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SERGIO APROSIO

VOCABOLARIO LIGURE
STORICO - BIBLIOGRAFICO
SEC. X-XX

PARTE SECONDA - VOLGARE E DIALETTO

VOLUME PRIMO
A-L

SOCIETÀ SAVONESE DI STORIA PATRIA

MARCO SABATELLI EDITORE

SAVONA
2002
VOCABOLARIO LIGURE
STORICO BIBLIOGRAFICO
Sec. X-XX

Piano dell’opera:

Parte prima: Latino


Volume I A - L
Volume II M - X

Parte seconda: Volgare e Dialetto


Volume I A - L
Volume II M - X

© Copyright 2002 - Società Savonese di Storia Patria.


Proprietà letteraria e artistica riservata. Riproduzione vietata.
Stampa: Marco Sabatelli Editore, Savona.
Introduzione

Vengono qui fornite le indicazioni necessarie per un appropriato uso delle strutture del vocabolario.

1. Criteri metodologici generali

- DUE SEPARATE SEZIONI (PARTI)

E’ risultato inevitabile dividere il Vocabolario in due separate sezioni, anche se tale divisione poteva appanna-
re la visione, che sta alla base del presente lavoro, del dialetto ligure come di una unica realtà che si è venuta
organicamente evolvendo nel corso di oltre dieci secoli.

Sezione latina (L)


sono registrati nella sezione latina i materiali tratti da documenti scritti in latino (classico o medievale): anche
quindi parole che i testi esplicitamente dichiarano “volgari”. Queste vengono peraltro di norma registrate an-
che nella sezione “volgare-dialettale”

Sezione volgare e dialettale (D)


comprende tutte le parole non latine: volgari, dialettali, italiane di colorito dialettale; comprende anche le vo-
ci dell’ italiano letterario e di altre lingue (francese, provenzale, ecc.) che si è comunque ritenuto opportuno
registrare.

- AFFIDABILITÀ DEI TESTI

La validità di un vocabolario storico dipende in buona misura dalla affidabilità del materiale raccolto, cioè
dalla correttezza filologica delle edizioni dei testi; per altro verso, una corretta lettura ed interpretazione dei
testi non è possibile se non si disponga di strumenti lessicografici adeguati. A rigor di termini, si rischierebbe
quindi di trovarsi chiusi in un circolo vizioso, senza vie di uscita. Ma per quanto riguarda il campo del pre-
sente lavoro la pratica esperienza ha dimostrato che, tranne rare e riconoscibili eccezioni, il materiale fornito
dai testi a stampa - sia dalle edizioni ottocentesche che da quelle moderne - è sostanzialmente corretto ed at-
tendibile, e che comunque la comparazione delle diverse testimonianze di una singola voce consente spesso
di riconoscere ed emendare errori di lettura, di stampa e di interpretazione, e di eliminare inammissibili va-
rianti.

- ETIMOLOGIE

Il presente vocabolario è bibliografico, non etimologico. Le indicazioni sulle etimologie vengono fornite,
quando ritenute opportune, nell’ambito della specifica bibliografia; si è di norma evitato di ripetere quanto
possa essere agevolmente reperito nei dizionari etimologici italiani.
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- VARIANTI

Tutte le varianti, anche quelle che non interessano il filologo testuale, hanno importanza per lo storico della
lingua e per il linguista, per il quale si tratta di rilevare non solo significati ma forme storicamente attestate1.
Vengono quindi registrate separatamente, nell’ordine alfabetico, tutte le diverse forme di uno stesso termine,
solo trascurando varietà locali di minimo rilievo.
La separata registrazione delle varianti (così come la divisione della materia in due sezioni) ha creato il pro-
blema della scelta, fra le diverse forme di una medesima voce, di quella sotto la quale registrare i rimandi e la
bibliografia. Non sempre infatti la forma più antica è la più significativa, né la prima nell’ordine alfabetico.
Non si è seguito in proposito un criterio unico si è cercato di adottare la soluzione che caso per caso apparisse
più opportuna.
La fitta rete dei rimandi da voce a voce dovrebbe comunque ovviare ai possibili inconvenienti di una scelta ar-
bitaria.

- NEUTRALITÀ

Si è di norma evitato ogni intervento diretto ed esplicito del compilatore nella materia registrata. Le rare ecce-
zioni (giudizi, proposte, precisazioni, rettifiche) sono poste fra parentesi quadre.
Sono state evidenziate nei modi ritenuti volta a volta più opportuni le correzioni adottate o dubitativamente
proposte dagli editori; si sono corretti senza particolare menzione i più evidenti errori di lettura o di stampa.

2. La ricerca

- FONTI

Tranne isolate eccezioni si sono prese in considerazione esclusivamente edizioni a stampa.

Nell’esame delle fonti ci si è arrestati, tranne eccezioni, alle pubblicazioni comparse sino alla fine del 1988
(con l’inizio del 1989 si è avviata la redazione dell’opera).

- AREA GEOGRAFICA

L’area geografica coperta dalla ricerca è sostanzialmente quella della Liguria attuale: area i cui confini lingui-
stici, così come quelli naturali, sono sempre stati molto netti lungo la costa, dall’estremo Ponente alla Luni-
giana, e nell’entroterra sino allo spartiacque appenninico ed all’incontro con l’area piemontese e l’emiliana 2.
Solo in pochi casi particolari la ricerca bibliografica si è spinta al di là di tali confini 3.
Si è fatta invece larga parte ai confronti con gli altri dialetti.

- AREA CRONOLOGICA

La ricerca ha riguardato:
- i testi latini prodotti dal sec. x. al sec.xv.; testi posteriori sono stati presi in considerazione solo se ritenuti di
particolare interesse; sono stati registrati eccezionalmente testi anche non liguri dei secoli anteriori al deci-
mo;
- i testi volgari prodotti dal sec. xii. al sec. xv.;
- i testi propriamente dialettali a stampa prodotti dal sec. xvi. al xviii., nonché testi italiani fino al sec. xviii.
interessanti per la presenza di elementi dialettali.
- Per i testi dialettali dei sec. xix-xx. la ricerca è stata sostanzialmente limitata alla produzione savonese e si è
svolta per il resto sui vocabolari e gli studi linguistici.
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- AREA SEMANTICA

La scelta - inevitabilmente soggettiva - del materiale da registrare è stata determinata dall’intento di eviden-
ziare e datare tutto il materiale lessicografico comunque utile per la caratterizzazione e la storia del dialetto li-
gure, e per la retta comprensione dei testi. Essa è stata la più ampia possibile, nell’intento di non trascurare
nessun elemento che apparisse comunque interessante, oltre che dal punto di vista linguistico, anche da quello
della storia delle istituzioni e delle tradizioni. Una elencazione esemplificativa comprende tutte le attività
umane, dall’agricoltura e dalla pastorizia alla cantieristica, alla marineria, alla pesca e al commercio, all’arti-
gianato e all’industria, alla finanza pubblica e privata, con particolare riguardo per la produzione dei tessuti e
dei manufatti di abbigliamento. Sono state prese in attenta considerazione le scienze naturali, la chimica, la
medicina e la farmacia, la terminologia giuridica, fiscale, amministrativa, militare, religiosa.
La mole del materiale raccolto consente di considerare sostanzialmente limitata la possibilità che elementi
caratteristici e importanti siano alla lunga sfuggiti alla rilevazione.

- TOPONIMI E ANTROPONIMI

Uno spazio particolarmente ampio è stato dato ai toponimi ed agli antroponimi - soprattutto soprannomi e co-
gnomi - che presentano per loro natura caratteri altamente conservativi, e sono spesso strettamente connessi
con nomi volgari (di piante, di animali, di mestieri, strumenti, aspetti del terreno,ecc.) non altrimenti attestati
nei documenti di epoca antica.
Si sono spesso registrati anche toponimi e antroponimi privi di evidente connessione con altri elementi lessi-
cali, in quanto si è ritenuto che potessero fornire materiali utili per eventuali ricerche di diverso genere.

3. Ordine alfabetico

Nell’elencazione delle voci si è seguito il seguente ordine alfabetico:

a - b - c (k) - d - e (æ) - f (ph) - g - i (j, y) - l - m - n - o (ö, êu, œ, œu) - p - q - r - s (ç, z) -


t - u (ü, û ) - v - w (vv) - x.

Ai fini dell’ordinamento alfabetico si registrano senza distinzione, pur trascrivendole fedelmente: :


le lettere c / k; e / æ; f / ph; i / j / y; o / ö / êu / œ / œu; s / ç / z; u / ü / û;
le consonanti (ma non le vocali) semplici e doppie;
le parole che presentano m per n o n per m, sc per scc.
Non si tiene conto di h iniziale o interna, tranne quando ha valore fonetico.
Le parole straniere (per es. toponimi francesi, spagnoli, provenzali) vengono disposte nell’ordine alfabetico in
cui compaiono nei dizionari delle rispettive lingue.

4. Grafia
Nella redazione di un vocabolario storico e bibliografico, esclusivamente basato sulle attestazioni scritte di
epoche diverse lungo l’arco di dieci secoli, esclusa essendo l’adozione di una grafia fonetica, ed in presenza
di sistemi grafici oltremodo diversi negli autori, nei luoghi e nei tempi, si imponeva, per la registrazione e per
l’ordinamento delle voci e delle citazioni testuali, l’adozione di criteri della massima semplicità, univocità ed
adattabilità, che offrissero sufficiente garanzia di fedeltà e, insieme, facilità di reperimento e di consultazione.

Tali criteri vengono esposti sommariamente qui di seguito, avvertendosi che essi rappresentano punti di riferi-
mento costanti, pur se, nella estrema varietà della casistica concreta, non sempre essi sono rigidamente appli-
cabili ed applicati.
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SEZIONE “LATINO”

Nei testi latini medievali la grafia è generalmente molto uniforme, e ricalca sostanzialmente la moderna resa
del latino classico, con le seguenti principali differenze:
- il dittongo æ è costantemente reso con e;
- il dittongo œ è reso nei diversi testi sia con œ che con e;
- la h è spesso inserita nelle parole senza valore etimologico o fonetico
- non si distingue di solito ph da f;
- non è di solito sicura la distinzione fra consonanti semplici e doppie;
- è frequente l’uso indifferenziato di s, (ç) e z.

I testi latini vengono qui trascritti rispettando fedelmente la grafia delle fonti, avvertendo che
- non vengono usati i caratteri maiuscoli;
- non viene introdotto ovviamente l’accento tonico.
- per praticità tipografica vengono evidenziate, quando opportuno, solo le vocali lunghe mediante accento
circonflesso.

SEZIONE “VOLGARE-DIALETTO”

Confluisce in questa sezione un materiale lessicografico estremamente vario per natura, età e provenienza, per
la cui registrazione è sembrata opportuna l’adozione di codici differenti.

Si raccolgono in particolare in questa sezione:

a) voci e testi “volgari” genovesi e liguri dei primi secoli;


- voci e testi redatti in un italiano sensibilmente ricco di forme dialettali;
- voci e testi italiani riferiti a forme, istituzioni o tradizioni locali.
Tutte queste voci e questi testi vengono registrati e trascritti rispettando fedelmente la grafia usata
dalle rispettive fonti,.

b) - voci e testi dialettali veri e propri, nei quali l’uso del dialetto rappresenta la scelta consapevole di uno
strumento autonomo rispetto alla lingua nazionale, e mira a rispecchiare la parlata locale nelle sue for
me più autentiche ed espressive.
In questo ambito si è operata una distinzione:

- le voci e i testi dialettali genovesi dei secoli xvi-xviii, tutti redatti secondo una codificazione so-
stanzialmente omogenea e stabile. Questi si trascrivono rispettando la grafia delle fonti, solo norma-
lizzandone alcune forme.
In particolare
- si è di norma mantenuta la grafia di æ, œ/êu (æ´, œ´/eú se comunque accentate nei testi);
- si è mantenuta la grafia “genovese” di o per [u], û per [ü];
- si è usata la forma -scc- per il nesso -ß c- comunque evidenziato nei testi.
- si è spesso usata una sola forma per le terminazioni participiali (aou, au, ao, ou);
- non si è spesso evidenziata, nella trascrizione, la pronuncia velare di n in sillaba finale preceduta
da vocale tonica (indicata nei testi con ñ, n- nn-), dato che si tratta di un fatto di pronuncia regola-
re e costante, limitato nel tempo a una ben definita area della Liguria 4 ;
- si sono usati parcamente gli accenti tonici;
- si è riservato il circonflesso alle vocali lunghe (particolarmente se non accentate).

- le voci e i testi dialettali “moderni” (degli ultimi due secoli) per i quali i codici grafici della pro du-
zione letteraria e di quella scientifica e lessicografica si sono differenziati nelle diverse aree subdialet-
tali, sviluppando - accanto alla tradizionale e stabile norma “genovese” - un insieme anarchico di solu-
zioni diverse, soggettive, instabili e a volte prive di fondamento.
Per questi si è ritenuta opportuna l’adozione di una trascrizione estremamente semplificata e com-
prensiva, che evidenziasse soltanto i fatti fonetici largamente significativi e trascurasse le distinzio-
ni più sottili e le particolarità locali di minore rilievo, ignorando quindi i criteri dichiarati dai ri-
spettivi autori.
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Tale trascrizione attribuisce alle singole lettere il valore fonetico che esse hanno nella lingua italia-
na corrente, con le seguenti particolarità:

Vocali
å = a molto chiusa, quasi o: così evidenziata perché nei testi relativi ad alcune località (Ormea, Trio-
ra) essa viene spesso trascritta come o;
é = e chiusa;
è = e aperta, in tutte le gradazioni;
i = i vocale e semivocale (j, y);
ö = eu francese (accentato: ö´);
u = u vocale e semivocale (w);
ü = u francese (accentato ü´).

Consonanti
gl = l palatale (∑)
gn = n palatale (ñ)
n = n nasale o velare (N,¿,…) in sillaba finale preceduta da vocale tonica,
r non si è evidenziata in alcun modo la r palatale (dorsale o retro-flessa) ({) caratteristica di al-
c u -
ne zone liguri.
sc = s fricativa palatale sorda: (ß : sciamma, asccianà, scciümma, scpartì).
z,s = s sonora (S, √): spesso si usa s anche per la sibilante sonora.
Una specifica menzione segnala i rari casi in cui la pronuncia corrisponde a quella della z sor-
da o sonora italiana (z, J).
q trascritta secondo l’uso italiano moderno.

Consonanti doppie
A differenza da quanto avviene per le vocali nessuna distinzione è fatta fra consonanti semplici e dop-
pie: esse vengono registrate indifferentemente nei i medesimi lemmi, così come compaiono nelle
diverse fonti 5.

Accenti
Data la natura storico-bibliografica, e non normativa, del Vocabolario, gli accenti tonici non vengono in-
trodotti quando non compaiono nei testi. Non vengono comunque accentate le parole piane; vengono ac-
centate le parole tronche; non sempre le parole sdrucciole (particolarmente dell’uso letterario).

L’accento acuto indica la e chiusa (é), quello grave la e in tutti i gradi di apertura (è, æ, ä, …); per la o
si usa di norma il solo accento grave (ò).

Quantità
La quantità delle vocali non viene sovente indicata nei testi dialettali ed è inoltre spesso diversamente
avvertita nelle varie parlate locali. Conseguentemente, pur essendo di grande importanza, essa non vie-
ne spesso evidenziata. Sempre però si usa l’accento circonflesso per denotare la lunghezza delle vocali
non accentate. (ad es.: scâdà, cêghettu, imbôzà, ôéggia, ecc.).

5. Struttura dei lemmi


I lemmi sono registrati nell’ordine indicato al punto 3. “Alfabeto”.

La materia dei lemmi è così disposta (senza altra distinzione che gli “a capo”):

- LA VOCE, in ordine alfabetico in carattere grassetto; la categoria grammaticale; il genere. Non indicato il ge-
nere dei cognomi, e a volte neppure quello dei nomi, non sempre facilmente determinabile.

I sostantivi vengono di norma registrati nella forma del (nominativo) singolare, anche quando si tratti di nomi
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di piante, animali o monete registrati a volte dai vocabolari nella più comune forma plurale; solo si mantiene
il plurale nei pluralia tantum e per le parole che risultino attestate solo al plurale, e di cui non sia sicura la for-
ma del singolare

I sostantivi latini con tema in consonante (terza declinazione), così come quelli uscenti in della seconda, ven-
gono registrati nella forma dell’accusativo singolare.

Le voci costituite da due parole sono elencate in ordine alfabetico come se si trattasse di una unica parola. Se
la registrazione riguarda la seconda parola questa è registrata nell’ordine alfabetico, mentre la prima viene po-
sta fra parentesi.

I verbi sono registrati sotto la forma dell’infinito (attivo), salvo quando, in rari casi, questa non sia determina-
bile con sicurezza.

Si sono tenuti di norma distinti, pur se coincidenti nella forma, i toponimi dagli antroponimi (cosa non sempre
agevole nel caso dei cognomi).

Sono state registrate insieme, di norma, affiancate in un medesimo lemma e separate da una barra, le diverse
varianti di una medesima parola, se alfabeticamente contigue.

Sono registrate insieme in uno stesso lemma:


nella sezione latina:
- l’uscita in -us / -um (genere maschile e/o neutro) di uno stesso sostantivo con tema in -u, quando
semanticamente indifferente;
nella sezione dialettale:
- le varianti grafiche (e/æ ; u/ü ; ö/œu ecc.) di una stessa parola,
- le diverse uscite (…à/ -ar/ -are) dell’infinito di uno stesso verbo;
- le diverse uscite (…o/ -or/ -ore) di uno stesso sostantivo.

- IL SIGNIFICATO, in corsivo fra virgolette, è indicato di norma in modo semplice e sintetico, con attribuzione di
un’area semantica molto vasta, e con implicito rimando al vocabolario italiano. Esso è determinato dalla evi-
denza del contesto, dal raffronto con altri testi, dalle indicazioni bibliografiche, dai dizionari, dai glossari par-
ticolari delle fonti.
Avviene anche, in alcuni casi, che la determinazione del significato di una voce si basi sulla previa soluzio-
ne (ovviamente soggettiva, e che di solito sarebbe troppo lungo giustificare) di problemi di interpretazione
del testo.
Un punto interrogativo contrassegna i significati congetturali o comunque ritenuti non sicuri; nessun significa-
to viene indicato quando la determinazione non appaia comunque possibile.
I diversi significati di una stessa parola sono separati da una virgola quando siano fra loro affini; da punto e
virgola quando la differenza sia più sensibile.
Quando essi appartengano ad aree semantiche diverse la voce viene registrata sotto separati lemmi. I riferi-
menti (L, D) non tengono conto di tale divisione.

Dei toponimi si indica tra virgolette in corsivo il nome locale moderno corrispondente; si indica fra parentesi,
in corsivo, il capoluogo di appartenenza delle località minori e, quando possibile, dei microtoponimi .
Di molti toponimi non viene fornita la precisa localizzazione quando questa sia difficilmente determinabile..

Delle monete e delle unità di misura si forniscono indicazioni molto sommarie e non si precisano equiva-
lenze.

- LE ATTESTAZIONI sono disposte in ordine cronologico; entro tale ordine vengono elencati i testi genovesi, indi
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quelli liguri, da Ponente a Levante.


Esse sono così composte:
- la sigla della fonte, rilevabile dalla “Bibliografia (sigle)” (o gli estremi bibliografici nel caso di fonti isolate,
non registrate nella Bibliografia);
- il volume (delle opere in più volumi spesso non si specifica il primo) e il numero della pagina.
Il numero della pagina non viene indicato di norma per le opere contrassegnate dalle sigle ADG, ADL, JAN,
che sono fornite di un completo indice delle parole; non viene parimenti indicato per i vocabolari e per le
opere nelle quali le voci sono disposte in ordine alfabetico.

- Per le opere in versi si indica il numero del componimento (o del canto) e del verso (o strofa) in cui compare
la voce attestata.

Sono state di norma verificate sulla prima edizione (registrata nella Bibliografia) le citazioni tratte da edizio-
ni posteriori.

- la data (a. = anno, s. = secolo) secondo la possibilità.


Si indica con 1/, 2/ rispettivamente la prima e la seconda metà di un secolo.
La data non viene indicata:
- quando non è determinabile,
- nelle citazioni tratte dai testi contrassegnati nella Bibliografia da asterisco (*).Ciò avviene soltanto per la se-
zione volgare-dialettale, e per un numero molto limitato di testi la cui abbondante materia appartiene tutta a
una stessa data o a uno stesso secolo.
- quando si tratti di parole dialettali moderne tratte da dizionari o da trattati.

- il luogo: sempre, ove possibile, viene indicato il luogo di redazione (o di pubblicazione) del documento, o la
localizzazione della voce, tranne quando si tratti di Genova o di una colonia genovese d’oltremare.

- la parola con la esatta configurazione che ha nel testo citato, sempre, ove possibile, inserita nel proprio
contesto con una ampiezza tale che ne renda comprensibile il senso.
Le parti di testo non essenziali alla comprensione sono omesse e sostituite da tre puntini.
Le lacune del testo sono indicate da tre puntini fra parentesi quadre.
Il tratto –– separa due diverse citazioni tratte dalla medesima pagina o da due pagine successive.

La scelta delle attestazioni tiene conto dell’arco cronologico coperto dal termine, dell’interesse del contesto,
delle eventuali sfumature del significato, o dei particolari usi idiomatici del termine,
Tranne il caso di voci di larghissimo impiego, il numero più o meno grande delle citazioni mira a fornire una
indicazione sulla frequenza del termine.

Nella trascrizione dei testi evidenti errori di lettura o di stampa sono stati corretti, dandone notizia solo quan-
do lo si sia ritenuto opportuno.

Dei verbi di uso più frequente vengono elencate, nella sezione “Volgare-Dialetto” le forme della coniugazio-
ne. La raccolta di tali forme è ampia, ma non vuole essere esaustiva.

- LE INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE..

Sempre, ove opportuno, si è fornita l’indicazione, in ordine cronologico, della bibliografia relativa alle singole
voci, tratta dallo spoglio della letteratura scientifica accessibile in trattati, studi ed articoli specifici. Si tratta
di un repertorio per necessità estremamente sintetico - di norma limitato a semplici rimandi - che intende for-
nire lo strumento di una informazione di base, e che evita di addentrarsi nelle esposizioni, nei commenti, nelle
discussioni, nelle esplicite prese di posizione dell’autore. Vengono a volte registrate ipotesi oggi superate ma
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ritenute interessanti per la storia della disciplina.


Non si citano se non in casi particolari i glossari annessi alle edizioni dei testi.
- I RIFERIMENTI ALLE VARIANTI E ALLE VOCI COLLEGATE:

L : voci della sezione “Latino”; D : voci della sezione “Volgare-Dialetto”.

L’insieme dei rimandi incrociati è stato concepito come una rete volta a collegare non solo varianti o termini
di confronto, ma la famiglia di ogni voce nel suo svolgimento cronologico, ed a fornire indirettamente in
qualche caso indicazioni circa la sua etimologia.

Nella disposizione dei richiami - particolarmente quando il loro numero fosse elevato - non si è seguito uno
schema fisso, ma si sono adottate le modalità ritenute volta a volta più opportune, disponendo i collegamenti
“a catena” o “a grappolo” a seconda dei casi.
Non si è comunque inteso stabilire gerarchie o linee specifiche di derivazione delle voci registrate.
Non viene di norma indicato il collegamento, di per sé evidente, fra due voci contigue.
Quando una voce è registrata con significati diversi sotto diversi lemmi, non si è ritenuto necessario specifica-
re, nei riferimenti, a quale di essi sia fatto rinvio.

E’ certo avvenuto che, nonostante la migliore attenzione, le numerose integrazioni e correzioni apportate in
corso d’opera abbiano interferito nel gioco dei riferimenti, turbandone la compattezza.

A costo di ripetizioni si sono di norma evitati, al di fuori dei “Riferimenti”, i rinvii ad altre voci del vocabola-
rio.

Note

1
Cf. G.CONTINI, Breviario di ecdotica, Torino 1990, p.167.
2
G.DEVOTO, Per la storia delle regioni d’Italia, in: Rivista Storica Italiana, 32 (1960), p.230: “La Liguria persino nel-
le sue caratteristiche antropologiche mostra tuttora un netto contrasto con le regioni finitime del Piemonte e della Lombar-
dia. ..Nessuna frontiera è più netta di quella che divide i dialetti liguri ed emiliani dal toscano, di quelli romagnoli dal mar-
chigiano, o (oso dire) di quelli lombardi dal Veneto”.
3
Le uniche eccezioni sono costituite da:
CPB doc.V° (Piacenza) per la ricchezza e l’interesse del materiale, e per la vicinanza con l’area bobbiese;
CA perché largamente citato da GR, che lungo tutto il Novecento è stato utilizzato come pressoché unica fonte dispo-
nibile per il latino medievale ligure;
MBA ,come termine di confronto con l’area provenzale.
CDL, per l’interesse di testimonianze molto antiche (8° - 9° secolo), di forme che solo più tardi sono documentate dalle
scritture liguri.
ACS (Verona), CHI (Savoia), CRL (Ravenna) per l’interesse offerto da raffronti occasionali.
4
Cf. PD §177 p.352.
5
Sulla complessa questione delle consonanti doppie liguri si vedano le considerazioni di [G.PETRACCO SICARDI] in:
Consulta ligure, Vocabolario delle parlate liguri. Lessici speciali. 1 “Gli uccelli”, Genova 1982, pp.14-16, e la recensione
Abbreviazioni (toponimi)

Air = Airole (Imperia) Mill. = Millesimo (Savona)


Alb. = Albenga (Savona) Mol.T. = Molini di Triora (Imperia)
Albis. = Albisola (Savona) Mon. = Monaco (Montecarlo)
Alt. = Altare (Savona) Monf. = Monferrato (Piemonte)
Apric. = Apricale (Imperia) Montegr. = Montegrosso (Imperia)
Arenz. = Arenzano (Genova) Monter. = Monterosso (La Spezia)
Arg. = Argentera (Cuneo) Natic. = Nasino (Imperia)
Badal. = Badalucco (Imperia) On. = Oneglia (Imperia)
Bard. = Bardineto (Savona) Ort. = Ortovero (Savona)
Bonif. = Bonifacio (Corsica) Ov. = Ovada (Alessandria)
Bord. = Bordighera (Imperia) Perin. = Perinaldo (Imperia)
Borgh. = Borghetto S. Spirito (Savona) Piac. = Piacenza
Borgo V. = Borgo Valditaro (Parma)
Piem. = Piemonte
Calizz. = Calizzano (Savona)
Cam. = Camogli (Genova) Pietra = Pietra Ligure (Savona)
Campol. = Campoligure (Genova) PieveT. = Pieve di Teco (Imperia)
Carlof. = Carloforte (Cagliari) P.Nava = Ponte di Nava (Cuneo)
Carp. = Carpasio (Imperia) Porn. = Pornassio (Imperia)
Carr. = Carrara PortoM. = Porto Maurizio (Imperia)
Cartas. = Cartasegna (Alessandria) PortoV. = Portovenere (La Spezia)
Castell. = Castellaro (Imperia) Pros. = Prosanico, Chiusanico (Imperia)
CastelnM. = Castelnuovo Magra (La Spezia) Prov. = Provenza
CastelV. = Castelvittorio (Imperia) Quil. = Quiliano (Savona)
Chiav. = Chiavari (Genova) Rap. = Rapallo (Genova)
Chius. = Chiusanico (Imperia) Sanr. = Sanremo (Imperia)
Cog. = Cogoleto (Genova) Sass. = Sassello (Savona)
Cors. = Corsica Sav. = Savona
Costant. = Costantinopoli Sic. = Sicilia
Diano = Diano San Pietro) (Imperia) Sosp. = Sospel (Alpi Marittime)
Dolc. = Dolceacqua (Imperia) Spa. = Spagna
Fin. = Finale Ligure (Savona) Spe. = La Spezia
Fr. = Francia Spot. = Spotorno (Savona)
Gar. = Garessio (Cuneo) S.St.M. = Santo Stefano Magra (La Spezia)
Gen. = Genova Tag. = Taggia (Imperia)
Gr. = Grecia
Tar. = Taranto
Grasse = Grasse (Francia)
Imp. = Imperia Trio. = Triora (Imperia)
Ingh. = Inghilterra VArr. = Valle Arroscia (Savona)
Laig. = Laigueglia (Savona) Var. = Varazze (Savona)
Lev. = Levanto (La Spezia) Ven. = Venezia
Lig. = Liguria Vent. = Ventimiglia (Imperia)
Lunig. = Lunigiana (La Spezia) V.Grav. = Val Graveglia (Genova)
Medit. = Mediterraneo V.Mar. = Val Maremola (Savona)
Ment. = Mentone Zucc. = Zuccarello (Savona)
Abbreviazioni diverse

a. = anno, antico cart. = industria cartaria


aat. = antico alto tedesco catal. = catalano
abbr. = abbreviazione cc. = colonne
abl. = ablativo celt. = celtico
acc. = accusativo cf. = confronta
ad loc. = ad locum. cimr. = cimrico
affl. = affluente class. = classico
agg. = aggettivo, aggettivale cod. = codice
alb. = albanese coll. = collettivo
alvern. = alverniate com. = comasco
amer. = americano compar. = comparativo
amt. = antico medio tedesco compl. = complemento
ant. = antico condiz. = condizionale
antiq. = antiquato cong. = congiuntivo, congiunzione
App. = appendice contad. = contadinesco
ar. = arabo corr. = correggi, correzione
arc = arcaico crist. = cristiano
archit. = termine architettonico D. = sez. volg.-dial.
aret. = aretino. dat. = dativo
Arg. = argomento DANTE :
art. = articolo. articolato Conv. = “Convivio”
ast. = astigiano. Inf. = “Inferno”
att. = attivo Par. = “Paradiso”
avv. = avverbio, avverbiale Purg. = “Purgatorio”
bellun. = bellunese Vulg. El. = ”De vulgari eloquentia”
berg. = bergamasco deriv. = derivazione
biz. = bizantino deverb. = deverbale
b.lat. = basso latino dial. = dialetto, dialettale
bol. = bolognese dimin. = diminutivo
bot. = botanica dir. = diritto.
bresc. = bresciano div. = diverso, diversi
bret. = bretone Diz. = Dizionario
brev. = brevemente doc. = documento
b.ted. = basso tedesco ebr. = ebraico
c. = colonna eccl. = ecclesiastico
ca. = circa anno ed. = editore
cal. = calabrese ediz. = edizione
canav. = canavesano elem. = elemento
cap. = capitolo enclit. = enclitico
16

emil. = emiliano L = sezione latina


err. = errore, erroneo, erroneamente lad. = ladino
esclam. = esclamazione lat. = latino
estr. = estratto. lett. = letterario
etc. = et cetera, eccetera lez. = lezione
etim. = etimologia lig. = ligure
etr. = etrusco loc. = locuzione
eufem. = eufemismo, eufemistico logod. = logodurese
E.V. = era volgare lomb. = lombardo
f. = femminile, fiume long. = longobardo
fam. = famiglia lucch. = lucchese
fasc. = fascicolo lunig. = lunigianese
femm. = femminile m., = maschile; medio
ferr. = ferrarese magr. = magrebino
fig. = figura; senso figurato mant. = mantovano
fior. = fiorentino mar. = termine marinaresco
fiton. = fitonimo march. = marchigiano
fond. = fondiario marin. = marinaresco
form. = formazione marsigl. = marsigliese.
fr.,franc. = francese masch. = maschile
fraz. = frazione mat = medio alto tedesco
fut. = futuro med. = medievale
gall. = gallico medit. = mediterraneo
gen. = genere,genovese, genitivo mer. = meridionale
gent. = gentilizio mil. = termine militare
ger. = gerundio mod. = moderno
gerg. = gergale moden. = modenese
germ. = germanico monfe = monferrino
giur. = termine giuridico mont. = montano.
Gloss. = glossario) mpl. = maschile plurale
got. = gotico ms. = manoscritto
gr. = greco m.s. = medesimo significato
iber. = iberico n. = neutro; nome; nota; numero
idr. = idronimo nap. = napoletano
i.e. = indoeuropeo neogr. = neogreco
inc. = incerto n.fam. = nome di famiglia, cognome
ind. = indice nizz. = nizzardo
inf. = inferiore nomin. = caso nominativo.
imp. = imperativo, imperatore n.n. = non numerato
impf. = imperfetto n.p. = nome di persona
ind. = indicativo n.s. = nuova serie
indet. = indeterminato N.T. = Nuovo Testamento
inf. = infinito num. = numerale
inter. = interiezione occid. = occidentale
interv. = intervocalico. od. = odierno
ingl. = inglese ogg. = oggetto
inv. = inventario ol. = olandese
it. = italiano onom. = onomatopeico
intr. = intransitivo orient. = orientale
iscr. = iscrizione or. = ordinale
ittiol. = ittiologia ornit. = ornitologia
l. = = leggi, leggasi; libro p. = pagina; parte
17

parm. = parmigiano. sett. = settentrionale


pad. = padovano. sez. = sezione
part. = participio s.i.d. = senza indicazione di data
partit. = partitivo sf. = sostantivo femminile
pass. = passivo, passato sg. = seguente, singolare.
pav. = pavese sgg. = seguenti
perf. = perfetto sic. = siciliano
pers. = persona; persiano sim. = simile
piac. = piacentino. sing. = singolare
piem. = piemontese s.l.m. = sul livello del mare
pis. = pisano sm. = sostantivo maschile
pist. = pistoiese. sn. = sostantivo neutro
pl. = plurale sogg. = soggetto
pleon. = pleonastico sost. = sostantivo, sostantivato
plur. = plurale sp. = spagnolo
pon. = Ponente spec. = speciale, specialmente
pop. = popolare, popolaresco Stat. = statuto
port = portoghese str. = strofa
poss. = possessivo suff. = suffisso
pp. = pagine sup. = superiore
pref. = prefisso superl. = superlativo
pre-i.e = pre-indoeuropeo. s.v. = sub verbo
pre-lat. = pre-latino. t. = tomo
prep. = preposizione tav. = tavola
pre-rom. = pre-romano ted. = tedesco
pres. = presente tess. = tessitura
prob. = probabile, probabilmente tip. = tipografia
procl. = proclitico top. = toponimo
pron. = pronome, pronuncia topon. = toponomastico
prov. = provenzale torr. = torrente
proverb. = proverbiale tosc. = toscano
ptc. = participio tr. = transitivo
pugl. = pugliese trad. = traduzione
qd. = quondam trasl. = traslato
r. = recto trent. = trentino
R. = rubrica triest. = triestino
Rec. = recensione t.t. = termine tecnico
Reg. = Regesto v. = = verso, valle
regg. = reggiano var. = variante
region. = regionale vb. = verbo
rel. = relativo valtell. = valtellinese
rifl. = riflessivo ven. = veneto
Riv. = Riviera venez. = veneziano
rom. = romano vent. = ventimigliese
romagn. = romagnolo. ver. = veronese
Rubr. = rubrica vic. = vicentino.
s. = secolo,serie, singolare v.l. = “varia lectio”,variante.
sal. = salernitano voc. = vocativo
sav. = savonese vol. = volume,
scherz. = scherzoso volg. = volgare
scil. = scilicet, cioè. voll. = volumi
s.d. = senza data. vs/ = versus
sec. = secolo v.sp. = varie specie.
sen. = senese zool. = zoologia
18

Autori e testi classici

Amm. Marc. = Ammiano Marcellino Mt. = Vangelo secondo Matteo


August. = Agostino Fest. = Paolo, Festo
Caes. B.G. = Cesare, de bello Gallico Plaut. = Plauto
Caes. B.C. = Cesare, de bello civili Plin. = Plinio, naturalis historia
Cels. = Celso Plut. = Plutarco
Colum. = Columella Ps. = Salmi
Gn. = Vangelo secondo Giovanni Ptol = Tolomeo.
Hes.,Hesych. = Esichio Suet. = Svetonio
Isid. = Isidoro di Siviglia Strab. = Strabone
Lc. = Valgelo secondo Luca Tert. = Tertulliano
Liv. = Tito Livio Varr. = Varrone.
N.T. = Nuovo Testamento Veg. = Vegezio
Marc. = Plutarco, Vita di Marcello Verg. = Virgilio
Mc. = Vangelo secondo Marco Vitr. = Vitruvio

Simboli

* = forma ipotizzata, non attestata.


÷ = rapporto , connessione
[ ] = aggiunta del compilatore.
[…] = lacuna nel testo
[… = id. id.
…] = id. id.
1/… = prima metà del sec. …
2/… = seconda metà del sec. ...
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XIV]. Tranne diversa indicazione le citazioni sono tratte da questa edizione.
*AG,AGP [ANONIMO GENOVESE], Rime genovesi della fine del secolo XIII e del principio del XIV. Par-
te seconda, edita per cura di E.G. PARODI, in: AGI 10 (1886-1888), pp.109-140. [Data: fine secolo
XIII-inizio sec. XIV] La numerazione dei componimenti prosegue quella di AG,AGL. Tranne diver-
sa indicazione le citazioni sono tratte da questa edizione, con il numero del componimento e del
verso in cui compare il termine citato.
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a 43 abab

A
a art. f.sg. “la” a pron. ogg. proclit. di 3ª pers f. sg. “la”
CBL 339 (13.44) et noi per Francesco abiam a (ms. abia- [u a porta “(egli) la porta” u gâ (gh(e) a) dà “glie la dà”]
ma) salvacion. FUP 118 (Sav.) a sapiencia e la dotrina de Cf. TGG 97.
lo so amoroso e dileto e caro fijo. IVE 12 ello e vegnuo a prep., con un gerundio
a receive a morte. PRI 35 sg. a.1749 (Sav.) e giubila a CIT 79 così vaggo a lasciandoghe ro cœurio (“ci vado la-
sittæ’… –– in ta mainna… –– mette in sarvu a vitta. PRI sciando la pelle”)
50 s.xviii. (Sav.) tutto intorno lì a-a cabanna… COM.4 15 a prep., con compl. ogg.
ne vorei mette con e spalle a a muraggia… –– ei a testa GP 281 mi e o amao a voi. GP 287 e uno homo de la fa-
confusa. migia de Caifas si ave visto a san Piero… GP 369 iha-
PS 18. RGS § 417. mava allo so figio. MAC 163 e adoro lo ognipossente
a /ha pron. sogg. proclit. di 1ª pers. sg. “io” Deo e a lo so fijo messer Jhesu Criste. MAC 162 ella no
PRP 329 a ve prometto. PRP 342 ha ve ro diggo mi… –– serve a li nostri dee, ma serve a quello chi fo crucifficao
s’a m’accorzo… PRP 344 s’a diesse… PRP 352 messè da li Zué.
Pre Piro Zane à me resciouro/ con voi perch’i me sei pa- RGS § 632.
rente e amigo… sacchiei donca, ch’a son dentr’un intrigo. a prep, con art. “a”
PRP 353 (1.47) dra gente assai, chi se trovava offesa/ AG 138.71 Zenoa e citae/…/ con so porto a ra marina.
ch’in te l’hisoria a no ri mentovasse. PRP 355 a ro vuo- LSE 30 tanto solicita era ali infirmi… AA 176 ala sima
glio pu dì. PRP 357 zo ch’à n’ho faito a elli à vuoglio mi/ de lo molo.
fattero hauora a tu. PRP 358 ma za ch’à vego havò… GL RDB 33 in bocca a l’orso.
6.98 a n’orræ’ che nesciun ra boghezasse (la pescasse, la a prep. “da”
scoprisse)/ a vorræ’ descorrìghe de rescoso. SB 758 AG 12.311 defendese no poeiva/ a quela chi lo confon-
ca.1850 (Fin.) mi a sun chi… a restu… a ghe dirò… deiva. AG 12.375 nixun defender no se poea/ a la raxon
RGS § 44: lig. mod. a u fassu. VPL che ela dixea. AG 102.46 ma a voi pu no me defendo.
a pron. sogg. proclit. di 1ª pers. pl. “noi” AGC 44, 49 n. “latinismo”.
PRP 341 à s’inzegnaremo de compì… –– criendo, a ve a prep., con infin. “da”
vorremo abbottinai. PRP 351 (str.57) a gh’amo faito vé… AG 115.19 ò assai a far.
IVI (ms.) ch’a manezzamo a sciabra comme a serra. AGC 45 “isolato esempio”.
VPL. RGS § 44. aa sf. “ala”
a pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. sg. “egli” NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) miè che bell’âe!
AG 45.61 se de a v’ay. PAB 58 per li diversi movimenti MTS 165. RSS 22. DEV 12. PVG.
in che fortunna t’ha misso, como quelli che a vol inganar D aagianca. ara. åra. aretta. arü’e.
per moi de dumestegessa. CAR 67 a.1479 che a nol sia aa sf. “aia”
nesun de la dita compania chi olzii… RGS § 285 (Spe.)
a pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. “essa” D aira.
AG 140.339 no e si piaira question/ chi no ge fa defen- aa sf. “ape”
sion/ che la no sea alo venzua/ s a no sera ben mantegnua. PVG
CEB 356 la roba tropo aparissente tosto a partuise odio a D ava.
li vexim. PAB 58 como quello che (la natura) a vol inga- aagianca sf. (ornit.) “pigliamosche collo bianco”
nar. PAB 61 sg. per che te biasmi tu de fortunna…? se tu CAD.
fai soma de li bem e de li mai che a t a faito… –– doncha D aa.
aagna sf. (ittiol.) “traggina”
no po dar questa vita bianssa, za che a no fa mar agurai RCG 266.
quelli a chi ella falle. PAB 70 che virtue a soa propria di- D aagnu.
gnitae, che a mete tantosto in chi ella se zonze. PAB 88 aagnu sm. “ragno”
lassera ello soa bonna vita, per so che a no li sea varssua ADP (Pietra)
a deffenderlo de soa messerenssa? CPF 167 a.1584 che… D aagna. àgnou. agnu. aragno.
a vaghe… ––ra stampa e ro stampao… riessan tanto ben, aalunga sf. (ittiol.) “alalunga; germone; tonno bianco
che a pà stampa d’Aldo. SAL 7 n.n. a.1584 a sentì… a (Thunnus alalonga Bonn.; Germo alalonga Bonn.)”
pensa. RDM 25 Zena…/ a travaggiava con garìe armè. PML 356. TTC 133.
RDB 57 a se doggia (“si ripiega”). GL 3.9 ra sentinel- D aa. aralonga.
la/… l’occiale a l’allivella/ e a guarda per menûo. GL aàscia sf. (bot.) “ginestra spinosa”
15.43 arrivâ chi ra brava pilotin-a/ a leva veira, e a terra a RML 974 (Pigna)
s’avvexin-a. COM.4 83 ra ranga Riffa… ra nostra vexin- D arastra.
na… a n’ha impîo Zena. CIC 44 a.1845 (Sav.) a stè… a ab prep. “da”
mantegniva tüttu u fögu da giurnà. CIC 45 a.1848 (Sav.) AG 16.271 Joseph ab Arimatia.
lesta lesta a se ne scappa. VCS 70 s.xx. a l’ea ‘na spa- AGC 44,49 n. “latinismo”.
ventusa epidemia. Abba top.
PS 19. RGS § 451 “forma pronominale complementare: PCT 108: germ.
accompagna il verbo anche quando esso ha un soggetto ababucàu agg. “imbacuccato”
nominale”. DVO (On.)
abab 44 abar

ababurarse vb. “cercare di accattivarsi una giovane” abalutà vb. “appallottolare; sballottare”
MP 17.1 (Pigna) SDS (Sav.) PVG.
abachìn sm. “librettino” D bala.
CAD. FPI 2: abacus. abambanà vb. “sporgersi”
D àbaco. VPL (Alassio).
abachiòu agg. “triste, abbattuto” abandar vb. “inclinare”
BDS (Sav.) MP 17.2 (Pigna).
abaciucòu agg. “intontito, infiacchito, abbattuto” D banda.
GO. RAN 153. PVG. BDS (Sav.) abandòn sm. (bot.) “verbasco, tassobarbasso”
D bacioca. MVS (CastelnM.).
àbaco sm. “àbaco; cifra” D tassu barbassu
AA 244 maestri de abaco de arismetica. MNS.2 50 abandonar vb. “abbandonare”
a.1642 (Sav.) partito (= contratto) in lettera chiara con pa- PAS 30 he te prometo, se tuti li aotri te habandonassem e
role distese, e non abbreviate ne in abbaco. se partissem, he non te habandonerea fim che he fosse vi-
D abachìn. àbacu. L abachus. vo. CR.22 ben farà mesté… che in tal caso o ve aregor-
àbacu sm. “abaco, cabala” dei de mi e no me abandonai. MAC 162 messer, aitoriai-
SDS (Sav.) me e conssegiaime e no me abandonai in le main de li ini-
D abaco. mixi. CF.10 (1.9) s.xiv. (Pietra) or che farà lo peccaore/
abadà vb. “accorgersi, notare, badare” abandonao de ogni speranza?
VPL (Sanr.). D abandùn. abandunà.
D abadu. abandum avv. “in abbandono; senza seguito”
abadasiùn sf. “attenzione” BDF 150 a.1460 lasseranno la coxa abandum.
MDB (Bord.) D. bandom. L abandonum.
abadìn sm. “lastra di ardesia” abandùn sm. “abbandono”
BDS (Sav.) MVS (Sarz.) CAD. FDG 152.
D abàin. Cf. MB 46 sg. (Bonvesin) met a bandon “lasciare in ab-
abadu sm. “attenzione” bandono”.
VPL (Sanr.) nelle loc. da, fa abadu “fare attenzione, far D abandunà. bandom. L abandonum.
caso”. abandunà vb. “abbandonare”
abbaén sm. “lastra di ardesia” CAD.
CAD FPI 8 D abandonar. abandum. L abandonum.
D abàin. abào sm. “abate”
abaessa sf. “badessa” CR.11 messer sam beneito abao. PS. 16 s.xiv. abao.
LSE 25 la abaessa soa amia… D abau. labou.
MUI 117. abaoù sm. “capo della ‘Comitiva degli Sbandieratori
D abau. L abbas. della Val Bisagno’ che faceva giochi di bandiera entrando
abaghìe sf. (bot.) “alloro (Laurus nobilis)” in città la vigilia di Natale”.
FPL (Nizza) GL 7.31 intanto comparisce un cavagero/ co un-a sosta
abbagiurår vb. “stregare” ch’o pà fræ de l’Abaou/ con sciabra in man… (TT con
FDT.2 29 (Triora) sembianza appare/ fera e sdegnosa). GL 20.91 montaou
D abasurà. embagiurår. dra mæsma [rocca] in çimma descciegà / ra gran bandéa
abaglià vb. “sbadigliare” se vè da Raimondo; / comme avanti l’abaou, là a ro Denà
ADL (Vent.) / curlà o ra fava intorno a lé in riondo.
D abagliu. bâgià. D abau.
abàgliu sm. “sbadiglio” abarburà vb. “propagginare viti”
ADL (Vent.) VPL (Alassio).
D abaglià. bâgiu. abbarliquòu agg. “tonto”
abao sm. “lastra di ardesia” SDS (Sav.)
ATA 204 a.1384 (Alb.) con doi abay per cascaun bar- D barlìqua.
chum, si en tar vissa che lo no possa jover en la dita tore. abbarluccià vb. “risciacquare”
D abàin. PAG 103.
abaia sf. “abbazia; badia” D barluccià.
PS 9 s.xiv. abaia. abarlugà vb. “abbagliare”
L abaengus. abbatia. BOS 25 s.xvi. (B.Cigala) resto d’haveive vista abarlu-
abàia sf. (bot.) “fungo mugniaio” (Agaricus nitens gaou. BOS 37 s.xvi. (B. Schenone) e veramente se chi
Schaeff.)” troppo vuò / a ra spera dro sò dritto mirà / de sorte o s’ab-
CAD. PAG 71. barluga, che dapò / gianco neigro a ra sò vista pà. RDB
abaicar vb. “guardare, osservare” 63 sg. tâ luxe ancora fè / che abarlughè ra gente e ra ro-
MP 17.1 (Pigna) Cf. C.SALVIONI, RIL 37.530. stì… –– vostro ciero m’abarluga e strinna. RDB 87
abàin sm. “lastra di ardesia” (B.Cigala) m’abarlugassi “mi abbagliaste”. CIT 187 (il
PVG. mondo) si ben con so bello o n’abbarluga. GL 1.17
D abadìn. abbaèn. abbèn. ambaìn. L abainus. Gofredo o restò da ro splendò / abarlugaou, e pin de gran
abalotorare vb. “votare per mezzo di palline” stupò.
PAD 345 a.1506 perfino al numero de 120 s’erano tirati PSE 256 “ad-bis-lucare”. RAN 154. PD 143, 351. REW
per polise a sorte; lo resto hanno fatto a balotori e li 12 re- 5136.2 GA 13.201. ALE 47.
storno alla rescosa, perchè, se se abalotorava alcuno che D abarlugare. barlügà.
fossse apartenuto ad alcuno che fosse delli 60 fino in 3º abarlugare vb. “stordire”
grado, poter sorogare. MVS (Sarz.)
D balottatione. L abolotare. D abarlugà.
abas 45 abes

abasar vb. “abbassare” abelestrar vb. “balestrare, colpire con la balestra”


AG 143.204 poi si t’abasa a pe de lui… AG 134.231 o quanti la morte n’abelestra.
D abaxar. FA 317: “assimilazione?” FAS 156.
abasta avv. “abbastanza” D balestra. L balistrare.
MVS (Sarz.). abelinà / abelinòu agg., m. “stupido”
VPL s.v. basta. CIC 49 a.1842 (Sav.) tütte cose che se fan/ cun puchisci-
D bastar. mi dinè…/ ma se semmu [abelinè]. MVS (Sarz.) abel-
abastar vb. “bastare” linà.
VP str.64 s.xv. (Sav.) più de scriver non m’abasta el core. D belìn.
D bastar. abbèn sm. “lastra di ardesia”
abastì vb. conservare, salvare (frutti sugli alberi)” ADG 28. FDG 176.
VPL (Sanr.). D abàin.
abasurà vb. “stregare” Abenìn top. (Pigna)
ADL (Vent.) PSP 28, 57 n. a.1575 Abenìn, Labenìn : “dovrebbe appar-
D abbagiurår. bàzura. embagiurår. imbazuìu. imbessìu. tenere alla fase primitiva della toponomastica romanza”.
abbatte vb. (marin.) “abbattere, coricare una nave su D Labenìn. L apeninus.
un fianco per rtassettarla” aberà, abbærà vb. “acciuffare, prendere per i capel-
NVM (Sav.) li” rifi. “accapigliarsi”
L abatere. GL 5.74 l’un l’atro s’abbærra. GL 6.32 o l’abbærra.
Abate cognome GO. RAN 154. ADL (Vent.) PVG.
VTS 89 a.1531 (Sav.) D abærà. bèru. berà.
D abàu. abberg sm. “diritto di albergaria”
abbate dei balli sm. “personaggio preposto ai pub- MBL 73 a.1026-1066 (Lérins) non i farai ni tolta ni ab-
blici divertimenti” berg.
GR 37 a.1673 (Nizza) gli abbati dei balli haveranno l’e- D albergo.
sazione dei chiaravigli, entrate e uscite di spose. abergao sm. “albergatore”
D abàu. AG 53.162 lo mondo è re abergao/ chi a tuto omi lecaor/
abbatìa sf. “associazione per balli pubblici” da primer un bel disnar/ poi li despoia per scovar.
GRD 108 a.1673 (Nizza) quattro abbatie… cioè gentiluo- D abergar.
mini, mercanti, artisti et lavoratori, giunti li pescatori. abergar vb. “albergare, ricevere albergo”
D abàu. badìa. L abbatem. IVE 66 che e vegne la seira abergar apresso a ti. PS 7
abàu sm “persona designata dal Comune a dirigere s.xiv. aberga, abergar.
le feste carnevalesche” FDG 247 n.
MP 17.2 (Pigna) FPI 8. DVA (VArr.) B.MIGLIORINI, LN D abberg. abergao. abergo. abergu. albegante. albergar.
34 (1973) 2: “esempio di deterioramento semantico” abergo am. “palazzo”
D abaessa. abao. abaou. abate. abou. labao. sciabate. L AA 220 e ne lo circuito de la cita de Saona sono da 1200 ca-
abbatem. se tute abitate tra le quale ve sono da 40 abergi de nobili.
abaxar vb. “abbassare” C.SALVIONI, AGI 16 (1902-04-05) 411: cf. lucch. abergo.
AG 143.87 l’atru honor abaxando. D abergu. albergo.
PS.5. FAS 150 abaxao. abergu sm. “seccatoio, forno” (Valle Scrivia); ”ca-
D abasar. asbasar. asbascià. asbasiar. bassar.basare. basso. panno in pietra per gli attrezzi, presso la casa rurale”
baxar. sbascià. sbefar. L bassiare. (Valle Stura)
abeà vb. “rafforzare il fondo di un canaletto di irri- FTL 178 n., 179. VPL.
gazione” PD 344 “oggi soltanto l’Albergo dei poveri a Genova”.
PVG. D abergar. albergo. bregòulu.
D beu. abertegàe vb. “rimboccare (le maniche)”
abbebinà vb. “istupidire” MDB (Bord.). VPL.
DVO (On.)
D rebertegà.
D bebìn. bibìn.
abéglia sf. “ape” abertuelòu agg. “sempliciotto”
TVD (Dolc.) MD 15. BDS (Sav.)
LTI 29 n.: REW 523. “tuttora vivo in tutto il bacino del D bertueli.
Roja”. aberruffà vb. “scompigliare; rifl. accapigliarsi”
D abegliu. ava. aveglia. GL 17 75 e doppo abberruffæ mi a ti, ti a mi/ tanto o fè,
abégliu sm. “vespa” che l’Italia o sostegnì (TT che dopo un corso di fortuna
BNF 221 (Bord.) alterno/ vinceva, e de l’Italia avea il governo).
D abeglia. D asberruffà. berüffu.
abégliu sm. (bot.) “bellavedova, bocca di lupo aberrüffà vb. “scompigliare”
(Hermodactylus tuberosus)” GO. CAD.
BNF 221 (Bord.). FPL. abéssiu / abéziu sm. “resina, trementina”
D abeglia. GO. abéssiu.
Abégliu top. (monte presso Dolceacqua) BDS (Sav.) abéziu.
LTI 29 n.: cf. abéglia “ape”; Abelliera, Roccabigliera, D abetu.
top. (Nizza), forse con riferimento a diritti locali (DUC.1 abesìu agg. “intorpidito, intirizzito”
20 abellarium; 1.26 abollagium) PVC 206 s.xix. prestu a lettu zü chinéi… ün po abbessiu.
D abeglia. GO. PD 140. PVG. BDS (Sav.)
abegòu agg. “bacato” Cf. BIO 559 piem. anbessì, m.s.
ADL (Vent.). FPI 1202. BDS (Sav.): “intaccato dal ver- REW 6479. ALE 438: REW 9278 (vessicula “borsa sotto
me delle olive” gli occhi”).
D bega. D imbessìu.
abes 46 abon

abesognar vb. “acconciare, sistemare” Dee… disse a Nohe: e voio abissar tuto lo mondo.
AG 56.104 e lo povero chi avea/ gran defeto de monea/ la PS.42
revende per far dinar/ e per soi faiti abesognar. D abisciarse.
FA 317 (cf. fr. soin, soigner. FAS 155. abisciarse vb. “sprofondare”
D bezögnu MP 17.15 (Pigna): REW 56.
abestentà vb. “aspettare” D abissar.
GO “voce del contado”. PVG. Cf. DEP piem. b’standé abisente agg. “assente”
“indugiare” PD 144: “epentesi”
D bestentar. L absentare.
abetu sm. “abete (Abies alba Mill.)” abbittà vb. (mar.) “allacciare la gomena alla bitta”
FPL. MLC 267 (Sav.) MVS (Sarz.) BDS (Sav.)
D avéu. abiete. D bitta.
abéu sm. “abete” abitàcula sf. (mar.) “chiesuola della bussola”
MP 17.2 (Pigna) MLC 267 (Sav.) BDS (Sav.)
D aveu. D abitaculu. bitàcula. L habitaculum.
Abéu top. (Pigna) abitàculu sm. “casìpola”
PSP 57 n.: “bosco di abeti” RGS § 1050 (Cors.)
abeverar vb. “abbeverare” D abitacula.
PAB 65 Neron imperao…/ fo visto inter lo infferno/ batuo abitaìssu sm. “forestiero immigrato in paese”
e tormentao/ e d’oro caodo abeverao. DVA (VArr.) “raro”.
D beive. D abötaissu.
abiete sm. “abete” habitanza sf. “abitazione”
GR 60 (Tenda) larsi abieti e altri simili albori. AG 5.45 en cel fazando habitanza/ unde è ra nostra spe-
D abetu. ranza.
abbifurcòu agg. “infurfantinato” FAS 162.
D bifforco. D habitao. abitatium. hatatium. L habitacionem. habita-
abigà vb. “ammucchiare” culum.
TVD (Dolc.) ADL (Vent.) habitao sm. “abitante”
D bigu. AG 43.209 Zenoa e soi habitatoi (PD.131: rima con onor:
abigà agg. “bacato” -i è di tardo copista).
MVS (Sarz.) PAB 62 lo logo che tu apelli exillio è paixe a li habitaoi.
D bèga. PS 35.
abbiggio sm. “abbigliamento, fronzolo” D habitanza.
CIT 76 lì così sccetta, senza tenti abbiggi…
abitatium sf. “abitazione”
D abiggià.
abiggià vb. “abbigliare” PCD 49 s. xiv. FAS 157 pl. habitatioin.
PAD 320 a.1506 una gran compagnia d’huomini a cavalo, D habitanza. hatatium. L habitacionem. habitaculum.
molto abiggè, tutti vestiti a una livrea. GL 2.14 una fig- abitìn sm. “scapolare”
gia/ savia, modesta e bella come l’oro/ ra quæ non se fa BDS (Sav.)
riççi e non s’abiggia, / solo quanto comporta ro decoro. àbitu sm. “scapolare”
D abbiggi. GO. CAD àbitu da Madonna. PVG.
abìgliu agg. “svelto, sveglio” Cf. CVM mil. àbet de la Madonna.
VPL (Taggia). Abbo top.
abiguelà vb. “avvolgere, ripiegare (carta e simili)” PCT 108, 109, 121: germ.
RAN 154. BDS (Sav.) abocha abocha loc. avv. “bocca a bocca”
D biguelu. FTM 99 a.1456 (Sav.) et tu dei alora pregare Dio per lui
abbillonare vb. “squadrare (tronchi di legno)” percio che ello alora intra in le cose secrete a parlare cum
GRD a.1590 (Sarz.) chi sarà ritrovato portare, tagliare, Dio abocha abocha, arecomandan(do)ge il proposito suo.
abbillonare, caricare… D boca.
D bilùn. abogìn sm. “puntale della stringa da scarpe”
abimà vb. “avvilire, deprimere” GL 19.91 no voæran manco un abogin de stringa.
FPI 31. LFL 2.21 fr. abîmer. D abuggìn.
D abimòu. aboiàu agg. “turbolento”
abimòu agg. “avvilito, depresso” VPL (Arenz.).
BDS (Sav.) abominar agg. “abbominevole”
D abimà. PAB 71 luxuria abominar. PS 32: “abbominale”; ma
abinbdulà vb. “raggirare” emenda in abominaa.
BDS (Sav.) PVG abbonaççà/ -zar vb. “calmare, rabbonire (le onde)”
D bìndulu. ghindaro. AG 45.80 per che s’o fai zo che v’o dito/ lo vostro faito
abbinellà vb. “gemellare, partorire gemelli” andera drito/ ogni fortuna e mar turbao/ ve sera tuto apa-
FPI 1111. gao e abonazao. CIT 132 quando d’in âto mâ tutti ar-
D binelà. binellu. raggæ’/ veggo vegnì zu comme tenti chen/ ri maroxi ab-
abiolo sm. “vaglio” bajando a ro terren/ da pœu ri veggo tutti abbonaççæ’…
SIP 205 sg. (Massa) “arnese di legno che serve per ven- FA 317.
tolare il grano” D abunassà. abbunì. bunassa.
< alveus (lig. vallu). MUI 125. abondazia sf. “abbondanza, quantità”
L albolus. AG 16.335 de le lagreme che faxea/ per le doie desmesu-
abissar vb. “distruggere, rovinare” rae/ grande abondazia descorea/ sum quele membra sa-
AG 146.113 (il digiuno) che tuto par ch’elo m’abise/ lo grae.
corpo strenze, secha e spreme. PAB 44 lo nostro segnor D abondar.
abon 47 abré

abondar vb. “abbondare” abragoùn sm. (bot.) “Apophyllantus Monspeliensis”


AG 16.100 e su la soa santa testa/ de lavaio e de brutura/ FPL (Nizza)
abondava gram tempesta. AG 138.49 che chi in laoso ha- abraico agg. “ebraico”
bonda/ e in faito a mancamento/ par a mi che se confon- PS 2 s.xiv. abraico.
da. AG 138.122 en la qua (citae) sempre e tuta via/ abon- L ebreaca.
da monto merchantia. abrancà vb. “afferrare”
D abondazia. abondeyve. abondevermente. abundo. bon- BOS 89 s.xvii. (G.Rossi) a chi ro puœre, a chi ra muœre
dar. bundà. sovrahabundar. abranca/ sto mà [la peste], a chi ro frè, a chi ra suœ.
abondeyve agg. “dotato,ricco, pieno” CAD. PVG.
MC 690 lo segnor, pim e abondeyve de ogni puritae e de D brancà.
ogni perfectiom de bem. Abrara top. “odierna via di Genova”
D abondar. abundo. BIR 416, 528 “Via di Brera”. PVT 44 a.1619 “in a Brea”.
habondeyver menti / abondevermente avv. “abbon- D braia. braida. brea.
dantemente” abrasà vb. “abbracciare”
AG 56.130 pensando esser pu fervente/ e dar abondever- IVE 50 s’abrasava cum leoyn e cum le bestie granide sal-
mente. CEB 355 in li dì de le pasque principai pasci la vaighe.
toa masnà habondeyver menti, ma no delica menti. CAD. PVG. VPL.
D abondar. abondeyve. D abracar. abrazar. abrasare. abrazare. abraxar. brazæ. im-
abbordà vb. (mar.) “abbordare” braçar. inbrazao.
DFC 84 a.1763 spallezzæ da una fregatta/ çinque boin abrazar/ -e vb. “abbracciare”
sciabecchi armæ/ vegnan driti de regatta/ d’abbordà deli- AG 145.182 abrazar lo faito so/ fondo trovar no se ge po.
beræ. CBL 331 (4.24) cum le soe sante braze/ ello ne vor abra-
CAD. zare. CR 26 che ve piaxa che o staghemo un poco abra-
abordu sm. “aborto” zae inseme.
ADL (Vent.) D abracà. abrasà. abrasià. brazar.
D aburdì. L avotronem. abrasare vb. “abbracciare”
aborghesar(si) vb. “stabilir(si) in città” CR 27 stete inseme abrassai per spacio de una bonna ho-
TL.2 337 a.1465 (Caffa) nam approbamo molto haveire ra. LSE 24 abrassate (= abbracciò) lo stato viduale.
genuenses, et li quali la major parte se aborgheserano. GSLL 4 (1903) 311 a.1527 prego le S.V. che vogliano
D borghexi. L aborgensare (se) abrasare la deffensione de le cose loro. AA 24 lo re di
aborrir vb. “aborrire” Fransa se andò in contro e se abrasono poi abraso abraso
0LSE 24 et se no serà altro remedio, me taglierò lo mio introno in la cita.
proprio nazo, acio che, cossì defformà, cascum me abor- D abrasà.
rissa. abrascao/ abrascaoù/ abrascòu agg. “avido, affama-
abötaìssu sm. “forestiero, immigrato (dispregiativo)” to”
MDB (Bord.) AG 54.106 vermi…/ chi sempre son si abrascai/ de roe le
D abitaissu. carne meschine. RDB 29 questi niggi (nibbi) abraschè…
abbottinà vb. “saccheggiare” CIT 32 ne son sempre ciù matto e ciù abbrascao. GL
PRP 336 stracovai in te Monego da ina grosciscima bora- 20.81 così apointo se fa vei ro Sordan/ abbrascaoù e
sca de mà, coxi fen? I l’abbotinan asquaixi tutto. PRP ascramaoù de sangue uman. (TT la sua di sangue infuria-
340 sg. (str.9, 12) zointe donca a San Remo, i l’abbotina. ta fame).
–– e recusàn ri patti e ri dinai/ criendo, à ve vorremo ab- FA 318. FAS 165. RAN 90. REW 1276. PVG. BDS
bottinai. (Sav.)
PRA 370, 378. D brasca.
D butinà. L botinum. abrasià vb. (mar.) “manovrare i bracci per muovere i
abotìo / abôtìu agg. “sbigottito, spossato” pennoni”
GL 11.36 o restò per sta botta un pò abotîo/ ma o no morì CAD.
però… D abracà. abrazar.
COM.4 94 non posso spiegâve ra sorpreiza che han mo- abraso abraso avv. “braccio a braccio, a braccetto”
strao. Son arrestæ abotìe. AA 24 lo re di Francia se ando in contro e se abrasono poi
GO abôtìu. abraso abraso introno in la cita.
PSE 245 sg. (ad-pavititus < paveo). PD 346, 358 (: vagu- D brasso.
cf. PVB 203). GA 13.198 (: balbus REW 898) abraxar vb. “abbracciare”
abòu sm. “abate, rappresentante del popolo” OGM 94 a.1395 (nell’ospedale è vietato) braxar, abraxar
GO. CAD.: “questa antica dignità si ridusse col tempo alcum garsum e alchuna garsona, ni tegna in brasso.
alle tre valli del Bisagno, Polcevera e Voltri, e in ultimo D abrasar. abraxe. braxar.
solamente a quella del Bisagno. Essa durò sino alla ca- abraxar vb. “accendere, incendiare”
duta della Repubblica”. AG 62.24 in arsura/ de che lo viso s’abraxe. AG 122.13
BDS (Sav.): “a Savona dal 1312”. de tar e tanto amor li abraxe… CBL 330 (2.51) li nostri
D abaoù. cor abraxe/ de lo so doce amore. IVE 7 si sum si abraxai
abracà vb. (mar.) “tirare un cavo a forza di braccia” et aceisi de l’amor de De… MC 692 elli som sempre
RAN 154 “a brachiis”, cf. fr. abraquer. abraxà e acessi de lo fogo de lo mondo. SL 52 (4.6) s.xiv.
D abracar. abrazar. abrasià. (Sav.) chi de lo to amore ven a sentire lo cor s’abraxa si
abracar vb. “abbracciare” forte.
AF 1.3 s.xiv (Pietra) abracando lo Segnor/ per la bocha lo FA 318. Cf. SAP 384 a.lomb. abraxar.
baxava. CR 26 che ve pjaxa che o staghemo un poco D braxa.
abrazae inseme… perzo che e penso che forsa che o no se abréciu avv. “a caso”
abracemo pu vivi in questa vita. MVS (Sarz.)
D abrasà. D abrétiu.
abre 48 abuc

Abregàire top. (Civezza) abrivà/ -r(se) vb. “spingere, aggredire; avventarsi”


ROC 151. AG 138.248 zenoeixi breiga schivan/ ma se vencian s’a-
D àbregu. abrigu. brivam/ en voler guerra comezar… PAS 36 monto se
abregao agg. “affacendato” abrivava la donna in la spreyssa per prender lo so figlor.
AG 43.174 dentro casa tan frai/ vego tuti esser abregai/ PS 42.
cum abundanza da arsnexi/ de citain cossi cortexi. RAN 102 abrivà: prov. abrivar. BDS (Sav.) abrivà.
FA 318. D asbrivar
D breiga. abroccu sm. “blocco, assedio; unione”
àbregu sm. “sorta di pietra dura, scabra, di colore RAN 12. PD 340 “non popolare”. BDS (Sav.) REW
giallo-verde” 1175.
DVA (VArr.) abroccu sm. “carestia”
D abregaire. SDS (Sav.)
abreìu agg. “detto non solo delle dita attrappite, ma abrö’tiu avv. “a casaccio”
anche della tela nuova, che si accorcia dopo la lavatura” PD 116 “plebeo”.
C.SALVIONI, AGI 16 (1902-04-05) 196 (Chiav.) da una co- D abretiu.
municazione di Gius. Fiechia: ÷ brivido, breve. Ma cf. abrücà vb. “avvolgere”
REW 1289a. VPL (Sanr.).
D abreivir. abreveir. abbrugiare vb. “bruciare, incendiare”
abreivir vb. “rabbrividire” MNS.1 107 a.1577 (Sav.) e quelle canape che saranno
AG 54.109 …]chi fa li omi tremolenti/ abreivir e sbate tanto cattive che non potranno servire ad alcun lavoro si
debbano pubblicamente abbrugiare in detta piazza tanto
denti.
che diventino cenere senza alcuna remissione. MNS.2 59
FA 318: “è lez. meno buona di abreveir”. a.1577 (Sav.) ne dovrano o potrano comprare carni por-
D abreveir. abreìu. chine, o di troia, o gramignose… sotto pena della perdita
abrensìu / abrensuìu agg. “intirizzito, tardo nei movi- di esse robe che li saranno abbrugiate publicamente. OSC
menti” 12 a.1600 (Sav.) ancorché detta casa, o altra per caosa di
PD 140 abrensìu. BDS (Sav.) abrensuìu. detto foco messo, e dato non si abbrugiasse in tutto o par-
D arensenìu. resenìo. te, sia tal malfattore punito… EGS 111 a.1625 le ville e
abretiàu agg. “immaginato” barche vostre, quali pensano l’inimici di abbrugiare…
MDB (Bord.) [arbitratus?] D bruggiar. bruxà.
D abrétiu. abbrümòu agg. “tarlato, roso dai vermi”
abbréttio / abretiu avv. “a capriccio, a casaccio” GO. CAD. NVM (Sav.) BDS (Sav.)
RDC 186 a.1612 (T. Conchetta) abbrettio e a caxo. D brümma.
RAN 18, 154: lat. abrupte. PD 115,364: (dotto o semi- abrüssà vb. “quagliare, rapprendersi”
dotto) lat. ad arbitrium, cf. AG 145.145 arbetrio. TVD (Dolc.) DVO (On.). VPL.
E.H.TUTTLE, “Romanic Review” 6 (1915) 343. GA D brussu.
12.102. FPI 605. DEV 15 “termine corrente tipicamente abruzar vb. “bruciare”
ligure”. PVG. PAD 320 a.1506 ha investito una nave venetiana… da poi
D abréciu. abretiau. abbrettio. abrötiu. arbetrio.(a) brettio. l’abruzò.
abreveir vb. “rabbrividire, intirizzire” D bruxà.
AG 37.130 li gram zelor sum si coxenti/ li nasi taiam e li abrusiar vb. “bruciare”
menti/ e li pei fam inrezeir/ tuthe le mam abreveir. AA 56 se abrusio tuta la barba del mentone.
FA 318. FAS 147,165. D bruxà.
D abreìu. abreivir. abso agg. “incolto”
abrevià vb. “abbreviare” GEM 128 a.1484 (Monterosso) un petio di terra absa.
FDG 255. D asa. L absus.
D breve. abstinentia / abstinesia sf. “astinenza”
abri sm. (ittiol.) “latterino capoccione” LSE 20 a ciò che macerasse il corpo suo di vigilie, de za-
PML 356 Atherina Boyeri Risso. TTC 114 Hepsetia zuni, de discipline et de abstinentie. CPV 48 a. 1461
Boyeri Risso. (Alb.) per la vostra sapiensia voi festi grande abstinesia.
abrià vb. “affrettarsi” D estinentia.
PVG. abucante agg. “abboccato, piacevole”
D asbrivar. VPL (Vent.).
Abrigassu top. (Pigna) abuchéiu agg. “(di vino) abboccato”
PSP 57 n.: < apricus REW 561: “pendìo erboso rivolto a PVG.
mezzogiorno” abuchéive agg. “(di vino) abboccato, gradevole”
D abrigu. L abriga. GO. PD 108: “ultimo esempio vivente di –éyve (cf.
abrigu sm. “località esposta a mezzogiorno, solatìa” piaxeive, raxoneive ecc.)”
TVD (Dolc.) FPI 561. PSP 57 “non è più vitale”. D abucöiu.
D abrigassu. L abriga. abrigalis. abrigum. abucö’iu agg. “(di vino) abboccato”
abril sm. “aprile” PVG
Rambaut de Vaqueiras (s. xii.), Descort d’amor, v. 11 ni D abuchéiu. abuchéive.
jamai non l’averò / ni per abril ni per maio. PAL 15 n. abucunà vb. “gettare bocconi ai pesci per attirarli al-
“prov. che forse intende rendere il gen. avril, avrir”. l’amo”
D arvì. ADP (Pietra) BDS (Sav.).
abritrio sm. “arbitrio” D bochun.
NAB 20 a.1473 (Sav.) soto la pena de pagare sodi dese fi- abucüu agg. “prono”
no jn vinti in abritrio de li consoli. BDS (Sav.).
D albitrio. arbetrio. obritrio. D boccûo. (a) bucòn.
abug 49 acca

abugià vb. “abbottonare” acabasar vb. “accattivarsi una persona”


MP 17.2 (Pigna). MP 17.5 (Pigna)
D bugìn. acàcia sf. (bot.) “acacia (Robinia pseudacacia)”
abbugìn agg. “di lega d’argento” FPL.
CAD argentu abbugìn: “biglione, argento di bassa lega”. accagnòu agg. “accanito”
L agoginum. RAN 90: “a. gen. ora scomparso”. Cf. prov. acagnà m.s.
abuggìn sm. “puntale metallico della stringa” D incagnìo.
CAD. PD 149 “aghetto”. accài nella loc. “ai tempi d’accai”: “nella più lontana
D abogìn. aguggìn. antichità”
abbügnòu agg. “abborracciato” GO. CAD.
CAD. D accari.
abuinà vb. (mar.) “porre la vela di prua a vento” accaià vb. “allacciare, raggruppare; unire insieme di-
CAD. BDS (Sav.) versi rami onde crescano dritti”; (mar.) “unire insieme
D buena. bulina. molti mazzi di corde”
abulicugiòu agg. “melenso” CAD. BDS (Sav.).
BDS (Sav.) D acalà.
D bulicuge. acaisà vb. “sistemare, riordinare”
abuminao agg. “abbominevole” VPL.
AG 54.131 l’aer de lo tormento/ abuminao e puzolento. acalà vb. “allacciare; comporre fiori a mazzi”
FAS 148. BDS (Sav.)
abunassà vb. “(del mare, del tempo) rabbonire” D accaià.
RAN 155. NVM (Sav.) acalà vb. “calare”
D abonazar. bunassa. PVG.
abundo agg. “abbondante” D carar.
AG 6.94 un cor mundo/ chi de veritae sea abundo. acalapià vb. “irretire, cogliere con l’inganno”
FA 318: lat. abundus. BDS (Sav.) PVG.
D abondar. abondeyve. L avundus. accaminà vb. “camminare, andare”
abbunì vb. “rabbonire” PRP 351 (ms.) ma coscì in coita i son ben caminai/ e ac-
NPD 79 a.1868 (Sav.) u mà, che quaxi sempre u pàiva in caminendo i se ne son montai.
raggia/ cuntru da nostra nave u s’è abbunìu. D caminà.
D abonazar. accampà/ -r/ -re vb. “ammucchiare; ammassare”
aburar vb. “calcare, premere” PRP 350 tutti i ri accampàn/ intro sagrao. MBA 371
MP 14.46; 17.2 (Pigna) a.1406 (Seyne) achampar (prov.) GRD (Alto e Caprauna)
cf. FEW.1 1641 a. prov. borrar, fr. bourrer “premere con quei forastieri che saranno trovati ad accampare fogliac-
borra; rimpinzare di cibo” che di detti alberi di castagne…
REW 1411. FPI 1411.
D bura. burà. L aborrare. PRA 38: “od. arrecampà; prov. mod. acampà”.
aburdì vb. “abortire” D achampar. accampare. acampavù. campà.
GA 12.170. PVG. acampavù agg. “sparagnino”
D abordu. ADL (Vent.)
aburlatà vb. “ammaccare” D accampà.
BDS (Sav.). acanà vb. “misurare”
D borlu. ADL (Vent.) MDB (Bord.).
abùrniu sm. (bot.) “ontano (Cytisus laburnum L.)” D acanår. canà.
D asburnu. acandacà(se) vb. “abbassarsi (anche socialmente)”
aburnu sm. (bot.) “ontano” GO “far lega con bassa gente”. CAD.
FDT.1 30. D acandacårse. acandacau. descandacase.
D asburnu. acandacà(se)/ acandacår(se) vb. “poltrire”
abussà vb. (mar.) “fare una legatura con la bossa” ADL (Vent.) acandacase. FDT.P 38 (Triora) acandacåse.
RAN 154. NVM (Sav.) “accoccare la bozza”. BDS acandacàu agg. “indolente”
(Sav.). MDB (Bord.)
D bossa. D candacau.
abbusccià vb. “scompigliare” acanår vb. “misurare con la canna (spec. dei ragazzi
CIT 122 l’oretta in abbuscciâghe ri cavelli. che giocano con le palline)”
abuzaràu agg. “scapestrato” FDT 8.68 (Triora)
MP 17.3 (Pigna) REW 1383. FPI 1383. D acanà. canà.
D buzarùn. acaparare vb. “accaparrare, fare incetta”
aca sf. “vacca” MVS (Sarz.)
PVG. L incaparare.
RAN 37, 39 “contad. e antiquato; quasi generale nelle accapì vb. “capire”
montagne liguri l’aferesi di v-“. RGS § 167: “caduta di NPD 65 ca.1750 (Sav.) poéi accapì / se o dorme ben!
v- in diversi altri dialetti italiani”. D capì.
D vaca. acapunòu agg. “che ha la pelle d’oca”
acabanà(se) vb. “(del cielo) coprirsi, rannuvolarsi” BDS (Sav.)
GO. ADL (Vent.) BDS (Sav.) PVG. D capùn.
D cabanase. accari nella loc. “a ri tempi d’accari”: “al tempo dei
acabanare vb. “ricoverare” tempi”
AA 59 li poveri… la comunita li fece tuti acabanare in GL 18.30 cose… all’antiga/ viste a ri tempi d’Accari ap-
una villa apreso Santa Maria de Loreto… parì.
D cabana(se) D accai.
acar 50 acem

acarìu sm. “rabdomante” (Sav.) quello chi avesse acatato deto acato… –– anci che
CDS (Sanr.) abia fato il pagamento de alcuno acato. DSP 376 a.1540
accaro agg. “caro, gradito” non vogliamo che sia lecito… di comprare porco alcuno,
PAD 495 a.1506 haveriano accaro V.M. volessano… così per conto de censaria como de acato.
D car. D acatar. L acatum.
acartato agg. “vincolato da contratto di apprendista- acautellarsi vb. “cautelarsi, assicurarsi”
to” MAS 266 a.1523 vi si ordina e comanda che… vi acau-
NAB 21 a.1473 (Sav.) alcuno famigio o sia fante a carta- tellate de le persone de quelli citadini. SBP 150 a.1547 ad
to con alcuno maistro de butega. ogni cosa saria stato provisto con lo aiuto et protectione di
D acarté. incartà. Francia, de la quale già si erano acautelati.
acartè agg., f.pl. L cautella.
RDB 88 (B.Cigala) han chiera de zaninne/ si pœren acaveà vb. “accatastare; terminare; riporre in ordi-
chieustri, e bergore acartè. ne”
D acartato. ADL (Vent.): REW 1635.
acâsà vb. “rincalzare un ceppo” D acavear. cavo.
PVG. acaveår vb. “disporre la legna per la provvista an-
D câsà. nuale”
acâsu avv. “vicino, accanto” VPL, FDT.P 38 (Triora).
D câsa. acavear vb. “acconciare verdure prima della cottura”
acatà/ -r / -re vb. “comprare, acquistare” MP 17.5 (Pigna)
AG 56.152 en Ierusalem anderai/ e mercantia acaterai. D acaveà.
AG 138.169 che gran deleto d’acatar/ strepa a monti omi acavegar(se) vb. “accapigliarsi”
li dinar. AG 140.265 no acata tropo a menuo. SA 244 CAR 10 a.1340 se alcuna persona de la dita Caritay… s’a-
cavegasse con arcuna persona a so torto e elo fose ferìo…
a.1340 (Sav.) che nigiuno ferà debia acatar carbon… PLD D acaveilar.
83 a.1367 e vegni ad acatar la soa parte. CEB 356 vendi acaveiar(se) vb. “accapigliarsi”
la biava… non quando li poveri non la pon acatar. PAB AG 140.206 ni quando atri s’acaveia/ donde tu no agi a
89 a aotri lassa achatar nome gloriosso. CAR 27 a.1440 far/ no ge corre ni andar.
se alchun de la dicta compania acatasse lana… –– se ne- PS 36.
sun fesse acatar sciarita nesuna ni altra merchantia… acaveilar(se) vb. “accapigliarsi”
TL.1 801 a.1458 quelli deveran acata lo dicto dricto. PGF RV 77 s.xii. voi t’acaveilar co mego?
23 a.1459 acatare cabelle. NAB 22 a.1473 (Sav.) che ni- PAL 15 n.: “pare forma provenzale”.
suna persona no posa acatare lane de alcuna quantita… –– D acavegar(se). cavellu. L acapillare.
sciascaduno lo quale acatra uno saco de lana… VCC 30 acaxonar vb. “incolpare, accusare”
a.1480 (Sav.) de li que denari se debia acata lo brandon de PAB 51 no possando… cum raxom acaxonarllo… PAB
nostra dona de avosto. PAD 399 a.1507 e vendere a 55 sg. e m’acaxonnam che e o impaihao lo portator de le
ogniuno chi voleva accatare. letere. –– e no i sufficia d’acaxonarme, ma vollen dir…
ADL (Vent.), PVG. acatà. –– da che li malvaxi overer m’acaxonnam. CR 20 ni in
A.SCHIAFFINI, ID 6 (1930) 33 sg.: “ad-captare prevale su arcuna mainera de pecao voi sei cheita ni poei esser
comparare. Genova può essere il centro di irradiazione acaxonà.
della voce verso la Francia e il resto d’Italia”. PS 43.
Cf. MB 67 a.lomb. (ac)cattà m.s. D acaxunà. caxonoso.
acaxù sm. (bot.) “anacardio (Anacardium occidentale)”
FORME: CAD.
Indic. pres. 1.sg. acattu PD 362. acaxunà vb. “incolpare”
3.pl. acatam AG 31.29 BDS (Sav.) PVG.
fut. 2.sg. acaterai AG 56.152 D acaxonar.
3.sg. acatrà NAB 22 a.1473 (Sav.) acegar vb. “accecare”
perf. 2.sg. achatasti PAS 33 a.1353 GP 285 MCG 328 s. xiv. acegar. CBL 342 (17.24) pianzi li doce
3.sg acatà PAB 49 ogi/ chi fon oscurai/ chi illuminavan/ tuti li acegai. AF
3.pl. acatàn GP 369 1.31 s.xiv. (Pietra) o voi acegai zuei. GP 284 quelli mise-
Cong. impf. 3.sg. achatasse CAR 27 a.1440 ri acegai si preixen Christe e si llo ligàn fortementi. CR
Ptc. acatao SL 64 a.1430 (Sav.) 25 queli meschin… seran si acegae che chi me porà far
à acatao. PAB 67. maor schergnio, quelo se terrà pu valente homo.
achatai IVE 21 “redenti” D azegao. açegar. cecare. cego. cigar.
acatato SCF 97 a.1461 aceiso agg. “acceso, infiammato”
NAB 22 a.1473 (Sav.) AG 12.416 aceiso de gran furor. AG 49.36 e no esser tan-
acatau BDB 269 (Bonif.) to aceisi/ de soperbia e de orgoio. AG 144.144 per zo è in
FA 318 Cf. SAP 384 a.lomb. acatar. ogni logo/ de mortar guerra aceiso fogo. CEB 354 fogo
D acatao. acato. catà. rescatar. L acatare. possente e aceisso in casa. CBL 339 (13.23) tu eri aceixo
acataò sm. “compratore” e infiamao/ a morir per lo segnor. CBL 344 (19.54) pec-
DSP 118 a.1487 ciascadun possessore de la dicta villa, caor, lascia lo peccao/ e sei de la croxe tuto aceixo. IVE
etiam se ello sia acatao, o sia logatario pensionario o li- 7 et tuti queli chi an questo timor, si sum si abraxai et
vellario… COM.1 75 me fermo un poco chi, per vei se se aceisi de l’amor de De. MC 692 elli som sempre abraxà
presenta quarche accattaò. e acessi de lo fogo de lo mondo chi mai no li sacia.
PD 360. acementao agg. “calafatato”
D acatar. PAB 44 e te comando che tu faci una archa de bon legna-
acato sm. “acquisto” me, chi sea bem acementaa e bem invernisa dentro e
AG 14.493 ma in tar vendee e acati/ pecca monto i prela- deffora. (Ivi, n.: ms. acetaa: il testo catalano qui tradotto
ti. PLD 83 a.1367 de l’acato che o faito. TL.1 351 a.1455 ha simentada).
e staeto capitaneo per via de acato… NAB 22 a.1473 D acetao. simentado. L cementum.
acen 51 acig

acender vb. “accendere, infiammare” aceteive agg. “bene accetto, gradito”


AG 49.324 de le garee che preisem/ parte menam con li IVE 16 la vertue la piu aceteive a De.
prexon…/ en le aotre fogo aceisem. AG 80.17 queli chi D acetao.
tar xama an aceisa/ n’an e n’averan li guai. AG 143.62 e accetto sm. “aceto (usato in tintoria)”
se per ti in alcun logo/ s’aceise uncha guerra o fogo. GP MAS 119 sg. e n.75 a.1486 galla, vitriolo, gomma, lima-
275 doncha a queste piante aduga de l’aigua chi le faze gia, rausia, roza, accetto e sapone.
acender in lo amore de Dio. MAC 169 e lantor lo perffe- L acetum.
to comanda che ella fosse despogiaa e in aoto sospeissa e achêgà vb. “coricare”
cum ardente foxelle de fogo fosse aceissa. VCC 30 PVG.
a.1480 (Sav.) li que brandoni etiam se debiam porta acey- D acolegar.
si quando morira alcun de li predicti sino a la zexia. PCD achéito ptc. “caduto”
32 s.xiv. ptc. f.sg. acessa. RDB 101 (B.Schenone).
D asende. azende. azender. asenze. axeiso. zeindi. D cair.
accensatore sm. “deliberatario” achieta sf. “piccola scure, accetta da cavalleggero”
GRD 108 a.1673 (Nizza) sarà tenuto l’accensatore o sia ASF 737 a.1532 una achieta dorata fornita de veluto cre-
bandioto ritirare i suoi averaggi nelle bandite.
mesile da cavalolinghiero.
acepto cong. “eccetto”
PS 2. s.xiv. D aceta. azeta. L acchia.
D setu. (d’)achittu loc. “d’intuito, a colpo d’occhio”
acercenar vb. “rasarsi il capo; prendere la tonsura” ADP (Pietra) BDS (Sav.).
AG 127.84 intr’una capa è intrao/ e si è in aoto acercenao. DEI.1.25. GDLI s.v. acchitto: “la prima battuta al gioco
FA 318. FAS 147, 165. del bigliardo”.
D serciu. àccia sf. “raschiatoio”
acerchiaoù ptc. “accerchiato” GO. CAD.
RAN 59 s.xvi. (B.Cigala). D aceta. L acchia. acium. apia.
D serciu. aciapà vb. “acchiappare”
acertar vb. “attestare, assicurare” GL 5.62 ch’a l’aciappe in tro sò rattairœu.
AG 23.20 e fa De semper to tuor/…/ che te dea quelo ho- ADL (Vent.) PVG.
nor/ che n’acerta la scritura. AG 54.257 ma de la sovran- D ciappà.
na gloria/ aiamo sempre in memoria/ chi tanta festa e zo- aciapare vb. “acchiappare”
go rende/ como n’acerta le lezende. PAB 53 e cognoscei MVS (Sarz.)
la ihera de mea fixicianna, e acertaime che ella era mea D ciappà.
noriza Proffeta. aciare sm. “acciaio”
D certo. DTC 662 ca.1520 spagnoli e napolitani/ tutti huomini cer-
àceru sm. (bot.) ”àcero (Acer campestris; Acer pseu- niti/ asperti e ben vestiti/ de armi finissime daciare.
doplatanus)” D asar.
FPL. àciaru sm. (bot.) “acero”
D àciaru. aixeréa. PD 358 “non popolare”.
acesmao agg. “disposto, apparecchiato, fornito” D aceru.
AG 38.114 li barestrei son tar e tanti/ che vegi, mezan e aciatà vb. “nascondere”
faniti/ som de ferir si acesmai/ che lor par no ne vi za mai. PRP 343 e s’acciatàn, senza parlà, derré / de quella cà.
AG 43.85 che le gente eran si acesmae/ poi che le tore PRA 379. ADL (Vent.) MDB (Bord.). DVO (On.). TVD
eran segnae/ che per inpir le ventre seme/ ogn omo veiva (Dolc.).VPL.
star arreme. AG 49.129 cum barestrei tuti acesmai/ con D ciatà.
bon quareli passaor. aciatàgliu sm. “nascondiglio”
D acesmar. TVD (Dolc.).
acesmao agg. “contraffatto, menzognero” D ciatà.
AG 146.254 chi t’a mostrao contando dir/ parole tute ace- (d’) aciatùn loc. avv. “di nascosto”
smae? MDB (Bord.)
acesmar vb. “apparecchiare, preparare, fornire” D ciatà. (da) ciatùn.
AG 49.248 caschaun so faito acesma. aciavà vb. “inchiodare”
FA 318. PS 43: cf. it. accismare, a.fr. acesmer, prov. ace-
VPL (Sanr.).
smar. E.G.PARODI, MRT 339 sgg.: *censimare. G.PARIS,
ROM 27 (1898) 152: schisma, cf. ROM 11 (1882) 445. accidente sm. “caso, congiuntura”
ALE 2. REW 74. AG 12.8 avei secorsso intregamente/ in ogni greve acci-
D acesmao. cesmo. sæsmo. sæximo. sèximu. dente. AG 16.35 in quelo greve accidente/ doce maire,
aceta sf. “accetta, piccola ascia” unde eri voi? AG 138 237 e tante galee po armar/…/che
PVG. per grevi accidenti/ ne armara ben duxenti. AG 143.163
D achieta. accia. asceta. azeta. cepta. L aca. acchia. li atri grevi acidenti/ che De paire a li fiioi/ da per dar li
accettà vb. “pieghettare panni; increspare; sgualcire” atri ben soi.
GO. BDS (Sav.) D assidente.
D ceta. acidia sf. “accidia, pigrizia”
acetao agg. “bene accetto, gradito” AG 79 165 contra l’acidia me aproai/ chi tem li cor ador-
GP 275 lavorar lavor lo qual sia acetao davanti da Dio. mentai/ morti e peigri a tuto ben. PEG 40 pigriça chi e ap-
D aceteive. L aceptare. acetus. pella in la sancta scritura accidia.
acetao agg. “assettato” acignar vb. “accennare, far segno”
PAB 44 (si vera lectio) e te comando che tu faci una ar- IVE 73 e Zoane acignava a li discipoli soi… chi andassem
cha de bon legname, chi sea bem acetaa e bem invernisa a messer e feiseghe reverentia e ascotassem le parolle soe.
dentro e deffora. FA 318.
D acementao. D cingno.
acim 52 acco

acimar vb. “rasare (panni)” squarzar/ e le messe acolegar.


PLD 84 a.1367 et fai acimar lo drapo de Iacomo. FA 318. Cf FAS 148 e n. MUI 121.
D acimare. D achêgà. acoregà. acuegà. acurgà. alogar. cuegà. curgà.
acimare vb. “rasare (panni)” L collocare.
MNS.1 47 a.1577 (Sav.) li detti maestri accimatori saran- acolorito agg. “politicamente qualificato”
no tenuti et obligati acimare tutti quelli panni… PAD 344 a.1506 presono l’insachetati cioè cento gen-
D acimar. accimatore. sima. L acimare. tilhomini e la metà della volta fregosa e la metà della vol-
accimatore sm. “rasatore di panni” ta adorna; cento de populo grasso similmente acoloriti, e
MNS.1 47 a.1577 (Sav.) li detti maestri accimatori saran- duecento artegiani.
no tenuti et obligati acimare tutti quelli panni… D colore. L accoloritus.
D acimare. asimatore. simadù. L cimatorem. acom avv.
acimpò avv. “quasi, per poco non [di qui a un poco AG 16.399 lo fiior che tanto amava/ no lo partir acom da
= poco meno]” mi.
CDS (Sanr.) AGL corr. ancom “ancora”. AGN corr. amcò “oggi”.
acinarse vb. “chinarsi” Cf. FA 323. FAS 165.
MP 17.3 (Pigna): cf. prov. s’aclinar. acommandar vb. “raccomandare”
D chinà. cinase. AG 49.271 a De e santi acomandai/ ferando insemel com-
acio che cong. “acciocché, affinché” batem. CEB 358 acostase la vegieza? e te consegio che
FTM 99 a.1456 (Sav.) et dapoi dice lo sacerdote sursum tu t’acommandi innanzi a Dee che a to figio.
corda… et tu cossì dei fare incontenente acio che lui non D comandar. recomandar.
menta quando dice habemus ad dominum. AA 34 dovese accomandöa sf. “bandolo, il capo della matassa”
andare a fornire e a aprire la porta belera acio che li ador- CAD.
ni poteseno libera menti intrare in la cita. acomenda sf. “società, accomandita”
D azoche. GRD 118 cita C.TARGA, Ponderationi sopra la contratta-
aciòn sf. “azione” tione marittima, Genova 1692 (Scionico), p.150: “la aco-
RDA 6 a.1588 (C.Zabata) essendo le semeggieive a ro re- menda non è altro, che un negotio assonto da alcuno con
tretto dell’allegrezza in tutte re soe acioin… danari o robe, havute da altri, da trasportarsi oltre mare
D asiùn. in alcuna parte o parti, da essitarsi dall’accomandatario
aciùn sm. “manfanile” di conto dell’accomendante per doverne riportare il rica-
CAD. GA 13.37. vato, con partecipatione nell’utile secondo i patti loro, in
D lacciùn. modo però che non s’introduca società, e questa è so-
aciü’ssara / aciü’ssura sf. (bot.) “cicerbita (Sonchus stanzialmente l’essenza dell’acomenda”
oleraceus, Pieridium vulgare)” D implicita. L accomenda.
CDS (Sanr.) aciü’ssara. FPL (On., PortoM.), DVO (On.) accomodà/ -re vb. “adattare”
aciü’ssura. RAN 77 a.1650 (G.B.Merello) accomodà. BOS 98
aco che cong. “acciocché, affinché” a.1655 (G.Rossi) chi accomoda ra chiave a ra cascietta.
CPV 48 a.1461 (Alb.) aco che lo faso inimigo non ge abia MGT 193 a.1492 ve convene desvegiare et, secundo le
forsa ni bairia. condizioni de le cosse che trovereti, accomodare la exe-
D azoche. cutione vostra.
acöge vb. “raccogliere” D comodu. L accomodare.
PVG. acompagnar vb. “accompagnare”
D accogere. OLP 1.75 s. xiv. (Pietra) li peccaor tristi cum grandi pian-
accogenza sf. “accoglienza” ti/ a l’inferno seran menai/ da li demoni acompagnai. CR
GL 15.64 vederei che accogenza… 22 tuta la corte celestial… con li sancti angeli acompagnà.
D accogimento. IVE 37 e prechasàm incontanente la compagnia chi se
accoger vb. “accogliere, raccogliere” convegnia, si che ella fosse honestissimamenti aconpa-
RAN 54, 67 s.xvi. accogiando. gnà.
D acöge. accogimento. acoiher. acügeitu. arcugire. coger. D acumpagnamento. compagnar.
accogimento sm. “accoglienza” acompir vb. “compiere, portare a compimento”
AG 29.20 e far bello acogimento. PAB 84 quando elli pom acompir so dexiderio.
FAS 163. PS 36.
D accogenza. accoger. D compir.
acognosser vb. “conoscere, riconoscere” accomprare vb. “comperare”
PAB 66 per che homo no se de forssar d’alargar so nome MNS 3.66 a.1577 (Sav.) non sarà lecito ad alcuno maestro
in lo picem termen e dura de questa vita presente, ma se barillaro comprare… legnami che non siano buoni e suf-
de far acognosser a la vita de la ternitae. PS 36. cf. SAP ficienti et appropriati a sua arte. E se li maestri barillari
385 a. lomb. acognosser m.s. accompreranno di dette robbe contro la forma del presen-
D cognosser. te ordine…
acoi avv. (err. per ancoi) “oggi” D comprà.
TL.3 120 a.1474 mai no e stato uno jorno senza molestar aconciare vb. “conciare”
lo imperao chi ge dage acoi questa cosa, deman quella al- DSP 375 a.1540 in pelare et aconciare detti porci.
tra. (Ivi 121: ancoi). D aconzar.
D anchoi. aconcordever agg. “concorde”
acoiher vb. “raccogliere” MCG 328 s. xiv. a zo che l’incominzamento chi è povero
BL 87 a.1401 che la raxone e justitia sia sì forte che se in- e lla fin povera seam aconcordever a lo mezo.
querne e se acoihe quelo che era dessconcho e desquer- D concordio. concorà.
nao. acconfortare vb. “confortare”
D accoger. L acolligere. NPG 72 a.1464 le membra mie tute acconfortare/ sì se co-
acolegar vb. “coricare; collocare” minzano con una voce bona.
AG 86.36 che de tanto gran drueza/ se soren li arbori D confortar.
acco 53 acos

acconçà/ -sare vb. “acconciare, racconciare” ne la dita cita de Saona. SPC 186 a.1610 fatto lo acordio,
AG 127.48 l’ennimigo per gran peccae/ aconza la nostra e concluso il precio…
citae. DFC 108 a.1772 che re so bionde treççe a s’ac- PS 43.
conçava. LSE 23 le veste che ella avea faite… le acon- D acordiu. (de) cordii. L acordium.
sava intorno li morti. AA 155 lo comesario fece venire (d’, in) accordio loc. avv. “d’accordo”
deze homini con sape e ale speze de coloro chi aveano rui- PAB 55 chi vi umcha li zuxi tutti cossi in acordio a punir
nato li sorchi li fece aconsare dala sima al fondo. PLA vicio, senssa che alchum fosse alquanto atemperao… CR
407 a.1573 fare una lemoxina de fare aconsare lochio del- 19 e cossì restàn d’accordio. PAT 25 a.1404 li dinay pro-
la giesa. RDB 87 (B.Cigala) aconsassi (acconciaste). misi l’ano passao d’acordio a meser Zacharia Trivixam…
RAN 78. FA 318. TL.3 302 a.1475 remasemo dacordio. MPS 74 a.1550
D aconciare. aconzo. acunsà. desconzar. (Stella) se… serà d’acordio. SAS 76 a.1592 (Sav.) d’a-
aconzar/ -re cordio. GL 1 (Argomento) d’acordio comme muse. NPD
IVE 75 disse monte atre belle parole… per aconzar li ani- 62 s.xviii. (Sav., G.Piccone) d’accordio.
mi lor a cree a Criste. MC 680 aconza l’animo to… GBV D. (da) cordio. d’acordu. L (de) acordio. acordium.
a.1514 s.v.concino “componere et aconzare. s.v. scalpo acòrdiu sm. “accordo, patto”
“aconzare el coramo. MVS (Sarz.) acordiu.
aconzo agg. “conciato, ridotto” Cf. C.SALVIONI, RIL S.II. 43 (1910) 609 sic. accordiu. PD
GP 372 et ello era aconzo in tal mainera, che le soe san- 144.
tissime coste se poeivan tutte nomera. RDB 142 D acordar. acordio. L acordium.
(V.Dartona) e re fuoegge e re rame son si acconze/ che sò (d’) acordu loc. avv. “d’accordo”
non ghe pué intrà chi ra desconze. CAD. PVG.: “dotto”
D aconzar. conzo. D (d)accordio).
aconzo sm. “accordo” acoregà/ -r vb. “coricare”
AG 86.103 che ge mande aconzo e paxe. AG 127 108 sg. AA 76 ge salto adoso piu de 12 homini de la compagnia
lo Segnor De ge mande aconzo/ da chi ven ogni bon acon- chi devanti e chi dereto lo acoregono in terra e con pugni
zo. e calci tuto lo fiacorno. GL 5.60 ma quando poi ra nœut-
FA 318. FAS 150. PS 5, 54. te in tra lanaçça/ morto ro sô, ro mondo a l’accorega…
D acontio. acuntio. inconzo. DFC 25 ro mortâ…/ stava ancora accoregao.
acconçœura sm. “acconciatura” D acolegar. acoricato.
CIT 76 in acconçœura lasca e bescaveçça/ Lichina o me acorreor sm. “soccorritore”
fa vei così in farsetto. CBL 338 (11.22) o meser san Nicheroxo/ beneito acor-
PD 124. reor.
D conzeura. D corre. L accursus. adcursus.
acontar(se) vb. “accompagnarsi, avere familiarità” acoricato agg. “ammalato”
AG 140 117 no te acontar con lecaor. AG 140 230 con BL 80 a.1400 ma, con Dio innanti, niuno non è acoricato
persone de croyo afar/ guarda ben, no t’acontar. e andiamo megiorando.
PS 36, 54. Cf. MB.27 (Bonvesin) acuintarse m.s. D acoregà.
D contanza. acorpar vb. “incolpare”
acontio sm. “acconciamento, sistemazione” AGL 5.9 e acorpaa (ms. en la corpaa) fosti e acussaa.
PNC 152 a.1447 (Carr.) se attendesse a lo acontio de le (AGC: encorpaa)
coxe. D corpa. encorpao.
D aconzo. acorze(se) vb. “accorger(si)”
acordar/ -re vb. “accordare, mettere d’accordo; PAT 22 a.1320 in atto che voi v’acorzesi che dubio fos-
prendere accordi di lavoro” se… che ben no ve parese star seguri… IVE 47 sg. e
AG 140.227 pensa con sego d’acordarte. AG 143.38 a zo quando me ne acorsi… –– lo paere e la maere acorzan-
che ben te le arricordi/ e con De meio t’acordi. SA 249
a.1340 (Sav.) se fosse avanti acordao de alcun lavoro con dosse de so… PD 114 n. (GL) s’accorzè.
alcun altro meistro. SA.251 a.1340 (Sav.) che niguna per- D acorzise. accurtixe. L acortus.
sona de la dicta arte non osse ne presuma a acordar ne te- acòrzise vb. “accorgersi”
gnir consego a lavorar alcun fante… SAB 24 a.1473 PD 118. ADG. FDG 217. BDS (Sav.)
(Sav.) che nisuno patrone osia maistro de butega de dita D acorzese.
arte non osa ne posa acordare nisuna persona a mostrare acosar vb. “accusare”
la dita arte se prima non se acordano per carta osia jnstru- AG 143.57 se maramenti ay acosao/ ni se incontra alcun
mento. MAS 208 a.1465 che li consori siano ubligati ac- e stao…
cordare li rissanti. PS 99, 4 “prob. err. per acusao”
PS 7. D accusar.
D accordatione. acordiu. L acordium. acostar(se) vb. “accostar(si)
accordatione sf. “contratto, assunzione contrattuale IVE 50 li oxeleti no ge fuzivam denanti, avanti se ge aco-
di un apprendista” stavam.
MAS 213 a.1492 instrumento publico dell’accordatione D acostu.
di detto tale garzone o sia putto. acostu avv. “vicino”
D acordar. ADL (Vent.)
acordio sm. “accordo, patto, contratto” D acostar(se)
PAB 89 inter li boim e li marvaxi no e pointo de acordio. acostumao agg. “costumato, educato”
PAT 25 a.1404 el e fermao accordio cum li veneciaym. AG 12.20 si savia e ordenaa/ e d’ogni ben acostumaa. AG
MAF s.xv. (Lunig.) acordio. BDF 147 a.1460 li que ten- 88.4 quatro cosse requer/ en dever prender moier/ zo e saver
tassem e praticassem se tra lo reverendissimo monsegnor de chi el e naa/ e como el e acostumaa. AG 135.4 e se l’e
l’arcivesco et lo magnifico meser Lodovico poiva trovar- ben acostumaa. AG 136.66 fui reçego de dao/ e omo mar
se forma d’acordio. AA 22 e tra sua santita e li diti am- acostumao. PAB 85 li ogi, chi sum acostumai in tenebre.
basatori fu fato lo acordio de unirse a parlamento insieme D acustümà. acustumao. costumar. costumi.
acco 54 acur

accoventào agg. “accanito, feroce, prepotente” acrexer vb. “accrescere”


RDC 111 no me vuœgio avantà come ri fœnti/ fan spesso, AG 140.60 o grando o pizen che tu sei/ lo to faito acrexer
ni men fà l’achoventao. PRP 340 (str.7) dre garee/…/ dei.
chiene fia a l’orlo de persone ree/ de gente crue, de gente FAS 155 acrexeran fut. FAS 161 acrexa cong.
accoventae… PRP 343 (str.22) quella marmaglia così ac- D acresse. crexe.
coventà. PRP 356 (2.53) perch’i fossi allantò si accoven- acricòu sm. “dente che ferma il castello dell’orologio
tai… NSB 191 s.xvii. (Vent., G.G.Lanteri) e y bravan, e nella cassa”
son tanto acoventai/ come s’i no devessen inscì mai/ PAG 129.
d’Italia… D crica.
PRA 379. actro agg. “altro”
accoventà(se) vb. “accanirsi” CPV 48 (= PGF 28) a.1461 (Alb.) mandaine bona paxe
PRP 348 ms. ma inutirmente se gh’è accoventao/ ro amor e sanitae a questa sitae/ e che actre chi per lo mon-
Turco. do sum.
PRA 379: lat. co(n)ventare, frequentativo di convenire D atru.
“litigare in giudizio”. C.SALVIONI, ROM 43 (1914) 383 acubià vb. “accoppiare”
sg. G.BERTONI, Archivum Romanicum 1 (1917) 510 sg. BDS (Sav.)
prov. acoventà “engager”. REW 2194. D cubia
D accoventao. coventao. acucià(se) vb. “accovacciarsi”
accoventà(se) vb. “ confrontarsi, gareggiare” RAN 97. PVG.
CIT.A 150 non troverei pescòu grande o piccin/ chi posse D cùcia. cuciase.
accoventase con Ballin. acuegà(se) vb. “coricarsi”
PRA 379. PD 353, 364. FA 318. PVG
D acunventase. D acolegar.
Acqua bona idr. “affl. del torr. Letimbro (Sav.)” acügéitu ptc. “accolto, raccolto”
RPV 292 a.1590 (Sav.) uno rivo o sia riale nominato ac- PD 125, 148. PFM 127.
qua bona. BG 125 n. s.xvi. (Sav.) FBS 49. D accoger. cögge.
D èguabuna. L aquabona. acuinòu agg. “guastato dal cuìn (vento dannoso alle
Acqua tesa idr. “affl. del torr. Letimbro (Sav.)” piante)
BG 126 n. s.xvii(Sav.) PAG 82: früta acuinà. BDS (Sav.)
acquetà vb. “tranquillizzare” D cuìn.
BDS (Sav.) aculòu agg. “addossato”
D quietare. BDS (Sav.)
Acqui top. “Acqui” D colu.
RGS § 348: aquis, abl., cf. Aix (Fr.) acumensà vb. “cominciare”
L Aquae Statelliae. BNL 75 sg. (Perin., Pigna)
acquistar vb. “acquistare” cf. MP 17.6
BUN 449 s. xv. state constante in bon proponimento/ de D cumensà.
mantener il vostro castello arditamente/ gloria e honor ne accumpà vb. “compitare”
acquisterei da tuta gente. CAD.
D aquistar. acumpagnamentu sm. “corteo (matrimoni e funera-
li)”
accrabòia / accragnetta esclam. eufem. “Sacramento”
ADP (Pietra)
FDT 10.65 (Triora) accraboia. BDS (Sav.) accragnetta.
D acompagnar.
D sacranùn. acunsà vb. “scegliere e ripulire la verdura”
accraiàse vb. “sdraiarsi” RCG, Diz. BDS (Sav.)
CAD. PS 54. PD 357.
accraméncia esclam. eufem. “Sacramento” D aconzar.
BDS (Sav.) acunsu agg. “adorno”
D sacranùn. PVG.
acreer vb. “credere” D conzo.
AG 14.133 monto persone am mara usanza/ de meter De acuntio sm. “agio, comodo”
sun la baranza/ de loi asdeiti monto via/ per far acreer la PNF 407 a.1452 et si ve desideriamo qui cum noi possen-
boxia. PAB 81 crei tu che sovram bem sea querio per do essere cum vostro acuntio.
bom e per re vertuosamenti?… M’acreao che li boim lo D aconzo.
queram per virtue… acunventase vb. “paragonarsi, stimarsi pari”
FA 318, 327. PS 109, 36 BDS (Sav.)
D creer. D accoventase. convento.
acrescer/ -ere vb. “accrescere” acupàggiu sm. “equipaggio”
DCT 163 a.1380 e accresceran lo nome de lo imperao se- RAN 103 “genov. popolare” (prov. aquipage).
gundo lo lor poey, si como i faxean per li imperaoy pas- acurà vb. “uccidere un animale trafiggendogli il cuo-
say. DSP 62 a.1487 podere a crescere altretanto quanto e re”
stato acresudo al nostro tempo. VPL (Sanr.).
acresse/ -er vb. “accrescere” acurbelà vb. “curvare, ripiegare”
PAB 90 o de gloria acresser a lo cavaller o d’acresser vir- PVG
tue a lo virtuosso. DSP 62 a.1487 loro hanno bonissimo D curbeleta.
animo… in cinque o sexe agni podere a crescere altretan- acurdà vb. “assumere, ingaggiare”
to quanto è stato acresudo al nostro tempo. CPF 167 VPL (Sanr.).
a.1584 mi no voggio però dì che m’acressan ro salario. acurgà vb. “coricare”
PS 7, 36. ADL (Vent.)
D acrescer, acrexer. crexe. D acolegar.
acür 55 ader

acürtì vb. “accorciare” adansi avv. “prima, poc’anzi”


PVG VPL (Vent.).
D scürsà. adaquare vb. “irrigare”
accurtixe sf. “accortezza” AA 154 li soi vecini nel loco dito la corina ge aviano ovia-
RAN 124: fr. accortise. Cf. SAINT-SIMON, Mémoires, Bibl. to laqua e che no potevano adaquare lo suo corina. MVS
de la Pléiade, t. I. p.532 e n.3: secondo Richelet già anti- (Sarz.)
quato alla fine del sec. xvii. D aiguà. scêguà. L adaquare.
D acorze. L acortus. adaré avv. “dietro”
accüzà vb. “accusare” PVG.
ADG 72. D daré.
D accusao. adase vb. “badare”
acussaciom sf. “accusa” VPL (Imp.)
PAB 55 la crudera acussaciom… PAB 86 li deveream adasio avv. “bene, a proprio agio”
cambiar la deffensisiom in acussaciom. DTC 643 a.1447 e ciascuno adasio stare.
PS.33 D adaxu.
D acuxamento. adavinà vb. “indovinare”
acusao/ acusaor sm. “accusatore” PD 144 s.xvi. RAN 90, 119.
SA 251 A.1340 (Sav.) soto penna de lire dexe… de la qual D adavinellu. devinar.
penna la meitae sea de lo comun de Saona e laltra meitae adavinellu sm. “indovinello”
dea de lo acusao. PAB 86 elli, no aveream mester de def- RAN 90: “oggi scomparso”
fendeaor, ma se manterream de tuto in la volluntae de l’a- D adavinà. induvinellu.
cussaor e de li zuxi. adaxettu avv. “lentamente, passo passo”
PS 35. BDS (Sav.)
D acussar. D adaxu.
acussar vb. “accusare” ad axio loc. “con comodo”
AG 5.9 encorpaa fosti e acussaa. AG 143.205 acusa ti e BL 117 a.1408 no me destendo per questa presente tropo
no atrui. SA 242 a.1340 (Sav.) infra octo dij o sea iorni scripvere, perchè più ad axio vi scripverò più a compimento.
da poi che elli seram stai accusai. D adaxu.
D acosar. acusao. acuxar. adaxu avv. “adagio”
acustà vb. “accostare” CAD. RAN 155. ADG 13. PVG.
PD 136 s.xvi-xviii. accosta-teghe. NVM (Sav.) D adasio. adaixo. adaxettu. ad axio.
cf. VPM 179 sgg.: fr acoster “accostarsi a un bastimento Adelaide top.
vicino” PCT 108, 109: < germ.
acustümà vb. “avvezzare” Adelasia top.
BDS (Sav.) PCT 77, 110 Rocca dell’Adelasia. < germ.
D acostumao. L adalaxia.
acustumao agg. “costumato, educato” Adele top.
AG 140.8 donde voi seai alumenai/ e for meio accustu- PCT 110 Rocca d’Adele. < germ.
mai. AG 145.206 munti homi son ben accustumai/ o am adementegar(se) vb. “dimenticar(si)”
vertue pur assai. AG 53.79 no s’adementegan balar/ tute le done e li se-
PS 43. gnor. AG 136.202 ni t’adementega morir/ se tener voi vi-
D acostumao. ta segura. AG 140.28 ni per argento ni per oro…/ ni per
acustüpòu agg. “raffreddato” aver che tu guagnasi/ De no t’adementegasi. PEG 42 um
BDS (Sav.) peccao, chi e appellao ingratitudem, zoe adementegarse
D custüpase. de rende la gracia de li bem che ello ne fa. IVE 3 De s’a-
acuxamento sm. “accusa” dementegara tute le soe peccae. MAC 167 ali faito ade-
GP 288 che non respondi tu a questi acuxamenti che que- mentegar ogni bem che che elli faxea.
sti te dixen…? FA 319. PS 37.
D acussaciom. D addesmentega(se). adomentegar(se). dementegar.
acuxar vb. “accusare” ademestegar vb. “addomesticare”
CBL 333 (6.24) or chi te porrà defender/ da tante parte IVE 50 anchor li oxeleti de questo deserto se maregiavam
accuxao? / a l’inferno serai danao. e se ademestegavam cum ello.
D acussar. D demestegamente. demestego.
ad prep. “a” ademuelòu agg. “lezioso, fanciullesco”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et ei Paxia dedit ad viro meo CAD. BDS (Sav.)
Johannes libr. v. PLD 83 a.1367 se ad De piaxe. D demuà. demuelu.
adaixase vb. “lasciarsi andare” adentà/ -r vb. “addentare”
ADL (Vent.) AG 26.8 semper ma aguaita in calche canto/ per adentar-
D axiase. me le carcagne. PRP 341 tutti d’accordio s’ddentàn ro
adàixo avv. “adagio” dio. PVG.
PRP 341 (str.11) i ghe ven presto si, ma parte adaixo D dente.
PRA 374. adenùn esclam. eufem. “Sacramento”
D adaxu. (a) bel axo. (a) bellaixo. TVD (Dolc.)
adanarse vb. “arrabbiarsi” D sacranùn.
MVS (Sarz.) aderré avv. “dietro”
D adanòu. condemnar. dampnar. dannà. CIT.A 31 per no fave atri prichi de papé / donna, e trase
adanòu agg. “collerico, inquieto” l’un l’atro da desgusto/ mi da parlave con ro cazzafrusto/
BDS (Sav.) MVS (Sarz.) adanà “arrabbiato” voi da fame chiù brondori aderré.
D adanarse. danao. D derré.
ades 56 ador

adescià(se) vb. “svegliar(si)” admàn avv. “domani”


GL 16.31 un s’addescia, se storçe e se remen-a. PVG. RGS § 338 “lig.: a- anaptittico”.
PSE 250. PD 135,137: “solo nel s. xviii. si sviluppa ade- D arman. deman.
sciase al posto di desciase”. administrar vb. “amministrare”
D adésciu. descià. dexear. TL.1 708 a.1457 se rende difficile poei tuto reze et admi-
adésciu agg. “sveglio” nistrar.
PD 110, 115, 135. admiragio sm. “ammiraglio
D adescià(se) BMP 199 a.1505 lo illustre et excelso signor messer Filippo
addesmentegà(se) vb. “dimenticar(si)” de Clevesetz regio admiragio, et de li genoesi governao.
CIT 83 o giorno da no moæ addesmentegase! D armiraio.
D adementegar(se). admiratium sf. “meraviglia”
adesso avv. “adesso, ora” BGP 206 a.1484 ne semo pure remasti cum grande admi-
AG 37.81 le vigne, j orti e li iardim/ tuti abundam e sum pim/ ratium et angustia.
de grande odor chi mostra adesso/ che lo fruto vem apresso. Adobati cognome”
AG 39.72 d’onde sempre se deverea/ avri ben i ogi tuta via/ VTS 101 n. a.1516 (Sav.)
e far pu raxon adesso/ che l’ennemigo sea presso. AG D adubu. L adobare.
49.370 per meio ese aregordenti/ de zo che e diro adesso. adobiar vb. “raddoppiare”
AG 134.48 e per zo e za mai no ceso/ che no me percaze BL 104 a.1406 se io avese queste tere alogate ad autri, se-
adeso/ de mantener mia foxina/ per no descender in ruina. rebono adobiate e atregiate.
AGC 49 n. D doggià.
adesso avv. “sempre, ogni volta” adogiar vb. “raddoppiare”
PAB 70 se soffraita e conffortaa de richesse, pur ella de-
mora e revem tuto iorno, si che adesso a mester de novo PS 36 s. xiv. RDB 18 amò crudé/… /adoggia doggia in
secorsso. mi con fiame grende.
PS 39. D doggià.
adespiaxei sm. “dispiacere” adoiar vb. “raddoppiare”
CR 21 zamai e no ve fei adespiaxei, ni voi a mi. AG 45.99 far comando/ a questo santo cossi grande/ e sso
D despiaxé. officio adoiar.
adevenir vb. “avvenire” FA 319. AGN “istituire un festum duplex per un santo.
AG 146.177 lo t’adeven como a lo lovo… IVE alquna vo- D doggià.”
ta adeven che alquin param che li abian parte cum li san- adolaro sm. (bot.) “oleandro”
ti per bone overe soe… FPI 7290 “lig.”
PS 36. addomà vb. “prostrare, indebolire ”
D avegnir. PRP 355 (2.13) ma i no viei…/ che storbora è così st’ai-
adevinà/ -r vb. “indovinare” gua, ch’addoma/ tutti; e qu’ella vegnì fa ri doroi?
PAS 35 dixeam ‘o Criste, adevina chi e quello chi t’a PRA 379. FPI 2731.
feryo’. PAB 93 Thirexia… se inffenzeiva adevinar. CIT.A D adomu. domato. domo. L domare.
266 che ra Muza in sò graçia l’adevin-e. adomandare vb. “chiedere”
PS 36. BL 65 a.1399 potetegi adomandare de l’uno dinayo doze.
D adivinar. devinar. D demandar.
adevisar vb. “manifestare, mostrare” adomentegar(se) vb. “dimenticar(si)
CR 23 e a voi sera adevisà in che mainera o me vorei vei PS 36 a.1466.
e in quela me demostrerò. D dementegar. adementegarse. adomentichare.
D devisar. adomentichare vb. “dimenticare”
adgiutar(se) vb. “avvalersi” DTC 642 a.1447 ma non te adomentichare/ Johanbaptista
FSL 235 a.1464 (fin.) convene che V. Ex.ia se adgiute di cum Paolino.
domino Prospero. D dementegar. adomentegar(se).
D agiutar. adomu agg. “(di bue) domato”
adiminuir vb. “diminuire, ridurre” MVS (Sarz.)
PAB 56 cresse lunna e iorni/ fai adiminuir. D addomà. domo.
PS 36. adoncha cong. “dunque”
D asminuir. minuir. LSE 17 consentì adoncha a lo paire.
adimpir/ -ire vb. “adempiere” D doncha.
LSE 19 a cio che tuto quello che lo meistro comandasse, adorar vb. “adorare”
ella cum reverencia et cum molto gaudio adimpisse. PGF CR 8 como li trei magi vegnando da oriente per andar a
31 a.1511 (Alb.) dumodo li partiti… offerti et proposti se adorar lo Segnor fom in Jerussallem…
adimpescano. AA 36 fingendo de volere combatere per PS 23 adoramo “adoriamo”.
adinpire quelo che anci aviano tratato. D aorar.
D inpire. adormentao agg. “addormentato”
adito sm. “detto, sentenza” AG 54.77 tuti sum si adormentai/ en soi deleti per lor gai…
AG 99.14 de iastemar se trova scrito/ un de san Grigo adi- D adormir.
to:/ che in quelo marvaxe forno/ d’onde el exe fa retorno. adormìo agg. “addormentato”
D. di. dito. RDB 22 de vei Zena si pigra e si adormia.
adiuctar vb. “aiutare” adormir(se) vb. “addormentar(si)”
PGF 29 s.xv. consolatrice che adiucti omni gente. AG 54.205 per che se ello fosse stao/ semper vengente e
D agiutar. ben armao/ no laxandose adormir/ ma defendesse e scre-
adivinar vb. “predire, indovinare” mir… AG 95.218 e s’adormi, aiando spera/ scadase un
AG 146.109 uncha ben no me adivina. AF 1.44 s.xiv pocho, intr un forno. PAS 31 perche ve se voy cosi tosto
(Pietra) poi criavam per derisiom or adivina chi te fer. adormì? IVE 40 alcuna vota se adormiva como fantin…
PS 36. D adormentao. adurmigentu. adurmire. adurmi(se).
D adevinà. devinar. dormì.
ador 57 adur

adornamenti avv. “convenientemente, bene” carrighiamo che omnino mandiati et adriziati li dicti ho-
AG 21.12 cerna bem lo primer traito/ per finir adorna- mini in Capha per custodia di quello loco. PAD 520
menti. a.1507 per poter meglio con loro queste cose consegiare e
FA 319. FAS 165. adrizare. MVS (Sarz.) “raddrizzare”.
D adorno. D adreitar. adresare. adriciar. adrisà. adritiare. adrizo. an-
adorno agg. “ornato, mondo bello, buono” drizar.
AG 12.455 a questa santa ogni iorno/ venia meso molto adrizo sm. “indirizzo”
adorno/ una bianca colunbina… AG 43.63 e quelo co- PAD 388 a.1507 s’è andato a palacio, in consiglio, gran-
vento biao/ monto usa a santo Honorao/ per so capitorio de moltitudine di cittadini, per vedere di prendere qualche
far adorno/ e ordenao da tuto entorno. AG 43.161 i atri adrizo in le nostre cose, attese che se haveva li inimici ap-
homi povolar/ chi tenem stao grande e adorno. AG 46.75 presso. PAD 523 a.1507 et haverne lasciato el palatio et
quando domenega vem/ …/ lantor vego pu bandezar/ ogni la terra senza adrizo.
raxon e veritae/ cha in tuti li atri iorni/ che li cor stan pur D adrizar.
adorni. adritiare vb. “indirizzare”
FA 319. TL.1 551 a.1456 le dicte letere le quale se adritiano luna
D adornamenti. ornar. L adurnus. a lo illustrissimo segnor gubernator de la Hungaria et lal-
adoso avv. “addosso” tra a lo reverendissimo in Christo padre monsignor legato
GP 276 questa femena chi m’a spaito questo unguento de Hungaria.
adoso. AA 46 ge tirono adoso e ge deteno tante ferite che D adrizar.
lo lasono morto. adritüa avv. “addirittura, senz’altro, di sicuro”
D doso. PVG.
a dossu avv. “addosso” D adreitüa.
NPD 71 s.xix… (Sav.) sibben che tüttu u me derüasse a adritura avv. “addirittura”
dossu. MVS (Sarz.).
addœuttào agg. “dotato” D adreitüa.
CIT 303 (B.Cigala) atri, addœuttæ’ che mi de megioî adubà vb. “ornare; preparare (pietanze)”
dœutte… RGD Diz. a.1887 “mettere (funghi) sott’olio”. BDS (Sav.)
D dötta. PVG.
adœtu sm. “moneta da otto soldi” D adubu. L adobare.
PD 125: ün adœtu/ ün-a dœtu (= ün-a da öttu) s.xviii/xix. adubår vb. “macellare”
D daœutto. FDT 1.30 (Triora).
adœuverà(se) vb. “adoperar(si) L adobare.
DFC 32 a. 1746 tutti ri galantommi/ che s’en adœuveræ. adubu sm. “addobbo (pratica culinaria)”
Cf. SRV s.xv. (ven.) adovrar. ADP (Pietra) mette in adubu “mettere sott’olio o sott’a-
D adövià. ceto”
adövià vb. “adoperare” Lfi.2 19. PVG. SDS (Sav.)
PVG. D adubà. L adobare.
D adœuvera(se). aduià. aduverà. dövià. adubbu sm. (bot.) “tubero simile al tartufo”
adreitar vb. “raddrizzare” FDT 1.30 (Triora)
MP 17.3 (Pigna) adue vb. “addurre, procurare”
D adrizar. PAS 27 trei cose me parem inter le aotre che specialmen-
adreitüa avv. “addirittura” ti ne aduem in l’amor de Dhee.
PD 153. ADG BDS (Sav.) aduià vb. “adoperare”
D adritüa. adritura. dritura. PVG.
adresare vb. “indirizzare” D adövià.
MGT 286 a.1481 le presente littere… de le quale… ne ha- adulurà agg., f. “(la Madonna) addolorata”
vemo facto due copie chi sono adresate a lo patrone de la BDS (Sav.)
nave Giberta… D avoltorata. doror.
D adrizar. adumestegar vb. “addomesticare
adriciar vb. “indirizzare, volgere” FAS 148 s.xiv. adumestegavase.
BGP 206 a.1484 vedemo già manifesti segni adriciarse le D adumestegou. domestego.
coxe a perturbatium nostra. adumestegòu agg. “addomesticato”
D adrizar. BDS (Sav.)
adrisà/ -r/ -re vb. “indirizzare, volgere” adur vb. “addurre”
IVE 49 avanti caunna de quelle cose e me adrisa e me in- DPC 173 ca.1180 (Sav.) quando ego aduxi viro meo de
convia a loar Dee, e de pu amarlo. PAB 88 le aventure Ianua. AG 3.10 voi sei la nave ioyosa/ chi aduto avei lo
mondanne… am certe maynere chi le adrissam a bem… re de cel. AG 12.484 sapiai, re, no m’e aduto/ da persona
TL.1 296 a.1455 vedreti adrisare et crescere le cose de alcun conduto. AG 16.455 che mar canio m’ai renduo/ de
ben in meglio. TL.2 298 (= NPG 64) a.1464 già se adris- cossi car e doze fruto/ chi a ti era vegnuo/ e como e t’avea
san a fabricare de nave… TL.2 337 a.1465 havemo adri- aduto! AG 45.20 e creo pur che lo demonio/ m’a aduto
sati genueisi L. a quella citate. TL.3 197 a.1475 lettere questo conio. AG 85.102 chi per tuto onde s’aduxe/ mo-
adrisate a lo consolo de Caffa. PAD 486 a.1506 adrisare stra crexe soa luxe. AG 136.236 lengua chi venim aduxe.
et correghere. AG 140.325 tenza, zho e question/ aduxen gran perdetion.
PD 336: -tj- > ts > s. PVG. AG 142.57 mar de stomago e de testa/ che aduce freve ar-
D adrizar. dente. (Cf. PS 99: -c- = -x-) CBL 329 (1.31) lo doce
adrizar/ -re vb. “indirizzare; dirigere” Criste si t’aduxe/ gracia e perdonanza. PAS 27 conven
AG 134.209 per ti nixun a ben s’adriza/ ma lo collo se doncha a queste piante adur aygua. IVE 42 andae a vey
scaviza. MCG 328 s.xiv. adrizar. BL 84 a.1400 convene da ogni via, se voi lo trovai, adulo [adducetelo] in brasso
che raxone et justixia la adriza. TL.1 120 a.1454 ve in- che ello serea forsa stancho. IVE 44 archuna vota trova-
adur 58 affa

va archun fruti…e incontenente s’apensava de adune a affadigao / afaigao agg. “stanco”


messer e a madona. IVE 86 e disse san Zoane a li soi di- IVE 42 tornava a casa tuto afaigao. DFC 34 un groppo de
sipoli: adume lo libero de la profecia. IVE 91 che ello gente affadighæ/ con ri mostasci tutti regaçæ. CAD affa-
feisse taiar la testa a san Zoane batesto e cha ello l’adues- digòu.
se lì. PAB 49 e intanto vegne Exau e adusse la vianda. afaigar vb. “affaticare”
GP 275 doncha a queste piante aduga de l’aigua. DSP 40 AG 46.71 chi uncha per l’un l’atro liga/ mar en lor no s’a-
a.1461 havei a meter lo inzegnio e lo pensamento in che faiga.
se fassa utile e durabile chi adduga honor e favor a la ci- FA 319.
tae. D affadigà. afaigao. faiga.
FAS 153. PS 24, 31n., 43. DPC 175 sg. afaità vb. “conciare (pelli)”
D condue. enduer. indue. introdue. perduer. reduere. PVG. VPL.
L adducere. Cf. BIO 558,567 piem. afaité, faité. AGS a.sardo adfai-
adurmegentu agg. “addormentato” tare m.s.
PVG D afaitare. afità. L afaitare.
D adormir. afaità(se) vb. “curar(si), adoperar(si)”
adurmire vb. “addormentare” AG 51.11 chi se vo for rangurar/ e no s’afaita carta far/ no
MVS (Sarz.) se trova drita lenza.
D adormir. D afaitare.
addurmì(se) vb. “addormentar(si)” afaitamento sm. “acconciatura, ornamento”
PRI 124 s.xix (F.Rocchino, Sav.) mi m’addormu cumme AG 54.141 li omi delicai/ preciosi, van, desordenai/ luxu-
ün süccu. VPL. riosi e semper tenti/ en curosi afaitamenti.
D adormir. FA 319. FAS 163. AGC 49 n.
adûsì vb. “addolcire” D afaitare. L afaytamentum.
PD 153, 159, 338. VPL. afaitare vb. “conciare (pelli); acconciare, abbellire”
D doce L adolcire. FSU 52 a.1456 (Sav.) ella se era ornata la sua fassa di
aduverà vb. “adoperare” biancheti et di roseti et de altre cosse da afaitare la facia.
ADL (Vent.) MNS 2.9 a.1577 (Sav.) pellami d’ogni sorta purché siano
D adövià. affaitati senza songia, e di ogni collore. MNS 2.14 a.1593
advegnir vb. “avvenire” (Sav.) il guantero dovera saper affaitare pelle di moltone.
LSE 22 advegne che,donando a una povereta una assai Cf. MB 30 (Bonvesin) affaitao “bello, ornato.”
bona vestimenta, la povereta… fo tanto alegra che caden- DEI 1.72.
do in terra parea morta. D afaità. afaitamento. afaitar(se). afaitato. L afaitare.
D avegnir. affaitarìa sf. “conceria”
aén sm. “tepore, aria tiepida” DVA (VArr.) VPL.
ADP (Pietra) D fitàia.
D àia. affallà vb. “mollare, allentare”
aéna sf. “arena, sabbia” CAD.
CAN 1844 p.73 (Sav.) sentu barì d’aen-a. BDS (Sav.) afamao agg. “infiammato, arrabbiato”
ADP (Pietra) PVG. AGN 38.21 (si vera lectio) e ùsage sorvesagenti/ tuti afa-
D areina mai e si famenti/ che tuta la galera e soa. AG 54.60 guer-
aengu sm. “aringa” re si afamai/ chi an lo cor tanto cruel…
ADP (Pietra) PVG. AGL: corr.: afanai? FA 352.
Pl. CAN 1842 p.36 (Sav.) se mangia… di aénghei, di pe- affamaoù agg. “affamato”
sci saè cun di frisciö’. GL 7.106 çercando… comme un lovo affamaoù.
D afamato.
D arengu. afamato agg. “affamato”
aenìn sm. “arenile” LSE 22 essa pasceiva li afamati, a li poveri dava li ali-
ADP (Pietra). menti da vive.
D arenìn. D afamaou.
aere sf. “aria, atmosfera” afanao agg. “affannato, indaffarato, preoccupato”
GL 4.3 e ne rebomba/ da ro rumò quell’aere incatranà AGL 38.21 e ùsage sorvesagenti/ tuti afanai e si freventi/
(dell’inferno). che tuta la galera e soa. IVE 56 or pensa che partia fo
aéu sm. “ariete, montone” quella, e como Zacharia e Lisabet e Zoane romaxen afa-
CAD. PD 113. REW 645. FDG 170,193. PVG. nae de la maere e de lo fijor iehu.
D aiòu. areu. èu. D afanar.
afà sf. “voglia” afanar vb. “affannarsi, preoccuparsi, affaticarsi”
ADL (Vent.): < ad facere. AG 51.19 en terra chi no sor frutar/ no e bon tropo afanar/
affaà vb. “bruciacchiare” ni citar soa somenza. PS 43 s.xiv. se vivea de so che ello
GO: ptc. affaòu. SDS (Sav.) se affanava.
D affarà. asfarà. D afanao. afano.
afabel agg. “facile” affanguttà vb. “infagottare, affastellare”
PAT 24 a.1352 la condicion de quele terre, chi seam pu GO.
afabel a deveir conquistar. D fangottu.
PS 12, 31, 43. afano sm. “affanno, fatica, dolore”
affadigà /-r(se) vb. “affaticar(si)” AG 138.58 per sparmia la soa gente/ e no voreigi dar afa-
PNC 151 a.1447 se ne affadigheremo (“ce ne occupere- no. CR 22 li vraxi catolici crestiain con poco afano intre-
mo”) DFC 31 a.1746 (ra libertæ) se con dri patimenti/ l’a- ran e porran intrà in la mea gloria.
vemmo conservâ /con dri suoi e stenti/ ra dovemmo D afanar. fano. L afanum.
guardâ / ma sempre ciù contenti/ d’éssene affadighæ. affao sm. “affare, conto”
FA 319 od. affadigase. GL 20.101 sto fæto che mette affao de contaro.
D affadigao. afaigar. affatigar(se). fadiga. PD 341.
afar 59 afit

afar sm. “affare” affeto sm “stato d’animo”


AG 140.229 persone de croyo afar. CIT 67 vistome in quest’affeto/ Amò con accostamese al-
affarà. vb. “bruciacchiare” l’oreggia/ per bon espediente me conseggia/ che ghe dig-
VPL. ghe all’oreggia ro me peto.
D asfarà. PD 355.
affaçça(se) vb. “affacciar(si)” D afeito. afetu.
CIT 124 quando Maxin-a, solo d’affaççase/ a vista dro affæto avv. “affatto”
maroxo in sciù ro scœuggio/ fa diventà ro mâ porto- GL 14.59 o va per veì, ni vedde ninte affæto.
pigœuggio… afétu sm. “affetto”
affasinamento sm. “raccolta in fascine di legna da FDG 59, 231 n.: toscanismo.
ardere” D afeito. affeto.
BBB 29 a.1479 (Bard.) se sara stato fatto affasinamento in afia sf. “fiele”
Bardineto a richiesta di qualche persona… RGS § 90 (Bonif.): cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26.
D fasiar. L faces. D fe.
affatigar(se) vb. “affaticarsi” affià vb. “affilare”
PRP 343 (str.23) ogn’un dri nostri assai s’è affatigao. GO. PVG.
DFC 81 me stracquo e m’affatigo/ con dì: son, innocente. D affiou. afirar.
PRA 371. afiar vb. “assicurare, far fede”
D affadigar. fatiga. RV 82 s.xii. zo ve afì. PAL 15 n.6 “forma poco schietta,
afé esclam. ”affé, in mia fede” sia come provenzalismo
PVG. che come genovesismo”
D fé. D fiu.
affè sm. “fiele” affiagao agg. “stanco, fiacco”
PRP 351 e se ben de dì mà me ne fa fè / ghe posce pu PS 43 s.xiv. vegnine a mi, voi chi lavoray e sei affiagay e
marzì tutto l’affè. e ve daro reposso. RDB 68 donca se no son giano e af-
ADP (Pietra) afè. fiagao/ ne cianzo sempre come ri figiò…
PRA 379: concrezione dell’articolo. ADL (Vent.): non D fiacoxo.
felle, ma *fêle. PD 345: “raro”. afiamao agg. “infiammato”
D fe. SL 53 (4.14) s.xiv. (Sav.) crestiam sea afiamao/ de questo
affeciom sf. “affetto, passione” amor si glorioso. PAB 61 lo matim che lo sol e nao/ bel-
PAB 57 e pur che to cor possa assetar e far cessar lo bru- lo, vermegio e affiamao…
zo de toe affecioim… PAB 85 che elli no goardam a l’or- PS 16, 37.
dem de le cosse, ma a lor affeciom. D afamao. enfiamao. fiama.
PS 35, 43. affiginòu agg. “affettato, lezioso”
D affetiun. GO sm. “bellimbusto”. CAD.
afeito sm. “affetto” afigurar vb. “paragonare
PCD 45 s. xiv. AG 134.351 a l’asen m’ai afigurao/ chi bestia e de-
D affeto. afetu. sprexiaa.
aferrà/ -r vb. “afferrare; contagiare; allignare; capi- FA 320. FAS 165.
re” L figura.
AG 23.8 e la man per che e soio/ dir: l’atrui strepando afinar vb. “raffinare, perfezionare”
aferra. AG 53.188 l’omo chi no e astinevel / d’un bruto AGI 31.12 e de quanto ben e pina/ la bia scritura lor/… /
porco e semeieve/ chi con bocha tuto aferra/ tegnando pur ma in faito chi s’afina? AG 49.132 de l’arte som tropo
lo morro in terra. AG 70.8 ogn omo dixe pu: afferra. AG afinai.
91.49 la giroxia/ che ogn omo che l’afera… PAB 78 al- D fin. finno. L affinatorem.
cunne cosse nassem in campi… aotre s’aferram in le ro- affiòu agg. affilato”
che e aotre in sabiom. GL 5.38 sciò mè parron (no so se CAD.
Oscià m’afferra)… BOS 87 s.xvii. (G.Rossi) (la peste) D affià. affiraoù.
tante gente aferra… affiraoù agg. “affilato, appuntito”
FA 320. PS 43. GL 6.33 a scarbazzâte, in cangio mæ ra ciumma/ vegnirà
L afferrare. chi ha i mostassi ciù affiræ.
aferato agg. “attaccato, unito” D afirar. affiòu.
AA 155 più caze aferate insieme. afirar vb. “affilare”
D afferrà. AG 57.14 sì s’afira so ronzeio. RDC 185 (T.Conchetta)
aferìu agg. “(di verdure) poco cotto”
andà da un amoraò, che ve l’affire.
CDS (Sanr.)
affermà vb. “fermare” D affià. affiraou. firà.
DFC 48 no s’afferman moæ una stiçça. afirau avv. “difilato”
afernelao agg. “legato con cavi” VPL (Sanr.).
AG 49.247 e se missem tuti in schera/ enter l’isora e ter- afità vb. “affittare, dare in affitto”
ra ferma/de tuti cavi ormezai/ enter lor afernelai. LP 26: “si estende, nella Riviera di Ponente, sino a
RAN 50. FA 319. FAS 156, 165. Levans, Mentone, Fontan, mentre in Provenza domina il
D fernelu. frenelu. tipo “locare” e “arentare” (AIS 1354; ALF 782)”.
afestòu agg. “neghittoso, svogliato” D fità. L affictare.
BDS (Sav.) afità vb. “conciare”
D festar. GO. CAD. RAN 119, 155. PD 152: rifatto su fîtu ‘pre-
affetiun sf. “affetto, amore” sto (< apprestare)’, o importato”. FPI n.253. FDG 231.
PAT 23 a.1320 de lo grande amor e de la grande affetiun. D afaità. afaitare. afitaia. faitare. fitaia.fuetà. fuità. L afai-
D affeciom. tare.
afit 60 affr

afitàia sf. “conceria” afforozo agg. “spaventoso”


RAN 155. FDG. 171. PS 43 s.xiv. doi afforoxi serpenti. RDB 92 (B.Cigala)
D fitàia. tutta ra terra…/ un afforozo limbo si me pà.
afitö’ia sf. “conceria” PS 35.
ADG 47. D affrezza. afuruzu.
D fitàia. afforsà vb. (mar.) “rafforzare gli ormeggi, gettare una
afìu sm. “vantaggio che si dà in una corsa” seconda ancora”
ADL (Vent.) “ad fidum”. GO. CAD.
affiùn sm. “broncio” D forsar.
GO. CAD. affortunaoù agg. “fortunato”
D afiunòu. GL 14.70 quest’isora ven dita un-a Cocagna/ affortunâ fra
afiunòu agg. “imbronciato” re âtre fortunæ’.
BDS (Sav.) D fortuna.
D affiùn. afoschir(se) vb. “(del cielo) rannuvolar(si)”
affiunòu avv. “difilato” PAB 53 como perturbao s’anivollisse/ bello iorno s’afos-
GO. CAD. schisse … PAB 58 si como lo nivollao/ de l’aire e carre-
affixar vb. “prendere di mira” gao/ affoschisse la lumera/ de le planete…
MAC 165 da monti caym sum arcondaa e lo consseio de PS 36.
li malvaxi m’a affixâ. D fuscu.
aflicion sf. “afflizione” affoscinà vb. “colpire con la fiocina”
CR 22 vogiai… a le vostre aflicioin remedià. CIT 105 in questi scœuggi, onde ti fæ satà / a son de fo-
D afliccione. affligere. africione. scinæ’ ri pesci in freña/ ciù che lô ti te senti affoscinâ?
afliccione sf. “afflizione” D fuscina.
CBL 332 (4.57) serviamo lo doce Criste/…/ aprehendan- affra sf. “ribrezzo [fr. affres]”
do disciplina/ cum grande afliccione. DVA (VArr.)
D aflicion. D afru. affrezza.
afflicto agg. “afflitto” affradellà(se) vb. “affratellarsi”
FPM 120 ca.1490 (Sav.) discalsa amaricata et afflicta. SB 751 ca.1850 (Gen.) u l’ammìa d’affradellase cu ün di
D affligere. ciü musci du pàise. SB 765 ca.1850 (Var.) questu u s’af-
affligere vb. “affliggere” fradella cui peccatùi, e u mangia cun lû.
LSE 25 le ancille… se affligevam molto de pianze. afrascòu agg. “lezioso
D aflicion. afliccione. aflicto. africione. affrijto. afliçere. VPL. BDS (Sav.) PVG.
affrize. afriçere. D frasche.
afliçere vb. “affliggere” affreccià vb. “frecciare, colpire con frecce”
IVE 15 niente te val afiiçere lo corpo to, se tu no ay caritae. RAN 90: a.gen., oggi scomparso.
D affligere. D freccia. infreccià.
afœituraou agg. “stregato” afreiduelòu agg. “infreddolito”
RDB 82 (B.Cigala) me crao che m’hagie certo afœitu- PVG.
raou. CIT 127 corran tutti a regatta…/ afœiturèi, ferìi a ra D freiduélu.
tettin-a. afrequentar(se) vb. “frequentare
RAN 90. PD 152. LSE 23 et se afrequentava a le sepolture de li morti cum
D faitura. L facturare. devociom.
afogao / affogato agg. “infuocato, esaltato” affressa sf. “ribrezzo”
IVE 62 e comenzasse a levar monti homi e andavan a el- PS 34, 43 s.xiv: “gallicismo”
lo e trovavanlo e odivan queste parole da ello. E tornavan D affra. affrezza. afru.
tuti afogay… GBV a.1514 s.v. ignitus: affogato. affrezza sf. “ribrezzo, orrore”
D afugà. MAC 165 se croviva la fassa cum lo mantello, tanta af-
afögavùe sm. “fuochista” frezza li faxea de veir correr tanta abondancia de sangoe.
FDT.P 38 (Triora) : “persona che provvedeva legna e fa- D affra. afru. affressa. afforozo.
scine per il forno pubblico: veniva compensato con un afrezar(se) vb. “affrettar(si)”
soldo per pagnotta, o con una pagnotta ogni dodici”. AG 12.297 tuta la gente congregava/ per festa chi s’afre-
D afugà. zava. AG 23.9 or pensate doncha afrezar/ senza termen ni
afolao agg. “oppresso, sopraffatto” demora/…/ de far ben fin che n e l’ora. AG 49.73 l’ar-
AG 91.100 si che quando e afolao/ tardi lantor e a pensao. mamento s’afrezava/ com ognunchana fornimento/ aspei-
FA 320. FAS 165 AGC 49n. tando tempo e logo. MCG 329 s.xiv. afrezarse.
D fola. FA 320. FAS 150.
afondar vb. “affondare” D afretar. freza.
AG 6.24 e da la corpa chi m’afonda/ da chi inanti me afretar(se) vb. “affrettar(si)”
munda. AG 41.28 ma naveta de sam Pe…/ zamai no BL 68 a.1399 no v’afreté lo venire, se voi no sete ben ar-
l’afonda. AG 118.12 a la perfin se mal se guia/ ven che mato.
soa nave afonde. AG 133.46 si pinnamenti g’entra l’on- D afrezar. freza. freta.
da/ che a la per fin la nave afonda. africione sf. “afflizione”
L afondare. BL 62 a.1393 noi semo tuti stati jorni xxv. in qua, ne la ci-
aforender AG 138.177 monto son omi pietosi/ e seco- ta di Genova, con grande africione e spaventamento.
rem besegnoxi/ arendui e aforender/ a tuti gran limosener. D afiicion. affiigere.
AGL: forse err. per aferender o oferender. FA 319: oferen- affrijto agg. “afflitto”
der, (cf. fr. offrande) “che fa offerte alla Chiesa” (cf. limo- PRP 361 (7.23) e se ben ò me ve affrijto/ se ne gode e se
sener). AGN (CONTINI-AVALLE): a rendui (frati) e a forester. ne rie/ d’este mee marenconie.
D oferender. D affligere.
affr 61 agég

affrizze vb. “affliggere” agàisu sm. (bot.) “ginepro”


GL 9.66 e verso i regni neigri a rubaton/ andon a affrizze FPL (PortoM) Juniperus communis; (Mortola) Juniperus
ri anime perdûe. oxycetus. FTL 139n.
afriçere vb. “affliggere” D agàixu.
PCD 44 s.xiv. afriçe “affligge”. agaitar vb. “spiare, osservare”
D affligere. AG 61.16 l’iuixio devim/ da chi el e semper agaitao.
afru sm. “ribrezzo” FA 320. AGC 36.
ADL (Vent.): REW 301. VPL (Taggia). D gaitar. aguaitar.
D affra. affrezza. agaixìn sm. “bacca del ginepro”
affueiturao agg. “stregato, ammaliato” RML 974 (Air.)
CIT 127 corran tutti affueituræ’. D agàixu.
PD 152. ADG. agaixìn sm. “callo”
D faitura. L facturare. TVD (Dolc.)
afuestårse vb. “allontanarsi da casa (di animali do- D aiacìn.
mestici)” agàixu sm. (bot.) “ginepro (Juniperus oxycedrus L.)”
FDT.P 38 (Triora) BNF 221. FPL. PNP 148: “origine non sicura: *aca-
D forestare. cius?”. VPL.
D agaigiuna(se) agaise. agaisu. agasciu. aguisse.
afugà vb. “arroventare”
L agacius.
PAG 27. FDG 277. BDS, SDS (Sav.) PVG. VPL. agalà vb. (di uova) “gallare”
D afogao. affogato. afögavùe. fugòu. fögu. L afocare. PVG.
afugà vb. “affogare” D agalòu. agallö’a. gallu.
BDS (Sav.) ungia afugà “unghia incarnita” agallö’a sf. “embrione dell’uovo”
afuinòu agg. “avido, furbo” GO.
BDS (Sav.) PVG. D agalà.
D fuìn. agalòu agg. “eccitato”
affuòu agg. “avvampato ”avvampato (del pane cotto BDS (Sav.)
in un forno troppo caldo)” D agalà.
CAD. agantà vb. “agguantare”
afurtünòu agg. “fortunato ADL (Vent.): francone want > guantu
. PVG. D agantu. aguantà. guantà. regantà.
D fortünòu. agantu sm. “scoglio sommerso che trattiene reti e cor-
afuruzu agg. “cupo, tetro” de”
BDS (Sav.) ADL (Vent.)
D afforozo D agantà.
afussinòu agg. “martellato” agarafar vb. “arraffare”
BDS (Sav.) AG 48.9 e chi pu po agarafar/ ne va con averta ihera. AG
D foxina. 70.10 assai laxa dir e preicar/ chi po l’atru agarraffa.
afütu agg. “allibito”; avv. “difilato” FA 320. FAS 164.
POF 18. PD 129, 359: *fugitus cf. füta < fucta “foga” D grafia.
D futo. agarar vb. “abbattere”
Agà/ Agaa n.p., f. “Agata” MP 17.3, VPL (Pigna).
CR 11 sancta Agaa vergem e martira. PS 44 sant’Agà agaràu agg. “franato”
(od.) MDB (Bord.)
agabar vb. “acchiappare?” agardar vb. “guardare, considerare”
PS 8 s.xiv.: “curioso, da *ad-capare: ma è forestiero”. AG 134.331 ma se tu pur agardi zo/ li guay aspeti e dano
agadanàu agg. “stupido” to.
DVO (On.) FA 320.
D gadàn. D gardar.
Agaggio top. agarico sm “sorta di resina”
CL 16. GR 60 (= GRD 108) (Tenda) gli agarici, o vero bellorotti
e trementine delli boschi di Tenda, che provengono dalli
D gaggio.
larsi, abieti e altri simili arbori.
agaibà vb. “assettare, acconciare”
D agaire.
GO. CAD. PD 141 agaibase. ADG. FDG 173. ADL agazàn sm. (ornit.) “ghiandaia”
(Vent.). VPL. CLU (PieveT.)
D agaibòu. garibare. ingaibase. agàsciu sm. (bot.) “ginepro”
agaibòu agg. “garbato” FDT 1.30 “in alcuni luoghi della Liguria”
BDS (Sav.) PVG. D agaixu.
D agaibà. L garibatus. agaxìn sm (bot.) “ginepro”
agaigiuna(se) vb. (di alberi) “inselvatichir(si)” FPL(PortoM.): agaxìn negru “Juniperus communis”.
PVG. agaxìn russu “Juniperus oxycedrus”.
D agàixu. gaigiùn. RML 974. PNP 148.
agàire sf., pl. (bot.) “Crataegus oxycantha” D agaixu. agaixìn. aigheixìn.
FPL (PortoM.) agaxo agg. “sbilenco”
D agarico. AG 62.25 ranghe tornan e agaxe.
agàise sm. (bot.) “ginepro” FA 320 AGC corr.: bagasce. AGN: <*ad-cadax, cadâces.
RML 974: cf. agàia (Fontan, Provenza) agégiu sm. “gingillo”
D agàisu, agaixu. ADL (Vent.)
agén 62 agiü

Agén top. (Megli, Recco) aggiongere vb. “aggiungere, soggiungere, accrescere”


GFM 3: < Allianum, gent. rom. SCT 197. ADG 34,101. NAC 17 a.1576 (Sav.) capitoli e regole dell’arte de chi-
L agem. rurgici e barberi capitollati e regollati corretti emendati
àghiglia sf. “aquila” aggionti e diminuiti… MNS.3 46 a.1721 (Sav.) item si
FPI 582 (Pigna) aggionge che tutti li capi maestri della presente città…
D aquila. non possano prendere a giornata maestri forastieri.
aghilàa sf. “gugliata” D azonzer.
MP 17.4 (Pigna) agitar vb. “agitare”
D agugià. PS 26 a.1473 agitassenon (agitassero): “curioso italiani-
aghilùn sm. “pungiglione” smo”.
MP 17.4 (Pigna): *aculeone. FPI 126. D gitar.
D aguillom. aggiu sm. (bot) “aglio (Allium sativum)”
agîà vb. “girare, rivoltare” FPL. EVM 18 (VMar.) MLC 270 (Sav.) PVG MVS
PVG. (Sarz.); BBB 269 (Bonif.) PNP 149
D azirà. D aggiadda. aggio. agiö’a. agliet. aiai. ajignu. L aglius.
aggiadda sf. “agliata, salsa di aglio” aggiu de biscia sm. (bot.) “Allium roseum; Allium tri-
GL 17.52 l’âtro ro vœu pestà, fâne un’aggiadda. quetrum”
RCG Diz. BDS, SDS (Sav.) PVG. VPL. FPL. MLC 270.
D aggiu. agiüstà vb. “aggiustare”
agiàixu sm. (mar.) “aggiaccio” PVG.
ANP 62. APV 79. ADL (Vent.) L giustare. iustare.
D agiaxu. agiustrar vb.
aggianellòu agg. “(di frutta) bacato” PAB 84 ancor che sovenzo gi sea remedio a soa mes-
GO. sehansa no compir so re volleir, che quello chi piu longa-
D gianellu. menti fa mal e pezo agiustrao.
agiàsciu sm. (mar.) “aggiaccio” aggiutà vb. “aiutare”
BDS (Sav.) CPF 170 a.1589 son pronti in aggiutà ri citten benemeriti
D agiaxu. e virtuosi. PRP 341 (str.10) san Beneito, ello è sì, ch’in
agiaxo sm. (mar.) “aggiaccio, manovemma del timone” Taggia è nao/ ve lascio crè, s’o n’haverà aggiutao.
GL 15.3 ni gh’è bezœugno de timon ni agiaxo/ che de PRA 371.
mœuvese l’onda a no s’incalla. D. agiutar.
D agiaxu agiütà vb. “aiutare”
agiaxu sm. (mar.) “aggiaccio, manovella del timone” ADL (Vent.) PVG.
PVC 25 s.xix. pe timun gh’applicu a bursa/ e a perrüca pe GUA 425 < adiutare. BLV 104: iscriz. s.iii-iv. a(d)zutor.
l’agiaxu. Cf. J.CORNU, ROM 7 (1878) 425n.
JAN.2 515. GO. CAD. PSG 369. NVM (Sav.). D agiutar.
C.SALVIONI, RIL S.2.xl. (1907); “Studi Romanzi” 6 agiutar/ -e vb. “aiutare”
(1909) 22 sic. jaciu, tar. jàscio. REW 6048b. DEI.1 85 PAD 355 a.1506 Dio ne ha agiutato. CSC 64 a.1564 alla
◊iax, oÄßkion, m.s. giornata de la piettà de boni cristiani seranno dette chiese
D agiàixu. agiasciu. agiaxo. ögiaxu. agiutatte. CUN a.1573 (Sav.) aggiutar. CAR 112 a.1576
agibà vb. “ornare” debbino agiutarsi sempre. SAS 86 a.1592 (Sav.) essendo
GO. BDS (Sav.). VPL. ragione che detta arte sia sostenuta et insieme che li mae-
D agibbu. stri di quella si mantenghino et agiutino. EGS 99 a.1625
agibbu sm. “arnese; persona infida” non ci agiuta. EGS 103 a.1625 agiutatene “aiutateci”
GO. RAN 44. BDS (Sav.) pl. agibbi “fronzoli”. PVG. MVS (Sarz.) agiutare.
VPL. D adgiutar. adiuctar. aggiutà. agiütà. aiar. aitoriar. ayutà.
PIA 58 n.119: ar. ‘agib “meraviglioso”. giütà.
D agibà. agiuto sm. “aiuto”
aggio sm. “aglio” elem. topon. MAS 212 a.1486 che diino il loro braccio et agiuto ad es-
MNS.2 87 a.1613 (Sav.) per la porta Villana dal Canto si consoli. PAD 334 a.1506 Alfonso… è andato a trovare
dell’Aggio verso Savona. li dodece e li dice se volevano dare agiuto a entrare in sta-
D aggiu. to. MPS 63 a.1550 (Stella) ciascaduna persona habitante
Agio, Aggio top. in la Stella sij obligata e debia andare a ciascaduno loco
FTL 162 Casa dell’Agio (= Casa d’Aglio) in lo quale sera cridato per agiuto, tanto per focho quanto
(Bonassola).CTL 8. (Val Bisagno) per ciascadun altro caso. CAR 114 a.1576 item che tre di
PTR 48: top. fond. rom. (s.ii-i. a.C.) < Allius gent. rom. essi lavoratoi della Caravana debbino assistere e dare
D aggiu. agiuto di continuo alli pesaori del ponte mentre pesano le
agiöa sf. (bot.) “fiore d’aglio” merce. CPF 167 a.1584 si che bisogno dro so agiutto…
FPL (Noli) “Allium roseum”. (Pegli) “Gladiolus sege- possa che l’agiutto me torna in utile e honò dra nostra pa-
tum”. tria. OSC 36 a.1607 (Var.) invocato primieramente l’ag-
ADP (Pietra) giuto di nostro Signore Iddio e della Vergine Maria. EGS
D aggiu. 99 a.1625 è necessario… guardar il posto di esso luogo di
agionge/ -er vb. “raggiungere” Triora, acciò l’inimico non se ne impadronisse, il che non
NPS 570 a.1527 lo almiraglia valoroso/ de alegreza el cor si può far senza l’agiutto di soldatesca assoldata. NPG
gli ponze/ del bon cor desideroso/ de poter la nave agion- 1071 ca.1746 quindi insorsero quistioni/ per pagar l’atte-
ge. MGB 830 a.1588 li mandassimo xviiii. fregate cari- so agiuto. MVS (Sarz.)
che di tutti quelli refrescamenti che a noi fu possibile ri- D agiütu. aya. aitorio. L aiutus. aiuvare.
trovare, e perché le fregate non le poteron agionger, sono agiütu sm. “aiuto”
quela notte ritornate in porto e scaricata ogni cosa. ADG 72, 104.
D azonzer. D agiuto.
agiv 63 agnu

agivà vb. “aggredire” Agnidano top. (Taro superiore)


VPL. EOL 23.
aglan sm. (bot.) “Quercus cerris” D Agnedano.
FPL (Nizza) àgnima sf. “anima”
D agnàn. DVO (On.)
agliet sm. “aglio” D Àgnime. anima.
FPL (Nizza) Àgnime top. (Alassio)
D aggiu. TAL 27 n.2: “dalla presenza di una cappella con figure
(erba di) agliet sf. (bot) “Teucrium scordium” delle anime in purgatorio?” (cf. A.MANZONI, I Promessi
FPL (Nizza) Sposi cap.I.)”
Aglione top. D agnima.
PCT 124 “germ.” agnina sf. “pelle di agnello, lanuta”
âgna sf. (ittiol.) “traggina, trota di mare, trachino dra- DPC 173 ca. 1180 (Sav.) una agnina.
gone, raganella velenosa (Trachinus draco L.)” D agnino. L agnina.
GO. PAG 246. PML 356. FPI 593. agnino sm. “panno di lana di agnello”
D aragna. MNS.2 11 a.1577 (Sav.) né meno potranno… detti mer-
agna sf. “anitra” zari e toscani vendere arbasi, agnini ne sargia di Provenza
DVA (VArr.) grossa a minuto.
D annia. D agnina.
agnacà vb. “ammaccare” agno sm. “anno”
PVG. MCG 329 s.xiv.
agnàn sm. (bot) “ontano” RAN 90: “oggi scomparso. Piuttosto che da sp. año, è ri-
VPL. PNP 148 *alneatus < alnus (da Sesta Godano, fatto sul pl. agni.”
Levanto, Monterosso, verso Levante). D anno.
Cf. RGS § 1173 lomb. ogna “ontano (arbor alnea)”. agn omo pron. “ognuno”
D aglan. agnudan. fossagneto. gnelo. ogneto. ona. AG 64.11 che De chi po e tuto sa/ chi è vraxe mego/ agn
Agnedano top. (Val di Magra) omo enfermo e cego/ prevee de zo che mester fa. PCD 40
EOL 23. s.xiv.
D Agnidano. FAS 148.
Agneisse n.p., f. “Agnese” D agnün. ognomo.
CR 11 sancta Agneisse vergem e martira. Agnora top. “una delle ville della antica Podestaria
D Agnesi. L Aynesius. di Moneglia”
agnela sf. “agnellina” RCA 712: Lagnetum? EOL 23.
PVG. D Agneto. L lagnetum
D agnellu. àgnou sm. “ragno”
agnelettu sm. “agnellino” PS 46. PD 135 aragnu.
PD 160. D aagnu. gnagnou.
D agnellu. agnu sm. “ragno”
agnello sm. “agnello” GO. CAD. RAN 155. PS 46. FPI 596. GA 13.36.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum mantello d’Araça cum ADG. PVG.
une pellis d’agnello et une altre pelle d’agnello. AG 53.2 D aagnu. gnagnu.
che zoan li sati a l’agnelo/ andando a morte a lo maxelo? agnu sm. “angoscia, ansia”
AG 79.142 e esser piam e queto/ e como agnelo mansue- BDS (Sav.)
to. AG 144.152 za mai no e bon conpagnon/ d’agnelo lo- D lagnu.
vo ni leon. IVE 21 e Çoane vi star un agnelo su lo mon- agnucau sm. “bambino viziato e timido”
te de Syom. LSE 19 portando el figlo en le soe brasse, lo DVA (VArr.)
oferiva a l’altare cum lo agnelo et cum la candela humile- D gnocchi. gnucusu.
menti. agnudàn sm. (bot.) “ontano”
DPC 177. PNP 148 *alneatus < alnus (da Sesta Godano, Levanto,
D agnellu. angelo. Monterosso, verso Levante)
agnellottu sm. “tortellino” D agnàn.
CAD. agnuloti sm. pl. “tortellini”
D agnulotti. PVG: etimologia discussa: < anello/ agnello? DEI.1 92.
agnellu sm. “agnello” D agnellotti.
PD 110, 160. agnün pron. “ognuno, tutti”
D. agnela. agnello. agnelettu. agner. angelo. PD 150: quasi solo in “Diu ne sarve agnün”
agnèr sm. “agnello” D agnomo.
PSP 57 n.4 (Pigna) agnuncha agg. “ogni, qualsiasi”
D agnellu. agnereto. IVE 5 la forteça in la persequciom si fa l’anima piaira et
agnereto sm. “agnellino” luxente et purificà d’agnuncha rucen de peccao.
AF 1.15 s.xiv (Pietra) quela gente malvaxa/ piglavam lo GUA 359 < omne + unquam. Cf. SAP 385 a.lomb.
doce agnereto. / Elo rimase soreto/ tuti fuzì. agnuncha, m.s.
D agnèr. D agnunchana. ognunca.
Agnesi cognome agnunchana agg. “ogni, qualsiasi”
VTS 105 a.1530 (Sav.) AG 43.206 c’o pregei De/ che guarde la nostra citae/ d’a-
D Agneisse. L agnixia. gnunchana deversitae.
Agneto top. (Val di Vara) FA 32O. FAS 148, 159. GUA 359. Cf. RGS § 504
EOL 23 a.lomb. agnuncana dolore.
D Agnora. D agnuncha. ognunca.
ago 64 agre

ago sm. “ago” agoglia sf. “cardine del timone”


AG 39.108 de questo mondo travaiao/ …/ pin de scogi e PSG 384 a.1513 item per una agoglia pro respecto per lo
de corsai/ e de rivixi pur assai/ e daxi toxego e venim/ de timone.
berruer e d’asaxim. L agogia.
AGN: d’axi, pl. “aghi, spine, strali” Agosti top. (Andora)
agö’ sm. (ittiol.) “argentina (Argentina sphyraena STC 118 s.xviii. Costa dei Agosti (n.fam.)
L.)” D agustu. L austana.
GO. PML 356. TTC 80. Agostim n.p., m. “Agostino”
agoa sf. “acqua” IVE 4 segundo che dixe santo Agostim… CIC 30 s.xvii.
IVE 52 una bellissima venna de agoa bonna. (P.Murassana) Agostìn Perà.
D ègua. D agustim.
agoaitar vb. “spiare, insidiare” agotà/ -ar/ -are vb. (mar.) “aggottare, prosciugare”
PAB 83 e si ascossamenti agoaita de baratar aotri, dì ch’e- AG 145.96 senpre agi in mente e in dotrina/ d’agotar ben
lo e tal como la volpe. la sentinna. AG 145.368 la sentina agotar voi/ zo e mon-
PS. 44 dar li peccai toi. DFC 43 agottà / con ra sassora un lago,
D aguaitar. goaitar. un sciumme, un mà. GRD 108 (Sanr.) nessuna persona
agoardar/ -re vb. “guardare, badare ardisca… di disturbare chi adacquerà nè tampoco di agot-
CBL 340 (15.30) o fijor o doce paire/inver mi or agoardai. tare o fare agottare laghi e chiuse. MOV 88 (Ossi di sep-
GP 377 or agoarda como elli son fiagelai. PAD 504 pia) aggotti, e già la barca si sbilancia.
a.1506 in questo non bisogna agoardare a dinari. PS 44.
D goardar. D agutà. gutà. ingutar. sgotar.
agogia sf. “ago” agoùn sm. (bot.) “Ononis spinosa”
IVE 59 n’a ni agogia, ni fij, ni tezoire, ni cotello. MCG FPL (Nizza)
329 s.xiv. agogia. MNS.2 9 a.1577 (= MNS 2.31 a.1728) agovollo agg. “cieco”
(Sav.) agogie e pontarolli d’ogni sorte. PAB 62ms. se so no sa, como po ello esser bem agurao,
FPI 120. Cf. SAP 385, 387; SAP.2 220 a.lomb. agogia chi e si agovollo? PS 44 “la correzione in avogollo (pro-
m.s. posta in ediz.) è forse arbitraria”
D ago. agogiare. agugia. lagogia. D avogollo.
agogia sf. “palo acuminato” agozile sm. “aguzzino, guardiano della ciurma dei
ASF 755 a.1532 agogie de ferro a numero 4. galeotti”
agogia sf. “bussola” DSP 363 a.1588 per li comiti et agozili.
PSG 384 a.1513 item per agogie da navigare et relocii lib. JAN 1.305.PIA 61. ALN 100, 503 sgg. VPM 181 sgg.:
5. RDB 17 e â pria assemeggiè de caramia/ e mi a l’a- ar. ‘al-wazir “ministro, luogotenente”. Dal catal. algutzis
goggia chi se drissa a lé. a.1309 (VPM.152) attraverso il sic. aguzerius s.xiii-xiv
PSG 350. “esecutore di giustizia” (VPM.91). Cf. Ramusio 3.175
agoggia sf. (mar.) “cardine del timone” “algozil”.
PPG 537 a.1561 una agoggia con una controagoggia e sua D agussìn. L aguxinus.
femenella per il timone. CIT 119 Marin-a intanto chi agrampar(se) “arrampicar(si)”
m’ha per l’agoggia/ perché no scappe da nisciuna maggia/ MP 14.47; 17.4 (Pigna): got. *krampa
m’ingarbuggia re veire a orça e a poggia. D arrampegà.
D agoglia. controagoggia. agranfià vb. “afferrare”
agoggià sf. “gugliata” PVG.
GL 9.97 ra sciabla… / che ciù a no taggia un’agoggià de fî. D granfia. granfignà.
D agogia. agràssiu sm. “uva acerba”
agogiare vb. “operazione nella produzione delle ber- GO.
rette” D agràziu.
NAB 26 a.1473 (Sav.) aserare filare lane, agogiare folare agràziu sm. “uva acerba; agresto (specie di aceto)”
scarzare tengere reparare berrete. MNS.1 52 a.1577 CAD. PAG 58, 89.
(Sav.) se sapra aggogiare una berretta, e ben livrarla de D agrassiu. agresto. L agrestum.
bianco e tinto. MNS.1 55 a.1577 (Sav.) alcuna berretta agravar vb. “opprimere, offendere”
qual fusse agogiata, o follata, o vero garzata. AG 95.233 agravao de lo dormir. AG 143.148 se tu e stao
D agogia. agogiatore. L agogia. agravao/ o d’atru iniuriao. MCG 330 d’esser agravé…
agogiatore sm. “cucitore” per le soe inimistae e de lo so dangier. GL 20.105 com-
NAB 23 a.1473 (Sav.) che alcuno maistro de la dita arte me un chi sæ aggravaou de freve ardente.
non possa ne osa… scambiare alcuno segnale sopra stame D agrevar. grevar.
ne trama che fuse data ad alcuna firera ne a alcuno ago- agreccu sm. “audacia, baldanza”
giatore. MNS.1 55 a.1577 (Sav.) alcuna fillora (filatrice), GO. CAD.
agogiatore od altra persona. agreduse sm. “limone”
D agogiare. agogioto. L agogia. BDS (Sav.) pl. agreduxi.
agogioto sm. “cucitore” D agru.
MNS.1 60 a.1577 (Sav.) se si troverano appresso di fille- agregao agg. “riunito, raccolto”
re, agogioti, o vero d’altri lavoranti in detta arte de bere- AG 138.118 questa citae… tuta pinna… de paraxi e casa-
teri, lane… –– Se per alcuno fabricatore di lane spettan- menti/…/ de grandi aoture e claritae/ d entro e de for ben
te all’arte de bereteri come battilane agogioti follatori o agregae.
altri… agregar vb. “popolare una terra di alberi domestici e
D agogiatore. fruttiferi”
agoglia sf. “ago” BBB 27 a.1479 (Bard.) havendo desiderio alcuno di agre-
NSB 191 s.xvii. (G.G.Lanteri, Vent.) y ghe stan pe ro fì garsi qualche sua possessione, lo possa fare purché l’a-
senza l’agoglia/ e y bravan, e son tanto acoventai… gregi in castagne e inserti di quelle.
D agugia. D aggregàu. L agregare.
agre 65 agua

agregàu sm. “terreno coltivato a prato tutto della agrilìa sf. “aria fredda; rancore”
stessa qualità di erba”. ITG 9. BDS (Sav.)
FDT 1.30 (Triora) D agru.
D agregar. L agregare. àgrima sf. “lacrima”
agrego agg. “(vento) grecale” PVG.
AG 8.7 = 103.7 tar vianda/ chi fa tanto vento agrego. D lagrema.
FA 320. VPM 446: origine e irradiazione della voce agriota / agriottu smf. “ciliegia amarena”
dall’Italia mer. MBA 373, 379, 386 a.1411 (Seyne (Basses-Alpes) item,
D grego. per agriotas d.xij. (prov.)
agrempenìu agg. “intirizzito” BDS (Sav.) agriottu.
PVG. FPI 92.2 < *acrus (acer)
agrenghi(se) vb. “accartocciar(si)” agripìo agg. “rattrappito”
VPL (Sanr.). BOS 87 s.xviii. (G.Rossi) resta ro zittén lì agripìo com’un
D aggreppìo. zeveggio. GO, PD 140 agripìu.
aggreppîo agg. “rattrappito, irrigidito” D agreppìo.
GL 7.2 se una levora schitta, o pû un vorpon/ ghe resta lì agrittà(se) vb. “aggrovigliar(si), torcer(si)”
aggreppîo ro can bracco. GL 15.50 o resta comm’un fou- GL 10.73 aoura o stende re braççe, aoura o s’agritta/ ver-
lo lì aggreppîo. DFC 137 amò me fa restà cœutto ag- so re stelle.
greppìo. RAN 85 a.1890 (G.B.Vigo) che de pensaghe a pansa se
D aggreppì(se). agrempenìu. agrepìu. agripìo. agripìu. m’agritta.
aggreppì(se) vb. “rattrappir(si)” GO. RAN 156. BDS (Sav.)
CAD. RAN 156. BDS (Sav.) PVG. D gritta.
D aggreppîo. agro sm. “succo di limone”
agrepìu agg. “rattrappito” GRD 108 capitoli per la fabbrica dell’agro in San Remo”.
PD 140. D agru.
D aggreppìo. agrö’ sm. (bot.) “Smilax aspera”
agrezzà vb. “premere, mettere alle strette” FPL (Nizza).
GO. D agru.
Cf. BIO 57,68 mil. agrezà “affrettare, aizzare”. SAP 385 agropà vb. “legare”
a.lomb. agreço “ressa, impeto” < gregge. RDB 67 perché no solo tutto m’agropè / quando este tres-
agresto sm. “uva acerba; agresto (specie di aceto)” se intortigiè ve stan. COM 1.7 marviaggio a quello sençà
ASF 741 a.1532 doe botte de aceto cum un poco dentro… chi ha aggroppao ro nostro matrimonio.
un barille cum un poco de agresto. D agrupà. grupà. gruppo.
D agraziu. L agrestum. agror sm. “agrore, dolorosità”
agretta sf. (bot.) “acetosella (Oxalis acetosella; PAB 67 l’agror de li remedij. PAB 85 agror de penne. PS
Oxalis corniculata L.; Rumex acetosa L.)” 34, 44.
FPL. MLC 229, 260. EVM 15 (VMar.) D agru.
D agrettu. agru agg. “acre, acido, aspro”
agrettu sm. (bot.) “acetosella” ADL (Vent.) ADP (Pietra) agru du lète “latte inacidito”
FPL. (Gen.) Oxalis corniculata ; (Mele) Rumex acetosel- PVG.
la. PD 156, 344.
D agretta. D agreduxi. agrilìa. agriota. agro. agrö’. agror. agrù.
agrettu agg. “amarognolo” agrüa. agrümmi. inagrìu.
BDS (Sav.) agrù sm. “asprezza”
agrevar vb. “appesantire, gravare, importunare” RAN 102.
PAB 46 ma a Abram agrevava monto quella vita che D agròr. agru.
faxeiva so payre. PAB 54 e quando la grande famia e de- agrü’a sf. “aria fredda”
structiom fo, che elli vollem agrevar la vendea de la bia- GO.
va… BL 60 a.1392 e pertanto voi con segurtà agrevo, che D agru.
ve piaxa… LSE 18 se… agrevà de sono non se levasse, agrümme sm. “agrume (Citrus v.sp.)”
che la tochasse cum lo pé per desvegiarla. MGT 280 FPL.
a.1480 la quale cosa molto ne agreva. D agru.
PS 44. agrùn agg. “scuro (di cielo, mare)”
D agravar. grevar. greve. VPL.
Agrifegliu top. (Pigna) agrupà/-re vb. “annodare”
PSP 57 n.5. PVG. agrupà. MVS (Sarz.) agrupare.
D agriföggiu. D agropà.
agriföggiu sm. (bot.) “agrifoglio (Ilex aquifolium L.)” agrürà vb. “rinvenire (del cibo)”
FPL. MLC 231. TAL 27 REW 113. PSP 57: tardo lat. VPL (Sanr.).
acrifolium. àgua avv. “ora, adesso”
FTL 138: elem. topon. GA 12.169 (S.Michele di Pagana): agwa, con inserzione
D agrifegliu. agriföi. auföggiu. arfògelu. arguföggiu. di –g- (cf. RGS § 339).
ôföggiu. orföggiu. öriuföiu. orofoggio. orofoglio. orufög- D aora.
giu. urfögiu. L agrumfolietum agüà vb. “augurare”
agriföi sm. “agrifoglio” PD 151 “plebeo”
FPL (PortoM.) D agurar.
D agriföggiu. aguaitar vb. “spiare, insidiare”
Agriföi top. (Alassio) AG 26.7 sempre ma aguaita in calche canto/ per adentar-
TAL 27 n.3 (a.1539 Agrifugli) me le carcagne. AG 53.23 che mar me par che se guar-
aguà 66 agug

dam/ da i enimixi chi l’aguaitam. AG 85.23 e sempre se- PD 339, 356. GUA 263,459. RSS 19. RGS § 1046. ALE
mo aguaitai/ da berruel e da corsai. 3. FTL 62.
FA 320. cf. SAP 385, MB 32 sg. a.lomb. aguaitar, CVM Cf. it. aguglia: F.D’OVIDIO, AGI 13. 361-345, recensito da
mil. sguajtà, BIO 561 piem. avaité, m.s. M.ROQUES, ROM 30 (1901) 453. CVM mil. guggia. CPB
D agaitar. agoeitar. agueità. aguetà. L aguaita. guaita. 250 ven. ucia. GBV a.1514 s.v. acus.
aguàciu sm. “agguato” BDB 272 (Bonif.) PVG. VPL.
VPL. D agogia. agoglia. agugià. agugiaiö. agugiottu. agugiòu.
aguaito sm. “agguato, appostamento” agugiùn. agugiun-a. agugliàn. aguillom. aogia. augia. gu-
AG 54.63 sempre fam aguaito forte/ per ocie e dar morte. sellà. lagogia. L agogia. agugeta. agugia. aquilectus.
AG 145.327 inimixi toi/ chi senpre fan li aguaiti soi. aguggia sf. (ittiol.) “pesce ago, ago di mare”
PS 44. PML 356. TTC 97 sg: Nerophis maculatus Raf.; Nerophis
D aguaitar. ophidion L.; Syngnathus acus L.; Syngnathus agassizii
agguantà vb. “tener duro, resistere” Kaup.; Syngnathus alabaster Ris.; Syngnathus phlegon
GL 18.53 agguanta ancon per quatr’ o çinque giorni/ che Ris.; Siphonostoma typhile L.; Syngnathus tiphile L.
fìto da sto lûo mi me destrigo. D agugia.
D agantà. agugià sf. “gugliata”
aguardà/ ar vb. “guardare, custodire” CAD. BDS (Sav.) PVG.
AG 142.33 or se guarde chi aguardar sa. GP 280 quando D aghilàa. aguguia.
Iuda si fo partio, (Christe) si aguarda li soi discipori,… e agugiaiö’ sm. “agoraio”
si ge disse… PAD 399 a.1507 non se trovava chi aguar- GO. CAD. PAG 185. FPR 2.
dasse le porte. RDB 86 (B.Cigala) aguardan “guardano”. D agugia. agogiarolo. L agogia. agogiarolium.
RAN 90: a. gen., ora scomparso. àgugia neigra sf. (ornit.) “astore, falco cappone, poia-
D guardar. na (Buteo vulgaris Willugh.)”
aguarda(se) vb. “guardarsi, evitare” PAG 239.
RAN 58 s.xvi. (B.Cigala) inf. aguardàme. agugiaö’ sm. “agoraio”
PVG. PVG.
D guardar(se). D agugiaiö’
aguastà vb. “guastare” aguggìn sm. “punta di ottone apposta a nastri o strin-
PVG. ghe”
D guastar. L avastare. CAD.
agueità vb. “spiare, guatare, far la guardia” D abuggìn.
GL 7.36 e ra scià Armida stava lì a agueità / da ra tendin- aguggìn sm. “fusellino della lucerna”
a dentr’un-a ferrà. COM.2 11 non te vœuggio chi duro PVP 368.
comme un pascion con l’archebuxo all’œuggio a aggueità aguggino agg. “di lega d’argento”
tutto quello che façço. GSA 22 a.1576 (Sav.) argento aguggino, ossia di oncie
PS 44. PD 123, 152, 359. RAN 12, 97, 106. GA 12.173. nove per ogni libra d’once dodici d’argento.
ADG 75. FDG 230.BDS (Sav.) L agoginum. agulinum.
D agueitöa. agueitu. gueità. aguaitar. agugiotto/ agugiottu sm. (mar.) “spina del timone”
agueitöa sf. “luogo di appostamento” VIA 88 sg. a.1476 (Sav.) agugiotto uno con una fumella
PD 124. de ferro. –– timoni due baonexi de li qualli ne uno forni-
D agueità. to de agugiotto et de fumella de ferro.
(in) agueitòn loc. avv. “a modo di spia”. CAD. RAN 156. JAN.1.259. NVM (Sav.) BDS (Sav.)
GL 19.60 de çà e de là o scoratta in agueitòn ADP (Pie)
aguéitu sm. “agguato” D agugia. agugliotu.
GA 12.173 (Cog.) aguggiòu de bucca neigra sm. (ittiol.) “spinarolo zi-
D agueità. grinato (Centrophorus granulosus Bloch-Schn.)”
agguetà vb. “spiare” TTC. 67.
CIC 23 s.xvii. (Sav.) ma veggu ûn çertu là che u pà che D agugia. aguzö.
agguète. aguggiòu macciòu sm (ittiol.) “spinarolo imperiale
D aguaitar. guettà. (Squalus acanthias L.”)
agugetta sf. “infilacappio, fusellino” CAD. TTC 68.
agugiòu russu de stampa sm. (ittiol.) “spinarolo
GO. BDS (Sav.) (Squalus Blainvillii Ris.)”
D agugia. L agugeta. TTC 68 sg.
àgugia sf. (ornit.) “aquila, poiana; falco aquilino; agugiòu neigru sm. (ittiol.) “sagri moretto
biancone (Circaetos Gallicus Cuv.; Buteo lagopagus (Etmopterus spinax L.)”
Cuv.)” TTC 69.
CAD. PD 161: forse incrocio di *agùggia (: *aculia), a.it. agügiùn sm. (ornit.) “poiana”
*aculia con il dotto aquila. CLU. PVG. CLU.
D agùgia. àquila. D agugia.
agùgia sf. “aquila” agugiuna sf. “specie di prugne”
CLU “pare più antico di aquila”. ALE 6 sg. “lat. *aculea, PVG.
REW 582: forse con accostamento paretimologico aquila D agugia.
÷ aculeus”. S.PIERI, AGI 15 (1901) 136 (varietà di falco agugiùn macciòu sm. (ittiol.)“spinarolo imperiale
e poiana). (Acanthia vulgaris Ris.)”
RGS § 294: lat. *aculia. Cf. MUI 124. PML 356.
D àgugia. aquila. D agugia.
agùgia sf. “ago” aguggiùn neigru sm (ittiol.) “sagri moretto, sagrino
MNS 2.31 a.1728 (Sav.) calsette tanto di seta e firoselle (Spinax niger Bonap.)”
come di lana e bombace fatte all’aguggia. PML 356.
agug 67 àia

aguggiùn russu de stampa sm. (ittiol.) “spinarolo co- te de la gram rota de li serventi fancelli bem agurao?
mune (Acanthia Blainvilii Ris.)” No… PAB 72 quello chi no a figi, mal agur lo fa bem
PML 356. agurao. PAB 84 sg. li malvaxi sum men mar agurai quan-
agugliàn sm. (ittiol.) “spinarolo (Squalus acanthias)” do elli sum punij. –– no e men mar agurao … –– li otra-
AFV 422 (Vent.) giaoi sum pezo aguray cha li otragiai.
D agugia. FAS 165. PS 44.
agugliotu sm. (mar.) “spina del timone” D agur. agurà. bem agurao. mar agurao. dissagurao.
ADL (Vent.) agürensa sf. (bot.) “rosa canina”
D agugiottu. RML 974 (Airole) “églantine”
aguillom sm. “aculeo, pungolo” agureta sf. “lucertola”
PAB 71 li aguillom della conssiencia. CDS (Sanr.)
PS 44: francesismo. D anguietta. angurassu. lagö.
D agugia. L acus, agus. agurosso agg. “augurale”
aguisse sm. (bot.) “ginepro (Juniperus communis)” PAB 67 che quando la bonna (ventura) par bene agurossa,
FPL (PortoM.) ella ingana monti homi.
D agaisu. agaixu. D agur.
agumena sf. “gomena” agusà vb. “sgocciolare”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item agumene tortize nove non ado- PVG.
perate… item agumene piane adoperate… AA 219 lo si- D gussà.
to… dove filano li filatori per fare le sartie e agumene per agussìn sm. “aguzzino; persona crudele”
le navi e vasceli grosi. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) ne me- CAD. Cf. CVM mil. agozzìn, m.s.
no doverano o potrano detti maestri filatori dell’arte gros- D agozile. laguzìn. L aguxinus.
sa far… lacci da legare le agumene o altre sartie. aguzo agg. “aguzzo”
D gomena. gumena. L agumena. GP 371 preixem uno aguo monto grande, chi era monto
agùn sm (ittiol.) “pesce aguglia (Belone belone L.; aguzo in la pointa.
Belone acus Ris.)” Cf. SAP 390 a.lomb. aguço.; CVM mil. guzz m.s.
GO. CAD. PML 356. TTC 94. AFV 416 (Vent.) D guzar. L aguzarola. agutus.
aguna sf. “anitra” aguzö’ sm. (ittiol.) “spinarolo (Squalus Blainvillii
CLU (On.) Ris.)”
agùo sm. “chiodo; tormento” TTC 68.
AG 12.523 sg. quatro roe tute ferrae/…/ co monto agui tu- D agugiòu.
to intorno/ ogni aguo si ponzente… CBL 342 (17.47) le aguzö’ de bucca neigra sm. “spinarolo uiato
main sante/…/ cum grossi agui de ferro/ alla croxe ihavai. (Aconthia uyatus Bonap.”)
GP 371 uno aguo monto grande, chi era monto aguzo in PML 356.
la ponta. PAD 313 a.1506 fu fatto una compagnia de gio- Agustim n.p., m. “Agostino”
vani gentimhomini la quale compagnia aveano preso no- FUP 118 s.xiv. (Sav.) lo gloriosso avocato nostro… santo
me la compagnia de l’Aguo: tutti portavano uno pugnale Agustim.
longo de doi palmi in circa fatto a modo d’uno ago. RDC PD 151, 358.
170 (T.Conchetta) agui. CIT 140 tanta bresca e coæ’ ti hæ D Agostim.Aostìn. Aoustìn, Avustin, Ostìn. L Agustinus.
sempre avùo/ de metteme a l’agùo/ de veime in mille mi- agusto sm. “agosto”
ria marore. NAB 19 a.1473 (Sav.) in la vigilia de la beata vergine
FA 320. FAS 142. FPI 135. MUI 143. Maria del meze de agusto. AA 22, 88 fino a la fine de
D aguto. agüu. L acutus. agutus. agusto.
agur “sm. “sorte” D agustu.
PAB 61 sg. che quando l’omo en so bom agur de fortun- agustu sm. “agosto”
na mor… –– lamentandote tanto de so, che alcunna cos- BLV 71. PVG.
sa te falle de to bom agur… –– pocha cossa togie la perf- D agosti. agusto. aosto. austu. avosto.
feciom de bom agur… –– bom agur vem de paciencia… agüsu agg. “aguzzo”
–– grande amaritudem in bon agur. PAB 72 quello chi no VPL.
a figi, mal agur lo fa bem agurao. PAB 85 li sera caxom agutà vb. “aggottare, prosciugare”
de mar agur. RAN 97. MP 17.4 (Pigna) ADL (Vent.) PVG.
PS 44. FPI 785. D agotar.
D agurar. agurao. agurosso. aguta(se) vb. “ammalarsi di gotta, di artrite”
agur sm. “sortilegio, presagio” PVG.
AG 14.76 e queli chi per arte torte/ fan divinacion ni xor- D gotta.
te/ aguri o maleficij / nigromancia ni aotri vitij. AG aguto sm. “chiodo”
143.159 devinar o incantar/ aguri o viniae trar. PSG 383 a.1512 tavole… chiavate de aguti.
PS 44. FAS 149. D aguo.
agurà vb. “essere di buon augurio” agüu. sm. “chiodo”
RDB 38 si pà ch’esti cazoin n’aguran ben/ perchè Zena se GA 12.171.
fè reinna dro mà / quando cazoin portavan ri citten. RDB D aguo.
44 e pà che s’aguremo chi ra guerra/ po che da bravo ve- àia sf. “aria”
ste ogni çitten. CAD. GA 12.166: “a(r)ia: formazione recente”. RGS §
PD 151. 15. FDG 171. PVG.
D agüà. agur. agurao. angurar. augüi. D aèn. aire. aiüssa. alàia. inarià. æa. eira. ære.
agurao agg. “soggetto a buona o cattiva sorte” àia russa sf. “tramonto
AG 120.8 che tristo lo mar agurao! PAB 52 amixi, per ADP (Pietra)
che apellao/ me avei voi bem agurao? PAB 62 sg. alchum àia sf. “aia”
no e mal agurao salvo chi se lo penssa esser. –– quello chi PVG.
è si bem agurao che alcunna cossa no ge falla. –– o ti te D aira.
aia 68 àigu

Aia top. (Diano) aibò / aibueibò esclam. “ohibò!”


FCL 58: Aia du Bucciu (n.p.); Aia du Berrüu (n.p.) PVG aibò. PD 153 aibueibò.
aìa / aya sf. “aiuto” D aibueibò. ueibò.
AG 16.288 e me sforzai a dar aya. AG 27.15 ni aver al- àiburu sm. “albero”
cuna aya. AG 134.176 toa compagnia/ da chi tu pensi ave RGS § 244 (Sass.)
aya. AG 140.45 e li prega l’aoto paire/ e la soa doce mai- D arboro.
re/ che sempre te sian in aya. CBL 334 sg. (7.52) alli in- aicandu avv. “talora”
fermi e tribulai/ daigi la vostra aya (7.63) alli iusti voi dai MP 17.4 (Pigna) RGS § 944 lat. aliquando.
aia. SL 51 (1.11) s.xiv (Sav.) daige la vostra aia. FUP àicu sm. “arco”
111 s.xiv (Sav.) ali vostri dai aia. PGF 28 a.1461 (Alb.) RGS § 263 (Sass.)
sei sempre nostr aia. D ercu.
FA 329. FAS 142, 150. MUI 117. aié sm. (bot.) (Sorbus torminalis)
D agiuto. FPL.
àia sf. “aiuto” D airé
PD 360: “oggi solo nella frase ‘pe quell’àia de Diu’, do- aiéiri avv. “ieri”
ve si è perso il senso di àia”. ADL (Vent.)
D aìa. D véi.
aià/ -ar vb. “aiutare” aiellu sm. “vivaio”
FORME: DVO (On.)
Indic. pres. 2.sg. aì IVE 11. L agellus.
3.sg. ay AG 45.61 se De a v’ay. àiga sf. “alga”
aya AG 53.269 sa aya CAD. ADG 84 FDG 138. ADP (Pietra) SDS (Sav.)
(AGN s’aaya) D àrega. èga. éiga. L aliga.
impf. 3.sg. ayava AG 134.19 àiga sf. “acqua”
fut. 1.sg. airò IVE 57 (PS 15: per aierò) AG 145.30 pan e vin e aiga assai. IVE 12 tu no porai avei
Cong. pres. 1.sg. ae FAS 161. una stiça d’aiga. MAC 169 e inssi fora de l’aiga. MBA
3.sg. ay AG 45.61 398 a.1439 (Digne) ayga (prov.). PRP 348 ms. ella mes-
ahì AG 138.32 se dell’aiga intra pairora (testo a stampa: aigua) AAG
aye AG 49.240;134.412 114 n. (Mon.). aiga
che De n’aye. FA 320 PS 99. PRA 375. AGC 36, LP 24: estremo
aìe RDC 154 De m’aìe (PD 360) Ponente lig.: àiga.
3.pl. aiem, -en FAS 147, 161 (adiutent) D ègua.
impf. 3.sg. aiasse GP 285. RDC 145 (PD 337) aigà sf. “pioggerella”
ayasse PAS 33 (PS.5) VPL (Vent.).
Imperat. 2.sg. aya AG 140.274 aya, rezi e mante. aigacöta sf. “tisana”
2.pl. aie RDB.146 (V.Dartona) aieme. ADL (Vent.)
Ptc. aiato SCF 96 a.1393 aigaforte sf. “acido nitrico”
Infinito aià ADL (Vent.) ADL (Vent.)
PCD 47 s.xiv. aialo. aigàglia sf. “rugiada”
ayà CR 24 FPI 570; MP 17.4; PLC 275 (Pigna) ADL (Vent.): *aqua-
aiar SL 52 (2.6) s.xiv. (Sav.); PAB 53. cula. MDB (Bord.) TVD (Dolc.). VPL.
MP 17.4 (Pigna) D aigagna. aiguaglia. ègua.
ayar CEB 354 aigagna sf. “rugiada”
PCL 275 (Arg.)
FA 329. FAS 154. FPI 172. Cf. SAP 386 a.lomb. ai(d)ar. D aigaglia.
D agiutar. aiuvare. L aidans. aidaçopus. aigazöza sf. “gazosa”
aiacìn sm. “callo” ADL (Vent.)
MLC 242 (Bard.): pl. aiacigni. aigheixìn sm. (bot.) “ginepro; bacca del ginepro”
D agaixìn. aiasigni. FDT 1.30 (Triora)
Aiai top. (Diano) D agaixìn. agaxìn.
FCL 58n. “in Aiai” Aiglun top. (Alpi Marittime, Fr.)
D aggiu. aia. LAM 73: it. Aigluno.
Aiassa top. “nome di una via di Genova” aigoa / aygoa sf. “acqua”
TCL. PAB 39 disse lo nostro segnor Dee… congregemo pessi in
D aira. Aiasse. le aigoe… e li oxelli in le ayre. GP 295 e lantor Pilato…
Aiasse top. (Loano) si fe portar de l’aigoa davanti a tuto lo povo e si lava le
TCL. mayn. GP 375 e si gi deti aigoa viva. CR 8 e li fè de l’ai-
D aira. Aiassa. goa vim. IVE 52 e messer Ihu preize la stagnaira de l’ay-
aiasignu sm. (bot.) “Sedum maximum Sutt.” goa. IVE 59 bevea de l’aygoa quando trovava li rianyn de
MLC 242 (Bard.) “erba di aiasigni”. l’eygoa. MAC 166 per unna fenestra li porzean lo pan e
D aiacin. l’aigoa. DCT 164 a.1380 e seam franchi da lo Imperio…
aiatura “f. “altezza” lo povo cum li terren e cum le aygoe.
AF 10.1 s.xiv. (Pietra) homo daiatura (traduce Jacopone D ègua.
da Todi: o huomo di altura” àigru sm. “ardesia nera”
D alto. aotura. PVG.
aibo sm. “dote, qualità” àigua /aygua sf. “acqua”
AG 133.49 asai bon aibi De v a dao. AG 36.8 li vim no som como li sorem/ che niente d’aygua
FA 320 a.prov. aip, aib “costumi”. SON 263. REW 300. vorem. AG 38.29 bevenda g e monto encrexosa/ d’aigua
Cf.SAP 385 a.lomb. aibo m.s. spuzente e vermenosa. AG 138.108 la fontanna bella e
aigu 69 airo

monda/ chi a le nave aygua bonda. AG 143.111 per tirar ainaloto sm “marinaio”
aigua a so morin. AG 143.195 tar aigua o tar lexia/ chi PLD 83 a.1367 m apareio per andar in Roo (Rodi) o in
ogni mar descaze via. GP 275 per deffecto de humor o de Cepri cum ainaloti se eli poro avere (trad. dell’editore).
aygua. ATA 203 a.1382 (Alb.) pilastro… chi se largo co- aingoar vb. “adeguare, uguagliare”
mo la via et ben fondao si basso como laigua quando le PAB 66 che doe durae chi abiam fim, quando l’unna sea
basa. TL.2 239 a.1463 aigue da beive. PRP 339 no ve ve- maor de l’aotra, se pom bem aingoar per multiplico. PS
gno in cuò l’aigua dre vivagne. 37, 44, 64. Cf. SAP 386 a.lomb. ainguar m.s.
G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n.: prov. aigua. AAG 114 D ingual.
n.3: “aigua per ègua tra i villici tuttora” FA 320. FAS ainìn sm. “sabbia fine”
143, 153. AGC 49 n. FPI 570. RGS § 27, 294 “a.lig.” LP PD 151 (æna, ænìn). NVM, BDS (Sav.)
24 (Taggia, Molini di Triora). PRA 371. Cf. SAP 386; D areina.
SAP 2.218 a. lomb. aigua, aiva. Aiore top. (Loano)
D ègua. TCL: lat.areola “aiuola”.
aiguà vb. “irrigare” D airole.
LP 24 (Tag.) aiòu sm. “ariete, montone”
D adaquare. scêguà. L aquare.
aiguàglia / aiguagna sf. “brina, rugiada” GO. PD 113, 126. REW 645.
FDT.P 38 (Triora). VPL. D aéu. aréu.
D aigaglia. àira sf. “aia”
(Aigua) marsa top. (Diano S.Pietro) AG 111.10 che quando l’omo e in so aira/ fin che par ve-
FCL 53 a.1362 a fonte aque martie. nir oxello/ no de laxar lo cazanelo. PCD 45 s. xiv. MP
D (acque) marze. marsoi. L aqua martia. 14.28 (Pigna). VPL.
aigueta sf. “veleno” AAG 115. FA 320. FAS 143, 157. REW 626. RGS § 5.
PRP 358 (4.7) un vernigao de buse con l’aigueta. AGC 37.
D æguetta. D aa. aia. aiassa. aiasse. airole. èa. L area.
ajhiacho sm. “pretesto, frode?” Àira top. (Al.)
MGT 267 a.1470 et hoc non obstante, dominus duane in- TAL 33 n.31 Cà de l’Aira.
venit sibi, ut vulgariter dicitur, ajhiacho. Airado cognome
ajignu sm. (bot.) “aglio” VTS 96 a.1530 (Sav.)
MLC 270 (Bard.). D arrado. L eyraldis.
D àggiu. aiar(se) vb. “adirar(si)
àima sf. “roccia strapiombante” IVE 20 grandissima iniuria la persona irosa da a
ASB 70 (Saorgio, Valle Roia) Domenide, quando ella s’aira contro lo proximo.
D aimü’s D irarse.
aimà sm. “animale” aire sm. “aria”
CLU (PortoM.) CBL 345 (20.54) lo aire cum li oxielli. IVE 9 la colum-
D ànnima. animai.a ba ameistraa… si menna le corumbe sarvaighe inter l’ai-
aimà de nötte sm. (ornit.) “barbagianni” re azo che elle sean preixe. MAC 168 e ello ne mandà per
CLU (PortoM.) le aire. PB 39 disse lo nostro segnor Dee… congregemo
àime sm. “allume” pessi in le aigoe… e li oxelli in le ayre… e otressi li oxel-
PD 125, 338. li vivessem in le aire segondo lor linaio.FAS 147.
D alümme. D àia.
àime esclam. ”ahimè” aire sm. “modo, costume; lignaggio”
PD 161 (accento).
D àime-mi. AG 12.39 questa fantinna de bona ayre. AG 12.126 que-
àime mi/ aimemì esclam. “ahimè” sto sposo de bom aire. AG 39.20 ogni fijor de bom ayre.
PD 161. BDS (Sav.) AG 47.75 gente de si mar ayre. AG 60.19 fiioi…/ si cru-
Aimìn top. (Pigna) del e de mar ayre… AG 86.44 per gram richeza de lor
PCT 109 sg. “bosco di Aimìn”. PSP 57 n.6: “bosco e maire/ son devegnui de mar ayre. AG 129.49 ma fon de
campi di Aimìn”: dimin. del n.p. germ. (prob. longobar- si mar ayre/ con gran crudelitae. CBL 340 (15.10) o fijor
do) Haimo”. Cf. PSP 24. me de bone aire. FA 320 sg. FAS 142. REW 276.
aimpir vb. “riempire; adempiere” airé sm. (bot.) “Sorbus torminalis”
PAB 60 l’aire (a gram poeir) d’aimpir la terra de fiori e de FPL. ALE 34: prov. aire “mirtillo nero”
fructo. IVE 22 aço ch’elo s’aimpise ço che a dito lo Segnor. D aié.
PS 37. airelu sm. “spazio sottostante agli ulivi, ripulito prima
D impir. della battitura”
aimü’s sm. “riparo” MDB (Bord.)
ASB 70 (Saorgio, Valle Roia) D airole.
D àima. airetta sf. “vivaio di ortaglie”
ayna sf. “odio” FDT.P 38 (Triora)
PAB 54 me mixi in l’ayna de Ceprian. PAB 63 chi pu a, D airole.
da ayna pu gi covem goardar. PAB 89 si prendem ayna Airö’ top. (Al.)
contra mallicia. TAL 33 n.37.
PS 44. D airole.
àinna sf. “arena, sabbia” Airole top. “Airole”
RGS § 310 < aéna. PVG. CL 8, 12: cf. Arola, Ariolo, Airolo (Alpi Lepontine). FTL
D aìnna. 158 (Val Nervia) aira, aia. LTI 29 cf. Ayroles, Eyroles
aìnna sf “arena” (Prov.). Cf. D.OLIVIERI, Diz. di toponomastica lombarda,
NPD 60 ca.1750 (Sav.) o pescietto do scoeggio e de Milano 1961, p.71.
l’ainn-a. D aiore. aira. aireli. airette.airö. airolo. airöre. airurenchi.
D àinna inairö. nairette. nairö. L ayrole. ayrolum.
airo 70 alal

Airolo top. aiustrar vb. “avvicinare; essere vicino”


TAL 33 n.37 (Al.) a.1539 Airolo. LTI 29 n.2. PAB 41 l’annima de Adam fo e era aiustra a Dee e ello
D airole. l’aiustra a lo diavo. PAB 75 sg. ti cognossando si inlustra/
Airöre top. “Airole (Val Nervia)” e tantosto a ti se aiustra. –– anchora te parrà assai bella la
LTI 29 n.2. ADL. raxom che e te voio aiustrar.
D airole PS 38, 44.
airùn sm. (ornit.) “airone” D iustrar.
CLU. aiuvare vb. “aiutare”
airurenchi sm. pl. “abitanti di Airole” SCF 96 a.1393 che lo dito infermo debia consignare tute
AIR 19 (Airole). ADL (Vent.) le soe cosse in le man delli officiali de la Consortia, aso
D airole. ch’elo posse esse aiuvato de lo suo proprio finche ge ne
aissà/ -ar vb. “alzare” serà.
ADL (Vent.) aissà. MP 17.5 (Pigna) aisar. D agiutar. aiar. ajuar. L aiuvare. iuvare.
FPI 385. ajsar. Aiveglia top. (Alb.)
D arsà. issà. TAL 135 n.27 a.1326 fossatus aquilie.
aiscà vb. “attizzare (il fuoco)” D Laigueggia.
PVG. REW 9417. Cf. piem. (a)visché, m.s. aixerbu agg. “acerbo”
D viscu. BNL 74 (Perin.)
aiscì avv. “anche, altresì” D axerbo.
ADL (Vent.): lat. aliud sic, fr. aussi. Cf. RGS § 963. Aixerea top. (Pigna)
D asi. REW 91. PSP 22, 27 57: “bosco di aceri: formazione an-
aisgìiu sm. “aceto” tica (n.pl. sentito come f.sing.)
MDB (Bord.) D àceru. assereto.
D axòu. aixignér sm. “acino d’uva”
aysso avv. “adesso, subito” FPI 110 (Pigna)
AG 146.251 aysso me fai convertir/ che tu pur di le veri- D axinella.
tae. alà vb. (mar.) “alare, tirare in secco”
aitalègue sf. (bot.) “Pieridium vulgare Desf.” RAN 12, 156. BDS (Sav.)
MLC 250 (Riviera di Levante). D alàggiu.
D gattalevre. alaba sf. “imposta di porta o finestra”
aytoriaor sm. “soccorritore” C.SALVIONI, RIL 2.49 (1916) 721 (Cors.)
PS 35 s.xiv. D arva.
D aitorià. allabarda sf. “alabarda”
aitorià/ -ar vb. “aiutare, soccorrere” COM.1 96 damme ra mæ labarda… dæghe a ri laddri!
IVE 11 aitorià no lo poeva… –– e no sum de tanta pos- (prende dentro la scena un’allabarda).
sanza che e te poesse aitorià. IVE 27 aytoriaine e amai- D labarda.
strayne. CBL 334 (7.48) (= SL 51; FUP 110 (Sav.) dai alabardà sf. “manrovescio”
conseio ali mercanti/ et li poveri aitoriai. MAC 162 GO.
Segnor, mandaime lo santo angello chi me aitorie a com- D labarda.
pir la mea intencion… –– messer, aitoriaime e consse- aladìn agg. “lasco; chiacchierone; irascibile”
giaime. PS 36 s.xiv. aitoriar. D ladin.
FA 321. FAS 142, 164. alàggiu sm. (mar.) “alaggio”
D agiutar. aitoriaor. aitoriarixe. aitorio. L adiutorium. RAN 156.
aitoriairixe sf. “soccorritrice” D alà.
CBL 336 (9.63) (= AF.3.32 s.xiv.(Pietra) o doce aitoria- alàia escam. “all’aria!”
rixe/ de bon cor ve pregemo. PS 10, 35 s.xiv. BDS (Sav.) “così i ragazzi gridavano in coro in occasio-
FA 321. FAS 164. ne dei battesimi, per invitare i parenti del neonato a get-
D aitorià.
tare loro caramelle o monete”.
aitorio sm. “aiuto, soccorso”
AG 79.19 la moie che De m a daito/ faita fo per me aito- D àia.
rio. IVE 23 cum l’aitorio de De. MAC 165 serai in lo me alainar vb. “pronunciare, profferire”
aitorio. PCD 47 s.xiv. FA 321. FAS 154. cf. BPE 308 AG 113.11 ni pon alainar parola/ ni movese…
s.xiii. piem. aytorio. SAP 386 a.lomb. aitorio. FA 321. FAS 164. cf. SAP 386 a.lomb. alainar, MB 33
D agiuto. aitorià. L adiutorium. (Bonvesin) aleinar, m.s.
aixiarse vb. “fare a meno (di una cosa)” D ladin.
MP 17.5 (Pigna) FPI 168. alaira(se) vb. “coricar(si)
D axiase. VPL (Imp.).
aixiau agg. “agiato, comodo” alairo avv. “furtivamente; di sorpresa”
MP 17.5 (Pigna) NPS 571 a.1527 ogni notte andava alairo/ visitando la
D axiase. muraglia/ che pur de qualche canaglia/ ello havea dubi-
àiu sm. “ariete, montone” tanza.
PVG. D lairo.
D aréu. alaità vb. “mungere”
ajuar vb. “aiutare” PVG.
MBA 370 a.1416 (Basses-Alpes) a quelos que l’ajuerun D alaitalègua. laitar.
(prov.: aiuteranno) alaitalègua sf. (bot.) “cicerbita (Sonchus oleraceus)”
D aiuvare. PVG.
aiüssa sf. “vento insidioso” D alaità. lattalègua.
BDS (Sav.) alalunga sf. (ittiol.) tynnus alalunga”
D àia. CAD.
alla 71 albe

allamà avv. “in alto mare” alargamento sm. “eccesso”


GO. RAN 90 “vecchio gen.” AG 29.28 lantor no elo miga lento/… / in guardase e in
Alamanno cognome defender/ de no far alargamento.
VTS 98 n. a.1526 (Sav.) FAS 163.
D alemanni. D largueza.
alamentarse vb. “lamentarsi” alargar vb. “allontanare”
AG 91.104 e s’alamenta infra si/ digando: oi me tristo mi. PAB 45 e preizeli e pozeli inter lo deserto e alarga l’um
FA 322. da l’atro. PAB 63 fortunna to te dara za li bem che natu-
D lamentar(se) ra t’a alargao. PAB 66 per che homo no se de forssar d’a-
Alamo top. (Sav.) largar so nome in lo picem termen e dura de questa vita
NSS 257 (Sav., s.xii) “località imprecisata” presente, ma se de far acognosser a la vita de la ternitae.
allandrigòu agg. “sfiorito” PAB 75 toa maitressa/ a diviso creatura/ in trei moi per
GL 16.14 ra rœusa/… / allandrigà a ra seira e sença fœug- natura: / l’unna chi de tutto s’alarga/ da le corpe, l’aotra
ge/ a no trœuva nesciùn ciù chi ra vœugge. BDS (Sav.) se incarna/ la terssa e bestiar…(natura angelica, umana,
“sciatto” animale). BL 60 a.1392 ma per caxone de la moria era
D allandrunòu. landra. alargato, e sono, con la mia famiiha.
alandrunòu agg. “sciatto, trascurato” PS 44. FAS 164. cf. VPM 185 sgg. fr. alarguer “prendere
GO. BDS (Sav.) il largo”
D landra. allandrigòu. D alargaa. laregar. largar. largu. largueza. L alargare. lar-
alantor avv. “allora” gus.
AG 53.121 li strumenti e iugorai tuti/ alantor son faiti mu- alarme esclam. “all’armi!”
ti. AG 56.201 e comenza alantor a parlar. AA 42 cridono in alta voce alarme alarme.
FA 322. FAS 165. allazzare vb. “avvelenare (l’acqua per la pesca)”
D alantua. lantor. GRD 108 (Lunig.) lazia o laza è sorta d’erba così nomata
alantora avv. “allora” dai liguri orientali, e il gettarla a’ pesci dicesi allazzare.
PS 39 s.xiv. alantora. SCF 96 a.1393 e quando el suo D laza. L allazare.
mancasse, alantora sia aiuvato. LSE 32 alantora fon viste alascà vb. “allentare”
alcune oxelete… PRP 340 (str.9) ro buon mezo ch’havè BDS (Sav.)
Taggia allantora eira l’aggiuto dro nostro Segnò. FTM 98 D lascà.
a.1456 (Sav.) et da poi queste oratione il prete canta le alasgavada
epistole et alantora tu dei pensare che queste sono le lete- AG 102.57 passo evidentemente guasto.
re… GL 18.105 ziffre e quattro: l’armà tutta allantora/ POF 29. FA 322. AGN 312 ad loc.
entra pe re muragge e da re porte. Alasio top. “Alassio”
D alantua. AA 170 subito lo podesta de Tabia ne dete avizo alo po-
alantua avv. “allora” desta de Alasio.
PVG. CON 53 (Cogorno). Cf. RGS § 939: cal., sic. an- CTL 9. TAL 28 n. (s.vii-xi.) “terre di A(de)lasia”. PCT
tura < lat. ante horam, poco fa. 108, 110, 121.
D alantor. alantora. alua. lantò lantòr. lantora. lantùa. laora. D alastra. Arasce. Arasi. Arasio. arastra. L Adalaxia.
alao avv. “allora” Alascium
CAR 9 a.1340 in l’ano chi corea alao mcccxl. a die xi. de alastra sf. (bot.) “Ononis spinosa”
zugno. LSE 28 quando parea pu iocunda, alao mandava LAV 288.
lacrime de iocunda devotione. D arastra.
D alua. allàu avv. “allora”
alaor avv. “allora” FPI 4266 “lig. allavòo, allàu”
AG 56.70 lantor un angero for ensi/ chi xi dixe alaor… D alùa.
PAS 34 allaor non vosse lo nostro segnor che lo nome del- alaùr avv. “allora”
lo so payre fosse schonzurao in vam. PAB 45 alaor lo pa- MP 17.6 (Pigna)
stò se ge acosta e si ge de queste quatro cosse. D alùa.
FA 322. PS 39 allavòo avv. “allora”
D alua. FPI 4266 “lig. allavòo, allàu.
alaora avv. “allora”
PAB 44 alaora pensa Noe che bem poiva insir fora de l’ar- D alùa
cha. PAB 47 alaora se parti Abram e preize so fijo. LSE alba sf. “imposta di porta o finestra”
22 lo imperadore Federicho chi era alaora a Cremona… C.SALVIONI, RIL II.49 (1916) 721 (Cors.)
FTM 99 a.1456 (Sav) poi lo prete dice pax domini sit D arva.
semper nobiscum, alaora tu dei ricevere devotamente alba sf. “altura; città”
quella santa parola. LAV 142-149: lig. pre-rom.; mediterraneo. P.LEBEL, RII 3
D alua. (1937) 94-97, con postille di N.Lamboglia (ivi 97-99).
alapiar vb. “lapidare” HAW 44. APO 553 sg. APT 15. RSL 22 (1956) 69.
IVE 26 che elo fose sentenciao a esser alapiao et morto. ALE 11.
PS 9 s.xiv. alapiar. albaxio agg. “di panno albagio”
FA 322. FAS 165. Cf. SAP 386 a.lomb. allapidar m.s. DPC 173 ca.1180 (Sav.) gonnelle iiii. una de bruneta et
L lapidem. una vergada et due albaxie.
alardunòu agg. “unto, sporco, sciatto” C.SALVIONI, RIL s.2. 42 (1909) 835.
GO. BDS (Sav.) PVG. D arbaggio. arbàixu. arbasci. arbasi. arbaxio. arbaxo. or-
D inlardunòu. lardu. boixe. baxìn. L albaxius.
alargaa vb. “allontanarsi” albegante sm. “albergante, ospite”
AG 37.136 le iaze e le gram nevere/ tennem si streite le ri- AG 134.84 fa mester/ atro albegante in me hoster.
vere/ che ni per terra ni per mar/ se po l’omo guairi alargaa. FA 322.
D alargar. D abergar. albergo. arbego. L albergare.
albe 72 aleg

albego sm. “sede, residenza” alboxello sm. “arboscello


AG 134.182 entr’un albego inseme sta/ e eser descordai PAB 51 li picem alboxelli, chi nassem sote li grandi.
de cor. PS 44 “vocabolo non chiaro”. DEI.1 269.
FA 322, 325. D arboro.
D albergo. alchangelo sm. “arcangelo”
Albenga top. “Albenga” PS 7 s.xiv.
ATA 202 a.1382 lo conseio de la citae de Albenga. ASA alchaun agg. “qualche”
122 a.1390 questi sum li pacti che vor far lo comun de ATA 203 a.1382 (Alb.) per alchaun moo.
Albengha. D alcun.
FFN 366. CTL 9. LAV 142-149. LL 58 APT 24. LSM. alcun agg. “qualcuno; nessuno”
PCT 11,33,54. BCB 132 sg. AG 29.17 debiando alcum amigo atender. AG 41.1 d’al-
D Arbenga. L albingana. cun baron o lezuo/ contra la zexia esse stao/…/ chi no sea
albergaor sm. “albergatore” stao venzuo. AG 45.7 senza offenssion alcuna/ m’a co-
FAS 164. movuo gram fortuna/ d’archun onor chi m’era dao. AG
D abergar. albergarixe. albergo. L albergatorem. 49.292 lo quarelo e la saita/ chi perdom alcun no fan. AG
albergar vb. “dare albergo” 143.108 fazando fala alcuna via/ en dar o prende mercan-
SA 249 a.1340 (Sav.) a caza de li hosteai o sea a caza de tia. CAR 10 a.1340 se alcuna persona… s’acavegasse con
quelli chi albergam… li foresteri che venixam a la citae de arcuna persona… CR 20 alcuna personna humana. PS 14
Saona. a.1466: pl. alcuim: (cf. PAT 26 a. 1404 beim [beni]) : due
D abergar. casi che non so quanto valgano” [ma cf. IVE 8 arcuin;
IVE 14 alquin; FAS 157,159 “da alcuni”].
albergarixe sf. “albergatrice” RGS § 497.
PS 10 s.xiv. D alchaun. alqun. arcun. quarcün.
D albergaor. alcunor avv. “talvolta”
Albergheti top. (Sav.) FAS 165.
FTL 150. D or.
D albergo. ale sf. “torrente”
Alberghìn top. (Sav.) PVG (“valle”).
FTL 150. D valle.
D albergo. Halle cognome
albergo sm. “albergo, sede, alloggiamento” VTS 74 a.1530 (Sav.)
AG 138.112 e gran paraxo… chi a prexon albergo e stao. Alebbio top. (V. Magra)
FTL 150 “elem. topon. (rifugio, riparo)”. EOL 24.
CLD LI. BLG 31. SON 289. B.MIGLIORINI, LN 34 (1973) 6. alleccà vb. “allettare, adescare”
D abberg. abergar. abergo. abergu. albego. arbego. arber- CAD. RAN 156. ADL (Vent.)
go. L albergum. bonalbergus. alegaxom sf. (giur.) “allegazione”
albergo sm. “albergo, consorteria di famiglie nobili AG 134.451 viste le vostre alegaxom/ questa sentencia e
legate da parentela o da comuni interessi” ve dom. PCD 47 s.xiv.
PNF 407 a.1452 lo albergo de li Grimaldi. FA 322.
L albergum. alegere vb. “eleggere”
Albergo top. (Sav.) NAB 18 a.1473 (Sav.) che ogni sei mezi se debia alege-
BG 126n. s.xvii. (Sav.) Ritano dell’albergo. re… doi consoli e doi consegeri.
D Abergu. Albergheti. Alberghìn. D eleze.
Alberino cognome alegiamento sm. “alleviamento”
TCL (Loano) FUP 100 s.xiv (Sav.) che ancoi in questo beneito iorno noi
D àrbua. arbàyna. possamo incomenzar a far e dir officio, lo quar sea ale-
Alberoni top. (Sav.) giamento de tute le anime cristiane.
FBS 56 s. xviii “nel bosco di Savona” D alegiar. alegierimento. alleggio.
D arboroni. alegiar vb. “alleviare”
Albesiano top. (Borgh.) FUP 100 s.xiv. (Sav.) per li fraelli nostri… che meser Ihu
LTS 59: < albicius, gent. rom. Xre docissimo si le alegie de le penne de porgatorio.
Albingana top. “Albenga” D aleià. aleiar. alegiamento. alegiuto.alezar.
AG 114.1 Albingana e bona citae/ se la vivesse in unitae. alegierimento sm. “alleviamento”
D albinganexi. Arbinghina. L albingana. DSP 58 a.1487 ma quando elle [le navi] veneno, intrano in
albinganexi agg. pl. “albenganesi, di Albenga” lo porto senza fare alcun alegierimento, de che poa in lo
FAS 163. porto incorrono perigoli, o de submersium o de fare zeto.
D Albingana. arbenganese. L albigenensis. ambiganensis. D alegiamento.
Albisola top. “Albisola” allegierire vb. “alleggerire”
PAA. CL 11 sg. BCB 134 sg. PCT 12, 33. DSP 59 a.1487 fare descarregar e allegierire tale nave.
D arbisöa. L albuzola. D alegierimento. alengerì.
albistro sm. (bot.) “corbezzolo” alleggio sm. “foro di scarico dell’acqua nel fondo del-
FPI 610: lig. di Corsica. la barca”
D arbossa. A.PRATI, ID 13 (1937) 154: “è genovese”. DEI.1.128: < fr.
albitrio sm. “arbitrio” allège.
SA 251 a.1340 (Sav.) soto penna de lire dexe fin in cin- D alegiamento.
quanta al albitrio de maistao. alegitimare vb. “legittimare”
D arbetrio. arbitrio. obritrio. TSC 241 a.1464 Antonieto, mio figio, alegitimato per
alboro sm. “albero” man de messer Cesare luchese, cavaliere et conte, in que-
PAB 51 se un alboro e piantao inter doe terre… PS 7 s.xiv sta materia, cioè de alegitimare, ha privilegii autentichi da
albori. la immortale memoria de la sanctità de papa Nicola.
D arboro. D leze. L legitimare.
aleg 73 alev

alegiuto ptc. “astenuto, trattenuto?” aleitar vb. “mungere”


PAD 494 a.1506 la causa non la sapemo se sii non se sia- PD 123. FPI 351. FDG 230.
no alegiuti per padura di nostri. D aleitacugge. laitar.
allegnìu agg. “intirizzito” alleitugà vb. “allettare, illudere”
DVO (On.) CIT 187 ro mondo n’alleituga/ quando a fondâse in lé pâ
D legnu. ch’o n’exorte.
allegramenti avv. “allegramente” D leitüga. alleitügà.
PD 130 s. xviii. (COM, DFC). alleitügà vb. “sgualcire”
D alegru. GO. CAD. BDS (Sav.)
alegrare/ -ar(se) vb. “rallegrare” D alleitugà.
FUP 113 s.xiv. (Sav.) quela anima se po alegrare/ chi e en- alleluia sf. (bot.) “Oxalis corniculata”
fiama de lo to amore. CBL 333 (6.12) qui avera faito bon FPL (VArr.)
servixo/ ben se potra allegrare. MC 680 inter l’alegri se Alemanni top.
de l’omo alegrare e cun li tristi turbare… –– turbate de lo PCT 87, 92, 93 Ponte degli alemanni.
mal e de lo bem t’alegra. FAR 34 s.xiv. (Sav.) allegrarse: D alemanu.
traduce lat. gaudeo. PAS 30 ve allegrarey. alemannu sm. “cappotto”
PS 25. BDS (Sav.)
D alegru. D alamanno.alemanni. aramàn. L almaneschus.
alegraza sf. “allegrezza” alemannu sm. “alamaro, allacciatura a cordicella”
AG 70.42 tanta alegraza n‘avea/ che cointar no se porea. CAD. PAG 147.
D alegreza. alembeìu agg. “sfinito, intontito”
alegressa sf. “allegrezza” GO.
IVE 56 elli paream quasi inmocij de alegresa. CR 21 ni alengerì/ -ir vb. “alleggerire, alleviare”
per grande alegresse, ni per grande aversitae. PS 46 s.xiv. SL 62 s.xiv (Sav.) che messé Iessu Christe ge alengeresse
li apostori de Dee quasi como de unna grandissima ale- quelle pene. Stesso testo, redazione s.xvi.: che a messer
gressa fom arizai. FTM 97 a.1456 (Sav.)quello canto de Ihesu Christe ge piassa de alengerige quelle penne.
alegressa et angelico zoe Gloria in excelsis Deo. MGT D allegierire. alenzerì. lenger.
191 a.1492 la affection nostra fa che in ogni prosperità de allenguerìo agg. “languido, illanguidito”
soa maestà se conviene mostrar alegressa. CIT.A 61 con echi pietoxi, addoloræ/ e con voxe interrot-
D alegreza. te, allenguerìe.
alegreça / alegreza sf. “allegrezza” PD 136, 139: “forse rifatto su lengua”.
AG 141.17 alegreze (ms. alegranze)/ moier, fiior e gran D langor.
richeze. CBL 329 (1.10) or se aprossima lo tempo/ de alenzerì vb. “alleviare”
grandissima alegreza. PCD 32 s.xiv. alegreça.IVE 33 e tu- SAL 7 n.n. a.1584
ti tree se missem a seze cum grande alegreza e devotium. FA.364.
MC 687 ello (paon) va monto alegro e superbo… incon- D alengerì.
tenente ello se humilia e china la coa e passa la soa ale- aleofante sm. “elefante”
greza. GP 280 veirei ancora e si ve allegrerei, e lla vostra PS 45 s.xiv.: cf it. lio(n)fante.
allegreza non ve porrà esser leva. FTM 98 a.1456 (Sav.) D anoffanto.
et poi incontenente si canta aleluia in signo de grande ale- alezar vb. “osare?”
CR 19 e si no me alezo de dirve la mea persecucion ni la
greza. NPS 570 a.1527 de alegreza el cor gli ponge. mainera como se farà.
FAS 150, 162. AGC 33. D alegiar.
D alegraza. alegressa. alegru. lagranza. allescar vb. “adescare”
allegri! esclam. “salve!” PS 44 s.xiv.
NPD 79 a.1868 (Sav.) allegri cameadda!. PVG. D lesca.
D alegru. alestì vb. “allestire, preparare”
alegrìa sf. “lunula dell’unghia” ADL (Vent.) PVG.
ADG 41. PVG. D lestu.
D alegru. aletà vb. “stendere il grano a seccare”
alegro agg. “allegro” BDS (Sav.) PVG.
AG 140.92 um alegra e bonna zhera. AG 143.49 o se tu D leto.
fussi invidioso/ de lo ben d’atrui doloroso/ o alegro d’a- aletiga sf. “lettiga”
trui mal. MC 680 inter li alegri se de l’omo alegrare e con AAD 263 uno letto fatto a letiga di raso negro e rosso fat-
tristi turbare. MC 687 ello va monto alegro e superbo. to a liste. –– uno letto fatto a aletiga di veluto cremesino
FAS 142. ornato d’oro.
D alegrarse. alegru. D letica. letiga.
alegru agg. “allegro” alevar vb. “scegliere”
CAD. NPD 79 a.1868 (Sav.) allegri cameadda! (esclam. TL.1 580 a.1456 le doe nave alevè per Caffa.
di saluto) PD 108. MP 17.6 (Pigna) G.ALESSIO, AGI 28 D levà.
(1936) 154 sg. *alicer /*alîcris. REW 307.RGS § 14 < alevà vb. (mar.) “imbarcare”
alacer. ADL (Vent.) CAD. RAN 99.
D allegramenti. amehrancia. alegranza. alegrare. alegreza. alevà vb. (mar.) “toccare iul fondo, tuffandosi”
alegria. alegro. alliegro. lagranza. L alegrus. CAD.
aleià/ -ar vb. “alleviare, alzare” allevaisso sm. “figlio adottivo, bastardo (ingiuria)”
FAS 149, 165 aleierea. PVG. aleià. PS 33, 44 s.xiv. allevaisso marso.
D alegiar. L alleiare. D alevu. maralevau. L alevatus.
aleitacugge sm. “persona importuna” aleversa avv. “a rovescio”
BDS (Sav.) PVG.
D aleitar. D (â) reversa.
alle 74 aloi

allevöa sf. “aumento del numero delle maglie nel far almenaldo sm. “bosco comunale”
la calza” MPS 59 a.1550 (Stella) e se dette bestie… intreranno in li
CAD. almenaldi o vero boschi…
alevu sm. “allievo” D almenardo.
ADG 32. almenardo sm. “bosco comunale”
D allevaisso MPS 49 a.1550 (Stella) alchun guardo, almenardo o bo-
Alfanotti top. scho. QVS 158: “germ., vivo a Savona ancora nel s.xvii”.
PCT 124: germ. D armenardo.
Alfero: top. almiraglia sm. “ammiraglio”
PCT 124 germ. NPS 570 a.1527 lo almiraglia valoroso.
D erfeo. D armiraio.
Aliadar cognome (Gen.) almiraglia sf. “nave ammiraglia”
PIA 26, 64 n.8: ar. NPS 570 a.1527 la almiraglia da longe/ gli fe segno che
aliamà vb. “concimare” amainasseno.
BDS (Sav.) alo avv. “subito, senza indugio”
D lear. AG 12.355 a De pregà se de alo. AG 14.681 doncha som
alibà vb. (mar.) “legare?” li re dexiderj / chi dam tanti vituperij / amortari se scam-
NVM (Sav.) par voi/ alo, pu tosto che tu poi. AG 82.12 che chi come-
D libàn. te tar peccao/ degno e alo de eser cremao. AG 96.7 che
Aliberti top. per ti lazo e tempagno/ no sta di e note teiso/ unde alo se-
rai conpreiso. AG 134.38 che se ge mando pessi o carne/
PCT 124: germ.
ben san alo che dever farne. AG 139.50 la morte core e
D Aliberto. ven alo. AG.140.311 donde tu vei de guagno to/ pensalo
Aliberto cognome ben de far alo. AG 140.339 no e si piaira question/ chi no
VTS 106 a.1530 (Sav.) ge fa defension/ che la no sea alo venzua/ s a no sera ben
D Aliberti. mantegnua. AG 143.242 ni ge bestenti ni ge cesi/ che alo
alidada sm. “asta mobile dell’astrolabio; goniome- no te confesi. GO, CAD allo: “prima, avanti: voce del
tro” contado”. RAN 157.
CAD. BDS (Sav.) DEI.1.123: arabo. FA 322: forse a/in loco, lat. illico. FAS 165. PS 109. Cf.
alliegro agg. “allegro” SAP 386 a.lomb. allo, m.s.
CBL 332 (5.13) or quanto aveiva alliegro lo cuore/ la do- D alua.
ce vergen Maria. alòcciu esclam. “attenzione!”
FAS 144n. PS 107. BDS (Sav.)
D alegru. D öggiu.
aligà vb. “imprigionare” aloccu sm (ornit.) “allocco”
PVG. CLU.
D alügà. D uruccu. aluchettu. L alucus. ulucus.
aligà/ -ar vb. “legare” alogà/ -ar vb. “mettere, riporre”
MCG 329 alygar. PVG. aligà. VPL “legare i denti” MCG 329 alogar. IVE 93 o paire celestià, und è la testa
D ligar. de lo to servo? unde e-la alogà? MAC 164 per amor de
allighì vb. “allignare; legare (i denti)” messer Jhesu Criste lo quar poa me alogerà cum le soe
CAD. RCG Diz. vergine. LSE 17 li fermagi ponea zu, et li altri ornamenti
D ligar. alogava in uno logo. RDB 88 (B.Cigala) ra penna alogo
allignare vb. dentr’o caramà.
GRD 122 (Tenda) hanno statuito che niuno possi ne deb- Cf. MB 33 sg. (Bonvesin) alogao “fissato, stabilito”.
ba pigliare et occupare alcun vaile o peratta, se non colla D acolegar. alögà. allugà. alügà. alugare. aluogare. lögà.
robba o instrumenti del grande gregge delle pecore e si- logo.
mili animali e li vasilii niuno modo allignarseli. alögà vb. “collocare”
alimento sm. “elemento.” TVD (Dolc.) “collocare, assumere mano d’opera agrico-
PAB 39sg. forma… Dee… l’omo de lo pu vil alimento –– la”
im li aotri trei iorni fe lo segnor nostro le cosse chi sum PD 148, 159.
emtro li alimenti: im lo prume de quelli trei fe le tempe- D alogà.
ralitai de lo iorno… PAB 67 veraxe providencia/ chi fa alogià vb. “alloggiare”
che li alimenti/ retenem si conssamenti/ le fortunne, la PD 148: letterario.
grande unda/ che la terra no proffonda. PAB 88 la provi- D alògiu. slogià. L alogiare.
dencia e ferma e staber, chi move lo cel e atempera li al- alògiu sm. “alloggio”
limenti inseme. CR 21 che voi facci prende a un angero PD 148: letterario.
corpo de alimento. D alogià.
PS 44. aloè sm. (bot.) “agave americana (Aloe perfoliata)”.
allimunà vb. “infastidire” CAD. FPL. BDS (Sav.)
GO. CAD: allimunale a ün. L aloes. aroa.
alistato agg. “listato; munito di strisce” alointar(se) vb. “allontanarsi”
ASF 720 a.1532 un par de calse de pano negro disfate ali- AG 39.27 che da diverse parte e ponita/ la mente chi da
state de taffetà. Cf. ASF 719 a.1532 un par di calse di pa- De s’alointa.
no negro veggio disfacte, facte a listini de raso neigro. FA 322.
D listato. D aloitanar.
allivellà vb. “livellare, mettere a livello” aloitanà/ -ar vb. “allontanare”
GL 3.9 ra sentinella…/ l’occiale a l’allivella/ e a guarda AG 16.360 per che me lassi dorer tanto/ ni tanto alointa-
per menûo. na da ti? PAB 59 or ai trovao la faossa deessa avogolla…
aloi 75 altr

e aloitanna da ti li dexiri de soi faoci zogi. PAB 83 chi s’a- Alzano top. (Valle Scrivia)
loitanna da bem. PAB 88 como pussor roe se tornam sum SLS.1.88 a.1203, 1292 arciano, açano.
um pointo… quella chi piu s’aloitanna se move in maor altà sm. “altare”
spacio. SCF 93 a.1393 che lo se dige mesa al nostro altà ogni do-
FA 322. FAS 165. PS 8,44. menega. SCF 98 a.1464 che lo altà sia ornato de appara-
D alointarse. aloitarse. aloitenarse. aluitao. aluntanarse. ti e con la morta e trifolio.
loitam. D artà.
aloitanao agg. “lontano” altaliaria sf. “artiglieria”
AG 79.33 pensando con mente pura/ ascender in questa DSP 231 a.1531 legnami anchore timoni antene… altalia-
aotura/ aloitanao da lo profondo/ de la vanitae de esto rie.
mondo. AG 144.25 raxon dritura e veritae/ me paren qua- D artagiaria.
si bandezae/ e aloitanae da cor. altar sm. “altare”
aloitar(se) vb. “allontanar(si), tenersi lontano” CR 23 e unde voi vorei aparegegerei un altar e farei dire
PAB 64 e li antichi paixaim/ chi no cercavam dellicie/ e la santa messa.
s’aloitavam da vicij. D artà.
FAS 165. PS 44: *longitare. altarao agg. “alterato, preoccupato”
D aloitanar. aluitar(se). CR 17 lo veiva monto altarao e pensoso e chi sempre du-
aloitenar(se) vb. “allontanar(si)” bitava de la invidia de queli marvaxi judei.
AG 14.417 cossì scampa per aloitenarse. D alteraou.
FA 322: forse da correggere in aloitanarse. altare sm. “altare”
D aloitanar. SCF 98 a.1464 lo meize de septembre e amo faito sacra-
a lo men avv. “almeno” re lo altare de santa Barbara dela consortia de li foresteri.
AG 16.252 lo sangue chi zu caia/ a lo men baxar vorea. MNS 2.93 a.1686 (Sav.) avanti l’altare.
PAS 31 se voy no poey veglar per mi, allo mem veglay per D artà.
voy. MAC 164 avegna che a ti sea daita la mea carne in Altare top.
baillia, a lo men la mea annima messer Ihesu Criste cons- RES 50 a.1372 (Sass.); a.1590 (Stella) Pietra dell’Altare.
serva. CR 21 ma a lo men de una altra cossa daeme li- altéa sf. (bot.) “ibisco (Althaea officinalis)”
cencia che ve possa raxonar. CAD. FPL.
FA 322. altegeria sf. “artiglieria”
D aomanco. armen. aromen. L ad minus. MGT 195 a.1492 za se fatto provisione de fantaria, alte-
alongar vb. “allontanare”. geria et altre provisione.
PS 44 s.xiv. ptc. alongao “allontanato”. D artagiaria.
D alunghì. longo. perlongar. zlungà. alteraoù agg. “alterato, preoccupato”
alongar(se) vb. “prostrarsi” RAN 58 s.xvi. (B.Cigala).
LSE 23 et intrando essa in caza, tuti la seguivam como D altarao.
madre, et cum sumo studio se alongavam devanti a ella. altessa sf. “altezza”
alosengà vb. “lusingare, trattare cortesemente” MGT 167 a.1465 la altessa del suo animo. MGT. 245
AG 26.5 che e no l’alosengo tanto/ che mai so crior se sta- a.1510 Vostra Altessa.
gne. AG 56.191 pensando d’alosenga/ e poi con lui repatriar. D alto. altezza.
FA.322. Cf. SAP 386 a.lomb. alosengar. alteça sf. “altezza”
D alussengar. aluxengar. PCD 38 s.xiv.
alpe sf. “alpeggio, pascolo montano”. D altezza.
FTL 148: elem. topon. frequente. PCT 11, 34. Cf. BIO
altezza sf. “altezza”
58, 559 piem. e lomb. alp m.s.
D alpetto. alpi. alpicella. arpaigu. arpe. arpetta. arpetto. CRA 162 a.1559 (Alb.) le muraglie de la cita de
inalpà L alpem. Albenga… si hanno da fabricare de longessa palmi 450,
Alpetto top. (al confine fra Albisola e Stella) di altezza palmi 24, di grosessa palmi 5.
RPV 296 a.1590 per sino al piano e la costera D altessa. alteça.
dell’Alpetto. altifficio sm. “artificio”
D alpe. arpetta. arpetto. PS 7. s.xiv.
Alpi top. (Segno, Sav.) D artifice.
BG 123: “terra concessa a livello dal comune di Savona Altino top. (fin.)
alla comunità di Segno nel 1623”. CTL 9.
D alpe. D autìn.
alquanti agg. “alcuni, alquanti” altissimo agg. “altissimo”
AA 42 alquanti pesi d’artalaria. CBL 334 (7.3) doce vergene Maria/ altissima regina.
FAS 159. D alto.
alqun agg. e pron. “qualche, qualcuno” alto agg. “alto, altero, superbo”
IVE 14 santo ysidoro dixe, che alquna vota adeven che al- CEB 357 lo messo de alto cor caza via como quello chi de
quin param che li abiam parte cum li santi per le bone esser to inimigo. PCD 38 s.xiv.
overe soe. D aiatura. altessa. altissimo. altopasso.
D alchaun. alcun. quarcün. Altopasso sm. “ospedale-ospizio savonese del sec.
alsare vb. “alzare” xii.”
CSC 61 a.1564 (Alb.) nello alsare l’hostia come el calice NSS 251: localizzazione ignota.
sono molti che errano. D alto.
D arsà. altramenti avv. “altrimenti, diversamente”.
alsata sf. “alzata” PAB 96 un corpo reondo altramenti sente e considera lo
MOB 148 a.1691 (Sav.) tanto di pianta come di alsata e vedeir, aotramenti lo tochar. TL.1 339 a. 1455 che altra-
profilo. menti e digo per lo tempo chi è a venire.
D arsà. L alciata. D aotramenti.
altr 76 amà

altro agg. “altro” allumescellà(se) vb. “ravvolger(si), raggomitolar(si)”


DPC 173 ca.1180 (Sav.) cum une pellis d’agnello et une GL 3.9 vedde/ gran pura in aria, chi s’allumescella/ nuvo-
altre pelle d’agnello. CBL 336 (9.10) Maria de gracia ra a pâ, ma nuvora no credde/ quello spessò…
pinna/ roxa de le le altre fiore. CR 26 e sse alcuna altra PD 337.
cossa me vorei dir ni zonze… CEB 357 infenzite de odir D lumescello.
et pensa d’altro. GP 371 e inter quello legno si ne missen allumescellao agg. “raggomitolato”
un altro monto grande. LFV 90 a.1467 in exempio et ar- CIT 139 quando in riva dro mà / tutto allumescellao/ den-
regordo che deli altri vogliam cossi fa. tr’un caban straççao/ sença savéi de lê cose ciù fâ /…/
D atru. strascinava ra morte con ri denti.
alùa avv. “allora” aluminar vb. “illuminare”
CAD. ADG 63. PVG. PAB 39 seam faite luminarie in lo firmamento de lo cel…
D alantùa. alao. alaor. alaora. allau. alaùr. allavòo. alo. al- e aluminem la terra… e fe lo nostro segnor Dee doi gran-
lura. anun. laora. di luminarij… lo sol… la lunna, e tute le stele… che elle
aluà vb. “frastornare, stordire con grida” aluminassem la terra.
RAN 194. ADG 51: alôan. SDS (Sav.) PS 37.
D aluòu. lüà. lôi. D alumenar. lüme. L aluminare.
alücà vb. “guardare di soppiatto” alùn inter. “orsù”
TVD (Dolc.) PRA 380: fr. allons.
aluchettu sm (ornit.)”assiuolo” D anòn.
CLU. alünamentu sm. (mar.) “allunamento, bolzone, con-
D aloccu. vessità del ponte della nave”
allugà/ -are vb. “riporre, allocare CAD. NVM (Sav.)
RDB 176 a.1595 ms. allugheremo “destineremo”. alunghì vb. “allungare”
COM.6 55 contentæve d’allugà queste vostre belle poesie PVG.
per un’altra occaxion. MVS (Sarz.) alugare. D alongar.
RAN 102. FPI 368. REW 5094. alungö’iu agg. “lungo e sottile”
D alogar. PD 124: forse alungaü’u > -oü’u > ö’üu > ö’iu.
alügà vb. “mettere in serbo” D longarùo. lungu.
GO. CAD. GA 13.200 sg. (Cog.) “imprigionare” allünòu agg. “lunatico”
D aligà. alogar. CAD.
alügiòu agg. “trasognato, intontito” aluntanar(se) vb. “allontanar(si)
GO. CAD. PSE 247: < löggiu (al seme del loglio si at- MP 14.54 (Pigna)
tribuisce virtù soporifera) RAN 157. PD 148 GA D luntàn. aloitanar.
13.201. cf. CVM mil. löj “sonnolento” aluogare vb. “riporre
D löggiu. olügiòu. GP 283 disse: o Piero, aluoga lo to coltello…
aluitar(se) vb. “allontanar(si)” MUI.114
AG 12.468 Criste da lui qua s’e aluitao. D alogar.
FA 322. PS 44. aluòu agg. stordito”
D aloitanar. GO. RAN 194.
allùiu agg. “sveglio, vivace” D aluà
SDS (Sav.) allura avv. “allora”
alümà vb. “adocchiare; guardare fissamente” SB 758 ca.1850 (Fin.)
GO. RAN 124. BDS (Sav.) D alùa
D lümme. alussengar / aluzengar vb. “lusingare, attirare”
allume sm. “allume, sostanza tintoria” PAB 58 quando ella (fortunna) t’allusengava e beffava
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle, cum faoci sembianti de bianssa. LSE 16 et acio che la
guadi, allumi, brezili, rozze, cenere, vitrioli, grane. prosperità de lo mondo non la aluzengasse tropo…
D alümme. PS 37.
alümme sm. “allume D alosengà. lunsenga.
PD 125, 138. Cf. LEM 101. allüveghìu agg. “triste, infreddolito”
D àime. allume. aüme. L alumen. BOS 217 s.xx quarche bagnante a-a spiaggia/ imbôso e
alumenar vb. “illuminare, accendere candele votive” allüveghìu/ u tìa tacchi de raggia/ a u tempu imbuzzunìu.
AG 45.53 un santo odi che ve diro: e se voi li alumenerei/ D lüvegu.
for d’ogni perigoro ve troverei. AG 140.7 e se voi ben alüviùn sf. “alluvione”
m’ascoterei/ assai de ben g’enprenderei/ donde voi serei FDG 152.
alumenai. AG 144.74 la santa scritura/ chi alumena cor e aluxengar vb. “lusingare, adulare”
mente. CEB 357 lo messo chi t’aluxenge cum soe luxenge caza
PS 3, 37. via.
L luminaria. D alosengà.
allumerà vb. “enumerare, contare” alüxi avv. “lontano, da lontano”
CIT 26 allumero re stelle a una a una. GL 6.49 stan so- ADP (Pietra)
speixi ri Mori e ri crestien/ che no san donde posse andà D lonzi.
a sparà / sto troppo incancarìo menà de mœn/ e stan com- amà sm. “mare”
me re botte a allumerà. GL 10.25 se misse ro Sordan ciù GA 13.36: nella loc. a l’amà “in alto mare”. BDS (Sav.)
a dî sgarroin/ in véi ste sò rovine, e allumerando/ ri so andà per l’amà; pèrdise per l’amà.
Turchi peræ comme cappoìn… D mà.
RAN 90. PD 351. amà/ -ar vb. “amare, aver caro”
D nomerà. nümeru. AG 140.63 temer, amar e obeirlo.
amac 77 amma

FORME: da noy de lo moo e de la cura de governar piu utermenti


Indic.pres. 1.sg. ammu PD 130. la masnà. GP 280 como Christe se leva dalla mensa, ello
2.pl. amai FAS 160; OLP 4.5 s.xiv.(Pietra) si lava li pe de li discipoli, e como ello li amaistra che el-
amè NPD 57 s.xvi (Murassana) li feissen lo semegeive. CR 9 como lo nostro Segnor
amèi GUA 303. amaistrà li soi discipoli aprovo la cenna. MC 680 de que-
impf. 2.pl. amavi PFM135, cf.FAS 160. sto t’amaystram, chi dixan li savi, che de le toe aversitae
fut. 1.sg. amerò RV 24 s.xii. te deby tosto consolar. MC 686 dame forza e vigor de tro-
amyò PD 138. var quello unda tu m’ay amaystrao. PCD 39 s.xiv amai-
3.sg. amyà PD 138. strai ptc. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir amaystra: traduce lat.
perf. 3.pl. amà(li) FAS.157 (=amanli) doceor, moneor, instruor.
Cong.impf. 2.pl. amasi IVE 24 se voi me amasi D ameistrar. mastrar. L admaistrare.
Ptc. amaoù RAN.56 s.xvi. (Foglietta) amàiza agg. f. “amara”
D amarixe. dessamar. PVG.
amacià vb. “macchiare, sporcare” D amaro.
PVG. amaistramento sm. “insegnamento”
D macià(se). macula. CBL 332 (4.61) pijemo noi amaistramento/ da Maria
amaciar vb. “ammazzare” Madareina. MC 690 l’anima… si no se po piu brutar per
GP 283 segnor vuoi tu che noi li amacemo tuti quanti? la gracia e l’amaystramento che deo g’a dato.
D amazà. FAS.163.
amàa sf. (bot.) “lino selvatico (Linaria vulgaris)” D ameistramento.
CAD. FPL. amalai agg. m.pl. “ammalati”
D amaro.amar CAR 28 a. 1442 …]amalai[… (parola isolata in testo era-
amaezà vb. “amareggiare” so).
PVG. D maroto.
D amaro. amalèdi avv. “a mala pena”
amaéta sf. “qualità di fico” GO.
PVG. D amarelæde.
D amaro. amalotìo sm. “ammalato”
amaéta sf. (bot.) “specie di camomilla (Pirethrum CAR 93 a.1538 se nisuno dii compagni andara in dii de
parthenium Smith.)” festa in vila per portar amalotii Cf. CAR 113 a.1576 se
FPL. MLC 245. alcuno… andera in festa a portare ammalati in villa…
FPI 396. D amarotir.
amaétu sm. “gusto o sostanza amara” amalucà vb. “avvolgere disordinatamente, spiegazzare”
CAD. PD 156. PVG. CAD. PAG 136. RAN. 157. BDS (Sav.) PVG “sgualcire”.
D amaro. D maloccu.
amagar vb. “serrare” una persona spingendola in un amalugà vb. “slogare (un arto)”
angolo” RAN 157.
MP 17.6 (Pigna) D luogo. immarlögu.
amagàu agg. “rannicchiato” amandoìn sm. mandolino”
MP 17.6 (Pigna) TVD (Dolc.) NPD 64 ca.1750 (Sav.) portève un’arpa, un chitarrìn/ un
D amagar. organetto, un amandoìn.
amagià vb. “allacciare, stringere (la rete del fieno)” D amanduìn.
PVG amàndola sf. “mandorla (Amygdalus communis)”
D màgia. MPS 77 a.1550 (Stella) nisole, brugne, amandole, fideli,
amagonà(se) vb. “addolorar(si)” risi, semole, macaroni. SAS 82 a.1592 (Sav.) landarini,
GL 10 (Arg.) o s’amagona. sapone, amandole senza scorza.
Cf. SAP 386 a.lomb. amandola.
D amagonaou. magùn. FTL 168, FCL 60: elem. topon…
ammagonaou agg. “addolorato” D amandolano. amandua. amandura. amenda. mandua. L
GL 3.18 cærti sospiri ammagonæ. amandola. amindola.
D amagona(se). Amandolano cognome
ammagunòu agg. “angustiato” VTS 113n. a.1531 (Sav.)
BDS (Sav.) D amandola.
D magunà(se). amàndua sf. (bot.) “mandorla (Amygdalus communis
amainar vb. “decrescere” v.sp.; Prunus amygdalus Stok.)”
MP 17.6 (Pigna) FPL. RAN 16. MLC 235 sg. PD 135. GUA 615. RGS §
amainare vb. (mar.) “ammainare (le vele)” 258. PVG.
NPS 570 a.1527 la almiraglia da longe/ gli fe segno che D amandola. mandua. amandura. amanduìn.
amainasseno. Amàndua top. (Diano)
JAN fr. amainer. REW 4527. P.SKOK, ROM 57 (1931) FCL 60.
477n. napoletano. amanduìn sm. “mandolino”
ammaisiòu agg. “smaliziato, scaltrito, astuto” PD 135.
CAD. D amandoìn. amandua.
amaistrà/ -re vb. “istruire” amàndura sf. “mandorla”
AG 12.436 la vergem li preise a preica/ e n la fe amaistra. FPL (P.Nava).
AG 140.9 voi che sei fantin, amaistraive/ e da mar far per D amandola. amandua.
De guardaive. CBL 331 (4.25) (= CF.11 (2.9) ammanidù sm. “ammanidora, operaia che separa a
s.xiv.(Pietra) lo so lao si e averto/ per noi amaistrare. SL due a due i fogli di carta e li passa alla spanditora, che li
53 (4.12) s.xiv. (Sav.) amaistrane ogni veritae/ e metine pone ad asciuugare”
en sancta via. CEB 354 tu ay demandao esser amaistrao CAD.
aman 78 amas

amanimàn avv. “alla lunga, alla fine” amaricato agg. “amareggiato”


PVG. FPM 120 ca.1490 (Sav.) discalsa amaricata et afflicta.
D manaman. ALE 14 lat. amaricare. Cf. MB 34 (Bonvesin) amaricao.
amanystrar vb. “amministrare” D amaro. amaregar.
MCG 329 s.xiv. amaritudem af. “amarezza”
D aministrar. AG 141.20 moier, fiior e gran richeze/ son de gran solizi-
amanoatore sm. “manovale” tudem/ e de spese amaritudem.
AA 140 lavorando con grande quantità de maestri e di PAB 62 grande amaritudem è in bom agur, anchor che el-
amanoatori. lo paira doce.
L manualis. PS 36.
amantar(se) vb. “ammantar(si)” D amaro.
PAB 91 e lo leon scortegà / e de la pelle se amanta. amarixe sf. “amatrice, amante”
PS 37. PS 10, 35 s.xiv.
D manto. L mantus. D amà.
amante sm. (mar.) “amante, fune di manovra” amaro agg. “amaro”
VIA 93 a.1476 (Sav.) item cavi per amante n. ii. … item AG 16.31 lo dor/ l’amaro e lo tormento. AG 49.88 devul-
peze de amante et prodani… gando lor gazaira/ con ventosa vanna gloria/ anti termen
PSG 369. DMM 23 s.v. amantiglio. VPM. 101n. 163: < de victoria/ chi g è poi parsua amara. AG 91.81 li dozci
gr. Ümßj -ntoj neogr. mßntoj. Da Genova la voce si bochonin a rayri/ ma speso a de li amari. AG 141.45 la pe-
irradia in Italia (Venezia), Francia, Spagna, Portogallo. netentia no e amara/ quamvisde ch’ela lo paira.
D amantiggia. L amantus. FA 322: come mostra la rima, è amairo (< *amario ?).
amantexellu sm. (mar.) “piccolo amante”
FAS 157. PS 106. PD 132. POF 9. FPI 406.
CAD.
amantiggia sf. (mar.) “mantiglia, fune che regge l’e- D amàe. amaezà. amaeta. amaetu. amàiza. amaramenti.
stremità del pennone” amaramento. amaregar. amarego. amarena. amaricato.
CAD. FPI 4132 “gen.” amaritudem. amaror. amaröra. amau. amæna. L amarena.
D amante. amaror sm. “amaro, amarezza”
amantigià vb. (mar.) “bilanciare i pennoni per mezzo AG 145.180 ni g’è dozeza ni honor/ se no meszhaa con
delle mantiglie” amaror.
NVM; BDS (Sav.) amaröra sf. “amarezza”
amanzà sf. “mucca non ancora sviluppata” RAN 90. PD 124 (RDC).
PVG. D amaro.
D manzu. amarotì/ -ir vb. “ammalare”
amarà/ -re vb. (mar.) “legare con un cavo; ormeg- PCD 44 s.xiv. amarotì. PS 37 s.xiv. amarotir.
giare a terra” D amalotì. amautìu. amôtìse. amoutise. maroto.
MOV 46; 877 (Ossi di seppia) amarra la tua flotta tra le siepi. amartellà vb. “tormentare”
CAD. RAN 97, 157 sg. “legare un cavo alle marre del- FAS 144 n.: RDC 170 (T.Conchetta) amartiella
l’ancora”. (Ind.pr.3.sg.).
amaramenti / amaramento avv. “amaramente” D martellà.
MAC 164 vegando spande tanto sango amaramenti pian- amasà/ -ar vb. “ammazzare”
zean. PCD 41 s.xiv. amaramento. CR 8 fè Herodes per ira amassar tuti li fantim e garssoim.
D amaro. PAD 507 a.1506 habiando preparato la loro artalaria…
amarantu sm. (bot.) “Amarantus v.sp.” ghe hano facto grande disconcio e amasato quatro bom-
FPL. bardieri e altri ministri. DSP 375 a.1540 soldo uno per il
amarapena avv. “a malapena; appena” cervelaro di detti porci che amasseranno. AA 40 che tuta
DFC 150 pêto de bronzo, e voxe de cannon/ bastan a ma- la cita a mano armata dovese andare contro li soldati… e
rapêna/ a cantà ra scaretta/ dra muxica che vœ questa queli amasali overo farli prezoni. AA 84 che non… in-
fonçion. trasero in la cita e amasaseno tuti li fransozi. AA 302 e a
D appena. penna. dito tempo de 1477 fu amasato lo duca Galeaso. MPS 47
amaregao agg. “amareggiato” a.1550 (Stella) quando amasasse detta sua moglie overo la
DFC 177 con cera trista e conturbà : in aria d’ommo ama- facessse morire.
regao e corso. ADG 16, 132. PVG.
amaregar vb. “amareggiare” D amaciar. amazà. amassu.
AG 39.41 che lo me cor stea seren/ che lo no sea spega- amazà/ -ar/ -are vb. “ammazzare, uccidere”
zao/ da qualche sozo nuvelao/ chi da monti lai ma vem/ GP 369 fo magior peccao amazarse si mesmo, cha tradir
amaregando ognunchana ben. Christe. FAR 38 s.xiv. (Sav.) fir amaza: traduce lat. ne-
FA 322: prov. sp. port. amargar. FAS 147, 164.
cor. SGS 268 a.1505 misericorditer miseris illis vitam
D amaro. amaricato.
amàrego sm. “amarezza, affiizione” implorantibus, vox tantum est “amaza, amaza questi mori
CIT 4 chino comme scciavo/ ro collo a tanti amareghi e bianchi”: hi sunt mores Saonensium. BOS 41 s.xvi.
doroi. DFC 118 ro mæsmo cruo amarego e bruxò / me se (V.Dartona) Troian chi fu amazzòu/ da ra gente de Carlo
cianta a ro cœu fermo e costante. RAN 90. BDS (Sav.) zà Imperaou. AA 36 tirono con balestre e archibusi ala
D amaro. muragia dove amazono Zolam Priano. PRP 347 e poi
amarelæde avv. “a malapena; appena” criavan de si na terrazza/ arimo fasse ogn’un, amazza
CIT 81 comença amarelæde in sciu ro bricco/ a ferì de amazza…. –– sempre amazzando/ carcun de quelli.
mattin ro primmo arbô. RAN 90/ ADG 25 n. D amasà. massé. L amazare. mazalasinus.
D a malèdi. malerdi. maralaido. marelæde. amassamento sm. “ammasso, raccolta”
amarena sf. “ciliegia amarena” PAB 39 Dee… lo amassamento de le aigoe apella lo mar.
RDC 182 amarenne. PS 34, 44.
FPL. PD 156, 352 “letterario”. D amasar.
amas 79 àmea

amasar vb. “ammassare, raccogliere” ambasiamento sm. ”ambasciata (dei padrini di duel-
PLD 83 a.1367 jper clxxx. de che e no (non ho) retenuo ni- lo)”
si jper. lxxv et li atri e andao per amasar e per adurmeli, OSC 10 a.16500 item se alcuno sfiderà, o chiamerà a am-
spero che e li avero. PAB 62 sg. no pom far fijor e amas- basiamento à duolo… sia punito e condannao in lire die-
sam richesse a li strannij… –– aprexi tu soma de dinai, chi ci.
no dam vallor salvo quando elli se partem spendando, e D ambassà.
penna quando elli s’amassam? MC 329 s.xiv. amasar. ambasiatore sm. “ambasciatore”
PS 44. Cf. SAP 2.205 a.lomb. amassar, m.s. FTM 98 a.1456 (Sav.) il prete canta l’epistola et alora tu
D amassamento. amaso. dei pensare che queste sono le letere e li ambasiatori che
amascà vb. (mar.) “ammascare, ricevere un’ondata veneno inanti il Signore.
sulla parte anteriore del fianco della nave” D ambaxatore.
RAN 158. ambassoi sm. “ambasciatori”
D maschetta. TL.2 35 a.1460 voi devei avei inteizo lo retorno de li no-
amaso sm. “ammasso, incetta” stri ambassoi da Mantoa.
SA 247 a.1340 (Sav.) che no sea alcuna persona… chi ose PS 35 a.1471. ambassoi.
far cumulo o sea amaso de quantitae alcuna de carbon. D ambaxatore.
D amasar. L amassus. ambaxà sf. “ambasceria, ambasciata”
amassu sm. “mattatoio” PAT 22 a.1320 porreva esser che lo rej aspeterea archuna
SDS (Sav.). anbaxa secreta. TL.2 187 a.1463 se fe consegio in lo qua-
D amassar. le fu deliberao mandare unna ambaxa a Roma a requesta
amasücà vb. “stordire (con percosse)” de lo papa… –– le altre ambaxae…
GA 13.201. D ambassà. L ambaxata.
cf. MUI 138 n.3 friul. mal mazzuc “epilessia”. ambaxatore sm. “ambasciatore”
D masücu. BAG 23 a.1488 (Sav.) li magnifici e reverendi segnoy am-
amasücòu agg. “raffreddato” baxatori de lo illustrissimo segno duca de Milano segnor
PVG. de la cita de Saona.
amâtà vb. (mar.) “alberare (la nave)” D ambassà. ambassaoi. ambasciòu. ambasiatore. ambas-
CAD. NVM (Sav.) soi. ambaxoi. L ambaxatorem.
D mâtà. ambaxoi sm.pl. “ambasciatori”
amâtü’a sf. (mar.) “alberatura (della nave)” DCT 164 a.1380 li ambaxoy de Ellias Bey comarihi. IVE
NVM (Sav.) 64 e fen solenni e savij ambaxoi e mandàli a Zoane. PS 1
amàu agg. “amaro” a.1471 ambaxoi.
PD 121. PVG PS. 15,18.
D amaro. erba amàa. D ambaxatore.
amaror sm. “amarezza, dolore” ambidoi pron. “ambedue”
AG 14.322 van amor/ chi te tornasse in amaror. AG 16.48 CR 18 laora ambidoi zen in una camera unde spesso per
ma in bianza son zomai/ for som de mai e de amaror. AG lo passao parlavan… PAB 71 ambi doi volleam ressignar
53.42 rende/ lo lor amor grande amaror. AG 91.19 e e dar lor richesse a quello imperaor.
quanto da amaror grande/ questo chi par doze amor. AG Amborzasca top. (V.Taro)
145.181 ni g e dozeza ni honor/ se no meszhaa con ama- EOL 23.
ror. AG 145.417 lo cantar de tai serenne/ rende amaror e D amborsasco.
mortar penne. Amborsasco / Amborzasco top. (Gen.)
FA 322: prov. e sp. amaror, m.s. FAS 164. PS 34. FFN 312 Amborzasco. FFN 337: Amborsasco per
D amaro. Ambrosasco < Ambrosius, cf. Ambrosiacus.
amautì(se) v. “ammalar(si)” ambretta sf. (bot.) “Centaurea moschata L.”
GF.5 s.xix (contad.) dapoe u pastu u s’è amautìu.
D amarotir. MLC 249.
ambaìn sm. “lastra di ardesia” L ambreta.
DVO (On.) (all’) ambrosiana loc. avv. “alla buona”
D abàin. CAD: “alla carlona”. FPI 411.d “gen.”
ambandezar vb. “mettere al bando, scacciare” Ambroxo / Ambröxu n.p., m. “Ambrogio”
AG 95.195 lo dao (il gioco dei dadi) fa tuto desipar/ quan- FAS 150 Ambroxo. ADG 58, 124. Ambröxu.
to l’omo a de sperar/ e ambandezar l’amor de De. L ambroxius.
FAS 164. ambu sm. “gioco della tombola; ambo”
D bandezar. GO. CAD. ADG 118. FPI 411.
ambassà sf. “ambasciata” amburnu sm. (bot.) “ontano; citiso; alno verde
IVE 77 e saviamenti dissem la soa ambassà… –– abian- (Cytisus laburnum L.)”
do… inteizo l’ambasà… FPL (Gen.,Masone, Mele) pl. amburgni. FDT 1.30
D ambasiamento. ambaxatore. ambaxà. (Triora) anche “betulla”
ambassà sm. pl. “ambasciatori” D asburnu. lamburnu.
RMG 186 a.1472 per un de li nostri ambassà. amé sm. “miele”
D ambaxatore. GL 16.18 a sûa, e pâ ch’o segge amê rosaou.
ambasaoi sm. pl. “ambasciatori” AAG 116. MUI 179. PD 109, 137. GUA 169. GA 13.36.
IVE 76 sg. li ambasaoi zem a san Zoane e saviamenti dis- ADL. RGS § 90, 385. RDI p.13. PVG. amé (méle) an-
sem la soa ambassà. TL 2.210 a.1463 rescrivo a li am- tico femm.: la me > l’ame.
bassaoi de Burgogna. D me. mer. mieve. L mel.
D ambaxatore. àmea sf. “zia”
ambasciòu sm. “ambasciatore” PVC 91 s.xix ün-a gran roba da camea/ de fâdette ancun
RAN 75 s.xvii (G.G.Cavalli). de so amea… BDS (Sav.).
D ambaxatore. D àmera. àmia.
ameg 80 amig

Ameglia top. (Sp.) amermare… e ordinare ciascuna cossa, instrumenti e ca-


FNTG 17.103: < *lamicula < lama “bassura paludosa” pitoli. LSE 16 et aciò che la prosperità de lo mondo non
PTR 48: < Amelius, n.p. (sec.ii-i. a.C.): top. fond. rom. la aluzengasse tropo, ogni dì in le cosse prospere se leva-
L amelia. va et amermava qualche cossa. MBA 425 a.1478
ameistramento sm. “insegnamento” (Forcalquier) sensa ren ajustar ny amermar. RDC 180
IVE 10 la segonda chosa a avei questa speranza munto fa (T.Conchetta) m’amermè (mi sminuite). RCG Diz. am-
li exempi de li omi e de le bestie a nostro ameistramento. mermà a butiggia “abbassare il livello del vino perché
FTM 98 a.1456 (Sav.) il prete canta la epistola et alora tu non tocchi il tappo.
dei pensare che queste sono le letere et li ambasiatori che RAN 102, 119, 158. REW 5586. GA 15.55 *adminima-
veneno inanti il Signore adarne ameistramento. re. ADG. PVG.
FAS 156. D mermar.
D amaistramento. ammersà vb. scegliere le carte da gioco”
ameistrao agg. “ammaestrato” BDS (Sav.)
IVE 9 la columba ameistraa, la qua si menna le atre co- D merse.
rumbe sarvaighe inter l’aire, a zo che elle sean preixe. ameso cong. “in mezzo”
LSE 18 como la divina disposition avea ordenao per de- AA 64 tuti pasavano per mezo de la fiumara… e alquanti
vei indue a lo honor et amor de Deo molte persone mal cavali si riposono… ne la gera ameso la fiumara.
ameistrae. D mezo.
ameistrar/ -are vb. “insegnare, istruire” amesurar vb. “misurare, regolare”
FUP 118 s.xiv. (Sav.) a sapiencia e la dotrina de lo so AG 140.197 sapite si amesurar/ che l’aver te posa durar.
amorosso e dileto e caro fijo senpre si n’ameistre. IVE 90 PS 37.
e li demonnij eram tuta fia cum ella, chi l’ameistravam e D amensurar. desmesurao. mesura. mesureiver. mezüà.
anchor l’abellivam. LSE 15 dava la dexima a le povere mezurarse. misuratore.
fantine, digando et ameistrandole che elle dixessen spes- amgila sf. “anguilla”
so el pater nostro et l’ave maria. FTM 95 a.1456 (Sav.) PLD 84 a.1367 ve mando… amgile sarae xx.
insegnare et ameistrare il populo che faciano quelle cose D anghilla.
che siano a laude e gloria de Dio. amì sm. “amico”
D amaistrare VRS 452(Ormea), pl. amìs.
Amelle top. (Celle, Var.) D amigo.
RPV 293 a.1590 incomenza le fini de Celle et Varazze lo- àmia sf. “zia”
co le Amelle. LSE 25 la abaessa soa amia… RDB 82 àmia. COM.3 90
amén cong. “senza” perché sei àmia de mæ patrun-a. CAD. PVG. CON 53
MP 17.6 (Pigna) FPI 5594. (Cogorno).
D men. D àmea. amita. L amita.
amèna sf. “ciliegia amarena” amìa sf. “amica”
PD 352. RV v.19 s.xii. vostr’amia non serò (Cf.PAL 15n. “proven-
D amarena. amaro. zalismo, o forse ibridismo monferrino: se non scrittura di
amenda sf. “ammenda; risarcimento” copisti, per amiga”).
MPS 49 a.1550 (Stella) sii condenato… in denari sei per PAB 80 or se vosse per veir l’amia/ e tantosto li fu ravia.
bando e altri tanti per la amenda a lo patrono du detta terra. PS 44 “francesismo”.
D mendar. D amiga. amigo.
amenda sf. “mandorla” amîa sf “mira”
FPL (Nizza). CAN 1845 p.37 (Sav.) pregu ün pô santa Lusia/ ch’a m’a-
D amandola. drisse ben l’amîa,/ ch’a me dagghe vista bun-a.
ameniculi sm. pl. “cianfrusaglie” PD 137 pigià l’amîa.
BDS (Sav.) RNB 75: neogr. ¶màra dal genovese.
L aminiculum. D amià.
amensurao agg. “regolato; in buono stato ” amià vb. “guardare”
AG 145.26 special minti aiai/ timon ben amensurai. NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) chi storse o collo,/ chi no
PS 37 m’amìa. CAN 1843 p.3 (Sav.) andà giandu/…/ pe ammià
D amesurar. cose se fa/ sè de ben cumme de mà.
(dà) amente loc. “dare retta, badare” FPI 176a. PD 120. ADG 41. PVG.
PD 137: prostesi “ D amîa. ammiadù. mirar. L mirare.
D mente. amentu. ammiadù sm. “vedetta, specola, altana, belvedere”
(dar) amentu loc. “dare retta, badare” CAN 1844 p.74 (Sav.) ünna ture fra i scöggi lì da fiancu/
MVS (Sarz.) che a serve, se nu sbagliu, d’ammiadù.
D amente. mente. GO. RAN 100. PD 159. FPI 176a. BDS (Sav.)
àmera sf. “zia” D amià. miradò.
PVC s.xix a so amera e u cügnau/ s’aspeitava ascì u spu- amico sm. “amico”
sàu (corsivi nel testo, a evidenziare il linguaggio contadi- VQP. 28 a.1496 quello è reputato vero amore quando è re-
nesco). ciproco e l’uno amico apparegliato per l’altro.
D amea. D amigo.
Amerio top. amiga sf. “amica”
PCT 124 germ. FAS 158 pl. amige.
amermà/ -ar/ -are vb. “diminuire, ridurre” D amìa. amigo.
SA 240 a.1351 (Sav.) li sovra scripti emendaoi e statuta- amigo sm. “amico”
rij… ham statuio ordinao emendao e correpto zointo e AG 29.18 debiando alcum amigo atender. CBL 345
amermao in tuto e per tuto como in ciascun de li infra (20.34) lo me zerman coxin/ chi sera vostro fijo/ e vostro
scripti capitoli se conten. SA 246 a.1351 octo officiali el- bon amigo. AF 1.4 s.xiv. (Pietra) a che ei tu vegnu amigo
lecti e constituiti… a corregere e emendare e azonzere e me? DCT 163 a.1380 de lo so amigo amixi seran, de li
amig 81 amor

soy inimixi inimixi seran. IVE 14 quella si è veraxe cari- amò sm. “amore”
tae chi ama l’amigo in De et l’enemigo per amor de De. DCT 162 a.1380 per acresse la amistay e lo amo, quela
CEB 356 se tu consegi l’amigo to. PAD 480 a.1506 amistay che avean li franchi cum li imperaoi passay.
(Sanr.) Gasparo Sartore de dicto locho, amigo nostro. RDB 14 ra fiamma d’amò. RDB 19 cangià re cruezze in
RAN 81. FAS 153, 158. PS 18.Cf. SAP 2.234 a.lomb. veri amoi. RAN 58.
amigo. D amor. amù. L amorem.
Plur. amighi: RDB 137 (V.Dartona) amighi. PRP 339 e ammoa sf. “boccale”
voi, nostri parenti e nostri amighi. COM.4 20 i dinari d’un’ammoa.
amixi: AG 140.241 amixi toi sapi tener. AG 146.11 doi me D àmua.
grandi amixi car. PAT 24 a.1352 quele tere, donde elo a pu ammoccà vb. “smoccolare”
amixi. CP 126 a.1356 filipo Demerode e Bonefatio da DFC 48 sciuscia, ammocca, batti, attiçça… DFC 184 (re
Sori, servioi e amixi vostri. DCT 163 a.1380 de lo so ami- proçessioin dre Casaççe) ri camalli e portantìn/ e chi am-
go amixi seran… SCF 96 a.1393 lasano el suo a parenti o mocca ri stoppin.
amixi o a chi li piaxe. CBL 343 (18.57) fiior me, abando- D amucà.
nao/ et de amixi, e de parenti. IVE 14 debiamo amar tuti ammoinà “invitare, circuire”
et amixi et inimixi. CR 19 tuti quanti parenti e amixi e te- DFC 45 ra mattìn quella dro læte/ v’incomença a amoinà/
gno tuti me fuziran. CEB 354 la speisa per ayar li amixi è e ve crìa: læte puo/ læte preizo, cœutto e cruo.
raxoneiver. MC 691 pietoxo e misericordioxo… ello si è amolar vb. “molare, macinare”
de tuti li soi servioy e amixi. BL 77 a.1400 de le fructe e AG 95.42 e tar or per poco se iram/ ni per amolar se zi-
de li beni et de li mali che lo Segnore manda a soi amixi. ram.
PNF 400 a.1447 noi et li amixi nostri et questa re publica. GBV a.1514 s.v. acies “amolato”. Cf. SAP 387 a.lomb.
LSE 32 tempo è in lo quale Dio li soi amixi invitera a le soe amolar “arrotare”.
noce. RDB 44 con ri so amixi cari in casa e fuo. D amorà. amoraò. amuà. amurà. morer. L amolare.
D amì. amìa. amiga. amigu. L (de) amigo. amonir vb. “ammonire”
amigu sm. “amico” AG 140.22 e amonir e castigar.
CAD. D amonitiom.
D amigo. amonitiom sf. “ammonimento, consiglio”
aministrar vb. “trattare” PS 33 s.xiv.
PAB 60 e so te fa impaciente contra de noi, che e te foi D amonir. munitiom.
tropo favoraber e t’aministray piu dilligentementi cha amor sm. “amore”
monti aotri. RV 53 s.xii. si per m’amor ve chevei/ oguano morrei de frei.
D amanystrar. menestrà. ministraciom. ministrare. AG 140.19 aiai timor in De/ tengnando in lui integro amor.
amiraio sm. “ammiraglio” AG 140.116 paxe, amor e leotae. CR 17 pensando lo gran-
CP 125 a.1235 messer Orcham, grande amiraio de la de amor che aveivan inseme, lo qua pasava tuti li atri amoi.
Turchia D amo. L amorem
D armiraio. àmora sf. “boccale”
Amirat top. (Alpi Marittime, Fr.) RDB 103 (B.Castelletto) doe micche doggie, e un’amora
LAM 74. it. Ammirato. de vin.
amiseiòu agg. “male in arnese” D àmua.
BDS (Sav.) amorà vb. “molare, affilare”
D miseria. SA 241 a.1340 (Sav.) de non amora ferri in le feste. RDB
amisso ptc. “ammesso” 18 (i arme d’amò) amorè da prìe coscì finne/ ri cuò pertu-
SCF 94 a.1393 che ogni guardian ch’è amisso per avere za come gratterinne.
cura e guardia dele cosse dela consortia, debia dar bona e D amolar. mora.
ydonea segurtade. amoraò/ amoraòu sm. “arrotino”
D mette. RDC 185 (T.Conchetta) andà da un amoraò, che ve l’affi-
amistai sf. “amicizia” re. GL 9.97 (ra sciabla) un amoraou ghe vœu/ per faghe
AG 140.248 cossa te guarda far e dir/ che l’amistai possa su ra mœura un po de fî.
patir. DCT 162 a.1380 per acresse la amistay e lo amò,
D amolar.
quela amistay che avean li franchi cum li imperaoi passay.
FAS 164. amorbar vb. “ammorbare, infettare”
D amistansa. L amistatem AG 95.116 de esto malvaxe peccao/ e grande e picen è
amistansa / amistanza sf. “amicizia” amorbao.
PAB 41 ello comisse avolterio com uno stranger e perde FA 322. FAS 165
l’amistansa de la veritay. NPS 567 a.1527 quelle poche L amorbare.
(navi) che arestò / sen fugirno senza insegna/ chi in amoresi sm. pl. “sostanze proibite nella tintura dei
Corsega, chi in Sardegna/ chi a Monicho per amistanza. panni”
PS 32. MNS.1 58 a.1577 (Sav.) non potra ne dovera alcuno mae-
D amistai. L amistatem. stro berretero, o tintore, tingere berrette… di tinte false e re-
amita sf. “zia” provatte, como scorze de legnami, amoresi e simili tinture.
GBV a.1514 s.v. avunculus “amita”, la sorella del padre. amorosamenti avv. “amorosamente”
MPS 41 a.1550 (Stella) sijno obligati a dare li alimenti a PAD 425 sg. a.1506 lo nostro locumtenente… in questa
la sorella [del padre] overo amita. civil novità s’è deportato tanto bene et tanto amorosa-
D àmia. menti, che più non porria dire.
amittu sm. “amitto, paramento sacro” D amoroso. amù.
CAD. BDS (Sav.) “pannolino scapolare” amoroso agg. “amoroso”
amo sm. “amo” GL 16.19 ri amixi ascosi/ stan lì a mirà ri belli atti amo-
AG 126.32 che no se ve possa offerir/ esca ni don so- roxi.
perzhoso/ donde l’amo fosse ascoso. Cf. PD 350.
D lamo. D amorosamenti. amù.
amor 82 amue

Amoroso cognome ampluta sf. “acciuga”


VTS 73, 84 a. 1530 (Sav.) MNS.3 67 a.1577 (Sav.) vendere amplute e sardine di ba-
D amorosamenti. L amorosus. rile.
amorsare vb. “morsellare, incastrare; fissare” D anciùa. L amploa. ampluta.
BMG 46 a.1627 il taglio fatto si dovrà reparare con mu- ampö’ sm. (bot.) “lampone”
raglia ben scagliata e fatta con buona calcina grassa, buo- MLC 237.
na arena, e con ammorsare il lavoro e suo repascimento in D àmpua.
maniera che resti il lavoro buono e sicuro di non poter ro- àmpola/ ampòla sf. (bot.) “lampone”
vinare. DVO (On.) APO 552. àmpola “it. sett.” FPL (PortoM).
D amorsato. immorsciatüa. morscia ampòla.
amorsato agg. “stretto a incastro” D àmpua/ampùa.
PSG 382 a.1512 in medio lo pian per contra la carena uno àmpua/ ampùa sf. (bot.) “lampone (Rubus Idaeus)”
filo de trape de rovere amorsate per paramegiar. –– una BDS (Sav.) PVG. FPL (Masone) ampùe.
bechiaria de fo bona et suficiente da popa a proa amorsa- Voce pre-i.e.: C.SALVIONI, ZRPh 23 (1899) 515 sg.; ROM
ta a le late. –– contra la incenta squere de rovere de 39 (1910) 434. C.BATTISTI, RSL 9 (1943) 87. HSL
Pocevera sia amorsate cum le stamenere: in medio la in- 19.224. Cf. PTL 60. APO 552.
centa de la serra da baso, a medie coste uno filo per ban- D ampiàn. ampö. àmpola. ampòla. ampulette.
da de squere de Pocevera amorsate da popa a proa. ampulla sf. “bolla”
D amorsare. L amoriatus. amorsatus. GO “bolla d’aria formata dalla pioggia che cade sull’ac-
amortà/ -ar vb. “spegnere, smorzare” qua”. CAD. “bolla di sapone”
AG 5.39 contra voi (santa Lucia) lo fogo ardente/ e atre D ampulletta. ampulin. ampulina. L ampola.
penne incontenente/ fom amortae, como De vosse. AG ampulletta sf. (mar.) “clessidra, orologio a polvere”
14.681 doncha som li re dexiderj / chi dam tanti vituperij;/ GO. CAD.
amortari se scampar voi/ alo, pu tosto che tu poi. AG D ampulla.
79.106 l’envidia amortero. AG 136.106 alcun ben fa tute ampuletta sf. (bot.) “Vaccinium myrtillus L.”
or/ e amorta to furor. AG 140.148 azo che no crexa lo mar/ MLC 251 (Cadibona, Sav.)
pensalo tosto d’amortar. AG 143.177 quando tu visti crexe D ampua.
mar/ se lento fosti in amortar. TL.3 197 a.1475 e sì fei ampulìn sm. “boccetta d’inchiostro
amortà lo strepito. RDB 11 ch’esta neive amortà no può ro PVG “italianismo”.
fogo. RDB 17 se ra cà se m’aççende o ro camin/…/ per no D ampulla.
bruxà lô ri me vexin/ con segge d’ègua l’uzan d’amortà; / ampulina sf. “oliera”
ma ro fogo ond’amò ro cuò meschin/ dentr a me viva ca me ADP (Pietra).
fa bruxà / d’ègua amortà no pon ri vexin mè. RDB 18 ni D ampulla.
l’ègua amortà può ro fogo me. CIT 98 re stelle, chi parei- amsuéira sf. “falce messoria”
van poco avanti/ pointe de diamanti/ aora se dan tutte in OCD 27 (Campoligure, Masone)
ammortà / pœran giusto mocchetti da un dinà. D msuéira.
RAN 59. Cf. SAP 387 a.lomb. amortar m.s.; DANTE, Inf. amzùia sf. “falce messoria”
14.90 sopra sé tutte fiammelle ammorta. BDS (Appennino savonese) “-z- sorda”.
D amurtà. asmursà. D msuéira.
amoura sf. (bot.) “Morus nigra” amù sm. “amore”
FPL (Nizza) CIC 21 s.xvii (G.Chiabrera, Sav.) sta sempre amù vexìn/
D moira. suttu re to parpelle appé dri euggi. CAD. PVG.
amoutise vb. “ammalarsi” D amorosamenti. amoroso. falamù. inamorà. inamuà. L
PD 153 amowtìse. BDS (Sav.) amôtìse. amorem.
D amarotir. amüa sf. (mar.) “cavo di manovra delle vele”
ampatàu sm. (ornit.) “un uccello che costruisce il ni- CAD.
do col fango” amù curnü’u sm. (bot.) “Delphinium v.sp.”
CLU (Sass.) FPL. MLC 224.
D pâta. amù perfettu sm. (bot.) “Aquilegia atroviolacea”
ampéa sf. (bot.) “lampone” MLC 224 (Sav.)
DVA (VArr.) àmua sf. “boccale”
D lampùn. GO. CAD. RAN 19. PD 145. BDS (Sav.) ALE 208.
Ampegi n.p., m. “Ampelio” D àmmoa àmora. àmura. làmua. L amola.
VCC 30 a.1480 (Sav.) sancto Ampegi. amuà vb. “molare, affilare”
D Ampelio. PD 145, 161. ADG 64. FDG 277.
Ampegio n.p., m. “Ampelio” D amolar.
MNS.3 74 a.1577 questa arte de ferrari oservera per santi amü’a sf. (mar.) “cavo per tirare e fermare le vele”
e avocati santo Ampegio e santo Aro. CAD. BDS (Sav.)
(Santo) Ampelio top. (Sant’Ampelio (Bord.)” D amuaerré.
AA 277 prezeno la torre de santo Ampelio ne la quale era amucà vb. “smoccolare lumi; scapitozzare alberi; zit-
dentro alcuni banditi de Vinti migia. tire””
D Ampegi. Santo Amperio. L sanctus ampelius. CAD. RAN 200. DVO (On.) ADL PVG. BDS (Sav.)
Amperio n.p., m. “Ampelio” REW 5706.
SA 244 a. 1440 (Sav.) la festa Se Sto Aro e de Sto D ammoccà. mocare. mucà. muccu.
Amperio (patroni dei fornai di Savona). amuciaccà vb. “sgualcire
ampiàn sm. (bot.) “lampone” BDS (Sav.)
FPL (P.Nava) amuerré sf. “rete fitta, cortinaggio per il letto”
cf. PTL 60 (amp- in fitonimi). BDS (Sav.) “voce antiquata”
D ampua. L ammorea.
amug 83 anch

amuggiato agg. “ammucchiato, accatastato” anà vb. “andare”


BBB 29 a.1703 legne amuggiate. COM.6 12 (parlata contadin.) tae, tae, no sei ch’o læ
D amüggià. anæto a Ziena…?
amüggiòu agg. “ammucchiato” MBA 348 a.1562 (La Bréole) [prov.] anar.
CAN 1842 p.29 (Sav.) quella murta là ammüggià / duve RSS 18. RGS §237, 544. LP.32 (ptc. anò, anòu, anàu,
tütti han da passà. anètu).PVG. APT 23. Cf. CVM (Alto Milanese) nâ.
D amüggià. D andà. anòn.
amüggià vb. “ammucchiare” anagàllide sf. (bot.) “Stellaria media”
PVG. FPL.
D mugiare. müggiu. L amuchiare. anaixà vb. “annusare”
amuinà vb. “arrovellarsi, tormentarsi” PVG.
DFC 111 o s’amuin-a mæximo de lé. D naixà.
D muinà. anasca sf. (bot.) “Nascha cocuxa; Erigeron viscosum”
amuletta sm. “arrotino” DVA (VArr.) pl. anasche.
DVO (On.) D nasca.
D mulitta anaspà vb. “annaspare”
amulì(se) vb. “(del tempo) volgere al tiepido sciroc-
BDS (Sav.)
coso”
BDS (Sav.) D aspa.
D mollo. anastà/ -ar vb. “annusare, subodorare”
amulitta sm. “arrotino” AG 127.111 zo che ve scrivo privao sea/ si che la gente no
FCE 10 a.1925 l’amulitta. anastem/ ni per noi sapiam… FA 323 “prob. frequentati-
PD 155. vo di annasare (lig. mod. anastà)”
D mulitta. D anastu. nastu.
a munte loc. avv. “su, verso l’alto” anasto sm. “fiuto”
MP 17.7 (Pigna) GL 17.49 pœuscia o ghe dixe, andandoghe a l’anasto (fa-
D damunte. munte. cendoglisi sotto il naso): / e cose staevo a dî? voi fa ven-
amurà vb. (mar.) “dare in secco, arenarsi” detta?
RAN 158. NVM (Sav.) BDS (Sav.) Cf. MOV 877 “lig.” D nastu.
MDB (Bord.) “mettere il viso al muro”. anastu sm. “fiuto”
D muru. RAN. 12, 158. FA 323. ADL (Vent.) BDS (Sav.) PVG.
amurà vb. “molare, affilare” Cf. BIO 559 piem. (a)nàst.
DVO (On.) BDB 269 (Bonif.) D anastà. nastu.
D amolar. anastüssà vb. “ficcare il naso, curiosare”
àmura sf. “bottiglia” BDS (Sav.)
ADL (Vent.). TVD (Dolc.) D nastüssà.
D àmua. amurùn. anca sf. “anca”
amurcià vb. “spegnere” CAD.
TVD (Dolc.) D dezancà. L ancha.
D asmursà. ancasciü’ loc. “anche, altresì: voce della parlata con-
amurìn sm. “boccettino” tadinesca”
TVD (Dolc.) ADP (Pietra): esse de l’ancasciü’ (dispregiativo) “essere
D àmura. dell’interno, dove si dice ancasciü“
amurìn sm. (bot.) “reseda (Reseda odorata)” BDS (Sav.).
MVS (Sarz.) Cf. DANTE, Vulg. El. I.xiv.4-5 est et aliud (vulgare) adeo
D armuìn. vocabulis accentibusque yrsutum et yspidum… hoc omnes
amurtà vb. “spegnere” qui magara dicunt, Brixianos videlicet, Veronenses,
REW 184. PVG. Vigentinos nec non Paduanos…
D amortar. ance avv. “anzi, piuttosto”
amurtìn sm. (bot.) “corbezzolo (Arbustus unedo)” RV 18 s.xii. que negota no farò / ance fossi voi apeso.
FPI 610. FPL (Levanto). FTL. PAL 12 sg.: pronuncia di –c- come –z- sorda.
D armotu. D anci.
amurùn sm. “ampolla, boccetta” ancella sf. “serva, ancella”
MP 17.7 (Pigna): -ùn diminutivo. FDT 7 70 (Triora). AG 12.622 mi chi son ancella toa.
MDB (Bord.) “piccolo recipiente di terracotta per l’olio”. AGC 49n. latinismo.
D àmura. L ancilla.
amustà vb. “pigiare l’uva” anche sm. pl. (mar.) “anchini, manovre di bordo”
CAD. GO. PS 46 amustase “sporcarsi la faccia, spe- VIA 93 a.1476 (Sav.) item anche per el fornimento de iiii.
cialm. di sangue uscito dal naso)” gallee adoperati et restituiti. VPM 86 a.1607 (it.) pl. an-
D mustu. chi. JAN. 2.392, 396 anquis, palan de raccage.
amutà(se) vb. “raggrumar(si)” D anchìn. anchini. L anchus. anchinus.
PD 147. ADL (Vent.) BDS (Sav.) PVG. VPL. anche sì avv. “anche”
D dermutà. mottu. PRP 353 (1.30) e che deveva azonzeghe ben mi/ a re
amuttinaoù agg. “eccitato, fremente” giasteme ancò ro mà dro buò / e ro ma de san Lazaro an-
GL 20.3 ra zoventù / fremendo amuttinâ / perché se batte che sì.
a crìa” (TT la gioventù… altera accolta insieme). PRA 378.
anà sf. “annata, raccolto annuale” anchìn (mar.) “cavo per manovrare antenne e pennoni”
FST 106 (Triora) BDS (Sav.) BDS (Sav.)
D anno. L annata. anuarium. D anche. L anchinus.
anch 84 anco

anchino sm. (mar.) “anchino, manovra di bordo” ancho avv. “anche, ancora”
VPM 86, 193 a. 1614 (it.) pl. anchini. PAS 28 quamvisde che lo nostro segnor n’abia faito mon-
D anche. ti grandi bem… solamenti um ben n’a faito, e anco e si
anchizze sf. “incudine” excellente che nissum non po astimar… LSE 28 ancho
CIT 50 mi tra tanto che staggo lì a desfrizze/ tra ro marco diceva… RDC 71 anco. PRP 358 (3.35) e giastemari co
e l’anchizze… GL 6.3 sento che con martello e con te- ro ma dro bo/ e dre pezoe giasteme dighe ancò.
naggia/ sciù l’anchizze ve fæ vegnì ri calli. CAD. BDS PS 39 “italianismo”. PD 354. PRA 372.
(Sav.) ADP (Pietra). D ancùn.
AAG 119n. (AGI 1[1873] 371n.) PD 120, 143. REW ancö avv. “oggi”
4367. FDG 253. PD 337. GA 13.200. RSS 15. RGS § 111, 277, 919.
D anchudine. anchuza. ancuze. ancuzen. ancüzene. ancü- PVG.
zu. inchige. inchisme. incùdzina. incùzine. ncùzena. L D anchoi.
encuçinem. ancoe/ ancoeu/ ancuoe avv. “oggi”
anci sm. pl. “antenati” SOP 10v. a.1597 ancoe. NPD 62 ca.1750 (Sav.) e presto,
IVE 25 una vigna… era sempre staita de so paire et de li
fito, pe ancoeu o diman. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) an-
anci soy.
Cf. FPI 494. cuoe.
D ansiàn. D anchoi.
anci avv. “anzi, invece” ancoè di avv. “oggidì”
CR 25 le done de Jerusalem no ve scandalizeran, anci ve RDB 30 perché ciù dro comun ro proprio ben/ noi zeneixi
ayeràn a far grande pyanto. ancoè dì tutti aprexemo.
D ance. D anchoi a di.
anciaim sm. pl. “gli antichi” ancoi avv. “pure, eppure”
PAB 64 boym fom li prumer anciaim/ e li antixi paixaim/ SL 53 (4.20) s.xiv. (Sav.) sam Pero era pescaore, no avea
chi no cerchavam dellicie/ e s’aloitavam da vicij. letera ni scientia/ ancoi avè tanta sapientia e si è staito an-
D ansiàn. coi si forte…
anciam sm. “Anziano, magistrato cittadino” ancoi avv. “oggi”
PAB 61 le dignitae che no volleamo dar a li anciaim, de- AG 23.4 chi for ancoi sera sote terra. AG 133.135 chi an-
mo a ti. choi e san deman a freve. AG 136.182 se anchoi e fresco
anciannamenti avv. “da gran tempo” e sam/ deman te po venis lo tron. AG 134.378 bon o ghe
PAB 57 che anciannamenti stai tu in soa citai. venisti anchoi. AG 141.30 e se aor e frescho e san/ an-
PS 38. choy morai o for deman. AG 145.179 zo che e anchoi no
D ansiàn. e deman. CBL 330 (2.29) ancoi si e compìo lo tempo/ chi
anciano sm. “Anziano, magistrato cittadino” tanto e dexiderato. AF 4.1 s.xiv. (Pietra) ancoi nasce
AA 78 li signori anciani. AA 159 uno famegio de li an- Maria/ chi n a mostra la via. OLP 3.28 s.xiv. (Pietra) lo
ciani. so beneito figlo/ chi ancoi è incarnato. FUP 100 s.xiv.
D ansiàn. (Sav.) ancoi in questo beneito iorno. IVE 43 e o anchoi
ancioa sf. acciuga” trovao le pu belle cosse. IVE 65 anchoi veirai la soma ve-
PRP 332 ma i poveri diavi i o pigliàn o faito so; i a gagnàn ritae de tuta la trinitae. MAC 163 fim a lo di de anchoi.
l’ancioa. PRA 379: ironico. GP 373 anchoi tu serai comeigo in paraixo. TL.1 320
D anciua. a.1455 fin a lo iorno de ancoi. FSU 49 a.1456 (Sav.) an-
anciùa sf. (ittiol.) “acciuga (Engraulis encrasicholus coi sano domano infirmo, ancoi vivo domano morto.
L.)” TL.3 121 a. 1474 e in questa interdition ne a tegnuo e ten
FPR n.16 basso lat. anchora. REW 520. FPI 520.2 PML fin a la jorna de ancoi.
356. TTC 79. SDA (Alt.) ADL MUI 127. FA 323. FAS 145, 150. PS.5 (ancoi < ancodij
(Vent.) PVG. ?) PD 129.
D ampluta. ancioa. anciuga. anciùgua. L amploa. an- MD.12, PAL 6 (DANTE, Purg. 13.52 ancoi)
chioa. D acoi. ancho. ancö. ancoe. ancuoi. oi.
anciùa barbaresca sf. “pesce diavolo” anchoi a di avv. “oggidì”
TTC 81. PS 39 s.xiv.
anciùa de Spagna sf. “pesce diavolo, stomia boa D ancoè di.
(Stomias boa Ris.)” Anchoihia top. “Antiochia”
TTC 81. MAC 162 la citae de Anchoihia.
anciuetta sf. “acciughina” D Anthioihia. L Antiogia.
BDS (Sav.) ancon avv. “ancora, anche”
anciuga sf. “acciuga” AGL 16.399 lo fiior che tanto amava/ no lo partir ancom
MVS (Sarz). da mi. (ms. acom). AG 43.198 ma zenoexi, ben sapiai/ no
D anciùa. som ancon ben saciai/ de servixi e far honor/ e se ge fos-
anciùgua sf. “acciuga” se tempo ancor… AA 157 me preze la riveta e larboro de
PSE 248 (sviluppo di –g- avanti a u/v) Cf. RGS § 339.
anco sm. (mar.) “paranco, puleggia” lo pelo (pero) e semper la godito, e non basta questo, che
PPG 540 a.1561 un paro d’anchi guerniti con sue taglie di più lo pizonante… ancon lui lo vole godire. RDB 34 ar-
bronzo. reizego andareiva ancon ra Giexa. RDB 67 este tresse…/
D parancu. L anchus. ancon me ligan coscì dislighè. NPD 56 s.xvii.
ancho avv. “oggi” (P.Murassana) re virtù che gratia ancon ve dan. RAN 76
AGN 12.441 poi gi disse: benastrui/ bona ghe sei ancho s.xvii. (G.G. Cavalli). NPD 61 ca.1750 (Sav.) pin de cia-
vegnui. AGN 16.399 lo fiior che tanto amava/ no lo par- ghe ancon doverte e fresche.
tir amco da mi (ms. acom). FA 323. FAS 165. PD 354.
D anchoi. D ancùn.
anch 85 andà

anchor cong. “ancorché, sebbene” ancuza sf. “incudine”


PAB 84 e se llo poeir de dampnificar aotri e gi fosse to- DVO (On.).
giuo, lor penna serea menor, anchor li tegna [omo] per piu D anchizze.
vallenti quando elli pom acompir so dexiderio. ancuze / ancuzen / ancü’zene sm. “incudine”
PS 40. AG 145.356 De no ne bate sun l’ancuzen/ se no per farne
D ancor che. andar la ruzen. PRP 347 (str.43 ms.) e sciù ra schena
ancor/ ancora avv. “ancora” d’autri, tardi a fuze/ che fè ciù bolli, ch’o non ha l’ancu-
AG 43.200 ma zenoexi, ben sapiai/ no som ancon ben sa- ze. PVG. ancü’zene.
ciai/ de servixi e far honor/ e se ge fosse tempo ancor… PS 109, 36, 45. Cf. MUI 113, 117. RGS § 70 (a.pad.)
LSE 26 et bem che me fosse delectabile vive anchora cum “ancùzene”.
lui… PRP 341 (str.11) ghe nasce ancora e si dra gente as- D anchizze.
sai… ancüzu sm. “incudine”
D ancùn. anquora. ADL.
ancor/ ancora avv. “anche, inoltre” D anchizze.
AG 52.42 no per zo laxero miga/ che ancor no ve diga… andà/ -ar vb. “andare”
SA 240 a.1340 (Sav.) anchora han statuio e ordenao… AG 12.519 contra tal gente/ te mostro andar pu duramen-
MAC 164 sg. anchora, stagando ella in lo tormento e te. PLD 83 a.1367 m apareio per andar in Roo o in Cepri.
orando, disse… PAB 76 anchor, che alcunna cossa no po CR 20 sse voi morisi avanti ca mi o averesi a andar con li
esser tar como quella chi e diverssa da le. sancti paeri in lo limbo… IVE 13 nigun no po vegnì a lo
anchora avv. “oggi” logo o a lo termen unde ello vor andà se no per la via.
CAR 28 a.1442 ancora a dì x de marsso mccccxlii. IVE 43 e vi un bosco… e vegneme voluntae de andarge.
àncora sf. “àncora”
IVE 11 la speranza… si he firmativa, per la qua ella si he FORME:
asemeià a l’anchora. REW/FPI 443b. Indic.pres. 1.sg vago PAS 30 a.1353
D àncua. MC 686 s.xiv.
ancor che cong. “ancorché, sebbene” vaggo RDB 77.
PAB 76 ancor che per raxom e per natura no possa esser cha RAN 57
um Dee, ma in participaciom si assai. PAB 84 ancor che li FAS 159 (fatto su digo)
peccaoi abiamo forma de omi, lor cor sum cambiai in bestie. vagu PD 358.
PS 40. RGS 535,544,546.
ancoretta sf. ”l’ancora maggiore della galea” FDG 51.
PSG 370: del peso di 600 libbre. 2.sg. vai AG.18.3.
D àncua. ancuetta. PEG 43 vay
ancôtu sm. “ancorotto” FAS 159.
CAD. VNM (Sav.) 3.sg. va AG 139.40.
D àncua. PD.157.
ancresmento sm. “rincrescimento” 1.pl. andamu PFM 136
AG 146.193 per che t’e ancresmento/ quelo santo de pri- 1.pl. andemo CBL.330 (3.5).
mer/ chi ne de comezamento/ de precazar si richo oster. GOL s.xiv.
PS 11, 38: prob. da leggere a ‘ncresmento (non sincope MAC 168.
ma probabile errore). andemu CAN 1847,p.77 (Sav.)
AGN: incresmento. vimmu (sic) PD 153 s.xvii-xviii.
D incresimento. increxer. 2.pl anda andavoi? PAB.86 (PS.15)
ancròja esclam. eufem. “Sacramento” .andai RV v.94 s.xii.
GL 6.36 e o dixe: vegnî a vei, corpo d’ancroja! BMS 638 s.xv-xvi.
D sacranùn. PD 130.
ancù avv. “ancora” andei RV v.45 (PAL.15)
ADL (Vent.) PVG. CBL 330 (3.26)
D ancùn. PFM 136
àncua sf. “àncora” 3.pl. vam AG.71.6
CAD. vano DSP.59 a.1487.
D anchora. ancoretta. ancuetta. ancôtu. L ancora. impf. 3.sg andixeva PRA 377 (Taggia, od.)
ancuassè loc. “meno male; per fortuna” RGS § 551.
CAD. PVG. 1.pl. andaimo PGF 28 a.1461 (Alb.)
D ancundasè. fut. 1.sg. anderò CIC 29 s.xvii.(Murassana)
anchudine sf. “incudine” 3.sg. andarà AG 142.34
ASF 757 a.1532 una foxina. un’anchudine e doi mantexe. anderà AG 140.303
D anchizze. PS. 1 s.xiv.
ancuetta sf. “piccola ancora, gancio” CPF 169 a.1589.
SDS (Sav.) 2.pl. andarei CBL 333 (6.68) s.xiv.
D ancoretta. àncua. anderei OLP 1.68 s.xiv. (Pietra)
ancùn avv. “ancora” RAN 60 s.xvi. (B.Cigala)
SDS (Sav.) COM.4 43 a.1772.
D ancho. ancon. ancor. ancù. ancundasè. anquora. 3.pl. anderan OLP 1.70 s.xiv (Pietra)
ancundasè loc. “meno male; per fortuna” CAR 10 a.1340.
BDS (Sav.) ADP (Pietra) (enderan) PCD 39 s.xiv. (piem.)
D ancùn. ancuassè. perf. 1.sg. anday IVE 43
ancuoi avv. “oggi” andei AIR 19 (Airole)
PRP 343 (str.20) viremo ancuoi… PRA.371 ADG 76 s.xix.(M.Piaggio)
D ancoi. 2.sg. andasti IVE 43.
anda 86 aneg

3.sg. andà IVE 42. si intendano anche comprese le paste tutte di Sicilia e
andè PRP346n. (ms.) (Taggia) Sardegna.
(PRA.370) D andélu. andalìn. landarìn.
2.pl. andei RV v.45 s.xii. andame sm. “àndito”
3.pl. andàm GP.291 MP 17.8 (Pigna) “luogo a pianterreno della casa”. ADP
andàn PRP 344 (PRA 369) (Pietra) “sentiero che delimita un appezzamento di terre-
andòn GL 9.66 no coltivato”. VPL.
andono AA 140. D andà.
andorno AA 272. andamento sm. “andamento, movimento”
Cong.pres. 3.sg. vaga MC 690 s.xiv. PAB 56. lo cel…/ chi piu dolce viollar/ fa in so andamen-
CBL 348 (25.79) to/ che mai per muxicar/ organasse strumento.
CRA 174 a.1382 (Alb.) PS 34.
SCF 90 a.1393. D andà.
vage CBL 339 (19.58) andana sf. “passaggio”
vaghe CPF 167 a.1584. ADL (Vent.). BDS (Sav.) “ordine di posizione dei barchi
vagie PAB 80 (PS 26,28). all’ormeggio”
3.pl. annon MBA 398 a.1438 (Digne) D andànnia. ndana.
vagam FAS 161 andànnia sf. “spazio fra due filari di alberi”
PAB 52 (PS 28) GO. CAD. PD 143, 335 “formazione tarda”. REW/FPI
MAC 167 410.
vagan VCC 33 a.1480 (Sav.) D andà. andana. andöia.
MBA 398 a.1438 (Digne) andante agg. “di qualità ordinaria, mediocre”
impf. 1.pl. andéscimu PD 349. CAD. BDS (Sav.)
2.pl. andassi GP 279. D andà. L andantem.
Condiz. 3.sg. andareiva RDB 34. andaùra sf. “andatura, modo di vita”
3.pl. anderiano PAD 316 a.1506. AG 79.77 en robe e iesta e andaure/ far vita un poco aspe-
Imperat. 2.sg. va RV v.83 s.xii. ra e dura.
vagghe PD 358. FA 323. FAS 164.
vanni GL 16.46 D andà. andeura. andöia.
PA 16.142 ‘vannitene’ andegari m. pl.
FDG 42. MBV 370 a.1488 (Borgo V.) andegari doi grossi de corde.
1.pl. andamo PRP 343 (ms.) andelu sm. “nottolino della serratura”
andemo PRP 343 (testo a stampa) CAD. PAG 207.
2.pl. andai RV v.27.s.xii. D andalìn. andalini.
GP 377 andeùra sf. “andatura, corso”
OLP 1.61 s.xiv. (Pietra) PAB 90 tuto mete in so camim…/ como savio de dritura/
CBL 333 (6.61) De, che l’a misso in andeura/ de corso a metuo ley sta-
MAC 162, 164. ber…
2.pl. andei RV v.45 s.xii. PS 1, 35.
Gerundio indando PCD 39 s.xiv. D andaura.
Ptc. andaeto IVE 42, 63. àndiu sm. “andamento, avvio”
andàito GP 281. ADL (Vent.) ADP (Pîetra). FPI 409. FNTG 106.
PCD 46 s.xiv.
D andà. dezandià. desandiu. inandià. L andeus. andius.
PRP 350 (PRA 372)
andö’ia sf. “andana, striscia di erba falciata”
FAS 162: su faito
RGS § 620 PVG.
andào AG 91.71 D andannia. andaura.
IVE 42 Andon top. (Alpi Marittime, Fr.)
PLD 83 a.1367. LAM 74, it. Andone.
FA.323. FAS 162 Andoria top. “Andora”
andéito SB 766 ca.1850 (PortoM.) BRP 9 n.n. a.1474 Andoria in colina, al cavo de le Meile.
andetu FDG 230, 237 Andria n.p., m. Andrea”
RGS §620 RDB 22 cosa dè dì la su ro poere Andria…
andìto IVE 51. PD 110 (cf. ROM 9 (1880) 486).
andò GF 5 s.xix ( contad.). D Dria. Drin. Sant’Andrea.
andrizar vb. “drizzare”
BID 37. REW/FPI 409: “risaliamo tanto in su nella do- SL 51 (2.12) s.xiv. (Sav.) en pei l’andrizavan.
cumentazione, che credo che potremmo postulare senz’al- D adrizar.
tro un lat. ‘andare, comunque poi lo si spieghi”. RSS 18 (in) andùn loc. (detto di viottolo pianeggiante)
sgg. RGS § 237, 544n. DVA.
D anà. andaure. andame. andamento. andànnia. àndiu. D andà.
andùn. L andare. anébolo sm. (bot.) “anemone (Anemone coronaria)”
Andagna top. (Mol.T.) FPL. FPI 453.
SCT 83 sg. D anemone.
D andà. L andanea. anecu agg. “mogio, insoddisfatto”
andalìn sm. “nottolino della serratura” VPL.
ADP (Pietra). anegià/ -ar vb. “perire, appassire”
D andélu. andalini. ADL (Vent.), BDS (Sav.), anegiase. MP 17.8 VPL
andalino sm. “specie di pasta alimentare, tagliatelli” (Pigna), anegiar. . FPI 5865.
MNS.2 107 a.1723 (Sav.) che sotto tal nome di Andalini D anigìu. neggia.
anel 87 àngi

anela sf. “anello” angellicho agg. “angelico, angelicato”


LSE 15 li zogi de le anele. PAB 75 (creatura ) angellicha.
D anello. PS 45: per la rima (con apellà) dovrebbe intendersi “an-
anelletta sf. “anello, cerchietto” gelicata”; ma è possibile intenderlo anche come sdruc-
MNS.2 9 a.1577 (= MNS. 2 31 a. 1728) Anellette. ciolo (cf. AG 54.51 dove pélago rima con zo (ciò).
Cerchietti. ADP (Pietra) “orecchini delle zingare”. BDS D angelo.
(Sav.) “orecchini a cerchietto”. angelo sm. “agnello”
D anello. AG 16.119 como un angelo muto star.
anello sm. “anello” D agnello.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) anello j. d’ariento. MBV 370 a.1488 angelo sm. “angelo”
(Borgo V.) cadenazi de ferro con li anelli numero cinque. PAS 32 pensi tu… che lo me payre no me mandasse piu
D anela. anellette. anellu. aniello. anilu. arel. inelo. L de xv legioym d’angeli? SL 5.7 s.xiv. (Sav.) tu fosti an-
anelus. nonciao da l’angelo, chi da De venia. OLP 3.11 s.xiv
anellu sm. “anello” (Pietra) Oi, angelo Gabrielo. MAC 162 Segnor, manda-
PD 110. FDG 58. PVG. me lo santo angello chi me aitorie a compir la mea inten-
D anello. cion. MAC 171 li angelli circondàm tuto questo beneito
ànema sf. “anima” corpo. PAB 40 li angeli chi cheitem de cel.
CAR 10 a.1340 seam tegnui de dir per l’anema de lo dito PS 12.
defonto paternostri xxv. e avemaria xxv. D agnereto. angellicho. angen. anger. angereto. angerì.
D anima. angero. angêtu. àngiou. archangeli. L angelus.
anémolo sm. “anemone” Angén n.p., m. “Angelino”
DFC 52 lì ti viræ ri anemoli/ re rœuze e ri ganœufani/ ri PD 125 < Angerìn.
giaçinti, i ranoncoli. D angelo.
D anemone. anger sm. “angelo”
anémone sm. (bot.) “anemone (Anemone coronaria)” PAB 66 no po… l’anger de la morte schivar.
FPL. D angelo.
D anebolo. anemolo. angereto sm. “angioletto”
anesciaròu agg. “sciocco, stupido” AIR 19 (Air.)
BDS (Sav.) D angelo. angétu.
D nesciu. angerì sm. “angioletto”
ànezu sm. “anice” AIR 19 (Air.)
MVS (Sarz.). D angelo.
D anexu. àngero sm. “angelo”
ànetra sf. “anitra” AG 12.356 De… chi lo so angero manda. AG 12.486
PVG. Criste per angero so/ m’a norigaa, chi far lo po. PEG 41
D annia. orgoio rompé primamenti compagnia d’angeri. CBL 330
anexi sarvèghi sm., pl. (bot.) “Nigella damascena L.” (2.47) l’angero glorioso/ mandao da De veraxe. FUP 114
MLC 244 (Chiav.) s.xiv (Sav.) Zacharia chi dubitava/ de zo che l’angero gle
ànexi sm. pl. (bot.) “anice (Pimpinella anisum L.)” disse. OLP 3.4 l’angero Gabrielo/ mandao a una fantina.
GO. CAD. MLC 243 (Chiav.) “la pianta non è cono- PAB 42 si vegne l’angero a comandargli… E acostasse a
sciuta. Si dà questo nome ai frutti confettati, anzi ai con- l’angelo cherubim. E l’angero vegne. CR 7 como l’ange-
fetti in genere”. FPL. PD 139. ro disse a Salomone che ello fesse lo tempio.
D anezu. anexi. anixìn. arizu. L anecius. FAS 147, 154. PS 12.
anföggiu sm. (bot.) “alloro (Laurus nobilis)” D angelo.
FPL. angétu sm. “angioletto”
D agriföggiu. PD 156 < angerettu.
anföggiu spinusu sm. (bot.) “Ilex aquifolium” D angelo. angereto.
FPL. anghezu sm. “fastidio, affanno”
Anfossi top. ADL (Vent.). BDS (Sav.) PVG.
PCT 124 Villa Anfossi. D angarezzo.
L Anfossus. anghilla sf. (ittiol.) “anguilla (Anguilla L. v.sp.)”
angaèzi sm. pl. “fastidi, affanni” RDB 178 (ms.).anghille. CIT 207 ro gronco, ra morena e re
PVG. REW 458 angaria.
D angarezzo. anghille. CIT 278 a ro sciumme chi axilla/ zu per la prada-
angharezzao ptc. “tormentato” ria/ chi scuggia chi e lì comme un’ anghilla. PVC 141 s.xix
DFC 118 scciavo… dro mæ dorò / angharezzao da tante scüggia zü a scià Petronilla/ arelà comm’ un’ anghilla. GO.
pene e tante. CAD. TTC 89. PML 356. AAG 128. PD 116, 359. PVG.
D angarezzo. mangarezar. L angarizare. D amgila. angila. anguila. L anguilla.
angarezzo sm. “affanno” angiàu sm. “pergolato”
DFC 35 un preboggion de donne e de figgiœu/ in anga- DVO (On.).
rezzo a strascinà canon. D angiòu.
D angaezi. angarezzao. angaria. anghezu. L angarizare. angila sf. “anguilla”
angaria sf. “imposta” PLD 84 a.1367 ve mando… amgile sarae xx.
AA 223 citadini di Saona… fano angaria per fochi 163… D anghilla.
Lavagnola paga angaria per fochi 108. angilla sf. (mar.) “trave longitudinale di rinforzo tra
D angarezzo. gariar. L angaria. un baglio e l’altro”
angao sm. “pergolato” BDS (Sav.)
AA 155 denanci a dite caze ge aviano uno belo angao be- àngiou sm. “angelo”
ne fornito de vize. PD 133, 138, 153 < angeru. FDG 135, 139, 161.
D angiòu. D angelo.
angi 88 ànni

angiòu sm “pergolato” angusciusu agg. “fastidioso, importuno,pedante”


RAN 83, 159. PSE 247 < ambulatorium. PD 340. FNE CAD. ADL (Vent.) ADP (Pietra). BDS (Sav.) PVG.
57. FNTG 107. ADG 77: pl. angiuéi. D anguscia.
D angiàu. angao. L ambulatorium. angusozu agg. “fastidioso”
angö’ sm. “ramarro, lucertola” MVS (Sarz.)”
REW 4821. ADL (Vent.) < anguiolus. TVD (Dolc.). D anguscia.
MDB (Bord.) DVA 59 (VArr.) G. BERTONI, Denomina- angustia sf. “angoscia, preoccupazione, disappunto”
zioni del ramarro (lacerta viridis) in Italia, in ROM 42 AG 70.62 che zoa doncha far lavor/ en tanta angustia e
(1913) 165. C.SALVIONI, ZRPh 23 (1899) 519 sg.; ID 6 suor/ che za mai no a reposo. BGP 206 a.1484 ne semo
(1930) 235. APD 60. pure remasti cum grande admiratium et angustia.
D angòr. lagö. D anguscia. angustiar.
angonaggia sf. “anguinaia: infiammazione delle angustiar vb. “ammassare comprimendo”
ghiandole inguinali; grosso malanno” MCG 329 angustiar avey “ammassare ricchezze”
AA 22 ebi due angonage e uno carbone. GL 18.59 se D angustia. angustioso.
pensassan ra pæsta e l’angonaggia/ l’arriverò a savei de angustioso agg. “angusto, stretto”
quella via. PS 35 s.xiv. rive angustioxe.
PD 359. D angustiar.
D angunaggia. ingovaia. ànnia sf. “anitra”
angò / angòr sm. “ramarro” GL 13.76 re annie van cantando: qua qua qua. COM.4 9
MP 13.43, 48; 17.8 (Pigna). Pl. anghèi. VPL. veramente gh’è necessitæ de fa continuamente tanta spei-
angosa sf. “disgusto” za per ingrasciave o mostasso, che de votte paréi annie in-
MVS (Sarz.)
lardæ. GO. ADP (Pietra) SDA 46 (Alt.) VPL.
D anguscia.
angossa sf. “angoscia, pena, tormento” PD 137, 335, 352, 365: *aneta > anea > ania. Cf. NIG 8
AG 16.148 dentro e de for me stramotia/ l’angosa che de sg. piem. anea. CVN mil. àneda.
lui portava. PAS 36 per la grande spressa della gente… el- D agna. ànetra. annìn. ànitra. aniùn.
la ne fu rebuta de fora com grande angossa. PAB 62 que- aniàse vb. “annidarsi, introdursi”
sta e la grande angossa de la condiciom de li ben humaym. BDS (Sav.)
GP 370 quando la vergen Maria odi queste novelle pensai D nià.
o voi done chi avei figioi, se ella ave angossa. aniccòu agg. “collocato, disposto”
PS 45. PD 150. Cf. SAP 387, SAP.2 205 a.lomb. angossa BSD (Sav.)
m.s. RNC 10: neogr. ¶gko„sa “angoscia, affiizione”, D anniccià.
certo dal gen.” anichilà vb. “annichilire, distruggere”
D angùscia. angossosso. GL 19.55 e de lengé ben presto resteran/ fra re rapine e i
angossoso agg. “angoscioso, angosciato” stupri anichilæ. (TT e saran di leggier tra le ruine/ tra gli
PAB 52 e vi-lla aprossimar a mi, remirando mea fassa aan- stupri e le prede oppressi e spenti).
gossossa. PAB 72 como le ave, chi rendem/ la mel, e appres- D anichilir. anihilare.
so tendem/ a fichar soa pointura/ forte, angossossa e dura. anichilir vb. “annichilire, distruggere”
D angossa. AG 79.224 ni astnentia non e bona/ chi desipa la persona/
anguetta sf. “lucertola” monti n o visto quaxi inmatir/ per lo so corpo anichilir.
MP 17.8 (Pigna) D anichilà.
D agureta. angurassu. anniccià vb. “collocare”
anguila sf. “anguilla” DFC 122 re parolle annicciè così a so posto (“voi dispo-
AG 141.16 pur cosi ben lo poi tener… como l’anguila per nete così appropriatamente le parole”).
la coa. D aniccòu. aniggià. nìccio.
PS 99, 45. aniello sm “anello”
D anghilla. RDC 173 (T.Conchetta)
angunaggia sf. “inguinaia” D anello.
PD 143, 154, 359 “arcaico”. VPL. Aniessio top. (Vara)
D angonaggia. EOL 23.
angunìa sf. “agonia” aniggiàse vb. “rannicchiarsi”
CIC 86 a.1856 (Sav.) e pregavan pe u poveu pecatù / men- SDS (Sav.): ptc. aniggiòu.
tre au Dommu sunnava un’angunìa. ADL (Vent.) ADP D anniccià.
(Pietra) BDS (Sav.) ADG 41. PVG MVS (Sarz.) anigìu agg. “opaco, scuro”
PD 354: “ang- per incrocio con angùscia”. REW 291.
BDS (Sav.).
angurar vb. “augurare”
CAR 26 a.1440 item ordinavit uno capitulo “uno angura D anegià.
el cogasango” penarum soldos unum per volta. anihilare vb. “distruggere”
D agurar. NPG 77 a.1475 ma per volere lui a sachamenare, disfare
angurassu sm. “ramarro” e anihilare questa nostra città…
DVO (On.) D anichilà.
D agureta. anguetta. langurasu. anilu sm. “anello”
angùscia sf. “nausea, disgusto” RGS § 90 (Bonif.): Cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26.
CAD. PVG. D anello.
PD 154, 336. ànnima sf. “anima”
D angossa. anguscià. angusciuzu. angusozu. angustia. AG 142.79 l’annima va in tar logo/ unde no manca freido
inuscià. e fogo. PAB 41 l’annima de Adam fo e era aiustra a Dee.
anguscià vb. “infastidire” FAS 152. PS 8. PD 155.352: àNnima “plebeo”.
CAD. ADP (Pietra). PVG. D àgnima. aimà. ànema. animetta. annimo.an-ma. àrima.
D anguscia. arimeta. arma. L anima.
anim 89 ànsc

animai sm. pl. “animali” lo a tanti amareghi e doroî. GL 16.55 va in paxe. De te


CEB 354 conscidera de lo mangiar e de lo beiver de li toi dagghe un muggio d’agni. COM.6 21 gh’ho impiegao doi
animai perzo che elli an fame et no ne demandam. PAB o trei agni. ADL (Seborga, Sanremo) od. agni.
44 meteraige dentro (nell’arca) de tuti animai, cossì de MUI 167 n.2 PS 8. PD 355. RGS § 237 “lig. montano”.
bestie como de animai e oxeli… –– Noe… cassa fora tu- Plur. ani AA 15 esendo de eta de ani 75. AA 21 io era de
ti li animai e tuti li oxelli. eta de ani 9.
PS 45. D agno. anà. annu. oguano. L annata. anuarium.
D aimà. anoffanto sm. “elefante”
animao agg. “animato, infiammato” PAB 73 chi po passar anoffanto de grandessa, ni thoro de
AG 38.82 si ardenti/ e animai de venze tenza. fortessa.
D ànnima. inarimar. PS 2, 6, 16, 45.
animetta sf. “pezzo di cuoio all’interno della scarpa, D aleofante. anofato. L alefantus. anofantus.
all’laltezza del tacco; l’interno del bottone”. anofato sm. “avorio”
CAD. BDS (Sav.) PVG. CP 991 a.1461 et un plebiario di camocato d’anofato con
D ànima. arimeta. L animellus. osmaldi d’argento.
ànnimo sm. “animo” IVI, n. dell’editore: osmaldi “oro filato?”.
FAS 152: -N n- . D anoffanto.
D annima. animoso. anomar vb. “nominare, chiamare”
animoso agg. “animoso, desideroso” AG 16.270 un noble homo anomao/ Ioseph ab Arimatia.
AG 68.10 quando lo vento peregar/ mostra zegi tenebro- AG 49.170 a un porto…/ chi Antiboro e anomao. AG
si/…/ en nixun moo de varar/ sean tanto animoxi. 102.67 tuta la vostra masnaa/ che a presente e no anomo.
FAS 164. FA 323. FAS 165.
D annimo. arimoso. D nome. nominar.
annìn sm. “anatroccolo” anòn esclam. “orsù”
GO. CAD. PRP 348 n. (ms.) o criava…: anòn, chi ven?
D annia. PRA 380: fr. allons incrociato con lig. anà ‘andare’.
aninà vb. “cullare, doncolare” D alùn.
GF 6 s.xix (contad.) gh’ìa üna fante che s’anineiva int’ü- annona sf. “vitto”
na scorsa de nuxe. AG 91.67 questa mareita compagnia/…/ l’aver desipa e la
D ninnà. persona/ e tosto fa manchar l’anonna. AG 134.29 tuto zo
anisà vb. “ammaccare (frutta)” che fa mester/ per norigar e dar annona.
PVG. L annona.
D anizare. nissà. anonciaciom sf. “annunciazione”
anizare vb. “ammaccare” CR 9 de la anonciaciom de la bia vergem madona sancta
MVS (Sarz.) Maria.
D anissà. nizzà. D anunciar.
ànitra sf. “anitra” anossato agg.
CLU. GRD 123 (Bard.) si è ordinato che ognuno possa guarda-
D ànnia. re li possessi e terre anossate e ravinate, cioè che le terre
aniùn sm. “oca selvatica” anossate si custodiscano fuori della villa dal primo aprile
AFV 413 (Vent.). Cf. NIG 8 sg.: anegonus (Castelnuovo alla festa di san Michele… ma le ravinate si guardino dal
Scrivia)
D ànnia. primo aprile fino alla natività del Signore.
anivollirse vb. “rannnuvolarsi” annosiar vb. “annunciare”
PAB 53 como perturbao s’annivolisse/ e bello iorno s’afo- PGF 28 a.1461 (Alb.) madona… chi annosiacto fossi co
schisse. lo angelo Crabielo.
PS 36. D annunciar.
anixìn sm. “biscotto all’anice” Annot top. (Alpi Marittime, Fr.)
ADP (Pietra). BDS (Sav.) LAM 75 it. Annotta.
D anexu. L anisinus. anquora avv. “anche”
anma sf “anima” IVE 5 anquora la fortessa si e asemeià a la bona coiraza
OCD 27 (Campoligure, Masone) de proa… IVE 13 San çoane dixe…. anquora dixe che…
D anima. D ancùn.
anno sm. “anno” ansa sf. “adito, appiglio”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et ei debeo dare pixon de casa CAD. BDS (Sav.) dà ansa “dare adito, appiglio”.
l’anno sol. viii. LSE 32 a l’ano del Signore mille duxento Ansaldo cognome
xxxi. DSP 62 a.1487 lo lavor facto questo anno per cre- VTS 100 a.1530 (Sav.)
scere lo mollo… –– le intrade de che se sono serviti l’anno L ansaldus.
passato et lo anno seguente. AA 15 l’ano de 1503. Ansaldo top.
Plur. agni AG 89.47 cento agni e viscuo. AG 146.332 agni PCT 108, 110.
mile miria. CAR 10 a.1340 figo o figa de etay de agni xii. Anza top. fiume (Riviera di levante)
PAT 24 a.1352 fazando questa liga… a lo pu longo per agni HSL 18.90: a.1145 Antia “fiume di confine”
doi. GP 281 questa vostra hereditai la quar trenta e trei Anzasca top. (Riviera di levante)
agni e son andao cerchando. AF 2.36 s.xiv. (Pietra) fanti- HSL 18.90 a.999: “valle que dicitur anzasca. Vi scorre il
neto… de septe agni tenereto . PAB 40 in lo tempo de tren- fiume Anza.“
ta agni. LSE 33 un fantin de quatro agni. TL.1 965 a.1459 FFN 337: Antius, Anicius. EOL 23.
sea deto arbitrio a lo predicto officio de far dar gli officii de D Anso. Anzola. L anzasca.
quella parte fin in duoi agni. MGT 222 a.1505 chi fose de ànscia sf. “asma, affanno”
eta de agni doze in zu. CPF 167 a.1584 ro sarario de doi FPI 510. RGS § 1173. PVG.
agni. CIT 4 in mill’agni che chino comme scciavo/ ro col- D anscià. anssitae. anxà. anxoso. inscetè. ransciar.
ansc 90 anti

anscià vb. “ansare” anténia sf. (mar.) “antenna”


GL 13.63 o l’anscia. GL 12.57 stanco e ansciante. NVM, BDS (Sav.)
FPI 510. BDS (Sav.) PVG. D antena.
D anscia. anssitar. ransciar. antenolla sf. (mar.) “braccio mobile, ponte per fissare
anze sm. “asino” carrucole a bordo della nave”
PRA 372 (Taggia). MP 14.57 (Pigna) “forma strana” CAD. BDS (Sav.)
FPI 704 (Bord.) D antena.
D aze.
anteponne vb. “anteporre”
Anzerìn top. (Pigna)
PSP 58 n.13: in Anzerìn. a.1703 Ansenini. CPF 167 a.1584 possa che l’agiutto me torna in utile e
D anze. aze. honò dra nostra patria, ra groria dra qua demo anteponne
Ansermu top. (Pigna) a ra propria vitta no che a ri dinè.
PSP 58 n.12 a.1703: “top. fond.” D poner.
L ansermus. Antessio top. (Sesta Godano)
ansiàn agg. “anziano” PTR 48 top. fond. rom. (ii.-i. sec. a.C.) < Antistius, gent.
CAD. rom.
D anci. anciaim. anciannamenti. anciani. ansianità. an- anti cong. “prima, anzi”
tiam. antiani. antiem. L anciani. AG 12.23 anti che diga soa ystoria. AG 12.555 bia ti chi
ansianità sf. “anzianità” monti in cel anti cha mi. AG 27.14 lavora fin che n’ai
MCA 77 ca.1650 (Sav.) tutti li colleghi secondo l’ansia- baylia/ anti cha l’ora te straporte. AG 53.110 che anti vo-
nità loro. rea un so parente/ dever star provo un serpente/ cha star a
D ansian. lao de quelo meschin. AG 129.78 anti ca comenzasse/ si
anssitae sf. “desiderio, brama; respiro affannoso”
AG 14.104 anssitae d’aver honor. AG 39.135 avaricia axerbo stormo. AG 146.86 anti ca e veieza aspeite.
meschina… semeiante d’idiproxia/ la quar asea si lo cor/ FA 323. FAS 147, 165. PS 39.
che ansitae za mae no mor. L antea.
FA 323: lat. anxietatem. FAS 157, 164. PS 35. anti avv. “avanti”
D anscia. inscetè. AG 136.133 e apensaitene in anti. AG 140.93 guardate in
Anso top. (Lev.) anti e in dere.
CTL 10: promontorio (cf. ansa “insenatura”) D inanti.
D Anzasca. Anzo. Anzola. anti avv. “anzi, al contrario” “
Anzo top. (Riviera di levante) PAB 61 cossì se cambia natura/ chi no fa per aventura/ an-
D Anzasca. Anso. Anzola. ti a corso certo e staber. PEG 44 no li basta in so cor de-
ansolla sf. “piccola enfiagione della pelle” sprexiar atri, anti ne fan derixom e scergne
CAD. antiam/ antiano sm. “Anziano, magistrato cittadino”
Anzola top. corso d’acqua (Riviera di levante) CP 126 a.1356 lo Conseio de li doze Antiam de la dicta
CL 12. EOL 23. citae de Zenoa. BBG 520 a.1448 per li doni alli masseri
D Anso. Anzo. nell’ingresso degli Antiani. BDF 148 a.1460 li magnifici
anzuélu sm. “amo”
BDS (Sav.) < sp. anzuelo, m.s. segnoi antiem.
ànsula sf. “piccola enfiagione prodotta da punture di D ansian. antiem.
insetti; pustola” Antibes top. “Antibes (Fr.)”
GO. CAD. VPL. PVG: “bolla di sapone”. LAM 75. LTAM 45: Antipolis.
ansulìn sm. “piccola enfiagione; macchia della pelle” Antiboro top. “Antivari (Albania)”
PVG. AG 49.170 a un porto…/ chi Antiboro e anomao.
D ansula. FA 323: Antibarum. FAS 146.
antanto avv. “intanto” anticàiu sm. “guida, cicerone”
AG 2.55 vo antanto ama da lo Segnor/ pregai per peccaor. CAD. BDS. FPI 505c.
FAS 147. D antigo.
antecessoi sm., pl. “antenati” anticö’ sm. “nausea”
PAB 72 li nai de li gentillomi am necessitae de seguir le CAD. RAN 159 (cö “stomaco”) BDS (Sav.)
overe de lor antecessoi. FPI 494. ALE 18: lat. *anticor, calco dotto del gr.
Antecriste sm. “Anticristo” •ntikßrdion ‘pit of the stomach’.
PD 149: unico resto della forma ‘Criste’ D anticö’a. anticöà.
D Criste. anticö’a sf. “nausea”
antelamo sm. “arte muraria” GO.
TL.2 299 a. 1464 li maistri de antellamo. TL.3 204
D anticö.
a.1475 quarchi meistri de antelamo masachani. DSP 242
a.1544 non possino epse clausure fare salvo per mezo de- anticöà vb. “stomacare, nauseare”
li maestri de antelamo et stagnari. CAD. RAN 159.
L antelamum. D anticö.
antemonio sm. “antimonio, medicina amara” antifana sf. “antifona”
GL 16.42 per daghe l’antemonio insciropaou. PCD 40 s.xiv.
D antimonio. L antefenarium.
antena sf. (mar.) “antenna della galera” antigaggia sf. “anticaglia”
PSG 384 a.1513 item pro arboro trincheto mezano cum le COM.4 13 – Voî Giromin, voî Cattarinetta… – Non ne
sue antene. PPG 535 a.1561 l’anthena con la sua lapasa stæ a ciammà con questi nommi dozinali, son antigagge,
(rinforze) e doi spigoni. ciammæne un poco ciù çivilmente.
D antenia. antenolla. L antenna. D antigo.
anti 91 anxo

antigamenti avv. “anticamente” (per) antriffexim loc. “per antitesi, viceversa”


AG 49.64 ordinamenti fen so sto/ de garee e de gente/ cer- PAB 70 la gente, chi sovenso sentenciam per antriffexim.
nue discretamente/ si como antigamenti sor. AG 138.64 PAB 77 che lo homo no desira so che no e bom… e per
soi lozi son ben parezai/ antigamenti, e De lo sa. antriffexim, che so che no e bom, se lo a sembianssa de
D antigo. bom homo lo dexira.
antigeza sf. “antichità” PS 45 “latinismo storpiato”.
AG 86.33 dir se sor per antigeza [per antica esperienza]. àntua sf. (bot.) “Aconitum anthora”
FA 323 ab antiquo. FAS 163: -gh-. CAD. MLC 224. FPL antòra, antòa.
D antigo. D antuina.
antighi sm. pl. “avi, antenati” antüggià vb. “intrecciare insieme due capi di fine in
AG 138.91 li nostri antigi e chi son aor. PCD 28 s.xiv. an- modo da farli sembrare una fune sola”
tighi. RDB 24 quando ri nostri antighi inscivan fuoè / CAD.
d’esto porto de Zena con l’armà. RAN 55,64 s.xvi. anti- antuina sf. (bot.)
ghi. CAD. Satyrium hircinum” FPL Himantoglossum hirci-
D antigu. antiqui. antigo num. MLC.268 Loroglossum hircinum Rich.
antigo agg. “antico D àntua.
AG 49.21 de antiga guerra/ fo certa tregua ordena. PAT antunìn sm. “manfano, bastone del coreggiato”
23 a.1320 l’antigo tempo de li soi strapassaj e ancor de li PTA 632: “antenna” “lig.”. REW 498.
nostri. PAB 64 li prumer anciaim e li antixi paixaim. CPF Cf. parm. antoléina m.s.
169 a.1589 l’antiga groria de Zena. D antonìn.
PS 18. Cf. SAP 387 a.lomb. antigo “vecchio (di perso- annu sm. “anno”
na)”. SRV s.xv. (ven.) antigo. PD 351. GUA 490. PVG.
D anticaiu. antigagge. antigamenti. antigeza. antighi. an- D anno.
tiqui. L antiguus. annuià vb. “annoiare”
antigu agg. “antico” PVG italianismo recente?
CAD. MVS (Sarz.) anùju sm. “terreno soffice ma povero, piantato a oli-
D antigo. vi”
antimaggiu sm. “scalpello o cuneo usato per cer- ROC 151: lat ad *nullium “a nulla”, cf. prov. nulh, ven.
chiare le botti” nùjo. Ma cf. REW 481, sp. añojo, fr. merid. anui “mag-
CAD. PAG. 100. BDS (Sav.) gese”.
D maggiu. a nun avv. “allora”
antimonio sm. “sostanza nera” PGF 28 a.1461 (Alb.) e a nun voi seai a la nostra morcte
PRP 351 (ms.)ghe vegne l’antimonio in tre bielle (IVI, e la nostra fin [nunc et in hora mortis nostrae].
ediz. a stampa: ghe vegne pù re viue in tre bielle. D alùa.
antimuro sm. “muro di difesa” annunciar vb. “annunciare”
TL.2 533 a.1468 circa la costructione de la barbacana et IVE 31 ello fu annunciou da l’angelo. IVE 92 che altis-
antimuro. simo (o: beatissimo) corpo, avanti sanito che nasuo e da
D mur. l’angero annunciò e maraveiossamenti viscuo.
Anthioihia top. “Antiochia” PRR 488: una delle tante prove che mostrano comme al
MAC 162 questo Elibrio perffeto passava de Assia in tempo delle Prose il dittongo (–ao) si era già fatto –òu.
Anthioihia e vegniva da perseguir li crestiain. Cf. PD 123.
D Anchoihia. L antiogia. D anonciaciom. annosiar. anuntiar.
antiqui agg. m. pl. “anziani” anuntiar vb. “annunciare”
AA 153 sg. 6 omini de bona fama e de li più antiqui de la AG 144.93 l’anuntiar g e unna penna/ veria ni quaranten-
villa. –– lo consilio e li 6 antiqui. –– lo Consilio insie- na.
me con queli 6 homini antiqui. D annunciar. annuntior.
D antigo. annuntior sm. “annunciatore”
antiqui sm. pl. “antenati” IVE 34 Zoane eleto da Dee per annuntior de la soa veri-
AA. 157 li miei antiqui. tae.
antiscu sm. (bot.) “rusco, mirto selvatico, pungitopo D anuntiar.
(Ruscus aculeatus L.)” anüviòu agg. “nuvoloso”
FDT 1.30 (Triora): forse da Anthriscus cerefolium PVG.
(“cerfoglio” che però è un’ erba di diversa specie). D nuvera.
Antognano top. corso d’acqua (Alb.) anvriecü’ sm. (bot) “boleto porcino (Boletus edulis)”
PQV 62n. Antonianum, top. prediale. CAD. FPL. BDS (Sav.)
antonìn sm. “manfano, bastone del coreggiato” anxà vb. “ansimare”
MVS (Sarz.) COM.4 17 che ti ne porti o spegio, goffon-na, e guarda
D antunìn. ben d’anxaghe dentro per non appannà o cristallo.
antora sf. (bot.) “aconitum anthora” D anscia. anxoso.
FPL. anxoso agg. “ansioso, desideroso”
D àntua. AG 39.34 la mente chi da De s’alointa/…/ cosi semper
antorno cong. “intorno” anxossa vive/ en queste cosse fugitive. AG 49.106 chi in
PCD 40 s.xiv. anti che vigilia/ de far festa e tropo anxosso/ me par che
D entorno. faze a rreosso. AG 56.91 queli demonij meschin/ con
antrà vb. “entrare” gran dolor se ne partim/ chi de Pero eram anxosi/tiralo in
PCD s.xiv. (infiusso piem.) logui tenebroxi. AG 68.16 che monti n’o visto danar/ pu
D entrà. per esser tropo amxosi.
antrepò sm. “deposito provvisorio in dogana” FAS 164.
CAD. BDS (Sav.): fr. D anscia. anxà.
aò 92 aotr

aò avv. “ora, adesso” gente/ pe ru scûru du çe. COM 4.84 me fa vegnì chì ogni
AG 134.145 le atre cosse laxo ao star/ per lo tempo qua- giorno con meza buttega da speçiâ… aora per l’axima, ao-
resemar. ra per l’artetica…
FA.324. FAS 165. FA 324 (Vent.,od.) aora.
D aora. Cf. P.RAJNA, ROM 7 (1878) 49 s.xv. (ven.) aora. FA 324
aò sm. “aratro” “ad horam”. FAS 165.
GO. AAG 131. PD 120, 360n. D àgua. ao. aoa. aor. aoura. àua. oa. òua. oura. aù. àura.
D aràu. aùra. avò. avoa. havora. avù. avura. aoramoæ’.
aòa avv. “ora, adesso” aoramoæ avv. “ormai”
NPD 66 fine s.xviii (Sav.) aoa finiscio… PVG. GL 19.41 ma lascià aoramoæ da ra fatiga/ resciora ra stan-
FA 324. RGS § 929. chezza.
D aora. D aora.
aògia sf. “ago” aorar vv. “adorare”
SDA 45 (Alt.) AG 12.326 e servo a quello segnor sobrer/ Ieso Criste re
Cf. SAP 385, 387; SAP 2.205, 220: a.lomb. aogia m.s. de cel/ ma tu no sai che tu aori/ e in to dano laori. CR 8
D agugia. li trei rey in oriente… deliberam de vegnir aorar lo nostro
aoir “udire” segnor messer Iesu Criste.
AG 14.575 esti zorzuiaoi privai/ serpenti son inveninai/ da D adorar.
lor te guarda e no li aoyr. AG 71.37 bastaxi… chi…/ vam Aorno top. “(Pigna)”.
criando monto forte/ chi no li cura d’aoir/ porrea bem to- GRD 124 (Pigna) il territorio o sia bandita di Aorno con-
sto cair. AG 89.18 assai de ben odamo dir/ che ne deleta fina…
in aoir. AG 95.78 se d’avaricia don dir/ for ve increxera Aostin n.p., m. “Agostino”
d’aoir. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) se con ro dexiderio che
FA 323: audire, mantenuto il dittongo. mi ho/…/ d’atruà laude a ro segnò Aostin…
D audir. odir. oir. aosto sm. “agosto”
aomanco avv. “almeno” ATA 203 a.1382 (Alb.) item che la dita (ovra) se debia far
GL 3.71 dra muraggia, chi era troppo dura/ per derruarne et essere compia per tuto lo meisse de aosto prosimo. CIT
aomanco sei cannelle. 51 Ah! barestra forlana! crio forte/ a mi vendeme a costo/
D alomen. si caro e preximao ro sô d’aosto? GL 4.47 aoura a sta ca-
aontao agg. “disonorato” sanetta chi d’Aosto/ marià me vorreiva ro mæ Tatta.
PAB 86 alchum homo no dexira esser exiliao, soffraittos- FAS 153. PD 358.
so ni aontao. D agustu. aosto.
PS 37. aoteza sf. “altezza”
D unta. AG 53.148 belle pree cernue/chi sean ben picae/…/per far
aor avv. “ora, adesso” barcon en grande aoteza.
AG 45.73 san Donao e santa croxe/ questi son aor pur in- FAS 163.
vocai. AG 138.91 li nostri antigi e chi son aor/ g an faito D aoto.
e fan un gran lavor. AG 141.29 e se aor e frescho e san/ aotissimo agg. “altissimo”
ancoy morai o for deman. AG 144.135 de la soperbia e AG 12.139 fiio e d’una dona aotissima/ monto e miseri-
aor tanta/ che per tuto lo mondo e spainta. AG 145.151 cordissima. AG 26.11 e prego l’aotissimo De.
ogn omo e aor in lo merchao. PAB 70 certo la senatoria D aoto.
de Roma fo za de grande dignitae… e aor no e a Roma of- aoto agg. “alto”
ficio pu desprexiao. AG 57.47 ma pur l’aoto torrexam/ cria semper a tuti:
FAS 165. PS 39 guarda. PAT 24 a.1356 a l’aoto e magnifico et possente
D aora. or. segnor. MAC 164 la fe in aoto sospender.
aora avv. “ora, adesso” FAS 151. ATT 56.
AG 49.72 segondo quella profectia/…/ chi aora e sta com- D aoteza. aotura.
pia. CP 126 a.1356 lo segnor De ve guarde aora e sem- aotom sm. “autunno”
pre. BL 62 a.1392 Christe aora e sempre vi mantenga a PAB 57 fim a lo tempo d’aotom.
honore de lo mondo e a conservacione de l’anima. PCD PS 13, 45 francesismo.
36 s.xiv. CBL 332 (5.20) lo so fijo che ella vi morto/ ao- D autünnu.
ra lo ve resuscitao. PAB 96 si como e in le creature (corr.:
aotor sm. “autore”
quadrighe) chi se peygam aora in sa aora in la. IVE 81 e
no ve posso aora dì atro. CR 18 cossa tanto secreta… ao- AG 57.1 e no so chi fosse aotor/ de lo scrito che manda-
ra sera manifesta a noi. LSE 12 ella è aora in la septima sti.
età de li reposanti. DSP 40 a.1461 aora voi intendei la FAS 149.
caxon de la vostra convocation. TL.2 360 a.1465 spetia- D aotoritae. autor. L auctorem.
menti aora che ella (quella nobile cità) … multiplica de aotoritae sf. “autorità”
ben in meglio. BRP 10 n.n. a.1474 Saona nobilissima… PAB 52 e mi… no cognossea bem soa grande aotoritae.
aora suo porto un poco mesto. TL.3 201 a.1475 jamai no PAB 54 metando mea aotoritae si sovensso a grandi perigi.
lasa de molestar lo imperaor aora de una cosa aora de una D aotor.
altra. DSP 79 a.1489 passao lo iorno de carleva aora aotramenti avv. “altrimenti”
proximo. DTC 644 sg. ca.1520 a hora e necessita che io PAB 72 li nai de li gentillomi am necessitae de seguir le
m’inchini de tanta altezza. –– aora son posta in tanta di- overe de lor antecessoi; aotramenti elli desligneream.
sfortuna. CIT 33 per fâne aora sentençia. CIT 81 corro PAB 74 in la menor cossa chi sease de querir lo sovram
per boschi aora ombra aora pastò. NPD 57 (P.Murassana, paire de tuto, che aotramenti mai no se comenssera cossa
Sav.) se sta freschi aora de stae. RAN 64 a.1612 chi bem finissa. PAB 96 um corpo reondo altramenti sen-
(V.Dartona) SSZ 22 s.xvii. (G.De Rossi) mentre aora sta- te e conssidera lo vedeir, aotramenti lo tochar.
va con ra tremmiruera/ d’andà via senza veive… CIC 21 D atramenti. atrimenti. atru. atrumenti. autremente. sau-
s.svii. (G.Chiabrera, Sav.) aora che scciassa ben dorme ra trimenti.
aotr 93 apar

aotressi avv. “altresì” apaià vb. “aver tempo, aver agio”


PAB 39 e crea lo nostro segnor Dee pessi graindi e bal- GO. RAN 159. PS 45: noto solo dai lessici. < * paritare,
lenne… e aotressì li oxelli vivesem in le aire. * paridiare “pareggiare”. REW 6238.
D atressi. D apairar. apararse. aparegar. apariar. apêlà.
aotri pron. sg. “altri” apairamento sm. “avvenimento, caso”
AG 49.206 chi menaza/ andar a atri tochar lo naso/ quan- AGC 142.63 cossi grande apairamento/ n’a portao un pi-
to dor g e poi romaso/ quando aotri lo so gi straza. AG zen vento. (ms. aparimento).
134.316 no e ben prende tutavia/ zo de che aotri lo con- D apareiamento. aparimento. apairar.
via. apairar vb. “aver tempo, fare in tempo”
aotro agg., pron. “altro” AG 134.204 si tosto passa to lavor/ che ogni bocon con so
AG 26.4 un (greco) / chi de li aotri e pu axerbo. AG dozor/ quaxi pu tosto sor fuzir/ cha tu l’apairi de sentir.
49.324 de le garee che preisem/ parte menam con li (FA 324 s.v. aparare “imparare”. FAS 143 corregge:
prexon/ en le aotre fogo aceisem. AG 139.18 l’omo laxa “aver tempo”).
terra e aver/ fe e tucta aotra hereditae/ niente ne porta per PAT 24 a.1352 se elli s’apayran de proveir (PS 45: “se
ver. AG 143.234 la confesion per nisuna arte/ no la partir fanno a tempo a provvedere”: lat. par > * pariare “metter-
in doe parte/ zo e dir aor l’una partia/ e l’aotra dir un’atra si in pari”.
via. PAS 28 le aotre cosse. PAB 72 ello no quer aotro fa- Cf. MB 35 (Bonvesin) apairar “avere agio”
vor ni guierdom cha de secreta consiencia. CEB 356 lo D apaià. apairamento. apararse. aparegar. apariar. pairar.
dolor de la malla moger lantor mitigera quando tu odirai apaizanòu agg. “rustico, villano”
parlar de le mogie d’aotri. CEB 358 se elli som mercan- BDS (Sav.)
ti, pu seguro è che elli partam cha che elli seam in com- D paesàn.
munitae, azo che l’um no reproihe la desaventura de l’ao- apaltamento sm. “appartamento, abitazione”
tro. MAC 163 l’aotro iorno vegnando (l’indomani). PRP
RPC 44 a.1743 mobili ch’io sottoscritto ho ritrovati nel-
339 (str.3) ve prego a smentegave ri aotri intrighi.
FAS 151, 159. PRA 371. GUA 104. ATT 56. l’apaltamento superiore della casa dell’illustrissimo si-
D atru. gnor Damiano Daste.
aotru agg. e pron. “altrui” aparà vb. “addobbare, riparare; proteggere”
AG 14.143 per far l’aotru raxon perir/ aotri zuram tropo TVD (Dolc.)BDS (Sav.). RNC. 11 (Pon. lig.): cf. neogr.
speso or. AG 70.10 chi po l’aotru agarraffa. AG 76.8 de (Chio) ¶parßw “preservare, proteggere”
comun faito an morin/ per strepar l’aotru motura. D desparà. L aparare.
FA 324. FAS 151.159. aparaiar vb. “apparecchiare, preparare”
D atrui. PCD 27 s.xiv.
aotrui agg. “altrui“ D apareiar.
AG 39.21 laxando l’amor aotrui/ conzunto star semper apparamento sm. “apparato, corredo, addobbo”
con lui. AG 144.224 l’aotrui beleza. AAD 261 uno apparato… un altro apparamento per la re-
FA 324. FAS 149, 151. trocamera di levante di mezodì de razo turchino et tela
D atrui. d’argento liscia senza letto.
aotura sf. “altezza, potenza” D apparato.
AG 58.10 a montar in quella aotura. AG 76.5 per mante- apararse vb. “sforzarsi, darsi da fare”
ner aotura/ e per inpir lo cofin… AG 138.117 questa ci- AG 145.187 apariemose e sforzemo/ de prevenir a la ci-
tae…/ tuta pinna…/ de grande aoture e claritae. PAB 59 tae.
or e baso so che era in aotura. PS 45: forse < *paridiare “pareggiare, mettersi a pari” in-
FA 324. FAS 149, 164. PS 35. crociato con apariar “apparecchiare“ .
D aoto. D apaià. apairar. aparegar.
aoura avv. “ora, adesso” apparato sm. “apparato, corredo”
GL 20.73 aoura mentre era tâ fêa costion… SCF 98 a.1464 che lo altà sia ornato de apparati e con la
D aora. morta e trifolio. VSC 222 a.1496 cum congrui ornati et
aouramoæ avv. “oramai” apparati di tapaxarie et palio di seta. AAD 262 un ap-
GL 19.41 auoramoæ da ra fadiga/ resciora ra stanchezza. parato per la poppa della quadrireme di veluto verde con
D zœmoæ . le grixelle d’oro e d’argento pezzi sei.
Aoustin n.p., m. “Agostino” D appadù. apparamento. L aparatus.
GL 14.61 così chi a ro Farcon o a Sant’Aoustìn (teatri di
aparegà/ -ar vb. “paragonare”
Genova)/ sciortì fœura a cantà se vé ra bella.
PD 152: pron. –ow-. IVE 14 nigum premio de vertue no se po aparegà a lo
D Agustìn. premio de la caritae, impero che la caritae si he reina et
appâdù sm. “addobbatore di chiese, organizzatore di dona de tute le vertue. PEG 41 Lucifer… se vosse apa-
feste” regar a Deo.
GO. CAD. D apaià. apairar. apararse. apêlà. paregio.
D apparato. aparegar vb. “apparecchiare, preparare”
apagar vb. “calmare, soddisfare, pacificare” CEB 357 la tropo desordenà voluntae de edificar aparega
AG 45.80 lo vostro faito andera drito;/ ogni fortuna e mar et aspecta tosto vendita de li edifficij.
torbao/ ve sera tuto apagao e abonazao. AG 79.104 odan- appareggi sm. pl. “preparativi”
do tante cosse dir/ me comenzai atenerir/ de me vorer foi COM.6.12 (contad.) e no sei ch’o læ anæto a Ziena pre fa
revocao/ per poer vive apagao. AG 122.13 ma De voia e li i appareggi pre o so matrimonio con Argentinna.
santi/ che segondo a lui piaxe…/ de lor se cerna alquanti/ D appareggià.
chi apage li xarranti/ en tranquilitae veraxe. AG 136.150 aparegià agg. f. pl. “pronte, apparecchiaeo”
che se qui te zuigerai/ lo sovram zuxe apagerai. IVE 37 e MC 691 quelle arme de gracia che Deo n’a dayto… elle
quando lo fantin pianzea… la maere lo vorea apagar. son tute aparegià a la voluntà de tuti quilli chi volam con-
FAS 153. trastà e combater contra quelli inimixi.
D pagà. D aparegiato. apareiar. apêgià.
appa 94 apar

appareggià/ -ar vb. “apparecchiare,preparare ” apareiar vb., “preparare, apparecchiare, fornire”


CBL 329 (1.50) ogni homo devotamenti/ si se debia apa- AG. 49.140 s’apareiàm. AG 53.265 l’aversario no dorme
regiar/ e la soa anima mondar/ a receiver lo Sarvao. PAT mai…/ ni d’atro no s’apareia/ se no de fane esser toiua/ la
23 a.1352 abiando… aparegiao refrescamento per le no- gloria ch’el a perdua. AG 63.75 en lo mar chi l’apareia/
stre garee. GP 277 Christe si comanda alli soi discipoli lo pescao incapellao [il male (la morte) che il pescatore
che elli pensassen de apparegiar la pascha. GP 279 et li prepara (al pesce)]. AG 94.34 perdando quelo regno
altri discipori pensavam che Christe lo mandasse apare- biao/ che De i a sempre apareiao. AG 143.274 or no laxar
giar alcuna cossa per la pasqua. –– segnoi metive incon- lo grande mercao/ chi t’e cozi apareiao. AG 144.60 no s’a-
zo & apparegiaive che aora si e tempo. CR 18 o doce pareia, zo me par/ guari ben de contrastar/ ali inimixi sa-
maere, per venardi apparegiai bon disnar. PS 26 apare- raxim. AG 145.421 or e ben mato chi no veia/ chi ben no
giamo (cong.). FTM 98 sg. a.1456 (Sav.) a darne amae- s’apareia/…/ de portar in fin de qui/ de che lo possa viver
stramento como si debiamo disponere et apparegiase a ri- li. CBL 329 (2.5) ogni homo s’apareie/ a receiver lo do-
ceverlo honoratamenti. DTC 653 ca.1522 incontanente le ce Criste. PLD 83 a.1367 m’apareio per andar in Roo.
mandai scrivando/…/ che lo suo perforzo andasse apare- PAB 48 e de quella cassa (caccia) che tu pigerai apareia-
giando. DFC 84 a combatte appareggæve. DFC 215 a dì mela, che e vogio maniar.
quattro strofoggi a s’appareggia. FAS 151. PS 2, 26.
D aparegiar. D aparaiar. aparegiar. apareglar. apareglià. apareiamento.
aparegiao agg. pronto” apareiao. aparelar. apariar. aperegiar. apareziatore.
GP 279 sg. seai aparegiai e prendillo e tegneiro forte. –– aparelar vb. “apparecchiare, preparare”
e som aparegiao de morir conteigo. MAC 167 a ti e apa- FPI 537 “lig.”
regiaa coronna de gloria. D apareiar.
aparegiato agg. “pronto, apparecchiato” apareziatore sm “fabbricante”
TL.1 140 a.1454 apparegiata a ritornare. FTM 99 a.1456 NAB 21 a.1473 (Sav.) se alcuno laborante… esendo apa-
fa che tu sei tuta appareggiata di vederlo. TL.2 768 reziatore di berrete…
a.1471 per honore e gloria de la segnoria vostra semper D apareiar.
apparegiati. BBL 271 a.1474 se posso per voi, sono apa- apariar vb. “preparare, apparecchiare”
regiato. MGT 198 a.1498 offeriandose aparegiati da bono AG 145.187 da poi che tuti navegemo/ apariemose e sfor-
animo in ogni grandessa e gloria de v. maestà. PAD 512 zemo/ de prevenir a la citae/…/ donde n’aspeta lo
a.1507 non si manche la provesione requesta così de li de- Sengnor.
nari como de tegnire la paga aparegiata. PS 45. REW/FPI 6238.
D aparegià. D. apaià. apairar. apareiar. pairar.
apareglià vb. “preparare” aparimento sm. “apparecchio (funebre)”
ADL (Vent.) AGN 142.63 tuto quanto era texuo/ en un punto e stao
apparegliao agg. “pronto” perduo; /cossi grande aparimento/ n’a portao un pizen
PRP 339 ve prego a smentegarve ri aotri intrighi/ e sora- vento.
menti a zo sta apparegliai. PS 34.
PRA 374.380. D apareiamento.
apparegliato agg. “pronto” aparir vb. “sembare, apparire”
VQP 28 a.1496 quello è reputato vero amore quando è re- AG 29.3 l’omo avar exoecolento/ chi tem tuto e no vor
ciproco e l’uno amico apparegliato per l’altro. spender/ ma par (AGL: m’apar? AGN m’apar) monto da
apareglao agg. “pronto” reprender. CR 18 maere mea, segondo che apar, voi no
PAS 30 e som apareglao de morir com teigo. intendei quelo ch’e ho dito. CPF 169 a.1589 overa la qua
D apareiar. me costa tre miria scui como appà per scritture pubriche.
apareglar vb. “apparecchiare, preparare” AG 56.174 ma Ieso Criste pusor via/ privarmenti i aparvia
PAS 28 sg. e Criste si comanda alli soi dissipuli che elli (PS 29: aparvia fatto su aparvì). CR 22 e resusiterò… e
penssassem de apareglar la pascha. –– Juda… si ze a or- ve aparrò in tal mainera che mai o no avesi tanto piaxei.
denar con li zue, ch’elli s’apretassem e apareglassem de CBL 333 (6.39)(= CF 1.6 s.xiv. (Pietra) Criste… aparrà si
vegnir a prender Criste… –– Segnoi, apareglayve, ch’ello tenebroxo/ e mostrera la faza scura/…/ el aparà en tar fi-
e aora tempo de compir la cossa vostra. gura/ a lo peccaor. MC 682 ly segni chi apparam per
PS 6. Cf. DC 243 piem. s.xv. appareglar. caxom de quello iorno. AG 12.159 incontenente i aparvì.
apareiamento sm. “preparazione, apparecchio” AG 56 110 e un bello zoven i aparvj / pu resplendente cha
AG 16.373 faxeam l’apareiamento/ de sepelir lo corpo lo sol. IVE 22 un angero de lo nostro segnor… si aparvi
santo. AG 143.11 l’omo chi va a confesarse/ si de…/ far in quelo tempo a Josep in sonno… MAC 161 Ihesu
un apareiamento/de gran dolor e pentimento. Criste… resussità de morte a vita e aparse a li soi aposto-
FAS 151. ri… lantor aparsse unna grandissima luxe in la prexom.
D apairamento. aparimento. apareiar. L apparamentum. PAB 47 e l’angero li aparse e disse… LSE 26 mai figlia
apareiao agg. “pronto” de re aparse vestita de tale habito. PS 29 s.xiv. aparvisse.
AG 36.68 li perigori tai e tanti/ apareiai da tuti canti. AG IVE 22 a li quai ello se manifestà e mostrase vivo… apar-
39.77 de lor arme apareiai. AG 43.146 omi cortexi e in- viando a lor et parlando de lo regno de Deo. IVE 13 in ço
segnai/ e d’ogni ben apareiai. AG 53.41 moier, fiior, bela he aparsuo la caritae de De in noi. PS 27 s.xiv apparsuo.
masnaa/ per ti servì apareiaa. AG 53.71 li e conduti deli- GP 376 vide questi segnai chi eran aparsui in lo cel.
cai/ en monte guise apareiai.AG 144.7 lo me par apareiao/ RAN 58 s.xvi (B.Cigala) apà “appare”
de cair in gram perfondo. CBL 329 (1.54) ogni homo de- FA 324. PS 24.
votamenti/ si sea apareiao/ a receiver Criste omnipotente. D paréi. paisciùn.
CF 10 (1.12)s.xiv. (Pietra) or che farà lo peccaore…?/ apartegnir vb. “appartenere”
l’inferno sera apareiao/ unde li den sempre penare. CP GOG a.1444 lo que novo officio haberà arbitrio de le cos-
126 a.1356 semo a tuti li vostri piaxer et servixi apareiai. se nove tanto, et de quelle che appartegnivan a le
D apareiar. Compere per lo ano suo.
apar 95 apen

apartoir vb. “partorire” apêgià vb. “apparecchiare, preparare”


