (Vent.). VPL.
zo e gram carrego a la maxom e perigo a lo segnor. FAS 144. RGS § 51.
FA 351, 361. D aseme. enseme. insemel. insemo. insimi.
D insegnar. insemelmenti avv. ”similmente”
insegnar vb. “insegnare” CBL 332 (5.66) et poa vosse consolar/ la maire insemel-
PAB 52 e (io) chi prudencia solleiva insegnar/ de gram menti.
materia e bem ditar/ e de studio portava la fior/ or me PS 38, 60.
compiansso cum gram dollor. D ensemelmenti.
D insegnao. insemel avv. “insieme, nello stesso tempo”
inzegnar(se) vb. “ingegnarsi, sforzarsi” AG 16.164 fai si che insemel noi moiramo. AG 49.272
IVE 46 e ti te inzegna de conosce li benefitij de Dee. ferando insemel combatem.
IVE 48 e se inzegnavam de tegnelo secreto e de serà le FAS 165.
porte… PRP 341 e se concruse de mandaghe a dì/ ch’i D inseme.
no ne voglien dà tanto spavento/ perch’a s’inzegnaremo insemo avv. “insieme”
de compì… PCD 41 s. xiv. Cf. SAP 409 a.lomb. insemo.
PS 25. PRA 372. D inseme.
D inzegno. L ingeniari. inzeneixìu agg. “ingenovesito”
inzegnero / inzegniero sm. “ingegnere, architetto” ADG 78.
DSP 40 a.1461 fo deliberao che… cum ogni studio cer- D azeneizao.
chassem de netezar lo porto, mandassem a cerchar in le inçenerar / inzenerar vb. “generare”
terre strangere meistri inzegneri doti de tale overa. PAD AG 14.269 or pensa l’amor che t’a menao/ queli chi t’am
355 a.1506 lo castelo haveva desparato de grande arte- inçenerao. PAB 44 Noe… inzenera trei figi. PAB 88 si
gliaria e guastato tutti li nostri ripari… l’undomani li como lo corso de raxom… e comperao a lo intelleto, chi
mandorno di molti sacchi di lane con altra fantaria, e un cognosse ihaira veritae, e a Dee [zo] chi [s’]inzener…
altro maestro inzegnero. PAD 473 a.1506 lo egregio FAS 142, 153.
maestro Ambrosio Ioardo inzegniero. D enzenerar. ieneratiom.
D inzeniero. inzengna sf. “accorgimento”
inzegnio / inzegno sm. “ingegno, intelletto; artificio, AG 145.328 mester te son inzengne e arte/ da saver sen-
accorgimento” pre ben guardarte.
AG 5.35 che nexun inzegno var/ un De vor contraiar. D inzegna.
PAB 55 per zo che inzegno d’omo po arrà. PAB 87 o per inzeniero sm. “geniere”
officio de natura, o per movimento de stelle e per virtue TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in
d’angelli, o per diversi inzegni de demonnij. BUN 449 ordine de marinari, inzenieri e bombardieri e gente d’ar-
s.xv. (J.Bracelli) e con inzegno et arte/ acquisterei vitoria me.
d’ogni parte. DSP 40 a.1461 havei a meter lo inzegnio e D inzegnero. inzegno.
lo pensamento. inzenogià/ -r vb. “inginocchiar(si)
PS 65. Cf. SAP 408 a.lomb. inçegno m.s. CBL 331 (3.45) li re se inzenogiavan/ cum grande humi-
D inzegna. inzegnarse. inzegnu. inzeniero. L ingenium. litae. IVE 32 e la nostra dona… incontenente se inzeno-
inzegnœua / inzegnö’a sf. “trappola per uccelli, già e si la saruà reverentementi… e santa Helysabeth se
accorgimento” inzenogià a ella. CR 18 Jesu… se inzenogià dolcementi,
GL 18.42 ommi de lignœua/ capaçi a mette insemme baxà le main a la dolce maere… CR 24 alora la glorios-
ogni inzegnœua. sa vergen Maria inzenogiandosse in terra humilementi.
GO. CAD. PD 124. VPL “gabbia da richiamo”. LSE 15 in la qual (ecclexia) intrando, ella se inzenogia-
D enzignora. inzegna. va, o chinna o bochua. LSE 31 medigandola et taglian-
inzegnu sm. “ingegno; artificio” dole le ongie, et inzenogiandose la descalzava. FTM 97
CAD. PRR 484 sg. PD 109, 335. ADG 12. FDG 244, a.1456 (Sav.) poi inzenogiate et fa honore et riverentia a
260. lo tuo crucifixo. FTM 100 a.1456 (Sav.) si te inzenogia
Cf. AGS a. sardo ingeniu “artificio”. et prega Dio omnipotente.
D inzegno. AA 310 a.1536 (Sav.) jonto che fu lo dito m. Antonio
inséi / inseì vb. “innestare” Bota… inzenogiato in terra eccote la Vergine Maria ge
GO, CAD, RAN 21: inseì. PD 139, PVG, VPL : inséi. aparse.
D incerì. incerto. insertà. inserumi. insirir. L inserire. D insenosia(se). zenuggiu.
inseiadda sf. (mar.) “copertura impermeabile” insenosià / inzenugià (se) vb. “inginocchiarsi
NVM (Sav.). DVA (VArr.). 72 s.xvii. (Pieve di Teco) ve dovei inseno-
D insiadda. L inceratus. sià. ADG, PVG inzenugiàse.
inselar vb. “sellare” D inzenogià.
PAB 47 e levasse Abram de nocte e insela so azem. insensato agg. “fuor di senno”
PS 38. AA 262 e tuti sinque io li abio visti morire mati e in sen-
D sella. L insellare. sati.
inseme a vv. “insieme” inçenze / inzenzer vb. “cìngere”
AG 49.158 che no poen inseme stal/ per saver che dever PAB 54 nostra conffaronera… atrà soa gente in so domi-
far. IVE 56 e cossi se cumfortavam inseme. CR 17 se nio e inzenze de tai mure, che semo a segur de lor bruzo.
asetan inseme tanto streiti l’un con l’altro. TL.1 801 PD 115: “così fino a tutto il sec. xviii”. PS 38, 108.
a.1458 seando staeti monte vote inseme… BDF 147 D cenzer.
inse 585 insp
insenta sf. “fasciame esterno della nave” brassu/ mentre in tu stessu tempu u tiàva a prìa/ questi
GO. CAD. RAN 127: fr. enceinte. NVM (Sav.). han pensòu de bàttisene u c(assu).
D centa. incenta. BDS, SDS (Sav.). VPL
insenta sf. “insidia, agguato” in simma avv. “in cima”
GO. CAD. PVG “italianismo”
insenta sf. “tipo di pesca con la rete” D sima.
VPL (Loano). insimi avv. “insieme”
insera sf. “inizio, avvìo” BSB 268 (Bonif.).
DTC 643 a.1447 insera fara uno arumentaro/ che viva D inseme.
populo cridarà. insìn sm. “uncino, lunga asta ripiegata in cima”
D insà. TVD (Dolc.).
inçerì vb. “innestare” inçingarà vb. “lusingare, ingannare”
RDB 20 può che ra me fogetta per l’union/ su l’erboro GL 20.133 stæ’ a vei ch’o vœu tornà a inçingarame.
Cattanio v’o incerìo (corr.: inçerìo) D sìngau.
D incerì. inseì. insipar vb. “inzuppare”
inserne vb. “cernere” MP 14.28; 19.55 (Pigna).
PVG. D insüpà. süppa.
D incerne.
insirir vb. “innestare”
insertà/ -r vb. “innestare”
MCG 331 la ferla de che ello insiri l’ezrboro.
ADL (Vent.) insertà. MP 19.155 (Pigna). insertar: REW
4459. VPL. D inseì.
D inseì. insisamme / inzisame sf. “insalata”
Inserumi top. (Bosco di Savona) AG 115.8 con erbe o lemi o inzisame. RDB 72 e scarpe
FBS 60 a.1608 (Sav.) Rian degli Inserumi. ancòn dighemo a ri cazè/ e insalatinna a l’insisamme
D inseì. ascìe.
insi avv. “così” RAN 67, 93. FA 362. FAS 153.
AG 5.53 e insi so amor ne ferme/ chi no manche e no RNC 13 sg.: REW 4354 “incidere”. Cf. a.ast. ancisam
merme/ ch’a lo so regno ne conduga… “insalata”; neogr. zizßmia “insalata”.
FAS 165. D incizame. L insizame.
insì/ -r vb. “uscire” insiste vb. “insistere, dedicarsi”
AG 12.420 lo rei insi for de la citae. AG 37.91 chi ogni LSE 20 menava la nocte sensa dormir, aciò che poise
cossa tem anchor/ stillo de insi quando ella de. AG 126.7 insiste a le oratioin.
meser Corrao Doria…/ chi se po notar per scrito/ de tar in so che cong. “inquantoché”
raixe eser insio/ chi tuto l’arboro fa xorio. CBL 334 PAB 67 or piaxesse a lo segnor…/ detornar le cosse stre-
(6.78) segnoi e done, fai penitencia/ e insi for de li pec- me/ in so che bate la lensa/ de veraxe providencia.
cai. CBL 341 (16.67) a lo cor si l’an ferio/ sangue e aiga PS 40: mentre che?
ne insio. BL 62 a.1393 e deliberose che le porte et porte- D zo.
li de la citae se seraseno, e cosi foe facto, siché no se insocìo agg. “macchiato, sporcato”
insia noma per doe porte. IVE 41 e comensà questo AG 16.132 si desformao/ livio, nicio e insocio… AG
beneito fantin a insir de lo jardin. IVE 44 quando era 129.6 una grande dona mea/ un pocho e insocia.
faeto iorno lo fantin insiva de casa per andar a lo deserto. FA 361 “insucidito?” FAS 149, 165.
IVE 49 e tuto alegro e iocundo insi fora de casa. MAC D sozo.
166 subitamenti elli vim inssir da un canto de la prexom insômà vb. “canzonare, dilegggiare”
um dragon monto oriber. –– ne insi senssa alcun dano. GO. CAD. PD 151.
GP 376 e ssi gi averse tuto lo lao drito, et incontenente insônà vb. “insaponare”
ne insi fora sangue e aigua.MC 685 perché som e insio PVG.
de lo ventre de la mia mayre. CR 24 me aregordo de D saunà. savon. L insavonatus.
questa vostra delicà carne insia de li mei interiori. CR 27 insourà vb. (mar.) “zavorrare”
mai no ne insiremo de questa penna. PAB 52 laor quelli NVM (Sav.).
repreixi inssim de fora vergognoxi. PAT 26 a.1404 que- D saurà.
sto tar dano de (deve) insyr de borssa a li citaim. LSE 29 inspâximà vb. “ansimare”;
et non poteam patir lo caldo che insiva de le soe main. GL 16.15 che ogni anno crescian sempre ri maranni/ e
DSP 40 a.1461 per nostri figi e nevi e per chi insira de per tossa o per l’asma inspaximemmo. DFC 49 a ra
loro. DTC 647 ca.1522 feci una pregione che si doman- morra vœuran zûgà/ con çent’âtri gren sciaratti/ che me
da/ la mala paga dove li serrai/ facendo commandar per fan inspaximà.
ogni banda/ chi di la dentro non insirebbe mai.NPS 587 CAD: rifl. spaventarsi”.
a.1527 cerchan presto de se rendere/ per insir for da quel D spaximu.
stecho. RDB 14 se voi… no insi de cà. inspèntà(se) vb. “spaventarsi, avere incubi”
FAS 160 insi, insera. PS 11, 25 insi, insir. RAN 58, 93 PVG.
s. xvi. (B.Cigala). PD 354: “leggere -sc-“. Cf. MUI 116 D spaventà.
insir. SAP 409, SAP.2 225 sg. a.lomb. insir. inspenze vb. “spingere”
D iescì. insci. inscire. inxir. nuscìa. usir. AG 14.295 l’ira…/ se tropo in for la laxi inspenze/ gram
insiadda sf. “copertura impermeabile”” breiga e poi in lo strenze. AG 127.67 in tar mar laxarse
B0S 155 s. xix. cu-u ventu chi scigûa da puppa a prua/ inspenze/ per saver mar so cor destrenze… PAB 84
suttu l’insiadda se ne sta u mainà. Eurus si forte inspensse/ che le nave mantenente/ zen a
D ceira. inseiadda. inseà l’issolla de la deessa.
insigà vb. “istigare, aizzare, stuzzicare” FA 361. PS 25.
VCS 83 s. xx. (Celle) ma insighè da chi u üsava scunde u D spenzer. L spingere.
insp 586 inte
inspiratione sf. “ispirazione” na… harà fatto asalto et harà batuto alchuna persona in
AG 12.50 per inspiratione divina/ e deliberation sotir. lo capo…
AGC “latinismo”. D asalto. L insultus.
inspiritao / -aou agg. “spiritato, esaltato” in sum cong. “sopra, su”
CIT 59 crìo tra mi comme un inspiritao. DFC 77 se PS 41 a.1464 in sum questa materia.
dixeiva l’altro giorno/ ch’eri cœutto innamorao/ dra D sum.
fornæra, e che d’intorno/ gh’era un atro inspiritao. GL insuo da cong. “all’infuori di, eccetto”
6.44 piggia ciù forza, e o torna a ra desfîa/ faççendo RDB 44 ogni antiga repubrica, e moderna/ vosse ra toga
sbraggi da un inspiritao. e vo, da Zena insuo/ ch’usa in cangio un vestì da soda-
PD 144. ron.
D insprità. insüpà vb. “inzuppare”
insprità vb. “riprendere, rimproverare violentemente” PVG rifl. insüpase.
CAD. PD 144 “far spiritare qualcuno, inveendogli con- D süppa. insiparse.
tro”; 159, 356. GA 12.100 *inspirità. ADG 41, 43. insuperbir vb. “insuperbire”
D inspritao. inspiritao. spiritar. AG 142.78 e se noi ben se g’apensemo/ za mai no insu-
inspritao agg. “fanatico” perbieremo. AG 143.256 poi ti mesteso dei punir/ chi
RDB 43 però parlo zeneize, in lengua mè/ no in lengua presumasti insuperbir.
d’atri come i inspritè. PCD 48 s. xiv. insuperbixen “insuperbiscono”. FAS 149
RAN 56. insoperbir. PS 36: insuperbiar?
D insprità. D süperbia.
instaginare vb. “stagnare” insurdì vb. “assordare, stordire”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item caze instaginate per menestra- PVG. MUI 209 insordir.
re n. x. D sordo. nsurdire.
L stagnare. intachar vb. “colpire”
instantarao agg. “smarrito, istupidito” PAB 83 si che chi se tem intachao de penna no debia za
DFC 110 me pœro un ommo perso instantarao. esser intachao de mar. –– lo pezor mar chi sea, so e mal-
instà vb. “sollecitare” licia, no sollamenti a intachao ma corroto.
PAD 201 n. a.1506 semo speso instè da Benedicto de PS 64 “dal francese?”.
Lisora. intafuà / intafüà / intafurà vb. “ficcare, nascondere”
insteccà vb. “infilare nella carne rametti di rosmari- GL 12.51 ro lovo… intro bosco s’intafura. GL 20.44
no, chiodi di garofano e simili” s’intafuran ra côa sotta ra pança. COM.1 67 o m’intafura
PAG 65. RCG 186: insteccòu “(filetto) lardellato”. int’ro sacco. COM.2 11 tutto sottociave, tutto (voi) intaf-
D steca. furæ’… cose vorréi che v’arroban!
instìu agg. “intirizzito” CAD intafuà. BDS (Sav.) intafüà.
PVG. RAN 93: dal fr. fourrer?
instôpà(se) vb. “rimpinzar(si) D taffaruggé. L tafur.
BDS (Sav.). intagiadù sm. “intagliatore”
PD 360 “semipopolare”.
instrepunà vb. “bordare un terreno per difesa, sbar-
D intaggio. L intaliatorem.
rare passaggi con pruni”
intagiato agg. “intagliato, lavorato a intaglio”
GO. CAD “contad.” ASF 744 un torchio de noxe intagiato.
D strepùn. D intaggio.
instrümentu sm. “strumento, atto pubblico” intaggio sm. “intaglio, incisione”
PD 351. CIT 185 (detto a un pittore della sua pittura) l’œuggio
L instrumentum. in accoppiave ro modello/ ghe resta lì de statua, e se ghe
inzuccà vb. “percuotere sulla testa” cuxe/ e scandaggiao ro verso dra so luxe/ o ri giudica
PRP 354 (2.8) co ro battaglio grosso dra campana/ mi ve intaggi de scopello.
voglio inzuccà com’un craveo. D intagiadù. intagiato. intagliato. L intagium.
PRA 388 sg. intagliato agg. (di tessuto) “lavorato con applicazio-
D insücase. sücca. ni”
insücà(se) vb. “prendere una insolazione al capo” AAD 258 uno moschetto di razo turchino con frisi di tela
ADL (Vent.). d’oro intagliati di veluto morello. AAD 263 letti cinque
D sücca. di panno verde intagliati di veluto di grana con i suoi
insucaraou agg. “zuccherato” bancali e coperte.
GL.1 3 comme solemmo fà chi a ri figiœu’/ ch’en marot- D intagiato. intaggio. L intagium.
ti vorendori inganà/ se ghe dà insucarà ra semençina… intannaou vb. “rintanato”
D sucaro. GL 14.43 e poi no staggo chi sempre intannaou.
Insuela top. (Cogoleto) PD 352: -Nn - > -N- (sec. xviii.).
GA 15.94: insulella. D tana. destanà.
D nisurella. L insulella. intantu avv. “intanto”
insügà vb. “inamidare” VPL.
CPD 5 s. xx. (Sav.) velli/ tütti ben gianchi, légii, insüghè. intartigar vb. “accalappiare, ingannare”
GO. RAN 21. BDS (Sav.). MP 19.155 (Pigna).
D sugo. inte / in te / int’ cong. “in, dentro”
insulto sm. “aggressione” DCT 163 a.1380 queli chi sun habitay inte le confinnie
MGT 193 a.1492 o forsa che già serìa tentato lo insulto de Caffa. ATA 203 a.1382 (Alb.) emando inte la dita pila
et lo scotizo predicto. MPS 74 a.1550 (Stella) Rubr. De quatro bone cosse de rover. PMN 166 a.1468 in te le
lo insulto, percussione e homicidio… Se alchuna perso- retro scripte lettere. CIC 50 a.1842 (Sav.) in te questu
inte 587 inte
emisferu sublunare. CIC 45 a.1848 (Sav.) in t’ün inteixe CBL 335 (8.37).
mumentu. CAD in te quellu mentre. AIR 19 (Airole) in inteize CR.18. PAB 48 (PS.24).
te stu lettu. PD 150 inte l’ègua. ADL (Vent.). 160 inte. 1.pl. inteisemo PAT 25 a.1356 (PS 25).
PM 19.156 (Pigna) inte. VPL si inteisemo.
RDB 65 ro vento treppa intre so trezze bronde. (RAN CP 126 a.1356 se inteisemo.
54, 57: intre, int’re). CIC 34 a.1749 (Sav.) in ta mainna. inteisimo GOD xii. (= PAT 25) a.1356.
GL 12.51 ro lovo… in tro bosco s’intafura. COM.1 67 o Cong.Pres. 2.pl. intendai CR 18.
m’intafura int’ro sacco. CIC 47 a.1842 (Sav.) in ta sittè Imperat. 2.pl. intenday PAT 22 a.1320 (PS 26).
CIC 47 a.1842 in tu portu. CIC 50 a.1842 in tu mezu. intendì AG 43.109 (PS 25).
CAD in tu ciü bellu, in tu mentre. MP 19.156 (Pigna). in Gerundio intendando SCF 90 a.1393. MAC 162.
tu. AIR 19 (Airole) in tu megiu. “nel mezzo”. RGS § Part. inteiso AG 37.61. PCD 34 s.xiv.
858 int’u mumentu. . VCS 53 sg. s.xx. in ta cà. –– in tu
ASA 123 a.1390 (Alb.).
lucale.
PS 7, 41 : da intus; vi confluiscono inter, intus, forse BL 72 a.1399.
intro. CR 18 sea per inteiso.
PD 150 “già antico e risultante da vari incontri”. inteisso BL 114 a.1406.
REW 4520 intus. inteizo TL.1 97, 119 a.1454.
D dentro. int(e). inter. L intus. VSC 175 a.1471.
intebrìn sm. “crepuscolo” inteixo GP 380.
MP 19.50 (Pigna): *intre brün (“bruno, scuro”) LPD 5.367 a.1463.
integnuo agg. “tenuto, obbligato” inteizu AAG 116, ADG 75.
SA 242 a.1340 (Sav.) che li consori de la dita arte seam intexo PNF 406 a.1452.
integnui… de leva le pene statuie. CAR 9 a.1340 e DSP 60 a.1487 sea per intexo.
donde li diti lavoraoy avançasen nusun bescaveço chi no D entender. intendaber. intendenssa. intendimento.
vegnise a perposito, seam integnui li diti lavoraoy de intendenssa sf. “intelletto”
meteli a la dita Confraria. CAR 11 a.1340 sea integnuo PAB 77 ma la luxe de cognossenssa/ assihiarisse l’inten-
de esse a la festa de la madonna sancta Maria in Banchi denssa.
cum li soi priori e fa la lumenaria. SCF 92 a.1393 se el PS 32.
passa uno de la dicta Consortia… che quelli de la D intende. intendimento.
Consortia sean integnui e obligati andarge per fage hono- intendimento sm. “senso, significato”
re com li brandoni. VCC 29 a.1480 (Sav.) che ogni mei- AG 14.120 lo segondo (comandamento)…/ de questo è
stro et lavoranti da sarario de la dicta arte seam integnui l’intendimento/ de no falir in sagramento.
et obligae… D intende. intendenssa. intendiu. intendügu.
D ategnuo.
integramente avv. “totalmente, in modo completo” intendiu sm. “intendimentio, propensione”
AG 143.245 per li mar che tu ai faito/ pensa far integra- FNTG 17.106: sec. xvi.
mente/ e no ge tardar niente. D intendimento. intensiùn.
D intregamente. intendügu agg. “intelligente”
integro agg. “intero” DVA (VArr.) “voce antiquata”
AG 140.19 che senpre aiai timor in De/ tegnando in lui D intendimento.
integro amor. DSP 59 a.1487 debiano havere da li patro- intenduto agg. “intelligente”
ni lo soldo integro. PAD 484 a.1506 de haver la sua paga CEB 354 la goliardia de vil homo et neglegente è spuza
integra. et maizor, la goliardia d’um solicito et intenduto è sola-
D intrego. L integrus. zo.
intenciom / intencium sf. “intenzione” PS 64 corregge “interduto”.