IVE 38 ge aveam pregao, che quando ella fosse apartoya, FDG 50, 125, 135, 243.
ello ge scrivessem ogni cossa. D aparegiar. aperegi. apögià.
D apartuì. apeiso agg. “appeso”
apartorì vb. “partorire” AG 63.70 che questa vita meschina…/ che si e frage e so-
PD 344 a.1612: “forse letterario”. tir/ che e quaxi apeisa per un fir. CIT 163 chi statue dedi-
D apartuì. chæ, là voti appeixi/ a Maria, protettrice dri zeneixi.
apartuì/ -ir vb. “partorire” D apende.
PAB 41 e tu apartuirai li toi figi cum dolor. PAB 47 tu si apellà vb. (giur.) “ appellare (in giudizio)”
e gravea e apartuire (PS 25: -e < -ai) fiio chi avera nome TL.1 337 a.1455 se ne po apellà e no lo vorre far.
Ismael. IVE 37 quando tu averai apartuyo, tu no lo fazi a D apellar. L appellare.
savei. IVE 39 odì che la nostra dona aveiva apartuio. IVE apellar vb. “chiamare”
41 la nostra dona era aparturia (ms. apartia; FA 324 apar- AG 12.428 un principo…/ chi Profirio s‘apelava. AG
tuia) lo fijor so. 37.64 ma grande honor e no apello/ crovisse d’atrui man-
Antica caduta di –r-: POF 9 sg. LSE 31 n. PD 344: forse tello. AG 56.233 un segnor…/ chi Pero Banche se apela-
il punto di partenza è il fut. apartu(r)irà. PS 7: forse da un va. AG 140.355 la doze vergen biaa/ chi gloriosa e ape-
dissimilato *partudire. Cf. SAP 387 a.lomb. apartuir “sfo- laa. PEG 40 sgg. meze sam Zoane, in lo libro de la soa
gare”. Cf. C.MERLO, ID 18 (1942) 202. revelaciom, chi e appelao l’apochalis… –– e perço som
D apartoir. apartorì. aparturir. partuir. appellay cavi, che elli som cavi de tuti vicij. –– pigriça,
aparturir vb. “partorire” chi è appellà in la sancta scritura accidia. –– um peccao,
LSE 31 una jovene avea aparturito una figla. chi e appellao ingratitudem. –– e conzo sea cossa che el-
D apartuì. lo sea appelà cristiam, ello no l’è. PAB 50 Boecio…/ sam
apasentà vb. “calmare” Severin fo apellao/ per la vita virtuossa.
PVG. D apellà. apelo. rapelar.
D paxentà. apelo sm. “appello, zufolo, richiamo per gli uccelli”
AG 54.213 odando ben li xivoreli/ dele Scriture, e i apeli/
apassiona(se) vb. “appassionar(si)”
de li messi de De qui criam/ e a far ben senpre ne inviam/
RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) apassioname. e cun losenge e con menaze/ per zo che l’omo mar no fa-
D pasciùn. ze. AG 69.3 si como sor oxelaor/ con soi oxeli cantaor/ e
appattà vb. “pareggiare” con enzegne e con apeli/ prende e aver oxeli…
GO. BOS 167 s.xix. (M.Piaggio) mascarsuìn… truviò a FA 324. FAS 162. FDG 58, 255.
stradda d’appattame (“tornare in pari = vendicarsi”). D apelar. apelleura.
VPL. apelleura/ apellœura sf. “zufolo, richiamo (per gli
D patti. repattase. uccelli)”
apatanòu agg. “infangato” RDB 100 (B.Schenone) a l’apelleura è solito a corrì. GL
BDS (Sav.). 5.1 mentre Armida così fanetti a oxella/ a forza d’appel-
D pâtàn. lœure e de reciammi…
apatarà(se) vb. “infangar(si)” POF 10. PD 124.
PVG. D apelo. pelöia.
D pâta. appena avv. “appena”
appâto sm. “appalto” IVE 12 apena che noi possemo portà la penna de purexe,
CIT 8 d’avei ra testa/ dura ciù che re legne de l’appâto. lì de necessita voi porterei la pena de li serpenti. NPD 59
L appaltus. a.1749 (Sav.) appenna sei vegnuo…
appaturnìo agg. “intristito” D amarapena. penna.
COM.1 30 meschinetta, a l’è vengûa ch’a no gh’è ciù me- apende/ -er vb. “appendere”
za… malinconica, appaturnìa. RV 18 s.xii que negota no farò / ance fossi voi apeso (im-
Cf. BIO 272 emil. patùrnia “noia, malinconia”. piccato). PAB 46 e possa li apeize la picossa alo collo e
appaxentà vb. “pacificare” insi fora de lo tempio.
CAD. BNL 75 (Perin., Pigna). MP 17.9 (Pigna). PVG. apende.
a pe/ ape / appé cong. “presso, davanti a, a confronto di” PS 24. PD 350.
AG 143.204 zercha alo primera mente/ preve ben sufi- D apeiso. pender. L apensus.
ciente…/poi si t’abasa a pe de lui/ acusa ti e no atrui. appenellà vb. “dar fondo a un’ancora piccola a
CBL 341 (16.29) se ape de lo to lao/ fijor, e fosse staita rinforzo di una maggiore”
CBL 349 (25.153) a pe vostro,maire mia/ e sezereiva vo- CAD.
renté. IVE 54 Zoane… zitaxe tuto in terra desteizo, e apensao agg. ”intenzionato, preoccupato“
misse la bocha ape li pee de messer Ihu. MAC 162 se el- AG 36.89 e in per zo son apensao/ de zazunar poi san
la è serva e la rechaterò e sera ape de mi grande per la so Thomao. AG 54.75 nixun de lor sta apensao/ d’oise dir:
bellessa. MC 685 Job chi fo cossi santo e grande a pe de scacho zugao. AG 91.101 si che quando e afolao/ tardi
Deo. PAS 33 ze se ne s’assetar a pe de lo fogo. PS 41 lantor e apensao/ de l’arror che l’a tegnuo. AG 140.213
s.xiv. ape de mi, ape de noi. SA 251 a.1340 / (Sav.) se… quando atri s’acaveia… no ge corre ni g’andar…/ ma
no han a pe de lor quella tal thavatura. CAR 11 a.1381 sempre sei apensao/ de retornali in bon stao/ dagando
lecti v. chi sum a pe de fra Rafo de Bargagi hospitalier de ovra e favor/ per che se amorte lo remor.
lo ditto hospital. Et primier quello chi è a pe de la porta de D apensar.
l’ospital. RDC 77 perché re donne barbare de cuoè / a pe apensar/ -arse vb. “pensare, ragionare”
de voi pietose dì se pon. PRI 15 s.xvii. (G.Chiabrera, AG 43.32 che chi uncha ben s’apensa/ e raxonando vor dir
Sav.) suttu re to parpelle appè dri euggi…/ suttu re grotte ver… AG 71.42 no cessam de dir: guardave/ zo e: se-
appè dri scheuggi. PRI 17 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ma gnor, apenssave/ e guardave quanto poei/ da i enimixi che
missa appè de questa fantinetta/ stagghe ogniuna inderé. voi avei. AG 142.6 come e pu me guardo intorno/ apen-
MUI 171n. PD 114 sg. Cf. SAP 387 a.lomb. ape m.s. sando noite e iorno/ tuto lo mondo vego dao/ a ogni vicio
apen 96 apoi

e peccao. AG 142.96 per De, sengui, or apensai/ che de 27 a.1440 a l’è stato apicao da li soi. PAD 377 a.1507 li
niente n a creai. AG 143.10 l’omo chi va a confessarse/ si hanno apichati. PAD 393 a.1507 hanno preso uno chi se
de alo ben apensarse/ e far un apareiamento/ de gran do- chiamava lo Negrino di Montobio, e l’apicorno a Recho.
lor e pentimento. AG 144.1 quando e me son ben apen- CIT 87 appiccate, Amô disse, poveraçço. GL 6.86 dun-
sao/ de li faiti d’esto mondo. PAB 57 che se tu t’apen- que comme una pegora chì ciosa/ starò sempre a crià: for-
sassi, tu e pur in lo reame, unde tu nassesti, de lo sovram che, appicchæme! COM.1 85 se me ciaxe? me piaxe de
Segnor. CR 20 ma, perzo che avei dito che o me vorei fâte appiccà, scoà, e poi mandate in galera. COM.1 97 e
avisa e me son apensà… che voi permetae che e mora per chi emmo da fa appiccà?
un iorno avanti de voi. CR 22 e apensaeve in quelo piaxei FA 324.
e in li altri che ve diro. CIT 6 donna, quando m’appenso D impichare. impicase. pichà. L apicare.
che agge avûo/ fin chi con voi così cattiva sorte. apio sm. (bot.) “sedano (Apium graveolens)”
FA 324. AGC 36. FPL. REW 526.
D apensao. penssar. L apium.
apensionare vb. “dare in affitto” apizagià(se) vb. “appisolar(si)”
SCF 100 a.1485 posano… apensionare dicte quatre caze PD 145.
per fin in doi agni… et che di quelle pensione… possano D pizaggià.
dispensarle in necessitosi et malati de dicta compagnia. apizare / apiziare vb. “accendere”
D apixonare. pensione. L pensionare. PAD 347 a.1506 a dì detto una questione che s’era api-
aperegiar vb. “apparecchiare, preparare” ziata in diversi parenti se li era mandato doi commissa-
CBL 329 (2.3) ogni homo s’aperegie/ a receivero con rij… haveano de gia acordato quelli della parte fregosa e
amore. PEG 43 tu no e degnamenti apperegiao per con- fattoli dismettere l’arme. PAD 396 a.1507 lui voleva api-
fessiom o per contriciom. MAC 169 e lantor l’ imperaor zare la scaramuzza. NPS 578 a.1527 vide apizata la bat-
le fe aperegiar un grande vassello pim de aigua bogente. taglia. PAD 380 a.1507 quelli chi erano alle guardie si so-
PS. 1 no apizati (affrontati in battaglia) con quelli di San
D apareiar. aperegio. Francesco.
aperegio sm. “accessorio, corredo” MUI 166.2 impizar. Cf. CVM mil. pizzà, m.s.
TL.2 338 a.1465 aperegi per coiracie. D aspissà. L pinza guerra.
D aperegiar. apizuà(se) vb. “appisolar(si)”
aperlongar vb. “rimandare” PVG.
AG 84.12 a far ben no dar soriorno/ ni aperlongar a l’en- D pizaggià.
deman. apizzûo / apissü’u agg. “appuntito, aguzzo”
FA 324. GL 11.28 questa l’ha pin de freççe ro carcasso/ tutte ap-
D perlongar. pizzûe, terribili e tremende. BDS (Sav.) apissüu.
apertegnir vb. “competere, spettare” D pissa. pisüa.
AG 97.2 a li bom chi salvarse dem/ mai corrozar no s’a- apituà vb. “allettare, adescare”
pertem/ se lli re an prosperitae/ e eli spesso aversitae. AG RAN 124. BDS (Sav.) ”antiquato”.
140.204 no ge voler aproximar/ se demandao no g’e stai- Apiu top. “Appio (Vent.)”
to/ o no t’aperten lo faito. PAB 81 l’officio d’andar, chi LTI 31 n.4 Caster d’Apiu. a.1063: monte d’apio. a.1156:
apertem a homo per natura, mettesse in overa per ussans- ex parte podii de api (località fortificate).
sa de pee. PEG 42 le maynere del peccao… tute s’aperte- L apium.
nan a orgoio. PAB 51 confforto e constancia se apertem apixonare / apixunà vb. “dare in affitto”
a nober e perffeta intenciom. CR 19 azo che o usei le vo- DSP 118 a.1487 ogni caza e villa… in nigun tempo se po-
stre virtue e lo vostro seno cosi como se aperten a perso- sa vendere obligare alienare o apixonare, salvo… ADG
na savia. FAR 33 s.xiv. (Sav.) apertegnir: traduce lat. in- 124, BDS (Sav.) apixunà.
tersum. PSG 382 a.1512 serriole… apontelate sotto co-
D apensionare. pixon.
verta dal paramegiare a la bechiaria como se apertene.
PS 37. applicare vb. “destinare, attribuire”
D partegnir. pertegnir. DSP 79 a.1489 pene… applicate per la tercia parte ad
appeteciato agg. “(di piante) colpito da malattia” ogni acusatore di ciascuno contrafaciente. MNS.1 109
GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non a.1577 (Sav.) sotto pena di libre dieci… applicata per la
possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco- mettà al magnifico Comune, e per laltra fra l’arte e l’ac-
nati, appeteciati, arrigati. [Cf. it. petecchia “esantema, cusatore…
eruzione] D apricare. L applicare.
apiamar vb. “chiamare” apogia sf. (mar.) “appoggio, accosto”
FUP 100 s.xiv. (Sav.) le anime defunte…a so che meser VIA 94 a.1476 (Sav.) item cavi per apogia…
Ihu Xre le aregorde e le apiame a la soa beata gloria. D apozar.
D ciamà. piamar. apögià vb. “apparecchiare, preparare”
apiangar vb. “ intenerire” FPI 537.
PS 45 s.xiv. in tanta devocione… che li cor de la gente D apêgià.
fom tuti apiangai. –– a questa pricaciom… ave tanta con- apògiu. sm. “appoggio”
triciom… che cum grande abondancia de lagreme fo FDG 271.
apiangaa. D apozar. L pozus.
IVI: pare significhi “intenerito, rammollito”, ma non oso apointà/ -ar vb. “allacciare”
proporre *planicare. LSE 17 li dì solenni questa nobile Elizabet cum tanta de-
appiccà/ -ar vb. “impiccare” votion honorava, che pur le manneghe non se voleiva las-
AG 53.19 cossi ne van senza astalarse/ tuti in enferno api- sar cuxir ni apointar per raxon alcuna, inanci che le mes-
casse (AGN: apicarsse). GP 369 e si preixe una corda e se fossem compie. CIT 71 za l’arba s’appointava re scar-
si se ne fe uno lazo e si se misse lo cavestro alla golla e si pette/ per uscì fœura e mettese a camìn.
se apicha ello mesmo. IVE 21 et alquna vota se despera RAN 90: fr. apointer.
et s’apicha per la gola. PCD 41 s.xiv. apiccà (ptc.) CAR D appuntà. pointar. punta. repuntà. L apontare.
apoi 97 apre

apointo avv. “appunto, precisamente” Iuda scariot… rceveiva tuto quello che era daito a Christe,
RDB 12 ma a pointo m’interven, de che me duò / com’in- e alli apostori… –– lo fazo apostoro. MAC 161 Ihesu
tervegne a ro compà Meghìn/ chi ro so aze andava a çercà Criste aparse a li soi apostori.
fuò / si gh’era sempre adosso a cavalìn. CIT 53 sg. oimè, apoverir vb. impoverire”
che o me n’ha fæto imbertonà / comme apointo ro gatto AG 133.101 e no so uncha ch e vise/ che alcun homo apo-
dra mezena. –– l’è apointo comme a dì mangià poaççe/ o verise/ a dar per De ni a so meso. PAB 63 o cative riches-
mangià pastiççetti da boccon . CIT 205 de sciû ra fregat- se e soffraitosse… le quae alcum ni puissor no pom tute
tina/ stava apointo tirando ro resaggio. GL 20.81 così aveir, ni eciamde quaxi alcum n’a, sensa apoverir aotri.
apointo se fa vei ro Sordan/ abbrascaoù e ascramaoù de FA 324. PS 37.
sangue uman. D povero.
RAN 91 apraàu agg. “sistemato a prato”
D aponto. FCT (Triora): od.
apointo agg. “trapunto, intessuto?” L apraatus.
CIT 231 Corsega, reamme apointo d’oro/ così atto a illu- appraccà vb. “placare”
strase. GL 20 (Argomento) Rinaldo Armida appracca. (TT: pla-
apointo agg. “appeso, affisso” ca Rinaldo Armida).
CIT 26 me poæro come apointo a re berline. D pracà.
appontellà vb. “puntare, puntellare” aprehender vb. “imparare”
RDV 188 a.1588 per intraghe appontellan gambe e pé / e
CBL 332 (4.57) serviamo lo doce Criste…/ aprehendan-
spointan sì che gh’intran votte assè. RDC 173 a.1712
apontiella (“egli puntella”: FAS 144 n.: “-ie- toscanesi- do disciplina/ cum grande afliccione.
mo?”) D enprender.
D pontelare. apreisu agg. “quagliato”
apontelato agg. “puntellato, inserito a sostegno” VPL.
PSG 382 a.1512 la tapera de square de pino o de rovere… aprende vb. “scottare la carne perché si conservi me-
apontelata soto le late… cum quatro dalfini per ogni pon- glio”
teleto. –– le cadene sotto coverta per contra la incenta per MP 17.9 (Pigna): REW 554.
remesare la galera siano de serriole de fo overo de pino de Cf. SAP 388, MB 35, 112 a.lomb. aprender “accendere”
non mancho grosessa de serriole apontelate sotto coverta D prender. L aprehendere.
dal paramegiare a la bechiaria como se apertene. aprende vb. “(di malattia) attaccarsi, contagiare”
D pontelare. MP 17.9 (Pigna)
aponto avv. “appunto” aprende vb. “cagliare, coagulare”
FAS 165. ADP (Pietra), ptc. aprezu. PVG.
D apointo. appuinto. apunito. (giusto) appunto. D prender.
aportar vb. “portare” appresaglio sm. “occupazione temporanea di terre
CAR 67 a.1479 che nol sia nesun de la dita Compania chi comunali”
olzii aportar coreza nesuna furnida de argento. VCC 33 GRD 109 (Pigna) appresagli a magaglio.
a.1480 (Sav.) ogni foresté chi aportassem clavature in la L apresagliare. presalia.
cita de Saona per vende. apresentar vb. “presentare”
D portà. L aportare. AG 5.10 e acorpaa fosti e acussaa/ e a un tyrano apresen-
aposar vb. immergere” taaa/ de quela gente pagana/ per zo che voi eri crestiana.
MP 17.10 (Pigna). AG 6.28 me peccai con cor dolento/ senper denanti m’a-
D appussà. presento. PAS 34 quando lo nostro segnor fu apresentao
apozar vb. “appoggiare” davanti de Cayphas. FAR 36 s.xiv. (Sav.) fir apresenta:
FAR 8,35 s.xiv. (Sav.) apozar: traduce lat. hereo (adhe- traduce lat. ensenior. PMN 166 a.1468 essendomi stato
reo). PAB 73 a povera possessiom s’apozam apresentato uno comandamento. AA 54 fu eleto sommo
PS 5, 36. pontefice Adriano vi….gli andarno incontro e … lo arsi-
D apògia. apògiu. apozato. apugià. L apodiare. vesco gli apresento la chiave de la cita de Saona.
apozato agg. “appoggiato” PS 37: tuttora vivo.
LSE 28 seando per debelesa apozata al gremio o in lo sco- D pressentar. L apresentare.
so de la ancilla… apresiar vb. valutare”
D apozar. FAR 38 s. siv. (Sav.) fir apresia: traduce lat. liceo.
aposticcio sm. (mar.) “trave esterna che regge gli D aprexiar. L appreciare.
scalmi dei remi sulla galea” apresso avv. “dietro, dopo”.
PSG 382 a.1512 li apostici de fo o de pino o de aveto, bo- AG 49 372 correa mile duxenti/ e norata e octo apresso
ni et suficienti cum li soi scarmi da popa a proa. AG 49 209 lo nostro hoste anda apreso. PAB 80
D posticci. L aposticius. Orffeus… apresso se fava andar/ li boi per so violar. PAB
aposticio agg. “falso, contraffatto” 45 Noe compi se cento agni (prima) che vegnisse lo dilu-
PAB 51 cum faosse boxie de letere apostice. vio, e apresso vive trexenti cinquanta agni. PAB 47 como
PS 45. voi odirei coci apresso.
D apostiso. postizo. L apostiçus. PS 39, 40.
apostiso loc. “a posticcio” (in) apreso loc. avv. “dopo, in seguito”
LSE 17 quando se consagrava la sacra hostia, se l’avea PAT 22 a.1320 in apreso informajve de l’intencion de lo
manneghe apostiso (maniche a posticcio, staccabili) le rej.
desligava, et li fermagi ponea zu. apresso prep. “dopo”
D aposticio. AG 14 692 lo dexem (precetor)…/ ven apreso ben in dri-
aposto / apostor / apostoro sm. “apostolo” to/ de lo novem.
PS 12 s.xiv. aposto. FUP 118 s.xiv. (Sav.) spirito s(anto) PAB 85 e te quero se tu ay segno che le annime apresso la
lo qua inlumina lo cor deli doze beae apostor. GP 276 morte de lo corpo abiam alcum tormento. CR 7 tuti li rey
apre 98 apru

chi forn apresso a ello. CR 20 apreso la mea morte. PAS aprossimar vb. “avvicinarsi”
30 apresso queste parolle incomenza Criste a ordenar lo PAB 52 e villa aprossimar a mi, remirando mea fassa an-
so testamento. ASF 742 a.1532 in la prima camera de la gossossa.
famigia, appresso la canzellaria. D aproximar.
apresso prep. ”presso, vicino a” aprosimo agg. “prossimo, vicino”
IVE 66 che e vegne la seira abergar apresso a ti. VCC 32 PCD 48 s.xiv.
a.1480 (Sav.) salvo se primamenti quelo tal meystro o la- D proximo.
vorante o fante non ha apresso de si la clhaveura donde se Aprosio cognome
fa le dicte clhave. DSP 59 a.1487 quando le nave serano DPD 59 a.1754 (Seborga) Gio Batta Aprosio q. Gio.
apresso a li porti, o etiam in li porti. AA 48 la hostaria L aprosius
apreso a li mazeli. AA 59 li poveri… la comunita li fece apröu avv. e prep. “dietro, appresso, vicino, dopo”
tuti acabanare in una villa apreso Santa Maria de Loreto… RAN 159. PVG. CON 53 (Cogorno).
aprestao agg. “preparato, pronto, sollecito” cf. GUA 241, 602.
AG 5 26 è aprestao secoreor. AG 39 163 Criste ne mene D aprovo.
a lo so ben/ chi aprestao per noi lo tem. AG 50.18 De, co- aprovar vb. “approvare”
mo e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/ a deverser exa- SA 242 a.1340 (Sav.) li statuti et hordinamenti de la dicta
minar/ en partimento si nuo/ tuto entorno e combatuo/ arte faiti e aprovai per lo comun de Saona.
aprestao de trabuchar! AG 95.24 aprestao son de zonze. D aproar.
FAS 324. aprovistar vb. “provvedere; prevedere”
D apretar. PAB 87 la simple providencia de Dee ordena e ferma sin-
apretar(se) vb. “apprestar(si), preparar(si)” gularmenti so che a de far, e per destinaciom ordina e fer-
PAS 29 e si ze a ordenar con li zue, ch’elli s’apretassem e ma singularmenti e in diverse mainere e tempi so che ella
apareglassem de vegnir a prender Criste. aprovista. AB 92 se Dee ve tute cosse e per nissun moo
PS 46: corr. “s’aprestassem” [ma è forse un francesismo]. po esser fallio, bisogno e che vegna quello, chi la provi-
apprexao agg. “apprezzato, stimato” dencia aprovista vegnir. –– la cossa no de vegnir per so
RAN 55 s. xvi. che l’aprovista Dee, ma e per lo conversso: De la prove
D aprexiar. per so che ella de vegnir.
aprexiar vb. “apprezzare” D desprovisto. inprovistamenti. provisto. ver.
AG 85.109 per zo cascaun l’aprexia/ che campion e de la aprovo avv. “dopo; vicino”
Cexia. PAB 83 e in che guissa li marvaxi aprexiam li AG 1.21 poi un gran tempo aprovo/ un papa creano de no-
boim? RDB 68 e a torto d’esse guerza voi cianzei/ perché vo. AG 16.378 faxeam l’apareiamento/ de sepelir lo cor-
doi soi ro mondo no dè avei/ s’un solo n’ha ro çè manco po santo/…aprovo/ fazando/ como se dexea. (AGN: sem-
aprexiao. bra significare che i discepoli si stringono gli uni contro
D apresiar. prexiar. desprexiar. L apreciare. gli altri) PAS 33 gue ze sam Per da derrer. Ma cossi co-
Apricale top. “Apricale” mo una ancella dela casxa vi sam Per aprovo, si l’ave re-
PSP 17 apricalis < apricus. BCB 138 n. cognossuo.
D Aurigo. Avrigar. Vrigar. L avrigallum. PAL 7: “il mantenimento di –v- denota la voce come set-
apricare vb. “applicare, attribuire” tentrionale”.
NAB 22 a.1473 (Sav.) soto la pena de lire dese apricate lo P.RAJNA, ROM 8 (1879) 49. FA 324, 380. Cf. SAP 388,
terso ala darsena latro terso ala carita de la dita arte latro 423., MB 158 a.lomb. aprovo m.s.
terso alo acuzatore. CSC 62 a.1564 (Alb.) soto pena de D aprovo. apprœuvo. aprövu. apröu. apruevo. provo.
una libra di moneta de Genoa per ciascuna volta da apri- aprovo prep. “dietro, dopo, appresso”
carsi al santissimo Sacramento del logo. AG 77.9 a li morti vago aprovo; AG 85.62 e gran seren-
D applicare. na gi ven aprovo. CR 7 aprovo de Salomon regnò so fijo
aprico sm. ”terreno esposto al sole” Roboam. CR 9 aprovo la cenna.PAB 43 aprovo de quel-
GRD 129 (Tenda) che niuno negli aprichi di meregiani la fontanna.
longi o ripe, xori, debba ne possa tagliare alcuni alberi. aprœuo prep. “appresso”
aprivaxar vb. “mansuefare” CIT 91 a che con tanta gora/ se cruçia e se travaggia/ ro
PAB 51 le bestie salvaige… se aprivaxam fassandoli bem. mondo aprœuvo a tenti pensamenti?
PAB 69 che quando è preisso lo leom/ ni ligao in prexom/ PD 347: leggi –ö’u.
no li var aprivaxar/ ni darlli ben a mangiar. D aprovo
aproà/ -ar vb. “approvare” apprœuvo avv. “appresso, dopo”
IVE 67 che mi no aprobo, ni vogio aproar, nigunna cossa, RAN 80 s.xviii. chi apprœuvo “qui di seguito”.
noma quella chi e aproà per la scritura santa. TL.1 838 D provo.
a.1458 per questo… sei congregé e requesti de decerne a
ballotole lo aproa o reproa de la dicta surrogation. aprövu avv. “dietro, dopo”
D aprobar. aprovar. CAD. ADL. RGS § 826 lat. ad prope. Cf. CVM mil.
aproar vb. “provare, dimostrare” apröf, apröv.
IVE 8 questa fe … si he confrimà… per spiritu santo… li D aprovo. provo.
confessoi santi in la soa santissima vita la aproa. aproximar vb. “approssimarsi”
D proar. AG 140.202 e quando atrui vei conseiar/ no ge voler
aprobar vb. “approvare” aproximar/ se demandao no g e staito.
IVE 67 che mi no aprobo, ni vogio aproar, nigunna cossa, FAS 165.
noma quella chi e aproà per la scritura santa. D aprossimar. proximo. L aproximare.
D aproar. apruà vb. (mar.) “volgere la prua”
approbrio sm. “obbrobrio” NVM, BDS (Sav.)
PAS 35 to payre chi a tanto approbrio e vituperio soste- D proa.
gnuo per avrir te la porta de la vita eterna. apruanà/ -ar vb. “propagginare”
PS 46: corr. opprobrio? GO. CAD. FDT.P 38 (Triora) apruanår.
D probio. D pruanà.
apua 99 arag

Apuani sm. pl., etnico “Apuani” aquilotu sm. “moneta da L. 5 del periodo fascista”
CTL 10. APT 24: Apua, cf. Genua, forse connesso con PVG: “portava la figura di un’aquila”
basco habe “bosco”, lat. abies “abete”. PCT 35. D aquila.
apugià vb. “appoggiare, sostenere” aquistar vb. “acquistare, prendere”
CAD. BDS (Sav.) AG 75.38 poestae de fora/ chi per tener drita baranza/ non
D apozar. aquistasse cointanza. AG 142.47 di e noite no cessemo/
appuinto avv. “appunto, precisamente” d’aquistar con drito o torto/ dinar e case, vinge e orto. AG
PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) appuinto dixan cumme 145.131 pensa si de navegar/ saviaminti in questo mar/…/
digu mi. che tu aquistj terra e porto. LSE 19 accio che cossi aqui-
D aponto. stasse il merito de la obediencia.
apullà vb. “ammollare, bagnare da capo a piedi” FAS 146 aquisteremo.
CAD. RAN 159. D acquistar. aquisto. L aquistum.
apulengar vb. “rimettere a posto le ossa slogate” aquisto sm. “acquisto”
MP 17.10 (Pigna); BNL 75 (Pigna) AG 140.186 en tucte guise sei avisto/ de no prender re
D pulengà. aquisto. AG 143.97 se tu festi uncha re aquisto.
apumau agg. “(di fiori) in boccio” D aquistar.
VPL (Sanr.). aquora avv. “anche, ancora”
apumelà vb. “abbottonare” IVE 5 aquora la forteza si he asemeia a la raixe de l’erbo-
VPL. ro
appunde vb. “piantare, ficcare” D ancora.
GO. CAD. RAN 159. FPI 551 ptc. appuso. ara / åra sf. “ala”
apunito avv. “appunto” CIT 64 vorei senç’are mettese a sgorà. DFC 101 ti che ti
PCD 46 s.xiv. hae re are. VPL.
D aponto. RGS § 18, BID 59 (Novi Lig.), OCD 25 sg.
appuntà vb. “abbottonare, affibbiare” (Campoligure, Masone) åra.
RNA 170: neogr. pountßrw “attaccare, fissare”. D àa.
D apointar. ara sf. “aia”
appuntà vb. “sequestrare, bloccare i pagamenti” MVS (Sarz.)
GO. CAD. D aira.
(giusto) appunto loc. avv. “precisamente, per l’ap- arà sm. “aratro”
punto” PTA 619 sg. “lig.” LP 28.
GL 11.53 onde a Sigé voltaou, che giusto appunto/ o l’a- D aràu.
veiva con lé l’atra armadura… arrà/ -ar vb. “errare, sbagliare”
D aponto. PAB 55 inzegno d’omo po arrà. PAB 73 or me di, homi,
apuppà vb. (mar.) “accostare la nave di poppa” se voi array. RDC 132 o goarda come arremo sempre
NVM, BDS (Sav.) mœ. PSE 261. RAN 91, 161. PS 2, 46. PD 143.
D puppa. FPI 2904 a.gen. arrar.
appussà vb. “immergere” D araigar. arror. erranti. inarrà.
GO. ADL (Vent.): *ad-puteare. VPL. arà vb. “ansare, soffiare”
FPI 6877 Cf. RGS § 290: ven. apoçare m.s. DVO (On.)
D aposar. pussu. D areàr. aréin. arenà.
apputtifase vb. “impelagarsi, incarognirsi” arabastro sm. (bot.) “Dentaria spinosa”
CAD. FPL (Brignolles, Var, Fr.)
aqua sf. “acqua” D arastra.
BDB 268 (Corsica) arabelare vb. “trascinare
D ègua. AA 315 a.1536 (Sav.) una jovena de Alasio… quale era
aqualicio sm. “condotta d’acqua” stropiata… ogni sabato sua madre la arabelava in lo riano
MPS 43 a.1550 (Stella) e per li aqualicij di essi (edifici) et ivi con grandi pianti la lavava…
altri negocii.
L aqualicium. D rabelà.
Aqua pendente top. (tra Albisola e Savona) arabicho sm. alambicco”
RPV 295 a.1590 (Sav.) persino al rittano di Aqua penden- ASF 720 a.1532 doi arabicho da fare aqua. IVI, Gloss.:
te. FBS 63 a.1608 Pian d’Acqua Pendente. forse “cesso, seggetta” [pappagallo?].
aquariu sm. “rabdommante” D lambico. L arabicum.
MP 17.6 (Pigna) Arabita n.p., f.
D ègua. PIA 64 n.10 < ar.
aquatao agg. “abbattuto, silenzioso” arabrea sf. “tarantola (Ascalotes mauritanicus)”
IVE 93 la corte e tuta aquatà e desbaratà. MP 14.47, 17.10 (Pigna). FPI 7525 “salamandra”
D aquatà(se). quato. D labrena.
aquatà(se) vb. “acquattarsi, rannicchiarsi” arrado sm. “araldo”
PVG. REW 2004. DEI 4.3175. PAD 398 a.1507 vennero l’ambasciatori con uno arrado
D aquatao. del re.
Aqueiroli top. (Bard.) D airado. L aradus. eyraldis.
BBB 27 a.1636 arraffare vb. “arraffare”
L aquarolum. CLD lx. germ. BLG 27: long. (subisce la 1.
àquila sf. “aquila” Lautverschiebung) cf. tosc. arrappare (dal gotico).
D aquilotu. L àghila. aquila. D rafacan.
BUL 420. CLU. Cf. GUA 562 dotto. Aragài top. (Cipressa)
Aquila top. (torrente, VArr.) MP 17.10 (Pigna)
CL 12. CTL 10 D àrega.
arag 100 aran

aragàn sm. “uragano” arambar vb. “accostare, appoggiare (alla parete)”


CIC 106 s.xix (Sav.) aoa se cûre cumme l’aragàn. NVM PCL 276 (Arg.)
, BDS, SDS (Sav.). VPL. D arembà.
arraggià(se) vb. “arrabbiarsi” aramo sm. “rame”
PVG. PD 337. VIA 92 a.1476 (Sav.) item padelle de aramo con le mane-
D raggia. ge longe per frigere n. x. VCC 35 a.1518 (Sav.) vasi de
arraggiào ag. “arrabbiato, adirato” aramo.
RDB 68 che se quarche arragiao/ quello doçe oggio ve ca- D aramu. ramo. L aramus.
vasse ascì/ direimo bonna notte a mezo dì. CIT 132 quan- arampà vb. “arrampicarsi, aggrapparsi”
do d’in âto mâ tutti arraggæ/ veggo vegnì zù comme ten- VPL.
ti chen/ ri maroxi abbajando a ro terren/ da pœu ri veggo arrampegà / arrampigà(se) vb. “arrampicare”
tutti abbonaççæ… PRP 360 (5.32) Filippo Gagliné, CIC 56 a.1843 (Sav.) fitu fitu cumme u ventu/ m’arram-
tutt’arraggiao. DFC 80 e così dura stæ/ in aria de scor- pigu sciü pe a scâ. ADL (Vent.) arrampegà.
roçço e d’arraggià. D agramparse. arrampinase. rampegà.
D arraggià(se). arrampina(se) vb. “arrampicar(si)
aragna sf. “rete” GL 11.22 cose pensæ-o de fà? d’arrampinave/ comm’un
MP 17.10 (Pigna). sordatto a scarinà muragge? NPD 63 ca.1750 (Sav.) che
D ragna. sciù pe i bricchi/ m’arrampinava. DFC 75 bello vero (ve-
aragna sf. (ittiol.) “trachino dragone (Trachinus dra- derlo) arrampinase/ drito sciù pe ro bastion! NPD 71
co)” s.xix (Sav.) s’arrampinava … / finn-a o rian d’Arbissöa.
AFV 419 (Vent.) D arrampegà.
D agna. aragno. aragnùn. arampoùn sm. (bot.) “Campanula rapunculus”
aragna de fundu sf. (ittiol.) “trachino ragno FPL (Nizza)
(Trachinus araneus, trachinus radiatus)” D ramponzi.
AFV 419 (Vent.) aramu sm. “rame”
aragno / aragnu sm. “ragno” ADL (Vent.)
AG 96.20 che no e to tempo speiso/ tuto in ovra d’aragno? D aramo.
ADG, VPL aragnu. arrancà/ -ar/ -are vb. “svellere, estrarre, strappare”
D aagnu. aragna. arangno. ragnu. AG 14.69 che nixun se po salva ni de/ se no in cristiana
aragnùn sm (ittiol.) “trachino vipera (Trachinus vipe- fe/ como in rayxe chi sostem/ tute le aotre overe de bem/
ra)” e tristi quelli a chi la mancha/ o a qui ella s’arancha. AG
AFV 419 (Vent.) 39.151 questa inimiga fera…/ quando ella seguir te vor/…
D aragna. non aproximar uncha in ver lui/ se no pu arrancha e fui.
aragosta sf. “specie di insetto” AG 53.289 che lo peccao intrao in cor/ mai no s’arranca
PS 46, 67 s.xiv. tante mamalove, aragoste e limasse… che senza dor. CR 17 e ne sofero tanta penna che o par che lo
elle roeream tute le erbe e li erbori chi romazem. cor me sea arancao da lo corpo. PAD 315 a.1506 ha ar-
D aragusta. rancato uno pugnale. PAD 399 a.1507 arrancò lo stoco.
aragusta sf. “aragosta (Palinurus vulgaris L.)” MPS 69 a.1550 (Stella) sij astreito per il podestà de la
PML 384. ADL < lacusta. Stella ad aranchare dette arbore et a tagliare detti rami.
D aragosta. MPS 73 a.1550 (Stella) se alchuno de la Stella… cum ani-
araigar vb. “errare, peccare” mo irato arancherà coltelo overo altra arma contra di al-
AG 14.93 o quanti son, pe le peccae/ chi per lor grande chuno… AA 103 eciam arancono grande quantita de er-
iniquitae/ strapassam questo comando/ e monto guise bori. AA 152 ge erano stati arancati molti termini. AA
araigando. AG 16.447 esto mundo reprendando/ chi ma- 157 lui fece arancare li termi. GRD 113 (Pigna) non sarà
lecito portarvi magagli per arrancare costi e arbori. GRD
ramenti araigava. 120 (Pigna) porteranno rondeghi e martari coi quali ta-
FA 324: *erraticare, cf. MUI 192; G.I.ASCOLI, AGI 2 glieranno detto legno senza arrancare. PVG arancà.
(1876) 3; AGI 3 (1877) 281. FAS 147, 154, 165. PS 46. MVS (Sarz.) arancare.
D arrà. aregar. FA 326.
aràigüu sm. “pianta rimessa in terra” D rancà. L arrancare.
DVA (VArr.) arrandamento sm. (mar.) “operazione con cui si ab-
araysarse vg. “radicarsi, mettere radici” batte la nave su un fianco per fare manutenzione”
MCG 329 s.siv. DSP 249 sg. a.1547 non basta la conservatione del porto
D ràixe. dove se ha sunmamente intendere aver vietato le carene,
aràixu sm. (bot.) “làrice” se non se vietano anche li arrandamenti dei vaselli, che
ADL (Vent.) sono quaxi come meze carene, maxime accadendoseli de
D larxu. mettere botte e voltegiar savorre di fora… –– che non sia
aralonga sf (ittiol.) “alalunga; germone; tonno bianco licito ad alchuno patrone o altri che habbino cura de vas-
(Thunnus alalonga Bonn., Germo alalonga Bonn.) selli arrandare detti loro vasselli in detto porto quando sii
AFV 419. necessita in talle arrandamento adoperar botte o maneg-
D àa. aalunga. giar savorra. DSP xl (Gloss.): ven. riondamento.
aramà/ -ar vb. “bacchiare” arrandare vb. “abbattere la nave su un solo fianco
TVD (Dolc.) aramà. MP 17.10 (Pigna) aramar. FPI (“mezza carrena” per fare manutenzione”
7035. DSP 250 a.1547 non sia licito ad alchuno patrone o altri
Cf. SAP 388 a.lomb. aramaççar, m.s. che habino cura de vasselli arrandare detti loro vasselli in
D ramo. L aramare. detto porto.
Aramàn top. (Pigna) D ariondare. L arrandare.
PSP 58 n.14: forse alamannus: cf. a.1261 (Triora) guillel- arangià vb. “aggiustare, accomodare”
mus alamannus. RAN 159 fr. (ar)ranger. Cf. BIO 275 emil. rangià, rangér
D alamanno. L alamannus. m.s.
aran 101 arba

arangno sm. “ragno” araxà vb. “incidere col bulino; raschiare”


AG 142.37 asi n’aven como a l’arangno/ chi de texe se da GO. CAD 72: togliere il lustro all’oro e all’argento.
lagno/ no cesando tuta stae/ de far soe taragnae. D arraxòu.
D aragno. araxar vb. “sporcare”
arapà vb. “increspare, raggrinzire” CBL 348 (25.39) et da un servo gli fo daito/ una si gran-
GO. RAN 207. MP 17.10 (Pigna), ptc. arapàu. PVG. de mascà/ che de sangue fo araxà/ la boca allo fiior me.
FPI 7059: cf. C.MERLO, RIL 86. 418. Cf. SAP 388 D arasar. raxà.
a.lomb. arrapao “raggrinzito” araxòu sm. “bulino”
D rappa. GO. CAD.
arapinar vb. “rapinare” D araxà.
AG 14.572 pezo e re nome in atrui dar/ ca soe cosse ara- araza(se) vb. “(di alberi) inselvatichir(si)”
pinar. PVG.
FA 324. FAS 165. D razza.
D rapina. ravir. Aravenna top. torrente (Alb.)
arar vb. “arare” LAV 140,285, 287: (nella pron. dial. avarenna, con a- in-
AG 46.96 meio serea aver arao/ cha si mar aver festao. teso come art. concresciuto)
AG 14.207 men mar serea aver arao/ en di de festa, cha < pre-i.e. alava “pino cembro, pinastro”
ballao. FAR 36 s.xiv. (Sav.) arar traduce lat. aro, -as. D paravenna. L alavenna, aravena.
D aràu. L arare. arba sf. “alba”
araça sf. “stoffa di Arras” BL 74 a.1400 l’indemane a l’arba o sia la sera de la pa-
DPC 173, 175 ca.1180 (Sav.) unum mantello de araça. squa. AA 39 era larba de lo jorno e introno in la darsena.
L araça. CIT 110 e l’arba spantegava a pin-a man / sciù l’erbetta
arazà vb. “rasare, livellare, spianare” dri scœuggi ro saffran. GL 7.25 e intanto l’arba, chi era
PVG. za levà/ a ro scompisciò tutto de rozà. RAN 75. CAD.
D rasare. PVG. VPL.
arasar vb. “macchiare” D arbezà.
AF 1.24 s.xiv.(Pietra) e da un servo gli fo dao/ una si gram Arbà top. “Albaro (quartiere di Genova)”
mascà/ che de sangue fo arasà/ la bocha a lo figlor me. DFC 47 l’è un villan de sciù d’Arbà/ con ra tora, e con ro
D araxà. bacco.
Arasce top. “Alassio” L albarium.
TAL 28 n.10: nella pronunzia locale. arbaggio sm. (mar.) “tenda sulla coperta della galea”.
D Alasio. PSG 375
Arasi top. “Alassio” D albaxio.
BRP 9 n.n. a.1474 Languegia e Arasi popli marinegni. Arbàina top. torrente (Loano)
D Alasio. TCL: < àrbua.
Arasio top. “Alassio” D alberino. àrbua.
AA 175 in la piagia de Arasio. arbaiö’a agg. “di una specie di uva bianca”
D Alasio. FPL üga arbaiöa.
arrazòu agg. “di raso” D arbuöa.
CAD frexettu arraxòu “nastro di raso, liscio e lustro”. arbàixu sm. “orbace”
arastra sf. (bot.) “alastra, ginestra spino (Calycotome ADL (Vent.)
spinosa)” D albaxio.
GRD 109 a.1621 (Diano) chi taglierà piante e lentischi, àrbana sf. (bot.) “pianta di alto fusto”
mirti, arastre, ginestre, nasche, timi. RML 974 (Airole): TVD (Dolc.).
termine passato nel Medioevo dalla Liguria alla Sicilia D arbaru. L albara.
(alastra). ADL (Vent.) DVA (VArr.) BNF 219 (Bord.) arbanella sf. “piccolo vaso per conserve, di vetro o
“Calycotome infesta Giuss.” MLC 232 (Alb.) FPL. VPL. terracotta”
Ligure pre-i.e.: V.BERTOLDI, RLR 4 (1928) 233 sg.; RC ADL (Vent.). BNL 73 (Perin.). PVG. MCM 41
47 (1930) 130 sgg. LAV 288. C.BATTISTI, SE 28 (1960) (CastelnM.). MVS (Sarz.).
349, 384. ALE 92. PVB 236 (albu < alvus ; alveus > argiu). PD 110, 143,
D aàscia. alassio. alastra. arastre. arabastro. âstra. aratri. 343, 346 “alberello”. REW 391. A.PRATI, AGI 34 (1942)
lastra. L arastra. 36 sg., ID 18 (1942) 113: populus alba: il vaso sarebbe
Arastre top. (Alassio) stato originariam. di legno, cf. bossolo. Cf. CVM mil. al-
TAL 29 n.11 a. 1781, 1826: Alle Arastre. barell, m.s.
D arastra. arbanu sm. “zolfanello”
arasu agg. “raso, pieno fino all’orlo” PAG 7.
MVS (Sarz.) Arbano top.
cf. CVM mil. aràs “colmo, strabocchevole”. BIO 276 PCT 91 sg., 121 Pian d’Arbano (longob. *haribann)
emil. rasà, rasér “riempire sino all’orlo, abboccare” arbara sf. “quitanza, permesso”
D raso. PIA 38 n.31; B.LUPPI, AMSSSP n.s.4 (1970-71) 80: <
aratro sm. (bot.) “alastra” arabo.
FPL. àrbara sf. (bot.) “pioppo (Populus nigra)”
D arastra. FPL (P.Nava). Cf. CVM mil. àlbera, m.s.
aràu sm. “aratro” L albara.
ADL (Vent.) CON 50 (entroterra occid. di Savona). arbara pina sf. (bot.) “Populus Italica”
PVG. VPL. FPL (P.Nava).
AAG 131. PD 360 n. RGS § 260. LP 28: aratru > ara- Arbarella top. (Alassio)
tu, precoce dissimilaz. di –r-. TAL 29 n.12: documentato a.1580, oggi scomparso.
D aò. arà. arò. aròn. L aratrum. D Arbareo. L albara. arborella.
arba 102 arbi

Arbareo top. (Taggia) arbetrio sm. “arbitrio, libera scelta”


PRP 359 va a zugà a re biglie a l’Arbareo. AG 145.145 che francho arbetrio an de far/ quar gi piaxe,
L albaretum. o ben o mar.
Arbaru top. (Alassio) PS 108, 46. PD 115, 364. abretiu.
TAL 29 n.13: documentato a. 1539, oggi scomparso. D abritrio. albitrio. arbitrio. obritrio. L albitrium.
D arbana. L albara. arbezà vb. “albeggiare”
arbasci sm. pl. “panni albagi” ADL (Vent.) VPL.
GRD 114 a.1625 (Cosio) i deputati sopra i molini prov- D arbô.
vederanno di mantenere gli edifizi e di dizzarare ad ognu- arbi sm. “bigoncia, truogolo”
no del luogo gli arbasci e panni sotto la disposizione del BDS (Sav.).
Statuto. cf. MUI 125. BIO 560 piem. arbi, HB 67 a.lomb. arbio,
D albaxio. BIO 248 emil. arbi, albi m.s.; CVM mil. erbiö’ “abbeve-
arbascià sf. “falda del tetto di paglia” ratoio”
PVG. D argiu.
arbaso sm. “panno albagio” arbìa sf “pisello”
MNS.2 11 a.1577 (Sav.) né meno potrano detti merzari e MLC 234 (Altare, Sella)
toscani vendere arbasi, agnini ne sargia di Provenza gros- D erbeggia.
sa a minuto. arbicocco sm “albicocco (Prunus armeniaca)”
D albaxio. FPL (VArr.
arbatte vb. “bacchiare (olive)” D bricòculu.
MP 17.11 (Pigna) “ribattere” arbicòn sm. “persona stupida”
D batulàr. RDB 127 dirò ben che sei/ (per diro a ra zeneize) un’ar-
arbàuto sm. (bot.) “betulla (Betula alba)” bicòn. RDB 149 che caschum me terreiva un’arbicon.
FPL (Monte Creto). CIT 43 se me vei pe ra contrâ/ in re vegge fæme fâ/ l’ar-
D Arbaru. L albara. bicòn.
arbaxìa sf. “ brezza del crepuscolo; D arbicùn.
PRI 179 s.xix (Sav.) quandu in sce-u fa de seia/ se leva arbicùn sm. “ficus carica (specie di fico primatic-
l’arbaxìa. CAD. NVM, BDS (Sav.) ADP (Pietra). cio)”
C.SALVIONI, ROM 28 (1899) 91 < alba, brezza dell’alba. CAD. FPL.
FPI. 331. PD 141. RNC 10 sg.: prob. < *albu. Cf. neogr. (Chio)
L albasia. ¶mpourko„na “fico di primavera”
arbaxìa sf. “(arie) albagia, alterigia ” D arbicòn.
CIT 194 amô, chi fa dro lesto e dra berlin-a/ ven pe veira Arbignàe top. “nome di strada a Pigna”
d’in çê senç’ arbaxìa. DFC 168 in un’aria nobile e mode- PSP 58 n.15. a. 1703 Albinai < albinarium.
sta/ chi non sa d’arbaxia. CAD. D Arbignèira. arbinà.
arbàxio sm. “panno albagio” Arbignèira top. (Pigna)
MAF s.xv (Lunig.) PSP 27, 30, 59 n.16 l’Arbignéira.
D albaxio. D Arbignàe.
arbaxo sm. “panno albagio” arbìn agg. “albino”
ASF 746 quatro cotrete de arbaxo e quatro de lin, cativis- ADL (Vent.) MVS (Sarz.)
sime. JAN.1 307. CAD. C.SALVIONI, RIL Serie 2ª 42 arbinà sm. “alveare”
(1909) 835. LVO 15. ADL (Vent.) DVA ()VArr.
D albaxio. D Arbignàe. Arbignèira. L arbinarius.
arbeggia sf. (bot.) “pisello” Arbinghina top. “Albenga”
ADP (Pietra). BL 113 a.1406 l’officio dove andare debbo à nome
D erbeggia. Arbinghina.
arbego sm. “sede, ricetto” D Albingana. L Albingana.
AG 53.242 lo dimonio… mena… in questo arbego so/ tu- arbio sm. “vasca per acqua, abbeveratoio”
ti queli che elo po. AG 138.110 darsena/ chi a Pisan ar- ASF 740 una gabia longa da caponi col suo arbio.
bego da. D argiu.
FA 322, 325. Arbisa top. (Celle)
D albegante. albergo. RPV 294 a.1590 (Sav.) sino alla somità di detta costera
Arbenga top. “Albenga” dove si dice fontana arbisa.
ATA 202 a.1382 (Alb.) messer lo poestae et consoe et Arbisö’a top. “Albisola”
conseio d’Arbenga. ASA 123 a.1390 (Alb.) citain dar- NPD 71 s.xix (Sav.) finn-a a u riàn d’Arbisseua.
bengha. AA 113 le sue fantarie fecero la rasegna a ADG 57 Arbisöa.
Arbenga, ivi ge deteno le loro page. D Albissola. L albuzola.
D Albenga. albinganexi. arbenganese. Arbisola top. “Albisola”
arbenganese agg. albenganese AA 48 apreso a la villa de Arbisola. OSC 35 a.1600 gli
AA 272 genoezi e saonezi… arbenganesi. huomini dell’università di Varase, Celle et Arbisola.
D albinganexi. Arbenga. arbenganeze. L albigenensis. D Albissola.
ambiganensis. arbitrio sm. “arbitrio, facoltà di scelta”
arbenganeze agg. “albenganese” AG 142.110 libero arbitrio in noi avemo/ de prender quar
AA 276 e la medema jornata si ribelo arbenganezi e lo noi voremo. GOG a.1444 lo que novo officio haberà ar-
porto morize e vinti migia. bitrio de le cosse nove tanto, et de quelle che appartegni-
D arbenganese. van a le Compere per lo ano suo. TL.1 965 a.1459 sea
arbergo sm. “albergo, sede” deto arbitrio a lo predicto officio de far dar gli officii de
RDC 107 arberghi. quella parte fin in duoi agni.
D albergo. L arbergum. D albitrio. arbetrio.
arbô 103 arca

arbô sm. “albore” arbù sm. “candore; chiarore del crepuscolo”


CIT 80 non si tosto comença a sparegà / in cê ro primmo PRI 20 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) dì che scciumma mari-
arbô tra scuro e cæro. na/ ghe perderà d’arbù. FPI 324. ADL. FDG 248. VPL.
D arbezà. D arbu.
Arbonza top. (S.Olcese) àrbua sf. (bot.) “pioppo bianco (Populus v.sp.)”
FCL 23 a.1610: <àrbua. FPL. (Gen., PortoM., Mortola) MLC 266 (Sav., Chiav.).
D àrbua. GO. BDS (Sav.) ADP (Pietra). PVG.
àrbora sf. “pioppo” FTL 135: < lat albula, elem. topon. diffuso.
DFC 59 comme fœugge dell’arbora. D arbayna. arbare. arbonza. arbora. arbulu. arbura. arbu-
D arbua. arbura. re. arburìn. erbue. L albara.
arbore sm. “albero” àrbua tremante sf. (bot.) “Populus tremula)”
CCS 140 a.1570 (Celle) per ogn’arbore… chi taglierà ar- FPL.
bori. arbuatüa sf. (mar.) “alberatura”
D arboro. PD 136.
àrboro sm. “albero” D arboro. erbuatüa.
AG 37.93 li arbori tuti avexendam/ a zo che so fruto ren- àrbulu sm. “pioppo”
dam/ l’um poi l’autro maurando. AG 37.122 l’inverno ve- MVS (Sarz.)
go…/ li arbori quasi sechar. AG 74.59 arde poi como ar- D arbua. arbura.
boro secho. AG 114.20 che per tropo carregar/ visto o
arbuö’a sf. “uva bianca”
monti arbori spezar. AG 126.8 de tar raixe esser insio/
PVG.
chi tuto l’arboro fa xorio. CBL 344 (19.6) arboro piantao
D arbaiöa.
de amore. IVE 5 la raixe chi sostenta l’arboro. PS 12
àrbura sf. “pioppo”
s.xiv. arboro. PAB 39 tuti li aotri arbori chi fan fructo. AA
157 larboro de lo pelo (pero). FPL. MLC 266 (Bard.) “populus nigra”. ADL (Vent.).
FAS 157. PS 16. LPTA 141 (Alassio): < albula > alba (REW 328), non <
D aiburu. alborello. alboro. arbore. arboroni. arbuatüa. ar- *albarus (REW 331).
voro. dezarbuà. erboro. D arbua. arbora. arbulu. arbure. arburìn. erbue.
Arboroni top. (bosco di Sabona) arburà sf. (bot.) “origano (Origanum vulgare L.)”
FBS 60 a.1608 (Sav.) FPL (P.Nava). MLC 258.(Bard.)
D alberoni. arboro. Àrbure top. (Alassio)
arbossa sf. (bot.) “corbezzolo (Arbutus alpina)” TAL 30 n.16 (a. 1701 Albora).
FPL (PortoM.) FPI 609. APO 553: cf. fr. merid. arbous- D arbua. arbura.
so (< arbutea, Verg. arbuteus) arburelle sf. pl. “alborelle (pesci di fiume)”
D albistro arbossaro. arbossi. arburussìn. arbusìn. erbusìn. DVA (VArr.).
lamborsa. L arbuteus. arburìn sm. (bot.) “pioppo (Populus tremula)”
arbòssalo sm. (bot.) “biancospino (Crtataegus oxy- MLC 266 (Bard.)
cantha L.)” D arbua. arbura.
BNF 220 (Bord.) arburussìn sm. “corbezzolo”
D arbossaro. ADL (Vent.): àrburu russu.
arbossaro sm. “biancospino, corbezzolo” D arbossa.
FDT 4.27 s.xvi. (Sanr.) arbüsaru sm. (bot.) “Arbutus unedo L.”
D arbossa. arbossaru. MLC 252.
arbòssaru sm. “biancospino, corbezzolo” D arbossaro.
FDT 4.27 (Sanr., Pontedassio) arbusìn sm. (bot.) “corbezzolo (Arbutus unedo)”
D arbossali. arbossaro. arbössaru. arbossero. arbossolo. FPL (Mortola). MDB (Bord.) FTL 138.
arbüsaru. arbuzaru. bössau. D arbossa. erbusìn.
arbössaru sm. (bot.) “prugnolo (Prunus spinosa)” arbutàn sm. (mar.) “buttafuori: lunga pertica con cui
FPL (PortoM.) DVO (On.) si spinge una vela fuori del bordo”
D arbossaro. CAD. Lfi.2 21 a.fr. arc-boutant.
arbòzaru sm. “corbezzolo” arbùzaru sm. “corbezzolo”
FDT 4.27 (Sanr.) FDT 1.44 (Sanr.)
D bössau. D arbòssaro.
arbòssero sm. “biancospino” archa sf. “cassapanca”
BNF 220. FPL. DPC 173, 175 ca. 1180 (Sav.) et mastra j. et una archa.
D arbossaro. L arca.
Arbossi top. (Seborga) arcabbio sm. “sbarramento di canne per la pesca nei
DPD 60 a.1754 Gerbà, o sia Arbossi, che resta nella ban- fiumi”.
dita delle Brughe regione di Poggi dell’Oglio. GR 24, 89 (S.Stefano d’Aveto)
D arbossa. D barcaggio. barcaggiu. L barcalium. scarcabium.
arbòssolo sm. “biancospino” Arcadi cognome genovese
FPL (Bord.) PIA 26, 49: origine araba.
D arbossaro. L Arcadius.
arbu agg. “bianco” arcadia sf. “vecchio mobile ingombrante”
PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) moen gianche, die/ ar- CAD. FPI 611: per armadio?
be, purìe. PD 107, ADG, SDS (Sav.): “della biancheria arcadia sf. “discorso noioso”
di bucato”. FPI 612a.
FPI 331. FDG 248. arcagià vb. “stropicciare”
D arbù. L dealbare. VPL (Sanr.).
arch 104 arcu

archangelo sm. “arcangelo” archiotu sm. “archivolto”


AF 3.12 s.xiv (Pietra) e li angeri e li archangeli GO. CIC 138 s.xx. (G.Cava, Sav.) PD 136, 155, 157, 338.
D angelo. D suttu u sö archioto (sotto l’archivolto della “Campanas-
arcauzare vb. “rincalzare (piante)” sa”, a Savona)
MVS (Sarz.) (dell’) Archivolto cognome
D câsà. VTS 90, 130 (Sav.)
arcelatore sm. “strumento per la pesca delle arselle” D archivottu.
PPG 395 a.1574 omnes arcelatores qui capiunt arcelas… archivottu sm. archivolto”
cum suo instrumento ut dicitur arcelatore cum rete et ma- CAD. PD 155
nica. D archiotu. (dell’)Archivolto. L archivoltus.
L arcelatorem. arcichina sf. (bot.) “Physalis alkekengi”
arché sm. “apertura, sfiatatoio (di fienili)” FPL.
VPL. arcifulu sm. “persona inaffidabile”
Arché top. (Alassio) BDS (Sav.)
TAL 30 n.19 ciazza d’Arché: < Archerius, n.p. a.1326. Arcina top. (Riviera di levante)
D argiere. L archerius. EOL 23.
archebuixio sm. “archibugio” arciùn sm. “manfanile”
PRP 341 (str.14) chi piglia ra labarda, chi rra spà…/ chi GO.
l’archebuixio, per tirà chiù giusto. D lacciùn.
PRA 374: dialetti fr. e prov.; ancora vivo nella Riviera di arcivesco sm. “arcivescovo”
ponente. BDF 147 a.1460 lo reverendissimo monsegnor l’arcive-
D archebuso. sco. AA 54 lo arcivesco de Avignone nominato Carlo de
archebuso sm. “archibugio” lo Carreto.
PRP 345 (str.30) re donne…/ van porzendo ri archebusi/ e D arsivesco. vesco.
re arme besuognose a i paesai. arco sm. “arco”
D archibugio. archebuixio. archebuxo. PAD 319 a. 1506 la porta de l’arco (Porta d’Archi, top.,
archebuxà sf. “colpo di archibugio” Gen.)
PRP 346 e così grosse archebuxae tirava. D erco. ercu.
D archebuxo. arcò sm. “alcova”
archebuxo sm. “archibugio” ADP (Pietra).
GL 16.51 l’archebuxo sta votta ha fæto çappa/ e o piggiò D arcova.
solo fœugo ro fogòn. COM.2 11 non te vœuggio chi du- (rumpì l’) arcolla loc. “importunare, infastidire, an-
ro comme un pascion con l’archebuxo all’œggio a ag- noiare”
gueità tutto quello che façço. CAD.
D archebuso. archebuxà. arcondar vb. “circondare”
archensé sm. “arcobaleno” MAC 165 la biaa Margarita, seando in lo tormento, goardà
GO arcu in sé. ADP (Pietra) in ver lo cel e disse: Da monti caym sum arcondaa…
D ercu. L arcus. arcordar vb. “ricordare”
archibanc sm. “cassapanca” PS 11 a.1469, 1474: arcordando, arcorde, arcordao.
MBA 432 a.1495 (Seyne (Basses-Alpes) (prov.) per una D arregordar.
sarralha que a pausat a l’archibanc de l’ostal de la villa arcornim sm. pl.
L archibancum. AG 138.130 le care pene e i ermerin/ leticie, vai e arcor-
archibugio sm. “archibugio” nim/ e l’atra pelizaria.
EGS 102 sg. a.1625 armati di archibugi, spada e picozzi- FA 325: pelle di alicorno (unicorno?). AGC: pelli di
no –– stavano… con i loro archibugi e michia accesa. scoiattolo? AGN “non abbiamo ipotesi più verosimili da
MNS 1.122 a.1618 per le corde d’achibugio, o sia mi- proporre”
chia.–– corde, o sia michia d’archibugio. arcova sf. “alcova”
D archebuso. archibusione. archibuso archibuxo. CAD. FDT.P 38 (Triora).
L archibuxium. D arcò.
archibusione sm. “archibugio grosso di boccatura” arcu sm. “arcobaleno”
ASF 753 archibusioni de metallo cum li soi cavaleti. GO arcu in sé. PVG.
AGM 776 sg. D ercu.
D archibugio. Àrcua top. “Arcola (V.Magra)”
archibuso sm. “archibugio” FNTG 103: arcula < arca, oppure dimin. di arx “rocca”.
PAD 512 a.1507 dicti archibuxi in loro fornimento habia- Cf. lomb. Arcore, top. < Arculae, OTL 80.
no balotole assai. AA 57 che tuti… se dovesero trovarse D ercu. L arcola.
in la piasa de lo brandale con lo suo archibuso in spala… arcun agg. “qualche”
–– e tuta la compagnia luno dopo latro avia a tirare de lo AG 45.7 senza offenssion alcuna/ m’a comovuo gram for-
archibuso a la insegna. tuna/ d’archun onor chi m’era dao. PS 14 s.xiv. arcum.
D archibugio. PCD 44 s.xiv. arcun. CBL 329 (1.57) non romagna arcun
archibuxo sm. “archibugio” peccao/ in la nostra consciencia. CBL 345(20.49) senza
ASF 754 doe carrigadure per smerigi et archibuxi con li arcuna corpa. CAR 10 a.1340 se alcuna persona… s’aca-
soi schovasi. AGM 777. vegasse con arcuna persona… CR 20 in arcuna mainera
D archibugio. de pecao.–– senza arcuna taca de pecao. CR 19 e sse ar-
archicioca sf. “carciofo” cune demande e ve fazo che voi me voljai responde.
DVO (On.) GOG xii. a.1444 ni possan aver cura archuna de tegneir,
D articiocca. ni far tegneir, banco. IVE 8 arcuin erexi. IVE 44 archu-
Archioto cognome na vota trovava archun fruti sarvaygi.
AA 165 Nicolao archioto. FAS 159.
D archiotu. archivottu. L (de) larquivoto. D alcun.
arcu 105 areg

arcugire vb. “raccogliere” u arecomando lo spirito me. FTM 99 a.1456 (Sav.) et tu


MVS (Sarz.) dei alora pregare Dio per lui percio che ello alora intra in
D accoger. le cose secrete a parlare cum Dio abocha abocha, areco-
Ardena top. (Riviera di ponente) mandan(do)ge il proposito suo. RDA 7 a.1588 (C.Zabata)
CL 9 Pietra Ardena.: cf. Ardena, top. (Lago di Lugano). ghe baxo re moen, e ara bonna grazia soa m’arecomando.
ardente agg. “ardente” CPF 170 a.1589 e chi fassando fin me arrecomando sen-
MAC 169 e lantor lo perffeto comanda che ella fosse de- za fin a re SS VV serenissime a re que m’inchino con re-
spogiaa e in aoto sospeissa e cum ardente foxelle de fogo verentia. GL 7.44 si che allora ghe pâ mescià garette/ a te
fosse aceissa. GL 20.105 comme un chi sæ aggravaou de m’arrecomando gamba lesta.
freve ardente. D recomandar. arecomandato.
D arder. arecomandato sm. “raccomandao, persona protetta”
arder vb. “ardere” MGT 168 a.1465 prega a la alta sedia lo refermar de la pa-
AG 49.59 Veneciam…/ chi de gram rancor ardeam. AG ce uzada fra noi e loro per lo pasado, e tractar li zenovexi
140.164 la gora…/ como da fogo te ne guarda/ che lo so e soi subditi e arecomandati secondo lezo (l’uso?) pasado
caror no te arda. FAR 35 s.xiv. (Sav.) arder: traduce lat. e la via antifata e saputa.
ardeo, -es. TL.2 239 a.1463 e de poi, pasar più in su fim D arecomandar.
a Galipoli e lì ardeghe tute le fuste de mare. arecordar vb. “ricordare”
D ardente. axum… AG 140.107 si iustamenti fa lo peiso/ che tu no possi es-
ardiamente avv. “arditamente” ser peiso/ arecordando te lo stao/ donde tu dei eser pesao.
FAS 165. AG 145.57 ma tute or v’arecordei/ da si bon cor como sa-
D ardimentu. L ardimentus. vei/ la bonna parola dir/ quando voi sei a lo partir. PNC
ardiciocca sf. “carciofo” 150 a.1447 como… di tuto la M. V. semo certi se aricor-
FPL. di. RMG 187 a.1472 o se pareso bastare lo scrivere, o te-
D articiocca. gnere altra via per remedio de tanto caxo etiam lo porea
ardimentu sm. “ardimento” arecordare a chi paresse de farlo come se sia. PAD 339
PD 141. a.1506 dicendoli che lui aveva arecordato tale governo e
D ardiamente. ardio. L ardimentus. che loro l’havevano esposo al populo e che se ne conten-
ardio agg. “ardito” tavano. PAD 472 a.1506 saperiano arecordare a la M V
AG 12.476 quar e staito si ardio/ chi lo comando a stras- che saria a bon proposito fare… qualche subventione.
saio? TL.1 708 a.1457 arrecordando noi… sub coretione de me-
D ardimentu. ardire. glio se sera aregordao.
àrdio sm. “truogolo” PS 26.
FPI 392: “gen.” “allato al normale argio. Forse una fal- D arregordar.
sa ricostruzione letteraria locale passata poi nella lingua arrecurà vb. “ritirarsi, rinculare”
viva.
PRP 344 (str.26 testo ms.) o andava arrecurando pe o fos-
D argiu.
ardire vb. “osare” sao (IVI, testo a stampa: tutti se retiran verso ra terra/ i no-
GSA 20 a.1577 (Sav.) non ardirà né presumirà alcuno di stri montàn xu pe ro fossao). PRA 371
detti fraveghi dire parole ingiuriose. arecuvià vb. “ristorare”
D ardìo. PS 73 od. PD 138 arecuverà.
Ardoino top. D arecuviu. rechoverar.
PCT 124 germ. arecùviu sm. “ristoro, alleviamento2
L ardoinnus. PD 119,348: cf. it. ricovero, ricupero.
area sf. “arena” D arecuvià. recuviu.
MP 17.11 (cf. MP 14.55 n.) *arera. àrega sf. “alga”
D areina. RDB 65 e l’arega e l’arena e l’herbettina/ deven d’oro
areà vb. “allattare” smerado e de rubin. CIT 112 ro to Ballin sciù l’arega
PTO 258 (Ponente lig.) < allevare. asbattûo/ longo e stratteizo, comme Dê l’ha fæto. CIT
areà vb. “ripulire, riordinare” 116 così drento esto povero çestìn/ in quest’areghe fre-
VPL. sche, refrescæ/ da re lagreme mæ seira e mattin… RAN
arear vb. “fiatare” 54. MP 17.11 (Pigna). ADL (Sanr., Vent.): < aliga.
MP 17.11 (Pigna): alenare < anhelare. FPI 473. D àiga. argara. arghena. arghina. L allega.
D arà. aregà vb. “sollecitare, mettere alle strette”
arrecampà vb. “raccogliere, ammucchiare” GO arægà.
PRA 378 (Taggia, od.) aregau sm. “deposito di alghe (usati per, concime)”
D recampà. ADL (Vent.)
(dar) arecato loc. “sistemare, aggiustare” D arega.
MVS (Sarz.) aregar vb. “errare, peccare”
D recatto. AG 143.152 o se tu ai tropo aregao.
arecögge vb. “raccogliere” FA 324. PS 46.
PD 117 arecöggiu. D araigar.
D cögge. raccögge. recogere. Areglia top. (Bobbio)”
arecomandà/ -ar vb. “raccomandare, affidare” G. PETRACCO SICARDI, BLig. 16 (1964) 3 sgg.; 25 (1973)
CBL 340 (15.48) Zoane sera vostro fijor/ a ello e v’are- 6. PTR 52 *Arelia.n Cf. TV cum iure appennini arelia-
comando. CR 17 o dee paire sei in lo secorso semper de sci et caudalasci.
lo me figio, e te lo arecomando che tu ne lo scampi da le L areliascus. arelium.
main de li soi inimixi. CR 25 san Zoane me nevo, vostro aregnucà vb. “gualcire”
evangelista, a chi me arecomandei. GP 373 Christe si lla PVG.
arecomanda a san Zoane. GP 375 in le toe mayn paire e D gnoccu. regnoca. regnocòn. regnoccu.
areg 106 arem

aregordà/ -ar vb. “ricordare” areixà vb. “piantare; (intr.) metter radici”
AG 19.4 sum lo di bisesto tuta via…/ li dei doi iorni com- RDB 84 (B.Cigala) in mexo dro mè cò proprio voi sté/ co-
putar/ ma si te dei aregorda/ de no festar lo di prime/ ma mo un osso intr’un persego arreixà. ADG. PVG. Cf.
semper quelo chi ven dere. AG 47.64 e no me posso ar- SAP 425 a.lomb. raixar m.s.
regordar/ d’alcun romanzo vertade/ donde oyse uncha D reixe. zreixà.
contar/ alcun triumpho si sobre. AG 140.109 ma sempre arreizegà vb. “rischiare”
arregordar te voi/ de scrive ben li faiti toi. GOG xiii RAN 209.
a.1444 se paresse a archun de aregordar altro, ha libero ar- D arrezegà. reisego.
bitrio de aregorda. RDB 131 (V.Dartona) aregordà. areizego loc. “a rischio, in pericolo”
FA 325. FAS 153. Cf. SAP 388 a.lomb. aregordar, m.s. TL.1 338 a.1455 e sta arreizzego de dovei paga dexe mi-
FORME: lia sommi. RDB 34 e areizego andareiva ancon ra Giexa.
Indic.pres. 1.sg aregordo che AG 43.22 D reixego.
me aregordo CR 24. arél sm. “anello”
2.sg. t’aregordi PEG 49 MP 17.11 (Pigna).
2.pl. ve aregordae CR 21. FPI 452.
impf. 2.sg. aregordavi CBL 339 (13.27) D anello.
3.sg s’aregordava AG 99.40. arrelà esclam. “voce di incitamento agli animali”
(AGC: s’aregaitava) FDT 1.45 (Triora)
fut. 3.sg. ve arregorderà IVE 24. D arrilà.
1.pl. ge arregorderemo FUP 100 s.xiv.(Sav.) arelà vb. “avvolgere, raggomitolare”
2.pl. ve aregorderei de CR.22 PVC 141 s.xix scüggia zü a scià Petrunilla/ arelà comme
perf. 3.sg. se arregorda de GP 284
ün’anghilla.
aregordase che PAS 28.
Cong. pres. 2.sg. t’aregordi AG 14.198. CAD. RAN. 158.
3.sg. aregorde FUP 100 s.xiv.(Sav.) D rella.
2.pl. ve aregordei de CR 22. arembà/ -r/ -re vb. “appoggiare, accostare”
Imperat. 2.pl. v’aregordai AF 3.39 s.xiv.(Pietra) AG 12.406 conseia toa zoventura/ a mi t’aremba e te de-
Gerundio aregordandosse GP 277 clina. AG 14.656 ma quando la dexira De/ e la s’aremba
Part. arregordao AG 70.37 tuta a le. GP 278 e si se arembà son lo scosso de Christe.
TL.1.25 a.1453 PNF 407 a.1452 questi de Grimaldi de li quali se semo in
f.pl. aregordê TL.1 708 a.1457. tuto arembadi quanto per lo colore guelfo… TL.1 25
SL 62 s.xvi.(Sav.) a.1453 che ben fosse arembare le cosse de Capha… a lo
D arcordar. arecordar. aregordà. aregordente. aregordo. governo de lo officio de Samzorzo. TL.1 579 a.1456 e
aregurdà/-ar(se). aricordar. racordare. regordà. questa cura fu aremba a questo spettabile ufficio.
aregordente agg. “memore” TL.1.708 a.1457 anti che a queste compere fussen arrem-
AG 47.68 e per meio esse aregordenti/ de si grande sca- be et trasferte la administratione et rezimento de
cho mato… AG 49.369 per meio esse aregordenti/ de zo Petrasancta, Famagusta, Corsica, Caffa. BOS 100 a.1655
che e diro adeso… AG 94.56 ni de lo morto li parenti/ son (G. Rossi) l’arremba (ogg.:la scala) MOV 46 (Ossi di
mai ben aregordenti/ d’arcun ben far. AG 143.191 per che Seppia) arremba su la strinata proda/ le navi di cartone.
tu voi ben ponne mente/ esser ben are(gor)dente. MOV 215 a. 1943 della nubecola di vapore che esce dal
FAS 162. cargo arrembato laggiù, sulla linea della Palmaria. BBM
D aregordà. regordente. 388.
aregordo sm. “ricordo, memoria” MP 17.11 (Pigna) arembar. FDT 1.59 (Triora) arrembår.
PAT 22 a.1320 a voi, Seguran, cometamo per aregordo e RAN 160 PVG.BDS (Sav.) arembà.
a memoria redugamo, si como se dira de sota. TL.1 763 MVS (Sarz.) arembare.
a.1457 questi aregordi a voi sum faeti… LFV 90 a.1467 FA 325. VPM 555. V.PISANI, Paideia 6 (1951) 24 ad-re-
et in exempio et arregordo de li altri… migare? C.MERLO, ID 19 (1955) 186. DEI.1 300.
D arigordo. racordo. regordamento. regordansa. L recor- D arambar. rembà. arembate. arrembadda. arrembato.
dacionem. arembòu. L arembare.
areguà vb. “arrotolare” arrembato agg. “appoggiato”
PVG. BL 87 a.1401 lo mio fiiholo magiore, il qual andò in
D arriguà. Caffa… è asai bene arembato e sta molto bene. TL.3 123
(d’) aregueiton loc.avv. “di soppiatto” a.1474 li libri… li quae sono arembati in una casia a me-
RDB 9 o se m’accoste cian d’aregueiton. ser Gregorio de Pinu con ordine ve li debia consegnare.
PD 152. PAD 387 a.1507 tutto uno torracone ch’era arrembato al-
D (in) regaitom. (de) reguiton.
la casaza di Santo Francesco. AA 85 e feceno la porta de
aregurdà/ -r(se) vb. “ricordarsi”
PVG aregurdase. MP.14.53 (Cipressa) aregurdarse. la cita verso la marina arembata a lo dito baloardo. DSP
D arregordà. 314 a.1574 per esser cosa dependente dalla cura e negotii
arèi vb. “diradare” arrembata alli tre (Padri del Comune).
CAD. PD 152. D arembà. arembòu.
D reì. arrembadda sf. “ringhiera”
arein sm. “alito, fiato, soffio” GO.
IVE 92 ge bufà un arein in lo visso. D arembà. rembadda.
FA 325. FAS 143, 150. FPI 473. arembata sf. “fiancats superiore della galea”
D arà. arén. arignö. arìn. PSG 382 a.1512 item le arrembate da baso da la prima chi
areina sf. “sabbia” va in testa da popa de lo scandora tute le altre seguendo
AG 53.239 tanti aotri/ … chi pu ch’areina son. verso prora.
FAS 143. PSG 372: rembate.
D àinna. aéna. ainìn. area. arena. arenà. arenìn. èna. L arena. D arembà. rembà.
arem 107 ares

arembocàe vb. “intonacare” arrençenì(se) vb. “raggricciarsi, aver la pelle d’oca”


MCM 43 (CastelnM.) DFC 95 m’arrençeniscio solo in diro.
D imbuccà. D arensenise.
arembòu avv. “vicino, rasente” arenzenìo agg. “rattrappito”
PVG. RDB 50 con re membre de freido arenzenìe. GL 1.53 l’è
D arrembato. tosto arrenzenìo comme una gritta.
aremorir vb. “aggredire in folla, con tumulto” D arensenìu.
PS 46 s.xiv li farixe… avem grande dolor e penser che lo arensenìu agg. “rattrappito”
povo no li aremorisse. PD 140. BDS (Sav.)
D remor. D abrensuìu. arenzenìo. arensenise. resenìo.
arén sm. “alito, fiato, soffio” arenta avv. “vicino”
POF 10 s.xvii (G. Rossi) spira l’auretta dosse aren d’odoi. MP 17.11 (Pigna). BNL 75 (Perin.)
FA 325 (Vent.). MP 17.11 VPL (Pigna). BNL 75 D arente.
(Perin.). MDB (Bord.). arente avv. “vicino”
FPI 473. GL 12.23 se vedde in ra so stanza ben depinte/ d’una de-
D arein. vota istoria re figure;/ lì d’una figgia gianca a un drago ar-
arena sf. “arena, sabbia”
rente/ ligà, ghe son diverse positure. DFC 101 ti che t’hæ
AG 134.291 un morim/ chi arena e tuto more/ quanto gi
ven sote le more. IVE 21 greve he lo carego de la prea, et re are portameghe arrente. SB 768 ca.1850 (On.) arrente.
honeroso lo carego de l’arena. GF 8 s.xix dapœ ul’è arrivò a a funtan-a che l’eiva arente
MNS.1 109 a.1577 (Sav.)e siano tenuti et obligati detti fil- a ca so.
latori mettere sotto li detti balloni fassi, o tavole, acio non CAD. RAN 160 “adhaerentem.” RGS § 875 gen.:
possino pigiar arena, o alcuna humidita. EGS 99 a.1625 arent’au fögu. ADL (Vent.). DVO (On.). BNL 75 (Perin.)
(Taggia) si propone deliberare che si faccino due fornaci ADP (Pietra) BDS (Sav.): “antiquato”. VPL.
per calcina, con che le mule provedino di arena e pretie. MUI 194. GA 12.172. REW 6987 (a.it. radente)
D areina. arenella C.SALVIONI, AGI 16(1902-05) 287. Cf. CVM mil., BIO
arenà(se) vb. (mar.) “arenar(si)” 58 lomb. arent, m.s. P.RAJNA, ROM 7 (1878) 49: ven. s.xv:
NVM (Sav.) arente da “vicino a”.
D areina. D arenta. arentu. arentì. rente.
arenà vb. “respirare” (d’)arente avv. “vicino”
ADL (Vent.) NPD 68 fine s.xviii (Sav.) cose gh’ælo chi d’artente?
D arà. arentì vb. “avvicinare”
arendaiàse vb. “procedere rasente a un muro” SB 765 ca. 1850 (Var.) arrentivan. RAN 160 arentìse.
VPL (Sanr.). PVG. VPL.
arendòula sf. “rondine” D arente.
RML 974 (Alpi Marittime). Arentìa top. (Alassio)”
D rundana. TAL 30 n.20: a.1539, 1580 Larantia.
arenella sf. “renella” D Larantia.
GL 16.15 e per tossa o per l’asma inspâximemmo/ o pr’a- arentu avv. “vicino”
renella, o pria. MVS (Sarz.)
D arena. D arente.
arengo sm. “aringa” arrèo avv. “completamente; a tappeto; in folla”
MNS.3 67 a.1577 (Sav.) amplute e sardine di barrile, ton- PRP 336 dopo d’avè scorragiao parmo per parmo tutta ra
ni magri e grassi, anguille salate, merlussi, arenghi et ogni Spagna… e tutta arreo ra Franza coscì grande… GL 3.75
altra sorte de salumi. ghe dan zù tutt’arrêo, piccin e grossi/ quant’ erbori ghe
D aèngu. arengu. L aringus. son ghe fan scûggià/ e lì taggia, streppella, caccia a terra.
arengu sm. “aringa” GL 6.18 se fàvan tutti arrêo segni de cruxe.
DVO (On.). D rèu.
D arengo. L arengus. avv. “al contrario”
arenìn sm. “arenile” AGC, AGN 49.107 me par che faze arreosso (ms. a rreos-
CIT 122 l’arenìn, chi è d’arinto, aora pâ d’oro. CIT 126 so). AG 146.329 cossì tuta mester fa/ nostra vita per vi-
a ra ciazza dro mâ sciù l’arenin. ADP (Pietra). gilia/ a la festa che fin no ha…/ ma l’omo van fa arreos-
D aenìn. areina. so/ chi fin da or gran festa mena.
Arenòn top. (Varazze) FA 383.
FTL 30: < arena. D reosso. (a)rreosso. riusu.
D renone. areperìu agg. “intirizzito
Arensén top. “Arenzano” MP 17.11 (Pigna) REW 6415.
PAD 326 a.1506 da Arensen in qua. D perìo.
CTL 11 “non già da aer sanum ma (A.G.Barrili) dalla sua arer avv. “indietro”
giacitura allo schermo d’un promontorio, onde il verna- PAB 69 s.xiv e se per forssa e stravia/ arer li covem tor-
colo a in sen, pomposamente italianizzato in Arenzano”. nar.
ADG 34 n. (altra fantasiosa etimologia). GFM 4: fundus [fr. arrière].
*Arincianus, Aricinianus (gent. Aricinius, attestato epi- arèru avv. “minuziosamente, accuratamente”
graficamente. SCT 197. PTP 34n.; PTR 46: in fundis DVO (On.) “spassa arèru”.
Arentianis < Arentius, gent. D rèu.
L Arenzanum. aresca sf. “lisca del pesce”
arensenì(se) vb. “rattrappir(si), raggrinzar(si)” MP 17.12 (Pigna): aresta x lisca, REW 648.
PSE 248: prob. germ. (grinza.) PVG: origine oscura. cf. DEI 5.3233 s.v. resta.
D arrençenise. arensenìu. rensenise. rensì. D resca.
ares 108 arge

aresciourà vb. “ristorare” argàlia sf. “siringa, catetere”


PRA 374 (Bussana) CAD.
D resciuà. Argallo top. (Baiardo)
arestà/ -r vb. “restare” CL 8.
NPS 567 a.1527 quelle poche (navi) che arestò/ sen fugir- arganaggia sf. “corazza (scherzosamente: “ferra-
no senza insegna. COM .4 94 non posso spiegave ra sor- glia”)”
preiza che han mostrao. Son arrestæ abotìe. MP 17.12 GL 11.22 vestì re vostre solite arganagge.
(Pigna) arestar. PVG. D arganu.
D restare. arganella sf. “argano di nave”
arestensà vb. “requisire” VIA 94 a.1476 (Sav.) item tallie de diversi maignere, ar-
AA 36 ne andorno de casa in casa arestensando vitoalie ganelle et calcexi per il fornimento de gallee dece, com-
per lo vito de li soldati. putatto quelle sono atachade alla sartia delle quattro gal-
aretta sf. (mar.) “aletta di rollìo della nave” lee desarmate novamente.
Littré: “legni ricurvi che formano il sostegno dei fianchi e D arganu. L arganellus.
della poppa della nave”. Cf. JAN fr. ailes, it. ale. RNA
165, RNB 75: il neogr. ¶rûtej è certo di derivazione ge- àrganu sm. “argano”
novese ADL (Vent.). ROC 152 (Civezza) “palo del frantoio”: cf.
D àa. L alleta. calabr. arganu m.s. (gr.biz. ¤).
aretaliaria sf. “artiglieria” D argagno. arganaggia. arganella. argino. organetu. L ar-
PAD 497 a.1506 questo loco de Monaco, volendolo strin- ganus
gere ad cio la aretaliaria nostra sij possi metter al loco de- àrgara sf. “alga”
putato. MP 17.12 (Pigna)
D artagiaria. D arega. arghena.
aréu sm. “ariete, montone” argarare vb. “devastare”
MP 14.25, 37; 17.12 (Pigna): < *aretu. ADL (Vent.) VPL. BL 76 a.1400 che questa nostra città de Genova de’ esse-
REW/FPI 645. C.SALVIONI, ID 6 (1930) 251. PTO 254 “la re bruciata et argarata.
sua area copriva probab. tutta la Liguria (è presente anche a D asgairà. L argayrum.
Rovegno e Zoagli); ha poi subito la concorrenza di mûtùn”. argeleu sm. “terreno argilloso”
D aèu. aiòu. âiu. ADL. (Vent.) PSP 24: “lat. argilla non è passato nel ro-
arevenselàu agg. “rivoltato; fatto a uncino” manzo. In Liguria i terreni argillosi sono caranche”.
MP 17.12 (Pigna) L argeletum.
D arreversà. Argeleu top. (Pigna)
arreversà vb. “rovesciare, sdraiare” LTI 32 n.6/ < argilla, REW 641, prov. argelié < argilla-
NPD 57 s.xvi (P.Murassana, Sav.) in ra erbetta arreversæ‘. rius. PSP 59 n;17 cf. top. rom. Argiletum (Varr.l.l. 5.157).
D arrevenselàu. arreværso reversà. argentagno agg. “(di tessuto) operato a fili d’argen-
arreværso agg. “sdraiato, supino” to”
GL 13.63 o sta arreværso lì. ASF 725 una roba de veluto cremesile argentagno cum li
D arreversà. soi brioni et manegeti.
arrevertegà/ -ar vb. “rivoltare, rimboccare” D argentu.
ADL (Vent.) arrevertegà. MP 17.12 (Pigna) arrevertegar. argentaria sf. “argenteria”
REW 7278 “gen”. GL 10.64 lì se ghe veiva d’ogni mercanzia/ çibbi da fa ve-
D revertegà. gnì tanto de gora/ un sguaçço dra ciù ricca argentaria.
arrezegà vb. “rischiare” D argentu.
GL 6.6 in çerti caxi è ben l’arrezegâ. COM.2 63 (nel ma- argentato agg. “(di tessuto) operato a fili d’argento”
trimonio)da ra parte de l’ommo non se deve mai arrezegà.
ASF 726 una roba de veluto argentato.
DFC 179 o sciù ri ponti, o a tempi boin de sotto/ in quâ se
sæ saxon libero passo/ non obligao arrezegà ro sguaçço. Cf. RGS § 1010.
D arreizegà. D argentu.
Arezzo top. (Vobbia, Gen.) argentier sm. “argentiere?”
PTR 48 “top. fond. rom. < Arretius gent.: formazione del FAS 143 (-arius).
2.-1. sec. a.C.” D argentu.
arfè sm. “fiele, bile” Argentera idr. “corso d’acqua, affl. del torr.
CAD. RAN 158. PRA 379 “gen”. PVG. Lavanestro (Sav.)”
AAG 116. PD 109, 137, 345. GUA 169. GA 13.36: la fé NTS 19. FTL 35 sg.: connesso con lo sfruttamento di ve-
> la(r)fé (-r- epentetico). ne d’argento.
D fe. D argentu.
arfié sm. “fiele” Argentina top. “corso d’acqua, Riviera di ponente”
RGS § 90 (Rovegno) CL 9.
D fe. D argentu. L oxentina.
arfiatae vb. “respirare” argentina sf. (bot.)
MCM 38 (CastelnM.) FPL Lunaria rediviva. MLC 225 Lunaria annua L. FPL
D fiatare. (Alpi Marittime) Artemisia spicata.
arfògelu sm. (bot.) “alloro” D argentu.
MVS (Sarz.) argentina sf. (ittiol.) “argentina (Argentina sphyrena
D agriföggiu. L.)”
argagno sm. “macchina bellica” PML 356. TTC 80
GL 11.46 o l’eiva pronto d’una porta accanto/ cært’argagno D argentu.
de macchina ciù ato… GL 18.82 ma apparaou/ vegne za argento sm. “argento”
quell’argagno, e ne tremò/ ra torre, e ro contorno rebombò. AG 140.25 ni per argento ni per oro.
D arganu. D argentu.
arge 109 arig

argentu sm. “argento” aricordar vb. “ricordare”


MP 14.48; 17.12 (Pigna) BNL. 75 (Perin.) PVG “italia- AG 143.37 a zo che ben te le arricordi/ e con Deo meio
nismo”. t’acordi. BL 65 a.1399 una cosa m’aricordo, che per voi
D argentagno. argentaria. argentato. argenter. argentera. pagai. TL.1 95 a.1454 arricordandove che… –– a noi è
argentina. ariento. arinto. oxentina. L argentum. stato arricordato che… FSU 52 a.1456 (Sav.) anchora ti
argentu sm. (ittiol.) “fierasfro (fierasfer acus Brünn.)” aricordo che studij esere solicita in avere la virtu de la
PML. 356. sancta humilitade. BDF 147 a.1460 l’una parte e l’altra
argettu sm. “truogolo” se excusava assè de tali dexordeni… ma pure nesuna de
RAN 124. BDS (Sav.). loro aricordava forma chi avessem facia de tale effecto.
D argiu. NAB 20 a.1473 (Sav.) se per lo advenire fuse aricordato
àrghena sf. “alga” per alcuno de li maistri de la dita arte de fare ordini alcu-
LL 58 (PortoM.): < alga, con ampliamento suffissale.
D arega. arghina. argara. ni circa ala dicta arte… MGT 193 a.1492 et cum simili
àrghina sf. “alga” parole, che da voi sapreti dire et che anche li mercadanti
DVO (On.) FPI 334. nostri predicti… ve aricorderano, fareti ogni sforzo che la
D arega. arghena. maestà soa reste contenta de li facti nostri.
Argi top. (Sav.) D arregordar.
BG 126n. s.xvii (Sav.) ritano degli Argi (affi. del torr. aricorno sm. “liocorno”
Letimbro). FBS 61 ca.1700 li Argi, top., Bosco di Savona. PS 46 s.xiv.
D argiu. aridà vb. (mar.) “arridare, tendere le manovre dor-
argiere sm. “arciere” mienti”
PAD 400 a.1507 stradioti e gente d’arme Suissi, argieri e CAD: “tesare una corda per mezzo de’ colatoj”. RAN
labardieri. 160. NVM (Sav.)
D arché. ercher. erchezaor. L archerius. D ridà.
argino sm. “argano” ariento sm. “argento”
VIA 91 a.1476 (Sav.) item li infrascritti fornimenti da va- DPC 173 ca.1180 (Sav.) anello j. d’ariento. IVE 91 oro e
rare et tirare le gallee, zoè argini duy con li soy fornimen- ariento o pree preciosse. NPG 67 a.1464 lo vedo ben che
ti n. ii. doro ne dariento/ concepto fai, ma solo d’onore.
D arganu. PD 111. Cf. SAP 2.234 a.lomb. ariento.
argiö’ sm. “orzaiolo” PRR 482 (toscanismo: -j- < g (argentum). PAE 37 postu-
MDB (Bord.) la lat. volg. *arigentum seguìto da G.VIDOSSICH, GSLL 5
D orzö. (1904) 453, E.G.PARODI, SR 5 (1907) 96 sg., e dubitati-
àrgiu sm. “truogolo” vamente da DPC 277,187.
CAD. RAN. 19, 124. ADL (Vent.) BDS (Sav.) PVG. D argentu. arinto. L argentum. arientum.
MVS (Sarz.) ariescì vb. “riuscire”
PD 337. GA 13.38. FPI 392 (REW 390.b, 391). FDG GF 12 s.xix. bezugnæ’ faghe ün punte, ma nu ghe posu
250n. CON 50. ariescì.
D arbi. arbio. ardio. argettu. argi. largiu. L arbium. ADG 98.
argögliu sm. “orgoglio” D riessir.
ADL (Vent.) arrigato sgg. “(di pianta) colpito da malattia”
arguföggiu / argufögliu / argufölu sm. “alloro” GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non
FPI 113, 4943 arguföggiu. MP 14.53 (Cipressa) argufö- possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco-
gliu. MP 17.12 (Pigna) argufölu nati, appeteciati, arrigati.
D agriföggiu.. arignö‘ sm. “venticello”
arguo agg. “err. di stampa per arduo?” MP 17.12 (Pigna) (“donde? la fonetica esclude ‘aria’”)
AA 74 ancora che in la domanda che domandavano li ge- D arein.
novesi ge fuse de le cose argue e crude e dure da padire. Arriga top.
arì vb. “cambiare colore (dell’uva che matura)” PCT 110 Prato Arriga.
MP 17.12 (Pigna). DVA (VArr.) D Arrigo.
arià vb. “arrivare”
Arrigo top.
PD 347 “plebeo”. PVG.
D arrivà. PCT 124 “germ.”
arià vb. (mar.) “ammainare” D Arriga.
CAD. NVM, BDS, SDS (Sav.). arigordo sm. “ricordo, memoria”
D derivar. AMF 118 a.1558 (fin.) arigordo che dà uno homo sopra il
aribatà vb. “rivoltare, rotolare” castello de finale, il quale ne è molto informatissimo di
PVG: “l’etimologia resta un problema aperto” tutto, cosa per cosa.
D rubatà. cf. RGS § 164, sic. arrigordu.
Ariberti top. (Stella) D aregordo.
MPS 9 a.1550 (Stella) : germ. arriguà vb. “rotolare”
arricomandare vb. “raccomandare” BOS 155 s.xix (G.B. Vigo) pe-u çê nuviuzu s’arrigûa u
TL.1 551 a.1456 preghiamo la benignita vostra che habia trun.
lo dito Nicolao arricomandato et se bisognasse lo aiute a GO. CAD. RAN 160 sg. MP 21.9 (Pigna)
mandare vel presentare le dicte lettere. MGT 192 a.1492 PSE 248 sg.: rota, rotula PD 149,161,358. REW 7396
se vi fosse porto qualque querela, mitigereti lo animo re- ‘rotulare’. GA 12.169; 13.202.
gale… aricomandandoghe strectamente li cittadini et D areguà. ariguelà. rigorar. rigorello. rigoru. ruguelàe.
mercadanti nostri chi sono in quelli regni. PAD 428 ariguelà vb. “rotolare”
a.1506 se arricomandiamo a la vostra bona gratia. PSE 248 sg. RAN 160 sg. GA 13.202
D recomandar. D arriguà.
arri 110 arma

arrilà esclam. “voce di incitamento agli animali” àrizu sm. “anice”


FDT 1.45 (Triora) MP 14.55; 17.13 (Pigna)
D arrelà. D anexu.
àrima sf. “anima” arìzu agg. “ricciuto”
AIR 19 (Air.) catru/ chela arima bona/ tü dime candu l’è MVS (Fosdinovo): -z- sorda.
Pasca. D rissu.
ADL (Vent.) arisurìu agg. “arricciato, ricciuto”
D anima. arimo. MP 17.13 (Pigna)
arimà vb. (mar.) “assestare il carico di una nave” D rissu.
RAN 161. ariundòu sm. “compasso, strumento del bottaio”
arimà sm. “animale” PVG.
ADL (Vent.) D riundu.
D anima. arimo. arrivà vb. “arrivare”
arimeta sf. “anima metallica del bottone; bottone me- CAD. SLS.1 314 *arripare.
tallico da calzoni” D arià. arival.
MP 14.55 (Pigna) arival vb. “arrivare”
D anima. animetta. arima. AG 145.9 e passar lo gran pelezo/… poi arival in terra
arimo sm. “animo” d’aotrui/ donde o seai ben rezui.
PRP 347 (str.39) arimo fasse og’un, amazza amazza. D arrivà.
PRA 376 “dissimilazione” arla sf. “tignuola, tarlo”
D arima. arimoso. inarimà. GRD 109. REW 8586. ADL (Vent.): tarmula. VPL.
arimoso agg. “animoso” D arna. arlà. arle. arlu.
PRP 347 (str.42) ch’eira così varente, e si arimoso. arlà vb. “tarlare”
PRA 376. ADL.(Vent.). VPL.
D animoso. arimo. D arla.
arìn sm. “alito, fiato, soffio” arlàu avv. “accanto, a lato”
FPI 473 (Ment.) MP 17.13 (Pigna).
D arein. D lao. lau. L alatus.
arinto sm. “argento” arle sf. “tarma”
RDB 37 caga in arinto e in oro vuoè mangià. RDB 65 ri DVO (On.)
pesci d’arinto brillarin. CIT 139 zà sparegava in cê/ tra D arla.
grego e tramontana/ fæta a lamme d’arinto ra Diana. arlìa sf. “stregoneria, pratica superstiziosa”
ADG 34, 47. PRR 482: “arinto, toscanismo, compare per AG.14.80 faiture, brevi e arlie/ e atre assai diavorie.
la prima volta nel Foglietta”. [Ma v. sopra, s.v. ariento]. FA 325 (÷ religio ). FAS 150. REW 4047.
D argentu. ariento. L argentum. arientum. cf. SAP 388 a.lomb. relie m.s. CVM mil. arlia. BIO 58,
ariolo sm. (ittiol.) “scombro comune, maccarello 249, 560: lomb., piem., tosc. arlia. MB 36 sg. (Bonvesin)
(Scomber scomber L.)” arlìa, m.s.
PML 356. D erlìa.
ariondare vb. (mar.) “appoggiare la nave su un solo Arlichìn n. di maschera “Arlecchino”
fianco (mezza carena) per la manutenzione” DFC 71 mi de quello non discorro/ de cafosci brutto mor-
DSP 273 a.1558 accade a molti aggenti per vasselli arion- ro/ Arlichì, xanni compagno…
dare e non danno di tutto carena, nella qual cura medesi- arlu sm. “tarlo, tignuola”
mamente occorre maneggiar saorre de nave in barca e de MP 17.13 (Pigna). FPI 8586.
barca in nave, et in terra cadere immondicie da li ponti di D arla.
calefatti e simili cose in danno del porto. arma sf. “arma”
D arrandare. riundu. AG 145.34 portar con voi aiai per mente/ arme ben suffi-
arisà vb. “rizzare, sollevare” ciente/ per no poer esse conquixi. PS 17. AGC 40. RGS
PVC 218 s.xix quattru mœn… l’arrisson cumme ün stras- § 369.
sùn. REW 670. PVG. D armà. armaiö. armamento. armar. armata. armatüa. de-
arisà vb. “arricciare zarmà. larma.
PVG. arma sf. “caverna, riparo di roccia”
D rissu. GR 19. HAW 16, 50 sgg. REW/FPI 912. G.D.SERRA,
arisà vb. “diricciare le castagne” Studi Calderini-Paribeni, Milano 1956, I.391-402. ASB.
PVG. ADL (Vent.) FDT 1.44 (Triora) ADP (Pietra). BDS
D derisà. (Sav.) VPL.
arizar vb. “assalire” D armella. armetta. armissa. armu. balma. barma. L arma.
PS 36, 46 s.xiv. li apostori de Dee quasi como de una arma elem. topon., diffuso soprattutto nella Riviera di
grandissima alegressa fom arizai. GL 19.99 i laddri… ponente”
m’arizzàn. CL.12. FTL 97 (Cogoleto, Finale, Ranzo, Nasino, Taggia).
D arrizzon. D Armetta. Armitta. Armussi. Armasse. Armana.
arismetica sf. “aritmetica” Armareo. Armella. Armissé. Armella. L arma.
AA 244 maistri de abaco de arismetica. Arma top. (Vent., Taggia)
arrizzon sm. “assalto” ASB 70: inte l’Arma (Vent.); ciaza de l’Arma (Mortola)
GL 18.71 porta avanti re torre a ciù d’un laou/ con queste Arma Berlena top. (Pigna)
dâ se tenta l’arrizzon/ bâziga sotto, e scontra ro monton PSP 59 n.18: Berlena,” oscuro nella forma e nel signifi-
(l’ariete). cato”.
D arizar. risson. arma sf. “anima”
aristö’ sm. “saputello” VP 192 s.xv. (Sav.) a punger larma mia de constriction.
MP 17.12 (Pigna) “Aristotele?” DVA (Gazzo, VArr.): vo- SDS (Sav.) antiquato.
ce del contado. D anima.
arma 111 arme

arma sf. “stemma, impresa” armar vb. “armare (navi)”


ASF 720 un legno da moscheto con l’arma fiesca. ASF AG 38.75 mai non vi sto/ si grande alcun…/ tuto e armao
722 cadré da dona intersiate cum larme gatesche (dei fie- de nostra gente/ de cita e de rivera. AG 39.46 un legno
schi) & roverea (dei Della Rovere) a numero xv. AAD armao de nostra gente. AG 54.42 homi pusor s’acompa-
264 coperte sei di carriaggi di panno con suoi frisi et tro- gnan/ en un bon legno che li arman. AG 138.235 e tante
fei et arme. AA ge feceno metere due grande arme de galee po armar/ pur de soa gente nostra/ che per grevi ac-
marmoro bianco con le insegne de papa Julio. PAD 322 cidenti/ ne armara ben duxenti.
a.1506 uno bellissimo penone destesso che havevano fat- PS 25. LDM 28 “armare si riferisce precisamente all’ar-
to di novo in mezo Santo Stefano, da una banda l’arme del ruolamento dell’equipaggio”.
re e da l’altra l’arme di Ravasten. PAD 384 a.1507 s’è de- D arma.
liberato… di debelare lo castello e scazare tutte le soe ar- Armareo top.
me dove saranno… PAD 399 a.1507 se tornò a far l’arme FTL 97.
scazate. D Arma.
L arma. armario sm. “armadio”
armà sf. “armata, fiotta” GBV a.1514 s.v. archivum. ASF 731 una taula cum li soi
VBA 102 a.1435 noi trovammo in lo mar de Terracina as- trespedi, et gli armarij de legnami. AA 144 in lo primo ar-
sai presso terra la armà dello re di Aragone de nave 14. mario e uno peviario de brocato. RPC 44 a.1743 (Alb.)
TL.1 580 a.1456 parendoghe che l’armà dovesse essere un armario con sue divisioni. COM.3 55 questa e a ciave
più tarda. NPS 564 a.1527 spagnoli todeschi he daragon/ do mæ armario.
homini da star al parangon/ cum lo exercito troiano/ cum D armàiu. armariu. armuàr. L armarium.
l’arma del tramontano/ ai farano la fresca danza. armariu sm. “armadio”
D arme. PD 156. MVS (Sarz.)
armà vb. (mar.) “armare (navi)” D armario.
TL.1 579 a.1456 più dì fa fo deliberao d’armà, e questa Armasse top.
cura fu aremba a questo spettabile officio. BDS (Sav.) FTL 97. ADP (Pietra)
D dezarmà. L armare. D Arma.
armadûa sf. “armatura, corazza” armasèn sm. “negozio di articoli diversi di uso do-
GL 20.113 si ben pœ è cangiaou/ l’azzurro in cremexi dra mestico”
so armadûa. FDM. LVO 58: sp. almasén.
D armadura. D magazem. magazeno. L (in) almazinis.
armadura sf. “arma, armatura” Armata top. (Stella)
GL 1.50 senza armadura aveî atra de ferro/ che un scia- RES 50 a.1590 Fontana Armata, od. Fontana dell’Armata.
blon a re næghe ruzenento. GL 11.53 onde a Sigé vol- D arma.
taou, che giusto appunto/ o l’aveiva con lé l’atra armadu- armatüa sf. “armatura (di un edificio)”
ra/ o ghe dixe… CAD. PVG “italianismo”.
D armadûa. D arma.
armaiö’ sm. “armaiolo” armaviva sf. “sorta di mantello”
GO. CAD. CAD.
D arma. armella sf. “piccola grotta”
armàiu sm. “armadio” ASB 72.
MUI 125. PD 109, 123, 156 “dotto”. GA 12.166. D arma.
B.MIGLIORINI, LN 34 (1973) 2. FDG 171, 243. PVG. armella sf. “roccia a strapiombo”
D armario. ASB 72.
armamento sm. “armamento navale” D arma.
AG 38.71 en così bello armamento/ di tal e tanto forni- armella sf. “animella”
mento/ si ben disposo e traitao/ e de tute cosse si ben or- GL 4.31 e quella romaniatta ciù rionda/ o fa conto ch’a sæ
dinao! d’armella monda (il seno di Armida). CLD xxi (lomb. ar-
FAS 163. mela, m.s.). GO. RAN 161. BDS (Sav.) ADP (Pietra)
D arma. L armamentum. PVG. VPL.
armàn avv. “ieri mattina” D armelài. armelé. armelìn. armirini. L armella.
Armella top.
FPI 4115a (Sarz.)
TCL (Loano) Rian de l’Armella. PSP 59 n.21 (Pigna):
D adman. deman. top. fond. “luogo delle anime” (riparo di roccia). FTL 97.
Armana top. ADP (Pietra)
FTL 97. D arma.
D Arma. armelàu nairu sm. (bot.) “Amelanchier vulgaris”
armanaccà vb. “fantasticare” FPL. (P.Nava)
CAD. BDS (Sav.) D armella.
D armanaccu. armelàu russu sm. (bot.) “Cotoneaster vulgaris”
armanaccu sm. “almanacco” FPL (P.Nava)
CAD. D armella.
D armanaccà. armelé sm. “specie di scisto argilloso”
Armanino top. AP 17.13 (Pigna)
PCT 93.120 Mulino d’Armanino. D armella. armelìn.
D armano. L armanus. armelìn agg. “(di terreno) soffice ma povero, coltiva-
Armano top. to a olivi”
PCT 93. 121 monte Armano. ROC 151.
D Armanino. L armanus. D armelé.
arme 112 armu

armelìn sm. (zool.) “ermellino (Mustela erminea)” Armitta top.


MCM 44 (Casteln.M.) MVS (Sarz.) FTL 97.
D ermerin. L armellinus. D arma.
armellìn sm. “granello, seme dell’uva” armitàn sm. (ittiol.) “boccanera (Galeus melanosto-
GO. CAD. Cf. CVM mil. armell, armellìn “seme di zuc- mus)”
ca, di frutta”. AFV 422 (Vent.)
D armella. Armittu top. (Loano)
armelìn sm (bot.) “mirtillo” TCL
PNP 149 (Erli). D hermito.
D armella. armizare vb. “riporre, mettere al riparo”
Armenga top. GR 82 (Porn.)
FTL 97. D armuzare. remesare. L remesare.
D arma. Armo top. (Andora)
armén avv. “almeno” SCT 123 “Fossato d’Armo”, s.xviii.
PVG. D Armu.
D alomen. armoasetta sf. (bot.) “ramolaccio”
armenardo sm. “bosco comunale” DFC 47 chi s’accatta a leitughetta…/ l’armoassetta da af-
MPS 59 a.1550 (Stella) e se dette bestie minute intreran- fettà.
no detti armenardi overo boschi intra detti confini… D armuasa.
D almenaldo. almenardo. L armenaldus. Armoino cognome
armescciare vb. “mescolare” VTS 73 a.1530 (Sav.) AA 146 prete Benetino Armloino.
MVS (Sarz.) D armuìn. L armoynus.
armòtelu / armotli sm. “corbezzolo (Arbutus unedo)”
D mescciare.
MVS (Sarz.) armòtelu. FPI 610 armotli “lig.”
Armetta top.
armorìn sm. “corbezzolo”
NPD 82 a.1865 (Sav.) lasciü i bricchi de l’Armetta/ che
RDB 15 ni ombra d’orofoggio o d’armorin/… me po def-
s’innalsan finn’a u sé. CTL 11 (Sass.) PSP 60 n.23, 29 fende.
(Pigna) a.1575 Armeta ”formazione recente, posteriore al PD 136 (armùn).
s.xiv.”. FTL.97. FCL 53 (Diano S.Pietro): Armetta, D armuìn. ermorin.
Armette. armoto / armotu sm. “corbezzolo”
D arma. MNS.3 7 a.1577 (Camalli) per ogni mina di mortino di
armiragio sm. “ammiraglio” Levanto… per ogni mina di armoto… per ogni mina di
AA 286 Ansaldo di mare suo amiragio ne vene in Piza co morta… MCM 49 (Casteln.M.) armoto.
55 galee. FTL 138: le foglie del corbezzolo erano usate per la con-
D armiraio. cia delle pelli.
armiraglia sf. “nave ammiraglia” FDT. 1 44 (Chiav.), PVG armotu.
NPS 580 a.1527 Nicholo Graso/ capitano de larmiraglia. FPI 610.
D armiraio. D amurtìn. armuttai.
armiraglio sm. ammiraglio” Armu top. (Alassio)
DTC 649 ca. 1522 mandai in Gaeta un mio cittadino/ ar- TAL 31 “Colla d’Armu”, valico fra le valli Merula e
miraglio de lo mare, di valimento. Lerrone.
D armiraio. D arma. armissa. armisu. armo armüssu. armüzzu.
armiraio sm. “ammiraglio” armuàr sm. “armadio a specchio”
AG 49.66 capitano e armiraio. AG 49.117 nostro armiraio LFL 3.18 fr.
con so stol. AG 49.230 poi tegnando en quelo logo/ so D armario.
conseio l’armiraio/ per cerne so avantaio. AG 126.1 a armuasa sf. (bot.) “ramolaccio (Raphanus sativus L.,
l’aoto e nobel armiraio/ de excellentissimo avantaio. PAT Cochlearia armoracia L.)”
24 a.1356 messer Orcham grande armiraio de la Turchia. GO. RAN 19. MLC 225. FPI 660. ALE 29.
FA 326. D armoassetta. armuassin. ramuase. ramuasette.
D admiragio. almiraglia. amiraio. armiragio. armirajo. ar- armuasìn sm. “ramolaccio”
miraglia. armiraglio. armirante. L amiratus. MLC 225.
armirante sm. “ammiraglio” D armuasa.
AA 278 lo imperatore avia per armirante de la sua arma- armuasìn sm. “magazzino, ripostiglio”
ta Nicolo Spinola. VPL.
D armiraio. armugnìn sm. (bot.) “albicocca (Prunus Armeniaca L.”)
Armirini top. (Stella) FPL. MLC 237. FTL 138. FPI 654. LVO 34.
RES 50 a.1590 coletta dell’Armirini. Reano delli NAG 5.494: < *armenino < Armenia, presunto luogo di
Armirini. provenienza, da cui anche il n. scientifico.
D armella. armelìn. D ramugnìn.
armissa sf. “cavo di roccia, a volte sistemato con mu- armuìn sm. “corbezzolo”
ri a secco per ricovero dei pastori” FPL. ADP (Pietra) PVG.
ASB 72 (Arenzano). VPL. SLS.3 59 “arbutus: esempio di alternanza b-v / m in ter-
D arma. armisse. armissu. armu. L almiçora. almizora. ritorio ligure”. ALE 26.
Armisse top. D amurìn. armoino. armorìn. armuino. armùn. armurìn.
FTL 97. ermorìn. ermuìn. L armorinus.
D arma. armissa. armisu. Armuino top. (Sav.)
armisu sm. “luogo di riparo dalle intemperie” NSS 257 sg. Castagneto di Armuino (località impecisa-
MP 17.13 (Pigna) (< rimesso) . PSP 103 n.304 (< arma). ta).
D arma. armu. armüssu. armisse. D armuìn.
armù 113 arro

armùn sm. (bot.) “corbezzolo (Arbutus unedo)” arro sm. “errore”


RAN 19, 161. FPL (P.Nava) FPR n.11. PD 345. FPI 610. AG 115.15 un re mercao a ca me aduxe/ no me goe var
C.BATTISTI, RSL 9 (1943) 81: arbuteus elem. mediterra- raxon ni zuixe/ che alo me g e daito l’arro/ de rema, tosa
neo occid., pre-i.e. (pre-etrusco tirreno-lig. con epicentro o cataro.
ligure). APO 553: armu “base mediterranea”. ALE 26. FA 326: forse “arra, caparra”. PS 46, PSE 261 “errore”.
FTL 188: le foglie della pianta, usate per la concia delle AGN: “chiamata in giudizio”, fr. hare: REW 4043.
pelli, sono indicate col nome di morta. D arror. caparu. L ayra.
D armuìn. L armorinus. Aro n.p., m. “Aronne”
armurìn sm. “corbezzolo” SA 244 a.1340 (Sav.) la festa de Sto Aro e de Sto
FPL (Dolcedo). DVO (On.). MP 14 53 (Cipressa). MP 17.13 Amperio.
(Pigna) CDS (Sanr.). FDT 1.44 (Triora). FTL 138. NAG arò sm. “aratro”
5.494. ALE 26. Cf. S.A.WOLF, Jiddisches Wörterbuch, RGS § 18, 260 “lig., piem.”
Hamburg 1993, p.58: jddisch ‘armonìm “castagne”. D aràu.
D armuìn. aroàr vb. “attrarre a sé un ramo per cogliere frutta”
armuzare vb. “riporre, mettere al riparo” MP 17.13 < arrivare.
GR 82 (Pornassio) arôbà vd. “derubare, truffare”
D armizare. remesare. L remesare. PD 120, 151, 162. PVG.FDG 237.
Armussi top. D arrobare.
FTL 97. arrobaòr sm. rapinatore, brigante”
D arma. armüssu. AG 14.441 chi fa per forza l’atrui so./ In questa peccam li
armüssu sm. “riparo sotto roccia, capanna di monta- arrobaor/ eciam de li gram segnor/ chi fan tar or leze e co-
gna” mandi/ per far pagar li torti bandi. AG 14.454 assai son
ASB 72, 77 (Pietra, Sanr.): < arma. pezor in veritae/ cha li arrobaor de strae.
D arma. armu. armisu. armussi. armüzzu. FA 326. FAS 164
armüzzu sm. “rifugio di ventura per la pioggia” L robatorem. arobadorem.
FDT 1.44 (Triora) < arma. arrobare vb. “depredare, derubare”
D arma. armu. armüssu. TL.1 351 a.1455 e le homo ben pratico e honorà… non
armùttau sm. “corbezzolo” forsa ne iniuria ni mangareza ni aroba ni villaneza lo po-
FPI 610 “lig.” vo. NPG 78 a.1475 arobba ogni homo. PAD 316 a.1506
D armotu. e diverse altre (case) ne furono arrobate… lo giorno è ve-
arna sf. (bot.) “malva” nuto adosso e se quietò lo rubare. PAD 348 a.1506 aro-
FPI 5274 “lig.” bava ogniuno chee potesse arobare. MPS 70 a.1550
arna sf. “tignuola, tarma” (Stella) la cosa arobata. MAS 292 a.1558 essendo molto
MO 17.13 (Pigna). RML 974 (Pigna, Borgomaro) prov. in grosso arobati.
FPI 8586. L arobare.
D arla. arnàu. arochato agg. “(di carne) guasto”
Arnascè top. MPS 50 a.1550 (Stella) vendere carne lupose morbose
FTL 131 sg. overo arochate.
D ona. L arrocatus.
Arnasco top. “Arnasco” Arochia top. “torr. Arroscia”
FFN 237: celtico o italico, cf. n.p. lat. Arinius, Aronius,
AA 270 lano… 1203. a quelo tempo la cita de Arbenga
Arennius Arranius; TV 3.93 fundus Arranianus. CTL 11.
CL 12. era in discordia con la valle de Arochia. AA 275 in la val-
L alnascum. le de Arochia.
arnàu agg. “intignato” D aroscia. L arocia.
MP 17.13 (Pigna). FPI 8586. Arogna top. “torr., affi. dell’Arroscia”
D arna. N.LAMBOGLIA, RII 3 (1937) 92 sg.: *ara ‘acqua cor-
arnéize sm. “arnese” rente’.
ISG 45 a.1515 ogni singolo textore de panni di seta… ha- a ro men/ aromen avv. “almeno”
bia e debia venire entro la città et borghi cum soi telari et CR 21 che a ro men voi me prometai una cossa… GP 282
altri arneixi. RDB 21 paraxi belli e grendi otra mezura/ se voi non poei vegiar per mi, aromen vegiai per voi azo
con arneixi da principi e segnoi. NPD 60 a.1749 (Sav.) che voi non intrai in temptacion.
vorreimo tosto…/ ciantà lì o gosso e tutti i nostri arneixi. D alomen.
PD 350 pl. arneixi VPL. aròn sm. “aratro”
D arnese. ADP (Pietra)
arnese sm. “armatura; parte di armatura; cosciale”” D aràu.
ASF 757 ino quarto in circa de uno arnese. aror / arror sm. “errore”
MUI 119. AGM 779. REW 4119. B.MIGLIORINI, LN 34 AG 6.108 trame de corpa e d’arror. AG 91.102 e de l’ar-
(1973) 6: a. nordico *herrnest “equipaggiamento per l’e- ror che l’a tegnuo/ se ten morto e confonduo. PAB 64 so
sercito”. a.it. arnese < a.fr. harneis “armatura” (fr. mod. e aror a loar li ornamenti foraim. PAB 88 etiamde so che
harnois “bardatura” li marvaxi fam, che elli lo fam per intenciom de aveir
D arneize. arsnexe. aseneise. asneise. asnersao. asnese. L bem, ma aror li bestorna.
arnixium. D arrà. âro. arrosso. aru. erranti. errò. heror. rue.
àrnica sf. (bot.) “arnica (Arnica montana)” arrosà vb. “rimuovere, trafugare”
FPL. GL 20.19 mi no pretendo ch’arrosæ montagne. DFC 27
âro sm. “errore” spoincia, arrosa un po’ ciù in sa.
GL 7.26 chi scontrasse a ra dama un poco in aro (“chi si CAD: anche: sottrarre furtivamente. PSE 249: ad-raptia-
trovasse a cadere in piccolo errorre verso la dama”). re. POF 23. FA 383 gen. od. < ad revorsare. NAG 14.376
POF 10. ad retrorsu. GA 13.203. PVG 852. BDS (Sav.)
D arror. D (a) rreosso. (fa) rôzo. (fa) rôzu. rosase.
arro 114 arzi

arrosà vb. “annaffiare” Arquata top. “Arquata”


GL 15.55 una fontana/… questa sciorte da scœuggi, e CTL 11.
scorrattando/ l’erba ch’a l’ha d’intorno a va arrosando. D ercu. L arcus.
REW 677. arsà vb. “alzare”
D ruzà. RGS § 1156. PVG.
aròssanu sm. (bot.) “senape selvatica (Raphanistrum D aisàr. alsare. alsata. arzàvura. arsòu. arzà. azzà. asàr. L
Landra, Erucastrum obtusangulum, Sinapis arvensis)” alzare.
FPL. arzà vb. “alzare”
D aròsene. arousani GL 19.19 comme a ro vento ra frondosa çimma/ asbascia,
Aròscia top. torr. (Albenga) e l’arza subito ro pin…
CTL 11. LV 91 < *ara “acqua corrente”. D arsà.
D Arochia. arzàvura sf. (ornit.) “alzavola”
aròsena sf. (bot.) “senape selvatica” CLU (Verrano Lig.)
FPL (PortoM.). DVO (On.) DVA (VArr.) D arsà.
D arossani. arsella sf. (mollusco marino) “Venere (Tapes decussa-
arrosso agg. “errante, che sbaglia” ta L.)”
PAB 51 la lor vita è arrossa e amara. CAD. PML 379.
PS 35. D arçellaòu. arsellina. L arcela.
D arror. Arzelato top. (V.Magra)
aròusanu sm. (bot.) “senape selvatica; rucola” EOL 23.
L arzellum.
FPL. BNF 219 (Bord.)
arçellaòu/ arçellòu sm. “arsellaro, pescatore di ar-
D aròssani. selle; rete che raschia il fondo, per la pesca delle arselle”
arpa sf. “fiòcina” GL 18.58 son arçellaòu, e so rumâ a ro fondo. CAD,
COM.1 71 tiran dell’arpa. FNE 57 n.7: arsellòu.
DVO (On.) “èrpice”. ADL (Vent.) germ. harpan “afferra- D arsella.
re” REW 4056. arsellina sf. (bot.) “Prunus domestica v.sp.
D arpetta. arpezzà. L arpa. CAD. FPL.
arpa sf. “arpa (strumento musicale)” D arsella.
PVG: ese de l’arpa “esser ladro” Arzèn top. “Arzeno”
D arpezzà. FNTG 103: lat.-etr. Argenius: tre località in provincia di
arpàigu sm. “zona di pascolo montano; diritto di al- Imperia, una in provincia di Genova.
peggio” D arzu.
GRD 109 (Pigna) gli arpaighi, ossia terre pascue. àrsena sf. (bot.) “ontano (Alnus glutinosa)”
PSP 10 (Pigna). PTO 258. ADL (Vent.) LL 58. LAV 287.
D alpe. L alpagium. alpiaticum. alplatticum. arpaxionem. D arsenna. arsu. arzu.
arpe sf. “alpeggio” Arsenna/ Arzenna top. (Alassio, oggi scomparso)
MP 17.13 (Pigna). PTO 258 (Ponente lig.) TAL 32 n.26: < arzu ‘ontano’. FTL 18: < Argennus,
D alpe. arpìn. Arginnus, n.p., cf. tosc. Arcena, Argena, Argenna.
Arpe top. “Alpi Apuane” D arzu. L arzena.
MAF 489 s. xv. (Lunig.) Àrzene top. (Imperia)
D alpe. CL 14. FTL 31 n.13: < argilla? Cf. TAL 32.
arpetta sf. “amo, uncino, arpione” D arzu.
CAD strumento per la pesca dei polpi. ADL. VPL. àrzeno sm. “argine”
D arpa. arpezzà. MPS 66 a.1550 (Stella) non possi lavorare… sotto maxe-
Arpetta top. (Pigna) ra overo sotto erzano almanco per palmi doi largho da det-
PSP 60 n.24. ta maxera e largo da l’arzeno per palmi trei.
D alpe. alpetto. arpetto. MUI 122. ALE 27 (it. argine).
Arpetto top. (Stella) D erzano. L arzinum.
RES 50 a.1590. Àrzeno top. (Cesio, Val d’Oneglia)
D alpe. alpetta. alpetto. EOL 23. LL 58: forme medievali: Larzanum, Larzarum,
arpezzà vb. “rubacchiare” Larzenum.
GO. PVG. D arzu. L argenum.
Arzenora top. (Imp.)
D arpa. FTL 31 n.13
arpìn agg. “alpino, alpestre” D arzu.
CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) questo pozzo arpin. arsentale sm. “secchio del pozzo”
D arpe. ASF 746 doi arsentali con la cathena.
Arpizela / Arpixella top. D arüxentà. rüxentà
AA 202 (l)arpizela. TAL 31 n.25. (l)arbixela LPT 228. arzerca sf. “questua”
RRL 65. MVS (Sarz.): -z- aspra.
D alpe. L alpicella. alpis. D cercha.
arpùn sm. “uncino di ferro” arsigiùn sm. “arnese per stringere i legami delle bal-
CAD. le di fieno”
D arpunà. ADP (Pietra).
arpunà vb. “fare intaccature a chiodi, perni ecc.” arzì sm. “sapore di mare”
CAD. VPL.
arpunöa sf. “intaccatura verticale fatta a chiodi o Arziglia top. (Bord.)
perni” PSP 59: < argilla, cf. Argeleu. FTL 30. ADL: cf. arzigliu.
D arpunà. D arzigliu. arzillu.
arzì 115 arte

arzìgliu sm. “odore di alghe” arsùn sm. “arcione”


RAN 62. ADL (Vent.): < *algiculu < alga, cf. Arziglia. CAD. PAG 221.
D Arziglia. arzillu. arsura sf. “arsura, calura, tempo secco”
arzillu sm. “gradevole odore e sapore di crostacei” AG 36.47 chi… barcheza vor in ver citae/ trova arsura e
GO. CAD. gram zhantea/ con un provim chi gi desvea. AG 37.125 la
D arzigliu. grande arsura e li provim/ lo mar travaiam e li camim. AG
Arsina top. (Vara) 68.5 poi vei l’arsura contrastar/ con sparzi balumenoxi.
EOL 23. FAS 164.
D arzu. D arsüa. arsüà. arsüentu. arsuìu. arxum. asciunà. L arsa-
arsinale sm. ”(a Genova: arsenale: luogo cinto da lia.
mura sulla sponda del mare, congiunto alla darsena. Vi
arsura sf. “arsura, eruzione della pelle”
erano magazzini, officine e cantieri”
DSP 407 a.1614 che si debbano fabbricare gabbioli fra FPI 620 (On.)
l’Arsinale e San Tomaso. IVI, Gloss. Cf. ven. arsenal, ar- arzuro agg. “azzurro”
zanà: CIV 28 sgg.; G.F.FOLENA, BALM 10-12 (1968-70) AAD 263 un (letto di panno) arzuro listato di veluto ar-
344n. zuro con coperta et bancale.
D darsenà. L asona. D azuro.
arsivesco sm. “arcivescovo” artà sm. “altare”
AA 54 e finita la prosesione S(ua) S(antità) ando a ripo- GO viii: “più stranamente la plebe di Genova dà il fem-
sare in casa de lo arsivesco. minile alla voce ‘altare’: ma le riviere non l’imitano”.
D arcivesco. CAD. AAG 122 n.1. PVG.
arsnese sm. “arnese” D altà. altar. altare. atar. autà. autar. otà. otar. L altare.
AG 38.46 gram scalma e calura/ d’asai gente e de spesu- Artà top. “Altare”
ra/ de monti arsnesi e cosse lor/ chi monto aduxen re va- FNTG 103: “voce celto-lig. delle Alpi Occidentali”.
por. D Ataro. Laltaro. Lataro. L altare.
FPI 4119 arnese + asnese. artagaria sf. “artiglieria”
D arsnexe. AA 87 dete principio a fondere artagarie de ogni sorte soe
arsnexe sm. “arnese, ornamento, suppellettile” canoni e mezi canoni bazilisci falconeti e de ogni altra
AG 43.139 si ordenai de belli arsnexi/ che tuti paren mar- sorta de artalaria.
chexi. AG 43.167 con bele cosse e belo arsnexe. AG D artagiaria.
53.175 abregai cum abundanza da arsnexi. artagiaria sf. ”artiglieria”
D arnese. arsnese. TL.2 238 a.1463 e asai artagiarie, como saria al manco
Arzö’ top. (Alassio) farchoni da xv. in xx.
TAL 32 n.27: a.1539 Orzo; a.1580 Ursò; a.1668 Arzé: PAD 52 n. a.1506 tragioni doi de corda per tirare l’arta-
prob. non < arzu ‘ontano’, ma < hordeolu ‘orzo’. giaria carrigati in la barca de nave. PAD 456 a.1506 se
Arzocco top. (Imp.) partirà maestro Ambrogio bombardero cum li canoni et
FTL 31 n.13. altra artagiaria. CIT 172 (G.Zoagli) artaggiarie stra-
D arzu. scinà…
arsomigià vb. “somigliare” ADG 41
MCM 38 (CastelnM.) D altaliaria. altegeria. aretaliaria. artagaria. artegiaria. ar-
D asomegià. tegliaria. retaliaria. ritaliaria. L artagiaria.
Arsone top. “monte (Taro superiore)” artagliaria sf. “artiglieria”
EOL 23: cf. doc. a.1180. Girardus de Monte Arçolio VIA 94 a.1476 (Sav.) le infrascripte artagliarie sono in
(presso la Trebbia). Castello novo de Savona.
D arzu. artalaria sf. “artiglieria”
arsòu sm. “temperatoia (sollevatore delle macine del AA 87 fece fare una fonderia… per fondere la artalaria de
mulino)” bronso.
PVG. arte sf. “arte, mestiere”
D arsà. L auzatorem. AG 43.182 ni tar convi in atra arte/ o visto far a omi d’ar-
arsu/ arzu sm. (bot.) “ontano (Alnus glutinosa)” te/ se no a coniti e baron. AG 49.132 de l’arte som tropo
LAV 287; TAL 32 n.26; 124 n.768: < pre-i.e. *aliso. Ancora afinai. IVE 10 e cosi chascum artexe spera in soa arte.
vivo accanto al celt. verna. elem. topon. ADL (Vent.). BL 73 a.1399 queli quatro maestri de tute le arte. SAB 24
D arsena. arsenna. arsina. arsone. arsu. arzén arzenna. ar- a.1473 (Sav.) che nisuno patrone osia maistro de butega
zene. arzeno. arzenora. arzö. arzocco. larxu.
arsü’a sf. “arsura, tempo secco” de dita arte non osa ne posa acordare nisuna persona a
PD 119. PVG. mostrare la dita arte se prima non se acordano per carta
D arsura. osia jnstrumento. MNS 3.66 a.1577 (Sav.) non sarà leci-
arsüà vb. “rinsecchire, infiammare” to ad alcuno maestro barillaro comprare… legnami che
SDS (Sav.). BDS (Sav.), ADP (Pietra): arsüàse “inquie- non siano buoni e sufficienti et appropriati a sua arte.
tarsi, stizzirsi” FAS 158.
cf. BIO 249 emil. arsurar, m.s. D artexano. artexe. artifice. artista. L artista.
D arsura. arte sf. sg. e pl. “arte, artificio, accorgimento”
arsüentu agg. “(di tempo o di legno) molto, troppo AG 14.74 e queli chi per arte torte/ fan divinacion ni xor-
secco“ te/ aguri o maleficij/ nigromancia ni aotri vitij. AG 69.15
PVG. con sotir enzegne e arte. AG 145.328 mester son inzen-
D arsura. gne e arte/ da saver sempre ben guardarte AG 143.234 la
arsuìu agg. “arsurato” confesion per nisuna arte/ no la partir in doe parte/ zo e dir
PD 129, 151: arsurìu. FDG 189. aor l’una partia/ e l’aotra dir un’atra via.
D arsura. L artificatus.
arte 116 arte

arte sf. “corporazione” artemiria sf. (bot.) “Artemisia vulgaris”


SA 242 a.1340 (Sav.) li statuti et hordinamenti de la dicta FPL (P.Nava). FPI 685 “lig.”
arte faiti e aprovai per lo comun de Saona. SA.251 a.1340 D artemisia.
(Sav.) che niguna persona de la dicta arte non osse ne pre- Artemisia sf. (bot.) “Artemisia vulgaris”
suma a acordar ne tegnir consego a lavorar alcun fante… FPL (Nizza)
SAB 24 a.1473 (Sav.) che nisuno patrone osia maistro de D artemiria.
butega de dita arte non osa ne posa acordare nisuna per- artero agg. “altero”
sona a mostrare la dita arte se prima non se acordano per BSSS 1.1 (1898) 31 s.xvii (P.Murassana, Sav.) Venere ar-
carta osia jnstrumento. NAC 17 a.1576 (Sav.) capitoli e tera…
regole dell’arte de chirurgici e barberi capitollati e regol- artesano sm. “artigiano”
lati corretti emendati aggionti e diminuiti… MNS.3 74 NPG 78 a.1475 se ne andarano via multi delli principali,
a.1577 questa arte de ferrari oservera per santi e avocati che sera pessima cosa per li artesani. SGC 419 a.1522 ci-
santo Ampegio e santo Aro. MNS.1 60 a.1577 (Sav.) ap- tadini o capelazo/ mercadanti o arthesano.
presso di fillere, agogioti, o vero d’altri lavoranti in detta D artexano. artexe.
arte de bereteri… SAS 86 a.1592 (Sav.) essendo ragione artezano sm. “artigiano”
che detta arte sia sostenuta et insieme che li maestri di AA 105 e como la fantaria ebe tocato le sue page tuti se
quella si mantenghino et agiutino. vestino e calsono de novo, talmenti che tuti li artezani de
artéa sf. (bot.) “Althaea officinalis”
Saona vendeteno fino a la roba di doso e molti di loro ar-
FPL. MLC 228.
D arteia. tista ge la portavano in Vai. AA 220 una copioza calada
artefice sm. “artigiano” tuta guarnita e ornata de butege de artezani i quali tengo-
BL 73 a.1399 queli quatro maestri de tute le arte… alcu- no e vendono e comperano de piu sorte de merse.
no dixe che ne lo fine le cosse de questi artefixi arano D artesano. artexano. artexe.
efecto, alcunno dicono che no. SPC 9 a.1610 (Sav.) dopo artese sm. “artigiano”
poi della terza bussola di artefici si estrahino quattro ce- FA 326, FAS 155, 163: registra “artese” evidentem. come
dole… e quelli quattro cittadini artefici in esse descritti si sg. del pl. arteixi di IVE 28. Ma il sing.“artexe” compare
mettino similmente a palle, come sopra, e quello cittadino in IVE 10.
artista di essi quattro, il quale havera ottenuto magggiore D arteze. artexe.
numero di voti bianchi, sia… legittimamente eletto per arteze sm. “artigiano”
maestro rationale del grado di artista. PAD 404 a.1507 questo giorno fu qualche contencione in-
D artexe. artifice artista. ter alcuni di populo grasso… e certi altri gentilhomini e
artegiaria sf. “artiglieria” ghe intervene qualche arteze.
NPS 564 a.1527 luna parte he latra lavora/ cum la grossa D artese. artexe.
artegiaria. artesìn sm. (bot.) ”mirtillo”
D artagiaria. FDT 1.44 (V.Tanaro).
artegliaria sf. “artiglieria” D artexìn.
PAD 350 a.1506 colombrine, balestre, sanitrio, rodelle e artesìn sm (bot.) “corbezzolo”
altre artegliarie. NPS 558 a.1527 tanta bella artegliaria… FDT 1.30 (Triora).
NPS 566 a.1527 la grossa artegliaria de ferro/ a sparare artetica sf. “artrite”
incomenzavano. GL 16.15 o vegi xanni/ da artetiche o podagre assidiæ.
D artagiaria. COM.4 84 artetica, sciatica, podraga…
arte grossa sf. “arte dei filatori di fibre grosse, desti- (erba) artetica sf. (bot.) “Ajuga Chamaepitys”
nate alle navi” FPL.D (erba di) artrite.
AA 219 (Sav.) e piu fora de la dita cita si e uno borgheto artexan / artexano sm. “artigiano”
domandato il molo il quale e bene populato dove abita li re- PAD 316 a.1506 quatro mercadanti e quatro artexani…
moroli e tageri e pescatori e marinai e filatori de larte gros- PAD 422 a.1507 essendo la cuita sotto trei ordeni, soè no-
sa. Eciam vi era il darzenale quale era andato tutto in rui-
bili mercadanti e artexani, li quali mercadanti e artexani
na, solo ge resta lo sito cosi bandito dove filano li filatori
per fare le sartie e agumene per le nave e vasceli grosi. comuniter si domandano populo. RDB 106 (V.Dartona)
MNS.1.101 sg. a.1577 (Sav.) Arte de fillatori…e per esser pl. artexen. PRI 16 s.xvii (G.Chiabrera, Sav.) o sen mer-
quest’arte di buono numero di maestri e bipartita, cioè in canti/ o sen çittèn/ o artexèn… CIC 59 a.1843 (Sav.) ai fi-
arte minuta e in arte grossa… MNS.1 108 a.1577 (Sav.) fil- giœ’ de l’artexan. Cf. G.PARIS, ROM 9 (1880) 482.
latori dell’ arte di mare o sia grossa… MNS.1 112 a.1577 D arte. artesano.
(Sav.) ne meno doverano o potrano detti maestri filatori artexe sm. “artigiano”
dell’arte grossa far… lacci da legare le agumene o altre sar- IVE 10 e così chascun artexe spera in soa arte. MAF s.xv.
tie. MNS.1 118 a.1577 (Sav.) qualsivoglie lavoro di cana- (Lunig.). Pl. arteixi IVE 11 li lavoroi de la terra, li cian-
pe… per servire all’arte grossa di mare o alla minuta. toi de le vigne, li arteixi de le arte. IVE 28 preghemo per
LEM 105 “filator è il filatore di reti, sartie e cordami di li mercanti e arteixi chi traffegam le cosse de lo mondo…
canapa per le navi: arte più importante di quella del fila- SA 246 a.1351 (Sav.) li arteixi de la cita de Saona. PAD
tore di lana, che è molto umile e qualificata con la dizio- 554 a.1507 noi infrascripti arteixi della cità di Genova.
ne “facere spolas et canonos”. GL 4.63 me bastan dexe dri tò boin arneixi/ che là son za
artéia sf. (bot.) “Althaea officinalis” per mi tutti ri arteixi.FA 326 ‘artese’. FAS 155, 163:
FPL. (art)éi(xi) per effetto della –i- seguente (metafonesi), cf.
D artea. AGI 2 (1876) 127.
arte minuta sf. “arte dei filatori di fibre sottili” D artefice. artese. arteze. artrixe.
MNS.1.101 sg. a.1577(Sav.) Arte de fillatori… e per es- artexìn sm. (bot.) “mirtillo”
ser quest’arte di buono numero di maestri e bipartita, cioè FDT 1.44 (V.Tanaro)
in arte minuta e in arte grossa… MNS 113-126 a.1577 D artesìn.
(Sav.) capitoli pertinenti all’arte predetta, tanto della gros- artexìn sm. (bot.) “corbezzolo”
sa come della minuta. FDT 1.30 (Triora)
arti 117 arui

articiocca sf. (bot.) “carciofo (Cynara scolymus L.)” artura sf. “altura , alto mare”
FPL. MLC 248. ADL (Vent.) PVG. FPR 12. ALN GL 7.98 giusto comme una nave chi è in artura/ de ra bur-
56,118: < arabo-ispano harsufa; prima attestazione rasca, chi vœu descuxîa/ a se n’imbrigna, se ra cordatura/
a.1423 (Spagna). Cf. it. archiciocco s.xvi. (Mattioli); e stammanære en bone, e corre via.
CVM mil. articiocc. D âtu.
D archicioca. ardiciocca. articiocco. L artiplicem. àru agg. “pari”
articiocca servèga sf. (bot.) “cardo mariano (Sibylum TVD (Dolc.): nel gioco “aru/era”, ‘pari/dispari’.
marianum)” D aru. era.
EVM 36 (VMar.). àru sm. “errore”
articiocu sm. “carciofo” MD.11 nel detto aru nu fa pagamentu, cf. DANTE, Inf.
CLD lii. MVS (Sarz.) 34.102 a trarmi d’arro.PS 46: arro, deverbale, vive nel
D articiocca. contado e, in frasi stereotipate, anche in città: u l’a fètu
artifice sm. “artigiano” âru “ha sbagliato”. RAN 161. PSE 261. FPI 2904.
BL 70 a.1399 li consori de le arte… li consori de li artifi- D arror. arù.
ci. NPG 78 a.1475 così merchadanti como artifici. arù sm. “errore”
D altifficio. arte. artefice. artifisio. L artificiarius. PSE 261: nel modo popolare t’è in ün arù “sei in errore,
artifisio sm. “strumento dell’arte” sbagli”FPI 2906b.
MAS 285 a.1538 pigliarli li tellari et altri artifisii da tes- D arror. aru.
sere. arübatà vb. “rotolare” PD 142 arübatase “ruzzolare”
D artifice. REW 9119. ADL: le forme in –ü potrebbero derivare dal
artigliaria df. “artiglieria” piem. rübaté.
EGS 100 a.1625 (Sanr.) che l’artigliaria che si ritrova nel D rubatà. rübatìn. rübatase. arübatùn.
castello dell’Arma di Taggia… si ponga in queste nostre arrubatår vb. “ribaltare, precipitare”
fortificationi. FDT 1.59 (Triora)
artimone sm. (mar.) “vela di prua della nave” D rubatà.
PSG 384 a.1513 item per la cottonina chi va in tute le ve- arübatùn avv. “ruzzoloni”
le, videlicet artimone, bastardo e borda mezana e trinche- PD 142.
ta.VPM 215 sgg.: Genova è il centro di irradiazione del D arübatà. (a) rubattùn.
termine verso il Mediterraneo occid. Cf. it. s.xiii, ven. arucà / arücà vb. “avvolgere”
s.xiii artimone; prov, fr. s.xiii, xvi. artimon. DVO (On.) arucà. DVA (VArr.) arücà.
L artimonus. D rucca.
artinone sm (mar.) err. per artimone, “vela della na-
arucià vb. “tagliare a pezzi la legna”
ve”
PVG.
VIA 95 a.1476 (Sav.) item velle giamate artinoni.
D rociu.
D artimone.
arü’a sf. pl. “formica alata”
artista sm. “artigiano”
TVD (Dolc.)
AA 220 e tuto lo resto de la cita e abitata de artezani… tu- D àa.
to lo resto de li diti artista sono monto poveri. MNS 2.10 arüfà vb. “arruffare”
a.1577 (Sav.) qualsivogli altro artista della presente città PVG.
de Saona. SPC 9 a.1610 (Sav.) dopo poi della terza bus- arugà / arügà vb. “increspare, raggrinzire”
sola di artefici si estrahino quattro cedole… e quelli quat- DVO (On.) arugà. CAD, PVG arügà.
tro cittadini artefici in esse descritti si mettino similmen- D arrugao. rüga.
te a palle, come sopra, e quello cittadino artista di essi arrugào/ arrugaoù sm. “deretano”
quattro, il quale havera ottenuto magggiore numero di vo- GL 9.24 fuzzan ri Franchi, e menan l’arrugaou. GGL 16,
ti bianchi, sia… legittimamente eletto per maestro ratio- Arg. o porta via de sprescia l’arrugaou. DFC 36 ri ine-
nale del grado di artista. MNS 1.140 a.1647(Sav.)che per mixi, che poæran peççighæ/ da re vespe, portà via l’arru-
l’avenire detti artisti non possino andar ad incontrare tali gao/ da miggera de gente seguitæ.
lignaroli fuori, ma debbino quelli lasciar venire alli posti, D arügà. rüga. L arrugatus.
case e e botteghe dove habitano detti artisti. CAN 1843 arrugià/ -ar vb. “spingere, urtare”
p.31 (Sav.) e i artisti s’assascinan/ cun vuéi fà mille me- MP 17.13 (Pigna) arugiàr. ADL (Vent.) arugià. VPL.
sté.RGS § 1126 –ista: solo col Rinascimento comincia la D rugià.
fortuna di questo suffisso. arunsà vb. “urtare, spingere con violenza; lavorare
D arte. artefice. L artista. sodo”
arto agg. “(= atro) altro” PVG.
AG 141.48 che servir in veritae/ passa le arte docitae. AG D runsà.
144.80 qualche arte croye parole. arunsà/ -ar vb. “potare; tagliare a una estremità”
D atro. MP 17.14 (Pigna) arunsar. ADL (Vent.) arunsà.
(erba di) artrite sf. (bot.) “Ajuga chamaepitys” D runsà.
FPL. arüpà vb. “raggrinzire”
D artetica. BDS (Sav.).Cf. NAG. 15.296: piem. rupà m.s., ted. rippen,
artrixe sm. “artigiano” aat. rumpfen, m.s.
SA 240 a.1340 (Sav.) la regula de li artrixe. D rüppa.
D artexe. arutundu avv. “attorno”
artro agg. “altro” PVG: semidotto. DVO (On.)
VCC 34 a.1489 (Sav.) soto pena de uno fiorino da soldi D rundu.
trentacinque aplicati per la metà ala carita de larte e per lar- aruinà/ -ar vb. “rovinare, far cadere”
tra ala massaria di nostra Dona. AMF 119 a.1558 (fin.) e GP 381 e li farixei si aven grande paura che lo povo non
cosi va continuando… fino a artro torrone di tramontana. li aruinasse.PD 347.
D atro. D aruvinà. roinà.
arum 118 asai

arumentaro sm. “spazzino” assa sf. “ascia”


DTC 643 a.1447 insera fora uno arumentaro/ che viva po- ATA 202 a.1382 (Alb.) puxor muraoi et maistri
pulo cridara/ ogni homo lo seguitara/ como altra volta lo dassa.ATT 57.
barilaro. D ascia.
D rümentà. assa/ aza sf. “matassa”
arundàr vb. “arrotondare” ASF 755 una aza de fil de ferro. AA 195 filo filato in ase
MP 17.13 (Pigna) in lumeseli. PAG 184. RAN 16, 163. ADL (Vent.): REW
D rundu. 102. DVO (On.). PVG. MVS (Sarz.): aza. Cf. CVM mil.
aruvinà vb. “rovinare” ascia, m.s. asà sm. “acciaio”MUI 180. PD 160. PVG.
PD 347. D azale. asaìn. asàr. azzello. L açarium.L acia.
D aruinar. roinare. assà/ azzà vb. “alzare”
aruxentà vb. “risciacquare” CR 28 asando li ogi a lo cel. RDB 42 voi, che v’azzere-
MUI 194 sg.: resentar. sci fin a çé. RDB 153 (V.Dartona) o no s’incalla azzà ra
D arüxentà. arüxöntà. testa in su. RDC 42, 135 azza “alza”. CIC Gloss. (Sav.)
arüxentà vb. “risciacquare”
asssà.FAS 151 azi “tu alzi”. PD 338.
PD 142. ADG.Cf. BIO 561 piem. arsanté. P.LEVI Le pa-
role fossili, La Stampa 9/1/1985: piem. arsenté. D arsà. asar.
D arsentale. aruxentà. aruxentöia. assà avv. “assai, molto”
aruxentöia sf. “risciacquatura” AG 145.155 in lo merchao/ …assa ge cosse e car e vir.PS
RAN 162. 15: “dubbio”
D aruxentà. ruxentöia. D assai.
arüxöntà vb. “risciacquare” asacramentòu agg. “sfinito, morente”
PD 142. PVG. [nello stato di chi ha ricevuto l’estrema unzione?]
D aruxentà. D sacramentòu.
arva sf. “imposta di porta o finestra” asae avv. “assai, molto”
FAP 167 a.1667 arve de balconi n. 3 e mezze arve 12 fat- CR 19 asae caramenti ve prego.
te con tellari da vedro n.18 con vedri…. porte con arve e D assai. assæ.
ferramenti… DFC 96 appena ra mattin de luxe spira/ da assagir vb. “assalire, aggredire”
l’imbâgio dre arve un po’ de fì. GO. CAD. DVO (On.). AG 14.639 lo cor chi speso e assagio/ mester gi fa star ben
RAN 23 FPI 515 < “aprire” ADL (REW 310). PVG. guarnìo. AG 140.217 o se tu for fossi assagìo/ o asonao
D alaba. alba. arvescüa. avra. L arva. de sozo invio/ no te stremir, ma fa bon cor.
Arveglio top. (Alb.) FA 328. PS 5, 74.
LTS 58: *arviculus, o arva Aelii? D asaìr. assatà. asato. sagir.
L alvilium. arvelium. arvus. assai agg. e avv. “molto” AGC 39.108 de questo mon-
arvescüa sf. “scuro della finestra; sportello della per- do travaiao/ …/ pin de scogi e de corsai/ e de rivixi pur as-
siana” ADP (Pietra). BDS, SDS (Sav.). PVG. sai/ e d’asai (ms.: daxi) toxego e venim/ de berruer e d’a-
D arva. saxim. AGN: d’axi “aghi, spine”.
arvì sm. “aprile” AG 101.19 an guagnao ben assai. AG 142.19 assai tro-
RDC 117. PD 344. GA 12.102. PVG. vando fosse e rive AG 146.206 delecto de meza ora/ e
D abril. avrì. avrir. L aprelis. d’asai men. CBL 348 (25.73) asai poeiva cercar. MC
arvì vb. “aprire” 687 quando e avi asay cerchao. PEG 42 e ancor asay
CBL 331 (3.53) li magi an averto/ lo so grande texoro. mao vilania render mal per bem. MAC 167 e o assay
AF 8.11 s.xiv (Pietra) elo va averto le porte/ de quela glo- contrastao cum assay aotri iusti. IVE 5 li eran pochi et
ria bia. PAB 42 per questa via averta dale peanne chi fom li nimixi asay. PAB 46 dentro lo tempio… era asai ido-
de li me pee e de toa maire. RDB 20 moè no arvì ra fon- le. DTC 642 a.1447 or gie n e de li atri asay. TL.1 801
tanna de pietè. –– che se voi ghe l’arvisci sempre a.1458 habiando argumentato asai. CAP 116 a.1458
moè.AAG 131. PS 10, 13. PD 344, 362. GA 12.102 FPI asay me meraviglia. MGT 236 a.1507 asai se maravi-
515. giamo.FAS 165. PS 39.
D avertamente. averto. avörbe. avrì. invertu. overtamente.
D assa. asae. asæ. assaissimo.
L aperioculum. aperta.
asaìn sm. “acciarino”
arvoro sm. “albero”
IVE 15 l’invidia, la quar si he afigura a un arvoro… lo GO. PVG. ADP (Pietra) “attrezzo con cui i macellai af-
quar arvoro fa oto rami. filano i coltelli”.
D arboro. D asà. açarìn.
arxévura sf. (bot.) “acetosella” asair vb. “assalire, aggredire”
MLC 260 (Bard.) FPI 104. AG 54.224 quando te ven tentacion/ de l’enemigo chi
D axevura. asaie.FA 326.
arxilìn sm. “roccia dura e tenace” D assatar. asato.
ITG 11. assaissimo agg. “moltissimo”
arxu sm. (bot.) “larice” PAD 377 a.1507 hanno preso arme assaissime in casa di
DVA (VArr.) diversi gentilhomini.
D larxu. D assai.
arxum sf. “arsura, bruciore”AG 52.23 de cor bruxor assaixunà vb. “condire (cibi)”
e gram arxum/ chi rende monto gran afiicion. ADL (Vent.): fr. assaisoner.
FA 326 prov. arsum m.s. FAS 145. D saxonar.
D arsura. asaixuràu agg. “ben cotto (del pane); ben caldo (del
assa sf. “spiaggia” forno)”
MDB (Bord.) ADL (Vent.). MP 14.55; 17.14 (Pigna). FPI 7616.
D abso. asse. L absus. D saxonar.
asal 119 asba

asalariare vb. “assumere a stipendio” 327. FAS 150. AGC 33. ADL (Vent.) FDG 217.
AA 60 e al servicio de li diti poveri fu asalariato dei cita- PVG.Cf. MB 38 (Bonvesin) asazamento. RNC 25 neogr.
dini a tanto al mese… li quali erano tenuti ale spese de la sasßrisma “prova d’abito”.
comunita di sovenire a tuti li diti poveri. D asazo. asazzu. sazo. sazzòu. L asazatorem. sazare.
D salario. asazo/ asazu sm. “saggio, prova”
azale sm. “acciaio” CPF 167 a.1584 con bellissimo carattere de lettere… co-
ASF 739 uno spegio grande de azale. MNS.3 97 a.1577 me V.S. poran vei per un assazo che ghe ne ho chi portao,
(Sav.) padelle di ferro, azzalli… –– rami, azzalli e ferri. a ro qua corrispondera tutta l’overa.PD 355 “letterario”.
D asà. D asazà.
asalto sm. “aggressione” assascìn sm. “assassino”
MPS 74 a.1550 (Stella) De lo insulto, percussioni et ho- RDB 36 cianzan per contra turchi e mori brutti/ e se duœ
micidio. Se alchuna persona… harà fatto asalto, et harà ro Dragutti/ con tutti quenti i assascìn corsè. RAN 44.
batuto alchuna persona in lo capo… CLD lii. ALN 101: “< ar. haßßaßi “bevitore di hashish,
D asato. insulto.
Asao cognome setta di fanatici ismailiti, capeggiata dal Veglio della
VTS 80 a.1530 (Sav.). Montagna (in Marco Polo), nota in Occidente dopo la pri-
D asar. L açarius. ma Crociata”. LVO 15.
asaotar vb. “assalire” D assascinà. asaxim. assinar. L assaxinus.
AG 129.51 ma fon de si mar ayre/ che li asaotam (ms. ao- assascinà vb. “assassinare”
satam) la maire/ de tanta dignitae. AG 145.213 che don- CAN 1843 p. 31 e i artisti s’assascinan/ con voéi fa mille
de l’omo no se guaita/ lo demonio piu l’asaota. mestæ’.
D assaoto. assatà. asato. D assascìn. assinar.
assaoto sm. “assalto” assâtà/ -ar vb. “assalire”
PRP 348 (str.46) ne manco poscen dà l’urtimo assaoto. PAB 52 e pu che ella (la morte) me assatava. PAB 79
asapere vb. “sapere” doncha de follia aveir onta de assatar quello chi tuto so-
BL 60 a.1392 unde a voi asapere fazo… GBV a.1514 s.v. vremonta. RDB 21 sg. (ri bandij) si che se dra Liguria no
indico: far asapere. NPS 582 a.1527 fe asapere. Cf. TL.1 ri tremo/ fin’ a Zena assatè da lô saremo –– so che han
278 a.1464 havemo… factovi a sapeire. TL.1 290 vi fa- prezumìo d’assatà/ ri boin Meghi Boè…
ciamo a sapeire.FA 326: sempre con ‘fare’ D assaotar. assatar. assato.
D asavei. asaver. savei. sapeire. assatar vb. “esaltare”
asappu sm “tanghero, persona grossolana” PAB 91 Erchulles/ … che quando fo assay travagiao/ da li
PIA 48 sg. n.77; ALN 504 sg.:< turco azap “marinaio dee fo assatao.PS 2, 47.
dell’Impero Ottomano” < pers. âzâb “scapolo, recluta”. D exaotar.
LVO 28. assatinà vb. “abboracciare, fare un lavoro senza di-
asar sm. “acciaio” ligenza”
SA 247 s.xvi. (Sav.) che alchuna persona chi sea de la dic- CAD.
ta arte de li ferrari no debia ni osse ni presume marchar o asato sm. “assalto”
far marchar ferro per asar. AG 54.22 per esser ben tuti a una/ contra l’asato e la for-
D aciare.asà. asao. tuna. GL 7.108 e mentre lê ri ten tutti a partìo/ e che sta
asar vb. “alzare” lì in baranço quest’assâto…
CR 28 asando li ogi a lo cel. D asagìr. asaìr. asalto. asaotar. assatar.
D arsà. asavà vb. “calmare, tranquillizzare”
azar sm. “punto (al gioco dei dadi)” VPL.
AG 49.116 chi tegnando in man li dai/ an traito azar en asavéi vb. “sapere”
dere (“hanno ottenuto un punto sfavorevole”).FA 329 sg. GP 280 fraeli mei e ve fazo asavei como esta note voi se-
D azaro. L azardum. rei scandalizai per mi. GP 283 e te fazo assavei, che chi
asardà vb.“saldare ferira de coltelo, de coltelo sera ferìo. CR 23 fazandove
AAG 122 n.1. REW 8068. PVG. asavei che apresso de la mea pasion voi… viverei agni do-
D sardà. asardòu. ze. SCF 94 a.1393 faciando asavei che l’è la principale
asardòu sm. “saldatoio, strumento per saldare” festa de la dicta e honoreive Consortia… TL.1 319
PVG: “forma isolata di derivato in –atum”. [Ma è invece a.1455 faciamo asavei…
–atorem].
D asapere. asaver. sapeire. savei.
D asardà. asôdòu.
asaver vb. “sapere”
açarìn sm. “acciarino, pietra focaia”
DFC 47 gh’ho de prie, di açarìn. AG 143.218 ma se voi far asaver a le/ qual persona e chi
D asaìn. tu e…FA 326: a- è prob. preposiz. concresciuta con l’inf.,
azaro sm. “gioco dei dadi” cf. affare, avvenire.
BOV 554 a.1531 (Sav.) giocho di azaro. CAR 111 a.1576 D asapere. asavei. sapeire. savei.
giochi di azzaro.DEI.1 387 s.v. azzardo: < sp. azar < ar. az asaxim sm. “assassino”
zahar “dado per giocare d’azzardo”. AG 39.109 toxego e venim/ de berruer e d’asaxim. AG
D azar. 125.6 nixum omo to pan roa/ chi aia nome d’asaxin.
azarola sf. (bot.) “Crataegus azarolus” D assascìn.
FPL (Mortola). asaxunà vb. “condire, acconciare (cibi)”
asazà/ -ar vb. “assaggiare” PD 336.
AG 16.211 fer con axeo gi fo dao/ ben n’asaza, ma no ne D saxonar.
bevea. AG 49.330 che dir se sor per veritae/ che asazan- asbasar/ -are vb. “abbassare”
do cosa amara/ sor la doze eser pu cara/ e de maor suavi- PAB 43 asbasà li ogi (perf.) NPS 573 a.1527 disposti de
tae. IVE 51 e alchuna vota forsa che ello desirava de asbasare el tropo/ de inimici la roganza.PS 36, 37, 46.
quella fugassa… e quando ello la asazava…MUI 129. FA D abaxar.
asba 120 ascc

asbascià vb. “abbassare” sa nei dialetti dell’alta Italia (anche tosc.). [REW 2915a,
GL 19.19 comme a ro vento ra frondosa çimma/ asbascia, cf. BIO 58: bresc. àscara, àscher “spavento, paura”].
e l’arza subito ro pin…PS 5, 36. ADL (Vent.) PVG. Sarebbe da intendere: il loro veleno verrà loro a nausea.
D abaxar. AGC: caca “sterco”. AGN: acha “acca, nulla”.
asbasiar vb. “abbassare” ascâdà vb. “riscaldare; rifl. irritarsi incollerirsi”
LSE 27 si como crescendo el fiume lo gramoglo del gra- RDB 57 levè d’inverno a noi ro taffettà/ che lavò sì sottì
no se asbasia, et decresando se exalta. no po ascadàne/ e chi ro porta adosso ma se sta. CAN
D abaxar. 1844 p.72 (Sav.) quellu chi leze u se gh’ascâda e fa/ di
asberruffào agg. “scarmigliato” gran gesti cu-e muen.BDB 269 (Bonif.) PVG. BDS
DFC 119 quella sciò/ …ti ra viræ lì brutta asberruffà:/ re (Sav.).
fœugge ghe començan a crovà. D ascâdo. ascaldarse.
D abberruffà. berüffu. sberruffæ. ascâdo/ ascàdu sm. “preoccupazione, affanno”
asbiu agg. “vispo, vivace” CIT 7 voi, per chi tenti ascâdi ogni dì prœuvo. DFC 18
VPL (Sanr.). frusti zœumoæ da tenti ascâdi e danni/ sofferti, e che sof-
asbrià(se) vb. “muoversi con slancio, avventarsi”CIC frimmo in si pochi anni.CAD. FPI 1506. ADP (Pietra)
73 a.1848 (Sav.) me gh’asbrìu. GF 14 s.xix u se gh’è VPL ascâdu.
asbriô.RAN 118, 162: fr. abriver. PD 347. FPI 1297. TB D ascâdà.
17.166. PVG.D asbrivar(se). ascagnar vb. “aizzare”
asbrìo/ asbrìu sm. “impeto, slancio” MP 17.15 (Pigna). FPI 1584a.
AG 12.533 che l’angero de De vivo/ tuto zo con grande D incagnîo.
asbrio/ disperse in diverse guise. CAD, PD 347, BDA ascaisòu agg. “rovinato”
(Sav.): asbrìu. CAD “scapestrato. PD 152 < ascavissòu: ora quasi solo
REW 1297 GA 12.171. nell’imprecazione benevola poscituése ascaisòu “possa tu
D asbrivo. rovinarti, romperti il collo”.
asbriòu avv. “di slancio, in fretta”
D scavizzaoù.
PVG.
D asbrivo. ascàixi avv. “quasi”
asbrivà/ -ar vb. “aggredire; rifl. scatenarsi, ostinarsi” ADL (Vent.) “ad quasi”.
AG 34.1 chi sun faito re s’asbriva/ per raxon de mar finir… D ascàixu. squàixi.
AG 36.51 e ven un’ora subitanna/ asbrivà con tanta forza. ascàixu avv. “quasi”
AG 53.213 o ben o mar che l’omo viva/ la veieza pur l’a- MP 17.14 (Pigna).
sbriva/ chi toie tuto lo poer. AG 99.58 unde ogn’omo se re- D ascàixi.
stive/ che la lengua no s’asbrive. AG 145.314 quando…/ ascaldarse vb. “scaldarsi”
alcun vento re s’asbriva/ a tuto to poer lo schiva. GL 15.7 GP 287 et lantora sam Piero se parti e si ze allo fuogo per
in un momento/ a ro manezzo dro timon s’asbriva.FA 327. ascaldarse.
FAS 165. PS 42. FPI 1297. ADL (Vent.). D ascâdà. ascaudé. scadar.
D abrià. abrivà. asbrià. asbrivà. asbrüvår. sbrivæ. asbrivo. ascannà vb. “scannare”
asbrivo sm. “impeto” GL 10.76 daràn ro fì ciù forte a ri cotelli/ per ascannà
AGN 12.533 che l’angero de De vivo/ tuto zo con grande quelli ch’uscissan fœura.
asbrivo (ms. asbrio)/ disperse in diverse guise. AG 38.36 ai- D scanà.
gue lucente fresche e fine/… chi corre con tanto asbrivo/ che ascarar vb. “schierarsi?”
de lor exe un fossao vivo. AG 38.122 e se combate gi co- PS 46 s.xiv li se ascaràm l’um cum l’aotro. IVI n.: “com-
vem/ un gram vigor inter lor vem/ fazando asbrivo de leom/ batterono”. [ma forse meglio ÷ scara “schiera”, REW
ferando corpi de random. AG 91.88 asi squiia con asbrivo/ 7977].
como fa l’argento vivo. AG 94.26 e fin d’aor che tu e vivo/ D schera.
procura con grande asbrivo/ d’abandonar l’onor mondan. ascarmàu agg. “accaldato, assetato”
AG 95.240 l’omo no fo ni morto ni vivo/ saiando con tanto MP 14.25; 17.15 (Pigna).
asbrivo. AG 146.350 che no me azesi de furor/ e no te fei un D scarma.
re asbrivo.FA 327. GUA 359. DEI.1 7 s.v. abbrivo: < gall. ascarzà(se) vb. “limitarsi, essere scarsi, avari”
*brîgos “forza”, cf. prov. abrivar, it. brio. CPF 170 a.1589 no se convene assottiggiare tanto con ri
D asbrio. asbriòu. asbrivà. asbrivùn. desbrigu. sbriva. boni scrittoi, anzi, ascarzase in tutto ro resto per esse li-
(d’) asbrivùn avv. “di slancio” berè con lô.
ADL (Vent.). D scarsu.
D asbrivo. ascascià(se) vb. “accosciar(si), accucciar(si)”
asbrüvår vb. “muovere con impeto, aggredire” ADL (Vent.): < coxa, con assimilazione. VPL.
FDT 1.59 (Triora). D cöscia.
D asbrivà.
asbuì vb. “redarguire” ascåudé vb. “scaldare”
VPL. OCD 26 (Campoligure, Masone).
asburì vb. “avere in uggia” D ascaldarse.
CAD. ascazer vb. “accadere”
asburnu sm. (bot.) “citiso, avornio, ontano (Cytisus SCF 95 a.1452 tante vote ascaze che li mlalati con pocha
laburnum L.)” discretione veneno a stare a caza de la consortia…
MLC 232. FDT 1.30 (Triora). DVA (VArr.): Laburnum D caze. schaze.
anagyroides. FPI 4815. Cf. DEI.1 380 s.v. avornio. asccéi vb. “schiarire”
D aburniu. aburnu. amburnu. averna. avernu. avurnu. PVG.
ascha sf. “nausea?” D assihiairir.
AG 14.577 lo lor veni ge sera per ascha/ per questa ama- asccia sf. “scheggia di legno”
ra teriacha.FA 327: “incerta lezione e significato”. SAP ADL (Vent.): < hastula, REW 4073.
388: ÷ a. lomb. ascharo “nausea, schifo”: voce ben diffu- D asccià.
ascc 121 asco

asccià vb. “spaccar legna” ascià sm. “assale, perno della ruota del carro”
TVD (Dolc.). GO. PAG 218. ADL (Vent.) VPL.AAG 126. FPI 840.
D asccia. D lascià. L assalis.
ascciairì(se) vb. “albeggiare” ascià vb. “eccitare, turbare”
MP 17.14 (Pigna). VPL.
D assihiairir. asciansiùn sf. “festa dell’Ascensione”
ascciairìe vb. “scorgere, vedere chiaramente” PVG.
MP 17.14 (Pigna). D assenssion.
D assihiairir.
asccianà vb. “spianare” ascibén esclam. di disappunto “eppure…; ma guarda
GL 11.34 questo sito…/ o fu con legni e prîe empîo e asc- un po’…”
cianaou. GL 17.39 spero a i nemixi d’asccianà re coste. PD 150. PVG.
TVD (Dolc.) “pettinare”: cf. PVP 52 a. 1508 applanatura D oscibén.
“operazione sulle stoffe”. ascidià sf. “importunare, molestare”
D asihanà. L applanatura. GO. RAN 163. DVO (On.) BDS (Sav.) VPL.PS 47: se-
asccianellà vb. “appianare, spianare” midotto, < assediare, probab. incrocio con accidia. A.
GL 18.54 demmoghe drento,e ro paise intorno/ femmo PRATI, AGI 17 (1910) 417 (ven. scidiare) “non assediare,
mêgio de nœuvo asccianellâ (TT nova spianata or comin- ma accidiare. GA 12.170: < acêdia, REW 90.
ciar potrassi). D ascidiòu. ascìdiu.
D asihanà. sccianelà. ascidiòu agg. “indisposto di salute, triste, di malumo-
ascciarar vb. “spianare (il terreno)” re”
MP 17.14 (Pigna) FPI 3050. PS 47. PVG.
D asihanà. D ascidià.
ascella sf. “ascella” ascìdiu sm. “noia, molestia”
GL 1.89 con ro vorpon sotta l’ascella.PD 115. PVG. RAN 162 sg. PS 47. GS 12.170.
L ascella. D ascidià.
ascempiar vb. “registrare, attestare, archiviare (do- ascìe avv. “anche, altresì”
cumenti)” RDA 5 (C.Zabata) atri autoi ri què s’inzegnan lò ascìe d’i-
CAR 13 a.1381 esti son li statuti e ordenation de li lavora- mità ro sudetto Segnò Poro (Fogieta). RDB 72 e scarpe
toy li quai an faito ascempiar Pero da Peon, Milan d’Orto, ancon dighemo a ri cazè/ e insalatinna a l’insisamme
prioy, et Antonio de Tebado scrivan de la dita consortia.
D ascempriar. L exemplare. ascìe.
ascempriar vb. “archiviare (documenti)” D asì.
IVE 39 e Zacharia incontenente ascemprià questa letera in àsciu sm. “pietra focaia”
logo fermo, sì che ella no se poesse zamay goastar ni per- ITG 11.
de. asciunà vb. “asciugare, inaridire”
D ascempiar. GFM 4 (Lig. or.) < *arsionare”: “di sole o vento che ina-
ascender vb. “salire” ridiscono la terra”. REW 680. 3073. PVG.
AG 56.67 ianchi angeri vegnen da canto/ tristi chi no g era D arsura. asciunàia. asunà. ascuinà. axum.
asceso/ ovra de contrapeiso. asciunàia sf. “secchezza (di una botte sconnessa)”
D ascensium. PVG.
ascender vb. “discendere” D asciunà.
PEG 43 queste som maynere de desleotae che ascende de asciunza sf. “sugna”
la primera brancha de orgoio. PVG.
D scender. D sciunza.
ascensium sf. “ascensione” asclepia sf. (bot.) “Asclepia carnosa L.; Hoya carno-
IVE 8 questa fe si he confrimà per soa concecium et nati- sa R.Br.”
vitae, per soa passium et morte, per soa resurecium et MLC 254 (Sav., Chiav.).
ascensium. D screpia. sgrepia.
D ascender. asconde/ -er vb. “nascondere”
asceta sm. “scure, accetta” AG 63.11 capello in testa avea…/ per asconder in pe-
CAD. PVG. schiera/ a li pexi soa ihera. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir asco-
D aceta. asepta. azeta. lassieta. zo: traduce lat. celor. LSE 28 le scudele… de coxina le
Ascheri cognome lavava, et a cio che le ancille non ge lo deviassem, le
VTS 113 a. 1530 (Sav.)
ascondeva. PAD 316 a.1506 li gentilomini, chi è andato
Ascheri top.
PCT 108, 110. fora, chi se ascose. RDB 11 che asconde no se può si
D aschiera. L ascherius. chiero lume. RDB 14 quando ro so s’asconde e sotta va/
Aschiera top. chi per vergogna d’esta vostra chiera/ inanti seira spesso
PCT 110 < germ. ascozo sta.
D Ascheri. D ascoso. ascunde. scondalia. sconde. scunde. scundùn.
ascì avv. “anche” rescusu.
NPD 59 a.1750 (Sav.) mi ascì. NPD 70 s.xviii ti ê ommo ascossamenti avv. “nascostamente”
e Dio ascì. MP 17.14 (Pigna). PS 39. PRA 377 < aeque PAB 83 ascossamenti agoaita de baratare aotri.
sic. DEV 15. VPL. D ascoso. ascoxamenti.
D asi. ascoscì vb. “dileggiare, criticare”
àscia sf. “ascia” GL 4.51 no m’incallava/ poira mostrà per no me fa asco-
NVM (Sav.). PVG “ascia grande da boscaiolo”. scì.
D assa. L axia. D ascoxì.
asco 122 asse

ascoso/ ascozo agg. “nascosto” Ascros top. (Alpi Marittime, Fr.)


AG 6.44 cosse m’avristi…/ chi a mi stavan ascosse. AG LAM 76, it. Ascroso.
12.56 questo sposo/ chi a mi sta si ascoso. AG 47.17 ascù esclam. “ascolta!”
Veniciam…/ futi som, in terr’ ascoxi. AG 63.71 e ancor MP 17.15 (Pigna): imperativo.
sta l’omo ascoso. AF 2.4 s. xiv. (Pietra)(= SL 53 (5.4) D ascotar.
(Sav.) San Zoane…/ chi fosti sanctificao/ en lo ventre an- ascuinà vb. (err. per asciunà) “asciugare, inaridire”
cor ascoso. CBL 331 (4.40) (= OLP 2.20 s.xiv. (Pietra) e ITG 11.
pianza confessando/ lo so peccao ascoso. IVE 9 semeigi- D asciunà.
vi a le scoe luçure chi luze de note de deré, e de di no apa- ascuì(se) vb. “oscurar(si)”
rem, e stam ascoxe. IVE 13 et chi quella (la caritae) ha… PD 129, 150: ascürìse; s’ascuìsce. PVG.
zo che he secreto et ascoso in la divina scritura, si l’inten- D ascüìse.
dera. LSE 18 cum alcune secrete et ascoze oratione pre- ascüì(se) vb. “oscurarsi”
gava. PAD 379 a.1507 s’è trovato artagliaria de metalo in VPL. PS 37.
quantità, ascoza. RDB 14 quando ro so s’asconde e sotta D ascuìse. ascurir.
va/ chi per vergogna d’esta vostra chiera/ inanti seira
ascunde/ -er vb. “nascondere”
spesso ascozo sta. RDB 19 ma ben ch’ascosa in casa ve
ne stè. GL 16.19 ri amixi ascoxi/ stan lì a mirà ri belli at- CR 18 no senza lagreme, le quae ela ascundeva pu ch’ela
ti amoroxi. RAN 54. poeiva. PD 119. PVG. ascunde. ADG ptc. ascuzu.
D asconde. ascossamenti. ascoxo. L asconsus. D asconder. ascuso.
(in) aschozo avv. “di nascosto”PAS he si o parlao pa- ascurir /-re vb. “oscurare”
reyxementi per lo mondo e non ho parlao in aschozo, ma PAB 87 da ti vem lo dom de descrovir la raxom che tene-
davanti ogni gente. LSE 20 acio che poise… in ascozo bria ascurisse. GP 375 lo sol se ascurì. PS 3 s.xiv se as-
orar Deo. scurì. AA 164 e lo medemo ano de 1542… se vide pasa-
D (in) ascoxo. (d’) ascusùn. re tanti grili che ascurivano il sole.PS 3, 37. Cf. SAP 389
ascotà/ -ar vb. “ascoltare” a.lomb. ascurir m.s.
AG 37.2 dua raxon ve voio conitar/ se no ve increxe d’a- D ascüìse. ascurire. oscurir. scuro.
scotar. AG 140.5 e se voi ben m’ascoterei. AG 143.52 se ascurçar / ascürtà vb. “accorciare”
speso t’e laxao squiiar/ in mar dir o ascotar. AG 143.199 IVE 19 la persona luxuriosa… piu tosto invegisse et
ascota zo che e voio dir. AG 144.82 romanzi, canzon e fo- ascurça la vita soa. VPL ascürtà.Cf. SAP 389 a.lomb.
re…/ tropo ascotan vorunter. 145.123 sapigi stopar le ascurçar, m.s.
oreie/ che l’oya no ge veie/ ni ascotem lo cantar/ chi in- D scürsà. L scurzata. curtare.
pazhe to andar. PAS 35 ella aschota e odi lo remor e la ascuscì vb. “mortificare, sbugiardare”
voxe delli zue. –– acosta se la donna allo paraxo e ascho- VPL (Sanr.).
tava, e ella si odi tropo bem como li zue lo biastemavam. ascuso agg. “nascosto”
IVE 41 e lo fantin atentamenti ascotava e inprendea. IVE AA 38 Nicheroso bresano… resto in casa ascoso dereto la
73 chi andassen a messer e feisege reverentia e ascotas- tina.
sem le parolle soe. CR 18 sg. e ascotaeme senza far D ascunde.
nexun ree contegno. –– e son disposta de ascotarve. –– (d’) ascusùn avv. “di nascosto”
ve prego che se le reposte me vennen che o me le debjai ADL (Vent.).
ascotà… RDB 107 (V.Dartona) ascotè (imperat.).FAS D ascoso. (in) ascozo.
149, 151. PS 6, 46. asdeito sm. “menzogna”
D ascù. scurtà. L ascultare. AG 14.132 monto persone am mara usanza/ de meter De
ascoxamenti avv. “ nascostamente”
su la baranza/ de loi asdeiti monto via/ per far acreer la
GP 376 e questo homo si era delli discipoli de Christe
ascoxamenti. boxia. AG 38.16 biasteme, asdeiti e vituperi. FA 327
D ascossamenti. prov. esdig, esdit, esdire “disdire, disdetta”. FAS 145,
ascoxì vb. “dileggiare, svergognare” 147, 154. AGN 65 ad loc. ex dictum.
PRP 359 (4.46) te voglio fa asacoxì, te voglio mette/ gen- D desdiccia.
te a derré… RAN 91.PRA 380. ase / aze sm. “asino”
D ascoscì. scoxir. AG 70.68 chi no pensa de la fin/ pezo e cha un ase me-
(in) ascoxo avv. “di nascosto” schin. RDB 12 com’ intervegne a ro compà Meghìn/ chi
GP 286 pareixementi e o parlao per lo mondo, e si non n ro so aze andava a çercà fuò/ sì gh’era sempr’adosso a ca-
o parlao in ascoxo niente, ma davanti a ogni gennte. vallìn.FA 327. FAS 155, 156. PD 350, 353 pl. axi. PFM
D (in) ascozo. 130. PVG.
ascramanà(se) vb. “scalmanarsi, affannarsi” D anze. anzerìn. asen. asenneo. asenino. asenùn. àxena.
CIT 20 ançi quando quarcun se n’ascramanna/ diggo che axeneto. azem. azenettu. azenìn. azetu. azinelo. azu.
in voi no gh’è corpa nisciuna. CIT.A 114 donca a finì ro L asinus.
resto dro viaggio/ onde l’annima indærno s’ascramanna/ asse sm. “asse di legno”.
per uscì da le sola de travaggio. GL 4.12 ma cos’ocorre PD 349 pl. asci, assi.
che me gh’ascramanne/ e chi no sa tutta ra nostra pena? L asserem.
GL 6.109 comme un çervo assecaoù va stanco morto/ e (bucca d’) aze sf. (bot.) “Anthirrhynum maius”
per trovà da beive o s’ascramana. GL 11.50 ven poi le as-
si Clorinda e a s’ascramana/ per aggiuttà l’amigo. GL FPL (Borzoli)
18.87 s’ascramanna e sûa.RAN 90. PD 345. Cf. (Bucad)aze top. (Gen.)
H.SCHUCHARDT, ROM 4 (1875) 255 “scarmana”. GA PS 9.
12.105. assà sf. (bot.) “Clematis vitalba”
D scarmannia. FPL (S.Margherita Lig.)
ascramaoù agg. “assetato” Asse top. (Vent.)
GL 20.81 così appointo se fa vei ro Sordan/ abbrascaoù e AD.
ascramaoù de sangue uman. D assa.
assè 123 asse

assè /-æ’ avv. “assai, molto” aseglio sm. “assalto?”


BDF 149 a.1460 a ello etiam renchresse assè questi GSB 100 a.1577 (Baiardo) in casibus fortuitis ut puta de
dexorden. LPD 5.368 a. 1463 a noi despiaxe assè questo scorratana aseglio è scappa (testo prob. corrotto).
caso. RDA 4 a.1588 (C.Zabata) rime… assè piaxeive. L assaltus.
RAN 58, 59 (s.xvi., B.Cigala). NPD 57 s.xvii. asegnorir vb. “assoggettare, asservire”
(P.Murassana, Sav.) ro letto è duro assæ. NPD 65 ca.1750 AG 95.30 cubiti son d’aver honor,/ d’asegnorir lo povoro lo.
(Sav.) due pupille, luxenti e belle/ ciù assè che a lunna, ciù D segnorezar. segnor. L segnoria.
assè che e stelle. DFC 13 ra poesia m’ha dæto gusto as- assegü’ sf. “grossa scure”
sæ.PD 121. GUA 123. RGS § 15 FDG 112 PVG. MVS DVA (VArr.)
(Sarz.). Cf. CVM mil. assée. D següe.
D asae. assai. assegueggià vb. pungere, mordere di insetti o serpen-
aseao agg. “assetato ti)”
AG 95.177 tanto aseai son de guagnar. AG 144.166 le GFM 4 sg.: non riportato dai vocabolari gen. FPI 127:
strae son pinne e li camin/ de berruer e d’asaxin/ chi guar- prob. influsso di *aquileus, aculeus “pungiglione”.
dan pur per morte dar/ o per roba o per dinar e in citai n’e REW/FPI 1459.
pur assai/ chi ne son ben sì aseai. D assegügià. saguegia. sagüggià.
D asear. assettaou. ciciente. assegügià vb. “pungere, mordere”
asear vb. “assetare” REW 1459 “gen.”
AG 39.134 avaricia meschina/ semeiante d’idiproxia/ la D assegueggià.
quar asea si lo cor/ che ansitae za mae no mor.FA 327. PS asegurà/ -are vb. “assicurare, coprire con assicura-
37. zione”
D assettaou. ciciente. sei. RDB 30 perché chiù dro comun ro proprio ben/ noi ze-
azebibà vb. “conciare, malmenare” neixi ancoè tutti aprexemo/ asegurà re nostre nave femo/
GL 3.76 dezentegon ro bosco, e ghe fruston/ re ferrere con ra roba che portan monto ben./ Ma ra nave comunna,
dell’Orba, e de Maxon;/ l’erba, per così dì, fin ghe strep- che conven/ fa megio assegurà, no asseguremo/ se ben dri
pon/ no lasciandoghe ciù manco un steccon./ Pensemmo corsè leri teme poemo…/ Per nostro ben ra demo asegurà/
noi comme l’azzebibbon! con scûi no, ma con garìe armè. AMF 119 a.1558 (Fin.)et
D azebibàu. zebibbu. se questo havera facto si sara asegurato da alto ma non per
azebibàu agg. “appassito, intirizzito” da basso parendosi lui seguro dal terra pieno del fosso.
MDB (Bord.) TVD (Dolc.). D asegurao. asegurar(se). segur. segurtae. L assecurare.
D azebibà. asegurà vb. “giudicare rettamente, colpire nel segno”
assecà vb. “allampare; asciugare ” MP 17.14 (Pigna).
DVO (On.) PVG. asegurao agg. “sicuro, garantito”
D secar. PAB 59 ella t’a lassao cossa, de che mai nissum no poe
assecaoù agg. “assetato” esser asegurao. PS 37.
GL 6.109 comme un çervo assecaoù va stanco morto/ e D asegurare.
per trovà da beive o s’ascramanna. asegurar(se) vb. “fidarsi”
D secceoso. CEB 356 se tu te aseguri no pensar de lo to inimigo, che
assedio sm. “assedio, aggressione” zo che tu pensi tu te meti per perigolo.
NPD 59 a.1749 (Sav.) gente armà drento e fœa, assedii, D asegurà.
spài (spari). aseio sm. “assedio”
D asidio. L assedium. FAS 150.
asseenà(se) “vb. “rasserenar(si)” D assidiar.
PVG. asseir vb. “assediare”
D serén. AG 53.25 che mar me par che se guardam/ da i enimixi
azegao agg. “accecato, cieco” chi l’aguaitam/ da chi li son noite e iorno/ semper assixi
AG 41.18 con dur cor e azegao. AG 91.37 questo nome- tuti in torno.PS 25, 47 s.xiv. asseir. assisem “assediaro-
raio/ chi l’omo ten si azegao. AG 144.14 le gente/ chi son no”; 47 asseir: quasi *ad-sedîre, o forse meglio *ad-sedê-
orbe e azegae. OLP 4.12 (Pietra) azegai (difficile lettu- re (se(d)eir). FPI 6021a: obsidere.
ra).FAS 146, 153. D assidiar.
D acegar. zego. aseiso agg. “acceso”
açegar vb. “accecare” FAS 162.
IVE 21 no he pecao chi pu açege l’omo. aççeiso agg. “acceso”
D acegar. RDB 17 o pà fogo landrìn/ ro qua sott’ègua ancora aççei-
asseghì vb. “inseguire, raggiungere” so dura. GL 1.46 çercando refrigerio, e dro reposo/ a ro
GO. AAG 128: -gv- > -g- senza alterazione della guttu- corpo, a ri labri de sæ aççeixi.PD 350.
rale: formazione non antica. PD 356 contadin. D asende.
D seguir. aseizo agg. “acceso”
assegnar vb. “assegnare” PD 350 pl. aséizi.
SA 243 a.1340 (Sav.) che cascuna persona de dicta arte azeiunìu agg. “gelato, infreddolito”
sea integnuo de congregarse la vigilia… a casa de li PVG.
Consori o in altro locho a lor asegnao. D zeà.
D asignar. asseixunàu agg. “stagionato: di grano (giunto a ma-
asegnativo agg. “istruttivo” turazione); di pane (ben cotto); di bucato (ben lavato e
IVE 8 la fe si a munte utilitae…. la fe si he de cascuna asciutto)”
vertue causativa… la fe si he de le brute chose fugitiva… FDT 1 59 (Triora).
la fe in li perigori si he asegnativa. D saxonar.
azze 124 asse

azzello sm. “acciaio” azende/ -er vb. “accendere”


MNS.3 76 a.1577 (Sav.) questa arte de ferrari consistera AG 146.345 che monto pochu n e stao men/ che no me
in fabricar qual si vogliano opere e lavori di ferri et azzel- azesi de furor/ e no te fei un re asbrivo. RGS § 231 (lig.
li tanto grosse come sottili. montano) –z- aspra.
D asà. D aççende.
asembiar vb. “radunare; assemblare” aseneise sm. “arnese”
PAB 54 assembian lor cavallaria contra noi. PAB 78 sg. RDA 18 a.1588 con aseneixi (RDB 21 arneixi) da prinçi-
le cosse molle, como l’aigoa e l’aire… s’asenbiam, quan- pi e segnoi.FA 328.
do elle sum lassae….–– lo mondo se serea asenbiao se al- D arnese.
cum no avesse misso inseme le diverse partie.PS 3, 7, 37, azeneizao agg. “ingenovesito”
47. RAN 67 s.xvi. (P.Foglietta), pl. azeneizè.
aseme avv. “insieme” D zeneize. inzeneixìu.
PVG. Asenneo cognome
D inseme. VTS 113n. a.1531 (Sav.).
assemeggià/ -ar vb. “paragonare” D aze.
FAR 8 sg., 36 s.xiv (Sav.) fir asemegià: traduce lat. com- azenetto/ azenettu sm. “asinello”
paror, assimilor. NPD 54 sg. s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) e RDB 65 zà no se veiva da ri rumenté/ in Bezagno portà su
assemeggiava/ re masche cururìe/ a re rêuse sciurìe…/ ma i azenetti/ che strusci de garbuxi e cose tè. PD 138, 160.
ri belli êuggi/ per quantu ghe pensasse/ per quantu ghe MVS 4(Sarz.) azenettu.
çercasse/ non seppi assemeggià.PD 142 “prettamente in- D aze.
digeno”. hasenihio / aseniho sm. “esempio”
D semeiar.
AG 74.6 a soi discipoli preicando/ e per hasenihio de-
asemeiao agg. “simile”
AG 85.70 a lo mar si conturbao/ e questo mondo ase- szhairando. AG 99.21 unde un aseniho voio dir…A 327:
meiao.FAS 147, 149. pron. asencio. FAS 141, 146, 151. PD 339.
D asemeiar. semeiante. D asempio.
asemeiar vb. “paragonare” azenìn sm. “asinello”
PAB 84 e se o se delleta in luxuria, si l’asemeia (parago- PD 160.
nalo) a una troa inffangaa. D aze.
D semeiar. asenino agg. “asinino, d’asino”
asempio/ asenpio sm. ‘esempio” AG 49.56 che sol perde lo savon/ de lavar testa aseni-
AG 43.48 e tuti paream capitannj/ zo e cavi de sciencia/ na.FAS 147.
de bona vita e de astinencia/ pim de luxe e de doctrina/ de D aze.
boni asenpi e disciplina. AG 54.248 si che l’asempio de assenzio sm. (bot.) “Artemisio absinthium”
ro legno/ ne serea dotrina e seno. AG 56.4 un asempio ve FPL (PortoM.)
vorea dir. AG 146.317 ma un asempio dar te voio/ per de- assension sf. “ascensione”
verte amaistrar. IVE 21 et de queste cotae iniurie tuto di CR 9 l’assenssion de la bià vergem Maria.
ne vegamo asempio in li zugaoi. GP 278 e imperzo pia- D ascension. asciansciùn. sansciùn. sansiom. sension.
schum si de prender asempio (PAS 29: assempio) in que- asentir vb. “consentire”
ste parole.FAS 142, 146. AGC 31. PS 47. CR 21 s’el e cossa che ve vegna ben e che se possa far,
D asempro. asemprio. hasenihio. aseniho. axempio. che voi me lo assentiae e me ne fasai la gracia.
exempio. exempro. ezempiu. L exemplum. D consentir.
asemprio / asenpro sm. “esempio” assentìu agg. “sofferente di ernia”
AG 14.219 or se tu voi ben seguir De/ l’asemprio so im- GO. CAD.
prendi e te. AG 143.228 o quanti homi e uncha stai/ per to D sentir.
asenpro atoxegai!PD 339. PS 47. asenùn sm. (bot.) “Pirus aucuparia Ehrh.”
D esempio. MLC 239 (Bard.): pl. asenugni.
asen/ azem sm. “asino” D aze.
AG 134.322 como asen e descavestrao. PAB 47 Abram… asenze vb. “accendere”
insela so azem. PAB 54 e como l’assem a l’arpa.FA 327. PVG.
FAS 142. PS 8 grafia arcaizzante . PFM 130. D acender.
D aze. asenai. asepà vb. “svellere (un ceppo); svettare (una pianta)”
asenaio sm. “asinaio” PVG.
AG 71.7 gente…/ chi tuto di vam per citae/ asenai som la D ceppa. incepado. L cepare.
maor parte/ chi se norigam de soa arte. asepta sf. “accetta, scure”
D asen. PGF 30 s.xv. (Alb.) item una asepta.
asenao agg. “assennato” D aceta. azeta.
AG 134.321 l’omo senza esser asenao/ como asen e de- assequeirào agg. “stretto, oppresso”
scavestrao. CIT 167 un affetto, che dentro me fa guerra/ così me ten
D seno. ro cuœ assequeirao.PD 151 sg.
asende vb. “accendere” D assequærà.
BNL 75 (Perin.). assequerà / assequærà vb. “stringere, tormentare,
D acender. colpire”
aççende vb. “accendere” CIT 20 me cuœ’ se ben per vuoi son dent re picche/
DFC 47 chi œu spaççoîe d’aççende o fœugo? ond’Amô dì e nœutte m’assequera… GL 11.39 questo
D asende. appoggia re scare e o va sciù asperto,/ quello ri fonda-
asender vb. “ascendere, salire” menti o l’assequæra. (TT altri percote i fondamenti a ga-
AG 96.14 che se tu eri tropo aseiso/ ben parai eser de- ra).RAN 91. PD 361.
seixo/ e dirai: cosi romagno. D assequæro. assequeraou. sequeià.
asse 125 asi

assequeraoù agg. “stretto, accostato” assettàou agg. “assetato”


PD 151 sg. GL 11.33 ri françeixi de solito infuriæ’/ van RDB 74 e dentro l’egua ho poira de bruxà/ e corro d’as-
verso ra muraggia a tomboron/ con ri scudi l’un l’atro as- settaou pe ra marinna.
sequeræ’/ che ghe favan repœro bell’e bon. (TT e parte D asear.
scudo a scudo insieme adatta/ e di quegli un coperchio al assettao agg. “seduto”
capo fassi). RAN 59 s.xvi. (B.Cigala) a se ne sta assettà.
D assequerà. D asetato.
assequæro sm. “soqquadro, confusione”GL 13.80 asetato agg. “seduto”
miracoro de Criste! in st’assequæro/ con dî quattro parol- AA 62 ivi era… tuti asetati sopra lo paso de lo riano de
le benexìe/ Goffredo se sarvò, sarvò l’armâ. GL 19.2 ma Repuseno lontani luno da latro. Ivi resto a sedere insieme
fra quelli l’han misso in assequæro. con loro m. Nicheroso bresano. AA 225 tuti li asetati e
D assequerà. sequèu. quali che erano in pede tuti erano intersati…
aserare vb. “di operazione dell’arte della lana” D assettà.
NAB 26 a.1473 (Sav.) de dita arte… como aserare filare azetu sm. “asinello”
lane, agogiare folare scarzare tengere reparare berrete. ADL (Vent.)
azerbu agg. “acerbo” D aze.
MVS (Sarz.). asetüme sm. “fondo, deposito del vino”
D axerbo. VPL.
Assereto top. (Genova) asfarà vb. “arrossare per il calore”
PD 126. CTL 12. FTL 132 < acer “acero” (elem. topo- VPL s.v. afaràu (Sanr.). ADL (Vent.)
nom.). D affaà. affarà.
D aixerea. axerao. axeròu. axòu. àceru. L axeretum. asfodile sm. (bot.) “Asphodelus albus”
Assereto cognome FPL. (P.Nava)
ATA 212. ATT 56. asgaià/ -år vb. “sprecare”
aserunà vb. “segare” PSE 250: *ex-cariare ÷ caries. RAN 6, 129. PD 151.
FDT 1.59 (Triora) asgaiår.
PVG.
D asgairà. asgàiu. sgaià.
D serà. serùn. asgairà/ -ar vb. “sprecare”
aservìo agg. “obbligato contrattualmente” SB 767 ca.1850 (On.) ptc. asgairàu. ADL (Vent.) MP
MCG 329 ell e aservio a far… 17.16 (Pigna) asgairar. FDT 1.59 (Triora) asgairår.
D desservir. servir. D asgaià. asgairé. asgairu. asgreià. sgairae. sgairà. spregà.
azezìu agg. “intirizzito” L argayrum.
MDB (Bord.) asgairé sm. “sprecone”
aseso/ asezo agg. “acceso” ADL (Vent.).
AA 50 molti citadini con loro brandoni asesi. AA 117 tu- D asgairà.
te le copmpagnie de lo Corpus Domini con soi brandoni asgàiru sm. “spreco”
asezi. ADL (Vent.)
D asende. D asgairà.
assestà vb. “assestare” asgàiu sm. “spreco”
PVG. PD 123, 151: forse da un anteriore asgæru (cf. piem.
D assesto. sexta. L acestare. sgairé). FDT 1.59 (Triora).
assesto sm. “accordo, definizione” D asgaià.
BDF 148 a.1460 cossi che cum lo magnifico messer asgarår vb. “precipitare, ribaltare”
Ludovigho elli intendevam non poi havei alcum assesto in FDT 1.59 (Triora).
mezo. asgheià vb. “sprecare”
D assestà. GO.
azeta sf. “accetta, piccola scure” D asgreià. sgheià.
AGM 776 a.1454 una segure, zoè… un azeta. asgilu sm. “tafano”
D aceta. achieta. asepta. L acchia FPI 702 “gen.”
asetà/ -ar/ -are vb. “porre a sedere; rifl. sedersi” D axillu.
AG 43.31 e ge sun stao/ e pusor via conviao/ e asetao a la azgraià vb. “potare”
lor mensa. AG 79.91 e se voi v’asetherei in banca/ li ao- PVG: *ex-graviare REW 3853.
tri ve vozeran l’ancha. CBL 348 (25.90) lo mio fijor si asgreià vb. “sprecare”
stramio/ in carrega l’an asetao/ de porpora como re vestio. PD 123.151.
PAB 47 e Agar ze aprovo de unna fontanna e li se aseta e D asgheià. asgairà. sgreià.
comensa a pianger. PAB 54 sum in la carrega, unde tu me asi avv. “così”
solleivi assetar. PAB 57 per che no m’e cura de lo logo, RV 92 s.xii.jujar, no serò con tego/ poss’asì te cal de mi.
unde tu e, pur che to cor possa assetar (calmare) e far ces- AG 134.282 asi como per toa parte. AG 140.113 asi in
sar lo bruzo de toe affecioim, de so che tu m’ai dito che te dar como in rezeiver. AG 142.37 asi n’aven como a l’a-
tormentam. CR 17 e avriando le brace la dolce maere, se rangno/ chi de texe se da lagno. SA 243 a.1340 (Sav.) alo
asetan inseme tanto streiti l’un con l’altro. ADL (Vent.) terline asi statuio. PAB 85 la possanssa de li marvaxi che
PVG. MVS (Sarz.) asetare. tu tegneivi asi indegna. GL 17.21 popolo vagabondo e
FA 327. PS 10, 46. RAN 98 asetase. PD 110, 361 m’a- desperaou/ no lascian d’esse assì pellandonæ.
settu. REW 722. DEV 16 “parola che gravita piuttosto FA 327. FAS 165. PS 39. PD 350. REW 7892
verso l’Appennino emiliano e il territoprio lombardo”. D aisci. ascì. ascie. assie. e si. e sie. iscì. ‘
Cf. SAP 389 a.lomb. assetarse m.s. asi avv. “anche, altresì”
D asetato. sezer. setar. PEG 41 e lo faço demonio chi jngana li richi e ly fuxaroxj
aççettà vb. “accettare” e ly bubanche e asi tute maynere de gente e maormenti
GL 6.20 han aççettao ra sfia çinque o sei xanni. gram segnoy. MC 685 e guarda asì che dixe Salomon.
asìa 126 asmi

MCG 331 la negieza… ll’odorà estrepisse e lo thocar asì. assignatione sf. attribuzione; cessione di credito”
CR 7 (Rubr.) Como aprovo de Salamon regna so fijo MGT 269 a.1470 dovendo avere certi dinari de la vostra
Roboam e asi contem tuti li rey chi forn apresso a ello. Maiesta, li fece assignatione in la doana, la quale pudesse
PAB 90 per che voi perchassai virtue, no ve involuppey in excusare lo so credito a certi tempi. In la quale cosa pro-
lasso de dillicie, asi in pegricie. PAT 26 a.1404 piaxave cedando, pare che dalo vostro segnore de doana li sia sta-
su esta segonda posta assi consegiar. COM.1 87 son ga- da perturbada la soa assignatium.
lantomo mi assi. MP 14.28 (Pigna). FAS 165. PS 39. PD D assignatium.
350. FPI 7892. assignatium sf. “attribuzione, cessione di credito”
asìa sm. “aceto” MGT 269 a.1470 pare che dalo vostro segnore di doana li
VRS 453 (Ormea). sia stada oerturbada la so assignatium.
D axòu. D assignatione.
Assia top. “Asia” assihiairir vb. “illuminare”
MAC 162 um iorno… questo Ellibrio perffeto passava de PAB 77 ma la luxe de cognossenssa/ assihiairisse l’inten-
Assia in Anthioihia. denssa. PS 37 assihairir.
assia sf. “ascia” D ascceì. ascciairie. ascciairise. ihairi.
MNS.1 9 a.1577 (Sav.) maestri d’assia. asimatore sm. “rasatore di panni di lana”
assià vb. “eccitare, aizzare” AA 255 asimatori de pani citadini de Saona.
CAN 1846 p.5 (Sav.) contro mi se son assiæ’/ miæ’ un D accimatore.
pittìn! scinna i cavæ… GF 13 s.xix. (contad.) assiemu u aççimento sm. “cimento, prova”
can. RAN 74 s.xvii. (G.G.Cavalli). DFC 85 figgi, fræ, non
GO. RAN 13, 163. ADG 41, 88 *ad-citare. força semmo/ tutti uguali all’aççimento.
asibà vb. “stuzzicare l’appetito” D simentà.
VPL. aççimentoso agg. “ardimentoso”
asihanà vb. “lisciare” GL 15.26 così quell’ommo tanto aççimentoso (Ulisse)/ o
AG 14.583 tar asihana lo pei te sor/ che, se lo po, rebufar restò lì…
te vor. D simentà.
FA 327. FAS 147, 151. FPI 3050. Cf. SAP 389 a.lomb. assinar vb. “assassinare”
aspianar m.s. MCG 329 s.xiv.
D asccianà. asccianellà. ciàn. L splanare. D assascinà.
asiarse vb. “rifornirsi, provvedersi” azinelo sm. “asinello”
AG. 98 16 chi cozi no s’è garnio/ assai mendigar por- AA 144 lo prezepio e lazinelo de argento.
rea…/ ogn’omo e degno d’aver zo/ chi no s’asia quando D aze.
lo po. Azzini top.
FA 327. PCT 108, 111 “germ.”
D axiase. Assio top. “Pontedassio”
asidente sm. “sincope, colpo apoplettico” D Pontedassio.
PD 357. açion sf. “azione”
D accidente. asidentòu. asidoru. COM.1 62 da questa açion così polita comprendo che sei
asidentòu agg. “indiavolato, scalmanato; accidenta- un ommo de garibo e onesto.
to” D asiùn.
CAD “colpito da apoplessia”. CIC 127 s.xx. (G.Cava, azirà(se) vb. “voltarsi”
Sav.) nu so perché cuminse a primaveia/ propriu stu mei- GL 8.68 l’ho visto, e non fu sœunno, e che o me mire/ an-
se tantu assidentòu. BDS (Sav.) con me pà, che inanti o se m’azire.
D assidente. D agià. zirar.
asidiar vb. “assediare” asi tosto avv. “subito”
PS 47 s.xiv perf. assidià. ptc. f. assidià da inimixi. DSP PAT 24 a.1352 a meste… che la cavalaria fose asi tosto
40 a.1461 una terra assidià… voi sei como assidiè quasi alo opoxito, como le galee se demostrasem. PAB che asi
da ogni cossa. tosto li maor de la citae te preissem in cura.
D aseio. asseir. asidio. D asi.
asidio sm. “assedio” asiùn sf. “azione”
NPG 1062 a.1747 l’anno 1747 del asidio di Genova. GUA 417 formazione dotta. FDG 218.
D assedio. asidiar. D aciòn. L actionarius.
asidoru sm. “persona scaltra” assixo agg. “riposto, collocato”
PAB 62 per che cerchi tu bom augur, chi l’ai assixo in ti?
ADP. (Pietra) BDS (Sav.) PVG: ÷ tosc. sidro, sidio “tem-
PAB 77 che la substancia de Dee e assixa in bem e no in
po freddo”. [Ma è piuttosto var. eufem. di asidente”]. aotra cossa.
D asidente. PS 27, 47.
àsidu agg. e sm. “acido” asmenui vb. “diminuire, ridurre”
FDG 217 AG 79.96 e se obediente serei/ asai segnor ve troverei/ chi
L acidus. ve vorran atimorir/ e vostri faiti asmenui.
assie avv. “anche D asminuir.
RDA 6 (C.Zabata) atri autoi ri que s’inzegnan lò assìe asmìa sf. “mira, direzione”
d’inmità ro sudetto Segnò Poro. RAN 74 s.xvii. VPL.
(G.G.Cavalli). asminuio agg. “diminuito, ridotto”
D asi. AG 49.334 eciamde me pare anchor/ che lo stol asminuio/
asignar vb. “assegnare” chi per fortuna fo partio/ n a aquistao pu francho onor.
MCG 329 s.xiv. FAS 147 pl. asminuij.
D asegnar. assignatione. ressignar. L assignare. D asminuir.
asmi 127 azon

asminuir vb. “diminuire, ridurre” seno cosi como se aperten a persona savia. FTM 99
MC 680 che de le toe aversitae te deby tosto consolar e no a.1456 (Sav.) prega a Dio che mande a noi lo suo sanctis-
ge debi meter lo to pensamento, so no in tanto como tu te simo figliolo… azo che noi lo possiamo vedere cum li
creysse asminuyr o alegrar o schivar. ochij.
MCG 329 asminuir (Giamboni, tosc. schencire). FAS 165.
D adiminuir. asmenui. minuir. D acio che. acoche. asoche. zo.
asmo sm. “asma, affanno” asodar vb. “assodare; verificare, accertare”
CIT 74 poso ro pe pin d’asmo e de spavento/ d’ogni mi- AG 45.84 quando e oi questo sermon traitao/ fei zo che
nima fœuggia ingiroxìo. me fo conseiao/ e san Donao fei me patron/ per asodar
PD 144. questa raxom.
D axima. FA 328.
asmodeu sm. “caso, accidente, avvenimento strano” D asôdòu. sôdà.
CAD. GA 13.37 sg. “dal Vecchio Testamento, nella pre- asôdòu sm. “saldatoio, strumento per saldare”
dicazione popolare [Tobia 3.8]” PD 338.
azmügià vb. “mettere a mollo” D asardòu. asodar. sôdà. L solidatura.
PD 117, 148. PFM 127: -o- > -ü- anziché –u- per effetto asöfu sm. “assuefazione”
della consonanza palatale. PD 127: < aswéfu.
D asuefase. söfà.
D smuggià.
azointo agg. “(funzionario) aggiunto”
asmursà vb. “spegnere” GOG xiii. a 1444 proseguiendo noi con questi spettabili
ADL (Vent.): ad-ex-mortiare REW 185. Cf. SAP 389 Segnoi Azointi per la execution de la deliberation faita lo
a.lomb. asmorsar m.s. ano presente, die un septembre.
D amortar. amurcià. smorzo. smurzare. D zointo. L aiontus.
asneise / asneize sm. “arnese; balestra; corazza” azolo agg. “azzurro”
AG 52.36 en far vigne, torzhi e ponti/ vaxeli e asneixi AAD 276 una coperta di boccassino azolo vecchia.
monti/ unde stan le tere piose. AG 53.56 cossi grande e D azuro.
car asneise/ dond’e faite fere speise. AG 138.199 de ben asolve vb. “assolvere”
vestir, de bello asneize/ cascaun par un marchese. TL.2 AG 143.202 preve ben suficiente/ chi sapia asolve e ligar.
336 a.1465 ihavaxone da coiracie ut infra… fibie da mo- AG 143.237 fate asolve e desligar.
rinelo d’asneise (balestra) grosse viii. asomegià vb. “paragonare”
FA 327. PS 47. FPI 4119. RAN 58 s.xvi. (B.Cigala)
D arnese. D arsomigià. asomigià. asumegiase. asümegiase. asumi-
asnersao agg. “equipaggiato” giarse. semeiar. somegà. sumegià. sümegià. sumeglià. so-
AG 136.70 conveneiver te to stao/ forzate star asnersao:/ meiante.
mar ara chi no a boi. asomigià vb. “somigliare”
FA 328. MCM 38 (CastelnM.)
D arnese. D asomegià.
asnese sm. “arnese, suppellettile” assœunà(se) vb. “sognare”
AG 49.189 o quante gente, asnese, terra/ casse e vile e GL 13.44 comme quando o s’assœunna intr’un derrûo/ ro
possession. AG 53.116 le gran viande delicae/ lo bello marotto de vedde una pantasma. GL 20.105 comme un
asnese precioso. chi sæ aggravaou de freve ardente/ se a re votte ghe rêsce
FA 328. de ronfà/ d’avei s’assœnna addosso lo pezente. DFC 155
D arnese.
stravanio mi, o m’assœunno?
aso sm. “asso (nel gioco delle carte)”
PD 148 s.xviii. ptc. assœunnao.
AG 114.66 che tal se cree cital se, cinque/ chi perde pu
per doa e aso. D sonar.
aso che cong. “affinché” asonar vb. “chiamare, provocare”
FUP 100 s.xiv. (Sav.) a so che meser Jesu Christe le are- AG 140.218 o se tu fossi assagio/ o asonao de sozo invio/
gorde e apiame a la soa beneita gloria. MAC 162 dame no te strimir, ma fa bon cor.
fortessa in ti, Messer a so che degnamenti e te possa loar. PS 47. AGN ad loc.
LSE 14 a so che se demostre la soa tenera infantia de D sonar.
quanta simplicita fo. CPV 48 a.1461 (Alb.) sei semper asonar(se) vb. “sognare”
nostr’aia/ aso che cum li benecti sancti posamo star in PS 37 s.xiv.
conpagnia. D sonar.
D azo che. asonze vb. “raggiungere, colpire”
aço/azo che cong. “affinché” AA 63 lo mio bastone la terza volta lo asonse sopra la ma-
AG 140.147 azo che no crexa lo mar/ pensalo tosto d’a- no e ge fece molto sfregio de sangue.
mortar. OLP 2.30 s.xiv. (Pietra) a zo che ne perdone/ le D azonzer.
nostre gran peccae. FUP 100 s.xiv. (Sav.) a zo che elle (le azonze/ -er/ -ere vb. aggiungere; raggiungere”
anime defunte) seam degne de pregar per le anime nostre. SA 246 a.1351 (Sav.) prudenti et circumspecti homini se-
MC 685 som e insio de lo ventre de la mia mayre aço che gnori octo officiali ellecti e constituiti… a corregere e
e vega fayga e dolor. IVE 9 la columba ameistraa… si emendare e azonzere e amermare… instrumenti e capito-
menna le corumbe sarvaighe inter l’aire azo che elle sean li de li arteixi de la cita de Saona. CAR 13 a.1381 lo sex-
preixe. GP 372 a zo che fosse compia la prophecia. GP to leto e azointo in lo tempo de Leonardo de Bargagi ho-
282 se voi non poei vegiar per mi, aromen vegiai per voi spitalier. GP 371 lo pertuxo della croxe era pertuxao si
azo che voi non intrai in temptacion. CEB 358 se elli som lonzi l’uno da l’altro che le brace de lo segnor si no eran
mercanti, pu seguro è che elli partam cha che elli seam in cossi longe che le main de Christe no poeivan azonzer. PS
communitae, azo che l’um no reproihe la desaventura de 79 s. xiv. per la gracia de Dee avemo azointo la fontanna
l’aotro. CR 19 azo che o usei le vostre virtue e lo vostro de la substancia de Dee. PAB 80 Orffeus… apresso se fa-
açon 128 aspe

va andar/ li boi per so violar/ e azonzer cervi e leoim… vostra trista maire. CR 19 a mi e manifesto che questa
TL.1 762 a.1457 azonzendo esser omnino necessario jornaa se aspeitava. IVE 34 li santi pasai de lo limbo, chi
reformà la regula de li sindacaoi. GBV a.1514 s.v. adjcio aveam aspeitao tanto tempo. BL 75 a.1400 aspeitando.
azonzere. GL 1.29 vœuggio azonzeghe mi questo pitìn. TL.2.239 a.1463 aspeitarse. RAN 58, PD 153 s.xvi. PD
MUI 131. PS 48. Cf. SRV s.xv. ven. azonzer, azunzer. 153. ADL (Vent.).
D agionge. açonçer. asonze. azunze. ionger. ionzer. zonze. FAS 147, 154, 159 aspeitemo, 161 cong. 2.pl.aspeitei.
sovrazonze. D aspetà. aspietà. aspitar. aspecto. spetar. L spectativa.
açonçer vb. “aggiungere, soggiungere” aspéitu sm. “attesa”
IVE 7 launde dixe un savio chi a nome Ricardo, in libro PRR 484 sg.: -ect- > -êit- > -êt- : gen. mod. aspétu.
“de virtute”, arguisse che la fe veraxe certissima è… e D aspecto.
açonçe, seguramenti noi poremo andar devanti de De. Aspera top. (Alassio)
Cf. SAP 385 a.lomb. açonçer m.s. TAL n.29. GA 16.15: forse “terreno di difficile accesso”
D azonzer. D aspero.
Assonta sf. “festa dell’Assunta” asperella sf. (bot.)
MNS.3 92 a.1713 (Sav.) intervenire alle due solenni pro- FPL (Dolcedo) “Asperula cymanchica”; (PortoM.)
cessioni del Santissimo Corpo di nostro Signore e “Crepis v.sp., Galium v.sp.”
dell’Assonta, che ogni ano si fanno. D aspero.
assoratore sm. “battilana, lavorante nell’arte della asperessa sf. “asprezza”
lana addetto alle operazioni con cui la si rende soffice”.
PAB 61 or e lo mar suave e chiar/ or asperessa per ventar.
MNS.1 63 a.1577 (Sav.) non sarà licito… ad alcuno batti-
lanaio, assoratore, tenere e havere in sue case scarlace a PS 47: “asperessa”: “(il mare) è aspro (vb. asperessar)”,
comodo di acconciare qualsivoglia sorte di lane. oppure: (h)a (a)speressa.
D sorare. FAS 163. PS 34.
azotar vb. “frustare” D aspero.
AG 50.10 ni far ben non ai vosuo/ se tu no t’ai visto azo- aspèrgite sm. “inizio di salmo”
tar. PS 82 s. xiv. FA.330. POF 7 sg. “non più genovese REW/FPI 710 “gen.”: da “asperges me domine [Salmi
oggi, ma ancora vivo altrove”. 50.9].
D zota. aspero sm. “aspero (moneta orientale)”
assottiggiare vb. “lesinare” TL.3 203 a.1475 non credo poscia goeri mancare de
CPF 170 a.1589 no se conven assottiggiare tanto con ri prexio de xvi. in xv. asperi lo capisio. Tamen a la recole-
boni scrittoi, anzi, ascarzase in tutto ro resto per esse li- ta de li novi spero tornerano a li asperi v. in v. lo capisio.
berè con lo. L asperus.
D asotiiar. asperina sf. “arsura di scirocco”
asotiiar vb. “assottigliare” RRL 65 (TAL 30). LPT 228: “ad Alassio non v’è traccia
AG 134.78 or se lo zazuno e liia (AGN: abia “abbiglia”)/ di questa voce”
tuto lo corpo asotiia. D aspero.
D assottiggiare. sotir. asperinsìu agg. “intirizzito”
asoto ptc. “assolto” PVG.
IVE 16 no po esse asoto de le soe pecae. PS 6 s.xiv. as- D asperunsìu. asprisìu. sperunsiu.
soto. asperme avv. “appena, quasi”
D axorver. RDB 105 che o no se possa asperme reze in pé.
aspa sf. “aspo; manovella della balestra” D maraspærme. marespeærme. masperme.
MBV 369 a.1488 (Borgo V.) aspe da balestre… una aspa aspero sm. “aspide”
da balestra. PAG 184 “aspo, arnese per ridurre il filato in PS 12 s. xiv. asperi.
matasse”. DVO (On.) MP 17.15 (Pigna). D aspero sordo. aspersùn. àspou.
REW 4069. PVG. pl. aspe “le pale che girano nel tam- aspero agg. “aspro”
buro del ventilabro per vagliare il grano” PAB 51 unde veraxe virtue… sostene e tormento e aspere
D anaspà. inaspare. naspa. L aspa. fortunne saviamenti. PAB 90 tute fortunne, o piaxeiver o
aspàragiu sm. (bot.) “asparago (Asparagus officina- aspere sum o per guierdonar… o per punir.
lis)” FAS 147. PS 34.
PVG. D aspera. asperella. asperessa. asperina. asperor. asperu.
D spargulu. aspiu. aspràzine. aspromonte. aspru.
aspecto sm. “attesa, indugio” asperor sm. “asprezza”
AG 146.218 e se la vita e si corente/ che la no a arcun AG 31.14 se in lor se tem spine/ o un poco d’asperor/ la
aspecto/ mile agni son pochi o niente/ finìo lo van deleto. fin mena en gran dozor.
PS 47. FA 328. FAS 164.
D aspeitar. aspeitu. aspetu. D aspero.
aspeità/ -ar vb. “aspettare” aspero sordo sm. “aspide sordo, serpente velenoso”
AG 27.7 che se lo mundo par che ria/ e vita longa depor- MUI. 130, 209. SAP 389: a.lomb., ven., aragonese: “è
te/ aspeita de doe xorte/ o veieza o marotia. AG 28.3 no
aspeitar/ ni ge dai termen a deman. AG 33.3 chi senper nota la tradizione che, per sfuggire all’incantatore, l’a-
aspeita de morir. AG 51.6 o coven tropo aspeitar/ spen- spide appoggiasse un orecchi alla terra e si tappasse l’al-
der, turbar e travaiar… AG 53.14 tute or la morte aspei- tro orecchio con la coda”. REW 711. ALE 112 sg. “ser-
tam. AG 94.94 se tu no ai presto conseio/ aspeitando tal pente silenzioso,che cade in letargo”. PS 47 s.xiv. MVS
ronzeio/ tal corpo riceverai/ mai guarir no porra. AG (Sarz.) VPL.
146.86 lo mondo goer o perposo/ anti ca e veieza aspeite D aspero.
(rima con delecte). PAT 22 a.1320 porrea esser che lo rej aspersùn sm. “aspide sordo”
aspejterea archunna anbaxa secreta. CBL 349 (25.113, FDT 1.59 (Triora)
131) quando e ll’aspeitava. –– doce fijor, or aspeitai/ la D aspero sordo.
aspe 129 asta

aspertixe sf. “esperienza, accortezza, bravura” aspitar vb. “aspettare”


CAN 1843 p.94 (Sav.) e cuscì seguitandu a sö aspertixe/ SL 53 s.xiv (Sav.) spirito sancto amoroso en lengue de fo-
nu gh’è restòu in ti piatti che a vernixe. RAN 163. BDS go si descese/ e li discipuli tuti accese chi l’aspitavan cum
(Sav.). VPL. amore.
PD 116, 336 “forma difficile; semipopolare” D aspeitar.
D aspertu. àspiu agg. “aspro (di gusto)”
asperto/ aspærto/ aspertu agg. “avveduto, sveglio” PD 135, 138. RCG Diz. PVG. LPL. FPI 708.
DTC 662 a. 1520 tutti huomini cerniti/ tutti asperti e ben D aspero.
vestiti. GL 6.22 gh’era un cian da poeì fâghe dell’aspær- asponer vb. “esporre”
to (“molto ampio”). GL 6.43 Tancredi chi l’agueita com- AG 12.86 la fantina gi respose/ e soa voluntae ge aspose.
me un can/ o te ghe tira una stoccà da aspæerto. GL 11.39 PS 2 s.xiv. asponesse.
questo appoggia re scare e o va sciù asperto,/ quello ri FAS 147.
fondamenti o l’assequæra. (TT altri percote i fondamen- D exposo.
ti a gara). GL 15.65 una dixe così, l’atra da aspærta/ ghe àspou sm. “biscia d’acqua”
dà sotto dro dìo per ingaggiari. CAN 1845 p.46 se ne cü- PVG.
ran i mincioìn/ e chi è aspertu se ne futte. RAN 163. MP D aspero.
17.15 (Pigna) aspertu. ADG 129 experrectus (REW aspràzine sf. (bot.) “Hypochaeris Aetnensis B. et H.”
3043). PVG expertus (REW 3046). VPL. MLC 250 (Chiav.)
D aspertixe. experto. L expertem. D aspero.
àsperu sm. “terreno arido, non adatto a coltura” Aspremont top. (Alpi Marittime, Fr.)
TAL 33 n.29. LPT. 228. RRL 65. VPL. LAM 76, it. Aspromonte.
D aspero. D aspero.
asperunsìu agg. “sparuto, malaticcio” asprescià vb. “premere, far premura”
GO. CAN 1848 p. 76 (Sav.) nu gh’è ninte chi n’aspresce.
D asperinsìu. asprisiu. sperunsìu. PVG.
aspêtà/ -ar vb. “aspettare” D spresciar.
asprisìu agg. “freddoloso, intirizzito
AG 146.317 quando una gran festa s’aspeta/ se zazunia la
PVG.
vigilia. RDB 33 e besogna aspetà ch’haggian bon vento.
D asperinsìu. asperunsìu.
RAN 60 s.xvi. (B.Cigala): cong. pres. 3.sg. aspete. PVG. aspru sm. “irritazione della pelle”
PS 10. FDG 231. MVS (Sarz.)
D aspeitar. D aspero.
aspetare vb. “spettare” aspuinìu agg. “allegro”
AA 142 trei masari de lo domo chi aveseno a ministrare VPL.
le cose aspetante ala dita masaria. asquaccià(se) vb. “acquattar(si)”
D aspeitar. GL 14.73 ma a ro mescià dra mæ bacchetta a fronte/ tutti
aspetu sm. “attesa” s’asquacceran sti animaloìn. DFC 158 un griffon dro sof-
CAD. fitto/ cara zù, e a ri pê o me s’asquaccia,/ ghe sâto in grop-
D aspecto. pa…
aspietà vb. “aspettare” D asquattase. quaccio. squaccìn.
RGS § 90: RDC 171 (T.Conchetta) ind.pr. 1.sg. aspieto. asquagià(se) vb. “cagliar(si) del latte”
CIT.A 51 cong. pr. 3.sg. aspiete. RAN 68 s.xvii (G.Rossi) PVG.
ind.fut. 2.pl. aspieterei. RDB 174 ms. aspietando. D quagettu.
FA 144 n. PD 109: “non si tratta di un toscanismo spro- asquattà(se) vb. “acquattarsi”
positato (G.Flechia, ROM 19 (1890) 483), ma di imita- GL 9.83 Argillan che ro vedde zu o s’asquatta/ piggia ro
zione del linguaggio contadinesco” [non però in tutti i tempo…
casi]. D asquacciase.
D aspeitar. Ast top. (Cairo)
aspietà vb. “seguire, accompagnare una musica?” FCL 41 Zot de l’Ast.
RDC 181 e ra sanfornia poso/ per aspietave vui con ra D astù.
musetta. asta sf. “asta, spiedo”
aspigar vb. “creare uno spigolo in una struttura mu- RDB 103 doi pezzi de bon rosto intro tian/ un’atro pezzo
raria” votto a l’asta (girato allo spiedo) chian.
ATA 203 a.1382 (Alb.) in la pilla de mezo se debia far su CAD. PVG “asta di legno”
quela e derivà quessa aspigando… faciendo lo spigo de D astella. L asta.
sovra de la dita pilla de bone pre. astabelìu agg. “acconciato (in senso ironico)”
MP 17.15 (Pigna).
D spigo.
astalà/ -ar(se) vb. “indugiare; soprassedere; fer-
aspipurelàu agg. “vispo (di uccello in gabbia)” mar(si), sequestrare, imprigionare”
MP 17.15 (Pigna). AG 49.184 en soma fon setanta octo (garee)/ chi d’engol-
D spìpura. fa no s’astalan. AG 53.18 cossi ne van senza astalarse.
aspirar vb. “spirare, morire” CBL 331 (3.40) la stella cum splendore/ li santi re mena-
BL 94 a.1405 ghe vegnè ne la mano senestra una brugola va/ onde era lo Salvatore/ e li sopra s’astallava. IVE 39
de queli mali, e a die xxii su l’arba de lo jorno aspiravie. Zacharia incomenzà a leze questa letera e… se astalava de
aspiççà vb. “accendere” leze, per vei la gran festa che lo fantin faxea. PAB 90 che
CIT 254 re scioî tutte aspiççæ pe re foreste. se elle s’astallassem/ che semper no retornassem… BL
RAN 72, 91 aspissà s.xvii. 89 (1401) ano mandato a dire alo judice che sastali e no
D apizare. renda il consiiho. NPG 77 a.1475 ha facto astalare lo ma-
asta 130 astr

gnifico sig. Jeronimo Spinula. PAD 349 a.1506 haveva astinencia sf. “astinenza”
astalato tutti li mercanti nostri e loro robe e mercantie. AF 4.31 s.xiv. (Pietra) laudemo li sancti hermiti/ chi fem
PAD 517 a.1507 havemo avuto doe lettere da li vostri grande astinencia.
commessari de rivera, quali diceno ssere capitati a Sancto D astener(se).astinentia. astineiver.
Romulo Pasquale Lomellino et Lodisio de Auria, quali, astinentia sf. “astinenza”
per le suspiocione havute, hano facti astalare. Noi li ha- AG 144.119 far zazunio e astinentia/ gi par gragnora e pe-
vemlo scripto che li tengano li per fino che le stelentia.
Magnificentie vostre ordineranno quello se doverà fare. D astinencia.
RDB 136 (V. Dartona) astallà “indugiare”. CIC 21 s.xvii. astinevel agg. “temperante”
(G.Chiabrera, Sav.) sensa stancaase/ sensa astallasse. AG 53.186 omo chi no e astinevel/ d’un bruto porco e se-
CIT 178. ben speixi/ ri agni, che fuzzan, tanto astallerei/ meieve.
che a despæto dro tempo scamperei. GL 4.2 meschin chi FA 328.
in çe vœu ascende, e no fa conto/ che Dê posse astallàro D asteneiver.
lì in un ponto. GL 9.48 se vôze, e pa ch’o digghe, aoura astissa(se) vb. stizzir(si)
t’astallo. RAN 90.
CAD. RAN 163. BDS (Sav.) “reprimere, tenere a se- D astizzaou. stizza.
gno”. FA 328 oggi: metter testa a partito. MUI 130. astizzaou agg. “stizzito, adirato”
REW 8219. DEI 5.3615 s.v. stallare. RDB 138 (V.Dartona). GL 6.35 strenze ra brilla Argante,
D astallà. astalar. e ciù astizzaou/ o ro torna azzuffà.
astallu sm. “garanzia, vantaggio” D astissa(se)
VPL asto sm. “astio, malanimo”
astar vb. “affrettare, sollecitare” MCG 329.
AG 136.44 senza astarla la morte ven. L astiozus.
FA 328: a.fr. haster; fr. hâter. astò sm. “persona violenta, grossolana”
D ativo. COM.2 19 questo bell’astò dra scia Momin-na.
Aste top. “Asti” D astù.
PAD 371 a.1507 andavano alla volta d’Aste. astocare vb. “colpire, trafiggere con lo stocco”
PAD 393 a.1507 quando arivorno a Sori, hanno preso uno
L Ast.
chi se chiamava lo Negrino di Montobio, e l’apicorno a
astella sf. “listello di legno da ardere”
Recho; fu uno di Rappalo chi volse dire: scampa l’omo,
VPL. subito fu astocato da uno bravo nominato lo Mazon.
D asta. D stocco.
asteneiver agg. “astinente, moderato” Astolfo cognome
AG 140.151 ma sei semper asteneiver/ de lo maniar e de VTS 81 a.1530 (Sav.)
lo beiver. L astulfus.
PS 31. astomagar vb. “stomacare, nauseare”
D astinevel. AG 146.292 li gran disnar e le merende/ e sover seira be-
astener(se) vb. “astener(si)” zenar/ tuti ne van per le trexende/ e fan le gente astoma-
AG 46.53 quando domenega ven/ e l’omo da lavo s’a- gar.
stem. AG 71.76 l’omo lantor zazuna ben/ se corpo e ani- PS 37.
ma s’astem. D stomagar.
D asterne(se). astinencia. tener. astorbao agg. “torbido, intorbidito”
aster cong. “eccetto, tranne, fuorché” AG 144.3 quando e me son ben apensao/ de li faiti d’esto
AG 14.312 la pu pesante iniuria/ che contra l’omo far mondo/ chi e si tuto astorbao/ che no se ge po ver lo fon-
poesi/ aster se tu l’ociesi. AG 14.427 che la mar offen- do.
sion/ aster le doe chi son dite…/ che far poesi a lo vexim PS 37.
to/ e envorar zo che e so. AG 43.73 tuti texean, aster un. D astorbear. storbio.
FA 328 < exterius (G.I.ASCOLI, AGI 3 (1877) 278 sg. “da- astorbeao agg. “torbido, intorbidito”
stier che”). FAS 147, 156, 165. POF 10 a.ver. aster quel- AG 80.6 l’engordietae e tanto axeisa/ e tanto son astor-
la parola. REW 3089. beai/ che toa dota an miso ai dai. AG 85.16 l’aer par tuto
asterne(se) vb. “astener(si) ofoscao/ e lo mar astorbeao.
AG 89.6 s’omo pensa de far ben/ e asternese como li fen D astorbao. astorbear. storbio.
(i santi)/ da li mai chi son si spessi… astorbear vb. “intorbidire, offuscare”
D asteneiver. astener(se). AG 45.13 ma de ver no so che tanna/ se me coposse una
astianàu agg. “antiquato” tavanna/ chi fe lo tempo astorbear/ con bachanexi e gros-
TVD (Dolc.) so mar.
astimaciom sf. “stima, valutazione” FAS 328. FAS 147,149, 165.
PAB 70 doncha che valor am le dignitae, se elle… perdem D astorbeao.
valor e prexio segondo che lo tempo se cambia per l’asti- Astorera top. (Pontinvrea)
maciom de la gente? MBP 76 in te l’Astorera: “forse riguarda l’avifauna ra-
pace”
PS 33. D astù.
D astimar. estimaciom. âstra sf. (bot.) “ginestra spinosa”
astimar vb. “stimare, valutare” MLC 232. ALE 236.
PAS 28 lo nostro Segnor… um ben n’a fayto, e anco e si D arastra.
excellente che nissum non po astimar, zoe ch’ello n’a astraceli sf. (bot.) “ Aster Chinensis L.; Callistephus
rehemuy e rechatay dello so sangue. Chinensis Nees; Chrysanthemum Indicum”
PS 2, 33, 37. FPL. MLC 247 (Sav.): lat. astra coeli, formazione dotta
D astimaciom. L exstimare. moderna divenuta popolare.
astr 131 asum

astragùn sm. (bot.) “targone, dragoncello (Artemisia astricare vb. “lastricare”


dracunculus; Erigeron Canadense)” DSP 305 a.1572 perche la città sia astricata.
FPL. BDS (Sav.). LVO 16 < arabo. D astregà. astrego. esstragare. extracare. lastregà. na-
D astragùn. stregà.
astràitu agg. “arso dalla sete” àstrico sm. “pavimento”
MP 17.15 (Pigna) FAP 173 a.1670 (solaio) con astrico di chiappelle.
astrapuntato agg. “trapunto, imbottito di ovatta” D astrego.
ASF 718 un zuppone de raso cremesile vechio astrapun- Astrico top.
tato. AA 286 uno castelo domandato Astrico chi era tra mezo
D strapunta. Saona e Arbisola.
astregà vb. “lastricare, coprire” L astricum.
GL 2.5 gh’è astregaou de quaddri ciamæ voti/ che là ghe astringà vb. “allacciare (le scarpe)”
van portando ri devoti. CAN 1843 p.23 (Sav.) u prugettu PVG.
d’astregà/ finarmente a Cattedrale. CAN 1843 p.37 (Sav.) D stringa.
fossavèa/ oh miè cumm’a l’è bella/ astregà de sta manéa! astrolago sm. “astronomo”
NPD 80 a.1865 (Sav.) zacché finalmente/ l’an fèta
IVE 8 e per questa casum si creem li dialetici a Aristotile,
astregà/ ghe poemmo dà u titulu/ de bella contrà.
FPR 9. li astrolagi a Tholome.
D astricare. D astrologà.
àstrega sf. (bot.) “Calycotome spinosa” astrologà vb. “leggere la sorte”
FPL (Noli) COM.2 116 belle çingare, me faressi un piaxei d’astro-
D lastra. logâme un poco?
àstrego/ astregu sm. “lastrico, pavimento” D astrolago.
GBV a.1514 sv. pavimentum: lo astrego sopra la terra. astrunòu agg. “stonato, di suono fesso”
CIT 136 reduto a l’astrego. COM.1 8 un imbriagon, un GO. Ran. 163. PVG. VPL.
dezauggiaddo, chi me redue sciù san Zane dell’astrego, e D strunà.
me mangia tutto quanto ho. SB 751 ca.1850 (Gen.) l’a- astu agg. “questo”
strego. à RGS § 493 (Ormea): istu, esto.
RGS § 341 lastrico: concrezione dell’articolo. D assu. estu.
D astregu. astricare. astrico. nastregu. L astricum. astù sm. (ornit.) “astore, poiana, falco”
astregu sm. “lastrico” RAN 103, 163. CLU.
RAN 163. ADL (Vent.) MDB (Bord.) BDS (Sav.) PVG. Cf. ROM 2 (1873) 201: a.prov. astor.
D astrego. D ast. astò. astorera. astùn. storera. L asturem.
astréita sf. “l’operazione delle calzaiuole, per cui ri- astüà vb. “inserire con forza”
ducendo le maglie si restringe la calza” VPL (Vent.) .
GO. CAD. astùn sm. “astore, poiana”
D astrenzer. CLU.
astreito agg. “costretto” D astù.
PAB 94 e che servirea sperar o pregar alchum ben, sean- assu agg. “codesto”
do le cosse pregae o sperae astreite a lo esser? RGS 493 (Ormea): ipsu, esso.
PS 37. D essu, astu.
D astrentu. astrenzer. azu sm. “asino”
astrengere vb. costringere, obbligare” MVS (Sarz.)
CAR 110 a.1576 che li consoli della detta Compagnia D aze.
debbino… astrengere tutti quelli che se li seran retrovati a asüccà vb. “acciuffare”
detta questione o rixa a far cessare il rumore e poi a testi- RAN 103. NVM, BDS (Sav.)
ficare la verità. asuefà(se) vb. “adattarsi, abituarsi”
D astrenzer. CAD. PVG.
astrentu agg. “stretto, ridotto” D asöfu. söfà.
DVO (On.) asuegià vb. “mettere al sole”
D astreito. PVG.
astrenzer vb. “costringere” D asuigiàse. suriggiu.
TL.1 966 a.1459 et quelli sindichen astrenzan punissan et azüggiu sm. “assillo, tafano”
convennam como parra alla prudentia de lo dicto officio. PRR 484 *asîleu. E.G.PARODI, ROM 22 (1893) 312. PD
Cf. SAP 389 a.lomb. astrenzer m.s. 117. C.SALVIONI, AGI 16 (1902-05) 599. C.NIGRA, ROM
D astrengere. astreita. astreito. strenze. 31 (1902) 239. A.PRATI, ID 10 (1934) 195: ven. azegio
astrià vb. “irritare, rattristare” “pungolo” < *aciliu. FPI 702. VPL.
BOS 28 s. xvi. (B.Cigala) vui, cun ra vostra chiera savo- D axillu.
ria/ poressi a un desperaou dà refrigerio/ e un homo ralle- asugnà vb. “sognare”
grà, quando s’astrìa. PVG.
RAN 118. D sonar.
D astriaou. stria. asuigià(se) vb. “starsene al sole”
astriaoù/ astriòu agg. “adirato, rabbioso” PAG 29. RAN 163. ADG.
PAB 47 ni za mai fo alcunna personna chi la veisse astrià D asuegià.
ni corrosàa. RAN 59 s.xvi. (B.Cigala) astriaoù “agitato asulli sm. pl. “eccentricità moleste”
(del mare)”. RDB 90 (B.Cigala) f. astrià. PS 47 vegia BDS (Sav.)
astrià “vecchia rabbiosa”. asumegià(se) vb. “somigliare”
PD 358. GA 15.232. RAN 75 s.xvii. CAD.
D astrià. D asomegià.
asüm 132 atte

asümegià(se) vb. “somigliare” atar sm. “altare”


PD 142: “forse falso italianismo”. CR 25 tegnei questa santa coronna su lo atar con reveren-
D asomegià. cia e devocion.
asumigiar(se) vb. “somigliare” D artà.
MVS (Sarz.) Ataro top. “Altare (Sav.)”
D asomegià. AA 115 tuti inseme usimo de la cita cavalcando verso
assunà(se) vb. “sognare” l’Ataro.
GL 16.56 ti te l’hæ assunaoù. D artà.
D sonar. attastà/ -are vb. “assaggiare”
asünà(se) vb. “sognare” CAN 1842 p.107 (Sav.) ün buccunettu…/ stætu sempre
PD 148. truvòu, da chi l’attasta/ giüstu de doze, né duse né agru.
D sonar. PVG. MVS (Sarz.) atastare.
azunze vb. “aggiungere” Cf. MB 198 (Bonvesin) atastar, m.s.
PD 119. BLV 104. FDG 235. D atastu. tastà.
D azonzer. attastòn / a tastòn avv. “a tentoni”
aççuppà vb. “inzuppare, intridere” RDB 63 e a l’orbetto zughemo tutti noi/ e a taston van re
CIT 7 con questi œuggi de lagrime aççuppæ`. gente tutte quente.
asupiggiu sm. “assopimento, dormiveglia” GL 7.45 così attaston se pœu zugà all’orbetto. BOS 38
ADP (Pietra). s.xvi. (B.Schenone) anchora che attaston ro pe caminne…
asurìe vb. “passare l’ultima volta per raccogliere oli- D (a) tastòn. (a) tastùn.
ve, castagne, ecc.” atastu sm. “assaggio”
MP 17.15 (Pigna).
azuro agg. “azzurro” ADL (Gen., Vent.)
RAN 59 s.xvi (B.Cigala) D attastà.
D arzuro. azolo. L azur. hatatium sf. “abitazione”
asussà vb. “aizzare?” IVE 49 lonzi monto da le hatatium de tuta la gente.
NSB 191 s.xvii. (G.G.Lanteri, Vent.) gardè se l’è da rì, D abitanza. abitatium. L habitacionem. habitaculum.
corpo dra doglia/ de l’arroganza de chesti marrai/ che se attaxentà vb. “tacitare, calmare”
Franza gh’assussa ri suœi cai/ y no seran seguri manco in GL 19.74 se mæ campioin voi séi, dovræ esse bon/ que-
Poglia. VPL (Sanr.). sto nomme, per fave attaxentà. DFC 53 cianze ra tordo-
assustà vb. “ricoverare, mettere al riparo” rella/ ch’a pâ una ciattella/ ni se vœu attaxentà. VPL
CAD. RAN 103. (Gen.).
D (a) sustu. MUI 214. PD 142.
azuvà vb. “aggiogare” D taxer. atrexentà.
RAN 76 s.xvii (G.G.Cavalli). BDS (Sav.) ategnuo agg. “tenuto, obbligato”
D zovo. SA 247 a.1340 (Sav.) li consori et li consiglieri seano ate-
asuttòu agg. “non lievitato” gnui de andar a messer lo poistae.
BDS (Sav.) D integnuo.
D sutà. âtéi sm. “pergolato”
asviar vb. “avviare (animali); caricare (l’orologio)” VPL.
MP. 17.16 (Pigna) D autei. autìn.
D avià. atemorir vb. “intimorire”
ât agg. “alto” AG 99.27 e en Venza era un marinar/ uso scregnir e mar
SDA 46 (Alt.) parlar/ che De vose atemorir/ per zo che tropo usava dir.
D âtu. FA 328.
atacà vb. “attaccare” D atimorir. teme.
SON 288. REW 8218. PVG. atemperamento sm. “temperamento, complessione
D atacau. atacaressu. destacare. taccalite. tachente. (mescolanza degli umori)”
atacàu avv. “presso, vicino” PAB 88 e se so par meravegia a chi no cognosse le com-
RGS § 827 “lig.” atacàu au fögu. plexoim, so no par miga a li fixichi, chi cognossem lo
D atacà. atemperamento de li corpi.
atacaressu agg. “appiccicoso” PS 47.
ADL VPL (Vent.) D atemperar. destemperanssa. tenperamento.
D atacà. atemperao agg. “temperato, sobrio”
attalègua sf. (bot.) “Pieridium vulgare Dorf.” CEB 357 chi in diversitae et abondancia de vin è sobrio,
MLC 250. zoe atemperao, quello e telem dee.
D gattalevre. D atemperar.
atâmassòu agg. “grosso, tozzo, zotico” atemperar vb. “temperare, moderare, mescolare”
GO. RAN. 100. PAB 55 chi vi uncha li zuxi tuti cossi in acordio a punir
D tâmassu. vicio, senssa che alcum fosse alquanto atemperao, o per-
atanzer vb. “attingere, arrivare” zo che inzegno d’omo po arra, o per fortunna, che homo
PS 47 s. xiv. lo fe vestir di bianco, chi li atanzea fim a li no sa umde possa tornar? PAB 56 o rei cellestial/ atem-
pee. –– atanze “giunge”. GP 372 li soi pei si no atanzei- pera toa messura/ fa raxom dominar/ e cor senssa iaceura.
van cossi in zu come elli voreivan. PAB 80 (Orffeus) si bem atempera/ soi strumenti e canta.
PS 3. Cf. MB 41 (Bonvesin) atanze m.s. PAB 88 la providencia… chi move lo cel e atempera li al-
D tanze. limenti inseme.
attappinà(se) vb. “addolorar(si), disperar(si)” PS 37, 47.
CAN 1845 p.84 (Sav.) sciù patrùn, scià vö despeàse?/ co- D atemperamento. temperar.
se serve attappinase? attenaggià vb. “attanagliare”
BDS (Sav.) CIT 72 Amò dentro m’attenaggia.
D tappinase. tapino. D tenagia.
aten 133 atox

atende/ - er vb. “badare, ubbidire, attendere” atisà/ atiççà/ vb. “attizzare (il fuoco)”
AG 121 114 e zo che e diro atendi. GP 283 san Piero si DFC 48 ciona, seiga, picca, cianta/ un seccante bancarà;/
non ateixe alla responsion de Christe, e mete man a uno sciuscia, ammocca, batti, attiçça/ un ciappuçço e un ca-
so cotelo. GP 378 atendi un pocho. LSE 23 non poteva derà. PVG VPL atisà.
attende a tale cosse. MGT 236 a.1507 vedendo che si ha D atizar. atissoà.
atteizo (mantenuto) le promesse. PVG atende “badare”. attissoà vb. “aizzare”
PS 47. FPI 769 (On.)
D atensiùn. attento che. atentu. D intissà. attiççà.
atenerir vb. “intenerire” atizar vb. “attizzare, istigare”
AG 16.16 Or segnor De omnipotente/ mandai in noi o fai AG 73.7 lo demonio…/ semper in atizar veia/ ogni ma
venir/ qualche fontanna xorçente/ per lo cor nostro atene- che l’apareia.
rir. AG 79.102 odando tante cosse dir/ me comenzai ate- FA 328. FAS 150.
nerir. D atisà. intissà. retissà. tizzatori. tisùn.
D tenero. ativo agg. “ambizioso, cupido”
atenssar vb. “contendere” AG 138.257 chi a la mente tropo ativa.
PAB 83 e se ello e fellom e atenssa (ms. a senssa) volun- PS 48 corr. astiva < astar ? AGC 49 n.
ter, asemeggialo a lo cam. D astar. ativu.
PS 47. ativu agg. “attivo”
D atento. PVG.
atenze vb. “attingere, arrivare” D ativo.
RDB 50 con curte cappe/ chi atenze no me pon fin a re ato agg. “alto”
chiappe. AG 4.15 lo atissimo De. AG 16.245 le man in ato erzea.
PD 115. AG 53.145 che la casa paira/ longa, larga, ata e piaira.
D atento. CBL 340 (15.3) et si criava ata voxe. CBL 342 (17.3) et
atensiùn sf. “attenzione”
pianzi in ata voxe. SL 53 (5.16) s.xiv. (Sav.) l’ato De. SL
FDG 218.
63 s.xiv l’atto De poere. FUP 111 s.xiv. (Sav.) leva le bra-
D atende.
ze e voselo tochar/ tanto era ato no gla tanzea. AF 2.16
atento agg. “intento, attento”
AG 39.80 stagando atenti a xivorelo. AGL 46.15 faza s.xiv (Pietra) si como al ato De piaxea. GP 370 incomen-
qualche ovra e lavor/ donde la mente ste atenta (ms.stea sa a criar in ata voxe. IVE 14 tanto pu monta in ato la per-
tenta). sona chi ha carita. PCD 38 s.xiv f. atta. GL 11.46 o l’eiva
D tento. pronto d’una porta accanto/ cært’argagno de macchina ciù
atento sm. “assalto” ato… CIT 8 che me tegnî ro morro così âto/ in ogni mæ
PAT 24 avanti che se mostrase la cavalaria, mostrando de giustissima requesta. MBP 76 Bric dato (= d’ato), top.
dar atento a un logo, per ferir sagazamenti a un altro. (Urbe) “monte superiore”.
PSS 47: si può anche intendere: “mirare a” D alto. aoto. at. ateza. atu. åtu. autìn. auto. dato. dedatu.
D atenssar. atenze. ertu. ètu.
atento che cong. “attesochè” atto agg., pron. “altro”
PS 48 a.1474. IVE 9 ati (altri) sum qui tanta mostran santitae… NAB
D atende. 21 a.1473 (Sav.) da esere aplicate dite pene li doi quarti a
atentu agg. “attento” chi avese reseputo il dano e latto quarto do comune de
FDG 218. Saona latto quarto ala carita de la dita arte.
D atende. D atru.
aterà vb. “rincalzare una pianta” atorno cong. e avv. “attorno, intorno”
PVG. NAB 20 a.1473 nisuno de la dita arte non debia disprez-
D terra. zare ne vilanezare li consoli ne lo bastone quando se man-
aterrao agg. “abbattuto, intimorito ” da atorno soto pena de soldi 20. AA 65 feceno molti re-
PAB 56 li malvaxi overer… li quai me sembiam veir cum pari atorno la muragia de la cita… eciam feseno impire li
ioia… li boim esser bassi e aterrai per paor de nostro pe- fosi atorno la muragia de la cita. AA 291 li conti de Vinti
rigo. migia e queli de Lenguegia tuti inseme ne venero a torno
D terra. Arbenga.
atetal pron. “altrettanto, la stessa cosa” D entorno.
AG 142.45 e noi pur atetal faremo. atöscegà vb. “avvelenare”
D atretar. tal. PVG.
ateza sf. “altezza, elevatezza” D atoxegar.
IVE 14 la vertue de la veraxe oracion no he atra cosa che attoscegòu/ attœsciegaoù agg. “avvelenato”
ateza de caritae. CIT 144 a no me responde,/ solo quarche parolla atto-
atimorir vb. “intimorire” scegà. GL 15.48 e de fecciose/ materie attœscieghæ
AG 79.95 e se obediente serei/ asai segnoi ve troverei/ chi pança besinscia.
ve voran atimorir/ e vostri faiti asmenui. PD 148.
FA 328. attossegào/ atosegato agg. “avvelenato, velenoso”
D atemorir. RDB 105 (V.Dartona) per quella bissa attossegà. DTC 643
atimu sm. “attimo” a.1447 butarano fora lo venino che te parira atosegato.
PD 138. atoxegao agg. “avvelenato”
âtìn sm. ”pergolato” AG 14.149 aori zuram tropo speso or/ lo santo sangue de
SDS (Sav.) Segnor…/ lo gran merchao che eli ne fan/ atoxegao eli lo
D autìn. troveram. AG 53 231 per De,alcun no prenda/ cossi
Âtìn top. (Loano) atoxega bevenda/ chi per deleto pochetin/ rende tormento
TCL: L’âtìn, < altus. REW 387. senza fin. AG 63.62 deleti e vanitae/ chi tute son atoxe-
atox 134 atru

gae. AG 134.274 schiva deleti e vanitae/ como le cose atrexentà vb. “calmare, tranquillizzare”
atoxegae. AG 144.12 e tengo quaxi per niente/ tute le co- PVG.
se prosperitate…/ tute son atoxegae. D attaxentà.
FAS 155. attribuì vb. “attribuire”
D atoxigao. TL.1.320 a.1455 pregandovi che a ello vogiae atribui si
atoxegar vb. “avvelenare” faeto sarario mediante lo qua ello debia aceptar e non re-
AG 143.228 o quanti homi e uncha stai/ per to asenpro cuzar lo dicto officio…
atoxegai! atrimenti avv. “altrimenti”
D atösscegà. töscegu. L toxicare. PD 130.
atoxigar vb. “avvelenare” D aotramenti.
AG 143.16 e vomer fora lu pecao/ de che el era atoxigao. atrisi avv. ”altresì”
PS 3. PEG 45 atrisi per contrario.
atr agg., pron. “altro” D atressi.
SDA 46 (Alt.). pl. âci. atro agg. e pron. “altro”
D atru. AG 49.206 chi menaza/ andar a atri tochar lo naso. AG
atracà vb. “attraccare” 49.24 fo certa trega ordena…/ enter una e l’atra terra. AG
CAD. RAN 98, 163: < ol. trekken. DEI 1.358 it. attrac- 29.7 poi che atri de so mar prender/ corera co largo vento.
care: “etimologia incerta; improbabile la derivazione dal AG 75.58 fazando a atri grande inoio. PEG 41 Lucifer vos-
b.ted. trekken. se (esser) sovra tuti li atri. IVE 11 o façe richece sovra tute
atramenti avv. “altrimenti” le atre chose. CAR 9 a.1340 in tuti li atri logi. CR 17 lo
DCT 164 a.1380 e pato elo a fayto e si a zurao che elo no grande amor… lo qua pasava tuti li atri amoi. AF 6.6 s. xiv.
fara in queste parole atramenti (altro testo: e a zurao che (Pietra) per tuto lo mondo mandai paxe/ en questa terra e en
in queste parole elo no contradira). tute le atre. PLD 83 a.1367 (Sav.) no retenuo nisi jper. lxxv
PS 38 et li atri e amdao per amasar DCT 162 a.1380 queli dala atra
D aotramenti. parte. ATA 202 a.1382 (Alb.) nessun atro. LDV 14 a.1384
atrapà vb. “ingannare, truffare, sottrarre” (Alb.) en tuti li atri trey canti de la dita tore. MC 688 ell e
COM.3 78 quello faccia de sbiro, boia de Monodda, con imposibile cossa… poer aver l’um bem e l’autro, zoe de que-
un-na furbaria da galeotto o m’atrapao çinqueçento scui. sto mondo e de l’atro… –– questa si e la via e atra no se ne
D trapà. trova. CR 26 a lo men o prendamo comiao l’un da l’atro.
atrar vb. “attirare” VBA 103 a.1435 habiando de poppa un atra nave e da l atro
PAB 54 nostra conffaronera… atra soa gente in so domi- lao un atra et a proa un atra. TL.1 339 a.1455 e certo che
nio, e inzenze de tai mure che semo seguri de lor bruzo. questo procede piu tosto da li miei peccati che datro. NAB
PAB 67 la rea (ventura) per ussaio de tribullaciom atra 20 a.1473 (Sav.) latra meta ala comunita de la dita cita de
monti folli a veraxi bem. TL.2 316 a.1464 atragemo ge- Saona. VCC 31 a.1480 (Sav.) lum latro. AA 23 luna parte
noveixi quanti possiamo acioche siati piu acompagnati. e latra. AA 26 prezeno licencia luno da latro. CPF 169
PS 37. a.1589 quarch’atro chi va digando… RDB 10 e precedei
D trar. d’ogni atra in veritè/ de bellezza de grazia e cortexia. RDB
atrasà/ -ar vb. “attrezzare” 29 e per atri haveremo feto forte/ ro bello e caro nio donde
PD 363 atrasà. MP 17.16 + VPL (Pigna) atrasar : “ali- stemo. CIT 14 se ra vitta che façço, e che ho da fa…/ m’a-
mentare (il fuoco)”. vesse da servì per l’atra vitta/ m’avesse in l’atro mondo da
atrasu sm. “attrezzo, arnese” zovà… CIC 34 a.1749 (Sav.) atro che andà sercando in ta
MP 17.16 (Pigna): *adtractjare, adtractus. main-na/ l’ostrega, o caagollo, o zin e a gritta.
D atressà. atressu. L atresatus. FAS 151, 159. ATT 56.
attrattugare vb. “trarre in inganno” D atru.
GRD. 109 (Rio di Groppo) alcuna persona non osi ne pre- atrocià vb. “conferire”
suma attrattugare ne subornare figliuoli né figliuole di fa- CIC 175 Gloss. (Sav.) “antico”
miglia. atrovà/ -ar vb. “trovare”
atregiar vb. “triplicare” AA 139.67 atrovan tuto scrito/ e mar e ben che l’omo a
faito. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che l’arte posse
BL 104 a.1406 se io avese queste tere alogate ad autri se- havei venna e destin/ d’atrovà laode a ro segnò Aostìn.
reboro adobiate e atregiate. D atruà. atruvà. trovar.
D tregiu. atrovœura sf. “mancia per ritrovamento”
atresà vb. “attrezzare” PD 124 (COM).
FPI 770. D troveura.
D atrasu. atru agg., pron. “altro”
atressu sm. “ogni sorta di ornamento donnesco” AAG 115. FAS 151. PD 123. ADG 85. PFM 126. RGS
RAN 90 gen. ant., pl. atressi § 17. FDG. 244, 246 n. VPL.
D atrasu. D actro. altro. aotramenti. aotro. arto. artro. atto. atressi.
atressi avv. “altresì” atretar. atro. atrui. autro. autru. otru.
PAS 28 allo si preyxe lo pam e si lo beneyxi, et lo calexo del- atru pron. “altri”
lo vim atressi. PAS 31 vegnia monti serventi armay e com AG 136.204 se tu poi atru defendi/ soperzhao da so maor…
spae e com lançe e com bastoym e aveyvam lanterne atressi. AG 143.149 se tu e staio agravao/ o d’atru iniuriao.
PS 39. D atro.
D aotressi. atrisi. atru. atru agg., pron. “altrui”
atretar pron. “altrettanto” AG 14.449 segur strepam le atru cosse/ poi che non e chi
AG 14.259 Domenede amar/ e lo to proximo atretar. AG parla non osse. AG 14.517 l’atru se prende con dozeza.
53.278 e lo diavoro fa atretar. AG 79.110 ni alegraime AG 140.71 che l’atru se tu prendesi. AG 140.172 l’atru
d’atrui mar/ chi sostener posso atretar. masnaa. AG 143.87 l’atru honor abaxando.
FA 328 “altrettale”. FAS 159. FA 329. PS 13.
D atetal. atru. D atrui.
atru 135 aùra

atruà vb. “trovare” aùgia sf. “ago”


CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) se con ro dexiderio che OCD 25 sg. (Campolig., Masone).
mi ho…/ d’atruà laode a ro segnò Aostìn. PVG. D agugia.
D atrovar. augüi sm. pl. “auguri”
atrumenti avv. “altrimenti” CAN 1844 p.3 (Sav.) bun prinsipiu, bune feste/ tütti in-
RGS § 949 “lig.” summa i megiu augüi.
D aotramenti. D agurar.
atruvà vb. “trovare” augumento sm. “aumento”
AIR 19 (Airole) atruvei trovai. PD 347 atröu trovo: “ple- LFV 90 a.1467 in lo anno de 1467 se trovam esse loghi
beo”. ottomilia de sam Zorzo, per li que loghi e suo augumento
D atrovar. se de sdebita le compere.
attruvöa/ attruvöia sf. “mancia per ritrovamento” L augmentum.
FNE 58 n.10 *trovatoria. BDS (Sav.) attruvöia. Aulla top. “Aulla”
D troveura. PSA 104-108: lat. agulia “montagna aguzza”. La forma
âtu agg. “alto” (l’) Aulla si fissa tra il s.xviii e il xix. A.C.AMBROSI,
AAG 115. PD 121, 123, 338. ADG 13, 105. RGS § 17. GSTL n.s. 13 (1962) 191-193. T.BOLELLI, ID 45 (1982)
FDG 218, 244, 246 n. (distribuzione geografica dei tipi 157 sg.: < germ. auwja (franco auja, auwa) “terreno a
âtu/àutu). prato”: auwa > auwula > aulla.
D at. atura. dedatu. D Aulella. Lavulla. L aula.
atù sm. “attore” Aulella top. “corso d’acqua (V.Magra)”
FDG 160, 194. PSA 106-108.
atüà vb. “sminuzzare, fare a pezzi” D Aulla.
VPL. aümà vb. “dare l’allume ai panni da tingere”
(d’) atturniu avv. “attorno” CAD.
RAN 88. aüme sm. “allume”
D aturnu CAD. PD 125.
aturnu avv. “attorno” D alümme. aümà.
PVG. aumerir vb. “intenerire”
D aturniu. BL 79 a.1400 e a Criste ne vegna et pige pietade che au-
atturtignà vb. “attorcigliare” merissa loro cori et animi, e che vegnano a pentimento.
BDS (Sav.) D umiriar.
D inturtignà. auna sf. “braccio, auna (misura di lunghezza)”
atuvàu agg. “infeltrito” PVC 206 s.xix mez’auna e ciü. CAD.
VPL (Vent.).. L ulna. alla.
aù avv. “adesso, ora” auntao agg. “disonorato”
RGS § 929 “lig.” PAB 70 doncha se tai dignitae no dam reverencia da si,
D aora. tanto som piu auntai quelli chi le am a torto, quando elli
àua avv. “adesso, ora” mostram che de lor no sum degni.
ADG 82. PS 37.
D aora. D unta. aduntao. L auntatus.
Auchiriu top. (Pigna) auår vb. “ventilare (il grano)”
PSP 60 n.25 (parete di roccia): etimologia oscura. FDT 4.56 : aerare.
aüco sm. “gufo” D aurår.
BUL 426 (Spe.) auoramoæ avv. “ormai”
D ucu. GL 19.41 ma lasciù auoramoæ da ra fadiga/ resciora ta
Auda top. (Seborga) stanchezza.
D aura.
DPD 60 a.1754 terra posta in Pian d’Auda… nel territo-
àura avv. “ora, adesso”
rio di Seborga. RDB 18 e aura son devegnuo un picca pria. RDB 21 per-
audacia sf. “presunzione” ch’aura esse da beffe me ro pà. RDB 23 aura fà se la-
AA 75 quostoro con grande audacia prezumivano de fare sciemo tente offeise.
ostaculo contro gli anciani . aùra avv. “ora, adesso”
D odacia. PCD 36 s. xiv. AA 77 che aura di perzente vi andate a
Audeasca top. (V.Nervia) metere in caza. CPF 167 a.1584 ma aura metto ancora
LTI 32 sg. n.7 “abitato oggi scomparso”. ADL (Vent.). ogni studio e cura perche a vaghe in stampa bella e ben
PSP 129 n.472: a.1072 Waldoasca (franco o long. Wald). corretta. SSZ 15 a.1593 re donne d’haura mariè/ l’amò
L waldoasca. como re figgie vuœran fa
audir vb. “udire” ADL (Vent.). OCD 25 (Campol., Masone) åura.
VBA 102 a.1435 li re e baroni, li quai voi audirei de sot- RGS § 929 “lig.: hac ora”. Cf. DV 5.136 s.xv. (piem.) au-
ta. LSE 27 facta la oratione, audì lo segnor Dio che ge ra.
disse… LSE 32 alaora fo audia una suavissima voxe, D aora. aura sciù.
overo melodia. BOV 9 a.1531 (Sav.) se statuisse non pos- aurà vb. “lavorare, fare”
sano oldire più de una messa et quella subito audita tornar RV 28 s.xii andai via, eu temp’ò/ meill’aurà (ms. millora-
a casa loro et non stare a zanzare ne far logia. do, corr. A.Roncaglia, Le Origini, Milano 1965 p.235).
D aoir. odir. oldire Cf. PAL 12.
audùn sm. (bot.) “corbezzolo (Arbutus unedo L.)” D laurar. overar.
MLC 252 (Pigna). FDT 1.44 (Triora) REW/FPI 9068 aùra sciù esclam. “orsù”
“mirtillo”. ALE 428: Colum. 8.17.13; Plin. 15.98; RDB 174 ms.
23.151. unedonem : relitto di sostrato lig. pre-i.e. D aùra.
aure 136 autr

aureglia sf. “orecchio” Auterigo top.


PFM 125 (Pigna): cf. catal. orella m.s. PCT 107, 110, 117: longob.
D oreglie. uégia. D autero.
aureglia d’aè sf. (bot.) “Symphytum officinale” Autero top.
FPL (Nizza). PCT 110 Cima Autero: germ.
aureglia de gattu sf. (bot.) Cf. DUC.1 493 auterium: locus editus” (fr. hauteur).
BNF (Bord.) “Anthyllis vulneraria L.” FPL (Nizza) D Auterigo. L auterius. auterio.
“Anthyllis tetraphylla”. autessa/ auteça/ auteza sf. “altezza”
D orejo de gatto. IVE 30 in chosi soma autessa. PCD 38 s.xiv auteça. AF
Aurent top. (Alpi Marittime, Fr.) 3.17 s.xiv (Pietra) reina de tanta auteza. PEG 42 richeza
LAM 76: it. Aurenco. honor e auteza. CRA 174 a.1382 (Alb.) fin a l’auteza de
aurexìn sm. “orlo” palmi v. –– fin a la dita oteza.
ADL (Vent.) ATT 55.
D oexin. D auto. L altexa.
auribaga sf. (bot.) “alloro” autìn sm. “pergolato”
BNF 220 (Bord.) FPL (Mortola, Bord.) ADL (Vent.). FDT 1.59 (Triora) < altus. DVA (VArr.) “spazio fra due
TVD (Dolc.). filari di vite; filare di vite”. TCL s.v. atin: cf. prov. autin
REW 4943. RGS § 342, 994: “lauri bacca”, it. letter. or- “vite su pali”; piem. autìn “vigneto”.
baca. D altino. âtei. âtìn. âto. autìn.
D oibà. orbaco. orbago. öriabaga. oribaga. uibà. urbagu. auto agg. “alto”
uribaga. L laurus. AG 49.202 auto duxe de Venexia. PEG 45 ambiciom, zoe
Auribel-sur-Siagne top. (Alpi Marittime, Fr.) bramar d’auto montar.MC 687 ell’è paom, che… leva in
LAM 76: it. Auribello. auto la coa. ATA 202 a. 1382 (Alb.) la quar pila si se fa-
Aurigo top. (Vent.) za auta su quela propria si como elera autra vota. RGS §
CL. 13 MP 18.1 < aprico. FTL 23. 243 (Sarz.) auto.
D Apricale. avregu. L Avrigallus. D autessa. autu. auturé. L autum.
auriva sf. “oliva” autor sm. “autore”
ADL (Vent.) LSE 13 Dio autor e fator de la natura.
D oriva. D aotor.
Auriveta sf. (Vent.) autoritè sf. “autorità”
ADL (Vent.) SOP 10 v. a.1597.
D olivetta. L auctoriçare. auttorizatus.
aurivéu sm “oliveto” autremente avv. “altrimenti
ADL (Vent.) BNL 75 (Perin.)
Aurnu top. (Pigna) D aotramenti. sautrimenti.
PSP 60 n.27: “in Aurnu”. Top. fond. rom. da un n.p. pre- (s’) autremente avv. “altrimenti”
romano *Aturnus. BNL 75 (Perin.)
aurår vb. “ventilare (il grano)” autreu pron. “altri, altrui”
FDT.P 38 (Triora) MC 686 quando tu avrai cognosuo le tribulatiom in au-
D ora. inourar. treu, tu te porai consegiare sovra le toe.
ausar(se) vb. “adusarsi, abituarsi” D atrui.
AG 145.339 de fin che zoven e te sforza…/ ausarte a pe- autri agg. “altrui”
netentia. AG 145.394 en la bocha e la mente/ rete lo fren AG 14.620 non dexiderar le autri cosse.
si streitamente/ che no s’ausen a zurar/ ni mar dir ni ia- D atrui. autrui.
stemar. LSE 17 era ausà de queste cosse et simile. autro agg., pron. “altro”
PS 37. PCD 38 s. xiv. pl. autri. PEG 40 per gracia special che
D usar. Deo gi faça, si como fo in la vergen Maria, o in autro
Auzenda top. (Pigna) sancto. PEG 42 monte maynere de autre peccae. MC 687
PSP 60 n.28 (nome di una sorgente). pre-lat. *ausa “fon- nexun autro pensamento. MC 688 ell e imposibile cossa
te” (G.DEVOTO, SE 20 (1948) 9, 151 sgg. “Ma gli statuti a la personna poer aveyr l’um bem e l’autro, zoe de que-
locali riferiscono il nome a una proprietà fondiaria, dal sto mondo e de l’atro. –– e questa si e la via, e atra no se
n.p. Ausenda (forse germ.) frequente in Liguria come trova, e chi per autra vol montare… –– lezando e odando
Ozenda”. lezer autri in questo libro. GP 289 e si gi son dintorno,
D Ozenda. autri cun correze, autri cun bastoin, autri cun cane. ATA
auzèr sm. “uccello” 202 a.1382 la qual pila si se faza auta… como elera autra
PSP 60 n.29 (Pigna). FPI 825 vota. BL 76 a.1400 no e stao autro “non è successo
D oxelo. nient’altro”
austi / austu sm. “agosto” FAS 146, 151, 159. ATT 56.
PLD 83 a.1367 spero de partirme de Enio per tuto austi. D atru.
MP 17.16 (Pigna) austu. autru “agg., pron. “altro”
D agustu. FAS 159. PRA 371 (Taggia, od.) MVS (Sarz.) VPL.
autà ms. “altare” D atru.
ADL (Vent.) autrò avv. “altrove”
D artà. IVE 38 e no me voio destende a dir le cosse chi fon in
autar sm. “altare” questa gloriosa nativitae, perzo che elle se dixem autrò.
PCD 38 s.xiv. FAS 165.
D artà. D atru. autrù.
autei sm. “pergolato” autrù avv. “altrove”
VPL. MP 18.1 (Pigna): aliter ubi.
D autìn. D autrò.
autr 137 avan

autrui agg. “altrui” avairo agg. “avaro”


FAS 159 s.xiv. l’autrui moier. AG 39.138 che l’omo avairo e coveoso/ pu bevando è sec-
D atrui. autri. ceoso.
autu agg. “alto” FA 329. FAS 157. PS 48. PD 132 pl. avairi. FPI 814.
FDG 246 (distribuzione geografica dei tipi autu/âtu) D avar.
MVS (Sarz.) VPL. avalà vb. “ingoiare”
D auto. RAN 124: fr. avaler.
autunà sf. “pascolo dei mesi autunnali” avanar vb. “vagliare, ventilare”
FDT 1.59 (Triora). MP 18.1 (Pigna) FPI 9141.
D autünnu. L autumnata. D vaneår. vanu.
autunu sm. “autunno” avanci “cong. “prima”
PVG. “dotto”. PAS 30 avanci che lo gallo cante.
autünnu sm. “autunno” PAS 48.
RGS 71, 73 “dotto”. D avanti.
D aotom. autunà. L autumnata. avangelio sm. “vangelo”
Auturé top. (Pigna) MC 689 como dixe in l’avangelio che chi se humilia se-
PSP 61 n.30 < altus. ra exaltao.
D auto. D avangerio. L evangelius.
Autzé top. (Pontinvrea) avangeresto sm. “evangelista”
MBP 76 Bric Autzé. FTL 135 “abetaia” IVE 22 sg. segondo che sam Mateo avangeresto recoin-
D avéu. ta…–– segondo che dixe meser san Mathe avangeresto.
Auvare top. (Alpi Marittime, Fr.) FAS 157. PS 34.
LAM 77 it. Auvara. D avangerio. evangelesto. evangelista. evangeresto.
auverì sm. “giorno feriale, lavorativo” avangerio sm. “vangelo”
ADL (Vent.) (dies) *operilis. IVE 4 ço che dixe lo nostro segnor in l’avangerio. IVE 23
D överì. andai per tuto lo mondo e prichai l’avangerio a ogni crea-
tura.
auxelàira sf. “apertura dei calzoni”
FA 329. FAS 147, 150.
DVA (VArr.) “voce del contado”
D avangelio.
D auxelu. avania sf. “villania”
auxelettu sm. (bot.) “Orchis mascula v.sp.” COM.3 38 cose ve pâ doppo un’avania de questa sorte?
FPL. Cf. CVM mil. avania “angheria. CIV 252 sg. ven. vania,
D oxeleto. avannia a.1375 “calunnia, impostura”. REW 4087.
auxelettu che se spegia sm. (bot.) “Ophrys Bertolonii” DEI.1 375 sg. it. avania.
FPL. L avanare.
D oxeleto. avanzamento sm. “avanzamento”
auxelu sm. “uccello” FAS 163.
BNL 73 (Perin.) D avanzar.
D auxelaira. oxelo. L aucellus. avanssar vb. “spingere in avanti”
Auxellu top. (Alassio) PAB 82 che serea, se l’aìa de natura chi li avanssa li las-
TAL 34 n.42 L’auxellu (oggi scomparso). sasse?
auxelu gatu (ornit.) “barbagianni” PS 48.
GNB 223 (Bord.) D avanzar.
D uxellu gatu. avançar vb. “avere d’avanzo”
auxelùn sm. “uccellino implume” CAR 9 a.1340 donde li diti lavoraoy avançasen nisum be-
ADL (Vent.). BNL 75 (Perin.). scaveço, che no vegnise a perposito, seam integnui li diti
Cf. G.PETRACCO SICARDI, RII 12 (1956) 97 sgg., n.: -ùn lavoraoy de meteli a la dita Confraria.
diminutivo. D avanzar.
D oxelìn. avanzar vb. “andare avanti”
auxèr sm. “uccello” AG 81.3 che nexuna vertue avanza/ se no g e perseve-
PFM 126 (Pigna). ranza.
D oxelo. D avanzamento. avanssar. avançar. avansu. avançuggio.
ava sf. “ape” avansare “essere d’avanzo, residuare”
PAB 72 como le ave chi rendem la mel. DSP 62 a.1487 havemo spese tute le intrade… non sola-
mente non avansandoghe, ma restare in debito. AA 204
CAD. ADP (Pietra). SDA (Alt.). PVG. VPL.
tuti sono stati satisfati de lo retrato de soi beni. E lo resto
PS 48. PD 362 “plebeo”. che ge avansa se dise che va a la camera de la signoria.
D âa. abeglia. ave. aveglia. avie. D avanzar.
ava sf. “biada” avanséi avv. “l’altro ieri”
AG 37.46 asai ava e bom fem/ per mantegner pusor ca- PS 48 “nel contado”. Cf. sovenso/sovente.
vali. D avantei.
AGL: corr. iava “biada”. AGN: corr. civa o av<en>a. avançi avv. “prima”
avaà vb. “varare” PAS 28 voglo questo ben conyntar avançi.
CAD. avâ. RAN 164. PS 39, 48.
D vaà. varar. D avanti.
avàia sf. “avaria” avansu sm. “anticipo”
CAD. NVM (Sav.) FDG 44.
D avaria. D avanzar.
avan 138 aveg

avançuggio sm. “rimasuglio” avardà/ -ar vb. “guardare, difendere”


CIT 121 questo magro avançuggio de battello. AF 30 (9.16) s.xiv. (Pietra) lo bom Yesu tu avardavi…
D avanzar. morto cum tanto desonor.
avantà(se) vb. “vantar(si)” BDS (Sav.) PS 8,37,80 rifl. avardarse, od. avardase. PD
RDB 111 avantase. GL 19.21 donca, o dixe, ro mêgio 359 forse importato.
avéi t’avanti? (TT risponde: or dunque, il meglio aver ti D vardar.
vanti?) avaria sf. “imposta, spesa”
PVG. PNF 401 a.1447 le avarie et jmpositioni che se fano pu-
D vantà. blicamente. PAD 319 a.1506 li homini de Sestri e di
(d’) avantaggio loc. avv. “di più” Poncevera, li quali haveano grandissime condemnacioni e
COM.1 83 non çerco d’avantaggio. COM.3 6 e cose pos- ancor doveano dar dinari assai per le loro avarie de ve-
so dî d’avantaggio? chio… furonoassoluti e liberati da l’avarie di vechio e
D avantaio. condemnacioni. MPS 48 a.1550 (Stella) né… possino as-
avantaio sm. “vantaggio, avanzo, risparmio” sere excusati da alchuna avaria reale. AA 223 la dita villa
AG 39.87 che tar or fuga meio var/ che con dano in brei- paga avaria a la citta de Saona per fochi 126. TAL 21 a.
ga star /e per schivar un gran darmaio /bon zerne fa so 1580 (Alassio) libro dell’avarie dell’anno 1580. SAS 76
avantaio. AG 49.231 poi tegnando en quelo logo/ so con- a.1592 (Sav.) possino imponere aggravare li huomini
seio l’armiraio/ per cerne so avantaio… AG 53.224 sem- d’essa (arte) per spese et avarie da fare per dett’arte.
pre aspeitando la maza/ chi de ferir tutor menaza/ e a D avàia. L avaria.
nexun fa avantaio (e non risparmia nessuno). AG 91.35 avaria sf. (mar.) “avaria”
che guagno sente con avantaio / chi porta questo nome- NVM (Sav.)
raio? AG 94.79 lo porco…/ se vento o sor lo xuga/ pen- avaricia sf. “avarizia”
sando far so avantaio/ torna pur a lo lavaio. AG 126.2 a AG 95.77 se d’avaricia don dir/ for ve increxera d’oir. AG
l’aoto e nobel armiaraio/ de excellentissimo avantaio. AG 133.108 l’avaricia e una esca/ chi in veieza pu refrescha.
144.110 per lo zazunio chi e si fer/ che no gi possa far da- FAS 150.
maio/ ben voren quarche avantaio. AG 145.12 in fin de D avar.
chi zernì viaio/ donde o sentai vostro avantaio. avarìe avv. “guari, molto”
FAS 163 . FDT 1.59 (Triora) sempre col vb. fare: “rendere, fruttare
D avantaggio. desavantagi. vantaio. L avantagium. molto” (di cibo, stoffa, ecc.). [cf. piem. vàire]
avante avv. “anzi, piuttosto” D guairi.
MC 691 chi se vo avante mete a perdiciom in mam de li avaru agg. “avaro”
soy inimixi… cha obey e servi lo so legiptimo segnor. PD 156 “letterario”.
avantei avv. “l’altro ieri” D avar.
CAD. AAG 116. PVG. avàu sm. “varo”
D avansei. avanti. vantei. CAD. RAN 164.
avanti avv. “in avanti” D vàu.
PAT 24 a. 1352 semo contenti a lo pu longo per agni avàu agg. “avaro”
doi… e da li avanti no. GP 276 de chi avanti diremo per PS 11 “fatto sul pl.”
orden. PAB 45 sg. como voi odirei de chi avanti… –– D avar.
quelli trenta dinai… e de li avanti no fo nissum chi saves- avaxìa sf. “brezza leggera”
VPL.
se de che metalo eram queli dinai.
ave sf. “ape”
PS 39.
LTI 29
D avanci. avançi. avantei. invante.
D ava.
avanti avv. “prima”
avé sm. (bot.) “abete (Abies pectinata)”
PAS 31 quelle mestesse parolle che ello avea dito avanti.
FPL (P.Nava.) FTL 135. FPI 24.2. RGS § 215.
PAB 80 so che avanti amo proao. D avéu.
PS 39. aveeria sf. “giudizio, sentenza”
avanti avv. “anzi, al contrario” AG 6.111 trame de corpa e d’arror/ chi de iustixia e se-
PAB 47 la sihava… no volea far li comandamenti de soa gnor/ per che mea lenga preiche/ le toe aveerie esser drite.
dona, avanti se contrastava cum ella. IVE 43 e za co- Cf. Salmi 50,15 et exaltabit lingua mea iustitiam tuam.
menzava a cognoscer che elli no gi davam impaiho a far FA 329: < viarius, fr. voyer “via”, o: “avoerie” *avvoca-
ben, avanti ne lo confortavan. IVE 50 li oxeleti no ge fu- terie, fr. avouerie. AGN ÷ arbitrium “giudizio” REW
zivan denanti, avanti se ge acostavam. 605. FAS 163.
avanti cong. “prima” Aveggio top. (S.Colombano Certenoli, Gen.)
PAT 24 a.1352 avanti se mostrase la cavalaria. PAB 41 PTR 48 top. fond. rom.: Avillius gent. rom.
avanti che De lo marixisse. CR 20 avanti ca mi. PVG. avegiunìu agg. “invecchiato”
avantilio sm. BDS (Sav.)
PAD 487 a.1506 in la partensa de lo capitanio se imbarcò D invegiunìu.
uno capo nominato Janoto Basso hispano cumpreisi xxiii aveglia sf. “ape”
tuti homini de avantilio… seando tuti homini de ogni afa- MP 18.2 (îgna) “apicula” REW/FPI 523.
re… tuti homini da fare ogni facto… D ava. abeglia.
D evantilio avegna che cong. “sebbene, nonostante ”
avar agg. “avaro” MAC 164 si li disse… avegna che a ti sea daita la mea
AG 29.1 l’omo avar exoecolento. AG 144.33 chi e avar. carne in baillia, a lo men la mea annima Messer Jhesu
PS 11, 48. Criste conserva.
D avairo. avaricia. avaru. avau. D avegna dee che.
aveg 139 avéi

avegna Dee che cong. “sebbene, nonostante” RGS § 15 s.xiii. RGS § 541.
CEB 354 avegna Dee che che lo stao et la fim de tute le 3.sg. a AG 14.666
cosse mondane lavoren sote fortuna, non è però da esser GP 276
lassà la regolla de viver. PS 15 s.xiv ayllo “a ello”
D avegna che. PD 158
avegnaizo agg. “avventizio, raccogliticcio” ae BL 115 a.1406.
AG 38.78 de gente… de cor fermo e forte ihera/ no de ay CAR 27 a.1440
gente avegnaiza. 1.pl aiamo AG 8.97
FA 329. FAS 148, 163. amo AG85.30; 101.39
SAP 390 a.lomb. avegnaiço m.s. FUP 119 s.xiv (Sav.)
avegnì loc. “avvenire” GP 288
NPD 56 s.xvii (P.Murassana, Sav.) ri secoli avegnì. PVG SL 62 s.xiv (Sav.)
“italianismo” PAB 60
D avegnir IVE 29
avegnimento sm. “avvenimento” SCF 97 a.1461
AG 138.184 en per zo creo che De/ de monti avegnimen- PAD 479 a.1506 (Sanr.)
ti re/ l’a sempre defeisa. AG 143.157 se te indegnasti con- hamo MGT 236 a.1507
tra De/ d’alcun avegnimento re. PAB 51 como chaum se PRA 372 s.svi.
de contegnei in li prosperi avegnimenti e aversi. PAB 93 PRP 343
e cossi lo avegnimento de la cossa avanti no se po schivar. amu ADL (Vent.)
FAS 163. PD 34. avemo AG 142.110
D avegnir. evegnimento. PAT 22 a.1320
avegnir vb. “avvenire” PAT 24 a.1356
AG 142.37 asì n’aven como a l’arangno/ chi de texe se da PS 29 s.xiv.
lagno. AG 142.107 e zo che omo dixirera/ encontenente PS 23. FAS 143.
n’avera. emo RAN 55 sg. s.xvi.
CAR 11 a.1340 se poer caxon (per caso) avegnisse che al- emmo NPD 61 a.1750 (Sav.)
cun de la ditta Confraria no fosse a la terra… PAB 92 che emmu PD 111.
no e necessario avegnir quelle cosse chi sum proviste, ma 2.pl. avei RV v. 46 s.xii.
ello e necessario provey le cosse chi dem avegnir… –– AG 79.151
quella cossa chi avera in lo tempo che venira…–– le cos- OLP 1.56 s.xiv (Pietra)
se chi dem avegnir… se elle sum proviste imperso che el- CR 18
le dem devenir, e no avennem perso che elle fom provi- BDF 147 a.1460
ste… elo e necessitae che elle avegnam. PCD 41 s.xiv. DSP 40 a.1461
avegna “avvenne” FAS 143,154 PS 107
PS 30. ei NSB 189 s.xvii (Gen.)
D adevenir. advegnir. avegni. avegnimento. avegnire. ave- hei CIC 30 s.xvii.
neiver.avenir. vegnir. 3.pl. am AG 49.43
avegnire sm. “avvenire” SA 240 a.1340 (Sav.) ham.
PAD 479 a.1506 (Sanr.) non so como se faremo in l’ave- DTC 162 a.1380
gnire. an AG 138.92
D avegnir. CAR 11 a.1340
Avegno top. (Gen.) DCT 162 a.1380
EOL 32: lig. pre-rom.? PTR 48 top. fond. rom.: Avinius, TL.1 837 a.1458
gent. rom. VCC 29 a.1480 (Sav.)
avéi sm. “abete” Indic. impf. 1.sg. àiva PD 123 “plebeo”
MLC 267. (Bard.) SDA 45 (Alt.) àivu FDG 127, 135
D avéu. ave AG 16.351
avéi vb. “avere” avea AF 1.11 s.xiv (Pietra)
FORME: aveiva TL.1 339 a.1455
Indic pres. 1.sg. abio AA 37,46 PD 123.
he [?] AG 71.84 (FAS159: AGC, 2.sg. aveivi AG 140.226
AGN ad loc.: è (essere) 3.sg. àia PD 347 sg.; ADG 84.
ho, o RV v.25 s.xii. àiva PD 123,348 “plebeo”
AG 57.26 ho visto. ava ADL (Vent.)
AG 139.15 “ritengo” ave IVE 5
CR 18 ho a far. LSE 28 a.1455 (Sav.)
PLD 83 a.1367 v’o scrito RDC 133 a.1612
LSE 25. PD 112 s.xvii, xviii havé.
Cf. PD 158. PRA 369n. s.xvii (Taggia)
on NSB 191 s.xvii (Vent.) Ivi: (Gen.) od. contad.
l’on faito. Ivi: (Taggia) od.
2.sg. ai, ay AG 96.11; 143.26 avea AG 1.8. PEG 40
CEB 354 LSE 20
PAB 59 PS 39 s.xiv. MAC 162
MAC 167. IVE 15. PD112 a.1612 havea.
FAS 159. avæa PRA 369 n. s.xvii
è ADG 73 s.xvii æto? aveiva PEG 40
PD 130 <æ < ai CBL 330 (2.24)
avéi 140 avéi

GP 277 PRP 344 haven


LSE 16 (PRA 370).
MGT 186 a.1483. GP 369. PS 25.
FAS 143. PD 123, 348. ppf? 3.sg. avera IVE 20
ADG 25. Cong. pres. 1.sg. habia FAS 146 habeam.
aveva PEG 41. abie LSE 26
PRP 349 aia IVE 15. ADG 112.
haveva PRA 373. aja RV v.72 s.xii.(PAL 15 n.)
avìa AA 57. 2.sg. abi LSE 31
axeiva SB 758 ca.1850 (fin.) agi FAS 161
axeva PRA 377 (Bussana) od. hagli PRP 358
èia ADG 85. haglie PRP 343.
éiva GL 15.10 a l’eiva. 3.sg. abia PAB 59.
FDG 143 (Sestri, Pegli) abie CPV 48 a.1461 (Alb.)
1.pl. aveimo TL.1 327 a.1455. haveimo agge PD 337. GUA 406.
PS.24 a.1469,1477. agia PAB 63, 74.
avereamo PAB 55 (=Cong.impf.). PS 26, 29
avévimu PFM 135 (Bonif.) agie PAB 74
2.pl. avevi PFM 135 (Bonif.) RAN 59 s.xvi (B.Cigala)
CR 26. haglie PRP 343.
3.pl. aveam AG 49.264. aia AG 125.6 140.188
LSE 25 FAS 149. PS 29. RGS § 274.
PD.112 a.1612. haiglie PRP 345.
aveivam CR 17 1.pl. agemmu ADG 112 habeamus.
BDF 149 a.1460 aiamo AG 54.255. PS 29
aveivan CR.17 2.pl. abiai GP 279. MAC 162.
TL.3 201 a.1475 PAB 40.
éivan GL 13.69 IVE 37 abiay
Indic.fut. 1.sg. aviò PD 158 < averò PS 29.
2.sg. averai RV v.79 s.xii. aggiæ NPD 57 s.xvii (Sav.)
FUP114 s.xiv (Sav.) aggiè ADG 112.
MC 686. agiéi PS 29 s.xiv.
averæ COM.1 94. aiai AG 140.18
3.sg. habera GOG xiii. a.1444. FAS 161. RGS § 609.
avera PEG 42 , MAC 163 haiais NPS 565 a.1527 habeatis.
VCC 31 a.1480 (Sav.) 3.pl. abjen CR 23.
CAN 1848 p.51 (Sav.) agam IVE 8
(pedantesco, antiquato) agiam PAB 78. PS 29.
FAS 160. aggian ADG 16
hara DSP 216 a.1534. agien TL.1 964 a.1459.
1.pl. averemmu ADG 33 (antiquato) aian AG 140.295.
aviêmu PD 111 < averemmu. Impf. 1.sg. aese NPD 70 s.xviii.
2.pl. avere PAS 28,30 . avesse MAC 165.
PS 25. 2.sg. avesi AG 145 160
averei RV v.52 s.xii (PAL 15 n.6) 3.sg. avese AG 54.231.
PAS 28 . MAC 162. GP 276
GP 276 èse ADG 23.
PNF 402 a.1448 1.pl. avesemo IVE 5.
PS.12 avessemo PAB 55. PS 26
averì PS 25 2.pl. averesi CR 20.
3.pl. habram GOG xiii a.1444 3.pl. avesseno IVE 29s.xiv.
ayeran CR.25 Condiz.pr. 1.sg. averæ CIT 14, 30, 60.
haveran PRP.349 averea LSE 28
Indic.perf. 1.sg. avi AG 43.105 avereiva CBL 341 (16.36)
MC 686, 687. TL.1 339 a.1455
PS 24 s.xiv. FAS 160 CIT 60
2.sg. avesti FAS 145 s.xiv. avræ GL 7.65.
3.sg. ave SL4.20 s.xiv (Sav.) 2.sg. averesci SB 758 ca.1850 (fin.)
MC 685. averisi AG 145.160 (rima:avesi)
CR 19. PAB 39, 41 avirisi POF 7: metafonia (PS.14)
LSE 65. 3.sg… averé AG 138.142.
PRP 353 havè 3.sg. averea IVE 35. LSE 31
PRI 17 s.xvii.(Sav.) PD 112 a.1612 haverea
PS 24. FAS 142,160. SB 766 ca.1850 (PortoM.)
1.pl. avemo FAS 160 s.xiv. avereiva GP 369. CR 17
3.pl. avem PAB 40. 1.pl. avereamo PAS 36. PAB 55
aven GP 377. PS26.
avéi 141 aver

averessemo PNF 401 a.1447 a quarch‘un spesso s’avenna. RAN 98. PVG. MVS
3.pl. averæn GL 17.82 (Sarz.) avenare.
Imperat. 2.sg. abi SL 3.4 s.xiv (Sav.) D avenöia. venà.
CBL 329 (1.30). avenasu sm. (bot.) “Avena fatua”
MAC 163,164. FPL (Mortola). MLC 272 (Sanr., Sav.)
LSE 31. D avena. L advena.
agi AG 140.234 aveneiver agg. “conveniente, opportuno”
aggi PD 141. PAB 62 chi zercar vol logo aveneiver/ bom e bello e ma-
2.pl. abià IVE 13. neiver/ no fassa in lo dominiom/ de montagna soa
Gerundio abiando AG 39.118 54.222 maxom. PAB 86 si como a voi piaxerea/ o aveneiver sa-
PEG 43. rea.
LSE 30 PS 12, 31, 48.
FAS 162. D avegnir.
SA 246 a.1340 avenêura sf. “venatura, incrinatura”
(Sav.) habiando PD 124 s.xvii (G.De Rossi).
(Cf. MB 108 Bonvesin) D avenöia.
aggiando RAN 67 s.xvi-xvii. aveninao agg. “avvelenato”
RDB 37 haggiando. PRP 345 (str.31) contra quella marmaglia aveninà.
aiando AG 12.511: 49.255; 142.94.
D inveninao. avvelenà.
Part.pass. habiu NPS 561 a.1527.
avenir vb. “avvenire”
abuto CAR 92 a.1529.
aùto BL 80 a.1400. AG 142.37 asì n’aven como a l’arangno/ chi de texe se da
aüu GF 11 s.xix. “contad.” lagno. AG 142.107 e zo che omo dixirera/ encontenente
avùo PEG 42. MAC 162. n’avera. PAB 92 le cosse chi dem avegnir… se elle sum
CPF 169 a.1589. proviste imperso che elle dem devenir, e no avennem per-
Infinito aiere PLD 84 a.1367. so che elle fom proviste… elo e necessitae che elle ave-
avayr FAR 34 s.xiv. (Sav.) gnam.
avé PRA 373 a.1639 (Taggia) D avegnir.
avéi, avey AG 12.7, PCD 34 s.xiv. avenöa sf. “incrinatura”
PAT 25 a.1404. GO.
LPD 5.352 a.1452. D avenöia.
CP 221 a.1452. avenöia sf. “incrinatura”
LPD 5.355 a.1457. FPI 9185 “gen.”
BBL 271 a.1473. D avenà. avenêura. avenöa.
BAG 24 a.1488 aventario sm. “inventario”
RAN 55 s.xvi. havei NAB 7 a.1473 (Sav.) lo aventario de li beni de la madona
NPD 63 a.1750 (Sav.) de misericordia, lo aventario de la masaria delo domo de
GL 5.68 aveighe bon. Saona. AA 143 li masari regi ne consignono tute le cose
CIC 47 a.1842 (Sav.) mobili de la masaria per aventario de lo quale aventario
AAG 115. GUA 137. per mio diletto me ne prezi copia.
aveir, aveyr PEG 45 PAB 68. MC 688. L inventarium.
MAC 163 avento sm. “principio, inizio”
MAS 267 a.1524 haveirne PAB 57 assì in fim como a [l’a]vento.
aveire SCF 94 a.1393. L adventionem.
TL.1.97 a.1454 haveire aventura sf. “caso”
PAD 30 n. a.1506 haveire. PAB 58 crei che le aventure de fortunna vegnam senssa
aver AG 12.6 raxom. PAB 86 e me meravegierea, se e no creesse che
PLD 84 a.1367. aventura senssa raxom so bestornasse. PAB 88 lo quar
PEG 42. FAR 35 s.xiv. ordem (de lo intendimento de Dee) tu no poi cognosser;
FAS 143, 156. GUA 308. per che te semegiam le aventure mondanne conffuse e
L habere. storbee.
avéi(se) vb. “vedere, avvedersi” D ventura.
IVE 69: or no ne avéi che la segue è missa a la reixe de lo (ben/mal) aventuroso agg. “fortunato, sfortunato”
arboro? PAB 56 per che li mal aventuroxi se departem da bonna
avvelenà vb. “avvelenare”
opinion. PAB 58 penssi che li malvaxi seam possanti e
PD 352: in GL: avveleNaN odierno avvelenaN
D aveninao. venin. bem aventuroxi.
avemarie sf.pl. “l’ora dell’avemaria” PS 10.
BL 75 a.1400 e combatterono uno iorno passato disnare L aventura.
tamfino a le avemarie.avemarie sf.pl. “pasta alimentare aver sm. “avere, patrimonio”
a granelli [come i grani del rosario”] AG 139.17 l’omo laxa terra e aver. AG 140.126 corpo e
RCG Diz. BDS (Sav.) anima e aver. AG 143.162 dano d’aver e de parenti/ e li
L avemaria. atri grevi acidenti.
avena sf. (bot.) “avena (Avena sativa)” averaggio sm. “gregge”
FPL. PVG. GRD 109 (Monaco) sara prohibito ai moderni bandioti…
D avenasu. L advena. di far pascere i loro averaggi nei predii dei particolari ag-
avenà/ -re vb. “incrinare; stillare da una incrinatura” gregati. SLS.3 158.
RDA 66 un cazze a dosso a l’atro a cavalon/ e ro sangue L avere.
aver 142 avvi

averignare vb “perseguire?” avéu sm. (bot.) “abete (Abies alba Mill.; Abies pecti-
DSP 425 a.1653 e procurando detto prest.mo magistrato nata)”
d’averignare li pregiuditii e frodi che egli ha commesso… FPL (PortoM.). BLV 58. ADL (Vent.) DVO (On.) FPI
IVI, Gloss. s.v.: “verificare?” 24.2. PSP 57 n.2: < *abetus, forma secondaria di âbies,
Averna top. “masseria nel Bosco di Savona” REW 24.
BG 127 n. s.xvii. FTL 135: elem. toponom. non frequente.
D avernu. D abetu. abéu. autzé. avé. avéi. àveto. avzé. bexìn. bexu.
avernu sm. “(bot.) “avorniello” lauzzé. L avetus.
FDT 2.15 (Triora) avéu russu sm. (bot.) “Picea excelsa”
D asburnu. Averna. FPL.
aversàiu / aversario sm. “l’Avversario per antonoma- avexendar vb. “avvicendarsi; adoperarsi”
sia: il diavolo” AG 37.93 li arbori tuti avexendam/ azo che so fruto ren-
AG 12.305 grande dolor ave in cor so/ vegando far si gran dam. AG 43.155 che tu (tutti) son avexendai/ a far oho-
spesario/ in onor de l’aversario. 54.262 l’aversario no nor a tanti frai. AG 43.162 ma bem i atri homi povolar/
dorme mai. AD 91.16 en quanto dano e spesario/ l’a me- chi tenem stao grande e adorno/ avexendandose ogni ior-
tuo l’aversario/ chi mai no cessa ni fina/ de mete l’omo in no/ en far honor e cortexia/ a cossì grande compagnia.
ruina. AG 95.187 poi che lo preve è sagrao/ mai no de AG 101.8 o gra re vento e stao spesso or/ en nostro dano
manezar dao/ che libero e de l’aversario. AG 127.1 l’a- avexendao. AG 134.36 tuti ordenai a so lavor/ e s’a-
versario/ chi desconza cartorario. MAC 166 voi Segnor vexendam inter lor/ che s’e ge mando pessi o carne/ ben
no me abandonai; dàime fortessa contra questo aversario. san alo che dever farne.
COM.3 116 in casa vostra se ghe sente, ghe sœunna ro FA 329. FAS 147, 165. REW 9306. RGS § 1099. DEI
diavo… se ghe sentirà l’avversario. BDS (Sav.).
5.4047.
FAS 143, PD 109: forma dotta. Cf. S.Pietro, Prima epi-
D invexendae.
stola, 5.8 adversarius vester diabolus. GA 12.166. Cf.
avexina(se) vb. “avvicinar(si)
DANTE, Purg. 8.95 “vedi là ‘l nostro avversaro”.
D aversaiu. aversitae. GL 15.43 a.1755 arrivà chì ra brava pilotin-a/ a leva veira
aversitae sf. “avversità” e a terra a s’avvexin-a.
MC 680 dixam li savi, che de le toe aversitae te debi tosto D avixinà. vexin.
consolar e no ge debi meter lo to pensamento… –– e chi Avezzu top. “Aveggio”
in tute le aversitae chi venne a l’omo in lo mondo vorra FNTG 103: < lapideus, oppure < *labidiu < labes, cui
pensar, no sentira che bem sia. fanno capo molti topon. tosc. e lomb.
FAS 164. àvia sf. (ornit.) “poiana”
D aversario. averxitae. CLU. ADP (Pietra)
avertaamente avv. “apertamente” D aviu.
AGL 12.579 li cavaler…/ dixem pur avertaamente (ms. avià vb. “avviare, assuefare”
averta amente): e noi semo pu cristianai. CAD. RAN 164. PVG.
D arvì. D asviar. avviaou. via. L aviamentum.
avertamente avv. “apertamente” aviagià vb. “avviare, mettere in viaggio”
AG 140.157 Saramon dise avertamente/ che per ra gora TL.1 580 le nave aviagiè per ponente. PAD 391 a.1507
mor pu gente/ ca per iao chi sea. già la fantaria era aviagiata alla volta di Fraschetto.
D avertaamente. averto. D viagià. aviagiòu.
averto/ aværto agg. “aperto” aviagiòù agg. “avviato, incamminato”
AG 138.85 (Zenoa) da mar e averta maormente/ e guarda BDS (Sav.).
quasi in ver ponente. OLP 2.13 (Pietra) le braze tem D aviagià.
averte. MAC 167 le porte de lo paraisso te sum averte. avviaou sm. “avvìo, commiato”
NPG 584 a.1527 sen torno verso Zena/ he trovo el portal GL 16 (Argomento) o ghe dà l’avviaoù.
averto/ he intro senza altra pena. GL 6.22 sciortan fœura D avià.
in campo aværto. aviàu avv. “presto, subito, rapidamente”
Cf. RNC neogr. ¶bûrtoj, m.s., dal gen. o dal ven. ADL (Vent.) FDT 1.59 (Triora). TVD (Dolc.). MP 18.2
D arvì. avertamente. (Pigna) “di mattina presto, per tempo”
averxitae sf. “avversità”
D avià.
PAB 67 ma la rea (ventura)… per ussaio de tribullaciom
avicula sf. “uccello”
atra monti folli a veraxi bem, per la forsssa de lo crocho
de soa averxitae. LSE 32 una avicula… cantà si suavementi…
D aversitae. avie sf. “ape”
Avetta top. (Loano) ADG 126.
TCL. D ava.
avetta(se) vb. “fender(si) (di legno o pietra)” Avigliana top. “masseria nel bosco di Savona”
DVA (VArr.) BG 127 n. s.xvii.
D vetta. Àvigna top. (Pigna)
aveto sm. “abete” PSP 24, 61 n.31 in Avigna: top. fond. da un n.p. pre-lati-
PSG 382 a.1512 li apostici, de fo o de pino o de aveto. no *Avina.
D avéu. avillir vb. “avvilire”
Áveto top. “Âveto” MCG 329.
FTL 135. PCT 103 Val d’Áveto. avvilìu agg. “avvilito, triste”
D avéu. PVC 221 s.xix mucchi e avvilii.
avin 143 avox

avinar(se) vb. “ubriacar(si)” avocata sf. “avvocata, interceditrice”


AG 38.4 per correnza o cum dinar/ eli se pon ben avinar. AG 12.673 vergen santa Catalina/ chi sei avocata fina.
PVC 182 s.xix e cuscì tütti avvinæ/ neigri e rusci cumme cf.DUC 1.104 advocata: dicitur de Maria Virgine.
muìe. D avocato. L advocatus. advocarius.
FA 329. FAS 165. avocato sm. “avvocato, difensore”
D vin. AG 95.1 si como nostri avocati/ den honorar previ e per-
avinòu agg. “che sa di vino” lati.
PVG. D avocata.
avironar vb. “circondare” avoglio sm. “avorio”
PAB 60 avironai ti de gloria compia. PAB 71 quello chi ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manegho de avo-
è avironao de gente. PAB 79 tute cosse a llui (Dee) avi- glio.
ronnam, in unna s’arestam. D avoliu.
PS 48: dal francese. avogollessa sf. “cecità”
D virar. PAB 82 no cognossando li bem per avogollessa de igno-
avisar / avizare vb. “vedere, scorgere, considerare” rancia. PAB 85 oxelli a chi la nocte da vista e lo iorno
AG 47.18 futi som, in terr’ascoxi/ sperdui som noi avisan- avogollessa.
do. AG 49.270 lo di seten de setembro fom avisai. AG PS 34.
59.3 la limosina m’aviso/ che possa pu in zo zoar. MC 691 avogollo agg. “cieco”
e pero caschaum s’avixe bem che in questo mondo ello fa- PAB 58 lo cor e preisso e marmenao/ como avogollo e in-
za quello che in l’atro. PAB 66 avissar de bem lo cel/ e le chainao. PAB 59 la faossa deessa avogolla. PAB 85 quel-
grainde overe de Dee. SCF 95 a.1393 li priori e scrivani e li no sum avogolli.
masaro… debiam recognosce e fase mostrare da lo dicto PS 48. GA 17.102. FPI 33 ab oculis, fr. aveugle. .
guardiam tute le cose de la dicta consortia, e avizare se le D agovollo.
dicte cosse sum state ben curae da lo dicto guardian. PAT avoliu sm. “avorio”
26 a.1404 lo qua dano se avisa che sea f(iorini) D. GF 6 s.xix ün pêtene d’avoliu.
PS 48. PD 156,343 “letterario”
D avisto. L advizare. D avoglio. L avolium.
avisteça/ avisteza sf. “avvedutezza” avolterio sm. “adulterio
MCG 329 avisteça. PEG 37 prudentia lo guarnixe de la PAB 41 e in so ello comise avolterio com uno stranger e
parte d’oriente per avisteza contra li perigori. perde l’amistai de la veritai.
D avisto. visteza. PS 8.
avisto agg. “avveduto, attento” D avoltorare. avoterio. L olterius.
AG 14.248 per che senper avisto sei/ si ben festar como tu avoltorare vb. “adulterare, rovinare”
dei. AG 49.98 destri, valenti e avisti/ che mai par de lor n’o NPG 65 a.1464 la gentileza mia, che era tanto bella/ sem-
visti. AG 140.185 en tucte guise sei avisto/ de no prender pre da poi e stata avoltorata.
re aquisto. AG 140.306 en li toi faiti agi per mente/ de no D avolterio.
esser negrigente/ ma sei avisto con prestixia. AG 143.96 re- avonimo sm. (bot.) “Euonymus Europaeus”
gordate ben esser avisto/ se tu festi uncha re aquisto. AG FPL.
145.43 sei avisti e conseiai/ de inpiegar ben vostri dinai. havora avv. “ora, adesso”
D avisar. ver. PRP 357 (3.14) zo ch’à n’ho faito à elli à vuoglio mi/ fat-
Àviu top. (Loano) tero havora a tu, ch’hai fazza ebrea.
TCL: < labes “scoscendimento”, cf. prov. aveu “abisso, PRA 375:inserzione di –v- in iato.
gora”. D aora.
àviu sm. (ornit.) “poiana” avörbe vb. “aprire”
CLU. MP 18.2 (Pigna) ptc. avurbìu.
D avia. avö’. FPI 190 a: *adoperire.
avixinà vb. “avvicinare” D arvì.
PD 145. avosto sm. “agosto”
D avvexinà. AG.49.152 d’avosto a vinti nove di. VCC 30 a.1480
avo sm. “nonno” (Sav.) lo brandom de nostra dona de avosto.
PAB 61 lo seno de lo avo e de lo paire. D agustu. avustu.
PS 48. avoterio sm. “adulterio”
D mesiàu. L avus. AG.14.327 avoterio/ chi e grande vituperio. AG 14.375
avò/ havò avv. “ora, adesso” poi l’avoterio ge pertem… AG 95.154 fon vituperio/ d’o-
PRP 352 (str.60) ma son za stanco de tanto cantà/ per zo mecio e d’avoterio.
voglio finì per avò chì. PRP 358 (3.37) ma zà ch’a vego FA 329. FAS 151,154.
havò… D avolterio. L olterius.
PRA 375: inserzione di –v- in iato. avoxà vb. “acclamare”
D aora. GL 1.32 sì che Ghigærmo e Guelfo lì avoxon/ per generâ
avö’ sm. (ornit.) “gruccione” Goffredo, e l’aççetton.
CLU. D avuxòu. voxe.
D aviu. avoxao agg. “famoso”
avoa avv. “ora, adesso” COM.1 27 (di un medico) o l’è tant’avoxao, che no gh’è
RGS § 929 “lig.” nisciun chi no camin-e in çerchia de lê.
D aora D avuxòu.
avra 144 axem

avra sf. “anta, imposta” avurnu sm. (bot.) “avorniello: arbusto a fiori gialli,
MP 18.2 (Pigna). MVS (Sarz.) spesso confuso con la betulla”
D arva. FDT 2.15.
àvregu sm. “specie di roccia granitica” D asburnu.
MP 18.2 (Pigna) “sorta di pietra dura usata per fabbri- avura avv. “ora, adesso”
care”. RML 974 (Pigna, Airole). FCL 52 “elem. topo- ADL (Vent.) BDB 270 (Bonif.)
nom.: indica terreni con affioramenti di avrego, roccia di D aora.
colore bruno con striature biancastre”. Avustìn n.p. m. “Agostino”
D aurigo. L avregum. PSP 72 n.104 (Pigna).
àvregu agg. “duro, ruvido” D Agustìn.
FDT 2.15 (Triora): bàuzu àvregu: “arenaria dura usata avustu sm. “agosto”
per selciare le strade” MP 17.6(Pigna). PSP 72 (Sanr., Pigna). ADL (Vent.).
Àvregu top. (Diano S.Pietro) RGS § 217 “lig.”
FCL 52. D agustu.
avrì/ -ir vb. “aprire” avuxòu agg. “famoso, conosciuto”
AG 39.71 donde sempre se deverea/ avri ben i ogi tuta via. BDS (Sav.).
CR 28 per avrì lo camin de queli chi avean a vegnir. CBL D avoxao.
341 (16.7) quando e te vi ferire/ cun la lanza allo cor/ et Avzé top.
lo to lao vi avrir. PAS 35 lo to payre, chi a tanto appro- FTL 135.
brio e viuperio sostegnuo per avrir te la porta de vita eter- D avéu.
na. PAB 66 no avrir le oregie a lo stronar de lo povo. axa sf. “cerniera”
PAS 10.
MBV 370 a.1488 (Borgo V.) axe sive mape de ferro.
FORME:
axaltar vb. “esaltare”
Indic pres. 3.sg avre IVE 9; MAC 164.
FAS 147.
impf. 3.pl. avirvan FAS 156 (= arvivan)
D exaotar.
perf. 2.sg. avristi AG 6.42.
3.sg. avrì PAB 64. MAC 169. axaminar vb. “esaminare”
PS.13. s.xiv. PAS 36 li zue… si comensam d’axaminarlo. E quando el-
averse PS 24 s.xiv… lo fu bem examinao, si lo retorna… IVE 82 noi l’amo te-
MAC 166 gnuo e axaminao…
se aversse. FAS 160. FAS 147. PS 2,37.
3.pl. avrìm AG 16.225. FAS 160. D aximinar. examinar.
Cong.pres. 3.sg. (s’) avla PCD 44 s.xiv. axaoù sm. “aceto”
impf. 3.sg. havrise PS 13 a.1476. PS 109 s. xiv axao. GL 9.37 che non posse un pittìn, fe-
Imperat. avri AG 39.71; 101.49; 140.86. de de can,/ contra de mì in axaoù fate sâtà? (TT: è dunque
FAS 161. PS 13. frale… sì questa mano… che con ogni suo sforzo ancor
Part. pass. averto CBL 331 (3.53; 4.25) non vale/ a provocare in me la tua fierezza?)
AF 8.11 s.xiv (Pietra) PD 125 axaòu. GA 12.170 axaròu.
Gerundio avriando CR 17. D axòu.
D arvì. axeao sm. “aceto”
avrì/ -ir sm. “aprile” PS 109 s.xiv. RGS § 339.
FAS 154 avrì. AG 37.75 como ven marzo e avrir/ tutte le D axòu.
cose vei fiorir. axeàse vb. “inacidirsi”
PS 13 s.xiv. VPL.
D arvì. axéiso agg. “acceso, infiammato, violento”
Avrigar top. “Apricale” AG 80.5 l’engordietae e tanto axeisa. AG 91.2 che la
LTI 31 sg. n.: (a.1092 de aurigallo): abrigu, avrigu, auri- guerra e tanto axeisa/ de malvaxe voluntae. AG 127.116
gu + -allus. Meno prob. < àvregu (MP 18.2). che lo contrasto e tanto axeiso.
D Apricale. Aurigo. avrigu. Vrigar. D acender.
Àvrighi top. (Triora) axeiverir vb. “affievolirsi”
MP 18.2 Valùn d’Àvrighi. AG 134.8 pensando alcun de pu maniar/ per gran pensser
D àvregu. L avrigum. de zazunar/ voiando lo corpo sì guarnir/ che elo no possa
avrìgu sm. “luogo aperto, soleggiato” axeiverir.
FDT 2.15 (Triora) FA 329. FAS 152.
D avregu. Avrigar. D axeverir. xeiver.
avù avv. “ora, adesso” axempio sm. “esempio”
ADL (Vent.) AG 14.405 donde un axempio ve diro/ pu brevementi che
D aora. porro.
avultöiu sm. (ornit.) “grifone” FAS 146.
CLU. D asempio.
Avundu top. (Pigna) axem / axena sm/f. “asino, asina”
PSP 24, 61 n.32: topon. fond. da n.p. tardo-lat. Abundus PAB 83 e se ello e lento e peigro, dì che ello vive a mai-
(s.vi-vii). nera d’axem. PS 3 s.xiv. axena.
L avundus. D aze. axeneto.
axen 145 axo

axeneto sm. “asinello” axià(se) vb. “fare da sé, arrangiarsi”


IVE 52 Iosep, chi avea lo so axeneto, descende in terra le VPL.
cosse. D adaixase. aixiarse. aixiau. asiarse. axià.
FAS 163. axiamento sm. “agio, comodità”
D aze. AG 138.116 de paraxi e casamenti/ e de monti atri axia-
axeo sm. “aceto” menti.
AG 16.210 fer con axeo gi fo dao. CBL 342 (17.39) fel e FA 329. FAS 163.
axeo ponzente. GP 375 uno vassello lo quar si era pin de D axevotè. L aysinamentum.
mirra pesta monto amarissima chi era de ysopo mesihiao axillà vb. “agitarsi, imbizzarrirsi, ruzzare”
cun axeo e cun fel. CIT 257 e lé che fa, mentre chi Zena axilla/ ra mæ muza
zeneize? che? dormilla? CIT 273 miro…/ninfe a feste de
FAS 143, 153. PS 107, 12.
balli/ matte comme cavalli/ axillà pe ri boschi… CIT 278
D axòu. a ro sciumme chi axilla/ zu per la pradaria/ chi scuggia chì
Axerao cognome “Assereto” e lì comme un’anghilla.
RDB 32 Giaxo Axerao. PAG. 177. PVG.
PD 126. D axillu.
D Assereto. axillu sm. “agitazione, chiasso, eccitazione infantile”
Axerbo top. (Segno) CIT 93 là mirà pe ro prao/ re pegorette insemme/ fâ tra lô
BG 128 n. s.xvii al luogo detto Colla d’Axerbo. mille axilli.
axerbo / axerbu agg. “acerbo, doloroso; malvagio” G.FIECHIA, AGI 3 (1877) 166. C.SALVIONI, AGI 16 (1902-
AG 16.257 vegando che tar segnor mor/ senza colpa che 05) 196, 599. PD 350. FPI 702. ADG 123. VPL. VPL.
l’avese/ e zo de morte axerba e dura. AG 16.390 axerbi D asgilu. axillà. azüggiu. inaxillà. L axillus.
pianti/ pim d’eszheso e d’amaror. AG 26.4 quasi ogni àxima sf. “asma”
greco per comun/ e lairor, necho e soperbo/ e in nostra COM 4.84 me fa vegnì chì ogni giorno con meza buttega
contra n’è un/ chi de li aotri è pu axerbo. AG 129.78 an- da speçiâ… aora per l’axima, aora per l’artetica…
ti ca comenzasse/ si axerbo stormo. AG 143.42 pensa se AAG 127. PD 144, 158.
tu e stao superbo/ o inver atrui tropo axerbo. MP.17.16 D asmo. aximase.
(Pigna) axerbu. aximà(se) vb. “mettersi in apprensione”
PD 144.
FAS 153. PS 48. REW 94.
D axima.
D aixerbu. azerbu. axerbo. deserbare. L axerbinus. aximinar vb. “esaminare”
Axeròu top. (Gen.) AG 136.80 pensate de ti scremir/ contra cossa postiza:/
ADG 80: *aceretum. pairala da aximinar/ che di no se po desdir.
D Assereto. D axaminar. examinar.
axertu sm. (ittiol.) “sgombro” àximu sm. “affanno”
ADL (Vent.) AFV 419. VPL.
D laxertu. axìne sf.pl. “recipienti per la vendemmia”
axertu cavala sm. (ittiol.) “lanzardo (Scomber DVA (VArr.).
Iaponicus colias)” D axinella.
ADL (Vent.). AFV 419. axinella / axinellu sf. “acino (d’uva)”
D laxertu. CAD, PD 139, 357; PVG: axinella. VPL axinellu.
axeru / axéu sm. “aceto” FPI 110 acinus.
DVO (On.), ABD 12, 13: axeru. PVG,VPL axéu. D aixignér. axìne. derscinelà. xinella.
D axòu. axio sm. “agio, comodità, ozio”
axeverir vb. “affievolirsi, indebolirsi” AG 46.24 no odi tu proverbiar/che axio si fa peccar?
(AGC corr: oxio “ozio”) AG 70.11 chi axio avesse/ de mar
AG 16.249 semper pu axeveriva/ per li squaxi che pren-
prender o poesse. BL 117 a.1408 ad axio (con comodo).
dea AG 144.98 se zazuna lo richo omo/ disnar comanda BPR 8 n.n. a.1474 e chi va in freta si pentirà per axio: se
temporir/ per no tropo axeverir. voi grandese impara patientia.
FA 329. FAS 152. PS 7: -fi- FA 329. Cf. P.RAJNA, ROM 7 (1878) 49: ven. s.xv axioso
D axeiverir. fieive. “agiato”. SAP 389 a.lomb. asievel “agiato”
axevotae/ axevotè sf. “agio, agevolezza” D axevotae. axo. axu . messaxio. oxio.
BDF 149 a.1460 che la mitè de questi L. milia ducati se axio agg. “comodo”
deisse a ello de la quale soa mitè lo dicto magnifico mes- AG 142.50 e homo pensa star axio/ a belo descho, in gran
ser Ludovigho era contento farne quella axevotè a li citem leto.
chi se poeiva et chi ghe piaxea. PS 6, 48 a.1470 lo bem e D axo.
axevotae de li quae… axo sm. “agio”
D axiamento. AG 46.24 no odi tu proverbiar/ che axio si fa peccar?
DFC 183 e in so axo dre casaççe/ dixe mâ ciù che de
axévura sf. (bot.) “acetosella (Rumex acetosella L.)”
straççe.
FPL (P.Nava). MLC 260 (Bard.). FPI 104 “lig.”: “acidu- D axio. axu.
la” (a bel) axo loc. “con comodo”
D arxévura. axòu. axuà. RDC 102 (B.Castelletto) si ve sei lamentaou/ con dì che
axì sm. “aceto” ri me versi no chiaxo/ e che a ca me ghe vegnirei a bel
SDA 45 (Alt.) axo… CIT 246 che l’andà sì a bell’axo/ in resolve re bal-
D axòu. le dro Paraxo.
axià vb. “esibire, offrire” PRA 381.
MP 17.16 (Pigna) FPI 168. D (a) bel axo.
axor 146 axum

axorver vb. “assolvere” axu sm. “agio”


AG 4.3 glorioso apostolo san Pe/ chi le ihave tenei de cel/ PVG.
chi poei axorver e ligar. AG 95.4 den honorar previ e per- D adaxu. axio. axiamento. axiase. axo. heesi. desaxu. ma-
lati/ per ordem, e per dignitae/ che li am de axorve le pe- raixau. L asius.
cae. AG 95.164 Ieso Criste condanam/ e axosem axuà sf. (bot.) “acetosella”
Barrabam. PD 153: quasi “acetata”. GA 12.170.
FA 329. FAS 150, 155, 160. D axévura.
D asoto. axuà sf. “acetosa: bevanda di aceto e zucchero”
axòu sm. “aceto” CAD.
PD 125, 128 pl. axuéi. PRA 371. BLV 112 sg. ADG axuglia vb. “il correre della vacca per liberarsi dalle
mosche”
80.
DVA (VArr.)
D aisgiiu. asìa. axao. axaou. axaròu. axeao. axeo. axeru. D axillu.
axévura. axì. axuìu. L acetum. axuìu ptc. “(del vino) inacidito”
Axòu top. (Gen.) PD 153. GA 12 170. ADG 87.
PD 126: < axerao < aceretum “italianizzato alla buona in D axòu. inaxoriu.
“Assereto”. axum sm. “incendio”
D Assereto. REW 680 “ant. gen.” < arsio (a.fr. arson).
baa 147 baca

B
baa sf. “bava” babollo sm. “oggetto fantastico di paura”
PVG. GL 13.25 che zà n’ho poira ninte de babolli.
D bava. babollo/ babollu agg. “sciocco, ingenuo”
babàciu sm. “fantoccio” RDC 187 a. 1612 (T.Conchetta) e si o n’era babollo. BDS
VPL. BDS (Sav.) “mostro, orco” (Sav.) babollu.
(a ra) baballà loc. “in disordine, in modo scomposto” D bàbulu.
PRP 344 (str.29) con tutto zò, così a ra baballà/ senz’orde, babolu sm. “insetto, bacherozzo”
e senza regola de guerra… CAD, GO “verme, baco, persona incappucciata”. RAN
PRA 380: “tuttora vivo a Oneglia” 165, FPI 999 “lucciola”. BDS (Sav.) ADP (Pietra) “baco;
babarola sf. (ittiol.) sf. “seppietta (Sepiola bernoccolo”. PVG “scarabeo”. MVS (Sarz.) VPL.
Rondeleti)” D babòira. bambulìn. barbollu. barbulìn. imbabulase.
AFV 426 (Vent.). babottu sm. “diavolo”
babarota sf. “ragno; insetto” FDT 2.15 (Triora).
TVD (Dolc.). MDB (Bord.). ADL (Sanr.) “maggiolino”; babùccia sf. “pantofola”
(Mon.) “scarafaggio”. FNT 20 sg. ALN 34 “dal turco, attraverso l’arabo”.
REW 852. CAD. PVG.
D babarottu. barbarota. bàbulu agg. “strambo, matto”
babarottu sm. “piccolo coleottero nero” MP 18.3 (Pigna) REW 852. FPI 852. TVD (Dolc.).
FDT 2.15 (Triora): “detto anche spüasoingue (se bagnato ADL (Vent.).
emette un liquido rosso). CDS (Sanr.) “maggiolino”. D babollo.
DVO (On.) “blatta”. VPL “scarafaggio” babùn sm. “calabrone”
D babarota. spüasoingue. DVA (VArr.).
babasciùn sm. “chiacchierone” babü’zu sm. (ornit.) “pispolone”
PS 49. CLU.
D bavazaro. bavasùn. baca sf. “lungo bastone”
babazùn sm. “uomo grossolano, goffo PVG.
CAD. RAN 98: sp. babazorro. D baccu.
babàtura sf. “chiacchierona” baccà sf. “bastonata”
TVD (Dolc.). DFC 25 mi n’ocorre che l’istoria/ ciù ve conte dre bac-
babaxinà vb. “piovigginare” chæ’/ che se ressarçì Portoria/ co un-a cœutta de sascæ’.
PSE 251 sg. (Taggia) DFC 57 che son stæti reçevui/ con un fracco de bacchæ’.
D bexinà. SSZ 30 s. xviii. (G.Gallino) baccæ’, sascæ’, gnære. GO.
babeccu sm. “persona goffa” ADG 114. BDS (Sav.). PVG.
BDS (Sav.). D baccu.
(flou de) babi sm. (bot.) “Papaver rhoeas” bacaià vb. “vociare, parlare animatamente”
D baggiu. CAD. BDS (Sav.) ADP (Pietra). VPL.
babìa sf. “presunzione” Cf. BIO 250 emil. bacajàr/ -èr m.s.
MDB (Bord .) VPL. baccalàia sf. “elemento della struttura della nave”
babiàira sf. “lumaca” GO.
MP 14.41; 18.2 (Pigna) IVI: limasa babiaira “lumacone” D bachalari.
D baggiu. bachalar sm. “giovanotto, giovinastro”
babilàn sm. “persona ingenua” AG 146.103 (parla Carnevale) e devese pagar lo scoto/
CAD. BDS (Sav.) . un bachalar chi m’è d’entorno/ zoe marcordi scuroto.
babilònia sf. “confusione” PS 48: “un grande savio (in senso ironico)”. Ma cf. DEI.1
PVG. 392; MB 44.
babio “talpa” L bachalar. bacalarius.
MCG 329 s. xiv. bachalare sm. (mar.) “elemento della struttura della
D baggiu. galea”
babisar vb. “tenere qualcosa in bocca senza masti- PSG 382 a.1512 li bachalari de rovere o de olivo o de
carlo” pino o de fo.
MP 18.2 (Pigna): *bavucciare. JAN: “courbes clouées sur le pont de la galère et sortant
D baüssà du corps du navire pour porter l’apostis”. PSG 365:
bàbiu sm. “rospo” “baccalari, mensole di legno che partono dalla coperta,
MP 18 3 (Pigna). RML 974 “lig.” passano sopra la tappiera e sporgono dal fianco della
Cf. FLP, BIO 561 piem. babe. SAP 390 a.lomb. babio, galea sino a raggiungere il posticcio”.
m.s. D baccalàia.
D baggiu. bacalettu sm. “maretta”
babòira sf. “scarafaggio” POF 10. PS 48: “sembra dalla medesima aedice di
DVA (VArr.). bachaneixi, bachanesi (AG 85.11, 145.291)”.
D babolu. D bachaneixi. bachanesi.
baca 148 bacü

bacalettu sm. “motteggio” bacilà vb. “farneticare, perdere la ragione”


ADP (Pietra) u tìa in bacalettu “prende in giro”. PVB 197 sg.: “cf. emil. baciler, ven. bacilar, it. vagellare,
bacàn sm. “padrone, principale” m.s.(cf. vacillare): quasi tutti di origine non popolare, an-
CAN 1845 p.39 (Sav.) a l’è a stôia manaman/ che cunta- che se divenuti popolarissimi, e risalgono forse a qualche
va u mè baccan. espressione di lat. chiesastico: possono quindi testimoni-
CAD. A.PRATI, AGI 18 (1914-22) 396 < paganus are la pron. ‘b’ per ‘v’ delle classi colte”. PD 346. ADL
“campestre”: cf. trent., valsug. bacan “contadino benes- (Vent.). BDS (Sav.). VPL (Sanr.). MBD (Bord.): “don-
tante”. A.PIERI, ID 13 (1937) 81-83: < b.lat. baccones dolare”
“agricolae, coloni”; cf. PAC 17 a.1197 vassallus baconus: bacile sm. “bacile, vassoio”
(BSR 292, HSL 19.151): origine sconosciuta. FPI 865 ÷ AA 144 uno bacile grande d’argento.
bacchanal. PVG. MVS (Sarz.). VPL. LVO.28 “dal- D basì.
l’arabo, attraverso il turco bacan [“ministro”]. bacillu sm. “fava secca”
L bacanus. baconus. COM.1 119 l’ho trovao in ca mæ sotterrao intr’i bacilli.
bachaneixi/ bachanesi/ bachanexi sm. pl. “ondate, GO. RCG 248 FPL. PD 358. BDS (Sav.) VPL.
cavalloni” L bacili.
AG 45.14 con bachanexi e groso mar. AG 85.11 bacina sf. “vaccinazione”
bachaneixi e unde brave. AG 101.12 vento pobio e BDS (Sav.)
bachanexi (rima: meixi). AG 145.291 per zo starra la nos- D vaccina.
tra nave/ assai pu ferma e soave/ e noi seremo pu deifisi bacino sm. “bacile, catino”
(= defeisi, difesi, protetti)/ da fortune e bachanesi. FAS GSA 22 a.1527 (Sav.) bacini, stagnare, piatti tondi.
163. POF 10: “cf. bacalettu ‘maretta’, la cui radice pare D basì.
la medesima”. PS 33, 48. baciocca sf. “vescica della pelle”
D bacalettu. BDS (Sav.). PVG (V.Grav.) “torta di legumi”: isolata ac-
Baccano top. (Arcola) cezione epicorica.
PTR 47: dubbia la provenienza da un top. pred. gent. rom. D abaciucòu. bacioccu.
bacelega top. (VArr.) bacioccu sm. “persona sempliciotta”
BCB 138 n. (da G.Pistarino): biz. basilik¬ g≈ ? GO. RAN 165 “zerbinotto”. Cf. BIO 250 emil. bacioc
L bazelea. becelea. “balordo”.
bacellu sm. (ittiol.) “boga comune (Box vulgaris)” D baciocca.
PML 356. baciolàn sm. “persona stupida”
bàccere sf. “bubbole” P.S.PASQUALI, ZRPh 53 (1933) 545 sg.: lunig. baciolàn <
BDS (Sav.) baccello, cf. lunig. semelàn, m.s.
D bacciare. D pacialàn.
Bachernia top. (Gen.) bacir sm. “bacile, vassoio”
RAN 15: “nome della Salita di Sant’Anna” AG 95.82 ni ponne aver rendea certa/ ni in bacir si grande
L bachernium. oferta/ de dinar ni d’aotre cosse.
bacchettu sm. “bastoncino, piuolo” D basì.
GO. PVG. BDS (Sav.) . (a) bacìu loc. “(di terreno) esposto a settentrione”
D baccu. imbachetòu. GO.
bachezà vb. “bastonare” DEI.4 2660: lat class.opâcus.
BDS (Sav.) L ubagus.
D baccu.
baciüccu sm. “vecchio bacucco”
(erba da) bachi sf. (bot.) “Santolina Chamaecyparissus”
FDT 2.15 (Triora).
FPL.
D bacüccu.
baccia sf. “morbo contagioso di pecore e capre”
baciücùn sm. “pisolino”
GRD 112 (Pigna) se alcuna persona haverà le sue pecore
e capre inferme di morbo contagioso, cioè rogna, baccia, VPL.
carraca… bacon sm. “carne di maiale salata”
bàcciare sf. pl. “bubbole” AGC 146.182, 186 lo t’adeven como a lo lovo/ chi de ba-
GO. BDS (Sav.) con se saola…. e como de bacoi s’enfosse.
D bàccere. IVI: ms.: rason, rasoi [mantenuto però da AGN] “rasoio,-
baciarüa sf. “sopracciglio” oi”. Cf. Roman de Renard, vv.1068-72, dove il lupo si in-
BDS (Sav.) “voce contad. del Ponente” gozza di carne di porco.
baciasar vb. “litigare” D rason. L baconem.
MP 18.3 (Pigna). FPI 862. baccu sm. “bastone”
Bacìcia n.p. “(Giovanni) Battista” RAN 19. ADG. FPI 869.a PVG 164: “difficilm. retro-
PVG. formazione da baculm REW 874; forse gall.”. VPL
bacìciura sf. “fiore della quaresima?” D baca. baccà. bachezà. bacchettu. imbachetòu. L bacu-
AIR 19 (Airole): nella cantilena infantile: cìciura bacì- lum.
ciura…” baccu sm. “passo, salto”
bacìcula sf. “buffetto” PVB 198 badicare < *vadicare < vadere. L.BIADENE,
GO. PAG 175. RAN 165. ADP. (Pietra). VPL. MLA 569 sg.: baccare < bal(i)care “valicare”, scavalcare.
bacil sm. “vassoio, bacile” REW 9118. DEI.1 396. FAL 271 n.1 MVS (Sarz.).
AG 2.32 greve batimenti/ peten e bacil ardenti/ chi coxean PVG 969.
e squarzavan. AG 107.4 mao offerta in me bacil (rima: D strabacà. trabacare.
convenir). bacü’ agg. “rimbecillito”
FA 330. ADL (Vent.) < Habacuc.
D basì. D bacüccu.
bacü 149 bagà

(vegiu) bacüccu loc. “uomo molto vecchio” Badisone cognome


B.MIGLIORINI, Dal nome proprio al nome comune, VTS 75 a.1530 (Sav.).
Ginevra 1927, pp. 109,283: Habacuc. HSL 19.149. Cf. D bôdissùn. L baldizonus.
BID 23 lomb. bacücca “maschera di una vecchiaccia, Bado cognome
lontano riflesso demonologico”. VTS 75 a.1530 (Sav.). VTS 110 n. a.1556 (Sav.).
D baciüccu. bacü‘. D badamenti badu. baldi. baldini. baudi. L badus.
bacüccu sm. “cappuccio” Badò top. (Gen.)
FDT 2.15 (Triora). ALN (cf. it. imbacuccare) < ar. bar- CL 13.
quh, burquh “fascia che copre il viso delle donne”. D badè.
(de) badda loc. avv. “gratis, gratuitamente” Badu n.p., m. “Baldo”
RDB 59 con questo sugo in sugo ve mettemo/ tanto che PD 123: < -au- < -ald-.
voi de badda ne sposè (senza dote). COM.2 87 D badu.
MUI 132 n.1 “umsonst”. GO. RAN 105, 165 sg . cita baélu sm. “baule”
DUC.1 548 lat. bada “provento di imposta”; Crusca s.xiv: RAN 19. PVG.
di badda “di bando”. REW/FPI 991. RGS § 951. ADL D baullo.
(Vent.). PVG < ar. bâtil “inutile, ozioso”
Baenca top. (Alassio)
Cf. MB 44 sg. (Bonvesin) in bada “invano”.
D debaddavà. TAL 34 n.45: a.1539 la Naenca. GA 16.15. RRL 68.
badàciu sm. “sbadiglio” D baencu. boenca. maenca.
MVS (Sarz.) . baencu sm. “prato”
D bâgio. RRL 68 (Alassio)
badaluco “scontro, disordine, tafferuglio” D baenca.
BTG 143 a.1392 a presso ve dico che ano facto di belli bâexinà vb. “piovigginare”
badaluchi. BOS 155 s.xix (Sav.)a poco a poco a bâexinà se mette/ poi
D badaluffa. ciœuve forte…
badaluffa sf. “baruffa, tafferuglio D bèxinà.
GL 19.45 o che bugâ! che brutta badaluffa!/ se slançan baga sf. “otre da vino, fatto con pelle di capra”.
quelli per voéi fa ro fæto. GL 20.31 la badaluffa è za in PVG. VPL.
tri corni, e avanti/ se bœuttan con ra so battaggia i fanti baga sf. “fava, baccello”
(TT già fera zuffa è ne le corna…) COM.1 13 pe stà boin VPL.
amixi e d’accordio, bezœugna che de tanto in tanto ne bagacilu sm. “monello”
seguie quarcun-na de queste badaluffe. Così quando se fa VPL.
paxe, l’amô intra sempre ciù. bagagio sm. pl. “bagaglio”
CAD. GO. BDS (Sav.) AA 167 e subito li soldati con soi bagagi se imbarcorsno
D badaluco. sopra li 44 vaseli.
badamenti avv. “con baldanza” bagàggiu sm. “zappa a due punte”
RDB 105 (V.Dartona) no dighe l’ingratonna: l’è so dan- CAD. PAG 198
no/ gran caxo, badamenti, e me ne rio. D magagliu.
PD 129 sg. baldamente: “arcaico” bagaiàn sm. “mazzetto di ciliegie primaticce penden-
D bado. baodor. ti da un filo, venduto a Savona a maggio per i bambini”
badana sf. “campanaccio per il bestiame” MLC 236 plur. bagajèn. SDS (Sav.). REW 859.
BDS (Sav.): pl. “canzonature”. SDS (Sav.) pl. “rumori bagàina sf. “donna astuta, pettegola”
assordanti” ADL (Vent.). MP 18.3 (Pigna). FDT 2.15 (Triora):
D baudeta. badìe. “bagascia”. DVA (VArr.). SDS (Sav.). PVG. VPL.
Badassare n.p., m. “Baldassarre” D bagàscia.
TL.1 118 a.1454 Badassare Marrufo. bagardu “sm. “cattivo soggetto”
L badasar. RAN 988. BDS (Sav.). PVG: â bagarda “alla carlona”
Badè top. (Gen.) bagarello/ bagarellu sm. “bambino”
CL 13. GL 2.55 ma ciù lontan dappœuscia o manda quelli/ ch’er-
D badò. an ommi de vitta, o pû d’inzegno/ re donne con çent’atri
badera sf. “padella” bagarelli/ comme in ostaggio, o se ri tegne in pegno (TT:
VRS 456 (Ormea) ma ‘l mansueto sesso, e gli anni imbelli/ seco ritien sì
D paella. coml’ostaggi in pegno).
baderna sf. (mar.) “corda piatta con cui si fasciano le
gomene e le manovre dormienti” GO bagarellu.
CAD. D bagascia.
badì sm. “badile” bagarillu sm. “ragazzino vispo”
PVG. GO. BDS (Sav.).
D bair. D bagascia
badìa sf. “comitato di festeggiamenti” bagascettu sm. “birichino, furfantello”
ADL: abatia. BDS (Sav.).
D abàu. abbatia. L abbatem. D bagascia.
badiale agg. “chiaro, veritiero” bagàscia sf. “prostituta”
GL 14.3 da questa (porta) quello (sœunno) che a Gofré PVG. VPL.
descende/ ben badiale verso lé o se stende. G.PARIS, ROM 23 (1894): a.fr. baiasse, a.prov. bagassa
Cf. CVM mil. badial “stupendo”; it. “papale “chiaro, “serva”: parola gallo-romanza. L.DE GREGORIO,
aperto” CHR.F.SEYBOLD, “Studi Glottologici Italiani” 3 (1903)
badìe sf. pl. “antiche e tipiche canzonature popolari” 225 (cf.ROM 32 (1903) 465): forse < arabo barghîja.
BDS (Sav.). ALN 102: assai dubbia l’origine araba. REW 861 “orig-
D badana. baudeta. ine sconosciuta”. HSL 19.148, 152 (prima attestazione
baga 150 bagn

a.1171): < pregall. *bak “ragazzo” di origine lig. DEI.1 baggio/ baggiu sm. “rospo”
404: prob. relitto mediterr. lig.-iberico. PVG: prob. pre- CIT 77 tutte queste rænette e questi baggi. ADL (Vent.).
romano. G.HOLTUS, ZRPh. 99 (1983) 263 < got. bega. PVG. VPL.
D bagaina. bagarello. bagarillu. bagascettu. bagasciö. RGS § 274. FPI 852.
bagasciu. L bagassa. D (flou de) babi. babiaira. babio. babiu. bagiaira. bagiaöa.
(erba) bagascia sf. “erba infestante” baggio. bagiö. bagioli. bagione. bagiottu. biscebaggi.
DVA (VArr.). L baginus.
bagasciö‘ sm. “ragazzo” bagiö’ sm. “girino”
FPI 861. PVG s.v. bagascia. BDS (Sav.) “birichino” GO. ADL. BDS (Sav.).
D bagascia. FPI 852.
bagasciu sm. “ragazzo” D baggiu.
PVG. bagiö‘ sm. “afta dei bovini”
FPI 861 gen.: “persona scaltra” PVG.
D bagascia. D baggiu.
Bagatto top. (Stella) Bagioli top. “od. Girini? (Cairo)”
RES 50 a.1590: od. Bagatto. AA 271 lo suo castelo domandato Cario con le sue perti-
DEI.1 404: nome di pianta (lat. baca, “bacca”) nencie soe Vignarolo, la meta de le Carcare… la metà di
bàgera sf. (bot.) “specie di erbaccia, paléo (Setaria Bagioli e uno castello nominato Dio (Dego)
verticillata)” D baggiu.
FDT 2.47 (Pontedassio). Bagione cognome
D bàicu. barca. VTS 93 n. a.1530 (Sav.).
bagera sf. “birillo” D baggiu.
DVO (On.). RDO (On.) “trottola”. bagiottu agg. “panciuto, grassoccio”
baggetta sf. “tinozza fatta con una mezza botte” BDS (Sav.).
GO. D baggiu.
bagiu sm. “latrato”
D baia.
PVG.
bagetu sm. “piumaccino che si sottopone a un carico
D bagià. baià.
portato a spalla” bàgiura sf. “strega, fattucchiera”
MLC 211. MP 18.3 (Pigna): *baiu , baiulu REW/FPI FDT 2.29; FDT.P 72 (Triora).
888. D bàzura.
bagheria sf. “chincaglieria, conteria di vetro” baglià/ -ar vb. “sbadigliare”
GRD 109: cita BUFFA, L’università dell’arte vitrea in PCD 28 s.xiv. baglià. MP 18.4 (Pigna) bagliar.
Altare, Genova 1873 p.22. FPI 986.
bagià vb. “abbaiare” D bâgià.
PVG. bagna sf. “salsa, sugo, intingolo”
D bagiu. baià. GO. RCG 54. FDT 2.29 (Triora) VPL.
bâgià vb. “sbadigliare” D bagnu.
RDB 157 (V.Dartona) o baggia. GL 14.20 l’œuggio o se bagnà/ -ar vb. “bagnare, lavare irrigare”; rifl. “fare il
freiga, e o l’arve poi Buglion/ o bâgia, e o vedde che s’è bagno”
fæto giorno. AG 37.112 bagnase bem e poi merendar. FAR 35, 38
PVC 87 s.xix ma o servià pe istruì e pe fa/ cianze e rîe… s.xiv (Sav.) bagnarse: traduce lat. madeo, -es. fir bagna:
dunque a bâgià. traduce lat. rigor, -aris. LSE 30 tanto solicita era agli in-
MUI 198. PD 159. RAN 120. REW/FPI 986. TB 17.150: firmi, che li bagnava e meteva in leto.
forse < gall. ADG 19. FDG 243. VPL. Cf. SAP 429 CAD. PVG.
a.lomb. sbaagiar, m.s. D bagnante. bagnao. bagnasüppe. bagnarö. bagnasciüga.
D abaglià. bagio. bagliar. imbâgià. bagnaù. bagnu. bagnüssà. bagnustrà. L balneare.
bagiàira sf. “lumaca” bagnante sm. “chi va al mare per i bagni”
MDB (Bord.). TVD (Dolc.) VPL. BOS 217 s.xx. quarche bagnante a-a spiaggia…
REW 852, 853. D bagnà.
D baggiu. bagnao/ bagnaou agg. “bagnato”
bagiàn agg. “di legumi né troppo teneri, né troppo GP 278 el e quello a lo qar e daro lo pan bagnao. LSE 29
stagionat; di legumi secchi poco cotti” trovam bagnae le soe robe per lo grande sudore. RAN 59
FDT 2.15 (Triora). s.xvi. (B.Cigala) bagnaou.
D bazanotu. bagnarö‘ sm. (ornit.) “alzavola, piviere”
CLU.
bagiaö’a sf. “afta dei bovini”
D bagnà.
PVG. bagnasciüga sm. “il punto dove un albero, un piuolo
D baggiu. o un edificio entra nel terreno”
bagiaö’a sf. “biscia d’acqua” PVG.
PVG. D bagnà.
D baggiu. Bagnasco top. “Bagnasco”
bâgio/ bâgiu sm. “sbadiglio” CTL 13.(Alb.) FFN 337 (Cuneo): < lat. balneum, oppure
CIT 92 e in doî bâgi de gallo/ tâ è scentao, chi dava eri ri n.p. lat. Bannius.
balli. D bagnu.
DEV 12. BDS (Sav.). VPL. bagnasüppe sm. “fanfarone, millantatore”
FPI 986. Cf. BIO 561, piem. baj. CVM mil. sbagg., m.s. BDS (Sav.).
D abagliu. badàciu. bâgià. imbâgio. D bagnà.
bagn 151 bail

bagnaù sm. “terreno bagnato per scoli o trasuda- baiarda sf. “carriola a fondo piatto”
menti” VPL.
TCL (Loano). Baiardo cognome
D Bagnaùi. VTS 84 a.1530 (Sav.).
Bagnaùi top. (Loano) D baiardu.
TCL: i Bagnaùi. Baiardu top. “Baiardo”
D bagnaù. TLI.33 n.8: “dal prov. ‘baiard’ “cavallo baio” (REW 877)
Bagni top. (Santuario di Savona) attraverso un n.p”. CL.8 ADL.
NTS 27 a.1702 (Sav.): “fra il Bricchetto e la Capra”.
D baiardo. baiocu. L baiardum.
D bagnu.
bagno sm. “bagno baiardu sm. “carriola per trasportare pietre”
AAD 272 in la camera del bagno. MDB (Bord.).
D bagnu. REW 886. Cf. PTA 611 lat. med. bajula “carro a due
Bagnone top. (Lunigiana) ruote”.
CTL 13. D bairar.
D bagnu. baihaza sf. “sorta di gioco”
bagnu sm. “bagno” AG 95.182 ma no me par che a lor se faza/ usar zogo de
ADG 14. PVG. baihaza/ ni perdecion de tempo/ dagando atrui re aseio.
D bagna. bagnà. bagnasco. bagni. bagno. bagnone. L bal- FA 330. POF 11, 29: “gioco di buschaça” (specie di lip-
neum. pa).
bagnüssòu agg. “bagnato fradicio” baiba sf. “barba”
BDS (Sav.). RGS § 244, 263. (Sass.)
D bagnà. D barba.
bagnüstrà vb. “spargere acqua” baichella sf. (bot.) “violacciocca (Cheiranthus cheiri)”
ADL (Vent.). FPL.
D bagnà. D bàicu.
bagordar vb. “divertirsi, fare bagordi” baichettu sm. (bot.) “specie erbacea”
AG 138.212 de ben far festa e coviar/ e tener corte e FPL “Malcomia maritima”. MLC 254 “Pulmonaria of-
bagordar. ficinalis L.”
PS 48: “voce usata in senso buono nell’ant.it.” D bàicu.
D begüdà.
bagoùn sm. (bot.) “Plumbago Europaea” bàico/ baicu sm (bot.) “violacciocca (Cheiranthus
FPL (Nizza). Cheiri)”
bagùn sm. “scarafaggio” DFC 66 ro baico e ra giamella/ con ro giaçinto fin.
CAD. RAN 166. ADP (Pietra). PVG. MVS (Sarz.) GO. RAN 166. FPL: bàicu gianu. MLC 225. PD 139 <
“bagòn”. VPL. bàricu. ADG. FDG 138. ADP (Pietra). PVG.
REW 999, 1202. FPI 1202. TAL 36 n.59. RML 974 “mot d’origine disputée”. ALN
D bagunèa. begunna. 124, 185 < ar. balay “colore pezzato”. PVG “prob. orig-
bagùn sm. “gioco” ine preromanza (elem. di sostrato lig.); possibile de-
BDS (Sav.). PVG. rivazione orientale”.
D bagunà. D bàgera. baichella. baichettu. bàracu. barca. barcanu.
bagunà vb. “fare la conta recitando filastrocche” bàrcaru. bàricu. barcu. bàrucu. panigastru. pàrigu. sbar-
PVG. canu.
D bagùn. bàicu russu sm. (bot.) “Matthiola incana”
bagunèa sf. “ricettacolo di scarafaggi” FPL.
BDS (Sav.). PVG. baietta sf. “pannolano a pelo lungo; tessuto a lutto
D bagùn. per addobbi liturgici”
bagunèa sf. “grosso scarafaggio” REW 877: “stoffa di colore scuro”. CAD. BDS (Sav.).
PVG. L baietus. baius.
baì sm. “badile” baifardu agg. “beffardo”
DVO (On.). SDA 46 (Alt.). PVG. CAD. FPI 1017.
Cf. CVM mil. baì m.s. D beffe.
D bair. baìl sm. “badile”
baia sf. “scherzo?” MUI 117. FA 330 ven. bail (*batillum)
PRP 342 (str. 15) o se vouze inderré, dixe, e una baia/ mi D baìr.
voglio esse ro primo a fane prova”. bàila sf. “balia, nutrice”
baia sf. “tinozza, mastello, abbeveratoio”
MAF s.xv. (Lunig.) SDA 47 (Alt.). RGS § 15.
CAD. ADL (Vent.). DVO (On.)
REW 866. 886.2. SDS (Sav.). D bairar. L baila.
D baggetta. bailla sf. “serva, fantesca”
baià vb. “abbaiare” MAC 165 or un, lo quar ave anome Teotimlo, cum una
COM.2.21 sento bajà un can int’ro giardin, non ghe sarei- soa bailla, stavan a la porta de la prexon.
va miga quarche laddro, chi me voresse desvalixà? RAN D bairar.
19. ADG 84. BDS (Sav.). bailà sf. “baulata: grande quantità di oggetti”
REW 883. BDS (Sav.).
D bagià. bagiu. baiaccàn. baurar. D baullo.
baiaccàn sm. (bot.) “Ceratonia siliqua” bailà sm. “valigiaio”
FPL (Noli). PD 125.
D baià. D baullo. böülà.
bail 152 bala

baile sm. “badile” bàisa s. “bava”


TL.2 238 a.1463 çape, baili, pali de ferro. PAD 413 PD 125: rifatto sul vb. baisà.
a.1507 paferri, sape, baili, piconi. PSG 384 a.1513 matie, D baisà.
marchij, sape, bayli. Baité top. (Imperia)
D bair. CL 7: cf. piem. bàita (REW 884).
bailia sf. “autorità, potere”. Baiverio/ Baivero cognome
AG 4.29 voi chi tanto ben avei bailia/ e sei de li atri cho e VTS 86 n. a.1530 (Sav.): Vincenzo Baiverio, vescovo di
guia. AG 15.4 la vergem Maria…/ chi poer a e gram bail- Noli. VTS 117 a.1530 (Sav.) Vincenzo Baivero.
ia. AG 27.13 lavora fin che n’ai baylia/ anti cha l’ora te D baivero.
straporte. AG 118.2 vilan chi a baylia. AG. 140.295 a baixà vb. “baciare”
moie ni a fiioi/ ni a alcun parenti toi/ no dar le toe cose si/ SB 770 ca.1850 (Vent.) baixé “baciò”.
che bailia n’aian sovre ti (ms. bilia). AG 141.33 de fin che PRA 374 (Ment.).
in ti e la bailia/ pensa piiar bona partia. SA 240 a.1340 D baxà.
(Sav.) per la bailia et autoritae ali dicti signori statutarij baixanicò sm. “basilico”
daita. MAC 164 avegna che a ti sea daita la mea carne in ADL (Pigna): paretimologia: “bacia Nicola”.
baillia. GOG xiii. a.1444 e dure questa bailia finche ser- D baxaicò.
am finie le cose de li banchi. OSC 36 a.1600 (Var.) detti baixapreve sm. (bot.) “lauro rosso”
huomini, e consiglieri di detti luoghi con intervento e ADL (Vent.).
consesno in Varase del M. Podestà, et in Albisola e Celle D baxapreve.
delli Sp. Vicarii di essi luoghi… come ne consta per istru- baixaricò sm. “basilico”
MLC 258 (Sanr.). ADL (Vent.): influsso di baixar “ba-
mento di sua bailia ricevuto per l’egregio Stefano
ciare”.
Buciardo (notaro in Varase) l’anno presente a 28 genaro. D baxaicò.
FA 330. FAS 149, 163. AGC 32. Cf. SAP 2.241 a.lomb. baixericò sm. “basilico”
baylia m.s. MLC 258 (Pigna). FPI 973.
D bairia. beilia. L bailia. D baxaicò.
bàilu sm. “baule” baixinà vb. “piovigginare”
PD 125. BDA (Sav.). ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG.
D baullo. D bexinà.
baiocu sm. “abitante di Baiardo” bàixu sm. “filo di cotone; lucignolo”
ADL (Vent.). MP 18.3 (Pigna): (bam)bagio.
D baiardu. D bombace.
baìn sm. “badile” baiza sf. “balza, terreno scosceso”
ADP (Pietra). FCL 40: elem. topon.: Cascina Baiza Soprana (Cairo)
baìr sm. “badile” D bausu.
AG 71.20 che chi a la mente tenta/ rumentosa e balla sf. “palla”
porverenta/ de, per soi vicij purir/ de la lengua far bair/ chi PAD 414 a.1507 uno giovane… lo quale teneva la chios-
zete per confession/ de for soa habitaciom/ ogni pover de tra da giocare alla balla.
conscientia/ per vraxe penitencia. PVG.
FA 330. FAS 154. D. baleta. baleti. balüccu. balùn.
D badì. baì. bail. baile. beì. boéi. buéi. buén. L badile. balla sf. “pallina usata nelle votazioni”
bairà vb. “allevare figli” MNS.1 62 a.1577 (Sav.) quello che sara stato finito e con-
DVA 53 (VArr.) . cluso a balle e non a voce. MCA 77 ca.1650 (Sav.) li due
D bairar. altri che in detta balottatione… haveranno havuto mag-
bairar vb. “tenere in braccio, cullare fra le braccia” gior numero di balle favorevoli…
AG 16.347 com e lo rezea e bairava. MP 18.3 (Pigna). D balotole.
FPI 887. balla sf. “testicolo; frottola”
FA 330: ms. bairiva: corr. bairiava? FAS 150, 165. PVG.
D baiardu. baila. bairà. bairir L baiulare. D balle d’aze. balle de crava. balesecche. cuntaballe.
bairia sf. “autorità, potere” balla sf. “palla, proiettile”
AG 85.121 de gi dea forza e bairia/ de guiarne per tar via. ASF 754 bale per la colobrina de fero a numero ccxxx.
AF 1.5 (Pietra) questo chi a lo mondo en bairia. CBL 330 bale de ferro da canon a numero clxxxxiiii. bale de pi-
(2.18) che lo mondo a in bairia. GP 275 la bayria de ombo per la colombrina a numero ci.
questo lavor. GP 277 e ve lo daro in vostra bairia. IVE AGM 780. sg. a.1532 bale de fero.
27 che lo nostro segnor beneito gi dea gratia, força e D balota. balotora. L bala.
bairia. DCT 163 a.1380 queli dixoto casai sean in bayria balla sf. “balla, involto di merci”
de lo comun e de messé lo consoro e seam franchi da lo AG 25.9 ze, chi mai de fiar balle/ ni soe cosse a iotom?
RAN 56 s.xvi. balle (di lana).
imperao. PGF 28 a.1461 (Alb.) aso che lo faso inimigo
CAD.
non ge abia forsa ni bairia. TL.3 118 a.1474 a la resevu- L balla.
ta de la letera vostra era stato in questa terra uno legato de balà/ -ar vb. “ballare, oscillare”
lo patriarcha con bairia, como in soe letere se conten. AG 25.5 ni sum prea chi se balle/ fasse fondamento bon.
BOS 88 s.xvii (G.Rossi) chi se mette in bairia dro scrivan AG 146.214 ni lo bazigar che zoa/ balar, rugar, li mozi
(ivi err. boiria). canti… DVA 50 (VArr.) contad. andà balendu “andare in
D bailia. boiria. fretta”.
Bairols top. (Alpi Marittime, Fr.) L.BIADENE, MLA 568. REW 909. PVG.
LAM 77. it. Bairolo. D balarìn. balerìn. balu. L balare.
baisà vb. “sbavuzzare” baladoru sm. “ballatoio, pianerottolo”
PD 125, 153, 347: bavusà. MVS (Sarz.)
D bàise. baüssà. D balao.
bala 153 bale

balagna sf. “siepe di rovi” balba sf. “cavità fatta per portare alla luce una vena
GRD 109 (Tenda) vogliono fare edifici, bedali, aquedotti, d’acqua”
muri, parieti e balagne. ROC 151 n. (Civezza): *balba, lat. valva “battente > por-
BDS (Sav.). ta”.
D baragna. D bamba. barma.
balàina sf. (ornit.) “cutrettola (Moticilla alba)” Balbaira top. (Rocchetta Nervina)
PVG. LTI 33 sg. n.10. PSN 98: germ. Balbus, n.p.
D balen-a. balerìn. D barbàira. L balbaria.
balandràn sm. “palandrana” balbarià sf. “miscuglio di frumento e segale”
RAN 98. NIG 14 (Ormea): cf. barbariatum “spelta, farro” (Stat.
L balandranum. Cuneo)
balansé sf. (mar.) “bilanciere della bussola” L barbaregal.
CAD. Balbi top. (via di Genova)
balansìn sm. “ponticello sospeso dei calafati e degli NPG 1065 a.1747 in strada Balbi da basso alla contrada.
imbianchini” balciamo sm. “sostegno per le viti”
BDS (Sav.). GRD 129 a.1610 (Sav.) legnami per uso di vigne… come
D baransa. sono zovagli, forcelli, balciami e simili.
L balsamus.
balanüa agg., f. “nuda come una palla”
baldachino sm. “baldacchino”
RGS § 997 “lig.”
AD 257 baldachino de borcato d’oro soprarizzo con velu-
D patanüu. to cremesile et pendenti.
balanza sf. “bilancia, equilibrio” D bardachìn.
AG 133.36 che con la bona nomeranza/ vive l’omo in Baldi top.
gran balanza. PCT 124 germ.
D baransa. D bado. baudone.
balao sm. “ballatoio; ponte di combattimento della Baldini top.
nave” PCT 124 germ.
VBA 103 a.1435 e mise lo balao onde ghe piaxé in roi D bado. baldi. L badinus.
scaraò de proa. DSP 251 a.1548 ab omnibus patronis Balduini top.
vaxorum que ut vulgo dicitur (habent) lo balao. PCT 124 germ.
ABS 17. D bardoìn. L balduinus.
D baladoro. balau. balou. balaridùn. balarìn. L ballatori- balle d’àngeu sf. pl. (bot.) “Symphoricarpos racemo-
um. sus Mich.”
Balaram top. (Stella) MLC 244 (Chiavari).
RES 50 a.1590: Pian de Balaram. D panse de munega.
balaridùn sm. “ballatoio” balle d’aze sf. pl. (bot.) “Prunus insititia”
ADL (Vent.): cf. it. “ballo a riddone”, REW 7301. FPL.
D balao. D balla”
balarìn sm. “poggiolo, verone” balle de crava sf. pl. (bot.) “Centaurea scabiosa”
MP 18.4 (Pigna). PVG. VPL (Vent.) “pianerottolo” FPL (P.Nava).
REW/FPI 909. D balla.
D balao. baleidùn sm. (ornit.) “ballerina bianca”
balarìn sm. “ballerino” CLU.
GA 12.167 “arcaico”. D balerìn.
D balà. ballarina. balaur. baléira. balèn. balerin. baléira sf. “ballerina”
ballarina sf. “ballerina” MP 18.4 (Pigna)
GL 18.26 belle figgiœure…/ re quæ tutte vestîe da mat- D balarìn.
taçine/ pœran tente da scena ballarine. COM.1 95 che balèn sm. “ballerino”
ballarin-na stupenda era quella Pallerini! s’è mai visto PD 135 “plebeo”. GA 12.167 < bala(r)in.
ballâ, con tanta bravura? D balarin.
cf. CVM mil. ballarinna. balèna sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla alba)”
D balarìn. GO.
ballarina sf. (bot.) “Briza v.sp.” D balerìn.
FPL (PortoM., Mortola). ballenna sf. “balena”
D balerìn. PAB 39 e crea lo nostro segnor Dee pessi graindi e bal-
balarina sf. (ornit.) “cutrettola” lenne.
CLU. VPL. FPI 910 “gen.”.
D balenèa. L ballena.
D balàina. balerìn.
balenèa sf. “nave baleniera”
ballasteu sm. (bot.) “Punica granatum” NVM (Sav.).
FPL (Nizza). D ballenna. L balenerium.
balaù sm. “ballatoio, pianerottolo” balengu agg. “fannullone, sciocco”
DVO (On.) VPL.
D balao. balerìn sm. “ballerino”
balaùr sm. “ballerino” PD 340: “letterario”
MP 18.4 (Pigna). D balarìn.
D balarìn. balerìn sm. (ornit.) “cutrettola”
balazze sm. “citrullo” CLU.
FDT 2.29 (Triora). D balà. balàina. ballarina. baleidùn. beluina.
bale 154 balü

balesecche sm. (ornit.) “scricciolo” balista sf. “balestra”


CLU. BDS (Sav.).
D balla. D balestra. L balista.
balestra sf. “balestra” balìtura sf. “bacca, pallottola”
AG 146.360 che de guardarme o preposo/ da la balestra VPL.
de lo torno/ che ten in man l’aversario. PAD 359 a.1506 balma sf. “grotta, antro”
doe balestre de martinetto. ASF 754 balestre de banco FDT 1.44 (Triora).
fornite (AGM 780: “balestra grossa da posta, cui è nec- ASB 67 sgg.
essario un appoggio”) D barma.
ADL (Vent.). FNG 82 n.: balestra a pesarola (= balestra ballo/ ballu sm. “ballo, danza”
a torno, a martinetto); balestra de strevo (= balestra a LSE 31 almanco no anderà cum tanta vanagloria a li bali.
crocco). CIT 92 e in doî bâgi de galli/ tâ è scentao, chi dava eri ri
D balestrar. balista. barestra. L balista. balli. PVG ballu.
Balestra top. (Toirano) D ballà.
LAV 412 a.1568 la balestra. ballone sm. “rotolo di fune
D bareste. L balista. MNS.1 108 sgg. a. 1577 (Sav.) e qual si voglia ballone sia
balestrar vb. “colpire con la balestra; fig.” e resti di rubbi tredici. –– fillare… fillo per far balloni, o
AG 14.392 per zo che l’oio e fenestra/ d’onde esto peccao sartie per uso di mare. –– mettere sotto li detti balloni,
balestra. fassi o tavole acciò non possano pigliar alcuna humidita.
D balestra. –– detti fili ridutti in balloni
balestré/ balestrero sm. “balestriere, soldato armato L baloneta. baloneto. balonus.
di balestra” Ballorino cognome
AG 54.33 per poer esser oscisi/ da queli balestrei felon. VTS 98 a.1530 (Sav.).
PAD 387 a.1507 a dì 6 s’è cernuto in balestreri e schiu- balöstru sm. “balaustrata”
peteri con qualche imbrasatore 600 delle podesterie. CAD. RAN 167. PD 116.
D barestré. balota sf. “palla, proiettile”
balestrìn sm. (crostaceo) “pannocchia, squilla sottile ASF 753 balote de pietra, tra picole et grosse a numero
(Squilla mantis Rond.)“ dcc.
PML 384. D balla.
Balestrino cognome balottatione sf. “votazione per mezzo di palline”
VTS 89 a.1530 (Sav.). MCA 77 ca.1650 (Sav.) li due altri che in detta balotta-
Balestrino top. (V.Varatella) tione del rettore doppo quello haveranno avuto maggior
LAV 411-414. numero di balle…
D barestìn. L balestrinum. D balotori. abalotolare. L ballotationem.
Balestron idr. “corso d’acqua (Baiardo)” balotole/ balotori sf/m. “palline (bianche e nere) us-
LAV 412: Rio Balestron. ate per le votazioni”
D barescione. DSP 118 a.1487 non possa essere absoluto salvo ale balo-
Baleta idr. “torr., affl. del Letimbro (Sav.)” tole bianche e negre. TL.1 966 a.1459 duoi de elli a sorte
NTS 20 rian du Baleta (evidentem. da un soprannome). e duoi alteri a ballotole. PAD 345 a.1506 lo resto hanno
baleta sf. “pallina” fatto a balotori.
RAN 103 vezzeggiativo infantile. PVG. D balla. balottatione. barlottua. pallotatione. L ballota.
D balla. balotora.
baletu sm. “castagna fresca lessata con la buccia” balöxu agg. “melenso, fiacco”
CAD. PVG. BDS (Sav.).
Cf. ADP (Pietra) patate in balla “patate cotte con la buc- balòu sm. “ballatoio, pianerottolo; ponte di combat-
cia”. REW 908.1. timento della nave”
D balla. CAN 1847 p.45 (Sav.) me suvven che in sciòu balòu/
balezà vb. “impastare l’argilla (operazione dei va- gh’éa ün ommassu grande e grossu. GO. PD 119,123,
sai)” 346. PVG. pl. baluéi: PS 18. PD 128.
BDS (Sav.). JAN.2 265 it. baladore. AAG 124 sg.n.3 (cf. ven. bal-
D balla. L ballonus. adòr). PVB 205 < lat. vallum. REW 1023a.
baliace sm. “pagliaccio” P.A.VACCARI, ALM 1 (1924) 185 < lat. bellatorium.
TVD (Dolc.) V.USSANI, ALM 4 (1928) 171 < lat. bellatorium.
D pagiassu. B.MIGLIORINI, SR 19 (1928) estr.11 < lat. bellatorium.
ballica sf. (bot.) “violacciocca” ROS-BRÖNDAL, ID 16 (1940) 223-236 < lat. ballare; bal-
FPL (Nizza). lum/vallum. ABS 17 sg.
D baico. D balao. L ballatorium.
balìn sm. “pallino” balsana sf. “balzana, striscia di tela che tiene ferme
CAD “gioco delle bocce; pallino di cartucce da caccia”. le crespe degli abiti, i teli del materasso, ecc.”
PVG “pallottola di arma da fuoco”. RCG Diz. “fagioli in CAD.
erba” balsemo sm. “balsamo”
D balla. PS 2 s.xiv.
Ballìn n.p., m., “pseudonimo di G.G. Cavalli” D basemo.
CIT 135 l’ammartellao Ballin. CIT 137 e poesse dì sença balucià vb. “traballare”
cangià carroggio/ Ballin ro faeto so fin a un fenoggio. VPL.
CIT 139 Ballin a ra bella chi dorme. CIT 200 Ballin am- Balüccu top. (Loano)
basciao dri pescoei a ro serenissimo Zorzo Çenturion TCL “u Balüccu” da un nomignolo.
duxe dra rapubrica de Zena. D balla.
balu 155 banc

balumenoso agg. bambazu sm. “bambagia”


AG 68.6 con sparzi balumenoxi/ chi no cessam de bufar. MVS (Sarz.).
FAS 164. FA 330: ÷ gen. balümina “l’orlo delle vele”? D bombace.
AGC (sp. baluma (< volumen, involto) “lato di poppa delle bambaxina sf. “tela di cotone; lucignolo”
vele latine”): “sprazzi che investono la nave dalla parte di BDS (Sav.)
poppa”. AGN: (÷ barlume) “sprazzi baluginanti”. D bambagina. bombace. bombasina. bombazina. bum-
D balümina. baxìn. L bambaxina.
balümina sf. “il telo più lungo della vela latina” bambaxo/ bambaxu sm. “cotone”
CAD. AGC (ad AG 68.6): sp., port. baluma “lato di pop- CIT 58 ra tegno int’ro bambaxo in pavarina (la tratto con
pa della vela latina”. REW 9436. riguardo). RAN 19 bambaxu.
D balumenoso. D bombace.
balùn sm. “tombolo” bambìn sm. “bambino”
CAD. BDS (Sav.) “vezzeggiativo”
balùn sm. “escrescenza dell’olivo” D bambinettu. L bambinus.
PVG. bambinettu sm. “Gesù bambino”
L balla. NPD 63 fine s.xviii (Sav.) cao bambinetto dexideròu…
balùn sm. “pallone, palla da gioco”
D bambìn.
NTS 12 (Sav.): in tu zögu du balùn, top. (Sav.) sede di un
antico sferisterio, s.xviii-xix. bambòcia sf. “bambola”
OCD 24 (Carrega, Cartasegna): sg. e pl. VPL.
D balla. bambòcciu sm. “fantoccio”
(a) Balun-a “nome della Società Operaia Cattolica BDS (Sav.). PVG bambòcia “bambola”
Savonese” bambulìn sm. “scarabeo”
BDS (Sav.), s. xix_xx. PVG.
Cf. GO: Cumpagnia da Valun-a “compagnia di spiantati”. D babolu.
D valun-a. bamburdì vb. “tenere a bada, menare per le lunghe”
balunà sm. “fedele in processione” CAD.
BDS (Sav.). Bana top.
D balunettu. PCT 92 < long. *hariban.
balunettu sm. “lampada cinese; palloncino illumina- D bano.
to (luminaria)” banastra sf. “grossa cesta”
ADP (Pietra). CAN 1845 p.39 (Sav.) banastre de dinè.
D balùn. baluné. RAN 98, 103, 120. PD 363. REW/FPI 1035. GA 11.193
balüsciu agg. “stupido” sg. ADL (Vent.). MDB (Bord.) FDT 2.29 (Triora). BDS
DVA (VArr.). (Sav.). PVG.
balusco sm. “moneta” Cf. BIO 251 (Piac.), CVM mil. banastra, m.s.
PGF 30 s.xv. (Alb.) item testoni n.iii., balusco n.i., item D manastra. L banastra.
leoneti n. x. banhat sn. “gioco d’azzardo non proibito, in cui era
Balzi Rossi top. (Vent.) in posta la consumazione”
FCT 108 n.: erronea trad. di “bauzi russi”. N.LAMBOGLIA, MBA 401 n. a.1439 (Basses-Alpes): prov.
RII 6 (1951) 38. Cf. bausse russe (Ment.). FTL 75. bamburdì vb. “lusingare, tenere a bada”
D bausu. BDS (Sav.).
bamba sf. “cavità fatta per portare alla luce una ve- banca sf. “panca”
na d’acqua” AG 145.401 en rea bancha a la fin seze (sul banco degli
ROC 151 n. (Civezza): *balba, lat. valva. imputati). ASF 27 doe banche da sedere.
D balba. barma. CAD. PS 49. PVG.
bambaggia sf. “cotone” D bancarè. bancassa. bancascrenna. bancheta. banchetti.
GRD 127 a.1673 (Nizza) candelle… col stupino di bam- banchina. bancia. bancu. bancacce. banchela. rebanca(se).
baggia o sia cottone. banca sf. “striscia elevata di terreno”
D bombace. TCL s.v. castagnabanca (Loano).
bambagina sf. “tessuto di cotone” bancà sm. cassapanca, cassone”
MR 133 a.1593 (Alb.) un altro (paramento)… di bambag-
AG 37.41 è bem guarnio lo me bancha/ de cosse bone da
ina turchina.
bambala sf. “altalena” usar.
VPL. FA 330 “bancale”. FAS 162. MUI 131. FPI 933. DSA
D bambaxina. (VArr.). PVG: “cassone del mulino”
bambàscia sf. “cotone, bambagia” D bancale.
PVG. bancà sm. “falegname”
D bombace. MUI 131. GO. PD 108 “bancarà”. PVG. DEV.15. FDG
bambascio sm. cotone” 153, 157.
AAD 273 una strapointa di dimito di bambascio. AAD D bancalà. L bancararius.
283 una (straponta) di dimito di bambascio leonato. bancaccia sf.. “partezdell’ossatura interna della
D bombace. galea”
bambasio sm. “cotone” PSG 364.
AAD 269 un altro moschetto di tela di bambasio con li re- D banca.
cami bianchi fatti a fiorenza larghi. banchalà sm. “falegname”
D bombace. SGC 419 a. 1522 e sartori e cortelé/ thessitori e banchalé.
bambaso sm. “cotone” BDS (Sav.).
AAD 269 un altro moschetto di tela di bambaso. D bancà. bancalaro. bancarà. bancarè. pancalari. L ban-
D bombace. calarius.
banc 156 band

bancalaro sm. “falegname” banchina sf. “panchina


MNS.3 47 a.1721 (Sav.) bancalari e legnamari… maestri MOV 48 sul muro graffito/ che adombra i sedili rari/…
pancalari. GRD 109 (Alb.) per li garzoni che murano ed rivedrò domani le banchine/ e la muraglia e l’usata strada.
ajutano li bancalari soldi dieci di Genova al giorno. banchina sf. “banchina portuale”
D bancalà. NVM (Sav.).
bancale sm. “cassone per granaglie o castagne” banchina sf. “trave del mulino su cui riposa il perno
MUI 131. FPR n.15. FDT 2.47 s.xvi. (Triora). verticale della macina”
D bancà. bancå’. L banchale. PVG.
banchale sm. “cassapanca posta al fondo del letto” D banca.
ASF 723 un banchale grande… doe banche da sedere. bància sf. “sedia”
ASF 739 un banchale longo intagliato a cartochio. PCL 276 (Argentera)
ASF 762 Gloss. D banca.
D pancale. L bancale. bancå’ sf. “cassone per granaglie e castagne”
bancale sm. “copertura di stoffa” FDT 2.47 (Triora).
AAD 259 una copertura et suo bancale di velo arzuro vec- D banchale.
chio. AAD 269 uno moschetto di tela d’Olanda con li re- bancu sm. “banco da lavoro; trave che fa da soglia
cami larghi di tutti li colori fatti a Napoli, nuovo, con il alla porticina superiore di una capanna”
suo bancale. PVG.
AAD 247: “come il tornaletto, il bancale serviva a ornare D banca L banchum.
la parte inferiore del letto, nascondendo con una striscia banda sf. “elem. toponom. altomedievale”
di stoffa il saccone e il vano sottostante”. AMSSSP n.s. 8 (1974) 37 sg. Pian di banda. Costa di ban-
D pancale. L bancale. do”.
bancaottu sm. “banchiere, cambiavalute” REW 929.
GO. CAD. ADP (Pietra). banda sf. “parte”
L bancharotus. AA 20 da tuter bande se fazia cabane per abitare la pover-
bancarà sm. “falegname” agia.
RDB 107 (V.Dartona) tenzoi, cuxoei e bancaré/ scarzoei, banda sf. (mar.) “banda della nave”
tescioei, onzoei e zavaté. GL 4.1 intanto che lavoran za da NV (Sav.) .
cœu/ lorbaschi, meistri d’ascia e bancaræ’. DFC 48 ciôna, D abandàr. bandada. bandar. bandarda. sbandà. L banda.
seiga, picca, cianta/ un seccante bancarâ. MDB (Bord.) TVD bandada sf. “sponda del carro”
(Dolc.) DVO (On.) SDA 52 (Alt.) BDB 268 (Bonif.) VPL. ADL (Vent.). VPL.
FPR 2. FPI 933. D banda.
D bancalà. bandada sf. “bordata dell’artiglieria di bordo”
CAD.
bancardu sm. “crostaceo: favallo (Eriphia spinifrons)” bandar vb. “orlare”
AFV 424 (Vent.). BOV 555 a.1531 (Sav.) se le proibisse il bandar le veste
bancharè sm. “falegname” loro di frappe alcune di seta.
VCC 33 a.1480 (Sav.) lo banchare o vero caxee ali quali D banda.
sea licito acatar de le clhavature per loro overa. bandarda sf. “sponda amovibile del carro”
bancassa sf. “banco di pietra su cui poggiano i recip- TVD (Dolc.)
ienti delle olive da pressare al frantoio” D banda.
ROC 152 (Civezza). bandéa sf. “bandiera”
D banca. CAD. NVM (Sav.)
bancascrenna sf. “seggiola a spalliera” D bandeira.
GO “contad.” bandeéta sf. “ventaglio”
D banca. PVG.
banché sm. “banchiere” D bandereta.
AG 56.23 un segnor/ de gran richeze e grande honor/ chi bandéira sf. “bandiera”
Pero Banche se palava… PRP 346 (str.38) o ghe levà d’in man ra sa bandéira.
D banchero. L bancherius. D bandea. bandera. banderetta. banderolla.
banchela sf. “pesante legno che si pone sopra i re- bandera sf. “bandiera”
cipienti delle olive prima della pressatura” ASA 122 a.1390 (Alb.)
ROC 152 (Civezza) PRI 27 s.xvi (P.Murassana) là Colombo ciantò ra seû ban-
D banca. L banchella. dera.
banchero sm. “banchiere” Cf. SAP 391 a.lomb. bandeira m.s.
DMC 428 a.1510 le quali summe de denari sono state D bandeira.
mandate a diversi bancheri, et scripte, nomine depositi, in banderetta sf. “ventaglio”
li cartulari de dicti bancheri. RDA 68 e pertusà se fan re banderette/ per stà coverte, e
D banché. véi de reguiton. MVS (Sarz.) VPL.
bancheta sf. “panchetta” D bandeeta. bandureta.
BDS (Sav.) “inginocchiatoio delle lavandaie di fiume. banderolla sf. “ventola”
PVG ”panchetta; scanno per mungere”. PD 337, 340 “letterario”
D banca. L bancheta. PVG. VPL.
bancheta sf. “seggetta perforata” D bandeira.
ADL (Vent.) FDT.P 38 (Triora). bandezamento sm. “separazione, amputazione”
Banchetta top. “quartiere savonese” IVE 92 quello santissimo corpo cossi mosao semsa la tes-
NTS 11 s. xii. “Banchetta superiore, Banchetta inferiore” ta… o che grandissimo bandezamento, ne cognosuo; fo
Banchetti top. (Pigna) portà quella beneita testa (di Giovanni) davanti quelle
PSP 61 n.34: “nome di una strada dell’abitato, dai banchi tore, lo dì de la festa.
dei venditori ambulanti” FAS 163.
D banca. L banchetum. D sbadir.
band 157 bara

bandezar vb. bandire, scacciare” Baneta top. (Pigna)


AG 14.289 ogni vertue se bandeza/ quando l’ira for- PSP 61 n.35: top. fondiario.
tuneza. AG.14 618 e le boxie bandezemo. AG 37.73 lo banfà vb. “fiatare, ansimare”
sol resplende con gram luxe/ lo qua l’enverno e bandezao/ ADL (Vent.): REW 932.
quando era l’ayre nuverao. AG.38.19 ma paternostri e Cf. BIO 561 piem. banfé m.s.
missare/ som bandezai de lor hoste. AG 46.72 lantor vego bannire vb. “sottoporre al regime di bandita”’
pu bandezae/ ogni raxon e veritae. AG 70.50 tegner corte MPS 60 a.1550 (Stella) item li prati in li quali se sega er-
e grandeza/ e g‘enimixi bandezar. AG 144.24 raxon drit- ba in gualdo del comune sijno banniti… e duri detto ban-
ura e veritae/ me paren quaxi bandezae/ e aloitanae da cor. no insino che serano segati.
FAR 38 s.xiv (Sav.) fir bandeza: traduce lat. exulo, -as. D bandita. banno. L bannire. bandita.
FA 331. FAS 164. Cf. SAP 391 a.lomb. bandeçar m.s. banire vb. “bandire, esiliare”
D ambandezar. sbadir. L bandezare. TL.2 284 a.1464 et incarcerare et banire cauno contrafa-
bandìa sf. “regione di campagna” ciente.
TVD (Dolc.). PVG “riserva di caccia” D bandezar. L bannire.
D bandita. bannito sm. “bandito, fuoruscito”
Bandìa/ Bandìe top.
SBP 74 a.1547 un recettacolo di ribaldi e di banniti.
FBS 50 a.1481 (Sav.) Bandìe: “masseria nel Bosco di
Savona”. TAL 35 a.1539 la bandìa; a.1687 le Bandite: D bandio. bannire.
od. e bandìe. NTS 27 a.1584 (Sav. Montemoro) in te banno sm. “regime di bandita”
bandìe. MPS 60 a.1550 (Stella) item li prati in li quali se sega er-
D bandita. ba in gualdo del comune sijno banniti… e duri detto ban-
bandìo sm. “bandito” no insino che serano segati.
CIT 252 che re stradde e ri passi/ non solo dra çittæ’, ma D bannire.
dre frontere/ dri Zovi e dre Rivere/ libere da bandii e Bano top.
smarragiassi. RDB 23 deggian spazzà re nuvere d’errò/ PCT 92 Monte Bano <long. *hariban
dri bandìi che l’ère fan scurissimo. RDB 21 per puîra dri D bana.
bandìi che fan guerra. bansa sf. “bilancia”
D bannito. RAN 98. PD 143, 154, 156 sg., 336 (balantja, baranzia).
bandiota sm. “banditore all’asta delle terre pub- ADG 16. PVG.
bliche bandite da un comune per pascolarvi il bestiame” D baransa.
GRD 110. bânsella sf. “paranza”
D bandita. bandor. L bandiotus. RAN 165.
bandita sf. “territorio comunale il cui sfruttamento D baransella.
era soggetto a determinate condizioni” bansiga sf. “altalena, dondolo”
FTL.122, PCT 89 “elem. topon.” BDS (Sav.). PVG.
PSP.9 n.1 franco bann “canone di godimento”. D bansigase. bansigu. barsega.
D bandia. bandiota. bandite. bando. bannire. L bandita. bansigase vb. “altalenarsi”
bannire. PS 49. PD 161. GA 13.198 ÷ bansa “bilancia”
Bandite top. (Sav.) D bansiga. barsegà.
BG 126 sg. s.xvii. (Sav.) Ritano delle Bandite (affl. del bansigu sm. “altalena”
torr. Lavanestro).–– masseria nel Bosco di Savona. TAL ADP (Pietra) PVG. VPL.
35 a.1687 (Alassio) “le Bandite”, od. “e bandìe” PSE 251 ÷ it. balzare, cf. minza “milza”. PS 49.
D bandita. D bansiga.
bando/ bandu sm. “tributo; multa, penalità” baodanza / baodor sf/m. “baldanza, ardimento”
AG 36.11 ma se iusta o defenssion/ no me ne fai repren- sm. “baldanza, coraggio”
sion;/ e se som caito a bando/ star voio in vostro coman- AG 38.146 pricar li nostri e resbaodir/ che venze possan
do. AG 14.444 li gram segnor/ chi fan tar or leze e co- con baodor. AG 54.48 fazando lo viaio lor/ e navegando
mandi/ per far pagar li torti bandi. MPS 51 a.1550 e gran baodor… AG 102.59 e daito m’avei baodor/ a de-
(Stella) sii condennata in soldi sei per bando et altri tanti ver scrive tuto or. IVE 76 e preize baodanza a parlà cum
per la emenda. BDS (Sav.) andà in bandu “contravvenire questa soa adultera…
alla legge.” FA 331. FAS 149, 151, 164. SAP 391 a.lomb. baldor, m.s.
AGC 49 n. BLG 31: got. AGC. 50 n.
L bandum. D badamenti. resbaodor. L baldantia.
bando sm. “elem. topon.”
AMSSSP n.s. 8 (1974) 37 sg.(Var.) Costa di bando. baonexe agg. “(di timone) alla foggia di Bayonne”
Bando top. (Calizzano) VIA 89 sg. a.1476 (Sav.) timoni duy baonexi… timoni
BCB 106 “nome odierno di una vasta zona boschiva fra duy latini… –– timone uno baonexe.
Bardineto e Calizzano” baptagia sf. “battaglia, prova”
D bandita. IVE 45 e dee consentì a questa baptagia.
bandò sm. “cuffia da notte” D bataia.
GO. BDS (Sav.). LFL.1 24: fr. bandeau. baptesmo sm. “battesimo
bandor sm. “banditore” IVE 31 de lo baptesmo e de la soa morte.
IVE 95 zoane, voxe de cria in lo deserto… bandor de la D bateximu.
parola de Dee. bara sf. “grande carro”
D bandiota. CAD. RAN 167. VPL.
bandùn sm. “piastra di ferro stagnata” MIL 197: long. bâra, it. bara: “il rozzo carro a due ruote
CAD. dei contadini del nostro settentrione, dalla Liguria e dal
bandureta sf. “ventaglio” Piemonte alla Valtellina, all’Emilia e al Veneto”.
DVO (On.) PTA 611. FPI 1038.2.
D bandereta. D barastru.
bara 158 bara

bara sf. (mar.) “barra” baragnassu sm. “sterpaglia”


NVM (Sav.) bare custée “raggi delle coffe” ADL (Vent.).
D baramina D baragna.
barrà vb. “sbarrare, chiudere” bàragu sm. “casone diroccato”
ADL (Vent.) “arcaico”. VPL. SPL 736 (Taggia).
D baràu. L barragus. D bargu.
Baraban n.p. “Barabba” barale sm. “barile; misura per liquidi”
AG 95.164 Ieso Criste condanam/ e asoxem Barraban. MPS 54 a.1550 (Stella) che si faciano scandagliare li bar-
GP 295 sg. e li zue respoxen… noi si te demandemo ali.
Baraban. PS 49 s.xiv. Cf. DEP: piem. baral m.s.
FA 331. D barril. barla. L baral.
D barban. L baraba. baramina sf. “palanchino di ferro”
barabàn sm. “diavolo; spauracchio dei bambini” DVA (VArr.): “serviva un tempo a praticare fori nella
PRP 355 (2.41) ve diran/ chiu pezo ch’i no dixe a pietra per le mine”
Baraban. PS 49. E.G.PARODI, MRT 343 sg. PVG. REW
D bara.
940.
D barbàn. baransa/ barança sf. “bilancia”
baraca sf. “baracca,capanna CIT 240 quello cœu, cascia e minera/ de virtù tutte a
PVG. ADP (Pietra): fa baracca “fallire, abortire” barança/ de giustiçia e temperança.
FPI 963: pre-rom. *barra. FTL 175 “frequente elem. to- ADL (Vent.). DVO (On.) baranse: “le stanghe del carro”
ponom.” D balansìn. bansa. barança. baranço. baranza. L balança.
D baracheta. baracör. baracùn. baranza sf. “bilancia”
Baraca top. (Cadibona, Sav.) AG 14.130 monto persone an mara usanza/ de meter De
NTS 27 a Baraca. su la baranza/ de loi asdeiti monto via/ per far acreer la
baracàn sm. “cappotto; indumento di pelo di capra” boxia. AG. 56.63 tuto misem in baranza. AG 56.75 fo la
PAC 20. BDS (Sav.). baranza/ torna quaxi a unguanza. AG 61.18 esse pagao/
D barracano. con tar baranza o tar quartim. AG 75.37 per tener drita
barracano sm. “veste o coperta di pelo di capra” baranza. AG 143.386 maor poestai ai tu cha le/ da che tu
AAD 265 barracani rosi tre, e piu tre altri bianchi vergati le baranze te. AG 144.148 che no e ben egual baranza/ chi
de altri colori. l’un merma e l’atro avanza.
D baracan. L barrachamen. FA 330. FAS 148, 150.
baracheta sf. “capanna di cacciatori e carbonai” D balansa. baransa. baranço.
PVG. BDS (Sav.) “chiosco di vendita. baransella sf. “paranza, piccola nave da pesca”
D baraca. ADL (Vent.). ADP (Pietra). NVM, SDS (Sav.). BDS
barachìn sm. “pentolino, gamella” (Sav.): pl. baransette “barche da pesca accoppiate, con
BDS (Sav.). MVS (Sarz.). VPL. PVG: “termine vele latine”.
marinaresco di origine spagnola (etim. incerta). Genova VPM 226 sgg.: cf. napol. paranza “pesca di barche appa-
potrebbe essere stata il centro di irradiazione” iate”. Solo a Genova può avvenire l’incrocio con bansa
Barrachìn sm. “il diavolo” “bilancia”.[Ma cf. CAD “paransella”].
RDB 78 e andà se cren per questo drite in çe/ ma a casa D bânsella. paransella.
se ne van de Barrachin. baranço sm. “bilancio; equilibrio, bilanciamento”
baracoccu sm. “albicocca”
CIT 238 in baranço de scritura/ dre grandeççe che o com-
VPL.
baracör sm. “buontempone” parte/ crearixe a cointi a parte/ ra natura/ scœuve e paga a
BDS (Sav.): fr. Cf. BIO 251 emil. baraccà “goz- ra presença/ dro patron, chi re despensa. GL. 7.108 e
zovigliare”’ mentre lê ri ten tutti a partìo/ e che sta lì in baranço
D baraca. quest’assâto… COM.1 75 damme chi ro mæ libro de
bàracu sm. (bot.) “violacciocca” conti, che vœggio fa ro baranço. DFC 183 in baranço è
MLC 225((Sanr.). ALN 122, 185. VPL. RML 976 “mot ra partìa.
d’origine disputée”. D baransa.
D baicu. barantana sf. “strega”
baracùn sm. “fienile” BDS (Sav.) “personaggio del folklore del Ponente lig.”
FTL 175 n. PVG. barascietu sm. “ragazzino, birbantello”
Baracùn top. (Sav.) PRI 22 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) ma dimme, o barasci-
NTS 27 (Sav.) u Baracùn: “alle Fornaci di Savona, fra etu/ veitu moè ru me cheu?
Roei e Valcada” D barasciu. barassetto.
D baraca. barascio sm. “balascio, gemma color rubino”
Baragazzo top. (Ceno Sup., Riviera di Levante) RDB 61 dre perle, barasci e dri rubin.
EOL 23. PD 336.
D barigazzo.
baragna sf. “siepe morta; brughiera” D bâscettu. L balaxium.
RML 974. ADL (Vent.) “steccato di rami”. SPS 153 sg. barasciu sm. “ragazzo”
PVB 207, cf. fr. merid. baragno “siepe”. REW 942. FEW PRI 18 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) caru barasciu/ mi chi te
1.242. lasciu.
M.V. CALDARINI MOLINARI, AGI 55 (1970) 157. PTC 63: D barascetu. barassetto.
celt. *barros “sterpeto”. barassetto sm. “bambino, ragazzo”
Cf. CDL 752 a.910 campo qui dicitur baragia. RDB 99 (B.Schenone) veggo mirando in vui/ mille an-
D barragnassu. geretti/ una bella rionda fa per ere/ che puœran tenti ric-
baragna sf. (bot.) “Rubus fruticosus” chi barassetti/ davanti a ra grandezza dro De poere.
FPL (Nizza). D barasciu. barascetu.
bara 159 barb

barastru sm. barba sm. “barcaiolo”


DVA (VArr.) “fascia del torchio in cui si pone l’uva”. PPG 82 n.12 a.1485 ars barcharoliorum qui vulgo barba
ROC 152 (Civezza) “recipiente di legno per il trasporto appellantur.
delle olive dalla vasca al torchio”. D barbo.
D bara. L baratelus. barbabeccu sm. (bot.) “raperonzolo selvatico
barata sf. “baratto”
(Tragopon porrifolius L.)”
MNS.1 116 a.1577 (Sav.) tanto per via di compra come di
barata, o altro qualsivoglia modo di negocio. CAD. FPL. MLC 250. FPI 944. BDS (Sav.).
REW 943.a BLG 48 “tutti i nostri testi lat. e volg. igno- barbacàn sm. “muro fornito di feritoie per lo scolo
rano il senso di “lite, zuffa, lotta”: cf. MB 46 delle acque”
sg.(Bonvesin)” ATA 216. (Vent.) ADL (Vent.) ADP (Pietra): “apertura
D bâtà. bâtu. lasciata nei muraglioni per lo scolo delle acque”
barataor sm. “barattiere, imbroglione” D barbacana. L barbacana.
AG 140.118 no te acontar con lecaor/ ni con homo barbacana sf. “muro di rinforzo”
barataor. ATA 203 a.1382 (Alb.) e su li diti pay si faza la bar-
PS 49. bachana… et de soto da lo dito pilastro veio se faza una
D baratar. barbachana de palmi viii. et grossa parmi vi. per fermeza
baratar vb. “ingannare, truffare” de lo dito pilastro veio. TL.2 533 a.1468 circa la costruc-
PAB 83 e si ascosamenti agoaita de baratar aotri, dì ch’e- tione de la barbacana et antimuro.
lo e tal como la volpe. CRA 135: “viene oggi così chiamato il passaggio ripara-
D barataria. barataor. barate. barato. L baratare.
baratar vb. “impegnare nel gioco” to fra le mura e la prima schiera di case (l’intervallum ro-
PEG 42 chi a dinay o autre cosse in goardia de so segnor, mano)”.
e si li zoga e barata a so siente. D barbacàn. L barbacana.
barataria sf. “gioco d’azzardo” barbaccìo sm. “cinguettìo di uccelli”
PEG 42 li bem temporay che ello avera avuo, e tuti li mete CIT 254 ra marmaggia dri oxelli/ con gorgie a barbacii e
in jotonie e baratarie e ogni mar usansa. retornelli. GL 16.12 che barbaccìo no fan ri rossigneu.
D baratar. GO. ADP (Pietra)
barataria sf. “frode, truffa” D cìu barbaciu.
CAR 108 a.1576 che la detta compagnia sia tenuta et barba du segnù sm. (bot.) “Taraxacum officinale Villi
obligata alle fraudi et furti et baratarie che alchuno… (Leodonton vulgare Lam.).”
facesse. MLC 249 (Sav.).
baraté sm. “barattiere, ladro” barba de cüccu sm. (bot.) “lichene del larice e del-
GP 373 e creo… che tu si e peccaor, e uno barate como l’abete”
noi.
D baratar. FDT 2.47 (Triora): se ne facevano stoppe per fucili.
barateria sf. “gioco d’azzardo” barbaggia sm. “aiutante di cucina?”
CAR 28 a.1442 che zesen sopra zogo de barateria. COM.3 95 cœughi, sottocœughi, barbaggia, sciorbetté,
L barataria. sœunoei, fin ro busciolaio.
barateria sf. “bisca” barbaggià vb. “ciarlare; bofonchiare, farfugliare”
CAR 28 a.1442 se al fosse alchun de la dita compania che GL 14.14 ro campo (l’accampamento militare) che
zese a la barateria o in atro logo a zugà in dì de lavor… avvilìo o barbaggia/ imparerà a resiste. GL 18.60 così da
barato sm. “inganno, frode” turco/ barbaggia franco questa lengua e quella. GL 18.87
PEG 40 cusì a lo diavo diverse maynere d’enzegne e de per fâ nœuvo incantæsmo, lé barbaggia/ nœuve gi-
barati per inganar la gente. PEG 43 si tu vay iotonizando astemme… COM.3 77 perché voi âtre donne vorei sem-
goriardando femene e barati e fuxarre. PAB 55 fom con- pre barbaggià, e questo vœu dì avei a lengua longa.
dempnai… per la multitudem de lor barati…–– anchor GO. PVG.
che bem avereamo sapuo lo barato. FPI 944. PVB 218 ÷ barba; berbu < verbum [ma è ono-
D baratar.
baràu sm. “steccato” matop.].
DVO (On.). D barbaggiœu. barbagiùn. barbatà.
D barrà. L barragus. barbagianni sm. (ornit.) “barbagianni (Strix flam-
baraüccu top. “Badalucco” mea)”
ADL (Vent.): badaluccu > baladuccu. CLU. PVG.
L baalucum. barbaggiœù sm. “mormorìo”
barba sf. “barba” GL 16.12 ro ventixeou/ fra fœuggia e fœuggia andando
ADG 13, 103. PVG. ciancianìn/ pâ ch’o treppe, e o fa assi ro barbaggiœu (TT
D baiba. barbarussa. barbazuo. barbèn. barbetta. L barba. mormora l’aura, e fa le foglie e l’onde/ garrir, che varia-
barba sm. “zio” mente ella percote).
AG 91 39 paire, frai, barba e coxin. PNC 151 a.1447 D barbaggià.
(Carr.) el magnifico nostro barba meser Thoma de barbagiùn sm. “chiacchierone”
Campofregoso… LSE 25 al vesco, so barba. PAD 344 PVG.
a.1506 lo padre e avo con uno suo barba. GBV. a.1514 D barbaggià.
s.v. patruelis: barba. DSP 200 a.1526 padre, avo, barba o Barbàia top. “Barberia”
fratello. OSC 39 a.1600 (Sav.) fra padre e figlio, fratello
e fratello, barba e nipote, socero e genero. PVG. PD 135: GL.
FPI 944, 945a. RGS § 380. DEV 16. LP 27. L barbaria.
Cf. DANTE, Par. 19.137 l’opere sozze/ del barba e del Barbàira top. “affl. del torr. Nervia”
fratel. SAP 391 a.lomb. barba; BIO 251 emil. barba, m.s. LTI 33 sg. n.10 a Barbàira. PSN 98.
D barbàn. barbani. L barba. D balbàira. L balbaria.
barb 160 barb

barbàn sm. “zio” barbasìu sm. “freddo intenso, pungente”


PRP 360 (5.2) tu senza paire, e mi senza barban. BDS (Sav.).
MP 14.48; 18.4 (Pigna). barbatà/ -ar vb. “chiacchierare, ciarlare”
PRA 380. C.SALVIONI, Per i nomi di parentela in Italia, MP 18.5 (Pigna) barbatar. TVD (Dolc.), PVG barbatà.
RIL s.2. 30 (1897) estr. p. 9. D barbaggià. barbatuna.
D barba. barbano. barbatagiu sm. “mangime per le bestie”
barbàn sm. “orco, diavolo, spauracchio” MDB (Bord.).
GL 20.27 esti quattro barbai ladroin. PVC 52 s.xix. ün D barbutagiu.
fantasma parlante/ …questo specie de barban/ ün librassu barbàtoa / barbàtua sf. “farfalla della sera”
avéiva in man/ cun caratteri de fögu. VPL (Sp.) barbàtoa. PVG barbàtua.
CAN 1848 p.46 (Sav.) ch’a me pigge manaman/ pe a D parpaggiöa.
bazara o pe u barbàn? barbatuna sf. “chiacchierona”
E.G.PARODI, MRT. 335: lig. e prov. G.PARIS, ROM 27 PVG.
(1898) 152. PS 49. PD 122 (pl. barbwèn); 341. RAN D barbatà.
103. barbazuo agg. “che ha la barba incolta”
D barabàn. AG 146.40 che tu e si incativio/ ruzenento e barbazuo.
barbano cognome PS 32, 49.
VTS 82 a.1530 (Sav.). D barba.
D barba. barban. barbé sm. “barbiere, chirurgo”
barbaottu sm. (ornit.) “rondone (Gypselus apous PAD 409 a.1507 Bartelo barbe (altro ms.: bertolus bar-
Illiger.)” berius)
GO. PAG 239. PRP 347 (str.39) gh’eira in Taggia duoi barbei. GL 11.71
D barbòutu. ro barbé… con ro ferro o fottigna.
barbaperu sm. (ornit.) “scricciolo” CAD in molti paesi liguri: “chirurgo”. RGS § 14, 113.
CLU (Calizz.) D barbero. barbiero. L barberius.
Barbara n.p., f. “Barbara” barbé sm. “tàfano”
RDB 79 ma po’ che sta con voi m’è deviaou/ ni ciu PVG.
Barbara bella me parlè… (Ca de) Barbé top. (Santuario di Savona)
PD 135. NSS 227.
D barboa. barbua. barbura barbel sm. “labbro”
Barbarasco top. (Gen.; Lunig.) REW 944 “barba”: gen. barbel “Lippe” (non compare
FFN 337. HSL 18.90 < barbarius n.p. nell’indice).
L barbarascum. barbén sm. pl. “barbigli della gallina”
barbaresca sf. (bot.) “fico d’India” PVG.
DVO (On.) D barba. barbena. barbenga. barbigi.
barbarescu sm. (ornit.) “fringuello; fringuello corso Barbena top. (Alb.) Castelvecchio di Rocca Barbena
(Fringilla montifrigilla)” CL 13. SLS.1 267: in rapporto con il culto della verme-
BUL 411, 446 (Gen.,Sav.). na. N.LAMBOGLIA, RSL 25 (1959) 268: cf. celt. *bebros
D fringuello. “castoro”. Possibilmente connessio con lat. verbena.
barbarì sm. “barbaresco, berbero” barbena “doppio mento; barbigli della gallina; gio-
RV 75 s.xii. no t’entend plui d’un toesco/ o sardo o bar- gaia della vacca, pizzo della capra”
barì. BDS (Sav.). PVG.
FAS 152 n. PAL 15. PFM 131: “è prov. anche morfologi- D barbén.
cam. (caduta di –n)”. barbénega sf. (bot.) “Verbena officinalis”
bàrbaro sm. “infedele, saraceno” FPL (Nizza)
AG 56.148, 158 a barbari te vendero. –– fo menazao/ … barbenga/ barbengu sf/m. “guancia (di animali);
a barbari esser venduo. giogaia”
FAS146. CAD. GO. RCG (Diz). PVG.
D barba. FFN 367: barba + suff. germ. –ing.
barbarota sf. “ragno” D barbén.
MP 18.5 (Pigna) < babarota (*babb. “insetto”) + barba. Barberino cognome
D babarota. VTS 110 a.1530 (Sav.).
barbarussa sf. (bot.) “specie di vite (Vitis vitifera barbero sm. “barbiere”
v.sp.)” ASF 724 in la camera del barbero. un par de lenzoli de tel-
FPL (Gen., Alb.) la de caneveta.
D barba. L barbarubea. barbarugia. AA 254 artista barberi citadini de Saona.
barbasciuscia / barbasciuscio esclam. D barbé.
GL 18.34 quella resâta, e dixe: barbasciuscio! COM.4 20 Barbero cognome
o l’è generoso comme un re de coppe. O me pà un de VTS 87 a.1530 (Sav.).
quelli lemi dûi da cœuxe… barbasciuscia. barbeta sf. “canapo, cavo”
D barbasciüscia PPG 538 a.1561 la barbeta del schifo. NVM (Sav.).
barbasciüscia esclamaz. D barba. L barbeta.
PVC 26 s.xix gran scuverta ch’ho mai fètu!/ che me a nê- barbette sf.pl. “escrescenza di carne nella bocca del
gan? barbasciüscia!/ ma ohimè mi, cose gh’è stetu?/ ün cavallo, che gli impedisce di mangiare”
gran ventu forte sciüscia. BDS (Sav.) barbasciüscia. CAD.
CPD 13 (Sav.) “appellativo rivolto a un vecchio” DVA barbetu sm. “uomo crudele, brigante”
(VArr.) “esclamaz. riferita a unforte vento” MP 18.5 (Pigna): cf. piem. barbet “prete valdese”.
D barbasciuscia. FPI 944 “lig.”
barb 161 barc

barbexìn sm. “orzaiolo” barbunàira sf. (bot.) “Ononis spinosa”


DVO (On.). DVA (VArr.). FPL (P.Nava).
REW 9269. D burgognaira.
D barbexu. berbexìn. barbunassu sm. (bot.) “cetonia”
barbexu sm. “specie di fungo (Polyponus frondosus)” DVO (On.). FPI 999.
PVG. Bàrbura n.p., f. “Barbara”
D barbexìn. ADL (Vent.): dissimilazione.
barbiero sm. “chirurgo” D barbara.
GRD 110 a.1621 (Diano) ogni barbiero ossia chirurgico barbussà sm. “barbazzale”
che vada a medicare. DVO (On.).
D barbé. barbutà vb. “balbettare”
barbieru sm. (ornit.) “sparviero” RAN 98. PVB 218. ADL (Vent.).
CLU. D barbottu.
D sparvé. sparveru. barbutagiu sm. “miscuglio di erbe cotte per cibo dei
barbigiu sm. pl. “barbiglio della gallina” cavalli”
PVG. TVD (Dolc.) ADL (Vent.): “beverone” (fr. barbotage).
D barbén. D barbatagiu.
barbixén sm. (ornit.) “cinciarella, codibugnolo” barbuttu agg. “balbuziente”
CLU. RAN 98. REW 898. GA 13.198 ADL (Vent.).
barbixi sm. pl. “baffi” D barbottu.
GL 4.16 affiræ’, che l’è tempo, ri barbixi (siate corag- barca sf. (bot.) “specie di erbaccia: paléo (Setaria
giosi). verticillata P.B.)”
RAN 19. PD 336, 350 semipopolare. REW 948. FDT 2.47 (Triora): in Liguria: panigastru.
ADL (Vent.). PVG. D bagera. baicu. panigastru. parigu.
barbo sm. “trasportatore” (erba) barca sf. (bot.) “Brachypodium sylvaticum”
SLS.2 259 marinai e barbi di Genova, adibiti all’industria FPL (Monte Ermetta).
dei trasporti, negli statuti loro del 1614. barca sf. “imbarcazione da carico a rimorchio di navi
Cf. E.BESTA, Fonti: legislazione e scienza giuridica, in: di grande portata”
Storia del diritto italiano, vol.I/2 Milano 1925, p.705. AA 81 fese imbarcare 300 fanti sopra 19 vaseli picoli tra
D barba. L barba. barbi. bergantini e fregate e barche da nave.
Bàrboa n.p., f. “Barbara” CAD. RAN 16 PVG.
GL 7.115 Santa Barboa. D barcata. barrichia. barcaiö. barcarezo. barcarisu.
PD 145. barche. barchezà. barchia. imbarcà. imbarcaderu. imbar-
D barbara. cazö . L barca.
barbollu sm. “insetto” barca sf. “costruzone mobile per lo stivaggio del
PAG 76 “parassita dei legumi”. PD 345 “bacherozzolo”. fieno”
FPI 999 “lucciola” PVG “scarabeo”. ADP (Pietra) “formata da quattro pali agli angoli e un
D babolu. tetto mobile di paglia”.
barbotà vb. “parlare a vanvera; borbottare” PTA 630 sg.:”voce it. centro-settentr.: grande cumulo di
PRP 338 (str.1) ro barbotà de quei grossi buffoi. GL 9.43 biade che si fa poco prima della trebbiatura”.
e un barbottà in turchesco, bruttamente. PVG TAL 36: voce frequentissima nella topon. lig. FTL 175.
“tartagliare”. MMF 117: compare in una illustrazione del s.xvi., uguale
D barbotè. barbottu. a quella odierna.
barbotè vb. “balbettare” COM.1 113 barca de fen. GO. ADL (Vent.).
SDA 47 (Alt.) REW/FPI 958. MIL 196 tosc. balco < long. balk/palk
D barbotà. “impalcatura”.
barbottu agg. “balbuziente D barche.barchette. barcon. bargu. L barca. barconus.
RAN 76 s. xvi. PVG. MVS (Sarz.). paragus.
PVB 218 ÷ berbu (< verbum); barba; balbus. barca de legne sf. “ammasso di legna da ardere in
D barbotà. barboton. barbutà. barbuttu. forma di parallelepipede”.
barbotòn agg. “balbuziente” PAG 24.
MCM 43 (CastelnM.). barcaggiu sm. “arnese fatto di canne per pescare le
barbòtua sf. “impedimento, ostacolo” anguille”
BDS (Sav.). GR 29 (Riviera di Ponente) TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
L barbota. D arcabbio. L barcalium. scarcabium.
barbòutu sm. (ornit.) “rondone (Cypselus murarius)” barcaiö’ sm. “barcaiolo”
CAD. PD 124 barbarottu. CLU. CAD. PD 151. NVM (Sav.). FDG 171.
D barbaottu. D barca. L barchairolus.
Bàrbua n.p., f. “Barbara” bàrcanu sm. (bot.) “violacciocca”
GO. PD 137. MLC 225 (Sav.). LL 58: gall. *bankos (cf. TAL 36). DVO
D barbara. barbuìn. (On.). ADP (Pietra).
barbui sm. pl. “afta bovina” D baicu. barcaru. barchi. barcu. sbàrcano. L barcana.
PVG. barcareso sm. “l’insieme delle barche nel porto”
Barbuìn n.p.,f. dimin. di “Barbara” AA 136 per salvacione de tuto lo barcareso che poteseno
GO. fare uno murato…
D barbua. D barca.
barbulìn sm. “scarabeo” barcarisu sm. “scaletta di accesso alla nave”
PVG. NVM (Sav.).
D babolu. D barca.
bàrc 162 bard

bàrcaru sm. (bot.) “violacciocca” barcu sm. “fieno disseccato in pianta”


FPL (Mortola) FDT 2.47 (Triora). TAL 36. ADL DVA (VArr.).
(Vent.). D barcassu. barchettu. barchin.
D baicu. barcanu. barcu sm. “imbarcazione, bastimento”
barcassu sm. “fieno rinsecchito in pianta” NVM (Sav.). FPI 952.
DVA (VArr.). barcu bestia sm. “bastimento a vela; golettta”
D barcu. BDS (Sav.). SDS (Sav.).
barcata sf. “carico di una barca” barcülà vb. “meditare, fantasticare”
MNS.1 130 a.1577 (Sav.) saranno tenuti… pagare per og- TVD (Dolc.).
ni barcata soldi sette. EGS 107 a.1625 (Taggia) per con- barchum/ barcùn sm. “balcone, finestra”
to della barcata del grano. LDV 14 a.1384 (Alb.) et en cascauna faza de la dita capel-
D barca. L barchata. la si faza un barchum. FDG 152. PVG. RGS § 15 pl.
barche esclam. eufemistica barcuìn.
FDT 10.65 (Triora). D barcon. barcurà.
D balla. barca. barcurà sf. “finestrone nel fienile”
Barche top. (Alassio, Loano) MP 18.5 (Pigna) “balconata”
TAL 36. TCL. FTL 175. D barchum. L balconata.
D barca. bardachìn sm. “baldacchino
barchetta sf. (ittiol.) “sciarrano scrittura, perchia CAD. PVG. MVS (Sarz.).
(Serranus scriba L.)” D baldachino. bardachino. L baldachinus.
PML 356. RCG 263. TTC 118. AFV 417 (Vent.). bardachino/ bardachinu sm. “baldacchino”
Barchette top. (Loano)
AA 117 li anciani ge portavano sopra (il Corpus Domini)
TCL.
D barca. L barcheti. il bardachino. BDB 269 (Bonif.): bardachinu
barchettu sm. “fieno rinsecchito in pianta” D bardachìn.
DVA (VArr.). Bardàn top. (Pigna)
D barcu. PSP 80 sg. Ciàn Bardàn: prob. long. (cf. Bardineto,
barchezà vb. “andare in barca” Bardino, ecc.)
AG 36.46 e chi per lo necessitae/ barcheza vor in ver D bardana.
citae. bardana sf. (bot.) “lappa, lappola (Arctium lappa,
GO. CAD. NVM (Sav.). Arctium minus v.sp.)”
FAS 164. FPL (Gen., Dolcedo) PVG 179 sg.
D barca. L barchezare. EMD 66 lat. class. *bardana “grande bardane” (Ps.Apul.
barchì sm. “vasca di fontana; fontana” 36.1.23) autre nom de l’ herba personacia.
GO. CAD. RAN 167 cf. a.prov. barguiu “truogolo”. T.BOLELLI, “Ann.Sc.Norm.Pisa” s.2.11 (1942) 148-162.
PVB 207 < barca. PRA 376, 383. GA 13.198. FPI 952. TB 17.146 esclude una deriv. celtica. PGC 102 n.: lat.
D barchìn. bracchì L barchile. bardana (lettura incerta in Ps.-Apul.36) CTB 234: cf. top.
barchia sf. “barca” Bardineto.
PAD 413 a.1507 vituarie, paferri, sappe, baili, picconi e D barda. bardaney. bardano. bàrdena. bardena. bàrdina. L
martelli… da carrigare ancora barchie sei. bardena.
D barca. Bardaney cognome
barchile sm. “fontana, vasca di fontana” VTS 118 a.1530 (Sav.).
GRD 110: F.PODESTÀ, L’acquedotto di Genova, Genova D bardana.
1879 p.26: “fontana costrutta in massiccio di pietra o bàrdano sm. (bot.) “Tussilago farfara”
marmo, generalmente sormontata da scolture e munita a FPL (VArr.). BCB 112 n., 113 n. (VArr.).
una certa altezza di uno o più cannoni che gettano ac- D bardana.
qua”. bardasa sm. “cinedo (voce ingiuriosa)”
barchìn sm. “fieno rinsecchito in pianta” CAR 92 a.1533 se el fose alchuno de li compagni chi dis-
DVA (VArr.). ese a uno altro de li dittii compagni bardasa.
D barcu. Cf. CVM mil. bardassa “mariuolo”.
barchìn sm. “fontana” D bardascia.
D barchì bardàscia sm. “ragazzo”
barcon sm. “balcone, finestra” DFC 54 quello bardascia/ de l’orbo de Cupiddo. SB 759
AG 53.148 far barcon en grande aoteza. AG 53.153 non
ca.1850 (Chiav.)
g e barcon ni fendeura. IVE 41 se fasean a lo barcon. AA
266 Ioan Antonio del Bono fu inpicato per ladro e omi- RAN 91. ALN 101 sg. < ar. bardag “schiavo”. REW
cidiario ali barconi de lo palacio de la justicia. CIT 68 oh 956.
che bella coaçça de cavelli!/…/ ma chi s’imbatte a D bardasa. bardasciata. bardasciöra. bardasotu.
veigheri in barcon/ desteizi in sciù ra groppa… CIT 143 bardasciata sf. “ragazzata, leggerezza ”
zà ro levante s’arve cæro/ ma chi no s’arve porte ni bar- GL 1.45 quarche bardasciata (TT follia d’amore).
coin. RAN 59, 80 s.xvi (B.Cigala), s.xviii (GL). DFC 48 D bardascia.
no ghe manca un tremelœurio/ che i barcoin me fa tappà. bardasciœura sm. ragazzo sventato”
DFC 62 mi me stuffa, scià Minetta/ quello sta sempre a o GL 1 59 a partorì sto bello bardasciœura/ soffia ra bella a
barcon/ e se passa un scarlafon/ fa l’amô e cicciorà. Bertordin Sofia (TT lui ne la riva d’Adige produsse/ a
FAS 150. AGC 50. Bertoldo Sofia, Sofia la bella). GL 5.51 a ste belle raxoin
D barchum. L barconus. ro bardasciœura/ o chin-a ri œuggi in tera, e asbascia ri
barcu sm. (bot.) “Narcissus L.” are. (TT l’audace garzone). GL 16.27 ri doî… sciortan
MLC 269. LL 58 “violacciocca”: gall. *balkos DVA fœura/ e se fan véi da questo bardasciœura.
(VArr.) pl. barchi m.s. RAN 90.
D baicu. barcanu. D bardascia.
bard 163 bare

bardasotu sm. “ragazzo robusto” bardu sm. (ornit.) “sordone”


MVS (Sarz.). CLU.
D bardascia. D barduna.
bardella sf. “lastra di pietra; pedana posta davanti al barduna sf. (ornit.) “germano reale”
caminetto” CLU.
MOB 153 a.1691 (Sav.) il solo poi dell’oratorio e del coro D bardu.
sii battume, e li scalini e bardella di ciapa. bardüssà sm. “barbazzale, parte del finimento del
CAD. PAG 31. BDS (Sav.) “pedana parafuoco” cavallo”
PCT 104 long. *bridilo “striscia”. CAD. PAG 220. FPI 944: ÷ bardare, oppure dissimi-
D bardellino. bardellone. lazione b-b > b-d.
Bardela top.
barré/ barrér sm. “rete a sacco montata su barre di
PCT 104 Punta Bardela. < long. *bridilo “striscia”.
bardellina sf. “tipo di sella” legno”
CAD. REW 955. ADL (Vent.) barrè… MP 18.5 (Pigna): barrèr < barra?.
Bardellino top. D barella. L barrellum.
PCT 104: Monte Bardellino. Barré top. (Andora)
Bardellone top. SCT 118 s. xviii.
PCT 104 Monte Bardellone. barecca sm. “ragazzo”
D bardela.bardellino. GL 5.13 de ciù ghe pâ che o l’inscie, e ro trasporte/ l’onô
bàrdena sf. (bot.) “lappa (Arctium lappa)” d’esse lê l’ommo onnipotente/ e ro barecca o se ne fa ban-
MLC 248: Arctium minus Schk., v.sp. FPL. dera/ che sempre piaxe laoude, o fâsa o vera. (TT il
TB 17 146 sg. FPI 956.b BCB 112 n., 113 n. giovinetto)
D bardana. L bardena. D barechetta.
bardena sf. (bot.) bardana (Arctium lappa)” barechetta sm. “giovane inesperto e presuntuoso”
J.HUBSCHMID, Orbis 4 (1955) 220: parola di substrato GL 5.21 sto ciarlé/ … barechetta, spusetta, papagallo (TT
pre-i.e. fanciullo… inesperto)
D bardana. D barecca.
Bardeneto top. barréga sf. “tugurio”
PCT 122: Monte Bardeneto. ITG. 11.
D bardineto. D bàregu.
Bardeneu top. bàregu sm. “capanna, tugurio, casa diroccata”
PCT 122, 124 Bric Bardeneu. GR.24 a.1621 (Diano) chi prenderà letame nelle casette o
D bardineto. come si dice bareghi. FDT 2.47 (Triora) DVA (VArr.).
Bardi top. “locale umido e scuro in fondo alla casa”. FCL 60: elem.
PCT 87 sg., 120, 122:Colle Bardi; Valle Bardi: germ. toponom. (Diano).
D bardone. L bardus. LV 90. REW 6253. SPL 736 (Triora). SLS.3 169 (Taggia,
bardigliu sm. “specie di marmo misto bianco e Triora). J.HUBSCHMID, ELH, I. 45: < pre-i.e. *barra. Cf.
ceruleo” DUC 576 baregum: septum ex cratibus quo per noctem
CAD. grex includitur. HB 76 a.lomb. baricum, barcum “stecca-
bàrdina sf. (bot.) “lappa bardana (Arctium lappa)”
to per le pecore”.
PVG.
D bardana. D bargu.
Bardineto top. “Bardineto” Barella cognome
CTL 13. SCT 89: < Bardinus, Bardus, n.p. CTB 233: < VTS 117 a.1530 (Sav.).
bardana fiton. PSP 81 < longob. Bardo, n.p. BCB: < bar- D barré.
dana. PCT 122, 124: piuttosto che longob., < bardana. Barrème top. (Basses-Alpes, Fr.)
D bardeneto. bardeneu. bardino. L bardineto. PTP 24. REW 963a.
Bardino top. Barescione top. “affl. del torr. Varatella”; fraz. del
CL 13. SCT 89. ST.9 66. PSP 81. PCT 122. Comune di Toirano”
D bardineto. LAV 412: *balestrone.
bardoia sf. “baldoria” D balestron. bareste. L barexonum. barexum.
GO. CAD. PAG 28: anche falò festivo. Bareste top. (V.Varatella)
L baldoria. LAV 412 sg.: catasto a.1568 La Balestra
Bardoìn n.p., m. “Baldovino” D balestra. barestìn. barescione. L balista.
GL 1.9. Barestìn top. “Balestrino (pronuncia locale)”
D balduini. L balduinus. LAV 412.
Bardolla cognome D balestrino. bareste. L balestinum.
VTS 72 a.530 (Sav.). VCC 35 a.1532 (Sav.) messer Pietro barestra sf. “balestra”
Antonio Bardolla. AG 39.108 barestre an e tante e tae. AG 49.282 barestre,
Bardone top.
lance e pree.
MPS 9: germ.
D bardi. D balestra.
bardotu sm. “garzone, ragazzo” barestra forlana f. mentitore, persona inaffidabile”
VPL. GL 1.69 quello barestra forlana/ dro grego imperatò (TT
bardu agg. “di colore grigio (di animali)” il greco imperator fallace).
PAG 227 gattu bardu “gatto soriano”. REW 6232. ADL barestra forlana (sf.) esclam.
(Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. MVS (Sarz.). CIT 51 che in veime ognora fa re fuze torte/ Ah! barestra
VPL. forlana! crio forte/ a mi vendeme a costo/ sì caro e prexi-
D barduna. L pardus. mao ro so d’aosto?
bare 164 barl

barestré sm. “balestriere, soldato armato di balestra” barifardona sf. “pasticciona?”


AG 38.112 li barestrei son tar e tanti. AG 49.129 cum DFC 211 dæ caoza a vostra moære: ma son quelle/
barestrei tuti acesmai. RDB 9 est’orbo barestré (Cupido). mamme barifardon-e così fæte/ che in quello tempo
PRI 15 s.xvii (G.CHiabrera, Sav.) quell’orbo barestré. v’han bruttao ro læte.
FAS 330. FAS 143. PD 131. Barigazzo top. “monte (Taro Sup.)”
D balestra. balestré. L balistarius. EOL 23.
barestriggia sf. “stella o cometa che appare in pieno D baragazzo.
giorno” barrigello sm. “bargello, ufficiale di giustizia”
CIT 231 re nave che da parte oltramontan-e/ con carte e SPC 4 a.1610 (Sav.) il barrigello e famegli haveranno nel-
barestrigge/ a miggære de migge/ navegan pe re stelle tra- li casi seguiti fuori della città, e sbarri, quella mercede la
montan-e. CIT 252 che a questa barestriggia/ l’œubbri- quale è tassata per le esecuzioni civili secondo la distan-
gava l’onò dra so famiggia. GL 4.28 comme a ro sò se ten tia del luogho.
ra barestriggia/ ognun ghe mira addosso, e re solacche/ D barrexello.
mœuve, e camin-a a traversu camìn. (TT: sì come là dove barril sm/f. “barile”
cometa o stella/ non più vista di giorno, in ciel risplende). DPC 173 ca.1180 (Sav.) et barril due et una da far buada.
barrexello sm. “bargello, ufficiale di giustizia” –– et barril una calavrese. –– et d(en). v que ei trovai in-
GL 3.4 se pâ scappaou de man dro barrexello. COM.1 59 ter barril.
Ah, meschìn de mi! assassiname a questa manera! Animo, REW/FPI 1038. HSL 18.126. DPC 175, 177, 181 sg.
presto, un barrexello… Treitò, vaggo a ra giustiçia. D barale. barì. barile. barila. barilà. barilaro. barilotu. bar-
FPI 959. la. L barilis.
D barrigello. L barrixellus. barila sf. “barile
barga sf. “capanna, riparo” MPS 54 a.1550 (Stella) tutte quelle persone che hano bar-
REW 958. TB 17.147: non celtico, forse mediterr. LPT ile a le quale se misura in lo territorio de la Stella debiano
230 “lig. alpino”. farle scandagliare.
Cf. BIO 59 (V.Malenco) “gruppo di case abitate solo in D barril.
certe stagioni”. SPS 130: lomb. barc “gruppo di case barilà/ barilaro sm. “barilaio, bottaio”
montane”: mediterr. PTL 74: pre-latino, elem. topon. DTC 643 a.1447 ogni homo lo seguitava/ como altra vol-
ladino. ta lo barilaro. MNS.3 64 a.1577 (Sav.) arte dei barillari.
D bargu. L paragus. bargae. MNS 66 a.1633 non sarà lecito… ad alcun maestro barri-
Bargaggio top. (Trebbia Sup.) laro comprar doghe… PVG barilà.
EOL 23. D barril.
D bargagli. barile sm/f. “barile
Bargagli top. (alta V.Bisagno) MPS 54 a.1550 (Stella) sia condennata… et oltra di
EOL 23: ant. bargalium. PTP 25: < i.e. *bhergh “monte”? questo li siano bruxati li barili. AA 212 lolio valeva da
D bargaggio. bargaglina. bargalla. borgallo. L bargagi. lire 20 fino in lire 22 la barile. MNS.2 43 a.1577 (Sav.)
bargaglina sf. “donna di Bargagli” che essi censali non possano… pretendere… de ollei
GF 5 s.xix a bela bargaglina. denari dodici per barile.
D bargagli. D barril.
Bargalla top. (Riviera di Levante) barilotu sm. “barilotto”
EOL 23: monte. PVG.
D bargagli. D barril.
Bàrgema top. (Alpi Maritt.) barilotu sm. (ittiol.) “gallinella, cappone bruno
HGL 204 sgg.: gall. *berga, germ. *berg. (Trigla (Aspitrigla) obscura L.)”
L bargema. TTC 144.
bargu sm. “costruzione quadrata di muro a secco, baritèr sm. “setaccio”
con tetto piramidale di paglia. Il piano inferiore serve di MP 18.5 (Pigna) : a.prov. baritel.
stabbio, quello superiore per il riposo dei pastori” D buratu.
LPT. 230 lig. alpino. RRL 67. SLS.3 169. SPL 736. barla sf. “piccolo barile da vino portato ad armacol-
D baragu. barca. baregu. bargu. paragu. paregu. lo”
barì sm/f. “barile FDT 3.29 (Triora) GRD 110 (Tenda) salvo però le beole
SCF 95 a.1393 meza barri de oio. per fare le barle, vasi … VPL.
ADL (Vent.). PVG. FPI 1038. D barale. berletta. L barla. barlus.
D barril. barliqua sf. “maggiolino”
barrichia sf. “tipo di nave” BDS, SDS (Sav.).
PAD 364 a.1507 se armano doe barrichie. D abarliquòu. barlüqua.
D barca. barlòttua sf. “pallottola”
bàricu sm. (bot.) “violacciocca” SDS (Sav.). ADS (Pietra): pallina di sterco di uccelli.
MLC 225. MP 18.5 (Pigna). VPL.
PD 139. C.SALVIONI, RIL 40 (1907) 1123. D bala. balotori. L balotora.
D bàico. barlòttua sf.. (bot.) “Iris olbiensis Hen.”
barìcule sf. pl. “occhiali a stanghetta” MLC 268 (Borgio)
ADL (Vent.). BDS (Sav.). barlucià vb. “agitare un liquido in un vaso”
CLD 72: < piem. ber(l)icule < a.fr. béricles “occhialino”. RAN 193. BDS (Sav.). PVG.
DUC.1 638 bericlus (Plin. beryllus?)… “crystallus”. PSE 256 bis lucià. Cf. RGS §1006 mil. barlogià m.s.
berillus “conspicillum”. DEI.1 439. D abbarluccià.
bariellu sm. “rete conica per la pesca nei fiumi” barlücua sf. “scarafaggio”
DVA (VArr.). VPL.
barl 165 bass

barluexo sm. barsana sf. “orlo, guarnizione sul davanti del vestito”
RDC 184 (T.Conchetta) infin l’esse Poeta è un gran van- PVG. SDS (Sav.).
taggio/… fin se manca un barluexo intri casuin/ andà in barsega sf. “altalena”
Parnaxo, e sensa spende un aggio/ trave per ogni canto dri DVA (VArr.).
[…. D bansiga. barsegà.
barlügà vb. “abbagliare” barsegà vb. “dondolare, altalenare”
RAN 104. ADP (Pietra) a testa a me barlüga “ho il ca- DVA (VArr.).
pogiro” PVG. VPL. D bansigase. barsega.
D abarlügà. barlugassi. barlugaze. barlügùn. berlügu. im- bàrziga sf. “bàzzica, gioco di carte”
barlügà. insbarlugao. sbarluæ’ SDA 47 (Alt.) BDS (Sav.).
barlugasso sm.. “abbaglio” bàrzighe! “esclam. eufem.: càspità!”
RDB 41 chi se cren ch’esti monti, scoggi e sassi/ sen BDS (Sav.).
pareixi terreistri e giardin grassi,/ che mangian barlugassi. (San) Bartolomeo top. “masseria nel Bosco di
D barlügà Savona”
barlugaze sf. “vertigine, capogiro” BG 127 n. s.xvii. (Sav.)
PRP 350 (str.54) ghe posce pu crovà ro figaretto/ ghe D bertome.
posce pu vegnì ra barlugaze. Barthomé n.p., m. “Bartolomeo”
PRA 372, 381. CR 10 miracullo del messer Sam Barthomé.
D barlügà. D bertome.
barlügùn sm. “capogiro, vertigine” bâru sm. “recinto di pietre per le pecore”
GO. RAN 154. FEG 383. PD 143: cf. it. barlume. REW VPL (Arenz.).
1127. ALE 47. PVG. bàrucu sm. (bot.) “violacciocca”
D barlügà. ALN 124, 185.
barlüma sf. “ramicello inselvatichito del castagno” D bàicu.
PVG “tipo isolato, di origine ignota”. Barudda n.p., m. “maschera del teatro dei burattini in
barlümme sm. “barlume” Portoria (s.xix.,Gen.)
PSE 256: bis-lumen. O.GROSSO, Barudda”, BLig. 2 (1950) 10 sg. BDS (Sav.).
barlüqua sf. “scarafaggio” barulé sm. pl. “risvolto degli stivaloni a tromba”
ADP (Pietra). CAD. BDS (Sav.).
D barliqua. D barolê.
barma sf. “grotta, antro” barùn sm. “asta, bastone”
FDT 1.44 (Realdo, Triora) ADL (Vent.). ASB 67 sgg. MP 18.6 (Pigna) “fusto di arboscello ripulito dei rami”.
D arma. bauma. balba. bamba. L balma. FDT 3.14 (Triora) “travicello”. ADL (Vent.) ”grosso ba-
barro sm. “muro, fortificazione” stone” (barra, REW 963).
PAD 256 a.1507 proveder a le munitione de le bastite, L baronus.
barri et altre cose necessarie a lo nostro campo. baruncìn sm. “calesse”
D sbarro. L barrius. DVO (On.).
barro cognome D biròciu.
VTS 79 a.1530 (Sav.). barunda sf. “baraonda”
barolê sm. pl. “stivali”
GL 2.61 ma con ra testa sciù ri barolê/ Alete fê un sarûo CAD.
da attendente (TT ma la destra si pose Alete al seno/ e Bassa top.
chinò il capo, e piegò a terra i lumi/ e l’onorò con ogni NTS 27 In ta bassa: masseria nel Bosco di Savona. BG
modo a pieno). 127 s.xvii.; FBS 51 a.1723.
D barulé. FTL 22, 79 (Uscio, Calizzano, Bardineto): top. diversi,
baron/ barom sm. “signore, barone, dignitario” connessi con notazioni altimetriche.
AG 56.58 quelo baron/ chi e segnor universal. AG 57.7 lo D bassara.
frae de quelo gram barom (rima: campium). AG 138.77 basà vb. “baciare”
nixun prence ni baron. IVE 68 sg. monti principi e ba- RDA 7 (C.Zabata) ghe baso re moen.
ronin. –– Herodes… e tuti li soi baroni. IVE 81 cum li D baxà.
soi baroj. IVE 84 li soi baroin. DCT 163 a.1380 a le soe basà vb. “margottare”
citay ni a le soe castelle non li receteran li inimixi de lo ADP (Pietra).
imperao, ni anchora queli baroyn chi vozeran viso da lo D basare.
imperao. VBA 104 a.1435 son remasi prexoin… infinità basabaseta sf. “lucciola”
atri baroim, cavalieri et zentilomini FPI 978 (On.) VPL.
FA 331. FAS 145, 158. RAN 56 s.xvi. (P.Foglietta) D basciarene. bassetu.
baroin. Bazabu n. “Belzebù”
Cf. SAP 391 a.lomb. baron. AG 95.238 quando la femena lo vi/ de gran penser caite
D barone. baronata. L baronem. zu/ pensando: questo e Bazabu.
baronata sf. “truffa, mascalzonata FA 331. FAS 147.151.
COM.1 87 ma ti doveressi vergognate de vorreime fa teg- basaca sf. “pagliericcio”
nì man a un-na baronata. COM.E 36 a tempo e lœugo me MP 18.6 (Pigna) *bisaca, a.prov. “saco”.
tegnirò a mente tutte queste baronatye. TVD (Dolc.). GRD 110. VPL.
D baron. L bassaca.
Barone cognome bassacàmea sf. “latrina”
VTS 113 a.1530 (Sav.) BDS (Sav.).
D baron. D bassa camera. camera bassa.
barsamina sf. (bot.) “pianta rampicante (Momordica bassa camera sf. “seggetta”
balsamina)” ASF 741 (in una stanza) una bassa camera.
CAD. FPL. MLC 241. D bassacamea. camera.
bass 166 bazu

bassacula sf. “stadera” bazarioto sm. “rivenditore al minuto”


DVO (On.). RDB 49 figoin/ bazariotti, schiaoi, e marinè.
bazzajotto sm. “rivendugliolo” Cf. CIV 41 sgg., 158: ven. bazarioto m.s.
GL 20.142 e ti ti m’hae piggiaou per bazzajotto? RAN.44 D bazzajotto. bazar. L bazariotus.
D bazarioto bàzaru sm. “bigollo per portare i secchi”
bazàn agg. “di media dimensione; di media cottura” REW 888 bajulus. H.PLOMTEUX, CON 54. PVG.
BDS (Sav.). D basarùn.
D bazanotu. bàzaru sm. “persona tarchiata”
bazana sf. “bazzana: tipo di rilegatura di libro” PVG “tipo isolato di origine sconosciuta”.
LVO 16: < ar. bitânum “cinghia, fodera di pelle”. basarùn sm. “pezzo di legno rustico tondeggiante”
L baçanum. DVA (VArr.).
bazana sf. (bot.) “fava (Vicia faba)” D bazaru.
GL 15.6 sta barca/ …a pâ una scorça de bazana. CIT 37 basccià vb. “sbadigliare”
m’imbarchei sciù una scorça de bazana. RAN 168. ADP VPL.
(Pietra). PVG “fagiolo verde”. bascelèa sf. “piattaia, scolapiatti”
PD 334: (faba) bajana. REW 885. RGS § 220. PVG.
TAL 37: nel Ponente lig. prevale il tipo “fava”; bazana PVB.214 sg. *vascellaria. PD 346.
designa una particolare specie, più tenera. Cf. CVM mil. D vascelèa.
basgianna “fava vernina”. basceleta sf. “stampo per il formaggio”
D basanö. bazanà. fava. imbazanase. PVG.
Bazana top. (Alassio) D fascella.
TAL 37 n.63: “luogo coltivato a fave” bascetta sf. “faraone, gioco di carte”
bazanà sm. (ornit.) “pigliamosche (Mucicapa v.sp.)” PAG 192.
PAG.239. CLU. D basso.
D bazana. bascettu sm. (bot.) “lycnis disica”
bazana grassa sf. (bot.) “Centranthus ruber; Sedum CAD.
telephium” basciarena sf.. “lucciola”
FPL. DVA (VArr.; Gazzo).
bazana sarvèga sf. (bot.) “Centranthus ruber” D basabaseta.
FPL (V.Polcevera). bâscettu sm. (bot.) “Lychnis alba Mill., Lychnis flos
Bassànico top. (Casanova Lerrone) cuculi”
PTR 48: top. prediale rom. (< Bassius n.p.) GO. FPL. MLC 227.
basanö’ m. (bot.) “fave” D barascio.
FPL (Mele) baze sm. “bazza, gioco di carte”
D bazana. GO.
bazanotu agg. “semicotto” D bàsica. bazigar.
GO “di uova”. RCG 236. RAN 168. ADL (Vent.). baselår vb. “tremare dal freddo”
REW/FPI 877. FDT.P 38 (Triora). VPL.
D bagiàn. bazàn. bazöiu. Cf. TB 17.149 (REW 974) celt. *basire m.s.
bassar vb. “abbassarsi” basemo sm. “balsamo”
PAB 75 per gram peisso terra no bassa. PS 1 sg. s.xiv.
PS 49. D balsemo.
D abaxar. baserra / bazèra sf. “donna trascurata, poco seria”
bazar sm. “mercato” PVG 191 (Sanr.) FDT 3.14 (Triora) D bàzura.
TL.1 351 a.1455 (Caffa) in lo bazar et li burghi de questa D bàzura.
vostra citae. Basérega top. (Pigna, località oggi scomparsa)”
Bassara top. “masseria nel Bosco di Savona” PSP 28, 62 n.38: termine alto-med. diffuso per influsso
FBS 51 a.1608 (Sav.) benedettino: designa una cappella che non è parrocchia.
D bassa. REW 972.
bazara sf. “befana, strega, spauracchio” D baxilica. L basilica.
CAN 1848 p.46 (Sav.) che a me pigge manaman/ pe a baseta sf. “catino di legno”
bazara o pe o barban? PVG.
GO. RAN 167. BDS (Sav.). D bàsua. basì. L bazeta.
D bazèra. bàzura. basseto agg. “basso”
basare vb. “margottare” AG 6.55 basseta erba pichenina.
AA 308 per volere basare la sua vigna. FAS 163.
D abaxar. basà. D basura.
bazare vb. “baciare” bassetu sm. “lucciola”
CBL 349 (25.133) lasaimelo bazar/ lo me doce comforto. TVD (Dolc.).
AA 118 ando a bazare il pede a sua Santita. D basabaseta.
PS.99 basì sm. “catino”
D baxà. SON 279. PVG. NVM (Sav.). (Sav.) “bacino di care-
bazarigò sm. “basilico (Ocymum menthaefolium)” naggio”.
BNF 220 (Bord.) D bacil. bacile. bacino. bacir. baseta. L bacinus.
D baxaicò. bazu sm. “pietra, rupe: elem. topon.”
bazarigò sarvaigo sm. (bot.) “Theligonum ITG 11 Bazi de Crausan (Zuccarello); Bazi de Rama
cynocrambe)” (Castelvecchio). FTL 75 n.
FPL (Bord.) D bausu.
bazi 167 bast

Baziège top. (Francia merid.) basso avv. “basso”


G.ALESSIO, RSL 15 (1949) 234: (Tabula Peutingeriana) AG 49.216 un borgo pin e grasso…/ con bolzom missem
Badera (Gallia Narbonense). a basso. NPG 1065 a.1747 in strada Balbi da basso alla
L badera. contrada.
bàssiga sf. (bot.) “Chrithmum maritimum L.” Basso cognome
FPL. MLC 243. VTS 75 n. a.1530 (Sav.).
D bassiggia. basö’ sm. “ritorta di vermena per legare viti”
bàsiga “sf. “bazzica, gioco di carte” PVG “vimine di salcio”.
CAD. C.MERLO, ID 19 (1955) 192 < balteus, balteolus. FPI 919.
DEI.1.470 s.v. bazzica: “etim. ignota”. bazö’iu agg. “(di pane) poco cotto”
D baze. bazigar. PVG.
bâsiga sf. “altalena, dondolo” D bazanotu.
CIC 135 s.xx (G.Cava, Sav.) u cangiu l’è ‘na specie de basquina sf. “parte superiore della gonna”
bâsiga/ che va sciü e zü segundu i bullettìn. BDS (Sav.).
D bansiga. basigà. basta sf. “balza, orlo, cucitura, imbastitura.”
basigà vb. “bazzicare, frequentare” CAD. REW 981. DEI.1 453. VPL.
BDS (Sav.).
Cf. BIO 252: emil. basta “piega fatta nelle vesti per ac-
DEI.1 470: etim. ignota.
D bàsiga. corciarle”.
basigà/ bazigà vb. dondolare, oscillare” D bastetta. L basta.
GL 18.71 porta avanti re torre a ciù d’un laou/ con quelle basta avv. “abbastanza”
dà se tenta l’arrizzon/ bâziga sotto, e scontra ro monton VPL.
(l’ariete). GL.18.80 una testa de ferro ben armà/ questa basta che cong. “purchè
avanti e inderré da una picaggia/ se fâva con violenza NPD 64 s.xviii. (Sav.) ma no fa ninte – no sento dô/ bas-
basigà. ta che vedde – o me Segnô.
RAN 104, GA 13.198 basigà: ÷ bansa “bilancia”. bastaghar vb. “bastare” [fatto sul ger. stagando =
D bansigase. basiga. bazigar. basigu. L basigalupus. stando]
bazigar vb. “giocare, divertirsi” PNF 400 a.1447 lo caxo de messer Zohane Antonio lo
AG 146.123 per che andar voio a balar/ cantar, ioyr, quale non bastaghandoghe essere eguale a noi cerchava de
prende conforto/ zugar, sagir e bazigar/ e tuto dì star in de- novo volere sotometere noi et questa re publica a segno-
porto. AG 146.213 ni lo bazigar che zoa/ balar, zugar, li ria forestera.
mozi canti. PS 49. AGC, AGN ad loc. D bastar.
D baze. basigà. biscazza. L basihazaria. bastàixu sm. “facchino”
bassiggia sf. (bot.) “finocchio selvatico (Crithmum BDS (Sav.) “antiquato”.
maritimum L.)” D bastaxo.
CAD. FPL. MLC 243. bastar vb. “bastare”
D bassiga. PCD 41 s.xiv basto “che egli basti”. LSE 16 a li bali…
bassiggia de munte sf. (bot.) “Peucedanum offici- poi un circuito o una volta, dixea: basteve una volta za,
nale” per Dio lassemo li altri bali.
FPL. MLC 242. D abasta. abastar. bastaghar. basteiver.
basigu sm. “altalena, dondolo” bastardina sf. (ornit.) “cinciarella”
GO. RAN 104. DVO (On.). (On.). CLU. ADP (Pietra).
PSE 251. ADG 19, 40. GA 13.198. bastardo agg. “non delle misure consuete”
D bansiga. basigà. PPG 320 a.1562 trugiono uno bastardo.
basilicò sm. (bot.) “basilico (Theligonum cynocrambe)” L bastardus.
FPL (Bord.) bastardo sm. (mar.) “la più grande vela latina della
D baxaicò. galera; vela volante”
basìn sm. “bacinella” PSG 384 a.1513 item per la cottonina chi va in tutte le
VPL. vele, videlicet artimone, bastardo e borda mezana e
bazìn sm. “sorta di fustagno” trincheta. PPG 550 a.1561 velle: un bastardo de ferzi set-
CGG Gloss., s.v. albasius. tanta de cotonina.
D albaxio. baxìn. GU 211.
bazina sf. “fame, voracità” D bastardu.
BDS (Sav.). ADP (Pietra). VPL. bastardu sm. “pollone sterile; succhione della vite”
basinettu sm. “nel fucile a pietra focaia, l’incavo che PVG. BDS (Sav.).
riceve la polvere dell’innesco” bastassu sm. “erpice”
CAD. PTA 618 “lig. mod.” REW 980.1. VPL (Sanr.).
basira sf. “bassura, luogo basso” bastaxo sm. “facchino”
MP 18.6 (Pigna) AG 71.34 ancor vego d’asai mainere/ andar bastaxi per
D basura. carrere.
baso sm. “bacio” MUI 132; POF 7 sg. Cf. CIV 39 sgg.: ven. bastaso; a.it.
NPG.67 a.1474 e con vista zojosa/ daraili il baso di tua bastagio, m.s.
bocha bella. D bastàixu. L bastasius.
D baxu. bastèa sf. (ittiol.) “menola schiava (Maena jusculum
basso agg. “basso” C.V.)”
AG 144.111 homi de bassa man (di bassa condizione). PML 356.
AG 146.253 el e tropo basso or (ora tarda). bastèa sf. “basto”
FAS 155. PS 39. PD 349. CAD. FPI 983 “gen.”
D abaxar. bascetta. basura. dedebassu. L bassus. D bastu.
bast 168 bata

bastéa sf. “legno che pìrotegge dagli sfregamenti la bastunaggia sf. (bot.) “pastinaca (Pastinaca sativa)”
fiancata della nave” FPL. MLC 242 bastunagge (Sav.). DVA (VArr.).
CAD. FPI 982 *pastinacla: lig., piem., lomb.
basteiver agg. “bastante, sufficiente” bastunaggia servèga sf. (bot.) “carota selvatica
AG 129.45 che no gi fo basteiver/ conbatese inter lor. (Daucus carota)”
D bastar. FPL.
bastero sm. “bastaio, fabbricante di basti” D pastunaggia.
AA 260 basteri citadini de Saona… Lo Roso bastero così bàssua sf. “votazza, pala per la farina”
dito… Augustino Parodo bastero. PVG.
D bastu. D baseta. basì.
bastetta sf. “filza, specie di cucitura” basü‘a sf. “parte bassa della valle”
CAD. PAG 186. PVG.
D basta. D basura.
bastettu sm. “collare, baverina” (a) bassüa avv. “all’ingiù”
BDS (Sav.). CAD.
D bastu. bazullo sm. (ittiol.) “potassolo (Micromesistius
basti sm. pl. (mar.) “due grossi pezzi di legno incas- poutassou Risso)”
trati nella ruota di prua” TTC 101.
CAD. D botassa.
bastia sf. “fortificazione, fortezza” basura sf. “bassa statura; umiltà”
PAD 387 a.1507 si è ordinato che quelli de Bizagno AG 6.61 e per basura humilitae/ contra tute le peccae. AG
fornizeno la bastia de Pino. 146.112 tuto me mena a basura/ che tuto par ch’elo
D bastita. L bastia. bastita. m’abise.
bastia sf. “elem. topon. frequente” PS 35.
FTL 186. PCT 89. D basseto. basira. basso. basüa.
Bastia top. “Bastia” bàzura sf. “fata, strega”
CTL 13. PCT 123 germ. TAL 102 sg. n.593. ADL (Vent.). ASB 75. REW 886.
bastigna sf. “basto pieghevole, di paglia e stoffa” D abasurà. bàgiura. bazara. bazera. zbàzua.
MP 18.6 (Pigna) Batta n.p., m. “Battista”
D bastu. bastina. PAD 347 a.1506 Batta de Marentia.
bastina sf. “basto, sella” L bapta.
COM.6.22 ogni giorno quando son a ro paeize vaggo a bâtà vb. “barattare”
cavallo all’aze… pappà m’ha fæto fâ a mæ sella, che là GO. ADG 19. BDS (Sav.). PVG.
ciamem-mo a bastin-na (rifà la pron. contad. -n- nasale L baratare.
+ -n- dentale), con a so brilla, che noi ghe dimmo a bâta batìn sm. “sorta di gioco”
cavezza. TVD (Dolc.). PVG. BDS (Sav.).
D bastu. bastigna. batagia sf. “battaglia”
bastingaggiu sm. (mar.) “parapetto protettivo del GP 282 e de questo si nasse in christe una si grande bata-
bordo; pavesata” gia, zoe inter l’anima, e la carne. GP 380 questo si e lo
BDS (Sav.). segnor possente e forte chi a venzuo le forte batagie. MC
bastion/ bastiun sm. “bastione, torre litoranea” 691 questa persecutiom e batagia da questi inimixi si e a
PRP 344 ne re murage, ne ri bastion. terminà in picem tempo. IVE 79 monto averea piaxej de
PRA 375. TAL 38. REW 981. odie e de vei le batage e le vitorie che tu averai in lo mon-
D bastiùn. do. CR 27 e don intrà in batagia. PAD 478 a.1506 (Sanr.)
baston/ bastun sm. “bastone” domane… piaxando a Dio, sono serto deberemo dare
AG 140.291 meio var/ a so fior bon corpi dar/ de scoria o batagia a la terra. AA 287 e ordinono de dare la batagia
de baston. AG 142.18 e con man e con baston. PAS 35 e generale ala cita de Saona… lo podesta fece dare la bata-
daxeam gue delli bastoy su per la testa. –– e si ge fom de gia da ogni canto a la cita de Saona.
ntorno, aotri cum correze, aotri cum bastoym… AF 1.43 D batagla. bataia.
s.xiv (Pietra) su la testa si gi davam/ e de cane e de bas- batagià vb. “battagliare; scampanare”
tom. GP 283 tuti cum arme spai e cun lanze e cum bas- PVG. BDS (Sav.). VPL.
tioin (err. per bastoin, cf. IVI P.289: autri cun correze, autri D bataià.
cun bastoin, autri cun cane). CEB 356 la mala mogie cas- battaggìn sm. “battaglio, pendaglio”
tigerai megio cum lo rider cha cum lo bastun. GL 16.52 RDB 60 portà voggiemo ancora ri pendìn/ e nue se vorrei
e zugando bastoin e picche e coppe (semi delle carte da può resteremo/ pu che ne reste questi battaggìn.
gioco). PVG bastun. D batagiu.
PS 18. PD 127 pl. bastuìn. batàgiu sm. “battaglio”
L bastonus. ADG 17. PVG. VPL.
bastita sf. “fortificazione” D (a) battagiùn. batagliu. bataglo. battaggìn. L batagius.
PAD 256 a.1507 provveder a le munitione de le bastite, (a) battagiùn loc. avv. “a bizzeffe”
barri ed altre cose necessarie. GO.
D bastia. L bastita. D batagiu.
bastu sm. “basto” batagla sf. “battaglia”
CAD. PVG. PAS 31 si n’aceyze… una si grande batagla.
D bastèa. bastero. bastettu. bastigna. bastina. imbastare. PS 5.
L bastum. D bataglia.
Bastu top. (Sav.) bataglia cognome
NTS 16 (Sav.) Briccu du bastu: “nel Bosco di Savona, a VTS 105 a.1530 (Sav.).
monte di Cimavalle verso la Margaria” D batagla. bataia.
batt 169 batt

Battaglìn/ Battaglino top. (Stella) bategiàr vb. “battezzare”


RES 50 a.1590 (Stella) Colletta de Battaglin. RPV 296 MP 18.6 (Pigna).
a.1590 Monte Battaglino fra Albisola e Stella. D batezà.
Bataglio cognome batégiu sm. “battesimo”
VTS 87 a.1530 (Sav.). MP 18.6 (Pigna).
D batagiu. D bateximu.
batàgliu sm. “battaglio” batella top. (Loano)
ADL (Vent.) “bataculu”. TCL.
D batagiu. batente sm. “asse posto sulla soglia per evitare l’en-
bataglo sm. “battaglio” trata dell’acqua piovana; scuro esterno della finestra”
PCD 42 s.xiv: “sarà errore” [che non è]. PVG.
D batagiu. D batte.
batàia sf. (mar.) “rembata” baterela sf. “tentennella del mulino”
NVM (Sav.). PVG.
batàia sf. “battaglia” D batte.
AG 47.28 li fo la gran bataia dura/ de le barestre, lance e batezà vb. “battezzare”
pree. AG 49.276 stormezam fin provo nona/ con bataia CAD. ADG 31.
S.PIERI, MLA 422. E.G.PARODI, MLA 462.
forte e fera. AG 53.273 e donde noy pu xeyver semo/ da
D bategiar. bateximu.
lui maor bataia avemo. IVE 5 che questo mondo si he lo- batezagge sf. pl. “confetti offerti nei battesimi”
go de grande affano… de grande tentacion et de grande GO. PAG 157. ADL (Vent.). BDS (Sav.).
bataie. VBA 102 a.1435 la nostra assai sanguinenta bat- GA 12.169 *baptizalia.
taja, della qua noi semo steti vittoriosi… D batezà. bateximu.
FAS 149. RGS § 280. bateçar vb. “battezzare”
D baptagia. batagia. batagià. bataglia. batagla. bataìn. IVE 22 como Çoane si a bateçao d’aigua, e voi serei
batalia. L batalia. bateçai de spirito sainto.
battaià vb. “scampanare” battæsmo sm. “battesimo”
DVO (On.). GL 12.37 ni a sœunno, ni a battæsmo ciù pensei (TT di
D batagià. tuo battesmo a me non calse).
Bataìn top. (Loano) D bateximu.
TCL: formazione recente da n.fam. ”Battaglia”. Batesto/ Batestu n. p., m. “Battista”
D bataia. PAD 384 a.1507 a nome di Dio… e del glorioso Batesto.
battalengua sf. (bot.) “Galium aparine” FAS 145, 157. PD 115 Batestu.
FPL (P.Nava) D batta. batestùn. batina. L bapta.
D battilengua. battestùn sm. “persona sciocca”
batalia sf. “battaglia” CAN 1847 p.71 (Sav.) ti è sempre ün battestùn.
PAD 322 a.1506 poner in ordine la gente e darli la batalia. [Batestu + testùn]
D bataia. battezzu sm. “battesimo”
bâtàn sm. “pantano” CAD. ADG 31.
PD 362. GA 15 233. L bateximu.
D inbatanàu. pâtàn. bateùra sf. “battitura”
battandella sf. “raganella” PS 35 s. xiv.
GO. BDS (Sav.). batéximu sm. “battesimo”
FPI 996. ADG. PD 115, 144, 350.
D bataöa. batuela. baturela. patandella. D baptesmo. bategiu. batezà. batezagge. batæsmo. battez-
batànscia sf. “affanno, travaglio” zu. batismo. L baptisimum.
BDS (Sav.). battiballe sm. “calcatore della polvere nel fucile ad
D patanscia. avancarica”
battantira sf. “tamburata, rullo di tamburi” CAD.
baticö’ sm. “cardiopalma, batticuore, ansia”
SDS (Sav.)
ADL (Vent.). VPL.
D batte. D batte.
bataö’a sf. “raganella per cacciare gli uccelli” batticösce sm. “redingote, abito a coda di rondine”
PVG. DVO (On.). ADL (Vent.). BDS (Sav.). CPD 9 s.xx. (Sav.).
D battandella. VPL.
bate/ -r vb. “battere” D batte.
FAR 38 s.xiv. (Sav.) fir batuo: traduce lat. vapulo, -as. batticristu/ batticristi sm (bot.) “agave, cardo”
PCD 42 s.xiv. perf. baitè. IVE 6 per paor d’ese batuo. FPL, BNF 220 (Bord.) “Carlina v.sp. (Carlina acaulis
MAC 164 per li soi iustixé la fè monto forte bater de verge L.)”. FPL (PortoM.) “Galactites tormentosa”. MDB
de ferro monto sotil, e senando ella così batua… LSE 20 (Bord.) “agave”. DVO (On.) “cardo” EVM 17 (VMar.)
la fe spogliare fin a la camixia… la fe bate. LSE 27 et per “Agave racemosa”.
questo la fe tanto bate che poi tre setemane li parve li seg- FPL (Mortola). ADL (Vent.) “agave americana”.
ni de le batiture. RDB 32 che paraxi da re chi fa ne ven D batte.
(vedono)/ poe da un nostro vassallo e da corsè/ batte ne batticü sm. (mar.) “batticulo, cavo di manovra”
ven per che garie n’hemo. CAD. NVM (Sav.).
RAN 55, 58. ADG 15, 103. PVG. batticua sm. (ornit.) “cutrettola”
D battantira. batente. baterelu. baticö. baticösce. batti- CLU.
cristu. batticü. batticua. batticuffa. battidroga. battifiacca. batticua sm. “abito da cerimonia, frac”
battilana. batimassa. batipanni. batipatta. battitaccu. re- ADL (Vent.).
batte. L batere. D batte.
batt 170 batt

batticuffa sm. (mar.) “batticoffa, tela di rinforzo del- batipatta sm. (ittiol.) “razza”
la vela” ADP (Pietra).
CAD. NVM (Sav.). D batte.
battidöggiu sm. “batter d’occhio?” Battipeire top. “quartiere di Savona”
PD 145. NTS 11 (Sav.) s.xii.
D bàtimu. battipotta sf. (ittiol.) “pesce torpedine”
battidroga sm. “persona svogliata” PML 356.
BDS (Sav.). D batinetta.
D batte. batismo sm. “battesimo”
battifiacca sm. “persona svogliata” LSE 32 una figla, la quale sancta Elizabet tenè a batismo,
BDS (Sav.). et le poze el suo nome.
D batte. D bateximu. L baptisimum.
battifögu sm. “acciarino” battisöxua sm. (bot.) “Narcissus pseudonarcissus”
CAD. CAD. FPL.
battilana/ battilanaio sm. “battilana, lavorante nel- D batimaiu. batimugé.
l’arte dei lanaiuoli” battitaccu sm. “amante segreto della prostituta
MNS.1 58 a.1577 (Sav.) ne meno potranno li batilana BDS (Sav.).
agogiatore follatore sgarzatore far alcuno lavoro spettante D batte.
all’arte de berretteri. MNS.1 60 a.1577 (Sav.) alcuno fab- batitore sm. “battitore, lavorante nell’arte del cotone”
ricatore di lana spettante all’arte de bereteri come batti- MNS.1.10 a.1722 (Sav.) capitoli dell’arte de batitori de
lane agogioti follatori o altri. MNS.1 63 a.1577 (Sav.) bombace.
non sara licito ne concesso o permesso ad alcuno batti- D batòu. L batitorem.
lanaio, assoratore, tenere e havere in sue case scarlace a battöa / battö’ira sf. “battente di porta o finestra”
comodo di acconciare qualsivogliano sorta di lane… sot- CAD battöa. VPL (Sanr.) battö’ira.
to pena della perdita così delle lane ritrovate appresso li batö’ira sf. “battitoio, coreggiato”
detti battilana, come delle scarlace. MP 18.6 (Pigna). VPL.
D batte. D bateùra.
battilengua sm. (bot.) “Rubia peregrina” battònica sf. (bot.) “Arnica montana”
FPL (PortoM.) FPL (P.Nava)
D battalengua. D bettònica.
batilìn sm. “sorta di gioco” battorezo sm. “raganella”
BDS (Sav.). GL 7.43 schivò ra botta, e botta se pœu dì!/ che parve che
D batulìn. piccasse un battorezo. COM.3 90 con quella lengua de
batimàiu sm. (bot.) “Narcissus Tazzetta Lois” battorezzo chi non sa dì âtro che gauggi…
FPL. MLC 269 (Chiav., Sav.) D batuezu. baturezu.
D batimugé. batisöxua. battözzu sm. “battitoio delle lavandaie”
batimassa sm. “aiutante del fabbro” RAN 124.
BDS (Sav.). D battuezzo.
D batte. battòu sm. “battitore (in lavorazioni diverse)”
bàtimu sm. “battito” CAD. PD 126.
BDS (Sav.): nella loc. batimu d’ögiu “batter d’occhio” D batitore.
D batidöggiu. bâtu sm. “baratto, scambio”
batimugé sm. (bot.) “Narcissus Tazzetta Lois” C.PASCAL, SFR 7 (1899) 240. ADG 16.
FPL. MLC 269 (Sav.) D barata.
D batimàiu. batisöxua. battûa / batüa sf. “battuta (nel gioco del pallone)”
Batìn top. (Priocco, Sav.) DFC 75 s’o se posta a ra battûa/ o fe fa strasecolà/ e s’o
NTS 27 ai Batìn. l’intra in rebattûa/ ri baloin o fa sgœurà. PVG. batüa.
Batina n.p., f. “Battistina” D rebattûa. L batitura.
PAD 405 a.1507 Batina, che fu moglie del sig. Gio. Ceba. batüa sf. “il punto dove si è cominciato o finito di fal-
AGF 149 a. 1518 Batina Cibo, gentile dona zenoese. GL ciare l’erba”
9.68 a Berlengè ra spada intr’a tettina/ a te ghe ficca, e ghe FDT 3.14 (Triora).
ra fa passà/ fin int’ ro fì dra schena, e addio batina. batudo sm. “pavimento battuto”
D batesto. L baptinus. MAF s.xv. (Lunig.)
batinela sf. (ittiol.) “torpedine occhiata (Torpedo tor- D batüu. batüme.
pedo)” battuéa sf. (mar.) “incavo d’incastro della chiglia del-
AFV 422 (Vent.). la nave”
batinetta sf. “signora decaduta in povertà” CAD.
GO. BDS (Sav.). batuela sf. “raganella della Settimana santa”
FPI 2845 (Elisabetta) PVG.
D batina. batinollu. D battandella baturela.
batinetta sf. (ittiol.) “pesce torpedine (Torpedo batuezza sf. “attrezzo per battere le fibre del lino”
Galvanii Cuv.)” EVM 75 n. (Pietra).
PML 356. BDS (Sav.). D battuezzu.
D batinela. batipotta. battuezzu sm. “battitoio delle lavandaie”
batinollu sm. “accattone, fannullone” V.GARRONI, Guida di Savona, Savona 1874, p.16.
GO. C.MERLO, ID 12 (1936) 82. PVG 188.
D batinetta. D battorezo. battözzu. batuezza. batuieza. battuiezzu.
batipani sm. “randello della lavandaia” batunegiu. baturegiu. baturezu.
PVG “italianismo”. battüggia sf. “pattuglia”
D batte. GO.
batt 171 bàus

battü‘ia sf. “intaccatura, incastro” Baudara top.


GO. PCT 111 Monte Baudara, germ.
D batüa. D baudi.
batuieza / batuiezu sf/m. “battitoio” Baude top.
BDS, SDS (Sav.) PCT 111 Rio Baude, germ.
batular vb. “abbacchiare” D baudi.
MP 18.6 (Pigna). PSP 62 n.39 (Pigna). baudeta sf. “scampanìo festivo”
D arbatte. batulìn. BDS (Sav.).
Batulìn top. (Pigna)
PSP 62 n.39: REW 977. Cf. BIO 562 piem. baudeta, m.s.
D batular. D badana. badìe. boudettà. L baudeta.
batümà vb. “pavimentare con calcestruzzo” Baudi top.
VPL. PCT 124 germ.
batume sm. “pavimento di terra o calce battuta” D bado. baudara. baude. baudone.
ASA 32 a.1383 (Alb.) e su la dita capella um bom ba- Baudone top. “monte presso Nizza”
tume. MOB 153 a.1691 (Sav.) il solo dell’oratorio e del CL 13.
coro sii battume. VPL. D baldi. baudi.
D battüme. L batumum. Baudrigo top.
batüme sm. “pavimento di terra o calce battuta” PCT 111 Pian Baudrigo germ.
GO. FDT.P 38 (Triora). ADP (Pietra). (Pietra) BDS D bodrigo.
(Sav.). baudurìn sm. (bot.) “corbezzolo”
D batudo. batume. batüu. FDT 1.44 (V.Nervia)
batunegiu sm. “battitoio delle lavandaie” bàula sf. (bot.) “betulla”
TVD (Dolc.). FPL (P.Nava).
D battuezzu. D beula.
battuo ”battuto, appartenente a una confraternita di baullo sm. “baule”
penitenti” RDC 175 a.1612 (T.Conchetta) e n’ho in trei meizi impìo
RDB 137 (V.Dartona) como dui cari amighi/ o dui frati o quasi un baullo (di sonetti). [il testo a stampa ha per er-
dui previ o dui battui. CIT 94 con gambe de battuo stran- rrore faullo]. RAN.65 s. xvii (G.Rossi). RPC 45 a.1743
gosciao.
(Alb.) un baullo.
D batuto. L batuti.
bàttura sf. “paletta, racchetta da gioco” D baelu. bailà. baüllu. bàilu. böilu. böülà. faullo.
DVO (On.) u l a a faccia cumme a battura da balla. baüllu sm. “baule”
D baturela. ADP (Pietra). VPL.
baturegiu sm. “battitoio per la canapa” D baullo.
MP 14.29,38; 18.7 (Pigna). bauma sf. “grotta, antro”
D battuezzu. FDT 1.44 (Realdo, Triora).
baturela sf. “raganella” Cf. ASB 70, fr. Baume, top.
MVS (Sarz.). D barma.
D battandella. batuela. battura. baunà vb. “abbaiare”
baturezzu sm. “raganella; chiacchierone” ADL (Vent.). TVD (Dolc.). VPL.
DVO (On.). ADL (Vent.). D baubà.
D battorezo. batüssu baurar vb. “abbaiare”
baüscentu agg. “bavoso” MP 18.7 (Pigna): onom., o < *baubulare.
PVG. FPI 1001.
D baüsà. D baià.
batüssu sm. “chiacchierone” baùsa sf. “crisalide; insetto in genere”
BDS (Sav.). FPI 853
D baturezzu.
batuto sm. “battuto, membro di una confraternita di D bavusa.
penitenti” bàuza sf. “lumacone”
AA 311 a.1536 se dete principio de venire a questa devo- BDS (Sav.).
cione le compagnie de li batuti de la villa de Saona D bavusa.
fasendo grande disiplina, e li deseplinanti non se medica- bàuza sf. (ittiol.) sf.
vano de niente solo se lavavano de laqua de quelo riano. PLM 356 “bavosa occhiuta, gattoruggine (Blennius
D battuo. v.sp.). TTC 150 sgg. “Callionymos belenus Risso;
batüu sm. “pavimento di cemento o mattoni” Blennius ocellaris L.; Blennius salaria Brunn.; Blennius
PVG. salaria basiliscus Cuv. Val. ”
D batudo. batüme. D bavuza.
batuzu sm. “vagabondo; attaccabrighe” baüssa sf. “bava”
ADP (Pietra). BDS (Sav.). DVO (On.) “zerbinotto”. SDS (Sav.)
baubà vb. “abbaiare” D baüssà.
ADL (Vent.). (Sanr., Mon.) baüssà vb. “sbavare”
D baunà.
baucà vb. “oziare, baloccarsi” BDS (Sav.). ADP (Pietra).
RDB 36 mi che steta son za renna dro mà/ … ch’in mà fava D babisar. baisà. baüscentu. baüssa.
ciù feti ch’a gianchinna/ ni in terra stava ancon a baucà… Bàusci top.
POF 8 e n.1 “di baucà non so se si trovi più traccia in di- TAL 38 n.74 (Alassio) a.1539 lo bauso, li baossi. TAL
aletti moderni”. SAP 391: forse < *baducare REW 988. 131 n.4 (Laigueglia)
Cf. DEI.1 418 it. baloccare “etim. incerta”. D bauso.
baus 172 bâxi

bausetta sf. (ittiol.) “bavosetta, clinio argentato Bavosa cognome


(Blennius variabilis, Clinus argentatus, Cristiceps argen- VTS 96 n. a.1530 (Sav.).
tatus Risso) D bavusa.
CAD. TTC 154. PML 356. bavusa sf. “lumaca”
D bavuza. ADL (Vent.).
Baussettu top. D bauza. bausetta. bavecura. bavosa. bòuza.
PSP 29, 62 n. 40 (Pigna); FCL 53 (Diano). bavusa sf. “specie di mollusco marino”
D bausu. TTC 156: “bavosa a becco d’acca (Lepadogaster lepado-
baussa sm/f. “balza: elem. topon.” gaster Bonn.)”. AFV 426 (Vent.) “Sparilla
ITG 11. FTL 75 n. Neapolitana”.
D bausu. D bavusa.
Baussi top. (Pigna) PSP 62 n.41: gruppo di case. baxà/ -ar vb. “baciare”
D bausu. AG 16.252 lo sangue chi zu caia/ a lo men baxar vorea.
bàusu/ bauzu sm. “roccia, macigno; rocca” AG 62.12 ma quela soza marvaxe/ … certannamenti
MP 18.7 (Pigna) LPT 229. RRL 65. TVD (Dolc.). ADL procura/ che lo demonio la baxe. PAS 29 ello si a usanza
(Vent.). baussu. com li soy discipuli, che quando nissum de lor ven de fo-
G.PETRACCO SICARDI, BLig. 25 (1973),1-3, p.4 n.1. ra, che elli lo saluam e si lo baxam per la bocha. –– quel-
D baiza. balzi rossi. bazi. bausci. bausse. baussettu. baus- lo che e baxero per la bocha. GP 279 si lo baxan per la
si. beuzi. bousu. bocha. AF 1.3 s.xiv. (Pietra) per la bocha lo baxava. CBL
bàuzu sm. “pietra arenaria” 332 (5.62, 68) ella gi vosse li pei baxar.–– li soi pei an
baxao. CR 17 dolcementi la maere receve lo figio… dol-
FDT 3.15 (Triora): bàuzu àvregu “arenaria dura, usata
cementi baxandolo con una tenerezza materna.
per lastricare le strade”; bauzu mollu “arenaria tenera, NPD 69 s.xix (Sav.) anche mi baxà u Bambìn.
usata per i forni da pane”; bauzu biscegnu “arenaria CAD. RAN 19. PVG.
molto dura e ruvida, per impieghi particolari”. PD 123 s.xvii (G.G.Cavalli) baxei “io baciai” per at-
bausu/ bauzu sm. elem. topon. frequente trazione della 2. coniug. e per influsso di dey “diedi”.
FTL 75: Balzi Rossi (Vent.). FCL 50, 53: Bauzu du Saìn; D baixà. basà. bazare. baxapreve. baxu. L bassare. bax-
Bandìa du Bauzu. adone.
bava sf. “bava” baxadonna sm. (bot.) “ papavero (Papaver v.sp.)”
FDG 191. PVG. BDS (Sav.). FPL (PortoM.)
D baa. D baxà. baxadonne. L baxiadonna.
Bava cognome baxadonna sm. “gazzo, copricapo tradizionale”
VTS 81 a.1530 (Sav.) BDS, SDS (Sav.).
L bava. baxadonne sm. (bot.) “rosolaccio”
bavaettu / bavarettu sm. “bavaglino” FPL., MLC 269 “Gladiolus segetum Ker.-Gawl.” MLC
ADP (Pietra) bavaettu. VPL (Sanr.) bavarettu. 225 “Papaver rhoeas”. DVO (On.).
D bavèn. D baxà. baxadonna. L baxadone.
Bàvari top. baxaicò sm. (bot.) “basilico (Ocymum basilicum)”
PCT 87, 92: < etn. Baiuvari. PD 348: dial. Bàvay FPL. RAN 16. PD 118, 141, 158. FPI 973. FDG 137,
L bavali. 185. PVG.
bavasùn sm. “chiacchierone” D baixanicò. baixaricò. baixericò. bazarigò. basilico.
VPL. baxaricò baxeicò.
D babasciùn. bavazarie. baxaprèi/ baxapreve sm. (bot.) “agrifoglio”
bàvau sm. “cetriolo” CAD. FPL,PVG (Gen.) “Ilex aquifolium”. FPL
FDG 139. (Cogorno) “Carduus pycnocephalus” MLC 232 (Riviera
bavazarie / bavazeie sf. pl. “ciarle inutili e dannose” di Levante) “Cythisus scoparius L.”
AG 143.179 vanne barole e bavazarie (ms. bavazare, ri- D baixapreve. baxà.
ma: boxìe) AG 144.193 de li nasce bavazeie/ e le atre ve- baxar vb. “abbassare”
lanie. FAS 150.
PS 33, 49. D abaxar.”
D . bavasùn. baxaricò sm. “basilico”
bavécura sf. (ittiol.) “bavosa (Blennius gattorugine)” FPL (PortoM.). SDA (Alt.).
ADL, AFV 420 (Vent.) D baxaicò.
D bavusa. baxeicò sm. “basilico”
bavécura de fundu sf. (ittiol.) “bavosa occhiuta MLC 258 (Sav.). EVM 137 (VMar.). PVG.
(Blennius ocellaris)” D baxaicò.
bavexinà vb. “piovigginare” baxeicò servègu sm. (bot.) “santoreggia (Satureja
hortensis)”.
GL 13.76 comme in tempo de stæ, quando se dà/ che EVM 120 (VMar.): pianta officinale.
ciœve un poco, o pu che bavexin-a. baxìlica sf. “ombrello piramidale, insegna del grado
PD 347. di Basilica Minorez Pontificia della cattedrale di Savona,
D bâxinà. bexinà. portato in processione”
bavèn sm. “bavaglino” NPD 102 (Sav.)
PD 135. D baserega. L basilica.
D bavaettu. bavìn. baxin sm. “sorta di fustagno”
bavette sf. pl. “sorta di pasta alimentare” CAD. BDS (Sav.).
PAG 56. RCG Diz. BDS (Sav.). D albaxio. bazìn. L albaxius.
bavìn sm. “bavaglino” bâxina sf. “pioggerella”
PVG. ROC 149 (Civezza). PVG.
D bavèn. D bêxin.
bâxi 173 bece

bâxinà vb. “piovigginare” beca agg.


RAN 104. PVG: nuxe beca “varietà di noce”. üga beca “ribes”.
D bavexinà. bexinà. D üga beca.
baxinin sm. “pioggerella” becca sf. “grinta”
ADP (Pietra). BDS (Sav.).
D bêxin. becca sf. “scotta, siero residuo del latte dopo fatta la
baxu sm. “bacio” ricotta”
GL 12.97 ah piggia questi baxi, e questo sfœugo/ de cen- FDT 3.14; FDT.P 38 (Triora).
ti. RAN 76 s.xvii (G.G.Cavalli) pl. baxe. PD 156, 335. PTO 258
PGC 104: lat. cl. basium < celt. beccà vb. “beccare”
D baso. baxà. CAD. PVG. VPL.
be sm. “bene” D becabonga. becafighe. becagràn. beccalìn. beccamorto.
IVE 8 sg. demostrao quanto be fa la fe cum la fidelitae, becamuscìn. becchellà.
demostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae. becabonga sf. (ornit.) “Veronica beccabunga”
D ben. FPL (Nizza).
bè/ bæ sm. “agnello, capretto; persona ingenua” D beccà.
RDB 148 (V.Dartona) ma le ghe coreiva tutto comme un beccacornûa sf. “donnaccia”
bè. GL 7.88 comme un bæ, che dre corna vœu cozzà. GL 15.60 giusto comme sciortì doppo nasciûa/ da ra scci-
PVC 116 s.xix besögnava stâ accueghè/ o andà dunque umma dro mà dixan ri Autôi: quella si bella, ma becca-
cumme i bè. CAN 1848 p.76 (Sav.) povei bæ! (poveri in- cornûa/ che ai matti e ai savi fa adescià ri umôi.
genui). RCG Diz. D becu. L bechus.
ADG 28. becaella sf. “pecora o vacca sterile”
beà sm. “canale di irrigazione” ADP (Pietra).
RML 974 (Air.). ADL (Vent.). becafighe/ beccafigo sm. (ornit.) “beccafico”
D beal. bealera. bealira. bear. bedale. bedalu. beàr. berà. CLU. BUL 393 beccafigo “Monacus hortensis”
bialéa. bialera. beu. L beale. bedalium. bedus. betalis. D beccà. L begalfigum.
beà vb. “belare, piangere (dei bambini)” becagràn sm. (ornit.) “beccafico (Sylvia hortensis)”
PAG 168. PVG. CLU.
D berà. böà. D beccà.
beàl sm. “canale” Becalla cognome
PSL 51. Cf. MBA 386 a.prov. beal. VTS 106 a.1530 (Sav.).
D beà. beccalìn sm. “becchino”
bealera/ bealira sf. “canale scoperto” ADL (Vent.). DVO (On.). BDS (Sav.). VPL.
GRD 124 (Alto e Caprauna) li particolari che sono soliti D beccà. beccamorto.
servirsi della bealera o sia condotto. DVA (VArr.). FDT beccamorto/ beccamortu ”becchino”
3.14 (Triora) bealira. GL 7.65 intr’o trœuggio/ l’avræ’ caççaou per man dro
D beà. beccamorto. DFC 64 che se ciamme o beccamorto/ se te
beao agg. “beato” perdo, mæ Tognìn. BOS 88 s.xvii. (G.Rossi) beccamorto.
SA 239 a.1340 (Sav.) de lo archangelo sancto Michael et ADL (Vent.), PVG beccamortu.
de li beai apostoli sam Petro e sam Paulo et de li beai D beccà. beccalìn.
sancti Johane baptista et evangelista. GP 370 vera anco- becamuscìn sm. (ornit.) “beccamoschino”
ra tempo che se dira beae quele femene sterille chi no an CLU.
portao figlioi. D beccà.
D beo. biao. beccassa sf. (ornit.) “beccaccia (Scolopax rusticola)”
bear sm. “canale” BUL 389. PVG. CLU. VPL.
MP 18.7 (Pigna). PSP 63. TB 17 n.15. D beccasìn. becasu.
D beà. beccasìn sm (ornit.) “ beccaccino (Scolopax gallina-
Beàr top. (Pigna) go)
PSP 63 n.46. CLU. PVG. VPL.
D beccassa.
Bearda top.
beccasìn sm. (ittiol.) “aguglia comune”
PCT 111, 121 germ. TTC 94 “Belone Belone L.”. PML 356 “Belone acus
beatitudem sf. “beatitudine, felicità” Risso”.
PAB 62 monti am cerchao beatitudem no sollamenti becasu sm. (ornit.) “frosone (Fringilla coc-
sostegnando tormenti, ma recevando morte. PAB 77 Dee cothraustes)”
e veraxe beatitudem sum unna messma substancia. MP 18.7 (Pigna).
PS 8, 36 “grafia arcaizzante”. D beccassa.
D bianza. bæce sf. pl. ornamenti lussuosi; pretenziosità.
beàtöa/ beàtua sf. (ornit.) “cannaiolo, picchio” COM. 2 34 non gh’importa d’avéi belli mobili, ni tante
CLU. bæce d’intorno, comme vœuran avéi a a giornà d’ancœu
Beatrice top. “masseria nel Bosco di Savona” tutte re atre.
FBS 50: creata nel 1538. BG 127 n. s.xvii. NTS 28 s.xvi- COM.3.91 avei tante belle robe, tante bæce, andà sciù
ii “a Beatrice”: a Cadibona, fra il Bricco Caprinotti e la tutte re modde, comme ra primma damma de Zena. PVC
Carbonara. 135 s. xix. ün-na figgia…/ vegnüa Zena pe accattà/ tütte e
L Biatricem. bæce da spusà.
bebìn/ -na sm/f. “tacchino” GO.
DVO (On.)bebìn. ADL (Vent.)bebina. becelàn sm. “babbeo”
D bibìn. abbebinà. RAN 103. FPI 1359.
becc 174 becc

becchellà vb. “beccare, carpire” becìgura sf. “buffetto, colpetto dato con il dito
GO. BDS (Sav.). medio”
D beccà. MDB (Bord.)
becheletti sm. pl. “frizzi, lazzi, buffonate” D bicelà.
BDS (Sav.). (ègua da) beciulina sf. “bevanda insipida”
bechelettu sm. “sassolino” BDS (Sav.).
GO. CAD. D breciula.
bechelettu sm. “zeppa, cuneo” beciullu agg. “stupido”
PVG. DVA (Lavina; VArr.)
bechelettu sm. “guardia, poliziotto” becho sm. “becco”
CAN 1843 p.31 (Sav.) e piggiandu caruggietti/ per timù di AG 36.26 vento o freido ne lo caza/ chi è si fer, inigo e ne-
beccheletti. cho/ che rosegar gi fa ro becho. MAC 169 e aparsse una
VPL. columba cum una coronna d’oro in becho.
bechelu sm. “beccatello, mensola che sostiene D beccu. rebecüu.
Becco cognome
grondaia o balcone” VTS 84 a.1529 (Sav.). VTS 89 a.1530 (Sav.).
VPL. beccö‘a sf. “gancio, uncino”
becchellu sm. “in tipografia, lamina di interlinea)” GO. CAD.
CAD. D becüa.
becchellù sm. “gioco infantile beccu sm. “caprone, becco”
GO. CAD. ADL (Vent.). PVG. SON 262: antica origine celtica.
bechezà vb.(mar.) “beccheggiare” REW 1013. 1020a. RGS § 65. RML 974: prov. bec., fr.
NVM (Sav.). bouc.
D becchezzu. D becacornua. becho. becuansciü. becuciattu. becudüru.
becchezzu sm. (mar.) “beccheggio” becufin. becufrixùn. becùi. becuincruxe. beculorgu. be-
NVM (Sav.). curagliu. becustortu. becutortu. rubeccu.
D bechezà. L bechus.
beccu sm. (bot.) “Phyteuma Michelii” Beccu top. (Pigna: nome di sorgente)
FPL (Masone)” PSP 63 n.47: prob. < beccus “caprone”. [Ma cf. DUC.1
D beccu-arba. 615 beccus: prisca Danorum seu Gallorum lingua dicitur
bechia sf. “nottolino” aquae cursus alteri flumine se committens].
MP 18.7 (Pigna). RML 974 (Pigna): “petit verrou en bois becü‘a sf. “intestino retto dei bovini”
qui tourne autour d’un clou”. Cf. prov. becìa. BDS, SDS (Sav.).
D becüa. becü’a sf. “gancio; uncino; nottolino; paletto della
beccu-arba sm. (bot.) “Calycotome spinosa” porta”
FPL (Cogorno). CAD. ADL (Vent.) < beccuta (becco). MDB (Bord.).
D beccu TVD (Dolc.). RML 974 (Gen.): “chiodo a gancio con
bechiaria sf. “trave mediana, longitudinale, da poppa becco piatto” BDS (Sav.). VPL.
a prua della galea, dove si incastrano i puntali che D bechia. beccöa. beccuda. beccura.
partono dal premezzano (fondo della chiglia)” becuansciü’ sm. (ornit.) “avocetta”
PSG 382 a.1512 soto le late per contra lo paramegiare una CLU.
bechiaria de fo bona e suficiente da popa a prora amorsa- D beccu.
becuciattu sm. (ornit.) “mestolone”
ta a le late.
CLU.
D boceria. D beccu.
bechiglia sf. “gruccia” beccuda sf. “paletto di ferro”
ADL (Vent.): fr. béquille. MNS.3 62 a.1721 (Sav.) chiavaggione grossa e piccola,
bechiùn sm. “pisolino” groppi, uggetti, gangheri, beccude.
MP 18.8 (Pigna)D becugliùn. D becüa.
becià vb. “copulare” becudüru sm. (ornit.) “varie specie di conirostri”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG: “voce di origine incerta”. CLU.
[Ma < fr. bécher “zappare”. Cf. Hes., Op. 735 spûirw; D beccu.
Soph. Oed. R. 1485, 1497 ¶r’w arare > generare” Plat. beccufìn sm. (ornit.) “occhiocotto sardo”
Legg. 839 ©roura campo arato > utero. CLU. BDS (Sav.): “buongustaio”
D beciacarasse. L beccia. D beccu.
beciancillu sm. “campagnolo che scende in città” becufrixùn sm. (ornit.) “beccofrisone”
SDS (Sav.). CLU.
beciacarasse sm. (ornit.) “saltimpalo” becugliùn sm. “pisolino”
CLU. MDB (Bord.).
becìciura sf. (bot.) “giacinto selvatico (Bellevalia cil- D bechiùn.
iata Nees.)” becùi sm. pl. “caproni: epiteto dei Loanesi”
ADP (Pietra) 13.
BNF 221 (Bord.) FPL (Bord.) “Bellevalia comosa; D becu.
Botryanthus v.sp.” TVD (Dolc.). becuincruxe sm. (ornit.) “crociere”
becìciura” sf. “lumaca CLU.
TVD (Dolc.). beculorgu sm. (ornit.) “mestolone”
becìciura sf. “donna stolta e petulante” CLU.
TVD (Dolc.). beccura sf. “nottolino”
becìcua sf. “rattoppo” DVO (On.).
VPL (Taggia). D becüa.
becu 175 begu

becuragliu sm. “beccuccio della brocca” bæga/ bèga sf. “lotta, contesa, lite”
ADL (Vent.): beccu + -aculu. GL 9.42 le, che doppo ri crîi aveiva inteiza/ ra bæga za in-
D beccu. ça, e dre trombe ri soin…
becustortu sm. (ornit.) “crociere (Loxia curvirostra)” RAN 12. PD 112 “forse un italianismo errato”. REW
BUL 388 sg. CLU. 1017. PVG. BLG 31.
becutortu sm. (ornit.) “crociere” bèga sf. “bruco, verme”
ADP (Pietra). MP 18.7 (Pigna) ADL (Vent.). ROC 148 (Civezza). VPL.
D beccu. becustortu. G.PARIS, ROM 9 (1880) 482. REW/FPI 1202.
bedale sm. “canale, acquedotto” D begòu. beguìn. begùn. bèiga. bèigu. biga.
GRD 110 a.1673 (Nizza). begà vb. “tarlare
D beà. bedalu. L bedale. VPL
bedalu sm. “canale” begarìsia sf. “ingegnosità”
MVS (Sarz.). ADL (Vent.).
D beà. bedale. beghìn agg. “bigotto”
bedìn sm. “agnello” CIC 54 a.1842 (Sav.) Oh diâu beghìn! (esclam.).
BDS; SDS (Sav.). PVG.
L bedus. L beghina.
bædìn sm. “seme della carruba; monetina” Begiamìn n.p., m. “Beniamino”
CIT 35 non daggo/ ciù dra vitta un bædìn. GL 19.22 no PS 4 s.xiv.
te temmo, ni stimmo zœu un bædìn. PVC 20 s.xix e D bengiamìn.
carosse pân bedìn (viste dall’alto e da lontano). Begino top. (Sav.)
GO. RAN 168. NSS 257 (Sav.) “cascina di Begino, presso il Pomario”.
D bedina. L beginus.
Bedìn n.p., m. “Benedetto” begliàn sm. “piccolo cristallo di quarzo”
GO. TVD (Dolc.).
D bedò. bedolla. bedollu. benéitu. D begliòn.
bedina sf. “ciottolino (gioco infantile)” begliòn sm. “coccio di vetro, di terraglia”
SDS (Sav.). FDT 3.14 (Triora)
D bædìn. D begliàn.
bedu sm. “gora” (San) Begnignu top. (Gen.)
FPI 1016 (Carbuta) PD 363 “assimilazione”
D beo. beu. bera.
D benignu.
Bedò n.p., f. “abbrev. di Bedolla “Benedetta”
bego sm. “montone, pecora”
GA 16.15 (Cogoleto). TAL 79 (Alassio)
ITG 11.
D bedìn.
D begora.
Bedollu n.p., m. “Benedetto”
LPTA 141 (Alassio). GA 16.15. Begora top. “Monte Beigua”
D bedìn. RPV 292 a.1590 (Var.) per la via che tira verso il cavale-
Bedonia top. (V.Taro) to nominata la costa de Corma della Begora.
EOL 30 < etr. petui. D bego.
L bedonus. begòu agg. “bacato”
bedugi sm.pl. “fette di mele poste a seccare al sole” PVG.
H.PLOMTEUX, CON 54 (V.Vara). D bèga.
beduìn sm. “(beduino) tanghero” Begu top. “Monte Bego”
LVO.16. BDS (Sav.). PVG. LTI 34 n.11 “manca una soddisfacente documentazione
Bêegni top. (S.Olcese) romanza. Le attestazioni sono posteriori al sec.xviii”.
FCL 31: Bebenius, gent. rom.: cf. G.SERRA, RSL 9 (1943) Beguda top. (Conscente)
48. CTL 14.
beffar vb. “beffare” D begüdda.
AG 53.158 cossi beffao se trovera/ chi esto mondo begüdda sf. “gozzoviglia”
seguira. AG 146.34 comenza l’atro de befar/ contra lui GO. CAD. PAG 44. RAN 104: cf. prov. begudo “osteria”.
crolar la zera/ voiando lo desprexiar. BDS (Sav.): anche “osteria”. Cf. DUC.1 619 beguta: lo-
beffa sf. “beffa, motteggio” cus stationis pro viatoribus.
GP 369 e lantora li zuei si se ne fen beffe. CBL 348 D beguda. begudare. beguddòn.
(25.96) in carrega l’an asetao/ de porpora como re ves- begüdà vb. “gozzovigliare”
tio/…/ e per maor beffe se infenzeivan:/ Dee te sarve, re CAD. PS 48.
de li zuè. BL 84 a.1400 donchena convene che raxone et D bagordar.
jostixia la adriza (la città di Genova) autrimenti e me fa- begudare vb. “gozzovigliare”
zo beffe de nissuna segnoria la quale se eleza, voi la AA 196 e si miseno a begudare.
francesca, voi la genovexe. LSE 27 prega che gli donasse RAN 104. PS 48: ÷ bagordare?
gracia e constantia de desprexiar le vilanie et beffe cum D begüdda.
bona constantia. PVG. beguddòn sm. “mangione”
REW 1017. COM.3 99 quello beguddòn de quello sciû Monsieù
D baifardu. beffar. beffezar. famebeffe. vostro amigo, chi se fa ciammà marcheize…
beffezar vb. “beffeggiare” D begüdda.
GP 369 E lantor vegando Iuda che li zue… anti lo bef- beguìn sm. “verme del concime”
fezavan… GL 9.51 un rœuo/ de gente chi beffezza in fin PVG.
ra morte. D bèga.
begù 176 bele

begùn sm. “bruco” D abeverar. beje. beveaor. bevenda. bever. bevere. bevüu.
TVD (Dolc.). bive. böie. büve.
D bèga. Beize cognome
begùn sm. “ventre” VTS 75 a.1530 (Sav.).
VPL (Sanr.). D beyzo. L besius.
begunna sf. “scarafaggio” beyzo cognome
PVG. beguNna. VTS 80 a.1530 (Sav.).
D bagùn. L besius.
beì sm. badile” bêla sf. “budello”
GO. FA 330. cf. piem. beil, m.s.
D bair. PD 129, 149, 156 *be(d)ella.
bèia sf. “canale del frantoio” FPI 1230 “intestino”
FCL 54. D bêlu. bêlette. L buella.
Bèia top. (erba) bella sf. (bot.) “belladonna (Atropa belladon-
FCL 54 “in sa Bèia” na)”
D beu. EVM 27 (VMar.)
beicà vb. “occhieggiare, curiosare” D belladonna.
BDS (Sav.) dal piemontese. bella de giurnu sf. (bot.) “Convolvulus tricolor”
béje vb. “bere” FPL.
GF 8, 12 s.xix nu trueiva ègua da beje. –– ni u mangéiva bella de nötte sf. (bot.) “Mirabilis jalapa”
ni u beéiva. ––. ni u mangia e ni u béje OCD 23 (Carrega). FPL.
RAN 104: pop. e contad. PD 347: plebeo. PVG: è la for- beladona sf. “levatrice”
ma più antica di beive. TVD (Dolc.).
D béive. D buna donna.
bèiga sf. “tarlo del legno; verme della frutta” belladonna sf. (bot.) “Nerium Oleander; Atropa bel-
FNE 58 n.11 (Chiav.). PVG.
D bèga. ladonna L.”
bèigu sm. “grosso verme” FPL. MLC 254 sg.
PVG. D (erba) bella.
D bèga. belladonna d’autünnu sf. (bot.) “Amaryllis belladon-
beilia sf. autorità, potere” na L.”
PCD 39 s.xiv. FPL. MLC 269.
D bailia. belladonna de stè sf. (bot.) “Amaryllis vittata
bèinda sf. “benda” L’Hérit.”
SDA 47 (Alt.) FPL.
D binda. bellafiggia sf. (bot.)
béina sf. “varietà di fichi” FPL. “Psoralea bitulminosa” MLC 242. “Mesembrianthemum
PVG etim. oscura. deltoides L.”
beir vb. “obbedire” [err. per obeir?]” bella d’ünz’ûe sf. (bot.) “Ornithogalum umbellatum”
IVE 21 et fa questo pecao l’omo servo de lo demonio, a
far et a beir a tuti li soi comandamenti, et a far tuti li gran- FPL. D bellefigge.
dissimi peccai. belàina sf. “telo usato per la raccolta delle olive”
D obey. VPL.
beistia sf. “bestia” (a) bellaixo loc. avv. “con comodo, senza fretta, ada-
IVE 59 le beistie sarvaighe. gio”
FAS 144 “notevole” PRP 362 (7.47) e si o ro farà a bellaixo/ s’o ve dà carche
D bestia. saruo.
béive/ - er/ vb. “bere” PRA 381.
AG 46.63 tropo beiver e maniar. AG 134.264 maniar e D (a) bel axo. adaixo.
beiver. PAS 31 te prego che questo calexo tu non me llo (â) bellamégiu loc. avv. “alla buona, in modo ap-
fazi beyver. CEB 354 conscidera de lo mangiar e de lo prossimativo”
beiver de li toi animai. GP 282 che questo charexo tu no PVG.
me lo faci beiver. GP 277 llo de a mangiar e a beive alli
soi disipoli. IVE 16 de lo maniar et de lo beive. LSE 20 belàn sf. “zia”
lo cibo et lo beive. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) beive. VPL (Prelà).
OCD 25 (Campoligure, Masone) (a) bel axo loc. avv. “con comodo, senza fretta, ada-
AAG 117. FAS 144, 147. ADG. FDG 255. DEV.11. gio”
FORME: RDC 102 si ve sei lamentaou/ con dì che ri me versi no ve
Indic.pre.s. 2.sg. beivi PCD 34 s.xiv. ciaxo/ e che a ca me ghe vegnirei a bel axo.
3.sg. beive AG 113.5, 9 PRA 381.
1.pl. bevemu FDG 255 D (a) bellaixo. adaixo.
3.pl. béivan PD 351 belleben loc. avv. “ben bene”
perf. 3.pl. bevén PRP 340 ( str.7) GL 13 (Arg.) se repiggian belleben.
(PRA 370) beleccia sf. “bellezza”
Cong.pres. 1.sg. beiva GP 281. PAS 31.
3.sg. beive ADG 25. AG 12.21 si savia e ordenar/ e d’ogni ben acostumaa/ e de
Cond. pres 1.sg. bevreiva RGS § 593 belecce e de dotrina/ non se trovava, per fantina.
Imperat. 2.sg. be PD 113n. (<bei) D belesa.
Ger. bevando AG 39.139 belelé sm. “membro del bambino”
Ptc. bevuo GP 279. DVA (VArr.).
bevüu ADP (Pietra). D belìn. bìn.
bell 177 belu

bellesa/ belleça/ belleza sf. “bellezza” belliscimo/ belìscimu agg. “bellissimo”


AG. 129.14 visto o done pusor/…/dexeivermenti ornae/ e RDA 4 (C.Zabata) molti concetti belliscimi.
de gram belleza. AG 142.86 or puni mente chi noi semo/ PD 155, 349. ADG belìscimu.
e in che beleze noi stagemo. GP. 382 lo nostro segnor pin L bellissimus.
de gloria, e cossi pin de belleza spiritual. PEG 42 belleza, belisimo agg. “bellissimo”
seno e forteza. PAB 73 forssa, bellessa, lengeressa. MAC AG 12.503 segnor de gran possanza/ eternar, senza man-
162 or la fantinna cresse in grande bellessa. PCD 47 chanza, glorioso, da fir notao/ belisimo, no deformao.
s.xiv. OGM 241 a.1527 una placia ampla e spatiosa di non belitre sm. “persona sciocca”
poca belesa. AA 157 al tempo de lo ricolto de le pele… MDB (Bord.).
me ne porto una corba in belesa… e io le asetai alegra- D belìn.
menti. bello/ bellu agg. “bello”
PD 336: -tj- > -ts- > -s-. ADG. RGS § 290. FDG 113. RV 25 s.xii. eu chu bello marì o. AG 49.193 quante bele
D belecce.belleza. L bellexia. contrae. CR 28 belo figio. PD 110, ADG., FDG 58,
bêlesecche sm. “persona segaligna” PVG: bellu.
BDS (Sav.). L bellus. pulchra-facies. pulcris manibus.
D bêlu. (dri) belli agg. “molti, tanti”
belesio cognome DFC 29 a.1746 de tamburi e scigorelli/ cornicaccia,
VTS 112 n. a.1531 (Sav.). trombe, oboè/ o ghe n’era ben dri belli!
D belexio. D bello.
bêletta sf. “budellina” bèloa sf. “donnola”
PD 156. MCM 39 (CastelnM.)
D bêla. D belua.
belletegà/ -re vb. “solleticare” belommu sm. (bot.) “Impatiens balsamina L.”
RDA 73 e aura senza mandillo e senza guanti/ con ro zove FPL (Gen.). MLC 229 (Gen.)
ogni figgia usa ballà/ e se lascia ra man belletegà/ e fre- FPL (PortoM.) “Nerium oleander”. (Mortola) “Impatiens
noli me tangere”. MLC 229 (Sav.) “Pelargonium in-
gassera ben da ri gallanti. GL 3.5 ra bellessa/ chi ri ha fin
quinans Ait., Pelargonium zonale Willd.”
intro cœu belletteghæ’. GL 7.39 e o çerca intr’o ciù ten- L bello homo
ero toccâro/ donde belletegando o se resente. COM.3 116 bellorato sm. “sorta di resina”
quando questi folletti se voreivan demorà, me beletegavan GRD 108 (Tenda) degli agarici, o vero bellorati e tremen-
ri pé. MVS (Sarz.) beletegare. tine incantandi.
G.FLECHIA, AGI 2(1876) 321n. REW 8756, 9181. D bellorotto.
D beletegu. bulitigu. belorba sf. “medusa”
belétegu sm. “solletico” SDS (Sav.). BDS (Sav.): anche “sanguisuga”
MVS (Sarz.). bellorotto sm. sorta di resina”
D belletegà. GR 60 (Tenda) gli agarici o vero bellorotti e trementine
Belexio cognome delli boschi di Tenda, che provengono dalli larsi, abietti
VTS 75 n. a.1530 (Sav.). ed altri simili albori.
D belesio. D bellorato.
Belli cognome Bellotto cognome
VTS 95 n. a.1503 (Sav.) VTS 77 n., 101 n. a.1531 (Sav.).
D bello. L bellotus.
belifìn sm.pl. (ittiol.) “bianchetti, avanotti” Belö’e (top.) (Sav.)
ADP (Pietra). VPL. NTS 28 e Belöe (Zinola): “Le Bellore” < Belloro, n.fam.
belligiurni sm. pl. (bot.) “Bellis perennis L.” s.xviii-xix.
MLC 247 (Chiav.): bellis, -idis (Plin., Apul.) > béllidi > Belö’u top.) (Sav.)
bellidì. NTS 28: da Belöu “a Legino, verso la Chiabrera) < Belöu
bellìgure sf. pl. “ornamenti femminili” “Belloro”, n. fam. s. xviii-xix.
FDT 3.14 (Triora) Belsalto top. (Quiliano)
D bellüia. BG 128 s. xvii. el luogo o sii pietra detta di Belsalto.
belìn sm. “membro virile; esclam.” D salto.
RAN 120. PVG. Beltrame cognome
D abelinòu. belelé. belinata. belinòn. belitre. belu. bìn. VTS 75 a.1530 (Sav.).
dezbelinà. imbelinà. L betrames. bertramus. betrame.
belìn de ma sm. (ittiol.) “oloturia (Holothuria tubu- bêlu sm. “budello”
losa)” CAD. PD 363. PVG.
AFV 424 (Vent.). plur.: béle “visceri”: CIT 49 re bele me dan volta.
belinata sf. “sciocchezza” GL 13.21 chi ghe giaçça re bêle e ro pettaçço. GL 13.77
BDS (Sav.). tutt’ommo scialla, beive e se refresca/ che secche eran re
D belìn. bêle, e ra vantresca.
belingero cognome D bela. belìn. bielle. bielu. bier.
VTS 81 a.1530 (Sav.). belua sf. “donnola (Mustela nivalis; Mustela vul-
D berenghiera. L belengerius. garis)”
belinòn/ belinùn sm. “persona stupida” PD 110. RAN 168. ADP (Pietra). PVG.
MVS (Sarz.) belinon. VPL. belinùn. D beloa. belura.
beliommi sm. pl. (bot.) belua sf. (ittiol.) “motella comune, donnola”
CAD “Impatiens balsamina”. MLC 250 (Chiav.) PML 356 “Motella tricizzata Nilss.”. TTC 102
“Urospermum Dalechampii Dest.” “Gaidropsarus mediterraneus L.; Gaidropsarus tricizza-
D bunommu. tus Bloch”
belü 178 bene

belügura sf. “scintilla” bem agurosso agg. “di buon augurio; promettente”
RML 974 (Airole; Vent.) ADL (Vent.): *bislucula REW PAB 67 che quando la bonna (ventura) par bem agurossa,
1127. TVD (Dolc.). ella ingana monti homi.
bellüia sf. “ornamenti femminili” D agur. agurao.
GO. benarda sf. “botte a larga apertura”
D belligure. belluria. CAD.
beluina sf. (ornit.) “ballerina gialla” benardon sm. “burattino”
CLU. DVO (On.).
D balerìn. D benardu. benardùn.
Beaulieu top. (Alpi marittime, Fr.) Benardu n.p., m. “Bernardo”
LAM 78: it. Belluogo. PD 344: -r- caduta per dissimilazione. ADL (Vent.)
bélura sf. “donnola” germ.
MP 14.39 (Pigna). ADL (Vent.). TAL 39 (Alassio) MVS Cf. RGS § 1108.
(Sarz.). D bernaldo. bernarda. bernardina. bernardino. bernardo.
D belua. benardu/ benardùn sm. “persona stupida”
bellûria sf. “lusso, mollezza, piaceri” FNT 21: cf. H.MOISY, Noms de famille normans, Paris
GL 16.29 dætose tutto a ra bellûria. 1875, p.20: “nella favolistica medievale Bernardo è il
D bellüia. nome dell’orso”. Ma A. FRANÇOIS, in Sache, Ort u.Wort,
belusa sf. “blusa, camiciotto” Festschrift J.Jud, Romanica Helvetica 20 (1943) 136-38:
ADL (Vent.).: fr. blouse. “nel Roman de Renard Bernard è l’asino”. PVG.
D blusa. Cf. CVM mil. bernardòn m.s.
Belvedere top. D benardùn.
NTS 28: (Fornaci di Savona), fra Valcada e il Bricco. benardùn sm. “focaccia rustica di farina di ceci”
LAM 78 (Alpi Marittime, Fr.), Belvédère. FDT 3.29 (Triora).
L belveder. benastruo agg. “fortunato, felice”
Bembeggi top. (Chiavari): od. San Colombano AG 4.55 quelo grezo benastruo. AG 5.49 santa vergem
Lerténoli benastrua/ chi sei tanto a De piaxua (Santa Lucia). AG
ST.10 60 sgg. (attestazioni antiche). U.FORMENTINI, RSL 66.4 per aver reisego bon/ e ventura benastrua/ digage es-
15 (1949) 211. PCT 28. ta oration. AG 87.19 a queli logi benastrui/ chi d’ognun-
D bembellia. L bembegia. bembelium. chana ben son pin. AG 133.1 voi sei Lucheto benastruo/
Bembellia top. (Chiavari) tar como e son si ve saluo.
GEC 107 s.xiv-xvii: a Bembellia. FA 331: derivato participiale in –uo (< -uto) da “astro”
D bembeggi. L bembegia. bembelium. (sorte, destino). REW 747.
bem/ ben sm.; avv. “bene” D marastruo
RV 26 s.xii. qu’eu bello marì o/ que voi no sei, ben lo so. benda sf. “benda, fascia.
AG 14.640 lo cor chi speso e asagio/ mester gi fa star bem REW 1110. PVG.
guarnio. AG.39.12 ni se conosce mai lo bem/ se no per D bendaggie. binda.
mar quando l’avem. AG 139.68 e mar e ben che l’omo a bendaggia sf. “cencio sfilacciato
faito. AG 87.19 queli logi benastrui/ chi d’ognunchana NPD 87 a.1893 (Sav.) u dulure u l’a e stradde passeggiòu/
ben son pin. FUP 110 s.xiv (Sav.) bem devemo sperar/ en
seguitòu dâ miséia e da e bendagge.
la vostra cortexia. SCF 90 a.1393 la Vergine Maria ne
preste gratia de bem perseverà e bem finì. BAG 23 a.1488 D benda.
(Sav.) bem immobile. Bendijun top. (Alpi Marittime, Fr.)
pl. beim/ ben/ bem “beni” LAM 78 it. Bendegiuno.
PS 14 s.xiv. ben. PAB 56 despogiao de tuti mei bem e Béndola/ Béndura top. ”corso d’acqua, affl. del torr.
dignitae. PAT 26 a.1404 li beim de li Veneciaim. Roja”
PD 133. ADG. BNL 75 (Pigna, Perin.). FDG 165. PVG. PCT 105 Rio Bendola. LTI.35 n.12; PSP 63 n.48:
D be. daberasu. L bonum. Béndura.
bem che cong. “benché” D binda. L bendola.
LSE 15 et bem che non sapesse leze, pur spesso extendea benecto agg. “benedetto”
lo salterio in anti a li soi ogi. PGF 28 a.1461 (Alb.) aso che cum li benecti sancti
ben forma verb. “bisogna” posamo star in compagnia.
MP 18.8 (Pigna): cf. MUI 101 n. D beneito.
D bezognar. benedetto agg. “benedetto”
benna sf. “cesta; veicolo di vimini su ruote” SFG.2 312 a.1538 conoscendo noi quella medesima ne-
CAD. PAG 220. PD 363: cf. “banastra”. MVS (Sarz.) cessità che una volta si saldino questi benedetti conti con
“cestone” VPL (Rossiglione)“slitta per il trasporto del essi Agenti per le compere.
letame”. D beneito.
REW 1035. TB 17.153 celtico. PTA 611 (Italia sett.). benedì/ beneìr vb. “benedire”
MVP.71 (Appennino parmense) FDG 42 “Korbwagen”. FAS 161 beneiga (cong.pres. 3.sg.). CAN 1842 p.30
ALE 315 (centro di diffusione: Marsiglia). PGC 104 sg. (Sav.) Diu î benìghe! gh’han raxùn.
PTC 52. PTL 83. D benixir.
L banastra benedicto agg. “benedetto”
ben agurao agg. “fortunato” SL 62 s.xiv (Sav.) tute le anime che amo nominao in ques-
PAB 52 amixi, per che apellao/ me avei voi bem agurao? ta benedicta matin.
PAB 62 sg. quello chi è si bem agurao che alcunna cossa D beneito.
no ge falla. –– o ti te te de la gram rota de li serventi fan- benedisiùn sf. “benedizione”
celli bem agurao? PAB 72 quello chi no a figi, mal agur FDG 152.
lo fa bem agurao. D beneisum. beneixon. benissium. benixium. benixum.
D agurao. maragurao menedisiùn.
bene 179 benv

benedito agg. “benedetto” benimor


CBL.338 (11.14) o san Piero/ benedito apostoro. SL 63 AG 38.33 ma alantor aiai in cor/ le fontanne de benimor/
s.xiv (Sav.) fraelli me beneditij e carissimi. d’aigue lucente fresche e fine.
D beneito. AGL: de bon imor (imor = umor, AG 121.3; 134.10)? o
beneisir vb. “benedire” nome proprio?” FA 331: “prob. l’uno e l’altro”. FAS
IVE 17 per questa vertue fu loà… da tuto lo povo… et si 148.
la beneisiam digando: De si ha fortificao et confortao lo AGC: Bonamor (cf. Roman de la Rose, vv.1535-45):
to quo. a ocie lo nemigo de De. L.COCITO, La fontanne de benimor e la fontaine d’amour,
D benixir. Convivium, 35.2 (1967) 227-230.
beneisum sf. “benedizione” AGN: le fontanne de be(r) in Mor: le fontane del molo,
PCD 47 s.xiv. nel porto di Genova. [Cf.AG 138.108].
D benedisiùn. benissà vb. “sminuzzare”
beneitìn sm. “acquasantiera” GA 12.168 (Cogoleto): < menissà con dissimilazione,
GO. PD 361. PVP 351. BDS (Sav.). prob. per effetto di bernisà (*bismitiare)
D benentìn. L benedicta. D menissà.
benéito/ benéitu ptc. e agg. “benedetto” benissium sf. “benedizione”
AG.15.1 beneita e magnificaa/ sea la vergem Maria.
PAB 48 como Issac de la benissium a Jacob…. voleiva far
MAC 165 e lo to nome sea beneito in seculla secullorum.
CBL 333 (6.55) venì, beneiti de lo me paire. AF 1.33 lo in guiza che ello avesse la benissium. –– e chi te benexi-
me figlor beneito. CR 18 la beneita maere. FUP 100 ra sea beneito e pim de benissioim.
s.xiv. (Sav.) in questo beneito iorno… questo beneito of- D benedisiùn.
fitio. SCF 90 a.1393 questa beneita consortia sovrascrip- benixì/ -ir vb. “benedire”
ta. SL.51 s.xiv. (Sav.) per voi, beneita fior, ogn’omo se PAB 49 e no te posso benixi. PAB 48 e vogio maniar e
possa salvar. SL 62 s.xvi (Sav.) tute le anime le què amo poa benixirte avanti che e mora…
aregordè in questa beneita matin. PRP 338 (str.1) San FORME:
Beneito. CIT 6 se torno a véi quelle beneite porte… SSZ Ind.fut. 3.sg. benixira PAB 48.
29 s.xviii (G.Gallino) beneito e benexio. perf. 1.sg. benixi PAB.49.
PD 125,361; ADG.; FDG 230 benéitu < *beneditu. 3.sg. benixi PAB.49 (PS 25)
PS 108. FAS 155,162. benixilli PAS 39.
D benecto. benedetto. benedicto. benedito. benento. bene- Cong. pres. 2.sg. binixi PAB. 49
to. (PS.2 “forma isolata”).
beneitusè esclam. “finalmente!” 3.sg. benixa IVE 49 (FAS 161).
BDS (Sav.). PVG. 2.pl. benixai CR 27.
beneixì/ -ìr vb. “benedire” Imperat. benixime PAB 48,49.
AG 66.14 soa casa beneixisti. PAS 28 sg. preyxe lo pam Ger. benixando AG 16.423(FAS 157).
e si lo beneyxi. –– lo pam che Criste aveiva beneyxio. Ptc. benixio PAB 48 (PS 15)
PFAS 161 beneixa (benedica) RAN 104 beneixì D benedì. beneisir. beneixir. benexir.
(benedire). benixium / benixum sf. “benedizione”
D benixir. PAB 49 insi defora Jacob quando ello ave recevua la
beneixon sf. “benedizione” benixium. –– PAB 49 to frai… si t’a leva la toa benixum.
FAS 150 < *benedigione (cf. guarixon, condemnaxon). D benedisiùn.
D benedisiùn. ben nogença sf. “riconoscenza”.
benengiaira sf. “specie di vaso da notte” MCG 332.
TVD (Dolc.). D nogença.
D berengéira. (sainct) Benoit top. (Alpi Marittime, Fr.)
benentìn sm. “acquasantiera” LAM 113 it. San Benedetto.
DVO (On.). D Benéitu.
D benento. beneitìn. Bensa cognome
Benento n.p., m. “Benedetto” VTS 117 a.1530 (Sav.) Mariola Bensa.
PRP 338 (str.1) san Benento. PRA 368: il ms. ha benento, D Bentio. L bencia.
l’ed. a stampa benéito: epentesi di –n- per effetto di –n- Benso cognome
precedente. VTS 117 a.1530 (Sav.) Giacomo Benso.
D beneito. benentìn. D Bentio.
beneto agg. “benedetto” Benso top.
PCD 39 s.xiv beneto.
D beneito. PCT 111, 117 Rio Benso germ.
benexir vb. benedire benstentar vb. “indugiare”
GP 277 ello si preixe lo pan e si llo benexi GP 279 lo pan AG 12.512 non benstentar/ se alcun tormento me voi dar.
che Christe aveiva benexio. CR 18 ela… lo benexi. AG 82.22 che se tu poi paga a la man/ no benstentar a
SSZ 29 s.xviii (G.Gallino) beneito e benexio. l’endeman. AG 133.33 senza tropo benstentar.
D benixir. FA 331.
Bengiamin n.p., m. “Beniamino” D bestentar.
PS 4 s.xiv: -j- > -g- per influenze esterne. Bentio cognome
D begiamin. VTS 113 n. a.1501 (Sav.)
benignitae sf. “benevolenza” D bensa. benso. L bencius.
AG 49.2 per soa gran benignitae. benvegnua sf. “benvenuto, accoglienza festosa”
D benignu. AG 113.7 con tante strene e benvegnue.
benignu agg. “benigno” benvengüa. L beneveniatum.
ADG. benvegnuo agg. “benvenuto”
D begnignu. benignitae. CR 27 voi seai la benvegnua.
benv 180 berr

benvengüa sf. “benvenuto” berbexin sm. “figlioletto”


MBA 370 s.xv. (Seyne) (prov) que donerun la benvengüa RAN 104: prov. berbezino “ragazzino”.
a maistre Jorgi de Mayronas. berbexìn sm. “orzaiolo”
D benvegnue. VPL.
bemvogienssa sf. “disposizione amichevole” berbi cognome
PAB 51 e per torti e otragii discrepam lor bemvogienssa e VTS 95, 111 a.1530 (Sav.).
compagnia. bèrbixa sf. “eczema secco”
Benzerri cognome genovese ADL (Vent.) < *derbita “macchia” (gall., REW 2580).
PIA 26,66.: origine araba. D berbexìn.
beo sm. canale berbixo sm. “pecora; persona stupida”
AA 62 sg. sopra lo paso de lo beo. –– saltai lo beo de AG 138.48 ma e lor tegno berbixi.
Ioam Brila. PRP 354 (2.1) voi, che no ve piaixe aigua dro FA 331. FAS 143. POF 8 (lat. vervex, berbex). PVB 217
beo/ ni manco dro bracchì, ni dra fontana… REW 9270. ALE 437.
D beu. Cf. AGS sardo berbecile “ovile”. HB 78 a.lomb. berbice
beò agg. “beato” m.s.
IVE 60 e beò se tegnea chi questo poea far. FUP 100 D berbexìn. L berbicem.
s.xiv. (Sav.) li fratelli nostri infrascripti de questa bea (erba) berbunèa sf. (bot.) “Melampyrum pratense ”
compagnia. VBA 102 a.1435 lo beo san Georgio. FPL (Masone).
PD 123. Cf. SAP 2.222 a.lomb. beà “beato”. bèrcola sf. “sacco di tela dei pastori”
D beao. biao. PTO 258.
beola sf. “pezzo di legno da cui si traggono utensili” D brecola.
GRD 110 (Tenda) salvo però le beole per fare le barle, bercolu sm. “sacchetto di cibo appeso al collo di ca-
vasi… valli e muli”
D biarela. biola. VPL.
beòn sm. “beverone delle bestie” berrea sf. (ittiol.) “Petrale comune (Citharus macrolepi-
PVG. dotus Bloch)”
Beotrotto top. “torr., affl. del Letimbro (Sav.)” TTC 106.
BG 126 n. s.xvii. (Sav.) Berre-les-Alpes top. (Alpi Marittime, Fr.)
berà vb. “acciuffare, agguantare” LAM 79 it. Bera.
BDS; SDS (Sav.). D bera.
D abèrà. bèru. berengéira sf. “vaso da notte”
bera sf. “canale” ADL (Vent.). VPL (Sanr.).
DVO (On.). D benengiaira.
D bedo. Berenghiera top. (villa di Giustenesi della Pietra,
bèra sf. “ciuffo di capelli” presso Genova)
PVG 83. G.SERRA, RSL 17 (1951) 239: < n.p. germ. Beringair
Cf. CVM 1994 (Suppl. 16, s.v. bezza): mil. berre “trecce, “Berengario”.
lunghi riccioli”. D belingero.
D bèru. beretta sf. “berretta”
Bera top. (Laigueglia) ASF 736 una berreta de veluto negro cum para septe e
TAL 131 n.5 a Bera. mezo de bogini. CSC 60 a.1564 (Alb.) l’abito clericale…
D Berre-les-Alpes. non lasciando mai la chierica et la beretta secondo lo cos-
bærà / berà vb. “belare, piagnucolare” tume de la nostra regione. GL (Sonetto introduttivo di F.
CIT 8 quando da pœu ro sœunno a ra mattin/ ri agnelli e De Ferrari) bello véi…/ né solo ri zeneixi ma i toschen/ e
pegorette a ro bærà/ o cantando me rompan ri oxellìn. ri poeti d’ogni atro paeise/ faghe beretta, e battighe dre
VPL berà. mœn (in segno di rispetto) AA 57 e quelo che avia tirato
D beà. piu apreso alo segnale due volte ge era dato la ioja, per al-
berà sf. “canale” cuna volta una bereta rossa fina, altra volta uno paro de
DVO (On.). calze. MNS.1 60 a.1577 (Sav.) ogni maestro berretero…
D beà. sera tenuto et obligato mettere il suo segno alle dette
berasì agg. “che ha i capelli arruffati” berrette.PVG.
MP 14.46; 18.8 (Pigna). FPI 1049. D berrettami. berettini. L bereta.
D bèru. beretta sf. “buccia dell’acino d’uva”
beràudu sm. “budello di animali” RCG Diz. TVD (Dolc.).
TVD (Dolc.). beretta sf. (bot.) “Helvella v.sp.”
D berodu. FPL.
berba top. beretta da preve sf. (bot.) “Evonymus Europaeus”.
BG 122 a.1645 “a confini del Segno, di Spotorno e di fi- FPL.
nale” berrettame sm. “berrette in genere come genere di
L berba. produzione e di vendita”
berbexìn sm. “orzaiolo” MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berrettami di Fere, di Pascho e
PAG 166. DVA (VArr.). leone, fini.
D barbexìn. bèrbixa. berreteira f., soprannome
berbexìn sm. (bot.) “Smilax aspera; Clavaria botry- PRP 359 (4.59)ra Garra, Nerreteira e ra Besazza/ te rom-
tis; Polyporus frondosus” piran ra fazza.
CAD. PAG 71. FPL. TCL. BDS (Sav.). PRA 373.
berbexìn sm. (ornit.) “cinciallegra; codibugnolo gri- berreterio / beretero sm. “berrattaio”
gio (Aegithalos caudatus), Parus caeruleus)” SCF 99 a.1485 Antonio de Jussano, berreterio. SGC 419
CAD. GO. RAN 104. PVB 217. PVG. BDS (Sav.). a.1522 cittadini e mercadanti/ son destrutti li bereteri/
berr 181 berl

calegari e calzanti/ son destrutti e li laneri. MNS.1 60 Berghe top. (Vent.)


a.1577 (Sav.) alcuno fabricante di lane spettante all’arte di LTI 35 n.14: germ. berg, o barga “capanna” REW 958.
bereteri, come battilane agogioti follatori o altri –– ogni Berghizzolo top. (V.Varenna, Pegli)
maestro berretero… sera tenuto et obligato mettere il suo RVV 60 a.1798: *brig/berg.
segno alle dette berrette. AA 249 artista bereteri de la ci- Bergi top. (Baiardo, Imperia)
ta de Saona. LTI 35 sg. HGL 219.
D berreteira. beretta. L berreterius.
D berzi.
berrettìn/ berrettino sm. “berrettino”
bergiàn agg. “zotico”
ASF 736 un berrretino de raso negro tagliato. MNS.1 58
ST.9 153 (Sanr.): “montanaro”?
a.1577 (Sav.) berrette e tocchi e berrettini. MNS.1 69
L bergalli.
a.1641 (Sav.) tocchi… berretini… maraneti o sia frontali.
bergiassottu agg. “di qualità di fico”
COM.4 108 ro mandillo da collo, ro berrettin da nœutte,
DVA (VArr.).
re caçette, re pantoffore.
D brigiasottu.
D beretta.
beretino agg. “di colore grigio-cenere” bergora sf.
SIP 176 a.1420 (Massa) una tunica beretina minj. ASF RDB 88 (B.Cigala) han chiera de zaninne/ si poeren
718 cappa una de drappo grixo da aqua cum un orlo de ve- chieustri, e bergore acarté.
luto beretino. ASF 747 uno robono de taffetà berretino da [÷ burgora “verruca, pustola”?]
dona. –– cortine de tafeta beretine, turchine. AAD 259 D brigua. burgora.
uno letto di damasco berretino et negro con la coperta. –– beriö’ sm. “rete di fune per il fieno”
paramenti… tutti di damasco: per lo salotto, verde, per la VPL.
prima camera, turchino, per la seconda camera berretino. beriola sf. “cuffia da giorno delle vecchie”
MUI 133. DEI.1 496. SRV: cf.ven. s.xv. beretin, m.s. < ar. MP 18.8 (Pigna)
baruti “polvere da sparo”. D bèru.
berretino / berreto agg. “malvagio, disonesto” berrione / beriùn sm. “arnese agricolo per raccogliere
AG 140.119 e s’el a faza berreta/ no gi dar lo to in creta. e trasportare fasci di fieno: fatto con due travicelli forati
RDB 37 son cangià de gran regina/ in scciava, e da canag- cui sono fissate cordicelle intrecciate a rete”.
gia berrettina/ e da vassalli mè son scarchizà. GL 8.22 GRD 110 (Sanr.) si concede licenza generale ad ogni per-
contro quella canaggia berrettina/ se buttò infuriaoù de tà sona quale andra a far foglie in detto nosco di pigliar brotti
manera… di eresio, risalvando cima per mettere in fondo delli berrioni
PS 49. [err. “berrioli”].
bergafola sf. “punto di cucito lungo l’orlo” REW 1038. FDT 3.29; 4.14, 57 (Triora) TVD (Dolc.). MDB
VS (Sarz.). (Bord.). ROC 146 sg. (Civezza) beriùn. H. PLOMTEUX, CON
D bregafolla. 50 pl. beriùi (Onzo). VPL.
Bergaggi top. “antica frazione di Cosseria (Sav.)” L berrionem
ST.9 151. HGL 218: gall. *berga, germ. berg. berlancia sf. “cosa molle, senza nerbo”
D bergeggi. SDS (Sav.).
bergamina sf. “pergamena” berlandà vb. “schernire”
AA 147 liberi 6 scriti in carta bergamina. TVD (Dolc.).
L bergamina. berléa sf. “anello cui è fissato il battaglio della cam-
Bergamo/ Bergamutto top. pana”
FTL 189 e n.: “Casa Bergamo”(Triora). “Casa CAD.
Bergamutto” (Bormida): traccia di antiche migrazioni Berlena top. (Pigna, oggi scomparso) “G.P., ASLSP
stagionali di boscaioli dal Bergamasco. n.s.3 (1963) 420: cf. fr. berle, (bot.) “crescione”, gall.
D bergamutto. berula.
bergamottu sm. (bot.) “bergamotto” (Citrus berlendera sf. “banderuola?”
bergamia Risso)” RDB 139 (V.Dartona) mancaòu de fè come una berlen-
MLC 230. DEI.1 492. LVO 28: dal turco, attraverso dera
l’arabo. berlendòn sm. “schiaffo, ceffone”
D bregamottu. RDB 101 (B.Schenone) che sì ghe dago tenti berlendoén.
bergantin/ bergantino sm. (mar.) “brigantino” CIT 304 (B.Cigala) ma se un giorno o me capita uint’re
NS 564 a.1527 hecote un bergantin/ de la grande arma de moen/ questo fraschetta, questo pappacæ’/ che sì ghe dag-
Spagna. AA 81 fece imbarcare 300 fanti sopra 19 vaseli go tenti berlendoen berlendoén. GL 16.25 smorfie
picoli tra bergantini e fregate e barche da nave. d’amô, scorroççi e graziette/ streite de cœu, sospiri,
D bregantino peççigoîn/ cæti, maranni, belle parolette,/ carezze,
Bergassana top. (Sesta Godano) zœughi d’œuggi, berlendoin,/ tutte ste cose insemme a
PTR 47 sg.: prediale romano (< *Brigatius n.p.)? mesccia… COM.4 20 o berlendon ch’éi dæto sciù o
FTL 45 n. mostasso a mæ cameadda.
D briga. L bergaçinum. RAN 165.
Bergeggi top. “Bergeggi” berlengià vb. “bighellonare”
CTL. 13. ST.9 151: cf. *Bergensis, Bergalli. PTP 25 ADP (Pietra). VPL.
germ. berg. berletta sf. “bariletta”: recipiente di legno portato a
D bergaggi. L bergegi. tracolla per la provvista giornaliera di acqua o vino ai la-
Bergémolo top. (Demonte, Cuneo) voranti nei campi”.
SMB 125. FDT 3.29 (Triora).
L bergemulum. D barla. L barleta.
berl 182 bers

berlicase vb. “leccarsi le labbra” Bernina top.


BDS (Sav.). PCT 124 germ.
D sberleccase. bernissà vb. “spiaccicare, imbrattare
berlichìa sf. CAD. RAN 168. PD 351 *bis-mitiare. REW 5598. GA
GL 18.52 costante in berlichîa, animo amigo/ agguanta 12.168: dissimilazione. PVG. VPL.
ancon per quatr’ o çinque giorni/ che fîto da sto lûo mi me D berlisà. bernisso. bernüsà. imbernissase. zbernissà.
destrigo (TT non sbigottir, Signor, resisti e dura/ infino al bernisso/ bernisu/ bernüsu sm. “pasticcio, errore”
quarto, o infino al giorno quinto…) GL 4.69 ma quello ch’emmo primma a Dio promisso/
berlina sf. fâro per voi fareiva aoura un bernisso. CAD bernisu
CIT 176 ve zuro, çerto pe re mæ pecchæ’/ me sata “fanghiglia”. PVG. bernüsu.
quarche vota ra berlina. bernoco sm. “sorta di veste”
berline sf.pl. “berlina, gogna” GRD 110.
BOV 557 a.1531 (Sav.) le donne quali publicamenti L bernochus.
vivono cum infamia de deshonestà ordinasi che… de- Bernora idr.
biano levarsi de le contrade dove stano et reddursi al loco PCT 111 Rio Bernora germ.
che li sarà deputato… Et le desobediente saranno poste bernüsà vb. “imbrattare”
alle berline et datoli de le patte in arbitrio de li predetti PVG.
signori. EGS 105 a.1625 sotto pena de doi tratti di cor- D bernisà.
da a qualsivoglio uomo, e alle donne di star un giorno alle bernuzo sm. “cappa, mantello con cappuccio”
berline. CIT 26 me poæro comme apointo a re berlinne. ASF 718 bernuzo uno morello da aqua col passamano de
L berlina. seyda negra.
berlissà vb. “impiastricciare, imbellettare” ALN 55, 115 a.1350 (Spagna) albornoz. A.PRATI, ID 13
RDA 65 perché re donne d’aura mariè/ l’amò comme re (1937) 84 sg. < ar. burnus m.s.
figgie vuœD berlisci. bernissà. D brenusu.
berlisci sm. pl. “ornamenti” berò sm. “cassettone”
CIT 239 poexie fæte a berlisci. DVO (On.).
D berlisà. D büro.
berlügu sf. “luce incerta” berodà sm. “trippaio”
RAN 103. BDS (Sav.).
D berlügura. barlügà. D berodu.
berlügura sf. “favilla” berrodà sf. “percossa, colpo”
ADL (Vent.). VPL. GL 2.15 d’un zovenotto, che una berrodà/ gh’ha dæto
D berlügu. Amô…
berlügure sf. pl. “manìe, grilli” D berodo.
DVA (VArr.). berrodo/ berrodu sm. “sanguinaccio; budello con
Berna cognome cui si fanno i sanguinacci”
VTS 87 a.1530 (Sav.). GL 3.45 o l’arreversa là comm’ una vacca/ fæto sangue da
Bernabas n.p., m. “Barnaba” empì çento berrodi. GL 7.20 porran dî: poveraçça! senza
PS 1 s. xiv. un sodo/ amô ti gh’ hæ ben dæto dro berrodo (TT e dica:
Bernabé n.p., m. “Barnaba” ahi troppo ingiusta empia mercede/ diè fortuna et amor a
sì gran fede. IVI Nota:“Amore l’hai burlata”) NPD 81
PD 136 (RDC).
s.xiv (Sav.) ün po’ de sâsissetta/ dui berodi e di intinguli
D barnabas.
ciü buìn.
Bernabochi cognome
DVO (On.). “budella”. PVG.
VTS 91 a.1530 (Sav.). D beràudu. berodà. beròudu. birodu.
L bernabovem. berodu sm. (mar.) “asse del timone”
Bernaldo n.p., m. “Bernardo” NVM (Sav.).
AG.16.11 San Bernaldo. berorfa sf. “qualità di fico”
FAS 152. PRP 339 (str.3) e no ve vegne in cuò noixe ne fighi/ …/ o
D benardu. berorfe, o gianchette, o brigliazzotte. PRA 382: od. börfe.
Bernallo top. D berurfa. berurfu. beurfa.
PCT 111 sg. Monte Bernallo germ. beròudu sm. “sanguinaccio”
Bernarda cognome FDT.P 38 (Triora).
VTS 122 a.1530 (Sav.). D berodu
D benardu. bersagio sm. “bersaglio”
Bernardina/ Bernardino top. GP 284 como lo segnar chi se mete alo bersagio a chi
PCT 124 germ. caschun fiere. RDA 6 (C.Zabata) molti pigian ra mira a
D benardu. ro so bersagio, ma pochi son quelli chi… dagan dentr’o
Bernardo n.p., m. “Bernardo” segno. RDB 9 e puœ che o n’ha ciù freccie esto pissé/ che
RDC 87, 117. PD 344. a mi chi ro bersaggio d’amò son/ i ha tiré tutte est’orbo
Bernardo n.p., “elem. topon.” barestré.
PCT 124 (germ.): Mulino Bernardo; Prati di Bernardo. D berssaglo. bresagio L bersagium.
D benardu. berssaglo sm. “bersaglio”
Bernengo top. PAS 32 como lo segno chi e misso allo berssaglo, a chi
PCT 107, 111 Bric Bernengo germ. caschum fere.
Berneri top. D bersagio.
PCT 124 germ. Bersano cognome
Bernezzi top. VTS 88 a.1530 (Sav.).
PCT 124 germ. L berçanum.
bers 183 beru

bersò sm. “pergolato” Bertome/ Bertume n.p., m. “Bartolomeo”


LFL.1.24 franc. PS 1, 12 s.xiv Berthome. SA 240 a.1340 (Sav.) Bertome
D versò. de Nicheroso scrivam e canzele de lo comun de Saona.
berta sf. “tasca; natura della donna” PLD 84 a.1367 et de tute atre nove che voi sapiai per
REW 822, 1052. PVG. Bertome da mio frae Bertramo. AA 77. Bertome da Sori
berta sf. (ornit.) “gazza, pica (Pica caudata)” dito Chirimichini. PD 110, 134, 136, 158 Bertumè.
CAD. PVG. CLU. Bertone cognome
D berté. VTS 86 a.1530 (Sav.).
Berta top. L berthonus.
PCT 111 Capo Berta germ. Bertone top.
Berta cognome PCT. 112, 120 Pian Bertone, Bertoni germ.
VTS 75 a.1530 (Sav.). Bertu n.p.
Bertacco top. CIC 74 a.1849 (Sav.) parla Bertu/ che ti predichi au de-
PCT 120 germ. sertu.
bertaélu sm. “nassa” L bertus.
GO. BDI 13 n.3 G.MELILLO, ID 1 (1925) 259: tosc. bertuelu sm. (bot.) “germoglio, cavolino, broccoli-
bertovello no, garzuolo, rimessiticcio del cavolo (Brassica oleracea
Cf. CVM mil. bertavell “rete da pesca; rete per uccella- v.sp.)”
gione”. BIO 251 piem., lomb., emil. bertavel bartavel, m.s. FPL. RAN 168. PS 51, GA 12.101: forse ÷ bruttu “ger-
D bertariellu. L bertavellus.
moglio” REW 1347 (bertureli < brotureli, cf. PAB 56
bertagnìn sm. “specie di baccalà tenero, proveniente
brochir “metter fronde, germogli”). PD 345. VPL.
dalla Bretagna”
D abertuelòu. bruttu.
CAD. RCG 123. REW 1287.
bertàila sf. “bretella” bertulina sf. (bot.) “Osmunda regalis”
PVG. FPL (Masone).
D bertelle. bèru sm. “ciuffo, ciocca disordinata di capelli”
Bertàn/ Bertano top. GO. MP 18.5 (Pigna). TVD (Dolc.). ADL (Vent.). PVG:
NTS 18 Cian de Bertan: (Sav.), S.Bartolomeo del Bosco, “voce comune a tutti i dialetti it. sett.” SON 263: ÷ lat.
oltre le Nosette, verso le Ligie. FBS 59 a.1760 Pian di (< gall.) berula “crescione”, REW 1054. MP 14.46, PVG:
Bertano, masseria nel Bosco di Savona. PCT 111 Pian di ÷ pre-lat. *berr “montone, animale lanuto” REW/FPI
Bertano. PCT 111. 1049. PGC 101 n.: ÷ lat. reburrus (Agostino) “scarmiglia-
D cambertano. to” (molto dubbia etimol. celtica).
bertarellu sm. “bertavello, rete a imbuto per la pesca D aberà. bèra. berasì. beriola. desberì. sbèru. sberùn.
nei fiumi” sberuncià. L berrus.
DVA (VArr.). VPL. berru sm. (ornit.) “rondone”
D bertaélu. ADL (Vent.): dalla “redingote”,antica divisa dei poliziot-
berté sm. (ornit.) “berta minore” ti.
CLU. D biru.
D berta. berru sm. (ittiol.) “sargo anulare”
Berté top. ADL (Vent.).
PCT 124 germ. D biru.
berteggi sm. pl. (mar.) “paternostri: palle di legno, in- bèru sm. “belato”
filate formare le trozze, che facilitano il movimento dei MP 18.5 (Pigna). ADL (Vent.). PTO 258 (REW 1021).
pennoni lungo l’albero della nave” D böu.
CAD 129. berü’ esclam. eufem.
bertelle sf. pl. “bretelle” BDS (Sav.).
GO. PD 110, 345: < fr. GA 12.101. BDS (Sav.). LFL.2 19. berrué/ berruel/ berruer sm. “malfattore”
D bertàila. AG 45.4 tuto lo mundo e torto/…/pim de corssai e berrue.
bertèlu sm. “brandello, ritaglio, filaccia” AG 63.53 questo malvaxe berruel/ no cessa de zitar brus-
VPL (Sanr.). mel. AG 85.24 e sempre semo aguaitai/ da berruel e da
bertezar vb. “beffare, schernire” corsai. AG. 128.6 un camin usao/ e mar segur per berru-
RDB 101 (B.Schenone) me bertezava. el. AG.39.109 toxego e venim/ de berruer e d’asaxim.
bertezzo sm. “sporcizia” AG 54.24 li beruer chi sempre veiam. AG 144.162 le
FAP 168 a.1668 (di un dormitorio) in modo di purgarlo e strae son pinne e li camin/ de beruer e d’asaxin.
netarlo da bertezzi che vi nascono. FA.332. FAS 163. PS 32.
D brütesu. MUI 132. SAP 391; SAP.2 230; REW/FPI 1050; DEI.1
Bertigaro top. 497. MB 47: a.lomb. berrue, a.fr. berruier, prov. berovier
PCT 111 germ. “soldato a piedi” > scherano. Cf. AG 22 Rubr. “ad evi-
Bertin top. tandum bravos”;IVI, v.1 brevé. ADR.
PCT 1224 Colle Bertin germ. D berruela. berueria. brevé. L berroarius.
Bertogna top. berruela sf. “malfattrice”
EOL 32, SCT 85: n.p. lig.? cf. Vertumnus, divinità etr- AG 134.222 (la golosità) guastarixe per che t’apelo/
usca. PCT 106, 112 germ. berruela de maxelo.
Bertola top. D berrué.
PCT.112 Monte Bertola germ. berueria sf. “ribalderia”
L bertola. 14.501 o in merchantia falimento/ faucitae o scautrimen-
Bertolotto cognome to/ o per far berueria/ en terra o in mar alcuna via.
VTS 75 a.1530 (Sav.). FAS 163.
L bertolotus. D berrué.
beru 184 besc

berüffu sm. “luogo selvaggio, inospitale; intrigo” o me fa vei così in farsetto. RAN. 91.
BDS (Sav.). D beschisso.
D abberruffà. asberruffà. sberruffao. bescaveço/ bescavezo sm. “differenza, avanzo”
berùn sm. (bot.) “graminacea di foraggio” (Andropogon CAR 7 a.1340 che li lavoraoy de la dita confraria…che elli
hirtus, Festuca ovina)” goagnem da un sodo in su degan mete lo bescaveço in la cas-
TCL s.v. sa de la dita confraria. CAR 9 a.1340 ognin chi è in la dita
Berùn top. (Loano) caritae o confraria debia pagà ogni mese per le soe caritay di-
TCL : u Berùn, i Berùi. nai quatro, salvo se ello fosse lavorao chi paga lo bescaveço
berurcu sm. “nuovo germoglio” quelo debia pagà per ogni calende dinà duo. –– e donde lii
VPL (On.). diti lavoraoy avançasen nisum bescavezo chi non vegnisse a
berurfa sf. “spelonca, catapecchia”PRA 382: cita perposito seam integnui… de meteli a la dita confraria.
S.MARTINI, Saggio intorno al dialetto ligure, Sanremo D beschèzu.
1870. ITG 12. VPL. beschèzu sm. “cifra rotta, parte irriducibile di un nu-
D berorfi. mero frazionario [ingl. odd]”
Berorfi top. (Alassio): “località oggi scomparsa” GO.
TAL 40 n.93 a.1539 li Berorfi. D bescaveço. biscaésu. bischersu. bischèzu.
D berorfa. berurfa. beschiççà(se) vb. “azzuffarsi, accapigliarsi”
Berruti cognome DFC 78 che imbriaghæ’ de giroxìa/ tutti doi inveninæ’/ con
VTS 77 a.1530 (Sav.). ra testa un po’ boggìa/ ve sei forte beschiççæ’. COM.4 53 se
L berrutus. semmo un poco beschiççæ’. Un giorno ghe vosse responde a
berzello sm. tu per tu. O me tirò pe ra testa un statuto in vorgà…
PRP 349 (str.49) i n’ha fao vegnì chi a ro maxelllo/ ma i BLG 36 n.60: got. skeitan “cacare”, long. (bi)skizzan, ted.
haveran sa parte dro berzello. (be)scheißen, ingl. shit, in senso metaforico: bisticciare, bis-
PRA 383: “senso ignoto, etimologia oscura.” cazzare”
berzetto sm. L basihazaria.
RDC 176 (T.Conchetta) ri berzetti/ anzi re penne bonne beschissana sf. “zuffa, battaglia”
dri scrittòi. GL 9.52 in questa brutta beschissan-a/ ognun maneza
Berzi top. (Sanr.) l’arme (TT ostinata aspra tenzone).
CL 13. POF 11 (err. < schissà “schiacciare”) “strettezza, necessità”.
D Bergi. beschisso agg. “rilassato, in cattivo stato”
berzignao agg. “ingannato, sedotto” RAN 91: “a.gen.”
AG 95.133 queste gente berzignae. D bescaveçço.
FA 332: ÷ ber (< bis) + (in)genio, cf. prov. enginhar “in- (a) beschizzi loc. acc. “in modo capriccioso”
gannare”. REW 1119. FAS 165. PS 49 s.xvii (G.G.Cavalli) poesie fæte a beschizzi.
bezagnìn sm. “ortolano della V.Bisagno” beschizo sm.
CIT 50 ro pé dro bezagnìn no guasta l’orto. GL 1.71 AG 38.1 l’un mania pin de beschizo/ l’atro va fora a la
comme a ro bezagnìn quando ghe porte/ l‘ægua doppo ra postizo.
seçia un lampo o un tron… FA 332.”??” FAS 163. POF 11 “fretta e furia” ( < bis
D bezagnina. L besagnum.
bezagnina sf. “erbivendola” –schisà). PS 50 “umore strano, bizza, stizza “(cf. “schizzi-
DFC 47 l’è cuioza a bezagnin-a/ che a sentì squæxi can- noso”). AGC “trascuratezza” (lomb. beschizi “capric-
tà: Chi s’accatta a leitughetta… BDS (Sav.). PVG. cio”). AGN “frode” (aat. biskiz m.s.).
D bezagnìn. (â) bescochina loc. avv. “in modo trascurato”
Bezagnu top. “fiume Bisagno” BDS (Sav.).
CTL 14: bis-amnis. RAN 68 s.xvii. (G.Rossi) EOL 31. D (â) bischochina.
ADG. bescötà vb. “biscuocere, biscottare”
D bezagnìn. bisagna. L besagnum. PD 148.
bezagûo agg. “appuntito ai due estremi D bescoto. biscuocere.
GL 2.44 poeuscia a ri ferrabutti a se revôze/ e fra ri atri a bescoto ptc. “biscotto; tormentato dal fuoco”
un mostazzo bezagûo. AG 38.6 pam bescoto in vernigao. AG 54.147 mai no a
PD 136. termen quela note/ donde e l’anime bescote. FA 332. FAS
besaza sf. “bisaccia” 147 sg. AGC 31.n.
PAL 11: in a.gen. –z- sorda. D bescötà. bescötu. biscuocere. bescuec. L biscoctus.
D bezassa. bescötu sm. “biscotto”
bezassa sf. “bisaccia” ADG. FDG 231 n. PVG.
RAN 168. ADG. ADL (Vent.). BDS (Sav.). D bescoto. biscoto.
D besaza. bisacca. L bisacia. bescuec sm. pl. “biscotti”
Bézaudun-les-Alpes top. (Alpi Marittime, Fr.) MBA 372 s.xv (Seyne) he manjen de bescuec.
LAM 79 it. Besalduno. D bescoto.
bezavu sm. “bisnonno” bescurar vb. “trascurare, essere negligente”
PD 138. ADG. BDS (Sav.). AG 14.184 far a Dee tar promision/ e monto grande oblig-
D bisnonu. L besavus. axon:/ chi uncha la bescura/ aspeitar n a pena dura. AG
bescaia sf. “scheggia di legno” 24.4 chi bon conseio bescura. AG 49.109 ben e mato qui
DVO (On.). bescura/ ni tem so inimigo vir. AG 81.39 lo mondo segue,
D büscaggia. e bescura/ che corso d’asem pocho dura. AG.120.11 chi
bescambiggia sf. “gioco di carte, briscola” bescura lo punir/ fa soa terra somentir. AG 133.143 quan-
CIC 138 s.xx (Sav.) e â fin se zöga/ a-a bescambiggia/ fra ta gi ven mara ventura/ chi folamenti se bescura. AG
quattru amixi/ ün-na buttiggia. 136.196 ni bonna ovra no bescura.
D biscambiggia. FA 332. FAS 165. Cf. MB 49 (Bonvesin) bescuramento
bescaveçço agg. “trascurato, “negligé” “trascuratezza”.
CIT 76 in acconçeûra lasca e bescaveçça/ (Amô) Lichina D bescurarse. bescuroso. cura.
besc 185 best

bescurarse vb. “addolorarsi” bezœugnà/ bezögnà vb. “bisognare”


MP 18.8 (Pigna). FPI 2217 “prendersi a cuore”. PD 148 s.xviii (GL, COM): bezœugnà. CAD, PD 148,
D bescurar. ADG PVG: bezögnà.
bescuroso agg. “negligente” D besognar. mezögna.
AG 98.31 che ogn omo en zo no veia / e vive si bescuroso/ besognar/ bezognar vb. “bisognare, aver bisogno”
en faito si perigoroso. TL.1 580 a.1456 le cose de Caffa besognavam de reme-
FA 332. FAS 164. dio. RGM 186 sg. a.1472 bezogna. –– qualche spexa ghe
D bescurar. besognerea. MGT 236 a.1507 e noi habiamo animo di
bescursa sf. “rincorsa” perceverare in amore e reverencia con la Maestà vostra…
VPL (Taggia). e bezogna che per parte vostra si facia lo simile.CPF 167
(a) beseffe/ bezeffe/ bezefiu loc. avv. “a bizzeffe” a.1585 si che besogno [io abbisogno] dro so agiutto.
CIT 123 se ben, per esse ancœu pesci a bezeffe/ vegnan a D abesognar. ben. besuognà. bezœugnà. bexognar. bi-
esse, pe ro mesmo cuinto/ donativo da fane poco cuinto,/ zognà. bixognar. bœugnà.
da reportane ro ma e re beffe…/ –– ognun se ne fa beffe. besogno/ bezogno sm. “bisogno”
GL 3.56 gh’è de l’ægua a bezeffe intra çittæ’. COM.4 CR 27 e don intrà in batagia e fa de besogno che e ve baxe
104 ghe n’ho avuo a bezeffe dri mezi termini e dre li pe e che voi me benixai. FAR 33 s.xiv. (Sav.) aver be-
furberie. CAN 1843 p.92 (Sav.) semmu a bezeffe in te
sogno traduce lat. egeo, indigeo.
scuverte növe. SB 753 ca.1850 a beseffe. MVS (Sarz.) a
FAS 147.
bezefiu.
G.DE GREGORIO, ROM 31 (1902) 110 sgg. ALN 124: < D besegnoso. bezuœgno. bexogno. bizogno.
ar. biz-zef “in abbondanza”. PIA 55 n.106: “in Liguria bezöllu agg. “stupido”
può essere arabismo assai antico” ADP (Pietra).
béssega sf. “tosse secca” Bestagnu top. div.
VPL. TAL 40 n.94 (Alassio). S.CANEPA, RII 1 (1946) 13. EOL
besegnoso agg. “bisognoso” 33.
AG 138.176 monto son omi pietosi/ e secorem besegnoxi. L bestagnum.
AG 146.87 lo mondo goer o perposo/ anti ca e veieza as- bestasà vb. “schiacciare, calpestare”
peite/ e no viver besegnoso/ de cosa che me delecte. FAS BDS (Sav.). PVG.
148, 164. PS 3, 35 “assimilazione”. RGS § 330. bestassu sm. “erpice”
D besengnoso. besogno. bezügnuzu. DVA (VArr.). PVG 202. VPL.
(per) bezeguo loc. avv. “di sbieco” D petassu.
CIT 108 un dentexotto de tre lire apuinto/ sotta re pare bestassu sm. “visceri; l’interno della zucca o di altri
our’oura m’è vegnuo/ a fì d’œuggio, in scappà, per legumi, contenente i semi, non utilizzato come cibo”
bezeguo/ con un corpo de fossina l’ho pointo. CAD. LPT 231. DVA (VArr.). VPL (Borgio). ADP
PD 136. (Pietra). PVG 202.
bessenà / bezenar vb. “mangiare dopo cena; pro- D bestassùn. petassu.
trarre la cena” bestassu sm. “faccia, viso (dispregiativo)”
AG 146.290 li gran disnar e le merende/ e sover seira SDS (Sav.).
bezenar. GO bessenà. bestassùn sm. “bietolone”
PS 50. CIC 126 s.xx (Sav.) ve pruclamiàn di be…stassuìn (eu-
D cenna. senar. bessenà. pusignare. fem. per belinuìn)
bezenfiu agg. “gonfio” D bestassu.
MVS (Sarz.). bestecciu sm. “scalogna, cattivo augurio”
D bexinsciu. ADP (Pietra). BDS (Sav.).
besengnoso agg. “bisognoso” D bestettu.
AG 146.163 che chi d’iverno e utioso/ no voiando lavorar/ besteccu sm. ”scapppellotto”
d‘estae serra besengnoso/ quando se sor mezonar. GFM 5 < pax tecum, formula pronunciata dal vescovo nel
D besegnoso. rito della cresima, dando un leggero colpo sulla guancia
besestro sm. “giorno aggiuntivo dell’anno bisestile” del cresimando.
AA 205 fu ali 29 de frevaro per essere lano del besestro.
bestentar bv. “indugiare
D bizestu.
besigià vb. “punzecchiare” AG 100.23 unde in lo ben nixum lo bestente. AG 133.33
PVG. PS 50 (gen. mod.); rifl. “rodersi, crucciarsi” o avei bon proponimento/ e voi lo meti a compimento/ ma
D beziggiu. senza tropo bestentar/ per che o poessi strabucar. AG
beziggiu sm. “vespa, tafano; persona importuna” 141.41 e se tropu ge bestenti/ guarda ben no te ne penti.
CAD. VPL “pungiglione”. RAN 169 (a.fr. besillier “tor- AG 143.241 e se tu per mara guia/ venisi for in recaja/ ni
mentare”). PS 50: ÷ bexiicj AG 144.192. C.SALVIONI, ge bestenti ni ge cesi/ che alo no te confesi.
AGI 16 (1902-04-05)599. REW 1057, 1118. Cf. MB.50, FA 332. PS 26.
a.lomb., ven. besciar “pungere” D abestentà. benstentar.
D besigià. bezigiase. bestento/ bestentu sm. “indugio, ritardo”
besìnscio/ besinsciu agg. “gonfio, obeso” AG 28.5 (Rubr.: non tardes ad bonum opus) quelli chi
GL 15.48 e de fecciose/ materie attœscieghæ’ pança bestento dan/ em ben compir e ordenar. PRI 32 s.xvii.
besinscia. ADG, ADL (Vent.), PVG besinsciu. (Sav., P.Murassana) che per bestento ho poi piggiao
D bexinsciu. buttinsciu. dragutti. CIT 18 frusto de tenti amareghi e bestenti. CIT
besogna sf. “bisogna, faccenda” 246 che l’andà si a bell’axo/…/ era una controziffra dri
PAB 65 ma aso che virtue no fosse oblia, se vossemo in- bestenti/ che ro çe navegava a questi venti.
vexendar de le bezogne comune. RDB 33 sentì me pa ra fora de bestento (locuz. proverb.:
D besogno. cantilena senza fine). CIT 176 (A.Riccardi) ra fora dro
best 186 bétu

bestento. GL 6.55 ra fora dro bestento. CAN 1848 p.85 besuognà vb. “bisognare”
(Sav.) u me saeiva diventòu/ ben ciü lungu du bestentu. PRP 342 (str.19) o no besuogna fa de strechezon/ o no be-
GO. BDS (Sav.). ADL (Vent.) suogna mia zogà de testa/ ne besuogna mirà de sguezezon.
FA 332. FAS 162. Cf. DEI.1 535 it. bistento m.s. D besognar.
D bestentar. L bestenta. bezuœgno / bezögnu sm. “bisogno”
bestettu sm. “iettatore” CIT 6 che ho bezœugno de voî ciù che de pan. PD 118,
CAD. VPL “disgrazia”. RAN 168 < bis tettare: chi ha pre- ADG, bezögnu. BLG 19: germ.
so il latte dalla madre dopo la nascita di un secondo figlio. D besogno.
D bestecciu. bestetti. tetare. bezügnuzu agg. “bisognoso”
bestia sf. “bestia” PD 148.
PAB 44 cossi de bestie, como de animai e oxeli. D besegnoso.
PS 49. PD 115 semidotto. ADG. RGS § 49. PVG.
D beistia. bestià. bestialmenti. bestietà. bestiore. bestìn. bezügu sm. (ittiol.)
bestina. L bestiamen. bestinus. PML 356 “pagello rosso (Pagellus centrodontus C.V.)”
bestià agg. “bestiale” TTC 120 “pagro (Pagrus pagrus L.)”; “occhione, oc-
PRP 354 donca darò ad intende ch’ho pessè/ dre chi- chialone, fragolino (Pagellus centrodontus Delar.)”
anchie bestiae d’esti menchion? TTC 142 “scorpena, scrofano rosso o maggiore
PRA 371: cf. RDC 135 parole bestiè. (Scorpaena Scrofa L.)”
D bestia. GO. RAN 98, 104. BDS (Sav.).
bestial menti avv. “in modo bestiale” A.PRATI, AGI 34 (1942) 46 sg., n. “pesce che si lascia
AG 144.116 atri descognoscenti/ chi viven bestial menti. prendere facilmente > stupido, imbecille”: a.ver. besucco
D bestia. “balordo”.
bestietà sf. “stupidità, errore” besulla agg., f. “gonfia”
BGP 210 a.1484 essendo vegnuda la terra nostra de DVO (On.).
Chodefa in mano de li inimixi nostri per bestietà de quel- bezuntà vb. “ungere, sporcare di grasso”
lo castellano. PVG.
D bestia. D bisuntu. unzer.
bestìn sm. “il genere dei pesci cartilaginosi” besùn sm. “gemello”
ADL (Vent.). ADL (Vent.): bis unus. MDB (Bord.). BDS (Sav.).
D bestia. bestinèe. L bestinus. D besunà. L bezonus.
bestìn sm. “puzzo di selvatico” besunà sf. “nascita di gemelli”
GO. MDB (Bord.).
D bestina.
D besùn.
bestina sf. “selvaggina”
AG 31.29 car acatam la bestina/ queli chi son lecaor. Besustu top. (Loano)
G.CONTINI, n.ad loc.: “o un pesce, come in prov.?” [e cf. TCL u besustu: bis-sustu “riparo”, o bis-ustulus “arso,
ADL (Vent.) bestìn]. arsiccio”.
AGC 50. ALE 44: *bestinus, fatto su beluinus. bèta sf. “sorta di piccola barca”
D bestia. bestìn. VPL (Sanr.).
bestinèa sf. “rete da pesca per pesci grossi” bete agg. “ebete, stupido”
PML 335. BDS (Sav.).
D bestìn. betegà vb. “balbettare”
bestiora sf. “bestiola, piccolo animale” ADL (Vent.): < *(bal)betticare < balbare.
AG 53.298 como oxeli o bestiore/ per chi stan teize l’en- D bétegu.
zignore. IVE 44 de queste bestiore menue chi stam per li bétegu agg. “balbuziente”
boschi. TVD (Dolc.).
PS 109: -£- pron. –ö- D betegà.
D bestia. L bestiolus. bettòn sm. “bitume”
bestornar vb. “stravolgere” FPI 1138 gen.
PAB 86 ma li boim sofferem li mai che li marfatoi dev- L butumatus.
eream portar, e li marvaxi am li guierdom de virtue, che bettònica sf. (bot.) “Betonica officinalis”
se dem dar a li pordomi… e me meravigerea, se e no MNS.2 101 a.1686 (Droghieri) confettioni di bettonica.
creesse che aventura senssa raxom so bestornasse. PAB FPL. MLC 257. PD 346 “semidotto”
88 so che li marvaxi fam… elli lo fam per intencion de PVB 223: lat. vettonica (Plin., n.h. 25.84) cf. GRÖBER,
aveir bem, ma aror li bestorna. ALLG 6 (1900) 142.
PS 49: a. franc. D battonica.
D bisturna. detornar. L sturnum. betordu sm. “citrullo”
(a) bestuto loc. avv. “al postutto, in ogni modo” CAN 1845 p.39 (Sav.) duve e fan e escavasiuìn/ sti betor-
AG 14.173 zureram de far un ben/ che a bestuto far lo
di de puntuìn?.
dem.
FA 333. FAS 165. Cf. DV 22 sg.: a.piem. al bestut, m.s. PD 344 “Bertoldo”. BDS (Sav.). PVG.
D (a lo) bostuto. betresca sf. “bertesca”
béssua sf. (bot.) AGN 38.135 quele (pree) da Cogoreo/ nigre sorie e
FPL (Busalla) “Rubus discolor”; (Dolcedo) “Avena ster- manesche/ d’atro sum che de betresche.
ilis” FA 332. Cf. G.PARIS, ROM 11 (1882) 445. BLG 52.
Besügnaschi top. (Sav.) D bertesca.
NTS 28 s.xvii-xviii: “S.Bartolomeo del Bosco, tra Burghé bétua sf. “barca a fondo piatto e poppa quadra”
e Mania” CAD “barcaccia”. MDB (Bord.).
D busognaschi. cf. DEI.1 502 betta, bettolina.
beu 187 bexo

béu sm. “canale, ruscello, gora” beverao sm. “abbeveratoio”


GO. RAN 169. FPR n.17. DVA (VArr.). ADP (Pietra). DSP 118 a.1487 dalo condutto per lo quale se conduxe
PVG. laqua ala porta de San Thomao alo Beverao. RDB 41 e
D abeà. beà. bedo. beia. beo. bianettu.biu. böu. L bedus. unna terrassa a Zena mi ho trovao/ chi ha ra villa, giardin,
Bedalium. bosco, orto e prao/ fontanna e beverao.
Beu/ Bei top. PD 123, 360.
TCL (Loano) u Béu. ROC (Civezza) Bei. D bevaiera. beverato. beviòu.
Beuil top. (Alpi Marittime, Fr.) Beverato top.: “nome di strada genovese”
LAM 81 it. Boglio. PD 360: errata italianizzaz. di gen. bevyòu.
béula sf. (bot.) “betulla (Betulla alba L.)” bevere vb. “bere”
FPL. V.BERTOLDI, SMA 487 sg.: “gallo-latino”. REW BVP 356 a.1512 dicte done non posino andare a le tav-
1069. TB 17.155 “sicuram. celtico”. PSP 63, “voce non erne in Bezagno, ni in li orti a fare mangiessi e bevere.
più vitale nel dialetto” FTL 135 “elem. topon. raro”. D beive. beveragio.
RGS § § 71. PGC 105. Beverino top. “Beverino (V.Vara)”
D baula. biaula. biulla. L bedulla. EOL 23.
beulla top. (Pigna) D bevera. L beverinum.
PSP 63 n.51: un bosco. bevetà sf. “bevuta (di vino)”
D béula. BDS (Sav.).
beùrfa sf. “qualità di fichi” D büvetta.
PRA 382 (Taggia). Beviacqua top. (Bosco di Savona)
D berorfa. NTS 28 a.1584 (Borgo San Bartolomeo del Bosco, fra
Beuzi top. (Taggia) Naso di Gatto e le due Sorie). FBS 64 a.1608 (Sav.)
PRP 339 (str.3) o sean de l’Arma, o sean d’horti, o dri “Vallone di Beviacqua”.
Prai/ o sean de Beuzi, o dra Bruxà, o dre Zotte… D bevilacqua. L beaqua.
D bausu. bevida sf. “filtro magico”
beûtta sf. “bautta, maschera” BDS (Sav.): sp.
PD 116: CAD beûta, pron. bö’üta. D büvetta.
FPI 853. Bevilacqua top. “torr., affl. del Letimbro, (Sav.)”
D böyta BG 126 n. s.xvii. (Sav.).
bevaiera sf. “abbeveratoio” D beveacqua/ beviacqua. L beaqua.
DVO (On.). beviòu sm. “abbeveratoio”
D beverao. PD 123, 360: erroneam. italianizzato in Beverato (n. di
Beve acqua top. (Bosco di Savona) strada gen.)
FBS 60 a.1608 (Sav.) Beve Acqua o sia Cassiere. D beverao.
D bevilacqua. L beaqua. bevüssà vb. “sbevazzare”
beveaor sm. “bevitore” BDS (Sav.).
PAB 84 la deessa/ figia de sol, incantaressa/ chi tar poxom D zbevüssà.
sepe far/ che li beveaor fe cangiar/ in li porci salvaygi. bevüu agg. “ubriaco
PD 35. ADP (Pietra).
D beive. D beive.
bevenda sf. “bevanda” bexiicio sm.. “capriccio, fantasticheria, vanità”
AG 36.57 si gram bevenda (di chi affoga). AG 37.38 e la AG 144.192 per zo se fan le vanitae/ le canzon chi son
canneva o fornia e pina/ d’ognunchana bevenda fina. AG trovae/ chi parlan de van amor/ e de bexiicj con error.
38.28 bevenda g’è monto encrexosa/ d’aigua spuzente e PS 49: forse da leggere beschizi. AGN: bexicij.
vermenosa. AG 53.231 per De, alcun no prenda/ cossi F.L.MANNUCCI, GSLL 7 (1906) 29 “bexiicj, propriam.
atoxega bevenda/ chi per deleto pochetin/ rende tormento bisticci, sono i giochi di parole, le frasi preziose, i lumi
senza fin. AG 85.29 de vianda e ve bevenda/ amo si della forma, insomma, peculiari all’arte occitanica”.
scarsa prevenda. AG 132.19 unde eli avessen mancamen- D beschizo.
to/ e de vianda e de bevenda. CBL 342 (17.40) fel e ax- bexìn sm. (bot.) “abete (Abies pectinata)”
eo ponzente/ fo la soa bevenda. FPI n.24.2 *a(l)beticino > bexìn > bexo. FTL 135.
FA 332: non da it. bevanda, ma da lat. bibenda: strana D avéu.
forma di gerundio in –endo. FPI 1074. bêxìn sm. “pioggia minuta”
D beive. CAD. PAG 152. RAN 104.
bever vb. “bere” D bâxina. baxinin. bexinà.
AG 36.55 en mendor bever porea/ pu cha mester non gi serea. bexinà vb. “piovigginare”
D beive. PSE 251 sg.: < bava, *bavicinare, cf. rom. bavaja “piog-
Bevera top. torrente (V.Roja) gerella”; piac. sbaviné “piovigginare”. CAD. RAN 104.
REW 1016 Nachtr.: brianz. bévera “Bach”. PD 151, 347. REW 853. GA 13.198.
CTL.13. CL 8. EOL 23. D babaxinà. bâexinà. baixinà. bavexinà. bâxinà. bêxìn.
D beverino. L bevera. bexinsciu agg. “gonfio, obeso”
beverage sm. “beveraggio” GO. MUI 135 n.: bis (suff. peggiorativo) + in-sufflare: es-
PCD 41 s.xiv. franc. teso, in varie forme, a tutta l’Italia sett. PD 138, 350.
D beveragio. L beveragium. ALE 438: *bis-inflare.
beveragio sm. “pozione” D besinscio. bezenfiu.
PAB 58 e che tu prendi alcunna lengera meixinna… per bexognar vb. “bisognare”
meio prender poa piu forte beveragio. RMG 186 a.1472.a instare che se reformasse lo stao e lo
PS 32 : -aticu < franc. Cf. HB 80 sg. a.1346 lomb. bever- viver de queste nostre moneghe de Zenoa, lo qua se esso
agio. bexognava e bezogna, ognun de noi lo intende: né di
D beveragio. bevere. L beveragium. questo bexogna particularmente dirne altro… –– lo reme-
bexo 188 bias

dio bexognava provedere per via de nostro segnore lo biàncula sf. (ornit.) “ballerina”
Papa. CLU.
PNC 155 a.1447 perché volendo fare altramente bex- biancuspìn sm. (bot.) “biancospino (Crataegus oxy-
ognerea che la coxa fosse intexa per altra via. PS 26 cantha L.)”
a.1477 bexognassemo. PVG: italianismo.
D bezognar. D giancu.
bexogno sm. “bisogno” bianellu sm. “canale di irrigazione”
GP 280 se sera bexogno e som aparegiao de morir contei- DVA (VArr.).
go. PAS 30 si e bexogno, e som aparegiao de morir com D beu.
tego. IVE 45 (questo fijor) no a bexogno che noy se ne bianza/ bianssa sf. “beatitudine, felicità”
daghem archuna faiga. AG 16.47 in bianza som zomai. PAB 58 cum faoci sem-
D besogno. bianti de bianssa. PAB 61 se le cosse mortae pom aveir
bêxu agg. “sciocco, stupido” prexio ni bianssa. PAB 67 a veraxe bianssa che sompna
MB 48 s.v. bego: non dal tosc. becero, o beco to cor. PAB 80 a li boim ven tutor bianssa e a li malvaxi
(Domenico), o bieco (obliquus). Piuttosto ÷ con lat. pecus pestellencia.
REW 6339, cf. prov. pec, fr. pecque “stupido”, corso PS 32 –antia. FAS 162.
bégiu “balordo”. It. bescio ( < bestia, GUA 420) darebbe D beatitudem.
piuttosto bésciu. biao agg. “beato”
D bezöllu. AG 15.3 quella doce mayre biaa. AG 16.110 lo corpo so
bexu sm. (bot.) “abete (Abies pectinata)” santo e biao. AG. 31.10 la bia scritura lor. AG 49.150
FPL. FPI 24.2 *a(l)beticino > bexin > besu… quela bia compagnia. AG 141.62 e in cel esser biai. CEB
D avéu. 354 alo gracioso et biao Cavaler Raymondo segnor de
bìa sf. “torciglione usato come tirante del carico delle castello Ambroxo Bernado conduto in vegeza saluo.
bestie da soma” MAC 162 la biaa Margarita. IVE 19 biai li pacienti, che
ADP (Pietra). quelli seram apellai fiyoi de De. CIT 88 biæ’ lô “beati
bîa sf. “biglia” loro”
DVA (VArr.). BDS (Sav.)., SDS (Sav.). FAS 147. RAN 72 s.xvii.
LFL 2.19 fr. bille. D beao. beò.
bià sf. (bot.) “bietola (Beta vulgaris)” biarela sf. “pezzo di legno da cui si traggono utensili”
FPL (PortoM.) GRD 110 (Bard.)
D bitta. D beola.
biya sf. (bot.) “baie du génévrier ou d’églantier)” bià rouve sf. (bot.) “bietola (Beta rubra)”
RML 974 (prov.) FPL (PortoM.).
bialea/ bialera sf. “piccolo canale di irrigazione” D bitta.
GRD 110 (Bard.) possa condur l’acqua e far bialera per le biàsciu agg. “sbieco, sghembo”
terre d’altri. FPI 1072: bi-asius? cf. fr. biais, it. biescio.
Cf. BBB 19 n. ADP (Pietra) bialea. D biaxo. sbiascio.
D beà. biassmar vb. “biasimare”; rifl.: “dolersi”
bianà sf. (ornit.) “pavoncella” PAB 53 como e tu vegnua … a esser faossamenti biassma
CLU. como my? PAB 59 o homo, per che te biassmi tu de noi?
Biancarda top. (Lavagnola, Sav.) FAS 152, 156 biasmar, biasmai. PS 7, 50.
NTS 28. D brasmar. giasmo. iasmar.
D biancardo. biastare vb. “masticare”
Biancardo cognome MVS (Sarz.).
VTS 91 a.1530 (Sav.). D giascià.
D biancarda. giancardo. L (de) blancardo. biastema sf. “bestemmia”
biancaria sf. “biancheria” AG 38.16 biasteme, asdeiti e vituperi. AG 79.140 e fuzir rixe
AAD 272 biancheria di tavola: otto toagie… nove dozene e rimor/ biasteme odio e ranchor. GP 288 segnoi, non avei
de serviete… voi odìo la biastema che questo homo marvaxe a faito a Dee?
D giancaia. L blancus. MVS (Sarz.).
bianchetti sm. pl. (ittiol.) “avanotti” FA 332. Cf. SAP 391 a.lomb. biastema. MB 50 sg.
MNS.1.147 a.1598 (Sav.) sara prohibito a detti padroni… (Bonvesin) blastema “maledizione, sventura”.
vendere roscietti e bianchetti in conche. D biastemare.
biastemà/ -re sf. “bestemmiare”
D gianchetti. giancu.
PCD 43 s.xiv. biastemando. GOL xi. s.xiv. li zué lo bi-
biancheto sm. “belletto bianco per il viso” astemavan e lo maredivan. VP 40 s.xv el principe se
FSU 52 a.1456 (Sav.) se era ornata la sua fassa di straciò le vestimenta/ e disse agli altri: questo ha biastem-
biancheti et di roseti et de altre cosse da afaitare la facia. ato. BBB 41 a.1479/1703 (Bard.) di non biastemare
D giancu. Iddio. CAR 74 a.1487 se alcuno de la dicta compagnia
biancho agg. “bianco” biastemerà o dirà parola alcuna iniuriosa… NPS 566
AG 6.69, 77 la neive a quatro propietae/…/ biancha è, a.1527 i franceisi de la lonzie/ incomenzorno a sparare/ li
freida per natura/ biancha avei per veritae/ e freida esser spagnoli a biastemare.MPS 70 a.1550 (Stella) nisuna per-
per castitae. sona… ardisca overo presuma biastemare Dio, la vergine
D giancu. Maria overo li santi. CAR 110 a.1576 biastemerà… bi-
biancòla sf. (ornit.) “Motacilla alba” astemasse. MVS (Sarz.) biastemare.
BUL 379. D biastema. biastematori. biastemato. biastemià. iastemar.
D giancu. biastemato agg. “maledetto”
biancu agg. “bianco” BL 78 a.1400 e tengo opinione che (la nostra cità) sia bi-
OCD 23 (Carrega, Cartasegna) astemata da Dio.
D giancu. D biastemare.
bias 189 biff

biastematore sm. “bestemmiatore” bicelà sf. colpetto dato facendo scattare le dita”
BOV 553 a.1531 (Sav.) Contra li biastematori. Che non FTD 3.46 (Triora) BDS (Sav.).
sia persona alcuna sia chi si voglia che ardischa nominar D becìgura.
Dio la madre virgine e sancti cum dispreggio o dispetto ne bichero sm. “bicchiere”
renegar, biastemare o malledire né altrimenti parlar cum AA 58: 6 e 8 o 10 sege de bono vino con molti bicheri.
ignominia ne dishonestamenti contra li sanctissimi nomi. L pycherus.
biastemià vb. “bestemmiare” biciacià sf. (ornit.) “saltimpalo”
MPS 70 a.1550 (Stella) de quelli che biastemiano Dio CLU.
overo li suoi santi. bicicleta sf. “acqua gasata nelle vechie bottigliette
D biastemà con la biglia”
biasugare vb. “biascicare MDB (Bord.).
MVS (Sarz.).
D giascià. biciu agg. “furbo, disonesto”
biata sf. “bambola” VPL.
MP 18.9 (Pigna). FPI 6852. bicoca sf. “colpetto dato con le dita”
D bügatta. MP 18.9 (Pigna).
biàula sf. (bot.) “betulla” D bisoca.
BBB 19 n. (Bard.) bidàn sm. “badile, scalpello”
D beula. CAD. GO. CAD.”
biava sf. (bot.) “Avena sativa L.”; “biada”. bidulu sf. fettina di frutta posta a seccare”
AG 37.29 e bem pim lo me grana/… de bona biava e de PVG.
formento. PCD 43 s. xiv. CEB 355 se tu ay abondancia bidulu sm. “stanga per portare due secchi d’acqua
de biava non amar caristia. PAB 57 chi laora semenera/ sulle spalle”
za bem no recogiera/ alcunna biava ni gram. MAF s.xv PVG.
(Lunig.) biava. PAD 390 a.1507 mille mine in circa de bi- bidùn sm. “bidone”
ave e grani. MPS 64 a.1550 (Stella) la vigesimaquarta REW 1088. FDG 152. BDS (Sav.). PVG.
parte del fromento overo biava che harano maxinato. bieda sf. “bietola”
PS 7. RAN 169. FPL. DVO (On.). MLC 272. PVG. MVS (Sarz.).
MUI 134. FA 332. FAS 152. PD 348. REW 1160. ADL D gèa.
(Vent.), BLG 20 germ. Cf. a.fr. blef, blé. ALE 108. Cf. biedarava sf. “barbabietola”
CVM mil. biava, m.s. MVS (Sarz.).
D biova. giava. iava. imbiavà. L bladum. blava. Cf. RGS § 995 mil. biedrava, fr. betterave m.s.
biava sarvèga sf. (bot.) “Avena sterilis v.sp.” D gerava.
FPL. bielle sf. pl. “visceri, budelle”
biavo sm. “tessuto di colore turchino” PRP 351 (str. 55) ghe vegne pu re vive in tre bielle.
PGF 30 s.xv. (Alb.) una capa de biavo… uno gibono de DVO (On.). PRA 376. FPI 1230.
biavo. D belu.
D blö. bravio. L blavus. bielìn sm. “taglio in coscia delle bestie macellate”
biaxar vb. (mar.) “andare di sbieco; bordeggiare” BDS (Sav.).
AG 145.88 se terra o cavo dei montar/ ben da lonzi voi bielu sm. “budello”.
orzar/ e se lo vento exe traverso/ de star a secho o biaxar/ ADL (Vent.). BNL 73 (Perin.)
per no laxarse deviar. D belu.
PS 50. AGC: *oblaecus? AGN: <bi-axius (REW 1072), bièr sm. “budello”
o < *(e)bigassius < epikarsios?
MP 18.9 (Pigna)
D biaxo.
D belu.
Biaxio n.p., m. “Biagio”
CR 11 sancto Biaxio martiro. bierava sf. “barbabietola”
D giaxo. saint-blaise. L blasius. DVO (On.).
biaxo agg. “storto, traverso” D gerava.
AG 86.87 o per torto o per biaxo. AG 91.112 per far si bierbu agg. “furbo, scaltro”
mar biaxo. AG 127.61 de no tener voluntae dura/ ni cor MP 14.42, 18.10 (Pigna). TVD (Dolc.).
perverso ni biaxo/ da poer venir in squaxo. D birbu.
FA 332. FAS 152. bieta sf. “cartolina precetto”
D biasciu. biaxar. sbiascio. VPL (Sassello).
bibba sf. “tacchino” bietta sf. “punta di ferro.
CLU. che battono i cenci per farne carta”
D bibìn. CAD.
bibaolla sf. “pallottolina (corimbo di fiore, coccola di bieu sm. “canale di irrigazione”
cipresso, galla di quercia, ecc.)” RGS § 90 (Rovegno): cf. fr. bief.
FTS 3.46 (Triora). D beu.
D billura. biffa sf. “segnale, cartello indicatore”
bibì sm. “(ornit.) “pispola” BDS (Sav.). REW 9535.
CLU. L bifare.
bibìn sm. “tacchino” biffà vb. “cancellare”
GO. RAN 169. PVG. RAN 104. REW 1091.
CLU. MTR 52 sg.; 68 sg. bifforco sm. “furfante”
D abbebinà. bebìn. bibba. imbibinà. PRP 336 d’esti bifforchi o ghe ne serà de longo.
bibiribi sm. “eucalipto” REW/FPI 1093: bifolco × forca.
DVA (VArr.). D abbifurcòu. L bifulcus.
biga 190 bine

biga sf. “grosso palo per ponteggi” biguelu sm. “rotolino, orlo ripiegato sopra se stesso”
CAD pl. bighe. REW 1095. ADL (Vent.). PVG 206. CAD. GO. CAD. RAN 154.
Cf. DUC.1 659 bigus: species trabis. D abiguelà. bigarelli. briguelu. rebigu.
D bigaöa. bigüzollu agg. “bozzacchiuto, di forma irregolare”
biga sf. “carro a due ruote” BDS (Sav.).
REW 1095. PVG. bìja sf. “leva, asta del verricello”
L biga. VPL (Sanr.).
biga sf. “bruco” bilàn sm. “coccio”
MVS (Sarz.). VPL (Levanto).
D bèga. bilato agg. “doppio?”
bigaö‘a sf. “comignolo di capanna o alveare, fatto PVC 21 s.xix me fa fa u sâtu bilatu.
con un tronco svuotato” bilerciu/ bilörciu agg. “strabico”
PVG. SDS (Sav.) bilerciu. PVG bilörciu.
D biga. Bilö‘ top. (Lavagnola, Sav.)
bigarra sf. “colori male assortiti” NTS 28 “tra Mageni e Spanteghìn”.
RAN 91: a. gen. : cf. prov. bigarra, fr. bigarrer. bilu agg. “bravo”
D bigarà. L bigaratura. MP 18.9 (Pigna). REW 1381.
bigarà vb. “ornarsi” D büllu.
RDB 50 e bigarà re gente ora se ven/ d’orli, reccami, bìlua sf. “biglia colorata”
frange, liste e frappe. VPL.
D bigarra. L bigaratura. bilùn sm. “tronco d’albero corto e squadrato”
bigarelli/ bigarer sm.pl. “pasta alimentare fatta con ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). REW 1104.
farina mescolata con acqua e sbriciolata” D abbillonare. biglione. bigliùn. biùn.
TVD (Dolc.) bigarelli. MP.18.9 (Pigna) bigarer. bìllura sf. “pallottolina, coccola di cipresso, galla di
REW 1202. quercia”
D biguelu. bügaelli. bugarelli. FDT 3.46 (Triora)
bigattu sm. “baco da seta” D bibaolla. pillora.
BDS (Sav.). REW 1202. bima sf. “capra di due anni”
D bügatu. FDT 3.46 (Taggia). ADL (Vent.): lat. bima.
bigetto sm. notifica giudiziale
bimunaglia sf. “marmaglia”
CIT 230 a ri primi bigetti/ ri comparenti træti da desaxo.
TVD (Dolc.).
bigettu sm. “biglietto”
bin sm. “membro del bambino”
CAD. REW 1385. LFL 2.19.
D biglietto. L bigetus. RDB 71 so mamma ghe toccava ancon ro bin/ si ghe dix-
bigiòie sm. pl. “gioielli. dolci” eiva, vuelo fa piscìn?
BDS (Sav.) [fr. bijoux?]. D belelé. belìn.
bigiolu sm. “poggiolo” binda sf. “benda, fascia, nastro”
ADP (Pietra). DPC 173 ca.1180 (Sav.) et altro peiten da binde. GP 289
D pugiolu. e aveiva li suoi ogi fassai cun una binda. PAS 35 li soy
biglietto sm. “biglietto” ogi fassai e inbinday cum una binda. MNS 2.9 a.1577
GR.2D 14 (Garlenda) fiant tres cartule quas vulgo appel- (Sav.) binde de seta di bombaso bruges e d’ogni altra
lamus biglietti. sorte. FTM 93 a.1456 (Sav.) lo amito… significa la bin-
D bigettu. da cum che fono imbindati li occhi de Iesu Cristo… che li
biglione sm. “grosso trave” donano quelli cani iudei. CIT 68 oh che bella coaçça de
GRD 110 (Tenda) quelli che fanno tirare legnami o vero cavelli!/…/ desteizi in sciù ra groppa/ o quando da ra bin-
biglioni. da ri desgroppa. MNS 2.30 a.1728 binde di seta, di bom-
D bilùn. bace, bruzze e d’ogni altra sorte.
bigliùn sm. “tronco d’albero corto e squadrato” PS 50, 108. PD 116. RAN 13, 69. Cf. SAP 391 a.lomb.
FDT 3.46 (Triora). binda, m.s.
D bilùn. L binda.
Bignone/ Bignòn/ Bignùn top. bindà vb. “bendare, fasciare”
TAL 40 n.96 (Alassio) Monte Bignone. a.1539 Bignon. CAD. PVG.
REW 1396 gall. bugna “prominenza, rigonfiamento”… D binda. debindà. inbindar. L bindatus.
LPT 229; GA 16.16. FTL 69: “cf. bugna, bugnone (par- bindello sm. “striscia, fascia, banda”
ticolare aspetto morfologico dell’orografia”. AAD 267 doi (cussini) leonati con bindello di brocato in-
L bugnonus. torno. e più uno di vekluto bianco con un bindello di bro-
bignùn sm. “bubbone” cato intorno. AAD 273 un moschetto di tela rara con li
PD 150. bindelli fatti a telaro, di seta torchina.
D bügnùn. L bindellus.
bigotta top. (Pigna) bìndulu sm. “arcolaio; ragazzo scaltro”
PSP 64 n.53: “prob. anteriore al Mille”. BDS (Sav.). MVS (Sarz.).
L bigota. MUI 146 n.2: aat. windan, it. bindolo. PSP 91. VPL.
bigu sm. (mar.) “forca, albero di carico della nave” D abindulà. ghindaro.
NVM (Sav.). VPL. Binella top. (Loano)
D biga. L bigus. TCL a Binella.
bigu sm. “mucchio L binella. D binellu.
MP 18.9 (Pigna). TVD (Dolc.). ADL (Vent.). REW binelà vb. “partorire gemelli”
1094. PVG.
D abigà. L bigua. D abbinellà. binellu.
bine 191 bisc

binellu agg. “gemello” biscaésu sm. “rotto”,frazione di moneta che non ar-
GO. PVG. MVS (Sarz.). PD 110. riva a fare un intero”
D abbinellà. binella. binelà. L binellus. CAD.
biö‘ sm. “chiodo di legno dei bottai” D beschezu.
PVG. REW 9370. Biscaglia top. (Pigna)
Biögna idr. “Beonia: affl. del torr. Roja” PSP 64 n.54: da un soprannome locale (prov. biscoual
LTI 35 n.13: cf. Bego *be(g)onia: suff. prerom. –onia vi- “bestiame domestico” o piuttosto < büscaglia.
tale anche dopo la romanizzazione. O forse *bedonia D büscaggia.
REW 1016. biscambiggia sf. “gioco di carte, briscola”
biola sf. “pezzo di legno da cui si traggono utensili” GO. RAN.125 (fr. brusquembille). PAG.192. BDS
GRD 110 (Calizz.)
(Sav.). PVG.
D beola.
biòrnega sf. “escrescenza, tumore” D bescambiggia.
FDT 7.70 (Triora). (â) biscambiggia loc. avv. “malamente, in modo
Biot top. (Alpi Marittime, Fr.) trascurato”
LAM 80: it. Biotto. REW 1161. PVG (V.Grav.) fètu â biscambiggia.
D biotti. D (â) biscochina.
Biotti cognome biscàncura sf. (ornit.) “picchio muraiolo”
VTS 77 n. a.1530 (Sav.). CLU.
D biot. D biscandura.
biova sf. “pagnotta, tipo di pane” biscàndura sf. (ornit.) “picchio v.sp.”
PVG: forma localmente molto estesa in Italia, di origine CLU.
sconosciuta, non collegata con biava. D biscancura.
D biava. biscassa/ biscazza sf. “osteria, spaccio”
birbo/ birbu sm. “birbante, delinquente” BMG 44 a.1626 cura del quale (magistrato) sarà di
COM 5.56 fœura de cà mæ, birbo! GO birbu. provvedere alla biscazza di ordini accomodati al giusto e
REW 1302. ADG “toscanismo”. VPL. all’utile dei poveri. FAP 171 a.1669 il vitto sarà dis-
D bierbu. tribuito dalla “biscassa” dell’Albergo. GL 1.78 dra
biribis/ biribisci sm. “sorta di gioco” provexon a l’andera portando/ e da Scio, e da Creta, dra
RPC 45 a.1743 (Alb.) una tela del giuoco del biribis. vinassa/ per beive a tora, e vende int’ra biscassa.
CAD. GRD 110 (Vent.) GR.2D 80 (Alb.) (descrizione): CAD s.v. “luogo dove si tiene gioco pubblico; ma da noi
gioco molto diffuso nel s.xviii. Cf. B.GANDOGLIA, In usasi comunemente per taverna, bettola, osteria”.
Repubblica, finalborgo 1926, p.522. L basihazaria.
L biribiribi. siribi. bisce sf.pl. (mar.) “ombrinali di stiva, fori di scarico
birrichìn sm. “furfante” nel fondo della nave”
CAN 1843 p.32 (Sav.) cresce intantu in te sittè/ ogni giur- CAD.
nu i birrichìn/ e fra u vissiu, u zögu e u vin/ e famigge sun biscèa sf. “risipola: infiammazione cutanea che si
spiantè. CAN 1848 p.83 (Sav.) u l’è véu! su birichìn/ ho credeva causata da una biscia penetrata nelle carni per
fra i atri in scià cusciensa/ ün peccòu, ma propriu grossu. l’andamento sinuoso del gonfiore”
birro sm. “gendarme”
MNS.2 35 a.1728 (Sav.) eccetto quando non fusse fatta MLC 271. BDS (Sav.).
denoncia da birri, nel qual caso sarà dovuta a medesimi la Cf. AMSSSP. n.s. 14 (1980) 99, 102 “segnare la biscia”:
terza parte di detta condanna per loro cattura. cura stregonesca della risipola.
D sberru. D bissera. bixera. biscia.
birociu sm. “biroccio” biscèa sf. (bot.) “Dragunculus vulgaris Sch.”
PVG. MLC 271 “pianta che si usava per curare la risipola”
D baruncìn. L barocius. Biscèa top. (Calizzano)
birodu sm. “sanguinaccio” FTL 153 Rocca Biscèa.
FDG 244. D biscia.
D berrodo. biscebaggi nella locuz. fa vedde biscebaggi “in-
bîru sm. (ornit.) “rondone (Hirundo apus)” gannare, far vedere lucciole per lanterne”
PVG. COM.3 99 e quando o l’accapitasse in questo ponto, ghe
D berru. farò vei bisce baggi. BDS (Sav.). PVG.
bissa sf. “biscia” D baggio. biscia.
RDB 105 (V.Dartona) quella bissa atossegà. biscègnu agg. “di una qualità molto dura di pietra
D biscia. arenaria”
bisacca sf. “bisaccia” FDT 2.15 (Triora) bauzu biscegnu.
GL 20.83 chi ha a ro collo ra bisacca (chi si appresta a D biscià.
fuggire). bischersu sm. “resto di moneta, spicciolo; quantità
D bezassa. L bisaca. frazionale”
Bisagna top. “Val Bisagno”
BTG 144 a.1392 quando lo vescovo vene dentro, se dicea BDS (Sav.). SDS (Sav.) pl. bischersci.
che li aspectava tuta la Possevera e la Bisagna. D bescaveço. beschèzu.
D bezagnu. bischèzu sm. “resto di moneta, frazione”
bisbiggio sm. “bisbiglio” RAN 169: bis- caesum. PD 135, 347. REW/FPI 1637.
GL 8.27 sento un tacito bisbiggio/ chi s’avvexin-a. D beschèzu.
biscà/ -år vb. ”aver dispetto, rodersi di invidia” biscia sf. “biscia”
RAN 104, 125, 169: fr. bisquer. DVO (On.). FDT 3.46 PD 115, 336. RGS § 5, 49 lat. volg. bistia. ADL (Vent.).
(Triora) biscår. VPL. PVG.
Cf. BIO 253 piac. biscà “arrovellarsi” D biscèa. biscebaggi. bisciacossa. bisciöe. biscion. bissa.
bisc 192 bitù

biscia sf. (ittiol.) “ofisuro (Ophisurus serpens; Bissera top. “vallone nel Bosco di Savona”
Nettastoma melanurus)” FBS 60 a.1608.
AFV 415 (Vent.) D biscèa.
Biscia top. (Cairo) bizestu agg. bisestile”
FCL 41 Cima la Biscia. PD 110.
L bixa. D besestro.
(erba) biscia sf. (bot.) “Arum dracunculus, Arum biziru agg. “minuscolo, piccolissimo”
Italicum” BDS (Sav.).
FPL. bislingua sf. (bot.) “Ruscus hypophyllum”
(erba da) biscia sf. (bot.) FPL.
FPL (Cogorno) “Orchis maculata). (Masone) “Potentilla bisnonu sm. “bisnonno”
tormentilla” CAD. PVG.
biscia de ma sf. (ittiol.) D bezavu.
PML 356: grongo muro, ofisuro serpente (Myrus vulgaris bisoca sf. “leggero colpo dato con le dita”
Kaup., Ophicthys serpens L.). TVD (Dolc.).
TTC 90: miro, serpente di mare (Echelus myrus L.) D bicoca.
TTC 92: vipera di mare (Oxystomus serpens L.); ofisuro bizognà/ -re vb. “occorrere, esserci bisogno”
cieco (Caecula caeca L.); ofisuro imberbe (Caecula im- TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in
berbis Delatr.) ordine de marinari inzenieri bombardieri e gente darme.
biscià sf. pietra mista di quarzo e arenaria o ardesia, CPF 167 a.1585 aura che bizogna (c’è bisogno) de lé.
irregolare e di poco pregio” D besognar.
DVA (VArr.).
Bisognaschi top. “masseria nel Bosco di Savona”
D biscegnu.
bisciacossa sf. (ittiol.) “tartaruga di mare (Caretta FBS 56 s.xviii.
caretta)” D busognaschi.
ADL (Vent.). AFV 413 (Vent.): biscia + cossu bizogno sm. “bisogno”
D biscia. biscia scrossura. cossa. cossu. L caracossa. AMF 119 a.1558 per poter resistere alla battaria in caso di
bisciasce sm. “persona storpia, rachitica” bizogno.
CAD. D besogno.
biscia scròssura sf. “tartaruga” bisointo agg. “bisunto”
DVO (On.). COM.1 71 o va tanto rebeladdo, straççao, ointo, bisointo
D bisciacossa. scrossura. vostro marìo.
bisciöa sf. “verme parassita degli ovini” D bisunto.
PVG. Bissotto cognome
D biscia. VTS 96 a.1530 (Sav.).
Biscion top. (Pontinvrea) bisteccora sf.
FTL 153. COM.2 11 e mi te comando, che ti o vaddi a aspetà sciù
D biscia. L (de) bixono. re bisteccore.
bìsciua sf. “cassetta; salvadanaio; portantina” bisturna agg.,f. “(di bovina) ermafrodita”
PD 119, 151. FPI 6892. PVG
D bisciueta. bisciulotu. busciora. büsciu. büsciua. büsciu- D bestornar. L bistorna. bisturnare.
lottu. bussola. bussolo. bussula. buzula. busura. büxura. bisunto agg. “bisunto”
L buxola. GO untu bisuntu.
bisciueta sf. “salvadanaio” D bisointo. bezuntà. untu.
PS 52 bisciureta. PVG. bitta sf. (mar.) “bitta, perno per fissare i cavi”
D bisciua. VIA 91 a.1476 (Sav.) (armamenti de dece gallee) item
bisciulàiu sm. “pasticciere” bitte da bombarde n. xviii. PSG 382 a.1512 le doe bite a
PD 149, 357. REW 1361. proa de rovere o de olivo bono et suficiente, e in corsia oc-
D büsciulaiu. to bite compartite per tuto al solito. NVM (Sav.). “colon-
bisciulottu sm. bussolotto na di ormeggio”
PS 52. PD 151. BDS (Sav.) “gioco di prestigio”. PVG D abbittà. bittùn.
“gettonedi legno per il gioco del lotto”. bitta sf. “barbabietola”
D bisciua. BDS (Sav.,Var.). REW 1064.
(â) biscôchina loc. avv. “in modo trascurato”
PVC 159 s.xix ünna specie de rôbùn/ giânu, fètu â bis- D bià.
côchin-a. GO. RAN 169. PD 146 PVG bitàcula sf. (mar.) “chiesuola della bussola”
biscornia sf. “piccola incudine” CAD. RAN 20. PD 137 (aferesi). GA 13.37.
BDS (Sav.). D abitacula. L habitaculum.
biscoto sm. “biscotto, galletta” bitalò sm. (mar.) “bompresso”
TL.2 238 a.1463 vitualie biscoti farina formagij… e lemi CAD. FDG 185.
in grande copia. bitega sf. “bottega”
D bescötu. PVG.
biscuntìn sm. “adulazione esagerata” D butega.
CAD. bitiru sm. “burro”
biscuocere vb. “cuocere per la seconda volta” RAN 19. MUI 183. PD 151. BLV 60, 79 sg. RGS § 45.
MSF 305 a.1589 che non debba maestro clcuno in questo FPI 1429.
loco di Albisola cocere ne biscuocere alcuna quantità di D büréa. buru. butiru. bütiru. L butirus.
vascellame… per doi mesi d’ogni anno. bitùn sm. “bitta”
ALE 395. NVM (Sav.).
D bescoto. bescötà. D bitta.
biu 193 boa

biu sm. “rigagnolo di acque piovane: elem. topon.” blagör sm. “millantatore”
FCL 54 Biu du Süccamelu, Biu du frasciu, Biu du RAN 125: fr. blagueur.
Caccu, top. D blaga. bragö‘.
D beu. blancho agg. “bianco”
biuda sf. “sterco bovino” DPC 173 ca.1180 (Sav.) bolentin ij, unum blancho et
MVS (Sarz.). unum negro.
D büza. DPC 175, 177.
biulla sf. “betulla” D giancu.
MLC 267 (Bard.) blando agg. “mansueto, mansuefatto”
D beula. MPS 79 a.1550 (Stella) bestie tanto minute quanto grosse,
biùn sm. “fusto di albero” quale non sij dome overo blande.
DVA (VArr.). VPL (Alassio). Blausasc top. (Alpi Marittime, Fr.)
D bilùn. LAM 81 it. Blausasco.
biunbàixu sm. “cotone” bleche sm. “catrame”
MP 18.10 (Pigna). BDS (Sav.).
D bombace. Blensasco top. (Alpi Marittime)
biundu agg. “biondo” CTL 14. FFN 337: forse Blandius > Blandiascum.
ADL (Vent.). PVG. BLG 19. blétegu sm. “solletico”
D blonda. brondo. L brundus. FPI 9181 (Sarz.).
biurca sf. “misura di superficie” Cf. G. BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 137.
PVG: “ormai fuori uso”: it. biolca, REW 1355. D beletegu. bulitigu.
bive vb. “bere” bletegare vb. “solleticare”
CAR 34 a.1448 che a nol sia nesu che sia teniud a da da FPI 9181 (Sarz.): vellicare + titillicare (REW 8756)
bive a la brigada. D belletegà.
D beive. Blexia cognome
bixa sf. “brezza, corrente d’aria fredda” VTS 96 a.1530 (Sav.) Vincenzo Blexia.
PAB 53 se da tessniera esse la bixa/ la nivolla cassa e de- D brexa. L brexanus.
brixa. PAB 61 e poi vem la freida b<r>ixa/ chi rosse blö agg. “blu, azzurro”
abate e fior debrixa. RDB 50 per ben crovine quando tra PVG. LFL 1.25.
ra bixa. COM.6 10 quelle bixe de tramontan-na. Cf. SON 299: franco blao, a.fr. blau, it. biavo.
RAN 12, 104, 125. DVA (VArr.). ADP (Pietra). BDS D biavo. L blavus.
(Sav.). Blotto top. (Sav.)
REW/FPI 1120. NSS 259 Monte Blotto, località sconosciuta.
Cf. DUC.1.665 bisa: dicitur de Aquilonari ventu. JAN blunda sf. “merletto di seta fatto al tombolo”
CAD. GO. RAN 125: < fr. blonde.
1.208 fr. bise “vent de Nord-Est”. C.SALVIONI, AGI 16
Cf. DEI.1 524 s.v. bionda.
(1902-04-05) 599. BIO 563 piem. bisa m.s. NAG 14.275.
D biundu.
D gaabixa. gaambistu.
blusa sf. “blusa, camiciotto”
Bixe top. LFL 1.25 < fr. blouse.
NTS 28 “Le Bigie” (Cadibona, Sav.). PSP 18,64 D belusa.
“Buggio” (Pigna): da un n.p. pre-rom. *Businus/Bucinus. bo sm. “bue”
D bixu. büxe. AG 14.470 se lo meschin pagar no po/ no gi roman ni ca
bixera sf. “risipola” ni bo. AG 136.71 mar ara chi no ha bo (rima: po). AG
AMSSSP n.s. 14 (1980) 99 a.1555 (Sav.) processo contro 5.30 ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi bravi/…/
una donna accusata di “segnare la bixera” ne ve poen mai stramuar. AG 12.300 boi e bestie pusor/
D biscèa. chi faxeam gran crior. CBL 330 (2.59) lo bo e l’asinello.
bixognar vb. “bisognare, aver bisogno” PRP 358 (4.13) ti sei deventao chiù grosso che ro bo.
PNF 401 a.1447 sovra tuto ve conforteremo etiam quanto FAS 145. PS 109. PD 118, 134, 347: arcaico, oggi solo
bixogna in andarghe voi personalmente e fare ogni in scolabo/scrolabo, lengua de bo, öggi de bo (scherze-
processo necessario. SCF 100 a.1485 se pure li compag- vole.)
ni de la dicta compagnia et consortia bixognaseno de al- D boaté. buò. buove. L bovem.
cuno sufragio per alcuno de la dicta compagnia chi fosse Bo cognome
malato o ferito… MGT 193 a.1492 in tale caso bixogn- VTS 78 a.1530 (Sav.).
erà usar major descretione in porgere le parole vostre. Bo top. (Legino, Sav.)
PAD 481 a.1506 (Sanr.) a cio che non se pigiasse umbraxe NTS 31 s.xvi (Legino) Ca de Bo < n.fam.
de quello non bixogna. D bö.
D bezognar. (lengua de) bo sm. (bot.) “lauro ceraso”
bixu agg. “bigio, grigio cinerino” CAD. PD 118.
CAD. PVG. VPL (Arenzano: voce antiquata). bö/ boeu sm. “bue”
REW 3873 CIC 26 s.xvii (P.Murassana, Sav.) sciammi de boeu, de
D bixe. L bisius. bixius. pegore e de vacche.
bixu sm. “lana di seconda qualità” PD 118: -ö dal plur. boi. ADG. RGS § 111, FDG 108 bö.
CAD. D bo. buà. busèia. L bo. bovem.
blaga sf. “vanteria, millanteria” boa sf. “boa, gavitello”
RAN 125 < fr. CAD. RAN 170: < lat. boa, bova [Varr., Sat. Men. 329]
D blagà. blagör. braga. bragö. “anfora”. DEI.1 544. DPA 179-181.
blagà vb. “vantarsi, pavoneggiarsi” D boda.
CAD. RAN 125. BDS (Sav.). LFL 2.21. boa sm. “gingillo infantile”
D blaga. braghezà. CAD.
boa 194 boch

boa sf. “striscia di pelliccia da portare al collo, nel- Boccarando cognome


l’abbigliamento femminile” VTS 74 a.1530 (Sav.).
GO. CAD. L boccalandrus.
boa agg. “stupido” Boccardo cognome
RDB 148 (V.Dartona) e come l’era steto così boa/ e si VTS 75 a.1530 (Sav.)
minchion. CIT 150 noi che semmo chi boe/ boin da fa L bochiardus.
ninte, solo da mangià. RAN 91. bochasina sf. “boccaccino, tessuto”
böa sf. “liquame di stalla” MNS 2.8 a.1577 = MNS 2.30 a.1728 (Sav.) fustanei.
VPL. bombasine. valesij. bochasine
böà vb. “belare” D boccasino.
MP 18.5 (Gen.). boccasino sm. “boccaccino, tessuto molto fine di lino
D beà. (prodotto in Oriente), o di cotone (prodotto in
Boagni top. “villa di Quiliano (Sav.)” Occidente)”
MSQ 171 a.1532 (Sav.) AAD 268 undesi pezze di boccasino nove. AAD 276 una
Boagno cognome
coperta di boccassino azolo vechia.
VTS 118 a.1530 (Sav.).
L boagnus. MUI 134. ALN 114: turco boghasi “stoffa sottile”. PVO
Boasi top. “frazione di Lumarzo (Gen.)” 416.
SCT 184: < *Bodacis < Bodus, n.p. D bochasina. bucassino.
boaté sm. “bovaro, mandriano” bocer sm. “vaso, tazza”
FDT 3.46 (Triora). PS 32, 50 s.xiv.
D bo. L boaterius. D bossé. L bocelus.
Bobio top. “Bobbio” boceria sf. “trave mediana, longitudinale, da poppa a
AG 109.8 san Colombam da Bobio. FA 333. CPO 2.847: prua della galea, dove si incastrano i puntali che partono
od. Böbbi, dotto < Bovium. G.PETRACCO SICARDI, BLig. dal premezzano (fondo della chiglia)”
25 (1973) 5 n.: Bovium: prima attestazione a. 613. PSG 364.
bobolo sm. pl. “regalo, ornamentioo” D bechiaria.
AA 70 decendoge vedeti voi li boboli che ne metono li ge- bocchetta sf. “valico, elem. topon.”
noesi (delle navi colme di pietrame con cui i Genovesi in- FTL 81.
terrano il porto di Savona). D bocca. bucca.
bocha sf. “bocca; imboccatura” bòcia sf. “boccia; gonfiore”
AF 1.3 s.xiv (Pietra) per la bocha lo baxava. PEG 44 CAD. RAN 98. BDS (Sav.). PVG.
questi (orgoiosi) som quelli chi per soa propria bocha se D bossone. buceta.
van gabando. MAC 168 serra la toa bocha. IVE 54 misse bòcia sm. “garzone di muratore”
la bocha ape li pee de messé Ihu. IVE 59 bevea de l’ay- BDS (Sav.). ROC 147: “termine veneto, dalla testa rasa-
goa quando trovava li riayn de l’eygoa. Ello ge metea la ta delle reclute e dei ragazzi”) REW 1191.a.
bocha dentro, como fan le bestie, o si se ne prendea cum bocon sm. “boccone”
le mayn… no avea ni goto, ni scuela. TL.2 239 a.1463 AG 134.202 (rivolto alla gola) si tosto passa to lavor/ che
sono boni loghi per nave e per galee, e si sono sur la bocha ogni bocon con so dozor. AG 136.187 e l’enimico inigo
de lo gorfo de Licomidia. e can/ de li meschin fa un bochon.
D bucca. FAS 157. PS 109.
bocca sf. “valico: elem. topon.” D bochun.
FTL 81: Bocchei, Bocchetto, Bocco, ecc. Boccone cognome
D bucca. VTS 111 a.1530 (Sav.).
bocca buscio loc. “acqua in bocca” bochonin sm. “bocconcino”
COM.1 70 ve dirò tutto in confidenza, ma… bocca bus- AG 91.80 li dozci bochonin ha rayri/ ma speso a de li
cio. COM.4 102 bezœgna andà subbito a arvì ro scagnet- amari.
to… mette re moen sciù argenti e mobili de valsua, bocca D bochun.
buscio.
bocu sm. “spina, rovo”
D bucca a busciu.
FDT.4 27 sm. “tutto ciò che punge; spina, pungiglione,
boccaccia sf. (ittiol.) “tinca di mare, cernia rossa
(Mycteroperca rubra Bloch)” ecc.”
TTC 118 (Gen.) GFM 5 n. REW 1191.a DEI.1 548 s.v. bocco “spino”
D bucca. bucacia. PVG.
Bocafigo cognome D böcai. L boccus.
VTS 94 a.1530 (Sav.). VPL.
D bucca. boccü’ agg. “prono, bocconi”
bocài sm. (bot.) “erba medica (Campanula medium)” SDA 47 (Alt.).
MVS (Sarz.). D boccûo.
böcau sm. “ogni sorta di cespuglio spinoso” böcu arbà sm. (bot.) “biancospino (Crataegus
FDT 4.27 (Gen.) Oxycantha L.)”
D böcu. L boccus. FDT.4 27 (Chiavari).”tutto ciò che punge”. REW 1191.a.
boccale sm. “guarnitura metallica della bocca del DEI.1 548..
fodero di armi da taglio” D böcai. L buccus.
ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manego de legno bochun sm. “boccone”
negro intagliato col portale boccale et cortello lavorato de AG 134.114 qualche delicao bochun.
tarsia. AGM 781. FAS 145.
D bucca. D abucunà. bochon. bochonìn. bucuna. buccunettu.
bocc 195 bògl

boccûo agg. “prono, bocconi” boghezzo sm. “capriccio, sfizio ”


LSE 15 intrando ella se inzenogiava, o chinna o bochua. GL.6 7 per levàse una votta ro boghezzo”
CIT 113 così parla Ballin quæxi boccûo. GL 2.6 pœu sta D boghezà. bughezzu.
in letto reverso o pu boccûo. GL 8.33 boccûo no za, bogìa sf. “bugia, candeliere
ma…/ con ra cera voltà ro cê guardava. MNS 2.9 a.1577 (Sav.) = MNS 2.31 a.1728 (Sav.) stec-
D abucüu. buccü’. buccüu. chette, boggie, speroni e staffe.
boda sf. “stuoia” D boxìa.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) una boda rota. Bogia cognome
DPC 184 “forma misteriosa”. DPA 174 sgg. VTS 98, 104, 123 a.1530 (Sav.)
D boa. L boa. D boglia. L bogia.
Bodiçòn cognome bogino sm. “anellino, ornamento del vestiario”
COM.4 53 Tiburçio caro, ti parli da dottò, Bodiçòn ghe BOV 538 a.1531 (Sav.) cathene, scofie, bogini, medaglie,
perde! et ogni altro portamento d’oro o d’argento. ASF 736 una
bôdissùn sm. “grassone; persona dappoco” bereta de veluto negro cum para septe et mezo de bogini
MUI 135 n. CAD. RAN 104. PD 152, 159 “babbione” et una medaglia.
D badisone. D bugìn.
Bodrigo top. boggio sm. “bollore, ribollimento”
PCT 112 Costa Bodrigo, germ. CIT 263 ra çittæ’… va tutta in boggio
D baudrigo. D boggìo. buggiu.
böé sm. “lavorante a giornata con i buoi” boggìo agg. “bollente, caldo”
ADP (Pietra). DFC 78 con ra testa un po’ boggìa/ ve sei forte
D boerio. L boverius. beschiççæ’.
boegoso agg. “malato; obeso?” D boggio. boiente.
AG 53.192 l’omo chi no e astinevel/ d’un bruto porco e boggiœu sm. “secchio”
semeieve/…/ e quelli chi tar via tenen/ paraletichi de- DFC 35 con dre coffe, dri sacchi e dri boggiœu.
venne/ grevi, grossi, boegosi/ tuti marci e peanosi. D bugiö’.
MUI 135 n. FA 333: Cf. botulus . FAS 164. C.SALVIONI, bogiolo sm. “secchio”
MRT 401-420 (rec. G.PARIS, ROM 27 (1898) 154: cf. ven. ASF 755 doi bogioli cativi da aqua.
sbotegoso *apothecosus. POF 11, GA 15 233: cf. MNS.1 109 a.1577 (Sav.) detti fillatori seranno tenuti et
büdegu: > bud-ic-oso. obligati tenere un bogiolo da acqua di capacità de libre ot-
boèi sm. “badile to di acqua, e non più.
CIT 84 oh chiù luxente assæ’ che ra mæ sappa/ ciù lustra D bugiö’.
e chiù purìa che ro mæ boéi. GL 4.16 zappe e boéi. bö’giu sm. “riccio della castagna”
CAD. PD 123. ADG 70. VPL (Sanr.).
D baì. baìr. buéi. bò’giu sm. “bollore”
boenca top. (Alassio) MVS (Sarz.).
TAL 34 n.45 a.1668 la Boenca. D buggiu.
D baenca. bö’ggiu sm. “buco”
boerio/ boero sm. “lavorante a giornata con i buoi” RAN 12, 169. PVB 229,PD 346 *voc-ulu < vocuus, vac-
MPS 52 a.1550 (Stella) e se alchuna persona haverà uus. REW 9115. VPL.
acordato alchun boerio overo altro lavoratore e non hav- Boglano cognome
era fatto fare al detto boerio o vero lavoratore la sua gior- VTS 83 n. a.1530 (Sav.).
nata…–– li boeri quali haranno promesso ad alchuna per- boglì vb. “bollire”
sona lavorarli cum bovi… VP 200 (str.100) s.xv. (Sav.) la terra piange, el mar boglie
D böè. buò. L boverius. e temtesta/ e teremoto è già per l’universo. PRP 348
Boessa top. (V.Varenna, Pegli) (str.45) ella messe dell’aigua in tra pairora/ e sì ha ra fè
RVV 60: dial. “in buesa” boglì forte a raveza…
L boaretia. Cf. SAP 392 a.lomb. boglir m.s.
boffa sm. (bot.) “Anthyllis tetraphylla”
D bugì.
FPL (Nizza).
Boglia cognome
boffaria sf. “vetro soffiato”
VTS 99 a.1530 (Sav.).
GRD 110(Altare) sieno tenuti ed obbligati tutti li padroni
delle fornaci, quali lavorano o fanno lavorare vetri, cristal- D bogia.
li, lastre d’ogni sorta, bosse da partire, canette, curniselli, boglio sm. “bollore?”
misure, che qualunque altra sorta di boffaria o manifat- PRP 359 (4.41) vate a fa trà un boglio a Benaiotto.
tura… di pagare uno scudo d’oro alla detta arte al mese. PRA 383 “vai a farti bollire?”
D buffaria. D bollo. bùggiu.
böga sf. “gioco infantile” boglio sm. “sciame di api”
CAD, GO, BDS (Sav.) böga bügagna. GRD 111 (Calizz.) esportando alcuno di campagna
Bogano cognome schera d’api, o sia boglio…
VTS 90 a.1530 (Sav.). D bugio. bügnu.
bogente agg. “bollente” boglio sm. “letto di torrente”
MAC 169 un grande vassello pim de aigoa bogente. PSP 69 n.83 (Pigna) lo boglio della Sgorrea.
D bugì. D bugiö’. buggio. bozzo.
boghezà vb. “pescare (boghe)” boglìo agg. “bollente”
GL.6 98 a n’orræ’ che nesciun ra boghezasse/ a vorræ’ de- PRP 348 (str.45) aigua boglìa”
scorrìghe da rescoso. GL 15.66 se… d’amô quarche fita bògliu sm. “bolo, terra bianca o rossa usata dagli in-
ri boghezza. diratori.
D boghezzo. buga. bughezzu. CAD.
bògl 196 bomb

(a) bògliu loc. “specie di indoratura” bola sf. “ciottolo”


CAD. VPL (Vent.).
Bogna cognome Bolla top. (fra Celle e Varazze)
VTS 75 n. a.1517 (Sav.). RPV 293 a.1590 dove si dice la Bolla.
D bugna. L bugna. Bolla cognome
bœugnà vb. “bisognare” VTS 78,115 a.1530 (Sav.).
GL 19.28 bœugna ch’o dagghe in ciappa dro pané. D bulla.
D bezognar. bolago sm. “tratto di mare”
Bogni top. “corso d’acqua a monte di Albisola” PPG 267.
RPV 295 a.1590 un ritano chiamato Bogni. bollao agg. “sigillato”
bognone sm. “gonfiore, bubbone” GP 381 seando tuta fia lo morimento serrao e bollao.
SDM.1 232 a.1453 (Monaco) messer Zohane a avudo L bollare.
uno bognone su la gamba de lo quale se tagiato et ora mai Bolano top. (La Spezia)
sta bene. PTR 48: Bolanus, cognomen di origine toponimica.
D bügnùn. bollase vb. “lanciarsi, tuffarsi”
bogrossu sm. (ornit.) “scricciolo” GL 15.7 con l’aggiutto de Dio se bollan drento/ e co un
CLU. remmo a s’allarga da ra riva. GL 15.58 comme i magroin/
boìo agg., m.(= xboìo) “sbigottito” bollâse sotta, e retornà poi sciùe.
PAB 80 tantosto fom si boì/ che elli no sapem che dir. FPI 1386.
PS 50. D bulase.
D xboìo. Bolcan top. “Vulcano (isola delle Eolie o Lipari)”
böie vb. “bere” ASLSP 5 (1877) “Atlante Luxoro” (inizio s.xiv., tav. IV.,
PD 124, 126, 347: ptc. bö’ju plebeo. n.116.
RAN 104: pop. e contad. D borchan.
D beive. (La) Bollène-Vésubie top. (Alpi Marittime, Fr.)
boiente agg. “bollente, furibondo” CL. 14. LAM 82 Bolena
AG 95.43 tar or per poco se iram/…/ sun l’ira stam duri e L abolena.
boienti. bolentin sm. “lenza di fondo munita di diversi ami”
D boggìo. bugì. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et bolentin ij unum blancho et
bö’ilu sm. “baule” unum negro.
PVC 87 s.xix ma nu vaddu guèi luntan/…/ unde böili nu DPC 175, 184.
ne fassu. D bulentìn.
CAD beûlo (per la grafia cf. PD 116 n.). ADG 85 bö’ülu. bollezzumme sm. “maretta, mare agitato”
FDG 134 < baülu. DFC 87 tenta a sangue ra marina/ sciu ro fì dro bollez-
D baullo. zumme/ d’Algerin corpi strascina/ comme d’erbori ro sci-
bö’ilu sm. (mar.) “borello: cavicchio di legno che umme.
serve a unire due funi terminanti ambedue con un oc- D bulezüme.
chiello” Bolfeto n.p., m.
CAD beûlo (cf. PD 116 n.) Cf. DMM 93. DEI.1 564. PIA 67 n.19 < arabo.
D buélu. bollo sm. “bollore”
boin agg. “buono” DFC 185 che a ro dì de zœuggia santa/ o l’è un sciallo, o
IVE 73 noi cremo che questo sea boin homo. l’è un regollo/ fa ogni pescio ro so bollo.
D bun. D boglio.
boindena sm., eufem. per “buon Dio”? bollo sm. “colpo, ammaccatura”
PRP 347 n. (str.43 ms.) e sciù ra schena d’autri, tardi a
PRP 357 mi no me maraveglio a ro boindena… –– in fe fuze/ ghe fè ciù bolli, ch’o non ha l’ancuze.
de Dena. PRA 383.
PRA 383 cf. it. deddina, ven. de diana < de Dia “(in nome) D bula. bullöa.
di Dio”. Cf.PRP 345 (str.32): ms. o fe de die!; testo a bolzochino sm. “stivale”
stampa: O feggiedìn. ALN 127 a.1542: voce persiana.
D dena. D borzacchino.
boyollo sm. “secchio” bombace sm. “cotone”
VIA 91 a.1476 (Sav.) item boyolli da aqua n. xx. MNS.3 108 a.1577 (Sav.) battitori di bombace. MR 133
D bugiö’. a.1593 uno (paramento) tessuto con bombace fatto a
boir vb. “bollire” scachi. MNS.3 117 post 1634 (Sav.) cotone o sia bom-
AG 145.6 e passar lo gran pelezo/ ki boie como un lave- bace. MNS 2.30 sg. a.1728 guanti tanto di qualsivoglia
zo pelle quanto di lana, di seta, di bombace et d’ogni altra
Boissano top. “Boissano” sorte… calsette tanto di seta e firoselle come di lana e
PTR 46: forse Betutius (gent. rom.) + -ano? bombace fatte all’aguggia.
boisso sm. (bot.) “bosso” Cf. MUI 214 bombaxo m.s.
FPL (PortoM.) D. baixu. bambaggia. bambascia. bambasciu. bambasio.
D buiso. büsciu. bambaso. bambazu. bambaxina. bambaxo. bambaxu. bi-
bö’ita sf. “bautta” unbaixu. bombaso. bombaxeri. bumbaixu. bumbaxu.
FDG 134 < baüta. L bombecium.
D beûtta. bombaciaro sm. “artigiano del cotone”
boixardo agg. “bugiardo” MNS.3 116 sg. post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bomba-
PRP 345 (str.33): così il ms., il testo a stampa ha: e què var- ciari consisterà in fabricare… bombasine o sia brettanie,
ente e bravo Tomasìi/ che da noi ro Buzarro se demanda. cotonine, fustanei, mezatini, dobletti e simili robbe dove
PRA 374. entra filo… e bombace.
D boxardu. D bombace. bombaxero.
bomb 197 bona

bombarda sf. “bombarda, mortaio” (11.6) o meser san Michè/ arcangero voi sei bon. ATA
TL.2 238 a. 1463 bombarde sarbatane e spingarde. TL.2 204 a.1384 (Alb.) fazendo… su la dita capella un bom ba-
242 a.1463 bombarde… chi lanseno da cantara duo in vi. tume si como a li diti masay para meglo.
per peso de caschuna bombarda. Plur. boi: CRA 174 a.1382 (Alb.) pay de verna et de foo…
D bombardaria. bombardela. bombardiere. bumbarda. boi et suficienti. FAS 158; PRA 367,375 (Ponente lig.,
L bombarda. odierno).
bombardaria sf. “artiglieria a bordo della nave” boin/ boim: PAB 83 boim costumi no pom esser senssa
TL.2 238 a.1463 bombardarie asai grosse e picene, pul- lo guierdum. –– in che guisa li marvaxi aprexiam li boim?
vere in grande soma. MGT 232 a.1508 essendo dicta PAB 88 a li boim vem alcunna fiaaa bem e aotra fia mal.
nave… molto alta, cum grande numero de homini da PS 14 s.xiv. boin. CIT 150 boin da fa ninte, solo da
guerra e grande summa de grossa bombardaria. mangià. RAN 77 a.1650 (G.B.Merello). COM.1 13 pe stà
D bombarda. boin amixi e d’accordio FAS 157.
bombardela sf. “piccola bombarda” bon/bom: AG 95.249 li bon previ. AG 95.253 casti e bon
ASF 753 una bombardela de metalo sensa masculo.
limosiner. AG 97.1 a li bom chi salvar se dem. PEG 43
AGM.781.
D bombarda. L bombardella. quanto ay piu portao honor e reverentia a ly maly homi
bombardiere sm. “artigliere, bombardiere” cha a li bom.
TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in boni: LSE 23 remedij boni et suficienti.
ordine de marinari inzenieri bombardieri e gente darme. bonyn: IVE 68 arquanti bonyn homi.
D bombarda. Femm. bona/bonna/bora: AG.12.39 fantina de bona
bombasina/ bombazina sf. “tessuto di cotone” ayre. AG 14.286 la fama bona/ chi gi dara ogni persona.
AA 146 e piu 2 tonizele de bombazina per uso de lo AG 140.39,40 che la bonna maitinaa/fa conpir bonna ior-
vesco. AA 258 fabricatori de fustani e bonbazine e coto- naa. CEB 356 de la rea fim de lo consegio se segue più
line… Stefano de Fosati fatore de bonbazine. lengeramenti reprensiom cha loso de la bonna. IVE 28
MNS.1 48 a.1577 (Sav.) ogni controversia che potesse preghemo… che ello ge mande paxe e bonna consoration.
nascere fra li detti maestri accimatori con li maestri garza- PAB 77 homo quere sufficiencia, per so che ella e bonna.
tori… circa il garzare bombasine e fustanei… SCF 95 a.1393 rende bonna raxon dele cosse dela con-
MNS.3 117 post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bombaciari sortia. RDB 30 che per armà garie de bonnavoggia/ no ne
consisterà in fabricare… bombasine o sia brettanie, cotto- manca oro, ma ra bonna voggia. MP 18.10 (Pigna). bora.
nine, fustanei, mezatini e dobleti. Plur. bone/bonne: AG 52.38 tante atre bone cose. CR 18
MNS.2 30 a.1728 (Sav.) fustanei, bombasine, valesij, piaxa a Dee Paere che… sean bonne nove. ATA 203
boccasine. a.1382 (Alb.) faciendo lo spigo de sovra de la dita pilla
D bambaxina. L bombaxinus. de bone pre… con bona cacina et bon saiom et bone pree
bombaso sm. “tessuto di cotone” emando inte la dita pila quatro bone cosse
MNS.2.9 a.1577 (Sav.) guanti tanto di qualsivoglia sorte FAS 145. PS 8: –nn- = -n- nasale + -n dentale; PS 109
di pelle come di lana, di seta, di bombaso et d’ogni altra pron. bun.
sorte… calsette tanto di setae foiloselle come di lana e D bon. bun.
bombaso fatte all’agogie. bom sm. “bene, cosa buona”
CAV.1 80 n.: F.SANSOVINO, Ortografia, a.1568 “bamba- PEG 40 perço e bom fuzir li vij peccay mortay.
gia: bombaso, dicono i lombardi” D bon.
D bombace. bona avv. “fortunatamente, a tempo giusto”
bombaxero sm. “artigiano del cotone”
AGN 12.441 poi gi disse: benastrui/ bona ghe sei ancho
SGC 419 a.1522 fom destrutti li speciari/ e chiapuzi e for-
magieri/ fom destrutti i ferrari/ filatori e bombaxeri. vegnui.
D bombace. bombaciaro. L bambaxarius. REW 4176.
bombé sm. martello degli stagnari” bona formula di commiato “buongiorno, buonasera”
DVO (On.). ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG.
bombæa/ bombæra sf. “festa, giubilo, schiamazzo” D bun.
CIT 20 mi façço dro mæ mâ festa e bombæra. GL 2.22 Bona cognome
de questa gran boxia ne fa bombæra/ comme s’a foise una VTS 93 a.1511 (Sav.)
gran veritæ’. GL 7.46 ri tonni intr’a marin-a fan bom- bonaceive agg. “di bonaccia”
bæra/ accompagnæ’ da un strœuppo de delfin. DFC 60 no PS 50 a.1469 tempo bonaceive.
me stà a fa bombæra/ con dime traditò. DFC 65 ven maz- D bunassa.
zo a fa bombæa/ vestìo tutto de scioî. DFC 70 chi marcia bonadona sf. “levatrice”
in meizaretto/ chi in zendalìn de sæa;/ chi senza fa bom- DVO (On.).
bæa/ coverto immascarao. D buna donna.
D bumbèa. bona intrata sf. “buona entrata, gioia”
bome sm. (mar.) “boma” MNS 3.6 a.1577 (Sav.) quelli che intreranno in la detta
CAD. arte… pagheranno per la bona intrata soldi dieci.
bon/ bom agg. “buono” D buona entrata. intrata.
AG 39.20 fiior de bom ayre. AG. 49.54 un proverbio
bonamàn sf. “mancia”
monto bon AG 136.180 chi anchoi po far lavor bom/ no
diga: e faro deman. CP 125 a.1356 per le quae letere noi ADL (Vent.). Cf. MUI 135.
vimo e cognoscemo la vostra sanitae e lo bon stao. IVE D bunamàn.
29 pregemo lo nostro segnor… che ge piaxa de mandar in Bonanao n.p.
su la terra bon aere et bon sanitae. PAB 62 logo aveneiv- PRP 346 (str.36) barba Tibaodo, Trippa e Bonanao
er/ bom e bello e maneiver. PAB 75 la comunna opinium L bonanatus.
de tuti cor humaym e che Dee sea bom. PAB 83 tuti li Bonanino cognome
boim per la lor bontae participam cum Dee. CBL 337 VTS 78 n. a.1530 (Sav.).
bona 198 borc

bonaza sf. “bonaccia” böra sf. “tempo nebbioso”


AG 36.81 per bonaza e pocho vento. AG 73.3 ni vego VPL (Alassio).
bonaza intrega/ d’alcuna paxe ni tregua. borràgine sf. (bot.) “borragine (Borrago officinalis)”
D bunassa. MNS.2 101 a.1686 (Sav.) resta pure permesso tanto a det-
Bonassola top. ti droghieri quanto a detti farmacisti componere, tenere o
PCT 40. vendere…confettioni di viola, di bettonica, di buglosa, di
D bunassa. L bonaçola. ponisole. borragine, di rosmarino.
Bonavino cognome DEI.1 568.
VTS 100 a.1530 (Sav.). D boragio. buraxa.
bonnavoggia sm. “rematore volontario sulle galee” Boragio cognome
RDB 30 che per armà garie de bonnavoggia/ no ne man- VTS 123 a.1530 (Sav.).
ca oro, ma ra bonna voggia. D borragine. L buragius.
D buonavoglia. borrale sm. “aia per il grano”
bondar vb. “fornire in abbondanza” GRD 111 (Conscente) rubando una cova ossia gavella di
AG 138.108 e la fontanna bella e monda/ chi a le nave esse messi al borrale…
l’aygua bonda. ITG 13 (Conscente).
FAS 156 aferesi. [Cf. AG.38.33] D borra. L borrale. borralis. boratus.
D abondar. bö’regu sm. “arnia”
Bonefaci/ Bonefazi n.p. “Bonifacio” VPL (Sanr.).
AG 141.3 Bonefaci doze fra me. AG 141.5 lo nome to de borèna sf. (bot.) “borragine”
Bonefazi/ si e a di che tu ben fazi. FDG 42
L bonefacius. L borayna.
Bonello cognome Borassi top. “masseria nel Bosco di Savona”
VTS 75 n. a.1530 (Sav.). BG 127 n. s.xvii.
Bonghè top. “masseria nel Bosco di Savona” D buraxi.
BG 127 n. s.xvii. (Sav.). Borasso/ Borrasolo top. (Alassio)
bonification sf. “bonifica, riparazione” TAL 44 n.125 a.1539 Borasso; a.1580 Borrasolo: od.
DSP 40 a.1461 la reparation e bonification de lo porto e Burasö‘
de lo molo. D burasö .
Bonino soprannome. borbòggio sm. “confusione”
VTS 83 a.1530 (Sav.) Antonio Rippa detto Bonino. GL 20.57 fuzzan re turbe, e segue un tâ borboggio/ che no
L boninus; re tegniræ’ manco e cadene.
bonmèigu sm. (bot.) “assenzio (Arthemisia absinthia L.)” D burbugiu.
FPL (P.Nava; (VArr.). ADL (Vent.). FPI 5459 “lig.” borbonàggia sf. (bot.) “erba spinosa”
D bumegu. erbumegu. megu. ALE 56 “lig.”
Bono cognome D borbonaiga. bumbunaiga. burbuneiya. burbuneize.bur-
VTS 110 n. a.1526 (Sav.). VTS 110 n. a.1530 (Sav.). dunaiga. burgunagge.
D bun. borbonàiga sf. (bot.) “restabue (Ononis arvensis L.)”
bonombra/ bonombre sf. “bontà, valore” FPI 9436.a: *voluminå–ca “la pianta che si avvolge ai
CIT 47 (rivolto all’usignuolo) aelo amô, che per bonom- piedi dei buoi” cf. G.ALESSIO, Paideia 4 (1949) 32-34.
bra/ forsi all’ombra/ se trattegne sotte l’ara/ ra tò cara? D borbonaggia.
CIT 176 (A.Riccardi) tutto bonombre sei, tutto dottrin-a. borchan sm. “inferno”
RAN 91: a. gen. bonombre “bontà, gentilezza, scherzo, AG 79.14 tener stao religioso/ en qualche secreto logo/
gioco infantile”. Lo sp. bono hombre non si presta a tutti per fuzir ogni re zogo/ de questo segoro fauzo re e van/
i significati del genovese. per no descender in borchan.
Cf. SLS.2 218 a.120 (Ferrara) Bonumbra n.p. FA 333 “incerti origine e significato”. AGC ad loc.: cf.
(in tò) bon’ora! escl. “alla buonora!” Buranco, paurosa grotta presso Loano. AGN: bulicame, o
Cit.31 in tò bon’ora/…/ chi te ven a çercà…? Vulcano. AMB 23 sgg.: Vulcano (= inferno). Cf. DEI
REW 4176. 5.4093.
D bunöa. D bolcan. L bolcanum.
Bonorino cognome borchatella/ borchatello sf/m. “broccatello, specie di
VTS 97 n. a.1509 (Sav.). tessuto”
D bunöa. L bonora. ASF 720 doe straponte de emptema. una de borcatela et
bonrau sm. (bot.) “Anchusa Italica” bordo. ASF 727 roba una de borchatella in seta peidel-
FPL (Nizza): bonrai badoc. lione disfodrata et disfata. AAD 277 una coperta di bor-
Bonson top. (Alpi Marittime, Fr.) catello… dua strapontini uno di borcatello l’altro di bor-
LAM 82 it. Bonsone. do. AAD 279 due coperte una di borcatello e l’altra turch-
bontae/ bontai sf. “bontà” esca gialda vechia.
AG 140.233 queli chi an seno e bontae. PAB 83 tuti li Cf. GFC 253 borcatelli.
boim per la lor bontae participam cum Dee. AG 140.12 e D borgatella. brochao.
se voi sei fantin de etai/ seai vegi de bontai. borcato sm. “broccato”
D bun. ASF 726 una sottana de veluto cremesile alistata de bor-
bora agg. f. “buona” cato d’oro. ASF 734 un zupone de raso cremesile cum li
MP 18.10 (Pigna): nella loc. de bora “di buon umore”. manegheti de borcato d’oro risso et velluto morello
D bun. cremesile. AAD 257 baldachino de borcato d’oro so-
borra sf. “covone” prarizzo con veluto cremesile et pendenti. AAD 260 un
GRD 111 (Diano) se alcuno abbruciasse alberi, biave, altro apparato per la camera di ponente… di borcato d’oro
grassi, borre, pagliari… rizzo et veluto morello cremesino.
D borrale. burrò. D brochao.
bord 199 borg

borda sf. (mar.) “vela latina dell’albero di maestra” Bordone cognome


VIA 95 a.1476 (Sav.) item velle giamate borce (err. per VTS 75, 97 a.1530 (Sav.).
borde) n. x. PSG 368, 384 a.1513 item per la cottonina L bordonus.
chi va in tute le vele, videlicet artimone, bastardo e bor- bordoneise sm. (bot.) “Viburnum opulus”
da mezana e trincheta. PPG 543 a.1561 la borda. FPL.
bordellina agg. f. “furbacchiotta” (a) bordosso loc. avv. “alla rinfusa, a catafascio”
RAN 72 s.xvii. (G.G.Cavalli) BOS 86 s.xvii. (G.Rossi) eccate vria buria a bordosso (IVI,
D burdelu. trad.: “ecco che improvvisamente”) GL 7.40 ro scuddo è
bordelo sm. “bordello” in pezzi, l’ælmo va a bordosso. GL 18.65 e l’amuggian
AG 140.123 guardate de compagnia/ chi te mete in rea così tutt’a bordosso.
via/ de bordelo o fruto o zogo/ o in alcun cativo logo. bordu sm. “orlo; bordo della nave”
PAD 406 a.1507 meritano d’esser messi a fogo e sangue CAD. REW 1215.
e a saco e in bordello. PRP 339 (str.4) ma ch’i drizzai re D burdelle.
oreglie, e ro cervello/ e lasciè andà ro resto a ro bordello. borre cognome
PS 50 VTS 83, 100 a.1530 (Sav.) Battista Borre.
D burdelu. L bordellus. Borré top. “masseria nel Bosco di Savona”
bordezzà “bordeggiare, navigare lungo la costa” BG 127 n. s.xviii. (Sav.). NTS 28. FBS 51 a.1723 (Sav.)
DFC 83 de Majorca bordezzando/ re træ izore o scrovì. cascina del Borré TAL 44 n.125.
D burdezzà D buré.
bordiga sf. “recinto o sbarramento di canne o giunchi boreao sm. “fungo”
disposto in una laguna a scopo di pesca” RDB 66 (= CIT 289) son rosso e fresco como un boreao/
CVB 34. perché dai oggi soi resto sanao.
D burdigà. L bordigol. burdigheta. PD 125 PRA 382: l. buròu.
bordigà/ -ar vb. “frugare, muovere, ordire, tentare” D borœu. bureu.
AG 40.8 en tuto zo che lo bordiga/ conseigo lo paire liga. bòrega sf. “alveare rustico”
AG 57.12 che monto gram mexamento/ po szhoir zo che MP 18.10 (Pigna). REW/FPI 1388.
bordiga. AG 57.43 a miso lui per castigar/ e per un tem- D borgu.
Bòrega top. “corso d’acqua (Pigna)”
po bordigar/ per punir qualche peccae. AG 70.31 che nix-
PSP 65 n.59.
un po tanto aver/ de tuto quanto lo bordiga.
Borrello cognome
COM.1 96 ti no senti bordigà ra porta de casa?
NTS 28 “famiglia savonese un cui ramo passa a Genova
FA 333. FPR n.77. nel s.xv”.
D burdigà. D buré.
Bordighea top. “Bordighera” boreo sm. “fungo (Boletus v.sp.; Agaricus v. sp.)”
PRT 336 a ra Bordighea. PRP 357 (3.20) va a cercà dri borei, e dri merelli.
PRA 383: “Bordighera” è falsa ricostruzione. D buréu.
D burdighea. Boreo top. (Loano)
Bordighera/ Bordigheta top. “Bordighera” TCL s.v. Bueu a. 1738 Campo de Boreo.
ABD 7 sgg. s.xvi. Boreo cognome
Bordigone top. (La Spezia) TCL s.v. bueu a.1469 (Borgh.) Antonio Boreo.
N.LAMBOGLIA, RII 27 (1972) 8 “stagno”. Borrerio cognome
D bordigotto. VTS 109 a.1530 (Sav.) Giovanni Borrerio.
bordigotto sm. “bugigattolo” D buré.
GL 10.34 allora Ismeno averto un bordigotto… (TT apri- Boresasco top. (V.Magra)
va allora un picciol uscio Ismeno) EOL 23.
Bordigotto top. (Genova) Borgallo top. (Taro Sup.)
N.Lamboglia, RII 27 (1972) 8 a.1536. EOL 23.
D bordigone. D bargagli.
bordisca sf. Borganzo top. (Diano)
GL 6.88 ro mæ fî l’è in bordisca (sono spacciato). FCL 61 a.1748: od. Burgansu.
D burdiscu. L bordisca. D burgansu. L burgantem.
bordo sm. “bordato, tessuto vergato, listato” borgatella sf. “broccatello”
ASF 720 doe straponte de emptema, una de borcatela et ASF 720 la coperta de borgatella fodrata de tella turchina.
bordo. una strapunta de bordo. AAD 268 pezze di bor- D borchatella. brochao.
do celeste di Levante. AAD 275 straponta di bordo riga- borgeise so. “borghigiano (v/ “citadino”)”
to. AAD 277 dua strapontini uno di borcatello l’altro di TL.2 431 a.1466 alchuni officiali, citadini e borgeisi.
bordo. TL3.201 a.1475 con monti atri citaein e borgeixi.
D burdu. L burdum. D borghese.
bordonà/ bordonale/ bordonar sm. “palo, fusto, borgese sm. “borghigiano”
grossa travedi sostegno di palco o muro” AG 49.221 ma li borgesi chi so stol/ a lor venir previsto
AG 53.85 per zo no caze lo solar/ che l’a forte bordonar. aveam…
GL 18.80 aveivan ærboraou sciù ra muraggia/ quelli de FA 333. FAS 163: l. borghesi.
drento un grosso bordonà (TT un tronco…/ ch’antenna un D borghese.
tempo esser solea di nave). GRD 117 (Vent.) le antenne Borghé top. “masseria nel Bosco di Savona”
et alberi e borbonali (corr.: bordonali) e giaine che saran- FBS 51, 56 a.1723 (Sav.).
no condotti per fiumane… D burghé. borgo.
MUI 143 n.2 FA 333. FAS 162. RNB 76 neogr. bour- borgheise sm. “borghigiano”
dounßri, m.s. < gen. Cf. JAN ven. bordenal “planche”. GL 2.75 ri borgheixi e ri villèn.
D burdunà. L bordonale. D borghese
borg 200 boss

borghese sm. “borghigiano” 1961, 180 sg.: < lepontico (ligure i.e., non gallico). Rec.
BOV 554 a.1531 (Sav.) item si comanda che non sia hoste N.LAMBOGLIA RSL 30 (1964) 154. PTC 38: < gall.
o tavernaro alcuno… qual possi fidare più de uno pasto al- *bher-/*bhor- “gorgogliare, ribollire” (lat. fermentum).
li citadini, o borghexi. D bormia. bormio bormo. burmu.
D aborghesarsi. borgeise. borgese. borgheise. borgo. Bormio top. (Valtellina)
burxuà. L burgensem. MTS 162 “ligure”.
Borghetto cognome D bormida.
NTS 30 s.xiv. (Sav.) Bormo top.
D borgo. L burghettum. B.TERRACINI, AGI Sez.Goidanich 20 (1926) 147 sg., n.4.
borgia sf. “borchia” D bormida.
AAD 268 uno fornimento da mula di tela d’oro, fornito borni agg. “cieco”
d’argento con la sua coperta della medesima tela e borgie PCL 276, 279 (Argentera)
e staffe d’argento. D borgnu.
Borgianello cognome bornia sf. “cupidigia”
VTS 74 a.1526 (Sav.). GL 1.9 per bornia dre ricchezze e de l’onô.
borgnu agg. “guercio” Boròn top.
MP 18.10; PCL 276, 279 (Pigna). VPL “tonto” . CL 13 (Nizza). BCB 126 sg.,n. (Riviera di Levante).
D borni. umburnìe. sborgno. L bornius. L burro.
borgo sm. “borgo” borœu sm. “specie di fungo”
AG 144.45 borgui vile e casteli. PAD 218 a.1507 habi- COM.2 126 rossi (in viso, per il bere) comme borœui.
tante in la citae borgi et sotteborgi de Zenoa. PD 112: “-œ- [-ö-] contadinesco”.
FTL 181 sg.: “elem. topon. frequente”. D boreao. bureu.
PCT 89. Borsa top. (Vara)
D borghé. borghetto. borghese. riborgo. burgu. EOL 23.
Borgo top. “villa nel territorio di Quiliano” D borseda.
MSQ.171 a.1532. borzacchino sm. “cuoio, calzatura di cuoio”
ALN 116: prob. (cuoio) di Murzuq (Libia). Cf. (cuoio)
Borgomare top. (Imperia)
marocchino.
CL 4.
Cf. G.FRANCESCATO, Vox Romanica, 20 (1962) 295-306.
Borgomaro top. (Oneglia)
D bolzochino. bruzachini.
LAV 408. BCB 138 n. Borseda top. (Vara)
D maro. D borsa.
Borgoratto top. div. (Genova, Imperia, Monferrato) Borserio cognome
CL 5. VTS 76, 109 a.1526 (Sav.).
borgu sm. “alveare, fatto di un tronco di castagno in- L burserius.
cavato. recipiente di legno per tenervi le chiocciole” Borzine top. (V.Trebbia)
FDT 4.27; 7.70 (Triora). EOL 23.
Boria top. (corso d’acqua nel Bosco di Savona) Bòrzoli top. (Riv. Ponente)
FBS 69 a.1760 (Sav.) il fiume Boria. EOL 23: ant. Borzili.
borina sf. “bolina” Borzonasca top. (Genova)
CIT 171 che a fâ quatorze versi ruzzenenti/ tiro quattorze EOL 23. FFN 338 < Borsone. ADG.
votte ra borin-a. PD 151 (COM). Borzono top. (Lavagna)
D buen-a. EOL 23 Rocca Borzono.
Borlo cognome L borsonum.
VTS 82 a.1530 (Sav.). borsoto sm. “borsa, borsellino”
D borlu. AG 43.101 lo so richo borsoto. AG 53.161 no me piaxe
borlu sm. “ammaccatura; bernoccolo” star a scoto/ chi tuto voye lo borsoto.
GO. RAN 170. BDS (Sav.). ADP (Pietra). D bursacca. bursotu. L bursa.
GA 13.299 gall. botina “segno di confine” (REW 1235). böz agg. “acerbo”
FPI 1385 *bullulo. ADL (Vent.) *borrolu, borra REW SDA (Altare). Cf. DEP piem. böz m.s.
1224 a. PVG: forse bügna ¥ torlu. D buzzu.
D aburlatà. borlo. bossa sf. (mar.) “bozza: pezzo di corda usato per fare
Bormia top. (Bard.) legature”
BBB 28. CAD pl. bosse. RAN 154. NVM (Sav.).
D bormida. D abussà. desbussà.
Bòrmida idr. “fiume Bormida” bossa sf. “rigonfiamento della pelle”
FCL 41: “qualsiasi torrente di una certa ampiezza: MP 18.10 (Pigna). VPL “pustola” ADL (Vent.): francone
Bormida di Spigno, Bormida di Mallare. Cf. Mez de botja.
Burmie (Fr.) D busselùn.
EOL 23. CL 13: cf. lat. Bormanus, dio protettore delle bossa sf. (bot.) “Campanula persicifolia”
acque termali. LTAM 23 n.: REW 9412, o pre-rom. *be- FPL. (Nizza).
ria “pianura”. ST.10 61 sg. (Cassiod., Variae X. 20): lat. Bossa top. (Pigna).
Bormia “corrente calda”. G.ALESSIO, Bormida, Bormio e PSP 66: < *buxarus forma secondaria di buxus, fatta su
il tema mediterr. *bormo-/borbo- “fango”, in: *carparus “carpinus”. FCL 56.
“L’Universo”, 28 (1948) 541-550: non < lat. formus (i.e. D büsciu.
gwhormo “caldo”), ma < mediterr. *bormo/ borbo “fan- bossa sf. “virgulto di ulivo messo per talea”
go (fr. bourbe, cf. egeo b’rboroj “fango”). G.DEVOTO, GRD 125 (Alb.) coloro che arrancano le bosse o sia
Sur quelques étymologies lépontiques, in: Comptes scianche dell’olivo. VPL (Taggia) “bulbo, radice”.
Rendus de l’Académie des Inscriptions et Belles Lettres, D bôsamme.
böza 201 bosi

böza sf. “sterco bovino” Bôscèa sf. “luogo piantato di bossi”


PAG 217. RAN 104. ADG 57. PVG.
D büza. D büsciu.
bozzacarìn sm. (bot.) “pruno selvatico (Prunus spin- boscia sf.
osa)” GL 7.4 acoregà intr’o fen comm’una boscia.
FDT 4.27 (Triora) Bosco cognome
L buzaccarinus. VTS 96 a.1530 (Sav.). VTS 80.113 a.1530 (Sav.) Del
Bossaj top. (Alassio) Bosco.
TAL 45 a.1539 li Bossaj. D boscu. L (de) bosco.
D busciài. büsciu. boscu sm. “bosco”
Bozam cognome RGS § 69. PVG.
VTS 117 a.1530 (Sav.). D bosco. busco. L boscus.
L boçana. boscu sm. “bosco, elem. toponom.”
TCL 31: “frequente a Loano”. PSP 65: “frequente a
bôsamme sm. “grosso virgulto di poianta arborea” Pigna”. FCL 22,54: Boscu Grande; Cà du Boscu;
ITG 12. Boscasso a.1629; Croso del Bosco a.1765; Boscu de
D bossa. Samuele, Boscu de Tumasu (Diano).
Bossaneto top. (Andora) PCT 89.
STC 118 s.xviii. Boscu mà top. “Boscomare, fraz. di Pietrabruna”
D bosanœu. L boçanetum. LAV.408: malus “sterile, improduttivo”.
Bossanœu/ Bossanöu top. “Bolzaneto (Gen.)” bossa sf. (mar.) “bozza, funiedi bordo”
GL 18.21 un ponte vedde fase sciu ro passo/ comme tra CAD.
Bossanœu e ra Ciappetta. Boze cognome
PAC 7. PD 113 “origine sospetta” VTS 75, 83 a.1530 (Sav.).
D bossaneto. L boçanetum. bulzanetum. bossé sm. “vaso, tazza”
Bossara top. “masseria nel Bosco di Savona” PS 50 s. xiv. impì quello bosse de laite.
FBS 68 a.1760 (Sav.). D bocer. buceta. buciarda.
D bössau. böçei sm. (bot.) “Rubus fruticosus”
Bozzarra top. “casale presso Rossiglione” MLC 237 (Sav.): anche ogni sorta di cespuglio spinoso.
CL 10. D bössau.
Bossarino top. (Santuario di Savona) boselu sm. (mar.) “bozzello”
NTS 29 (Sav.) s.xvii-xviii. NVM (Sav.).
D bossaro. bozello sm.
bòssaro/ bòssaru sm. (bot.) “biancospino (Buxus sem- PAD 417 a.1507 li hanno donato uno bacile, stagnera, re-
pervirens)” frescatorio, tasse, doi bozelli d’argento…
FPL (PortoM.) GRD 111 (err. “corbezzolo”) (Cosio) de- IVI, n.: borsetta, bolgetta?
vesi levare ogni impedimento… cioè bossari,rovereti… Bozello cognome
FDT 4.27 (Imperia) bòssaru. VTS 83 a.1525 (Sav.).
D bozzaru. bössau. D busela.
Bossaro top. bö’sseru sm. biancospino”
NTS 29 (Santuario di Savona) s.xvii-xviii. FDT 4.27: DVA (VArr.). VPL.
Chiesa di S.Maria del Bossaro (Leca d’Albenga). D bössau.
D bossarino. bössau. bosorine. brusarine. busaìn. büsaina. Bozzetto cognome
L buçalum. VTS 76, 82 sg.a.1530 (Sav.).
bössaro nero sm. (bot.) “Ribes uva crispa” Bosi top.
FPL (PortoM.). PCT 124 germ.
Bosi cognome
bozzaru sm (bot.) “biancospino (Crataegus oxycantha
VTS 86 a.1530 (Sav.).
L.)”
Bossi top. (Varazze)
FDT 4.27 (Triora). RPV 292 a.1590 (Var.) la via de Bossi che descende sino
D bossaro. bössau. alla fontana del rio.
Bossazza top. “masseria nel Bosco di Savona bössu sm. “pruno, rovo”
BG 127 n. s.xvii. (Sav.).” BDS (Sav.).
D bössau. büsciu. Beuzi top. (Taggia)
bö’ssau sm. bot. “ogni sorta di cespuglio spinoso” PRP 339 (str.3) e no ve vegne in cuò noixe, né fighi/…/ o
FPL Scolymus Hispanicus; Centaurea calcitrapa; sean de Beuzi, o dra Bruxà, o dre Zotte…
Crataegus oxycantha e altre piante spinose MLC 237 D bözu.
Rubus fruticosus” bosia sf. “bugia, menzogna”
SCN 376 “biancospino”. PD 117 bössai (< bossari) AG 140.68 no diexi alcuna bosia.
“rovi”. RAN 169. ADG. FDG 272. D boxia.
D arbossaru. bossara. bossaro. bozzaru. bossazza. bö’zima sf. “sterco bovino”
bösseru. bössi. bossre. bösua. bozzulu. bozzura. L boza- RAN 104.
lum. D büza.
boschagia sf. “bosco” Bozin sm. cognome
PAB 70 se l’avaro avesse verger/ campi vigne e bel mayn- VTS 96 a.1530 (Sav.).
er/ e bosschage e prarie… PAB 73 no se pesscha in D bosino. bozino. L businus.
boschagie. RAN 74 s.xvii (G.G.Cavalli) boscaggia. Bosino/ Bozino cognome
PS 50. VTS 99 Bosino; 85, 94 Bozino a.1530 (Sav.).
D buscaggia. L buscalea. D bozin. büsciu. L businus.
bosi 202 bott

Bosis cognome bostuto. PAT 26 a.1404 lo sovradito officio de la provix-


VTS 86 a.1530 (Sav.). ion si besogna per li soday… e per satisfar a altri lor deb-
bosso sm. (bot.) “bosso: elem. topon.” iti e per cosse a lo bostuto necessarie f. v. CEB 356 se tu
FTL 138: Bossaé. Bossaìn. Bossaneto. Bossaré. Bossarea. consegi l’amigo to digi conseiando: così me par, et no:
Bossarino.Bossaro. Bossea. Bossera. Bossoleto. cosi e da far a lo bostuto, perzo che de la rea fim de lo
TAL 45 sg. LTI 39. consegio se segue più lengeramenti reprension ca loso de
D büsciu. la bonna.
Bosso cognome MUI 154. FA 333. FAS 154, 165. PS 10, 39.
VTS 103 a.1530 (Sav.) . D (a) bestuto. (al) postutto.
bozo agg. “acerbo” bösu/ bözu sm. “buco”; agg. “cavo, vuoto all’interno”
AG 52.9 (castagna) boza, maura, cota e crua. GRD 111 DVA (VArr.). PVG.
(Sanr.) non è lecito far caricare sopra barche o altro vas- Bö’sua top. (Sav., S.Bartolomeo del Bosco)
cello frutti verdi, bozzi, cioè limoni di brotto. NTS 29 “fra le Ormé e le Burghé”. s.xviii e a.1853:
FA 334: cf. piem. buz, sic. buzzu; SAP 392 a. lomb. boço Bossola.
m.s. D bossola.
D buzzu. bòzzulu negràiru sm. (bot.) “biancospino”
Bozo cognome FPL (P.Nava).
VTS 83 a.1530 (Sav.). D bössau.
bozzo “piccola conca formata dai torrenti fra una bôssùn sm. “bolzone, convessità di un tavolato, del
balza e l’altra” ponte della nave”
FTL 90. GO. CAD.
D buggio D bousùn. L bouce.
Bozzo top. (V.Vara) bòzzura sf. “rovo, biancospino”
FTL 90. FCL 41: elem. topon. (Cairo)
D boglio. buggio. D bössau.
Bòssola top. bota sf. “botte”
EOL 23 (V.Agnelasca). NTS 29 s.xviii, a.1853 (Sav.) AG 52.43 (col legno di castagno) tinne e bote se ne fa.
D bö’sua. büsciu. MBA 374 a.1405-19 (Seyne) item, per la bota, deniers
Bosolasco top. (Como) quatorje. TL.2 241 a.1463 nave… grosse da bote mille in
FFN 338. suzo. AA 39 feceno barrare tuti li carrobii con bote e con
D büsciu. L bozolaschum. banchi.
Bòzzolo top. (V.Vara) FAS 158 metaplasmo.
EOL 23. D butte. butà. botim. L butem.
D büsciu. bota/ botta sf. “botta, colpo, ferita”
bozom sm. “bolzone, ariete, maccchina da guerra” PPG 551 a.1561 12 petti a botta (toraci di corazza provati
AG 49.216 un borgo…/ murao, merlao tuto en torno…/ con scariche di archibugio). AA 53 caricono alquanti pe-
com bozom missem a basso. si de artalaria e tuta la spararono contro la nave… ne mai
POF 12. FA 334. REW 1391. ge sepero dare una sola bota. VPL. DVA (VArr.) a botta
L bolzonum. “a cottimo”.
bosone top. D botu. butegarse. butezà. petabotta. L bota.
PCT 112 Canale Bosone germ. Botta (cognome) top.
bossone sm. “boccione, palla di ferro?” NTS 29 a.1702 (Sav.) Contrada delli Botta. IVI: I Botta
GRD 111 (Diano) quelli che vanno a caccia con palestra (Cimavalle, Sav.)
(balestra) di bossoni e palestra da palle di terra. botta sf. “volta, archivolto”
D bocia. MUI 136 n.4. RNC 12: neogr. (Chio) b’ta “cupola”.
Bossora top. “masseria nel Bosco di Savona” D vota.
BG 127 n. s. xvii. botà / bötà vb. “lanciare, buttare”
D büsciu. RDB 27 ri corsè… che bottan i homi e donne a cassafas-
bosorina sf. (bot.) “Prunus spinosa L.” so. RDB 100 (B.Schenone) meggio è che taxe… per no
MLC 237 (Carcare). vei che in un stromasso/ atri addotè cha mi de meggio
D bossaro. büsaina. brusarine. dote/ ro stì, ra penna e ro papé ghe bote. VPL bötà.
bossra sf.(bot.) “biancospino” D butà.
FPL (Masone) Bötafögu sm. “uno dei tre cannoni piazzati sul Capo
D bössau. di Bordighera ”
bosticcà/ -r vb. “muovere, disturbare, angustiare” ADL (Vent.): Bötafögu, Bötalogni e Cagastrasse.
PAB 63 no fassa… soa maxon… in lo sabion/ unde bate D bütà.
lo mar fellon/ che l’onda la bosticherea/ si che ella no se Bottagna top. (La Spezia)
sosterrea. CIT 20 ho ro cœu largo comme una tortæra/ chi SCT 85.
me conseggia che no me bosticche. CIT 81 pù da questo Bötalogni sm. “uno dei tre cannoni piazzati sul Capo
paggià no me bosticco. COM.1 60 avertì a no bosticàve di Bordighera”
de lì; se no, ve gh’inciòdo. ADL (Vent.): Bötafögu, Bötalogni e Cagastrasse.
PS 50. D bütà.
D busticà. Bottara top. “torr., affl. del Letimbro (Sav.)”
(a/ alo) bostuto loc. avv. “alla fine, dopotutto, co- BG 126 n. s.xvii Ritano della Bottara.
munque”. D butà.
AG 12.95 la fantina dixe: a bostuto/ tener voio me statu- bottarega sf. “bottarga; occhi di muggine”
to/ ni consentiro in sposo/ se co come e o preposo. AG CIT 120 con ri œuggi comme de bottarega.
56.196 a lo porté chi era muto/ dixe: avri la porta a lo D büttèga. putàiga.
bott 203 brac

bottaro sm. “bottaio” bousùn sm. “pancia della botte”


AA 254 artista botari citadini de Saona. PVG “etim. ignota; cf. bôssùn”
D butà. D bôssùn.
botassa sf. (ittiol) bòuza sf. “lumaca”
PML 356: “gado barbato (Gadus vernalis Risso)” FDG 191, 202: “bavosa”. PD 123, 347 lümassa bòuza
TTC 101: “potassolo (Micromesistius poutassou Risso)” “lumacone”.
D potassa. potassö‘. putassùn. D bavusa.
botasso sm. “derivazione d’acqua, rigurgito” boverale sm. “bovaro”
ITG 13: elem. topon. BBB 31 a.1479 (Bard.).
D bütà. D boerio.
Botasso sm. “corso d’acqua (Vessalico)” bovis sm. (bot.) “bosso”
FTL 113 Rio Botasso. FPL (Nizza)
D butassu. D büsciu.
Bottazzano idr. “corso d’acqua (Borgio)” boxar agg. “bugiardo”
FTL 113 torr. Bottazzano. AG 14.563 l’omo menteo e boxar. AG 14.609 chi per
D butassu. boxar e cognoso/ a lui lo ver no e cretuo. AG 102.45 se
Bottazzo top. (Roccavignale) per boxar don fir cretuo.
FTL 113 Casa Bottazzo. FA 334. FAS 143, 149, 150.
D butassu. D boxardu.
botegha sf. “bottega” boxardàia sf. “bugia, menzogna”
MAS 206 a.1465 che alcuna persona di qual si vogli qual- VPL.
ità sii non ardisca ne presuma lavorare fuori delle boteghe D boxardarìa.
della detta arte (dei tintori di seta). PAD 399 a.1507 che boxardamenti avv. “falsamente, mendacemente”
ogniuno dovesse … aprire le sue boteghe e vendere a og- PAB 56 am boxardamenti dicto che noi avemo ussao de
niuno chi voleva acatare. SAS 77 a.1592 (Sav.) possino nigromancia per aveir honor.
essi consoli, intendendo in alcune boteghe di essi speciali PS 38.
esser robe guaste o falsificate… intrare in dette boteghe e D boxardu.
prendere… esse robe. boxardaria sf. “bugìa, frottola”
D butega. VPL.
botexino sm. “bossolo, contenitore” L bosardaria.
ASF 751 uno botexino per lo peivere. bôxardu agg. “bugiardo”
D buttexina. CAD. ADG. PVG bosciardu.
botim sm. “botticella” Cf. SAP.2 227 a.lomb. boxardo m.s.
AG 37.40 e de cernuo doi botim. D boixardo. boxar. buixairu. busciardo. boxardamenti.
FA 334. bôxìa sf. “bugia, menzogna”
D bota. AG 14.130 monto persone am mara usanza/ de meter De
Bottogna top. (La Spezia) su la baranza/ de lor asdeiti monto via/ per far acreer la
EOL 33. boxia. AG 14.603 le boxie e lo mentir. AG 14.606 non e
bottone sm. “bottone” si bona compahnia/ che no desfaza la boxia. AG 27.21 e
AAD 257 bottoni d’oro e seta cremisina. no te digo boxia. AG 54.40 no e boxia ma e ver. PEG 43
D buttùn. L botonus. mostrallo per tre maynere che ello si e falzo cristiam, la
bottu sm. “colpo; rintocco di campana” primera si e in sperzurasse e dire boxia. PCD 32, 48 s.
GO. PVG. xiv. CR 22 mai no ve dixi boxia. IVE 22 et in la lor bocha
D bota. buttu. L botus. no se trova boxia. PAB 40 e se Adam no avese peccao…
(a) bottu loc. seream staiti sensa boxie.
GO “a cottimo”. PVG “a stima”. CAD. RAN 13. PVG.
bötu sm. “germoglio” FAS 163. PD 147, 151, 156, 159. ADG. FPI 1006. RGS
VPL. § 210. BLG 20.
D bütà L botia. D bosia. boxiar. buozia. buxia. L boxia.
böu sm. “ruscello” bôxìa sf. “bugìa, candeliere con manico”
FPI 1016 (Zoagli) CAD.
D beu. ALN 112 a.fr. chandelle de bougie, FEW 19.35, REW
böu sm. “belato” 1375. PVO 427 a.fr. bougie “cire fine dont on faisait des
MP 18.5 (Gen.) chandelles” (a.1300-1315).
D bèru. L bostia. buçea.
boudettà vb. “suonare le campane a festa” boxiar vb. “mentire”
SDS (Sav.). AG 14.591 per mentir e boxiar.
D baudeta. D bôxia.
Bouyon top. (Alpi Marittime, Fr.) Bra top.
LAM 82 it. Boione. PCT 99 Molino di Bra.
bòula sf. “bolla di sapone” D braia.
PVG. Bracca top. (Alasio, Ceriana)
böülà sm. “valigiaio, fabbricante di bauli” TAL 105. LPT 232. RRL 67 sg.: ÷ germ. brak
ADG 85. “maggese”.
D baullo. bailà. D Bracco.
Bòusu top. (Loano) Brachetto top.
TCL. PCT 98, 121 Fontana Brachetto (germ. *brak “maggese”).
D bausu. D bracco.
brac 204 bram

bracchì sm. “fontana” braghé sm. “uomo dappoco”


PRP 354 (2.2) voi, che no ve piaixe aigua dro Beo/ ni GL 11.70 era poeta, e o n’era zà un braghé.
manco dro Bracchì, ni dra Fontana… braghe de cocu sf. pl. (bot.) “Pulicaria dysenterica”
PRA 376: metatesi. U.MARTINI, RII 3 (1948) 27: Brachì, FPL (Cogorno).
antica fontana di Taggia. braghe de cüccu sf. pl. (bot.)
D barchì. MLC 258 (Gen.) “Primula L.”. MLC 247 (Chiav.)
braciale sm. “bracciolo della poltrona” “Pulicaria dysenterica Gaertn. FPL (P.Nava) “Primula
AAD 278 due carreghe picole con braciali coperti di pano suaveolens”. PVG “pulicaria”.
nero. braghe de lû sm.pl. (bot.) “Pulicaria dysenterica
D braciolo. Gaertn.”
bracio sm. “grido, urlo” MLC 247 (Chiav.)
PS 50 s. xiv li demonij comenssam a far grandi braci per braghella sm. “bracalone”
le penne, de che elli eram constreiti. PD 110.
D sbraggio. D braghe.
bracio sm. “braccio” braghettoìn sm.pl. “brachettoni, grosse brachette”
GP 283 e si desteixe le soe brace e si llo abraza. CR 17 RDB 38 ni han chiù davanti quelli braghettoin/ ch’ingan-
in le soe sante brace. LSE 29 et gitava le brace como for navan con strazze donne assè.
de mente. D braghe.
D brassu. braghettùn sm “stìpite; telaio della finestra”
braciolo sm. “bracciolo della poltrona” BDS (Sav.). PVG.
D braga.
AAD 274 due (carreghe) piccole co bracioli di veluto ver-
braghezà vb. “pavoneggiarsi”
di vechie. ADL (Vent.).
D braciale. brasiolo. L braserium. D blagà.
bracco sm. “cane bracco” bragià vb. “gridare”
GL 7.2 ro can bracco. PS 50: (contad.) < bragulare. PVG. REW 1261.
L braccus. D sbraggià.
Bracco top. bragö’ sm. “spaccone, millantatore”
RAN 11. PCT 67, 97, 98 Passo del Bracco; 98 Monte PVG.
Bracco; Bracchi (germ. *brak “maggese”). D blaga. blagör.
D bracca. brachetto. braconcella. L braccus. bragonà sf. “quanto (sterco) si contiene nei pan-
bracolo sm. “bracciolo?” taloni”
BBL 271 a.1473 uno laudo de doze goa chi à li bracoli. GL 2.13 ghe fu chi se ne fè dre bragonæ’ (per la paura).
Braconcella top. D braghe.
PCT 98 Costa Braconcella. bragotto sm. (mar.) “fune per la manovra delle vele”
D bracco. PPG 538 a.1561 il bragotto dell’orsa a poppa. NVM
Bradiola top. (Sav.). VPM 27, 86, 163: fr. bragot a.1382-84; it. bragot-
PCT 99. to s.xvi. Genova è il centro di irradiazione del termine.
D braia. D braga. L bragotus.
braffà vb. “sbocciare” brague sf. pl. “brache”
DVO (On.). DPC 173 ca.1180 (Sav.) et paria ii. de brague.
braga sf. mar. “cintura, corda per imbragare” DPC 175.
GO. CAD. VPM 148, 163: Genova è il centro di irra- D braghe.
diazione della voce, divenuta termine tecnico nautico, in bråi sf. pl. “brache
molte lingue romanze. VRS 452 (Ormea): broi.
D braghetùn. bragotto. desbragà. imbragà. L bragotus. braia sf. “piccolo podere suburbano”
braga sf. “vanteria, prosopopea” PRP 342 (str.15) l’inscì de fuò, passand’in tra sa braia.
FDT 6.74 (Triora) ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.).
D blaga. D abrara. bra. bradiola. braide; braiöa. bre. brea. breia. br-
bragatta sf. (bot.) “Primula suaveolens” era.
FPL (P.Nava). L braida.
bragato agg. “fornito di finte brache” Braia top.
ASF 719 un par de calse de pano neigro bragate de velu- TAL 20 a.1539 (Alassio) petiam unam terre ortive et
to negro. paramurate loco ubi dicitur lorto de la braya. NTS 27, 29
brager sm. “ventriera; fascia sospensoria” a Savona, tra le Fornaci e Legino. TCL (Loano). BBB
27 (Bard.) PCT 99.
AG 115.17 e in zentura o in brager/ doi poniti son traito
Braida top.
in dere. PVL 44 a.1576 in la Braida di Besagno.
D braghé. PCT 99 Braide.
braghe sf.pl. “brache, calzoni” D abrara. braia. brea. L braida.
AG 95.214 un che e vi aver perduo/ quanto el avea, in braiöa agg. “di specie di uva”
braghe nuo/ (zo fo de noite a un zogo)/ mester li era e ro- FPL üga braiöa.
ba e fogo. D braia.
GBV s.v. perizoma a.1514 “brage”. RAN 171. ADL braixöra sf. “braciola”
(Vent.). PVG. ADL (Vent.).
D braghé. braghella. braghettoin. bragonà. brague. bråi. D braxa.
broi. desbragao L braga. brama sf. “desiderio”
braghé sm. “sospensorio, cinto erniario” AG 142.90 chi de noi a cotar brama.
ADL (Vent.). MDB (Bord.). PS 31.
D brachale. braghe. L braguerius. L bramacarne.
bram 205 bras

bramà vb. “bramare, desiderare” brandà sm. “alare; treppiede del focolare”
CIT 4 tanto intenta a bramà che me destrue/ che no reste PVP 273 a.1488 (lat.) brande doi. GO. TVD (Dolc.).
de mi pria sciù pria. PVG. FDT.P 36 brandå’.
bramà/ -år vb. “muggire” MUI 143 n. Cf. BIO 563 piem. brandé m.s.
RAN 171. MP 18.11 (Pigna). DVA (VArr.). BDS (Sav.). D brandale. brandolo. sbrandò.
FDT 6.74 (Triora) bramår. Brandà/ Brandale top. “torre del Brandale, sede del
REW 1270. BLG 31, 33 gotico. Cf. BIO 254 piac. bramà; Comune di Savona”
DEP piem. bramé, m.s. SA 246 a.1340 (Sav.) convocai e congregai in la torre de
D bramì. bramoze. lo Branda de lo comun de Saona. AA 57 che tuti… se
bramante sm. (ittiol.) dovesero trovare in piasa de lo Brandale con lo suo
PML 356 “razza bramante, razza pietrosa (Leviraja bra- archibuso in spala. CIC 28 s.xvii (P.Murassana, Sav.) sot-
mante Sassi)”. AFV 423 (Vent.) “cefalottera (Mobula to ra tore de lo brandà/ tutti ri ommi pan chiù piccìn.
Mobular”). D brandale.
bramì vb. “muggire” brandale sm. “alare; treppiede del focolare”
RAN 104. BLG 31, 33. VIA 92 a.1476 (Sav.) item brandali de ferro per li dicti
D bramà. calderoni n. x. MNS.3 97 a.1577 (Sav.) utensili spettanti
bramoso agg. “bramoso, affamato” a una cucina tanto di rame… come de ferri grandi e pic-
AG 63.72 e ancor sta l’omo ascoso/ che strabaza lo coli compresi brandali con ogni furnimento da foco tre
bramoso/ chi no gaita e no veia/ en lo mar chi l’apareia. piedi aste ecc.
FAS 164. D brandà. brandinale.
Bramoze/ Bramuze top. (Alassio) brandar vb. “(detto di oggetti) muoversi restando fis-
TAL 42 a.1539 le Bramoze; a. 1687 alle Bramose; od. so a un capo della fune”
Vallone della Bramosa, dial. Bramuze (fontana rumor- MP 18.11 (Pigna): cf. a.prov. brandar “scuotere”.
osa). brandenalle sm. “alare; coprifuoco”
D bramà. L bramosum. ASF 756 un par de brandenalli belli da camera de latoni.
brancha sf. “artiglio” D brandà. brandinale. brendenale.
AG 53.292 de tuti mai chi faiti son/ lo demonio e stao cax- brandicû sm. “mazza ferrata”
on./ Scampane, De, da quella brancha/ chi mai de noxe no GL 3.67 ra spà, ro brandicû, re frecce e l’arco.
se stancha. AG 69.27 scampando de tar brancha (del de- REW 1273.2.
monio). brandinale sm. “alare, spiedo”
Cf. DEI.1 588. ASF 754 doi brandinali da rosto.
brancha sf. “ramo, genere” Cf. MIL 197 it. brandonale. CVM, BIO 61 mil., lomb.
PEG 42 la primera (maynera) si e desleotae, e si a tre brandinà, brandenà m.s.
branche; la primera si e marvase, la segonda pezo, la terza D brandale. brandenalle. brendenale.
reissima. l’una e vilania, l’altra e matheria, la terza e rene- brandolo sm. “alare, spiedo?”
garia. AA 193 una grisela e doi brandoli de ferro.
branca sf. “parte superiore del perno del mulino” D brandà.
PVG. brandon/ brandono sm. “grosso cero da chiesa e da
brancà sf. “manciata; quanto si può tenere con una processione”
mano“ SA 244 a.1340 (Sav.) per la speiza de lo brandon chi se de
GL 14.30 co una brancà de mosche tornerei. DFC 43 lì vì dare a madona Sancta Maria in la dicta vigilia. PS 51
branchæ’ de duxi e generæ’ / sciammi de cardinæ’ / mug- s.xiv. brandoin aceixi. SCF 90 a.1393 se el passa uno dela
gi de magistrati e senatoî. PVG. dicta consortia, soè se ello more, che ciascuno vaga a
compagnà el corpo, e sia a portà li brandoni dela consor-
Cf. PTA 629.
tia. NAB 19 a.1473 (Sav.) uno brandono o sia serio. DSP
brancà vb. “afferrare, prendere”
201 a.1526 brandoni in cera. AA 51 con tanta quantita di
VPL. REW 1271. lumi e di brandoni. MR 133 a.1593 (Alb.) duae hasta da
Cf. CVM mil. brancà m.s. brandoni.
D abrancà. branche. REW 1273.1. Cf. DC 247, 254 piem. brandon m.s.
branca sf. “rete per la pesca di passaggio” D brandou. rebrandou. sbrandùn. L brandonus.
ADP (Pietra), VP pl. branche brandòu sm. “riverbero”
D brancà. R.BACCINO, GSLL n.s.13 (1937) 66 brandòu, rebrandòu
bràncua sf. “grancévola (Maja squinado), specie di “voce del contado genovese.
crostaceo” D rebrandòu. brandon.”
PAG 252. ADL (Vent.). AFV 424. brassa sf. “braccio, unità di misura”
brancursina sf. (bot.) “acanto (Acanthus mollis)” CAD. FPI 1256.
FPL (Nizza) D brasso. L brazia.
D brancuscina. braza sf. “brace”
brancuscina sf. (bot.) “branca ursina, acanto MVS (Sarz.).
(Acanthus mollis)” D braxa.
PVG: lat. med. branca ursina, calco sul gr. ¶kr’pouj.. brasà sf. “bracciata; ciò che si può tenere nelle brac-
D brancursina. cia”
brancò sm. (bot.) “Aphyllanthes Monspeliensis” CAD. PVG.
FPL. L bracciata. brazata.
D brancha. brasà sm. “bracciale per il gioco del pallone”
branda sf. “branda, letto dei marinai” ADP (Pietra).
NVM (Sav.). D braçallo. brassallu.
braz 206 braz

brazadèla sf. “ciambella” brasmar vb. “biasimare”


SDA 49 (Alt.) PS 7 a.1469 brasmao. PS 50.
brazaleto sm. “bracciale di armatura” D biassmar.
ASF 756 brazaleti numero 116. AGM 782 sg. brasso/ brazzo sm. “braccio”
D brasaletu. L bracialem. IVE 35 prezelo in brazo. IVE 39 lantora se levà la maere
brasaletu sm. “braccialetto” e ze per ello e adussello inter la camera e tegnello in bras-
CAD. PVG “italianismo” so. OGM 94 n. braxar, abraxar alcum garsum o alchuna
D brazaleto.
garsona, ni tegna in brasso. LSE 30 lo porta… in brasso.
braçallo/ brassallu sm. “bracciale, arnese di legno
dentato di cui s’arma il braccio di chi giuoca al pallone” NPG 71 a.1464 s’io mi ritorno nelle mie forze grande/ co-
DFC 75 a trovà ro so braçallo/ sempre pronti en ri baloin. mo son stata già per lo passato/ che fermeza et che stato/
GO. CAD. PAG 194. PD 337 brassallu. porgerò a loro con mio forte brazo. TL.3 197 a.1475 ne
D brasà. requeriva devesemo dare lo braso nostro a li dicti legati.
brazar vb. “abbracciare” MGT 282 a.1480 ghe preste ogni favore et lo so braso.
AGN 145.182 a brazar (ms. abrazar) lo faito so/ fondo VCC 32 a.1480 (Sav.) brazo. AA 24 lo re di Fransa se
trovar no se ge po/ e quanto l’omo pu ne piia/ pocho ne andò in contro e se abrasono poi abraso abraso introno in
goe e poi gi squia. la cita. GBV a.1514 s.v. lacertus “brazo”
D abrazar. braxar. FAS 150, 158.
brasca sf. “grande fame, brama, desiderio” Plur. brace GP 283 e si desteixe le soe brace e si llo
CIT 140 tanta brasca e coæ‘ ti hæ sempre avùo/ de met- abraza. CR 17 in le soe sante brace. LSE 29 et gitava le
teme a l’agùo. brace como for de mente.
GO. RAN 90. ADL (Vent.). TVD (Dolc.). brase/ brasse PEG 40 l’osso a la força en li pe e in le
D abrascao.
braçe sm. “braccio” brasse e le man, si tem fortementi ‘ço ch ello afferra.
PCD 41 s.xiv. LSE 19 portando el figlo en le soe brasse. TL.2 336
D brassu. a.1465 fibie (di corazze) da brase. AA 29 esivano fora
brasé sm. “accompagnatore, corteggiatore” tirando artagiaria a brase a defendere diti vaselli. AA 220
BDS (Sav.). Cf. BVP 360: “bracciere”, nome genovese artista… molto poveri che con grande fatica ano il modo
del cicisbeo. de potere con le sue brase e la sua industria provedere a lo
D brassu. governo de le loro masnate.
brazè vb. “abbracciare” braze CBL 331 (4.24) cum le soe sante braze/ ello ne vor
SDA 45 (Alt.). abrazare. FUP 111 s.xiv (Sav.) leva le braze e voseo
D abrasà. tochar. CF 2.8 (Pietra) cum le soe sancte braze/ elo ne vol
brazèa sf. “braciere” abrazare. IVE 37 inter le toe braze. FSC 88 a.1503 (Sav.)
MCM 47 (CastelnM.) foe veduta stare cum le braze in croce insino al giorno.
D braxèa. D brasé. brasezà. brasià. brasiolo. brassu.
brasezà/ brazezà vb. “muovere, agitare le braccia (re- brasso sm. “braccio, unità di misura”
mando, nuotando, giocando)”
AG 37.111 pescar po l’omo e brazeza/ bagnase bem e poi PAB 43 quelle tre granne nassem e fem tre verge, le quai
merendar. POF 12 “nuotare a grandi bracciate”. avea piascunna un brasso de longessa.
FA 334: “bracceggiare”: prob. mar. FAS 164. BDS D brassa.
(Sav.). brasö’ sm. (mar.) “braccioli, mensole dei bagli della
RAN 98, 104, 120: a.fr. bracéier, sp. bracear, prov. nave”
brassejà. CAD.
D brasso. brasö’ sm. (mar.) “rinforzo per i cannoni di bordo”
Brasséu top. (Pigna) GO. NVM (Sav.).
PSP 66 “n. di bosco, assegnabile al s. i-ii. E.V.: “voce pre- D brazollo.
rom., prob. paleolig.” brasolo/ brazollo sm. (mar.) “bracciolo”
Brazì top. “Brasile” VIA 88 a.1476 (Sav.) brazolli ii. per le temonere… bra-
ADL (Vent.). zolli ii. per lo temonere… brazolli ii. per lo temone.
D brazile. L braçile. PSG 381 a.1512 e ceschaduna (lata) habia di dentro uno
brazì sm. “tabacco in corda, da masticare”
CAD. brasolo per banda cum le soe morse a la lata como se
brasià sf. (mar.) “movimento di poggiata” apartiene.
NVM (Sav.). D brasö’. imbrassöà. L brazolus.
brasià vb. (mar.) “sventare una vela, volgere i bracci brazör sm. “brasatore”
del pennone per presentare le vele al vento e ottenere la BDS (Sav.) fr.
massima velocità” brassu/ brazu sm. “braccio”
NVM (Sav.) “brasià a collu”. Cf. AGC, n. a AG 145.182 CAD. PD 336. ADG. RGS § 146, 369 (pl. brase). FDG
(a)brazar: “cf. lat volg. [??] bracchiare; nap. vracciare, sic. 324 (pl. brase). PVG. RGS § 275 lig.montano brazu (-z-
vrazziari”. sorda).
D brazar. brasso. D brasso.
brazile sm. “sostanza tintoria” bràzua sf. (ornit.) “civetta minore (Carine passerina
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere, come galle, L.); fantasma”.
guadi, allumi, brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane.
D brazì. L braçile. PVG.
brasiolo sm. “bracciolo della poltrona” D zbràzua.
AAD 276 cinque carreghe di veluto piccole con brasioli brazullo sm.(ittiol.) “mora”
intersiati vechi. PML 357 “mora verdona (Mora mediterranea Risso)”.
D braciolo. brasso. L braserium. TTC 103 “mora (Mora mora Risso)
brat 207 brec

bratta sf. “morchia dell’olio, fondo del caffè, feccia bravo agg. “da bravo, al modo dei bravi”
del vino, fanghiglia, melma” RDB 47 ma con vestì sì bravo da schiarrete/ ne fareiva
GL 6.72 l’andà de nœutte a perdite in tra bratta. GL 13.58 una gatta aura fuzì/ che l’abito ro monaco no fà.
e l’ægua paræ’ bratta de chintan-e. ISG 43 a.1630 (il bravo sm. “bravo, sgherro, scherano”
sapone non è della qualità dovuta) quando non consterà PAD 393 a.1507 subito fu astocato da uno bravo. GRD
della seguente mistura: olio, bratta, soda mischia con cal- 125 (Alb.) il podestà sia obligato scacciare e bandire…
cina”. quelli che fanno professione di bravi e scavezzi o siino
GO. RAN 19. PAG 135. ADL (Vent.). FDT.6.74 (Triora). forestieri o distrettuali. AA 75 trovorono m/ Juliano seri-
DVO (On.). NVM (Sav.). PVG. MCM (CastelnM.).
MVS (Sarz.). L.BIADENE, MLA 572. REW 1279. ART zola circondato da li bravi. RGL 113 a.1576 bravi, scav-
451: ligure, cf. celt. *bracum “palude” (prov. brac). REW ezzi e vagabondi. RDB 44 e pà che s’aguremo chi ra
1258a ampliato in *bracto. DEI.1 592. PVG. guerra/ po che da bravo veste ogni çitten/ ne ciu vesti
D bratassu. bratümme imbratar. pacifico ne chiaxe. GL 12.9 van da ro ræ…/ che con ri
Bratta top. (Ronco Scrivia) âtri so bravi come amigo/ tutti doî reçevè.
FTL 30 Casa Bratta. ADR.
bratassu sm. “feccia” D bravaso. L berovarius. bravus.
DVA (VArr.). bravu agg. “buono, onesto; perito; valoroso”
D bratta. CAD. BDS (Sav.).
bratümme sm. “fanghiglia” D brau. bravo.
NVM (Sav.). braxa sf. “brace”
D bratta. CIT 16 che cazzo da ra poela dent’re braxe.
brau agg. “bravo, buono, dabbene” GO. PD 357. REW/FPI 1276. BLG 48. ALE 106, 346.
CIC 77 a.1849 (Sav.) lode infin ai brai mercanti/ che PVG.
pareivan comandanti. PVG. D abraxar. braixöra. braza. braxé. L braxa.
D bravu. braxar vb. “abbracciare”
Braux top. (Alpi Marittime, Fr.) OGM 94 n. a.1395 braxar alcum garsum o alchuna gar-
CL 13. LAM 83 it. Brauso. sona, ni tegna in brasso.
bravà vb. “combattere con bravura; far bravate” braxé sm. “fornello, braciere”
PRP 345 sg. (str.29) ma no ghe rescì mia sto bravà. DVO (On.). PVG. VPL.
(str.34) o gh’eira ro Marin ch’i ghe bravava. PRP 351
D braxa.
(str.58) se crevann…/ vegnì a bravà com’in tre aotre terre.
NSB 191 s.xvii (G.G.Lanteri, Vent.) e i bravan e i son tan- braxèa/ braxera sf. “braciere.
to acoventai. GL 8.22 arma…/ fæta dro diavo int’ra braxera. GO; FDG
D bravaria. bravezare. bravo. 59, 193, 255 braxea.
bravaria sf. “prodezza, baldanza; tracotanza” D braxé. brazèa.
NPS 565 a.1527 facevano un cridare/ un romor con bré sm. “scapolare; puntaspilli”
bravaria/ che haverian fat tremare/ tuta quanta Barberia. PVG.
RDB 25 Zena…/ da per le sta drita a no può ciù/ non che D breve.
fa come avanti bravarie. PRP 343 (str.21) i se ne van con Bre top.
una bravaria… AA 77 eccote venire zuzo… con grande PCT 99, 121.
bravaria Bertome da Sori dito Chirimichini cridando… D braia.
D bravà. bravo. (in a) Brea top.
bravaso sm. “bravaccio” PVT 44 a.1619 clusas eorum molendinorum in loco vo-
AA 74 oto o doze bravasi amici de Adorni. AA 266 li cato in a brea.
grandi bravasi e spadasini e capete e rompi coli de FNT 18 sg.: a Genova, presso via Galata. LPTA 141
partezani de Fregozi. (Alassio): cf. GA 16.14, 16.
D bravaççûo. bravo. D abrara. braia. braida. L brea.
bravaççûo sm. “bravaccio” brec sm. “carrettone”
GL 9.77 solo de nœutte fæ da bravaççûi.
D bravaso. CAD. GA 13.202 (< ingl. brake, break) “serve per do-
bravezare vb. “far bravate, imperversare” mare o esercitare i cavalli”.
NPS 566 a.1527 i franzeisi non curavano/ del suo gran D breche.
bravezare. Brecaì top. “n. di un bosco (Pigna)”
D bravà. PSP 66 n.68: *brecat-}le “luogo roccioso, accidentato”:
bravio sm. “palio” cf. (Pigna) brecàr “rompere”, prov. brecà, REW 1281.
BBG 521 a.1448 per il bracio (IVI, n.: corr. bravio) della [ma cf. DEI.1 594 it.(Perugia) breccola “ciottolo” < lat.
Pentecoste. *briccola, mediterr.].
D biavo. L bravium. D breccu.
bravo agg. “forte, valoroso, impetuoso” brecasàa sf. “sassata”
AG 5.30 ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi MP 18.11 (Pigna).
bravi/…/de lo logo unde voi staxeivi/ ne ve poen mai stra- D breccu.
muar. AG 45.15 con bachanexi e groso mar/ chi co unde breche sm. “catrame”
forte e brave/ turba tuta mea nave. AG 85.11 li gram con-
VPG: ingl. black.
movimenti/ de fortuna e de gram venti/ bachaneixi e unde
brave. RDB 25 Zena…/ za regina dro mà fo tanto brava. breche sm. “carro perr vino, carrozza”
PVP 346 (str.37) Che direi voi de que’ Lucco peccion?/ no BDS (Sav.).
follo bravo sorva tutti i bravi? D brec.
J.STORM, ROM 5 (1876) 170 sg. rabidus > brabidus. breciùla sf. “vinello”
REW 945; DEI.1.593 barbarus. ADG pravus. BDS (Sass.)
D brau. bravà. bravaria. D breciulina.
brec 208 bren

brecola sf. “sporta di pezza; sacco di tela dei conta- bregugnùn sm. (bot.) “mirtillo (Vaccinum uliginosum
dini e dei pastori; colatoio di tela per le formaggette” L.)”
FDT.P.38 (Triora). PTO 258. FDT 1.44; 6.74 (Triora).
D bèrcola. breculìn. D brügugnùn. burgugnùn.
breccu sm. “rebbio di forchetta o bidente” Breia top.
ADL (Vent.): brocco REW 1319 x beccu. VPL (^Pigna). PCT 99, 120.
breccu sm. “masso, roccia, scoglio” D braia.
MP 18.11 (Pigna). PSP 66 n.69 (Pigna): franco breka. breiga sf. “briga, fatica, molestia, contesa”.
Cf. DEI.1 594 it.(Perugia) breccola “ciottolo” < lat. AG 39.85 tar or fuga meio var/ che con dano in breiga
*briccola, mediterr. star. AG 14.295 (l’ira) se tropo in for la laxi inspenze/
D brecai. brecasàa. gram breiga e poi in lo strenze. AG 60.3 durar breiga e
breculìn sm. “grembiule a tasca per la raccolta della afano/ cum rapina e con engano. AG 73.40 rezovenixe
frutta; colatoio di tela per le formaggette” breiga antiga. AG 101.40 aver mar, breiga e fano. AG
FDT 6.74 (Triora). 114.29 e per venze breiga de for/ bon e prime venze so
D brecola. cor. AG 114.50 l’ennimigo…/ ogn omo chi lo segue/
brega sf. “lite, briga, molestia” menna enter mortar breiga. AG 116.1 chi breiga venir se
AG 143.82 scandaro, brega o tenzon/ de che tu sei stao sente/ o alcun greve accidente. AG 116.139 schiva breiga
de fanti/ per no caer in darmaio. AG 138 247 zenoeixi
caxon.
breiga schivan. AG 146.272 el e cossa desonesta/ e breiga
CAR 10 a.1340 e se elli avessen alcunna brega enseme,
de van spesario. IVE 44 lo paere e la maere… gi aveam
che lo prior degia concorda inseme. RDB 30 senza brega mostrao de leze. e pocha breygha aveam avuo, persò che
e doggia. GRD 127 (Corsica) di quelli che corrono alla maravegiosamenti avea impreyso. PAB 46 e si creao che
brega o stromiccia per conto di risse particolari. elli abiam avuo inseme quarche breiga. CPF 170 a.1589
Cf. SAP 392; SAP 2.233: MB 25, 53 sg. a.lomb. brega con poca breiga. RDB 48 breiga a vestì ra toga no ne da-
m.s. va. COM.1 57 no,no,no me porrei remœuve, per quante
D bréiga. raxoin possæ’ dime, avançæ’ ra breiga. CAN 1846 p.6
bregà/ -are vb. “brigare, darsi da fare” (Sav.) nu dan breiga a nisciün.
PAD 478 a.1506 (Sanr.) fo rispozo che fareiva e bregerei- FA 334. FAS 144 br)ga. RAN 98. PD 110. ADG PVG.
va… CAD. PVG. D abregao. brega. bregà. briga. desbreigar. L briga.
Cf. A.MUSSAFIA, ROM 2 (1873) 120. bremo/ bremu sm. “fune di sparto, usata per armare
D bregante. breiga. le reti”
bregadé sm. “brigadiere” MNS 362 a.1721 (Sav.) ogni sorta di vette o sia cavi d’er-
CAD. LFL 2.19 fr. ADL (Vent.). ba bremi, libani, paramelle. CAD. ADL (Vent.). NVM
D brigadda. (Sav.).
bregafolla sf. “(nel cucito) punto a catenella, punto REW/FPI 9336. DEI.1 594 ar. barìm “corda attorta”.
obliquo attraversato da un altro punto” DEI 4.2780.
CAD. PAG 185. BDS (Sav.). D paroma.
D bergafola. brigafolla. brenada sf. “cataplasma”
Bregalla top. (Triora) CAD. PVG
HGL 218 gall. *berga, germ. berg. FTL 45 n. D brennu.
D bergalla. briga. brenchìn sm. “uncino”
bregamottu sm. (bot.) “bergamotto (Citrus bergamia MP 18.11 (Pigna). ADL (Vent.) cf. a.prov. brenc “rebbio”
Risso)” brendenale sm. “alare”
MLC 230. ASF 756 fanali 9. brendenali 3.
D bergamottu. D brandà. brandinale.
bregante sm. “aiutante del pastore” brendu sm. “crusca”
MP 18.11 (Pigna). RGS § 237 (Borghetto di Vara). cf.PVG 223 a.it. brenda
D bregà. bregar L brigandus. m.s.
bregantino sm. “brigantino, specie di nave” brenettu sm. “sorta di gioco”
PAD 334 a.1506 con diversi leudi e bregantini. AA 52 BDS (Sav.).
teniamo una nave armata in le porte de Saona e uno bre- Brengée top. (Loano)
gantino armato. TCL: < n.fam. Berlingieri (a.1310 Iacobus Belengerius de
D bergantin. Loano), o < pre-rom. *brenga “larice”, REW 1282a.
breghæ’a/ breghæra sf. “trappola, inganno” L berlengerius.
breno/ brenu sm. “crusca”
GL 7.46 ri lascian sença acorzese in breghæ’a (dei tonni
AG 140.182 chi per si poco perde senno/ pezo e ca un saco
nella tonnara). GL 16.73 meistra dre breghære. de breno. ASF 740 doy tinelli da farina et breno. AA 163
bregliasotu agg. “brogiotto: di una qualità di fichi” lo breno e … lo revezolo. MNS.2.89 a.1634 (Sav.) non
MP 18.11 (Pigna). possa ne debba alcun fornaro o fornara vender breno a per-
D brigiasottu. sone che lo comprino per rivendere dentro de la città.
Bregliu top. “Breglio (V.Roja)” RAN 6, 104, 171; FDG 42; MP 18.11 (Pigna); ADL
LTI 39 sg.: gall. *brogilo, REW 1324. Cf. CL 8 Breil, (Vent.), PVG brennu (anche “lentiggini”).
ST.9 152. D brenada. brendu. brenuentu. brenuza. L brennum.
L breelum. breglium. brenuentu agg. “lentigginoso”
bregòulu sm. “ospite dell’Albergo dei Poveri, a PVG.
Genova” D brennu.
CAD. PD 137, 344 sg.; GA 12.105 “albergarollo”. BDS brenuza sf. “pagnotta di pane integrale”
(Sav.) “orfano, ospite dell’orfanotrofio”. BDS (Sav.).
D abergu. D brennu.
bren 209 bric

brenusu sm. “mantello con cappuccio” breve sm. “amuleto, talismano, involtino con reliquie,
G.VIDOSSICH, ZRPh 30 (1906) 202. GA 12.99 < ar. bor- orazioni ecc., portato al collo per devozione”
nos “pannolano; veste con cappuccio”, cf. fr. bournus, AG 14.80 faiture, brevi e arlie.
m.s. PAG 158. FDT.P 38 (Triora). BDS (Sav.).
D bernuzo. brenüssu. FA 334. FAS 144. RGS § 90
brenüssu sm. “sorta di cappa oggi caduta in disuso” D bré. L breve.
FAL 271 n.2: cf. BVP 266 sbernia. brevé sm. “bravo, scherano”
D bernuzo. brenusu. AG 22.1 chi via tem de brevé/ per dever l’atrui rapir/ no
breo sm. “sommità, altura, poggio” po uncha bem finir.
AG 91.23 non monterea za, zo creo/ p esser preiso, sun tal ADR 30.
breo. D beruer.
FA 334. FAS 150: prædio ? POF. 8. AGN: “catrame” Brevenna top. (Gen.)
REW 1260, o “brago” REW 1258a ? CL 13. N.LAMBOGLIA, RSL 25 (1959) 268 pre-rom., cf.
Breo top. (Mondovi, Cuneo) celt. *bebros “castoro”
G.SERRA, RSL 17 (1951) 231: Bredulum, antico nome di Brevér top. (bosco, Pigna)
Mondovi, cf. gall. *brigodurum, brigodulum “fortezza del PSP 68: *brev “freddo, vento”? Cf. REW 1289a; TB
monte”. 17.164.
breone sm. “risvolto della manica” breviatüa sf. “riassunto”
AA 48 prese lo tabernaculo e se lo misein lo breone de la PVC 144 s.xix questu è ninte, stè a sentì / (ciü che possu
manica del gipone… se lo mise in la manica. in breviatüa).
DEI.1 590, 594 braone “indumento che copre l’omero”; D breve. L abreviationem.
bredone “omero, spalla” Brexa top. “Brescia”
Brera top., via di Genova AG 138.2 da Venexia vegnando/ trovai un me hoster a
BIR 528. PRA 383. Brexa.
D braia. D blexia. bresciano. L brexanus
bresagio sm. “bersaglio; campo di tiro al bersaglio” Briançonnet top. (Alpi Marittime, Fr.)
AA 57 che tuti queli de la dita compagnia se doveseno LAM 83 it. Brianzonetto.
trovarse in piasa de lo brandale con lo suo archibuso in L briançonum
spala… e poi andare… a lo bresagio apreso la porta de bricca loc. “niente”
san Ioane… e ivi se avia a meter uno segnale… e tutta la COM.1 39 ma mi n’intendo bricca.
compagnia lun dopo latro avia a tirare de lo archibuso a la
GO contad. RAN 12.
insegna.
Brica cognome
D bersagio.
VTS 87 a.1530 (Sav.).
bresca sf. “favo”
MC 150 s.xiv. FDT 6.74; FDT.P 38 (Triora). ADL brìcalu sm. “piccola cima montuosa”
(Vent.). PVG. VPL (Sanr.). TVD (Dolc.).
REW 1309 etim. gallica negata da TB 17.167 sg. D briccu.
D imbrescà. L bresca. bricche sm. (mar.) “brigantino”
Bresciana top. (Legino, Sav.) NVM (Sav.).
NTS 13, 29 Crösa da Bresciana (dalla Ferriera alla Bricchetta top. (Vado)
Madonna del Monte); < Bresciano, famiglia immigrata a QVS 24 s. xix.
Savona nel sec. xiv. D briccu.
Bresciano cognome brichettu sm. (bot.) “Urospermum Dalechampii
VTS 115 a.1530 (Sav.) Vincenzo Bresciano… Luigina Desf.”
Bresciana. MLC 250 (Albisola)
D bresciana. Brexa. L brexanus. Bricchetti top. (Zinola, Sav.)
bresciauda sf. “donna leggera” BG 117. Via dei Bricchetti. NTS 29 In ti Bricchetti.
TVD (Dolc.). Brichetto/ Brichettu top.
Bressu top (Pigna) RES 50 a.1590 (Stella) Brichetto. NTS 29: au Brichettu
PSP 67 n.71: top. antico, anteriore al s.vi. REW 1052a. (S.Bernardo, Sav.); u Brichettu (Lavagnola, Sav.).
TB 17.153 sg. D briccu.
bresume sm. “esca per i pesci” brichettu sm. “fiammifero”
MDB (Bord.). CAN 1848 p.43 (Sav.) (la notte estiva) e frettandu di mas-
D brümezzu. setti/ de belliscimi bricchetti/ a furmava serte strisce/ che
brettania sf. “stoffa di cotone originariam. prodotta in schillavan cumme bisce/ e a u mumentu che lüxivan/ tüt-
Bretagna” t’assemme scumparivan.
MNS.3 116 sg. post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bomba- RAN 171. ADL (Vent.). PVG. MVS (Sarz.).
ciari consisterà in fabricare… bombasine osia brettanie, GA 14.127: fr. briquet, REW 1300. LFL 2.21.
cotonine, fustanei, mezatini, dobletti e simili robbe dove bricco sm. “punta rocciosa, cima montana”
entra filo… e bombace. CIT 81 comença amarelæde in sciù ro bricco/ a ferì de
L bertania. mattin ro primmo arbô. NPD 63 fine s.xviii sciù pe i bric-
bretaré sm. “ritaglio” chi/ m’arrampinava.
TVD (Dolc.). APO 557: *bricco base mediterr. MBP 83 n.1. HSL
(a) brettio loc. avv. “a caso, a vanvera” 18.107 (FEW.1 525). ALE 54.
COM.4 83 ti parli a brettio. D bricalu. briccu. L bricus.
D abretiu. bricco sm. elem. topon.
breve agg; “breve, corto” FBS 59 a.1760 (Sav.) Brico de tre Giovi.
FDG 255. D bricchetta. bricchetti. brichetto. briccolungo. briccu.
D abrevià. breviatüa nubriccu.
bric 210 brig

bricòcalu sm. (bot.) “albicocca” brigiasottu agg. “di qualità di fico”


FPL. PD 150, 343. LVO 34. PD 135, 149, 345 (brüg.-). FEG 383. GA 12.102. PVG
bricòcoa sm. “albicocca” 226.
MCM 49 (CastelnM.) D bergiasottu. bregliasotu. brigliazzotto. brignasotu. brix-
bricoccolo / bricoccoro sm. “albicocca” asottu. bruggiasotto. brügiasottu.
DFC 53 re peire, meire e perseghe/ re fighe, ri bricoccoli. Briggida n.p., f. “Brigida”
PD 337 s.xvii (G.Rossi) GL 20.17 atro ghe vœu, se Brigida è a ro scuro; (IVI, n.:
bricoccoro. “locuzione sulla difficoltà di provvedere in un affare
bricocu / bricòculu sm. “albicocca (Prunus incognito.”
Armeniaca L.)” brigiu sm. “terrina, grosso catino di terracota”
PVG. bricocu. PVG “forma isolata di origine sconosciuta”
RAN 171, MLC 237 (Chiav.), VPL bricòculu. Briglia top.
ALM 117 < ar. al-barquq, gr. praik’kion, lat. (persica) NSS 217 castello genovese a Savona, costruito nel 1227
praecocia. CIV 38 ca. 800 E.V. gr. berik’kkion. Cf. (poi “Castello dello Sperone). PPG 347 rocca costruita
ALN 56: a.1330 (Spagna) albericoque, prima attes- nel 1507 da Luigi XII a Capodifaro per tenere in freno i
tazione. RGS § 186: salentino bracòcu “pesca”. Genovesi.
D arbicocco. Briglia s.f. “nome della Lanterna di Genova”
Briccolungo top. (Sav.) SEN Indice, s.v. Genova: s.xvi “la Briglia”
BG 126 n. s.xvii (Sav.) Ritano del Briccolungo, (affl. del brigliazzotto agg. “di una qualità di fichi”
torr. Letimbro).” PRP 339 (str.3) e no ve vegne in cuò noixe, ne fighi/…/ o
briccu sm. “punta rocciosa, cima montana”; elem. berorfe, o gianchette, o brigliazzotte.
topon.
PRA 382.
RAN 6, 171. PVG. ADP (Pietra) briccu. FTL 42 sgg.
FCL 38 (Cairo). TAL 43 (Alassio). BG 126 n. (Sav.). D brigiasottu.
NTS 13, 30 (Sav.). FBS 49 (Sav.). CIC 89 Briccu sc- brigna sf. (bot.) “prugna (Prunus domestica L.)”
ciappòu “forra a monte di Savona, sede di diavoli”. FPL. MLC 237. CAD. FPR n.19. PD 119 (-i- da -ü-
D bricco. dalla forma arizotonica brignùn). ADG. RGS § 186.
bricullà vb. “scapitozzare, spuntare i rami degli al- PVG.
beri” D brignea. brigneta. brignette. brigneto. brignöa. brig-
BSR 537 s.v. lat. adopcire. nole. brignùn. brugna. imbrignà. L brigna.
Brifava top. (Pigna). brigna darmàssina sf. “varietà di prugna”
PSP 67 n.74: cf. prov. brifaut “casupola di ricovero”. FPL.
briga sf. “briga, noia, fastidio” Brigna top. (Pigna)
AG 145.20 aver bona e forte nave/ …/iava ben e cal e PSP 68 n.77.
peiga/ che no te possa cresce briga/ per pertuso o per con- brignasotu agg. “di qualità di fico”
mento/ donde l’aigua intrase dentro. BL 83 a.1400 eli PVG: prob. da Burjasot (Valencia).
non ano briga dato, e no dando eli briga a noi noi a loro D brigiasottu.
no daremo briga, perché noi stiamo a la defeissa. MAF s. Brignèa top.
xv. (Lunig.). SAL 7 n.n., a.1584 l’era briga perdua. BBB 27 (Bard.). FTL 167 167 (Albisola).
D breiga. D brigna.
Briga top. “Briga” Brignengu top. (Pigna)
LTI 40 n.24. FTL 45 n. PSP 24, 68 n.78: < germ. (long.) Bruningus s.i-ii. E.V.?
D bergassana. bregalla. brigasco. brighetta. L briga. Brigneta top. (Bard.)
brigadda sf. “brigata, compagnia” CL 14. FTL 167. BCB 110 n. PCT 122.
GL 3.16 ven tutt’assemme con ra so brigadda. D brigna.
PD 360. brignetta sf. (bot.) “specie di prugna (Prunus spinosa
D bregadé. brigata. L.)”
brigafolla sf. “puntro mosca, nel cucito” MLC 237 (Sav.).
ADP (Pietra). D brigna.
D bregafolla. Brigneto top.
brigaglia sf. “briciola” FTL 167.
MP 18.11 (Pigna). D brigna.
D brigagliùi. brügaglia. fregüggia.
brignöa sf. (bot.)
brigagliùi sm. pl. “frantumi di castagne secche”
MP 18.12 (Pigna). FPL (Gen.) “Prunus spinosa”. (Mele) “Crataegus
D brigaglia. L brigalus. Oxycantha”
brigasco agg. “di Briga” D brigna.
PSP 27 n.2: traccia della residua vitalità del suff. –asco in Brignole top. (Gen.)
area montana. CL 14. FTL 167.
D briga. D brigna.
brigata sf. “compagnia, famiglia. brignùn sm. (bot.) “prugna (Prunus domestica)”
BL 75 a.1400 rechiuximi in cassa con la mia brigata, CAD. FPL. PD 119, 150, 362 (-ü- > -i- in forma arizo-
aparechiato de no morire vilmenti. tonica)
D brigadda. D brigna. brignunettu. brignunni. brugnùn. L brignonus.
Brighèi top. (Pigna) brignùn sm. “gelone”
PSP 68 n.75 (collettivo in -e@tum) GO. PAG 30. FEG 383 sg.: “non è da brigna, ma da lat.
D brügu. pernionem “gelone”(Plin. 23.74)”.
Brighetta top. (Pigna) brignunettu sm. (bot.) “Prunus spinosa L.”
PSP 68 n.76. MLC 237. FDT 6.74 (Imperia): “mirtillo”
D briga. D brignùn.
brig 211 brit

brignun sm. (bot.) “mirtillo” brilùn sm. “testiera del mulo”


PNP 149 (Calizz.) pl. brignunni. TVD (Dolc.).
brignùn sarvègu sm. (bot.) “Prunus spinosa” D brilla.
FPL. brina sf. “brina”
brigorina sf. (bot.) “Calluna vulgaris” GO. CAD. ADP (Pietra).
FPL (PortoM.) REW 6796. RGS § 186.
D briguélu. brigulìn. D brinega. prina.
brigu sm. (bot.) “erica” brincà vb. “agguantare”
MP 14.28; 18.12 (Pigna).
VPL. NAG 15.101.
D brügu.
brìgua sf. “verruca, pustola” D brincua.
GO. RAN 171. PVB 220 < verruca. PD 120, 144 sg., brincu sm. “rebbio della forca”
158, 346. FNE 56 < verrucula. REW 9241. DEV 15 D brincua.
“tipicam. ligure”. PVG. brìncua/ brìncula sm. “arpione per cogliere i frutti
D bergora. briguelu. brugola. brugora. brügura. burgora. dai rami più alti”
briguelìn sm. “trottolino” ADP (Pietra) brìncua. DVA (VArr.) brincula.
CAD. D brincà. brincu.
D briguelu. Brinega top. (Cairo)
briguelu sm. “rotolino; vermiciattolo” FCL 37 < brina.
CAD. RAN 104, 154. PD 120, 151 (brigurellu, brügu- D prina.
ra). BDS (Sav.). brinsìn sm. “attrezzo per cogliere la frutta in cima
D brigorina. brigua. briguelìn. brigulìn. agli alberi”
brigulìn sm. trottola, germoglio, neo” VPL.
VPL. brinta sf. “brenta, mastello (misura)
D briguelu. brigorina. CAD.
brilla sf. “specie di tessuto (con riflessi luminosi?)” brione sm. “risvolto della manica”
MR 133 a.1593 (Alb.) cinque mandili… l’uno di seta ASF 725 una roba de velluto cremesile argentagno cum li
verde, l’altro di brilla e l’altro di tela… soi brioni et manegeti. ASF 734 una casaza… disfata cum
brilla sf. “briglia” le sue maneghe et brioni.
CIT 263 muza zeneize per favò d’Apollo/ sciù pegazeo DEI.1 602.
cavallo a brilla in collo. GL. 6.35 strenze ra brilla
D breone. L brionem.
Argante, e ciù astizzàou/ o ro torna azzuffà. GL 7.1 a
l’andava a cavallo de stranscion/ persa ra brilla, staffa e ra brizà vb. “bruciare”
morraggia. COM.1 59 se gh’avesse lasciao ra brilla in OCD 24 (Cartas.)
collo avereivan fæto quarche sproposito. COM.3 101 no D bruxà.
gh’è ninte de ciù comodo, che d’avéi ra brilla in collo tut- brisca sf. “stelo secco di ginestra”
ti doî. CAD “sorta d’erba che si adopera nello spalmare i bas-
GO. DVO (On.). BDS (Sav.) ”paraocchi”. timenti” DSP xiv. “steli secchi di ginestra, usati per i
PD 339. REW/FPI 1313. fuochi fatti sui fari”. PAG 103 “quella stufa che si fa al-
D brillé. brilottu. brilùn. L brilla. la botte per purgarla, composta da cenere e pampani”.
Brilla cognome FNTG 104: cf. tosc. brusca “Equisetum sylvaticum”.
VTS 89 a.1530 (Sav.). D briscare. brusca. briscare. L brisca.
brillarìn agg. “luccicante, luminoso” Briscà top. “Briscata”
RDB 66 e ri pesci d’ariento brillarìn. DFC 37 tutte re fac- FNTG 104 (Sestri Ponente). DSP xiv. Briscata di
ce che depenzerei/ fære d’un’aria allegra e brillarin-a. Bisagno (vi erano copiosi gli steli di ginestra)
D brilento. D brisca.
brillazzu sm. briscà vb. “sdrucciolare”
FDT 6.74; (Triora) “lunga scheggia di pietra che gettata PVG.
con forza produce un lieve sussurro nell’aria”. FDT.P 38 briscà/ -are vb. “bruscare: passare la fiamma di
(Triora) “pietra piatta gettata a sdrucciolo sulla superfi- fascine ardenti sopra i comenti di uno scafo di legno per
cie del mare o di una pozzanghera” liquefare la vecchia pece e rinnovare il calafataggio”.
brille sf. pl. “ornamenti luccicanti” CAD briscà. GRD 111 (Sav.) non possino gli offitiali di
CIT.B Dedica: con che abbiggi…? con perle? con gioie darsina concedere alcuna licentia ad alcuni patroni di
de levante o de ponente? No, con quelli ch’a l’ha, con briscare e di dare carena ad alcuni navigli.
quattro brille a ra villanna, in habito de sciabegotta. Cf. DMM 104, 106, 1266 s.v. briscare, bruscare.
D brilento.
D brisca.
brillé sm. “sellaio”
CAD. BDS (Sav.). brischia sf. “ordigno incendiario o esplosivo”
D brilla. PAD 387 a.1507 quelli haveano aperto tutti, li monumen-
brilento agg. “scintillante luminoso” ti (tombe) e li haveano coperti tutti de brischie tutte piene
AG 38.35 aigue lucente fresche e fine/ freide brilente e di polvere (da sparo.)
cresteline. brìsciue sf.pl. “gambe valghe”
POF 12. FA 334. FAS 158, 162 metaplasmo. GA 16.13. SDS (Sav.). (Sav.).
D brillarìn. brille. brillu. sbrilàr. briza sf. “brezza; aliseo”
brilottu sm. “cavezza” NVM (Sav.).
DVO (On.). FPI 1313. D brixa.
D brilla. britesu sm. “sudicume”
brillu sm. “brillante, diamante” MP 18.12 (Pigna).
BDS (Sav.). D brütesu.
brix 212 bros

brixa sf. “brezza” brocu sm. “brocca per acqua”


PAB 61 e poi vem la freida brixa. PS 51. CAD. VPL. MP 18.12 (Pigna).
cf. BIO 61 mil. brisa m.s. D brocca.
D brize. brocu sm. “vecchio ronzino”
brixasottu agg. “qualità di fico settembrino” BDS (Sav.).
BDS (Sav.). broccu “lenza con diversi ami da pesca”
D brigiasottu. ADP (Pietra).
brìxua sf. “briciola” D brucame.
VPL. brocu agg. “rozzo”
bröa sf. “pastone lessato per gli animali” BDS (Sav.).
PVG. Bròcculi top. (Loano)
(Le) Broc top. (Alpi Marittime, Fr.) TCL
LAM 84, it. Brocco. D broculu.
broca sf. “bulletta della scarpa” bròculu sm. (bot.) “cavolo broccolo (Brassica ole-
VPL. racea)”
broca/ bröca sf. “asta, virgulto, ramoscello” FPL. PD 343. ADL (Vent.). PVG “italianismo”.
PAB 54 como quando e cerchava lo secreto de natura e la D brocculi.
via de le stelle, che tu me inssegnavi a una brocha (PAS broddu sm. “brodo”
51: asta, bacchetta), asemegiando li nostri costumi a l’or- GO. PD 155. ADG “toscanismo”. ADL (Vent.) “dotto”.
dem de lo cel. MPS 80 a.1550 (Stella) per ciascaduno FDG 271.
ramo o vero brocha che harano mangiato overo guasta- REW 1321. BLG 44.
to… GO “cespo di fiori o frutta”. VPL. PVG bröca. D broetto. bruvettu. L brodium.
Cf. BIO 61 mil. broc “ramo”; CVM mil. brocca “ramo”. broetto sm. “brodetto”
L broca. RDB 103 un pan cotto a broetto. PD 361 s.xvii (G.De
brocca/ bröca sf. “brocca, vaso” Rossi)
RAN 12. CAD. PVG broca, bröca. D broddu. bruvettu.
D brocu. L broca. bröglia sf. “grosso mortaio per il grano”
brocanté sm. “rigattiere” FDT 10.29 (CastelV.)
BDS (Sav.). broi sf. pl. “brache”
brochao s. “broccato” VRS 452 (Ormea): bråi.
LSE 19 non se ornava…de veste de brochao d’oro ni D braghe.
rechamoè de oro. Bròmia top. (V.Scrivia)
D borchatella. borcatello. borcato. borgatella. brocato. EOL 23.
brocchetto. burcato. L brocatus. brondo agg. “biondo”
brocato sm. “broccato” PS 7 s.xiv brondi. RDB 65 ro vento treppa intre so trezze
AAD 260 un apparato per la camera di ponente… di bro- bronde.
cato rizzo et veluto cremesino. AAD 267 sg. doi (cussi- PD 340 “non popolare”.
ni) leonati con bindello di brocato intorno. –– un altro D biundu.
fornimento (da mula) di broccato stretto con la sua coper- brondorar vb. “brontolare”
ta al medesimo et staffe d’argento. PS 10 s.xiv. brondoravam. CIT 66 con re gronde caræ’/
brondorando…
D brochao.
PD 361.
brocché sm. “scudo; mascherone lavorato a rilievo
D brondoro. brundüà. brundurà.
sugli antichi scudi”
brondoro sm. “brontolìo”
RDB 133 (V.Dartona) ch’aveiva spà, brocché, giacco e CIT.A 31 per no fave atri prîchi de papé/ donna, e trase
cellà. CIT 110 me resorvo a fa ciera da brocché [“faccia l’un l’atro da desgusto/ mi da parlave con ro cazzafrusto/
di bronzo”]. voi da fame chiù brondori aderré…
RAN 71(fr. bouclier). Cf. DEI.1 605 s.v. brocchiere. RAN 91 “a. gen.”. PD 361.
brocchetto sm. “broccato” D brùnduru.
CIT 214 questa che aora ti miri/ de nostra man tesciùa/ tra bronso sm. “bronzo”
brocchetti e carzeu con tanta tresca/ tramesccià de zaffiri/ AA 87 bona artalaria de bronso.
a stelle repasciua/ coron-a così bella e così fresca… D brunzu.
D brochao. bronzìn/ bronzino sm. “rubinetto”
brocchio sm. “chiave dei cannelli dell’acqua” DFC 19 ri œuggi incavæ’ faràn comme bronzìn/ lagrime
GRD 111. de dorò seira e matìn/ verseran… DSP xvii. bronzino.
brochir vb. “mettere germogli o fronde” D brunzìn.
PAB 56 d’uverno nuo de fogie/ fai ramar e brochir/ e la bronzonà vb. “tuonare, rimbombare”
stai pinna de fogie/ e poa fructo cogie. GL 18.88 e zà per l’aria bronzonà se sente.
PS 51: ÷ brotir “metter germogli”. cf. bertueli < berture- bronzu sm. “bronzo”
li = brotureli; GA.12.101. Cf. DEI.1 605 s.v. brocco “ger- MVS (Sarz.).
moglio.” D bronso. brunza.
D bruttu. brossa sf. “spazzola”
(de) brocco loc. avv.: “in blocco, in massa, tutti insieme” ADL (Vent.). MDB (Bord.).
GL 15.21 poi passon ra Granata pû de brocco (TT a var- D brussa. brusae. brü sc·cà.
car la Granata incontro ad essa) Brossaira top. (Pigna)
broccu sm. “germoglio” PSP 24, 80: s.vi-vii., forse pre-gall. REW 1340a.
ADL (Vent.). DEI.1.605 it. brocco m.s. brosce sf. “spilla”
brocu sm. “innesto” LFL 1 25 : fr.
BDB 272 (Bonif.) D brucchetta. L broza. brozia.
bros 213 brug

brosso sm. “ricotta” brufìgura sf. “vescica cutanea prodotta da puntura di


GRD 111, 117 a.1673 (Nizza) il brosso buono e cotto fat- insetti”
to col caglietto non passerà patacchi sei la libbra. –– il H.PLOMTEUX, CON 50 (Onzo).
brosso fatto del latte cotto, chiamato poi giboreia, non D burfìgura.
passerà patacchi quattro. bruga/ brüga sf. “erica, saggina (Erisca scopaia)”
D brussu. AG 95.230 la gran fiama fo desteisa/ chi de bruge era
brosa sf. “spazzola” aceisa.
VPL (Vent.) FPL (Mele): brüga dumestega, brüga da spasùie.
brottare vb. “(di animali) mangiare i virgulti delle FA 334 sg.
piante” D brügu.
GRD 116 (Novi) se alcuna bestia saré trovata brottare al- brüga matta sf. (bot.) “Erica arborea”.
cuna pianta in ogni qualità, come saria piantoni di gabba, FPL (Mele)
d’albara e di moroni… D brügu.
D brotto. Brügà top. (Loano)
brottì vb. “metter germogli” TCL u Brügà.
DFC 51 brottìscian tutti ri ærbori. D brügu.
FPI 1347. brügà vb. “(della vite) mettere il frutto dopo la cadu-
ta della fioritura”
D brotto.
PVG.
brotto/ brottu sm. “germoglio” brügaglia sf. “briciola”
MPS 80 a.1550 (Stella) e se detti animali… mangierà ADL (Vent.). MDB (Bord.). DVA
overo guasterà alchuni brotti di alchuna proana… –– e D brigaglia. brügaia. fregüggia.
per ciascaduno brotto di magliolo… AA 308 vide la vi- brügàia sf. “briciola”
gna aver butato fora li broti. FDT 6.74 a.1584 (Sanr.) DVA (VArr.).
brotti di eresi. D brügaglia.
RAN 102, DVO (On.), ROC 148 (Civezza): brottu. Brugarea top.
D brottare. brottì. bruttairüre. brütau. bruttu. brutture. FTL 139.
L brotus. brügastellu sm. (bot.) “Callura vulgaris”
brœuxo agg. “cisposo” FPL (Mele, V.Polcevera). VPL (Vent.).
GL 9.8 in ra figura/ …d’ommo chi ha una corba d’anni/ Bruges top. “Bruges”
tutto rappe, œuggi brœuxi… AAD 269 un letto di tella di bruges con li suoi recami
D bröxu. d’oro nuovo.
bröxu agg. “torbido (del vino)” D bruggio. bruzza. L bruges.
PVG. bruges sf. “stoffa di Bruges”
D brœuxo. MNS.2 9 binde de seta di bombaso, bruges e d’ogni altra
Bröxu n.p., m. “Ambrogio” sorte.
GO. PD 117. BDS (Sav.). PVG “deretano”. Brughe top. (Seborga)
bruà vb. “bruciare, corrodere” DPD 60 a.1754 Gerbà, o sia Arbossi, che resta nella
PVG (VGrav.) “contad.” Bandita delle Brughe.
brucame sm. “lenza sottile, che porta un amo, unita FTL 139.
alla lunga lenza del palamito” D brügu.
ADL; ANP 63; APV 79 (Vent.). Brughea top.
D broccu. FTL 139.
brucchetta sf. “bulletta, borchia, ornamento d’abito” brüghe fümeline / mapaline sf.pl. (bot.) “Erica sco-
GO. CAD. Cf. L.BIADENE, MLA 563, ven. broca, tosc. paria”
borchia. MLC 251 (Palo).
D brosce. burcheta. L brogeta. D brüga.
brucchìn sm. “scarpone chiodato” Brugheo top.
GO “scarponcini aperti lateralmente e chiusi da FTL 139.
stringhe”. RAN 125 fr. brodequins. BDS (Sav.). PVG. brugià vb. “(di tessuti) ragnare”
(dei) Bruciati cognome PVG.
VTS 100 a.1530 (Sav.). brugiacà vb. “tirar su col naso”
L (de) bruxatis. PVG.
bruda sf. “frastuono” D brugiachentu. brugiu.
brugiachentu agg. “moccioso”
AG 53.80 lì si gran festa e bruda sona/ che m’aregorda
PVG.
quando trona. AG 101.11 con bruda e con fortuna/ de D brugiu. brugiacà.
vento pobio e bachanexi. PAB 46 elli am faito si grande Brugiapécora top.
bruda inseme, che e ne sum morto de poira. RES 50 a.1590 (Stella)
FA.334. FAS 154, 157, 163. POF 8. PS.51. REW 7428. L bruxaboscus.
L bruida. brugiar/ -are vb. “bruciare, incendiare”
brueta sf. “carriola” DTC 655 ca.1522 e presi Chioggia e tutta la brugiai.
ADL (Vent.): fr. brouette m.s MDB (Bord.). TVD AAD 268 una carrega recamata a la granatina coperta di
(Dolc.). VPL (On.). veluto verde con la spalera bruggiata vechia. EGS 111
L brueta. a.1625 si prepara altra fanteria… per venire qui a sac-
bruetu sm. “brodino” cheggiare questi contorni, et bruggiar le ville e le barche
VPL (Sanr.). nostre. MNS.3 60 a.1649 (Sav.) sotto pena d’esser bru-
brufà vb. “spruzzare” giate dette stoffe fraudate… –– le puotranno far brugiare.
VPL (Arenz.). D abbrugiare. bruxà.
brug 214 brun

bruggiasotto agg. “di qualità di fico” brümma sf. “incrostazione della carena delle navi”
RDB 75 fighe rubade e bruggiasotte chogge. RAN 171 “mollusco che si attacca alla carena; usato
PD 148 sg. come esca”. FPL “tutte le alghe che si attaccano alla
D brigiasottu. brügiasottu. carena”.
brügiasottu agg. “di qualità di fico” CAD. ANP 61. APV 78 (Vent.). BDS (Sav.).
PD 148 sg. fr. bourjassotte D abbrümòu. brümezu.
D bruggiasotto. brümegià vb. “gettare esca ai pesci”
bruggio sm. “tela di Bruges” APV 78 (Vent.).
MR 133 a.1593 (Diano) undeci tagliare per detta imag- D brümezà.
ine… una… l’altra di bruggio con recami di seta turchina. brümégiu sm. “esca gettata ai pesci”
brugiu sm. “moccio” APV 78 (Vent.).
PVG: *brodiculu. D brümezzu.
D brugiacà. brugiachentu. brugliu. zbruggiu. brümezà vb. “gettare esca ai pesci”
brùgliu sm. “moccio” GA 15.233. ADL, ANP 64, APV 78 (Vent.)
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). REW 1321. D brümegià. brümezzu.
D brugliuzu. brugiu. brümezzu sm. ”esca gettata ai pesci”
brugliuzu agg. “moccioso” RAN 16, 104: gr. brÒma “cibo” prov. bromes. POF 12.
ADL (Vent.). GA 15.233 < *permucidus, *premucidus, REW 5711.
D brugliu. sbroglioso. FPI 1326 gr. brÒma “teredine (Teredo navalis)”. APV 78
brugna sf. “prugna” (Vent.) gr. brÒma “cibo”.
GBV s.v. prunum a.1514. MPS 77 a.1550 (Stella) per- D brümma. brümegiu. bresume. brusmé. prümezzu. im-
siche, pere, pome, nisole, brugne. brumasse. brümezà. brusme. brusmel.
D brigna. Brumiolo cognome
Brugnato top. “Brugnato” VTS 91 a.1530 (Sav.).
CTL 16. BCB 127 n. L burmiole.
L brugnatellum. bruncu sm. (ittiol.) “congro, grongo (Conger vulgaris
brugnùn sm. (bot.) “mirtillo (Vaccinm uliginosum Cuv.)”
L.)” RCG 260. PML 357. GA 18.86.
PNP 149 (Realdo, Verdeggia). D gronco.
D brignùn. bruncu de fundu sm. “Conger vulgaris Cuv.”
brugo sm. “erica, saggina, sterpaglia” PML 357.
MPS 52 a.1550 (Stella) de non pigliar… brugo de bruncu de scöggiu sm. “Conger niger Risso”
alchuno. GL.12.87 co un pô de brugo ro peccàou to tris- PML 357.
to/ d’in cê scarlassa (TT con leve sferza di àa su flagella/ brunda sf. “fronda, ramaglia”
tua folle colpa). GL 18.52 là, onde favan ri stivæ’ de ADL (Vent.): branca REW 1271 + fronda REW 3534.
brughi… GRD 111 (Alto) chi sradicherà zocchi di brugo. FDT 6.74 (Triora).
D brügu. Cf. DUC.1 757 bronda: virgultum.
brugola sf. “ascesso, pustola” D brundiglia. brundiglià. brunza. sbrondare. sbrundà.
BL 94 a.1405 ge vegné ne la mano senestra una brugola L rebrondare. rebrundare. sbrundare.
brundaglià vb. “potare”
de queli mali… VPL (Taggia).
D brigua. brundiglia sf. “fronda, ramoscello secco”
brugora sf. “pustola” MP 18.12 (Pigna): cf. prov. broundiho m.s. RML 975
PS 51 s.xiv. (Pigna). ADL (Vent.).
D brigua. D brunda. brundiglià.
brugu sm. “erica, scopa” brundiglià vb. “sfrondare”
DVO (On.). FDT.P 37 (Triora). ADL (Vent.).
D brügu. D brunda. brundiglia.
brügu sm. (bot.) “erica (Erica arborea, Erica sco- brundina sf. (bot.) “Helichrysum angustifolium”
paria)” FPL (Monte Ermetta).
FPL (Gen.): brügu da spassuìn. FPL (PortoM.) “Calluna L brundus.
vulgaris”. GO. RAN. 6, 104. FTD 6.74 (Triora). PVG. brundüà vb. “brontolare”
Cf. BIO 61,255 lomb. brügh. BDS (Sav.).
D brighèi. brigu. bruga. brüga. brugo. brugu. L brugus. D brondorar.
brügu sm. “erica: elem. topon. frequente” brundurà/ -rår vb. “brontolare, ronzare”
TAL 43 n.115 Campu di brüghi (Alassio). FTL 139: ADL (Vent.). DVO (On.). FDT 6.74 (Triora) brundurår.
Brughe. Brugheo. Brugarea. Brughea. D brondorar. brundurazzu.
brügugnùn sm. (bot.) “nome di arbusti diversi” brundurazzu sm. “coleottero nero (Pentadon
PNP 149: mirtillo (Vent.); rododendro (Prelà); erica Algerinus?)”
(Carpasio). FDT 6.74 corbezzolo (Imperia). FDT 6.74 (Triora)
D bregugnùn. burgugnùn. D brundurà.
brügura sf. “crosta della pelle; sfogo cutaneo” brùnduru sm. “brontolìo”
ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). BDS (Sav.).
D brigua. D brondoro.
Bruis top. (Vent.) brünella sf. “specie di pannolano”
LTI 41 n.26 colle fra Breglio e Sospello. Cf. prov. BDS (Sav.).
bru(i)ssa “brughiera” REW 1340a. D bruneta.
L brochu. Brunenghi cognome
brülàu agg. “arruffato, scarmigliato” FFN 369: germ., frequente nel Medioevo.
TVD (Dolc.). L bruningus.
brun 215 brus

Brunenghi top. (Gen.) brusarina sf. (bot.) “Prunus spinosa L.”