PCD 36 s. xiv. intencium. PAT 26 a.1404 ne vor savey le D interduto.
intencioim e le voluntae de voi citaym. intenebrir vb. “oscurare”
L intentionem. FAS 165.
intendaber agg. “intelligibile” D tenebria.
PAB 51 partir li bem faoci da li veraxi, per cognossenssa intensiùn sf. “intenzione”
de bem intendaber… –– ello stabillì fillossofia a conffor- VPL.
to de soi dolloi per bem intendaber. D intendiu.
PS 12, 31, 64. inter cong. “in, dentro”
D intende. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et barril una calavrese… et anel-
intende/ -r vb. “intendere, capire” lo j. d’ariento et d. v. que ei trovai inter barril. (DPC 176:
AG 43.81 no lo poea ben intende. AG 140.1 se ben
int(us) il(lum), in il(lum) [ma qui barril è femm.]. ATA
intender (ms. indeder) me voresi…/ unna raxon ve conte-
rea. BDF 147 a.1460 la caxum de la vostra convocatium, 203 a.1382 (Alb.) emando inte la dita pila quatro bone
anchora che voi per quello chi occorre possè intende cosse de rover inter la dicta pilla zo e doe de caschuna
quale essa se sea… AG 129.7 una grande dona mea…/ parte. PAS 28 la zobia sanynta cena Criste inter quella
chi in me intendea (era innamorata di me)/ senza vilania. casa con tuti li soi dissipuli. IVE 8 et ello si se mixe
VPL. inter lo leto. PS 41 s. xiv. de inter la pria. PS 41 s.xiv.
FORME: inter per la prexom. PAB 45 quelli trei rami… preizeli e
Indic. Pres. 2.pl. intendei DSP 40 a.1461. pozeli inter lo deserto e alarga l’un da l’atro. PAB 47
intendì CR 21. PS 24 a.1467. Abram leva la testa e vi um montom inter um spineao.
BGP 179 a.1485. SCF 97 a.1461 e se metan inter una busola.
Impf. 3.sg. intendea AG 129.7. FAS 165. PS 41 n.: < intus. REW 4520. RGS § 858.
Perf. 3.sg. inteise OLP 3.19 s. xiv. (Pietra). D enter. entro. inte. intra. intre. L inter.
inte 588 into
in ver / inver cong. “verso, contro” invexendà/ -r vb. “occupare, impegnare, turbare”
AG 14.632 che lo cor to no desire/ zo che in ver ti elo se PAB 65 ma aso che virtue no fosse oblia, se vossemo
ire. AG 101.49 e semper avri li ogi inver lui. AG 139.33 invexendar de le bezogne comunne. GL 5.18 o l’in-
viazo corre inver la fin. AG 143.42 pensa se tu e stao vexenda, o ro fa invexendà. DFC 45 mi ho ra testa
superbo/ o inver atrui tropo axerbo. PEG 42 nuy no invexendà/ dro rumò che fa ra gente,/ dro sciaratto che se
avemo nygum bem se no da le, zoe bem da natura… sente/ tutto o dì per sta contrà. NPD 68 s.xviii. vegnan
dever l’anima seno inver De, de ver lo corpo richeza chi tutti affannæ’/ coi figgiœu invexendæ’.
honor e auteza. IVE 15 ogni ofension de la lengua in ver
de lo proximo. PAB 42 ello invea Caim in ver Abel. GP FA 362. FAS 153. PD 138 invexendàse. PVG. VPL.
276 et lo bon yhesu si se voze inver li soi disipoli… D avexendar. envexendar. invexendu. invexendùn. nve-
FA 362. FAS 165. PS 41. Cf. SAP 409 a.lomb. inver zendà.
m.s. invexendao agg. “affacendato”
D enver. inve. inver. ver. AG 46.22 che no po quasi fir tentao/ chi semper vive
inverdügà vb. “attirare con lusinghe, irretire” invexendao.
GO. CAD. RAN 191. VPL. BDS (Sav.) rifl. “intromet- D invexendà.
tersi, ficcare il naso”. invexendo / invexendu sm. “confusione, chiasso”
D inverdügùiu. DFC 215 che lasce andà re rimme/ e m’incammin-e a ro
inverdügùiu agg. “impettito, pettoruto” mæ tremelœurio/ me capì? vœuggio dive, a ra Dugana/ a
GO. spedì, a sbrigà tanto invexendo.
D inverdügà. OH xvi. a.1851 u g à dimandòu côs’éa quell’invexendu.
inverrinà(se) vb. “accanir(si)” FPI 9306 invexendre (err. per invexendu) “vicenda, cam-
GL 18.91 ma ro turco arraggiaou meistro de scœura/ biamento (lig.)”. ADG, PVG, VPL: invexendu.”
ancon ciù de resiste o s’inverrin-a. D invexendà.
D verina. invexendùn sm. “faccendiere, persona confusionaria”
invernengo agg. “invernale”
RAN 192. ADL (Vent.). VPL.
GRD 118 (Calizzano) tre raccolte, cioè due invernenghe
ed una marcenga, o due marcenghe ed una invernenga. D invexendà.
D vernengo. L invernanchius. invià vb. “avviare”
invernisar vb. “verniciare” PRP 344 (str.27) quand’i haven faito esta cousa cozzì/ i
PAB 44 che tu faci unna archa de bom legname, chi sea s’inviàn xu verso re capelle.
bem acementaa e bem invernisa dentro e deffora. D via.
PS 36, 38. invià/ -r vb. “avvitare”
D vernigar. vernisce. vernixe. L verniçare. MP 19.156 (Pigna) inviar. PVG invià.
inverno / invernu sm. “inverno” D via.
AG 37.63 e a l’inverno loso ai faito/ de zo che la stae i a invià/ -r vb. “invitare, esortare”
daito. TL.3 203 a.1475 de inverno. AG 12.604 unde poi che te ne invio/ sapi prender bon
PD 354, ADG, ADL (Vent.), PVG, VPL: invernu. partio. AG 54.215 i apeli/ de li messi de De qui criam/ e
RGS § 334: “in verno”. AGC 38. a far ben senpre ne inviam. RDB 142 (V.Dartona) invvia
D enverno. iverno ivernu. sivernare. siverno. uverno. “invita”. CIT 76 voggiandome invià comme a banchetto.
inversà vb. “rovesciare, ribaltare; travasare vino” CIC 26 s.xvii. (P.Murassana) pastoì semo, donne mæ/
NVM (Sav.). PVG. VPL “capovolgere”. che in montagna ve inviemo.
D inverso. verssar. PD 360 s. xviii. invia “invita”.
inverso / inversu sm. “rovescio”
D invio. L invitare
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) fabbricare berrette da sorte di
manco finezza di lana di Roma, tanto per l’inverso come inviar vb. “invidiare”
per l’indrito. RDB 50 e no solo l’intrito, ma l’inverso/ de AG 98.10 roman là mendigo e tristo/ e famorento e
queste robe un mondo costa a noi. MP 19.156 (Pigna). desorrao/ ni d’alcun inviao.
inversu. D invear. invidia.
D inversà. inværso. reverso. invidia sf. “invidia”
inværso / inversu agg. “stravolto, sconvolto” FAS 150. PD 112.
GL 16.66 con ri œuggi inværsi, e a testa scaveggià. D eninvidia. envidia. invea. invear. invegia. inviar. invi-
RAN 21 inversu. diuso.
Cf. MB 117 (Bonvesin) inverso m.s. invidiuso agg. “invidioso”
invertu agg. “aperto” AG 143.47 o se tu fussi invidiuso/ de lo ben d’atrui dolo-
MP 19.156 (Pigna). BNL 74 (Perin.). roso.
D arvì. PS 108.
inveza sf. “smania, voglia capricciosa” D invidia.
VPL (Sanr.,Pigna) [cf. fr. envie]. invigorir vb. “rafforzare”
invescigà vb. “annoiare, importunare” FAS 165.
VPL. D vigor.
investir vb. “approdare”
invio sm. “invito”
AA 175 tuti scapono sopra la barca de la dita nave,
quale barca investi in la piagia de Arasio. AG 140.218 o se tu for fossi asagio/ o asonao de sozo
invescigà vb. “gonfiare” invio/ no te strimir, ma fa bon cor. PAB 84 ma per um
GL 1.82 e ogni oreggia se lascia invescigà/ dre nûve vere dee fo amonio/ lo ducha chi a quello invio/ no bevesse de
e fâçe… GL 16.33 e che diao ra testa t’invesciga… poxom.
BDS (Sav.) “importunare” PS 9, 31.
D vesciga. D inviar. inviu.
invi 592 ioya
ioio agg. “piovoso” (Sav.) in lo iorno de la dominiga. –– infra octo dij o sea
AG 85.59 se compose una tavanna/ con troyn, losni, iorni da poi che elli seram stai accusai. CBL 329 (2.13) or
vento ioio/ dentro lo qual se fa un oio/ d’una luxe naa de son compij li iorni/ de lo parto de Maria. PCD 27 s. xiv.
novo. AG 85.95 che vento ioio g’è composo/ da De chi “iorno”. OLP 2.24 s.xiv. (Pietra) in questi sancti iorni.
g’è si pietoso/ che l’a bagna de so amor/ la terra chi era FUP 100 s.xiv. (Sav.) ancoi in questo beneito iorno. PAB
senza umor. 54 Congasto, chi tuto iorno assatava li fieivi. PAB 70 pur
FA 401 *plovius: cf. a.tosc. ventipiovolo. FAS 149. ella demora e revem tuto iorno. MAC 162 sg. or un iorno,
D iogia. pobio. seando ella a lo pascho… –– l’aotro iorno vegnando (“il
ioyoso agg. gioioso” giorno seguente”). MC 682 la sententia de lo jorno de lo di
AG 130.6 e ogn’omo con lo sposo/ ne sea alegro e ioyo- de lo zuixio. CR 17 vegnando… quelo jorno a cassa de la
so. soa doce maere… SCF 94 a.1393 lo iorno de tuti li morti.
FAS 150, 164. AGC 33. IVE 22 voi serei bateçai de spirito sainto de chi a pochi
D ioya. iorni. TL.1 290 a.1455 lo iorno in lo quale incomensano li
ioyr vb. “godere, gioire” patroni de la nave a pascere li nostri soldati. DSP 40
AG 146.122 cantar, ioyr, prende conforto. PAB 51 pus- a.1461 questi iorni passai. MGT 167 a.1465 del nostro
sor, chi se dolleam de so che per raxom se de ioir, e se signor re… el quale con lo suo afare ave onorati li tempi e
delletam de so che per raxom se de doler. li iorni. VCC 31 a.1480 (Sav.) infra iorni quindexe. CAR
D ioya. 75 a.1487 infra iorni trei. DSP 79 a.1489 passao lo iorno
iometa sm. “geometra, matematico” de carleva aora proximo. BMP 199 a.1505 non possa sta in
PAB 76 e te voio far como li iometa, che quando elli am la città di Genua più de iorni trei. PAD 425 a.1506 de iorno
lor principar intenciom certamenti, concluem de quella in iorno. AA 39 in jorno de dominica.
alcunna bella veritae, chi apellam corellayre. FAS 150. PS 39.
PS 65. D dì. giurnu. jurno. iurnu. zorno. L (de) ziurno.
ionna sf. (bot.) “Alnus glutinosa” (tuto) iorno loc. avv. “sempre, continuamente”
FPL (V.Polcevera). PAB 54 Congasto, chi tuto iorno assatava li fieivi. PAB
ionzer vb. “giungere, arrivare” 70 pur ella demora e revem tuto iorno.
MGT 236 a.1507 essendo ionto a voi lo nostro ambaxa- ioso / ihoso agg. “chiuso”
tor… AA 77 ionti che furno a la sima de la calada… AG 46.2 monto me par util cossa/ tener si la mente iossa/
D azonzer. che no ge possa aproximar/ ni far demora ni intrar/ alcu-
jonta sf. “giunta, aggiunta” na cogitation/ vanna ni tentacion. AG 102.58 aviva e ala-
AA 35 gi diseno che dovesse tornare in la vila e fare sgavada/ ch’e tegnœva iosa in la faoda. AG 138.157
quelo che diseva la litera con una jonta dicendose che buteghe averte con le soe cose/ che quando e le vego
dovese esere savio… piose/ e n domenega e in festa/ se la fosse cosa honesta/
D zunta. mai no iose le vorea. DSP 186 a.1518 vedendo… essere
ihoo / ioo sm. “chiodo; foro per il chiodo?” stato ihoso ogni et singuli pertusi.
AG 16.289 l’um de lor li ihoi traxea. GO 371 e quando FAS 141, 146, 151. Cf. MB 170 a.lomb. giusso, giosso
questa croxe fo ben aparegia… elli si lla pertuxan, e ssi “podere cintato”.
fen li ihoi per metter li agui e de le man e delli pei… –– D ciode. ciosu. pioso.
preixen uno aguo monto grande, chi era monto aguo in la Ihoso top. (Alassio)
ponta e si ihavan l’una man… lo pertuxo della croxe era TAL 58 n.233 a.1539 ihoso, ihosso: od. ciozu.
pertuxao si lonzi l’uno da l’altro… iospetro sm. “schioppetto, fucile”
IVE 55 e ben che Zoane lo ascotasse e ffosse alegro de TL.2 241 a.1463 huomini… chi foseno tuti armati di lori-
odì ogni cossa, niente de men ge romase un ioo inter lo cha e di selata. lo quarto di iospetri. lo quarto di balestra.
cor de lo corpo. lo quarto di traconi.lo quarto de lanse lunghe.
FA 359. FAS 141, 142, 151. CAV.1 96. D schioppo.
D ihodo. szhoo. L ihoi. ihostra sf. “chiostra, cella, clausura”
yhopetiero sm. “fuciliere” LSE 27 intrà la ihostra d’alcune moneche.
PAD 499 a.1506 intrareno nel dicto loco di Monacho… D giostro. L iostra.
per fino in lx. homini, tuti yhopetieri et balistreri. ihossura sf. “cinta di mura”
D schiupetero. PAB 57 in soa citai, in la qual chi vol so stallo fondar
iornaa / iornada sf. “giorno; giornata (di lavoro, di dentro da la ihossura, no dubia esser exilliao.
viaggio)” PS 4, 35, 63.
AG 53.207 sempre vai corrando forte/ iornaa fazando en L clausura.
ver la morte. AG 139.31 si tosto como l’omo e nao/ ioteza sf. “avidità, disonestà”
move andando como romer/ da soa iornaa menao/ enver PS 34 s. xv. ioteza.
re o bon hoster. AG 140.40 no sei pigro ni fantin/ a D iotom.
levarte la matin/ che la bonna maitinaa/ fa conpir bonna iotom sm. “briccone, lestofante”
iornaa. CR 19 sg. a mi è anifesto che questa jornaa se AG 25.10 ze, chi mai de fiar balle/ ni soe cosse a iotom?
aspeitava. –– a zo che e no vega tal persecucion ni tal jor- FA 363. FAS 151. REW 3808. Cf. MUI 113, 171.
naa… RL 226 a.1443 (Castiglione) fin a la iornada et D giotone. ioteza. iotonia. iotonizar. L glutonem.
hora presente. iotonia sf. “avidità, disonestà”
FA 363. AG 30.17 guardate da tal folia/ e de entrar in iotonia/ chi
D giornà. giornarona. giurnà. gornata. iornada. zornata. rende in la fin dolor. PEG 42 li bem temporay che ello
L iornata. avera avuo, e tuti li mete in jotonie e baratarie e ogni
iorno sm. “giorno” mara uzansa. IVE 26 le malicie e le reeçe et iotonie et le
AG 49.177 quelo iorno anti note. AG 142.6 como e pu me vanitae et le ypocrixie.
guardo intorno/ apensando noite e iorno… CAR 11 a.1340 FA 363 FAS 163.
lo iorno che li prioy renderan raxon. SA 241 sg. a.1340 D iotom.
ioto 594 isol
izola sf. “isola” messer Ihu. IVE 65 messer Ihu Cre. IVE 29 lo nostro
PAD 451 a.1506 occupoereti l’izola del dicto logo de segnor messer Yhu Criste.
Sestri. D ieso.
D ysora. jubelino sm. ”ghibellino”
Isolabona top. (Vent.) AA 290 e poi serto poco di tempo avia governato gelfi e
CL 8. LTI 54 n.65: bona “fertile” jubelini in sieme.
D isola. D gibellino.
isopo / isopu sm. (bot.) “isopo (Hyssopus officina- iuese sm. “giudice”
lis)” PAS 35 Pillato… era como iuexe de mal officio (giudice
AG 6.45 meser, asperzime de isopo/ chi in peccao abun- penale).
do tropo. AG 6.51 de l’isopo cho ma dito/ me par che se PS 3, 65.
trova scrito/ che tree proprietae ha… D zuxe.
FPL, PD 155 isopu, izopu. juexio sm. “giudizio”
isopu sarvègu sm. “Satureja montana, Satureja hor- PAS 34 Cayphas, chi era segnor de far juexio in quello
tensis”. anno. PAS 36 voi savey bem che non lo dom zuegar, che
FPL. non o iuexio de sangue (merum imperium) in quelli de
ysora / izora sf. “isola” Gallilea.
AG 49.194 e quante bele contrae/ ysore e porti de mari- PS 65, 108.
nai/ li nostri an miso in ruyna… AG 49.245 e se missem D zuixio.
tuti in schera/ enter l’isora e terra ferma. DCT 162 iufrar vb. “fischiare, zufolare”
a.1380 lo povo de la ysora de Sorcati. DFC 83 de AG 53.69 homi de corte e sonaor/ con sivoreli e tanbor/
Majorca bordezzando/ re træ izore o scrovì. chi robe aquistam e dinar/ pur per schergnir e iufrar.
D isola. izola. isoaira. izua. lisora. lizora. FA 363. AGN “impinzarsi?”
Isoverde top. (Campomorone, Gen.) D szhufrar.
CL 17. ALE 230. iugolar / jugorar sm. “giocoliere, giullare, saltim-
L jusverde. banco”
Ispina top. AG 53.46 zogui e convij e iugorar/ e istrumenti per sonar.
FTL 140 Casa Ispina (Albisola). AG 53.120 li strumenti e iugorai tuti/ alantor son faiti
RES 50 a.1590 (Stella) Và dela Spina. muti. AG 144.76 qualche jugolar o un bufon… PAB 60
D spina. de che sum le canssoin de li iugollai, d’aotro che de for-
ispregà vb. “sprecare” tunna…?
GL 14.63 tornan foscia, o mincioìn, ri anni inderé/ che FA 363. FAS 143,148, 149, 152. PAL 15 n.12 jocularis.
tanto a ro spropoxito ispreghhæ? (TT folli, perché gettate AGC 50 n.
il caro dono/ che breve è sì, di vostra età novella?) D iugular. jujar. zugolai. L iugulatorem.
istesu agg. “stesso, medesimo” iuguar vb. “giudicare”
MP 19.157 (Pigna). ADL (Vent.). AGP 140.81 si che la noite e lo iurnu/ tu te guardi ben
D stesu. intorno/ e iugui ben toa raxon. (ms. iuigui. AGN: vigui
istòia / istœ’ia sf. “storia, racconto; lungaggine” “vigili, sorvegli”).
PD 341 a.1655 (G.Rossi) istœia. PD 139, FDG, 271 D zuigar.
PVG, VPL: istoia. iugular sm. “giullare”
D istoria. stoia. PCD 34 s. xiv.
D iugolar.
istoria / isteuria / istœuria / istöria sf. “storia”
jujar sm. “giullare”
AG 49.18 e scrive de zo che l’è stao/ qualche parte de l’i-
RV 15 s. xii. jujar, voi no sei corteso.
storia/ per retener in memoria. PD 117 (CIT) isteuria .
PAL 15 n.12: “il gen. ha solo jugorar. Un ms. ha cujar (=
GL 20.36 fessan in vista de chi ri osservava/ cose degne
çuiar): ç = z sonoro, come in molti dialetti. Cf. prov.
d’istœuria e de fogetti. ADG 57 istöria. joglar”. REW 4587. RGS § 344 “gallicismo”.
PD 117 “non popolare”. Cf. MB 214 (Bonvesin) zuié.
ìzua sf. “isola” D jugolar.
PD 158. VPL. PVG “boschetto isolato”. iuixio sm. “giudizio”
Cf. NIG 73 sg. (Statuti piem.) insula: “boschetto di alberi PCD 28 s. xiv: “semplice latinismo grafico-fonetico”.
e arbusti di legno dolce lungo fiumi e torrenti”. D zuixio.
D ysora. izuetta. iumor
Ízua top. AGL corre alo tuti al iumor (ms. iumor o uimor). AGC
NTS 40 a.1584; fine s. xviii. (Cimavalle, Sav.). TCL iamor “clamore”. AGN: corre alo tuti in mor “al molo”.
(Loano). iungo lungo sm. (ornit.) “Silvia orfea”
Izuetta top. (Loano) GNB 223 (Bord.)
TCL. yunio sm. “giugno”
D izua. AA 85 ali 30 de yunio.
italiòa sf. (bot.) “Picridium vulgare” D zugno.
FPL (Cogorno). junta sf. “giuntura (nell’ossatura della galea)”
L italia. PSG 382 a.1512 sopra le junte de le maere e stamenere,
itùe sm. “ottobre” doe file de serra per banda.
PVG. D zunta.
D oitover. jupone sm. “farsetto, camiciotto”
Ihu n.p. “Gesù” BL 86 a.1401 e forono ambidoi despogiati in juponi et
PEG 45 lo nostro segnor Ihu. Xpo. IVE 38 la maere… ligati.
gi most rava ihamar lo nome de Dee e de Ihu. IVE 52 D gippon.
iuri 596 yxe
L
la art. f.s. “la” GA 13.37: germ. helmbart. B.MIGLIORINI, LN 34 (1973)
AG 1.2 la nativitae/ de la bia vergem maria. AG 1.18 6. BLG 45.
l’oitava. AG 138.107 la fontanna bella e monda. PEG D allabarda. alabardà. labardé. labardiere. lambardàn.
40 lo libro de la la so revelaciom. FUP 118 s.xiv. (Sav.) a lambardé. L allabarderius.
sapiencia e la dotrina de lo so amorosso e dileto e caro labardé sm. “guardia civica”
figio. AF 1.1 s.xiv. (Pietra) per la bocha lo baxava. GP CAN 1842 p. 52 (Sav.) se ghe fusse ün labardé…
275 fora de la soa terra. VSC 169 a.1472 in dicta insula GA 13.37.
sigestri, videlicet in la valle dicte insule, et seu in loco
D labarda. labardiere. lambardé.
ubi ü la valle. AA 15 venuta la nova in saona… AA 18
in la fabrica de lo molo. RDB 15 e quande ven l’humida labardiere sm. “alabardiere”
notte … –– ni l’ombra d’orofoggio o d’armorin. PRP PAD 400 a.1507 gente d’arme suissi argieri e labardieri.
339 l’aigua dre vivagne. GL 1.2 e ch’aggian ri mæ versi D labarda. labardé. L allabarderius.
l’armonia labenca sf. “lastra di pietra”
FAS 158. PS 18. PD 340. RGS § 417. G.ALESSIO, RSL 15 (1949) 225 (prov.): anario, cf. egeo
D a. da. ra. lavÛiggeß “galets qui roulent dans la mer”.
la pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. “essa, la” Labenìn top (Pigna).
AG 79.44 che no me so da lui (= lei) guardar/ che la no PSP 57 n.1 a.1575 abenìn, labenin.
sapia incontente/ zo che far voio privamente. AG 135.4 D abenìn.
se l’è ben acostumaa (cf. AG 88.4) e como el e acostu- Labergo idr. (Sav.)
ma). AG 140.338 no e si piaira question…/ che la no sea NTS 17, 21, 23 (Sav.).
alo venzua/ s’a no sera ben mantegnua. AG 145.308 e la làbia sf. “fame, miseria”
scritura si ne dixe/ che l’è la reina de cel. AF 24 (4.28) GO “volgare”. CAD. RAN 192.
s.xiv. (Pietra) la sea sempre en nostra aia. PAB 78 D lüggia.
chaunna (cossa) a natura de schivar soa corruptiom tanto Laboirano top. (Pietra)
como la po durar. PRP 351 (str.59) ma l’è ben bella zò,
LTS 59: ÷ gens aburia.
l’è ben da rîe…
la pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. usato come Laboreria cognome
neutro “essa, la” VTS 10
RGS § 450 (La Spezia) la neva, la ceva (nevica, piove). 0 n. a.1532 (Sav.)
(Lunigiana) la piove. D lavorerio.
la pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “la” laborerio sm. “laboratorio, officina”
AG 12.185 d’alchune macule purgar/ de che la vego PS 33, 65 a.14681 1471.
esser tachaa. AG 16.197 a ti fiior la recomando. AG D lavorerio.
133.70 la limosena…/ a quelo chi la da sempre reman. labòu sm. “abate (preposto a manifestazioni festi-
la / lla pron. compl. enclit. di 3ª pers. f. sg. “essa, la” ve)”
AG 140/90 nixuna cosa in ca te venga/ che restituir te la PAS 16 messé labòu.
covenga. PAB 52 e villa aprosimar a mi. D abao.
PS 21. labrena sf. “lucertola, tarantola (Ascalotes maurita-
là avv. “là” nicus)”
AG 12.556 e como tu serai la su. AG 36.43 l’un fer de za GRD 118 madarena no sta a scurre a labrena. ADL
e l’atro de la. AG 69.21 chi seme passa de là/ no pense (Vent.). MDB (Bord.). VPL “geco”.
mai tornar de za. PAB 66 quando partirei de sa/ che voi MP 14,47, 55 n. *alabrena REW 7525. cf. marsigl. ala-
renderei raxom de la. PAB 96 le creature (corr: quadri-
breno.
ghe) chi se peygam aora in sa aora in la. NPD 75 a.1845
D arabrea.
(Sav.) sparsi de sa e de là cun scimmetrìa.
FAS 165. PS 40. PD 158. ADG 15. labrìn sm. “labbruzzo”
D curà. delà. la fora. lasu. lazü. L la. DFC 93 ghe veddo amò treppà sciu re parpelle/ sciu ra
labàu sm. “giovane preposto a manifestazioni festi- fronte, sciu ri œuggi e sciu i labrìn.
ve” D labro. lavrine
FDT.P 38 (Triora) labro / labru sm. “labbro.
D abàu. labòu. L abatem. GL 1.46 çercando refrigerio, e dro reposo/ a ro corpo, a
labarda sf. “alabarda” ri labri de sæ açeixi. MP 19.171 (Pigna) labru.
COM.1 96 damme ra mæ labarda… dæghe a ri laddri! D delabràu. labrùn. lavro.
(prende dentro la scena un’allabarda). CIC 50 a.1842 se labrùn sm. “ceffone”
appoggian a labarda in qualche lögu/ ve ghe vurriévan MP 19.171 (Pigna).
vedde i fundamenti. D labru.
labr 598 la croa
labrusca sf. (bot.) “vite selvatica” lacciaö’a / lacciarora sf. (bot.) “Euphorbia v.sp.”
C.BATTISTI, RSL 9 (1943) 90; SE 28 (1960) 349-384: “è FPL (Masone, Voltri).
certo lig. non i.e.” G.ALESSIO, RSL 15 (1949) 224; SE L laciu.
15 (1947) 208 sgg.; 18 (1950) 119 sgg. “anario”. PGC lacio sm. “laccio, lacciuolo; trappola”
101 n.: “origine celtica molto dubbia” MPS 64 a.1550 (Stella) tenere overo laci da pigliare ucel-
D lambrusca. li che fosseron tesi in alchuno loco.
laburnu sm. (bot.) “ontano (Cytisus laburnum)” D lazo. L laqueus.
FPL (Gen.). laccio sm. “laccio, legame (da imballo)”
D lamburnu. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) ne meno doveranno… li detti
Labuscüu top. (Civezza) maestri fillatori dell’arte grossa… far lacci da legare le
ROC 146 “registrato a catasto come Lago scuro; non agumene o altre sartie, che siano di peso più de libre cin-
chiaro il passaggio g > b. Forse *labescutum “corso que per ogni laccio.
d’acqua” < labescere “scorrere”. laciu agg. “lasco, allentato”
D lagu scüu. L lacus scurus. MP 19.171 (Pigna): REW 4918.
lacca sf. “rimpiattino, gioco infantile” D lascu.
TAL 77 n.395 (Alassio, PortoM.) REW 4818 lacca laciu sm. (bot.) “Euphorbia helioscopia”
“avvallamento, luogo nascosto” FPL (Cogorno). FPL (Gen.) erba lacciu “Euphorbia
lacca sf. (bot.) “Phytolacca decandra L.” characias”. PVG.
MLC 259 (Altare) D laceta. lacciaöa. L lacia.
D russettu. laciu de biscia sm. (bot.) “latticcio (Euphorbia L.)”
lacca sf. “sostanza tintoria” MLC 261 (Chiavari).
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) lacche cremese. lacciuattu m. (bot.) “Lampsana vulgaris, Lactuca
PIA 42 n.51. PVO 420. LVO 33 “dall’indiano, attraver- scariola”
so l’arabo” FPL (P.Nava).
D inlaccà. L lacca. lacciùla sf. (bot.) “Allium triquetrum”
lacacebre sf. (bot.) “Taraxacum officinale” FPL (Cogorno).
FPL (Nizza). laciùn sm. “specie di fungo”
Lacasöa top. “Acquasola” (Gen.) PVG.
ADG 57 n.2: lat. aquaciola, forse con concrezione del- D laciüssu.
l’articolo. lacciùn sm. “manfanile, manico della verzella
D calsolo. L aquaçole. (coreggiato)”
làcera sf. (ittiol.) “varione, pesce di fiume” GO. GA 13.37. REW 4933.
DVA (VArr.). D aciùn. arciùn.
D laccia. lacciùn sm. “cattivo soggetto”
laceta sf. (bot.) “Sonchus oleraceus” GO. CAD. DVA (VArr.): “chi segue qualcuno dandogli
MLC 249 (Bard.). PVG “erbaccia” fastidio”. RAN 192: piggià u lacciùn, loc. “fallire in
D laciansùn. laciu. L lacia. un’impresa”.
lacetto / lacettu sm. “animella dei vitelli” lacciùn sm. “briga, seccatura”
GL 7.11 che non me curo de mangià lacetti/ ni d’avéi VPL (Gen.).
tonno da ri ciappairœu. laciusa sf. (bot.) “sonchus oleraceus”
GRD 118 (Nizza) saranno tenuti di vendere le animelle MLC 249 (Chiavari).
dei vitelli volgarmente dette lacetti. RCG 39, BDS D lacciüssu.
(Sav.), PVG, VPL lacettu. laciüssu sm. (bot.) “Sonchus oleraceus”
PD 356: “lat. lactes, importato dai vicini dialetti appen- FPL (Alb.). DVA (VArr.) “cicerbita (Lactuca virosa)”.
ninici”. Cf. NAG 4.298 piem. canav. lacett. CVM mil. PVG “specie di fungo”.
lacett. D laciusa. laciüssula.
D lachietto. laciüssula sf. (bot.) “Sonchus oleraceus”
lacettu sm. “sputo” FPL (Alb.).
BDS (Sav.) “plebeo.” D laciüssu.
lacché sm. “servitore, scudiero” lacremà vb. “lacrimare”
GL 12.74 ri pietosi lacché son za d’intorno (TT i pietosi ADP 12 (Calvisio)
scudier già sono intorno). D lacrima. lagremar.
LFL 2.20 franc. lacrima sf. “lacrima”
Lachetta top. (Alassio) LSE 28 mandar lacrime de iocunda deviotione.
TAL 77 n.395 a.1326 terra de laqueta. D lagrema.
D lacca. L laqueta. lacrimoso agg. “lacrimoso”
lachietto sm. “animella” PAB 52 laor quelli repreixi inssim deffora vergognoxi, e
RDB 147 (V.Dartona) quarche lachietto, o figaretto frito. mi chi avea li ogi turbai e lacrimoxi no cognossea bem
D lacetto. soa grande aotoritae.
làccia sf. (ittiol.) “alosa, salacca, cheppia (Clupea PS 10.
alosa Cuv.; Alosa alosa L.; Alosa fallax nilotica Geoffr.)” D lagrema.
PML 357. TTC 78 sg. AFV 414 (Vent.). La croa e la crida top. (al confine tra Savona e
D làcera. Albisola)
laciansùn sm (bot.) “Sonchus oleraceus L.” RPV 295 a.1590 (Sav.) perfino al loco chiamato la croa e
MLC 249 (Sav.) la crida la costera divide.
D laceta. L lacia. D crida. croa.
lacu 599 lago
Lago ritondo top. (Bosco di Savona) laicu sm. (bot.) “Cheiranthus Cheiri”
FBS 61 a.1608 vallone di Lago ritondo. FPL.
L lacus rotundus. laideça sf. “porcheria”
lagranza sf. “gioia, allegrezza” PCD 47 s. xiv. pl. laideçe.
AG 6.82 da, Messer, a la mea oya/ goyo e lagranza com- D laido.
pia. laido agg. “brutto, sporco”
FA 363. FAS 146, 156. AGC 31 legranza. PAB 64 che se elli sum belli, so chi e dentro roman laido.
D alegranza. alegru. D laideça.
lagrema sf. “lacrima” laygo agg. “laico”
CBL 339 (13.25) or quante lagreme tu zitavi/ quando la AG 38.105 si grande e lo viazaigo/ che no g’è ni gherego
croxe tu contemplavi. CR 17 no possando quele dolce ni laygo/ a chi no debia deletar.
lagreme retegnei. GP 287 e zamai in soa vita quaxi ello D laica. L laicaliter.
non stete senza lagreme. LSE 18 spesso lo bagnava de Laigögia / Laigöia top. “Laigueglia”
abondantia de lagreme. TAL 135 n.27: *aquicula < aqua.
D laigueggia.
FAS 148. PD 138.
Laigueggia top. “Laigueglia”
D agrima. lacrima. lacrimoso. lagremar. lagrima. ADG 57 n.
lagrimìn. D aiveglia. laigögia. lengueggia. lengueglia. L linguilia.
lagremar vb. “piangere” laiö’ sm. “ramarro”
FAS 147 lagremando. SDA 61 (Altare). ADP (Pietra). Cf. DEP piem. lajöl m.s.
D lacremà. lagrema. legremar. D lagö’.
lagrima sf. “lacrima” Laione top.
PD 156, 158, 344, 355. ADG 13. VPL. FTL 116.
D lagrema. D lago.
lagrimìn sm. “lacrimuccia” laiotu sm. “specie di fungo”
PD 159. PVG.
D lagrema. lairà/ -r vb. “lamentarsi”
Lagru top. (Alassio) PS 65 s. xiv, MP 19.172 (Pigna) lairar.
TAL 77 n. 397 a.1539 lauro. a.1687 lavuro. a.1781 ADL (Vent.) lairà.
lauro, ossia l’agro. D lairaor. lairu.
D lauro. lavuro. lairaor sm. “persona prepotente, che urla”
lagu sm. “lago, stagno” AG 26.2 quasi ogni greco per comun/ è lairaor, necho e
PD 355. ADG 13. PVG. VPL. soperbo.
D lagarotu. lagassi. lago. laiu. FA 363.FAS 149, 164 “latratore”. PFM 134: -ir- < -tr-.
Lagu sm. “lago” top. D lairar.
FCL 21 (S.Olcese) Lagu, a.1725 Lago. FCL 54 (Diano laire sm. “ladro”
S.Pietro) Colla du lagu. PCD 41 s.xiv.
lagu sm. “legno di castagno difettoso” D layro.
PVG. lairér sm. “sacco per il grano”
D laga. MP 19.172, VPL (Pigna).
laguà vb. “lavorare” layro sm. “ladro”
GA 12.169 (S.Michele di Pagana) làgua “essa lavora (al AG 49.289 o como è layro subitam/ per strepà tosto la
tombolo)” vita/ lo quarelo e la saita. AG 85.87 layri, usorer e inga-
naoi. PAS 28 (= GP 276) e questo Iuda si era layro e
D lavorar.
traytor. PCD 45 s.xiv. lairo. CEB 357 che cossa è usura?
Lagu scüu top. (S.Olcese) venin de lo patrimonio, perzò che ella e leal layro. TL.1
FCL 21 a.1725 Lago. 352 a.1455 senza… dano de lairi –– per timor de lairi e
L lacus scurus. de marfatori. PS 9 a.1466 lairo. PRP 361 (7.24) esto
laguzìn sm. “persona malvagia” lairo, esto stopuo.
MVS (Sarz.). AAG 114. FA 363. PRA 371. RGS § 344.
D agussìn. D alairo. ladru. laero. laire. lairon. laironicio.leru.
Lai top. (Montemoro, Sav.) lairon sm. “ladro, ladrone”
NTS 40 “Laia”. AG 16.260 con doi lairon fo misso in mezo. AG 143.101
D laiu. se cavo fosti o compagnum/ d’alcun corsar ni de lairom.
laiassa sf. (ornit.) “gazza” CBL 342 (17.28) e si gi fon inbindai (li ogi)/ como a un
CLU. lairon. GP 284 e si llo ligan fortementi como se ligan li
Laiazo top. “Lajazzo, porto dell’Armenia sul Medi- layroin. GP 370 e si lo menan allo monte clavario, zoe in
terraneo” lo logo donde se faxeiva la iusticia delli layroin. PAB 64
AG 49.30 or no me voio destender/ en lo fato de laiazo/ chi se contenta de lo covegneiver, chi pom andar cantan-
donde li preisem tar stramazo. do inter li layroim.
L laiacium. FA 363. FAS 154. PFM 134PS 10.
Laiazzo top. (Cairo) D ladrùn. layro. laroni. L latronem.
FCL 42 Casacina Lajazzo. laironicio sm. “ladroneccio, ruberia”
D lagassi. TL.1 351 a.1455 (Caffa) e vogiamo crede che a la segno-
laica sf. “serva, domestica” ria vostra non sea manifesto de monti laironici li quae per
PVC 176 s. xix. vegnì cun nui u patrùn/ cu a sò laica lo pasao sum staeti comissi in lo bazar e li burghi de que-
Margaitùn. sta vostra citae.
D laygo. D ladroniçço. ladrunissiu. layro. L latronitium.
làir 601 lamb
lambroccia sf. “minestra acquosa” lo lamo. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) lami da pescare. CIT
DVA (VArr.). 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da ro
D lambruccià. lammo in questo pointo…
lambru sm. “pezzo (di carne)” MOV 262 (La bufera. Per album) s. xx. ho cominciato
MP 19.172 (Pigna). DVA (VArr.) “cibo slavato, anzi giorno/ a buttar l’amo per te (lo chiamavo il lamo).
sgradito”. D amo. lammu. inlamà.
lambruccià sf. “spruzzo, zaffata” lampa sf. “lampada”
GO. PAB 46 e lassa la iave de lo tempio a so fijo Abram e
D lambroccia. comandalo che ello inluminasse le lampe de lo tempio.
lambruccià vb. “agitare un liquido in un vaso” SCF 95 a.1452 se bruxa meza barrì de oio in meixi qua-
GO. CAD. RAN 193 (cf. luccià). PSE 256. PD 354 tuorze, bruxando continuamenti una lampa dì e nocte.
“metatesi di barlucià”. GA 12.104 sg.; 13.35: dal fr. CP 990 a.1461 una lampa di argento. MR 133 a.1593
embronchier “barcollare”, o mat. slam “fango”: ipotesi quattro lampe di vetro.
respinte come non serie da PVG s.v. barlucià.. PS 31. NVM (Sav.). PVG. VPL.
D lambroccia. lamprucciu. D lampara. lampista. L lampa.
lambrusca sf. (bot.) “vite selvatica” lampa sf. “vampata, fiammata”
C.BATTISTI, SE 28 (1960) 349-384: “non è i.e.” MVS (Sarz.).
D labrusca. lampa sf. “bicchiere di vino”
lambudare vb. “amputare, tagliare, ridurre” BDS (Sav.). NVM (Sav.).
TL.2 290 a.1464 in li cartularij de la masseria si trova la lampà vb. “lampeggiare”
moneta molto esser lambudata. ADL (Vent.). PVG “gettare una cosa dall’alto”.
L amputare. D lampezà.
lambüggiu sm. “arnese per la pesca delle anguille” lampà sf. “bevuta”
CAD. ADL (Vent.) “liquido che lampeggia nel versarsi” BDS
lamburda sf. “trave di sostegno del tetto” (Sav.).
VPL (Sanr.). lampara sf. “lampada per la pesca notturna”
lamburnu sm. (bot.) “ontano (Cytisis laburnum L.)” NVM (Sav.). VPL. MOV 215 (La bufera. Intermezzo) s.
FPL (Gen.). FDT.1 30 (Triora). xx. fra poco s’accenderanno nel golfo le prime lampare.
D amburnu. laburnu. D lampa.
lambustagna sf. “sacco o lenzuolo per la raccolta di lampecan sm. “l’imbrunire della sera”
grano o fagioli” MDB (Bord.).
MP 19.172 (Pigna). TVD (Dolc.) “piccola quantità di lampezà / -r vb. “lampeggiare”
olive in un sacco”. ADL (Vent.) “contenuto del fondo di RGS § 1160 a.gen. lampezar. ADG, ADL (Vent.),
un sacco”. REW 411 b. PVG, lampezà.
laméa sf. “lamiera” D lampà. lampu.
NVM (Sav.). lampista sm. “addetto alle lampade; venditore di
D lama. lampade”
lamenta sf. “lamento” PAG 33.
RAN 21 “popol. e contad.” lampìu sm. “colore metallico del vino avariato”
D lamentanza. lamentu. DVA (VArr.).
lamentanza sf. “lamento” lampo sm. “lampo, fulmine”
SL 52 (2.15) s. xiv. (Sav.) Christe gli parla cum pietanza: AG 101.13 con troin e lampi e gran zelor. GL.1 71
oy doce maire, non fai lamentanza (ivi err. lamencanza). comme a ro bezagnìn quando ghe porte/ l’ægua doppo ra
D lamenta. seçia un lampo o un tron…
lamentà/ -r(se) vb. “lamentar(si)” Lampognana cognome
PS 15 s. xiv. ve lamenta-voi? CAR 11 a.1340 per che VTS 105 a.1530 (Sav.).
nisum non se possa lamentà. DSP 59 a.1487 e se de cio lampréa sf. (ittiol.) ‘lampreda, odontostoma traspa-
se lamentasseno… rente (Odontostomus hyalinus Coc.)”
D alamentarse. lamentase. lamento. laumentarse. PML 357. PGC 98 n. “celtismo tardo, già medievale:
lamento / lamentu lat. lampreda, gr. m›raina , “origine gallica non dimo-
FAS 144 lamento. PVG lamentu. strabile”
D lamenta. lamentà. D lambrèa.
lamgerosso agg. “languoroso, debole” lamprücciu sm. “vino guasto”
PAB 62 se o poesse esser che alcum fosse in tuto bem SDS (Sav.).
agurao, ello serea si lamgerosso cha se alcuna cossa gi D lambrüccià.
fallisse in lui no serea remedio de confforto. lampu sm. “lampo”
PS 65: prob. err. per lamgorosso. PVG. VPL.
D langor. D lampezà.
lamia sf. (ittiol.) “cepola, bandiera rossa (Cepola lampüga sf. (ittiol.) “lampuga dorata (Stomateus fia-
rubescens L.)” tola)”
TTC 128. G.ALESSIO, BALM 1951 (8-9) p. 43 lam(po)pygos. ANP
L lamia. 65 (Vent.) gr. lampado›co$ . “sfolgorante”. Cf. DEI.3
làmiu top. (Alassio) 2159.
TAL 78 n.398. lampùn sm. (bot.) “lampone (Rubus Idaeus)”
lamo sm. “amo” FPL. PVG
PS 18 s. xiv. lamo. MAC 162 como e preisso lo pesso da D ampée.
lamu 603 lang
cossi son vicio e marotia de cor como langor e marotia lansone sm. “grossa lancia”
de corpo. MC 690 unda le cosse brute som ordenà a star, PAD 502 a.1506 due dozene de lansoni.
zoe in brutezo e spuça e penna e langor. D lansa.
PS 65. lansoto sm. “specie di lancia”
D allenguerìo. langerosso. languir. langurì. languozetto. PAD 510 a.1507 de niuno… se semo potuti aiutare, né
Languegia top. “Laigueglia” per goastatori né per gente armata, attento che erano cum
BRP 9 a.1474 Languegia e Arasi popoli marinegni. uno lansoto tanto…
D lengueggia. D lansa.
languir vb. “languire, esser debole” lantana sf. (bot.) “Viburnum lantana”
PAB 84 che se volleir malicia e rea cossa, anchor l’è più FPL.
poeir, che a men de lui la volluntae languisse. Lanté top. (Loano)
PS 65. TCL .
D langor. langurì. Lanteri cognome
languozetto agg. “languoroso, deboluccio” CL 4 n. 10 “comune nel Ponente lig.” PCT 124 “germ.”
RAN 76 s.xvii. D lanté. L lanterius.
D langor. lanterna sf. “lanterna, lume a olio”
langurasu sm. “ramarro” PVG. VPL.