FFN 369. SCT 244. MLC 237 (Bard.)
bruneta sf. “panno fine, di colore generalm. scuro” D bossaro. büsaina.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et gonnelle iiii., una de bruneta et brusca/ brüsca sf. “ginestra secca, usata per i falò”
una vergada et due albaxie. PA 15.51 s.xiv. MPS 64 a.1550 (Stella) legni, pali,
DPC.176, 180. forchette, pertiche, brusche… overo altri legni. (Cf. CCS
D brünella. L bruneta. a.1414 (Celle) ligna, palles, fulchetas,perticas, ruscas,
brünìa sf. “barattolo; vaso di terra per conserve; verdiliones).PAG 103 “brace accesa nella botte per pur-
sputacchiera per malati” garla”. PPG 303. BDS (Sav.) brüsca.
GO. CAD. RCG 239. D brisca. L rusca.
FAL 271 n.3. PIA 35 n.17, PVO 421: < ar. barnîya < brüscà vb. “bruscare: abbruciare la carena della
pers. bärni “recipiente”; cf. sp. albornia “terrina per il nave con fascine di brugo per pulirla”
latte, scodella”. RAN 172.
D burnìa. leccabrünìe. D briscà. bruscà. brüscassà.
brunza sf. “sbornia” bruscamente avv. “in modo brusco”
PVG. PAD 321 a.1506 respose parole brusche…–– nonostante
brunza sf. “caratello, recipiente per il trasporto del che parlasse bruscamente.
vino” D brusco.
CAD. FPI 1083: *bicongius cf. it. bigoncia. brüscassà vb. bruciacchiare”
brunza sf. “pesante pentola di bronzo”
TVD (Dolc.).
BLG 27 n.36: femm. come in gotico.
D brüscà. brüxatà.
D brunzu.
brüsc-cà vb. “spazzolare”
brunza sf. “fronda”
PVG.
PD 349 “oscuro”. PVB 207 n. “sono numerosi i vocaboli
con br- che significano “ramo” o simili”. D brossa. brussae.
D brunda. brüscelle sf.pl. “pinzette sottili”
brunzìn sm “rubinetto” CAD.
CAD. PVG. brüschì vb. “andare di corpo”
D bronzìn. L bronzinus. CAD.
brunzu sm. “paiolo di bronzo” brusciare vb. “bruciare”
FDT.P 38 (Triora). PVG. PAD 391 a.1507 brusciorno tutti li strami che trovorno.
Cf. CVM mil. bronz m.s. SAS 83 a.1592 (Sav.) dette robbe… saranno fatte brus-
D brunza. L brundium. ciare in piazza pubblica…–– esse siano brusciate o gietate
brussa sf. “spazzola” in mare.
DVO (On.). D bruxà.
D brossa. brü’sciou sm. “verme del formaggio”
brüssà vb. “toccare leggermente” PVG “voce non ancora segnalata per la Liguria”
TVD (Dolc.). brusco agg. “aspro”
D sbrussà. AG 8.3 chi per vila e per montagne/ usa tropo le castagne/
bruzà vb. “bruciare” con vim brusco e con vineta/ sona speso la trombeta.
AA 91 bruzali PAD 321 a.1506 a li quali respose parole brusche. AA
D bruxà. 224 gran quantità de vini pero sono brusci sono boni per
bruzachino sm. “calzatura di cuoio ” la state.
AA 146 para 2 de bruzachini per uso de lo vesco. D brüscu. imbruschì. L bruscus.
D bolzochino. borzacchino. brüscu agg. “aspro”
Bruzacotto top. (Sav.) PVG.
NSS 257 s.xii.: “località non identificata” D brusco.
brussae vb. “spazzolare” brüscu sm. (bot.) “pungitopo (Ruscus aculeatus)”
MDB (Bord.). FPL. FPI 7460 “lig.”
D brossa. brusc·cà. D rüspu.
brusare/ -zà/-zare vb. “bruciare” bruzza sf. “stoffa di Bruges”
BL 75 a.1400 vegnono a la porta mastra de la cita e MNS 2.30 a.1728 (Sav.) binde di seta, di bombace, bruzze
brusarono la porta senza trovare niuno impaiho. PAD 388 ed ogni altra sorte.
a.1507 mizero foco in lo convento di santo Francesco e D bruges.
brusò tutto, dallo teto delle chiesa in fora. GBV a.1514 brüzì vb. “muggire”
s.v. uro: brusare. NPS 551 a.1527 item trata de le nave RAN 12. BDS (Sav.). PVG. VPL.REW 7428.
brusate a S.fiorenzo. AA.49 dise a li frati che farìa sonare D brüzu. brüxì.
la stremia e che li fariìa brusare lo convento insieme con brusme/ brusmel sm. “esca gettata in mare per atti-
li frati. AA 91 li signori anciani de Saona mandono a do- rare i pesci”AG 63.15 tegnando l’omo sote l’escha/ como
mandare lo dito odono borgare pregandolo che volese fa l’omo chi pesca/ brusme gi vi speso zitar/ per far li pexi
brusare li diti liberi acio che li mercadanti non sieno dan- aproximar. AG 63.54 questo malvaxe berruel/ no cessa de
ificati, e lo odono borgare rispose e dise esere contento de zitar brusmel/ per fasse intorno aproximar/ queli che lo
bruzali… bruzo li diti liberi. MNS.3 56 a.1577 (Sav.) sot- cercha de maniar. AG 63.87 ma da si necho pesschao/ ne
to pena d’esser brusate dette stoppe fraudate.SAS 77 defenda lo criator/ che tar brusme (ms. brusne) ni esca/ no
a.1592 (Sav.) et di più facino brusare in piasa publica intre in nostra ventresca.POF 12. FA 335: brusmel (brus-
overo getare in mare irremisibilmente tali cose guaste fal- mer > brusme) sembra la forma più genuina della parola.
sificate o cattive. GA 15.234.
D bruxà. D brümezzu.
bruz 216 brut

bruzo sm. “rumore, frastuono; muggito ” condiciom per soa caxom. IVE 18 questo peccao si con-
PAB 54 e se elli sum monti ni assembiam lor cavallaria tamina et vetupera et bruta la casa et lo tempio de De.
contra noi, nostra conffaronera… inzenze de tai mure, che IVE 21 queli chi cum le femene no se son brutai. TL.3
noi semo a segur de lor bruzo. PAB 57 pur che to cor pos- 199 no vogia Deo che de simille cosa me brute le maein
sa assetar e far cessar lo bruzo de toe affecioim. PAB 65 ni me carrege lanima.
um gram bruzo che ello oì. GL 7.55 comme ro bœu dra D brütà. bruteza. brutezo. bruto.
vacca innamoraou/ …/ o boœutta bruzzi e crii sì d’arra- brùtau sm. “pollone di vite”
giaou. FDT 6.74 (Triora).
PS 52.Cf. SAP 392 a lomb. bruço m.s. D brotto.
D brüzu. bruteza sf. “sporcizia”
brustia sf. “pettine per la lavorazione del lino e del- MC 690 li peccaor chi no volam contrastar contra le
la canapa” bruteze de questo mondo.
VCC 33 a.1480 (Sav.) brustie cosi da caneva como da li- D brutar. brutezo.
ni. AA 194 una brustia da lino e dei petini da stopa. brutezo sm. “sporcizia”
MNS.1 111 a.1577 (Sav.) né… potranno tenere pettini né MC 690 in brutezo e spuça e penna e langor. MCG 329.
brustie, salvo solo un brustione. MNS.3 100 a.1577 D brutar. bruteza. brütesu.
(Sav.) robbe spettante all’arte di detti sedasari e brustiari brütesu sm. “sudiciume, immondizia”
come sedaci d’ogni sorta sarnegi brustie peteni ratarole e MP 18.12 (Vent.) VPL.Cf. SAP 392 a.lomb. bruteçço m.s.
simili robe. DVO (On.) “pettine rado”. BDB 271 D bertezzo. britesu. brutezo. brüteudu. burtesso.
(Bonif.) “spazzola”. L brutezum.
D brüstia. brustiaro. brustietta. brustietta. brustione. brütéudu sm. “persona moralmente sudicia”
L brustia. ADL (Vent.).D brutura. brütesu.
brüstia sf. “pettine rado; striglia” bruto agg. “sporco”
GO. ADL (Vent.). MDB (Bord.). BDS (Sav.). PVG. AG 39.52 misi in prexon de gran streitura/ e en logo bru-
D brustia. to e lavaiento. MC 690 l’anima… no vogiando esser ne-
brustiaire sf. (bot.) “Aphyllanthes Monspelliensis” ta, convem che la vaga a lo logo unda le cosse brute som
FPL (Nizza). ordenà a star, zoe in brutezo e spuça e penna e langor.
brustiaro sm. “fabbricante di pettini” IVE 18 lo no he niguna persona savia, ni honoreive, chi
MNS.3 94 a.1577 (Sav.) arte di chiapuzzi calderari seda- non habia in horrò che la soa casa sea inmunda, ni bruta.
ciari e brustiari. MNS.3 100 a.1577 (Sav.) sarnegi brustie –– como lo porco, chi sta pu volunté in logo bruto cha in
peteni ratarole e simili robbe pertinenti a detta arte de logo neto. LSE 19 li soi capelli bruti et orridi. LSE 30 li
sedasari e brustiari. MNS.3 104 a.1719 (Sav.) sedaciari, soi pani bruti. CIC 30 s.xvii (P.Murassana, Sav.) quando
o sia brustiari. quarchun ve scrive per savei/ responde a chi ve scrive net-
D brustia. to o brutto.
brustietta sf. “pettinino” D brutar. brüttu.
DVO (On.). brutò/ brütù sm. “persona spregevole: termine in-
D brustia. giurioso”
RDC 185 (T.Conchetta) noi a sentiro lie brutò da chen.
brustione sm. “grosso pettine per la lavorazione del-
RAN 19, 104 brütù.
la canapa” D brutura.
MNS.1 111 a.1577 (Sav.) né… potranno tenere pettini né bruttu sm. “germoglio”
brustie, salvo solo un brustione. GA 12.101: got.bruts, aat. broz, m.s.: REW 1347. HSL
D brustia. 18.138. MP 18.13 (Pigna): cf. prov. brotar “germogliare”.
brustulì vb. “abbrustolire” ADL (Vent.). FDT 6.74.
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG “italianismo” D brochir. brotto.
D brustulìn. Bruttu top. (Pigna)
brustulìn sm. “tostacaffè” PSP 24, 68 n.81: s. vi-vii.
GO. BDS (Sav.). ADP (Pietra). PVG. brüttu agg. “sporco”
D brustulì. CAD. DVO (On.). ADG. DEV 11. ADL (Vent.) “dot-
brussu sm. “latte rappreso, formaggetta, ricotta” to”. PVG.
MP 18.13; 21.21 (Pigna): cf. FEW.1 561. RML 975 D bruto. L brutus.
(Airole, Pigna, Vent.) cf. prov. brous, piem. bros., corso brütù sm. “sporcizia”
broccio. FDT.P 38 (Triora). TVD (Dolc.). PTO 254 sg. PVG.
got. *brukja “pezzetto”. D brutura. L brutudinem.
D abrüssà. brosso. brüzu. scherciu. L bruceum. brü’tua sf. “briciola, frammento”
brüzu sm. “muggito, urlo” FDT 6.74 (Triora).
RAN 172. FDG 253. PVG. brütunìa sf. “sporcizia”
D bruzo. brüzì. TVD (Dolc.).
brüzu agg. “acerbo, aspro” D brutura.
PVG: ÷ brussu “latte rappreso”; buzu “acerbo”. brutura sf. “sporcizia”AG 16.99 e su la soa santa tes-
D brussu. ta/ de lavaio e de brutura/ abondava gram tempesta. AG
brütà vb. “sporcare” 54.131 l’aer de lo tormento/ abuminao e puzolento/ de
PVG. sorfaro e de brutura. AG 62.10 quela soza marvaxe/
D brutar. pegaza de tar brutura. AG 142.10 a ogni vicio e ceccao/
bruttairüra sf. (bot.) “Coronilla emerus” de soperbia e d‘osura/ e d’ognunchena brutura. AG
FPL (P.Nava). 145.239 per deslavar nostre bruture.FAS 164. PS 35.
D brutture. brotto. D brüteudu. brutò. brütù. brütunia. bruturia. L brutura.
brutar vb. “sporcare” bruttura sf. (bot.) “centonchia (Stellaria Media L.)”
MC 690 l’anima… se ella e pocho vertuosa e no vogia us- BNF 219, FPL (Bord.).
ar li remedy de vertue… ella si se bruta e si devem de vil D bruttairüre. brotto.
brut 217 buca

bruturia sf. “sporcizia” buada sf. “bucato”


PS 34 s.xiv. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et barril due et una da far buada.
D brutura. DPC 176, 182 sg.
bruxà/ -are/ brüxà vb. “bruciare”AG 14.83 quele D bugata. L buata.
gente malegne/ chi de bruxa serean degne. PRP 355 Buairìe top. (Pigna)
(2.20) mi, quanto a mi, mi no ne vuoglio beve/ ch’à me PSP 68 sg.
farea bruxà chiù che ro peve. PAD 151n. che cum ogni L bovarile.
industria vediate se possibile fusse prenderle (le galee) buàn sm. (ornit.) “specie di uccello”
tutte doa o bruxarle. CAD. PVG brüxà. PVG.
FORME: buaressa top. (Pigna)
Indic.pre.s. 1.sg. bruxo LSE 29. RDB 11 PSP 69: *bovaritia “luogo di pascolo dei buoi”: cf.
brüxu PD 335 Clavarezza, Vaccarezza, top. (Gen.) .
3.sg. bruxa SCF 95 a.1393 L boaretia.
bruxe RAN.72 s.xvii (CIT) buasa sf. “sterco bovino”
impf. 2.pl. bruxavi RDB 68. PVG.Cf. SAP 392 a.lomb. boaça m.s.
fut. 3.pl bruxerano FSU 50 a.1456 (Sav.)
D büza.
Perf. 3.pl. brusciorno PAD 391 a.150
buata/ büata sf. “bambola”
bruxorno PAD 387 a.1507
Part.perf. bruxà VBA 103 a.1435 SDA 47 (Alt.) buata. TVD (Dolc.) büata.
bruxao AG 86.57 D bügatta.
PRP 349 (str.50) bubanche agg. “burbanzoso”
bruxato PAD 390 a.1507 PEG 41 lo faço demonio chi jngana li richi e li fuxaroxi e
MPS 54 a.1550 (Stella) ly bubanche.
bruxiato BL 76 a.1400. IVI, n.: è da leggere bubançé (a.fr. bobenchier “burban-
J.STORM, ROM 5 (1876) 173 sg. *combustulare. REW zoso”).
9097 ustulare. BLG 48 “germ.”. PVG “origine incerta”. D bubanza
D abbrugiare. abrusiar. abruzar. brizà. brugiar. brusare. br- bubanza sf. “burbanza
usciare. bruzà. bruxor. L bruxare. ”AG 141.15 che se lo mondo voi aver/ pur cosi ben lo poi
(Ca) brüxà top. (Cadibona, Sav.) tener/ con tuta la bubanza soa/ como l’anguila per la coa.
NTS 31. PAB 54 li malvaxi… semo a segur de lor bruzo e li
Bruxae top. (Taggia) scriemo e metamo a derixom de lor bubanza e vanitae.PS
PRP 351 (str.58) xù verso re Bruxae. 52: a.fr. bobance.
D brüxèa. L bruxeta. L bubanche. burbanza.
brüxaöa sf. (bot.) “Polygonum Hydropiper” bubéscia sf. “piattello del candeliere”
FPL (Masone) BDS (Sav.). LFL 2.21: fr bobèche m.s.
D brüxèa. bubò sm. (ornit.) “allocco”
brüxatà vb. “bruciacchiare” CLU.
ADL (Vent.). VPL. bucca sf. “bocca”
D brüscassà. NPD 54 s.xvii (G.Chiabrera, Sav.) e assemeggiava/ re
brüxaüra sf. “bruciatura” masche cururìe/ a re rêuse sciurie/ ra bucca a ri rubìn.
VPL (Vent.). CAD. RAN 19. AAG 118. ADG. RGS § 75. PVG.
Brüxèa top. (Legino, Sav.) D bocca. boccaccia. bocafigo. boccale. bocchetta. buccå.
NTS 30: a Brüxèa “la Bruciata” bucaìn. bucassa. buchella. bucia bucùn. imbuccà. L buca.
D bruxae. brüxaöa. L bruxeta. buccà sm. “boccale”
bruxente agg. “bruciante” ADL (Vent.). FDG 157.
RDB 68 doi bruxenti e cieri soi (gli occhi). L bocale.
RAN 92: “oggi pop. e contad. bucca a busciu loc. “acqua in bocca”
” brüxì vb. “muggire” CAN 1842 p.28 (Sav.) ma taxemmu/ bucca a busciu, e
RAN 104.D brüzì. cuntinuemmu.
bruxiao avv. “in modo bruciante, doloroso” D bocca (a) buscio.
RDB 80 voi no ve crei Minetta ro mè cuò/ che per voi bucacia/ bucassa sf. (ornit.) “succiacapre”
notte e dì caghe bruxiao. GNB 223 (Bord.)bucacia. CLU bucassa.
bruxor sm. “bruciore, incendio, contesa” D boccaccia. bucca.
AG 52.23 de cor bruxor e gram arxum. AG 57.4 che sen- bucca d’aze sf. (bot.) “Antirrhynum maius”
ti de lo bruxor/ chi in Tosccanna e contraito. RDB 68 e FPL (Borzoli).
liberè da fuœghi e da bruxoi. GL 7.96 o ne cagò bruxoi, bucadaze top. (Gen.)
mangiando l’aggio.
PAC 9 “male italianizzato in “Boccadasse’.
FAS 164.
D bruxà. D aze. bucche d’aze. L boccadasen. buccadasen.
bruvettu sm. “brodetto, bevanda ristoratrice” bucca de gallina sf. (bot.) “Serapia neglecta”
CAD. RAN 125. PD 361. FPL.
D broddu. broetto. bucca de leùn sf. (bot.) “Antirrhynum maius, latifoli-
bû sm. “estremità” um; Linaria vulgaris”
VPL (Sav.) [ fr. bout]. FPL. PVG.
bua sf. “dolore (voce infantile)” bucaìn sm. “bocchino per le sigarette”
ADL (Vent.). PVG. REW 1181. ADP (Pietra).
buà sf. “vacca sterile” D bucca.
PVG *bovata, *bovaria? bucaìn da cavajè sm. (ornit.) “pittima, limosa”
D bö. CLU.
bucc 218 buet

buccalìn sm. “beccuccio della lucerna” avvelenato”. Cf. SAINT-SIMON, Mémoires, vol. 2., Paris
GO. CAD. PVP 368. 1983, p.24 (s.xviii) boucon “veleno”. IVI, p.1192; nota: it.
buccaportu sm. (mar.) “boccaporto” boccone, introdotto in Francia in questo senso nel sec. xv.
CAD. NVM (Sav.). D bucùn.
bucassino sm. “boccaccino” bucuràgliu sm “collo di bottiglia”
AAD 273 due coperte bianche di bucassino. FPI 1364 (Pigna).
D boccasino. D becuragliu. bucunagliu. L bochorale.
buceta sf. “involucro dell’animale non ancora nato” bucuratu sm. “collo di bottiglia”
PVG. MP 18.14 (Pigna).
D boccia. bossé. bucurìn sm. “beccuccio”
buchella sf. “persona avida o pettegola” VPL (Sanr.).
BDS (Sav.). buccüu agg. “prono”
D bucca. CAN 1847 p. 11 (Sav.) tütt’assemme u vorta a schen-a/
bucchettu sm. (bot.) “scorzonera, specie di insalata” cuntru u mà ch’u se scaden-a/ e u se lascia andà buccüu.
D boccûo.
FPL (P.Nava) bü’dega sf. (ittiol.) “budego, lofio marino (Lophius
bùcia sf. “bocca” budegassa Spin.)”
PCL 276 (Argentera) bùcia del furn “bocca del forno”. TTC 158.
D bucca. D büdegu.
bùcia sf. “vitella” büdegassa sf. (ittiol.) “rana pescatrice (Lophius pis-
VPL. catorius L.)”
buciarda sf. “frettazzo per pavimenti” PML 357. TTC 158.
MDB (Bord.). D büdegu.
buciarda sf. “bottiglione” bü’degu sm. (ittiol.) “budego, lofio marino (Lophius
TVD (Dolc.). budegassa Spin.)”
D bossé. PML 357. TTC 158: anche “büdegu ruscìn”. AFV 421
buciottu sm. “ciottolo” (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.).
DVA (VArr.). GA 18.86.
bucciòu sm. “giocatore di bocce” D büdega. büdegassa.
DEV 15: pl. bucciuéi. bü’degu sm. “trippone, persona che ha un gran ven-
bucciu sm. “tempo scuro, nuvoloso” tre”
DVA (VArr.). RAN 104. BDS (Sav.).
bucciu sm. “vitellone, manzo” MUI 135n. POF 11 (cf. boegoso). PS 74. GA 15.234 lat.
DVA (VArr.). PVG. botulus “budello”.
büciu sm. “nodo del legno, escrescenza legnosa. aghi budìn sm. “sanguinaccio”
di pino con cui si accende il fuoco” ADL (Vent.) fr. boudin.
PVG. buéi sm. “badile”
buciùn sm. “bottiglione” CIT.A 75 chiù lustra e chiù purìa che ro mæ buéi.
VPL. PD 123, 129, 346. FAS 143 n.
buciùn sm. “turacciolo” D bair. boei.
VRS 456 (Ormea) fr. bouchon. büellatta sf. (bot.) “Stellaria media”
bucciùn sm. “strofinaccio usato per strofinare il ca- FPL (P.Nava).
vallo” buélu sm. “lippa”
CAD. PAG 222. PVG.
D bucciunà. D bö’ilu.
bucciunà vb. “strofinare il cavallo sudato” Buemi cognome
PAG 222. PIA 27 (Gen., Napoli) arabo.
D bucciùn. buèn sm. (ornit.) “luì, scricciolo (ficedula icterina
buccå’ sm. “cavezza” Vicill.)”
FDT 6.74 (Triora). PAG 240.
D buìn.
D bucca. L bocharius.
buén sm. “badile”
(a) bucòn loc. avv. “bocconi” PD 123, 125: bwen > bweyrìn < *badilinu.
PVG. D bair.
D abucüu. buéna sf. (mar.) “bolina”
bucùn sm. “boccone” GO. CAD. PD 116. NVM (Sav.). BDS (Sav.).
CAD. D abuinà. borinna. bulina.
D bochun. bucca. buccunettu. buenettu sm. (ornit.) “luì (Sylvia rufa)”
bucunà sf. “boccata” CAD.
CAD. PVG. bueta sf. “scatola per il tabacco, pacchetto di
D bochun. tabacco”
bucunàgliu sm. “collo di bottiglia o di vaso” GO. RAN 125. PD 155, 157 a. fr. FDG 51. ADP
FDT 6.74 (Triora). (Pietra). BDS (Sav.).
D bucuragliu. Cf. CVM mil. boetta “bussolotto”
bucùn da cavaliere sm. (ornit.) “piviere” L boeta. boyta.
GNB 223 (Bord.). buetta sf. “cucitura a mano delle suole”
buccunettu sm. “bocconcino; ” DVA (VArr.).
CAN 1842 p.107 (Sav.) ün buccunettu/ da mangiase da buetta sf. “mortaretto”
tütti, a tütte e ûe. GO. “medicina”. BDS (Sav.) “boccone DVO (On.).
buéu 219 buga

buéu sm. (mar.) “baglio: uno dei grossi travi squa- buga sf. (ittiol.) “boga comune (Box vulgaris; Boops
drati che uniscono di traverso i fianchi della nave e reg- Boops L.)”
gono il ponte” PML 357. TTC 123 sg. AFV 418; ANP 64; APV 79 sg.
GO. CAD. NVM (Sav.). BDS (Sav.). (Vent.).
DEI.1 405. SPS 130 sg. Plin.32 145 boca.
buéu sm. “fungo (Amanita Caesarea)” D boghezà. bugalìn. bugalun. bugaravela. bughèa.
FDT.P 38, 77. pl. buéi. PVG. L buga.
D buréu. buòu. buga sf. “dente del rastrello o del pettine”
Buéu top. (Loano) MP 18.13 (Pigna). FDT 7.69 (Triora).
TCL Campu du Buéu: a.1738 Campo del boréo. bugà/ bügà sf. “bucato; affare intricato”
buffà/ -ar vb. “soffiare” RDB 21 a ra patria dexiro de tornà/…/ ma fin che a no sé
AG 36.35 doi xumi si ventoxi/ chi mai de buffa no molam. netta e de bugà/ tornà no voggio. RDB 85 (B.Cigala) si
AGN 68.7 con sparzi balumenoxi/ chi no cessam de bufar. no so como vaghe esta bugà. GL 7.22 questa brutta bugà
IVE 92 ge bufà un arein in lo visso. n’è ancon fenîa. MVS (Sarz.). RAN 172, PVG bügà.
BDS (Sav.), PVG, MVS (Sarz.): buffà. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 378. PD 150. NAG 3 (15) 102
REW 1373. Cf. SAP 392 a.lomb. bofar. BIO 60 mil. bof- sgg. “mastello bucato”. REW 1379. FNT 20. BLG 48.
fà m.s. Cf. CVM mil. bugada. MVP 73 parm. bügada. FLP piem.
D bufadù. bufaria. buffe. buffu. buffùn. L buffator. buà.
bufadù sm. “soffiatore, nelle vetrerie di Altare” D bügàixe. bugata
GRD 110. BDS (Sav.). bugà sf. “varietà di castagne”PVG “voce isolata di
D buffà. bufaria. origine sconosciuta”.
buffalino sm. “specie di formaggio” bugada sf. “bucato”
GRD 111 (Levanto) carne salata, formaggio grasso, buf- ASF 746 caldari da bugada numero 3. un caldaro con una
falino e casicavalli. caza grande da far siropo.
D buffaro. L buffarinus. D bugata
buffara sf. “donna zotica” . bügaelli sm.pl. “fiocchi di farina per la minestra”
COM.1 34 no ghe stæ a fa cerimonie, ch’a l’è un-na buf- FDT.P 38.
fara, e a no ve særà responde. D bigarelli.
D buffaro. bügàixe sf. “lavandaia”
buffaria sf. “vetro soffiato” PD 360 bugarixe. FNT 20. FPI 1379. ADG. FDG 138.
BDS (Sav.). D bügà. bugariza.
D boffaria. buffà.
bugalìn/ bugalùn sm. “piccola boga”
buffaro sm. “zotico ”
ADL (Vent.).
COM 4.83 ti parli sempre a stramesci, ti parli comme i
D buga. bugalùn.
buffari.
bugaravela sf. (ittiol.) “boga ravaglio (Pagellus bog-
D buffalino.buffara. L bufarus.
araveo)”
buffe sf. “bolle di sapone”
AFV 418; ADL (Vent.).
ADP (Pietra).
D buffà. D buga.
büfé sm. “credenza” bugarelli sm.pl. “fiocchi di farina per la minestra”
LFL 1.25 fr. GRD 111: “Il pegoror di Triora”( Canzone) patate e
D bufetto. bugarelli/ per ciù son sempre quelli/ chi o fan ricoverar.
bufetto/ bufettu sm. “credenza, armadio” D bigarelli.
RPC 44 a.1743 (Alb.) un bufetto guarnito co suoi ferra- bügarelli sm.pl. “farina di castagne raggrumata che si
menti… un bufetto di noce senza ferri e un scagnello d’e- mangia col latte”
bano sopra detto bufetto. CAD buffettu “specie di tavoli- FDT 4.57; 7.69 (Triora) D bigarelli.
no”. bugariza sf. “lavandaia”MVS (Sarz.).
D büfé. L buffetum. D bügàixe.
buffetto sm. “schiaffo” bugata sf. “bucato”
PAD 314 a.1506 diede uno buffetto a Giovanni Vorrella… BRP 12 nn. a.1474 donsele e schiave e schiavi a bugate
–– che tutti haveano dati schiaffi. doe aque ben utile tuto l’ano. SGC 419 a.1522 la caldera
bufo/ bufu sm. “soffio” de la bugata.
MOV 46 (Ossi di seppia) l’attimo che rovina l’opera lenta D buada. bugà. bugada
di mesi/ giunge: ora incrina segreto,/ ora divelge in un . bugatta/ bügatta. “bambola”
buffo.ora incrina segreto, ora divelge in un buffo. Cf. RDA 68 chiolonne de vint’anni eran re foente/ che ancon
BBM 389.ADL (Vent.) buffu. favan bugatte tutte quente. GL 16 74 a se veste all’usan-
D buffà. za dre bugatte (TT si veste riccamente).
bufùn sm. “folata di vento” GO, ADL (Vent.), PVG bügatta.PSE 252 sg. pupa, pu-
ADP (Pietra). patta.
D buffà. PD 358. REW 6852. RML 975.
bufüu agg. “paffuto, rosso in viso” D biata. buata. bügatina
CAD. RAN 172. PSE 252: cf. sic. baffù “paffuto”. PD . bugatà/ bügatà vb. “aburattare; (trasl.) combattere”
137: paffuto + sbuffare. FPI 1373. GA 13.201 REW GL 13.39 che gusto gh’haeto a bugatà ri morti? (TT non
6134. dee guerra co’ morti aver chi vive)
buga sf. “buccia” RCG Diz. PD 358 bügatà.
PAG 58, RCG Diz. buga de limùn. D bügatöia. L bugatare.
büga 220 bügn

bügatina/ bugatina sf. “succhiotto, fatto con zuc- Buggio top. (V.Nervia)
chero avvolto in una tela”. CL 14.
GO. CAD. PAG 14 “sacchetto di odori, usato in cucina”. bugiö’ sm. “secchio”
RCG Diz. bügatina de sénie “ceneracciolo”. MVS (Sarz.) RAN 173. ADG. REW 1193b. PVG.
bugatina. D boggiœu. bogiolo. boglio. boyollo. bugialìn. bugìn.
D bugatta. bugliö’. bugliora. L boiolus.
bügatöia sf. “cruschello” bugire vb. “bollire
PAG 20. RCG Diz. MVS (Sarz.).
D bugatà. D bugì.
bügattu sm. “buratto” bùgiu agg. “acerbo”
GO. PAG 18. RCG Diz. AAG 125. PD 358. MP 18.13 (Pigna).
L bugatellum. D buzzu.
bügatu sm. “baco da seta” buggiu sm. “bollore, bollitura”
PVG. VPL CIC 71 a.1843 (Sav.) in quattru buggi, ghe rispunde u
D bigattu. cögu/ böttu i raviö’, gh’è za a câdeta au fögu. ADG.
bughæ‘ sf.pl. GO “aranciate, spremute di arancia”. Cf. I.CALABRESI, LN 28 (1967) 82 sg.
CAD nella frase: dî cose da fase mette a bughæ’: “dir D boggio. boglio. bogiu. bugì.
cose da farsi tirar dietro le arance fradice o le bucce del bùgiu sm. “mastello per il bucato”
limone”. ADP (Pietra).
D buga. buggìu sm. “lesso”
büghèa sf. rete per pescare le boghe” GO. CAD. ZOR 230.
CAD. PML 335. ADP (Pietra) büghèa.
D buga. L bugaria. D bugì.
Bughetta top. (Pigna) büggiu sm. “buco, foro”
PSP 69 n.85: pre-rom. *boga (REW 1187a “Holzriese”). PRI 63 a.1843 (Sav.) infìu a testa in quellu büggiu. BDS
bughezzu sm. “noia, fastidio” (Sav.).
GO. CAD. NVM (Sav.) “maretta” bügiu sm. (ittiol.) “sorta di pesce”
D boghezzo. ALE 55 lig.
Buggi top. (Zinola, Sav.) bugliaca sf. ‘impasto di malta”
NTS 30 ai Buggi ADL (Vent.).
bugì vb. “bollire” D buiaca.
CAD. ADG. PVG. bugliö’ sm. “secchio di legno”
MUI 116. RGS § 617. RRL 66 TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
D bogente. boglì. boiente. bugibreiga. bugire. bugìu. buio- D bugiö’.
ta. L buionus. bulire. Bugliö’ top. (Alassio)
bùgia sf. “battente della porta; anello infisso nel TAL 136. GA 16.14 sg. LPTA 141.
muro per legarvi gli animali” Bugliora top. (Pigna)
FDT 7.69 (Triora). ADP (Pietra). VPL (Sanr.). PSP 24, 69 n.83 “risale al s. vi-vii. E.V.” FTL 90 e n.
bugiacùn sm. “pastone per gli animali” D bugiö’
ADP (Pietra). bugliöra sf. “misura per le olive”
D buiaca. RRL 66, cf. TAL 136 (Ponente lig.)
bugialìn sm. “recipiente” D bugiö’.
BDS (V.Teiro, Varazze). buglosa sf. “pianta officinale”
D bugìn. bugiö’. MNS.2 101 a.1686 (Sav.) resta permesso tanto a detti
Bugiascu top. “Bogliasco” droghieri quanto a detti farmacisti componere, tenere o
L boliascum. vendere… confettioni di viola, di bettonica, di buglosa, di
bugibréiga sm. “persona molesta, irrequieta” borragine, di rosmarino.
BDS (Sav.). bügna sf. “gonfiore, bernoccolo”
D bugì. ADL (Vent.). PVG.
buggidüa sf. “bollitura, fusione del ferro o acciaio” REW 1396. TB 17.172.
CAD. D bogna. bügnu. bügnùn. L bugna.
bugimassu sm. “frutta acerba” Bugna/ Bügna top.
TVD (Dolc.). NTS 30 (Santuario di Savona) s.xvii-xviii: dal nome di
D buzzu. una famiglia locale. FTL 69: “elem. topon. connesso con
bugìn sm. “barattolo, secchiello” un particolare aspetto dell’orografia”.
BDS (Sav.) “barattolo per il sale”. ADP (Pietra) “sec- D bügneta.
chiello per il latte” bügnà vb. “muggire”
D bugialìn. bugiö. CAD. PAG 225.
bugìn sm. “ardiglione; puntale della fibbia” bugnaca sf. (bot.) “bonaga (Ononis spinosa)”
PAG 140. DVO (On.). BDS (Sav.) “anello metallico a MVS (Sarz.).
protezione dei fori per le stringhe, nelle scarpe”. D buniachi.
D abugià. bogino. Bügneta top. (Sav.)
bugio/ bugiu sm. “arnia” NTS 30. FTL 69.
CAD. BDS (Sav.); PVG bùgiu. ADP (Pietra) bugiu de ave. D bügna. L bugna.
MVS (Fosdinovo) bugio “albero cavo usato come arnia”. bugnon sm. “broncio?”
FPI.1389. RDB 53 e per natura usan tegnì bugnon/ e dan re spalle
D bügnu. ancon/ a chi vo daghe un abito megiò.
buggio sm. “piccola conca formata dai torrenti fra bügnu sm. “alveare (fatto di un tronco di castagno
una balza e l’altra” cavo)”
FTL 90 e n. (V.Vara) FDT 4.27; FDT.P 38 (Triora)
D boglio. bozzo. D boglio. bugio.
bügn 221 buli

bügnu sm. “gonfiore, tumore” bulacu sm. “recipiente, barattolo”


RRL 65. GA 16.15 sg. FDT 7 70 (Triora) “grosso fu- CAD. RAN 173. FPI 1389. PVG “etimologia discussa”.
runcolo” MVS (Sarz.) “boccale (metatesi)” VPL “secchio di leg-
D bügna. bügnùn. no”.
bügnùn sm. “furuncolo” D bulachìn. bulacùn.
PVG. bulacu sm. “campanaccio per animali”
D bignone. bignùn bognone. bügna. bügnu. PVG.
buì sm. (ornit.) “reattino” bulacùn sm. “grosso recipiente”
ADL (Vent.). NVM (Sav.).
D buìn. D bulacu.
buiabès sf. “zuppa di pesce” bulacùn sm. “fiocco della barca a vela”
LFL 1.25 fr. VPL (Alassio).
buiaca sf. “impasto di malta” bulàgia sf. “terreno acquitrinoso”
MVS (Sarz.). TCL (Loano) “antica voce dialettale”.
cf. BIO 253, 563 piac., mil. bojacca “beverone, poltiglia”. Cf. DUC.1 691 bolagium “vivaio di fiume”. Cf. lomb.,
CVM mil. bojacca “impasto di malta” piem. bula “stagno, pozzanghera”.
D bugiacùn. bugliaca. bulacà. bulacöia. bulajöre sf.pl. “fontanelle dei neonati”
buiascu sm. “varietà di castagne selvatiche” VPL (Alassio).
PVG. bulàixu sm. (ittiol.) “sciarrano cabrilla (Serranellus
buìcciu sm. (ornit.) “luì, scricciolo, balestruccio” cabrilla)”
DVO (On.). CLU. AFV 417 (Vent.).
D buìn. D bulaxu.
buìn sm. (ornit.) “luì, scricciolo” bula(se)/ -ar(se) vb. “tuffar(si)”
ADP (Pietra). CLU. RAN 173; ADL (Vent.) bulase. MVS (Sarz.)bularse.
D buì. buèn. buicciu. D bollase. bulu.
buìn giancu sm. (ornit.) “Phylloscopus Bonellii” Bulaxe top. (Loano)
BUL 380. TCL e Bulaxe.
buiocca sf. (bot.) “Trollius Europaeus” D bulaxu.
FPL (P.Nava). bulaxu sm. (ittiol.) “sciarrano comune (Serranus he-
bujöra sf. “tinello, recipiente” patus, Serranus cabrilla L.)”
VPL (Sanr.). RCG 259. PML 356. TTC 118 sg. “sciarrano scrittura
buiota sf. “scaldino, borsa d’acqua calda” (Serranus scriba L.)”
ADL (Vent.) fr. bouillotte. D bulàixu. bulaxe. L bollaxinus.
D bugì. bulaxu de tacca neigra sm. (ittiol.) “sciarrano sac-
buiscelu sm. “manzo” chetto (Serranus hepatus L.; Centropristis hepatus L.)”
PVG bovicello. PML 356. TTC 118 sg. AFV 417 (Vent.).
buissu sm. (bot.) “bosso” buledu sm. “fungo (Amanita Caesarea)
FPL (Mortola, PortoM.) MVS (Sarz.).
D büsciu. D buréu.
bùju sm. “mastello” bulegà vb. “muovere”
VPL (Sanr.). ADL (Vent.) REW 1388.
bulentìn sm. “lenza di fondo munita di diversi ami”
buixaru/ buixairu agg. “bugiardo”
CAD. APV 79, ANP 62 sg. (Vent.). DEI.1 551 sg.
MP 14.42; 18.13 (Pigna): cf. a.it. bugiadro, prov. “volantino”
bauzaire. D bolentin. bulà. L bulentinum.
Cf. MUI 136 bosaro. büllezà vb. “braveggiare, agire con prepotenza”
D boxardu. RAN 173.
bula sf. “chiodino, bulletta” D büllu.
CAD. PVG. bulezüme sm. “maretta, mare agitato”
D bullòu CAD. RAN 173. ADL (Vent.).
bula sf. “gonfiore, bernoccolo” Cf. SAP 392 a.lomb. boleçume “bolleggiume”
MP 18.14 (Pigna). ADG. D bollezzumme.
D bollo. bullöa. bullibè sm. “bietolone”
Bulla cognome GO. CAD.
NTS 18 (Lavagnola, Sav.) Campu di Bulla, top. bulicàn sm. (ornit.) “pellicano”
D bolla. CAD.
bulà vb. “spaventare il pesce con rumori per spinger- bullicana sf. “carta unta, usata come torcia”
lo nelle reti” GO. CAD.
ADL; ANP 63 sg.; APV 79 REW 1196. bulìciu sm. “omosessuale”
D bulu. bulentìn. L bolezare. MOV 677 (Altri versi, Caffaro) quando apparve la nota
bulacà bv. “cuocere cibo alla meglio” mèche al proscenio/ un grido di bulicciu! divampò dalle
BDS (Sav.). alture.
D buiaca. BDS (Sav.).
bulachìn sm. “pentolino, barattolo” bulicuge sm. “semplicione; impiccione”
PVG. ADP (Pietra). PVG.
D bulacu. D abulicugiòu.
bulacöia sf. “cibo mal cotto” bulina sf. (mar.) “bolina, manovra della vela”
BDS (Sav.). NVM (Sav.).
D buiaca. D buen-a.
buli 222 bund

bulitigà vb. “solleticare bumburùn sm. “boccetta di vetro”


RAN 173. PVB 216. PD 143, 346. REW 9181. NAG.3 FDT 7.70 (Triora).
97 sg. bumegu sm (bot.) “assenzio (Arthemisia absinthium
D belletegà. bulitigu. L.)”
bulìtigu sm. “solletico” FDT 7.70 (Triora)
ADG. PVG. VPL. D megu. (bun)meigu.
NAG.3 97 sg. DEV 16 “parola che gravita piuttosto ver- bumfà aff. “fatto bene”
so l’Appennino emiliano e la Lombardia. PVG: IVI “desinenza irregolare”. [Ma il termine ha valore
D belletegà. beletegu. bletegu. bulitigà. avverbiale, e fa è inf. sostantivato].
bullö’a sf. “livido, ammaccatura” bun agg. “buono”
GO. PCD 37 s. xiv. OCD 24, 26 (Campoligure, Masone)
D bollo. bula. PD 118 (-u- per effetto di –n). ADG. RGS § 119. FDG
bullòu sm. “maniscalco 151 sgg.
SDS (Sav.). Plur.: buni, bunni PCD 37 s.xiv. bun OCD 24 (Carrega,
D bula. Cartasegna). buìn NPD 64 fine s.xviii. buìn muxicanti.
bulu sm. “calata di rete da pesca” G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 310 “fenomeno connesso con la
ADL, ANP 62 (Vent.) REW 1196. metafonia”.PD 133. GUA 315. RGS § 5. DEV 15. FDG
D bulà. L bolum. bolezare. 164, 172 sgg., 315 sg. W.FORNER, ID 38 (1975) 78 sg.
bulu sm. “ombelico” buèi RGS § 339 (Noli). bugni OCD 26 (Campoligure)
VPL (Vent.). bungni OCD 26 (Masone).
bullu sm. “boccone” Femm.: bunna PCD 37 s.xiv. buna PD 118. GUA 234,
ADL (Vent.). DVO (On.). ADP (Pietra). SDS (Sav.). 490. ADG. FDG 151 sgg.
REW 1385. D boin. bom. bontae. buon. L bona.
büllu sm. “pesona arrogante, prepotente” bun sm. “(la parte buona): gheriglio della noce”
GO. REW 1381. A.PRATI, ID 13 (1937) 89 sg. PVG.
DEI.1.633. PVG. (pe da) bun loc. avv. “per davvero”
Cf. BIO 62, 255 lomb. bülo m.s. VPL.
D bilu. bülezà. bunna sf. “confetto, dolciume”
bulùn sm. “bullone” FPI 1208 (Gen.)
BDS (Sav.) anche “moneta da 20 lire”. PVG anche “fu- D bun.
runcolo”. buna annà sf. (bot.) “Arum Italicum”
bumbàixu sm. “stoppino” FPL (Busalla)
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). buna donna sf. “levatrice”
D bombace. CIC 143 s.xx (Sav.). u mundu intregu/ l’è cumme ünna
Bumbarda top. (Cairo) gran cursa au precipissiu:/ daa buna donna a man ne pas-
FCL 43 Cian Bumbarda “riferimento ai fatti d’arme sa au cêgu… PVG.
napoleonici” GA 13.203: fr. sage femme m.s.
D bombarda. D beladona. bonadonna. bunommu.
bumbaxìn sm. “tela di cotone” buna donna sf. (bot.) “Thrincia tuberosa D.C.”
SDS (Sav.). MLC 250 (Chiav.)
D bambaxina. bunamàn sf. “mancia”
bumbaxu sm. “cotone”
ADP (Pietra).
DVA (VArr.). VPL (Ponente lig.) “stoppino”
bunànima/ bunàrima sf. “buonanima”
D bombace.
PVG. ADL (Vent.) bunàrima.
bumbèa sf. “ostentazione; gozzoviglia”
GO. RAN 173: cf. fr. bombance “baldoria”. bunassa sf. “bonaccia, calma di vento”
D bombæa. RAN 155. NVM (Sav.). PVG.
bumbuccùn sm. “varietà di susine” BZT 397 emil. bunazza m.s.
FPL. PVG. D abunassà. bonaceive. bonassola. bonaza.
bumbuìn sm.pl. “piccoli rintocchi di campana al- bunda sf. “sponda”
l’uscita della processione” ADL (Vent.). MP 18.14 (Pigna) “orlo non coltivato del
CAD. campo” FDT 7.70 (Triora). MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
bumbùn sm. “calabrone” DVO (On.) “sponda, filare di viti” ROC 147 (Civezza).
ADL (Vent.). TAL 113 (Alassio) ADP (Pietra). PCL 275 (Argentera)
D bumbunà. PSP 38, 69: “unica voce pre-romana sopravvissuta nel di-
bumbùn sm. “confetto, dolciume” aletto”.
NPD 81 a.1865 (Sav.) amaretti, bescötti e atri bumbuìn. D bundassu. bundùn. sbunda. L bunda.
LFL 1.25 fr. bunda sf. “vallone”
D bumbunèa. PSP 69 (Pigna).
bumbunà vb. “rimbrottare” Bunda top. “torr., affl. del f. Nervia”
ADL (Vent.). LTI 37 n.18 a Bunda. RPS 46 Rio Bonda.
bumbunà vb. “dondolare” L bonda.
MLC 209 (Alassio). bundà vb. “abbondare, eccedere”
bumbunàiga sf. (bot.) “restabue (Ononis arvensis BDS (Sav.).
L.)” D abondar.
FPI 9436.a “voluminaca”: lig. bundassu sm. “spazio erboso fra la sponda di una
D borbonaiga. borbonaggia. fascia di terreno e la fascia sottostante”
bumbunéa sf. “bomboniera” LFL 1.25 fr. DVA (VArr.).
D bumbùn. D bunda.
bund 223 büra

Bundùn top. (Pigna). (da) buon loc. avv. “sul serio”


PSP 70 n.88. PRP 348(str.47) e a matrattari ghe zogan da buon.
D bunda. buona entrata sf. “gioia, buona entrata”
bunègia sm. “furfante” MNS.2 75 a.1721 (Sav.) dovranno per tanto tutti quelli
GO. BDS (Sav.). vorranno essercitare il rivenditore… pagare buona entrata
D bunögia. buonavoglia. lire venti, cioè mettà alla magnifica Comunità e l’altra
bunéivou sm. “qualità di castagne” mettà all’arte suddetta de fidelari.
PVG “tipo isolato” D bona intrata.
bunelàn sm. “simpaticone”
CAD. BDS (Sav.). PVG. bracio sm. “braccio”
bunettu sm. “budino; berretto alto e rigido” GP 283 e si desteixe le soe brace e si llo abraza. CR 17
CAD RAN 125. ALB 35 sgg. in le soe sante brace. LSE 29 et gitava le brace como for
L bonetus. de mente.
buniacu sm. (bot.) “bonaga (Ononis spinosa)” D brassu.
ALE 56 lig.: cf. lomb. s.xvi. bonaga m.s. buonavoglia sm. “galeotto volontario per mercede”
D bugnaca. VPM 246 n. s.xvii (lettera di G.Chiabrera) io son forza-
bunimù sm. “buonumore” to, e non buonavoglia, del verno; e non posso uscire dal
PD 150: (dissimilazione) “solo nella loc. “de bunimù “di mandraccio.
buonumore” JAN.1 305. PSG 373. VPM 5, 245 sg.: “originariam.
D umor ven., passa allo sp. buena volla (a.1573, inventario di una
Bunissa/ Bunissetta top. (Diano) galea del re di Spagna capitanata da Andrea Doria)”.
FCL 50: Bunissa de Pin (“terreno buono”) D bunègia. bunögia. bonnavoggia. L bonavolia.
bunitu sm. (ittiol.) “bonito (Katsuwonus pelamis)” buon cierge sm. (bot.) “Scrophularia aquatica”
AFV 419 (Vent.). FPL (Nizza).
bunöa sf. “fortuna” buon viscle sm. (bot.) “Althaea officinalis”
VRS 453 (Ormea): fr. bonheur. FPL (Nizza).
D bon’ora. bonorino. L bonora. buozìa sf. “bugìa”
bunögia sm. “briccone” OCD (Cartasegna).
PD 125. D boxìa.
D bunègia. buonavoglia.
bunommu sm. “il marito della levatrice” buòu sm. “fungo”
GA 13.203 (Cogoleto, antiq.) PD 125.
D buna donna. D buéu. buöu
bunommu sm. (bot.) “Urospermum Dalechampii buöu sm. “specie di fungo (Agaricus Caesareus)”
Dest.” FPL. PD 113. FPI 1193.
FPL (Cogorno). MLC 250 (Chiav.) D buòu.
D beliommi. buove sm. “bove, bue”
bunozu agg. “furuncoloso” BBB 31 a.1479 (Bard.) delli danni dati con buovi e altre
MVS (Sarz.). bestie.
buntà sf. “bontà” D bo.
BTG 143 a.1392 per buntà duna brigata di soldati. bura sf. “mucchio, cumulo”
D buntè. ROC 153 (Civezza)
buntè sf. “bontà” D burà.
CAD. GUA 494. bura sf. “rabbia”
D buntà. PVG < it. boria.
buntempu sm. “ozio piacevole” D imbuirau. sbura.
ADL (Vent.).
L bontempus. bura “piccola frana”
bunura avv. “presto, per tempo” RRL 65 (PortoM.): “la voce indica il rigonfiamento del
VPL. muro prima della frana, e poi la frana”. TAL 44
bunvéu/ bunvòu/ bunvöu sm. “fungo” (PortoM.) fa e bure “riparare i muri di sostegno delle
PRA 383 (Gen.). fasce”.
D buréu. D sbùira.
bunza sf. “botticella” bura sf. “muschio”
PAG 101. RCG Diz. FPL. DVA (VArr.).
buò sm. “bue” bura sf. “germoglio di vite”
PRP 353 (1.29) e che doveva azonzeghe ben mì/ a re gi- FDT 7.70 (Triora).
asteme ancò ro mà dro buò/ e ro mà de san Lazaro anche bura sf. “borra, cimatura di pelo dei battilana, usata
sì. per riempire i cuscini”
D bo. GO. BDS
buò sm. “bovaro; chi ara con i buoi” D aburar. burà. L burra.
FDT 7.70 (Triora)
D böè. boerio. Bura top. (Alassio)
buon agg. “buono” LPT 229.
PRP 341 (str.15) o che gran cuò dro nostro buon Benaia! burà vb. “calcare; premere lo stoppaccio nelle armi
PRP 355 (2.23) i vorrei beve zo, che no v’è buon. PRP da fuoco”
344 (str.28) ogn’un se messe/ a re muraglie con buoi CAD. MP 14.46 (Pigna).
moschetton. D aburar. bura. L aborrare.
PRA 367, 374 sg. büra sf. “piena del torrente”
D bun. VPL (Alb.).
burà 224 burd

burà sf. “ammasso di covoni” burbùgiu sm. “eccitazione, confusione, frastuono”


DVA (VArr.). CAD. BDS (Sav.).
D burrò. D borboggio.
buràccia sf. “borraccia” burbunéiya sf. (bot.) “restabue, erba spinosa”
RAN 98. cf. BIO 60 lomb. boràcia. REW 9301 viburnum.
buràu sm. (bot.) “borragine” D borbonaggia.
FPL (Nizza) burbunéize sm. (bot.) “Viburnum opulus”
D buraxa. D borbonaggia.
buràixe sf. (bot.) “borragine” burca sf. “ramo forcuto; zappa a due rebbi”
FPL (Mortola). MP 14.27, 46; 18.14 (Pigna). ADL PVG. REW 1093 bifurcus.
(Vent.). MLC 254 (Sanr.). FPI 1412. D burcu.
D buraxa. burca sf. “vicolo”
Burancho top. (Bardineto) DVO (On.). MP 18.15 (Pigna). PSP 70 “pendìo scosce-
BBB 28 a.1636. so”.
L burancho. REW/FPI 1093.
burancu sm. “anfratto, burrone” burca sf. “fascia di terreno terrazzato, seminativo”
ITG 13. BDS (Sav.). FDT 7.70. FDT.P 38 (Triora).
Burancu top. (Sav.) REW 6657.
BDS (Sav.). sss Burca top. (Pigna)
burasca sf. “burrasca” PSP 70 n.89.
burcato sm. “broccato”
NVM (Sav.). PVG.
AAD 273 una coperta turchesca… in mezo di burcato.
D ciamburasca. D brochao.
burasina sf. “borracina” burcheta sf. “bulletta, chiodo da scarpe”
BDS (Sav.). PVG.
burasö’ top. (Alassio) D brucchetta.
TAL 44 n.125 a.1539 Borrasso; a.1580 Borrasolo. REW bürciu sm. (bot.) “alga che si attacca alla chiglia
1233. delle navi”
D borasso. CAD. FPL (Gen.). NVM (Sav.) “Polytrichum comune”.
burasö’a sf. “varietà di uva bianca” FPL (Genova-Quarto) “Crithmum maritimum”.
PVG: < *albariola. burcu sm. “rebbio, dente della forca o della forchet-
burato sm. “specie di tela” ta”
MNS.2 9 a.1577 (Sav.) giamellotto d’ogni sorta e collore CAD. RGS § 219 lig. BDS (Sav.). PVG. VPL.
di velli e di burato. REW 1093.
D buratu. L buratus. D burca.
buratu sm. “setaccio” burdà sf. (mar.) “bordata”
MVS (Sarz.). NVM (Sav.). REW 1215.
D baritér. L buratus. burdà vb. (mar.) “cazzare, spiegare una vela”
buraxa sf. (bot.) “borragine (Borrago officinalis)” NVM (Sav.).
GO. FPL. PD 359. BDS (Sav.). burdattu sm. “vergatino, tessuto di cotone, lino o
RGS § 15 pl. buraxe. .RNC 21: neogr. mpourßntza < canapa, bordato”
gen. PAG 162. BDS (Sav.). VPL (Sanr.).
D borragine. burai. buraixe. buraxu. burazena. L burax- L bordatum.
um. burdelare vb. “far chiasso”
Buraxe/ Buraxi top. “corso d’acqua (Albisola)” MVS (Sarz.).
RPV 296 a.1590 (Sav.) il rittano de Buraxe qual spande in D burdelu.
lo fiume de Sansobia. PAA 231 Rio dei Buraxi. Burdelle top. (Pigna)
D borassi. buraxe. buraxia. buraxìn. PSP 27,70 n.91: “risale ai primi secoli dell’E.V.”
buraxia top. (Diano) REW 1215.
FCL 56 Buraxia du Binellu. D bordu.
D buraxe burdelente sm. “persona chiassosa; mascalzone”
buraxìn top. (Diano) PVG.
FCL 56. D burdelu.
D buraxe. burdelòn sm. “persona chiassosa, confusionaria”
buraxu sm. (bot.) “borragine” MVS (Sarz.).
PVG. MLC 254, EVM 31 (VMar.) pl. buraxi. D burdelu.
burdelu sm. “chiasso, disordine, frastuono”
D buraxa.
PVG. MVS (Sarz.). FDG 58, 70.
buràzena sf. (bot.) “borragine” D bordelo. bordellin-a. burdelare. burdelente. burdelòn.
MVS (Sarz.). L bordellus.
D buraxa. burdezà vb. (mar.) “bordeggiare”
burbanza sf. “burbanza, vanto, orgoglio” CAD.
AG 138.28 e per zo fa gran burbanza/ de vitorie strapas- D bordezzà. burdezzu.
sae. burdezzu sm. “navigazione sotto costa”
FAS 162. PS 52: -r- per qualche contaminazione NPD 79 a.1868 (Sav.) a forsa de burdezzi e de giavotte/
cf.“burbero”. AGC: a.fr. bobance. emmu schivòu d’esse buccun di pesci.
D bubanche. bubanza. D burdezà.
burbugiòn sm. “coste di zucca, da lessare” burdigà/ burdigar sm. “roveto”
MVS (Sarz.). MP 18.14 (Pigna). DVA (VArr.). REW 1402.
L burbulia. D bordiga.
burd 225 buri

burdigà/ -are vb. “rovistare” burfà vb. “gonfiare”


CAD. VPL. burdigà. MVS (Sarz.) burdigare. ADL (Vent.). *bullificare.
Cf. MB 48 sg. (Bonvesin) berdugar; BIO 256 bol. burdi- burfiga sf. “vescichetta sulla pelle”
gar m.s. A.PRATI, Il Folklore italiano, 9 (1934) 12. MP 18.14 (Pigna). RML 974 (Pigna). cf. FEW 1.596.
D bordigà. burdigottu. MDB (Bord.). ADL (Vent.) “vescica urinaria”
(a) Burdighéa top. “Bordighera” burfìgura sf. “vescichetta sulla pelle; furuncolo”
LTI 37 sg. n.19. N.LAMBOGLIA, RII 27 (1972) 1-10: “l’art. MDB (Bord.). DVA (VArr.). TVD (Dolc.).
‘a’ ci porta a data posteriore al s. ix-x. PSP 17. ADL D brufìgura.
(Vent.). BCB 135 n. ABD 7 sgg. burgadelu sm. “castagna sbucciata e lessata”
D bordighea. bordiga. burdigottu. L burdighea. bur- MVS (Sarz.).
digheta burdigueta. Burgaìn top. (Loano)
burdigottu sm. “abitante di Bordighera” TCL u Burgaìn.
RGS § 1143. CIV 157-161 (-ottu). D burgu.
D burdighea. Burgane cognome
burdigottu sm. “bugigattolo, ripostiglio” VTS 91 a.1530 (Sav.).
CAD. PAG 216. RAN 104: prov. bourdigou. REW 1402. Burgansu top. (Diano)
D burdigà. bordigotto. L burdigotus. FCL 61 “burgu”: s.xiii de villa burgantis. a.1748
burdiscu sm. “chiasso, frastuono, disordine” Borganzo.
CAD “bordello > disordine”. A.PRATI, Il folklore italiano D borganzo. L burgantem.
9 (1934) 12: cf. emil., mil. borda “Befana”, fantasma che Burghé top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
simbolerggia la nebbia. NTS 30 Cascina Burghé (Borghetto, n. fam. s.xiv.).
D bordisca. L bordisca. D borghé.
(a) burdossu loc. “malamente, a casaccio” burghelu sm. “buca per il gioco dellle palline”
CAD. MVS (Sarz.).
burdu sm. “telone per il trasporto del fieno” burghi sm.pl. “rizomi di canna”
BDS (Sav.). MLC 272 (Sav.).
D bordo. burgognàira sf. (bot.) “Ononis spinosa”
burdu agg. “(di strumenti da taglio) “spuntato, non FPL (PortoM.).
affilato” D barbunaira. burgognòn.
VPL (Taggia, Sanr.). burgognòn sm. (bot.) “rododendro (Rhododendron
burdùn sm. “bordone, bastone del pellegrino” ferrugineum)”
BDS (Sav.). FPL (P.Nava). DVO (On.).
L bordonus. burdonus. D burgognaira. burgugnìn. L bergogna.
burdunà sm. “trave maestra del tetto a capriata” burgora sf. “pustola”
PAG 204. SDS (Sav.). PS 51 s.xiv ne insirà ihavelli e burgore e vesige infiai. PS
D bordonà. 69 s.xiv burgore, ihavelli.
burdunàiga sf. (bot.) “restabue (Ononis arvensis L.) D bergora. brigua.
PVG. burgu sm. “borgo”
D borbonaggia. PSP 70 n.93 “nei paesi liguri cinti da mura burgu indica
burdunèa sf (bot.) “restabue” l’abitato esterno alla cinta, castellu la parte interna”
FPL (Cogorno). ASS 25.
Buré top. (Sav.) D borgo. burgaìn. burghé. L burgus.
BG 126 n. s.xvii. “affluente del torr. Letimbro”. NTS 18, Burgu top. (Loano)
28 s.xviii. “borgata presso S.Bernardo (Sav.)”. Cian de TCL.
Burè s.xvii-xviii. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.). Burgu da bassu top. “Borgo Inferiore, quartiere oc-
D borré. borrello. borrerio. bureu. cidentale di Savona”
büréa sf. “zangola” NTS 10, 11.
BDS (Sav.). FPI 1429. L burgus.
D bitiru. burgu d’âtu top. “Borgo Alto, quartiere di Savona a
Buregnòr top. (Pigna) monte dell’antica cinta muraria”
PSP 23, 70 n.92: borrinus “gemma di vite” + dimin. –olo. NTS 11.
Risale alla fine del s. ii. a.C. L burgus sancti Iohannis.
L borrinus. burgugnìn sm. (bot.) “rododendro”
burello sm. “specie di berretto” FPL (P.Nava).
MNS.1 69 a.1631 tocchi di foggia nova e gamebini o sia D burgognòn.
burelli. burgugnùn sm. (bot.) “corbezzolo; mirtillo”
burèna sf. “borace” FDT 1.44; 6.74 (Imperia, Triora)
CAD. D bregugnùn. brügugnùn.
bureu sm. “fungo (Boletus v.sp.; Agaricus v.sp.) burgunaggia sf. (bot.) “erba spinosa (Ononis spin-
FPL. FPI 1193 (Pigna). osa)”
D boreao. boreo. borœo. bueu. buledu. bunvéu. buré. FPL (V.Polcevera). ALE 56 *bulumaca “lig.”
L boletus. D borbonaggia.
bureu da lacce sm. “fungo (Lactarius v.sp.” burì/ -ìe vb. “fiorire, germogliare”
FPL. ADL (Vent.) burrì. MP 18.15 (Pigna) burìe. REW 1414.
bureu de prai sm. “fungo (Agaricus campestris” D burìn. burru.
FPL. buria
bureu russu sm. “fungo (Agariucus Caesareus” BOS 86 s.xvii (G.Rossi) eccate vria buria a bordosso…
FPL. (IVI, trad.: “ecco che improvvisamente…”
buri 226 busa

Buria top. “corso d’acqua (Loano)” burrò sm. “bica; ammasso di fieno o covoni”
TCL: cf. canav. büra “letto di torrente” FST 47 (Triora) burrò [= burrå]. FDT 7.70; 10.29, pl. bur-
L bura. ròi (Triora).
buriana sf. “buriana, tempesta” D burà. L borrale.
CAN 1848 p.5 (Sav.) cumbattendu cu a burian-a Burotto top. “monte (Sav.)”
GO. ADL (Vent.). NVM., BDS (Sav.). MVS (Sarz.). MSQ 120 Monte Burotto.
FEG 384. DEI.1 638 it. buriana. PQV 63:”dubbia etim. germ., forse traccia longob.”
L boriana. L burro.
buriccu sm. “asino, somaro” bursa du pastù sf. (bot.) “Capsella bursa pastoris”
PVC 204 s.xix. e sentì cantà i buricchi/ pe fa u bassu ai FPL.
ôxelletti. D erba bursa.
GO. PAG 224. RAN 98. BDS (Sav.). REW 1413. bursacca sf. “borsa”
buridda sf. “guazzetto di pesce” DVO (On.).
MOV 665 (Altri versi) ma tutto ciò presuppone/ che bursì sm. “scialle, rete a strascico”
l’Essere sia certo,/ sia la buridda di cui ci nutriamo/ quan- VPL.
do sediamo a tavola. D borsoto. bursotu. L bursa.
CAD. RAN 104 (cf. prov. bourrido). ADG BDS (Sav.). bursotu sm. ‘taschino”
PAG 173 sg. cure buridda “correre la bolina: castigo TVD (Dolc.).
marinaresco”. D borsoto. bursacca.
N.MACCARRONE, ZRPh. 44 (1924) 51: *burere “cuocere”, burtesso sm. “sporcizia”
ptc.f. *burita “cotta”, cf. corso burrita “buridda” (per –dd- PS 13 s.xiv (lez. non sicura). GA 12.105: metatesi.
cf. PD 360). G.ALESSIO, Riv. di fil. Class. 1942 p.48: cf. D brütesu.
sic. buridda “odore dei panni che sanno di rannata”. GA buru sm. “burro”
18.86 “puzza di putrido”. DEI.1 638 “etimologia MVS (Sarz.).
sconosciuta”. D bitiru.
burida sf. “gran quantità (specialm. di funghi su un burru sm. “germoglio”
tratto di terreno)” ADL (Vent.). VPL. REW 1414.
MVS (Sarz.). D burrì.
burigu top. “torrente presso Mentone” büru sm. “buzzo, ventre”
LTI 38 sg. n.21. VPL (Sanr.).
L borniga. burxuà sm. “borghese”
burìn sm. “germoglio” GO. RAN 125 fr.
MP 18.15; PSP 71 n.95 (Pigna). FDT 7.70 (Triora). D borghese.
D burì. L borrinus. burzì sm. “rete a strascico”
Burìn top. (Pigna) ADP (Pietra).
PSP 71 n.95. buru agg. “di colore misto e scuro”
burlarö’ sm. “zangola” MP 18.15: REW 1416. FEW 1.646. ADL (Vent.) “bruno
VPL. rossiccio”
burlattà vb. “scherzare” Buru top. “corso d’acqua (Loano)”
GL 12.31 e burlattando seigo… (TT et ischerzando seco). TCL (Loano).
burlìn sm. “pallino (nel gioco delle bocce)” büss sm. (bot.) “bosso”
DVA (VArr.). BNF 220 (Bord.). FPL (Briga).
bürlu sm. “panna di latte usata per fare il burro” D büsciu.
PVG. busa/ büza sf. “sterco cavallino”
Burmu top. “grossa sorgente (Pigna)” PRP 358 (4,7) un vernigao de buse con l’aigueta.
PSP 24, 71 n.96, s.i-ii. E.V. < paleolig. *bormos “caldo”, RAN 104. ADG. BDS (Sav.) büza.
oppure ÷ Bormanus, divinità paleolig. PRA 383 sg. G.DE GREGORIO, ROM 51 (1925) 582 sg.
D bormida. REW 1225. GA 15.234. RML 975. ALE 50.
burnaca sf. “tasca” D biuda. böza. bözima. buasa. busazzo. büsellu. L busa.
MP 18.15 (Pigna): REW 1220a. büza sf. “grossa pancia”
D burneira. busnera. PS 74. PVG.
burnàira sf. “tasca” D büzzu.
TVD (Dolc.). büsaca sf. “sacco per la raccolta di castagne, patate,
D burneira. busnera. ecc.”
PVG. REW 1121.
burnàixa sf. “chiodo che fissa il campano al collare büzacca sf. (ornit.) “poiana”
delle mucche” CLU.
PTO 258. Bussaìn top. “Bossarino (Santuario di Savona)”
burnéira sf. “tasca” NTS 29 “fra le Rame e Pallài”.
MP 18.15 (Pigna). REW/FPI 1220a. D bossaro. bossarino. büsaina.
D burnaca. busnera. büsaina sf. (bot.) “Crataegus Oxycantha L.; Prunus
burnelu sm. “risvolto dei calzoni” spinosa L.”
DVA (Laigueglia). MLC 237, 240 (Sav.).
burnìa sf. “barattolo” D bussaìn. bossaro.
PVO 421. PVG. RNC 22 neogr. mpournàa “vaso da Busalla top. “Busalla”
unguenti”. PCT 111, 112 germ.
D brünìa. D busalasco.
burò sm. “scrivania con il piano ribaltabile” Busalasco top. (Serra Riccò)
FDT.P 38 (Triora). LFL 3.18: fr. PTP 16 n.
D berò. D busalla.
busa 227 busc

busalegna sf (bot.) “Avena sterilis” büscagina sf. “scheggia di legno; legna minuta”
FPL (PortoM.). PVG.
Büssana top. “Bussana” D büscaggia.
CTL 16 ÷ bossaro. ADL (Vent.). FNTG 17.104. büscaglia sf. “fuscello, truciolo”
busancà/ büsancà vb. “buggerare” ADL (Vent.). TVD (Dolc.).
CAN 1845 p.43 (Sav.) ch’a vadde prestu a fâse busancà. D büscaggia.
RAN 174; BDS (Sav.) büsancà. MUI 139. buscairö’ sm. “boscaiolo”
buzzarà/ büzarà vb. “buggerare” VPL.
CIC 106 s.xix (Sav.) e prestu aviému u circu, e i delin- Buscalia cognome
quenti/ dèti in pastu ai leuìn…/ e andian pe cumbattenti/ VTS 104 a.1530 (Sav.)
di dilettanti a fase buzzarà/ suttu pollice verso de scignùe. D büscaggia
PD 161 büzàru “io bùggero” buscare vb. “aizzare”
D abuzarau. buzarùn. MVS (Sarz.).
bussaré top. (Vent.) D busticà.
LTI 39.22: buxaretum, buxus. Buscarini top.
D büsciu. FTL 139 sg.
buzarro agg. “bizzarro”
D büscu.
PRP 338 (str.1) re donne, ri huomi e ri buzarri humoi.
Buzarro soprannome buscauno agg.
PRP 345 (str.33) e què valente, bravo Tomasin/ che da noi RDB 48 breiga a vestì ra toga no ne dava/ ch’ognùn cazze
ro Buzarro se demanda. buscaune portà poeiva.
buzarùn agg. “scapestrato” büscellàiu sm. “pasticcierre”
MP 18.16 (Pigna) “buggerone” DVA (VArr.) contad. MUI 140 n. s.v. bozzola < bucca, buccella.
(â) buzaruna loc. avv. “alla carlona” D buscelè. büsciulàiu.
D abuzarau. buzzarà. büscelà sm. “bozzellaio, carpentiere di bordo”
büzarùn sm. “grassone; ghiottone” BDS (Sav.).
PVG. D bussellu. busselà.
D büzzu. buscelè sm.pl. ”canestrelli (dolci)”
busazzo/ büsazzo sm. “stallatico; sterco bovino” PVG. REW 1359.
GRD 112 (Pigna) non ardiscano pigliare nelle terre dei D büscellaiu. büsciulàiu.
particolari, cioè campi, vigne, prati e giacine, busazzi né buscettu agg. “attempato”
sorta alcuna di letami. PRA 383 (Taggia) büsazzi. CAN 1843 p.29 (Sav.) gh’ea di ommi e di gardetti/ u ghe
D busa. n’ea de primmu péi/ ghe n’éa ascì di zà buscetti.
busc sm “arbusto” RAN 174 “vecchietto”. BDS (Sav.).
SDA 46 (Altare) D buscio.
D büscu. büsche sf.pl. “gioco infantile”
büsca sf. “ramo secco; scheggia di legno” GO. BDS (Sav.).
RAN 174. PS 51. ADL (Vent.). MDB (Bord.). ADP D büsca. L buscheta.
(Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL. REW 1420. Buschi top.
D busc. busca. buscö’ia. büscaggia. büsche. L busca. FTL 139 sg.
buscà vb. “ripulire (un terreno); sfrondare, sgrossare D büscu.
(un tronco)” büschi sm.pl. (bot.) “Ononis spinosa” e altre erbe
CAD. CAN 1847 p.7 (Sav.) sèrte stradde mâ buschè. spinose”
RAN 174. DVA (VArr.). BDS (Sav.). PVG. VPL. FPR 22. FPL (Gen.) BDS (Sav.). “pruni, arbusti spinosi”
D büsca. büscà. buscår. buscöia. buscaggià. L buscare. FPL (M.Ermetta) “Callura vulgaris”.
büscà vb. “ricevere” D busco. büscu.
BDS (Sav.). Buschiazzo top.
D buschi. FTL 139 sg.
buscagia sf. “scheggia di legno, truciolo” D büscu.
BRP 8 nn. a.1474 Venexia gran cha… buscagie più che la- buschìn sm. (ornit.) “saltimpalo, passera scopaiola
vor fa. (Saxicola rubicola Bechst.)”
D büscaggia. PAG 240. CLU.
buscaggia sf. “boscaglia” buschio sm. “piccola nave”
NPD 78 a.1868 (Sav.) miè che buscaggia/ che cianüa se AA 285 preze in Terone uno buschio e una nave de Noli.
destende ai quattru venti. PAC 14 “a.gen.” D buzo.
D boschagia. Busciài top. (Alassio)
büscaggia sf. “scheggia di legno; legname minuto” TAL 45 n.132 “rovaio, roveto” REW 1430. a.1539 li
RAN 174. ADP (Pietra). BDS (Sav.). Bossaj.
D bescaia. biscaglia. büsca. buscagia. buscaggià. D bossaj. büsciu.
büscagine. büscaglia. buscalia. buscöia. Busciardo soprannome (“bugiardo”)
buscaggià vb. “scheggiare, scortecciare” PAD 560 a.1507 d. Giovanni Lemenge detto Busciardo.
GL 18.34 che buscaggæ’ questo mæ tœu beneito (TT D bôxardu.
oltraggio tal che l’arbor mio recida) busscio sm. “piccola nave”
D buscà. büscaggia. AA 273 armono 4 galere et due satie e uno busscio e molti
buscagina sf. “bella ragazza?” altri legni picoli.
GL 11.28 ra buscagina ro nemigo attende (TT la bella D buzo.
arciera [Clorinda] i suoi nemici attende). buscio agg. “vecchio”
büscagina sf. (mar.) “biscaglina, scala di corda” CAD.
CAD. NVM, BDS (Sav.). D buscettu.
busc 228 buss

buscio sm. “arbusto” büscu sm. “cespuglio”


GL 18.25 e l’è tant’ærto questo buscio che/ o se poreæ’ BDS (Sav.). ADP (Pietra). VPL.
ciamà dri ærbori re. FTL 139 sg.: elem. topon.: cf. Buschi, Buschiazzo,
D büsciu. Buscarini.
busciolaio sm. “pasticciere” D busc. buscarini. buschi. büschi. buschiazzo.
COM.3 95 cœughi, sottocœughi, barbaggia, sciorbetté, busèia sf. “mucca”
sœunoei, fin ro busciolaio. ADP (Pietra) “linguaggio familiare e affettivo”
PD 149. Busela top. (Sav.)
D büsciulaiu. NTS 28 in ta Busela “fra Maschio e Montemoro”. <
busciolotto sm. “bussolotto dei dadi” Boselli, n. fam.
GL 4.24 zœuga ro busciolotto (TT tessi la tela): compi la D bozello. L buzellus.
tua opera. busselà sm. “bozzellaio, carpentiere di bordo”
PD 151. BDS (Sav.).
D bisciua. bisciulottu. D büscelà. bussellu.
bùsciora sf. “portantina” bussellu sm. (mar.) “bozzello, carrucola di legno per
COM 2.96 re gambe me servan, sença avéi bezœugno de le sartie”
carroçça o de busciora per fame strascinà. RAN 174. BDS (Sav.).
D bisciua. D büscelà. busselà.
bùsciu sm. (bot.) “bosso” büsellu sm. “stronzo”
ADL (Vent.). DVO (On.). PVG. DVA (VArr.).
D büsciu. D büza.
büsciu sm. (bot.) “bosso (Buxus sempervirens)”
busselùn sm. “enfiagione; furuncolo”
RAN 19, 174. ADG. BDS, SDS (Sav.).
FPL. MLC 261. ADL (Vent.).
AAG 126. PD 119. REW 1430. ALE 205. D bossa. bussetta.
D boisso bossa. bossaj. bossazza. boscea. bosso. bossola. bùzere sf.pl. “ira, stizza”
bosolasco. bozzolo. bossora. bovis. buiso. busciu. büss. BDS (Sav.).
bussaré. busciai. buscio. bussio. busso. bussuline. buxom. bussetta sf. “pustola, furuncoletto”
L bosus. busius. BDS (Sav.).
büsciu sm. “trottola” D busselùn.
MDB (Bord.). VPL “mozzo della ruota.” buzettu sm. “vino asprigno”
büsciu agg. “privo di denaro” BDS (Sav.).
D misciu. D buzzu.
büsciua sf. “cassetta; portantina” buzilar vb. “prudere”
RAN 174. PD 119. ADG. MP 18.16 (Pigna).
D bisciua. Bussio cognome
büsciulàiu sm. “pasticciere” VTS 77 a.1511 (Sav.)
PAG 91. RCG Diz. RAN 174. PD 149, 357. REW 1361. D büsciu.
D bisciulaiu. buscelé. büscellaiu. busciolaio. busnera sf. “sacco, bisaccia”
Bùsciu top. (Diano) AG 70.42 che tesoro asai trovava/… e be ne inpi soa bus-
FCL 56. nera/ e la borsa e le man soe.
büsciu sm. “bussola ruotante per l’estrazione dei nu- FA 335: *bulginaria. SPS 130.
meri del lotto” RNB 80, RNC 21 neogr. mpouzounûra “saccoccia”, dal
PD 119. genov.
D bisciua. D burnaca. burnaira. burneira. L bulga.
bùsciura sf. “zaffo, tappo della botte” buso sm. “buco, foro”
MP 18.15 (Pigna). FPI 6892. MBV 370 a.1488 (Borgo V.) tre tinivelle grande da fare
D buxura. busi in legname.
busco sm. “cespuglio” Busso cognome
RDB 141 (V.Dartona) buscho “ramo secco” CIT 72 de VTS 99 a.1530 (Sav.).
buschi in buschi Amò, de séze in séze/ me mena e ghia per D büsciu.
tutta ra boscaggia. MNS 1.140 a.1647 (Sav.) perché al- buzo sm. “bucio, nave”
cuni di dett’arte (pignatari) vanno ad incontrare quelli che AG 43.39 ni in nave ni in buzi (rima: capuci). AG 96.9
portano buschi e legne che servono per il fuoco delle for- sum un buzo chi no e stagno/ sote l’unda serai preiso.
naci… GL 18.24 ogni busco çercando, ogni zenestra. FA 335. PAC 15 “la pronuncia doveva essere büsu”
RAN 75. D buschio. busscio. L bucius.
D büscu. büschi. Busognaschi top. “masseria nel Bosco di Savona”
busco sm. “bosco” BG 127 n. s.xvii.
PCD 36 s.xiv. D besügnaschi. bisognaschi.
D boscu. bussola sf. “portantina, lettiga”
buscö’ia sf. “truciolo” BVP 286: il termine compare per la prima volta con
PVG. questo significato in un documento dell’archivio Doria
D büsca. buscà. büscaggia. del 1591.
buscår vb. “scortecciare, squadrare (un tronco)” D bisciua.
FDT 4.27 (Triora). bussola sf. “cassetta per le collette”
D buscà. SCF 97 a.1393 se debia prendere… soldi iiij e se metan
buscu sm. “mancia, regalìa” inter una busola, e ogni domenega se ne prenda uno de
CAD. BDS (Sav.). VPL. quelli denari e se offerisse ala offerta de li poveri dela
D büscà. consortia. NAC 22 a.1539-1577 (Sav.) li detti consoli
buss 229 butt

sarano tenuti et obligati ogni giorno di sabato… manda buzümme sm. “frutta acerba di scarto”
una bussola atorno alli maestri di detta arte quali sarano BDS (Sav.). ADP (Pietra) “persona avara”
tenuti pagare… tre denari che servirano per manutentione D buzzu.
e conservatione della loro cappella. büzùn sm. “grassone”
D bisciua. BDS (Sav.).
bussolo sm. “bussolotto” D buzzu.
MNS 3.25 a.1724 (Sav.) un bussolo in cui siano descritti büzùn sm. (ornit.) “falchetto grosso”
li nomi di tutti (per una elezione). CLU.
D bisciua. büzùna sf. “qualità di uva nera molto grossa”
buzommu sm. (bot.) “salvia selvatica (Salvia PVG.
horminum L.)” D büzzu.
CAD. FPL. MLC 256. FPI 1375a. Cf. TB 17.170 gall. buzunaggia sf. “ventresca di tonno”
*bugion “fiore azzurro”. BSG 25 sgg. CAD. PAG 70.
D buxomi. D büzzu.
Bussonengo top. busura sf. “vaso, pisside”
PCT 107, 112 San Bartolomeo di Bussonengo. germ. GP 276 una busura de unguento precioxo.
Buzzoni cognome D bisciua. bussula.
PIA 69 n.28. butta sf. “incastro”
D buxoni. L (de) buzono. DVO (On.).
busta sf. “erba selvatica” D bütta.
FDT 7.70 (Triora). bütta sf. “strumento del maniscalco”
D (erba) büsta. D butta.
(erba) büsta sf. (bot.) “Andropogon v.sp.” butà/ -àe/ -ar vb. “buttare, gettare”
FPL (P.Nava). IVE 20 le tore de lo marmore… elo cum grande ira le butà
D (erba de) büstu. in terra et si le scaviçà. IVE 25 questo rey si ave tanto do-
busticà/ -char vb. “stuzzicare” lor, che ello se butà in leto, ni vorea maniar, ni beive. IVE
AG 71.45 i enimixi/ … chi no cessam bustichar/ per tirane 56 quando questi odìn questa nova, butàse zu per le scare,
a bustinar/ entre quelo eternal fogo. PRI 22 s.xvii che elli parean quasi inmocij de alegresa. PAS 35 va,
(G.Chiabrera, Sav.) e se ti ru busticchi/ curre cumme un leze, o pechaor, quante iasteme lo Segnor butava a quelli
darfin. chi ge faxeam cotanto mal. GP 275 e si me butera fora de
FA 335. RAN 104, prov. boustica. ADL (Vent.). TVD la soa terra. GP 369 e ssi buta via la monea dello prexio.
(Dolc.) “muoversi”. BDS (Sav.) “attizzare (il fuoco)” PAB 40 lo diavo chi fo da quello pareizo butao PAB 43
PVG “rovistare”. lo buta fora de lo pareizo. RDB 17 e mi semeggio a
REW/FPI 3617. Cf. BIO 256 emil. bustigher “frugare”; pointo ro foxin/ che piccando ve fasso buttà fogo. RDB
DEP piem. bustighé “stuzzicare”. 101 (B.Schenone) o butterà. CAN 1842 p.22 (Sav.) atri-
D bosticcà. buscare. busticu. desbusticà. menti a mi me pà/ che saàn sasci buttae’ in mà (provvedi-
busticu sm. “mestolo di legno” menti inutili). MCM 50 (CastelnM.) butàe. MVS (Sarz.)
MDB (Bord.). butare “mettere germogli”.
D busticà. PS 52. Cf. SAP 392 a.lomb. butar, m.s.
bustinar vb. “bruciare?” D bütà. butacasi. butàe. butu. buttüa. butüra.
AG 71.46 per tirane a bustinar/ entre quelo eternal fogo. bütà vb. “buttare, gettare, mettere germogli”
FA 335 “penare”? RDC 185 (T.Conchetta) comme un gatto d’India o buetta
büstu sm. “busto” mosco. RAN 65 s.xvii. (G.Rossi) buetto “io butto”. GL
CAD. ADG. 9.66 comme una rezegadda paroaggiœura/ questo garzon
L bustus. rebusto. se bœutta a questo lume. GL 15.34 (Vulcan) una fornaxa
(erba de) büstu sf. (bot.) “specie di erica” o pâ che sciamme a bœutte. DFC 51 ra vigna bœutta i
PVG. pampani/ brottiscian tutti ri ærbori. NPD 68 s.xix(Sav.)
buzu sm. “ventre tutti in questa direzion?/…/ gh’han quarcosa chi ghe i
MVS (Sarz.). IVI: pl. buzi “budella” bötte! CIC 71 a.1843 (Sav.) böttu (a pasta). CAN 1843
D büzzu. p.94 (Sav.) in quattru buggi, u ghe respunde u cögu/ bötu
buzzu agg. “acerbo” i raviö’, gh’è zà a câdeta au fögu. CAN 1849 p.29 (Sav.)
RAN 12 “germ.” SAP 392 a.lomb. boço m.s. “non mi me bötu zü u cappottu. RAN 174. PD 118. ADG.
arabo”. FPR 18. ALE 49: gallo-lat. *bodius “giallo”. DVO (On.). DVA (VArr.) 50 bötta “egli butta”. PVG,
[ar. busr “frutto acerbo”]. BDS (Sav.): bütà. germogliare”.
D böz. bozo. bugimassu. bugiu. buzettu. buzümme. D bötafögu. bötalogni. botasso. bötu. butà. bütòu. bütùn.
L bozus. L buttare
büzzu sm. “ventre, pancia” butà sm. “bottaio”
CLD 144. GA 15.233. PVG. FDG 153, 157. PVG.
D büza. büzarùn. buzu. büzùn. büzuna. buzunaggia. der- D bota. bottara. botaro. buterìu. L botarius.
büzà. imbüzarase. sbuzzà. L busecha. butacaso sm. “calcio, schiaffo, strattone?”
bussula/ buzula sf. “vasetto, cassetta”. AG 99.34 con pugni e pree e xasi/ danse de gran butacasi.
PAS 28 una bussula d’inguento monto sprecioso. ASF FA 335 “calci?” AGN “schiaffi?”
728 in la guarda camera de lo prefato segnor…una buzu- D butà.
la de legnami. bütaglià vb. “razzolare”
PS 109. PVP 154. TVD (Dolc.).
D bisciua. busura. buttàlega sf. “bottarga”
bussulina sf. (bot.) “Prunus spinosa” DVO (On.).
D büsciu. D butarega. bütèga
butt 230 butt

buttalìn sm. “botticella” büteghìn sm. “chiosco, banco lotto, biglietteria di


BDS (Sav.). teatro”
D butte. L bota. BDS (Sav.).
butàrega sf. “bottarga” D butega.
TVD (Dolc.). butegiar vb. “ammaccare”
D bütèga. butalega. VPL (Pigna).
butarga sf. “bottarga” butéglia sf. “bottiglia”
MVS (Sarz.). ADL (Vent.) butticula.
D bütèga. butéiga sf. “bottarga, caviale”
butasà vb. “arginare il solco” BDS, SDS (Sav.).
BDS (Var.). PVG. D bütèga.
D butassu. Buterìu top. (Alassio)
butassu sm. “vasca interrata, serbatoio” TAL 46 n.135: *bottarilis (cf. Vacaì top. *vaccarilis).
ADP (Pietra). BDS (Sav.). D butà.
D botasso. bottazzano. bottazzo. bütà. butasà. L botacius. buttexina sf. “botticella”
butte sf. “botte” RCG Diz. PVG.
CAD. PVG. D botexino. butte.
D buttalìn. buttexina. imbutaùr. bota. L butem. butezà vb. “ammaccare (frutta)”
bütéa sf. “bottega” ADL (Vent.).
FDT 7.70 (Triora) D bota. butegarse.
D butega. butezà vb. “rimbalzare”
butega sf. “bottega” BOS 155 s.xix (G.B.Vigo) poi ciöve forte, e drentu in tu
AG 138.144 e como per le contrae/ sun le butege ordenae! barcun/ buttezzan de gragnöa tütte e granette. RAN 174.
AG 138.148 de queste mercantie fine/ le butege ne stan ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
pinne. AG 138.150 gran merze in vota e in butega. NAB D buttu.
18 a.1473 maistri de larte dele berrete che tengano butega butìgia sf. “bottiglia”
in la cita de Saona. VCC 31 a.1480 (Sav.) a casa o bute- CAN 1842 p.36 (Sav.) per tutta quella seia v’assegüu/ che
ga de alcum de la dicta arte. PAD 399 a.1507 hanno fat- cangiavan buttiggia ogni pittìn.
to despachiare tutte le volte e buteghe… per metere cav- MUI 169 < butilia. ADG. PVG. MVS (Sarz.).
ali. DSP 265 ca.1560 in casa o sia in butega o volta. CSC D buteglia. L boteleira. buttilionus.
62 a.1564 (Alb.) tener buteghe aperte. AA 198 eciam fe- Buttìn top. (Diano)
ceno yudere in tute le case e buteghe de la marina porte e FCL 60 Cà de Buttìn.
stale e fenestre. RDB 46 e a ra butega in fin ne conven L botinus.
sta. MAS 297 a.1598 sarà lecito ad aprir buttega. MNS.2 butinà vb. “saccheggiare”
15 (Sav.) a.1598 possano… li detti consoli… dichiarare BDS s.xviii (Sav.).
detta buttegha non spettare al maestro che l’avesse aperta. D abbottinà. L botinum.
MNS.1 95 a.1641 doveranno prontamente congregarsi butine sf. pl. “ghette, uose”
nella chiesa di santo Pietro… per sentir la messa e vespro, BDS (Sav.).
tenendo le butteghe chiuse. butiru sm. “burro”
D bitega. botegha. bütea. bütega. butegari butegà. MVS (Sarz.).
büteghè. büteghèa. butteghette. bütteghìn. poteca. D bitiru.
L apotheca. meçabuthega. buttìnsciu agg. “gonfio”
bütéga sf. “bottega” SDS (Sav.).
CAD. PD 112, 149. ADG. RGS § 162. D besinscio. insciu.
D butega. bütiru sm. “burro”
bütèga sf. “bottarga caviale: occhi di muggine” CAD.
PAG.70. PD 135. LVO 34 < ar. batarikhu “uova di pesce D bitiru.
salate”. Cf. CIV 46 sg.: ven. botarga, prima attestazione bütòu sm. “trama della tela”
butarigus s.xiv.(Ven.). SLI 93. CAD. PAG. 159.
D buttalega. butarega. butarga. butéiga. D bütà.
butegaro sm. “bottegaio” butu sm. “germoglio”
AA 246 butegari toscani citadini de Saona. EGS 99 MVS (Sarz.).
a.1625 che sia lecito a forastieri comprar robbe e cose a Cf. CVM mil. butt m.s.
minuto da butegari. D butà.
D butega. L apothecarius. butu sm. “cicca”
butegar(se) vb. “ammaccarsi (della fruttache cade)” TVD (Dolc.).
MP 18.16 (Pigna). D butà.
D bota. butezà. buttu sm. “colpo, balzo”
butegà / büttegà sm. “bottegaio” RAN 174. MP 18.16 (Pigna). ADP (Pietra). PVG. VPL.
TL.1 351 a.1455 grandi danni a portao ali poveri butegae. D bottu. butezà. rebutu.
NPD 73 a.1843 (Sav.) pe ambisiùn de vende assè/ e pe pe buttüa/ buttüra sf. “talea”
invidia se ruvinan/ ün cun l’atru i bütteghæ’. LFL 2.21: fr. bouture. MDB (Bord.) butüra.
CAD, ADG bütegà. D butà.
D butega. bütùn sm. “gemma, germoglio”
bütteghèa sf. “bottegaia” PVG.
ADG. D bütà.
D butega. buttùn d’argentu sm. (bot.) “Ranunculus acontif-
butteghetta sf.pl. “botteguccia” olius; Bellis perennis”
RDB 106 (V.Dartona). FPL.
D butega. D bottoni. buttùn d’ôu.
butt 231 bü’xu

buttùn d’ôu sm. (bot.) “Ranunculus acris” buxinà vb. “fare rumore muovendo”
D buttun d’argentu. ADL (Vent.) REW 1369, cf. prov. bozenar, ven. buznar
butüra sf. “talea” m.s.
VPL (Vent.). buxom sm. “cespuglio”
büve vb. “bere” PAB 90 primo tempo (fa) fior(ir) buxom/ e la stai sechar
ADL (Vent.). messom.
D beive. (IVI: “buxom traduce fr. buissons”). PS 52.
büvetta sf. “mescita” D büsciu.
LFL 1.25 fr. Buxomi cognome
D bevetà. bevida. PIA 26 < arabo.
büxaccu sm. “noce guasta, bacata” D buzommu.
CAD. Buxoni cognome
Büxe top. “Buggio (Pigna)” PIA 69 n.28 “anticam. frequente a Genova. Una de-
rivazione araba (Amari) non è sicura”.
LTI 41 sg.
D buzzoni/ L (de) buzono.
D Bixe. büxu sm. “bucciolo, tipo di innesto”
Buxenga cognome GO. CAD “bocciolo”.
VTS 117 a.1530 (Sav.). bùxura sm. “zaffo, tappo della botte”
L busenga. MP 14.39 (Pigna).
buxìa sf. “bugìa, frittella dolce; macchia sulle D bùsciura.
unghie” bü’xura sf. “bussola”
ADL (Vent.). FDT.P 38 (Triora). ADL (Vent.).
D bôxìa. D bisciua.
c 232 caba

C-K
c cong. “che” (in te) Caanche top. (Diano S.Pietro)
AGL 4.17 chi vol salvar c (? lez. inc.) bon cre/ e vole c oi FCL 50.
scampassi. D calanca.
ca abbr. di cantero, “cantaro, misura di peso” cabala sf. “mucchio di covoni”
AA 210 la quale campana diseno che peza cantera desete, PCL 276 (Pigna).
sive ca 17. D capala.
D cantaro. cabàn sm. “gabbano, mantello, cappotto”
ca/ cha cong. “che” CIT 110 per stancheçça addormìo drent’un caban. CIT
AG 27.4 lavora fin che n’ai baylia/ anti cha l’ora te stra- 115 se dicæra per ommo da caban/ chi n’agge manco sâ
porti. AG 49.328 de maor honor gi zunse/ … / cha se stai pe ra pignatta. CIT 139 tutto allumescellao/ dentr’un ca-
ne fosse senza. AG 138.100 chi pu costa in veritae/ ca no ban straççao. BOS. 91 s.xvii. (G.Rossi) nuoi si vidimo in-
var una citae. AG 142.87 pezo semo ca rumenta. AG cendij de saquin,/ de letti, de straponte e de cabuoen. GL
146.86 anti ca e veieza aspeite. CR 17 la maire… lo ama- 2.89 piggiæ cose ve porzo in sto cabbàn (TT e guerra e
va pu ca le mesma. PAB 55 o e bem percassao grande di- pace in questo sen t’apporto). DFC 194 fra ra pelle e ro
scodia contra mi, per amar pu la dritura e raxom cha la cabàn.
gracia de li cortexaim. PAB 57 che aotri cha ti no te po RAN 105, 174. DVO (On.). BDS (Sav.). PVG.
exilliar. PAB 59 che cossa e-ella aotro cha mostra de mes- FAL 273. PIA 33. ALN 115. PVO 417: ar. (dal pers.)
saventura… PAB 88 lucham… dixe cha la caxom chi tu- qäba “soprabito”, cf. lat. cappa.
to vensse piaxe a dee. RDB 11 ma drento bruxo chiu cha D cabano. cabanase. L cabanus.
ro confogo. cabana sf. “capanna”
FA 335. FAS 153, 165. PS 40. AA 20 da tute bande se fazia cabane per abitare la pove-
D che. ragia. GR 36 (Tenda) non si debba estrar companaggi
ca agg., pron. “quella” delle cabane o celle.
MP 19.157 (Pigna) “antiquato”. RAN 6. PD 362 “importato”. ADG FDG 42. PVG.
ca agg. “quanto” REW 1624. DEI.1 731 s.v. capanna.
ADL (Vent.). D cabane. cabané. cabanìn. cabanùn. cavana. gabana. ca-
D quanto. magna.
ca sf. “casa” Cabana top. “masseria nel Bosco di Savona”
AG 14.79 e chi erando far se fa/ in anno novo per in ca/ FBS 52, 57 a.1723, 1760 (Sav.). FTL 175 “toponimo mol-
faiture, brevi e arlie… AG 14.470 no gi roman ni ca ni bo. to esteso”
AG 52.44 e se tu voi una ca… AG 56.194 da quela ca se cabanà(se) vb. “offuscarsi, rannuvolarsi (del cielo)”
parti alo. RDB 34 e ri corsé ne scorran fin in cà. CIC 33 NVM (Sav.). BDS (Sav.).
a.1749 (Sav.) unna cà rotta, e l’atra chi roinna. GF 9 s. xix D acabanà(se). acabanare. incabanase. cabàn.
(contad.) ün ærbu … l’è vegnüu tantu grosu che u ghe Cabane top.
feiva scüu a a ca. NTS 32 (S.Bernardo, Sav.). FTL 175 (Quil.). FCL 42
CAD “contad.” GUA 104. ADG 15 “usato dai villici”. (Cairo)
Cf. SAP 393 a.lomb. ca m.s. D cabana.
D cha de carvi. cademartori. ca giana. caza. L ca. cabané sm. “boscaiolo”
caa sf. “ciera, volto, aspetto” ADP (Pie.).
GO. CAD. RAN 16. PD 129 câ, cara (con recente ca- D cabana.
duta di -{-) dal gr. kßra “testa, faccia”. RGS § 14, lat. Cabanìn top. (Cairo)
cara. DUC.2 157 cara: facies, vultus, caput. FCL 42.
D cèa. D cabana.
caà vb. “calare, tirare le reti a terra” cabano sm. “gabbano, cappotto da marinaio”
RAN 35 caàa “calarla” (citato come forma curiosa). PGF 30 s. xv. (Alb.) item uno cabano. ASF 757 uno ca-
ADP (Pietra). bano da goardia.
D carà. Cf. AGM 783.
caagnà sf. “grossa cesta cilindrica da foraggio” D cabàn.
MVS (Sarz (Sarz.) . MCM 42 (CastelnM.) cabanùn sm “capanno, fienile”
D cavagnà. cavagno. FTL 175 n. BDS (Sav.). PVG.
caagollo sm. “chiocciola di mare” Cabanùn top. (Cairo)
NPD 59 a.1749 (Sav.) l’ostrega, o caagollo, o zin e a grit- FCL 42 Cian der Cabanùn.
ta. D cabana.
D câgollu. caragolu. cabaré sm. “vassoio per dolci o frutta”
caamà sm. “calamaro (Loligo vulgaris)” RAN 125. LFL.1 25 (fr.). H.PLOMTEUX, CON 52.
PML 379. cabaret sm. (bot.) “Asarum Europaeum”
D câmà. caramà. FPL (Nizza).
caba 233 caci

cabarettiere sm. “oste” cacha sf. “sterco”


GRD 112 (Monaco) hosti tavernari e cabarettieri. AG 14.577 lo lor vegni ge sera per a(s)cha/ per questa
D cabaretto. amara teriaca.
cabaretto sm. “taverna, locale di pubblico ritrovo” AGC legge: cacha. AGN: acha. CAD., FPI 1445a “gen.”
GRD 112 (Monaco) botteghe, osterie, taverne e cabaretti. cacca “voce infantile”
Cf. DUC.2.7 cabaretus: caupona, taberna. D ascha. cagà. L caccosus.
D cabarettiere. cacàlua sf. “galla, bacca di cipresso o ginepro”
cabassùn sm. (ittiol.) “latterino capoccione, calcinel- CAD. RAN 175. BDS (Sav.).
lo” cacao sm. (bot.) “cacao (Theobroma cacao)”
CAD. RCG 259. TTC 114 “Hepsetia Boyeri Risso”. FPL.
PML 357 “Atherina Boyeri Risso” D caccavau.
cabeccu sm. (mar.) “beccheggio” cacariellu sm. “il meridionale in genere”
BDS (Sav.). BDS (Sav.).
cabela sf. “gabella; dogana” D cagà. L cagarellus.
BL 61 a.1392 e drizame poi a comperar cabele e de ay- caccavau sm. “cacao”
tarme meiho che potesse. BL 65 a.1399 perche a questa CAD. FPL.
cabela se oservano le convencioni de li catarani e cosi le D cacao.
cacetta sf. “postazione, riparo per cacciatori”
condicioni de li franchi. PGF. 23 a.1459 se sono intro-
BDS (Sav.).
missi ad acatare cabelle.
D caccia.
REW 4648a. caccia sf. “caccia”
D desgabelà. gabelotu. L cabella. PD 336. GUA 417. ADG. FDG 191 ADL (Vent.).
cabezana sf. “colletto” D caza. cacetta. caccià.
PAS 34 cayphas se scharza tuta la cabezana. caccià vb. “cacciare”
Cf. Mt.26.65 scidit vestimenta sua BID 26 “evidente influsso toscano” ADG. FPI 1662.
PS. 52. Cf. DUC.2 238 cavezium: pars vestimenti qua RGS § 1156. ALE 421. ADL (Vent.). PVG.
collum circumamicitur, humeris inecta. D càcciua. cazar.
cabibu sm. “arabo, levantino” caciadùa sf. giaccone da cacciatore”
D gabibu. PVG.
cabilla sf. “radunanza festosa” D caciöia.
CIT 207 fa per tutto cabille/ ro grongo ra moren-a e re an- caciafrüste sf. “fionda
ghille. VPL.
POF 12. FA 355, cf. sp. cabillo, cabildo (lat. capitulum, cacialaze sm. (ornit.) “stiaccino, saltimpalo”
adunanza di religiosi). CLU.
D cabilia. L cabilla. D cazar.
cabilda sf. “combriccola” chaciar vb. “cacciare, gettare”
GL 16.17 va ra cabilda, e stan l’un l’atro accanto. COM.3 SA 240 a.1340 (Sav.) levae e chaciar e restringe tote le su-
65 tutti i sò amixi gente de spâ, che men-nan e moen, han perfluitae. PAD 387 a.1507 caciorno foco in la casaza di
fæto cabilda, armæ comme diavi. santo Francesco e la bruxorno. PAD 391 a.1507 li ca-
POF 12. PIA 55 sg. n.109. FPI 4650a “arabo”. ciorno fuoco… brusciorno.
D cabirda. gabirda. D cazar.
cabilia sf. “disordine, rissa” caciavù sm. “cacciatore”
AG 73.16 vegando le gente malvaxe/…/ far per borgi ni ADL (Vent.).
per vila/ marchesago ni cabilia/ ni andar trepando in sce- D caciòu.
ra/ che li son de tal maniera/ che per men de un dinar tal cacina sf. “calce”
or/ movem garberia e gran remor. CAR 9 a.1340 a lo Ponte de la cacina. ATA 203 a.1382
FA 335: corr. cabilla. AGC., AGN: gavilia “rissa” (Alb.) debia aver da lo comun tanta cacina quanto ge ave-
D cabilla. capiglià. L cavilla. gavilia. va mester per lo dito ponte. –– con bona cacina et bon
cabirda sf. “combriccola” saiom. ATA 204 a.1384 (Alb.) e la dita cacina sea bona
GO. RAN 174. PIA 55 sg. BDS (Sav.). e grasa.
D cabilda. D câsina.
cabocciu/ cabottu sm. “malga, ricovero alpestre” caciöia sf. “giaccone da cacciatore”
PD 128 (Loano). FPI 1662 “carniere”. FDG 126, 133.
FDT 8.67 (Triora): cf. piem. ciabot m.s.
D caciòu. caciuéia. caciadùa.
cabracciu sm. “vino o caffè aspro e spesso” caciòu sm. “cacciatore”
BDS (Sav.). PD 123, 336. PFM 126 *captiatore. FDG 191, 193 n.,
Cabris top. (Alpi Marittime, Fr.) 194, 202. OCD 25 (Campol., Masone). PVG. Plur. ca-
LAM 84. it. Cabri. ciuèi DEV 15. FDG 194 sgg.
Cabrina top. (Loano) D caciavù. ciasàyre. L cazatorem.
TCL. càciu agg. “quieto, zitto”
D caprina. crava. MP 19.157 (Pigna).
cabriolé sf. “carrozza a due posti; seggiola a brac- D quaccio.
cioli” càcciua sf. “canna allargata in cima, usata per co-
CAD. gliere i frutti sull’alto dei rami”
Ca brüxà top. (Cadibona, Sav.) CAD. FPI 1662 “gen.”
NTS.31 D caccià.
càbula sf. “cabala del lotto; macchinazione” caciücu sm. (ittiol.) “motella (Onos tricirratus)”
PD 145 “plebeo”. BDS (Sav.). AFV 416 (Vent.).
caci 234 cadr

caciuéia sf. “giaccone da cacciatore” câdera sf. “caldaia”


PD 129 (Zoagli) ROC 152 (Civezza)
D caciöia. D câdèa. câderà. câderetta. câderon. caderono.
Câdàn top. (Sav.) câderà sm. “calderaio”
NTS 30 (Montemoro, Sav.): dau Câdàn. DFC 48 un ciappuçço e un câderà.
L cadana. câderetta sf. “calderina”
cadana sf. “ruscello” COM.4 116 testi, sottotesti, câderoìn, câderette…
VPL (Alb.). D câdera.
câdàine/ câdane/ câdannnie sf. pl. “caldane, rosso- câderòn/ câderùn sm. “calderone”
ri, bollicine sulla pelle prodotte dal sudore”
COM.4 116 testi, sottotesti, câderoìn, câderette…
PVG câdàine. GO câdane; câdannie. GA 13.199; ADG;
BDS (Sav.) câdane AAG 120 sg. câderuìn.
D câdasci. câdu. caudane. D câdiùn.
câdasci sm. pl. “caldane” caderono sm. “calderone”
BDS (Sav.). PSG 384 a.1513 item pro caderono uno per la peixe.
D câdaine. D câdera. L calderonus.
cadastru sm. “catasto” Ca destrüta top. (Lavagnola Sav.)
CAD. ADL (Vent.). BDS (Sav.). NTS 31.
CLD 111 *capitastrum. PD 345 “dotto”. RGS § 333 a.it. câdeta sf. “caldaia, pentola”
catastico, con epentesi di -r-. CIV 57 sgg.: ven. catastico CIC 71 a.1843 (Sav.) böttu i raviö’, gh’è za a ca^deta au
< gr. katßstikon s.xii. Cf. CVM mil. cadastrìn. fögu.
L catastrum. D câdèa.
câdèa sf. “caldaia” Caddexi top. “Cadice (Spa.)”
RAN 98. ADG. FDG 255. GL 15.24 ra gran çittæ de Caddexi.
Cf. MUI 119 caldiera. CVM mil. coldera. PD 139.
D câdera. câdeta. câdià. câdiùn. caldaro. caldera. cardea. L cadexe.
caudeira. caudera. ciaudiera. L caldaria. caldera. câdià sm. “calderaio”
Cha de carvi top. (Celle) ADG.
RPV 294 a.1590 (Celle) una spiageta detta la spiaggia D câdèa. calderaio. L calderarius.
della madona de cha de carvi. Cadibona top. (Sav.)
D ca. NTS 8.
cadellar vb. “guidare”
câdièa sf. “diaframma (nei bovini)”
PAB 69 pocha fe e constancia te cadella.
PS.10, 52. REW 1632, 1636. CAD.
D cadelu. candelar. L cadellare. Cà di ferré top. “masseria nel bosco di Savona”
cadellu sm. (t.t., cartiera) “perno della stanga” BG 127 n. s. xvii. NTS 31. FTL 197 sg.
CAD. Cadighiara top.
(a) cadelu loc. “a segno, a partito, a dovere” FTL 29.
CAD. GO. BDS (Sav.). D ghiara.
PSE 246. GA 13.199. REW 1636, 1763. PVG s.v. gade- câdiùn sm. “calderone”
lu. D câdèa. câderùn. caidiùn. coudeiùn. L calderonus.
D cadellar. L cadellare. cado agg.,sm. “caldo”
Cademartori cognome AG 39.7 sostegnando freido e cado. IVE 9 e questi pin
VTS 84 a.1530 (Sav.) sum de una cada infidelitae. RDB 15 rente ho ro cado chi
D ca. me dà dorò.
cadena sf. “catena” FAS 151.
ASF 746 una cadena de ferro. RAN 78 a.1750. D câdu.
PD 111, 352, 360. ADG. RGS § 79, 223. BDB 269 cadré sm. “piastrella”
(Bonif.) PVG. TVD (Dolc.).
D cadenasa. caena. chainna. cainelu. carea. catheneta D quairo. L quadrellus.
chenna. descaenao. L cathena. cadrea sf. “sedia a braccioli, poltrona”
cadena sf. “trave dell’ossatura della galea” ASF 722 cadre da homo grandi octo. ASF 725 una cadrea
PSG 382 sg. a.1512 le cadene sotto coverta per contra la
de camera coperta de pano rosso. ASF 727 una cadrea de
incenta per remesare la galea siano de serriole de fo ove-
veluto verde da homo cum le sue giande.
ro de pino. –– cadene septe per banda chiavate a la incen-
ta, chi monteno sopra la tapera cum li soi ganchii per la D carega.
sartia. cadrega sf. “sedia a braccioli, poltrona””
VPM 28 fr. cadène, m.s., dal ven. o dal gen. RPC 44 a.1743 (Alb.) 9 cadreghe all’imperiale di vac-
cadenasa/ cadenaso/ cadenazo sf. “catenaccio” chetta.
MBV 370 a.1488 (Borgo Valditaro) cadenazi de ferro con ALE 88.
li soy anelli. ASF 753 sg. sei ferrate grosse a le hercher D carega.
con le sue chiave cadenase et chiavadura. –– ferrate nove cadreghìn sm. “poltrona dei potenti”
con soe chiave et cadenassi. BDS (Sav.).
D cadena. cainassu. D carega. careghìn.
cadeneta sf. “catenella” cadru sm. “quadro”
AA 144 una cadeneta per lo vesco de lotone dorata. MP 19.157 (Pigna). Cf. GUA 560.
D catheneta. D quadru.
câdu 235 cagà

câdu ag., sm. “caldo” Caffaraccia top. (Bedonia)


GUA 104, 110, 113, 440, 540. BLV 120. RGS § 17. EOL 23.
ADG. PFM 126. FDG 244. VPL. PVG. BDB 269 L cafaratius.
(Bonif.). OCD 26 (Campoligure, Masone) cådu. Caffarasca top. (V.Taro)
D câdane. cado. caldo. caodo. caudo. ciaud. scadar. L cal- EOL 23.
lidus. Caffarena top. (Gen.)
caducho agg. “caduco” CL 14. F.AGENO, AGI 43 (1958) 65.
IVE 83 fraeli me, no ve curaj de questa vita caducha, ni L cafaraina.
de le mutacioni de lo mondo. Caffareno top. (V.Scrivia)
caega sf. “asta, pubblico incanto” EOL 23.
GO. PIA 40 L caffarainus.
D calega. Caffaro top. “torrente delle Alpi bresciane”
caegà sm. “calzolaio” EOL 23.
MUI 141. AAG 115. RAN 8, 19. FPR. n.24. PD 151. L cafarus.
GUA 399. ADG. PVG. câfatà vb. “calafatare”
D caigà. calegaro. calegå’ caliér. caregà. L calegarem. ca- CAD. RAN 175.
legarius. caliga. D câfattu. scalfatume.
caegàia/ caeghèa sf. (bot.) “parietaria (Parietaria of- câfattu sm. “calafato”
ficinalis; Hyoscyamus L.)” CAD. PD 135.
PVG: caegàia lat. s. vi. “caliculata”. FPL (Cogorno) cae- D câfatà. câfètu. calefatto. carafatto. L calafatus.
ghèa. cafè sm. “caffè”
ALE 71 “lig.” PD 114 n. FDG 185. PVG. LVO 27 “turco, dall’arabo”
D canigèa. D cafeté. cafetéa.
caélu sm “capello” cafeté sm. “caffettiere”
PD 347 caéli, cæli“si diceva mezzo secolo fa per cavelli”, PD 108: -eriu.
CAD 78.. D cafè. cafetéa.
D cavellu. (a) scciancacaèli. cafetéa/ cafetéira sf. “caffettiera”
caena sf. “catena” PD 109 cafetea. PRA 373 (Bussana) cafetéira.
AG 4.26 ogni pena/ e de prexon e de caena. D cafeté.
MUI. 117. FAS 143. câfètu sm. “calafato”
D cadena. chenna. ADP (Pietra).
caena sf. “tralcio di vite” D câfattu.
GSB 102 (Bussana). cafexeto sm. “misura granaria”
L cathena. B.LUPPI, AMSSSP n.s. 4 (1970-71) 81: < ar. qufiz m.s.
caena sf. “carena” D capisio. capizo. L caffexetum. cafexus. capitius.
GO. CAD. RAN 16. Cf. PD 116 sg. FPI 1693.
cafìn sm. “negro”
D carena.
BDS (Sav.). SDS (Sav.).
caené sm. “anello della catena”
D cafùn.
TVD (Dolc.).
caffonento agg. “nero, tinto di nero”
D cainelu. careér.
caer vb. “cadere” DFC 48 passa un moro caffonento/ de Milan… (uno spaz-
AG 136.139 per no caer in darmaio. zacamino). DFC 71 un morrin chi è caffonento.
PS 30 caéj. D cafùn.
D cair. cafosci sm. “negro”
caésa sf. “carezza” DFC 34 un chi ve pà cafosci tutto tento. COM.6 53 un
PVG. canterà de figgia brutta comme cafosci.
D caesà. càisa. careçça. L caressa. D cafusci.
caesà/ caezà vb. “accarezzare, vezzeggiare” cafùn sm. “cafro, negro”
BDS (Sav.) caesà. PVG caezà. CAD.
D caesa. caezùn. cafùn sm. “fuliggine; fumaggine dell’olivo e di altre
caestiuzu/ caestuzu agg. “taccagno, avaro” piante”
GO. caestiuzu. GFM 5 sg. caestuzu: lat. *carestus “ca- PVG. LVO 17 < ar.
restia”. Cf. P.SEGNERI, Il cristiano istruito, a.1686, D cafìn. caffonento. cafusci.
I.17.18 gli anni son carestosi. BDS (Sav.) caestiuzu. cafusci sm. “negro”
V.ULBRICH, ROM 8 (1879) 264. GO néigru cumme cafusci. RAN 175.
D caistiuzu. caistriusu. carestiusu. L caristia. D cafùn. cafosci.
caezùn sm. “beniamino” cagà vb. “cacare, defecare”
FPI 1725. RDB 37 e quaxi ogni personna…/ caga in arinto, e in oro
D caesà. vuoè mangià. RDB 74 e no vorei cagà chiu senza lume.
caéta sf. “il residuo dello spago impeciato con cui si RDB 80 voi no ve crei Minetta ro mè cuò/ che per voi not-
sono cucite le scarpe” te e dì caghe bruxiao? RDB 105 (V.Dartona) e che pe ra
CAD. so donna o sente affanno/ che quasi s’o no caga… RDB
Cafa top. “Caffa” 151 (V.Dartona) cagà ro sciaou (spirò). COM.4 108 ti me
AG 49.71 stagando in Peyra o in Cafa. poæri ro sciò Fabriçio cagao e spuao, no ghè differença,
L caffa. comme da doe goççe d’ægua. GL 7.96 o gh’allivella sciu
Cafaggio top. re ciote un taggio (un fendente) / ch’o ne cagò bruxoi,
BLG 55. PCT 100 germ. *gahagi. mangiando l’aggio. PVG. VPL.
D caggiu. gazzo. L cafagium. MUI 202. REW 1443.
caga 236 cagn

D cacha. cacariellu. cagabasciu. cagabrussu. cagaciàn. ca- què Caghé. GL 1.52 che s’ascondan perdoa quelli caghé/
gadù. cagainìu. cagapuli. cagarela. cagasappe. cagastrasse. ch’en scriti intr’i romanzi.
cagatriu. caghé. caghetta. cagùn. cogasango. incagase. sca- PRA 384.
gabasciu. scagaboggia. scagaggia. sconcagà. L cagazo. D cagà.
cagabasciu sm. (bot.) “Solanum nigrum” caghetta sf. “diarrea”
FPL (V.Polcevera) GO “soccorrenza”. BDS (Sav.). PVG.
D cagà. scagabasciu. D cagà.
cagabrussu sm. “persona timida, paurosa” Ca giana top. (Sav., tra S.Nazario e Repusseno)
DVA (VArr.). NTS 31.
D cagà. D gianu.
cagaciàn sm. “posapiano” Caggiu top. “monte fra Perinaldo e Sanremo”
BDS (Sav.). CL 16. LTI 42 n.29: n. molto antico, non trova spiega-
D cagà. zione romanza. Forse gaggiu < *gahagi, REW 3636.
cagadù sm. “cesso” BLG 55
BDS (Sav.). PVG. D cafaggio.
D cagà. cagaù. cagavue. càgliara sf. (ornit.) “quaglia”
cagaella sf. “sterco di capra o di coniglio”
REW 2004. MP 19.158 (Pigna) coacula + papara. ADL
ADP (Pietra). PVG “pantaloni che arrivano sotto il gi-
nocchio” (Vent.) onomatop. CLU (Riv. Pon.). VPL.
D cagarela. D quagia.
cagainìu sm. “ultimo nato, beniamino della famiglia, cagliaré sm. (ornit.) “re di quaglie”
viziato” ADL (Vent.).
RAN 105 cf. prov. cagonieu, cagonis. PD 353 “caga in D quagia.
niu”. FPI 1443, cf. cal. cacanidu m.s. PVG. cagliu sm. “caglio”
D cagà. caganidu. caganìu. scaganìu.scaghignìo. . REW 2006. ADL (Vent.) coagulu.
Ca gamoggia top. (Taro Sup.) D quagettu. L caliatus.
EOL 23: Casa Camoglia cagliurà sf. (ornit.) “re di quaglie”
D camogi. GNB 223 (Bord.). CLU (Riv. Pon.).
caganidu/ caganìu “ultimo nato” cagna sf. “cagna”
MVS (Sarz.) caganidu. FDT 8.67 (Triora), ADP (Pietra) CAD. ADG. FDG 159.
caganìu. D cagnazza. can.
D cagainìu. cagna sf. “calura meridiana”
cagapulu sm. “frutto del biancospino” CIT 112 vegni cara a passà l’ora dra cagna/ che a l’ombra
PVG. ri pescoei son tutti futi.
D cagà. cagna sf. “tiracerchio, strumento dei bottai”
cagapùsia sf. (bot.) “catapuzza, euforbia” ASF 756 una cagna da botte.
FPI 1443. PAG 100. DVO (On.). GRD 112. “cagna da serci”.
D catapuzia. PVG.
cagarela sf. “sterco di capra” cagna sf. “fioritura del vino”
ADL (Vent.). BNL (Perinaldo). PVG.
D cagaella. cagà. D cane. cannie.
cagasappe sm. “uccello non identificato” cagna esclam. eufem.
CLU (Arenzano). RDB 67 ‘cagna’ (dissi)… CIT 290 cagna (dissi)… PRP
D cagà. 358 cagna, t’hai ben dro latin… impreso.
Cagastrasse sm. “nome di uno dei tre cannoni posti cagnara sf. “baruffa, trambusto”
sul Capo di Bordighera”
CAD. BDS (Sav.). PVG. anche: “cosa da nulla”.
ADL (Vent.): gli altri due sono Bötafögu e Bötalogni.
D cagà. D can.
cagatrìu sm. “persona meschina” cagnaru sm. “telone teso sul boccaporto o sullo sca-
ADL (Vent.) “trito”. landrone; giaccone impermeabile foderato”
D cagà. BDS (Sav.).
cagaù sm. “cesso” cagnassa sf. “palamito”
ADL (Vent.). PPV 88 n. (PortoV.)
D cagadù. L cagnazarollus.
cagavue sm. “buco sovrastante la stalla, coperto da cagnassa sf. (ittiol.) “pesce lamia”
un tappo con manico di legno, usato come cesso” PML 357 galeo cane (Galeus canis L.). TTC 66 cagne-
FDT.P 38 (Triora). sca (Galeorchinus galeus L.).
D cagadù. RCG 261. BDS (Sav.).
cage vb. “cadere” D cagnassùn. can.
MP 19.157 (Pigna) . FPI 1451. cagnazza sf. “cagna” epiteto ingiurioso rivolto a una
D caze. donna
caghé sm. “bambino presuntuoso; persona dappoco” CIC 29 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) cagnazza, traditora, lo-
RDB 23 e può che da tutt’homo noi caghé/ aura fà se la- zenghera.
sciemo tante offeise… RDB 101 (B.Schenone) esto ca- D cagna.
ghé. CIT 304 (B.Cigala) o tira çerte frecce, esto caghé/ da cagnastrùn sm. “omaccione”
figgioeu, comme o l’è, sença pensà (Cupido). PRP 361 GO. CAD. BDS (Sav.).
(7.13) quello amò che va imbindao/ … / o se caccia intro PD 363: canestrone? GA 13.38 *cabastrone < bastraco-
cervello / que Fraschetta, e que Piscé/ quello Guerzo, e ne REW 980.2
cagn 237 caic

cagnassùn sm. (ittiol.) “galeo cane (Galeus canis L.)’ cai sm. “quaglio”
PML 357. BDS (Sav.) “pesce lamia”. FPI 1584a (Gen.) PCL 277 (Arg.)
“ghiozzo”. D quagettu.
D cagnassa. cài! esclam. eufem.
cagnassùn de fundu sm. “pescecane” PVG “tipo isolato di origine ignota”
TTC 62 (Gen.) Charcharias ferox Risso. PML 357 caì/-r vb. “cadere”
“odontaspe feroce, cagnesca grande (Odontaspis ferox AG 34.3 monto n‘o visto cair/ per tener tropo aota riva.
Agass., Carcharodon Rondeletii M.H.) AG 39.105 questo mondo travaiao/ de cair sempre apa-
D cagnassa.
reiao. AG 53.240 e meritam la zu cair. IVE 4 chi ha iu-
cagneirö’ sm. “grillotalpa”
MDB (Bord.). (Bord.) stixia no po chay che de lo irze (sollevi, rialzi). IVE 17 de
D can. no laxa mai chair la persona in pecao. PAB quello chi de
Cagnes-sur-mer top. (Alpi Marittime, Fr) chair, o no se po sostegnir. PAB 83 la coronna de pordo-
LAM 85 it. Cagna. mo no po chair.
L cagna. FORME:
cagnettu sm. (bot.) “Fumaria capreolata v. sp.” Indic.impf. 3.sg. caia AG 16.251
FPL (Noli) err: cagnett. (rima: axeveriva)
D cagnöe. can. caiva GP 286. PS 30 s.xiv.
cagnettu sm. “grillotalpa” perf. 1.sg. caiti CBL 350 PS 30
DVO (On.). 2.sg. caisti AG 143.71 (rima: falisti)
D cagnö’. can. cf. PS 14,24,30
cagnìn sm. “cagnolino” cheisti IVE 66.
FDG 159, 166 canjìn. 3.sg. caite GP 285.
D can. cayte PAS 29. PEG 41
cagnìn agg. “rabbioso” chaite PAB 80.MAC 171
GL 15.12 e int’re quelle remæ’ streite e cagnin-e/ fa ri (PS 30).
banchi scroscì con ra curatta. cheite PAB 51. IVE 55, 92.
cagnhio sm. “cambio” PS 24 s.xiv.
SAL 7 n.n. a.1584 no vegno za… perché aspette vendetta (PS 1, 30)
da quell’engiuria che m’è steta feta… ma te prego ben che 1.pl. cheitemo PS 25 s.xiv.
in cagnhio ti me mostri como ti fè…
3.pl. caitem PAB 45.
D cangio.
cagnö’ sm. “cagnolino; grillotalpa; pesce di fiume” caiten GP 283 (FAS 160)
ADL (Vent.). cheitem PAB 40 (PS 25, 30).
D cagnettu. cagnol. cagnor. Ptc. caito AG 36.11. PAB 40
cagnöa sf. (bot.) “Fumaria officinalis L.” (PRR 485. PS 27,30.
MLC 225. FPL (Cogorno). FAS 154. RGS § 621).
D cagnett. can. caitu MP 19.158 (Pigna)
cagnol/ cagnor sm. “cagnolino” cheito PAB 89 pl. cheiti
CEB 358 li cagnoy franceschi lassa a li iheregi et a le re- CAN 1845 p.81 (Sav.)
gine (testo lat. “caniculos valde parvos”). MP 19.159 pl. cheiti.
(Pigna) cagnol. PS 33, 52 –eolu. CR 20 cheita. PS 30.
D cagnö’ (E.G.PARODI, ROM 19
cagnotta sf. “spesa per il noleggio di carte da gioco” (1890) 485.)
DGL (Gen.): voce gergale. (C.SALVIONI, RIL s.2 v. 37
cagnulìn sm. (ittiol.) “pesce bove” (1904) 527.)
PML 357 “lamiola, pesce manzo (Notidanus cinereus cheitu PD 122. FDG 143, 230,
Cuv.). TTC 61 “notidano cinereo (Heptzanchias Perlo 234. ADG.
Bonn.) cheuto IVE 55.
RCG 259. FA 335 sg. FAS 154, 162. PS 27, 30.
D can. L cagnolinus. D acheito. caer. cheir. desschair. caze. scheyto.
cagnume sm. “canaglia” epiteto ingiurioso. caià vb. “calare le reti da pesca”
RDB 105 (V.Dartona) quella cagnume (riferito a una BDS (Sav.).
donna).
D carà.
D can.
chagnunchena pron. “chiunque” caiche agg. “qualche”
ATA 203 a.1382 (Alb.) cagnunchena che plendera a far lo LP 24 (Isolabona, Rocchetta Nervina, Castelvittorio,
dito ponte… Dolceacqua).
ATT 57. D qualche.
D ciascaum. caiche couza sg. “qualcosa”
câgollu sm. “cerizio, chiocciola di mare (Cerithium)” LP 25 (Isolabona)
RAN 19, 98. PML 379. BDS (Sav.). D quarcoza.
D caagollo. caragolu. caiciu sm. “specie di barca”
cagùn sm. “persona pusillanime” RAN 44. BDS (Sav.). LVO 28 “caicco” “turco di deri-
RAN 98. vaz. araba”.
D cagà. L cagonus. caicosa/ caicouza sf. “qualcosa”
Caille top. (Alpi Marittime, Fr.) LP 24 sg. (Vent., Bord.).
LAM 85 it. Caglia. D quarcoza.
chai 238 cais

chaidejar vb. “importunare, provocare” cainaggiu sm. “carenaggio”


RV 16 s. xii. jujar voi no sei corteso/ que me chaidejai de PD 151.
zo/ che negota no faro. D carena.
PAL 12, 15 n. 6,7: “forse chaitejai (-d- per –t- per errore cainassu sm. “catenaccio, chiavistello”
dei copisti?): è questo l’elemento dialettale più spiccato PD 151. BDS (Sav.).
del Contrasto”. MB 154 n.127. D cadenasso.
D piaezar. cainelu sm. “anello infisso nel muro, cui si legavano
caidiùn sm. “calderone, paiolo” i quadrupedi”
PVG. ADL (Vent.) cadena + anellu.
D câdiùn. D cadena. caené. canielu. careér.
cajeta sf. “sanguinaccio” caiornia sf. (mar.) “grosso paranco”
VPL (Sanr.). RAN 176 cf. fr. caliorne.
càiga sf. “asta, pubblico incanto” D caiurnu. caliorna.
BDS (Sav.). SDS (Sav.) “asta del Monte di Pietà” càira sf. “tarlo del legno”
D calega. VPL.
caigà sm. “seggiolaio, impagliatore di sedie” chayramenti avv. “chiaramente”
BDS (Sav.). IVE 68 che mi mesteso avanti che morio faro chayramen-
D carega. ti vey queste parole.
caigà sm. “calzolaio” cairega sf. “sedia
ADP (Pietra). MP 19.157 (Pigna) ADL (Airole, Pigna).
D caegà. D carega.
(erba) caighèa sf. (bot.) “Parietaria officinalis” Cairo top. “Cairo”
MLC 262 (Chiav.) herba calicaria (dimin. di calix). Gr. A.M.DE MONTE, Diva virgo savonensis, Roma 1726
úlxành (= parietaria, Cod. Dioscoride, s.vi. E.V.). ALE p.162: hic erat saonensis… redibat canalico, sic latini, in-
71. colae cairo vocant.
D canigèa. D cario. L carium.
Caighèi top. (Diano S.Pietro) Cairòs top. (V.Roja)
FCL 61. in Caighèi. CL 8. LTI 42 sg.
D caegà. D cairo.
caìggia sf. “caviglia, cavicchio per fissare ipali da vi- Cairosio/ Cairoso cognome
gna” VTS 90 n. a.1526 (Sav.) Cairosio. VTS 118 a.1530 (Sav.)
ADP (Pietra). PVG. Cairoso.
D caviggia. D cairoso.
caigiöa sf. “fettuccia per orli” càiru sm. “pietra squadrata”
PVG (erroneam. connesso con caviglia). MP 19.157 (Pigna) “pietra miliare; pietra per gioco di ra-
D cavegiera. gazzi”
caignàn top. “Carignano (Gen.)” ADL (Vent.) “pietra squadrata, davanzale”
RAN 15. CTL 18. PD 348 “plebeo”. ADG. FPI 6921 “lig.”
D calignano. D quairo.
cairùn sm. “tarlo degli alberi”
càila/ cailu sf. “capezzolo”
ADL (Vent.). “carie”
PVG: REW 1636.
Cf. CVM mil. cajrö’ “tarlo, tarma”
D carila. gaelu. ghèla. L cairolus.”
càilu sm. “capello” càisa sf. “carezza”
PVG. SDS (Sav.).
D cavellu. D caesa.
caimacàn “capo, governatore” caisa sf. “casa”
PIA 49 < arabo. LVO 60 < turco. BDS (Sav.): “detto IVE 25 s’apareia de andargi a caisa.
scherzosam. di chi si dà arie di comando” D caza.
Caimi cognome Caisano top. (V.Varenna, Pegli)
PIA 71: possibile derivaz. dall’arabo, anziché da Caino. RVV 59 a.1798 Caisano: dial. in Scaizàn: sembra top.
L caym. prediale o fondiario rom.: da un gent. Calidius?
caìn sm. “capezzolo” D scaizàn.
ADP (Pietra). càize sf. “caliggine, fuliggine”
D cavìn. gaelu. CAN 1843 p. 42 (Sav.) ma sun lümmi che fan fümme/ e
caìn sm. “pronostico per l’anno nuovo” da càize in quantitè.
BDS (Sav.): fa i caìn “contad., antiq.” PVG < calende? MUI 141 caìze. AAG 127. PD 120, 353 carizze. GA
D calende. 13.39 (REW 1516) ADG. FDG 138.
càina sf. “carena, chiglia” D càizene. carige. cariggine. carizze.
NVM (Sav.). càizene sf. “fuliggine”
D carena. PVG.
chainna sf. “catena” D caize. cariggine.
PAB 65 ni possansa fa vencer si messmo ni desligar de le caìstia sf. “persona avara”
chainne de fellonia. PAB 83 preisso e ligao de chainne/ ADP (Pietra).
de le vir cosse terrenne. GP 380 e ssi li liga cun grosse D caristria.
cayne de ferro. caistiusu/ caistriusu agg. “avaro, taccagno”
PCD 35 caina. Cf. SAP 2.218 a.lomb. cainna. PD 140, 345. FPI 1694a.
D cadena. chenna. D caestuzu. caristria.
cait 239 cala

caitè sf. “carità” calabà sf. “strepito, baccano”


CAN 1842 p. 27 a.1842 (Sav.) anzi saiva necessaiu/ ciù CAD. RAN 44 “ar. galabà”. BDS (Sav.).
che u pan, che ün pruprietaiu/ se truvasse de caitè/ ch’im- D galabà.
pegnassse i so dinè/ a tià sciü di mezzanetti/ propriu ap- calabassa sf. “lucciola”
posta pei despeè… ALE 86: cf. scarlabàscia: postula un *catabasia, gr. ka-
PD 141. ADG. PVG. tabasàa “folgore”.
D carita. caritae. caritai. caritè. cariteiver. cartae. D cari- D scarlabascia.
tatem. calabertìn sm. “soldo, moneta; cosa di nessun valo-
caito sm. “contesa” re”
AG 57.8 lo bruxor/ chi in Toscanna e contraito/ de che e COM.1 76 a.1772 non ho de dà un calabertìn a nisciùn (la
faito campium/ lo frae de quelo gram baron/ tuto ordenao data del testo fa escludere il riferimento a moneta di
per lo gram caito. Carlo Alberto di Savoia)
FA 336: ciaito “placito” FAS 151, 153. CAD.
D cæto. Calabria top. (V.Scrivia)
càiula sf. (ornit.) “quaglia” SPL 738: “fattucchiera”
FPI 2004 (Bord.)
D scalabrìn. L calavria.
D quagia.
calada sf. “calata, banchina del porto”
caiùrnia/ caiurnu sf/m (ornit.) “averla (Lanius v.sp.)”
AA 42 e in uno istante tuta la calada e la muragia fde la
ADP (Pietra) caiurnia. CAD, PVG caiurnu.
D caiorna. marina furono piene de citadini armati… AA 77 e ionti
caiurnu testa russa sm. “Lanius auriculatus” che furono a la sima de la calada… CIT 262 zà per fàve
BUL 379. fa stradda/ galoppo a ra caladda.
caixo/ caixu sm. “caso” RAN 98. LVO “arabo”
PRP 340 succedesse/ un’atro caixo giusto, e foscia pezo. D caladìn. caràr. L calada. calata.
PRA 374. ADL (Vent.) caixu < *casiu. calada sf. “confusione, schiamazzo”
D caxu. GL 5.29 ni d’animo o se perde, ni coraggio/ ni manco a
cal vb. sta caladda lé o sintriga. COM 4.88 questa non è ra ma-
AG 145.19 bona e forte nave/… iava ben e cal e peiga. nera de vegnì in caza dri galantommi, a sciarattà un pove-
PS 52, AGC, AGN ad loc.: calcà “stoppata nelle commes- ro marotto, e a fà tanta caladda.
sure, calafatata”; oppure, forse, “pialla” (cial). GO. RAN 176. PD 155 “vanteria”
D calcà. calcao. L calcare. caladìn sm. “monello della contrada della darsena”
cala sf. “calata delle reti da pesca” BDS, SDS (Sav.).
MNS.1 145 a.1577 (Sav.) se… prenderanno pesci che sia- D calada.
no per ogi cala in quantità de rubi 50 abasso… MNS.1 calamandrìa sf. (bot.) “camedrio”
148 a.1611 (Sav.) la quinta cala del torato duri insino alla FPI 1859 “Chamaedrys”. FPL (Nizza) “Teucrium
crosa di Bava. MNS.1 151 a.1624 (Sav.) e parendo laser- Chamaedrys”
ti non vi possino calar rastelli per non rompere dette cale. D caramandrina.
D cara. L cala. calamaro sm. “calamaio”
cala sf. “tratto di mare dove si calano le reti da pe- ASF 739 un calamaro quadro fornito cum un temperato-
sca” re… tesauriete dorate. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) callamari
MNS.1 147 a. 1598 (Sav.) coloro che haveranno la cala penaroli”.
così della prima come della seconda alla foce, nessun’al- D caramà.
tro possa darli impedimento. –– a.1611 (Sav.) coloro a’ calamia sf. “calamita”
quali toccherà la cala della foce… MNS.1 151 a.1624 che RAN 98 “ant. gen.”
la cala della piaggetta sia libera a’ cittadini, salvo che in D caramia.
tempo dei tonni e paramie. calamitta sf. “bussola”
cala sf. “zeppa” CIT.A 109 per scriveve ra mæ marinaria/ …/ se miro o
ADL (Vent.). carta(carta nautica) o calamitta.
callà vb. “tacere” PD 155.
CIT 77 tutte queste rænette e questi baggi/ chi poæran D caramia.
condannæ per so destin/ a non callà de seira e de matìn/ a
calamo sm. “penna per scrivere”
no fà dì e nœutte atro che sbraggi… (IVI, n.: sp. callar).
RAN 92. TL.2 316 a.1464 la qual cossa ve incaricamo quanto cum
calà sf. “calastra, sedia della botte” il calamo si po scrivere.
VPL. calanca/ calancu sf/m. “calanco, scoscendimento di
calà/ -ar vb. “scendere; calare (reti o attrezzi da pe- terreno”; stretta insenatura marina”
sca)” MOV 198 La Bufera. “Il ventaglio” luce la madreperla,
PAD 478 a.1506 (Sanr.) disse… che lo secondo dì se- la calanca/ vertiginosa inghiotte ancora vittime. RAN
guente vegnireiva a la Torbia e che se chalereiva tanto 176 calanca. ADL (Vent.) calancu.
basso che uno di noi porreiva andarge a parlare. MNS.1 REW 1485a. V.BERTOLDI, SMA 512 sg.: gallico? SMB
151 a.624 (Sav.) che la cala della piaggetta sia libera a cit- 126: “-anca elemento di sostrato”. HAW 59 ÷ lat. calare
tadini… e parendo laserti non vi possino calar rastelli per PSP 74: “-anco prerom., forse ligure”. FTL 31. Cf. BIO
non rompere dette cale. 256 bol. calanc “frana”.
PCL 276 (Arg.). PVG calà. D caanche. calancu. caranca. carancùn. L calancha. ca-
D carà. ranche.
callà sf. “callaia, strusa nella neve” calandortu sm. “persona grossa e goffa”
GO. MP 19.158 (Pigna).
cala 240 cald

calandra sf. (ornit.) “allodola (Alauda calandra L.)” Calcagno cognome


PAG 240. BUL 419. CLU. VTS 93 a.1530 (Sav.).
ALE 63, 66 : dal gr. kßlandroj “allodola” attraverso il D carcagno. L calcaneus.
lat. region. *calandra. calcao agg. (mar.) “stoppato nelle commessure, calafa-
D calandria. L (de) calandria. tato”
calandre sf. pl. “calende, pronostico per l’anno nuo- AG 133.44 che tar nave par ben compia/ e ben conza e
vo” ben fornia/ se un picen pertuso g’e/ chi guari ben calcao
BDS (Sav.). no e… AGC 145.19 bona e forte nave/ iava ben e calca
D calende. (ms.: cal) e peiga.
Calandre/ Calandri top. (Vent.) FA 336. Cf. DNB 19 a.1182 navis bene calcata et pega-
ADL (Vent.). ta.
calandria sf. “allodola” D cal. calcà
CLU (Pietra). Calcarelli top.
D calandra. L (de) calandria. FTL 32.
calàndria sf. “calende (primi dodici giorni dell’an- D carcare.
no), pronostico per l’anno nuovo” calce sf. “base del tronco dell’albero”
VPL (Arenz.) RII 10 (1955) 50 a.1662 (Alb.) chi sarà trovato a tagliare
(erba) calandrina sf. (bot.) “Teucrium chamaedrys” legnami da garibo di calce o cima incorra nella pena…
FPL. D câsa. câsu. L calcem.
càllaro / càlaru sm. “gioco infantile, castellino di no- calcese sm. (mar.) “calcese, estremità superiore del-
ci o castagne” l’albero della nave, con una puleggia per issare le vele”
DFC 60 che mi ghe prego un cancaro/ che ghe rozigge o VIA 94 a.1476 (Sav.) item tallie de diversi maignere, ar-
stoeumago/ a chi desfè ro callaro/ dro nostro primo amò. ganelle et calcexi per il fornimento de gallee dece.
COM.2.17 donna… chi passa ri trent’anni forsi appenn-a DEI 1.673 s.v. calcese lat. carchesium < gr. karcøsion
d’un callaro e ro botto. VPL càlaru. (voce mediterr.?)“vaso alto e sottile”.
D càlau. D calsese.
calarüu agg. “sodo, fresco, cotto al dente” calche agg. “qualche”
DVA (VArr.). PSE 253 (Ponente lig.). VPL. AG 14.174 per calche atra voluntae/ donde no e necessi-
D calöiu. càlou. tae. AG 26.7 semper m’aguaita in calche canto.
calastra sf. “sostegno per le botti in cantina” D qualche.
COM 3.116 (denaro nascosto) in cantin-a… sotto quella Calchera elem. top.
callastra vexìn a ra porta. RCG Diz. BDS (Sav.) calastre. FTL 32 Casa Calchera.
D câstra. L calasta. D carcare.
calata sf. “calata, banchina del porto” calcia sf. “calza”
A.M.DE MONTE, Diva virgo savonensis, Roma 1726, 176 DPC 173 ca.1180 (Sav.) duo paria de calce. BOV 538
sg. hi deambulabant in ponte ex descensu qui fit ex navi- a.1531 (Sav.) che non possino portar berrette de veluto,
giis in terram, vernacula lingua vocato calata, per quem scarpe de veluto, calcie o cossali cum recami de nissuna
habetur ingressus in civitatem, et cuius crepidini ex una sorte d’oro o seta.
parte applicantur triremes et navigia, et ex altera parte mi- DPC 175: -c- per –z- sorda avanti a –e.
nima navigia ut phaselli, scaphæ et parvulæ quæque D calçe. câse.
cymbæ. calcina sf. “calce”
D calada. L calata. EGS 99 a.1625 che si facino due fornaci per calcina.
calata sf. “rimozione della neve” D câsina. càusega.
BBB 19 a.1479 (Bard.) essendo citato alcuno di Bardineto Calcinare top. (Mallare)
di andare alla calata e che non li vada, pagherà per ogni BG 128 n. s.xvii. (Sav.) in luogo ove si dice Febrosa ossia
volta due soldi. BBB 27 n. “termine ancora in uso a Calcinare.
Bardineto”. GRD 112. D caocinaria. casinèa. caussignaire. L calcinaria.
D carar. calcio sm. “calcio”
calàtu sm. “grossa cesta” AA 76 e con pugni e calci tuto lo fiacorno… –– e con cal-
PVG 475 (Zoagli) < calo±tus REW 1488. si tuto lo pestono.
L calatus. D câsu.
càllau/ càllou sm. “gioco infantile, castellino di noci calcio sm. “ceppo, base del tronco dell’albero”
o castagne” MPS 51 a.1550 (Stella) tagliar alcun arbore al calcio.
GO. CAD. PAG.170. RAN 176. BDS (Sav.) i callai. GRD 115 (PortoM.) né meno è lecito a loro il tagliare nel
PVG càlou. calcio arboscelli crescenti ad uso di detto bosco.
D callaro. D calce. câsa. câsu.
calavrese agg. “calabrese” calcoza sf. “qualcosa”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et barril una calavrese. LP 24 (Ormea).
DPC 175. D quarcoza.
D calabria. L calavria. calcum pron. “qualcuno”
calcà vb. “premere” AG 14.345 se calcum rompe lo murao/ da monta gente e
MP 19.158 (Pigna). po guastao.
D cal. calcao. carcairöi. carchao. carcate. carcö. scarcà. D quarcün.
scharchizar. L calcare. Caldana top. “od. Cardana (Alassio)”
calcabecchi sm. (bot.) “Rhus cotinus” TAL 49 n.164 a.1539 la Caldana
FPL (Alassio) D cardana.
cald 241 calo

caldaro sm. “calderone, pentolone” calleru sm. “quaterna, gruppo di quattro”


ASF 746 sg. uno caldaro per li porci… caldari da buga- DVO (On.).
ta… uno caldaro con una caza grande da far siropo… uno calescio/ calesio/ calesu sm. “calesse, carrozza”
caldaro da bagno con la tromba. GL 16.69 lé se mette in calescio… COM.2 5 e voi m’hei
Cf. CIV mil. caldar m.s. tirao fora dro calessio, chi s’era rebaltao. PVG calesu.
D câdèa. L calderonus. calexo sm. “calice”
Caldasio top. (Ponzone) PAS 28 beneyxi… lo calexo dello vim atressi. PAS 31 azo
CL 11. che non beyva questo calexo… te prego che questo calexo
caldera sf. “caldaia” tu non me llo fazi beyver.
SGC 419 a.1522 la caldera de la bugata. PS 16, 52 metaplasmo.
D câdèa. D carexo.
calderaio/ calderaro sm. “calderaio” (erba pe i) calli sf. “Umbilicus pendulinus”
VCC 36 a.1532 (Sav.) larte de li calderai o sia chiapuzi. FPL (PortoM.).
MNS.3 94 a.1577 (Sav.) calderari sedasari e brustiarij. D callu.
D câdià. Callian top. (Alpi Marittime, Fr.)
calderina (bot.) “Senecio vulgaris” LAM 85 it. Caliano
FPL (VArr.). Calice top. (Fin.)
caldo sm. “caldo” CL 14.
FAR 34 s.xiv (Sav.) aver caldo: traduce lat. caleo. LSE D carxi.
29 et non poteam patir lo caldo. caliér sm. “calzolaio”
D câdu. PCL 276 (Arg.).
calefatto sm. “calafato” D caegà. L calierius.
DSP 273 a.1558 et in terra cadere immondicie dalli ponti Calignano top. “Carignano, Gen.”
di calefatti. DSP 62 a.1487 lo lavor… de lo rompire li scogi de
D câfattu. Calignano.
càlega sf. “asta, pubblico incanto” D caignàn. caregna. carignàn. cavignàn. L calinianum.
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) esse lane… si doverano vendere calignar/ -år vb. “corteggiare, far l’amore”
in publica calega sotto pallazzo, e deliberarle a chi più of- G.G. AMORETTI, La città fedele, Bordighera 1998, p. 29
ferira. (Lettera di Girolamo Muzio a Pietropaolo Vergerio di
D caega. caiga. chèga. carega. incaregà. L calega. Capodistria) 19/2/1542 (Nizza) et percioché nella lingua
calegaro sm. “calzolaio” di questa città caragn significa lucerna, calignar vuol di-
SGC 419 a.1522 citadini e merchadanti/ son destrutti e re far l’amore, et calignere et caligneri usano di dire in-
bereteri/ caleghari e calzanti/ son destrutti e li laneri. AA
vece di innamorate e innamorati. IVI, 34. FDT 8.67
253 Lucheto Vigiola calegaro. MNS.1 12 a.1577 (Sav.)
(Triora) calignår.
callegari.
D calignero. caragn. caregnà. carinar.
D caegà.
calignero/ -a sm. “innamorato/a, amante”
Calegaro cognome
VTS 93 a.1530 (Sav.). G.G. AMORETTI, La città fedele, Bordighera 1998,p. 29
calegå’ sm. “calzolaio” (Nizza) calignere e caligneri s’usano di dire invece di in-
FDT 8.67 (Triora). namorate e innamorati.
D caegà. D calignar.
calén sm. (bot.) “Arisarium vulgare” caligu sm. “foschìa”
FPL (Nizza) VPL (Pietra).
kalende sf.pl. “il primo giorno del mese” caliorna sf. “grosso paranco”
SCF 97 a.1461 a kalende de februario. BDS (Sav.).
D caren. L calendes. D caiornia.
calende / kalende sf. “calende, pronostico per l’anno Calmo top. “Carmo (Stella)”
nuovo” RES 50 a.1590 Bricco del Calmo
AG 136.109 kalende chi oserva mar/ errando per erlia/ de calnal agg. “carnale”
santa fe desvia/ e n’avera penna eternal. CIC 126 s. xx. AG 14.98 lo re peccao calnal.
(Sav.) i vegi tegnan cuntu de calende/ pe giüdicà se bun- FAS 152. AGC 32.
na sià l’annata:/ se neiva u giurnu sette, zà s’intende/ che D carnal. carne. L carnalis.
a lüggiu ghe saià ‘na nevicata./ A sciensa de calende a nu (no m’è in) calo loc., (per “no me incalo?) “non oso”
fa falli… BL 76 a.1400 se la moria no fosse, arei a voi mandato doi
D caìn. calandre. mei fiiholi… ma per la moria no m’è in calo.
calende sf. pl. “diritto dovuto per la partecipazione D incalarse.
alla corporazione, da pagare all’inizio dell’anno)” Challo” top. (Bosco di Savona)
VCC 30 sg. a.1480 (Sav.) che ogni meystro debia… paga FBS 61 a.1608 vallone di Challo.
ogni anno a lo consoro o vero alo massa soldi trei per le calocio sm. “palo di sostegno per le viti”
calende. –– …sia integnuo et obligao paga le calende de ACV 136: dialetto carrarese odierno.
lo tempo passao. D carassa. L calogus.
calere vb. “importare, stare a cuore” calö’iu agg. “(di pasta alimentare) poco cotto, al dente“
RV 91 s. xii. jujar no serò con tego/ poss’asì te dal de mi. GO. RAN 176. PSE 253: *callarutu < càlaru < callu:
D carer. “calloso”. PD 124.
calere vb. “astenersi” D callarüu. càllou.
AGN 25.12 doncha per questa raxom/ par pu bon che e calonecato sm. “canonicato”
me ne cale. AA 121 lo calonecato in eclezia magore.
CPO 1.716. REW 1487. D callonego. L canonica. canonicatus.
call 242 calv

callonego sm. “canonico” d’altri… per ogni manicata, calzonata, senata o mandila-
PS 8 s.xiv. (“dissimilazione”) ta lire una.
D calonecato. canonexi. canonicu. L canonica. D calsoni.
calòrnia sf. “grosso paranco” calsoni/ calzoni sm. pl. “calzoni”
NVM (Sav.). DEI.1 684 s.v. caliorna: “gen.” ASF 720 un par de calsoni de pano rosso sempie da ca-
calotta sf. “specie di elmo” valchar.–– un par de calzoni cum le sue calzete di pano
GL 5.44 de ferro o se fa in testa una calotta/ che in bon ze- rosso, sempie… un par di calzoni di damasco, gialdo.
neize dimmo morrion. D câsuìn.
càlou sm. “callo” calzotto sm. “grossa calza, calzettone”
PSE 253: callulus < callus, pl. càlai. PD 150, 156 “càla- MNS.1 96 a.1641 calzotti, e calzette.
ru”. D câsa. câsottu. causùi.
D callarü’u. calöiu calussu. calsùn sm. “casetta per la famiglia del pastore”
calsa/ calça/ calza sf. “calza” PTO 258 (Ponente lig.).
PCD 38 s. xiv calçe. PGF 30 s.xv. (Alb.) para uno de cal- callu sm. “callo”
se de tela. PAD 233 a.1507 portare calse in piede de che PVG italianismo.
capellatio se voglia. ASF 718 saya indrapata di scarlata D calli.
da calse. NPS 573 a.1527 quel matino per el frescho/ si calümma sf. “distacco dato nella corsa”
andava in giuparello/ senza calze lacumpagnava. CSC 60 SDS (Sav.).
a.1564 (Alb.) et avertimo che la veste, calse e berette sia-
D caröma.
no di color nero, non admetendo altri colori.
RGS § 1173: lat. calcea (formazione aggettivale) calüma sf. “cordicella che unisce i galleggianti delle
D câsa. cata. reti da pesca”
calzante sm. “fabbricante di calze” VPL (Loano).
SGC 419 a.1522 citadini e merchadanti/ son destrutti e calumà/ calümà vb. “calare con una fune”
bereteri/ caleghari e calzanti son destrutti e li laneri. GL.2 29 me son calumàou per ro barcon.
D câsa. CAD, RAN 176, NVM (Sav.), BDS (Sav.): calümà, an-
calsattore sm. “calzatoio, calzante?” che: “prender tempo”.
MNS.3 29 a.1577 (Sav.) (Spadari) qualunque sorte di ar- JAN.2 440 it. calumare “filer la gomène”. G.ALESSIO, ID
mi… e più coltelli di ogni sorte, calsattori lanterne e altre 12 (1936) 189-91. ALE 98: gr. cßlasma “rilassamen-
cose tali solite spettare a sua arte. to”, lat. *chalagma, chalauma, calomare. REW 1535. gr.
calsese am. (mar.) “calcese: la testa dell’albero della calßw, t.t. “allentare” > lat. chalare (Vitr. Veg.). REW
nave, che porta la cassa delle pulegge” 1487 A.PRATI, ID. 13 (1937) 157 it. calumare “calare un
PPG 542 a.1561 il galiardeto per il calsese. cavo”.
D calcese. D calümu carümà. caröma.
calseta/ calzeta sf. “calza” calümu sm. (mar.) “lunghezza del cavo fuori dal bor-
ASF 720 un par de calsete de drapo bianco… –– un par do”
de calzoni cum le sue calzete di pano rosso sempie. RAN 176.
MNS.1 59 a.1577 (Sav.) non sara permesso… far calsette D caröma.
ne camisole di lana. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) calsette tan- calura sf. “calore, calura”
to di seta firoselle como di lana e bombaso fatte all’ago- AG 38.43 gram scalma e calura. AG 54.97 la gram calu-
gie. MNS.1 96 a.1641 (Sav.) calzotti, e calzette. MNS.1 ra/ che aduxe la streitura/ de lo logo e de la gente. AG
89 a.1721 tessitori di calsette al telaro. 62.20 spuza, tenebre e calura.
D câsetta. FA 336. FAS 164.
calsina/ calzina sf. “calce” D caròr.
AA 85 dete principio de lavorare di pietre e calsina. AA calure sm. “calore, fregola”
313 la calsina de la fabrica. AA 224 a.1570 (Sav.) gran- PVG “italianismo”. BDS (Sav.).
de quantita di calzina. D caròr.
D câsina.
calussu sm. “torsolo”
calso/ calço/ calzo sm. “calcio”
PCD 38 s. xiv. calço. PAD 313 a.1506 li menò uno calzo. ADL (Vent.) lat. *calluceu, callus. Cf. ADL (Vent.) scü-
MPS 74 a.1550 (Stella) se… harà batuto alchuna perso- racalussi “persona avida”
na in lo capo overo in altra parte del corpo cum bastone, D càlou.
pietra, calzo o piede.. AA 76 e con pugni e calci tuto lo Càlvari top. (Gen.)
fiacorno… –– e con calsi tuto lo pestono. LL 58: “ritenuto generalm. pre-romano: ma il cf.
D câsu. Lòvenis/ Lö’a (“Loano”) fa forse pensare a un antico fe-
Calsolaria top. “contrada di Savona” nomeno romanzo proprio dell’area ligure”.
VTS 44 a.1530 (Sav.). D escalvao. L calvus. calva.
D calsolaro. Calvario top. “Calvario”
calsolaro sm. “fabbricante di calze” GP 371 quando elli fon vegnui a calvario…
PAD 336 a.1506 li andarono de qui diversi calsolari con D clavario.
drapi negri e venderno assai de drappi negri. MNS.1 12 Calvisio top. “Calvisio”
a.1577 (Sav.) arte de calsollari. CTL 17. cf. Iscriz. gens Calvisia. SCT 121, 213: *cal-
D calsolaria. carsolaro. casolaro. L calzolarius. vensis, calvesi, plur. tardo-lat. volg. < Calvus, gent. rom.
Calsolo top. “Aquasola (Gen.)” PTR 48: s. ii-i a.C., top. fond. rom. < Calvisius n.p.
DSP 415 a.1639 l’aqua che chiamano di calsolo. L carvixium.
D lacasöa. Calvi/ Calvo cognome
calzonata sf. “quanto si può portare nei calzoni” VTS 85, a.1530 (Sav.) Calvi. VTS 89 a.1530 (Sav.)
GRD 126 (Serravalle) per cogliere castagne sopra quello Calvo.
cam 243 càme

cam/ can sm. “cane” camamilla sarvaiga sf. “Achillea ligustica; Achillea
AG.12.590 fe comando/ chi contrafesse condanando/ fos- millefolium”
sem dai maniar a cham. AG 81.7 a cam bruto se reforma/ FPL (Mortola).
chi a so vomito retorna. AG 142.114 ben a men seno ca camaimlùn sm. (bot.)
un cam/ chi per prea laxa pam. CEB 358 li caim de guar- MLC 245 (Sav.) “Pyrethrum parthenium Smith”. EVM
dia son uter. li caim de caza più costan che elli non zoan. 33 (VMar.) “camomilla romana (Arthemis nobilis”.
D can. D camamilla.
câmà sm. “calamaio” camamilùn de su sm. “Achillea millefolium”
PD 135. ADG. PVG. EVM 126 (V.Mar.)
D caamà. caramà. Camànbuli top. “Camaldoli”
Camagna top. (Monferrato) PD 338.
EOL 33: cf. Camonius, etn. Camuni: “hängt damit ca- chamapicchio sm. (bot.) “Ajuga chamaepitys”
manna, Hütte, zusammen?” FPL.
D cabana. chamar vb. “chiamare”
camairera sf. “cameriera, domestica” IVE 22 e si o chamao lo me fiio de egypto.
AG 138.201 lor camairere e lor scuer/ paren pur done e D ciamà.
cavarer. PAB 59 sg. vegna avanti muxica cantarixe, la ca- chamaroto sm. “ripostiglio, magazzino”
mayrera de nostra maxo. –– richesse e honor e bem sum CAR 93 a.1538 se hordena se el sera nisuno de li ditii
de nostro drito, e me serven, como camairere lor done, e compagni non posa tor choxa alchuna de li magazeni con
quando e vegno elle vegnem, quando me parto elle se par- lisenzie ni senza lisenzie salvo si lo meti nel nostro cha-
tem. maroto per consignarlo a la Compagnia.
PS 32, 107 *camararia. Cf. ROM 19 (1890) 483. D camea. camiottu. L camarotum. camerotus.
D camé. L cameraria. càmaru sm. (bot.) “Chamaerops humilis L.”
camàiu sm. “camaglio, maglia di filo d’acciaio” MLC 270 (Chiav.)
BDS (Sav.). D camera.
camalà/ -år vb. “portare carichi pesanti sulle spalle” Camasenza top. (Sori)
CTL 17 suona in fenicio “pescoso”.
PVG. camalà. FDT 8.67 (Triora) camalår.
camba rousset sf. (bot.) “Parietaria officinalis”
D camalo.
FPL Nizza)
cammalletta sf. “donna di pulizie” D gambarussa.
GL 18.8 che sei tanto imbrattaou, che per lavave/ non ba- cambaroussi sm. (bot.) “Hippocrepis comosa”
stereiva l’ægua dra Ponseivbera/ ni in chinze dì porreivan FPL (Nizza)
nettezzave/ tûtte re cammallette de Sozeivera. D gambarussa.
D camalo. Cambertano top.
camalo/ camalu sm. “facchino, portatore” PCT 108, 112.
TL.1 352 a.1455 portassen le soe merse. chi cum le soe D bertàn.
spalle e chi cum camali. MGT 174 a.1465 non debano cambiar/ canbiar vb. “cambiare, mutare”
pagar camali, marinai e altri officiali. DSP 59 a.1487 AG 139.24 e quax tuto zo che par/ se cambia e fuze como
mettere ihate barche e camali. CAR 116 a.1576 camalli vento. AG 140.140 no canbiar lo pensamento. PAB 84
(lat. bajulorum). MNS.3 5 a.1577 l’arte de camalli e la- anchor che li peccaoi abian forma d’homi, lor cor sum
voratori, massime di quelli della caravana antiquamente cambiai in bestie.
istituiti nella presente città. MNS.2 45 a.1623 (Sav.) ca- D cangiare. L cambiare.
mallo o sia facchino di sorta alcuna. cambixe sm. “collare di cuoio che porta il campa-
RAN 44. H.SCHUCHARDT, ZRPh. 23 (1899) 334, Rec. G. naccio al collo dei bovini”
PARIS, ROM 28 (1899) 459. BID 16. REW 4021. PIA 50. FDT 8.67 (Triora)
ALN 68, 101. FPI 1544: ar. hammal “portatore” (turco D gambixe.
hamàl “portare”). Cf. C.SALVIONI, AGI 16 (1902-04-05) cambræ’/ cammbre sm. “tela di Cambrai”
435: lucch. camelo (per influsso di cammello). ALN 101 ASF 738 uno mandilo de cambre lavorato de oro. DFC
fior. camalo (Giovanni de Marignolli, s.xiv.). BIO 564 46 chi œu accattà o cambræ’ fin?
piem. camalo. PVG. MVS (Sarz.). D cambri.
D camalà. cammalletta. L camalus. cambreta sf. “chiodo ricurvo a due punte”
camamiglia sf. (bot.) “Anthemis nobilis” PVG. REW 1564.
FPL (Nizza). Cambri top. “Cambrai (Fr.)”
D camamilla. ASF 732 una camera de tella de cambri facta a griselle
camamilla sf. (bot.) “camomilla (Matricaria chamo- d’oro.
milla)” D cambrae. cambre.
FPL (Gen.). MLC 246 (Chiav., Sav., Bard.). EVM cambüza sf. “cambusa”
CAD. NVM (Sav.). LFL 2.19 franc. REW 4651.
(VMar.). FPL (PortoM.) “Anthemis arvensis”.
D cambüzé
D camamiglia. camamilùn. cambüzé sm. “cambusiere”
camamilla da cavalli sf. “partenio (Chrysanthemum NVM (Sav.).
parthenium) D cambüza.
EVM 93 (VMar.): “allontana le mosche dai cavalli” camé sm. “cameriere”
camamilla de prau sf. “Achillea ligustica” PD 138 cameré.
FPL (P.Nava). D camairera. L camerarius.
camamilla romana sf. càmea sf. “camera”
FPL (Gen.) “Anthemis nobilis”. (PortoM.) “Matricaria PVC 91 s.xix unn-a gran roba ca camea. CAD.
chamomilla”. D chamaroto.
came 244 cami

cameadda sm. “camerata, compagno” camin sm. “cammino, strada, passaggio”


COM.4 20 o berlendon ch’ei dæto sciu o mostasso a mæ AGN 61.1 tanto è lo camin serrao/ de lo deveo de li
cameadda. CAN 1845 p.46 (Sav.) né, cameadda? de alexandrin… AG 139.8 chi andando per camin/ no pensa
següu! NPD 79 a.1868 (Sav.) allegri cameadda! per scivar damaio/ che fin de far lo so viaio. MBA 366
PD 156 s. xviii. a.1405-19 (Seyne) lo chamin per ont se vay a lorela. MP
D cameradda. 19.158 (Pigna) PVG.
Camedone top. (Vara Sup.) FA 353.
EOL 23. D caminetu. ciamin. ciaminet. L caminus.
camedrio sm. (bot.) “Teucrium Chamaedrys” camin sm. “camino”
FPL. MP 19.158 (Pigna). PVG. REW 1549.
Camegna top. (Isolabona) L caminus.
PTR 49: top. prediale rom. < Caminius gent. rom. s. ii-i. Camin cognome
a.C. LTI n.32. VTS 83 a.1530 (Sav.)
camelare vb. “trattare?” (de) Camina cognome
PGF 31 a.1511 (Alb.) se mandera uno dei nostri citadini VTS 87 n. a.1531 (Sav.).
cum ampla posansa de cartesare et camelare. caminà vb. “camminare, andare”
camelia sf. (bot.) “camelia (Camelia iaponica L.)” PRP 351 ms. ma coscì in coita i son ben caminai/ e acca-
MLC 228. minendo i se ne son montai. OCD 23, 24 (Carrega,
camelina sf. (bot.) “Camelina sativa Cartasegna) camìnu “essi camminano”. RGS § 562 lig.
FPL. caminèsimu cong. impf. 1.pl.
camepizio sm. (bot.) “Ajuga chamaepitys” D accaminà.
FPL. caminà sf. “sala”
camera sf. “camera” RDA 73 se con un zove unna fantinna avanti/ ballava in
PAB 44 e farai in questa (archa) monti sorai e monte ca- chiazza, o in quarche caminà… RDB 92 (B.Cigala) se
mere. depoi cena a se ne sta assettà/ in villa a ro barcon de ca-
PS 2. FAS 147. minà… VPL (Taggia) “vano della casa dove è il focola-
D camereta. camerete. camerìn. camia. ciambra. recamia. re”.
L camera. D caminata. L caminata.
camera sf. “tappezzeria per camera” Caminata cognome
ASF 732 una camera de tella de cambri facta a griselle VTS 118 n. a.1532 (Sav.).
d’oro. caminata sf. elem. topon.
càmera sf. (bot.) “Chamaerops humilis L.” FTL 187 (Gen.) Casa Caminata.
MLC 270 (Sav.). D caminà. L caminata.
D camaru. caminetu sm. “sentiero”
cameradda sm. “camerata, compagno” MP 19 158 (Pigna). FPI 1552 “lig.”
COM.1 23 an-nimo, cameradda. D camìn. ciaminet.
PD 155. camio sm. “cambio”
D cameadda. camiada. L camarata. IVE 8 et ello si se mise inter lo leto in camio de lo so se-
cameradda sf. “vita cameratesca, compagnia”
gnor.
CIT 173 dopo avei fæto cameadda insemme.
D cangio. L camiatorem.
L camarata.
camereta sf. “cameretta” camiottu sm. “mozzo, ragazzo di bordo”
LSE 23 visitava (li infermi) intrando in le soe camerete PD 138 cametoru. NVM (Sav.). BDS, SDS (Sav.).
humilementi. D chamaroto. L camerotus.
D camera. camerete. L camereta. camiza sf. “camicia”
Camerete sf.pl. “i Sepolcri” PGF 30 s. xv. (Alb.) una camiza cum sua muande. AA 56
FDT.P 37 (Triora). ale calze… ala camiza. RDB 77 perché chù gianca son
D camera. camereta. d’un mortà novo/ e ra camiza da ro dì de festa.
camerìn sm. “gabinetto, latrina” D camixia.
BDS (Sav.). camizo sm. “càmice
D camera. AA 147 3 camizi con soi amiti con mostre cremezi.
càmia sf. “camera” D camixu.
GF.9 s.xix (contad.) u l’à üstu ‘na bela zuéna che la ve- camisia sf. “camicia”
gniva inzà d’int’a so camia… MR 133 a.1593 (Alb.) tre camisie di tela per la detta im-
PVG “camera da letto” PD 137, 138. magine.
D camera. recamia. D camixia.
càmia sf. (mar.) “cabina degli ufficiali, a bordo” camisola sf. “camiciola”
NVM (Sav.). SDS (Sav.). MNS.1 59 a.1577 (Sav.) non far calsette ne camisole di la-
camiada sm. “camerata” na.
MD 360 “cameradda”. D camixöa. L camixiola.
D cameradda. camixa sf. “camicia”
camiar vb. “cambiare” PCD 32, 48 s. xiv. camixa. PGF 30 s.xv. (Alb.) camixe n.
PLD 83 a.1367 de li turchi che voi me lasasti… quelo qui iii. PAD 518 a.1507 per questo havemo scripto una lette-
aueua le vairore… olo camiao… et ame promeso de dar ra patente a tuti li oficiali de la rivera che, capitando gen-
per lo dicto turcho jper. clxxx. te che ritornano da campo sensa licencia in scripts, sva-
D camio. cangiare. lixano et mitteno in camisa et li possino procedere a dos-
camieta sf. “lampada a olio; luce fioca” so usque ad ultmoum supplicium.
BDS (Sav.). D camixia.
cami 245 camp

camixetta sf. “camicetta” MLC 251 (Gen.) “Campanula L.” MLC 254 (Chiav.,
BOV (11) a.1540 (Sav.) camixette. CIT 102 vegnì, bel- Sav.) “Calystegia sepium R.Br., Calystegia silvestris
la, a vei l’arba in camixetta. Roem. et Sch.”.
camixia sf. “camicia” PD 110. PVG.
PAB 46 vestisse la camixia, e per tuto che la camixia fos- D campana. campanelli. campani.
se pissena… LSE 20 la fe spogliare fin a la camixia. campanellu sm. (bot.) “vilucchione (Convolvulus
D camisia. camixa. camixöa althaeoides L.)
camixöa sf. “corpetto di lana” BNF 220 (Bord.)
CAD. PVG “giacca da lavoro”. D campana. campanella.
RNB 76: gr. mod. kamiz’r/ -a m.s. < gen. campanì sm. “campanile”
D camisola. camixia. L camixiola. PVG
camixoto sm “camiciotto” D campana. campanile. campanìn. L campanile.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum camixoto. campanile sm. “campanello”
DPC 176, 177. MNS.2 9 a.1577 (= MNS.2 31 a.1728) (Sav.) scacavelli
D camixu. L camisotus. sonagli e campanili.
camixu sm. “càmice” D campana. campanin.
GO. ADL (Vent.).
campanìn/ campanir sm. “campanile”
D camizo. camixoto. L camixus.
ATA 204 a.1384 (Alb.) lo campanir derocao. CIT 37
camochao/ camocato sm. “camocato”
CP 991 a.1461 et un plebiario di camocato d’anofato. comme ra campan-a/ chi ciamma ri âtri, e lê no se destan-
ASF 716 roba una de camocato neigro foderata di taffeta a/ moè da quello beneito campanìn…
neigro. AA 146 una pianeta de camochao bianco. D campana. campanì.
L camocatus. campanìn sm. “campanello”
Camogi/ Camogli top. “Camogli” PD 364.
BL 111 a.1406 et vegnomo a Camogi, donde a lo presen- D campana. campanile.
te semo tuti sani. BGP 153 a.1484 la podestaria de Recho campanìn sm. “spegnitoio della lucerna”
et de Rappallo et Camogi. PVP 368.
CTL 17. CL 4, 44. EOL 23. campanìn sm. (bot.) “campanula”
D camogli. ca gamoggia. L camogi. FPL (Masone) “Narcissus tazzetta”. MLC 241 (Sav.)
Camolaio top. (Rezzoaglio) “Cotyledon umbilicus L.”
FTL 152 Monte Camolaio. D campana. campanella.
D camulara. campapigöggi sm. (bot.) “ammi (Ammi maius)”
chamos sm. “camoscio” EVM 22 (Vmar.) “pianta con infiorescenza a ombrello,
MBA 49 (Digne) a.1422, 1424 chamos, pl. chamos, cha- formata da numerosi e sottili peduncoli simili a una chio-
mosses. ma incolta”.
D camusciu. D campà.
campà sm. “guardia campestre” camparo sm. “guardia campestre”
ADP (Pietra). PVG. FDT 8.67 sg. (Triora) campå’. VPL. FSL 219 a.1456 (Vezzi). MPS 48 a.1550 (Stella) ellega-
GA 14.128 Cf. CVM mil. campée m.s. no… campari a la custodia de li boschi de la universita de
D camparo. campu. la Stella e de le terre e possessione degli huomini e per-
campà/ -år vb. “raccogliere, ammucchiare” sone di detto loco.
ADL (Vent.). ROC (Civezza). ADP (Pietra). FDT 4.57 D campà. campu.
(Triora) campår. REW 1563. Campasso/ Campassi/ Campazzi top.
D accampà. campapigöggi . campuà. recampà. L acam- FTL 155 Campasso FCL 25 s. xviii (S.Olcese) Campassi.
pa. FCL 42 (Cairo) Campazzi.
campafigu sm. (bot.) “Iris germanica L.; Sternbergia D campu.
lutea Ker.-Gawl.” campasö’ sm. (bot.) “narciso”
MLC 268 sg. (Chiav.) PVG.
D scampafigu. Campegli top.
campagna sf. “campagna” FTL 155 sg.
REW 1557. ADG. PCL 276 sg. (Arg.) D campu.
D campagnìn. L campagna. Campelo top. (Serrà Riccò)
Campagna top. (Pigna) PTP 23. FTL 155 sg. Cf. SCT 29 sg. lat. med. campelli
PSP 71 n.99: “regione dei campi coltivati”. “tipo di appezzamento di terreno; elem. topon.”
campagnata sf. “scampagnata” D campu.
CAD. Campetti/ Campetto/ Campettu top.
campagnìn sm. “contadino”
FTL. 155 sg. Campetti. FCL 25 s.xviii. (S.Olcese) lo
BDS (Sav.).
D campagna. Campeto. NTS 31 a.1702 (Sav.) au Campetu.
campana sf. “campana” D campu. L campetus.
PVG. PD 352: nel s. xviii. Nn (nasale + n dentale) passa campezar vb. “godersi la campagna”
a N. PFM 132. LP 29 (REW 1556) “Liguria e Provenza RDC 176 a.1612 (T.Conchetta) desteiza dentro un prao,
concordano contro il tipo *clocca (REW 1995). ch’a campezava.
D campanella.campanelli. campanì. campanin. L campana. D campu.
campanella sf. (bot.) “campanula, convolvolo Campi top.
FPL: (PortoM.) “Campanula medium L.”. (Gen.) NTS 18 (Cadibona) in ti campi. NTS 31 (Legino) FCL
“Convolvulus arvensis L.” (Bord.) “Convolvulus althaeoi- 25 (S.Olcese) s. xviii. nelli campi. FCL 42 (Cairo) Campi
des L.” del Bric, Campi Gianetto, Rio Campi.
camp 246 camu

Campiasco top. (Serra Riccò) campusantu sm. “cimitero”


PTP 16 n. PVG.
D campasca. campu. Campusso top.
Campiöi top. (Diano S.Pietro) FTL 155 sg.
FCL 58. D campu.
D campu. càmua sf. “tarlo, tignola”
Campione cognome GO. CAD. FPR 25. PD 145. PVG.
VTS 88 a.1530 (Sav.) REW 1692. FEW 2.163. ALN 114, 199: < ar. qaml “pi-
D campium. docchio”: il termine giunge in Italia attraverso la Sicilia
campium sm. “campione” con il commercio delle stoffe”. SPS 132 piuttosto che ori-
AG 57.6 lo bruxor/ chi in Toscanna e contraito/ de che e gine celtica forse un tardo lat. *camura “la ricurva”. Cf.
faito campium/ lo frae de quelo gram barom…
DEI 1.704.
FAS 145.
D campione. L campionem. Cf. CVM., BIO 62,257,564, SAP 393, a.lomb., mil.,
Campofreddo top. (Appennino lig.) piem. camola. RML 975 sardo, corso, sic. camula. RNB
CTL 17. 77: gr. mod. kßmoura < gen.
Campoirone top. D camuà. camula. camura. camus. L camolus. camora-
PCT 108, 109, 113.: germ. tus.
Campoligure top. camuà vb. “tarlare”
PCT 101 GO. CAD. PD 161. PVG. MCM 44 (CastelnM.) camoà.
Campomarzio top. (Taggia) MB 79, 112 (Bonvesin) incamorir.
CL 9. LTS 111. FTL 106 n. D camua. camulà. L camoratus.
D marcio L campus marcius. camula sf. “tarlo, tignola”
Campomarzo top. (Varazze) MVS (Sarz.). (Sarz.)
GR 32. D camua.
Campora top. (V.Varenna) (erba) càmula sf. (bot.) ‘Hyoscyamus niger”
RVV 60 a.1798. FPL (P.Nava).
D campu. L campora. camulà agg. “tarlato”
Camporosso top. (V.Nervia) PCL 277 (Arg.)
LTI 43 n.33 BCB 138 n. D camuà.
L campus rubeus. (Bric) camulà top. (Cogoleto)
Camporotondo top. (Cairo) FTL 152.
FCL 42. Camulara top. (Bedonia)
Camposasco top.
EOL 23 monte.
FTL 155 sg.
D campu. L camporzascum. campus casalescus. D camolaio. camulà camuleta. L camolaria.
Camposilvano top. (V.Varenna) Camulera top. (Murialdo, Sav.)
RVV 60 a.1798. n.p. Silvanus? FTL 152 “Monte Camulera”
campu sm. “campo, terreno coltivato; elem. top. fre- D camulara.
quente” camulìn sm “qualità di pero”
CAD. RGS § 18, 271 (Ormea) cåmpu. DVA (VArr.).
TAL 148. RRL 66. FTL 155 sg. FCL 42. Camunaire top. (Buggio, Pigna, in zona rocciosa)
D campasso. campegli. campelo. campezar. campetti. PSP 73 n.108. PSC 36 “luogo frequentato da camosci”
campiasco. campiöi. campora. nicampi. campusso. D camunu.
L campus. camunu/ camune sm. “camoscio”
campuà vb. “raccogliere” PSC 33 sgg., 39 sg.: (Buggio, Valle Nervia, alta V.Roja,
FPI 1563 (On.) Briga, Tenda) “voce propria della parlata dei vecchi, cer-
D campà. tam. indigena (camusciu è imprestito recente). Voce alpi-
Campucavallu top. (Diano S.Pietro) na pre-rom., che compare anche nella forma *camoce, ca-
FCL 58. mocio > camoscio”.
campuccio sm. (bot.) “Iris germanica” D camunaire. camusciu. L camegna. camuna.
FPL (PortoM.) càmura sf. “tarlo, tarma”
campuccio sm. “materia colorante per tessuti” RML 975 “lig., ver de la farine”. FDT 8.68 (Triora).
ISG 42 a.1630 non adoperare campuccio in colore alcuno ADL (Vent.).
e nemmeno tenere in casa. D camua.
campücciu sm. (bot.) “campeggio (Haematoxylum
camurra sm. “imbroglio”
campechianum), albero americano di legno durissimo”
CAD. DGL 13.
Campu du lû top. (Sav., presso il Pian de Curlo) D camurà.
NTS 18. camurà vb. “barare al gioco”
D luvea. BDS (Sav.).
Campu mâ top. (Borgomaro) D camurra.
LAV 408: malus “sterile”?. D.RESTAGNO, RII 11 (1956) 139. camus sm. “tignola”
D mâ. PCL 277 (Arg.).
Campumiàn top. (Alasio) D camua.
TAL 47 n.152 a.1539 campo meglan: campus milianus camusciu sm. “camoscio”
“campo a miglio” (cultura oggi scomparsa). FPI 1555 “gen.”
D milio. D chamos. camunu. ciamus. L camusius.
can 247 cana

can sm. “cane” canà vb. “prendere le misure con la canna”


AG 61.25 sg. doncha e ben can renegao/ e pezo asai cha DVA (VArr.). (nel gioco delle bocce). VPL.
can sarraxim… AG 136.186 l’enimico inigo e can. AG D acanà. canna. canadda.
140.56 che meio e mister chi ben te faza/ ca sparve ni can canabiera sf. “orto”
de caza. MBA 417 s.xv. (St. Julien d’Asse) un orto ho canabiera en
ADG. FDG 163. PVG. OCD 24 (Carrega, Cartasegna). la palut.
0CD 26 (Masone, Campoligure). BDB 269 (Bonif.). D canavà.
Plur.: cagni OCD.26 (Campoligure). cai PRP 349 i ri fen canabüggia sf. “origano”
fuze comme cai levrei. (Cf.PRA 375). FAS 158. RGS § AIS 1493 “canapuccia”
223. PFM 131 (Ponente lig.). caim CEB 358 li caim de D cornabügia.
guardia… li caim de caza. MAC 165 da monti caym sum canàbura sf. “cavezza; collare di legno per il campa-
arcondaa. PAB 54 chaim de paraxo. cain CBL 346 naccio degli animali”
(23.3) zuè cain renegai. IVE 9 li cain chi sum metui a C.MERLO, ID 13 (1937) 76: “voce pre-latina?”. REW/FPI
guardà le vigne. Cf. FAS 157. RGS § 20. cham 1600. MP 14.29 n.; 19.158 (Pigna). ADL (Vent.). BDS
AG.12.590 de li corpi fe comando/ chi contrafesse conda- (Sav.).
nando/ fossem dai maniar a cham. can FUP 111 s.xiv. D canagola.canagua. canaura. canavlo. canavura.
(Sav.) li can zuei. OCD 24 (Carega, Cartasegna). cangni canadda sf. “misurazione (a canne) approssimativa”
OCD 26 (Masone). chen CIT 132 quando d’in âto mà DVA (VArr.).
tutti arraggæ’/ veggo vegnì zu comme tenti chen/ ri ma- D canà.
roxi abbaiando a ro terren… NPD 75 a.1842 (Sav.)üna sé canna da spassùie sf. (bot.) “Phragmites communis”
(sete)/ che n’han menu i chen de stè. PD 122, 133. GUA FPL (Gen.).
127. ADG. RGS § 43 sg. DEV 11, 15. PFM 131. FDG canna d’eigua sf. (bot.) “Phragmites communis”
165, 172 sgg. W.FORNER, ID 38 (1975) 79. FPL (PortoM.).
D cagna. cagnara. cagnassa. cagneirö’. cagnettu. cagnìn. cannadeo sm. (ittiol.) “Symphodus (Crenilabrus) me-
cagnö’. cagnöe. cagnol. cagnulìn. cagnume. cam. cancor- lops L.”
su. ciàn. incagnîo. TTC 139.
can sm. (ittiol.) “carcarodonte, prionodonte verdesca, canaélu sm. “canaletto di scarico (nel torchio)”
verdone (Carcharodon Rondeleti M.V., Concharias glau- PVG.
cus Cuv.)” D canà. canaottu.
PML 357. canaezza/ canaezzu sf/m. “gola, esofago”
(erba de) can sf. (bot.) “Iris germanica” FDT 8.68 (Triora). ADP (Pietra).
PVG. D canaieza. canareza.
canna sf. (bot.) “canna (Arundo donax)” canaggia sf. “canaglia”
AG 3.13 l’omo e voyo como cana. AG 63.59 la cana e GL 7.64 feçça de canaggia.
voya e leniera. AF 1.43 s.xiv. (Pietra) su la testa si gi da- canàgola “ sf. “collare per il campanaccio dei bovi-
van/ e de cane e de baston. GP 289 autri cun correze, au- ni”
tri cun bastoin, autri cun cane… MLC 272. MP 19.158 MUI 141 n. NAG 2.368 sg. *catenabulum. C.SALVIONI,
(Pigna). PVG. ROM 28 (1899) 95 sg. “canapa”. REW 1600 ”cannabu-
REW 1584a. FDG 42. la”.
D canà. canarella.anata. canetta. canella. canelle. canello. D canabura. canagua.
canelu. canneto. canisàin. canisso. canissu. L canna. canàgua sf. “collare della vacca”
canna sf. “canna da pesca” PVG .
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et canne ii. da pescar. AG 63.58 D canabura.
tem in man trazina e cana. (erba) canâia sf. (bot.) “Senecio vulgaris”
canna sf. “canna, misura lineare” MLC 245 (Sav., Chiav.)
MNS.1 38 a.1577 (Sav.) le pesse delle rasette e mezze ra- D erba de canarìn.
se sono state solite sin qui essere di longhezza per ogni canàia sf. “campicello”
pezza de canne sedici di palmi dodici per canna. FDT ITG 13 (V.Bobbia).
8.68 (Triora). Canaiela top. (Legino, Sav.)
canna sf. “canna” elem. topon. NTS 31 a Canaiela. a.1702 Canarella.
FBS 59 a.1760 Riano delle canne” (= BG 126n., affl. del D canarella.
torr. Lavanestro). FTL 140. Cf. TAL 48. LTI 43. PSP.73. canaieza sf. “canna della gola”
(erba) canna sf. (bot.) “Senecio vulgaris” BDS (Sav.).
PVG. D canaeza.
canà sf. “canale, gronda” (erba) canàina sf. (bot.) “Anagallis phoenicea;
RDB 69 dra gora ra canà. Stellaria media”
PTO 258 “mangiatoia per gli agnelli”. PVG “canale, la- FPL.
vatoio pubblico”. canaiö’ sm. (ornit.) “canapino”
D canaélu. canala. canale. canaottu. canaretta. carae. DVO (On.).
L canale. cannata. D canairö’.
canà sf. “canale” elem. topon. canaiöa sf. “specie di uva”
FTL 111 sg. TCL (Loano). FPL.
Canà top. D canairö‘.
FTL 192 Bric Cannà. FCL 22 (S.Olcese) a Canà., a.1750 canairö’ sm. (ornit.) “cannereccione”
canè. GNB 223 (Bord.)
D canata. D canaiö’. canaiö’a.
canà 248 cana

Canàita top. (S.Olcese) cannarossa sf. (bot.) “valeriana rossa (Centranthus


FCL 22 in a Canàita. ruber DC.)”
D canaretta. FPL. (Bord.). BNF 220 (Bord.).
canàiu sm. (ornit.) “canarino” canarozu sm. “gargarozzo”
PD 109 “dotto”. GUA 399. GA 12.166. FDG 171. BDS MVS (Sarz.).
(Sav.). CLU. D canaezzu. canuezu.
D canarìn. canèn. Canata top.
canala sf. “grondaia” FCL 22 a.1659 (S.Olcese) la Canata. . FTL 192 Canata
MVS (Sarz.). (Ranzo) “elem. topon. che si incontra di preferenza in
D canà. prossimità di limiti amministrativi, in aree cioè in cui era
canale sm. “valle stretta con corso d’acqua” elem. to- più sentita la necessità di pecise misurazioni del terreno
pon. (cf. Costa delle pertiche; Casa pertegara)”.
FTL 111 sg. (Riviera di Levante) D canna. cannà. cannate.
D canà. canàura sf. “collare in legno dei bovini”
Canale top. (S.Olcese) TVD (Dolc.).
FCL 22 a.1798 la Canale. D canabura.
canaosu sm. “canna della gola, pomo d’Adamo” canava sf. “canapa”
VPL. MUI 112.
canaottu sm. “canaletto di scarico, nel torchio” D canapa. canavà. canavaiö’. canavaira. canavazo. cana-
PAG 104. PVG. vella. canaveizi. canavere. càneu. caneva. canavigliu.
Cànava top. (Loano)
D canà. canaelu.
TCL “la localizzazione montagnosa fa propendere per la
canapa sf. (bot.) “canapa (Cannabis sativa)”
derivazione del top. da un cognome”.
A.I.GRAUR, ROM 56 (1930) 106 “le forme romanze deri- D canapa. canavella.
vano da canapis, non da cannabis. canavà sm. (ornit.) “gruccione”
D canaparo. canava. canebe. canepa. caneva. L canava. CLU.
canapa sf. “canapa”: elem. topon. D canava. canavusìn.
FTL 162: canavè. canavea. canavisse. canavissolo.cane- canavà sm. “orto vicino a casa”
para. caneva. canevai. canevale. canevano. canevella. ca- DVA (VArr. ,Lavina).
nevelli. IVI: “stranamente non esistono toponimi di tale H.PLOMTEUX, CON 54 (“la coltura della canapa è scom-
base nell’Albenganese, già zona di coltura della canapa”. parsa da decenni”).
Canapari top. (Sav.) D canapa. canabiera. canavaira. canavé. canavå’. canavåi-
BG 125 n. s.xvi. (Sav.) Rio dei canapari, affl. del torr. ra. L caneva.
Letimbro canavå’ sm. “campo coltivato a canapa”
D canaparo. H.PLOMTEUX, CON 54 (Osiglia).
canaparo sm. “terreno coltivato a canapa” D canavà.
BBB 28 a.1479 (1703) (Bard.) rubbare canepa nel cana- Canavà top. (Loano)
paro, o nel gongo o dove si sia. TCL a.1621-64 lo canavà.
D canapari. cannavaiö’ sm. (bot.) “Galeopsis tetrahit”
canapia sf. “grosso naso” FPL (Masone)
RAN 201. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. D canava.
D napia. canavàira sf. “fascia di orto”
canaregia sf. “canna della gola” D canavà.
TVD (Dolc.). MDB (Bord.). Canavå’ira top. (Triora)
D canareza. carnaregia. FDT 8.68.
Canarella top. “od. Canaiela (Legino, Sav.)” canavazo sm. “tessuto di canapa”
NTS 31 a.1702. ASF 721 uno torchio col sachone de canavazo. AAD 279
D canna. canaiela. straponta di canavazzo… cossino longo di canavazzo.
canarezza sf. “canna della gola” D canava. canavassu. canevazero. canevetta. L canava-
DVO (On.). MP 14.37 (Pigna) “cannalicula”. ADL cius.
(Vent.) “canna rigida”. VPL. canavassu sm. “canovaccio, tela di canapa”
D canuezu. canaezza. canaieza. canaregia. carnaregia. CAN 1848 p.48 (Sav.) perché fà tanti manezzi/ pe a gran
L canoresia. cava de Berzezzi/ tappinase pe u puntùn/ ch’u l’è andètu
cannarezza sf. (bot.) “valeriana rossa (Centranthus in perdisiùn/ fâne sempre cumparì/ due carcassa in sce u
ruber)” mustassu/ che cun tantu sö scruscì/ nu fan giüstu ün… ca-
FPL (VArr.). DVA (VArr.). navassu (eufem. per cassu).
Canaretta top. (S.Olcese) Canavè top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
FCL 22 a.1765 “la Canaretta” NTS 31 s.xvii-xviii.: Canevari, Canavere.
D canà. canàita. L canaleta. canareta. D canavà. L (ad) canavalia.
canarìn sm. (ornit.) “canarino” Canavéisi top. (Fornaci di Savona)
CLU. NTS 32.
D canaiu. canario. canèn. D canava.
(erba da) canarìn sf. (bot.) “Senecio vulgaris” Canavella top. (Diano S.Pietro)
FPL (PortoM.). FCL 58.
canario sm. “canarino” D canava.
GL 16.12 che barbaccìo no fan ri rossignoeu/ che gorga ri Canavere top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
canarj, e i carderìn. NTS 31 s.xvii-xviii.
D canarìn. D canava.
cana 249 cand

canavigliu sm. “fusto della canapa usato come com- càncou sm. “ganghero, cardine”
bustibile” PD 144.
MP 19.158 (Pigna): canapiculus. D cancaro. canchètu.
D canava. cancorsu sm. (ornit.) “ballerina”
canavlo sm. “cavezza” GNB 223 (Bord.) can corsu . CLU.
FPI 1600 (Lunigiana). D can.
D canabura. càncregu sm. “paguro”
canàvura sf. “collare della pecora che regge il cam- ADL (Vent.) *cancriculu REW 1576.
pano” candacàu agg. “indolente, istupidito”
PTO 255 sg.: *cannabula “cavezza”. REW 1600. Cf. ALE DVO (On.).
205 cal. cannavùla “gola” < canna gutturis.” D acandacau.
D canabura. candacu sm. “ozio”
canavusìn sm. (ornit.) “canapino” VPL (Sanr.), (Taggia).”
CLU. candalissa sf. (mar.) “manovra a paranco per solle-
D canavà. vare l’ancora”
canavuza sf. “seme di canapa” CAD. VPM 155, 163, 279 < candela. “da Genova, cen-
MP 19.158 (Pigna). MLC 262 (Pigna). tro di irradiazione, al ven. candelizza e it. candalizza; di
D canòusu. L canavossa. qui al fr., prov., sp.”.
cancaétu sm. “gancio a muro” D candeia. L candela.
CAD. candé sm. “candeliere”
D cancaretu. CAD. BDS (Sav.). PVG.
cancagiö’ sm. (bot.) “croco selvatico (Crocus vernus)” D canderé.
CAD. PVG 480. Candeasco top.
D cancaxö’. CL 14. FFN 338 (Borgomaro, Imp.) < Candidius,
cancaignàn sf. “sorta di gioco infantile” Candidus, Candilius. L.PANIZZI, RII n.s. 1 (1946) 59:
(Bargone, Gen.): cf. RCA 18 a.1143 emdidasco, evidente
GO. CAD.
err. per Candidasco.
cancàn sm. “chiasso, scandalo”
L emdidascum.
RAN 125 (franc.). BDS (Sav.). candeéa sf. “Candelora”
cancanà vb. “ridere rumorosamente” PVG.
ADL (Vent.): REW 1448 cachinnare. RNB 77 sg.: dal gen. il neogr. kanterûra “lampione
cancaretu sm. “gangherello” (lanterna candelera)”
MVS (Sarz.). D candiö‘a. L candelaria.
D cancaetu. canchetu. gàngau. candéia sf. “candela”
cancaribba sf. “baldoria” CAD. PD 111 candéira. PVG. RGS § 55.
CAD. BDS (Sav.). PIA 55 n.107 < arabo. D candalissa. candéira. candera.
càncaro sm. “ganghero, cardine di porta o finestra” candeila sf. “candela”
MVB 370 a.1488 (Rocca Valditaro) cancari da le porte LSE 19 portando el figlo en le soe brasse lo oferiva a l’al-
numero tredecim. tare cum lo agnelo et cum la candeila humilementi…
D càncou. L cancanus. D candeira.
càncaro/ càncaru sm. “cancro, malanno’ candeiotu sm. “candelotto, ghiacciolo”
CIT 87 avessi tue, in tanta tò malora/ avuo dent’ri œuggi PVG.
mille orzœu/ un da læte dent’ro coeu/ chi t’avesse stratei- D candeira. candiotu.
zo lì lantora. RAN 68 s. xvii. (G.Rossi). DFC 60 che mi candéira sf. “candela”
ghe prego un cancaro/ che ghe rozigge o stoeumago. ADL RDB 98 (B.Schenone) ra porcelletta intorno a ra candei-
(Vent.). PVG. ra. CIT 73 me vaggo a deslenguando/ comme fa ra can-
D cancarùn. incancarìo. deira a ro consummo. CIT 301 (B.Cigala) e fan quello
cancarùn sm. “vino di pessima qualità” nesciô, che fa ra seira/ ra porcelletta intorno a ra candei-
BDS (Sav.). ra. AAG 122. SDA 48 (Altare)
D cancaro. D. candeia. candeila. candeiotu. candera. canderé. cande-
cancaxö’ sm. (bot.) “zafferano selvatico” retta. incandelìu. L candela.
CAD. (Colchicum commune). MLC 269 (Crocus L.). candela sf. “candela”
FPL “Colchicum autumnale” MBA 377 ca.1410 (Seyne, Prov.) candelas de seu. PAD
FPI 2035b. 53 a.1506 candelle de sepo.
D cancagiö’ D candeira. candelaro. candelé. candeleta. candera.
cancellaria sf. “cancelleria” Candella top. (Loano) “località oggi scomparsa”
SA 246 a.1340(Sav.) nelli acti publici de la cancellaria de TCL a.1607-09 la Candella.
D candeira.
lo comune de Saona scripti per mano de Damiano Cerveto
candelar vb. “guidare, dirigere”
scrivà e cancelero. DSP 60 a.1487 non possano carrega- AGL 49.121 nostro armiraio con so stol/… a la per fi se
re se non hanno fede de cancellaria che elli habiano dato trase for/ candelando soe gente / per farli tutti invigori.
le soe segurtà. PSE 246: cadelando: cf. a.fr. cadelar , prov. capdellar (<
D canzellaria. L canzellaria. capitellare), cf. PAB 69 pocha fe e constancia te cadella.
cancelero sm. “cancelliere” Cf. POF 13. FA 336: caudelando, m.s.
SA 246 a.1340(Sav.) Damiano Cerveto scrivà e cancelero. D cadellar. caudelar.
D canzelero. L cancellarius. candelaro sm. “candelaio”
canchètu sm. “arpione, chiodo a squadra” MNS.1 13 a.1577 arte de bombasari e candellari. IVI,
PAG 196. PD 144 canchèti: cancaretti. a.1736 (Sav.) arte de candelari.
D cancaretu. cancaro. cancou. gangau. D candela.
cand 250 cane

candelé/ candelér sm. “candelaio” Cané top. (S.Olcese)


FAS 143 s.xiv. candelé. PCD 34 s.xiv. candeler. FCL 24 a.1725 in cané.
D candela. candelero. candello. chandelhiar. canderé. D canneto.
L candelerius. canebe/ cànebou sf. (bot.) “canapa”
candellereto sm. “piccolo candeliere” FPL (Nizza) canebe. RML 973n., 975 (Mentone, prov.)
ASF 737 un candellereto de argento per legere col manigho. canebpou.
D candelero. D canapa.
candelero sm. “candeliere” canedello top. (Vent., fra Vallebona e Seborga)
AA 144 e piu 2 candeleri de argento. ADL (Vent.).
D candelé. candelereto. L canadelum.
candeleta sf. “candelina” cannee sf.pl. “fiore del vino”
CAR 110 a.1576 offerire il denaro et la candeleta allo sa- PD 335: ora quasi soltanto nella loc. êse ae cannee “es-
cerdote. sere agli estremi”
D candela. D câne. cannie.
candello sm. “candeliere” canegia cognome
ASF 736 candelli… de latone. VTS 89 a.1530 (Sav.).
D candelé. canderé. cànegu sm. “canapa”
chandelhiar sm. “candelaio” MLC 262 (Sanr.).
MBA 392 1/xv. (Digne) pl. chandelhiars. D canevu.
D candelé. canèin sm. “canneto”
candera sf. “candela” MLC 272 (Sav.).
CAR 11 a.1340 che… ello debia pagà la soa candera a lo D canneto.
prior. BDB 269 (Bonif.). (erba) canella sf. (bot.) “Equisetum v.sp.”
D candeia. candela. candera. FPL (Bord.).
candera sf. (bot). “Asphodelus albus” D canna.
FPL (Masone) pl. candere. canella sf. “canna da pesca”
canderé sm. “candeliere” CIT 106 che quarche bell’orà, che quarche ombrin-a/ a ra
CIT 61 resto lì drito comme un canderé. cannella anchoeu me capitasse!
D candé. candeira. candelero. candello. candlé. gadeleri. L canella.
candereta sf. “candelina” canella sf. “antica misura lineare”
CIT 73 con ri cavelli driti in candereta. FDT 8.68 (Triora).
D candera. L canna. canella.
(pria de) Candia sf. “cote, pietra di Candia” canella sf. “misura di superficie del terreno”
CAD. MNS.3 49 a.1750 (Sav.) che tutti gli estimi peritie e rico-
candiö’a sf. “Candelora” gnitioni di lavori… debbano specificare il numero delle
FPI 1578. canelle di lavoro con il loro distinto prezzo riguardante le
D candeèa. qualità del medemo.
candioto sm. “aderente a un partito genovese DVA (VArr.). PVG : vale oggi mq. 9.
DTC 642 sg. popolo mio zenovexo/ guardate bene e non te (elevare la) canella (giur.) “promuovere opposizione
lassare/ dali candioti consciliare/ che desiderano stato fran-
giudiziale contro l’estimo compiuto da pubblici estimato-
zoso…. –– mora. mora. mora. mora li nostri candiotti.
ri in procedure ordinarie o di esproprio”
GDLI 2.626 s.v. “di Candia > mercenario”
candiotu sm. “candelotto, ghiacciolo” MPS 39 a.1550 de la ellevation de la canella. se alchuna
BDS (Sav.). FPI 1578 “gen.” persona… harà conseguito estimo de li beni de alchuna
D candeiotu. persona per alchuno debito, e quello contra il quale in li
candìu agg. “candito” debiti del quale sarà stato fato l’estimo, se sentirà agrava-
PVG “italianismo” [ma cf. lat. candi m.s. a.1376]. to de alchuna cosa per conto di detto estimo, possi fare in-
LVO 35 < ar. qandun “zucchero di canna”. Cf. DEI fra quindeci giorni dal dì de la elevazione de la canella le
1.716. sue ragioni e reprobazioni… e se non proverà le predette
L candi. cose sii condennato colui che haverà elevato la cannella.
candlé sm. (bot.) “Verbascus thapsus” L canella.
FPL (Briga) canella sf. “cannella della botte, rubineto di legno”
D canderé. ADP (Pietra). PVG.
cando/ candu avv. “quando” D canna. canelà.
NSB 190 s.xvii. (G.G.Lanteri, Vent.) scrivei de chelle lì canelà vb. “copulare”
de Sgrisseria/ per contare a ri amixi cando chioeve. AIR BDS (Sav.).
19 (F.Rostan, Airole) tü dime candu l’è Pasca. D canella.
D quando. canella sf. elem. topon.
câne sf.pl., “fiore del vino” TCL (Loano) Rian de Canelle.
MP 19.158 (Pigna). ADP (Pietra). caneleto sm. “gabbia”
D cagna. canne. cannie. ASF 725 in la camera de li stapheri… un un caneleto da
(esse in te) canne loc. “essere spacciato” ocelli.
COM.3 95 aora ro sciô Lavinio spanteiga peççette perché D canelu.
o l’è l’innamorao. Ma se poi o serra re træte comme o l’è Canelli top.
mariao, semmo tutti doi int’re canne. CAD “essere in PRP 357 (3.21) o xu pe ri Canelli/ va a coglie ri rampon-
estrema povertà”. BDS (Sav.) “esser pieno di debiti”. Cf. zi e re lumazze.
ADP (Pietra) dâghe in te canne “scialacquare”. PRA 384 (Taggia). TCL (Loano).
D cannie. D canelu.
cane 251 cànf

canelina sf. (bot.) “Pelargonium odoratissimum Ait.” càneu sm. “fune”


FPL. MLC 229 (Chiav, Sav.). PVG.
canellu sm. “matterello” D caneva. canevu. L canavus.
CAD. RCG. ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. canéu sm “canneto”
D canna. caneleto. canelu. canelune. caneo. L canellus. ADL (Vent.). MLC 272 (Pigna, Sanr.)
canelu sm. “albero alto e liscio” D canneto.
PRA 384 (Masone) càneva sf (bot.) “canapa (Cannabis sativa)”
Canelune top. (Masone) FPL. MLC 262. PD 136. RAN 16. RML 975.
PRA 384 ae Canelune (monte coperto di alti alberi). H.PLOMTEUX, CON 53 (Calice).
D canelu. D canapa. canapari. canavere. canevari. canevazzu.
canèn sm. “canarino, color giallo canarino” càneva sf. “canapa” elem. topon.
GA 12.167. AA 218 latra piasa se domanda piasa da caneva. NTS 10
D canàiu. canarìn. (Sav.) ciassa da caneva.
caneo sm. “canna da fuoco” càneva sf. “dispensa, ripostiglio, cantina”
ASF 754 canei de ferro 6. AG 37.37 e la canneva o fornia e pina/ d’ognunchana be-
D canelu. venda fina. ASF 740 in la canneva… botte grandi piene
Caneo top. “(canneto)” de vino sey.
PRP 338 madonna santa de Caneo MUI 105. CTL 17.
D canneto. Cf. CVM mil. caneva “bettola”. RNC 16 neogr. kßnaba
canepa sf. “canapa” “bottiglieria”.
AA 218 latra piasa (a Savona) se domanda piasa de cane- D canevaro. L caneva.
va, ivi è la dugana dove desende tute le merse mercante- cànneva sf. “fioritura del vino”
sce e tute le canepe. MNS.1 107 a.1577 (Sav.) li tareza- GO. PD 335.
tori de canepe. BLV 71. D cannia. cannie.
D canapa. caneva. Canevari top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
Canepa cognome BG 127 n. NTS 31 s. xvii-xviii., od. Canavè.
VTS 94 a.1530 (Sav.).
D canepari. caneva.
Canepari top. “masseria nel Bosco di Savona”
FBS 51 a.1308 (Sav.). canevaro sm. “dispensiere”
D canevari. BBG 520 a.1448 al podestà per la sua famiglia, che con-
canerezza sf. (bot.) “Centrahnthus ruber” tiene otto servitori, due ragazzi, un paggio, un cuoco, un
FPL (PortoM.). canevaro e sette cavalli.
Cannes top. “Cannes (Alpi Marittime, Fr.)“ D caneva. L canevarius.
LAM 86 it. Canna. canevazero agg. “relativo ai tessuti di canapa”
canescelu sm. “canestrello, ciambella dolce” MNS.3 59 a.1630 (Sav.) (pesatura di stoffe) farle pesare
FDT 8.68 (Triora). BNL 73 (Perin.). al peso canevazero conforme a quello che sempre è stato
D canescia. canestrellu. L canestrelus. consueto antico.
canéscia sf. “cesta tonda con due manici” D canavazo.
FDT.P 38 (Triora). canevassu sm. “fusto della canapa, usato per avviare
D canescelu. L canestra. il fuoco”
canestré sm. (bot.) “Blechum spicant. With.” PAG 26.
MLC 274 (Bard.): pl. canestréi. D canavigliu.
D canestrellu. canevassu sm. “tessuto di canapa”
canestrella sf. “formella di materiale combustibile” FPR n.26.
ASF 756 doe corbe de canestrelle da fuogo. D canavazo.
IVI, Gloss. formelle forate nel mezzo, somiglianti a ciam- canevazzu sm. (bot.) “Galeopsis tetrahit”
belle: cf. gen. furmagette da brüxà. FPL (P.Nava).
D canestrellu. D cannavaiö’. caneva.
canestrello/ canestrellu sm. “ciambella dolce fatta canevetta sf. “tela di canapa”
con pasta arrotolata“ AAD 285 lenzoli di canevetta per li servitori. BDS
MNS.2 89 a.1634 (Sav.) pane, canestrelli o fugaccie. CIT (Sav.).
197 sg. ri cavelli… pareivan tenti d’oro canestrelli/ per dà D canavazo. L caneveta.
da merendà a amô ch’è un foento. –– quattro fire d’oro in canevìn/ -a sm/f. “lavorante della canapa”
canestrelli. PRP 360 (5.28) Pierina dre neggie, che ven- SDS (Sav.) canevìn. NPD 80 a.1865 (Sav.) se vedde i
dea ri canestrelli.
Casciè… a drita e a sinistra/ ghe sta e canevin-e/ andèle
GO. BDS (Sav.). PVG canestrellu.
D canescelu. canestré. canestrella. carestré. ün po’ a vedde/ che belle biundin-e. BDS (Sav.) canevi-
canetta sf. “piccola canna” na.
PD 352. RCG 224, PAG 15 pl. canette: frusta per batte- D caneva. L schanoverii.
re le uova o la panna”. ADP (Pietra) “catetere”. PVG cànevu sm. “canapa”
“cerbottana”. BDS (Sav.) “frecciata polemica”. MP 19.159 (Pigna). MLC 262 (Pigna). ADL (Vent.).
D canna. D canebou. canegu. caneu. D canepus.
canetiggia sf. “filo dorato per ricami” (erba) canfora sf. (bot.) “Artemisia camphorata Vill.”
CAD. FPL (Gen.). MLC 246 (Chiav.). MLC 246 (Gen.)
Canneto top. “Artemisia abrotonum L.”
FCL 24 a.1750 “Il Caneto” (S.Olcese). LAM 86 Le Cannet D canfura.
(Alpi Marittime, Fr.),it. Canneto. FTL 140 elem. topon. cànfura sarvèga sf. (bot.) “Achillea L.”
D canna. cané. canéin. caneo. caneu. canniàou. caniòu. MLC 245 (Riviera di Levante); (Sav.): Achillea ligustica L.
L canetum. D canfora. L canfara.
cang 252 cans

cangià/ -ar/ -are vb. “cambiare” caniòu sm. “canneto”


PAB 84 tar poxom sape far/ che li beveaor fe cangiar/ in PD 126. MLC 272. PRA 371 a.gen. canéu > caniòu già
li porci salvaygi/ orsi e lovi ravaxi. MNS.1 55 a.1577 nel s. xiv.
(Sav.) né alcuno maestro di dett’arte potrà cangiare il suo D canneto.
segno… MNS.3.11 a.1577 (Sav.) non dovrano… frauda- canisàin sm. (ornit.) “cannaiola, sterpazzola, forapa-
re la detta arte tanto in cangiare li grani quanto in mesco- glie”
lar in le farine alcune false misture. CLU.
RDB 19 sg. o cangià re crudezze in veri amoi. –– in voi D canna.
Cattania cangiao son. canisso/ canizzo sm. “soffitto di canne”
RAN 56 sg., 71 s.xvi., xvii. PD 337. RGS § 274 gallici- MOB 148 a.1691 (Sav.) fare il canisso alla sacrestia.
smo. PVG. MNS.3 47 a.1721 (Sav.) li tetti della casa, li solari, ceini
D cambiar. camiar. cangio. caniar. descangià. scangià. (pieni) per le volte e canizzi.
L cambiare. D canna.
cangio/ cangiu sm. “cambio” canissu/ canizzu/ canizzo sm. “graticcio su cui si
PAS 29 e Criste si l’amava monto tenera menti, che za l’a- pongono a seccare le castagne”
veyva ello ordenao de lassarlo in camgio so alla mayre. MP 19.159 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). ADP (Pietra).
RDB 18 inderre torna o vereton/ e in cangio vostro spes- DVA (VArr.).
so o fere lé. COM.2 10 ho zà dæto incombenza a un MVS (Sarz.) canizzu. MCM 49 (CastelnM.) canizo.
sençà de trovame 50 o 60 miria lire a cangio. D canna. L canitium.
CAD. RAN 54, 57. chanon/ canone sm. “cannone”
D cagnhio. camio. canio. caniar. L cambium. TL.2 241 a.1463 chi aveseno ancora sozo (sopra) le navi
cannia sf. “fioritura del vino” da chanon da cc. in cccc. (uomini armati) in ordine per
GO. poere in terra montare li preminenti… ASF 756 carega-
D canneva. cannie. tori tra de canoni colobrine et farconeti numero 8. PRP
canniàou sm. “canneto 343 a.1640 (Taggia) e parea giusto che quello tirà/ fosse
GL 20.29 pareiva de Gambìn ro canniàou. rebombo de grossi canoi.
D canneto. AGM 783 sgg.: ampia trattazione.
caniar vb. “cambiare” D cannone. L canonus.
AG 28.6 tar vento se gi po caniar/ che for za mai saxom canone sm. “tubo”
no am. AG 102.44 de fin a qua o prometuo/ vegnir a voi, FAP 168 a.1668 condur… l’acqua… anche in cucina do-
e fo boxia:/ en la contraria partia/ promession canio e ve si haverà con canone da farsi in essa.
muo/ se per boxar don fir cretuo. D canono.
D cangià. canio. canonera sf. “cannoniera”
cannie sf.pl. “fioritura del vino” AMF 119 a.1558 perché non ghe restano del castello nis-
RAN 105, 177. PD 137, 348, 352: (< cannabe: canne(v)e suna canonera drita che possia offender li de fora.
> cannie). PVG 492 sg. s.v. cagna. D chanon. canunea.
CAD., PD 335: êse ae cannie “essere agli sgoccioli, agli canonexi sm. pl. “canonici”
estremi”. PS 18 s.xiv.
D cagna. câne. canne. D callonego.
canielu sm. “anello infisso nel muro” Canònica top. (Vado)
QVS 25 s.xix (Vado) nella zona dell’attuale chiesa par-
BNL 73 (Perin.)
rocchiale.
D cainelu.
D canonicu. L canonica.
canigia sf. “strumento di bordo”
canònicu sm. “vespa nera”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item canige da impiombare n. xx. PVG.
L camgiorius. D callonego. canonica. L canonicus.
caniggia sf. “sorta di legume di scarso valore?” canono sm. “tubo, cannella”
RDV 243 a.1583 (P.Foglietta) perché goardame dra se- ASF 722 in lo bagno… un canono…
gonda morte/ pon ri to fruti, e no ra me Foggetta/ chi fa D canone. canùn. canunea.
canigge, in cangio de brignoìn. RDB (ms.) 174 a.1595 e canorezo sm. canna della gola”
lè vinti di che non tocco caniggie (= che non mangio). GL 4.7 ra barba in zù ciù da ro canorêzo/ sciù ro peto a
D canigèa ghe fa comme un coscin. GL 9.78 così parlando, un tag-
canigèa sf. (bot.) “parietaria (Parietaria officinalis)” gio de squarcin-a/ ad Algazello o dè intr’o cannorezo.
FPL. MLC 262. EVM 92 (V.Mar.). BDS (Sav.). D canuezu.
ALE 71: tardo lat. canicularia “giusquiamo”. PVG 469 canottu sm. “canotto”
s.vi. caliculata; s.ix. caniculata (Hyoscyamus L.). NVM (Sav.).
D caegàia. caighèa. canòusu sm. “seme di canapa”
Caniglione top. (Cairo) MLC 262.
AA 271 lo suo castelo nominato cario con le sue perti- D canavuza.
nencie soe… la meta de lo monte caniglione. Canova/ Ca növa top. “masseria nel Bosco di
canio sm. “cambio” Savona”
AG 16.452 che mar canio m’ai renduo/ de cossi car e do- FBS 52 a.1723-60 canova NTS 33 (Sav.) canöva.
ze fruto.. L casa nova.
FA 336. FAS 149. cansé sm. “legno ricurvo usato per fare basti”
D cangio. caniar. TVD (Dolc.).
canione sm. “bravaccio (grosso cane), o “campione” L cancelllus.
PAD 371 a.1507 alli 11 (febbraio) s’è cumulato a cansellar vb. “cancellare”
Rivarolo più de 200 canioni di Poncevera, de Sestri e MBA 374 a.1407 (Basses-Alpes) o ay cansella.
Voltri e de Bezagno. L cancellare. cansellare.
canz 253 cant

canzellar vb. “vacillare” 3.pl. cantavan PD 353.


PAB 58 ma per so che per tute mutacioim sodanne can- fut. 1.sg. cantiò PD 141.
zellam li cor… PAB quando le cosse lassam so cavo, el- canteron ADL (Vent.).
le varram niente; si canzellam senssa governaciom… 2.sg. cantiè ADG.
PS 52: franc. 1.pl. canteremu ADG “a.gen.”
canzellaria sf. “cancelleria, ufficio” 2.pl. canterei DFC 69.
ASF 742 in la prima camera de la famigia, appresso la Cong.pres. 1.sg. cante DFC 25.
canzellaria. Cong. impf. 3.pl. cantasssem LSE 24
D cancellaria. canzelleria. cantessan PD 353.
canzellé sm. “cancelliere” Condiz. 1.sg. cantiè ADG
SA 240 a.1340 (Sav.) como apare (per) publica scriptura cantiéivu ADG
scipta per la man de Bertome de Nicheroso scrivam e can- canterè ADG. (a.gen.)
zele de lo comun de Saona. BDF 148 a.1460 et se elleze 2.sg. cantiéisci ADG. (a.gen.)
uno antiam et uno canzellé cum ello a questa praticha. Imperat. cantamene PD 135
D canzelero. cantime PD 141
canzelleria sf. “cancelleria” Ger. cantando DFC 31. FAS 142.
RL 225 a.1440 in li dicti capitoli et promisse che siano per Ptc. incantao DFC 103. AAG 124 n.3
mi registrate con li atti de la mia canzelleria. D cantadù. cantaor. cantarixe. cantù. ciantar. L cantare.
D canzellaria. canzelero. L canzellaria. cantà sm. “cantare, canto”
canselero/ canzelero sm. “cancelliere” IVE 36 e questo bello cantà de Zacharia ella inpreixe in-
AA 74 e di prezente lo canselero preze la scritura de tuto contenente.
questo che genoezi volevano da li citadini de Saona e la D canto.
legete perzente tuto lo consilio in alta voce… –– a mi no- cantà sm. “cantaro, misura di peso ”
taro infrascripto e canzelero de lo prelibato capitanio et PRP 355 (2.46) ma mostazzi e maschæ’ d’un cantà l’una.
signoria. GO. DVA (VArr.). ADP (Pietra). FDT 8.68 (Triora) cantå’
D cancelero. canzellé. canzelleria. L cancellerius. D cantaro.
Canselli top. (Pigna) cantà sf. “stadera”
PSP 73 n.111: “cancelli, chiusura di un podere”: REW CIT 167 se ro cantà n’erra (IVI, n.: “se dice ancor vero la
1573 a. stadera del mio giudizio)”. GL 18.78 come all’urtima
L cancellus. cren-a ro roman/ portaou, noi vimmo ro cantà fuzzì/ dro
cansenestru sm. “salamandra” pesaou per gram peiso da ra man…
DVA (VArr.). RAN 44, 177 “ponte, grossa bascula”. DVA (VArr.) “bi-
D senestru.
lancia per grossi pesi, sospesa a una stanga retta da due uo-
cançon / canzon sf. “canzone”
mini”. ADP (Pietra). BDS (Sav.). FST 76 (Triora) cantå’.
AG 144.79 romanzi, canzon e fore. PAB 60 de che sum
le canssoin de li iugollai, d’aotro che de fortunna… CIT D cantaro.
143 cançon, za ro levante s’arve cæro/ ma chi no s’arve cantabruna/ cantabrüna sf. “sifone per travasare il
porte ni barcoin/ va via, ch’a no dà credito a cançoin. GL vino”
5.82 va sci’un’atra carrassa/ a cantà sta cançon ciù un’oxe GL 5.76 che ti g’hæ dessciongiàou ra cantabruna.
bassa. DFC 25 che ve cante una cançon. RAN.177, MVS (Sarz.) cantabruna. RAN 105, ADP
D cansùn. cansonetta. (Pietra), BDS (Sav.), PVG cantabrüna.
cansonetta sf. “canzonetta” MUI 189 n.3. LFL 2.19 fr. chantepleure. V.PÎSANI,
NPG 1062 a.1747 cansonetta alla corcia (= còrsa, della L’etimologia, Milano 1947 p.168 n., propone <
Corsica). kley›dra. Cf. W.HERING, Festschrift Jaberg, Halle
cansùn sf. “canzone” 1937, pp.259 sgg.
PD 336. FDG 152, 164 (pl. cansuìn) D cantimplora. L cantaplura.
D cançon. cansonetta. cansünella. cantadù agg. “canterino”
cansünella sf. ”canzonatura” CAN 1847 (Sav.) 43 grilli cantaduì.
GO nella loc. mette in cansünella “mettere in burla” PD 360 “semipopolare”.
D cansùn. D cantarixe. canteirö’.
cantà sf. “stadera” cantagalletto sm. (bot.) “Fumaria capreolata L.;
VPL. Fumaria officinalis L.”
cantà vb. “cantare. MLC 225.
PD 158. ADG. D ciantagalettu. galletto. papagalletti.
FORME: Cantagalletto/ Cantagallettu top. (Savona; Loano)
Indic.pres.. 1.sg. cantu FDG 160. NTS 13 sg., 32. F.PERASSO, SG 5 (1964-5) 53 n.: “strada
2.sg. canti PD 130. GUA 523. di Cantagalletto: attraversa il Bosco di Savona da
1.pl. cantemu ADG. RGS § 522, 530. Lavagnola a Cadibona”. N.LAMBOGLIA, RII 4 (1938)
2.pl. canta-vu PD 121 sg. (cantai-vu) (Loano) : cf. Cantaràina “Cantarana”.
cantè ADG. RGS § 531. L cantagalletum.
3.pl. cantan PD 353. (erba) cantagalline sf. (bot.) “Anagallis phoenicea”
i canta GF.5 s.xix (contad.) FPL.
impf. 2.sg. ti cantavi PD 130 cantabas. cantalaze sm. (ornit.) “saltimpalo”
3.sg. cantava ADG. CLU. ADP (Pietra).
cantaja RGS § 551 “lig” D cantà.
(AIS 1534). cantalle sm. “bilancia”
1.pl. cantàvimu ADG. PFM 135. ASF 745 in la dispensa… uno cantalle. e uno cantareto
2.pl. cantavi PFM 135. D cantaro. L cantale.
cant 254 cant

Cantalù/ Cantalupo top. (V.Varenna, Pegli) cantéigora sf. “cantilena”


RVV 60 cantalù. FTL 152 cantalupo. DFC 65 canteigora (titolo di poesia). COM.6 18 mi no
D luvea. L cantalupus. cantelupus. orræ’ iesse o primmo a metteme in canteigora.
(erba di) cantanti sf. (bot.) “Erisimo (Disymbrium of- C.SALVIONI, RIL s.II. 33 (1900) 1159 sg.; Rec. ROM 30
ficinale)” (1901) 476. PD 111 “canticula”
EVM 54 (V.Mar.) D cantegua. ciancegura. L cantegora.
cantào sm. “stadera” canteirö’ agg. “canterino”
MCM 39 (CastelnM.). ADL (Vent.).
D cantaro. D cantadù.
cantaor sm. “cantore” cantéiu sm. “vaso da notte”
AG 69.2 oxelaor/ con soi oxeli cantaor. BDS (Sav.).
FAS 145, 164.
D càntiu.
D cantà. cantù. L cantatorem
cantara sf. “cantaro, misura di peso” cantelluo agg. “massiccio di mura”
MNS.3 8 a.1577 (Sav.) per ogni balla di lana… se sarono PS 52 s.xiv. la dita spelunca era cantellua no segondo ove-
di peso di due cantare… ra humanna, ma segondo overa divinna. IVI: “canter-uta:
Cantaràina top. (Alassio) canteluto, canteruto è anche dell’a. tosc.”Cf. GDLI.2 656
TAL 48 n.160. RRL 66. LPT 229. canteruto “spigoloso”.
D cantarena. raina. L cantaraina. (in/ de) canter loc. “di oggetti ritti in fila l’uno ac-
cantarana/ cantarena sf. “raganella della Settimana canto all’altro”
Santa” MP 19.159 (Pigna).
GO cantarena. ADP (Pietra), BDS (Sav.), PVG cantarana. D canté.
Cantarena top. (Carpeneto, Albisola) càntera sf. “cassetto”
PAA 221. ASF 720 una tauleta cum la sua cantera et trespedi. ASF
D cantaraina. rena. L cantaraina. 743 una tavola con la sua cantera… una tavoleta quadra
cantareto sm. “piccola bilancia” facta a cantera. RPC 44 a.1743 (Alb.) due tavole, o sia
ASF 745 in la dispensa… uno cantalle. e uno cantareto. mense, una de quali con cantera. ADL (Vent.).
D cantaro. L cantaretum. D canterano. cantero. cantia. cantià. cantieta. L cantara.
cantarixe sf. “cantatrice, cantante” cantera.
PAB 59 vegna avanti musicha cantarixe, la camairera de càntera sf. “cassa, cassapanca”
nostra maxo. RPC 45 a.1743 (Alb.) una cantera.
PS 10, 35. canterà sm. “canterano, vecchio mobile?”
D cantà. cantaddù. COM.6 53 un canterà de figgia brutta comme cafosci.
cantaro sm. “misura di peso”
Canterano cognome
AA 212 lo formagio sardesco valeva da lire 13 fino in li-
re 16 lo cantaro. AA 313 uno grosso brandone di seria VTS 75 a.1526 (Sav.)
bianca e rosa da peso da uno rubo fino a uno cantaro. D cantera. L canteranus.
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) incorrera in pena di uno scuto per canterata sf.
cantaro. CAR 117 a.1583 le merce tutte che pagano ca- VIA 88 a.1476 (Sav.) gallea una negra… con canterate ii.
bella di piate denari tre per cantaro. da poppa et chiava una da arboro pontelata con li tachalli
Pl. cantara: MNS.1 112 a.1577 (Sav.) per ogni due can- sotto.
tara. cantea: ADG. cantera: AA 210 la quale campana L canterata.
diseno che peza cantera desete, sive ca. 17. cantero sm. “canterano, cassapanca”
D cantà. cantalle. cantao. cantareto. cantaru. canterata. RPC 45 a.1743 (Alb.) uno cantero vecchio.
L cantarium. D cantera.
cantaro sm. “bilancia” càntia sf. “cassetto”; loculo cimiteriale”
MNS.3 7 a.1577 (Sav.) piantare le cravie e lo cantaro per PD 138 cantera. RAN 177. PVG. BDS (Sav.): anche
pezare. “postazione di pesca” FPI 1614.
Cantaron top. (Alpi Marittime, Fr.) RNB 77: neogr. kßntara m.s., dal gen.
LAM 86 it. Cantarone. D cantera. cantua.
cantaru sm. “stadera” cantià sm. “canterano
MVS (Sarz.). PD 138. FPI 1614.
D cantaro. Cf. BIO 257 lomb., emil. cantarà, cantaran “cassettone,
canté sm. “cantiere” armadio”
CAD. NVM (Sav.). D cantera. L cantaranus.
D cianté.
cantieta sf. “cassettino”
canté sm. “trave maestra del tetto; trave di sostegno”
PRP 346 (str.37) a lanzà zù cantei, sbatte zù travi. PD 157 canteretta.
FDT 8.68; 10.65. (Triora). DVA (VArr.). DVO (On.). D cantera. L canthereta.
PVG. cantilena sf. “cantilena”
Cf. CVM mil. cantìr “grosso palo” NPD 63 ca.1750 (G.A.Ratti, Sav.) mi, se savesse, ascì faiè
D cantér. L canterius. gazæ‘a/ e diéiva anche mi unn-a cantilena:/ ma cose scri-
cantégua sf. (bot.) “Narcissus tazzetta” ve…?
FPL. L cantilena.
cantégua sf. “cantilena, nenia contadinesca cantata cantimplora sf. “sifone per travasare il vino”
nella novena dei Morti” FPR n.87: < canna impletoria (Caix), cf. GRD.118, 128
GO. PD 112. FAL 272 n.4. BDS (Sav.). (Mentone) implitore “imbuto”.
D canteigora. D cantabruna.
cant 255 capa

cantìn sm. “cantino, la corda più sottile di uno stru- canùn sm. “penna appena spuntata degli ucccellini”
mento musicale“ FDT 8.168 (Triora). VPL “gambo, stelo”
GL 14.61 o non ha toccaou giusto ro cantìn (ha perso la D canunetti.
ragione). GL 16.12 quando stiran torna ro cantìn (quan- canùn sm. “germloglio, bocciolo”
do gli uccelli riprendono a cantare). DFC 150 corde d’ar- MP 19.159 (Pigna): REW 1597. BDS (Sav.).
gento, e d’oro di cantìn. CAN 1848 p.84 (Sav.) nu tuc- L canonus.
chemu stu cantìn (questo tasto). CAD. BDS (Sav.). canùn sm. “cannella della botte; rubinetto”
cantina sf. “cantina” FDT 8.168 (Triora). PVG.
PVG. REW 1616. LP 26. Cf. CVM mil. canòn “sifone”
càntiu sm. “cantaro, vaso da notte” D canono.
CAD. FPI 1614. canunea sf. “tubo principale degli scarichi di un pa-
D cantéiu. lazzo”
canto sm. “canto, canzone” SDS (Sav.).
AG 145.125 De ne guarde de oir canti/ chi dar possan dor D canono.
ni pianti. AG 146.214 balar, zugar, li mozi canti… canunettu sm. “penna appena spuntata degli uccelli-
D cantà. ni”
(da) canto loc. avv. “da presso” DVA (VArr.). MVS (Sarz.).
AG 56.66 ianchi angeri vegnen da canto. D canùn.
canto/ cantòm/ cantone sm. “canto, angolo, luogo” canunettu sm. “merletto a cannoncini”
AG 26.7 semper m’aguaita in calche canto/ per adentarme BDS (Sav.).
le carcagne. AG 36.68 chi porrea pensar ni dir/… / li pe- canunettu sm. “strumento per togliere il torsolo alle
rigori tai e tanti/ apareiai da tuti canti? AG 43.42 tu quaxi mele”
paream santi/ vegnui da diversi canti, de citae e loghi RCG, Diz.
strannj. AG 143.229 no ge laxar canto ni ponto/ che tuto D canono.
a lui no fazi cointo. ATA 204 a.1384 (Alb.) in un canto de canuo/ canüu agg. “canuto”
la dita tore… en tuti li atri trei canti de la dita tore. (v.l. PAB 52 deber, descarnao e chanuo.
LDV 14 in un cantom… en tuti li atri trei cantoi…). PAD PS 32 s. xiv canuo. PS 37. FPI 1622 canüu.
389 a.1507 ogni canto di carrogio. Cf. VTS 38 canvisde cong. “benchè, sebbene”
Malcantone “strada della Savona medievale”. AG 63.10 capello in testa avea/ canvisde che no iovea.
D cantu. cantùn. malcantone. L cantonem. cantus. FAS 153, 165.
cantrìn sm. “comodino” D quamvisde.
FPI 1614 (Sarz.). cao agg. “caro”
D cantera. NPD 64 a.1750 (Sav.) ah, Segnô cao… DFC 34 donne
cantu sm. “angolo, spigolo” cae, l’è chi o merçà!
ADL (Vent.). PVG. D car.
D canto. cantùn. recantu. Caò n.p., f. “Carolina” (nella forma allocutiva)
Cantu top. (Loano) RGS § 318 (Lunigiana)
TCL u cantu. Caocinaria top. (Alassio)
cantu agg., pron. “quanto” TAL 54 n. 191 a.1539.
LP 24 (Isolabona). D calcinare. causinaire.
cantù sm. “cantore” caodo agg. “caldo”
FDG 160. PA 14.65 s.xiv. Neron imperao… fo visto inter lo inffer-
D cantà. cantaor. no/ batuo e tormentao/ e d’oro caodo abeverao.
càntua sf. “cassetto” D câdu.
ADP (Pietra). caosso sm. “piede, ceppo dell’albero”
D càntia. PS 52 s.xiv. caosso de l’erboro.
cantùn sm. “canto, angolo di strada” D câsa. câsu. caussu.
PRI 19 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) questa è quella murag- capa sf. “mucchio di foglie secche”
gia/ questu è quellu cantùn… PVG.
MP 19.159 (Pigna). PCL 277 (Arg.) D capala. capallu.
D canto. L cantonem. capa sf. “cappa, mantello con cappuccio”
canucciale sm. “cannocchiale” DPC 173 ca.1180 (Sav.) et capa una. AG 127.83 intr’unna
CAN 1842 (Sav.) u canucciale de Savun-a (almanacco sa- capa e intrao (si è fatto frate). PGF 30 s.xv. (Alb.) una ca-
vonese). NVM (Sav.). pa negra… una capa de biavo. AA 37 a trecento soldati et
canuezu sm. “canna della gola” a 50 hominindi capa (gentiluomini, ufficiali). RDB 50 me-
CIC 52 a.1842 (Sav.) agguttavan di fiaschi ogni pittìn/ gio assè stammo, si spendeimo men/ con lunghe toghe che
int’un canuezzu fètu cumme ün trœggiu. MUI 142. GO. con curte cappe/ chi atenze no se pon fin a re chiappe.
BDS (Sav.). DPC 176. FAS 162.
D canaezzu. canarezza. canarozu. canorezo. ganaüssu. D capetta. L capa.
ganôfu. L canolexium. cappa sf. (mar.) “camicia della vela”
canuezu sm (bot.) “valeriana rossa (Centranthus ru- NVM (Sav.).
ber)” cappacollo sm. “scappellotto”
FPL. MLC 244 (Cogorno). PVG. CIT 133 subito Amò, con dame un cappacollo/ me re-
D canarezza. prende, e menaçça pe ra vitta.
Canùi top. (Pigna) capala sf. “mucchio di covoni”
PSP 73 n.112 (fontana pubblica) PCL (Arg.). Cf. CVM mil. capala m.s.
D canono. D cabala. capa. capallu.
capa 256 capp

capallu sm. “bica, mucchio di covoni” capelasso/ capelazo sm. “cappellaccio, frazione poli-
FDT 4.56; 8.68; 10.29 (Triora). DVA (VArr.). GRD 112 tica genovese”
(Calizzano). VPL. PAD 481 a.1506 (Sanr.) una de quelle persone in lo mon-
D capa. capala. cavalettu. do, chi manco habie passione a capelassi. SGC 419
cappa neigra sf. (ittiol.) “corvina locca, corvo di ma- a.1522 citadini o capelazo/ mercadanti o arthesano.
re (Corvina nigra Cuv.)” D cappellaccio.
PML 357. capelassu sm. dodecapodo, specie di calamaro”
caparu sm. “caparra” AFV 426 (Vent.).
GO. FPI. 665. Cf. RNC 16 neogr. kapßron, m.s., dal D capelassa.
gen. capelassu sm. (bot.) “Arctium lappa”
D arro. L caparrum. BCB 112 n. (Ruta) PVG: Tussilago farfara?
capaçe agg. “capace” capellatio sm. “partito, colore politico”
GL 6.9 a.1755 son capaçe de fa quâsæ’ desquærno/ n’ho PAD 223 a.1507 portare calse in piede de che capellatio
moe tremaou, ni tremmerò in etærno! se voglia.
capatassu sm. “capoccia” D cappellaccio.
BDS (Sav.). capeléira sf. “una delle parti del correggiato”
A.PRATI, ID 18 (1942) 124, cf. ID 13 (1937) 107 “gen.” FDT 9.19 (Triora).
Cap d’Ail top. (Alpi Marittime, Fr.) chapeler sm. “cappellaio”
LAM 86 it. Capo d’Aglio. AG 101.17 ma chapeler e zocorai/ per li gran fangi e tem-
L caput allei. pi croi/ an guagnao ben assai.
Cape cognome FA 338. FAS 141,143.
VTS 76 a.1530 (Sav.). D capelà. L capellerius.
D capeto. capeleto sm. “arredo del letto che faceva parte del
capéi sm. (bot.) moschetto o padiglione”
FPL (P.Nava) “Petasites albus”. (Masone) “Umbilicus AAD 257 uno capeleto di veluto cremesino co la frangia
pendulinus”. d’oro et di seta cremesina e bianca. –– uno cappeleto di
D cavellu. tafetale gialdo di paglia co la frangia del medemo colore.
capela sf. “cappella” D capello.
AA 173 li frati ano levato la casia del cardinale Spinola capelettu sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
con tutti li fornimenti de la sua capela. FPL (Mortola, Mele).
CAD. PD 110. D capeliane. capplatto
L capella. capeletu sm. (ornit.) “capinera”
capela sf. “medusa (Rhizostoma pulmo)” MP 14.49; 19.159 (Pigna).
AFV 427 (Vent.). ADL (Vent.). D capello. capeluna. capneira.
D capelana. Capelli cognome
capelà sm. “cappellaio” VTS 81 a.1530 (Sav.).
FA 338. CAD. PD 108. GA.12.166. D capello.
D chapeler. capeliana sf. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
capelà sf. “misura di capacità, pari a mezzo litro” FPL (Nizza).
FDT.P 38 (Triora). D capeletto.
cappellaccio sm. “cappellaccio, appartenente a fa- cappellina sf. “cappellino da signora; boria, alteri-
zione politica genovese” gia”
BL 75 a.1400 questi nostri capelaci, li quali se possono CPD 6 s.xx. (Sav.). BDS (Sav.).
chiamare diavoli de l’inferno. NPG 78 a.1475 de tutti gli D cappellino.
altri nostri cittadini capellacij. PAD 464 a.1506 questo cappellina sf. “corona?”
popolo a modo alcuno non volere capellacio che sia, e tu- GL 17.6 ro regno è forte, e ciù dra cappellin-a/ l’è ro re,
to à jurato sopra el crucifixo de non consentire a stato de chi ro sa ben manegà. (TT l’imperio ha in sé gran forze,
capellacj. SBP 12 a.1547 (lettera di Ferdinando Gonzaga e più le rende/ il re, ch’or lo governa, illustri e chiare)
all’Imperatore) quella città (Genova)… è stata solita ha- (erba) cappellina sf. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
vere tre forme di governo… la una a republica… l’altra, FPL (V.Polcevera).
come dicono essi, a cappellaccio, cioè a regimento di uno Cappellino cognome
dei primati; la terza forma è stato per mano dei francesi. VTS 84 a.1530 (Sav.).
PAD 16 n. “Cappellaccio era chiamato in Genova chi ap- D capello.
parteneva alle quattro famiglie popolari: Adorno, capello sm. “cappello”
Fregoso, Guano, Montaldo, unite in consorteria politica AG 63 9 capello in testa avea/ canvisde che no iovea.
poco dopo la metà del s. xiv. per opporsi all’altra con- PRP 346 e v’asaseguro ch’o ghe fé un capello (li scon-
sorteria delle quattro famiglie nobili: Spinola, Doria, fisse clamorosamente). AAD 262 a.1561 lo stocco et ca-
Grimaldi, Fieschi”. Cf. RDS 154. pello del papa fornito il capello di perle et lo stocco d’ar-
D capelassi. capellatio. capelazo. gento.
capelana sf. (ittiol.) “seppietta grossa (Rossia macro- D capella. capeleto. capeletu. capellina. capelu. capellùn.
soma)” capeluto. caper. L capellus.
AFV 426 (Vent.). Capello cognome
D capela. VTS 77 a.1530 (Sav.).
capelassa (ornit.) “cappellaccia” capelu sm. “cappello”
CLU. GUA 602: semidotto.
D capelassu. D capello.
capelasci sm.pl. “lasagne inferigne (pasta alimentare)” cappellu da preve (bot.) “Evonymus Europaeus”
RCG Diz. FPL (PortoM.).
capp 257 capi

cappellùn sm. “prete, religioso” burghi. TL.1 351 a.1455 le bonne usanze le quae sun ne-
CAN 1848, p.84 (Sav.) u l’è miga ün cappellùn? cessarie a lo capitanego.
D capello. capeluna. D capitanio. L capitaneatus.
capeluna sf. (ornit.) “cappellaccia” capitaneo sm. “capitano, comandante”
CLU. IVE 5 per zo dixe domenide a quelo capitaneo de lo so po-
D cappellùn. vo, chi ave nome iosue… RL 223 a.1440 esso magnifi-
capeluto sm. dignitario, governante” co… capitaneo et signore. PAD 353 a.1506 lo nostro ca-
TL.3 200 a.1475 quelli che se voren far capeluti in questa pitaneo.
vostra citae. D capitanio.
D capello. capitanio agg. “principale”
Capenardu top. (Gen.) SBP 36 a.1547 la galera capitania.
RAN 11 germ. D capitana.
capér sm. “cappello” capitanio/ capitaniu sm. “capitano; comandante di
MP 21.47 (Pigna). nave”
D capello. AG 49.66 e meser Lamba Doria fo/ capitanio e armiraio/
capezale sm. “capezzale; cuscino lungo e stretto a ca- nobel e de gram coraio. RL 224 a.1440 magnifico capi-
po del letto” tanio et signore. TL.1.120 a.1454 mandiamo lo capitanio
AAD 280 un capezale d’entema… un capezalle di tela. di Famagosta et cum ello homini xxii. per custodia di
Cf. SRV 132, s.xv. ven. cavazal. quella citate. BDF 147 a.1462 parse bon elleze doi capi-
D capizalle. L capezale. tannii. PAD 487 a.1506 in la partensa delo capitanio se
capesullu sm. “capsula” imbarcò uno capo nominato Ianoto Basso. DTC 655
DVO (On.). a.1522 la superbia… del capitanio loro ambasiatore. NPS
D capüselu. 580 a.1527 Nicholo Graso/ capitanio de l’armiraglia. AA
capetta sf. “mantellina corta” 30 il capitanio Lazarino de Ormea. AA 57 se misero tuti
RDB 47 e capette si curte ogn’un se fa/ che ben re chiap- insieme per fare elecione del loro capitanio e altri oficia-
pe no se pon crovì/ però semo ciamè tutti capette. li. NPD 79 a.1868 (Sav.). u curaggiu du capitaniu.
D capa. FA 336. FAS 149.162. RAN 177. PD 141, 335 “tardo”. Cf.
capeta sf. “popolano, bravaccio” SAP.2.224 a.lomb. capitannio. SRV s.xv. ven. capetanio.
AA 266 bravasi e spadasini e capete e rompi coli de par- D capitana. capitaneo. capitagnu. capitanego. L capita-
tezani de fregozi… –– de li partezani spadazini e capete e neus.
rompi coli amici de fregozi. BDS (Sav.). capitolo sm. “capitolo, rubrica; statuto, articolo di
PAD 44 sg; 248 n. statuto”
L capetta. SA 240 a.1340 (Sav.). li statuti ossiano capitoli alchune
Capeto cognome volte se cambiano. –– ham statuio ordinao emendao e
VTS 89 a.1530 (Sav.). correpto zointo e amermao in tuto e per tuto como in cia-
D cape. scun de li infra scripti capitoli se conten. MNS.3 30
Cap Ferrat top. (Alpi Marittime, Fr.) a.1577 (Sav.). capitoli dell’arte de misuratori della raiba.
LAM 114 it. Capo Ferrato MNS.3 111 a.1634 (Sav.). queli ai quali fosse permesso in
D cavo. vigor de loro capitoli…
capì vb. “capire” D capitoro.
RGS § 524, 537 lig. capìsciu “capisco”. OCD 26 capitor sm. “capitolo, congresso”
(Campoligure, Masone) capiuma “capiamo”. AG 43.14 capitor generar/ de l’orden de li frai menor.
D accapì. AGC 32.
capieta sf. “bandolo della matassa” D capitoro. L capitulum.
CAD. capitorar vb. “ricapitolare, ripassare ”
capiglià sf. “colpo” AG 16.345 vegnandome in regordamento/ li faiti de lo me
BTG 143 a.1392 quive si comenciorono a dare capigliae segnor/ tut e capitorava/ como elo era annunciao/ com e lo
e di balestra e di lance. rezea e bairiva…
D cabilia. L cavilla. FA 336.
capisio sm. “misura granaria” capitorio sm. “capitolo, congresso”
TL.3 203 a.1475 non credo poscia (li grani) goeri manca- AG 43.63 e quelo covento biao/ monto usa a santo honorao/
re de prexio de xvi. in xv. asperi lo capisio. tamen a la ra- per so capitorio far adorno/ e ordenao da tuto entorno…
colta de li novi spero tornerano a li asperi v. in vi. lo ca- AGL corr.: capitoro. AGN “forma sorprendente, per ca-
pisio a la usansa. pitor”.
D cafexeto. capizo. L caffesius. capitius. D capitoro.
capitagna sf. “limite di campo o prato” capitoro “articolo di statuto; legge, decreto”
FCT 67 (Triora). SA 240 a.1340 (Sav.). secondo la forma de lo capitoro mis-
D capitagnu. L capitaneus. so sotto la rubrica. PCD 44 s. xiv. capitori. RDB 54 prima
capitagnu sm. “capitano” che mandè fuera voi çitten/ ri cappitori fæti contra noi…
ADL (Vent.). D capitolo. capitor. capitorio. capitulo. L capitulum.
D capitagna. capitanio. capitulare/ capitulezare vb. “scendere a patti, trat-
capitana sf. “capitana, la galea dell’ammiraglio” tare la resa”
AAD 262 una cassa piena di vestiti per la chiusma della AA 73 volendo capitulezare… AA 74 ge parse bene de
capitana di damasco giallo e rosso e bianco. dare posansa agli ambasciatori de capitulare… AA 78 ge
D capitania. capitanio. parse beneficio e manco de fatica de fare lecione tra loro
capitanego sm. “carica di capitano” de 6 di loro chi aveseno a resta a capitulare con li signori
TL.1 319 a.1455 ve piaxe de vorei donar a meser genoezi. –– se imbarco et porto seco la posansa de poter
Nicheroso Bonnaventura lo capitanego del bazar e de li capitulezare.
capi 258 capu

capitulo sm. “articolo di statuto o convenzione” Caprinotti top. (Sav.).


NAB 17 a.1473 (Sav.). non gli parendo bono stare senza FBS 61 ca.1700 li Caprinotti (Bosco di Savona). BG 183
ordine ne regole acio che molti per difeto di queli non si a.1888 (Cadibona). NTS 16 Bricco Caprinotti
poneseno a volere fare dita arte senza suficientia, como (Cadibona, fra Bricco Caprina e la Beatrice).
desiderosi esegli imposto capituli e regole segondo ano li D caprina. crava.
altri de la cita de Saona. Capriolo top. (Triora)
AA 78 feseno li capituli soto lo modo che qui apreso in- FTL 152 Valle di Capriolo.
tenderai: “Capituli fati tra Genovezi e Saonezi lano de D cavriuora. crava. L capriolus.
1526 del mese de marso”. capriçio/ caprisiu sm “capriccio’
D capitoro. GL 18.32 amô te ghia, o i to capriçi storti… DFC 183
capizalle sm. “capezzale” Risposta a ro capriçio critico fæto da ro signor Naricide
AAD 280 un capizalle d’entema vechio. AAD 284 un ca- contro re proçessioin ciammæ’ cazaççe.
pizale di razo gialdo vechio. SDS (Sav.).
D capezale. D incaprisià.
capizo sm. “misura granaria” capsa sf. “cassapanca”
TL.3 121 a.1474 (Caffa) le loro provexoin… perso che li ASD 721 in li doi camerini sopra la camera de le figlie…
acatavan a otto aspri lo capizo da li tartari. una capsa grande.
D cafexeto. capisio. L cafexus. capitius. D cascia.
capplatto sm. (bot.) “Tussilago farfara” capsiaro sm. “fabbricante di casse”
FPL (P.Nava) capplatti. VCC 37 a.1548 (Sav.). che non sia alchuno capsiaro
qual’olsi o vero presuma vendere alcuna chiavatura salvo
D capeliana. capeletto.
alle loro casse che vendono.
capneira sf. (ornit.) “capinera”
D caxee.
CLU (Sassello) capsieta/ capsietina sf. “cassetta”
D capeletu. DSP 201 a.1526 le offerte… si debiano fare in una o due
capo sm. “capo, direttore” capsiete… ASF 738 una capsieta intresiata de osso. ––
AA 179 fecemo elecione de uno maistro masacano nostro una capsietina picola intersiata.
capo de overa. D caseta.
D cappu. cavo. capsione sm. “grossa cassa, cassone”
capòchiu sm. (bot.) “vimine, erba lacustre” ASF uno capsione da sara porchi.
BDS (Sav.). D cascia.
cappo foco sm. “ferro da camino” cappu sm. “capo”
AAD 277. uno paro di cappi fochi con suoi fornimenti. PD 155.
D ferro da fuoco. D cavo. cau.
capogirlo sm. (bot.) “Ervum ervilia” capüà vb. “tritare”
FPL. SDS (Sav.).
caponegro sm. (ornit.) “Monacus atrocapillus” D capurar.
BUL 384. capuenu sm. (bot.) “capelvenere (Adianthum capillus
caporale sm. “comandante” veneris)”
SCF 99 a.1485 Francesco de Argentina, caporale e solda- FPI 1628 a. “lig.” FPL (Cogorno).
to dela piacia de Palatio. D capuvenere.
L caporalem. D capurale. capùn/ capum sm. “cappone”
capotta sf. “giaccone da marinaio” AG 37.31 de tute cosse da maniar/ …/ de capum grassi,
ADP (Pietra). ove e galine. NPD 81 a.1865 (Sav.) piggia dau maxelà
D cappottu. üna bun-a fetta/ de bö, azzunzighe insemme duì cap-
cappottu sm. “cappotto” puìn…
LFL.3 17: fr. capote “pastrano militare” PVG: anche “ramo d’olivo sterile, da tagliare”
PVG : loc. fa cappottu “annientare l’avversario, al gioco D acapunòu. capunadda. capunèa. L caponem. caponus.
delle carte”. capùn sh. (ittiol.) “scorfano rosso (Scorpaena scro-
D capotta. fa)”
Capreno top. (Sori, Gen.) PML 357. AFV 420 (Vent.)
FTL 146. SCT 198 *capranis < lat. caper, n.p. capunadda sf. “panzanella, pane molle in insalata”
L cavrani. CAD. PD 360.
D capùn.
Caprieto top.
cappunèa sf. “stia”
FTL 146.
CAD.
D crava. craveu. D capùn.
caprifögiu sm. (bot.) “caprifoglio capurale sm. “biscotto all’uovo”
FPI 1652 “lig.” BDS (Sav.).
Caprile/ Caprili top. D caporale.
FTL 146. capurar sm. “tritare”
D crava. cravì. L cravilis. MP 19.159 (Pigna): lat. capulare.
Caprina top. “vallone e corso d’acqua nel Bosco di D capüà.
Savona” capusa sf. “nuca”
FBS 54 s. xvi.(Sav.) BG 126 n. s. xvii. (Sav.) BG 183 CSC 61 a.1564 (Alb.) anchora nello alsare l’hostia come
a.1888. (Sav.) NTS 16 (Sav.). Bricco Caprina. el calise sono molti che errano abbasando la testa ponen-
D cabrina. capreno. caprinotti. crava. cravina. L caprinus. dosila sopra la capusa.
cravinus. D capüsu.
capü 259 cara

capüsà vb. “potare” cara sf. “posa di reti da pesca”


MDB (Bord.). DVA (VArr.). ANP 64; APV 79 (Vent.)
D capuzzà/ -zår vb. “fare a pezzi” D cala.
PRP 346 (str.37) e ri vorrevan mezi capuzzà/ s’a ro sò carra sf. “carro
muoo i ri lasciavan fà. FDT 8.68 (Triora). capuzår. AA 63 grande quantita de carre tirate da cavalli con arta-
D capüsà. laria sopra. TL.3 201 a.1475 con ponsoin de ferro atta-
cappüssella sf. (mar.) “pezzo di legno inserito nelle stando in le carre de lo fen.
coste della nave” D caru.
CAD. carà/ -ar/ -are vb. “calare, scendere, abbassare”
D capüselu. AG 145.350 e se per le toe pecae/ te ven alcun aversitae/
capüselu sm. “capsula” cara a secho [PS 53: “a terra”?] humel mente/ e sei forte
PVG. e patiennte. AG 145.383 quando colar o car (corr.: carar)
D capesullu. capüssella. voi. SAG 6 s.xiv. (cf. IVC.2 26)fecit navis velum ab alto
capusina sf. (ittiol.) “razza a becco (Raja oxyrhynchus ad infimum trahi atque deponi, quod in vulgari vela cara-
L., Raja batis L.) re dicitur.
CAD. TTC 72. AA 54 iunti a la calata tuti carono in terra. CIT 66 con re
D capüsu. gronde caræ’/ brondorando… GL 1.77 da ro monte
capüssina sf. (bot.) “varietà di insalata, cappuccina, Seir…/ caron zu dri crestien fin a ro cian. GL 9.96 men-
asturzio (Tropaeolum maius)” tre carando van preçipitosi/ de lô gran strage fan ri cri-
CAD. FPL. MLC 229. FPI 1642. stien.
cappusturnu sm. “malattia dei cavalli” PD 159. LP 34. ANP 64. APV 79 (Vent.) VPL.
CAD. D acalà. caà. caià. calà. calata. car. caravuira. caru. recalà.
capüssu sm. “cappuccio” L calare. carare.
CAD. carabutìn sm. “graticolato di legno a diversi usi, su
D capusa. capusssina. capüssina. scapusini. L capucius. navi e barche; castello di prua”
capüssu sm. “colino” CAD. RAN 177. ADP (Pietra). NVM (Sav.). BDS (Sav.).
PAG.14. SDS (Sav.) “parte prodiera della barca”
capü’sua top. “Capuzzola, torrente (Cogoleto)” caraca sf. “specie di nave”
GA 15.54. AA 20 la peste se diceva uzita da una caraca de Napoli.
capuvénere sm. (bot.) “capelvenere (Adiantuum ca- L carraca.
pillus veneris)” carraca “malattia contagiosa degli ovini”
CAD. FPL. MLC 274 (Sav.). FPI 1628a. GRD 112 (Pigna) se alcuna persona haverà le sue pecore
D capuenu. e capre inferme di morbo contagioso, cioè ragna, baccia,
capuverde sm. (ornit.) “germano reale (Anas bo- carraca…
schas) carae sf. “grondaia”
PVG. MP 14.54; 19.160 (Pigna). REW 1568 canalis.
car cong. “perché” D canà.
RV 96 s.xii. andai a ser Opetì/ que dar v’a fors un roncì/ carafatto sm. “calafato”
car sei jujar. MNS.1 11 a.1577 (Sav.). arte de carafatti. MNS.3 56
PAL 12: evidente provenzalismo. a.1577 (Sav.). non dovranno detti maestri stoperi mettere
car agg. “caro, amato, gradito” gretini de lino o stopasso de fillatore ne altre stoppe per le
AG 16.159 tropo si me piaxe e si m’è car… AG. 16.321 quali resti fraudata detta arte, per stoppe da carafatti buo-
car fiior, quanta alegranza/ me de lo vostro naximento. ne e suficienti.
AG.140.35 agi sempre in memoria/ li car servixi e li ben/ D câfattu.
che tu sai ch’eli te fen. AG 141.1 per zo che e t’amo e si Caraffo cognome
m’e car… AG 146.79 no m’è car tener ascoso/ le ovre che VTS 75 a.1530 (Sav.).
voio far. FPU 111 s.xiv (Sav.) lo car figlor el’abrazava. Cf. ALN 112: it. s.xvi. caraffo “sgorgo d’acqua” < ar. ma-
PS 11. gr. garrafa “noria, vaso, canale”
D accaro. cao. caramenti. carignar. cau. encarao D garafa.
car agg., avv. “caro, costoso” caragio sm. “imposta sul trasporto con carri”
AG 31.29 car acatam la bestina/ queli chi son lecaor. AG TL.2 341 a.1465 (Caffa) poterano melius quelli de Caffa
138.127,129 li car naxici e li cendai/ xamiti, drapi dorai/ sempre pagare il suo caragio.
le care pene e i ermerin. AG 145.262 dar rumenta e pren- Cf. CHI.1 206 lat. careagium, m.s.
der oro/ per vil don rezeiver car. D caru.
L carus. caragn sf. “lucerna”
car agg. “chiaro, nobile” G.G. AMORETTI, La città fedele, Bordighera 1998, p. 29
AGN 43.94 bella cosa era lantor/ ver coitanti car segnor. (Lettera di Girolamo Muzio a Pietropaolo Vergerio di
car vb. (per carar) “calare (le vele)” Capodistria) 19/2/1542 (Nizza) nella lingua di questa
AG 145.383 questi sean li xonchi toi/ quando colar o car città caragn significa lucerna.
voi. D calignar.
PS 53. Caragna/ Caragnetta top. (Calizzano)
D carar. SCT 84: forse da un n.p. Carus (Carania).
cara sf. “cala, spiaggia” caragolo sm. “portiere, inserviente?”
CIT 109 un mirion de care int’ra marina/ chi e là tûtta AAD 285 camera del caragolo del cazoto.
nœutte ho scorrattao. PRI 17 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) AAD 250.
no lascè cara/ sença çercara/ da Monego e da Crovo int’- caragolu sm. “chiocciola”
ru cunfìn. RAN 75. ITG 13. DVO (On.) scara a caragolu.
D cala. D caagollo. câgollu.
cara 260 cara

caramà sm/f. “calamaio” Cf. A.DELBOULLE, ROM 31 (1902) 368: fr. s. xvi. carras-
IVE 36 e demandà Zacharia ro caramà, e scrisse Zoane son, caresson, m.s.
sera lo so nome. RDB 84 ra penna aloga dentr’o caramà. D caloci. scarassa. L carracium.
CIT 252 ne daràn lô assì ro quadernetto/ e a penna e a ca- carraza sf. “carro da buoi, oppure “aratro”?”
ramà dro cointo netto. BBB 30 n. a.147 (Bard.) il reversatorio o carraza o simili
D caamà. calamaro. câmà. caramar. L caramalem. spettanti alli bovi
Caramagna top. D caru. L carratia. carruca.
PCT 92. Carasco top. (Gen.)
caramandrina sf. (bot.) “camedrio” (Teucrium FFN 338: lat. Carius, n.p.
Chamaedrys)” carazö’ sm. (ornit.) “saltimpalo”
FPL (Dolcedo). FPI 1859 “lig.” CLU
D calamandria. D carcacarasse. scarassa. scarasö’.
caramar sm. “calamaio” caratà sf. “ripartizione di gravezze pubbliche”
MP 19.160 (Pigna). BDS (Sav.).
D caramà. D caratata.garatura.
caramella sf. “pasticca, caramella” carattare vb. “accatastare”
PD 110. GRD 113 sg. a.1621 (Diano) il parlamento generale farà
L caramella. elettione di otto persone sufficienti d’età di anni 40 quali
caramente / caramenti avv. “chiaramente” abbiano cura di cotumare o sia carattare le terra della giu-
AG 12.211 e caramente e vorenter/ quela gi dixe: sì me- risdizione per farne nuovo registro o sia libro di carattata.
ser. AG 12.233 batezaa fo de l’aigua pura/ …/ fo cara- D carattata.
mente amaistra. AG 136.25 caramenti dei intender/ le iu- caratata sf. “censimento ed estimo degli immobili”
ste reprenssion. PAD 48 n.: cita un decreto dell’a.1506 con cui si elegge
caramenti avv. “a caro prezzo” un “officio incaricato di fare nuove caratate” per la tas-
PAB 67 li toi (amixi) che si caramenti averessi acatao. sazione dei cittadini. VTS 29 a.1530 libro de la caratata
PS 52. di Savona. GRD 112 a.1621 (Diano) registro o sia libro
D car. di caratatta. GRD 112 (Ceriana) essendosi… finita e pub-
caramia sf. “calamita” blicata la nuova carattata dell’una e dell’altra Riviera, e
AG 145.292 la caramia e prea dura/ vertuosa, greve e scu- fatto il ripartimento luogo per luogo, secondo si hanno da
ra. RDB 17 e a pria assemeggiè de caramia. pagare li carichi…
PS 9, 53. PD 155, 360. AGC 32. D caratà. L caratata.
D calamia. calamitta. caraté sm. “carrettiere”
caranca sf. “terreno argilloso” PD 109.
PSP 59 n.17 (Ponente lig.). D caraturér. careté. caru. L carraterius.
Caranca top. carrateleto sm. “botticella”
FTL 74: elem. topon. del Ponente lig. PSP 74 (Pigna). ASF 745 doi carateleti de mezarole doe l’uno.
FST 80, FDT 8.68 (Triora). BBB 41 (Bard.) Caranche. D carratello. L carateletus.
D calanca. carancùn. carratelo/ caratelu sm. “botte”
carancùn sm. “canalone” TL.2 337 a.1465 mandiamo apodiati […] carratelli tres…
MDB (Bord.). in uno sunt centinaria quinque… nete de sanitro, in li atri
D calanca. caranca. doi sono badili ecc. AA 58 boni carateli di vino. PVG ca-
caranta num. “quaranta” ratelu.
AIR 19 (F.Rostan, Airole) caranta i sum caresema/ e u D carateleto. caratelu. L carratelus.
l’indeman è Pasca. caraturàa sf. “carrata, il contenuto di un carro”
D quaranta. L quaranta. MP 19.160 (Pigna).
(pumata) carantina sf. “specie di pomodoro che fa D caru. L carrata.
frutto in quaranta giorni” caraturér sm. “vetturale”
ADL (Vent.). MP 19.160 (Pigna). D caraté.
D quaranta. quarantin. caravàiu sm. “cosa informe, ingombrante”
Caranza top. (Varese Lig.) BDS (Sav.).
PTR 48: topon. prediale rom., < Carantius, gent. rom. (s. Caravana sf. “Caravana, compagnia di facchini lom-
ii-i. a.C.). bardi, operante nel porto di Genova. Prese poi lo stesso
carapigna/ carapina sf. “sorbettiera, banco mobile nome una analoga compagnia operante a Savona”
del gelataio” CAR 13 a.1381 laboratores caravane… laboratores de ca-
CAD. RCG 241. RAN 177. BDS (Sav.), PVG carapi- ravana… laboratores de la caravana… CAR 27 a.1440
na. questi son li patii et ordinamenti fati per li lavoroy de la
G.ALESSIO, “Riv.Ling.Rom.” 17 (1950) 61-65 : ÷ *carap- dita Caravana. MNS.3 5 sgg. a.1577 (Sav.). arte de ca-
po (base iberica)“incrostazione calcarea”, cf. fr. carapace. malli e lavoratori massime de quelli della Caravana anti-
Cf. DEI 1 753. F.BRONZAT, RSL. 51 (1985) 249. quamente istituiti nella presente città… detta anche arte
Carrara top. de camalli della Caravana… –– accettar in l’arte della
RPV 294 a.1590 (Celle) un fossato detto Carrara. Caravana altri camalli… –– essi camalli dscritti (iscritti)
D carrera. L carraria. nella Caravana.
carraçça/ carassa/ carazza sf. “palo” D garavana. L caravana.
GL 5.82 va sci’un’atra carrassa/ a cantà sta cançon ciù caravella sf. “caravella, specie di nave”
un’oxe bassa. MGT 286 a.1481 ghe son ancora molte caravelle portoga-
CAD. RAN 16 ROC 155 (Civezza). FDT 8.68, FDT.P 38 leize.
(Triora) carazza . FPI 1862: -r- forse contad. PVG. L caravellus.
cara 261 carc

Caravonica top. (V.Impero) carcagno sm. “calcagno, tallone”


CL 9. AG 26.8 semper m’aguaita in calche canto/ per adentarme
caravùira sf. “scivolo per i tronchi tagliati, nel bo- le carcagne. CIT 156 voze in fuga ro carcagno. FAS 158.
sco” AGC 40. RGS § 37.
ADL (Vent.) “calatoria”. D calcagno. carcagnà. carcagnö’. carcagnu. scarcagnare.
D carar. L carcagnus.
carbellùa sf. (bot.) “Sedum v.sp.” carcagnö’ sm. “calcagnolo, chiodo a rampino”
FPL (P.Nava). NVM (Sav.). PVG.
carbiné sm. “carabiniere” D carcagno.
PD 137. PVG. carcagnu sm. “calcagno”
D carubina. FDG 159, 324. PVG. RGS § 1067.
carbon sm. “carbone” D carcagno.
SA 242 a.1340 (Sav.). se alchuna persona de dicta arte ha- carcairö’ sm.pl. (t.t. dei tessitori) “licciuola inferiore
vera carbon sia integnuo e debia consentir de doi sachi a del telaio”
cascun de la dicta arte che ne bisognasse. VCC 31 a.1480 DVO (On.).
(Sav.). acata… alcuna quantite de carbon.
D calcà. carcö’.
D carbùn. scarabìa.
carchao agg. “battuto, frequentato”
(erba) carbona sf. (bot.) “Rustia (Scabiosa lucida)”
BNF 220 (Bord.). FPL (Bord.) “Scabiosa v.sp., Trichera AG 138.224 tanta e la gente strangera/ e de citae e de ri-
v.sp.” vera/…/ognunchana di, serra e matin/ tropo e carchao
carbonale sm. “carbonaio” quelo camin.
NPG 1065 a.1747 chi son questi ufficiali?/ son quattro PS 6.
carbonali… D calcà
D carbùn. Carcare top. “Carcare”
Carbonara/ Carbonare top. AA 104, 271 le Carcare.
BG 127 n., FBS 51 a.1723 (Sav.) Carbonare, masseria nel CTL 17 “è nome antichissimo perché vuolsi che nelle pri-
Bosco di Savona. FCL 28 a.1765 (S.Olcese) la carbonara. sche favelle aro are suonasse elevazione, altezza”. CL 9.
D carbùn. FTL 32. LTI 44 calcaria (loca).
carbone sm. “bubbone della peste” D calcarelli. calchera. carchelli. carchera. L carcare.
AA 122 ebi due angonage e uno carbone… carcascia sf. “carcassa”
D carbùn. NVM (Sav.).
Carbone cognome carcascìn sm. pl. “soprannome dei paesani di Segno e
VTS 93 a.1530 (Sav.). della Valle di Vado”
D carbùn BDS (Sav.).
Carbonere top. (S.Bernardo, Sav.) Carcasio cognome
NTS 32 s. xviii., od. Carbunèa. VTS 103 n. a.1532 (Sav.).
D carbùn. carbunèa. L carbonaria. L carchesium.
carborella sf. (bot.) “radichiella” carcasso sm. “turcasso, faretra”
DVO (On.). ASF 736 nerchi turcheschi tre en uno carcasso. RDB 101
carbùn sm. “carbone” (= CIT 304) (B.Cigala) che si ghe dago tenti berlendoìn/
RGS § 5, 74. DEV 15 pl. carbuìn. PVG. ch’o butterà lì rotti e pestumè/ e ro carcasso e l’ærco…
D carbonale. carbonara. carbone. carbonere carbuné. car- GL 9.8 sciabbra a fianco, e a re spalle ro carcasso/ intr’e
buniggia. scarabìa. scarbuncì. L carbonem. moen l’arco, e l’ha de frecce un masso. GL 11.28 questa
carbuné sm. “carbonaio” l’ha pin de freççe ro carcasso.
RGS § 15 “lig.”. PVG. REW 8571. DEI.5 3932 a.fr. tarcais, m.fr. carcas, fr.mod.
D carbùn. carburèr. L carbonerius. carquois.
Carbunèa top. (S.Bernardo, Sav.) D carcasio. L carcassius.
NTS 32. carcasüccu sm. (ornit.) “beccafico di Provenza”
D carbonere. CLU.
carbuniggia/ carbuniglia sf. “carbonella” carcato agg. “calcato, battuto”
CAD. PAG 24. RCG Diz. BDS (Sav.). PVG. ADL MNS.3 118 a.1737 (Sav.). e per fare che le stoffe bomba-
(Vent.) carbuniglia: *carbonicula. sine riescano più spesse e più carcate, dovranno essere
Cf. RGS § 1070. ALE 106, it. carbonigia. fabbricate con la medema quantità di fili.
D carbùn. D calcà.
carburèr sm. “carbonaio” carcere sm. “carcere”
MP 14.44 (Pigna). AG 4.23 e de carcere cossi greve/ ve trasse in tenpo cossi
D carbuné.
breve.
carcà vb. “premere, comprimere”
VPL. FAS 142. PD 132.
carcabaggi/ carcabaggiu sm (ornit.) “succiacapre D carzer. encarzerao. incarserare.
(Caprimulgus Europaeus) carche agg. “qualche”
PVG (Sav.) CLU. carcabaggiu. PRP 339 (str.5) e s’o ghe fosse ben carche modorro/ che
D scagabasciu. no vorresse mia sta cousa fa… PRP 352 (1.10) e per non
carcacarasse sm. (ornit.) “saltimpalo” fà carche macaronnea/ o carche grossa bestialitae…
CLU. PRA 375. LP 24 (Molini di Triora, Pigna, Apricale).
D carazö’ D qualche.
carcagnà vb. “fare rumore di passi” carchedün pron. “qualcuno”
GL 7.27 o sente carcagnà lì da un strazetto. PVG.
D carcagno. D quarcü’n.
carc 262 card

Carchelli top. (erba) cardellina sf. (bot.) “senecione (Senecio vulga-


FTL 32. ris)”
D carcare. EVM 125 (V.Mar.).
Carchera top. Cardelma (err. per cardelina?) cognome
FTL 32 Monte Carchera, Gombi Carchere. VTS 89, 123 a.1530 (Sav.).
D carcare. Cardemei top. (Celle)
carcina sf. “calcina, calce” RPV 296 a.1590 e dalla cima di detto ritano (delli Scassi)
ASA 32 a.1383 (Alb.) e la dita carcina… sea bona e gra- chiamata Cardemei…
sa a lo parer de li dicti massai. cardèn/ -na sm/f. “cardellino”
D câsina. CAN 1844 p.74 (Sav.). cardenne, ruscignö’, merli e pec-
carcö’ sm. “pedale del telaio dei tessitori” cetti.
GO. PD 139 < cardarìn. ADG. FDG 166.
D calcà. carcairöi. D cardéin.
carcosa sf. “qualcosa” cardenà sm. “cardinale”
LP 24, 25 (Taggia). PVG. CIT 178 atri son che dri agni re vintine/ perdan aprœuvo
D quarcoza. a quarche cardenà/ sperando o degge pappa deventà.
càrcua sf. “assicella, pedale del telaio” D cardanà. cardinale.
CAD. cardenà agg. “cardinale”
carcun/ carcün pron. “qualcuno” PEG 37 le quatro vertue cardenae… li filosofi dixam che
PRP 347 (str.42) o ri scorse de lì sempre amazzando/ car- per queste iiii. lo bom homo governa si mesmo in questo
cun de quelli, fin ch’o fe reposo. LP 24 (Ormea) carcün. mondo si como lo papa fa la sancta zexa per li cardanay.
D quarcün. Cardenèie top.
carda sf. “pettine doppio di ferro, usato per cardare L cardinalis.
lana, lino e canapa” FTL 141 < cardo.
FDT.P 38 (Triora). D cardo.
D carlassà. scarlassà. Cardenosa top.
cardàin/ -a sm/f. (ornit.) “cardellino” FTL 141 < cardo.
PVG cardàin. BUL 391 (Sav.). cardàina. D cardo.
D cardarina. carderìn sm. “cardellino”
(erba) cardàina sf. (bot.) “senecione (Senecio vulga- GL 16.12 che barbaccìo no fan ri rossignoeu/ che gorga ri
ris)” canarij e i carderìn.
FPL. D cardelìn.
(erba da) cardàine sf. (bot.) “Carlina vulgaris” carderina sf. “Senecio vulgaris”
FPL (Mele) FPL (VArr.).
Cardana top. (Alassio) D cardellina.
TAL 49 n.164: a.1539 la Caldana. carderùn sm. (ittiol.) “zifio (Ziphius cavirostrus)”
D caldana. AFV 412 (Vent.).
cardanà sm. “cardinale” Cardi top.
PEG 37 lo bom homo governa si mesmo in questo mon- FTL 141 “cardo”.
do si como lo papa fa lqa sancta zexa per li cardanay. D cardo.
cardinale sm. “cardinale”
D cardenà. cardenae. cardinali. L cardinalem.
BGP 153 a.1484 meser Paulo de Campofregoso de la sanc-
cardarina sf. “cardellino”
ta rmana chiexa cardinale et illustre duxe de li genoexi.
BDB 269 (Bonif.) . RNB 78 gr. mod. karderàna < gen. cardinale sm. (bot.) “Amarantus caudatus L.;
D cardaìn. cardeìn. cardelìn. carden. cardenna. L carde- Amarantus paniculatus L.”
rina. MLC 259.
cardèa sf. “caldaia da bucato” D cardenà.
MCM 40 (CastelnM.). cardo sm. “cardo” elem. topon.
D câdèa. FTL 141: Cardi, Cardeneie, Cardenosa. Cf. TAL 49, 72.
cardéin sm. “cardellino“ PSP 74.
PVG. D cardeneie. cardenosa. cardi. cardu. cardonea.
D cardarina. cardèn. cardon sm “cardo, usato per cardare la lana”
(erba) cardéina sf. “senecione (Senecio vulgaris)” IVE 17 dixe sam bernardo, che lo pu aspero cardon si fa
MLC 245. lo drapo pu humero, cosi pu aspero habito et vestimento
cardella sf. (bot.) si fa la mente pu casta et pu humera.
BNF (Bord.) “calderugia, verzellina (Senecio vulgaris)”. L cardonus.
FPL (Bord., Nizza) “Sonchus oleraceus, Urospermum cardon de vigna sm. (bot.) “Eryngium campestre”
Dolecampi”. FPL (Viozene) “Carlina acanthifolia”… FPL (Nizza)
D cardelina. Cardonea top. (Pigna).
cardelìn/ -a sm. “cardellino” PSP 27 “top. molto antico (s.i-ii. E.V.), oggi scomparso”.
BUL 391, 445 (Gen.). CLU. PSP 74 n.118 “cardoneta” REW 1684.
D cardarina. carderin. D cardo.
cardellina sf. (bot.) “cicerbita, crespigno (Sonchus cardon sauvage sm. (bot.) “Eryngium maritimum”
asper Hill.)” FPL (Nizza)
BNF (Bord.). FPL (Bord.) “Sonchus oleraceus, cardu sm. (bot.) “cardo”
Urospermum Dolecampi”. FPL (Nizza) “Stellaria FPL (Masone) “Carlina acaulis”. (Gen., Porto M.)
media”. “Cynara cardunculus”.
D cardella. carderina. D cardu. cardùn. gardu.
card 263 care

cardu aquilìn sm. “Cirsium rivulare” caregà sm. “calzolaio”


FPL (P.Nava). AA 122 lo hospitale de li caregai in Saona. DFC 42
cardu argentìn sm. “Carlina acaulis” Ferippo è dri carregà ro carzoeu/ dra zoventù ro spegio.
FPL. (P.Nava). FPI 1768 (erroneam. messo con cathedra/carega). PCD
cardu de Maria sm. “cardo mariano (Sibylum ma- 34 s/xiv. DVO (On.).
rianum)”, pianta officinale. D caegà.
EVM 36 (V.Mar.) caregabasu sm. (mar.) “fune”
cardu santu sm. “Centaurea calcitrapa” NVM (Sav.).
FPL (Gen.). D carrego.
cardùn sm. (bot.) “Carlina acaulis caregalase sf. (bot.) “specie di vite (Vitis vinifera)”
MLC 248 (Carbuta) FPL.
Carea top. (Albisola Superiore, Pigna) L cariga asinum.
PAA 221. PSP 75 n.126-127 “importato dalla Provenza caregar sm. “calzolaio”
(-era anziché –aria)”. PCL 275 “strada importante del MP 14.37; 19.160 (Pigna). FPI 1515.
paese”. D caegà.
D carrera. L carraria. caregaro sm. “calzolaio”
carea sf. “catena” AA 216 lospitale de li caregari.
MLC 211; MP 19.160 (Pigna). D caegà. caregà.
D cadena. careér. caregatore sm. “stoppaccio per caricare il cannone”
Carrée top. (S.Olcese) ASF 756 caregatori fra de canoni colobrine et farconeti
FCL 30 e carrée. a.1603, 1765: le Carrere. numero 8.
D carrera. D caregà. L carregatore.
careér sm. “anello della catena” caregavue sf. pl. “luogo dove si prepara la soma e si
MP 19.160 (Pigna). caricano gli animali”.
D caené. cainelu. carea. FDT 8.68 (Triora).
Careffi top. (alta V.Tanaro) D caregà.
carreghetta d’oro sf. “sedile formato dalle mani in-
A.PRATI, ID 13 (1937) 91: quadruvium; Cf. (V.Brembana)
crociate di due portatori, per bambini o ammalati”
caréf “casa diroccata”
GL 3.54 ro porton via in carreghetta d’oro (TT su le pie-
càrega sf. “carica” tose braccia i fidi amici/ portarlo…)
PVG. GO.
D carrego. D carega.
càrega sf. “asta, pubblico incanto” careghìn sm. “poltrona dei potenti”
COM.3 97 per quelle tabasciarie che vostro poaere o l’ha PVG.
acattao dui anni fa per mille peççi in ra carega dro q. sciò D cadreghìn. carega.
Tarquinio Reuti. Caregli top. (Borzonasca)
D calega. PTR 48 top. fond. rom. (Careius, gent. rom. s.ii-i. a.C).
carega sf. “sedia a braccioli, poltrona, cattedra” caregnà vb. “amoreggiare”
CBL 336 (9.33) in carrega ve setava. CBL 348 (25.90) in TVD (Dolc.).
carrega l’an asetao/ de porpora como re vestio. AF 3.17 D calignar.
s.siv. (Pietra) en carega vasetava. PAB 54 sum in la car- Caregnà top. “Carignano (Gen.)”
rega, unde tu me solleivi assetar e devissar le cosse chi a ASF 731 coperte cum le arme fiesche et rover. quatro,
Dee e a li homli aperteneam. PAB 61 tu visti li toi doi fi- computata una che ha lo zoppo de Caregnà.
gi, faiti conssolli… menar e assetar in carrega. AAD 268 D calignano.
otto carreghe con la sua spaletta coperta di veluto da don- carrego sm. “carico, incarico, peso, responsabilità”
na con li pomi di lettoni indorati… una carrega del signor PD 63 la gram rota de li serventi fancelli… è gram carre-
Principe fornita di veluto verde con la spala alta. go a la maxom e perigo a lo segnor. IVE 21 greve he lo
CAD. RAN 16. PS 53. ADL (Vent.). (Vent.) PVG. carego de la prea, et honeroso lo carego de l’arena… l’o-
D cadrea. cadrega. cadreghìn. caigà. cairega. caregai. car- mo iroso he greve carego a portà a l’amigo et a l’inimigo.
reghetta. careghìn. caria. L carega. PNC 155 a.1447 ne pare honesto che de le nostre (coxe)
carega sf. “lettiga, portantina” non prendano più charegho. BDF 148 a.1460 acceptò ta-
AAD 264 una coperta di carega da portare, di drapo ver- le carregho. LPD 5.368 a.1463 de che ve ne segue lo ca-
de. AAD 278 una carrega fatta a leticha. CAR 113 rego che voi podei estimare. TL.3 194 a.1475 atento lo
a.1576 portare ammalati con la carrega o con la corba. carrego grande de la so famiglia. DSP 58 a.1487 non fus-
BMG 30 a.1627 pigione della carrega. se nave alcuna la quale… vegna de fora cum più de doi
Cf. BVP 285. tersi de lo carrego.
caregà/ -àr/ -are vb. “caricare” SAP 2.225 a.lomb. carego. BM 112 sg. (Bonvesin) inca-
rego.
AG 114.19 che per tropo carregar/ visto o monti arbori
D caregu. carigo. carega. caregabasu. L carricum.
spezar. DSP 58 a.1487 grandi inconvenienti de le nave carrego agg. “carico, caricato”
chi carregano extremamenti e contra li ordini de la terra… DFC 27 gh’eran trenta immascaræ’/ tutti carreghi de ferro.
CIT 129 così mentre (Amô) me carrega ra man/ ri atri dor- D carrigo.
man, mi façço ra veggià… AA 42 tirono a brase alquan- càregu sm. “carico”
ti pesi d’artalaria sopra la lobieta de la porta de la guardia PD 139, 155. ADG. FDG 136. PVG. BDS (Sav.).
e tuti caregati con le sue balle… D carrego.
PD 340: “rifatto su caru “carro”. FAS 164. PVG. Caréi top. torr. (Mentone)
D caregatore. caregavue. caricare. carrigar. ciargiar. de- LTI 44 n.36: REW 1718.
scaregar.incarregare. L caregare. carrigare. D carrera.
care 264 cari

caréira/ careirùn sf/m. “vicolo stretto fra muri” carezà sf. “carreggiata; solco di ruote”
RRL 66 (Ponente ligure). Cf. LPT 229. GA 16.16. REW GO. BDS (Sav.). PVG.
1718. D caru.
D carera. ciariera. L carreria. carésema sf. “quaresima”
carema sf. “corda usata nella pesca per dare fondo AIR 19 (F.Rostan, Airole) caranta in sum caresema/ e u
agli attrezzi e per salparli” l’indeman è Pasca.
ADL (Vent.). D carexima.
D caröma. carestiusu agg “avaro, taccagno”
caren sf. pl. “calende, primo giorno del mese” ADL (Vent.). MVS (Sarz.).
PAD 402 a.1507 perfin a caren di genaro. D caestiuzu.
D calende. carestré sm. “canestrello, ciambella dolce”
carena sf. (mar.) “carena, chiglia e controchiglia” MP 14.55; 19.160 (Pigna).
PSG 382 a.1512 in medio lo piam per contra la carena un D canestré. canestrellu.
filo de trape de rovere amorsate per paramegiar. careta sf. “carretta, carriola”
JAN. REW 1693. P. SKOK, ROM 57 (1931) 477n. non di- AA 33 lo feceno strascinare a la coda di uno cavalo sopra
rettam. dal lat. class. carîna, ma dal lat. dial., se non dal una careta. PVG .
gen. VPM 171, 295 (contro GUA 201 sg.): “Genova è D caru. L carreta.
centro di irradiazione della voce”. C.MERLO ID 18 caretta sf. “carretta, nave da carico”
(1942): dal gen. DEI.1.765 dal gen. o dal ven. NVM (Sav.).
D caena. càina. chena. L carena. Carette top. (Loano)
carena sf. “operazione con cui si dà carena alla na- TCL e Carette. a.1263 fosatus carecte: “forse da un n.p.,
ve” non da caretum (DUC.2 168 “locus ubi crescunt carices”)
DSP 249 a.1547 non basta la conservatione del porto do- perché il carex “giunco, canna palustre (“monocia trian-
ve se ha sunmamente intendere aver vietato le carene, se dria”) non alligna in questi luoghi”.
non si vietano anche li arrandamenti dei vaselli, che sono D carretto. L carecta.
quaxi como mezze carene. careté sm. “carrettiere”
(dare/ fare/ mettere in) carena loc. “abbattere la nave PVG. VPL.
sui due fianchi per rassettarla” D caraté.
PSG 383 a.1512 anele octo per banca chiavate a la incen- Carretto top. (Langhe)
ta per la sartia quando fa carena. DSP 244 a.1544 la fa- CTL 18: Cf. DUC.2 168 caretum: locum ubi crescunt ca-
culta che tengono li vasselli nel dar de le carene in questo rices.
porto… –– se prohibisse a tutti i vasselli navigabili como D carette. L carretus.
si siano, exclusi quelli da remo, il puoter dar carene in caréxima sf. “quaresima”
detto porto senza expressa licentia in scriptis. DSP 271 LP 24 (Pigna).
a.1558 in la prohibitione facta… di dar carena alli vassel- D caresema. quareixema.
li nel porto di questa città. DSP 273 a.1558 e perché ac- carexo/ carexu sm. “calice”
cade a molti aggenti per vasselli arriondare e non danno GP 277 benexi… lo charexo de vin semegeivementi. GP
di tutto carena… PPG 540 a.1561 strepi sinque de tagie 281 azo che no beiva questo carexo si amaro. CEB 359
per meter in carena. GRD 111 (Sav.) non possino gli of- bevera… lo carexo de lo dolor.
fitiali di darsina concedere alcuna licentia… di briscare e PCD 44 s.xiv carexo. PD 343 carexu.
D calexo. caxu. L calicem.
di dare carena ad alcuni navigli di qualsivoglia qualità esi-
carìa sf. “sedia”
stenti in detta darsina.
SDS (Sav.) antiq.
DSP xliii, Gloss.
D carega.
carrentìn agg. di frutta o legumi
caricare vb. “caricare”
FPL (VArr.) figu carrentìn “(ficus carica v.sp.). faxö’ car- AA 41 che nave alcuna ne barca chi avesse couverta po-
rentìn “Phaseolus vulgaris v.sp.” tese caricare ne discaricare merce alcuna in lo porto de
carer vb. “importare, essere necessario” Saona. DSP 249 a.1547 quando fussi necessario maneg-
AG 37.113 no car che omo se dea lagno/ per dar dinar d’en- giar savorre carricando e discarrigando e appendendo pia-
trar in bagno AG 146.150 za no te car de zo pentir. te piene di savorra… a detti vaselli.
FA 336 “è l’imperson. calere delle lingue romanze”. PS 52. D carregar. carrigare. L carrigare.
D calere. ciar. carrigadura sf. “caricatore, caricatoio: strumento
carrera sf. “strada, via carraia” per caricare le armi da fuoco”
AG 71.34 ancor vego d’asai mainere/ andar bastaxi per ASF 754 doe carrigadure per smerigi et archibuxi con li
carrere. soi schovasi.
FAS 163. AGM 786.
D carea. caréi. careira. carrere. L carreria. L carracatura.
Carera idr. carrigar/ -e vb. “caricare”
RPV 297n a.1590 (Celle) per sino dove principia il ritano PAD 353 a.1506 ha fatto carrigar l’artagliaria in barca.
di Carrera. TAL n.167 (Alassio). LPT 229. PAD 413 a.1507 vituarie, paferri, sappe, baili, piconi e
GA 16.14.16 “carraria”. martelli… da carrigare ancora barchie sei.
Carrere top. (S.Olcese) D carregar.
FCL.30 “nome di una dorsale e del bosco sottostante”: carige sf. “caliggine, fuliggine”
a.1603; 1765 Le Carrere. MP 14.57; 19.160 (Pigna).
D Carrée. D càize. carzento.
careçça sf. “carezza” cariggine sf. “caliggine”
CIT 144 a força de careççe e graffignæ’. GL 16.68 per drento ra cariggine profonda.
D caésa. D càize. càizene.
cari 265 carl

Carignan top. “Carignano” caritae/ caritai sf. “carità, amore”


DFC 25 lezzendia dro retorno dro mortà da Portoria à ra IVE 13 lo ben… fayto in caritae, la qua caritae è De; e
batteria dra Cava in Carignan. donde non he caritae de De, si regna la cupiditae carnà.
D calignano. GP 275 amor e caritai a deo e allo proximo. GP 281 se
carignar vb. “far l’amore” voi averei amor e charitai e dileccion inter voi.
FPI 1725 (Pigna). caritae/ caritay sf. “confraternita”
D calignar. carinar. incaregnà. CAR 9 sg. a.1340 la dita caritae o confraria… –– li doze
carrigo agg. “carico” consegé de la dicta confraria e de la dicta caritay. –– la
PAD 390 a.1507 una barca carriga de oleo. PAD 413 dita caritay o confraria.
a.1507 è venuto una barca de verso Provenza carriga de cariteiver agg. “caritatevole”
calcina… –– barche doe, carighe de vituarie. AG 141.53 frai doze cariteiver.
D carrego. PS 31, 53 s.xiv.
charigo sm. “incarico” D caitè.
FSL 235 a.1464 (Fin.) et dano charigo a V. Ex.ia a cio che carizze sf. “caliggine, fuliggine
le cose vadano equamenti. PD 120, 353. ADG. “a.gen.”
D carrego. D càize. carzento.
carila sf. “susina senza nocciolo” carlassà vb. cardare, scardassare”
MP 19.161 (Pigna). FPI 1687 “gen.: *card(e)llassar?”
D caila. D carda. scarlassà.
carìn sm. “sorta di carro” Carle top.
VPL (Sanr., Taggia). PCT 112: germ.
carinar vb. “far l’amore” D carli.
MP 19.161 (Pigna): < carus carleà sm. “carnevale”
D calignar. carignar. PVG.
cario sm. “specie di tessuto” D carlevà.
MR 133 a.1593 (Alb.) uno paramento nanti detto altare di Carlena cognome
cario de fiento, duoi cossinetti di cario de pezi. VTS 92 a.1530 (Sav.).
Cario top. “Cairo” D carli.
AA 271 lo suo castelo nominato Cario. Carletti top.
D cairo. L carium. PCT 112: germ.
cariö’ sm. “girello per bambini” D carli.
GO. BDS (Sav.). PVG. carlevà sm. “la vigilia dell’inizio di quaresima; car-
D carriola. nevale, scherzo”
cariola/ cariolo sf/m. “lettuccio su rotelle, tenuto di TL.2 209 a.1463 fin a carleva. DSP 79 a.1489 passao lo
giorno sotto un altro letto” iorno de carleva aora proximo. RDB 53 perché d’ogni
ASF 744 uno torchio con la sua carriola. AAD 275 una saxon fan carlevà. CIT 107 queste, che in lê te poaeran
letiera con le colonne. una carriola sotto. sciamme a tie/ son foscia un carlevà dro to peccao. BOS
PVP 355. 167 s.xix (M.Piaggio) con fàme sempre apprövu u car-
D cariö’. L carreolus. cariola. levà.
Carisasca top. (Gen.) FAS 156. PD 144. ADL (Vent.). C.MERLO, Die romani-
FFN 338: n.p. carisius. schen Benennungen des Faschings, WuS 3 (1912) 93, 99.
carissimo/ karissimo agg. “carissimo” D carleà. carlevàin. carlevar. carlevarezza. carvé. L car-
IVE 10 et inperço, karisimi et karisime, no confiai in cho- nelevarius.
se vanne. IVE 27 karissimi fray… FUP 118 s.xiv. (Sav.) Carlevàin top. (Cimavalle, Sav.)
fraeli me beneity e karissimi… –– ancora fraeli me karis- NTS 32 dai Carlevàin: n.fam. “Carlevarini”
simi… SL 62 s.xiv. (Sav.) fraellij me beneditij e carissi- D carlevà.
mi. –– s.xvi. (Sav.) fraeli mei beneiti e karissimi. carlevar sm. “la vigilia dell’inizio di quaresima”
Cf. N.T., Epistulae. B.Petri apostoli. 1.2.11 charissimi, AG 115.24 che la no possa retornar/ fin a lo di de carle-
obsecro vos. Epistulae. B.Johannis apostoli. 1.4.1 charis- var. AG 134.2 aproximando carlevar. AG 146.17 frai
simi, nolite omni spiritui credere… Venardi e Carlevar…/ l’un pareiva frescho e pin/ l’atro era
D car. L karissimus. monto resenio. AG 146.54 alantor disse venardi/ respon-
caristria sf. “carestia” dando a carlevar.
PS 2, 11 s.xiv. MUI 115, 142. FA 336 sg.
D caistia. caistriusu. L caristia. D carlevà. L carlevar.
carità/ caritae/ caritè sf. “fondo di beneficenza” Carlevarezza top. (Sav.)
SA 249 a.1340 (Sav.) de la qual penna la meitae pervegna BG 125 n. s.xvi. (Sav.) ritano della carlevarezza (affl. del
a lo lavore de nostra dona de castello… e laltra meitae a torr. Letimbro). FBS 50 s.xvi. (Bosco di Savona).
la caritae de la dicta arte. VCC 33 a.1480 (Sav.) pagando D carlevà.
a la carite de la dicta arte soldi trei. VCC 34 a.1489 (Sav.) carleværivegi sm.pl. “carnevali”
sote pena de… soldi trentacinque aplicati per la meyta a CIT 273 zà miro a tempimegi/ tegnui con Giano là per
la carita de larte et per latra ala massaria de nostra Dona. ogni loeugo/ dapertutto un confoeugo/ giubili a giustre e
D caitè. carleværivegi/ ninfe a feste de balli…
carità sf. “vendita di beneficenza” Carli top.
MNS.3 70 a.1633 (Sav.). item che sia obbligo delli con- PCT 112: germ.
soli di dett’arte di vender ogn’anno la carità o come si D caò. carle. carlena. carletti. carlin. carluccio. carlo.
suol dire la scudella. L carli.
carl 266 carö

Carlìn top. carne sf. “carne”


PCT 124 “Casone di Carlin” AG 142.73 li vermi gi roem le carne. FAS 158 s.xiv. le
D carli. carne.
Carluccio top. D calnal. carnal. carnassa. carnigiùn. carnüssa. descar-
PCT 124 Fontana Carluccio. nao. incarnarse. scarnassa. scarnisùn. L carnem.
D Carli. Carne top. tre località e un torrente (Pigna)
carma sf. “calma; calma di mare” PSP 24, 74 sg., n.121-123: forse top. fond. Carnîs abl. pl.
VBA 103 a.1435 era in quel giorno grandissima carma. (Carnulus, *Carnus); oppure < paleolig.-celt. Karn “pie-
NPD 55 s. xvii. (G.Chiabrera, Sav.) un-a carma de ma. tra”.
D carmà.carmår. ciauma. L calma. D carnaro. carné .carnino.
carmà vb. “calmare” carné sm. “botticella”
CIC 34 a.1749 (Sav.) Segnò pietè, dixeimo, ai nostri sten- NVM (Sav.).
ti/ carma a o nostro doò de tanti meisci. PVG. carné top. (Loano)
D carma. TCL: i Carné: celto-lig. carn “cumulo pietroso”: a.1604
carmår vb. “meriggiare, sistemare le bestie all’om- lo carnaro.
bra nelle ore calde” D carnaro. carne. carnino. L carnarium.
FDT 8.68 (Triora). carnesà sf. “carne salata”: gioco infantile
D carma. CAD.
carmegiàr vb. “lo scomparire e il ricomrarire della carniffice sm. “carnefice
luna dietro la cresta montana all’orizzonte” MAC 164 Segnor… scampame da questi carniffice. –– li
PSP 74 n.119. carniffici no cessavan de bater quelllo sancto corpo.
D carmo. L carnificem.
Carmetto top. “monte (V.Arg.)” carnigiùn sm. ”escrescenza carnosa attorno a una ci-
EOL 24. catrice”
D carmo. PVG.
Carmiae, top. (Taro Sup.) D carne.
EOL 24. Carnino top. (Tenda)
carminar vb. “pettinare, scardassare” CL 14.
AG 14.513 che tropo g’è a carminar/ chi vo ben tigna pei- D carne. carné.
tenar carnücciu sm. “ritaglio di pelle dei conciatori e
L carminatorem. guantai, con cui si fa una colla.”
Carmo top. (la parte più alta di un rilievo) CAD.
DFC 157 ro Mocu, Valoria, Prê, Carmo e Sarzan (quar- carnulese top. (Vent.)
tieri di Genova). RES 50 (Stella) Rocca Carmo; Bric del LTI 45 n. 38.
Carmo. EOL 24 (monte, V.Agnelasca). PTP 42 (monte, L carnolensis. carnorexi
V.Polcevera). FTL 57 sg. “elem. topon. frequente in carnüssa sf. “carnaccia”
Liguria occid. ”. RCG
CTL 19. CL 14. D carne.
D calmo.carmegiar. carmetto. carmu. L calmus. carro sm. “la parte più grossa delle due che compon-
charmoutàn sm. (bot.) “Lavandula vera”
gono l’antenna della galea: quella che si protende in
FPL (PortoM.)
avanti e in basso sul ponte della galea, e dove si inserisce
Carmu top. “altura”
PD 353 “Carmine”. FDT 8.68 (Triora). PSP 74 n.119 l’angolo inferiore e anteriore della vela latina”.
(Pigna). TCL (Loano) Munte Carmu (Bracelli: Mons JAN. PSG 365.
Calvus). ADL (Alta V.Nervia) Carmu Langàn. BDS D caru. L car.
(Sav.). (fare il) carro loc. (gen.) “operazione con cui sulla ga-
D carmo. lea si volta l’antenna della vela per il mutare derlla dire-
Carmuschio top. (V.Magra) zione del vento” (= ven. buttar de brazzo).
EOL 24. Carro top. (V.Vara)
carnabügia sf. “origano” EOL 24.
FPL (Nizza). BDS (Sav.). carö’ sm. “girello; lettuccio mobile”
D cornabügia. BDS (Sav.).
carnal agg. “carnale” D cariolo.
AG 54.2127 li desleai/ deleti cum penser carnai. BL 104 carò sm. “calore”
a.1406 seamo figioi de due sorochie carnale. RDB 15 sento ro carò/ d’esto sò vostro chi me fa bruxà.
FAS 162 s.xiv. D caror.
D calnal. carne. L carnalis. carobio/ carobiu sm. “vicolo”
carnaregia sf. “canna della gola” AA 39 feceno barrare tuti li carrobii con bote e con ban-
MP 19.161 (Pigna). chi. MVS (Sarz.) carobiu.
D canaregia. canareza Cf. A.MANZONI, I promessi sposi, cap. 32 “a ognuno di
Carnaro top. (Loano) que’ crocicchi o piazzette, dove le strade principali sboc-
TCL: od. i Carnè. can ne’ borghi, e che allora serbavano l’antico come di
D carne. L carnarium. carrobi, ora rimasto a uno solo… “ BIO 62, CVM mil. ca-
carnassa sf. “medusa” robi “crocicchio”
GO. MDB (Bord.). D carugio.
D carne. scarnassa. Caröda top. “Carròdano”
carnàura sf. (ornit.) “averla” RGS § 148 “lig.”
CLU (Alassio). D carrodano.
carr 267 carp

Carròdano top. (V.Vara) carpandù sm. “mela carpendula”


CTL 18 sg. EOL 24 (V.Agnelasca): err. Carrodono. RCG 237. DEI.1 777.
D caröda. D crepéndua.
carroggé sm. “abitante dei vicoli” Carpanello top. (Serra Riccò)
DFC 12 ro carroggé parla da carroggio. PTP 23.
D carrogero. carugiu. carpanellu sm. (bot.) “carpine”
carrogero agg. “proprio degli abitanti dei vicoli, vol- ADP (Pietra).
gare ” D carpu.
DFC 11 ra nostra lengua l’è un preboggion de parolle po- càrpanu sm. (bot.) “carpine”
lite, villan-e e carrogére. MUI 112 n.4. LL 58.
D carroggé. D carpu.
carrogetto sm. “vicoletto” Carparée top. (Pigna)
BOS 93 s.xvii. (G.Rossi) de noeutte in questi carrogetti… PSP 22n., 27, 75 n.125: carpanetum :pl. > f.s. carpaneta
carrogio sm. “vicolo, contrada” > pl. carpanete.
AG 43.134 e per carrogi e per contrae. PAD 389 a.1507 D carpu.
ogni canto di carrogio. SGC 418 a.1522 corsen proprio Carpari/ Carpario top. (Alassio)
come un vento/ al carogio de gli argentieri. VTS 30
TAL 50 n.170. a.1580 lo Carparo.
a.1530 (Sav.) in contrata seu carrubeo dito lo carogio de
D carpu.
lo gato. MPS 65 a.1550 (Stella) nissuno de Stella possi
edificare… muro,overo parete de lignamine verso il caro- carparo/ carparu sm. (bot.) “carpine”
gio de la Stella. CIT 137 e poesse dì sença cangià carog- FPL (PortoM.) “Ostrya carpinifolia”. GRD 115 (Sanr.)
gio/ Ballin ro faeto so fin a un fenoggio. DFC 12 ro car- tagliare… alberi di carpari né di foi nel bosco. DVO
roggé parla da carroggio. (On.), LL 58, VPL: carparu.
FA 337. FAS 149, 153. POF 13. D carpu.
D carugiu. Carpàsio top. (Imperia)
Charoggio top. SCT 184, 229: *carpacis < Carpus < Calpus, n.p.
FCL 30 a.1641 (S.Olcese )il Charoggio. a.1751 il carpe sm. “carpine”
Carroggio. RVV 61 sg. (V.Varenna) Caroggio. AAG 119n. FNP 149.
D carugo. L carrublascum. D carpu.
carogna sf. “carogna” Carpenara top. (V.Varenna, Pegli)
FDG 271. RVV 63: dial. in Carpenèa. FTL 131.
caröma sf. “corda usata nella pesca per dare fondo D carpu.
agli attrezzi e per salparli” càrpene sm. “carpine”
ADL (Vent.). REW 1535. APV 79. ANP 63: gr. calßw PVG.
“allentare, calare le reti”, contaminato con kßlumma D carpu.
“sorta di rete da pesca”. –ö- per effetto di –m- . Cf. RUG Carpenei/ Carpeneto top.
869 kßlumma, “specie di rete”, sic. caloma “gomena”, FTL 131.
ven. calumar, gen. calumà. D carpu.
D calümma. calümà. calümu. carema. carümà. carpenéu top.
caror sm. “calore” ADG.
AG 140.164 …lo vin/ chi e pezo ca venin; /como da fogo D carpu.
te ne guarda/ che lo so caror no te arda. carpenté sm. “carpentiere”
PS 34. AGC 32. SON 264. REW 1710. PVG.
D calura. calure. carò. carù. L carpentarius.
Carros top. (Alpi Marittime, Fr.) Càrperi/ Carpero top. (Alassio)
LAM 87 it. Carrosio. TAL 50 n.170 a.1539 lo Carpero. a.1687 Carperi.
D carrosi. Carpi/ Carpini top.
carossa sf. “carrozza” NTS 18 Cian di Carpi (Cadibona, Sav.). BG 127n., FBS
CAD. RGS § 275. 51 Pian dei Carpi, a.1723 “masseria nel Bosco di
D carrosetta. carussé. carusezu. L carrussa. Savona”. BG 126n. s.xvii. (Sav.) Ritano del Piano dei
carrosetta sf. “carrozzella Carpini “affl. del torr. Letimbro”. FTL 131.
RPC 45 a.1743 (Alb.) una carrosetta per li figlietti. D carpu.
D carossa. carpita sf. “coperta di lana pesante”
Carrosi top.
DPC 173 (Sav.) carpite due.
EOL 24. SCT 260: fraz. di Borzonasca, presso Caregli
DPC 180.
(Gen.). cf. Carustum a.833.
D carros. carrosio. carrozzo. L carpita.
Carrosio top. carpu sm. (bot.) “carpine (Carpinus betulus”)
CL 14 (Gavi) FPL. PD 143 “metaplasmo”. LL 58.
D carrosi. D carpa. carpanelo. carpenellu. carpanu. carparée. carpari
Carrozzo top. (Riviera di Levante) carparo. carpe. carpenara. carpene. carpenei. carpeneu.
EOL 24. carperi. carpero. carpi. L carpanus.
D carrosi. carpu giancu sm. (bot.) “Carpinus betulus”
carota sf. “carota (Daucus carota L.” FPL (P.Nava)
CAD. FPL. MLC 242. PVG. carpu neigru sm. (bot.) “Ostrya carpinifolia”
Carpa top. (Pigna) FPL (Gen., PortoM.)
PSP 75 n.124. carpu russu sm. (bot.) “Ostrya carpinifolia”
D carpu. FPL (P.Nava).
carz 268 cart

Carzai top. (Pigna) carta sf. “doppio decalitro, misura per olive e cereali”
PSP 76 n.129: il passaggio –z- > -rz- è tipico di Buggio LP 24, (estremo Ponente ligure). MDB (Bord.). ROC 153
(Pigna). (Civezzza).
D casai. Cf. CHI 1.294.
carzare vb. “garzare (un tessuto): districare le fila D quarta. L cartinalis.
per farlo divenire peloso e soffice” cartà sm. “cartaio, fabbricante di carta”
NAB 18 a.1473 (Sav.) lavorare le lane, filare tesere e car- DFC 186 ni me piggio mai ro mà/ dito dro Rosso Cartà
zare stirare e tingerle in tuti li colori. (detto di chi si assume fastidi che potrebbe evitare).
D garzare. D cartaro.
Carsée top. (Pigna) cartabùn sm. “squadra di legno degli artigiani”
PSP 27, 76 n.128: *calcea “ceppo”: *calcêtum pl. > f.sg. GO. BDS (Sav.). Cf. CVM mil. cartabòn,
calceta > pl calcete. REW 1534. D scartabùn.
L carsanetum. cartabüxa sf. “grattabugia, strumento per ripulire i ma-
carzento agg. “caliginoso” nufatti metallici; pennello metallico degli indoratori a fuoco”
AG 54.144 lo speso tenebror/ scur, negro, senza relugor/ GO. CAD.
orribel e carzento. cartae sf. “carità”
AGL corr. carizenento. FA 337, AGN: carzenento. FAS 156 s.xiv.
D carige. D caitè.
carzer sm. “carcere” Càrtari top. (Cesio, VArr.)
PD 132 arcaico. CL 9. LL 58.
D carcere. encarzerao. cartaro sm. “cartaio, fabbricante di carta”
carsetta sf. “essiccatoio di castagne” MNS.2 54 a.1577 (Sav.) arte di cartarj e librarj.
FDT 8.68 (Castelvittorio). D carta. cartà. L cartarius.
carzina sf. “calce” Cartasegna top.
MCM 39 (CastenM.). CL. 14. OCD 24.
D câsina. cartatüccia sf. “cartuccia”
carsistrar vb. “sentir dolore” GO.
MP 19.161 (Pigna). D cartuccia. cartüssu.
carzœù sm. “tralcio” carta vitellina sf. “pergamena”
CIT 214 questa che aora ti miri/ de nostra man tesciùa/ tra GRD 121 a.1537 (GCA ed.1854) 2.461 oltre duecento vo-
brochetti e carzoeu con tanta tresca/ tramesccià de zaffiri/ lumi stampati in papero, ne feci imprimere cinquanta in
a stelle repasciùa/ coron-a così bella e così fresca… carta vitellina.
Cf. CVM mil. garzö “tralcio tenero”. carté sm. “caserma”
L garzolius. D quarté.
carzœù sm. “il fiore, il cuore, il meglio” cartela sf. “borsa”
CIT 194 quella gritta, dri pesci ro carzœu. GL 1.49 ri ot- FDG 58.
toçento a cavallo, che chi o porta/ dra provincia D carta.
Campagna en ro carzoeu. GL 8.70 ro veo carzoeu de l’i- cartellu sm. “cartello”
taliana gente (TT il pregio e il fior de la latina gente).DFC FDG 191.
DFC 42 Ferippo è dri carregà ro carzoeu/ dra zoventù ro D carta.
spegio. COM.6 47 o sciò Oraçietto, o carzœu di zoveni cartezzà vb. “lisciare con carta vetrata”
savj, virtuosi e compij. BDS (Sav.).
carzœù sm. “oggetto amato, amore mio” cartezzà vb. “tenere corrispondenza, corrispondere con
GL 7.49 che non so se moæ/ te porrò gôve in dì bello car- lettere”
zoeu. DFC 28 a.1747 lì ghe foì chi ro baxava (il mortaio)/ PAG 182.
chi dixeiva: ro mæ cœu!/ e sentivi chi criava/ Libertæ, D carta. cartesare.
Mortà, carzœu! cartesare vb. “trattare, negoziare”
carzö’ sm. “germoglio, bocciuolo, torsolo PGF 31 a.1511 (Alb.) se mandera uno dei nostri citadini
PD 117, 336, 355 *cardeolu. cum ampla posansa de cartesare et camelare.
GO. CAD. BDS (Sav.). D cartezzà.
D scarzö. L garzolius. cartexìn sm. (tip.) “foglio a stampa di quattro pagi-
carzö’ sm. “lucignolo” ne, sositutivo di altro già stampato”
PAG 183. CAD.
Cf. BIO 257 moden. carzol m.s. cartochio sm. “cartoccio; intreccio, voluta”
carsolaro sm. “calzaio, fabbricante di calze” ASF 738 un banchale longo intagliato a cartochio…
PAD 223 a.1507 a tutti li carsolari de la cita ge Genoa et ad D carta. cartociu. cartüssu. L scartogius.
ogni persona chi havesse facultà de poter fabricarcar calse. cartòciu sm. “pannocchia di granturco”
L calsolarius. PVG.
carta sf. “pergamena; carta ;atto, documento” D cartochio.
AG 140.228 pensa consego d’acordarte/ e paxe far con cartolario sm. “registro’
bone carte. AG 14.140 zurando cun boca e con man/ su qualche libe-
CAD. PS 7. REW 1866. ro o cartolario. AG 46.49 ma monto trovo lo contrario/ le-
D cartari. cartela. cartelu. cartezzà. cartesare. cartochio. zando in nostro cartolario. AG 53.89 e za verei tuto in
cartolario. carton. incartà. incartinòu.. contrario/ reversa tuto lo cartolario. AG 101.28 ma piaxa
carta sf. “contratto di apprendistato” a De che vento grego/ chi de lebezho e contrario/ d’esti re
MNS 1.36 a.1577 (Sav.) se sarà alcuno il quale non habbi venti sea mego/ revozando cartolario.
imparato sotto carta qui nella presente città l’arte del tes- FAS 143 “dotto”
sitore. D carta. cartorario. scartariu. L cartularium.
cart 269 cass

carton/ cartone sm. “cartone; cartone di arazzo” Carugo top. (S.Olcese)


CIT 185 con muragge a postiçço de carton. AAD 269 car- FCL 30 a.1750 “a Carugo”.
toni dei furti di Giove. D carugio.
D carta. carügu agg. “lento di comprendonio”
cartorario sm. registro, libro” DVA (VArr.).
AG 38.65 alegar voio lo contrario/ quaxi vozando carto- D incarüghise.
rario. AG 45.59 ma se le avera un yxe/ promiso e scrito carümà vb. (mar.) “salpare una fune”
in cartorario/ mai no troverei contrario. AG 95.188 poi ADL (Vent.). APV 79. ANP 63 (Vent.).
che lo preve e sagrao/ mai no de manezar dao/ che libero D caröma.
e de l’aversario;/ chi leze in tar cartorario/ … / me par in- carrùn sm. “sorta di gioco con dadi figurati”
demoniao. AG 127.2 em per zo che l’aversario/ chi de- CAD.
sconza cartorario/ fe prumer comenzamento/ d’onde ve- carunchìn sm. (bot.) “varietà di fico”
gne partimento/ divixion e guerra dura… FPL. DVA (VArr.).
D cartolario. carunchina sf. “cappello duro”
cartuccia sf. (tip.) “foglio a stampa sostitutivo di un BDS (Sav.).
testo di due pagine già stampato”. carussé sm. “carrozziere, vetturale”
CAD. NPD 84 a.1868 (Sav.) de nötte, de giurnu/ gh’è là i carus-
D cartatüccia sé/ cu i öggi d’atturnu/ spêtandu i fuesté. BDS (Sav.).
cartüssu sm. “foglia (di verdura) accartocciata” D carossa.
DVA (VArr.). carussettu sm. (ornit.) “codirossone”
D cartochio. CLU.
caru sm. “calo di peso” D carùsura.
ADL (Vent.). carusezu sm. “corso carenevalesco di ragazzi”
D caràr. BDS (Sav.).
caru sm. (mar.) “carro, parte inferiore prodiera del- D carossa.
l’antenna” carusöa sf. (bot.) “Genista germanica”
D carro. L car. FPL (Mele, Masone).
caru sm. “carro” carùsura sf. (ornit.) ”codirossone”
CAD. PD 156. PVG. CLU (Sassello)
D carra. caragio. carraza. caraturàa. caraté. carezà. careta. D carusettu.
L carrum. Ca rutta top. (Legino, Sav.)
carù sf. “calore” NTS 31 sg.
ADL (Vent.) “francesismo” caruxö’ sm. “crogiolo”
D caror. DVO (On.).
carü’a sf. pianta erbacea velenosa” D corzœu. curzö’.
DVA (VArr.). Carvé top. (Cairo)
caruba sf. (bot.) “carruba (Ceratonia siliqua L.)” FCL 43 n.: nella carta dell’I.G.M.: “Carnovale”
FPL. MLC 231. EVM 39 (V.Mar.) PVG. D carlevà.
L carroba. carvinà vb. “potare in modo da lasciare quasi solo il
caruba sarvèga sf. (bot.) “Pistacia terebinthus” tronco della pianta”
FPL (Noli) DVA (VArr.).
carubina sf. “carabina” Carxi top. “Calice ( Finale)”
GO. CAD. PD 137: carabina x colubrina? MLC 209
D carabiné. D calice. L calicem.
caruggettu/ caruggìn sm. “vicoletto” casa/ caza sf. “casa”
FA 337. CAN 1842 p.27 (Sav.) stradde ciose, strazzettìn/ AG 49.190 casse e vile e possessioin/ missem tute a de-
caruggetti, caruggìn/ che s’incruxan, che se schivan/ spor- strution. SA 240 a.1340 (Sav.) che ciaschuna persona de
chi, brütti… la dita arte sea integnua per sagramento andar a caza de
D carugiu. L carubietum. quello tal o de quella tal chi morira. IVE 18 la casa et lo
(in li) Carugi top. tempio de De si he l’anima et lo corpo nostro. MAC 171
LMS 569 a.1226 (Reg.) (nei luoghi detti) in li carugi. fo portao… in caza de unna dona. CEB 354 in cassa toa
carugio/ carùgiu sm. “vicolo” (lat.: in domo tua). CR 17 vegnando… a cassa de la soa
BSR 538 a.1513 (Sav.) li charugi… altramente strate da doce maere. PCD 32 s.xiv: casa, cassa. SCF 95 a.1452 in
noi nominate”. CAR 93 a.1538 (se) in quelo foror poy la caza de la Consortia. LSE 19 sg. (Sav.) retornando a
andase a spetar ne li carugii per farse tal hofension ziovè caza… quando il marito non era a caza. FTM 100 a.1456
per darse una altra volta, cada in pena… (Sav.) in la caza soa soe nella chiexia. NAB 25 a.1473
MP 14.42; 19.161 (Pigna), FDT 8.68 (Triora). ADL (Sav.) ogni uno quale volese fare in caza sua… alcune be-
(Vent.), PVG: carugiu. rete per uso de sua caza… VCC 30 a.1480 (Sav.) anda…
CTL 19, FEG 385, GUA 560: < quadruvium. RAN 117 de caza fim a la zexa. DSP 17 a.1487 quelli li quali han-
< carrulus. PD 337, 340, 356: rifatto su caru “carro”. no ville et caze, cosi in la cita como fora.
CL 15 (a.1932!): “strada (ruga) del castello (car)”. ADL FDG 253 caza, pl. caze.
(Vent.). carraria + quadruvium. D ca. caisa. cazada. cazalingu. casar. casella. casetta. ca-
REW/FPI 6922. BLV 36 FPR 6 n.34. C.SALVIONI, AGI sìn. cazoto. casùn. casxa caxa. L casa.
16 (1902-04-05) 445. RGS § 162, 261, 274. PVG. cassa/ caza sf. “mestolo”
D carobio. carroggé. carrogio. carugettu. caruggìn. caru- LMS 576 a.1226 duos scitos vitreos saraceniscos cum la
go. L carrubium. cassa de parcico. VIA 92 a.1476 (Sav.) item caze instagi-
Caruggiu top. (Casanova, S.Olcese) nate (stagnate) per menestrar n. x. PSG 384 a.1513 item
FCL 30. pro caderono uno per la peixe et caderoneto et due case et
cass 270 caçç

per una caldera per la yhusma cum una catia. ASF 722 in che lo fo de cel cazao. AG 144.140 questo e quelo pecao
lo cagno… una cassa grande. FDT 9.47 (Triora) cazza. prumer/ che Lucifer cazà de cel. IVE 18 o che grande ver-
CAD. RAN 178. MP 19.161 (Pigna). ROC 154 gogna fa la persona luxuriosa a messer domenide, che cossi
(Civezza) “grosso mestolo da olio”. PVG. PLC 276 contamina la casa soa, et chi cossi vergognosamenti et iniu-
(Arg.). riosamenti ne lo caza fora. CAR 10 a.1340 e se elli avessen
D cazzàe. cazetta. cassà. casarèa. cassezzà. cassö’. catia. alcunna brega enseme, che lo prior degia concorda inseme e
L cacia. quelo chi non vorese concordase lo priore sea tegnuo de ca-
cassa sf. “cassa” salo de la dita confraria. CEB 357 lo messo de alto cor ca-
AAD 267 una cassa con un tendale di veluto cremesino. za via como quello chi de esser to inimigo. Lo messo chi t’a-
AAD 269 una cassa in la quale sono dentro li cartoni dei luxenge cum soe luxenge caza via. PAB 41 esser cassao fo-
furti di Giove. ra de lo pareixo. PAB 48 pija lo to ercho e va a cassar, e de
D cascia. quella cassa che tu pigerai apareiamela. PAB 53 se da tes-
cassa sf. “cassaforte: la finanza familiare” sniera esse la bixa/ la nivolla cassa e debrixa. PAB 60 lo cel
CEB 354 odddi donca et atendi che se in cassa to la entrà a gram poeir de menar lo bello iorno e poi de cassarllo per
e la ensia som engoae, casso desprovisto po destruir lo to tenebrie la notte. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascu-
stao. rivano il sole… e in Saona tuti li ortolano stavano vigilanti
cassa/ caza sf. “caccia” in soi orti a oviare che non demorasino casandoli con fare
AG 140.56 sparve ni can de caza. CEB 358 li caim de ca- rumore.GL 5.41 o vœu caççate apprœu ro barexello. GL
za. 7.65 zà intr’o trœuggio/ l’avræ caççaou per man dro becca-
PAB 48 pija lo to ercho e va a cassar, e del quella cassa morto. RDV 73 a.1588 chi no solo ra patria ha liberaou/ ma
che tu pigerai apareiamela. ri gren cappellazzi cazzaou via.
FAS 150. PS 53. PD 336, 338. PS 5, 53. AGC 33. RAN 92.
D cazar. caccia. cassaxoim. casia. L. cacia. D caccià. descazar. scasar. L caciare.
câsa sf. “ceppo della pianta” cassà/ -ar vb. “cassare, cancellare”
MLC 252 (Sav.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). AG 45.91 che for me faito era cassao/ se no fosse san
D acâsu. calce. câsà. câsigiùn. câsu. causa. cauzegne. Donao. AG 146.227 poi de lo tenpo chi t’è dao/ far te
cauzùn. ciausa. L calcia. conven si streito cointo/ che za no te sara cassao/ senza
casa/ caza sf. calza, calzone” ponir un mezo pointo. CAR 10 a.1340 e se elli avessen
PGF 30 s.xv. (Alb.) uno paro de case de drapo. RDB 46 alcunna brega enseme che lo prior degia concorda inseme
in cazze se n’andemo e in giponetto. RDB 50 e no solo e quello chi non vorese concordase lo prior sea tegnuo de
l’indrito ma l’inverso/ de queste robe un mondo costa a casalo de la dita confraria.
noi/ che çinque o sé foreure a re cazze hemo. RDB 54 in- Cf. SAP 394 a.lomb. cassar m.s.
sirreimo fuora dre prexion/ d’este cazze styringhè con ri D scasà. L casare.
gipoin/ onde con strinche semo ben lighè. PVG câse (an- câsà vb. calzare; rincalzare”
tiq.) “calzoni”. PVG “calzare”. ADP (Pietra) “rincalzare la terra intor-
D calcia. calza. calzante. caçamento. casuìn. cate. cauce. no al ceppo della pianta”
L calsa. D câsa. acâsà. arcauzare. caussà. cauzar. descâsà. incâsà.
casà sm. “casale” recâsà. L calciare.
AG 52.30 per vile, coste e per casai. cassà vb. (mar.) “cazzare, tendere (una fune)”
FTL 179 nn. (Imperia) pl. casài “caselle”. NVM (Sav.).
FAS 162. cassabanco sm. “cassapanca”
D casali. carzai. cazar. L casale. RPC 44 a.1743 (Alb.) un cassabanco verde.
Casà top. (Pigna) D caxa bancha.
PSP 76 n.132: casalis REW 1729. casaca sf. “casacca, giacca pesante”
câsà/ cazà sm. “calzare, scarpa” AA 63 me misi indoso una mia casaca verde…
IVE 64 quello a lo quar e no sum degno de dexligar li li- DEI.1 788 it. casacca: “etimologia incerta”
gami de li soy casay. IVE 75 e no era degno de desligà lo PVG: prob. origine turca. ADL (Vent.): turco kasaq m.s.
ligame de li soi casàe. GP 375 li so cazai no se frustan. D casaza. L casaca.
RDB 38 re membre han misso i homi in libertè/ aura casaccia sf. “confraternita”
ch’han misso in uso ri cazoin/ ch’intre cazzè strinchè, CCC 83 “casacce ossia oratorii dei battuti, dedite alle
dentri gippoin/ con mille strinche stavan ben serrè. RDB sette opere di misericordia”.
48 breiga a vestì ra toga no ne dava/ ch’ognùn cazzè bu- D casassa.
scaune portà poeiva… RDB 85 ri costumi e re lengue he- cassacünnii sm. (tip.) “strumento per stringere le for-
mo cangiè…/ e scarpe ancon dighemo a ri cazè. me nel torchio”
RAN 67. casadda/ cazada sf. “casata”
D câse. causèr. cazzé. FTM 93 a.1456 (Sav.) la sua cazada fece larghe e grande
cassà/ cazzà sf. “il contenuto di un mestolo” limosine a poveri. COM.1 76 l’è tanto tempo che cono-
GL 7.22 in morte posse gove una cassà/ d’un pà d’œuve scio ra vostra casadda…
in menestra de giuxello. PRP 348 ella messe dell’aigua in D caza. cazao.
tra pairora/ … ha ne voà buone cazzae de fuora. PVG. (a) caççafascio/ cassafasso loc.avv. “disordinatamente”
cassà. RDA 67 sì che ra veggia (veglia) innanzi e dapoe çenna/ a
D cassa. cassafasso va, sorronborron. RDB 27 ri corsè…/ che bottan
casà/ caççà/ cazzà/ -ar/ -are vb. “cacciare, andare a i homi e donne a cassafasso. CIT 59 amò, chi fa con mi
caccia; espellere, gettare, mandare, spingere” sempre dro grosso/ me voze e me revoze a caççafascio. CIT
AG 14.127 sagramento e cossa sagraa/ che mai l’omo no lo 267 (Alessandro…) per mette in Axia a caççafascio e in fon-
faza/ se caxon grande no lo caza. AG 14.288 la raxom cha- do/ a sò posta ro mondo. GL 7.115 ra tempesta chi gira
za de for. AG 49.83 mester e c’omo li caze (i Veneziani)/ e tutt’attorno/ a bœutta a caççafascio e ville e campi.
strenze si che in si stean. AG 53.250 lo demonio…/ perzo L caçafaxacatura. cazafaxare.
caçç 271 casa

caççafrusto/ cazzafrusto/ casafrüstu sm. “fionda, ar- Cassanèa top.


ma da getto” FCL 54 sg. (Diano S.Pietro). PSP 77 n.137 (Pigna): gall.
CIT 23 per no fave atri prichi con papé/ donna, e trase l’un *cassanus > cassanetum , pl. –eta. REW 1740.
l’atro da desgusto/ mi da parlave con ro caççafrusto/ voi D casano.
da fame chiù brondori aderé… [CIT.A 31 cazzafrusto] cazanelo sm. “rete per la caccia degli uccelli”
PRP 341 e chi ra frondorina, e cazzafrusto/ chi l’arche- AG 111.12 fin che par venir oxello/ no de laxar lo caza-
buixo, per tirà chiù giusto. GL 3.62 quello è Raimondo, nelo.
un bello caççafrusto. GL 7.78 Golia chi fu ammazzaòu da FA 337: cacciarello?
o caççafrusto/ de Davide… GL 20.23 con arco, barestra cassanellu sm. “gancio di legno applicato a una fune
e caççafrusto… GO. BDS (Sav.). casafrüstu. per l’affastellamento del fieno”
cassa garba sf. “schiumarola” MMF 117.
DVA (VArr.). D câsiniellu.
Cassagna top. (Vara Sup.) Cassànesi top. (Tribogna, Gen.)
EOL 24, 31: ant. cazania < n.p. Cassenius. EOL 24. SCT 232, PTR 48: Cassius n.p.: Cassianus:
D casano. L cazania. *Cassianicis.
Cassago top. (Liguria, Lombardia, Friuli) D casano.
FFN 299 Cassiacum < Cassius.
casaniero sm. “prestatore su pegno”
casaingu agg. “casalingo”
BMP 40.
GO.
D casalingu. D casana. L casanerius.
casalà sm. pl. “gnocchi” Casano top. (Ortonovo, La Spezia)
FPI 1662 (Sarz.) : cf. C.MERLO, RIL 81, p. 76. EOL 24. PTR 46 < Casius, gent. rom.
cassa lazagnàira/ lazagnæra sf. “schiumarola, mz- D cassagna. cassana. cassanea. cassanesi. cassera. L cas-
stolo forato” sanus.
COM.4 116 testi, sottotesti, caderoin, caderette, casse la- Casanova top.
zagnære. MDB (Bord.). cassa lazagnaira. PQV 63.
D cassarèa. casanra sf. “casata, famiglia; cliente abituale”
caçça lasagnæra sf. “mestolo forato” FDT 8.68 (Triora).
GL 5.74 ma ri âtri comme caççe lasagnære/ son lì tutt’ D casana. L casana.
œuggi. cazao sm. “casato”
Casali top. (Triora) PCD 31 s.xiv.
TAL 51. FTL 172 “casale non è più vitale nel dialetto ma D casadda.
ha lasciato tracce nella toponomastica”. caza pertusata sm. “schiumarola”
D carzai. casà. VIA 92 a.1476 (Sav.) item caze pertusate per scumare n. x.
casalingu sm. “casalingo” D cassa sgarba.
RGS § 49. casar vb. “costruire case”
D casa.casaingu. casengu. AG 53.143 che cinque cosse voler sor/ l’omo chi casar
casamento sm. “costruzione, casa, insieme di case” vor/ zo e che lla casa paira/ longa, larga, ata e piaira/ e de
AG 6.60 per far segur fondamento/ e de vertue casamen- belle pree cernue…
to. AG 43.135 torre e casamenti/ tropo beli convenenti… D cassa. casezar. L casare.
AG 49.217 un borgo pim e grasso/ …/ com bozom mis- cazar sm. “casolare, casa diroccata”
sem a basso/ e tuto l’atro casamento. AG 138.115 questa MP 14.42; 19.162 (Pigna). FPI 1729.
citae eciamde/ tuta pinna da cho a pe/ de paraxi e casa- D casà.
menti/ de grande aoture e claritae. casa rara/ casarèa sf. “schiumarola”
FAS 163. VPL casa raraPVG. casarèa.
L casamentum. D cassa lazagnaira.
caçamento sm. “calzatura” Casaretto top. (Viarso, Quiliano)
PCD 44 s. xiv. PQV 63.
D. casa. L calciamentum. casaro sm. “fabbricante di casse”
casana/ cazana sf. “monte di pietà” AA 254 artista casari citadini de Saona. MNS.1 12
GL 7.13 impegnéi ri stagnoin a ra casan-a. COM.3 35 a.1577 (Sav.) arte de cassari.
quello relœurio… l’ho impegnao â cazan-a. D caxee.
L cazana. cazarola sf. “casseruola”
casana/ cazana sf. “avventore, cliente; persona” MVS (Sarz.). (Sarz.)
GL 3.52 Goffredo ghe fa dî da sta casan-a/ ch’o no stag-
D caserolla.
ghe ciù a fà ciappi de San-a. NPD 62 ca.1750 (G.Piccone,
Sav.) Sciò Ratto, voi che sei brava cazan-a/ pe fa versci in Casarsa top. (Chiavari)
latin, gergo e toscan… (G.A.Ratti, Sav.) Voi, Giacomo PQV 62: “casa arsa”
Piccon, che sei cazan-a/ de messé Apollo… COM 4.19 casassa/ casazza / cazasa/ cazaçça sf. “oratorio, se-
son aspetao da un-a cazan-a. de di confraternita; processione di confraternite”
RAN 178. PVG. PAD 387 a.1507 li francesi caciorno foco in la casaza di
Casana top. santo Francesco e la bruxorno tutta. DSP 265 a.1560 in
CTL 18 “via di Genova dove tenevano banco i casaneri, qualche giexia monestero o sia casassa. AA 138 le caza-
o prestatori a pegno.” se de li disciplinanti. DFC 183 risposta a ro capriçio cri-
D casaniero. tico fæto da ro signor Naricide contro re proçessioin
Cassana top. (Borghetto di Vara) ciammæ’ cazaççe… –– e in so axo dre cazaççe/ dixe mà
EOL 24, PTR 46 < Cassius, gent. rom. ciù che de straççe.
D casano. D casaccia. casaççante. casatia. L casacia. casatia.
casa 272 casc

casaza sf. “casacca” càscia sf. “cassa”


ASF una casaza de veluto argentato cum le sue manighe CIT 240 quello cœu, cascia e minera/ de virtù tutte a ba-
distacata. rança/ de giustiçia e temperança.
D casaca. AAG 126: < cassia, cf. fr. caisse. PD 351; P.E.
casaççante sm. “membro di confraternita” GUARNERIO, AGI 13 (1897) 114; G.BERTONI, ROM 47
DFC 183 cazaççante bon zeneize. DFC 185 casaççanti (1921) 579; E.WALBERG, ROM 48 (1922) 273 sg.: *ca-
prævi e fratti… psea, cf. a.pist. cascia.
D casassa. GUA 514 sg.; REW/FPI 1658; BLV 119 capsa.
casascotta sf. (mar.) “cazzascotta, puleggia” PVG.
CAD. D capsa. cassa. caseta. casia. cassione. caxabancha.
Cazasse top. (Loano) caxee. L capsia.
GA 15.235 Rian de casasse. TCL casciabanca sf. “cassapanca”
D cazar. L casacia. FPI 1658: “gen.”
cassa sgarba sf. “schiumarola” D caxa bancha.
ADL (Vent.). MDB (Bord.). casciamèira sf. “fienile”
D caza pertusata. FST 50 n.; FDT 8.68 (Triora): cà strameira.
casatia sf. “confraternita” L (domus) strameria.
CCC 95 n. Nel 1577 una nuova società tipografica in (li) Casciari top. “i Cassari”, contrada di Savona
Genova metteva in vendita gli “Offitii di compagnie di MOB 148 a.1691 (Sav.) fare il tetto a due pendenze, cioè
Casatie”. una verso li Casciari e l’altra verso Reale.
D casaza. D caxee.
cassaxom sf. “cacciagione” casciarottu sm. “capanna di frasche”
PS 33, 53 s. xiv: pl. cassaxoim. BDS (Sav.).
D cassa. D cassau.
càssau sm. (mar.) “cassero, castello di poppa” cascietta sf. “cassetta”
JAN. RAN 44, 178. PIA 52 n.95 < ar. al-qasr “castello”. MAS 298 a.1598 che li detti consoli debbano tenere li di-
ALN 94: nel toscano del s. xii-xiv (Compagni, Villani) nari di detta arte in una cascietta con due chiavi.
cassero è “fortezza”. Acquista significato marinaro nel s. D casceta. caseta. L capsieta.
xvi. (B.Crescenzio). cascina sf. “cascina; capanna; fienile”
D casseru. casciarottu. L cassarum. FTL 174, 176; FCL 42: “solo in Piemonte e aree confi-
cascà vb. “cascare, cadere” nanti (Cairo) è “casa rurale isolata, insediamento agrico-
AA 164 lo fomerolo… cascò tuto sopra lo teto semsa far lo”. In Liguria è “rustico, ricovero nei boschi, elem. to-
dano alcuno. ponom.”.
caschaun pron. “ciascuno, ognuno” CTL 18. FPI 1660. PVG.
AG 46.128 or piax a de che caschaun/ e per semo e in co- D cassina. L casina.
mun/ si guie per si drita riga… AG 49.163 caschaun tem Cascina sutana top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
so camin. AG 57.50 tante vemo cosse torte/ che caschaun NTS 33.
vego rangurà. AG 86.4 conpassio ne de sentir/ caschaun cascinetta sf. “cappello duro, non molto usato a
chi l’ode dir. AG 138.200 cascaun par un marchese. AG Savona (fine ‘800)”
CPD 7.
139 61 no g e se no un sor conforto/ zo e pensar de De ser-
casciottu sm. cassetto-deposito, sulle vetture”
vir/ e cascaun mendare so torto. AG 144.100 d’asai mai-
BDS (Sav.).
nere vor viande/ e cascauna bona e grande. ATA 204 D caseta.
a.1384 (Alb.) en cascauna faza de la dita capella si faza Casciscia, n.p.
um barchum… MC 690 li amaystramenti… cha ca- GO. CAD: nella loc. “testardu cumme Casciscia.
schaum po e de imprende che vo. càsciu sm. (cart.) “controtelaio”
FA 337. FAS 159. ATT 57. CAD.
D ciascaum. casciùn sm. “piccola cassa del corredo della sposa”
(i) Cascè top. “i Cassari”, contrada di Savona FDT 8.68 (Triora).
CAN 1842 (Sav.) p.107 u gran turtelassu di Cascè. NPD casciùn sm. “garbello fra le macine del mulino”
80 a.1865 (Sav.) intrandu in Savun-a/ dae porte Belè/ pig- PVG.
giandu a sinistra/ se vedde i Cascè. D cassione.
NTS 10. cascu agg. “legnoso, spugnoso, tarlato”
D caxee. CAD. RAN 19 “dicesi della frutta o verdura disseccata
cascelà sm. “dente molare” così da non esser più buona a mangiarsi”. REW/FPI
ADL (Vent.) REW 1659c *capseum “guancia”. 1734. PVG.
cascetta sf. “cassetta cascun/ cascum pron. “ognuno”
NPD 81 a.1865 (Sav.) testa in cascetta (salume). PVG. AG 139.28 e in lo mondo no se fiar/ che cascun è vian-
D cascietta. L caseta. dante. PCD 28 s.xiv. CAR 10 a.1340 statuemo e ordena-
càscia sf. “bozzima, ” mo che caschum corré osea marinà chi son de la dita ca-
CAD. PAG 160. ADP (Pietra). ritay… degam pagà dinari doy. ATA 203 a.1382 (Alb.)
D cascià. quatro bone cosse de rover… zoe doe de caschuna par-
cascià vb. “ammorbidire l’ordito della tela con la te…. LSE 25 me tagierò lo mio proprio nazo, acio che
bozzima” cossi defformà cascum me aborrisa. BDF 147 a.1460 lo
PAG 160. dexordem in lo qua e la terra vostra, e in quello onda se
D cascia. po vegnire a pezo, chi no ghe mettesse bono remedio, a lo
càscia sf. “la cruna dell’ago” qua caschum dé esser prompto con bon e virille animo.
MP 19.61 (Pigna). VCC 34 a.1480 (Sav.) sote penna de soldi cinque per ca-
caze 273 cass

schum chi contrafeise. letione del cancellero e cassero… il cassero eletto dovrà
RDA 6 no mancan assè belle cose chi puoeran delettà e servire all’uno et l’altro magistrato prontamente.
zovà… e perché sen ciù deletteive a cascun… RAN 64 D cascia. L capserius.
a.1612 (V.Dartona). caserolla sf. “casseruola”
Cf. RGS § 501 a. pist. cascuno. CAD. PD 340. RSS 25n.: esteso in tutta Italia (fr. cas-
D ciascun. serolle)
caze vb. “cadere” D cassola. casòula. cazarola. cazolletta. L cassarolius.
RAN 76, PD 141 s.xvii. cazze. PVG. cassolla.
FORME: càsseru sm. “cassero”
Indic. pres. 1.sg cazzu ADG 131. NVM (Sav.).
3.sg. caçe MC 688 D cassau. L casserum.
caze AG 14.373; 53.84; casezar vb. “costruire case”
60.11 chaze CEB 357 se tu voy casezar… la voluntae de edificar no se
CEB 358. leva edificando. PS 36, 53 s.xiv.
PAB 89 sg. D casar.
BMP 199 a.1505 cassezzà vb. “rimestare; servire la minestra”
(FAS 150. PS 30.) GO. CAD.
1.pl. cazemo AG 16.208 D cassa.
3.pl. cazan ADG 16. câsetta/ câçetta sf. “calza”
impf. 1.sg. chazea AG 16.247 COM.4 108 ro mandillo da collo, ro berrettìn da nœutte,
3.sg. cazeiva GP 378. re caçette, re pantoffore.
3.pl. cazeivan IVE 10 (PS 30) PD 153, 357. RGS § 17. PVG.
fut. 3 sg. caçirà IVE 17. D câsa. calseta. cauzetta. chetseta. L calcetta.
perf. 3.sg. caze CBL 344. caseta sf. “cassetta”
cadete LSE 25. CAR 11 a.1340 che se arcuna persona fose chi avesse ni-
1.pl. cazemo AG 16.208 sum dinà, che se debia mette in la caseta. MAS 298
3.pl. caitem G 16.340. a.1598 doveranno aver presentato a i consoli e consiglieri
Cong.pres. 3.sg. chaza PEG 40 successori detto libro e cassetta.
VCC 30 a.1480 (Sav.) D cascia. capsieta. casceta. cascieta. casciottu. caxeta. co-
(FAS 150) seta. L capsieta.
caze BMP 199 a.1505. cazeta sf. “capanna rustica”
3.pl. cazam VCC 32 a.1480 (Sav.) . SCF 99 (= OGM 222) a.1485 per suffragio et beneficio de
Ptc. perf. caçù PCD 41 s. xiv. dicta compagnia s’è facto fabricare doe cazete poste pres-
FPI 1451. FDG 234, 253. RGS § 617: “condizionato da
so la ecclesia de li servi.
*cadeo, quasi càggere”.
FTL 179: elem. topon. diffuso.
D ascazer. cage. cair. cazere. descazer. schaze. L cadere.
D caza. casella. caxeta. L caseta.
caséize sm. (mar.) “calcese, alloggiamento delle pu-
cazeta sf. “mestolo”
legge con cui si solleva la vela latina”
CAD. ASF 746 diverse cazette da cusina. FDT 9.47 “strumen-
casella sf. “piccola costruzione rustica costruita con to usato per estrarre la polvere di pietra che si forma nel
pietre a secco, a pianta rotonda con tetto a cupola, fre- foro della mina”.
quente sulle montagne liguri. ” D cassa. L. cazeta.
RRL 66. FTL 179: elem. toponom. diffuso. FCL 61: so- casetu sm. “stalla delle pecore”
stituisce il più antico supenna. PVG.
D caza. cazella. casetta. casia sf. “caccia”
casella sf. “soffitta dove la frutta viene messa a sec- AA 175 ge deteno la casia e la prezeno. AA 280 larmata
care” di Genoa… venne in casia de larmata de lo imperatore.
ADP (Pietra). D cassa.
Casella top. (Loano)5 cassia sf. “cassa”
TCL. TAL 180. AAD 262 una cassia piena di vestiti per la chiusma. AAD
Casella cognome 267 una cassia con diverse bandiere. AA 178 fare in tera
VTS 99 a.1530 (Sav.). casie di ligname e fate che serano metele in mare. CAR
Casena cognome 117 a.1583 seta soldo uno per balla… dechiarato che il
VTS 85 a.1530 (Sav.). medesimo che paga le sette debbino pagare le cassie di
casèngu agg. “casalingo” semme et barrili di cochiniglia.
GO. D cascia.
D casalingu. casia sf. “sarcofago”
Càssera top. (Pigna) AA 93 e la casa vene in tera e amaso uno de li diti con-
PSP 77 n.138: gall. *cassanus “quercia”, con passaggio versi. AA 173 li frati ano levato la casia del cardinale
al femm. per analogia con molti alberi da frutta”. Spinola con tutti li fornimenti de la sua capela.
D casano. L cassanus. D cascia.
cazere vb. “cadere” casicavallo sm. “caciocavallo”
GBV a.1514. s.v. concido. GRD 111 (Levanto) carne salata, formaggio grasso, buf-
D caze. falino e casicavalli.
cassero sm. “cassiere” L casicavalus.
PAD 351 a.1506 che tutti li bancheri dovesseno tenere li Cassiere top. (Bosco di Savona)
loro banchi con li loro casseri. AA 178 io… fui eleto ca- FBS 60 a.1608 (Sav.). Beve Aqua o sia Cassiere.
sero e spenditore de lo dito oficio. DSP 367 a.1588 l’el- L (in) cassariis.
cass 274 caso

cassietta sf. “cassetta” si como homini re e faozi/ de tenerme sote cazi. AG


BOS 98 a.1655 (G.Rossi) chi accomoda ra chiave a ra 134.328 li cazi traze in ver so ser. RDB 154 (V.Dartona)
cassietta. cazzi. GL 4.17 âtri che tiran câçi da cavalli.
câçiggiòn sm. “ceppo, piede dell’albero” CIT 60 piggeræ’ a patto a vive nuo e cruo/ pu che a no me
COM.1 84 sotterrâra a ro câçiggiòn d’un ærboro. vozesse lé ri câçi: questa cara Zanina de velluo..
D câsiggiùn. PD 357.
câsiggiùn sm. “ceppo; gambo del fungo” D casu.
GO “ramo mozzo; ala degli uccelli, quando spunta”. PD (de) caç’in presso loc. “(andare) sulle orme (di qual-
140. RCG Diz. BDS (Sav.). cuno), seguire, accompagnare
D câsa. caçiggion. GL 1.77 e ghe fu con piaxei de caç’in presso/ chi vosse
casìn sm. “casetta, casello”: andà de seguito all’armà/ e a Goffredo de guidda esse in
FTL 179 e n.: “voce di diffusione molto limitata (Imperia, ra strà. (TT e ci fu chi volentieri/ fece scorta). GO.
Albisola Sup., Crocvefieschi).” casö’ sm. “broncio dei bambini”
D casa. L cazinum. PVG.
casìn sm. “bordello; disordine, confusione” cassö’a sf. “sgorbia per forare le botti”
BDS (Sav.). CAD.
Cazin cognome L casoria. casolla.
VTS 91 a.1530 (Sav.). casö‘a sf. “cazzuola”
cassina sf. “cascina” PVG.
MPS 81 a.1550 (Stella) albergare overo receptare alchune D cassola. cazoletta. casora. cassöra. cazzuola. cassurùn.
capre… in sua casa overo in sua cassina. GL 5.80 o va L cazola.
tanto che o trœuva a una cassin-a/ con quelli pellandoìn ra casö‘a sf. cassetta posta sotto la tramoggia, nel mulino”
so Armindin-a. PVG.
Cf. CVM mil. cassinna m.s. cassoìn/ caçoìn/ cazoìn sm. pl. “calzoni”
câsina/ cazinna sf. “calce” RDB 38 aura chan misso in uso ri cazoin… RDB 49 sì
AG 47.31 li fo gran bataia dura/ de le barestre, lance e che monti de noi portan cazoin… GL 6.82 beneita sæ/ ra
pree/ chi da nona a vespo dura/ e cazinna p re galee. persona chi porta ri câssoin! GL 7.11 ni porto a ri câsoìn
[Cf.IA 55 n.: uso di calce nelle battaglie navali. gaççe o frexetti/ comme tante ciatelle ai dì d’ancœu.
Interpretazioni diverse in AGN ad loc.]. AG 138.98 per COM.2 41 ho un pertuzo derré a ri caçoin.
far bon lo dito porto/… / edificao sun la marina/ con saxi D casuìn.
e mata e con cazina. cassola sf. “borsa, serbatoio”
FA 338. FAS 151. PD 153 “difficile da spiegare”. GUA PS 53 s. xiv. missela in lla cassola de la fronza.
445. ADG. RGS § 265: cazina (z- sorda): lig. montano, Cf. RNB 78 sg. neogr. kas’ra “borsa” < gen.
Rovegno. FDG 244. PVG D casö‘a.
D cacina. calcina. calsina. carcina. carzina. casinassu. cat- cassola sf. “padella di terracotta”
sina. causigna. galcina. L calcina. PVG.
câsinassu sm. “calcinaccio” D caserolla.
ADG. Cf. RNC 16 neogr. kasinßtza. < gen. casolaro sm. “fabbricante di calze”
D câsina. AA 246 artista casolari citadini de Saona [Cf. AA 252: ca-
casinèa top. (Loano) legari “calzolai”].
TCL “calcinaia” D calsolaro. L calsolarius.
D calcinare. cazolletta sf. “vasetto per profumi”
Cassingheno top. (V.Trebbia) ASF 737 una cazolletta d’argento da prefumare.
EOL 24. D casöa. casserolla.
câsiniellu sm. “pezzo di legno con due fori per le fu- casone/ cazone sf. “cagione”
ni con cui i contadini serrano i grossi carichi di fieno” BTG 145 a.1392 per casone che nesuno fante e stato las-
D cassanellu. sato esire fuori, nolo potuto mandare pu tosto. TL.3 473
casio/ cazio sm. “caso” a.1474 certe suspitione et dubitatione, quale seriano potu-
AA 199 e se a casio in la comunita non si trova dinari de te essere casone de qualche turbatione et novità. NAB 25
nomerato per satisfarli, che in tal caso debiano… AA 202 a.1473 ogni persona… che venga ala cita de Saona per ca-
in la cita nostra de Saona segue questo cazio ala improvi- zone de vender berrete. NPG 77 a.1475 senza niuna ca-
sta. sone. MGT 192 a.1492 questa è la cassone.
D caxu. Cf. DC 106 a.piem. casone m.s.
Casio cognome D caxon.
VTS 81 a.1530 (Sav.). casora/ casöra sf. “cazzuola”
cassione sm. “cassone” MP 19.161 (Pigna) casora. ADL (Vent.) casöra.
AAD 272 cento para de lenzoli boni nel cassione segnato C. REW 2434.
D capsione. cascia. casciùn. L casionum. cassonus. D casöa.
Càssisi top. (Celle) casotto sm. “costruzione rustica”
SCT 232 *Cassicis, Cassicus n.p. FTL 179: “elem. topon. in ristrette aree marginali”
L (de) Cassisi. D caza.
casso sm. “caso” casotto/ cazoto sm. “locale da bagno”
CEB 354 casso desprovisto po destruie lo so stao. CR 22 AAD 258 cinque moscheti di tafetale per lo cazoto. AAD
in tal casso… 269 pezzi quatordeci di corami per il casotto usati. AAD
D caxu. 272 robbe del palazzo grande scritte nel cazoto d’alto.
caço/ cazo sm. “calcio; calcagno” AAD 285 camera del caragolo del cazoto. Cf. AAD 272
AG 22.12 trar li cazi in contra so ser. AG 53.255 li cazi in la camera del bagno una letera grande.
trar in ver so ser. AG 79.124 zercham pur sera e matim/ AAD 249, 292.
câso 275 cast

câsottu sm.pl. “calzerotto, grossa calae da contadino” nide, riccio di mare (Psammechinus microtuberculatus
BDS (Sav.). Ag.)”. TTC 137 “Chromis chromis L.”. AFV 419 (Vent.)
D calzotto. Chromis chromis.
cassòula sf. “casseruola” castagnöa/ castagnöra russa sf. (ittiol.)
PD 124, 337, 340: plebeo, per caserolla. FDG 202. PML 357. “apogone canario largo (Apogon imberbis L.,
D caserolla. Anthias sacer Bl.). TTC 116 “re di triglie (Apogon im-
castagna sf. (bot.) “castagna (Castanea sativa Mill.)” berbis L.)”. TTC 119 “canario lungo (Anthias anthias
AG 8.2 chi per vila e per montagne/ usa tropo le casta- L.)”. ADL, AFV 417 (Vent.) pesce canario (Anthias
gne… MLC 264. PVG. anthias).
FAS 142, 149. D castagna.
D castagnabanca. castagnassa. castagnasu. castagnelo.ca- castagnöa sf. (mar.) “perno, bietta”
stagnette. castagneto. castagnina. castagnöa. castagnou. CAD.
castagnu. castagnuoe. castegnua. L castanea. D castagna.
castagna sf. “castagna, elem. topon.” castagnöra sf. (ornit.) “cincia ”
FTL 126. FCL 41. CLU.
castagna sf. (mar.) “zeppa di ferro che blocca la ruo- D castagnina. castagna.
ta dentata dell’argano, e le impedisce di girare in senso Castagnore top. (Pigna)
contrario” PSP 77 n.141.
CAD. VPM 305. L castagnora.
D castagnöa. castagnòu sm. “castagneto”
(Re di) castagna top. “masseria nel Bosco di Savona” PD 125 sg.
FBS 50: stabilita nel 1544. D castagna. castagneto.
Castagnabanca top. (Loano) castagnu sm. (bot.) “castagno (Castanea vesca)”
TCL: “banca: striscia elevata di terreno” FPL. PVG.
L castaneavanca. D castagna.
castagna d’India sf. (bot.) “ippocastano (Aesculus castagnuoa sf. “sasso, ciottolo”
hippocastanum)” RDB 154 (V.Dartona) ni l’impediva sassi, o castagnuoe.
FPL. EVM 70 (V.Mar.). D castagna.
Castagna Murena top. (Alassio) Castaldo top. (Cairo)
TAL 90 n.484. FCL 43 n. Mon Castaldo: long.
D mureno. D gastaldino. L castaldus.
Castagnassa top. “masseria nel Bosco di Savona” castegna sf. “castagna”
BG 127 n. s. xvii. NTS 33. FBS 51 a.1723. PD 108 “del solo contado”
castagnasu sm. “castagnaccio” MUI 110, 142. RGS § 14: presuppone un *castinea, lat.
PVG. volg. castinum.
L castaneaccius. Cf. CVM mil. castegna, m.s.
Castagnee top. (Sav.) D castagna. L castegna. castenea.
AMSSSP n.s. 11 (1977) 46 sg. a.1272 (Sav.). coherencie Castelà top. “Castellaro”
sunt… lo vallon del castagnee. LTI 46 n.40 (Vent.): a.1257 castrum de castellar. FCL 61
L castanea. (Diano S.Pietro). TCL (Loano)
Castagnelo top. (Serra Riccò) D castellaro. L castellar.
PTP 23. castellaro “castellaro: elem. topon. frequentissimo”
L costagneellum. FTL 183 sgg.
castagnetta sf. (ornit.) “scricciolo” D castelà. L castellarium.
RCG, Diz. strìgolo. CLU. Casteldelfino cognome
D castagnina. VTS 78 a.1530 (Sav.).
castagnette sf.pl. “nacchere” D castelo.
GL 20.2 a sœnà d’allegria re castagnette. MOV 81 “Ossi Castellet top. (Alpi Marittime, Fr.)
di seppia. Arsenio” in questo giorno/ or piovorno ora ac- LAM 87 sg.: Castellet-les-Sausses, it. Castelletto Salza.
ceso, in cui par scatti/ a sconvolgerne l’ore/ uguali, stret- Castellet- St. Cassien, it. Castelletto San Cassiano.
te in trama, un ritornello/ di castagnette. L castelletum.
GO. BDS (Sav.).
Castelfranco top.
D castagna.
PCT 87.
Castagneto top.
NSS 258 (Sav.). Castagneto di Armuino. FCL 22 sg. D franco.
a.1765 (S.Olcese) castelisu sm. “abitante di Castelvittorio (Vent.) “
D castagniers. castagnòu. L castanetum. MP 19.161 (Pigna): castelüsu.
Castagniers top. (Alpi Marittime, Fr.) D castelüsu. caster.
LAM 87, it. Castagneto. castelo/ castelu sm. “castello”
D castagneto. AG 141.54 lo to castelo chi e xeiver. AG 138.231 otra zo-
castagnina sf. (ornit.) “cincia mora” vo an castele e omi. PEG 43 quello e ben traytor chi da
CLU. citae o castelo a l’ennimigo de so signor. LSE 23 li quali
D castagna. castagnetta. castagnöra vasi, portandoli da cavalo in castelo, cadendo sum la ro-
Castagnina top. (S.Olcese) cha da molto alto, in nulla cossa se rompitem.
FCL 22 sg. a.1651 “la Castagnina”. PD 110. AGC 40. RGS § 369. PVG castelu.
castagnöa/ castagnöra sf. (ittiol.) “castagnola, sara- D châteauneuf. castellaro. casteldelfino. castelletto. ca-
cina (Sparus chromis)” stelnuovo. castelvecchio. castellu. caster. castiglioni. ca-
CAD. PML 357 “Heliaster chromis L.” PML 384 “echi- stilu. L castellum.
cast 276 cazz

castello top.; elem. topon. frequentissimo castrone/ castrùn sm. “castrato”


FCL 30 (S.Olcese): a. 1581 Castello. a.1725 a Castelo. MPS 80 a.1550 (Stella) pegora o castrone. RGS § 5 ca-
FTL 183 sgg. strùn pl. –uìn. FPI 1749.
D chateauneuf. D castrùn. crastòn. L castronus.
Castelvecchio di Rocca Barbena top. (V.Neva) casturnu agg. “sciocco, stupido”
BCB 138 sg., n. MP 19.162 (Pigna).
D castelo. c[assu] sm. e inter. “cazzo”
Castelvittorio top. (Vent.) CIC 54 a.1842 (Sav.). ognün u s’a durmiva cumme ün tas-
MP 19.162 (Pigna): già Castelfranco. PCT 87. su/…/ ün di duì u s’addescia, e u dixe: c[assu]! CIC 70
Castér top. “Castelvittorio (Vent.)” a.1843 (Sav.). e a cunvertì in vapû anche a marmitta/ che
MP 19.162 (Pigna). ün-na testa de c[assu] a nu se prœve! CAN 1848 p.48
D castelisu. castelüsu (Sav.) nu fan giüstu ün… canavassu [eufemismo per cas-
castelüsu sm. “abitante di Castelvittorio (Vent.)” su]. VCS 83 a.1933 (Celle) ma insigæ da chi u üzava
RGS § 1041. C.TAGLIAVINI, Gli etnici italiani, in: Atti e scunde u brassu/ mentre in tu stessu tempu u tiàva a prìa/
questi han pensòu de battisene u c[assu].
Mem. del 7. Congresso Internaz. di scienze onomastiche,
D canavassu. incassìse.
1961, II.503. casu/ cazu sm. “caso”
D castelisu. caster. IVE 12 casu vegne che questo fo maroto a morte. AA 109
castigà/ -ar vb. “castigare” e in cazu che sua santita non carase in terra, che lui ha-
AG 140.22 or te voio e, fiior, pregar/ e amonir e castigar. vesse a tenire 15 fregate aparate con prezenti…
AG 143.203 zercha alo primera mente/ preve ben sufi- D caxu.
ciente/ chi sapia asolve e ligar/ reprender ben e castigar. câsu sm. “calcio”
RDB 97 si ben corsè e chen castigheremo. SAL 7 n.n. CAD. PD 123, 336, 357 pl. câsci. ADG. FDG 244 “scar-
a.1584 de lì avanti castigà sempre righidamente tutti quel- pa” (sic).
li che favan quarche ofeisa all’honò dra so corona. D calcio. calso. caço. causssu. scalciar. L calcem.
FAS 153. PS 53 “il significato è quello dell’antico fran- (de) câsu in pressu loc. “(andare) sulle orme (di
cese”. qualcuno).
D castiga matti. castigamento. castigu. L casticare. D caço.
castiga matti sm. “mezzo di correzione” câsu sm. “ceppo dell’albero”
RDB 25 perché castiga matti in concruxon/ re garìe de RCG Diz. PS 52. PVG.
Zena dì se puon. D calcio. caosso. câsa.
D castigà. cassü’ sm. “mestolo”
castigamento sm. “ammaestramento” BDS (Sav.). Cf. CVM mil. cazzüu, RGS § 1081 piem. ca-
AG 39.97 per zo da esser l’atrui caso/ castigamento in noi sül m.s
romaso. D cassa. L caçul.
FAS 163. casùi/ cazuìn sm.pl. “calzoni”
D castigà. RDC 184 (T.Conchetta) casùi. ADG casuìn.
Castiggiùn top. (Quiliano) D calsoni. câse. cassoìn. L calzonus.
VPT 321 “altura a ridosso della cappella di Nostra Cazzulino cognome
Signora della Neve” LTS 88 n. (Alb.): dial. Caxurìn “originario di Caso, vil-
D castiglioni. L castelliono. laggio della zona”.
Castiglione/ Castiglioni top. L cazulini.
PQV 63 (Chiavari) Castiglione. RPV 296 a.1590 (Sav.) casun sf. “cagione
per sino alli Castiglioni delli ponetti. IVE 8 e per questa casun…
D castiggiùn. castiion. L castelliono. D caxon.
castigu sm. “castigo” cazùn sm. “costruzione rustica”
ADG. FDT 4.49; 8.68; 9.19 (Triora) “essiccatoio di castagne”.
D castigà. ADL (Vent.) “casetta di riparo in montagna”. BDS (Sav.)
(da) Castiion cognome “capannone”. PVG “stalla, fienile”.
AG 126.9 Nicheroso da Castiion. IVI, Rubr.: per Nic. de D casa.
Castelliono. Cazùn top. (Sav.)
D castiglione. L castiionum. casteionum. NTS 33: “fra S.Antonino (Cappelle) e le Ninfe: vi sono
castilu sm. “castello” avanzi di fortificazioni genovesi”. BDS “antica contra-
RGS § 90 (Bonif.). Cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26. da a Savona”
D castelo. D casa. casunante. casunettu.
cazunante sm. “chi usa l’essiccatoio delle castagne”
castitae sf. “castità”
FDT 9.19 (Triora)..
LSE 17 fe voto… che serverea perpetua continentia et ca- D casùn.
stitae. (merlu) cazunante sm. “passero solitario”
Castödenga top. (Lavagnola, Sav.) FDT 9.19 (Triora)
NTS 33: dal n. di fam. Gastodengo, immigrata in Savona cazunettu sm. “riparo dalla pioggia”
da Alba nel sec. xiv., estinta nel 1636. FDT 9.19 (Triora).
Castodengo cognome D cazùn.
VTS 79 n. a.1517 (Sav.). cazzuola sf. “cazzuola”
D castödenga. DSP 365 a.1588 operarii, lavoratori, mastri di cazzuola e
câstra sf. “calastra, sostegno per le botti” simili sorte di persone et altri chi maneggia gietti, savor-
PVG. re…
D calastra. D casöa.
cazü 277 cati

cazüppa sf. “mantello con cappuccio” cataram/ catarano agg. “catalano”


FPI 1754 “gen.” cf. REW 1752. BL 65 a.1399 perche a questa cabela se oservano le con-
L gascapum. vencioni de li catarani e cosi
casuran sm. “vicino di casa; persona della casa” le condicioni de li franchi. TL.1 937 a.1459 da venetiaem
DVA (VArr.). e da cataraim.
L casulanus. D catalana. catalogna. L catanarescus.
cassurùn sm. “cazzuola dei muratori, usata per li- catarinna n.p., f. “Caterina”
sciare i muri” CR 11 de sancta Catarinna vergem e martira.
DVA (VArr.). FAS 146 Catarina.
D casöa. D catalina. L catarineta.
casxa sf. “casa” catarinetta sf. “mantide religiosa”
PAS 28 lo nostro segnor messer Ihesu Cristo si era a una FDT 9.19 (Triora).
menssa a disnar im la casxa de Symon lo levroso. D catainetta. L catarineta.
D casa. cataro/ cataru sm. “catarro”
cata sf. “calza” AG 115.16 un re mercao a ca m’aduxe/ …/ che alo me g’è
PLD 84 a.1367 ve prego che voi me mandei… cate de sta- daito l’arro/ de rema, tosa o cataro. BDS (Sav.). PVG.
meto da jper. 1 1/2 per picia… cattarolla sf. “banco di vendita””
cata sf. (ornit.) “quaglia” RDB 47 paremo cattarolle tutti d’oro/ per che portemo
CLU. chenne e bottoin d’oro. DFC 184 cattarolle con donnette/
catà/ -ar vb. “comprare” che provvedan carreghette (alle processioni delle casac-
AG 14.490 quando le cosse sagrae/ son vendue o catae. ce).
CAR 27 a.1440 se alchun de la dicta compania achatasse D catà.
lana angur fa catà per nesun chi la volesse vende… e se Châteauneuf top. (Alpi Marittime, Fr.)
nesun achatasse per volii mandà a cassa… et oltra se ne- LAM 88 Châteauneuf d’Entraunes , it. Castelnuovo
sun fesse acatar sciarita nesuna ni altra merchantia… d’Entraunte. Châteauneuf-Contes, it. Castelnuovo di
MUI 143. REW 1661. RGS § 240. ALE 421 lat. capta- Conte. Châteauneuf-de-Grasse, it. Castelnuovo di
re, iterativo di capere. PVG. Grassa.
Cf. CVM mil. cattà. SRV s.xv. ven. catar. RGS § 55, 593 D castelo.
lig. mod. catréivan “comprerebbero”. catechìximu sm. “catechismo”
D acatà. catarolla. CAD.
chatà vb. “cacciare, sconfiggere” cateinetta sf. “mantide religiosa”
DTC 648 a.1522 in Sicilia…/ dove del tutto io lo chatai BDS (Sav.) anche “cavalletta, maggiolino”. ADP
due volte/ l’una con le arme e mei franchi guerrieri/ l’al- (Pietra). FPI 1766a (Spotorno) “maggiolino”.
tra con diece millia balestreri. D catainetta.
catainetta sf. “locusta, mantide religiosa” Catelina n.p., f. “Caterina”
GO. MP 14.56 (Gen.). FPI 1766a. DVA (VArr.) “catai- FAS 146 s.xiv.
netta zunziman”. PVG. D catalina. L catellina.
D catalina. catarinetta. cateinetta. Catèn/ Caténna n.p., f. “Caterina”
Catainìn n.p., f. “Caterina” GA 12.167. ADG 23.
PD 152. D catalina.
D catalina. chateneta sf. “catenella”
catalana sf. “sorta di brocca” DSP 79 a.1489 che non sia alcuna persona… che passao
PVG. BDS (Sav.)â catalana, loc. “(bere) a garganella”. lo jorno e carleva aora proximo olse ni ardisca de porta-
D cataraim. re… alchuna chateneta o collana doro o vero de altro me-
catalettu sm. (bot.) “eucalipto” tallo aureato…
BDS, SDS (Sav.). D cheinettonna. L caeneta. cadeneta.
D eucalittu. L cadalet. catia sf. “mestolo”
Catalina n.p.,f. “Caterina” PSG 384 a.1513 item pro caderono uno per la peixe et ca-
AG 12.672 vergem santa Catalina. PS 7 s.xiv. Cattalinna. deroneto et due case et per una caldera per la yhusma cum
FAS 146, 152. AGC 32: ipercorrezione. una catia.
D catainìn. catelina. catèn. catèn-a. catarinna. L kathali- D casa. L catia.
na. catîo/ catìu agg. “cattivo”
catalogna sf. (bot.) “specie di ortaggio” GL 7.9 tempo catîo. PD 347 < cativu (di bambini). PVG.
FCL 56. D cativo.
L catalogna. cativetaj sf. “cattiveria, malvagità”
Catalogna top. (Diano S.Pietro) IVE 88 me serea reputao motaj e grande catitevaj che feis-
FCL 56 in ta Catalogna. se mori questo homo senza atra caxum.
catamarcu sm. “musicante” D cativo.
TVD (Dolc.). cattivissimo agg. “in pessimo stato”
Cattaneo cognome ASF 746 quatro cotrete de arbaxo e quatro de lin cattivis-
VTS 111 a.1530 (Sav.). sime.
L cataneus. D cativo.
cattapega sf. “catapecchia” cativo agg. “misero, meschino, di poco valore; in cat-
GL 9.59 ch’a torne a re so brutte cattapeghe. tivo stato”
catapusa/ catapuzia sf. (bot.) “catapuzza, euforbia AG 16.153 guarda in ver esta cativa/ pina de szheso e de
(Euphorbia lathyris)” dolor. AG 49.349 a li cativi chi fon preixi/… de gran pie-
FPL (Nizza) catapusa. FPI/REW 1443 lig., calabr. tae s’umiria/ lo nobel cor de zenoexi. PAB 59 quando el-
D cagapusia. la (fortunna) falle lassa cativi quelli chi l’aveam. PAB 62
catt 278 caus

sg. doncha e cativo bem quello che homo no cura de per- cau sm. “capo, promontorio”
der. –– o cative ricchesse e soffraitosse… ASF 756 seazi GA 12.171.
da polvere cativi numero 2. AAD 258 uno moschetto di D cavo.
velo arzuro cattivo con li recami buoni. cau sm. “cavo, fune, gomena”
FA 337. PS 53. AGC 35. REW 1663. Cf. SAP 394, MB PD 347 “plebeo”. PVG anche “cordone ombelicale”.
63 a.lomb. cativo m.s. MVS (Sarz.) “grossa corda per legare il carico sul car-
D catîo. cattivissimo. incativir. L captivus. ro”.
catto sm. “gatto, impresa dei Fieschi” Cf. DEI.1 684 s.v. caliorna: prov. cau “gomena” ÷
ASF 748 sexe (pesie de sarvieta) dal catto. gr.kalÎj “gomena”, forse voce mediterr. Ma DEI
D gatto. 2.830: lat. caput (funis), cf. it. cima.
(batte a) cattolica loc. “vivere di elemosine” D cavo.
CAD. caucagna sf. “cuccagna”
catolico agg. “cattolico” MP 19.162 (Pigna): REW 4734a.
AG 143.173 qualche arte diabolica/ contra la santa fe ca- D cocagna.
tolica. CR.22 li vraxi catolici crestiain. cauce sf.pl. “calze”
Cattolo cognome BL 63 a.1393 era da piedi… senza cauce in gamba.
VTS 94, 114 a.1530 (Sav.). D casa. caussa russa.
D catullo. cauchela sf. “castagna vuota”
catòrbia sf. “prigione, gattabuia” MP 19.162 (Pigna).
CAD: voce furbesca. RAN 178. BDS (Sav.). càuda sf. “coreggiato, bastone snodato per battere il
D gatorbia. grano”
catòrciu sm. “avanzo, rimasuglio” FDT 4.56; 9.19 (Triora): “consta di due bastoni – mane-
BDS (Sav.). gu “manfanile” e puragelu “vetta, calocchia” - uniti da
catòrciu sm. “chiavistello” una striscia di cuoio (straleira). Questa è unita a un pez-
VPL. zo più largo di cuoio duro (capeléira), o di sovatto, che è
catràn sm. “catrame” infilato per un foro centrale nella punta (paruzìn) del
GL 12.17 de fœugo un æstræto, e quintescenza/ de catran. manfanile. DVA (VArr.).
JAN 2.257. CLD lii. RAN 44. L.SAINÉAN, ROM 31 caudane sf. bollicine sulla pelle prodotte dal sudore”
(1902) 560 sg. C.NIGRA, ROM 32 (1903) 471. PD 355. ADL (Vent.).
REW 4684b. G.R.CARDONA, SLP.1 219. ALN 121 < ar. D câdanie.
qatran “pece”. PVG. MVS (Sarz.). caudeira sf. “caldaia”
D incatranà. L catranum. MP 19.162 (Pigna).
catrémura sf. (ornit.) “cutrettola” D câdèa.
CLU. caudelar vb. “guidare, capitanare”
catru num. “quattro” AG 49.121 nostro armiraio con so stol/… a la per fi se
AIR 19 (F.Rostan, Airole) catru/ chela anima bona … trase for/ candelando soe gente/ per farli tuti invigori (ms.:
(cantilena). LP 24. (Pigna). candelando).
catubba sf. “cappello a tuba” RAN 45 sg. FA 336. FAS 165. REW 1636.1.
Cf. DUC 2.115 capdelare: conducere.
F.TOSO, A Compagna, n.s.9 (1978) 6 (Arenzano) “cappel-
D candelar.
lo a tuba”. MVS (Sarz.).
caudera sf. “caldaia per il bucato”
D catübba. MVS (Sarz.).
catübba sf. “tamburo, grancassa” D câdèa.
CAN 1842 p.45 (Sav.) pensè ün po’! me sun truvòu/ tra e caudo/ candu agg. “caldo”
due bande: tra u tambüu/ e a catübba, v’assegüu/ che sen- BL 60 a.1392 la moria è qui… dubitiamo che a tenpo no
s’ôegge sun restòu. sia piu cauda.
GO. RAN 16. Cf. BIO 257 bol. catuba m.s. RGS § 243 (Sarz.). PFM 126 (Pigna) caudu.
D catubba. D câdu.
catuciu sm. “barattolo di latta vuoto” chaum/ chauno pron. “ognuno”
MVS (Sarz.). PAB 51 la disputaciom chi insegna como chaum se de
catücciu sm. “cantaro, vaso da notte” contegnei. PAB 68 caum ama e s’acorda de venir. PAB
PAG 118. ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. 90 chaunna fortuna è driturera e proffeteiver. IVE 49
D catuciu. L catogium. caunna de quelle cose. TL.1 762 a.1457 cauna de queste
Catullo cognome cosse. TL.2.284 a.1464 incarcerare et banire cauno con-
VTS 114 n. a.1505 (Sav.). trafaciente.
D cattolo. Cf. RGS § 501 a.fr. chaun, prov. cadaun. (cata- : CIV 55;
cau agg. “caro” ALE 219, 235, 364).
PS 11. PD 123, 133: “ rifatto già nel s. xvi. sul f. cara/ câ D ciascaum.
e sul pl. cari/câi. ADG 13. FDG 162. caurigna sf. “cavolino novello”
m.pl. cai NPD 59 a.1750 (Sav.). GA 12.166. f.sg. caa MP 19.162 (Pigna).
NPD 60 a.1750 (Sav.). DEV 12. câ PD 129 ‘cara’. f.pl. D cou. L caulina.
cae DFC 33. PD 342. causa sf. “ceppo dell’albero”
D car. PSP 123 n.427 (Pigna). MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
cau sm. “capo” DVA (VArr.).
MUI 115 n.3. AAG 118: cau d’övia (CAD)“capomastro” D câsa.
cf. SIG 316 a.1333 magister assie caput operis. PD 121, caussa russa sf. (bot.) “Parietaria officinalis”
123. FPL (P.Nava).
D cappu. cavo L caput. D cauce. L calçaruba.
caus 279 cava

caussà vb. “calzare” Cava top. (Sav.)