R.OLIVIERI, RSL 51 (1985) 200 n. (Sanr.) . SPS 137 sg.: D lanternari. lanterneta. L lanterna.
lat. langurus (Plin.) “pre-celtico”. Cf. CVM mil. lingöri Lanterna sf. “il faro di Genova”
m.s. PVP 368.
D angurassu. lagö’. lanternaro sm. “fabbricante di lanterne”
langurì vb. “languire” MNS.1 13 a.1724 (Sav.) arte de vedrari e lanternari.
ADL (Vent.). D lanterna. L lanternarius.
D languir. langor. lanternetta sf. “lanternina”
Lanrosso top. (Quiliano) CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternetta/ stella picce-
MSQ 106, 121 “lacus rubeus, possibile insediamento na…
pre-romano”. lanterneta sf. “rocchetta del mulino”
D lunrusu. L lacus rubeus. PVG.
lansa / lanza sf. “lancia” D lanterna. L lanterneta.
GP 376 e lantora si preixe una lanza, e si lo feri da lo lao lantò / lantor avv. “allora”
drito monto forte. FUP 112 (2.16) s. xiv. (Sav.) si doce AG 16.233 lantor fom tanti li guai me… AG 43.93 bella
maire no fai lamentanza/ che sum ferio d’una si grande cossa era lantor/ ver coitanti car segnor… AG 43.97 ben
la vosi lantor conitar… AG 56.183 vegne lantò/ disnan-
lanza. MBA 385 a.1416 (Seyne) per los feres de las lan-
do in cha de quello segnor. AG 49.305 or che gram rota
sas. TL.2 241 a.1463 homini armati… de lanse lunghe.
fo lantò/ quando li venician prediti/ se vim morti e
VIA 91 a.1476 (Sav.) item lanze longe senza fera pro
desconfiti. AG 68.10 quando lo vento pelegar/ mostra
romagniole et squarcavelle dozene xii.
zegi tenebrosi…/ en nixun moo de varar/ sean lantò ani-
D lancia. lanza lansairöra. lanzar. lansetta. lansone. lan-
moxi. AG 134.9 pasando e per contrae lantor/ vi despu-
soto. L lancea.
tanza e gran remor… CF.3 23 s. xiv. (Pietra) lantor lo
Lanza cognome
spirito sancto/ desceise incontanente… CEB 355 lantor
VTS 72 a.1530 (Sav.). mal zuigi contra la gola quando avaricia liga la borsa.
D lancia. PAS 34 e lantor un de la famigla de Caiphas l’ave
Lanza top. visto… MAC 162 e lantor questo Olibero muà la soa
PCT 116 montà di Lanza (germ.). fassa… MAC 164 e lantò Lolibrio la fè in aoto sospen-
lansà vb. “lanciare, scagliare” der… PRP 341 (str.10) e perché sant’Andrea è depeinto
VPL. fuora/ no ma per zò, ch’o fè per noi lantò? GL 19.92 in
lansairöra sf. (bot.) “piantaggine (Plantago lanceo- quella nœutte crua/ a mi fatale, e a ra mæ patria, ho fæto/
lata L.)” una perdia lantò non conosciùa/ e dro me mà l’origine a
MLC 259 (Bard.). REW/FPI 4883 lanceola. l’è stæta.
L lansa. lanzaora. FA 363. FAS 165.
lansar / lanzar vb. “lanciare, ferire di lancia” D alantor. alantùa.
AG 136.179 guarda ben se no te penti/ che la morte no te lantora avv. “allora”
lanze. SL 51 (2.7) s. xiv. (Sav.) quando Maria vi lo so CBL 335 (8.45) lantora lo Spirito santo/ deseixe inconta-
figlor lanzar e spande lo sangue… CBL 331 (4.18) le nente. GOL xi. et lan
braze ten averte/ e lo so cor lanzao. TL.2 242 a.1463 a tora la dona, zoè la vergen Maria, si ihama la Madareina
volere fare bona e utile potentia de bombarde vi è di e si ge disse… GP 276 et lantora Christe si gi respoxe.
bizogno de petie lx. in lxxx. chi lanseno da cantara duo CR 18 e lantora la maere resposse… PAB 42 e lantora
in vi. per peso de caschuna bombarda. SB 770 ca.1850 disse lo nostro segnor Dee… IVE 13 et lantora la perso-
lanzè “lanciò”. MP 19.172 (Pigna) lansar. na è perfeta, quando el e pina de caritae.
FA 363. CP 222 a.1452 per lo sospecto chi lantora se aveiva de la
D lanza. L lanzare. guerra de re de Aragona et de venetiani. TL 1.338
lansetta / lançetta sf. “lancetta; bisturi” a.1455 peroche ne basta l’anima a segui quello che ne pa
CIC 69 a.1843 (Sav.) i meghi e i ciarlatèn…/ intantu che essere honore de le m(agnificenze) v(estre) dunde e fus-
a lançetta a punze a scorsa/ lû pürgan meschinetti a semo certissimi de lantora essere morto. SAL 7 a.1584
pòvea bursa. BDS (Sav.). fin l’ant’hora “fino ad allora”. CIT 87 un cancaro da
D lansa. læte dent’ro cœu/ chi t’avesse strateizo lì lantora… CIT
lant 605 lapì
95 me va così porzando quarche ormezzo/ per fame per laora avv. “allora”
lantora cangià marca. CIT 255 ra gianda, a ri animmæ’ CR 18 resposse messer Jesu laora con una voxe de pietae
dæta ora in çibbo/ a ri ommi de lantora era zebibbo. tremolenta… PAS 34 laora si fom li serventi appareglay
FAS 165. RAN 58 s. xvii. com le arme. PAB 57 chi laora semenera/ za bem no
D alantùa. recogiera.
Lantorasca top. (Vent.) PS 39.
LTI 55 n.68: prima documentazione a.1760. D alantua. lua. lao. laor.
ADL (Vent.): oggi scomparso. laou sm. “fianco”
Lantosque top. (Alpi Marittime, Fr.) GL 11.6 senza nesciùn compagno a ro so laou. GL 18.71
LAM 99 it. Lantosca. 115 S.Martino Lantosca (fr. St. porta avanti re torre a ciù d’un laou.
Martin-Vésubie). D lao.
lantùa avv. “allora” lappa sf. (bot.) “bardana (Arctium minus)
RAN 93: “del contado”. FPL (Gen.). EVM 25 (V.Mar.): “Arctium lappa” pianta
D alantua. officinale.
lao sm. “lato, fianco” D lapassa.
AG 49.172 un porto…/ chi Antiboro e anomao/ chi lapà/ -r vb. “bere disordinatamente; leccare (dei
ingolfando da l’un lao/ da ver la faza da lavante… AG cani che mangiano)”
127.34 quelo santo menester…/ che per peccao chi sem- CAD, RAN 107, PAG 93, VPL.lapà. MP 19.172
pre abonda/ no daga lao (mar.:non si abbatta su un fian- (Pigna). lapar.
co) da qualche sponda. AG 138.11 zeyxa g’è, e darsena/ REW 4905. ADL (Vent.). BLG 43: “germ.”. DEI.3
chi a pisan arbego da/ en gran paraxo da lao. AG 144.55 2167.
chi a un corpu tre ne fre/ doi da lao e un derer. CBL 347 Cf. BIO 70 lomb. lapà, SAP 410 a.lomb. lapar m.s.
(23.9) or fosse da lo vostro lao/ a partir cum voi lo dolor. D lapasücche. L lapare.
CF 10 sg. (Pietra) (1.13) s. xiv. queli da lo drito lao. –– lapassa sf. (bot.) “Arctium minus Schk. v.sp.”
(2.9) lo so lao e averto/ per noi amaistrare. FUP 112 FPL “Tussilago farfara”. FL (Noli) “Rumex obtusifo-
2.16 s. xiv. (Sav.) che sum ferìo d’una sì grande lanza/ lius”. MLC 248, 255 (Sav.) “Verbascum thapsus L.”
dentro dalo lao lo cor me spartia. PAS 29 e messer sam D lappa. lapasetta. lapasìn. lappassu. lapasö. lapassu.
Pero si sezeaa a llao de san Zoane. GP 278 messer san lapasucca. lappaxi. lappua. lappusa. lapìn. L lapathium.
Zoane si sezeiva in la mensa a lao de Christe. GP 376 si lapasa sf. (mar.) “lapazza, costone: legno di rinforzo
preixe una lanza, e si lo feri da lo lao drito monto forte. di alberi o pennoni”
IVE 52 e lì a lao una bellissima venna de agoa bonna. PPG 535 a.1561 l’anthena con la sua lapasa e doi spi-
MAC 170 e vego a lo to lao Criste… CIT 66 ri lœi fæti a goni.
prezutti/ che solo ch’a se mœuve, tremman tutti. CAD. NVM (Sav.).
FA 363. lapasetta sf. (bot.) “Tussilago farfara”
D arlau. laou. lau. latto. lou. L latus. MLC 245, BCB 112 n. (Bard.)
laò avv. “allora” D lapassa.
AG 134.421 lao dixe… lapasìn sm. (bot.) “romice (Rumex obtusifolius).
POF 19. EVM 106 (VMar.) “pianta officinale”
D laora. D lapassa.
laoda sf. “lode” lappassu sm. (bot.) “lapazio”
IVE 18 monte laode et losi bon et grandi se trovan scriti BNF 220 (Bord.) “Rumex crispus L.” BCB 112 n.
de questa sancta castitae virginal. (Masone) “Tussilago farfara”.
D laode. loar. lode. lodeive. D lapassa.
laodà vb. “lodare” lapasö’/ lapasöa sm/f. (bot.) “Petasites Gärtn.”
GL 15.32 te laoderà ra famma in vitta e in morte. MLC 245 (Bard.)
D laudar. D lapassa.
laode sf. “lode, gloria” lapassu sm. “polpo bianco (Eledone Aldrovandi)
CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) con ro dexiderio che AFV 426 (Vent.).
mi ho/ d’atroà laode a ro segnò Aostin… GL 1.22 né ra D lapassa.
vitta a fà treo e terzairœu/ emmo misso ai perighi de sta lapasucca sf. (bot.) “Arctium minus”
guerra/ per fâse pœuxia inscià ro fumeirœu/ de laode, o FPL.
andà acquistando turca terra. D lapassa.
D laoda. lapasücche sm. “bighellone”
laor sm. “lavoro” BDS (Sav.).
AG 43.98 ma tropo avea laor a far. D lapà.
FAS 152,154. lappaxiu sm. (bot.) “Rumex obtusifolius”
D lavor. DVO (On.). FPL (PortoM.).
laor avv. “allora” D lapassa.
AG 16.225 li monimenti s’avrim laor/ e li morti resusci- lappezzà vb. “sbattere (delle vele)”
tam. AG 43.98 ma tropo avea laor a far. [FA 363: laor: NVM (Sav.).
avv. “allora” o sm. “lavoro (FAS 152, 154: labor/ lapi sm. “matita”
lavor)”]. PAB 52 laor quelli repreixi inssim deffora ver- VPL.
gognoxi… lapìn sm. (bot.) “Galium L.”
PS 39. MLC 244.
D laora. D lapassa.
lapi 606 lasa
lastregà vb. “lastricare” AG 146.15 donde, per meio deszhairar/ de questo faito lo
GL 16.5 con ro mà lastregàou da mirioìn/ de morti. tenor/ en lo nostro latin volgar…
PVG. PAL 15: latì:“provenzalismo”. FA 363 sg. FAS 151. PS
D astricare. 15 latin volgar: “il genovese”. PFM 131.
Lastrego sm. “denominazione del palazzo del D alainar. ladìn. latino. L latinus.
Comune di Recco, già dei Fieschi. lattin agg. “latino”
GR.21 CPF 167 a.1584 l’historia dra nostra patria lattinna e
Cf. CVM mil. làstregh “soffitta” bella.
L astricum. latìn agg. “scorrevole, sciolto”
là su / lassu avv. “lassù” CIT 171 Giustinian, quella ven-a si latin-a/ che me dava
AG 12.556 e como tu serai la su/ prega per mi chi sun za ri versi si correnti… DFC 150 a cantà ra scaretta/ dra
zu. AG 145.223 sforzandose la su montar. PAB 53 como muxica che vœu questa fonçion/ da spaventà ra ven-a/
e tu vegnua de lassu aoto in logo de nostra exillaciom… ciù latin-a e ciù netta/ de quanti moæ de Pindo sciu ro
PS 40. scœuggio… VPL.
D la. lasciü’. Cf. BIO 70, 267 lomb. ladìn, bol. ladéin “scorrevole”.
lassu sm. “laccio, lacciuolo” CVM mil. ladìn “agevole, schietto”.
AAG 129. PD 154. ADG 95. PVG. VPL. (timone) latino agg. “timone di riserva sulla galea”
D lazo. PSG 369 s. xvi.
lazü’ avv “laggiù” D latìn.
VPL. latto sm. “lato, fianco”
lata sf. “virgulto, pollone” SL 64 a.1430 (Sav.) confina de una parte Donao
VPL (Sanr.). Geranzana, de sota lo dicto Donao e Pelegrin Berta e de
lata sf. “trave ricurva trasversale, sulla galea” latto Antoino de Caeri.
PSG 381 sg. a.1512 le late vogliano avere in grosessa D lao.
medio parmo in ogni quadro. –– sotto le late per contra laton / latone sm. “ottone”
lo pararamegiare una bechiaria de fo bona e suficiente da ASF 747 sette candeleri de latone tali quali. ASF 756 un
popa a proa amorsata a le late. par de brandenalli belli da camera de latoni. CPF 167
PSG 364 si iniziava la copertura del vano della galea a.1584 pech’unna groia finna, com’è quest’historia, se dè
con travi ricurve dette latte di collo, che andavano da ligà in oro, no in latton e ramo. CIT 25 se voi, che sei ra
una banda all’altra della larghezza della galea. pria dro paragon/ a ra tocca de l’oro m’hei scartao/ come
L lata. foisse oro fâso de laton…
lata sf. “lungo palo, pertica per viti o per bacchiare Cf. MUI 173.
le olive” D lattùn. lottone. L latonum.
FDT.P (Triora) TVD (Dolc.). lattuario sm. “elettuario”
Cf. SPS 137: lomb. lata, sicuramente celtico. SAS 81 a.1592 (Sav.) siroppi medicine pillole lattuarii
D latùn. L lata. potioni o destilationi.
latta sf. “manfano, parte del coreggiato; parte del- Cf. CVM lettuari m.s.
l’aratro” L elactuarium. electuarium. lactuarium.
REW 4933. PTA 622, 633: piem., lomb., ligure. lattùn sm. “ottone”
latta sf. “latta”
GA 13.35, 37. VPL. PVG “bidone di latta”.
CLD li. REW 4933. TB 18.48 “germ.”
RNC 31: neogr. lato„ “ottone”.
D lattuné.
D laton.
latà agg., solo femm. “(di stoffa) tarlata”
ADP (Pietra). latùn sm. “palo che sostiene il pergolato”
lattalègua / latalevre sf. (bot.) “Pieridium vulgare FDT.P 74 (Triora)
Desf.” D lata. L lata, latonus.
FPL. lattalegua. MLC 250 (Noli) latalevre. lattuné sm. “lattoniere”
D alaitalegua. gatalegua. gattalevre. GO. VPL.
Lataro top. “Altare (Sav.)” L latta. latonerius.
AA 30 sg. un borgo domandato Lataro lontano 7 migia latüsu sm. “crosta lattea dei bambini”
da Savona –– tuti noi disnasuloin lataro… e io… vi com- PVG.
prai uno bichero. D laite.
D artà. lattüssu sm. (bot.) “Taraxacum officinale”
late sm. “latte” FPL (Levanto).
IVE 35 e la nostra dona portà lo fantin in le soe brasse… làu sm. ”lato, fianco”
e si ge misse lo late in bocha. PD 128: pl. luèi. FDT.P 74 (Triora) “uno dei due carichi
D laite. delle bestie da soma”. VPL.
Latte top. (Vent.) D lao.
LTI 56 n.69: a.1125 in valle de layte. (a) lau loc. avv. “a lato, di fianco”
L lacte. layte. ADL (Vent.).
laterno (bot.) “Rhamnus alaternus” D arlau. lao. L alatus.
FPL. làu sm. “(lavoro) cosa, fatto”
latì / latin sm. “(latino) discorso” GF 5 a.1892 (contad.) pe dighe un làu “per dirgli qualco-
RV 81 s.xii. bel meser ver e ve dì/ no vollo questo latì. sa”
AG 95.73 no digo pu de sto latin. AG 127.119 e le paro- OCD 23 (Carrega) “lavoro”.
le devulgae/ e per vile e per citae/ che se ne fa de re latin. D lavù. lòu.
laù 609 lava
e mediocri. CIT 119 a fà comme ra sà dent’ro lavezzo. fante o lavorante de la dicta arte. MNS.1 105 a.1577
GL 5.77 ghe bogge ro cœu comme un lavezzo. (Sav.) lavoranti o garzoni. MAS 297 a.1598 niuno mae-
FA 364. FAS 154. E.G.PARODI, ROM 19 (1890) 484 stro dell’arte possa ricevere alcuno garzone, lavorante o
“lapideu”. AGC 33. altro…
Cf. SAP 410 a.lomb. laveço; BIO 70, lomb. lavéz; CVM D lavoraor. L laborantem.
mil. lavésg; SRV s. xv. (Ven.) lavezo, m.s. lavorao / lavoraor sm. “lavoratore, lavorante”
D laezzo. laizu. lavegia. laveggio. lavegiu. lavezu. lezìn. AG 140.269 alcun to lavoraor/ no tener lo so lavor. AG
lezu. L laveçum. 143.127 se tu e stao negligente/ ocioso o indurao/ pocho
lavezu sm. “laveggio” o niente lavorao/ en le drite ovre de ben… CAR 9
GO. GF 9 a.1892 (contad.) i se feivu da mangià, e i a.1340 ogni lavorao chi lavore a lo ponte de lo peago…
lascieivu i piati e i lavezi brüti… PD 135, 154, 336. –– li lavoraoy de la dita confrairia chi lavoren a lo ponte
PRR 484. BDS (Sav.). VPL “paiolo di rame”. de la chacina. CEB 358 se li figi som gentilomi… se elli
D lavezo. som lavoraoi faran zo che elli vorem… se elli som mer-
lavexìn idr. (Loano) canti…
TCL a.1655 riano Lavesino. FAS 164. PS 35.
D lavesino. lêzìn. D lavorante. lavoratore. lavorar. lavorò. L laboratorem.
Lavicena n.p. “Avicenna” lavoratore sm. “lavoratore, prestatore d’opera”
AG 8.5 (= 103.5) e Lavicena comanda/ de no usar trar MPS 52 a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali
vianda.
harano promesso ad alchuna persona lavorarli cum bovi
lavò sm. “lavoro; manufatto, tessuto, abito”
in certa giornata over far altro lavorerio…
AG 46.53 che quando domenega vem/ e l’omo da lavo
D lavoraor.
s’astem… CAR 9 a.1340 ogni lavorao… quando lavo-
lavore / lavorerio sm. “lavoro, opera, prestazione”
rerà lo so lavo… RDB 57 levè d’inverno a noi ro taf-
fettà/ che lavò si sotì no po ascâdane… –– però lavoi SA 249 sg. a.1340 (Sav.) se alcuno de la dicta arte se
chiu sodi e chiu orpui/ portà vorreimo sovra per re strè/ fosse accordao con alcuna persona de alcun lavore… ––
come sareivan quelli de vellui. GL 12.1 in seguro/ met- quello che feise o chi volesse far fare tal lavorerio…
teivan ri lavoì za preparæ’. quello ferrà con lo qual primamenti ello se era acordao
D lavor. malavò. de lo dicto lavore… –– de la qual penna la meitae perve-
lavö’ia sf. “acqua sporca, melma” gna a lo lavore de la nostra dona de Castello. VCC 33
LSE 24 n. a.1480 (Sav.) excepto li banchare o vero caxee ali quali
D lavatüa. sea licito acata de le clhavature per loro overa de mete a
lavor sm. “lavoro, opera” le caxe banche et caxete et altri soi lavorerij. MPS 52
AG 14.85 en si marento e re lavor… AG 28.2 quando a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali harano
alcum ben te vem a mam/ o bon lavor da dever far… AG promesso ad alchuna persona lavorarli cum bovi in certa
134.421 e se lo fai con grande amor leve sera lo to lavor. giornata over far altro lavorerio… MPS 63 a.1550
AG 140.269 alcun to lavoraor/ no tener lo so lavor:/ (Stella) fare alchuno lavorerio overo opera.
entregaminti, senza ingano/ pagali ben de lo so afano. D laboreria. laborerio. lavorero. lauéiu. lavorar. louéiu.
AG 142.44 asi n’aven como a l’arangno…/ un subito L laborerium.
vento se fa/ chi tuto lo so lavor desfa. ASA 32 a.1382 lavorerio sm. “lavoratorio, officina, manifattura”
(Alb.) dagando bona segurta de far bon lavor. LSE 22 NAB 22 a.1473 (Sav.) che nisuna persona non posa aca-
spesso fillava la lana… per dare elemoxina de lo lavor de tare lane… salvo da mercadanti o marinari o patroni di
le proprie main. lavorerio de lana. MNS.1 55 a.1577 (Sav.) non sara con-
D laor. lavò. lavoraie.lavoraor. lavorar. lavù. L laborem. cesso… ad alcuno patrono di lavorerio di lana… robare
lavorà / -r/ -re vb. “lavorare” lane o berrette…
AG 142.41 poi che lavorao tanto/ vol repusar da qualche Cf. RGS § 1077 tosc. lavorero, lavorèo m.s.
canto. SA 241 a.1340 (Sav.) che nessun no debia lavorar lavorero sm. “lavoro, opera, prestazione”
ni far lavorar… in le feste infrascripte. –– che alcuna MAS 205 a.1465 né debbano commettere… alcuna frau-
persona de la dicta arte non debia lavora o sea fa lavorar de in la dett’arte o in alcuno lavorero che appartenghi
persunj per altri… PAS 27 covienme hoverar e lavorar alla dett’arte.
lavor chi sea acceptao davanti da Dhee. IVE 11 cercha li D lavore.
lavoroi de la terra, li ciantoi de le vigne… tuti questi si lavorò sm. “lavoratore, lavorante”
lavoran in speranza de vita. NAB 21 a.1473 (Sav.) e che CAR 28 a.1442 li diti lavorò de la Caravana. IVE 11 li
nisuno maistro non prezuma ne posi dargli da lavorare… lavoroi de la terra, li ciantoi de le vigne, li arteixi de le
–– sera inhibito dal consolo che non gli daga da lavora. arte…
MPS 52 a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali D lavoraor.
harano promesso ad alchuna persona lavorarli cum lavrina sf. “labbruzzo”
bovi… RDB 106 (V.Dartona) lavorà. GL 19.107 baxando ste lavrin-e exangui e smorte.