ADL (Vent.). NTS 33 (Sav.) ae Cave.
caussano sm. (ittiol.) “gallinella, cappone gorno D cavà.
(Trigla/ Eutrigla gurnardus L.); cappone cuculo (Trigla/ cavà vb. “cavare, far uscire”
Aspitrigla cuculus L.)” CPF 169 a.1589 a cavara (cavarla) fuò dra sepotura.
TTC 143 sg. PVG.
D cösanu. cösena. Cf. CVM mil. cavà m.s.
cauzar vb. “calzare” cavà/ -ar/ -are vb. “scavare, zappare
FAR 9, 37 s.xiv. (Sav.): lat. calceare. fir cauza traduce lat. GP 377 goardava la dona li pei de lo so figior e veivali tu-
calceor, caligor. ti squarzai e chavai. IVE 9 la tarpa la qua sempre cava e
D câsà. zamai no avre li ogi. PCL 276 (Pigna) cavar “lavorare
Càusega top. (Vent.) profondamente il terreno”. MAF s.xv. (Lunig.) cavare.
LTI 47 n.44 (monte, vallone, torrente): *calcica: caussa, D cava. cavagìn. cavaissi. cavamento. cavaüsi. cavòu. ca-
voce prov. e alpina “terreno calcareo” REW 1533. vuzzår. ciavar. pecavagìn. L cavare.
D calcina. ciausis. Cavaé top. (Loano)
cauzegn sf. “virgulto bastardo che nasce al ceppo di
TCL. i Cavaé.
grossi alberi”
cavagéo/ cavagero sm. “cavaliere”
FDT 9.19 (Triora).
D câsa. GL 12.23 un cavagero ammazza ro serpente. GL 19.3
causer sm. “scarpa” non reffûo/ de battime con ti però de nœuvo/ non comme
MP 19.162 (Pigna) *calcearju REW 1495. cavagéo chi vegnûo/ ma un gran macchinatò te veddo, e
D câsà. prœuvo.( TT non rifiuto/ però combatter teco, e riprovar-
causezà vb. “scalciare” mi/ benché non qual guerrier, ma qui venuto/ quasi in-
ADL (Vent.). ventor di macchine tu parmi). GL 20.10 un squadron de
D scalciar. cavagéi.
cauzetta sf. “calza” PD 341.
PRA 371 (Taggia): -z- aspra nel tabbiese moderno. D cavaler.
D câsetta. cavaggéu sm. “cavaliere, gentiluomo”
causier sm. (bot.) “Cirsium arvense” CAD.
FPL (Nizza). Cavagìn top. (Arenzano)
causigna sf. “calce” FTL 156 sg.
MP 19.162 (Pigna). Cf. RGS § 17. D cavà. pecavagìn.
D câsina. Cavaglione top. (Sav.)
Caussignàire/ Caussinàire top. NTS 16 a.1584 Bricco Cavaglione.
PSP 77 n.143 (Pigna). Caussignàire. TAL 54 n.191 Cf. DEI.2 823 sg. cavaglione “mucchio di biade; bica;
(Alassio) Causinàire. pagliaio” REW 1440.
D calcinare. caocinaria. D cavalettu.
causione sf. “sicurezza” cavàgn sm. “cesto”
TL.2 290 a.1464 de la causione et de la custodia et salute PLC 276 (Arg.).
de le munitione. Cf. BIO 63, 257, 564: lomb., emil., piem. cavàgn.
L caucionem. J.HUBSCHMID, ELH 1.132: pprov. a.1548 cavagn.
Caussols top. (Alpi Marittime, Fr.) cavagna sf. “cesta, paniere”
LAM 88 it. Caussole. RAN 178. PVG. PLC 276 (Arg.).
càussu sm. “calcio” Cf. CVM mil. cavagna, MVP (Appennino parmense) ca-
ADL (Vent.). vagna m.s.
D caosso. casu. D cavagno. L cavagna.
causùi sm.pl. “calzerotti dei pastori” cavagnà sf. “cesta; il contenuto di una cesta”
MP 19.162 (Pigna). CAD.
D calzotto. D caagnà. cavagno.
cauzùn sm. “virgulto bastardo che nasce al ceppo di cavagnìn sm. “cestino”
grossi alberi” GL 7.70 o se fa scrive in quelli biggetìn/ Goffredo intr’o
FDT 9.19 (Triora). so ælmo tutti lé;/ ri mescciò che no gh’era un cavagnìn.
D câsa. D cavagno.
Cautelettu top. (Pigna) cavagnìn sm. “scaldino, veggino”
PSP 78 n.146.
PAG 31
D coteleto. L culteletus.
cautelu sm. “coltello” cavagno sm. “cesto”
BNL 73 (Perin.). AGN 75.10 ni mai cessam darse lagno/ de zitarlo da ca-
D cotelo. vagno (ms.: cavalo). AG 96.17 men seno ai ca un cava-
cautér sm. “coltello” gno. PAD 315 a.1506 uno cavagno de fonzi. MNS.1 34
PSP 78 (Pigna). a.1577 (Sav.). balle o casse, corbe, corbini, cavagni. GRD
D cotelo. 126 (Serravalle) per cogliere castagne sopra quello d’altri
cautüra sf. “scasso del terreno per la coltivazione” per ogni cavagno o scosciata lire due. MOV 233 La
ADL (Vent.). Bufera. “Luce d’inverno” quando scesi dal cielo
D cotura. dell’Acropoli/ e incontrai, a chilometri/ cavagni/ di polpi
cauvo agg. calvo” e di murene.
CPF 169 a.1589 l’è mà san e vegio, come mostra ra testa FA 337. FAS 162.
so cauva. D caagnà. cavagna. cavagnà. cavagnìn. cavagnone. cava-
D escalvao. L calvus. gnœura. cavagnu. L cavagna.
cava 280 cava

Cavagnone top. Cavallerezza top. (Cairo)


FBS 60 a.1608 Monte Cavagnone (Bosco di Savona). FCL 43 Rian della Cavallerezza; Cavallerezza soprana.
D cavagno. IVI: “riferimento a fatti d’arme napoleonici” [ma cf. cava-
cavagnœura sf. “cestello” larecia, top. (Sav.) a.1263].
GL 7.69 mettei ri nomi intr’una cavagnœura/ vagghe ro L cavalarecia.
primmo, chi sæ træto fœura. cavaleria sf. “cavalleria”
D cavagno. PD 340: “letterario”.
cavagnu sm. “cesto” D cavalaria.
CAD. PD 154, 347. PCL 276 (Pigna). BDB 272 (Bonif.). cavalerio/ cavalero sm. “ufficiale comunale, esecuto-
ROC 150 (Civezza). ADL (Vent.). PVG. MVS (Sarz.). re di giustizia”
J.HUBSCHMID, ELH 1.132: lig. cavagnu. prov. a.1548 ca- TL.2 283 a.1464 item che li cavalerij exercendo il suo of-
vagn. ficio non habiano altro soldo da la massaria. MAS 286
D cavagno. a.1538 si manderano forsi ministri atorno e cavaleri…
cavàji da madonna sm.pl. (bot.) “Asplenium detti ministri et esequutori… DSP 368 a.1588 i cavaleri e
trich)omanens” traggiette. GRD 113 (Tenda) cavalero “soldato di giusti-
FPL (P.Nava). zia”
D cavellu. D cavalé. cavè.
cavàira sf. “coreggiato” cavalero sm. “cavaliere”
VPL. PAD 384 a.1507 a nome di Dio e del cavalero Sancto
cavaisi sm. “lavori di zappa dopo l’aratura”
Georgio.
DVA (VArr.). VPL “taglio d’erba col falcetto”
cavaleta sf. “cavalletta”
D cavà. cavarissi. cavaüsi L cavaicii. cavaritia.
Cavaiùn top. “Cavaglione, alla confluenza del Rivo AA 164 erano grili molto grosi che in altri paezi li chia-
Labergo e del Rivo di Lodo (Sav.)” mano cavalete. PVG.
NTS 16 Bricu Cavaiùn. D cavalina. L cavaletta.
D cavaglione. cavaletta sf. (bot.) “Lathyrus silvestris L.”
cavalla sf. “cavalla” MLC 234 (Sav.). cavalette.
LP 30: “forma estesa a tutta la Liguria ed alla Provenza D cavalina.
a Est del Rodano, dove non c’è più traccia di equa”. prov. cavaletto sm. “cavalletto”
ega REW 2883. AAD 275 una tavola di noce con sui cavaletti di otto par-
D cavallu. mi. AAD 282 doe letiere a cavaleti.
cavalla sf. (ittiol.) “scombro macchiato” D cavaletu. L cavaletus.
PAG 248, PML 357 “Scomber colias L.”. TTC 132 cavaletto sm. “fattorino”
“Scomber (pneumatophorus) Japonicus colias Gm.”. FPI 1440 (On.).
cavalla sf. “monetina del valore di quattro denari” D cavallu.
GRD 113 (Monaco). cavalettu sm. “mucchio di covoni”
D cavallotto. FST 61; FDT 4.56, 9.19 (Triora).
cavallai sm.pl. “cavalloni, grosse onde” Cf. DEI.2 823 sg. cavaglione “mucchio di biade; bica; pa-
DVO (On.). gliaio” REW 1440.
D cavallu. D capallu. cavaglione. L cavallettum.
cavalàia sf. “cavalleria” cavaletu sm. “cavalletto per segare la legna”
ADG. PVG.
(âa) cavalàia loc. “(pollo) all’arrabbiata” cavaletu sm. (mar.) “trasto, arnese per reggere le scia-
RCG Diz. luppe sul bordo della galea”
cavalaria sf. “cavalleria; il mantener cavalli” NVM (Sav.). VPM 52: “solo in it. è voce marinaresca an-
AG 53.39 vile e d’omi segnoria/ tesoro e gran cavalaria/ tica. Passa dall’it. al fr. cavalet, m.s.”.
moier, fiior, bela masnaa… CEB 354 la speisa per la ca- (erba da) cavalli sf. (bot.) “Ranunculus bulbosus”
valaria e honorever. PAT 24 a.1352 à meste… che la ca- MLC 224 (Vado).
valaria fose asi tosto alo opoxito… –– o forsa avanti se
cavaliero sm. “ufficiale comunale, guardia, esecuto-
mostrase la cavalaria. MCG 329 s. xiv. cavalaria. AA 64
re di giustizia”
tuta la cavalaria armata per la guardia de la artaliaria.
FAS 163. PS 1, 33. MAS 292 a.1558 possiamo a nostre spese havere un ca-
D cavalàia. cavaleria. L cavalaria. valiero con uno o doi sbirri, le quali prendino li malfatto-
cavalcata sf. “spedizione militare a cavallo” ri. DSP 365 a.1588 habbi di più detto magistrato (dei
RL 224 a.1440 (Sestri Lev.) de mandarli in alcuna armata Padri del Comune) dui cavallieri con il solito salario et
hoste o cavalcata. emolumenti.
D cavarcha. chavarcada. L cavalcata. D cavaler. cavè
cavalé sm. “siero cha avanza nella fabbricazione del- cavalina sf. (bot.)
la ricotta” FPL (Nizza): “Equisetum v.sp.”. (Noli, Albisola):
GRD 113. “Psoralea bituminosa”. EVM 96 (V.Mar.): “piantaggine
cavalé/ cavalér sm. “cavaliere” (Plantago lanceolata)”
AG 53.65 gran compagnia gi va derre/ de gran segnor e ca- D cavaleta.
valer. GP 290 lantora si fe armà tuti li soi cvavaler e lli soi cavalina sf. “tàfano”
serventi. PAB 71 Anthonio imperaor fe ocier a le spae de PVG.
soi cavaller Panpiniom. PCD 34, 45 s.xiv. cavalé, cavaler. D cavaleta.
FAS 143. PS 17. Cavallino cognome
D cavageo. cavagero. cavalerio. cavalero. cavaliero. ca- VTS 89n. a.1530 (Sav.).
varé. cavalolinghiero. cavé. L cavalerius. D cavallu.
cava 281 càve

cavalo sm. “cavallo” cialmenti in la cossa de lo criminale, facendose pagare in


LSE 23 li quali vasi, portandoli da cavalo in castelo, ca- grandi pagamenti da li poveri homini.
dendo… in nulla cossa se rompitem. cavarissi sm. pl. “lavori di rifinitura nei campi”
D cavallu. DVO (On.).
cavalolinghiero sm. “cavalleggero” D cavaisi. cavaüsi. L cavaici. cavalixi. cavaritia.
ASF 737 a.1532 una achieta dorata fornita de veluto cre- Cavasö’ top. (Gen.)
mesile da cavalolinghiero. ADG 19, 59.
IVI 775 Gloss. cavaüsi sm. pl. “lavori di falciatura del fieno residuo
D cavalé. sui muri e intorno ai ceppi”
Cavallone top. (Sav.) ROC 146 (Civezza)
BG 126 n. s.xvii (Sav.). Ritano di monte Cavallone. D cavà. cavaisi. cavarissi. L cavaici. cavaritia.
D cavallu. chave sf. “chiave”
cavallotto sm. “moneta genovese con l’immagine di VCC 32 a.1480 (Sav.). clhavature cum clhave o senza
San Giorgio a cavallo” chave… –– imprestà ni dà alcuna chave ad alcum schavo
RDB 103. PRP 359 (4.42) vate a fa trà un boglio a o schava.
Benaiotto/ pigliate un cavallotto… PRA 385. GO. CAD. D ciave.
GRD 113. cavè sm. “guardia comunale preposta alla tutela del
D cavalla. cavallu. L cavallotus. commercio al minuto”
cavallu sm. “cavallo” CAN 1842 p.50 (Sav.) miè se sun cose da fà!/ e frattantu
CAD. PD 347. LP 21 cf. prov. cavàl. PVG. dixe a gente/ che i cavè nu ghe dan mente…
D cavalla. cavallai. cavalletto. cavallino. cavalo. cavallo- GO. CAD, pl. cavè. RAN 178.
ne. cavallotto. L caballus. D cavaler. cavalerio. cavaré. L caverius.
cavallu marìn sm. (ittiol.) “cavalluccio marino cavea sf. “arnese per battere la lana”
(Hippocampus hippocampus L.; Hippocampus guttulatus ADP (Pietra).
Cuv.)” cavear sm. “capitale”
PML 357. TTC 96 AFV 416 (Vent.). AG 14.464 spes or de pro (interesse) fam cavear. AG
cavamento sm. “scavo” 79.194 che se voi no avei scotrimento/ sun cavear far
FAP 162 a.1660 doveranno fare tutti li cavamenti per li creximento… AG 115.20 tuto l’ano o assai da far/ a re-
fondamenti delle muraglie. tornar in cavear.
D cavà. FA 337. FAS 147, 154, 162. Cf. SRV s.xv. (ven.) cave-
cavana sf. “margine non lavorato del campo, aiuola dal.
marginale” (Riviera di Levante) D descavear. L capitale.
MOV 246 La bufera. “Proda di Versilia” le cavane avide cavegiera/ caveglieira sf. “nastro per capelli”, nastro
d’acqua. BBM 387: REW 1633. DEI.1 734 “capitanea, in genere”
cavedagna” MNS.2 9 a.1577 (Sav.). cavegiere d’ogni sorta e d’ogni
D cavanella. L cavana. collore. ADL (Vent.) caveglieira.
cavana sf. “capanna” D caigiöa. caviera. cavigea. caviglieira. cavigliera. cavü-
MVS (Sarz.). glieira. L caveleria.
D cabana. L cavanna. caveglieira sf. (ittiol.) “cepola (Cepola rubescens)”
Cavanelle top. (Pigna)
AFV 419 (Vent.).
PSP 78 n.147.
D cavigea.
D cavana.
cavao agg. “cavo, scavato” cavelàia/ cavelèa f. “zàzzera”
GP 371 si missem in terra uno grande cepo cavao chi era GO. BDS (Sav.).
de uno sugo chi a nomen cedron. D cavellu.
chavar vb. “inchiodare” cavelli da stria sm.pl. (bot.) “Cuscuta epithymum”
IVE 29 sancta croxe preciosa/ unde Cre. fu chavao. FPL (Pegli).
D iavar. D cavellu.
cavarchà/ cavarcada sf. “cavalcata, spedizione mili- cavelìn sm. pl. “capelli fini”
tare a cavallo” NPD 65 s.xviii. che bella fronte! che maschettìn!/ che bel-
TL.3 123 a.1474 chi vaga in questa cavarcha… MAF lo mento! che cavellìn! PVG “pasta alimentare molto
s.xv. (Lunig.) chavarcada. sottile”
D cavalcata. D cavellu.
cavarchà/ -ar vb. “cavalcare, fare oste a cavallo” cavelo/ cavelu sm. “capello”
PS 36 s.xiv. cavarchar. TL.3 123 a.1474 mi son de opi- AG 12.395 ma gran miracolo fo quelo/ che carne, roba ni
nion che non anderan in oste inseme, e sepur deveran ca- cavelo/ no fo tocae da quelo fogo. PD 114, RGS § 65,
varcha… ADL (Vent.) cavarcà. RSS 14, PVG: cavellu. Plur.: cavegi PS 5 s.xiv. “curio-
cavaré/ cavarer sm. “cavaliere” so”. cavegli AF 1.19 s.xiv (Pietra) per li cavegli strasci-
AG 138.202 lor camairere e lor scuer/ paren pur done e nao (PS 5: -gl- forma provinciale). cavelli GP 377 li toi
cavarer. IVE 10 spera lo cavaré in lo so bon cavalo… cavelli. MAC 167 preisse lo demonio per li cavelli. LSE
PS 32. AGC 50 n. 33 alcuni tagiavan de li soi cavelli, altri uno poco de pani.
D cavaler. cavé. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala). cavigi POF 7 (s.xiv) forma
cavaré sm. “messo del comune, ufficiale comunale” metafonica anomala, isolata.
TL.3 197 a.1475 mi ghe mandai lo cavaré. TL.3 435 D caélu. càilu. capei. cavaji.. cavelàia. cavelìn. acaveilar.
a.1474 denunciat vobis quemadmodum li dicti cavare descaveggià. L capillus.
contra la forma de le lettere de lo magnifico officio conti- càvena sf. “canapa”
nuamenti hano fato raxone cosci in civili como in lo cri- DVO (On.).
minali in la lor taberna così de nocte como de jorno, e spe- D caneva.
cave 282 cavo

cavesa sf. “cavezza” cavigliùn sm. “cavicchio, anello infisso nel muro”
PVG. FDT 9.19 (Triora). TVD (Dolc.) “piccolo ramo secco
D cavestro. L caveza. lungo il tronco del pino”
cavezale sm. “capezzale, cuscino per il capo” D caviggiùn.
OGM 71 a.1470 tre cavezali longhi, sei cosanelli, tre Cavignàn top. “Carignano”
lettére seu sondrii. COM.4 45 per desperà me vaggo a buttà zù du ponte de
D cavestro. Cavignan.
cavezzo sm. “pezzo di stoffa, scampolo” PS 5. PD 148, 348
MNS.3 119 sg. a.1737 (Sav.). e niuno maestro di detta ar- D calignano.
te (di bambaciari) potrà far fuori cavezzi per far delle cavìn sm. “capezzolo”
bambacine e cottonine. –– quella bombacina o cottonina DVO (On.). BDS (Sav.). FPI 1668. VPL.
che si vorrà fabbricare da quel cavezzo. D caìn. cavielu.
Cf. ACSI s.v. cavezatura: veron. od. cavezo “scampolo”. Cavizzano top. (Varese Lig.)
L cavetium. PTR 47 sg.: “forse < *Capitius ( ÷ Capinius, Capius n.p.),
topon. prediale rom.”
cavestro/ cavestru sm. “cavezza, capestro”
cavo sm. “capo, testa”
AG 81.35 ordem ni cavestro ni fren/ d’alcun peccao no li PEG 41 de queste septe (teste) descende tute maynere de
desten. GP 369 e si preixe una corda e si se ne fe un lazo pecae e perço som appellay cavi, che elli som cavi de tu-
e si se misse lo cavestro alla golla e si se apicha ello me- ti vicii seam mortay seam veniay.
smo. ADL (Vent.), MVS (Sarz.) cavestru. FDT 9.19: an- D cavuverdu. co.
che genericam. “vimine, usato per legare”. cavo sm. “capo, comandante”
FA 337. FAS 144, 154. REW 1631. AG 41.14 che se fosse scarchizao/ lo cavo chi l’à cernuo/
D cavesa. cavezale. descavestrao. L cabestrum. capi- nostro camin sereiva errao. AG 43.45 e tuti parean capi-
strum. cavestrum. tannj/ zo e cavi de sciencia/ de bona vita e astinencia. AG
cavessu sm. “ordito (nel telaio) 143.100 se cavo fosti o conpagnum/ d’alcun corsar ni de
CAD. lairon. TL.3 202 a.1475 doi cavi de parti de li sarra… li
cavettu sm. (mar.) “piccolo cavo” quae son cavi de sarra inimixi de lo imperao.
NVM (Sav.). D cappu. cau.
D cavo. L cavettus. cavo sm. “capo, estremità”
caveùrna sf. (ornit.) “averla” PAB 42 e quando ello fo alla fim a lo cavo de la valle…
VPL. PAB 76 fellicitae e um bem per si, cavo e testa. AAD 271
Câvia top. “l’ampio avvallamento naturale sovrastan- toagiole sotille con le griselle d’oro et cavi d’oro per la
te alla fraz. Solva (Alassio)” messa doe… e più doe toagiole bianche con li cavi negri
TAL 52 n.188: a.1326 terrucium de cavegla. REW 1789 de cremexi. CIT 36 a cavo de çinqu’anni… CIT 280
cavea. commençando da cavo. GL 3.18 dro lûmescello a ten for-
L cavegla. te ro cavo/ per no perde ro fî. DFC 93 semmo da cavo.
cavià sm. “mucchio” COM.4 58 à cavo d’anno.
VPL [capitale]. D acaveà. cavu. co. L cavus.
cavo sm. “cima, vetta di pianta, germoglio”
caviéira sf. “fettuccia” MPS 80 a.1550 (Stella) se… guasterà alchuni brotti nati
VPL caviéira. sopra alchun cavo podato… MNS.3 62 a.1721 (Sav.)
D cavegiera. ogni sorta di vette, o sia cavi d’erba, bremi, libani…
caviélu sm. “capezzolo” L cavus.
VPL. cavo sm. “capo, promontorio”
D cavìn. AG 131.17 quando un nozher o marinar/ scarso vento a
caviera sf. “fettuccia” per navegar/ per cavo montar o terra/ de che lo vento gi fa
DVA (VArr.) caviera. guerra… AG 145.85 se terra o cavo dei montar/ ben da
D cavegiera. lonzi voi orzar. TL.2 240 a.1463 tra cavo de sancto
cavigea sf. (ittiol.) “cepola, caviglione, stringa, ban- Angello, lizora de li Servi e cavo de mari a Matapan.
diera rossa (Cepola rubescens L.)” BRP 10 a.1474 lo cavo de Noli.
PML 357. TTC 128. RCG 259. GA 12.171. RNA 173, RNC 15: Cf. neogr. kßboj , ven. cao.
D cavegiera. D capo ferrato. cau. co-de-far. L cavus.
caviggia sf. “caviglia, cavicchio, piolo” cavo sm. “cavo, fune, gomena”
MNS.1 117 a.1577 (Sav.). cavigie di legno. GO. BVP AG 5.29 unde fermamento tanto/ che ni corde ni con ca-
247. PD 116, 338. NVM (Sav.). vi/ …/ de lo logo unde voi staxeivi/…/ ne ve poen mai
D caìggia. caviggiùn. gaigiùn. incaviggià. L cavigia. stramuar. AG 49.246 e se missem tuti in schera/ enter l’i-
sora e terra ferma/ da tuti cavi ormezai…. AG 114.41
cavigiö’ sm. “piuolo” ognunchana cavo roman seiver/ se n e pur un lignor for
VPL. mermao. MNS.1 116 a.1577 (Sav.). cavi e agumene.
caviggiùn sm. (ittiol.) “caviglione (Lepidotrigla ca- FA 337. FAS 154. REW 1666. DEI 2.830. PVG 516: it.
villone Lac.)” cavo prob. < gen.
TTC 144 RNC 15: neogr. kßbo m.s. < gen. o it.
D cavigia. cavigliùn. gaviggiùn. D cavettu. cavu. cau. L cavus.
cavigliéira/ cavigliera sf. “nastro” cavo sm. (t.t. tess.) “filo”
GRD 113 (Vent.) e s’intende in detta gabella essere ob- MNS 1.92 a.1721 (Sav.). saranno obligati li maestri del-
bligasti a pagare li buratti d’ogni sorta frustani, bombagi- l’arte sudetta travagliare le calzette al telaio da huomo,
ne, caviglieire di seta d’ogni sorta. MNS.2 31 a.1728 che non siano meno di cavi cinque in sei, e di trama di se-
(Sav.). cavigliere d’ogni sorta e colore. ta di buona qualità, e quelle da donna di cavi quattro in
D cavegiera. cinque di detta qualità… e con piu cavi se vorranno.
cavo 283 caxu

(lo) Cavo top. caxeta sf. “cassetta”


VMS 515 a.1475 platea Augustini de Loreto, vocata lo VCC 33 a.1480 (Sav.). clhavature… da mete a le caxe
Cavo. banche et caxete et altri soi lavorerij.
cavò sm. (ittiol.) “triglia di fango, triglia di fondo” D caseta.
RCG 266. caxio sm. “caso”
D cavùn. MGT 169 a.1465 se per caxio alcuno…
cavòria sf. “coreggiato” D caxu.
H.PLOMTEUX, CON 54 (Osiglia). caxion sf. “cagione”
cavolassu sm. (bot.) “Moricandia arvensis” RMG 186 a.1472 licet sia vergognoza coxa dover cauza-
FPL (Vent.). re a Roma… per tale caxion.
D cou. Cf. SRV s.xv. ven. chaxion.
cavörna/ cavörnu sm/f.. (ornit.) “averla” D caxon.
BNB 223 (Bord.), CLU cavörna. DVA (VArr.), CLU caxo sm. “caso”
cavörnu. PAT 26 a.1404 in quelli caxi… PNF 397 a.1447 ve demo
cavòu sm. “sterratore” noticia del caxo de messer Iohane Antonio… PNF
BDS (Sav.). (Sav.).: pl. cavuéi. 406a.1452 e assai se maravigliamo se facia de questo si
D cavà. L cavatorem. pocho caxo. LPD 5.352 a.1452 in simile caxo… LSE 18
cavriœ’ sm. “capriolo” et per caxo toca lo pé de lo marito. DSP 59 a.1487 per
RDB 154 (V.Dartona) chi satava assè chiù d’un cavriœ’. ogni caxo de naufragio o de fare zeto. BAG 23 a.1488
D capriolo. craveu. (Sav.). se de caxo…
cavriuora sf. “cerbiatta, capriuola” D caxu.
RDB 141 (V.Dartona) comme una cavriuora o pegorin- caxom/ caxon sf. “cagione”
na… AG 14.127 sagramento e cossa sagraa/ che mai l’omo no
D capriolo. cravéu. lo faza/ se caxon grande non lo caza:/ zo e quando e tem-
(a) cavu loc. “in capo, a capo” po e saxon/ se lo requer iusta caxon. AG 14.554 esto pec-
CAD. cao/ …/ fa perir l’atrui raxom/ e morte da senza caxon.
D cavo. AG 136.103 ni d’alcun mar sei caxon. CAR 11 a.1340
cavu sm. “fune, gomena” sarvo se no fosse per caxon de povertay. PAT 26 a.1404
ADL (Vent.), NVM (Sav.), PVG: cavu. per le caxoim sovradite. CR 21 quelo che o avei dito no
D cavo. se po far per alcuna caxon. MC 683 la sententia de lo jor-
cavügliéira sf. “fettuccia, nastro per capelli” no de lo di de lo zuixio e ly segni chi apparam per caxom
FDT 9.19 (Triora). D cavegiera. de quello jorno. MAC 163 per che caxon apeli tu lo no-
cavùn sm. (ittiol.) “triglia di fondo, triglia minore me de questo Jhesu Criste…? GOG xiii a.1444 per que-
(Mullus barbatus)” ste caxoin sei convocæ per consegliar e deliberar… LSE
CAD. TTC 126. PML 357. 170 a.1455 (Sav.). temando che non li fosse caxon de
D cavò. morte. TL.1 762 a.1457 per le raxoim dicte et per altre
cavurìn sm. “moneta del regno sabaudo, da £ 2” caxoim quanto sea lo dicto officio laborioso et affanoso le
BDS (Sav.). PVG. vostre prudentie faciliter lo intendono. DSP 40 a.1461 in-
cavuverdu sm. (ornit.) “germano reale (Anas bo- tendei la caxon de la vostra convocation. NPD 78 a.1868
schas)” (Sav.) (la scoperta dell’America) quella tera, caxon de
AFV 413 (Vent.) tanti stenti.
D cavo. FAS 150. RGS § 1096 “gallicismo”. Cf. DV 33 a.piem.
cavüsà / cavüzår vb. “sarchiare caxon, m.s.
VPL cavüsà. FDT 4.57, 9.47 (Triora) cavüzàr. D casone. casùn. caxion. caxone. caxonoso. caxum.
D cavà. caxon sm. “caso”
cavüsu sm. “stoppia” CAR 11 a.1340 et se per caxon avegnisse che…
VPL (Sanr.). caxone sf. “cagione”
caxa sf. (bot.) “cassia (Casia fistula)” BL 60 a.1392 ma per caxone de la moria, era alargato, e
CAD. FPL. sono, con la mia famiiha. TL.1 122 per la qual caxone.
D caxia. FSU 50 a.1456 (Sav.). sopra tutte le altre cosse che sia-
caxa sf. “casa” no caxone di farti cognoscere Dio… così como la super-
GP 275 lo nostro segnor Ihesu Christe si ze in la caxa de bia è caxone de tutti li vicij. NPG 76 a.1473 senza iusta
caxone.
Simon levroso. GOL p. x. s.xiv stagando Christe… in la
D caxom.
caxa de Caifas. BGP 154 a.1484 loro done figii figie o al-
caxonoso agg. “maldicente, litigioso”
tri de caxa soa. AG 73.27 ni con re ni caxonoxi/ ni parter ni orgoiosi/ chi
D caza. per poco se corozan…
caxa bancha sf. “cassapanca” FAS 164. PS 43.
VCC 33 a.1480 (Sav.). clhavature… da mete a le caxe D acaxonar. caxon.
banche et caxete. caxu sm. “caso”
D cassabanco. cascia. casaciabanca. L cassabanca. CAD. AAG 127. PD 350: “rifatto sul pl. caxi”. CAV.1
caxee sm. “cassaro, fabbricante di casse, falegname” 97. FPI 1754a.
VCC 33 a.1480 (Sav.). lo banchare o vero caxee. FAS 155. PS 10. ADG.
D capsiaro. casari. cascé. cascia. casciari. L caxarius. D caixo. casio. casso. casu. caxio. caxo.
caxeta sf. “casetta, capanna” Caxu top. (Alassio)
CBL 329 (1.43) vosse nasse cum povertae/ de una povera TAL 53 n.189: a.1289 territorium casoli. a.1326 terra de
fantina/ in una caxeta picenina. caso.
D casetta. L casolum. casum. cazo.
caxu 284 cêga

caxu sm. “calice” Ceceilia n.p., f. “Cecilia”


PD 134: càrexu. FDG 250 n. PS 108 s. xiv.
D carexo. cechina sf. “orbettino”
caxu sm. “bossolo per la raccolta delle palline nelle MVS (Fosdinovo). MVS (Sarz.) “giovane anguilla”
votazioni” D cego.
CAD. PD 343. cecinettu agg. “avido, tirchio, sospettoso”
caxum sf. “cagione” BDS (Sav.).
PCD 36, 47 s.xiv. caxum. CAR 10 a.1340 salvo se ello cedera sf. “cetra”
averà iusta caxum. LPD 5.352 a.1452 averesti caxum re- IVE 21 si era como se ge fosse monti sonaòi, chi sonasen
manere contento. TL.1 579 a.1456 Segnoi, la caxum de in le lor cedere.
la convocation vostra è questa. DSP 58 a.1487 Segnoi, la FAS 144, 146: citharae.
caxum de la convocatium vostra è questa. CAR 74 a.1487
D cittara.
non remota imperò alcuna altra pena la quale la raxum
concede per simile caxum. cedro/ cedru sm. “cedro”
D caxom. PAB 43 de quelle verge l’unna era de cedro e l’atra ci-
ce sm. “cielo” presso e l’atra palma… lo cedro e lo pu aoto erboro chi
AG 45.96 quelo gran segnor sobre/ chi le ihave tem de ce. sea e pu spesso de rami. GP 371 si missem in terra uno
PAT 25 a.1356 lo segnor Dee, chi a faito lo ce e la terra. grande cepo cavao chi era de uno sugo chi a nomen ce-
CBL 330 (3.19) in oriente vimo in ce/ la soa stella, chi è dron.
parsua. IVE 4 si son seguri tan fin d’adesso d’esse biai in PS 10 “trattamento anomalo di –dr- perché non indige-
lo regno de ce. FUP 118 s.xiv. (Sav.) che elo ge piaxe de no”.
manda santisima et fermisima paxe de ce in terra. CIT 5 D cedronello. diacedrone. sedratu. sedronella. sedru.
l’anima, in terra per lo cê nasciua. CIT 80 non si tosto co- L cetrus.
mença a sparegà/ in cê ro primmo arbò tra scuro e cæro… cedronello sm. (bot.) “Melissa officinalis”
GL 18.75 e no se vozeræ’ manco inderré/ se cazessan re D cedro. sedronella.
stelle da ro cê. cedula sf. “cedola, biglietto”
FAS 151, 153, 156. RAN 58. LSE 16 misse sum lo altare li nomi de li apostoli in cedu-
céa sf. cera” le; et pigliando le altre a la ventura quella che gli tocava,
PD 357 (Gen.): non indigeno. ella… gli tocava quella de san Zoane. CAR 111 a.1576
D ceira. ma sia tenuto il camalo debitore fra tre giorni dare cedula
cêa sf. “ciera, faccia, viso” o scrittura in mano del scrivano della compagnia.
NPD 60 a.1749 (Sav.) e vense a paxe a colorìne a cêa. L cedula.
CAN 1842 p.49 (Sav.) miâlu in cêa.
cedula di cambio sf. “specie di titolo di credito”
BDS, SDS (Sav.).
D caa. chera. chiera. ciæa. ceja. cieira. ciera. cieria. ihera. F.POGGI, ASLSP 54 (1930) f.3 147 a.1576 et havendo da-
séia. zhera. to cedule di cambio o missione o altri ricatti di più di
cèa sf. “muffa del vino” quello importa la tassa, il soprapiù di dette cedule o recatti
BDS (Sav.). resti in mano degli ill.ri Agostino Grimaldi, Filippo
ceabella sf. “lucciola” Lomellino et Antoniotto Cattaneo.
C.SALVIONI, Lampyris Italica. Saggio intorno ai nomi del- D recatto.
la lucciola in Italia, Bellinzona 1992 p.8. RAN 178. GA ceelar vb. “sigillare”
12.166 REW 1963 (err. gen. c&abela). PVG. PS 9, 75 s. xiv.: ptc. f. ceelaa.
D cêbella. cærabella. chiarabella. cianbella. ciarabella. D scellar.
ciarambella. ceexa sf. ciliegia
ceatio sm. “setaccio” ADP (Pietra).
VCC 33 a.1480 (Sav.) pecteni, brustie cosi da caneva co- D sexa.
mo da lini, ceatij… Ceexéu top. (Diano S.Pietro)
D seazo. L ceacius. FCL 60.
Ceba cognome D ceresa.
V.PISANI, ID 12 (1936) 222 “cognome ligure del s. xv. ÷ ceezzà vb. “spettegolare; piatire”
sp. chibo “capra”. Forse dalla Liguria l’a.it. gebo “bec- GO.
co”, zeba “capra” (DANTE, Inf. 32.15. Ariosto, Orl.Fur. D piaezar.
39.71, ecc.) Il rapporto fra lig. e spagn. potrebbe accen- ceezuzu agg. “pettegolo”
nare a origine pre-i.e.(medit.)” GO.
cêbella sf. “lucciola”
D cètu.
GA 12.166. BDS (Sav.).
D ceabella. céga sf. “piega”
ceca sf. “zecca, acaro” PD 111, 112, 159. PS 104 “possiamo supporre che il dia-
ADL (Vent.). letto possedesse ab antiquo un doppione ceiga / cega”.
D secca. FPI 6600.
cecare vb. “diventare cieco” D cegà. ceiga. chiega. ciga.
MVS (Sarz.). cèga sf. “chiavica”
cecé sm. (ornit.) “pigliamosche, regolo” AAG 114 n.3; 125: -avi- > -a(v)i- < -æ-. PD 348.
CLU. PVG. D chiavica.
Ceceilia top. “Sicilia” cêga sf. “chierica, tonsura”
PS 108 s.xiv. GO. FPI 1985. ADG. PVG.
D seceyllia. seseiria. D cérega.
cegà 285 cell

cegà/ -ar vb. “piegare” ceina/ lo agnelo de puritae.


GL 2.76 ro mà chi è sordo a lagrime e lamenti/ sempre se PS 107:” -ei- per –e- tradisce l’origine provinciale dei te-
cegherà a ro to vorrei? GL 12.35 e in mezo l’onda/ in lê sti.
mæsma se ceiga e se rezira. D cenna.
PD 159. BLV. ADG. FDG 255. FPI 6601 (Pigna) cegar. Ceinìn n.p., f. “Chiarina”
D cega. cegar. cigà. piegar. ceigà. replicar. desccegà. L PD 152: <Ceyrinin.
plegare. D ciæa.
cegara sf. “cicala” ceino sm. “centina”
PSP 79 n.153 (Pigna): REW 1897. ADL (Vent.). MNS.3 47 a.1721 (Sav.) nel fare i tetti della casa, li sola-
D cigala. ri, ceini per le volte e canizzi…
Cegara top. (Pigna) D ceitro.
PSP 78 n.149: a.1280 ad collam ciguaree. < cicada, o ceio sm. “ciglio”
*plicaria “zona rocciosa a pieghe (che dovrebbe però da- AG 23.3 man e ceio e oio…
re –aira)”. FAS 144, 153 pl. zegi.
D chiegara. sigale. L ciguarea. D segiu.
ceghì sm. “grillo” ceira sf. “cera, sigillo”
MP 18.18 (Pigna) “onom.” AG 95.76 dir ghe porrea fin a seira/ ma fin d’aor ge meto
ceghitae sf. “cecità” ceira.
PCD 28 s.xiv. FA 338. FAS 143, 153. RGS § 55 : > ei come nella fa-
D cego. se primitiva dell’a.fr.
ceggio sm. “ciglio” D cea. cereu. insiadda. seeta. seia. seira. çeira. zeira. sei-
FAS 141 s. xiv. pl. cegi. RDB 77 perché in cangio d’un via. sera. seria. serìn. sira.
sò sempre n’ho doi/ sotto ri ceggi dra mè ciera bella. ceitro sm. “centina”
D segiu. MNS.3 47 a.1721 (Sav.) e nel far de solari, ceitri e caniz-
cego agg. “cieco” zi.
AG 64.11 ogn omo enfermo e cego. AG 140.78 se mer- D ceino.
cantia usi o butega/ no aver la mente cega. CBL 339 céive sf. “pieve”
(13.41) li cegi son illuminai/ li frai infermi son sanai. CAD. AAG 116. ADG.
MAC 164 no se de adorar li vostri dee sordi e muti, faiti D pieve.
per man de homo cegi. MAC 171 cegi, sordi e muti. céixu sm. (bot.) “cece (Cicer arietinum)”
D acegar. cechina. ceghitae. ceigo. ceguo. cigu. zego. zei- FPL (Gen.). ADL (Vent.).
go. sezamenti. zezilia. D seixou.
cêgu sm. “chierico, sacrestano” cel sm. “cielo”
CAN 1843 p.31 (Sav.) fin da prève vö fà u cêgu. AG 144.140 questo e quelo pecao prumer/ chi Lucifer ca-
GO. CAD. PD 112, 142. FPI 1987. ADG. PVG. DEV za de cel. PEG 41 e perço (Lucifer) cayte de lo cel e de-
12. vegne diavo. PAB 62 monti sum aora chi creream de to-
D theregao. char lo cel, se elli avessem un pocho de so che gi falle.
ceguo agg. “cieco” PAB 74 festi li cel sovre le terre. MAC 164 comensa a
PAS 32 questi miseri cegui e essorbay. guardar inver lo cel. CPV 48 a.1461 (Alb.) festi paxe de
PS 53. la tera alo cel.
D cego. FAS 146, 153, 156. PS 11, 17. RGS § 90.
cèia sf. “faccia, viso” D ce. celo. cer. cielo. se.
PRA 373 (Taggia) cella sf. “capanna di alpeggio”
D cea. GR 36 (Tenda) non si debba estrar companaggi delle ca-
ceiga sf. “piega” bane o celle.
GL 4.81 no vœuggio çærto stà sciù questa ceiga (qui, in D celli. sela. sellu. L cella.
questo luogo). cella sf. “camera, sede”
CAD. AAG 117. PD 111, 159. FPI 6600. PAB 81 e o bem ale issnelle/ per andar suza in le celle/ de
D ceigà. gloria celestial.
ceigà vb. “piegare” Cella top. “masseria nel Bosco di Savona”
GL 9.52 così ni ceigà chi, ni là molà/ se vœu. GL 11.85 BG 127 n. s. xvii. NTS 34.
così ra torre imbronca, e a ceiga sotta/ verso donde a l’a- cellà/ celada s. “celata, specie di elmo”
veiva avuo ciù danno. GL 12.35 e in mezo l’onda/ in lé ASF 756 celade diverse ruginente. RDB 133 (V.Dartona)
mæsma se ceiga e se rezira. che haveiva spa, brocché, giacco e cellà.
PS 104 “possiamo supporre che il dialetto possedesse ab D selata. L celata.
antiquo un doppione ceiga/cega”. PD 112 rifl. “morire”. celebrà vb. “celebrare”
PD 159. FDG 255 “inchinarsi” SA 244 a.1340 (Sav.) che le feste infrascripte se debian
D cegà. ceiga. chiegà. peygar. speigar. L plegare. celebra… –– che ciascuna persona de dicta arte sia inte-
ceigo agg. “cieco” gnuto e debia celebra e fare celebra ogni anno la festa de
IVE 85 li ceigi veirà lume e li sordi odiram. s.to Aro e de S.to Amperio.
FAS 146: pron. seighi. D selebrar.
D cego. celer sf. “cantina, dispensa”
ceina sf. “cena” CEB 355 li celer voy, o chi brevementi se som per voar.
PAS 28 e seando Criste alla menssa in la ceyna… e orde- D zelé. L celarium. cellerarius.
na in quella meyssma ceyna quello sagramento specioxo, cellestia/ celestiar agg. “celestiale”
zoe lo corpo e lo sangue so. GP 277 et essendo Christe GP 275 quella cellestia fontana… FAS 162 s.xiv. cele-
alla mensa in la ceina… CBL 332 (4.67) or mondemo li stiar.
nostri cor/ in questa quaranteina/ a receiver a pasca in la D celestriar. L celestius.
cele 286 cent

(erba) celestina sf. (bot.) “Glechoma haederacea” céngia sf. “balza, china erbosa”
FPL (V.Polcevera). FDT 9.47 (Triora).
celestriar agg. “celestiale” D sengiu. L cengia.
PCD 44 s.xiv. céngia sf. “cinghia”
D cellestia. VPL.
Celli top. (Tortona) Cengio top. “Cengio”
SPL 721: *cellis “stazioni pastorali per la lavorazione FTL 69: “termine connesso con un particolare aspetto
del formaggio” morfologico dell’orografia” [cf. gronda / Gronde].
D cella. L çelli. D sengiu. L cengium. cingium. zingium.
celicio sm. “cilicio” cengio sm. “tempia”
FAS 147. AGC 31. SDS (Sav.).
celidonia sf. (bot.) “celidonia” censale sm. “sensale, mediatore”
FPL. MNS.2 42 sg. a.1577 (Sav.) che nissuno sensale… possa
D seidonia. ne debba andare alle barche che sono per condursi alla
celigiolu sm. “specie di uva nera” città… prima di havere licenza dal magnifico ufficio pre-
PVG. sposto a quella merce della quale fosse carico il vascello.
Celio top. (Rocchetta Ligure) –– che essi censali non possano per conto de grani pre-
SCT 156. tendere più di denari otto per mina.
celo sm. “cielo” D censar.
CBL 330 (2.37) gloria a Deo in celo. LSE 28 per la fe- censar sm. “sensale”
nestra levasse (alzò) a li celli li oihi fixi… –– mi ho ve- AG 14.212 monti son chi quelo iorno/ van a rei merchai
duto el celo aperto et Ihesu inchinarse et mostrarme el suo d’entorno/ donde lo demonio e censar.
serenissimo volto. FA 338. FAS 153, 163.
D cel. D censale. censaro. sensà. sensèa. sensù. L censarius.
cello sm. “baldacchino” censaria sf. “provvigione di mediazione”
ASF 733 uno cello de damasco gialdo. MNS.2 43 a.1577 (Sav.) non possino essi (censali) pre-
L celum. tendere alcuna sorta di censaria. MNS.2 52 a.1709 (Sav.)
cello agg. siano tenuti al pagamento della censaria per la mettà il
CIT 122 l’oretta in abbusciaghe ri cavelli/ scûza, pà ch’a venditore e per l’altra il compratore.
ghe digghe, bella cara/ questi falli che a mi son tutti celli. D zenzalaria. sinceria. L censaria.
Celsa top. (Sav.) censaro sm. “sensale”
NSS 223, 258 (s.xii.) “nella piana del Letimbro, non lun- MNS.2 39 a.1577 (Sav.) capitoli dell’arte dei censari.
gi dall’attuale Fortezza, in posizione non accertata” SPC 185 a.1610 censaro o sia mediatore.
(fà) celu loc. “termine di gioco: vincere il confine, ol- D censar.
tre il quale passando la palla, si vince” cenze vb. “piangere
CAD. BDS (Sav.) “far punto nel gioco” NPD 61 a.1749 (Sav.) emmo pur tanto sospiou e cento.
Cembrano top. (Maissana, La Spezia) DVA (VArr.).
PTR 46 s.xii. cembranum < Cimbrius, gent. rom. D pianzer.
cen sgg. “pieno” cenzer vb. “cingere”
MP 14.27, 57; BNL 75 (Pigna) (femm. cera). PRA 375 PS 76 s.xiv. ptc. cento. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir cento: tra-
duce lat. cingor.
(Taggia) pl. cei.
D centa. cento. descento. inçenze. inzenzer. percentu. re-
RGS § 186 “lig.”
cento. senzer. zentura. singere. sotcento. L cinger
D pin.
centa sf. “cintura”
cenna sf. “cena” MNS.2 8 a.1577 (Sav.) cente e centure tanto di seta come
CR 23 deman chi è zobia e farò cenna con li mei aposto- di firosella di qualsivoglia colore.
li. IVE 43 e davangi cenna, confortavamlo de lo D cenzer. cento. cinta. enseinta. incenta. insenta. sengia.
ma(n)giar… senta. zinta. suinta. L centus.
D bezenar.ceina. sena. zena. senar. centa sf. (mar.) “fasciame esterno della nave”
Cèna n.p., f. “Chiarina” JAN (it., ven.) “ceinte ou préceinte, adentée sur les
GA 12.167: -a(r)in- > -aen- > è estaménaires”.
D cièa. Centa top. “fiume Centa (Alb.)”
cendao sm. “zendado” ATA 203 a.1382 (Alb.) lo ponte sovram de la Centa. BRP
AG 37.108 drapi sotir per star xorai/ de lanna o lim o de p. 9 n.n. a.1474 vi<b>rata (circondata) he (Albenga) da
cendao. AG 138.127 li car naxici e li cendai/ xamiti, dra- cento padulini (aquitrini) malsani e fangoxi li fa fugire in
pi dorai. villa/ per che la Centa chiamano chi core ivi.
D zendalin. L cendatus. centanaro sm. “centinaio”
cene/ cener/ cenere sf. “cenere” OSC 7 a.1600 (Varazze) centenara (pl.) d’anni
AG 146.307 tosto in cener dei venir. PS 12 s.xiv. cene. D centenaro
MNS.1 43 sg. a.1577 (Sav.) ne ardiranno… tingere in centaurea minù sf. (bot.) “Erythraea centaurium”
collori negri di tinta dell’arte de ontori, ne di cenere forte FPL.
ne di galla ne di soda ne scorse… –– robbe da tenzere co- D centronia.
me galle, guadi, allumi, brazili, rozze, venere, vitrioli… centem / centen sm. “centesimo, centesima parte”
D inçenerao. senne. çennere. senia. senie. zendera. sende- AG 12.138 de che e t’o dito tanto ben / no t’o e dito lo
rau. seneassu. senela. zener. senerìn. seniùn. zennerento. centem.
zenre. L cinerem. AG 138.244 tropu me recrexereiva a dir/ e for a voi de tan-
Cénesi top. (Alb.) to oir/ ma per certo sapiai ben/ che no v’o dito lo centen.
CL 9. SCT 232 *cenicis < Caenicus n.p. FAS 142, 153, 159. PS 23.
L cenexe. cenelexi. D sentimmu. sentu. L centum.
cent 287 cerc

centenaro sm. “misura di peso, pari a cento libbre” cepo sm. “ceppo di albero”
CAR 87 a.1502 item se alcuno acatase zucharo sia inte- GP 371 et primamenti si missem in terra uno grande cepo
niuto de scriver soldo uno per centenaro. cavao chi era de uno sugo (corr.legno) chi a nomen ce-
D centanaro. sentanà. çentanera. sentenea. senterar. dron.
L centenarium. D sepo. L cepus
centenaro sm. (tess.) “centinaio (di fili impostati nel- ceppola sf. “cipolla”
l’ordito)” MNS.1 157 (Sav.) sera licito e permesso ad ogniuno fora-
MNS.1 38 a.1577 (Sav.) per ogni pezza di panno che sia stiero di vendere in detta piazza agli ceppole e rape.
di longhezza di canne tredici di palmi dodici per canna, di D sepolina. sevulla.
centenara vinti in vintidoi, libre sei di monete di Genova. Ceprian n.p. “Cipriano”
centina minore sf. (bot.) “Erythraea centaurium” PAB 55 me mixi in l’ayna de Ceprian.
FPL (PortoM.) PS 3: forma tuttora viva.
D centronia. D çeprian.
centir vb. “sentire” cepta sf. “accetta, scure”
MGT 167 a.1465 del nostro re… li benefici del qale ogni MBV 369 a.1488 (Valditaro) tre cepte de ferro da taglia-
huomo cente. re legne.
D sentir. D aceta. achieta.
cento num. “cento” ceppu agg. “tiepido”
AG 29.24 prometando per un cento. BDS (Sav.). VPL.
cento ptc., agg. “cinto” RML 975 “lig.”: cf. prov. aigua chepa., piem. èva cepa.
RDB 48 e senza braghe andava chi vorreiva/ perché ra to- NAG 3.108 Frontino, Plinio: aqua tepula.
ga centa se portava. D teviu.
PD 115. cer sm. “cielo”
D cenzer. AG 36.104 streito senter/ e spinoso mena in cer.
cento sm. “cinto, cintura” FAS 151.
MBV 369 a.1488 (Borgo V.) centi da balestre forniti con D cel.
ruzelle e cordoni, numero quinque . cera sf. “ciera, viso, faccia”
D centa. L cintus. CIT 62 con ro cœu morto, e con ra cera futa. CIT 122 ghe
cento sm. “pianto rie in cera. PRI 17 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) comme ha-
CIT 8 che stagge nœutte e dì con re moen zointe/ passan- ve visto un poco ra to cera/ disse… GL 15.4 ra cera ros-
do a son de centi re strapointe? CIT 47 taxi pestummo/ sa e fresca, comme in questa/ ghe foissan incascæ’ ri mei
che ri tœu centi/ ri tœu lamenti/ ghe san de fummo. GL preìn.
12.96 dando in un cento assæ’ eccessivo. GL 12.97 ah D cea. cerìn. ciera.
piggia questi baxi, e questo sfœugo/ de centi… RAN 74, cera sf. “sera”
76. PAD 315 a.1506 quella cera.
D pianto. centu. D seira.
centracho sm. “cintraco, banditore pubblico” cera sf. (ornit.) “cinciallegra”
SPC 183 a.1610 centrachi o trombetti. CLU.
D centrego. cera agg., f. “piena”
centrego sm. “cintraco” MP 14.55 (Pigna) (masch. cen)
AG 16.90 e lo centrego criava D pin. sccera.
FA 338. FAS 144, 146. AGC 32. Cerra top. (Sav.)
D centracho. cintraco. BG 126 n. s.xvii. Ritano della Cerra, affl. del torr.
centronia sf. (bot.) “Erythraea centaurium” Letimbro
FPL (V.Polcevera) D cerro.
D centaurea minù. centina minore. sentaurea. cærabella sf. “lucciola”
centu sm. “pianto” CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternetta…
CAN 1847 p. 77 (Sav.) ogni centu l’è ridiculu/ quandu a RAN 72 s.xvi.
patria a l’è in periculu. D ceabella.
AAG 113 n.; 395: pl. centi < ciainti. PD 122, 356 ciain- Cerànesi top. (Pontedecimo, Gen.)
tu. ADG. RGS § 15, 25. FDG 234. PVG. EOL 24: Celanisi. SCT 231. PTR 46,48: a.1006, 1165
D pianto. celanexi, top. prediale rom.
centuni sm. “zentonino” L celanexi.
MR 133 a.1593 (Alb.) una (pianeta) di damasco bianco cerar vb. “celare, nascondere”
con guarnimenti di centuni rosso. AG 63.76 lo pescao incapellao/ chi gi cera e ten privao/
D zentonino. che no lo vega la faça.
centura sf. “cintura” cerborella sf. (bot.) “Crepis v.sp.”
MNS.2 8 a.1577 (Sav.) cente e centure tanto di seta come FPL (PortoM.)
di firosella di qualsivoglia colore. cercha sf. “ispezione, verifica”
D cintura. zentura. SCF 97 a.1393 ch’eli debiam esse soliciti a cercare le co-
ceo sm. “ciglio” se de la consortia… e la prima cercha se debia fare a ka-
FAS 142. lende de februario.
ceppa sf. “ceppo, ceppaia” D arzerca. cerchia. çerchia L cercha.
MPS 64 a.1550 (Stella) legni, pali, forchette, pertiche, cerchà/ -ar/ -are vb. “cercare; ispezionare, indagare”
brusche, verdiglioni, ceppe, fornilie o vero altri legni. PAT 22 a.1320 lantor porresi cerchar la vostra segurtae e
D asepà. incepado. çeppa. seppe. sepu. L cepa. de lo vostro aver… GP 293 e o cercao se ello e corpeive.
Ceparana top. (Bolano, La Spezia) PS 24 s. xiv. cerchavamo (accento dubbio). SCF 97
PTR 46: Ceparius, gent. rom. + -ano. a.1393 ch’eli debiam esse soliciti a cercare le cose de la
cerc 288 ceri

Consortia, soè le cosse de la segrestia e quelle de la caza, céregu sm. “chierico”


soè li leti o cosse de la camera. LSE 23 la occupation de ADL (Vent.). DVO (On.).
li infermi tanto la occupava in l’animo, che cerchando li D cegu. cerega. cereghi. chiero. ierexia. L clericus.
soi hospicii diligentementi, ferventementi li visitava. Cerrera top. (Cairo)
DSP 40 a.1461 fo deliberao che li spectabili Paeri de FCL 41 Cerrera, Cascina Cerrera.
Comun cum ogni studio cerchassem de netezar lo porto. D cerreta. cerro.
CPF 167 a.1584 ra nostra terra, ra qua ho sempre cercao ceresa sf. “ciliegia”
d’honorà quanto ho possuo. PRP 341 (str.14) e mentre i MPS 77 a.1550 (Stella) amandole, cerese e uva.
cercan de spartì ra gente/ per mettera a ri posti a guar- D ceexeu. ceresola. cerexasse. cerexola. cerisola. cerixo-
dià… PRP 354 (1.71) senza vorré cercà tante raixon. la. seexa. seixöa. sereixore. sêxa.sieixi. L ceresa
ALE 421. cf. B.MIGLIORINI, LN 23 (1962) 14. Cf. SAP Ceresa elem. topon. molto diffuso
395 a.lomb. cerchar m.s. FTL 167.
D cercare. sercà. çercà. zerchà. ziercà. L cerchare. ceresa salvaia sf. (bot.) “Lonicera alpigena”
Cercéa/ Cercera top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.) FPL (PortoM.)
Ceresola top. (Sav.)
NTS 34 Cercéa (s.xvi. Chierchiera). FTL 128 Cercera. MNS.3 8 a.1577 (Sav.) se (dette balle) sarano di maggior
D cerchiara. cercia. chierchiera. serciu. peso e vi vadino più camalli al detto lavatore di Ceresola,
cerchia sf. “ricerca” soldo 1 den. 6 per ogn’uno.
PAD 480 a.1506 (Sanr.) habiando avuto cento mine di gra- D ceresa.
ni de questo loco de sancto Romulo, li quali subito se sono Cerreta/ Cerreto “terreno piantato a cerri”; top.
mandati a Vintimigia, in lo quale locho non ne era se non L CTL 20. FCL 41.
mine, facto la cerchia. CAD a cerchia “alla ricerca”. D cerrera. cerro. seré. serrea. seree. serei. serreia. serreta.
D cercha. L cerreta. cerretum.
cerchia sf. “cerchio di botte” céreu sm. “cero pasquale”
MNS.3 66 a.1633 ogni maestro barrilaro quale comprerà CAD. PAG 35.
doghe, cerchie, salici… D cera. cerristo. serio. L cereus.
D serciu. L cerchius. cerexa sf. (bot.) “ciliegia (Prunus cerasus)”
Cerchiara top. (Sav.) AG 100.26 che un mar ne tira due/ si como fa de le cerexe.
BG 126 n. s.xvii. Ritano della Cerchiara, affl. del torr. AG 133.97 ni elli a lor darean sexe/ de mille corbe de cerexe.
Letimbro. FBS 52 a.1723-60 masseria nel Bosco di FAS 142, 150,153. AGC 30.
Savona. D sêxa.
D cercea. cercia. chierchiera. Cerexasse top. (Bard.)
Cerchie top. (Albisola) BBB 27.
RPV 25 a.1590 (Sav.) uno rittano chiamato delle Cerchie. D ceresa.
D cercia. serciu. Cerexola top. (Sav.)
cercia sf. “quercia”: elem. topon. raro” MNS.3 8 a.1577 (Sav.) per portare dette balle dalla mari-
FTL 128: Riviera di Ponente: Cercia, Cercera. [ma piut- na… sino a lavatori se sarano di peso di due cantare et sia
tosto che a un non documentato cercia “quercia” sarà op- al lavatore di Cerexola soldo l. den. 6.
portuno riferirsi a cercia “cerchio di botte”]. D ceresa.
D cercéa. cerchia. cerchiara. cerchie. cercie. cærezzà vb. “agire in tribunale”
Cércie top. (Sav.) COM.1 99 son egnùo chi a pregave de cærezzà un pò pre
FTL 128. mi contra mie patron (rifà la parlata contadinesca).
D piaezar.
D cercia. Cerri elem. topon.
cérciu sm. “cerchio; archetto posto sulla culla a reg- RPV 293 a.1590 (Celle) dove si dice li Cerri. RES 50
gerne il velo” a.1590 (Stella) Coletta delli Cerri. NTS 34 a.1702 (Sav.)
FDT.P 39 (Triora). BNL 74 (Perin.) Cerri. FBS 59 a.1760 Bricco dei Cerri.
D serciu. D cerro.
cercho sm. “cerchio” Ceria top. (V.Magra)
PAB 75 per gram peisso terra no bassa/ ni fogo so cercho EOL 24.
lassa/ per alcunna lengieressa. Ceriale top. “Ceriale”
PS 53. BSR Gloss.588. E.CAVALLI, RII 3 (1937) 99-101.
D serciu. D ceriallo. ciale. serià. L ceriale.
cercullo sm. “cerchio, circolo” Ceriallo top. (Lavagna)
PAB 53 le stelle e le planete/ lor cerculli, corssi e mete… EOL 24.
PAB 79 lo cercullo de le cosse voze movando e si goarda D ceriale.
senssa movimento. PAB 88 che si como lo corso de Ceriana top. “Ceriana”
raxom… e comperao a lo intelleto… e lo cercullo a lo EOL 24. BCB 138 n.
centro… cossi e compara la mutaciom de destinaciom a la D seriana. L celiana.
providencia ferma e staber. cerìn sm. “visino, faccino”
PS 53: “semidotto”. DFC 101 quello cerìn chi pà fæto a ro torno.
D serciu. L circulus. D cera.
cérega sf. “chierica, tonsura” cerioto sm. “cero, candela”
ADL (Vent.). SA 243 a.1340 (Sav.) che ciascuna persona de dicta arte
D cegà. ceregu. theregao. sea integnuo e de congregarse in la vigilia de la vergine
Céreghi top. (Pigna) Maria de lo meize de agosto a casa de li consori o in altro
PSP 79 n.150 “forse ricorda i tre frati francescani che loco a lor assegnato con un cerrioto da poi per andar a la
emisero nel 1230 la sentenza arbitrale fra Pigna e gexia de la beata vergine Maria. MGB 840 a.1558 una
Apricale”. quantità di ceriotti.
D ceregu. D cereu. siotu. L ceriotus.
cæri 289 cerv

cærissimo agg. “chiarissimo” cernuo agg. “scelto, valente”


RAN 71 s. xvii. AG 34.40 de vim vermeio o biancho fim/ e de cernuo doi
D cèu. botim. AG 43.53 questi santi homi cernui. AG 53.75 le
Cerisola top. (Sav.) done chi ge son vegnue/ tute son cosse cernue/ e paren pu,
BG 126 n. s.xvii. Ritano della Cerisola, affl. del torr. como se dixe/ contese o grande emperarixe. AG 53.146
Letimbro. BG 127 n.; FBS 50 sg. ca.1580; a.1608 masse- che la casa paira/ longa, larga, ata e piaira/ e de belle pree
ria nel Bosco di Savona . cernue/ chi sean ben picae. AG 145.365 a le fortune e co-
D ceresa. gnosuo/ chi e marinar cernuo.
Cerisola/ Cerixola cognome FAS 153. PS 27.
VTS 80, 117 a.1530 (Sav.) Cerisola. VCC 37 a.1555 D cerne. cernito. encernuo. zernuo.
(Sav.) messer Antonio Cerixola. cæro agg. “chiaro”
D serizola. sexa. CIT 31 (luna) che per fâte ciù cæra e ciù oggiùa/ me crao
Cerixola top. (Albisola) che tutta in fin ti te sguarratti. CIT 80 non si tosto co-
RPV 295 a.1590 (Sav.) per la valle di Cerixola o sia mença a sparegà/ in cê ro primmo arbò tra scuro e cæro…
Montegrosso. GL 14.76 in sto papé virei cæro e distinto/ ro moddo per
D ceresa. entraghe ciù spedìo.
cerna sf. “cernita” D cèru. ciero.
NPS 583 a.1527 non stavano a far la cerna (non andava- cerro sm. (bot.) “cerro (Quercus cerrus)”
no per il sottile). FCL 68. FTL 128: elemento toponom. frequente nel
D cerne. cernia. L cerna. Savonese e nella Riviera di Levante
cerne/ -er/ -ere vb. “vagliare; sceglirere; discernere;
D cerra. cerrera. cerreta. cerreto. cerri. chierro. seré. ser-
valutare; eleggere”
rea.serée. seréi. serreia. serreta. seri. serro. seru. zeru.
AG 21.11 chi vor doncha esser prudente/ e bem terminar so
faito/ cerna ben lo primer traito/ per finir adornamenti. L cerrus.
37.106 ma quelli chi pon assai spender/ pon tuto or cerne e certam/ certanno agg. “certo, sicuro, stabile”
prender/ drapi sotir per star xorai… AG 41.14 che se fos- AG 54.258 ma de la sovranna gloria/ aiamo sempre in
se scarchizao/ lo cavo che l’a cernuo/ nostro camin sereiva memoria/ chi tanta festa e zogo rende/ como n’acerta le
errao. AG 49.63 ordenamenti fen so sto/ de garee e de gen- lezende/ certanna qui no po falir. PAB 90 tuto so ch’e or-
te/ cernue discretamente/ si como antigamenti sor. AG dem certam/ deverrea fallente e vam.
49.231 poi tegnando en quelo logo/ so conseio l’armiraio/ FA 338. FAS 153. AGC 50 n.
per cerne so avantaio… AG 53.315 ma nixun e si inmatio/ D certo. certannamente
chi ben no cerne esto partio. AG 73.9 cernando ben me certannamente/ certannamenti avv. “certamente,
conseio/ con sotir e bon cerneio. AG 122.14 de tar e tanto con certezza”
amo li abraxe/ che de lor se cerna alquanti/ chi apage li xar- AG. 62.11 ma quela soza marvaxe/ pegaza de tar brutura/
ranti. AG 134.295 ma mi e ti devemo far/ como lo savio certannamenti precura/ che lo demonio la baxe. AG 79.1
morinar/ chi sa ben cern e(n) la luxe/ quanto a lo so morin vegando certannamente/ retornar tuto in niente.
s’aduxe. PAB 51 per error de bem senssiber… chi leve- FAS 165
menti fam lassar lor proprij bem e cerner li strannij. PAD certeza sf “certezza”
387 a.1507 a dì 6 s’è cernuto in balestreri e schiupeteri con FAS 150.
qualche imbrasatore 600 delle podesterie… D certo.
FA 338. FAS 153. PS 53. certo agg. “certo”
D cerna. cerneio. cernuo. serne. zerne. AG 140.153 ma sei senpre asteneiver/ de lo maniar e de lo
cerneggià vb. “discernere, vedere” beiver/ zo e a certa ora e staxon/ ordenaminti e con raxon.
RDB 97 (B.Schenone) e re bellezze vostre ben cerneggio/ D acertar. certam. certam. certanno. certeza. serto. sertu.
che ve fan cossì rera chi tra nui. L certus.
RAN 92. certo avv. “certamente”
D cerneio. sernegià. RV 20 s.xii. certo ja ve scanerò/ provenzal malaurao.
cerneio sm. “crivello” PAL 13 “la c- veniva pronunciata come z- sorda”
AG 73.10 cernando ben me conseio/ con sotir e bon cer- cèru sm. “lume, luce”
neio. PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) sempre soave/ fa cadu
FA 338. FAS 142, 144, 151, 153. Cf. BIO 574 piem. cèru (calda luce).
sarnéi. D cæro.
D cerneggià. sarnegio. serneggiu. zerneglio.senegliu. ceru sm. (ornit.) “organetto”
L cernegium. CLU.
cernia sf. “cernita, scelta” Ceruso top. (Riv. Pon.)
BL 74 sg. a.1400 no ve posso scripver per cernia de mi- EOL 24.
giore (per scelta del meglio, in mancanza di meglio) più Cerruto cognome
ordinamenti come ve scripvo, ma voi come savio decer- VTS 100 a.1512 (Varazze).
nerete la verità. –– niente di meno, per cernia de meiho Cervara top. (Tigullio)
m’è convenuto trabutare fiorini xii. BL 81 a.1400 lo ca- CTL 20. FTL 152.
pitaneo… per cernia de suo migiore se partie de lo palaxio D cervaro. servaira. L cervaria.
e andossene a casa sua. MNS.1 111 a.1577 (Sav.) ne me- Cervaro top. (Quiliano)
demamenti doveranno o potrano fare cernie di canape FTL 152. MSQ 171 a.1532. PQV 63.
buone in alcun fassio di canepe. D cervara. servaira. L cervarium.
D cerna. (lovo) cervel agg. “(lupo) cerviero”
cernito agg. “scelto, valente” PAB 75 se li homi avesser si forte vista como lovo cervel,
DTC 662 ca.1520 spagnoli e napolitani/ tutti huomini cer- chi ve otra li monti.
niti/ tutti asperti e ben vestiti/ de armi finissime d’aciare. PS 66.
D cernuo. D cervero. lovo. servero.
cerv 290 ceve

cervelaro sm. “cervello” cetea sf. “specie di nave”


DSP 375 a.1540 et non vogliamo che (i pelatori) per la lo- JAN.1 416 “gen.” (‘balena’?) a.1334 (Venezia).
ro mercede possano prendere se non soldo uno per il cer- cætezzera agg., f. “pettegola, litigiosa”
velaro di detti porci che amasseranno, consigniando detto DFC 113 a l’ha nomme d’una cætezzera/ che con tutta
cervelaro a quelli de chi fusse li porci. Portoria a l’è in question.
D zervelao. D cètu.
(lovo) cervero agg. “(lupo) cerviero” cètezuzu agg. “pettegolo”
ASF 727 una scenna de lovo cervero. GO.
D cervel. lovo. D cètu.
cervigia sf. “birra” cettina sf. “orlo”
BDS (Sav.) “desueto” CAD. FPI 6602 “gen.”
D cervoxa. D ceta.
Cervo top. (Diano Marina) cæto sm. “litigio, briga, causa giudiziale; diceria”
CL 9. CIT 247 appartase da tribuli e da cæti. GL 5.58 con que-
cervoxa sf. “birra” sta spà mi finirò sto cæto. GL 6.55 aspettando ra fin de
IVE 31 e no beverea vin ni cervoxa. LSE 22 distribuen- questo cæto (TT la fiera lite). GL 13.50 pensando com-
do seme la cervoxa a li poveri… me uscì da questo cæto. GL 19.86 quella distintamente lì
GUA 412 sg. SON 260. REW 1830. TB 17.179 a ghe sbitta/ de questo cæto quanto a l’ha sentìo. COM.1
D cervigia. 68 questo è quelo atro cæto dro porco dro sciò Andronico.
cessà/ -ar vb. “cessare, smettere” COM.4 104 ghe n’ho avuo a bezeffe dri mezi termini e
AG 142.39 asì n’aven como a l’arangno/ che de texe se da dre furberie, per uscì da quarche cæto.
lagno/ no cesando tuta stae/ de far so taragnae. AG D caito. cètu. ciaitu. piaezar. piao. plait. pleitu. zaho. zho.
142.46 di e noite no cessemo/ d”aquistar con dirito o tor- L placitum.
to/ dinar e case. AG 142.74 li vermi gi roem le carne/ chi cettron sm. “albero di arancio o limone”
no cesan de maniarne. AG 143.186 chi no cessase mai de PRP 353 (1.60) vorreiu ben sentì sonà ra leira/ chiù ben
dir/ no ne porea a fin venir. AG 143.241 ni ge bestenti ni che no sa fa ro sivorello/ Imperià (n.p.) sottri cettroi dra
ge cesi/ che alo no te confesi. NVM (Sav.) cessà (mar.) Teira…
“sferrare” D setrùn.
PS 26. cètu sm. “pettegolezzo, briga, lite, guaio”
D sessà. G.I.ASCOLI, AGI 1(1873) 81 n. AAG 114 n. PRR 486.
cescaduno agg., pron. “ogni, ciascuno” RAN 179. PD 359. ADG 23, 105. RGS § 15. FPI 6561.
CAR 27 a.1440 soldi 11 per cescaduna livra. (err. c&ötu). DEV 15 “termine corrente tipicam. ligure”.
RGS § 501: tosc. cescaduno, cescheduno. FDG 244. PVG.
D ciascaduno. D cæto. cêtusa. ciaita. ciatella.
Ceseola top. (Quiliano) cêtuza sf. “pettegola”
PQV 63. PVG.
D consevola. L consegola. coseula. D cètu.
Cesino top. (V.Magra) cèu agg. “chiaro”
EOL 24 Cisinum.
G.A.ASCOLI, AGI 1 (1873) 275. AAG 115 *clario. PD
Cesio top. (On.)
365. C.SALVIONI, RII 41 (1909) 880.
LL 58 Cesanum, Cexenum. PTR 48 topon. fond. rom.:
Cesius gent. rom., s. ii.-i. a.C. GA 12.166: clarius comp. n. > masch. ADG. PSP 80
cesmo sm. “modo, mezzo, espediente” n.158 *clarius, forma secondaria di clarus. RGS § 14, cf.
AG 79.57 se alcun vicio te guasta/ in qualche moo gi con- a.it. chiero < fr. FDG 170. W.FORNER, ID 38 (1975) 84.
trasta/ e prendi qualche bon cesmo/ de far forza a ti me- PVG *clarius.
smo. PAB 75 De, perffeto ben e lumera/ …/ ti cognosse D cærissimo. cêvinti. chiarella. chiairo. chieretta. chiero.
enostra fim/ e principio e camìn/ e retor, termen e cessmo. ciairara. ciairu. ciaiu. cièa. clar. ihayro. piairamenti. pia-
FA 338. FAS 162. POF 14. PS 53. E.G.PARODI, MRT reza. piayritae. L clarius. clarus.
335-354: a.fr. acesmer < *censimare. G.PARIS, ROM 11 ceulla sf. “cipolla”
(1882) 445; ROM 27 (1898) 152: a.gen. cesmo < schi- FPL (PortoM.)
sma, cisma, cismum (dissimilaz.). REW 74. D sevulla.
D acesmar. sæsmo. sèximu. Ceva top. (V. Roja) monte, vallone e torrente
cesta sf. “cesta” LTI 47 n.46 “la documentazione è recente (“a Ceva”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et una cesta et unum mantello… a.1760) ma il top. coincide forse con Ceva (V.Tanaro):
FAS 142, 153. DPC 175: c- = z- sorda. pre-rom. *coeba “vacca” (Plin. 11.241 coebanum ca-
D çestìn. L cesta. seum; Colum. 6.24 (vacche) quas incolae eius regionis
cessu sm. “cesso, latrina” cevas appellant).
PVG: italianismo. D ceve. L ceva.
L necessus. Cevasco cognome
ceta sf. “balza, crespa, sottile piega cucita” PAC 14.
GO. CAD. RAN 22. MP 18.18 (Pigna). ADP (Pietra). L sevascum.
PVG. VPL. Ceve top. (Sav.)
FPI 6602 *plicta “piega” RPV 295 a.1590 verso il monte della Veircrosa ed il mon-
D accettà. cetina. te di Ceve… –– tra i confini della Veircrossa e di Ceve.
Cetta top. (Triora) D ceva. L ceva.
CL 15. PTP 31: cf. SM caeptiema (*cæpta voce paleo- cevetegar vb. “pioviggonare”
lig.). PM 18.18 (Pigna).
L ceta. D ciöve.
cêvi 291 chen

Cêvinti top. (Noli) vei le cose expoose/ che dexirava saver. AG 140.190
Cf. NL.1 255 a.1210 vassallus claraventus de nauli. nixuna cosa in ca te vegna/ che restituir te la covegna. AG
D cèu. L claraventus. 143.6 un pochetin ve ne dirò/ segondo zo k e savero. AG
cevola sf. “cipolla” 144.213 zo ke De li avea dao. AG 145.238 zo ke mostran
AG 38.9 cevole e sar pestam asai/ donde li vermi sum cor- le scriture. PAB 48 de quela cassa che tu pigerai… PAB
lai. 63 le cosse… che demandi.
FAS 153, 154. FAS 153, 159. PS 22.
D sevulla. D que.
cexia sf. “chiesa” che pron., con prep. “cui”
AG 53.124 si che in cexia ni in via/ non e alcun chi guai- AG 12.185 d’alchune macule purgar/ de che la vego es-
ri ria. AG 85.110 per zo cascaun l’aprexia/ che campion ser tachaa. PAB 55 lo perigo in che e me missi. AG
e de la cexia. AG 140.41 ma a la cexia andar voi/ encon- 143.16 e vomer fora lu pecao/ de che el era atoxigao.
tenente se tu poi. PCD 44 s.xiv. FAS 142. PS 6 esito re- chêa sf. “fiore del vino”
golare di clesia. SDS (Sav.).
D gexa. chechezà vb. “balbettare, schiamazzare”
cexu sm. “cece” CAD. RAN 179. BDS (Sav.).
FPL (PortoM.) ADP (Pietra). D chicchezza.
D seixou. chèga sf. “pubblico incanto”
Ceza top. (Pigna) RAN 16. PD 121, 135 <càrega.
SLS. 3 82 sgg. (REW 1471): *caesa “siepe”. PSP 79 D calega.
n.151: (loca) *incisa (cf. Incisa top.). HB 131 sgg. cf. chègiu sm. “pula del grano”
a.lomb. cesa “siepe”. MP 19.163 (Pigna).
L cesa. D cöggiu. L cogium.
cezà vb. (mar.) “arare (dell’ancora)” cheglia sf. “raccolta”
NVM (Sav.). MP 19.163 (Pigna).
Cesare cognome D cheglie. cügìa.
VTS 98 a.1530 (Sav.). chéglie vb. “cogliere”
D cesario. çesae. L cesaria. MP 19.163 (Pigna).
cezario agg. “cesàreo, imperiale” D cögge.
AA 113 la signoria de Genova era confiderata con la ce- cheinettonna sf. “grossa, vistosa collana”
zaria magesta. RDB 61 inanti… / mancà voggiemo noi dre cheinetton-
D cesare. ne/… cha mancà de portà questi pendin.
cezena sf. (ornit.) “cesena” PD 151.
CLU. D chateneta.
che/ ke cong. “che” cheir vb. “cadere”
AG.1.6 e comandao gi fo…/ che lo zese a dir. AG 139.46 IVE 66 e ti Zoane no cheisti, pero che tu eri… tanto
de fin ke vita lo sosten. AG 140.57 segondo che De t’a confortao per lo amor de Criste… e per so no poivi cheir.
dao/pensa mantener to stao. AG 145.169 stagando,in lo PS 30.
mondo meschin/ de chin che ven la soa fin. PAB 41 che D cair.
ello daxea men che ello no devea dar. PAB 46 si creao che cheirelet sm. (bot.) “Lavandula stoechas”
elli abiam avuo inseme quarche breiga. PAB 42 dapoa FPL (Nizza).
che… fomo cassai defora de lo pareizo. PAB 46 poa che Cheiroso cognome
la mea ventura e tanto forte… RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) VTS 83 a.1530 (Sav.).
e pà cho (= ch’o) spire amò. cheiru sm. “cuoio”
PS 40. MP 19.163 (Pigna).
D ca. chi. cho. ke. que. L co. D coiro.
che/ ke cong. “che” cheixe vv. “cuocere”
AG 18.5 che se tu te descognoscessi/… meio sereiva… MP 19.163 (Pigna).
AG 144.72 ke quasi ogn omo pocho cura/ de intender la D cöxe.
santa scritura. (â) chéita loc. “all’improvviso”
AGC 47: cong. che inizia spesso il periodo con funzione FPI 1451 “gen.”
narrativa, legata a una costrruz. ellittica in cui è sottinte- D cair.
so un verbo dicendi. chelandia sf. “nave da guerra”
che cong. “perché” CIV 64 (Venezia). REW 1869. DEI 2.884. FEW 2.633
AG 25.3 chi m’a faito tree fale/ donl e far me compa- fr. s.xii. chalant
gnom?/ no: che lo m‘a faito som/ de voler citar a vale. L chelandia.
che agg. quale chelo /chello/ chelu agg., pron. “quello”
PAB 46 no fo nissum chi savesse de che metalo eram que- AGN 91.13 e pensar vol chelo meschin… (AGL: pensai
li dinai. voi che lo meschin…). AGL, AGN 95.126 lo De cheli
che/ ke pron. sogg. “che” apelan Bel (ms che li). NSB 190 s.xvii. (Vent.) chelle lì
AG 140.9 voi che sei fantin… AG 143.268 zo ke per ti de Sgrisseria. SB 770 ca.1850 (Vent.) chello.
era falio. AG 146.82 un proverbio che dixe… PAS 28 LP.24 (Vent.), BNL 73 (Perin.) chelu.
monti grandi ben che quasi som senza nomero. PAS 33 D chilo. quelo.
he som quella che lo portay nove meysi. chenna sf. “catena, collana, ghirlanda”
PS 22. RDB 47 portemmo chenne e bottoin d’oro. RDB 61 re
D chi. nostre annelle… e chenne ancora –– ma basta a noi de l’a-
che/ ke/ c’ pron. ogg. “che” morosa chenna/ dra qua ro dè d’amò sempre n’inchenna.
AG 2.8 Ieso Criste c o (voi) amavi. AG 138.261 ben m’a- GL 14.68 poi dre ciù belle scioi, chi è lì çernue/ de rœu-
chen 292 chi

se, tuberose e giasemìn/ in mœuo de chenn-e lavoræ’ e te- la soa nativitae.


sciùe. PCD 31 s. xiv. chexia.
AAG 116. PD 360. ADG. FDG 140. PVG “catena del fo- D gexa.
colare”. BDS (Sav.). chi / ki pron . sogg. ”che”
D cadena. caena. chainna. chênetta.inchennà. AG 1.25 Innocentio zenoise/ chi a far ben era tuto expo-
chèna sf. “carena” so. AG 139.41 che ki vivando ben no fa… AG 142.116
FNTG 105: êse in chèna (mar.) “essere in cantiere per ri- quelo k’è pin d’ogni bontae. AG 145.6 lo gran pelezo/ ki
parazioni” > “esser malato, in cura”. boie como un lavezo. AG 1.32 quela santa imperarixe/ chi
D carena. de lo mundo e guiarixe/ doce vergem Maria/ chi senper
chènà sf. “rete per la pesca delle aterine” seai nostra guia. AG 4.36 e li inimixi o intorno/ chi me
PML 335. ennavran noite e iorno. AG 142.83 ki e doroi desmesurai/
D cönèa. chénau. chi fin no pon aver zamai. AG 71.6 d’aotre gente…/ chi
chénau sm. (ittiol.) “cornetto” tuto di vam per citae. CBL 329 (1.25) lo mondo chi era te-
RCG 259. nebroxo. PEG 40 in lo libro… chi e appelao l’apochalis.
D chenà. cönaru. SA 239 a.1340 (Sav.) la ria consuetudine e costumi chi
chênetta sf. “catenina” sono in diverse arte. ATA 204 a.1384 (Alb.) quelo chi lo
GL 7.16 una chênetta d’oro, e un ciavacœu. farà. CIC 17 s. xv (Sav.) …… VP 189 s.xv. (Sav.)
D chenna. Iohanne… chillera ionto e dava ne la porta/ con una pie-
cheo agg. “quieto” tra. PGF 24 a.1449 in ogni coxa chi ve sia grata. LSE 22
PRT 339 (str.5) ms. stai donca chei (testo a stampa: quei) lo imperatore Fredericho, chi era alaora a Cremona. CPV
PRA 375. 48 a.1461 (Alb.) cosa chi in vostro despiaxei sea. NPG 76
D chietu. queo. quetu. a.1473 o tu chi lezi. AA 34 200 alamani… chi stavano a
chera sf. “ciera, viso” la porta de santo Ioane. RDB 4 ro confogo/ chi se bruxa
IVE 60 e ello cum alegra chera si li receveiva. a paraxo ro Denà. CIT 137 lê chi è si ricco… CAN 1845
D cêa. p.47 (Sav.) ün chi vuéiva…
cheriùn sm. “matita” FAS 153, 159. PS 22 AGC 49n. “latinismo”
BDS (Sav.): fr. crayon. D che. que. qui.
D creiòn. chi pron. ogg. “che”
chermisi sm. “sostanza colorante per la lana” PAB 47 zesene su lo monte chi l’avea comandao e mo-
LEM 100 “spesso confuso con la grana; veniva importa- strao lo nostro segnor. PAB 76 alcunna bella veritae, chi
to da Maiorca, Provenza, Barberia”. apellam corellayre. GL 6.44 Argante chi se vè tutto incia-
D cremexi. straou/ dro sangue chi buttava ra ferìa.
Chernihio soprannome chi pron. rel. asssoluto “colui che; cosa che”
TL.2 737 a.1471 Nicolas de Camulio, dicto Chernihio. AG 12.1 chi vo devotamente oyr/ l’istoria che voio dir.
(IVI, Reg. “Scernio”) PAB 64 e se possanssa assende in li boim, chi avem de
D scernìu. rairo. PAB 94 doe cosse intrambe veraxe e vere se di-
chersciùn sm. (bot.) “crescione (Nasturtium officina- scordem, chi e contra le raxoim de tuti li fillossoffi.
le)” PS 22. RGS § 486.
FPL (P.Nava) D qui.
D cresciùn. chi pron. interrogativo “chi?”
chescì vb. “cucire” IVE 12 chi te move a la morte? PAB 58 sai tu chi è lo
PVG. principio, da chi tute cosse son vegnue?
D cüxì.
chi pron. indefinito “chi”
cheze vb. “cuocere”
AG 35.6 amassam e no sam a chi.
RGS § 111 (Lerici, La Spezia).
chi pron. “di cui, del quale (lat. cuius)”
D cöxe.
PAB 61 in chi servixo tu te abandonerexi a morir?
chezeta sf. “calza”
BDB 269 (Bonif.) –z- sorda. chi pron., con prep. “cui”
D câsetta. AG 141.56 lo corpo e l’anima che De te de/ rendila a De
chesia sf. “chiesa” de chi el e. AG.145.2 sengnor merchanti e marinar/ a chi
IVE 30 e queste cosse non sum aproae da mi, salvo quan- conven usar per mar. IVE 35 e non c’e atro santo de chy
do se dixe che elle seam proae per la chesia. FAS 142. la chexa faza festa de la soa nativitae. PAS 29 gay a quel-
D gexa. lo per chi lo figlo de l’omo sera trayo. PAS 36 noy semo
chesto/ chestu agg., pron. “questo” gente a chi Dee a dayto la leze per Moysen. PAB 53 tu e
PAT 22 a.1320 chesto digamo inperzo che noi savemo… quello chi e stao norio de nostro laite… a chi noi avemo
NSB 192 s.xvii. (Vent.) che se chesto farà… dao tai arme… –– ella era mea noriza Proffeta, in la
PS 9, 99. LP 24 (Castelv.) chestu. maxon de chi e repairava in mea inffancia. PAB 58 sai tu
D esto. questo. chi è lo principio, da chi tute cosse son vegnue? PAB 72
chetta sf. “anitra” li homi… in chi ello misse le annime dentro. PAB 80
CLU. quello dee, de chi reame noi parllemo.
Cheto cognome PS 22. 23
VTS 117 a.1530 (Sav.). chi cong. “che”
chever vb. “impegnare” PAB 43 um fantim, chi parea chi pianzesse. PAB 84 ma
RV 53 s.xii. si per m’amor ve chevei/ oguano morrei de per um dee fo amonio / lo ducha, chi a quello invio/ no be-
frei. vesse de poxom. CP 126 a.1356 comandando a li nostri
PAL 12: in un ms. si ha plevei (cf. prov. plevir). de Peyra chi fazam como voi comandai.
chexa/ chexia sf. “chiesa” PS 23.
IVE 35 e non c’è atro santo de chy la chexa faza festa de D che.
chi 293 chia

chi/ ki avv. “qui” Chianello cognome


AG.12 151 partandote de chi. AG 35.8 un pochetim den VTS 96 a.1530 (Sav.)
rier chi. AG 123.14 e tal pendente ogn omo sta/ senza chi D cianellu.
aver ni stallo ni ca. AG 136.143 no van in cel li santi/ sen- Chianetti top. (Sav.)
za aver chi travaiao. AG 142.83 ki e doroi desmesurai. NTS 18 s.xvii-xviii. od. Cianeti.
AG 146.16 ho chi notao li nomi lor. GP 281 voi trei, dis- D cianeti.
se lo Segnor, si romanei chi, e vegiai e orai. IVE 12 chi, chiantà vb. “piantare”
si e scee (sete) in monte guixe noi se la possemo levà; ma RDB 18 scoggi… chi moè se movan donde son chianté.
lì tu no porai avei una stiça d’aiga. IVE 53 seando cum- D ciantà.
gregay questi tuti chi inseme. TL.1 140 a.1454 esta mati- chianze vb. “piangere”
na (la nave) e intrata chi. FSU 50 a.1456 (Sav.) fin a chi. RDB 16 ni chianzando ro posso intenerì.
FA 338. FAS 153, 165.PS 39. PD 158, 356. ADL (Vent.) D pianzer.
eccu hic. chianzorin sm. “piagnisteo”
D chie. CIT 15 mæ cœu , ben veggo che ro stave a fà/ ra tintanol-
Chiabrera cognome la aprœuo, ro chianzorìn/ l’è tutto tempo perso.
VTS 100 a.1530 (Sav.)
D cianzorin.
D ciabrea. L zabrera. (de) zabreriis.
chiapa sf. “lastra di roccia, di ardesia”
Chiabrera top. (Legino, Sav.)
NTS 28 la Chiabrera. AA 164 tanta furia di vento che scropiva le caze coperte
Chiaffoni top. de chiape… lo nostro fomerolo casco tuto sopra lo teto…
PCT 108 sg., 113: germ. ne manco rompite una sola chiapa. RPV 296 a.1590
chiaga sf. “piaga” (Albisola) lì è una chiapa o sia rocha spartita
RDB 13 ni fuò mostrà ra chiaga me lassè. Cf. MD 10: DANTE, Inf. 24.33 montar di chiappa in chiap-
D ciaga. pa.
chiaggio sm. “terreno che dopo il taglio degli alberi D chiappara. chiapparino. ciappa. L chiapa. clapa.
conserva solo cespugli e arbusti” chiappa sf. “mercato del pesce”
GR.2D 81 (Cairo). GR 38 a.1784 (Nizza) la vendita del pesce si farà avanti e
D ciazu. sotto i portici del pubblico terrazzo, nel luogo che dicesi
chiainto sm. pianto” la chiappa. MNS.1 147 a.1598 (Sav.) vendere pesci in
PRP 338 (str.1) ra stizza, ra pranetta e ro gran chiainto. chiappa.
D pianto. D ciappa.
chiairo agg; “chiaro” chiapa sf. “natica”
PRP 356 (2.82) savei zo ch’una vouta dixe chiairo/ messé RDB 47 e capette sì curte ogn’un se fa/ che ben re chiap-
Pouro Foglietta huomo si rairo. pe no se pon crovì. RDB 118 (L.Questa) a re chiape dre
PRA 371: od. ciaju (Taggia). neghe se fa mà/ chi cavarcando va tente giorné.
D cèu. D scciapa. L clapa.
chiamà/ -ar vb. “chiamare” Chiappa top. (Cairo)
PCD 38 s.xiv. chiamò ptc. “chiamato”. DSP 62 a.1487 FCL 38.
segnoi, la caxum per che sei chiamae qui e questa. RDB Chiappara top.
10 voi che Venere sei per questa via/ Praceda da ciascun CTL 21.
chiamà ve feé. RDB 43 a mi me basta che per versi tè/ ro D chiapa. ciappà.
poeta zeneixe son chiamaou. Chiapparino cognome
RAN.55 sg. PD 123. VTS 81 a.1530 (Sav.). NTS 14.
D ciamà. D chiapa.
chiamarra sf. “zimarra, veste da camera” Chiapparola top. (Cairo)
ASF 717 chiamarra una de raso morello fodrata de taffe- FCL 38.
ta morello recamata de cordeti doro. L (in) claparoliis.
ALN 115 ÷ ar. sammur “zibellino”, cf. prov. samarra Chiappe top.
“lunga veste”. DEI.5 4115 sp. zamarra, chamarra. RES 50 a.1590 (Stella) le Chiappe (od. Ciappe). BGS 126
D çamarra. zamarra. L zimarra. n. s.xvii. (Sav.) Ritano delle Chiappe (affl. del torr.
chiampo sm. “perno?” Letimbro). FBS 51 sg. a.1608 (Sav.) Chiappe; a.1723-60
PSG 381 a.1512 e per ciaschauna (lata) uno chiampo de Chiappe di Altare (masserie nel Bosco di Savona). FBS
ferro per banda. 59 a.1760 Brico delle Chiappe (Sav.).
chian agg. “piano, semplice”
D ciappe.
RDB 43 sg. andavan ri çitten tutti a ra chianna. –– può
vogemo passà per homi chien. chiappella sf. “mattonella”
D cian. FAP 173 a.1670 astrico di chiappelle.
chian avv. “piano” D ciapella. L chiapella. clapella.
RDB 9 o se m’accosta chian d’aregueiton. Chiapetto top. (S.Olcese)
Chianchette top. (Sav.) FCL 16 a.1776 il Chiapetto.
NTS 35 a.1584 (Cadibona, Sav.) Chianchette. FBS 60 L clapetum.
a.1608 (Sav.) Riano delle Chianchette. Chiappi top. (Cairo)
D cianchette. FCL 38 Cascina Chiappi.
chianchie/ chiancie sf.pl. “ciance” D ciappu.
PRP 352 (1.16) dre lettere…/ chiene d’invidia e de mali- Chiapinato top. (Sav.) “antica strada che univa la
gnitae,/ Ra prima contegnìa dre chianchie assai… NSB piazza del Brandale alla piazza del Duomo”
191 s.xvii (Vent.) ra spussa de menchion/ che re soe SSA.2.12 s.xvi (annotazione a margine) sino alla prima
chiancie n’han autro savò. meta di Chiapinato.
D ciancià. zanze. D ciapinà. L clapinata.
chia 294 chia

(de) Chiapoli cognome golare e morto lo feceno bruciare ivi fu punito de soi la-
VTS 76 a.1530 (Sav.). trocini.
D ciappu. D chiazetta. ciazza. ciazetta. ciazette.
chiapuso/ chiapuzo sm. “calderaio, fabbro” chiasto sm. sm. “castrato?”
VCC 35 a.1518 (Sav.) la dicta arte de chiapusi. SGC 419 GRD 113 (Nizza) becchi capre arieti né chiasti non si
a.1522 fon destrutti li speciari/ e chiapuzi e formagieri. vendano al macello…
VCC 36 a.1532 (Sav.) larte de li calderai o sia chiapuzi. chiastra sf. “piastra (corazza)”
MNS.3 77 a.1577 (Sav.) maestri chiapuzzi, pratici e PRP 349 (str.48) gente armà con chiastra e maglia.
esperti di far chiavi e chiavature. MNS 3.94 a.1577 (Sav.) D ciastra. L piastrella.
arte de chiapuzzi, calderari, sedasari e brustiarij. chiata sf. “culatta”
D ciapüssu . FDG 122.
Chiapuso/ Chiapuzzo cognome D cuatta. chie.
VTS 85 Chiapuso; 89 Chiapuzzo a.1530 (Sav.). chiatto agg. “piatto, piano, schietto”
chiaputio sm. “calderaio, fabbro” NSB 189 s.xvii. (Gen.) sentirei, ve prometto, un bel-
BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al- l’humò/ che non sa dà a chi l’ode guèri incenso/ ma o ghe
cuno qual olsi ne presumi di far chiave ne contrachiave a re dixe chiatte in doppio senso.
persona alcuna salvo… D ciatto. ciattu.
D ciapüssu. chiava sf. “chiave, elemento della galea”
chiarabella sf. “lucciola” VIA 88 a.1476 (Sav.) chiava una da arboro pontelata con
RDB 12 re stelle/ …/ men luxireivan cha re chiarabelle. li tachalli sotto.
D ceabella. D ciave.
chiaraviglio sm. “regalìa dovuta dagli sposi in secon- chiavadura sf. “serratura”
de nozze” ASF 753 le artalarie et munitione del castello… sei ferra-
GR 37 a.1673 (Nizza) gli abbati dei balli haveranno l’e- te grosse a le hercher con le sue chiave cadenase et chia-
sazione dei chiaravigli entrate e uscite di spose. vadure.
D ciaravügliu. D ciavöia.
chiaravigliero sm. “esattore della gabella dovuta da- chiavaggione sf. “chioderia”
gli sposi in seconde nozze” MNS.3 62 a.1721 (Sav.) ferro in fasci slegato, chiavag-
GR 37 (Briga). gione grossa e piccola, groppi, uggetti, gangheri, beccude.
D ciaravügliu. chiaravigli. ciaraviglieri. ciavarino. D ihavaxone. chiavazone.
chiaravuglio sm. “strepito fatto agli sposi in seconde chiavar vb. “inchiodare”
nozze CR 123 como o me veirei… crucificao e chiavao in la
GR 37 (Vent.) strepitus rumoresque tumultuosos per vicos croxe. PSG 383 a.1512 la chiavasone… dicto fassiame
et olateas vel etiam ante domum habitationis iterum nup- chiavato cum doi perni a legno… le tavole de coperta
te vel eius sponsi, quod hic vulgo chiaravuglio dicitur. chiavate de aguti de doze a libra.
GA 16.12. Cf. PRA 385. Cf. SAP 395 a.lomb. chiavar m.s.
D ciaravügliu. D iavar.
Chiaravuglio n.p. o soprannome chiavasone sf. “insieme della inchiodatura della ga-
PRP 347 (str.40) Chiaravuglio ello e si, così gagliardo… lea”
chiarbotto sm. “chiacchierone, persona incapace” PSG 383 a.1512 la chiavasone. perni da chosrata de un-
RDB 31 ra qua nave comunna/ de bon patron bezogna e cie vi. ciaschaduno perno… dicto fassiame chiavato cum
bon pilotto/ da navegà per ogni vento dotto/ perch’un lo- doi perni a legno… le tavole de coperta chiavate de aguti
sco e chiarbotto/ ra fa per mà governo a fondo andà.
de doze a libra.
D ciarbottu. ciarbutà.
D jhavaxone.
Chiarella cognome
chiavazone sf. “chioderia”
VTS 112 a.1530 (Sav.). DEI 2.893 chiarella “salvia dei
AA 222 fole da folare pani e berete e da fare chiavazone.
prati”
D cèu. D chiavaggione.
chiarlatà vb. ciarlare, chiacchierare” chiavatura sf. “serratura”
RDA 65 a ro barcon stan sempre a chiarlatà. AA 147 una casetina de orofano con chiavatura de argen-
D ciarlatuna. ciarlottà. to. MNS.3 77 a.1577 (Sav.) a maestri ferrari come a mae-
Chiarlo cognome stri chiapuzzi pratici e esperti di far chiavi e chiavature.
VTS 94 a.1530 (Sav.). D ciavöia.
chiartosino agg. “certosino” chiave sf. “chiave”
AA 215 lo monestero de frati chiartosini domandato BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al-
Santa Maria de Loreto. cuno qual si olsi ne presuma di far chiave ne contrachia-
chiazza sf. “piazza” ve a persona alcuna, salvo… ASF 753 sg. sei ferrate gros-
CIT 151 chi me vè su ra chiazza comparì… se a le hercher con le sue chiave cadenase et chiavadura.
D chiazetta. BOS 98 a.1655 (G.Rossi) chi accomoda ra chiave a ra
Chiazaira top. (Bard.) cassietta.
BBB 28 a.1636 (Bard.) Crosa, Chiazaira, Valle de D ciave. contrachiave.
Tibado. chiavello sm. “furuncolo”
L plagia. GBV a.1514 s.v. ulcus: el chiavello o piaga nascente.
chiazetta sf. “piazzetta” D ciavellu.
RDB 87 (B.Cigala) su ra chiazetta de messé Lionardo. Chiavica top. “contrada di Genova”
D chiazza. chiaseta. ciazza. BVP 21. MPG 174 “ora via Giustiniani”. I.CALABRESI,
Chiaseta top. (Sav.) LN 28 (1967) 106.
AA 51 lo feceno condure a la chiaseta ivi lo feceno stran- D ciàvega. cièga. L clavica.
chia 295 chie

chiavonero sm. “fabbro, fabbricante di serrature” chien agg. “pieno”


MNS.3 77 a.1577 (Sav.) nella presente città non vi è arte PRP 340 (str.7) dre garee/… / ciene fia a l’orlo de perso-
particolare de chiavoneri… ma sempre è stato costumato ne ree. PRP 360 (5.29) ro fì (figlio) de Zan Besin chien
e permesso… a maestri ferrari come a maestri chiapuzzi, de schiatelli (furuncoli).
esperti di far chiavi e chiavature, di poterle fare. PRA 373.
L clavonerius. D pin.
chiaxéi vb. “piacere” chiento sm. “pianto”
RDB 44 po che da bravo veste ogni çittén/ ne chiu vestì RDB 16 pe ro mà dro mè chiento tutta via/ e pe ro vento
pacifico ne chiaxe. BOS 31 s.xvi (B.Castelletto) se ve sei dri sospiri mè. CIT 157 tra chienti e canti a l’aere oura
lamentaou/ con dì che ri me versi no ve chiaxo/ e che a ca despersi.
me ghe vegnirei a bel axo… RAN 60.
PD 339. D cento. pianto.
D ciaxéi. chiera sf. “ciera, viso”
chibegnu agg. “scuro, caliginoso (detto del tempo, o NPS 585 a.1527 facendo luno a laltro bona chiera. RDB
di via stretta, buia)” 11 no perché d’un Narciso aggie ra chiera. RDB 88
FPI 2401 (Pigna). (B.Cigala) han chiera da zaninne/ si paeren chieustri e
D chibu. cübu. bergore acartè. RDB 153 (V.Dartona) rosso rosso intra
chiera come un mon.
chibegnu sm. “vicoletto”
D cea.
MP 19.163 (Pigna).
Chierchiera top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.)
chibla sf. “bugliolo, nelle carceri” NTS 34 s. xvi. od. Cercéa.
BDS (Sav.). D cercéa. cerchiara.
chibu agg. “scuro, cupo (del tempo)” chiere sf. “ciera, viso”
MP 14.29 n.; 19.163. FPI 2401. MAF s. xv. (Lunig.)
D cübu. chibegnu. D cea.
chibu sm. “strada coperta, via stretta e buia” chiereria sf. “clero”
PSP 91 n.242 (Pigna). REW/FPI 2401. AA 51 che se avese a fare una prosesione con tuta la chie-
D cübu. chibegnu. reria.
chìcchera sf. “tazzina” D chierexia.
VPL (Pietra). Chieretta/ Chieretinna n.p., f. “Claretta”
chicherisu sm. “cucuzzolo” RDB 63 ma ro nome Chieretta/ a voi sta ben poe che ro
MP 19.164 (Pigna). *coccoluzzo. mesmo sò/ vençei non che ra lunna de sprendò. che ciù
D cocaluza. dro sò ben ciero Chieretinna/ ro vostro ciero m’abbarluga
Chicchezza top. “villa di Quiliano” e strinna.
MSQ 171 a.1532 (Sav.). D cèu. chiero.
D chechezà. L cucueza. chierexia sf. “clero”
chichinger sm. (bot.) “alchechengi, vescicaria PAD 334 a.1506 li era tutta la chierexia con cittadini de
(Physalis alkekengi)” populo assai.
CAD. FPL. MLC 254 (Chiav.) chichingeri. D ierexia. chiereria. chieria.
chichirichì sm. (bot.) “Fumaria capreolata” chieria sf. “clero”
FPL (Mele). AA 54 iunti ala calata tuti carono in terra ivi trovono tuta
chicu sm. (ornit.) “cuculo” la chieria parata e se fece la prosesione per tuta la cita.
MP 19.164 (Pigna). D chierexia.
D cüccu. chiero agg. “chiaro”
Chicu top. (Pigna) RDC 187 (T.Conchetta) che storbio chiù no pisserei, ma
PSP 79 n.152. chiero.
D cèu. chieretta.
D cucco.
chiero sm. “chierico”
chie avv. “qui”
PCD 49 s. xiv. “influsso piemontese”
TL.1 339 a.1455 vegando essere vegnuo chie a tempo che D cégu. ceregu.
non posso… fa quello ben. RDB 21 a ra patria dexiro de Chierro cognome
tornà/ donde son sempre moè, se ben son chie. RDB 35 VTS 112 n. a.1537 (Sav.)
guardasera noi donca demo chie/ no con tudeschi, ma con D cerro. L iherrus.
dre garie. NPD 67 ca.1750 pà ch’o me digghe/ stattene chiertu agg. “corto”
chie. MP 19.164 (Pigna).
D qui. D cürtu.
chìe sm. “culo, sedere” (della) Chiesa cognome
MP 19.163; 21.6 (Pigna): reghignar u chìe “sculettare”. VTS 117 a.1530 (Sav.)
D chiata. cü . D gexa.
chiegà/ chieigà sf. “piegare” chiesia sf. “chiesa”
RDB 78 che De sempre ne zoa, e vorenté/ se chiega a ro FTM 96 a.1456 (Sav.) et imperso che quando tu vai a la
pregà de noi meschìn. RDC 178 (T.Conchetta) chieigo chiesia pensa infra ti medesmo se tu sei in pecato morta-
“io piego” le. CSC 62 a.1564 (Alb.) comandiamo a tutti nostri cu-
PD 111. rati che ne le loro chiesie non admetano prima che detti
D cegà. ceigà. pretti forestieri non ne siano stati presentati in anti a noi.
Chiegara top. (Pigna) –– nel giorno della dominica et altre feste comandate da
PSP 79 n.153 (Pigna). “cicada” la santa chiesia.
D cegara. D gexa.
chie 296 chin

chietu agg. quieto” (San) Chigu top. “San Quirico (Gen.)”


MP 19.164 (Pigna). PD 356.
D cheo. quetu. L quiricus.
chieustri sm. pl. Chijri top. (Stella)
RDB 88 (B.Cigala) han chiera de zaninne/ si poeren RPV 296 a.1590 (Var.) persino al Poggio Chijri e da
chieustri e bergore acartè. Monte Chijri….
D ciaüstru. giostro. chiìxe vb. “cucire”
chiexia sf. “chiesa” MP 19.164 (Pigna).
FTM 96 a.1456 (Sav.) quando tu voli andare a la chiexia. D cüxì.
DSP 201 a.1526 le offerte… si debiano fare in una o due Chilbo cognome
capsiete, quale se debiano metere… in dui loci de la PIA 73 n.41 “arabo, se non germ.”
chiexia. chilo pron. “quello”
D gexa. AGN 81.30 che quando ven lo di de pasca/ chili an ben
chìfaru/ chìferu sm. “panino; tipo di pasta alimen- pinna la stacha (ms.: chi li).
tare” D chelo.
RCG Diz., PVG chìfaru. BDS (Sav.) chìferu. chilonna sf. “colonna”
(a) chiffo/ chiffu loc. avv. “precisamente, a puntino, PA 149 “plebeo”
né più né meno” D colona.
GL 1.60 o l’aveiva chinz’ani giusto a chiffo. (TT né pur chin agg. “pieno”
tre lustri avea compiuti). PVC 48 s. xix. muntu a chiffu RDB 14 ni boschi e proei d’herbetta e de scioi chin…
in diligensa. RDB 28 perché de niggi ingordi otra mezura/ ogni parte
PIA 55 n.105; ALN 69 < turco keijf “benessere”. dra terra me pà chinna. RDB 43 si che chin de grevò tor-
GO: chiffu a chiffu “termine dei muratori nell’uso del fi- no a cà me.
lo a piombo”. CAD. RAN 44. BDS (Sav.). PD 339: leggi cìn.
chiggia sf. (mar.) “chiglia” D pin.
JAN 2.358 it. achiglia a.1607. RAN 179. china sf. “cinquina”
chigià sm. “cucchiaio” G.ACCAME, Il gioco della tombola / U zögu da china,
PVG. Pietra Lig. 1978. DVO (On.). REW 6960. DEI.2 902 s.v.
D cügià. china sf. “culla”
chigliàr sm. “cucchiaio” NPD 65 ca.1750 o l’ha pe chinna/ un pò de fen.
MP 19.164 (Pigna). GO. PDD 120. PVG.
D cügià. D chigna. cüna.
chigna sf. “culla” chinà vb. “cullare”
MP 19.164 (Pigna). PD 120.
D china. chignar. D china. chignar.
chignar vb. “cullare” chinà/ -ar v. “scendere, calare”
MP 14.46 (Pigna). MC 687 ello se humilia e china la coa e passa la soa ale-
D chigna. chinà. greza. CIT 4 in mill’anni che chino comme scciavo/ ro
chignàu sm. “cognato” collo a tanti amareghi e doroî.
G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 59; PFM 127 (Bonif.) PD PD 338. PVG.
149. D acinarse. chinno. chinöia. cinase. clinao. deschina. de-
D chignòu. cügnòu. schinà. inchinnar.
chignòu sm. “cognato” chinà sf. “discesa”
PS 3. PFM 127 (Pigna). VPL.
D chignàu. cügnòu. chincaggia sf. “chincaglieria”
Chignu top. (Pigna) RAN 130. LFL 3.17.
PSP 79 n.154. D chincaglia.
D chiignu. cuneo. chincaglia sf. “fettuccia, legaccio per sostenere le
chigœugno sm. “dolciume” calze”
GL 4.70 ma che mala sciorte è questa/ chi accompagna ra FDT.P 39 (Triora) [va con picaggia piuttosto che con
mæ vitta che fin-a/ chi pe ri âtri è pasta de chigœugno/ o chincaggia].
l’è venin, quando mi n’ho bezœugno? D chincaggia. picaggia.
D chigömau. chinché sm. “lume a petrolio”
chigömau sm. (bot.) “cetriolo (Cucumis sativus)” TVD (Dolc.).
RAN 19. FPL. ADG. FDG 272. PD 117, 149 chigöma- Cf. DEI.2 903: “lampe à la quinquet (a.1789), dal n. del-
ru “non chiaro”. l’inventore, il farmacista Quinquet.
Cf. DEI. 2 997 it. cocomero < relitto mediterraneo. Chine cognome
D chigœugno. cocombre sauvage. cougoumbre. cucüme- VTS 86 a.1530 (Sav.).
ru. cugömaru. cugömau. ghigömu. L cucumerem. cucu- chinea sf. “specie di cavallo”
merus. ASF 752 doe chinee. RDB 47 chinee tanto care no ac-
chigömau marìn sm. (bot.) “Ecballion elaterium” catamo/ ni con famigij e paggi cavarcamo…
FPL. chinello cognome
D cocombre salvage. VTS 74 n. a.1530 (Sav.).
chìgura sf. “rosa canina” chineta sf. “cunetta, canale di scolo delle stalle”
FPL (PortoM.) “Lycium Europaeum”. FDT 9.47 (Triora). PVG.
chiìgnu sm. “cuneo, bietta” L cunia.
MP 19.164 (Pigna). chinetta sf. “paniere per il pesce”
D chignu. conio. VPL (Var.).
chin 297 chis

chinno agg. “chino” PD 339: “leggi ciöggia”. CAV 66.


LSE 15 ella se inzenogiava, o chinna a bochua. D piova.
D cinà. chiolonna sf. “ragazza sempliciotta”
chinöia sf. “propaggine” RDA 68 a quelli tempi antighi si laudé/ chiolonne de
PVG. vint’agni eran re foente…
D chinà. D ciula.
chinolla sf. “colonna” chioma sf. “piuma”
PD 149 “peggio che plebeo, dovuto certo a qualche in- RDB 68 quando in quarche luogo/ chioma d’una gallina
crocio” era trovaou…
D chilonna. D ciüma.
chinottu sm. (bot.) “chinotto (Citrus vulgaris”) chiombà vb. “piombare, cadere, tuffare”
FPL. MLC 230 “Citrus sinensis Risso”. RDB 24 a cubozzon ri fava zu chiombà.
chinze num. “quindici” PD 339.
FAS 153, 159. PD 116,356, 358. RGS § 973. D ciumbà.
D chinzena. quindeci. quindexe. quindise. quinze. quin- chionetto sm. “piccola pialla”
tadecima. ASF 756 uno par de chioneti.
chinzena sf. “paga quindicinale” D ciunetta. ciunettu.
BDS (Sav.). chiorlà vb. “succhiare, sorbire”
D chinze. RDB 29 se veiremo da lô prima perà/ de pœscia i osse e
chinta sf. “fretta, premura” porpe devorà/ e ro sangue chiorlà. RDB 64 za a ri çitten
LP 24 (Bussana). pareiva ben disnà/ d’un ovo senza ciù dre polle sue…/ e
D cointa. ro rosso bastava a ro chiorlà/ che lasciavan ro gianco a ri
chinta sf. “orto” figiò.
ADP (Pietra). PRA 385 emil. chourlà, churlà “sorbire d’un fiato”.
chintagna sf. “stretto spazio fra due case, lasciato per D chiorlòn. ciürlu.
lo scolo dell’acqua; canale di scarico” chiorlòn sm. “ubriacone”
MP 19.164 (Pigna). MDB (Bord.). BOG 232: PRP 342 (str.19) e nexun vaghe là com’un chiorlon.
A.G.BARRILI: “vivissimo per trexenda”. PRA 385 moden. chourloun “fanciullo che beve volentie-
D chintana. quintanna. ri”.
chintagna sf. “intercapedine; spazio vuoto fra il letto D chiorlà.
e il muro”. Chiosa top. (Bard.)
DVO (On.). FDT 9.47 (Triora). DVA (VArr.). BBB 41.
Chintagna top. (Loano) D ciüza.
TCL. chioso sm. “recinto, podere cintato”
chintana sf. “canale di scarico” FTL 158 “elem. topon. frequente e vitale fino al secolo
GL 13.58 l’attoscegô ri sciummi e re fontan-e/ e l’ægua scorso, oggi scomparso”
paræ’ bratta de chintan-e. MOB 148 a.1691 (Sav.) piglia- FCL 58.
re tutta la longheza e largheza che può dare la chintana. D ciosu.
CAN 1848 p.83 (Sav.) che e ciü belle passeggiate/ sac- chiostra sf. “recinto”
cian sempre de chintanna? PAD 414 a.1507 uno giovane nominato Antonio Maria de
PD 356. REW 6966. PVG. BDS (Sav.). Turio, lo quale teneva la chiostra da giocare alla balla.
D chintagna. quintanna. L cintana. D giostro.
Chio top. “isola di Chio” chiove/ chiœve vb. “piovere”
TL.1.123 a.1454 ipse nave erano ritornate a Chio. RDB 67 quando chiove forte. NSB 190
L Syum. s.xvii.(G.G.Lanteri, Vent.) scrivei de chelle lì de
chiodaglia sf. “siepe” Sgrisseria/ per contare a ri amixi cando chiœve.
GR 37 a.1618 (Garlenda) si aliqua persona inventa fuerit D ciöve.
frangens alienas sepes, vulgo chiodaglie, incurrat in pe- chirexi sm.pl. “chierici”
nam. PCD 44 s. xiv.
D chioder. ciudaia. L claudere. D cleirixi. iherego.
chiodaria sf. “chioderia, ferramentea. chìrie sm. “pastrano”
ASF 754 cinque bale de chiodarie. CAD.
D ciodu. L cloderia. chiriergu sm. “chirurgo”
chioder/ -e vb. “chiudere MP 14.42; 19.164 (Pigna). D cirugico.
MCG 329 chioder. DSP 242 a.1544 chiodere et serrare Chirletti top. (Alassio)
detti pertuxii. TAL 55 n.198. a.1539 li Curleti.
D ciode. D curlo.
chioenda sf. “chiudenda” chisserùn sm. “bastone infuocato da una parte; per-
MCG 330. sona importuna”
D ciuenda. DVA (VArr.).
chioggi vb. “cogliere” chi se sæ pron. “chicchessia”
BDB 268 (Bonif.). COM.5 50 çinquanta miria lire de dœtta… son bonne a fà
D cögge. passà a raozia a chi se sæ.
chioggia sf. “pioggia” chissö’ sm. “sorta di pasta dolce”
CIC 28 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) ni resteré per chioggia, TVD (Dolc.).
vento o sò. RDB 61 portà derre ra coa ancon voggiemo/ chistiùn df. “questione, lite”
…/ ni per chioggia manchemo de portara/ che per re strè MP 19.164 (Pigna).
no usemo imbratara. D questiun.
chis 298 ciac

chiston sm. “frate questuante” chiusma sf. “ciurma”


GL 2.89 comme fa ro chiston chi ciamma pan. DSP 59 a.1487 che li dicti patroni non possano dare li-
POF 23. PD 356. centia a le chiusme… AAD 262 una cassia piena di ve-
D quiston. stiti per la chiusma della capitana.
chità vb. “liberare, dare quitanza; rifl. sdebitarsi” D chiurma. L chiusma. ihusma.
CAD. RAN 92, 130: fr. quitter. ADP (Pietra) “cedere, chiuto agg. “zitto”
ammettere di avere torto”. BDS (Sav.). LFL 2.21. VPL PRP 339 (str.5) tegnì donca serrao tutti ro morro/ e stai
“desistere”. ben chiuti senza mai renzà.
D chittu. quietare. PRA 385: cf. piem. ciütu! “zitto!” forse incrocio di zitto +
chitarra sf. cetra, chitarra” muto, ma cf. fr. chut. m.s. REW 8205.
CIT 235 chi me dà chitarra o lira? D sittu.
RAN 16. LVO 34. chixuéia sf. “sarta”
D chitarrìn. cittara. çittara. L chitarra. PD 129 (Zoagli).
chitarrìn sm. “chitarrina” D cüxöia.
DFC “Ro chitarrìn o sæ Strofoggi dra Musa”. NPD 64 cià avv. “qua”
a.1750 (Sav.) portève un’arpa – un chitarrìn/ un organetto TL.1 580 a.1456 (le nave) ello non crede che possan es-
– un amandoìn. sere partie piu presto come da doi di de feura in cia, pe-
D chitarra. roche per avanti non è parsuo tempo da partì.
chitarina sf. “cameriera di bar; prostituta” D sa.
SDS (Sav.). [prob. = chellerina]. Ciaberta top.
chitèra sf. “attrezzo per separare le olive dalle foglie” PCT 108, 113: germ.
VPL (Sanr.). ciabotu sm. “casotto rustico”
chittu agg. “libero da debiti” DVA (VArr.). BDS (Sav.) anche “bordello”
LFL 2.21 ciabra sf. “capra”
D chità. quito. L quictus. PCL 276 (Arg.).
chiù avv. “più” D crava.
PRI 30 s. xvi. (P.Murassana) tutti ri ommi pan chiù pic- ciabre sf.pl. “chiassata fatta agli sposi in seconde nozze”
cin… –– chiù che ra veggo, chiù erta me pà. RDB 11 ma BDS (Sav.).
dentro bruxo chiù cha ro Confogo. –– comme unna fog- Cf. DEP, FLP piem. ciabra “chiassata, schiamazzo”
gia secca e legno vegio/ chi chiù dro verde sempre bruxa L zabra.
megio. RDB 44 CPF 167 a.1584 questo poco me conten- ciabre sf.pl. “tenebre, rituali liturgici della Settimana
ta chiu… CPF 169 a.1589 o viverà chiù de mi. SOP 10v. santa”
a.1597 fra molte misericordie che riconoscio da Dè, che CAV. 251 “gen.”
chiù voeggio numerà, chiù murtiplican… CIT.B 3 moeu- Ciabrea top. (Legino, Sav.)
vo a pietè l’abisso chiù profondo. PRP 341 (str.14) o n’è NTS 34 in ta Ciabrea: “ricorda la villa del poeta savone-
chiù tempo de sta chi a ciancià. se G. Chiabrera”
D ciü . pu. D chiabrera. ciabrera. L zabrera.
chiumaso sm. “ventaglio” Ciabrera cognome
RDB 91 (B.Cigala) se a crove ra so chiera/ con un chiu- CIT 182 (L.Assarino) per imità ro Tasso e ro Ciabrera.
maso, o velo delicaou. D chiabrera.
RAN 58. ciabrutà vb. “farfugliare”
D ciümassu. ADL (Vent.).
chiumcha/ chiunca pron. “chiunque” D ciambrutà.
AG 43.32 che chi uncha ben s’apensa/ e raxonando vor dir ciacarà vb. “chiacchierare”
ver… MAC 170 che chiumcha de mi faza memoria in lo VPL (Sanr.).
to comspecto abia misericordia. ciaceruna sf. “chiacchierona”
FAS 159. PVG.
D chiumchena. D ciaciarà.
chiumchena agg. “qualunque” ciache agg. “ogni”
PS 23 s. xiv. chiumchena homo. ADL (Vent.): fr. châque.
D chiumcha. D ciascaum.
chiurma sf. “ciurma” ciaci sm. “scansafatiche”
SBP 18 a.1547 essendosi ricuperato più delli doi terzi del- BDS (Sav.).
la chiurma. ciàciara sf. “chiacchiera”
D chiusma. L chiurma. ihusma. RAN 98. PD 135
chiusa sf. “chiusa, sbarramento” D ciaciarà.
MPS 78 a.1550 (Stella) nissuna persona… ardisca rom- ciaciarà/ -are vb. “chiacchierare”
pere alchuna chiusa overo seraglia di alchuna terra. RAN 98. PD 135, 161: ind. pres. 3.sg./pl. ciaciàra/ -àran.
chiusa sf. frequente elem. topon. REW 4705.
CTL 20 fino dai tempi dei Longobardi: “strettoia di val- ADL (Vent.). BDS (Sav.). MVS (Sarz.) ciaciarare.
le” FTL 118 “strettoia, chiusa, terreno cintato”. D ciaceruna. ciaciara. ciaciarello. ciaciarùn. cicciorà.
D chiusavecchia. ciüza. ciaciarellu sm. (ornit.) “bigiarella (Sylvia corruca,/
Chiusànico top. (Oneglia) cinerea)”
BCB 138 n.: una “chiusa” bizantina? PTR 48 top. pre- PVG.
diale rom. < Clausus n.p. + -anicum. D ciaciarà.
Chiusavecchia top. ciaciarùn sm. “chiacchierone”
PCT 121. RAN 98. BDS (Sav.).
D chiusa. D ciaciarà.
ciac 299 ciam

ciacrìn sm. “dispiacere, accoramento” ciàiu sm. (bot.) “acero (Acer L.)”
MP 14.47; 18.16 (Pigna). FDT 9.47 (Triora). VPL (Sanr.). FPL (P.Nava).
D ciacrinårse. sagrìn. D ciagaru.
ciacrinårse vb. “addolorarsi” ciàixe top. (Camporosso, Vent.)
FDT 9.47 (Taggia) LTI 47 n.47 < *plagea. ADL (Vent.) < platea.
D ciacrìn. sagrinàse. D ciaise. ciazza.
ciacutà vb. “parlare a vanvera; altercare” cialàn sm. “persona semplice e gioviale”
BDS (Sav.). CAD. RAN 98 “dicesi per vezzo a un bel fanciullo o a un pic-
D ciambrutà. colo animale”. BDS (Sav.) “simpaticone”. F. E. MORANDO,
ciadelu sm. “disordine, confusione” in: Raccoglitore ligure 1.3 (10 luglio 1932) < fr. chaland “chiat-
BDS (Sav.). ta per merci, cliente, amico”. PVG < ispano-americano (degli
Ciaferré top. (Cairo) emigrati) chalà “persona conservadora y de buen humor”.
FCL 43. ciallastra sf. “larga macchia”
D (cà di) ferré. L caferrarena. SDS (Sav.).
ciaffærro agg. “arrogante” Ciale top. (Gen.)
GL 5.56 ma ch’o no faççe tanto ro ciaffærro. FTL 160.
ciaffüru sm. “cianfrusaglia” D ceriale.
SDS (Sav.). cialula sf. “cavallina, gioco infantile”
ciaga sf. “piaga” TVD (Dolc.).
PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ra ciaga no me dœu. cialumma/ cialümma sf. “gozzoviglia, ribotta”
NPD 61 a.1749 (Sav.) pin de ciaghe ancon doverte e fre- COM.2 125 unna seira fessimo un pò de cialumma int’ra
sche. GL 20.25 spesso con l’arco a scoccia, e non fa cia- buttega de Matté ro cœugo.
ga/ e mentre a tira freççe, amô l’inciaga. CAD. FPI 1801 cialümma.
PD 339. ADG. PVG. BDS (Sav.). LP 21. D cialümà. cialüme.
D chiaga. inciagà. cialümà vb. “abboracciare”
ciàgaru sm. (bot.) “acero (Acer L.)” ADL (Vent.).
DVA (VArr.). D cialümma.
D ciaira. ciaiu. pianu. cialüme sm. “garbuglio”
ciaggia sf. “piaggia, terreno incolto in località sco- ADL (Vent.).
scese” D cialümma.
FST 45, 97; FDT 10.28 (Triora). cialüppa sf. “scialuppa”
D ciazza. MIT 1850 p.90 (Sav.) che se no, ve n’andè in puppa/ currì
Ciagiasse top. (Loano) ciü’ che üna cialüppa.
TCL. ciamà vb. “chiamare; chiedere”
D ciazza. RDB 46 e capette sì curte ognùn se fa/ che ben re chiap-
ciagne vb. “piangere” pe no ne pon crovì/ però semo ciamè tutti capette. GL
RGS § 15. ADL (Vent.). LP 23,25 prov. planher. 2.89 comme fa ro quiston chi ciamma pan. SB 770
D pianzer. ca.1850 (Vent.) ciamè “chiamò”.
ciàia sf. “cornacchia” AAG 123. PD 121 ciamè ( < ciamai) “voi chiamate, chia-
PCL 276 (Arg.) mati”; 123 ciamòu “chiamato“; 136 s. xvi-xviii. ciàmame
ciàilu sm. “furuncolo” “chiamami”; 144 ciamessan “chiamassero” ADG. DEV
PVG. 13. PVG.
D ciavellu. Cf. CVM mil. ciamà m.s.
ciàira sf. (bot.) “acero (Acer L., prob. Acer pseudo- D apiamar. chiamà. ciamu. giamato. iamar. piamar. recia-
platanus L.) mu. reiamarse. L clamare. cramare.
MLC 228 (Bard). ciambella sf. “lucciola”
D ciagaru. ADP (Pietra) cianbella.
Ciairara top. (Pigna) D ceabella.
PSP 80 n.158: *clararia “bosco con radure per il pasco- ciamberlàn sm. “babbeo”
lo” BDS (Sav.).
D cèu. L cambellarius.
ciàiru agg. “chiaro” ciamberlera sf. “asta di sostegno del fondo, nel car-
PD 132, 152: ciaeru, ciàiri. ro a due ruote”
D céu. DVA (VArr.).
Ciàise top. (Camporosso, Vent.) ciamberlera sf. “girandolona”
LTI 47 n.47: ciaixe. ciazza. DVO (On.).
ciàita sf. “pettegolezzo” ciamberlucco sm. “giamberlucco, sorta di abito”
MP 18.16 (Pigna) < placitum REW 6561. GL 18.60 a ton dro ciamberlucco, ch’o l’ha indosso (tra-
D cètu. vestito da turco).
ciaitezà vb. “spettegolare” DEI 2.915: < turco jagmarluk.
ADL (Vent.). ciambra sf. “camera”
D piaezar. PCL 276 (Arg.)
ciàitu sm. “chiacchiera, lite” D camera.
FPI 6561 (Pigna) < placitum “lite, processo”. VPL. ciambretta sf. “lustrino, guarnizione di abiti”
D cæto. GO. CAD.
ciàiu agg. “chiaro” ciambrottu sm. “borbottìo”
PRA 371 (Taggia). GA 12.104.
D cèu. D ciambrutà.
ciam 300 cian

ciambrutà vb. “borbottare, balbettare, biascicare” Cianà top. (Diano S.Pietro)


PSE 256 < ciarbutà, metatesi con inserzione di –n- (cf. FCL 53 in a cianà. Cianà di Pözzi.
mazanghìn, lambrucià). PD 354. GA 12.104 onom. BDS D cian. cianae. ciaràa.
(Sav.). Cianàe top. (Alassio)
D ciabrutà. ciacutà. ciarbutà. ciambrottu. ciangutà. RRL 65. GA 16.14 < planatis. LPT 230. PLTA 141 <
Ciamburasca top. (Cairo) planariis: planarium/ planaria.
FCL 37 Cianburasca. D cianà.
D burasca. Cianassu top. (Sav.)
ciamìn/ ciaminet sm. “viottolo di campagna” NTS 18 (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.), fra Strapunté e
PCL 275 (Arg.) Piano di Borré. s.xviii Pianazzi. NTS 22 rian du
D camin. caminetu. Cianassu, affl. del Rio della Rocca.
(dà in) ciampanelle loc. “fare sciocchezze, strava- D cian. Pianazzi.
ganze” cianca sf. “asse, tavola, stanga”
GL 5.45 no me dà in ciampanelle, poffardio. GL 16.73 se ADL (Vent.) *palanca REW 6455. VPL (Oltregiovo)
ho dæto in ciampanelle, o l’ha vosciùo. COM.3 22 quel- “passerella”
la prudença che ghe faræ de bezœugno per non dà in D pianca.
ciampanelle. Ciancégura n.p.,f. “Francesca”
GO. BDS (Sav.). DEI.2 916. ADL (Vent.) Franciscula.
ciampinaschi top. (S.Olcese) ciancégura sf. “epiteto dispregiativo”
FCL 23 in Cianpinaschi. a.1765 Pian di Pinasci. TVD (Dolc.).
D pigna. D cantéigora.
ciampòrnega sf. “scacciapensieri” Cianchette top. (Sav.)
MP 18.16 (Pigna) REW/FPI 8495 *symponia. MB 183 BG 125 n. s.xvi. affl. del torr. Letimbro. NTS 35
“lig.” (Cadibona)
D ciampornia. sanfornia. D chianchette. pianchette.
ciampornia sf. “scacciapensieri” ciancià vb. “cianciare”
FDT.P 39 (Taggia). DVA (VArr.). BDS (Sav.). TVD PRP 341 (str.14) o n’è chiù tempo de stà chi a ciancià.
(Dolc.). D chianchie. chiancie. zanze.
D ciampornega. ciancianìn avv. “pianpianino”
ciampornia sf. “prostituta” CIT 85 tutte re scioî belle che ho trovao/ …/ dixeivan in
SB 767 ca.1850 (On.). TVD (Dolc.). DVA (VArr.). BDS intreççare ciancianìn. GL 16.69 lé se mette in calescio e
(Sav.). ciancianìn/ a se ne va per l’aia con ciappin.
G.HOLTUS, ZRPh 99 (1983) 263 < zampogna (in senso D cian.
osceno). Cian crösu top. (Diano S.Pietro)
ciamu sm. “fischietto, richiamo per uccelli” FCL 53.
PVG. D croso.
D ciamà. reciamu. cianèa sf. “pianeta, paramento sacro”
ciamuru/ ciamüru sm. “cimurro” GO. PD 113. ADG.
GO. PVG. D cianera. pianea.
D scciamurru. cianela sf. (bot.) “pianella della Madonna
ciamùs sm. “camoscio” (Cypripedium calceolus)”
PCL 276 (Arg.) BNF 220 (Bord.). FPL (Bord.) “Pterotheca nemausensis”
D camusciu. D cian. L planella.
cian sm. “piano, pianura, cianellu sm. “luogo piano”
CIT 96 pe ri monti e pe ri cen. NPD 64 a.1750 (Sav.) pe- DVA (VArr.). PSP 82.
o monte e o cian. D chianello. cian. ciarér. pianelu. L planellum.
ADG pl. cen. DEV 13. PVG. FTL 157 (La Spezia) “ter- cianera sf. “pianeta, paramento sacro”
razzamento, fascia”. DVO (On.). ABD 12 sg.
D asihana. cianà. cianessa. cianassu. cianele. cianelu. cia- D cianea. piane.
nettu. cianon. cianüa. giancolareo. piam. piampaludo. pia- Cianessa top.
na pianela. L planum. NTS 44 “Pianezza” (Lavagnola, Sav.). TAL 55 n.204
cian sm. “piano, pianura” elem. topon. frequentissi- (Alassio): *planitia REW 6574.
mo D cian. L planicia.
FCL 52 Punta di ciai (Diano S.Pietro). FTL 157 (Cinque Ciànessi top. (Nervi)
Terre, La Spezia) NTS 18 (Cimavalle, Sav.) u cian. SCT 232: pron. siànexi *cianicis : *Cianicus < n.p.
cian avv. piano, lentamente Cianus); *Sicanicus < Sicanus n.p. oppure *(Lu)cianicus
FDG 159. < Lucianus n.p.
D chian. cianìn. ciancianìn. cianinettu. pianamenti. Cianeti top. (Lavagnola, Cantagalletto, Sav.)
cian sm. “cane” NTS 18 s.xvii-xviii Chianetti.
PCL 275 (Arg.). D chianetti. cianettu.
D can. Cianettu top. (Diano S.Petro)
ciana sf. “campo, terreno” FCL 53.
PVG. D cian. cianeti. pianeto.
D cian. piana. cianfranella sf. “panzana, cosa impossibile a verifi-
ciana top. “Villapiana” borgata di Savona carsi”
NTS 12 in ta Ciana. a.1180 (Sav.) ad planum. GL 2229.20 de poéi sorprende dri crestien ro duxe/ a ghe
D cian. L planum. pà fin a lé una cianfranella.
cian 301 ciap

cianfrügnà vb. “lavorare malamente” ciantaixùn sf. “piantagione”


DVA (VArr.). ADL (Vent.).
ciange vb. “piangere” D cianta.
PRP 351 (str.57) che ciangean forte pe ra nostra terra. –– ciantapufi sm. “chi usa far debiti”
ma tanto ciange assai ne desconzava… ADL (Vent.). PVG
LP 25 (Mendatica). RGS § 257. PRA 375: “forma sem- D ciantà.
pre viva” ciantàr vb. “cantare”
D pianzer. PCL 276 (Arg.)
ciangrandùn sm. “uomo grosso e goffo” D cantà.
DVA (VArr.). cianté sm. “cantiere”
ciangutà vb. brontolare” BID 18. FPI 1615: fr. chantier.
BDS (Sav.). D canté.
D ciambrutà. ciantigalettu sm. (bot.) “fumaria (Fumaria officina-
cianìn avv. “pianino, lentamente” lis)”
FDG 159. PVG. DVO (On.).
D cian. D ciantagalettu.
cianinetto avv. “pianino” ciantoi sm.pl. “piantatori”
COM 3.91 e così cian cianinetto se fà dì ro mondo e se IVE 11 li ciantoi de le vigne.
perde ra reputaçiòn. FAS 151.
D cian. D ciantà.
Cian marìn top. “Pianmarino (Fin.)”
ciantu sm. “pianto”
LAV 408“località montagnosa”. D.RESTAGNO, RII 11
(1956) 139: piuttosto che con mare, ÷ malus (cf. Priamar, PRA 368 (Taggia).
Munte Ma, Campu Ma). D pianto.
D marin. ciantùn sm. “virgulto, pollone”
ciano sm. (bot.) “Centaurea cyanus” FST 79; FDT 10.28 (Triora). cf. DEI 3.1661 it. fittone >
FPL. fitto “conficcato”.
Cianon top. (S.Olcese) D ciantà. fontùn. L plantonum.
FCL 19 sg. a. 1765 il Cianòn. cianü’a sf. “pianura”
D cian. GO. PVG.
cianze vb. “piangere” D cian. pianua. pianura.
GL 7.3 con cianze, desperase lì d’intorno/ e fà pe ra cam- ciapa sf. “lastra (di pietra, marmo, ardesia)”
pagna cianzorìn. GL.16.62 e pù mi l’ammo, e staggo chi MOB 153 a.1691 (Sav.) il solo poi dell’oratorio e del co-
a croà/ sciù st’arena, cianzando, invendicà. ro, sii battume, e li scalini e bardella di ciapa.
AAG 129. RAN 67. PD 339. ADG. RGS § 257. LP 25. CAD. RAN 43, 75. FDT.P 39. PVG. MVS (Sarz.).
FDG 163, 217, 236 ptc. cianzüu. NPD 61 a 1749 (Sav.) ANL 56 sg.
ptc. cento. PVG. D ciappà. ciapparo. ciappe. ciappera. ciapüsse. ciapuö’.
D cenze. cianzinonna. pyamgorosamenti. pianzer. chiapa. clapier. iapa. L ciapa. claparium. clapatinus.
cianzinonna sm. piagnucolone” (dà… in) ciappa sf. “subire la berlina (debitori insol-
PD 145. BDS (Sav.). venti); fallire clamrosamente”
D cianze. CIT 145 fame dà dre næghe in ciappa. GL 19.28 bœugna
cianzorin sm. “piagnisteo” ch’o dagghe in ciappa dro pané.
CIT 176 a farà ro cianzorin. GL 7.3 con cianze, despera- Cf. BVP. 19 sg.
se lì d’intorno/ e fà pe ra campagna cianzorin. L clapa.
D chianzorin. ciappa sf. “mercato dei pesci”
cianta sf. “pianta RAN 179.
PD 339. D chiappa.
D ciantaixùn. planta. plantada. ciappa sf. “lastra” elem. topon.
ciantà sf. “vivaio” NTS 34 (Santuario di Sav.) in ta Ciapa. TCL (Loano)
GO. PD 108 plantarium. PVG. Ciappa. FCL 50 (Diano S.Pietro) Cian da ciappa. PCL
D ciantùn. 277 sg. (Arg.) Pra dla ciapa.
ciantà vb. “piantare; smettere, abbandonare” ciapà/ -re vb. “acchiappare”
CIC 34 a.1749 (Sav.) vorreimo tosto (e se a tegnimo sit- G.FLECHIA, AGI 3 (1878) 167 sg. (cf. AGI 2 (1876) CLD
ta)/ ciantà lì o gosso e tutti i nostri arneisci. lix. capulum.
ADG. PVG. ADG, BDS (Sav.), PVG ciapà. MVS (Sarz.) ciapare.
D chiantà. ciantaciòi. ciantagrane. ciantapufi. ciantoi. de-
cf. CVM mil. ciappà m.s.
scciantà. iantao. piantai. scciantà. L plantare.
ciantaciòi sm. “chi usa far debiti” D aciapà. ciapabèghe. ciapacan. ciapamusche. ciapaö’
PVG. Ciappà top. (Diano S.Pietro)
D ciantà. FCL 50.
ciantagalettu sm. (bot.) “ginestra” D chiappara. ciapa.
MLC 225 (Sav.) “Fumaria capreolata L., Fumaria offici- ciapabèghe sm. “attaccabrighe”
nalis L.” MLC 232 (Sav.) (err. ciatagaletti) “Spactium PVG.
junceum L.” MLC 233 (Sav.) “fiori di acacia (Robinia D ciapà.
pseudacacia L.). EVM 65 (V.Mar.) “ginestra dei carbo- ciapacàn sm. “accalappiacani”
nai (Cytisus scoparius). BDS (Sav.). “ginestra” ADL (Vent.). BDS (Sav.).
D cantagalettu. ciantigaletti. ciatagaletti. D ciapà.
ciantagrane sm. “attaccabrighe” ciapàia sf. (ornit.) “culbianco”
ADP (Pietra). CLU.
D ciantà. D ciapaira. (oca) ciapèa.
ciap 302 ciap

ciapaièta sf. “varietà di fichi” ciappera top. (Cairo)


PVG. FCL 38 Bric Ciapera.
ciapaiö’ sm. “pescivendolo” D ciappa.
RAN 179. ciapescar vb. “sguazzare”
D ciappairœu. L iaparolii. MP 18.17 (Pigna).
ciapaira sf. “trappola” D ciapescu.
MDB (Bord.). ciapescu agg. “(di luogo) bagnato”
D ciapua. TVD (Dolc.).
ciapaira sf. (ornit.) “culbianco” D ciapescar.
GNB 223 (Bord.). ciapeta sf. “piastrella”
D ciapaia. (oca) ciapèa. ADL (Vent.). PVG.
ciappairœu’ sm. “pescivendolo” D ciapa. L clapeta.
GL 7.11 che non me curo de mangià lacetti/ né d’avei ton- Ciappetta top. (V.Polcevera)
no da ri ciappairœu’. GL 18.21 un ponte vedde fâse sciù ro passo/ comme tra
D ciapaiö’. L iaparolii. Bossanæu e ra Ciappetta.
ciapamusche sm. (ornit.) “pigliamosche (Muscicapa FCL 16 a.1661 la Ciappetta.
grisola)” ciapetà vb.
CLU. BUL 393 (Sav.). CAD “gironzolare”. RAN 179. “correre la cavallina”
D ciapà. TVD (Dolc.), VPL (Sanr.), BDS (Sav.): “chiacchierare,
ciapapaö’ sm. “esattore delle imposte” spettegolare”.
PVG: paö’ “paiolo, oggetto di sequestro in caso di moro- D ciapetéira. ciapettu.
sità” ciapetéira sf. “pettegola”
D ciapà. ADL (Vent.). MDB (Bord.).
ciapparo sm. “venditore di lastre di copertura” D ciapetà.
AA 215 n. 1503 (Sav.) mastro Filippo Caito ciappettu sm. “baldracca, prostituta”.
ciapparo (contratto per la copertura di un tetto). CAD. RAN 179.
D ciappa. D ciapetà.
Ciappassà top. (Diano S.Pietro) Ciapìn top.
FCL 50 “au Ciappassà”. FCL 38 (Cairo). NTS 14,35 (Sav., fra le Fornaci e Rocca
D ciapassi. di Legino) Crösa du ciapìn. CTL 21.
ciapassu sm. “lastra di pietra per pavimentazione” D ciappinà. L chiappinus.
DVA (VArr.). ciapìn sm. “ferro di cavallo”
D ciappassà. ADP (Pietra).
ciapassö’ sm. “pezzo di lastra di ardesia” D ciapùn.
CAD. RAN 179. ciappìn sm.
GL 16.69 lé se mette in calescio e ciancianìn/ a se ne va
D ciapassö’i. ciapazö’i.
per l’aia con ciappin (TT ella sul carro suo, che presto
Ciapassö’i top. (Diano S.Pietro)
avea/ s’asside, e come ha in uso al ciel si leva). GL 16.71
FCL 50 ai Ciapassö’i. a l’addrizza ra prua verso ro lago/ dove gh’è ro castello de
D ciapassö’. ciappìn (TT l’infeconda riva/ ov’è fra l’onde il suo castel-
ciapazö’ sm. “piastrella di ardesia; pasta alimentare lo eretto).
a quadretti”. Ciappinà sf. “strada lastricata” antica contrada di
FDT.P 39 (Triora). Savona
D ciapassö’. BDS (Sav.).
Ciapassu top. (Gen.) D chiapinato. L clapinata.
PS 7. ciappinà vb. “selciare, lastricare”
D ciapassu. L clapacio. MIT 49 a.1850 (Sav.) questa stradda de Nunzàia/ tutta
Ciappe top. bella ciappinà.
RES 50 (Stella). NTS 34 (Cimavalle) e Ciape; D ciapin.
(Cadibona) Ciape de Zena. ciappu sm. “stoviglia, coccio”
D chiappe. GL 3.52 Goffredo ghe fà dì da sta casan-a/ ch’o no stag-
(oca) ciapèa sf. (ornit.) “gabbiano reale” ghe ciù a fà ciappi de San-a (tergiversare, avanzare pre-
ADP (Pietra). testi). CAD. pl. ciappi. RAN 179. DVA (VArr.) “rotta-
D ciapaia. ciapaira. me, cosa inutilizzabile”. ADP (Pietra) “scaldino di terra-
ciapella sf. “mattonella” cotta”. BDS (Sav.) “vecchia stoviglia consunta”. VPL.
RAN 179. DVO (On.). ADP (Pietra). PVG. D chiappi. chiapoli.
cf. RNB 93 neogr. tsapûla “lastra di pietra” < gen. ciàpua sf. “sorta di trappola per uccelli”
chiappella. ciapeletta. GO. PAG 195. RDO (On.). ADP (Pietra). FPI 1666.
D chiappella. ciapeletta. L zapella. ANL 56 sg.
Ciapella top. (Cairo) D ciapaira. ciapuà. ciapura. L chiapula.
FCL 38 Rio della Ciapella. ciapuà vb. “prendere uccelli con la “ciàpua”
ciapeletta sf. “mattonella” PVG.
DVA (VArr.). D ciapua.
D ciapella. ciàpuira sf. “trappola”
ciapeletta sf. “caramella” VPL.
NPD 74 a.1842 (Sav.) ve lasciu dì se tanta sà, tant’öiu/ D ciàpura.
ean propriu ciapelette rinfrescanti! ciapulaù sm. “tagliere”
RAN 178. DVA (VArr.). MVS (Sarz.). DVO (On.).
ciap 303 ciar

ciapùn sm. “lastra di pietra (per lastricare le strade)” ciaramutela sm. “arrotino ambulante”
PVG. ADL (Vent.): fr. char “carro” + mutela “mola”
ciapùn “ferro di cavallo” ciarastru sm. “macchia, imbrattatura”
MP 14.56; 18.17 (Pigna). TVD (Dolc.). MDB (Bord.). MP 18.17 (Pigna). ADL (Vent.).
DVA (VArr.). ADP (Pietra). Cf. REW 2863 pist. palastra “macchia della pelle”.
D ciapìn. ciapunà. L claponus. D ciastra. ciastrugliu. inciastru.
ciapunà vb. “ferrare cavalli” ciaravigliu/ ciaravugliu/ ciaravügliu sm. “strepito
ADL (Vent.). fatto agli sposi in seconde nozze”
D inciapunà. MP 18.17 (Pigna) ciaravigliu. FDT.P 39 (Triora), MDB
ciapuö’ sm. “cavatore di ardesia” (Bord.) ciaravugliu. ADL (Vent.), TVD (Dolc.) ciaravü-
PVG gliu.
D ciappa. Cf. NIG 31-39: fr. charivari, m.s. : piem. ciabra, dal grido
ciàpura sf. “specie di trappola per uccelli” osceno “capra ad maritum”. Cf. JAN.2 543 charivari
MP 21.47 (Pigna) “schiaccia”: < ciap “lastra di pietra” “apostrofe, grido buffonesco o irriverente con cui i mari-
ADL (Vent.). DVA 64 (VArr.). nai si incitavano nelle manovre più dure; soppressa nella
D ciapua. L chiapula. marina militare francese”
ciapüsà vb. “lavorare male, acciarpare” P.F.FERRAIRONI, I ciaravügli (Stamburata) in dialetto trio-
E.G.PARODI, ROM 17 (1888) 61 < clapa, cf. sp. chapucear rese (Imperia), Roma 1951: due capitoli di un poemetto
(cf. il rapporto acciarpare / ciarpa) RAN 179. MDB dialettale inedito del xviii. sec.: “A canzùn der pegurò”
(Bord.). FPI 1666. (Rec. RII 6 (1951) 41).
D ciapüssu. D chiaraviglio. chiaraviglieri. chiaravuglio. ciaravigliu.
Ciapüsse top. (Loano) ciaravugliu. ciaravuri. ciavarino. L chiaravuglius.
TCL. ciaravuri sm. “scampanata”
D ciappa. DVO (On.).
ciapuçço sm. “calderaio” D ciaravigliu.
COM.1 67 un ciapuçço, un spaçça fumeiroeu. DFC 48 ne ciarbatana sm. (ornit.) “cinciallegra”
s’afferman moæ una stiçça/ un ciappuçço e un câderà. CLU.
Ciapüssu top. “quartiere dei calderai, a Savona” D ciarabatà. ciarbutà.
PRI 74 a.1843 (Sav.) han fabbricòu/ cun multu lüssu pe i ciarbottu sm. “chiacchiera”
scignuri/…/ e i pòvei? via!/ là a macchettu in tu ciapüssu. CAD.
BDS (Sav.). D chiarbotto. ciarbutà.
Cf. N.C. GARRONI, Guida della città di Savona, Savona
ciarbu sm. “stelo della canapa”
1874 p.11 “il lurido quartiere dei Cassari e dei
PCL 276 (Arg.)
Chiappuzzi”.
D gambu.
D ciapuçço. L chiapusaria.
ciapüssu sm. “calderaio; guastamestieri” ciarbutà vb. “balbettare, cinguettare, gracchiare”
RAN 179. BDS (Sav.). CAD. PAG 172. DVA (VArr.). PSE 256.
D chiapuso. chiapuzo. chiaputio. ciapusà. ciapüsùn. D chiarbotto. ciambrutà. ciarabatà. ciarbatana.
L chapucius. clapucius. Ciarér top. (Pigna)
ciapüssu sm. (ornit.) “codirosso”” PSP 82 n.169; 99 n.276: planellus “terreno liscio, piano”
CLU. D cianellu.
ciapüsùn sm. “pasticcione” ciarezzo sm. “litigio”
MDB (Bord.). GL 6.7 a o manco fa, che doe dre ciù scavisse/ tœu per-
D ciapüssu. sonne, finiscian sto ciarezzo (TT procura almen che sia
ciar vb. “bisogna” per due guerrieri/ questo tuo gran litigio or definito).
PCL 276 (Arg.): lat. calet. ciarföiu sm. (bot.) “Anthriscus caerefolium Hoffm.”
D calere. carer. MLC 242 (Sanr.)
ciarra sf. (ornit.) “codibugnolo” ciargiàr vb. “caricare”
ADL (Vent.). PCL 276 (Arg.).
ciaràa sf. “spianata, pianura” D carregar.
MP 18.17 (Pigna). FPI 6568. ciariera sf. “viottolo”
D cianà. PCL 275 (Arg.)
ciarabàn sm. “baroccio, carro a cavalli per il tra- D careira.
sporto di merce” ciarivigliero sm. “funzionario comunale addetto alla
ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). esazione dell’imposta dovuta dagli sposi in seconde nozze”
D sciarabàn. GR 37 (Sospello): detti anche capitani del ciavarino.
ciarabatà vb. “borbottare, parlare a vanvera” D chiaraviglieri. ciavarino.
BDS (Sav.). PVG. ciarla sf. (ornit.) “calandra”
D ciarbatana. ciarbutà. CLU.
ciarabella sf. “lucciola” D ciarlà.
RDB 11 re stelle…/ men luxireivan cha re ciarabelle. ciarlà vb. “chiacchierare”
D ceabella. NPD 66 ca.1750 (Sav.) all’apparenza/ ciù de sentime non
ciaraffu sm. “carabattola” han pazienza:/ chi storse o collo, chi no m’amìa/ chi par-
BDS (Sav.). VPL. la insemme/ chi se retìa. PVG.
Cfr DEI.5 3339 it. saraffo. D ciarla. ciarlafrùn. ciarlambruscà. ciarlana. ciarlatà.
D saraffi. ciarlé. ciarli. ciarluna.
ciarambella sf. “lucciola” ciarlafrùn “chiacchierone inconcludente”
SDA 56 (Altare). DVA (VArr.): contad.
D ceabella. D ciarlà.
ciar 304 ciaz

ciarlambruscà vb. “chiacchierare” (Bord.). ADL (Vent.). VPL (Pietra), BDS (Sav.): “spiag-
DVA (VArr.: Gazzo, Gavenola): contad. gia (desueto)”.
D ciarlà. D ciaggia.ciazu. ihaza. ciazu. L plagia.
ciarlana sf. “chiacchierona” ciazza sf. “piaggia, terreno declive”
PVG. PRA 372 (Taggia) -z- sonora. MLC 227 “corrisponde a
D ciarlà. un dipresso al lat. saltus”. DVA (VArr.). “luogo disbo-
ciarlatà vb. “ciarlare” scato e coltivato”. DS (Sav.). “pendìo, piazza di alaggio”.
RDV 177 a.1588 e a ro barcon stan sempre a ciarlatà. ciazza “piaggia” elem. topon. frequente
D ciarlà. FTL 14, 75 sg. riferito a località sia di riviera che di en-
ciarlatàn sm. “ciarlatano” troterra”.
CIC 69 a.1843 (Sav.) a l’è a cunsulasiùn d’impìse a pan- D chiaseta. chiazetta. ciagiasse. ciaise. ciaixe. ciazze.
sa/ chi fa sgambettà i meghi e i ciarlatén. Ciazza top.
L cerratanus. iharlatanus. TCL (Loano) Ciaza. FCL 53 (Diano S.Pietro) Ciazza de
ciarlatuna sf. “chiacchierona” Ten. FCL 40 (Cairo) Cascina Ciazza.
PVG. ciassà sm. “piazzale, sagrato”
D chiarlatà. PS 71. BDS (Sav.). PVG.
ciarlaxéia/ ciarlaxeìa sf. “chiacchiericcio, parlanti- D ciassa. ciassè. piassar. piazzali. L plazale.
na” ciazzà vb. (mar.) “arare (dell’ancora)”
BDS (Sav.). CAD.
D ciarlaxìa. ciasàire sm. “cacciatore”
ciarlaxìa sf. “chiacchiericcio, parlantina” PCL 276 (Arg.).
COM 4.65 ve prego a non fave fà fastidio questa so ciar- D caciòu.
laxìa, perché a me parla sempre con questa confidenza. Ciaçça nœuva top. “contrada di Genova”
PVC 36 s.xix. che invexendu e ciarlaxìa. CAD. DFC 12 in Ciaçça nœuva, in Pontexello, in Soççeivera, in
D ciarlaxeia. Fossello.
ciarlé sm. “chiacchierone, saputello” ciascaduno pron. “ognuno”
GL 5.21 e o mostrerà ciù denti ch’una serra/ per addentà SCF 94 a.1393 ciascaduno della consortia. MPS 39
in tro morro sto ciarlé. a.1550 (Stella) ciascaduno di età di anni dexotto…
D ciarlà. D cescaduno. ciascaum. sciascaduno.
ciarletta sf. (ornit.) “canapino, beccaccino maggiore” ciascaum pron. “ognuno, ciascuno”
BUL 400, 418 (Cogoleto, Arenzano) “Sylvia cinerea”. SA 243 a.1340 (Sav.) ancora possan li dicti consori co-
PVG “Hypolais icterina”. CLU strenze ciascaum de la dicta arte pagar soldi doi…
ciarlettua sf. (ornit.) “beccafico (Hippolais polyglot- D chagnunchena. caschaun. chaum. cauno. ciache. cia-
ta)” scaduno. ciascun. iascun. piaschaun. piascum. çaschaum.
BUL 418 (Cogoleto). CLU. zaschaum. çascun.
ciarli sm.pl. “ciarle” ciascun pron. “ciascuno, ognuno”
CIT 203 che sentissi ri parli/ re prediche, e ri ciarli/ che SA 240 a.1340 (Sav.) soto la pena de soldi cinque per cia-
femmo attorno d’ogni vostro fæto! schun chi ricusasse consentir… –– ciaschuna persona de
D ciarlà. dicta arte. SCF 94 a.1393 ciascun de la consortia. PFM
ciarlottà vb. “brontolare” 132 n. (Triora). femm. ciascünra ( -Nn- ).
GL 2.80 ciarlottando…/ den da capì, che se n’eran stufæ Cf. RGS § 501 tosc. ciascuno.
D chiarlatà.
D ciascaum.
ciarluna sf. “chiacchierona”
Ciazze top. (Civezza)
PVG.
D ciarlà. ROC 151.
ciarné sm. “botte con acqua potabile, sulla coperta D ciazza.
della nave” ciassé sm. “mediatore all’ingrosso nel mercato orto-
CAD. RAN 125 fr. charnier. frutticolo”
ciarnéa sf. “cerniera” BDS (Sav.).
CAD. RAN 125. L placerius.
ciarpa sf. “zampa (di gallina)” Ciassé top. (Legino, Sav.)
MP 18.17 (Pigna). NTS 35 i Ciassè.
D sampa. D ciassà.
ciarrü’a sf. “pezzo di ottone battuto come moneta; Ciazze marenghe top. (Alassio)
ornamento di similoro vecchio e dismesso” TAL 136 n.33.
GO. CAD “ciottolo piiatto, lanciato per gioco” D marengo.
ciarùn sm. “carradore” ciassero sm. “chiassuolo, passaggio interno lungo le
MDB (Bord.). mura cittadine”
ciassa/ ciaçça sf. “piazza” MOB 148 a.1691 (Sav.) rifare di nuovo la muraglia verso
DFC 45 sciù ra ciaçça de Pontexello. il ciassero.
CAD, PD 336, ADG, RGS § 186, 291; PVG ciassa. D ciassö’.
D ciassà. piacia. piassa. piaça. piaza. piatia. pioza. ciazetta sf. “spiaggetta”
L platea. NPD 59 ca.1750 (Sav.) mi ascì pescòu, che son de sta cia-
ciazza sf. “spiaggia, greto” zetta…/ o lasciòu lammi, ræ, canna e barchetta.
CIT 117 tra ra ciazza e ri scœuggi. CIT 122 ven Maxin- D chiaseta. ciazza.
a a ra ciazza per rescioro/… l’un maroxello e l’atro… Ciazzette top.
CIT 126 a ra ciazza dro mà sciù l’arenìn. TAL 57 n.221 (Alassio). FCL 53 (Diano S.Pietro).
CAD. RAN 22, 176. PD 336, 339 < ciaxa. ADG. MDB D chiaseta. ciazza.
cias 305 ciau

ciasso sm. ciattarella sf. “giravolta (nella scherma)”


GL 16.3 chi se vé con re belle a fà ro ciasso/ Ercole con GL 7.38 se fan un pezzo atorno e ciattarelle/ ro primmo
ra rocca… (TT mirasi qui fra le Meonie ancelle/ favoleg- tìa, l’atro resegonda.
giar con la conocchia Alcide). ciatarùn sm. (ornit.)
Ciazzo top. ADP (Pietra), MLC 228 (Sav.), CLU, BDB 272 (Bonif.):
PTP 7 n.: Cf. SM a.117 a.C. Claxelus. REW 6564. “allodola (Alauda arvensis L.)”
D ciazu. L claxelus. CAD, BDS (Sav.), MLC 228 (Gen.), PVG: “strillozzo
ciassö’ sm. “chiassuolo, passaggio interno lungo le (Emberiza miliaria L.)”.
mura cittadine” GNB 223, ADL (Vent.): “zigolo maggiore”.
BDS (Sav.). D sciatarùn.
D ciassero. (erba) ciataruna sf. (bot.) “Stellaria media Cyr.”
ciàzr agg. “cèduo” MLC 228 (Sav.).
SDA 49 (Altare) ciattarunàu agg. “tarchiato”
D ciazu. DVO (On.).
ciastra sf. “piastra dell’armatura” ciatella sf. “questione”
GL 9.37 o taxe,e o te ghe tira un sorveman/ che ciastre e GL 16.62 a disse…: O gran ciatella!
maggie in aria o fa sgorà. D cæto.
D piastrùn. ciatella sf. “piattola, pidocchio della vite”
Ciastra top. (Pigna) CAD. ADL (Vent.). BDS, SDS (Sav.). PVG.
PSP 82 n.173 “lastra di pietra”, REW 2863. D ciatelùn. ciàttera.
D chiastra. ihastra. L piastrella. ciatella sf. persona pettegola, fastidiosa”
ciastra sf. “macchia di unto” GL 7.11 ni porto a ri câzoìn gaççe o frexetti/ comme tan-
CAD. MP 18.17 (Gen.). BDS (Sav.). te ciatelle ai dì d’ancœu. DFC 53 cianze ra tortorella/
D ciarastru. ciastrugliu. ch’a pâ una ciattella.
ciastrugliu sm. “imbroglio, pasticcio” GO. CAD. BDS (Sav.). PVG.
TVD (Dolc.). ciatelà vb. “spettegolare”
D ciastra. ciarastru. BDS (Sav.).
ciasu agg. “denso” ciatelùn sm. “specie di fagioli”
VPL (Var). PVG.
ciazu sm. “terreno disboscato, bosco ceduo” ciatella.
BDS (Sav.) “boschivo a basso fusto”. FTL 76 sg., PTP 7 ciàttera sf. “piattola”
n. “elem. topon.” DVO (On.).
D chiaggio. ciazza. ciazzo. ciazr. ciazùn. L pladium. pla- D ciatella.
gia. plazum. ciatezà vb. “spettegolare”
Ciazùn top. (Cimavalle, Sav.) VPL.
NTS 35. Ciatti top. (Lavagnola, Sav.)
D ciazu. NTS 44: I Ciatti.
ciat sm. “gatto” ciatto/ ciattu agg. “piatto”
PCL 276 (Arg.) CIT 273 ro patron dra fregatta/ n’aspeta in carma ciatta/ a
D gattu. gove un vin raspante… CAD. ADL (Vent.) PVG ciattu.
ciatta sf. “chiatta” REW 6596. Cf. RGS § 186 lucch. ciato “forse dal ligure”.
CAR 94 a.1543 che nisuno non posa meter lavoraoi per D chiatto. ciatta. L platus.
far lavorar ni a giornata ni a ciate ne a cosa nesuna salvo (da) ciatùn loc. avv. “di nascosto”
se fuse amalato. CAD. NVM (Sav.). DVA (VArr.).
JAN 1.124. G.ALESSIO, LN 3 (1941) 37; 35 (1974) 10. D (d’)aciatùn. ciatà.
H.LÜDTKE, L’origine du fr. “chatte” ‘allège’ in: BALM 8- ciatunezu sm. “sotterfugio”
9 (1966-67) 113-119: basso lat. platta < gr. plßth “spe- VPL (Taggia).
cie di barca”. ciaud agg. “caldo”
D ihata. piatta. L plata. PCL 276 (Arentera).
ciatta sf. “gioco a mosca cieca” D câdu.
RDB 73 e a ciatta ancon zughavan desbraghè. GL 7.20 ciaudiera sf. “caldaia”
che se ghe passeran, zugando a ciatta/ zoveni innamoræ’ PCL 276 (Arg.).
con re sò amlighe… D câdèa.
D ciatu. ciàul sm. “cavolo”
ciattà vb. “nascondere” PCL 276 (Arg.).
DVO (On.). D còu.
LP 23 ciatase “appiattarsi, nascondersi”. “il passaggio - ciàuma sf. “posto per la siesta delle vacche”
pl- > -c&- si ferma all’attuale confine italo-francese, con PCL 276 (Arg.).
scarse infiltrazioni (Mentone: pyatase)”. D carma.
D aciatà. aciatagliu. (d’)aciatùn. (da) ciatùn. descciatà ciàusa sf. “ceppo della pianta”
ciatagalettu sm. (err. per ciantagalettiu?) “fiore della PCL 276 (Arg.).
ginestra (Spactium junceum L.)” D câsa.
MLC 232 (Sav.) ciausenda sf. “siepe”
D ciantagalettu. BNL 75 (Perin.)
ciataiö’ sm. “barcaiolo del porto, persona addetta al D ciuenda.
movimento delle chiatte” Ciaussettu top. (Pigna)
NVM (Sav.). PSP 82 n.174 “podere chiuso”
L platarolius. D cioso.
ciàu 306 cich

Ciàusis top. (Arg.) ciàvega sf. “chiavica”


PCL 278. MVS (Sarz.).
D càusega. D chiavica.
ciaüstrà vb. “sporcare, impiastrare” ciavellu sm. “furuncolo”
ADP (Pietra). PD 110. REW 1977. DEV 16. FDG 191. ADL (Vent.).
D ciaüstru. FDT 7.70 (Triora). BDS (Sav.). PVG.
ciàüstru sm. “impiastro; persona fastidiosa, pastic- Cf. SAP 395 a.lomb. chiavelo m.s.
ciona” D chiavello. ciàilu. ciavelusu. ihavello. L clavellum.
DVA (VArr.). ADP (Pietra). ciavelusu agg. “afflitto da furuncoli”
D ciaüstrà. chieustri. ADL (Vent.).
ciautta sf. (ittiol.) “muggine chelone, sciorina (Mugil D ciavellu.
chelo)” BDS (Sav.).
PML 357. ciavèn agg. “chiavarese”
ciavà vb. “inchiodare; chiudere a chiave; coire” ADG 28.
CAD. ADG. PVG. D ciàvai.
D ciavàiru. ciavarìn. iavar. ciavetta sf. “chiavarda”
ciavacœu sm. “spilla, monile” NVM (Sav.). RNB 92: neogr. tzabûta (mar.) “cavi-
GL 7.16 ho chi meza dozen-a de cuggiæ’ / una chênetta glia”. “Il ven. giaveta “chiavarda” è forse dal gen., per-
d’oro, e un ciavacœu. ché ven. ciaveta è solo dimin. di ciave”
ciavacœu sm. “affanno, preoccupazione” D ciave. L iaveta.
GL 6.66 ma dro sò ciavacœu lé a se ressente/ (e questa l’è ciavirà vb. “storcere, rovesciare”
per lé ra gran tenaggia). VPL (Vent.).
Ciàvai top. “Chiavari” ciavö’a sf. “serratura”
PD 130, 348. PD 124. ADG 85.
D ciavèn. L clavari. D ciavö’ia.
ciàvai sm. “specie di gioco” ciavö’ia sf. “serratura”
CAD. PS 35. PD 124. FPI 1981. ADG. FDG 133. PVG.
ciavaìra sf. “serratura” D chiavadura. chiavatura. ciavàira. ciavaiü‘a. ciavana. cia-
RML 975 (Pigna) vaüra. ciavöa. ciavöura. clavatura. clhaveura. ihavatura.
Cf. a.prov. clavadura; prov. chiavaura. L clavatura.
D ciavö’ia. ciavö‘ura sf. “serratura”
ciavàire sm. “operaio addetto alla chiavagione dei PD 124 (Sassello).
natanti” ciaxéi vb. “piacere”
VPL (Var.) RDB 56 ma se re robe pu bandì ve ciaxe/ dre zovene, fan-
ciavàiru sm. “carpentiere, inchiodatore di navi” tinne e viduette… RDB 59 che zo che ciaxe a voi ne fé
BDS (Sav.). portà… COM.1 85 - aggiustemmose… se ve ciaxe (par-
D ciavà. L clavarius. lata contad.) – se me ciaxe? me piaxe de fate appiccà,
ciavaiüa/ ciavaiüra sf. “serratura” scoà e poi mandate in galera…
RML 975 (Airole, Borgomaro). D chiaxei. ciaxu. piaxer.
D ciavö’ia. ciaxu sm. “piacere, soddisfazione”
ciavana sf. “serratura” BDS (Sav.) “desueto”
ADP (Pietra).
D ciaxéi.
D ciavö’ia.
cicca sf. “tazzina da caffè”
ciavàr vb. “cavare, svellere”
RCG Diz. BDS (Sav.). PVG.
PCL 276 (Arg.)
D cichetu. cicarùn.
D cavà.
ciavarìn sm. “anello infisso nel muro” cicca sf. “mozzicone di sigaro o sigaretta”
DVA (VArr.). RAN 180. BDS (Sav.). PVG.
D ciavà. D cicà.
ciavarino sm. “imposta dovuta dagli sposi in secon- cicà vb. “masticare tabacco”
de nozze” RAN 180. ADP (Pietra). BDS (Sav.).
GR 37 (Sospello) ciariviglieri o capitani del ciavarino. D cicca. L cicastupa.
D ciariviglieri. ciaravügliu. Cicagna top. “Cicagna”
ciavaüra sf. “serratura” EOL 33. SCT 84.
ADL (Vent.). DVA 69 (VArr.). L plecania. plicania.
D ciavö’ia. cicarùn sm. “tazza, recipiente di terra per vino”
ciavaxùn sf. “chioderia, insieme dei chiodi e chia- PD 340 “straniero”. BDS (Sav.).
varde della nave” D cicca. cichetu.
CAD. cìchera sf. “tazzina”
L clavasionem. VPL.
ciave sf. “chiave” Cicchetta n.p., f. (Francesca) “la morte”
CIT 62 ma lé, chi ten ra ciave dro mæ cœu. NPD 71 fine s.xviii. m’avei misso/ a o peigo grosso… /
RAN 76. PD 338, 348. ADG. RGS § 18 (Ormea) ciåve. d’êse do tutto de Cichetta un schisso. CIC 73 a.1849
RGS § 178, 366. PVG. (Sav.) l’atra nötte, a dîla sccetta/ me creddeivu che a
Cf. CVM mil. ciav m.s. Cicchetta/ pe disfàse zà de mi/ a vuresse fâme muì.
D chave. chiava. chiave. chiavoneri. ciavairi. ciavetta. cichetu sm. “bicchierino di liquore”
ciavöia. clhave. ciavetta. deszhavar. giave. iavar. ihavaxo- BDS (Sav.). PVG.
ne. ihave. L clavem. D cicca. cicarùn.
cicc 307 cifu

ciccia sf. “carne, grasso” ciciurùn sm. “crocchio di capelli”


BDS (Sav.). CLD 55 “insicium”. DEI.2 925. TVD (Dolc.).
D cicialardùn. D cicciora.
cicialardùn sm. “sudicione” cicuaté sm. “cioccolataio”
PD 135. PD 109. BDS (Sav.).
D ciccia. D ciculaté.
ciciara sf. (ornit.) “cesena” cicculata sf. “cioccolata”
CLU. CAN 1843 p.41 (Sav.) ma frattantu a passeggiata/ a n’ha
ciciardella sf. (ittiol.) “gastaurello (Scomberox sau- ciü de marciapé/ e gh’è sempre a cicculata (la poltiglia
rus)” maleodorante)/ che ghe portan i pellè.
AFV 416 (Vent.). D cicuaté. ciculaté.
cicisbecca sf. (ittiol.) “bavosa” ciculaté sm. “cioccolataio; piccolo imbroglione”
ADP (Pietra). BDS (Sav.).
ciciente agg. “assetato” D cicuaté. cicculata
LSE 22 ella daxea da beive a li poveri cicienti. ciccunna sf. “ciaccona, danza popolare”
D asear. secceoso. sei. CAD. BOS 157 s.xix (G.B.Vigo) bellu vedde i paién cu-
ciccigate sf.pl. “fronzoli” e sö menghinne…/ ballà quelle ciccunne e munferrinne.
CAD. cicurilli m.pl. “soprannome scherzoso degli abitanti
cicìn sm. “pochino” di Rezzo.
ADL (Vent.). REW 2451b. DVA (VArr.) “conservano la ‘z’ aspra”.
cìciu sm. “crocchia dei capelli” cicüta sf. (bot.) “cicuta (Conium maculatum L.)”
VPL (Taggia). FPL. MLC 243.
cicina sf. “natura delle donne o delle bambine” cicüta sarvèga sf. (bot.) “Aethusa cynapium”
BDS (Sav.). PVG. FPL. MLC 243.
ciciö’ sm. “nome onomatopeico di vari uccelli” ciego agg. “cieco”
CLU. GNB 223 (Bord.) “cincia mora” ADL (Vent.). CBL 345 (20.15) lo mio doce fijor per voi era vegnuo/ li
“cincia” ciegi ve a sanai…
D cisciö’. PS 107.
ciciollu sm. “budello, sanguinaccio” Ciæa n.p., f. “Chiara”
GO “sorta di sanguinaccio che usano fare i Savonesi”. NPD 62 sg. ca.1750 (Sav.) de nosse de Tognin con a scià
CAD “budello: voce bassa e scherzevole”. RAN 104. TIO Ciæa… –– ma cose scrive, degno da scià Ciæa?
56 “sanguinaccio caratteristico di Savona” BDS (Sav.). D ceinìn. cèna. cèu.
GFM 6 (< CLD 55) Varr. LL. 5,110 insicia “ab eo quo in- cieira sf. “faccia viso”
serta caro”: diminut. *insiciolum. PRP 358 (3.32) pezzo de mascarzon, cieira de tristo.
D ciciuélu. ciciulu. PRA 373.
cìcciora sf. “cernecchio, ciocca di capelli arruffati” D cea. cieria.
GL 20.32 ma chi fu mai quello primmo crestian/ che con cielo sm. “baldacchino
l’asta a una cicciora fè i riççi? (TT: or chi fu il primo fe- AAD 260 un altro letto a cuba de raso cremesino recama-
ritor cristiano/ che facesse d’onor lodati acquisti?) to d’oro et veluto negro, cielo e cortine.
D cicciue. ciciulu. ciciurùn. D cel.
cicciorà vb. “chiacchierare, bisbigliare” ciera sf. “faccia, viso”
CIT 27 te me sento a l’oreggia cicciorà. COM.1 19 se o RDV 177 a.1588 perché re donne d’aura mariè/ l’amò com-
me re figge vuœran fà…/ e re ciere han depente e berlisè.
ciccioran intre l’oreggia.
PRI 21 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) comme vœuzo ra ciera…
DFC 62 mi me stuffa, scia Minetta/ quello stà sempre ao D cera.
barcòn/ e se passa un scarlafòn/ fà l’amò e cicciorà. cieria sf. “faccia, viso”
CLD 113. PRP 359 (4.40) cieria de mascarzon…
D ciaciarà. cicciorezzo. ciciuà. ciciuezà. PRA 373 “grafia etimologizzante per cieira.
cicciorezzo sm. “chiacchiericcio” D cieria.
DFC 112 rizate, e cicciorezzi, e taxo o resto. ciero sm., agg. “chiaro”
D cicciorà. RDB 64 che ciù dro sò ben ciero Chieretinna/ ro vostro
ciciuà vb. “bisbigliare” ciero m’abbarluga e strinna.
RAN 125 fr. chuchoter. PVG. D cæro.
D cicciorà. ciciuezà. cifotu sm. “ragazzo inesperto”
cìcciue sf. pl. “cernecchi, treccine di capelli” MVS (Sarz.).
SDS, BDS (Sav.). D cifutti.
D cicciora. cifugnà vb. “stropicciare, malmenare”
ciciuélu sm. “pene ” VPL (Sanr.).
FDG 110. cifulottu sm. (ornit.) “ciuffolotto”
D ciciollu. CLU.
ciciuezà vb. “cinguettare, mormorare” D süffu.
BDS (Sav.). cifute sm. “canaglia”
D cicciorà. ciciuà. PVG.
ciciulu sm. “sanguinaccio” D cifutti.
ADL (Airole). cifutti sm. “persona goffa, grossolana, spregevole”
D ciciollu. RAN 180. PIA 57, LVO 28 sg.: dal turco (cifut “ebreo”)
ciciulu sm. “crocchio di capelli” attraverso l’arabo. , REW 3622: meno probabile la deri-
ADL (Vent.). vazione araba.
D cicciora. D cifotu. cifute.
ciga 308 cìnc

ciga sf. “piega” cimello sm. “cima, la parte più elevata della canna”
PVG. MOV 39 (Ossi di seppia) il canneto rispunta i suoi ci-
D cega. cêgà. cigà. melli.
cigà vb. “piegare” BBM 389.
PVG. D simelu.
D cêgà. (erba) cimicina (bot.) “Geranium Robertianum”
cigala sf. “cicala, grillo” FPL.
BL 107 a.1406 inpiandose il capo de grili osia de cigale. ciminéa sf. “ciminiera”
D cegara. sigà. sigàa. çigarìn. zigalla. zigara. L cigala. PD 139: “dal fr.” NVM (Sav.).
cigar vb. “chiudere gli occhi” cimmino sm. (bot.) “Bromus erectus”
MP 18.18 (Pigna). FPI 1457. FPL (Noli).
D acegar. cigu. ciügà. L ciminus.
cignu sm. (ornit.) “cigno (Cygnus olor)” cìmiri sm.pl. “piccoli semi aromatici”
BUL 421. CLU. DVA (VArr.).
L signum. cimitorio sm. “cimitero”
cigognola sf. “attrezzo di mulino” PS 16 s. xiv. ripetuto tre volte nello stesso testo.
MBV 370 a.1488 (BorgoV.) doy cicognole de ferro da D simitéiu.
molino. cimocia / cimossa sm. “cimosa”
D sigögna. MAS 287 a.1550 le cimocie di quelli si debiano fare di se-
cigu avv. “a occhi chiusi” ta verde con una fila di oro dopia in una magia per ogni
MP 18.18 (Pigna). cimocia. AAD 274 un moschetto di tela con le cimosse
D cego. cigar. larghe alla moresca. AAD 280 uno moschetto di tela
cìgura sf. (ornit.) “zìgolo” bianca con cimose turchine.
CLU. MNS.1 37 sg. a.1577 (Sav.) non possino ne debbano det-
cigurìn sm. “germoglio di stentata vegetazione” ti maestri tessitori mettere alcuna cimossa alli drappi che
cillenio sm. “innamorato”VPL (Sanr.). tesseranno, se la bontà e conditione di detti drappi insie-
DFC 53 a se deslengua in lagrime/ perché ro so cillenio/ me con la finezza larghezza e portate non richiedessero
meschina! o l’ha lascià. che li fusse posta tale cimossa. –– per ogni pezza delle
cilidonia sf. (bot.) “celidonia” mezze rase… senza cimossa… libre dieci. GRD 113
FPL. (Nizza) la misura (dei panni) si porrà quattro dita discosta
D seidonia. dal vivagno, volgarmente cimossa.
cilorbu agg. “miope” G.DE GREGORIO, ROM 51 (1925) 529: < cima.
ADP (Pietra). VPL. D cimustra. simussa. scimussa. L cimosa.
cillu sm. bambino, ragazzo” cimusela sf. “chiodo piantato in capo a un trave per
CAD. BDS (Sav.). DVA (VArr.): “termine del gioco del fissarvi una fune e trainarlo”
pallone” MP 18.18 (Pigna).
cimassu sm. “piumaccio, guanciale” cimustra sf. “cimosa”
MP 18.18 (Pigna). FPI 6611. DVO (On.). FPI 1917.
D ciümasu. D cimossa.
Cimavalle top. “Cimavalle, borgata a monte del cin agg. “pieno”
Santuario di Savona” RDB 14 boschi e proei d’herbetta e de scioi cin. RDB 28
NTS 8, 14 s.xvii. perché de niggi ingordi otra mezura/ ogni parte dra terra me
FTL 57. pa cinna. RDV 235 a.1588 si te terrò de tutto ra ca cinna.
D sima. ADL (Vent.). OCD 26 (Campoligure, Masone). PVG.
cimaxa sf. “cimasa” PD 112 “vivissimo nel Ponente lig.”
BDS (Sav.). D pin.
D simasa. cinanà sf. (bot.) “Briza maxima L.”
(esse/ andà in) cìmbali loc. “vaneggiare” MLC 273 (Sav.)
GO. PVG. cinà(se) vb. “chinar(si)
D cimberlada. L cimbalus. ADL, VPL (Vent.).
cimberlada sf. “sbornia” D acinarse. chinà.
FPI 2441 (Sarz.) cincàiri sm.pl. “periodo di cinque giorni”
D cimbali. cimbrina. cimbru. ADL (Vent.) quinquatru.
cimbiu sm. (ittiol.) “istioforo belone (Histiophorus be- cincaleta sf.pl. “capriola”
lone Raf.)” PVG.
PML 357. D cincalettu.
cimbra sf. “meta”, in certi giochi degli emigrati in cincalettu sm. “bastone da lanciare a gara”
Sudamerica, tornati in patria” FDT.P 39 (Triora).
PVG: “voce ispano-americana”. D cincalete.
cimbrà vb. “andare a genio” cincén sm. (ornit.) “scricciolo”
BDS (Sav.). PVG: “origine ignota” CLU
D gimbrà. D cincia.
cimbrina sf. “sbornia” cìncia sf. “altalena”
PVG. BDS (Sav.).
D cimberlada. cimbru. D cincià. cincigura.
cimbru agg. “ubriaco” cìncia sf. (ornit.) “regolo”
PVG. CLU.
D cimberlada. cimbrina. D cincén. cincialegra. cinciaretta. cinciö’. L cincia.
cinc 309 cioc

cincià sf. “dondolare, cullarsi” Cinque Terre top. “distretto della Liguria orientale,
GL 14.59 o se leva d’in testa l’armadura/ e o se cincia del- comprendente le località di Monterosso, Vernazza,
l’ôra a ra frescura. Corniglia, Manarola, Riomaggiore”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). RCS 117 n.6: “zona già nettamente individuata dal
D cincin. Bracelli (Orae Ligusticae Descriptio, scritto nel 1418-19,
cincialegra sf. (ornit.) “cinciallegra” pubblicato a Parigi nel 1520”.
CLU cinta sf. “cintura”
D cincia. MNS.2 30 a.1728 (Sav.) cinte e cinture tanto di seta co-
cinciaretta sf. (ornit.) “scricciolo” me di filosella di qualsivoglia colore.
CLU D centa.
D cincia. cintraco sm. “cintraco, banditore pubblico”
cincìgura sf. “altalena” MNS.1 114 a.1577 (Sav.) facino publicare per il publico
FDT.P 39, 72 (Triora). cintraco, a suono di tromba ne luoghi soliti e consueti del-
D cincia. la presente città… il presente ordine. SPC 15 a.1610
cinciö’ sM; (ornit.) “scricciolo” (Sav.) si facci una grida per un delli cintraci, e per li luo-
D cincia. ghi publici e consueti della città di Savona.
cincisbecche/ cincisbeccu sm. “princisbecco, similo- D centrego.
ro, orpello” cintura sf. “cintura”
PD 364 cincisbecche “assimilazione”. BDS (Sav.) cinci- MNS.2 30 a.1728 (Sav.) cinte e cinture tanto di seta come
sbeccu. di filosella di qualsiboglia colore.
D cincisbeccu D centura.
cinciulìn sm. “piatto locale di trippa” ciò sm. “chiodo”
PVG. PFM 125 n. (Sassello, Calizzano, Cararza)
cingano/ cingaro sm. “zingaro” D ciòu.
ASA 208 a.1572 (Gen.) una moltitudine di cingari, gente ciò sm. (ornit.) “assiuolo (Otus scops)”
al tutto inutile, va discorrendo per il nostro dominio… –– CLU. ADP (Pietra). MCM 45 (CastelnM.)
comandiamo che tutti li cingani… debbano fra tre gior- D ciòa. ciodu. cion. ciövu. civettu. ciuì. ciuottu.
ni… partirsi dal dominio nostro… – per lo avenire non ciòa sf. (ornit.) “civetta”
vengano più cingari nel detto nostro dominio. ADL (Vent.). MP 18.18 (Pigna). BUL 427 fr. chouette,
D cingaro. singau. dimin. di choe, prov. chau; mhd. chouh. REW/FPI 4800
cinghiale sm. “cinghiale” “lig.”
MNS.2 31 a.1728 (Sav.) sete di porchi cinghiali. D ciò. ciòn. civetta.
D sengiali. ciocca sf. (ittiol.) “menola (Maena jusculum Cuv.)
cingianna “sgocciolìo, stillicidio” PML 357 “menola schiava” TTC 125.
CIR ediz. 1968 (corretta in base alle indicazioni dell’au- ciocca sf. “vescichetta, bollicina della pelle”
tore) ex 87 e damixanne/ ve bagnu appenna/ cun de cin- GO. ADL (Vent.). DVO (On.). ADP (Pietra). PVG.VPL.
gianne. ex 94 dâ gran cheita de cingianne/ tütte e stradde ciocca sf. “ramoscello di olivo”
sun bagnè. PVG.
D gingiana. (erba) ciocca sf. (bot.) “Silene vulgaris Gar.”
cingìn sm. “cinturino” MLC 227 (Sav., Chiav.)
PVG ciocca sf. “ciuffo di capelli”
D sengia. PVG.
cingno sm. “cenno, gesto?” ciocca sf. “campano; scampanata”
AG 143.73 pensa como tu falisti/ e in che guisa tu caisti/ ADL (Vent.). REW 1995. PVG.
per reguardo o riso o guigno/ desdexeiver zogo e cingno/ D cioccu. ciuccà.
re desideri o voluntae… cioccà vb. “tremare, battere i denti”
FA 318. PS 53. AGN “oscuro: ÷ REW 1924?”. RDB 57 levè d’inverno a noi ro taffetà/ che lavò si sottì no
D acignar. po ascadane…/ perché l’è si lengié che o fa cioccane…/ e
cinguaté sm. (ornit.) “chiodaiolo?” in fin donne lengiere noi paremo/ se con ro taffetà cioc-
CLU. cando andemo.
cinora sf. (ornit.) “cornacchia D ciuccà.
CLU. cioccha sf. “castagna secca con la buccia”
cinquanta num. “cinquanta” FDT.P 39 (Triora).
AG 49.176 cinquanta oto. ciocca sf. (bot.) “Campanula trachelium”
D cinque. sinquanta. çinquantecinque. FPL (P.Nava)
cinque num. “cinque” ciocchettu sm. (bot.) “Silene inflata”
AG 49.350 pu de cinque milia. SA 242 a.1340 (Sav.) so- FPL (Noli).
te la pena de soldi cinque de la moneta de Saona. cioci sm. (ornit.) “cincia mora”
FAS 159. CLU. ADP (Pietra).
D cinquanta. sinche. zinche. sinque. zinque. ciòciu sm. (ornit.) “gufo”
cinque coste sf. (bot.) “lanciuola (Plantago lanceola- BDB 272 (Bonif.)
ta L.) D cioci.
BNF 220 (Bord.). FPL (PortoM.) “Plantago major, media”. ciòcciua sf. “richiamo per uccelli”
D sinque. CAD.
cinque föie sf. (bot.) “cinquefoglie (Potentilla rep- cioccu sm. “colpo, rintocco”
tans)” RAN 98. ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. MVS (Sarz.)
FPL (PortoM.). VPL..
D sinque. D ciocca. recioccu.
ciòc 310 ciot

ciòcula sf. (ittiol.) “menola (Maena maena) ciopu agg. “zoppo”


AFV (Vent.). MP 18.19 (Pigna).
ciode vb. “chiudere” D ciupegar. sopo.
GL 2.97 ma ni ro campo, ni ro generà/ pœun condormìse, ciorna sf. (ornit.) “collotorto”
o ciode una parpella. GL 6.86 comme una pegora chì DVO (On.).
ciosa/ starò sempre a crià…?. GL 8.59 stanco de reme- D ciornia. ciorniu.
scià sciù l’arba o ciuse ri œuggi. DFC 151 DFC 151 chi ciòrnia sf. “donnaccia”
ciode re oregge . CAN 1842 p.28 (Sav.) ciose. BIO 565. REW 8474. VPL (Vent.).
PD 141. ADG ptc. ciozu, ciüzu. FDG 203, 237. FPI D ciorna.
1967 ptc. ciossu. PVG. ciòrniu sm. “ciondolone”
D chioder. ciosu. ciudaia. ciuenda. ciü za. descciode. gio- BDS (Sav.).
stro. inclosso. includer. inclusso. ioder. ioso. ihossura. iu- D ciorna.
so. pioso. rechui. reciuxi. L claudere. ciorro agg. “quatto quatto”
ciodu sm. “chiodo” PRP 344 n. (testo ms.) o andava arrecurando pe o fossao/
MUI 143. FPI 1984 “gen.”. ADG. RGS § 178 “lig.” ciorro come Radiccia e cian cianìn.
ADL (Vent.): < clavu + claudere [ma sarà piuttosto un PRA 385: oggi ciuru ciuru “mogio”, prov. chourre.
italianismo]. D ciuru
Cf. SAP 395 a.lomb. chiovo m.s. ciosa sf. (bot.) “Carlina acanthifolia All.”
D ciòu. chiodaria. MLC 248 (Bard).
ciodu sm (ornit.) “assiuolo” ciossa sf. (bot.) “Serapias neglecta”
MVS (Sarz.). FPL.
D ciò. ciòu. ciossa sf. “chioccia”
ciö’e/ ciœue vb. “piovere” GO. CAD. BDS (Sav.). PVG.
GL 9.61 zu onde ciœue, lampezza e fa ro tron. PD 118.
RAN 37 “contad. antiquato” PD 347 “plebeo”. PVG D ciosà. ciussà. L chiocia. chioça.
ciö’e. ciosà vb. “chiocciare”
D ciöve. PVG.
ciohè avv. “cioè D ciossa. ciusà.
PAD 456 a.1506 (Pieve di Teco) havemo… facto quelo al ciostro/ ciostru sm. “chiostro”
che il debito ne stringeva, ciohé datoghe la possessione de CIT 271 gêxe e ciostri. ADG claustrum. BDS (Sav.) cio-
la terra e de la valle… stru.
D ciove. zoe. D giostro.
cioma sf. “criniera del cavallo” ciozu agg. “chiuso, intasato (del naso)”
GL 9.75 come un moscio cavallo…/ ra cioma ghe sbat- PS 63. PD 349.
tuggia sciù ra spalla. D inclusso.
GO. CAD. ciozu sm. “podere cintato”
(ègua) ciôma agg. f. sg., “(acqua) stagnante” PD 120. ADL (Vent.) “terreno coltivabile entro le mura della
ADP (Pietra). città”. DVA (VArr.). FDG 237. BDS (Sav.). “vicolo cieco”.
D ciomà. Cf. BIO 565 piem. cios “recinto, siepe”.
ciômà vb. “indugiare, oziare, poltrire” D chioso. ciaussettu. ciöxi. ciozu. cioussu. ciouzu. ioso.
RAN 181. ADG. BDS, SDS (Sav.). REW/FPI 1779 fr. L clausum.
chômer. ciozu top.
D ciôma TAL 58 n.233 (Alassio): a.1539 ihoso, iosso. FCL 58
ciômà vb. “crogiolare, cuocere a fuoco lento” (Diano S.Pietro). ROC 151 (Civezza). FTL 101.
CAD. ADG 52. ciota sf. “zampa unghiata”
ciòn sm. (ornit.) “civetta nana” GL 7.96 o gh’allivella sciu re ciote un taggio (un fenden-
CLU (Riv. pon.). te). COM.1 47 a re spese de chi me ven sotto re ciote.
D ciò. cioa. CAD. BDS (Sav.).
ciòn sm. “chiodo” PD 120, 151, 339, 359: *plauta. GA 14.127: REW 6859,
MP 18.18 (Pigna). PFM 126, 131 (Pigna). DVA (VArr.). cf. REW 6301. 6309. FDG 203, 237.
FPI 1984 (On.): “fatto sul pl. ciòi”. D ciotà. ciouta.
D ciòu. ciotà sf. “zampata”
ciona sf. “pialla” BDS (Sav.).
PD 338, 353 (Zoagli): “certo da *plawna, non indigeno”. D ciota.
PVG. ciotà vb. “graffiare”
D ciuna. CAD. PD 359. GA 14.127.
ciônà vb. “piallare” D ciota.
DFC 48 ciôna, séiga, picca, cianta/ un seccante bancarà. (i) Ciotti top. (Vent., Pigna)
D ciunà. LTI 48, PSP 82 n.177 (Pigna) i Ciotti: cf. TB 17.181.
ciongi sm.pl. “piombi, calura estiva” REW 4717. ADL.
CIT 247 con fuzzì, quando poremmo/ ri ciongi dra çittæ’ D ciotu.
per resciorase. ciotu sm. “buca, fossa”
Cf. i “Piombi” di Venezia (J.CASANOVA, Histoire de ma ITG 497 “depressione carsica” MP 18.19 (Pigna) “fossa
vie, Paris 1960, tome 2. vol.4, cap. xii-xvi) fatta per piantarvi un albero”. PSP 82, 124 (Pigna). FDT
ciongio sm. “piombo” 10.28 (Triora). RML 975 (Airole): cf. prov. clot, m.s.
CIT 50 tra ro marco e l’anchizze/ tocco con man, che in MDB (Bord.). ADL (Vent.). PCL 275 (Pigna). REW
questi ciongi chie/ chi gh’è de mezo, se sciacca re dìe. 4717. FTL 90 n. “elem. topon.”. VPL (Vent.).
D ciungiu. D cioti. ciuteti. choto. zot. sotta. zotta. sotu. L chiotum.
ciòu 311 cisc

ciòu sm. “chiodo” EVM 46 (V.Mar.).


PS 109. PD 108, 361 arc. ciovu. RGS § 14. PFM 125 n.3 D cipressu.
PVG. cipressu sm. (bot.) “cipresso”
D ciò. ciodu. cion. ioo. L clavus. FPL.
ciòu sm. (ornit.) “cuculo” D supressu.
SDS (Sav.). cippu agg. “completo, totale” nella loc. calma cippa,
D ciò. ciodu. ciövu. bunassa cippa “calma perfetta di mare”
ciòuca sf. “zampa unghiata” CIC 152 (Sav.) a barca a va aa deriva/ a va, in ta carma
MP 18.19 (Pigna). ADL (Vent.) n.pl. plauta REW 6589. cippa/ a va, ma a nu guverna… NVM (Sav.). VPL (On.,
D ciota. Alassio).
cioudenda sf. “chiudenda, steccato” Cirrasana cognome
FDT 10.28 (Triora). VTS 85 a.1530 (Sav.).
D ciuenda. D cirinsana.
ciounà vb. “piallare” circiaca sf. (ornit.) “cesena”
PVG. CLU.
D ciunà. circoncider vb. “circoncidere”
ciòussu top. (Pigna) PAB 47 Abram… circoncixe si e tuti li soi fijoi e tuta la
PSP 28, 82 sg. n.178 (-s- sorda) “dovrebbe appartenere soa masna. PS 24.
alla fase primitiva della toponomastica romanza; elem. D çirconçixo.
non più vitale nel dialetto locale”. (per) circondo avv. “attorno”
D ciozu. PAB 65 Neron imperao/…/ dominava lo mondo/ quaxi
ciòuzu sm. “terreno cintato” tutto per circondo.
RRL 66 (cf. TAL 233) (Ponente lig.) “piuttosto che “po- PS 54 “modo escogitato prob. per la rima”
dere” è il terreno vicino alla casa rustica, coltivato a vi- D circumdare.
te, ortaggi, frutteto”. circuito sm. “giro di ballo”
D ciozu. LSE 16 a li bali, invitata dale altre, poi un circuito o una
ciova sf. “pioggia” volta, dixea: basteve una volta za, per Dio lassemo li altri
VPL (On.). balli.
ciöva sf. “mannello o covone di frumento lasciato sul circumcirca avv. “all’incirca, press’a poco”
campo a seccare” RAN 19.
FDT 9.19 (Triora). circumdare vb. “aggirarsi”
D cova.
MCG 330 como li fanti chi van circumdando.
ciovè avv. “cioè”
D circondo.
MPS 77 a.1550 (Stella) alchuno fructo, ciove persiche,
circustantia sf. “circostanza, dato di fatto”
pere, pome.
AG 143.225 digi ben la veritae/ le circustantie qui ge son/
D ciohè.
ciœve/ ciöve vb. “piovere” cossi le di como le son.
GL 9.61 ciœve Cireisia cognome o soprannome
PD 117, 339. GIL 169: “plovere soppianta pluere”. RGS PRP 360 (5.22) Ghiglé Cireisia. PRA 374.
§ 111. GL 10.63 impf. cioveiva. FDG 278 ciüveiva. PD D sêxa.
148, PFM 127 fut. ciüvià. cirexa sf. “ciliegio (Prunus cerasus)”
D cevetegar. chiove. ciöe. ciuvée. iover. piover. FPL (VArr.).
ciövu sm. (ornit.) “piviere” D sêxa.
CLU (Sav.) cirexö’ sm. (bot.) “Rubus saxatilis”
D ciò. FPL (VArr.).
Ciöxi top. (Loano) D sêxa.
TCL i Ciöxi. cirimìa sf. “zampogna”
D ciozu. BDS (Sav.).
cipàine sf. “mattonella di legno pregiato per pavi- cirinéu sm. “cireneo”
menti” PD 140 “popolare”.
PVG: ingl. pitch-pine. DEI.4 2956. Cirinsana cognome
D picepàine. VTS 73 a.1530 (Sav.)
Cipières top. (Alpi Marittime, Fr.) D cirrasana.
LAM 89 it. Cippiera. cirro sm. “strenna”
cippina sf. “camauro pontificale” MNS.1 146 a.1598 (Sav.) vendere nelle feste di Natale la
BDS (Sav.). strena o sia cirro.
cipra sf. (ittiol.) “alosa, cheppia, salacca” D strena.
PAG 248 “Alosa communis Cuv. PML 357 “Clupea alo- cirugico sm. “chirurgo”
sa Cuv.” TTC 78 sg. “Alosa alosa L.; Alosa fallax niloti- SAS 81 a.1592 (Sav.) medico chirugico.
ca Geoffr.” D chiriergu. L cirurgus.
Cipressa top. (Imperia, Rapallo) Cisano top.
FTL 137. CTL 20, LTS 56, BCB 138 sg.: “clusanum”, sbarramen-
D cipressu. to della valle.
cipressettu sm.. (bot.) “Orchis v.sp.” FNT 19 * Cisianus, Cisius, oppure *Caesianus, Caesius
FPL (P.Nava). (cf. TV fundi caesiani) PTR 46 *Caesius, gent. rom.
D cipressu. D cisiano. cisigliano. L cixanum. cesanum.
cipressina sf. (bot.) “coda cavallina (Equisetum ar- cisciö’ sm. (ornit.) “assiuolo”
vense)” D ciciö’.
cisi 312 ciu

Cisiano top. (Bargagli, V.Bisagno) cital/ citar vb. “gettare”


EOL 24 Monte Cisiano. PTR 46 Caesilius gent. rom. AG 25.5 lo m a faito som/ de voler citar a vale. AG 51.20
D cisano. cisigliano. en terra chi no sor frutar/ no e bon tropo afanar/ ni citar
Cisigliano top. (V.Magra) soa somenza. AG 114.65 che tal se cree cital se, cinque/
EOL 24. chi,perde pu per doa e aso. AG 145.281 anchore pusor
D cisano. cisiano. g’e osso/ per citarle in fondo croso.
Cisologna top. (V.Magra) PS 51.
EOL 24, 32 Cisiolenus n.p. SCT 85 sg.: “meglio che da D zitar.
Cisiolenus, da Cisellus a.538 (Thesaurus lingue Latinae) citar vb. “citare, convocare”
o da una forma affine in –olus. SA 243 a.1340 (Sav.) se alchuna persona de la dicta arte
cisterna sf. “cisterna” sara cita per lo messo de questi consoli…
TL.2 316 a.1464 desideriamo si fabriche in quella citate L citare.
la cisterna in quello loco… citara sf. “cetra; chitarra”
D giüsterna. FTM 98 a.1456 (Sav.) le trombe, le viole et le cithare.
cità/ citae/ citai/ citè sf. “città” G.G. CAVALLO, Ra Cittara Zeneize…, Genova 1636; Ra
AG 12.409 l’emmaiem toa faro sculpir/ e n mezo la citae Cittara Zeneize…, Zena 1665.
constituir. AG 49.3 la nostra citae/ de Zenoa. AG 138.78 D cedera. chitarra. sitara. çitara.
nixun prince ni baron/ uncha poe quela citae/ meter in su- citate sf. “città”
gigacion. AG 138.215 de gente e la citae si spesa… AG TL.2 277 a.1464 in lo bene et amplitudine de quella pre-
139.73 or prego De per pietate/ che ne conduga a bona clara citate.
fin/ e menne in quela citae/ donde ogn’omo e de zogo pin. D cità.
AG 144.165 le strae son pinne e li camin/ de beruer e d’a- citem/ citen sm. “cittadino; pl. cittadini”
saxin/…/ e in citai n’è pur assai. PCD 31 s.xiv citae. SA TL.1 24 a.1453 ne parse haverne per via de scruttinio lo
239 a.1340 (Sav.) la gloriosa vergine Maria patrona della parei de li citein. BDF 147 a.1460 parse essen bem elle-
citae de Savona et de li citadini o habitatori in quella. ze octo citem pacificatoi. RMG 186 a.1472 li que aven-
CBL 334 (7.31) (= SL 50; FUP 110) pregai, o doce mai- do… cum questi quatro citem temptao se la coxa poisse
re/…/ per le terre e le citae/ onde è guerra et discordia. AF recevere qualche bona reformativa… VCC 33 a.1480
2.40 s.xiv (Pietra) prega Christe omnipotente/ che en la ri- (Sav.) non sea alcuna persona, cosi citem como foreste-
vera e la citae/ mete amor e bona paxe. PEG 43 quello e ri… DSP 53 a.1487 le quale coxe ultra che siano damno
ben traytor chi da citae o castello a l’ennimigo de so se- pure de li citein, destrueno lo porto chi e damno universa-
gnor. IVE 78 si de un corteize comiao a la gente… per so le. BMP 199 a.1505 octo citen depute. CPF 170 a.1589
che gi convegniva andar a la cita… –– passam lo fiume son tanto pronti in aggiutà ri cittén benemeriti e virtuosi
Jordam, e vansene inver la citae de Ierusalem. si vam a quanto in castigà ri tristi e ritroxi. RDB 21 sg. ri citten
la citae unde era Herodes… –– no vossem intrà in la ci- nostri… –– per poco amò dri so cittén.
tai noma de note. MAC 162 lonzi de la citae de Anchoihia D citain.
xv. migia. GOL xii. s.xiv che ello mande paxe tosto in la citrullo sm. (bot.) “cetriolo (Cuccumis sativus)”
cristianitae/ in la nostra citae in Toscana in Lombardia. FPL.
ATA 203 a.1382 (Alb.) lo conseio de la citae de Albenga. citrùn sm. “arancio amaro”
TL.1 320 a.1455 questa vostra beneita citae. BDF 150 ADL (Vent.).
a.1460 ben se contentava che la cité ellezesse quello chi D setrùn.
ghe parese de caxa loro. DSP 40 a.1461 chi adduga ho- cittu sm. “centesimo, centimetro”
nor e favor a la citae. LPD 5.368 a.1463 questa cittè a re- RAN 181. BDS (Sav.) PVG. vbvvv.
cevudo extremisimo dano… –– questa città. PS 107 D cituluni.
a.1466 cité. VCC 31 a.1480 (Sav.) in la cite de Saona. cituluni sm.pl. “caramelle artigianali”
DSP 117 a.1487 lo conducto lo qua mena laqua in la cita BDS (Sav.).
de Zenoa… –– acio che esso servisse ala publica utilità et D cittu.
necessità della citae. SOP 10 v. a.1597 ra citté. RDB 25 ciù avv. “più”
Zena moere de regni e de citté. PRI 30 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) ra via assæ’ ciù breve.
FAS 153, 164. PS 9. CIT 3 mœuvo a pietè l’abisso ciù profondo… NPD 60
D citate. çittæ’. sitae. sitè. zitae. citain. a.1749 (Sav.) ciù de noi… soffran danni. NPD 63 ca.1750
citadino sm. “cittadino” (Sav.) una figgia ciù bella che Diana. PVC 111 s.xix ciù
SA 239 a.1340 (Sav.) la gloriosa vergine Maria patrona ünna stissa/ g’ho quintòu lascià a pellissa.
della citae de Savona et de li citadini o habitatori in quella. D ciü’. ciue.
D citaein. ciü’ avv. “più”
citaein/ citaìn sm. cittadino PD 339. ADG. RGS § 401. PVG. BDB (Bonif.). LP 28
AG 75.55 quando g’e citain si grandi/ chi statuti leze e co- sg.: “il tipo prov. “magis”, opposto al lig. “plus”, deve es-
mandi/ desprexian per so orgoio. PCD 31 s.xiv. citain. sere recente, cf.fr. plus”.
SA 247 a.1340 (Sav.) per la utilitae de li citain de Saona. D chiu. ciu.’ciüe. pu.
ASA 122 sg. a.1390 (Alb.) a quello la patronia (della ga- ciüà vb. “strizzare”
lea) si ge sea daitta dunde (purché) quelo patron sea cit- VPL (Sanr.) “solo nela loc. ciüà l’ö’ju “strizzare l’oc-
tain de Albengha. –– nexum patrom chi non sea citain chio”.
darbengha. GOG xiii. a.1444 venerabili citain… TL.1 24 Ciuagnu top. (Pigna)
a.1453 intendendo la necessitae esser grande e lo dexyde- PSP 83 n.179: prob. < *Clotanius, *Cluanius, n.p.: top.
rio de li citain esser che cosi se facia cum omni celerita- fond. rom.
te… TL.3 201 a.1475 con monti atri citaein e borgeixi. cìu barbacìu sm. “gorgheggio degli uccelli”
Cf. BPE 309 a.piem. citain. SAP 2.236 a.lomb. citain. BUL 458. DVA (VArr.) ”canto del fringuello maschio;
D cità. citadino. citein. citem. citen. sieutadin. sitadin. çit- voce di richiamo per uccelli”
ten. L citainus. D barbaccìo.
ciuc 313 cium

ciucca sf. “sbornia, ubriacatura” ciüe avv. “più”


RAN 181. C.SALVIONI, ROM 36 (1907) 238 sg.: gen e it. PD 144 epitesi.
sett.: *klokko, fr. cloche, “dondolante, ciondolante”. PVG. D ciü. ciue.
SPS 133: voce espressiva; esclude un’origine celtica”. ciuenda sf. “chiudenda, siepe”
D ciuccu. GO. GA 16.14 sgg. MMF 118. BDS (Sav.). PVG.
ciuccà vb. “battere, schioccare, risonare” Cf. RGS § 1099 piem. ciuenda m.s.
RAN 12, 98. CIC Gloss. (Sav.) “ciuccà e man “battere le D chioenda. ciausenda. cioudenda. ciudenda. ciuvenda.
mani”. BDS (Sav.). VPL. cuenda. L çoenda.
Cf. BIO 258 emil. cioccà “scoppiettare” ciuettu sm. (ornit.) “luì”
D ciocca. scciucà. recioccà. CLU.
ciucallu sm. (ittiol.) “carance punteggiato (Caranx D ciò. ciuottu.
punctuatus Ag.)” ciüfàia sf. “zazzera”
PML 357. BDS (Sav.).
ciuccatta naira sf. (bot.) “Aquilegia atrata” D süffu.
FPL (P.Nava) ciügà vb. “chiudere gli occhi”
ciucetu sm. “buca a cui mirano i ragazzi nel gioco ADL (Vent.): REW 1997a.
delle biglie” D cigar.
MP 18.19 (Pigna). ciügiana sf. “fuliggine che cola per tempo umido”
ciuchetta sf. (ornit.) “codibugnolo” GO. PD 148, 337.
CLU. D ciüvena. giügianda.
ciucia sf. “fischietto, richiamo” ciuì sm. (ornit.) “luì”
VPL. CLU.
ciücià vb. “succhiare” D ciò.
ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. ciula agg. “sciocco, stupido”
D ciüciùn. ciuciavacca. süssà. ADL (Vent.). FDT 10.28 (Triora). BDS (Sav.). PVG.
ciuciavacca sm. (ornit.) “caprimulgo” VPL.
CLU. D ciullìn. chiolonna. descciulase.
D ciücià. süsacrave. ciula/ ciulìn sm. “specie di fico”
cuüciottu sm. “succhiotto dei bambini” FPL (VArr.) figu ciulìn. PVG ciula.
VPL. D ciurlìn.
ciüciu sm. (ittiol.) “nottola, pesce vescovo (Myliobatis ciüma sf. “piuma”
noctula Bp.)” CAD. PVG. BDB (Bonif.)
RCG 262. PML 357. TTC 75 “pesce aquila (Holorhinus D chioma. ciümassu. ciümassi. ciümìn. reciümà. L plu-
aquila L.) ma.
ciüciu giancu sm. (ittiol.) “pesce aquila (Myliobatis ciumà vb. “sonnecchiare”
aquila)” VPL.
AFV 423 (Vent.). ciümassi sm.pl (bot.) “persicaria, salcerella
ciüciu neigru sm. (ittiol.) “trigone violaceo” (Polygonum persicaria)”
PML 57 “Trygon violacea”. TCC 74 “Dasyatis viola- FPL , BNF 220 (Bord.).
cea”; “colombo (Pteromylaeus bovina)”. D ciüma. ciümìn. scciümasere.
AFV 423.
ciümasìn sm. “bersagliere”
ciüciùn “succhiotto, tettarella”
ADP (Pietra).
ADP (Pietra). PVG.
D ciümasu.
D ciücià.
ciumasso sm. “pennacchio”
ciuciunà vb. “cuocere a fuoco lento; parlottare”
ADL (Vent.) onom. GL 17.10 e in testa o l’ha un turbante e un gran ciumas-
chuco sm. “asino” so/ donde re gioje ghe son misse a sguasso.
PEG 44 ma lo gabao si e llo chuco chi no sa cantar se no D ciümasu. ciümieru.
de si. ciümasu sm. “guanciale di piume”
ciuccu agg. “ubriaco” TVD (Dolc.). FPI 6611 “gen.”
RAN 181. BDS (Sav.). PVG. D ciüma. chiumaso. cimasu. ciümasìn. ciumasso. L plu-
Cf. BIO 63 lomb. cioc m.s. maccium.
SPS 133 “voce espressiva; esclude un’origine celtica. ciumba sf. “tuffo, caduta”
D ciucca. ADL (Vent.). DVA (VArr.). PVG.
ciücu sm. “ciocco; radice dell’olivo” D ciumbà.
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). FDT 10.28 (Triora). ciumbà vb. “tuffare, cadere”
D sugo. ADL (Vent.). DVA (VArr.). PVG.
ciudàia sf. “recinto, riparo fatto con rovi” Cf. MUI 90 < plumbum, fr. plonger “plumbicare”.
DVA (VArr.). D chiombà. ciumba. ciumbacà. ciumbìn.
D chiodaglia. ciumbacà sf. “pisolino, colpo di sonno”
ciüdèa sf. “dado traforato che si mette sotto un pezzo ADP (Pietra).
di ferro arroventato che si vuole forare” D ciumba.
CAD. ciumbìn sm. “gabbiano”
ciudenda sf. “chiudenda, recinto” BUL 402 “martin pescatore (Alcedo ispida)” AFV 413
MVS (Sarz.). (Vent.) “gazza marina (Alle alle)”. ADL (Vent.). GNB
D ciuenda. 223 (Bord.) “svasso”. CLU.
ciue avv. “più” Cf. BUL 402 ven. piombìn, bol. plumbéin. sen. piombi-
CIT 97 azonzighe de ciue… nello.
D ciù D ciumbà. ciungìn.
ciüm 314 ciuv

ciümiéru sm. “cimiero, pennacchio” ciurìn sm. (ornit.) “piombino marino


BDS (Sav.). CLU.
D ciumasso. L cimerium. D ciuricu.
ciumìn sm. “piccola piuma?” ciurlìn sm. “ varietà di fico”
DFC 134 un leggiero ciumìn sciu re rachette/ me pà ra DVA (VArr.).
Pallarini quando a balla. D ciula. ciürlu
ciümìn. ciürlottu sm. (ornit.) “chiurlottello”
ciümìn sm. “spolverino; pennino” CLU.
BDS (Sav.). D ciürlu.
D ciüma. ciumìn. ciürlu sm. (ornit.) “chiurlo”
ciümìn sm. (bot.) “Eriophorum Schenchzeri” CLU.
FPL (PortoM.). MLC 272 (Spotorno) “Stipa pennata L.” D chiorlà. ciurlìn. ciürlottu..
D ciümassi. scciümasere. ciürlu de ma sm. (ornit.) “Ibis falcinellus”
ciùn esclam. “voce per chiamare le pecore” CAD.
MP 18.19 (Pigna). REW 2454a. c&u “voce per chiama- ciuru ciuru agg. “quatto quatto”
re i maiali.” PRA 385 (Taggia).
ciun sm. “chiocciola” D ciorro.
ADL (Vent.) “chiocciola che stride emettendo bava”. MP ciusa sf. “chiusa (di poesia)”
18.19 (Pigna). VPL. RML 975 (Airole, Perinaldo): cf. SSZ 21 s.xvii. (L.Assarino) fava re me cançoin con belle
prov. chiyon, chioun m.s. TVD (Dolc.). REW 2451a. ciuse/ per imità ro Tasso e ro Ciabreara
ciuna sf. ”pialla” D ciüsa.
G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 295 n.3. AAG 123 n.2. PSE ciusa sf. “luogo buio per gli uccelli da richiamo”
253 sg. planula. MVS (Sarz.).
Cf. CVM mil. piana, a.mil. piona m.s. ciuza sf. “chiusa, diga”
D ciona. ciünasa. piola. scciona. L blona. GL 2.71 comme mai pœutto mettete a re prœuve/ de fà ra
ciunà vb. “piallare” ciuza a questo gran torrente?
PSE 253 sg. planulare. PD 123. FPR n.41. D ciüsa
D cionà. ciounà. ciuna. scciunà. ciüsa sf. “chiusa, gora”
ciünasa sf. “pialla” RAN 181. BDS (Sav.). PVG.
FDG 284. Cf. CVM mil. ciusa m.s.
D ciuna. D chiosa. chiusa. ciusa. ciüze. cixöe. L clusa.
ciunetta/ ciunettu sf/m. “pialla” ciussà vb. “chiocciare”
GO. PSE 253. BDS (Sav.). BDS (Sav.).
D chioneto. ciünettu. scciunetu. D ciossa. ciosà.
ciünettu sm. “pialla” Ciüze top. (Loano)
FDG 284 ciünettu. D ciüza.
D ciunetta. ciüsma sf. “ciurma”
ciungìn sm. “piombino della lenza da pesca” RAN 98.
NVM (Sav.). PVG. D ihusma.
D ciungiu. ciuteti sm.pl. “piccole buche per il gioco della palla”
ADL (Vent.).
ciungìn sm. “gabbiano”
D ciotu.
BDS (Sav.).
Ciütu top. (Sav.)
D ciumbìn.
NTS 15, 17: Monte Ciuto, s. xvii-xviii. Anche: Monte
ciungiu sm. “piombo” Grosso.
CAD. ADL (Vent.). AAG 121, 396: plumbjo plumblo. ciuvascu sm. “piovasco”
PD 340. ADG. FPI 6611a. RGS § 399: plumbeus agg. RAN 98. ADL (Vent.). HSL 18.295 “formazione recente”.
D ciongio. ciungìn. inciungiöia. piumbo. pombio. scciun- D ciuvée.
già. L plumbum. ciuvassu sm. “acquazzone”
ciungiu sm. “uncinetto usato per riprendere le ma- PVG.
glie, nel lavoro a maglia” D ciuvée.
PAG 143. ciuvéa sf. “piovasco, acquazzone”
ciuottu sm. (ornit.) “assiuolo” CAN 1847 p.7 (Sav.) che dilüvii, che ciuvée!/ che turren-
CLU. ti! che peschée!/ da grand’ègua n’è vegnüu! RDO (On.).
D ciò. ciuettu. D piova. ciöve. ciuvascu. ciuvassu. ciuvighinighia.
ciupegà/ ar vb. “zoppicare” ciuvöia. ciüvüssa. ciüvüssi.
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). MP 18.19 (Pigna). REW/FPI ciuvèna sf. “fuliggine che cola per tempo umido”
1996. PD 148.
D ciopu. D ciügiana.
ciupìn sm. “zuppa di pesce” ciuvenda sf. “chiudenda, steccato”
ADP (Pietra). VPL. PCL 277 (Arg.)
ciuppu/ ciüppu sm. (bot.) “pioppo (Populus alba)” Cf. BIO 565 piem ciovenda m.s.
CAD ciüppu. MLC 266, VPL (Arenz.) ciuppu. D ciuenda.
G.ALESSIO, LN 35 (1974) 10: tosc. chioppo, cioppo, dal ciuvighinighia sf. “piovigginìo”
lig. ciupu (< ploppus < populus). ALE 324. BDB 270 (Bonif.).
D pioba. pioppu. D ciuvée.
ciuricu sm. (ornit.) “strillozzo” ciuvöia sf. “pioggerella”
CLU BDS (Sav.). PVG.
D ciurin. D ciuvée.
ciüv 315 co

ciüvüssa sf. “pioggerella” clhave sf. “chiave”


FPI 6620 “gen.” VCC 32 a.148 (Sav.) che no sea alcum meistro o lavoran-
D ciuvée te o fante de la dicta arte chi olse… fa o fa fa clhave de al-
ciüvüssu sm. “tempo piovoso” cuna maynera salvo se… no ha apresso de si la clhaveura
PD 357. FDG 281 “piovaschi autunnali” donde se fa le dicte clhave.
D ciuvée. D ciave.
ciü’xima/ ciüxma sf. “ciurma” clhaveura sf. “serratura”
RAN 45, 98 ciü’xima. PS 63, PD 144, 338, 350 ciüxma. VCC 32 a.1480 (Sav.) la clhaveura donde se fa le dicte
JAN.1 303, 375. F.D’OVIDIO, AGI 13 (1895) “vocabolo clhave.
veramente “navigato”. P.SKOK, ROM 57 (1931) 477 n.: D ciavöia.
“portoghese, non genovese”. VPM 322 sg. gr. kûleu- cleirixi sm.pl. “clerici”
sma, lat.celeusma: “la battuta data ai rematori dal ce- AGL 95.93 diversi cleirixi se renovam/ che l’un l’atro re
leustes”. Genova è centro di irradiazione del termine: it. se trovan. (IVI, n.: “scrittura poco chiara, lettura dubbia”.
s.xiii-xiv. ciurma, ven. zurma, fr. s.xvi. chieusme, sic. PD 112: “forma unica, forse errata”.
chiurma, nap. chiorma. FPI 1801. ALE 326. “ciurma”. D chirexi. iherego.
RGS § 179. DEI.2 970 clemati sm. (bot.) “Clematis vitalba”
D chiurma. ihusma. L chiusma. FPL.
civa sf. “orzo, avena” Clemente/ Clemento n.p. “Clemente”
AG 43.83 che lo non me convenia prende/ mea civa si che PS 16 s.xiv. Clemente. sam Clemento (metaplasmo).
faesse/ che me morim semper morese. D cremente. cremento.
FA 339: civà. FAS 147, 153, 163. AGC 39 “apocope”. clepar vb. “fendere, rompere”
D sivada. L civada. civata. AI 2.21 a.1256 (iscrizione volgare a Lerici) clepa cor alo
civetta sf. (ornit.) “civetta” Portonarese.
CLU. FPI 4800. D crepà.
D ciòa. seghittura. siettua. siueta. ziveleta. sivetta. ziveta. clinar vb. “piegare, chinare”
sivettua. zivitora. sivittua. VP 200 s.xv. (Sav.) al fine che Iesu clinao la testa.
Civezza top. “Civezza” D chinà.
CL 9. clolar vb. “scuotere, crollare”
D sivesa. L civecia. AG 113.12 de envrianza sta sovin/ ni po aleinar parole/ ni
Cixö’e top. (Loano) movese, chi lo clola.
TCL: < clausola, clausa “chiudenda” D crolar.
D ciüza. clotelliero sm. “coltellinaio”
cixöra sf. (bot.) “mirtillo” MNS.3 28 a.1577 (Sav.) questa arte de spadari e clotellie-
PNP 149 (Masone, Campoligure) ri.
D sexa. D cotelero.
Clans top. (Alpi Marittime, Fr.) co prep. “con”
LAM 89: it. Clanzo. AG 45.36 co monto gram devotion. PGF 28 a.1461 (Alb.)
clapier sm. “mucchio di pietre” co lo angelo Crabielo. AAD 257 uno capeleto di veluto
PCL 277 (Arg.). ANL 56 sg. cremesino co la frangia d’oro et di seta cremesina e bian-
D ciappa. ca. –– uno cappeleto di tafetale gialdo di paglia co la fran-
clar agg. “chiaro” gia del medemo colore.
PAB 61 or e lo mar suave e clar. PCL 277 (Arg.). AGC 35.
PS 11. D com. con.
D cèu. claramenti. co/ cho cong. “che”
claramenti avv. “chiaramente” IVE 96 inter elli e Dee gi parea co fosse un spacio belis-
PAB 58 se claramenti voi veir/ e de partir faosso da veir… simo. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) e pà cho (= ch’o) spire
D clar. amò.
claritae sf. “chiarezza” D che. L co.
CBL 329 (1.27) lo mondo, chi era tenebroxo/ e pin de co/ cho sm. “capo, estremità, testa”
oscuritae/ receverà luce e claritae. AG 7.3 si mainganao da co a pe. AG 14.230 e cossì sor la-
FAS 164. voraor/ pagasse in co de so lavor. AG 54.50 son spaventai
D piayritae. da co a pe. AG 138.101 en co sta sempre un gran fana/ chi
Clavarezza top. (Gen.) a le nave mostra intrar/ contra l’atro de Cho-de-fa. AG
PSP 69 *capraritia/ *cravaritia “luogo di pascolo delle ca- 138.114 questa citae eciamde/ tuta pinna da cho a pe/ de
pre”. paraxi e casamenti… AG 139.14 quando e ben guardo e
D crava. pono mente/ cerchando ben da co a pe/ ogni cossa o per
Clavario top. “Calvario” niente/ se no amar e servir De. IVE 28 pregemo per mes-
GP 370 lo menam allo monte clavario. ser l’arcivescovo, payre e pastor nostro, e per tutti li reli-
D calvario. giosi e choy theregai (teste chiericate) li quai an cura de le
clhavatura/ clavatura sf. “serratura” annime nostre. FDT 10.28 (Triora) en co da strada. PVG.
VCC 32 sg. a.1480 (Sav.) alcuna persona… chi ossem FAS 141, 146, 152, 157. PD 152. G.I.ASCOLI, AGI 3
vende… alcune clhavature cum clhave o senza chave… (1878) 281 sg.
–– possan fare et vendere de le dicte clavature… clhava- Cf. SAP 395, MB 65 a.lomb. co m.s.
ture… da mete a le caxe banche et caxete. D cavo. codebo. cho-de-fa. coi. con. cou. dacò. ninco.
D ciave. ciavöia. L caput. cavus. codevia.
clavaura sf. “serratura” co sf. “cosa”
PCL 277 (Arg.) ADL (Vent.) “accusativo interrogativo”: co ti vö?
D ciavöia. D cosa.
cö 316 cocc

cö/ coeu/ cœu/ cuoè / cuœ sm. “cuore” coccarello sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus”
RDB 21 ri corsè chi oura ne tran ro cuoè (rima: fuoè “fuo- FPL (Bord.). BNF 220 (Bord.) “Umbilicus rupestris
ri”). CIT 62 con ro cœu morto e con ra cera futa. –– ma Dandy”
lé, chi ten ra ciave dro mæ cœu. CIT 119 ro me cuœ. CIT L cucharelli.
240 quello coeu, cascia e minera/ de virtù. GL 4.1 in tan- cocereta sf. “coltrice, coperta”
to che lavoran za da cœu/ lorbaschi, meistri d’ascia e ban- CAR 12 a.1381 cocereta una.
caræ’. CAD, PVG cö. Cf. PAC 20.
PD 117. ADG. RGS § 111. FDG 108. AMSSSP n.s.14 L cocera.
(1980) 103 sg.: “ogni organo interno è designato come cochia sf. “cocca, tipo di nave”
cö: cö cüntu (Vado) “malessere determinato da inappe- PRI 27 s.xvi. (P.Murassana, Sav.) per andà a re Indie, con
tenza, debolezza generale” træ cochie de Spagna.
D cöbrüxu. cor. L cocha.
coa sf. “coda, strascico” cochia sf. “gioco di azzardo probito”
AG 79.164 che chi a guerra in casa soa/ soa breiga a lon- BOV 554 a.1531 (Sav.) che non sia licito a alcuno citadi-
ga coa. AG 143.95 l’eniquitae toa/ dere se tira longa coa. no… giochar ad alcuno gioco di azaro come alla cochia,
IVE 9 lo scorpium, chi mostra la soa faza alegra e cum la frusso, chiamare a primera…
choa venenoxa de deré fere. MC 687 lo paòm… quando cochiniglia sf. “cocciniglia”
ello leva in auto la coa. RDB 62 portà derré la coa ancor CAR 117 a.1583 che il medesmo che paga le sette debbi-
voggiemo… no pagare le casse di semme et barrili di cochiniglia.
FAS 154. Cf. MB 65 (Bonvesin) coa, codha. D coconiglia.
coci/ cocie avv. “qui”
D cua. L cauda. coa.
PAS 36 ello non a lassao persona de la Galilea tam fin co-
coa sf. “collo”
ci… PAB 41 coci se cointa so che lo nostro Segnor disse
VRS 456 (Ormea). a Adam. PAB 47 Agar, che fai tu coci? –– como voi odi-
D colu. rei coci apresso. –– ello respoze: e sum coci. PS 40 s.xiv.
cöa sf. “zolla piatta di terra erbosa” de coci a trei di. CR 7 coci contem de la morte de
VPL (Loano). Salamon… CR 21 e staro coci fino a jorno. MAC 164
Coadeto cognome partive da coci. IVE 33 voio andar a dir a Zacharia che tu
VTS 88 a.1530 (Sav.). e coci. PS 3 s.xiv. cocie: “epitesi”. ”DSP 40 a.1461 voi
coagia sf. (ornit.) “quaglia” sei demandae coci.
MCM 39 (CastelnM.). PS 10, 39: cf. od. chi cuscì.
FPI 2004: “voce francese?” D cocie. coçi. cozi. cusì. L coci.
D quagia. còcina sf. “accento, cadenza, inflessione tipica della
Coaraze top. (Alpi Marittime, Fr.) pronuncia”
CL.8 (Nizza). LAM 90 it. Coarasa. CAD. RAN 19. CAV.1 194 n.260. BDS (Sav.). PVG cò-
coaçça sf. “treccia, coda di capelli” sina: “origine sconosciuta”. VPL.
CIT 8 oh che bella coaçça de cavelli…/ desteizi in sciu ra D còsina.
groppa/ o quando da ra binda ri desgroppa… coccinigia sf. “cocciniglia”
Cf. SAP 395 a.lomb. coaça “viticcio”. RGS § 275 ticin. MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle,
coaza “treccia” guadi, allumi, brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane, polve-
D coazzo. L coacia. re di scarlate, coccinigia, lacche, cremese.
Coasco top. (Gen.) D coconiglia.
FFN 339: Caudiasco, Caudius. cocolo sm. “bozzolo di seta”
L coascum. MAS 156 sg. a.1569 stoperi o scarlasatori di cocoli… ––
coazzo sm. “coda di capelli” stopeta de cocolo (bozzoli di scarto).
RDB 67 ma lighème pù ben con ro coazzo… MCM 42 D cuccullu. L cocolus. cuculus.
(CastelnM.). cocombre salvage sm. (bot.) “Ecballium elaterium”
RAN19, 58. Cf. CVM mil. coazz “treccia” FPL (Nizza).
D coaçça. cuazu. D chigömau marin.
cobear vb. “desiderare, bramare” coconigia/ coconiglia sf. “cocciniglia, sostanza co-
PAB 66 doncha no e seno a cobear in destender renoma in lorante importata dal Messico do po la scoperta
si picem logo e inclusso. PS 10, 54 “il vocabolo indige- dell’America”
no è piuttosto covear”. MAS 287 a.1550 vermiglio di coconiglia d’India e mo-
D covea. coveà. coveoso. cubear. cubitar. rello de coconiglia d’India.
cobia sf. “coppia, paio” MNS.1 58 a.1577 (Sav.) potrano li detti maestri beretteri
MCG 330. tingere berrette e tocchi e berretini in altri qualsivogliano
Cf. SAP 396 a.lomb. cobia m.s. collori, e massime in rozza grana e coconigia.
MAS 122 n.85.
D cubia.
D cochiniglia. coccinigia. cusiniggia.
cöbrüxu sm. “acidità di stomaco” cocorda sf. “zucca”
VPL. GRD 113 (Toetto) (rubr.) “delle cocorde”.
(erba) cocca sf. (bot.) “(varie qualità di musco) D cugusa.
Ruscus aculeatus” coctura sf. “terreno dissodato, arabile”
FPL. AG 58.3 piaxe a De che la somenza/ de che parla la scri-
côcagna sf. “cuccagna” tura/ en mi trove la coctura/ chi renda bona crexenza.
GL 14.70 quest’isora ven dîta una côcagna/ affortunà fra FAS 164 “cotura”
re atre fortunæ’. D cotura.
PD 146. coccu sm. “carbone coke”
D caucagna. L cocagna. BDS (Sav.).
cocc 317 cogn

coccu sm. “bracciuolo del bilanciere nel meccanismo coffino “cesta: strumento di segnalazione marittima
dell’orologio” appeso alla Lanterna di Genova”
PAG 131. PPG 315 a.1553 arburi doi cum gli soi sonchi per li coffi-
côcùn sm. “tappo della botte” ni.
GO. PD 146. D cuffìn. L coffinus.
coda sf. “coda di redenzione, fondo di ammortamen-
coffortar vb. “confortare”
to per il riscatto del debito pubblico di San Giorgio”
M.BRUZZONE, Glig 23 (1898) 54n. BMP 5 n. PAB 58 voio che tu prendi alcunna lengera meixinna e do-
L cauda. ce chi te cofforte.
Coda cognome D confortar.
VTS 123 a.1530 (Sav.). cogasango sm. “flusso di sangue”
D coa. codina. guodina. L coa. CAR 26 a.1440 item ordinavit uno capitulo “uno angura
Codebo cognome el cogasango” penarum soldos unum per volta.
VTS 117 n. a.1522 (Sav.) D cagà.
D co. L codebo. cögge vb. “cogliere, raccogliere”
Codebo top. (Alassio) CAD. NVM (Sav.) (mar.) “accavallare le vele”. ADG.
TAL 61 n.249: a.1580 Codebo. PVG.
Cho de fa/-faar / Co de faro top. “Capo di faro” Ptc. cügéitu ADG. FDG 230.
(Gen.) D arecögge. cheglie. chioggi. cuœgge. coger. cügeitu.
AG 63.5 en l’encontrae de Co-de-faar/ vi star un homo cügìa. raccögge.
per pescar. AG 138.103 en co sta sempre un gran fana/
cuœgge vb. “cogliere”
chi a le nave mostra intrar/ contra l’atro de Cho-de-fa/ chi
lonzi i e fo un miiar. BGP 210 a.1484 essendo vegnuda la RDB 12 cuœggio i amare scioi de girozia.
terra nostra de Cho de fa in mano de li inimixi nostri… D cögge.
PAD 408 a.1507 lo castello de Codefa. AA 276 lo feceno coger vb. “cogliere”
impicare ala torre de Co de faro. PAB 50 e roxe cogie per oritar. IVE 42 e misseze a coger
D cavo. co. L caput phari. caput faris. co de pagana. de quelle fioi… e tante n’aveiva za cogeite…
Codina cognome PS 27 cogeito: “vivo oggi”
VTS 104 a.1530 (Sav.). D accoger. cögge. coller. cogiaoi. cugire. recoger.
D coda. cua. coghetto sm. “buca, anfratto”
Codoli top. (Vent.) ITG estr.15: “lig., termine topografico”
LTI 48 n.49 “antico castello oggi solo top.; riflesso della D coghìn.
stessa voce romanza onde viene Cogoleto”. côghìn sm. “angoletto, nicchia, anfratto”
côe vb. “desiderare”
BDS (Sav.).
CIT 115 ma che Ballìn no l’amme? o questo nôe/ … ma
che Ballìn, Maxin-a no te côe?/ no t’agge a caro ciù che D coghetto.
ri eûggi seû? cögìa sf. “raccolta”
PD 347: bisillabo cuvœ, cf. covea, covear. ADG 27 n., ADP (Pietra).
114 sg. < cogitare. D cugìa.
coæ’ sf. “voglia, desiderio” cögia sf. “conchiglia”
CIT 89 d’aveime in fin mevao questa coæ’. VPL.
PD 347: bisillabo. cogiaòi sm.pl. “raccoglitori”
D covea. què. PS 110 a.1468: “rifatto sul sing.”
cofa sf. “cesta” D coger.
PAD 52 a.1506 coffe a n. xxxxviii carrigate in la barca cö’ggiu sm. “pula”
predicta. AA 70 le petre che cavavano… le portavano con FDT 4.56 (Triora). VPL.
le cofe in spalle. AA 315 si come era stata in lo hospita-
D chegiu. L cogium.
le inferma, poiche fu fata sana ge stete più de doi mesi ti-
rando la cofa serviva li mestri. RDB 29 e a fà queste mu- cö’giu sm. “cuoio”
raggie hemo stentao/ ch’in spalle coffe assè gh’hemo por- ADG 57.
tao. DFC 35 chi ven, chi va con arme e moniçion,/ con D coiro.
dre coffe, dri sacchi e dri boggiœu. coglie! esclam.
D cuffa. L coffa. PRP 336 ma coglie!
cö’fanu sm. (ittiol.) “pesce cappone, gallinella (Trigla D cuglia. cojo.
lucerna)” cognaa sf. “cognata”
RCG 260. AFV 420, ANP 64, APV 80, ADL (Vent.) IVE 32 Helysabeth soa cognaa era gravia…
L coffanus. D cugnà.
coffessar vb. “confessare” Cogno top. (V.Taro sup.)
PAB 55 no possando… veritae negar ni coffessar boxia. EOL 24.
PS 8.
D cuneo.
D confessor. cunfesium. L cunfiteri.
cofin sm. “cesta” cognosce/ cognosse/ -er vb. “conoscere”
AG 76.6 per inpir lo cofin. PS 33 s.xiv. cofin. AG 49.33 bem ge poem inprendere/ de cognosce zenoei-
FA 339. AGC 39. zi. IVE 6 et a cognosce quar e lo vicioso timor… PAB
D cuffin. L coffinus. 96 l’è virtue de cognosse in le cosse e no in l’omo. GP
coffiniar vb. “confinare” 277 e aora poei saver e cognosser che lo figio de l’omo el-
PS 8 s. xiv. ptc. coffiniao lo si sera trayo.
D confiniar. PS 38. RAN 92.
cogn 318 cojo

FORME: coi sm. “capo, confine, termine.


Indic.pres. 1.sg. cognoso FAS 155,159. DVA (VArr.).
cognosso CR 7, 21. MAC 167 D co.
RDB 115. cöià sm. “cuoiaio”
PS 23. PD 335. PD 148.
2.sg cognosi AG 143.132. FAS 159. D coiraté. coiro. L coirarius. corarius.
3.sg cognosce AG 139.38. PEG 36. coietare vb. “quietare, pacificare”
cognosse PAB 96. FAS 159 MGB 814 a.1558 che in la detta pace non siano inclusi li
1.pl. cognosemo MGT 236 a.1507 capitani de galee, ministri imperiali, ne per causa loro non
2.pl. cognossei RDB 115 si debba mai rompere essa amicitia, non ostante stiano in
no cognosime voi? PS 24 s.xiv. Genova e in esso loco armeno, non lo possendo coietare
perf. 1.sg. cognossei PAB 57. PS 25. né manco si possi rompere essa pace per lo comertio et
RDC 135 . PD 335 coonversationi che hanno col Imperatore per esser troppo
3.sg. cognoscé PAB 43. PS 25. interessato suo de denari.
cognobe LSE 18. D quietare.
Cong.pres. 1.sg. cognoxa AG 6.25. coije sf.p. “cuoi, pellami”
3.sg. cognoxa FAS 155. DSP 343 a.1620 esse coije e pelami di tutte sorti e qualità,
2.pl. cognossai GP 279. così affaitati onti e tinti come nò.
Ptc.. cognossuo CBL 345 (10.12). D coiro.
PAB 96. MC 686. coina sf. “seme del cavolo”
F.CICILIOT, AMSSSP n.s. 14 (1980) 100.
Ger. cognossando PAB 75. CR 17.
D cou.
SA 240 a.1351 (Sav.).
cointa sf. “fretta, premura”
cognosciando AA 337 a.1505 (Sav.) PS 54 s.xiv. cointa. GL 29.34 de cointa/ andando chi e là.
cognosiando SA 240 a.1351 (Sav.) D chinta. coita. conta. quinta. quointa.
cognoxando FAS 162 cointà/ -ar vb. “raccontare”
D acognosser. cognuxe. conosce. cunusce. descognoxer. AG 47.66 e no me posso arregordar/ d’alcun romanzo ver-
recognosce. tade/ donde oyse uncha cointar/ alchum triumpho si so-
cognosseaor sm. “conoscitore” bre. AG 54.35 quarche raxon dir e cointar. AG 70.43 tan-
PS 109 sg. s.xiv., 35. ta alegraza n’avea/ che cointar no se potea. AG 138.20 e
D cognosseor. ben se cointan per un doi (valgono il doppio). IVE 26 no
cognossenssa sf. “conoscenza” se porea cointar ni scrive in poche parole… –– tuto lo
PAB 53 cossi bonna cognossenssa/ e virtue e paciencia. mondo no porrea cointar le malicie e le reeçe… GP 284
PAB 77 la luxe de cognossenssa. san Zoane… si ze in la caxa della vergen Maria cointan-
PS 32. do como so figio era preixo. GP 370 segondo che e o
D conoscenza. L cognoscentia cointao. PRP 347 (str.43) corpo de deixe: ghe lascio ro
cognosseor sm. “conoscitore” meglio,/ mi me desmentegava de cointà…
PAB 96 ogni cossa chi e cognossua, no e cognossua se- FA 339. FAS 155. AGC 37. PRA 368.
gondo soa virtue, ma segondo virtue de lo cognosseor. D contar. conitar. cuintà. recointar.
PS 35. cointanza sf. “conoscenza, familiarità”
D cognosseaor. L cognitor. AG 75.38 aver poestae de fora/ chi per tener drita baran-
cognuxe vb. “conoscere” za/ non aquistasse cointanza/ per dar a picen ni grande/ se
AG 56.4 un asempio ve vorea dir/ chi ne mostra e ne no zo che raxon comande.
duxe/ a cognuxe la gran luxe. FAS 150, 162.
FAS 145. D contanza.
D cognosce. cunusce. cointo sm. “conto, racconto”
cogo/ coego/ cœugo sm. “cuoco” AG 95.212 dir ve voio un cointo breve. AG 146.226 poi
AG 37.51 cogo de seno grande/ per far delicae viande. de lo tenpo chi t’è dao/ far te conven si streito cointo/ che
RDB 46 ni lechezamo dentr’i speziè/ ni ogni taverna e co- za no te serra cassao/ senza ponir un mezo pointo. CIT 10
go scovigiamo. BOS 97 a.1655 (G.Rossi) va in brodo de voi fæ’ cointo che cante “credete che io canti”.
faxioe fina ro coego. COM.2 125 ra buttega de Matté ro FA 339. FAS 155. PD 356, 362. RAN 71.
D coninto. conito. cuento. cuinto. cuntu. quinto.
cœugo.
L computus.
FAS 153. cointo agg. “conosciuto, fidato”
D cögu. AG 134.372 e son sempre si si cointo/ che gi porto re ba-
Cogoleto top. “Cogoleto” ranze. AG 143.230 no ge laxar canto ni ponto/ che tuto a
FFN 354, CTL.21: “prob. luogo ricco di coccole”. TAL lui no fazi cointo.
61 n.248: REW 2003. PS 54. AGC 37. Cf. SAP.2 217 a.lomb. cointo m.s.
D cogoreo. cogorœuo. cougö’. cougöl. cugö. cugöu. AGC 37.
L cogoletum. D contanza.
Cogoreo/ Cogorœuo top. “Cogoleto” coinùn sm. (bot.) “cavolo navone, ravizzone (Brassica
AG 38.133 ma quele che e pu dere creo/ me paren quele napus)”
da Cogoreo. BDS (Sav.). PVG.
BRP 11 n.n. a.1474 poi quatro migia Cogoreo petroso e D cou.
bruno in aqua: da calcina bianca a ognuno ni teme ogni al- cojo agg. “coglione, parola ingiuriosa”
tra schiata. DFC 176 Cogorœuo, Pegi, Voltri e Arençen. GRD 113 (Casanova) se alcuno dirà ad un altro bastardo,
FA 339. FAS 143. PD 112. ladro, cojo, traditore etc. …
D cogoleto. D coglie. cugliasse. L coglionus. coiha.
coip 319 còll

coipu sm. “corpo” LAM 90 la Colla di Venza (La Colle-sur-Loup, Alpi


RGS § 244, 263 (Sassello). Marittime, Fr.). FCL 52 (Diano S.Pietro): Colla de Besta,
D corpu. Colla du Gasciu. MMF 118 (M.Fascia, Gen.). ADL
coiracia sf. “corazza” (Vent.).
TL.2 336 a.1465 badili cxiii. et jhavaxon da coiracie. D colle. colletta. collina. culete. L colla.
D coiraza. Colla cognome
Coiram sm. “Corano” VTS 93 a.1530 (Sav.).
PS 55 s.xiv: “ –i- forse per influsso di coiro, coiratia”. colà vb. “inghiottire”
coyrame sm. “cuoio” DFC 95 e fa che colle l’urtimo boccòn.
ASF 719 un colleto grosso de coyrame. D culà.
D corame. L coyrame. Collabracca top.
coiraza sf. “corazza” PCT 98 “germ. brak”
IVE 5 la forteza si e asemeià a la bona coiraza de proa… colar vb. “issare le vele, salpare”
cossi la forteza si e una forte coiraza chi no teme le sae- AG 145.103 li xonchi te ben despazhai/ e l’atra sartia che
te… tu sai/ si ch’en conta tu la moli/ e quando fa mester tu co-
FA 339: cf. prov. coirassa, fr. cuirasse. FAS 157. RGS § li. AG 145.383 questi sean li xonchi toi/ quando colar o
275 lucch. corassa. car voi.
D coiracia. coiratia. coraiça. coraza. corazina. L coiracia. PS 54. VPM 326. AGC n. ad loc.: provenzalismo diffuso
coiraté sm. “cuoiaio” in Italia. Cf RINALDO D’AQUINO: le navi sono al porto/ e
PS 14, 55 s. xiv. vogliono colare. BOCCACCIO, Decamerone, giornata 2,
D cöià. coiro. L corataria. curateria. nov.7 già aveva collata la vela per doversi, come buon
coiratia sf. “corazza” vento fosse, partire. DEI.2 1011. GDLI.3 281 collare
PSG 384 a.1513 item per coiratie 50… m.s.
D coiraza. L colla. collare.
coiro/ cöiru sm. “cuoio” Colareo top. (Pieve di Teco)
BOV 556 a.1531 (Sav.) le fantesche e le schiave non pos- FTL 168 Rio Colareo.
sano portar… scarpe salvo de coiro bianco negro o rosso. D colaro. L colaredo.
AA 191 doi paramenti de corio ornati. MAS 63n. a.1582 colarero sm. “artigiano del corallo”
uno coiro rosso da taoleta co frixi d’oro intorno. ADL AA 256 colareri citadini de Saona.
(Vent.) cöiru. D cualu. curallu.
Cf. MB 66 sg. a.lomb. (Bonvesin) coiro m.s. collaretto sm. “collare, colletto”
D cheiru. cögiu. coije. cöiu. cor. corio. cœurio. cöià. coi- MNS.2 9 a.1577 (Sav.) collaretti da donna de filo d’oro,
raté. corame. L corium. d’argento, di tele di Napoli e d’ogni altra sorta e collore.
coita sf. “fretta” D culà. L collaretus.
PRP 336 i aveva coita de vegnì a San Remo. PRP 351 Còlari top. (Alassio)
(str.58, ms.) ma coscì in coita i son ben caminai/ e acca- TAL 58 n.236: a.1539 li colari.
minendo i se ne son montai. D colaro.
PRA 385: < cogitare cf. prov.mod. cueita. REW 2015. còlaro sm. (bot.) “nocciolo (Corylus avellana)”
D cointa. conta. cuita. GRD 113 (Sanr.) né sia persona alcuna che presuma far
coitanti agg. “cotanti, così tanti” portare legne verdi della qualità di detti alberi, castagni,
SAG 43.94 bella cossa era lantor/ ver coitanti car se- eresi e colari. ADL (Vent.). FPL (PortoM.). FDT 10.28
gnor… (Triora). DVA (VArr.) “nocciolo selvatico”. LPT 230
FA 339: forse da leggere cotainti. “non più vivo a Alassio”.
D tanto. D cola. colareo. colari. cöllaru. còlau. cölau. collea. cölou.
cöiu sm. “cuoio” cölua. colura. L colarus.
NPD 74 a.1842 (Sav.) üna gûa fudrà de cöiu. CAD. cöllaru sm. “nocciolo selvatico”
PVG. FDT 10.28 (Imperia).
PAC 20 “la forma schietta gen. è cor (pron. cör); l’od. D colaro.
cöiu è semiletterario”. còlau/ cö’lau sm. “nocciolo selvatico”
D coiro. RRL 66 (Cf. TAL 236) (Alassio) còlau (“il nocciolo do-
coixi sf. “cosa” mestico è nisurà”). PVG, FPI 2271 cö’lau.
PRP 336 ma coixi vorréi?. D colaro.
PRA 369n.: forse coix’i (voi, pron. prolettico). colcera sf. “coltrice”
D cosa. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et ei Paxia habeo de viro meo
Col top. (Cairo) colcera una et unum oreger.
FCL 38 Zot del Col: per influenza del piem. col è qui DPC 175, 178 sg.
“depressione”, non “collina, altura”. D colsere. coltra. cutura. L culcitra.
D colle. coldelaro sm. “coltellinaio”
cola sf. “crivello dei muratori” AA 258 artista coldelari… –– coldelaro.
DVO (On.). D cotelero.
cola sf. “nocciolo” colle sm. “valico”
PSP 83 n.180 (Pigna). FTL 82 sg. “voce dotta e arbitraria della cartografia,
D colaro. estranea al dialetto,ligure. Influsso del fr. col, sicuro per
colla sf. “colla, glutine” il Colle di Cadibona”.
CAD. PVG. D col. colla. cöllu.
L cola. còllea sf. “nocciolo”
colla sf. “colla, valico” elem. topon. FDT 10.28 “in qualche località ligure”.
CL 8, 15 (Vent., Diano, Val d’Aveto). MP 19.165 (Pigna). D colaro.
coll 320 colo

collega sf. “congrega, compagnia, truppa” Colma top. “masseria nel Bosco di Savona”
GL 20 (Argomento) arriva dri paghen ra gran collega/ e BG 127n. s.xvii. FBS 51 a.1723.
fa guerra ostinà con ri crestien. D corma. curma.
L coligacionem. colmo sm. “abbondanza”
colegio sm. “collegio, comitato, giunta ” AG 49.91 ma se si gram colmo avea/ per che andava men-
ATA 203 a.1384 (Alb.) li masay de lo colegio… –– li diti digando…? AG 57.19 ni e lo creo esse movuo/ de si lon-
masay a questo faito deputay per lo colegio de li scrivay. zi per dar stormo/ se no per venir in colmo/ d’onor chi g’è
coller vb. “raccogliere” inprometuo. AG 129.42 per tropo graxura/ en gram col-
LSE 22 ella collese (raccolse) ogni victualia, et congre- mo d’aver. AG 129.80 no so che gi mancasse/ tanto era lo
gandose de per tuto li poveri, ogni dì li pasceiva. lor colmo. AG 138.269 chi se dan, senza far stormo/ d’a-
D coger. ver venzuo faozo colmo (AGN: “gloria”).
cœullera sf. “collera” D cormo.
COM.1 45 queste cose me fan andà in cœullera. COM.3 colmo sm. “modo di misurare a misura colma, non
38 te prego a scordate a mæ cœullera e de voreime asiste. rasata al bordo del recipiente”
PD 118. AG 140.224 con gran vigor gi va d’entorno/ per dargi ben
D cœulora. cöllua. de raso colmo (PS 55: “per colmargli la misura, dargli il
colletta sf. “passo, valico” elem. topon. resto del carlino”)
RES 50 a.1590 (Stella) Coletta delli tre poteri. Coletta di D curmu. L culmus.
Praa Spergiuraa. colny sm. pl.
FTL 83: lat. collis “avvallamento” [ma di questa acce- VIA 93 a.1476 (Sav.) item colny per lo fornimento de iii.
gallee.
zione di collis manca ogni esempio, nel latino sia classi-
D solny.
co che medievale. Il riferimento è piuttosto a it. collo: cf
colo sm. (bot.) “specie di cavolo (Brassica oleracea)”
DEI.2 1012 s.v. colle2] FPL (Mortola).
D colla. D cou.
Colletta top. collo sm. “collo”
FBS 50 a.1581, BG 127 n. s.xvii.: Colletta, masseria nel CR 27 ghe misse le main sovra lo colo. CIT 4 in mill’an-
Bosco di Savona. FCL 18 a.1798 (S.Olcese) luogo detto ni che chino comme scciavo/ ro collo a tanti amareghi e
la Colletta (od. Còllua) doroî.
Collettino top. (Sav.) D colu. degolacio. degolar.
BG 126n. s.xvii.: Ritano del Collettino, affl. del torr. collo sm. “fardello, balla di mercanzia”
Letimbro MNS.3 8a.1577 (Sav.) per ogni altro collo di qualsivoglia
D colletto. sorta di mercantie… CAR 117 a.1583 soldo uno per sac-
Colletto top. cho o collo.
FCL 52 a.1602 (Diano S.Pietro) in loco ubi dicitur Lo D colu. L collum.
Colletto. FCL 38 (Cairo) Bric Colletto. cœulloa sf. “collina
D collettino. cöllu. culetu. L collectus. COM.4 11 Ghigermo Briciolla fondaghé da vin sciu ra
colleto sm. “giubbotto” cœulloa de Sarzan.
ASF 719 uno colleto de raso morello con trei nerveti di D cöllua. cölura.
raso morello fodrato de pellete gianche cum le mostre de colobrina sf. “colubrina, piccolo cannone”
zebelin. –– un colleto de veluto negro senza maneghe ta- ASF 754 una colobrina de mettalo con li soi scaloni et rot-
gliato. te… –– una mezza colobrina de metalo con le soe rote
D cullié. L collaretus. rupte.
colleto sm. “giubbotto di cuoio portato sotto le vesti AGM 787.
a difesa dalle ferite” D colombrina.
ASF 719 un colleto grosso de coyrame. cologna sf. colonna”
AGM 787. FTM 93 a.1456 (Sav.) la corda cum la quale fu ligato Jesu
coletrale sm. “partigiano (collaterale)” Christo a la cologna.
PAD 335 a.1506 fu preso Paulo della Costa, lo quale per D colona.
tempo de Adorni era loro coletrale. Colomas top. (Alpi Marittime, Fr.)
Coli top. (Bobbio) LAM 90: it. Colomar del Varo.
G.PETRACCO SICARDI, Blig. 16 (1964) 3 sgg.; 25 (1973) 6. colombrina sf. “colubrina”
PSL 94: *Caudali, cf. TV appenninus areliascus et cau- PAD 350 a.1506 era andato per comprare doe colombri-
dalascus. ne, balestre, sanitrio, rodelle e atre artegliarie.
L caudalascus. D colobrina.
cölie sf.pl. “rossore sulle guance; rosolìa” colona sf. “colonna”
PD 118 cölie. AF 18 (1.34) a una colona monto streito eli si lo ligavan.
FPI 1879 chole*ra “bile” D chilonna. cologna. corona. culonna. churona. L colo-
D cœullera. cœulora. gnia.
cölìa sf. “colica” collona sf. “compagnia, società”
SDS (Sav.). GRD 113 (Monaco) delli denari o merci date in consegna
collina sf. elem. topon. o vendute ad un administratore o altro istitutore di una
FCL 40 (Cairo) Collina delle tane di Gallucci. Colline compagnia di terra o di compagnia di mare volgarmente
delle Brue. detta collona.
D colla. L columpna.
Collinari top. (Loano) colonna sf. “interessi maturati dalla compera (debito
TCL a.1752 siti denominati collinari, od. i Cuinè. pubblico)”
D corinale. cuinè. M.BRUZZONE, Glig. 23 (1898) 54n.
colo 321 coma

Colonna top. (Albisola) collu sm. “collo”


PAA 231: “ancora nel 1538 il nome Ripa o Colonna desi- CAD. PD 118. RGS § 159. PVG.
gnava la contrada che si stende fra il torr. Sansobbia e i D aculòu. còa. colo. colustortu. coluverde. culìn. gulana.
Bruciati, dal mare ai monti”. gulé. L collare.
L colonea. columpna. cöllu sm. “valico, passo” elem. topon.
Collongues top. (Alpi Marittime, Fr.) FCL 61 (Diano S.Pietro) Cöllu de l’Uspeà. Cöllu
CTL 22. LAM 90 it. Coalunga. d’Agnesìn.
D cua. cualunga. D colle. colletto.
color sm. “colore” còllua sf. “colletta, valico”
PEG 40 lo corpo de la bestia chi e de leopardo, significa FCL 18.
che cossì como el e de diversi color, cusi a lo diavo diver- Còllua top. (S.Olcese)
se maynere d’enzegne e de barati. FCL 18 Collua. a. 1798: luogo detto la Colletta.
D cû. D cölura.
color sm. “pretesto” cölua sf. (bot.) “nocciòlo (Corylus avellana L.)”
PAB 57 faosso sagramentar/ no noxe a chi lo zura/ purche MLC 265.
o possa trovar/ collor per covertura. D colaro.
cœulora sf. “collera” Cöllua top. “quartiere di Genova”
GL 14.52 mentre così ra cœulora a scadena… GL 16.71 RAN 15. PD 118 “il Colle”. FDG 272
ma ra cœullora è ciù che ra vergœugna. D cœulloa. cölura.
D cœullera. cöllua. cöllue sf.pl. “rossore sulle guance; rosolìa”
colore sm. “partito, fazione” GO. CAD. FDG 272. BDS (Sav.). PD 118 cölie.
PAD 556 ca.1450 che tutti li arteixi di Genova, siano de FPI 1879 chole*ra “bile”
che colore se vogliano… PNF 407 a.1452 questi D cœullera. cöllie. cœulora.
Grimaldi de li quali se semo in tuto arembadi quanto per columba sf. “colomba”
lo colore guelfo ne ano molto streti che per loro amore li IVE 9 la columba ameistraaa, la qua si menna le atre co-
vogiamo personare… rumbe sarvaighe inter l’aire, azoche elle sean preixe.
D acolorito. cû. D corumba.
colorì vb. “colorire” columbar sm. “apertura nel fianco della nave, oblò,
CIC 34 a.1749 (Sav.) e vense a paxe a colorine a cêa. foro per i remi”
D cû. cururìe. AG 38.53 fazandose a li columbar.
cö’lou sm. “nocciòlo” FA 339 “forse detto così per somiglianza al colombaio”.
BDS (Sav.). Cf. DUC.2 418 columbarium.
D colaro. D curumbu.
cö’lou sm. (ittiol.) “pesce letterino” còlura sf. “nocciòlo”
BDS, SDS (Sav.). FPI 2271 “gen.”
D cönaru. D colaro.
colpa sf. “colpa” Cö’lura top. (Gen.)
AG 144.66 per gran colpa e per pecao/ donde lo mondo e PD 118 “Il Colle”.
D cœulloa. collua. cöllua. colura.
vulpao.
colustortu sm. (ornit.) “collotorto, torcicollo”
D colpao. PVG. CLU.
colpao/ colpeive agg. “colpevole” D colu.
AG 102.1 e so ben che e son colpao/ e degno de discipli- coluverde sm. (ornit.) “germano reale”
na. LSE 17 niente demeno non fo subiecta a colpeive de- ADP (Pietra). CLU.
lectacion. D colu.
D colpa. corpeive. cœumacco sm. “latteruolo, schiuma di latte bollito”
colsere sf “coltrice” DFC 47 chi œu saaççi? chi œu cœumacco?
ASF 722 una colsere de piuma. CAD.
D colcera. L colçerer. Còmmago/ Cö’magu top. (V.Polcevera, S.Olcese)
coltegliero sm. “coltellinaio” CTL 21,: TV Cominius, Cominiacus, gent. rom. FCL 31
MNS.3 28 a.1577 (Sav.) Statuto dell’arte de spadari e col- forse < Comagus, gent. rom.
teglieri. L comegum. cumegum.
D clotelliero. cotelero. comandamento sm. “ordine, comando”
Coltelleria top. “nome di una strada di Genova” PAB 47 lo sihavo no volea far li comandamenti de soa do-
BVP 171n. na, avanti se contrastava cum ella. LSE 17 fo constreita
L cultelleria. da lo imperio(so) comandamento del padre.
Coltellerio cognome comandamento sm. “mandato, procura”
VTS 100 a.1530 (Sav.). DCT 162 a.1380 Messe Bernabo Rizo e messe Theramo
D cotelero. pichenoto sindichi e massay de lo comun in Caffa per lo
coltello sm. “coltello” comun cum comandamento de lo grande Comun…
GP 283 e lantora san Piero… mete man a uno so coltelo, comandamento sm. “comandamento della religione”
e si ferì son la testa a un de quelli… Et Christe…disse, o AG 14.22 per leze e per castigamenti/ de li dexe coman-
Piero aluoga lo to coltello… GP 382 sanna la anima mia damenti.
chi e feria de uno coltello. MNS.3.29 a.1577 (Sav.) col- FAS 163. POF 7: pl. comandaminti “metafonia”.
telli di ogni sorte. comandao sm. “comandante, capo”
D cotelo. OGM 96 a.1395 se in la dicta taverna ello averà zugao ali
coltra sf. “coperta” dae debia star in prexon da tre dy fim im meise a la vo-
AAD 285 due coltre bianche usate. luntae de lo dicto messe lo comandao.
D colcera. L cultra. L comandatorem.
coma 322 come

comandar vb. “comandare, ordinare” come cong. “come”


CP 126 a.1356 comandando a li nostri de Peyra chi fazam ATA 203 a.1382 (Alb.) come esser possa (nello stesso te-
como voi comandai. MAC 163 comanda che ella fosse sto, ripetutam. como). BL 74 sg. a.1400 no ve posso
menaa davanti de ello. LSE 19 acio che tuto quello che lo scripver… più ordinamenti come ve scripvo, ma voi come
meistro comandasse, ella cum reverencia… adimpisse. savio decernerete la verità. TL.1 580 a.1456 ello non cre-
LSE 24 fo comandà che intrasse la caza de so emulo. de che possan essere partie piu presto come da doi di de
D acomandar. L comandare. feura in cia. SGC 418 a.1522 corsen proprio come un
comando sm. “comando, ordine” vento/ al carogio de gli argentieri. DSP 265 a.1560 cossì
AG 12.588 de li corpi fe comando/ chi contrafesse conda- universita come anche particulari. CSC 61 a.1564 (Alb.)
nando/ fossem dai maniar a cham. AG 14.234 e questi trei anchora nello alsare l’hostia come el calise sono molti che
driti comandi/ chi son monto forti e grandi. AG 14. 256 errano. CPF 169 a.1589 l’è mà san e vegio, come mostra
zo che questa santa ley/ per soi comandi dir intende. AG ra testa so cauva. RDB 18 dentro sei dura e crua come
14.443 li gram segnor/ chi fan tar or leze e comandi/ per pria. RDB 153 (V.Dartona) rosso rosso intra chiera come
far pagar li torti bandi. un mon. MNS.1 147 a. 1598 (Sav.) coloro che haveranno
FAS 162. la cala così della prima come della seconda alla foce. CIT
D comandamento. cumandöa. cumandu. recommandisia. 37 comme ra campan-a/ chi ciamma ri âtri, e lê no se de-
L commandus. stan-a/ moè da quello beneito campanìn… PRP 351 ch’a
comando sm. “comandamento” manezzamo a sciabra comme a serra. MNS.2 30 a.1728
AG 14.41 per zo de l’omo e si gi dixe/ saver questi co- (Sav.) cinte e cinture tanto di seta come di filosella di
mandi dexe. qualsiboglia colore. GL 18.78 come all’urtima cren-a ro
comarca sf. “termine che designa le borgate confi- roman/ portaou, noi vimmo ro cantà fuzzì/ dro pesaou per
nanti con Triora” gram peiso da ra man… COM.6 53 un canterà de figgia
FDT 10.28 “termine ora in disuso. Fino al 1870 designa- brutta comme cafosci.
va il circondario di Roma”. PD 118.
D marca. D como. cume.
comarægo sm. “compagnia” Comedes cognome
CIT 96 mìrari (gli animali) in comarægo/ pe ro bosco VTS 122 a.1530 (Sav.)
sarvægo/ conversà pe ri monti e pe ri cen. Commeglia top. (Vara Sup.)
RAN 92 “pettegolezzo”. EOL 23.
D commatre. cumèzu. comego/ comeigo cong. “con me”
commatre sf. “madrina, comare, balia” RV 79 s.xii. voi t’acaveilar comego? AG 16.77 comego
LSE 32 una jovene avea aparturito una figla, la quale eram mee soror. AG 16.299 comego pianzea ogn’omo.
sancta Elizabet tene a batismo, et le poze el suo nome, et AG 16.409 star comeigo pu un’ora. AG 138.3 un me ho-
provedea a la commatre. ster…/ chi comeigo raxonando… GP 373 anchoi tu serai
D comarægo. cumà. cumèzu. L comatrem. comeigo in paraixo. CIT 2 Gexo sæ comeigo!
combacte vb. “combattere PD 111. Cf. MB 67 a.lomb. comego m.s.
AG 138.229 chi son de mar si destra gente/ e de conbac- D con mego.
te si sobre/ che ben par quando e mester. comensà/ -sar/ -çar/ -zar/ -are vb. “cominciare”
D combatte. AG 16.380 li se comenza a covenir. AG. 49.60 ardeam/ de
combadeor sm. combattente” comenzar greve tenzon. AG. 54.66 or comenzàm per la
IVE 5 che questo mondo si he un campo de bataia, dunde folia/ quela compagna ensir de via. AG 129.77 anti ca co-
se proa chi e bon combadeor. menzasse/ si axerbo stormo. IVE 40 comenssà de andar.
D combatte. combateaor. combateo. IVE 49 a mi covem comensar nova vita. MC 687 e si me
combatte vb. “combattere” comenzai a cerchar de la scritura e a guardar li dicti de li
RAN 58 s.xvi. (B.Cigala) ro mâ… o combatte. savi. MAC 163 sg. in la quar via per so amor za o co-
RGS § 618 ger. combatando, a.gen. menssao de andar. –– ella comenssà a goardar inver lo cel.
D combadeor. conbateaor. MAC 167 o faito e desfaito monte opere chi sum comens-
combateaor sm. “combattente” sae per alcunne chi sum apellai iuste. CR 12 como se co-
PS 110 s. xiv. conbateaor. menssà lo sancto batessmo a Roma. CR 19 comenzà a
D combadeor. combateo. parlà e dixe… NPS 576 a.1527 tutti quei signor franceisi/
combateo sm. “combattente” li piacque el suo parlare/ un ora li parea dexi/ de potere
AG 49.296 tuti como zaganti/ fon conbateo sobrer. dentro intrare/ comensorno a paregliare/ de grossi e bei ca-
POF 14 “furono combattenti vittoriosi”. FA 339 “fecero noni. NPS 577 a.1527 quei che corseno ai bastion/ co-
combattimento (“combattito”) vittorioso. FAS 164. Cf. menzorno a dar bataglia. CAR 92 a.1529 et che al ditto
IVE 10 lo sconbatò spera in la sagacitae de lo sconbate. Venturino sia pagato li soprascritti scuti avanti che luy abia
D combadeor. combateaor. sconbatò. comenzato a lavorare in la ditta sompagnia. BOV 556
combre sm. “danno, calamità, rovina” a.1531 (Sav.) le done predicte quanto al asestar le loro rob-
AG 2.48 per scampar da alcun combre. AG 22.4 no po be soto la forma ordinata habbiano tempo tutto maggio
uncha bem finir/ ni bem guardasse da combre. AG 39.74 proximo che viene. Quanto al resto se intende debiam co-
che spesso aduxe gram combre/ desprexiar lo so guerre. mensar a servar de hoggi inanti. AA 22 e dita peste durò
AG 46.12 e per scampar d’ogni guerrer/ chi ne poessem fino ala fine de agusto poi comensò a sesare. AA 85 fece
dar combre. AG 91.122 guerra, travaio ni combre. comensare a lavorare. CPF 167 a.1584 no e de groria ro
FA 339 sg.: cf. prov. e fr. encombrier “impedimento, af- commensà dre cose ma no finire. CPF 169 a.1589 ghe fei
fanno, calamità, da lat. cumulo [ma cf. REW 2075]. FAS scrive l’historia di nostri groriosi strappassæ’, comensan-
143, 152, 156. do da che se ha notiitia dre cose de Zena e de tutta ra
combugio sm. “confusione” Liguria. PRP 343 e così comenzàn tutti a sparà.
PAD 341 a.1506 tanto quanto le cose fusseno statte in RAN 80 s. xviii. commençar. FAS 144, 150, 161
combugio. Cf. DC 166 a.piem. comenzar.
DEI.2 1027 combuglio s.xix < tardo lat. combullire “bol- D comenssamento. comenzaor. comensega. comezar. co-
lire fortemente”. minsar. incomensà.
come 323 comi

comenssamento/ comenzamento sm. “inizio” comezamento sm. “inizio”


AG. 95.172 che picem intendimento/ g’à fin ni comenza- AG 145.296 la nostra ferma fe/ sun che ogn omo viver de/
mento? AG 127.3 emperzo che l’aversario / chi desconza si como sun comezamento/ de che Criste e fondamento.
cartorario/ fe prumer comenzamento/ d’onde vegne parti- AG 146.195 quelo santo de primer/ chi ne de comeza-
mento. PAB 90 a lo comensamento… prender e dar fer- mento/ de precazar si richo oster.
mamento. FSU 51 a.1456 se tu consideri uno pocho la FAS 163. PS 8.
sua passione et la sua charitade grandissima et lo comen- D comenssamento. cominsamento. comezar. income-
samento de la sua nativitade fino a la sua passione. zaiga.
FAS 163. PS 34. Cf. SAP 385 a.lomb. accomenççamento. comezar vb. “cominciare”
D comensà. comezamento. cominsamento. AG 138.249 ma se Vencian s’abrivan/ en voler guerra co-
comensega sf. “inizio” mezar… AG 141.23 lo comezar e risso e zogo/ la fin si e
PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) questo ch’ho dito è tormento e fogo. AG 145.94 tropo largo comezar/ chi lo
quarche comensega/ dre bellezze che ti è/ ma chi per ben to faito po desfar.
çercà la liverega/ ra potrà trovà moe? D comenzar. comezamento. conmenzar. incomezaiga.
D incomenzaiga. incomezaiga. comesario sm. “commissario”
comenzaor sm. “iniziatore” AA 56 dentro lo castelo dove era lo comesario. AA 61
FAS 164. eleseno doi comesari quali avesero cura de fare provesio-
D comensà. ne de feno e di pagia.
cômentu sm. (mar.) “commessura fra le assi del fa- L commissionem.
sciame della nave” commession sf. “commissione, incarico”
CAD. RAN 182. PD 146. COM.1 13 a gh’emmo pigliao tutti doi un-a commession
D conmento. destomagosa.
commerchiario/ commerchiaro/ comerchao sm. D commission. L commissionem.
“esattore dei dazi doganali” cometer vb. “commettere; affidare; frammettersi, in-
BL 88 a.1401 credando che lo comerchao chi domanda voi tervenire”
avesse producto la vendita per che domanda… DSP 60 AG 49.155 ma gram fortuna se comise/ de terribel mar e
a.1487 né possiamo carregare né li commerchiarii ge pos- vento. AG 56.145 una privanza te cometo. PAB 41 e in
siano concedere licentia de carregare. SPV 8n. a.1504 la so ella comisse avolterio.
presente crida et statuto non si extenda in aliquo ali com- PS 24.
merchiari ni supra in li soy comerchij. CAR 108 a.1576 li D descumette. recometer. L committere.
magnifici comerchiari et altri governatori delle gabelle. comiao sm. “commiato”
CAR 110 a.1576 comerchiari o gabellotti di dugana. CR 26 che a lo meno prendiamo comiao l’un da l’atro…
D comerchio. comeriha. L comerchiarius. –– in questo tanto dolorosso comiao. IVE 56 e cossì se
comerchio sm. “dazio doganale” piià comiao da elli.
SPV 8n. a.1504 la presente crida et statuto non si extenda PS 9 s. xiv. comiao.
in aliquo ali commerchiari ni supra in li soy comerchij. D descomiarse. scomiatare. L acumiadare.comeatus.
AA 56 con ordine… che lo dicto bergantino non dovese comifò avv. “come si deve”
lasare intrare in la darsena de Saona merse alcune che non RAN 82: “francesismo introdotto nel periodo napoleoni-
fosero spedite da comerchi e altre gabele. AA 78 e che tu- co”.
te le merce de saonezi se abiano a caricare e a discaricare cominigà vb. “impartire l’estrema unzione”
in Genoa ivi abiano a pagare comerchi e driti e ripa… –– PS 4 s.xiv. cominigà, cominigandosse.
pagare le loro gabelle o sia comerchi. AA 88 in dugana D cuminigà.
dove si scodeva li comerchi e in lo scagno de dita dugana cominiom/ cominiun sm. “sacramento della comu-
che lui debia scodere lo comerchio osia lo drito de Re de nione”
tute quele merse chi intrava overo esivano de la cita. PS 4 s.xiv. cominiom. MBA 366 a.1407 (Seyne) per la
D commerchiario. comeriho. L commerchium. comer- cominiun de pascha.
cium. comerzarius. D cuminiga.
comercio sm. “commercio” cominsamento sm. “inizio”
MGT 236 a.1507 e besogna che per parte vostra si facia CR 21 da lo cominsamento de lo mondo fin aora.
lo simile, asoché cresca lo comercio. MGT 245 a.1510 lo D comenssamento. comezamento.
mutuo comercio et amicitia. cominsar vb. “cominciare”
D comerzo. L comercium. NAB 25 a.1473 (Sav.) dentro de jorni quindise cominsan-
comeriha sm. “doganiere, esattore dei dazi doganali” do adie 15 perzente mensis augusti de 1473.
DCT 163 a.1380 che in Caffa possa sta lo comeriha de lo D comensar. incomensà.
Imperao, e posa prende lo comeriho. commission sf. “commissione, incarico”
D commerchiario. comeriho. TL.1 963 a.1459 scrivan rescrivan daghen commissioin et
comeriho sm. “dazio doganale” fasen et exeguissan quelo sera deliberao per tuti.
DCT 163 a.1380 che in Caffa possa sta lo comeriha de lo D commession.
Imperao, e posa prende lo comeriho de lo Imperao segun- comitiva sf. “comitiva, accompagnamento”
do le prumere usansse. TL.1 118 a.1454 cum meno comitiva et speza vi parira
D comerchio. comeriha. L comerihium. possibile…
comerzo/ commertio sm. “commercio” L comitiva.
PLD 83 a.1367 (Sav.) ve fazo ad saver como e no o pu ad comito sm. “nostromo, preposto al governo della
far niente in lo comerzo de Neo et se ad De piaxe e m apa- ciurma e alla manovra delle vele”
reio per andar in Roo (Rodi). SPV 8 a.1504 item se co- AG 38.96 e de gram comiti e de noihe/ soversagenti e vo-
manda a ogni savonese chi non debia decetero traffigare in ghe. AG 49.126 che bela vista era lantor/ de segnoi, co-
la cita de Ienoa… sub pena de perdere il suo commertio. miti e nozhe/ soversagenti con uge/ tuti ordenai a so lavor.
D comercio. L. comerzium. DSP 363 a.1588 et per li comiti et agozili.
como 324 comp

FAS 340. AGC 50. PSG 372. castagna…/che l’aduxe tron e vento/ con un gran como-
CIV 70 sg.: ven. comito “comandante della galea; dal s. vimento.
xiv “ufficiale di bordo, capo della ciurma” < gr. k’mhj, FAS 163.
k’mhta latinismo entrato in greco nel s. iii-iv. VIT D comover. comovuo. conmoveminto. conmovimento.
1038: a.fr. comi(c)t s.xiii., prestito dall’it. comito, m.s. compà sm. “compare, padrino”
D sopracomito. sotocomite. L comitus. RDB 118 (L.Questa) pl. compé.
como avv. “come” D cumpà.
AG 21.1 chi no guarda quando e como… AG 27.4 como compagna sf. “compagnia”
nave sanza guia. AG.139.29 si tosto como l’omo è nao. AG 12.176, 186 lo fiior vegne a presente/ pu cha lo sol re-
CBL 329 (1.16) si de nasser d una vergem/ como era stao splendente/ circundao de compagnia/ tar como gi conve-
promisso. PEG 40 lo corpo de la bestia chi e de leopardo gnia… questa compagna desparvì… AG. 54.66 or co-
significa che cossi como el e de diversi color, cusi a lo dia- menzàm per la folia/ quela compagna ensir de via. AG
vo diverse maynere d’enzegne e de barati per inganar la 43.95 tanta compagna e tar parea/ che nomera no se po-
gente. MAC 162 e me vego como la pegora in mexo de li rea. AG 53.64 gran compagna gi va derré. AG 94.14
lovi e sum como passere preisse inter le ree e como e quando tu vei in la per fin/ morto iaxer lo to vexin/ … e
preisso lo pesso da lo lamo. PLD 83 a.1367 ve fazo ad sa- vei che ogn omo se lagna/ en devergi far compagna.
ver como e no o pu ad far niente in lo comerzo de Neo. FA 340.
ATA 203 a.1382 (Alb.) lo modo et a forma… como se de D compagnia. compangna.
far lo ponte sovram de la Centa. BTG 142 a.1392 vi scris- compagnà/ -ar/ -are vb. “accompagnare”
si per uno fante proprio, e avisavj di tuto a pieno como le AG 16.91 maire, esto sea to fiior/ per compagna e obeir/
copse passavano per fine a quella ora. DSP 40 a.1451 a chi fiior e de toa sor. AG 38.84 andando compagnai in
una terra assidià non è tanto necessario lo socorso de pam schera. AG 146.254 se no che l e tropo basso or/ e don
e de vim… como è a noi lo remedio e provision de lo por- con atri conpagnar/ certo e te ascoteria anchor. CAR 10
to. LSE 12 Elizabet tanto è a dire como de lo nome de a.1340 se alcun de la dita caritay abia moge o figa o figo
septima. FSU 50 a.1456 (Sav.) et cossì como la superbia de eta de agni xii. e de esta vita passasen, piascum sea te-
è caxone de tutti li vicij, cossì la humilitae è caxone de tu- gnuo de andà a compagnarli tam in fin a la seputura. SCF
te le virtude. FTM 98 a.1456 (Sav.) per insignare ali ho- 90 a.1393 che ogni persona chi morisse de la dicta con-
mini del mondo como dovesseno laudare et regraciare sortia, che li priori e lo massaro debiam esser a compa-
Deo… NPG 78 a.1475 et como vedite sotto colore de vo- gnar quello defuncto. MNS.1 134 a.1577 (Sav.) andarli a
lere dare provvisione a nostri cittadini, li tene sbandini, compagnare.
como allo presente se trova lo magnifico sig. Luca de PS.54.
Grimaldi. DSP 58 a.1487 li padri de comum … li quali D acompagnar. compangnar. escumpagnòu.
havessero questa cura de revedere quelle tale nave e como compagni (de proe) sm.pl. “prodieri, uomini d’arme
fossero carregate. FSC 84 a.1503 (Sav.) non semo suffi- patrizi che iniziavano la carriera sulla prua delle galee (il
cienti… pensare cossa alcuna de noi como da nostra virtù: posto più importante per il combattimento)”
ma la sufficientia nostra enne da Dio. DMC 428 a.1510 PSG 384 a.1513 uno calderoneto per li nochieri, uno
se notifica… per vigor de la presente crida a tuti li gover- per li homini da popa, uno per li compagni, uno per li
natori in Genoa de la mahona de Scio… a nomi soi et co- proeri…
mo procuratori de altri mahoneixi absenti. CPF 167 PSG 353, 373.
a.1584 l’historia dra nostra patrie lattinna… aura metto D compagnom.
ogni studio e cura perché a vaghe in stampa bella e ben compagnia/ conpagnia sf. “compagnia”
corretta como se coven. AG 12.176, 186 lo fiior vegne a presente/ pu cha lo sol re-
RDB 11 como una foggia secca e legno vegio. splendente/ circundao de compagnia/ tar como gi conve-
PD 118: lat. quomodo: -uo- (considerato come dittongo gnia. AG 12.389 tuta quella conpagnia. AG 53.122 tuta
romanzo) > -o- (pron. –u-). POF 14. RAN 54. FAS 145. la soa compagnia/ vego star monto stremia. AG 91.61
PS 109, 40 . PRR 481. questa mareita compagnia/ che lo demonio guia. AG
D come. cume. 140.121 guardate de conpagnia/ chi te metese in rea via.
còmodu sm. “cesso” IVE 29 preghemo per lo nostro prior e per lo nostro sot-
CAD. PVG. teprior e per li nostri conseiliee, massai, officiarij de que-
D accomodà. sta beneita casa e compagnia… IVE 37 e prechasam in-
commonie sf.pl. “comunanze, terreni comunali” contenente la compagnia chi se convegnia, si che ella fos-
MCG 330. se honestissimamente acompagnà.
D comunal. FAS 163
comonigar vb. “fare la Comunione” D compagna. compania. L compagnia.
PEG 43 quanta fia tu ay mar fayto, quando tu ay comoni- compagnom/ conpagnon/ conpagnum sm. “compa-
gao in ço che tu no e degnamenti aparegiao per confes- gno”
siom o per contriciom. AG 25.2 chi m’a faito tree fale/ donl’ e far me compa-
D cuminigà. gnom? AG 12.430 a meza noite ze compagnom de la rei-
comover vb. “muovere, agitare, colpire” na a la prexon. AG 140.133 segondo che e lo conpagnon/
AG 16.438 comovuy eram de Maria/ a pianzer e a lagre- enprende esser l’omo o re o bon. AG 143.100 se cavo fo-
mar. AG 45.6 che senza offenssion alcuna/ m’a comovuo sti o conpagnum/ d’alcun corsar ni de lairon. MC 686
gran fortuna. grande consolatiom e a li misseri de trovar compagnom a
D mover. comovimento. le penne.
comovimento sm. “scossa, sommovimento” Plur.: compagnoi AG 56.50 l’irao segnor/ …trase un
AG 37.18 e semper ai penser de guerra/ fortuna o re co- pan…/ a lo povero, chi lo preise/ e questa limosina mortà/
movimento/ o gram rosa o tropo vento. AG 49.155 ma a soi compagnoi portà. PLD 84 a.1367 tuti li compagnoi
gram fortuna se comise/ de terribel mar e vento/ e quelo ve saluan. ASA 122 a.1390 (Alb.) se… avesse speiso di-
comovimento/ partì lo stol in monte guise. AG 52.22 la nai in marinai in compagnoinin en autre cose. compa-
comp 325 comp

gnoin AG 143.76 o quanti conpagnoin tu ay. MAC 170 per che homo no se de forssar d’alargar so nome in lo pi-
demanda gracia a li toi compagnoin chi me dagan spacio cem termen e durà de questa vita pressente, ma se de far
de far la mea oracion. VBA 103 a.1435 non pensai che li acognosser a la vita de la ternitae, chi e senssa fim, a la
nostri compagnoin e patroi fogissano. compagnom MC qual ella no se po comperar.
690 li soy compagnom. compangi CAR 63 a.1476 noy PAB 88 che si como lo corso de raxom… e comperao a lo
compangi de la Garavana. intelleto… cossi e compara la mutaciom de destinaciom a
FAS 158. PS 108,109. la providencia ferma e staber.
D compagni. cumpagne. L companea. D comparar.
companaggio sm. “companatico comperare vb. “comprare”
GRD 113 (Tenda) nessuna persona signora e padrona del NAB 19 a.1473 (Sav.) che siascaduno deli diti maistri
gregge e delle pecore o norighiero e consorte possa ne siano intenuti di pagare soldi sinque ogni ano per compe-
debba estrarre alcuni suoi companaggi dalle cabane o cel- rare uno brandono osia serio caxu che la carrita de dita ar-
le, se non che primieramente sia fatto conto di tutti. te non abia tanto che potese compralo…
D companaigo. D comprà.
companaigo sm. “companatico” compimento sm. “adempimento, fine”
AG 37.34 e induter lardo e mezenne/ e companaigo d’a- AG 14.645 l’animo to ni lo voler/ uncha mai fim no po
sai menne. aver/ ni compimento aver no de…/ se no in De sorenga-
FAS 143, 163. RGS § 1131. Cf. SAP 396 a.lomb. com- mente. AG 16.486 quela vita gloriosa/ chi ne dara sacia-
panaio m.s. mento/ de zo che omo dexerera/ e d’ogni zogo compi-
D companaggio. cumpanadegu. cumpanaigu. cumpanegà. mento. AG 138.52 che chi in so loso abonda/ e in faito a
cumpanegu. cumparaigu. pan. L companaticum. mancamento/ par a mi che se confonda/ ma l’overa dà
compangna sf. (mar.) “cambusa, dispensa” compimento. MC 689 quilli som piu savy de mi a com-
AG 145.29 e la compangna apareiai/ de pan e vin e aiga pir e a mendar… e si staro volunter a lor compimento.
FAS 163.
asai. D compir.
PS 54. GDLI.3 383 s.v. compagna. DEI.2 1034 < *cum- compio agg. “compiuto, perfetto”
pania “companatico”? AG 6.82 da, Messer, a la mea oya/ goyo e lagranza com-
L compagna. pia. AG 14.342 che la verginitae compia/ de De e stalo e
compangnar vb. “accompagnarsi” segrestia. AG 133.41 che tar nave par ben compia/ e ben
AG 146.258 se no che l’è tropo basso or/ e don con atri conza e ben fornia. … CIC 34 a.1749 (Sav.) e vense a
conpangnar/ certo e te ascotereia anchor. paxe a colorine a cèa/ nomma a rendea compìa e ciù so-
PS 54. lenne/ mancava a noi l’amabile governo/ degnamente
D compagnà. lodòu da e brave penne.
compania sf. “compagnia” D compir.
CAR 33 a.1444 in generali consilio… zovè in primamen- compir/ conpir vb. compiere, finire”
ter de li nostri priore et consiere et de tuta la compania. AG 12.48 e dir como era ben compio/ ço che li aveam per-
CAR 47 a.1458 per lii priorii e lii conserii e de tuta la seguio. AG 43.69 per faiti lor meio compir. AG 49.72 se-
compania. gondo quella profetia/…/ chi aora e sta compia. AG 131.7
D compagnia. maire de De, vergem beneita/ …/ chi gracia de ben com-
comparar vb. “paragonare, riferire, rapportare” pir/ me dea zo che voio eo dir. AG 140.40 che la bonna
PAB 88 che si como lo corso de raxom… e comperao a matinaa/ fa conpir bonna iornaa. CBL 330 (2.29) ancoi si
lo intelleto… cossi e comparà la mutaciom de destina- e compio lo tempo… MC 689 quilli chi som piu savy de
ciom a la providencia ferma e staber. mi a compir e a mendar quello chi piu e mem per me fos-
D comperar. se dicto. IVE 39 e cossi conpin de leze la letera. CR 8
compassion/ conpassion sf. “compassione” como… fo compia la quinta etae… ATA 203 a.1382
AG 140.277 aiando gran conpassion/ de la lor tribulation. (Alb.) fim a lo tempo che de esser compia la dicta ovra.
PCD 28 s. xiv. compassion. LSE 17 inanci che le messe fossem compie…
D compasioneiver. FAS 151.
compasioneive agg. “pietoso, compassionevole” D acompir. compimento. compio.
CR 21 con grande reverencia e humilitae compasioneive. complexom sf. “complessione, temperamento fisico”
D compassion. PAB 88 le complexoim de li corpi… e se so par merave-
gia a chi no cognosse le complexoim, so no par miga a li
compera sf. “la totalità dei luoghi di una emissione di fixici, chi cognossem lo stemperamento de li corpi.
debito pubblico; debito pubblico in genere” PS 33.
MMP 259 a.1457 devei mette in le compere de pace de D compresciùn.
capitolo loghi 90. componer vb. “concordare; comporre, formare”
M.BRUZZONE, Glig. 23 (1898) 54 n. AG 6.43 cosse m’avristi le quae/ toa sapientia composse/
L compera. chi a mi stavan ascosse. AG 45.12 ma de ver no so che tan-
comperaciom sf. “comparazione, paragone” na/ se me composse una tavanna… AG 85.58 entre grego
GP 369 senza comperaciom fo magior peccao amazarse si e tramontanna/ se compose una tavanna… LFV 89 a.1467
mesmo cha tradir Christe. PAB 66 a la comperaciom e re- per memoria de lo prestante nobile meser Francesco
speto de la grandessa de lo cel, tuto lo circuito de la terra par Vivaldo, lo qua… per zello de la patria considerando lo
niente. PAB 75 che tute cosse no perffete a comperaciom grande debito en lo qua era questo magnifico comun de
de bem perffeto se pom appelar niente. PAB 76 felicitae e Zenoa, compoxe in lo ano de 1371 con lo Rezimento de lo
um bem per si, cavo e testa, e [li atri?] a comperaciom. dicto comun devei mette in le compere de pace de Capitolo
PS 1, 33. loghi lxxxx a devei multiplicà con lo tempo, per quelli lo-
D comperar. ghi con lo suo moltiplico se devesse desbita tute quelle
comperar vb. “paragonare, riferire, rapportare” compere de Comun como per li pacti per lui facti con lo
AG 129.20 ma tute queste (done) a ver dir/ a quella che prefato Rezimento de lo comun se contiene…
me par/ sovra le aotre luxir/ no se po comperar. PAB 66 D componuo. cumpoxitu. poner.
comp 326 cö’na

componito agg. “compunto” (in/ per) comun loc. avv. “in comune, tutti insieme”
AG 16.21 per lo cor nostro atenerir/ …/ si che elo sea con- AG 46.129 or piax a De che caschaun/ e per semo e in co-
vertio/ e componito a lagremar. mun/ si guie per si drita riga/ che lo Segnor ne beneixa.
FAS 162. AG 63.19 cun esca de picem valor/ tirava asai pexi e pu-
D compuinto. sor/ grossi e menui per comun.
componuo/ composo agg. “posto, situato” (per) comun loc. avv. “generalmente, in generale”
AG 36.33 in mezo semo compoxi/ de doi xumi si ven- AG 26.1 quasi ogni greco per comun/ e lairor necho e su-
toxi… AG 114.3 Albi[n]gana e bona citae/…/ en bello perbo… AG 37.102 de stae s’alegra chaschaun/ e grande
logo è componua/ de monti ben la vego drua. e picem per comun…
FAS 155, 162. comunaggia sf. “prato (comunale)”
D componer. CIT 78 vegnì… a pasce in questa comunaggia.
composta sf. “salsa, conserva (di pomodoro)” D comun. cumünagge.
CIT 55 (di una donna) e ciù rossa a me pà che ra compo- comunal/ comunale agg. “comune”
sta. AG 142.59 la morte…/ chi è spaa si comunal/ che tuti
D cumpustera. L composta. menna per ingual. PAB 66 che morte prende per ingoar/
compostare vb. “fissare, assegnare il prezzo” picem, grande e comunal (di mezza età). MOV 763
GRD 113 (Corsica) il Governatore… e li dodici di Poesie diverse. “Suonatina di pianoforte” diremo poche
Corsica debbano ogni anno, a tempi soliti, compostare le frasi comunali/ senza grandi pretese.
biade. D commonie. comunale. comunnamenti. cumünagge.
comprà / cumprà vb. “comprare” L comunalis.
NAB 19 a.1473 (Sav.) che siascaduno deli diti maistri comunale sm. “cittadino di un comune”
siano intenuti di pagare soldi sinque ogni ano per compe- MCG 330 pl. comunali.
rare uno brandono osia serio caxu che la carrita de dita ar- Comunale cognome
te non abia tanto che potese compralo… CAN 1842 p.4 VTS 90 a.1530 (Sav.).
(Sav.) u nu cumprià. comune sm. “palazzo comunale”
D accomprare. cumpra. cumprare. recomparare. L com- MP 19.165 (Pigna).
parare. comperare. Cf. RGS § 388 (Toscana) m.s.
comprender vb. “prendere, sorprendere” D comun.
AG 6.26 che e me cognoxa offeisa/ de li mai chi m’an Comune cognome
conpreisa. AG 54.183 a chi lo tempo era daito/ per far VTS 89 a.1530 (Sav.).
ben, mar si l’a speiso/ en li mar chi l’am compreiso. AG comunnamenti avv. “comunemente, di solito”
96.7 no sta di e noite teiso/ unde alo serai conpreiso/ chi PAB 65 le possansse e dignitae de fortunna… no se zon-
te pensi esser tamagno? PAS 34 non fosti tu quello che zeream a li malvaxi, chi comunnamenti ne am maor abon-
tagliasti l’oregia a me fray Marcho? E sam Per chi se vey- dancia che li aotri.
va cossi compreyso, com grande penser disse: He te zu- PS 38.
ro… PAB 64 monto e da essere repreisso/ chi perigo a D comunal.
misso e compreisso (PS 54: “non è chiaro cosa signifi- communitae sf. “società commerciale”
chi”). MCG 330 compreyso de luxuria. CEB 358 se elli som mercanti, pu seguro è che elli partam
D cumprende. prender. cha che elli seam in communitae, azò che l’un no reproihe
compuinto/ compunito/ compunto agg. “compunto” la desaventura de l’aotro.
comunitè sf. “comune, autorità comunale”
PCD 33, 46 s.xiv.
BDF 149 a.1460 eran contenti che la comunitè se fesse
D componito. ponzer.
dar Castelletto in mano.
comun/ -na agg., m/f. “comune”
D comun.
AG 75.2 terra chi per gente alcuna/ no per voluntae co- con sm. “capo”
muna/ receive in si alcun segnor… AG 127.103 lor stao MP 18.18, 19.165 (Pigna).
acrexeram/ en relegion comuna/ si be tirando tuti a una… PFM 131: -n epentetica: in con.
MC 688 per comuna utilitae de li homi e de le femene. D co.
PAB 61 in la piassa comunna de povo. PAB 75 la co- con cong. “con”
munna opinium de tuti cor humaym. AG 2.9 con devotion ioyosa. AG 54.216 cun losenge e
FAS 157. PS 16. AGC 40: metaplasmo. con menaze.
D comune. cumunista. D co. cun. cum. L com. con.
comun sm. “comune, organo politico” con ciû cong. “più, quanto più”
AG 38.73 mai no vi stol si grande alcun/ faito per rei ni GR 2.10 ro mago per seguro se promette/ de sto fæto ve-
per comun. AG 49.135 non era li diversitae/ ma eram tu- gnì a ra concruxon/ ma o s’atttacca a ro sezze un brutto
ti de cor un/ per far honor de so comun. AG 76.7 guerfi e lûo/ che con ciû o çerca è sempre ciû a ro scûo.
gibellin/ per mantener aotura/ e per inpir lo cofin/ de co- (in) con loc. avv. “in fondo, laggiù”
mun faito an morin/ per strepar l’aotru motura. SA 248 TVD (Dolc.).
a.1340 (Sav.) como la meitae de le condanaxion debiano cona sf. “gommosità del susino, del mandorlo e del
pervegnir a lo comun de Saona. ATA 203 a.1382 (Alb.) limone”
item che lo dito comun concea a quelo che piglera a far la GRD 118 “lig.”
dita overa tute le pree… D inconato.
D comunaggia. comunale. comune. comunitè. L com- Conna top. (Andora)
mune. STC 118 s. xviii.
comun sm. “comune dei santi, ufficio liturgico” cö’naru sm. (ittiol.) “latterino sardaro (Atherina he-
AG 146.276 veira no se gi fa/ ni nome a de santo alcun/ psetus)”
ni la zesia daito g’a/ proprio officio ni comun/ ni lezando AFV 417, APV 80 (Vent.) cö’naru. ANP 64 sg. (Vent.) :
porai trovar/ en mesar ni in letanie/ chi pregen san gr. kor›nh “clava” > cö’nure.
Carlevar. D cö’nau.cöneà. cöni. L coranus.
cö’na 327 cond

cö’nau sm. (ittiol.) “aterina, latterino (Atherina mo- concrexion/ concruxon sf. “conclusione, fine”
cho C.V., Hepsethiamochon C.V.) PRP 350 (str.54) ghe posce pu crovà ro figaretto/ ghe po-
CAD. TTC 114. PML 335, 357. FDG 272. sce pu vegnì ra barlugaze/ in concrexion ghe posce pu
D cö’naru. schiattà/ ra minza, ra teretta e ra corà. RAN 59 s.xvi.
conca sf. “conca” (B.Cigala) concruxon.
ASF 746 doe conche de ramo. PRA 374 n.
L concha. D concruxon. cuncrüe.
conca sf. “conca, avvallamento, fossato pieno d’ac- concupiscentia sf. “concupiscenza”
qua” AG 14.700 concupiscentia regna in l’omo.
FTL 90 “elem. topon.” condanacion/ condanaxion sf. “ammenda”
concecium sf. “concezione” SA 248 a.1340 (Sav.) riscoe e rescura ogni condanacion.
IVE 8 per soa concecium et nativitae, per soa passium et SA 250 a.1340 (Sav.) como la meitae de le condanaxion
morte. debiano pervegnir a lo comun de Saona. –– la meitae de
D conceer. tute le condanaxoin le quai se faran…
conceder vb. “concedere” D condemnar. condennatione. condenaxon. L condemna-
PCD 31 s. xiv. tionem.
D conceer. conseer. condecion sf. “condizione”
conceer vb. “concedere” FAS 147.
AG 37.148 quello vive benastruo/ chi la stae n a co(n)ce- D condiciom.
vuo. condeyr vb.
MC 686 e vegando lo dicto profeta che in la vita de l’omo
AG 54.187 questo vermo de pentimento/ gi roe de fora e
e tanta miseria, ello pregà a Deo che ello li desse la mor-
d’entro/ pensando aver si mar perduo/ lo spacio a lui con-
te, perche atri se dem ben condeyr, seando in lo mondo.
cevuo. AG 79.48 cossi tempo o perduo/ che De m’avea IVI, n. ad loc.: “passo corrotto”.
conceuo. IVE 7 De per la soa gracia ne concea et ne da- condemnar/ condempnar/ condenar vb. “condan-
ga questo timor. ATA 203 a.1382 (Sav.) che lo dito co- nare”
mune concea a quel che piglera a far la dita ovra tute le PGF 23 a.1459 et facta diligente inquisitione condemnati
pree de la yaira. (imp.) ciascuno chi falise. SA 241 a.1340 (Sav.) e se al-
PS 8 (concevuo): “v- estirpatore di iato”. cuno contrafara… sea condempnao in soldi cinque. CAR
D conceder. conseer. conzeer 10 a.1340 e se quello chi sera condenao non pagera…
conceer vb. concepire” OLP 1.33 s.xiv (Pietra) Criste per ti fo condenao.
PS 15 concerà “concepirà” (< conceerà). D condanacion. dampnar. dannà.
CR 19 e si savei con quanta solennitae me conceesti. condennatione sf. “denuncia”
OLP 3.24 s. xiv.(Pietra) (v.l.) si a concetto Christe/ en MPS 61 a.1550 (Stella) non sij alcuhuno notario… che ar-
quelo sancto ventre. PCD 31,41 s. xiv. ptc. conceù/ con- disca fare scrivere e testare alcune condennatione e poli-
ceuo/ conceua. se… senza doi testimoni almanco.
D conseer. D condanacion.
concever vb. concepire” condennatione sf. “ammenda”
OLP 3.24 s.xiv. (Pietra)sia concevuo Christe/ en quelo MPS 67 a.1550 (Stella) riscodere e recuperare tutte le
sancto ventre (v.l.: si a concetto). PAB 93 e questa e la condennationi.
raxom che la siencia no a boxia, che bessogna che la cos- condenaxon sf. “condanna”
sa sea como ella e concevua. FAS 150.
PS 27. D condanacion.
D conseer. consever. condiciom sf. “condizione”
conchider vb. “vincere, soggiogare” PAB 73 quelli chi crem aveir nobellessa per le condicioim
CBL 344 (19.26) lo redemptor/ chi a conchiso lo serpen- de corpo, como forssa,bellessa, lengeressa, sum inganai.
te. D condecion. condicionao. condition. L conditionem.
Cf. DEI.2 1066 s.v. conquidere. condicionao agg. “dotato, fornito di qualità”
D conquidere. PAB 88 se alcum e si bem condicionao che ello sea bom
concilio sm. “consiglio, assemblea deliberante” a lo zuigar de Dee e de li homi…
AA 40 fu ordinato di far lo concilio in lo palacio de la iu- PS 54.
sticia… a lo sono de la tromba fu chiamato tuti li citadini D condiciom.
al consiglio. condimento sm. “ornamento, bellezza”
D conseio. PAB 61 lo sol… alle fior da so condimento.
concordà vb. “accordare, mettere d’accordo” PS 54.
CAR 10 a.1340 e se elli avessen alcunna brega enseme, D condìo. L condimentum.
condìo agg. “fornito”
che lo prior degia concorda inseme e quelo chi non vore-
AG 5.2 madona santa Lucia/ de gran meriti condia. AG
se concordase lo prior sea tegnuo de casalo da la dita con-
16.375 faxeam l’apareiamento/ de sepelir lo corpo santo/
fraria. condio de tar unguento.
D aconcordever. concordio. D condimento. condir. cundì.
concordio sm. “concordia” condir vb. “curare, dosare”
AG 49.38 per no vorer concordio/ ma tirà pu in descordio. AG 136.220 toe parole dei condir/ che pezo e lengua per
AG 140.146 amor, paxe e concordio. ferir/ ca nixun atro costorel.
FA 340. PS 43. CPO ad loc. “forma di probabile ascen- D condio.
denza provenzale” condition sf. “faccenda, avvenimento”
D aconcordever. concordà. descordio. discordio. L con- PS 54 s.xiv. Cf. MB 68 a.lomb. (Bonvesin) condition.
cordium. D condiciom.
cond 328 conf

conducto sm. “canale Conetto top.