D aurà. deslavorar. laguà. lauà. laurà. laurare. lavor. D lavro.
lavrio. louà. L laborare. Lavrio top. (Tovo S.Giacomo)
Lavoraie top. (Dego) FTL 157.
FTL 157 Casa Lavoraie. D lavorà.
D lavor. Lavro top. (Lagru, Alassio)
lavorante sm. “lavoratore dipendente, apprendista” TAL 77 n.397 a.1539 Lauro; a.1687 lavuro; a.1781
VCC 29 a.1480 (Sav.) ogni meistro et lavoranti da sarario Lavro, ossia L’agro.
de la dicta arte… VCC 32 a.1480 (Sav.) alcun maestro o D lagru.
lavr 612 lear
lavro sm. “labbro” se voi far asaver a le. AG 53.133 tristo le, che mar ge ze.
AG 6.112 sgg. la mea voxe e li mei lavri/ con toa sapien- IVE 5 un homo coraioso… si vegamo vençe un de pocho
tia avri/ lo sovram lavro in to amor…/ l’atro in to timor. quor, lo quar havera pu forte corpo cha le. IVE 13 qui
PRI 16 s.xivv. (G.Chiabrera, Sav.) lavre coralli/ denti cri- sta in caritae sta in De, et De sta in le. PEG 42 nuy no
stalli… VPL pl. lavre. avemo nygum bem se no da le. CBL 349 (25.184) me
D labru. lapru. lavrine. lerfu. portavan appresso allé. CAN 1842 p.26 u puriéva cuscì
lavù sm. “lavoro, opera” durmì da le (“da solo”). IVE 78 e ve conseio e conforto
CAN 1842 p. 26 (Sav.) ün lavù za incumensòu/ che s’u che voi andai a lee. PAB 47 e le main de tuti li homi
fusse terminòu… VPL. seram contra le. LSE 22 molte cosse se levava a si et a le
D laù. (a lui) per reservare a li poveri.
lavù sm. “apparecchio, verricello” D lee. ley.
ADL (Vent.). le pron. sogg. di 3ª pers. f. sg. “essa, lei”
D làu. laù. làuu. lavor. lòu. PS 20 s.xiv. le mensma. NPD 60 a.1749 (Sav.) le, regina
Lavulla top. “Aulla” cremente e moæ vera.
PSA 105: “è la forma dialettale odierna epicorica del le pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. pl. “esse, le “
top. Aulla” AG 143.226 le circustantie qui ge son/ cossi le dì como
D aulla. le son. AG 145.136 en le parole ch’e o dite/ como le son
lavurà vb. “lavorare” de sovra scrite.
VPL (Vent.). le pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “lei”
lavuradì sm. “giorno feriale” RDB 17 e a pria assemeggiè de caramia/ e mi l’agoggia
VPL (Riviera di levante). chi se drizza a le. CBL 332 (5.63) ella gi vosse li pei
Lavuro top. (Lagru, Alassio)
baxar/ ello da le se desparìa…
TAL 77 n.397 a.1687 Lavuro.
PS 12, 20. PD 110, 114 n. RAN 59.
D lagru. lavro.
laxà/ -r vb. “lasciare” le sf.
AG 14.293 per no laxate soperihar. AG 54.232 e forte cor AG 16.406 per cosolarme de la vista/ da una parte
per no laxar/ si maramenti soperzhar. AG 127.67 in tar descrivia/ abrazando la le trista/ chi n’era cossi feria.
mar laxarse inspenze. AG 140.178 no po l’usanza mai AGL “testo scorretto”. AGC: abrazandolo, me trista.
laxar. AG 143.229 no ge laxar canto ni ponto. AG [Non convince AGN: la le = “il lato [il fianco?].
143.273 or no laxar lo gran mercao. AG 145.104 lume le sf.
per nave no laxar/ chi perigoro possa dar. RL 224 a.1440 AG 14.568 che rea fame in atrui mete/ la qual la le de de
promette… de non imponerge ni laxarge imporre sopra no demete.
de loro beni avarie alcune. FA 364 “legge, nome”: incerta lezione. AGL, AGN
FORME: corr.: la qual a le (lei) De no demete.
Indic.Pres. 1.sg. laxo AG 134.145. IVE 24. CR 26. lèa sf. “aia”
2.sg. laxi AG 140.149. GA 13.35: “area, con agglutinazione dell’articolo”.
3.sg. laxa AG.31.5; 70.9. D aira. èa.
Impf. 3.sg. laxava AF 1.5 s.xiv. (Pietra) leà agg. “leale
Fut. 1.sg. laxerò FAS 155. BOS 28 s.xvi. (B.Cigala) chiù fidé, chiù costanti e chiù
2.sg. laxerai AG.140.104 leè.
Perf. 3.pl. laxam AG 49.355. D leal. lear.
Cong.Impf. 3.sg. laxereiva IVE 6. Leà top. (Alassio)
Imperat. 2.pl. laxae AF.1.8 s.xiv. (Pietra). TAL 80 n.406: a.1539 la lea; a.1580 la leà.
Imp.neg. 2.sg. no laxai AG 24.8; 136.192 (corr.:laxar). D leame.
Ptc. laxao AG 5.5 f.pl. laxae. leaya sf. “fascio, fagotto (ligata)”
D lasar. lascià. L laxare. MBA 376 s.xv. (Seyne) item per tres leayas de lena
laxerta sf. “lucertola” (legna) que forum de la confrayria.
VPL. D liaya.
laxertu sm. (ittiol.) “sgombro, maccarello (Scomber leal agg. “legale”
scomber L.)” CEB 357 la usura… è leal layro.
RAN 21. PML. 357. TTC 132. D lear.
D axertu. laserto. leame sf. “letame”
le art. f.pl. “le” MCG 332. VPL.
AG 143.226 le circustantie qui ge son. AG 145.136 en le LP 26: “il tipo lig. occid. leame si estende sino a
parole ch’e o dite. AF 1.18 s. xiv. (Pietra) en le mani de Fontane; in Provenza domina il tipo fimu/fimariu”.
li peccaor. PAS 30 si me lava le maym e la testa. LSE Cf. SAP.2 236 a.lomb. leame m.s.
14 le compagne o le ancile. AA 16 tra le altre cose. D lamu. leà. lear. ledame. lettame. liame. L letamen.
D re. leameira sf. “letamaio”
le pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. ”egli, lui” MP 19.173 (Pigna).
RDB 18 anzi intre l’ègua o me consuma le. CIT 1 e se le L leamayroiamen. leameria.
mæsmo è uscìo de semenao. leandru sm. (bot.) “oleandro (Nerium oleander)”
PS 19, 100: “originariam. femm., poi confuso con lui”. EVM 87 (V.Mar.).
PD 110, 114 n. ADG 32. RGS § 437. FDG 108. lear agg. “leale, onesto, fedele”
le pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui, sé” AG 85.82 ni bon omo ni lear. AG 139.26 de (deve) homo
AG 53.245 che elo ve noi e noi no le. AG 14.86 che lo temente star/ iusto e lear, sempre vegante/ e in lo mondo
diavoro lo tira a le. AG 139.34 ni l’aver so no scanpa le. no se fiar. AG 140.244 como l’amigo bon e lear. AG
AG 134.385 maor poestai ai tu cha le. AG 143.218 ma 144.171 queli que son lear trovai/ in manezar l’atrui
leàr 613 leci
dinai. DCT 163 a.1380 che tuti seran fidé e leay a lo da primer un bel disnar… AG 136.52 no crei homo
imperao. lecaor/ ma correzi to errror. AG 140.117 no te acontar
PS 11, 32. Cf. MB 121 (Bonvesin) legal “leale” con lecaor/ ni con homo barataor.
D deslear. leal. leé. leotae. L lealis. FA 364. FAS 164. PS 35.
leàr vb. “concimare” D lechar. L licatorem.
MP 19.173 (Pigna). REW/FPI 4856. lechar vb. “leccare, assorbire”
D aliamà. leame. leare. L leare. AG 36.20 un vento zelao…/ chi le carne me pertusa/ tuto
leardeto agg. “(colore di cavallo) grigio” lo corpo me desecha/ e li umor naturar lecha.
ASF 752 uno cavalo leardeto. D leccà. lecaor. lechezar.
Cf. DEI.3 2189 it. leardo. lecardàia sf. “leccornìa”
L leardus. VPL (Gen.).
leare vb. “concimare” lecardo sm. “ghiottone”
GRD 119.
GBV a.1514 s.v. gluto. BLG 53 “suffisso germ.”
D lear.
Cf. CVM mil. leccard, MB 121 (Bonvesin) lecardo,
Le Bar top. (Alpi Marittime, Fr.)
lecard, m.s.
LAM 73: it. Albarno.
lebechio / lebecciu sm. “libeccio, vento di tempesta” D lecardùn. L lecarda.
BOS 89 s. xvii. questo gran lebechio/ dra peste… lecardùn sm. “ghiottone”
NVM (Sav.), VPL (Pietra) lebecciu. BDS (Sav.): avéi i ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL.
lebecci “essere di malumore” D lecardo.
D libeccio. leccarezzo / lecaresso agg. “goloso”
lebezho sm. “libeccio” RDV 179 a.1588 e son re foente ancuò si lecaresse…
AG 101.23 e questi tempi malastrui…/ da lebezho son RDB 135 (V.Dartona) ancora le/ era un gran leccarezzo
vegnui/ chi n’è stao sempre raixe. AG 101.26 vento de mostarda.
grego/ chi de lebezho e contrario. PD 121. ADL (Vent.).
FA 364. FAS 141, 147. VPM 460. D leccaessu. lechezu.
D libeccio. lecharia sf. “golosità, avidità”
lebbu sm. (bot.) “Sambucus ebolus L.” PAB 82 no cognossando li bem per avogollessa de igno-
FPL (P.Nava) MLC 244 (Sav.). rancia e per ardor de lecharia.
D ebbio. leggiu. L ebulum. PS 33, 65 “dal francese”. Cf. SAP 410 a.lomb. lecharia
Leca top. “Leca (Alb.)” m.s.
CL 9. D leccàia. lecurigna. L lecaria.
L lecca. leche sf.pl (bot.) “Coronilla emerus”
leca sf. “ceffone” FPL (Mele).
BDS (Sav.). lechezà/ -r vb. “leccare; indulgere alla gola”
D leccà. leccalerfu. AG 46.62 li no cessam iastemar…/ de zugar, de lechezar/
leca sf. “avanzo, piccola quantità de tropo beiver o maniar. ADL (Vent.).
DVA (VArr.). PVG. VPL (Sanr.). FA 364. FAS 164.
D leccà.
D lechar.
leca sf. “cucchiaio usato per raccogliere l’olio affio-
rante durante la frangitura delle olive” lechezu sm. “ghiottone”
ROC 152 (Civezza). DVA (VArr.). VPL (Taggia). RAN 156. PD 121.
D leccà. D leccarezzo.
leccà sf. “leccare, lambire” lecia sf. (ittiol.) “leccia (Lichia amia)”
CAD. CLD li. PVG. VPL. AFV 418, ANP 66, APV (Vent.).
D leca. lechar. leccabrünìe. perleccase. sberleccase. D leciùn. lezha. L lecia.
leccabrodu sm. “ceffone” lecia sf. “persona senza importanza”
TVD (Dolc.). BDS (Sav.): piem. lecia “carta di basso valore (nel gioco
D leccalerfu. delle carte)”
leccabrünìe sm. “parassita, leccapiatti” leccià vb. “sciogliere, liberare”
GO. CAD “donnaiolo”. PRP 352 sacchiei donca, ch’à son dentr’un intrigo/ e non
D brünìa. leccà. so quando me ne leccerò.
leccaessu / leccaezu agg. “goloso” lecia bastarda sf. (ittiol.)
ADP (Pietra) leccaessu. PVG leccaezu. PML 357, TTC 136 “pesce stella, lampua dorata
D leccarezzo. (Lichia glauca, fiatola stromateus)”. TTC 130 sg. “cer-
leccàia sf. “leccornia” viola (Caesiomorus glaucus L.; Coryphaera hipporus
RAN 16.
L.)”
D lecharia.
leccalerfu sm. “ceffone” D leciùn.
DVA (VArr.). leccia de fundu/ leccia veaxa sf. (ittiol.) “ricciola
D lecalüme. lecabrodu. leccà. (Seriola Dumerili).
lecalüme sm. “ceffone” PML 357, TTC 129, AFV 418 (Vent.).
D leccalerfu. lecione sf. “elezione, scelta”
lecaor agg. “dedito ai piaceri della tavola” AA 78 ge parse beneficio e manco de fatica de fare lecio-
AG 31.30 car acatam la bestina/ queli chi son lecaor. ne tra loro de 6 di loro che aveseno a restà a capitulare
AG.53.163 lo mondo e re abergao/ chi a tuto omi lecaor/ con li signori genoesi.
leci 614 legu
lecion sf. “lettura (fatta ai frati nel refettorio durante legera sf. “persona scioperata”
i pasti” BDS (Sav.).
AG 43.75 tuti taxeam, aster un/ chi me parea esser D legé.
zazum/ chi cantando una lecion/ reconitava soa raxon. Legino top. “Legino (Sav.)”
lecion sf. “lezione” NTS 8. PCT 80: “cf. Vico Virginis (Tabula
FAR 31 s.xiv. (Sav.) la lecion mostraa da lo meistro agli Peutingeriana)”
scoler me piase. NTS 47: Rocca di Legino: “è in parte l’antico quartiere
GUA 417 “formazione dotta”. di Porcaria (a.1178)”.
D lesiùn. D leze. L leginum. leçinum.
lecitu sm. “letto” legion sf. “legione”
GF 12 a.1892 (contad.) a l’a müsi a drumi intu so lecitu. GP 283 diexe legioin de angeli.
D leto. legista sm. “giurista”
leciùn sm. (ittiol.) “leccia bastarda (Trachinolus IVE 8 e per questa casun si creem li dialetici a
glaucus)” Aristotile… li astrolagi a Tholome, li legiste a Iustinian,
AFV 418, APV 80 (Vent.). li decretaliste … a Gracian.
D lecia. L lechionem. D leze.
leco agg. “ghiotto, squisito” légiu agg. “leggero”
AG 53.48 viande leche e vin lucenti DFC 33 mi savesse CIC 110 a.1868 (Sav.) l’è chi duve e strasse/ ciü legie i
fa versi e designà/ con quello gusto lecco e sorvefìn… van sciü. CPD 7 s. xx. (Sav.) i pessotti belli/ che e zuve-
FA 364. ne purtavan ne-a stè/ svulazzanti dâ testa a-e spalle/ velli
D leccu. tütti ben gianchi, légii, insüghè. PVG. VPL.
lecto sm. “letto” CAD. PRR 484. PD 157, 337.
CAR 11 a.1381 lecti v. sum in l’ospital de sancta Maria D legé.
Madalena. léggiu sm. (bot.)
D leto. MLC (Bard.) ”Sambucis ebulus L.”. FPI 2821 (Bard.):
lectulo sm. “lettuccio, branda” ebulum “ebbio, sambuco basso”: “Cytisus laburnum?”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et una archa et lectulo unum… D ebbio. lebbu. L ebulum.
DPC 175, 177. legna / legne sf. sg./pl. “legno; legna da ardere”
D leto. PAB 47 e preize so fijo e ligallo e misselo sum lo fasso
leccu sgg. ghiotto, squisito” de le legne. MBV 369 a.1488 tre cepte de ferro da
RAN 156. DVA (VArr.). tagliare legne. CCS 140 a.1570 (Celle) per ogni fassio di
D leco. legne. CIT 8 avei ra testa/ dura ciû che re legne de
lecu sm. “leccornìa” l’appâto.
VPL (Sanr.). PS 17. RGS § 57, 369. AGC 40. PVG. VPL.
leccu agg. “mogio” D legnu.
BDS (Sav.) “antiquato” legnà sf. “legnata, colpo di bastone”
lecurigna sf “leccornìa” CAR 95 a.1543 se ghe dese de arme ni de sasi ni de
MP 19.174 (Pigna). legne.
D lecharia. PVG.
ledame sm. “letame” D legnu.
BRP 10 n.n. a.1474 Noli… suo vescovato graso sensa legni avv. “lontano”
ledame.
MP 19.174 (Pigna): REW/FPI 5116.
D leame.
D lonzi.
lèdu agg. “laido, sporco”
legno sm. “manufatto di legno, armadio, lettiera”
VPL (Pigna).
ASF 723 legno per robe. ASF 727 un legno dorato col
lee pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui”
melagrano del cello de veluto verde.
IVE 78 e ve conseio e conforto che voi andai a lee.
D legnu.
PS 20 a lee. cum lee.
legnu sm. “legno”
D le.
lega sf. “sedia” CAD. PD 109. ADG. FDG 260. PVG. VPL.
PSP 97 (Pigna). D allegnìu. legna. legnà. lengno. lena. lingno. L lignum.
Lega top. (monte, Pigna) legnu ciòu sm. (bot.) “Acer L.”
TB 18.51 *liga “melma”. PSP 96 sgg. n.272: “paleolig. MLC 228 (Sav.).
*liga: cf. Ligures?” lego sm. “luogo”
L liga. RGS § 111 (Lerici).
lege sf. “legge” D legu.
MGT 167 a.1465 … del nostro re, fortessa de la nostra legrar(se) vb. “rallegrar(si)
lege e nostro mondo. MAC 166 e lo me corpo è pim de suavitae launde e
D leze. monto me legro.
legé agg., m. e f. “leggero” legremar vb. “piangere, lacrimare”
GL 15.7 una barca legé comm’una natta. AG 16.21 si che elo sea convertio/ e componito a lagre-
D legera. legiu. lenger. L lexer. mar.
legee vb. “leggere” D lagremar.
CBL 329 (1.2) ogni homo cum devocion/ sa legee in questo legu sm. “luogo”
santo avento:/ or e preso lo tempo/ che de nasser lo salvaor. MP.19.173 (Pigna) nella loc. u me fa legu “mi è d’uopo”
D leze. D lego. logo.
légu 615 lemi
lemi sf.pl.. “semi di veccia, mangime per galline. lenduer vb. “piagnucolare”
DVA (VArr.) MP 14.44 (Pigna).
lemosena sf. “elemosina” D lendua.
FAS 147 pl. lemosene. lenga sf. “lingua”
Cf. SAP. 225 a.lomb. lemosene m.s. AG 6.110 per che mea lenga preiche/ le toe aveerie esser
D limosena. drite. CPF 169 a.1589 ho tradoto questa historia in lenga
lemosener sm. “benefattore” vorgà. MP 14.28, BNL 75, LP 24 (Pigna).
FAS 143. AAG 128. FAS 153. AGC 36. Cf. DC 200 piem. lenga.
D limosener. D lengàtura. lengua.
lemoxina sf “elemosina” lenga d’boe sf. (bot.) “Cantharellus cibarius”
PLA 407 a.1573 fare una lemoxina de fare aconsare FPL (Nizza).
lochio della giesa. lenga de can sf. (bot.) “Plantago lanceolata,
PVG. Scolopendrium officinale”
D limosena. FPL (Nizza).
lemsia sf. “lenza, filo” lenga de cat sf. (bot.) “Cynoglossum pictum”
PLD 84 a.1367 frae quelo qui ge sera escrivo per orden FPL (Nizza).
et lemtra et lemsia (cf. “per filo e per segno”) et tuto lengàtura sf. (ittiol.) “linguattola (Citharus linguato-
saverei frae. la)”
lemtra sf. “lettera?” AFV 420 (Vent.).
PLD 84 a.1367 frae quelo qui ge sera escrivo per orden D lenga.
lengé agg. “leggero”
et lemtra et lemsia (cf. “per filo e per segno”) et tuto
PD 109, 354 “ora solo del contado e della provincia sino
saverei frae.
a Mentone”
lena sf. “legna”
D lenger. lengié.
MBA 376 sg. a.1416 (Seyne) item per tres leayas de lena
(de) lengé loc. “di leggieri, facilmente”
que forum de la confrayria. –– dos liayas de lena. GL 19.55 e de lengé ben presto resteran/ fra re rapine e i
D legnu. stupri anichilæ’.
lenca agg. “sbilenco” lengèiru agg. “leggero”
VRS 456 (Ormea). ADL, VPL (Vent.).
D lenciu. D lenger.
lence sf.pl. “fasce di lino” lenger agg. “leggero”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et paria duo de calce et lence ii. AG 105.6 lo zazunar chi ve par fer/ ve de parer monto
et una agnina. lenger. AG 140.139 ni per ognuncha lenger vento/ no
DPC 175, 181: lat. linteum, lintea, cf. DEI.3 2202 sg. cambiar to pensamento. MP 19.174 lenger (Pigna).
Lencisa top. FA 364.: cf. piem. linger (RGS § 334 mil. linger). FAS
PCT 97. 142, 156. PS 11. AGC 37.
lenciu agg. “magro, misero, affamato” D aleiar. alengerir. legé. lengé. lengeiru. lengeressa. len-
PVG. gero. lengié. lengiero. lenier. lenzeru.
D lenca. lengeramenti avv. “facilmente”
lendeman avv. “l’indomani” PAT 24 a.1352 quae sum quele terre… le quae pu lenge-
AG 146 295 ni lendeman vor perzo men/ la ventre chi ramenti se porream invagir. CEB 357 lo fante chi se ver-
tuto ingordise. gogna lengeramenti, amalo como to figio. BVP 394
AF 1.49 s. xiv. (Pietra) e lendeman alo iorno… a.1449 li nostri antecessoi guagnavan monto pu lengera-
D deman. menti che a lo tempo de adesso.
léndena sf. “lendine” D lenieramenti
MCG 332 lendene. COM.3 111 un pigna-verde, pittamû, lengeressa sf. “snellezza, agilità”
ch’o spartiæ’ unna lendena per piggiaghe ra grascia. GO. PAB 73 le condicioim de corpo, como forssa, bellessa,
PVG. VPL. lengeressa.
MUI 163. PD 138. REW 4978. ALE 239. D lenger.
Cf. CVM mil. lendena m.s. lengero agg. “leggero”
D endera. lendenìn. lendera. lendrina. PAB 58 alcuna lengera meixinna.
lendenìn sm. “pettine fitto per pidocchi” D lenger.
GO. lengié agg. “leggero”
RDB 57 se quarche roba pu vorrei levane/ levè d’inverno
D lendena.
a noi ro taffettà…/ perché l’è si lengié che o fa ciocca-
léndera sf. “lendine” ne…
MP 19.174 (Pigna). ADL (Vent.) “metaplasmo”. BNL PD 354.
75 (Perin.) D lengé. lenger.
D lendena. lengieressa sf. “leggerezza”
léndrina sf. “lendine” PAB 75 per gram peisso terra no bassa/ ni fogo so cercho
ADP (Pietra). lassa/ per alcunna lengieressa.
D lendena. D lengiero.
léndua sf. “piagnisteo” lengiero agg. “leggero
MP 19.174 (Pigna). RDB 57 e in fin donne lengiere noi paremo/ se con ro
Cf. FLP (Piverone) landa m.s. taffettà cioccando andemo.
D lenduer. D lenger.
leng 617 lenz
lensifero sm. “milite armato di spada (carica comu- lentu agg. “lento”
nale)” PVG. VPL.
BBG 520 a.1448 al lensifero £ 125. D lentor. lentìa.
L ensiferus. leon sm. “leone”
lensìn sm. “uncino, gancio con cui si apende il cesto AG 47.26 queli se levan lantor/ como leon descaenai.
ai rami nella rccolta della frutta” PEG 40 lo corpo si era de leopardo… la gora de leom.
CAD. PAG 84, 106. MP 18.26 (Pigna). REW/FPI PS 75 s. xiv. faxeam li leoini tai scorsi de quelle osse…
9055. GA 13.35 “agglutinazione dell’art.” PVG. FAS 147, 157 pl. leoin.
D ensìn. D leonna. leone. leoneto. leùn. lionato.
lensö’ sm. “lenzuolo” Leon top. “Lione (Fr.)”
CAD. RAN 128. ADG 59, 121. PVG. VPL. ASF 748 pecie tre de toagie de leon. pesie tre salviete de
D lençol. leon.
lençol / lensolo / lenzolo sm. “lenzuolo” D leone. L leonem.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) copertor j. novo… et unum leonna sf. “leonessa”
sachon et unum lençol da sol. iii. FTM 95 a.1456 (Sav.) PS 66 s. xiv. leonna.
li corporali significano lo lensolo cum lo quale si voltava D leom.
lo corpo de Christo. ASF 724 lenzolli tre de telle quattro leonato agg. “di colore fulvo”
et un de telle tre. ASF 749 lensolo uno de lana bianco. AAD 258 uno moscheto gialdo con frisi leonati e gialdi.
AAD 266 lenzoli di lana rossi… lenzoli di lana bianca. AAD 264 doe sopra coperte de tabille verde fodrate di
AAD 269 doue para di lenzoli con le grisele di Salerno tafetale leonato.
bianche. –– dua para di lenzoli di tela d’Olanda con li D lionato.
ricami bianchi di Fiorenza novi. AAD 285 lenzoli di Leone cognome
canevetta per li servitori di caza. VTS 94 a.1530 (Sav.).
DPC 175. D leom.
D lensö’. lenzorà. lensurassu. L lençolem. Leone top. “Lione (Fr.)”
lenzorà sf. “quanto sta in un lenzuolo” MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berrettami di Fere, come di
PRP 358 (3.42) quando ra lenzorà/ ti no porrai inchì, o ro pascho (corr.: Parigi) e Leone fini. Cf. MN.2 31 a.1728
to sacco… (Sav.) berrettini di Fere, come di Pariggi e Lione, fini.
PRA 389. D leon. lione.
D lençol. Leone top. (Sav.)
lensurassu sm. “telo usato per la raccolta delle NSS 258 s. xii-xiii. “Isola de Leone”, presso il fiume
olive” Lavanestro.
DVA (VArr.). D leon.
D lençol. leoneto sm. “leoncello, giovane leone”
lente sf. “lenticchia” PS 33 s. xiv. leoneto.
PAD 479 a.1506 (Sanr.) doe mine de lenti et sessi. D leon.
D lentiggia. leoneto sm. “moneta”
lentescu sm. (bot.) “lentisco (Pistacia lentiscus L.)” PGF 30 s. xv. (Alb.) testoni iii. item balusco n. i. item
TCL. leoneti n. x.
leon pardo / leopardo sm. “leopardo”
D lentisco.
PS 66 s. xiv. li leoim pardi. PEG 40 lo corpo si era le
Lentescu top. (Loano)
leopardo… la gora de leom.
TCL: Ciàn du lentescu.
D liona parda. lionpaldo. L leopardus.
lentìa sf. (mar.) “cavo destinato a trattenere o rallen- leotae sf. “lealtà, fedeltà”
tare il movimento di un oggetto” AG 140.116 usa sempre veritae/ paxe amor e leotae.
CAD. PS 6, 35. FDG 245 n.
D lentu. D desleotae. lear. liotae.
lentiggia / lentiglia sf. (bot.) “lenticchia” lépega sf. “viscidume, untume”
FPL Ervum lens. MLC 235 (Chiav., Sav.) “Vicia lens MVS (Sarz.).
Coss. et Germ.” D lepegu.
PD 116 lentiggia. ADL (Vent.) lentiglia. VPL. lepegà vb. “litigare?”
D lente. L lentem. lintigia. CIT 173 doppo avei fæto cameradda insemme/ gran
léntima sf. “intima, fodera di materasso” tempo, no moæ sença leppegà/ levei man, per levame da
PD 116, 140. GA 13.35 “agglutinazione dell’art.” PVG. pregà/ ciù cancari in mæ vita, e ciu giastemme. ADP
D intima. lintima. (Pietra) “amoreggiare”. PVG “sporcare, ungere; perder
lentisco sm. (bot.) tempo chiacchierando”.
FPL “lentisco (Pistacia lentiscus)” BNF 219 (Bord.) D leppego.
“terebinto (Pistacia terebinthus)” leppego sm. “litigio”
GRD 109 (Diano) chi taglierà piante di lentischi, mirti, DFC 155 (Portoria) ro quarté dri leppeghi e contrasti.
arastre, ginestre, nasche… D lepegu.
D lentescu. lépegu sm. “untume, viscidume”
lentor sm. CAD. ADL (Vent.). PVG. VPL.
AG 54.135 lo tormento…/ che aduxe la streitura/ de lo PSE 256 sg.: cf. ted. schlüpfen, ingl. slip. RAN 193;
carzer pim de marzor/ de l’aer spesso e re lentor/ fosco, prov. lipous. GA 13.203.
con gran fomositae. REW/FPI 5075 lippus “cisposo”. ADL (Vent.): REW
FA 364 “lentore, lentezza”. FAS 164. AGN legge relentor. 5074.
D lentu. D lepega. lepegà. leppego. lepegusu.
lepe 619 lesc
MP 19.175 (Pigna). u l’ha lestru “ha terminato”. VPL leticha sf. “lettiga”
lestu. AAD 278 a.1561 una carrega fatta a leticha.
Cf. RNC 10: neogr. ¶lûsta “lestamente, alla svelta”: D aletiga. letiga. leto. L letica.
dal gen. leticia sf. “letizia”
D alestì. lestixe. lestixo. LSE 28 cossi noi, vegando qualche afflictione, debiamo
lêzu sm. “laveggio” per humiltà sotometirse; cresciando, debiamo levarse a
PD 347 “accanto al più civile lavezzu” Dio per grande leticia.
D lavezo. leticia sf. “donnola bianca”
lêzu sm. “allevio, alleggio: foro di scarico nella chi- AGN 138.130 le care pene e i ermerin/ le(ticie), vai e
glia del battello” arcornim. IVI, n. ad loc. “il fr. letice, poi letisse, designa-
NVM (Sav.). ADP (Pietra). VPL (Sanr., Var.) va e in vari dialetti designa una donnola bianca, o anche
lesùn sm. “spazzaneve” l’ermellino” [Cf. G.C ONTINI , Breviario di ecdotica,
D leza. Torino 1996, p.197].
letàgne sf.pl. “rogazioni” L leticia.
DVA (VArr.). letiera sf. “lettiera”
D letanie. AAD 273 una letiera con le colone. AAD 276 una letiera
lettame sm. “letame” piccola da cuba. AAD 278 due letiere una con le colon-
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) che siano posti in li orti alcuni ne e l’altra senza. AAD 282 doe letiere a cavaleti.
lettami de quintane, tresende o condutti. FAL 274 n.11 D leitera.
“strame” (÷ letto) [ma cf. REW 4845]. letiga sf. “lettiga”
D leame. AAD 263 uno letto fatto a letiga di raso negro e rosso
letanie sf. “litanie; rogazioni” fatto a liste.
AG 146.282 ni lezando porai trovar/ en mesar ni in leta- D aletiga. letica.
nie/ chi pregen san Carlevar/ ni requeran che l’aye. LSE letige sf.pl. “litigi”
19 in le letanie et processione sempre andava a piedi nudi IVE 13 Salomon dixe, che l’odio si e caxon de letige et
et descalci. de tençon.
PD 352 s. xvi. D liteguzu. L letigatorem. letigium. litem.
D letagne. L letanie. Letimbro idr. (Lavagnola)
læte / lète sf. “latte” NTS 21 a.1176 flumen saone.
GL 12.31 ra tigre, chi te vedde dro so læte/ ben saolla, se PAA 96 n.: Letimbro ”è nome recente, dato al corso
ne va pe re so træte. CAD, AAG 130, PD 121, 355, d’acqua [Lavagnola] dalla Colonia degli Arcadi Sabazi
RGS § 15, FDG 143 sg., 230, PVG, VPL,OCD 24 nel sec. xviii. “laetus imbribus”… tutto ciò che di durevo-
(Carrega): lète. le ha saputo effettuare quella brava gente, l’unico monu-
D laite. mento che ci sia rimasto della loro opera sociale”.
lète da madonna sf. (bot.) “Trifolium v.sp.” L lavagnola.
FPL (Levanto). leto sm. “letto”
letéa / letera sf. “lettiera”. AG 53.45 diverse robe, per deleto/ per to doso e da to
MBV 371 371 a.1488 letere sive torchi da leti de tabula. leto. IVE 8 sendo intrao in leto, da li soi inimixi in lo so
AAD 272 in camera del bagno una letera grande con sue leto fo circondao per ocìlo… LSE 20 sovensi abstinen-
colonne. GO letéa “barella”. PD 153 “dotto”. dosi dal leto del marito, menava la nocte sensa dormir.
Cf. RNB 80 neogr. laitûra “lettiga, cataletto” MBV 371 a.1488 letere sive torchi da leti de tabula. AA
D leitera. L letera. 47 havendo sentito sonare le campane si era levato di
letera sf. “istruzione letteraria” leto.
SL 53 (4.19) s.xiv. (Sav.) no avea letera ni scientia. MC D aletà. lecittu. lecto. lectulo. leitera. leitu. letica. lettu.
688 per comuna hutilitae de li homi e de le femene, cossi lieciu. lieto. lietu. litu. D lectus.
como di quilli chi sam letera [testo toscano: “gli allittera- lettone sm. “ottone”
ti“], como de quilli chi no la sam, azoche, lezando e ASF 727 un par de brandenalli belli da camera da letoni.
odando lezer autri in questo libro… CPF 169 a.1589 no AAD 268 otto carreghe con la sua spaletta coperta di
soramente li letterai, ma quelli ancora che no san de let- veluto da donna con li pomi di lettoni indorati.
tera. D lottone. L letonum.
D leitera. letterao. lettia. L littera. letor sm. “lettore”
letterao sm. “letterato, istruito” AG 12.656 or de penssar ogni letor/ quanto De gi a faito
CPF 169 a.1589 no soramente li letterai, ma quelli anco- honor.
ra che no san de lettera. lettu sm. “letto”
D letera. L licteratus. AAG 116. PD 111, 356 “dotto, per leitu (< lectu)”.
leterìn sm. “leggìo” RGS § 90. PVG. VPL. FDG 59, 254.
GO. CAD. PAG 109. DVO (On.). BDS (Sav.). VPL D leto.
(Sanr.). Leù top.
REW 4964. ALE 238 *lectrile: “lectrum, pulpitum… QVS 25 s. xix. “villa in Vado appartenente alla mensa
super quo legitur” (Isidoro), prov. letril, sp. a.1310 latri- parrocchiale di Vado”.
le; Roma a.1295 lectorile, lomb., ven. letorìn. leudo / léudu sm. “leudo, imbarcazione”
L lezille. litterile. MGT 286 a.1481 lo nobile Theodoro Spinola, el quale
léttia sf. “lettera” mandò uno leudo armato con homini venti. BGP 166
CAD. RGS §. PVG. a.1484 bexognemo de barche et de laudi. –– leudi apti a
D letera. portare artagiaria et homini. PAD 334 a.1506 con diversi
leug 622 leve
leudi e bregantini. CCS 141 a.1570 (Celle) le barche o doveranno tenere la levada, in pregiudicio dell’arte de
lendi (err.: leudi). BDS (Var.) léudu: “barca a vela per il calzolari e sarti.
trasporto di zavorra”. D levà.
PD 116 n. LVO 20: < ar. ‘udu “liuto” levadò / levadù agg. “levatoio”
D laudo. leudu. liuto. L leuda. GL 7.29 e caran zu ro ponte levadò.
leugier agg. “curioso” GO., PD 360 levadù “semipopolare”.
IVE 68 si che Herodes, chi era segnor in le parte de D levà. L levatorius.
Galileo e era homo leugier de vei novitae, se pensava de Levaggi top (Borzonasca)
vorey andà a vei. ST 9.154.: *Laevi, etnico. U.F ORMENTINI , RSL 15
leùn sm. “leone” (1949) 218 sg. FTL 34 n.18. PCT 28.
PVG. L laevi. levagium. levalli.
D leon. levàn sm. “lievito”
Leùn top. (Sav.) LP 32 sg.: prov. levamen.
NTS 19 s. xvii-xviii. “Cian de Leùn: da Cimavalle D levau. L levatura.
verso la Strada della costiera”. Levani top. (Gen.)
léura sf. “lepre” ST 9.155 sg.: *Laevi, etnico.
MVS (Sarz.). D lavani. L laevi.
D levre. levante sm. “levante, Est”
Leuso top. (VArr., fraz. di Vendone) AG 138.227 e ben a pu ra sua rivera/ de cento miia de
LL 58. staera/ e da levante e da ponente. VPL.
L. leizanum. lezanum. leuzolum. D lavante. levantolu.
leva sf. “levata, fuga” levantolu sm. “brezza di levante”
CIC 34 a.1749 (Sav.) ciantà lì o gusso e tutti i nostri
ADL (Vent.).
arneixi/ pe fa una leva e mette in sarvo a vitta.
D levante.
D levà.
Levàntu top. “Lévanto”
leva sf. “leva, palanchino”
BMG 56 a.1630 leve e palferri. RGS § 314: “accentazione latina: Lévanto è accentua-
levà/ -r vb. “alzare; levare, togliere; crescere; eleg- zione gallica”.
gere” L (de) levanto.
AG 47.25 queli se levan lantor/ como leon descaenai. levarezzo / levaressu agg. “posticcio, asportabile”
AG 56.216 che ello se guardava monto ben/ che vanna GR 92 a.1610 (Alb.) che si intendino permessi li taulari
gloria mondanna/ no gi levasse la sovranna. AG 79.256 sin qui fatti, se bene non sono leverezzi, e per l’avenire
De fe primer Adam e Eva/ de che lo mondo se leva. AG non si possio fare detti taulari salvo levarezzi. ADL,
104.4 l’aotissimo segnor De/ chi forma Adam e Eva/ per VPL (Vent.) levaressu (a Sanremo pl. levaresci).
lo quar ordem primer/ tuto lo mondo se leva. AG 132.21 D levà. L levaritius.
fin che levao elli avesse/ papa che bom esser creesem. levatura sf. “lievito”
AG 140.38 no sei peigro ni fantin/ a levarte la matin. SA MUI 174.
240 a.1340 vogliando li sovra scripti emendaoi e statuta- D levàu. levö’ia. L levatura.
rij levar e chaciar e restringe tute le superfluitae contra- levàu sm. “lievito”
rietae e confuxioin le quae se contenen in li dicti statu- ADL, VPL (Vent.). VPL. FDT.P 74 (Triora). MDB
ti… SA 242 a.1340 (Sav.) han statuio e ordinao che li (Bord.). LP 32: “il tipo schiettamente lig., levatu, domina
consori de la dita arte seam integnui… de leva e fa leva a la Liguria di ponente; l’area genovese ha crescente, la
quelli che contrafaran le pene statuie in questo presente Provenza il tipo levamen”.
volume. CAR 10 a.1340 se quello chi sera condenao no D levà. levàn. levatura. levòu. L levatum.
pagerà lo prior sea tegnuo de levage lo pegno con lo con- leve agg. “facile, agevole”
sego de li consegé. GP 277 et incontenente ello si se leva FAS 144. MP 19.175 (Pigna).
dalla tora e se ze alli zue. CR 18 se levàn de tora. GP D delleve. levementi. L alleiare.
283 levaive suxa tosto. MC 687 si me levai drito in pe. levemente / leve menti avv. “facilmente”
SL 51 (2.8) s.xiv quando Maria vi lo so figlor lanzar e AG 14.136 De, como zuran levemente/ o per poco o per
spande lo sangue…/levà le braze e n’oselo tochar. PCD niente! AG 140.315 che chi spessaminti zura/ leve menti
32 s. xiv. levendo. LSE 28 debiamo levarse a Dio per
se sperzura. PAB 78 le cose molle, como e l’aigoa e l’ai-
grande leticia. RAN 59 s.xvi. (B.Cigala) ptc. levaou.
AA 96 si parse tempo como de andare per mare e per re, sum levementi divisse, ma asi tosto s’asembiam.
terra a mano armata ala cita de saona per levala da lo PS 66.
governo de fransa e metela soto il giogo de genoa. CIT D leve.
98 bella, levate sciùe/ ogni cosa t’aspeta, e no pœu ciùe. Levens top. (Alpi Marittime, Fr.)
GL 15.43 arrivà chi ra brava pilotin-a/ a leva veira e a LAM 100, it. Levenzo.
terra s’avvexin-a. VPL levà. D levenza.
PD 136. leventon
D levadò. evarezzo. levàu. GL 17.79 a va in Germania, donde pà che in tren/ l’aspé-
levà sf. “focaccia lievitata” te Guelfo in arme leventon/ figgio de Cunegonda. (TT
PVG. va dove par che la Germania il chiami/ Guelfo il figliuol,
D levà. levàu. figliuol di Cunegonda).
levada sf. “provvista?” Levenza idr. (Briga)
MNS.2 9 a.1577 (Sav.) panni d’ogni sorta a minuto et in LTI 56 n.71 s.xvii.
grosso a quali detti merzari e toscani non potranno ne D levens.
léve 623 li
Ligorna top. “breve pianura alluvionale lungo il limoneto sm. “piccolo limone”
torr. Bisagno, presso Prato (Gen.)” ASF 731 una coperta dez dimito giallo facta a limoneti.
RAN 7 n.1. PSP 98 n.272. D limùn.
ligòu sm. “legame del covone” limosena sf. “elemosina”
PVG. AG 140.283 la limosena si governa/ e menna l’omo in
D ligamme. liéu. vita eterna. AG 145.253 se dinai voi ben inpiegar/ assai
ligoubàn sm. “omaro, specie di crostaceo” limosene voi far.
ANP 66 (Nizza). Cf. G.ALESSIO, BALM 8-9 (1951) 51. PS 2, 3. AGC 38 aferesi.
D düguban. D elemoxina. elimoxina. lemosena. lemoxina. limosener.
Ligu top. (Briga Marittima) limosina. limoxena. limoxina. limoxiner.
PSP 98 n.274. limosené / limosener sm. “benefattore”
ligurà vb. “fischiare” AG 138.177 monto son omi pietosi…/ a tuti gran limose-
DVA (VArr.). ner. PCD 34 s. xiv. limosené.
D liguri. FAS 147.
ligùri sm.pl. “gridi di richiamo in campagna; fischi D limosena. lemosener. limoxené. limoxiner.
di disapprovazione” limosina sf. “elemosina”
DVA (VArr.). FAS 147.
D ligurà. D limosena.
ligustru sm. (bot.) “Ligustrus vulgaris” limoso agg. “fangoso”
FPL. MCG 332.
D listru. limoxena sf. “elemosina”
liia sf. FAS 155. pl. limoxene.
AG 134.77 or se lo zazuno e liia/ tuto lo corpo asotia/ en D limosena.
tute guise che savero/ schivarlo voio, se porro. limoxené / limoxener sm. “benefattore”
FA 365: “incerto significato”. AGN corr. abia “abbiglia, AG 56.13 san Zoane limoxene/ chi grande logo tem in
rimette in ordine”. ce.
lillà / lilàs / lilassu sm. (bot.) “Syringa vulgaris; FAS 147 limoxener.
Philadelphus coronarius” D limosener.
CAD, FPL lillà. FPL (PortoM.), MLC 253 (Sav.) lilàs, limoxina sf. “elemosina”
lilassu. PEG 41 orgoio destrue ogni bem e ogni gracia e tute
lilìn sm. (bot.) “mughetto (Convallaria majalis)” bone overe perço che ello fa de lymoxina peccao, o de
GO. FPL (Chiav.) vertù vicio. CR 26 o (voi) avevi tanto besogno che o
limma sf. “lima” convegné andar demandando a le porte la limoxina con
CAD. RGS § 159. VPL. grande desaxo. ADL (Vent.). VPL.
D limaggia. limaggio. limeura. limöa. L lima. PS 3 s. xiv. limoxina. PD 118, 141, 158, 350 “non indi-
limà vb. “limare” geno”.
VPL. D limosena.
limagia / limaggio sf. “limatura di ferro, usata per limoxiner sm. “benefattore”
tingere in nero” AG 43.151 sum tuti gran limoxiner/ e daxeor quando e
MAS 119 a.1486 galla, vitriola, gomma, limagia rausia mester.
(arrugginita), roza, accetto e sapone. ISG 42 a.1630 D limosener.
galla, vitriuolo, limaggio e gomma. limùn sm. (bot.) “limone (Citrus limonum Risso)”
GO. limaggia. Cf. MAS 119 n.75. RAN 44. ALN 56, PVO 417 “dal persiano attraverso
D limma. l’ar. laimun”. Cf. sp. s.xv. limon.
limassa sf. “lumaca” MLC 230 sg. PVG. EVM 73.
PS 3, 66 s.xiv. limasse. PS 67 s. xiv. tante mamalove, FPL (Porto M.) “ilex aquifolium”
aragoste e limasse che elle roeream tute le erbe e li erbo- D limoneto. limunettu. (erba) limunina. L limonus.
ri. MP 19.175 (Pigna).: *limacea REW 5043. limùn / limunettu sm. (ittiol.) “Pomatomus saltator
Cf. SAP 411 a.lomb., piem. limassa m.s. L.”
D lümassa. TTC 128. AFV 423 (Vent.) “uovo di mare (Microcornus
limassa babiàira sf. “lumacone” sulcatus)”. ADP (Pietra) “pesce ricciolo”.