DSP 117 a.1487 lo conducto lo quale mena laqua in la EOL 24. Seno Conetto (insenatura di mare presso La
dicta citae de Zenoa. DSP 186 a.1518 essere statu ihoso Spezia)
ogni et singoli pertusi… in lo conducto publico. confalonero/ confaloniero sm. “gonfaloniere”
D conduto. TL.1 97 a.1454 et speriamo in lo onnipotente Dio et glo-
condue/ -re vb. “condurre” rioso confalonero nostro Santo Georgio. PAD 380 a.1507
AG 2.61 che…/ me condugue a la per fim/ a quelo regno etiam s’è ordinato che tutti li connestagij dovessino rive-
chi e pin/ de ben. AG 139.72 or prego De per pietate/ che dere tutti li homini delle loro connestagiarie e riferirli alli
ne conduga a bona fin. AG 136.243 em perzo se conduxe/ loro confalonieri deputati.
chi zura mar fa ni voa. CBL 334 (9.81) doze maire con- D conffaronera. cunfaùn. L confalonerius.
dune alo porto/ donde noi semo descazai. GP 275 a que- confar(se) vb. “confarsi, convenire”
ste piante aduga de l’aigua chi le faze acender in lo amo- MC 688 la luxe no se confa con le tenebre.
re de Dio… -tre cosse me pairen… chi sean quelle le quai D fa.
speciarmenti ne conduga in lo amor de Dio… CEB 354 conffaronera sf. “gonfaloniera (guida, protettrice)”
alo gracioso et biao cavaler Raymondo segnor de castello PAB 54 e se elli (li malvaxi) sum monti ni assembiam lor
Ambroxo Bernardo conduto in vegeza saluo. LSE 25 cavallaria contra noi, nostra conffaronera, chi in tutto li
seando conduta a uno castello… mal a so grado… AA 81 desprexia, retra soa gente in so dominio.
havendo mandato… 9 galere e due nave per conduere del PS 32.
grano a Genoa. AA 179 lo piu facile e più seguro modo D confalonero.
che se posa fare si era questo de fare in terra casie di li- confecto sm. “confetto, dolciume”
gname e fate che serano metele in mare e quele conduele AG 144.102 ma si ge vor bon vin electi/ e per pair qual-
al loco dove sea da fare la muragia. MNS 1.115 a.1577
che confecti.
(Sav.) che tutti quelli che condueranno in la presente città
D confeto.
di Savona… tanto grettini come grapiaci pagheranno sol-
di vinti per ogni somata. MNS 1.116 a.1577 (Sav.) non confermar vb. “confermare”
potrà alcuno maestro fillatore qual habbi negociato e AG 49.22 veri e che de antiga guerra/ fo certa trega orde-
comprato canape in Piemonte… e gl’habbi qui condut- na/ e per scriptura confermaa. AG 14.617 per zo che po-
te… comprarne altre in la presente città. chi son romasi/ queli chi seam ben veraxi/ sum veritae se
FAS 153, 161. PS 8, 15, 26, 31 n. Cf. RGS § 71 a.it. confermemo/ e le boxie bandezemo. AG 134.459 e tuto
ptc.condutto. zo che la raxon dixe/ per che la gora non falixe/ si retifi-
D adur. conduere. cundüe conduto. co e confermo. SA 240 a.1351 (Sav.) faiti son et compo-
conduyto/ conduto sm. “canale” sti li capitoli et statuti de la dicta arte et da poa confermai
PAS 27 a prender de quella celestial fontanna viva… e in 1351.
menarla per conduyto a quelle iave (biade) chi son lonzi D confirmar. confremar.
da quella aygua. GP 275 e me son metuo a premder de confessaor sm. “confessore”
quella cellestia fontana viva della scriptura santa… e me- PS 18, 110 s.xiv. pl. confessaoi “ricalcato slla grafia del
nalla per conduto a quelle piante chi lonzi da questa aigoa sing.”
son piantai. PS 54 s.xiv. un conduto de covro. DSP 62 D confessor.
a.1487 scurare le golette et ancora lo conduto chi e roto in conffessar vb. “confessare, riconoscere”
molti lochi. PAD 557 a.1507 lo conduto de l’aqua. MAC 165 o marvaxe, oriber, o leon insaciaber, conffessa
MNS.1 156 a.1577 (Sav.) lettami de quintane, tresende o lo me Segnor Jhesu Criste!
condutti. confesar(se) vb. “confessar(si)”
D conducto. condue. cundütu. L ductus. AG 143.197 pensa ben de confesarte/ e ti mesteso ben
conduto sm. “pietanza, vivanda” puir.
AG 12.485 sapiai, re, no m’è aduto/ da persona alcun con- confession sf. confezione, preparato medicinale”
duto/ ma Criste per angero so/ m’a norigaa, chi far lo po. COM 4.84 decotti, diasparme, diaculoin, sparmaceto,
AG 37.44 specie e confeti assai/ per far conduti delicai. confessioin de giaçinto.
AG 53.70 li e conduti delicai/ en monte guise apareiai. confessor sm. “confessore”
AG 53.182 che de tropo gram conduto/ ogni corpo n’è de- CR 11 sermon de li conffessoi.
struto/ e per le cosse temperae/ vive l’omo in sanitae. AG D confessaor. cunfesium.
134.90 ch’e no habia sempre asai/ de bon conduti delicai. confeto sm. “confetto, dolciume”
FA 340 it. condotto, a.lomb. condugio, prov. condug, con- AG 37.43 e bem guarnio lo me bancha/ de cosse bone da
dut m.s. AGC.50. usar/ e specie e confeti assai/ per far conduti delicai.
L conductus.
MNS.2 102 a.1686 confeti, o sia confeture e canditi.
cönèa sf. “rete per la pesca delle aterine”
D confecti. confieti. cunfeze. L confecteria. confectiones
PML 335.
D chenà. cönaru. confectura. confetera.
connestagiaria sf. “contrada cittadina” confeze vb. “far diventare, rendere, ridurre”
PAD 380 a.1507 etiam s’è ordinato che tutti li connesta- CIT 72 s’accorze che Amò dentro m’attenaggia/ con vei
gij dovessino rivedere tutti li homini delle loro connesta- comme de fœura o me confeze.
giarie e riferirli alli loro confalonieri deputati. confiar(se) vb. “confidare, fare affidamento”
D conestagio. L conestaiaria. IVE 10 no voiai confiave in li principi, confiaive in lo
conestagio sm. “conestabile, capo di contrada” seior De. IVE 15 chi se sente havey in le veraxe caritae
BL 70 a.1399 li conestagi de le contrate. PAD 380 a.1507 et veraxe humilitae, no presumisa, ni se confie de li soi
etiam s’è ordinato che tutti li connestagij dovessino rive- meriti. PEG 43 noy se confiemo piu in lo mondo che in
dere tutti li homini delle loro connestagiarie e riferirli alli Deo. CR 19 e me confiava e si me confio in voi che voi
loro confalonieri deputati. muerei la forma de questa cossa abjando voi la possanza.
D connestagiaria. L conestabulus. D fiar.
conf 329 coni

confieto sm. “confetto, dolciume” confortoso agg. “fiducioso”


RDC 174 (T.Conchetta). FAS 144 n. AG 49.258 niente men stan semper atenti/ e confortosi tu-
D confeto. ti en torno.
Confinale/ Confinalli top. “corso d’acqua fra Celle e FA 340“pieni di conforto”. FAS 164. Cf. SAP 396
Varazze” a.lomb. confortoso “giulivo, contento”.
RPV 293 a.1590 (Sav.) un rivolo nominato Confinale. –– D conforto.
uno rivo o sia riale nominato Confinalli. confraria sf. “confraternita”
L confinalis. CAR 9 sg.a.1340 li doze consegé de la dicta confraria e de
confiniar vb. “confinare” la dicta caritay. –– la dita caritay o confraria.
PS 36 s. xiv. D cunfraira. cunfraria. L confraria.
D coffiniao. confinnie. L confinare. Confredi top. (Andora)
confinnie sf.pl. “territorio” SCT 118 s. xviii.: “da n. fam.” PCT 108, 112: “germ.”
DCT 163 a.1380 e queli chi sum habitay inte le confinnie confremar/ confrimar vb. “confermare”
de Caffa. IVE 8 quelle chose che noi creemo, sum per ti confremae
PS 17, 54. per tanti segni. –– questa fe si he confrimà per soa con-
L confinia. cecium et nativitae, per soa passium et morte, per soa re-
confinnie sf.pl. “confino, domicilio coatto” surrecium et ascensium.
PS 55 s.xiv. fom condempnai a andar in confinnie per la D confermar. confirmar.
multitudem de loro barati. –– la sentencia… d’andar in confunde vb. “vincere, sconfiggere”
confinie lonzi cinquecento migia. MC 691 lo qual remedio si e cognoscimento força e ver-
confirmar vb. “confermare” tue a sotomete e a confunde ogni dexiderio e piaxer.
DSP 79 a.1489 se notifica… como per li prefati Illustre D confussiom.
Governatore e magnifico Consegio confirmao e renovao e confussiom/ confuxion sf. “confusione”
de novo decretao lo deveo de portar le chatenete doro. SA 240 a.1351 (Sav.) tute le superfluitae e contrarietae e
D confermar. confrimà. confuxioin le que se contenen in li dicti statuti et capituli.
confissiom sf. “confessione” PAB 96 questa e unna confussiom osscura e opiniom
AG 143.3 far confissiom/ d’onnunchena soa offension. faossa. MC 685 ly mey jorni se consumen in confuxiom.
PS 2. D confonder. confunde
D cunfesium. congregar vb. “congregare, riunire”
confogo/ confœugo sm. “confuoco, celebrazione festi- AG 12.296 un gran Maxem imperaor…/ per vesar ogni
va pubblica fatta la vigilia del Natale; riunione festosa in crestiam/ tuta la gente congregava/ a dever sacrifica. AG
genere”” 43.25 gente tute ordenae/ da tute parte congregae. AG
RDB 11 ma drento bruxo chiu cha ro confogo/ chi se 43.114 e lo capitoro che se tem/ congregao de tuti bem/ en
bruxa a paraxo ro Denà. CIT 55 e ciù bella a me pâ che cossi grande compagnia. SA 246 a.1340 (Sav.) convocai
ro confœugo (una donna). CIT 273 dapertutto un e congregai in la torre de lo Branda de lo Comun de
confœugo/ giubili e giustre e carleværivegi. Saona. LSE 32fon viste alcune oxelete sum la cima de la
D confœugo. scunföghi. L confocus.
ecclexia congregae.
confonder vb. “confondere, confutare, danneggiare”
AG 12.311 defendese no poeiva/ a quela chi lo confon- FAS 153.
deiva. AG 46.67 quelo e pu savio tegnuo/ chi so vexim a D congriar.
confonduo. AG 134.236 che chi de vin prende sozo uso/ congriar “mettere assieme, produrre, rafforzare”
da tute parte n’è confuso. AG 140.266 no acata tropo a AG 30.12 tropo rende soza ensia/ de probio e desenor/ …/
menuo/ che lo to ben n’è confonduo. AG 141.57 seno chi per deleti se congria. AG 53.175 usa bon vin quando
(AGP: senza: “pare un errore e forse non è”) esser tu poi/ se congriar bon sangue voi. AG 86.56 lo grande
confonduo/ pensa tosto esser renduo/ …/ a quelo doze re- ardor che li an in cor/ a congriao xama de for/ e bruxao
dentor… PAB 68 monti… li quai sum conffuxi in dillicie case e gran poer. AG 118.7 ni usa de cortesia/ ni per lui
de lo corpo… MAC 164 no me lassai in perpetuo esser ben se congria. AG 136.55 no laxar morbo congriar. AG
conffussa da questo tiranno. PRP 345 quand’i ven zò re- 136.118 quanto mar se gi congria/ se crestian è deslear!
stàn tutti confusi (ms.: confuixi). FA 340: a.prov. congriar “entasser”. FAS 153.
PS 10. PRA 374. D congregar.
D confuxiom. cönu sm. (ittiol.) “latterino”
conformà(se) vb. “conformarsi, imitare” ADP (Pietra).
LSE 19 per desprexiar le pompe et per conformase a la D cönaru.
vergine Maria. Coniassa/ Coniassi top.
confortà/ -ar vb. “confortare” EOL 24 (V.Vara). BG 129n. s.xvii (Segno, Sav.) quella
CAR 11 a.1340 che subitamenti quello chi saverà de quel- parte di detti siti nominata li Coniassi.
lo dito fraello maroto che ello lo debia denuntiar a lo prior D cuneo. cuniassi. cuniassu.
perché lo prior lo debia andar a vexitar e confortalo de coniheta sf. “compieta”
l’amor de Dee e de quelle cose che se contenem in li ca- PS 6 s. xiv. < -pl-.
pitoli chi sean de necesitae a lo dito fraelo maroto. FAR coniggio sm. “cunicolo”
35 s.xiv (Sav.) confortar: traduce lat. suadeo. MAC 165 GL 16.8 o pà che s’intre sotta int’ri coniggi/ da no vedde-
comffortaime Segnor, e daime speranssa. ghe manco co i speggetti.
D acconfortare. coffortar. conforto. desconfortar. D coniglio.
conforto sm. “conforto, piacere” coniglio sm. “canale”
AG 139.59 no g’è se no un sor conforto. AG 146.122 per GRD 113 (Sav.) ognuno il quale vorrà fare costrurre alcu-
che andar voio a balar/ cantar, ioyr, prende conforto/ zu- na fossa coniglio o lavello in sua casa… possa farlo, pur-
gar, sagir e bazigar/ e tuto di star in deporto. chè tal fossa o coniglio si faccia sotterraneo e che non ren-
FAS 162. da alcun cattivo odore.
D confortà. confortoso. L confortus. D coniggio. cuniggiu. L conigium.
coni 330 cons

conintar vb. “contare, raccontare” conmoveminto/ conmovimento sm. “commovimen-


IVE 56 conintava tute le cosse chi g’eram intervegnue… to, sconvolgimento”
D coninto. AG 85.9 lo pietoso De pregar/ che ne scampe con soi san-
coninto sm. “conto” ti/ da perigoli chi son tanti/ de li gram conmovimenti/ de
AG 54.243 chi per deleto d’un sor pointo/ seguise mar chi fortuna e de gram venti. AG 145.7 e passar lo gran pele-
no a coninto/ nomero, ni quantitae. zo/ ki boie como un lavezo/ per li gran conmoveminti/ che
D cointo. conintar. g’aduxen li re venti.
conio sm. “cuneo, bietta che fende e lacera; strumen- POF 7. PS 13 “metafonia”.
to di male” D comovimento. conmovimento.
AG 45.20 e creo pur che lo demonio/ m a aduto questo co- conortar vb. “esortare, incoraggiare”
nio/ de grande invidia chi tem. AG 91.32 guerfi e gibelin AG 27.22 e no te digo boxia/ chi vanamenti te conorto.
ne spio/ ma d’alcun no o oyo/ s’eli fon homi o demonij/ AG 95.45 enfra mi maraveiao/ che ni morte ni menaza/ ni
ma par a mi che li son connij/ chi an squarzao tuto lo mar ni ben dir che De gi faza/ no li castiga ni conorta/ em
mondo/ e derivao en gran prefondo. AG 127.28 che…/ parti de via torta.
quelo mestesso demonio/ no squarze con ssi re conio/ AGC 50.
quelo santo monester. BMG 56 a.1630 ferramenti che conosce vb. “conoscere”
handeranno per fare le muraglie… conii e chiapete. PCD 32, 48 s.siv. conosce, conosçuo.
FA 341. FAS 149. LPD 5.352 a.1452 noi non ve conoscemo per presentia,
D chiignu. cugno. cugnu. cuneo. cuniu. cüniu. incünià. ma per fama odiamo tale reporto de voi, che… CPF 169
L connius. cuneus. cunius. a. 1589 mi chi conoscio e riconoscio ri benefizii… –– ma
Conio top. conosciando mie che l’antiga groria de Zena restava se-
CL 15 (V.Impero, Loano). FCL 20 (S.Olcese) a.1716 il polta… –– e conoscendo ri S.mi senatoi che mi ghe fei fa
Conio. EOL 24: (V. Aveto) Connio; (V.Scrivia) lat. cu- si degna overa…
nium; (V. Vara Sup.) Conio di Villa, monte. PD 114n. (GL: conoscé). PD 141 (COM connoscite: “co-
D cuneo. noscerti”).
Coniotto top. (Gen.) D cognosce. cunusce. riconoscer.
FCL 20 a.1716 il Coniotto. conoscenza sf. “conoscenza”
D cuneo. AG 139.4 la veraxe conoscenza/ de De.
conitar vb. “raccontare” D cognossenssa. cunusciansa. desconoscenza. nogença.
AG 36.60 o quanta via m’a ponito/ lo perigoro che e ve con-perdon sm. “deretano [con licenza parlando]”
conito. AG 37.1 dua raxon ve voio conitar/ se no ve in- GL 15.50 battendo con ra coa ro con-perdon.
crexe d’ascotar. conquasciao ptc. “sconquassato”
D cointà. contar. cunitar. reconitar. PCD 48 s.xiv.
conitar(se) vb. “sforzar(si)” D scuncascià. scunquasciòu. L conquassare.
AG 16.397 dozementi li pregava:/ per De, no ve conitai conquidere vb. “conquistare, assoggettare”
cossi. AG 49.28 tegnando culti soi vexim/ si como gente con-
AGC 49n. lat. conari. AGN “affrettarsi”. quise. AG 143.282 lo fiior de De te porte/ e te meta in pa-
D contar(se). raiso/ chi ne la morte a conquiso.
conite sm. “conte” FAS 155 pl. conquixi “metafonesi”.
AG 43.183 ni tar convi in atra parte/ o visto far a omi d’ar- L conquestum.
te/ se no a coniti o a baron. conquisto sm. “conquista”
D conte. SAL 7 n.n. a.1584 da pue dro conquisto che fe de Terra
conito sm. “conto, numero” Santa…
AG 16.383 lo conito n fo senza mesura. AG 38.111 e in Conradi top.
si grande quantitae/ …/ dir no se po lo conito lor. PCT 112: germ.
FAS 155. D corrado. L cunrado.
D cointo. conza sf. “conceria”
coniuraciom sf. congiura” MAF, s.xv. (Lunig.)
PAB 64 li conssentior de la coniuraciom. D cunsa. L cuncia.
con meco/ con mego/ con meigo cong. “con me” conssamenti avv. “acconciamente, opportunamente”
RV 79 s.xii/ voi t’acaveilar con mego? GP 279 e vegnine
PAB 67 lo Segnor…/ chi fa che li alimenti/ retenem si
con meigo, che se voi andassi senza mi voi non faressi
conssamenti/ le fortunne, la grande unda/ che la terra no
niente. CR 18 zobja disnereive con meigo. RDB 13 si
morirei con meigo ancor voi. RDC 178 (T.Conchetta) ra proffonda.
libertè che havé con meigo. AA 38 gli dise sta con meco. conssar/ conzare vb. “acconciare, accordare, ripa-
FAS 143. rare”
D comego. cum meigo. meco. mego. meigo. PAB 94 ma conssando per dotrinna e per usso la parte a
conmento sm. “commessura, calettatura” lo tuto… so e li particullai… a lo so universal… MGT
AG 145.21 aver bona e forte nave…/ che no te possa cre- 170 a.1465 per consar dicti fondogii (fondachi), chiesie,
sce briga/ per pertuso o per conmento. poteche e forni… MAF s.xv. (Lunig.) conzare. MBV
PS 3, 54. 370 a.1488 (Borgo Valditaro) una lima da conzare bale-
D comentu. stre
conmenzar vb. “cominciare” Cf. MB 74 a.lomb. (Bonvesin) conzar., SRV s.xv. ven.
AG 95.176 quasi si tosto son liverai/ como li son con- conzar m.s.
menzai. PS 54. RGS § 1156 “conciare”.
D comezar. D cunsà. cunzare. reconzare. L conciare.
cons 331 cons

Conscente/ Conscenti/ Coscienti top. mandare il consilio e ionto il consilio insieme lo dno.
FTL 114: Conscente (Cisano sul Neva) alla confluenza Antonio Niella monto suza e disse quanto era stato nego-
dei torr. Neva e Pannavaira. Conscenti (Né). Casa ciato…. e su questo se consegiò… e ge parse bene…
Coscienti (Sesta Godano). D conseiar.
Cf. RGS § 151 Gonfienti, top. (Firenze). G.PETRACCO consegier/ -era sm/f. “consigliere/ -a”
SICARDI, Blig. 17 (1965) 1-2, p. 10 ad confluentem. ID., SA 241 a.1351 (Sav.) per li consori e per li consegier de
Note di topografia romana sull’altro Frignano e zone la dicta arte. MAC 164 consegier marvaxi, partive de co-
contermini, Estr., Modena 1977 p.95: Confiente (Bobbio). ci. SCF 90 a.1393 noi priori e consegieri. CR 22 e voi…
L confrente. serei la consegiera e la regina de vita eterna.
conscentir vb. “consentire, cedere” D consejé.
PAS 30 conscentando allo demoniio si perde l’amor de consegio sm. “consiglio”
Dhee. PNC 155 a.1447 (Carrara) a voler darve consegio. LSE
PS 99. 25 ogni violentia rompirà et desfarà el consegio humano.
D consentir. TL.2 35 a.1460 segnoi non ve rencressa odir questa altra
consciderar vb. “cosiderare, ricordare” materia e porzer lo vostro savio consegio. BDF 150
CEB 354 adonca conscidera de lo mangiar et de lo beiver a.1460 ve hamo congregae qui, perché voi porzè lo vostro
de toi animai perzo che elli an fame et no ne demandam. consegio circa tanto caxo como è questo. RMG 186
D considerare. L consciderare. a.1472 senza notizia e consegio vestro.
conscierie sm. “consigliere” GUA 390 cf. ven. consegio m.s.
CAR 48 a.1459 li nostri priorii e conscierii. D conseio.
D consejé. consegio sm. “consiglio, assemblea deliberante”
consciliare vb. “consigliare” CR 9 li principi e li sacerdoti cum li previ feram consse-
DTC 642 a.1447-66 popolo mio zenovexo/ guardate bene gio per ocier lo Segnor. SA 242 a.1351 (Sav.) hobedir a
e non te lassare/ dali candioti consciliare/ che desiderano li consori e alo consegio de la dicta arte. PAT 26 a.1404
stato franzoso. si par a Monsegnor e a lo consegio e a lo officio de la pro-
D conseiar. vixiom predito che se besogne trovar modo… pur che…
conseer/ conzeer vb. “concedere per lo consegio sea faita la deliberaciom. TL.1 24 a.1453
AG 4.56 quelo grezo benastruo/ chi da De v’è conzeuo. uno consegio grande facto in palaxo. DSP 40 a.1461 fo
AG 50.24 ma voio bem lo tempo usar/ chi da De m’è con- faeto grande consegio in la sala grande de tal materia, in
zevuo. AG 143.181 lo tenpo che tu ai perduo/ che De t’a- lo qua fo deliberao… VCC 30 a.1480 (Sav.) per lo con-
vea conzeuo/ per far ovre de bontae. PS 9 s.xiv. conseo soro vegio et per lo consegio. BMP 199 a.1505 lo ma-
“concedo”. PS 8 a.1475 ptc. consevuo “-v- come estir- gnifico consegio de li signori Antiani.
patore di iato, raro: possevuo, consevuo, consevua, pro- conseglar vb. “consigliare”
cevuy, cf. PAB 41 avolterio). FAR 35 s.xiv. (Sav.) “traduce lat. consulo”.
FA 341. FAS 154. D conseiar.
D conceder. conceer. conseglé sm. “consigliere”
conseer/ conzeer vb. “concepire PCD 34 s.xiv. conseglé.
AG 6.37 en peccai son conzeuo. PAB 93 cossi como la D consejé.
siencia no de esser mesiha cum la falsitae, cossi la cossa consegliere sm. “consigliere (membro del Consiglio)
conseua de quella no de esser aotramenti cha como (la MSF 302 a.1589 (Albisola) detti consoli o conseglieri.
cossa) e consseua; e questa e la raxom che la siencia no a conseglio/ conseglo sm. “consiglio
boxia, che bessogna che la cossa sea como ella e conce- PCD 36 s. xiv. CPV 49 a.1461 (Alb.) sea sempre lo con-
vua. seglio vostro in tute le nostre vie. NPS 585 a.1527 infra
FA 341. FAS 152, 153, 154. lor fermo conseglio. OSC 39 a.1600 (Var.) se alcuno di
consegare vb. “consigliare” detta podestaria ardirà… di dare aggiuto, conseglio o fa-
AA 40 lo prioe de li anciani monto e prepose due cose so- vore, o vero ricetterà e alloggierà in casa sua alcuno ban-
pra le quali se dovese consegare. dito per omicidio… SL 51 (1.9) (= FUP 110) s.xiv. (Sav.)
D conseiar. dai (date) conseglo a li mercanti…
consegé/ conseger sm. consigliere” D conseio.
CAR 9 sg. a.1340 li doze consegé de la dicta confraria… conseglio/ consego sm. “consiglio, assemblea delibe-
–– con lo consego de li consegé. –– sempre con lo conse- rante”
go de li conseger. NAB 18 a.1473 (Sav.) doi consoli e doi CAR 110 a.1340 con lo consego de li consegé. VCC 32
consegeri. a.1480 (Sav.) lo consolo de la dicta arte et lo conseglio
D consejé. PAD 329 a.1506 e hanno ordinato un conseglio in palazo
consegiar/ -e vb. “consigliare” per lo zobia ali 10 (settembre). PGF 31 a.1511 (Alb.) se
PEG 44 e se l’omo… lo consegia, ello no voi cre a nigum est passato e determinato per publico conseglio de questa
so no lo so seno. MC 686 e quando tu averay cognosuo comunità… MSF 302 a.1589 (Albisola) che detti conso-
le tribulatiom in autreu, tu te poray consegias sovra le toe. li… dopo ch’aveanno finito officio di consolato, restino di
CEB 356 se tu consegi l’amigo to digi conseiando: cosi conseglio per un altro anno.
me par, et no: cosi e da far a lo bostuto. MAC 162 perso, con sego cong. “seco, con sé, con lui”
messer, aitoriaime e conssegiaime e no me abandonai. RV 79 s.xii. mal plait averai con sego. AG 140.227 pen-
TL.1 119 a.1454 meglio sapereti tuta questa materia con- sa con sego d’acordarte.
segiare. BDF 150 a.1460 a questo bexogna etiam esse re- Cf. MB 67 a.lomb. (Bonvesin) con sego.
spoxo et consegiao. DSP 40 a.1461 per tractar e consegiar D co. con. con seguo. con seigo cum seigo. L com.
sum la reparacion… PAD 520 a.1507 per poter meglio consegrà vb. “consacrare”
con loro queste cose consegiare e adrizare. AA 45 se rau- GL 20.94 e vostre impreize/ vœuggio…: consegrà fra r’in-
nono in sieme molti di loro consegiando tra loro quelo che zegni sfondoræ’. PS 2, 8 s.xiv. ptc. pl. consegrey: dotto?.
aviano a fare. AA 74 e subito li signori anciani feceno co- D sacru. consecrare.
cons 332 cons

Conségudes top. (Alpi Marittime, Fr.) conseio sm. “consiglio, assemblea deliberante”
LAM 91 it. Consecuta. AG 49.230 poi tegnando en quelo logo/ so conseio l’ar-
conseguir vb. “conseguire, ottenere” miraio… PAT 26 a.1404 e perzo piaxa a voy, segnoy con-
AG 14.669 che fruto n’a ello (a) conseguir/ quando verrà gregay coçi a conseio, conseiar e avisar… CP 126 a.1356
lo so partì? lo conseio de li doze Antiam de la dicta citae de Zenoa.
con seguo cong. “seco, con sé” ATA 203 a.1382 (Alb.) lo conseio de la citae de Albenga.
PAS 30 sg. de tuti li soy discipuli si ne preyse solamente D concilio. cunseio.
trey… e questi si mena com seguo e davanti da llor si in- conssentior sm. “partecipante, associato”
comenza a doler se monto e a contristar e disse… PAB 64 li conssentior de la coniuraciom.
PS 99. D consentir.
D con sego. consentir vb. “consentire, cedere, transigere”
conseiaa/ conseiar vb. “consigliare” AG 12.59 ni creo che in mi consentisse/ se manchamento
AG 12.603 non tardar/ en deverte conseiaa. AG 49.161 si ge sentisse. AG 12.70 per certo voio statuir/ in nixun spo-
so consentir/ se elo no e si prefeto/ che no ge sea nixun de-
che lantor per conseiar/ da cossi greve remorim/ caschaun feto. AG 140.329 meio e star ben co so vexin/ consentan-
tem so camin. AG 53.283 cossi conseio che tu faci… AG do un pochetin/ ca longa menti piaezar. AG 79.135 vegan-
138.265 ben e mato, zo me par,/ chi Vencian conseia. do zo me restrensi/ da lo ben donde e me spensi/ e a quel-
CEB 356 se tu consegi l’amigo to digi conseiando: cosi la consenti/ che quaxi turba la vi. GP 276 li soi disipoli…
me par, et no: cosi e da far a lo bostuto. PAT 22 a.1320 consentin alle parole, e mormoracion de Iuda… MAC 162
lantor ve porrej conseiar in lo descaregar de la mercantia. ni lo me savei no conssenta a nissuna marvaxia diabolicha.
PAT 26 a.1404 e perzo piaxa a voy, segnoy congregay FAR 35 s.xiv. (Sav.) consentir traduce lat. faveo.
coçi a conseio, conseiar e avisar unde e per che moo se PS 16.
debia recoverar e avey questa monea presta menti… D asentir. conscentir. conssentior. desconsentir. cunsenti.
D consciliare. consegare. consegiar conssegiare. conse- sentir
glar. conseiaa. consejé. conseio. consigiare. consigliar. conserie sm. “consigliere”
desconseiao. conseiar. L cunsiliare. CAR 47 a.1458 questi sunt lii patii e ordenatii per lii prio-
consejé sm. “consigliere” rii e lii conserii e de tuta la compania.
DCT 162 (= PS 7) a.1380 cum comandamento de lo gran- D consejé. consiere.
de comun davanti li conseje de Caffa. conserva sf. “convoglio di navi”
D conscierie. consegé. conseglé. consegliere. conseilie. TL.1 596 a.1456 vi cometiamo che navigati in conserva
conserie. consiliario. de la nave Doria.
conseié sm. (mar.) “ufficiale in seconda, sulle galee” L conserva. conservaticum.
AG 149.160 tanto fo quelo destolbe/ che no poen inseme conzeura sf. “acconciatura femminile”
stal/ per saver che dever far/ ni portentim ni conseie. RDB 83 (B.Cigala) in testa haveivi una conceura asi.
D acconçœura.
PSG 372: “ufficiale di rotta” consever vb. “concepire”
D consigliere. PAB 96 ma la intelligencia, si como goardando sover tute
con seigo cong. “seco, con sé” cosse,consevua la forma de tute cosse de sota, zuiga…
AG 17.10 con seigo mena tuti ben. AG 40.9 e n tuto zo che PS 8, 27.
lo bordiga/ conseigo lo paire liga. AG 62.13 lo demo- D conceer. concever.
nio…/ chi conseigo habita e iaxe. AG 127.8 per star con- Consevola top. (Quiliano)
seigo in unitae/ conzunta d’amor veraxe. SA 251 a.1340 MSQ 133, 173. PQV 63.
(Sav.) tegnir conseigo (ms. confeugo) a lavorar alcun fan- D ceseola. L consegola.
te… MAC 168 e no sum pur ardio de parllar pur conseigo. consi avv. “così”
IVE 37 lo fiior che ella havea con seygo. PAD 478 a.1506 AG 43.115 en consi grande compagnia.
(Sanr.) haveiva menato con seigo uno scrivano. RDB 178 D cossì.
(T.Conchetta) e m’accordei per servitò con seigo. considerare vb. “considerare”
D con sego. SOP 10 v. a.1597 ptc. considerao che…
conseilie sm. “consigliere” D consciderar.
IVE 29 preghemo per lo nostro prior e per lo nostro sot- conssiencia sf. “coscienza”
teprior e per li nostri conseiliee, massai, officiarij de qaue- MAC 162 e no se maculle lo me corpo ni se remova la
stta beneita casa e compagnia. mea conssiencia. PAB 55 guierdom de losso diminuisse
D consejé. demerito de secreta consssiencia.
conseio sm. “consiglio, assennatezza” D cuscensa.
AG 12.131 e se conseio meterai/ per sposo l’averai. AG consiere sm. “consigliere”
41.24 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio cruo. AG CAR 33 a.1444 in generali consilio… zovè in primamen-
50.13 De, como e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/ a de- ter de li nostri priore et consiere et de tuta la compania.
D conserii.
veser examinar… AG 73.9 cernando ben me conseio. AG
consigiare vb. “consigliare”
94.93 se tu no ai presto conseio/ aspeitando tal ronzeio/ tal BL 68 a.1399 quanto al presente, no ve so consigiare.
colpo receverai… AG 116.9 che meio e prender conseio/ BDF 148 a.1460 acioche con elli se poise consigiare quel-
anti che fera lo ronzeio. AG 134.186 or te prego che tu me lo chi occorresse.
intendi/ e da mi bon conseio prendi. AG 140.237 con que- D conseiar.
li chi an seno e bontae/ agi senpre familitae/ …/e conseio a consigio sm. “consiglio; assemblea”
lor requer/ quando tu vei che fa mester. CBL 334 (7.47) dai BL 67 a.1399 s’è faito in questa nostra cità de Genova doi
conseio alli mercanti/ et li poveri aitoriai. IVE 10 lo çuxe consigi de quaranta in cinquanta homini… uno de genti-
in lo so savio conseio… MAC 163 se tu vorrai de questo lomini ghibelini… e uno autro guelfo. PNF 397 a.1447
attender lo me consseio, grande ben te ne seguira. ne daranno materia de prendere melgiore consigio a quel-
FAS 144, 149. la materia. ASF 740 a.1532 coperte (da tavolo) sei de
D conssegio. conseglio. conseglo. consego. consigio. con- drappo turchino da consigii cum l’arme in mezo.
siglio. consiiho. cunsegiu. L consilium. D conseio.
cons 333 con so

consigliar vb. “consigliare” consolato sm. “ufficio, carica di console”


TL.1 45 a.1453 ve havemo faeto demandar acioche consi- MSF 302 a.1589 (Sav.) consoli li quali accettato il conso-
gliae et deliberae chi ha (a) fa queste provisioin et se at- lato… doppo ch’averanno finito officio di consolato re-
tribuisca quella balia. stino in conseglio per un altro anno.
D conseiar. D consolo.
consiglie/ consigliere sm. “consigliere” consolo sm. “console”
SA 244 a.1340 (Sav.) segondo che delibereran li dicti con- VCC 30 a.1480 (Sav.) li que dinè li consoli li possano sco-
sori e li consiglie de la dicta arte. SA 247 a.1340 (Sav.) li tere da ogniun. SA 247 a.1340 (Sav.) li consori et li con-
consori et li consiglieri seano ategnui de andar a messer lo siglieri seano ategnui de andar a messer lo poistae, de lo
poistae. qual messer lo poistae a la requesta de li dicti consoli et
D consejé. consiglieri sea integnuo…
consigliere sm. “ufficiale di rotta a bordo della galea” D consoro.
PSG 372. Ivi 353 “membro dello Stato Maggiore, aiu- conzonzer vb. “congiungere, unire”
tante del capitano della galea” PAB 94 quello (commercio) de orar e pregar inter Dee e li
D consejé. homi, per lo quar noi si possamo esser conzointi cum Dee.
consiglio sm. “consiglio, assemblea deliberante” PS 10.
PAD 328 a.1506 era ordinato di fare consiglio generale in D conzonto. conzunzer. subçunçe. zonzer.
Santa Maria di Castello. AA 40 a lo sono de la tromba fu conzonto agg “congiunto, unito”.
chiamato tuti li citadini al consiglio. ATA 203 a.1382 (Alb.) se debia edificar unum mul con-
D conseio. zonto con lo dicto pilastro veio…
consignar vb. “consegnare” D conzonzer. conzunto.
PS 3 s. xiv.: consignao; consignallo. CAR 87 a.1502 item consorago/ consoraigo sm. “ufficio, competenza, au-
se nesuno de li diti compagni domandasse cossa nesuna a torità dei consoli di un’arte”
mercadanti… e ge fosse data, sia integnudo de consignar- SA 242 sg. a.1340 (Sav.) han statuio e ordenao che li con-
la a la dita compania. sori de la dicta arte seam integnui per sagramento e sotte
D consiniare. cunzignu. L consignare. pena de soldi dexe da leva e fa leva a quelli che contrafa-
consiiho sm. “consiglio” ran.. e la monea che se havera de le dicte pene se debia
BL 70 a.1399 dare auxilio, consiiho, forza e favore a me- convertir in utilitae de lo dicto consoirago. como se de
ser lo governatore. render raxon inter li homini de larte. Ancora hano statui-
D conseio. to… che li consoli de dicta arte posan far raxom inter li
consilio sm. “consiglio, assemblea deliberante” homi de lo dicto consorago.
AA 74 e subito li signori anciani feceno comandare il D consoraigo. consoirago.
consilio e ionto il consilio insieme lo dno. Antonio Niella consorar vb. “consolare”
monto suza e disse quanto era stato negociato…. e su que- AG 16.329 car segnor De, tu me consora. AG 66.14 fazando
sto se consegiò… e ge parse bene… lui consorao/ soa casa beneixisti. CBL 334 (7.50) li peregri-
consiniare vb. “consegnare” ni et viandanti/ da voi sean consorai. CR 22 ben ve prego…
CAR 87 a.1502 se el fosse nessuno de li diti compagni chi che in tar afliciun o me consorei de alcuna vostra parola.
piiase cossa alchuna de marchadante nesuno, sia intenuti D conssolacion. consolaor. cunsulà. desconsollae.
a consiniarlo a la dita compania infra iorni trey. consoro sm. “console”
D consignar. SA 247 a.1340 (Sav.) li consori et li consiglieri seano ate-
conzo agg. “acconciato, messo a punto” gnui de andar a messer lo poistae de lo qual messer lo poi-
AG 133.42 che tar nave par ben compia/ e ben conza e stae a la requesta de li dicti consoli et consiglieri sea inte-
ben fornia. gnuo… SA 242 a.1351 (Sav.) hobedir a li consori e alo
D aconzo. acunsu. consegio de la dicta arte. DCT 163 a.1380 messe lo con-
(in)conzo loc. “in assetto” soro chi e aura, e quelo chi verrà, farà raxun a tuti queli
GP 279 Iuda… si ze alli zue, e si lli disse: segnoi, metive chi sun abitaj dentro de le confinnie de Caffa. BL 70
inconzo & apparegiaive che aora si e tempo de prender a.1399 li consori de li artifici… li consori de le arte. VCC
quello che avei semper dexirao. 30 a.1480 (Sav.) e li debian eleze uno consoro. PS 12.
consoe sm. “console, carica comunale” D consoe. consolo. consulao. L consulem.
ATA 203 a.1382 (Alb.) trey homi… li quali seam elezui consortia sf. “confraternita”
per messer la potestae et consoe et conseio d’Arbenga. SCF 92 a.1393 la consortia de li Foresteri dela gexia deli
ATT 60. Servi dela beatissima vergine Maria de misericordia.
D consoro. GRD 113 (Tenda) la consortia del Corpo di Cristo.
consoirago sm. “consorzio” D cunsorsia. L consorcia. consortes. consortia.
SA 242 a.1340 (Sav.) e la monea chi se havera de le dic- con so/con zo sea/sia cossa che cong. “poiché; ben-
te pene se debia convertir in utilitae de lo dicto consoira- ché”
go. PAB 81 per che li boim an so che elli dexiram, so e bem
D consorago. che no pom aveir li malvaxi; con so sea cossa che li boim
conssolacion sf. “consolazione” e li malvaxi vorream bem, e li boin l’am e li malvaxi no.
MAC 165 o Segnor Dee ognipossente… paire de li orffa- IVE 8 duncha cree ben devemo perfetamenti, con zo sea
ni, consolacion de li desconsollae, zuze de veritae… CR cosa che questa non se proa per argumento mundam…
22 messer Jesu… humelmenti referi gracie a la dolce PEG 43 e con zo sea cossa che ello sea appella cristiam,
maere de lo grande amor e de la grande consolacion che ello no l’e, perço che ello renega la crestianistae. SCF 95
ella ge avea faeto… a.1452 se diga ogni ano una mesa da defuncti in canto per
D cossolaciom. cunsolasium. consorar. la anima de Simon da Cologna in lo dì de lo sancto
consolaor sm. “consolatore” Laurentio, con so sia cossa che à donato ala consortia li-
FAS 164. bre xxx. Janue.
D consorar. D cozo sia cossa che. cum so sea cossa che. zo.
cons 334 cont

consoxi sm.pl. “consoci” conzunto agg. “congiunto, unito”


SA 240 a.1340 (Sav.) che ciasacuna persona de la dicta AG 39.23 e laxando l’amor aotrui/ conzunto star semper
arte sea integnua… andare a caza de quello tal chi mori- con lui. AG 127.9 per star conseigo in unitae/ conzunta
ra… e star li… salvo se non remanesse per voluntae de li d’amor veraxe/ chi semper noriga paxe.
consoxi o d’un die queli. FAS 149.
D sössiu. L socius. D conzunzer. conzonto.
conspiration sf. “cospirazione” conta sf. “fretta”
TL.3 112 a.1474 la più parte ge stavan in oposito e favan AG 145.102 li xonchi te ben despazhai/ e l’atra sartia che tu
tumulto e conspiratioin e remoi. sai/ si ch’en conta tu la moli/ e quando fa mester tu coli.
constantementi avv. “costantemente” D cointa. contarse.
MAC 166 lo me segnor Jhesu Criste me deffenda e rezze- contagion sf. “contagio”
me constantementi. TL.1 837 a.1458 per lo timor de la pestilentia… e occor-
constare vb. “costare” so caso a vi. de elli de contagion.
TL.1 595 a.1456 questa provisione ne consta grande sum- D cuntaggiu.
ma de denari. contayr vb. “raccontare, esporre”
D costar. PEG 42 questo peccao se devixa in tante maynere che ap-
constituir vb. “collocare” penna se porea nomerar, ma lo ge n’è septe chi son de
AG 12.409 l’emmaiem toa faro sculpir/ e n mezo la citae contayr, e la prima si e desleotae.
constituir. SA 240 a.1340 (Sav.) li infra scripti signoi D contyar.
emendatoi e statutari ellecti e constituij pei li signoi an- contanza sf. “conoscenza, familiarità”
ciani. AG 79.269 ben e ver che e o contanza/ de che o qualche
L cunstituere. speranza/ de santi homi. AG 140.231 con persone de
constreito agg. “costretto, vincolato” croyo afar/ guarda ben, no t’acontar/ aver se sor de tar
AG 4.13 constreiti de tar maynera/ speranza d’ensir no contanza/ e desprexio e mermanza.
era. PCD 45 s. xiv. FAS 162. PS 32, 54.
D constrenzer. D acontarse. cointanza. cointo. conto.
constrencimento sm. “costrizione, violenza” contanti sm.pl. “denaro contante”
AG 143.114 se faesti alcun constrencimento/ ni rompisti atrui BL 61 a.1392 levai banco, e no per modo de ronpire, anti
convento/ per aquistar poer in zo/ chi per raxon no era to. pagai ognipersona fino a uno picholo, e no a tempo, antu
PS 99. contanti…
D constrenzer. contao “contado, territorio dipendente”
constrenzer vb. “costringere” AG 138.27 Venexia…/ terra par de gran possanza/ e de for
PAB 71 Nerom constrensse Senecha, so maistro e famil- a gran contao .
liar, a cerner de che mainera (de) morte men gi graverea contar vb. “raccontare, dire”
morir. PAB 93 cossi segue che no sea libero arbitrio, lo AG 49.10 e tanto a noi triumpho da/ chi contar no se po-
quar la providencia de Dee constrenze e liga a un evegni- rea. AG 134.212 de ti me par che Saramon/ conte una so-
za raxon. AG 138.206 le done…/ si fornie de gran vestir/
mento. MAC 161 sg. constrenzean li crestiain a sacriffi-
che no se po contar ne dir. AG 138.263 segondo che ve
car le idolle. –– e seando sancta Margarita constreita da odo contar. AG 140.3 una raxon ve conterea… AG
questi servi, ella comenssa a dir… LSE 17 fo constreita 143.215 no contando a lui boxia. CIC 34 a.1749 (Sav.)
da lo imperio(so) comandamento del padre. LSE 24 ma voi che andæ’ da levante e da ponente/ pesci gentì, contæ-
fo constreita de tornar al primo logo. DSP 59 a.1487 ello ghe in cortexìa/ se mai fu coscì allegra a nostra gente. PD
constrenzera li patroni a farge lo debito. 136 a.1772 (COM) còntime.
PS 108, 25. D cointà. conitar. contayr. cuintà. cunitar. cuntà. quintà.
D constrencimento. constreito. costrenge. costrenze. co- L (in) contantis.
trenze. strenze. contar vb. “considerare, far conto”
consulao sm. “consolato, carica di console” AG 139.6 l’omo ke ute senza/ la veraxe conoscenza/ de
TL.2 295 a.1464 che lo primo (chi) intrera in consulao, De, chi creator e so/ per bestia contar se po.
quando usira non resti massar perché molto se degrada. contarse vb. “affrettarsi”
D consoro. L consulatum. AG 146.141 e no te contar per De/ de andar, ma fa bone
consumar vb. “consumare” oreie/ per oir ben lo dito me. PS 54: cf. a.prov., catal., sp.
AG 140.167 e ti senpre te consumi/ enprenando re costu- coitar, cuytar m.s.
mi. AG 140.27 consumando li ben toi/ e norigando atrui D conta. conitarse.
fiioi. AG 140.331 meio e star ben co so vexin/…/ ca lon- conte sm. “conte”
ga menti piaezar/ e piaezando consumar. MC 685 che li AG 139.64 conti, rei, imperaor.
mey jorni se consumen in confuxiom? LSE 29 cridando D coniti. cunte. L comitem. contessa.
lui: tuto ardo et consumo. Contes top. (Alpi Marittime, Fr.)
D consumon. cunsümé. LAM 91. it. Conte.
consumon sm. “consunzione” Conte cognome
DFC 57 me ne vaggo in consumon. VTS 91 a.1530 (Sav.).
D consumar. contegnei vb. “comportare”
conzunzer vb. “congiungere” PAB 51 per la disputaciom chi insegna como chaum se de
AG 49.181 che for dexe miia provo/ n’era arriva cinquan- contegnei in li prosperi avegnimenti e averssi.
ta oto (garee)/ chi se conzunsen l’endeman/ anti che fos- D contener.
se disnar coito. contegnir vb. “contenere”
D conzonzer.conzunzimento. conzunto SA 246 a.1351 (Sav.) et oltra han statuio et hordenao li capi-
conzunzimento sm. “congiungimento, congiunzione” tori infrascripti como qui sotto se contegnera. PRP 352
MCG 330. (1.16) dre lettere…/ ra prima contegnia dre chianchie assai.
D conzunzer. zonzimento. PRA 377.
con tego 335 cont

con tego/ con teigo cong. “teco, con te” 43.134 e per carogi e per contrae. AG 49.193 quante be-
RV 90 s. xii jujar, no sero con tego. PAS 30 e som apare- le contrae/ ysore e porti de marinai. SL 64 a.1430 (Sav.)
glao de morir com tego. in lo poi de Savona, in la contrà de San Francisco lo ve-
GP 280 e som aparegiao de morir con teigo. CBL 344 gio. GL 1.17 in re beate etærne ærte contræ’. GL 9.58 a
(18.77) Maria, con teigo e lo Segnor. ra santa e beata melodia/ dro pareizo rebombam re con-
PD 111. RGS § 443. træ’. DFC 26 de Portoria in re contræ’. NPD 80 a.1865
D cum teigo. (Sav.) zacché finalmente/ l’han fèta astregà/ ghe puemmu
contemplacium sf. “contemplazione” dà u tìtulu/ de bella cuntrà (la contrada dei Cassari).
FAS 145. FAS 163.
D contemprà. D contrada. cuntrà. cuntrada. cuntroa. encontrae. L con-
contemprà vb. “contemplare” tracta. contrata.
CIC 34 a.1749 (Sav.) ma contemprando i nostri dì ma contrachiave sf. “matrice, stampo di chiave?”
speisci… BOV 557 a.1531 (Sav.) si ordina che non sia chiaputio al-
D contemplacium. cuno qual si olsi ne presuma di far chiave ne contrachia-
contencione sf. “disordine sociale” ve a persona alcuna, salvo…
PAD 390 a.1507 fu grande contencione che li officii non D chiave.
se incalavano officiare né cittadino andar più per la terra contracontuali sm.pl. “controtravi della galea”
per menaze che li erano fatte da tristi. PSG 382 a.1513 contra contuali de squere de rovere de
contener vb. contenere” Pocevera.
SA 240 a.1351 (Sav.) in tuto e per tuto como in ciascum D contuali.
de li infra scripti capitoli se conten. CR 7 (rubr.) como a contractar vb. “toccare, trattare”
provo de Salamon regnà so fijo Roboam e asi contem tu- LSE 23 (li infirmi…) cum lo veleto de la soa testa li for-
ti li rey chi forn apresso a ello. CR 12(rubr.) de sancto bia , et cum le proprie main li contractava, bem che le an-
Pellagio papa e in questa storia se contem de Macometto. cille avessem a greve tale cosse.
PAB 55 le letere chi conteneam che li senator aveam fai- Contrada top. (Porto Vado, Sav.)
to crimem contra la real maistae. DSP 79 a.1489 sotto le QVS 28 s.xix.
pene che in lo dicto decreto se contenem. RDA 6 D contrà.
(C.Zabata) rime in lengua zeneize, assè piaxeve pe ri sog- contradir vb. “contraddire”
getti che contennan. LSE 25 cum l’animo desconsentirò et contradirò semper.
PS 24. D dir. L cuntradicionem.
D contegnei. contrafaciente sm. “trasgressore
contentesa sf. “contentezza” MNS.1 39 a.1577 (Sav.) sotto pena alli contrafacienti de
PAD 424 a.1506 humilementi preghiamo de dicte cosse doi scuti. MNS.2 83 a.1598 (Sav.) sotto pena a contrafa-
non si prendia alchuna mala contentesa. cienti et inobedienti per ogni volta, e contrafattione, d’un
L contentus. scuto.
contento agg. “contento” D contrafar.
LPD 5.352 a.1452 averesti caxum remanere contento. contrafactium sf. “trasgressione, contravvenzione”
D cotento. DSP 60 a.1487 e ogni contrafactium che havesseno fac-
contezum sf. “contesa”
to…
PEG 45 elli ven a zo che elli voream, per trayzum e con-
D contrafar. contrafattione. L contrafactionem.
tezum.
contrafar vb. “contravvenire, trasgredire”
conto sm. “conto”
AG 12.589 de li corpi fe comando/ chi contrafesse conda-
AG 144.86 za no sera ora ni pointo/ chi gi no (sea) misa
in conto. nando/ fossem dai maniar a cham. AG 14.15 chi falisse e
conto agg. “conosciuto, familiare, fidato” contrafesse/ per condanao se cognossese. SA 242 a.1340
AG 54.16 quela ligaura/ chi inseme n’a conzunti/ e de (Sav.) tanta fia quanto sera contrafaito. SA 244 a.1340
stranier n’a faiti conti. (Sav.) e se alcun contrafara si condannato in soldi vinti
PS 54. per ciascuna fia che contrafara. SA 247 a.1340 (Sav.) e se
D contanza. alcun de la dicta arte controfara et se li consori contrafoi-
contorno sm. “dintorni, territorio circostante” sem… –– messer lo poistae… sea integnuo e debia co-
GL 7.55 comme ro bœu dra vacca innamoraòu/…/ o trenze quella tal persona chi avesse contrafaito… CR 18 e
bœutta bruzzi, e crii sì d’arraggiaòu/ che sente ro villà da son disposta de ascotarve e no contrafar a la vostra voren-
ro contorno. tae. RL 225 a.1440 le quali cose sopradicte… prometto-
contra avv., cong. “di fronte, di contro, contro” no attendere et observare, et mai non contrafarge. MNS.1
AG 109.2 emperzo che peccar soio/ contra De per me or- 349 a.1577 (Sav.) incorrerà in pena de soldi vinti per ogni
goio. PAB 47 e le main de tuti li homi seram contra le e volta che sara contrafatto.
soe main contra tuti. PAB 54 no te compianzi contra de Cf. SRV (Venezia, s. xv.) contrafare, m.s.
mi? PAB 59 prendi tal zuxe como tu voi a piaezar contra D contrafactium. contrafattione. contrefar. controfar. fa.
de noi. LSA 26 contra toa volontà. L contrafacere.
D cuntra. L cuntra. contrafattione sf. “contravvenzione, trasgressione”
contra sf. (mar.) “fune di rinforzo dell’attaccatura del- MNS.2 83 a.1598 (Sav.) sotto pena a contrafacienti et ino-
le vele” bedienti per ogni volta, e contrafattione, d’un scuto.
PPG 538 a.1561 la contra del trinchetto (IVI, n.: contra di D contrafactium.
scotta, contra di mura: “la doppia scotta per bordare il contraito sm. “convenzione, patto”
trinchetto”). AGL 57.5 lo bruxor/ chi in Tosccanna e contraito/ de che
Cf. DMM 191 s.v. contra. e faito campium/ lo frae de quelo gram barom/ tuto orde-
contrà sf. “contrada, quartiere, regione” nao per lo gram caito.
AG 26.3 in nostra contra (nel nostro quartiere). AG AGN ad loc.
cont 336 conv

contramandare vb. “revocare” contribusione sf. “tributo”


BMP 200 a.1505 a nome suo et de sue famigie ge stato NPG 1063 a.1747 non credo mai che sia stato ordinato/
contramandato dictri salviconducti… –– per vigò de la dai tuoi subrani di far tanto distraggio/ far pagare contri-
presente crida se ge contramanda et tempo del contra- busione/ e prontuali a profusione.
mando de essi salviconducti in tal modo che passato esso contristar vb. “rattristare”
contramando ne essi ne sue mogiere et famigie non pos- AG 16.39 era con voi persona alcuna/ quando voi ve con-
sia habitare in la dicta cita de Genua. tristavi/ entre cossi gram fortuna?
D contramando. D tristesa.
contramando sm. “termine di revoca” controagoggia sf. (mar.) “cardine del timone”
BMP 200 a.1505 passato esso contramando ne essi ne sue PPG 537 a.1561 una agoggia con una controagoggia e sua
mogiere et famigie non possia habitare in la dicta cita de femenella per il timone.
Genua D agoggia.
D contramandare. L contramandum. controcinta sf. (mar.) “parte del fasciame esterno del-
contrapeiso sm. “contrappeso, compensazione” la galea; linea di galleggiamento”
AG 54.165 per mar che li an faito atrui/ iniuriao, ferio, PSG 363 s. xvi.
ofeiso/ per che li am aor lo contrapeiso. AG 56.68 tuto controfar vb. “trasgredire”
misem in baranza …/ ianchi angeri vegnen da canto/ tristi SA 247 a.1340 (Sav.) e se alcun de la dita arte controfara…
chi no g’era asceso/ ovra de contrapeiso. D contrafar.
contrar vb. “contrastare, combattere” controvo sm. “trovamento”
PAB 65 e verra cum Antecriste/ a contrar la fe de Criste. AG 77.13 doncha voio e far controvo/ de mi mesmo ben
PAB 82 per che elli no pom luxir (corr.: fuzir?) ni contrar punir/ che chi se vor de mar pentir/ la pietae de De g’è
a vicij… per forssa de temptaciom. provo.
PS 36, 54. FA 341: far controvo: “trovare il modo” FAS 162. AGC:
contrariar vb. “contrastare, resistere” “fare al contrario”.
FAR 35 s.xiv. (Sav.) contrariar traduce lat. resisto. D trovar.
L contrariare. contru avv., cong. “contro”
contrarieta sf. “contraddizione, incongruenza” MP 19.165 (Pigna).
SA 240 a.1351 (Sav.) tute le superfluitae e contrarietae e contuali sm. (mar.) “travi dell’ossatura della galea”
confuxioin le que se contenen in li dicti statuti et capituli. PSG 382 a.1512 fassiame, contuali, trincharini, corsie e
contrario sm. “contraddizione” sopracorsie…
AG 45.59 ognunchana santo vo oferta;/ lo no vor oche ni D contracontuali. L contus. contoval.
pernixe/ ma se le avera un yxe/ promise e scrite in carto- contumacio sm. “disgrazia”
rario/ mai no troverei contrario. PAB 51 questo Boecio… semper procurà de sostegnir lo
D cuntrâiu. bem comun… contra le tiranie e felloim statuti de
contraçé sm. “la parte calante del cielo” Theodoricho… in guissa che ello cheite in so contumacio.
CIT 139 a.1636 zà volto a contraçé/ ro carro fin in fondo/ PAB 90 no de homo virtuosso tener a greve, se ello caze
ra luna se curlava a l’atro mondo. in contumacio de fortunna.
contrastar vb. “litigare, contraddire” PS 55: “falso latinismo?”
AG 100.13 chi per ben te conseia/ che tu exi de garbeia/ conturbar vb. “sconvolgere, turbare”
senza contrastar consenti. AG 85.12 bachaneixi e unde brave/ chi conturban nostre
PAB 47 lo sihavo… no volea far li comandamenti de soa nave. PS 15 s.xiv. ve conturba-voi?
dona, avanti se contrastava cum ella. D turbation.
PS 55. contuscio/ contusso sm. “farsetto
D contrasto. GL 18.34 se n’ælo chi vegnûo bello in contuscio/ comme
contrazœugo sm. “gioco alternato di canto, contro- grondan-a cheita da ro teito. DFC 70 con cappellin de
canto” modda/ pollacche e pollacchette/ contussi con fâdette.;
D cuntüssu.
GL 14.5 ra so voxe pareiva un contrazœugo/ dri farsetti e
cönu sm. (bot.) “còtino, scòtano (Rhamnus alaternus,
sopren.
Rhus cotinus L.)”
contrasto sm. “contrasto” MLC 231 (Chiav.). FPI 2285 “lig.”
FAS 162. D cotino.
D contrastar. convegneinte agg. “conveniente, opportuno”
contrato sm. “contratto” SA 242 a.1340 (Sav.) per ferrare cavali li quali per neces-
AG 12.81 voi tu desfar si bello contrato/ como per noi in sitae fosse convegneinte ferrari.
ti faito? D convegneive. convegnir.
D cuntrètu. convegneive/ convegneivo agg. “conveniente”
contraziffra sf. PAB 78 le erbe… elle nassam piu tosto in li logi chi ge
CIT 246 che l’andà si a bell’axo/ in resolve le balle dro sun convegneivi.
Paraxo/ era una contraziffra dri bestenti/ che ro cê nave- FAS 157 convegneivo “metaplasmo”.
gava a questi venti. PS 12, 31.
D ziffra. D convegnir. conveneiver.
contribulao agg. “compunto, tribolato” convegnir vb. “convenire”
AG 6.125 lo sacrificio t’è grao/ de spirito contribulao. AG 138.274 o tar tregua ge mantenga/ che fare guerra no
D tribulà. convegna. AG 144.92 ben ge n’è una partia/ chi vorean
contrefar vb. “trasgredire” che di vegnise/ che zazunar gi convegnise. CR 8 como lo
VCC 34 a.1480 (Sav.) sote pena de soldi cinque per ca- peccao de Adam fo maor peccao che tuto lo mondo e per
schum chi contrefeise. so convegné che lo nostro Segnor Dee ne liberasse.
D contrafar. D convegneinte. convegneive. convenir. vegnir.
conv 337 cöpp

convence vb. “convincere” gram convio. AG 43.181 ni tar convi in atra parte/ o visto
AG 12.352 se convence la porran. far a omi d’arte/ se no a coniti o a baron. AG 53.46 zogui
convencion sf. “patto, convenzione” e convij e iugorar/ e instrumenti per sonar. MCG 332 li
DCT 162 a.1381 questi pati e convencioy elo a fayto… convì e li mangià.
D conveniencia. convention. convento. D convivio. inconvio.
conveneiver agg. “conveniente, soddisfacente” convivio sm. “convito”
AG 88.6 en dever prender moier…/e la persona dexeiver/ AG 43.171 per honorar lo so convivio/ tropo era ogn omo
e dote conveneiver. AG 121.12 in conveneiver misura. ben servio.
AG 134.266 ma ben poi tu maniar e beiver/ quando e tem- AGC 49 n. “latinismo”. AGN corr. convio.
po conveneiver. AG 136.69 conveneiver te to stao/ forza- D convio.
te star asnersao:/ mar ara chi no a boi. PAB 78 so che a convocar vb. “convocare”
lor e conveneyver. SA 246 a.1351 (Sav.) quali officiali… convocai e con-
FAS 144, 151. PS 31, 55. Cf. MB 72 (Bonvesin) conve- gregai in la torre de lo Branda de lo comun de Saona…
nievre m.s. GOG xiii. a.1444 per queste caxoin sei convocæ per
D convegneive. convenir. consegliar e deliberar quello chi ne parrà lo meglio in
conveniencia sf. “patto, accordo” questa materia.
PAB 49 disse Iacob: dame la toa prima genita e te daro de D convocatium.
le lentigie… e lantor Iacob preize una scuella de lentigie, convocatium sf. “convocazione”
si ge la de sote quella conveniencia. RMG 186 a.1472 Segnoi, la causa de la convocatium vestra
PS 55. è a requesta de questo spectabile officio… DSP 58 a.1487
D convencion. Segnoi, la caxum de la convocatium vostra e questa…
convenir vb. “convenire” D convocar.
AG 12.201 se tu voi ben/ cree e far zo che conven. AG Coo cognome
43.82 lo non me convenia prende/ mea civa. AG 138.217 VTS 80 a.1530 (Sav.).
de gente e la citae si spesa/ che chi va entro per esa/ en D cou.
tanto gi convene andar/ chi so camin vor despazhar. PEG coopirazione sf. “cooperazione, aiuto”
42 sg. de tuto li convera rende raxom. MC 681 ello te IVE 10 quella cosa he vana la qua no presta coopiratione
conven partir da li dolorosi penser, e star con l’animo ale- a la vertue, ni requie a lo lavorante, ni impe la chosa noa.
gro. MC 689 no som de tanto saver che sea sufficiente chopa/ coppa sf. “coppa, tazza”
piennamenti dir tuto quello chi se converea a cossi utile IVE 63 e prendea quarche chopa e a quelli butava l’aigoa su
traytao como e questo. GP 275 si como indegno conven- la testa. E monto speso ge era levaa la coppa per devocium
me operar e lavorar. CR 8 e per so convegné che lo no- e portà via… e cossi coppe e scuelle e dogeti g’eran levay.
stro Segnor Dee ne liberasse. CPF 167 a.1584 un meistro D coppe. cuppa. L copa. cupa.
monto varenthomo in questa arte de stampà… con tutte coppe sf.pl. “coppe, seme delle carte da gioco”
quelle cose … chi se convennan a una degna stampa GL 16.52 e zugando bastoin e picche e coppe…
Cf. MB 72 (Bonvesin) convenir m.s. D chopa.
D convegnir. covenir. conveneiver. L cunvenire. côpella sf. “coppella”
convention sf. “patto, convenzione, accordo” CAD. PD 110, 146,147, 159.
DCT 162 a.1380 questi pati e conventioyn a faito… D côpellu. cupelà.
D convencion. convento. Copella cognome
convento sm. “patto, accordo” VTS 96 n. a.1530 (Sav.).
AG 143.115 se faesti alcun constrencimento/ ni ronpisti (a) côpella loc. “alla pari”
altrui convento/ per aquistar poer in zo/ chi per raxon no GL 5.10 ni pretendo de stà con ti a côpella. GL 7.93 una
era to. lamma… chi resiste a côpella a quella. DFC 104 a co-
PS 55. pella o non pœu sta. DFC 109 e chi moæ a copella ghe
D acunventase. convention. cuventu. L conventatus. pœu sta?
conversatium sf. “conversazione” D cupelu.
PCD 36 s. xiv. Côpellu cognome
convertimento sm. “conversione” PD 146.
AG 94.59 ni prende convertimento/ ni alcun bon proponi- D copella.
mento. coperta sf. “coperta”
FAS 163. AAD 257 tre coperte di raso bianco imbotite.
D convertir. D copertor. cuverta.
convertir vb. “convertire” copertor sm. “coperta”
AG 12.359 che venzua no serea/ ma tuti lor convertirea. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum copertor vetulo… et co-
AG 16.20 per lo cor nostro atenerir…/ si che elo sea con- pertor i. novo, qui fo encantado sol. xx.
vertio. PS 26 s.xiv. convertiai (convertiate). FAS 162 ptc. DPC 175 sgg., 181.
convertuo. D cuverta. L copertorium.
D convertimento. covertir. copeta sf. “ciotola delle monete”
conviar vb. “invitare, convitare; indurre” MCM 47 (CastelnM.).
AG 43.30 possolo dir, che e ge sun stao/ e pusor via con- D cupeta.
viao/ e asetao a la lor mensa. AG 43.159 an vosuo festar copeta sf. “imposta sul grano”
con lor/ far pietanza e conviar. IVE 49 e vego tante bel- AA 132 Thomas Cherisana a comperato la gabela de la
le cosse faete da Dee… caunna me convia a loar Dee. copeta.
Cf. MB 73 Bonvesin: conviarse “offrirsi”. L copeta.
D coviar. inconviar. L convivare. cöppia sf. (t.t.) “nella cartiera, insieme di fogli messi
convio sm. “convito” ad asciugare uno sull’altro”
AG 37.54 guarda e, como e sum fornio/ per far spesso CAD.
copp 338 cord

coppo sm. “tegola” coraria sf. “scorreria”


MAF s. xv. (Lunig.) copo. MNS.1 129 a.1577 (Sav.) po- BTG 143 a.1392 luna parte e laltra ano facto assaj corarie
tranno essi maestri fornasari e pignatari per uso della loro fine su la piaça di San Lorenzo.
arte e fornace… e per mattoni o coppi et ogni altra condi- D coreria. corre.
tion de lavori spettanti a dett’arte, provedersi di terre e coraza sf. “corazza”
crete…. MNS.1 139 a.1624 (Sav.) fabricare vascellami, IVE 4 la iustixia si he coraza chi arma l’anima et chi la
quanto coppi, mattoni e quadretti. MVS (Sarz.). defende da tute le saete de li demonj. ASF 756 item co-
D cupu. razine coverte vij… item coraza una scoperta (IVI n. “co-
côpressu/ côprexu sm. (mar.) “bompresso” perte di squame di ferro o acciaio”).
CAD. côpressu. NVM (Sav.) côpressu, côprexu. D coiraza.
coprilecto sm. “copriletto” corazina sf. “specie di corazza”
ASF 733 un fornimento da lecto de zentonino cremesi- ASF 756 corazine numero 2… item corazine coverte vij.
le… et coprilecto fodrato di tella rossa. (coperte di squame di ferro o acciaio). AGM 787 sgg.
D crovelecto. D coiraza. coraza. L corassina.
corata sf. “corata”
côpuçço sm. “nuca, occipite”
DSP 375 a.1540 che non sie lecito ad alcuno di detti pe-
GL 7.35 e castigà questa to impertinensa/ con trâte ro cô- latori dare regi o corate di porco alcuno…
puçço netto netto. corba sf. “cesta; culla”
PD 146. AG 133.97 mille corbe de cerexe. ASF 727 una corba da
D cupüssu. figlio dorata et fornita. ASF 731 uno copertarolo de bam-
coquala sf. “bolla di sapone” basina bianca da corba. ASF 734 un coprilecto de borca-
CIR 28 s.xx. (Sav.) e i ben pensanti insegnan/ che l’arte e to d’oro risso sopra risso per la corba. MGB 840 a.1558
l’ideale/ nu sun che zöghi d’iride/ in simma a de coquale. due corbe di pane. AA 157 e al tempo de lo ricolto de le
cor sm. cuoio” pele (pere) me ne porto una corba. CAR 113 a.1576 por-
PS 79 s.xiv. taschera de cor. tare ammalati con la carrega o con la corba. MNS.1 34
PAC 20 “cor (= cör) è la forma genovese schietta”. PS a.1577 (Sav.) balle o casse, corbe, corbini, cavagni…
11,55. PD 117. MNS.1 149 a.1611 (Sav.) pagare denari quattro per ogni
D coiro. L cor. corba, e tre per ogni cestino di pesci freschi.
cor sm. “cuore” ASF 764. RAN. ADL (Vent.). PVG.
AG 16.144 sospirando si zemia/quaxi szhatando per lo Cf. BIO 566 piem. corba, gorba m.s.
cor. PAB 58 tute mutacioim sodanne canzellam li cor. D corbìn. corbino. curbela. curbelia. curbetta. L corba.
PAB 67 aspera fortunna t’a descoverto li cor de toi amixi. corbìn sm. “bigoncia da uva”
MP 19.165 (Pigna). Fas. 145. PS 17. RGS § 111. FDT 2.32 (Triora).
D cö. core. cuò. cuoè. quo. quor. D corba. corbino.
Corradengo cognome corbino sm. “cestello”
VTS 91n. a.1517 (Sav.). MNS.1 34 a.1577 (Sav.) balle o casse, corbe, corbini, ca-
D corrado. vagni.
Corradi/ Corrado top. D corba. corbin. L corbinum.
PCT 113: “germ.” corchietto sm. “gancetto”
D conradi. corradengo. curadìn. L cunrado. MNS.2 9 a.1577 annellette. corchietti.
coragio sm. “coraggio; natura violenta” D crocho. crucettu. curcettu. scruceto. scurcettu.
PAB 86 e pezo fai cha li salvaigi/ orssi, chi per fer coragi/ L crochietus.
se scarpentam cum li denti. corcio agg. “corso, della Corsica”
PS 55. NPG 1062 Cansonetta alla corcia composta l’anno 1747
D coraio. curaggiu. del asidio di Genova.
coraio sm. “coraggio” IVI, 1067: “alla corsa”, forma del componimento, dal-
l’isola onde questa forma sembra derivata. Cf.
AG 49.67 messer Lamba Doria…/ capitanio e armiraio/
“Canzonetta alla corsa sopra le sette galere di Sapgna”,
nobel e de gram coraio.
certo del sec. xvi.”
FAS 163. D corsega. corso L corsius.
D coragio. coraioso. corda sf. “corda”
coraioso agg. “coraggioso” GP 369 e si preixe una corda e si se ne fe un lazo e si se
IVE 5 unde un homo coraioso, cum men forteça corporà, misse lo cavestro alla golla e si se apicha ello mesmo.
si vegamo vençe un de poco quor, lo quar avera pu forte PVG.
corpo cha le. RGS § 118.
D coraio. D cordeta. cordeto. cordino. cordonetto. curdané. curde-
coraiça sf. “corazza” leta. curdeta. curdià. curdìn. curdunettu. L corda.
IVE 5 la coraiça, chi defende da li corpi. corda sf. “corda, strumento di tortura”
D coiraza. PAD 350 a.1506 li detteno della corda, ma fu bene instru-
corame sm. “cuoio” to, e percio non ha confessato altro. COM.1 97 capian-
AAD 245 quatro tondi di corame alla turchesca, dove tur, examinentur, torqueantur. Ra corda, ra sveggia, re
mangiano li turchi. AAD 269 pezzi di corame per il ca- stanghette, ri sigilli, ra frusta, ra galea, forche, manære…
sotto (IVI 284: “prob. cuoi dipinti per ornare le pareti”). COM.Q 117 vaggo subito a fave dà ra corda. – Ra corda?
AAD 276 carreghe grandi e piccole di corame. MNS 2.9 – Sì sì, ra corda, ra sveggia, e doppo questo non ne posso
a.1577 ( = MNS 2.31 a.1728) (Sav.) corregie e corregini a manco de fave appiccà.
di ogni sorta cossì di seta come di corami. Corderio cognome
Cf. CVM mil. coramm m.s. VTS 82 a.1530 (Sav.).
D coyrame. coiro. L coramen. L cordarius.
cord 339 corr

cordeta/ cordeto sf. “funicella, nastro” gnori antiani de la cita de Saona a corregere e emendare e
ASF 718 uno zuppone de raso morello cremesile fodrato azonzere e amermare… instrumenti e capitoli de li arteixi.
de taffeta morello con liste recamate de cordete d’oro… SA 240 a.1351 (Sav.) li sovrascripti emendaoi e statu-
uno zupone recamato de cordeta negra. capa una uzata di tary… han statuio ordinao emendao e correpto, zointo e
drappo frixato con doe bande de veluto negro recemata de amermao. PAD 486 a.1506 et credo sia stato havuto po-
cordeti. co ordine, lo quale mi sforserò, quanto potrò, adrisare et
D corda. cordino. coreghere.
(de) cordii loc. “d’accordo” D correzer.
CAR 48 a.1459 siemo tuti de cordii. corregia sf. “cintura”
D acordio. ASF 736 una coregia di veluto neigro da spada.. MNS.2 9
cordino sm. “funicella, nastro” a.1577 (Sav.) corregie e corregini di ogni sorta così di se-
BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti di seta et cordini di seta ta come di corami. MNS.2 31 a.1722 (Sav.) coreggie e
destexi. coreggine d’ogni sorta così di seta come di corami
D corda. cordeta. D correza. cureza.
(da) cordio loc. “d’accordo” coreggina/ corregino sf/m. “piccola cintura, cinturino”
SA 251 a.1340 (Sav.) e se primeramente ella non e da cor- MNS.2 9 a.1577 (Sav.) corregie e corregini di ogni sorta co-
dio cun quella tal persona… PNF 403 a.1447 ne semo op- sì di seta come di corami. MNS.2 31 a.1722 (Sav.) coreg-
timamente da cordio. gie e coreggine d’ogni sorta così di seta come di corami
cordonetto sm. “cordoncino” D scorrezin.
ASF 734 una casaza de veluto argentato cum le soe ma- Coreglia top. (Gen.)
nighe distaccata: cum li cordoneti. MNS.2 9 a.1577 (= FNTG 17.106: dial. Cueglia. PTR 48: topon. prediale
MNS 2.31 a.1728) (Sav.) cordoni e cordonetti tanto di se- rom., < Corellius n.p., formazione del ii-i. sec. a.C.
ta e firosella come di lana. GO. D curregliu.
D corda. curdunettu. L cordonus. Coregna top. (Riviera di Levante)
core sm. “cuore” EOL 32 “punta Coregna, cima montuosa. “Difficile con-
LSE 27 pregò Dio… che li levasse dal core la dilectione netterlo con l’etrusco. Forse origine ligure?”
de li soi propij figlioli. corellayre sm. “corollario”
D cor. PAB 76 e te voio far como li iometa, che quando elli am
corre vb. “correre lor principar intenciom certamenti, concluem de quella al-
AG 140.208 donde tu non abia far/ no ge corre ni g’andar. cunna bella veritae, chi apellam corellayre.
PAS 36 incomenzà de corre. coren agg. “corrente”
FORME: ATA 204 a.1382 (Alb.) en lo coren de aosto.
Indic. pres 3.sg. core AG 139.50. D corre. corrente.
3.pl. corre AG 38.36. correnza sf. “occorrenza, occasione”
corren PRP 341 (str.14). PRA 370. AG 38.3 se per correnza o cun dinar/ eli se pon ben avi-
impf. 1.sg. corriva NPD 63 ca.1750 (Sav.) nar.
3.sg. corea CAR 9 a.1340. FA 341. FAS 163.
correan LSE 28. D corre.
3.sg. correiva CBL 348 (25.48). corrente agg. “frettoloso, precipitoso”
MAC 164. AG 20.13 ma l’omo e tropo corrente/ per zo monto viaa
perf. 3.sg. corse PAS 28 (PS 24). vem/ che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne pente.
1.pl. corsemo PS 25 s.xiv. D corre. coren.
3.pl. corsem PAS 31. PS 25 correria sf. “attività corsara”
LSE 29. CAR 47 a.1458 per li corerii che volesse andar in coreria.
corssem PAS 32. (PS 25). CAR 87 a.1502 item se alcuno de la dita compania zese
Condiz. pres. 3.pl. currerean FAS 146. in coreria sia integnudo de scriver soldi doy per livera, so-
Ger. corando RAN 67 s.xvi.-xvii. to penna…
corrando AG 112.12. Cf. AGC 42. D corerio. coraria.
cursindoghe corerio sm. “marinaio”
“correndogli” SB 753 ca.1850. Cf. CAR 10 a.1340 caschum corré osea marinà chi son de
D acorreor. coraria. corré. coren. correnza. corrente. cori- la dita Caritay o confraria, quando elli anderan in viagio.
dore. corir. cure. curea. curentina. descorrer. incorre. in- D corré. coreria. curea. L correrius.
cursà. occorrer. recorrere. scorragià. L currere. correza sf. “cinghia, cintura”
corré sm. “corriere; marinaio” GP 289 e si gi son d’intorno, autri cun correze, autri cun
CAR 10 a.1340 caschum corré osea marinà chi son de la bastoin… CAR 67 a.1479 che nol sia nesun de la dita
dita Caritay o confraria, quando elli anderan in viagio. Compania chi olzii aportar coreza nesuna furnida de ar-
GL 18.52 là, donde favan ri stivæ’ de brughi/ e s’usava gento. GBV a.1514 s.v. habena: “coreza”. PRP 348
spedì corré pennûghi. (str.45) e ghe messe ra poira in tra correza (PRA 385:
D corre. corerio. D correrius. scherzosam. “sedere”).
correa sf. “correggia, cintura” D corregia. curreza. scorrezzìn. L corrigia.
PRP 343 i se ne van con una bravaria/ con l’arme in spal- coreçao agg. “corrucciato”
la e ra spa a ra correa. PRP 348n. (ms.) o figi de bagasce! PCD 40 s. xiv.
e chi me ten/ ch’a no ve passe con sta spa a correa? PRP D corrozar.
352 mi no porto de fuso a ra correa. correzer vb. “correggere”
PRA385. PAB 90 che tute fortunne chi parem aspere ponzem, se el-
D curea. L correa. corrigia. le no sum correzue. (IVI, n.: “mal tradotto e inintelligibi-
corregere/ correghere vb. “correggere, emendare” le”. PS 15.27.
SA 246 a.1340 (Sav.) officiali ellecti e constituiti per i se- D corregere.
corr 340 corn

correzora/ correzuera sf. “correggiole, gioco infantile” cormöra sf. (bot.) “origano (Origanum vulgare L.)”
RDB 84 (B.Cigala) o me pà che zughemo a correzora (ri- FPL, BNF 220 (Bord.)
ma con fora = föra). RDC 171 (T.Conchetta) questo ro [err. per corniöra?]
zuego pà dra correzuera. D corniöra. curniöra.
D corzora. curezöa. corna sf. “corno”
coretto sm. “cavolino” PRP 357 (3.29) mi ho vorontae de rompete una corna.
RDB 65 zà no se veiva da ri rumenté/ in Bezagno portà D cornu.
su i azenetti/ cha strusci de garbuxi e de coretti/ e fuoegie corna sf. “corno, piffero dei pastori”
de çevolle e cose tè. PVG.
D cou. cornabügia sf. (bot.) “origano (Origanum vulgare)”
corì avv. “lì, là” GO. RAN 182. PD 135. MLC 257 sg. EVM 89 (V.Mar.)
LSE 31 ecca una fantina… debiando passare per corì, ve- BDS (Sav.). PVG. VPL. REW 2397a.
ne lì… per visitare la soa sorella inferma. D canabügia. carnabügia. cornabùia.
D lì. cornabùia/ cornabüxa/ cornabüza sf. (bot.) “origa-
coriandolo sm. (bot.) “Coriandrum sativum” no”
FPL. MLC 243 (Sanr.): “frutto del culandro” SDA 59 (Altare) cornabùia. FPL cornabüxa. ADL
D culandru. (Vent.) cornabüz.a
Coriassi top. (Quiliano) D cornabügia.
BG 128 n. s.xvii. bosco chiamato li Coriassi. cornacia sf. (bot.) “Centranthus ruber”
cori-baggi sm.pl. (bot.) “Helleborus viridis” FPL (Nizza, Sospello).
FPL (VArr.). FPI 1778: quasi “cavolo dei rospi” D cornu.
D cou. cornacrava sf. (bot.) “Rhus cotinus”
coridore sm. “corridoio” FPL (Val di Pieve). FPI 2240 “lig.”
AMF 119 a.1558 (Finale) tra la logia et uno coridore che Cornagia top. (Stella)
fa l’intrata delle stantie del castello. RES 50 a.1590 (Stella) Bricco della Cornagia.
D corre. curidù. L coretorem. D curnaggia.
Corinà top. cornaglia sf. (bot.) “sisimbro, cespuglio di fiori gial-
AA 154 sg. nel loco dito la corina. –– se avio verso la li”
montagna dita la corina. FDT 10.28 (Triora): “erba dei cantanti (suoi infusi sono
D corinale. cou. usati per la cura della voce)”.
corinale sm. “orto piantato a cavoli” Cornaleto top.
GRD 113 (Conscente) rispetto delli corinali che si fanno FTL 137.
nella terra del comune. D corniò.
D cou. collinari. cuiné. curinà. L corinarium. cornar vb. “suonare il corno”
corinella sf. (bot.) “Centranthus ruber” PS 55 s. xiv. me cornam la morte spiritual.
FPL. D cornu.
D cou. L caulina. Cornarea/ Cornareo/ Cornareto top. “masseria nel
Corio cognome Bosco di Savona”
VTS 112 a.1530 (Sav.). FBS 50 Cornarea, fondata nel s.xvi. BG 127n. s.xvii. BG
D coiro. 155: a.1845 Cornaretto. FTL 137 Cornareo, Cornareto .
cœurio sm. “cuoio, pelle” NTS 35 sg. s. xvii-xviii.
CIT 79 così vaggo a lasciandoghe ro cœurio (la pelle, la D curnà. corniò. L cornarea cornaretum..
vita). Corné top.
D coiro. FTL 137.
corir vb. “correre D corniò.
PS 57: “si afferma sull’originario corre” Cornegio cognome
FAS 162. VTS 83 a.1530 (Sav.).
D curì. corre. Corneo top.
corlar vb. “crollare, agitare” FTL 137.
AG 38.10 cevole e sar pestam asai/ donde li vermi sum D corniò.
corlai. AG 41.27 la naveta de sam Pe…/ speso fi corlaa cornetto sm. (ittiol.) “mollusco marino”
da l’onda/ ma za mai no l’afonda. CIT 206 re gritte, ri cornetti e ri ronseggi.
FAS 156. D cornu. curnettu.
D crolar. scorlar. Cornice top. (Sesta Godano)
Corma top. FTL 69: “termine connesso con un particolare aspetto
RPV 292 a.1590 (Varazze) per la via… nominata la Costa morfologico dell’orografia’.
de corma della begora. PSP 84 n.187 (Pigna): lat. culmi- L cornicem.
na. FTL 58 sg. culmen. Cornigiano top. “Cornigliano”
D colma. cormes. curma. curme. PAD 390 a.1507 haveano posto scala a Cornigliano….––
Cormes top. (Alpi Marittime, Fr.) aveano bruxato appresso quelle barche a Cornigiano.
LAM 92, it. Corma. D corniglia.cornigliano. curnigén.
D corma. Corniglia top. “Corniglia (Vernazza, La Spezia)”
cormo sm. “sommità, altezza” G.B.PELLEGRINI, Atti del Convegno della Società ital. di
AG 81.61 e voio ascender como e don/ en gran cormo de glottologia, Belluno 1980, Pisa 1981, p.17: < Cornelius,
vertue. PAB 66 Roma, chi era in so ato cormo e themua gent. rom. PTR 48 topon. prediale rom. < Cornelius? sec.
da li Perssiaim… ii-i. a.C.
FA 341. PS 55. Cf. RGS § 49: DANTE, Inf. 4 128 Corniglia “Cornelia”
D culmurime. curmu. D cornigiano. curnigén. L cornelium. cornilia.
corn 341 corp

Cornigliano top. “Cornigliano” Coronata top. “Coronata, contrada di Genova”


PAD 390 a.1507 haveano posto scala a Cornigliano….–– CTL 21: “non dal santuario di N.S. Incoronata, ma da
aveano bruxato appresso quelle barche a Cornigiano. qualche edificio antico ornato di colonne (cf. s. xiii de
D cornigiano. Columpnata)”.
Cornio top. (Tenda) D cûnà. L collonatum. coronatum.
LTI 49 n.51 Colle di Cornio: antico nome del Colle di coronelo sm. “colonnello, grado militare”
Tenda. AA 275 ge mando molti soldati soto de doi coroneli.
REW 2235. coronetta sf. “corona del rosario”
D curnà. L cornua. AA 308 andava desendo la sua coroneta. CIT 271 tutte quel-
corniò sm. (bot.) “corniolo (Cornus mas)” le donnette/ giasciane coronette/ pe ri cortiggi comme gexe e
FPL. DEI 2.1115 it. cornio “corniolo”: pre-i.e., medit. ciostri/ a son d’avemarie e paternostri. GL 11.6 no s’odivan
TAL 62, LTI 49 elem. toponom.: FTL 137 Corné, fra lô trombe o trombette/ ma solo dì rosarj e coronette. DFC
Corneo, Cornaleto, Cornareto, Cornareo. 28 (Lezendia dro mortà…) lì ghe fo chi ro baxava/ chi dixei-
D corniolo. va: ro mæ cœu!/ e sentivi chi criava: libertæ’, mortà, carzœu!
corniolo sm. (bot.) “corniolo (Cornus mas)” e tra ri atri una donnetta/ ghe toccò ra coronetta.
FPL. D cûneta.
D corniò. corniosa. coronilla sf. (bot.) “Coronilla emerus”
corniöra sf. (bot.) “origano” FPL.
FDT 10.28 sg. (Triora). corrosar/ corrozar(se) vb. “corrucciar(si)”
D curniöra. cormora. AG 73.29 ni parter ni orgoiosi/ chi per pocho se corrozan/
corniosa sf. (bot.) “Cornus mas” e so zogo tosto mozam. AG 97.2 a li bom chi salvar se
FPL (PortoM.) den/ mai corrozar no s’aperten. AG 101.30 no de l’omo
D corniolo. mormorar/ ni corrozzasse contra De. AG 124.4 per trepar
Corno top. (Sav.) manescamente…/ se corroza tanta gente. PEG 44 e sse
NSS 258 “al Corno” l’omo lo castiga, ello se corosa.
D curnà. D coreçao. inscursòu. scorroçço. scorrosaou.
cornu sm. “corno” corrozo sm. “corruccio, ira”
PD 118. GUA 238, 472. ADG. PVG. PAB 54 zei a incontrar li tirani disscordanti de paxe e de
Pl. corne: PAB 47 um montom… chi stava apeizo per le raxom, senssa curar de so corrozo.
corne. GBV a.1514 s.v. cornupeta “che se risse con le D corrosar.
corne”. coronne: PEG 40 lo corpo si era de leopardo… e coroto agg. “infetto”
si avea vij teste e x. coronne. (cf. Apoc. 13.1 habentem ca- BL 79 a.1400 de questo mese de febraio, per fredo o per
pita septem et cornua decem). che sia, è la nostra cità de Genova monto corota de male
PS 17. RGS § 368, 369. de pondi, de refreidamento, de verminj à fanchuli.
D corna. cornacia. cornacrava. cornar. cornetto. cornuo. corpa sf. colpa”
curnà. curnettu. incurnà. scurnasàa. L cornu. AG 143.216 mostra gi si la corpa certa/ che ben gi sea de-
cornuo agg. “cornuto” scoverta. AG 143.222 le toe corpe examinar. AG 143.254
CIT 31 possi tu luxì tanto che ti scciatti/ luna desgraçià, pregere humel e bonne/ per che la corpa te perdonne. CBL
luna cornua. 343 (18.34) senza corpa ni peccao. GP 290 senza corpa
PS 32. ni peccao. PCD 44 s. xiv.
D cornu. RAN 92.
corò sm. “colore” Cf. DC 281, DV 85, 87 s. xv. (Piemonte).
MAC 166 un dragon monto oriber, tuto pin de diverssi co- D acorpar. colpeive. corpeive. descurpà. encorpao. incor-
roi. RDB 19 con ciù vivi e fin coroi. GL 18.24 sciamme par. L incurpare.
neigre e rossazze de corò. COM.5 26 i vostri abiti de corpeive agg. “colpevole”
corò. GP 288 per che non te scuxi tu se non e corpeive? GP 293
D cû. e o cercao se ello e corpeive. PS 31 s.xiv. pl. corpeivi.
coromba sf. “colomba” D colpeive. corpa.
MAC 167 la croxe de messer Jhhesu Criste… aota fim a corpo sm. “colpo, percossa”
lo cel e unna coromba sum la croxe… AG 16.66 e lo vi cossi ferir/ de pugni, de corpi e de natae.
D cumba. cumbea. cumbetta. cumbina. curumbaira. cu- AG 94.95 tal corpo receverai/ mai guari no porrai. AG
rumbara. curumbella. curumbu. L columba. 116.11 che meio e prender conseio/ anti che fera lo ron-
corrompiaoi smpl. “corruttori” zeio/ cha poi che lo corpo e traito/ dir: cossì avesse faito.
PS 35 s.xiv. PD 110. AG 134.314 tu voresi a la per fin/ zo che t è dao per ben
L corrumpere. usar/ tuto a un corpo desipar. GP 290 e odiva le acuxe che
corompir vb. “corrompere” se faxeivan in contra lo so figior, e lli corpi grandissimi
PS 26 s. xiv. che ello sostegneiva. IVE 5 la coraiça chi lo defende da
D rumpì. li corpi. MAC 170 e in un corpo li tagià la testa. RAN 64
corona sf. “colonna” a.1612 (V.Dartona). CIT 94 stanco da ro travaggio/ e rot-
IVE 55 e como ello serea batuo a la corona. MAC 166 o to a son de corpi de pâferro… CIT 118 questi corpi de
segnor me Jhesu Criste, rei immortal, fera coronna de fe, foscina sì netti… .
principio de sciencia… FAS 145. RAN 64. AGC 31.
FAS 145. D corpu. curpu. L corpum.
D colona. corpo sm. “corpo ”
corona sf. (mar.) “bitta, colonna di ormeggio delle PRP 347 (str.43) corpo de deixe: ghe lascio ro meglio,/ mi
navi” me desmentegava de cointà…
AG 138.105 li e corone ordenae/ unde le nave stan ligae. PRA 374. [l’esclamazione richiama eufemisticam. il no-
L curona. me di Dio].
corp 342 cort

corpora agg. “corporale” corsia sf. “attività corsara”


FAS 162 cosse corporae. TL.3 201 a.1475 prevaricha uno fre de lo imperao a far
D corpu. corsia in lo regno de Polonia… e così fe grande corso.
corpu sm. “colpo” D corsiar. corso. cursu. L corsaria. cursaria.
AG 144.54 chi a un corpu tre ne fre/ doi da lao e un derer. corsia sf. (mar.) “corsia, corridoio sulla galea”
ADL (Vent.). ADG. PSG 382 sg. a.1512 li quarteri de corsia, de tavole da pa-
Cf. RNC 17 neogr. k’rpoj “colpo”. giolo de rovere… le reixe chi vano a lato a le corsie, de
D corpo. squaironi de rovere o de pino de Pocevera… le tenagie,
corpu sm. “corpo” tendale e stantarele cum lo tabernaculo in corsia, de noxe.
AG 143.258 poi ti mesteso dei punir/ …/ domandote per D cruscìa. L cursia.
zazunar/ e lo to corpo refrenar. AG 144.186 la luxuria…/ corsiar vb. “corseggiare, comportarsi come un corsa-
la fama toie e lo saver/ l’anima e lo corpu e l’aver. ro”
PS 4. RGS § 118. AG 136.56 ni ti contra atri corsiar.
D coipu. corpora. L corpus. FA 341. FAS 164.
corpùn sm. “foro del pozzo; copertura del pozzo” D corsia
FDT 10.29 (Triora). Corsicha/ Corsiga top. “Corsica”
D coupùn. TL.1 762 a.1457 li rezimenti de Famagusta, de Corsica…
corsà sm. “corsaro” lo guberno de li loghi de levante… NPS 568 a.1527 da
AG 39.106 questo mondo travaiao…/ pin de scogi e de Genova se partirno/ nove galeee he doe nave/ he in
corssai. AG 45.4 tuto lo mundo e torto…/ pim de corssai Corsicha se ne girno/ ben imponto e forte brave. AA 81
e berrué. AG 85.24 semper semo aguaitai/ da berruel e da havendo Antonioto Adorno duce de Genoa mandato in
corsai. RDB 36 e se duoe ro Drogutti/ con tutti quanti i Corsiga 9 galere e due nave… deteno le vele al vento tu-
assascin corsé. GL 18.50 quando de non so donde esce un te navicando verso Corsega.
farcon/ corsà dell’aria, da ro becco storto. D corsega.
FA 341. FAS 158. RAN 55. AGC 36. corso sm. “razzia”
D corsar. TL.3 201 a.1475 prevaricha uno fre de lo imperao a far
corsale sm. “corsaro” corsia in lo regno de Polonia… e così fe grande corso.
NPG 69 a.1464 ni è si vil corsale/ che me non robi quin- D corsiar. corso. cursu. L cursus.
ci nel mio porto. Corso cognome
Cf. AGS a.sardo cursale m.s. VTS 85, 99 a.1530 (Sav.).
D corsar. L corsus.
corsaletto sm. “corazza leggera” corso agg. “còrso, della Corsica”
CIT 118 pe quanto armæ’ de mille corsaletti… NPG 1068 s.xvi. canzonetta alla corsa sopra le sette gale-
Cf. CHI.3 14 corsaletus. re diSpagna due delle quali naufragarono in Corsica vici-
Corsànego top. (Sori, Bogliasco) no all’isola della Giraglia.
FNT 19: (fundus) *curtianicus < Curtius n.p. D corcio.
D corsanico. corzœu sm. “crogiuolo”
Corsànico top. (Pieve Lig.) GL 12.93 s’aççeise tutt’a riondo/ comme fa d’int’ro fœu-
PTR 48: top. prediale rom.: Corsilius. go ro corzœu. DFC 130 d’argento ben purgao dentr’un
D corsanego. corzœu.
corsar sm. “corsaro” D caruxö’. curzö’
AG 143.101 se cavo fosti o compagnum/ d’alcun corsar ni corzora sf. “correggiole, gioco infantile”
de lairom. AG 146.244 como li fanti/ quandio li den andar a scora/
D corsà. corsale. corsario. corsaro. corso. cursale. chi musan a quarche canti/ o a zogo de corzora.
corsario/ corsaro cognome PS 55: “il verso vorrebbe correzora”. PS 109: -ö-. AGN
VTS 101 n. a.1516 (Sav.) Corsario. VTS 84 a.1530 (Sav.) legge corzola: “trottola?”.
Corsaro. D correzora. correzuera. curezöa.
D corsar. corte sf. “corte”
Còrsega top. “Corsica” AG 138.212 de ben far festa e conviar/ e tener corte e ba-
TL.1 946 a.1459 per so che voi havei visto le galee star in gordar…/ mai no n e visti par de lor.
Corsega longamenti… BGP 207 a.1484 sia in le spexe D cortexam. curte. L curtem.
facte per Corsega sia per quelle gia facte a Sarzana. NPS corte sf. “corte di giustizia; tribunale”
567 a.1527 sen fuziro senza insegna/ chi in Corsega chi in VCC 30 a.1480 (Sav.) et se alcum recusasse (de paga) li
Sardegna. AA 81 havendo Antonioto Adorno duce de posa metere a la corte… –– soldi cinque li que lo conso-
Genoa mandato in Corsiga 9 galere e due nave… deteno lo ge li possa fa pigla per la corte se li recusassem. VCC
le vele al vento tute navicando verso Corsega. 32 a.1480 et ogni meistao de Saona sea integnuo et obli-
D corcio. corsao. corsegu. corsicha. gao a dare lo suo brazo et altri officiari et executori de la
còrsegu sm (ornit.) “tordo sassello” corte ad exequire tali penne. MPS 61 a.1550 (Stella)
CLU. de la qual condennatione si possi… valersi insino ad an-
D corsega. curseghìn. cursescu. cursìj. sursìn. ni cinque dal dì che sarà stata fatta in la corte de la Stella.
corzer(se) vb. “accorger(si)” MPS 71 a.1550 (Stella) paghi soldi cinquanta… la me-
IVE 32 la maxnaa se ne inconmenzà a corzer. dità de li quali bandi dij de la corte, e l’altra medità sij de
corzetto sm. “specie di pasta alimentare: lasagne lo accusatore. COM.1 86 ro processo chi me van façen-
tonde su cui viene impresso un rabesco” do in corte.
GL 9.75 dre zampe pà ch’o faççe dri corzetti (di un ca- Corte top.; elem. topon.
vallo che corre veloce). LL 58 (Triora).
D curzettu. L corzetus. CTL 21. FTL 180 sg.: “residui non numerosi ma estesi.”
cort 343 coss

cortegliero sm. “coltellinaio” cortiggio sm. “cortile”


MNS.3 28 a.1577 (Sav.) arte de spadari e corteglieri. CIT 230 re sale e ri cortiggi dro Paraxo. CIT 271 tutte
D cotelero. quelle donnette/ giasciâne coronette/ pe ri cortiggi comme
corteise agg. “cortese, munifico” gexe e ciostri/ a son d’avemarie e paternostri.
AG 119.1 chi denanti m è corteise/ e deré m’è noxeor. AG D curte.
129.15 visto o done pusor…/moier de gran segnor…/ cor- cortina sf. “cortina da letto”
teise e insegnae. PEG 44 per esser tenuo largo e cortey- ASF 747 cortine de saia biancha e turchina… cortine de
se. TL.1 320 a.1455 ello fu corteise liberal universal e taffeta beretino, turchine. AAD 260 cortine quatro con il
amoroso de tuti li poni (buoni). BRP 11 n.n. a.1474 tra
suo pendente… un altro letto a cuba de raso cremesino
voi siate tuti sancti e corteixi e urbani cum altri in ogni la-
to. NPS 553 a.1527 magnanimo iovene he corteise. NSB recamato d’oro et veluto negro, cielo e cortine.
188 s.xvii. che se corteixi, e boin galanti sei/ ve devei l’un L curtina.
con l’atro accomodà. cortina sf. “cortina, fortificazione”
FAS 163. PAL 10. AMF 118 a.1558 dalla piatia de mezo jorno fra l’uno tor-
D cortesia. corteso. cortexia. rone a l’altro vi resta da parmi 70 in circa di cortina dalla
cortelé sm. “coltellinaio” quale resta la porta maestra del castello, e la detta cortina
SGC 419 a.1522 sartori e cortelé/ thessitori e banchalé. è molto grossa cum bonissimo terrapieno.
D cotelero. corto agg. “corto”
cortello sm. “coltello, pugnale” AG 145.178 che no ne posan scriver tosto/ con corta pen-
CAR 74 a.1487 se… meterà mano a le arme o vero a lo na e pocho incrosto.
cortello per cagione de ferire il dicto compagno. ASF 737 PS 109.
un pugnale… et cortello lavorato. D cürtu.
Cf. AGM 789. coru sm. (bot.) “cavolo (Brassica oleracea)”
D cotelo. BOS 94 s.xvii. (G.Rossi) quanti mangiando così son in-
(da) Cortemilia cognome grasciæ’/ ch’haoura son missi a ingrasscià ri cori. FPL
VTS 96 a.1530 (Sav.). (PortoM.).
L curtemilia. PRR 480.
corterinna sf. “coltello” D cou. L corius.
PAA 1.65 s.xv. (Stella) per piié na corterinna/ e massé corumba sf. colomba”
tucci quei dra Marinna (Albisola). IVE 9 questi sum semegeivi a la columba ameistraa, la
D cotelo. L cultellinus.
qua si menna le atre corumbe sarvaighe inter l’aire, a zo
cortescia/ cortesia sf. “cortesia”
RDB 10 me trovo debitò/ dra vostra cortesia (e) gentilez- che elle seam preixe.
za. CIC 34 a.1749 (Sav.) contæghe in cortescia/ se mai fu D columba.
cosci alegra a nostra gente. corunna sf. “corona”
D corteise. cortexia. PCD 49 s.xiv.
corteso agg. “cortese” D curuna.
RV 15 s. xii. jujar voi no sei corteso/ que me chaidejai corutela sf. “intercalare”
de zo. DVO (On.) “a l’ha pe corutela”.
PAL 15 n.16: “corteso per corteiso/ corteise” corveriao agg. coperto”
D corteise. L curtesus. AG 63.39 çitao morto inter una cesta/ monto gi fo la mor-
cortexam am. “cortigiano” te presta;/ corveriao de tal mainera/ speranza d’ensir no
PAB 55 o e bem percassao grande disscordia contra mi, era.
per amar pu la dritura e raxom cha la gracia de li cor- AGL coveriao. FA 341 çorveiao “sorvegliato?”. AGC
texaim? corveiao.
PS 33. corverta sf. “coperta della nave”
D corte. L cortesianus. AG 38.40 quando homo va sote corverta…
cortexi agg. pl. “cortesi” FAS 156. AGC 37: epentesi di –r- in presenza di altra –r-
AG 43.145 omi cortexi e insegnai. D cuverta.
D corteise. corvì vb. “coprire”
cortexia sf. “cortesia, bontà” AG 77.5 per corvime atri descrovo.
AG 43.163 far honor e cortexia. AG 53.260 li soi coman- D crovì.
damenti/ chi son pin de cortexie/ (che li pecai son vilanie).
corvo/ corvu sm. “corvo”
AG 86.11 una dona d’este contrae/ pinna de seno e de
bontae/ d’onor, costumi e cortexia. CBL 337 (9.74) or chi PS 13 s.xiv. corvo, crovo. MP 19.166 (Pigna) corvu.
non de sperar/ in la vostra cortexia? AF 4.31 s.xiv. D crovo.
(Pietra) per la soa cortexia ne scampe da ogni pene. SL Corvu top. (Pigna)
51 (1.15) s.xiv. (Sav.) ben devemo sperar en la vostra cor- “G.P.”, ASLSP n.s. 3 (1963) 420 (recensione a PSP): ÷
texia. PEG 42 et anchor pezo de aver in odio chi li fa bem corvamen, corbamen “legname > bosco”.
e cortexia. LSE 20 cum tale urbanità e cortexia. cosha sf. “coscia”
FAS 155, 163. PAB 81 e se un omo va per soi pee, e un aotro, chi agia
D corteise. cortescia. L cortexia. curtisia. perduo lo poeir, e se forssa d’andar cum le maym e cum
cortiar vb. “corteggiare” le cosse, chi sera in so pu possante?
AG 53.108 quelo chi era si cortiao/ da ogn’omo e de- MCG 330.
sprexiao. AG 86.20 volunrera la visitavan/ e spess or la D cöscia.
cortiavam. cossa sf. “zucca vuota usata come recipiente”
FA 341: prov. cortejar. FAS 164. ADL (Vent.): REW 2011.
L corteare. D bisciacossa. cozzà. cossu. cösu.
cosa 344 coss

cosa sf. “cosa” BOV 538 a.1531 (Sav.) che non possino portar berrette de
RV 48 s. xii. trop me deschasei/ que mala cosa parei/ ne no veluto, scarpe de veluto, calcie o cossali cum recami di
faria tal cosa/ si fossi fillol de rei. AG 25.10 ze, chi mai de nissuna sorte d’oro o di seta.
fiar balle/ ni soe cosse a iotom? AG 138.139 perle e pree D cöscia. cöscià. L coxalem.
preciose/ e ioye maraveiose/ e le atre cosse che marchan- cosanello sm. “accessorio da letto: cuscino?”
ti/ ge mennan da tuti canti. AG 138.158 buteghe averte OGM 71 a.1470 tre cavezali longhi, sei cosanelli, tre let-
con le soe cose. AG 140.65 se tu ai maistro o segnor/ …/ tere seu sondrii.
guarda ben le soe cosse/ si che nixun mermar no ose. PCD D cuscìn. cussineto.
32, 38 s. xiv. cossa, pl. cosse. PEG 44 sg. quelli… chi di- cö’ssanu sm. (ittiol.) “cappone gallinella, cappone
gam cosse che elli no deveream dir. –– quando l’omo pen- imperiale, cappone organo (Trigla lucerna L., Trigla lyra
sa in so cor d’esser loao de alcuna cossa chi sea in luy. SA L.)”
240 a.1340 (Sav.) per laguar cossa vogliando li sovra PML 357. TTC 143.
scripti emendaoi e statutarij levar… tute le superfluitae D caussano. cösena.
contrarietae e confuxioni… PAT 24 a.1356 de la quar cos- côsci sm. pl. “cosi (pl. di coso)”
sa noi avemo grande alegreza. SCF 92 a.1393 tuto quello PD 349.
che elo a, mobile o posessione e ogni altra cosa, sia tuto D cosa.
dela benedita consortia per l’anima soa. SCF 94 a.1393 coscì avv. “così”
avere cura e guardia de le cosse de la consortia. PCC 195 TL.3 435 a.1474 denunciat vobis quemadmodum li dicti
a.1398 (Sav.) respondere “a lo sanguo de lo so deo tute cavare contra la forma de le lettere de lo magnifico officio
cosse se vole fare” ad intromittendum antipapam hic. continuamenti hano fato raxone cosci in civili como in lo
MAC 163 manifesta cossa è a Dee… che ti da la via de la criminali in la lor taberna così de nocte como de jorno, e
veritae no me porrai far partir. LSE 14 desprexià tute le specialmenti in la cossa de lo criminale, facendose paga-
cosse puerile et de garsone, o convertirle in servixio de re in grandi pagamenti da li poveri holmini.. NPD 59
Deo. FTM 96 a.1456 le anime nostre che sono spozate a a.1749 (Sav.) in questo coscì bello e coscì allegro/ da tut-
lui zoè che sono in stato di gratia e amano lui sopra tute le ti sospiròu felise giorno…
cosse… FSU 50 a.1456 e ti pregho… che non meti lo co- RGS § 211.
re né la mente in queste cosse misere e transitorie. D cossi.
TL1.762 a.1457 non ve ignoto che ante fussem incorporae Coscia top. (Bosco di Savona)
in queste compere molte comperete era laborioso lo dicto FBS 64 a.1608 (Sav.) la Coscia di Montegrosso;
officio. Inde transferti li rezimenti de Famagusta, de L coxa.
Corsica, … lo guberno de li loghi de levante, la translation cöscia sf. “coscia”
de le compere del capitulo cauna de queste cosse havea G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 84n. PD 118. ADG. RGS §
particulae officij. LFV 90 a.1457 per che par degna cossa 225. FDG 220, 272. PVG.
de tanto excelente citadin… fa cossi commemoration. D ascasciase. cosha. cossa cossali. cuscià. L coscia
CPV 48 a.1461 (Alb.) se avessimo faicto ni dicto ni pen- coscinera sf. “copertura di cuscino”
sao cosa chi in vostro despiaxei sea. NPG 76 a.1473 altri- AAD 270 a.1561 una coscinera senza ricamo.
menti dispersi resteressi/ sensa conforto ne bona cossa al- D cossinera. cuscìn.
chuna. GRR 138 a.1474 omne cossa se meterà al botino. cose sf. “cosa, che cosa”
–– fare in questo sempre et in omne alia cossa in loro uti- POF 25: in posizione proclitica: cose ti vö? “cosa vuoi?”
le et beneficio. MGT 192 a.1492 et in ogni suspictione de PD 137 cos’ ti vö? m.s.
adversità non possiamo se non essere tanto timidi come in D cosa.
cosse nostre proprie. FSC 84 a1503. non semo sufficien- cö’sena sf. (ittiol.) “cappone gallinella”
ti… pensare cossa alcuna da noi como de nostra virtù… FDG 272.
FSC 88 a.1503 la donna virgine non copulata a matrimo- D caussano. cössanu.
nio pensa le cosse divine e medita como possi piacere al cosere vb. “cuocere”
sposo celeste. RDB 22 cosa dè dì la su ro poere Andria/ AA 193 padele 3 da cosere pessi e fritate.
chi no solo ra patria ha liberaou…? RDB 32 cosa dè dì D cöxe.
messé Paganin Doria/ chi era fragello de paghen ciamao?/ cosereta sf. coperta, coltrice”
cosa dè dì messé Giaxo Axerao/ e i atri antighi degni de CAR 12 a.1381 cosereta una.
memoria? DMC 428 a.1510 como de tute queste cosse più Cf. PAC 20.
distinctamenti appare in li acti del dicto notario. L cocera. colçerer.
FAS 146. PS 10. PD 120, 137, 349. GIL 211. ADG. coseta sf. “(err.per caseta) (mar.) “bozzello, cassa del-
RGS § 211. FSC 82. FDG 237. PFM 125. PVG. la carrucola”
D co. coixi. cose. cosìn. coseta. cousa. couza. coxa. cuo- VIA 93 a.1476 (Sav.) item cosete con le sue tallie atacha-
se. L causa. de per el fornimento de iiii. gallee.
cossa sf. “coscia: colonna di sostegno del torchio; D caseta.
trave di sostegno di muratura” coseta sf. “cosetta, cibo umile”
ATA 203 a.1382 (Alb.) quatro bone cosse de rover. IVE 53 quoarche merete sarvaighe e datari… e messer
ATA 215. ATT 57. Ihu… trovava e metea su la toagia de queste cosete.
D cöscia. FAS 163.
cossa top. (Bosco di Savona) D cosa.
FBS 64 a.1608 (Sav.) la Cossa di Montegrosso. cossi avv. “così”
cozzà sm. “zucca vuota usata come recipiente” AG 31.19 cossi l’homo vor honor/ ma da lo lavor declina.
PRP 358 te voglio dà da beive in t’un cozzà. AG.53.56 e o visto pusor/ menar moier de gran segnor/
PRA 385 sg. cossi grande e car asneise/ dond e faite fere speise. PCD
D cossa. cossu. cösu. 48 s. xiv. cosi, cossi. SA 240 a.1340 (Sav.) cognosiando
cossale sm. “cosciale, indumento che ricopre la co- li infra scripti signoi emendaoi e statutarij… et lo modo
scia” de la regula de li artrixi cossi como la lor ellectione apar
coçi 345 cost

in li acti de la cancelaria… PAC 21 a.1356 recevemo le cossolaciom sf. “consolazione”


vostre lettere… per le quae letere noi vimo et cognosce- PAB 52 che aotra cossolaciom/ no me val a goarixom.
mo la vostra sanitae e lo bon stao… e speremo che cossi PS 8.
serei da chi in avanti. PEG 40 lo corpo… e de leopardo, D conssolacion.
significa che cossi como el e de diversi color, così a lo dia- cozo sia cossa che cong. “perciocché, poiché”
vo diverse maynere d’enzegne… MC 685 che lo mondo GP 293 non se de render ben per mal (sic) cozosia cossa
sia cossi reo como e t’o mostrao, sapi che sam Job si lo che ello a faito monti ben.
dixe… ATA 203 a.1382 (Alb.) la pilla de mezo se debia D con so sea cossa che.
far… cossi como quela chi e deriva. PNF 397 a.1447 per chosrata sf. (mar.)
modo che non parera ad altri cossi legiero zocho a dester- PSG 383 a.1512 perni da chosrata de uncie vi. ciascadu-
barne. LSE 16 et cossi per tale modo temperava le fanti- no perno.
ne da le vanitae. FTM 100 a.1456 (Sav.) et allora tu dirai cosscino sm. “cuscino”
anchora cossi, Signore pregote che me concedi gratia… CAR 12 a.1381 chossin uno de piuma… cosscino uno de
FV 90 a.1467 questa imagine e missa cossi mer memoria piuma… coscino uno.
de lo prestante nobile meser Francsco de Vivaldo… D cuscìn.
PS 39. PD 350. AGC 36. chossin sm. “cuscino”
D consi. cosci. cozi. cosie. coxi. cuscì. chusii. si. xi. CAR 12 a.1381 chossin uno de piuma.
coçi avv. “qui” D cuscin.
PAT 26 a.1404 su le quae cosse lo dito monsegnor ne vor costa sf. costola; il lato stretto di un mattone, di una
savey le intencioim e le voluntae de voi citayn, aora coçi lama ecc.”
requesti. PAB 39 e trasselli una costa de lo costao e de quella costa
D coci. forma Dee la femena E.G.PARODI, SR 5 (1907) 119 at-
cozi avv. “qui” taccòu ae coste (dei figli al seno della madre).
AG 36.101 se aor cozi vorei (AGL corr.: verrei?). AG ATA 204 a.1384 (Alb.) e poy su questo mezo maom un
91.72 chi cozi possar no vosse/ no e ben che là reposse. maon en costa. CAD s.v. costa du cutellu.
AG 101.51 chi cozi n a mixi nui/ per vestine in lo so re- D costao. costorel. custeleta. custigiöa.
gno. AG 143.269 meio e cozi durar martorio/ ca portarlo costa sf. “costa, pendìo, dorsale, contrafforte; elem.
in purgatorio. AG 143.274 lo grande mercao/ chi e cozi topon.”
apareiao. PAS 36 segnoy, voy m’avey menao cozi questo AG 52.30 per vile, coste e per casai.
homo e me l’avey acuzao per mal factor e per rey. PS 39 FTL 69 sgg. FCL 40, 53: (Diano S.Pietro) Costa du pin,
s.xiv. cozi. IVE 90 deman no tornerej cozi fim a l’ora de Costa du passu; (Cairo) Costa del monte, Costa dei piani,
vespro. PRP 344 (str.27) quand’havén faito esta cousa Costellasso. QVS 24 (Vado) Costa. NTS 36 (Lavagno
cozzì. PRP 348 (str.44) se chiama esta cozzì Scozzacanei. la, Sav.) a Costa. (Cadibona, Sav.) Costa du prà. FBS 53
PRP 349 (str.49) e comenzàn de raggia esti cozzì. PRP (Bosco di Savona) Costa del Prato, torr. PQV 63 (Viarso,
360 (5.43) ma vegnì un pò cozzì. Quiliano) Costa di casa. NTS 14,36 (Legino, Sav.) Costa
D coci. cavalli.
cosìe avv. “così” D costa cavalli. costellasso. costera. custea. custezzà.
CIT 19 cosìe, in manco assæ’ d’un quarto d’ora/ ve trar- L costa de caballis.
rei da ro cœu questo roziggio. Costa n.p. “Costanzo”
D cossi.
AG 12.13 santa Katelina…/ de lo re Costa fo fiiora.
cossiiho sm. “consiglio, asssemblea deliberante”
costao sm. “costato”
BL 67 a.1399 se de’ fare uno cossiiho de homini quatro-
PAB 39 e felli vegnir volentay de dormir e trasselli una
cento.
costa de lo costao.
D conseio.
D costa.
côsìn sm. “cosina, cosetta”
costar vb. “costare”
PD 151, 349.
D cosa. DPC 173 ca.1180 (Sav.) quando ego aduxi viro meo da
còsina sf. “accento, cadenza, inflessione tipica di un Ianua, costà sol. iiii. dr.i.
dialetto” D custà. constare. L constare.
PVG “origine sconosciuta”. Costa ramenga top. (Alassio)
D còcina. TAL 103 n.598.
cossinera sf. “copertura di un cuscino” Costellasso top. (Cairo)
AAD 269 una cossinera di tela d’Olanda ricamata. FCL 40.
D coscinera. cuscìn. D costa.
cossinetto sm. “piccolo cuscino” costera sf. “costola dell’ossatura della nave”
MR 133 a.1593 (Cervo) nanti detto altare di cario di fien- VIA 93 sg. a.1476 (Sav.) titem cavi per costere de arbore
to duoi cossinetti di cario de pezi, duoi candellieri de fer- grande novi non adoperati. –– item cavi per costere de
ro… mezana.
D cussineto. cuscin. costera sf. “costa, costiera”
cossino sm. “cuscino” RPV 293 a.1590 (Celle) verso ponente per la costera sino
AAD 267 cossini… doi cosini uno di raso bianco e l’al- dove si dice le Tunella. RPV 296 a.1590 (Celle) e da
tro di damasco. AA 194 uno cosino lungo. Monte Ma persino alla scalla delli Orbi la costera divide
D cuscìn. dette fini della Stella e Albisola. VPL “crinale, pendìo”.
Cosio top. (VArr) D costa. custea. L quosteria.
CL 15. PTR 48: topon. prediale rom. < Cusius, gent. rom. costezar vb. “costeggiare”
(ii-i. sec. a.C.) NPS 568 a.1527 l’armata…/ per rivera costezava.
L cuxium. D custezzà.
cost 346 cœut

costion sf. “questione,scontro, lite giudiziale” cotella sf. “pugnale, arma da taglio”
RDB 132 132 (V.Dartona) costion. GL 17.12 in ro çivì GL 18.60 così da turco con un stuccio grosso/ de freççe a
destriga ogni costion. GL 20.73 aoura mentre era tâ féa scianco, in lœugo de cotella.
costion/ fra l’eserçito franco e ro pagan… D cotelo.
D custiùn. questiùn. cottelà/ cotelata sf. “coltellata”
costionà vb. “scontrarsi” AA 102 ladri… in li quali era capo uno scarama che te-
GL 15.64 chì con atre battagge se costiona/ con atr’arme neva la insegna de una cotelata in la masca. AA 268 bra-
bezœgna esse robusti (TT e dolce campo di battaglia il vasi… chi andavano donando cotelate a questo e a quelo.
letto). RDB 137 (V.Dartona) cottelè pl.
D costion. questiun. D cotelo. L cotelata.
costo sm. “cespo, arbusto” cotelero sm. “coltellinaio”
GR 113 (Pigna) non sarà lecito portarvi magagli per ar- AA 259 coteleri e spaeri… Ioane Pero dito Cotelero.
rancare costi e arbori. D clotellieri. coldelaro. coltellerio. cortelé. cotellieri. co-
D custu. telo. L cultellerius.
costorel sm. “spada affilata su un solo lato” coteleto sm. “coltello”
AG 47.40 cum spae, rale e costorel/ gran venianza fen de AG 112.1 se coteleto voi guardar/ a noze taiando carne…
lor. AG 1a.36.223 che pezo e lengua per ferir/ ca nixun AA 47 con uno coteleto sensa punta apri la porta de lo
atro costorel. Corpus Domini.
FA 341. FAS 163. FAS 151, 163.
D costa. L costolerius. D cautelettu. cotelo. L culteletus.
costrenge/ costrenze vb. “costringere, frenare” cottelliero sm. “coltellinaio”
SA 239 a.1340 (Sav.) quando la necessitae o sia la evi- MNS.3 28 a.1577 (Sav.) questa arte de cottellieri e spada-
dente utilitae lo requera o sea per costrenge la ria consue- ri.
tudine e costumi che sono in diverse arte… SA 243 D cotelero.
a.1340 (Sav.) possan li dicti consori costrenze ciascaum cotelo sm. “coltello”
de la dicta arte a pagar soldi due in quatro. LSE 20 a ciò AG 112.8 alo torna encontenente/ to cotelo a man senestra.
che costrenzese la carne da ogni lascivia. CR 26 fo co- PAS 32 alloga lo to cotello e guarda che tu non tochassi piu
streito… de quela partensa. nissum… chi ferira de cotello, de cotello sera ferio. BL 73
D constrenzer. a.1399 se intopà in uno che avea uno cotelo, e vovandolo le-
cöstua sf. “questua, colletta” varghelo, ello misse mano a lo cotelo. PAB 47 si lo volea
PVG. ocier, tegnando lo brasso levao cum lo cotello in man. IVE
L quista. 19 contra lo cotello de la lengua, oponigi lo scuo de la pa-
costumar vb. “usare” ciencia. MAC 163 lo mè cotello devorerà la toa carne. AA
PAB 57 se bom vin voi costumar/ temporir no vendimiar. 76 eco Dagnano Niella chi vene a la mia volta con uno co-
PS 55. telo longo 2 parmi guarnito de argento… GL 1.62 gente as-
D costume. custümase. acostumao. acustümà. sæ’ molta, e poco fatigosa / (tâ carne, tâ côtello) …
costume sm. “costume, abitudine, usanza” D cautelu. cauter. coltello. cortello. corterinna. cotella. co-
AG 140.168 e ti sempre te consumi/ enprenando re costu- telata. cotelero. coteleto. côtellu. coutello. cutellu. cuter.
mi. cutielu. L cultellus.
D custüme. costumar. acostumao. L coustuma. côtellu sm. “coltello”
costura sf. “cucitura” PD 153, 338 “arcaico”. PD 146: -ult > -∞t- cf. môtüa:
GP 371 ello si aveiva una gonella chi non aveiva nissuna multura, GL 1.62 côtello. PS 6: “è probabile che la fase
costura. intermedia fra il primitivo coutelu e il posteriore cutelu
D custüa. cüxì. cüxöa. L custura. fosse proprio c∞telu”.
cossu sm. “vaso” D cotelo.
AFV 413 (Vent.). cotento agg. “contento”
D bisciacossa. cossa. cozzà. cösu. L caracossa. AG 46.104 vego ogn’omo star cotento/ en far so noriga-
cösu sm. “zucca vuota, recipiente” mento.
PVG: REW 2369. D contento.
D cossu. cossa. cozzà. Cotesa top. (Bosco di Savona)
cösu sm. “coccio, vaso FBS 60 a.1608 (Sav.) vallone della Trinca o Cotesa.
PVG. VPL. D quatesa. quatosino.
cösu sm. “insetto nocivo della vite” cotino sm. (bot.) ”còtino, scòtano (Rhus cotinus)”
PVG: REW 2278. FPL.
Cotta cognome D cönu.
VTS 110 n. a.1526 (Sav.). Choto top. (Pigna)
L cota. PSP 124 n.434 (Pigna). a.1441 lo choto.
cœutta sf. “fracco” D ciottu.
FC 25 mi n’ocorre che l’istoria/ ciù ve conte dre bacchæ’/ cœutto agg. “cotto, innamorato”
che se ressarçì Portoria/ co un-a cœutta de sascæ’. DFC 77 se dixeiva l’atro giorno/ ch’eri cœutto inamorao/
Cotabia cognome dra fornera…
VTS 109 n. a.1530 (Sav.). D cöxe.
cotal/ cotar agg. “tale” cœutto agg. “basso, chinato”
RV 44 s. xii. jujar voi semellai mato/ que cotal razon te- GL 18.76 e comme ra trattûga/ testa cœutta, e brasse re-
gnei. AG 39.147 che chi vor esser ben defeiso/ da questa gaççæ’.
inimiga fera/ de tener cotar mainera. AG 142.90 chi de CAD testa cötta “testa bassa, chinata per vergogna o al-
noi a cotar brama… IVE 52 pensome che in questo de- tro; mette a testa a cöxe “metter giudizio”
serto fosse in puxoi loghi de queste cotai cosse. D cöxe.
coto 347 cove

cotolina sf. “tela di cotone” couè sf. “voglia, desiderio”


AA 258 fabricatori de fustani e bonbazine e cotoline… –– RDB 138 (V.Dartona) ma quella, chi n’havea poca couè…
Antonio de Fosati fatore de cotoline. RAN 64. PD 112: covè.
Cf. SAS 57 n. err. catolina. D què.
D cotonina. cougö’/ cougöl sm. (bot.) “Verbascum sinuatum,
cotom sm. “mela cotogna” Verbascum lychnitis”
PAB 53 cotom, royxim e pome… PS 55 corregge: royxim FPL (Nizza).
e pome cotom. D cogoleto. cou.
D cutogno. cougoumbre sm. (bot.) “Cucumis melo”
cotonina sf. “tela di cotone, specialm. per vele” FPL (Nizza).
PPG 584 a.1529 lo trevo della maestra de cottonina. PPG D chigömou.
550 a.1561 velle: un bastardo de ferzi settanta de cotoni- cougoumbre sauvage sm. (bot.) “Ecballium elate-
na. MNS.3 116 sg. post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de rium”
bombaciari consistera in fabricare… bombasine o sia FPL (Nizza).
brettanie, cotonine, fustanei… cou navùn sm. (bot.) “navone (Brassica napus)”
VPM 149: la voce nasce a Genova come t.t. marin. (s. FPL.
xv.). Dal gen. l’it. cotonina s. xvii.; dal gen. o dall’it. il fr. D navùn.
cotonine (s. xvi.)”. coupùn sm. “foro del pozzo, copertura del pozzo”
D cotolina. cottono. FDT 10.29 (Triora).
cottono sm. “cotone” D corpùn.
MNS.2 10 a.1577 (Sav.) tutte le cose fabricate di sete fi- courinà sm. “vivaio (di cavoli)”
rozelle di lana lino canepa e cottono. (On.)
D cotonina. cutùn. L cotonus. D cou.
cotra sf. “coltre, coperta da letto” Courségoules top. (Alpi Marittime, Fr.)
MVS (Sarz.). LAM 92 it. Corségola.
D cutura. L cotre. cutra. couru sm. “cavolo”
cotrenze vb. (prob. err. per costrenze) “costringere” MP 19.166 (Pigna). ADL (Vent.).
SA 247 a.1340 (Sav.) messer lo poistae… sea integnuo e D cou.
debia cotrenze quella tal persona chi avesse contrafaito… còusa sf. “cosa”
D constrenzer. PRP 344 quand’i havèn faito esta cousa cozzì… PRP 359
cotreta sf. “piccola coperta” (4.25) ro brazzo drijto/ ch’è quello che fa fa re couse ben/
ASF 746 quatro cotrete de arbaxo e quatro de lin cattivis- essendo tu mancin non ne fai ren. MP 19.166 (Pigna).
sime. PRA 373 (Taggia): od. cosa, cousa. PFM 125 (Pigna).
D cutura. D cosa.
cotumare vb. “censire e valutare immobili a fini di còusa sf. “causa giudiziale”
tassazione” PD 120 “dotto”. ADG 83 n.
GRD 114 a.1621 (Dano) il Parlamento generale farà elet- D cœuza.
tione di otto persone sufficienti d’età d’anni 40 quali hab- cœuza sf. causa”
bino cura di cotumare o sia carattare le terre della giuri- COM.1 85 per defende ra me cœuza.[rifà il parlare con-
sdizione per farne nuovo registro o sia libro di carattata. tadin.]
L acotumare. cotumare. cotumus. D còusa.
cotura sf. “campo coltivato”
coutello sm. “coltello”
IVE 41 e comensà… a insir de lo jardin, e andar per le co-
PAS 32 mete man a um so coutello e dene su la testa a um,
ture e in za e in là.
D cautüra. coctura. cotüra. scuturà. e tagla gue iuza l’oregla… –– questo to figlor si sera ferio
cotüra sf. “profondità cui si giunge nel lavorare la d’um glayo e d’un coutello.
terra” PS 6: “probabilm. coutelo rappresenta qualche varietà
MP 14.51; 19.166 (Cipressa). FPI 2383. dialettale meglio conservata rispetto a cutelu”.
D cotura. D cotelo.
cou sm. (bot.) “cavolo (Brassica oleracea L.)” couverta sf. “coperta della nave”
CAD. RAN 19. PD 120, 132. GUA 283. ADG. RGS § AA 41 ne meno che nave alcuna ne barca chi avesse cou-
41. FDG 199, 206 pl. còi. PVG. FPL. verta potesse caricare ne discaricare merce alcuna.
D cauzigna. cavolassi. ciaul. coina. coinùn. colo. coo. co- D cuverta.
ri-baggi. corinale. corinella. coru. coudoùn. cougö’. cou- cova sf. “coda”
ru. cùaru. cuetìn. L caulus. PRP 342 (str.15) per poeri attaccà derré a ra cova (rima:
cou sm. “capo” nova, prova).
PD 123, 347 “solo in proclisi: ou cou (ow cow) du giur- PRA 375. Cf. MB 65 emil. cova m.s. RNC 16 sg. it. co-
nu “a capo del giorno”. va “parte terminale della sciabica”.
FDG 204: arc. cou (kow). D cua.
D co. cova sf. “mannello di spighe”
cöu sl. “covone” FDT 10.29 a.1622 (Conscente) cova ossia gavella.
PVG: REW 1796. D ciöva. cöu cöva. L cova.
D cova. L covus. cöva sf. “mannello di spighe”
coudeiùn sm. “paiuolo per acqua per gli animali” FST 61. DVA (VArr.). FDT 4.56; 10.29 (Triora): “una
FDT.P 39 (Triora). decina di cöve forma il capallu”.
D câdiùn. covea sf. “voglia, brama”
coudùn sm. (bot.) “Cydonia vulgaris” AG 138.158 buteghe averte con le soe cose/ che quando e
FPL (Nizza). le vego piose/ e n domenega e in festa/ se la fose cosa ho-
D cou. nesta/ mai no iose le vorea/ che ver dentro o gran covea.
cove 348 cove

AG 138.262 ben m’avei le cose expose/ che dexirava de vorar. PAT 26 a.1404 esti dynay covennem tuti manua-
saver/ e gram covea l’o de ver. CEB 357 scrialo, che ello tim. CR 19 e così coven che sia. IVE 49 a mi covem co-
ha covea de inganate. PAB 54 paor de cor, faossa spe- mensar nova vita. IVE 57 messer, lo covem che voi tem-
ranssa/ chi per covea sta in dotanssa. PAB 60 che quan- perey questa me garsonitai… PAB 76 e noi avemo proao
do covea e piu richa/ assai e piu avara e trista. PAB 63 sg. che compia bianssa è in bem perffeto: per che covem che
lo proverbio dixe che chi piu a piu ge falle, e a quello fal- bianssa sea in Dee. PAB 75 se in la generaciom de le cos-
le poco chi cercha la sufficiencia de natura e no la super- se fosse cossa no perffeta, de necessitae coverrea che o
fluitae de covea. –– li prumer anciaim/ … no cognosseam fosse alchunna cossa perffeta, da chi elle processem.
poxom/ ni aveam affeciom/ d’alchum drapi de collor/ ni FAS 144, 156, 160. PS 8 “la caduta di –n- è latina”
saveam lo dollor/ per covea, che li mercanti/ sostennen si D convegnir. convenir. covegnir. covegneiver. covento.
forti e tanti. PAB 71 margarite in sen/ ni thessoro precio- covenir vb. “radunarsi”
so/ no sostrassem de covea/ lo re Neron orgoiosso. PRP AG 16.380 li se comenza a covenir/ per honora la sepul-
343 (str.20) te pensi, dixe, d’esse nomà tu/ ch’haglie tura/ tanti angeri…/ scantando com devotiom.
covéa de fà berrette rosse? (str.21) andemo donca con coventao agg. “accanito”
gran vigoria/ ch’a n’hamo tutti chiù che tu covéa. PRP PRP 348 (str.43) e fe dri garbi assai chiù d’un zerneglio/ a
357 (3.10) ch’a tanta vorontae, tanta covea/ che mi gia- certa gente, che fo coventà/ dell’inimigo, che fo tardi a fuze
steme… (PRA 379: a certa gente del nemico, accanita a non fuggire).
FA 342: lat. cupedia. FAS 143, 150. PS 107. FEG 385 sg. D accoventase.
FPR n.79. AGC 50. SAP 397 a.lomb. covea. MB 76 covento sm. “convento”
(Bonvesin) covedha m.s. AG 43.61 quelo covento biao/ monto usa a santo
D cobear. coæ’ coveoso. cubita. cubitar. cupiditae. cuvea. Honorao.
cuvera. cuvia. cuvöa. què. D covenir. cuventu.
covea sf. “cosa desiderabile” coveoso agg. “bramoso, avido”
PAB 68 richesse, reami, honor, gloria e possansa… le AG 39.138 l’omo avairo e coveoso/ pu bevando e secceo-
quai covee dexiram per aveir delleto. so. PAB 60 stelle… chi aministrassem tuto tempo/ for-
PS 55 “esempio notevole, perché pare conservi il senso tunna a li homi coveoxi.
del lat. cupediae “cose desiderabili”. FA 342, 344. FAS 149, 164. PS 10, 35. Cf. MB 76
coveàr vb. “desiderare” (Bonvesin) cubitoso, cupidoso m.s.
D covea. cuveuzu. queùzu.
PAB 63 li bem che tu apelli per toi, no lo sum propria-
covergio sm. “coperchio”
menti; per che tu no li dei cubitar, ni aver dollor se li per- PCD 28, 30 s. xiv.: -g- per –c- è elem. spurio, forse dovu-
di. Perche covey tu tanto prosperitae de fortunna? PAB to a influssi settentrionali o nord-orientali.
73 covei tu renoma? o te covem sofferir monte asperesse D cuverciu.
e perigi. coveriao agg. “coperchiato, coperto”
FAS 149. PS 10, 55. AGL 63.39 coveriao (ms. corveriao) de tal mainera/ spe-
D cobear. cubitar. ranza d’ensir no era.
covegneiver sm. “il bastante, il necessario” D corveriao. coverihu.
PAB 64 chi se contenta de lo covegneiver, chi pom andar coverihu sm. “coperchio”
cantando inter li lairoim. AG 138.208 ma si ne fan tar or superiho/ chi gi ronpe lo
PS 12, 55. coverihu.
D coveneyve. covegnì. covenir. Cf. CAD, od.: u suverciu rumpe u cuverciu.
covegnente agg. “conveniente” D coveriao. cuverciu.
PS 55 s. xiv. coverta sf. “coperta della nave”
D covegnì. oveniencia. inconveniente. L cunveniens. AA 52 non lasavano intrare alcuna nave ne vaselo de co-
covegnì/ -ir vb. “convenire, essere opportuno” verta in Saona chi avese merce, ne meno era nave ne va-
PAT 26 a.1404 apar che de necessitae se covegna pagar… selo de cuverta chi presumise de caricare merse alcuna.
–– se e covegnuo e forssa coverra spender secreta menti D cuverta.
alcunne quantitae de dynay. CPF 167 a.1584 metto… covertir vb. “mutare, trasformare”
ogni studio e cura perché (l’overa) a vaghe in stampa bel- PAB 64 chi primer la terra avri/ zeme e oro desscrovi/ as-
la e ben corretta, como se coven. say meio poea far/ che tuto covertì a mal.
D covegnente. PS 8.
coveneyve/ coveneiver agg. “conveniente” D convertir
AG 131.28 chi vor fantina ben guiar…/ da primer se de covertizo sm. “copertura, difesa?”
ortar/ a coveneiver lavor far. AG 52.12 per zo De gi fe lo rizo (il riccio, ala castagna)/
PAT 26 a.1404 si vor, como è debito e coveneyve, che lo e tanto atro covertizo.
dito dano a ello sea a lo mem in parte satisfaito… –– no FAS 163.
vor, ni gi par coveneyver… PAB 78 tute le cosse senssa coverto agg. “coperto”
anima tendem a so perffeto e a soa mainera… como a lo- RDB 59 e che voggiè che stemo ben coverte/ de conten-
gi a lor coveneyvi. tave in zo se contentemo/ perché veghemo ben che desco-
D covegneiver. covenir. verte/ da ri chinze agni in su ben no staghemo.
covenir vb. “convenire, essere necessario” D crovì.
AG 14.66 cossì zurar no se covem/ se gram caxom no se covertor sm. “coperta da letto”
g’etrevem. AG 16.286 per fa zo che se covenia. AG CAR 12 a. 1381 le cose infrascripte… sum in l’ospital de
36.44 e coven pur che e torno in ca. AG 53.7 ni a luj che sancta Maria Madalena… covertor uno.
zoerea/ poy che morir gi coverrea/ en ver le forche esser L coopertorium.
menao/ per un xurio e verde prao? AG 129.29,31 e quan- covertura sf. “pretesto”
do a lui coven/ tener corte o festa/ ogni so faito covem/ e PAB 57 faosso sagramentar no noxe a chi lo zura/ pur che
pointo e a sexta. AG 140.190 nixuna cosa in ca te venga/ o possa trovar/ collor per covertura.
che restituir te la covenga. PAS 27 covienme hoverar e la- PS 35, 55.
cove 349 cras

coveta sf. (ornit.) “batticoda” craa sf. “capra”


CLU. PVG.
D cua. cuetta. D crava.
coviar vb. “convitare, fare conviti” craha sf. “grido, richiamo?”
AG 138.211 de ben far festa e coviar/ e tener corte e ba- AG 71.57 un’atra craha e ge sento: ege osbergo ruzenen-
gordar. to?
PS 8, 55. AGC 38. AGL: criaia (FA 342: criàa, crià “gridata, grido, cria “gri-
D inconviar. da”?) AGC: un atro cria AGN *calata = lat. calatio “chia-
chovrato sm. “asse, tavola” mata” (Varr. L.L. 5.13).
PSG 382 a.1512 lo fassiame de fora in coperta de chovra- D criar.
ti de rovere boni e sechi. Crabielo n.p. “Gabriele”
covro sm. “rame” CPV 48 (= PGF 28) a.1461 (Alb.) lo angelo Crabielo.
PS 55 s. xiv. un conduto de covro (IVI: forse “bronzo”7 D gabrié.
L cuprum. cuvrum. cra-cra sm. (ornit.) “Troglodytes parvulus”
coxa sf. “cosa” BUL 400 (La Spezia).
PNF 397 a.1447 et in questo se vole avere ogni diligentia
cracia sf. “feccia, incrostazione”
peroche de le altre coxe estimiamo pocho… –– e noi aten-
BDS (Sav.). ADP (Pietra). MVS (Sarz.). VPL.
deremo a fortificare le coxe nostre per ogni via. PGF 24
a.1449 Andrea da Forlì, portator de la presente… ve riffe- LDA 27: “K.Gebhardt lo connette con piem. scracé
rirà alcune coxe… oferendosi semper in ogni coxa chi ve (*cracculare, craccare) “espettorare”.
sia grata. LPD 5.352 a.1452 le coxe de Portofino. RMG craétu sm. “capretto”
186 a.1472 examinao la importantia de la coxa… BGP PVG.
206 a.1484 la quale cosa etiam ne ha cressudo maravegia D crava. L crapetus.
et despiacere. DSP 58 a.1487 de la quale coxa… segue lo cràia sf.pl. “viticcio”
perigo de lo navega… –– le quale coxe, ultra che siano GO.
damno pure de li citein, destrueno lo porto. PRP 336 coxi D craiö’.
fen? (= cox’ i fen cosa fecero?). craìn sm. “capretto”
D cosa. PVG.
cöxe vb. “cuocere” D crava.
CAD mette a testa a cöxe loc. “metter giudizio”. craiö‘ sm. “viticcio”
PD 148 cüxemmu “cuociamo”. Part.: chiotu (Bonif.); CAD. PVG.
RGS § 111. cöttu PD 118, 121, 127, 154, 356: per cöitu. D cràie. craiöa. craviö’.
FDG 272. RGS § 111. cœutto CIT 102. DFC 137. craiö‘ sm. “pipita delle unghie”
ADG. FDG 221. PVG. FPI 1649 (gen.)
D cheixe. cheze. cosere. cœutto. coxer. cueire. cuöze. D craviö’. cravior.
cuœxe. cutüa. recötu. L coquere. craiö‘ sm. “tarlo del legno”
coxente agg. “cocente” FNE 58 n.11 (Chiav.): < lat. caries.
AG 37.127 li gram zelor sum si coxenti/ li nasi taiam e li D creià.
menti. craiö‘a sf. (bot.) “Coronilla emerus”
D coxer. FPL (Santa Margherita).
coxer vb. “cuocere, bruciare D craiö’.
AG 2.33 peten e bacil ardenti/ chi coxean e squarzavam. Craniora top. (Stella)
AG 14.320 de la fornicatiom/ e cinque ieneratiom/ e cha- RPV 296 a.1590 persino alla costa de valle Craniora.
scauna te vor noxer/ se a lui te lassi coxer. AG 39.121 D gragnora.
queli chi ne cercam noxer/ per tirarne sempre a coxer. AG Crassi top. (Legino, Sav.)
49.182 l’endeman/ anti che fosse disnar coito. AG 95.222 NSS 226, 258 “località imprecisata”
una veia per bon destin/ per pan coxer ben matim…/ a lui crastà vb. “castrare”
dormando sovrevegne. RDB 9 da ri sue ferri me dexiro infin/ come un bello ca-
AAG 130. FAS 145, 154. RGS § 111. pon, d’esse crastaou/ ma in cangio de crastame (Amò) o
D cöxe. coxente. m’ha tiraou/ tente freccie che puoero un porcospin. PVG.
coxi avv. “così” GA 12.103 metatesi.
NSB 192 s.xvii (G.G.Lanteri, Vent.) coxi me pagherò/ de D crastaddo. crastao. crastòu. crastucio. crastùn.
cante o me n’ha faito, ni pensao. crastadìn sm. “castrato”
D cossi. GL 6.96 voxe sottì de crastadìn.
coxim/ coxin sm. “cugino” D crastaddo. L castratinus. crastatinus.
AG 9.3 o san Simon e san Tade/…/ de Criste coxim ger-
crastaddo sm. “castrato”
man. AG 91.39 paire, frai, barba e coxin. CBL 345
(20.32) lo me zerman coxin. LPD 5.352 a.1452 li nostri COM 4.9 tanti pê de crastaddo da dà da mangià a quattro
coxini. PAS 29 so coxim zermam chi a nome Jacomo. servitoì.
D coxin. cuxin. D crastà. crastadìn.
coxina sf. “cucina” crastao/ craston sm. “castrato”
AG 36.71 rairo veiresi in coxina/ pexo grande de trazina. LSE PS 13 s. xiv. crastao, craston. RDB 133 (V.Dartona) cra-
28 le altre scudele de coxina. FAS 148, 153. PCD 32 s. xiv. ston.
D coxinar. cusina. cuxina. L cosina. RGS § 322.
coxinar vb. “cucinare” D crastà. crastùn.
PAB 49 Iacob stava a caza e apareiava a maniar e coxina- crastòu sm. “castratore, persona specializzata nel ca-
va lentigie. strare”
PS 36. PVG.
D coxina. D crastà. L castratorem.
cras 350 crea

Crastucio cognome cravia sf. “cavalletto; bilancia a cavalletto; paranco”


VTS 98 a.1530 (Sav.). MNS.3 7 a.1577 (Sav.) non potrà alcuno lavoratore o ca-
crastùn sm. “castrato” mallo, quale non sia descritto nel libro della Caravana,
GO. ZOR 230. BDS (Sav.). PVG. piantare le cravie e cantaro per pezare. CAR 119 a.1587
PD 344. GA 12.103. che ponderatori suddetti debbino dare et pagare a detta
D crastà. compagnia la mettà di tutto il guadagno che si facessi in
crava/ cråva sf. “capra” qualsivogli modo per causa del peso di cravie per qualon-
PS 13 s. xiv. crava. OF 14 a.1656 (G.Rossi) becchi, crave que merse. FAP 170 a.1669 le pietre picate tirarle sopra
e bifforchi spussorenti. li pillastri, ove saranno fatte le cravie per tale effetto. GO
AAG 131. RAN 19. PD 344, 362. GA 12.103. ADG. RGS “impalcatura dei muratori”.
§ 322. RGS § 18 (Ormea) cråva. BDB 272 ((Bonif.) crå- GA 12.103 cf. lat. capreoli (Vitr. 4.2.1; Caes. B.C. 2.10)
va. “travi da puntello”.
D ciabra. craa. crain. cravà. craveta. cravùn. L capla. ca- ALE 74. REW 1650.
pra. crava. Cf. CVM mil. cavra “attrezzo per sollevare”.
crava sf. “insetto degli stagni (Hydrometra stagno-
L cravia.
rum)”
ADL (Vent.) crava muta. DVA (VArr.). Cravià top.
crava sf. “capra”: elem. topon. BCG 208: a.1100 Craviada.
NTS 32 (Santuario di Savona). FTL 146: Capreno, D crava. L craviada.
Caprile, Caprili, Caprieto, Cravarezza, Cravasco. Cravina top. (Sav.)
D cabrina. capreno. caprieto. caprile. caprili. caprina. ca- NTS 16: Bricco Cravina (Cadibona, alla confluenza dei
prinotti. capriolo. cravarezza. cravasco. cravenzana. cra- rivi Labergo e Vallon Scuro). FBS 60 a.1608 la Cravina:
veta. cravì. cravià. cravina. L cabriata. capranascum. ca- “masseria nel Bosco di Savona”.
priolium. cavrasco. cavriada. cravarium. cravia. cravia- D caprina. crava.
da. cravile. craviö’ sm. “viticcio rampicante”
cravà/ cravairettu sm. (ornit.) “barbagianni, gufo DVA (VArr.). VPL (On.).
reale” D craiö’.
CLU. DVA (VArr.). craviö’/ craviòl/ craviòr sm. “pipita delle unghie”
D crava. MP 19.166 (Pigna), DVA (VArr.) craviö‘; PSP 85 n.196
cravà/ cravar sm. “capraio” craviòr; FPI 1649 craviol.
GO cravà. MP 19.166 (Pigna). D craiö’.
D crava. L caprarius. cravùn sm. (ittiol.) “balestra comune (Balister capri-
Cravarezza top. scus)”
FTL 146. PML 357.
D crava. D crava.
Cravasco top.
Cre n.p. “abbreviaz.: Cr(ist)e “Cristo”
FFN 339: < lat. Caprius, n.p., oppure < crava “capra”.
FTL 146. IVE 64 sg. san Zoane fo testimonio de la veritae de Cre
D crava. L cravascus. (de) cravasco. cavrasco. incarnao. –– Ihu Cre.
cravèa sf. “coreggiato” D christe. xre.
VPL (Loano). cré sm. “il gesso dei sarti”
craveao sm. “capretto” ADP (Pietra).
PAB 48 Jacob se ne ze ale bestie e adusse doi craveaoi. D creiòn.
PS 110, 1, 55. cre/ cræ vb. “credere”
D craveo. creveao. CPF 167 a.1584 perché n’ho dinè como den cre senza che
cravear vb. “figliare (delle capre)” ro zure. RDA 3 (C.Zabata) si come haora me dago a cre.
MP 19.166 (Pigna). CIT 57 dì cose a primma vista da no cræ.
L craveare. PD 114 n.
Cravenzana top. (Bardineto) D crede. creer.
BBB 27 (Bard.). crèa sf. “creta”
D crava. PD.113.
craveo sm. “capretto” crear vb. “creare”
PRP 354 (2.8) mi me voglio inzuccà com’un craveo. AG 142.97 per De…/ che de niente n’a creai. AG
PRA 376, 386. 144.241 quelo segnor chi n’a creai. GP 275 le nostre ani-
D craveu. squarzacravei. me che ello a creai.
Craveta top. (Lavagnola, Sav.)
FAS 160.
NTS 32 in ta Craveta.
D crava. D crearixe. creato. creatura. criatura.
cravettà sm. “macellaio di ovini” crearixe sf. “creatrice”
PAG 62. CIT 238.che in baranço de scritura/ dre grandeççe che o
L crapare. comparte/ crearixe a cointi aparte/ ra natura/ scrêuve e pa-
cravéu sm. “capretto” ga a ra presença/ dro patron chi re despensa.
MP 19.166 (Pigna). PD 360.
Cf. SAP 397 a.lomb. cravei m.s. D crear.
D caprieto. cavriœ. craveao. craveo. creveao. creato sm. “creatore”
Cravì top. “Caprile (Gen.)” GP 289 o crudelissimi e mixeri pechaoi chi non poei so-
ADG 42. stegnir un pocho de peina in servixo de lo to creato…
D caprile. crava. L cravile. D crear.
crea 351 cree

creatura sf. “creatura; creazione, creato” crou CIT 30 me crou.


AG 12.219 quela vergem pura/ sovrana d’ogni creatura. PRI 17 s.xvii.(G.Chiabrera)
PAB 75 per gram peisso terra no bassa/ ni fogo so cercho (RAN 92. ADG)
lassa/ per alcunna lengieressa./ Cossi fa toa maistressa/ 2.sg. crei PAB 57 crei tu? (PS 30).
chi a diviso creatura/ in trei moi per natura. 3.sg. cre FAS 157. PS 30, 101.
PS 55. PD 114 n. ADG.
D crear. criatura. cree AG 12.130.
crebello sm. “crivello” MAC 164 (PAD 115 n.)
ASF 756 seazi da polvere cativi numero 2. uno crebello. cræ CIT; GL; DFC (PD 114 n.)
D crivel. L cribellare. crebrum. 1.pl. creamo PEG 43. PAB 88 (PS 30)
crede vb. “credere” creemo IVE 7
TL.1 351 a.1455 e vogiamo crede che… NSB 191 s.xvii. per la fe noi creemo a De.
(G.G.Lanteri, Vent.) mi no m’haverave creto mai… (PS 30)
ADG 80: CIT cròu “io credo”. FDG 263. PVG. cremo IVE 73. PS 30 a.1468.
D cre. creer. creddensùn. crezamo PFM 137 (AG) FAS 160
credensa/ credenza sf. “credenza, ripostiglio” crezemo IVE 7 (PS 30)
ASF 728 in salla. la credenza grande intagliata col suo 2.pl. credì RV 51 s.xii credì voi?
sottopede. ASF 741 una capsia per tener le robe de la cre- crej PAT 22 ca.1320.
densa. crei PAB 40 crei voi morir?
L credentia. MAC 164 (PS 30)
creddensùn sm. “credulone” 3.pl. crem PAB 73, 85 (PS 30)
CAN 1842 p.29 (Sav.) sun duvüu restà minciùn/ (zà sun cren RDB 78 se cren.
troppu creddensùn!) Ind. impf. 3 sg. creiva IVE 34.
D crede. 1.pl. creivemo PS 24 s.xiv. (PFM 135).
creditore sm. “creditore” 3.pl. crevan PRP 351 (PRA 373)
GOG xiii. a.1444 donec satisfacto sia integre a li creoi de fut. 1.sg. creerò PS 15, 30 s.xiv.
li banchi, e asestà ogni causa dependente de li diti ban- crerò PAB 60 (PS 30)
chi… –– sea dæto a noi… abitrio in la materia de la sati- 1.pl. creremo GP 372.
sfacion de li creditori de li banchi… 2.pl. crerei AG 45.49 (FAS 157)
D creor. 3.pl. creeram PS 15.
cree vb. “credere” creiram PS 15, 30 s.xiv.
AG 12.201 se tu voi ben/ cree e far zo che conven. IVE 8 creram PAB 85 (PS 30).
duncha cree ben devemo perfetamenti, con zo sea cosa perf. 1.sg. creti PS 24 s.xiv. (PS 30).
che questa non se proa per argumento mundam… IVE 3.sg. crece IVE 33 (PS 30: prob. crezè).
75per aconzar li animi lor a cree a Criste…–– noy deve- crete IVE 21. PAB 40
mo cree… PEG 43 noi no creamo in zo che devemo cree. (FAS 160. PS 24)
PS 30 s.xiv. cree. 1.pl. crezemo IVE 7 sg.
D creer. 3.pl. cretem PAB 53, 68 se cretem.
creenssa/ creenza sf. “opinione, credenza, fede” (PS 25,30)
AG 49.325 segondo mea creenza. CR 28 madona, no ne Cong. pres. 1 sg. crea AG 140.160; (PS 30).
abandonai, che tuta la nostra intencion a ferma creenssa 1.pl. creamo PAB 95 (PS 30)
che per via de lo mondo a no possemo esser deliberae, se 2.pl. creai AG 134.139; IVE 24
no per la morte de lo vostro beneito figio. VPL. (FAS 161. PS 30)
FA 342. 3.pl. crean CBL 334 (7.42).
D creer. impf. 1.sg. cressi RAN 92 a.gen.
creenza sf. “credito” 2.sg. creysse MC 680 te creysse.
AG 51.1 chi tropo usa de far creenza/ o prestar o manle- 3.sg. creesse PAB 86 (PS 30).
var… PAT 22 ca.1320 lantor si poresi presentar ve de- creisse MC 680. PS 30 s.xiv.
vanti lo rej con la letera de creensa (credenziale) che noi 2.pl. cressi PRP 341 (str. 11).
v’avemo data. VPL. Imperat. 2.sg. crei MAC 164.
AAG 131. FA 342. FAS 163. PS 9,55. no crei AG 140.137 (PS 26)
D creer. crença. L credencia. credentia. 2.pl. creai FAS 161. RGS § 609.
creer vb. “credere” crei AG 14.597 crei a mi…
AG 56.51 a penna creer poen/ che faito avesem tanto ben. CIT 17 no ve crei miga.
FORME: PRP 345 creivero.
Indic.pres 1.sg. crao RDB 104 me crao Gerundio creando BDF 149 a. 1460.
CIT 31 me crao Part. pres. creente PS 9 s.xiv.
COM.4 89 me crao pass. credüu RGS § 622.
DFC 49 creto IVE 8.
cf. PD 126. NSB 192 s.xvii. (Vent.).
craou RDC (PD 125) Cf. SAP 397 a lomb. creto.
GL 1.59 cretuo AG 14.610; 41.8; 102.45
me craou (PD 125) SA 241 a.1340 (Sav.) .
creao PAB 46 (PS 30, 109; FAS 154) IVE 62. PAB 81 (PS 30).
creaou RDC (PD 126) RDB 84 (B.Cigala
creo AG 43.191; 57.17 FAS 154.PD 115n.
AG 144.89 creo-me D acreer. cre. cræ . crede. creddensun. cree. creenssa. crei.
(PS 30, 107) creyer. crença. creor. crer. creta. incree. recræ. L creden-
CPF 167 1584 no creo. cia. credentia.
crei 352 cres

crei vb. “credere” crena sf. “tacca, intaccatura sullo stilo della stadera”
RAN 92 “a.gen.”. GL 18.78 e resiste, e s’avanza, e piggia ardì/ comme al-
D creer. l’urtima crena ro roman/ portaou, noi vimmo ro cantà
creià vb. “rodere (dei tarli del legno)” fuzzì/ dro pesaou per gran peiso da ra man.
FNE 58 n.11 (gen.) “i craiö’ creian u legnu”. GO. PAG.21 RAN 19, 182. PVG.
D craiö’. D crenà. increnà. L crena.
creyer vb. “credere” crenà vb. “intaccare”
FAR 36 s.xiv. (Sav.); “traduce lat. credo, -is. GO. PVG.
PD 115 n.: < *creyder. D crena. L increnare.
D creer. crênça sf. “credenza, credito”
creiòn sm. “matita” COM .1 188 gh’ho dæto in crença…
BDS (Sav.). fr. AAG 131. CAD. BDS (Sav.). PVG. RNC 18: neogr.
D cré. cheriùn. cruiùn. krûntza “credito”.
creissema sf. “cresima” D creer. creenza.
PS 108 s. xiv: “fatto sull’antico quareizema?” creor sm. “creditore”
D crexima. GOG xiii. a.1444 donec satisfacto sia integre a li creoi de
Crema cognome li banchi, e asestà ogni causa dependente de li diti ban-
VTS 81 a.1530 (Sav.). chi… –– sea dæto a noi… arbitrio in la materia de la sati-
cremaixùn sf. “bruciore di stomaco” sfacion de li creditori de li banchi… PS 35, 56 a.1467,
MP 19.166 (Pigna). ADL (Vent.). FPI 2309. 1468 creor.
FPI 2307a.
D cremar.
D creditore. creer.
cremar vb. “bruciare”
crepà vb. “fendere, crepare”
AG 47.46 chi vinticinque taride an…/ che incontente li FFN 353. ADL (Vent.). PVG.
cremàn. AG 49.219 stalo e maxon de quello logo/ fon D clepar. crepar. crepaira. crepeia. crevà. L excripare.
cremae e misse a fogo. AG 82.12 che chi comete tar pec- crepaira sf. “screpolatura”
cao/ degno e alo de eser cremao. AG 146.8 quando casa MP 19.166 (Pigna).
soa crema. MAC 163 le toe osse faro cremar a lo fogo. D crepéia. crepà.
MAC 169 e li iusticee… cremàn quello tenero corpo. crepar vb. “crepare, morire”
Cf. SAP 397 a.lomb. cremar m.s. MP 19.167 (Pigna).
D cremaixùn. D crepà. clepar.
Cremeno top. (Gen.) crepéia sf. “crepa, fenditura”
RCA 683 “rettoria della V.Polcevera dipendente dal co- PVG.
mune di Bolzaneto”. D crepà. crepaira.
EOL 24: ant. Carmadinum. CL 15. Cf. RCA 21 filii crepéndua sf. “mela carpendula”
Jdonis de Carmadino… –– et decimam quam tenent in BDS (Sav.).
Corneliano/. D carpandù.
L carmadinum. cremenna. Creppo top. (Triora)
cremente agg. “clemente” CL 15.
CIC 34 (= NPD 60) a.1749 (Sav.) le, reginna cremente e creppu sm. “colpo, schianto”
moæ vea/ domandò misericordia e ne l’ottenne. RAN 182. MP 19.166 (Pigna). ADL (Vent.). ADP
D clemente. clemento. cremento. L grementem (Pietra). BDS (Sav.). VPL. MVS (Sarz.): “mal di schiena
Cremento n.p., m. “Clemente” per sforzi fatti”.
PCD 44 s. xiv. crepùn sm. “ferro di cavallo”
D cremente. FDT 10.29 (Triora).
cremese/ cremezi sm./agg. “(di) colore cremisi” crer vb. “credere”
AA 147 tre camizi con soi amiti con mostra cremezi. PAB 39 ma per so tuti li zue e li pagaim no vossem in so
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere, comme… pol- crer.
vere di scarlate, coccinigia, lacche cremese. PS 30.
D cremexi. D creer.
cremesile/ cremesino agg. “di colore cremisi” cresce vb. “crescere”
ASF 731 una coperta de dimito cremesile facta a quadre- AG 145.20 che no te posse cresce briga. LSE 16 a lo qua-
ti de scamato turchino. ASF 735 un zupone de raso cre- le (San Zoane) tanto li cresceiva la devotione, che nulla
cosa denegava a chi domandava in lo nome de san Zoane.
mesile cum li manegheti de borcato d’oro risso et veluto LSE 27 sg. crescendo el fiume, lo gramoglo del grano se
morello cremesile. AAD 260 un altro letto a cuba de ra- asbasia, et decresando se exalta… –– cresciando (qualche
so cremesino recamato d’oro et veluto negro. afflictiuone) debiamo levarse a Dio per grande leticia.
D cremexi. D crexe.
cremexì sm./agg. “(di) colore cremisi” cresce vb. “rincrescere, dispiacere”
MAS 209 a.1465 colori morelli di cremexi. GL 20.113 e AG 52.40 e tamte atre bone cose/ che se de tute dir vore-
si ben pœe cangiaou/ l’azzurro in cremexì dra so armadûa. se/ penser o no ve crescexe.
GO. PD 139. ALN 59, 123: < ar. qarmazi, qirmiz “coc- D creximento.
ciniglia” (pers. kirm “verme”: cf. PVO 421 lat. vermicu- crescente sm. “lievito”
lus “vermiglio”) forse connesso con carminio REW GL 13.78 ven sciù l’ærbetta comme ro crescente.
4703c/d (prima documentazione: sp. clemesìn, s. xiv.). GO. LP 32 sg.: “tipo genovese forse giunto dal Piemonte.
D chermisi. cremesile. cremexile. L cremexile. Il tipo lig. è levatu (levò, levau); il tipo prov. è levamen
cremexile agg. “di colore cremisi” (levan)”.
CP 991 a.1461 una pianeta di velluto cremexile. Cf. SAP 397 a.lomb. cressente m.s.
D cremexi. L cremexile. D crexe. L crescente.
cres 353 crev

crescentìn sm. “singhiozzo” crestallo/ crestalu sm. “cristallo”


GO. BDS (Sav.). PVG. MVS (Sarz.). FPI 2317. RDB 65 l’egua deven crestallo puro e fin. AA 144 una
D crexe. croce de argento e de crestallo. PD 138 s.xvii-xviii. (CIT,
crescentina sf. “ricotta” GL). RAN 54,58. GF 7 s.xix (contad.) drentu a sta por-
DFC 33 l’âtra cria: “co o peive cada/ d’int’ro forno l’ho ta gh’è üna gagia de crestalu c’a l’à tenti sunaglìn.
levà”;/ ven a prœuo: “l’è chi boggìa/ crescentin-a, vegnì D cristalo. L cristallus.
via/ chi seo fa una peçço taggià?” crestelino agg. “cristallino”
D crexe. AG 38.35 d’aigue lucente fresche e fine/ freide brilente e
crescensa sf. “focaccia lievitata” cresteline.
FDT 10.29; FDT.P 74 (Triora). FAS 147.
D crexe. crestian agg. “cristiano”
cresciansa sf. “crescita” AG 12.295 ogni crestiam. AG 12.568 crestian son deve-
PD 107. gnuo. AG 136.119 quanto mar se gi congria/ se crestian
D crexe. è deslear! AG 5.12 corpaa fosti e acussaa…/ per zo che
crésciu sm. “crescita, sviluppo” voi eri crestiana. CR 21 la fe crestianna. MAC 163 libe-
VPL. ra sum e crestianna. GL 2 (Argomento) Aladin vœu in
cresciùn sm. (bot.) “Nasturtium officinale R.Br.” meniççi ogni crestian. GL 20.32 chi fu mai quello prim-
FPL. MLC 225 sg. EVM 49 (V.Mar.) PVG. mo crestian…
FPL (Mele) “Veronica anagallis”. MLC 243 (Sav.) Plur. crestiain PCD 38 s.xiv. CR 21 sg. maere de tuti li
“Apium nodiflorum Reich.” apostoli e de tuti li crestiain. –– li vraxi catolici crestiain.
cresciùn veàxu sm. (bot.) “Lepidium sativum L.” MAC 161 alcuni pessimi tiragni li quai constrenzean li
crestiain a sacrifficar le idolle. crestiam AG 12.439 fom
MLC 226.
convertui de pagam/ faiti veraxe crestiam. crestian AG
D chersciùn. crexe. cresciunettu. L crexonus.
9.4 o san Simon e san Tade…/ lume de li crestian. cre-
cresciunettu sm. (bot.) “Heliosciadium nodiflorum” stiani SL 53 (4.14) crestiani. crestien GL 6.54 i turchi e
FPL. MLC 225 (Vado) “Nasturtium officinale R.Br.” ri crestien. GL 20 (Argomento) arriva dri paghen ra gran
D cresciùn. collega/ e fa guerra ostinà con ri crestien.
cresser vb. “crescere” FAS 147. PD 145.
PAB 39 lo nostro segnor Dee… benixilli e disse: cressi e D crestianissimo. crestianitae. cristian. criste.
multiplicai e semegeivelmenti (disse) a li oxelli che elli crestianissimo agg. “profondamente cristiano”
cresessem e multiplicassem. PAB 52 parceme veir unna MAC 162 Theodosio patriarcha de gentir parentao… ora-
dona monto anciana… cresser tam fin a lo cel, tanto che va le idolle e avea unna soa fija crestianissima.
li mei ogi no la poeam ihairi. MAC 162 or la fantinna D crestian.
cresse in grande bellessa. IVE 48 seando lo fantin Zoane crestianistae sf. “cristianesimo”
za cresuo… LSE 15 cresando in etae de tempo, creseiva PEG 43 e conzo sea cossa che ello sea appella cristiam,
pu in devotione. LFV 90 a.1467 ala sua morte eran za ello no l’è, perço che ello renega crestianistae.
tanto crezui li dicti loghi… BGP 206 a.1484 cressudo. D crestianitae.
PS 25. crestianitae sf. “cristianesimo, cristianità”
D crexe. PAT 23 ca.1320 a honor de De e de crestianitae.
cresimento sm. “crescita, accrescimento” FAS 164. PS 3.
AG.29.5 l’omo avar…/ che gi zoa cresimento/ ni a gua- D crestianistae. criste. cristianeximu. cristianitate.
gno re intender…? AG 126.24 dexiro con gram frevor/ creta sf. “credito, fiducia”
cresimento de vostro onor. AG 140.120 e s’el a faza berreta/ no gi dar lo to en creta.
FAS 163 pl. cresimenti. PS 10, 56.
D creximento. D creer.
crespigna sf. “rete per capelli” creto sm.
MP 19.167 (Pigna): lat. crispus REW 2329. PAD 480 a.1506 (Sanr.) è a proposito tegnire guarnito per
D grespu. tuto… peroché ogni locho chi ne fosse preizo a le spalle
cresta sf. “cresta” ne metereiva creto.
cretuo agg. “autorevole”
ADG. RGS § 48, 65. BDS (Sav.). PVG.
IVE 84 e pensa san Zoane de mandar li pu savij e pu di-
L cresta. screti e quelli chi fussen pu cretui e meioj inter elli.
cresta sf. “striscia di terra rilevata che segna un con- D creer.
fine tra campi diversi” crevà vb. “fendere, crepare”
PVG. AG 49.40 orgoio…./ a la raxon creva l’oio. AG 57.35
cresta sf. “cresta, elem. topon.” gente pinna d’orgoio/ e tai ne creva li ogi/ e i arranca le
FTL 57: “non frequente, indica la sommità di una sottile raixe. AG 143.44 che la superbia e l’orgoio/ a la mente
dorsale” creva l’oio. PS 56 s. xiv. si li fava creva l’ogio drito.
cresta sf. “opera in muratura a secco” FAS 144.
MMF 118 “termine che ha un’area di distribuzione ben D clepar. crepà.
precisa sulla Montagna di Fascia, a Est di Genova”. Crévari top. (Gen.)
cresta de gallu sf. (bot.) “Celosia cristata L.” LL 58: ritenuto solitam. preromano; ma si può forse pensa-
MLC 259. FPL. re a un fenomeno romanzo antico proprio dell’area ligure.
crestallìn agg. “cristallino” creveao sm. “capretto”
RDB 14 ni (dexiro vei) belle nue zovene e ponzelle/ ba- PAB 48 pija doi de li meoi creveaoi… e si li apareiero to-
gnase dentre laghi crestalìn. CIT 39 a.1636 refrescao/ che sto a to paire a maniar.
me sento a quell’ægua crestallin-a. PS 110, 1, 55.
D crestelino. D craveao.
crev 354 crin

creveliero sm. “merciaiuolo” criatura sf. “creatura”


GRD 122 (Tenda) hanno statuito che li crevelieri o mer- AG 145.147 tuti li homi son soi sengnor…/ che francho
ciajuoli e pegeloti non debbano vendere fuori delle piaz- arbetrio an de far/ quar gi piaxe, o ben o mar/ e le atre
ze. criature faite/ a so servisio son daite. RDB 43 che sempre
Crevessa top. (Loano) incontro quarche criatura/ chi me raxonna de galanterie.
TCL cf. fr. crevasse “crepaccio” REW 2313. a.1283 fons D creatura.
sive fossatus croeresi (err. per croevezi?). a.1640 chribelatore sm. ispettore, verificatore”
Crevezzo. TL.2 282 a.1464 chribelatori et revisori de tuto quello est
L croeresi. malefacto.
crexe/ -er vb. “crescere” D crivel.
AG 75.34 ma chi mantener voresse/ terra chi crexe deves- crica sf. “serratura a scatto, chiavistello”
se… AG 79.121 don e ver crexer me vexin… AG 85.102 RAN 182. ADL (Vent.). MP 16.145; 19.167 (Pigna).
novo emperaor/ chi per tuto onde s’aduxe/ mostra crexe FDT 10.29 (Triora). BDS (Sav.).
soa luxe. AG 143.176 quando tu visti crexe mar./ se len- PVG. MVS (Sarz.).
to fosti in amortar… Cf. BIO 566 piem. crica, m.s.
FORME: D acricou. crichettu. cricco. criccu. scricare.
Indic.pres. 3.sg. crexe AG 144.71. crica sf. “colpo apoplettico”
3.pl. crexem AG 79.108. BDS (Sav.).
impf. 3.sg. crexea AG 79.208 D criccà.
Cong.pres. 3.sg. crex’(a) AG 14.306. criccà vb. “uccidere”
crexa AG 140.147. DGL 13 (Gen.) voce gergale.
Gerundio crexando AG 40.3 D crica.
FAS 155. PD 115. ADG. FDG 220. PVG. crichettu sm. “nottolino della chiave dell’orologio”
D acresser. acrexer. cresce. crescenza. crescente. crescen- PAG 129.
tin. crescentina. cresciansa. cresciùn. cresser. crexer. crexi- D crica
mento. decrescenza. decreser. increser. L crescenbene. criccu sm. “martinetto”
créxima sf. “cresima” BDS (Sav.). LFL 1.25 franc. DGL 13 (Gen.) (voce ger-
PS 108. gale): “rivoltella”.
D creissema. D crica.
crexemento/ creximento sm. “crescita” crida sf. “grida, bando”
AG 74.8 e lo gran de lo formento/ ne fa utel creximento. MBA 402 a.1440 (Digne) et stat ordenat que se fassa una
AG 14.301 una cossa chi e mar/ che la no faza creximen- crida. BMP 199 a.1505 ad cautella de novo per vigo de la
to. AG 74.15 o quanto creximento porta/ grana chi parei- presente crida. DMC 428 a.1510 se notifica per vigor de
va morta! AG 75.52 en gran honor e creximento. AG la presente crida… MNS.2 46 a.1639 (Sav.) si stima ne-
79.194 sun cavear far creximento. PCD 48 s.xiv. crexe- cessario farne publica crida per l’osservanza.
mento. D cria. L crida.
D cresimento. crexe. crexemento. Crida top. (Sav.)
creximento sm. “rincrescimento, dispiacere” RPV 295 a.1590 (Sav.) perfino al loco chiamato la croa e
AG 133.129 or no voio e far parlamento/ chi ve faesse la crida la costera divide.
creximento. cridar/ -re vb. “gridare”
D cresce. GBV a.1514 s.v. balo: cridar.
cria sf. “grida, bando, proclama”
NPS 565 a.1527 cridare.
PAT 23 ca.1320 per alcune crie o comandi, faiti per la vo-
FORME:
stra majstae. CBL 333 (6.9)la cria anderà: per obediencia/
Indic.pres. 1.sg. crido NPG 65 a.1464.
o morti, vegni allo zuixio. IVE 95 Zoane, voxe de cria in lo
3.sg. crida DTC 641 a.1447.
deserto… bandor de la parola de Dee. MBA 383 a.1416
(Seyne) per l’enchant e per la cria de la villa de Seyna. MPS 63 a.1550 (Stella).
RDB 52 che zova ogn’anno de mandà ra cria/ che no se pos- perf. 3.sg. cridà LSE 29, 32.
san donne mascarà… CIT 103 queste lagrime chie…/ crua, 3.pl. cridarno VP 58 s.xv.(Sav.) .
son tutte crie/ son trombe, da crià ro to rigò. CAN 1848 cridono AA 42.
p.82 (Sav.) quarche cria da pubblicà. MP 19.167 (Pigna). Ger. cridando LSE29; FPM 116 ca.1490
FDT 10.29 (Triora). FDT.P 39 (Triora) batte a cria. (Sav.) .
D criar. crida. L cria. critando VP.46 s.xv. (Sav.) .
crià/ -ar vb. “gridare” Ptc. cridato MPS 63 a.1550 (Stella)
AG 27.17 tuta la scritura cria/ poi che seram serrae le por- D criar.
te/ za no sera chi te reporte/ a remendar… AG 49.237 criam crimem/ crimen sm. “crimine”
tuti a una voxe. AG 133.90 ni per criar ni per sgarrir. CBL PAB 55 sg. li senator aveam faito crimem contra la real
340 (15.3) et si criava ata voxe:/ fijor, a chi lasai Maria? GP maistae… –– se lo rei… incorpasse a torto tuta la
370 la Madareina… si cria forte alla vergen Maria digan- Senatoria de lo crimen… –– tu sey participeiver in que-
do… MAC 171 andavan criando… PRP 341 (str.12) e re- sto crimen.
cusàn ri patti, e ri dinai/ criendo, a ve vorremo abbotinai. crin sm. “crine, pelo di mulo o cavallo”
PD 355. PRA 377. ADL (Vent.). ADG. PVG. crià. PVG.
FAS 153 sg. REW 6967. RGS § 180. ALE 341: < tardo D crinea.
lat. quirritare (Suet. “il gridare del cinghiale”): *quirrire (erba de) crin sf. “crine vegetale”
(cf. hirrire “garrire”), prov. cridar, fr. crier. Cf. SAP 397 PVG.
a.lomb. criar m.s. crinéa sf. “criniera”
D craha. cria. cridar. crio. crior. grida. scriar. sgrisu. PVG.
L cridare. D crin.
crin 355 croc

crintu sm. “varietà americana di uva nera” Cristoffa/ Cristoffam/ Cristoffano n.p. “Cristoforo”
PVG. PS 7: od. Cristoffa. PS 4, 7 s.xiv Cristoffam. Cristoffano.
crinulanu sm. “crinolino: tessuto di lino o cotone e PD 353.
crine” D cristufanìn.
PAG 161. Cristu n.p. “Cristo”
crio sm. “grido PVG: interiezione.
CIT 3 dro torto che reçeivo in questo mondo…: crìo giu- D criste.
stiçia a gora de lavello. GL 9.42 le che doppo ri crîi avei- Cristufanìn sm. n.p.; cognome
va inteiza/ ra bæga za inça… GL 13.23 dappertutto re- PD 135, 344.
sœunna un crìo, un lûro. D cristoffa.
D criar. crior. crivé sm. (ornit.) “gheppio comune, falchetto (Falco
criollu agg. “creolo” tinnunculus L.)”
BDS (Sav.). PVG. CLU.
crior sm. “gridìo, pl. grida” D crivella. griva. grivé.
AG 12.301 con boi e bestie pusor/ chi faxeam gram crior. crivel sm. “crivello, vaglio”
AG 26.6 e no l’a losengo tanto/ che mai so crior se stagne. DPC 173 ca 1180 (Sav.) unum crivel. MP 19.167 (Pigna):
AG 53.105 moirando in gran dolor/ con sbatimento e con REW 2321.
crior. AG 82.3 peccae…/ chi fan de terra crior in cel. D crebello. chribelatore. crivelar. crivello. crivel. crüvelu.
FAS 153. 164. cürvelu. L crivellus.
D criar. crio. crivella sf. (ornit.) “gheppio, falco”
crisantemu sm. (bot.) “crisantemo” PRP 351 (str.55) poscella esse mangià da re crivelle.
MLC 245 (Chiavari) “Pyrethrum indicum Cass.” PVG PRA 386: Taggia, Pornassio; a Cuneo: “barbagianni”.
“Chrysanthema indica L.” VPL.
cristallo sm. “cristallo” D crivé. crivelaire. crüvela. griva.
CP 991 a.1461 una croce d’argento col pomo di cristallo. Crivelaire top. (Pigna)
AA 193 una croce de cristalo guarnita de argento. MR PSP 85 n.198: ÷ cribellum REW 2321. [Ma sarà piutto-
133 a.1593 (Diano) una corona d’argento o sii rosario… sto ÷ crivella “falco, gheppio”].
e un’altra di cristallo o sii vedro turchino. D crivella.
D crestallo. crivelar vb. “vagliare”
cristante sm. “portatore di crocifissi lignei nelle pro- AG 42.3 monti homi…/chi mai non volem crivelar/ so di-
cessioni” to con bon seazo.
BDS (Sav.). FA 342. FAS 165.
D criste. D crivel.
Criste n.p. “Cristo” crivello/ crivelu sm. “crivello, vaglio”
AG 2.18 de Criste grande inimigo. AG 9.3 san Simon e PAS 31 cossi como se mesihia lo gram inter lo crivello.
san Tade/ de Criste coxim zerman. AG 12.325 Ieso Criste PVG, MVS (Sarz.) crivelu.
re del cel. AG 56.173 Ieso Criste pusor via/ privarmenti i PS 33.
aparvia. CBL 329 (1.11) Christe. OLP.1 37; CF 1.3; AF D crivel.
1.10 (Pietra), SL 1.4 (Sav.): Christe. GP 275 passion del- Crivezzo top.
lo segnor ihesu Christe. PAS 28 tuto zo che era dayto a FTL 98 n.29 “elem. topon. connesso con l’erosione”
Christe. BL 60 a.1392 Christe. LSE 20 dolce messer Crixia top. “Piana Crixia”
Ihesu Criste. QVS 124 n.29 (Tabula Peutingeriana). PCT 47: forma
FAS 158: “dal vocativo lat.” PD 149: “rimane oggi solo erudita.
in Antecriste” cro sm. (ornit.) “corvo”
D antecriste. crestian. crestianitae. cristante. cristian. cri- MVS (Sarz.).
stianeximu. christo. cristu. L christianare. D crovo.
cristiàn agg. “cristiano” Croa top. (Sav.)
AG 143.131 se tu ei stao re rexian/ chi nome te de cristian. RPV 295 a.1590 (Sav.) perfino al loco chiamato la croa e
AG 143.175 son re e faozi cristian. PEG 43 e conzo sea la crida la costera divide.
cossa che ello sea appella cristiam, ello no l’è, perço che D crovo.
ello renega crestianistae. NPD 78 a. 1856 (Sav.) dui buìn croà/ cröà/ croår vb. “cadere; reclinare il capo”
cristien. GSB 101 a.1577 (Baiardo) tempore quo (castanee) e ar-
PD 145. PVG. boribus defluunt descenduntque et ut vulgo dicitur croa-
D crestian. criste. no. CIT 12 se ro croàve un dì a ri pê… CIT 14 a ri pê
cristianar vb. “convertire al cristianesimo” sciu ra fin v’ho da croà. GL 16.62 e pu mi l’ammo, e stag-
AG 12.580 denanti tute le gente/ dixem pur avertamente/ go chi a croà/ sciu st’arena, cianzando, invendicà. ROC
e noi semo pu cristianai/ per De morir apareiai. 151 (Civezza) cröà. FDT 10.29 (Triora) croår “il cadere
L christianare. di petali, foglie, fiori, frutti”.
cristianeximu sm. “cristianesimo” D crovà. cruà.
PD 115: “dotto”. croassu sm. (ornit.) “gazza marina (Alca torda)”
D crestianitae. criste. AFV 413 (Vent.) CLU “sterna”.
cristianitate sf. “cristianità” D crovo.
AG 144.57 en mar stao è per le pecae/ la santa cristiani- crobu sm. “corvo”
tate. ADG 129 (Gen.).
D crestianitae. D crovo.
Christo n.p. “Cristo” crocà vb. “chiocciare”
BL 66 a.1399 Christo aora et sempre sia in vostra guardia. PVG.
D Criste. D croccia.
croc 356 cros

crocà vb. “cuocere a fuoco lento” crosa/ croza sf. “viottolo, strada di campagna stretta
ADP (Pietra). fra due muri”
Cf. DEI.2 1171 s.v. crògiolo. AA 36 per le crose in gran freta ionsono a la porta Belera.
cròcau sm. “fico acerbo” LTI 78 n.137. REW 2257.
MP 19.167 (Pigna). D crösa. crösasca. crose. crosia. croso. crözure. croxia.
Crocetta top. (fra Albisola e Pareto) L crosa. crosus.
RPV 295 a.1590 (Sav.) uno loco chiamato la Crocetta. Crosa/ croza sf. top.; elem. topon.
D cruxeta. GEM 135 s.xv.(Monterosso) in la Croza. AA 209 una ca-
crochia sf. “specie di sopravveste” za in la croza de li fosi. MNS.1 148 a.1611 (Sav.) la quin-
ASF 748 una crochia di saya negra. RDB 40 ni chiu re cro- ta cala del torato duri insino alla crosa di Bava che resta
chie uzemo/ che gianche noi citten sovra portamo/ quand’a dalle Fornaci. BBB 28 a.1636 Crosa (Bard.). NTS 13
ra logia o giexa se n’andamo/ e brutte le lavamo/ ch’aura de Crosa di S.Antonio (Fornaci di Savona, dalla Cappella di
taffetà e de zentuni/ in villa ognun re porta notte e dì. S.Antonio alla Rocca di Legino).
Cf. DUC.2 623 crocea: genus clamydis longe ad terram FA 342 sg. CTL 22. CL 15. FCL 20 “riferito a terreni
usque a parte anteriori aperta, a summo ad imum rugosa, scoscesi, valloncelli”.
in formam capparum praelatorum, si demas cuculum. ITG 498. FTL 100 n.33.
croccia sf. “chioccia” (Sotto) Crosa top. (Sav.)
ADP (Pietra). FBS 50 fine s. xvi. (Bosco di Savona) Sotto Crosa. BG
D crocà. 126n. s.xvii. (Sav.) ( = NTS 23) ritano di Sottocrosa, affl.
crocciu sm. “fermaglio per abiti” del torr. Lavanestro.
VPL (Alassio, Loano). cröza/ crœza sf. “viottolo”
crocho sm. “uncino” RDB 134 (V.Dartona) voze ro so cavallo e ro speronna/
PAB 67 per la forssa de lo crocho de soa averxitae. infra re crœze, fra ri boschi e strè.
PS 56. RAN 182 (fr. creux), BID 202, TAL 60, ASB 74: cröza.
D croccu. corchietto. L crochinus. crochus. Cf. CVM mil. cröggia “buca, tana” .
crocco sm. “strumento per tendere la corda della ba- D crosa.
lestra “a crocco” o “de strevo” Crösa top.; elem. topon.
FNG 83 n.2 cita: R.PREDELLI – A.SACERDOTI, Gli statuti FCL 20 (S.Olcese) a Crösa. NTS 13 (Legino, Sav.) Crösa
marittimi veneziani fino al 1250, Venezia 1903 p.203: da Bresciana.
“crocco: un uncino pendente da una forte striscia di cuoio Crösasca/ Crosaschi top. (Gen.)
col quale tendeasi, sino a portarla al punto di arresto, la FCL 20 od. a Crösasca. FCL 20 a.1765 i Crosaschi.
corda della balestra”. D crosa.
D balestra. L crochus. croscé sm. “uncinetto”
croccu sm. “gancio” LFL.1 25 fr.
RAN 182. TVD (Dolc.) “ferro morto della porta”. D gruscé.
croccu sm. “bossolo di cuoio, con cinghia e bretelle, (le) Crose/ Croze top. (Seborga)
usato per portare bandiere pesanti e crocifissi nelle pro- TAL 60 n.242: a.1539 le Croze, Crozore. DPD 62 a.1754
cessioni” regione detta le Crose.
GO. PAG 147. RAN 182. PVG. BDS (Sav.). D crosa.
cröelettu sm. “copriletto. croze sf. “croce”◊
D crovelecto. AG 145.202 iavao in croze.
croettu sm. (ornit.) “taccola” Cf. P.TEKAV◊I◊, LN. 28 (1967) 58.
CLU. D crosetta. croxe.
D crovo. cruvettu. Crosetta top (Sav.)
croia sf. “specie di corvo” MNS.1.149 a.1611 la sesta (cala) da questo luogo fino al-
MP 19.167 (Pigna). la Crosetta.
D crovo. D croze. cruxeta.
croio agg. “crudo, immaturo, debole; crudele, mal- crosetto sm. “pasticcino”
vagio” PRP 339 (str.4) no stè a pensà ne a torta,ne a lasagne/ ne
AG 12.363 se questi den aver gran ioya/ per venze mi fan- a crosetti tirai, ne a maccarroi… PRP 341 (str.11) gente
tina croya. AGN 39.8 como vir e croio rubado. AG assai/ ra qua no teme fumo de crosetto.
101.18 per li gran fangi e tempi croi. AG 138.168 la vi- D cruzeti. cursetu. L crusetus.
sta de le belle ioye/ gi fa tornar le borse croye (FA 343: Crosetti elem. topon.
voye?). AG 140.229 con persone de croyo afar/ guarda GR 53 a.1489 (Dolc.) terminum parvum, lapidibus malta
ben, no t’acontar. et calcina edificatum, in la gomba delli Crosetti.
ROM 19 (1890) 480 sg.; 73 (1952) 529. REW 2338. RGS crosia sf. “viottolo”
§ 176 prov. croi. Cf. SAP 397, MB 78 sg. a lomb. croio m.s. MNS.1.148 a.1611 (Sav.) da casa del Morino sino alla
D cruo. crüu. L crudus. crosia de S.Cecilia
(la) Croix-sur-Roudoule top. (Alpi Marittime, Fr.) D crosa. croxia.
LAM 92 it. la Croce. croso agg. “cavo, profondo”
D cruxe. AG 70.26 quelo chi ne va in fosao croso. AG 145.281 an-
crolar vb. “agitare, scuotere, crollare” chore pusor ge osso/ per citarle in fondo croso.
AG 36.36 doi xumi si ventoxi/ chi mai de buffà no mo- FA 342 sg. PS, 15, 51, 109: pron. –ö-
lam/ case grande e teiti crolam. AG 146.35 comenza l’a- D crosa. crösu. L crosus.
tro de befar/ contra lui crolar la zera/ voiando lo de- croso agg. “cavo, incavato profondo” elem. topon.
sprexar. FTL 100. FCL 53. ITG 498. LTI 78.
PS 56. D crösu. cruis. cian crösu. fussau crösu. recroso. vallecro-
D clolar. corlar. sia. valùn crösu. L crosus.
cros 357 cruc

croso sm. “fossato, avvallamento”: elem. topon. crövimiséia sm.


FCL 20 a.1765 (Gen.) Croso del bosco. GA.12 103.
crœuzo/ crûezo agg. “cavo, profondo, intimo” D crovì.
CIT 208 ro mà dri vostri onoî, de so natura/ crœuzo, fœu crovo sm. “corvo”
de mezura. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana) dre neuve Muze PS 13 s.xiv. corvo, crovo. CIT 141 ch’o pâ, de veiro in
è tanto crûezo infin… cera/ una carogna vera/ da fâne vegnì stœumago a ri cro-
D croso. crösu. vi.
crösu/ agg. “cavo, profondo” GA 12.105.
ADL (Vent.). DVA (VArr.). D corvo. corvu. cro. crobu. coassu. croettu. croia. crou.
FA 342 sg.: prov. cros, fr. creux, piem e lomb. crös (BIO crovu. crvasina. cruvettu. recrovo. L corvaira.
266,566. BID 202). Crovo top. “Corvo; Capo Corvo”
HB 149 a.lomb. crosus a.1164 m.s. PRI 17 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) no lascè cara (cala,
D crœuzo. croso. spiaggia)/ sensa çercâre/ da Monego e da Crovo int’ro
crözu sm. “il cavo della mano” confin. FCL 41 (Cairo) Bric dei Crovi.
CAD. RAN 126. BDS (Sav.). crovu sm. “corvo”
D grösu. crûezo. GO. PD 345 “plebeo”. GA 12.100. RGS § 322. ADG
Crösu top. (Gen.) 126. DVO (On.). BDS (Sav.). CLU. BUL 396 “Corvus
FCL 20 u Crösu. frugileus”. BUL 420 “Corvus ater”.
Crözure top. (Alassio) D crovo.
TAL 60 n.242: a.1539 le Croze, Crozore. crovu sm. (ittiol.) “corvina locca (Corvina nigra
D crosa. Cuv.)”
crota sf. “cantina; costruzione a volta” PML 357.
MP 19.167 (Pigna). FDT 10.29 (Triora). “porticato inter- D crovo.
no della casa”. ADL (Vent.) “volta di stanza” BDS crovu sm. (bot.) “giaggiolo”
(Sav.). PSP 86 n.199 (Pigna): crypta, REW 2349.2. VPL. DVA (VArr.).
D crotùn. cruota. crutùn. croxe sf. “croce”
crotùn sm. “piccola stanza a volta” AG 16.95 lo me fiior si gamaitao/ constresem a portar la
FDT 10.29 (Triora). croxe. AG 45.72 trovao o pu vertuoso/ e pu de i atri exau-
D crota. dibel/ en li perigoli terribel/ e de gram nome e de gran
crou sm. (ornit.) “corvo (Corvus corax)” voxe/ san Donao e santa Croxe. AG 49.240 caschaun se
PD 345, 347 “plebeo”. GA 12.100. ADL (Vent.). BDS arma e cria:/ De n’aye e santa Croxe. CBL 331 (4.16)
(Sav.). PVG. goardando lo doce Criste/ son la croxe ihavao. CF 1.2
D crovo. s.xiv. (Pietra) Criste per ti fo condenao/ a morir su la
crou sm. (ittiol.) “corvina” croxe. SL 51 (2.9) (Pietra) a la degna croxe una scara la
AFV 418 (Vent.). portava sancta Maria… GP 370 ello si portava la croxe
D crovo. son le sue spalle la quar pexava monto. MAC 166 se arma
crou de ciaza sm. (ittiol.) ”corvina (Sciaena umbra)” cum grande frevor de lo segno de la veraxe croxe. SCF
AFV 418 (Vent.). 96 a.1461 ogni ano, soè lo dì de la croxe de septembre…
crovà: crövà vb. “cadere” D croxetta. cruxe. L crucem.
CIT.B 12 (= CIT.A 20) mæ cœu, se ro crovave un dì a ri croxetta sf. “crocetta, elemento della struttura della
pê/ fuisse un sodà fra noi ro nostro cuinto… PRP 350 galea”
(str.54) ghe posce pu crovà ro figaretto. BOS 92 s.xvii
VIA 88 a.1476 (Sav.) banchette liiii. RNA 173 neogr.
(G.Rossi) crovemo/ come fa re fuœgge… DFC 119 re
krouzûtej “barres de perroquet”.
fœugge che començan a crovà. ADG, BDS (Sav.) crövà.
D croxe. cruxette.
PRA 386. Cf. FLP (Piverone) crovà m.s.
D croà. cruvà. croxia sf. “viottolo”
crovelecto sm. “copriletto” MNS.2 87 a.1613 (Sav.) e per la porta di santo Giovanni
ASF 733 un fornimento da lecto da campo cum el suo cel- dalla croxia del giardino di Gio.Domenico Herera verso
lo de veluto peydeleone et rosso el crovelecto et fenogie- Saona.
to da basso. D crosia.
D coprilecto. cröeletu. L coprilectus. cruà vb. “cadere (di foglie, frutti, capelli)”
crovì/ -ir vb. “coprire” GO. PD 348. REW 2258. DVO (On.). ADP (Pietra).
AG 37.66 ma grande honor e no apello/ crovisse d’atrui PVG.
mantello. AG 54.104 quando ven lo gran zelor/ l’encar- Cf. SAP 397 a.lomb. croar m.s. MB 77 sg. (Bonvesin)
cerao lantor no trova/ chi lui d’alcuna roba crova. PS 27 crodhat “cadere (delle foglie)”.
s.xiv. croviando. IVE 13 la caritae si crove la montituden CVM, BIO 259 mil. crodà, crudar.
de le peccae. MAC 165 se croviva la fassa cum lo man- D croà. cröà. crüà. grudare. L grodare
tello. FAR 38 s.xiv (Sav.) fir coverto: traduce lat. cope- crüà vb. “cadere”
rior. LSE 30 tanto solicita era a li infirmi, che li bagna- ADL (Vent.).
va et meteva in leto et li croviva. Ecca, diceva lei a le an- D cruà. crüairöra.
cille, che bella cossa è bagnar Cristo et crovirlo! LSE 21 crüairöra sf. “varietà di uva che perde gli acini”
se vestiva de vestimente vile… crovendose la testa de uno ADL (Vent.).
velleto desprexioso et vile. RDB 14 si fè da i oggi mè la- cruamme sm. (mar.) “cordame”
greme ciove/ come quando ro so nuvere crove. NPD 65 GO. PD 345. GA 12.100 (corbis, metatesi) NVM (Sav.).
ca.1750 (Sav.) (Gesù bambino) o l’è coverto? – o l’ha un- cruasina sf. (ornit.) “uccello delle tempeste”
a strassa/ chi o crêuve appenn-a… CLU.
FA 343. FAS 156. RAN 57 sg. D crovo.
D corvì. coverto. crövimiséia. cruì. cruvì. descrovir. L co- crucà vb. “sonnecchiare”
pertus. BDS (Sav.).
cruc 358 crut

crucettu sm. “gancetto per abiti” crulu sm. “verricello cilindrico posto sulla sponda
ADP (Pietra). posteriore del carro”
D corchietto. curcettu. MVS (Sarz.).
crucificar vb. “crocifiggere” D curlu.
AG 16.106 fim a quelo logo…/donde lo fo crucificao. AG cruo agg. “crudo, crudele”
54.263 quello doze re biao/ chi fo per noi crucificao. AG 41.24 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio
MAC 162 sg. ella no serve a li nostri dee, ma serve a quel- cruo. AG 52.9 (la castagna) boza, maura, cota e crua.
lo chi fo crucifficao da li Zué –– elli degnamenti perim RDB 13 che dra cruezza crua ciù saresci… RDB 16 che
per so che lo segnor de lo mondo cruciffichàn. PAB 65 e se ben doçe in vista voi parei/ dentro sei crua e dura come
sam Pero fe crucifficar. IVE 94 unde san Pero fu crucifi- pria. CIT 103 queste lagrime chie…/ crua, son tutte crie/
cao. son trombe da crià ro to rigò.
FA 343. PS 56. Cf. SAP 398 a.lomb. crucificar m.s. RAN 72.
D crusefizo. cruxe. D cruezza. croyo. crüu. L crudus.
cruculùn sm. (ornit.) “croccolone, beccaccino mag- cruota sf. “cantina”
giore” PCL 276.
GNB (Bord.) CLU. D crota.
D cruguìn. cruscìa sf. (mar.) “trave longitudinale di rinforzo del-
crudé/ crudee/ crudel agg. “crudele” la struttura della nave”
AG 60.19 che visto n o per soe peccae/ en lo me tempo CAD.
pur asai/ si crudel e de mal ayre… CR 17 no sereive ben crus de Malta sf. (bot.) “Tribulus terrestris”
pu che crudé queli chi presumisca de far mal a questo FPL (Nizza).
agnelo… PS 7 s.xiv. crudee. RDB 18 per voi si ben m’in- D cruxe.
frecchia amò crudé… ro cuò duro e crudé. cruscìa sf. (mar.) “corsia, corridoio sulla nave”
PD 114 n., 338. PD 345. GA.12.100 “metatesi”.
D cruder. D corsia. L cursia.
crüdele agg. “crudele” crusefizo sm. “crocifisso”
PD 338. RGS § 47. AA 124 la capela de lo crusefizo vegio in yesia maiore.
D cruder. D cruxe. crucificar.
crudeletae/ crudelitae/ crudelité sf. “crudeltà, fie- cruzetta sf. “viottolo”
rezza” COM.6 10 perdei e nottoranne in tra cruzetta sotto i bar-
PEG 40 la gora de leom significa la soa grande crudeletae coìn da galante a fà l’amô.
che ogni cossa vo degolar. MAC 164 quanta beatituden tu D cröza.
perdi per la toa crudelitae! PAB 55 s.xiv. avemo deffeisso cruzetti sm.pl. “lasagne annodate nel mezzo”
li boim de lor crudellitae. PAB 65 s.xiv. per soa crudelli- MP 19.168 (Pigna) “crocette”.
tae/ fe ocier so frai. RDB 19 ra crudelité che regna in voi. D crosetto.
PS 35. cruçià(se) vb. “crucciarsi, soffrire’
D cruder. CIT 91 a che con tanta gora/ se cruçia e se travaggia/ ro
cruder agg. “crudele” mondo aprœuo a tenti pensamenti?
PAS 31 la crudera morte che se aproximava alle carne. D crüsiu.
CR 21 serei scampao da cossì terriber e crudera morte. crü’siu sm. “cruccio”
PAB 51 studia como cruder malliciossamenti de de- PD 150. SDS (Sav.).
struerllo.
D crüsià(se).
PAB 55 lo iorno che la crudera acussaciom fo recevua
crusta sf. “crosta”
contra my.
GO. CAD. RAN 19. ADG. RGS § 69, 75. PVG.
PS 11, 16. PD 338. RAN 58 s.xvi (B.Cigala) f. crudera.
D crustilùn. crustiùn. crustu. L crustare. crostossus.
D crudé. crüdele. crudeletae. crudermenti. L crudelis.
crudermenti avv. “crudelmente” crusta sf. “sfogliata di pasta”
PAB 86 se de aveir missericordia de li maroti de cor, a no FDT.P 39 (Triora). Cf. PVP 108, 359.
persseguirlli crudermenti. D crustula.
PS 39. crustilùn sm.pl. “croste”
D cruder. MP 19.168 (Pigna): REW 2345.
cruezza sf. “crudezza, crudeltà” D crusta. crustiùn.
RDB 13 che dra cruezza crua ciù saresci… RDB 19 o crustiùn sm. “ciglione”
donna deveresci…/ cangià re cruezze in veri amoi/ che a DVO (On.).
voi troppo sta ma ro cuò crudé. D crusta. crustilùn.
D cruo. crustu sm. “crosta”
cruguìn sm. (ornit.) “scricciolo” ADP (Pietra).
CLU. D crusta.
D cruculùn. crustula sf. “frittella dolce”
cruì vb. “coprire” FDT 10.29 (Triora).
PVG. Cf. Varr. L.L. 5.107 crustulum “ciambella dolce”.
D crovir. cruvì. D crusta.
Cruis top. (Provenza) crutùn sm. “carcere, prigione militare”
ART 460 a.1069 crois. CAD. RAN 126: fr. croûton.
D croso. L crois. D crota.
cruiùn sm. “matita” crutuår vb. “tremare dal freddo”
MP 19.168 (Pigna): REW 2319. FDT.P 39 (Triora).
D creiòn. D cruturà.
crut 359 cuai

cruturà/ -ar vb. “chiocciare” cû sm. “colore”


ADL (Vent.) cruturà. MP 19.168 (Pigna) cruturar: onom. AAG 117. PD 119, 129: curù. ADG. FDG 160. PVG.
D crutuår. Plur.: cuì, curùi/ curuì PD 127, 158. cuéi PD 127.
crüu agg. “crudo” D color. colore. corò. colorìne. cururie. L colorem.
ADG. PVG. REW 2342. cû sf. “cote”
D croio. cruo. L crudus. VPL.
cruvà vb. “cadere (foglie, capelli)” cû / cü sm. “culo”
GO 183. PD 145, 348 *co-rotare. ADG. FDG 277. PRP 355 sg. (2.31, 75) ma ve ro meritai, lerfe de cû… ––
D crovà. crövà. crüvà. con ceceri e faggiolli, anco per più/ daimene si no cû
cruvata sf. “cravatta, sciarpa” (PRA 368: = scin o cû “sul culo”). DFC 50 per dà dro cû
GO. PVG. sciu a stanga (per colmo di sfortuna).
D cruvatìn. curbatta. ADG, FDG 122, PVG: cü.
cruvatìn “cravattina, cravatta a farfalla” D chie. cuatta. cu bozzon. cudebò. cü immarlögu. chulo.
BDS (Sav.). culu. L culus.
D cruvata. cua sf. “coda”
crüvela sf. (ornit.) “specie di falco” PD 127, 361. ADG. REW 1774. RGS § 43. PVG.
BNL 73 (Perin.) D coa. coda. codina. cova. coveta. cualunga. cuarussa.
D crivella. cuarussùn. cueta. cugua. cuìn. guodina. L cauda.
crüvelu sm. “crivello” cua sf. (mar.) “corda minuta che viene unita a una fu-
ADL (Vent.). BNL 73 (Perin.) ne più grossa, o a un bozzello”
D crivel. L cruvellus. CAD (Giunte). RNA 174, RNC 16 sg.: neogr. k’ba
Cruvettu top. “piazza Corvetto”( Gen.) “corda di sostegno”.
GA 12.100 (plebeo) “metatesi”. cua sf. “tromba marina”
D crovo. PVG (Riviera di Levante).
cruvì vb. “coprire” cuà agg. “falso, sornione”
AAG 131. PD 145, 362. ADG. GA 12.103. FDG 277. PD 346 “ün’urpe cuà “una volpe covata = un furbo che fa
BDS (Sav.). da gonzo”. RCG Diz.: belu cuà “intestino retto”. PVG
D crovì. cruì. ommu cuà.
cruxe sf. “croce” cuà sf. “corata, coratella, polmone”
AAG 118. RAN 19. ADG. RGS § 73. PVG. GO. AAG 131. RAN 181. PD 127, 145. PVG.
D croxe. croxetta. crucificar. crus de Malta. crusefizo. D curà. L corata.
cruxé. cruxeta. incruxinna. scroixare. L crucem. cuà sf. “astuccio per la cote (usato dai falciatori)”
(erba da) cruxe sf. (bot.) “Centaurea cyanus” DVA (VArr.). PVG. VPL.
FPL (P.Nava). D cué.
(i) Cruxé top. (Loano) cuà sf. “stalattite”
TCL: “incrocio di strade”. ADP (Pietra) “colata”.
D cruxe. cruxéa. cuà vb. “colare, filtrare”
cruxéa sf. “crocicchio, quadrivio” ADG. PVG.
RNB 79: cf. neogr. krouzûra “passsaggio buio di una D cuaiö’. cuìn. cuòu. curabrodu. cürassùn. curaù. cura-
casa” vue. curu. descuà. scoràr. L scolare.
D cruxé. cuà vb. “covare”
AAG 125. PD 347. ADG. cuvu, cuu “io covo”. ADL
cruxéa sf. “telaio della finestra”
(Vent.). PVG.
PVG.
D cuvu.
cruxe e griffu “testa e croce” gioco infantile.
cuabagi (ornit.) “airone”
CAD 281. DQD 263: cf. SAG 94 ad a.1320 ipsoque anno
CLU.
ex aere cum pauco argento (facti sunt nummi) in quibus cuabagiu sm. “girino”
ab una parte crux et griffi ab alia… ex quo nuncupati PVG.
griffoni. cua d’aze / cua de cavallu sf. (bot.) “Equisetum v.sp.”
Cf. C.DESIMONI, GLig. 4 (1877) 120: “di qui il gioco a FPL. FDT 10.65 (Triora).
croce e grifo (cf. a Firenze il gioco a giglio e santo)”. cua de leùn sf. (bot.) “Phlomis fruticosa”
L. griffoni. griffus. FPL.
Cruxeta top. cua de lû sf. (bot.) “Erigeron canadensis L.”
NTS 14, 36 crösa da Cruxeta (Legino, Sav.). NTS 19 cian MLC 247 (Sav.)
da Cruxeta (a monte di Lavagnola, oltre Cantagalletto). L caudalupi.
D crocetta. crosetta. cruxe. cua de rattu sf. (bot.) “Equisetum v.sp.”
cruxetta sf. (mar.) “barr di sostegno della gabbia” FPL (Mele). PVG.
CAD. NVM (Sav.). cua de rundanina sf. (ornit.) “codone (Anas acuta
D croxetta. acuta)”
chu avv. “più” PVG. CLU.
RV 25 ni ja voi non amerò/ qu’eu chu bello marì ò. cua de vurpe sf. (bot.)
PAL 12, 15 n.8. FPL (Gen.) “Amarantus caudatus”; (Garessio) “Dactylis
D pu. glomerata”
cu prep. “con” cuadöggiu sm (ittiol.) “capidoglio”
ASF 723 un fornimento de veluto negro cu le frangie d’o- CAD.
ro et seyda. ASF 730 una taula cu li soi trespedi. cuaiö’ sm. “filtro, colatoio”
cû/ cûa prep. “con il, col; con la, colla” GO. AAG 117 *corairor.
ADG 68. D cuà. curaù.
cual 360 cuca

cualé sm. “corallaio, venditore di coralli” cubàita sf. “torroncino”


CAD. ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
D cualu. ALN 203: < ar. qubbayta “confettura secca”.
cualìn sm. “dentarolo dei bambini” cübatùn loc. “al buio, a tentoni”
GO. CAD. PAG 159. TVD (Dolc.).
D cualu. D cu bozzon.
cualina sf (bot.) “corallina, specie di alga (Fucus hel- cubear vb. “desiderare”
minthocorton)” PAB 73 no cubear d’aveir queste cosse, ma di cognosser
CAD. PVG “usata come vermifugo”. e servir la raxom.
D cualu. D cobear.
cualina sf. “concrezione corallina” cubelettu sm. “pasticcino dolce”
GO. CAD. RAN 19, 106. RCG 223.
cualu sm. “corallo” D gobeletti.
CAD. PD 157. FDG 48. cùbia sf. “coppia”
D cualé. cualìn. cualina. curalu. L coralum. PD 339. REW 2209. ADL (Vent.). FDT 10.65 (Triora).
cualunga sf. (ornit.) “codibugnolo, cutrettola PVG.
(Motacilla alba)” D acubià. cobia. L cubla.
CLU. PVG. cùbia sf. “sottopancia, finimento del mulo”
D coalunga. cua. PVG “per via indiretta da copula REW 2209”
cuaru sm. “cavolo” cùbia sf. “letto, cuccia di animali”
RGS § 42 (Rovegno). FDT 10.65 (Triora).
D cou. D cucia. cugiu.
cuarussa sf. (ornit.) “codirosso (Ruticilla v.sp.)” cübìa sf. (mar.) “cubìa, foro di uscita del cavo dell’an-
BUL 385 sg., 418 “ Monticola saxatilis, Ruticilla phoeni- cora”
curus”. CLU. ADP (Pietra). PVG. CAD. NVM (Sav.).
D cua. cuarusùn. L. caudarubea. coarubea. cübìn sm (ornit.) “pavoncella”
cuarussa moa (ornit.) “Ruricilla titys” CLU.
BUL 381. cubità/ -ar vb. “bramare, desiderare”
cuarusùn sm. (ornit.) “codirossone (Monticola saxa- AG 75.4 alcun segnor/ chi cubita d’aver honor. AG
tilis)” 95.162 li maor perseguior…/ che per avaricia lor/ e cubi-
tando aver so honor/ Ieso Criste condanam. AG 129.59
CLU. PVG.
onor cubiando/ per mar aquisto e re. AG 138.252 li pis-
D cua. cursussa.
san/ chi cubitando eser sovram/ e sobranzar li genoeixi…
cuazu sm. “crocchia di capelli” AG 144.40 ogn omo quasi per un verso/ per torto e per
MVS (Sarz.). traverso/ en che grao elo se sea/ vego cubita monea. PAB
D coazzo. 63 doncha li bem che tu apelli per toi, no lo sum propria-
cuatta sf. “culatta” menti, per che tu no li dei cubitar, ni aveir dollor se tu li
GO. PVG “calcagno della lama della falce” perdi… per che covey tu tanto prosperitae de fortunna?
D chiata. cü. cüattà. cüaté. POF 14 sg. “cupidare”. FA 344. FAS 154.
cuattà / cüattà sf. “colpo battuto cadendo sul sede- D cobear. covear. cubito. cupitar. coita. covea.
re” cubito agg. “cupido, bramoso”
COM.5 10 son camminao tanto a gambe, ch’o dæto un-a AG 70.4 e parme che ogn’omo sea/ si cubito d’aver mo-
cuattà per tæra. nea/ che o da iusto a da re lao/ no se ge prexia peccao. AG
GO, PA 159 “culata”, PVG: cüattà. VPL. 95.29 cubiti son d’aver honor/ d’asegnorir lo povoro lo.
D cü. cuattata. cürassà. FA 344. Cf. MB 76 (Bonvesin) cubito, cubitoso, cupi-
cuattata sf. “colpo battuto cadendo sul sedere” doso.
COM.4 18 ho dato una cuattata, che me sono mezzo de- D cubità
renato. (a) cu bozzon loc. avv. “a capofitto”
D cüattà. RDB 24 re corne dentro favan ben tirà/ a ri corsè…/ e a
cüaté sm. “omosessuale” cu bozzon ri fava zu chiombà. RDB 151 (V.Dartona)
BDS (Sav.). quando per terra a cubozzon ze lì…
D cuatta. D cü. cübatùn.
(erba) cuau sf. (bot.) “erba corallo (Ruscus aculea- cubre esclam.
tus)” FDT 10.65 (Triora).
FPL. cübu agg. “scuro”
cuba sf. “baldacchino del letto” ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
AMSSSP 30 (1959) ca 1525 (notaio Ottobono Giordano) D chibu. chibegnu.
una bella cuba fatta a argento e oro… e costano le colon- cucà vb. (mar.) “lascare”
ne della cuba… AAD 260 letto a cuba de raso cremesi- NVM (Sav.).
no, recamato d’oro et veluto negro, cielo e cortine. AAD D descucà.
276 lettiera piccola da cuba. cücca sf. “cocca del fuso: ingrossamento sulla punta,
D cüba. L cuba. cupa. cui si fissa il filo”
cuba sf. “tomba” CAD.
PS 56 s. xiv. cücca sf. (bot.) “Ruscus aculeatus L.”
L cuba. MLC 269.
cüba sf. “capotta di carrozza o automobile” cucalla sf. “bacca delle querce”
PS 56. BDS (Sav.). “tetto dell’omnibus”. PVG. DVA (VArr.).
D cuba. D cucuala. cuquala.
cuca 361 cueg

Cucaluza top. (Alassio) cucullo sm. (bot.) “Trollius europaeus”


TAL 60 n.248 a. 1539 cocholoza, cochalosa. REW 2003. FPL (Nava, PieveT.)
D chicherisu. D cuculletti. L cucullus.
cuccamella sf. (bot.) “Agaricus ovoideus v.sp.” cuculu sm. “baco da seta”
FPL (VArr.). GO. REW 2359.
cüccår vb. “inghiottire, sorbire” D cuchetu. L cucullus.
FDT 10.65 (Triora). cuculu sm. “cuore del cavolo”
cuccetta sf. “cuccetta, letto di bordo” VPL.
RAN 126. NVM (Sav.). cuculu sm. frittella”
D cucia. VPL.
cucchettu sm. (bot.) “Primula acaulis” cuculu sm. “fiore della ginestra”
FPL (Mele). VPL.
cuchettu sm. “baco da seta; bozzolo” cucuma sf. “cùccuma, bricco”
RAN 183. MP 19.169 (Pigna). ADP (Pietra). ROC 149 RAN 19. BDS (Sav.). ALE 133 < lat. cucumis con me-
(Civezza). taplasmo.
P.E.GUARNERIO, MLA 234 sg.: *cocla “chiocciola” ¥ Cf. CVM mil. cogoma “brocca”
coccu “nocciolo”, cf. sardo cocchetta “bozzolo”. D cuccumella. L cokomarius. cogema.
D cuccullu. cucumella sf. “specie di fungo (Morchella esculenta
cucia sf. “la cuccia del cane” L.)“
PVG. CAD. PAG 72.
D acuciase. cubia. cuccetta. cuciase. cucciu. cugiu. D cucuma. L cucumella.
cuciar vb. “spingere innanzi un giumento” cucü’meru sm. (bot.) “Cucumis sativus”
MP 19.168 (Pigna).: *coctare REW 2015 ?” FPL (Gen.; P.Nava)
cucià(se) vb. “accucciarsi, accovacciarsi” D chigömou.
BDS (Sav.). PVG. cucuméu sm. (ornit.) “cuculo”
D cucia. acuciase. CLU.
cùcciu agg. “tranquillo, mogio” D cüccu.
RAN 83 s.xix (M.Piaggio) a sta cuccia. PVG. cucùn sm. “cocchiume: il foro della botte e il tappo
D cucia. che lo chiude”
chuco sm. “asino, ciuco” PAG 99. RCG Diz.
PEG 44 lo quarto ramo che fa l’orgoioso è gabaria in lo so cucuna sf. “ovulo, specie di fungo”
cor; ma lo gabao si e llo chuco chi no sa cantar se no de si. ADP (Pietra).
cucco sm. “pappagallo, barbagianni” cucurita sf. (ornit.) “pappagallo”
GL 16.13 (sto pappagallo…) lô stan de stucco/ a sentì co- CLU.
se dixe questo cucco. cucussa sf. “cucuzza (scherz.: “testa)”
D cüccu. RAN 92.
cucco sm. “cima tondeggiante”; elem. topon. D cugusa.
RPV 295 a.1590 (Sav.) per sino al monte chiamato Monte Cü da nona top. (Vado)
Cucho. FTL 99 Monte Cucco (Sav.), Rocca Cucca (Rialto). BDS (Sav.): “pieghe collinari fra S.Ermete, S.Genesio e
ART 451: cf. G.ALESSIO, SE 19 (1948) 125. APO 562: Vado”.
base mediterr. “cucco”, con valore oronimico, diffusa in Cudebò top. (Alassio)
Francia e in Italia”. Cf. Hesych. k’kkuj : l’foj. GA 16.16: = co de bo “testa di bue”. TAL 61 n.249
D chicu a.1539 curdebo. a.1580 codebo.
Cucco top. (Cairo) D cü. L (de) culdebo.
FCL 41 Pian del Cucco. cudegügnu sm. “cuticugno, specie di abito”
D cüccu. PVC 88 s.xix cun perrücca, lasagnetta/ cudegügnu neigru
cüccu sm. (ornit.) “cuculo (Cuculus canorus)” e ghette… PVC 134 s.xix ea vestìu mezu da abbate:/ cu-
CIC 98 s.xix (F.Rocchino) vegiu cumme u cüccu. degügnu de vellüu/ giasciügòu….
BUL 397. ADL (Vent.). CLU. CAD “specie di veste da camera”. DEI.2 1198.
D chicu. cucco. cucù. Cu de lovo top. (Gen.)
cucù/ cücù/ cucü’ sm. (ornit.) “cuculo” VSC 136 a.1465 item aliud nemus silvestre, loco ubi dici-
FDG 185 cucù. CAD cücù. PVG cucü’ tur cu de lovo.
cüccu. L culus.
cucuacia sf. “blatta, scarafaggio” cudùn sm. (ornit.) “codone”
R.RIEGLER, ASNS, 85 Jhg., 157. Bd., n.S. (1930) 86 sg.: CLU.
“certo da sp. cucaracha “blatta” (cf. sud-amer. kakerlak ¥ D cua.
sp. cuca “verme del grano”, cf. ingl. cockroach, m.s. cue sf. “cote”
cucuala sf. “bolla di sapone” GO. CAD.
BDS (Sav.). D cué. cueta. cuve.
D cucalla. cué sf. “astuccio per la cote dei falciatori”
cucueza sf. “civetta” FDT 10.29 (Triora).
PQV 64. Cf. CVM mil. codé, codée m.s.
L cucueza. D cuà. cue
cuculletti/ cuculli sm.pl. “friscioli, specie di dolci Cuebris. top. (Alpi Marittime, Fr.)
fritti” LAM 93 it. Cuebri.
GO. PAG 73. RCG 125 sg. 222; Diz. RAN 19. BDS cuegà(se) vb. “coricar(si)
(Sav.) “fritti di patate” PD 161 m’acuégu. BDS (Sav.).
D coccolo. cucullo. D acolegar. curgà.
cuei 362 cugn

cuéira sf.pl. “fila di pani crudi, allineati per essere cugialo sm. “cucchiaio”
portati al forno” ASF 751 cugiali d’argento xiii.
MP 19.168 (Pigna). D cügià.
D cöxe cü giancu sm. (ornit.) “culbianco, cutrettola, bale-
Cuenda top. (Laigueglia) struccio (Saxicola oenanthe)”
LPTA 142 “cludenda”. GA 16.14 sgg. PVG. CLU. BUL 386: cügiancu de prau.
D ciudenda. G.ROHLFS, EW 633: dial. fr. culblanc “cutrettola”.
cuento sm. “racconto” cügiancu de téitu sm. (ornit.) “Hirundo urbica”
DFC 90 in mençunando quello cuento (rima: çento). BUL 383 sg.
D cointo.
cuercettu sm. “coperchio della stufa” cugiandrina sf. (bot.) “arisaro (Arisarum vulgare
BDS (Sav.). Targ.Tozz.)”
D cuvercettu. cuverciu. MLC 271 (Lavagna). PVG.
cuerciu sm. “coperchio” D cugliandrina. culandrina. culandro.
PVG. Cugiano top. “Quiliano”
D cuverciu. AA 64 ritornono verso Piemonte però pasono per la villa
cuerta sf. “coperta” de Cugiano. AA 275 li homini de Cugiano.
PVG. D cüggén.
D cuverta. cügiarìn sm. “cucchiaino”
cueta sf. “estremità della frusta” PD 340.
PVG. D cügén. cügià.
D cua. cugiaro sm. “cucchiaio”
cueta sf. (ornit.) “cincia codona” CP 991 a.1461 un turibolo con la navetta e cugiaro d’ar-
CLU. gento. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) cugiari di lottone e di le-
D cua. cuìn. gno.
cueta sf. “cote dei falciatori” D cügià.
PD 155. MP 19.168 (Pigna). FDT 10.29, FDT.P 39
cugire vb. “cogliere, raccogliere”
(Triora). DVA (VArr.). FDG 48. BDS (Sav.). VPL.
D cue. AA 50 vene il vicario… a cugire le ostie dove con grande
cuetìn sm. “cavolino” diligentcia cugino fino la terra che le tocava. AA 151 vo-
PD 151 < coretin. leva entrare in le loro posesione a cugire le frute de li er-
D cou. bori. MVS (Sarz.).
cuffa sf. “cesta, paniere” D cögge.coger.
GO. MP 19.165 (Pigna). ADL (Vent.). PVG. cùgiu sm. “giaciglio all’aperto degli animali”
PD 349, 353. REW 4789. GA 13.200: < ar. kufa, m.s. PIA TVD (Dolc.).
36 n.20. D cubia. cucia.
D cofa. L coffa. cuglia sf. “testicolo”
cuffin sm. “cestino, sporta” ADL (Vent.).
RAN 16. TVD (Dolc.). D coglie. cugia. cuiunare. L colia.
D cofin. coffino. L coffinus. cugliandrina sf. (bot.) “favagello (Ficaria ranunco-
cuffìn sm. “segnale esposto dalla Lanterna di loides)”
Genova, per segnalare i bastimenti in arrivo” EVM 57 (V.Mar.).
CAD: vengono esposti tanti ‘coffini’ quante sono le navi D cugiandrina.
avvistate. Se sono navi da guerra, viene esposta una ban- cugliasse sm. “uomo stupido”
diera. GO.
cugaro sm. “cucchiaio” ADL (Vent.).
AA 144 due pase e uno cugaro de argento. D cojo.
D cügià. Cugliano top. “Quiliano”
cügén sm. “cucchiaino” AA 337 a.1505 (Gen.) abitano una certa valle de
PD 135, 340 “plebeo”. ADG. FDG 166. Cugliano.
D cügià. cügiarìn. D cüggén.
Cüggén top. “Quiliano” cugliurar vb. “sbeffeggiare”
PAA 87: fundus Aquilianus. ADG 34: fundi Aquiliani. MP 19.169 (Pigna).
D cugiano. cugliano. quiliano. L aquilianum. D cuiunare.
cùgia sf. “testicolo” cugnà sf. “cognata”
PVG. IVE 32 çe (andò) a vixitar soa cugnà.
D cuglia. cuiunare. D cognaa. L cugnata.
cügìa sf. “colletta, sottoscrizione, raccolta” cugnao sm. “cognato”
BDS (Sav.). GP 287 non fosti tu quello che tagiasti la oregia a me cu-
D cheglia. cögge. cögìa. gnao malcho? PS 3 s.xiv. cugnao.
cuggià sm. “cucchiaio”
D cügnòu.
CIT 59 cento votte a ro dì mœuro e renascio/ no me resta
un cuggià de læte adosso/ vivo de raggia e fren-a a ciù Cugnettu top. (S.Olcese)
non posso. FCL 20 in tu Cugnettu.
D cügià. D cuneo.
cügià sm. “cucchiaio” cugno sm. “cuneo, bietta”
MUI 148 cuchiaro. PD 148, 150. ADG. FDG 153, 157. VIA 94 a.1476 (Sav.) item cugni sive giave per dicte bom-
D chigià. chigliar. cugaro. cügén. cuggià. cuglialo. cü- barde.
giarìn. cugiaro. culiera. cusaro. L coclearium. D conio.
cügn 363 cula

cügnòu sm. “cognato” CAD. RAN 16. FPI 1780a.


PVC 135 s. xix un-a figgia…/cun a sò amera e u cügnòu,/ D acuinòu.
s’aspeitava ascì u spusòu. cuiné top. (Loano)
PD 149. RGS § 36, 131. FDG 201. PFM 126 sg. PVG. TCL: i Cuiné: “corinale, cavoleto”. a.1752 (Loano) siti
Plur. cügnèi ADG 26, 77. cügnuèi FDG 201. denominati i collinari.
RNC 17: neogr. kouni’j dal gen.; kounißdoj dal ven. D corinale
D chignou. cugnà. cugnao. L cognatus. cugnatus. cuintà vb. “contare, raccontare”
cugnu sm. “cuneo, bietta” PRA 368 “ancora vivo nei sobborghi di Genova”.
GO. MVS (Sarz.). D cointar. contar. quintà.
D conio. cuneo. cuintà vb. “rischiare”
Cugnu top. VPL.
TAL 63 n.269 (Alassio). FCL 20 (S.Olcese) in tu Cugnu. cuinto sm. “conto”
D cuneo. RDB 102 (B.Castelletto) ve farò cuinto dro cotto e dro
Cugö’ top. “Cogoleto” cruo (“vi renderò conto di ogni cosa”). CIT.B 12 mæ
PAC 10. PD 112 “-ö’ anziché –òw per infiltrazione con- cœu, se ro crovave un dì a ri pé/ fosse un sodà fra noi ro
tadinesca” nostro cuinto… –– voi, za che fæ de mi poco cuinto.
D cogoleto. D cointo.
cugö’maru sm. (bot.) “cetriolo (Cucumis sativus)” cuiö’ sm. “panno ruvido tenuto dai filatori fra le di-
FPL (PortoM.), ADL (Vent.), FDT 10.29 (Triora). ta, per difenderle dall’attrito”.
ALE 116, 133. PAG 184. PD 152 *quadreolu.
D chigömau. L cogomalus. cucumerem. D queirolo.
cugö’maru sm. (ittiol.) “Maurolicus Muelleri” Cuiö’ cognome
AFV 415 (Vent.) PD 152.
cugö’maru sarvègu sm. (bot.) “Ecballion elaterium” cuiscela sf. “cancrena, infezione da ferite”
FPL (PortoM.). PVG s.v. e p. 1126.
cugö’mau sm. (bot.) “cetriolo (Cucumis sativus)” cuita sf. “fretta, premura”
PVG, FPL (P.Nava), MLC 240 (Chiav.). ADL (Vent.). MDB (Bord.). MP 19.169 (Pigna). FDT
ALE 116. 133. 10.29 (Triora). MB 78 (Airole). VPL. REW 2015.
Cugöu top. “Cogoleto” D coita.
FA 339. ADG. cuita! esclam.
D cogoleto. FDT 10.65 (Triora).
cúgua sf. “coda” cuiunare vb. “deridere, sbeffeggiare”
PSE 248 (Sassello). MVS (Sarz.).
cugusa sf. “zucca” D cugliunar. cuiunezzu. cuglia.
MP 19.168 (Pigna): REW 2369. cuiunezzu sm. “burlone”
D cugusar. cocorda. cucussa. L scogozaria. cucurbita. DVA (VArr.).
cugusàr sf. “la pianta della zucca” D cuiunare.
MP 19.169 (Pigna). cuiuxitè sf. “curiosità”
D cugusa.
PD 154.
cugüu agg. “cornuto, marito tradito”
ADL (Vent.) fr. cocu. D cuixitè.
cuì vb. “calare, diminuire” cüiuzu agg. “curioso”
GO. PVG. FDG 191.
cuìga sf. “cotica” D cuixitè.
GO. RAN 19. PD 127, 142.: cuéga. ADG. BDS (Sav.). cuixitè sf. “curiosità”
PVG. PVC 27 s. xix ma a prupoxitu vegnì/ che ve leve a cuixitè/
Cf. MUI 113 codega. ch’ho truvòu, cumme v’ho dìtu…
L codega. cudega. cutica. PD 154, 359.
cü immarlögu sm. “sedere ammalato [in mal luogo, D cuiuxitè. cüiuzu. cüxitè.
in cattivo stato]: detto di chi soffre d’intestino, o di chi ac- cullà sm. “collare, colletto”
campa motivi di salute per non lavorare” ADL (Vent.).
DVA (VArr.). D collaretto. cullaén. culaìn. culàitu. culèn.
D cü. mar. culà vb. “inghiottire”
cuìmbu sm. (ornit.) “svasso” PFM 136 (PortoM.): ptc.pl. culèi.
CLU. CIC Gloss. (Sav.). FPI 2053 “lig.”
D culimbu. curumbu. D colà.
cuìa sf. “raccolta” cullaèn / culaìn sm. “collare, colletto”
VPL (Pietra). CAD. PVG.
cuìn sm. (ornit.) “codibugnolo” D culà.
CLU. culàitu sm. (ornit.) “tottavilla”
D cua. cuetta. D culà. collaretto.
cuìn sm. “colino” culana sf. “collana; collare della vacca; sopracollo
BDS (Sav.). PVG. del basto”
D cuà. BDS (Sav.). PVG.
cuìn sm. “curino, vento di libeccio” L collana.
GO: “umore pernicioso che cadendo a guisa di pioggia culandrina sf. (bot.) “Ranunculus ficaria L.; Ficaria
nei tempi molto caldi nuoce alle piante”. PAG 82 “vento verna”
tra ponente e maestro, che danneggia le coltivazioni” (lat. MLC 224 (Sav.). PVG 348 (Voltri).
caurus, corus). D cugiandrina. fögiandrina.
cula 364 cûmb

culandru sm. (bot.) “Coriandum sativum” culu sm. “culo”


GO. CAD. RCG Diz. FPL. MLC 243. MVS (Sarz.).
D coriandolo. cugiandrina. D cü.
culasiùn sf. “colazione” (in) culugiö’ avv. “a cavalcioni”
PD 135. TVD (Dolc.).
L collationem. (erba) culumbina sf. (bot.) “Verbena officinalis”
culassu sm. (ornit.) “colombaccio (Columba palum- FPL.
bus”) culumbrina sf. “colubrina”
CLU.GNB 223 (Bord.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. CAD.
cùlata sf. “sospensione della pioggia” cum cong. “con”
GO: piggià a cùlata “profittare della sospensione della DPC 173 ca.1180 (Sav.) et unum mantello d’Araça cum
pioggia”. une pellis d’agnello. CBL 329 (1.40) cum grande humi-
culcìdera sf. “coltrice, coperta” litae. MAC 162 seando ella a lo pascho cum le aotre fan-
CAR 13 a.1381 item culcidera una. tinne. LSE 17 cum tanta devotion. LSE 21 viveiva cum
Cf. PAC 20: “materasso?” le soe ancille.
L culcitra. D con. cum meigo. cum seigo. cum teigo. L cum. cun.
culégiu sm. “collegio scolastico” cumà sf. “comare, madrina”
DGL 13: in gergo “prigione” PVG.
L collegium. D comatre.
culèn sm. “collarino” cumandöa sf. “bandolo della matassa, dell’ordito”
BDS (Sav.). GO.
D culà. D comando.
culliè sm. “collana” cumandu sm. (mar.) “comando, manovra”
LFL.1 25 fr. collier. RAN 16.
D colleto. D comando.
culiera sf. “cucchiaio da portata” cumarca sf. “comprensorio rurale”
MBA 379 a.1416 (Seyne) una culiera de fer. VPL (Sanr.).
D cügià. L cocleria. cugeria. cumba sf. “vallone, valletta”
Culete top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.) PCL 275 (Argentera). REW 2386.
NTS 35. D gumba.
D colla. cumba sf. (ittiol.)
culetu top. PML 357 “labro pavone (Labrus myxtus B.l.)”. TTC 137
NTS 14, 35 (Legino, Sav.) da Pietra Grossa alla Madonna sg. “colombina (Labrus bimaculatus L.)”
del Monte; (Sav.) fra Lavagnola e S.Bernardo. TCL D coromba. cumbinna.
(Loano). FCL 52 (Diano S.Pietro). Cumba top. (Sav., Montemoro)
D colletto. NTS 35 in ta Cumba.
culimbu sm. (ornit.) “tuffolone (Colymbus septemtrio- D cumbette. L cumba.
nalis L.) cumbé sm. (mar.) “colombiere, parte terminale del-
PAG 240. l’albero del veliero, cui se ne sovrappone un altro”
D cuimbu. GO. CAD. NVM (Sav.). FPI 2063a.
culìn sm. “cavalluccio” D curumbu.
MP 19.169 (Pigna) lat. collum. cumbéa sf. “colombaia”
D collu. PVG.
culmurime sm. “colmo, sommità” D coromba.
MP 19.169 (Pigna). cumbetta sf. (ornit.) “colombella”
D cormo. curmu. CLU.
chulo sm. “culo” D coromba. cumbettu.
CAR 92 a.1533 se el fosse alchuno de li chompagni chi Cumbette top. (Loano)
disise a uno altro de li dittii compagni bardasa hovero va TCL “da due colombe effigiate sul tabernacolo di una
a fate fote in tel chulo… cappelletta”.
D cü. cumbettu sm. (ornit.) “colombella”
culonna sf. “colonna” CLU.
CAD. FDG 42. ROC 152 (Civezza) “trave che regge la D curumbu.
madrevite del torchio,nel frantoio”. PVG “colonna del cumbina sf. (bot.) “specie di fungo”
baldacchino del letto” PVG.
D colona. D coromba.
cultado agg. “corto, accorciato” cumbinna sf. (ittiol.)
ASF 753 uno canon cultado de metalo. PML 357 “labro pavone (Labrus myxtus Bl.)”. TTC 137
Cf. AGM 785 sg. it. cortaldo. sg. “colombina (Labrus bimaculaus L.)”.
D cürtu. L scurzata. D coromba. cumba.
culto / cültu agg. “corto” cumbinà vb. “combinare”
AG 49.27 la quar trega in monte guise/ queli veneciam FDG 41n. “toscanismo (pron. –mb- anziché –nb-)”
rompin/ tegnando culti soi vexim/ si como genti conquise. cûmbu sm. (ornit.) “colombo”
AG 133.134 la vita nostra culta e breve. MCG 330 la vi- PVG.
ta culta. VRS 452 (Ormea) cültu. D curumbu.
FAS 146, 152. cûmbu sarvègu sm. (ornit.) “Columbus palumbus”
D cürtu. BUL 420 (Sav.).
cume 365 cumu

cume cong. “come” cumpanegà vb. “mangiare qualcosa col pane”


PD 149. RGS § 245. ADL (Vent.). ADL (Vent.).
D como. come. cumelu. cumiatru. cumön. cumou. D companaigo.
cumèlu loc. “com’è lui, come si chiama” cumpanègu sm. “companatico”
PD 111, 157. VPL. DVA (VArr.) “coso: cosa a cui non si GO. FFN 333: -aticum.
sa dare un nome” D companaigo.
D cume. cumpania sf. “confraternita”
cum meigo cong. “meco, con me” PGF 29 s.xv. garda de mal la cumpania/ o gloriosa virges
OLP 10 (1.62) (= CF 1.17) (Pietra) cum meigo no poei pu Maria.
stare. D compagnia. cumpagnia.
D con meco. cumparàigu sm. “companatico”
cumentà vb. “calettare” MP 14.54; 19.169 (Pigna).
GO. D companaigo.
D cumentu. cumpassu sm. “compasso da falegname”
cumentu sm. “incastro, commessura” PVG. DVO (On.) pl. cumpasci “balestre della vettura”.
SDS (Sav.). cum pedi sm. pl. “ceppi”
D cumentà. MPS 62 a.1550 (Stella) persona… impregionata in la pre-
cumensà vb. “cominciare” gione, overo cum pedi overo sepi, del comune de la Stella.
SB 758 ca.1850 (Fin.) ptc. cumensùn. L compedes. cumpedes.
PD 115. PVG. cumpèzu sm. “comparatico”
D acumensà. PD 121: cumparezzu, fatto su battezzu.
cumèzu sm. “pettegolezzo” D cumpà.
RAN 92. cumpletu agg. “completo”
D comatre. comarægo RGS § 47 - e5 -
cumeta sf. “aquilone” L cumpletus.
GO. PD 155. PAG 189. cumpòxitu agg. “composito”
cumiatru avv. “assai” FDG 271: dotto.
PD 141 cumme âtru. D componuo. composo.
D cume. cumpra sf. “compera, acquisto”
Cumìn top. (Pigna) MP 19.170 (Pigna).
PSP 103 n.311 munte Cumìn: “zona di bandita”.
D comprà. cumprare. L compra.
Originariam. aggettivo (a.1356 montis communis inter
dictos homines”) ha valore di toponimo nel 1381: quo- cumprà vv. “comprare”
dam monte vocato monte communis. CAN 1842 p.4 (Sav.) (u mè almanaccu…) e ciü d’ün pe
L communis. fà ciü fitu/ pe prudensa u nu òu cumprià.
cumìniga sf. “viatico, estrema unzione” cumprare vb. “comprare”
GO. PD 120. ADG. BDS (Sav.). FPI 2090. MVS (Sarz.).
D cominiom. cominiun. cuminigà. D comprà. cumpra.
cuminigà vb. “impartire la comunione, l’estrema un- cumprende vb. “comprendere”
zione” PAD 487 a.1506 in la partensa de lo capitanio se imbar-
PD 120, 151. PS 4. chò uno capo nominato Ianoto Basso hispano, cumpreisi
D cominigà. comonigar. cuminiga. cumüniante. scomeni- xxiii. tuti homini de avantilio.
gao. D conprender.
cumò sm. “cassettone, comò” cumpresciùn sf. “complessione, temperamento fisi-
RAN 126. ADG. LFL 318 fr. commode. co”
D cumuetu. cumudìn. cumuretìn. PS 33.
cumön avv. “come un …” D complexiom.
PD 153 cumönlû “come un lupo” cumpunito agg. “compunto”
D cume. PCD 46 s. xiv.
cùmou avv. “come il” D compuinto.
”PD 153 bella cùmou sû “bella come il sole” cumpustea sf. “ciotola per le conserve”
D cume. RAN 126. LFL.3 18 fr. compôtier m.s.
cumpà sm. “padrino, compare” D composta.
GO. ADG. cum seigo cong. “seco, con sé”
D compà. cumpèzu. cupà. L cumpater. OLP 2.16 (Pietra) chi no vor abrazare Christe/ e far cum
cumpà da treglia sm. (ittiol.) “cappone imperiale seigo paxe? CBL 331 (4.32) chi no vor abrazar lo
(Aspitrigla cuculus)” Segnor/ e far cum seigo paxe?
AFV 420 (Vent.)
D con sego.
cumpagne sf. pl. “persone di compagnia”
DVA (VArr.). cum so sea cossa che cong. “poiché”
D compagnom. MAC 163 da la via de la veritae no me porrai far partir…
cumpagnia sf. “compagnia; confraternita; squadra cum so sea cossa che e adoro quello per chi la terra trema
di lavoratori agricoli” e lo mar lo theme…
PVG. D con zo sea cossa che.
D compagnia. cumpania. cum teigo con. “teco, con te”
cumpanàdegu / cumpanàigu sm. “companatico” IVE 5 he serò cum teigo.
MVS (Sarz.) cumpanàdegu. PVG cumpanàigu. D con tego.
Cf. JAN.1 299 ven. companadego. cumudàu sm. “spezzatino”
D companaigo. VPL (Alb.).
cumu 366 cunf

cumudìn sm. “comodino” cundairùn sm. “grande paiolo”


PVG. VPL (Sanr.).
D cumò. cumetu. cumuretìn. cundan avv. “fu” (detto di persone decedute)”
cumuetu sm. “comodino” RAN 22: lat. quondam, dal linguaggio amministrativo e
BDS (Sav.). ufficiale.
D cumò. cumudìn cundì vb. “condire”
cumulo sm. “ammasso, incetta” CAD. PVG.
SA 247 a.1340 (Sav.) che non sea alcuna persona de la D condìo. cundigliùn.
dicta arte chi ose far cumulo o sea amaso de quantitae al- cundigliùn / cundiùn sm. “insalata mista”
cuna de carbon. FDT 10.29 (Triora).
cumü’n gianu sm. (bot.) “Chlora perfoliata L.” D cundì.
MLC 254 (Chiavari) cundüe vb. “condurre”
cumü’n russu sm. (bot.) “Erythraea centaurium ADG 72. FDG 235 u cundüxe “conduce”.
Pers.” D condue. cundütu.
MLC 254 (Chiavari)
cundutu sm. “canaletto”
cumünaggia sf. “terreno comunale adibito a pascolo”
GO. ADG. BDS (Sav.). PVG. FPI 2091. MVS (Sarz.).
D comunal. L comunagia. communalia. D conduto. cundütu.
Cumünagge top. (S.Olcese) cundütu sm. “condotta d’acqua, canale, tubo”
FCL 30. GO: anche “parafulmine”. PD 119 “fatto su cundüe”.
cumüniante sm. “che fa la prima Comunione” ADG 105. FDG 231. ADL (Vent.). PVG.
ADL (Vent.). D conduto. cundüe.
D cuminigà. cuneo sm. “cuneo di terreno: striscia di terra fra due
cumunista sm. “comunista” corsi d’acqua che confluiscono; sperone montuoso, vetta
MIT 110 a.1850 (Sav.) chi è avanti au populu/ chi va in- di forma conica” elem. topon. esteso
deré/ chi cria pe u proscimu/ ma u cria pe lé/ chi vö ITG 497. PSP 79. FCL 20. FTL 72 sg.
repübblica/ chi è sucialista / chi cumunista. D chignu. cogno. coniassi. conio. coniotto. cugnettu. cu-
D comun. gnu. cuniu. L cunius.
cumuretìn sm. “comodino” Cuneo cognome
DVO (On.). ABD 16: –r- ÷ -d- . VTS 92n., 105 a.1511, 1530 (Sav.).
D cumò. cumudìn. L (de) cunio.
cun cong. “con” cûneta sf. “coroncina del rosario”
AG 54.216 cun losenge e con menaze. SA 251 a.1340 GO. PD 145 “curuneta. BDS (Sav.). (Vent.).
(Sav.) alcun fante ne lavorante lo qual fosse staito acordao Cf. RNB 79 neogr. korwnûta m.s. dal gen.
cun alcuna persona de la dicta arte. MC 688 la luxe no se D coronetta.
confa con le tenebre… ni deo cun lo diavo. cunfà(se) vb. “convenire, essere adatto”
D con. L cun. VPL.
cüna sf. “culla” cunfaùn sm. “stendardo da processione”
RSS 30 CAD. GA 13.202.
D china. L cunna. Cf. SAP 396 a.lomb. confanon.
Cûnà top. “Coronata (Gen.)” D confalonero. cunfòu. cunfùn. gunfòu.
ADG 68: curunà. cunfesciunàiu sm. “confessionale”
D coronata. PD 109. GA.12 166 “formazione dotta recente”.
cünà vb. “cullare” D cunfesium.
VPL. cunfeze vb. “crogiolare, cuocere a fuoco lento”
cunca sf. “conca, grande recipiente per uso domesti- RAN 19, 125. RCG 41. REW 2133. ALE 118.
co”
D confeto. L conficere.
GO. CAD. PD 119. PVG.
cunfesium sf. “confessione”
D cuncaelìn. cuncùn. L cuncha.
cuncaelìn sm. “catinella di terracotta” CPV 48 a.1461 (Alb.) e daige veraxe petimencto e cunfe-
PVG. sium.
D cunca. D coffessar. confissiom. cunfesciunaiu.
cuncanìn sm. (bot.) “fumaria, fumasterno (Fumaria cunfià vb. “confidare”
officinalis L.)” VPL.
FPL. BNF 219 (Bord.) MLC 225 (Sanr.) cunfìn sm. “confine”
cuncarella sf. (bot.) “sorta di pianta grassa (Sedum PRI 17 s.xvii. (Sav., G.Chiabrera) no lascè cara (cala,
maximum?)” spiaggia)/ sensa çercâre/ da Monego e da Crovo int’ro
FDT 10.29 (Triora). cunfin. ROC 149 (Civezza) pl. cunfine. PVG “striscia
cun ciü’ avv. “più, quanto più” d’erba lasciata per confine fra due terreni”.
CAN 1845 p.6 (Sav.) e cun ciü’ mi ghe ne diva/ tantu me- cunfitüa sf. confetto, dolce”
nu u ne capiva. RAN 126: fr. confiture.
D cume. D confeto. L confectura.
cuncrüe vb. “concludere” cunfòu sm. “stendardo da processione”
BDS (Sav.) disusato. GO. RAN 183. MLC 225 (Chiavari) “papavero”.
D concrexion. concruxon. D cunfaùn.
cuncùn sm. “mastello per il bucato” cunfràira / cunfraria sf. “confraternita”
BDS (Sav.). PVG. DVA (VArr.). VPL (Taggia).
D cunca. D confraria.
cunf 367 cunt

cunfùn sm. (bot.) “rosolaccio, papavero selvatico” cunsòu sm. “conciatore”


PVG. AAG 124 n.
D cunfaùn. cunfòu. L conciatorem, conçatorem.
cungé sm. “congedo, commiato” cunsulà vb. “consolare”
CAD. PD 119: cunsolu (io consolo): “non popolare”.
cungi sm.pl. D consorar.
BDS (Sav.). nella frase andà in ti cungi “sentire il sonno cunsümé sm. “brodo ristretto”
gravare sugli occhi”. LFL.1 25 fr. consommé.
Cuniassi top. (Segno, Sav.) D consumar.
BG 129 n. s.xvii li Coniassi. cuntà vb. “contare, raccontare”
D coniassi. PVG.
Cuniassu top. (Alassio) D contar. cuntabale. cuntör.
TAL 63 n.269. cuntaballe sm. “persona sui cui discorsi non si può
D coniassi. fare affidamento”
cuniggiu sm. “cunicolo, fogna, chiavica” CAD. ADL (Vent.). PVG.
GO. RAN 19. D cuntà. cuntamusse. cuntastuppe.
D coniglio.” cuntaggiu sm “contagio, malanno”
cuniggiu sm. “coniglio” CIC Gloss.
PD 116. GUA 459: prob. dal provenzale. PVG. D contagion.
D curigliu. L conigius. cuntamusse / cuntastuppe sm. “bugiardo, persona
cunitar vb. “contare, raccontare” inaffidabile”
PCD 36, 43 s.xiv. ADL (Vent.). PVG.
D conitar. contar. D cuntaballe. mussa. stuppe.
cuniu sm. “colle, poggio” Cunten cognome
BSR 538 Gloss. “dalla sua forma di cuneo”. VTS 118 a.1530 Francesco Cunten.
D cuneo. cüniu. cuntezum / cuntezun sf. “contesa”
Cuniu top. (Diano S.Pietro) PEG 44 matho parlar e cuntezun, sicome dixe Salamon
FCL 53. che inter l’orgoiosi e tuto iorno contezum.
D cuneo. cuntinensa sf. “umerale, paramento sacro”
cüniu sm. “cuneo, bietta” GO.
GO. NVM (Sav.). PVG “cuneo per spaccare la legna”. cuntör sm. “contatore (del gas o dell’energia elettri-
D conio. cuniu. ca)”
cunsa sf. “preparazione, approntamento” LFL.2 19 fr. conteur.
NPD 81 a.1865 … e tüttu porta a casa a to muggé/ che secun- D cuntà.
du l’üsansa de famigge/ de daghe a cunsa a se ne intriga lé. cuntra cong. “contro”
Cf. DEP piem. conssa “salsa”. CVM mil. conscia “con- PD 119. ADG 20.
dimento” D contra. L cuntra.
D conza. cunsà. L cuncia. cuntrà / cuntråa sf. “contrada, quartiere, strada”
cunsà vb. “acconciare, pettinare” CAD cuntrà. RGS § 271 (Ormea) cuntråa.
DVO (On.). BDS (Sav.) “sbucciare frutta”. D contrà.
D conssar. cunsa. cuntrada sf. “contrada”
cunzare vb. “conciare (pelli)” MP 19.170 (Pigna): “recente”
MVS (Sarz.). D contrà.
D conssar. cuntradragante sm. (mar.) “barra di rinforzo del dra-
cunscensa sf. “coscienza” gante”
CAD. PD 351. D dragante.
D cuscensa. cuntrafètu agg. “sfigurato, deforme”
cunsegiu sm. “consiglio” CAD.
PD 114. ADG. RGS § 49. cuntrafiò / cuntrafrò sm. (mar.) “controfiocco”
D conseio. cunseio. NVM (Sav.).
cunseio sm. “consiglio, assemlblea deliberante cuntràiu agg. “contrario”
IVE 64 fen cunseio lo somo sacerdoto e ly scrivain e li fa- CAD. RAN 25.
rixei. D contrario.
D conseio. cuntralande sf.pl. “anelli inferiori di rinforzo delle
cunsentì vb. “cedere, incrinarsi, lesionarsi” lande”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). CAD.
D consentir. D lande.
(in) cunzignu loc. “in consegna [?]” cuntramantiggi sm.pl. (mar.) “funi di manovra dei
PS 3. pennoni”
D consignar. CAD. Cf. DMM 189 s.v. contramantiglio “paranco o
cunsolasium sf. “consolazione” corda di rinforzo di un pennone quando alla sua estremità
COV 48 a.1461 (Alb.) la vostra posansa, dose Maire,; ne si deva mettere un grosso peso”.
garde da ogni tribulasioni/ e in la vostra eterna gloria ne cuntramezana sf. (mar.) “vela dell’albero di contro-
mene in cunsolasium. mezzana l’albero di mezzo nei velieri a tre alberi)”
D conssolacion. CAD. Cf. DMM 193 s.v. contromezzana.
Cunsorsia top. (Diano S.Pietro) cuntramüa sf. “cavo di rinforzo alla manovra delle
FCL 61 “proprietà collettiva”. vele”
D consortia. CAD.
cunt 368 cupp

cuntre sf.pl. “funi di rinforzo dell’attaccatura delle cüö’ sm. “colatoio, colino”
vele” PVG.
CAD. DMM 11 s.v. contre. D cuà. curaù.
cuntrètu sm. “contratto” cuose sf. “cosa”
AAG 130. COM.1 23 cuose serve?
D contrato. L contractum. D cosa.
cuntrincà vb. “avere carte favorevoli nel gioco del cuöze vb. “cuocere”
Tresette” OCD 25 (Cartasegna).
DVA (VArr.). D cöxe.
cuntru cong. “contro” cuòu sm. “colatoio, colino”
ADG 65, 69. GO. BDS (Sav.). AAG 125 n.3.
cuntrubordu sm. (mar.) “controbordo, bordo oppo- D cuà. curaù.
sto a quello su cui si naviga di bolina” cuœxe vb. “cuocere, ustionare”
CAD. RDB 66 quando de scuoggio in scuoggio va Maitinna…/
cuntrubrassi sm.pl. (mar.) “controbracci, cavi di e ro sò per no cuoexera s’asconde. CIT 151 chi me vé
rinforzo dei bracci dei pennoni” sciu ra chiazza comparì/ dixe: Ballin va a cuœxese, o a in-
CAD. norbì.
cuntrubrassià vb. (mar.) “controbracciare, invertire RAN 54.
la posizione dei pennoni D cöxe.
CAD. cuppa sf. “coppa”
cuntrubrilla sf. (mar.) “controbriglia, manovra di PD 147. ADG 67.
rinforzo del bompresso”
D chopa.
CAD.
cuntruchiggia sg. (mar.) “controchiglia, travi esterne cûpà am. “compare, padrino”
di rinforzo della chiglia” PVG.
CAD. D cumpà.
cuntrucruscìe sf.pl. (mar.) “controcorsie, travi longi- cupàibe sf. (bot.) “Copaifera officinalis”
tudinali di rinforzo della struttura della nave” CAD: “albero resinoso del Brasile”.
CAD. cupparöza sf. “vetriolo; solfato metallico”
cuntrudragante sm. (mar.) “controdragante, la più CAD.
alta barra o traverso nel quadro di poppa” cupazzu sm. “mortaio di legno scavato in un tronco
CAD. d’albero per pestarvi il grano con il magliu”
cuntrudritu sm. (mar.) “trave di rinforzo della ruota FDT 10.29; FDT.P 73 (Triora).
di poppa o di prua” D cupeta.
CAD. cupéla sf. “cupola”
cuntruvultigiöa sm. (mar.) “legno tondo che fa parte DVO (On.).
dell’ornamento dello sperone della nave” cupelà vb. “saggiare i metalli”
CAD. BDS (Sav.).
cuntu sm. “conto, racconto” D copella.
PD 362. PVG. cupelu sm. “misura di capacità per grani”
D cointo. DVO (On.). DVA (VArr.).
cuntügnu agg. “continuo” D copella. L copellus.
PD 119, 364 “non popolare” cupeta sf. “tazza, ciotola”
cuntursciùn sf. “contorsione, inchino” PD 147. G.RONCO, LDA 87 sg. PVG. MVS (Sarz.).
CIC 52 a.1842 (Sav.) te ghe capitan dunque impruvisè/ e D cupazzu. copeta. cupetti. cupetìn. cupìn.
ghe fan mille scuèxi e cuntursciuìn,/ ghe dixan ch’u l’è cupeta sf. “nuca”
pin d’abilitè… CAN 1845 p.37 (Sav.) gh’è là ün duggiu e ünna mezzet-
cuntüssu sm “farsetto” ta/ da sunnaghe in sce a cupetta
GO. CAD. VPL Pietra) “camicia da notte” MP 19.170 (Pigna).
PSE 254. RAN 183. GA 13.202: comptuceus < comptus. Cf. MB 74 (Bonvesin) copa. m.s. DANTE, Par. 8.12 la stel-
ALN 73: ”sic. cantusciu “lunga veste femminile < ar. qa- la/ che ‘l sol vagheggia or da coppa, or da ciglio.
tusc “lunga veste che si porta sopra il caffetano”. D cupetùn. cupüssu.
Cf. CVM contùsc “veste femminile”. cupetti sm.pl. “cappelletti, pasta alimentare ripiena”
D cotuscio. contusso. RCG, Diz. BDS (Sav.).
cunusce vb. “conoscere”
D cupeta.
PD 119. FDG 220. PVG.
D cognosce. cognosse. cognuxe. conosce. noscer. cupetìn sm. (bot.) “Cotyledon umbilicus L.”
cunusciansa sf. “conoscenza” MLC 241 (Sav.)
PD 107 “di origine un po’ sospetta”. D cupeta. cuppìn.
D conoscenza. cupetùn sm. “scappellotto”
cunvaliscensa sf. “convalescenza” BDS (Sav.).
PD 139. D cupeta.
cunversciùn / cunvürsciùn sf. “convulsioni, malattia cupiditae sf. “voglia, desiderio”
infantile” FAS 164.
PVG cunversciün. VPL cunvürsciùn. D covea.
cuò sm. “cuore” cuppìn sm. “tazzina”
RDB 16 per che ciù cha de sasso havei ro cuò. PRP 339 DVO (On.). FDT 10.65 (Triora): “tazza appesa all’orlo
(str.4) nò ve vegne in cuò l’aigua dre vivagne (non preoc- della giara dell’olio; tazzina per l’acqua nella gabbia de-
cupatevi delle piccole faccende quotidiane). gli uccelli”
D cor. D cupeta. cupetìn.
cupp 369 curd

cuppìn sm. (bot.) “Umbilicus pendulinus” cürala sf. “l’insieme delle pecore vecchie che vanno
FPL (Cogorno). al macello”
cupitar vb. “desiderare” PTO 258 (Ponente ligure).
AG 21.7 chi star no vor contento/ en quelo honor che De i curalu sm. “corallo”
a dao/ e cupita tropo aoto grao/ po venir in manchamento. CAD.
AGC 49 n. “latinismo” D cualu. colarero.
D cubità. curar vb. “curare, aver cura; preoccuparsi”
cuppu sm. “tegola ricurva” AG 140.141 no curar de oyr quelui/ chi disse mar d’ao-
RAN 16. MP 19.170 (Pigna): REW 2409. G.RONCO, trui. FAR 31 s.xiv. (Sav.)in hoc exemplo pero al qual me-
LDA 87 sg. lat. cupa, cuppa. ADL (Vent.). PVG. naza non cura de[….] debet sic dici Petrus qui aliquo mi-
Cf. SAP 396 a.lomb. copo; BIO 259 emil. cop; CVM mil. nato sibi non [curat de] minis est stultus.
cop m.s. D cura. curà. L curare.
D copo. L cupus. cürassà sf. “colpo battuto sul deretano”
cuppu sm. “vaso da notte” DVA (VArr.).
VPL. D cüattà.
cuppu sm. “ramaiolo, mestolo; pala della ruota del cürassùn sm. “fondiglia, morchia”
mulino” TVD (Dolc.). VPL.
GO. PVG. D cuà. scuaggia.
D cuppa. curatta sf. “culatta, deretano”
cuppu sm. “reticella per la pesca” GL 15.12 e int’re quelle remæ’ streite e cagnin-e/ fa ri
GO. PML 334 “rezzòla” (IVI, descrizione). banchi scroscì con ra curatta.
cùpua sf. “nuca” D cuatta.
VPL (Pigna). curaù sm. “filtro, colatoio, colino”
cupùn sm. “cedola dei titoli di rendita” TVD (Dolc.). VPL.
LFL.1 25 fr. coupon. D cuà. cuaiö’. cüö’. cuòu. curaur. curavue.
cupùn sm. “tappo di botte o damigiana” curaù sm. “drappo usato per portare erba o fieno in
capo”
VPL (Taggia).
DVA (VArr.).
cupüssu m. “nuca, occipite” D curu.
CAN 1843 p.44 (Sav.) ho piggiòu dau sciu Pettüssu/ ciü curaùr sm. “panno grande e rozzo per trasportasre
pattuìn in tu cupüssu/ che no ho cavelli in testa. erbe o letame
CAD. PAG 167. RAN 21, 183. PD 146. PVG. MP 19.170 (Pigna).
D copusso. cupeta. D curaù.
cuquala sf. “bolla di sapone” curavue sm. “colatoio, panno attraverso cui cola il
CIR 28 a. 1930 i benpensanti insegnan che l’arte e l’idea- ranno nel bucato”
le / nu sun che zöghi d’iride / in simma a de coquale. FDT 10.65 (Triora).
D cucalla. cucuale. D cuà. curaù.
cura sf. “cura, attenzione” curbatta sm. “fattorino dell’avvocato”
RV 76 s. xii. mi non o cura de ti. AG 140.285 de la ma- BDS (Sav.).
snaa toa agi cura. D cruvata.
D bescurar. curar. cureiver. curoso. curou. incurase. per- curbela sf. “cestello”
curarixe. procuraor. rechirarse. MP 19.170 (Pigna).
curà sf. “corata” D corba. curbelia. L corbella.
ADL (Vent.). curbeleta sf. “capriola, capitombolo”
D cuà. PVG.
curà sf. “palizzata, siepe” D acurbelà.
BDS (Varazze). curbélia sf. “cesto di fiori”
curà avv. “là, colà” LFL 1.25 fr. corbeille.
MP 19.170 (Pigna).: REW 4265. TVD (Dolc.). D corba. curbela.
D là. curbetta sf. “cestino”
curà / cürà vb. “curare” GO. RAN 81
SCF 95 a.1393 li priori… debiam… avizare se le dicte D corba.
cosse sum state ben curae da lo dicto guardiam. NPD 77 curcettu sm. “gancetto, fermaglio per abiti”
a.1856 (Sav.) u nu aveiva che ün pò de refreidù,/ nu l’an GO. PAG 147. RAN 126. PD 345, 357 fr. crochet. GA
12.101 “metatesi”. ADP (Pietra). BDS (Sav.).
cüròu a tempu.
Cf. RNB 87, 91 neogr. kourkûti “affibbiatura”
D curar. D corchietto. crucettu.
curabrodu sm. “colabrodo” curchià vb. “avvolgere, arrotolare”
ADL (Vent.). VPL (Sanr, Alb.).
D cuà. cùrcuma sf. (bot.) “curcuma, zafferano”
curadìn (ornit.) “corriere grosso (Charadrius hiati- CAD: “Cuccuma longa” pianta usata in tintoria”. BDS
cula)” (Sav.) “zafferano”.
PVG LVO 33: < ar. kurkumun “zafferano indiano”
D corrado. curdané sm. “cordaio”
curaggiu sm. “coraggio” CAD. PS 5. PD 143.
PD 340 “letterario”. ADG. D corda. L cordanerius. cordeanerius.
D coragio. curdeleta sf. “lasagna, specie di pasta alimentare”
cüragnùn sm. “fondo di sacco” PVG.
VPL. D corda. L cordella.
curd 370 cürl

curdeta sf. “cordicella” curì vb. “correre”


PVG. CAD. PD 340. PVG. OCD (Carrega, Cartasegna); i cu-
D corda. ru “corrono”.
curdià sf. “parte superiore del manico del violino o D corir. cure.
chitarra, su cui passano le corde”. curidù sm. “corridoio, corsia”
CAD. NVM (Sav.) PD 360 “semipopolare”.
D corda. D coridore.
curdìn sm. “capestro, fune con cui si impiccano gli curigliu sm. “coniglio”
uomini” MP 14.55 (Pigna).
CAD. D cuniggiu.
D corda. curinà sm. “semenzaio (di cavoli o altri ortaggi)”
curdunettu sm. (bot.) “Capsella bursa pastoris M.” DVA (VArr.).
MLC 226 (Sav.). D corinale.
D corda. cordonetto. curiola sf. (bot.) “convolvolo”
cure vb. “correre” FPL (Mortola) “Convolvolus v.sp.” (Nizza) “Potentilla
RAN 19 reptans, Convolvolus althaeoides, Polygonum maritimum,
D corre. curì. Viscum album”.
curea sf. “cintura, cintola” D curezöa.
FDT 10.29 (Triora). FPI 2253 (Cipressa). VPL (Taggia) Cürla top. (Legino, Sav.)
”vita, parte del corpo umano compresa fra il busto e i NTS 36 s.xvii-xviii in ta Cürla.
fianchi”.
D curlo.
D correa. L correa.
curlà / cürlà vb. “girare, voltare”
currea sf. “corriera, veicolo di terra o di mare adibi-
to al trasporto di messaggi” RDB 141 (V.Dartona) a zé curlando. CIT 139 ra luna se
CAD. curlava a l’atro mondo. GL 16.3 aoura o curla ro fuso.
D corre. GO (contad.) cürlase “voltarsi”.
curéa sf. “macina corrente, la macina superiore del D curlo. L curlaspedo.
mulino” Curleti top. (Alassio)
PVG. TAL 55 n.198 a.1539 li Curleti.
(â) curréa loc. “(stivali) a tromba, alla corsara, alla D curlo.
dragona” curlettu sm. “filatoio; trottola”
CAD. PAG 139 CAD. DVO (On.).
D coreria. Cf. SAP 398 a.lomb. curlé “trottola”.
Cureca top. “torrente della V.Argentiba” D curlo. cürlettu.
FDT 5.41 (Triora). cürlettu sm. “mulinello”
curegliu sm. “viottolo” GO “filatoio”. FDT.P 39 (Triora). “rudimentale trapano,
MLC 211 (Pigna) “curriculum”. ITG 16. C.MERLO, ID frullino munito di uno spago con cui si fa ruotare un’asta
12 (1936) 82. MP 14.46; 19.171 (Pigna). REW/FPI di legno appuntita, infilata in una noce”. PVG “raganel-
2415a. FDT 10.65 (Triora). la posta a spauracchio nei campi.
D coreglia. L corrilium. D curlettu. curlo. L curletus.
Curegliu top. (Pigna) curlo sm. “filatoio”
PSP 86 n.202. MNS.1 109 a.1577 (Sav.) né potrà… mescolare alcuni no-
curéiu sm. “rigagnolo” vi cavi con la canepa quando si filla, ma che il filo sia, e
VPL (Taggia). resti, di quella medema bontà nel curlo come è in mezzo,
cureiver agg. “sollecito, dedito a…” sotto pena de libre cinque.
AG 146.301 che zoa alcun esser cureiver/ de vanitae e fale D crulu. curla. cürlettu. cürlu. L curlus.
monte/ chi la zener de rezeiver/ l’endenman susa in lo fronte? curlo sm. “il dispositivo di tronchi d’albero per tra-
PS 31, 56. FPI 2411. sportare a valle il legname tagliato nei boschi”.
D cura. TAL 55.
Curenno top. (Alb.)
Curlo elem. topon. montano frequente
CL 9.
TAL. 55. FCL 54 “connesso con l’attività dei tagliale-
curentina sf. “diarrea”
BDS (Sav.). ADP (Pietra). PVG. gna”
D corre. D chirletto. curleti. cürla. cürlu.
cureza sf. “cinghia, correggia” Curlo top. (Sav.)
BDS (Sav.). PVG. CL 15 Monte Curlo.
D corregia. correza. cürlu sm. “filatoio; ruota, bussola rotante nei con-
curezöa sf. (bot.) “convolvolo (Convolvulus arvensis, venti”
Convollvulus sepium” GO. CAD. PAG 184. RAN 19. ADL (Vent.) BDS, SDS
PVG < corrigia REW 2253: “perché lega e si attacca dap- (Sav.).
pertutto” . MUI 146. REW/FPI 2415.
D correzora. corzora. curiola. curzoi. Cf. BIO 259 mant. corlo “fusaiolo”. CVM mil. curlo
curéu sm. “solco” “carrucola”.
VPL (Alassio). D curlo.
curgà vb. “coricare” Cürlu top.
ADL (Vent.). NTS 17, 19 (Sav.) Munte Cürlu; Cian du cürlu. FCL 54
Cf. MUI 144 corcare. (Diano S.Pietro) au Cürlu.
D acolegar. cuegà. D curlo.
curm 371 curs

Curma top. curnetu sm. (ittiol.) “mollusco marino”


FTL 58 sg.: culmen. TCL (Loano). NTS 36 (S.Bernardo, PML 379 “trottola (Trochus v.sp.)”. AFV 426 “torricella
Sav.) s.xvii-xviii. in ta Curma. (Turritella communis)”
D colma. corma. curme. D cornetto.
curmaröi sm.pl. “festa dei muratori per la copertura curnettu top. (Loano)
del tetto” TCL.
VPL. L cornetus.
curme sm. “dorsale, crinale di monti” curnettu de ma (ittiol.) sm. “murice (Murex branda-
PVG: lat. culmen. ris L., Murex trunculus L.)
D corma. curma. PML 379: anche runseggiu.
curmegna / curmena sf. “trave maestra del tetto; co- Curnigén top. “Cornigliano”
mignolo” PAC 4. PD 140. GFM 3. SCT 198. ADG. PTP 34n. PTR
ADL (Vent.), MDB (Bord.), VPL curmegna. PVG cur- 46. *in fundis Cornelianis < Cornelius, gent. rom.: con
mena. metafonesi.
Cf. RGS § 1068 lomb. colmegna m.s. D cornigiano. corniglia. L cornelianum.
D curmu. L colmegna curniö’ sm. “palo biforcuto sulla cima, usato a soste-
curmu sm. “culmine, sommità; trave maestra del tetto” gno di un palo orizzontale”
AAG 122. FDT 10.65 (Triora). PVG. VPL.
D cormo. culmurine. curmaröi. curmegna. L culmum. curniöra sf (bot.) “origano (Origanum vulgare L.)”
curmu agg. “colmo, pieno oltre l’orlo” MLC 258, FDT 10.28 sg. (Sanr.)
ADG. FDG 248. D corniöra, cormöra.
D colmo. L culmus. curnüda sf. “bigoncia per la vendemmia”
curnà sf. “cornata, colpo di corna” TVD (Dolc.).
PVG. churona sf. “colonna”
D cornu. IVE 58 como porré pensar… de veyte ligao a a churona?
Curnà top. (Loano) AGC 31. FAS 148.
TCL u Curnà. D colona.
curnà sm. (bot.) “corniolo” curör sm. “corridoio”
GO. DVO (On.). FPL (Gen., PortoM., P.Nava) ”Cornus VPL (Pigna).
mas”. FPL (Mele) “Viburnum tinus”. MLC 244 (Gen.) curoso / curoxo agg. “accurato; desideroso”
“Viburnum L.”, (Sav.) “viburnum tinus”, Bard. “cornus AG 54.141 li omi delicai/ preciosi, van, desordenai,/ luxu-
mas, cornus sanguinea L.” riosi e sempre tenti/ en curosi afaitamenti.
FAS 164. POF 11 s.xiv. Martha chi era curoxa de piaxeir
D cornarea. cornareto. cornio. corno. curnaa. curnae. cur-
a lo nostro Segnor…
nai. L cornarium. D cura.
curnàa sf. (bot.) “Viburnum tinus” curpetìn sm. “camiciola da bambini”
FPL (Gen.) PVG.
D curnà. D curpettu.
Curnaè top. (Cadibona, Sav.) curpettu sm. “maglietta, camiciola”
NTS 35 sg. e Curnaè. GO. ADL (Vent.). BDS (Sav.).
D curnà. D curpetìn. L corpetus.
curnagetta sf. (ornit.) “corvo dei campanili, taccola curpu sm. “colpo”
(Corvus moledula)” PD 119. PVG.
CAD. CLU. D corpo.
D curnaggia. cursa sf. “corsa, rincorsa”
curnaggia sf. (ornit.) “cornacchia (Corvus cornix)” CAD. PVG.
GO. PVG. CLU. cursalu agg. “che corre”
D cornagia. curnagetta. curnaglia. scurnaggia. ADL (Vent.) anghile cursale “anguille che vanno al
curnagìn sm. (bot.) “mirtillo (Vaccinium myrtillus L.)” mare”
MLC 251. PNP 149 (Arenzano). D corsar.
D curnagiotti. curseghìn sm. (ornit.) “tordo sassello”
curnagiotta sf. “forma particolare della prua del goz- CLU.
zo da pesca” D corsegu. curseghina. cursescu.
F.S.CESARINI, “ A Campanassa”, settembre 1984 p.4 “for- curseghina sf. (ornit.) “cesena”
ma non riportata dai vocabolari”. CLU.
curnagiottu sm. “mirtillo” D curseghìn. scurseghìn.
PNP 149 (Alta V.Borbera). cursescu sm. (ornit.) “tordo sassello”
D curnagin. CLU.
curnaglia sf. “cornacchia” D curseghìn. scurseghìn.
MP 19.171 (Pigna): cornacula REW 2238. ADL (Vent.). curzettu sm. “specie di pasta alimentare: lasagna
D curnaggia. tonda su cui viene impresso un rabesco [cf. lat. corzetus:
curnai sm.pl (bot.) “Cornus sanguinea” monile”]
FPL (Masone). CAN 1848 p.50 (Sav.) se aspêtemmu che ne ciöve/ di cur-
D curnà. zetti e de lasagne…
curnetti sm.pl. RAN 183. PAC 17. PD 345. BDS (Sav.).
FDT.10.28 (Triora) “gnocchi, pasta alimentare fatta con D corzetto. L corzetus.
farina di castagne”. DVA (VArr.). “sorta di dolci”. PVG cursì / cursìn sm. (ornit.) “tordo sassello (Turdus iliacus)”
“varietà di fagioli”. ADP (Pietra). PVG. CLU.
D cornu. D corsegu.
curs 372 cust

Cursiggia top. (S.Olcese) curuna sf. “corona”


FCL 31 n.: ÷ Corsanego, top. (fundus curtianicus > CAD. ADG.
Curtius, gent. rom.) D coronetta. corunna. curune. incoronao. L corona.
Cf. FNT 19. curuna sf. “il sacco della sciabica”
L corsigia. ANP 63, AOPV 79 (Vent.).
curzö’ sm. “crogiolo” cururìu agg. “colorito”
PVC 60 s.xix ma quell’atru bastimentu/ chi ha per veie ün NPD 54 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) re masche cururie.
fümaiö’/ e pe remme ün gran curzö’/ de vapù sempe bug- D cû. colorì. L acoloritus. colorita.
gente… GO. CAD. RAN 183 PD 345. BDS (Sav.). cürvà vb. “curvare”
GA 12.101: < lat. cruciare “tormentare, bruciare, fonde- GUA 225. RGS § 71 “dotto”. PVG “neologismo”
re” (Plin., n.h. 33.20). curvé “servizio di caserma”
Cf. CVM mil. crosö’ m.s. LFL.1 25: fr. corvée.
D caruxö’. corzœu’. L corroata.
curzòi / curzöri sm.pl. (bot.) “convolvolo (Convolvulus cürvelu sm. “setaccio per le castagne secche”
sepium, convolvulus arvensis)” FDT.P 39, 75 (Triora).
FPL (P.Nava) curzöri. MVS (Sarz.) curzòi. D crivel.
D curezöa. cusaro sm. “cucchiaio
cursu sm. “corso, decorso” AA 193 e piu 13 cusari de lotone e altri de legno.
CAD. PVG. D cügià.
cursu sm. “corsa; attività corsara” cuscensa sf. “coscienza”
CAD andà in cursu “corseggiare”. PVG andà in cursu PVG.
“mettersi in competizione” D conssiencia. cunscensa.
D corsia. corso. L cursus. cuscì avv. “qui”
curto agg. “corto” PS 10, 39: chi cuscì. “qui”
AG 143.277 curti son monto li dì toi/ fa doncha ben fin D coci. cusì.
che poi. RPC 44 a.1743 (Alb.) un telato di letto con co- cuscì avv. “così”
lonne curte. CAD. PD 349. ADG. FDG 185, 211. ADL (Vent.). BDS
D cürtu. (Sav.). PVG.
curte sf. “cortile” D cossì.
PD 119. ADL (Vent.). VPL. cuscià sm. “cosciale, trave di sostegno delle scale di
D corte. cortiggio. L curtem. una casa”
cürtu agg. “corto” CAD.
CAD. PD 119. ADL (Vent.). PVG. D cossali. cöscia.
D chiertu. corto. culto. cültu. curto. cultado. scürsa. scür- cuscìn sm. “cuscino”
sà. L curtus. PD 149. PVG.
curu sm. “filtro di tela per il bucato” D cosanello. coscinera. cosscino. chossin. cossinera. cos-
ADL (Vent). PTO 258. sinetto. cossino. cussineto. cussino. L cosinus.
D cuà. curau. scuru. cusì avv. “qui”
curu sm. “drappo usato per portare erba o fieno in MP 19.171 (Pigna).
capo” D coci.
DVA (VArr.). chusi / cusi avv. “così”
curumbàira sf. (ornit.) “coturnice” PEG 40 sg. lo corpo… è de leopardo, significa che cossi
GNB 223 (Bord.). como el e de diversi color. cusi a lo diavo diverse mayne-
D coromba. curumbara. re d’enzegne. –– chusi fa l’orgoioxo…
curumbara sf. (ornit.) “coturnice” Cf. SAP 398 a.lomb. cussi.
CLU. D cossi.
D coromba. curumbaira cusina sf. “cucina”
curumbassu sm. (ornit.) “colombaccio” ASD 740 in la cusina… –– in lo forno…
CLU. D coxina.
D curumbu. cussineto sm. “piccolo cusacino”
curumbella sf. (ornit.) “colombella” AAD 267 a.1561 cussineti quadri per galera.
CLU. D cosanello. cossineto. cuscìn.
D curumbu. cussino sm. “cuscino”
curumbera “custruzione rustica, rudere” ASF 730 un cussino longo de telazzo verde…–– un cusi-
RRL 66 (Diano, Cervo). LPT 230. no longo. AAD 259 un altro letto… con li suoi cusini.
D cûmba. L columbaria. AAD 267 cussini di veluto grandi doi gialdi con suoi pa-
Curumbera top. (Alassio) samani e fiochi.
TAL 262. D cuscin.
L columbera. cusir vb. “cucire”
curumbin sm. “pietra dura, di colore grigio-nero, FAR 36 s.xiv. (Sav.) “traduce lat. suo, suis.
usata per le mole dei frantoi” D cüxì.
ROC 151 (Civezza): REW 2064. DVA (VArr.). custa sf. “dorso della lama della falce”
D curumbu. PVG: costa ¥ custu.
curumbu sm. (ornit.) “colombo” D costa.
CLU. custà vb. “costare”
D columbar. coromba. cuimbu. cumbé. cumbettu. cumbu. PVG.
curumbassu. curumbìn. L columbus. D costar.
cust 373 cuve

custanna sf. “una delle travi orizzontali che sosten- custüpa(se) vb. “prendere un raffreddore”
gono le falde del tetto” PD 142.
CAD. PVG. VPL (Alb.). D custipase. acustüpòu.
custéa af. “costiera”; elem. topon. cusuniggia sf. “cocciniglia”
NTS 14 Strada da custéa (Sav.) “fra Cimavalle e GO. PSE 266: assimilazione da cusiniggia. PD 143, 357.
Montomoro, dai Piatti al Ritano della Fornace”. TCL D coconigia.
(Loano) Custéa. cutela sf. “coltello di legno usato per raschiare”
D costa. costera. VPL.
custéa sf. (mar.) “costiera, legno di rinforzo del so- cutelassu sm. (mar.) “vela di coltellaccio, vela lunga
stegno degli alberi della nave” e stretta”
CAD, pl. custée. CAD. NVM (Sav.) asta de cutelassu “buttafuori”. VPM
custeleta sf. “costoletta” 125, 342: s. xvii. Cf. mediogr. s.xiv koutelßj dal ven.,
MP 19.171 (Pigna). dall’it. comune o dal gen.
D costa. cuteleta. D cutellu.
custezzà vb. (mar.) “costeggiare” cuteleta sf. “cotoletta”
NVM (Sav.). LFL.3 18: fr. côtelette.
D costa. costezar. D custeleta.
custetti sm.pl. (bot.) “radicchio (Cichorium intybus L.)” cutellu sm. “coltello”
GO. FPL. MLC 250. BDS (Sav.). CAD. RAN 19. PS 6 “poco regolare la –u-. PD 114.
D custu. PVG.
custigiö’ sm. “costerella (di terra, di monte)” D cotelo. cutelassu.
A.PRATI, ID 18 (1942) 100: cf. custigiöa “costoletta”; Cf. cutér sm. “coltello”
C.SALVIONI, ROM 43 (1914) 378 n.2. MP 19.171 (Pigna).
D custigiöa. custigiùn. D cotelo.
custigiö’a sf. “costoletta” cùtera sf. “coltre, coperta”
GO. PD 140. ADG. BDS (Sav.). PVG. DVO (On.).
D costa. custiöra. D cutura.
custigiùn sm. “costolatura di terreno”; top. cutià vb. “interessare, stare a cuore”
TCL (Loano). TVD (Dolc.).
D costa. custigiö’. L costelionum. cutiélu sm. “coltello”
custìn sm. “costa di terreno”; top. GF 12 s.xix (contad.) l’a pigliô in cutielu e u g’â tagliô a
TCL (Loano). tiesta. RGS § 90 (Rovegno).
D costa. D cotelo.
Custiöra top. (Alassio) Cutirde sf., n.p. “Clotilde”
TAL 63 n.268 a. 1826 Costiora “costigliola”. PD 364: “dissimilazione; plebeo”.
D custigiöa. cutognu sm. (bot.) “mela cotogna (Pirus cydonia L.)”
custipase vb. “prendere un raffreddore” MLC 238 (Quiliano, Sav.); mei cutognu (Gen.) .
PVG. D cotom.
D custipasiùn. custüpase. cutru sm. “coltro, sorta di vomere dell’aratro”
custipasiùn sf. “forte raffreddore” GO.
PVG. L cultrum.
D custipase. cuttraffètu agg. “sfigurato, deforme”
custiùn sf. “questione, lite” PVC 185 s. xix gianu, fütu e cuttraffètu.
PD 154, 356. VPL. D cuntraffètu.
D costion. questiùn. cutre sm. “cutter, nave a vela”
custu sm. “cespo, cespuglio” NVM (Sav.). GA 12.100: ingl. cutter “canotto”; metatesi.
PVC 224 s.xix du meise d’agustu/ che secca a tèra e u cu- cutrùi sm.pl. “soffitte”
stu. RAN 16. VPL.
cutüa sf. “cottura”
ADG 66: consitus. ALE 124 “pre-latino”
PD 145, 154.
D costo. custetti. L custus. D cöxe.
custu sm. “nocciolo selvatico” cutùn sm. “cotone (Araujia albens Don.)”
FST 80 (Triora). RAN 44 dall’arabo. MLC 254 (Sav.). PVG.
custu giancu sm. (bot.) D cotonina. cottono.
FPL. (Gen., Cogorno) PVG “cana picchia (Helicrysium (erba) cutuna sf. (bot.) “Hieracium lanatum”
angustifolium)”. MLC 246 (Chiav.) “Helicrysum stcchas FPL (P.Nava).
Gaertn.” cùtura sf. “coltre, coperta imbottita”
custu neigru sm. (bot.) “scopa meschina (Calluna MP 19.171 (Pigna). FDT 10.65 (Triora). ADL (Vent.).
vulgaris)” D colcera. cotra. cotreta. cutera.
FPL (Cogorno). PVG. cuturna / cutùrnixe sf. (ornit.) “coturnice”
custüa sf. “cucitura” CLU.
GO. L coturnicem.
D costura. cuve sf. “cote”
custümà vb. “costumare, avere abitudine” GO. PD 348.
CAD. PVG. custümase. Cf. DEP piem. cov m.s.
D costumar. cuvéa sf. “appetito, desiderio di cibo”
custüme sm. “costume, uso, usanza” FA 342, ADL, VPL (Vent.). MP 19.171 (Pigna). TVD
GUA 330, 433: consuetudo, attraverso il franc. PVG. (Dolc.). FDT 10.65 (Triora). RDO (On.). FPI 2407 “lig.
D costume. D covea. cuvera.
cuve 374 cuxu

cuventu sm. “convento” cüxéina sf. “cucitrice, sarta”


BNL 75 (Perin.) CDS (Sanr.) FPI 2174 “gen.”
D covento. D cüxöia.
cuvera sf. “desiderio” cüxì vb. “cucire”
DVO (On.). ABD 12 sgg. CAD. PD 335. ADG. RGS § 71, 537. ADL (Sanr.)
D covea. cuvea. cüìxu “io cucio”
cuvercettu sm. (bot.) “Cotyledon umbilicus L.” D chescì. chiìxe. cusir. cuxir. costura. cüxòu. descuxir. L
MLC 241 (Chiav.) cuvercetti. cuxire.
D cuercettu. cuverciu. cuxin sm. “cugino”
cuverciu sm. “coperchio” GP 279 so cuxin zerman chi a nomen Iacomo.
AAG 123 n. PD 338: -c(u)lu. Cf. spegiu “specchio” < PD 149, 350: “dal franc.“ ADG 101. PVG.
speculum. (–c- perchè precede consonante). D coxim. coxin. cuxu. L cuxinus.
D covergio. coverihu. cuercettu. cuerciu. cuvercettu. scu- cuxina sf. “cucina”
verciu. L coperchium. CAD. PD 117. FDG 277. PVG.
cuverta “coperta della nave” D coxina. cuxinattu.
AA 52 non lasavano intrare alcuna nave ne vaselo de co- cuxinattu sm. “cuciniere”
verta in Saona chi avese merce, ne meno era nave ne va- GO. RCG Diz.
selo de cuverta chi presumise de caricare merse alcuna. D cuxina.
D copertor. corverta. couverta. cxoverta. cuerta. cuver- cuxir vb. “cucire”
taiö’. L cooperta. LSE 17 pur le manneghe non se voleiva lassar cuxir ni
cuvertaiö’ sm. “panno esterno di copertura del bam- apointar.
bino fasciato” D cüxì.
GO. CAD. cüxitè sf. “curiosità”
D cuverta. CIC 47 a.1842 (Sav.) dunque ei propriu a cÜxitè/ de savéi
cuveta sf. “vaso del cesso” cose ho scuvertu…
MDB (Bord.). D cuixité.
cuveùzu agg. “voglioso” cüxöa sf. “cucitrice, moglie del sarto”
ADL (Vent.). GO.
D coveoso. queùzu. D cüxöia.
cuvìa sf. “voglia, desiderio” cüxöa sf. “cucitura”
MDB (Bord.). PVG.
D covea. L costura. custüa.
cuvöa sf. voglia, desiderio” cüxöia sf. “cucitrice”
PD 121: arc. cuvœa > kwæ. PD 128 “cucitora”. FDG 133.
D covea. D chixuéia. cüxéina. cüxöa. cüxòu. L cuxitrisem.
cuvu sm. “covo” cüxòu sm. “sarto”
ADG 66. PVC 95 s.xix. in tu quartu appartamentu/ duve ghe stava
D cuà. ün cüxòu/ da scignûe, vegnüu de Fransa…
cuxaò sm. “sarto” GO. ZOR 228. AAG 124 n.3. FPI 2174. FDG 194. P
COM.1 87 me farò vegni ro cuxao per fâme taggià ro ve- D cuxaò. cüxì. L cusitorem.
stì. COM.5 26 ha da vegnì o cuxaò Romanetto a piggia- cuxu sm. “cugino”
ve mezura di vostri abiti de corò. GO “contad.” DVA (VArr.). VPL.
Plur. cuxoéi RDB 107 (V.Dartona). PD 128. FPI 2165.
D cüxòu. D cuxìn.
da 375 dà

D
da prep. “da” 1.pl. davimo GL.8.13.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) baril due et una da far buada –– 3.pl. davam AF.1.43 s.xiv.(Pietra)
una tola da seder. –– canne ii. da pescar. –– unum lençol davan GP 289.
da sol. iii. LSE 32 da li a un pocho. –– da poi un pocho. daxeam PAS 35 daxeam gue.
da prep. art. “dalla” “-gli”
AG 12.392 amaistrai da fantina/ en la santa fe divina. daxem AF. 1.48 s.xiv. (Pietra).
AGN clxii. Fut. 1.sg. dô PD 124.
D do. du. la. daiò PD 124
da prep. “di” darai AG 140.281
AG 12.619 criste pim d ogni bontae/ e da ognuncha pie- 3.sg. dar (v) à RV 95 s.xii. “vi darà”
tae. AG 14.272 se da bon cor li honorerai… AG 43.180 darà AG 140.257. FAS 160
dentro da casa de li frai. AG 140.2 se ben intender me vo- 1.pl. daremo PAB 60
resi/ e da bon cor voi taxesi… AG 140.64 da bonna fe ser- daremmu CAN 1848 p.51, 86 (Sav.)
virlo. NAB 23 a.1473 (Sav.) sel si trovasi alcuno patrone 2.pl. daài CPV 49 a.1461 (Alb.)
da lavorerio o maistro ne lavorante. COM.3 100 se rîe darei NSB 188 s.xvii. (Vent.)
sempre ciù da cœu. 3.pl. daan NPD 62 ca.1750 (Sav.)
AGC 46 “funzione genitivale di da, non solo nel veneto”. Perf. 1.sg. (ei) dedit DPC 173 ca.1180 (Sav.)
D. de. di. L de. dei, dey PS 24, 28 s.xiv. PD 123.
dà/ dal / dar vb. “dare; battere” 2.sg. daesti AG 2.38 (rima: enxisti)
AG 99.18 (la bestemmia) e quelli n’am penna e dol/ chi in AG 56.121 (rima: vestisti
aotri dal la vor. AG 140.113 asi in dar como in rezeiver. AG 143.81. AGC 39.
PAB 41 ello no devea dar. RL 224 a.1440 darghe, darge- FAS 160
lo. CR 21 a voi è possiber da recato a questa redencion. daisti PS 28 s.xiv.
CAR 10 a.1340 lo prior no sea tegnuo de dagi niente de la AGC 39 (metafonesi).
caritay. TL 1.25 a.1453 dage “darne”. RGM 186 a.1472 deisti GP 375. PS 28 s.xiv
per darghe a intendere. PAD 493 a.1506 daghe “dargli, Cf. PS 24.
dare a loro”. NPD 57 s.xvi. (P.Murassana) dave… vog- 3.sg. dè AG 141.55.
giemmo/ gren diletti. TIO 43 s.xx (G.Cava) daghe “ab- FAS 160 deghe “diedegli”
boccare all’amo”. PD 158 danelu “darcelo”. PAB 46. MAC 164.
FORME: PRP 349.
Indic. Pres 1.sg. dago PAS 30. MAC 163. BOS 102 a.1655 (G.Rossi)
PS 23,, 28. FAS 159 PD 114 n. (GL).
fatto su digo “dico”. DFC 29.
daggu PD 358. RGS § 535, PD 113 n. Cf. PS 2
543. FDG 51. dette GL 14.55.
OCD 27 1.pl. demo PAB 61. PS 28 s.xiv.
(Masone, Campoligure) 2.pl. daesti AG 2.38. FAS 160.
do ADG 54 “toscanismo” deisti CR 26.
2.sg. dai PS 28. FAS 159 s.xiv. 3.pl. dan(se) AG 99.34.
dè RGS § 15: “Italia sett. già den FAS 160. PRP 340.
nel s.xiii.” derono BL 106 a.1406.
3.sg. dà PEG 43. PS 28 deteno AA 46.
s.xiv. PD.158 u dà. Cong. Pres. 2.sg. daghi FAS 161.
1.pl. dagemo GP 277. dagi PS 49 s.xiv. PS 28.
MGT 198 a.1498. 3.sg. daga FAS 161. IVE 7. PAB 70.
dagamo MGT 193 a.1492. PS 28.
demo PNF 407 a.1452. ATA 203 a.1382 (Alb.).
demmo RAN 74 s.xvii. ASA 122 a.1390 (Alb.)
2.pl. dai FAS 160. FUP 100, 118 s.xiv. (Sav.)
dè RDC 77. PNF 400 a.1447.
3.pl. dan PS 28 s.xiv. TL1 801 a.1458.
dam OGM 223 s.xv. FAS 142. NAB 21 a.1473 (Sav.).
Impf. 3.sg. dava VP st.47 s.xv. (Sav.). NPG 78 a.1475.
FAS 160 dage TL.3 121 a1474.
daxea PS 28. s.xiv. DSP 62 a.1487.
PAB 41. LSE 22. daghe FUP 100 s.xiv. (Sav.).
FAS 160: su faxea. GP 276.
RGS § 551. dea AG 145.430.
dà 376 dadi

PAB 48. PS 28. daito AG 46.102. AG 139.70.


1.pl. dagamo PAS 28. PAT 22 a.1320. dajta.
daghemo PS 28 s.xiv. FAS 161. CF.3.13 s.xiv. (Pietra)
degamo PGF 28 a.1461 (Alb.). PEG 43 dajto. MC 680.
2.pl. a.dagai AG 12.173. FAS 161. CBL 335 (8.25)
daghei CR 25. IVE 57. PS 28 PCD 46 s.xiv. GP 276.
dagati TL.1 595 a.1456. MAC 162.
daghiati VSC 175 a.1471 SA 240 a.1340 (Sav.).
3.pl. dagam AG 53.149. FAS 161. PLD 83 a.136
dagan MAC 170. CPF 167 ASA 122 a.1390 (Alb.)
a.1584. BL 81 a.1400.
daghano PAD 425 a.1506. TL.1 370 a.1455.
dagem PS 26 s.xi NSB 192 s.xvii. (Vent.).
dageno LSE 28. AAG 130 n.3. PS 27.
daghen TL.1 963 a.1459. FAS 162. RGS § 620.
dagheno PAD 556 ca.1450. dao AG. 12.637 daa.
dean AG 140.356. PS 28. AG 16.354.; 49.20, 368;
Imp. 3.sg. daesse AG 127.64. 138.246; 140.57; 142.7;
FAS 161. PS 28. AF 4.3 s.xiv. PEG 36.
daisse PS 28 s.xiv. PS 27 s.xiv.
deise PCD 39 s.xiv. SB 770 ca.1850 (Finale)
BDF 149 a.1460. dato MC 690 s.xiv.
PAD 485 a.150 dæto GOG xiii. a.1444. CIT 6.
deisse CBL 348 (25.53). PAB 48. OG xv. a.1746
IVE 87. deto RAN 64 a.1612
PS 28 a.1471. PS.24. (V.Dartona)
dese MC 686 dètu AAG 130. RGS § 620.
dise PCD 39 s.xiv. (err.?) FDG 230, 237.
2.pl. deisi TL.1 708 a.1457. PS 26. D daghèzu. daxeor. donar.
3.pl. daesem AG 45.31. dà(se) / dar(se) vb. “azzuffarsi”
deisem PCD 39, 49 s.xiv CAR 93 a.1538 et in quelo foror poi andase a spetar ne li
deisen IVE 29. carugi per farse tal hofension ziovè per darse una altra
deissen IVE 29. volta… CAN 1843 p.46 (Sav.) nu se demmu, câi frè, stè-
Condiz. 1.sg. dareiva NPD 56 me a sentì/ sun persuasu che prestu femmu a paxe.
s.xvii.(P.Murassana) da ben agg. “dabbene, ingenuo”
2.pl. daressi BOS 9 s.xvi. CIT 124 nesci! diggo tra mi: sei ben da ben!
3.pl. dàivan CAN 1848 p.8 (Sav.) Da bene cognome
Imperat. 2.sg. dà AG 140.279 dagi “dagl VTS 104 a.1530 (Sav.).
PD158. dà, dàmelu. L debene.
danni PD 143 ( = dànime). daberasu avv. “alla meno peggio”
FDG 42. MP 14.54 (Pigna).
2.pl. da(me) MAC 162 “datemi” D ben.
dae AG 143.161. CR 21daeme Dabin top. (Loano)
“datem» TCL u Dabin: “zona arida (prov. debino “miseria”; o
dai SL.1.9 s.xiv. (Sav.) piuttosto soprannome locale o nome di famiglia”.
CBL 334 (7.47). (pe) dabùn loc. avv. “per davvero”
SL.1.11 s.xiv daige VPL.
“dategli” dachianpò / dachienpò avv. “fra poco”
CBL 334 (7.52) daigi
PD 153 “da chi a ün po”
“dategli”
D po.
FUP 110 s.xiv.(Sav.)
daighe “dategli” dacio sm. “dazio, gabella”
PGF 28 a.1461 (Alb.) FSL 239 a.1465 (Gen.) no seria possibile vendere li dacii
daine “dateci” nostri sotto tanto dezonesta interdictione… che in quella
dati PAD 256 a.1507 terra sia receptato lo collettore de li dacii nostri.
datigeli “dateglieli D dacita. L dacium.
dæ (mou) NPD 69 fine s.xviii. dacita sf. “gabella, tributo”
(Sav.) “datemelo” BL 69 a.1399 che se pagasse le dacite imposte per lo co-
dèi(me) SB 758 ca.1850 (Finale) mune.
“datemi” D dacio. dea. L dacita.
Gerundio dagando FAS 162. LDV 14 a.1384 dacò sm. “capezzale del letto”
(Alb.) PVG.
TL.2 295 a.1464. D co.
VCC 30 a.1480 (Sav.). dadii sm. pl. “(gioco dei) dadi”
COM.3 73 CAR 93 a.1538 nisuno di chompagni de dita compagnia
daguando AG 140.215 (PS 99). zugarà a zogo di invitto ziové ni a fruso ni a fruxada ni a
Partic. daeto TL.1 24 a.1453 terochi ni a dadii.
TL.1 708 a.1457 D dado. dao.
dadì 377 dami

dadìn sm. “smorfia” damaiar vb. “danneggiare”


TVD (Dolc.). AG 139.35 viazo corre inver la fin/ ni l’aver so no scam-
dado / dadu sm. “dado, bullone” pa le/ pu damaiando (ms.: damaniando) si meschin/ quan-
PAD 53n. a.1506 dadi de ferro. PVG dadu “italianismo”. to pu vive senza De. AG 143.30 lo proximo to/ chi da-
D dao. maiao roman de zo.
daffà sm. “affare” D damaio. dampnificar.
COM.3 96 finisce ra monæa. Così saran finìi tutti i vostri damaio sm. “danno”
daffæ’ AG 139.9 no pensa, per scivar damaio/ che fin de far lo so
daga sf. “spadino”
viaio. AG 144.109 per lo zazunio chi e si fer/ che no gi
PRI 18 s.xvuii. (G.Chiabrera, Sav.) che porto giaccu e da-
ga a fusellà. possa far damaio/ ben voren qualche avantaio. AG
daghé/ daghente agg. “generoso” 145.363 ni aversitae alcuna/ no desvie to viaio/ ni te ren-
VPL (Sanr.) da alcun damaio.
D daguzu. FA 344. PS 56.
daghèzu sm. “manesco” D dalmagio. damaiar. danu. darmagio. darmaio. L de sui
GO. PD 121. BDS (Sav.). damni.
D daguzu. dà. Damascha top. “Damasco”
dàgliu sm. “falce fienaia” PVP 221 a.1451 item bacile de Damascha talle quale.
MP 14.27; 18.9 (Pigna): daculo REW 2458, cf. piem. dài, D damasco.
a.prov. dahl, prov. mod. daio. ADL (Vent.). GRD 114 damàschina sf. (bot.) “prugna damaschina (Prunus
(Nizza): day. domestica v.sp.)”
Dâgna top. “Davagna” COL 134 a.1579 (Vent.) barili 150 di fichi belli. barili 20
ADG 99. di damaschine.
D davagna. FPL. PD 138. ALE 402: lat. pruna damascena.
Dagnìn cognome D damasco. darmascina. L dalmasena.
PS 5 Dagnaninus : Damiano. damaschina sf. “foggia, maniera di Damasco”’
L dagnaninus. ASF 748 una pesia di toagie a la damaschina. AAD 268
dagno am. “danno” sg. quattro pezze di tovaglie alla damaschina nove. ––
SGC 418 a.1522 chi porria estimar el dagno/ facto al car- dieze pezze di salviate alla damaschina nove. AAD 272
rogio de fillo. otto siugamani alla damaschina.
D danu. D damaschino. damasco.
daguzu agg. “prodigo, generoso” damaschino agg. “alla foggia di Damasco”
TVD (Dolc.). AAD 272 otto toagie damaschine grande.
D daghé.daghèzu. D damaschina. damasco.
Daiberga top. damasco sm. “drappo pesante, a disegni tessuti nel
PCT 113 Rocche Daiberga: germ. corpo della stoffa, vellutati o broccati, con fondo di raso”
daju sm. “falce fienaia” AAD 258 sgg. uno moschetto di damasco napolitano ne-
VPL (Sanr.). gro rosso a ramagi con suoi fornimenti. –– uno moschet-
dal vb. “dare” to di damasco verde e cremesile. –– uno moschetto di da-
AG 99.18 (la bestemmia) queli n am penna e dol/ chi in masco a ramagi gialdo e turchino. –– un o moschetto di
aotri dal la vor. damasco morello e gialdo. –– paramenti di damasco per
D dà. dar. la terza camera leonata scura. –– fornimento… di dama-
dalfino sm. “staffa, vite?” sco alla divisa bianco rosso e giallo. AAD 262 un apara-
PSG 382 a.1512 la trapera de square de pino o de rove- to… di damasco veluto verde con griselle d’oro. MR 133
re… apontelata soto le late… cum quatro dalfini per ogni a.1593 (Alb.) pianeta di damasco rosso con guarnimenti
ponteleto. di taffeta verde.
D darfin. D damascha. damaschina. damaschino. L damaschum.
dalia sf. (bot.) “dalia (Dahlia variabilis Desf.; Dalia damatim / damatin avv. “di mattino; domani matti-
coiccinea Cav.)” na”
MLC 248. AG 136.163 a insir de camin re/ no dai termen a damatin.
dalmagio sm. “danno” PS 39 s.xiv. damatim. deman damatim. bem damatim.
PAT 23 a.1320 inter lor grande guerre e grandi dalmagi. IVE 67 che noi vegnamo damatin fin in cotal logo.
NPG 70 a.1464 Venecia bella si po allegrare/ vedendo il FAS 165.
gran dalmagio/ che gli aparechia quello perfido cane. D deman. matin.
Cf. SAP 398, MB 80 a.lomb. dalmagio “gallicismo, a.fr. damentre avv. “intanto”
damage, prov. damnatge. GUITTONE, BRUNETTO: dama- PRA 372 “gen. moderno”
gio, danagio, dannaggio. D demente che.
D damaio. damentri che cong. “mentre”
Dalmazio cognome PRP 343 e damentri chi pensa a sto lavò/ i ri ven sparegà
VTS 120n. a.1530 (Sav.). con gran furò.
Daluis top. (Alpi Marittime, Fr.) Cf. PRA 372.
LAM 93 it. Dàlui. D demente che. mentri.
dama sf. “signora” damixana sf. “damigiana”
PGF 29 s.xv. nostra dama de pietate. ROM 7 (1878) 342 (fr. damejane): *dimidiana. RAN 44
L dama. < ar. damdjana “vaso” PVO 426 “non da Damagiàn
damma sf. (ornit.) “barbagianni” (città persiana). DEI 2.1207. PVG.
CLU. D ramexana.
damp 378 da pue

dampnar vb. “condannare” daœutto sf. “moneta da otto soldi”


MAC 165 e la soa virtute te dampnerà in perpetua penna. COM.1 21 un-na daœutto.
D condemnar. dannà. PD 125.
dampnifficar vb. “danneggiare” D dœto. adœtu. daquattro. octo.
PAB 84 se lo poer de dampnifficar aotri e gi fosse to- dapé cong. “accanto, vicino”
giuo… PVG “tipo piemontese” [cf. FLP (Piverone) dapé].
D damaiar. D a pe. deppé. .
damunte avv. “sopra” dapé sm. “fusto del letto dalla parte dei piedi”
MP 18.20 (Pigna). PVG.
D amunte. munte. D pe.
dannà/ -ar “dannare, condannare” daperer avv. “da sé”
AG 14.326 ma pur lo mar e si pesente/ che danay son eter- MP 18.20 (Pigna). “da per ello”
namente. AG 106.11 per un sor peccao/ no ben confessao da po / dapò avv., cong. “dopo, di poi”
/ un homo e danao/ sempre eternalmente. AG. 143.20 che VP 184 s.xv. (Sav.) e da po disse ‘andiamo’. VP 186 s.xv.
per un morsu de pomo/ tuti a morte danai fomo. (Sav.) da po tre dì.
CAD. AGC 35. BDS (Sav.). CPF 169 a.1589 dapò ra morte mea.
D adanarse. condemnar. dampnar. danao. danatiom. ADG 87. Cf. SAP 398 a.lomb. dapo m.s.
(erba) dannà sf. (bot.) “Arum Italicum” D da pö. da pœu. da poa. da poe. da poi. da pöi. da pöscia.
FPL. da pue. po.
danai sm.pl. “danari” dapö avv. “dopo”
IVE 29 tutti quelli che avesseno daito o deissen de li lor GF 5 s.xix (contad.) dapö u pastù u s’è amautìu.
danai o de lo lor havei…
MUI 148 “molto frequente nei dialetti alto-it.” ADG 58.
D dinà. dinar.
danao agg. “dannato” D da po.
CBL 344 (19.30) adam in lo legno fu venzuo/ per chi noi da poa / da poe avv., cong. “dopo, di poi”
eremo danai. MC 682 tractao… de l’omo iusto da l’omo SA 240 a.1351 (Sav.) lano de mcccxxxx… faiti/son et
danao. CPV 49 a.1461 (Alb.) per lo peccao de lo prumo composti li capitori et statuti de la dicta arte et dapoa con-
homo/ per lo quar erimo dannai/ e a morte sentensiai. fermati in mcccli. PLD 83 a.1367 de li turchi che voi me
D adanòu. dannà. lasasti e non o venduo dapoa se no ij. PAB 42 e dapoa che
danatiom sf. “dannazione” ello l’ave morto, disse lo nostro segnor Dee a Caim…
AG 141.31 e se zesi in danatiom/ no ge so poi redentiom. CBL 341 (16.65) da poa che l’era morto/ a lo cor si l’an
D dannà. ferìo. IVE 56 e iosep conintava tute le cose chi g’eram in-
Danavé top. (Stella S.Giustina) tervegnue da poa inza che la nostra dona ge fo daita in
MBP 76; AMSSSP n.s.8 (1974) 46 sg.: Casa Danavé. goardia.
D danaveta. tanaveta. PS 40.
dande avv. “dove” D da po. (da poa) inza che.
GF 8 s.xix (contad.) a l’è andà a-a funta-na dande u pa- da pœu avv. “dopo, di poi”
trùn u l’eiva müsu a fante. VPL. CIT 177 cangiao da pœu ro toxego in meixin-a/ rixi tra mi
RGS § 912 “dialetti lig. montani”. dri mæ nescioì passè.
D donde. D da po.
dandèn sm.pl. “sorta di vermicelli, pasta alimentare” da poi / da pöi avv., cong. “dopo”
CAD. SA 243 a.1351 (Sav.) congregarsi… a casa de li consori…
Dané top. (Quiliano) torrente con uno cerristo da poi per andar a la gexia. BTG 142
PQV 64. a.1392 da poi lo fante se ne partì. VP 180 s.xv. (Sav.) el
L damel. danerius. daniel. primo dì degli azimi dapoi… LSE 32 da poi disse… ––
dangier sm. “pericolo?” da poi um poché… mori in paxe. NPG 65 a.1464 la gen-
MCG 330 d’esser agravè… per le soe inimistae e de lo so tileza mia, che era tanto bella/ sempre da poi è stata avol-
angier. torata. FTM 98 sg. a.1456 (Sav.) da poi questo lo sacer-
Cf. REW 2736. dote dice tre oratione. –– e dapoi dice lo sacerdote sursum
dano sm. “danno” corda… da poi quello bello canto lo Signore verrà a tui
PAB 91 soi dani piansse Ullixes/ e degolla Pollixenes. per darti vita eterna. TL.3 407 a.1474 da poi iorni (dopo
D danu. alcuni giorni). PAD 317 a.1506 e fu fatto consilio dove
danoso agg. “dannoso” hanno deliberato de far eletione nova de antiani… da poi
FAS 164. che hanno fatto questi antiani… DTC 649 ca.1520-30 da
D danu. poi che io ruppi il re di Ragona… MPS 31 a.1550 (Stella)
dante sm. “pelle di daino conciata”
se alcuno s’absenterà da poi la litte contestata… VPL,
LVO 18 < arabo. DEI 2.1210.
danu sm. “danno” ADL (Vent.) da pöi. PVG “fra poco.”
ADG. PVG. D da po.
D dagno. damaio. damni.dano. danoso. da pöscia avv. “dopo, di poi”
dao sm. “dado” RAN 92. H.PLOMTEUX, CON 53 (Cogorno). PVG.
AG 49.115 tegnando in man li dai. AG 80.7 che toa dota D da po.
an miso ai dai. 95.179 li se meten a zuguar/li dai con fo- dapressu avv. “da presso”
ror scorlando/ De e santi iastemando. AG 95.186 poi che PD 110.
lo preve e sagrao/ mai no de manezar dao. AG 95.193 lo da pue cong. “dopo”
dao fa tuto desipar. PS 9 s.xiv. pl. dai. OGM 96 a.1395 SAL 7 n.n. (= p.286 dell’ed. Napoli 1712) da pue che ti
se… ello avera zugao ali dae. RDB 46 no zugammo re se si ben portà (le sai così bene sopportare). –– da pue
com’aura a carte e dè. GO pl. dæ. dro conquisto che fe de Terra Santa…
D dado. D da po.
daqu 379 daxe

daquà vb. “innaffiare” darsena sf. “darsena”


VPL (Liguria orientale, Oltregiovo).” AA 39 ionti in lo porto de Saona… introno in la darsena
da quattro sf. “moneta da quattro soldi” e volendo carare in terra…
COM. 1 47 un-na daquattro. D darsenà. L darsena.
D daœutto. quattro. darsenà / darsenale / darzenale / darsinale sm. “ar-
darbò sm. “talpa” senale; la parte più chiusa del porto ove stanno sicure le
APO 554; “lig.” Cf. fr. merid. darbon, LP 35: prov., piem. navi disarmate o per essere acconciate”.
darbò < *darbone. AG 138.109 zeyxa g’è, e darsena/ chi a Pisan arbego da.
D talpa PAD 382 a.1507 come furono giunti, si sbarcorno nel dar-
darcena sf. “darsena” zenale. SBP 17 a.1547 verso il darsinale dove sivernano
PGF 31 a.1511 (Alb.) se est passato e determinato per pu- le galere del principe Doria. AA 57 dovesero… usire in
blico conseglio de questa comunità che la darcena se de- ordinansa fora de la cita e andare a lo loco deputato… in
bia fare per Comune. lo darsenale.
D darsena. FAS 162. RAN 44.
dardao sm. (ornit.) “rondine cipselo” D arsinale. darsena. L darsinale.
NAG 1.283 “Altri uccelli furono indicati col nome del dassessodœutto sm.
luogo donde vengono e dove vanno, come… il rondine ci- GL 3.39 vôzite, veddi ti poco lontan/ quell’ommo verde?
pselo, detto dardù a Bergamo, dardao a Savona (cf. dar- o l’è un dassessodœutto. (TT colui che d’oro e verde ha
danel “rondine riparia” in Lombardia). l’armatura)
D dardu. dataro / dàtaru sm. (bot.) “dattero, frutto della
dardenna sf. “moneta del valore di otto denari del Phoenix dactylifera L.)”
Principato di Monaco” PS.12 s.xiv. datari. IVE 52 e aparegia zoane prestamenti
GRQ 114. de soi cibi che ello uxava per ello, e quoarche merete sar-
dardu sm. (ornit.) “rondone” vaighe e datari, se ello n’avea trovao per lo deserto.
CLU. MLC 271 (Sav.), ADL (Vent.) dàtaru: -a- per assimilazione.
D dardao. D datou. L datarus.
daré avv. “dietro, indietro” (Bric) dato top. (Urbe)
PVG. VPL. MBP 76: “monte superiore” (= d’ato)
D adaré. darìa. deré. indaré. D ato.
daréu agg. “ultimo” dàtou sm. (bot.) “dattero”
PVG a messa daréa. FPL. PML 379. MLC 271. PD 133, 144, 356 “dataru”.
D dereal. derrero. FPI 2457.
darente cong. “accanto, vicino” D dataru.
RGS § 875 gen. darente a u ma. daturnu avv. “intorno”
D rente. VPL.
darfin sm. “delfino” dàu sm. “dado”
PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) e se ti ro busticchi/ cor- VPL.
re comme un darfin. Davagna top. (V.Bisagno)
D dalfino. delfino. derfin. drafin. drafinetto. L dalfinus. EOL 24, 32: “ ÷ Lavagna (-d- / -l-) o Avegno? o da n.p.
darfinus. ligure.?”
darìa avv., cong. “dietro” ADG 99.
DBD 269 (Bonif.) D dâgna.
D daré. deré. davanti avv. “prima”
darmagio / darmagiu sm. “danno” PAB 43 e misse dentro la testa, como ello avea faito da-
PAD 383 a.1507 quantunque habbi fatto gran darmagio, vanti.
non s’è fatto male a persona alcuna. VPL (On.) darmagiu. PS 39.
Cf. MB 80: piem. mod. darmagi, darmagiu. davanti cong “davanti”
D damaio. darmaiar. PAT 22 ca.1320 lantor si poresi presentarve devanti lo
darmaiar vb. “danneggiare, far male male; subire un rey… –– e seando davanti da lo rey, saluarlo per parte no-
danno” stra. PAS 27 covienme hoverar e lavorar lavor chi sea ac-
ceptao davanti da Dhee. PAS 34 fu apresentao davanti de
AG 134.428 o prego De e prego ti/ che e la sentencia di-
Cayphas. PAB 41 non e davanti da Dee chi exalte lo so
ga si/ che e la possa osservar/ senza tropo darmaiar.
cor per peccao de superbia. PAB 48 se inzenogem davanti
FA 344.
da ti li fijoi de la toa maire. MAC 163 comandà che ella
D darmaio. fosse menaa davanti de ello. GP 275 lavorar lavor lo qual
darmaio sm. “danno” sia acetao davanti da Dio.
AG 14.527 ni Dominide perdom gi da/ se restitucion no PD 129 “ –i analogico”. ADL (Vent.).
fa…/ restituando tuto zo/ de darmaio che l’a daito/ a chi D avanti. devanti.
elo a lo fruto faito. AG 39.86 per schivar un gran darmaio. davéi / davero avv. “davvero”
AG 92.9 perche ven in gran darmaio/ lui e tuto so linaio. MC 691 e si e certo davero lo bem e lo male chi e tuto dic-
AG 136.139 schiva breiga de fanti/ per no caer in dar- to (IVI, n. “corr. d’aver[o] ?). AAG 115, ADG: davéi.
maio. D davero.
FA 344. FAS 163. daxeor sm. “datore, benefattore”
D damaio. darmaiar. AG 43.152 sum tuti gran limoxiner/ e daxeor quando e
darmàscina / darmàssina sf. (bot.) “prugna (Prunus mester. SL 53 (4.11) (= FUP 113) s.xiv. (Sav.) o daxeor
domestica v.sp.)” de sancta paxe.
FPL (VArr.) brigna darmàssina. DVA (VArr.) darmàscina. FAS 164.
D damaschina. D dà.
daxi 380 deco

daxi debbio sm. “sistema di agricoltura fondato sull’ab-


AG 39.108 de questo mondo travaiao/ …/ pin de scogi e bruciamento del mantello vegetale (erboso, arbustivo o
de corsai/ e de rivixi pur assai/ e daxi toxego e venim/ de arboreo) del terreno”
berruer e d’asaxim. C.SALVIONI, RIL s.2. xlix (1916) 752. REW 2627. SCT
AGC: d’asai toxego. AGN: d’axi “aghi, spine, strali” 134. HSL 18.81 (a.755 ad deblo) DEI.2 1219. ALE 343:
D ago. ÷ debilis, cf. it. ranco < germ. rank “debole”
de prep. “da” SSD. 12 (÷ debelis TV).
PEG 40 una bestia chi ensiva de mar… –– lo diavo, chi FTL 123 (Riviera di Levante) “elem. topon. connesso col
ven de lo mar d’inferno. diboscamento”.
de prep. “di” L debelis. debiadonicum. debiola. debium. exagrare.
RV 50 s.xii. si fossi fillol de rei. AG 1.7 lo vicario de Debbio top. (V.Vara)
Criste. EOL 24.
FAS 147. debitor sm. “debitore”
D dechin che. deyte. do. dœ. drata. dro. L de. PAT 26 a.1404 perzo che sempre in prestey e im atri no-
de prep. art., partit. “delle”
stri moy de trovar monea, e rey debitoy e noxe rancee…
VCS 54 s.xx. (Celle) gh’éa de toe paeggiè.
de esclam. debrixar vb. “rompere squarciare”
AG 38.66 de, como el e bella cossa… PAB 53 se da la tessniera esse la bixa/ la nivolla cassa e
D ze. debrixa/ si che lo sol sodanamenti/ zeta li radij pianamen-
De n.p. “Dio” ti. PAB 61 e poi ven la freida bixa/ chi rosse abate e fior
AG.2 40 fosti alor scampaa da De. AG 14.193 per che debrixa.
guardate e inprendi/ che lo De nome in vam no prendi (“il PS 37, 56: cf. a.it. dibrigiare.
nome di Dio” FAS 166 “privo di segnacaso nel genitivo decano agg. “messo comunale”
possessivo”). AG 49.271 a De e santi acomandai. PCD GRD 114 (Tenda) le esecutioni o ordinationi delle sen-
41 s.xiv. De. SL. 50 (1.2) s.xiv. (Sav.) De gle debia man- tenze debbano farsi per il nontio ovvero decano pubblico.
dar paxe. FUP 110 (1.14) che De per vostro amor/ gle de- Cf. MUI 149 degan. SAP 398 a.lomb. degan “sindaco del
bia perdonar. PLD 83 a.1367 se ad De piaxe e m’apareio villaggio”
per andar in Roo. CBL 329 (1.17) De paire n’a tramiso/ L decanus.
lo so fijor veraxe. VBA 102 a.1435 nostro segnor De. dece num. “dieci”
PGF 28 a.1461 (Alb.) maire de De. SAL 7 n.n. a.1584 De DSP 201 a.1526 sotto pena de uno in dece ducati…
ro sa. RDB 18 esto De d’amò. GL 4.65 quella gente, che D dexe.
no credde in De. GL1 11.15 e ærzûa ra man con ro nom- decera sf. “prato asciutto di montagna”
me de Dé/ d’in çimma in fondo tutti i benedisse. GRD 114 (Saorgio) nelle decere o sia prati asciutti di
POF 15. FAS 156. FA 344. PS 12, 100, 108. RGS § 90. montagna… sarà proibito di pascolarvi.
PD 114. Cf. DC 162 a.piem. De. decernere vb. “discernere”
D dee. deia. deio. deitae. deo. deu. dio. domenendé. BL 74 a.1400 no ve posso scripver per cernia de migiore
L deus. più ordinatamenti come ve scripvo, ma voi come savio de-
dea sf. “tassa, onorario” cernerete la verità.
GRD 114 “così si chiamava un onorario che, nelle curie de cetero avv. “peraltro, comunque”
di Torriglia, Ottone, Carrega e Garbegna si corrisponde- MAS 263 a.1519 se alcuni veluti di questi duo colori se-
va al Commissario in ragione di un soldo per lira (Cf. ranno decetero trovati in pecie aut in scaparoni… DSP
Ordini e Costituzioni pei feudi di Gio. Andrea iii. d’Oria 231 a.1531 si ordina et comanda ad ogni et singula perso-
Landi p.441). na… che de cettero non ardisca ne prezuma mettere… al-
D dacita.
chuna sorta di legnami ancore timoni… nel sottomolo de
debà sm. “processo”
VPL (Sanr.). la presente città.
debaddavà avv. “purtroppo” L (de) cetero.
DVA (VArr.) “antiquato” dechinà(se) vb. “chinarsi”
D (de) badda. VPL (Pietra).
debégiu sm. “acquazzone” de chin che cong. “fino a che”
MP 18.20, VPL (Pigna). AG 145.169 stagando in lo mondo meschin/ de chin che
debel agg. “debole” ven la soa fin.
PAS 35 ma la soha voxe era fayta per lo pianto si debel e PS 40, 56.
si rocha, che ella non poeyva esser odia. D chi. de fin che. tachim.
PS 36. deciarà vb. “dichiarare; rifl. “dichiararsi, dichiarare
D debelesa. deber. il proprio amore”
debelesa sf. “debolezza” CIT 40 per questo, me decæro in sciu doî pê. CIT 67 che
LSE 28 seando per debelesa apozata al gremio o in lo sco- ogni poco che stagghe a deciarame/ sença dubio nisciùn
so de la ancilla… veggo che nego.
D debel. D deszhairar. dicærà.
deber agg. “debole” declinar vb. “rivolgere, rifuggire, scendere”
PAB 52 deber, descarnao e chanuo. AG 12.406 a mi t’aremba e te declina. AG 31.20 cossi
PS 12, 36. l’omo vor honor/ ma da lo lavor declina. AG 50.3 case
D debel. terre e dinar/ chi t’an faito declinar/ a dever esser perduo.
debì sm. “tabaccaio” AG 138.181 per porvetae e per famia/ li declinan per
VPL (Vent.). scampar.
Debico top. (Ceno Superiore) decolté sm. “scollatura dell’abito femminile”
EOL 24. LFL.1 25 fr.
deco 381 defi

decorrer vb. “scorrere, trapassare” defallir vb. “venir meno, morire”


PAB 73 bellessa de corpo decorre, como fior novella. PAB 61 no vei tu che li homi messmi defallem in pocho
DSP 117 a.1487 che la dicta aqua liberamente e sensa al- d’ora?
cuno impachio decorra per tuto lo conducto. PS 37.
PS 36, 57. D fallir.
D descorrer. defende/ -r vb. “difendere
decotto agg. “finanziariamente rovinato” AG 12.311 defendese no poeiva/ a quela chi lo confon-
GRD 114 (Nizza) non godranno dell’asilo… i mercanti deiva. AG 54.205 per che se ello fosse stato/ semper ven-
fraudolenti decotti. gente e ben armao/ no laxandose adormir/ ma defendesse
decreser vb. “decrescere” e scremir… AG 138.185 creo che De/ de monti avegni-
LSE 27 crescendo el fiume, lo gramoglo del grano se menti re/ l’a sempre defeisa e rezua (Genova)/ e a grande
asbasia, et decresando se exalta. honor tegnua. AG 139.54 alcun no so si pro ni forte …/
D crexe. descrescenza. chi possa, quando ven la morte/ scanpar defender o gua-
decretà vb. “decretare” rir. AG 140.47 da ogni mar li te defendan. AG 140.132
DSP 79 a.1489 se notifica… como per li prefati illustre ussa senpre con prode homo/ da chi tu possi ben inpren-
Governatore e magnifico Consegio confirmao e renovao e der/ en far e dir, raxon defender. AG 140.335 pur che te
de novo decretao lo deveo de portar le chatenete d’oro… guardi a atri ofender/ pensa pur lo to defender. AG
D confermao. confrimà. 145.291 e noi seremo pu defeisi (PS 14)/ da fortune e ba-
decretalista sm. “decretalista” chanesi. PAS 32 si me voresse deffender… MC 691 tuti
IVE 8 li legiste (creen) a Iustinian, li decretaliste in cia- quilli chi se volem defende. NPS 553 a.1527 he sostegno
scun grao creen a Gracian… de la giexia … / sempre mai quella ha defeisa. CIC 34
PS 18. a.1749 (Sav.) Vergine, defendei quelli innocenti.
decrettör / decretüa sm/f. “lucido da scarpe” FAS 143. PS 2. PD 138. AGC 44.
GO: decretüa. RAN 126 decrettör fr. decretteur, decrot- D deffendeaor. defendeyve. defendeo. defenderixe. de-
ter. fension. defesa. difende. difendio. L defendere.
dedabassu avv. “di sotto” deffendeaor sm. “difensore”
BDS (Sav.). PS 35 s.xiv. pl. deffendeaoi (PS 110: ricalcato sul sg.)”.
D basso. D defende. defendeo.
dedâtu avv. “di sopra” defendeyve agg. “da difesa”
CAN 1845 p.37 (Sav.) de d’atu. BDS (Sav.). PVG de da- MC 691 lo segnor nostro si n’a armay e guernye de arme
tu. defendeyve contra le lor malicie a tuti quilli chi se volem
D âtu. defende e aquistar victoria contra de quilli inimixi.
dedè sm. “coccinella, maggiolino” D defende.
BDS (Sav.). defendeo / defendeor sm. “difensore”
de de scì avv. “di sopra” AG 45.90 De n’abia loso e onor/ chi me de tal defendeor.
MP 18.20 (Pigna). BGP 167 a.1484 lo rev.do mons.re cardinale et illu. duxe
D scì.sciü’. de zenoesi e defendeo de povo.
Dena n.p. “Dio” FAS 164.
PRP 357 (3.5) mi no me maraveglio a ro boindena/… no D defende. deffendeaor. difendio.
me ne maraveglio in fe de Dena. defenderixe sf. “difenditrice, protettrice”
PRA 383 “forse una delle tante alterazioni eufemistiche AF 3.33 s.xiv. (Pietra) oi doce aitoriarixe…/ seai nostra
del nome di Dio”. defenderixe. CBL 337 (9.65) seai nostra defenderixe/ che
noi non periamo. PS 35.
D boindena. deixe.
D defende. deffendeaor.
dee sn. “dio” defenssiom sf. “difesa”
D deessa. AG 140.337 no e si piaira question/ chi no ge fa defen-
MAC 163 adora li me dee. sion/ che la no sea alo venzua. PAB 86 li deveream cam-
Dee n.p. “Dio” biar la deffenssiom in accusaciom. LSE 23 in deffension
CP 126 a.1356 lo Segnor Dee. PAT 25 a.1358 lo Segnor de la sancta fé.
Dee. CBL 329 (1.20) chi farà la doce paxe/ inter Dee e li PS 33.
peccaoi… CR 17 o Dee paere. PAB 88 lo zuigar de Dee D defende. defesa.
e de li homi. MAC 162 lo nostro Segnor Dee. CEB 358 defferenza sf. “differenza”
acostase la vegieza? e te consegio che tu t’acommandi in- PD 138: “così fino al s.xviii.; poi diff. per influsso lette-
nanzi a Dee, cha a to figio. PCD 41 s. xiv. rario”.
D de. deenà. deia. deitae. L deus. D desferensiòu. differensia.
deenà sm. “Natale” defesa sf. “difesa”
GO (contad.). PRP 353 (1.49) i amighi poi, che voxen fà defesa.
D denal. D defension.
deessa sf. “dea” defèti avv. “difatti, invero”
PAB 59 la faossa deessa avogolla. PAB 84 la deessa/ fi- VPL.
gia de sol, incantaressa… defeto sm. “difetto”
PS 34: a. fr. AG 12.72 se elo no e si prefeto/ che no ge sea nixun de-
D de. dee. feto.
defalcare vb. “defalcare, sottrarre” deficio sm. “edificio”
MNS.1 117 a.1577 (Sav.) et essi rotuli di cavigie, li det- AG 25.8 ni sum prea chi se balle/ fasse fondamento bon?/
ti maestri fillatori l’haveranno da dedurre, e defalcare al- no: che verra saxon/
li mercanti compratori, cioè rotoli doi per ogni fassio de che lo deficio desvale.
fillo. FAS 147, 156. AGC 38 “aferesi”
L defalcare. D defisiu. edificao. L dificium.
de fin 382 degr

de fin che /ke cong. “finché” degifrà(sela) vb. “sbrogliarsela, cavarsi d’impiccio”
AG 17.12 guielam (la soa nave) bem queli chi l’am/ de fin PD 357.
che eli am lo frem in man. AG 53.171 goy de toa zoven- D giffra.
tura/ de fin che possanza dura. AG 139.46 or pense Deglio top. (Villa Faraldi, Imp.)
ogn’omo lavorar/ de fin ke vita lo sosten. AG 141.33 de PTR 48: topon. prediale rom. < Dellius, gent. rom., s.ii-i.
fin che in ti e la bailia/ pensa piiar bona partia. a.C.
D de chin che. degnamenti avv. “degnamente, giustamente”
definir vb. “giudicare” MAC 162 sg. a so che degnamenti e te possa loar. –– e
AG 42.12 ma quar lo sea, bon o re/ for De l’a pur a defi- elli degnamenti perim, per so che lo segnor de lo mondo
nir. cruciffichàn.
D difinir. finir. D degnu.
defisiér sm. “frantoiano” degnarse vb. “degnarsi”
MP 14.44; 18.20 (Pigna). ADL (Vent.) pl. defisièi. RAN 56 s.xvi. se degnemo.
D defìsiu. D degnu. desdegnarse. indegnarse.
defìsiu sm. “frantoio” degnu agg. “degno”
MDB (Bord.). MP 18.20 (Pigna). TVD (Dolc.). VPL. GUA 569 “letterario ovunque”. FDG 260.
D deficio. defisier. D degnamenti. degnarse. desdegno.
defìsiu sm. “mulino, cartiera” Dego top. “Dego”
TCL (Loano). ADP (Pietra). MP 18.20 (Gen.). PCT 93, 98, 103.
L hedificium. G.SERRA, Il topon. Dego e la continuità nell’Italia supe-
Defissiu top. (Loano) riore della voce lat. decus (= decussis), RSL 17 (1951) 41
TCL u defissiu. sg., 142. G.PETRACCO SICARDI, Blig. 17 (1-2) (1965) 3
defìziu sm. “noria” sgg.; Blig. 25 (1-3) (1973) 4 n. Cf. prov. dec REW 2510)
MVS (Sarz.). “confine, termine”: decus (abbreviaz. di decussis, attesta-
defonto sm. “defunto, morto” ta dal s.ii. E.V.): il segno ¥ fatto sugli alberi che segnano
CAR 10 a.1340 seam tegnui de dir per l’anema de lo dit- un confine. Cf. a.1313 (Verona) terminum sive degum. Il
to defonto paternostri xxv. e avemaria xxv per l’anema de topon. è presente in tutta l’Italia sett.
ogni morto over defonto. D Dio. L deco. dego. degum.
deffora avv. e cong. “fuori” degolacio sf. “decapitazione”
PAB 42 toa maire e mi fomo cassai deffora de lo pareizo PAD 320 a.1506 il giorno di S. Giovanni degolacio (=
per li nostri peccai. PAB 44 una archa de bon legname… sancti johannis degolacio(nem).
bem invernisa dentro e deffora. PAB 52 laor quelli re- D collo.
preixi inssim deffora vergognoxi. degolar vb. “decapitare”
FAS 165. PS 40, 41. AG 2.41 degolà fosti a la per fin/ gagnando lo regno di-
D defuora. fora. vin. AG 12.545 elo irao con la reina/ la misse tosto in rui-
de fora sm.. “chi sta fuori” na/ a la quar desprexiando/ sacrifica per so comando/ trai-
AMF 119 a.1558 perché non restano del castello nissuna te le mamelle a presente/ fe degolar incontenente. AG
canonera drita che possia offender li de fora. 12.585 li quai lo re con turba mente/ fe degolar inconte-
defformà vb. “rendere deforme” nente. AG 12.611 la sentencia fo alo daa/ che esse deve-
LSE 25 me tagierò lo mio proprio nazo, accio che cossì se degolaa. AG 12.613 e conduta a lo logar/ ordenao per
degolar. AG 12.640 faito zo fo degolaa/ e l’anima in cel
defformà cascum me aborrisa.
portaa. PAB 91 soi dani piansse Ullixes/ e degolla
D deformao. deformité. reformar. forma.
Pollixenes. IVE 94 san pero fu cricificao e san poro de-
deformao agg. “deforme, brutto”
golao. MAC 170 comandà a li iustixié chi la devessen de-
AG 12.503 segor de gran possanza/ … / belissimo, no gollar e semegieivermenti dovessen esser degollai li homi
deformao. chi se eram convertij a la fè de messer Jhesu Criste.
D defformà. desformao. formao. FA 344. FAS 153. POF 15: la doppia –ll- delle forme to-
deformité sf. “bruttezza, deformità” niche dimostra la provenienza da collo, non da gola (pa-
LSE 28 non cambiando mai il vizo in ruga, ni in deformité retimo). PS 56: < collo (+ gola?). RAN 92, 121.
per pianze. D collo. golla.
D defformà. deformao. desformao. forma. degolar vb. “ingollare, divorare”
defuora avv. “da fuori” PEG 40 la gora de leom significa la soa grande crudele-
GP 279 ello si a uxanza cun li soi disipori che quando ni- tae, che ogni cossa vo degolar.
sun de lor ven defuora che elli si lo saruan… degolu sm. “monello”
D deffora. VPL (Pigna).
defurniàu agg. “di un uccello quando esce dal nido” (a) degollu loc. “in rovina, a catafascio”
TVD (Dolc.). PS 56, PD 355: “gen. dei secoli scorsi: cf. fr.merid. de-
D niu. guel, degual, degol “precipizio, abisso, grande abbondan-
deganae vb. “usare con parsimonia” za”; degoula, ant. degollar “precipitare, morire”. ÷ collo
VPL (Lerici). o colle (cf. gen. derivà)? e “tracollo”? FPI 2506.
degar vb. D degolar. degulà.
CPV 48 a.1461 (Alb.) madona, daine grasia che noi dega- degorar vb. “divorare”
mo nostro corpo/ avanti che la nostra fin sea. PEG 41 questo e lo leon che tuto degora. MAC 166 lo
IVI, n. “diamo” [che non dà senso]. dragon la degorà.
degetao agg. “abbandonato, trascurato, solo” D degolar. devolar. devorar.
CR 25 e ve suplico che o me daghei alcun con chi e me degruscià vb. “sgrossare”
consore e con chi me acompagne, per zò… che o no serea PVG.
honor vostro che e debia restar cossì degetâ. D desgroscià. desgrossiato. degruscin.
degr 383 deli

degruscìn sm. “pialla” Del Buono cognome


PVG. VTS 76 a.1530 (Sav.).
D degruscià. desgrusciu. D bun.
degulà vb. “svendere, vendere a prezzo vile” delectamento sm. “diletto, piacere”
GO: contad. FAS 163.
D degollu. D delecto.
degurdì vb. “sveltire, smaliziare” delectar vb. “dilettare”
RAN 126: fr. degourdir. AG 146.86 lo mondo goer o perposo/ anti ca e veieza
D desgurdì. aspeite/ e non viver besegnoso/ de cosa che me delecte.
dei sm. “giorno” PS 10: “oscillazione -ct- / -ei-“. AGC 34 “la forma con-
RGS § 153 (Antona, Lunig.): ei ddèi (dd- cacuminale) “il servativa è forse dovuta al copista”.
giorno”. D delecto. delettà.
D dì? dellecteiver agg. “piacevole, dilettevole”
déia sf. “qualità di uva” PAB 60 e lo mar a so drito de esser unna fia dellecteiver
PVG: < dea (divinità). e suave e aotra fia oriber per vento e per tempesta.
D dee. PS 12, 31.
deihavar vb. “schiodare” D deletteive.
PS 16 s. xiv. ptc. deihavao. delecto sm. “diletto, piacere”
D dezshavar. PCD 45 s.xiv.
deiecto ptc. “abbattuto, colpito” D delectar. delectamento. dellecteiver. deleto.
LSE 29 et mi, de la soa visione perfuza de ineffabile io- delenchì agg. “denutrito”
cundità, del suo partire rimanea deiecta de molta tristicia. VPL (Lerici).
déigia sf. “scopa” delengé avv. “di leggieri, facilmente”
GO: contad. FPI 9328: vilis “piccolo, comune”; vilia GL 19.55 e de lengé ben presto resteran/ fra re rapine e i
“loppa, pula”. stupri anichilæ’.
deinà sm. “Natale” PD 109. BDS (Sav.).
ADL (Vent.): arc. MDB (Bord.). TVD (Dolc.). D lengé.
D denal. delengerì vb. “digerire”
Deio n.p. “Dio” ADL (Vent.) “arc.”: digerire + alengerire “alleggerire”.
CAR 26 a.1440 qui bestemavit Deio e la Mader e tuti li Cf. lomb. deslengerì, lucch. diligerire m.s.
santi. (en) deler avv. “indietro”
D de. dee. SL 51 (2.10) s.xiv. (Sav.) li can zuei en deler le spenzean.
deitae sf. “divinità” D derrer.
CR 21 quelo che amo tanto quanto sa la vostra deitae. deleritu agg. “derelitto”
D de. dee. PD 364 “plebeo”. GA 12.104.
deyte = de veyte “di vederti” delettà/ -ar vb. “dilettare”
IVE 58 como porré pensar deyte frayo, preyxo, ligao, fe- PAB 52 morte… me assatava/ quando e me delletava.
rio… RDA 5 a.1588 (C.Zabata) no mancan assé belle cose chi
D de. puoeran delettà e zovà in un mescimo tempo.
deixe num. “dieci” PS 2.
PRP 347 (str.43) corpo de deixe: ghe lascio ro meglio/ mi D delectar.
me desmentegava de cointà… deletteive agg. “piacevole, dilettevole”
PRA 374. ADL (Vent.). PVG. [Qui l’esclamazione ri- RDA 4 a.1588 (C.Zabata) no mancan assé belle cose chi
chiama eufemisticam. il nome di Dio]. puoeran delettà e zovà in un mescimo tempo… e perché
D boindena. dena. dexe. sen ciù deletteive a cascun…
deixenbre sm. “dicembre” deleto sm. “diletto, piacere”
BNL 75 (Perin.) AG 142.27 per lo deleto d’un momento/ senza fin aver
D dixembre. tormento. AG 142.52 e reposar in gran deleto. PAB 72 or
dela cong. “di là” oy de li delleti de lo corpo…
FUP 118 s.xiv. (Sav.) in la citae de Zenoa e de Saona, in AGC 50.
la rivera da levante e da ponente, in Toscanna… e in D delecto. delettà. deletoso.
Lombardia e per tutta la Romania e dela dama e desa da- deletoso agg. “piacevole”
ma (di là dal mare, di qua dal mare) e per tuto l’universo FAS 164.
mondo. D deleto.
PS 40. (a) delleve avv. “facilmente”
D delae. delautre. là. PAB 83 chi saviamenti penssar/ per imaginaciom/ vores-
delabrau agg. “slabbrato” se so ch’e virom/ a delleve cognosserea/ che lo cor dentro
ADL (Vent.). serea/ preiso e ligao de chainne/ de le vir cosse terrenne.
D delabré. labru. PS 39, 56.
delabré agg. “in cattivo stato, male in arnese” D leve.
RAN 126: fr. Delfino cognome
D delabrau. VTS 74 n. a.1530 (Sav.).
de lae avv. “di là, costì” D darfin.
BL 80 a.1400 unde in concluxione, se de lae è moria, lo- deliberar vb. “deliberare”
do vegnate e no ve indurate. CR 8 deliberam de vegnir. TL.1 45 a.1453. TL.1 957
Delaùtre top. (Diano S.Pietro) a.1459 DSP 40 a.1461 fo faeto grande consegio in la sa-
FCL 50 “di là oltre” la grande de tal materia, in la qual fo deliberao…
D dela. D deliberation.
deli 384 demo

deliberation sf. “deliberazione” demaraseira avv. “domani sera”


AG 12.51 per inspiratione divina/ e deliberation sotir/ in- MP 14.54 (Pigna).
fra si comenza dir… D deman.
D deliberar. demenar vb. “agitare, trascinare
delica menti avv. “in modo delicato, ricercato” PD 51 unde (Boecio) statui e penssa si esser homo deme-
CEB 355 in li dì de le pasque principai pasci la toa masnà nao per passiom sensiber…
habondeyver menti ma no delica menti. PS 37, 56.
D delicaou. D menar.
delicansa sf. “delicatezza, ricercatezza” demenega sf. “domenica”
LSE 13 sg. tal fantina, norigà in delicanse reale… SCF 97 a.1461 la derrera demenega de januario.
D delicaou. D domenega.
delicaou / delicòu agg. “delicato” demente che cong. “mentre, finché”
RAN 58 s.xvi. (B.Cigala) delicaou. PVG delicòu. AG 49.112 che la ventura è como un fir/ demente che
D delica menti. delicansa. stormo dura. AG 74.10 e lo gran de lo formento/ ne fa
dellicia sf. “delizia” utel creximento/ ma e semenao in van/ demente che intre-
PAB 72 che se tae dellicie poessem dar biansa, le bestie go roman. AG 140.75 che quelo chi l’atru prende… / de-
mute seream biae. mente che lo tera/ za De no gi perdonara. AG 140.253 e
PS 2. demente che lo di ten/ zo che tu poi si fa de ben. GP 373
deligià vb. “precipitare” noma che ello se penta demente che ello e vivo. PS 40
GL 6.111 fuzze Erminia, e un diræ’ ch’a se deliggia/ tan- s.xiv.
to ro so cavallo a fa trottà. GL 7.50 a sâta zu dro letto, e FA 344 sg. FAS 165.
se deliggia… DFC 58 chi me ten, che zu d’un monte/ non D damentre. damentri che. domentre che. mentri.
me vagghe a deliggià? dementegar vb. “dimenticare”
BDS (Sav.). AG 14.195 lo terzo comando de la ley/ dementegar no te
D liggia. derligià dei.
deliverà/ -ar vb. “liberare” FAS 147.
PAB 60 ello fo menao a lo fogo per arder, se no fosse un- D adementegarse. adomentegarse. adomentichare. de-
na gram piobia chi lo delivera. GL Ra Gerusalemme smentar. desmentegà. smentegà.
Deliverà. dementi avv. “intanto”
RAN 67, 92: fr delivrer. PS 37, 56. VPL (Var.).
D delivro. liverar. demerito sm. “merito”
(a) delivro avv. “del tutto, completamente” PAB 55 guierdom de losso diminuisse demerito de secre-
PAB 46 degi tree ferìe de la picossa in la fassa, ma no ge ta conssiencia.
taia arcum menbro a delivro. PS 57: forse da leggere: de merito.
PS 56. D meritu.
D deliverà. demestegamente avv. “familiarmente”
delumburàu agg. “dilombato” FAS 148.
MP 18.20 (Pigna).: lumbulu REW 5129. D ademestegar. demestego.
D lomboro. demestego agg. “domestico”
delusciàu agg. “sfiancato” CIT 231 a.1636 Corsega… de paéize sarvego/ fæta terren
demestego e fecondo.
ADL (Vent.).
D ademestegar.
deluvio sm. “diluvio”
demete vb. “smettere”
PAB 44 tuti li atri morram per le aigoe de lo deluvio.
PAB 54 e como o e faito sovensso demete a Triguile lo
PS 3.
prevosto li torti che ello interprendea?
D derlügu. derlüiu. PS 57.
deman avv. “domani” L dimitte.
AG 141.30 ancoy moray o for deman. CAR 9 a.1340 demeter vb. “rimettere, perdonare”
ogni lavorao… chi lavore a lo ponte de lo peago, quando AG 14.568 l’omo menteo e boxar…/ rea fama in atrui me-
li lavorerà lo lavò, deman chi goagnez da doi sodi in su te/ la qual a le De no demete.
sea tegnuo de mette a la caritay dina vii. PS 39 s.xiv. de- demistrellu m.pl. “Erigeron canadensis L.”
man. deman damatim. CR 23 deman chi è zobia e farò MLC 247 (Sav.).
cenna con li mei apostoli. SOP 10 v. a.1597 GL 11.17 demonnio sm. “demonio”
FAS 147, 165 d’oi in deman. deman a seira. PD 138. AG 144.41 lo demonnio con soa arte/ tuto lo mondo a mi-
D arman. adman. damatin. demaraseira. diman. domano. so in parte. PAB 80 a li demonnij, che vegnir/ fe per soi
endeman. indeman. lendeman. lundeman. undeman. schunzuri dir.
demandar vb. “domandare, chiedere” PS 8. FAS 149.
AG 140.203 quando atrui vei conseiar/ no ge voler aproxi- D demorignu.
mar/ se demandao no g e staito. GP 278 e te priego, demonstar vb. “dimostrare”
Zoane, che tu demandi allo maistro chi e quello de noi chi DTC 653 a.1522-30 per demonstar quel che far potria/ el
lo de tradir. PAS 31 e Criste si parla e disse: segnoy, che mio san Giorgio mettere in presone.
demanday voy? e quelli si gue resposem: noy si deman- demora sf. “sosta, indugio, riposo”
demo Ihesu nazarem… PS 24 s.xiv. demandasemo “do- AG 46.101 e i atri dì che se lavora/ che l’omo no a demo-
mandammo” CEB 354 tu ay demandao esser amaystrao ra. AG 140.300 a ben far no dar demora/ che incontanen-
da noy de lo moo et de la cura de governar pu utermenti te passa l’ora. AG 141.37 no dar demora a tanto ben/ co-
la masnà. mo tu sai che te ne vem. AG 144.103 ancora fan longa de-
FAS 147. PS.2, 15 mora,/ così ne va lu di e l’ora. AG 146.203 che per dele-
D adomandare. domandà. dumandà. L demandare. to de meza ora/ e d’asai men, se acquista logo/ enter l’en-
demo 385 dent

ferno a far demora/ semper inter l’ardente fogo. so/ e quaxi zazunao no o. AG 53.63 li leti lor parem otar/
(PS.57: “forse qui demora ha già (ironicam.) il significa- muai per pascha e per denal. AG 134.1 una via de poi de-
to di “svago, divertimento”). BGP 167 a.1484 sensa de- nal/ aproximando carlevar…
mora “senza indugio”. FA 345: dies natalis (Jesu Christi). FAS 154. FPR 80. Cf.
FAS 147. Cf. SAP 399 a.lomb. demora m.s. DV 76 ca.1450 (Piemonte) in la dominica de “canite tu-
D demorà. demua. domora. L demora. ba” zo e de nal. SAP 401 a.lomb. di naar.
demorà vb. “scherzare, divertirsi” D deenà. deinà. denà. denar. natale. L naalis.
GL 15.58 e veddan lì in tre l’ægua demorà/ doi tocchi de denansci avv. “davanti”
garson-e… COM.1 91 sciò Ghigermo, non ho vœuggia VPL.
de rie, ni de demorà… Mi no demoro, ni rîo. COM.3 116 denanti avv., cong. “dinanzi”
quando tutti questi folletti se voreivan demorà, me belete- AG 6.28 me peccai con cor dolento/ semper denanti m’a-
gavan ri pé… presento. AG 94.104 me fer de denanti (ms. denati) e de
D demora.demua. demuà. deré. AG 119.1 chi denanti m’è corteise/ e dere m’è
demorar vb. “fermarsi, indugiare” noxeor… AG 143.21 meter tu dei doncha denanti/ li toi
AG 49.143 de li partim, zem a Mesina/ li refrescham e se gran peccai cotanti. SA 74 a.1340 (Sav.) e li consori sta-
fornim/ e demoran, e se partim. PAB 70 ma se soffraita e rano in genochione denanti l’altare. CR 24 la gloriosa
conffortaa de richesse, pur ella demora e revem tuto ior- vergen Maria inzenogiandosse in terra humelmenti de-
no. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascurivano il so- nanti a lo so caro figio… IVE 50 li oxeleti no ge fuzivan
le… e in Saona tuti li ortolani stavano vigilanti in soi orti denanti, avanti se ge acostavam.
a oviare che non demorasino casadoli fora con fare rumo- D denai. dinante.
re e con cane e bastoni perche dove demoravano li fruti e denar sm. “Natale”
lo fogiesso mangavano. AG 36.92 e in per zo son apensao/ de zazunar poi san
D demora. demorà. Thomao/ menando tuti per inguar/ li santi de fim a denar.
demòrignu sm. “demonio” D denal.
MP 19.174; 21.29 (Pigna): cf. sciurigna = scionia (Pigna). denaro sm. “denaro”
D demonnio. TL.1 45 a.1453 et la forma de trova li dinae per quello se-
demostranza sf. “manifestazione, atteggiamento” ra necessario… et la forma de havere li denari…
AG 46.61 li no cessan iastemar/ o in overe o in parole/ o D dinar. L denarius.
in demostranze fole. denegrar vb. “annerire, oscurare”
FAS 162. CBL 342 (17.26) pianzi li doce ogi/ chi fon oscurai…/lo
D mustra. sangue insia da la testa/ chi li à denegrai.
demùa sf. passatempo, gioco, divertimento D neigru.
FDG 161, 193. BDS (Sav.). PVG. denesca svv. “dietro, di là”
D demuà. demorà. L demora. VPL (Sanr.).
demuà vb. “divertire, sollazzare” denonciare vb. “denunciare”
NPD 65 ca.1750 ah se gh’è proprio demuôu o Segnò/ de MNS.1 114 a.1577 (Sav.) per ogni rubbo di robba che non
falo degno de tanto amô! RAN 20. PD 138 de-morari.
avessero denonciata come sopra…
FPI 2552. FDG 193, PVG demuàse.
D denontia.
D demora. demorà. demua. demuêlu
denontia sf. “denuncia”
demuêlu sm. “giocherellone”
MNS.1 114 a.1577 (Sav.) siano tenuti et obligati alla det-
RAN 183. ADP (Pietra).
D demuà. demurellu. ademuelòu. ta denontia… per ogni rubbo di robba …
demuré sm. “giocherellone” D denonciare.
DVA (VArr.). de nöu loc. avv. “di nuovo”
D demuà. demuêlu. demurellu. RGS § 941 “lig.”
demurellu sm. “giocattolo” D nöu. L de novo.
DVA (VArr.). dentà sf. “morso”
D demuà. demuré. demuêlu. VPL.
denà sm. “Natale” dentaiö’ sm. “strumento per rettificare i denti della
SCF 95 a.1452 lo dì de denà. RDB 11 dentro bruxo ciù sega”
cha ro confogo/ chi se bruxa a paraxo ro Denà. DFC 26 GO.
feççan ben re stradde nette/ e i carroggi nettezzon/ com- D dente. denteirolo.
me in giorno de Denà. (funzu) dentaiö’ sm. (bot.) “Hydnum repandum”
FA 345: gen.mod. in modi proverbiali: düà da denà a san FPL.
Steva. dentàira sf. “dentatura”
RGS § 201: dies natalis. ADG. FDT.P 72 (Triora). ADP MP 18.21 (Pigna).
(Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL. D dente.
D denal. dente sm. “dente”
denagiare vb. “noleggiare” ADG. PVG. BNL 75 (Perin.) dènte. RGS § 98 pl. denti.
MGT 212 a.1503 vaxelli… che paressino denagiati per al- PSU 3 (Calizz., Sass.) pl. denci.
tre parte che per lo dicto regno de Tunexe. D adentar. dentaiö’. dentaira. desdentaou. redente. L den-
D dinar. tem.
denài avv. “avanti” dente de can sm. (bot.) “Taraxacum officinale Vill.”
TVD (Dolc.): de denài (stato in luogo). in denài (moto a FPL, MLC 249 (Gen., Mele). FPL (V.Polcevera)
luogo). VPL (Pigna, Taggia). “Hyoseris radiata”. MLC 272 (Sav.) “gramigna
D denanti. (Cynodon dactylon Pers.)”
denal sm. “Natale” dente de stria sm. (bot.) “Genista germanica”
AG 36.4 mea culpa ve confesso/ che denal m’e cossi pre- FPL (Cogorno).
dent 386 depr

denteirolo sm. “ciondolo, piccolo monile” depegne vb. “dipingere”


DSP 203 a.1526 uno denteirolo sensa cadeneta. MP 18.21 (Pigna).
D dentaiö’. L dentarolus. D depenze.
denter / d’enter cong. “da dentro (d’enter)” depeinto / depento / depentu agg. “dipinto”
MAC 167 tu me ai traito l’ogio denter la testa cum la toa PRP 340 (str.10) e perché sant’Andrea (oratorio) è de-
virtue. PS 41 s.xiv. d’enter la testa. peinto fuora. RAN 59 s.xiii. (L.Cigala) depento. FPM
D entro. dentro. 120 ca.1490 credendome con lo so unico fiolo nel grem-
denteso sm. (ittiol.) “dentice” bo lietamente ritrovarla depenta de splendide stelle inco-
RDB 179 (ms.) pl. dentesi. CIT 127 l’aragosta, ro dente- ronata… MR 133 a.1593 (Alb.) un altro (paramento) di
so, l’ombrina. tela depenta. GL 12.23 depente. PRA 368 (Taggia) od.
D dentexu. depentu.
dentexotto sm. “piccolo dentice” RAN 79, 92: fr. dépeint (s.xvi-xvii.) “oggi popolare e
CIT 108 un dentexotto de træ lire. CIT 207 l’orà, ro den- contad.” PD 115.
texotto… D depenze. enpente. pento.
D dentixotu. depenze vb. “dipingere”
dentexu sm. (ittiol.) “dentice” PD 138: “dopo il s.xviii. passa a dipinze per influsso let-
PML 357 ”Dentex vulgaris Cuv.”. TTC 119 “Dentex den- terario”
tex L.” D depegne. dipinze. inpenze.
PD 139. de poi / depoi avv., cong. “dopo”
D denteso. dentexotto. dentixe. L dentexe. AG 43.1 una via de poi disna/ me incomenzai de raxo-
dente de mü sm. (bot.) “Thrincia tuberosa D.C.” na… AG 60.13 l’eternar prexon…/ che chi ge chaze per
MLC 250 (Sav., Vado). so destim/ …/ no spere d’aver za mai de poi/ ni da fiioi ni
dentixe sm. (ittiol.) “dentice” da nevoi/ lemosene e guari spese/ ni oration ni mese. AG
AFV 417 (Vent.). 134.1 una via de poi denal/ aproximando carlevar… AG
D dentexu. 145.165 quar l’omo faza, mar o ben/ da poi la morte no
dentixotu sm. “piccolo dentice” ven men. PAB 43 aora avei odìo como mori Adam, e de
AFV 417 (Vent.). poi ello (dopo di lui) romaze Seth so fijo maor. CR 7 de-
D dentexotto. poi la mea partia. SCF 94 a.1393 la prima domenega de-
dentro avv., cong. “dentro” poi la soa morte. PNF 400 a.1447 de poi lo so caxo…
AG 145.22 per pertuso o per comento/ donde l’aigua in- BDF 148 a.1460 differse a dire lo so parei determinada-
trase dentro. PAS 36 e si andavam tuti dentro da lo pa- menti a depoi disnà. RGM 186 a.1472 de poi morti gior-
raxo. DCT 5 a.1380 dentro de le confinie de Caffa. PAB ni… RDB 92 (B.Cigala) de poi cena.
43 e vi le rame de l’erboro chi pertusavam la terra e toca- FAS 165. RAN 59.
vam dentro da l’inferno. PAB 46 Abram intra dentro da D da po. da poa. da poi. da pöscia. dapué. depuì. poi.
lo tempio. PAB 57 in soa citai, in la qual chi vol so stal- depoidisnà avv. “dopopranzo”
lo fondar dentro da la ihossura… RDB 11 fuò ra testa de AG 43.1 una via de poi disna/ me incomenzai de raxo-
neive ho za fascià/ ma dentro bruxo ciù cha ro confogo. na… BDF 148 a.1460 differse a dire lo so parei determi-
RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) dentro (= dentr’o) cò. RDB 14 nadamenti a depoi disnà. COM.2 33 sin de depoidisnà a
bruxo intra giazza e zero dentro (= dentr’o) fogo. CIT vegnirà a fà visita a ra scià Marianna.
26 anima mæ, se fuisse dent’re spine/ mao penitençia no D disnar. dopudisnà. dupuidisnà. pozo disnaro. puidiznà.
porræ’ portà. deportar vb. “portare, comportare”
PS 105, 41. Cf. AGI.2 (1876) 238. AG 27.6 che se lo mundo par che ria/ e vita longa depor-
D denter.drente. drento. drentu. entro. L intus. te/ aspeita de doe xorte/ o veieza o marotia.
Deo n.p. “Dio” FA 345 “lunga vita tu viva”. AGD ad loc. “e che una vi-
CBL 329 (1.21) Deo paire sì n’à mandao/ lo so fijor glo- ta longeva gli piaccia”, oppure “e (‘n) vita longa (se) de-
rioxo. porte (si diverta).
departir vb. “dividere, separare” D deporto. portà.
PAB 39 e departi lo di da le tenebre. PAB 58 se clara- deporto sm. “divertimento, sollazzo, gioia”
menti voi veir/ e departir faosso da veir… PAB 74 don- AG 145.132 che tu aquisti terra e porto/ donde tu vivj in
cha vei tu che arror de homo departe so che e tuto um. gran deporto/ e abondi d’ogni cose… AG 146.124 andar
PS 57. voio a balar …/ zugar, sagir e bazigar/ e tuto di star in de-
D partir. despartir. porto. CBL 332 (5.18) or che dolce compagnia/ aveiva la
departir vb. “distribuire” maire cum deporto!
PAB 87 ma quando simplessa se departe im le cosse ter- FAS 162. PS 31. Cf. MB 82 (Bonvesin) deporto m.s.
renne in diversi tempi… PAB 89 per lo bem chi avem a D deportar.
tuti quelli in chi li bem sum departij. depœsito / depoxitu sm. “deposito”
departir(se) vb. “partire, allontanarsi” PD 117 s.xvii. (G.Rossi). PD 158, 350: depòxitu “lette-
PAB 56 per che li mal aventuroxi se departem da la bon- rario”. VPL (Pietra) “feccia, fondo di un liquido”.
na opinion. PAB 58 como quelli che (fortunna) … vol in- D devoso. despoto. L depositum.
ganar per moi de dumestegessa, chi convertissem in dol- deppouì cong. “dietro”
lor quando ella se departe. GL 6.100 che no t’ode nesciûn deppouì ra porta.
deppé avv., cong. “presso” D depuì.
PD 114 n. “arc. (s. xvi-xviii)”. deprender(se) vb. “riferir(si)
D dapé. PAB 56 lo zuegar de pussor no se deprende tanto a lo me-
depeamà loc. (aversene) “a male” rito de bem como a l’amor de fortunna.
PVG. PS 37, 57.
D de priamà. D prender.
depr 387 dere

depriamà loc. (aversene) “a male” se porta longa coa. CBL 346 (22.12) quando la croxe el-
PD 141, 364: de per a mà. lo portava/ e dolenta deré i andava. AF 1.29 s.xiv. (Pietra)
D depeamà. (de) peramà. poi a Chaifas lo mennam cum le man ligae deré. RDB 17
depuì cong. “dietro” ma sempre inderno a voi vegno derré. RDB 37 che mis-
GF 9 s.xix. (contad.) u l’a müsse (= misse) depuì a a por- so ro comun s’amo derré.
ta. PVC 19 s.xix e ogni cosa ben scruvì/ sens’avéi nisciün FAS 163, 165. PD 109, 114 n., 360. ADG. ADL (Vent.).
depuì. RAN 183 depuì diznà. (ma: u me sta depuì “mi sta D aderré. (en) deler. dereal. (a) derreghe. derrer. daré.
davanti”). PVG. VPL. darìa. dereto. diro. (a)dre. inderé.
PD 127, 143, 158. ADG 87. (de) deré avv. “di dietro”
D de poi. deppouì. AG 94.104 ma fer de nanti e de dere. IVE 9 le scoe luçu-
depune vb. “depositare” re chi luze de note de deré, e de dì no aparen.
VPL. (en) deré avv. “indietro”
deputao ptc., agg. “deputato, incaricato” AG 49.116 chi tegnando in man li dai/ an traito azar en
ATA 203 a.1382 (Alb.) ordenao per l’oficio deputao per lo dere.
conseio de la citae de Albenga. ATA 204 a.1384 (Alb.) li FA 329.
masay de lo colegio deputay a questo… BMP 199 a.1505 (in) deré avv. “dietro, indietro”
avuto tamen inanti licentia da lo officio deputao sopra li AG 27.12 ni re vento alcun te porte/ donde in dere alcun
judei… –– octo citen depute. SFG 2.316 a.1539 li tre ofi- no sia. AG 140.93 guardate in anti e in dere. IVE 66 e li
cii per voi l’anno passato deputé sopra tal negotio. discipuli de Zoane vorem andaghe derré.
D diputao. derré / dereal agg. “ultimo, estremo”
de(r) vb. “dovere” AG 79.277 in lo me dereal iorno. DCT 165 a.1381 lo der-
AGN 16. 283 e aduse lo ferramento/ che en cotae cosse se re di de lo meyse. CIT 34 questo è ro derre comando.
usa/ per dezshavar de[r] co[n] tormento/ lo santo corpo e FA 345. FAS 162. RAN 92 derré: “oggi popolare e con-
me[r] (mettere) zusa. tad.”
AGN clxvii.d D darea.derré. derera. L deretale.
derradà vb. “essere trascinato dalla corrente” derebelà agg. “con le vesti in disordine”
ADL (Vent.). MVS (Sarz.).
deramà vb. “sfrondare” D rabelà.
PVG. REW 2578. RAN 92 a. gen.: “sciupare” (sp. de- derefessu avv. “obliquamente
rammar m.s.). GO.
D ramar. (a) derrèghe cong. “dietro a loro”
derana sf. “strappo” PRP 350 (str.53) crìan tutti a derrèghe quei dra terra.
BDS (Sav.). PRA 378: cf. a.it. in còrpogli. C.SALVIONI, Del pronome
D derannà. derenà. enclitico oggetto, suffisso, ecc., RIL s. 2. vol. 36 (1903)
derannà vb. “strappare” 1012 sg.
RDB 144 (V.Dartona) ni garzon, ni fantesca ra deranna D deré.
(testo it., Orlando Furioso I.: (la rosa) né gregge né pa- derenà vb. “sfiancare, fiaccare, affaticare”
stor le si avvicina). CIC 112 s.xx. che se aveivan di nemixi…/ i valenti nostri
D derana. puè/ l’han battüi e derenè. RAN 105. ADL (Vent.). VPL
derbandelà vb. “sciupare, fare a brandelli” (Sanr.). A.PRATI, ID 10 (1934) 197. REW 2581.
PVG. D derenagia. derenèa. derenìu. derenòu. ren. L derenna-
derbelà vb. “sbudellare” tus.
PVG. derenà vb. “strappare, staccare”
D bêlu. desbelòu. sbelà. BDS (Sav.).
derbindà vb. “slegare, sfasciare” D derana. derannà.
PVG. derenàgia / derenèa sf. “lombaggine”
D bindà. PVG. derenagia. GA 15.234 (Cogoleto) derenèa.
derbüzà vb. “sbudellare, sviscerare” D derenà.
PVG. derenìu agg. “sfinito da stanchezza e dolore”
D büzzu. sbüzzà. PVG.
derdà vb. “dimagrire” D derenà.
PVG. derenòu agg. “sfiancato, sfinito”
D desdà. PAG 224 derenòu “di cavallo sfinito, con una lesione a
derdexu sm. “disgrazia” una spalla”. BDS (Sav.).
PVG. D derenà.
D desaxu. derensa(se) vb. “svegliar(si)”
derdugià vb. “spiegazzare” PVG “tipo del tutto isolato”.
DVA (VArr.). derer / derrer avv., “dietro”
D duggià. AG 37.140 semper capello t’è mester/ e zochali te porta
deré agg. “ultimo” derrer. AG 144.55 a un corpo tre ne fre/ doi da lao e un
DCT 165 a.1381 millesimo de li Sarrein setecento oitanta derer. AF 8.6 s.xiv (Pietra) e derer tosto ghe zeisti. PAB
doi, lo derré dì de lo meyse de Sabam. 45 ello vi quelli trei rami che voi avei odio dir sa derer, chi
VPL. nassem in la bocha de Adam… PAB 93 l’ordem prepo-
deré avv., cong. “dietro” stero e contrario de lo naturar recto, zoe quello davanti de-
AG 14.262 li aotri sete chi dere vennem. AG 53.64 gran rer e quello derer davanti.
compagna gi va derre. AG 91.71 quelo mar guerre/ a chi FA 345: cf. fr. derrière (la doppia –rr- proverebbe che è
ello era andao dere. AG 119.2 chi denanti m’è corteise/ e da deretrario piuttosto che da deretro). FAS 165. PS 40
dere m’è noxeor. AG 143.95 che for l’eniquitae toa/ dere D (en) deler. deré.
dere 388 derl

derer cong. “dopo” derivar vb. intr. e tr. “precipitare, rovinare; abbattere”
CBL 345 (20.26) no me lasciai pu viver/ fijor derer da ti. AG 6.130 per refar le derrivae/ mure de questa citae. AG
PS 41. 14.333 quante anime e corpi deriva/ esto peccao donde el
(de) derer avv. “dietro” ariva! AG 28.11 lo cor de l’omo e tropo vam/ e chi no lo
AG 146.304 le atre feste principar/ veria an ro di primer/ sa ben guiar/ monto tosto po derivar/ e mancamento aver
ma questa, no l’aver per mar/ n a ben quaranta dederer. de pan. AG 34.8 e chi bon conseio schiva…/ pu in la per
PAS 33 si gue ze sam Per de derer. fim deriva AG 91.34 ma par a mi che li son connij/ chi an
PS 40. Cf. SAP 398, MB 80 a.lomb. de dre. squarzao tuto lo mondo/ e derivao en gran prefondo. AG
(en/in) derer / avv. “alla fine, da ultimo” 138.258 chi a la mente tropo ativa/ en maor squaxo deri-
AG 49.103 tropo me par gram folia/ desprexiar lo so guer- va. AG 142.20 fosse e rive/ unde me par che se derive.
re/ chi no sa poi en derer/ como deia esser l’ensia. AG AG 144.184 la luxuria carnar…/ si envria la mente/ e de-
145.93 che meio e strenze da prumer/ per alargar poi in- riva monte gente. ATA 203 a.1382 (Alb.) la pilla de me-
derer. PAB 80 se inderrer/ se voze per remirarlla. PS 39 zo se debia far su quela la quar e deriva. BDF 149 a.1460
s.xiv. in derer. PS 40. che Castelleto se derivasse, e che derruvao Castelleto se
FAS 345. elexesse uno duxe…
(in) derer avv. “indietro” ATT 58.
PAB 80 se inderrer/ se voze per remirarlla… PS 39 s.xiv. D arià. derruare.
in derer. de river avv. “vicino, dappresso”
PS 40. AG 12.147 (Maria) per tuto unde se requer/ a caschaun e
derrero agg. “ultimo” de river. AG 12.577 li cavaler/ chi eram monto de river/
IVE 87 la derera vota. SCF 97 a.1461 la derrera demene- denanti tute le gente…
ga de januario. FA 345. FAS 147.
FAS 163. D ver.
D daréu. dereal. derixom sf. “derisione”
dereto cong. “dietro” AG 16.264 lo scriava e lo scregnia/ fazando a lui derixom.
AA 38 resto in casa ascuso dereto la tina. PEG 44 lo quinto ramo si e derixom, che no li basta in so
D deré. cor despresiar atri, anti ne fan derixom e scergne com tu-
(in)dereto avv. “indietro” ta la gente. PAB 54 li scriemo e metamo a derixom de lor
PAD 119 n. a.1506 ve ne tornerete indereto. bubanza e vanitae.
derfà vb. “disfare” FAS 150 PS 33.
PD 351 “contad.”. DVO (On.). TVD (Dolc.). PVG. VPL. D irision. rier.
D desfà. derlavà vb. “risciacquare”
derfascià vb. “sfasciare” PVG.
PVG. D lavar.
D faxar. derlengua(se) vb. “sciogliersi”
derfià vb. “sfilare (calze, abiti)” PVG.
PVG. D deslenguà.
D desfià. derlésiu agg. “insipido”
derfìn sm. “delfino” VPL (Levanto).
CIT 126 me prego esse un derfin per arrobâra/ o pù quel- derlicar(se) vb. “lisciar(si)”
l’arenin, quelle gærette/ solo per esse bon da demorâra. MCG 330 s.xiv.
D darfin.
D sberleccase.
dergagnòu agg. “disinvolto”
derligà vb. “slegare”
PVG.
PVG. Cf. PD 345, 351 (passaggio –s- > -r-).
D desgagià.
D derligaballe. desligar.
dergalügia(se) vb. “schiantar(si) (di un albero)”
PVG. derligaballe (ornit.) “crociere”
D galügiu. CLU.
derganganòu agg. “sgangherato” D derligà.
PVG. Derligge top. (Alassio)
D desganganà. TAL 64 n.278.
dergarbügià vb. “dipanare” D derligià.
PVG. derligià vb. “franare”
D ingarbiggià. sgarbugiàe. TAL 64 n.278 (Alassio)
dergiasà(se) vb. “sgelar(si)” D derligge.
PVG. derlögiu sm. “che fa baldorie di notte”
D desgiasà. PVG. VPL (Pigna). “monello”
dergöge vb. “sdipanare” D derlugià.
PVG. derlucià(se) vb. “sveltirsi”
D desvoiar. VPL. (Alb.).
dergrupà vb. “snodare, slacciare” derlué vb. “sciogliere”
PVG. VPL (Campoligure).
D desgropar. derlugià vb. “gironzolare, far baldorie”
derissà/ deriççà vb. “diricciare” PVG.
DFC 48 ro diao chi ve deriççe. COM.2 39 ro diavo chi te D derlögiu.
deriççe. CAD 301 a pesta chi te derisse : (imprecazioni). derlügu sm. “pioggia violenta”
PVG. CIC Gloss. (Sav.) “schiantare” [?] PVG. VPL
D rissa. arisà. L derizare. D deluvio.
derl 389 derr

derlüiu “diluvio, piena d’acqua” dossu. MIT 48 a.1850 (Sav.) quellu porcu de müaggiùn/
GO. CAD. PD 345 “contad., benché di origine dotta” ohiboibo! nu pöan derrüalu/ scavissalu/ menissalu! RAN
FDG 188. 20, ADG, ADL (Vent.), BDS (Sav.), PVG, VPL : derrüà.
D deluvio. PD 347. MD 9: Cf. DANTE, Inf. 20.33 dove rui/…? REW
dermügià vb. “disfare un mucchio 2586.
PVG. D derivar. derrûo. derruvare.
D müggiu. mugiare. L desmugiare. deruaddo agg. “dirupato, scosceso”
dermutà vb. “rompere le zolle” GL 15.46 ra montagna deruadda.
PFG. PD 360.
D amutà. mottu. D derrûo.
dermüu sm. “lutto” derucà vb. “abbattere; cadere”
PVG. VPL ADL (Vent.). DVA (VArr.). VPL
D desmüà. D derochar.
dernescià(se) vb. “rifocillar(si)” derüccà vb. “svolgere un involto”
PVG DVA (VArr.).
D nesciu. D desbrücà.
(a) dernu loc. “a dirotto” derucarse vb. “cadere dall’alto (di animali)”
RAN 38 “forma contad. antiquata” PCL 276 (Pigna).
(in) dernu loc. (mar.) “della bandiera, non spiegata D derochar. deruciarse. derucår.
ma raccolta, con un piccolo svolazzo di coda, in segno di derucare vb. “schiantare; tagliare i grossi rami da un
lutto o di pericolo” albero”
RAN 38: cf. fr. en berne “a mezz’asta”. MVS (Sarz.).
derobao(r) sm. “predone, rapinatore” D derochar.
IVE 4 la crudelitae et la impietae de li tyrani et de tuti li deruciarse vb. “cadere dall’alto (di animali)”
re rezeoi, et de tuti li malvaxi crestian… chi son derobaoy PCL 276 (Argentera).
et strepaoy de li ben comun propij, ma no miga de li pro- D derochar. derucarse.
pij comun… derucår vb. “cadere, precipitare (di animali)”
L robatorem. FDT 1.59 (Triora).
derobar vb. “depredare” D derucarse.
PAB 45 quando Nabuc-de-nossor deroba lo tempio de derulà vb. “sbucciare legumi, smallare noci”
Jerusalem. BDS (Sav.). PVG. VPL.
PS 37. D deschicurar. rula.
L derobare. derulase vb. “slogarsi un piede”
deroca sf. “grossa frana” PVG.
VPL. derumpe vb. “sminuzzare”
derochar vb. intr. e tr. “precipitare, rovinare; abbatte- PVG.
re” D rumpì.
AG 16.236 lantor fon tanti li guai me/ chi eram desmesu- derrûo sm. “dirupo, rovina, caduta violenta”
rai/ che no poeva pu star in pe/ e derochando strangoxai. GL 10.53 per ti sarvàou/ ro me stato sarà da sto derrûo.
AG 53.100 che per rema o per freidor/ o per un pocho de GL 13.44 comme quando o s’assœunna intr’un derrûo/ ro
calor/ lo misero corpo e derochao. AG 142.21 unde me marotto de vedde una pantasma… GL 16.73 lé ciù tosto
par che se derive/ e deroche in gran perfondo/ chi uncha da boia che da poære/ o m’ha frosciàou perch’intre in sto
segue questo mondo. PAS 42 era monto stanco, che ello derrûo.
avea derochao monti erboi. ATA 204 a.1384 (Alb.) lo D deruadda. derruare. derüu
campanir derocao. (a) derrûo/ -i loc. “(di pioggia) a rovesci”
FA 345 sg. FAS 165. PS 57. CIT 238 ri onoî, che aora ciovùi…/ a derrùi. GL 13.75 ar-
D (a) deroccu. derucà. derucar. deruciar. L derocare. ve re cateratte, zû a derrûo/ ven l’ægua.
(a) deroccu loc. “a precipizio” D derüu
DVA (VArr.). 51. deruscià vb. rompere, sgangherare”
D derochar. BDS (Sav.).
derscinelà vb. “sgranellare (uva)” D derusciòu.
PVG. derusciòu agg. “sciancato, acciaccato”
D axinella. VPL. VPL.
Dertona top. “Tortona” D deruscià.
PCT 48. derüu sm. “dirupo, rovina”
L terdona. BDS (Sav.). VPL. PVG “pioggia violenta”
derruà / derrüà / derruare vb. intr. e tr. “precipitare, D derrûo.
rovinare; abbattere” derüu agg. “diruto, fatiscente”
PAD 387 a.1507 la nostra artagliaria ha tratto molto forte CAN 1847 p.7 (Sav.) forse i sciümmi han ruvinòu/ quar-
e derruato tutto uno torrione. CIT 72 çerco ra liggia, e me che cosa mà cüxìa/ quarche punte scunquasciòu/ serte
pâ un’ora mille/ de veira, e derruàmeghe lantora. GL 8.41 fabbriche derüe…
o me portò da pœu per çerta liggia/ da fame çento votte ADG.
derruà. GL 11.51 così ra torre i corpi spezzegando/ co i derruvare vb. “abbattere”
mazzabecchi in tra muraggia viva/ a l’andava si presto BDF 149 a.1460 e che Castelleto se derivasse, e che derru-
derruando. DFC 50 scrolla a casa, a terra tremoa/ pâ ch’a vao Castelleto… –– ello voleiva che Castelleto se derru-
vœugge derruà. COM.1 67 per quello vitello dra vacca de vasse…. –– ro derruvar de Castelletto. PAD 388 sg. a.1507
Polonia, che ha fæto derruà zu d’un-na liggia l’âse de che, prezo che fusse Castelletto, lo dovesse derruvare.
Battesto. NPD 71 s.xix sibben che tüttu u me derüasse a D derruare.
derv 390 desb

dervaià vb. “annoiare” desavià vb. “traviare, corrompere”


VPL (Arenz.). COM.3 41 so moggé morta, so figgio stropiao, so figgia
dervià vb. “svitare” desavià.
PVG. D devià.
D via. dezaviar vb. “disabituare”
derzeàse vb. “scongelarsi” MP 18.22 (Pigna).
PVG. D devià.
desa cong. “al di qua” dessaxiao agg. “sofferente, addolorato”
FUP 118 s.xiv. (Sav.) per tutta la Romania e dela dama e PAB 67 o sovram confforto de cor dessaxiai.
desa dama (di là, di qua dal mare) e per tuto l’universo PS 57, 59.
mondo. D dezaxu.
D dela. dezaxio /desaxo / dezaxu sm. “disagio”
(in) desabiglié loc. “in vestaglia” PAB 74 sofferir dezaxio e molestia. CR 26 con grande
RAN 126: fr. “abito negletto portato in casa dalle signo- desaxo. ADP (Pietra) dezaxu. VPL.
re”. LFL 1.25. PS 59.
desagrare vb. “sfoltire il bosco” D dessaxiao. dezdaxu. dexaxio. messaxio.
GRD 114 (Vezzano) niuna persona possa lavorare, sbo- (in) desaxo loc. “di sbieco”
scare, inzapare o desagrare alcuna terra appresso al fiume. COM.3 69 - e bastonæ’ o i a dæte sciù e mæ spalle! … a
desalpà vb. “tornare dall’alpeggio” l’è a çima do baston chi ghe sarà arrivà in desaxo.
BDS (Sav.). dezbarassà vb. “sgomberare”
L dealpare. disalpare. PVG. VPL.
dessamar vb. “odiare” D desbarattu.
PAB 89 vegando che de malicia li vem grande vilania si desbaratao agg. “confuso, sbigottito”
prendem ayna contra mallicia e se tornam a lo contrario, IVE 93 la corte e tuta aquatà e desbaratà.
so e a virtue, per esser desemegeivi de quelli che essi des- D desbaratto.
saman. desbaratto / desbarattu sm. “disordine, agitazione”
D amà. CIT 3 giudica ti, ma con man giusta e netta/ l’ingiustiçia
dezancà/ -ar vb. “abbattere, scardinare” d’un tanto desbaratto. DFC 58 saræ’ ben cosa da matto/
DFC 25 ro mortà…/ stava ancora acoregao/ in ra fossa … se façendo un desbaratto/ desse gusto a voi, a lé. DFC
sporco e brutto/ dond’o s’era dezancao. BDS (Sav.) ptc. 114 l’âtra seira me dessi in desbaratti… / pestà dri pê, fa
dezancòu “voce antiquata”. smanie… RAN 92, BDS (Sav.) desbarattu..
D anca. L ancha. D desbaratao.
desandàu agg. “malandato” desbarattu sm. “svendita”
ADL (Vent.). ADL (Vent.). VPL.
D dezandià. D desbarassà.
dezandià vb. “sviare, disturbare” desbardellòu agg. “(di vestito)sciatto, disordinato”
CAD. RAN 98. BDS, SDS (Sav.). VPL. RDB 44 ma con questi vestì desbardellè/ aura paremo tut-
D àndiu. ti scarlafoìn. NSB 192 s.xvii. (Vent.) né discorsi coxì de-
dezàndiu sm. “disturbo, disordine sbarellai.
SDS (Sav.). Cf. BVP 230.
D àndiu. desbaucià vb. “corrompere”
desangualitae sf. “diseguaglianza”
ADL (Vent.) fr. debaucher. VPL “pungolare”.
MCG 330.
desbelinà vb. “scuotere, svegliare”
D unguanza.
BDS (Sav.).
dessao/ dessàou agg. “desto, sveglio”
PAB 39 mentre che ello dormia… e quando ello fo des- D belìn.
sao… RDB 86 (B.Cigala) e quando dormo e quando son desbelinòu agg. “sveglio, accorto”
dessàou. BDS (Sav.).
D desear. Cf. CVM., FPI 1027 mil. desbellinàa “scomposto, sciat-
dezarbuà vb. “disalberare (la nave)” to”.
PD 136. NVM (Sav.). FPI 606. desbêlòu agg. “sciatto, sbracato”
D arboro. L alborare. ADP (Pietra). BDS (Sav.)
dezarmà vb. “disarmare” D derbelà. zbêlà.
FDG 43. desberì vb. “pettinare, dipanare”
D arma. L desarmare. dissarmare. DVO (On.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). VPL.
dezartà vb. “disertare” D bèru. desberìu.
PD 143: assimilazione. desberìu agg. “spettinato, arruffato”
desauggiaddo/ dezaüggiaddu agg. “scervellato, scio- MDB (Bord.).
perato” D desberì.
COM 1.8 un imbriagon, un dezauggiaddo. COM.3 125 e desbielà vb. “sbudellare”
l’è quella dessauggiadda de Argentin-a con mæ neçça. VPL.
RAN 99. CAD dezaüggiaddu. desbità vb. “riscattare, ammortizzare (quote del debi-
desavantagio sm. “inconveniente” to pubblico)”
AG 37.138 e per gram iaza e lavagi/ tanti vego desavantagi. LFV 89 a.1467 devei mette in le Compere de Pace de lo
D avantaio. Capitolo loghi lxxxx a devei multiplicà con lo tempo, per
desaventura sf. “disavventura, disgrazia” quelli loghi con lo suo moltiplicho se devesse desbità tut-
MCG 330. FAS 164. te quelle compere de Comun.
L aventura. L desbitare.
desb 391 desc

desbragà vb. “slegare, slacciare” descangià vb. “cambiare moneta in spiccioli”


CAD. BDS, NVM (Sav.). CAD.
D braga. D cangià.
desbragao agg. “senza brache” descapitar vb. “decapitare”
RDB 73 i omi de vint’agni…/ a ciatta ancon zughavan PAB 50 unde ello fo descapitao/ e sam Severim fo spel-
desbraghè. lao.
D braghe. PS 37.
desbratar vb. “sparpagliare?” L decapitare.
DTC 645 ca.1522 cani arabiati e vituperosi e fieri/ feza e descaregamento sm. “scarico, sollievo”
orgoglio e puza d’ogni gente/ desbratati per terra e per CAR 11 a.1340 se arcuna persona fose chi avesse nisum
sentieri… dinà che se debia mette in la caseta che ge li debia mete
desbreigar vb. “sciogliere, dirimere” con un compagnon chi sea conseigo a veigeli mete per so
AGP 145.265 con qui tu ai breiga o tenzon/ desbreigara descaregamento e honor.
de tar razon. (ms. desbreigarla. AGN: de’ sbreigarla) D descaregà.
PS 37. descaregà/ -ar vb. “scaricare”
MUI 137. J.STORM, ROM 5 (1876) 177 sgg. “dipanare, PAT 22 a.1320 in lo descaregar de la mercantia… –– in
sbrogliare”, cf. prov. cat. bregar, fr. broyer (della canapa). caso che perigo parese de descaregar le garee… DSP 59
D breiga. L disbrigare. a.1487 fare descarregar e allegierire tale nave. PAD 353
desbrera sf. “pettine” a.1506 tornorno a descaregar l’artagliaria. PVG desca-
VPL. regà.
desbrigu sm. “slancio” PS 37.
D asbrivo. D carregar. descaregamento. discarigar. incarregare.
desbrücà vb. “spacchettare” L discarricare.
ADL (Vent.). VPL (Taggia). descarnao agg. “magro, macilento”
D derüccà. PAB 52 deber, descarnao e chanuo.
dezbrugià vb. “sbrigare, sbrogliare” PS 37.
PVG. VPL. D carne. L discarnare.
D imbrugià. descâsà vb. “scalzare (una pianta)”
desburagàu agg. ‘scoscesao, franoso” ADP (Pietra) “scalzare il ceppo dell’ulico incancrenito
VPL (Sanr.). dalla luppa”. PVG. BDS (Sav.) “anche in senso figura-
desburular vb. “sbroglire” to”.
MP18.22 (Pigna). MP 14.49 (Pigna) desbucular, err. per
D câsà. descalzar. descasu. descauçar. L discalciare.
desburular?.
descasar / descazar vb. “scacciare”
D desbrugiase. imburular.
AG 12.231 l’aigua pura/ chi descaza ogni brutura. AG
desbussà vb. (mar.) “sciogliere una gomena”
16.459 rezevuo no l’an li soi/ ma l’an vosuo descazar. AG
CAD.
D bossa. 16.467 lo lor povor dolento/ sera per tuto descazao. AG
desbusticà vb. “disturbare” 136.257 zeta via e descaza/ se te senti mar avei/ fin che tu
PS 50. n’ai poer. AG 144.216 tar venin/ chi descaza ogni bon-
D busticà. tae…/ e ten lo cor pin de necheza. CBL 337 (9.82) con-
desbutì vb. “scoprire, svestire” dune allo porto/ donde noi semo descazai. FUP 113 s.xiv.
VPL (Pietra, antiquato). (Sav.) descaza ogni tenebria/ da li cor de li peccaor. IVE
descadenà vb. “scatenare” 6 la perfeta caritae si descaza da si questo timò e questa
VPL. paor. PAB 55 sg. um de quelli che lo rey descassa. –– ve-
descadenòu / descaenao agg. “scatenato” gandome descassao e despogiao de tuti mei bem. GP 291
AG 47.26 como leon descaenai. PVG descadenòu. si la rebutavam e si lla descazavan da ello. GP 378 li zué
D cadena. scaddenàou. si deschazan la vergen Maria da lo morimento. MC 690
desschair vb. “scadere” li angelli maledicti da deo chi fom descazay de lo so re-
PAB 61 la sovranna pestillencia è esser stao in bom grao gno. LSE 24 seando divulgà la morte del marito… ella
e poa desschair. (fo) sozamenti et totalmenti descasada da alcuni vassali
PS 37. del marito. LSE 33 quanto a lo descasar de lo demonio.
D cair. deschazer. descheito. TL.3 197 a.1475 descasato.
descalso agg. scalzo” PS 37. FAS 150.Cf. MB 84 (Bonvesin) descazao. DC
LSE 19 in le letanie et processione semper andava a pedi 292 ca.1450 (Dronero) descazae “scacciati”.
nudi et descalci. D cazar. discasare.
D descasu. descascià vb. “estrarre, cavare”
descalso sm. “soldato leggero” GL 17.72 ro gran Bonifazio…/ ch’una freçça gh’ha ri
AA 103 e mando 200 descalsi fino in Monte note. œuggi descascæ’ (TT trafitto di saetta il destro ciglio).
descalzar vb. “togliere le scarpe” CAD.
LSE 31 et inzenogiandose la descalzava. descaze/ -r vb. “scadere; decadere”
Cf. SAP 399 a.lomb. descoççar “scalzare”; MB 84 sg. PAB 52 o raxom, d’omo lumera/ chi deschazi in tal may-
(Bonvesin) descolzar “scalzare, mettere a nudo le radici”. nera/ e deve neigra e oschura.
D descâsà. PS 30, 37. VPL.
descampà vb. “scialacquare” D caze. desschair. descheito.schaze.
ADL (Vent.). descaze vb. “spostarsi (di una barca, per vento o cor-
descandacase vb. “sbrigarsi” rente)”
DVA (Calderare, VArr.). ADL (Vent.).
D accandacase. D descazì.
desc 392 desc

deschaser vb. “dispiacere” lo nella frase “descciode i uége “sturare le orecchie (con
RV 48 s.xii. non avei sen per un gato/ per que trop me de- rimproveri o insulti)”. FDG 43 “sciogliere (un nodo).
schasei. D ciode.
PAL 12: “deschasei” è l’ortografia di AG: spiccataente descciulà(se) vb. “sveltirsi, farsi furbo”
genovese”. ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). VPL.
D deschiaxé. piaxer. Cf. BIO 260 ferrar. daszular “sciogliere”
descazì vb. “cadere su un argomento, nella conver- D ciula.
sazione” descende/ r vb. “scendere”
COM.5.5 stavo giusto per descazîghe (“stavo per arriva- AG 29.31 doncha e bon far preponimento/ poi che mar no
re a questo argomento”). vor despender/ de farlo tanto descender/ che l’avesse
D descaze. manchamento. CBL 333 (6.31) per ti de cel ello si e de-
descaço / descâsu agg. “scalzo” sceixo. OLP 3.23 s.xiv. (Pietra) lantor lo Spirito sancto/
CIT 60 corriræ’ dent’re spin-e a pé descaçi. PVG descâsu. desceise incontenente. PRI 20 s.xvii (G.Chiabrera, Sav.)
D descalso. descâsà. descausu. discalso. scalso. amò per so sorasso/ descende da ro çê.
descattà vb. “guastare, danneggiare” D desender.
CIT 33 pù, se ben me pregiudico e descatto/ tutta remetto descenger vb. “discingere, spogliare”
in voî ra caosa intrega. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir descento, traduce lat. discingor.
D descatto. D cenzer.
descatto sm. “differenza” descheito agg. “decaduto”
RAN 92 “a.gen.” CIC 29 s.xvii. (P.Murassana) de messé Giano son reixe
D descattà. descheita/ povero son, ma in tutto ben nasciùo.
descauçar / descauzar vb. “scalzare, togliere le scar- D cair. deschazer. desschair. schejto.
pe” deschiarar vb. “chiarire, far luce”
PCD 38 s.xiv descauçar. FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir descau- MCG 330 deschiarar sovra la miseria.
za traduce lat. decalceor, decaligor. deschiarar vb. “dichiarare”
D descâsà. DSP 59 a.1487 se deschiare che fino che elli starano in
descauzo/ -u agg. “scalzo” nave debiano havere da li patroni lo soldo integro.
PRP 360 (5.32) Filippo Gagliné tutt’arraggiao/ descauzo D deszhairar.
vegnì lì, desgambatao. MVS (Sarz.), VPL (Taggia). de- deschiaxé vb. “dispiacere”
scauzu. RDA 6 (C.Zabata) me deschiaxe ben assè che me sea ste-
D descâsu. to deviòu… RDB 23 a mi Poro deschiaxe zuro a Dé/ che
descavear vb. “scapitare, rimetterci” no sacce parlà sarvo zeneize.
AG 51.15 e cossi sor descavear/ romagnando in mar- PD 339.
voienza. D deschaser.
FA 346/ FAS 147, 154. Cf. MB 83 (Bonvesin) ptc. de- deschicurar vb. “smallare (le noci)”
scavedhao m.s. MP 14.38, 18.21 (Pigna): “presuppone un *cuccolo, cf.
D cavear. L discapitare. ven. cuca “noce”.
descavegiao agg. “scapigliato, scarmigliato” deschiegà vb. “dispiegare”
RDB 92 (B.Cigala) femm. descavegià. RAN 59. RDA 4 (C.Zabata) havendo le con ra feliçitè dro bell’in-
D cavellu. scaveggià. zegno sò deschieghòu in versci tutte quelle materie chi
descavestrao agg. “liberato dalla cavezza”” ghe son vegnue pe ra fantaxia…
AG 134.322 omo senza esser asenao/ como asen e desca- D desccegà.
vestrao/ chi tut or vor pu maniar/ senza alcun aotro lavor
deschinà sf. “avvallamento, discesa”
far.
BDS (Var.). BDS (Sav.). VPL.
FA 346. FAS 165.
D chinà. deschinà.
D cavestro.
deschinà vb. “calare, discendere”
descaviàu agg. “spaesato”
VPL (Arenz.). BDS (Sav.) “antiquato”.
desccegà vb. “spiegare” D chinà. L dechinare.
FDG 43, 212. VPL (Arenz.). deschixì vb. “scucire”
D cegà. desccigà. deschiegà. despiegar. PVG.
descciantà vb. ‘estirpare, divellere” D descuxir.
GL 3.75 chi un fràsciaro chi un fô va a descciantà. GL deschivà vb. “schivare”
9.39 comme d’erxo o de pin robusta cianta…/ se un brut- AG 146.235 che toa volontae se mue/ per deschiva camin
to scigoron poi ra desccianbta/ ri ærbori ch’en vixin se ti- torto.
ra a terra… PS 37.
BDS (Sav.). D schivà.
D ciantà. scciantà. descià vb. “destare, svegliare”
descciatà vb. “scovare” RDB 27 e se personne son troppo adormie/ lighè se trœ-
ADL (Vent.). van prima che desciè. SAL 7 n.n. a.1584 ptc. desciao.
D ciatà. CIT 81 no si tosto me descio, che descià/ sento ra sciam-
desccigà vb. “spiegare, stendere (panni, lenzuola)” ma… ADL (Vent.). PVG.
PVG. MUI 149. CLD 85 de-excitare. C.SALVIONI, AGI 16
D desccegà. (1902-O4-05) 409 n. PD 137.
descciode vb., “schiudere, sturare” D adesciase. deseao. dexear.
NPD 60 ca.1750 (Sav.) vegnì, madonna caa, tornæ’ zu fî- desciderio sm. “desiderio
to/ che senza voi no se descciode o porto… RDA 4 (C.Zabata) ni mœ a questo me desciderio ho pos-
POF 14. PS 63. PD 120, 339, 361, BDS (Sav.): oggi so- suo dà compimento.
desc 393 desc

descidià vb. “soccorrere, sovvenire” sconzare l’impresa de Monaco. RDB 142 (V.Dartona)
GO. CAD “voce del contado”. una grotta…/ e re fuœgge e rame son si acconze/ che sò
descigilà vb. “dissigillare” no ghe ne puè intrà chi ra desconze. CIT 80 ma tosto a
FDG 213. desconçà ri nostri amoî/ sâta ra giroxia chi n’assassin-a.
D scigilà. scigillu. PRP 351 (str.57) e s’o n’eira re donne, e ri figlioi/ che
descipà vb. “annullare, abrogare” ciangean forte pe ra nostra terra/ soro un de quei men-
GL 2.69 fin che ra nostra leze descipà/ no sæ (TT fin che chioi no ne scappava/ ma tanto ciange assai ne desconza-
la legge di Macon non cada). VPL “guastare”. va. GL 20.34 ro cavallo…/ andando chi e là, sempre de
D desipar. ronça/ passa int’re fire, e ri ordini desconça.
descipòu sm. “giovinastro, delinquente” FAS 150.
PVG. D aconzar. desconcho. dessconsso. descuncio. L sconciare.
D descipà. desconseiao agg. “sprovveduto, privo di risorse”
desclairà vb. “dichiarare, esporre” AG 53.205 guarda como tu e nao/ nuo, povero, descon-
AG 12.213 lo gi comenza a mostra/ ordinamenti e de- seiao. AG 143.143 personne famolente/ desconseiae e
sclaira/ li articoli de la santa fe. tremolente.
D deszhairar. D conseiar.
descho sm. “tavolo da pranzo” desconsentir vb. “non consentire, opporsi”
AG 142.51 e homo pensa star axio/ a belo descho, in gran leto… LSE 25 cum l’animo desconsentirò et contradirò semper.
PS 57. D consentir.
D descu. L discus. desconssollao agg. “sconsolato, disperato”
descognoscente agg. “ignorante, privo di retta cono- MAC 165 o segnor Dee ognipossente… conssolacion de
scenza” li desconsollae…
AG 134.115 ell’è sì descognoscente/ e villam e for de D consorar.
mente… AG 144.115 ma de atri descognoscenti/ chi vi- dessconsso agg. “sconveniente, deforme”
ven bestial menti/ no temando De ni santi… PAB 81 sovram bem… li boim lo queram per virtue, e li
D descognosser. ree in guissa dessconssa.
descognoscenza sf. “ingratitudine, mancanza di rico- PS 57.
noscenza” D desconçà.
AG 51.8 spender, turbar e travaiar/ e soferir descogno- descontao agg. “misero ”
scenza/ mancamento e descrescenza. AG 140.275 e tute personne descontae/ sean a ti reco-
FAS 163. mandae/ aiando gran conpassion/ de la lor tribulation.
D conoscenza. PS 57 “di poco conto”. AGN “privo di amici, di relazioni”.
descognosser/ descognoxer vb. “misconoscere” descordar vb. “essere in disaccordo”
AG 134.11 pasando e per contrae lantor/ vi desputanza e gran
AG 39.14 lo cor malvaxe e re/ de quelo chi descignoxe
remor/ de doe persone descordae/ e de diverse voluntae.
De. PAB 74 e per sparmiar volle sofferir desaxio e mole- D descordio.
stie e esser descognossuo e perde possanssa e renoma… descordar(se) vb. “dimenticar(si)
D cognosse. descognoscenza. descognoscente. descono- PAB 77 de so no se ne de alcun descordar.
scenza. PS 37.
descomiarse vb. “accomiatarsi” D descurdase.
IVE 78 benixì li oxeli e le bestie, quaxi como se ello se descordio sm. “discordia”
descomias(se) da elle. AG 49.39 chi per no vorer concordio/ ma tira pu in de-
FA 346. scordio…
D comiao. scomiatare. PS 43. AGD ad loc.: “forma di prob. ascendenza proven-
dessconcho / dessconcio agg. “disfatto, distrutto; zale (descordi), attestata anche in toscano”
deforme” D descordar. discordio. L discordia. discordium.
PAB 62 am fijoi dessconci, de che elli se dollem. BL 87 descorrer vb. “scorrere”
a.1401 che la raxone e iustixia sia sì forte che se inquerne AG 16.134 sangue piovea da co a pe/ descorrando tuto in-
e se acoihe quelo che era dessconcho e desquernao. torno. MCG 330 descorrer.
D desconzar. Cf. SAP 399 a.lomb. descorrer m.s.
desconfita sf. “sconfitta” D corre. decorrer.
FAS 163. descoverto agg. “chiaro, evidente; scoperto”
D desconfito. AG 143.217 mostra gi si la corpa certa/ che ben gi sea de-
desconfito ptc., agg. “sconfitto” scoverta. RDB 59 perché veghemo ben che descoverte/
AG 49.307 or che gram rota fo lantò/ quando li Venician da ri chinze agni in su ben no staghemo…
prediti/ se vim si morti e desconfiti/ e Zenoeisi venzeor! D descrovir.
D desconfita. disconfitura. L sconfictura. descresenza sf. “calo, perdita”
desconfortar vb. “sconfortare” AG 51.9 spender, turbar e travaiar/ e soferir descogno-
FAR 35 s.xiv. (Sav.) desconfortar traduce lat. dissuadeo. scenza/ mancamento e descresenza.
PAB 80 quando soa mogier mori/ ello se dsconfforta si… FA 346. FAS 163.
PS 37. D crexe. decreser.
D confortar. desconforto. descretione / descrition sf. “discrezione, cautela”
desconforto sm. “sconforto” AG 145.256 se dinai voi ben inpiegar/ assai limosene voi
FAS 162. far…/ aiandoge descrition/ e tenera conpassion. MGT
D conforto. esconfortà. 193 a.1492 o forsa che già seria tentato lo insulto et lo
desconçà / desconzar/ -are vb. “frustrare, scompi- scotizo predicto, in tale caso bixogerà usar major descre-
gliare, turbare” tione in porgere le parole vostre.
AG 127.2 em per zo che l’aversario/ chi desconza carto- PS 3.
rario… PAD 347 a.1506 prezo Finale, anderiano a de- D discretamente. L discretus.
desc 394 dess

descrœuve vb. “scoprire” desdaxu sm. “disagio, incomodo, imbarazzo”


GL 6.62 dro palazio reà sorve ro teito/ gh’è un miradò, chi DVO (On.). BDS (Sav.).
è fæto giusto apposta/ per descrœuve ogni sito largo e D derdexu. dezaxu. destazo.
streito. (in) desdaxu loc. “sbadatamente, per inavvertenza”
RAN 74. VPL. PS 59.
descrovir vb. “scoprire” desdegnamento sm. “disprezzo”
AG 16.405 per consolarme de la vista/ da una parte de- MCG 330. IVI (testo Giambullari) disdegnamento.
scrovia/ abrazando la le trista/ chi n’era cossi feria. AG D desdegno.
77.5 per corvime aotri descrovo. PAB 66 sg. ella gi de- desdegnarse vb. “sdegnarsi”
scrove la faocitae de la soa mainera. –– aspera fortunna PEG 44 l’orgoioxo a una maynera, che quando ello e re-
t’a descoverto li cor de toi amixi. PAB 87 da ti vem lo presso, ello se desdegna. PS 37 a.1477 desdegnarse.
dom de descrovir la raxom che tenebria asscurisse… D degnarse. desdegno. indegnarse.
D crovir. descoverto. scropì. scruvì. L discopertus. desdegno sm. “sdegno”
descu sm. “tavola, desco” PAB 46 e so paire Terech de so ave grande desdegno.
MP 18.21, VPL (Pigna). RML 975 (Airole, Pigna, PS 31.
Vent.): prov. desc. DVA (VArr.). “tavolone su cui si por- D degnu. desdegnamento. desdegnarse.
ta il pane al forno”. ADG 30 “tavola rustica di legno”. desdentao / desdentòu agg. “sdentato”
PVG: “acquaio di legno” RDM 46 ch’aura fin’a ri vegi desdentè/ in gipon van, per
D descho. fa dro zovenetto. PVG desdentòu.
descuà vb. “scolare” D dredentòu. sdentòu.
PVG. desdètu agg. “magro, malandato”
D cuà. L discolare. GO. PS 59.
descucà vb. (mar.) “smantigliare” D desdà.
NVM (Sav.). IVI: descucà e müe “smurare” desdexeiver vb. “disdicevole”
D cucà. AG 143.73 per re guardo o riso o guigno/ desdexeiver zo-
descumette vb. (mar.) “sconnettere” go e cingno/ re dexideri o voluntae…
NVM (Sav.). PS 31, 57.
D cometer. L commissus. desdì vb. “disdire”
descumpagnòu agg. “scompagnato, disuguale, di- VPL.
spari” desdiccia sf. “disdetta, sfortuna”
PVG. GL 12.60 nostra desdiccia è ben, che chi impieghemmo/
D compagnar. tanto valò, che ro silenzio crœuve (TT nostra sventura è ben
descumpassà vb. “oltrepassare” che qui s’impieghi/ tanto valor, dove silenzio il copra).
ADL (Vent.). AAG 130 n.4 “spagnolo”. PD 356. RAN 99.
D pasar. Cf. CVM, BIO 260: mil. lomb. desdiccia, desditta, deslip-
descunà vb. “scrollare” pa m.s.
VPL (Sanr.). D diccia. disdicia. asdeito.
descuncio sm. “danno, azione di disturbo” desdita sf. “disdetta (di contratto)”
PNF 405 a.1452 ni l’avevamo retenuda per alcuno altro so CAD.
descuncio salvo perché ella non imbratasse le coxe de desdö’itu agg. “sgarbato, disordinato”
ADL (Vent.).
Gavi.
D dö’itu.
D desconzar.
dese / deze num. “dieci”
descurdà(se) vb. “scordarsi, dimenticarsi”
NAB 21 a.1473 (Sav.) a piena de libre dese. ASF 736 et
PVG. VPL.
piu gadeleri dese. AA 113 deze bande de soldati.
D descordarse. D dexe.
descure/ -ì vb. “discorrere, chiacchierare” desear vb. “destare, svegliare”
PVG. VPL. AG 56.127 Pero lantor fu deseao/ e gradementi consolao.
D discorso. FA 346: de-excitare, cf. a.lomb. dessedar. BIO 65 mil.
descurpà vb. “discolpare” dessedà. SAP 400 a.lomb. dessear. FPI 2515 deseao.
PVG. D dessaou. descià.
D corpa. incorpar. desechar vb. “disseccare”
descusir vb. “scucire” AG 36.19 un vento zelao…/ chi le carne me pertusa/ tuto
FAR 36 s.xiv. (Sav.): traduce lat. dissuo, -is. lo corpo me desecha/ e li umor naturar lecha.
D descuxì. desembre sm. “dicembre”
descuxì/ -r vb. “scucire, sfasciare” AA 112 lano de 1533 alo principio del meze de desembre.
AG 136.237 lengua chi venim aduxe/ chi monti ben de- D dixembre.
scuxe. GL 7.98 giusto comme una nave, chi è in artura/ desemegeive agg. “diverso, dissimile”
de ra burrasca, chi vœu descuxìa/ a se n’imbrigna, se ra PAB 89 si prendem ayna contra mallicia e se tornan a lo
cordatura/ e stammanære en bone, e corre via… contrario, so e a virtue, per esser desemegeivi da quelli
FAS 153. che elli dessaman.
D cüxì. descusir. deschixì. L discuxire. D dessemegiarse. desemegieive.
descüxì vb. “scucire” dessemegiarse vb. “essere diverso, dissimile”
VPL. PAB 66 lo circuito de la terra… anchor che monte na-
desdà/ -r vb. “dimagrire, declinare” cioim ge habitem, ma si se dessemegiam de lengoe e de
GO, CAD, VPL desdà. MP 18.22 (Pigna) desdar. mainere.
FPI 2665 a. PS 37.
D derdà. desdètu. destazo. D desemegeive. desemegieive. desemeglà. semeiar.
dese 395 desf

desemegieive agg. “dissimile, diverso” MC 692 si che in l’autro ello ha ço che deserve in questo
PAB 54 eram inebriai de nostri costumi e desemegieivi a mondo o bem o mal.
li malvaxi. PS 57 cf. a.fr. desservir.
PS 12, 31. desete num. “diciassette”
D desemegeive. dessemegiarse. AA 210 la quale campana diseno che peza cantera desete,
desemeglà agg. “dissimile” sive ca. 17.
PCD 41 s.xiv. “dissomigliato” D dissette.
D dessemegiarse. desfà / -r vb. “disfare”
desender vb. “discendere” AG 142.44 un sobito vento se fa/ chi tuto lo so lavor de-
AG 16.450 ai lo me fiior ociso/ chi per ti era deseiso/ e da sfa. AG 145.411 li loxi che atrui te fa…/ se la lor gloria
De paire era transmiso. AG 96.15 che se tu eri tropo asei- te ven in ca/ tuto lo to lavor desfa. MAC 165 e cum le ver-
so/ ben parai esser deseixo/ e dirai: cozi romagno. CBL ge de lo ferro tuta la soa carne fosse desfaita e rota. LSE
335 (8.46) lantora lo spirito santo/ deseixe incontenente. 25 et ogni violentia rompirà et desfarà el consegio huma-
GP 372 desendi zuxa. GP 282 et lantora si deseixe lo an- no.
gero de ciel. IVE 87 e dì a madonna Eva che la docissi- ADG, FDG 43, BDS (Sav.): desfà.
ma maire… rendera honor e segurtaj a tute le femene chi PS 28.RGS § 1011 (mil. desfà m.s.).
sum deseixi da ella. PAB 60 monta su la roa se te piaxe a D derfà.
pato che quando e revozò no te teni a mal se tu dessendi. desfatunà vb. “sfrangiarsi, sfilacciarsi”
FAS 155, 162 deseise. BDS (Sav.).
D descende. discender. D desfattunòu.
desenemigu sm. “nemico” desfattunòu agg. “(di filo) distorto, poco torto”
ADL (Vent.) “arcaico” GO.
D desnemigu. inimigo. D desfatunà.
desenò / desenor sm. “disonore” desferrà vb. “liberare dal ferro, dall’amo”
AG 16.72 a tar vergogna e desenor/ tuta de dor me como- CIT 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da
vei. AG 30.11 fazo honor/ chi in mendor passa via,/ tro- ro lammo in questo pointo…
po rende soza ensia/ de probio e desenor/ com morte pina desferensiòu agg. “diverso, differente”
de desenor. AG 49.201 gran deseno fen a lo sposo/ auto RAN 75 s.xvii (G.G.Cavalli)
duxe de Venexia. AG 54.85 poi li am ligai a gram dese- D defferenza.
nor/ e stirazai con gram remor. desfìa sf. “sfida, disfida”
MUI 114. FA 346. FAS 148. Cf. SAP 399. GL 6.44 piggia ciù forza e o torna a ra desfìa. GL 6.51
D desenor. dezonù. enor. D deseno. enor. honor. fæta sospension d’arme fra lô doî/ segondo i patti e lezze
dezentegà vb. “scacciare, estirpare”
dre desfìe…
GL 13.7 olà: sentì voi âtri tutti quanti/ dezenteghæ’ d’in
D fìa.
çê dai ciù potenti (TT udite udite o voi che da le stelle/
desfià vb. “sfilare (aghi, tessuti)”
precipitar giù i folgori tonanti). GO. PSE 254 sg. RAN
BDS (Sav.).
183. FNTG 105. ADL (Vent.). VPL “eliminare (anima-
li, parassiti)”. REW 4325. PVG “etimologia dubbia.” D desfilato. fià. firà.
D entica. éntega. desfiar vb. “diffidare”
deseplinante sm. “battuto, membro di una confrater- FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. diffido.
nita di penitenti” desfilato agg. “sfilato, non filato”
AA 311 a.1536 se dete principio de venire a questa devo- MNS 3.121 post 1634 (Sav.) cotone, o sia bombace, fila-
cione le compagnie de li batuti de la villa de Saona fasen- to e desfilato.
do grande disiplina, e li deseplinanti non se medicavano D derfià. desfià.
de niente solo se lavavano de laqua de quelo riano. desffodrato agg. “sfoderato”
D disiplina. ASF 726 una sottana… desffodrata.
desèr sm. “dessert” D fodrà. L desfodratus.
LFL 1.25 fr. desfondorao sm. “dissodamento del terreno”
deserbà vb. “dissodare” DFC 57 ma semeno in te l’aren-a/ façço in mâ un desfon-
DVA (VArr.). VPL. dorao.
D dezerbià. gerbà. zerbà. D desfundà. fondo. fundadda.
deserbare vb. “cogliere frutta acerba” desformao agg. “deforme, brutto”
MVS (Sarz.). AG 16.131 homo alcun si ben formao/ no fo mai visto ni
D axerbo. oyo/ ni alcun poi si desformao/ livio, nicio e insocio.
dezerbià vb. “dissodare” D defformà. deformao. formao.
PVG < zèrbiu . desfrenîo agg. “sfrenato”
D diserbare. zerbu. zerbiu. GL 15.9 ro mâ stæto fin aoura desfrenîo/ deventa un mâ
deservir vb. “servire” de læte.
PEG 43 quanta fia tu ay mar deservi lo nostro segnor Yhu D fren.
Xpo. FAR 35 s.xiv. (Sav.) deservir: traduce lat. deservio. desfrizze vb. “sfrigolare”
D aservir. servir. L deservire. CIT 50 mi tra tanto, che staggo lì a desfrizze/ tra ro mar-
desservir vb. “meritare” co e l’anchizze…
PAB 55 che po so esser? an so desservio li nostri affar, che D frizze.
fortunna no a umta de l’accussaciom de nostra inocien- desfrupà vb. “spacchettare”
cia…? PAB 85 poi tu penssar che li malvaxi no desser- ADL (Vent.).
vam de esser punij? –– e se ello a desservio d’esser pu- desfundà vb. “scavare, dissodare”
nio… PAB 89 aotri sum alcunna fia cheiti in messaven- RAN 20. BDS (Sav.).
tura, che elli aveam deservio aquistando tanta prosperitae. D desfondorao.
desg 396 desg

desgabelà vb. “sdoganare” desgerir vb. “digerire”


COM.4 7 ei visto quelle due zovenotte de mæ figgia e de MCG 330.
mæ neçça? cose ve ne pâ? son due cascie de zucaro da D delengerì.
desgabelà… CAD. desghegliàr vb. “dipanare”
D cabela. MP 18.23 (Pigna): *disvogliare ÷ volvere. FPI 9443.
desgagià vb. “disimpegnare; scozzonare” D desvoiar.
RAN 126: fr. degager. GA 12.173: fr. gage, got. wadi desgianchì vb. “sbiancare; impallidire”
“pegno, caparra”. PVG “sgomberare detriti”. FDG 43, 212.
D dergagnòu. desgagiarse. desgaginòu. desgagiòu. zga- D giancu. sgianchì.
già. desgiasà vb. “stanare (la lepre a caccia)”
dezgagiarse vb. “sbrigarsi, fare con prontezza” BDS (Sav.).
MP 18.22 (Pigna). D giasu.
D desgagià. desgiasà vb. “scongelare”
desgaginòu agg. “disinvolto, esuberante” D dergiasase/ iaza.
CAD. POF 23 fr. degagé. PS 135. GA 12.173. PVG. desgœugge vb. “dipanare, sciogliere”
VPL (Var.) GL 6.4 stæ a guardà se Lucia fira o desgœugge (perdete
D desgagiòu. desgagià. tempo in inezie). GL 12.89 ra lingua… a non desgœugge.
desgagiòu agg. “svelto, disinvolto” VPL.
GA 12.173. FA 348. PD 346. FPI 9443.
D desgagià. desgaginòu. D desvoiar. ingögge.
desgaglià vb. “stemperare, sciogliere (in un liquido)” desgœugnao agg. “malandato”
ADL (Vent.) *discoagulare. VPL (Pigna). COM 4.65 un zovenotto… non vegio, desgœugnao com-
D quagettu. me sei voî, pin de malanni.
desgaibo / desgaibu sm. “sgarbo, gesto difastidio” RAN 92 sp. desganado.
COM.4 6 fan un mesciuggio de smorfie, e de desgaibi. desgôsciàse vb. “vuotare il gozzo”
PVG desgàibu. FPI 1524. AAG 125 n. RAN 126 “ciarlare, spiattellare” (fr. dégoi-
D desgaribo. dregaibu. ser)
desgaibòu agg. “sgarbato, maldestro” COM.3 90 spiegæve, dî, sciù, desgoscæve.
GO. ADG. VPL. D gôsciu. ingôsciase. strangossao.
D desgaribau. desgraeiver agg. “ingrato”
desgainà vb. “scardinare, sgangherare” AG 134.121 cossi noi semo desgraeiver/ se omo vor far lo
ADL (Vent.). VPL. someieiver.
D gaina. L deguainare. FA 346 FAS 144.
desgambatao agg. “trafelato” D desgrao.
PRP 360 (5.32) Filippo Gagliné, tutt’arraggiao/ descauzo desgrandunà vb. “sgranare”
vegnì lì, desgambatao/ si ben no può ro sciao DVA (VArr.).
D gamba. D sgrandunà.
desganascià vb. “sganasciare” desgrao agg. “ingrato”
COM .1 27 o l’è çimma d’ommo, un pò mieza gaglia, e AG136.123 e chi uncha sera desgrao/ de zo che l’a per lui
de ciù buffon, ch’o ve farà desganascià de rîe. portao/ no l’averà za per fiior.
D desgraeiver.
desganganà vb. “scardinare, sgangherare”
desgrasà vb. “sgranare il granoturco”
ADL (Vent.).
PVG: “il rapporto con grassu non è chiaro”.
desganganòn agg. “sgangherato”
desgraçiào agg. “cattivo, malvagio”
ADP (Pietra).
CIT 31 possi tu luxì tanto che ti scciatti/ lun-a desgraçià,
D derganganòu. gàngau. lun-a cornua/ che per fate ciù cæra e ciù oggiùa/ me crao
dezgarbüggià vb. “dipanare” che tutta in fin ti te sguaratti.
VPL. desgrasiòu agg. “minorato fisico o mentale”
dezgaregnar vb. “disfare” BDS (Sav.).
VPL (Apric.). D sgrasiòu.
dezgaribar vb. “scompigliare” desgregliàr vb. “sgusciare le noci”
MP 18.23 (Pigna). FPI 1524. MP 18.23 (Pigna): cf. prov. mod. desgruià m.s.
D desgaibòu. desgaribau. desgaribo. garibo. D desgrilà.
desgaribau agg. “disordinato” desgrilà vb. (mar.) “smagliare”
ADL (Vent.). NVM, BDS (Sav.).
D desgaribar. desgaibòu. D desgregliar.
desgaribo sm. “sgarbo, sgarberia” desgroppà/ -r vb. “slegare, snodare”
DSP 55 famme mille desgaribi/ ti saræ’ un giorno saçia/ AG 79.254 questo ligame, zo me par/ no e cossi per de-
de veime in fin crepà. sgropar. RDB 39 che no han da desgroppà che una pi-
D desgaibu. desgaribar. dregaibu garibo. caggia/ quando ghe ven per poira ra scagaggia. RDB 67
dezgarnàu agg. “dispettoso” come diavo desgroperè mœ/ dre vostre tresse quello grop-
MP 18.23 (Pigna). po ch’han/ donde m’havei ligao de vostre man… –– e no
desgenàu / desgenòu sgg. “disinvolto” me desligæ’ fin a ra morte… –– e quanto ciù strenzei de
ADL (Vent.) desgenàu. BDS (Sav.) desgenòu. bonna sorte/ ciù desgroppà me sento con sorazzo. CIT
D gena. 68 Oh che bella coaçça de cavelli…/ ma chi s’imbatte a
desgento agg. “discinto” veigheri in barcon/ desteizi in sciu ra groppa/ o quando da
PCD 48 s.xiv.: “sottintende una sonorizzazione di –sc-, o ra binda ri desgroppa…
ci riporta a grafie toscane”. D dergrupà. gruppo. sgrupàe. sgrupare.
desg 397 desl

desgroscià vb. “digrossare” designà vb. “disegnare”


AAG 125 n.2. DFC 33 se…/ mi savesse fà versi e designà…
D degruscià. desgrossiato. desgrusciu. groso. L desgros- D designo. L designare.
sare. designo vb. “disegno”
desgrossiato agg. “sgrossato, sbozzato” CIT 185 schiççi e designi.
PAD 52 n. a.1506 petre lxv per li canoni degrossiate. D designà.
D degruscià. desgroscià L disgroxare. desinare vb. “desinare, pranzare”
desgrùsciu sm. “pialletto” AA 62 desinati che furono…
DVO (On.). D disnar.
D degruscìn. desgroscià. L degrossatorius. desipar vb. “dissipare, VPL (Pigna).rovinare”
desguarnìo agg. “sguarnito, privo”
AG 79.222 ni astinentia non e bona/ chi desipa la perso-
PAB 61 ma tu sei como e sum desguarnio de me orna-
na. AG 91.66 questa mareita compagnia…/ l’aver desipa
menti.
D disguarnito. guarnir. L desguarnitus. e la persona/ e tosto fa manchar l’annona. AG 134.314 tu
desgügéitu agg. “sbrogliato, dipanato” voresi a la per fin/ zo che t’è dao per ben usar/ tuto a un
ADG 75. corpo desipar?
D desvoiar. ingügéitu. FAS 148.
desgüggì vb. “dipanare” D descipà. desiparixe. discipà. dissipar. disipamento. L
BDS (Sav.). discipare.
D desvoiar. desiparixe sf. “dissipatrice, distruggitrice”
desgüglià vb. “svolgere” AG 134.218 la gora…/ de li aotri mar è raixe/ de ogni ben
ADL (Vent.). desiparixe.
D desvoiar. FAS 164.
desguisao agg. “diverso, mostruoso” D desipar. disciparixe. dissiparixe.
AG 54.94 en streito logo encarzerai…/ en lo quar se so- desirar vb. “desiderare”
sten penne/ desguisae e de nove menne. PEG 40 vide una AG 136.213 temporir de pensà de oster/ chi desira ben
bestia chi ensiva de mar maravegiosamenti desguisa e dormir.
spaventevere. lo corpo si era de leopardo, li pe d’osso, la D desidejo.
gora de leom. deslavar vb. “lavare via, pulire lavando”
FA 347. FAS 152. AG 145.239 e lo sangue per noi spanto…/ per deslavar
D desguisar. nostre bruture.
desguisar vb. “descrivere, specificare” D lavar.
AG 37.98 che se e te devesse cointar/ e tanti fruti desgui- deslavorar vb. “astenersi dal lavoro; impedire di la-
sar/ e avere tropo a dir. vorare”
D guisa. desguisao. AG 46.55 che quando domenega vem/ e l’omo de lavo
desgurà vb. “purgare, disintasare (tubi, condotte)” s’astem/ per vin per lenga e per gora/ trovo che lo desla-
DVA (VArr.). VPL. vora. AG 101.3 ben son za vinti anni pasai/ che no vi co-
Cf. FPR n.98 piem. sguré. MVS a.emil. sgurare. CVM tal yverno/ che li omi a deslavorai/ e faiti star gran parte
mil. sgurà. SAP 431 a.lomb. sgurar, m.s. inderno.
D scurar. FA 347.
desgurdì vb. “sturare, disintasare (tubi, condotte);
D lavorar.
fig.: smaliziare, sveltire”
BDS (Sav.). deslea / deslear agg. “sleale, disonesto”
RAN 126. ADP (Pietra). VPL. AG 54.126 li desleai/ deleti com penser carnai. PEG 42
D degurdì. desgurdìu. ingurdì. ell’è bem villam e deslea chi no regracia lo segnor so.
desgurdìu agg. “svelto, smaliziato” PAB 55 inociencia… la quar a chaum deslear sembia in-
DVO (On.). DVA (VArr.). terprender l’aya de Dee. PAB 71 lo re Neron orgoios-
D desgurdì. so…/ tanto avea cor deslear. FAS 162 pl. desleai.
dezguriàr vb. “andarsene alla spicciolata” D deslia. desliar. desleotae. lear.
MP 18.23 (Pigna). deslengoà / deslenguà/ -r vb. “liquefare; sciogliersi,
desihairar vb. “chiarire” perdere forza”
CR 24 quando san Luco de li santi evangelista aveiva al- AG 6.68 la neive…/ poi deslenguà aigua devem. PAB 57
cun dubjo ne demandava a la vergen Maria e ela ge lo de- cossi fe Dee lo cor humam/ che se ello vor viver certam/
sihairava. se o no deslengoa ni desvia/ tute penne cassa via. PAB 79
D deszhairar. che la governacion no serea bonna, se li governaoi se de-
desiar vb. “svegliare, destare” slengoassem. RDC 186 (T.Conchetta) se deslengua. CIT
PAS 31 si retorna alli soy discipuli e trovàli che elly dor- 73 m’accorzo che me vaggo a deslenguando/ comme fa ra
meam… e si li devegla… e quando ello li avé dessiay… candeira a ro consummo. GL 18.83 non così spande ro
LSE 18 una volta voleiva tocà lo pé de la madona, et per Vezuvio in quointa/ furioso re vene deslenguæ’. DFC 53
caso toca lo pé de lo marito: onde subito desia cognobe la a se deslengua in lagrime/ perché ro so cillenio/ meschi-
cosa como era. na! o l’ha lascià.
D dexear. GO. FA 347. FAS 153, 156. PS 11, 57. PD 354, 356:
desidejo sm. “desiderio” epentesi di –n- per influsso di lengua. REW 2671, 5076.
GL 20.61 a l’ha miraou/ con desidejo, ma con storbia ce- FPI 2542. TB 17.189 “celtico”. Cf. SAP 399, SAP.2 232,
ra. MB 81 a.lomb. delenguar deslenguar. CVM mil. deslen-
PD 341. guà. DEP piem. slingué.
D dexiderio. desirar. D derlenguase. L delinguare.
desl 398 deso

desleotae sf. “slealtà” desmontar vb. “scendere, sbarcare”


PEG 42 questo peccao (orgoio)… se devisa in tante may- PAB 94 le annime humane… avanti che elle desmontas-
nere… la primera si e desleotae. sem a li corpi, elle eram pinne de siencia e de virtue. DSP
D leotae. 59 a.1487 li marinari e officiali desmontan in terra e aban-
deslià / desliar agg. “sleale” donano le nave.
MCG 330. PS 37, 57.
D deslea. liotae. D desmuntarse. montar.
desligà / -r vb. “slegare, sciogliere” desmuà vb. “staccare, svellere”
AG 14.324 che de fornicatiom/ è cinque ieneratiom…/ la BDS (Sav.).
primera è menor grao/ se l’un e l’atro è desligao. AG D muar.
143.237 fate asolve e desligar/ e pensa poi de meiorar. desmüà vb. “prendere il lutto [mutare d’abito]”
PCD 41 ptc. f.pl. desligai. LSE 17 se l’avea manneghe PD 138.
apostiso le desligava et li fermagi ponea zu. RDB 67 este D dermüu. desmuo. desmüu.
tresse…/ quando per le spalle zù ve van/ ancon me ligan desmuntarse vb. “smontarsi, sfogarsi a parole”
coscì desligæ’./ Ma ligheme pu ben con ro coazzo/ e no MP 18.23 (Pigna). FPI 5664.
me desligæ’ fin a ra morte. CIT 63 me sento in corpo fà D desmontar.
mille sciaratti/ ro cœu, comme fa un matto desligao. desmûo sm. “abito di lutto”
D derligà. dexligar. disligare. ligar. L disligare. GL 14.1 sciortiva zà d’in corpo de sò moære/ tutta missa
deslignar vb. “tralignare” a desmûo ra nœutte scura. COM.4 49 vestìi de desmûo.
PAB 72 li nai de gentillomi am necessitae de seguir le D desmüà
dezmurìe vb. “spegnersi, morire di giorno in giorno”
overe de lor antecessoi, aotramenti elli desligneream, de
MP 18.23 (Pigna).
che elli dem aver unta. D morir.
PS 37. desmüu sm. “abito di lutto”
D lignao. linaio. GO. CAD. RAN 183. FPI 5785. ADL (Vent.).
deslôgià vb. “vagabondare” D desmüà.
D deslogiado. deslogiu. desnaturar vb. “mutare carattere, degenerare”
deslôgiadu sm. “nottambulo” AG 117.5 vilan chi de bassura/ monta en gran prosperitae/
BDS (Sav.). otra moo desnatura/ pim de orgoio e de peccae.
D deslogià. D naturai.
deslôgiu sm. “libertino, nottambulo” desnemigu sm. “nemico”
GO. RAN 126 a.fr. desloger. BDS (Sav.).
D deslogià. D desenemigu. inimigo.
dezmaregàu agg. “in maniche di camicia” desnià vb. “snidare”
MP 14.54 (Pigna). FPI 5300 “lig.” FDG 43, 48.
D manega. D nià.
desmarinà vb. “stemperare” desso pron. “desso”
DVO (On.). VPL (Alassio) PAS 29 Maystro, chi è quello chi te vol trayr? he non son
desmattà vb. “disalberare, disarmare la nave” desso, dixea caschaum. E Juda se voze a Criste e disse:
DFC 146 doî sciabecchi dri ciù ardìi/ se retiran de- Maistro, som he desso, chi te dom trahir? PAS 32 segnoy,
smattæ’. he v’ho dito che som desso. PS 19 s.xiv. son e desso.
NVM (Sav.). PD 159 desmâtà < fr. mât. PS 22: “forse un italianismo”
D mâtà. dezobediencia sf. “disubbidienza”
(â) desmatà loc. avv. “a più non posso, alla dispera- PAB 41 lo segondo peccao fo dezobediencia.
ta” D dezobediente. inobediente. obeir.
CAD. dezobediente agg. “disubbidiente, ribelle”
desmentar vb. “dimenticare” PAB 41 lo segondo peccao fo dezobediencia… e poi che
PS 37 s.xiv. ello pecà si ge fo de presente dezobediente.
D dementegar. D dezobediencia.
desmentegà vb. “dimenticare” dezonzer vb. “disgiungere, dividere”
RDC 183 (T.Conchetta) m’era desmentegao. PRP 347 PAB 78 tanto como la cossa è unna tanto dura, e così to-
(str.43) mi me desmentegava de cointà… BNL 75 sto falle como ella se dezonze.
(Perin.) BDS (Sav.). PVG. PS 37.
Cf. SAP 233 a.lomb. desmentegar. D zonzer.
D dementegar. dezonù sm. “disonore”
CAD. PD 146.
(a) desmezüa loc. avv. “a dismisura”
D desenò
BDS (Sav.). desorràr vb. “disonorare”
D desmesurao. AG 16.259 desorao senza mesura/ con doi lairon fo mis-
desmesurao agg. “smisurato, grandissimo” so in mezo. AG 98.9 roman là mendigo e tristo/ e famo-
AG 16.234 lantor fon tanti li guai me/ chi eram desmesu- rento e desorrao/ ni d’alcun inviao. AG 136.92 ni desor-
rai… AG 31.27 cum desmesurao calor/ che tem l’enfer- ra homi venzui.
nal foxina. AG 54.113 un ponto de si freido logo/ non FA 347. FAS 156. AGC 35. Cf. SAP 399 a.lomb. deso-
porreva esser temperao/ tanto e zeror desmesurao. AG rar m.s.
63.32 sentandose poninto da l’amo/ chi gi straza l’ente- D honorar. orrevole.
rior/ cum desmesurao dolor. AG 142.83 ki e doroi de- desordenao / dezordenato agg. “disordinato”
smesurai/ chi fin no pon aver zamai. CEB 357 la tropo desordenà voluntae de edificar aparega
D amesurar. (a) desmezüa. stramezüòu. et aspecta tosto vendita de li edifficij. TL.1 288 a.1455 lo
dezmette vb. “smettere, cessare” suo dezordenato parlare.
VPL. D desordene. desordonà.
deso 399 desp

desordene / dezordene sm. “malefatta, aggressione, PS 37 s.xiv. despaihar.


azione ostile” D despachiare. despazhar. impazhar. spaihar.
VSC 175 a.1471 per li dezordeni havemo inteizo comet- despàigiu agg. “dispari, scompagnato”
teno spesso quelli frati sono in lo convento di sancto PVG.
Domenico di quello loco. MGT 210 a.1503 a voi è noto D despareggio.
assai li desordeni seguiti contro li nostri mercadanti di desparà vb. “togliere gli addobbi, i paramenti sacer-
Tunexe, le grandi iniurie a lor facte per quello re… PA dotali”
425 a.1506 benché poi sieno intervenuti qualche pochi CAD. BDS (Sav.).
dezordeni e qualche poche robarie, non v’è da maravegia- D aparà.
re in simile caxo. desparà vb. “sparare”
D desordenao. dexorden. desordonà. ordem. PRP 346 (str.34) e così grosse archebuxae tirava/ e no
desordonà vb. “mettere in disordine” mancava mai de desparà/ per defende ra patria menazzà.
PCD 40 s.xiv. D sparare.
D desordene. despareggio agg. “spaiato, scompagnato”
dessoterar vb. “dissotterrare” NSB 188 a.1650 (G.B.Merello, Gen.) mi so che perso ha-
PAB 91 le osse dessoterar/ fe de so paire e bruxar. LSE vei, Cichetta, un guanto/ e un zoveno si so che l’ha tro-
32 ben che lo so corpo venerabile quatro dì iaxesse deso- vou…/ vuoi, che haora l’atro despareggio havei… RAN
terao, no insiva da ello alcuna spusa. 77.
PS 37. D despa. despaeggiu. despagiu. despaigiu. despègiu. pa-
D soterar. regio.
dessoto ptc. “sciolto, slegato” despari agg. “dispari, impari, inferiore”
MAC 169 e de pressente fom dessote le soe main e li soi CIT 229 a nisciûn ni segondo ni despari/ quanto aora in
pei. PS 6 s.xiv. femm. dessota. dignitè primmo dri pari.
L xolvere. (in) desparte loc. avv. “(in) disparte”
(a) desœuveo / (a) dezœuvero loc. “invano, inutil- RAN 88, 105 “sfuggito al Casaccia”. VPL (Vent.).
mente ,ingiustamente” despartì / -r vb. “separare, dividere, allontanarsi”
GL 17.47 sempre i venti/ non portan a desœuveo re saet- IVE 5 quamvisde che per la paor de la pena l’omo scive
te. COM.1 12 ti m’è mâtrattao a dezœuvero. lo pecao, nientemen elo lo sciva principalmenti perzo-
D dezöviu. ch’elo teme de departise de De. PAB 38 e vi Dee che la
dezöviu sm. “sciupìo, malefatta” luxe era bonna e desparti la luxe da le tenebre.
GO. PSE 258 “dis-opera”. ADG. Cf. CVM mil. desuvrà PS 37.
“sciupare, dissipare”. MB 86 a.lomb. desuvrà m.s.; D departir. partir.
(Bonvesin) “straziare”. despassà vb. (mar.) “slacciare”
D (a) desœuveo. overa. NVM (Sav.).
(a) dezöviu loc. “fuor di ragione, senza motivo, in ma- D despazhar.
lo modo” despazhar“ vb. sciogliere, sbrogliare”
CAD. AG 138.218 en tanto gi convene andar/ chi so camin vor
desovra avv. “sopra” despazhar. AG 145.100 li xonchi te ben despazhai/ e l’a-
CR 20 sg. segondo che desovra ò dito… –– e ve digo a tra sartia che tu sai.
vostra consolacione, e se ve aregordae desovra e ve ho di- PS 5: -pappiare? (cf. ROM 17 (1888) 71).
to parte… PEG 42 si como e dito desovra. PAB 59 si che D despaccià. despaiar. despassà. despassià. dispaihare. in-
la flota ven dessovra. pazhar.
PS 10. despassià vb., svuotare”
D sovra. GL 10.26 despassiaghe re stacche.
despa agg. “dispari” D despazhar.
GO. DVO (On.). DVA (VArr.) 55. VPL. BDS (Sav.). pâ e despecto sm. “disprezzo”
despa “(gioco) pari e dispari”. PD 115 esse in despa PEG 43 orgoio si e despecto.
“esserci scarsità”. D despêto.
D despareggio. pâ. despectozo agg. “disprezzabile”
despachiare vb. “sgomberare” LSE 28 se io avesse trovata una vita pu despectoza, l’ave-
PAD 399 a.1507 che ogniuno chi avesse volte le dovesse rea ellecta pu tosto.
despachiare… questo era per alogiare li cavali. D despeto.
D spachiare. despaihar. despegazar vb. “strofinare via, cancellare”
despaccià/ -r vb. “svuotare, sgomberare” AG 12.205 le maie de paganitae/ tute seam despegazae.
NSB 189 s.xvii (A.Ricciardi, Gen.) ch’è, che ra donna è FA 347. FAS 165.
sì lesta da sti dì/ ch’a despaccia ra borza a so mario/ de D pegazar.
noette… PVG. DVO (On.) “rigovernare le stoviglie”. MP despègiu agg. “dissimile”
18.21 (Pigna) despaciar “privare qualcuno di qualcosa”. PD 138.
D despazhar D despareggio.
despaéggiu agg. “diverso” despegliar vb. “spogliare”
ADP (Pietra). FPI 2602 (Pigna).
D despareggio. D despelar. despogiar.
despàgiu agg. “dispari, scompagnato” despegliar(se) vb. “spellarsi (le mani)”
PVG. MP 18.22 (Pigna).
D despareggio. D spelà.
despaiar vb. “sciogliere, liberare” despéitu sm. “dispetto, disprezzo”
AG 145.376 e cor e lengua despaiar si/ che inpazhar no PRR 484 sg. “a.gen. (despectus)”
possan ti. D despeto.
desp 400 desp

despelar vb. “spogliare” despiaixé sm. “dispiacere”


MP 18.22 (Pigna). PRP 353 (1.37) ra quarta (lettera) poi, ch’assai me de-
D despogiar. spiaixe…
despender vb. “spendere” D despiaxé.
AG 29.30 poi che mar no vor despender. despiasir vb. “dispiacere”
D dispender. FAR 35 s.xiv. (Sav.) despiasir traduce lat. displiceo, -es.
despenssar vb. “ripartire, suddividere” D despiaxé.
AG 134.40 s’e ge mando pessi o carne/ ben san alo che despiaxé / despiaxei / despiaxeire vb. “dispiacere”
dever farne:/ coxerla ben e saxonar/ e per membre de- IVE 15 ben ne poy aver dolor et despiaxé alqum. PGF 28
spenssar. a.1461 (Alb.) cosa chi in vostro despiaxei sea. MGT 280
despeòu agg. “disperato, povero, miserabile” a.1480 il che dà despiaxeire a l’animo et etiam maravegia.
CAN 1842 p.27 (Sav.) anzi sàiva necessaiu/ ciü che u pan, SAL 7 n.n. a.1584 zuinta in Zipri… fo villanamente otra-
che ün pruprietàiu/ se truvasse de caitæ/ ch’impiegassse i ghà da zerti gaioffi… sentì tanto despoiaxé
so dinæ’/ a tià sciü di mezzanetti/ propriu apposta pe i de- D adespiaxei. despiasir. despiaixé. despiaxer. despiaxere.
speè. CIC 131 s.xx. (G.Cava, Sav.) in tu sé grixu e vostre piaxer.
ramme nüe/ me pan brasse de gente despeà. BDS (Sav.). despiaxer vb. “dispiacere”
D desperao. LPD 5.368 a.1463 a noi despiaxe assè questo caso.
desperacium sf. “disperazione, perdita della speranza” D despiaxé.
IVE 10 a avei questa speranza, tree cose se ge requiren, le despiaxere sm. “dispiacere”
quae sun contrarie a la desperacium. BL 66 a.1399 con grande dispiaxere.
D desperao. D despiaxé.
desperao agg. “sciagurato” despiegar vb. “dispiegare, svolgere, sviluppare”
AG 16.165 o zue fauzi e desperai/ d’onde me ven tanta PAB 87 le cosse deffor, zointe e departie in lo moo che de-
ruina. spiega (ms: despogia) veraxe providencia chi contem tute
D despeòu. despiòu. sperar. L desperatus. cosse im si, quanto elle seam diversse e senssa nomero…
desperde vb. “perdere” –– quelli ordem temporai, cossi despiegai, quando elli
AG 146.240 tanto a parole son stao qui/ che me solazo o sum simplementi in lo intendimento de Dee, si e provi-
desperduo. dencia…
PS 37, 57. PD 349: ptc. m.pl. despersci. PS 37, 57.
D perde. D desccegà.
desperseverà vb. “disperdere” despietanza sf.
ADL (Vent.): disperdere ¥ separare REW 7826. FAS 162.
despessà/ -r vb. “spezzare, fare a pezzi” D pietanza.
PAB 46 e quando ello fo intrao in lo tempio, si trova tute despigiar vb. “slacciare, staccare” [cf. impigliarsi,
le idole despesae. PAB 79 como lo mondo se serea asen- spigliato]
biao, se alcum no avesse misso inseme le diverse partie e PAB 57 si se despigià lo mantello… –– no lo poeam de-
contrarie chi ge sum… e se alcum no l’avesse tegnuo in- spigiar da lo leto.
seme poa che ello fo faito, la contrarietae lo averea de- SLS.1 319: lig. despigiar “liberare una terra da pretese di
spessao. RAN 92 a.gen. despessà. (fr. dépécer). possesso da parte altrui” (Milano a.1162 dispilliare et
PS 37, 57. desvasare: cf. pileus e waso, simboli di traditio).
D despesato. L spezare. D pigiar. L dispilliare.
despezzàou agg. “ferito, amputato”
despiòu agg. “disperato, miserabile”
GL 18.105 ro sangue tra i ferìi e i despezzæ’/ corre zu
PD 141. ADG. FDG 126 despjòw.
comme l’ ægua pe i rivæ’.
D despeòu. desoerao.
D peça.
despœuggià(se) vb. “spogliar(si)”
despesato agg. “staccato (di parti di abiti)”
ASF 735 un zupone de raso cremesile… col pecto facto CIT 8 quanto ciù me despœuggio, manco sâto. CIT 169
segondo liu maneselli despesati. ma m’accorzo che indaerno me despœuggio.
D despessà. L speciatus. speçatus. PD 148.
despêtaddu agg. “dispettoso” despogiao agg. “spogliato; privo”
GF 5 s. xix. (contad.) gh’ia üna ôta ün pastù e l’îa despe- GP 284 cossi despogiao como ello era… PAB 56 vegan-
tadu. dome descassao e despogiao de tuti mei bem e dignitae…
PD 155, 360. ADG. ADP (Pietra). VPL. CR 7 saluo cum dexiderio chi e despogiao de ogni via ve-
D despeto. gia de peccao.
despetenà vb. “spettinare” D despogiar.
PVG. despogiar vb. “spogliare”
D peitenar. despetenato. MAC 169 despogieme le vegie vestimente… –– comandà
despetenato agg. “pettinato, scardassato (di fibre tes- che ella fosse despogiàa. GP 289 et lantora Caifas si fe tu-
sili)” to despogiar a Criste tuto nuo, e si llo fe ligar a una collun-
ASF 750 sette rubbi de lino despetenato. na. –– GP 371 e ssi lo despogiàn… e si llo desteixen son la
D despetenà. peitenar. croxe. BL 86 a.1401 e forono ambidoi despogiati in juponi.
despeto/ -u sm. “dispetto” D despegliar. despelar. despœuggià. despogiao. despoglar.
SAL 7 n.n. a.1584 tutti quelli ch’eran con seigo scorrozzè despoiar. despugià. despügià. spogiar.
se ne pagavan con farghe quarche despeto. CIT 103 mi, despoglar vb. “spogliare”
mentre ognun se strina a ro carbon/ bruxo e sûo a despe- AF 559 (1.33) s.xiv. (Pietra) lo me figlor beneito tuto nuo
to dra saxon. COM.6 37 non pensan a âtro, che a fà de- despoglavam. FAR 38 s.xiv. (Sav.) fir despogla traduce
spêti. CAD, ADG, MVS (Sarz.), VPL despêtu. lat. exuor. PCD 30 n. s.xiv. despoglavan. PS 5, 37:” -gl-
D despecto. despectozo. despeitu. despetaddu. despetu. per -gi- (ossia - ∑-) è carattristica provinciale”.
desp 401 desq

despoiar vb. “spogliare” D aprexiar. despresià. despresiò. desprexiacion. de-


IVE 65 despoiasse (perf.) messer Ihu Cre le soe vesti- sprexiamento.desprexiao. desprexiaò. desprexio. di-
mente e intra inter l’aygoa. sprexiar. prexiar.
D despogiar. desprexiacion sf. “disprezzo, arroganza”
despoihiar vb. “spogliare” AG 76.169 desprexiacion metando for/ e pusilanimitae de cor.
CBL 349 (25.185) tuto nuo fen despoihiar/ quello benei- D desprexiar. desprexiamento. desprexio.
to agnelo. desprexiamento sm. “disprezzo”
PS 37. FAS 163.
D despogiar. D desprexiacion.
despointà cb. “slacciare desprexiao agg. “disprezzato”
RDB 38 re membre han misso i homi in libertè/ aura AG 12.506 vilan monto desprexiao/ soccissimo e vitupe-
c’han misso in uso ri cazoin…/ e per fà ro besuegno na- rao.
turà/ despointà tente strinche no conven/ e chi ha rogna se D desprexiar.
ra pò gratttà. desprexiaò sm. “spregiatore”
D apointar. despuntà. spointà. PCD 39, 47 s. xiv.
despontellà vb. D desprexiar.
DFC 57 quante nœutte e giorni ho perso/ per vei de de- desprexio sm. “disprezzo, spregio; ingiuria ”
spontellà/ e piggiâve pe ro verso/ de poreive un pò parlà. AG 140.232 con persone de crojo afar/ guarda ben, no
D pontelare. t’acontar:/ aver se sor de tar contanza/ e desprexio e mer-
desposo / despozo / desposto agg. “disposto” manza.
AG 38.70 en così bello armamento/ de tal e tanto forni- RMG 186 a.1472 quello che… ano facto et dicto palaxe-
mento/ si ben desposo e traitao/ e de tute cosse si bem or- mente in desprexio de li religiosi. MGT 222 a.1505 dire
alcuna parola ingiuriosa o in desprexio de alcuna persona
denao. PAT 23 a.1320 lo nostro Duxe e desposto a viver mora. GL 9.79 con dighe dri desprexi.
pacificamenti e amorosa menti con tuti quelli de questo D desprexiacion. desprexioso. desprexu.
mondo. CBL 337 (10.7) maire de De graciosa/ la nostra desprexioso agg. “di basso prezzo”
mente fai desposa/ in demandando a Deo perdon. PS 3. LSE 21 se vestiva de vestimente vile, et crovandose la te-
PS 27 s.xiv. despozo. sta de uno velleto desprexioso et vile.
FAS 155: pl. despoxi “metafonesi” D desprexio.
D despozo. desposto. disposo. dispoxiciom. desprexu sm. “disprezzo”
despoto agg. “deposto” ADG 106.
PS 13 s.xiv. “metatesi” D desprexio.
despregår vb. “dissodare, sterpare” desprovisto agg. “imprevisto”
FCT 21. FST 63. CEB 354 casso desprovisto po destruie lo so stao.
L despregare. dispregare. D aprovistar.
desprende vb. “disimparare” despugià / despügià vb. “spogliare”
CAD. BDS (Sav.). VPL (Arenz.). PS 37. PD 148. FPI 2602. PVG. VPL.
D enprender. D despogiar. despugiao.
desprepœsito sm. “sproposito” despugiao agg. “spogliato”
PD 117 s. xvii. (G.Rossi). GP 375 te abian crucificao in mezo de doi layri cossi de-
D sprepoxitu. spugiao.
despresià/ -r vb. “disprezzare” D despugià.
PCD 41 s. xiv. despresià. PEG 43 sg. despresyam Deo e despumelà vb. “sbottonare”
li santi per despecto. –– no li basta in so cor despresiar PVG.
atri, anti ne fam derixom e scergne. D pumellu.
D desprexiar. despundurà vb. “sconquassare”
despresiò sm. “sprezzatore” VPL (Sanr.).
PCD 32, 39 s.xiv. despuntà vb. “slacciare, sbottonare”
D desprexiar. RAN 98. PVG.
desprexà / desprexià/ -r vb. “disprezzare, sdegnare; D despointà.
desputanza sf. “discussione, disputa”
malmenare” AG 134.10 pasando e per contrae lantor/ vi desputanza e
AG 12.542 desprexiando/ sacrificà per so comando… AG gran remor/ de doe persone descordae/ e de diverse vo-
16.71 enspinao e spuazao/ iastemao con gram furor/ scre- luntae.
gnio e desprexiao. AG 16.468 li zuei…/ lo lor povor do- FAS 162.
lento/ sera per tuto descazao/ desprexiao da l’atra gente/ a despürår vb. “mondare (le castagne)”
De mareito e condanao. AG 49.102 tropo me par gram fo- FDT.P 72 (Triora).
lia/ desprexiar lo so guerré. AG 143.46 la superbia e l’or- D püa.
goio/ a la mente creva l’oio/ e si l’enduxe a exaotar/ per despurnià vb. “stanare, sbidare”
atrui desprexiar. AG 146.36 comenza l’atro de befar/ con- VPL (Sanr.).
tra lui crolar la zera/ voiando lo desprexiar. PCD 47 s.xiv. desquergnusu agg. “beffardo”
desprexià. AF 1.17 (Pietra) o dolce creator, como tu ei de- BDS (Sav.) “antiquato”
sprexao/ en le man de li peccator. LSE 14 o in tuto de- D squergne.
sprexià tute le cosse puerile et de garsone, o convertirle in desquernar vb. “scompigliare; uscire dall’ordine sta-
servixio de Deo. LSE 17 per non desprexiar lo imperio de bilito”
lo paire… TL.1 320 a.1455 e sovra le atre generatioin de AG 37.124 vento e zer e garaverna/ chi tute cosse desquer-
questa vostra beneita citae noi eremo semper li pu de- na. PAB 81 li seze lo gram sire/ chi a si tutor noi tire/ in lo
sprexiae e poco odij. mondo che ello governa/ lo cel, chi no desquerna.
PS 37. FAS 150. PD 159. FA 347. FAS 153, 157, 165. PS 57.
Cf. SAP 399 a.lomb. desprexiar m.s. D desquernao. desquærno. inquernar.
desq 402 dest

desquernao agg. “sconvolto” PD 350 od.pl. desteixi.