MP 14.41 (Pigna). D limunettu.
D baggiu. limunettu sm. (bot.) “Lippia citriodora Kunt.”
lime sm. “lume, lucerna” MLC 256 (Sav.).
MP 19.175 (Pigna). D limùn.
D lüme. limunettu sm. (ittiol.) “Pomatomus saltator L.”
limeta sf; “pupilla dell’occhio” AFV 419 (Vent.).
MP 19.175 (Pigna). D limùn.
D lümeta. lümin. (erba) limunina sf. (bot.) “melissa (Melissa officinalis)”
limia sf. “lumìa, specie di agrume” EVM 78 (V.Mar.).
RDB 72 agro comm’unna limia. D limùn.
L limia. lin sm. (bot.) “lino (Linum usitatissumum L.)”
limöa / limeura sf. “limatura” FPL. MLC 228. EVM 74 sg. “linum angustifolium”.
PS 1, 35 s. xiv. limeura. GO. limöa. PVG. VPL.
D lima. D linaro. linlena. lin sarvègu. linusa. L linum.
lina 628 liri
(böta)logni sm. “(lancia) lontano: uno dei tre canno- si no po esser senssa loguer… –– che si como bontae e
ni piazzati sul Capo di Bordighera” loguer a li boim, cossi mallicia e loguer a li re. PAB 85
ADL (Vent.): “gli altri due sono Bötafögu e Cagastrasse” tu no ay mester de zuxe chi te renda to loguer.
D lonzi. PS 66: dal fr. REW 5094a.
logo sm. “luogo, posto” L logerium.
AG 39.52 misi in prexon de gran streitura/ e en logo loi agg. pl. “loro, di essi”
bruto e lavaiento/ vermenoso e spuzolento. AG 43.66 AG 14.131 monto persone am mara usanza/ de meter De
sempre intendando a questo zogo/ per speigase da lo su la baranza/ de loi asdeiti monto via/ per far acreer la
logo. AG 84.1 chi va in logo si loitam/ che za mai no a boxia.
retorno… AG 140.124 guardate da compagnia/ chi te AGL corr.: lor. AGN: loi, pl. di “lor”.
metese in rea via/ de bordelo o fruto o zogo/ o in alcun D lo. lu.
cativo logo. AG 142.79 l’annima va in tar logo/ unde no lôi sm. pl. “fischi di scherno”
manca frido e fogo. FAR 9, 36 s. xiv. (Sav.) dar logo tra- CAD sg. lôu. GO, ADG 51, 55 n. mette ai lôi “fare le
duce lat. cedo, -is. GP 370 e si lo menan allo monte cla- fischiate”. GA 16.12 (Cogoleto) “chiassate notturne fatte
vario, zoe in lo logo donde se faxeiva la iusticia delli lay- agli sposi in seconde nozze”. VPL (Loano) “beffe”.
Cf. BIO 70: mil. logia “baia, celia”.
roin. PAB 53 como e tu vegnua de lassu aoto in logo de
D aluà. loà. löu.
nostra exillaciom… PAB 66 si che in um logo e loao um
lö’ia sf. “strato di muffa sopra le conserve”
costume chi e biassmao e punio in um aotro. IVE 13 DVA (VArr.).
nigun no po andà… a lo logo de paraiso. MC 687 si me loycha sf. “logica”
levay drito in pe de lo tenebroso e doloroso logo unda e IVE 10 spera lo philosopho in la soa philosophia, spera
dormia. CR 18 questo nostro parlà vor esse in logo lo loyco in la soa loycha.
secreto che nexun no ne oda. LSE 31 fo facta leze, se D loyco.
persona alcuna mutasse logo in preiudicio de li altri loyco sm. “logico, studioso di logica”
poveri per recever elemoxina un altra volta, che gli IVE 10 spera lo philosopho in la soa philosophia, spera
devesse esser tagiati li capelli. PNF 399 a.1447 de darve lo loyco in la soa loycha.
logho intendere questa facenda… –– appresso dateve FAS 154.
logho intendere incontinenti como stano quellj loghi. D loycha.
LSE 17 se l’avea manneghe a postiso le desligava, et li lö’igia sf. “brodaglia”
fermagi ponea zu, et li altri ornamenti alogava in uno SDS (Sav.).
logo. LSE 31 se persona alcuna mutasse logo. TL.1 338 D lavaggia.
a.1455 che la raxon et lo debito habia logo sensa havei (erba) lö’ina sf. (bot.) “Lolium perenne”
timor de alchuna cosa. FPL (P.Nava)
Plur.: loghi: PNF 399 a.1447 appresso dateve logho D lö’iu.
intendere incontinenti como stano quellj loghi. TL.1 351 loitan / loitano agg. e avv. “lontano”
a.1455 a faeto per tuti li bisognozi loghi de la terra mera- AG 43.55 tuti a un termen son vegnui/ d’ogni parte si loi-
vegiose goardie cosi de jorno como de nocte. tanna… AG 43.79 ma e per star tropo loitam…/ no lo
logui: AG 144.58 en rayri logui trovo paxe/ chi sea sanna poea ben intende. AG 54.11 quanvisde che loitam sea/
ni veraxe. da voi con qui star vorea… AG 84.1 chi va in logo si loi-
FAS 142, 153. tam/ che za mai no a retorno… AG 95.72 eciande lor
D alogar. legu. lö. loco. lœgo. lögà. logar. logeto. luogo. zermanna/ gi stea sempre ben lontanna. AG 98.2 chi de
L locus. far alcun viaio/ o loitam peregrinaio… AG 100.1 chi con
vexin o con loitan/ a tenza o question a man… AG
logo sm. “titolo del debito pubblico”
138.40 voi no lo poei saver/ per da loitam odir contar.
SCF 96 a.1452 per comperà uno logo in Sancto Georgio.
AG 138.74 e de provo e de loitam. PAB 47 quando ello
D loco. luogatario. L locus.
fo loitano da li aotri fantim… PAB 93 quella no siencia
lœgo / leugo / lœgo /lœugo / luœgo / lögu sm.
ma faossa opiniom, loitanna da siencia.
“luogo, posto” FA 365: longitano (cf. a.lomb. lonçean m.s.). PS 8, 9
RDA 6 a ro segnò Bernabè Cigala Cazè meriteivemente “sarà piuttosto da *lonctanu, cf. ven. lutan.
dareiva ro primo luœgo. PRI 15 s. xvii. (G.Chiabrera, D aloitanar. loitanura. luitan.
Sav.) frecce de feugo/ per ogni leugo. NPD 59 a.1749 loitanura sf. “lontananza”
(Sav.) e con feste continue in ogni lœgo / tutti a reo d’o- AG 54.13 quanvisde che loitam sea…/ no creai che loita-
noave an per incetta. PD 124 s. xviii. lœugo. nura/ parta quella ligaura/ chi inseme n a conzunti/ e de
GIL § 205. RAN 72. ADG 52. lögu. stranier n a faiti conti. AG 102.26 ma nixuna loitanura/
logu / lögu SM. “cesso, latrina” po partir veraxe amor.
PVG, VPL lögu. MVS (Sarz.) logu. FA 365. FAS 164.
(immar)lögu loc. “in cattivo stato: D loitam.
DVA (VArr.) cü immar lögu “detto di chi soffre d’intesti- lòju sm. (bot.) “Lolium perenne”
no” FPL (PortoM.)
D (in mà) luogo. D (erba) löina.
loguer sm. “compenso, pagamento” löju sm. “luglio”
PAB 66 per che chaum homo de adrissar soa conssiencia MLC 273 (Carbuta).
e virtue a meritar bem senssa fim… e no … demandar D löggiu.
loguer de esser loao de parolle. PAB 83 lo fim per che la lombardella sf. (ornit.) “oca selvatica”
cossa e faita e lo loguer de l’ovra. –– quello chi a bom in CLU.
lomb 634 lor
Lombardia top. “Lombardia” (alo pu) longo loc. avv. “al massimo”
AG 49.93 andava mendigando/ per terra de Lombardia. PAT 24 a.1352 semo contenti a lo pu longo per agni doi,
AG 86.13 non e soa par in Lombardia. AG 138.72 e per questo tempo semo contenti de no far paxe, fim a
(Zenoa) con so porto a ra marina/ porta e de Lombardia. doi agni.
AG 138.179 tute terre de Lombardia. (de) longo loc.avv. “sempre”
FAS 365 sg. “Lombardia, lombardo”: usati con significa- RDB 90 (B.Cigala). PRP 336 d’esti bifforchi o ghe ne
to più o men largo, come si faceva alcuni secoli addietro, serà de longo.
massime oltremonti, sino a voler dire Italia, italiano”. RAN 58.
FAS 163. D (de) lungu.
Cf. SAP 411: a.lomb. Lombardia “Italia”. longobardo sm. “(specie di crostaceo) omaro comu-
D lombardo. L lumbardia. ne (Homarus vulgaris)
lombardo agg. “lombardo” PML 384.
AG 138.165 se lombardo o atra gente… D lombardo. L lungobardus.
FA 365 sg. “anche in senso largo “italiano” longu agg. “lungo”
D Lombardia. longobardo. L lombard. lumbardiscus. MP 20.1 (Pigna). BNL 75 (Perin.)
Lombardo top. D longa menti. longo. lungu. L longus.
PCT 87, 88 Monte Lombardo. (de) longu loc. avv. “sempre”
lomboro sm. “lombo” ADL (Vent.). RGS § 935 “gen.”: cf. (Ormea) d’lunga;
PS 36 s.xiv. ven. de longo “subito”
D delumburau. L lumbulus. lumbus. longueza sf. “lunghezza”
lombrigom sm. “insetto” ATA 203 a.1382 (Alb.) si faza la barbachana la quar con
MCG 332 pl. lombrigom. lo so fondamento fin a l’auteza de palmi v. et palmi v. de
D umbrigu. grosseza et in longueza otra li dicti parmi xviii. se en lon-
lombrisallo sm. “ombelico” gueza parmi xx.
PS 18 s. xiv. ATT 55.
D lumbrissallu. D longesa. longo. L longitudinem.
lômu agg. “ottuso, costipato” lonza sf. “lombata (parte dell’animale: termine dei
BDS (Sav.). macellai)”
lona sf. “palude, stagno” CLD 134 lombja “regione lombare”. RGS § 274 it.
TVD (Dolc.). MDB (Bord.). DVA (Lavina, VArr.): lonza: gallicismo < fr. longe)
“luogo infossato”. VPL (Vent.) “pozzanghera” . D lonzia.
REW 5114. N.LAMBOGLIA, RSL 18 (1952) 108 “ligure lonzi avv. e cong. “lontano”
pre-i.e., connesso con Londinium “Londra”. RML 977 AG 49.267 che de si lonzi eran vegnui. AG 138.104 l’a-
(Airole): “cf. prov. lono “laguna”; Les Launes top. (Alpi tro (fanà) de Cho-de-fa/ chi lonzi i è fo un miiar. AG
marittime) : sembra < lacuna con spostamento di accento”. 146.107 marcordi scuroto/ con soa testa zennerenta…/
D lora. L lona. che si de lonzi me spaventa. GP 275 quelle piante chi
Lonéo / Loneto top. (S.Olcese) lonzi da questa aigoa son piantai. MAC 162 stava que-
FCL 23 a.1765 Loneto, a.1798 Loneo. sta femena lonzi de la citae de Anchoihia xv. migia.
D oneto.
RDB 15 rente ho ro cado chi me dà dorò/ lonzi ra luxe
(a/da la) longa loc. avv. “lontano”
chi me può zovà. FAS 145, 147, 153, 165. PD 129,
PS 40 s.xiv. um migiar ala longa. IVE 5 Zoane vi, un
354. RAN 64.
pocho da la longa, la maere e lo fijor. IVE 42 e quando
vago pu a la longa… D alüxi. legni. (böta)logni. lonxi. lunxi. luxi.
D longo. lontàn agg. “lontano”
longa menti avv. “lungamente” GL 5.58 çento migge lontan o se n’è andæto. SB 752 ca
AG 140.330 meio e star ben co so vexin/ consentando un 1850 (Gen.): pl. lontén.
pochetin/ ca longamenti piaezar… D luntàn.
D longo. lonxi cong. “lungi, lontano”
longaruo agg. “lungo, allungato” CIC 34 a.1749 (Sav.) lonxi, o guæra, da noi, fûia d’infer-
RDB 46 che con robbe da savij longarue/ de vegnì savio no.
ognun se forzerà. PD 354. REW/FPI 5116 “longe”. RGS § 917: it. sett.
Cf. PD 124. lunxe
D alungö’iu. D lonzi.
longesa sf. “lunghezza” löpia sf. “fiacca, stanchezza”
AMF 118 a.1558 (Fin.) essendo il castello redutto in PVG.
forma quadrata, ma piu longo piu de dopio che largo, loppu sm. (bot.) “Acer campestre L.”
cioe da mezoiorno a tramontana resta la longesa… CRA MLC 228.
162 a.1559 (Alb.) le muraglie de la cita de Albenga… si D öbiu.
hanno a fabricare de longessa palmi 450, di altezza palmi loquencia sf. “eloquenza”
24, di grosessa palmi 5 1/2. PAB 61 attendeam che gloriossamenti li saollassi de toa
D longueza. loquencia.
longo agg. “lungo” PS 11, 32.
AG 27.6 se lo munfo par che ria/ e vita longa deporte… lor agg. pl. “loro, di essi”
AG 53.145 che la casa paira/ longa; larga, ata e piaira. AG 14.90 per lor grande iniquitae. AG 14.95 de le ventre
FAS 145. fan lor De. PAB 39 e aotressi li oxelli vivessem in le aire
D alongar. longu. longueza. segondo lor linaio. CR 23 strumento de la lor salvacion.
lor 635 loso
PAB 43 e cognosce le lor penne. PAB 70 como elle Lortiglio top. “Urtiö’ (Alassio)”
descrovem le lor mallicie? PAB 72 li nai de gentillomi TAL 120 n.747 a 1539 Lortiglio.
am necessitae de seguir le overe de lor antecessoi. D ortigiö’. ortu. urtiö’.
D lo. loru sm. “pappagallo”
lor pron. di 3ª pers. pl. sogg. e complem. “loro, sé” RAN 99. REW 5125.a GA 13.40.
AG 145.211 che qualche vicio in lor an/ chi lo ben gua- loza sf. “slitta”
stan ch’eli fan. PAT 26 a.1404 abiando lor faito dano e GR.2D 82 (Alpi marittime) non manca il comodo d’ab-
marvaxitae a Monsegnor. breviare la strada (co-perta di neve) col beneficio della
FAS 158 sg. PD 20. loza detta Ramassa.
D lô. loro. D leza.
Lora cognome losamenti avv. “lodevolmente, felicemente”
VTS 97 a.1530 (Sav.). CR 21 in voi losamenti restera pura la fe crestianna.
Cf. ACS 40 a.1339 (Verona) unam loram a vino. ACSI D loso.
s.v. lora “pévera” Losano / Lozano top. (Vent.)
lora sf. “gora” LTI 57 n.73 Losano “località oggi scomparsa”. PTR 47
MP 14.55, 20.2 (Pigna). Lozano (Isolabona, Vent.) (s. xi. lozano) < lausius, lou-
D lona. sius gent. rom.
lorbasco sm. “tagliaboschi proveniente dalla Val L lozanum. luaxane. D löxi.
d’Orba” lösciu agg. “torbido (del vino)”
GL 4.1 intanto che lavoran za de cœu/ lorbaschi, meistri PVG.
d’ascia e bancaræ. lö’sciua sf. “lucertola (Lucertola agilis)”
lordo agg. “orbo, cieco” PVG.
CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che non saviè se lordo losco agg. “guercio, strabico, di vista difettosa”
o losco sei/ come hora vego che sei sordo e mutto. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che non saviè se lordo
Lorensso / Lorenço n.p. “Lorenzo” o losco sei/ come hora vego che sei sordo e mutto.
CR 11 sam Lorensso. PCD 38 s.xiv. Lorenço. losengaor sm. “adulatore”
L (de) laurentis. AG 14.579 atri ge n’è losengaor/ chi de for mostran
loricha sf. “lorica, corazza” dozor…
TL.2 241 a.1463 homini… chi foseno tuti armati di lori- FAS 164.
cha e di selata. D lusenguer.
loro agg. “loro, di essi” losenga / losengaria / losengua “lusinga, tentazione”
RL 224 a.1440 promette… de non imponerge ni laxarge AG 12.402 con ingano e con losengue/ como fan mar-
imporre sopra de loro beni avarie alcune. VCC 33 vaxe lengue. AG 54.216 i apeli/ de li messi de De qui
a.1480 (Sav.) li banchare o vero caxee ali quali sea licito criam/ e a far ben senpre ne inviam/ e cum losenge e con
acata de le clhavature per loro overa de mete a le caxe menaze/ per zo che l’omo mar no faze. PEG 45 quilli chi
banche. PAD 310 a.1506 ancor doveano dar dinari assai voram in auto montar vorem piaxeyr a tute jente, de ço
per le loro avarie de vechio. PAD 315 a.1506 deputati de nascem losengarie, sismonie, dimulatione, follimenti
fare provigione de somma d’arme e retenire loro amici. spender…
–– hanno fatto quattro capitani… il nome loro sono que- D lüsenghera. lusenguer.
sti… PAD 339 a.1506 faranno… secondo le loro losenguer / lozenghera sm/f. “adulatore; adulatrice,
coscienze. MNS.3 76 a.1577 (Sav.) che detti maestri fer- lusingatrice”
rari non possino… tenere ne vendere in le loro botteghe AG 14.585 gram parte d’esti losenguer/ sum quaxi tuti
opere alcune in lavori di rami, o lavezzi di pietre. MNS.3 menzoner. PEG 44 quelli chi per soa propria bocha se
120 a.1577 (Sav.) le bombasine, e cottonine… attaccate a van gabando, etiam dee sercham losenguer chi digam
loro lizzi, e pettini. FAP 173 a.1670 provvedere arena… ben de lor. CIC 29 s. xvii. (B.Murassana, Sav.) cagnaz-
con li loro tre liuti. za, traditora, lozenghera…
RGS § 440 “illorum” FAS 163.
loro pron. di 3ª pers. pl. sogg. “loro, essi” losero sm. “stimatore”
PAD 339 a.1506 dicendoli che loro l’haveano esposo al GRD 119 (Corsica) emendare il danno secondo l’estima-
populo e che se ne contentavano. tione delli loseri o siano estimatori.
D lô. lor. L laudem.
loro pron. di 3ª pers. pl. compl. “loro, essi” losno sm. “lampo”
DSP 58 sg. a.1487 non solamente per loro, ma per li altri AG 85.59 entro grego e tramontanna/ se comopose una
navili. –– et per questo a loro occorreva per remedio tavanna/ con troyn, losni, vento ioio…
decretare… –– provedere che non intrasseno salvo cum FA 366 “notevole la forma masch. (normalm. femm. nei
quello allegierimento e cum quello ordine parera a loro. dialetti settentrionali”
PAD 315 a.1506 hanno fatto quattro capitani che possino Cf. BIO 70, 268, 570; MUI 175; SAP 412 ; BID 8 sg.;
spendere e fare quello che parrà a loro. DSP 193 a.1518 BZT 399; MB 123; PCL 279: a.lomb. lesnada, lomb.
et similiter per le altre done per loro invidate. AA 78 ge lusnada, emil., piem. losna; ven. lùsene; (Argentera)
parse beneficio e manco de fatica de fare lecione tra loro zliùs, m.s.
de 6 di loro che aveseno a restà a capitulare con li signori D loxno. L losnus.
genoesi. loso / loço / lozo sm. “lode; elogio; vanto”
Lòrsica top. (Gen.) AG 6.118 to loxi preicar e dir. AG 6.144 gloria loso e
FPR n.67 “Ursega, con concrezione dell’articolo” onor/ sea a lo nostro creator. AG 37.63 a l’inverno loso
L ursega. ai faito/ de zo che la stae i a daito. AG 45.89 De n’abia
lott 636 l’ovo
loso e onor. AG 46.47 loso e gloria a De render. AG louèa sf. “male del lupo”
138.49 che chi in so loso habonda/ e in faito ha manca- PRP 357 (3.13) che te vegne zo zembo e ra louèa…/
mento/ par a mi che se confonda. AG 138.63 ma como che te vegne ra prea.
sempre som proai/ si otra mar si como de za/ soi lozi son PRA 389.
ben parezai/ antigamenti, e De lo sa. IVE 17 sg. quanvi- D louetto. lovo. ma lovo.
sde che lo stao de la viduitae… sea de maor perfeciom e louèiu sm. “officina, laboratorio”
de maor loso… –– monte lode et losi bon e grandi se tro- ADG 81, 83. FDG 135.
van scriti de questa sancta castitae viduar. IVE 27 per D lavorerio.
quella maynera e via chi semper loço e honor e gloria sea (ma dro) louetto sm “male del lupo”
de lo sanctissimo nome… IVE 28 per quella via e may- PRP 350 (str.53) basta, che ro louetto e ma dra serra/
nera chi sea loso de Dee et salvation de le lor anime. criàn tutti a derrèghe quei dra terra. –– (str.54) ro mà dra
CEB 356 de la rea fim de lo consegio se segue più lenge-
serra e ro mà dro louetto.
ramenti reprensiom che loso de la bonna. MAC 171 a
losso e gloria de lo fijor de Deo. PAB 55 guierdom de PRA 389: cf. fr. merid. mauloubet, loubet, diventato
losso diminuisse demerito de secreta conssiencia. imprecazione generica; fr. loubet, louet “carbonchio,
FA 366. FAS 146. AGN: < elogium (non < los, laus) malattia dei maiali”; mau-loubet “cancro, ulcera”
Cf. BPE 308 s. xiii. piem. gram loso e honor. D louèa. lovo. (mà de) lovetti.
D elogiu. losamenti. lozo. loço. loxo. lö’ugia sf. “acqua della rigovernatura dei piatti”
lotto sm. “lotto, gioco aleatorio” PSE 257 sg.: lavatucula. PD 125, 347.
DSP 265 ca.1560 che de cetero non sii lecito a persona D lavaggia.
alcuna… fare lotto de qual si voglia sorte ne soma… lòura sf. “traccia”
sotto pena di perdere tutte quelle robe o altre cose de VPL (Pigna).
quale si facessero essi lotti, et ultra li denari che si tro- lòuzu sm. “lampo”
vassino essere stati posti a essi lotti. VPL (Vent.).
D luttò. L lottus. Lovàire top. (Bard.)
lotone sm. “ottone” (Bonif.) 27.
GBV a.1514 s.v. electrum. AA 144 due reliquari de D lovari.
lotone… una cadeneta per lo vesco de lotone dorata. Lovara top. (V.Varenna, Pegli)
MNS.2.9 a.1577 (Sav.) cugiari di lottone e di legno.