AG 86.93 e tanto son desquernai…/ che de paxe no se D destende. steizo.
spera. BL 87 a.1401 che la raxone e iustixia sia si forte destemperao agg. “temperato”
che se inquerne e se acoihe quelo che era dessconcho e MCG 330 logo destemperao a l’ayre de questo mondo.
desquernao. D destenperanssa. L distemperare.
D desquernar. L desquaternatus. destenperanssa sf. “inclemenza (del tempo)”
desquærno sm. “scompiglio, sconquasso” PAB 78 e lo fusto, chi è pu dur,si è deffora per diffender
CIT 142 so ben…/ che un minimo desquærno/ che in tò contra la destenperanssa de lo tempo.
vitta ti fæssi/ per compatì Ballin, ti moriressi. GL 6.9 son PS 58.
capaçe de fà quàsæ’ desquærno/ n’ho mai tremàou, ni D atemperamento.destemperao. temperar.
tremmerò in etærno! DFC 215 ma sento che ra muza se destende/ -r/ -re vb. “stendere, estendere, diffondere”
resveggia/ veddo che a scartabella ro so quærno/ in aria de AG 12.15 monto fantina misa a scora/ tanto in leze se de-
fà un poco de desquærno/ e a dì quattro strofoggi a s’ap- steise (ms. destense)/ che in dixoto agni si inpreise/ le se-
pareggia. te arte liberar. AG 29.12 ni la man voi mai destender/ en
RAN 92. FA 347. l’atrui sostentamento. AG 37.62 et o inteiso/ che in gram
deszhairar vb. “chiarire, dichiarare” faito t’e desteiso/ e a l’inverno loso ai faito/ de zo che la
AG 74.6 unde Ieso Criste a dito/ a soi discipoli preicando/ stae i a daito. AG 43.106 e poi che avi dito assai/ destexi
e per hasenihio deszhairando… AG 146.13 donde per raxom con quelo frai. AG 49.29 or no me voio destender/
meio deszhairar/ de questo faito lo tenor/ en lo nostro la- en lo faito de Laiazo. AG 96.2 che te val se con gran la-
tin volgar/ o chi notao li nomi lor. gno/ en gran faito e desteiso/ e siencia ai preiso/ per mon-
FA 348. FAS 151. PS 37. tar in aoto scagno? PCD 34 s.xiv. desteise. PAB 66 don-
D deciarà. deschiarar. desclairà. desihairar. ihairì. cha no e seno a cobear in destender renoma in si picem lo-
deszazunar vb. “rompere il digiuno” go e inclusso. PAB 87 cosse… si ferme che mutaciom de
AG 46.112 li omini son zazun/ e se for ge n’è alcun/ chi distinaciom a lor no se destende. GP 371 e si lo desteixen
sea deszazunao/ non e for guari enbrumao. son la croxe. PAD 322 a.1506 ha trovato in la piaza de
D zazunar. santo Georgio la compagnia del molo, che erano da 600 in
dezshavar vb. “schiodare” circa… li ha fatti destendere e passar di longo. GL 1.46
AG 16.283 e aduse lo ferramento/ che en cotae cosse se Tancredi in fin, vittorioso/ stanco d’aveine zœu tanti de-
usa/ per dezshavar de[r] co[n] tormento/ lo santo corpo e steixi. NPD 75 a.1842 (Sav.) ghe pâ propriu desteisu dâ
me[r] (mettere) zusa. natüa/ u sciallu da ciü bella de stagiuìn.
FAS 151. PS 37.
D deihavar. L desclavare disclavare. D desteiso. destesso.
destacare vb. “staccare” destener vb. “trattenere, frenare”
MVS (Sarz.). AG 20.15 che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne
D atacà. pente. AG 81.36 ordem ni cavestro ni fren/ d’alcun pec-
destanà vb. “stanare” cao no li desten. AG 133.107 che l’avaritia si desten/ e
CIT 37 ti è fæto apointo comme ra campan-a/ che ciam- vea far tu esti ben.
ma ri atri, e lé no se destan-a. FA 347.
D intannaou. tana. destençer vb. “stingere, cancellare”
destapà vb. “sturare” AG 6.19 la mea iniquitae destençe/ en che me iorni son
BDS (Sav.). perdui. [AGL, AGN: (lat. dele iniquitatem meam) la rima
D tapà.
richiederebbe destrui].
destazo sm. “disagio, malessere”
FAS 142, 153.
MAF s. xv. (Lunig.): *disdatium, deverbativo di *disdare
desterrà vb. “svellere dal suolo, eliminare, uccidere”
(gen. dezdà “dimagrire
GL 5.52 o pensa desterrà comme re frexe/ ri sò nemixi.
D desdaxu.
destegà/ -r vb. “sgusciare, sgranare (piselli, fagioli)” GL 12.104 e se ghe manco/ desterræme (TT fulmina sul
GO, CAD, BDS (Sav.), PVG destegà. MP 18.22 (Pigna) mio capo).
destegar. D interà.
FNTG 105 sg.: teiga < teca “baccello”. Cf. piem. teja; ven. desterbar vb. “distrurbare, dare noia”
tega “fagiolini”. FPI 8699. PNF 397 a.1447 per modo che non parera ad altri cossi le-
D tega. giero zocho a desterbarne.
destegnir vb. “trattenere, frenare” D destorbar.
AG 20.15 che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne pen- destergar vb. “detergere, purificare”
te. AG 81.36 ordem ni cavestro ni fren/ d’alcun peccao no MCG 330.
li desten. AG 133.107 che l’avaritia si desten/ e vea far tu destesso agg. “teso”
esti ben. AG 146.238 enpazhao m’ai e destegnuo. PAD 322 a.1506 al Borgo di santo Stefano trovò da sei
FA 347. PS 37, 57. milia homini bene in ordine, con uno bellissimo penone
D ditenuto. L detinere. destesso che havevano fatto di novo in mezo Santo
desteiso / desteizo agg. “teso, disteso, diffuso” Stefano, da una banda l’arme del re e da l’altra l’arme di
AG 138.196 e tanti sun li zenoexi/ e per lo mondo si de- Ravasten…
stexi/ che unde li van o stan/ un’atra zenoa ge fan. IVE D desteiso. destende.
54 Zoane… zitaxe tuto in terra desteizo, e misse la bocha destetà vb. “svezzare”
ape li pee de messé Ihu. ASF 726 una sottana… cum le PVG. BDS (Sav.).
sue maniche desteyse fodrate de tella negra. CIT 68 Oh D tetare.
che bella coaçça de cavelli…/ ma chi s’imbatte a veighe- destîàse vb. “stirarsi”
ri in barcon/ desteizi in sciu ra groppa/ o quando da ra bin- PVG.
da ri desgroppa… D stià.
dest 403 dest

destilato agg. “distillato” destraziato agg. “scompigliato”


SAS 82 a.1592 (Sav.) aque overo olii destilati. VP 174 (str.52) s.xv. (Sav.) con li capelli rotti e destraziati.
D destilatione. L distillacium. distillatium. D destraxio.
destilatione sf. “farmaco distillato destrasio / destrasso sm. “danno, molestia”
SAS 81 a.1592 (Sav.) siroppi medicine pillole lattuarii po- PS 58 a.1472 da destrasso ali citaen. MGT 187 a.1487 che
tioni o destilationi et olei. dacti destraso a Anthogno so fradelo. PAD 523 a.1507
D destilato. item seguito el destrasio de li nostri mercadanti a Milano.
destinaciom sf. “destino” destraxio / destraxo sm. “danno, perdita”
PAB 87 quelli ordem temporai… quando elli sum simple- PS 58 a.1471 speise e destraxii. MGT 194 a.1492 no ve
menti in lo intendimento de Dee, si è providencia, ma dagano destraxo. ASLSP 23 (1890) 632 a.1506 porrano
quando simplessa se departe im le cosse terrenne in di- attendere a le mercantie sue sensa paura de destraxio e
versi tempi, si e destinaciom… l’ordem de destinaciom manco carrego.
vem da la simple providencia. –– cossi e compara la mu- D destrascià. destrascio. destrase. destraziato. L di-
taciom de destinaciom a la providencia ferma e staber. straxium.
PS 2, 33. destrecto sm. “distretto, provincia”
D distinaciom. BL 69 a.1399 tuti li autri de lo destrecto, guelfi e ghibel-
destingue vn. “distinguere” lini.
AG 14.511 fruto e mar toieto/ i omi in tante guise fam/ D destreto.
con tute inzegne che li fan/ ch e destingue no le so. destregà vb. “districare, sbrogliare”
FAS 153 destinguer. Cf. AGI 2 (1876) 128. ADL (Vent.). PVG.
destolbe sm. “turbamento, scompiglio” D destrigà.
AG 49.157 tanto fo quelo destolbe/ che no poen inseme destreycto / destreito sm. “distretto, provincia”
stal. IVE 29 in Çenoa, in lo destreito e in ogni atra parte.
FA 348: “se la lez. è corretta, è variante di destorber”. SPV 8 n. a.1504 da Saona a Jenoa et in tuto lo destreycto
FAS 152. FPI 2696. jenoese.
D destorbo. D destreto.
destomagoso/ destomagozo agg. “stomachevole, fa- destrensser / destrenze vb. “frenare, opporsi, con-
stidioso” traddire”
COM.1 13 a gh’emmo pigliao tutti doi un-a commession AG 14.633 e sapi si lo cor destrenze/ che lo frai to no degi
destomagosa. COM.1 69 vorræ’ contentà quella arpia de- offende. AG 127.68 in tar mar laxarse inspenze/ per saver
stomagoza de mè moggié, chi vœu assolutamente dagghe mar so cor destrenze. PAB 69 or intendi de natura/ chi a si
recatto a mæ figgia. lo mondo in cura/ e per soa ley destrenze si/ che tuto fa ve-
D destumagà. stomago. nir a si. PAB 94 conssiderai l’um cum l’aotro, l’um de-
destorbar vb. “turbare” strensse l’aotro, si como e proao, e persso adoncha dixe:
PAB 67 la bonna ventura… destorba veraxi bem per soe che meravegia e questa, che doi savij vey si discordem?
luzenge. FA 348. FAS 148. PS 58. AGC 31 n. Cf. MB 196
PS 37. (Bonvesin) destrenze, m.s.
D desterbar. destorbo. destrobar. desturbà. L desturbare. D destrenzemento. destrentu. strenze. L distringitorem.
disturbare. destrenzemento / destrenzimento sm. “strettezza,
destorber / destorbera sm/f. “scompiglio, turbamento” difficoltà, angoscia”
AG 85.54 che quando noite e mar tempo era/ entre si gran AG 132.17 lor mete in tar destrenzimento/ unde eli aves-
destorbera/ li naviganti De pregando… AG 136 89 no dai sen mancamento/ e de vianda e de bevenda.
in paxe destorber. AG 146.42 e tu staito inprexonao/ o in alcun destrenze-
FA 348: cf. prov. destorber, a.fr. destorbier, m.s. FAS 143, mento? / dime chi t’a consomao/ faiga, fame o fumo o
149. AGC 50. vento?
D destorbo. FAS 163. PS 34, 58. Cf. MB 197 (Bonvesin) destrenzi-
destorbo sm. “disturbo” mento m.s.
AA 183 a.1547 (Sav.) dicte berrete… che vengano a com-
D destrenze.
perale in Genoa con gram destorbo e dano.
destrentu sm. “torchio per le vinacce”
D destolbe. destorber. destorbera. L disturbium.
destràniu agg. “sconosciuto” ADL (Vent.). TVD (Dolc.).
BDS (Sav.). D destrenze. strenziòu.
D straneo. destreto sm. “distretto, provincia (come distinta dal-
destrascià vb. “danneggiare” la città)”
RAN 22 “a.gen.” PAT 23 a.1320 per la gracia de De la citae de Zenoa e lo
D destraxio. destreto è in gran iustixia e paxe. SA 245 a.1351 no sia
destràscio sm. “strazio, sofferenza” persona alcuna… qual olsa ne prezuma dover fare… larte
NPD 60 a.1749 (Sav.) Vergine, defendei quelli innocenti/ de li ferrari nella dicta cita ne etiam nello destretto…
che ciù de noi, per tutta sta rivea/ soffran danni, destrasci PS 58.
e robamenti. D destrecto. destreycto. L districtus.
BDS (Sav.). destribuir vb. “distribuire”
D destraxio. FAS 148.
destrase sf. “lite, contestazione?” destrigà/ -re vb. “sbrogliare, risolvere”
NAB 21 a.1473 (Sav.) che non sia persona alacuna de la GL 17.12 in ro çivì destriga ogni costion. GL 17.89 quel-
dita arte che oza ne prezuma dare da lavorare ad alcuna lo…/ che o m’ha dito a mi, mi te destrigo (TT: quel ch’a
persona de dita arte che sia in deferencia o in destrase con lui rivelò luce divina…/ e ch’egli a me scoperse…).
alcuno maistro de butega… GO, CAD, RAN 106 destrigà. MVS (Sarz.) destrigare.
D destraxio. D destregà. L distrigare.
dest 404 desv

destrigà(se)/ -r(se) vb. sbrigarsi, cavarsi d’impaccio” dezünà vb. “digiunare”


GL 18.52 che fito da sto lûo mi me destrigo. COM 2.124 PVG.
me credeivo che dovesse costame ciù fatiga a destrigame- D dezün. zazunar.
ne. CIC 70 a.1843 (Sav.) me destrigu prestu. dezunìo agg. “separato, diviso”
ADP (Pietra), BDS (Sav.), PVG, destrigàse. MP 18.22 RAN 75 s.xvii pl. dezunìi.
(Pigna) destrigarse. D dexunìo.
D destregà. dezürpà vb. “dissipare, scialacquare”
destrituaj sm.pl “distrettuali, abitanti della provincia” PD 150 “mangiare a crepapelle”: *de-usurpare
PAT 23 a.1320 per che da chi avanti non è da dubiar che D desurpar. dezurpare.
per li soi destrituaj sea faito offesa, salvo a li soj innimixi. desurpar vb. “usurpare, sottrarre”
PS 58. AG 95.92 un de l’atro se rangura/ desurpar soa dritura.
D destreto. distrittuale. distrutuale. FA 348.
destro agg. “abile” D dezürpà
AG 49.98 ma pu aiamo omi nostrai/ destri valenti e avisti. dezurpare vb. “distruggere”
AG 138.228 chi son de mar si destra gente/ e de conbac- MVS (Sarz.).
te si sobre… D dezürpà
destrobar vb. “disturbare” dezurpu / dezürpu sm. “dissipatore, distruttore”
PS 13 s. xiv. GA 12.105 “metatesi”. GO (“volgare”), ADP (Pietra), BDS (Sav.) dezürpu.
D destorbar. MVS (Sarz.) dezurpu.
destroze vb. “distruggere” D dezürpà. desüstru.
CBL 350 (25.207) la testa zu chinava/ che rezer ello non dessusar vb. “disabituare”
la poeiva/ tanto ello se destrozeiva/ per li tormenti de la AG 140.177 no usar beiver la matin…/ chi lo vor poi des-
croxe. susar/ no po l’usanza mai laxar.
D destrue. D usar.
destrue vb. “distruggere” desüstru sm. “dissipatore, distruttore”
PEG 41 orgoio destrue ogni bem e ogni gracia e tute bo- GO.
ne overe chi son in l’omo. PS 67 li mandero tante mama- D dezürpu.
love e grilli, che elli destrueram tuta l’erba e le fogie de li dezutre agg. “disutile, dappoco”
erbori. TL.3 414 a.1474 e li testimoni falsi sun quellli qui SAL 7 n.n. a.1584 o l’era un homo sì dezutre, e da poc
destrue la citade. DSP 58 a.1487 le quai cose, uiltra che (“egli era di sì rimessa vita, e da sì poco bene”).
siano damno pure de li citein, destrueno lo porto, chi e D utel.
damno universale. CIT 4 donna…/ tanto intenta a bramà desvalar vb. “crollare, cadere”
che me destrue/ che no reste de mi pria sciu pria. AG 25.8 ni sum prea chi se balle/ fasse fondamento bon?/
D destroze. destrüe. destruie. destruor. destrutium. no, che verra saxom/ che lo deficio desvale. AG 81.34
destrüe vb. “distruggere” cantam, rien, zoga e balan/ e en vanitae desvalan. PS 58
RAN 20. ADG. VPL. s.xiv. desvalando su e zu. –– desvalando de lo monte. ––
D destrue. destrüggiu. (ca) destrüta. distrütu. donee esser cossi descasao e desvalao (cacciato e umilia-
destrü’ggiu sm. “distruttore, chi rovina tutto” to)?
ADP (Pietra). FA 348 “svalutarsi”. FAS 165. PS 37.
D destrüe. D vala.
destruie vb. “distruggere” desvear vb. “vietare, impedire; evitare”
CEB 354 casso desprovisto po destruie lo to stao. PS 4 AG 36.48 e chi per lo neccissitae/ barcheza vor inver ci-
“forma curiosa ma non molto attendibile, prob. da legge- tae/ trova arsura e gram zhantea/ con un provin chi gi de-
re destruge, italianismo” svea. AG 83.3 sempre a to poter desvea/ che tu non fazi
D destrue. overa rea.
destruor sm. “distruttore” FA 348. PS 58 n.
PS 35 s.xiv. destruor. D devear. vear.
D destrue. desvegiar vb. “svegliare”
destrupià vb. “storpiare” GP 282 e si lli trova che elli dormiva fortementi, e Christe
ADL (Vent.). si lli desvegià, e lli disse… IVE 45 fortementi se desve-
D strupià. già lo so amor e la soa teneressa. MC 686 in lo partir chi
(Ca) destrüta top. (Lavagnola, Sav.) fe la voxe, e fu desvegiao e guardayme d’intorno e no vi
NTS 31: cf. Ca brüxà (top.) (Cadibona) niente…
D destrüe. distrütu. D desvegiare. desveglar. desveiar.
destrutium sf. “distruzione” desvegiare vb. “vegliare”
BVP 394 a.1449 questi tae pregavam lo illustre meser lo MGT 193 a.1492 ve convene desvegiare et, secundo le
duxe e questi magnifici segnoi antiaim che elli se volessem condizioni de le cosse che trovereti accomodare la execu-
desveiar e provei a cosi manifesta destrutium de la citae. tione vostra.
D destrue. D desvegiar.
destumagà vb. “stomacare, indurre nausea” desveglar vb. “svegliare”
PSD 145. CAD. PAS 31 li trei dissipuli… si eran tornay a dormi se e lo
D destomagoso. stomagar. Segnor si li desvegla… e si como elli fom desveglai e le-
desturbà vb. “disturbare” vay susa…
RAN 76 s.xvii. (CIT) PA 37, 61.
D destorbar. D desvegiar. deveglar.
dezün sm. “digiuno” desvegnir vb. “svenire, venir meno”
PVG. MCG 330.
D dezünà. zazunio. D devegnir.
desv 405 deve

desveiar vb. “svegliare” Déu top. (Pigna).


BVP 394 a.1449 questi tae pregavam lo illustre meser lo PSP 86 n.207: etimologia oscura: forse < decus, cf.
duxe e questi magnifici segnoi antiaim che elli se voles- Dego?
sem desveiar e provei a cosi manifesta destrutium de la Deu n.p. “Dio”
citae. MP 18.23 (Pigna).
desventar vb. “essere esposto al vento, prendere D De. L deus.
vento” devanti cong. “davanti”
AG 36.53 e ven un’ora subitanna/ asbriva con tanta forza/ PAT 22 ca. 1320 lantoir si poresi presentarve devanti lo
che chi no molasse de l’orza/ e le atre cosse chi desven- rey…
tam…/ en mendor bever porea/ pu cha mester no gi serea. PS 1.
D ventar. D davanti.
desviamento sm. “sviamento, falso indirizzo” devear vb. “vietare”
PAB 73 doncha sum tute soe vie desviamento de veraxe AG 14.627 ma or devear te vol/ chi te ve d’entro e de for.
fellicitae, senssa menar a fin so che promettem. PAB 40 sg. e per atro no ve a ello deveao se no che ello
PS 58. no vol che voi sapiai tanto como ello sa. –– lo quarto
D desviar. peccao fo sacrilegio, quando ello preize la cossa la quar li
desviar vb. “sviare, lasciare la (retta) via”. era devea de lo logo sagrao. IVE 17 le segunde noçe no
AG 6.105 e a ‘gnomo chi desvie/ mostero le toe vie sum miga deveae.
(Salmo 50.15: docebo inimicos vias tuas). AG 145.89 e FA 348. PS 37, 58. Cf. SAP 400 a lomb. devear m.s.
se lo vento exe traverso/ de star a secho o biaxar/ per no D desvear. deveo. deveto.
laxarse desviar. AG 145.362 si che re vento ni fortuna/ ni deveglar vb. “svegliare”
aversitae alcuna/ no desvie to viaio. PAB 77 sg. tanto du- PAS 31 si retorna alli soy discipuli e trovali che elli dormeam
ra la cossa, como ella goarda soa unitae, e falle asi tosto ben forte. E si li devegla… e quando ello li ave dessiai…
como ella se desvia. –– chi veritae vo trovar/ e vor bem PS 6, 37.
examinar/ per no poeir desviar/ in so cor de replicar. D desveglar. veiar.
MAC 167 e o assay contrastao cum assay aotri iusti a li devegnir vb. “divenire, diventare”
quai e o faito perder lo so affano… e monti n’o desviao AG 12.472 devegne turbao e gramo. AG 53.108 de tute
per che eli vagam a alcun mal. FAR 34 s.xiv. (Sav.) de- cosse reman nuo/ oribel cossa e devegnuo. FAR 34 s.xiv.
sviar traduce lat. devio, -as. (Sav.) devegnir neigro traduce lat. nigreo, -es; devegnir
PS 37, 58. vil traduce lat. vileo, -es. CBL 331 (4.42) chi e stao cru-
D desviamento. devià. delle/ devegna pietoxo. PEG 41 e perço (Lucifer) cayte
desvirà vb. (mar.) “svolgere il cavo dell’argano” de lo cel e devegne diavo cun tuta la soa compagnia. CEB
NVM (Sav.). 354 chi è devegnuo goliardo no muerà may costumi noma
D virar. con la morte. RDB 18 e aura son devegnuo un picca pria/
desvittà vb. “frustrare” che atro che piccà voi pria no fasso.
RDB 74 ro zugà giorno e notte per costume/ ra superbia D devenir. desvegnir. vegnir.
matesca chi desvitta/ l’haveise l’un e l’atro in ira e in grit- devei sm. “giorno feriale”
ta/ l’esse orbi e presumì d’havei gran lume. VPL.
D desvitto. D överì.
desvitto/ -u sm. “debolezza, fiacchezza” devei / deveire vb. “dovere”
GL 10.38 mi vorræ’ dre braççe/ vei manezzà da ognun AG 112.3 se coteleto voi guardar/ a noze taiando carne/
senza desvitto. BDS, SDS (Sav.) desvittu “inappetenza, per no deveite poi manchar/ se sera mester taiarne… LSE
noia”. 17 per devei indue a lo honor et amor de De molte perso-
D desvittà. ne. LFV 89 a.1467 compoxe in lo ano de mcccclxxi. con
desvoiar vb. “dipanare” lo rezimento dello dicto comun de Zenoa devei mette in le
AG 109.4 zo che o firao desvoio. compere de paxe de capitolo loghi lxxxx a devei muilti-
MUI 146 n.2. FA 348. Cf. MB 118 (Bonvesin) desvoiar plica con lon tempo…
m.s. D dever.
D dergöge. desghegliar. desgœugge. desgüggì. desgüglià. deveire sm. “dovere”
desvoglar. desvolto. disvogliato. SCF 93 a.1393 seando primamente faito lo deveire a la
desvoglar vb. “svolgere, dipanare” consortia.
FAR 36 s.xiv. (Sav.): traduce lat. glomero, -as. D dever.
D desvoiar. devenir vb. “divenire, avvenire”
desvolto agg. “dipanato” AG 140.127 l’omo deven re e meschin/ e poi si ven a ma-
ASF 750 sette rubi de stopa desvolta. ra fin. PEG 43 l’anima ello la mete in le mam de lo dia-
D desvoiar vo… e devem so servo e si li da corpo e anima. PAB 71
dæta / dèta sf. “data, età” . quelli chi amam tanto como fortunna dura, devennem ini-
DFC 40 ni son ciù sciu ra dæta/ de poéi con ri mæ versi mixi quando ella cessa. PAB 92 le cosse chi dem ave-
sciabegotti [“strascicati”] / dri aora viventi mæ compa- gnir… elle sum previste imperso che elle dem devenir, e
triotti/ cantà ra prœuva fæta. no avennem per so che elle fom proviste.
CAD. PS 30, 59, 80. RAN 54 s.xvi. deven “diviene”.
determinadamenti avv. “specificatamente” D devegnir.
BDF 148 a.1460 differse a dire lo so parei determinada- deventà vb. “diventare”
menti a depoi disnà. PRP 358 (4.13) ti sei diventao chiù grosso che ro bo.
detornar vb. “stornare, allontanare” COM.2 56 sæ disposto a veddeve vorentera deventà mæ
PAB 67 or piaxesse a lo Segnor/ per so docissimo amor/ moiregna.
si como ten lo mondo inseme/ detornar le cosse streme. PD 138: così fino al sec. xviii.; poi diventà per influsso
PS 37, 58 “dal francese?” letterario”.
deve 406 deve

deveo sm. “divieto; blocco, embargo”” devemo PEG 41, 43. PS 72 s.xiv. PS
AG 61.2 tanto e lo camin serrao/ de lo deveo de li FAS 143,147,157,160.
Alexandrin… (AGN “il blocco decretato nel 1291 da pa- debiamo LSE 28.
pa Niccolò iv. contro Alessandria d’Egitto”). TL.3.201 2.pl. dei RDB 13.
a.1475 ancora non contentandose de le cose sopradite el- devei OLP 1.60 s.xiv. (Pietra).
lo mise deveo in le vitoarie, e mise bando che no fose per- FUP 115 s.xiv (Sav.). PS.2 s.xiv.
sonna alcunna chi prezumise de conduere vitoarie in CR 20. IVE 5. PAB 72.
Caffa. DSP 79 a.1489 lo deveo de portar chatenete d’oro. LPD 5.367 a.1463. RDB 13.
FA 348 err. déveo “debito”. FAS 148, 154. FAS 143. PS 29.
D deveto. duvei PD 138. PS 2.
dever avv. “dentro 3.pl. dem AG 42.10. SA 241 a.1340 (Sav.)
MP 18.24 (Pigna) a.prov. devers, REW 9247. CEB 358. PAB 72.
de ver cong. “verso” PS 29.
AG 49.172 un porto…/ chi ingolfando da un lao/ dever la degan CAR 9 a.1340.
faza da lavante. AG140.96 li omi tropo lusenger/ chi con den OLP 1.44 (Pietra).
la doze lengua soa/ soren ferir de ver la coa. PEG 38 pru- devesan PS 13 gen. mod.: = devan êse
dentia lo guarnixe de la parte d’oriente… la tenperanza si “devono essere”.
lo governa de ver mezo die contra li marvaxi calori… impf. 2.sg. deveivi AG 143.158.
PEG 42 nuy no avemo nygum bem se no da le… dever 3.sg. deiva MGT 280 .1480.
l’anima seno inver de, de ver lo corpo richeza, honor e au- devea AG 37.68.
teza. MAC 162. . PS 107.
FAS 165. PS 41. Cf.SAP 400 a.lomb. dever m.s. doveiva CR 17.
D ver. L deversus. 2.pl. doveivi MAS 267 a.1524.
dever vb. “dovere” 3.pl. devean CR 9, 19.
AG 29.14 a chi masna no sento/ de dever partir ni render. fut. 1.sg. debiò LSE 27.
AG 49.8 lo nostro Segnor…/ fazando per soa possansa/ li duviò FDG 126 od.
zenoeisi esser sovram/ d’orgoiosi venecian/ a deverne far 3.sg. debrà OLP 3.20 s.xiv. (Pietra).
venianza. AG 50.15 De, como e conseio cruo/ vorei tan- deveira 1VE 18.
to enduxiar/ a deverse (ms. deveser) examinar. 3.pl. deveran AG 12.353.
FORME: doverano NAC 17 a.1539 (Sav.).
Indic. pres.1.sg. debeo DPC 173,177 ca.1180 (Sav.) . Cong.pres. 1.sg. deia AG16.182.
dom AG.16.176. PAS 36. 2.sg. debi, deby PAS 31. MC 680. Cf.PS29
don AG.25.2 donl e far? ; 102 45. debii MAC 164.
GP 278. CBL 345 (20.8) degi AG 14.544.
CR 19, 21. 3.sg. debia SA 241 a.1340 (Sav.).
RDB 11. SCF 94 a.1393.
RDB 144 (V.Dartona) donnie? CBL 329 (1.50).
“devo, io?”. PUF 110 s.xiv. (Sav.) .
GL 16.43. FAS 159: fatto su SL 1.2 s.xiv. (Sav).
son. OLP 3.20 s.xiv. (Pietra)
PS 23. ATA 203 a.1382 (Alb.).
dum IVE 49. PAB 93.
2.sg. de AG.145.88 cf. PS 12. BAG 23 a.1488 (Sav.).
dei AG 140.49, 60, 196 ecc. PGF 31 a.1511 (Alb.).
PEG 43. PAB 53. Cf. PS 29.
FTM 99 a.1456 (Sav.) . debie SL.1.13 s.xiv. (Sav.).
PS 107, 29. dega ASA 122 a.1390 (Alb.).
debi AF 2.10 s.xiv. (Pietra). degia CAR 10 a.1340.
FUP 114 s.xiv. (Sav.). deggie CPF 167 a.1584.
3.sg. de AG 25.9; 49.68; 139.10,12,25. deia AG 49.104; 143.3.
GP 278. MC 690. DCT 164 a.1380.
CBL 329 (1.4). RGS § 274 lat.volg.
OLP 1.52 s.xiv.(Pietra). dejat = debeat.
LDV 14 a.1384 (Alb.). FAS 149, 161.
PS 43, 51 s.xiv. IVE 10. 1.pl. deiamo FAS 161.
TL.1 283 a.1455. 2.pl. debiai PLD 83 a.1367.
FTM 96 a.1456 (Sav.). debiay PAS 30. Cf. PS 29.
FV 90 a.1467. CPF 167 a.1584. debjai CR 19.
RDB 32. PD 114 n. (DFC). degé PS 29 od.
FAS 157. PS 24. PD 113,115 n., deiai AG 38.61; 87.7.
158. FAS 154,161. RGS § 609.
dæ PS 114 n. (GL). 3.pl. debiam SCF 90 a.1393. VCC 30
dee LFV 90 a.1467. a.1480 (Sav.).
döve CIC 129 s.xx. (Sav.). DSP 80 a.1489.
1.pl. demo AG 46.42; 86.101. debian ATA 203 a.1382 (Sav.).
PS 29 s.xiv. IVE 6. PS 95 s.xiv. cf. PS 29.
CPF 167 a.1584. RDB 31, 45. deggian CPF 167 a.1584
FAS 157. deian AG 140.46. Cf. PS 29.
deve 407 dexe

impf. 3.sg. devesse MC 680. lSE 20. LFV 89 quentava a le sepolture de li morti cum devocion.
a.1467. D devocium. devotamenti. devotion. devotu.
doese AA 153 devoido sm. “boicottaggio”
3.pl. devessem MAC 170. MNS.1 68 a.1631 (Sav.) se vi siano robbe di maestri che
dovessem MAC 170 non siano scritti et aggregati in l’arte, e trovandone s’in-
doveseno AA 104. tendino dette robbe perse, e per di più detto follatore…
Condiz. 1.sg. duveéva RGS § 593 od. debba esser posto in devoido, cioè che alcun maestro non
2.sg. deveresi AG 141.50. LSE 29. li possa più dare da follare.
doveressi COM.1 8. devolar vb. “divorare”
3.sg. dereyva PEG 42. AG 2.36 pusor via misa en prexon/ e devola da lo dragon.
deverea PEG 45. PAT 23 a.1320. FAS 152. AGC 32 “ipercorrezione”. Cf. MAC 166 (la
devereiva CR 19. stessa leggenda): lo dragon la degora.
1.pl. dovereimo FSU 52 a.1456 (Sav.). D degorar. devorar
3.pl. deveream PEG 44. devorar vb. “divorare”
Gerundio debiando AG 29.18. FAS 162. AG 63.21 tirava asai pexi…/ si che inter li aotri ne fo un/
deiando FAS 162. chi poi chi l’avea devorao/ cum esca l’amo invulpao…
D devei.deveire. dovei. doveire. duvei.
AG 48.8 e queli star in peschera/ chi li aotri vorem devo-
deverà vb. “adoperare”
rar…
DVO (On.).
D dövià. D degorar. devolar.
deversitae sf. “avversità” Devoreza top. (Stella)
AG 43.206 pregei De/ che guarde la nostra citae/ d’a- RES 50 a.1590 lago di Devoreza.
gnunchana deversitae. devorgao agg. “divulgato, famoso”
FA 348. FAS 147, 164. AG 12.658 santa Katelina…/ chi per tuti e devorgaa/ com
D diversitae. cossi santa renomaa.
deveto sm. “dazio di importazione” FAS 150.
SFG 2.351 a.1528 comperare le cabelle osia deveti del vino. D disvolgao.
D devear. deveo. L devetum. devoso ptc. “deposto”
devià/ -r vb. “deviare, stornare, impedire” AG 16.293 e quando a basso fo devoso/ nixum partir no
SA 244 a.1340 (Sav.) De non deviar lo pegno a lo messo me poea/ de su lo corpo sprecioso… PS 27 s.xiv. devoso.
de li consori. Se alcuna persona de la dicta arte deviera o FA 348. FPI 2572.
devià farà ali consoli… alcuno pegno che eli feissem pi- D depoxitu. despoto.
giar a alcuni, sea condanao in soldi cinque. LSE 28 le devotamenti avv. “devotamente”
scudele et le altre scudele de coxina le lavava; et acio che FUP 100 s.xiv. (Sav.) e si la pregheremo devotamenti che
le ancille non ge lo deviassem, le ascondeva. RDA 5 me ella… preghe lo so docissimo figio…
descciaxe ben assè che me sea steto deviou, che non hag- D devocium. devotu.
gie possuo inserì in questo liberetto quarch’unna dre soe devotion / devotium sf. “devozione”
mascharate… IVE 33 e tuti tre se missem a seze cum grande alegreza e
D desavià. dezavisar. desviar. via. devotium. LSE 17 li dì solenni questa nobile Elizabet
deviglia sf. “erica saggina” cum tanta devotion honorava…
VPL. D devocion. devotamenti.
De vinam cognome devotu agg. “devoto”
VTS 73 a.1530 (Sav.). GUA 225, RGS § 67: -o- anziché -u- perché letterario: cf.
devinar vb. “ricorrere a indovini” vo—tum : vûtu.
AG 143.168 se devinar o incantar/ aguri o viniae trar/ o D devocium. devotion. devotamenti.
faocimele far faesti… devulgar vb. “divulgare”
D adavinà. adevinna. adivinar. indavinà. indevinà. indo- AG 127.117 lo contrasto e tanto axeiso/ e le parole devul-
vinà. induvinà. gae/ e per vile e per citae.
devisao agg. “dipinto?” dévure sf.pl. (bot.) “Sonchus oleraceus L.”
IVE 42 e goardava li erbori de sovra freschissimi, e la ter- MLC 249 (Finalborgo).
ra de sota, chi parea un prao pin de fioi devisai. dexaxio sm. “disagio, danno”
Cf. FEW 17.596 sg. s.v. *wisa: a.m.fr. desguisé, a.1240 PAD 481 a.1506 (Sanr.) per li dexaxi del vivere e del dor-
“extraordinaire, peu commun”; a.fr. déguisé “chargé mire… PAD 493 a.1506 porterà… grande dexaxio. D de-
d’ornements”. zaxu.
devisar / devixar vb. “descrivere, manifestare, pas- dexe num. “dieci”
sare in rassegna” AG 14.23 li dexe (ms. dexem) comandamenti. AG 49.179
AG 138.141 le atre cose…/ chi le volese devisar/ tropo
dexe miia. AG 56 150 dexe livre d’oro. AG 134.219 a
avere a recontar. PEG 42 questo peccao (orgoio) de de-
vixa in tante maynere che appenna se porea nomerar. un disnar guarti pu ben/ ca dexe omi.
D adevisar. devisao. devixar. SA 243 a.1340 (Sav.) fin ala dicta quantita de soldi dexe
devöà vb. “adoperare” tanto. BL 67 a.1399 li autri dexe som ghibelini. PGF 24
ADP (Pietra). a.1449 capsas dexe de veretoni. LSE 24 li dexe coman-
D dövià. damenti. TL.1 338 a.1455 e sta areixego de dovei paga
devocion / devocium sf. “devozione” dexe milia sommi. DSP 193 a.1518 se devetano soto pe-
IVE 63 e monto speso ge era levaa (ms. lavaa) la coppa na de ducati dexe
per devocium e portà via, e un atro ge porzea la soa… e FAS 144, 147, 159. CAV 1.97. RGS § 90, 972. FDG 59.
cossì, coppe e scuelle e dogeti g’eran levay e prestay per Cf. SAP 226 a.lomb. dexe
devocium. PCD 31, 47 s.xiv. “dotto”. LSE 23 et se afre- D dece. deixe. dese. deze. dexem. diexe.
dexe 408 dext

(se) dexe vb. “conviene, è naturale, è giusto (lat. de- pre di vivere in questa vita per poder sempre peccare. OH
cet)” xv. a.1851 u dexideava d’impise a pansa de quelle giande…
AG 12.271 l’anelo gi misse in dio/ si caro e bello e pre- D dexirar. dexideròu.
cioso/ como dexeiva a tar sposo. AG 16.156 no laxa de dexiderio” sm. “desiderio, affetto”
poi ti viva/ che no te dexe morir sor. AG 46.45 quando fe- CR 7 salùo cum dexiderio chi è despogiao de ogni via
sta ven/ a noi se dexe e coven/ tu quelo giorno despender/ vegia de peccao. LSE 24 per che ella acquistasse el lon-
e loso e gloria a De render. AG 49.256 no aiando nova al- go dexiderio de la sancta povertà. RDA 5 (C.Zabata) pre-
cuna/ penser an como se dexe. AG 49.311 avuo an zo che gandoghe… ro compimento de ogni so dexiderio.
ge dexe. AG 130.2 fantina chi se maria/ se dexe esser ben AAG 127: -z- > -x- per effetto di -i-.
noria. PAT 22 a.1320 seando davanti da lo rej, saluarlo D desidejo. dexiro.
per parte nostra si como se dexe… dexideròu agg. “desiderato”
FA 348. FAS 144, 147, 153, 154. RGS § 90. NPD 63 ca.1750 (Sav.) cao bambinetto dexideròu…
Cf. SAP 400 sg. a lomb. dexe; SRV ven. s.xv. dese m.s. D dexiderà.
D dexeive. dexeivermente. dixe. dexima sf. “decima, prelievo di un decimo”
dexear vb. “destare, svegliare” LSE 15 et de quello che ella goagnava o che ella avea in
AG 12.271 cossi ioyosamente/ se dexea encontente. AG peculio dava la dexima a le povere fantine.
70.53 ma quando lo fo dexeao/ e en so seno retornao… D dexema. L decima.
FA 348. FAS 147. FPI 2515. (Punte)déximu top. “Pontedecimo”
D adesciase. descià. desiar. ADG 22, 48: a.genov.
dexeive / dexeiver agg. “conveniente, piacevole, ono- D dexem.
revole” dexiransa sf. “desiderio”
AG 49.354 en far dexeiver cortexia. AG 86.15 pinna de- RAN 92: a.genov.
seno e de bontae…/ richa d’ogni beneixon…/ e si dexei- (Sav.) dexiro.
ver de persona/ degna era d’aver corona. AG 88.5 e la dexirao agg. “desiderato”
persona dexeiver. BDS (Sav.) dexeive “antiquato”. CR 7 la dexiraa speranssa beatissima. RAN 59, 67
FA 349. FAS 144, 153, 154. RGS § 55. (B.Cigala) dexirà femm.
D dexe. dexeivermente. D dexirar. L desideratus.
dexeivermente / dexeivermenti avv. “conveniente- dexirar vb. “desiderare”
mente” AG 126.26 dexiro con gran frevor/ cresimento de vostro
AG 112.5 a noze taiando carne…/ quando ai taiao dexei- onor. AG 140.33 e se dexiri d’aver gloria… AG 198 261
vermente/ per fornir toa ventrescha… AG 129 13 done…/ ben m’avei le cose expose/ che dexirava de saver. PCD 48
dexeivermenti ornae/ e de gram belleza. s.xiv. dexiro “io desidero”. GP 279 aora si e tempo de
FAS 165. prender quello che avei sempre dexirao. PAB 68 per che
D dexeive. l’omo porrea aotro dexirar che dexiar veraxe bem. CR 17
dexema sf. “decima, prelievo di un decimo (dieci per la soa docissima maere… dexirava monto de sta a raxona
cento)” monto con lo so doce figio. CP 125 a.1356 lo segnor Deo
GP 276 de tute le cosse che eram daite allo Segnor, ello lo mantegna in grande honor et possanza, sicomo voi
invorava semper la dexema. (ms. dexeina). dexirai. LSE 21 el stato de la povertà sommamenti dexi-
D dexen. dexima. rava. RDA 3 (C.Zabata) l’è za gran tempo… che dexiro
dexembre sm. “dicembre” de havei occaxion…
PVG. FA 347. FAS 155. PS 10. Cf. SAP 399 a.lomb. desirar.
D dixembre. D dexerar. dexiar. dexideà. dexiderà. dexiro. dixirar.
dexen ord. “decimo”
L desideratus.
AG 14.691 lo dexem (comando) “il decimo comanda-
dexiro sm. “desiderio”
mento”. PAS 28 de tute le cosse che gue eram dayte si in-
PAB 59 aloitanna da ti li dexiri de soi faoci zogi.
volava la dexena parte. PAB 66 tuto lo circuito de la ter-
PS 10.
ra… de lo quar… po esser scarsamenti habitao la dexen-
na partia. D dexiderio. dexiransa. dexirar. dexiroso
PS 23. RAN 105. dexiroso agg. desideroso”
D dexema. L decenum. FAS 147, 164.
dexen sm. “specie di misura” D dexiri.
PAC 14 “odierno”. dexligar vb. “slegare, slacciare”
dexerar vb. “desiderare” IVE quello a lo quar e non sum degno de dexligar li liga-
AG 16.485 quela vita gloriosa/ chi ne dara saciamento/ de mi de li soj casay.
zo che omo dexerera. D desligar.
FAS 147. dexorden sm. “disordine”
D dexirar. BDF 149 a.1460 a ello etiam renchresse assè questi
dexeta sf. “mancanza” dexordeni.–– per infim de tuti dexordeni… BDF 147
AG 36.70 se voi savessi/ che dexeta g’è de pexi! AG a.1462 voi avei visto e vei continuamenti lo dexordem in
36.84 de tute delicae viande/ avemo dexeta grande. lo quar e la terra vostra…
FA 349 “fr. disette: < decepta, decipere? FAS 163. D desordene.
dexiar vb. “desiderare” dexotto num. “diciotto”
AG 141.11 no dexiar bochon maniar/ chi te poesse strango- MPS 39 a.1550 (Stella) di età di anni dexotto.
rar. PAB 68 per che l’omo porrea aotro dexirar che dexiar D diceotto. dieciotto. disdotto. disoto. dixocto. dixoto.
veraxe bem. SB 752 ca 1850 (Gen.) u dexiava “desiderava” dixöttu.
D dexirar. dexteso agg. “teso, disteso”
dexideà / dexiderà vb. “desiderare” BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti de seta et cordini di seta
FSU 49 a.1456 (Sav.) quelli miseri li quai dexiderano sem- dextesi.
dexu 409 di

dexunìo agg. “separato” fut. 1.sg. diyò PD 120, 158.


RDB 20 questi doi corpi unimo inseme ancon/ che ma sta dirò RV 22 s.xii. AG 86.8 dirove.
l’un da l’atro dexunìo. PRI 15 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.).
D dezunìo. unì. 1.pl. diyemu PD 120.
di/ dìe/ dii/ dir vb. “dire” 2.pl. diyey PD 120.
AG 12.2 chi vo devotamente oyr/ l’istoria che voio dir… direi RAN 60 s.xvi. (B.Cigala).
AG 54.35 quarche raxon dir e cointar. AG 140.68 se tu ai perf. 1.sg. disci PD 116 “arcaico”.
maistro o segnor…/ se d’alcuna cosa lo te spia/ no diexi dissi MC 686. RDB 67.
(non dirgli) alcuna bosia. CR 19 e ve o vosuo di questo dixi PS 24 s.xiv.
azo che… –– no me alezo de dirve la mea persecucion. 2.sg. deisti IVE 68 (PS 24, 28).
SCF 94 a.1393 debiam fa di una mesa… MC 686 più in diesti AG 143.92. CBL 344 (18.76)
anti dir no te vogio. TL.2 209 a.1463 demandao a di lo so PS 30 s.xiv.
parei… CPF 167 a.1584 mi no voggio però di che m’ac- FAS 145, 153, 160.
cressan ro salario. RDB 13 posso di che no son… NPD 3.sg. disse CR 18 (FAS 155, 160; PS 24).
59 ca.1750 (Sav.) e ve so dì, ch’un’oa n’è parsa sento. PRI LSE 31. RAN 81 s.xviii.
35 s.xviii. (Sav.) e ve so dî… PRI 45 s.xviii. (Sav.) man- dixe AG 138.4 CR 18.
co diio (manco a dirlo). PRP 342 (str.25). PRA 370.
FORME: 1.pl. dissemo PS 25 s.xiv.
Indic.pres. 1.sg. dì RV 80 s.xii e ve di (PAL 15 n.6 3.pl. dissem PAB 46. PS 25. PS 13 s.xiv.
“formapoco schietta in ogni senso disselim “gli dissero”.
(sia come provenzale che come ge- diseno AA 35.
nov.).” dixem LSE 25.
digo AG 14.394; 27.21; 49.197 ecc. Cong. pres.1.sg. diga PAB 70 (FAS 161).
FAS 153, 159. PS 23.30. 2.sg. dighi FAS 161.
SA 239 a.1340 (Sav.). GP.276. digi GP 278.
IVE 5. PS 55 s.xiv. digui AG 140.344. PAS 29. (PS 99, 30).
TL.1 339 a.1455. 3.sg. diga AG 66.5 digage.
RAN 57 (RDB) dighé “dico io”. GP 275 (FAS 161).
PRI 45 s.xviii. (Sav) SCF 93 a.1393. BL.65 a.1399.
PRI 15 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.). SCF 95 a.1452.
diggo RAN 71 (CIT). dige SCF 93 a.1393.
digu PD 358. FDG 51. 1.pl. digamo FAS 161.
2.sg. di RDB 147 perché dito “perché 3.pl. digam PEG 44
dici tu”. impf. 1.sg. diesse AG 14.46. PRP 344 (str.25)
dy. PAB 74 tu dy vei “dici il vero” PRA 372 odierno.
dij PAB 81 tu dij bem 2.sg. diessi PAB 89. (PS 30).
3.sg. dise AG 140.135, 157. (PS 99) diexi AG 140.68
disse AG 140.142 (PS 99). 3.sg diesse PAS 35. IVE 87. (PS 24, 30).
dixe AG 49.53. (FAS 153, 159). dighesse AIR 19 (Airole).
PAB 74.OLP 2.17 s.xiv. (Pietra). disse CAR 28 a.1440.
PEG 40, 44.MC 680. disese CAR 28.1440.
IVE13. RMG 186 a.1472. 3.pl. deissem IVE 95 (PS 24).
MGT 186 a.1483 diessem PS 30 s.xiv.
CPF 169 a.1589. dixessen LSE 15.
Cf. SAP 226 a.lomb. dixe. Condiz. 1.sg. dieiva NPD 63 ca.1750 (Sav.) .
1.pl. digamo PAT 22 a.1320. PAT 24 a.1352. Imperat. 2.sg. di CEB 356 digi “digli”.
PAB 43. FSU 49 a.1456 (Sav.)
digemo PS 30 s.xiv. dime “dimmi”.
dighemo RDB 72, 141 (RAN 67, 92). 2.pl. di CBL 332 (5.43) diro “ditelo”.
2.pl. di AG 12.566 (ms. dir). Gerundio digando MC 685. BL 70 a.1399.
dij CR 18 (PS 16). IVE 15 (FAS 162).
dighé RAN 92 “a.genov.” LSE 24. FTM 98 a.1456.
3.pl. dise AA 306. MGT 186 a.1483.
dixam PEG 37. MC 680. PAD 324 a.1506. CPF 169 a.1589.
dixan PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.). RGS § 618 “a. genov. “.
dixem PS 91 s.xiv. PS 30. dighando RDA 5 (V.Zabata).
TL.1 956 a.1459. dighendo PRP 341 (str.14).
dixen AG 142.29. GP 288. FAS 160. Part. diciu GF 5 s.xix.
dixeno MGT 276 a.1478. dicto MC 686. GP 278. CAR 9 a.1340.
impf. 3.sg. dixea PCD 32 s.xiv. FAS 143. PLD 83 a.1367. ATA 203
PNF 405 a.1452.LSE 16 a.1382 (Alb.).
dixeiva GP 277. RAN 64 s.xvii. IVE 8. MAC 161. CPV 48
(V.Dartona). a.1461 (Alb.) .
1.pl. dixeamo PS 24 s.xiv. RGS § 551 dito AG 139.69; 143.184
dixeimo NPD 60 ca.1750 (Sav.). (FAS 145, 154, 155).
3.pl. dixean MAC 164. CAR 9 a.1340.
dixeivan GP 372. ATA 203 a.1382 (Alb.).
dixevan PLD 83 a.1367. BL 61 a.1392. GP 278. PEG 42.
dì 410 diav

MC 686. IVE 40. . GOG a.1444. diamante sm. “diamante”


LSE 32 .NSB 24 a.1473. AG 144.174 ben li poi tener per santi/ o per robin o dia-
NPS 582 a.1527. manti.
ditto GP 288. diamante sm. “polena, testa di moro o di altra figu-
ditu GF 5 s.xix. ra, scolpita in capo al rostro della galea”
AAG 130 n.3. RAN 20. PSG 370 s.xvi.
PRA 368 n.1 (Taggia). D diamante. L diamantus.
PD 116,155, 355 (*diytu”) diamanticello sm. “diamante”
GUA 564 sgg. NPG 67 a.1464 quello to bel diamanticello.
RGS § 50. FDG 231, 243. ATT 56. D diamante.
FAS 156. PD 359. PVG. diamerdon sm. “sorta di farmaco”
D adito. contradir. dita. dito. diciom. dixeor. predito. COM 4.84 decotti, diasperme, diaculoìn, sparmaceto,
dì sm. “giorno” confessioin de giaçinto, diamerdoìn papatis, serviçiæ’.
AG 35.4 e tuti ardem note e di/ d’argento d’oro e de tari. D merda.
AG 140.253 e demente che lo di ten/ zo che tu poi si fa de diana sf. “diconsi diane mattoni murati in fila ed obli-
quamente sui versanti dei tetti, onde radunare le acque in
ben… AG 143.277 curti son monto li di toj. PEG 43 de
un punto della gronda”
tuto li coivera rende raxom e no sa lo dy ny l’ora. SA 241 GRD 114 “così scrive il Podestà a pag. 28 dello scritto
a.1340 (Sav.) infra octo dij o sea iorni da poi che elli se- “L’acquedotto di Genova”.
ram stai accusai. MC 682 la sententia de lo jorno de lo di Diano top. “Diano”
de lo zuixio. SCF 97 a.1393 lo dì de sancto Nicolao. LSE BL 111 a.1406 io ebi l’oficio de andare podestae de
22 poveri, li quali ogni dì visitava. NPD 60 a.1749(Sav.) Diano, lonzi de Genova milia 75. AA 271 lano de 1222 li
ma contemplando i nostri dì mâ speisi. PVG. VPL. omini de Diano contra queli de Arbenga ebeno grande
D dei. dia. L diem. controversie.
(perdi)dì sm. “perdigiorno” PCT 40.
AG 35.2 li homini chi sun perdidi/ ni am cognosimento in L diana. dianum.
si. Dianti top. (Cadibona)
dia sf. “giorno” NTS 36 a.1584 ai Dianti: < Durante, n. fam.
CBL 346 (21.8) che lo so doce amor se meina/ alla croxe D duranti.
in questa dia. –– (21.20) oimé trista in questa dia! FUP diarìn sm.pl. “ditalini (pasta alimentare)”
111 s.xiv. (Sav.) per noi salvar, Christe amore/ morte e PVG.
passion sofri in questa dia. D dià. dialìn.
D dì. diàscora / diàscua esclam., interiez. “diamine, dia-
dià sm. “ditale” volo”
PVG. MUI 151. pl. diài “maltagliati, pasta alimentare”: RDB 84 (B.Cigala) como favo diascora a scappà? CAN
DVO (On.); diè, m.s.: CAD. PAG 55, RCG, Diz., PVG. 1843 p.47 (Sav.) e dunde diàscua u l’è sciurtìu! CIC 45
VPL. a.1848 (Sav.) mi pensava mâveggiòu/ cose diascoa a l’ha
D dialìn. diarìn. didali. L diale. trovòu?
dià sf. “ditata” diasparma sf. “sorta di farmaco”
VPL. COM 4.84 aora con pillore, aora con decotti, diasparme,
diaculoìn, sparmaceto…
D diu.
diàu sm. “diavolo”
diabolico agg. “diabolico” CIC 76 a.1849 (Sav.) lodo i ricchi, i povei diâi…
AG 143.172 qualche arte diabolica/ contra la santa fe ca- PD 123, 133, 347. PVG. VPL.
tolica. D diavo. diavoro.
D diavoro. (erba du) diàu sf. (bot.) “ranuncolo (Ranunculus
diacano sm. “diacono” acris)”
PCD 40 s.xiv. “assimilazione” EVM 104 (V.Mar.) “pianta officinale”.
diacetrone sm. “corteccia candita di cedro” diavo sm. “diavolo”
GLI Gloss. AG 142.81 lo diavo si orribel. PEG 40 questa bestia cosi
D cedro. spaventeyver significa lo diavo. MC 688 la luxe no se
diaccio sm. “luogo cintato dove i pecorai tengono il confa con le tenebre… ni deo cun lo diavo. PAB 40 e lo
gregge nella notte” diavo chi fo de quello pareizo butao, de so ave invidia.
GA 16. 17 S.PIERI, AGI 15 (1901) 157. CIT 4 sei persa, comm’è perso ro diavo. PRP 336 i po-
D giacina. veri diavi i o pigliàn o faito so…
diaculon / diaculùn sm. “sorta di cerotto per la pelle, PD 133.
per apostemi” D diau. diavoro.
COM.4 84 me fa vegnì chi ogni giorno con meza butega diavo esclam., interiez. “diavolo”
da specçià, aora con pillore, aora con decotti, diasparme, RDB 70se questa è neive chi ven da ro çé/ come a ra so
diaculoìn, sparmaceto… gianchezza vei me pà/ come diavo ghe puoe drento stà/
CAD. GO. PD 154 “diaquilonne”. BDS (Sav.)”leuco- ro fœugo, chi me bruxa sì crudé? –– come diavo fallo a
plasto”. caminà…?
D giacurùn. L diaconsum. diavollo sm. “diavolo”
dialetico sm. “dialettico, studioso di dialettica” PS 12 s.xiv.
IVE e per questa causa si creem li dialetici a Aristotile, li D diavoro.
filosofi a Socrate e Platun… diavoria sf. “diavoleria
dialìn sm.pl. “ditalini (pasta alimentare)” AG 14.81 faiture, brevi e arlie/ e atre assai diavorie.
PVG. FA 349.
D dià. D diavoro.
diav 411 dili

diavoro sm. “diavolo” CAD diéte. FPL. FAL 272 n.5. BDS (Sav.). PVG.
AG 14.86 lo diavoro li tira a le. AG 145.246 diavoro, car- D diu.
ne e mondo/ chi tiran l’anima in perfondo. diexe/ dieze num. “dieci”
FAS 150. PS 12. GP 283 piu de diexe legioin de angeli. GP 376 ello ha-
D diabolico. diau. diavo. diavollo. diavoria. diavu. diö’. veiva piu de diexe figioi masihi. AAD 272 a.1561 dieze
diavu sm. “diavolo” dozene de serviete grosse uzate per il tinello. RDC 170
ADL (Vent.): “ecclesiastico, dotto” (T.Conchetta) diexe. RGS § 90 (Rovegno) diexe.
D diavoro. FAS 144 n.
dicenove num. “diciannove” D dece. dexe.
BRP 2 a.1474 iunio xxx.… Barnabas apostolus a dì unde- difende vb. “difendere”
ci, Gervasius e Protasio a dicenove. PD 138: “dal s.xviii. sostituito a defende per influsso let-
D dixinöve terario”.
diceocto sum. “diciotto” D defende.
BRP 2 a.1474 octobre trentaun… Lucas a diceoto. difendio sm. “difensore”
D dexotto. dieciotto. DSP 133 a.1486 difendio de povo.
dicærà vb. “dichiarare” D deffendeaor. defendeo.
CIT 115 a.1636 se dicæra per ommo da caban/ chi n’ag- differensia sf. “differenza”
ge manco sâ pe ra pignatta. LSE 32 tanto suavementi cantavam et cum tanta diffe-
D deciarà. rensia de canti, che tuti faxevam maravegiar.
diccia sf. “fortuna” D defferenza.
GL 12.58 o dà pre un po de diccia in frenexia. diffettoso agg. “difettoso”
AAG 130 n.4: cf. sardo diccia, m.s.; diciu “sentenza” PD MNS.1 97 a.1641 e trovando robbe mal conditionate, dif-
356 “spagnolo”. CLD xxi. RAN 99. BDS (Sav.). fettose, e di mala conditione…
D desdiccia. diciom. D difètu. L deffectuosus.
diccia sf. “vendita all’asta dei pesci” difètu sm. “difetto”
BDS (Noli). FDG 231 n.: “ -e- per -ei- : toscanesimo”. Cf. AGC 34.
diciom sm. “detto, sentenza” D difettoso. L defectus.
PAB 84 fo amonio… chi… no bevesse de poxom/ per difinir vb. “definire”
caxom ni diciom/ che lo cor poesse muar. PCD 40 s.xiv.
PS 33. D definir.
D dì. L cuntradicionem. digito sm. “dito (misura)”
didale sm. “ditale” DSP 162 a.1501 se comanda che ogni judeo… che de ce-
MNS 2.9 a.1577 (Sav.) didali. scarlatie… tero debia portare apertamenti uno segno rotondo de dra-
D dià. po giano supra lo pecto… et sia epsa rotondita larga sal-
didu sm. “dito” tem quatro digiti.
MVS (Sarz.). L digitus.
D diu. digiunsella sf. “staffa della serratura”
didumérega sf. “domenica” PAG 207.
MP 18.24 (Pigna). FPI 2738 dies dominica. Digne top. (Basses-Alpes, Fr.)
D domenega. G.PETRACCO SICARDI, Blig. 25 (1973) 1-3, p.4 n.3: pre-lat.
didùn sm. “tacchino” (lig. o celt.) *diny-o /-a, cf. TV dinium.
PSP 87 (Pigna): fr. dinde, dindon. D pradegna. L dinium.
D dindu. dignitae sf. “dignità”
diduna sf. “donna poco seria” AG 14.492 che De vo che in don se dea/ dignitae, no per
PVG. monea. PAB 63 e meti toe dignitae sota li pee de le bas-
D didunà. se cosse.
didunà vb. “ciondolare, oziare” PS 3.
PVG. dil prep. art. “del”
D dindanà. diduna. MPS 67 a.1550 (Stella) il massaro dil comune de la Stella.
dieciotto num. “diciotto” dilastrare vb. “smontare lastre dai fianchi della na-
MNS.2 29 a.1728 (Sav.) ve”
D dexotto. GRD 119 i marinai sono anchora obligati lastrare e dila-
diecisette num. “diciassette” strare la nave ed a forare, stoppare e levare cavi da terra.
MNS.2 12 a.1577 (Sav.) tre giorni inanti e tre poi detta fe- D lastrare.
sta, giorni diecisette dall’annonciacione de essa Madonna dilatione sf. ritardo”
dil mese di marzo. AMSSSP 30 (1959) 32 ca 1525 TL.1 123 a.1454 statim sensa dilatione habiamo mandato
(Sav.) diecisettemiladuecentoottanta scudi. per diverse vie lettere e messi.
D dissette. diletrice sf. “direttrice”
diernà sm. “pranzo” PD 343 “origine dotta; dissimilazione”.
TVD (Dolc.). dillicia sf. “delizia, piacere”
D dirnà. PAB 68 monti… li quai sum conffuxi in dillicie de lo cor-
diesdexie po. PAB 90 per che voi perchassai virtue, no ve invollu-
PAD 325 a.1506 avanti che se partisseno de Palazzo, han- pey in lasso de dillicie, asi in pegricie.
no fatto l’officio della Balia; ma li gentilhomini non sono PS 2.
comparsi, li quali diesdexie l’undimano che fu lo lunesdì diliggensa sf. “diligenza, carrozza”
( 7 settembre) hanno fatto sei capitanei. NPD 82 a.1865 (Sav.) de lasciü’ se vedde Zena/ e bar-
diétta sf. “fungo: dìtola, spugnola (Fungus ramosus; chette andà pe u ma/ e carrosse, e diliggense/ zü pe a stra-
Clavaria v.sp.)” da camminà.
dili 412 dire

diligentementi / diligentimenti avv. “diligentemente” d’entrar in bagno. AG 73.19 per men de un dinar. AG
MC 687 quando e avi asay cerchao e diligentimenti con- 142.48 di e noite no cessemo/ d’aquistar con drito o torto/
siderao… LSE 23 cerchando li soi hospicij (degli infer- dinar e case, vinge e orto. AG 142.100 De…/ de lo so
mi) diligentementi, ferventementi li visitava. DSP 89 sangue n’a reemui/ senza dinar e senza argento. GP 370
a.1489 li spectati padri de Comun, li quali diligentementi ne fon vendui noranta sete miria a raxom de xxx. per uno
et irremissibilmenti debiam scodere le dicte pene. dinar. SCF 94 a.1393 non debia tegnir moneta ne dinari.
D diligentimenti. TL.1 838 a.1458 la necessità de lo dinaro. PAD 319
diman avv. “domani” a.1506 doveano dar dinari assai. MAS 298 a.1598 tenere
NPD 62 ca 1760 (Sav.) ma i vorrieva… presto, fito, pe an- li dinari… in una cascietta.
coeu o diman. FAS 163. Cf. CIV 77 ven. dinaro, REW 2553.2.
D deman. D denaro. dinà. danai. L denarius.
diménia / diménigue sf. “domenica” dinastru sm. (bot.) “Calluna vulgaris Salisb.”
VRS 453 (Ormea) dimenia. RML 973 n. (Mentone) MLC 251 (Spotorno, Montenotte).
diménigue. dindàn sm. “dondolo”
D domenega. GO.
dimito sm. “dimitto, drappo fine a due licci, di tele- D dindanà.
ria o bambagia, seta o filosella” dindanà vb. “scampanare a distesa”
ASF 731 una coperta de dimito cremesile facta a quadre- BDS (Sav.). VPL.
ti de scamato turchino. AAD 266 e piu una (coperta da D dindanìn.
letto) di dimitto gialdo… tre (straponte) grande di dimitto dindanà vb. “ciondolare, perder tempo”
verde. MNS.2 8 a.1577 (Sav.) bochasine. scamati. dimi- COM.6 18 cose stemmo tanto a dindanà? GO. PAG
ti. mazatini… MNS.2 30 a.1728 (Sav.) scamati. dimiti. “barcollare”. BDS, SDS (Sav.). PVG. VPL.
mazatini D dindàn. didunà.
L dimitum. dindanìn sm. “sonaglino per neonati”
dinà sm. “denaro; moneta da un denaro” ADP (Pietra).
CAR 9 a.1340 ogni lavorao… deman chi goagnez da doi D dindanà.
sodi in su sea tegnuo de mette a la Caritay dina vii. CPF dindu sm. “tacchino”
167 a.1584 perché n’ho dinè como den cre senza che ro CLU. VPL (On.).
zure. RDB 57 (lavoi… de vellui) e vorrenté ciù spende- D didùn.
reimo scui/ in tè (tali) lavoi cha in taffetà dinè. CIT 98 re Dio top. “Dego”
stelle…/ aora che se dan tutte in ammortà/ poæran giusto AA 271 lo castelo domandato Cario con le sue pertinen-
mocchetti da un dinà. cie, soe… uno castelo nominato Dio.
PD 141. BDB 268 (Bonif.). FDG 153, 157. PVG. D dego. L deus.
Plur. dinae TL.1 24 a.1453 pensando per quella via se po- Dio n.p. “Dio”
desse trovare forma a quelli dinae che fossero necessari a GP 275 lo amore de Dio. –– lavorar lavor lo qual sia ace-
tale provisione. TL.1 45 a.1453 et la forma de trova li di- tao davanti da Dio. LSE 27 facta oratione, audi lo segnor
nae per quello sera necessario… et la forma de havere li Dio chi ge disse… DFC 20 oh gran moære de Dio…
denari. TL.3 200 a.1475 per mangiaria de dinae. dio sm “dito”
dinai AG 140.102 se con lor te meszherai/ de mercantia AG 12.269 lantor quelo santo mario/ l’anelo gi misse in
o de dinai… AG 144.172 queli che son lear trovai/ in ma- dio. AG 36.62 quamvisde ch’è tuta via/ la morte provo
nezar li atrui dinai… CBL 348 (25.28) per trenta dinai/ doa dia/ d’una toleta sotir, breve/ chi me par cativa seve.
l’ai venduo a li farexei. AF 1.12 s.xiv. (Pietra) e tu per D diu.
trenta dinai l’ai venduo a li zuei. PEG 42 chi a dynay o diö’ sm. “diavolo”
autre cosse in goardia de so segnor. GP 277 questo un- VRS 456 (Ormea): “non so vedervi un fatto fonetico; for-
guento lo quar vareiva trexenti dinai. GP 369 e si preixe se è il fr. Dieu, usato per eufemismo”.
quelli xxx. dinai chi en lo prexio dello traimento. CR 26 D diavoro.
e deisti… queli pochi dinai che o avevi. IVE 59 no avea dipartimento sm. “partenza”
dinay de acatala. PAB 63 aprexi tu soma de dinai, chi no PAB 78 e le cosse molle, como e l’aigoa e l’aire, sum le-
dam vallor salvo quando elli se partem spendando. ASA vementi divisse, ma asi tosto s’asembiam quando elle sum
122 a.1390 (Alb.) se… avesse speiso dinai in marinai, in lassae, e lo fogo fa tantosto dipartimento.
compagnoi e in autre cose… PAT 25 a.1404 certe quan- PS 34.
titae de dynay. VPL. D partimento.
dinè VCC 30 a.1480 (Sav.) seam oblighe de paga soldi dipinze vb. “dipingere”
quatro, li que dine li consori li posano scotere da ogniun. PD 116, 138: “depenze sino alla fine del s.xviii., poi di-
FAS 147, 152. PS 2. pinze per influsso letterario”. RGS § 49 “derivazione
D danai. dinar. dotta, cf. a.gen. depento”.
dinà da nuxe /dinà dra noxe / dinè da noxe sm. D depenze.
“mancia, regalia” diproxia sf. “idropisia”
MAS 242 a.1479 non liceat percipere aut recipere in eo- AG 39.137 avaricia meschina…/ questa soza marotia/ se-
rum voltis, tempore festivitatis domini aut auio tempore, meiante di diproxia.
aliquam pecuniam pro denariis nucum, vel ut vulgo dici- D idiproxia.
tur dinè da noxe. CIT 273 e in âta voxe/ crià niççoeure diputao agg. “assegnato, destinato”
per dinà dra noxe. GO, BDS (Sav.) dinà da nuxe. MCG 330 la soa famigia la qual si e diputaa a lo so ser-
D noxe. L denarius de nuce. denarius nucum. vixio.
dinante cong. dinnanzi” D deputao.
CIT dedica: del nobil pescator che a voi dinante direttu avv. “veramente, certamente”
dinar / dinaro sm. “denaro” RAN 22, 182: lat. recte, directo.
AG 37.114 no car che omo se dea lagno/ per dar dinar D dirito. L directum.
dirn 413 disd

dirnà sm. e vb. “desinare” cum gran devocione/ cum santi zezunij/ et devote oracio-
MP 21.31 (Pigna). ADP (Pietra). PVG. ne/ aprehendando disciplina/ cum grande afliccione.
PD 351 “contad.” GA 15.234. RGS § 269. CBL 346 (22.8) elli gi den tar disciplina/ che elli gi rom-
D diernà. drinà. gernà sdernà. sdernarse. zernae. pin ogni venna/ lo sangue a correr a gran furor. OLP 2.30
diro sm. “parte posteriore, poppa della nave” s.xiv. (Pietra) prendando disciplina/ cum grande afflic-
AA 284 fece voltare le prore de le galere a inimici e lo di- tion/ azo che ne perdone/ le nostre gran peccae. IVE 29
ro a preso la cita de Saona. pregemo… per li nostri singulai frai de Madona de
D deré. Castello e per tuti li altri chi fam questa disciplina benei-
dissagurao agg. “disgraziato, rovinato” ta in Çenoa. LSE 20 acio che macerasse il corpo suo di
PAB 83 se tu vey um homo dissagurao per vicij, tu no lo vigilie, de zazuni, de discipline et de abstinentie. FSC 88
dey tegney per homo ma bestia.
a.1503 domano loro corpi cum li flagelli de disciplina.
IVI, n. dell’ed.: disformao. PS 59: err. per disformao, di-
FA 349.
sfigurao, disnaturao.
[ma forse non è necessario correggere]. D disiplina. disiprinna. dixiplina. L disciplina.
D agurao. disciplina de frati sf. (bot.) “Polygonum orientale”
dizzarare vb. FPL. Cf. DEI 2.1329.
GRD 114 a.1625 (Cosio) i deputati sopra i molini prov- disciplina de muneghe sf. (bot.) ”Amaranthus cauda-
vederanno di mantenere gli edifizi e di dizzarare ad ognu- tus”
no del luogo gli arbasci e panni sotto la disposizione del FPL.
statuto. discipo / discipolo / disciporo / discipulo sm. “di-
disborsare vb. “sborsare” scepolo”
DSP 62 a.1487 per la casa havuta in Calignano per la qua- AG 16.277 e vegando menar con le/ un atro disciporo pri-
le hano disborsato lochi cinquanta. vao… AG 74.5 a soi discipoli preicando. GP 276 seando
D rinbursu. L exbursare. Christe sulla mensa cum tuti li suoi discipoli… PS 12
discalso agg. “scalzo” s.xiv. discipo. GP 279 incontenente se leva lo fazo disci-
FPM 120 a. 1493 (Sav.) discalsa amaricata et afflicta. poro dalla mensa. FUP 113 s.xiv. (Sav.) Spirito sancto
D descasu. amoroso/ en lengue de fogo si descese/ e li discipuli tuti
discarrego sm. “scarico, sollievo” acese. AF.1.13 s.xiv. (Pietra) o Juda tristo, discipulo mal-
CIT 4 di mæ’ sùi che discarrego me davo? vaxo… PAS 30 quando Criste ave dito a li soi discipuli
D discarigar. tute le parolle che ho dite…
discaricare vb. “scaricare” PCD 44, 48 s.xiv. disciporo, pl. discipori.
AA 41 che nave alcuna ne barca chi avesse coverta pote- D disipolo. disiporo.
se caricare ne discaricare merce alcuna in lo porto de discolo sm. “malfattore”
Saona. CAR 112 a.1576 e se occorresse discarricare le TL.2 285 a.1464 si che serian tali discoli acerbe puniti.
piate delle merce di notte… L discolus. disculus.
D discarigar. disconcio sm. “danno”
discarigar vb. “scaricare” PAD 507 a.1506 habiando preparato… la loro artalia-
PAD 413 a.1507 etiam è venuto una barca de verso ria… ghe hano facto grande disconcio e amasato quatro
Provenza carriga de calcina, che ha discarigato a Codefà.
DSP 249 a.1547 quado fussi necessario maneggiar savor- bombardieri e altri ministri.
ra carrigando e discarrigando e appendendo piate piene di disconffitura sf. “sconfitta”
savorra a detti vaselli. PAB 57 li iusti vei menar a gran disconffitura.
D descaregar. incarrigare. PS 35.
discazare vb. “scacciare” D desconfito.
NPG 78 a.1475 prendere de arme, e discazare/ questo ty- discordio sm. “discordia”
ranno inimico. AG 140.145 entre queli che an discordio/ meti amor, paxe
D descazar. e concordio.
discender vb. “scendere” FA 346. PS 43.
BRP 8 a.1474 ogni loro aquisti e victorie sono disceise da D descordio. L discordia, discordium.
citadin coronadi. discorso sm. “discorso, conversazione”
D desender. COM.6 19 quello taramaçço porræ’ sentì i nostri discor-
discimulà vb. “dissimulare” sci.
FDG 213. D descurì. L discursus.
discipà vb. “dissipare”
discretamente avv. “con cura, accuratamente”
FDG 213.
D desipar. AG 49.63 ordenamenti fen so sto/ de garee e de gente/
disciparixe sf. “dissipatrice” cernue discretamente/ si como antigamenti sor.
LSE 30 tuti l’appellavam prodiga e disciparixe. D descrition. L discretus.
D desiparixe. disdicia sf. “disdetta, sfortuna”
disciplina sf. “penitenza corporale, battitura, puni- SDA 51 (Altare).
zione” D desdiccia.
AG 14.180 gram disciplina (ms. displina) si serva/ chi voo disdotto num. “diciotto”
fa e no lo oserva. AG 31.4 chi se speia in la doctrina…/ e SAS 87 a.1592 (Sav.) pur che per detti crediti non habbi-
no menda so error/ degno e de disciplina. AG 43.48 e tu- no taciuto per mesi disdotto senza fare riochiesta o cita-
ti paream capitannj/ zo e cavi de sciencia/ de bona vita e zione… MNS.1 98 a.1641 (Sav.) puotendo essi aprir la
de astinencia/ pim de luxe e de docrtina/ de boni asenpi e sue bottega liberamente… non possino però aprirla se pri-
disciplina. AG 102.1 e so ben che e son colpao/ e degno ma non saranno in età di anni disdotto.
de disciplina. CBL 332 (4.57) serviamo lo doce Criste/ D dexotto.
diss 414 disp

dissepte num. “diciassette” poli… e lo bon Yhesu si se voze inver li soi disipoli… GP
BRP 1 a.1474 lo primo del meise e la festa de la circun- 279 ello si a uxanza cun li soi disipori… MAC 170 e ve-
cision. Antonio a dissepte. FSC 86 a.1503 (Sav.) in li pri- go a lo to lao Criste cum li soi disipori.
mi anni disepte vintiquatro donne hanno offerta la sua pu- FAS 144, 149.
dicicia al sposo celeste. D discipo. dissipulo.
D disepten. dissette. disiprinna sf. “penitenza corporale”
disepten ord. “diciassettesimo” RDB 78 se ben ro miserere voi cantè/ e fè grand’astinen-
PS 23 s.xiv. femm. diseptenna. RGS § 977 “a.lig.” tie e disiprinna…
D dissepte. D disciplina.
dizerbare vb. “dissodare” dissipulo sm. “discepolo”
GRD 114 (Conscente) qualunque dizerberà o roncarà PAS 28 la zobia sanynta cena Criste inter quella casa con
nelle terre del comune non possa… tuti lo soy dissipuli.
D dezerbià. zerbiu. D disipolo.
dissette num. “diciassette” disligare vb. “slegare, sciogliere”
PAD 317 a.1506 offerendose da dissette fino in settanta MNS 1.107 a.1577 (Sav.) che li detti taratori siano tenuti
(anni) prendere l’armi. et obligati disligare tutti quelli fassi di canape che havera-
PS.2: od. dîsete < dix-sette. PD 139.144.159. ADG. no da tarezare.
D desete. diecisette. dissepte. dixisepte. D desligar.
disfare vb. “distruggere” disnà/ -r/ -re vb. “desinare, pranzare”
NPG 77 a.1475 ma per voler lui a sachamenare, disfare e AG 56.184 disnando in cha de quello segnor. CR 18 e in-
anihilare questa nostra città. tendando la maere tae parole no poè disnà stagando in
disfato agg. “disfatto, staccato” grande pensamento. –– tuti disneremo a una tora. –– di-
ASF 727 roba una de borchatella in seta peidellione di- man che e zobia disnereivo con mego? –– e quando o se-
sfodrata et disfata. remo disnae… PAD 365 a.1507 da poi che sono disnati.
D disfare. PAD 371 a.1507 ivi disnorno insieme. AA 31 fecero pa-
disfodrato agg. “sfoderato” rare da disnare. –– tuti noi disnasimo in Lataro. AA 77 noi
ASF 727 roba una de borchatella in seta peidellione di- vogiamo che date da disnare a li Fregosi. AA 151 e como
sfodrata et disfata. fu disnato mando uno de li famigi…
D foderato. fodra. J.STORM, ROM 5 (1876) se dis-cenare (se dis-jejunare).
disguarnito agg. “sguarnito, indifeso” G.PARIS, ROM 8 (1879) 95 sgg. dis-junare. PD 140
PAD 399 a.1507 la terra restò disguarnita. *dezînu, *dezinar, *dizinar. FAS 147, 156. GUA 351
D desguarnio. guarnir. L disguarnitus. *dis(je)junare. REW 2670. GA 15.234: a.fr. disner, prov.
disimbursu sm. “credito di cui si attende il rimbor- disnar. Cf. SAP 401, SAP 2.225: a.lomb. disnar m.s. CVM
so” mil. disnà. SRV ven. s.xv. disnar. DC 125 piem. s.xv. di-
CAD. snar.
disinar sm. “pranzo” D desinare.dirnà. disnare.
GP 276 lo nostro segnor Ihesu si era in mensa a uno disi- disnà/ disnar/ disnare / disnaro sm. “desinare, pran-
nar in la caxa de Simon leproxo. zo”
D disnar. AG 14.158 tardar e toie pagamenti/ a chi for mancha lo
disipamento sm. “distruzione” disnar. AG 43.1 una via de poi disna/ me incomenzai de
AG 49.220 e tuto l’atro casamento/ stalo e maxon de quel- raxona. AG 49.182 anti che fose disnar coito. AG
lo logo/ fon cremae e misse a fogo/ ruina e disipamento. 134.219 a un disnar guasti pu ben/ ca dexe omi… AG
FAS 163 sg. 144.97 se zazuna lo richo omo/ disnar comanda temporir.
D desipar. AG 146.293 li gran disnar e le merende. CR 18 aparegiai
D dissipar vb. “distruggere” bon disnar. PAS 28 si era a una menssa a un disnar im la
AG 12.531 pregando De devotamente/ che per convertir la casxa de Symon lo levroso. BL 75 a.1400 passato disna-
gente/ de tal tormento la scampasse/ e quele roe dissipas- re. MBA 374 a.1407 (Seyne) disnar. BDF 148 a.1460
se. differse a dire lo so parei determinadamenti a depoi disnà.
AGC 49 n. “latinismo” PAD 328 a.1506 dopo disnare. SFG 2.351 a.1528 lunedi
D desipar. proximo… post disnare. CSC 63 a.1564 (Alb.) banchetti
disiparà vb. “separare” (e) disnari. AA 37 tuto quelo che io abio al mondo non
PD 140. vale tanto da fare questo disnare. –– parono la vitoalia
L separare. abondantemente per fare dito disnaro…. e venuto lora de
dissiparixe sf. “dissipatrice” lo disnaro… AA 140 dopo disnaro. AA 151 lo jorno me-
LSE 24 ella (fo) sozamenti et totalmenti descasata… co- demo de la dominica pozo disnaro… MNS.3 41 a.1577
mo dissiparixe et prodiga. (Sav.) no poterano havere e prendersi piu otio e tempo di
D desiparixwe. un’hora di orologio al disnare e un’altra a merenda e non
disiplina sf. “penitenza corporale” piu.
AA 311 a.1536 se dete principio de venire a questa devo- FAS 147. PS 2, 11. PD 135. VPL.
cione le compagnie de li batuti de la villa de Saona fasen- D depoidisnà. dirnà. disinar. L (bel)disnarius.
do grande disiplina, e li deseplinanti non se medicavano disoto num. “diciotto”
de niente solo se lavavano de laqua de quelo riano. BRP 2 a.1474 novembre trenta. Elisabet a disoto.
Cf. MB 88 (Bonvesin) desiplina. D dexoto.
D disciplina. disiprinna. dispaihare vb. “liberare, rendere disponibile”
disipolo / disiporo sm. “discepolo” PAD 235 a.1507 le loro caze… le debiano dentro da ve-
AG 16.272 un noble homo anomao/ Ioseph ab Arimatia/ spero fare dispaihare et dentro da dicta ora de vespro de-
chi so disipolo era stao. biano presentà le ihave de dicte caze in cancelleria.
GP 276 seando Christe sulla mensa cum tuti li suoi disci- D despazhar.
disp 415 dixi

dispender vb. “spendere” ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia esser bona en lo
DPC 173 ca.1180 in sepellir viro meo dispexi sol.v. minus dito de trey homi… GL 7.14 a questi diti, a queste paro-
d.i. In septime dispexi d. xxviii. lette/ Erminia andava in estexi rapìa.
DPC 174. D despender. spender. L dispendium. D adito. dita. dì.
dispiaxeire sm. “dispiacere” diu sm. ”dito”
MGT 280 a.1480 il che dà dispiaxeire a l’animo et etiam PLD 83 a.1367 de li turchi e n’o venduo depoa se no…
maravegia. quelo de le sexe die… PRI 16 (G.Chiabrera, Sav.) moen
disponner vb. “disporre” gianche, dìe/ arbe, purìe.
IVE 36 la gente chi se disponnam a reseive la nostra sal- PD 359. GIL § 238. GA 15.232. RGS § 28, 43, 258.
vatium. PVG. VPL.
D disposo. Plur.: i di PSU 2 (Airole, CastelnM.); e dìe RGS § 369.
disposo agg. “disposto, sistemato” FDG 324.
AG 38.71 en cosi bello armamento/ de tal e tanto forni- D didu. dio. dietta. L digitus.
mento/si ben disposo e traitao/ e de tute cosse bene orde- divedde vb. “divedere”
nao. PS 27 s.xiv. disposo. BDS (Sav.). (Sav.) nu da a divedde… “non mostrare”
FAS 162, 155 pl. dispoxi. D ver.
D desposo. disponner. dispoxicion. diversitae sf. “contesa, contrasto”
dispoxiciom sf. “disposizione” AG 49.133 non era li diversitae/ ma eran tuti de cor un.
PAB 67 intendo la dispoxicion de to cor. PS 10. D deversitae.
D desposo. disposo. L disposicionem. divìa sf. “scopa”
disprexiar vb. “disprezzare” BDS (Sav.). (Altare, Mallare, Stella)
TL.1 320 a.1455 speciarmenti noi chi semo semper li pu L divilia.
desprexiae da li capitanii. divinacion sf. “predizione del futuro”
D desprexiar. AG 14.75 e queli chi per arte torte/ fan divinacion ni xor-
distinaciom sf. “destino” te/ aguri o maleficij/ nigromancia ni aotri vicij…
PAB 87 tuto so chi e sugieto a distinaciom e sotemiso a divisa sf. “divisa: insegna; uniforme”
providencia… –– alcunne cosse sum chi passam e sover- AAD 260 uno fornimento per la sala di ponente di veluto
montam l’ordem de distinaciom… –– si ferme che l’or- alla divisa d’oro bianco e giallo. MNS.3 48 a.1741 (Sav.)
dem de distinaciom (a lor) no se destende. che li medemi garzoni incartati non possino portare il sco-
PS 2, 33. sale, o sia la divisa di maestro.
D destinaciom. Divisa top. (Stella)
distraggio sm. “scempio” RES 50 a.1590 “Bricco della Divisa”.
NPD 1063 a.1747 non credo mai che sia stato ordinato/ diviso agg. “molteplice, diverso”
dai tuoi subrani di far tanto distraggio/ far pagar contribu- PAB 74 anchor che li nomi seam divixi, la cossa e pur tu-
sione/ e prontuali a profusione. ta unna.
D straggiu. PS 10.
distrittuale sm. “abitante della provincia” D divixion.
MNS.3 10 a.1577 pagando pero prima se sara forastero divixion sf. “divisione, contrasto”
scuti quatro, se sara cittadino o distrituale scuti doi… AG 114.17 ma ben so, in monto terre/ de drueze naxe
D destrituaj. guerre/ e divixion per la citae/ chi han diverse voluntae.
distrütu ptc. “distrutto” L devixione.
FDG 231. Divizi top. (Andora)
D destrüe. L destrutus. SCT 118 s.xviii.: Divizia, n. fam.
disvogliata sf. “dipanatura, operazione nella lavora- L divicia.
zione della lana” (se) dixe vb. “conviene, si addice è giusto (lat. decet)”
MNS.1 60 a.1577 (Sav.) essendo la lana stata posta a fil- AG 12.42 fem con li amixi e con la mayre/ matremonio e
lare sopra carretti, e disvogliata, a due, tre o quatro file… contrato/ como se dixe a si gran fato. AG 12.180 doze
D desvoiar. fiior, questa fantina/ per sposo dixete d’aver/ se l’è to bon
disvolgao agg. “divulgato” piaxer. PS 59 a.1475 la nave… segundo se dixe, lo nostro
PS 16 s.xiv. disvolgaa. capitaneo seguiva.
D devorgao. D (se) dexe.
dîta sf. “diceria, voce divulgata” dixembre sm. “dicembre”
CAD. BDS (Sav.). BL 91 a.1401 ebi las vostra letera a die de xviiii de dixen-
D dì. dito. bre.
dìtamu sm. (bot.) “Origanum dictamus L.” PVG discembre.
MLC 258. FPL. D deixenbre. desembre.
dìtamu giancu sm. (bot.) “Dictamus fraxinella” dixeor sm. “chi dice”
FPL. FAS 164.
ditar vb. “dettare” D dì.
PAB 52 e chi prudencia solleiva insegnar/ de gram mate- dixesette num. “diciassette”
ria e bem ditar/ e de studio portava la flor. VPL (Sp.).
PS 2. dixinöve num. “diciannove”
ditenuto agg. “detenuto, carcerato” PD 139: prob. < dexinöve. VPL.
MPS 62 a.1550 (Stella) alchuna persona ditenuta, arresta- D dicenove.
ta overo impregionata in le pregione. dixiplina sf. “penitenza corporale”
D destegnir. L detinere. FUP 119 s.xiv. (Sav.) si lo pregeremo per tuto lo spacio de
dito sm. “detto, dichiarazione, parola” la dixiplina che noi amo faito…
AG 42.4 mai no volem crivelar/ so dito con bon seazo. D disiplina.
dixi 416 doge

dixirar vb. “desiderare” ti, usata. AAD 275 una copertina di dobletto bianco.
AG 66.14 poi che a lui compisti/ zo che l’avea dixirao. MNS.3 117 post 1634 (Sav.) l’arte sudetta de bombaciari
AG 142.106 e zo che omo dixirera/ encontenente n’avera. consisterà in fabricare… bombasine o sia brettanie, coto-
PS 2. nine, fustanei, mezatini, dobletti e simili robbe dove entra
D dexirar. filo, e filo, e bombace.
dixisepte num. “diciassette” D drubettu. dublettu. durbettu. L dobletus.
PS 2, 23 s.xiv. dixisepte. doce agg. “dolce”
D dissette. AG 15.3 quella doce mayre biaa. AG 16.7 la doce vergem
dixocto num. “diciotto” Maria. AG 16.36 doce maire. FUP 111 s.xiv. (Sav.) en
BRP 1 a.1474 martio trentaun. la luna fa a dixocto e hore voi, doce Maria, ognomo a gram speranza. AF 1.17 s.xiv.
nove. (Pietra) o doce creator. GP 289 lo doce Christe. CR 17
D dexotto. la soa doce maere. MAC 164 lo quar doce Ihesu Christe.
dixöntu num. “duecento” RDB 16 che se ben doce in vista voi parei.
PD 111, 149. FAS 142.
D duxenti. D adusì. docemente. doceza. docissimo. docitae. dolce.
dixoto num. “diciotto” dose. döçe. dozce. doze. dozementi. dozeza. dozor. duce.
AG 12.16 in dixoto agni. AG 12.12.288 quaxi dixoto agni duse. dutze. L dulcis.
avea. DCT 163 a.1380 queli dixoto casay li quay eran de docemente / docementi avv. “dolcemente”
Sodaya. BL 67 a.1399 de volunta de lo governatore e de OLP 4.5 (Pietra) o anime devote, chi l’amai docemente.
li dixoto anciani. GP 382 vegnian cantando si docementi che bene pareivan
D dexotto. gloriosi canti.
dixöttu num. “diciotto” D doce. dozementi.
PVG. PD 139: “fatto su disette, dixinöve” doceza sf. “dolcezza”
D dexotto. CBL 329 (1.11) Criste pin de ogni doceza. FUP 113 s.xiv.
do prep. art. “del” (Sav.) amor pin de doceza.
NAB 21 a.1473 da esere aplicato dite pene per li doi quar- D doce. dozeza.
ti a chi avese reseputo il dano e latto quarto do comune de docissimo agg. superl. “dolcissimo”
Savona e latto quarto ala carita de dita arte. NPD 60 GP 282 docissimo paire. GP 374 docissima maere. GP
a.1749 (Sav.) o pescietto do scoeggio e de l’ainna. 382 o docissimo figior me. AF 1.30 (Pietra) e fazamenti
D da. de. dœ dro. du. acusavam/ lo docissimo figlor me.
do esclam. “oh” D doce. dolcissimo.
PS 41 do morte… do fijor me. docitae sf. “dolcezza”
D doo. AG 141.48 che servir (De?) in veretae/ passa le arte docitae.
dò vb. “duole” PS 6, 35.
RDB 84 (B.Cigala) me dò. PRI 22 s.xvii. (G.Chiabrera, D doce.
Sav.) ra ciaga no me do. doctor sm. “dottore”
D duéi. AG 31.2 chi se speia in la doctrina/ scripta de li gram doc-
dô sm. “dolore” tor…
CIC 37 a.1749 (Sav.) no sento dô (rima: Segnô). D duttù. L doctoratus.
D doror doctrina sf. “dottrina, ammaestramento, norma”
dö sm. “dolore, lamento” AG 31.2 chi se speia in la doctrina/ scripta de li gram doc-
PS 59 gen. od. tor… AG 53.253 ma pur la soa gran ruyna/ de a noi ese
D doror. doctrina. AG 140.69 senpre agi in doctrina/ de guardarte
dœ prep. art. “dello” da rapina.
D dutrinetta.
AG 66.12 entrando en ca dœ Zache. AGD: “dœ = dello;
dodeci / dodexe num. “dodici”
la lez. non è sicura; sorprende la presenza dell’articolo”.
BL 74 a.1400 a dodexe jorni de questo meyse… BRP 2
AGL dœ. AGN de.
a.1474 augusto trentaun… Clara a dodeci.
D de. do. Dodìn top. (fra Savona e Albisola)
doa num. neutro pl. “due” NTS 36 s. xv. < Oddino, n.fam.
AG 36.62 è tuta via/ la morte provo doa dia. AG 127.53 doe num. f. “due”
doa milia. GP 373 per doa fia. LSE 30 doa milia marche. AG 27.7 doe xorte/ o veieza o marotia. AG 70.44 e be ne
BRP 9 a.1474 doa migia. impi soa busnera/ e la borsa e le man soe/ tegnando strei-
FAS 158. te intrambe doe. AG 138.194 si riche van le nave soe/ che
D doi. dove. ben ne var d’atre l’una doe. ATA 203 a.1382 (Alb.) doe
dobiar vb. “raddoppiare” bone cosse de rover grosse et forte et suficiente. GP 372
IVE 31 e ordenam de far grainde limoxine e da dobiar lo ello ave tute doe le main ihavai son la croxe. LSE 23 lo
sacrifitio. partì in doe parte. SAS 75 a.1592 (Sav.) caschino in pe-
D doggià. na de libre doe di Genova per ogn’uno.
dobio agg. “doppio” PD 109 pronuncia: due.
MCG 330 dobio. BRP 9 a.1474 Portomoricio vago in D doi. dôta. dove. dua. due.
terra in mare: cum dobia piagia de caricar navilli. doga sf. “doga”
D doio. MNS.3 66 a.1577 (Sav.) doghe di botti.
dobla sf. “doppia, moneta” BDS (Sav.).
MGT 186 a.1483 resta dare piu de doble ≠≠≠ . D duga. L duga.
D drobba. L dubla. dogeto sm. “orciuolo”
dobleto sm. “tela di Francia, fatta di lino e cotone” IVE 63 coppe e scuelle e dogeti.
AAD 258 uno moschetto di dobleto negro e rosso a righe. FAS 163.
AAD 266 una (coperta da letto) di dobleto roso a quadre- D dolio. duiettu. L dulietum.
dogi 417 doli

dogia sf. “dolore” lo scrivi lagremando/ zo che con doia portao o. AG


GP 278 e tropo aveiva grande dogia che Christe dovesse 16.334 de le lagreme che faxea/ per le doie desmesorae/
esser morto. NPG 75 a.1473 oyme che dogia lo mio cho- grande abondatia descorea. CBL 347 (23.31) vegnine al-
re sente… –– se tu sapessi la doglia che sento… RDB 13 la passion mia/ et si veirei la doya mia.
senza brega e doggia… –– e de no veive tanta doggia o FA 349. FAS 149. PS 98.
pu… RDB 18 amò crudé…/ adoggia doggia in mi con D dogia. döggia. dogla. doglia. dol. doler. dolie.
fiame grende. doio agg. “doppio”
D doia. AG 14.331 a doio dem aver li gai/ se intrambi doi som
doggià vb. “piegare, piegarsi, raddoppiare” mariai. AG 136.84 homo de doia lengua fui.
RDC 178 (T.Conchetta) doggia… ra schenna. RAN 76 FA 349. FAS 151. AGC 33 -pl- .
(CIT). COM 1 16 se… no piggiæ’ un baston, e no ghe ro D dobio. doggià. doggio. duggiu. redoglio. L dublum. du-
fæ doggià a força de bastonæ’. plum.
D adobiar. adogiar. adoiar. derdugià. dobiar. doio. dugia. dòitu / döitu sm. “garbo”
dugià. indugià. radugiar. redugià. VPL. ADL (Vent.) doctus. C.SALVIONI, ROM.31 (1902)
dœuggia / döggia sf. doglia, dolore” 281, NAG 2.364: ductus. [ma cf. fr. doigté “maniera di ta-
GL 6.4 a patì continue dœuggie/ de cœu, de famme e steggiare, tatto” < digitus].
spuzza… DFC 116 in re dœugge, in re pene o ghe ven dol sm. “duolo, dolore”
druo. GO döggie pl. AAG 118. PD 117. PVG. VPL (del AG 99.17 e queli n’am penna e dol. AG 101.44 quello chi
parto). iaxe in passion/ chi sempre a gran dol e penser. PA 59
D doia. quando e pu dol, e piaxeir n’am. PAB 60 ma lo mar e si
döggia sf. (mar.) “duglia, rotolo di cavo” inracinao/ che a pressente lo dol revem.
LVO 18: < ar. dawgiun “meandro” [ma sarà piuttosto da D doia.
duggià “doppiare, piegare, avvolgere”] dolce agg. “dolce”
D duggià. CBL 333 (6.72) in allegreza e dolci canti. GP 282 dolce
Dogiano cognome paire. GP 289 o dolce sorella. CR 17 la dolce maere…
VTS 80, 123 a.1530 (Sav.) Dogiano, Dogiani. lo dolce figio.
doggio agg. “doppio, ambiguo” D doce. dolcissimo.
RDB 103 (B.Castelletto) doe micche doggie e un’amora Dolceacqua top. “Dolceacqua”
LTI 49 n.52: “escluso dulcis aqua, pur se già testimonia-
de vin. PRP 355 (2.37) conosce ve faran per gente dog-
to nel 1155, da douzaga si risale a celt. *dulciacum, tar-
gia. do lat. dulciaticum”.
PRA 374. L.PANIZZI, RII n.s. 1 (1946) 44. E.M. MITCHELL, RII 34-
D doio. 35 (1979-80) 9. BCB 138 n. PTR 48.
dogla / doglia sf. “dolore” L dulcisaqua.
FAR 34 s.xiv. (Sav.) aver dogla traduce lat. doleo, -es. dolcissimo agg. superl. “dolcissimo”
PAS 29 tropo aveyva grande dogla. NPG 75 a.1473 oyme GP 277 digando, o dolcissimi fratelli. cR 17 la soa dol-
che dogia lo mio chore sente… –– se tu sapessi la doglia cissima maere.
che sento. D docissimo. dolce.
PS 5, 59. dolento agg. “sciagurato”
D dögliu. doia. doiha. AG 16.466 li zuei…/ che lo lor povor dolento/ sera per tu-
Doglio cognome to descazao. AG 29.9 ma pu e misero e dolento/ e degno
VTS 92 a.1530 (Sav.). su forche pender. CBL 333 (6.2) or onde porrà scampar/
D dolio. lo dolento peccaor…? CBL 346 (22.12) quando la croxe
Doglioto cognome ello portava/ e dolenta dere i andava. GP 293 messer dis-
VTS 96 a.1530 (Sav.). se la vergen maria e son la dolenta maire… PAB 59 tal
D dolio. ioya in picem tempo/ fa lo biao tristo e dollento.
dögliu sm. “lutto” FAS 157. PS 16.
MDB (Bord.). D doler.
D dogla. dollo. dor. doler vb. “dolere”
dögliu sm. “giara per l’olio” AG 109.5 ma de tuto zo me pentio son… BL 72 a.1399
MDB (Bord.). e sopra le autre cosse con reverentia me doio de voi in
D dolio. quela parte (della lettera) donde mostrate no volere dar-
dognipuenpò avv. “ad ogni poco” me tanta fatica. CR 25 una de quele cosse de che e me do-
PD 153 “d’ogni po’ ün po’”. gio si è che… PAB 51 pussor, chi se dolleam de so che
D poco. per raxom se de ioir, e se delletam de so che per raxom se
doi num. m. “due” de doler (ms. dor) (PS 59 dolleam: leggi dögian). PAB 62
AG 14.331 a doio dem aver li gai/ se intrambi doi som am fijoi dessconci, de che elli se dollem. PAB 83 che so-
mariai. AG 37.3 dua raxon ve voio conitar/ se no ve in- vensso no se dogia/ per compir soa vogia. LPD 5.356
crexe d’ascotar/ de doi chi se raxonavam/ e inter lo se con- a.1457 se semo dolsudi. MGT 197 a.1498 tanto poi se
trastavam. AG 138.20 e ben se cointan per un doi. CAR maravegliamo et dogliamo.
9 a.1340 ogni lavorao… deman chi goagnez da doi sodi in PS 31 n., 98.
su… LDV 14 a.1384 (Alb.) parmi vinti doi. GP 372 e si D doia. duéi.
gi ihavan tuti doi li pei. CR 9 un pain e doi pessi. NAB dòlie sf.pl. “dolori in genere”
18 a.1473 doi de li mastri de l’arte. SPV 8 a.1504 doy e PVG.
trey exatori. CPF 167 a.1584 ro sarario de doi agni. D doia.
FAS 159. dolio sm. “giara”
D doa. doe. dotrei. duei. duoi. dua. dui. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et dolii jj.
doia / doiha sf. “dolore” D dogeto. doglio. doglioto. dögliu. duggiu. dugliu. duiu.
AG 16.28 en le gran doihe che voi avesti. AG 16.56 voi L doglium.
doll 418 don

dollo sm. “lutto” Domenego n.p., m. “Domenico”


ASF 723 trei fornimenti di panno neigro da dollo. CBL 338 (11.33) o meser san Domenego/ beneito pricaor.
D dögliu. doror. dor. D dumenegu. L domeneghina.
dolor sm. “dolore” Domenendé / Domenidé n.p. “Domeneddio”
AG 62.18 dolor senza mesura. PEG lo mar de inferno, AG 14.258 Domenendé amar/ e lo to proximo atretar. AG
ch’è pin de tuti dolor. PAB 51 ello stabilli fillossoffia a 140.345 che tu te fazi o tu te digui/ con Domenende te li-
confforto de soi dolloi. gui. IVE 5 per zo dixe domenide a quelo capitaneo de lo
D doror. so povo, chi ave nome iosue… RDB 15 deto a lume a ro
doloroso agg. “doloroso” sò Domenendé/ perche o n’arve za zu ro ciero giorno.
GL 2.30 no te pâ ch’agge cœu bastantemente/ a soffrì sti FAS 158 “forse reliquia di dominum Deum”. PS 8.
boccoìn sì doloroxi? D de. dominide.
FAS 164. PD 350. domentre che cong. “finché”
D doroloso. PS 40 a.1468.
dollsor / dolssor sm. “dolcezza” Cf. SAP 402 a.lomb. dommente, MB 88 sg. (Bonvesin)
PAB 52 cum dollsor inveninao. PAB 67 per lo dolssor de domentre “dum interim”. REW 2794. RGS § 771.
to canto me ay si recreao. PAB 72 la natura de le dellicie/ D demente che.
no tra l’omo da mallicie/ per lo so pocho dolssor/ chi pas- domestego agg. “domestico; pratico, che ha familia-
sa in si picen d’or. rità”
PS 35. PAB 51 e le bestie salvaige… se aprivaxam fassandoli
D dozor. bem, e per farlli mal le domestege insalvaigissem. BDF
dom sm. “dono” 148 a.1460 e che bexognasse a tale praticha personne piu
AG 134.113 e si ge porze per so dom/ qualche delicao bo- domesteghe de le parte, cum chi le parte se poisem de-
chun. PEG 35 prego Deo chi ne faza gracia… che noi scrovi lo so pecto.
possamo per li vij doim laxar li vij vicii de lo cor. PEG D adomestegar. dumestegessa. dumestegu. dumesticu.
42 chi reçeive gracia e dom e no degna de dir gram merçe. L domesticus.
PAB 60 oro, argento e doim precioxi. PAB 87 da ti vem lo dominiar vb. “dominare”
dom de descrovir la raxom che tenebria asscurisse… PAB 65 Neron imperao…/ dominiava lo mondo/ quaxi tu-
D don. to per circondo.
domandà/ -r vb. “chiedere, richiedere” PS 36.
FAR 37 s.xiv. (Sav.) fir domandà traduce lat. postulor, - L dominationem.
aris. CP 221 a.1452 per la qua cosa voi sei steti domandé dominica sf. “domenica”
chi a porze lo vostro savio consegio. SB 770 ca. 1850 do- AA 39 in jorno de dominica.
mandè “chiese”. D domenega.
D demandar. Dominide n.p. “Domeneddio”
domano avv. “domani” AG 16.217 Dominide, Dominide/ per che m’ai tu aban-
FSU 49 a.1456 ancoi sano domano infirmo, ancoi vivo donao?
domano morto. FA.349.
D deman. D domenende.
domar vb. “domare” dominiga sf. “domenica”
AG 143.257 poi timesteso dei punir…/ domandote per za- SA 241 a.1340 (Sav.) in lo iorno de la dominiga.
zunar/ e lo to corpo refrenar. D domenega.
D domato. dominio / dominiom sm. “torrione”
domato agg. “domato” PAB 54 e se elli (li malvaxi) sum monti ni assembiam lor
MPS 79 a.1550 (Stella) bestie così minute come grosse cavallaria contra noi, nostra conffaronera… retra soa gen-
non domate. te in so dominio (IVI, n. “traduce il fr. nostre goffanon-
D addomà. domo. L domatus. niere retrait ses gens en so donion”). PAB 62 chi zerchar
Domenedé n.p. “Domeneddio” vol logo aveneiver/ bom e bello e maneiver/ no fassa in lo
GL 1.1 per grazia de Domenedé. dominiom/ de montagna soa maxom/ che lo vento ge gre-
PD 114 n. verea.
Cf. SAP 401 a.lomb. Domenede. PS 59 “curioso vocabolo”
D domenendé. L domignonem.
domenega sf. “domenica” domo agg. “mansueto, domato”
AG 49.273 lo di de domenega era. SA 250 a.1340 (Sav.) MPS 79 a.1550 (Stella) bestie tanto minute quanto gros-
ogni prima domenega de mo meize. BL 61 a.1392 la mo- se, quale non sij dome overo blande.
ria talor cesa e monta, sabato passato ne mori vii., dome- D adomu. domato. L domus.
nega viiii. SCF 93 a.1393 che lo se dige mesa… ogni do- domodo che cong. “di modo che, purché”
menega. GP 381 e questo si fo la domenega, zoe lo di de NAB 23 a.1473 (Sav.) domodo che la lana non sia furta-
la pasqua. CBL 329 (1. Rubr.) la prima domenega de lo ta.
avento. LSE 17 in le domenege, inanci lo mezo dì. TL.1 D modo.
837 a.1458 domenega proxima passà. PRI 17 s.xvii. domora sf. “indugio”
(G.Chiabrera, Sav.) domenega a ra messa. PCD 40 s.xiv. “labializzazione”
D demenega. didumerega. dimenia. dimenigue. dominica. D demora.
dominiga. dumenega. dümenega. dumenegà. L (dies) do- dommu sm. “duomo”
minica. CAD. PD 118.
domenegà sm. “comandante” don sm. “dono”
GL 1.35 e ro domenegà missose attorno/ passò ra mostra AG 36.74 rairo veiresi in coxina/ pexo grande de trazina/ ni
in orde sciù d’un prao. groncho da far pastia/ ma in don ge vei la zeraria. AG
L dominus. 140.100 che tropo gran promesion/ soren tornar in pizen don.
don 419 dor

Plur. donne AG 2.23 lo marvaxe tyrano…/ ni per pene ni donde mostrate no volere darme tanta fatica. VCC 34
per morte/ ni per lusengue ni per donne/ coimo la scritura a.1489 (Sav.) per deveire andare ala processione… che se
exponne/ no ve fe comovimento. FAS 158. AGC 40. doin fara in quello loco donde elli seream comandai. GL 17.79
IVE 77 che gracie e che doin e che beneficij ai tu faito. a va in Germania donde pâ che in tren/ l’aspete Guelfo…
D dom. donar. dum. GL 20.42 e ro ferì, d’onde de smarto e d’oro/ luxiva una
don sm. “don, titolo onorifico” corona sciù l’ærmetto.
GUA 239, 257 domnus. FAS 146, 165. RAN 55.
L donnus. D dande. dunde. dünde. lunde.
dona sf. “donna, signora, padrona” Dondi cognome
AG 138.202 lor camarere e lor scuer/ paren pur done e ca- RPV 50 (Var.): donum Dei > dondedi > dondi.
varer. CBL 335 (6.77) della annonciacion de nostra L dondus.
Dona. OLP 1.77 s.xiv. (Pietra) segnoi e done, fai peniten- donetàia sf. “chiacchiera di donne”
cia… MCG 331 de dona devem serva. PAB 60 richesse FDG 90 “Schwåtzerei”.
e honor e bem sum de nostro drito, e me serven, como ca-
D dona.
mairere lor done e quando e vegno elle vegnem, quando
me parto elle se partem. CR 9 miracullo de la nostra do- döniùn sm.pl. “calli, duroni”
na. IVE 17 la segunda castitae si he apelà castitae vidua, PVG.
la quar he monto da fir lohà in la dona. SCF 90 a.1393 D dügnùn.
che nisum non possa intrà in questa beneita consortia so- Donda / Dondella top.
vrascripta, se ello non è forestero, excepto le done. LSE PCT 113 Piano della Donda; Dondella: germ.
19 et in le prediche stava inter le done povere, como po- donsela / donzela sf. “fanciulla; serva”
vera et humile. PVG. CR 20 se incarnasse in lo ventre virginal de una donzela
PD 118. GUA 258, 484. AGC 35, 50. LP 26: Vent., Bord., per Dee creà avanti de la creacion. BRP 12 a.1474
Busssana, Taggia; in altre località dell’estremo ponente Genua… inmenssi borgi… donsele e schiavi e schiave a
lig. fémena, cf. prov. femna. bugate, doe aque ben utile tuto l’ano.
D donetàia. dunezà. L dona. D donzelo. L donzella.
dona in camixa sf. (bot.) “gigaro (Arum Italicum)” donzelo sm. “cameriere”
PVG. CBL 330 (2.58) ello non a richeze/ ni servo ni donzelo.
Donao n.p. “Donato” D donzela. L domicellus.
AG 32.4 a san Donao s’arecomande. SL 64 a.1430 (Sav.) donzena sf. “dozzina”
san Donao. VIA 94 1476 (Sav.) item donzene de sagora n. xxxvi.
L doneynus. MNS.2 19 a.1613 (Sav.) purche non se venda meno di
donao sm. “Donato, grammatica latina” donzene sei per ogni volta. MNS.1 69 a.1641 tocchi tin-
COM.1 47 son stæto a ra scœura de Præve Scciappacasse ti di lana non possino esser meno di libre dieci per donze-
e appenna son arrivao a lese intr’o meso donao. na.
donà/ -r vb. “dare”
L donzena.
AG 12.509 questo partio e te dom. (FAS 156, 159: (= don)
“notevole”). AA 150 poi l’ano de 1525 e de 1526 susito doo esclasm. “oh”
tra loro vilani molte controversie… li signori anciani de- PS 41 s.xiv. doo carissimi fijoi.
teno ordine de donaghe recato. D do.
D dà. don. doò sm. “dolore”
donavé sf. (bot.) “Tanacetum vulgare L.” PRI 37 a.1749 (Sav.) carma ao nostro doò de tanti meisci.
MLC 246 (Bard.) D doror.
[cf. Donaver, cognome gen.] dopo disnare / dopodisnaro avv. “dopopranzo, nel
doncha avv. “dunque” pomeriggio”
AG 25.11 doncha per questa raxom… AG 27.9 doncha fa- PAD 328 a.1506 dopo disnare era ordinato di fare consi-
za vigoria/ no te ingani ni conforte. AG 143.21 meter te glio generale in Santa Maria di Castello. AA 140 ancora
de doncha denanti/ li toi gran peccai cotanti. AG 143.196 che fuse dopodisnaro li masari de lo domo… ne andono
se tu voi doncha ben lavarte/ pensa ben de confesarte. al domo.
PEG 42 doncha chi ben reguardasse… CEB 354 oddi dopu cong. “dopo”
donca et atendi che in cassa toa la entrà e la ensia som en- RGS § 54. PVG “de post”.
guae. MAC 165 or doncha voi… serai in lo me aitorio. dopudirnà / dopudisnà avv. “dopopranzo, nel pome-
CR 18 e lantora la maere resposse: donca, doce figio, ve- riggio”
nardi sia per inteiso. PAB 57 doncha za che Dee a faito li ADP (Pietra) dopudirnà. VPL dopudisnà.
homi, saver dei che ello a cura de lor. RDB 69 donca se D depoidisnà.
no son giano e affiagao…/ voi no ve crei… dor sm. “dolore”
FAS 145, 146, 165: mo donca. PS 2: “-a analogico”. AG 16.73 tuta de dor me comovei. AG 49.207 quanto dor
RGS § 948 “per influsso di unquam”. RAN 55, 67.
g’è poi romaso. AG 53.289 che lo peccao iantao in cor/
D adoncha. ducca. dunca. dunche. dunque. nunca.
donde avv. “dove, donde” mai no s’arranca senza dor. AG 63.3 per schivar e per fu-
AG 54.147 mai no a termen quela note/ donde e l’anime zir/ tentacion, penne e dor. AG 145. 126 De ne guarde da
bescote. AG 139.40 folo e chi gran penser no ha/ donde oir canti/ chi dar possan dor ni pianti. AG 145.333 unde
elo va e donde elo ven. AG 139.74 in quela citae/ donde no mancha pianti e dor.
ogn’omo e de zogo pin. GP 279 et lo Segnor chi ben lo FAS 151. PS 59.
saveiva tuto, e donde andava, si gi disse… GP 371 lo lo- D doror.
go donde si doveiva ihavar l’altro aguo. IVE 20 le tore de dor sm. “lutto”
lo marmore, donde li comandamenti de De eram scriti. MP 14.43, 18.24 (Pigna). FPI 2727.
BL 72 a.1399 me doio de voi in quela parte (della lettera) D dögliu. dollo.
dor 420 doso

dorar vb. “dorare” s.xvii. (G.G.Lanteri, Vent.) resto informao co no puoco


AG 49.319 De, che grande envagimento/ con setanta e se- dorò/ de l’accidente dro barba Berton… RDB 15 rente ho
ti legni/ chi esser dorai son degni/ venze garee provo de ro cado chi me dà dorò.
cento! AG 138.128 li car naxici e li cendai/ xamiti, drapi RAN 64.
dorai… D adulurà. dö. dollo. dolor. doò. dor. doroloso. dorù. dû.
D doraria. doreri. dourìn. indoradda. induòu. odurìn. oro. duluri. durù.
L daurare. deaurare. doroloso agg. addolorato, sofferente”
doraria sf. “arte dell’indoratura” AG 63.29 de che elo e doroloso e gramo.
RPG 7 a.1590 di quelle, e altre arti come la doraria e maz- D doloroso.
zonaria. dörtu agg. ”scontroso, rigido, severo”
D dorar. GO. VPL.
doréi / dorer vb. “dolere” dorù sm. “dolore”
AG 16.115 elo guardando semper a mi…/ pu se dorea ca CPV 49 a.1461 (Alb.) De ne garde de tancti dorui.
de si. AG 16.359 per che me lassi dorer tanto. GP 281 si D dorò.
incomenza a doreise monto. MAC 168 se tu fossi staita dosa sf. “spicchio d’aglio”
un homo no me dorreiva tanto. MP 18.24 (Pigna). REW 2726. FEW 3.120. Cf. piem. do-
D duéi. so “baccello”.
dorento agg. “triste, addolorato”” D doussa.
AG 53.178 o tristi queli omi dorenti/ chi mennam tai pen- dose / dôçe / dozce / doze agg. “dolce”
samenti! AG 49.331 che asazando cosa amara/ sor la doze eser pu
D doler. dorei. duéi. durei. cara. AG 91.80 li dozci bochonin. AG 140.44 la soa doze
dorero sm. “orefice, indoratore” maire. AG 140.354 la doze vergen biaa. CF 1O (1.22)
AA 247 sg.artista doreri o sia fravegi… –– Baldasaro s.xiv. (Pietra) en alegreza e dozi canti. IVE 13 questa ca-
Lansa fravego e stampatore de oro e de moneta in la se- ritae, la quar he doze et soave cibo de l’anima. CPV 48
cha. a.1461 (Alb.) dose Maria. BSSS 1.1 (1898) 31 s.xvi.
doria sf. “corso d’acqua” (P.Mulassana) dôçe pastorella.
PTC 43 “ligure”: già ritenuto celtico, va invece riportato FAS 142, 151,153. PS 6.
a strati anteriori (pre-i.e. *duria, cf. Dora, Duero, ecc.)” D doce. dozce.
Doria cognome doze num. “dodici”
G.SERRA, RSL 9 (1943) 14: n.pers. lat. mediev. Aureus > AG 12.423 e la fe en prexon scura/ star doze di senza pa-
etnico lig. *oriates. PGM 6 sg. prob. un secondo nome stura.
metronimico (Auria, n.p. f. di lunga tradizione) FUP 118 s.xiv. (Sav.) li doze beae apostori. CR 26 seando
L auria. oria. mi in etae de doze agni. PAT 25 a.1356 lo conseio de li
dormì(se) / dormir vb. “dormire” doze antiam e la dicta citae de Zenoa. TL.1 963 a.1459
AG 14.39 mentre che ello dormia. AG 14.543 no ge he staeto electo lo officio novo de doze protectoi.
dormì ma semper vegi. AG 43.70 per faiti lor meio com-
BBL 271 a.1473 uno laudo de doze goa chi à li bracoli.
pir/ dormì, maniar o messe dir. PS 24 s.xiv. dormìvamo
MGT 222 a.1505 sotto pena de vinticinque pate a chi fos-
(arcaismo grafico) o dormivàmo (semidotto, di influsso
prov.-tosc.)? GP 282 elli dormiva fortementi… –– si lli sede età de agni doze in zu. AA 74 in modo tale che tra
trova che ancor elli si dormivan. PAS 31 elli dormeam… lo consilio e li scortini se intervene tuta la cita e tuti de vo-
PAS 24 si eran tornay a dormi se. FAR 38 s.xiv. (Sav.) an- lonta che se dovese prendere acordio, risolvato oto o do-
dar a dormir traduce lat. accumbo -is. LSE 20 menava la ze [err. per deze ”dieci”?] bravasi amici de adorni.
nocte sensa dormir. D dozem. dozena. duzairi. duzze.
D adormir. dormiioso.dormir. drumì. durmì durmigià. in- döze sf. “dose”
durmìu. L dormitorium. NPD 76 a.1842 (Sav.) giusto de döze, né duçe né agru.
dormiioso agg. “sonnolento, fiacco” dozem ord. “dodicesimo”
AG 54.235 za no seream tanto foli/ si dormiiosi e si mol- PS 23 s.xiv. dozem.
li/ che eli ben no combatesen. AG 89.30 ma chi sera stao dôçementi / dozementi avv. “dolcemente”
ocioso/ negligente e dormiioso/ pocco o niente lavorao/ se AG 16.396 dozemùenti li pregava. NPD 57 s.xvi.
trovera vituperao. (P.Mulassana) e a ra neutte, dôçementi/ strense i euggi ve
FA 349. FAS 141, 151, 164. faremmo.
dormior. durmigiusu. durmigliusu. D docemente. docementi. duçementi.
dormillà vb. “sonnecchiare” dozena sf. “dozzina”
CIT 257 e lé che fa, mentre chi Zena axilla/ ra mæ Muza MNS.1 61 a.1577 (Sav.) non potrà né doverà… vendere
zeneize? che? dormilla? berrette… in minor somma de sei dozene.
dormior sm. “dormiglione” D donzena. doze.duzena. duzina. L dozena.
AG 145.69 no sei greve dormior/ le veire guarda tute or/ doçeça / dozeza sf. “dolcezza”
che savia minti e ben verezi. AG 14.517 l’atru se prende con dozeza. AG 16.354 tute
PS 35. le cosse penssava/ chi dao m’avea gram dozeza. AG
D dormiioso. 145.180 ni g’è dozeza ni honor/ se no meszhaa con ama-
dorò / doror sm. “dolore” ror. CBL 329 (2.2) Criste in de dozeza. PCD 47 s. xiv.
AG 79.107 aver doror/ quando aotri crescem in honor. FAS 150. PS 34.
AG 142.83 ki e doroi desmesuraij. CBL 348 (25.17) a D doce. doceza. doçeça.
pensar li doroi/ de mi trista Maria. IVE 11 la speranza de doso sm. “dosso, dorso, schiena”
ogni dorò è mitigativa. PCD 44 s. xiv. doroi. GP 378 e AG 53.45 diverse robe per deleto/ per to doso e da to le-
sum pinna de angustie e de doroi. CIT 4 in mill’agni che to. AG 134.402 che soma enguà no rompe doso.
chino comme scciavo/ ro collo a tanti amareghi e doroî. Cf. SRV s.xv. (ven.) drapo da dosso. AGC 35.
PRP 355 (2.14) st’aigua…/ vegnì fa ri doroi. NSB 191 D adoso. dossu burdossu. redossu. L dorsum. dosum.
doss 421 drag

dossor / dozor / dozore sm. “dolcezza” dôtræ votta fuera. CAN 1845 p. 80 (Sav.) che s’aspeta,
AG 31.15 se in lor se tem spina/ o un poco d’asperor/ la fin pe finîa/ che se scave i fundamenti/ e dotrei stabilimenti.
mena en gram dozor. AG 134.202 gora…/ si tosto passa to Cf. BIO 567 piem. dontré m.s.
lavor/ che ogni bocon con so dozor. CBL 344 (19.9) or chi D doi.
non sente lo to dozor/ degna croxe e veraxe?/ per ti fo faita douana sf. “dogana”
la doce paxe. FUP 111 s.xiv. (Sav.) ave reina pina de dozo- CAR 124 a.1600 pesatori del peso grosso di douana.
re. PAB 60 le toe raxoim sum belle e pinne de dossor. D duana. L dovana.
FAS 164 doçor. PS 35. dourìn sm. (ittiol.) “muggine dorato”
D doce. dollsor. dossor. dusù. ADL (Vent.).
dossu burdossu loc. avv. “sottosopra” D dorar. odurìn. L deaurare.
PVC 145 dosso e bordosso “ammucchiati l’uno sull’al- dòussa sf. “spicchio d’aglio”
tro”. ADP (Pietra). RML 975 (Airole, Pigna) cf. a.prov. dolsa. REW 2726.
GO a dossobordossu. CAD. PD 143, 351. ADL, VPL (Vent.).
D doso. D dosa.
dota sf. “dote” doussa amara sf. (bot.) “dulcamara (Solanum dulca-
AG 80.7 tanto son astorbeai/ che toa dota an miso ai dai/ a ti mara L.)”.”
fazando grande ofeisa. GBV a.1514 s.v. dos dotis “la dota”. FPL (Nizza).
FAS 157. AGC 40 “metaplasmo” D dulcamara.
D dœutta. döte. L dota. dove num., f. due”
dota sf. “dubbio, timore”. MBV 370 a.1488 (Borgo V.) dove mappe de ferro grande
PAB 73 tu serai semper in dota de toi sugieti. de la porta.
PS 31. D doe. doi.
D dotansa. döveà vb. “adoperare”
dôta avv. “due volte” AAG 118: “-ö- come piem. e franco-lad.”
PD 127, 154.: duôta. D dövià.
D doe. dovei / doveire vb. “dovere”
dœutta / dötta sf. “dote” TL.1 338 a 1455 e sta areixego de dovei paga dexe milia
CIT 303 (B.Cigala) atri addœuttæ’ che mi de megioì dœut- sommi. PAD 424 a.1506 non dubitiamo doveire procedere.
te… GL 1.42 dœutta dra scia Masonia Guascognan-a (TT D dever.
a questo che retaggio era materno). COM.5 50 çinquanta dœuvera sf. “opera”
miria lire de dœutta. PD 117, FDG 272, VPL dötta. COM. 3 38 mette in dœuvera tutto o to talento.
Cf. CVM mil. dotta m.s. D dövià. dœuverà.
D addœuttào. dota. dœuverà / döverà vb. “operare”
dotanssa sf. “dubbio, timore” GL 14.13 o vegne in questa guerra a dœuverà. VPL dö-
PAB 54 paor de cor, faossa speranssa/ per covea sta in do- verà.
tanssa. D dœuvera. dövià.
PS 32. doverto agg. “aperto”
D dotar. dubità. dubitanza. NPD 61 s.xviii (Sav.) che pin de ciaghe ancon doverte e
dotar vb. “dubitare, temere” fresche/ tornemmo a tribulà senza respìo.
PAB 48 Issac dotasse e disse: chi e tu? PAB 54 folli, no D durvi.
dotai menassa/ che re tirano ve fassa. –– chi…/ semper dövia sf. “opera, uso”
raxom obeisse…/ no doterea za tempesta/ formen ardente PS 70 mette in dövia. SDS (Sav.). “uso”
ni mollestia. PAB 60 Cressio, rey de Lidorio, che Litullus D dœuvera. dövià.
dotava tanto, chi poi lo misse a tal condiciom… PAB 63 dövià vb. “adoperare”
si no doterea menassa/ de mar ni vento. PAB 82 quelli chi PD 117, 138, 148, 158, 348, 362: dövià, dövyu, dövya <
sum in segnoria…/ se fam a li simpli dotar. döveru, dövera. PS 70. GUA 236, 326. ADG.
PS 10. D adövià. deverà. devöà. döveà. dœuverà. dövia. drovæ’.
D dotanssa. dubità. overa.
döte sf. “dote” döviu sm. “uso”
ADL (Vent.). PVG. VPL (On.).
D dota. doxenti num. “duecento”
Dotto cognome FAS 158 sg.
VTS 111 a.1530 (Sav.). D duxenti.
dœto sf. “moneta da otto soldi” drafin sm. “delfino”
PD 125 s. xix (M.Piaggio) ün-na dœtu. PD 143, 345 “affatto plebeo”. FAL 272 n.3 “metatesi”.
D daœutto. GA 12.99. BDS (Sav.) “antiquato”. VPL.
dotor sm. “dottore della legge” D darfin. drafinetto.
AG 49.48 che donde raxon no a logo / como li dotor han drafinettu sm. (ittiol.) “Gouania tipo (Leptopterygius
scrito / po l’omo per rezer su drito / le arme mete in zogo. piger N.), Gouania Wildenowii Risso”
dotra cong. “oltre” PML 357. TTC 157.
PAS 30 e passa dotra dallo fyome con la soa compagnia. D darfin. drafin.
PS 41. dragante sm. (mar.) “dragante, l’ultimo dei bagli che
D otra. dultra. tiene salda tutta l’opera di poppa della nave”
dotrei / dotrè loc. “(due o tre) alcuni / -e” CAD.
RDB 174 (ms.) staò aspietando ancoa dotrei dì. RDC 182 D cuntradragante.
(T.Conchetta) de dotre menne (“di due o tre specie”). dragon sm. “dragone”
PRP 346 (str.37) ne fen dotrei schiavi/ e ri vorrevann me- FAS 157 pl. dragoin.
zi capuzzà. CIC 28 s. xvi (P.Murassana) e puè son stæto D dragron.
drag 422 drei

dragron sm. “dragone” drapasu sm. “lenzuolo greggio”


AG 2.36 pusor m a misa en prexon/ e devola da lo dra- MP 14.47 (Pigna). FPI 2765.
gron/ d’enter lo qua tosto enxisti/ e presta morte gi daesti. D drapo.
FAS 156. AGC 37 “epentesi di -r- in presenza ai un altro drappero sm. “fabbricante e venditore di drappi”
-r-“ MNS.1 94 a.1641 (Sav.) Capitoli dell’arte de drapperi.
D dragon. dragurigna. D drapo. L draperius.
dragu sm. (bot.) “Veratrum lobelianum” drapetu sm. “pannolino per neonati”
FPL (Masone) ALE 434: lat. class. veratrum “elleboro”: DVA (VArr.). PVG.
relitto di sostrato”. Cf. lig. vragu, piem. v(a)rairo, vraru, D drapo.
vrau; lomb. veladro; ven. falagro; dialetti merid. DEI drapielu sm. “pannicello”
5.4002. RGS § 90 (Rovegno).
D vragu. L dragus. D drapo.
dragu sm. “drago”: drapo sm. “drappo, panno”
PSP 87 “elem. topon. frequentem. connesso in Liguria AG 37.107 drapi sotir per star xorai/ de lanna o lim o de
con manifestazioni carsiche”: Tana du dragu (Isoverde, cendao. AG 138.128 li car naxici e li cendai/ xamiti, dra-
Gen.); Fontana dei draghi (Testa d’Alpe). REW 2759. Cf. pi dorai. CBL 330 (2.25) ella non aveiva drapi/ ni robe
dragurigna top. (Pigna). de richeza. GP 372 si che lo corpo de lo Segnor si era in
D dragron. dragurigna. la croxe piu tirao che non è cossì tirao lo drapo allo tirao.
dragùn sm. “sclerosi o anthrax dei bovini” PAB 64 li prumer anciaim …/no cognosseam poxon/ ni
PVG. aveam affeciom/ d’alchum drapi de collor/ per covea,
(erba) dragùn sm. (bot.) “elleboro (Helleborus viri- che li mercanti/ sostennem si forti e tanti. IVE 17 lo pu
dis; Artemisia dracunculus)” aspero cardon si fa lo drapo pu humero. IVE 35 e le-
FPL. RML 976. vando la nostra dona questo fijor beneito, e si lo fassà in
D (erba)draguna, (erba) dragunèa” un bellissimo drapo biancho e se lo mise in scozo. PGF
dragùn sm. (ittiol.) “dragone” 30 s.xv. (Alb.) uno paro de case de drapo seu sarga.
RCG 260. MAF s.xv. (Lunig.) AAD 267 una coperta di drapo gial-
L draconus. do per coprire lo tendale. AAD 272 drapo per tapeti.
draguna sf. “dragona, ornamento dell’impugnatura VPL, MVS (Sarz.): pl. drapi “capi di biancheria, bian-
della spada” cheria di bucato”.
CAD. PS 59.
draguna sf. (bot.) “Arum dracunculus” Cf. SAP.2 208 a.lomb. drapi da dosso e da lechio. SRV
FPL (Voltri). s.xv. (Ven.) drapo “tessuto di seta”. RGS § 20 a.ast. drayp
D dragunea. “drappi”.
(erba) draguna sf. (bot.) “Helleborus viridis” D drapasu. drappero. drapetu. drapielu. drappu. indrapato.
FPL (Mele, P.Nava). FPL (Gen): Ranunculus bulbosus. L drappus.
MLC 224 (Sav.). EVM 105 n. (V.Mar.) “erba officinale: drappu sm. “tessuto, panno”
servì a guarire i cavalli dei Dragoni napoleonici”. ADL (Vent.): pl. drappi “biancheria”. RGS § 18 (Ormea)
dragunà sf. “arbitrio, vessazione” dråpu (velarizzazione di -a-).
BDS (Sav.) pl. dragunè. D drapo.
dragunèa sf. (bot.) “Arum dracunculus” drata = d’atra “d’altra”
FPL. AG 12.112 ni drata guisa farea.
D dragùn. draguna. D de.
(erba) dragunèa sf. (bot.) “Artemisia dracunculus” drau sm. “ceppo per tagliare la legna”
FPL. VPL (Masone).
Dragurigna top. (Pigna) dràvia sf. “sentiero, mulattiera”
PSP 27, 87 n.209: databile all’alto Medioevo, per il suff. ITG. 16. BDS (Sav.).
-ino. D draia. draira.
D dragron. dragu. (a) dre avv. dietro, appresso”
dragutti sm.pl. “fastidi, ansietà, disgusti” NPS 571 a.1527 portorno a dre fin ale schale.
PRI 32 s.xvii. (P.Murassana) che per bestento ha poi pig- D (a)drei. deré.
giao dragutti. dredentòu agg. “sdentato”
BDS (Sav.). PVG.
D drogutti. D desdentao.
draia sf. “draglia, corda tesa, su cui scorrono anelli dregaibòu agg. “sgarbato
che reggono una tenda o altro” PVG.
CAD. NVM (Sav.). D dezgaibòu.
Cf. DEI 2.1390 s.v. draglia. dregàibu sm. “sgarbo”
dràia sf. “sentiero, tratturo”” PVG.
GR 46 (Tenda), PCL 275 (Argentera) draia. D desgaibu. desgaribo.
GRD 114 (Tenda) né debbano coltivare dentro i seguenti Drego top. (Triora)
termini, cioé dal sentiero o draira appresso la cella… per CL 7.
sino al centro. VD (Dolc.), PCL 280 (Pigna) “antiquato”: D draira.
draira. (a) drei avv. “dietro, appresso”
D dravia. drego L drayra. dralia. PVG.
dramagiu sm. “sostegno per piante di fagioli o piselli” D (a) dre.
PVG. dreitu avv. “direttamente”
Drap top. (Alpi Marittime, Fr.) MP 18.25 (Pigna): *derectu REW 2648.
LAM 93 it. Drappo. D drito.
dren 423 drua

Drenga top. (Sav.) (per) drito loc. avv. “direttamente”


NTS 20 Rian da Drenga “affl. del torr. Lavanestro”. SA 249 a.1340 (Sav.) che nissun manischarco… possa per
drente / drento / drentu avv., cong. “dentro” drito o per traverso andare ne mandare a caza de li ho-
MPS 58 a.1550 (Stella) de non sepelire alchuna persona steai…
drento la chiesa di san Martino. RDA 7 (C.Zabata) drento dritton agg. “furbone”
ro segreto dro me cuoe l’honoro e reveriscio. PRI 36 GL 4.87 a chi a dà mente, a chi a lascia ciancià/ a chi ra
a.1749 gente armà drento e fœura. RAN 54 s. xvi (RDB) brilla tira, a chi a sperona/ secondo l’occaxon questa dri-
drente. CAD, GA 12.102, RGS § 917, PVG, VPL drentu. tona.
D, dentro. drentu. D drito.
Dria n.p. “Andrea” dritu agg. “diritto, dritto”
GO. PD 110. ADG. FDG 231. ADL (Vent.). PVG. VPL
D Andrìa. Drin. RGS § 50: directus > derictus: “trasposizione, se non è
dricto sm. “diritto” per analogia di frictus, afflictus, *fictus.
AG 139 ni bon ni re ni tar ni quar/ torto, dricto ni mesura. D drito.
D drito. dritu sm. “dazio”
Drignana top. (Vernazza) GO.
PTR 46: < Aternius, gent. rom. D drito.
drijto agg. “diritto; destro” dritura sf. “giustizia”
PRP 358 (4.22) ma tu bestia cornua/ come puoi tu giudicà AG 24.8 re faito no consentir/ ni laxai perir dritura. AG
zo de drijto/ se ti n’intendi stizza ro me scrijto/ e chiù dro 46.89 chi per desaventura/ receiva mar contra dritura. AG
brazzo drijto/ ch’è quello, che fa fà re couse ben/ essendo 95.92 un de l’atro se rangura/ desurpar soa dritura. AG
tu mancin, non ne fai ren? 136.193 rezi ben toa dritura/ e no laxai raxon perir. AG
PRA 365 “conserva forse traccia di -ii- < -ct-“. 144.23 raxon dritura e veritae/ me paren quaxi bandezae.
D drito. FA 349. FAS 164.
Drìn n.p. “Andrea” D adreitüa. L drictura.
GO. driturero agg. “giusto”
D Dria, Andria. AG 54.198 zo è cossa driturera. PAB 90 si che chaunna
drinà sm., vb. “desinare” fortunna è driturera e proffeteiver. Se ella è driturera si è
GA 15.234. PVG. bonna e se la è proffeteiver si è bonna.
D dirnà. FA 349. FAS 143. PS 32.
drissà / drizar vb. “drizzare” D dritu.
AA 286 ivi drisono doi grandi trabuchi e altri legni per dro / dru/ dri / dra/ dre prep. art. “dello, degli, del-
conbatere la cità. la, delle”
ADG 106, ADL (Vent.), VPL drissà. FAS 150 drizar. PAA 1.65 fine s.xv. (Stella) mi son dra Steira… –– tucci
Cf. SAP 402 a.lomb. driççar m.s. quei dra Marin-na. RDB 13 che dra cruezza crua chiu sa-
D adrizar. drisoa. L adrizare. drizare. ressi. RDB 16 pe ro mà dro mè ciento –– pe ro vento dri
drisacü’ sm. “formicone rosso” sospiri mè. RDB 16 dre prie ciù durezza havei. CIT 6 ri
VPL (Pietra) suoî dra morte. PRP 338 (str.1) dra nostra terra. GL 1.21
drisoa sf. “strumento, elencato fra ferramenta e ar- dro mà, dra terra. COM.4 83 cose dixeivili dro mæ ma-
mi” trimonio ri vexin, ra gente dro quartæ’? ADL (Vent.).
ASF 755 a.1532 una drisoa numero 1. (Perinaldo) dru.
D drissà. Cf. SAP 247 a.lomb. dra, dri “della, degli”.
drita sf. “destra” D de. do. ro. ru.
CAD. NVM (Sav.) (mar.) “tribordo”. drobba sf. “doppia, moneta”
D drito. BOS 102 a.1655 (G.Rossi) chiù de cento drobbe (rima:
drito agg. “dritto, retto, giusto; destro” carobbe).
AG 50.30 en dever drite ovre far. OLP 1.54 s.xiv. (Pietra) D dobla.
e lì odiran Christe parlare/ queli da lo drito lao. GP 376 dröbi vb. “aprire”
da lo lao drito. RDB 108 (V.Dartona) su ro senestro o su SDA 45 (Altare)
ro dritto scianco. D drubì. durvì.
D driturero. droga sm. “persona fiacca, svogliata”
drito agg. “furbo” PVG: cf. dial. fr. drogue “mendiant”. [più prob. ÷ batti-
GL 4.93 con tanti tira e molla, a orza appoggia/ con cianze, droga]
rîe, imbertonà, dà pena/ra drita ri vantaggi sò a redoggia. L drogerius.
D dritton. Drogutti n.p. “Dragutte, corsaro turco del sec. xvi. cat-
drito sm. “diritto” turato da Giannettino Doria e poi liberato per riscatto”
AG 14.161 apreso ofendi lo vexim to/ toiando a lui lo dri- RDB 36 cianzan per contra turchi e mori brutti/ e se duoe
to so. AG 49.47 como li dotor han scrito/ po l’omo per re- ro Drogutti/ con tutti quenti i assassìn corsè.
zer so drito/ le arme mete in zogo. AG 142.47 di e noite Cf. RDV 104.
no cessemo/ d’aquistar con drito o torto/ dinar e case, vin- D dragutti.
ge e orto. AG 144.27 che se un povero omo vor/ archun Drondo top. (Triora)
so drito requerir/ lo no a pur saxon de dir. CL 8.
FAS 145, 148, 155, 156. AGC 38 “sincope”. drovàe vb. “adoperare”
D dreitu. dricto. drijto. dritu. indrito. L drictum. SDA (Altare).
drito sm. “diritto, tributo” D dövià.
AA 78 che tute le merce de saonezi se abiano a caricare e drua sf. “trippa di vitello”
discaricare in Genoa ivi abiano a pagare comerchi e driti MVS (Sarz.).
e ripa. D drüa .
drüa 424 duce

drüa sf. “intestino dei vitelli da latte” PD 120. PVG.


GO. PAG.64. RAN 184. ADL (Vent.). ADP (Pietra). D durar.
BDS (Sav.). PVG. VPL. duana sf. “ufficio doganale”
D drua. drüu. CAR 27 a.1440 et questo fo ordenato sote duana (locati-
drüame sm. “zoticone” vo).
BDS (Sav.). D douana. dugana. dügana. duganero. L duana.
D drüu düaxu agg. “duracino (di frutta)”
drubettu / drübettu sm. “copriletto” GO. FPL düaxa “persica vulgaris”. PAG 86 séxa düaxa.
DVO (On.) drubettu. GA 12.102 drübettu. PD 345 “più D dur. L duraya.
frequente di dürbettu: dal fr”. dubarìe sf. pl. “luogo incolto, discarica, ammazza-
D dobleto. toio”
drubì vb. “aprire” FDT.P 72 (Triora).
SDA 45 (Altare) dubbià vb. “dubitare”
D dröbi. durvì. CIT 262 e chi dubbia che…/ in faccenda spedìa tanto a re-
drüelotta sf. “focaccia di farina di castagne” catto/ tarde a fà comparì Zena in un tratto?
GO. D dubiar.
D drüu. dubiar/ -e vb. “temere, sospettare”
drueza sf. “ricchezza, prosperità” PAT 23 a.1320 per che da chi avanti non e da dubiar che
AG 86.34 ma dir se sor per antigeza/ che de tanto gran per li soi distrituaj sea faito offesa, salvo a li soj innimixi.
drueza/ se soren li arbori squarzar. AG 114.16 ma ben so, PAB 59 per no dubiar soe menasse ni prexiar soe lusenge.
in monte terre/ de drueze naxe guerre/ e divixion per la ci- TL.3 201 a.1475 lo imperao chi dubiava semper che ello
tae. no ge fosse reo e pessimo”.
FPI 2779b. J.JUD, AROM 6 (1922) 313-339. D dubià. dubità.dubioso.
Cf. MB 89 (Bonvesin) drueza m.s. dubioso agg. “timoroso”
D druo. drüu. AG 39.102 che caschaum sta dubioso/ en questo mar pe-
drugallu sm. “corda di sparto molto fitta” rigoroso/ de questo mondo travaiao/ de cair sempre apa-
CAD. reiao.
drumì vb. “dormire” D dubiar.
GA 12.99 “plebeo”. dubità vb. “temere”
druo agg. “ricco, ben fornito” PMN 166 a.1468 (si parla di lettere) dubitando… de man-
AG 50.1 che te zoa eser stao druo/ de case, terre e dinar… darlle a resico a cio chi non fussino streppate. PAD 377
AG 69.6 oxeli/ gro, mezan e menui/ chi speravan vive a.1507 se ne son ritornati in pressa perché dubitavano di
drui/ e per pichar un pochetin/ son vegnui a mara fin. AG non essere restalati. PRP 342 (str.15) seghime tutti, e no ve
74.21 se pur voi star intrego e druo/ en van deleti mante- dubitai (PRA 370: “-ai come nel genov. del s.xiii-xiv.”).
gnuo… AG 79.211 desprexiar viande drue/ uzando pan D dotanssa. dotar. dubiar. dubioso. dübbiu.
e erbe crue. AG 114.4 Albingana e bona citae…/ de mon- dubitanza sf. “timore”
ti ben la vego drua. AG 114.21 che per tropo caregar/ vi- NPS 571 a.1527 e ogni notte andava alairo/ visitando la
sto o monti arbori spezar/ e le mese tropo drue/ per terra muraglia/ che pur de qualche canaglia/ ello havea dubi-
star abatue. AG 138.222 con legni grossi e menui/ chi de tanza.”
cose venen drui. CIT 78 l’erba e ri paschi son sì drui… D dotanssa.
DFC 116 (Amor) de cose o vive, nisciun l’ha sapuo/ in re dübbiu sm. “dubbio”
dœugge, in re pen-e o ghe ven druo. GUA 225. RGS § 71 “derivazione dotta”.
D drueza. drüu. D dubità.
drüu agg. “grasso, grosso, corpulento” dublettu sm. “copriletto”
CAD. RAN 6, 106, 127. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. BDS (Sav.).
VPL. D dobleto.
REW 2779b. TB 17.192 gall. *druto “forte”. ducha sm. ”duca; duce, capo”
B.MIGLIORINI, LN 34 (1973) 5: prov. drut. Cf. CVM mil. PAB 84 Ullixes…/ ma per um dee fo amonio/ lo ducha…
drud; BIO 65 com. drüd. BIO 567 piem. drü. MB 89 NPD 64 no za co a pompa/ d’un re, d’un ducca/ ma com-
(Bonvesin) drudho, druo. me dixe/ san Pe, san Lucca/ senza soccorso…
D drüa. drüame. drüelotta. drueza. druo. PS 59.
druvì vb. “aprire” ducca avv. “dunque”
VPL. DVA (VArr.).
D durvì. D doncha.
du prep. art. “del, dello” (se) ducca avv. “altrimenti, se no”
CAD. DVA (VArr.).
D do. D (se)dunca.
dû sm. “dolore” ducato sm. “ducato, moneta”
AAG 117. PD 145. FDG 160 “arcaico”. SDS (Sav.). TL.3 198 a.1475 me fo portato in uno mandilo ducati de
(Sav.) pl. düéi. PVG. oro veneciani e saraffi de oro per la valuta de ducati
D doror. duxento. DSP 117 a.1487 sotto pena de ducati dece.
dua num. “due” duce agg. “dolce”
AG 37.3 dua raxon ve voio conitar. PAC 13 od. dua mia IVE 10 la speranza… le chose aspere la re fa leve, e le
(cf. a.1039 dua millia). amare la re fa duce. PCD 44 s.xiv. m.pl. duci.
D doe. doi. D doce.
düà vb. “durare” duce sm. “doge”
NPD 79 a.1868 (Sav.) se a düava ancun ün po’, che brüt- AA 66 lo duce de Genoa Antonioto Adorno.
tu imbröggiu! D duxe.
due 425 duma

due num., f. “due” dugliu sm. “brocca di terracotta per il latte; bicchie-
DPC 173 ca 1180 (Sav.) due albaxie… et barril due et una re usato in cantina”
da far buada. FDT.P 72 (Triora). TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
PD 127. RGS § 971. PVG. D dolio.
D doe. dügnùn sm. “callo, durone”
duéi vb. “dolere” SDS (Sav.). ADP (Pietra).
RDB 12 de che me duò. RDB 27 se duoe de Zena ra ri- D döniùn. düniùn. dur.
vera assè. RDB 36 e se duoe ro Dragutti. CAN 1843 p.22 dügu sm.. (ornit.) “gufo (Stryx bubo)”
(Sav.) ve ghe döe? BDB 268 (Bonif.) dyori “duole”. CLU. ADL , APV 80 (Vent.). DVA (VArr.). BDS (Sav.).
PS 59. PVG. PVG. VPL.
D dò. dö. dorer. doler. duì. BID 309 sg.: Contemptus sublimitatis, ed. P.Rajna: bubo
duèi num. “due” id est ducus: ÷ dux. REW 2789a. FEW 3.197. RML 975
RGS § 339 (Noli). onom. Cf. prov. dugou, fr. hibou, it. gufo, ven. dugo, lig.
D doi. lucu, ucu, piem. ulùc. ALE 427 ulûcus/uluccus × dux: cf.
duga sf. “doga” fr. merid. s.xiii. duc “hibou”, piem.,lomb. düg, ven.
PD 119. BDS (Sav.). PVG.
(gran)dugo “gufo reale”, sic. s.xvi. dduccu “allocco”.
D doga.
DEI 2.1400 s.v. dugo.
dügàn sm. (ornit.) “picchio verde”
CLU. D dügàn. dügubàn. guffu. L dugus.
D dügu. dügubàn. dügubàn sm. “omaro (Homarus gammarus) specie di
dugana / dügana sf. “dogana” crostaceo”
CAR 110 a.1576 comerchiari o gabellotti di dugana. AFV 424 (Vent.). ADL (Vent.): nizz. liguban “omaro” +
PVG dügana. dügu “gufo”, cf. REW 5098. ADL 80, ANP 66 (Vent.).
D duana. L dugana. D ligoubàn. dügàn. dügu.
duganero sm. “doganiere” duì num. m. “due”
BL 77 a.1400 sempre che li duganeri vorano movere ad FPM 122 ca.1490 (Sav.) disteso ignudo in quella croce
Andrea per voi questione. durissima nel mezo di duy latroni. RAN 64 s.xvi.
L doanerius. duana. duganerius. (V.Dartona). VPL. RGS § 971.
dugia sf. “piega” D doi.
PVG. VPL. duì vb. “dolere”
D doggià. redugia. ADG 57, 87: dö’an “dolent”.
duggia sf. (mar.) “duglia, rotolo di cavo” D duéi.
A.PRATI, ID 13 (1937) 158. duiettu sm. “bricco”
D dugìn. DVO (On.).
dugià vb. “piegare, raddoppiare” D dogeto.
PS 36. PVG. VPL. dùiu sm. “boccale; brocca di terracotta con manico”
D doggià. döggia. dugiaserci. RRL 66 (cf. TAL 281) “ponente lig.” LPT 230 (Alassio)
(erba) düggià sf. (bot.) “Moehringia muscosa” DVA (VArr.). BDS (Alpicella) “vaso da notte”.
FPL (Voltri) D dolio.
dugiaserci sm. “piegatoia, banco da barilaio” düiùn sm. “callo, durone”
PVG. PVG.
D dugià. D dügnùn.
dugìn sm. (mar.) “doppino, rotolo di cavo” dulcamara sf. (bot.) “dulcamara (Solanum dulcama-
NVM (Sav.). ra L.)”
D duggia. FPL. MLC 255 (Bard.)
dugin de cau sm. (mar.) “paroma” D doussa amara.
D duggia. dultra avv. “di là; là oltre”
dugio sm. “doge” FUP 112 s.xiv. (Sav.) lo terzo dì che serò resuscitao/ voi
BTG 143 a.1592 s’afrontarono a la piaça del dugio (piaz- me troverei dultra in Galilea.
za di Palazzo Ducale). D otra. dotra. ultra.
D duxe. duluri sm.pl. “dolori (spec. del parto)”
duggiu sm. e agg. “doppio” PVG.
AAG 124 n.2. PD 154, 339. ADG. PVG. D doror.
D doio. dugiùn. dum sm. “dono”
duggiu sm. “recipiente, boccale” PCD 36 s.xiv.
CAN 1845 p. 37 (Sav.) gh’è là ün duggiu e una mezzetta/ D don.
da sunnaghe in sce a cuppetta. TIO 65 s.xx. (Sav.). VPL. dumma sf. “calessino a due posti”
RAN 184. FPI 2723 “misura genov. per vino (= 32 on- DVA (VArr.).
ce)”. PVG “vaso da notte”. D dumatrice.
D dolio. dumàn avv. “domani”
dugiùn sm. “trippa, centopelle” PD 138, 143 “letterario”. ADL (Vent.). PVG.
VPL (Sanr.). D deman. dümàn. undomani. ünduman.
duggiùn sm. “moneta da due soldi” dümàn avv. “domani”
SDS (Sav.). PVG. FDG 284.
D duggiu. D duman.
dugiùn sm. “ganghero di finestra” dumandà vb. “domandare, chiedere”
PVG. PVG.
L dobionus. D demandar.
duma 426 durc

dumatrice sf. “calessino a due posti” duolo sm.


DVA (VArr.). OSC 10 a.1600 item se alcuno sfiderà, o chiamerà a amba-
D dumma. siamento a duolo… sia punito e condannato in lire dieci.
duménega sf. “domenica” dupuidisnà avv. “dopopranzo”
ADG. PVG. PD 143.
D domenega. D depoidisnà.
dumenegà agg. “vestito con gli abiti della domenica” dur agg. “duro”
ADL (Vent.). AG 142.95 aiando senpre mente rea/ e lo cor pu dur ca
D domenega. prea.
düménega sf. “domenica” FAS 145. PS 11.
FDG 284. D duro.
D domenega. dura / duraa sf. “durata”
Duménegu n.p. “Domenico” PAB 51 li bem senssiber, li quai sum de picena duraa e no
PD 111. senssa tristessa. PAB 66 per che homo no se de forssar
D domenego. d’alargar so nome in lo picem termen e dura de questa vi-
dumestegessa sf. “dimestichezza” ta pressente.
PAB 58 como quelli che a vol inganar per moi de dume- PS 32.
stegessa. D durar.
PS 34. duraber agg. “durevole”
D domestego. PAB 52 vestia de vestimenta delicatissima e duraber.
dumèstegu agg. “(luogo) ben soleggiato” PAB 85 la duraber lei a statuio… PAB 90 De… ha metuo
MMF 120 sg. (Gen., Monte Fasce): contrario: “lü’vegu”. ley staber/ iusta de lui, e duraber…
D domestego. mestegu. PS 12, 31.
dumèsticu agg. “(di piante) coltivato” D durar.
PVG. duramenti avv. “violentemente, crudelmente”
D domestego. AG 49.286 duramenti conbatando. MAC 162 lo faxea du-
dunca avv. “dunque” ramenti tormentar.
RAN 89 “voce nobile nel s. xviii., oggi plebea”. PS 9: “- D dur.
a non è originario, ma dovuto alla costante proclisia”. Durandi top. (Sav.)
PD 356 “arcaico e contad.” LP 24 (Ponente lig.) RGS § BG 126 n. s.xvii. (Sav.) ritano dei Durandi “affluente del
949. PVG. torr. Lavanestro”.
D doncha. D durante.
dunca avv. “altrimenti, se no” Durante cognome
RGS § 949 “lig.”. PVG. VPL. VTS 87 a.1530 (Sav.).
Cf. DC 296, DV 122 piem. dunca m.s. D dianti. duranti. durar. L durantem.
D (se)ducca. sedunca. Duranti top. “masseria nel Bosco di Savona”
dunche avv. “dunque” FBS 50 a.1539 (Sav.). BG 127 n. s.xvii. (Sav.).
LP 24 (Taggia). D durante.
D doncha. Duranus top. (Alpi Marittime, Fr.)
dunde / dünde avv. “dove” LAM 93.
IVE 5 in lo stao de questa presente vita, dunde noy semo. durao agg. “indurito, ostinato”
IVE 13 tanta cosa he la caritae, che dunde ella mancha ni- AG 94.23 per che stai peigro e durao/ en considerar to
guna atra cosa no va. NPD 79 a.1868 (Sav.) u va dunde u stao?
ghe piaxe e dunde u vö. VPL. FA 350: “corr. endurao?”
RAN 79 cf. sp. donde m.s. RGS § 73 dünde, RGS § 912 D dur. endurao. indurao.
“lig.” durar vb. “durare, sopportare”
D donde. duve. onda. AG 47.30 la gran bataia dura…/ chi da nona a vespo du-
dundunår(se) vb. “dondolarsi sull’altalena” ra. AG 141.10 no te fiar de zoventura/ ni de ben chi poco
FDT.P 72 (Triora). dura. AG 143.269 meio e cosi durar martorio/ cha por-
dunezà vb. “innamorarsi; amare le donne” tarlo in purgatorio. AG 146.101 senpre duraxe (durasse)
BDS (Sav.). esto me iorno. CR 19 fin che durera la mea persecucion.
Cf. DUC.4 176 lat. domneare, it. donneare “cortegiar e D düà. duraa. duraber. durante. endurao. indurà. perdu-
servir donne” ranza. L durare.
D dona. (erba) duratta sf. (bot.) “Ceterach officinarum”
dunque avv. “altrimenti, se no” FPL (P.Nava)
NPD 69 fine s.xviiii. dæ’mou chi… dunque ve-o piggio. dùrbega sf. “forte raffreddore”
PVC 87 s.xix. ma u servià pe istruì e pe fà/ cianze e rìe… VPL.
dunque bâgià. PVC 116 s.xix besögna stà accueghæ’/ o durbettu / dürbettu sm. “copriletto”
andà dunque cumme i bæ. PD 345 dürbettu “accanto al più frequente drübettu, dal
D doncha. fr.”. BDS (Sav.), VPL durbettu.
dûo agg. “duro” D dobleto.
NPD 64 fine s.xviii. (Sav.) ma za che tanto ho a testa Durca cognome
dûa… ROC 144 n. (Civezza).
D duro. düu. D durcu.
duoi num. m. “due” durcu agg. “mite, dolce (del clima)”
MR 133 a.1593 (Diano) duoi candellieri. PRP 347 PVG: it. dolco “dolce, propizio”, deverbale del tardo lat.
(str.39) allantò gh’eira in Taggia duoi barbei… dolcare REW 2791. Cf. ven. Dolce, cognome.
D doi. D durca.
dure 427 düxö

duressa sf. “durezza” duzina.


RDB 18 anzi dre prie ciù duressa havei. D dozena.
D dur. L duricia. dûsù sm. “dolciume”
dürignùn sm. “callo, durone” PS 35.
VPL. D dozor.
D duro. dutrinetta sf. “catechismo, insegnato ai bambini per
durmì vb. “dormire” la prima Comunione”
PVG. Cf. RGS § 618 ger. durmindu. BDS (Sav.).
D dormi. Cf. CVM mil. dottrinetta, m.s.
durmigià vb. “sonnecchiare” D doctrina.
BDS (Sav.). dutù sm. “dottore”
D dormì. indurmiggiòu. PCD 36 s.xiv: pl. dutùi.
durmigiusa sf. “cicala di mare, scillaro largo D doctor. L doctoratus.
(Scyllarus latus Latr.), crostaceo” düu agg. “duro”
PML 84. AAG 118. PS 11: “fatto sul pl., cf. dur”. FDG 162. PVG.
D dormiioso. VPL.
durmigiusu / durmigliusu agg. “dormiglione” D dûo. duro.
PVG durmigiusu. ADL (Vent.) durmigliusu: *dormiculo- duve avv. “dove”
sus. CAD. RGS § 912 de ubi. PVG.
D dormiioso. D dunde. o.
duro agg. “duro, crudele” duvei vb. “dovere”
AG 47.30 la gran bataia dura…/ chi da nona a vespo du- PD 143 “letterario”. ADG. VPL. FDG 259.
ra. AG 142.14 en me cor n o gran meraveia/ e dura cossa D dever.
me semeia… AG 142 30 quele penne son si dure/ che no duvesesece avv. “dovunque, dove che sia”
se pon contar ni dir. RDB 18 ro cuò duro e crudé. –– den- ADL (Vent.).
tro sei crua e dura come pria. D undesesece.
FAS 145. PS 11. duxe sm. “doge”
D düaxa. dügnùn. dûo. dur. duramenti. durao. duressa. AG 49.202 auto duxe de Venexia. PAT 23 a.1320 lo duxe
dürignnùn. düu. L duricia. de Zenoa. BDF 149 a. 1460 che… se elexesse uno duxe
durù sm. “dolore” chi fusse de caxa fregosa. CIT 195 a cantà dro gran duxe
VPL (Vent.). dra çittæ’. CIT 200 ballin ambasciao dri pescoei a ro re-
D doror. vernedissimo zorzo centurion duxe dra repubrica de zena.
durvì vb. “aprire” RAN 20. RGS § 67 it. doge. Cf. SAP 402 a.lomb. duxo
AAG 397: de-operire. Cf. RGS § 14. “duca”.
D doverto. dröbi. drubì. druvì. D duce. dugio. duse. duxægo. L ducem. ducissa.
duzàiri sm.pl. “calende: i primi dodici giorni del- duxægo / düxègu sm. “dogato”
l’anno, da cui si traggono gli auspici per i prossimi mesi” CIT 229 famiggia/ dro duxægo ancon figgia. CIT 231 a
ADL (Vent.). ri dì dro so duxægo.
D doze. RGS § 67, FDG 125: düxègu.
duzze num. “dodici” D duxe.
CAD. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 325 n. PD 134, 358. duxenti / duxento / duxentu / düxentu num. “due-
GUA 153: fr. douze. RGS § 973 “da un più antico duxe”. cento”
ADG 131 n. “origine non genovese ma marinaresca, co- AG 47.70 correa mille duxenti/ zontoge noranta e quatro.
mune a Provenza e Catalogna”. PVG. AG 49.371 correa mille duxenti/ e norata e octo apresso.
D doze. AG 138.238 tante garee po armar…/ ne armara ben
duse sm. “doge” duxenti. PS 23 s.xiv. duxenti fantinne. PAB 45 e fo la vi-
AA 32 Ioane da Campofregoso, duse de Genoa. ta de Sallog duxenti e trenta e octo agni. LSE 32 a l’ano
MUI 152: duse “duca” del Signore mille duxrento xxxi. TL.3 198 a.1475 saraffi
D duxe. de oro per la valuta de ducati duxento. CAD düxentu.
duse / duze agg. “dolce” RGS § 976 “lig.” duxentu, cf. emil. duxent: “da queste
AAG 127: pl. dusci. PD 147, 338, 357: *douse? pl. du- forme sett. deriverà il tosc. dugento”.
sci. ADG. FDG 211, 244. PVG. VPL. RGS § 265 FAS 153, 159.
(Rovegno, zone montane lig.): -z- aspra: dutze. D dixöntu. doxenti. düxöntu.
D doce. duxer vb. “condurre”
duçementi avv. “dolcemente” AG 56.3 un asempio ve vorrea dir/ chi ne mostra e ne
PCD 44 s.xiv. duxe/ a cognuxe la gran luxe.
D dozementi. düxöntu num. “duecento”
duzena / duzina sf. “dozzina” PD 142, 149 düxöntu-duì/ -tréi.
CAD, G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 325n.: duzena. PVG D duxenti.
e 428 ecle

E-Æ
e art. f.pl. “le” ni ca. AG 134.294 lo savio morinar/ chi sa ben cern e la
COM.4 15 ne vorei mette con e spalle a a muragia. DFC luxe (al chiaro)/ quanto a lo so morim s’aduxe.
47 e legne da bruxà. PRI 37 a.1749 (Sav.) degnamente FAS 157. AGC 35.
lodòu da e brave penne. PRI 57 a.1848 (Sav.) da e parti D en. i.
de punente. æa sf. “aria”
e /he pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io” DFC 65 ven mazzo…/ra campagna va in æa/ per tutto
AG 12.254 de ta fiior degna fuse e/ de star sota li soi pee! manda odoì…
AG 25.2 donl e far me compagnom? AG 14.276 dir voi D àia.
(voglio) e. AG 134.9 pasando e per contrae lantor/ vi de- èa sf. “aia”
sputanza e gran remor… AG 134.37 s’e ge mando pes- AAG 115 RGS § 15, 285. FDG 170 sg. Cf. SAP 402
si o carne. AG 138.268 penso e lor cor esser pu van. AG a.lomb. era m.s.
140 prumeraminti ve digo e. AG 142.5 como e pu me D aira. æa. lèa.
guardo intorno. PAS 29 sg. in veritae he si ve digo. –– ebbio sm. (bot.) “sambuco basso”
he vago allo me payre. PLD 83 a.1367 frae, per mote atre FPI 2821 (Bard.): ebulum.
e v’o scrito. CBL 346 (22.13) fortemente e criava [“io”, D lebbu. leggiu. L ebulum.
non “ella” (PS 20)]. CBL 347 (24.22) or li respondo che echa / ecca avv. “ecco”
e son trista e dolenta. IVE 44 e si lo desiderava de vey. PAS 35 echa lo remor vegnir de la gente. LSE 30 ecca,
diceva lei a le ancille, che bella cosa… GL 2.45 ecca ro
MAC 162 sg. se ella è serva e la rechaterò. –– e adoro
ræ che incontro ghe vegnia.
lo ognipossente Dee. –– e o la mea virginitae… guardaa. D echame. eccate. eche. ecote. eccu. eitou.
IVE 66 che e vegne la seira abergar apreso a ti. PS 19 sg. echame avv. “ecco”
s.xiv. son e desso. –– donee? (devo io?) ––– che far é? PS 31 levay su tosto, che echame iuda lo qual me ven a
–– perché e no te possee aora seguir? PS 59 s.xiv. echa- prender. PAS 36 echame che l’o sotirmente examinao.
me quello che e batezai. GP 275 e som ordenao e misso PS 59 s.xiv. echame quello che e batezai. –– echame lo
in lo campo de Christe. MC 685 cossì como e t o mo- dee vostro. GP 382 echame apresso la compagnia de li
strao. PAB 54 e come o e faito sovensso… TM.1 339 angeri… echame la camera tuta si fo impia de luxe.
a.1455 e aveiva acceptao. FSU 50 a.1456 (Sav.) e ti pre- PS 4, 40, 59. PD 150.
go. PD 114 n.: RDC digh’è. D echa.
TL 1.338 a.1455 eccate avv. “ecco, eccoti”
e pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, esso” BOS 86 s.xvii. (G.Rossi) eccate vria buria a bordosso (IVI,
PS 20 s.xiv. perso che e l’era freido. trad. “ed ecco che improvvisamente”). GL 8.23 quand’ec-
e pron. sogg. di 1ª pers. pl. “noi” cate che in furia se gh’aventa/ un gigante… GL 11.20
PS 20 s.xiv. quando e saremo. –– e no averemo. –– de lo quand’eccate Raimondo. GL 13.49 pertuso un scianco,
qua e vivemo. –– che alo mem e prendamo comiao. –– ed eccate lì lesto/ ne sciorte sangue.
in che e semo. –– e no possemo. –– e no te trovamo. –– PD 136, 150.
che e te dagemo. AF 3.41 s.xiv. (Pietra) e semo descazai. D echa.
TL.1 338 a.1455 peroche ne basta l’anima a segui quello ecessu sm. “ascesso”
che ne pa essere honore de le m(agnificenze) v(estre) dun- ADP (Pietra).
de e fussemo certissimi de lantora essere morto. SCF 98 eche avv. “ecco”
a.1464 e amo faito sacrare lo altare. IVE 70 eche se ne ven Herodes… IVE 72 e digando
e pron. sogg. di 3ª pers. pl. “essi” Christe queste parole, eche descende li angeri visibile-
PS 20 s. xiv. e ve dixem. –– como e la vim. –– e ne an menti.
dito. PS 40.
D echa.
e pron. sogg. proclit. di 1ª pers. sg. “io”
eciamde / eciamdee avv. “anche, eziandio”
IVE 75 mi e sum ninte senza ello. GP 281 mi e o amao a
AG 14.442 eciamde li gram segnor. AG 49.333 eciamde
voi. PS 20 s.xiv. como e sero mi. TL.1 370 a.1455 io e me me pare anchor/ che lo stol asminuio…/ n’a aquistao pu
credo… PS 19 s.xiv. perché e no te possee aora seguir? francho honor. PEG 42 adementegarse deo, eciamdee de
e pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. sg.“egli” rende la gracia de li ben che ello ne fa. PAS 35 e anchor
PAB 84 se lo poeir… e gi fosse togiuo. fo compio in ella zo che David propheta gue avea dito,
e pron. ogg. proclit. di 3ª pers. f. pl. ”le” eciamdee de ella. IVE 11 fo eciamde un servo che tanto
[u e fa “(egli) le fa”. u gh’ê (<ghe e) dixe “glie le dice”] amava lo so segnò…
Cf. TGG 97. FA 350. FAS 150, 165. RGS § 964.a Cf. SAP 402
e prep. “in” a.lomb. eciande.
AG 14.93 e monto guise. AG 37.49 assai legne e pusor D etiamde.
logui/ per scadarse a li gram fogi. AG 49.215 e men d’un eclexia sf. chiesa”
iorno. AG 49.131 e mendor (cf. AG 36.55 en mendor). LSE 14 stava solicita in la eclexia a orar, tanto che le com-
AG 66.2 chi de novo se stramua/ e hatra abitacion. AG pagne o le ancile non la poivan tirar fora de ecclexia.
123.13 s’e tal pendente ogn omo sta/ senza chi aver stallo D gexa. L ecclesia.
ecot 429 el

ecote avv. “ecco, eccoti” P.MEYER, ROM 33 (1904) 461 sg. PD 122, 356. RGS §
AA 56 se mise uno malvagio temporale e ecote vene una 15, 27, 35, 50 sg., 294. FDG 125, 230. PVG. Cf. BDB
saeta di una grande folgore. 268 (Bonif.) ègua.
D echa. D agoa. aiga. aigaglia. aigoa. aigua. aqua. aquariu. egoa.
ecràn sm. “parafuoco” eguassa. eygoa. eigua. æguetta. eva. jeve. L aigua.
GO. CAD. fr. Eguabuna top.
eccu avv. “ecco” NTS 19 (Sav.) “corso d’acqua, affl. del torr. Letimbro”
PD 116 sg.: “di solito proclitico: eccu-lì” D acquabona. L aquabona.
D echa. èguassa / èguassùn sf/m. “acquazzone”
edificao agg. “edificato” FPI 578. BDS (Sav.). PVG.
AG 138.97 lo moor…/ edificao sun la marina/ con saxi e D egua.
mata e con cazina. èguetta sf. “brodetto”
Cf. MUI 115 adeficare. PD 151.
D deficio. L dificatus. D egua.
edücòu agg. “beneducato” æguetta sf. “veleno”
PVG. GL 4.57 pe faghe dà l’æguetta.
heeso sm. “agio, ricchezza” D aigueta. egua. eiguetta.
IVE 12 or guarda, quanti heesi t’o apareiao, perché te cer- ei pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io”
chi-tu de partirte? DPC 173 ca.1180 (Sav.) ei Paxia uxor Johannes… –– et ei
D axu. Paxia habeo de viro meo colcera una… unum mantello de
effa sf. “unità di peso?” vermeion que ei porto… d(en.) v. que ei trovai inter bar-
CIT 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da ril… et ei Paxia dedit ad viro meo… et ei debeo dare de
ro lammo in questo pointo (rima: beffe). pixon de casa…
efonder vb. “effondere” IVI 177 sg.
LSE 21 ben che a sì avesse imposo freno de la abstinen- (avant)ei avv. “ierlaltro”
tia, pur cum tanta liberalitè se efondea a li poveri, che non CAD. PVG.
soferiva che nullo povero patisse fame. D eri.
èga sf. “alga (Posidonia oceanica Del.; Posidonia éia esclam. “orsù”
caulini; Zostera marina L.) RAN 20.
CAD. FPL. AAG 114 n.3. PD 135: < àrega < *aliga. éicu sm. “arco”
FPI 334. RGS § 49.
D àrega. àiga. D ercu.
egi pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui” éiga sf. “alga”
AG 14.88 ro diavoro…/ egi ge dà tarhor aya/ per reteneri SDS (Sav.).
for de via D arega. aiga.
FAS 147, 158: caso unico in AG. PS 19 n.: prob. erroneo, eygoa sf. “acqua”
da correggere “e (si) gi dà…”. AGN e gi (gli) ge (parti- IVE 59 bevea de l’aygoa quando trovava li rianyn de l’ey-
cella con valore impreciso: “in tali circostanze”) dà… goa.
ègia sf. “voglia” FAS 156.
RAN 173: contadin.: (v)ögia. D ègua.
D voggia. èigua sf. “acqua”
egispian agg. “egiziano”
RGS § 27, 294 “a.lig.”. LP 24 (PortoM.)
PAB 45 e per quelli trenta dinai fo venduo Josep ali egi-
D ègua.
spiain.
PS 13, 59: “curioso”. eiguetta sf. “brodetto”
D gizzién. RDC 65 e intre l’eiguetta de quest’ovo puoe/ una suppa a
egliu sm. “occhio” ri messi favan fà.
FPI 6038 (Pigna). einpiegar vb. “impiegare, investire”
D ogio. AG 5.6 gran richeze a voi laxae/ einpiegasti in porvetae.
egoa sf. “acqua” eio sm. “olio”
IVE 52 e addussem de l’egoa. RGS § 280 (Lerici).
FA 320. D oleo.
D ègua. eira sf. “aria, motivo musicale”
egorditae sf. “ingordigia” AG 31.17 ma in oreia asenina/ sona inderno l’eira fina.
AG 53.297 lo demonio…/ o quanti e o qui, per le peccae/ FA 350. FAS 156. PS 1 n. REW 276.
n’a preisi per l’egorditae. D àia.
FA 350. FAS 156. AGC 38 “caduta di -n-“ (a l’) eyssuch sm. “gioco d’azzardo”
D engordietae. MBA 401 n. a.1439 (Basses-Alpes), prov.
egret sf. “pennacchio” èitou avv. “ecco, eccoti”
LFL 1.25: fr. aigrette m.s. CAN 1846 p. 6 (Sav.) eitou là…
egretta sf. (bot.) “acetosella” D echa.
BDS (Sav.). èive avv. “ecco, eccovi”
ègua sf. “acqua” GL 3.14 eive chi mentre a parla un gran streppello.
RDB 16 che tanto picca l’egua su ra pria/ cha pertuxa in D echa.
fin. el art., m. s. “il”
GO. CAD. G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n. RAN 54. MGT 170 a.1465 el consulo deba far raxone, e se el con-
C.HURLIMANN, Die Entwicklung des lat. aqua in den ro- sulo non la facesse, tunc lo segnor de la dugana se possa
manischen Sprachen, Zürich 1903, rec. (con riserve) impasar…
el 430 elo

el pron. sogg. di 3ª pers. m. sg.“egli, lui” éllera sf. (bot.) “edera (Hedera felix)”
PEG 40 el è de diversi color. MP 18.20 (Pigna): plur. eli. MOV 30 Ossi di seppia (Ripenso il tuo sorriso) esiguo
el pron. sogg. proclit. di 3ª persona m. e f. sg. “egli, specchio in cui guardi/ un’ellera i suoi corimbi.
essa” FPL. MP 18.26 (Pigna).
AG 88.3 sg. quatro cosse requer/ en dever prender moier/ D ellara. elura. endre. eure. lelera. L ellera.
zo e saver de chi el è naa/ e como el è acostuma. AG Éllera top. “Éllera”
140.138 che el e usanza… AG 140.209 che el e monto CL 16.
gran follia… AG 141.56 lo corpo e l’anima che De te de/ elese / eleze vb. “eleggere, scegliere”
rendila a (De) de chi el è. AG 146.314 in ognunchena fai- IVE 51 e la note elezeiva quarche logeto… unde ello se
to to/ guarda pur che fin el a. PEG 42 certo ell’è ben vil- repossasse. ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia es-
lan e deslea chi no regracia lo segnor so. OLP 1.7 s.xiv. ser bona en lo dito de trey homi… li quai seam elezui per
(Pietra) el aparà en tal figura. –– OLP 1.50 s.xiv. (Pietra) messer la poestae. GOG xiii. a.1444 he necessario… de
chi contra le ‘l sarà irao. AF 24 (4.8) de li angeli el è rei- elese novi protectoi de le compere… arregordando che
na/ de li apostoli el è porto. SL 51 (2.12, 13) s.xiv. (Sav.) parea elesendo novo officio… se obrigasse che no duras-
or è ra dona en terra strangoxata/ quasi el’è morta, tutta se salvo un anno. LSE 16 se ellezè la vergine Maria in soa
era bagnata. IVE 13 et lantora la persona e perfeta, quan- patrona et advocata. VCC 30 a.1480 (Sav.) et li debiam
do el e pina de caritae. PAB 42 dime, unde el e to frae eleze uno consoro.
Abel? ATA 203 a.1382 (Alb.) la quar pila si se faza au- PCD 45 s.xiv. “latineggiante”. ATA 211: -l- intervoc.
ta… si como el era autra vota. LSE 31 el m’è pu caro… “dotto”.
el pron. compl. di 3ª persona m. sg. “esso, lui” D alegere. eleto.
RV 78 s.xii. si ‘l saverà me marì. eleto agg. “scelto, di buona qualità”
ela / ella pron. sogg. di 3ª persona f. sg. “essa, lei” AG 144.101 ma si ge vor bon vin eleti.
AG 139.55 la morte…/ ch’ ela no guarda zoventura. OLP D eleze.
3.20 s.xiv. (Pietra) che de lo so sancto figlo ela debrà es- eli / elli pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli”
ser maire/ ela se ihama anzella. IVE 37 e santa helisabet PAB 47 Abram… si ave doi figi… l’um, qu’elli ave nome
quando ella ge dava lo laete, semper dixea: pigia fijor, in Issac.
lo nome de dee. PAB 44 Noe misse man a l’arca. e quan- PS 19 “forma isolata”
do ella fo livra de far… PAB 62 no po questa vita dar eli / elli pron. sogg. di 3ª pers. m. pl. “essi”
bianssa, za che a no fa mar agurai quelli a chi ella falle. AG 97.4 se lli re an prosperitae/ e eli spesso aversitae. AG
MAC 162 sg. se ella è libera, si la prendero per mogier, e 140.36 li car servixi e li ben/ che tu sai ch’eli te fen. AG
se ella è serva si la rechaterò. –– e comandà che ella fos- 140.175 per usanza ch’eli an. AG 145.211 che qualche
se menaa davanti de ello, e quando ella li fo davanti… vicio in lor an/ chi lo ben guastan ch’eli fan. SA 242
PRP 357 (3.16) che te vegne ra prea/ te vegnisse ella pu a.1340 (Sav.) da poi ch’elli seram stai accusai. PAS 29 e
de muoo tà… si ze a ordenar con li zue, che elli s’apretassem e apare-
MP 18.26 (Pigna), ADL (Vent.), DVA (VArr.) ela, ella. glassem de vegnir a prender Criste. CP 126 a.1356 za
ela / ella pron. compl. di 3ª persona f. sg. “essa, lei” ch’elli voren. PLD 84 a.1367 perche eli ge sum. PAB 62
PAS 33 le donne chi eram com ella. PAS 35 e anchor fo sg. elli no vorream esser cognossui. –– quando elli se par-
compio in ella zo che David propheta gue avea dito, tem… DSP 59 a.1487 fin che eli starano in nave. PRP
eciam dee de ella. LSE 23 et intrando essa in caza tuti la 357 zò ch’a n’ho faito a elli a vuoglio mi/ fattero hauora
seguivam como madre, et cum summo studio se alonga- a tu.
vam devanti a ella. MP 18.26 (Pigna), ADL (Vent.), DVA ADL (Vent.) “odierno”
(VArr.) ela, ella. FAS 158. PS 20. PRA 372.
elafâ D er.
PVC 44 s.xix e me davu in elafâ/ cun mè nevu “o chi va élice sm. “elica”
là”. PVC 198 s.xix “el… attenti au riturnellu. PVC 217 NVM (Sav.).
s.xix. serti trilli… cuscì au cioccu in elafà. elimoxina sf. “elemosina”
D elefà. LSE 31 se persona alcuna mutasse logo in preiuicio de lo
ellara sf. (bot.) “edera” altri poveri per recever elimoxina un’atra volta… –– ve-
FPL (PortoM.) ne li non per elimoxina, ma per visitar la soa sorella in-
D ellera. L ellara. ferma.
ele /elle pron. sogg. di 3ª persona f. pl. “esse” D limosena.
PAB 60 le toe raxoim sum belle e pinne de dossor… tan- ælmo sm. “elmo”
to como elle duram. Ma… a pressente como elle fallem GL 7.40 ro scuddo è in pezzi, e l’ælmo va a bordosso. GL
e dol revem. PAB 63 cosse chi no am vita ni seno… elle 7.70 int’ro so ælmo.
sum piu basse de noi, per che elle no merissem nostra D elmu.
amiraciom. elmu sm. “elmo”
MP 18.26 (Pigna) ele. CLD li., BID 9, BLG 32 “germ., got.”
ellebora sf. (bot.) “elleboro (Helleborus viridis; D ælmo. ermo. ermetto. L elmus.
Helleborus foetidus)” elo / ello pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui”
FPL (Nizza. AG 12.67 como elo vor saver de mi. AG 25.3 no: ch’elo
elefà m’a faito som (ms. che lo). AG 40.8 tuto zo ch’elo bordi-
PVC 170 s.xix ün bellu duettu/ c’ünna füga indiavulà/ de ga (ms. che lo). AG 53.245 che elo ve noi e noi no le. AG
curisti in elefà. 139.40 donde elo va e donde elo ven. AG 140.144 che se
D elafà. tu no vorai oir/ elo se guardara ben de dir. AG 145.375
elemoxina sf. “elemosina” saver ben como elo sta. PAS 29 za l’aveyva ello ordenao
LSE 22 per dare exemplo de humiltà et per dare elemoxi- de lassar lo in camgio alla su mayre. –– ch’ello è aora
na de lo lavor de le proprie main a Dio. tempo de compir la cossa vostra. DCT 162 a.1380 quan-
D limossena. do ello vegne. SCF 90 a.1393 ciascun homo, quando el-
elo 431 empe

lo intra in la dicta consortia… AF 1.7 s.xiv. (Pietra) li di- RDS p.47.


scipuli ch’elo amava, elo li viva si spaventai… OLP 28 D embrixu.
s.xiv. (Pietra). cum le soe sancte braze/ elo ne vor abrazar. embriagu sm. (bot.) “Coriaria myrtifolia L.”
FUP 100 s.xiv. (Sav.) preghe lo so docissimo figio… che FPL (Mortola).
ello si ne dage gracia. CBL 329 (2.12) che ello si è lo no- D imbriègu.
stro redentore. PEG 40 ello no aveiva poeir… –– zo che Embriæghi cognome
ello imbraça may no lassa a so poeyr. PAT 26 a.1404 e el- GL 18.43 Ghigermo de ri Embriæghi (Guglielmo
lo abia avuo in soe maym e in soa vertue de lo avey e de Embriaco)
li beim de li veneciaim. CR 7 l’angero disse a Salamon PD 139 “certo letterario per imbrièghi”
che ello feisse lo tempio. MC 687 se ello no se humilia, D imbriègu. L embriacus.
ello sera pezo che una bestia. PNF 401 a.1447 che se el- èmbrixu sm. “embrice”
lo intende che quelli loghi stiano in alcuno perigolo… CAD.
LSE 20 la qual cossa ello l’ave per male. FSU 51 a.1456 D embrexo.
(Sav.) ello a ricevuto la morte per darte la vita. NPS 561 Embrone / Embruno cognome
a.1527 ello havea gram speranza. PRP 343 (str.23) stava VTS 115 a.1530 (Sav.).
ello esi, come ri aotri, acciattao. L embronus.
FAS 144, 158, 159. PS 19. PRA 372, 376. embrumao agg. “adombrato, imbronciato, di cattivo
elo / ello pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui” umore”
PAB 39 e quando ello l’ave creao, si mise in ello spirito AG 46.113 ni za mai vego la matin/ veio zovem ni fantin/
di vita. –– tuti queli che deveam insir de ello. MAC co- far breiga rixa ni tenza…/ per zo che li omini son zazun/
manda che ella fosse menaa davanti da ello. LSE 32 no in- e se for ge n’è alcun/ chi sea deszazunao/ non e for guari
siva da ello alcuna spusa. enbrumao.
ello pron. sogg. pleon. di 3ª pers. m.sg. “egli, esso” FA 350: “ ? “. FAS 165. POF 15: cf. gen. mod. imbrüm-
GP 277 et lo fazo disiporo ello incomenza a pensar que- me “ingombro” (sp. bromo “peso, calca”). AGN “nei fu-
sta nequicia. PRP 341 (str.10) san Beneito ello è sì, ch’in mi del vino”.
Taggia è nao. D inbrümme. inbrümmu.
elogiu sm. “elogio” embüu sm. “pevera, grosso imbuto di legno per
FDG 271. botti”
D loso. FDT.P 37, 72 (Triora): “voce recente, che ha sostituito
elu pron. sogg. e compl. di 3ª pers. m.sg. “egli, lui” zèmbaru.
ADL (Vent.). DVA (VArr.). VPL L embutum.
ellura sf. “edera”
emenda sf. “ammenda, risarcimento”
BNF 220 (Bord.) DVO (On.).
MPS 51 a.1550 (Stella) sii condennato in soldi sei per
D ellera. lellua. lelura.
bando et altri tanti per la emenda.
Élura top. (Pigna)
D mendar. L emenda.
PSP 87 n.210.
emmagrir vb. “dimagrire” emendaor sm. “revisore, correttore”
FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. magreo, -es. SA 240 a.1351 (Sav.) li sovrascripti emendaoi e statutarij.
D inmagrir. D mendar.
è màia sf. “avemaria” emendare vb. “emendare, correggere”
GA 12.167. SA 240 a.1351 (Sav.) han statuio ordinao emendao e cor-
D màia. repto zointo e amermao in tuto e per tuto como in ciascun
emmaiem sf. “immagine” de li infra scripti capitoli se conten. SA 246 a.1251 (Sav.)
AG 12.409 l’emmaiem toa faro sculpir/ e n mezo la citae prudenti et circumspecti homini segnoi octo officiali el-
constituir. lecti e constituiti… a corregere emendare e azonzere e
FAS 147, 154. PFM 130: “forma intermedia della cadu- amermare e far valeire e aproare retificare e statuire e or-
ta di -ne finale: s.xii-xiii.?” dinare ciascuna cossa, instrumenti e capitoli de li arteixe
D ymagem. de la cita de Saona.
embagiurår vb. “stregare” D mendar.
FDT 2.29 (Triora). emfermo sm. “infermo, malato”
D abasurà. abbagiurår. AG 101.42 meio sa lo mego bon/ zo che a l’emfermo fa
embianchir vb. “sbianchire, candeggiare” mester.
FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. candeo, -es. embian- empegazare vb. “imbrattare”
chirse traduce lat. albeo, -es. POF 25 cita Giovani da Genova, Catholicon a.1286: obli-
D ingianchì. giancu. L imblanchitura. no, quod vulgo dicitur empegazare. E.LITTRÉ, Histoire
embindar vb. “bendare” littéraire de la France, xxii.13 sg., lo ritiene errore per
AF 1.41 s.xiv. (Pietra) quele gente lo scargnivam/ e li ogi empegare.
embindavam. D pegazar. L empegazare.
D inbindar. empento agg. “dipinto, ornato di pitture”
embrexo / embrexu sm. “émbrice” AG 87.6 santa Vergen chi tenei/ sempre Ieso Criste in bra-
AAG 129. PD 115, 139 embrexu. VPL (Uscio) émbrexo zo…/ e cossi ve trovo star/ en tute zexie enpente…
“mattone refrattario” FA 350, 361.
CIV lxviii “l’embrexo è caratteristica edilizia di Genova D depento. inpenze.
e Costantinopoli”. CIV 287 “la gabella dell’embrexo era emperaor sm. “imperatore
dovuta (a Genova) da coloro che tenevano banco o ven- AG 12.388 l’emperaor con menconia/ tuta quella conpa-
devano sulle pubbliche piazze”. IVI: cita Istituzioni e ma- gnia/ in conspecto de la gente/ fe bruxar incontenente.
gistrature finanziarie e di controllo della Repubblica di FAS 164.
Genova dalle origini al 1797, Roma 1952, p.182. Cf. D imperaor.
empe 432 enco

emperarixe sf. “imperatrice” AGC: en: linguaggio cortese provenzaleggiante”; pro-


AF 4.21 s.xiv. (Pietra) Maria de lo cel emperarixe. zom: cf. AG 49.285 prod’homi (FA 380). Ma ADN: en
FAS 153, 154. PFM 134. prozon “in collera”.
D inperarixe. èn-a sf. “arena, sabbia”
emperzo che cong. “poiché, perché” CAN 1844 (Sav.) p.73 gh’è ün gigante, che sentu barì
AG 109.1 emperzo che peccar soio… AG 143.118 en- d’èn-na/ versandu in portu, u ne fa tostu ün vasu.
perzo che chi mar prende/ no se salva se non rende… PD 121. FDG 140.
FAS 165. D areina.
D inperzo. persoché. enanti avv. “prima”
empezüme sm.pl. “resto, avanzo di cibo” AG 140.225 enanti dà ca tu rezevi.
FDT.P 72 (Triora). D inanti.
empigrir vb. “essere pigro, ottuso” enapo sm. “nappo, coppa”
FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. hebeo, -es. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et una tola da seder et enapo i.
D peigro. DPC 176 sg., 185 sg. DPA 170.
empir vb. “riempire” L enaper. enapus.
AG 140.170 tu sempre… <voi la borsa toa> / atri n’empe ennavrar vb. “ferire, tormentare”
pur la soa. GL 11.27 e de macchine e d’arme empîo ba- AG 4.36 e li inimixi o intorno/ chi me ennavran noite e
stante/ ra gran muraggia (TT e di macchine e d’arme han iorno.
pieno avante/ tutto quel muro). GL 11.34 questo sito…/ FA 350. a.it. naverare, ennaverare “affliggere, tormenta-
o fu con legni e prie/ empìo e asccianaou. (PD 109 “cer- re” REW 5854. AGC 50 fr.
to letterario per impìu”). D innaffra.
FAS 151. PS 108. encantar / encantayar “mettere all’asta”
D impir. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et copertor j. novo, qui fo encan-
empremuo sm. “prestito” tado sol. xx.
AG 14.477 digando che l’empremuo (ms. empruo)/ en DPC 176, 177, 187. Cf. MBA 368 a.1407 (Seyne) en-
monte cosse g’è gran scuo. AG 50.28 forzate de meritar/ chantayatas.
e de render l’enpremuo. D encanto. incantar.
FA 351. FAS 142. encanto sm. “incanto, vendita all’asta”
D inpremuar. ATA 203 a.1382 (Alb.) che la dita ovra vaga alencanto.
emprender vb. “apprendere, imparare” D encantar. incantar. L encantus.
AG 39.95 che e o spesso oio dir/ che l’omo enprende per encarar vb. “rincarare, aumentare il prezzo”
oyr. AG 39.142 per che ogn omo ben enprenda/ como da PLD 83 a.1367 de li turchi che voi me lasasti e non o ven-
lui se defenda. AG 140.6 e se voi ben m’ascoterei/ assai duo dapoa se no ij zoe quelo de le sexe die et quelo qui
de ben g’enprenderei. AG 136.52 e per enprender dei aveva le vairore che e encarao per aiere mori dalo perito-
spiar. rio qui era stao preso da turchi et olo camiao per eso et
AG 140. 134 segondo che è lo conpagnon/ enprende esser ame promeso de dar per lo dicto turcho jper.clxxx.
l’omo o re o bon. AG 140.168 e ti senpre te consumi/ en- D car.
prendando re costumi. AG 143.2 perzo che è tennuo ogn encharir vb. “aver bisogno, mancare”
omo/ enprender ben e saver como/ lo deia far confissiom. FAR 34 s.xiv. (Sav.) traduce lat. careo, -es.
FAS 142. encarzerao sm. “prigioniero”
AG 49.313 che si gram dano sostentem/ de morti e d’en-
D enprendimento. aprehender. desprende. inprender.
carzerai.
prender.
FAS 153 incarzerao.
emprendimento sm. “insegnamento”
D carcere. carzer. incarserare.
AG 39.98 per zo de esser l’atrui caso/ castigamento in noi
encarzerar vb. “incarcerare”
romaso/ enprendimento e speio e guia/ per noi guarda AG 4.7 da Eroi (Erode) fosti encarcerao.
un’atra via. encazar vb. “incalzare, inseguire”
emprometer vb. “promettere” AG 39.82 tegnando ben reme in frenelo/ per encazar o per
AG 56.146 ma per certo t’emprometo. seguir/ o se pareise de fuzi.
D impermeter. prumette. FAS 150 sg.
emptema sf. “tela per materassi” L incalzare.
ASF 730 doe straponte de emptema. encernuo agg. “scelto, buono”
Cf. G.FLECHIA, in ASF 764 sgg., Gloss., nota. FPR n.81. AG 56.227 quelo amigo de De biao/ stagando in un logo pri-
D entema. intima vao/ en sante ovre encernue/ fini con insegne e con vertue.
emulo sm. “avversario, nemico” D cernuo. incerne.
LSE 24 el sequente dì fo comanda che intrasse la caza de encì vb. “riempire”
so emulo. VPL.
GDLI s.v. encomenzar vb. “cominciare”
en prep. “in” AF 2.14 s.xiv. (Pietra) si encomenza a dubitare/ Zacharia
AG 49.324 de le garee che preisem/ parte menam con li chi dubitava/ de zo che l’angero gle disse.
prexon…/ en le aotre fogo aceisem. OLP 1.7 s.xiv. D comenzar.
(Pietra). el aparà en tal figura… LDV 14 a.1384 (Alb.) encontenente / encontente avv. “immediatamente”
una capella de oyto quare en auteza sorve le mura de la di- AG 12.273 se dexea encontente. AG 12.382 e li maistri
ta tore. encontenente/ respose pareisemente… AG 140.42 ma a la
D in. L en. cexia andar voi/ encontenente, se tu poi. AG 142.107 e zo
en sm. “signore, don” che omo dixirera/ encontenente n’avera.
AG 56.38 quelo a la porta va e cria:/ e en prozon con gran FA 350.
stampia. D incontenente. incontente.
enco 433 enfe

encontraa sf. “contrada” 24, 951. REW 2478, FEW 3.15: germ. darn. DEI 3.1999.
AG 57.41 e for De en quele encontrae/ a miso lui per ca- D indarno. inderno. indernu. L fotendarnus.
stigar. AG 63.5 en l’encontrae de Co-de-faar/ vi star un éndexu sm. “indice, guardanido: uovo finto posto nel
homo per pescar/ sun un scoio a la marina. nido della gallina”
D contra. CAD. PD 115, 139. ADG.
encorpar vb. “incolpare” D endixu. endreso. enduxu.
AGC 5.9 encorpaa (ms. en la corpaa) fosti e acussaa. endivia sf. (Bord.). “indivia, sorta di verdura”
(AGL: e acorpaa) MLC 250 (Chiav.).
D acorpar. corpa. corpaa. incorpar. L incurpare. Cf. CIV 117 sg. a.1463 (Ven.) ex latucis aggrestibus que
encrexer vb. “rincrescere” apud vulgares endivia dicitur. Dal gr. tß ùnt›bia
FAS 155 encrexerà. (s.vi. E.V.). Discussa ivi la possibile origine araba. Cf.
D increxer. encrexoso. a.prov. endivia, fr. ca.1300 endive m.s.
encrexoso agg. “infastidito” D indivia.
AG 38.28 bevanda g’è monto encrexosa/ d’aigua spuzen- éndixu sm. “indice, guardanido”
te e vermenosa. AG 52.4 se no ve increxera de oir/ una PVG.
raxon ve posso dir/ no tropo utel ni danosa/ per no aver
D endexu.
mente encrexosa.
endre sf. “edera”
FAS 164 encresoso.
D encrexer. FPL (Nizza).
endaco sm. “indaco” D ellera.
MNS.2 101 a.1686 (Sav.) zucchero violato puro, e éndreso sm. “indice, guardanido”
senz’endaco. MVS (Sarz.). MCM 48 (CastelnM.)
D endegu. D endexu.
ende vb. “vendere” enduer vb. “indurre”
DFC 47 (parlata del contado) chi œu recœutti, chi endo AG 143.45 che la superbia e l’orgoio/ a la mente creva
rrecœutti? l’oio/ e si l’enduxe a exertar/ per atrui desprexiar.
D vende. PS 60.
endego / endegu sm. (bot.) “indaco (Indigofera tincto- D adur.
ria)” endurao agg. “rigido, severo, ostinato”
MAS 205 a.1465 i consoli dell’arte de tintori d’endeghi e AG 41.23 chi sun zo sta endurao/ me par aver conseio
sete della città e borghi di Genova. cruo. CF.11 (2.11) s.xiv. (Pietra) ogni peccaor se penta/ e
FPL. LEM 100 “sostanza colorante per la lana, importa- no sea endurao.
ta da Cipro e Ceuta”. FA 350. FAS 165.
CAD. MUI 112.4 “indaco”. PD 115, 139 “fra gli ultimi D durao. durar.
-en rimasti”. FPI 4377. enduxiar vb. “indugiare”
Cf. SAP 402 a.lomb. endego. CVM mil. endegh. AG 50.14 de, como e conseio cruo/ vorei tanto enduxiar/
D endaco. L indicus. a deveser examinar.
en deler avv. “indietro” D induxiar.
SL 51 (2.10) s.xiv. (Sav.) li can zuei en deler le spenzean. énduxu sm. “uovo finto”
D derrer VPL.
endeman sm. “indomani, il giorno dopo” D endexu.
AG 46.123 che chi usa esser noitoram/ n’a tar or breiga enemigo sm. “nemico”
l’endeman. AG 49.181 n’era arrivao cinquanta oto (ga- AG 49.187 guastando per quela rivera/ quanto d’enemixi
ree)/ chi se conzunsen l’endeman. AG 49.346 e quaxi tu- g’era. AG 49.261 quela note i enemisi/ mandam messi…
ta la citae/ procession fen l’endeman. AG 142.68 li (rima: conquixi). AG 138.234 otra Zovo an castele e ho-
fiioi…/ chi pizena breiga se daran/ de far dir mesa l’en- mi/ chi son valenti e si prudentj/ e tanta atra forte terra/ chi
deman. AG 146.304 che zoa alcun esser cureiver/ de va- i enemixi de for serra. AG 142.66 l’aver roman a li fiioi/
nitae e fale monte/ chi la zener de rezeiver/ l’endeman su- o for a li enemixi soi. IVE 13 sg. quando la persona ama
sa in lo fronte?
lo so enemigo et servelo e prega De per elo; che Criste si
FAS 165. PS 39. Cf. MBA 375 a.1407 (Seyne) l’ende-
man. comanda, che noy debiamo amar tuti et amixi et ini-
D deman. mixi… –– la vertue de la caritae he monto larga che ella
éndera sf. “lendine” se descende a tuti, et a li amixi et a li enemixi, et si fa
DVO (On.). portà in paxe et in paciencia tuti li mai che li nimixi gi fan;
D lendena. quella si he veraxe caritae chi ama l’amigo in De e l’en-
enderno avv. “invano, inutilmente” nemigo per l’amor de De.
AG 12.16 che chi l’ira no destem/ tosto enderno se ne D enimigo. inimigo.
pente. AG 101.37 che enderno e mato stao/ chi de lo mar enfainà / enfarinà sf. “farinata, polenta di farina di
no sosten dano. castagne”
FA 350. FAS 142, 147. FDT 4.57; FDT.P 72 (Triora).
AAG 113. G.I.ASCOLI, AGI 12(1890-92) 135 sg. “non è D fainà.
voce dotta, ma popolare: forse è un doppione di invano enfermar vb. “ammalarsi”
(*in-vasno: *ind-vas-ino > *induarino > *induarno”). AG 121.4 de stae che la gran calura/ e le tavanne e li ne-
M.ROYES, ROM 30 (1901) 449: germ. darn “sbalordito”, gin/ fan li corpi d’imor pin/ e enfermar cun penna dura…
glossa andarn “in vanum”. G.DE GREGORIO, ROM 51 D enfermo.
(1925) 533 sg.: in Arno “toscanismo letterario passato enfermetae sf. “infermità, malattia”
dottamente ai dialetti”. A.PRATI, AGI 18 (1914) 331, FAS 164.
353n., ID 10 (1934) 200: “popolare, non dotto”. RGS § D enfermo. infirmitè. L firmitatem.
enfe 434 eniv

enfermo agg. “infermo, malato” FAS 155 engraxar.


AG 56.54 enfra trei dì Pero se sente/ lasso e enfermo gra- engroxar vb. “ingrossare”
vemente. AG 64.11 omo enfermo e cego. FAS 155
D enfermar. enfermetae. D ingroxar. groso.
enfernal agg. “infernale” enguà / engual agg. “uguale, pari”
AG 69.9 lo principo enfernal/ chi sempre veia in nostro AG 134.402 che soma engua no rompe doso. AG 144.149
mal. che non e ben engual baranza/ chi l’un merma e l’atro
FAS 162. avanza. CEB 354 oddi donca et atendi, che se in cassa to
D enferno. infernar. la entrà e la ensia som engoae, casso desprovisto po de-
enferno sm. “inferno” struie lo to stao.
AG 53.19 cossi ne van senza astalarse/ tuti in enferno api- FA 350. FAS 156.
casse.
D engualmenti. ingà. ingual.enguar.
D enferal. inferno.
enfiamao agg. “infiammato” engualmenti avv. “’ugualmente”
FUP 113 (4.5, 8) quela anima se po alegrare/ chi è enfia- AG 83.1 sosten penna engualmenti/ quelo chi fale e con-
ma de lo to amore. –– s.xiv. (Sav.) li sancti an soferto sente.
morte/ chi eran d’amor enfiamay. FA 350. FAS 156.
enfonder vb. “riempire” D engua. enguarmenti. ingualmente.
AG 146.182 e como de rasoi s’enfosse/ che bonna vianda (per) enguar avv. “ugualmente”
gi par. (Cf. AG 146.178 chi de rason se saola). AG 86.6 che lo dano è tanto e tar/ che tuti tocha per en-
PS 64. guar. AG 136.116 De n’amaistra e cria…/ voiando a tuti
D fonder. infoso. per enguar/ dar salvacion compia.
enfra prep. “fra” FAS 350. FAS 153, 156. PS 64.
AG 94.42 che monto speso ge son stao/ enfra mi mara- D engual.
veiao. enguarmenti avv. “ugualmente”
FAS 144, 165. FAS 147, 165.
D fra. D engualmenti. inguarmenti.
enganaor sm. “ingannatore” enigo agg. “iniquo”
FAS 164. AG 53.235 lo nostro terzo inimigo/ è tropo re, necho e
D inganaor. enigo.
enganar vb. “ingannare” FAS 350. FAS 147.
AG 3.21 se tentation no ne engana/ e portemo cor inigo… D inigo.
AG 49.114 quanti n’è stai con soi guerré/ per soa colpa enimigo sm. “nemico”
enganai. AG 49.285 quanti prodomi se engannavam/ chi
AG 49.234 li nostri semper sospezosi/ de i enimixi che li
duramenti combatando/ moriam…
FAS 146 enganerà. vim/ venir com cor pim de venim. AG 53.23 che mar me
D inganar. par che se guardam/ da i enimixi chi l’aguaitam. AG
engiuria sf. “ingiuria, oltraggio” 71.44 e guardave quanto poei/ da i enimixi che voi avei.
SAL 7 n.n. a.1584 no vegno… za… perché aspette ven- AG 119.4 chi denanti m’è corteise/ e dere m’è noxeor/ e
detta de quell’engiuria che m’è steta feta… l’o asai per pezor/ che l’ennimigo pareise. PEG 43 quel-
D eniuria. iniuria. lo e bem traytor chi da citae o castello a l’ennimigo de so
engolfà vb. “penetrare in un golfo, riunirsi in un segnor, abiandolo in guarda.
golfo” FAS 147. GC 31.
AG 49.184 en soma fon setanta octo/ chi d’engolfa no s’a- D inimigo.
stalan. enimigo sm. “il nemico per antonomasia, l’avversa-
D ingolfar. rio, il demonio”
engordietae / engordixia sf. “ingordigia” AG 14.58 che un sor De devei orar…/ senza averne atri
AG 14.663 l’engordixia e lo penser/ fam mar spes or dor- pusor/ como a za faito atra gente/ chi ne son in fogo ar-
mir so ser. AG 80.5 l’engordietae e tanto axeisa. AG dente/ che l’enimigo faxeva orar/ e ydole diverse far. AG
86.53 per grande engordietae/ de sezeosa voluntae. 114.47 che l’ennimigo ne persege/ chi a li soi la gora sei-
FA 350. FAS 164. ga.
D egorditae. ingordir. ingordo. ingurdixe. eninvidia sf. “invidia”
engordo agg. “ingordo, avido” MCG 331.
AG 143.144 le personne famolente/ desconseiae e tremo- D invidia.
lente/ chi de demandar eran engorde/ e tu gi festi oreie eniquitae sf. “iniquità”
sorde.
AG 143.94 che for l’eniquitae toa/ dere se tira longa coa.
D ingordo. L engurdus.
enguouagia insulto, parola obbrobriosa AG 143.223 senza scusar l’eniquitae/ digi ben la veritae.
CAR 74 a.1487 et etiam se li butase la enguouagia o altra FAS 164. PS 3.
simile parola opprobriosa… D iniquitae.
engrassia pourc sm (bot.) “Taraxacum officinale” eniuria sf. “ingiuria”
FPL (Nizza) SAL 7 n.n. a.1584 comensando dalla eniuria feta a questa
D ingraxaporchi. donna de li avanti castigà sempre righidamente tuttti quel-
engrasar vb. “ingrassare” li che favan quarche ofeisa all’honò dra so corona.
AG 140.166 l’uso de le taverne fui/ che n’engrasi pur D engiuria. iniuria.
atrui. FAR 34 s.xiv. (Sav.) engrassar traduce lat. pin- eniversitae sf. “complesso, insieme, comunità”
gueo, -es. AG 43.118 tuta l’eniversitae/ de esto capitoro presente.
D engraxar. ingarsai. ingrascià. grasso. AGN legge: tut’a l’en(i)versitae “tutto al contrario”.
enoj 435 ente

enojo sm. “insulto; noia, molestia” che de quela torre o ffosa/ per reenzon ensi se possa. AG
RV 22 s.xii. tal enojo ve diro/ sozo mozo escalvao! AG 144.133 speso e mester che in taverna entre/ donde a l’en-
109.3 em perzo che peccar soio/ contra De per me orgoio/ sir alcuna via. PEG 40 vide una bestia chi ensiva de mar.
se o penna ni enoio (ms. nenoio)/ zo che o firao desvoio. FA 351. FAS 152, 155, 156, 160. RGS § 334. Cf. SAP
PAL 12, 15 “la grafia -o- per -œ- (-ö-) è genovese pitto- 2.225 sg. a.lomb.ensir m.s.
sto che provenzale. GA 15.234. REW 4448. FA 350. D. ensia. enxir. escir. essì. esì. exì. L exitura.
D inoio. odio. ensia sf. “uscita, spesa; esito, morte”
enor sm. “onore” AG 30.9 soza ensia/ de probio e desenor. AG 49.104 chi
AG 86.25 fiioi aveiva tai e tanti/ masna de servi e de fan- no sa poi en derer/ como deia esser l’ensia. AG 145.48 en
ti/ de tanto enor e de tar poer… si bonna mercantia/ de che voi speri far bona ensia. AG
FAS 148. AGC 31. 145.271 confession fa spesa via/ per far segura toa ensia.
D deseno. desenor. honor. L desenor. CEB 354 in cassa toa la entrà e la ensia som enguae.
enra art., pron. f. sg. “una” FA 351. FAS 163. PS 32.
PFM 132 n. (Triora) “rotacizzazione di -n- (üNna)” D ensì.
D unna. enzignora sf. “trappola”
ensachar vb. “insaccare, accomulare” AG 53.298 como oxeli o bestiore/ per chi stan teize l’en-
AG 76.9 ensachando ogni mestura/ per sobranzar soi zignore.
vexin. FA 351. FAS 147, 153, 158. PS 109 “pron. -ö-“. PD 140.
D sacho. D enzegno. inzegno. inzegnœua.
ensar vb. “dividere in parti” ensìn sm. “uncino, gancio con cui si appende il cesto
MP 18.26 (Pigna): initiare REW/FPI 4440. al ramo nella raccolta della frutta”
D insà. PAG 106. MP 18.26 (Pigna). FPI 9055.
enscià/ -r vb. “gonfiare” D lensin.
FPI 4406 ensciar. “lig.”. VPL enscià. enspinao agg. “coronato di spine”
D ensciùr. AG 16.69 quando e lo vi cossi ferir…/ enspinao e spua-
énsciu agg. “gonfio” zao…
VPL. FA 351. Cf. SAP 409 a.lomb. inspinado m.s.
ensciùr / ensciùu sm. “gonfiore” D spina.
MP 18.26 (Pigna) ensciùr. VPL (Sanr.) ensciùu. éntega sf. “razza”
D ensciar. REW 4372 “gen.”
enscontrar vb. “incontrare” D entica.
FAR 35 s.xiv. (Sav.) traduce lat. obvio, -is, occurro, -is. Entella idr. “Entella”, corso d’acqua presso Sestri
D scuntru. L scontrum. Levante
ensegna sf. “esempio, azione esemplare” C.VOLPATI, Blig 6 (1954) 71-73 “fiume prodotto dalla
AG 54.264 per pregere e per ensegna/ de la soa maire de- confluenza, presso Carasco, dei torr. Lavagna e Sturla”.
gna…/ ne conduga a lo regno so. N.LAMBOGLIA, RSL 15 (1949) 190 sg., 193: “mediterr.”
D insegna. Unica testimonianza antica: Ptol. 3 ùntûlla potamo„
enzegno sm. “artificio, stratagemma, trappola” ùkbolaà. Cf. n.p. lat. Entellus. Il n. antico Entella, ab-
bandonato per Lavagna, venne ripreso dagli Umanisti
AG 69.3 si como sor oxelaor/ con soi oxeli cantaor/ e con
(s.xv-XVI.), poi dal Neoclassicismlo (s.xviii.). Cf. Entella,
enzegne e con apeli/ prender e aver oxeli. AG 69.15 lo
in Sicilia, città dei Sicani. PCT 15, 50.
principo enfernal…/ con sotir enzegne e arte/ mena e ti-
entema sf. “tela bianca per fodere”
ra per gran parte/ l’umanna generacion/ a ternal perdicion. AAD 275 uno cossino longo d’entem. AAD 279 sg. doa
PEG 40 cussi a lo diavo diverse maynere d’enzegne e de strapontini d’entema vecchi strazate. –– un capizalle
barati per inganar la gente. d’entema vechio.
FA 351. FAS 149.153. MUI 153.
D enzignora. inzegno. D emptema. intima.
enseinta sf. “recinto di pietre a secco” entender vb. “intendere, capire”
MMF 119 (Monte Fasce, Gen.) RV 74 s.xii. no t’entend plui d’un toesco/ o sardo o bar-
D centa. incenta. barì. AG 43.127 quanvisde enteiso avesem/ cosse chi
enseme avv. “insieme” grande gi paressem.
ATA 203 a.1382 (Alb.) lo dito mur… tuto enseme si sea FAS 161 entendi “che tu intenda”.
auto si como la pila de mezo. D intende.
D inseme. ententar vb. “tentare”
ensemelmenti avv. “similmente” AG 53 246 lo demonio…/ententane dentro e de for/ di-
AF 4.36 s.xiv. (Pietra) laudemo le sancte vergem/ chi fom versi mar meditando in cor.
spose de lo Segnore/ e le vidue ensemelmenti / honeste e D tentacion. tentaor. L atentare.
pine de amore. enter cong. “dentro”
PS 38, 60. AG 146.207 che per deleto de meza ora/ e d’asai men, se
D insemelmenti. inseme. scimile. aquista logo/ enter l’inferno a far demora. PS 41 s.xiv.
enzenerar vb. “generare” d’enter la testa. ATA 203 a.1382 (Alb.) la pilla… la quar
FUP 114 (= SL 5.13) s.xiv. (Sav.) monto gle parse cosa ge romassa enter lo fiume de la Centa.
dura/ che mai enzenerase/ chi Elisabeth figlor portasse. PS 41.
D inçenerar. D entre. entro. inter.
ensì/ -r vb. “uscire” enter prep. “fra”
AG 12.653 de quele sante osse biae/ enssi oleo in gram AG 16.457 vegne enter lo a conversar. AG 37.4 e enter lo
quantitae. AG 39.59 non aspeitando de tar fossa/ che for se contrastavam.
mai ensi se possa. AG 54.66 or comenzam per lo folia/ PS 41.
quela compagna ensir de via. AG 54.90 no e conseio mai/ D entre.
ente 436 envi

enterna / enternal / enternar agg. “eterno” entrevegnir vb. “inervenire, accadere”


AGL 39.161 che noi no seamo enganai/ ni e ‘nternar AG 99.52 poi da quelo vicio s’astegné/ per zo che mar gi
(ms. enternar; AGN en ‘ternar) prexon menai. AG entrevegné.
54.261 tanta e la grande multitudem/ de l’enterna bea- AG 102.21 e pur, che sea entrevegnuo/ falì o, pentio son.
tituden. AG 56.140 che la richeza e pur caxon/ de l’en- D etrevenir. intervegnir. intravegnir. intrevegnir. vegnir.
ternal perdecion. entro cong. “dentro”
FAS 156. AGC 37 AG 138.216 de gente e la citae si spesa/ che chi va entro
D eternar. per esa/ en tanto gi convene andar… AG 146.211 che zoa
entica / enticare sf./ vb. a lo marfaitor/ per belo e verde prao/ entro per violete e
MRT 347 (rec. G.PARIS, ROM 27 (1898) 152 sg.) “a. fior/ a dever esser apichao? PAB 40 le cosse chi sum en-
gen”, cf. a.it. entare “imputare”, lucch. scentare < tro li alimenti.
*exentare: extirpare. REW 4325 imputare: parm. en- PS 41.
tar, fr. enter, gen. éntega, dezentegà, monferr. dzentié D denter. dentro. enter. entre. inter. intra. intro. L intro.
“disinfestare”. (d’)entro cong. “dentro”
(d’)en torno / entorno avv., cong. “intorno” AG 54.185 questo vermo de pentimento/ gi roe de fora e
AG 49.214 un borgo pim e grasso/ murao, merlao tuto en d’entro. AG 102.18 se son stao envexendao/ d’entro pu
torno. AG 140.223 con gran vigor gi va d’entorno/ per che no par de for…
dargi ben de raso colmo. LDV 14 a.1384 (Alb.) et si se PS 105 “la rima suggerisce drento”.
faza entorno la dita tore um mureto/ FAS 165.
FAS 147. Entrevaux top. (Alpi Marittime, Fr.)
D antorno. atorno. intorno. inturna. LAM 94 it. Entrovalli.
entrà/ -r vb. “entrare” enzà avv. “qua”
AG 144.132 chi vor seguir gora e ventre/ speso e mester RGC 894 (Ormea): -z- sorda.
che in taverna entre. AG 145.335 e cascun chi g’entera D sa.
(PS 7 “dissimilazione”)/ za ma de li no esira. GL 14.76 in entu sm. “vento”
sto papé virei, cæro e distinto/ ro moddo per entràghe ciû RAN 39: “è quasi generale nelle montagne liguri l’afere-
spedìo. si di v-“
PS 108. PD 139 “letterario”. D ventu.
D antrà. intrà. enturì vb.
entrà sf. “entrata, rendita” PTO 258 (Ponente lig.) nella frase: lascià enturì e fèi “tra-
AG 138.239 si richi e de grande entrae/ de grande honor scurare, non mungere le pecore”.
e franchitae. CEB 354 atendi che in cassa toa la entrà et la enula campana sf. (bot.) “Inula helenium”
ensia som enguae. FPL (Nizza).
entrambi pron. “entrambi” envagimento sm. “scompiglio, confusione”
AG 16.188 vegando… entrambi così contristar… AG 49.317 De, che grande envagimento/ con setanta e se-
FAS 156. ti legni…/ venze garee provo de cento!
D intrambi. FA 351, 362 “invadimento, invasione”. FAS 164. AGD
Entraunes top. (Alpi Marittime, Fr.) “prodezza (prov. envazimen)”. ROM 27 (1898) 201. PS
LAM 94, 115, 124. it. Entraune. 65 “sbigottimento”.
entre cong. “tra” D invagir. vaguj.
AG 85.57 entre grego e tramontanna/ se compose una ta- envegir vb. “invecchiare”
AG 133.112 no lo lase tropo envegir/ chi vor d’esto mar
vanna. AG. 140.145 entre queli che an discordio/ meti
guarir.
amor, paxe e concordio. AF 2.6 s.xiv. (Pietra). entre li
FA 351: fr. envieillir. FAS 165.
sancti exaltao.
D invegir.
PS 41.
enveloppe sm. “busta”
D enter. VPL (Arenz.)
entre cong. “dentro” enver / en ver cong. “verso”
AG 145.332 scanpar no po che no lo arda/ entre fogo chi AG 16.194 vozando poa la zhera soa/ en ver san Zoane,
mai no mor. dixe/ questa te per maire toa. AG 139.32 si tosto como
D entro. enter l’omo e nao/ move andando como romer/ da soa iornaa
entregamenti / entregaminti avv. “interamente” menao/ enver re o bon hoster. AG 139.63 enver la morte
AG 14.525 ni Dominide perdom gi da/ se restitucion no va ogn omo.
fa/ entregamenti se lo po/ restituando tuto zo/ de darmaio FAS 165. AGC 50.
che l’a daito. AG 140.271 entregaminti, senza ingano/ pa- D ver. in ver.
gali ben de lo so afano. enverno sm. “inverno”
FA 165. PS 13. AGC. AG 37.7 de la stae e de l’enverno.
D entrego. intregamente. D inverno.
entrego / entreguo agg. “intero” envexendao agg. “confuso, turbato”
AG 79.213 usando pan con erbe crue/ e zazuni intregui AG 102.18 ma no pensai in vostro cor/ che l’amor sea re-
far. AG 114.40 l’amor vostro e pu valeiver/ entrego cha freidao/ che se son stao envexendao/ d’entro pu che no par
sparpaiao. de for…
FA 351. FAS 147. FAS 165.
D intrego. D invexendar.
entremeterse vb. “intromettersi” envidia sf. “invidia”
AG 146.192 qualcum mar s’entremise. AG 79.106 poi dixi: aotra via terrò/ l’envidia amorterò.
PS 24, 38. FAS 147.
D intermise. D invidia.
envor 437 erbe

envorar vb. “rubare” era sf. “dispari”


AG 14.423 lo septem (commandamento) e: no envorar. TVD (Dolc.) nel gioco aru-era “pari-dispari”
AG 14.430 che la maor offenssion…/ che far poesi a lo D aru.
vexim to/ e envorar zo che e so. errante agg. “colpevole
FA.351. FAS 147, 150. AGG 122.10 quaxi tuti son erranti.
D onvolar. invorar. FA 381 sg.
envrianza sf. “ubriachezza” D arrà. arror. errar. L eronius.
AG 113.10 che tanto beive alcun meschin/ che de en- errar vb. “sbagliare, peccare”
vrianza sta sovin. AG 46.7 alcuna cogitation/ vanna ni tentacion/ chi fan fa-
FA 351. FAS 154, 162. AGC 37 “epentesi di -n- “ lir e fan errar/ e lo bon cor prevaricar.
D envriar. envrieza. envrio. D errante.
envriar vb. “inebriare” ærba / erba sf. “erba”
AG 144.183 la luxuria carnar…/ si envria la mente/ e de- AG 6.55 basseta erba pichenina. GL 19.55 a fà d’ogni ær-
riva monte gente. PS 38 s.xiv. envriar. ba fascio.
Cf. SAP 410 a.lomb. invriar m.s. MB 118 (Bonvesin) FAS 144. PVG.
i(n)viarse: “l’epentesi -n per influsso del prefisso in-“ D erbassa. L erba.
D envrianza. envrio. erba sf. “erba” elem. topon.
MNS.1.157 a.1577 (Sav.) se sarano portate ortaglie da
envrieza sf. “ubriachezza”
fuori per via de mare, non si possino vendere in piaza pu-
CEB 357 la envrieza no fa niente drito noma quando ella blica di Herbe (piazza delle Erbe, sede del mercato orto-
caze intra lo lavagio. frutticolo di Savona).
PS 34, 60. Cf. SAP 410 a.lomb. envrieça m.s. FTL 140 sg.
D envrianza. L embrietatem. D erbabona. erbarea. erbazzano. erborina. erbuenza.
envrio agg. “ubriaco” erba büsta sf. (bot.) “Andropogon v.sp.”
CEB 358 chi se scusa cum parole che ello no è envrio la FPL (P.Nava).
sua envrieza apertamenti acusa et manifesta. PAB 68 co- D erba de büstu.
mo l’envrio chi vol intrar in caza e no sa. erba amàa sf. (bot.) “Erythraea centaurium;
PS 3, 10, 11: “-n- per scambio col prefisso -in”. Tanacetum balsamita”
D envrianza. envriar. imbriègu. L embrius. FPL.
enxao agg. “gonfio” Erbabona top.
AG 6.56 l’isopo…/ polmo enxao meixina (cura, guari- FTL 140.
sce). D erba.
FA 351. FAS 142, 152. CAV 1.97. erba bursa sf. (bot.) “Capsella bursa pastoris”
D inscià. FPL.
enxaura sf. “enfiagione, gonfiore” D bursa du pastù.
AG 6.64 a soperbia contrasta don/ con enxaura de pol- erba da figu sf. (bot.) “Iris germanica L.”
mon. MLC 268 (Sav.)
FAS 351. FAS 164. D scampafigu.
D inffiaura. inscià. erba de büstu sf. (bot.) “specie di erica”
enxir vb. “uscire” PVG.
AG 65.6 semper a lo to enxir de ca/ lo segno de la croxe D erba büsta.
te fa. AG 100.3 tenza o question…/ unde po re voler erba oxellina sf. (bot.) “Oxalis corniculata”
enxir/ o gram spesario conseguir. OLP 1.78 s.xiv. (Pietra) FPL (V.Polcevera)
segnoi e done, fai penitencia/ enxì for de li peccai. D oxelìn.
FA. 351. FAS 155. PS 11 “-n- per scambio col prefisso erba pernarixe sf. “Senecio vulgaris L.”
in-“ MLC 245.
D ensir. Erbarea top.
eo pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io” FTL 140.
LSE 26 ben che eo abie molto amato lui… LSE 29 et lui D erba.
respoze: eo ve lo prego grandementi. erba rüa / erba rüia sf. (bot.) “ ruta (Ruta graveolens
v.sp.)”
épeta sf. “epatta”
FPL. MLC 230 (Bard.)
CAV.1 236: “numero fisso annuale per calcolare con il
erbassa ef. “erbaccia”
conto di Salomone lo stato della luna in qualsiasi giorno AAG 126 sg. herbacea. pl. erbasci ( -sc- per influsso di -i)
dell’anno (“Regola di Salomone”, descritta nel 1602 dal D erba.
Crescenzio nella Nautica Mediterranea). erba sana sf. (bot.) “Androsaemum officinale”
IVI: Procedimento in uso presso i pescatori di Noli e FPL (PortoM.).
Monterosso. Erbazzana top.
er pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui” FTL 140.
PAB 80 er se vosse per veir l’amia/ e tantosto li fo ravia. D erba.
MP 18.26 (Pigna) (illu) pl. eli. erba trilla sf. (bot.) “Briza media”
er avv. “ieri” FPL.
MP 14.43 (Pigna). D trillu.
D vei. erbeboà vb. “biasimare”
æra sf. “piazza” VRS 456 (Ormea)
DFC 155 Portoria è tutta in æra:/ dro duxe sento fà parli e erbeggia sf. (bot.) “pisello (Pisum sativum)”
gazzæra. MLC 234 (Chiav.). ADP (Pietra). PVG.
D èa. D arbeggia. arbìa. erbeglio. L erbilia.
erbe 438 érei

erbeglia sf. “pisello” erbusìn sm. (bot.) “corbezzolo”


VPL. MDB (Bord.).
Erbeglio top. (Stella) D arbossa. arbusìn.
RES 50 a.1590 Bricco dell’Erbeglio. erc sm. “arco”
D erbeggia. SDA 46 (Altare).
èrbeu sm. “albero” elem. topon. (Diano S.Pietro) D ercu.
FCL 56 n. Èrbeu du sccioppu, Èrbeu de uxeleia (connes- Erce top.
si con la caccia). NTS 20 Rian de l’Erce, affl. del torr. Lavanestro.
D erboro. D erxu.
Erbigi top. (monte, V. di Vara) ercher sm. “arciere”
EOL 24. PS 32, 60 s.xiv. ercher.
erbo sm. “albero” D argiere.
PAB 40 um atro erboro… lo terso erbo. hercher sf. “feritoia”
PS 12, 16. SDA 45 (Altare) ASF 753 le artalarie et munitione del castello… sei ferra-
D erboro. erbu. te grosse a le hercher con le sue chiave, cadenasse et chia-
ærborà vb. “inalberare, issare” vadure.
GL 18.80 aveivan ærboraou sciù ra muraggia/ quelli de L alcheria.
drento un grosso bordonà. erchezaor sm. “arciere”
Erborello top. (V.Trebbia) PS 35 s.xiv. erchezaor.
EOL 24. D argiere. erchezar.
D erboro. erchezar vb. “tirare con l’arco”
erboreto sm. “alberello” PS 36 s. xiv. erchezar.
IVE 52 un bello prao… lo quar avea intorno grandissimi D erchezaor.
zeneivri e atri belli erboreti. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala) pl. erco / ærco sm. “arco”
erboretti. PAB 48 pija lo to ercho e va a cassar. CIT 304 (B.Cigala)
FAS 163. e ro carcasso e l’ærco. RDB 92 (B.Cigala) l’erco celeste
D erboro. “l’arcobaleno”.
Erborina top. erco sm. “arcata” elem. topon.
FTL 140. PAD 318 sg. a.1506 la porta de l’Erco. –– la porta de l’ar-
D erba. co. (Porta d’Archi, a Genova). MIT 35 a.1850 (Sav.) erchi.
erboro sm. “albero” PS 106.
CBL 344 (19.2) De te salve, santa croxe/ erboro d’amor D arco. ercu.
piantao. PAB 39 sg. erbori chi fassam fructo. –– manie- ercu sm. “arco”
ram de lo erboro de vita… e si ge mostra l’erboro. –– e im AAG 395. PD 108. ADG 24, 129 n. RGS § 48. PVG.
pareyzo terresto De avea possao erbori… IVE 42 e goar- D àicu. arco. arcu. éicu. erc. erco. vercu. L archus.
dava li erbori de sovra freschissimi. AA 16 piantavano un erdiu sm. “orzo”
erboro de rovere. RDB 20 su l’erboro. RDB 90 MLC 273, MP 18.26 (Pigna).
(B.Cigala) con i erbori dre giande, re sorbe e i ermorin. D ordio.
PD 57 s.xvii. (P.Murassana) sotto i erbori contenti/ con ære / ere sm. “aria”
voi, donne, balleremo. BOS 38 s.xvi. (B.Schenone) veggo mirando in vui mille
angeretti/ unna bella rionda fà per ere. RDB 23 ma spero
D arboro. erbeu. erbo. erborello. erboreto. erbu. erbuatüa.
puè che un dì ro chiero sò…/ deggian pazzà re nuvere
erbuetu. erbuìn. L erborem.
d’errò/ dri bandij chi l’ere fan scurissimo. RDB 92
erbu sm. “albero”
(B.Cigala) i ere (“l’aria, l’atmosfera”). DFC 64 me ne
G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 293. AAG 113. PD 108, 133,
vaggo tutta in ære/ de sentì che sciù ra fin/ averò ro mæ
145, 154 “erburu”. RGS § 24. FDG 161, 248. PVG. Tognin. DFC 146 zà ti te metti in ære/ de fà pompa e
D erboro. gazzære. GL 4.18 comme de fœugo là da re minere/ ra
erbu de Giüdda sm.(bot.) “Cercis siliquastrum”. çennere se vedde in ære andà…
FPL. RAN 67.
erbuatüa af. “alberatura” D âia.
PD 136, 159. ere sf. “aria, motivo musicale”
D arbuatüa. erboro. RDV 189 e ai ommi se fan fà dre mattinè/ e chi ro doçe
Erbuenza top. son sotta se sente/ ro barcon gh’arve e piggia i ere a men-
FTL 140: < erba. te.
D erba. heredita / hereditagio sf/m. “eredità”
Èrbue top. (Albisola) AG 39.18 che l’omo laxa terra e aver/ fe’ (AGN “feudo”)
FTL 135 < àrbua. e tucta aotra hereditae. PAB 40 aso che l’omo perdesse lo
D arbua. arbura. hereditagio de quella sancta gloria.
erbuetu sm. “alberello” D hereo.
FDG 56. PVG. Ereixeo top. (Taggia: luogo di nascita di San
D erboro. Benedetto protettore della città)
erbuìn péixe sm. (bot.) “Abies pectinata” PRP 338 (str.2) e san Beneito voi, ch’a l’Ereixeo/ lascias-
FPL. si un arregordo così degno.
D erboro. PRA 371, 374.
erbumegu sm. (bot.) “assenzio (Artemisia absinthia D ereixu. erexea.
L).” éreixu sm. (bot.) “leccio”
FDT 7.70 (Sav., Chiav.) MLC 264 (Sanr.).
D bonmèigu. D erexo.
here 439 érsc

hereo sm. “erede” Ermeina cognome


PAB 53 Socrates, maistro de nostro Pratom… herei de lo VTS 88 a.1530 (Sav.) Caterina Ermeina.
quar vossem esser li pichori e li stoizi. PS 16, 60 s.xiv. he- D ermerin.
rei. PRP 360 (5.14) certi herei de barba Antò Moffio. ermengu agg. (di luogo) “cupo, umido”
D hereditae. VPL (Avegno).
heretico sm. “eretico” ermeno agg. “armeno”
IVE 9 li heretici chosi sum semegeivi… TL.3 118 a.1474 per lo vesco nostro de Latini e per lo ve-
D erexia. erexo. sco de Ermeni.
(l’) Erexea top.
L ermenia.
CSF 84 a.1434 (Spotorno) quedam nemora que vulgariter
appellantuer l’Erexea. TAL 64 n.283 a.1539 (Alassio) ermerin sm. “ermellino”
l’Erexea AG 138.129 xamiti, drapi dorai/ le care pene e i erme-
D ereixeo. erxea. erxu. L eliceda. rin…
erexia sf. “eresia” AGC 50 n.
AG 14.73 sisma, error ni erexia. D armelìn. ermeina. L ermerinus.
FAS 163. ermetto / ærmetto sm. “elmetto”
D heretico. erexo. PAD 400 a.1507 era armato con l’ermetto in testa. GL
erexo sm. “eretico” 20.42 e ro ferì, d’onde de smarto e d’oro/ luxiva una co-
IVE 8 et imperzo de la fidelitae arcuin erexi ne sum da- rona sciù l’ærmetto.
narà (?) D elmu. L armetus.
FAS 157, 158. FPI 3979. Erminia top. “Armenia”
D heretico. erexia. PS 33 s.xiv.
erexo sm. (bot.) “quercia, leccio” ermitta sm. “misantropo”
RDB 90 (B.Cigala) erexi. CIT 294 quarche bosco gran- BDS (Sav.). D hermito.
de/ d’ormori e de çupressi, erexi e pin. hermito / ermittu sm. “eremita”
PD 112. RAN 57. AG 12.89 un hermito santo paire. AG 12.113 l’ermito
D ereixeo. ereixu. erixu. erxu. dixe… AG 12.189 a l’ermito fe so camin. PS 11, 16 s.xiv.
erfeo / æerfero sm. “alfiere” ermitto, ermitti.
COMM 1.30 Zanelin figgio de l’Erfeo Queixella de FAS 156, 157. PD 144, 155 “dotto, certo per un più anti-
Beghæ. co ermitta”. AGC 38.
GL 18.97 ro generà, chi ne vœu uscî da vero/ arranca ra
D armittu. ermitta. L ermitus.
bandera dall’ærfero.
PD 136 “non indigeno”. ermo sm. “elmo”
D alfero. L alferius. AG 47.32 bem fa mester l’ermo in testa.
ergnìn sm. “l’ultimo della nidiata” FAS 150. AGC 32.
BDS (Sav.). D elmu.
eri / heri avv. “ieri” ermorin / ærmorin / ermuìn sm. (bot.) “corbezzolo”
CIT.A 199 s’heri a m’ha dæto/ un dì de spinne/ ancuœ RDB 90 (B.Cigala) con i erbori dre giande, re sorbe e i er-
ch’a m’assassinne? CIT 92 e in doì bâgi de galli/ tâ è morin. CIT 294 re sorbe e ri ærmorin. ADP (Pietra) er-
scentao, chi dava eri ri balli. GL 12.39 heri pœu all’ar- muìn.
ba… PD 136.
FAS 165. RAN 92. PD 109, 348. D armorin. armuìn.
D (avant)ei. vei. ernengo agg. “di fieno o grano, quando il racolto si
erichir vb. “arricchire” presenta scarso per intemperie o malattie”
AG 14.460 atri son chi per osura/ d’erichir an tanta cura… FAL 272 n.6
FAS 157. D vernengo.
D inrichì. richeze. rico. errò sm. “errore”
erìcua sf. (bot.) “rucola (Eruca sativa)” RDA 4 (C.Zabata) ha mostràou quanto quelli sen in errò
FPL (Chiav.) chi han tâ opinion.
D ricua. D arror.
érixu sm. (bot.) “leccio” Eroi n.p. “Erode”
MLC 264, MP 14.38; 18.27 (Pigna). AG 4.7 da Eroi fosti encarcerao. AG 16.460 fin da Eroi
D erexo.
se inconmenzam/ li zue de iniuriarlo.
Erli top. “Erli (V.Neva)”
BCB 139 n. “insediamento barbarico di Eruli”. PCT 87, FA 352. FAS 147.
88, 124. heror sm. “errore”
erlia sf. pratica superstiziosa, stregoneria” AG 14.73 sisma, error ni erexia. AG 130.27 guardasse da
AG 136.109 kalende chi oserva mar/ errando per erlia/ de reprenssion/ e d’ogni fala e de heror.
santa fe desvia/ e n’avera penna eternal. D arror.
FA 325. erzano sm. “argine”
erlìa sf. “uggia, avversione, ripugnanza” MPS 66 a.1550 (Stella) non possi lavorare… sotto maxe-
PVC 29 s.xix. a barca duv’entròu… c’un pô d’erlìa… ra overo sotto erzano almanco per palmi doi largho da la
GO. CAD. RAN 184. FA. 325. PD 136 “forse si sente detta maxera e largo da l’arzeno per palmi trei.
ancor oggi”. D arzeno. erxua. erze. erzenasco. erzera. erzo. erzu. L er-
D arlia. zenus. erzinum.
erme sm. “verme” érsciu sm.pl. “rivestimento anulare di metallo con cui
PVG. si guarnisce internamente un occhio di cavo”
D verme. CAD.
erze 440 escu

erze sm. “argine” èrxu sm. (bot.) “leccio (Quercus ilex)”


GO. BDS (Sav.). FPL. MLC 264. PD 134.343: erxu. FPI 4259 ilicem (Cf.
S.BUGGE, ROM 3 (1874) 161 ven. àrzare “margine, para- C.MERLO, RIL 84.60). ADG. RGS § 28: e- per i- pare vo-
petto”: Prisciano p.35 (=559 P) arger quoque dicebant calismo osco. FDG 250 n. ADL (Vent.). DVA (VArr.).
(antiqui) pro agger. AAG 395. PD 108 n. argere. PVG. VPL.
D erzano. erzo. erzu. D erce. erexea. erexo. erxea. erze. erzu. exu. L illicem.
erze sm. (bot.) “leccio” erxu sm. “leccio”: elem. topon. limitato alla Riviera di
FPI 4259 (La Spezia). Ponente.
D erxu. FTL 128.
erze / ærze vb. “erigere, sollevare, alzare” erxu sm (bot.) “larice”
GL 2.33 ro sciuscietto/ ærze ra sciamma a questo gran DVA (VArr.).
farò. GL 9.12 ærze ri œuggi… GL 11.15 e ærzûa ra man D larxu.
con ro nomme de De/ d’in çimma in fondo tutti o i bene- èrxua sf. “rialzo, argine”
disse. GL 13.37 maraveggiàou Tancredi ærze re çegge. BDS (Sav.).
GL 13.62 ro cavallo/ o n’ærze ciù ra testa, ni o sbarbag-
D erzano.
gia. GL 15.50 un gran lion…/ ra sassara o l’erzeiva. GL
18.97 e china i œuggi imbarlugæ’, poi torna/ ri ærze… esa pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “essa”
CIT 248 quanto inemiga d’ogni sò reposo/ brillàve com- AG 138.216 de gente e la citae si spesa/ che chi va entro
me in scôso/ per ærzese a ro canto odo ra mente… CIT per esa/ en tanto giconven andar…
253 e che n’ærze a ro çê zointe re braççe. DFC 27 erzi essa pron. sogg. di 3ª pers. f. sg. “essa”
(imperat.) sciû, ch’o tocca in terra. LSE 23 et intrando essa in caza tuti la seguivan como ma-
PD 108. VPL. dre., et cum sumo studio se alongavan devanti a ella.
D erzüa. ezamme sm. “esame”
Erzenasco top. (Serra Riccò) RAN 20.
PTP 16 n.: < erzu “leccio”, o meglio <erziunum “argine”. D exame. examinar.
D erzano. erze. escha sf. “esca”
Erzera cognome AG 63.17 cum esca de picem valor/ tirava asai pexi e pu-
VTS 82 a.1530 (Sav.). sor. AG 63.87 ma da si necho pesschao/ ne defenda lo
D erzano. Criator/ che tar brusme (m.s.. brusne) ni esca/ no intre in
erzo / erzu sm. “argine” nostra ventresca. AG 64.51 e con esca pochetina/ ne vor
RGS § 24: erzo (Ormea); erzu (Gen.). mete in ruina. AG 126.31 che no se ve possa offerir/ esca
D erzano. erze. ni don soperzhoso/ donde l’amo fosse ascoso. MCG 331
erzu sm. (bot.) “leccio; elem. topon.” s.xiv. escha.
AAG 395. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 396. PD 108 n. FPI D lesca. L esca.
4259 (Sanr.). esca sf. “esca dell’acciarino”
FCL 41 (Cairo) Bric degli Erzi. RDB 17 e mi semeggio a pointo ro foxin/ che piccando ve
D erxu. fasso buttà fogo/ e l’esca è ro mè cuò d’ogni firin.
erzü’a sf. “alzata (termine del gioco del pallone): esca sf. “lisca di pesce”
colpo dato alla palla di soprammano, con la mano alzata SDS (Sav.). D resca.
sopra la spalla” escalvao agg. “calvo, spelacchiato”
CAD. RV 23 s.xii. sozo mozo escalvao. PAL 14 n.5 “schietto
D erze. genovese”.
(a l’) ærta loc. avvv. “all’erta”
D càlvari. cauvo. L calvus.
CIT 150 stan lì ri pesci a l’ærta/ traonandoghe adosso ra
sariva. (l’) Escarène top. (Alpi Marittime, Fr.)
Erta top. (Vobbia) LAM 117, 119: Scarena. Touet l’Escarène “Toetto
FTL 73 Cima, Costa d’Erta. Scarena”.
D ertu. D scarena. L scarena.
ertesa sf. “altezza” escir vb. “uscire”
PVG. AG 6.47 meser, asperzime de isopo…/ a zo che esca ben
D ertu. mundao. RDB 24 ma s’oura nave, barche o bregantin/
ærto / erto agg. “alto” escian fuœ’ d’esto porto… CIT 16 mi che bruxo de den-
PRI 29 s.xvii. (P.Murassana) ra tore de ro brandà/ chiu tro comme un forno/ escio a véi se me poesse refrescà.
che ra veggo, chiu erta me pâ GL 1.17 in re beate æter- RAN 92.
ne ærte contræ. D ensir.
D ertu. ésciu sm. “vicolo”
Èrtola top. (Rezzoaglio) TAL 65 n.287 (Alassio): exitus. VPL (Sanr.) “sentiero”.
FTL 73. LPT 230. RRL 66.
ADG 22. 129 erectus. REW 2899. RGS § 24 altus. FDG D isciu. telescia.
247 n. âtu. PVG. altus. Escragnolles top. (Alpi Marittime, Fr.)
D erta. ertesa. ærto. èrtola.
LAM 117 it. Scragnola.
èrtu agg. “spesso, denso”
MP 18.27 (Pigna): REW 2899. TVD (Dolc.). escriver vb. “scrivere”
Erxéa top. (Loano) PLD 84 a.1367 frae quelo qui ge sera escrivo per orden et
TCL. lemtra et lemsia et tuto saverei.
D erexea. erxu. D scrive.
erxo sm. “leccio” escu sm. “vescovo”
GL 9.39 comme d’erxo o de pin robusta cianta. PVG.
D erxu. D vesco.
esch 441 ese

eschusar / escuxar vb. “scusare, esentare” 1.pl. esemo FUP 118 s.xiv. (Sav.).
PAS 34 per che non respondi tu a queste raxoym, che que- semo AG 12.580; 46.41.
sti te dixem? e perche non te escuxi tu? –– e sam Per si se VBA 102 a.1435. PNF.402 a.1447.
excusava a quello servo, e lo servo gue disse: como te poi RDV 129 a.1588.
tu eschusar? SAS 75 a.1592 (Sav.) non se ne ametterà al- FAS 160. PS 27. PFM 137.
cuna escusatione sotto pena de doi scutti per ogn’uno che semmo NPD 57 s.xvii. (Sav., P.Murassana)
proponesse di rifiutarlo o di escusarsi. semu GUA 303. RGS § 540. ADG.
PS 2. somo PAT 22 a.1320
D escusatione. scusar. L excusare. somo vegnui (PS.27).
escusatione sf. “scusa, pretesto, giustificazione” 2.pl. se PAS 28, 31 se voi (PS 15, 27)
SAS 75 a.1592 (Sav.) detto offitio, qualle non si potrà in sei AG 3.9; 12.168. FAS 16
modo alcuno ricusare ne se ne ammetterà alcuna escusa- CBL 333 (6.58).
tione. OLP 1.56 s.xiv.(Pietra).
D eschusar. CR 20. RGM 187 a.1472.
ese / esse/ -r/ -re vb. ”essere” DSP 62 a.1487.
AG 12.521 quatro roe tute ferrae/ fazamo esse apareiae. RDB. 10. NPD 59 a.1750 (Sav.).
AG 38.116 monto e bel ese in tar logo. AG 53.253 ma pur RAN 71. GF 6 s.xix.
la soa gran ruyna/ da a noi ese doctrina. AG 138.268 pen- contad. chi seju? “chi siete voi?”.
so e lor cor esser pu van. PAT 23 a.1320 da l’unna parte 3.pl. e AG 138.214. PEG 43. IVE 34.
a l’atra no ghe deverea esse altro che bonn amor. CAR 10 SAL 7 n.n. a.158
a.1340 che nessum no possa esse prior de la dita Caritay en GL 16.9 g’hen “ci sono”
o confraria no ma de iii. agni inseme. OLP 3.20 s.xiv. NPD 66 a.1749 (Sav.).
(Pietra) che de lo so sancto figlo ela debrà esser maire. som AG 14.42; 49.41. SCF 90 a.1393.
ATA 203 a.1382 (Alb.) la dita ovra debia esser bona en lo son AG 6.20; 138.210.
dito de trey homi… SCF 94 a.1393 che non ge rencrese su PD 353: su e mè “sono le mie”;
de esse reverente ala Vergine Maria. CR 17 sapjando lo su i spusuéi “sono gli sposi”
Redemptor… quelo che doveiva esser… PAD 336 a.1506 sum AG 14.585. FUP 100 s.xiv. (Sav.).
s’è inteso la sera avanti essere venuto da Serravale. RDB SCF 90 a.1393. CPV 48
45 d’un vorei tutti esse demo. RDB 180 (ms.) a.1595 e a.1461 (Alb.)
doreiva iesse fuzia. sun AG 138.195. TL.1 320 a.1455.
PD 111, 157. PVG. VPL. GUA 207.
FORME: Indic.Impf. 1.sg. ea ADG.32.
Indic. Pres. 1.sg. som AG 16.47. era AG.16
son AG 4.32. FAS 159. RDB 13 eu PD 12
su PD 353 od. su arivòu ia OCD 25 (Carrega, Cartasegna)
sum AG 7.1. MAC 162. 2.sg. eri AG 2.10.
sun AG 6.4, 12.557. ADG od. ei ADG 32.
2.sg. e AG 6.101; 18.2 CEB 358. eiri PRP 358 (3.31) eiri tu? (PRA 377).
PEG 44. PAB 48. 3.sg. ea PD 125.
PS 12, 100. FAS 159 eira TL.3 414 a.1474. PRP 347 (str.39).
GL 17.50 ti êti. eire PRP 354 (1.64) eirelo meglio.
COM.1 13 etto “sei tu…” era AG 49.187. (FAS 144). GP 369.
RGS § 540. RDB 32. RGS § 90.
PD 110, 114 n., 127. ADG. erila PD 137 s.xviii.
ei AG 143.130. CBL 25.72. ia GF 5 s.xix. contad
SL 3.3 s.xiv. (Sav.). OCD 25 (Carrega, Cartasegna).
OLP 3.11 s.xiv.(Pietra). 1.pl. éimu PD 125. ADG 48
FUP 112 s.xiv. (Sav.) PS 27 s.xiv. éirimu PRA 377.
PS 12, 108. êmu PD 125, 157 < erim
PRP 358 (4.9) eit(o) “sei tu” eram FAS 160. PFM 135.
(cf. PRA 370 sg.) éramo CBL 344 (19.30). PS 24, 27 s.xiv.
es(ti) MP 18.27 (Pigna). PS 24 a.1477. AA 77.
sei AG 53.308 (unico caso in éremo PS 24, 27 s.xiv. TL.1.320
AG: FAS 159) a.1455. PFM 135.
PAS 31. PRP 358 (3.37). PS 27. érimo CPV 49 a.1461 (Alb.).
siei AF 2.31 s.xiv. (Pietra). iéimo PD 341 (a.1655, G.Rossi): erimu.
3.sg. e, è AG 7.4 (PD 113n.). MC 686. 2.pl. éivi PS 27: odierno, su aveivi.
AG 71.12, 58 ege “c’è” eri AG.16.36 FAS 160. PFM 135.
AF.1.32 s.xiv. (Pietra). ele “egli è” erivi PS 24,27 a.1477.
AG 29.25 elo “è lui”. 3.pl. eira PRP 338 (str.1)
PS 59 s.xiv. che cossa eiran PRP 342 (str. 25). PRA 377.
e ella aotre che… eram AG 49.134. LSE 27.
TL.1 1580 a.1456 le vegnuo. erilan PD 137 s.xviii.
RDB 11. DFC 15. PD 114n. Ind. Fut. 1.sg. saiò PD 144.
CAN 1843 p.41 (Sav.) . serò RV 19, 90, 91 s.xii. AG 16.180.
PD 111 elu, cumelu. CR 19. SL. 2.18 s.xiv.
æ RAN 72 (CIT, GL) ælo, æla. (Sav.) PS 27.
NPD 67 s.xviii. cose gh’ælo. sô PD 124.
ese 442 ese

2.sg. serai AG 12.494. CBL 333 (6.25) seai AG 141.39


seray MAC 163. sei AG 140.37, 150. PAB 48. PS 27.
3.sg. sâ CAN 1843 p.37 (Sav.) 3.sg. se ATA 203 a.1382 (Alb.).
sæ NPD 68 fine s.xvi PD 114 n. ADG 26.
saià ADG 18. sæ CIT 2 Gexo sæ comeigo!
sarà CAN 1848,51(Sav.) CIT 4. GL 17.84; 20.105.
rifà un parlare antiquat DFC 116.
sareira COM.2 21 (?) COM.5 50 chi se sæ.
serà AG 31.26. CBL.329 (1.56) PD 114. RAN 75.
OLP 1.47 s.xiv. (Pietra). sea AG. 6.94; 15.2; 49.259. FAS 16
FUP 112 s.xiv. (Sav.) FUP 100 s.xiv. (Sav.).
PLD 83 a.1367. LSE 25. CBL 329 (1.54).
NAB 22 a.1473 (Sav.) SA 234 a.1340 (Sav.).
BRP 1 a.1474. PRP 355 (2.45) LDV 14 a.1384 (Alb.).
serrà AG 143.243. PAB 38: PS 27.
1.pl. seremo CR 18. TL.1 338 a.1455.
2.pl. seai AG 145.10 CPV 48 a.1461 (Alb.).
serai MAC 165. PS 108. DSP 59 a.1487.
serei AG 79.152; 140.7. PAT 22 a.1320. RDA 6 a.1588 (C.Zabata).
CP 126 a.1356. GP 280. segge GL 16.18.
IVE 22. CR 21. seglie PRA 377 (Taggia, odierno)
3.pl. saan CAN 1842 p.22 (Sav.) si SA 244 a.1340 (Sav.).
seram AG 27.18. SA 242 a.1340 (Sav.). sia LJ.2 35 a.1250?
GOG a.1444 ATA 204 a.1384 (Alb.).
seran OLP 1.74 s.xiv. (Pietra). CR 22. GOG a.1444.
serano DSP 59 a.1487. sie PAC 13 a.1039
Indic.Perf. 1.sg. foi AG 12.321; 138.23; 146.351. lat.: data sie= data sit.
PS 57 s.xiv. 1.pl. seamo CBL 329 (2.10). FAS 161.
PAB 60. CR 26. LSE 29. semmu PD 130.
FAS 1260. PS 24, 27 2.pl. sea AG 114.36.
fu MC 686 e’ fu desvegiao. AG 114.38. CBL 334 (6.80).
2.sg. foisti PS 24 s.xiv. AF 3.6 s.xiv. (Pietra).
fosti AG 3.1; 143.100. PAB 69. (PS 27) OLP 1.80 s.xiv. (Pietra).
3.sg. fi AG 138.94. CPV 49 a.1461 (Alb.).
fo DPC 173 ca.1180 (Sav.) FAS 161. PS 27. RGS § 609.
(DPC 177) segiè ADG 26 gen. mod.
AG 1.5. OLP 1.33 s.xiv. (Pietra). sei CR 17. CPV 48 a.1461 (Alb.).
PEG 40. MC 680. sseiai AG 126.52 o (voi) sseiai.
PAB 42. (FAS 160. PS 24, 27) si PGF 28 a.1461 (Alb.) “Spirito
LSE 19. DSP 40 a.1461. sancto sine gie (guida)
CPV 49 a.1461 (Alb.). 3.pl. seam SA 243 a.1340 (Sav.).
SAL 7 nn. a.1584. SL 1.8 s.xiv. (Sav.).
PRP 348 (str.43). FUP 110 s.xiv. (Sav.). PEG 41.
PRP 346 (str.37) follo “fu lui”. PAB 39. PS 27 s.xiv.
foe BL 62 a.1393. sean. AG 6.32. DTC 163 a.1380
FSC 88 a.1503 (Sav.). SCF 92 a.1393. FAS 161.
foi CIT 82. seino DSP 193 a.1518.
fu LSE 13. CIC 34 a.1749 (Sav.) sen RDA.4, 6 a.1588 (C.Zabata).
fuj LJ.2.35 a.1250? CIC 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.)
1.pl. fomo AG 16.105; 43.20. PS 27. GL 18.10.
AF 4.23 s.xiv. (Pietra) sian AG 140.45 (PS 28 “isolato
fomo maleiti. e forse letterario”)).
2.pl. fosti AG 2.41 Cong. Impf.1.sg. fise, fisse GA 17. 103 < fuissem, non < fieri
3.pl. foin GL. 1.42; 3.66; 5.28. fose AG 12.254.
fom GP 291. PAB 38. MAC 169. fuise RDV 241 a.1583. GA 17.103.
PS 27 s.xiv. ADG 86 sg., 98.
fon AG 12.373; 16.233. fuse GA 17.103 “forse italianismo”.
AG 49.296 (? : cf. POF 14). fusse PAA 65.
CBL 342 (17.27) GP 291. 2.sg. foissi GL 14.16.
PAB 45. LSE 25. fossi AG 12.413.
PRP 349 (str.49). FAS 160. PS 25. fussi AG 143.47.
fonne VBA 102 a.1435. 3.sg., fise RGS § 562 ÷ fieri,
fono BDF 147 a.1460. cf. a.lomb. fisse.
forn CR 7 foisse NPD 56 s.xvii. (P.Murassana)
Cong. Pres.1.sg. sé CIC 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.). fosse AG 1.16; 142.19.
sea MAC 165. FAS 161. fuse AA 104. GA.17 103:
sia RV.51 s.xii forse italianismo.
2.sg. sea FAS 16 fusse PCD 32 s.xiv. CAR 75 a.1487.
ese 443 ezìl

DSP 58 a.1487. MGT 197 a.1498. FAS 16


fuso PCD 41 s.xiv. Partic. sta AG 127.30 m.sg. “stato”.
1.pl. fossemo PS 26, 28 s.xiv. AG 49.72 f.sg.“stata”
fìscimu GA 17.103 < fuiscimu stae AG 139.20 f.pl. “state”
fùscimu GA 17.103: forse italianismo. staeto CR.17. PS 107
2.pl. fossi RV 18, 50 s.xii. AG 3.5. “doveva già essere stètu”.
PRP 347 (str.41). staio AG 143.148.
fuisci ADG 98. staito AG 12.476.;140.203.
3.pl. fòissan GL 15.4. CIT 95. CBL 329 (1.7)
fosse AG 49.328 SL 4.20 s.xiv. (Sav.).
fossem AG 12.590. PAB 46 (PS 28). OLP 1.56 S.XIV. (Pietra).
LSE 17. BL 67 a.1399.
fossenon PS 26 a..1473 CR 9 . PRP 353 (1.2)
“curioso italianismo” stao AG 12.563; 39.47.
fosson PRP 351 (str.56): PAB 70. CBL 329 (1.16).
fuseno AA 39, 164. OLP 1.66 s.xiv. (Pietra).
fusseno CAR 75 a.1487. PRP 345 (str.32)
MNS.2 11 a.1577 (Sav.). PRA 372.
Condiz. 1.sg. saeiva CAN 1848 p.4 (Sav.). steto PS 107 a.1466.
sàivu CIC 50 a.1842 (Sav.). D iesse.
sæ COM.2 56. Èze top. (Alpi Marittime, Fr.)
serea PAB 53 (PS 2) LAM 94 it. Esa.
sereiva GP 278. L hesa.
2.sg. seressi AG 14.661 esempiu sm. “esempio”
3.sg. saeiva CAN 1845 p. 4 (Sav.). RAN 20.
CIC 46 a.1848 (Sav.). D asempio.
saèva RGS § 593 “lig. mod. ezenda sf. “azienda”
sàiva CAN 1842 p. 29 (Sav.). COM.3 98 hemmo schœusso ciù de quello che porta l’e-
CAN 1843 p. 91 (Sav.). zenda.
saræ’ CIT 56. GL 1.22. DFC 34. PS 136 “non popolare, forse assimilazione”.
sarè VBA 102 a.1435. ezercità vb. “esercitare”
sarèia COM.6 17 (contadin.) NAB 17 a.1473 (Sav.) e esendo più magistri e laboratori
saréiva RAN 57 (s.xvi., B.Cigala). ezperti e suficienti in dita arte… quali volendo ezercitala
SB 758 ca.1850 (Finale) ne la dita cita…
serea AG 12.358; 142.35. D exerci. esercitore.
MC 688. MAC 165. esercitore sm. “capitano di una nave altrui”
IVE 15. PNF 406 a.1452 GR.D 115.
sereiva GP 277. CR 20. IVE 10. D exerci. L exercitorem.
PAD 479 a.1506 (Sanr.) ezerçito sm. “esercito”
sereva PRP 350 (str.53) (PRA 373, 377). GL 20.73 aoura mentre era tâ féa costion/ fra l’ezerçito
1.pl. saressemo PNC 151 a.1447. franco e ro pagan…
saressimo EGS 98 a.1625. e si avv. “anche”
NPG 1066 a.1747. PRP 347 (str.40) e Caregaira con dell’aotra gente/ chia-
sereimo TL.2 288 a.1464. ravuglio ello e si, così gagliardo…
sereivamoBGP 214 a.1485. D asi. e sie.
2.pl. saresci RDB 13
esì / essì/ -r vb. “uscire”
seresi IVE 24
AG 140.111 ma sempre arregordar te voi/ de scrive ben li
3.pl. saivan NPD 75 a.1842 (Sav.).
sereboro BL 104 a.1406 faiti toi/ perzo che no te esan de mente. AG 145.335 e ca-
sereiva CR 17. scun chi g’entera/ za ma de lì no esira. AA 76 esi fora de
sereivan TL.3 94 a.147 la porta. RDB 24 quando ri nostri antighi inscivan
Imperat. 2.sg. sea FAS 161. fuoé…/ ma s’oura nave, barche o bregan/ tin/ essan fuoé
seai AG 141.39 d’esto porto… RDB 43 a Zena fuò de chà moè no esso
sei 14.247; 53.308;140.37, 150. mie/ che a chà no torne allegro otra mezura.
FAS 161 no sei “non sii tu…” PS 99 “-s- rende -sc-“
AG 145.316 CBL 344 (19.53) D ensì. reusì. sciurtì.
Gerundio essando SCF 95 a.1393. ezibì vb. “esibire”
essendo GP 277. RAN 20.
seando GP 276. FUP 100 s.xiv. (Sav.). D exibì. inxibì.
MAC 163. esibico sm. “lenticchia”
CIC 17 s.xiv. (Sav.). GR.D 115 (Toetto).
DCT 162 a.1380. e sie avv. “anche”
SCF 90 a.1393. LSE 19. BTG 143 a.1392 e fue ferito nel ginocchio Luigi da
TSC 241 a.1464. Gualcho, e lo figliuolo fue ferito e sie.
DSP 62 a.1487. D asi. e si.
siando DTC 641 a. 1447. ezìliu sm. “esilio”
TL.1 551 a.1456. RAN 20.
TSC241 a.1464. D exillaciom.
ezis 444 etae

eziste vb. “esistere” PS 33.


RAN 20. D astimaciom. estimo.
ézitu sm. “esito”3 estimo sm. “stima, valutazione giudiziale”
RAN 20. MPS 39 a.1550 (Stella) se alchuna persona de la Stella
ezozu agg. “esoso” overo forestiera se sara estimato overo harà conseguito
RAN 20. estimo in li beni de alchuna persona per alchuno debito, e
D exusu quello contra il quale in li beni del quale sera stato fato
esmarrìo agg. “smarrito, desolato” l’estimo, se sentirà agravato in alchuna cosa per conto di
PAS 32 si che ella era in grande spavento… e inpero ella detto estimo…
era tuta esmarria. D esticacio. estimòu. L exstimus.
PS 2 “e- prostetico: singolare” estimòu sm. “pubblico stimatore”
D smarìo. smarrir(se). AAG 124 n.3.
eso / esso pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “egli, lui” D estimo. L estimatorem.
AG 57.3 e no so chi fosse aotor/ de lo scrito che manda- estinentia sf. “astinenza”
AG 140.15 con vertue d’estinentia.
sti:/ s’o fosti eso ben mostrasti… FTM 95 a.1456 (Sav.)
PS. 1
quando lui se offerite al padre suo per noi esso volse es- D abstinesia.
sere nudo da ogni cosa mondana. esto agg. “questo; pron. “questo, ciò”
eso pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “esso, lui” AG 12.73 tute este cosse. AG12 546 ma inanti esta pas-
AG 95.204 o se guarde chie de eso! sion/ prega con forte oration/ questa santa biaa. AG 14.10
essorbao agg. “accecato”, cieco” tuti esti soi ordenamenti. AG 14.178 incontra esto co-
PAS 32 questi miseri cegui e essorbay. mando ven/ chi fa bon voo e no lo tem. AG 101.29 per tu-
PS 60 a. fr. essorber “accecare”. Cf. RGS § 1012 cal. ti esti caxi re/ no de l’omo mormorar. AG 133.93 noi se-
sciurbari “perdere la vista“ < exhorbare. mo quaxi someianti/ d’esto costume a li re fanti. AG
D sorbao. 144.2 li faiti d’esto mondo. GP 279 ello andera esta note
ezperto agg. “esperto a orar a lo monte Clavario. RDB 15 sento rocarò/ d’esto
NAB 17 a.1473 (Sav.) magistri e laboratori ezperti e sufi- sò vostro chi me fa bruxà. PRP 349 (str.48) esta canaglia.
cienti in dita arte. AG 140.160 esto per fermo ogn omo crea…
D experto. FAS 144, 159.
espexa sf. “spesa” D chesto. este. estu. questo.
CAR10 a.1340 debian fa dir per l’anema de lo defunto esto cozzì agg. e pron. “questo qui”
messe v. a leespexe de la Caritay o de la Confraria. PRP 344 (str.27) quand’havén faito esta couza cozzì…
D spender. spexa. L expensa. PRP 348 (str.44) se chiama esta cozzì Scozzacanei. PRP
espresu agg. “espresso” 349 (str.49) ne comenzàn de raggia esti cozzì/ quand’i fon
FDG 58, 254. pe ra via a gistemà. PRP 357 (3.9) ma menaimelo a me-
espro / espru sm. “vespro” zo esto cozzì.
COM 1.88 bon espro a scignîa, sciò patron, ghe façço ree- PRA 376.
nencia (imitaz. burlesca del parlare contadino). estragare vb. “lastricare”
PVG espru MAF s. xv. (Lunig.)
D vespero. D astricare. extracare.
esquilla sf. (bot.) “Scilla maritima” estragùn sm. (bot.) “Artemisia dracunculus”
FPL (Nizza). FPL.
estae sf. “estate” D astragùn.
estremu agg. “estremo”
AG 146.160 che chi d’iverno è utioso/ no voiando lavorar/
RGS § 47: tosc. -e- (lat. e ) perché pron. dotta. Non si
d’estae serra besengnoso/ quando se sor mezonar. adegua il lig. -e¡- .
D stae. D extremamenti. stremo.
este agg. m.s. “questo” estrepir vb. “indebolire”
PAT 25 a.1404 el e fermao accordio cum li veneciaym, ra- MCG 331 la negieza… ll’odorà estrepisse e lo thocar asì.
tificao et approao per este Comun… estu agg. e pron. “questo”
PS 22 “forse erroneo” MP 18.27 (Pigna): lat. istu. RGS § 493. “Liguria occid.”
D esto. D astu. esto.
estè sf. “estate” essu agg. e pron. “quello”
RGS § 15.PVG. MP 18.27; ADL (Pigna). RGS § 493 “Liguria occid.”
D stae. D ese. assu.
(erba d’) estè sf. (bot.) “Cyperus olivaris”. essugar vb. “asciugare”
FPL (Mortola). PAS 34 si che convegne che ello portasse continuamenti
estexi sf. “estasi” un sudario per essugar se li ogi.
GL 7.14 a questi dîti, a queste parolette/ Erminia andava PS 2, 60.
in estesi rapìa. D sciügà
PD 136. eszheso sm. “afflizione”
estì sm. “vestito” AGL 16.154 esta cativa/ pina de szheso e de dolor. AGL
COM.1 7 un ommo… chi porta un cappello largo, con un 16.391 axerbi pianti/ pim d’ eszheso e d’amaror. (ms. de
vestì giano e verde… – un estì giano e verde!. szheso: FA 395).
estimaciom / estimatium sf. “valutazione, stima” D szheso.
PCD 47 s.xiv. estimatium “dotto”. PAB 70 che se honor etae / etai sf. “età”
li fosse dao per natura e per estimaciom de gente o no gi AG 57.35 no savei voi che se dixe/ che gente pinna d’or-
fallirea, in che logo i fossem. goio/ etai ne creva li ogi/ e i arranca le raixe? AG 140.11
etax 445 exau

e se voi sei fantin de etai/ seai vegi de bontai. AG 145.342 èu sm. “ariete, montone”
tar uso terai in l’etai dura/ quar tu prenderai in zoventura. PD 113 æu “solo nei lessici”.
CR 7 contem tuti li rey chi forn apresso… e compisse la D aréu.
terssa etae. CAR 10 a.1340 se alcun de la dita Caritay eucalittu sm. (bot.) “eucalipto (Eucalyptus globo-
abia moge o figo o figa de etay de agni xii. LSE in la etae sus)”
de cinque agni… DSP 40 a.1461 questa impreiza non se EVM 55 (V.Mar.).
fa per questa nostra etae solamenti ma etiam dio per i no- D catalettu.
stri figi e nevi. eure sf. “edera”
D etè. FPL (Nizza).
etaxé sm. “scaffale” D ellera.
RAN 127 fr. étagère. LFL 1.25. Eustachio cognome
etè sf. “età” VTS 120 n. a.1517 (Sav.).
PVG. èva sf. “acqua”
D etae. etai. SDA 45 (Altare). MBP 76 le Ève top. (Pontinvrea)
eternà / eternal agg. “eterno” Cf. G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 300 n. BIO 567, RGS § 15,
AG 63.14 che per falimento sor/ s’aquista eternà dolor. 27 piem. eva., a.piem. aiva.
AG 136.111 n’averà penna eternal. AG 145.264 per vil D ègua.
don rezeiver car/ per cossa breve eternal. AG 146.163 chi evangelesto / evangelista / evangeresto sm. “evan-
per breve delectanza/ perder voi l’eternal ben. OLP 1.67 gelista”
s.xiv. (Pietra). en le pene eternae (rima: pietae). PS 34 s.xiv. evangelesto. PS 18 s.xiv. pl. li evangelista.
FAS 162. PS 32. Cf. RGS § 397. FAS 145 evangeresto.
D eternamenti. eternar. etærno. ternal. ternitae. D avangeresto. evangerio.
eternamenti avv. “eternamente” evangerio sm. “vangelo”
GL 14.35 che da cossì averei eternamenti. PEG 36 cossi como dixe l’evangerio.
PD 130. D evangelesto.
D eternà. evantilio sm.
eternar agg. “eterno” PAD 492 a.1506 homini tuti de evantilio e da regere ogni
AG 12.501 segnor de gran possanza/ eternar, senza man- impreiza.
chanza. 62.16 penna chi semper dura/ enter l’eternar for- D avantilio.
naxe. (ms. etenrnar). evegnimento sm. “accadimento”
D eternà. PAB 93 libero arbitrio, lo quar la providencia de Dee con-
etærno agg. “eterno” strenze e liga a un evegnimento.
GL 1.17 in re beate/ etærne ærte contræ’. PS 1.
D eternà. D avegnimento.
(in) etærno loc. avv. “in eterno, eternamente” Evigno top. (Diano Arentino, Imperia)
GL 6.9 son capaçe de fà quâsæ’ desquærno/ n’ho mœ tre- CL 9. PTR 48 “topon. pred. rom. < Epinius, gent., sec. ii-
maou, ni tremmerò in etærno! i. a.C.”
etiamde / etiam de / etiam dee / etiam deo /etiam dio evo sm. “uovo”
avv. “anche, eziandio” RGS § 111 (Lerici, La Spezia).
AG 14.399 che in matremonio etiamde/ po l’omo vive in D ovo.
stao re. FUP 100 s.xiv. (Sav.) pregheremo… che questo evonimo sm. (bot.) “Evonymus Europaeus”
beneito offitio lo quar noi faremo sea feto… etiam de a FPL.
honor e a reverentia de la soa maire sanctissima … etiam evra sf. “opera, fatica”
de a fructo e a utilitae de tute le anime defunte… SA 248 MP 18.27 (Pigna).
a.1340 (Sav.) et etiam dee che li consori de la dicta arte D overa.
seam integnui e debiam riscoe e rescura ogni condanacion exaltaciom sf. “esaltazione”
che se debia far. PEG 44 quelli che per soa propria bocha CR 10 de la exaltaciom de la sancta croxe.
se van gabando, etiam dee sercham losenguer chi digam D exaotar.
ben de lor. DSP 40 a.1461 questa impreiza non se fa per exame sm. “esame”
questa nostra etae solamenti ma etiam dio per i nostri figi ADL (Vent.).
e nevi. VCC 33 a.1480 (Sav.) salvo etiam deo che ogni D ezamme. examinar.
foresté chi aportassem clavatura in la cité de Saona… examinar vb. “passare in rassegna, esaminare, inter-
FA 350. FAS 165. rogare”
Cf. SAP 402 a.lomb. etiande m.s. AG 49.118 nostro armiraio con so stol/ soa ihusma exami-
D eciamde. nando… AG 50.15 como e conseio cruo/ vorei tanto en-
etixia sf. “etisia” duxiar/ a deveser examinar. PAS 36 quando Criste fo me-
NPD 77 a.1856 (Sav.) möe… d’etixia. nao a Pillato… si comenssam d’axaminarlo. E quando el-
etrevenir vb. “intervenire” lo fo bem examinao, si lo retorna de fora alli zue. GP 292
AG 14.167 cossi zurar no se covem/ se gram caxom no se che e llo monto ben examinao monto diligente menti.
g’etrevem. D axaminar. aximinar. ezamme. exame. xaminar.
FA 352. FAS 156 eterven. exaotar vb. “esaltare”
D entrevegnir. AG 136.158 per che te exaoti contra De? AG 143.45 e si
ètu agg. “alto” l’enduxe a exaotar (ms. exertar)/ per atrui dsprexiar.
RGS § 24 “gen.” FAS 146, 151.
D ato. D assatao. axalta. exaltaciom. exautar. exertar.
eu pron. sogg. di 1ª pers. sg. “io” exaudibel agg. “benevolo, disposto a esaudire”
RV 25 s.xii. qu’eu chu bello mari o/ que voi no sei. RV AG 45.69 trovao o pu vertuoso/ e pu de i atri exaudibel/
72 s.xii. s’eu aja gauzo de mi. en li perigoli terribel…/ san Donao e santa Croxe.
exau 446 exuz

exautar vb. “esaltare” no. AG 140.347 con Domende te ligui/ sea con ti dentro
AG 49.108 chi se exauta se humilia. e de for/ si che no te exa mai de cor. AG 143.34 a monte
FAS 146. gente/ li soi peccai exen de mente. AG 145.87 e se lo ven-
D exaotar. to exe traverso/ de star a secho o biaxar/ per no laxarse de-
excecolento agg. (incerta lettura) sviar. CR 20 a zo che e no vega tal persecucion ni tal jor-
AG 29.1 l’omo avar excecolento/ chi tem tuto e no vor naa perche e me temo che no exa fora de lo intendimento.
spender.). BGP 153 a.1484 permettere che de quelli logi exano lau-
D exœcolento. di et altri legni armadi.
excusar/ -e vb. “esentare, giustificare, compensare” FAS 161. PS 31.
PAS 34 e sam Per si se excusava a quello servo, e lo ser- D ensir.
vo gue disse: como te poi tu eschusar? MGT 269 a.1470 exo pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. “esso”
dovendo avere certi dinari de la vostra Maiesta, li fece as- FAS 155.
signatione in la doana, la quale pudesse excusare lo so exœcolento sm. (incerta lettura)
credito a certi tempi. MPS 48 a.1550 (Stella) né… possi- AGL 29.1 l’omo avar exœcolento / chi tene tuto e no vor
no essere excusati da alchuna avaria reale. spender.
PS 2. Cf. SAP 402 a.lomb. excusare “scusarsi, cercare FA 352: e opolento ? AGD: excecolento “dovrebb’essere
pretesti”. un sinonimo di avar”. AGC coveoso?
D exschuxar. scusar. L excusare. AGN: “forse exorcolento per *excorçolento < *excurtia-
executione sf. “esecuzione, intervento” re, cf. ver. zkurtso “geizig” REW 2994: “l’uomo avaro e
GOG a.1444 sum faite quelle execution, o provision, le tirchio”.
que a elli e a noi son parse utili e necessarie. MGT 193 D excecolento.
a.1492 ve convene desvegiare et, secundo le condizioni de experto agg. “esperto”
le cose che trovereti, accomodare la executione vostra. AG 126.14 quanvisde ch’e sea certo/ ch’è vostro seno si
L executorem. experto…
exeguir vb. “eseguire” D asperto. ezperto.
TL.1 963 a.1459 scrivan rescrivan daghen commissioin et exponer vb. “esporre, spiegare”
fasen et exeguissan quelo sera deliberao per tuti. TL.1 AG 138.260 lantor me hoste me respuse: ben m’avei le
338 a.1455 stage a sindacamento e sea exeguio secundo cose expose/ che dexirava de saver.
che sara dito per li soi sindacaoi. D exposo.poner.
exempio / exempro sm. “esempio” exposo agg. “esposto”
LFV 90 a.1467 et in exempio et arregordo… RDB 34 FAS 162.
Venexa exempro d’union (esempio di concordia). D asponer. exponer.
D asempio. exproar vb. “rimproverare”
exenda sf. “quota ereditaria” IVE 23 si gi aparvì lo nostro segnore Iesu Criste, e si ex-
SB 765 ca.1850 (Varazze). proà, segondo che dixe san Mathé avangeresto, la lor infi-
exenie sf.pl. “scambio di doni natalizi” delitae e duricia de chor.
BDS (Sav.). Matth. 16.14 exprobravit.
L exenium. exschuxar vb. “scusare, giustificare”
exercì vb. “esercire” PNF 405 a.1452 et avemo facto in questo caxo tre consi-
VCC 32 a.1480 (Sav.) non possa… exerci la dicta arte. derationi, luna che jntendessemo esserne exschux(a)i ap-
D esercitore. L exercere. presso de Deo.
exforgo sm. “impeto, veemenza” D excusar. scusar.
IVE 23 cosi como vegnise un spirito cum grande exforgo exteso agg. “teso”
(Acta Apost. 2.2 “tamquam advenientis spiritus vehemen- MPS 65 a.1550 (Stella) e ciascaduno senza pena possi pi-
tis”) gliare dette tenére et uccelli in la sua propria terra tante
FA 352: lat. fulgur, piem. sfurgo, it. frugolo. FAS 158. volte quante gliele trovera extese.
FPI 3555 “folgore”. D teiso.
D furgau. extracare vb. “lastricare”
èxia sf. “brezza” MAF s.xv. (Lunig.).
FDG 59. D astricare. esstragare.
exibì vb. “esibire, offrire” extremamenti avv. “eccessivamente”
VPL. DSP 58 a.1487 le nave chi carregano extremamenti e con-
D ezibì. tra li ordini de la terra…
exillaciom sf. “esilio” D estremu. stremo.
PAB como e tu vegnua de lassu aoto in logo de nostra extreminio sm. “disastro, iattura”
exillaciom. PNF 400 a.1447 avemo pu tosto sopportato lo so male che
PS 33. lassare venire noi et li amixi nostri et questa re publica in
D eziliu. tanto extreminio.
exir vb. “uscire” exu sm. (bot.) “elce”
AG 36.41 se exo for con poco in testa/ en monte guise me PD 343 (Zoagli)
tempesta. AG 38.37 aigue lucente fresche e fine…/ che D erxu.
de lor exe un fossao vivo. AG 73.38 pizena parola/ se exuzu agg. “esoso”
l’exe de boca fola… AG 91.77 e se tanto a vento in proa/ PD 355 “dotto”. ADL (Vent.).
che l’exa for de casa soa. AG 99.16 donde l’exe fa retor- D ezozu.
fa 447 fa

F
fa / far / fare vb. “fare, confare, convenire” façemo RDB 21.
DPC 173 ca 1180 (Sav.) barril due et una da far buada. fazemo AG 142.45. IVE 13
AG 29.28 doncha e bon far preponimento…/ de farlo tan- PS 28. FAS 160
to descender… AG 54.238 ni soferean fasse ingano… fassiamo SL 63 s.xiv. (Sav.).
AG 63.55 no cessa de zitar brusmel/ per fasse intorno faxemo RDB 51
aproximar/ queli che lo cerca de maniar. SA 241 a.1340 femo RDB 31. RAN 55.
(Sav.) che alcuna persona de la dicta arte non debia lavo- 2.pl. fa(i) PS 15 s.xiv. che fa-voi?
ra o sea fa lavorar persunj… in le feste infrascripte. SCF FAS 153.
92 a.1393 se… morise sensa heredi o sensa fare testa- fè RDB 18
mento. SCF 92 a.1393 quelli dela consortia sean integnui feè RDB 10.
e obligati andarge per fage honore con li brandoni. SCF 3.pl. fam PS 28 s.xiv.
95 a.1393 li priori e scrivani e massaro… debiam reco- fan AG 138.207. RDB 22.
gnosce e fase mostrare da lo dicto guardian tute le cose de faxem PAS 35.
la dicta consortia. TL.1 45 a.1453 resta fare le provi- Indic.Impf. 3.sg. faixeva PRP 345 (str.34 ms.).PRA 374.
sioin… acio che consigliae et deliberae chi ha fa queste fazia AA 20.
provisioin. TL.2 88 a.1460 de novo se consegie et deli- fava PAB 80. LSE 23 (PS 28).
bere… como se havera a fa. LFV 90 a.1467 in exempio NPS 579 a.1527 ADL (Vent.).
et arregordo che deli altri vogliam cossi fa. VCC 32 faxea PAS 28. MAC 162. LSE 21
a.1480 (Sav.) che o no sea alcun meistro o fante o lavo- PNF 405 a.1452.
rante de la dicta arte chi olse ni presume fa o fa fa clha- FAS 160. PS 23. RGS § 551.
ve… VCC 29 sg. a.1480 (Sav.) debiam congrega li ho- faxeiva GP 276. PAB 46. LSE 18.
mini maistri de la dicta arte donde se farà comanda, lo PS 28. FAS 143.
consoro lo qua sote penna de soldi vinti sea obligao a fa- faxeva AG 13.58; 49.78.
li comanda a quello tempo che scripto de sovra et li de- feiva GF 5, 12 s.xix. (contad.)
biam eleze uno consoro. DSP 59 a.1487 lo officio de ga- feva NPS 574 a.1527.
zaria… constrenzera li patroni a farge lo debito. –– quelli 1.pl. famu ADL (Vent.).
a chi sea data questa cura de fare descarregar e allegierire faxeimu PRA 377 od.(Taggia).
tale nave… lo possano fare. AA 86 principiò… de forti- 2.pl. faxeivi FAS 160. PRA 377 od.(Taggia).
ficare tuta la muragia de la cita impiendole de terra con PFM 135
farge contra forti de legnami. RDB 31 ra nave comunna 3.pl. favan DCT 163 a.1380. CR 26.
che conven/ fa megio assegurà. RDB 59 pa che voi om- TL.3 118 a.1474.
mi atro n’aggiè a fa. AA 40 se paria bene che tuta la ci- SAL 7 nn. a.1584.
ta… dovese andare contro li soldati che erano in lo riveli- faxeam PAS 35.
no e queli amasali overo fali prezoni… PRP 351 (str.56) faxean DCT 163 a.1380. PS 28.
perch’a ghe mostreremo a tutti quainti/ c’han a fa con dri faxevan LSE 32.
huomi, e no con fainti. Indic.Fut. 1.sg. faiò PD 158.
farò RV 17 s. xii.
FORME: feirò PCD 45 s.xiv.
Indic. Pres. 1.sg. fagu RGS § 546 “lig.” fiò NPD 66 ca.1750 (Sav.).
fai PLD 84 a.1367. fô PD 124.
faso TL.3 408 a.1474. 3.sg. farà FAS 160.
fasso MAC 167. TL.1 370 a.1455. feirrà IVE 4.
fazo AG 42.2. GP 280. CR 19. 1.pl. faemu CAN 1843 p.46 (Sav.).
PLD 83 a.1367. BL 60 a.1392. fêmu ADG 23.
PS 28. FAS 150 2.pl. farei DFC 16. NSB 188 s.xvii.
Cf.CDG.2 361 a.1189 fareti MGT 193 a.1492.
(Sardegna): 3.PL. faran RDB 22. CAN 1842 p.30 (Sav.).
fazo isto per consilio Indic.Perf. 1.sg. feci FAS 160.
de matre mea. fei AG 146.350 (PS 24, 28).
fasu FDG 234. CR 21. CPF 169 a.1589.
faxo SA 249 a.1340 (Sav.). fessi ADG 124 n. (M.Piaggio, s.xix.).
2.sg. fai FAS 153, 159. 2.sg. faesti AG 143.114, 170
3.sg. fa AG 8.7. IVE 13. (rima: consentisti).
RDB 70 come diavo fallo… faisti AG 143.54 (rima: oisti).
PD 158. PS 14, 24, 28.
1.pl. facemo RDB 35, 59. AGC 39. RGS § 53 “metafonesi”
fazamo IVE 5, 13. feisti GP 374. PAB 41. PS 24.
fasemo RDB 47. fessi AG 82.15 (rima: ofenderesi)
fa 448 fa

COM.1.8 PS 14. PS 28.


festi AG 143. 97, 208 fessii CAR 27 a.1440.
fisti AG 143.80 PS 14. 1.pl. fescimu ADG 31.
3.sg. fe AG 2.19 (rima: fe “fede”) 2.pl. facesi TL.1 123 a.1454.
MAC 169. LSE 19. 3.pl. faceseno PGF 23 a.1459.
PRP 346 (str. 34). PRA 370. feise IVE 73 che…feiseghe reverentia.
PS 28. FAS 160. PD 113., 115 n. feisem LSE 23.
feççe GL 14.11; 16.37; 20.129. feissem SA 244 a.1340 (Sav.).
1.pl. fesemo AA 179. PS 28 a.1470.
fessimo COM.2 125. feisen CR 26.
2.pl. fei CPF 169 a.1589. feissen GP. 280.
festi AG 2.44. feisi PS 26 “rifatto sul perf.”
CPV 48,49 a.1461 (Alb.). Condiz. 1.sg. faiva NPD 64 ca.1750 (Sav.).
PS 28. fareiva PAA 65 s. sv. (Stella)
3.pl. fem PAB 45. MAC 169. CR 8. faria RV 49 s.xii.
PS 25, 28. 2.sg. faresi AG 145.387.
fen AG 140.36. PRP 345 (str.31). farisi 140.72 (rima: prendesi). PS 13.
PRA 370. 3.sg. farea AG 101.47. LSE 21.
fenno FAS 160. fareiva PAD 478 a.1506 (Sanr.).
fera[m] CR 9. CAN 1842 p. 26 (Sav.). PS 26.
feççan GL.1 46 feeiva CIC 34 a.1749 (Sav.).
feseno AA 65. 1.pl. fareamo PAS 36.
Cong.Pres. 1.sg. faza FAS 161 faressimo LPD. 5 352 a.1452.
fasse AG 25.6 2.pl. faressi GP 279.
2sg. faci PAB 44. PS 28. fiesci NPD 66 a.1750 (Sav.).
fassi FSU 51 a.1456 (Sav.). Imperat. 2.sg. fa AG 6.103. PD 158.
faççi CIT 31. fac AG 12.608
fazi AG 143.230. (AGC 49: “latinismo”)
3.sg. fasa FUP 119 s.xiv.(Sav.) fane AG 140.31
fasaro “lo faccia”. fani FDG 42.
fassa SA 247 a.1340 (Sav.). fanni PD 142.
PAB 62. DSP 40 a.1461. fæto RAN 72 s.xvii. (CIT).
PS 28. 1.pl. fassemo PAB 39.
faça PEG 40. DCT 164 a.1380. 2.pl. favo RDC 84 “fate voi”. PD 122, 157.
faza AG.6 84; 46.14; 138.272 facte PGF 24 a.1449 (<faite, fate)
ATA 203 a.1382 (Alb.). fæ NPD 62 ca.1750 (Sav.).
ATA 204 a.1384 (Alb.). ATT 55 fæme “fatemi”
BL 71 a.1399. MC 691. fai AG 16.14. CBL 334 (6.77).
FTM 99 a.1456 (Sav.). OLP.1 77 s.xiv. (Pietra).
FAS 146, 150, 161. SL.2 15 s.xiv. (Sav.)
faze AG 49.107. PS 26. no fai “non fate”.
fatia DSP 46, 62 a.1487. PGF 29 s.xv. faymi “fatemi”
1.pl. fazamo AG 12.521. FAS 161 CBL 337 (10.18) faira “fatela”
fasemo IVE 63. FAS 161. FAS 154, 161.
2.pl. facei AG 133.22. CR 21. PS 28. Gerundio faciando SCF 94 a.1393. BL 75 a.1400.
fasai CR 21. DMC 428 a.1510.
fazai PLD 83 a. 1367. fagando RGS § 618 “lig. antico”
3.pl. fazam CP 126 a.1356. FAS 146. fasando LSE 16. MGT 187 a.1483.
fazan CEB 356. GOD a.1356. fazando AG 49.5; 38.53. CBL 331 (4.44).
fasen TL.1 963 a.1459. OLP.2 22 s.xiv. (Pietra).
fatiam SCF 93 a.1393. PAC 24 a.1352.
Cong. Impf. 1.sg. feisse PAS 30. PS 28 s.xiv. FAS 144. PS 28.
VBA 103 a.1435. fassando CPF 170 a.1589.
3.sg. faesse AG 43.83; 75.47; 126.15 façando GL 2.3
(rima: falisse). faççando GL 9.83. DFC 60.
FAS 153, 161. PS 14, 28. façendo COM.2 49.
faexe IVE 15. fazendo ATA 204 a.1384 (Alb.).
faise PCD 39 s.xiv. fassendo GOG a.1444.
fasesse AA 39. faççendo GL 6.44; 20.22.
feise IVE 89. PCD 39. s.siv. LSE 15. faziendo ATA 204 a.1384 (Alb.).
TL.2 36 a.1460. faxando ATA 203 a.1382 (Alb.). ATT 55.
feisse PAB 89. CR 7, 8. Part. facìu GF 5 s.xix. (contad.).
DSP 40 a.1461. OCD 24 (Cartasegna)
PS 28. faeto IVE 15. CR 22. TL.1 320 a.1455.
fese IVE 6. BDF 149 a.1460. DSP 40 a.1461.
fesse AG 43.23. PAC 22 a.1320. TL.3.94 a.1474.
BDF 148 sg. a.1460. faicto PGF 28 a.1461 (Alb.).
MGT 169 a.1465. faito AG 139.68. AGC 34 (ct > it).
fa 449 fàia

CAR 10 a.1340. faciol sm. “velo, copricapo”


SA 240 a.1340 (Sav.). PS 60 s.xiv. se trasse lo faciol de testa… e poa desteise lo
CP 125 a.1356. PLD 83 a.1367. faciol in terra e disse: e ve prego, segnor, che voi andei su
DCT 162 a.1380. faito, fayto. per questo me faciol.
CAR 13 a.1381. IVI: “quasi facciuolo ( < faccia), cf. ven. od. faciol, faziòl
ATA 204 a.1384 (Alb.). “fazzoletto”). E fazzoletto dev’essere la stessa voce, ve-
faito, fayto. nuta in Toscana dal settenrione; infatti non vi è popola-
FAR 38 s.xiv. (Sav.) fir faito. re”. Cf. POF 17.
OLP 3.8 s.xiv.(Pietra). L faziolus.
AF 8.12 s.xiv. (Pietra). facitae sf. “falsità”
CBL 333 (6.11). IVE 3. IVE 26 le malicie et le reeçe et iotonie et le vanitae et le
FUP 119 s.xiv. (Sav.). GP 275. ypochrixie et le facitae et le boxie et li ingani.
PEG 42 fayto. PCD 45 s.xiv. D fazitae.
LSE 14. fàccula sf. “torcia, cero”
NSB 191 s.xvii. (Vent.) RAN 20. CAD. PD 145 “letterario”
PRP 344 (str.27). PRA 371. L facula.
FAS 143, 154. fachuriara sf. “fattucchiera, strega”
fao PRP 349 (str.49). PRA 372. A.CORNAGLIOTTI, LDA 237 a.1427, 1429 (Barcellonette)
fato PEG 43. LSE 23. putan fachuriara (prov.) “ingiuria”.
OCD 24 (Carrega, od.) D faitura. foitureira.
feto FUP 100 s.xiv. BDF 147 a.1460. fâda sf. “falda del vestito; gonna”
CPF 167 a.1584. CAD. PD 123. FDG. 244. PVG.
RDA 3 (C.Zabata). D fâdà. fâdeta. fâdette. fâdìn. L fada.
fètu AAG 130. PD 121. DEV.13 fâdà sm. “grembiule”
FDG 230. BDS (Sav.).
D confar. contrafar. desfà. faie. faito. faxeor. fe. refar. L D fâda. fauda.
facere fâdetta sf. “sottogonna; gonnella”
fa / far vb. “convenire, adattarsi” DFC 70 con cappellìn de modda/ pollacche e pollacchet-
MAC 162 no se fa la toa uzanssa cum la soa. te/ contussi con fâdette…
fa loc. temporale (vb. fare) “fa” ADG. PVG.
MGT 245 a.1510 Thoma de Nigrone, za tempo fa per co- D fâda. faudeta. fâdette. L faldeta.
mandamento de vostra altessa in questo loco detenuto. fâdette sf.pl. “sottoveste”
fa sm. “faro” GL 16.32 apprœuvo a re fâdette d’una pærra. PVC 91
AG 138.103 en co sta sempre un gran fana/ chi a le nave 1/xix. de fâdette ancun de so àmea. BOS 155 2/xix.
mostra intrar/ contra l’atro de cho-de-fa. (G.B.Vigo) e spuiùzi, e piggiè dâ tremmaxun/ s’ascundan
D fanà. faru. i figgiö’ suttu e fâdette.
faa sf. “fava” PD 153, 159. Cf. BID 39.
PVG. D fâdetta. faude.
D fava. fadiga sf. “fatica”
faa greca sf. (bot.) “Centranthus ruber” GL 19.41 ma lasciù aora moœ’ da ra fadiga/ resciora ra
PVG. stanchezza. CAN 1847 p.75 (Sav.) a famusa ereditè/ pres-
L favagrega. s’a pocu a ne serviéiva/ pe a fadiga du pruggettu… VPL.
Fabiano top. (La Spezia) Cf. MUI 117. SRV s.xv. (ven.) AGS (a.sardo).
PTR 46: < Fabius, Flavius, gent. rom. D affadigar. faiga. fatiga. L fadiga.
fabiocu agg. “sempliciotto” fâdìn sm. “falda della giacca”
VPL (Stella). CAN 1849 p.27 (Sav.) quandu sun tostu vexìn/ u me tìa zü
fablicar vb. “fabbricare” pe i fâdìn…
PS 7 s.xiv. PVG.
D frabicare. L fabricare. D fâda.
fabrica sf. “fabbrica” fae sf. “fata”
VPL “casa in costruzione”. PD 139, GUA 548 “dotto” PD 144.
L fabrica. D fuè.
fabricatore sm. “fabbricante, produttore” Faèa. top. (Loano)
AA 182 li diti berreteri e laneri erano da molti loro fabri- TCL “faggeta”
catori de le dite arti danificati. D fo. L faea.
D fabrica. faenna sf. “farina”
facchino sm. “facchino” CAD.
MNS.1 14 a.1756 (Sav.) arte dei facchini della venerabile Fagaggia top. (Gen.)
compagnia di san Venanzio. FTL 130 n.
PIA 62 , ALN 100 sg.: < ar. faquih “teologo, giurecon- D fo.
sulto, titolo onorifico”. Poi: scrivano, interprete di doga- fagiolino sm. (bot.) “acetosella (Oxalis corniculata)”
na. In seguito: inserviente, facchino (prob. Venezia s.xv.). FPL (Bord.). BNF (Bord.).
L alfachinus. fachinus. Faggiona top. (Sav.)
facia / faccia sf. “faccia, viso” FTL 130.
FSU 52 n. a.1456 (Sav.) ella se era ornata la sua fassa di D fo.
biancheti et di roseti et di altre cose da afaitar la facia. Fàia top.
PVG. VPL faccia. FTL 130 n. Faia (Quiliano, Urbe).
D fassa. faza. D faie. fo
fàya 450 fali

Fàya cognome sao/ de li faiti d’esto mondo… GP 294 andar per li faiti
VTS 79 a.1530 (Sav.) soi. CR 18 e quando o seremo disnae e ve dirò un poco
Fàià top. (Alassio) de li mei faiti. ASA 32 a.1383 li dicti massai a questo fai-
TAL n.303. to deputai.
PQV 63 *fagearium D fa. fatio. fato. L factum.
D fo. faito sm. “patrimonio, sostanza, stato”
Fàie top. AG 140.60 o grando o pizen che tu sei/ lo to faito acrexer
ASB 75 (Finale) FTL 130 n. (Varazze) dei.
D faia. fo. (in) faito loc. “in effetti, in realtà”
faie vb. “fare” AG 31.12 ma in faito chi s’afina?
DTC 641 a.1447 adesso che a poco da faie. faitura sf. “fattura, stregoneria”
D fa. AG 14.80 faiture, brevi e arlie/ e atre assai diavorie.
Fayence top. (Alpi Marittime, Fr.) FAS 164. AGC.34.
LAM 95 it. Favenza. D afoeituraou. affueiturae. fachuriara. fattura. foitureira.
faiga sf. “fatica” L factura.
AG 140.171 de la toa gran faiga/ l’atru masnaa se ne no- faixela sf. “fiaccola, lampada usata nella poesca con
riga. AG 146.44 dime chi t’a consomao/ faiga, fame o fu- la fiocina”
mo o vento? MC 685 fayga e dolor. MC 691 le penne e ADL (Vent.). REW 3127.
le fayge de lo mondo si som grande e forte. PAB 41 con D faxella.
suor e con faiga mangierai lo to pan. IVE 17 lavor et fai- faixò sm. “fagiolo”
ga et ocupacion corporar e mentar. PRP 339 no stè a pensà ne a fave, ne a faixoi.
FA 352. FAS 153 sg. PS 9. RGS § 217. PRA 374 “ancora vivo nel Ponente lig.”
D afaigar. fadiga. fatiga. D faisö’.
fàin-a sf. “farina fala / falla sf. “errore, fallo, inganno; falla ”
PVG AG 25.1 chi m’a faito tree fale/ donl e far me compa-
D fainà. fainasu. fainotu. fainelu. faineta. feinà. fén-a. gnom? AG 14.188 tropo e gram fala no loalo/ quanto e
fainà sf. “farinata, torta di farina di ceci” duncha iastemarlo! AG 14.564 l’omo mentor e boxar/ sor
PD 152 “la caduta di -r- è recente”. FDG 137. PVG. grande fale e monto far. AG 130.27 guardasse da re-
D enfainà. fàina. prenssion/ e d’ogni fala e de heror. TL.3.408 a.1474 per
fainasu sm. “crusca sottile” la soa falla. SDA 52 (Altare).
PVG. VPL. NVM (Sav.), PVG “falla, spaccatura”.
D fàina. L farinacium. AGC 32 n.29 “mantenimento letterario di -l- intervoc.”
fainelu sm. “nel mulino, foro attraverso il quale la fa- [ma è -ll- !]
rina passa nella madia”. FAS 162.
PVG. D fallar. falimento. fallir. falo. faloso.
D fàina. falampi sm. “fanfarone, millantatore’
faineta sf. “farina di mais, farina di grano di qualità GO, CAD, ADP (Pietra), BDS (Sav.). VPL. PVG fa-
scadente” lampu.
PVG. falamù sm. (bot.)
D fàina. FPL (PortoM.) “Lychnis flos cuculi”. MLC 224 (Sav.)
fainotu sm. “fornaio, panettiere” “Delphinium v.sp.”
FDG 137. PVG. D amù.
D fàina. L farinotus. falamù curnüu sm. (bot) “Delphinium elatum”
faynta sf. “figlia, ragazza” FPL (PortoM.).
PEG 41 l’orgoio e la vera faynta (? ms. fayto) de lo diavo. fallar vb. “fallire; ingannare”
Plur.: fainte: BVP 258 a.1511 declarato tamen che le fain- PS 60. Cf. SAP 403 a.lomb. falar m.s.
te fino a tanto che se mariterano… possiano portare una D fala. fallente. falir.
rete o scofia de oro. foente: RDB 60 tanto gustemo noi falascu agg. “fallace, inaffidabile”
zovene e foente/ de portà de pendìn si belli un pà. VPL (Sanr.).
Cf. SAP 217 a.lomb. fainte, f.pl., m.s. Falconea top. (Arenzano)
D fainti. fanctina. fante. fantina. fantinetta. FTL 154.
fayou puant sm. (bot.) “Anagrys phoetida” D farcùn.
FPL. (Nizza). fallente agg. “fallace, incerto”
D fo. PAB 90 tuto so ch’e ordem certam/ deverrea fallente e
fàisa sf. “passaggio fra due proprietà” vam.
PCL 275 (Argentera) “fascia” PS 60.
D fascia. L faissa. faiseta. L fala. fallar.
faisö’ sm. “fagiolo (Phaseolus vulgaris)” falletto cognome
FPL (Mortola) VTS 83 a.1530 (Sav.).
D faixò. L faletus.
faitare vb. “essiccare (pelli)” Falicon top. (Alpi Marittime, Fr.)
MVS (Sarz.). LAM 95 it. Falicone.
D afità. falimento sm. “fallo, disonestà errore, offesa, peccato”
faito sm. “fatto AG 14.455 ancor e furto e falimento/ tardar e toie paga-
AG 140.110 ma senpre arregordar te voi/ de scrive ben li mento/ a alcun omo o merzenar/ a chi for manca lo disnar.
faiti toi. AG 140.303 sg. se tu no fai ben quando tu poi/ AG 14.499 in merchantia falimento/ faucitae o scautri-
mar andera li faiti toi. –– en li toi faiti agi per mente/ de mento. AG 14.623 e de tuti esti falimenti/ far vegamo pu-
no esser negrigente. AG 14.2 quando e me son ben apen- nimenti. AG 29.12 in si greve falimento. AG 75.47 e se
fali 451 fami

ge fosse for alcun/ chi falimento ge faesse/ che penne ne fåme sf. “fame”
sostenesse. OLP 2.6 s.xiv. (Pietra) guardando a Yesu RGS § 18 (Ormea) “velarizzazione di -a-“
Christe …/ cum bon proponimento/ de non far fallimen- famebeffe sm. (ornit.) “torcicollo”
to/ a la soa maiestae. PEG 44 tu veyray che tanti ge n’è CLU.
de questi falimenti im peccao d’orgoio, che apena li po- D beffe.
rissi nomera. fameggia sf. “famiglia”
D fala. L fallamentum. CIC 26 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) ghe fue greve/ che ra
falir vb. “errare, peccare, mancare” fameggia a Sann-a e ghe lasciò.
AG 14.121 l’intendimento/ de no falir in sagramento. AG D famiggia.
34.11 per guardasse da falir. AG 46.7 alcuna cogitation/ fameglia sf. “famiglia, corte”
vanna ni tentacion/ chi fan falir e fan errar/ e li bon cor PAD 405 a.1507 quella sera… re ando a uno banchetto
prevaricar. AG 77.2 quanto tempo e o falìo! AG 139.62 che fece Batina, che fu moglie del sig. Gio. Ceba; lì era
e cascaun mendare so torto/ e guardarse da falir. AG diversi giovani gentilhomini a servire detto banchetto, tut-
140.343 che chi usa tropo dir/ no se guarda de falir. AG ti vestiti di seta alla divisa di re; da poi gli requerì li vo-
143.70 pensa como tu falisti/ e in che guisa tu caisti. AG lesse fare della sua fameglia; li fecce potessino portare ar-
143.268 zi che ben sea punio/ zo ke per ti era falio. PEG me e non possono essere astretti in ragione.
43 dei doncha pensar bem in lo to cor quanta fia tu ay D famigia.
falyo in queste cosse. CR 18 per zo che quelo chi è da lo fameglio sm. “famiglio, incaricato”
paere ordenao no po falir. PAB 61 se poesse esser che for- MNS.1 133 a.1577 (Sav.) et debbino deputare un fame-
tunna avesse fermo stao, si fallirea ella a la morte. PAB glio o sia comandante per li servitii dell’arte.
63 lo proverbio dixe che chi piu à piu ge falle, e a quello D famigio.
falle poco chi cercha la sufficiencia de natura e no la su- famelasa sf. “fame che indebolisce”
perfluitae de covea. MAC 168 e le mee arme contra de ti PVG.
tute sum rote e la mea speranssa tuta falia. PGF 23 a.1459 D fame.
(Gen.) et facta diligente inquisitione, condemnati (imp.) famento agg. “infiammato”
ciascuno chi falise. TL.3 123 a.1474 sera punito chi ave- AG 38.21 soversagenti/ tuti afamai e si famenti/ che tuta
ra falito. la galea e soa.
FAS 160 falimo “pecchiamo”. Cf. SAP 403 a.lomb. fallir FA 352. AGL, AGC: freventi, ferventi. AGN: sciamenti?
m.s. famia sf. “carestia, miseria, fame”
D defallir.fala. falar. falimento. L falacia. fallamentum. AG 39.6 em porvertae e gram famia. AG 138.180 per por-
falo sm. “fallo, errore” vetae e per famia. PAB 54 e quando la grande famia e de-
AG 140.298 che ben e mato senza falo/ chi de segnor se structiom fo… LSE 22 persò era grande famia et carestia.
fa vasalo. FAS 163. PS 33,60.
D fala. D fåme.
falò sm. “falò” famia sf. “famiglia
RAN 16. ADG. ADL (Vent.). PD 158. OCD 23 (Carega, Cartasegna)
H.SCHUCHARDT, ZRPh 28 (1903), rec. M.ROQUES, ROM D famigia.
33 (1904) 444 sgg.: it. falò < fanò/farò (gr. fan’j , fß- famiga / famigia sf. “famiglia, casa”
roj ) × fala (cf. faliva, favilla). DEI.2 1589. CEB 354 la toa famiga de groso et non de delicao cibo no-
D fallodio. faru. fon. fou. riga. GP 287 uno homo della famigia de caifas. IVE 46 e
fallodio /falögu sm. “falò” cossì contentà la soa famigia, como megio ella poè. BRP
TL.3 473 a.1474 se faciano tre dì continui processione et 12 n.n. a.1474 cinque terre… soi vini a prelati e a oni real
fallodii con soni de campane ne li lochi consueti. MBV famigia. ASF 742 a.1532 in la prima camera de la fami-
370 a.1488 (Borgo Val di Taro) due rochete de ferro da fa- gia, appresso de la canzellaria. BMP item rabi Josues
re fallodij. VPL falögu. con sue mogliere et famigie hano salviconducti da esso si-
D falò. L falodium. gnor regio governao. AA 30 tuta la famigia de lo guber-
faloso agg. “fallace” natore.
AG 69.11 cossi lo principo enfernal/ chi sempre veia in PD 116, 154. PVG.
nostro mal/ con falose cosse e vanne… D fameggia. fameglia. famia. familgia. familitae.
FAS 164. famigio sm. “famiglio, uomo di casa ”
D fala. PNC 158 a.1448 (Carr.) mandiamo a la M.V. ser Manfredo
falso / falzo sgg. “falso” de Fillatera nostro famigio caro. PGF 24 a.1449 Andrea de
PEG 43 ello si e falzo cristiam. AA 200 io non voleva Forlì, portador de la presente, nostro caro fidado famigio.
consentire che in nostro libero se scrivesse cose false… NAB 21 a.1473 (Sav.) famigio o sia fante. AA 102 e yo era
––e poi presi molti altri mandati e tuti li trovai falci… e in camino con trei muli e uno famigio.
con la pena in mano gli feci vedere tuti li mandati falci.” D fameglio. L famillus. famulus.
D fazo. famiglio sm. “famiglio”
fame sf. “fama” DSP 134 a.1486 servo o serva, fante o fantescha, figone o
AG 14.286 la fame bona/ chi gi dara ogni persona. AG famiglio
14.568 che rea fame in atrui mete/ la qual la le de de no D fameglio.
demete. familgia sf. “famiglia”
AGN metaplasmo. PNC 150 a.1447 apresso ne faceste uno salvo conducto
fame sf. “fame” per tute le familgie nostre et nostre robe.
AG 12.473 devegne turbao e gramo/ creandola trova mor- D famigia.
ta de fame. FAR 34 s.xiv. (Sav.) aver fame: traduce lat. familia sf. “compagnia”
fameo, -es. AG.132.241 in limbo con gran familia/ ben stete agni doa
PD 154. PVG. milia.
D famento. famolento. afamao. famelasa. famia. fome. D famigia.
fami 452 fant

familitae sf. “familiarità” fangottu sm. “fagotto, involto di tela”


AG 140.234 con queli chi an seno e bontae/ agi senpre fa- BOS 97 a.1655 (G.Rossi) così tutti in fretton chi fa fan-
militae. gotti…/ chi stiva borse, ch’impe valixotti. GL 17.84 e o
PS 35, 60. ghe dixe: via sciù, femmo fangotti. (TT e al viaggio/ not-
famolento / famorento agg. “affamato” turno gli affrettava).
AG 37.131 i omi nui e famolenti. AG 98.9 roman la men- CAD. MP 18.27: REW 3127a. DVA (VArr.). PVG “sac-
digo e tristo/ e famorento e desorrao/ ni d’alcun inviao. co di canapa”. MVS (Sarz.). VPL. Cf. BBL lxxviii.
AG 143.142 le persone famolente/ desconseiae e tremo- D affangottà. L fangotus.
lente. fanjula sf. “bambina”
FA 352. FAS 163. PS 16, 33. BL 104 fine s.xiv. la fanchula… deliberato fue che la
D fame. fanjula stesse in Prato.
fanà sm. “fanale, faro” D fancello.
AG 138.101 en co sta sempre un gran fana/ chi a le nave fano sm. “affanno”
mostra intrar/ contra l’atro de Cho-de-fa. CIT 107 quello AG 101.40 d’aver mar, breiga e fano.
con peixegreca e trementina/ questo senç’atro fà lé mæ- FAS 146, 156.
smo pœu/ sciamma, no che fanà, dra fregattina. D afano.
CIV 85 sg.: ven. fanò < gr fan’j ; fanà(le) < fanßrion fantacino sm. “soldato di fanteria”
D fa. L fanarium. ASLSP n.s. 23 f.2 (1983) 174 a.1672 li ufficiali, i soldati
fancello sm. “garzone” a cavallo et i fantacini.
PAB 63 li serventi fancelli. D fante. fantaria. fantupino.
PS 60. fantaria sf. “fanteria”
D fanjula. L fancellus.
PA 135 “arcaico”.
fanctina sf. “vergine”
D fante. fantacino.
CPV 48 a.1461 (Alb.) de lo sei e de la tera regina/ como
purisima fanctina. fantasia sf. “fantasia, vaneggiamento”
D faynta. CIT 151 quando de meza stæ/ sciù l’hora ciù sciardìa/
fanchula / fanchulo sf/m . “bambina; bambino” escio fuœra a passà ra fantasia…
BL 104 fine s.xiv. la fanchula… deliberato fue che la D fantaxia.
fanjula stesse in Prato. BL 79 a.1400 verminj a’ fanchuli. fantastico agg. “strambo, lunatico”
D fanjula. COM.1 15 sg. o l’è una testa garbia, un ommo fantastico.
fandangu sm. “garbuglio” fantaxia sf. “fantasia, sogno, delirio’
ADL (Vent.) < sp. fandango “ballo” PS 60 s. xiv. fantaxia. TL.3 121 a.1474 e si se miso in tan-
(erba) fanetta sf. (bot.) ta fantaxia che… RDB 12 re gioie e l’oro/ che ve fan bel-
FPL (V.Polcevera) “Poa annua”. MLC 245 (Vado) la ho sempre in fantaxia.
“Senecio vulgaris L.”. MLC 260 (Sav.) “Polygonum avi- D fantasia.
culare L.” (ne sono ghiotti i fanelli). fante sm. “giovane, ragazzo; servitore, soldato a
fanetto / fanettu (ornit.) “fanello”; “giovinetto ardito, piedi”
arrogante” SA 251 a.1340 (Sav.) fante o sea lavorante. CEB 357 lo
GL 3.40 son Gildippe e Odoardo, doì fanetti/ compagni fante chi te loa seandogi ti presente scrialo. IVE 11 e lo
de negozio, scelti e netti. GL 5.1 mentre Armida così fa- servo dixe:… e lo fante dixe… NAB 21 a.1473 (Sav.) un
netti oxella (TT mentre in tal guisa i cavalieri alletta). GL famigio o sia fante. VCC 32 a.1480 (Sav.) meistro o fan-
17.52 mi me stupiscio, che sti doì fanetti/ vœuggian per tì te o lavorante de la dicta arte. DSP 134 a.1486 servo o
fa ancœu tanta sciamadda. serva, fante o fantescha, figone o famiglio.
GO. CAD, BUL 428 sg. “Fringilla cannabina” (cf. ted. RAN 21. PVG. VPL “ragazzo” Cf. SAP 403 a.lomb.
Hanf “canapa”, fr. linot, linette “fanello”. BUL 444 fante m.s. L.SPITZER, ZRPh 53 (1933) 287-303. REW
“Cannabina linota”; cita il proverbio furbesco gen. “el fa- 3185a. 4393.
neto u ciu belo uzelo”. CLU. ADP (Pietra). Plur.: fainti: CBL 348 (25.77) veihi e fainti (rima: santi).
RNC 31: neogr. fanûton dal gen. (non esiste it. fanet- PRP 351 (str.56) perch’a ghe mostreremo a tutti quainti/
to). ch’han a fa con dri huomi, e no con fainti. FAS 143. PS
fànfanu sm. (ittiol.) “pesce pilota (Naucrates ductor 14. FAS 143, 155. FDG.174. RGS § 20,295. FOM 82.
Bl.)” Cf. SAP 217 a.lomb. fainti. fanci: BDS (Stella). faniti:
PML 357. PD 135. AG 38.113 li barestrei son tar e tanti/ che vegi mezam e
fanfarin sm. (mar.) “grosso paranco a tre pulegge” faniti/ som de ferir si acesmai. FA 352: leggi: fainti (ri-
CAD. ma: tanti). FAS 155. fanti: AG 39.118 e no abiando cor
fanfarùn sm. “fanfarone”
de fanti. AG 86.24 fiioi aveiva tai e tanti/ masna de servi
RAN 106. MP 18.27 (Pigna). REW 3194.
fanga sf. “fango” e de fanti. AG 133.93 noi semo quaxi someianti/ d’esto
CAD. VPL. costume a li re fanti. AG 136.138 schiva breiga de fanti/
D fango. per no caer in darmaio. AG 144.118 descognoscenti/ chi
Fanghettu top. (Vent.). viven bestial menti/ no temando De ni santi/ tegnando pur
LTI 50 n.55. vita de fanti (“giovinastri”). SA 242 a.1340 (Sav.) fanti e
D fango. lavoranti de l’arte predicta. MAC 170 li fanti piceni.
fango sm. “fango” MNS.1 105 a.1577 (Sav.) fanti o menatori di rote. fenti:
AG 101.18 ma chapeler e zocorai/ per li gran fangi e tem- RGS § 5 (a.gen.): “specie di metafonia”. OCD 24
pi croi/ an guagnao ben assai. (Carrega). fuenti: POF 16. FAS 143 n. PD 122 contad.
LTI.50 (REW 3184a) “tipo vitale nella Liguria di RGS § 61. BDS (Sav.).
Ponente” D fantacino. fantaria. fantesca. fanteto. fanti. fantin. foen-
D fanghettu. inffangao. L fangus. to. fuentu.
fant 453 faôu

fante sf. “bambina, ragazza” fantineto sm. “bambinello”


GF 6, 8 s.xix. (contad.) gh’ìa üna fante che s’anineiva CBL 330 (2.17) uno dolce fantineto/ chi lo mondo a in
int’üna scorsa de nuxe. –– u s’à müsu a man int’a staca e bairia. AF 2.35 s.xiv. (Pietra) e alo deserto fantineto/ tu
u l’a trüò üna fante picina picina. OCD 24 (Carrega, entrasti a far penitentia.
Cartasegna) fante. D fantin.
Plur.: fente OCD 24 (Carrega, Cartasegna). fuente RDA fantino sm. “bambino”
68 chiolonne de vint’anni eran le fuente/ che ancon favan MAF s. xv. (Lunig.)
bugatte tutte quente. D fantin.
D faynta. Fantone top. (Legino, Sav.)
fantesca sf. “serva, cameriera” NSS 226, 258 (Sav.) località imprecisata attestata nel
MPS 58 a.1550 (Stella) quel tal famiglio overo fantesca. sec. xii.
DSP 134 a.1486 servo o serva, fante o fantescha, figone o fantupino sm. “fantaccino”
famiglio. AA 66 acio li fantupini non aveseno a intrare in la cita su-
D fante. bito la comunita ge fece bona provigione de vitoaglie.
fanteto sm. “bambino, ragazzino” D fantacino.
FAS 163. faocimele sf.pl. “pratiche superstiziose e di magia”
D fante. fantin. fantineto. AG 143.170 se devinar o incantar/ aguri o viniae trar/ o
fanti sm. “bambino, ragazzo” faocimele far faesti/ o se far le consentisti/ quarche arte
POF 16 (Mattarana), od.: plur. fenti. diabolica…
D fante. AGP, AGN ad loc.
fantim / fantin sm. bambino, ragazzo” faoda sf. “grembo”
AG 40.2 chi so fiio no castiga/ ni fer fim che l’e fantim… AG 102.58 poi che sei stao comenzaor/ aviva e alasgava-
AG 46.107 ni za mai vego la matim/ veio zovem ni fantim/ da/ ch’e tegnoeva iosa in faoda/ e daito m’avei baodor…
far breiga rixa ni tenza. AG 134.309 e tu de seno si fan- PS 60 s. xiv. tegnir in faoda.
tin… AG 134.407 le cose che tu ai prepose/ mostran ben FA 353. FAS 146.
D fauda. faudeta. faudì. faudie. faudo. faudò. faudöa. L
che fantin e. AG 140.9 voi che sei fantin. AG 140.37 no
falda.
sei peigro ni fantin / a levarete la matin. CBL 330 (3.17) lo
Fa o fredo top.
fantin chi e nao/ chi e re de zué. FUP 114 (= SL 5.20) s. RCA 85 a.1148 cui coerit de una parte terra que dicitur fa
xiv. (Sav.) laudando De s’alegravan/ de lo fantin chi era o fredo.
nao. CR 7 como Salomon dè la sentencia de lo fantin. CR L fau frigido.
8 fè herodes per ira amassar tuti li fantim e garssoim. IVE faolo / faòlu sm. “granchio”
22 leva su, et piia lo fantin et soa maire. IVE 37 e lo fan- CIT 206 faoli e pattelle. RCG 267. CAD.
tin cossi faxao parea che se ascotasse a ella. GP 278 mes- D faoulo. fòulo. fòulu. faulu. L faollus.
ser san zoane si sezeiva in la mensa a lao de christe inpe- faòn agg. “accaldato: detto del pane troppo cotto fuo-
ro che ello si era fantin e christe si llo amava… ri e crudo dentro”
Cf. SAP 403 a.lomb. fantin m.s. ADP (Pietra).
D fante. fanteto. fantineto. fantino. D farase.
fantin sm. “celibe” Faone top. (V.Varenna, Pegli)
NPD 82 a.1865 (Sav.) ti, rösetta… risercà/ adurà/ da i fan- RVV 60 a.1460 Pharaon. a.1789 Faraone.
tin e da e zitelle. IVI: “la voce dialettale ‘in fon’ potrebbe collegarsi con
PVG. DEV 15 “parola tipicamente ligure” long. fara “famiglia, insediamento, clan” e rappresentare
D fantinègu. la traccia di una presenza germanica medievale”.
fantin sm. “confettura di zucchero a velo venduta al- D fara. faraone. L Pharaon.
la festa di S.Giovanni sul Monte Ceppo, destinata ai bam- faorcheto sm. “padiglione da letto, baldacchino”
bini e alle fidanzate. ASF 735 “un faorcheto de sayda gialda”.
FDT.P 72 (Triora). IVI, Gloss. s.v. sparviero “cortinaggio a forma di uccel-
fantina sf. “bambina; ragazza”” lo”.
AG 12.22 si savia e ordenaa/ e d’ogni ben acostumaa/ e de D farchetu.
belecce e de dotrina/ no se trovava, per fantina. AG 131.9 faosaor sm. “falciatore”
ogni dona e fantina. AG 131.26 chi vor fantina ben PS 35 s.xiv. faosaor.
guiar… CBL 329 (1.42) vosse nasse cum povertae/ de D fauza.
una povera fantina. MAC 162 la fantinna cresse in gran- faosso / faozo agg. “falso”
de bellessa. LSE 13 tal fantina norigà in delicanse reale… AG 95.127 faozo idolo. AG 95.150 quelo zuixio faozo e
LSE 15 dava la dexima a le povere fantine. SGC 418 re. AG 143.175 son re e faozi cristian. PAS 29 inconte-
a.1522 senza far deshonestade/ non a donne non a fantine. nenete se leva lo faozo dalla menssa e si ze a ordenar com
AA 108 donare dita fantina per spoza alo figiolo secondo li zue. MAC 168 o demonio faosso, serra la toa bocha.
de lo dito re di Fransa. PAB 56 vegandome descassao e s despogiao de tuti mei
PS 108. DEV 15 “parola tipicamente ligure” PVG. bem e dignitae per faossa renomaa. PAB 58 se claramen-
Cf. RNC 31 neogr. fantàna “zitella da maritare”. ti voi veir/ e departir faosso da veir. –– le faosse opinioim.
D faynta. fantin. fantinetta. PAB 68 error li indue a faoci bem.
fantinègu sm. “celibato” FAS 151.
GO. CAD. FFN 333. FDG 136. D fazo.
D fantin. faossom sm. “coltello, pugnale”
fantineta sf. (bot.) “Papaver rhocas L.” PS 34, 60 s.xiv. faossom.
MLC 225 (Sanr.) D fazon.
D fantina. faôu sm. “falò”
fantinetta sf. “pupilla dell’occhio” CAD. PVG 346
PAG 167. VPL. D fon.
faou 454 fari

faoulo sm. “granchio” farconeto sm. “pezzo d’artiglieria”


GL 19.51 ro turco, comm’un faoulo lì aggreppîo… ASF 756 a.1532 caregatori tra da canoni colubrine et far-
D faolo. coneti numero 8.
faprato agg. “traforato, frangiato” D farchetu.
ASF 716 roba una de camocato neigro foderata de taffeta farcu / farcùn sm. (ornit.) “falco, falcone”
neigro con due liste faprate. PVG. CLU.
D frapato. D falconea. farchetu. farco. L farcus.
Far cognome fardelo sm. “fardello”
VTS 76 a.1530 (Sav.) AG 49.227 li rafacham…/ a chi tanto lo cor arde/ de stre-
fara sf. “parentela” par l’atrui fardelo/ chi an le man faite a rastelo.
SCT 73, PCT 89 sg. germ. (longob.): “gruppo di insedia- fardu sm. “fardo, involto di forma cilindrica”
mento”; elem. topon.
D faone. faraldi. CAD. RAN 44 “balla di prodotti orientali”. REW/FPI
fara sf. “bagliore” 3193 ar. farda.
ADL (Vent.). (Vent.): < gr. fßroj . L fardellus.
farabalà sm. “falbalà” farfa sf. (bot.) “Tussilago farfara”
VPL (Sanr.). FPL.
D farase. faru. L farassonus. D farfara.
farabulàn sm. “parolaio, millantatore” farfachan sm. “specie di tessuto”
GO. CAD. BVP 259 a.1511 in le robe de farfachan, computato le sue
Faraldi top. maniche, non si possia metere se non a la rata de quelle de
PCT 113: germ. supra de septa de parmi lxv. fino in lxx.
D fara. L faraldus. farfalla sf. “farfalla”
faramazzo sm. “persona altezzosa” PVG.
RDC 174 (T.Conchetta) no tratto con nissun da faramaz- D farfaletta. farfarella.
zo (“con alterigia”). farfaletta sf. tarma”
farandola sf. “danza che si faceva intorno all’albero BDS (Sav.).
di maggio, poi intorno all’albero della libertà”. D farfalla.
GRD 115. Farfanaro top. (Ceno Sup.)
D farandura. EOL 24 “Sachbezug?”
faràndura sf. “piatto preparato con patate a fette, fa- D farfane.
rina e olio, cotto al forno con la brace sotto e sopra la te- Farfanasca top. (V.Aveto)
glia” EOL 24 “Sachbezug?”
FDT.P 72 (Triora). D farfane.
D farandola.
Faraone top. (V.Varenna, Pegli) fàrfana sf. (bot.) “Tussilago farfara”
RVV 60 a.1789 (Catasto della Repubblica di Genova) PVG.
D faone. L pharaon. D farfanaro. farfanasca. farfara.
farâse sf.pl. “rossore” farfanella sf. (bot.) “Tussilago farfara”
DVO (On.). CAD. FPL.
D fara. L farassonus. D farfara.
farauna sf. (ornit.) “faraona” farfara sf. (bot.) “Tussilago farfara”
CLU. FPL (Dolcedo). PVG. FPL (Bord.) “Nardosmia fra-
farbalà sm. “falpalà” grans”.
CAD. LFL 3.17 fr. D farfa. farfane. farfanella. farfuìn. farfure.
farchetassu sm. (ornit.) “poiana” farfarella sf. “farfalla”
CLU. GNB 223 (Bord.) GL 7.97 gira…/ comme attorno a ro lumme farfarella.
D farchetu. D farfalla.
farchetta sf. (mar.) “asse sottile con cui si rialza il farfügia sf. “scintilla; farfalla; forfora; fiocco di ne-
bordo di piccole imbarcazioni” ve”
CAD. PVG.
farchetu sm. (ornit.) “falco, gheppio” farfuìn sm. (bot.) “Psoralea bituminosa”
CLU. ADL (Vent.). ADP (Pietra). PVG. FPL (Mortola).
D faorcheto. farchetassu. farchetu. farchetùn. farconeto. D farfara.
farcu. frachetìn. farfura sf. (bot.) “Tussilago farfara”
farchetùn sm. (ornit.) “falco, falcone” FPL (P.Nava).
CLU. D farfara.
D farchetu. farinà sf. “torta di farina di castagne o ceci”
fàrcia sf. “falce” FDT.P 72 (Triora). VPL.
BDB 269 (Bonif.). D enfarinà. fainà.
D fauza. fusìa. faripa sf. “favilla, scintilla”
farco / farcon sm. (ornit.) “falco, falcone” MP 14.37; 18.27 (Pigna).
GL 18.50 quando de non so donde esce un farcon/ corsà Cf. REW 3173, 3226. MUI 154 n. 2 faluspa, FLP
dell’aria, da ro becco storto… GL 20.78 sgranfia o becco (Piverone) falospa, SAP 403 a.lomb. falupola m.s. (favil-
de farco, o spravé… lupola).
D farcu. D farüpa. L faloparus.
Farcon sm. “Falcone: nome di un teatro genovese” farir vb. “ferire”
GL 14.61 così chi a ro Farcon, o a Sant’Aoustìn/ sciortì PCD 40 s.xiv. farilo “ferirlo”
fœura a cantà se ve ra bella… D ferir.
fari 455 fass

farisé / farixei sm. pl. “farisei” fazamenti avv. “falsamente”


PAS 36 li farixei e li zue. AF 1.30 s.xiv. (Pietra). e fazamenti accusavam lo docis-
FAS 156. PS 12, 17. simmo figlor me.
farò sm. “falò” D fazo.
CIT 84 che vegnan per mirate ri imperœî/ da fane per fasar vb. “fasciare”
grandeçça ri farœi GL.2 33 ro sciuscietto/ ærze ra sciam- GP 377 ioseph abarimathia si preixe lo corpo e si llo fas-
ma a questo gran farò. GL 9.10 Gofredo amazza, bruxa, sa inter uno sudario monto neto. GP 289 e aveiva li suoi
fa faroî… VPL (Sanr.). ogi fassai con una binda. LSE 23 lo so veleto grande lo
D falò.
partì in doe parte per fasar uno povero morto.
farsetto sm. “falsetto (tono di voce)”
GL 14.5 ra so voxe pareiva un contrazœugo/ dri farsetti e D fascià. faxar.
sopren. fazarse vb. “affacciarsi”
D fazo. AG 38.53 se sota vem la gram puina/ d’aigua marza de
farsì / farçì vb. “farcire” sentina/ da la quar chi vol scampar/ fazandose a li colom-
COM.2 45 un-na fiammenghiggia de polastri farçii. bar/ semper oido troim e spuza grande/ de quarcuna de le
RAN 20. ADG. bande.
farso sm. “farsetto” D faza.
PAD 320 a.1506 uno farso di taffetale. Fascea top. “od. Fascèu (S.Olcese)”
L fersetus. FCL 25 a.1776.
farta sf. “difetto, mancanza, bisogno” D fasceto. fasceu. fascia.
CAD. RAN 99 < sp. falta m.s. PVG. fascella / fascelina sf. “ciotola tonda di legno col fon-
farta sf. “mucchio” do bucherellato, usata per fare il formaggio”
SDS (Sav.). FDT.P 72 (Triora), PVG , VPL fascella. MMF 120
faru sm. (bot.) “farro (Triticum spelta)” (M.Fascia, Gen.) fascelina.
CAD. PTO 255 (Riviera di Ponente): fiscella REW 3323 ‘voce
faru sm. “faro” diffusa in area romanza”.
NVM (Sav.). D basceleta. friscella. frixella L fazella.
D falò. fara. L (caput) farii. Fasceto top. “od. Fascèu (S.Olcese)”
farüpa sf. “favilla” FCL 25 a.1765.
VPL (Pigna). D fascèa. fascèu. fascia.
D faripa.
Fascèu top. (S.Olcese)
farüpa sf. “ago di pino secco”
ART 461: doc. sec. x.(non precisato il luogo) faluppa “fi- FLC 25: < fascia “terrazamento”.
lo di paglia”: “oscurissimo”. Cf. falasca, falascîna “erba D fascia. fasceto. fasceu.
di palude (Provenza, Calabria), gr. falaràj “erba cana- fascia sf. “fascia di terra coltivata, terrazzamento”
ria”. Cf. G.ALESSIO, SE 9.138 n.; 13. 318; 18. 412; 20.142 elem. topon. frequente
sgg. Cf. per il suffisso La Garoupe (top. prov., Catalogna REW 3208. ADL (Vent.). PVG.
s. xiv.) e Agalypa (Pisa, s. xiv.). REW 3173 faluppa. ADL FTL 157 cf. TAL 66, 134. PSP 87. Cf. PTL 75 (V.Fassa,
(Vent.). VPL (Pigna). “la massa degli aghi di pino”. top. ladino).
D faripa. infrüpà. L faloparus. D cian. faisa. fascea. fasceto. fasceu. fassia. fasciöra.
fassa / façça / faza sf. “faccia L faxa. fascia.
AG 6.83 si che in la mente e in la faza/ mostre che in tu fascia sf. “asse scanalato che protegge la lama della
to piaxer faza.AG 49.172 de ver la faza da levante. AG falce”
63.77 lo pescao incapellao/ chi gi cera e ten privao/ che lo PVG.
no vega la faça/ de so mar che elo prechaza. AG 140.119 fascià vb. “fasciare”
e s’el a faza berreta/ no gi dar lo to in creta. PAS 36 e lo RAN 57. PVG.
vixo e la faza tuta pynna de spuazo. PAB 46 e degi tre fe- D fasar. faxar.
rie de la picossa in la fassa. CF. 10 (1.6) s.xiv. (Pietra) fascina sf. “fascina”
Christe… aparà si tenebroso, monstrerà la faza oscura. VPL.
CBL 333 (6.40) mostrerà la faza scura. MAC 165 a so fascio sm. “fascio”
che e possa fermamenti combater cum li me avversarii, e GL 19.55 a fà d’ogni ærba fascio.
che a fassa a fassa li vega vensui. CR 22 con una faza D fasciu. fassio. fasso. L fascium.
compasioneiver. GP 286 e si de a Christe una grandissi-
fasciœura / fasciöa / fasciöra sf. “fasciola per neo-
ma mascha per la faza. IVE 15 et la soa faza sempre serà
nati”
alegra, tranquilla et piaira. LDV 14 a.1384 (Alb.) et en
cascauna faza de la dita capella si faza un barchum. LSE CIT 90 l’arba…/ che aora aora era in fasciœura/ con ra
sensa alcuna indecente mutacion de volto o de fassa. FSU bocca che ancon ghe sa de læte…
52 a.1456 (Sav.) ella se era ornata la sua fassa di bianche- CAD, RAN 20, BDS (Sav.), PVG fasciöa. ADL (Vent.)
ti e di roseti et de altre cose da afaitare la facia. PRP 342 fasciöra.
(str.19) che s’a m’accorzo che se voute fazza [davanti al FNE 58 n.10 “fasciatoria”.
nemico] / mi ve spetazzo com’una fugazza. PRP 357 D fascia.
(3.14) tu ch’ai fazza ebrea. (PRA 372: -z- sorda). DFC fàsciu sm. “fascio, fagotto di legna”
151 giustiçia, chi non mira/ nisciun in façça per nisciun PVG.
sovegno. D fascio. L fascium.
FAS 142. PS 5. PD 336. fassia sf. “fascia di terra, terrazzamento”
D facia. fazarse. sfasaddu. L faties. AMF 119 a.1558 (Finale) in certe fassie de olive. MR
fâza sf. “gromma, tartaro delle botti” 134 a.1593 (Alb.) una terra chiamata la fasia del sacrato.
PVG. D fascia. L fassia.
fass 456 fatù

fassiame sm. “fasciame della nave” fastidie sf. pl. “fastidi”