RVV 60 a.1798 Lovara.
MNS.3 62 a.1721 (Sav.) anelli di ferro e di lottone.
D laton. latone lettone. L lotonum. D lovari.
lottu sm. “gioco del lotto” Lovari top.
VPL. FTL 152.
lòu sm. “lato, fianco” D luvu. lovaire. lovari. lovio.
CIT 66 ri lœi fæti a prezutti/ che solo ch’a se mœuve, lovaçço / lovazo sm. (ittiol.) “pesce lupo; labrace;
tremman tutti. RAN 27: latus. FNE 56 n.4 “fiancata di luccio; spigola”
nave” AG 36.75 lezha umbrina ni lovazo/ ni pexo groso da
PD 123, 128: pl. loèi, luéi. ADG 80. marrazo/ ni gram muzalo peragar/ no me fan za stoma-
D lao. gar. CIT 206 l’ombrina e ro lovaçço.
lôu sm. “lavoro” FA 366. FAS 150.
PD 16.123, 128, 347: low, pl. lwéy. FDG 199, 202 < D loasso. luassu. luazu. luvasso. L lupus.
lavuru. PVG. VPL. Lovegno top. (Pieve di Teco)
D lavù. PTR 48 sg. “top. prediale romano < Lufinius, gent. rom.
löu sm. “urlo”
(sec. 2-1 a.C.)”
RAN 194.
D lôi. lüu. L luvignana.
loua lö’vegu sm. “(di luogo) scuro, tetro”
AG 146.211 (ms.) ni lo bazigar che zoa/ balar, zugar, li PVG.
mozi canti/ chi la voluntae loua/ torneran posa in gran D luvegu.
pianti? (ma de) lovetti sm. “malattia del lupo”
AGC corr. la voluntae toa; AGN propone alternativam. CIT 59 con ro ma de lovetti ho tanto grao/ zœumoæ, che
la voluntae lova (lupa: “bramosa”). no so ben cose m’assume/ o ro nomme d’amante, o
louà vb. “lavorare” desperao.
PVG: lowà. D (ma dro) louetto.
D lavorar. lovim sm. “lupino, cosa vile”
(Villeneuve-) Loubet top. (Alpi Marittime, Fr.) AG 53.103 tuto ge va lo parentao/ tuti li amixi e li vexim/
LAM 124. ni gi zoam un lovim. AG 136.159 per che te exaoti con-
D villeneuve.
tra De/ chi pu vir e cha un lovìn?
lòudura sf. “allodola”
MP 20.2 (Pigna). BUL 415, 439. PFM 126: “-ou- per FA 366. FAS 149.
influsso prov.?” D lupin.
D lodua. lodura. Lovio top. (masseria nel Bosco di Savona)
louèa sf. “masnada, branco di lupi” BG 155 a. 1845 (Sav.).
PRP 343 (str.21) ro campanìn sonava ra stremìa/ per poè D lovari. L loveo.
imbarlugà quella louèa. L’ovo top. “Loano”
PRA 389. TCL s.v. löa a.1588.
D lovo. D loano.
lovo 637 luco
lucu sm. (ornit.) “gufo, allocco (Stryx aluco)” lügaru sm. (ornit.) “lucherino”
PD 337 “in qualche frase stereotipata”. RML 975. CLU. Cf. RNB 79 sg. neogr. lo›garon m.s. (dal gen. o
PVG. dal ven.)
D locu. ucu. uruccu. D lügaìn. lügarìn. lüghén. lügau. lügherina. lügou. L
lüccu sm. “persona stupida” ligurinus. lugarus. lügau sm. (bot.) “Arisarum
BDS (Sav.). vulgare”
Cf. CVM mil. locch “smemorato” FPL (Levanto).
D locu. lügau mascciu sm. (bot.) “Arum Italicum”
Lüccu n. p. “Luca” FPL (Levanto)
GO. lüggèa sf. (bot.) “Arum Italicum”
D lucca. FPL (Cogorno).
ludà vb. “lodare” D lügiàia.
CAD. PD 158. lügengu agg. “lugliengo, di luglio”
D laudà. PD 115 üga lügenga: “fra gli ultimi superstiti di -ing-“.
Ludovigho n.p. “Ludovico” D lüggiu.
BDF 149 a.1460 lo magnifico messer Ludovigho. lüghèn sm. (ornit.) “lucherino”
lüdra / ludria sf. “lontra” RAN 194 “ligurinus”. PD 123, 139, 150: lügarìn. FDG
VPL lüdra(Sanr.), lüdria (Alb., Pietra). MP 20.2 (Pigna) 166.
“non indigeno” (lutrja, REW 5187.3). “Ci aspetteremmo D lügaru.
*luira [che in effetti è attestato a Ventimiglia]. lügherina sf. (ornit.) “raperino”
Cf. CVM mil. ludria; RGS § 260 ven. lodra. MUI 174 sg. CLU.
s.v. lodra. D lügaru.
D lüdria. lüggia sf. “peluria della buccia interna della casta-
lüdria sf. “lontra” gna”
GO. CAD. DVA (VArr.). ADP (Pietra). RCG 80.
AAG 118. RGA 71. D lüggiu.
D ludria. lüdru. luira. L lodria. lüggia sf. “fame”
ludro agg. “superbo, scortese” BDS (Sav.). VPL (Pietra, Var.).
ALE 13 “a.it.” MVS (Sarz.): REW 9102. DEI.3 2280. lüggia sf. “bernoccolo; cisti, tumore sebaceo della
D lüdru. lüdria. pelle”
lüdru sm. “lontra maschio” GO. PAG 166. BDS, SDS (Sav.). PVG. VPL (Pietra,
BDS (Sav.). Var.) “ascesso”.
D lüdria. AAG 121 lupia. RAN 12, 194 “frottola, bugia”
lüdru sm. “ghiottone, mangione” lügiaia sf. (bot.) “gigaro (Arum Italicum)”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. PVG.
GA 12.173: uter “otre”. REW 9102. D lüggèa.
D ludro. lugio / lügiu sm. “luglio”
Luèa top. (V.Varenna, Pegli) MAC 171 a di xiii. de lo meize de lugio. NAB 17 a.1473
RVV 60: in Luèa. a.1291 lovarie. a.1798 lovara. a di 23 de lugio de 1473 in Saona. TL.3 122 a.1474 lo
D luvea. meize de lugio. BGP 153 a.1484 infra lunesdi chi vene
luegna sf. (bot.) “Plantago lanceolata L.” chi sera ali cinque de lo mexe de lugio proximo. AA 24
MLC 259 (Chiav.) ali 2 de lugio. PVG, VPL lügiu.
D uegna. D lügengu. L lulius.
luégu agg. “ombroso” lüggiu sm. “peluria della buccia interna della casta-
FDG 187: lùvegu : lwégu. gna; lamella fra i gherigli della noce”
D lùvegu. GO. PAG 87. RCG 218. RAN 194. BDS (Sav.). VPL.
luffa de luvu sf. (bot.) “vescia (Lycoperdon v.sp.)” D lüggia.
FPL (VArr.). lüggiu sm. (bot.) “loglio”
D loffa. MLC 273
lùfia sf. “flatus ventris” D löggiu.
ADL (Vent.): REW 5103. lugor sm. “luccichìo”
D loffa. FAS 164.
Lugagna top. (V.Sturla superiore) D luxe. rellugar. relugor.
EOL 33: < n.p. lucanius. lügou sm. “lucherino”
lügaìn sm. (ornit.) “lucherino (Fringilla spinus)” PD 139: lügow : lugaru.
MUI 175. PVG. D lügaru.
D lügaru. lui pron. sogg.di 3ª pers. m. sg. “lui”
lüganega sf. “salsiccia” LSE 29 et lui respoze: eo ve lo prego grandementi. FTM
MUI 175. RCG, Diz. PD 139, 150. RAN 21. REW 95 a.1456 (Sav.) quando lui se offerite al padre suo per
5134. BDS (Sav.). PVG. VPL. noi esso volle essere nudo da ogni cosa mondana.
Cf. MB 125 (Bonvesin) luganeg. lui pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui”
lügarìn sm. (ornit.) “lucherino (Ligurinus, AG 2.11 sg. e poi che in lui consentisti/ mai da lui no ve
Chrysomitris spinus)” partisti. AG 12.262 niente in lui posso comprender/ che
BUL 422. CLU. me paira de reprender. AG 39.3 a so fior/ chi obeir a lui
D lügaru. non vor/ ni star con si ni habitar… AG 57.42 e for De
lui 639 lûme
(en) quele encontrae/ a miso lui per castigar. AG PD 145: < limassa. MD 10: DANTE, Inf. 25.32 e li orec-
143.204 poi t’abasa a pe de lui. PAB 55 la coniuracion chi ritira per la testa/ come face le corna la lumaccia.
faita contra lui. PAB 62 che se alcunna cossa gi fallisse, D lemassa. limassa. lumaga. lümassetta. lümassùn.
in lui no serea remedio de confforto. LSE 26 ben che eo lümassa sf. “specie di mollusco marino (Natica
abia molto amato lui… v.sp.)”
lui pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “lei” PML 379.
AG 12.11 questa vergem benastrua…/ che chi per lui vor lümassa cue spine sf. “murice comune, specie di
demandar/ tuto g’a promiso de dar. AG 12.153 in la mollusco marino (Murex brandaris)”
camera te rechui/ e humelmenti prega lui (Maria)… AG AFV 426 (Vent.).
12.468 Criste da lui qua s’è aluitao. AG 12.596 se fe la lümassetta sf. “metodo di cura delle tonsille, che
vergem apresentar/ e disse a lui… AG 14.305 che l’ira a vengono premute con le dita”
ti lo cor no t’arda/ e contra lui sta si guarnìo… AG AMSSSP n.s. 14 (1980) 103 (Vado).
39.150 questa inimiga fera…/ che quando ella seguir te D lümassa.
vor…/ non aproximar uncha in ver lui. PAB 60 (fortun- (funzu) lümassùn sm. “specie di fungo (Phallus
na) e se de lui te voi lamentar… PAB 90 la celestial impudicus)”
(corr.: ‘l’aire celeste?)… De… da lui le goerre deschassa FPL.
[ma PS 20 intende lui masch., riferito a De: = da sé]. D lümassa.
FA 366. AGN clxiii. lumbrigu sm. “lombrico”
lui pron. compl. di 3ª pers. m. pl. “loro” ADG 40. VPL.
AG 54.26 li beruer…/e noi sempre veiar demo/ chi mai D lumbrixu. umbrigu.
de lui segur no semo. lumbrisallu sm. “ombelico”
AGN clxiii. GA 13.36 “antiquato (concrezione dell’art.)”
luì sm. (ornit.) “luì, pigliamosche” D lombrisallo. umbrisallu.
CLU. ADL (Vent.).: onom. lumbrixu sm. “lombrico”
luià vb. “ululare” L lumbrigu.
PVG: REW 9039. lumme / lümme sm. “lume“
D lüà. RAN 54, 72 s.xvi, xvii lumme. DEV 11, RGS § 159.
luiassa sf. (bot.) “Clematis vitalba” PVG:“lume (a olio)”. VPL.
FPL (Cogorno). Cf. SAP 412 a.lomb. lume, m.s.
luiâtri / lüiâtri pron. sogg. e compl. di 3ª pers. m. pl. D alümà. lime. lumera. lumetto. lumi da morto. lümìn.
“essi, loro” lüminaria. luminario. luminelou. L illuminare. lumen.
RGS § 440. FDG 284. lümé sm.pl. “specie di fagiolini”
luìn sm. (bot.) “lupino (Lupinus albus)” PVG “tipo isolato”.
MLC 232 (Chiav.). PVG. lüméa sf. “lucerna, lume a petrolio””
D luinassu. lupin. NPD 75 a.1842 (Sav.) dîvan che due lümée ghe pàivan
trè.
luinassu sm. (bot.) “Psoralea bituminosa”
CAD. PVG. PVP 368 s.v. lucerna.
FPL (Cogorno): pl. luinassi.
L lumera.
D luìn.
lümeetta sf. “lume a olio”
luira sf. “lontra”
FDT.P 74 (Triora).
ADL (Vent.).
D lümêta.
D lüdria. lümegusu agg. “viscido, lumacoso”
(erba) luisa sf. (bot.) “erba cedrina” ADL (Vent.). VPL.
RAN 194 “Aloysia citriodora”: dedicata a Maria Luisa D lumaga.
di Spagna quando fu importata dal Cile. MLC 256, lüméira sf. “lume a tre o quattro becchi”
PVG. “Lippia citriodora Kunt.” ADL (Vent.): a.fr. lumière.
luitàn agg. e avv. “lontano” D lumera.
PD 354 “antico”. lumenaria sf. “luminaria, processione con lumi”
D loitan. CAR 11 a.1340 che piascuna persona chi sea de la ditta
lula sf. “pentola di rame” compagnia sea integnuo de esse a la festa de la Madonna
MP 14.49; 20.2 (Pigna) < olla. sancta Maria in Banchi con li soi prioy a fa la lumenaria
D ula. a Madonna sancta Maria de lo Carmo.
lulla sf. (bot.) “Ulex Europaeus” L luminaria.
FPL (Voltri). lumera sf. “lume, lampada”
lulla sf. (ittiol.) “calamaro” PAB 52 o raxom, d’omo lumera. PAB 58 che tu receivi
ADP (Pietra). piayritae de veraxe lumera… –– si como lo nivollao/ de
lumaga sf. “lumaca” l’aire e carregao/ affoschisse la lumera/ de le planete.
MVS (Sarz.). VPL (Riviera di levante). PS 66 “francesismo”. MD 6 DANTE , Inf. 4.103 così
D lümassa. lümegusu. andammo infino alla lumera.
Lumarzo top. (Chiavari) D lüme. lüméa. lümeira. lümêta.
CL 18. lûmescello / lumescellu / lumeselo sm. “gomitolo”
lumaçça / lümassa sf. “lumaca; chiocciola” AA 195 filo filato in ase in lumeseli. GL 3.18 dro lûme-
CIT 279 con passo de lumaçça e de trattuga. GL 10.34 scello a ten forte ro cavo/ per no perde ro fî.
sciù pr’un-a scara van fæta a lumaçça. ADL (Vent.), PD 337, 339 lumescellu “plebeo”. PRA 395.
PVG, VPL : lümassa. D allumescellà. lûmscé. remescello.
lümê 640 lung
lümêta sf. “lume a olio, cappello da prete a tre lüna sf. “luna”
punte” OCD 25 (Campoligure, Masone). PVG.
CPD 7 a.1940 (Sav.) davvéi lümêta/ u l’éa ditu dâ gente/ D lunna. lünàiu. lunatico.
u cappellu dai prèvi allùa üsòu/ e üna lümeta u pàiva lünàiu sm. “calendario”
veramente. VPL “lucerna a becco”. GA 12.166 “formazione dotta, recente”. ADG. FDG
D limeta. lucheta. lümeetta. lümera. 171. VPL.
lumetto sm. “lumino” D lüna.
RAN 72 s. xvii. MIT 97 a.1850 (Sav.). lunàtico / lünàticu agg. “lunatico, isterico, strava-
D lüme. gante”
lummi sm.pl. “nomi: i numeri del lotto” PS 66 s.xiv. unna soa fiiora lunatica.
PD 351 “plebeo” CAD. GA 12.170 lünaticu “formazione dotta (cf. salvati-
D luminata. nome. co > sarvègu).
lumi da morto sm.pl. (bot.) “Colchicum autumnale” D lüna.
FPL (M.Ermetta). lunde cong. “dove”
D lüme. VRS 456 (Ormea.
lümìn sm. “pupilla dell’occhio” D donde.
D limeta. lüme. luminelu. lundeman sm. “il domani”
lüminàiu sm. “persona addetta all’accensione dei GL 4.53 e no stà lì a aspêtà ro lundemàn.
lumi stradali” D deman. undimano.
PD 109, GA 12.166 “formazione recente, dotta”. lundrìn sm. “panno pesante, peloso”
D luminario. CAD.
luminar sm. “liminare, soglia” lunedì sm. “lunedì”
PS 3, 66: s. xiv. pl. luminai, pron. -ü-. PAD 320 a.1506 lo lunedì l’ultimo del mese…
luminaria sf. “lume, luce” D lünerdì. lunesdì.
PAB 39 s. xiv. seam faite luminarie in lo firmamento de lünerdì sm. “lunedì”
lo cel. PVG (V.Grav.)
D lüme. luminèa. L luminaria. D lunedì.
luminaria sf. “luminaria, processione con lumi” lunesdi / lünesdì sm. “lunedì”
SA 243 a.1351 (Sav.) de la luminaria chi se deve fare in la BL 61 a.1392 la morìa talor cesa e monta. Sabato passato
festa de la nostra dona… che ciascuna persona de dicta arte ne morì vii., domenega viii., lunesdi x., martesdi xiii.
sea integnuto e de congregase… con un cerristo da poi per SCF 93 a.1393 ogni primo lunesdi de lo meize. PS 17 s.
andar a la gexia. NAB 19 a.1473 (Sav.) che ogni ano in la xiv. lunesdi. TL.1 838 a.1458 quelo chi fo dito lunesdi.
vigilia de la beata vergine Maria del meze de agosto che BGP 153 a.1484 infra lunesdi chi vene. PAD 325 a.1506
ogni singulo maistro de butega de la dita arte siano tenuti e l’undimano chi fu lo lunesdi.
debiano esere perzenti ala luminaria osia prosesione. CAD, VPL lünesdì.
L luminaria. D lunedì.
luminario sm. “lume” lünetta sf. “ugola”
PAB 39 s.xiv. e fe lo nostro segnor Dee doi grandi lumi- GO. CAD. BDS (Sav.). PVG. VPL.
narij… lo sol… la lunna. GA 13.36: *uvula, con agglutinazione dell’articolo:
PS 66. REW 9105, cf. lomb. lünela, m.s.
D lüme. lüminàiu. luminègu. lünetta sf. “gibigiana”
luminata sf. “nomèa” DVA (VArr.): fa a lünetta.
PD 351 “plebeo, cf. port. lomear “nominare”. (a/ da la) lunga loc. avv. “lontano”
D lummi. renomaa. IVE 41 sg. comensà a andar pu a lunga, unde questi pu
lüminèa sf. “lampada di terracotta, di forma trian- no lo poen torvar. –– intrà in un bosco chi era ben da la
golare” lunga d’abitatium de la gente.
PAG 32. PS 40.
D luminaria. D lungu.
Luminègu top (Lavagnola, Sav.) lungagna / lungagnùn sf. “spilungone”
NTS 40. MP 20.2 (Pigna) lungagna. GO, BDS (Sav.) lungagnùn.
D luminario. D lungu.
luminelu sm. “pupilla dell’occhio” lungannia sf. “rete lunga e bassa per la caccia di
MVS (Sarz.). animali terrestri”
D lüme. lümìn. GO. IVI, pl. lungannie “ragionamenti prolissi”.
lümscé sm. “gomitolo” D lungu.
PRA 395 (Rossiglione, Sassello) (de) lungo loc. avv. “lungamente, continuamente”
D lûmescello. RDC 181 (T.Conchetta)
lümiscelu sm. “gomitolo” Cf. N.TOMMASEO-B.BELLINI, Dizionario della lingua ita-
VPL. liana,: a di lungo “senza interruzione”.
lunna sf. “luna” D (de) lungu.
PAB 39 e la menor (luminaria) segnorezasse la noite, e lungu agg. “lungo”
questa si e la lunna. PD 119, 358. PVG. VPL.
D lina. lüna. D alungö’iu. longu. lungagna. sbilungu.
lün-na sf. “luna” (de) lungu loc. avv. “sempre, continuamente”
PD 352 (s. xviii.): lün-na > lün-a . PFM 132 (Noli). BDS (Sav.). Cf. RNC 22 neogr. ntell’ggo “tuttora,
VPL. Cf. RGS § 223. sempre”.
D lunna. D (a/ da la) lunga. (de) lungo.
luni 641 lurp
lüxerna de scöggiu sf. “specie di cernia del mare dele sum semegeive a lo segno marco (legno março?)
ligure” chi luxe de note e de di marzo appare. FAR 34 sg. s.xiv.
PML 359 “sciarrano, cernia gigante (Serranus gigas (Sav.) luxir traduce lat. luceo, fulgeo, mico. PAB 67 lo
C.V.)”. AFV 417, ANP 66 (Vent.) “cernia nera iorno fa per sol luxir/ e note per lunna sihairir. LSE 29
(Epinephelus guaza)”. spesso, seando in oratione, la sua fassa maravegioza-
Luxerne top. (Loano) menti luxiva, et ne procedeva radij como de sole. PAB
TCL. 82 elli no pom luxir (corr.: fuzir?) ni contrar a li vicij.
D luxerna. RDB 12 come ro sò chi a noi ro giorno gîa/ con ra so
luxernetta sf. “piccola lucerna” luxe fa luxì re stelle/ che se ro carro so cangiasse via/
CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternella…. men luxireivan cha re ciarabelle. CIT 31 possi tu luxì
RAN 72. tanto che ti scciatti/ luna desgraçià, luna cornûa. GL
D lucerna. 20.42 e ro ferì d’onde de smarto e d’oro/ luxiva una
luxærta / lüxerta / lüxertua sf. “lucertola” corona sciù l’ærmetto.
GL 9.9 atro che grilli, grigore e luxærte… VPL lüxerta, RAN 58, 72. FAS 146, 162.
lüxertua. D luzir. luxe. lüxì.
luxi avv. “lungi, lontano” lüxì vb. “brillare”
PD 119, 129, 343; 344, 354, 359. PVG. VPL.
D lonzi. D lüxe. luxì. stralüxì.
luxì/ -r vb. “brillare, luccicare” lüxinga sf. “lusinga”
AG 85.83 ni bon omo ni lear/ po luxir de gran vertue/ CAD.
entre gente malastrue. AG 130.4 fantina chi se maria/ se D losenga. lunsenga. luzenga. lusengua. luxenga.
dexe esse ben noria/ e de costumi si ornaa/ che ne luxa lüxipilla sf. “risipola”
(FAS 146, 161: luceat) la contra. IVE 9 le persone infi- DVA (VArr.).
645
INDICE
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5
Abbreviazioni (toponimi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
Abbreviazioni diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
Bibliografia (sigle) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19
A................................................................ » 43
B ................................................................ » 147
C-K............................................................. » 233
D................................................................ » 375
F ................................................................ » 447
G................................................................ » 505
I - J -Y . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 560
L ................................................................ » 597
Finito di stampare
nel mese di giugno 2002
nello stabilimento grafico
Marco Sabatelli Editore
in Savona.
Con il contributo della