PSG 382 a.1512 fassiame, contuali, trincharini, corsie e PS 17 s.xiv. fastidie.
sopracorsie… de squere de pino de medio parmo o di ro- D fastizo. fastudio.
vere. fastizo / fastudio sm. “fastidio, travaglio”
D fasiar. TL.3 200 a.1475 aora che semo fora de tanto fastizo e tra-
fasiar vb. “fasciare” vagio… CAR 92 a.1529 la compania non a abuto fastu-
LSE 32 levò le maniche de la pellissa de l’ancilla soa et le dio ne travalio.
dona a fasiar la figliola. FTM 93 a.1456 (Sav.) et cossì lo D fastidie.
prete debe avere fassiati li suoi occhij quando ello va alal- fâsu agg. “falso”
tare. PA 123, 349: pl. fasci (letterario fâsi). AGC 34. FDG
D affasinamento. faxar. fassiame. 244. PVG.
fàsile agg. “facile” D fazo.
PS 155. PVG. fasu sm. “fascio”
D fasilmente. MVS (Sarz.).
D fassio. L fassus.
fasilmente avv. “facilmente”
fazu sm. (bot.) “faggio”
PD 110. MVS (Sarz.).
D fasile. D fo.
fassio sm. “fascio, fardello” fâsümme sm. “falsità; persona ipocrita”
CCS 140 a.1570 (Celle) per ogni fassio di legne. MNS.1 BDS (Sav.). D fausümme. faso.
107 a.1577 (Sav.) fassi di canape… da tarezare. fassùn sf. “fattura, confezione, foggia, maniera”
MNS.1.111 a.1577 (Sav.) ne… potranno far cernia di ca- RAN 92, 127: fr. façon. Pl. fassoìn “fattezze”.
nepe buone in alcun fassio di canepa per far altro lavoro ADL (Vent.). LFL.2 21.
per vendere. MNS.2 83 a.1598 sera prohibito… il com- D fassöra. L facionem. factionem. fautionem.
prar fassi grossi de quattro a soma. fatali sm.pl. (giur.) “termine perentorio”
D fascio .fasso. fasu. L fassius. CAD.
fazitae sf. “falsità” fattettu agg. “insipido”
AG 143.103 o qualche fazitae meschina. AG 146.218 un RCG. Diz.
risso/ mondan e pin de fazitae. D fattu.
PS 6. fatiga sf. “fatica”
D facitae. fazo. faucitae. PCD 45 s.xiv. “toscanismo”. BGP 167 a.1484
fasso sm. “fascio” (Pietrasanta) che voi mandati qui da noi… barche quante
RDB 27 a.1595 si fan la dentro de tutt’erba un fasso/ che ne haveti… cum li homini suficienti a navigar a li quali
bottan i homi e donne a casafasso. satisfaremo de la fatiga loro.
D fassio. D affatigar. fadiga. faiga. L fatiga.
faso / faço / fazo / fåzu agg. “falso” fatio sm. “fatto, azione”
AG 14.134 far sagramento e fazo e re. AG 14.155 quan- MAC 170 no te serà questo fatio reputato in peccao; fa so
do tu fazo zurerai. AG 14.560 per lo fazo dito so. AG che t’è stao comisso.
18.6 tegnando e fazo e re camin. AG 27.9 doncha faza vi- D faito.
goria/ no te ingane ni conforte. AG 143.59 sperzur o fa- fato sm. “fatto, vicenda”
zo o lusenguer. AG 143.113 aiando dentro fazo cor. PAT AG 43.4 me incomenzai de raxona…/ de monti fati stra-
23 a.1320 li faci citajn, chi per la lor specialitae averam passai.
portao ree parolle e somenao zinzannie. PEG 4O sg. li D faito.
façi e meschim cristiani.–– lo faço demonio. PEG 44 le fattone sm. “sorta di seta grossa e diseguale”
faze parole. IVE 8 elle sum façe e no veraze. IVE 11 o MAS 287 a.1550 hanno ordinato che di qui inanti si pos-
falace, o façe richece. GP 288 faze testemonie. CPV 48 si tingere di detta coconiglia sete, fattoni e coste per far
tessere veluti, zetunili, tafetali, dimiti…
a.1461 (Alb.) lo faso inimigo.
D fattùn.
RGS § 17 (Ormea) fåzu ( -z- sorda). fator sm. “creatore”
FAS 155. LSE 13 Dio autor e fator de la natura.
D falso. falzo. faosso. farsetto. fazamenti. fazitae. fasu. fâ- D fatùe. faxeor.
sümme. fauso. infalsificare. L falsus. fatto riso / rizo / sorriso sm. “risolino”
fazolu sm. “fagiolo” CIT 85 in questo dì m’ha tocco un fatto rizo. GL 7.85 co
MVS (Sarz.). un fatto riso in bocca o ghe responde. GL 18.13 e l’om-
L fazolus. mo no ghe pensa e va perdûo/ apprœuvo a un fatto riso, a
fazon sm. “falce” un finto lûo (TT un giro d’occhi, un balenar di riso…).
AG 136.191 per punir queli chi mar fan/ como e tren- DFC 153 provvedendo a tutto/ in mêzo a re tempeste/ se
chente lo fazon! ra passava in doi fatti sorrixi.
L faossom. L falzonem. D fatturisu.
fassöra sf. “fattura” fattu agg. “insipido, scipito”
RAN 92 a. gen. < fr. façon. PD 359 < lat. fatuus. RAN 20, 127: cf. fr. fade. ADL
D fassùn. (Vent.) *fatidu. LFL 3.18. VPL.
fasté sm. “pignatta da fuoco usata nella pesca not- Cf. CVM mil. fatt m.s.
turna” D fattettu.
GL 20.87 e se sente bruxià da doî fasté/ ro cœu da sde- fatüà vb. “manipolare, adulterare”
gno. VPL.
(IVI, n. al testo). fatùe sm. “fattore, agente del padrone”
fastidià vb. “infastidire” FDT.P 72 (Triora).
VPL. D fator.
fatt 457 favò

fattùn sm. “sorta di seta grossa e diseguale” fauso / fauzo agg. “falso”
CAD. AG 16.165 o zue fauzi e desperai. AG 79.13 questo se-
D fattone. goro fauzo re e van. PAS 30 lo fauzo discipulo.
fattura sf. “fattura, stregoneria” FAS 155. RGS § 243 (Sarz.).
GR.D 119 (Corsica) se alcuno darà da mangiare o bere… D fazo.
per fatture, o come si suol dire magonie, sia frustato. faussüme sm. “persona ipocrita”
D faitura. ADL (Vent.).
fatturisu sm. “risolino” D fâsümme.
GO “sorriso di compiacenza”. CAD “propriamente quel faussùria sf. “falce fienaria”
volto gioviale che si fa contraendo leggermente la bocca FDT 10.29 (Triora).
al riso nel vedere persona a noi cara o un oggetto di com- D fauza. foussuria.
piacenza”. BDS (Sav.) “volto sorridente, sereno”. ADL fava sf. (bot.) “fava (Vicia faba)”
(Vent.). VPL. FPL. MLC 234. PVG. VPL. TAL 37 “A Alassio e nel
D fatto riso. rizo. Ponente lig. prevale la forma fava, mentre bazana, che a
faucitae sf. “falsità” Genova designa la fava in genere, qui indica una specia-
AG 14.500 in merchantia falimento/ faucitae o scautri- lità più tenera”.
mento. D faa. favà. favaire. favale. favardu. favari. favaro. favas-
FAS 142, 164. se. favé. faveto. L faba.
D fazitae. favà sm. “campo di fave”
fauda sf. “falda (di vestito, cappello); grembo” VPL (Sanr.).
ADL (Vent.). MVS (Sarz.). VPL. Favà top.
D fâdà. faoda. faude. faudì. faudìe. faudò. faudöa. PD 347. TAL 66 a.1539 (Alassio) lo Favaro. FTL 161.
fauda sf. “gonna, gonnellone” D fava.
MDB (Bord.). MP 18.28, FPI 3160 (Pigna) “grembiule”. favà sm. (ornit.) “pavoncella”
faudà sf. “grembiule” CLU. ALE 161: prov. favar “colombo selvatico” Cf. NIG
VPL (Vent.). 51 piem. columbus favarius. Cf. la loc. “prendere due pic-
faude sf.pl. “sottana” cioni con una fava”.
MP 18.28 (Pigna): a.prov. faudas “jupes”. D fava.
faudeta sf. “gonna” favà “mangiatore di fave”
MVS (Sarz.). ADP (Pietra) “epiteto degli abitanti di Borgio”
D fâdeta. faoda. D fava.
faudete sf. pl. “sottana, sottoveste” fava grassa sf. (bot.)
FDT.P 72 (Triora). ADL (Vent.). MLC 242 (Sav.) “Sedum maximum Sutt.” FPL (Gen.)
D faoda. fâdeta. “Sedum telephium”; (Pegli) “Centranthus ruber”
faudì / faudìe sm. “grembiule” Favaire top. (Alassio)
TVD (Dolc.) faudì. MP 14.45, 18.18 (Pigna) faudìe “fal- TAL 66 n.302 a.1326 terra de favaria. FTL 161.
dite”. D fava. L favaria.
FP1 3160. Favale top.
D faoda. fauda. faudò. PCT 102 Favale di Malvaro. FTL 161.
faudo sm. “feudo” D fava.
AA 271 e si fese vasallo de lo comune di Genova e ge juro favardu sm. (ornit.) “colombaccio”
la fidelita poi il comune di Genoa gli de le dite tere in faudo. CLU.
D fé. feo. L feudum. D fava.
Faudo top., elem. topon. Favari top. (Ranzo)
FTL 73 Monte Faudo (Taggia). Valle Faudetto (CastelV.). FTL 161.
D faoda. fauda. L fauda. D fava.
faudò sm. “grembiule” Favaro top. (Alassio)
FDT.P 72 (Triora). FTL 161. TAL 66 a.1539 lo Favaro.
D faoda. fauda. D fava.
faudöa sf. “grembiule” favassa sf. (bot.) “valeriana (Centranthus ruber)”
VRS 452 (Ormea): < faldale. EVM 134 (V.Mar.).
D faoda. fauda. favé sm. (ornit.) “saltimpalo”
faullo (err per baullo) “baule” CLU. Cf. NIG 51 piem. columbus favarius.
RDC 175 a.1612 (T.Conchetta) e n’ho in trei meizi impìo D fava.
quasi un faullo (di sonetti). Favé top.
D baullo. FTL 161.
faulu sm. “granchio spinoso, maia (Maja squinado Faveto top. (S.Olcese)
Rond.)” FCL 26.
RAN 184 “grosso granchio rosso” PML 384. D fava.
D faolo. favò / favor sm. “favore, vantaggio”
fàura sf. “favola” AG 140.215 dagando ovra e favor/ perché se amorte lo re-
TVD (Dolc.). mor. TL.1 337 a.1455 per contra la soa conscientia se-
D fora. cundo lo favo. TL.1 802 a.1458 ve preghemo cum gran-
fausa sf. “falce da erba” de instantia acioche lo dicto novo dricto sea venduo cum
VPL. piu favo et maior precio. RAN 60 s. xvi. (B.Cigala) favò.
fauza sf. “falce” BSSS 1.1 (1898) 31 s. xvii. (P.Murassana, Sav.) voi por-
RGS § 243 (Sarz.). MVS (Sarz.). riesci, Gabriæ’, fame o favò…
D farcia. D favoraber.
favo 458 fecc

favoraber / favorever / favureive agg. “favorevole” è netto. GL 17.37 a ra so fæ/ raccomandà quanto o l’ha
PAT 22 a.1320 se a la nostra question ello n’è favorever o sotte çê.
no… PAB 60 e te foi tropo favoraber. PD 338 favureive. FAS 157. PS 13, 100. PD 113 e n., 114 n., 115 n. FDG
PS 31. 111, 263.
D favor. L favorabilis. D afè. fede. feggiedìn. infidelitae.
faxan sm. (ornit.) “fagiano” fe sm. “fiele, bile, ira, dolore”
CLU. ADL (Vent.). PVG. AG 53.53 usa tanto questa me (miele) / che la gi torna in
L fazanus. faxanus. mortar fe. PRP 351 (str.55) e se ben de dì mà me ne fa fè/
faxar vb. “fasciare” ghe posce pu marzì tutto l’affè. GL 12.51 o vi ammaççà
IVE 37 e lo fantin cossi faxao parea che se ascotasse a el- Arimon, ghe ne fé fê “glie ne dolse amaramente”.
la. PRA 379, 387. RGS § 385.
D derfascià. fasar. fascià. fasiar. L faxare. D afe. afia. arfié. arfè. fel. fer. L felie.
faxeaor sm. “creatore, fautore” fe sm. “feudo”
PS 35, 110 s. xiv. faxeaor. AGP 139.18 che l’omo laxa terra e aver/ fe e tucta aotra
D faxeor. hereditae.
faxella sf. “fiaccola” AGP, n. ad loc. Cf. AGN ad loc.
MAF s.xv. (Lunig.). RAN 72 s.xvii. GL 13.74 a senestra D faudo. feo. L feudum.
dri lampi re faxelle/ se ven vegnì… VPL (Sanr.). fe sf. “pecora
Cf. SAP 403 a. lomb. faxela m.s. GA 16.16 BDS (Sav.). (Alpicella) ADP (Pietra) “capra”.
D faixela. foxela. fraxela. L faxella. D fea.
faxeor sm. “creatore, fautore” fe sf. “fato, vita”
AG 114.51 monti soi faxeoi/ grandi e pizen per lo mondo/ AGL 37.92 chi ogni cossa tem anchor/ stillo de insi quan-
de guerra mantegneor… do ela de/ de queli che De la fe. AGN corr.: de queli ch’i’
FAS 148, 158,164. PD 131: “faxeoi per faxeor è di tardo de<n> la fe: “ogni cosa (ogni essere) osserva ancora il
copista (cf. la rima mantegneor)”. modo di uscire al momento giusto da quelli (i genitori)
D fa. fator. faxeaor. faxor. che le diedero il fato (fe = fatum) cioè la vita”. [meglio
faxiœ’ / faxö’ sm. (bot.) “fagiolo (Phaseolus vulgaris, una nota ms.(di N.Lagomaggiore?) a margine del v.92
Phaseolus multiflorus)” AGL: “de quelo di che De la fe”]
BOS 97 a.1655 (G.Rossi) va in brodo de faxiœ’ fina ro Fe top., elem. topon.
cœgo. NTS 36 (Cadibona, Sav.) e Fè. LPT 230 (Alassio) ca de
AAG 117. RAN 22. MLC 235. FPL pl. faxöi. FNE 59 fé.
n.14. MP 14.52 (Pigna). PVG (V.Grav.) fasciö’ fea sf. “pecora”
Cf. MUI 190 “faxuoli”. MP 18.28 (Pigna). TVD (Dolc.). VPL.
D fagiolini. faisö’. faixò. fazolu. faxuela. faxuretti. faxui- GRD 115. FPR 83. REW 3269. PTO 255: piem., prov.,
na. L fazolus. in Liguria prevale “pégua”. Cf. BIO 568 piem. fea m.s.
faxö’ d’India sm. (bot.) “Ricinus communis” D fe. L fea.
FPL. Fea sf. “pecora” top.; elem. topon.
faxö de l’öggiu néigru sm. (bot.) “Vigna unguiculata RPV 295 a.1590 (Sav.) persino a un loco dove si dice del-
Walp.” la fea [fra Savona e Albisola]. FBS 51 (= BG 127 n.)
MLC 235. a.1608 Fea “masseria nel Bosco di Savona”.
faxor sm. “elettore” FTL 146 n.: Feia, Feie, Fea. Cf. Pianfei (Cuneo).
PAD 324 a.1506 li antiani andorno a palazzo per far li D fè. fei. feia. fià.
faxori. fêa sf. “fiera, mercato”
Cf. PAD 41, 42 n. CAD. ADG. RGS § 51. PVG.
D faxeor. D fera.
faxuela sf. (bot.) “fagiolo cappone” febraro sm. “febbraio”
FPL (Levanto). PD 110, 145 faxurella FDG 110, 277.. MNS.1 154 a.1577 (Sav.) dil mese di febraro si farano le
D faxö’. dette elletioni.
faxuìna / faxurettu sf. (bot.) “Calystegia sepium D februario. frevar.
R.Br.; Calystegia silmvestris Röm. et Sch.” (erba de) febre sf. (bot.) “Lycopus Europaeus; Filago
MLC 254 (Sav. Bard.) arvensis”
faxulana sf. “fagiolo grande e piatto” FPL (Nizza).
PVG (V.Grav.) fasciulana. (erba) febbrina sf. (bot.) “Teucrium Chamaedrys”
faxulìn sm. “fagiolino” FPL.
PVG (V.Grav.) fasciulìn. Febrosa top. (Mallare)
fe vb. “fare” BG 128 n. s.xvii. in luogo ove si dice Febrosa ossia
OCD 27 (Campoligure, Masone). Calcinare.
D fa. februario sm. “febbraio”
fe / fæ sf. “fede” SCF 97 a.1461 a kalende de februario.
RV 52 s. xii. mia fe “in fede mia”. AG 12.436 la vergem D febraro. frebuari. frevar.
li preise a preica/ e n la fe amaistra. AG 140.64 pensa de fechie sf.pl. “cose di poco conto”
far a lui honor/ temer, amar e obeirlo/ e da bonna fe ser- RDC 178 a.1612 (T.Conchetta) e in atre fechie d’esta sorta.
virlo. IVE 8 questa fe si he confrimà per soa concecium fêce sf. (bot.) “felce”
et nativitae… –– demonstrao quanto be fa la fe cum la fi- MLC 274 fêci < * ferecci.
delitae demostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae. D frexa.
LSE 23 in deffension de la sancta fé. CIT 17 no ve crei feccioso agg. “sporco, malsano”
miga a fæ de crestian/ che giubilasse dentro in tâ manera. GL 15.48 e de fecciose/ materie attoschieghæ’ pança be-
CIT 102 bella, odi ro peccetto/ chi te fa fæ, che ro paéize sinscia.
fecc 459 féme

fecciu sm. “tipo di cassa per lo zucchero di Avana” féiu ptc. “ferito”
CAD. PAG 92. ADG 76 s.xix. (M.Piaggio)
fedaçça sf. D ferir.
GL 6.95 a fa vista/ de no avei poira, e con ra so fedaçça/ feiver agg. “fedele”
Olà, dixe, sto ponte zu caræ’. AG 134.383 ma de ti e monto feiver/ e e mai servixo no
fede sf. “fede” gi fei.
FDG 263. AGL: corr. fever “fidelis”?. FA 353: ma de ti o monto fei
D fè. “fede”. AGC: fier “fedele”. AGT 32 (altro ms.) ma de ti
fedele agg. “fedele” e monto freer. AGN: fei “fedele (*fidus).
PD 338 “odierno” D freer.
D fidé. fel sf. “fiele”
fégaru sm. (ittiol.) “boccadoro (Jchnius hololepidotus AG 54.62 han lo cor tanto cruel/ e tuto pin de mala fel.
Lac.)” AG 145.319 agi responsion de mel/ per amortar la soa fel.
TTC 127. FAS 151, 158. PS 17. AGC 41. RGS § 385.
D figaru. D fe.
fégata sf. (bot.) “Pulmonaria officinalis L.” Felegara top. (La Spezia)
MLC 254 (Sav.) CGG 89 a.1259 (PortoV.) iacopini de felegaria.
D figaretto. D frexa. L felegaria.
feggia sf. “fecia, gromma, tartaro delle botti (sostan- féleza sf. (bot.) “felce”
za usata in tessitura)” MVS (Sarz.).
ISG 42 a.1630 lavate che fossero, le tele dovevano essere D frexa.
insaponate con la feggia. PAG 104. felina sf. “forma particolare, concava, della prua del
D fexa. gozzo”
feggiedìn esclam. “affé di Dio!” S.F.CESARINI, “La Campanassa”, settembre 1984 p.4.
PRP 345 (str.32) o feggiedin: chi se porrà mai crè/ e chi (erba) felissana sf. (bot.) “Androsaemum officinale”.
se porrà mai imaginà… FPL (Mele).
IVI, n.: testo ms. o fè de die! PRA 387. felise agg. “felice”
D boindena. NPD 59 a.1749 (Sav.) in questo così bello e così allegro/
D fè. da tutti sospiròu felise giorno…
Fegìn top. D infeliçe.
CL. 4. PD 140 figulinu. PCT 51. felon agg. “traditore”
L feglinum. AG 54.33 queli balestrei felon/ chi ne ferem in regaitom.
fego sm. “fuoco” PAB 62 in lo sabiom/ unde bate lo mar fellom. PAB 65
RGS § 111 (Lerici, La Spezia). (Neron imperao) fe… / per mezo Roma bruxar/ pur per so
D fegòn. fögu. inmaginar/ e per fellom scharmezar.
fegòn sm. “focolare” FA 353.
RDB 134 (V.Dartona) che dentr’a testa o l’aveiva un sta- D feilom. fellonnamenti. fellonia. L fellus.
gnon/ che dentr’o petto misero un fegon. fellonnamenti avv. “proditoriamente”
D fogon. PAB 56 li malvaxi overer… li quai me senbia veir cum
feguà sm. “focolare” ioia fellonnamenti frugar mallofficij, studiando a tuta de-
OCD 24 (Cartasegna) struciom.
D fuguà. D felon.
Fei top. (Loano) fellonia sf. “tradimento”
TCL i Fèi. a.1752 feo. PAB 65 avaricia, chi da soa natura no se po… desligar de
D fea. fico. frei. le chainne de fellonia. PS 33 s.xiv. felonia.
Fèia top. D felon.
FTL 146 n. Cf. FLP (Piverone) feja. felpàn “boa, pelliccia portata al collo dalle signore”
D fea. CAD.
fèigu sm. “gelone” felüa sf. (mar.) “feluca, nave di piccole dimensioni”
MDB (Bord.). (Bord.) CAN 1843 p.39 (Sav.) cose serve avéi ün portu/ se nu
D fögu. gh’intra üna fellüa?
feilom sm. “fellone, traditore” CAD. LVO 19 DEI.3 1615 < ar. falûq < gr. ùf’lkion.
PAB 82 vei tu como possansa tem graindi li feiloim? D felüga.
D felon. felüa sf. “cappello a tese arrotolate”
feinà sf. “farinata, torta di farina di ceci” CAD “voce scherzosa” (DEI.3 1615 filüa scherzo geno-
FDG 143 (Rivarolo, Sestri, Pegli). vese (?!).
D fainà. fèn-a. felüga sf. “persona sciocca, perdigiorno”
Féipu n.p. “Filippo” BDS (Sav.).
GO: Féipu, Feipìn. PD 125, 138 *Ferippu. femella agg. “femmina”
D feripo. MNS.1 110 a.1577 (Sav.) canape tutte femelle.
feira sf. “fiera, mercato” FPI 3238 “lig. “(Pigna)
FAS 143. VPL. D femena. fermelu. fümela. L femella.
D fera. fémena sf. “donna; moglie”
feirar vb. “far vacanza, riposarsi” PAS 28 per che se voy cossi molesti a questa femena?
AG 46.115 ma poi vegnando ver la sera/ che lo stomago PAS 33 o femena, tu non di veritae de nyente. PEG 43 si
no feira. AG 65.13 ma quando e festa dei feirar. PS 14 tu vay iotonizando goriardando femene e barati e fuxarre.
s.xiv feirar “feriare” MC 687 in tanta miseria quanta in la scriptura e aveva
Cf. SAP 403 a.lomb. ferar m.s. trovà de l’omo e de la femena. CR 7 doe femene pecca-
D feria. festar. L feriatus. rixe. MAC 162 una so fija… la quar fo daita a una feme-
feme 460 fenu

na la quar la devea norigar. PAB e de quella costa forma fenera sf. “fienile”
Dee la femena. DVA (VArr.). 48. ROC 146 sg. (Civezza)
FDT.P 72 (Triora) “lavorante nei campi”. LP 26 (Pigna, D fen. fenea.
Dolc.) “moglie”. fenéscia sf. “nicchia nel muro”
FAS 143. PD 138. REW 3239. PVG. FDT.P. 72 (Triora)
Cf. prov. femna “donna, moglie” D fenestra.
D femela. femenella. femenetta. femenìn. femera. femina. fenestra sf. “nicchia in cucina”
fumella. fümela. L femina. PVG (V.Grav.) “non segnalato altrove in questo senso”
femenella sf. “incastro di un cardine” D fenescia. fenestrin. L fenestra.
PPG 537 a.1561 una agoggia con una controagoggia e sua fenestrìn sm. “finestrino”
femenella per il timone. GL 20.83 per vei ch’aria fava/ pattelando s’accosta a un
Cf. PSG 369. fenestrin.
D femena. D fenestra.
femenetta sf. “femminuccia” fenì vb. “finire
RDB 54 a.1612 e d’ommi sei vegnui femmenette. GL 7.122 questa brutta bugà n’è ancon fenìa.
PD 138. PD 145, GIL 229 “dissimilazione”. ADL (Vent.).
D femena. D finir.
femenìn agg. “femminile” fenin sm. “fienile”
GL.2 42 e vedde che ro sesso femenin/ o l’ha ciu pêto, e PVG (V.Grav).
mostra ciù possesso/ che l’ommo… D fen.
PD 138. feno sm. “fieno”
D femena. AA 61 fare provesione de feno e di pagia per lo governo
fémera sf. “donna, moglie” de cavali e bovi.
MP 18.29 (Pigna). D fen.
D femena. fenochio cognome
fémina sf. “femmina” VTS 76 a.1530 (Sav.).
PD 156. D fenugiu.
D femena. fenociu sm. (bot.) “finocchio (Foeniculum dulce)”
fem / fen sm. “fieno, erba” MVS (Sarz.).
AG 37.46 asa ava (iava, biada) e bom fem/ per mantegner D fenuggiu.
pusor cavali. IVE 52 e messer Ihu prende prestamenti la Fenogeo / Fenogiedo top.
toagiora… e desteixela su lo fen. MBA 402 a.1440 FCL 26 a.1603. (S.Olcese) Fenogeo. GEM 135 s.xv.
(Digne) attendut que las bestias non li podon passar car- (Monterotondo) Fenogiedo.
gadas de fen. TL.3 201 a.1475 in le carre de lo fen e de D fenogieto. fenugiu.
la pagia. NPD 65 ca. 1750 (Sav.) o l’ha pe chinna (culla) fenogieto sm. “balza, guarnizione ornata di frange
un pò de fen… MP 14.29, BNL 75 (Pigna). d’oro, seta o velluto”
GIL. 209. RGS § 51. FDG 165. PVG. ASF 731 a.1532 un moscheto de scarlata col suo copri-
D fenà. fenéa. feneira. fenera. fenìn. feno. lecto et fenogieto bandato de veluto negro. ASF 739
fen sm. “fieno”, elem. topon. a.1532 pesii octo de tapisaria… cum uno fenogieto o sia
FTL 145. Cf. TAL 67, 93, 128. pendente de dicta tapasaria. MAS 63 n. a.1582 uno dra-
fèn-a sf. “farina” po verde da taoleta et il suo fenogietto.
PD 123. FPI 3197 “gen.”. GA 12.167. FDG 137. PVP 98.
D fàina. L fenogetus.
fenà sm. “fienile” fenoggio sm. “finocchio”
PVG. CIT 137 a.1636 e poesse dì sença cangià caroggio/ Ballìn
D fen. ro fæto sò fin a un fenoggio.
fenà vb. “tagliare il fieno” D fenuggiu.
fender vb. “offendere, danneggiare” Fenoglio top.
AG 14.535 no de fender/ per la soa cossa prender. FTL 162.
D fendeura. fenduo. offender. D fenugiu.
fendeura sf. “fessura, apertura” fenouglio / fenouil sm. (bot.) “finocchio (Foeniculum
AG 53.153 (la bara: casa) curta, streita, bassa, scura/ no officinale)”
g’e barchon ni fendeura. PAB 74 o me la par veir per un- FPL (Nizza).
na fendeura… PS 35, 60. FAS 164. D fenuggiu.
D fender.firagno. firöra. fenouilet sm. (bot.) “Phoeniculum piperitum”
fenduo agg. “fesso, tagliato, diviso” FPL (Nizza)
PAB 75 anima…/ chi è in menbre spandua/ e in tree par- D fenuggiu.
te fendua/ (so e amor e memoria/ e intelleto…). fenuggèa sf. (bot.) “finocchiaccio (Ferula nodiflora)”
D fender. CAD. FPL.
fenèa sf. “fienile” D fenuggià. fenuggiu.
CAD. AAG 120 *fenaria. ADP (Pietra). BDS (Sav.). fenugettu sm. “anicino, confetto”
D fen. feneira. fenera. CIC (Sav.) Gloss. BDS (Sav.). ADP (Pietra). PVG.
feneàn sm. “fannullone” D fenugettu. fenuggiu. fenuglieti.
RAN 127. LFL.2 22 fr. fainéant. fenugettu sm. “erbaggio”
fenéira sf. “fienile” MLC 242 (Bard.) “Daucus carota L.” EVM 60 (V.Mar.)
FDT.8 68 (Realdo, Verdeggia). VPL (Vent.). “finocchio selvatico (Foeniculum vulgare)”.
D fen. fenea. fereira. D fenugetti. fenuggiu.
fenu 461 fera

Fenugia top. (Sav.) fèra sf. “piantone, pollone”


NTS 37 (Sav.) in ta Fenuggia “tra la Cella e il Pasciasso”. GO.
D fenuggiu. D feraia. feraman.
fenugià sf. (bot.) “Ferula L.” fera sf. “fiera, mercato”
MLC 242. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berretami di fere, come di Pascho
D fenuggèa. fenuggiu. e leone fini. MNS.2 31 a.1728 berretini di fere, come di
fenugià sf. (ornit.) “pagliarolo” Pariggi e Leone, fini. MNS.2 12 a.1577 (Sav.) perche nel-
CLU. li tempi delle fere che si fanno nella presente città di
D fenuggiu. Saona sogliono qui venire molti forastieri con merze… .
Fenugiu top. (Cogoleto); elem; topon. frequente” CIC 26 s. xvii. (P.Murassana, Sav.) sciammi de bœu, de
FTL 162 “funte Fenugiu”. pegore e de vacche/ andavan pe ri prae comme a ra fera.
D fenogeo. fenoglio. fenugia. finocchi. finocchiara. GL 16.34 questa stria…/ pignatte e pignattin a misse in
fenuggiu sm. (bot.) “finocchio (Foeniculum officina- fera (“mise in opera”).
le; Foeniculum vulgare Mill.)” PRR 483. RGS § 90.
AAG. 123. FPL. MLC 242. PD 119, 138. RGS § 68 Cf. SAP 403 a. lomb. fera m.s.
PVG. VPL. D fea. feira. fia. L feria.
D fenociu. fenoggio. fenouglio. fenouil. fenuggea. fenug- ferrà sm. “fabbro ferraio”
già. fenulio. fenungio. fenuöa. ferulu. L fenugius. SA 244 a.1340 ancora che niguno ferrà debia acatà car-
fenuggiu agru sm. (bot.) “Foeniculum piperitum” bon se non ala mizura de dicta arte.
FPL. PD 108, 134 *ferrariu, * ferraru, ferrà, femm. ferrar-ia >
fenuggiu di munti sm. (bot.) “Peucedanum officinale” ferraira. DEV 16 “parola che gravita piuttosto verso
FPL. l’Appennino emiliano e il territorio lombardo”. PVG.
fenuggiu marin sm. (bot.) “Crithmum maritimum” VPL
FPL. D ferraro. feru. L ferrarius.
fenuggiu sarvègu sm. (bot.) ferrà sf. “inferriata”
FPL. (Gen.) “Foeniculum officinale; Ridolfia segetum”. GL 7.36 e ra scià Armida stava lì a a gueità/ da ra tendina
(VArr.) “Peucedanum officinale”. EVM 60 (V.Mar.) dentr’una ferrà.
“Foeniculum vulgare”. PAG 212. PVG. VPL.
fenuglietu sm. “anicino, confetto” D ferrata.
ADL (Vent.). Ferrà top.
D fenugetti. FTL 197 sg.
fenuliu / fenungiu sm. (bot.) “Foeniculum officinale” D ferrania.
FPL (Mortola): fenuliu. (PortoM.) fenungiu. ferrabutto sm. “farabutto, scherano”
D fenuggiu. GL 2.12 bôia, sbirri e ferrabutti. GL .4 56 o ghe patì sto
fenuöa sf. (bot.) “Andropogon hirtus L.”
ferrabutto.
MLC 271 (Chiavari).
feraciùn sm. “ferraglia”
D fenuggiu.
VPL.
fenzer(se) vb. “fingere”
Ferrada top.
LSE 15 et bem che non sapesse leze… quasi se fenzea de
leze. FTL 197 sg.
D finze. inffenzerse. D ferrania.
féo agg. “fiero, violento” Feraia top.
GL 20.73 aoura mentre era tâ fea costion/ fra l’ezerçito FCL 61 (Diano S.Pietro). FTL 197 sg.
franco, e ro pagan… D fèra. feraman. ferrania. L feraria. ferreria.
PD 342. ferraiolo sm. “specie di mattone molto cotto”
D fer. FAP 169 a.1669 matoni centomila delle infrascritte qua-
feo sm. “feudo, affittanza agricola” lità, cioé… ferraioli numero venticinquemila…
GR.D 115 (Corsica) acvendo preso terreni o case da altri L feriolus.
in feo o censo perpetuo. feramàn sm. “malerba”
Cf. AGS a. sardo feu, m.s. PVG.
D faudo. fe. L feudum. D fèra. feraia.
Feo cognome ferramento sm. “ferro, strumento, arnese”
VTS 104 a.1530 (Sav.) AG 16.281 Nichodemo gran maistro…/ aduse lo ferra-
L feus. mento/ che en cotae cosse se usa/ per deszhavar de(r)
fer sm. “ferro” co(n) tormento/ lo santo corpo e me(te) zusa.
FAS 156. D fèru. L ferramentum.
D feru. Ferrando top. (V.Varenna, Pegli)
fer sm. “fiele” RVV 63: dial. “in Ferandu”.”Il n.p. tardo-lat. Ferrandus è
AG 16.210 fer cum axeo gi fo dao. di origine visigotica; il top. è diventato cognome in
FAS 151. Liguria”.
D fe. L ferrandus.
fer agg. “fiero, feroce, duro” ferandu sm. “fungo di colore rosso (Boletus con-
AG 105.5 lo zazunar chi ve par fer/ ve de parer monto len- scriptus V.)”
ger. AG 144.108 per lo zazunio chi e si fer. PAB 86 e pe- PAG 71. FPL “Boletus luridus v.sp.”
zo fai che li salvaigi/ orssi chi per fer coragi/ se scarpen- D frandée. L frandus.
tam cum li denti. ferandu da baggi sm. “specie di fungo (Boletus ru-
FAS 144. PS 11. beolarius)”
D feo. fero. feu. fier. FPL.
ferr 462 feri

Ferrania top. (Savona); elem. topon. ferraxon sf. “l’insieme dei serramenti della porta”
AA 62 lo prato de Ferrania. GL 7.47 scrollando forte e porta e ferraxon…
FCL 43, FTL 197 sg. “attività del ferro” D ferrata. fèru. L ferrura.
D ferrà. ferrada. ferraia. ferranietta. ferrara. ferrari. ferras- Fere top., centro di produzione di berrette”
se. ferrén. (ca di)ferrè. ferriera. ferreccio. feru. fucine. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berrettami di Fere, come di Pascho
L ferranica. e Leone, fini. MNS.2 31 a.1728 (Sav.) berrettini di Fere,
Ferranietta top. (Cairo) come di Pariggi e Lione fini.
FCL 43 Cascina Ferranietta. Rio Ferranietta. ferrè sm.pl. “ferrai” elem.topon.
D ferrania. BG 127 s. svii, NTS 31, FTL 197 sg. Cà di ferré “masse-
ferrao agg. “ferrato: duro, arduo” ria nel Bosco di Savona”.
AG 61.1 tanto e lo camin ferao/ de lo deveo de li FCL 43 Rio dei Ferré (Cairo)
Alexandrin… D ferrania. (ca de) ferrieri. (ca di) ferreri. ciaferré.
FA 353: cf. a.fr. chemin ferré. FAS 165. AGN corr. ser- Ferèa sf. “ferriera” elem. topon.
rao. PD 122 “feraira”. NTS 14 (Sav., Madonna del Monte,
D ferrar. L feratus. s.xvii-xviii.): crösa da ferèa. NTS 37 (Sav. Legino,
ferrar vb. “mettere ai ferri, incatenare” Repusseno): a Ferea.
AG 96.13 e De che tanto ai ofeiso/ chi ve per sotir firagno/ D ferriera.
te ferra de tal peagno… Ferreccio top. (San Colombano)
FA 353. FAS 165. FTL 36.
D ferrare. ferrao. D ferrania.
Ferrara top. (Andora) feréira sf. “fienile”
STC 118 s. xviii. ITG 17, MP 14.54, 18.29, MLC 211 (Pigna).
D ferrera. ferriera. L ferraria. D feneira.
Ferardo cognome ferréira sf. (bot.) “Parietaria officinalis L.; Parietaria
VTS 105 a.1530 (Sav.) diffusa M. et K.”
ferrare vb. “munire di ferri i cavalli” MLC 262 (Càrbuta).
SA 242 a.1340 (Sav.) per ferrare cavali li quali per neces- D feraia. L ferreria.
sitae fosse convegneinte ferrari. ferrén top. (V.Varenna, Pegli)
D ferrar. feru. inferà. L ferralasinus. inferriare. RVV 59: (catasto a.1798) “forse top. prediale rom. (fun-
Ferrari top. dus) *ferranianus. “
FTL 197 sg. D ferrania.
D ferrania. Ferræra top. “Ferrara”
(de) Ferrari cognome CIT 172 onde sæ ra to muza chi tra noi/ comme in
VTS 73 a.1530 (Sav.). Ferræra zà quella divina/ chi canta così ben d’arme e d’a-
D ferraro. L ferrarius. moi.
ferraro sm. “fabbro ferraio” D ferriera.
AA 261 ferrari citadini de Saona… Batista Sorio ferraro. Ferrera top.
MNS.3 77 a.1577 (Sav.) a maestri ferrari come a maestri PS 197 a.1468.
chiapuzzi, pratici e esperti di far chiavi e chiavature. D ferriera.
D ferrero. ferrà. L ferrarius. (Ca di) ferreri top. “masseria nel Bosco di Savona”
ferrassa sf. (ittiol.) FBS 51 a.1723 Ca di ferreri.
PML 357 “aquila di mare (Myobatis aquila Bl.)”. TTC D ferré. ferrero. ferrieri.
74 “trigone spinoso (Dasyatis thalassia Müll.-Henle)” Ferrero cognome
AFV 423 (Vent.) “ferraccia (Dasyatis pastinaca)” VTS 99 a.1530 (Sav.)
RCG 260 “ferrazza”. D ferraro. ferreri.
D ferrassùn. (Les) Ferres top. (Alpi Marittime, Fr.)
ferrassa de fundu sf. (ittiol.) LAM 96, it. Ferre.
PML 357 “pastinaca, trigone pastinaca (Trygon pastina- feretto sm. “sbarra di chiusura di porte e finestre”
ca L.)”. TTC 73 “trigone brucco (Dasyatis brucco Bp.). RDB 73 aora zuœgan (d’azzardo) serrè dentr’i mezen… e
AFV 423 (Vent.) “ferraccia brucco (Dasybatus brucco)”. per crovisse mettan ri feretti.
ferrassa neigra sf. (ittiol.) D feru.
PML 358 “trigone brucco (Trygon brucco Bp.)” TTC 73 ferge sf. (bot.) “Pteris aquilina”
“trigone brucco (Dasyatis brucco Bp.)”. AFV 423 FPL (PortoM.)
(Vent.) “ferraccia violacea (Dasyatis violacea)”. feria sf. “festa”
Ferrasse top. (Pigna) GUA 402 “letterario”
PSP 88 n.216 *loca ferracea, dove si lavora il ferro”. feria af “briciola”
FTL 197 sg. VPL (Sassello).
ferrassùn (ittiol.) “aquila di mare (Myobatis aquila D feirar. L feriatus.
Bl.)” Ferriera top.; elem. topon. (Cairo)
PML 357. FTL 197 sg., FCL 43: Ferriera. Rio delle ferriere.
D ferrassa. D ferrania. ferrara. ferea. ferrera. feru. L ferreria.
ferrata sf. “inferriata; guarnizione di ferro” (Ca de) ferrieri top. (Sav.)
ASF 745 tre ferrate dopie da bombardere. una ferrata NTS 31 s.xvii. Ca de ferrieri.
grande da fenestra. ASF 753 le artalarie et munitione del D ferré.
castello. Sei ferrate grosse a le hercher con le sue chiave, feriga sf. “castagna bollita con la buccia”
cadenasse et chiavadure. MP 18.29 (Pigna): feruca.
D ferrà. ferraxon. L ferrura. D ferüa. ferüà.
ferì 463 fern

ferìgula sf. (bot.) “Thymus vulgaris” magi ponea zu, et li altri ornamenti alogava in uno logo.
FPL (Nizza). L fermagium.
D ferügura. fermàia sf. “infermeria”
Fério top. (Sav.) PAC 11, PD 144 “qualcosa di più che un esempio di afe-
BG 126 n. s.xvii. “ritano dei Ferio, affl. del torr. resi”.
Letimbro” D fermaria. L firmitatem. infirmaria.
feriollo / feriolu / ferioro sm. “mantello, ferraiuolo” fermamento sm. “fermezza, stabilità, fondamento”
RDC 187 (T.Conchetta) o l’haverè impegnao ro feriollo. AG 5.28 De…/ a prestao secoreor…/ unde fermamento
BOS 93 s.xvii. (G.Rossi) se pe ra peste se bruxan dri let- tanto/ che ni con corde ni con cavi/ ni con boi ni homi bra-
ti/ ancon de nœutte in questi carrogetti/ pe ra fame se scio- vi/ de lo logo unde voi staxeivi/ e fermai li pei teneivi/ no
ra feriolli. BOS 103 a.1655 (G.Rossi) in sto mentre ve- ve poen mai stramuar. PAB 90 che za no averea duraa/ al-
ghemmo sparegà/ torchie e feriori rossi… GL 2.89 poi ro cunna cossa, se retornaa/ no feisse a lo comenssamento/ a
so feriollo reddoggiando (TT indi il suo manto per lo lem- prender e dar fermamento. IVE 15 la caritae si he colon-
bo prese/ curvollo e fenne un seno…). COM.4 109 que- na et fermamento de l’anima saynta.
sto feriollo, ch’o sole (suole) tegnì a re spalle. PS 34,61.
GO. PD 118, 157 “non indigeno” BDS (Sav.). D fermar. firmamento.
ALN 176 it. ferraiuolo s. xvi., cf. DEI.3 1622 < ar. volg. fermamento sm. “chiusura, separazione”
fariyul “mantello” < lat. palliolum, pallium. PAB 39 disse lo nostro Segnor Dee lo segondo iorno: sea
D ferioro. inferiolà. fayto fermamento in mezo de le aigoe, chi partissa l’unna
Feripo n.p. “Filippo” da l’aotra.
RDB 41 e però cerco con ri versi mè/ d’erze Feripo PS 3.
d’Alza fin a cè. fermaminti avv. “fermamente”
RNB 84: cf. neogr. FirÄpoj . AG 145.68 e anchore bonne e asai…/ che quando in fon-
D féipu. filipo. firipino. firpo. L felippus. do se mectesen/ fermaminti ve tenesem.
ferir vb. “ferire, battere” POF 7. PS 13 “metafonia”
AG 16.407 abrazando la le trista/ chi n’era cossi feria. AG D fermar.
36.43 u me fa mar e l’atro pezo…/ l’un fer de za e l’atro fermao agg. “fermo, saldo”
de la. AG 38.98 sorveianti e voghe/ chi in mar ferem a ra- AG 5.32 de lo logo unde voi staxeivi/ e fermai li pei te-
stelo. AG 40.2 chi so fiio no castiga/ ni fer fim che l’è neivi.
fantin… AG 42.8 li ferram su dura iapa. AG 49.272 fe- D fermar. fermessa. fermo.
rando insemel combatem (cf. RGS § 618). AG 96.13 e De fermar vb. “chiudere”
che tanto ai ofeiso…/ te ferrà de tal peagno (PS 61 n., DFC 160 quando fermei a caxo/ ri œuggi…
contro FA 353: “ti ferirà di tale pedata”). AG 99.35 con D fermamento. fermaminti. fermessa. firmamento. refir-
pugni e pree e xasi/ danse de gran butacasi/ ferinsen (ms. mare. L fermantia.
fenrisen) e trasen. AG 129.53 ferilan (= ferinla) greve- fermaria sf. “infermeria, ospedale”
menti. AG 144.54 a un corpu tre ne fre. AG 144.233 l’in- PS 11 s.xiv. “aferesi”
vidia atrui non fer. AG 145.156 a qual lo vor si po ferir. D fermaia. L infirmaria.
CAR 10 a.1340 se alcuna persona de la dita caritay… s’a- fermelu sm. “femminella, tralcio infruttifero della
cavegasse con arcuna persona a so torto e elo fose ferio, vite”
lo prior no sea tegnuo de dagi niente. PCD 40 s.xiv. fe- PVG.
rillo “ferirlo”. PAS 32 come lo segno chi e misso allo D femela.
bersaglo, a chi caschum fere.
fermessa /fermeza sf. “fermezza, stabilità”
GP 283 sg. sera ferio. –– lo bersagio a cui caschum fiere.
PAB 73 regoarda lo grandor de lo cel e la fermessa de so
PAB 73 trovar no poso che ello quer/ chi in contrarii ca-
viasso movimento… MAC 162 Segnor, mandame lo san-
min fer. SL 52 (2.16) (Sav.) che sum ferio d’una sì gran-
to angello chi me aitorie… a responder a l’impio e mal-
de lanza.
MP 18.28 (Pigna). u feire “cade (di feste)”[ivi erroneam. vaxe omicidial cum fermessa. ATA 203 a.1382 (Alb.) se
riportato a *feriare “far festa”]. DVA (Muzio, VArr.) 65 faza una barbachana… per fermeza de lo dito pilastro.
su fere “se capita, se viene l’occasione.” ATT 55.
PS 23, 61 a.fr. FAS 156, 157. D fermao. fermo. L fermantia.
D farir. feiu. fierir. firir. L feruta. fermo / fermu agg. “fermo, certo, sicuro”
ferla sf. “ramo, verga, pollone, germoglio” AG 140.160 esto per fermo ogn’omo crea.
MCG 331 la ferla de che ello insiri l’erboro. PAB 69 se PD 115. BNL 74 (Perin.) férmu.
la mam prende e tira in terra/ l’aota cima de unna ferla/ D fermao.
tantosto como ella se lassa/ a lo cel drita se passa. PS 61 Fernaca top. (Lavagnola, Sav.)
s.xiv. (san Basilio) tocha le porte cum la soa ferlla. NTS 37 a Fernaca.
CAD. “margotta”. ADP (Pietra), BDS (Sav.) “germo- fernambüccu sm. (bot.) “fernambuco (Caesalpina
glio”. PVG, VPL “pollone”. echinata)”
D ferletta. CAD.
ferletta sf. “pianticella, germoglio” fernellu sm. (mar.) “frenello del remo; laccio dei pe-
RDV 243 a.1583 se l’erboro Raffé dro vostro inzegno/ chi scatori”
unna ferletta ancora se può dì/ fa frûti, non che scioi, de PD 345. GA 12.101. BDS (Sav.).
mezo arvì… D afernelao. frenelo.
D ferla. ferno sm. “inferno”
ferma sf. “rinforzo di stoffa, finto orlo” AG 74.28 e caze inter lo in scur ferno/ a sostener dolor
GO. CAD. eterno (AGL: inter lo scur inferno). GP 380 lo nostro se-
fermagio sm. “fermaglio” gnor ihesu Christe deseixe zuxa in lo ferno.
LSE 17 se l’avea manneghe apostiso le desligava, et li fer- D inferno.
fero 464 fetta

fero agg. “forte, grande” ferulu sm. (bot.) “finocchio”


AG 53.57 e o visto pusor/ menar moier de gran segnor/ MP 14.54 (Pigna).
cossi grande e car asneise/ dond e faite fere speise. D fenuggiu.
D fer. fèru mortu sm. “chiavistello; paletto fisso”
Ferro cognome CIC 55 a.1842 (Sav.) vedendu a porta sensa fèru mortu…
VTS 82 n. a.1531 (Sav.) PVG.
D feru. ferùn sm. “fungo velenoso (Boletus Satana)”
ferro sm. “ancora della galea” FPL. BDS (Sav.). PVG.
PSG 370 s.xvi. ferro di posta “ancora minore, del peso di ferüzze sf. “massello di ferro di prima fusione”
500 libbre”. CAD. BDS (Sav.) “ruggine”
ferro da fuoco sm. “ferro da camino” D rüzze.
AAD 269 quatro para di ferri da fuoco cioe da camino con ferüvé vb. (Stella) “mangiare le castagne”
parte de i suoi fornimenti. VPL (Stella).
D cappo foco. fervente agg. “fervente”
ferozella sf. “filosella” AG 56.129 pensando essere pu fervente. MCG 331 fer-
AAD 272 due strapunte di dimitto di ferozella de diversi venti contra le cosse temporale.
colori. D fervenementi. frevente.
D filosella. ferventementi avv. “ardentemente”
ferpa sf. “felpa, specie di tessuto” LSE 23 ella visitava li infermi… –– diligentementi, fer-
CAD. AAG 122. ventementi li visitava.
ferza sf. (bot.) “Pteris aquilina” D fervente.
FPL (P.Nava) DVA (VArr.). ferxa / ferxia sf. (bot.) “felce”
D frexa. FPL (VArr.). VPL. EVM 58 (V.Mar.) “felce maschio
ferza d’aigua sf. (bot.) “Scolopendrium officinale” (Dryopteris filix mas)”
FPL (P.Nava). D frexa.
ferso sm. “fronzolo, ornamento di veste” fessa / feçça / feze sf. “feccia”
RDB 45 ma belle robe e richi fersi femo. RDB 54 e tra GL 7.64 feçça de canaggia (TT ignobil turba). GL 17.45
voi mille fersi ve mettei. RDB 56 perché dri novi fersi ne se quella feçça dell’iniquitæ/ Rinaldo…
fan mette/ che ciù dri primi n’usan de gustà. FAS 153 feze. CAD fessa. VPL (Vent.) fesa.
L fersa. D fexa.
ferzo / fersu sm. “telo di vela” Fezzano top. (Porto Vado)
PPG 550 a.1561 velle: un bastardo de ferzi settanta de co- PTR 47 “da topon. pred. romano?”
tonina. CAD fersu. festa sf. “festa”
D sferso. L fersum. AG 65.13 ma quando è festa dei feirar.
ferta sf. “offerta” PD 110. FDG 58, 113. PVG.
FAS 156. D festà. festezà. L festum.
D oferta. festar vb. “osservare i giorni festivi”
fèru sm. “ferro” AG 14.249 per che semper avisto sei/ si ben festar como
ADG. FDG 258. PVG. VPL. tu dei. AG 43.159 no miga pur li gram segnor/ an vosuo
D fer. ferrà. ferramento. ferrania. ferrare. ferraxon. feret- festar con lor. AG 46.81 che no vego mai garbeia…/ se
to. ferriera. L ferrum. no quando festar se de. AG 46.97 meio serea aver arao/
fèru sm. “strumento di ferro” che si mar aver festao. PEG 43 despresyan deo e ly sanc-
ROC 146 (Civezza) “falce”. ADP (Pietra) “tagliola per le ti per despeto e per non festar. GSA 19 a.1519 (Sav.) la
volpi” festa di sant’Eligio, quale due volte l’anno festeranno.
ferüa sf. “castagna cotta con la buccia” MNS.3 64 a.1577 (Sav.) questa festa sera da tutti li mae-
FDT 4.57, FDT.P 72 (Triora). DVA (VArr., Gazzo). stri barrilari celebrata e festata. MP 18.29 (Pigna) festar.
D feriga. ferüà. FA 353.
ferüà vb. “mangiucchiare” D afestòu. feirar. festezar.
BDS (Sav.). (Alpicella) festeccu sm. (bot.) “pistacchio” (Pistacia vera)”
D feriga. ferüa. GO. RAN 184. FPL. PD 138. BDS (Sav.).
ferüga sf. “castagna bollita con la buccia” LVO 35 < ar. fustuqun “pistacchio” (< gr. pistßkia).
VPL (Vent.). Cf. CIV 86 sg.; DEI.3 1626, 1658.
ferugià / ferugiàu sm. “paletto, chiavistello di porta D fisteccu. L festachus. festechius.
o finestra” festeccu sarvègu sm. (bot.) “Pistacia lentiscus”
CAD. PAG 211. PVP 362 “a sezione quadra”. ADP FPL.
(Pietra). SDS (Sav.). VPL. MP 14.53 (Pigna, Cipressa): festezà vb. “festeggiare”
ferugiàu. FDG 113.
REW/FPI 9260: < veruculum, verubulum. G.ALESSIO, D festa. festar.
RIL 77.630; ID 10 (1934) 159: < verubium. Cf. RNB 88: festùn sm. “festone”
neogr. ferouggø “catenaccio (da accostare piuttosto a VPL.
ferogel, BID 32). fesüa sf. “fessura”
D ferugiàu. L ferrogiarium. ferrogiarotus. VPL.
ferùgola / ferü’gura sf. (bot.) “origano, timo (Thymus fèta sf. “foggia, maniera”
vulgaris)” CAD.
FPL (Mortola, Bord.). MDB, BNF 220 (Bord.). ADL fetta sf. “fetta; ferita da taglio”
(Vent.) *ferrucula/ ferricula REW 9660. CAD. VPL. REW 6041a.
D ferigula. L feta.
fetà 465 fiac

Fetàia top. (Loano) fia sf. “figlia”


TCL (a.1606 faitaria) “frantoio”. VPL s.v. afaitaria. GUA 432 “gen.”
D fitàia. D figia.
fetô / fetor sm. “fetore, puzza” fia sf. “fila”
IVE 18 lo luxurioso si ven in odio de li angeli, li quai an CAD.
in odio et in horrò questo peccao, a li quai ne ven grande (tuta) fia avv. “tuttora, ancora”
fetor et grande spuza. GL 18.84 ro fumme cava ri œuggi, GP 381 l’anima de Christe si retorna allo corpo, chi era
e dà fetô (TT l’odore appuzza). inter lo morimento tuto pin de gloria, seando tuta fia lo
L fetens. morimento serrao e bollao.
fètu sm. “fatto” D fiar. via.
CAD. fia sf. “fibra del legno; infezione”
fetùn sm. “fetonte, sorta di carrozza” ADP (Pietra). PVG.
CAD. D fir.
fettùn sm. “parte dello zoccolo del cavallo” fia sf. “fiera, mercato”
CAD. OCD 25 (Carrega, Cartasegna): *fiea.
féu agg. “fiero, feroce” D fera.
FAS 144. CAD. RAN 20. ADG 32. fià sf. “volta
D fer. fier. SA 242 a.1340 (Sav.) et ciascum possa accusar e sera
feurin sm. “fiorino (moneta)” cretuo de lo suo sagramento tanta fia quanto sera con-
LDV 14 a.1384 (Alb.) sote la pena de feurin xxv. de oro. trafaito. CEB 357 alcunna fià. PEG 43 dei doncha pen-
ATT 61. sar ben in lo to cor quanta fia fu ay falyo… e quanta fia
D furim. tu prexi piu lo peccaor che lo iusto… quanta fia tu ay
feutro sm. “feltro; calzatura di feltro” mar fayto. IVE 14 spesa fia adeven che lo fogo… arde-
DFC 176 Morfeo co i feutri in pé me gira intorno. ra. PAB 72 si como alchunna fia ay proao. GP 282 la
D filtrà. L feutrum. terza fia. GP 286 e spessa fia caiva… GP 373 per doa
feveré sm. “febbraio” fia. PS 17 s. xiv. doa fia… trea fia. CRA 173 a.1382
SCF 94 a.1393 sorve tute le altre feste, quella de madona (Alb.) si como eran atra fia.
sancta Maria de feveré… MUI 154. PS 17, 39. REW 9304 *vicata, cf. fr. fois. MB
D frevà. frevar. 92 (fiadha, Bonvesin) cita N.L.CORBETT, Vox Romanica
fexa sf. “feccia, gromma, tartaro delle botti” 28 p.258-265: < vicatim (via, vices). RGS § 643 “inva-
PAG 104. PD 109. FPI 3140 “gen.” riato al pl., forse per riflesso dell’accus. pl.”
D fegia. fessa. frexa. L fecia, fegia. fexe. Cf. SAP 403; SAP.2 245 a. lomb. doa fiada, cento fiada.
fexa sf. (bot.) “felce” SRV s.xv. ven. fiada.
FPL. D fiaa. fiae. fiay. fiata. perfiaa. perfiai. via.
D frexa. Fià top. (Sav.)
fexe sf. “feccia, fondiglia, residuo” NTS 37 s. xv. Fià survan, fià sutan. FBS 60 a.1608 (Sav.)
AG 134.43 d’ogni vianda e bevenda/ se da tuti lor pre- vallone del Fià. FTL 164 Casa Fià (÷ filare di viti).
venda:/ se ge soperzha alcuna fexe/ per li ne va donde se D fiale.
dexe. fià / -r (se) vb. “fidar(si)”
FA 353. AGN “feci”. IA 108 a.1289 qui se fia in corso (“uomo della Corsica”)/
D fexa porta la testa in scoso (“finisce male”). AG 25.9 chi mai
de fiar balle/ ni soe cosse a iotom? AG 139.27 e in lo
fi sm. “figlio”
mondo no se fiar. AG 140.264 ni te fiar tropo in nixun.
NPS 565 a.1527 chi diseva ai fi de puta/ no haiais nulla te-
AG 141.9 no te fiar de zoventura/ ni de ben chi poco du-
manza. PRP 360 (5.21, 27, 29) e ro fi de Piretto… –– e ra. FAR 34 s.xiv. (Sav.) fiarse traduce lat. fido, -is. TL
ro fi de Pirina… –– ro fi de Zan Besin… –– IVI, v. 24 ro 3.202 a.1402 no fiandose de uno so fradelo…. MBA 349
figlio de Sciorao. a.1562 (Le Bréole) fiarse.
PRA 375. FAS 154. CAD. PVG. VPL.
D fiio. D afì. confiar. desfiar. fiada. fianza. fio. mâfiaddu. mefia-
fî sm. “filo” se. L fidancia.
GL 9.97 (ra sciabla)… un amorrau ghe vœu/ per faghe su fià vb. “filare”
ra mœuran un po’ de fi/ che ciù a non taggia un’agoggià DFC 54 e sì per ti, Minetta/ mi fio a fî de trezze. CIC 89
de fî. DFC 54 e sì per ti, Minetta/ mi fio a fî de trezze. s.xix. (Sav.) quandu e vegie, fiandu a rocca/ ne seianne de
VPL. l’invernu… PVG. VPL.
D fir. D firà. desfià. fiau.
(erba) fì sf. (bot.) “Agave americana L.” fiaa sf. “volta”
MLC 269 (Chiav.). PAB 54 quanta fia sum e stao contrario… e quanta fiaa o
fi sf. “fine” e deffeisso li cativi, preixi a torto da li barbari… PAS 30
IVE 11 a la fi, ello vegne a morte. trei fiae. PS 17 s.xiv. trea fiae. IVE 29 diremo cinque fiae
D fin. lo pater noster e cinque fiae ave maria. LSE 16 fasando
fi / fia prep. “fino, sino” trea fiae oratione.
CIT 174 fi a ro dì dro giudizio. PRP 340 (str.7) garee/ D fià.
chiene fia a l’orlo. fiacca sf. “sfrontatezza, sfacciataggine”
PRA 369n. PD 353. FAS 152 n. [dove è improprio il ri- CAD.
ferimento a RV 82 a afì] “l’apocope di -n- non è propria fiacar vb. “fiaccare, malmenare”
dell’a.gen.” AA 76 lo acoregono in terra e con pugni e calci tuto lo fia-
D fia.fin. corno.
fiac 466 fich

fiacche sf.pl. “foglie secche di castagne” fiandra sf. “tela di Fiandra”


DVA (VArr.). AAD 265 coperte di carriaggi fatte di fiandra.
D fögiaccu. L fiandria.
fiacoxo agg. “fiacco, debole” Fiansa top. (Pigna)
MCG 331 voxe fiacoxa. PSP 88 n.217: *fidantia n.p.?
D affiagao. D fianza.
fiada sf. “fidata, conversa in un monastero” fianza sf. “fiducia”
LSE 27 una fiada, molto pregata, intrà la ihostra d’alcune AG 12.6 gran fianza po aver/ d’avei secorso intregamen-
moneche… te/ in ogni greve accidente.
D fià. FAS 150, 162.
fiadù sm. “filanda” D fiansa. fiar. fidanza. L fidancia. fidantia.
CAD. fiao sm. “fiato”
fiae sf. “volta” PCD 43 s. xiv.
PAS 31 sg. ma tuta fiae… sea fayta la toa voluntae. –– e D fiatare. fiaroxo. sciao.
poa disse anchora alli serventi un’atra fiae…
fiar sf. (err. per fia) “volta”
P0F 26. PS 17 “estensione del plurale; per analogia di ci-
SA 249 a.1340 (Sav.) sotto penna de soldi dexe per cia-
tae”.
D fià. fiaa. scaduna fiar.
fiagallo sm. (ittiol.) “grongo (Conger conger D fia. via.
L.;Cconger vulgaris Cuv.)” fiareu top. (Alassio)”
PML. 358. TTC 90. TAL 67 n.310. Cf. TCL 1607-09, 1621-64 Fiareo.
D firagalu. peagallo. D figara. figarea. figarei. figareo. figaresa. figarole. frei.
fiagna sf. “filagna, sostegno orizzontale per le viti” figareto. L figaretum.
PVG. fiaroxo agg. “dotato di un fiato potente”
D fiagnu sm. “filare di viti” MCG 331. fiaroxa.
GO. FPR. 1 PD 157. RGS § 1067 it. filagna “fila”. D fiao.
D fiagna. fiegnu. filagno. fiòu. firagno. L filaneus. fiarsa sf. “sfilacciatura”
fiay sf. “volta” BDS (Sav.). ADP (Pietra) “tratto di un cavo di canapa”.
PAB 89 aotra fia departe De alcum, segondo le condi- D fiarsua.
cioim de li cor, e aotra fiay ponze, a so che elli no or- fiarsua sf. “sfilacciatura, pezza sfilacciata”
goioxissem. CAD. PAG 134. RAN 184 “filaccia, barba di radice”.
D fia. NVM (Sav.) (mar.) “filaccia”. PVG.
Fiale top. (masseria nel Bosco di Savona) D fiarsa. firarsega.
BG 127 n. s. xvii. Fiale inferiore, Fiale superiore. FBS 51 fiasca sf. “fiaschetta”
a.1608 (Sav.). MNS.2 9 a.1577 (Sav.) fiasce e polverini d’archibugio.
D fià. D fiasco.
Fialli top. (Alassio) fiasco sm. fiasco”
TAL 67 n.309: a.1539 lo Fialo, li Fiali. PAD 517 a.1507 un fiascho de siropo violato. AAD 268
D figallo. L figarium. a.1561 tre fiaschi di mastici coperti di veluto fatti alla tur-
fiama sf. “fiamma” chesca vechij.
AG 95.229 la gran fiama fo desteisa/ chi de bruge era PD 340 fiascu “non schietto: fl- dovrebbe dare sc- . BLG
aceisa. 35 “longob.”
FAS 152. D fiasca. L flascus.
D afiamao. infiammao. sciamma. xama. fiata sf. “volta”
fiama sf. “fiamma, bandiera della nave”
PAD 443 a.1506 da noi non vi e stato scripto ancora si
PPG 542 a.1561 la fiama col suo cordone d’asta.
non una fiata.
fiammanghilla sf. “piatto oblungo da portata”
FFN 367: cf. emil. fiammenghinna. m.s. PVG. VPL. Cf. MUI 154 n.4 feata.
D fiammenghiggia. D fià.
Fiamberti top. fiatare vb. “respirare”
PCT 113: germ. PCD 43 s.xiv. fiatava.
fiamma sf. (bot.) “Orobanche v.sp.” D arfiatae. fiao.
FPL (VArr.). fiau sm. “filato, filo, fune”
fiammenghiggia sf. “piatto oblungo da portata” JAN 2.199 “gen.”
COM.2 45 un-na fiammenghiggia de polastri farçii. D fià. L filatum.
RCG Diz. “fiamminga” fibia sf. “fibbia”
D fiammanghilla. fiamengo. TL.2 336 a.1465 et ihavaxone da coiracie… item fibie da
fiamengo agg. “fiammingo” brase grose vi. item fibie da morinelo dasneise grose viii.
GL 11.43 ro Fiamengo (TT al signor de’ Fiamminghi) item paria lx. de fibie da spate.
PD 115. MUI 157. GIL 235.
D fiammenghiggia. L flamingus. D fubia. fübia.
fiancu sm. “fianco” fichar vb. “ficcare, infiggere”
FDG 51 “italianismo”. PVG “neologismo”. BLG 20, 38 PAB 72 como le ave, chi rendem/ la mel, e apresso ten-
n.69 “non proviene direttamente in Piemonte e Liguria dem/ a fichar soa pointura/ forte, angossossa e dura.
dall’area galloromanza”. PS 61.
D xancho. D ficiar.
ficc 467 fife

ficche sf.pl. “fiche, gesto osceno” me termine culinario). Centro di diffusione: Genova (cf.
CIT 20 ognun pe ra çittæ me fa re ficche/ tutto ro mondo prov. fideu, sp. fideos); riscontri in piem., lomb., ven.,
se ne fa gazzæra. CIT 146 ro forfante dro guerço/ me fa emil. it. merid. REW 3306.
re ficche sotto ro mantello. SDS (Sav.) fà e ficche “far di- PVG s.v. fidé: forse dall’arabo (testo mozarabico s.xiv.)
spetto”. D fidé. fideà. fidereti. fidelaro. L fidei.
FPI 3281. PVG 338. fidelita / fidelitae sf. “fedeltà; vincolo feudale di fe-
D figa. fige. L fica. deltà”
ficiar vb. “ficcare” IVE 8 demonstrao quanto be fa la fe cum la fidelitae, de-
PCL 276 (Argentera) mostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae. AA 271
D fichar. lano 1214 si fese vasallo de lo comune di genova e ge ju-
fico elem. topon.
ro la fidelita poi il comune di genoa gli dete le dite tere in
BG 125 n. s.xvi (Sav.) Ritano del fico “affluente del torr.
Letimbro” faudo.
D fei. figogna. figurnu. L fidelitatem.
ficone sm. “giardiniere?” fiderà sm. “fabbricante di paste alimentari”
AAD 282 camera di paggi. –– camera del medico. –– il fi- DFC 50 ghe mancava o fiderà/ fa o paston, siaçça a se-
cone. moa…
AAD 250 “fattore, colono: forse giardiniere”. D fideà.
D figone. fidereti sm.pl. “vermicelli, spaghetti”
ficcottu sm. “pugno, colpo; punzone” ADL (Vent.).
CAD. PAG 174. D fideli.
fidanza sf. “fiducia” fiegnu sm. “filare di viti”
BL 59 a.1392 a segurtà e con fidanza a voi scrivo… FA 353: gen. mod. POF 30: “se non è errore di stampa in
fidé agg. “fedele” FA 353, sarà stato attinto da Flechia a qualche varietà
DCT 163 a.1380 se obligam… che tuti seran fide e leay a lig.: nel qual caso sarebbe esempio importante di pro-
lo imperao. PS 6,17 s. xiv. pl. fidey. PD 338 (RDC 111). pagginazione”.
D fedele. feiver. fidelle. freer. D fiagnu.
fidé / fidéi sm.pl. “spaghetti, vermicelli” fieive agg. “flebile, debole”
NPD 84 a.1868 (Sav.) chi vende fidé / chi pan e salamme. PAB 54 quanta fia sum e stao contrario a Congasto, chi tu-
RAN 99, 106, 184. PVG. VPL. to iorno assatava li fieivi?
A.SCHIAFFINI, AROM 8 (1924) 294-301: “forma provin- PS 7, 76 “grafia etimologica (fl-)”
ciale o adattamento analogico, per fideli”. D axeverir. xeiver.
D fideli. L fidei.
fiento sm.
fidé da fratti sm.pl. (bot.) “convolvolo (Convolvolus
sepium)” MR 133 a.1593 (Cervo) uno paramento nanti detto altare
EVM 48 (V.Mar.) di cario di fiento, duoi cossinetti di cario de pezi, duoi
fidé maìn sm. “anemone di mare (Anthea cereus candellieri de ferro.
Johust.); attinia (Actinia v.sp.)” fier agg., femm. “fiera, nobile”
CAD. PML 384. PGF 28 a.1461 (Alb.) dose regina, vergen fier, maire divi-
fideà sm. (ittiol.) na.
PML 358 “cappone caviglia (Trigla cuculus Bl.)”. TTC D fer. feu.
143 “gallinella, cappone gorno (Trigla, Eutrigla gurnar- fierbu agg. “furbo
dus L.)” MP 18.30, 42 (Pigna): REW 3592.
fideà /fidelaro sm. “fabbricante di pasta alimentare” D fürbu.
SDS (Sav.). s.v.: a.1577 (Sav.) “regolazione dell’arte dei fierir vb. “ferire, colpire”
maestri fidelari”. AF 1.26 s.xiv. (Pietra) perche me ventu a fierir…
MNS.2 72 a.1714 (Sav.) arte de fidelari e formaggiari. PS 107.
GO, ADP (Pietra), SDS (Sav.): fideà. D ferir.
D fidé. fidelaro. fideli. fiderà. L fidelarius. fiezzà vb. “sbattere (delle vele al vento)”
fidelle agg. “fedele” CAD.
LSE 27 le doe ancille fidelle et dilecte. (Cf. BL 104 fiettu sm. “schienale, midollo spinale degli animali”
a.1406 seamo figioli de due sorochie carnale). CAD. RCG 39.
D fidé. D fiettu. filetti. L filettes.
fideli sm.pl. “vermicelli, spaghetti” fiettu sm. “scilinguagnolo”
SAS 82 a.1592 (Sav.) fideli, risi, semole, macaroni. BVP SDS (Sav.).
178 n. a.1599 libbre 50 di fidelli a soldi 4 la libbra, libbre D fietti. filetti.
50 di gnocheti a sol.4. MNS.2 64 a.1617 (Sav.) la dett’ar-
fievellessa sf. “debolezza”
te de formaggiari, che fabricano fideli e altre viande.
GR.2D 81 s.xvii. (Sav.) gabella dei fideli. PAB 82 per che apar che li boim an poeir e li malvaxi fie-
CLD 58: < fides, fidulae “corde di strumenti musicali”. vellessa.
G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 345 sg.: filum, filelli > fidelli. PS 76.
A.SCHIAFFINI, AROM 8 (1924) 294-301 (Rec.: D fravellessa. severessa. sitiotai. xeiver.
L.SORRENTO, La Rassegna, Napoli, 33 (1925) 153; fi ferrettu sm. “fil di ferro”
C.BATTISTI, ID 2 (1926) 285, con nota di C.Merlo; DEV 15 “parola tipicamente ligure”
M.ROQUES, ROM 54 (1928) 575): prima attestazione D fi fèru. fir.
BVP 178 n., a.1599 (Gen.) [ma cf. CDC 206 a.1392 e fiferru sm. “fil di ferro”
SAS 82 a.1592]; dal gr. mediev. fádi (‘fádion, ◊fij ) , ADL (Vent). [cf. pâfèru]. VPL.
cf. it. vermicelli (ma manca ogni attestazione di fádi co- D fi ferrettu. fir.
figa 468 figi

figa sf. “albero di fico” figassa sf. “focaccia”


GR.D 125 (Pigna). le sagatole (polloni) che nascono nel- D fugacia.
le calze delle fighe. figatella sf. “bricconcella”
RGS § 382 figu, pl. fighe. PVG. VPL. RAN 72 s. xvii. (G.G.Cavalli).
L fica. D figatu.
figa sf. “figlia” figatu sm. “fegato”
CAR 10 a.1340 se alcun de la dita caritay abia mogé o fi- ADL (Vent.).
go o figa de etay de agni xii. D figareto. figatella.
D figia. fìgau sm. (ittiol.) “fìgaro, sciena aquila, boccadoro”
figa sf. “vulva” CAD “Sciæna umbra; Chelidopteros aquila”. PML 358
BDS (Sav.). PVG. REW 3281. DEI.3 1632 fica. “Sciæna aquila Lac.”. TTC 127 “Johnius hololepidotus
Cf. CIV 88 sg. ven. figa m.s. a.1535, 1575; cat. a.1491. gr. Lac.”
føkh per qøkh “theca, vagina”. Le aree di fica D fìgaru.
“vulva” e dell’espressione gestuale “far le fiche” non fige sf.pl. “fiche, gesto osceno”
coincidono: FEW 3.497”. IVE 21 l’ira alquna volta si venze si la raxon de l’omo
D ficche. fige. fighetta. L fica. irao che elo biastema de, et la soa maire et tuti li sancti de
figaetu sm. “fegato” çe, et fa le fige a de.
CAD. ADP (Pietra). PVG. FPI 3281. PVG 338.
MUI 157. D ficche. figa. L fica.
D figaretto. figeta sf. “bambina”
figàitu sm. “fegato” PVG.
BDS, SDS (Sav.). D figia. L filheta.
D figaretto. Fighetta sf., “soprannome scherzoso”
Figale top. PRP 359 (4.55) ra Fighetta, Margheira e ra Pettìa.
FTL 166. D figa.
D figallo. L figale. fighéu sm. “fegato”
Figallo top. (Stella) RAN 20, 184. PD 121 (: figarettu), 145, 156
FTL 166 Casa Figallo. D figaretto.
D figale. fialli. L figalus. figallum. figar. Fighetto top.
figaolu / figaottu (ittiol.) “ficotto, gado minuto, mer- FTL 166.
luzzetto” L ficetum.
PML 358 “Gadus minutus L.” TTC 100 sg. “Gadus figia sf. “figlia, ragazza”
(Trisopterus) capelanus Risso”; “Gadiculus blennioides AG 129.26 gram familia/ e de fige e de fiioi. CR 9 la fi-
Pall.” gia soa. BGP 154 a.1484 figia. RAN 60 s.xvi. figgia.
RCG 260. CAD. PVG.
D figaru. L ficus. D fia. figa. figeta. figio. figiola. figla. figlia. fija. fiio.
Figara / Figarea top. L filia.
FTL 166. figiàia sf. “sciocchezza, cosa da bambini”
D fiareu.
GA 12.170.
Figarei top. (Pigna).
D figiuàia.
PSP 88 n.218: < ficar(i)us “forma seconfaria di ficus”.
figiar vb. “fischiare, zufolare”
D fiareu. L (in) fiaretis.
MP 18.29 (Pigna). PSP 88 N.220 (Pigna) “fistula”.
Figareo top.
FTL 166. C.MERLO, ID 13 (1937) 76: *fist(u)lare ¥ *sib(i)lare.
D fiareu. figareto. L figaretum. D figiu. figiura. fisccià. szhufrar.
Figaresa top. figiastru / -a sm/f. “figliastro/-a”
FTL 166 PVG. VPL.
D fiareu. L filiastra. filiastrum.
figareto sm. “piantagione di fichi” figio sm. “figlio”
MPS 59 a.1550 (Stella) castagneti, figareti, caneti. GP 277 lo so figio. FUP 100 lo so docissimo figio meser
D fiareu. figareo. L figaretum. Jesu Christe. PAS 36 questo so figio. CR 17 lo dolce fi-
figaretto / figaretu sm. “fegato” gio… lo me figio. CEB 358 acostase la vegieza? e te con-
RDB 147 (V.Dartona) quarche lachietto, o figaretto frito. segio che tu t’accomandi inanzi a Dee, cha a to figio. LSE
PR 350 (str.54) ghe posce pu croà ro figaretto. GL 7.106 31 el figio mio. TL.1 339 a.1455 non sum ni mai foi fi-
ma o va çercando, sto pelle de squæro/ comme un lovo af- gio de la poira. MGT 280 a.1480 Andrea, figio de
famaou ro bon vegetto/ per mangiâghe ro cœu, ri figaret- Raphaele Catalano. CPF 167 a.1584 me son mostrao de
to. COM.1 39 da ra parte senestra, donde sta ro figaretto. continuo figgio amoroso verso ra patria.
ADL (Vent.), DVO (On.), MVS (Sarz.), VPL : figaretu. Plur. figi: IVE 48 tuti li figi de le femene. PAT 25 a.1356
PD 121 “forse tardo ampliamento di *figàu”. li nostri de Peyra chi sum vostri figi e servioi e veraxi.
D affiagao. fegata. figaetu. figaitu. figaretu. figatu. fighe- CEB 358 Oddi de li figi. Morto lo paire, cercan de partir-
tu. L figutum. se. MAC 170 pairi, figi e fratelli. DSP 40 a.1461 i nostri
Figarole top. figi e nevi. figioi: PAS 30 figioy me. GP 370 o voi done
FTL 166. chi avei figioi… PAB 44 com soa moier e com soi figioi
D fiareu. e com le lor moier. PAB 72 la ioia che l’omo a in soa mo-
fìgaru sm. (ittiol.) “boccadoro (Argyrosomus regius)” gier e figioy.
AFV 418, ANP 66, APV 80 (Vent.). PS 5 “meno frequente di figlo, figlor.
D fegaru. figaottu. fìgau. firgu. D figia. figiö’.fiio.fijor.
figi 469 figo

figiö’ sm. “figlio, ragazzo” figiuìn / -a sm/f. “bambino/ -a”


CAD. RAN 20 filiolus. PD 121, 132: pl. figiö’ (figiöi) PD 117, 145 figiurìn. FDG 277.
già dal s. xvi. BLV 58, 72. FDG 108, 158. PVG. VPL. D figiuìna. figlietto.
D fijor. L puerum. fìgiura sf. “zufolo, richiamo per uccelli”
figiöa sf. “figlia, ragazza” MP 14.49, 18.30 (Pigna). C.MERLO, ID 13 (1937) 76.
CAD. PD 124. ADG. PVG. PSP 88 n.220 (Pigna) “fistula”
D figiola. figiöua. D figiar. figiu.
figiola sf. “figlia” figla / figlia sf. “figlia”
BL 104 a.1406 volea che la figiola mia fusse per mia las- LSE 26 el padre suo… audiendo che soa figla era reduta
sata a lui… –– a scomiatato la figiola mea. a tanta povertà… TL.3 194 a.1475 maschi e figlie.
D figia. figiöa. figiora. figliola. fiiora. COM.6 12 (contad.) o sò matrimonio… e quello de sò fi-
figiolo sm. “figlio” glia Ottavia.
CEB 351 a lo nome de lo eterno Dio padre, figiolo e spi- D figia.
rito sancto. BL 106 fine s.xiv. io avea operato che l’autro figlietto sm. “bambino”
mio fiiho magiore avesse qualche officio ne le parte de RPC 45 a.1743 (Alb.) una carrosetta per li figlietti.
Romania azo che meiho podesse recoverare li beni de D figiuìn.
l’autro mio figiolo. BL 113 a.1406 non o ancora recevu- figlio sm. “figlio”
to niente de Romania de le cosse de lo mio figiolo. PNF PRP 360 (5.24) e ro fì de Piretto… –– ro figlio de Sciorao.
402 a.1448 quello figiolo de meser Zohane Antonio. FPM D fiio.
120 ca.1490 (Sav.) o patre del figiolo mio. AA 115 Pero figliò/ figliö’ sm. “figlio, bambino”
Loize Farnese figiolo de lo dito papa. PRP 351 (str.57) re donne e ri figliòi/ che ciangean forte.
BL 104 a.1406 la figiola mea e mie e tuti mei figioli. –– GF. 11 s.xix (contad.) da questa dona u g’à aüu dui figliö’.
seamo figioli de due sorochie carnale. TL.2 293 a.1464 li BNL 73 (Perin.).
proprij figioli. NPG 76 a.1473 o chari mei figioli, citadi- PRA 371.
ni d’ogni sorte… BRP 11 a.1474 siate tra voi in tuto gra- D fijor.
vi come dece a figioli papali e cardinaleschi. TL.3 122 figliola sf. “bambina”
a.1474 in lo qua numero è figioli picenini in grande soma. LSE 32 levò le maniche de la pellissa a l’ancilla soa et le
MGT 197 a.1498 talmenti como si fossino figioli nostri dona a fasiar la figliola.
proprii. SGC 418 a.1522 le done forte piangevano li fi- figliolo sm. “figlio”
gioli e lor maridi. FPM 120 ca.1490 (Sav.) la passione acerbissima del suo
D fijor.
figliolo.
figior sm. “figlio”
D fijor.
IVE 33 la incarnation de lo figior. PAS 36 o figior me
fìgliu sm. “figlio”
precioso. GP 285 o figior Zoane… GP 370 lo to figior lo
RGS § 280 “lig. montano (Rovegno): conservazione del-
meinan alla morte.
l’antica ∑ < li.
IVE 30 figioy mey… figioy me.
D fijor. D fiio.
figiora sf. “figlia” figlo / figlolo / figlor sm. “figlio”
GP 370 o figiore de Ieruxalem. PS 5 s.xiv. figlo, figlor. AF 1.4 s.xiv. (Pietra). lo me figlor.
D figiola. AF 1.30 s.xiv. (Pietra). lo docissimo figlor me. SL 2.6
figgioramme sm. “ragazzaccio; ragazzo inesperto” s.xiv. (Sav.) lo so figlor. PCD 30 s.xiv. figlor. MGT 167
GL 5.1 Goffredo studia chi mandà con quella/ perché a a.1465 figlolo del nostro mecere e segnore principe. ––
n’agge da fa con figgiorammi. DFC 101 figgioramme im- più honesti de li figloli de li re.
pertinente. D fiio. fijor.
D figgiuamme. figlora sf. “figlia”
figiossu sm. “filioccio. PAS 35 e allor la donna si pyama la Magdalena e si gue
PD 118, 154: dall’italiano. PVG. disse: za figlora, za tosto, che creo che lo to maystro seha
L filioçus. in questo logo.
figiöua sf. “ragazza” figo sm. “figlio”
PD 127 “plebeo”. FUP 118 s.xiv (Sav.) lo Paire e lo Figo e lo Spirito Santo.
D figiöa. CAR 10 a.1340 se alcun de la diuta Caritay abia moge o
fìgiu sm. “zufolo” figo o figa de etay de agni xii.
MP 14.45, 18.29 (Pigna). PSP 88 n.220 (Pigna). D fiio.
C.MERLO, ID 13 (1937) 76. Figogna top.
D figiar. figiura. PCT 97, 120 Monte Figogna.
figgiu sm. “figlio” D fico.
PD 116. ADG. PVG. VPL. fìgolo sm. (bot.) “Thymus vulgaris”
D fiio. FPL (Nizza).
figiuàia sf. “ragazzata” figolo sm. “figlio”
FDG 190. AA 149 mancò de vita semsa figoli legitimi.
D figiàia. figiuata. D fijor.
figgiuamme “ragazzaccio, ragazzaglia” figon / figone sm. “servitore”
GO. DSP 134 a.1486 servo, serva, fante o fantescha, figone o
D figgioramme. famiglio. DSP 132 a.1490 li servi e serve, fanti e fante-
figiuata sf. “ragazzata” sche, figoni et famigli. RDB 39 ni speiza de figon me
PD 145. conven fà/ chi ro meschin patron sempre assascinna.
D figiuàia. RDB 45 ni vestì curto demo noi çitten/ come fa ro zaneto
figo 470 fill

o ro figon. RDB 48 sg.in villa e in cà serviva ro figòn. –– tuto lo cor me avei transfisso. MAC 171 lo fijor de Dee.
sì che monti de noi portan cazoin/ che de çitten parei ne IVE 3 chi per lo peccao era fiior de lo demonio.
fan figoin/ bazariotti, scciavi e mariné. Plur. fiió: IVE 10 no voiai confiave in li principi, ni in li
RAN 93. fiió de li omi. fiioi / fiioy: AG 101.33 el paire e noi fiioi.
D ficone. figùn. L figonus AG 129.26 a gram familia/ e de fige e de fiioi. AG 142.65
figor sm. “figlio” l’aver roman a li fiioi. AG 143.164 e li atri grevi aciden-
CPV 48 a.1461 (Alb.) alo vostro caro figor. ti/ che De paire a li fiioi/ da per dar li atri ben soi. IVE 19
D fijor. quelli seram apellai fiioy de De. PAB 72 e anchor che
fignì vb. “finire” perfiai li fijoi seam boim, si n’a lo paire sovensso grande
PRP 344 (str.25, ms.) per fignì con buon cuò que dì ra messaxio. fijor PAB 62 no pom far fijor.
guerra. FAS 158. PS 17.
PRA 374 sg. D figiö’. figiola. figiolo. figior. figlor. figolo. figor. fiio.
D finir. fillol. figliolo. fiollo. fiö’. fior. L filius.
figu sm. (bot.) “fico (Ficus carica v.sp.)” fiiora sf. “figlia”
IVI: figu arbicùn, binellettu, brigiassottu, carrentìn AG 12.13 de lo re Costa fo fiiora.
(VArr.), carunchìn (VArr.). ciullìn (VArr.) cuascu, da frat- FAS 149.
ti, duellu, gianchettu, naputitan, negrettu, paradisu, pi- D figiola.
salüttu, rübadu, sampieru, sarvègu, scià, seirola (Nizza), filagno sm. “filare di viti”
verdepassu. FAS 147.
MLC 263. PD 355. PVG. EVM 59 (V.Mar.). PNP 149 D fiagnu.
“l’area copre tutta la regione” filar / -e vb. “filare”
L ficus. FAR 36 s. xiv. (Sav.) filar traduce lat. neo -nes. NAB 26
figu d’Adammu sm. (bot.) “Musa paradisiaca” a.1473 (Sav.) aserare filare lane, agogiare folare scarza-
FPL. re… MNS.1 49 a.1577 (Sav.) lavar le lane, sorarle, fillar-
figu da Madonna sm. (bot.) “fico d’India (Opuntia fi- le, tesere… MNS.1 60 a.1577 (Sav.) essendo la lana sta-
cus Indica Mill.)” ta posta a fillare sopra carretti, e disvogliata a due, tre o
FPL (Mortola). quatro file…
figu d’Egittu sm. (bot.) “Melia Azedarach” D firà. L filare.
FPL. filarsùn sm. “sorta di lenza per pescare”
figu d’India sm. (bot.) “Opuntia ficus Indica Mill.) CAD.
FPL. MLC 242 (Chiavari, Sav.). Filattiera top. (Riviera di Levante)
figùn sm. “servitore, lavoratore non specializzato” G.SERRA, RSL 17 (1951) 235 *filictaria, filictum “felce-
F.TOSO, Appunti per una storia della parola figùn, to”. BCB 129n.
”Intemelion” 1 (1995) 83-96. D frexa. L feleteria.
D figòn. filato sm. “travatura della galea”
figura sf. “figura retorica, argomento dialettico” PSG 382 a.1512 li filati sopra li bachalari (siano) de ser-
AG 12.370 con li maistri disputando/ e lungamenti contra- riole overo de trape de fo.
stando/ per silogisme e per figure/ e per proe de scriture. L fira.
Figurnu top. (Pigna). fillatore sm. “filatore”
PSP 88 n. 219: (locus) ficulnus. MNS.1 101 a.1577 (Sav.) questa arte de fillatori molto
D fico. utile e necessaria. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) li detti mae-
figu türcu sm. (bot.) “fico d’India (Opuntia ficus stri fillatori dell’arte grossa.
Indica)” D firà. firera. L filatorem.
FPL (PortoM.). (fa) filecche loc. ”fare beffe ai bambini, offrire loro
fij sm. “filo” una cosa, e poi sottrarla” (CAD).
IVE 59 ma como fara Zoane, chi no a agogia, ni fij, ni te- GL 9.71 ni chi gh’è taggio a porei fà filecche (TT ma far
zoyre, ni cotello? prova di lor non è lor dato).
PVG. GO “far cilecca”. PAG 159. RAN 184.
D fir. fillera sf. “filatrice”
fija sf. “figlia” MNS.1 60 a.1577 (Sav.) se si troveranno appresso di fil-
MAC 162 avea unna soa fija crestianissima. lere, agogioti, ovvero d’altri lavoranti in detta arte de be-
D figia. reteri, lane…
fiio / fijo sm. “figlio” D fillora.
AG 40.1 chi so fiio no castiga/ ni fer fim che l’è fantin… Filetta top. (Borghetto Vara)
CBL 329 (1.22) lo so fijo glorioxo. PEG 36 lo fiio de lo BCB 127n.
richo homo. PCD 27 s.xiv. BL 106 fine s.xiv. io avea D frexa. L filectum.
operato che l’autro mio fiiho magiore avesse qualche of- filetto sm. “schienale di animali
ficio ne le parte de Romania azo che meiho podesse reco- CAD. RAN 127 fr. filets.
verare li beni de l’autro mio figiolo. DCT 162 a.1380 D fietti. fiettu. L filettes.
Ellias segnò fijo de Inach Cototoloboga. CR 7 so fijo Filipo cognome
Roboam. MAC 163 lo so fijo messer Jhesu Criste. VTS 74 a.1530 (Sav.).
D fi. figia.figio. figgiu. figlio. figliu. figo. figlo. fiior. fiu. D feripo.
L filius. fillo sm. “filo”
fiior /fijor sm. “figlio, figliuolo” SGC 418 a.1522 chi porria estimar el dagno/ facto al
AG 16.170 guaime, morte, come e presta/ de zuigar lo Carrogio de fillo… (Vicolo dei Filatori, contrada genove-
fiior me. AG 140.21 or te voio e, fijor, pregar/ e amonir, se). MNS.1 109 a.1577 (Sav.) fillare… il fillo per far bal-
e castigar. CBL 329 (1.18) lo so fijor veraxe. GP 285 o loni, o sartie, per uso di mare.
docissimo fijor… CR 18 ay lassa, dixe la maere, fijor me, D fir.
filo 471 finì

(non aver) filo loc. “non essere inferiore” PS 39,40,41. FAS 165 fin che fin tanto che. VPL.
GL 19.111 re ciaghe osserva, e a spera de guarîlo/ che in D fia. finna. tanfino. L fine.
l’arte a ro Pêgìn (“celebre chirurgo genovese”) a non ha (de) fin prep. “fino, sino”
filo. (TT di ferute/ giudice esperta) AG 14.291 per che de fim che se comenza/ ocier dei soa
fillol sm. “figlio” semenza. AG 139.46 de fin ke vita lo sosten. AG 141.33
RV 50 s. xii. si fossi fillol de rei. de fin che in ti e la bailia. AG 145.163 de fin da or.
PAL 15 n.6 “ -ll- sembra provenzale”. (in) fin prep. “fino, sino”
D fijor. AG 145.11 in fin de chi. AG 145.424 de portar in fin de
filloneria sf. “astuzia, stratagemma” qui/ de che lo possa viver li.
COM.1 98 ti hæ bezœugno d’un avvocato sottì e furbo, (tam) fim prep. “fino, sino”
chi sacce inventà quarche filloneria per levate d’int’re AG 16.105 tam fim a quelo logo. PAS 36 tam fim coci.
peste. PAB 45 no le mostra a alcum, tam fin che lo nostro segnor
fillora sf. “filatrice” messe Jhesu Criste no pricha in lo tempio. PAB 43 de
MNS.1 55 a.1577 (Sav.) né… alcuno maestro di dett’arte Adam tam fim a lo tempo de Noe. PAB 52 cresser tam
potrà cangiare alcuno segno qual fusse posto sopra stame, fim a lo cel. PAB 45 tam fim a lo tempo de Moisses. PS
o trama qual fusse dato ad alcuna fillora, agogiatore o al- 41 s.xiv. tam fim da prume.
tra persona. finn-a avv. “persino”
D fillera. firœura. NPD 64 fine s.xviii (Sav.) corriva a un moddo/ pe-o mon-
filosella sf. “stoppa o cascame di seta; filato di seta te e o cian/ che m’ho frappòu/ finn-a unn-a man.
di scarto” VPL.
MAS 157 a.1569: vietato ai setaioli, usato dagli stoperi finn-a prep. “sino, fino”
per produrre cintas, cimoxias et dimitos… MR 133 NPD 71 ca.1800 (Sav.) finn-a a u rian d’Arbisöa.
a.1593 (Alb.) uno (paramento) tessuto di filo e filosella. D fin.
RPC 44 a.1743 (Alb.) il telaio d’un letto a colonne alte, Finà top. “Finale”
con sue tavole e cavigliera verde di filosella. GRD 115 ADG 17.
(Vent.) ogni seta da cucire e filosela da cucire e così seta D finaro.
fatta. finaggio / finaggiu sm. “distretto, territorio”
D ferozella. fiosella. firoscella. firozella. firoxella. firuzel- GRD 115 a.1673 (Nizza) verrà frustato et bandito per tre
la. fiusella. L filoxela. anni dal presente finaggio e città. GRD 121 (Calizzano)
filosofo sm. “filosofo” possedendo… beni stabili nel territorio o finaggio di que-
IVE 8 si creem li dialetici a Aristotile, li filosofi a Socrate sto luogo.
e Platùn… BBB 20n. a.1479 (1703) (Bard.) delli forastieri che non
filùn sm. “filone, pane di forma allungata” devono travagliare sovra il finaggio di Bardineto. BDS
PVG. (Sav.). (Sav.) finaggiu.
filùn sm. “volpone, persona astuta” Finale top. “Finale”
CAD. RAN 127, LFL 2.20, GA 13.39 fr. filou m.s. REW PAD 333 a.1506 lunedì alle 24 doveano arrivare a Finale.
3293. BCB 137n. PCT 29.
D filunàia. D finaro.
filunàia sf. “astuzia, furberia” finar vb. “finire, smettere”
CAD. GA. 13.39. FDG 190. AG 91.1 l’aversario/ chi mai no cessa ni fina/ de mete l’o-
D filùn. mo in ruina.
filza sf. “filza” D finir.
PRR 487 (a.gen.) “non si spiega che passando per una finarmenti avv. “finalmente, infine”
forma arizotonica verbale” GP 281 questa vostra hereditai la quar trenta e trei agni e
L filza. son andaito cerchando, e finarmenti, azoche quello amor
fin agg. “fine” de lo me paire che voi aveivi perduo ve sea renduo, si me
CAD. RAN 54 s.xvi. conven dar la mia vita. CR 22 e finarmenti tuta la corte
D afinar. finno. celesial sera carne humanna con li sancti angeli accompa-
fim / fin sf. “fine, termine” gnà.
AG 139.72 or prego De per pietate/ che ne conduga a bon- PD 130: a.1772 (COM) finarmenti.
na fin. AG 140.48 da ogni mar li te defendan/ e a bonna Finaro top. “Finale”
fin te prendan. AG 141.24 lo comenzar è risso e zogo/ la PAD 333 a.1506 Alfonso del Carretto, signore di Finaro.
fin si e tormento e fogo. AG 142.84 doroi desmesuraj/ chi AA 36 uno soldato de Finaro.
fin no pon aver zamai. MAC 162 dame gracia chhe la D finà. finale. L finarium.
mea fim no manche e no se maculle lo me corpo. PAB 42 fine sf. territorio”
quando ello fo alla fim alo cavo de la valle, si trova le RPV 295, 297 a.1590 li sono termini qualli divideno le fi-
peanne de so paire. RDB 15 e quande ven l’humida not- ni di Paretto dominio di Monferrato, la fine di Montenotte
te in fin… dominio di Milano con la fine di Albisola –– uno ritta-
PS 39. VPL. no,nominato il rittano degli scassi, quale rittano divide la
D finimento. perfim. fine di Albisola da quella di Celle.
fim / fin prep. “fino, sino” fingardo agg. “infingardo”
MAC 167 sancta Margarita preisse lo demonnio per li ca- RDB 148 (V.Dartona) fingarda.
velli e tirallo fim a terra a li soi pee. MAC 163 comandà finì /-r vb. “finire, definire, concludere”
che ella fosse missa in prexom fim a tanto che ella avesse AG 16.487 de quela vita gloriosa…/ chi za mai no finera.
ordenao… –– fim a lo dì de anchoi. ATA 203 sg. a.1382 AG 43.11 savio homo era a me parer/ e ben saveiva man-
(Alb.) fim a lo tempo che de esser compia la dicta ovra. tener/ soa raxon e ben finir.
–– fin a doi messi (mesi). LSE 25 fim che fosse remari- SA 250 a.1340 finio.
tata. SCF 90 a.1393 la vergine Maria ne preste gratia de bem pe-
fini 472 fior

severà e bem finì. GOG xiii. a.1444 e finio lo nostro tem- fior sm “figlio”
po quello arbitrio sea a lo officio, lo que… sera electo. CBL 329 (1.47) lo nostro doce segnor… de Maria bene-
CPF 169 a.1589 me frè de bonna memoria… o travaggiò dicta fior.
tanto che o finì la vitta insieme con l’historia. D fiior.
CIC 34 a.1749 (Sav.) sta guæra maledetta a l’è finìa. fior sf. “fiore”
NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) aoa finiscio… AG 129.24 sovranna de possanza/ d’ornamenti e d’onor/
FAS 160. non è in lui mancanza/ de le aotre è la fior. SL 51 (1.14)
D fenì. fignì. finar. definir. finimento. s.xiv. (Sav.) per voi beneita fior ogn’omo se possa salvar.
finimento sm. “fine” PCD 43 s.xiv. fior. IVE 16 elo si ha elete le sante verge-
AG 16.324 car fiior, quanta alegranza/ me de lo vostro ne per soe singolarissime spose et amige, et si le asemeia
naximento/ como e cambi in gran tristanza/ ver de voi tar a la fior de lo lirio in lo libro de la canticha. –– la fior de
finimento. lo lirio si ha sese foie… PAB 52 e chi prudencia solleiva
D fin. finir. insegnar/ de gram materia e bem ditar/ e de studio porta-
finno agg. “fine, nobile” va la fior…
CPF 167 a.1584 per ch’unna groia finna, com’è quest’hi- Plur.fioi: IVE 42 la terra… parea un prao de fioi devisai.
storia, se dé ligà in oro. –– e misseze a coger de quelle fioi chi ge pareivam piu
D afinar. fin. belle. fior: PAB 61 lo sol… alle fior da so condimento.
Finocchi / Finocchiara top. PAB 63 nassem de ti le fior de primo tempo. fiore CBL
FTL 162. 336 (9.10) Maria de gracia pinna/ roxa de le atre fiore.
D fenugiu. D fiorancio. fiore. fioretto. fiorone. fiù. fiuretta. flor. flori-
finze vb. “fingere” to. flou. sciùa. sciuì. xurìo. L florem.
RGS § 49 “derivazione dotta?” FDG 163; 235 fintu… fiöra sf. “grosso mestolo usato per raccogliere l’olio
lavato”
D fenzer(se).
MDB (Bord.). TVD (Dolc.).
fio sm. “affidamento, sicurezza” L fiola.
PRP 341 (str.13) senza stà mia a cercà ne zò ne lò/ senza fiorancio sm. (bot.) “Calendula arvensis”
astà mia a dì, daime da fio. FPL (Chiav.)
PRA 387: gen. fio “fiducia”. Qui “datemi tempo?”. D fior.
Fio top. (Sav.) fiore sf. “fiore”
BG 126n. s.xvii ritano del Fio, “affl. del torr. CBL 335 (7.57) per voi beneita fiore/ ogni homo se po
Lavanestro”. salvare.
fiö’ sm. “figlio” D fior.
SB 758 ca. 1850 (Finale) fiore che fa luce sm. (bot.) “Helichrysum angustifo-
D fiior. lium; Helichrysum stoechas”
fiœua sf. “fessura, apertura” FPL (bord.).
COM.3 34 son stæto mi, ch’o fæto quella fiæua a ro bari- fiore d’angelo sm. “Narcissus tazzetta; Philadelphus
lotto, e me n’ho bevuo a meitæ’. coronarius”.
D firæura. FPL.
fioca sf. “fiocco di neve” fiore delixi sf. “fiordaliso”
PVG. NSP 553 a.1527 ognun crida Franza Franza/ viva la nobi-
D fioccu. le fiore delixi.
fiochettu sm. “fiocchetto” fiore di S. Antonio sm. “Iris florentina v.sp.; Lilium
PD 159. candidum”.
D fioccu. FPL.
fioco / fioccu sm. “fiocco fiore di S. Francesco sm. “Aster amellus”
ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manego de avo- FPL.
glio intagliato et fodro de veluto bianco et fioco de seyda fiore di S. Giuseppe sm. “Narcissis tazzetta”
bianca raso. AAD 257 fiochi di seta con oro cento ses- FPL.
santa. AAD 267 cussini di veluto gradi doi gialdi con suoi fioretto sm. “tessuto di lana per berretti”
pasamani e fiochi. MR 133 a.1593 (Alb.) tagliara di tela MNS.1 60 a.1577 (Sav.) ogni maestro berretero qual fa-
di Bruggio con grisella con fiocchi di tela bianca e turchi- brichi… berrette, sarà tenuto… mettere il suo segno alle
na. RAN 20 fioccu. dette berrette fatto di un fillo, e se saranno de refino lo
PD 340 “non schietto: fl- dovrebbe dare sc- “. metterano sotto il trapasso, e se seranno di fioretto sotto la
D fioca. fiochettu. fro. L flocatus. mettade della piega di dette berrette.
fiogu sm. “fuoco” GFC 254 Gloss. “fleuret, désigne le belles laines de toute
RGS § 111 (Bonif.) espèce”.
D fögu. D fior. L floretus.
fioretto sm. “qualità di zucchero”
fiöia sf. “fessura, crepa” COM.4.7 ei visto quelle due zovenotte de mæ figgia e de
D firœura. mæ neçça? Cose ve pà? son due cascie de zucaro da de-
fiolo sm. “figlio” sgabelà; ælo fioretto o mascabado? Cos’è resultao de que-
FPM 120 ca.1490 (Sav.) con lo suo unico fiolo. CAR 91 sta vostra visita?
a.1529 el Venturino fiollo del Maragnotto. fiorin / fiorino sm. “titolo del debito pubblico espres-
D fiior. so in fiorini”
fyome sm. “fiume” TL.1 838 sg. a.1458 noi amo pensao de aiutarse de li doi
PAS 30 si vegne a un fyome, lo qual avea nome torrente fiorini de lxviii e lxviiii (1468, 1469). –– a noi pare che
Cedrom, e passa dotra dallo fyome. questi fiorin se deliberen a poteire vendere e impegnare
PS 99. per la substentation de lo presente stao.
D fiume. D furim.
fior 473 firö

fiorone sm. (bot.) “Tagetes erecta” firentino sm. “fiorentino”


FPL. PS 4 a.1468, 1477. BGP 188 a.1485 questa nova imprexa
D fior. de firentini.
fiosella sf. “filosella” D firensa.
RAN 127. firera sf. “filatrice”
D filosella. NAB 23 a.1473 (Sav.) che alcuno maistro de la dita arte
fiòu sm. “grossa botte” non possa… scambiare alcuno segnale sopra stame ne tra-
CAD. ma che fuse data ad alcuna firera ne a alcuno agogiatore.
fiòu sm. “filare di viti” AA 102 sachegio tute le caze de villa e porto via tute le
PVG. lane chi eano ale firere.
D fiagnu. D fillatore. firà.firœura. fiunsa.
fir sm. “filo” fireta sf. “topolino”
AG 49.111 che la ventura e como un fir/ demente che MDB (Bord.).
stormo dura. AG 63.70 questa vita meschina…/ si è fra- firgu sm. (ittiol.) “figaro”
ge e sotir/ ch è quaxi apeisa per un fir. RCG 260.
D fia. fiferru. fij. fillo. L filum. D figaru.
fir vb. “essere, usato in funzione di ausiliare nelle for- fyrim sm. “fiorino, moneta”
me verbali passive” PAT 26 a.1404 che lo dano… se possa raxoneivermenti
AG 12.502 segnor, de gran possanza/ eternar, senza man- extimar in pu de viii milia fyrim. PS 4, 61 a.1466, 1479,
chanza/ glorioso, da fir notao/ belissimo… AG 46.21 che 1497 fyrim.
no po quasi fir tentao/ chi semper vive invexendao. AG D furim.
47.4 parole… chi no som da fir taxue. AG 53.90 lo di no firin sm. “favilla, scintilla”
e da fir loao/ se no depoi vespo pasao. AG 102.45 se per RDB 17 e mi semeggio a pointo ro foxin/ che piccando ve
boxar don fir cretuo. AG 41.27 ma naveta de sam Pe/ che fasso buttà fogo/ e l’esca è ro mè cuò d’ogni firin. RDB
De ge mise per nozhe/ speso fi corlaa da l’onda/ ma za 66 insci questo pissié fava firìn/ chi me bruxavan, come
mai no l’afonda. AG 49.211 a quela ysora zem drito/ a chi legne in forno.
Scurzola fi dito. AG 95.189 secondo chi fi pricao. FAR 36 firino sm. “fiorino (moneta)”
s.xiv. (Sav.) fir mandà traduce lat. mittor. PAB 96 or se SCF 94 a.1393 che nesuna masà dela dicta consortia non
le cosse chi sum incerte fim proviste quaxi certe… IVE debia tegnir moneta ne dinari dela dicta consortia oltra la
17 castitae vidua, la quar he monto da fir lohà in la dona. quantité de firini quatro. DSP 134 a.1486 possano con-
FA 353. FAS 157. Cf. SRV ven. s. xv. SAP 404, MB 123 demnare lo dicto servo o serva, fante o fantesca, figone o
a.lomb. fir m.s. famiglio in firini doi per lira.
firà vb. “filare” D furim.
AG 109.4 zo che o firao desvoio. RDB 22 e come Firipino n.p. “Filippino”
Zenevrina, Zena fira. GL 6.4 stæ a guardà se Luçia fira o PAD 404 a.1507 Firipino Armano.
desgœuggia. D feripo.
D afirar. desfià. fià. filar. firare. refiaggia. firera. fillatore. firir vb. “ferire”
L filare. FAS 147. AGC 31.
firagalu sm. (ittiol.) “piccolo grongo” D ferir.
AFV 415 (Vent.). firma sf. “firma, sottoscrizione”
D fiagallo. RGS § 50: “voce dotta ADG 43.
firagno sm. “fessura, spiraglio” D firmansa. refirmare. L firmationem.”
AG 96.12 e De che tanto ai ofeiso/ chi ve per sotir firagno/ firmamento sm. “chiusura, separazione; firmamento”
te ferrà de tal peagno… PAB 39 disse lo nostro segnor Dee lo segondo iorno: sea
FAS 162. PS 60: cf. PAB 74 fendeura, gen. firöra. FA 353 fayto fermamento in mezo de le aigoe, chi partissa l’unna
(seguito da AGC 32, AGN ad loc.): “maglia, rete, tessuto”. da l’aotra. E cossi fo fayto e fe lo nostro segnor Dee fir-
D fendeura. firöra. mamento, e possa le aigoe, chi eram sovra lo firmamento,
firagnu sm. “filare di viti” de sota, e apella lo nostro segnor Dee quello firmamento
FPR 1: od. fiagnu. VPL. cel… Disse lo nostro segnor Dee lo terso iorno: seam
Cf. CVM mil. firagna m.s. amasay le aigoe chi stam sote lo firmamento, in um logo
D fiagnu. L filaneus. e apaira secha.
firare vb. “filare” PS 3.
NAB 18 a.1473 (Sav.) lavorare le lane, firare;, tesere e D fermamento.
carzare satirare e tingerle. firmansa sf. “garanzia”
D firà. TL.1 748 a.1457 et per maiore cautella et firmansa…
firarsa /firàrsega sf. “filaccia” D firma. refirmare
VPL (Sanr.) firarsa. ADL (Vent.) firarsega firmare vb. “firmare, sottoscrivere”
D fiarsua. firarsegà. MNS.2 48 a.1640 (Sav.) e nell’istesso tempo detto censa-
firarsegà vb. “sfilacciare, preparare filacce” ro scriva, e notti al suo libreto detto negocio, copiando a
ADL (Vent.) “fila resecare”. ponto a ponto e parolla per parolla il detto partito firmato
D firarsega. da ambi parti.
firaùra sf. “fessura” L firmare
DVO (On.). firminante sm. “zolfanello”…
D fisüa. TVD (Dolc.).
Firensa / Firenza top. “Firenze” D fürminante.
BGP 167 a.1484 a segnoria de Firensa. PS 4 a.1468,1477 firöra sf. “fessura, spiraglio”
Frenza. PS 60n. “a Genova negli ultimi secoli”
D firentini. D fendeura. firagno.
firo 474 fîtu

firœura sf. “filatrice” fisì vb. “soffrire”


GL 7.33 tocco de pissafron, pe una firœra/ o deventà for- VPL (Arenz.).
maggio da galœra (TT che partì con Armida, e sol per el- fisiö’ sm. “candela sottilissima, arrotolata come in un
la/ pagan si fece.) gomitolo che ha la forma di un libro da messa; la si pone
D firera. fillora. sulle tombe il giorno dei morti”
firœura sf. fessura, crepa” PVG.
GL 10.34 D uffisiö’.
PD 124. fisso agg. “fisso”
D fiœua. fiöia. LSE 28 seando in ecclesia, stava si attenta cum li oihi
firoscella / firosella / firozella / firoxella sf. “filosel- fixi…
la, stoppa o cascame di seta; filo di seta gommato, gros- Fissone top. (Loano)
so, spesso tratto da bozzoli di scarto”” TCL: Rio Fissone.
MNS.2 8 sg. a.1577 lavori fatti tanto di seta come di firo- D füsà. fussòn. fusòu.
zella. –– firoscelle ancora di qual sorte se sia e tinte in fissòu agg. “che ha idee fisse, fissazioni”
qualsivoglia colore. –– cordoni e cordonetti tanto di seta e PVG.
firosella, come di lana… –– berrette di velluto e d’ogni al- D fissà.
tra sorte di seta e firosella e giamellotto. MNS 2.31 (fa) fisté loc. “dare retta”
a.1728 (Sav.) lavori fatti tanto di seta come di firozella. RAN 37 “idiotismo contadino antico”.
MAS 162. fisteccu sm. “pistacchio”
D filosella. L filoxela. PD 138.
firozu sm. “anguilletta” D festeccu.
MP 18.30 (Pigna): filo, filamento. Fisturai top. (Pigna)
D firùn. PSP 88 n.220: fistularius, fistula “condotta d’acqua”.
Firpo n.p. “Filippo” Cf. DUC.3 514 fistula.
PRP 360 (5.6) barba Firpo Vené. fissu agg. “fitto (di pettine)”
D feripo. L (de) firpo. FPI 3337 (Sarz.).
firùn sm. “orbettino, piccola anguilla” fissu agg., nella loc. sta a l’âia fissa “stare ai riscon-
AFV 415, ADL (Vent.). tri (= stare nella corrente d’aria)”
D firozu. PD 141.
firuzella top. (Alassio) D fisüa.
TAL 68 n.317. REW 3418 follicellus “filugello”. fisüa af. “fessura, spiraglio”
D filosella. GO. CAD. PD 141 sta ae fisüe = sta a l’âia fissa “stare
fissà vb. “fissare, guardare fissamente” ai riscontri, stare nella corrente d’aria” [cf. il detto “aria
PVG. di fessura aria di sepoltura”]. ADP (Pietra). PVG.
D fissòu. D firaùra. fìscia. fisciaüra. fixura. L fisura.
fisaüra sf. “fessura” fita sf. “fitta”
VPL (Vent.). GL 15.66 e se ghe ven quarche dorô de panza/ o d’amô
fiscà vb. “fischiare” quarche fita ri boghezza…
PD 144. PVG: “forma non genuina”. fità vb. “affittare, dare in affitto”
D fisccià. fiscu. L frascetus.
LP 26 (Riviera di Ponente) “giunge sino a Levans,
fisccià vb. “fischiare”
Mentone, Fontan, mentre in Provenza domina il tipo “lo-
GL 7.102 fisccia ro nervo, e a freçça và che a svœura.
PD 339 “arcaico (fistulare > -scl-)”. LP 29 (Casarza Lig., care, arentare” (AIS 1354, ALF 782).
Casteln.M.): “al confine tra il tipo tosc. fistulare (REW D afità. fito.
3333) e il tipo lig.-prov. sibilare/sibulare (REW 7890)”. fitàia sf. “conceria”
D figiar. fiscà. fiscciùn. PSE 255. PD 152, 159, 356 “rifatto su fîtu, o importato”.
fìscia sf. “fessura” GA 13.203. ADG 47.
ADL (Vent.). D affaitaria. afità. afitàia. afitöia. fetàia. L affaitaria.
D fiscià. fisüa. fito sm. “affitto”
fiscià vb. “incrinare” AA 156 lo morinaro quale tene li morini del comune di
ADL (Vent.). Saona a fito.
D fiscia. D fità.
fisciaüra sf. “fessura” fito agg. “veloce, rapido”; avv. “presto”
ADL (Vent.). IVE 42 vegniva cantando e si fito che ello parea un oxelo
D fisüa. chy vorase. IVE 56 e Zoane corre fito fito pe re scare. GL
fiscciùn sm. (ornit.) “fischione” 18.52 che fîto da sto lûo mi me destrigo. COM 5.44 mi
CLU. che spose quella spuççetta, quella Meodin-na. Ciù fito me
D fisccià. faræ’ meniççà comme e porpette. NPD 60 a.1749 (Sav.)
fisciù sm. “fazzoletto da collo” vegnì, Madonna caa, tornæ’ zu fito…
CAD. BDS (Sav.) “fr.” D fitu.
fiscu sm. “fischio” fîtrà vb. “filtrare (vino)”
PVG. PVG.
D fiscà. D feutro. L filtrum.
fizema sf. “eccitazione” fîtu avv. “presto, velocemente”
PS 61 lo demonnio li addusse ala mente unna femena… e CAD. RAN 19, 184: fr. vite? PD 116, REW 3280 fictus.
in tanta fizema fo aceisso… ADG 43, 69. FDG 231. PVG. MVF (Sarz.). VPL.
PD 61. GA 17.102 gr. fËshma. D fito.
fìu 475 fo

fìu sm. “fido, credito” Flachono top. (Gen.)


PVG. FSL 231 a.1464 (Gen.) Voltabio e Flachono.
D afiar. fio. L fidutia. Cf. DUC. 3 515 flaco: locus coenosus, vel aquis stagnan-
fìu sm. “figlio” tibus oppletus.
OCD 25 (Campoligure, Masone) L fraconus.
D fiio. flacùn sm. “flacone”
fiù sm. “fiore” LFL 2.20 fr.
OCD 23 (Carrega, Cartasegna). L flaconus.
D fior. flagel agg. “fragile”
fiumaira / fiumana / fiumara sf. “fiume, fiumana, FAS 152. AGC 32 “ipercorrezione”.
corso d’acqua” D frager.
PS 32 s. xiv. fiumaira. RPV 293 a.1590 (Var.) della fu- flagellar vb. “flagellare”
mana nominata il Tirio che descende dalle muraglie di GP 294 et ben compisse chi la prophecia de David
Varazze puoi suo fine in mare. MNS 1.150 a.1624 (Sav.) propheta lo qual dixe… ego fui flagellatus tota nocte… li
da santo Teramo sino alla bocca della fiumara. MOV 54 zue … si veivan ben che ello era si faitamenti flagellao.
(0ssi di seppia, Mediterraneo) o l’informe rottame/ che D fragelà.
gittò fuor del corso la fiumara/ del vivere. flatà vb. “vocabolo di convenienza per “ruttare”
D fiume. fiumera. L flumaria. PD 340.
fiume sm. “fiume” D flatu.
IVE 54 ve-te che verò a ti, a lo fiume Iordam e lì me ba- flatu sm. “vocabolo di convenienza per “rutto”
tezeray. PCD 43 s.xiv. PD 340.
FAS 152. D flatà. sciao.
D fyome. flume. fume. füme. sciüme. fiumaira. L flumen. Flechia top.
fiumera sf. “fiume, corso d’acqua” RGS § 258: filictum : flecia : flechia (ki toscaneggiante).
AA 62 feceno bona provisione de feno e de pagia e tuta la D frexa.
feceno portare in la fiumera contro lo giardino de flemma sm. “liquido organico”
Francesco Gambarana. GL 18.48 o l’ha remusciàou/ ra gran sciummera dre po-
D fiumaira. condrie e flemme (TT mesce il mago fellon zolfi e bitumi/
fiunda sf. “fionda” che del lago di Sodoma ha raccolto).
PVG “italianismo”. floo sf. “frode”
D fronza. MCG 331.
fiunsa sf. “filatrice” D frau. fro. froude.
PVG. flor sf. “fiore
D firera. Rambaldo di Vaqueiras, Descort d’Amor v.15 sa gran
fiuretta sf. “muffa del vino” beutà dir non so/ chu fresca qe flor de glaio.
BDS (Sav.). PAL 12 n.8 “il tipo xor è molto posteriore”. RGS § 390.
D fior. D fior.
fiusella sf. “filaticcio di seta” florir vb. “fiorire”
CAD. AG 136.253 mato e chi per pochetin/ vegando lo mondo
D filosella. florir/ vor tanto ben laxar perir.
fiusellu sm. “baco da seta” D sciuì.
VPL (On.). Florito cognome
fixica sf. “fisica” VTS 101 a.1516 (Sav.).
PS 61 “oggi nel popolo ha un senso molto vicino a quello D fior.
di magia, giochi di prestigio, ipnotismo ecc.”. PD 158, 350. flotta sf. “flotta”
D fixicase. fixico. NVM (Sav.).
fixica sf. “potere magico” D frotta.
VPL. flou de babi (bot.) “Papaver rhocas”
fixica(se) vb. “soffrire di fissazioni, idee fisse” FPL (Nizza).
SDS (Sav.). D fior.
D fixica. fluire vb. “fruire”
fixicianna sf. “guaritrice, medichessa” AA 79 posano godire e fluire tuti li beneficii.
PAB 53 e cognoscei la ihera di mea fixicianna, e acertai- flume sm. “fiume”
me che ella era mea noriza Proffeta. PAB 71 raxom, chi ATA 203 a.1382 (Alb.) lo flume de la Centa.
e sovranna/ maistra e fixicianna. PCD 43 s. xiv.
PS 10, 32, 61: “la forma femm. è un francesismo, non co- D fiume.
sì il masch. fixico “medico”. fo sm. (bot.) “faggio (Fagus silvatica L.)”
D fixico. PSG 382 a.1512 soto le late per contra lo paramegiar una
fixico sm. “medico” bechiaria de fo bona et suficiente. GRD 115 (Pigna) al-
PAB 88 li fixichi, chi cognossem lo atemperamento de li cuna persona non ardisca tagliar alberi nel bosco delli foi
corpi… di Tanarda. (Sanr.) non vi sia persona che ardisca taglia-
D fixica. fixicianna. L. phisicus. phixicus. re… alberi di carpari né di foi nel bosco. GL 3.75 chi un
fixura sf. “fessura, apertura” frasciaro, chi un fo va a descciantà.
DSP 242 a.1544 che non sie alchuno quale ardisca ne pre- FPL. (Gen., PortoM.) MLC 264. BDS (Sav.). PVG.
zuma epsi bronzini in alchuno modo removere ne in epso VPL.
aqueductu fare alchuna sorte de pertuxii fixure o altra sor- MUI 110, 118, 158: fa(g)us “così in quasi tutti i dialetti”
te de fraude per prendere detta aqua. RAN 27, 127: fr. fau, fou. PD 120, 158, 347, 358. RGS
D fisura. fisüa. § 16, 42, 217: lig., piem., lomb. “-ao- è passato a -o-
fo 476 fögi

quando -o- primario è già passato a -ö- (föa “fuori”). fogaccia sf. “focaccia”
Cf. E.MORI, Faggio e leccio in Toscana, Rivista GBV a.1514 s.v. libum “fogacia”. MNS. 2 91 a.1725
Geografica Italiana, 37 (1930) 123-128. (Sav.) potrà ogni fornaro… fabbricare e cuocere impune-
D fayou puant. fazu. fôi. fon. foo. L fo. mente fogacce e pane per gli oratorii.
Fo top.; elem. topon. D fugacia.
FTL 130. fogaggio sm. “fuoco, focolare, famiglia: base di impo-
D faea. fagaggia. faggiona. faia. faià. faie. fo. foatea. fo sizione del focatico”
de l’èa. foi. foilunghi. foscuri. fou. fou. fué. fuéa. fuée. GRD a.115 (Conscente) pagheranno uno staro di grano
fuensa. per fogaggio”.
fo avv. “forse” D fögu. fugaggio. L fogagium.
AG 14.43 questi comandi dexe/ che monti som chi no li Fogassaira top. (Pigna)
sam/ e chi fo poco cura n’am. PSP 88 n.221.
FA 354 “dopppia apocope: forse / for / fo. FAS 156. D fugacia.
D forsa.
fogassa sf. (prov.) “focaccia”
fôa sf. “favola”
MBA 430 a.1495 (Forcalquier) pl. fogassas.
CAD. PD 120, 342. BLV 70. RGS § 64, 65. PFM 126.
PVG. VPL. D fugacia.
D fora. fögattà vb. “fare fuoco”
fö / feu / föa / feua/ fœa /fœu avv. “fuori” VPL (Vent.).
PD 341 a.1655 (G.Rossi) feu. GL 1.10 e o mambordisce fogetta sf. “fogliolina”
tanto sto penscero/ che fœu de questo ninte ciù o l’ha in RDB 41 però ra reixe d’esta mè foggetta/ ciantà sta sem-
mente. NPD 59 ca.1750 (Sav.) gente armà drent’e fœa, pre in questa so villetta.
assedii, spài. NPD 65 ca.1750 (Sav.) feua da çittæ’. NPD D foggietta.
70 ca 1800 (Sav.) con a lingua de feua. PVG föa. Foggetta cognome “Foglietta”
RAN 93: “a.gen., oggi popolaresco e contadino”. PD RDB 11 Poro… Fogetta.
130, ADG 58 s.xvi-xvii. RGS § 111, 917, fogetto sm. “foglietto, foglio volante con notizie e ver-
D fora. fuò. si celebrativi di personaggi o fatti di cronaca”
Foatea top. (Sav.) GL 20.36 fessan in vista de chi ri osservava/ cose degne
FTL 130. d’istœuria e de fogetti.
D fo. PD 148.
Fobè top (Sav.) D föggiu.
NTS 20 Rian de Fobè, affl. del torr. Lavanestro. NTS 37 foghetto sm. “capannello”
e Fobè. GL 6.54 s’eran però battûi tanto de cœu/ che i turchi e ri
Fo de l’èa top. (Sav.) crestien favan foghetti/ dixendo tra de lô: donde se pœu/
NTS 38. trovà ciù valoroxi stœumeghetti? DFC 77 a se conta in
D fudellèa. çento mœui/ no se sa una veritæ’;/ chi se fan foghetti e
foce “foce” rœui/ in villezzo e per çittæ’.
FTL 114 “elem. topon. non frequente”. D fögu. fughettu.
D fuxe. fogia sg. “foglia”
Foderato cognome PAB 43 la palma chi e spesa de fogia e a lo fructo doce.
VTS 92 a.1530 (Sav.). PAB 56 uverno nuo de fogie/ fai ramar e brochir/ e la stai
D disfodrato. foldra. foldrato. L foderatus. pinna de fogie/ e poa fructa cogie. IVE 47 un erboreto…
fodra sf. “fodera” chi avea le rame basse e le fogie spesse. RDB 11 come
ASF 718 sayo uno di drappo nigro frixato disfato senza
unna foggia secca.
fodra veggio.
GO parlà cu a foddra, loc. “ripetere le parole parlando”. RAN 57 s. xvi. (B.Cigala).
MUI 158. FDG 271. VPL. D fögia. foglia. föglia. fœuggia. fögiaccu. foia. fügeta. fu-
D disfodrato. fodro. froda. L fodra. già. fögiandrina. fogliarin. forfoglia. L folia.
fodretta / födretta sf. “federa” fogia sf. “foggia, modo”
GO. ADP (Pietra). PVG. BOV 556 a.1531 (Sav.) fogie o sia varietà de li habiti…
Cf. CVM mil. fodretta m.s. –– in qual modo fogia o garibo si voglia.
D frodeta. frudeta. fudrina. D fœuzza. fözza. L fozia.
fodro sm. “fodero” fögia sf. “foglia”
ASF 737 un pugnale de tarsia d’oro col manego de avo- CAD. PD 117. ADG. PFM 125.
glio intagliato et fodro de veluto bianco. RGS § 111. FDG 278. PVG. VPL.
D fodra. D fogia.
foedus agg. “sporco” fögia de navùn sm. (bot.) “Sisymbrium officinale”.
RCA 74 a.1145 neque (possit) iactare in eas (latrinas) ali- FPL.
quod foedum vel surdidum preter aquam claram. fögia da madona (V.Grav.) “Betonica officinalis”
foentetto / foento sm. “ragazzino” FPL.
RDB 74 che zuegan largo, se ben foentetti. CIT 197 sg. fœuggia sf. “foglia”
ri cavelli…/ pareivan tutti d’oro canestrelli/ per dà da me- CIT 79 no gh’è tosto ni fœuggia ni steccon/ per questi
rendà a Amô ch’è un foento. –– se quattro fire d’oro in ca- prœi.
nestrelli/ son ligagge da ommo, o pu da foento. D fogia.
D fante. fuentu. Fögiachìn top. (Loano)
fögà sm. “focolare” TCL.
VPL. D fögiaccu.
fögi 477 foll

fögiaccu sm. “strame” Cf. SAP 233 a.lomb. fogo m.s.


ADP (Pietra). D fögu.
D fiacche. fogia. fögiachìn. fogiesso. fugiacu. fugiasu. fogo landrìn sm. “fuoco greco”
fuiacco. RDB 17 a.1595 che de natura o pà fogo landrìn/ ro qua
fögiandrina sf. (bot.) “erba fava (Ficaria verna, sott’ègua ancora acceizo dura.
Ranunculus ficaria)” fogon sm. “focolare; camera di scoppio dell’archibu-
PVG “alterazione del tipo cogliandrina”. gio” (mar.) “cucinotto di bordo”
D culandrine. fogia. GL 16.51 l’archebuxo sta votta a fæto çappa/ e o piggiò
fogieso sm. “fogliame” solo fœugo ro fogòn. PSG 384 a.1513 item per lo forni-
AA 164 grili molto grosi che… dove demoravano man- mento del fogone lib. 8.
giavano li fruti e lo fogieso. Cf. JAN. PSG 349. VPM 51, 405 a.1365 (Ven.) it. s.xvi.
D fögiaccu. L foiacium. D fegòn. fogone. fögu. fugùn. L fogonus.
Foggietta cognome “Foglietta” fögu sm. “fuoco”
RDB 11 ve mando queste ottave dro Foggietta. CAD. PD 117 RGS § 111. PVG.
PD 148. D afugà. fego. feigu. feugo. fiogu. fogaggio. foghetto. fo-
D fogetta. fügeta. go. fœgo.fœugo. fogon. foze. fuogo. fuœgo. fægatà. fu-
föggiu sm. “foglio” ghìn. fughista. D focus.
BLV. RNB 76, 88: neogr. fûgkio cartà “foglio di car- fögu sm. “focolare, posto al centro della cucina”
ta”: dal gen. FDT.P 73 (Triora).
D fogetto. foiho. fogliazzo. L follium. (erba da) fögu sf. (bot.) “Ranunculus bulbosus”
foglia sf. “elem. topon. frequente” MLC 224 (Sav.).
FTL 120: Balzo della Foglia (Calizzano). Fosso Fogliarin fögu de biscia sm. (bot.) “Clathrus cancellatus”
(Pigna). Fuiacco (Urbe). FPL.
D fogia. fôi sm.pl. “sterpaglia del sottobosco”
föglia sf. “foglia” BDS (Sav.). (Sav.) ese in ti fôi loc. “essere in difficoltà”.
RGS § 280 “ligure montano (Rovegno)”. D fo.
PFM 125 cat. fulla, prov. fuella. Foi top. (Sav.)
D fogia. FTL 130.
föglia sf. “teglia di rame con coperchio” D fo.
FDT.P 72 (Triora). foia sf. “foglia”
D fogia. IVE 5 la raixe de l’arboro, la quar sostenta e reze tuto l’ar-
föglià sf. “frasca di quercia disseccata e conservata boro et le rame et le foie et li fruti. IVE 16 la fior de lo li-
per servire di foraggio invernale per le capre” rio si ha sese foie… PAB 43 un erboro monto grande…
FDT 7.70 (Taggia). e no avea foie ni scorsa.
D fugià. L foliata. D fogia.
Fogliarin top. (Pigna) Foilunghi top. (Sav.)
FTL 120. FTL 130.
D fogia. D fo.
fogliazzo sm. “fascicolo di documenti” foiho sm. “foglio”
MNS.3 20 a.1731 (Sav.) sono stati regolati li soprascritti BL 88 a.1401 tre foihi di carta.
capitoli da magnifici signori… regolatori straordinari D föggiu.
d’arti come dal fogliazzo d’atti… foira sf. “favola”
D föggiu. L foliacium. foliatium. PRA 373 (Bussana, Sanr.) “per analogia con altre forme
foglietta sf. “gabella sulla vendita al minuto di gene- in -oira”.
ri alimentari e vino” D fora.
GR.2 D 81. foituréira sf. “fattucchiera”
D fügeta. FDT 2.29; FDT.P 72 (Triora).
fogo / feugo /fœgo / fœugo sm. “fuoco” D fachuriara. faitura. L faytureria.
AG 49.219 stalo e maxon de quello logo/ fon cremae e mis- fola sf. “gualchiera”
se a fogo. AG 140.163 ma dirte voio de lo vin…/ como da AA 222 fole da folare pani e berete e da fare chiavazone.
fogo te ne guarda. AG 142.80 l’annima va in tar logo/ un- D afolao. follare. (de le) folle. fulla. L folla.
de no manca freido e fogo. SL 53 (4.16) (Sav.) spirito sanc- fola sf. “società, unione”
to amoroso/ en lengue de fogo descese/ e li discipuli tuti ac- GRD 115.
cese. CBL 333 (6.63) e partive da mi in fogo eterno/ o ma- L fola.
reiti da lo mio paire. CEB 354 che cosa è negligencia de fola sf. (ornit.) “folaga (Fulica atra)”
quello chi governa la cassa? fogo possente et aceisso in ca- AFV 413 (Vent.).
sa. GP 286 e si se ne ze a star allo fogo inperzo che era frei- L folega.
do. MAC 163 le toe osse faro cremar a lo fogo. IVE 12 chi folamenti avv. “follemente”
noi amo lo sò, lì averai lo fogo. PAD 406 a.1507 meritano FAS 165.
d’esser missi a fogo, e a sangue e saco e in bordello. GBV D follimenti. folo.
s.v. tophet a.1514 fogo. RDB 9 e dro so fuœgo… re frec- follare vb. “follare, operazione dell’arte della lana”
cie aççende. RDB 11 esta neive amortà no può ro fogo. NAB 23 a.1473 (Sav.) nesuna bereta chi fusse portata da
RDB 17 e mi semeggio a pointo a ro foxin/ che piccando ve garzare ne da livrare ne da folare. AA 222 fole da folare
fasso buttà fogo. PRI 15 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) frecce pani e berete e da fare chiavazone. MNS.1 49 a.1577
de feugo/ per ogni leugo. CIT 65 mi che son dent’ro fœu- (Sav.) lavar le lane, sorarle, fillarle, tesere follare sgarisa-
go/ che me veggo fà giusto ro mæ zœugo. GL 16.51 e o re e tingere in tutti li colori. MNS.1 55 a.1577 (Sav.) al-
piggiò solo fœugo ro fogòn. NDP 59 ca.1750 (Sav.) e giu- cuna berretta, qual fusse agogiata o follata o vero garzata.
bila a çittæ’ ch’è tutta un fœgo. D fola. fullà.
foll 478 font

follatore sm. “follatore, artigiano della lana” fon sm. (bot.) “faggio (Fagus sylvatica)”
MNS.1 60 a.1577 (Sav.) alcuno fabricatore di lane spet- ADL (Vent.). FPL, DVA (VArr.) pl. foi.
tante all’arte de bereteri come battilane agogioti follatori D fo.
o altri. Fonanione top.
Folconi top. (Sav.) G.FALCO, SAB n.s.19 (1995) 22 cita: GCA a.1537 (le pa-
NTS 37 (Sav.) i Folconi. gine non sono numerate) Descrittione della Liguria: … il
L fulchuinum. piccolo borgo di Pogli qual è murato con trenta fochi, si
Foldrato cognome aggiunge al rivo qual discende dal monte Fonanione, no-
VTS 23, 86 VTS 86 a.1530 (Sav.). “Dalla famiglia dei minato Paraon.
Foldrati prende il nome l’omonima contrada savonese”. fondaco sm. “fondaco”
D foderato. L foldra. foldrati. MGT 170 a.1465 fondachi e magazeni. MNS 2.47 a.1640
folle agg. “folle, pazzo” (Sav.) officiali de fondachi.
AG 138.47 e s’e vorese dir parole/ per far mermanza de D fundegu.
inimixi/ voi me terexi folle. fondaghiero all’ingrosso sm. “commerciante grossi-
D follia. folo. fore. sta”
(de le) Folle cognome RGL 5 a.1576 artem eam, qua quis merces omnium rerum
VTS 89 a.1530 (Sav.) Bartolomeo de le Folle. in magna quantitate et non minutatim vendendas in offi-
D fola. cina aliqua retinet, qui lingua materna fondaghieri all’in-
folenga / folengòn sf. “uccello non identificato” grosso nuncupantur.
CLU. L fondegarius. fundigarius.
follgore / folguro sf. “folgore, fulmine” fondamento sm. “fondamento, basamento”
PS 12 s. xiv. pl. follgori. PS 16 s. xiv. folguro. AG 25.6 ni sum prea chi se balle/ fasse fondamento bon.
D furgau. FAS 164.
follia sf. “follia” D fondar. fondo.
AG 46.78 che no vego mai garbeia/ breiga, folie ni ri- fondar vb. “fondare, basare”
mor… AG 49.101 tropo me par gram folia/ dexprexiar lo ATA 203 a.1382 (Alb.) lo dito pilastro… chi sea largo co-
so guerre. AG 54.66 or comenzam per lo folia/ quela mo la via et ben fondao si basso como l’aigua quando le
compagna ensir de via. AG 140.209 ni quando atri s’aca- basa.
veia/ donde tu no agi a far/ no ge corre ni g’andar/ che el SOP 10 v. a.1597 ro Senato… chi ha fondao ra so li-
e monto gran follia. PEG 41 ny no ven le lor follie ni li bertè….
lor manchamenti. D afondar. fondamednto. fondo. inffondar.
D folle.follimenti. folo. fondega sf. “fondo, valle infossata, profonda”
follimenti avv. “follemente” GL 13.2 poco lontan da re crestiane tende/ gh’è un bosco
PEG 45 follimenti spender e tuto per che ello sia tegnuo intr’una fondega zu basso…
corteyxe… D fundega.
D folamenti. follia. fondeghé sm. “vinaio”
folo agg. “folle, stupido” COM.4 113 Ghigermo Briciolla fondeghé da vin sciù ra
AG 73.38 pizena parola/ se l’exe de boca fola/ e de solfa- cœulloa de Sarzan.
ro tem miga/ rezovenixe briga antiga. AG 99.45 che lo GO.
folo no se pente/ se no quando penna sente. AG 99.55 per D fundegu. L fundigarius.
fonder vb. “effondere, versare”
zo che li an la bocha fola. AG 107.2 per dir asai parole/ e
LSE 18 le quale lagreme le fondeiva alegramenti et sensa
preicar a gente fole. AG 139.39 folo è chi gran penser no
alcuna indecente mutacion de volto o de fassa.
ha/ donde elo va e donde elo ven. AG 140 333 ma no sei
D enfonder. fundea. fundüa. infoso.
tu miga si molo/ che atrui te tenga folo. AG 140.334 con
Fondina cognome
Domenede te ligui/ sea con ti dentro e de for/ si che no te VTS 97 a.1530 (Sav.) Battistella Fondina.
exa mai de cor. PEG 42 che ello s’apella matho chi e fora D fondo. fundia. fundin.
de lo seno, no e bem mato e follo e for de seno chi a di- fondo sm. “fondo”
nay o autre cosse in goardia de so segnor e si li zoga e ba- AG 144.4 esto mondo/ chi e si tuto astorbao/ che no se ge
rata… PEG 44 folla speysa e de grande spensarie e maor- po ver lo fondo. AG 145.40 perzo che (la nave) pu segu-
menti de li autri per esser loao. CR 20 a zo che e no ve- ra corra/ no la menai senza saora/ o senza cosa de tal pon-
ga tal persecucion ni tal jornaa perche e me temo che no do/ chi tegna pu segur lo fondo.
exa fora de lo intendimento. BGP 153 a.1484 permettere D desfondorao. fondamento. fondar. fondina. fundega.
che de quelli logi exano laudi et altri legni armadi. fundegu. fundeixu. fundettu. fundu. funduaggia. L fun-
MUI 158. dum.
D folamenti. folle. follia. follu. fondoco / fondogio sm. “fondaco”
fomerolo sm. “fumaiolo” MGT 170 a.1465 siano ordinati a loro fondochi porteri fi-
AA 164 vene… tanta furia di vento che… buto abaso in deli, li quali vieteno el entrar de loro fondochi a mori e al-
la cita di Saona molti fomeroli. tre persone. –– et bisognando, per consar dicti fondogii,
D fümaiö’. chiese, poteche e forni…
fomositae sf. “fumosità” D fundegu.
AGN 54.136 l’aer spesso e relentor/ fosco, con gran fo- fonçion sf. “funzione, rito”
mositae. DFC 150 a cantà ra scaretta/ dra muxica che vœ questa
FAS 149, 164. fonçion.
D fumo. fontanna sf. “fontana”
fon sm. “falò della notte di San Giovanni” AG 16.15 mandai in noi o fai venir/ qualche fontanna
PVG. xorçente/ per lo cor nostro atenerir. AG 38.33 le fontan-
D falò. faôu. ne de benimor/ d’aigue lucente fresche e fine. AG 43.123
font 479 forb

Zenoa…/ fontana e rayxe de tanti ben. AG 138.107 la for avv. “fuori”


fontanna bella e monda/ chi a le nave aygua bonda. AG 12.316 e poya la fe de for menar/ per conseigo raxo-
FAS 152: -nn- indica -¿- . nar. AG 16.32 lo dor/ l’amaro e lo tormento/ de che noi
D funtana. samo che sei for. AG 138.234 e tanta atra forte terra/ chi
Fontana sf. “fontana” elem. topon. frequente i ennemixi de for serra. SL 53 (5.11) s.xiv (Sav.)
BG 126 s. xvii. (Sav.) Ritano della fontana, affl. del torr. Zaccharia sa pensava che l’era for de zoventura. PAB 60
Lavanestro. FCL 20 ca.1700 (S.Olcese) Fontanile. FCL 41 quando natura te misse for de lo ventre de la toa maire.
(Cairo) Fontanina. Fontanelle. Fontanassa. FCL 53 (Diano PAB 65 for de la citae fuzi.
S.Pietro) a Funtana. Funtanette. Funtana da Brüxà. FA 354. FAS 145. PS 11, 41. PD 130. RGS § 111. AGC
FTL 104 sg.: Fontanassa, Fonticelli, Fontaneggi. 50 n.
D fontanalba. fontanamorosa. fontanassa. fontaneggi. D fora.
fontanelle. fontanete. fontanigorda. fontanile. fontanina. fora sf. “favola”
funtàn. funtane. L fontana. AG 12.489 dixe lo re: no dir parole/ per che e le tegne fo-
Fontanalba top. (Riviera di Ponente) re. AG 43.72 che quando eli eram a tora/ no se ge dixea
CL 8 Valle di Fontanalba. atra fora. AG 144.79 romanzi, canzon e fore. PAB 80
D fontana. questa meza fora e dicta/ per voi. CIT 97 queste son fore
Fontanamorosa top. (“Fontane Marose”, Gen.) e erbaggi da maxere. BOS 85 s.xvii (G.Rossi) perché vor-
BBG 521 a.1548 per la torre e la porta di Fontanamorosa. rendo dì ra veritè/ no me pà ben intrometteghe ra fora.
BVP 32 “dal n. fam. Moroso.
FA 354. FAS 145, 154. PS 109. PRA 373. PRR 480: -
L fontana marosa.
au- passa a -o- quando già -o±- è passato a -ö- (fora e fö-
Fontanassa top.
FTL 104 sg. FCL 20 a.1765 (S.Olcese) FCL 41 (Cairo) ra “foras” non rimano in AG).
D fontana. funtanassa. L fontanacia. D faura. foa. foira. foram. foua. foura.
Fontanasse top. fora avv. e cong. “fuori”
TCL a.1655 (Loano) Fontanasse. BG 126 s.xvii. (Sav.) CNM 290 ca 1203 (Sav.) venit ad stellam clamando: fora,
Ritano delle Fontanasse (affl. del torr. Letimbro). fora. AG 143.15 e vomer fora lo peccao/ de che el era
D fontanassa. L fontanacia. atoxigao. PAB 46 insi fora de lo tempio. NAB 25 a.1473
Fontaneggi top. (Sav.) berrete fate fora de la dita cità. DSP 58 a.1487 che
FTL 104 sg. non fusse nave alcuna… la quale vegna de fora… PAD
D fontana. L fontanegli. 393 a.1507 etiam tute le robe che fosseno dentro delli mo-
Fontanelle top. nesterii le dovesseno cavare fora. CPF 167 a.1584 ho fe-
BG 126 n. s.xvii (Sav.) Ritano delle Fontanelle (affl. del to vegni de fora un meistro monto varenthomo in questa
torr. Letimbro). FCL 41 (Cairo). arte de stampà.
D fontana. funtanela. L fontanella. fontanele. funtenele. D deffora. fö. föa. for. fore. füa. fué. fuera. fuò. fuora. L
Fontanete top. (Bosco di Savona) fora.
FBS fine s.xvi. (Sav.). NTS 38 s. xvii-xviii. (Cadibona) fœura/ feura/ föra avv. e cong. “fuori”
D fontana. funtanete. TL.1 580 a.1456 ello non crede che possan essere partie
Fontanigorda top. più presto come da doi dì de feura in cià (“in qua”). GL
PSP 94 n.258: *gordo compare in vari topon. liguri con- 6.22 sciortan fœura in campo aværto. COM.5 56 fœura
nessi con acque sorgive. Unde?” de casa mæ, birbo! NPD 71 ca.1800 (Sav.) e chi, feura de
D gurdà. L fontem engordum. voi…
Fontanile top. VPL.
FTL 104 sg. D fora.
D fontana. L fontanile. foram / foran agg. “esterno, esteriore”
Fontanina top. (Cairo) PAB 63 sg. no te par aveir vallor senssa le cosse foranne.
FCL 41. –– so e aror a loar li ornamenti foraim; che se elli sum bel-
D fontana. li, so chi e dentro roman laido. PAB 69 an le richesse bes-
Fonticelli top. sogno de aya foranna per soa goardie. PAB 79 Dee, chi
FTL 104 sg. no receive in si cosse strannie ni foranne. –– raxom d’en-
D fonte. tro e no foranne.
fontùn sm. “virgulto, fittone” PS 32, 61.
FST 79 (Triora).
D fora. L foritanus.
D ciantùn. L fontonus.
forapagge sm. (ornit.) “forapaglie”
fonzo sm. “fungo”
PAD 315 a.1506 uno cavagno de fonzi. CLU.
D funzu. D foraçuca.
foo am. (bot.) “faggio” (de) fœravia avv. “dal di fuori”
ATA 203 a.1382 (Alb.) cc. pai de verna et de foo. ASF GL 6.66 tanto ciù che de fœravia se sente/ sta brutta nœu-
744 una capsia longa de foo. va in bocca dra marmaggia.
D fo. D feura.
for avv. “forse” forbeza sf. “forbice, cesoia”
AG 1.19 che for De vosse che manchasse/ a zo che atri PVG (Borghetto di Vara). MVS (Sarz., Casteln.M.)
ge meritasse. AG 14.458 a chi for mancha lo disnar. AG D forfexe.
75.46 e se ge fosse for alcun/ chi falimento ge faesse. AG forbì vb. “pulire, asciugare”
114.42; 132.4; 138.242; 140.4,8,327,348; 141.30; 142.66; GP 287 per forbisse li ogi. PS 61 s.xiv. forbisse, forbe
143.132, 240. “forbisce”. LSE 23 li infirmi… cum lo veleto de la soa te-
FA 165. PS 39. sta li forbia, et cum le proprie main li contractava.
D forsa. D forbiaoi.
forb 480 form

forbiaoi sm.pl. “pulitori” foresto agg. “boscoso” elem. topon. frequente


PS 35, 61 s.xiv. forbiaoi de cavali. FTL 122.
PD 128. L forestum.
D forbì. L forbitorem. forestu agg. “forestiero”
forca sf. “forca, patibolo” FDT.P 72 (Triora).
AG 29.10 e misero e dolento/ e degno su forche pender. D furestu.
AG 53.8 en ver le forche esse menao/ per un xurio e ver- forfesa sf. (mar.) “elemento della struttura della ga-
de prao. PAD 320 a.1506 s’è piantato in palacio uno lera”
grande par de forche con uno zeppo e una manera. VIA 88 a.1476 (Sav.) forfesa una da poppa pontelata con
COM.1 97 capiantur, examinentur,torqueantur… ra cor- li tachelli sotto. –– chiava una da arboro pontelata con li
da… ra frusta, ra galea, forche, manære. tachelli sotto.
forca sf. “forcella, valico” elem. topon. PSG 369 “sede della barra del timone; posto del timonie-
FTL 193 Bric/ Pian/ Monte delle forche. re”
D furca. L forfexa.
forcate sf.pl. (mar.) “sostegni verticali della pavesata forfeze/ forfexe/ forfice/ fòrfige sf.pl “forbici, ce-
(difesa laterale) della galea” soie”
PSG 370 s. xvi. PAD 415 a.1507 lo haveva per li cappelli, e lo menò per-
D furca. L furcatem. fino in lo carrogio… una che haveva uno paro de forfexe
forcazzi sm.pl. “travi dell’ossatura della galea” tagliò li cappelli al detto Gio. Maria, lo quale subito è fug-
PSG 363 s. xvi. gito via e li cappelli restorno in mano del cavaliero. MNS
D furca. L furcatem. 2.9 a.1577 (= 2.31 a.1728) tesoire e forfice grande e pico-
forcello sm. “palo biforcuto per sostegno delle viti.
le.
GRD 129 a.1610 (Sav.) legnami per uso di vigne… come
PTO 258 forfeze. VPL (Pigna). fòrfige.
sono zovagli, forcelli, balciami e simili.
D forselûo. furca. fursela. L forcella. D forbeza. frobise. L forfices.
forcero sm. “forziere, cassaforte” forfoglia sf. (bot.) “trifoglio cavallino (Psoralea bitu-
MNS.3 98 a.1577 (Sav.) grimaldo o altro istromento di minosa L.)”
apprire porte casse forceri e simili lavori che si serrano. FPL, BNF 219 (Bord.)
D forsa. forzero. D fogia. furfala.
forcherio cognome forge sf. “fucina del fabbro”
VTS 80 a.1530 (Sav.) PVG.
D furca. L forcherius. forino sm. “fiorino, moneta”
forchetta sf. piccola forca, palo di sostegno” NAB 23 a.1473 (Sav.) soto pena de forini dese.
MPS 55 a.1550 (Stella) portar via pali overo forchette de D furim.
le vigne di altri. MPS 64 a.1550 (Stella) legni, pali, for- forlano agg. “friulano”
chette, pertiche. CIT 51 CIT 51 che in veime ognora fa re fuze torte/ Ah!
D furca. furchetta. L forcetta. fulcheta. furchette. barestra forlana! crio forte/ a mi vendeme a costo/ sì caro
forcò sm. “forcone, bidente di legno” e preximao ro so d’aosto? GL 1.69 quello barestra forla-
FDT.P 72 (Triora). na/ dro grego imperatò (TT il greco imperator fallace).
D furcu. D furlan.
forcùn sm. “forcone di ferro con tre denti” forloro sm. “malora”
FDT.P 72 (Triora). CIT 171 ançi ri versi, ond’ora me rescioro/ son comme
D furcu. tenti tiri de partença/ da mandà ro mesté tosto in forloro.
fore agg. “folle, stupido” RAN 93.
AG 140.138 e no crei tute parole/ che el e usanza de fore. formagaro / formagiaro sm. “formaggiaio”
forero sm. “furiere” AA 261 formagari citadini de Saona… Antonio Chiana
SPC 1309 a.1610 (Sav.) dell’officio delli foreri:… allog- formagaro. MNS.2 57 a.1577 (Sav.) arte de formagiari.
giare commissari venienti di ordine e per parte della si- D formagio. L formagarius. formagiarius.
gnoria serenissima nostra… formagio / formaio sm. “formaggio”
forestare vb. “esiliare, bandire” AG 37.30 carne formaio e condimento. TL.2 238 a.1463
MPS 74 a.1550 (Stella) tale delinquente sia in perpetuo vitualie biscoti farina formagij… e lemi in grande copia.
forestato. AA 132 per la gabela formagi.
D afuestårse. furestu. L forestare. FAS 163.
foresté / forestero / forestié agg. “forestiero” D formagiaro. formaio. frumaggiu. furmagiu. L forma-
SA 249 a.1340 (Sav.) li foresteri che venixan a la citae de gius. formaiarius.
Saona o in lo poeir… PNF 400 a.1447 voleva sotomete-
formao agg. “formato, fatto”
re noi et questa re publica a segnoria forestera. VCC 33
AG 16.129 homo alcun si ben formao/ no fo mai visto ni
a.1480 (Sav.) non sea alcuna persona… così citem como
foresteri… et salvo etiam deo che ogni foresté chi apor- oyo/ ni alcun poi si desformao.
tassem clavatura in la cité de Saona… RDC 170 D deformao. desformao. forma.
(T.Conchetta) forestié. RAN 76 s.xvii (G.G.Cavalli). PD formen sm. “fulmine”
114 n. s.xviii. PAB 54 no doterea za tempesta/ formen ardente ni molle-
FAS 144 n. stia.
D fuesté. frustiero. furestu. L foresterius. PS 8, 36 “-n per scrittura arcaicizzante”. PS 109 “vi
foresto sm. “straniero, forestiero” confluiscono forse fulmen e fulgur (fürmine, furgou) tut-
CPF 167 a.1584 quando ri foresti voràn stampà quarche tora vivi”.
degna overa latinna, o vorgà, verran a Zena. PFM 130.
D furestu. D fürmine.
form 481 forò

formento sm. frumento, grano” fornellato sm. “debbio”


AG 37.29 è bem pim lo me granà…/ de bona biava e de (Bonif.) 19 n., 29 a.1479 (Bard.) legne di qualche fornel-
formento. lato amugiate.
FAS 156. Cf. CVM mil. forment m.s. D fornello. L furnelatum.
D furmentìn. L formentum. fornello sm. “fornello, debbio”
formichiera sf. (ornit.) “formichiere” SSD 27 sg. (Calizz.) farli trenta fornelli.
CLU. D fornellato. furnelli. furnelu. L fornellus.
D furmigua. fornæra sf. “fornaia”
formigora sf. “formica” DFC 78 se dixeiva l’atro giorno/ ch’eri cœutto inamorao/
IVE 11 cercha li lavoroi de la terra, li ciantoi de le vigne, dra fornæra … ––
li arteixi de le arte, le formigore, tuti questi si lavoran in D fornaro. furnà.
speranza de vita. fornezzà vb. “infornare”
D furmigua. DFC 78 che ogni giorno pretendeivi/ ra fornæra fornezzà.
D fornaro. infornar.
formiguìn sm. (ornit.) “Iunx torquilla”
Fornetti top. (Cairo)
BUL 392 (La Spezia). FCL 43 Pian Fornetti: “fornaci per minerali ferrosi o cal-
D furmigua. cari”
fornace top. (Cairo) D furnu. L furnetus.
FCL 43 Cascina Fornace. Campi Fornace. Forni top., strada di Savona
D furnaxe. MOB 153 a.1691 (Sav.) il tetto con la pendenza verso li
Fornaci top. “quartiere periferico di Savona” Forni.
MNS.1 148 a.1611 (Sav.) insino alla crosa di Bava che re- D furnu.
sta dalle Fornaci. fornichaor sm. “fornicatore”
D furnaxe. furnaxìn. PS 35 s.xiv.
Fornaciari top. (Sav.) D fornicatiom.
BG 126 n. s.xvii. (Sav.) Ritano dei fornaciari. fornicatiom sf. “fornicazione”
D furnaxæ’. furnu. L fornaxarius. AG 14.317 de fornicatiom/ è cinque ieneratiom.
fornaciata “infornata, cottura di mattoni in fornace” PS 18.
MSF 304 a.1589 (Sav.) pagare la mercede alli lavoranti… D fornichaor.
di quanto harano guadagnato di cotta o sia fornaciata fornilia sf. “legna per il forno”
infornaciata in denari e non darle vascellami. MPS 64 a.1550 (Stella) legni, pali, forchette, pertiche,
D furnu. infornaciato. L fornaxata. brusche, verdiglioni, ceppe, fornilie overo altri legni.
fornao sm. “fornaio” D furnu. L furnilia.
RGS § 285 (La Spezia) fornimento sm. equipaggiamento, apparato orna-
mentale”
D fornaro. AG 38.69 en cossi bello armamento/ de tal e tanto forni-
(de) Fornari cognome mento. AAD 260 dua fornimenti di letto di raso, uno cre-
VTS 97, 99 a.1530 (Sav.) Fornari, de Fornari. mesino con li frixi ricamati d’oro e l’altro di razo morel-
D fornaro. lo cremexino con li frixi d’argento con le sue sopracoper-
fornaro sm. “fornaio” te del medesimo. –– uno fornimento per la sala di levan-
AA 127 larte de li fornari… te di damasco alla divisa bianco e rosso e giallo. AAD 268
D fornà. fornao. fornari. fornei. fornæra. fornezzà. furnà. uno fornimento da mula di tela d’oro fornito d’ argento
furnèa. furnu. L fornarius. con la sua coperta della medesima tela e borgie e staffe
fornasciotti top. (Cairo) d’argento. –– un altro fornimento di broccato stretto con
FCL 43 “fornaci per minerali ferrosi o calcari” la sua coperta al medesimo et staffe d’argento.
D furnu. D fornir. L furnimentum.
(la) Fornaze top. (Sav.) fornio agg. “fornito”
AA 29 sopra Zinora o sia sopra la Fornaze. AG 133.42 che tar nave par ben compia/ e ben conza e
D furnaxe. ben fornia. AG 138.205 paren reine in veritate/ si fornie
de gran vestir/ che no se po contar ne dir.
fornaxa sf. “fornace” D fornimento.fornir.
IVE 5 la forteça, digo, si se proa in la fornaxa de le tribu- fornir vb. “fornire; gestire ”
lacion e persecucion. PS 16 s.xiv. fornaxa. GL 15.34 AG 73.25 homi ben acostumai/ chi san lo trepo ben for-
Vulcan… / una fornaxa o pâ che sciamme a bœutte. nir/ ben comenzar e ben finir. FAS 161: imperat. pl. fornì.
RGS § 143 “a.lig.” D fornimento. fornio. furnì. furnido. L furnire.
D furnaxe. forno sm. “forno”
Fornè / Fornei cognome FAS 145.
PAD 385 a.1507 Carlo delli Fornè. PRP 347 (str.39) D furnu.
montàn si na terrazza dri Fornei. forò / foror sm. “furore; rumore”
PRA 374. AG 12.341 no te venza lo foror. AG 95.179 li dai con fo-
D fornaro. furnè. ror scorlando. AG 129.48 morte dar e rezeiver/ con sbri-
fornellare vb. “legare i remi al banco quando non si va de foror. IVE 20 l’ira et lo forò.
PAB 61 desceize un angero da cel cum tanto foror, che pa-
voga. ream che li fossem tuti li troim de lo mondo. CAR 93
JAN.1 310. a.1538 et in quelo foror poi andase a spetar ne li carugii.
D fernellu. frenelo. CIT 173 re gerre e ri foroî. PRP 343 (str.22, ms.) i ri ven
Fornellate top. (Cairo) sparegà con gran forò. (il testo a stampa ha furò).
FCL 43. FAS 149. FPI 3604. AGC 31. PRA 387.
D fornellato. fornello. D furò. furù. fû.
fore 482 fort

foreura sf. “fodera” forzé sm. “forziere, cassaforte”


RDB 50 e no solo l’indrito ma l’inverso/ de queste robe DT.P 72 (Triora).
un mondo costa a noi/ che çinque o sé foreure a re cazze D forzero.
hemo. forzella sf. “forchetta”
D infàuru. FDT.P 72 (Triora)
forsa / forssa / força / forza sf. “forza; violenza” D furca. L forcella. furcella.
PEG 40 cusi como l’osso a la força en li pe e in le brasse forselûo agg. ”forzuto, robusto”
e le man, e si tem fortementi ço che ello afferra… PEG GL 19.80 ro furbo forselûo…
44 questo e lla forza de lo diavo. FUP 128 s.xiv. (Sav.) CAD. PD 343 : *furserüu, dissimilazione”.
non te dimenticare de noi chiamandone et donandone for- CAD s.v.: “baron forselluo “baron forcelluto, dicesi dal
sa et animo che te possiamo continuamente servire. IVE popolo fiorent. invece di baron cornuto o altra voce men
30 vostra forsa virtuoxa / si ne schive da peccae. MC 686 onesta” [scil. fottuto, cf. TRILUSSA “radica vera de baron
dame forza e vigor… MC 691 lo qual remedio si e co- fottuto]”. Sarà quindi meglio intendere “biforcuto, fes-
gnoscimento força e vertue a sotomete e a confunde. PAB so” (÷ forcella) “infido, menzognero”.
67 per la forssa de lo crocho de soa averxitae. PAB 79 D forcello. furselüu.
doncha è questo lo bom sovram, chi per forssa ordena e forssenaria sf. “violenza forsennata”
governa tuto. PAB 81 si che chi ve la fragillitae de lo mal PAB 86 seay tutor de boim confforto/ no seay re, raxom
po veir la forssa de lo bem. TL.1 320 a.1455 li nostri guai segui/ e tenssom schivai e fuzi/ no demenai forssenaria.
e le iniurie e forse per noi ricevue. –– no a comisso unna IVI n. e PS 33: testo fr. “ne demener forsenerie”.
minima forsa. CPV 48 a.1461 (Alb.) aso che lo faso ini- forzero sm. “forziere”
ASF 721 un forzero grande ferrato ala franceyza.
migo non ge abia forsa ni bairia. MGT 169 a.1465 oltra-
D forcero. forsa. forzé. furzia. L forcerius.
gio o forsa. BGP 167 a.1484 parendone per la dei gracia
forsi avv. “forse”
essere sufficienti a reprimere la loro forsa e insolentie. PD 129 s. xviii.:” -i analogico”
MGB 834 a.1558 e adesso è tempo dimostrino le sue for- D forsa.
se. AA 33 per forsa de armi. CIT 111 a força de scopel- forzò sm. “fortore, sapore acre”
lo. AGL 38.12 no g e forzo (ms. forza) che ge sea/ se lenti
PD 336. ADG 133. omor se ge tem.
D forcero. forsar. forzero.forte. fortessa. fortilesa. perfor- D fortò.
so. L forcia. forte agg. “forte”
forsa / forza avv. “forse” AG 145.242 le ovre bonne son per ver/ luxente, forte e
PAT 24 a.1352 à meste che queste cose se fazan cum gran- proae.
dissimo ordem e secreto, como le galee se demostrasem, FAS 145. PVG.
o forsa avanti se mostrase la cavalaria. IVE 36 e forza che D forsa. L fortis.
ella gi lo mostrà puzor vote, perché ella era vegia,porea (erba) forte (bot.) “Polygonum aviculare L.”
esser che ella no se tegnea a mente. PAS 32 tuti fuziam, MLC 260 (Sav.)
salvo messer sam Zohanne, chi era fantim, e non poeyva fortessa / forteça / forteza sf. “forza, energia”
forza cossi fuzir, e in per zo fo piglao. LSE 18 sg. se, PEG 42 belleza, seno e forteza. MAC 162 messer Jhesu
forza così agrevà de sono, no se levasse… –– vestita de Criste segnor… dame fortessa che no mora l’annima mea
lana a le carne nude o forsa in cilicio. PS 7 a.1466, 1468 e dame fortessa in ti. IVE 5 la forteza de lo corpo he qua-
forsa, forssa. si niente senza la forteza de l’animo; unde un omo co-
D fo. for. forsci. forscia. forse. forsi. forxa. fossa. foscia. raioso, cum men forteça corporà, si vegamo vençe un de
fossia. furse. pocho quor lo qual avera pu forte corpo cha le. PAB 73
forsar / forçar / forzhar vb. “forzare, sforzare, usare chi po passar anoffanto de grandessa, ni thoro de fortessa.
violenza” D furtessa.
AG 146.1 forzar se de chiuncha po/ tosto amortar l’autrui fortessa sf. “fortezza, baluardo”
guerra. MAC 164 monto contra ti e irao e monto se fors- MGT 167 a.1465 cità del nostro re, fortessa de la nostra
sa in la toa morte a levar la toa memoria de terra. CR 17 lege e nostro mondo. PAD 96 n. a.1506 le fortesse non se
forsandose megio che ello poeiva. MC 689 no me romarò erano ancora date. PAD 474 a.1506 la artegliaria rotta che
de forçar a dir (il corrispondente testo toscano ha: “non si troverà in le fortece che si prenderanno.
mi rimarrò di sforzarmi di dire”). PAB 79 doncha torna a fortilesa sf. “fortezza”
niente chi se forssa contra Dee. PAB 81 e se un omo va NPG 76 a.1473 e tu mi voi sforsare cum soldati e forti-
per soi pee, e un aoltro, chi agia perduo lo poeir, se fors- lese.
sa d’andar cum le maym e cum le cosse, chi sera in so pu D fortessa. L fortilicia.
possante? TL.1 351 a.1455 ni forsa ni iniuria ni manga- fortò sm. “sapore acre”
reza ni aroba ni villaneza lo povo. MGT 169 a.1465 se CAD.
per caxio alcuno fosse alcuno… che facesse oltrazo a ze- D forzo. furtur.
fortuna sf. “caso, avvenimento”; buona fortuna; di-
novesi, overo forsase o fesse iniuria.
sgrazia”
FAS 150. AGC 33. Cf. RGS § 1156 fortiare. AG 16.40 quando voi ve contristavi/ entre cossi gram for-
D afforsà. forsa. inforssar. reforzar(se). sforsare. L for- tuna. AG 54.22 per esser ben tuti a una/ contra l’asato e
tiare. la fortuna. PAB 71 quelli che amam tanto como fortunna
forsci / forscia / forse avv. forse” dura. PAB 90 tute fortunne, o piaxeiver o aspere, sum o
RV 95 s. xii. s’andai a ser Opetì/ que dar v’à fors’un roncì. per guierdonar o per exercitar li pordomi, o per punir o
IVE 60 forscia che Dee ne fara gratia de trovalo. VPL fòr- per mendar li malvaxi: si che chaunna fortunna è driture-
scia. ADL (Vent.), VPL forsci “fors sit”. ra e proffeteiver.
FAS 165. PS 39. D affortunàou. fortüna. fortunar. fortunezar. fortünòu.
D forsa. furtüna. infortunarse. L fortuna.
fort 483 föse

fortuna sf. “fortunale, tempesta” Fossà morto top. “masseria nel Bosco di Savona”
AG 37.18 fortuna o re comovimento/ o gram roza o tropo FBS 51 a.1608. NTS 38 a.1702
vento/ o pobia o sor o tropo umbria. AG 37.110 (d’esta- D fossato morto. fussà. fusà morto.
te) chi andar vor in parte alcuna/ no a penser de gran for- fossao sm. “fossato”
tuna. AG 45.6 che senza offenssion alcuna/ m’a comovuo AG 138.84 Zenoa…/ murao a bello e adorno/ chi la cir-
gram fortuna/ d’archum onor chi m’era dao. AG 45.79 conda tuto intorno/ con riva for de lo murao/ per che no
ogni fortuna e mar torbao. AG 49.139 porto grande per g’è mester fossao. PRP 343 (str.23) maralaido vexin a ro
reposo/ contro ogni fortuna chioso. AG 49.153 ma gran fossao.
fortuna se comise/ de terribel mar e vento. AG 85.10 da FAS 163. PRA 371.
perigli chi son tanti/ de li gran conmovimenti/ de fortuna D fossa. fossai. fossato. fussarelli. fussàu. fussòu. L fos-
e de gram venti/ bachaneixi e unde brave… AG 85.18 satum.
l’aer par tuto ofoscao/ e lo mar astorbeao/ ne par stella ni Fossare top. (Alassio)
sol ni luna/ tento e lo cel de sta fortuna. AG 145.362 si TAL 71 n.340 a.1539 Fossare, Fossae.
che re vento ni fortuna/ ni aversitae alcuna/ no desvie to D fossari. fussarelli.
viaio. PAB 67 lo Segnor…/ chi fa che li alimenti/ retenem Fossarello cognome
si conssamenti/ le fortunne, la grande unda/ che la terra no ABD 18.
proffonda. DSP 62 a.1487 levare uno pecio de sotto mo- D fossaello.
lo da la torre in su che pare fatia grande detrimento a tem- Fossaretto top.
po di fortuna a le nave. FTL 110.
PS 61. D fossari. fussarelli.
fortüna sf. “fortuna” (de) Fossari cognome
PVG “forma semidotta”. VTS 100 a.1530(Sav.).
D fortuna. D fossaretto. fosse. fussarelli.
fortunar agg. “burrascoso” (de) Fossati cognome
AG 145.61 se tenpo fosse fortunar/ lo semeiante dovei far. VTS 89 n. a.1530 (Sav.).
PS 32, 61. D fossai. fossato.
D fortuna. fossato sm. “fossato” elem. topon.
fortunezar vb. “infuriare” NTS 31 CVà del Fossato (Sav.). FTL 110.
AG 14.290 ogni vertue se bandeza/ quando l’ira fortune- D fossao. fossati. fossè. fussarelli. fusè. L fossatum.
za. Fossato morto top. “masseria nel Bosco di Savona”
FA 354. FAS 164. BG 127 n. s.xvii.
D fortuna.
D fossà morto. fusà morto.
fortünòu agg. “fortunato”
Fossavaria / Fosavera / Fossavuèa top. “Fossavaria”
PVG.
contrada savonese
D afurtünòu. fortuna.
AA 36 se era tirato a stare dentro de Saona in Fosa vera
forxa avv. “forse”
IVE 52 pensome che in questo deserto fosse… de queste in una casa de Batesto e Gerardo Borredone. AA 40 lo ca-
cotay cosse. E forxa che gh’era datari… robio de la Fosavera. CIC 63 a.1843 (Sav.) questa chi l’è
D forsa. Fossavuèa?
fossa sf. “fossa, fossato” N.C.GARONI, Guida storica economica e artistica della
AG 54.89 d’onde no e conseio mai/ che de quela torre o città di Savona, Savona 1874, p.110 Fossavaria.
ffosa/ per reenzon ensì se possa. D fossa lupara. L fossalvaria.
AGC 36 “raddoppiamento fonosintattico, che quasi cer- fòscia avv. “forse”
tamente riflette le pronuncia”. CIT 107 son foscia un carlevà dro to peccao. PRP 340
AAG 126. (str.9) un aotro caixo giusto, e foscia pezo. GL 14.63 tor-
D fossagneto. fossa vera. fosso. L fossa. fossao. fosso. nan foscia, o mincioìn, ria anni inderré?
fossa sf. “fossa, fossato” elem. topon. PRR 482. RAN 20, 75. PD 343, 344, 349 “ora solo del-
FTL 90, 110. la plebe e del contado”
fossa avv. “forse” ADG FDG 247 n. PVG.
PS 7 s.xiv. fossa. D forsa.
D forsa. fòscina sf. “fiocina”
Fossae top. (Alassio) CIT 105 con ra foscina in man comm’un’arpia. CIT 118
TAL 71 n.340 a.1539 Fossare, Fossae. questi corpi de foscina sì netti. COM.2 11 hei dri dinæ’?
D fossato. fusè. - ho re to foscine, peçço d’ase, chi te l’ha dito?
Fossaello top. (Bard.) D fuscina.
(Bonif.) 28 n. ABD 18. foscinà sf. “colpo di fiocina”
D fosselo. fossarello. fossaretto. fussarelli. L. fossatel- CIT 105 in questi scœuggi, onde ti fæ sâtà/ a son de fo-
lum. scinæ’ ri pesci in fren-a.
Fossagneto top. (V.Varenna) D foscina.
RVV 62: dial. Fosagnéu: *alnetum < alnus. Foscuri top. (Sav.)
D agnàn. ona. FTL 130.
(li) Fossai top. (Sav.) D fo.
CAC 467 a.1181 totum illud quod habeo a li Fossai. BBB (de li) Fossè cognome
28 (Bard.). VTS 89 a.1530 (Sav.) Franceschetta de li Fossè.
D fossao. fossari. fossati. fossè. L fossatum. D fossari. fossato. fusè.
Fossa lupara top. (V.Varenna, Pegli) föse sf. (bot.) “Aspidium filix mas”
RVV 60. FPL (Mortola)
D fossavaria. luvea. D frexa
föse 484 frac

föse de boscu sf. (bot.) “Pteris aquilina” foussùria sf. “falce fienaria”
FPL (Mortola) FDT.P 72 (Triora): faussoria < falcioria
Fossello top. “Fossatello” contrada di Genova D faussùria.
DFC 12 in Ciaçça nœuva, in Pontexello, in Soççeivera, in foxella sf. “fiaccola, torcia”
Fossello. DFC 59 Minetta Minini, revendeirœura de MAC 169 e lantor lo perffeto comandà che ella fosse de-
Fossello. spogiaa e in aoto sospeissa e cum ardente foxelle de fogo
PTP 23 (Serra Riccò). fosse aceissa.
D fossa. fossaello. fussarelli. D faxella.
fossette sf.pl. “gioco infantile” foxìn sm. “acciarino”
COM.1 18 andò a zugà a re fossette in galiçoppo. RDB 17 e mi semeggio a pointo ro foxìn/ che piccando ve
D fossa. fusuête. fasso buttà fogo.
fossia avv. “forse” D fuxìn.
TL.1 800 a.1458 como fosia monti de voi an saputo. foxina sf. “fucina”
RDB 170 (T.Conchetta) fossia ve créi? CIT 49 lé me se- AG 31.28 cum desmesurao calor/ che tem l’enfernal foxi-
gna che taxe/ che un giorno a sarà fossia dre veraxe na. AG 64.21 che in una mesma foxina/ chi li metali proar
L forsa. vor/ la paia consumar se sor. aG 73.1 fin che scada la
fosso sm. “fossato” foxina/ parte guelffa e gibellina. AG 95.70 chi a fiia for o
AA 65 feseno inpire li fosi atorno la muragia de la cita de sposa/ da lor foxina stea ascosa. AG 134.49 e per zo e za
acqua. FTL 110 (La Spezia). mai no ceso/ che no me percaze adeso/ de mantener mea
fosso sm. “fossato” elem. topon. foxina/ per no descender in ruina. GL 16.18 azzonzan ciù
FTL 110 fosso. fossaretto. fossello. fosso crosio. carbon a ra foxina.
D fossa. fossu. nifossi. POF 17 “è da leggere fuxina “officina”. FAS: “da foco,
fossu sm. “fosso, fossato” piuttosto che da officina?” FAS 148, 153.
PD 349 pl. fosci. ADG. PVG. VPL. D affusinòu. fusina. fuxina. L fuxina.
D fosso. fœuzza / fözza sf. “foggia, maniera”
Fossu top. “l’odierna piazza del Teatro Chiabrera, a DFC 120 Conti, doppo ch’è morto ro Cavallo/ dro com-
Savona” pone e fa versi a ra zeneize/ s’era perso ra fœuzza in ro
CIC 63 a.1843 (Sav.) eccu u fossu… (dove si costruirà il paeize. COM.1 15 sg. o va vestìo d’una fœuzza strava-
nuovo teatro). CMS 6 a.1931 (Sav.) ciassa du fossu. gante. COM.1 24 e mi son tutto consolao, se parlæ’ de sta
NTS 10 in sciòu fossu: “oltre Porta San Giovanni: vi di- fœuzza. RAN 79, 93 fözza. FFN 356: it. foggia < fovea
gradavano prati e orti da Fossavaria e dalla Scaria. Vi “cavità, stampo”. REW 3463.
avevano sede nel sec. xv. fabbriche di maioliche; nel 1478 D fogia.
la fabbrica di artiglierie di Giacomo Cabuto (della fami- foze sm. “fuoco”
glia del futuro scopritore del Labrador). CPV 49 a.1461 (Alb.) e andaimo alo inferno in quelo reo
fota sf. “stizza, collera” foze eterno.
MVS (Sarz.). D fögu.
D futa. nfutà. fra prep. “fra”
fote vb. “fottere” FAS 165
CAR 92 a.1533 se el fose alchuno de li chompagni chi di- D enfra.
sise a uno altro de li dittii compagni bardasa hovero va fa- fra sm. “fratello”
te fote in tel chulo… AG 141.3 Bonefaci doze fra me.
D futte. D frai.
fottignà vb. “frugare” fràbica sf. “fabbrica”
GL 11.71 ro barbé (chirurgo) con ro ferro o fottigna. PD 344 “plebeo e non indigeno”. BLV 129. FPI 3121.
D futtignà. MP 18.31 (Pigna).
fòu sm. “falò” Cf. AGS a.sardo frabicas.
CAD. PD 124, 158 “più popolare di falò” D fabrica. frabicare. L frabicare.
D falò. frabicare vb. “fabbricare, produrre”
Fòu top. (Sav.) AA 182 per lo frabicare che si fa de certe tridene di lana
FTL 130. che si pongano a li vestiti o sia induementi de le done de
D fo. vila. SAS 83 a.1592 (Sav.) et queli che di dette cose o al-
fòua sf. “favola” cune di esse (vetoaglie) ne frabicherano, che di quelle fra-
PD 127 “plebeo”. FDG 204. bicherano possino vendere.
D fora. D fabrica. frabica. L frabicare.
fougera sf. (bot.) “Aspidium philix mas” Frabuza top. (S.Bernardo, Sav.)
FPL (Nizza). NTS 19 cian da Frabuza.
D frexa. fracàa sf. “bastonatura”
Fougeret top. (Alpi Marittime, Fr.) MP 18.31 (Pigna) “fraccata” REW 3470.
LAM 95, it. Felceto. D fracunà. fracco.
D frexa. fracassà sf. “fricasséa”
foulo / fòulu sm. “granchio” GO. PAG 75.
GL 15.50 o resta comm’un foulo lì aggreppìo. PAC 17 fracassà vg. ”fracassare”
fòulu. PRP 346 (str.38) e ghe fracassà tanto quella scheira/ ch’o
D faolo. ghe levà d’in man ra sà bandeira.
fòura sf. “favola” PRA 369.
PRA 374 (Bussana). ADL (Vent.). fraché agg., f.pl. “fragili, fiaccate”
D fora. MCG 331.
frac 485 frai

frachetìn sm. (ornit.) “falchetto” fragelà vb. “flagellare”


CLU. PD 340.
D farchetu. D fragellao. fragelato. fragelo. fragelòu. fraxellar.
Fracchia cognome fragellao agg. “flagellato”
VTS 88 a.1530; VTS 126 n. a.1543 (Sav.). PCD 44 s.xiv. fragellao. GP 294 llo aprexentan cossi fra-
Fraciosa top. “masseria nel Bosco di Savona” gellao e incoronao de spine. PAS 36 e cossi lo manda fra-
NTS 38 a.1584 e s. xviii. FBS 51 a.1608. gellao a Pillato. –– quello che tu vey cossi fragellao si e lo
D fraciusa.
Fracciusa top. (Cimavalle, Sav.) to figlor.
NTS 38 in ta Fracciusa. fragelato/ agg. “rotto, frantumato”
D fraciosa. PLA 407 a.1573 l’ochio de la giesa che è supra la capella
fracco sm. “fracco” de Fornari… in meso de detto ochio cera una rossa tur-
DFC 57 che son stæti reçevui/ con un fracco de bacchæ’. china quella era tutta fragelata.
COM.3 63 un fracco de legnæ’. D sfragelar(se).
D fracàa. fracunà. fragelòu agg. “malconcio”
fraccu sm. “mantello” PS 61.
BDS (Sav.). fragelo sm. “flagello”
fracunà sf. “bastonatura” PCD 44 s.xiv. frageli. RDB 32 messé Paganin Doria/ chi
PVG. era fragello de paghen ciamao. GL 17.68 quello chi da
D fracàa. fracco. tutti è ciammàou de Dio fragello. RAN 55. PD 340.
fradellìn sm. “confratello, ”battuto” Cf. SAP 404 a.lomb. fragel m.s.
CIC 54 a.1842 (Sav.) u m’ha cundìu da fradellìn. D fragelà. frazelu. fraxelu. L fragellum.
D fradelo. frager agg. “fragile”
fradello / fradelu sm. “fratello, confratello” AG 53.203 è vir cossa e frager l’omo. MAC 167 tu eri pur
PNF 402 a.1447 meser Spineta so fradello. TL.1 327
terra e cenere e lo to corpo era pu frager.
a.1455 semo como fradeli. BDF 148 a.1460 messer
Pandolfo so fradello. TL.3 123 a.1474 credo che lo im- FAS 148.
perao ge manderà soi fradelli. MGT 276 a.1478 trei fra- D flagel. frage. fragillitae. fragu.
delli. MGT 187 a.1483 a Anthogno so fradelo. BMS 638 fragillitae sf. “fragilità”
s.xv-xvi. trei boni fradelli per una via se ne andavan. PS 35. s.xiv.
Unde andai, voi trei boni frai? RDB 73 ri costumi e re D frager.
lengue hemo cangiè…/ e fradelli dighemo a nostri frè. fragu agg. “friabile”
RDB 137 e como boin fradelli s’accordàn. DFC 193 fra- GO.
dello dra cazaçça/ dri Ambroxién. VPL fradelu. D frager.
D affradellase. fradellìn. fraello. frai. fraielli. frai sm. “fratello”
frae sm. “fratello, confratello; frate” AG 14.634 che lo frai to no degi offende. AG 43.13 doze
AG 43.3 me incomenzai de raxona/ quasi in solazo, con frai me. AG 16.417 inter mi e li me frai AF 1.8 s.xiv.
uno frae/ de monti fati strapassai. CP 125 (= PAT 24) (Pietra) laxae andar questi frai mei. GP 286 e ssi ge dis-
a.1356 a laoto… segnor frae nostro e de lo honorao co- se, o frai, se e o mar parlao… SA 240 a.1340 paere e
mun de Zenoa, messer Orcham. … Segnor honoreive frae maere, frai, sorelle… PAT 24 a.1356 de nostro frai. IVE
nostro… PLD 83 a.1367 frae, per note atre e vo scrito… 13 noi devemo per li nostri frai dar le anime nostre. CR
CR 22 mi son lor frae. PAB 42 unde è to frae Abel? IVE 7 a lo so dilleto frai in Christe. PAB 42 Cain… ocisse so
21 ni no perdona a paire, ni a maire, a frae, ni a so. IVE
frai Abel. BMS 638 s.xv-xvi. trei boni fradelli per una via
29 pregemo… speciarmenti per li nostri singulai frai de
Madonna de Castello e per tuti li altri chi fanm questa di- se ne andavan… Unde andai voi, trei boni frai? PRP 354
sciplina beneita in Çenoa. (1.81) anco so frai Vincé Ravetta.
FAS 142. PS 107 n. AGC 34 sg. FAS 147. PS 107 n. VPL.
D frai. Cf. SAP 404, a.lomb. frai, DC 88, DV 51, 82 ca.1450
fraele sm. “fratello” (piem.) fray m.s.
PCD 41 s. xiv. D fra. fradelo. frae. fraello. fraire.frè. L fratrem.
D fraello. frai sm. “frate”
fraello sm. “fratello; confratello” AG 43.15 l’ordem de li frai menor. AG 43.106 e poi che
RV 82 s.xii. fraello, zo ve afì. AG 144.46 pairi figi e frae- avi dito assai/ destexi raxom con quelo frai. CBL 338
li. SL 62 s.xiv. (Sav.) fraellij mè beneditij e carissimi. IVI, (13.2) o san Francsco glorioxo/ padre de li frai menor.
s.xvi. (Sav.) fraeli mei beneiti e karissimi. FUP 100 s. xiv. MAC 167 te mandai frai Roffom. CRA 173 a.1382 (Alb.)
tuti li fraelli de questa compagnia. CBL 331(3.66) ello verso l’orto de li frai lombardi.
s’è vosuo humiliare/ et esser to fraello/ per menar a ti in D frae. frate. frayres. L freire.
cielo. GP 286 Christe si respoxe, fraelo la mia doctrina fraiello sm. “flagellante”
non n’è mea. IVE 15 San Paulo dixe: fraeli, si avese tar VP 175 (s. xv.) “i fraielli si disciplinavano con scoriaggi
lengua chi savesse parlar tuti li lenguagi… IVE 54 quan- e verzellette e cantavano quelle laude…”.
do Zoane se odì iamà fraelo… CR 7 dilleto mè fraello in
TIO 35.
Criste.
Cf. MUI 116 n.1 frello. SAP 2.221 a.lomb. frael. D fradelo.
D affradellase. fraele. frai. fratello. Fràighi top. “contrada savonese degli Orefici”
frage agg. “fragile” NTS 12.
AG 63.69 questa vita meschina…/ che si e frage e sotir/ D fravego.
che e quaxi apeisa per un fir. frairastru sm. “fratellastro”
D frager. MP 18.31 (Pigna).
frai 486 fran

fraire sm. “frate, fratello” franchitae / franchitate sf. “libertà, nobiltà”


MBL 3 s. xi. (Lérins) Aicart, son fraire. MB 399 a.1440 AG 138.80 che nixun prince ni baron/ uncha poe quela ci-
(Digne) dels frayres menos. tae/ meter in sugigacion/ ni trar de soa franchitae. AG
AGC 34. 138.240 e si richi e de grande entrae/ de grande honor e
D frai. frare. frate. L freire. franchitate.
fraissu sm. (bot.) “frassino” FAS 164. PS 35.
DVO (On.). FPL (PortoM.) D francheza. L franchitatem.
D frasciu. franchixia sf. “immunità, franchigia”
fralegua sf. (bot.) “fava greca (Celtis australis L.)” PAB 55 li quai per no volleir obeir, se missem in la fran-
CAD. FPL. MLC 263. FPI 3117. chixia de la zexia.
frambuase sf. (bot.) “lampone (Rubus idaeus)” PS 34, 108.
FPL. RAN 127 fr. framboise. D franchisia. L franchixia.
Cf. CVM mil. fambrosa m.s. Francia top. “Francia”
fràmegu sm. “sansa” SBP 11 a.1547 inviai a vostra maiestà uno avviso di
MP 18.31 (Pigna). TVD (Dolc.) “nocciolo dell’oliva”.
Francia.
ROC 154 (Civezza) “liquido di scolo del frantoio”: <
D fransa.
fragmen. VPL (Pigna) “fondiglia”.
framezu cong. “in mezzo a” francisco sm. “specie di pianta”
PVG. MPS 69 a.1550 (Stella) salvo che ciascaduna persona
France cognome possi… piantare e tenere longi dal detto vicino per palmo
VTS 82 a.1530 (Sav.). uno ogni salice, francischi e pogie.
D fransa. D francesco. L franciscus.
franceise / franceyze agg. “francese” Francisco n.p. “Francsco”
NPS 553 a.1527 questo he el primo sir franceise/ che mai SL 64 a.1430 (Sav.) in lo poi de Savona, in la contrà de
fusse re de Franza. NPS 571 a.1527 franceixi maystri de san Francisco lo Vegio.
guerra. ASF 721 a.1532 un forzero grande ferrato ala franco agg. “libero, forte, valoroso”
franceyza. AG 54.199 che quelo chi franco era/ de far zo che elo
D francesota. fransa. franseise. fransoso. poea… PAB 57 lo sovram Segnor, chi alcum no descas-
Francesco top. sa, ma fa receiver citaym a gram ioia per soa francha lei.
PCT 124: germ. PAB 64 per soa francha virtue. –– porreame mover to cor
D francescon. francisco. fransescu. de so francho stao.
Francescon top. D francheza. L franchus.
PCT 124 Bric Francescon. Franco top.
D francesco. PCT 124 Cà di Franco “germ.”
francezita / francezota sf. (ornit.) “alzavola, mar- D Castelfranco. Franchi. Francolano.
zaiola” Francolano top.
CLU (Taggia, Bussana) PCT 113, 120 “germ.”
D franceise. D franco.
franchessa / francheza / franchexa sf. “libertà; libe- francu agg. “franco, schietto”
ralità, regalia” VPL.
AG 91.92 l’omo chi francheza avea/ segur andando unde francu sm. “franco, moneta”
vorea. CP 126 a.1356 si mandemo comandando a li no- PVG. VPL.
stri de Peyra chi fazan la dita franchexa a quelli Filippo et L franchus.
Bonifatio… si che la dicta francheza sera faita per lo vo-
franculìn (ornit.) “francolino (Tetrao lagopus)”
stro amor e per lo vostro honor. PAB 55 li senator aveam
CAD. CLU.
faito crimem contra la real maistae, a perchassar la fran-
chessa de Roma. frandaiùn sm. “persona affacendata, disordinata”
PS 34. BDS (Sav.). VPL.
D franchisia. franchitae. franchixia. franco. L franchisia. Frandée top. (Loano)
Franchi top. TCL a.1700-05 Ferrandera.
PCT 87, 88 germ. D ferandu. L frandus.
D franco. frandigio agg. m. “fradicio, cariato”
franchìn sm. (bot.) “susina catalana (Prunus MCG 331 s.xiv. denti frandigi (testo toscano: fracidi).
Catalanica)” frandònie sf. fandònie”
CAD. FPL. PD 345 “plebeo, raro”
franchìo agg. “redento, affrancato” franela sf. “flanella”
AG 16.387 l’umana generaciom/ chi per ta morte era fran- CAD. ADL (Vent.). VPL “maglia di lana alla pelle”.
chia. franghelà vb. “fare i propri comodi”
L franchire. VPL (Sanr.).
franchisia sf. “franchigia, immunità” frangia sf. “frangia”
TL.2 533 a.1468 pare habiati ultimamenti obtegnuto fran- AAD 257 uno cappeleto di tafetale gialdo, di paglia co la
chisia per voi e per vostri successori. PAD 461 a.1506 se frangia de medesimo colore. AAD 259 una pezza di fran-
qualche fiata è accaduto alcuno delinquente in la cità, pas- gia rossa e negra buona.
sando in sua jurisdictione de là da l’aqua de Bisagno l’ha- D franzeta. fraza. L frangia.
veano come per franchisia. franguelìn sm. (ornit.) “bàlia”
Cf. SAP 404 a.lomb. franchisia m.s. CLU.
D francheza. L franchisia. D frenguelu.
fran 487 fras

franguelu sm. (ornit.) “fringuello (Fringilla coelebs)” frappà vb. “vivere dispendiosamente”
CLU. PVG. MVS (Sarz.). RDB 38 però ogniun scachia, frappa e va pomposo.
Cf. BUL 421, 445. CVM mil. frangol, franguell m.s. D frappa. frappina. frappinà.
D frenguelu. frappà(se) vb. “taglia(si), romper(si)”
frangueo sm. (ornit.) “fringuello” NPD 64 fine s.xviii. (Sav.) corriva a un moddo - fra o
BUL 421, 445 (La Spezia). monte e o cian/ che m’ho frappòu - finn-a unn-a man.
D frenguelu. DVA (VArr.) “tagliarsi leggermente”. BDS (Sav.).
Fransa / Franza top. “Francia frapato agg. “(di ornamento) traforato, frangiato”
BL 85 a.1401 lo nostro segnore rei de Fransa. TL.1 837 AAD 62 un apparato di poppa di veluto cremesino frap-
a.1458 monsegnor locumtenente de la sacra magesta de pato d’oro.
Fransa. PAD 315 a.1506 cridando: Franza, viva populo. D frappa. L frepatus.
PAD 211 a.1507 se comanda che non sea persona alcu- frappina sf. “martelletto appuntito usato dagli scal-
na… che da qui inanti non ose ni presuma de cridare cos- pellini”
si de dì como di nocte salvo: Fransa Fransa, e chi vole di- CAD.
re Viva populo debia prima dire Fransa e Viva populo. D frappinà.
NPS 553 a.1527 ognun crida Franza Franza. SBP 9 frappinà vb. “battere, picchiettare”
a.1529 l’homo suo residente in Franza. AA 22 re CAD.
Ludovico re de Fransa. D frappà. frappina.
DRG.1 64: ambito geografico del termine. frare sm. “fratello”
D france. francia. franceise. RV 27 s.xii. andai via, frar’, eu tempo’ò/ meill aurà. LP
31 (Calizz.).
franze vb. “rompere, schiacciare”
D fraire.
ADG. PVG. VPL “spremere le olive” FDG 236 ptc.
fraza sf. (bot.) “Fagus silvatica L.” (il frutto)
franzüu.
MLC 264 (Bard.).
D franzòu. frenta. refranze. sfragne. L fragiorium. fraza sf. “frangia”
franzeise agg. “francese” ASF 723 un fornimento da mula dal zu cum le sue fraze
NPS 566 a.1527 i franzeisi non curavano/ del suo gran d’oro et di seda.
bravezare. GL 1.46 ri franzeixi. D frangia.
PD 350. frazà vb. “abortire (di animali)”
D franceise. DVA (VArr.). ADP (Pietra). PVG. VPL.
Franzeno top. (Calizzano) REW/FPI 3472 cal. frajà, frejare m.s. Cf. ALE 178 piem.
LTS 87 “oggi scomparso”. sfrasé m.s.
Fransescu n.p. “Francesco” L fraçonus.
ADG 30. frazà vb. “logorare, sciupare”
D francesco. RAN 20. ADL (Vent.): REW 3472.
franzeta sf. “piccola frangia” D frazòu. L frasatus.
AAD 268 un altro fornimento di veluto nero con la sua frazame sm. “scarto”
franzeta d’oro. PVG. Cf. CVM mil. frassamm “robaccia fracida”.
D frangia. D frazu. frecciamme.
franziòu sm. “frantoio” frasca sf. “ramo frondoso”
VPL. CAD. PVG. VPL. REW 9360.
fransoso / fransozo agg. “francese” Cf. SAP 404 a.lomb. frasche “boschi”.
AA 83 sg. li fransozi chi erano in Saona. –– li fransosi D frascà. frasche. fraschetta. frascùn. infrasca(se).
hano dato principio de fortificare la cita de Saona… –– L frasca.
che per forsa de arme non intraseno in la cità e amasase- frasca sf. elem. topon. frequente
no tuti li fransozi chi ge fuseno dentro. FTL 120: Frascaro. Frascati. Frascheri. Frascheto.
D franceise. frascà sf. “pergolato”
franzòu sm. “frantoio” ADP (Pietra).
PAG 104. D fraschetta. L frascata.
D franze. frascaiö’ sm. “specie di pietanza”
fraoxà vb. “far frodo, celare qualcosa a’ gabellieri” VPL (Arenz.).
CAD. ALE 179: “prov. *frauzar: d > z è caratteristico frascame sm. “fogliame, strame”
del prov.” GRD 117 (Mon.) non sarà permesso ad alcuno di giassi-
D frouxà. sfrauxà. nare qualsivoglia sorta di giassi o frascami nel predio al-
frappa sf. “ritaglio, traforo, nastro, fiocco; trucco, trui.
astuzia” D frasca.
BOV 555 a.1531 (Sav.) se le proibisse il bandar le veste frascaria sf. “bagatella, scherzo, tranello”
loro di frappe alcune di seta. ASF 717 roba una de panno MGB 834 a.1558 comperar qualche poche frascarie per
negro cum le frape de drapo foderata de veluto neigro ve- uso nostro e per presentare… AA 203 ge respose essere
gio. AAD 262 un altro (fornimento da letto) a scacchi con una frascaria che avia fato Camilo Vegero.
la frappa di seta d’argento…. –– con la sua frappa d’oro D frasche.
intorno. RDB 50 orli, recami, frangie e liste e frappe. GL Frascaro / Frascarolo top. (Alessandria)
5.62 siché a pœu fa, a pœu dì, ma ch’a l’acciappe/ in tro SPL 731 a.1246 boscum flascarium. FTL 120
sò rattairœu’, son tutte frappe (TT e quante insidie al suo D frasca.
bel volto tende/ l’infido Amor tutte fallaci rende). Frascati top.
RAN 93 “ciarpame”. FTL 120.
D frappà. frapato. L frappa. D frasca.
fras 488 frat

frasce sm. (bot.) “frassino (Fraxinus ornus L., frascùn sm. “pollone del castagno”
Fraxinus excelsior)” PVG.
FPL. MLC 253 (Sav.). D frasca.
D frasciu. L fraxem. frascusu agg. “lezioso”
frascellana sf. (bot.) “frassino” PVG.
FPL (Masone). D frasche. frascozo.
D frasciu. frazelu sm. “flagello”
frasche sf.pl. “moine, affettuosità” ADL (Vent.).
GO. BDS (Sav.). ADP (Pietra). VPL “carezze”. D fragello.
frasché sm. “antica forma do pesca con la fiocina e frazeti sm.pl. “frattaglie”
con rami accesi” PVG.
VPL (Pietra). D frazu.
D afrascòu. frasca. frascaria. fraschetta. frascozo. frascu- Frassinea / Frassinelle top. (Stella)
su. RES 50 a.1590 Passo della Frassinea, Rio Frassinelle.
Frascheri top. D frassino.
FTL 120. Frassinello top.
D frasca. L frascheria. FTL 130 sg.
fraschetta sf. “persona fatua” D frassino.
RDB 9 e quando in mà me bagno puœro un zin/ de sorte fràssino sm. “frassino” elem. topon. non frequente
esta fraschetta m’ha infiraou. RDB 101 (B.Schenone) FTL 130 sg. Frassino, Frassinello.
questo fraschetta… DFC 101 se te sento çillà, brutto fra- D frasci. frassinea. frassinelle frassinello. friscinou.
schetta… frazo agg. “fradicio”
D frasche. RDB 120 (C.Zabata) ne sovrazonze puœ/ per zuinta un’e-
fraschetta sf. “pergolato, osteria” gua fraza (una forte pioggia).
GRD 115 di non poter andare alle osterie o fraschette o POF 17. G.FLECHIA, AGI 2 (1876) 325 n. PD 358, 363:
alli osti, di non poter comprare vino dai terrieri. frad(i)cio. GA 15.233. REW 3465.
D frasca. fraso / frazzo sm. “distruzione, rotta”
frascheto top. AG 49.297 si gran fraso fo per certo/ de scue, d’arme e de
FTL 120. gente/ morti e negai encontenente. GL 14.62 perché ro
D frasca. tempo, chi ro bœutta in frazzo/ quello che lé despença, poi
Fraschevera top. (Rivalta Scrivia) desperde. GRD 115 e nel danno vi si cumula il frazzo del
SPL 725 Frascheda Vetere: a.1227 Frascheta. vascello [non “materiale di rifiuto” (REW 3465) ma “per-
D frasca. dita, distruzione” (REW 3467, 3472)].
Frasci top. (Loano) Cf. SAP 404 sg.: a.lomb. frasso “rovina”: forse *fraxu
TCL i Frasci. analogico per fractu ¥ quassu.
D frasciu. frazòu agg. “(di corda) marcio, corroso”
frascia sf. “frassino” NVM (Sav.).
RGS § 382 “lig.” (Sav.) frazà. L frasatus.
D frasciu. frasturnà vb. “assordare, intontire”
fràscianu sm. “frassino” PVG.
DVA (VArr.). frasu sm. “frassino”
D frasciaro. frasciu.
MVS (Sarz.).
frasciaro sm. “frassino”
D frasciu.
GL 3.75 chi un frasciaro, chi un fo va a descciantà.
frazu sm. “scarto, ritaglio, rottame””
PD 143.
GO, CAD, RAN 20 “calo di peso; la parte guasta della
D frascianu. frasciu.
frascìn sm. “frassino” merce”. ADL (Vent.). ROC 154 (Civezza) “morchia del-
FPL (PortoM.). l’olio” Varr., r.r. 64.2, Colum. 6.13.3: fraces ùlaàou
D frasciu. trugàa (Glossa). PVG. MVS (Sarz.). VPL “scarto di
fràscine sm. “frassino” lavorazione”.
PVG. RGS § 352 “metaplasmo”. MUI 159 fracidus? POF 17 fracidus sostantivato? FA
D frasciu. 354 fractio? FPR n.84.
frascinella sf. (bot.) “Dictamus albus L.” PD 358. REW 3465.
MLC 229. D frazame. frazeti. frazo. L fraçus.
D frasciu. fraxinella. fratà vb. “frettare, strofinare”
fràsciu sm. (bot.) “frassino (Fraxinus excelsior)” PVG.
FPL. (Gen., VArr.). MLC 253 (Sav.) “Fraxinus Ornus L.” D frettà.
PD 143 “metaplasmo, se non è da fràsciuru, cf. frasciaro frattaglia sf. “sterpame”
GL 3.75). REW 3489. ADG 16. RGS § 148. PFM 130. GRD 109 a.1621 (Diano) chi taglierà piante di lentischi,
ADL (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). VPL. mirti, arastre, ginestre, nasche, timi o simili frataglie…
PNP 149 “il termine copre tutta la regione” RRL 66 sg. ALE 177.
Cf. C.SALVIONI, RIL s.II. 44 (1911) 786 sic. frasso, forse D fratagliare. frattaja. L fratalia.
da *fraxus (primitivo di fraxinus). fratagliare vb. “raccogliere sterpi”
D fraissu. frasce. frascellana. frascia. frascianu. frasciaro. GRD 115 (PortoM.) né meno è lecito a loro il tagliare nel
frascìn. frascine. frascinella. frasu. fraxinella. L fraxinus. calcio arboscelli crescenti ad uso di detto bosco, sotto ti-
frascozo agg. “capriccioso, lezioso” tolo di fratagliare.
DFC 144 Euterpe ra frascoza… ALE 177.
D frasche. frascusu. D frattaglia.
frat 489 frec

frattaja sf. (bot.) Coriaria myrtifolia” fraxellar vb. “sfracellare”


FPL (Dolcedo). PS 62 s. xiv.
D frattaglia. Cf. SAP 404 a.lomb. franzelar, fraxelar “tormentare, fla-
fratasà / fratazare vb. “lisciare l’intonaco col frat- gellare”
tazzo” D fragelà.
MOB 153 a.1691 (Sav.) stanza fratazata e imbianchita. fraxelu sm. “rovina, disgrazia”
PVG fratasà.
PVG.
D fretasà.
fratasu sm. “pialletto usato per lisciare l’intonaco” D fragello.
PVG. fraxinella sf. (bot.) “Fraxinus ornus, Dictamus fraxi-
D frettassu. nella”
frate sm. “frate” FPL (Gen., PortoM.)
RAN 64 RDC (V.Dartona). NPD 66 fine s.xviii. (Sav.) D frascinella. frasciu.
fiesci scappà/ a vœuggia a un fratte de predicà. CAD. PD frè sm. “fratello”
155. PVG. BDF 149 a.1460 so frè. TL.3 201 a.1475 uno fre de lo im-
D frai. frayres. fratìn. fratre. perao. CPF 167 a.1584 mè frè. RDB 72 ri costumi e re
(Ca du) frate top. (Cadibona, Sav.) lengue hemo cangiè…/ e fradelli dighemo a nostri frè.
NTS 31. RDB 137 un disse a l’atro: bello frè. BOS 89 s.xviii.
frate di bacilli sm. “coleottero, gorgoglione, tonchio” (G.Rossi) ro puœre… ra muœre… ro frè… ra suœ.
RCG (Diz.). PVG. FDG 112. RSS 13 sg., LP 30 “contro “fratello”
frategiancu sm. (ornit.) “culbianco” (Italia sett. e Toscana) la Liguria mantiene il tipo “fra-
CLU. tre”. Cf. REW 3484.
D frate. D frai.
fratello sm. “fratello” frebre sf. “febbre”
MAC 170 pairi, figi e fratelli.
BL 79 a.1400 uno mio maschio de agni xi., il quale è sta-
D fraello.
(erba da) fratti sf. (bot.) “Artemisia vulgaris L.” to in grande stremità de vermi et frebre, e ancora non è fo-
MLC 246 (Sav.). ra de pricolo.
fratìn sm. “specie di fungo” D freve.
BDS (Sav.). (Sass.) frebruari sm. “febbraio”
D frate. BBL 271 a.1473 (testo volg.) a die iii. frebuari.
fratìn sm. (ornit.) “fratino” D februario.
CLU. frecchia sf. “freccia
fratre sm. “frate” RDB 18 ma quando tira a voi questo garzon (Amore)…/ ra
LSE 24 li fratri minori. LSE 27 fratre Conrado povero et frecchia inderré torna o vereton.
mendigo. D freccia. infreccià.
D frate. Frecci top. (Bosco di Savona)
frau sf. “frode” FBS 60 a.1608 Pian dell’Occio de Frecci. BG 126 n.
MCG 331. s.xvii. ritano del Piano dei Frecci (affl. del torr. Letimbro).
D floo. fro. froude. BG 127 n. s.xvii. “masseria nel Bosco di Savona”. NTS
frauto sm. “flauto” 38 s.xvii-xviii (Cadibona) i Frecci. FBS 51 a.1723 Pian de
AG 53.119 li lor tanbuti / li xivoreli e li frauti. Frecci.
FA 354. AGC 32, 50 n. D Frecciosa.
frauxadù sm. “contrabbandiere”
freccia sf. “freccia”
GO.
CIT 304 o tira çerte freccie… PRI 15 s.xvii.
D frauxu.
frauxu sm. “contrabbando” (G.Chiabrera, Sav.) frecce de feugo/ per ogni leugo. GL
GO. SAP 412 n.: come lat. eccles. laus > loxo, così lat. 9.8 intr’e mœn l’arco, e l’ha de frecce un masso.
curiale fraus > froxo. Cf. ven. sfroso, piem. lomb. sfros. D affreccià. frecchia. frecciadò. freçça. L frecia.
m.s. freccia sf. “fionda”
D frauxadù. froude. frouzu. ADL (Vent.). VPL.
fravego / fravegu sm. “orefice” freccia sf. (mar.) “controranda”
MCG 331 s.xiv. AA 247 artista doreri osia fravegi. GSA NVM (Sav.).
10 a.1576 (Sav.) fraveghi ossie aurefici. MP 18.31 frecciadò sm. “arciere, lanciatore di frecce”
(Pigna). ADG. VPL. GL 1.44 ri ingreixi en frecciadoì (TT sono gli inglesi sa-
PD 139, 343, 348, 355, 362. GA 12.102. REW/FPI 3121. gittarii).
D fraighi. L fabrum. fravega. D freccia.
fravellessa sf. “fragilità, debolezza” frecciamme sm. “minuzzaglia, ritagli di ferro”
PAB 73 se l’omo te tem bello, so avem da la fravellessa CAD. MVS (Gen.). VPL.
de li ogi. FAL 274 n.11 “ferracciame”
PS 34, 62. D frazame. frexame. fruciamu.
D fievellessa. Frecciosa top. “masseria nel Bosco di Savona”
fraxe sf.pl. “frasi, complimenti” BG 127 n. s.xvii.
GL 14.12 dimme… sença fraxe. D frecci. frexa.
fraxella sf. “torcia, fiaccola” Freccioso top.
GO. CAD PD 345 “plebeo, raro” FTL 141: frexa.
D faxella. D frexa. L fereçosus.
fred 490 frei

fredo sm. “freddo” fregiu sm. e agg. “freddo”


BL 79 a.1400 è la verità che de questo mese de febraio, OCD 24, 26 (Campoligure, Cartasegna, Masone).
per fredo o per che se sia, è la nostra cità de Genova mon- D freido.
to corota de male de pondi, de refreidamenti, de verminj fregiù sm. “freddo intenso”
a fanchuli … VPL.
D freido. fregiurina sf. (bot.) “Colchicum autumnale”
fredo agg. “freddo” MLC 270 (Bard.)
LSE 30 etiamdio el zoveno fredo fo infiamao. D freido.
Fredo elem. topon. Fregogia cognome
RCA 85 a.1148 terra que dicitur fa o fredo VTS 84 a.1530 (Sav.).
L fau frigido. D freguggia.
fredor sm. “freddo” Fregoso top.
MCG 331 s.xiv. FTL 141.
D freido. D frexa. L felegosus.
fredu sm, agg. “freddo” Fregozi cognome
OCD 24 (Carrega). AA 266 li grandi bravasi e spadasini e capete e rompi co-
D freido. li de partezani de Fregozi.
freer agg. “fedele” freguggia / fregüggia sf. “briciola”
AGT 134.383 ma de ti e monto freer. CAD, RAN 20, 185, PVG, VPL freguggia. PD 138, ADG
D feiver. fidé. fregüggia.
frefuglia sf. “buccia della castagna” Cf. MUI 160 it.sett. freguggia, fregoia, freguia < fricare
GO (contad.). “frantumare, spezzettare”.
fregà vb. “sfregare” D brigaglia. brügaglia. fregogia. fregugia. freguggià.
CIT 2 ri mæ suoî (se ben no son ciù mè/ che ra vostra con- fregüie. fregura. frigoia. L fregulia
sciençia ri ha conseigo)/ ve ri protesto e sbatto chi a ri pé/ freguggià vb. “sbriciolare”
zà che con lô no v’onzo ni ve freigo/ donna, ri daggo (se CAD. RAN 20.
no pecco a De)/ a ro diavo. Gexo sæ comeigo. D freguggia.
PD 110. PVG. fregüia sf. “briciola”
D. freghe. frenna. frigare. frigià. L fregare. DVA (VArr.).
fregà vb. “rubare, sedurre” D freguggia.
RDB 36 Zena…/si bella ancora a pa cosci strassoza/ ch’o- fregura sf. “briciola”
gnun ghe ra vorreiva poi fregà/ però ben ra bezogna a noi DVO (On.).
guardà/ che de guardia ha mesté ra bella sposa. D freguggia.
fregaggia “mescolanza di piccoli pesci; frittata mista” frei sm. “freddo”
GO. PML 333. RV 54 s.xii. si per m’amor ve chevei/ oguano morrei de
D freguggia. frei.
Fregaiasse / Fregaie top. D freido.
FTL 141: frexa. Frei top. (Loano)
D freghée. frexa. TCL i Frei: figaretum. a.1604-06 li Ferrei, Frei. a.1623-
fregata sf. “fregata, tipo di nave” 32 Fereo. a.1714-15 Fereo.
AA 266 patroni de nave e galeasse e galeoni e barche e D fei. fiareu.
fregate quale andavano negociando per lo mondo. DFC
freià sm. “febbraio”
84 a.1763 spallezzæ’ da una fregatta/ çinque boin scia-
PVG.
becchi armæ’.
D frevar.
PD 155. H.& R. KAHANE, RPh 19 (1965) 266.
freidessa sf. “accidia”
Cf. Boccaccio, Decamerone, v. 6 “fregata”
D fregattina. PS 34, 62 s.xiv.
fregattina sf. “piccola fregata, imbarcazione” D freido.
CIT 107 sciamma, no che fanà, dra fregattina. CIT 125 freido sm. “freddo”
amò, per fame vei cos’è Maxina/ me ra mostra assetà sciu AG 36.15 che s’è freido in atra terra/ ci (en Votori) n’è
re gærette/ o tra re âtre in quarche fregattina. DFC 68 lì semper mortar guerra. AG 36.24 se l’omo vor usar in pia-
gh’è ra fregattina/ polita e ben sparmà. za/ vento o freido ne lo caza. AG 37.144 e lantor de frei-
D fregata. do morem. AG 39.7 sostegnando freido e cado. AG
Fregatina sf. soprannome 142.80 l’anima va in tar logo/ unde no manca freido e fo-
PRI 23 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) San-a se vanta d’una go. FAR 34 s.xiv. (Sav.) aveyr freido: traduce lat. frigeo.
Fregatina… GP 286 e si se ne ze a star allo fogo imperzo che era frei-
frege sf. “gromma delle botti” do. IVE 12 chi e freido portaber, ma li si e importaber.
PVG. FAS 145.
D frexa. D fredo. fredor. fredu. fregiu. frei. freidu. freidessa. frei-
freghe sf.pl. “fregagioni, massaggi” dor. freidura. freiduìn. freiduelu. refreidamento. L refrei-
MP 18.31 (Pigna). datus.
D fregà. freido agg. “freddo”
Freghée / Freghéi top. AG 38.35 d’aigue lucente e fresche e fine/ freide brilente
FTL 141. e cresteline. AG 54.117 chi de far ben no fo frevente/ ma
D frexa. zelao, marvaxe e re/ e freido in l’amor de De. MAC 168
fregia sf. “striscia di corteccia d’albero” tuti quelli che e trovo freidi in lo segno de la croxe. TL.3
PVG. 199 a.1475 quando ge domandava consegio lo trovava
D fregia. molto freido e tepido.
frei 491 fres

freidor sm. “raffreddore” fremo agg. “fermo”


AG 53.98 che per rema o per freidor/ o per un pocho de AG 86.104 che ge mande aconzo e paxe/ chi sea si frema
calor/ lo misero corpo e derochao. AG 54.101 lo gram e si veraxe.
freidor/ che quando ven lo gran zelor/ l’incarcerao lantor FAS 156.
no trova/ chi lui d’alcuna roba crova. D fermar.
D freido. refreidamento. frenexiea sf. “frenesia, pazzia”
freidu sm. e agg. “freddo” AG 46.117 che lo fiio de la viee (“il vino”)/ gi fa far le
PD 358. GIL § 238. REW 3512. ADG. PSP 89. RGS § frenexiee.
28, 258. FDG 230, 259. PVG. VPL. frenghel / frenghelu sm. “fringuello”
D freido. MP 18.31 (Pigna) frenghel. BNL 73 (Perin.) frenghelu.
freidüa sf. “tempo freddo; reumatismo” D frenguelu.
GO. ADG. frenguelu sm. (ornit.) “fringuello (Fringilla cœlebs)”
D freidura. GO. PD 115, 138, 157.
freiduélu agg. freddoloso” D franguelìn. franguelu. frangueo. frenghel fringhelu.
PVG. fringuelo. L frenguellus.
D afreiduelòu. freido. frenta sf. “bastonatura”
freiduìn sm. “brivido di freddo” PVG: “ptc. di franze”.
ADP (Pietra). frenti sm.pl. “gambali di tela degli zappatori”
D freido. VPL (Var.).
freidura sf. “freddo” frenù sm. “odore forte”
VPL (Sanr.).
AG 39.54 en logo…/ donde e tenebre e freidura. PEG 38
frenurasci sm.pl. “caldane”
la temperanza si lo governa de ver mezo die contra li mar-
fraere sm. “fratello”
vaxi calori; forza si lo governa de ver la tramontana con- VPL (Sanr.).
tra li marvasi fredi (corretto in freydure). ADG 24 a.gen. RGS § 14 fr.
FAS 164. D fraire.
D freido. freidüa. fresa sf. (bot.) “Fragaria vesca”.
Freirigo n.p. “Federico” FPL (Nizza).
AG 127.32 se voi parlerei con Freirigo. PAT 23 a.1352 D frexa.
secondo l’orden parlao cum maistro freyrigo. freçça sf. “frecia”
PS 15 s.xiv. AGC 37. GL 7.102 fisccia ro nervo, e a freçça va che a svœura. GL
freix / freixa sf. “felce” 11.28 questa l’ha pin de freççe ro carcasso. GL 17.72 ro
SDA 52 (Altare) freix. MLC 274 (Sav.) freixa. gran Bonifazio…/ ch’una freçça gh’ha ri œuggi descasæ’.
D frexa. GL 18.60 con un stuccio grosso/ de freççe a scianco. GL
freixasu sm. (bot.) “Aspidium aculeatum Sw” 20.25 e mentrre o tira freççe Amò l’inciaga.
MLC 274 (Sav.). D freccia.
Cf. CVM mil. firesessa “felce maggiore” freza sf. “fretta”
D frexa. AG 145.423 la noite a freza ven. IVE 33 cum si grande
freixetu sm. “nastrino per i capelli” freza che ella parea for de si.
FDT.P 73 (Triora). FA 354. FAS 162.
D fresetto. Cf. SAP 405 a.lomb. freçça m.s.
freixùn sm. (ornit.) “frosone” D afrezar. freta.
ADL (Vent.). frezza sf. “fresa; sega circolare”
D frixùn. CAD.
fren sm. “freno” freschixe sf. “frescura.
AG 17.12 guielam (la soa nave) bem queli chi l’am/ de fin PD 336 “semipopolare”.
che eli am lo frem in man. AG 143.276 no vogi viver sen- D frescu.
za fren. ADG. ADL (Vent.): pl. frei. fresciö’ sm. “frittella”
D desfrenìo. frenà. frenelo. refrenar. L frenum. FDT.P 73 (Triora) pl. fresciöi. ADL (Vent.).
frenna sf. “fregola, furia” D frisciö’.
CIT 59 vivo de raggia e fren-a a ciù non posso. CIT 105 fresco / frescu agg. “fresco”
in questi scœuggi onde ti fæ sâtà/ a son de foscinæ’ ri pe- AG 27.2 tu homo chi vai per via/ san e zovem e fresco.
sci in fren-a. GL 2.7 se misse in fren-a (TT impaziente il NPS 574 a.1527 se no menavano el schapin/ te so dir che
re sen corse). staven frescho. RDB 48 te pà che staghe fresco ro çitten?
PS 62, 108 s.xiv. frenna: *fregina, *frecina “vivo nel PVG frescu.
s.xvi.” PD 125, 359 *fricina, it. fregola. RAN 93. RSS 33 “parola germanica (frisk) affermatasi in Francia
D fregà. nel periodo francone; dalla Francia, e non dal lat. volg.
estesa alla Romania”. Cf. GRG 1.75 sgg. BLG 42.
frenà vb. “frenare”
D freschixe. frescu. refrescamento. refrescar. refrescato-
PVG. rio. refrescüme. L. friscus.
D fren. refrenar. frescümme / frescumu sm. “odore di risciacquatura”
frenelo / frenelu sm. ”frenello, il piccolo cavo che RAN 121 frescümme. MVS (Sarz.) frescumu.
unisce il remo allo scalmo” D refrescüme.
AG 39.81 guardandose ben note e iorno…/ tegnando ben fresetto sm. “ornamento, nastro”
reme in frenelo/ per encazar o per seguir. NVM (Sav.) MNS 2.9 a.1577 fresetti d’ogni sorta e collori. MNS.1 78
frenelu. a.1662 li mersari, però solo quelli che vendono ormesini
PD 345 “più frequente di frenelu”. di seta, fresetti, seta…
D afernelae. fernellu. fornellare. fren. D freixetu. frexetto. friseto. frixetto. L fresetus.
fres 492 frex

Fresu top. “Frejus” MUI 160. RAN 127. FAS 144, 154, 156. PS 13. PD 109,
AA 171 e navigando dita armata ala volta de Proensa… se 344, 348. GA 12.102 metatesi. ADG. RGS § 90. FDG
trovo sopra de Fresu. 255. PVG. VPL.
frezùn sm. (ornit.) “Coccothraustes vulgaris” D febre. frevasa. frieve. friva.
BUL 420, 445. frevente agg. “fervido, fervente”
D frixùn. AG 54.115 zo ven a l’omo dritamenti/ chi de far ben no fo
freta sf. “fretta” frevente/ ma zelao, marvaxe e re/ e freido in l’amor de De.
PAD 451 a.1506 lassate da alchuni le arme per la freta… PS 13 s.xiv. frevente. FAS 156. GA.12.105. metatesi.
D afretar. freza. (in) fretton. D fervente. frevò.
frettà vb. “strofinare” frevò / frevor sm. “fervore”
NPD 78 a.1856 (Sav.) u se frettava e man. AG 126.232 dexiro con gram frevor/ cresimento de vostro
RAN 99, 127 fr. frotter, sp. frotar. PD 356. REW 3505. onor. AG 141.59 con gran frevor d’amor ardente. MAC
ADL (Vent.).VPL. 166 se armà cum grande frevor de lo segno de la veraxe
D fratà. frettassa. fretasà. frettassu. fretueli. fretugnà. fri- croxe. IVE 77 e laor vegne in tanto frevò che ello se zità
in terra e abrazava le pree e ogni cossa che ello trovava.
cià. L fretatus.
PS 13 s.xiv. frevor.
frettassa sf. “grossa scopa per pulire la parte somer- FAS 156. PS 35 “con qualche influenza di freve”. GA
sa dei bastimenti” 12.105.
GO. D frevente.
D frettà. frexa sf. “feccia, gromma, tartaro delle botti”
fretasà vb. “rinzaffare, spianare l’intonaco” GO. CAD. PAG 104. RCG Diz. PD 109, 345 “plebeo,
GO. MP 21.2 (Gen.). raro”.
D fratasà. fratazare. sfratazare. frettassu. D fexa. frege. L fregia.
frettassu sm. “spianatoio per l’intonaco dei muri; frexa sf. (bot.) “felce (Pteris aquilina L.)”
porta-calce dei muratori” GL 5.52 o pensa desterrà comme re frexe/ ri so nemixi.
GO. CAD. ADL (Vent.). TVD (Dolc.). BDS (Sav.). GO. CAD. AAG 129 “metatesi antica”. PD 112, 134,
VPL.REW 3505. 343, 357 *ferxa, *ferexa. GA 12.99. ADG. FDG 59, 265.
Cf. CIV mil. frataz, fretaz m.s. PVG.
D frettassa. fratasu. frettà. fretassà. sfratazu. FPL (V.Polcevera). MLC 274 (Chiav.)
freteggiu sm. “boccone fritto” FPI 3294: Cf. piem. freis, lomb. fris. CVM mil. fires m.s.
BDS (Sav.). D feleza. ferza. ferxa. ferxia. fexa. flechia. föse. fouge-
fretìn sm. “frammento bianchiccio di canapa nelle ra. freix. freixa. freixasu. fresa. frexùn. L ferexa.
lenzuola” frexa sf. “felce” elem. topon.
DVA (VArr.). FTL 141.
D fretueli. D felceto. felegara. filattiera. filetta. frecciosa. freccioso.
(in) frettòn loc. “in gran fretta” fregaiasse. fregaie. freghee. freghei. fregoso. frexeu. frixe.
BOS 97 a.1655 (G.Rossi) così tutti in frettòn chi fa fan- frugarolo.
gotti/ chi dà ro sugo, chi sbatte la pura/ chi stiva borse, (erba) frexa sf. (bot.) “Tanacetum vulgare L.”
ch’impe valixotti… MLC 246 (Chiav.)
D freta. frexame sm. “scarto di trucioli e ritagli del fabbro e
fretuelu sm. “grumo di sudore o muco” del falegname”
GO. CAD. BDS (Sav.). PVG.
D fretà. fretìn. frigueli. D frecciamme.
frexao agg. “fregiato, ricamato”
fretugnà vb. “soffregare”
PAB 82 vestij de robe frexae/ de saee e lanne varie.
ADL D frixato.
D frettà. frexaura sf. “fregio”
Freu top. (Pigna) PS 35 s.xiv. frexaura.
PSP 89 n.225: fredum. D frixare. infrexaura. L frexatura.
L fredum. frexetto sm. “nastro, gala”
frevà / frevar / frevaro sm. “febbraio” MNS 2.31 a.1728 (Sav.) frexetti d’ogni sorte, e colore.
SCF 95 a.1393 la festa de Nostra Dona de frevà. VPL GL 7.11 ni porto a ri câzoin gaççe o frexetti.
frevà. PS 13 s.xiv. frevar. AA 59 ali 24 de frevaro. MUI 160. PS 62 a.lucch. fregetto. PD 335. RAN 59
PD 344. GA 12.102. PVG. s.xvi. (B.Cigala). RAN 185: Plin.: phrigiatus “ricamato”.
D febraro. februario. feveré. freià. D fresetto. friso.
frevassa / frevaçça sf. “febbraccia” (erba) frexettu sf. (bot.) “Phalaris arundinacea L.
GL 13.79 comme quando un marotto ha una frevaçça… v.sp.”
FDG 255 frevassa. MLC 272 (Sav.).
D freve. Frexéu top.
freve sf. “febbre” ADG 25 *filiceto.
AG 14.190 ben e degno d’aver freve/ chi a ra lengua no fa D frexa.
seve. AG 56.55 lasso e enfermo gravemente/ con freve e frexùn sm. (bot.) “Asplenium filix femina”
mar de tar rabin/ chi lo menna quaxi a la fin. AG. 134.228 FPL (Mele)
rema, freve o mar de xancho. AG 142.57 tenpesta/ de mar D frexa.
de stomago e de testa/ chi aduce freve ardente/ e poi la frexuò sm. “frittella”
morte incontenente. AG 143.264 per scanpar de mortar PRP 353 (1.54) per frize ri frexuòi co ra panizza.
freve. PAB 73 unna freve de trei giorni goasta la bellessa PRA 387.
de lo corpo. D frisciö’.
fric 493 fris

fricandà vb. “cuocere a fuoco lento” frillu sm. “carta da gioco priva di valore”
PVG. GO. BDS (Sav.).
D fricandò. RAN 20: frivolus. GA.12.100 a.it. ferlino “quarto di de-
fricandò sm. “sorta di stufato” naro”
RAN 127. LFL 3.18 fr. fricandeau. L frivollus.
D fricandà. frimìgua sf. “formica”
fricci sm.pl. “fronzoli eccessivi degli abiti femminili” PVG.
GO. D frumigua.
D frixo. frincìn sm. “gancio della stufa”
friccià vb. “mungere” BDS (Sav.).
GO. CAD. “contad.” D infrincià.
D frettà. fricciu. fringhelu corsu sm. (ornit.) “péppola”
fricialaze / fricciu sm. (ornit.) “scricciolo” GNB 223 (Bord.).
CLU. D frenguelu. fringuellu corsu.
D fricciu-fricciu. fringuellu sm. (ornit.) “fringuello”
fricciu sm. “governo di pecore e capre” BUL 421, 445.
GP: dà a fricciu “dare a governo gli ovini: chi li governa D frenguelu.
ha il latte e la lana”. fringuellu corsu sm. (ornit.) “barbaresco (Fringilla
D friccià. montisfringilla)”
fricciu-fricciu sm. (ornit.) “saltimpalo” BUL 411 (Sav.).
CLU. frisa sf. “fregio di stoffe”
D fricciu. MNS 2.10 a.1577 (Sav.) frise d’ogni sorte e collore.
frieve sf. “febbre” D frixa.
RGS § 90 (Rovegno). friscella sf. “forma per la lavorazione del formaggio”
D freve. GO. CAD. P
frifri sm. (ornit.) “Regulus ignicapillus” AG 68. VPL. RCG Diz. PD 139, 345 “plebeo, raro”. FPI
BUL 400 (Spe.). 3323. PTO 255.
frigare vb. “sfregare, ripulire” D fascella. frixella.
MNS 1.109 a.1577 (Sav.) e quando (esso fillo) sarà stato frìscia sf. “graffiatura, strappo”
ben torto possino bagnarlo e frigarlo con acqua di mare. PVG.
E quando essi fillatori cometterano alcuna sartia o piana o D frisciöa. frixa.
torta che sia, ad uso di mare, che non possino in modo al- Friscinòu top. (Vallata del Laccio)
cuno bagnarla o frigarla con tora o lignola. ADG 80, 104 Fraxinetum.
D fregà. frigià. frigueli. L fricare. D frassino.
frigere vb. “friggere” frisciœu’ /frisciö’ sm. “frittella”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item padelle de aramo con le mane- DFC 26 a.1746 ri ciù poveri baldoria/ vossan fà con dri
ge longe per frigere n. x. frisciœu. NPD 74 a.1842 (Sav.) se mangia… di pesci saè
D frizze. L frigere. cun di frisciö. VPL frisciö’.
MUI 160 frictus, frixolum. RAN 99. GUA 337 frixeolu.
frigià vb. “sfregare, strofinare”
REW 3523. PVG.
CAD. RCG Diz. RAN 20. PD 139 s. xvii.
D fresciö’. frexuoi. frisoi. frisciulìn.
D frigare. fregà.
frisciöa / frisciöia sf. “graffiatura”
frigiurar vb. “friggere” PVG.
MP 18.32 (Pigna). D frignö’üa. friscia. frisciöia. frixa.
D frizze. frisciulìn sm. “piccola frittata”
frignà vb. “frignare” GO.
PD 364. PVG (V.Grav.) frignàse “litigare” D frisciö’.
frignö’üa sf. “scalfittura della pelle”. frizze vb. “friggere”
GO. CAD. PD 109, 154. FDG 234. PVG. VPL.
D frisciöa. frisciöia. frixa. Ptc. fritu: PD 116, FDG 231, 234.
frigòia sf. “briciola” D desfrizze.frigere. frigiurar. frità. scunfrizze. soffriddo.
SDA 47 (Alt.) sufritu. L frigere.
D fregüggia. friseti sm. (mar.) “bordi della coperta della nave”
friguelu sm. “grumo di sudore e sporcizia” JAN 2.11, 61 (ven.) “bordages de la couverte, serrant les
PVG. têtes des lattes; gouttières, trinquénins”.
D fretueli. frigare. D fresetto.
frigugnà vb. “frugacchiare” frisgu sm. (bot.) “rusco, pungitopo, mirto selvatico
GO. CAD. PD 151 furicare. FNE 58 n.9 *furculiare cf. (Ruscus aculeatus L.)”
REW 3598 furculare. FDT 1.30 (Triora).
D frugugnà. frigunà. friso sm. “fregio, ricamo”
frigùn sm. “bastone usato per frugare” AAD 258 a.1561 uno moscheto gialdo con frisi leonati e
GO. gialdi.
D frigunà. D frexetto.
frigunà vb. “frugacchiare, rovistare” frisò sm. “focaccetta”
PVG. VPL. FPI 3523 (Sarz.).
D frigugnà. frigùn. D frisciö’.
frît 494 fron

frîtà sf. “frittata” frixùn sm. (ornit.) “frosone, frusone (Fringilla coc-
NPD 74 a.182 (Sav.) se mangia…/ di aenghei, di pesci cothraustes vulgaris)”
saè, cun di frisciö’/ se porta finalmente da frità. PD 145 “frisione”. GNB 223 (Bord.). ADP (Pietra).
GO. CAD. ADG. PVG. VPL. PVG. CLU.
D frizze. fritamme. fritümme. D freixùn. frezùn. frìxua. L frexon.
frîtamme sm. “frittura; cose da friggere” frìxura sf. (ornit.) “allodola”
GO. GNB 223 (Bord.)
D frîtà. frîtümme. D frìxua.
frîtüa sf. “frittura” fro sm. (mar.) “fiocco, vela triangolare”
VPL. CAD. NVM (Sav.).
D fioccu.
frîtümme sm. “frittura spregevole”
fro sf. “frode”
GO. MCG 331.
D frîtà.frîtamme. D floo. frau. froude.
friva sf. “febbre froatta sf.
RGS § 90 (Bonif.): cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26. SSZ 22 s.xviii (G.Rossi) con voi vegnerò ra froatta.
D freve. fròbise sf.pl. “cesoia”
frixa sf. “sfregio, strappo della pelle” PVG.
CAD. GO “sfregio sul viso”. VPL “fessura”. D forfexe.
D frignö’üa. frìscia. frisciöa. froda sf. “fodera”
frixa sf. “striscia, orlo, frangia” MP 21.29 (Pigna). NVM (Sav.). PVG (V.Grav.) MVS
ASF 721 coperta da (camera de frixa. IVI 767 Gloss. (Sarz.).
“frangia”. D fodra.
PD 335. BDS (Sav.) “orlo dei fazzoletti; piccola quantità” frodeta sf. “federa”
D frisa. friscia. frixare. frixato. frixo. MCM 47 (Casteln.M.).
frixà “colpire di sbieco” D fodretta.
GL 9.90 gh’intra Goffredo, e in faccia o l’ha frixaou/ frögia sf. “forfora delle mucche”
Corcutte (TT e ferì il volto/ al fier Corcutte). COM.1 127 PVG (V.Grav.).
strœppio ro quarto in un zenoggio, e frixo ro quinto in una frogià vb. “frugare, tormentare”
caviggia. BOS 41 s.xvi. (V.Dartona) se quella che frogiando ro cuœ
D sfrixà. mè/ fa sì che l’assotigia in bonna fé.
frixare “bordare, operazione nella lavorazione dei D froscià. frügà.
frola sf. (bot.) “Fragaria collina”
panni”
FPL (Nizza).
MNS.1 47 a.1577 (Sav.) li detti maestri accimatori seran- frolloro sm. “decadenza, rovina”
no tenuti et obligati acimare tutti quelli panni quali sera- CIT 231 Corsega, reamme apointo d’oro/ così atto a illustrà-
no de numeri vintisei in più per quatro volte, e la quinta se/ che per no coltivase/ va, per mœuo de parlà, comme in
refinarli o frixarli secondo la volontà de patroni di panni frolloro/ de paéise sarvego/ fæta terren demestego e fecondo.
per pretio. RAN 93 a.gen. “cosa di poco o niun valore”: prov. foul-
D frexaura. frixa. frixato. loro.
frixato agg. “increspato; guarnito di frange” D frollu.
ASF 718 cappa una nova di drappo frixato, fodrata de ve- frollu sgg. “frollo, floscio”
luto negro. –– sayo uno di drappo nigro frixato disfato GO. VPL “fragile”.
senza fodra veggio. D frolloro.
D frexao. frixaou. L frixiatus. frondorina sf. “fionda”
Frixe top. (Bosco di Savona) PRP 341 (str.14) chi piglia la labarda, e chi ra spà/ e chi
FBS 61 ca.1700 Vallone del piano delle Frixe. ra frondorina, e cazzafrusto.
D frexa. PRA 387.
frixella sf. “ciotola per la lavorazione del formaggio” D fronza.
MMF 120 (Monte Fasce, Gen.) fronza / fronzora sf. “fionda”
D fascella. friscella. GBV a.1514 s.v. fundibulari “fronza”. PS 7, 36, 62 s.xiv.
frixetto / frixetu sm. “nastro” fronza, fronzora. Cf. prov. fronda. REW 3577.
BOV 537 a.1531 (Sav.) frixetti di seta et cordini di seta D fiunda. frondorina. L fronda.
destexi. PVG 360, 1127 frixetu “eventuale origine ara- frontale sm. “berretto con visiera”
MNS.1 69 a.1641 maraneti, o sia frontali de libre quattro
ba”. VPL frixetu “trina, nastrino”.
e onse quattro la donzena.
D fresetto. L frexetus. D fronte. L frontale.
frixo / frixu sm. “fregio, ricamo” fronte sm. “fronte”
CP 991 a.1461 una pianeta di velluto cremexile con frixi AG 146.308 la zener de rezeiver/ l’endeman susa in lo
d’oro. AAD 258 uno moschetto verde con frixi d’argen- fronte. NPD 55 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ra fronte me
to intagliati di veluto verde. AAD 260 dua fornimenti di pareiva/ una carma de mà.
letto di razo… uno con li frixi ricamati d’oro, e l’altro… FAS 158 “metaplasmo”. RGS § 119 “Liguria occid.”
con li frixi d’argento. RAN 127 frixu. BNL 75 (Perin.): pron. “o”
ALN 156 ar. ifriz “fregio, cornice architettonica” D frontale. frunte. frontera. sfrondadon.
D fricci. frixa. L frixius. frontera sf. “frontiera, confine”
frìxua sf. (ornit.) “calandra” CIT 252 re stradde e ri passi/ non solo dra çittæ’, ma dre
CLU. frontere/ dri Zovi e dre Rivere…
D frixura. frixùn. D fronte.
fror 495 frus

Frorido (“florido, fiorente”) n.p., m. frügàia sf. “briciola”


PCD 44 s.xiv. VPL.
frozà vb. “frodare” Frugarolo top. (Boscomarengo)
PVG. SPL 733 sg.: “filicem, felce”
D frouxà. D frexa. L filigarolium.
froscià vb. “frodare (lo Stato)” frugattà / frügattà vb. “frugare, rovistare”
PVG. COM.2 11 ti me frugatti dapppertutto, e ti voressi sûnnà
D frouxà. de l’arpa. GO frügattà.
froscià vb. “tormentare, infastidire; colpire” D frügattìn.
GL 13.7 e voi che stæ a froscià derré e davanti/ ri poveri frügattìn sm. “faccendiere”
dannæ’ fra pene e centi. GL 9.31 e a quello chi ghe fro- D frügugnà. frügattà.
scia ro cavallo/ ra testa o gh’arve (TT et a colui che ‘l suo frùgola sf. (bot.) “Thymus vulgaris”
destrier percote/ tra i cigli parte il capo). GL 10.9 chi FPL (Nizza)
êto, Barbon/ che ti vegni a froscià ri viandanti/ e a sturba- frugòn sm. “attizzatoio”
ghe ro sœunno? COM.3 26 avemmo a e trosse dra gente MVS (Sarz.). MCM 43 (Casteln.M.).
che ne froscian. D frügùn.
D frogià. frosciamento. fruscià. frugugnà vb. “frugare, rovistare”
frosciamento sm. “fastidio, seccatura” PD 150. FNE 58 n.9 “non da furicare (PD 151) ma da
GL 6.33 repiggia Argante: Olà, tanto ardimento?/ Aoura *furculiare REW 3598.”
me leverò sto frosciamento (TT conosci, or dice, il mio BDS, SDS (Sav.).
valore a prova). D frigugnà. frugugnìn.
D froscià. fruscià. frugugnìn “chi ama aggiustare alla meglio oggetti ca-
frozu sm. “frode, frodo” salinghi”
PVG. DVA (VArr.).
D froude. frouzu. D frugugnà. frügattìn.
frota sf. “frotta, folla” frügùn sm. “attizzatoio; gancio della stufa”
PAB 80 s.xiv. e la frota de tuti quanti. PAG 31. BDS (Sav.).
PS 62. D frucòn. frugòn. L frugonus.
frotta sf. “flotta” fruito / früitu sm. “frutto”
NVM (Sav.). PAS 27 non me diga lo segnor de questo campo che lo so
D flotta. fruyto sea perio per pigreza… –– lo fruyto lo qual reque-
fròttua sf. “frottola” re Criste delle sohe piamte che ello a pyamtao. IVE 3 et
NPD 78 a.1856 (Sav.) e frottue da giurnà. chi questa vertue havera si ne reportera nove fruiti…
froude sf. “frode” PRA 368 n. früitu (Taggia, od.).
MNS.1 108 a.1577 (Sav.) fillare… canepa bagnata per D fruto.
froude, e inganno. frumaggiu sm. “formaggio”
D floo. frau. frauxu. fro. frozu. frouzu. frouxà. frouxu. ZOR 230 ho accattòu du frumaggiu. VPL.
frouzà vb. “frodare” PD 345 “plebeo”. GA 12.100 fr. fromage.
PVG. D formagio.
D frouxà. frumìgua sf. “formica”
fròuzu sm. “frode” PD 345 “plebeo”. GA 12.100.
PVG frowzu.
D furmigua.
D frauxu. frozu. froude.
frùndura sf. “fionda”
frouxà vb. frodare”
VPL (PortoM.).
ADG 124 sg.
frunduà vb. “sussurrare, parlottare”
D fraoxà. frozà. froscià. froude. frouzà. sfraoxà. L in-
fraudare. BDS (Stella).
fròuxu / froxu sm. “frodo, contrabbando” frunte sf. “fronte”
RAN 20. PD 120 “dotto”. Cf. SAP 412 n. PD 119. ADG. RGS § 119. PVG.
D sfròuxu. sfroxu. D fronte. fruntìn.
fruciamu sm. “minutaglia” fruntea sf. “fascia imbottita usata per proteggere il
MVS (Sarz.). capo ai bambini”
D frecciamme. GO.
frucòn sm. “tirabrace” D fronte. L fronteria.
MCM 43 (Casteln.M.). frunza sf. “fronda, ramoscello da innestare”
D frügùn. GO. CAD. PD 119, 336 lat. frondea.
fructo sm. “frutto” D frunzua. L fruntzarius. rebrondatus.
PAS 27 vegando… monto pyamte non far fructo. frùnzua sf. “rampollo che cresce dal ceppo di alberi
D fruto. tagliati”
frudeta sf. “federa” PAG 25.
PVG. MVS (Sarz.). D frunza.
D fodretta. fruntìn sm. “parrucchino”
frügà / frugar vb. “frugare, ordire” CAD.
PAB 56 li malvaxi overer… li quai me senbia veir cum D frunte.
ioia fellonnamenti frugar mallofficij, studiando a tuta de- frussada sf “sorta di gioco proibito”
struciom… CAR 111 a.1576 non sia lecito… di giocare a dadi né a
PD 119, ADG, PVG frügà. frusso né in tarochi, frussada, né a giochi di azzaro.
D frogià. frügattà. frugugnà. D fruscia. frusso. fruxada.
frus 496 fübb

fruscia sf. “primiera, termine del gioco delle carte” frutivo agg. “che ruba”
CAD: “dicesi quando le quattro carte che si danno sono AG 70.15 e zo che man frutiva prende/ De sa ben como se
del medesimo colore”. rende.
D frussada. FA 354. FAS 156.
fruscià vb. “tediare, infastidire” D fruto. furtivo.
CAN 1848 p.50 (Sav.) ma bezögna cunvegnì/ che chi ha fruto sm. “frutto”
vöggia d’uttegnì/ u riturna a supplicà/ anche a riscciu de AG 16.453 de cossi car e doze fruto. AG 37.14 pam e vin
fruscià. e ogni fruto. AG 37.82 le vigne, i orti e li iardin/ tuti
GO. RAN 185. PSE 255: lat. frustiare, fr. froisser. GA abundam e sum pim/ de grande odor chi mostra adesso/
13.200: REW 3542. che lo fruto vem apresso. GP 275 azo che quando sera ve-
Cf. CVM mil. fluscià m.s. gnua lo tempo de la meixe no me diga lo Segnor de que-
D froscià. frosciamento. frusciata. fruscìn. sto campo, che lo so fruto sea perio per pigrixia in le mie
frusciata sf. “noia, fastidio” mayn. PAB 43 la palma chi e spesa de fogia e a lo fruto
CAD. RAN 185. doce.
Plur. frute: AG 134.311 un iardin/ de belle cose e frute
D fruscià.
pin. PAB 63 la habondancia de le frute vem da ti. RGS §
fruscìn sm “seccatore” 369 “le frute”.
CAD. RAN 185. FAS 155. PS 17. AGC 34.
D fruscià. D fructo. fruito. früitu. früta. frutar. frütu. L fructus.
fruscio / frusciu “diarrea, dissenteria” fruto sm. “furto”
PRP 345 (str.34, ms.) o c’o ghe vegne o fruscio! AG 14.508 esto vicio malento/ zo e fruto e mar toieto. AG
GO, CAD, PRA 387, ADL (Vent.) fluxus, MDB (Bord.), 14.528 restituendo tuto zo/ de darmaio che l’a daito/ a chi
TVD (Dolc.), DVA (VArr.) 53, VPL: frùsciu. elo a lo fruto faito. AG 140.123 guardate da compagnia/
früsciùn sf. “flussione” chi te metese in rea via/ de bordelo o fruto o zogo. AG
RAN 29: fluxionem. 143.98 se tu festi uncha re aquisto/ per fruto, zogo o per
D xuto. ingano.
frusso sm. “sorta di gioco proibito” FA 354. FAS 156. PS 62.
BOV 554 a.1531 (Sav.) non sia licito… giochar ad alchu- D frutar.frutivo. furtivo. L furtum.
no gioco di azaro come alla cochia, frusso, chiamare a pri- frütu sm. “frutto”
mera. CAR 93 a.1538 nisuno di chompagni de dita com- PD 129. ADG. FDG 231. ADL (Vent.). PVG.
pagnia… zugarà a zogo di invitto, ziové ni a fruso ni a D fruto. frütuzu.
fruxada ni a terochi ni a dadii. CAR 111 a.1576 non sia Frütusu n.p. “Fruttuoso”
lecito di giocare a dadi né a fruso né in tarochi, frussada, ADG San Frütusu top. (Gen.) .
né a giochi di azzaro. D frütu.
D frussada. fruxada. fruxada sf. “sorta di gioco proibito”
frusta sf. “frusta” CAR 93 a.1538 nisuno di chompagni de dita compa-
COM.1 97 capiantur, examinentur, torqueantur. Ra corda, gnia… zugarà a zogo di invitto, ziové ni a fruso ni a fruxa-
ra sveggia, re stanghette, ri sigilli, ra frusta, ra galea… da ni a terochi ni a dadii.
früsta sf. “grande quantità” D frussada. frusso.
VPL (Sanr.). fruxìn sm. (ornit.) “francolino”
früstà vb. “consumare, sdruscire (abiti)” CLU.
VPL. fû sm. “rumore, rombo, rumore di pentola che bolle;
frustagnu / früstanniu sm. “fustagno” ronzìo alle orecchie”
MVS (Sarz.) frustagnu. GO, PVG, VPL: früstanniu. GO “rumore di artiglierie”. CAD “suono indistinto e pro-
lungato” PAG 235 “frullo d’ali”. PAG 6, RCG Diz. “ru-
D fustagno. L frustanum.
more che fanno i liquidi prima di bollire”. RAN 185. PS
frustar vb. “consumare, sgualcire”
61. PD 145. PRA 387. ADG 64. PVG. VPL.
GP 375 le soe vestimenta non se frustan, ni li soi cazai D foror.
non se frustan. fuà vb. “forare”
D früstu. L flustus. PVG.
frustero / frustiero sm. “forestiero” D fuamme.
MPS 28 a.1550 (Stella) che li frustieri sijno tratati a la füa avv. “fuori”
Stella como quelli de la Stella sono tratati in li luochi de RGS § 111 (Rovegno) < füöa. OCD 25 (Carrega,
quali sono detti frusterj. Cartasegna).
D forestero. D fora.
früstu agg. “frusto, liso” fuamme sf. “foro, forame, cruna dell’ago”
PVG. CAD. RAN 20. FEG 386 foramen. FPR 4. FPI 3427.
D frustar. L flustus. BDS (Sav.).
früta sf. “frutta” D fuà. L foramen.
CAD. FDG 243. VPL. fubia sf. “fibbia
D fruto. L (la) fructa. MCM 49 (Casteln.M.). MVS (Sarz.). REW 3278. DEI.3
frütà vb. “fruttare” 1661, 1728.
CAD. PD 159. D fübia.
D früta. fübbia sf. “fibbia”
frutar vb. “rubare” GO. MUI 157. PD 117, 340 “contad., non indigeno: -bl-
NAB 23 a.1473 (Sav.) sel si trovasi alcuno… che frutase dà normalmente -g-“
alcuna lana… FPI 3278. ADL (Vent.).
D fruto. furtà. D fibia. fubia. L fubia.
fucc 497 fugh

fucca sf. (ornit.) “folaga” fuestæ’ / fuesté sm. “forestiero””


CLU. COM.6.16 un fuestæ’ de Rivea. CAN 1842 p.26 (Sav.) ri-
D fulega. flettendu che l’ürtimu fuesté/ u purriéiva cuscì durmì da
fùcai sm.pl. “incettatori di pesce” lé. NPD 84 a.1868 (Sav.) gh’è là i carussé/ cu i öggi d’at-
GRD 116 cita: La pesca in Italia, vol.2, I., p.75 “vi sono turnu/ spêtandu i fuesté.
incettatori di pesce (fucai) i quali coi loro battelli visitan- PD 109, 164: “fwesté, iato recente”.
do quei punti del litorale dove si esercita la pesca ivi com- D forestero.
prano quella quatità di pesci che rinvengono, e radunan- fuetà vb. “conciare (pelli)”
doli li portano quindi a Genova ove li cedono ai pesciven- GA 13.200 (erroneam. connesso con fr. fouetter, REW
doli, a prezzi stabiliti, o li smerciano sul mercato a proprio 3145).
conto”. D afità. fuità.
fùcaru sm. “fulmine” fuetà vb. “frustare”
VPL. RAN 106 prov. fuettà.
fùcau / fücau sm. “volpone, persona astuta e fraudo- D fuettu.
lenta” fuettu sm. “frusta, frustino”
CAD. RAN 20, 185. FDG 139. RAN 106, 127 fr. fouet. VPL.
D fucai. fuccu. Cf. A.PRATI, AGI 18 (1914-22) 415 fr. fouet. FPI/REW
fuciara sf. “bagatella, cosa di poco conto” 3145. FNE 57 n.8. CVM mil. foett m.s.
CAD. RAN 98, 185 sp. chucheria. PVG. VPL. fuffa sf. “paura
Fucine top. CAD. RAN 97: sp. afufa, cf. it. fifa.
FTL 197 sg. (lavorazione del ferro). BDS (Sav.).
Cf. Ferrania. füga sf. “fretta”
fuccu agg. “furbo, scaltro” ADL (Vent.). DVA (VArr.). ADP (Pietra). VPL.
SDS (Sav.). VPL. fugacia sf. “focaccia”
D fucau. SCF 94 a.1393 e ciaschun dela dicta consortia abiando
Fudelléa top. (Sav.) facto lo debito debia aveire una fugacia e una candela.
NTS 38: fo de l’èa. MNS.23 89 a.1634 (Sav.) pane, canestrelli e fugaccie.
fudrina sf. “anima” di porta o finestra, assicella in- D figassa. fogaccia. fogassaira. fogassas. fugassa. fügas-
serita nell’intelaiatura” sa. fugasùn. L fugacia.
PVG. BDS (Sav.). fuggagio sm. “fuoco = famiglia, base di imposizione
D fodretta. del focatico”
fudròu agg. “foderato, rivestito” BBB 40 a.(1479) 1703 (Bard.) li huomini della comunità
NPD 74 a.1842 (Sav.) üna gûa fudrà de cöiu. di Bardineto siano obligati una giornata per ogni fugga-
D desffodrato. gio, alle spese dsella Comunità.
Fué top. (Sav.) D fogaggio. L focaticum.
FTL 130. fugagiu sm. “antica tassa di famiglia”
D fo. VPL.
fué cong. “fuori” fügaottu sm. “seppia (Sepia elenags Blainv.)”
CIC 28 s.xvii. (P.Murassana) che quella caverò fué d’ogni PML 379.
errò. Fugardo cognome
D fora. VTS 86 n. a.1530 (Sav.).
fuè sf. “fata” fugassa / fügassa sf. “focaccia”
CAD. POF 26. FAS 143 n.: fada, faia. PD 121, 122, 158: IVE 51 quella fugassa, cota sota lo zeneivro, che mandà
*fàe > *fæ > *fè. FPI 3219. FDG 176. Cf. DEP piem. Dee a Elia. MP 18.32 (Pigna), VPL fugassa.
faj. RAN 106, PD 145, ADL (Vent.), ADG fügassa.
D fae. FAS 148. FPI 3396. Cf. SAP.2.227 a.lomb. fughaze pl.
Fuèa / Fuèe top. (V.Polcevera) m.s.
PTP 40 (V.Polcevera) Fuèa “bosco di faggi” (*fau > fo + D fugacia.
êtum/ -a). fugasùn sm. “torta di cavoli”
PSP 89 n.226 (Pigna). Fuèe. MP 18.32 (Pigna).
D fo. D fugacia.
Fuensa top. (Sav.) fügatà vb. “accendere il fuoco per cucinare”
FTL 30. D fögu.
D fo. fügeta sf. “fogliolina”
fuenta sf. “faìna” PD 148. PAG 149: anche “tabacco in polvere”. ADG.
VPL (Arenz.). FDG 278. PFM 127: -ü- per consonanza palatale? PVG
fuentu sm. “bambino, ragazzo” fugeta.
RAN 93: a.gen.; gen. mod. pop. e contad. PD 122, 365: D fogia. fogietta. foglietta. fugeta.
contad., fatto sul pl. fuenti. PRA 369. FDG 176. fughettu sm. “fuocherello”
D fante. foento. CAD “capannello”. PD 145.
fuer sm. “modo, maniera” fughìn sm. “minatore specializzato nell’accendere le
PAB 58 si como lo nivollao…/ in tal guisa e in tal fuer/ sa- micce; persona che accende i fuochi d’artificio nelle fe-
pi che l’e de to cor. stività”
PS 62: a.fr. fuer, od. fur. PVG.
fuera avv. “fuori” D fögu.
CIC 28 s. xvii. (P.Murassana) e pué son stæto dôtræ’ vot- fughista sm. “fuochista”
ta fuera. CAD. NVM (Sav.).
D fora. D fögu.
fugi 498 fümm

fugià sf. “mucchio di foglie; uva con fogliame spes- fuixi sm.pl. “fusi”
so” PRP 345 (str.30 ms.) re donne buttàn via re roche, e i
PVG. fuixi. [Il testo a stampa ha fusi].
D fogia. föglià. L foliata. D füsu.
fugiacà vb. “(di alberi) perdere prematuramente le fulla sf. “gualchiera”
foglie” GO. CAD. BDS (Sav.).
PVG. Cf. BIO 66 bresc. fül, fol, mil. fola, folla m.s.
D fugiacu. D fola.
fugiacu sm. “albero che perde prematuramente le fo- fula sf. “buccia delle olive”
glie” FPI 3560 (Cipressa).
PVG. fullà vb. nella loc. fullase a scöa “marinare la scuola”
D fögiaccu. fugiacà. GO. CAD.
fugiassu sm. “fogliame con cui si prepara lo strame D follare.
per i bovini” fulanu sm. “forestiero, persona di poco conto; perso-
PVG. VPL. na importuna”
D fögiaccu. L foiacium. GO. RAN 99. PD 352. PIA 56 n.113, ALN 6O: sp.
fugòu agg. “rosso in volto” a.1155 fulano < ar. fulân “un tale”. LVO 19. BDS (Sav.).
D afugà. VPL.
fugu sm. “arpione per la pesca” fùlega sf. (ornit.) “fòlaga”
VPL (Pietra). CLU.
fuguà sm. “focolare” D fucca. L follega.
GO. RAN 106 PAC 20 “contad.” PVG. VPL. Fùlega top. (Sav.)
Cf. P.RAJNA, ROM. 7 (1878) 50 s.xv. ven. fogaro, fogero. NTS 38 “dau Fùlega”: tra i Zerbi e Ranco.
D feguà. fögu. L fogolarium. fulfure sf. (bot.) “Tussilago farfara”
fugùn sm. “focone: foro attraverso il quale si intro- FPL (P.Nava).
duce il fuoco nella camera di scoppio del fucile” D furfala.
GO. fümà vb. “fumare”
D fogòn. LSE 29 el joveno pu alto crida: cessate madona, che tuto
fugùn sm. “cucinotto di bordo” bruxo, che tuto fumo et sudo de caldo. FCE 3 a.1925 a se
PD 145. NVM (Sav.). fümme e sigarette. PVG.
RNC 31 gr. fwgo„ “fornello”: dal gen. D fümme.
D fogòn. fumacchio sm. “vapore”
fûia sf. “furia” E.MONTALE, La farfalla di Dinard 35 il fumacchio di un
CIC 34 a.1749 (Sav.) lonxi, o guæra, da noi, fûja d’infer- treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le roc-
no. ce.
D furia. BBM 339.
Fuiacco top. (Urbe) D fümme.
FTL 120. fümmadda sf. “fumata”
D fögiaccu. PAG 6.
D fümme. L fumata.
fuiacu sm. “strame”
fumàgine sf. “malattia dell’olivo (provoca sulla
VPL.
pianta una patina nera simile a fuliggine)”
fuìn sm. “faina”
ROC 150 (Civezza).
CAN 1847 p.45 (Sav.) ghe vegniva da vixìn/ ün chi avéi-
D fümme.
va ün pà d’öggetti/ penetranti cumme u fuìn.
fümaiö’ sm. “fumaiolo”
GO. MP 18.32 (Pigna) “persona vivace”. ADL (Vent.)
PD 151. VPL.
“martora dei faggi”. PVG. BDS (Sav.). VPL. D fomerolo. fümme. fümé. fumeirœu. fumuö’. L fumaro-
RAN 127. MUI 158 “fuina”. PD 123, 359: *fain > *feìn lum.
> *fweyn?. REW 3144. ADG. RGS § 381. (erba) fümaiö’a sf. (bot.)
Cf. CVM mil. foìn m.s. FPL. “Fumaria officinalis; Digitaria sanguinalis”. MLC
D afuinòu. fuinar. L fuina. 229 “Geranium sanguineum L.”
Fuìn top. (Sav.). fümasci sm.pl. “caldane, vampe di calore”
NTS 37 dau Fuìn: “ai Folconi”. SB 752 ca.1850 a sentì sta faccenda, ghe va â testa i fü-
(erba) fuina sf. (bot.) “ortica” masci, u s’inversa… ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
ADL (Vent.). BDS (Sav.). VPL.
fuinar vb. “frugare, tastare” D fümme.
MP 18.32 (Pigna). fume / füme sm. “fiume”
D fuìn. IVE 54 e poa veray a lo fume Iordam e batezeray la gen-
fuir vb. “fuggire” te in l’aygoa. GF 12 s. xix. (contad.) gh’ìa in füme d’è-
AG 136.65 fui reçego de dao/ e omo mar acostumao. gua grosu grosu… –– u füme u purtava via u punte.
D fuze. fuzì D fiume.
fuità vb. “conciare (pelli)” fümme sm. “fumo”
BDS (Sav.). ADG 72. RGS § 352, 385: “lig., prob. da un neutro *fu-
D afità. fuetà. men. ADL (Vent.) prob. influsso di lüme. DEV 15. PVG.
fuixe sf. “sorgente” VPL.
MP 18.32, PSP 91 n.240 (Pigna). D fümà. fumacchio. fümmadda. fumagine. fümaiö’. fü-
D fuxe. masci. fümé. fümèa. fümentu. fumo. fümmu. L fumus.
fümé 499 funt

fümé sm. “camino” fundettu sm. “anima del gomitolo”


ADP (Pietra). CAD.
D fümaiö’. D fondo.
fümèa sf. “nebbia” Fùndia top. (Loano)
DEV 11. TCL Rian da Fundia.
D fümme. D fondina.
fumeirœu sm. “camino” Fundìn top. (Loano)
GL 1.22 né ra vitta a fà trêo e terzairœu’/ emmo misso ai TCL.
perighi de sta guerra/ per fase pœuscia inscià ro fû- D fondina.
meirœu’/ de laude, o andà acquistando turca terra. COM fundu sm.e agg. “fondo”
1.67 un ciapuçço, un spaçça fumeirœu’. GO : dà fundu “dissipare”. PVG.
D fümaiö’. D fondo.
fumella sf. “occhiello” fundu sm. ”fondiglia, feccia”
VIA 88 sg. a.1476 (Sav.) agugiotto uno con una fumella VPL.
de ferro. –– timoni due baonexi de li qualli n’è uno forni-
to de agugiotto et de fumella de ferro. fundu sm. “cantina”
D femela. TVD (Dolc.). VPL (Sanr.).
fümela sf. “femmina” fundü’a sf. “abbondanza”
ADL (Vent.). BNL 73 (Perin.). VPL. GA 13.203 (Cog.) *fonduta (GIL 28) < fundere “spargere”.
Cf. FLP (Piverone) fümela m.s. D fonder. fundèa.
D femela. fundü’a sf. “fonduta, formaggio fuso”
fümellu sm. “comignolo” GA 13.200 REW 3581.
VPL. fundüaggia / fundüaggiu / fundüggiu sf. “fondiglia,
fümentu sm. “suffumigio; impiastro” feccia”
GO. CAD. ADL (Vent.) “fomento + fumo”. PVG. GO, CAD, RCG Diz. fundüaggia. PVG fundüaggiu. ADP
D fümme. (Pietra) fundüggiu.
Fumeri top. (Mignanego, Gen.) D fondo.
ST.9 57 sg. “ < Fredemerus, n.p. germ., prob. visigoto o funerale sm. “funerale”
burgundo” PCT 113. PVG.
L fimerri. fledemer. fledemerius. fredemerius. simerri. L fulnus.
fümì sm. “(ittiol.) “razza a muso lungo (Raja funzèa sf. “fungàia”
oxyrhincus)“ CAD. FDG 170.
AFV 422 (Vent.). D funzu.
fumisterno sm. (bot.) “Fumaria officinalis v.sp.” funzèia sf. “marciume di legno umido”
FPL. MLC 225 PVG.
D scimisternu. D funzu.
fumo sm. “fumo” (a) funzettu loc. “(al) funghetto: modo di confeziona-
AG 146.44 dime chi t’a consomao/ faiga, fame o fumo o re pietanze”
vento? CIT 47 taxi, pestummo/ che ri tœu centi/ ti tœu la- RCG Diz. “in umido”. BDS (Sav.). (Sav.) PVG.
menti/ ghe san de fummo. D funzu.
D fomositae. fümme. fümmu. Funsina top. (Legino, Sav.)
fümmu sm. “fumo” NTS 39.
ADG 12, 118. funsiùn sf. “funzione”
D fümme. fumo.
PA 336 “letterario”.
fümmu da tèra sm. (bot.) “Fumaria officinalis”
EVM (V.Mar.). funzo / funzu sm. “fungo (Boletus edulis)”
fumuö’ sm. “fumaiolo” MVS (Sarz.) funzo.
PVG. FPL, PD 359, ADG 67, 131, PVG VPL: funzu.
D fümaiö’. D fonzo. funzèa. funzéia. funzetu. funzo. L fungus.
fundacciu sm. “feccia” funzu de liamme sm. “Agaricus extintorius”
VPL. funzu de pin sm. “Lactarius deliciosus”
fundadda sf. “scasso del terreno per l’impianto del- funzu de sarxu sm. “Agaricus melleus”
la vigna” funzu de zìzua m. “Agaricus zizyphinus”
DVA (VArr.). funzu lümassùn sm. “Phallus impudicus”
D desfondorao. funzu russu sm. “Agaricus caesareus”
fundèa sf. “dovizia, abbondanza” funzu töxegu sm. “Agaricus virescens e altre specie
GO. velenose”
D fonder. fundüa FPL.
fùndega sf. “valle bassa e ripida” Funtàn top. (Vent.)
TCL (Gen.). PVG. LTI 51 n. 57 “complesso di acque sorgive”.
D fondega. fondo. fundegu. L fondache. fundega. D fontana.
fùndegu sm. “fondaco, osteria” funtana sf. “fontana”
GO. RAN 44. FDG 136. BDS (Sav.). LVO 35. FAS 148. ADG. PVG. VPL.
D fondaco. fondo. fondoco. fondogio. L fundicum. D fontanna. L funtana.
fùndegu sm. “valle” elem. topon. Funtana top. (Diano S.Pietro)
FCL 50 (Diano S.Pietro) in tu Fundegu. Fascia du fundegu. FCL 53 sg. a Funtana. Funtana da Brüxà.
fundéixu sm. “stecca di castagno intrecciata a forma- (erba de) funtana sf. (bot.) “Adiantum capillus
re lo scheletro della cesta” Veneris L.”
PVG. FPL (Mortola).
D fondo. D erba funtanina.
funt 500 fürg

Funtana presa top. (Alassio) furcafèra / furcafèru sf. “forca, forcone a tre denti
LPT 231 “presa d’acqua?” per il fieno”
(a) Funtanassa top. (Sav.) GO, RAN 121 furcafèra: a.fr. fourquefière. F.TOSO, A
NTS 14, 38: da Folconi alla Rocca di Legino, fra Compagna n.s. 9. 1 (1978) 8 (Arenzano) furcafèru: per la
Mongrifone e Rio Torto. formazione cf. pâfèru.
D fontanassa. L fontanacia. D furca.
funtanela sf. “vena del latte nel petto delle mucche” furchetta sf. “palo da vite”
PVG. F.TOSO, A Compagna n.s. 9. 1 (1978) 8 (Arenzano). VPL.
D fontanelle. L funtanella. D forchetta. furchetu.
Funtanete top. (Diano S.Pietro) furchetu sm. “trave di sostegno della capanna”
FCL 53 sg. PVG.
D fontanete.
D furchetta.
(erba) funtanina sf. (bot.) “capelvenere (Adiantum
capillus Veneris L.)” fùrcia sf. “forca, forcone”
MLC 274 (Sanr.). EVM 34(V.Mar.) PLC 276 (Argentera).
D erba de funtana. D furca.
funte sm. “fonte” Furco cognome
FPM 121 ca 1490 (Sav.) o funti et fiumi/ o strate et cam- VTS 94 n. a.1532 (Sav.).
pi… L fulchus. fulco.
PD 119. ADG. furcu sm. “zappa, tridente”
D fonticelli. L fontem (amorosum). PVG.
fuò / fuoe avv., cong. “fuori D forcò. forcùn. furca. strafurcu.
CPF 169 a.1589 a cavara fuò dra sepoltura. RDB 11 fuò Furcuìn top. (Sav.) NTS 37 ai Furcuìn: “fra la Rocca
ra testa de neive ho za fascià/ ma dentro bruxo… RDB 27 di Legino, Piazza d’Armi e la Madonna degli Angeli”
bottan i homi e donne a casafasso/ e inseme si ben stren- L fulconem. (de) fulconis.
zan questo e quello/ che spesso fan buttaghe ro sciao fuoe. furéize sm. “cruna dell’ago”
D fora. ADP (Pietra).
fuogo / fuœgo sm. “fuoco” furestu / furestru agg. “forestiero”
GP 287 san Piero se parti e si ze allo fuogo per ascaldar- PD 110, PVG, MVS (Sarz.), furestu. VPL furestu, fure-
se. RDB 136 (V.Dartona) fuœgo. stru.
D fögu. Cf. CVM (Brianza) forest m.s.
fuora avv. “fuori” D foran. forestare. forestero. foresto. forestu. L forestus.
GP 279 ello si a uxanza cun li soi disipori che quando nisun furfagia sf. “spazzatura”
de lor ven defuora che elli si lo saruan… PAD 316 a.1506 li VPL (Arenz.).
mandorno a dire che… andasse fuori della terra; non facen- fùrfala sf. (bot.) “Tussilago farfara”
do questo, anderiano con le armi in mano a scasarlo fuora. BCB 112 n. (Sarz.)
D deffora. fora D forfoglia. fulfure. furfugìn. furfura.
fura sf. “noia, sopportazione” furfant sm. “furfante”
MDB (Bord.). CAR 92 a.1533 se uno disise a uno altro furfant…
furra “mangiata” fùrfua sf. “forfora”
ADL (Vent.): REW 3405, cf. it. foraggio, fr. fourrer. ADG 66.
(â) furanca loc. avv. “alla ventura” D furfura.
VPL (Sanr.). furfugìn sm. (bot.) “Oxalis corniculata”
fürba sf. “canna attrezzata per cogliere la frutta su- FPL (V.Polc.)
gli alberi” D furfala.
VPL.
fùrfura sf. “forfora”
furbarìa / fürbarìa sf. “astuzia, stratagemma”
ADL (Vent.). PVG. VPL.
COM 1.44 vorræ’ pregave a aggiutame un poco a mette in
execuçion un-na furbaria che ho inventao. PD 135 für- Cf. SAP 404 a.lomb. forfor “crusca”
barìa “arcaico” D furfala. furfua. L furfur.
D fürbu. fùrfuru agg. “forte, gagliardo”
fürbu agg. “furbo” DVA (VArr.): nella frase scherzosa “u nu l’è guai fùrfuru
ADL (Vent.). : REW 3592 + lat. fur “ladro”. PVG. Cf. “non è in forze”.
DEI 3.1737 it. furbo < fr. fourbe “ladro”: “termine gerga- fùrgaru sm. “razzo, mortaretto”
le di origine sconosciuta”. ADL (Vent.) arcaico: “folgore”. VPL
D fierbu. furbaria. fùrgaru sm. “arpione”
furca sm. “ramo biforcuto; zappa bidente” MDB (Bord.) “gergo dei pescatori”.
ADG. PVG. VPL “tridente”. D furgau.
JAN.1 123 ven. forca “supporto del remo della gondola” fùrgau / fürgau / fùrgou sm. “razzo, mortaretto, fol-
D forca. forcazzi. forcate. forcello. forcherio. forchetta. gore ”
forzella. furcaferu. furcia. furcu. fürgùn. fursela. fursina. ADG, FDG 248, BDS (Sav.), PVG: fùrgau. RAN 20, FPI
strafurcu. L furca. 3555: fürgau. PD 150, 338: fùrgou.
furca sf. (ittiol.) “pesce forca, catafratto forcuto D exforgo. folguro. furgaru. fürgau.
(Peristedion cataphractum)” fürgùn sm. “asta di legno con un piccolo disco in ci-
PML 358. AFV 420 (Vent.). ma: serve a battere l’acqua dei pozzi del frantoio, per far
furcà sf. “piatto fondo di legno con scolatoio, posto venire a galla le pellicole delle olive”
sotto il contenitore del formaggio” TVD (Dolc.).
PTO 258 (Riviera di Ponente). D furca.
furi 501 furs

furia sf. “furia” furnaxà sm. “fornaciaio”


AG 143.84 se per ira o per furia/ cometesti grave iniuria. CIC 77 a.1849 (Sav.) l’ostaiante cun i urtuèn/ furnaxè cun
AA 164 vene… tanta furia di vento che… buto abaso i villèn…
molti fomeroli. D fornaciari.
D füia. furnaxe sf. “fornace”
furicciu sm. “garzone di muratore” RAN 20. PVG. VPL.
DVA (VArr.) “antiquato”. D fornace. fornaci. fornaixe. fornaze. fornaxa. furnaxa.
furim sm. “fiorino (moneta) furnaxe. furnu. L fornaxia.
ATA 204 a.1384 (Alb.) et su la pena de furim xxv. de oro. Furnaxe top.
ATT 61. NTS 38 (Montemoro, Cimavalle, Sav.) a.1584. NTS 20
D feurin. fiorin. fyrim. forini. L florenus. (Sav.) Rian de Furnaxe “affl. del torr. Lavanestro”. TCL
furlàn sm. “persona importuna” (Loano)”.
BDS (Sav.). furnaxìn sm “fornaciaio; abitante del borgo delle
D forlano. Fornaci, a Savona”
furlancia sf. “gettone da gioco” BDS (Sav.).
GO. CAD. RAN 185. D fornaci.
furma sf. “forma” furnèa sf. “fornaia”
ADG 24.
PD 119. GIL § 202. ADG. PVG. D fornaro.
D defformà. deformitè. formao. L forma. furma. furnellu sm. “cumulo di zolle erbose sotto cui si ac-
furmagetta sf. “mattonella” cende il fuoco per concimare il terreno”
ASF Gloss.: furmagette da brüxà “mattonelle combusti- DVA (VArr.).
bili” D fornello.
D canestrella. furnellu sm. “carbonaia”
furmagiu sm. “formaggio” FCT 108 n. (Triora).
PVG. RSS 25 caseus formaticus “pressato in forme”. furnellu sm. “fornello di mina”
D formagio. PVG.
furmentìn sm. (bot.) “Polygonum fagopyrum” D fornello.
FPL (P.Nava): anche nàiru giancu. furnì vb. “fornire; finire”
D formento. MD 12 “vivo nel gen., ma dell’uso del volgo”. VPL.
furmiga sf. “formica” (Arenz.) BLG 20 “germ.”
VPL. D fornir.
D furmigua. furnido a agg. “guarnito”
furmigairö’ nanu sm. VPL. (ornit.) “rampichino” CAR 67 a.1479 che a nol sia nesun de la dita Compagnia
CLU. chi olzii aportar coreza nesuna furnida de argento.
D furmìgua. D fornir. fornio. L furnitus.
furmìgua sf. “formica” furnu sm. “forno”
PD 145: tosc. formìcola. ADG. REW 3448. FDG 70. CAD. ADG. RGS § 75. PVG. VPL.
ADL (Vent.). PVG. D forni. forno. fornaciaro. fornaciata. fornaro. fornasciot-
D formichiera. formigora. frumigua. furmigairö’. furmi- ti. fornetti. forni. fornilia. furnacca. furnaxe. infornar.
guà. furmiguìn. furmigula. L formica. infornavuira. L furnus.
furmiguà sm. (ornit.) “torcicollo” furo agg. “che ruba”
CLU. AG 95.136 de semora monte mesure/ bestie assai, con le
D furmigua. man fure/ cheli previ sorranchavan. AG 136.200 guarda-
furmigula / furmìgura sf. “formica” te d’aver man fura/ che mar aquistao no dura.
furò / furor sm. “furore, rumore”
GA 12.100 tosc. formìcola. MVS (Sarz.) furmìgula. VPL
AG 146.349 che no me azesi de furor/ e no te fei un re
furmìgura. asbrivo… GP 381 lantora si deseixe uno angero de cel
D furmigua. cun uno grandissimo furor che li pareivan che tuti quanti
furmigurà sm. “formicaio” fossen li troni de lo mondo. PRP 343 (str.22) e damentri
D furmiguà. chi pensa a sto lavò/ i ri ven sparegà con gran furò.
fürminante sm. “fiammifero” PRA 387.
ADL (Vent.). VPL. PVG (V.Grav.) “capsula di cartuccia” D foror. furù.
D firminante. fürmine. furse avv. “forse”
fürmine sm. “fulmine” ADG 65 “toscano”
PD 138, 353. RGS § 71. PVG. D forsa.
D formen. fürminante. fursela sf. “palo biforcuto di vite”
furnà sm. “fornaio” PVG. VPL (Sanr.).
AAG 115. RGS § 15. PVG. VPL. D forcello. furca. L forcella. furcella.
D fornaro. fornæra. fursellina sf. “sorta di pialla usata per fare i baston-
furnacca sf. “fornello di terra per bruciare le stoppie” cini delle cornici”
GO. ROC 146: “-acco, suff. non latino, raro nella topo- CAD.
nomastica ligure” furselüu agg. “forzuto”
D furnache. furnu. L fornacha. CAD. PD 343 : *furserüu, dissimilazione”.
Furnacca / Furnache top. CAD s.v.: “baron forselluo “baron forcelluto, dicesi dal
FCL 61 (Diano S.Pietro). ROC 146 (Civezza) popolo fiorentino invece di baron cornuto o altra voce
furnàixe / furnaxa sf. “fornace” men onesta”. Cf. GDLI. 2 78 barone “briccone”; baron
ADL (Vent.) furnaixe. PD 357 furnaxa. fottuto “espressione di spregio”. Sarà quindi meglio in-
Cf. MUI 118 fornasa m.s. tendere “biforcuto, fesso” (÷ forcella) in senso osceno”.
D furnaxe. D forcello. forselûo
furs 502 fuzì

fursina sf. “forchetta” Fussau crösu top. (Diano S.Pietro)


PA 357. PVG. VPL. FCL 53 sg. “modesto corso d’acqua”.
D furca. L forcina D croso. fossao. L fossadum crossum.
furtar vb. “rubare” Fussau seccu top. (Diano S.Pietro)
MCG 331. NAB 23 a.1473 (Sav.) domodo che la lana non FCL 54 “modesto corso d’acqua”.
sia furtata. fusca sf. “foschìa”
D frutar. furtivo. ADL (Vent.). VPL (Sanr.).
furtessa sf. (mar.) “rinforzo della vela” D fusco.
NVM (Sav.). fusciacca sf. “fusciacca”
D fortessa. FDT.P 73 (Triora).
furtivo agg. “oggetto di furto” Fusciana top. (Lavagnola, Sav.)
AG 14.530 per che guardate, e schiva/ a to poer cossa fur-
NTS 39.
tiva.
D frutivo. furtar. fùscina sf. “fiòcina”
furtù sm. “sapore forte, puzza”. RAN 20, 76. PD 119, 139. ADL (Vent.). BDS (Sav.).
CAD. VPL. REW 3610.
D furtur. Cf. MUI 164. HB 166 a.lomb. fusna a.1389 m.s.
furtüna sf. “fortuna, caso” D affoscinà. foscina. foscinà. L fuxena.
CAD. VPL. fuscu agg. “fosco; detto anche degli occhi di persona
D fortuna. febbricitante”
furtur sm. “sapore forte del vino” ADG. PVG. VPL (Alb.) “folto”.
MP 14.48 (Pigna). D affoschirse. fusca. infuscòu. L fusco.
D fortò. furtù. fuze vb. “fuggie”
furù sm. “furore” PRP 349 (str.48) i ri fen fuze come cai levrei.
ADG 64: ”a.gen.” RAN 93.
D foror. furò. D fuir. fuzì.
furùgola sf. “Thymus vulgaris” Fussè top. (Alassio)
FPL (Nizza). TAL 71 n.340 a.1326 terra de fossaello. a.1539 fossae.
furura sf. “pelliccia” fossare.
RAN 93 “a.gen.”, fr. fourrure. D fossae. fossato.
L furrura. fusellà / füsellà. vb. “arrotare, fucinare”
furzìa sf. “forziere” PRI 18 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) che porto giacco e da-
FPI 3455 “lig.” ga a fusellà. BDS (Sav.). füsellà “avvolgere, imbottire,
D forzero.
fucinare” (antiq.).
fusa sf. “fuso”
MNS 2.9 a.1577 (= MNS 2.31 a.1728) (Sav.) fuse e relle D füzu.
e roche. fuzello sm. “stiletto, arma proibita”
D füzu. L fuxe. GRD 116 (Alb.) fuzelli o sii stiletti ed altre arme proibite.
Fussà top. (Sav.) D fuso. füzu.
NTS.31 Ca du Fussà “fra Riborgo, Giriboni, Serei”. NTS fuzì/ -r vb. “fuggire”
38 in tu Fussà (S.Bernardo). AG 14.707 per fuzir questo gran mar… AG 39.83 o se pa-
D fossà morto. reise de fuzi/ (che tar or fuga meio var/ che con dano in
füza sf. “razza della ruota” breiga star). AG 134.203 quaxi pu tosto sor fuzir/ che tu
CAD. PAG 18, 218. BDS (Sav.). l’apairi de sentir. PEG 41 e perço e bom fuzir li vii pec-
D füzu. caj mortaj. PAB 82 elli no pom luxir (corr.: fuzir?) ni
füsaéira “tavoletta forata, usata come sostegno per i contrar a li vicij.
fusi” FORME:
FDT.P 73 (Triora). Ind.Pres. 1.sg. fuzo PS 23 s.xiv.
D füzu. 3.sg. fuze AG 139.24
Fussà mortu top. (S.Bartolomeo del Bosco, Sav.) fuze como vento.
NTS 38: a.1584 Fusà morto. a.1702 Fossamorto. PAB 88. PS 62 s.xiv.
D fossà morto. fossato morto. Impf. 3.pl. fuzevan PRP 350 (str.52)
fusàn sm. (bot.) “Viburnum opulus”. Fut. 3.sg. fuzera AG140.282. PAB 68.
FPL (Masone). (PS 25).
D füsan. 2.pl. fuzerei NSB 190 s.xvii. (Vent.)
füsàn sm. (bot.) “Evonymus Europaeus L.”
3.pl. fuziran PAS 30.
MLC 231.
D fusan. Perf. 3.sg. fuzì PAB 45. (PS 25).
Fussarelli top. (Pigna) fusse BL 86 a.1401 se ne fusse.
PSP 90 n.233: fossatellus, fossatus. 3.pl. fuzén PRP 351 (str.58) se ne fuzén.
D fossaello. fossao. fossare. fossaretto. fossari. fossato. fuzìn GP 285 se ne fuzìn.
fuzasco agg. “sfuggente, labile” Cong.Impf. 3.pl. fuzissem AG 49.263.
AG 94.28 abandonar l’onor mondan/ chi e cossì fuzasco e Imperat. 2.sg. fui AG 39.151; 136.84; 140.165;
van. (PS 26. FAS 154).
FA 355. fuzi CEB 358.
D fuzì. fuçi IVE 22 fuçitene.
fusàu sm. “torrente, ruscello” Ger. fuziando PS 27 s.xiv.
VPL/ Ptc. pl. fuzì AF 1.16 s.xiv. (Pietra) “fuggiti”
fusì 503 fuxi

sg. futo,futi AG 47.17 futi som… fussuéte sf.pl. “gioco infantile”


PS 27 s.xiv. e sum futo da l’oste BDS (Sav.).
PS 27 s.xiv. se n’era futo. D fossette.
GP 284 tuti eram futi. fusùira sf. “falce fienaia”
VCC 32 a.1480 (Sav.) se fosse VPL (Sanr.).
partito o futo. futa sf. “ira, rabbia”
RDB 134 (V.Dartona) futo… CAD. BDS (Sav.). PVG. VPL. MVS (Sarz.).
gh’era de man RAN 185: germ. wuth “impeto, furia, ira”.Cf. CVM mil.
CIT 112a l’ombra… fotta m.s. REW 3622.
son tutti futi. D fota. nfutà. futte.
GL 20.70 ro porco è futo, futa sf. “noia, sopportazione”
e vœu serrà ra stalla. MDB (Bord.).
(FA 354 sg. *fugitus. POF 18. füta sf. “foga”
FAS 154, 157. PD 359. PD 129, 359: *fugita, *fucta.
RGS § 626. futte vb. “fottere; ingannare”
RAN 79, 93. FAS 153. CIC 80 a.1850 (Sav.) u infîa sprupòxiti/ cumme nissö’e/
D fuir. fuzasco. fuze. fuxir. sfige. pe f(utte) Tisiu/ Checcu, Bastiàn/ e u fa in ti circuli/ da
fusìa sf. “falce a manico lungo” ciarlatan. CIC 141 s.xx.(G.Cava, Sav.) de marmagge in
ROC 146 (Civzza): falciola, REW 3156. camixetta/ sempre prunte a futte u can (“a darsela a gam-
D farcia. be”) se u meicâdu du tragetta/ u spuntava de luntàn. CAD.
fùssia sf. (bot.) “Fuchsia fulgens DC.” VPL. PVG “gettare, buttare”.
MLC 240 (Chiavari, Sav.) D fote. futa. futtibrocca. futicua. fùtti(sene). futtre. L fu-
fusina sf. “fucina” tuere.
ASF 755 masse doe de fusina… paria cinque de tenasie (a) futtibrocca loc. “a casaccio, alla carlona”
da fusina. FDT.P 73 (Triora). VPL (Sanr.).
D foxina. D futte.
fuso sm. “fuso” futicùa sm. (ornit.) “saltimpalo”
PRP 345 (str.30) re donne buttàn via re rocche e i fusi. [Il CLU.
testo ms ha fuixi]. D futte.
D fuixi. fusa. füsaéira. füsellà. fuzello. füzu. L fusus. futtignà vb. “punzecchiare, s0tuzzicare”
fuso sm. “pugnale, stiletto” GO. VPL .
PRP 352 (1.12) e per no fà carche maccaronèa/ o carche
D fottignà
grossa bestialitæ’/ mi no porto de fuso a ra correa.
futti(sene) vb. “infischiarsi, non curare”
PRA 385.
CAN 1845 p. 46(Sav.) fèri, balle e bumbe rutte/ se ne cüan
D fuzello. füzu.
i minciuìn/ e chi è aspertu se ne f(utte). VCS 52 a.1933
füzò (tip.) “linea, a volte ornata, posta alla fine di un
(Celle) e perciò me ne futtu bellamente/ du calepin che ti
capitolo”
te tegni in man.
CAD.
futo agg. “pallido, smorto, sparuto”
Fussòn top. (Loano)
CIT 62 resto ni ciù ni manco comme un scœuggio/ con ro
TCL: corso d’acqua: a.1283 fossatus grossus.
D fissone. fusòu. cœu morto, e con ra cera futa. PVC 185 s.xix gianu, fütu
fusòu sm. “fossato, canale, corso d’acqua” e contraffètu.
PD 123, 145. PVG. CAD. FA 354 sg. PD 359. ADG 72, 113.
D fissone. fossao. fussòn. futtre esclam. “càspita!”
fusta sf. “specie di nave” D futte.
TL.2 239 a.1463 e de poi pasar più in su fim a Galipoli e fuxarre sf.pl. “divertimenti vani”
lì ardeghe tute le fuste de mare. PEG 43 tu si vay iotonozando goriardando femene e ba-
fustagno sm. “stoffa robusta di cotone” rati e fuxarre…
JAN.2 21, 84. MUI 189. BID 15 “arabo”. REW 3618. IVI, n.4 p.41 “è il ven. fùssare “bùggere”, cf. MUI 140”.
DEI.3 1740. D fuxaroso.
D frustagnu. früstanniu. fustaeo. fustano. L fustaneum. fuxaroxo agg. “orgoglioso, prepotente”
fustaneo sm. “fustagno” PEG 41 lo peccao d’orgoio… e troppo perigoroxo per
MNS 1.48 a.1577 (Sav.) garzare bombasine e fustanei. modo che no se ve questo e lo faço demonio chi jngana li
MNS.3 117 post 1634 (Sav.) cottonine, fustanei, mezati- richi e li fuxaroxj e ly bubanche…
ni. MNS.2 30 a.1728 (Sav.) fustanei, bomnasine. IVI, n. “quasi buggerosi”.
D fustagno. D fuxarre.
fustano sm. “fustagno” fuxe sf. “foce”
AA 258 fabricatori de fustani e bonbazine e cotoline. ADG. VPL.
D fustagno. Fuxe top.
füstu sm. “fusto, botticella, barile” NTS 10 sg. “Foce, contrada di Savona”
AAG 118 n.2. GO. RAN 185. ADL (Vent.). BDS (Sav.). D foce. fuixe. L fucem.
L fustus. fuxìn sm. “focile, acciarino”
füzu sm. “fuso” GO. PAG 231 “focile: meccanismo d’accensione dell’ar-
PD 350. ADG. PVG. chibugio”. PD 149, 354, 357. FPI 3399.
D fuso. D foxìn.
fuxi 504 fuxi

fuxina sf. “fucina” MSQ 105 n. “rio delle fucine?”


ASF 757 una fuxina. un anchudine e doi mantexe. vvvv L fuxinasca.
PD 149. Cf. CVM mil. fusinna m.s. fuxir vb. “fuggire”
D foxina. PAB 82 elli no pom fuxir (ms.: luxir) ni contrar a li vicij…
Fuxinasca top. “torr. di Quiliano affl. del torr. Quazzola” D fuzì.
g 505 gabi

G
g’ art. m.pl. “gli” gabella sf. “gabella”
AG 70.50 g’ enimixi (ms.: ge nimixi). AG 91.85 g’ eni- SRC 463 a.1378 (Sav.) de quadam gabella introitus vini
mixi. que vulgariter in solucione nuncupatur gabella de la testa.
ga’ interiez. “vedi, guarda” L cabella.
ADL (Vent.) “garda” Gabellazza top.
D gardar. BG 126 n. s.xvii (Sav.) Ritano della Gabellazza (affluen-
gâ / gaa sf. “cispa degli occhi” te del torr. Letimbro).
ADP (Pietra). L gabella.
D gara. gabelotu sm. “gabelliere, daziere”
gaabixa / gaabixu sf. “brina gelata” ADL (Vent.) “arcaico”. PVG.
GO gaabixa. MUI 138 n.1 gaabixu (gala: “gelare”) Cf. RGS § 1139, nap. gabelloto, cal. gabilloto “appalta-
Cf. BIO 256, 280: mant., piac. calabrüsa, scalabrüsa “bri- tore di gabelle”.
na” FDF.P 73 (Triora) “fino al 1890 si è chiamato così 1/4 di
D gaamüstru. pane venduto nelle botteghe”.
gaambistu / gaamüsciu / gaamüstru sm. “nevischio” D cabela. L gabella. gabellotus.
GO gaamüsciu, gaamüstru. ADG 19 gaambistu. gabia sf. “gabbia, nassa”
Cf. NAG 14.275 gaabisu < garabisu “nebbia gelata”; fr. DPC 173 ca 1180 (Sav.) et gabie vi.
bise “vento di N.E.; nebbia”. IVI 174 n., 176: forse “nassa” (cf. TBD 4. 981 s.v. gabbia)
D bixa. gaabixa. RGS § 151: prov. gabia, sp. gavia (prob. lat. volg. *gavea
gabba sf (bot.) pioppo (Populus tremula) = cavea).
GO “salice” CAD “salice bianco”. FPL (Mele) GRD 116 D gaggia. L gabia.
(Novi) se alcuna bestia sarà trovata brottare alcuna pianta… gabia sf. (mar.) “gabbia dell’albero della nave”
come saria piantoni di gabba, d’albara e di moroni… DSP 60 a.1487 ogni nave o navilio chi porte gabia. DSP
L gabba. 339 a.1583 navi et altri vasselli da gabia.
gabàn sm. “gabbano, mantello” JAN. VPM 85 sg., 416.
FAL 273 n.9. Gabbia top.
D gabano. PCT 123 Gabbia; Bric della Gabbia.
gabana sf. “capanna” gabiàn sm. (ornit.) “gabbiano”
FPI 1624 “gen.”: Cf. prov. gabano, m.s. CLU.
D cabana. D gabianettu.
gabano sm. “gabbano, mantello” gabiàn agg. “stupido”
SGC 419 a.1522 li tollevano il gabano. RAN 156.
Cf. ALN 426 a.1422 (Pisa) gabbano. CIV mil. gabàn, m.s. gabianettu sm. (ornit.) “gabbianello”
D gabàn. L gabanus. CLU.
gabao agg. “vanaglorioso” D gabiàn.
PEG 44 lo gabao si e llo chuco chi no sa cantar so no de si. gabibu sm. “arabo, levantino”
D gabar. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG.
gabaö’ sm. “(specie di fungo) lumachino di prato” GA 14.126 “persona scaltra e prepotente”. PIA 56 n. 110
CAD: Agaricus polymices. FPL: Agaricus melleus. “africano”: < ar. habib “amico”.
gabar vb. “agire in frode, contravvenire” D cabibu.
SA 249 a.1340 (Sav.) che nissum manischarco de la dicta gabicciu sm. “piccolo abituro rustico”
arte possa per drito o per traverso andare ne mandare a ca- DVA (VArr.).
za de li hosteai… per dir ali foresteri… se eli voleno far
gabina sf. “cabina”
ferrar li soi cavali o altre bestie da cio gabar sotto penna
NVM (Sav.).
de soldi dexe per ciaschaduna fiar che li dicti manescar-
chi… anderan da suo proprio gabar a […] sensa che elli gabbiolo sm. “fossa di raccolta e contenimento dei
siano requesti a voler ferrar le bestie. detriti; pozzo di decantazione”
gabar(se) vb. “vantar(si)” DSP 305 a.1572 far nettar ponti et gabbioli, per provede-
PEG 44 questi (orgoiosi) son quelli chi per soa propria re che li terreni, zetti et altre immonditie siano condotti et
bocha se van gabando, etiamdee sercham losenguer chi portati alli dovuti tempi nelli luoghi soliti e destinati.
digam bem de lor. DSP 406 sg. a.1614 ne si permetta la coltivatione di quel-
Cf. MB 98 (Bonvesin) gabarse “vantarsi”. SAP 405 le ville contigue a fossati a pié dei quali non sia muraglia
a.lomb. gabo “burla”. di tre palmi alla parte di sopra con gabbioli nelli fossati,
D gabao. gabaria. costringendo i padroni delle ville alla evacuatione de su-
gabara sf. “grossa barca da carico” detti gabbioli a tempi determinati. –– che si debbano fa-
CAD. bricar gabioli fra l’arsinale e san Tomaso.
gabaria sf. “vanteria, vanagloria” D gaggiolo. L gabiolus.
PEG 44 lo quarto ramo che fa l’orgoioso e gabaria in lo gabirda sf. “combriccola”
so cor. GO. MVS (Sarz.) “banda di ragazzacci”
D gabar. D cabilda.
gabr 506 gagi

Gabriæ / Gabrié / Gabrielo n.p. “Gabriele” gagiardo agg. “gagliardo, robusto”


AA 82 Gabrie Bolla …. Gabrielo Bolla. BSSS 1-1 RDB 117 (C.Zabata), RDC 182 (T.Conchetta) gagiardo.
(1898) 31 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) voi poriesci, CIT 6 me sento ciù che mai gaggiardo e forte.
Gabriæ’, fame o favò… G.DE GREGORIO, MLA 450 sg. < Gallia, cf. savoiardo.
D crabielo. REW 3657. DEI.3 1746.
gabriulé sm. “cabriolet, carrozza scopertaa due ruote” Cf. prov. galhart, fr. gaillard.
PD 355. LFL 1.25 fr. D gagliardO L gaiardus.
Gabro cognome gaggiare vb. “sequestrare”
VTS 79 n. a.1530 (Sav.). GRD 116 (Tenda) niuna persona tanto per debito pubbli-
gaccia sf. “gancio, staffa” co, quanto privato debba ne possi essere gaggiata tanto in
CAD “bocchetta della serratura”. GO “gancio” PAG 207 bestie ed istrumenti rurali quanto in altre cose necessarie
“staffa di ferro”. PVG “anello che fissa al manico la la- giornalmente a guadagnarsi il pane quotidiano.
ma della falce”. SDS (Sav.) “staffa della serratura”. D ingaggià.
gadàn sm. “giovinastro” gaggiata sf. “azione stravagante, errore”
ADL (Vent.) a.prov. guazan, “vassallo”; prov. mod. ga- GL 7.48 e pœu o dixe, ste gaggiate/ vœuran pre amô, che
dan. DVA (VArr.) “stupidello”. purghe re pecchæ’! (TT e fra se stesso accusa amor, la
D agadanau. sorte/ la sua sciocchezza…) PVC 205 s.xix ho fètu a mè
gadelero sm. “candeliere” gaggiata.
ASF 736 et più gadeleri dese. Gàgie top. (Bosco di Savona)
D canderé. FBS 60 a.1608 Pian de Gagie.
D gaggia.
gaélu sm. “gheriglio; capezzolo”
gagieta sf. “gabbietta”
GO gaelu da nuxe. PRI 127 (F.Rocchino) s.xx. (Sav.) u PAB 69 e se noi metemo unna oxeleta/ in unna bella ga-
gaelu in bucca…/ u ghe l’ha, ma du pirùn. RAN 186. ADP gieta…
(Pietra). BDS (Sav.). VPL. PS 5.
AMSSSP n.s. 14 (1980) 101 “rigonfiamento ai polsi in al- D gaggia.
cune malattie”. GO pl. gaeli “tonsillite”. Gaginara top.
A.PRATI ID 18 (1942) 123, cf. C.SALVIONI, AGI 16 (1902- CL 16 Monte Gaginara.
04-05) 304 “capitello”. REW 1636. D gaggio.
D càila. càilu. caìn. gaiellu. gaiuru. ganieli. gariei. gari- gaginelu sm. “specie di fungo”
gliu. ghela. ghelu. PVG.
gaffa sf. (mar.) “arpione, pertica uncinata” Gagino cognome
GO. CAD. RAN 186. NVM (Sav.). LFL.2.20 < franc… VTS 100 a.1530 (Sav.).
RNA 172: neogr. gßfa m.s. Gaggino top.
L gafara. CL 16.
Gafforio cognome D gaggio.
PIA 74 n.42 “arabo, non germanico” Gaggio top.
L gaforium. CL 16. BLG 55.
gàggia sf. (bot.) “cavolo cappuccio primaticcio D agaggio. gaginara. gaggino. gaggiolo. gaggione. gazzo.
(Brassica oleracea v.sp.)” gaggiö’ sm. “gabbiolo, trabiccolo; museruola”
RCG. FPL. GO. CAD. PAG 221. ADP (Pietra) “girello per bambi-
gaggia sf. “attrezzo di corda e travicelli per affastel- ni”. PVG “gabbia del torchio”. VPL “girello dei bambi-
lare e trasportare il fieno” ni”. FPI 1790.
MMF 120 (Monte Fasce, Gen.) D gagiolo.
D gaggia. gagiö’a sf. “spicchio d’aglio”
gaggé sm. (mar.) “gabbiere, marinaio di gabbia” PVG. BDS (Sav.). “ganascino”
CAD. D gàgiua. gaggiuà. gagliu. galiu.
gàggia sf. “spicchio” gagioffo sm. “gaglioffo”
VPL (Riviera di levante). RDB 135 (V.Dartona).
gàggia sf. “gabbia” D gaioffo.
MP 19. 143 (Pigna). ADG. RGS § 274. gaggiolo sm. “pozzo di decantazione”
PD 337, 355. REW 1789. LP 23. PVG. VPL. GRD 116 (Diano)
D gabia. gagieta. gagiöra. gaglia. ingaggià. L gabia. ga- D gabbiolo.
gia. gagiolo sm. “vano cinto da ringhiera o parapetto”
gàggia sf “gabbia dell’albero della nave” PAD 417 a.1507 mostrandose la schella (il sacro Catino)
VPM 85, 416; it. s. xvi.: “dal gen., che lo ha rilevato dal- … erano tutti tre in lo gagiolo; requesto al governatore
l’it. gabbia”. che fosse da loro piacere fuora dello gagiolo, perché era
(meza) gaggia sf. “strambo, mezzo matto” de costume, quando se mostrava detta schella, non siano
COM.1 32 zà v’ho dito ch’o l’è buffon e meza gaggia. nisuno in lo gagiolo… DSP 340 a.1583 faccino in essi
D (mieza) gaglia. fossati (che discorrono nel porto) un muro o come si dice
gaggìa sf. (bot.) “gaggìa (Acacia Farnesiana)” gagiolo pere ritenere le pietre, terra et altre immonditie.
FPL. Cf. DSP Gloss. ix, xxi.
D gazzìa. D gabbiolo. gagiö’. L gagiolus.
Gaggiado top. Gaggiolo / Gaggione top.
PCT 124: < *caveatus piuttosto che < long. *gahagi. CL 16.
gagiàn sm. (ornit.) “gazza” D gaggio.
MP 19.143 (Pigna). ADL (Vent.): REW 3708. GNB 223 gagiöra sf. “gabbietta”
(Bord.) ADL (Vent.).
D gazàn. L gaioa. gaggia.
gàgi 507 gain

gàgiua / gaggiuà / gagiulà sf. “ganascino, pizzicotto” AG 100.9 chi monti n’an aquistai gai/ per esser duri e re-
BDS (Sav.) gàgiua. GO gaggiuà. RAN 186 piggià üna proai.AG 134.224 e perchazi li gai toi.
gagiuà “prendere per il ganascino”. MVS (Sarz.) ga- FA 355. AGC 36.
giulà. VPL. D guai.
D gagiö’a. gay inter. “guai”
(mieza) gàglia sf. (pron. contad.) ”strambo, mezzo PAS 29 gay a quello per chi lo figlo de l’omo sera trayo.
matto” PS 99. ADL (Vent.).
COM.1 27 ro ciù bravo mêgo dro mondo…o l’è çimma D gaiu. guao. guaime. gué.
d’ommo, un pô mieza gaglia, e de ciù buffòn, ch’o ve farà gaì sm. (mar) “parte laterale della stiva”
desganascià de rîe. CAD.
D (meza) gaggia. gaiabàgiu sm. (ornit.) “airone”
Gagliardo cognome CLU.
VTS 89 a.1537 (Sav.). Gaiàn top. (Cimavalle, Sav.)
D gagiardo. galliardo. L gariardus. NTS 39.
Gaglietto top. D gai.
PCT 100: long. *gahagi. gaiardìxe sf. “robustezzaz
D gai. VPL (Sanr.).
gaglina sf. “gallina” gaiardu agg. “robusto”
ADL (Vent.). PRA 374 (od., Taggia) VPL (Sanr.).
D gaglineta. gagliné. galina. gaiasu sm. (bot.) “Dragunculus vulgaris Sch.)”
gagliné sm. “pollaio” MLC 271 (Valleggia, Sav.)
FDT.P 73 (Triora). Gaibâdu cognome “Garibaldi”
D gaglina. galinà. ADG 85. FDG 137.
Gagliné soprannome, cognome D garibaldi. garibaldo.
PRP 360 (5.31) Filippo Gagliné tutt’arraggiao. gàibu sm. “garbo”
PRA 374. RAN 186. PD 123, 141. MD 13. ADG. FDG 138.
PVG.
gaglineta sf. (ittiol.) “cappone organo”
D garibo.
ADL (Vent.). gaidda sf. “giogo dell’aratro”
D gaglina. galineta. ADP, VPL (Pietra).
Gaglineta “soprannome, cognome” Gaie top.
PRP 358 (4.3) chiù sacchiuo che Vincé Gaglineta. PCT 100: long. *gahagi.
PRA 374. D gai.
gagliofa sf. “tasca” gaiellu sm. “nodino di nervi o di grasso ai polsi”
MP 19.144 (Pigna): “etimo oscuro, cf. prov. mod. gaiofo, SDS (Sav.).
galhofo “baccello”. D gaelu. ganieli.
Cf. PVG 377 s.v. gagiöa; DEI 3.1746 tosc. gagliolo “bac- gaietta top.
cello”. PCT 100: long. *gahagi.
D gaiofa. D gai.
gàgliu agg. “variopinto, maculato” gaiettu sm. (bot.) “favagello (Ficaria ranuncoloides)”
MP 19 144 (Pigna): “specialm. di fagioli”. VPL (Vent.). EVM 57 (V.Mar.). VPL (Pietra, antiq. “rizoma .
REW/FPI 3663. gaigiùn sm. “frasca, pollone”
D gagliurau. galurau. L varius. PVG.
gagliu sm. (bot.) “Arum” D caviggia.
RML 976 (Airole). gàigu sm. “vento del Nord”
D gagiöa. gaiu. galiu. ITG 17.
gagliùn sm. “anguilla, cècula (Caecula caeca)” Gaimondio top.
ADL, AFV 415 (Vent.). TVD (Dolc.). PCT 114, 118. germ. Pian di Gaimondio.
gagliurau agg. “variegato, screziato” gaina sf. “guaina, fodera”
ADL (Vent.): REW 3663. ADL (Vent.). RAN 190 “speciale cucitura”. MP 19.143
D gagliu. (Pigna). “termine delle cucitrici”
gagnà/ -r vb. “guadagnare” D desgainà. guèna
PRP 336 i a gagnàn, l’anciòa (“ebbero il fatto loro”). gàina sf. “fannullone”
ADL (Vent.) gagnar. LP 24 (Pigna) gagnar. VPL (Taggia).
D gainar. guagnà. (erba) gaina sf. (bot.) “Hyoseris radiata”
Gagno cognome FPL (PortoM.)
VTS 75 n. a.1517 (Sav.). gainar vb. “guadagnare”
D guagno. L guagnus. TL.3 414 a.1474 e que agie gainato tanti denari.
Gai top. D gaino. guagnar.
PCT 100: i Gai: long. *gahagi. gainasa sf. “folaga”
D gaglietto. gaiàn. gaie. gaietta. gaioli. gazzo. CLU.
gai sm. pl. “guai, danni” D galina.
AG 14.331 a doio dem aver li gai/ se intrambi son mariai. gaino sm. “guadagno”
AG 39.64 e a lor li gai som maor. AG 46.91 chi,per de- TL.3 414 a.1474 et de questi simili gaini monte vote fan
saventura/ receiva mar contra dritura/ o a la tenzha tren- caxone alquni consuli de Caffa.
cha o torta/ conseigo li gai porta. AG 54 78 tuti sum si D gainar. guagno.
adormentai/ en soi deleti per lor gai/ che l ennimixi lor gainöra sf. “gallinella d’acqua”
mortai/ semper veienti in li lor guay/ subitamenti li am CLU.
preixi. AG 54.160 semper renovando li gai/ a li meschin. D galina.
gaio 508 gall

gaiofa sf. “tasca” galante sm. “amante, spasimante, fidanzato”


CAR 96 a.1543 che nisuno de li compagni non posa por- RDB 68 anzi con doi bruxanti e cieri soi (“soli, occhi”)/
tar gaiofa ni stacha ne in schosali ni in altri vestimenti. bruxavi e orbivi ri vostri galanti. NSB 188 a.1650
D gagliofa. (G.B.Merello) mi so che perso havei, Cichetta, un guan-
gaioffo sm. “gaglioffo” te…/ quell’è, che l’ha trovou, vostro galante. COM.2 92
SAL 7 n.n. a.1584 zuinta in Zipri… fo villanamente otra- sciô Fabriçio galante! son chi a servive (formula di corte-
ghià da zerti gaioffi… sia). RA. 77, 80. s.xvii- xviii.
D gagioffo. PVG. VPL.
Gaioli top. D galantarie.
PCT 100 i Gaioli: long. *gahagi. gallante agg. “seducente”
RDB 60 mancà voggiemo dri galletti avanti/ e belle scioi
D gai.
cha dri pendin gallanti.
gairi avv. “guari” (del) Galante cognome
AAG 395. MP 19.143 (Pigna). ADL (Vent.). VTS 89 a.1530 Caterinetta del Galante.
D guairi. Gallareto top.
Gaitàn n.p. “Gaetano” FTL 130.
GO. ADG. D galla.
L gaitanus. galassu sm. “frumento di pessima qualità”
gaitar vb. “vigilare” CAN 1848 p.78 (Sav.) e frattantu gh’è i furnè/ che n’a-
AG 63.73 lo bramoso/ chi no gaita e no veia/ en lo mar chi sbrivan sertu pan…/ lû ne u vendan per riccella/ e u l’è fe-
l’apareia. tidu galassu.
D agaitar. goaitar. guaitar. gueità. guettà. (in) regaitom. galastru sm. (ornit.)
gaitellu sm. “gavitello, boa” CLU “uccello non identificato”. VPL “pipistrello”
CAD. RAN 186. NVM (Sav.). VPM a.1602 origine galaverna sf. “fodera del remo, che lo protegge
prov. o it. dal’attrito con lo scalmo”
D gôtellu. L gavitellus. VPM 418 “non attestato in questo senso a Genova”.
gàiu inter. “guai” VPM 150 a.1406 (Ven.) galaverni. JAN 1.232, 301 fr. ga-
MP 19.143 (Pigna). laverne. CVM mil. galaverna, m.s. “voce dei barcaioli
D gay. verbanesi”
gàiu sm (bot.) “Arum” galcina sf. “calce”
RML 976 (Bord.) RGS § 151 (Montale, top.)
D gagliu. D câsina.
galder vb. “godere”
gaiuru sm. “nocciolo”
GEM 122 a.1478 a portato un bon disnar per recognoscer
DVO (On.). vostre paternita e galdersi insieme.
D gaelu. D goer.
gala sf. “formazione di acqua nel ginocchio, malattia Galle top. (fra Albisola e Savona)
dei vitelli” RPV 295 a.1590 (Sav.) persino allo monte Galle.
PVG: REW 3655. Cf. FTL 130.
gala sf. “spicchio di agrumi” galle sf. (bot.) “Papaver rhoeas”
ADL, VPL (Vent.). REW 3655. FPL (Nizza).
galla” sf. “noce di galla: sostanza nera usata in tin- galea sf. “galera, galea”
toria e per fabbricare l’inchiostro” AG 49.253 le galee sexe/ partie per la fortuna (disperse
MAS 119 sg. e n.75 1486 galla, vitriolo, gomma, limagia, dalla tempesta). AG 49.316 pu greve desconfita…/ che de
rausia, roza, accetto e sapone. MNS.1 43 sg. a.1577 galee fusse mai. AG 138.235 e tante galee po armar. PAT
(Sav.) ne ardiranno… tingere in collori negri di tinta del- 23 a.1352 abiando… aparegiao refrescamento per le no-
l’arte di ontori, ne di cenere forte ne di galle ne di sode ne stre garee, azo che per defecto de victualia le nostre galee
scorse. –– robbe da tenzere come galle, guadi, allumi, no perdessem lo tempo. COM.1 97 capiantur, examinen-
brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane. MNS.2 56 a.1577 tur, torqueantur. Ra corda, ra sveggia… ra frusta, ra ga-
(Sav.) li inchiostri che venderanno siano fatti di vino gal- lea. VPL “prigione”.
la e vitriolo romano e buona goma. ISG 42 a.1630 galla, PSG 358-389.
vitriuolo, limaggio e gomma. D galera. galeasa. galeone. garea. garia. garion. garioto.
L galla. L galea.
galla sf. “ghianda” elem. topon. galea sf. “palo appuntito usato per dissodare il terre-
no”
FTL 130: Galle, Gallaneto, Gallareto.
VPL (Arenz.).
galabà sf. “frastuono, strepito” gallea sf. “orcio, recipiente”
PVG: kabbala. VIA 91 a.1476 (Sav.) item gallee da vino n. xxii.
D calabà. D galleda. L galea.
galla grixa sf. (bot.) “Erica carnea” Galleani top. (Andora)
FPL (Cogorno). STC 118 s.xviii. Costa di Galleani.
Gallaneto top. galeasa sf. “galeazza”
FTL 130: AA 266 ca 1570 (Sav.) patroni di nave e galease e galeo-
D galla. ni e barche e fregate.
galantaria sf. “galanteria, argomento galante” D galea. gareaça. L galeacia.
RDB 43 che sempre incontro quarche criatura/ chi me galleda sf. “orcio, recipiente”
raxonna de galantarie. RDB 130 (V.Dantona) galantarie. DPC 173 ca 1180 (Sav.) et una seia. et unagalleda. et do-
D galante. lij ii.
gale 509 gali

DPC 176, 177, 185:” -ll- non ancora scempiato (cf.RGS galettu che se spegia sm. (bot.) “Ophrys Bertolonii”
§ 229): non solo grafico”; sonorizzazione di -t- intervoc.; FPL (Gen.).
cf. glossa s. x. gallêda: “cratera vas vinarium”. galettu da prucesciùn sm. (bot.) “fior di ginestra”
Voce di origine incerta (Cf. DELC 2.641 sg.), estesa a CAD.
tutto il territorio romanzo, germanico, anglossassone e galettu de marsu sm. (bot.) “Ophrys v.sp.”
slavo.” FPL (Mele).
D gallea. L galeta. galettu de marsu (ornit.) “upupa (Upupa epops)”
Galello top. (Sav.) ADL (Vent.). ADP (Pietra). BUL 387 (Sav.). PVG. MCM
NSS 258 s.xii “località ignota”. 44 (Casteln.M.). MVS (Sarz.). CLU.
galeone sm. “galeone” D galletto di marzo.
AA 266 patroni di nave e galease e galeoni e barche e fre- galettu gianu sm. (bot.) “Serapias neglecta”
gate. FPL (Gen.).
D galea galettu de gran sm. (bot.) “Gladiolus segetum”
galera sf. “galera, galea” FOP (VArr.).
AA 224 donare garioti per armare galere. RDB 72 ri co- gallezzà vb. “galleggiare”
stumi e re lengue hemo cangiè…/ che galere dighemo a re RAN 72 s.xvii. CAD. NVM (Sav.).
garìe.
galiardeto sm. “bandiera della nave”
D galea. L galera.
PPG 542 a.1561 il galiardeto per il calsese.
galera sf. “galera, grossa scopa pesante”
ASF 741 in la canneva. galere doe. Galliardo cognome
Gallera cognome VTS 100 a.1530 (Sav.).
VTS 83 a.1530 (Sav.). D gagliardo.
galerna sf. “vento di Nord-Est” galiccia “stalla di forma cubica, a terrazzo”
JAN 1.208, 210: ital. PSP 90 n.235 (Pigna) “una derivazione da *gallicula
D garaverna. “gallinaio” presenta difficoltà”.
galeta sf. “bozzolo del baco da seta” Galiccia top. (Pigna).
PVG. PSP 90 n.235.
Galleta cognome galina sf. “gallina”
VTS 94 a.1530 (Sav.). MBA 374 a.1407 (Seyne), prov., pl. galinas.
galletta sf. “biscotto secco dei marinai” PD 117, 358. PVG. CLU. VPL.
DEI.3 1753: dal franc. in ital. attraverso il piem. - gen. D gaglina. gainasa. gainöra. galinà. gallinara. galinassu.
LFL 3.18; franc. gallinella. galineta. gallu. gialina. L gallina.
D galetina. Gallina top. “masseria nel Bosco di Savona”
galletta sf. (bot.) “fumaria, fumosterno (Fumaria offi- NTS 39 a.1584; fine s. xviii; od. in ta Galina. FBS 51
cinalis L.)” a.1608. BG 127 n. s.xvii.
FPL, BNF 219 (Bord.). gallinà sm. “pollaio”
galletta rossa sf. (bot.) “Lathyrius sativus” RAN 20. PVG. VPL. FPI 3662a.
FPL (VArr.). D gagliné. galina. galinér. L galinar.
galete sf.pl. Gallinara top. “Isola Gallinara” (Alb.)
BUN 448 s.xv. (J.Bracelli) lo cor ve fara galete “vi bal- FTL 147 n. “il top. sembra potersi connettere con la pre-
zerà il cuore in gola, (per la gioia”) . senza di gallinacci selvatici”. BCB 136 sg. PCT 51.
gallettina sf. “biscotto” D galina. L gallinaria.
BDS (Sav.). galinassu sm. “sterco di polli, concime”
D galletta. ADP (Pietra). PVG. VPL.
galletto sm. (ittiol.) D galina.
RCG 263 “pelledura”. PML 358 “bavosa, gorno galinassu sm. (bot.) “Chrysanthemum segetum”
(Blennius v.sp.)”. TTC 143 “gallinella cappone gorno FPL (Cogorno).
(Trigla, Eutrigla gurnardus L.)”. TTC 144 “caviglione galinassu (ornit.) “occhione”
(Lepidotrigla cavillone Lac.)”. TTC 151 “bavosa occel- CLU.
lata (Blennius ocellaris L.)”. D galina.
D gallettu. gallinella sf. (ittiol.) “torpedine del Galvani (Torpedo
galletto sm. “fiore di ginestra”
Galvanii Cuv.)”
RDB 60 mancà voggiemo dri galletti avanti/ e belle scioi
PML 358.
cha dri pendin gallanti.
Cf. BVP 273. D galina.
D cantagallettu. galinér sm. “pollaio”
galletto di marzo sm. (ornit.) “upupa” FPI 3622a (Pigna).
BBM 389 (E.Montale). D galinà.
galettu sm. (ornit.) “pavoncella” galinetta sf. “coccinella”
BDS (Sav.). CLU. ADP (Pietra).
L galetus. D galina.
galettu sm. (bot.) galinetta sf. (bot.) “Merulius”
FPL (Gen.) “Spartium junceum”. FPL (Chiav.) “Fumaria FPL.
capreolata”. MLC 225 (Chiav.) “Fumaria officinalis”. galinetta sf. (ittiol.) “cappone organo (Trigla lyra)”
MLC 234 (Gen.) “Lathyrus clymenum?” PVG (V.Grav.) AFV 420 (Vent.).
“galletto, specie di fungo”. D gaglineta.
Galettu top. (Legino, Sav.) galineta (ornit.) “gallinella d’acqua”
NTS 20: Rian du galettu, affl. del torr. San Cristoforo. CLU. PVG “porciglione (Rallus aquaticus L.)”
gali 510 gàmb

Galipoli top. “Gallipoli” galüppu agg. “scaltro”


TL.2 239 a.1463 e a poi pasar piu su fim a Galipoli e lì ar- DVA (VArr.): cf. piem. galüp “ghiottone”.
deghe tute le fuste de mare. D galuppare.
L galipori. galurau agg. “variopinto”
galiçoppo / galisopu sm. “piccolo salto; saltello su REW/FPI 3663 (Pigna).
una sola gamba” D gagliu. L varius.
CIT 67 me façço avanti un passo/ a ro tocco dra manne- galüscià vb. “vincere pezzi avversari, nei giochi in-
ga o dro braçço/ lé se retira un mezo galliçoppo/ con re- fantili”
buttame e dì che vœggio troppo. COM.1 18 andò a zugà DVA (VArr.).
a re fossette in galiçoppo. PVG, VPL. galisopu “gioco galüsciu sm. “stronzo”
della settimana” (IVI ampie notizie). CAD. BDS (Sav.) VPL. “sterco secco”
D galiu. galuvéi agg. “importuno, dispettoso (detto di bambi-
galiu sm. (bot.) “Arisarum vulgare” ni)”
FPL (Bord.) FDT.P 73 (Triora)
D gagiöa. gagliu. galüzza sf. “gallinaccio, specie di fungo”
gallo sm. “gallo, elem. topon. frequente in Liguria e FDT.P 73 (Triora)
nella zona alpina” D gallu.
CL 16. BG 126 n. s. xvii. Ritano del Gallo affl. del torr. galuzzo agg. “ardito, coraggioso”
Letimbro. NSS 257 Casa dei Galli, (Legino, Sav.). GL 11.41 ai ciù galuzzi.
D gallettu. gallu. gamaitar vb. “percuotere, battere, ferire”
Gallo cognome AG 16.94 lo me fiior si gamaitao/ constrensem a portar la
VTS 88, 96 a.1530 (Sav.). croxe. AG 54.158 li batem e gamaitam/ ni mai da zo no
galochia / galloccia sf. “perno, bietta” se retraitam. AG 56.171 da li aotri fo desprexiao/ speso
PSG 382 a.1512 le galochie per li banchi de simile tavo- ferio e gamaitao/ e quaxi mato reputao. AG 86.63 per ga-
le. CAD galloccia. maitar e per firir.
galòcia sf. “bocchetta della serratura” FA 355. FAS 165.
VPL (Sanr.). D gamaito.
galofre sm (bot.) “Dianthus v.sp.” gamaito sm. “colpo, percossa”
FPL (Nizza). AG 38.125 voi no osando dar gamaito/ in chi atrui ferir
galögu sm. “incendio” devei/ in pero che preve sei…
VPL (Pietra). Cf. DUC.4 19 gamacta: ictus, percussio. FA 355. SAP
galoppo sm. “galoppo” 405 a.lomb. gamaito “percossa”. REW 4667. RGS §
NPD 63 ca.1750 (Sav.) corriva ben de galoppo. 258. MB 99 “etimologia incerta”.
D galupin. L galopare. D gamaitar.
galœura sf. gamara sf. “zitella”
GL 7.33 tocco de pissafron, pe una firœura (“filatrice”, MP 19.144 (Pigna). “antiquato”.
dispregiativo)/ o deventà formaggio de galœura. (TT che gamata sf. “cassetta per l’impasto della malta”
partì con Armida, e sol per ella/ pagan si fece). ADL (Vent.). MDB (Bord.). POF 7 sg., 18 “nizzardo
galosce sf.pl. “soprascarpe da pioggia” mod. gamata, gamaton “mastello per impastare il gesso”.
H.& R. KAHANE, RPhil. 21 (1968) 502-510: esamina le VPL.
etimologie proposte (REW 1525 calopus “zoccolo di le- gamba sf. “gamba, zampa”
gno”, FEW 4.44 celt. gallos “pietra”, EWFS s.v.: gallicu- VIA 94 a.1476 (Sav.) item casse de veretoni da gamba
la, gallica “sandalo gallico”. Propone < caloctium, dal gr. (per balestra da gamba) a 500 per cassa…
kal’cqion “calzatura di feltro” passato in Magna CAD. PVG. VPL “stelo”.
Grecia (cal. calorci) e a Massalia (s.xiii. Provenza, galo- D gambà. gambale. gambe lunghe. giamba. desgambatao.
cha), Francia, Catalogna, Italia. ingamba(se). L gamba. tibia.
(i) Gallosi top. (Sav.) gambà sf. “camminata, sgambata”
BG 126 n. s.xvii Ritano de’ Gallosi, affl. del torr. ADL (Vent.).
Letimbro. FBS 61 ca.1700 li Galosi (Bosco di Savona). D gamba.
gallu sm. “gallo” gambale sm. “gambale”
ADG.RGS § 143, 146. PVG. CLU. VPL. PVG gambali.
D agalà.gallo. gial. goa. galüzze. gallina. ingalüzzà. D gamba.
L gallus. Gambarana top. “masseria nel Bosco di Savona”
galufòn sm. “mostro” FBS 51 a.1608.
GL 9.1 d’inferno ro brutto galufon (TT il gran mostro in- L gambarana.
fernal). Gambarana cognome
galü’giu sm. “gheriglio della noce” VTS 73 a.1530 (Sav.).
PVG. Gàmbaro top. “affl. del Rio Cantalupo (Pegli,
D garigliu. degalügiase. V.Varenna)
galuppare vb. “sciroppare G.PETRACCO SICARDI, L’etimologia del topon. Gàmbaro,
E.FERRERO, Invito alla lettura di C.E.Gadda, Milano 1974 Arch. Stor. Prov. Parm. 26 (1974) 293-311. RVV 59:
(Mursia) p.133: cita il termine come ligure, inserito da long. gamahal “membro di una consorteria” top. di inse-
C.E.Gadda nella sua prosa, senza più precisi riferimenti diamento, forse “mulino”: traccia di una presenza ger-
(fr. bouffer). manica in V.Varenna?”
D galüpu. D gambero.
galupìn sm. “galoppino, inserviente gàmbaru sm. “gambero”
BDS (Sav.). VPL.
D galoppo. L galopinus. D gambaro.
gamb 511 gana

gambarussa sf. (bot.) “parietaria (Parietaria officina- gamellino agg. “di una qualità di argilla per mattoni”
lis L.) MNS.1 138 a.1598 (Sav.) non possino li pignatari… fa-
FPL (Bord.). MLC 262 (Sanr.). DVA (VArr.). EVM 92 bricare mattoni se in la pasta di essi non interveneranno le
(VMar.). FPL (Masone) “Spiraea aruncus” tre quarte parti di terra gamellina, e per l’altra quarta par-
D camba rousset. cambaroussi. gambarussìn. te tovio.
gambarussìn sm. (bot.) “parietaria (Parietaria offici- gameloto sm. “stoffa di pelo di cammello”
nalis)” AA 146 una pianeta de gameloto nigro.
FPL (Mortola) Cf. CVM mil. camelott “tessuto di pelo di capra d’angora”
D gambarussa. D giamelleto. giamellotto. jhameloto. L clamelotus. ga-
gambéa sf. “gamba dei pantaloni, degli stivali”. melotus.
PVG. gameo sm. “cammello”
L gambera. IVE 59 un iorno trova una pelle de gameo… –– ben che
gambeduna / gambedüna sf. (mar.) “gambedona, fu- ello avesse trovao un gameo morto…
ne di bordo” FAS 153. POF 9 sg.: “eccezionale caduta di -r- intere-
CAD.gambedüna. NVM (Sav.) gambeduna. voc.: perché gameo anziché gameru < camelus?”. RGS §
gambe lunghe sm (ornit.) “cavaliere d’Italia” 151.
CLU.
D gameao.
D gamba. L gambe longue.
gamerra sf. “casacca, mantello”
Gambero top.
AG 140.327 tenza, zho e question/ aduxen gran perdetion/
PCT 94 Rio del gambero: long. gamahal.
D gambaro. e fan l’omo star in guerra/ e for portar rea gamerra.
gambetta sf. “sgambetto” PS 62 rea gamerra “la casacca dei condannati”
CIT 145 aora a me fa gambetta e se ne scappa. GL 3.18 L gamerra. gamorra. gamura.
gambetta/ ghe fa cærti sospiri ammagonæ’. PVG. Gameragna top. (Stella, Sav.)
D gamba. L gambeta. EOL 31. SCT 84. G.SERRA, RSL 17 (1951) 239: n.p.
gambetta sf. “staffa della fibbia” long. Gaidemarus, Gaimarus > Ga(i)mar-agna. PCT 93
PAG 140. sg.: long. gamahal “membro di una consorteria”. QVS
gambetta sf. (ornit.) “pettegola” 158.
CLU. L gameragna.
(in) gambetta loc. avv. ”senza calze, a gambe nude” gâmistu / gâmüstru sm. “nevischio”
GO. CAD. DVA (VArr.) andà in gambetta “saltellare su CAD. VPL.
una sola gamba”. Gamondino top.
Gambetta cognome PCT 114, 118 Cappella di Gamondino, germ.
VTS 82 a.1530 (Sav.). D gamundio.
gambetùn sm. (ornit.) “merlo acquaiolo” Gamundio top. (Stella)
CLU. MPS 9: germ.
gambiarosa sf. (ornit.) “starna” D gamondino.
CLU. gana sf. “modo, garbo”
gambirlu sm. (ornit.) “cavaliere d’Italia” GL 7.13 con bella gana “con bel modo, con eleganza”
CLU. ganaelli sm.pl. “malattia della pelle”
gambisa/ gambiscia / gambixe sf. “collare di legno DVA (Gazzo, VArr.).
per le vacchie” AMSSSP n.s. 14 (1980) 101 n. (Gazzo, VArr.) “si guari-
ADL (Vent.), BDS (Sav.) gambixe. PVG gambiscia. VPL sce frizionando la parte malata con le dita. Voce del con-
gambisa. tado”. Cf. F.DURAND, Termini tipici e rari… usati nella
TB 17.174 (REW 1542): “celt. cambo “ricurvo”. Cf. Valle di Arroscia, ATPL 3 (1974) 26.
CVM mil. gambisa, DEP piem. gambisa m.s. D ganieli.
gàmbou sm. “gambero : palemone sega (Palaemon ganar vb. “ingannare”
serratus Pen.), palemone squilla (Palaemon Squilla AGL 86.84 no an cura de bon faito/ se no de ganar (ms.
Fab.)” gariar) l’un l’atro.
PML 384. PD 135, 355. SDS (Sav.). AGN d’e<n>ganar.
D ghimbaru. D gariar.
gambu sm. “gambo, stelo” ganascia sm. “mascella, ganascia”
PVG. VPL. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. PSU 3 (da Airole a
D ciarbu. gambüsciùn. gambüsu. Casteln.M.). VPL.
gambüsciùn / gambüsu sm. “stelo, stoppia, torsolo” RGS § 181 tosc. ganascia. Cf. CIV 96 sg. ven. ganassa
PVG. “grecismo dall’Esarcato”.
D gambu. D ganascià. ganasciùn. sganascià.
gameao sm. “cammello” ganascià vb. “masticare, mangiare”
PS 62 s. xiv. gameao. PS 18 s. xiv. pl. gameaoi. PVG. FPI 3812.
PS 109. Cf. RGS § 339. D ganascia.
D gameo. L gamellus. ganasciùn sm. “ceffone”
gamebino sm. “specie di berretto” BDS (Sav.).
MNS.1 69 a.1631 (Sav., Stat. berrettieri) gamebini o sia D ganascia.
burelli. ganaüssu sm. “canna della gola”
gamela sf. “scodella dei marinai” PVG
ADL (Vent.). D canuezu.
gana 512 garr

ganavelu sm. (ornit.) ganghero sm. “cerniera”


RML 976 (Airole, Pigna) “hibou de marais”. GNB 223 MNS3 62 a.1721 (Sav.) groppi, uggetti, gangheri, beccu-
(Bord.) “falco di palude” CLU “gufo”. de…
D ganaver. D gangau. L gangarem.
ganavelu sm. “mangione” ganghi sm.pl. “gangano, rete a sacco trascinata da
VPL (Taggia). una barca su fondi sabbiosi”
ganaver sm. (ornit.) “gufo reale” APV 79; ANP 63 (Vent.)
MP 14.49 n.3; 19.144. REW/FPI 3628. D ganganu.
D ganavelu. gangòu sm. “chiodo ad angolo”
ganchio sm. “gancio” SDS (Sav.).
PSG 383 a.1512 cadene septe per banda… cum li soi gan- D gangau.
chii per la sartia. ganieli sm.pl. “groppi di nervi ai polsi; sciolti, fanno
D ganciu. L ganchium. cessare il mal di gola”
ganciàia sf. “azione disonesta, truffa, raggiro” MDB (Bord.).
CIC Gloss. D gaelu. gaiellu. ganaelli.
D ganciu. ganielu sm. (ornit.) “gheppio”
ganciu sm. “gancio, uncino” PVG.
PVG. VPL. ganielu sm. “birichino”
D ganchio. ganciaia. ingancià. VPL (Alb.).
Gandolfi / Gandolfo top. ganino sm. (mar.) “sorta di attrezzo di bordo?”
PCT 108, 114, 120, 121 124 Gandolfo, Piano Gandolfi, VIA 92 a.1476 (Sav.) item palli de ferro et ganini n. xx.
germ. ganöfanu sm. (bot.) “garofano (Dianthus caryophyl-
L gandulfus. lus L.)”
gàndua sf. “ghiandola” AAG 119 n. GO. PD 144, 343, 349, 363 “non indigeno”.
CIC 135 s.xx. (G.Cava) quellu prufessù…/ scangiandute FPL. FPI 1727. FDG 272.
‘na gandua interstiziale/ u te rimette a növu sensa dû. MLC 227 (Chiav.) “Dianthus Carthusianorum”.
gandügia sf. “ghiandola” D ganöfau. ganfou. ganofaretto. garofalo. garofanaia.
RCG 39 “ghiandole dure delle animelle”. PVG “ghian- L ganoffanus. gariofolus.
dola, enfiagione alla gola” ganofaretto sm. (bot.) ‘Tunica prolifera”
FPI 3778. Cf. SAP 405 a.lomb. ganduglie “futilità”. FPL (PortoM.).
L gandolia. D ganöfanu.
gàndula sf. “ghiandola” ganöfaru/ ganöfau/ ganöfou SM. (bot.) “garofano”
PD 145 “letterario”. VPL (Pietra). PVG “enfiagione alla MLC 227 sg. VPL.
gola”. L ganoffanus.
gandùlu agg. “ozioso, vagabondo” ganôfu sm. “canna della gola; giogaia della vacca”
BDS (Sav.). VPL. LVO 59 “dall’arabo, attraverso lo spa- PVG.
gnolo”. D canuezu.
ganellìn sm. “gioco di carte, simile ai tarocchi” gaö’ sm. “spicchio di arancia”
CAD. PAG 192. BDS (Sav.). VPL (Pigna).
gangà sf. (ittiol.) “muggine calamita (Mugil capito gaòn sm. (mar.) “camera prodiera della nave”
Cuv.) VPM 87 “passa da Genova a Venezia in epoca non deter-
PML 358. minabile”.
D ganganu. D gavùn.
gangaélu sm. “racimolo” gaosà vb. “svuotare il pozzo nero”
PVG. VPL (Pietra).
D ranguelu. gaossu sm. “bigoncia di legno con due anse”
ganganela sf. “garganella” ADP (Pietra), pl. gaosci. PVG.
PVG: REW 3685. D garosciu. gàusu.
D garghentin. gara sf. “cispa degli occhi”
gànganu sm. “gàngano, specie di rete a sacco” DVO (On.). DVA 59 (VArr.). VPL.
GO. CAD. PML 334. ALE 193 sg., 199: “lat. region. *garillum, *garulum ÷ ga-
Cf. DUC.4 24 gangamon: rete sinuosum variis plexibus rum “salsa di pesce”, cf. cal. gària m.s.; Plin. glârans “ci-
involutum. sposo”
D gangà. gangau. ganghi. H.PLOMTEUX, CON 60 (Sanr., On., Pieve di Teco).
gànganu sm. “chiodo da muro” D gâ. garbia. gauzu.
ADP (Pietra). Gara cognome
D gangau. L cancanus. VTS 115 n. a&500 (Sav.).
gàngaru sm. “cardine” L gara.
VPL. garafa sf. “caraffa”
gàngau “gangano, rete da pesca” PVG.
PML 334 “descrizione e uso”. D caraffo.
D ganganu. garandena sf. “lunga attesa”
gangau sm. “ganghero, arpione” TVD (Dolc.): quarantena, quaresima.
S.BUGGE, ROM 3 (1874): cf. mil. canchen m.s. D quarantenna.
RNB 91: neogr. gagkinûlli “uncino per tirar su la sec- Garrasìn top. (Varazze)
chia caduta nel pozzo”. RES 50 a.1590 (Var.) sino al fiume Teiro, ove si dice il
D cancaretu. canchetu. ganganu. ganghero. gangou. de- passo de Garrasìn. IVI, pron. od. garaxìn.
sganganà. L gangarem D garassino.
gara 513 garb

Garazzini top. (Andora) garbé sm. (ornit.) “rigogolo (Oriolus galbula)”


SCT 118 s.xviii Costa dei Garazzini” (n. fam.). RDB 66 (= CIT 289) perché giano me ven como un garbé.
D garassino. GL 2.88 fûto e giano o vegnì comme un garbé. GL 6.110
Garassino cognome deventà ciù giano che un garbé. COM.1 30 giana comme
VTS 86 a.1530 (Sav.). un garbé, malinconica, appaturnìa.
D garrasin. garazzini. L garaxinus. REW 3647. FPI 3646.a: cf. G.ALESSIO, AGI 28
garatura sf. “quota, contributo” (1936)154 sg. BUL 446: cf. lomb. galbér, galbeder m.s.
GRD 114 a.1625 (Cosio) i deputati sopra i molini prov- ADP (Pietra). CLU.
vederanno di mantenere gli edifizi e di dizzarare ad D garbér. picu garbé. sgarbé. sgarbeo. sgàrberu. L garbe-
ognuno del luogo gli arbasci e panni sotto la disposizio- rius.
ne del statuto, pagandoseli però le garature soldi tre per garbeia sf. “lite, rissa, disordine”
ogni anno. AG 46.77 che no vego mai garbeia/ breiga,folie ni rimor/
D caratà. L caratus. en i atri di de lavor. AG 91.43 cosse, como se sor dir/
Garavagna top. (Sav.) d’onde se sor naxe garbeia. AG 100.12 chi per ben te con-
LTI 51 n.58: cf. garravanum: pre-rom. *calava, *carava seia/ che tu exi de garbeia. AGL 138.266 ben e mato, zo
“scoscendimento sassoso” REW 1673b. me par/ chi Vencian conseia/ che con lor fasan garbeia.
L garravanum.
AG 140.205 alcuna rixa ni garbeia/ ni quando atri s’aca-
Garavana sf. “Caravana, compagnia genovese di fac-
veia/ donde tu no agi a far/ no ge corre ni g’andar.
chini”
FA 356: cf. piem. garabìa “ruffa, raffa”, garabüi “garbu-
CAR 63 a.1476 noy compangi de la Garavana.
D caravana. glio”. POF 18. SAP 405 a.prov. garbiglioso “litigioso”.
garaverna / garavernia sf. “brina gelata” FPI 1671.
AG 37.123 vento e zer e garaverna/ chi tute cosse de- L garberia.
squerna. VPL garaverna. SDA (Altare) garavernia “bri- Garbella top.
na”. CL 16 “monte presso Tenda”.
FA 356. Cf. MUI 138 n. H.SCHUCHARDT, ROM 4 (1875) garbelu sm. “sponda del fondo della macina del mu-
254 sgg. BIO 62, 262, 568: piem., emil. galaverna, BZT lino”
397 emil. galiverna, m.s. NAG 14.276. PVG: origine araba: G.B.PELLEGRINI, L’elemento arabo
D galerna. garu. gaverna. gulaverna. nelle lingue neolatine, in: L’Occidente e l’Islam nell’alto
garba sf. “covone Medioevo, Spoleto 1965, p.777. REW 2321. DEI.3
MP 21.47 (Pigna): francone *garba m.s. 1763.
L garba. D garbola.
garba sf. “piccolo avvallamento in cui si raccoglie garbér sm. (ornit.) “rigogolo”
acqua piovana” MP 14.25, 19.145 (Pigna): “galbulus con altro suffisso?”.
PCL 275. D garbé.
D garbu. garberia sf. “rissa, disordine”
garba sf. “antica misura di capacità” AG 73.20 i son de tal maniera/ che per men de un dinar
ITG 17 (Apricale, Nizza) tar or/ moven garberia e gran remor.
L garba. D garbeia.
garbà vb. “bucare” garbì vb. “cardare (lana)”
PRP 342 (str.18) se ti ei si matto de votà ra schena/ mi te PGB: REW 1711.
passo ra ventre tutta quanta/ e te ra garbo com’una meze- D sgarbelà.
na. VPL. garbia sf. “cispa degli occhi”
D garbapaggia. garbu. ingarbar. sgherbaiarburi. PVG.
garbagna sf. “striscia di legno di faggio per fare D gara.
utensili rurali e domestici” garbia sf. “striscia di legno di faggio per fare ceste,
BDS (Sav.). VPL “copertura del carro, stuoia di cortec- setacci ecc.”
cia di castagno”. CAD gàrbia. PVG garbìa.
D garbìa. garbula. D garbagna. garbola. garbua. garbula.
garbaö’ sm. “specie di fungo (Agarinus polymices)” garbigiö’ sm. “bugigattolo”
PAG 71. TVD (Dolc.). D garbu.
garbapaggia sm. (ornit.) “forapaglia” garbìn sm. “foschìa”
CLU. VPL (Spe.).
D garbà. garbino sm. “vento di libeccio”
Garbassu top. (Sav.) PIA 53 n.99, ALN 93: ar. garbì “occidentale”: prob. di
BG 183 a.1888, FBS 49 “vallone nel Bosco di Savona, tramite catalano”. [La citazione, ivi, di Caffaro Ann. ad
presso Cadibona”. NTS 39 (Cadibona, Sav.). NPD 84 a.1147 non trova riscontro]. REW 3683.
a.1868 intrandu in te Sann-a/ de là da u Garbassu… NTS L garbum.
11 “galleria di passaggio scavata sotto lo Sperone (Sav.) garbio agg. “balzano, strambo”
all’inizio del sec. xix.” COM.1 15 sg. o l’è una testa garbia, un ommo fantastico.
D garbu. garbo sm. “buco”
garbassu sm. (ornit.) “culbianco” PRP 348 (str.43) e fé dri garbi assai chiù ch’un zerneglio/
CLU. a certa gente…
garbàtua sf. “raganella usata nelle funzioni della D garbu.
Settimana Santa” garbo sm. “buco”, elem. topon.
PVG. BBB 28 n. “Porta del Garbo (Bard.). FTL 96.
garb 514 gare

garbola / garbora sf. “sponda del fondo della maci- terra…/ garda noi de mortalitat/ e de femine e de guerra.
na, imboccatura della tramoggia del mulino” MBA 348 a.1562 (La Bréole) gardar. NSB 191 s.xvii.
GRD 116 (Tenda) la garbola (sia) attorno alla mola della (GG.Lanteri, Vent.) gardè se l’è da rrì, corpo dra doglia/
larghezza di doi diti solamente. (S.Stefano) Il molinajo de l’arroganza de chesti marrai… SB 770 ca.1850 garda-
debba tener la garbora cucita e larga dalle mole per due va. LP 24 (Ponente lig.) garda “guarda”. ADL (Vent.)
dita. gardà “fare la guardia”.
D garbelu. garbia.garbua. garbula. D garbola. garbula. D agardar. gà. gardian. goardar. guardar. resgardu.
garbu sm. “buco, foro” gardettu sm. “ragazzo, garzone”
CAD “voce del contado”. RAN 11. VPL. RML 976 CAN 1843 p. 29 (Sav.) ciü de sentu l’ean davéi/ gh’éa di
(Pigna): cf. garbou, gab (Alpi Maritt.), sgarbu (Airole): ommi e di gardetti/ u ghe n’éa de primmu péi/ ghe n’éa
“mot (pré-latin?) d’origine obscure”. PRA 387 “germ.”. ascì di zà buscetti. RAN 187. PD 355. BDS (Sav.).
GA 12.101 (cf. graphium, fr. graver); 13.202 (REW 7636) gardiàn sm. “guardiano”
scabrare “grattare”. ADL (Vent.) sgarbu: REW 4690, LP 24 (Pigna).
a.ted. skerba “incisione”. ALN 256: < ar. haraba “caria- D gardar.
re, devastare”, cf. sic. carbu “buco in un albero”. DEI gardigiùn sm. “gola, gorgozzule”
1.659 s.v. cafaro “burrone, torrente”: lig., piem. garbo RCG Diz. GA 15.56: REW 3922.
“tronco d’albero cavo”; basco kharbe “grotta”: origine D gardüggiùn. L gardiglionus.
mediterr. F.BRONZAT, RSL 51 (1985) 248: garp “buco” gardiùn sm. “gola, gozzo”
da una base pre-i.e. karabo “incavato”, cf. J. HUBSCHMID VPL.
AGI 39 (1954) 65-67. gardu sm. “cardo”
D garba. garbà.garbassu. garbigiö’. sgarbu. GO. PD 355. ADG. FPL. MLC 248 (Chiav., Sav.)
garbu agg. “bucato, forato” “Cynara cardunculus”. (Sav.) “Carlina acaulis”.
DVA (VArr.) 54 cassa garba “mestolo forato, schiumaro- D cardu. giasciagardi.
la” gardüggiùn sm. “gola, gorgozzule”
D cassa garba. garbu. GO: gardüggiùn da gûa.
garbua sf. “paniere per il grano da seminare” D gardigiùn.
GO. gardùn sm. “guardolo della scarpa”
D garbola. L garbula. PVG. VPL.
garbugio sm. “disordine, sommovimento” L guardonem.
IVE 92 e comenza a esser grande garbugio in tuta la ter- Garre cognome
ra. TL.3 120 n. a.1474 per li dubij che se an de garbugio VTS 94 a.1530 (Sav.).
in campagna me son ancora più fondato a non lasciar in- garea sf. “galera”
novare niente. TL.3 199 a.1475 se se sta a questo modo AG 49.62 ordenamenti fe so sto/ de garee e de gente. AG
ogni anno sera garbugio in questa caxon de lo episcopato. 49 167 con vinti nostre garee. AG 49.320 con setanta e se-
MCM 52 (Casteln.M.). ti legni…/ venze garee provo de cento… PAT 23 a.1352
D garbügiu. garbuglio. ingarbuggià. abiando… aparegiao refrescamento per le nostre garee, a
garbügiu sm. “garbuglio, matassa arruffata” zo che per defecto de victualia le nostre galee no perdes-
G0. BDS (Sav.). VPL “imbroglio”. sem lo tempo. PAT 14.26 a.1404 lo dano de la nave e de
D garbugio. la gareaça preise per le nostre garee. ASA 122 a.1390
garbuglio sm. “disordine, sommovimento”. (Alb.) e fara meglor merchao de questa garea.
PAD 353 a.1506 se non fusse stato le nove erano venute POF 9 sg. FA 356. PRA 369 n.
da Monaco, sarebbe stato qualche garbuglio per la terra. D galea.
D garbugio. gareaça sf. “galeazza”
gàrbula sf. “striscia di legno del setaccio” PAT 14.26 a.1404 lo dano de la nave e de la gareaça prei-
MVS (Sarz.): REW 2321, 3695. se per le nostre garee e menae a Zenoa.
D garbagna. garbua. garbia. L garbula. PS 31.
garbuso / garbusu / garbuxo sm. (bot.) “cavolo cap- D galeasa.
puccio (Brassica oleracea v.sp.)” garéise sm. “garrese del cavallo”
RDB 65 strusci de garbuxi e de coretti. MNS.1 158 PAG 224.
a.1641 (Sav.) non possa introdurre in la presente città di garello sm.
Savona alcuna semenza di garbusi forestiera. MVS GL 4.92 oh amô, che tante smorfie ti ne fæ/ tutto dì per
(Sarz.) garbusu. sciaccarne ri garelli.
D garbuxo. L garbusius. D gariéi.
garbüxu sm. “cavolo cappuccio” Gareze cognome
GO. MUI 162. RAN 187. PD 345. FPI 1668. ADP VTS 123 a.1530 (Sav.).
(Pietra). D garexio. L garexe.
FPL côu garbüxu. Garessio top. “Garessio”
D garbuso. LTS 87 sg.: pre-latino.
garce sf.pl. “branchie dei pesci” D garexio. L garresius.
VPL (Var.) Garezzo top. (Mendatica)
gardà/ -r vb. “guardare, custodire, proteggere” LTS 87 sg.
AG 14.123 or no zurar, e se tu zuri/ garda ben se tu te D garexio.
sperzuri. AG 16.358 fiior santo/ per pietai garda (ms. gra- garetta sf. “garretto”
da) in ver de mi. PAS 30 quando Juda se fo partio si gar- GL 7.44 sì che allora ghe pà mescià garette/ e te m’are-
da alli soi discipuli e si gue disse… PS 62 ve prego che comando gamba lesta. DFC 134 (una ballerina) intreçça
voy gardei bem questa hereditae, che me costa cossì cara. in mille modi re garrette.
PGF 28 a.1461 (Alb.) la vostra posansa, dose maire, ne ADP (Pietra).
garde da ogni tribulasioni. PGF 29 prensesa de cel e de L garretus.
gare 515 gari

garetu sm. “calcagno, caviglia” DEI.3 1763: respinge la derivaz. gotica. GA 12.166: gr.
VPL. kal’poioj . ALN 38, 67, 111, 262: ar. qâlib, sp. gáli-
Garexio cognome bo, it. calibro (< turco kalip “forma da scarpe”, gr. kal’-
VTS 94 n. a.1507 (Sav.). pouj) REW 1524. DEI.2 681. PVG 395.
D gareze. garessio. garezzo. L garrexium. D desgaribar. desgaribo. gaibu. garibare. garibetto. gari-
gargagnàn sm. “profittatore, sfruttatore” bo. garìbbu.
BDS (Sav.). L galibum. garibus.
garganella sf. (ornit.) “anatra marzaiola” garibo sm. “garbo, proprietà, grazia”
CLU. GNB 223 (Bord.) AFV 413 (Vent.) “alzavola COM.1 62 sei un ommo de garibo e onesto. DFC 9 un
(Nettium Crecca)”. lenguaggio corrotto… parolle stroppiæ’, sença garibo,
D garghentìn. impastiççæ’ con prononçie che fan rie chi re sente.
gargata sf. “cavità, ugola, gola” DFC 54 un dixe: poca graçia!/ l’atro: miræ’ che garibo!/
VPL. s’o passa d’in Portoria/ ghe tocca una sascià.
gargatìn sm. “gozzo” garibo sm. “sagomatura di forme del legname per la
ADP (Pietra). costruzione di navi, procurata sul vivo durante la cresci-
D garghentìn. ta delle piante”
garghentìn sm. “ugola”
FCL 67 n. a.1552-1585 puotersene servire per legnami da
DVO (On.). REW 3685.
galere e come si dice da garibo. U.MARTINI, RII 10
D ganganela. garganella. gargatin. gargotta.
garghigiùn sm. “parassita del legno” (1955) 50 a.1662 chi sarà trovato a tagliare legnami di ga-
VPL (Loano). ribo di calce o cima incorra nella pena… –– tagliare le-
gargotta sf. “bettolaccia” gname da garibo per far barche. F.CICILIOT, NAV 1
RAN 127: fr. gargotte. (1999) 85 a.1574 (Varazze) settecento pezzi di legnami da
D garghentin. garibo tagliati in quello bosco. Ivi, 82 a.1680 (Sanr.) che
Gari top. in avvenire non si possa dar licenza alcuna di tagliar al-
PCT 124 germ. beri di garibo senza l’intervento di tutto il magistrato.
garìa sf. “galera” gàribu sm. “garbo”
RDB 22 aura per poco amò dri so çitten/ chi per goardara MP 19.145 (Pigna). VPL.
ciù no fan garie. RDB 72 ri costumi e re lengue hemo RAN 43. PAG 154. MD 13. Cf. Dante, Purg. 31.132 dan-
cangiè…: che galere dighemo a re garìe. zando al loro angelico carìbo. (SCARTAZZINI-VANDELLI ad
RAN 55. PD 110. loc.: “canzone a ballo”, cita G.I.ASCOLI, AGI 14 (1898)
D galea. 346 sgg.; E.G.PARODI, Bull.Soc.Dant.It.,2. 6 (1898) 251
gariar vb. sg.).
AG 86.84 no an cura de bon faito/ se no de gariar l’un l’a- D garibo.
tro. garricia sf. “terra incolta”
AGL: “lez. incerta: ganar “ingannare” AGC: engariar ITG 17 pl. garricie.
“angariare” AGN enganar “ingannare” L garricia.
D angaria. ganar. L angariare. D garinciu.
Garibaldi / Garibaldo cognome garicciu sm. “gioco infantile delle biglie”
FFN 340, NAG 2.361, RGS § 17, VTS 100 a.1512 CAD. BDS (Sav.). VPL. PVG garici.
(Sav.): Garibaldi. D garinciu. garu.
VTS 98 a.1530 (Sav.): Garibaldo. garidda sf. “traino a perno, parte anteriore mobile del
D gaibadu. L garibaldus. carro da buoi”
Garibaldi / Garibaldo top. S.MUSSO, comunicazione verbale 03/12/1992 (Sassello).
FFN 340, PCT 124, Garibaldi. RAN 11: Garibaldo L garidda. ingaridare.
(V.Graveglia). garìe vb. “guarire”
D garibaldi. LP 24 (Pigna).
garibàu agg. “garbato” D guarir.
VPL. gariéi / garieli sm.pl. “ghiandole”
garibare vb. “dare il garbo, la sagomatura alle cor- BDS (Sav.,Piampaludo). VPL garieli “muscoli del polsp
be della nave” schiacciati per curare il mal di gola”
PIA 54 n.101 “arabo” D garello. gaelu.
D agaibà. garibo. garigliu sm. “gheriglio, l’interno del nocciolo”
garibetto sm. “riassestamento” MP 14.37; 19.145 (Pigna).: REW 1726.
PAG 154: “legge del garibetto: emanata da Andrea Doria D gaelu. galügiu. garullu.
nel 1547 per dare “garbo”,rsiassetto, alla cosa pubbli-
garignùn sm. “bugigattolo”
ca”. GRD 116: “così venne chiamata la legge dai nobili
nuovi per dileggio contro i nobili vecchi”. VPL (Sanr.).
D garibo. garinciu sm. “gioco infantile, in cui le biglie devono
gàribo sm. “foggia, moda” essere mandate nella buca (“garu)”
BVP 259 a.1511 non si possia piu fare fozia alcuna ni ga- MVS (Sarz.).
ribo novo de vestire. D garicciu. garu.
BOV 556 a.1531 in qual modo fogia o garibo si voglia… garion sm. “galeone”
–– e quelle se intenderano fogie e garibi novi. CIT 286 de Fiandra per un verso/ ri garioin andandoghe a
CLD, LI.: germ. C.SALVIONI, SR 6 (1909) 19: cf. prov. traverso.
gaubi, cal. gàlipu “garbo”. SON 288, GRG 1.370, BLG D galea. L galionus.
32: got. *garwi “preparazione” (REW 3695: garvjan Garioni top.
“preparare, disporre”). PCT 114. germ.
gari 516 gars

garioto sm. “galeotto, vogatore sulle galee” stanei… MNS.1 55 a.1577 (Sav.) alcuna berretta qual
AA 224 quando convene che la cita di Saona abia a dona- fusse agogiata, o follata o vero garzata… VPL garzà.
re garioti per armare galere in la dicta cita de Genoa. “cardare”.
D gale. L galeotus. D carzare. sgarzà.
garitta sf. “garitta” garzatore sm. “garzatore”
CAD. PD 155. LFL.2 20: fr. AA 255 garzatori de pani. MNS.1 48 a.1577 (Sav.) li
L gaeta. maestri garzatori.
gariùn sm. “garzone che accompagna il gregge” D scarzoei. L carzatorem.
PTO 258. Garzi top. (Quiliano)
garixàn sm. “rigagnolo che sbocca in mare” MSQ 171 a.1532. PQV 63 “se fosse abl.pl.(*galicis, *ca-
ADP (Pietra). VPL “condotto di acqua piovana”. licis) sarebbe tardo-romano (sec. iii. E.V.).
Garlenda top. “Garlenda” D garzu. L garexium.
CL.9 PCT 114: germ. PCT 121 (Alb.) Cima Garlenda. garsom / garson / garçon / garzon sm. “giovane, ra-
L garlenda. gazzo; garzone”
garlezzà vb. “gorgheggiare” CR 8 fè Herodes per ira amassar tuti li fantim e garssoim.
DFC 39 quando ro rosigneu/ comença a garlezzà tra fœg- LSE 30 um garsom de uno ogio et tignozo… OGM 95
gia e fœggia.
a.1518 alcun garson o garsona… lo qual no abia passao la
RAN 93.
garnì vb. “guarnire” etae de doze agni… RDB 18 ma quando tira a voi questo
AG 47.38 veneciam fon vaguì/ le lor taride atraversae;/ li garzon (Cupido)/ per rompìve ro cuò duro e crudé… DFC
nostri ge montan garni/ chi ben puni le lor pecae. (AGN 57 se ho mandao quarche biggetto/ pe un garçon de sa-
“armati”). ADL (Vent.). vattìn…
POF 16. FA 401. D garsona. garsone. garzonis. garzonitae. garsono. gar-
D garnìe. guarnir. L garnire. sum. grazon. L garçonus.
garnìe vb. “guarnire” garsona / garçonna / garzona sf. “bambina, ragazza”
MP 19.145 (Pigna). OGM 94 1395 (il personale dell’ospedale non deve)
D garnì. guarnir. baxar, abraxar alcum garsum o alchuna garsona, ni tegna
garo sm. “nuvoletta grigia apportatrice di pioggia” in brasso. LSE 13 tal fantina… à faito o in tuto desprexià
ITG 17. tute le cose puerile et de garsone, o convertirle in servixio
garoccia sf. (mar.) “galloccia” de Deo. TL.3 200 a.1475 in la caxon de lo matremonio
NVM (Sav.). de quella garsonna. PAD 413 a.1507 preze per moglie
garofalo sm. “garofano” quella garzona. OGM 95 a.1518 ch’alcun garson o gar-
MUI 113. GUA 539. RGS § 151: g- prob. gà in lat. volg. sonna… lo qual non habia passao la etae de doze agni.
(gr. kariof›llon) GL 15.18 doî tocchi de garsonne co i rognoìn. COM.4 78
D ganöfanu. L garofalus. l’ho trovao… a tora in sciampradda con doe garçonne.
garofanaia sf. (bot.) “Geum urbanum” D garsom.
FPL (VArr.). garsone sm. “garzone, lavorante”
D ganöfanu. MAS 205 a.1465 li discipoli o sia garzoni d’altri… MAS
garòn sm. “calcagno” 213 a.1492 instrumento publico dell’accordatione di det-
SDA 48 (Altare) to tale garzone o sia putto. NAC 19 a.1576 (Sav.) non
D garùn. potà alcuno maestro chirurgo o barbiero tenere in sua ca-
garòsciu sm. “bigoncia per il trasporto dell’uva” sa o bottega alcun garzone per imparare l’arte che non sia
DVO (On.). MDB (Bord.). incartato. MNS.1 106 a.1577 (Sav.) lavoranti o garzoni.
D gaossu. garosi. garozzu. SAS 85 a.1592 (Sav.) garsone o lavorante. MNS.3 48
garosi top. (Civezza) a.1741 (Sav.) che li medemi garzoni incartati non possino
ROC 146: “nell’area del top., e dell’isoglossa di garosciu,
portare il scosale, o sia la divisa di maestro.
garozzu, il terreno contiene argille adatte alla produzione
di terracotta” RGS § 275, 1152: “influsso settentrionale”.
D garosciu. garozzu. D garson.
garozzu sm. “piccola bigoncia per uva” garçonir / garzonir agg. “infantile, giovanile”
FDT 10.28, FDT.P 73 (Triora). VPL. IVE 30 e sie una overa garzonir, si che queste annime
D garosciu. garçonir abiam una alegreza spiritual… e se elli troveran
garouna sf. (bot.) “Hypochaeris glagra” alegreza… in cotai cosse grazonil…
FPL (Nizza). FAS 163.
garoup tueìseghe sm. (bot.) “Daphne Guidiva” D garson. grazonil.
FPL (Nizza). garzonitae / garsonitay sf. “adolescenza, gioventù”
Gars top. (Alpi Marittime, Fr.) IVE 57 messer, lo covem che voy temperey questa me
LAM 96. garsonitay, e che voi me daghey virtue soda. FAS 164
D garzu. garzonitae.
garza sf. “trina di seta, velo” D garson.
PVO 426 a.1250 (Bologna) lat. garza , it. s.xvii garza. garsono sm. “bambino, ragazzo”
FEW 19.53; DEI 3.1767. SCF 93 a.1393 ordenemo che niusuno garsono chi vegna
D garzare. a morte non habia la sua sepultura se non quatro brando-
garzà / garzare vb. “garzare, togliere il pelo al tes- ni. PGF 23 a.1437 (Gen.) uno garsono figlio de quond.
suto” Restamencio de Lecha. PAD 211 a.1507 et se sarà garso-
NAB 23 a.1473 (Sav.) nesuna bereta chi fuse portata da no de haveire xxv. pate et a la pena pecuniaria sia obliga-
garzare ne da livrare ne da folare da alcuna persona… to lo padre per lo figlio.
MNS.1 48 a.1577 (Sav.) circa il garzare bombasine e fu- D garson.
garz 517 gazz

Garzu top. “frequente in Liguria” va/ de vitoria si grande/ gazaira alcuna non ne spande.
N.LAMBOGLIA, RSL 13 (1947) 95: < cardeus, con possibi- PVG gazàia.
le influsso di sostrato pre-i.e. FA 356. FAS 157. ALN 99: ar. gazâra “folla”: grido dei
D gars. garzi. saraceni quando vanno all’assalto. DEI.3 1777: ar. ga’-
garsum / garzum sm. “bambino” zara “abbondanza”.
IVE 31 l’angero gi avea dito che questo garzum serea Cf. A.PRATI, AGI 18 (1914-22) 416: “l’it. ant. gazzeria
grande in lo conspeto de Dee. OGM 94 1395 (il perso- può essere solo da gazza, non dall’ar. gazâra”.
nale dell’ospedale non deve) baxar, abraxar alcum gar- D gazzèa. gazzæra. gauzera.
sum o alchuna garsona, ni tegna in brasso. gazàn sm. (ornit.) “ghiandaia (Corvus glandarius)”
D garson. CLU gazàn.
garsùn / garçun sm. “bambino, ragazzo, D gagiàn. gazana.gazano. L gaçanus.
IVE 10 questo se dixe in lo libero de la infancia de lo gazana sf. (ornit.) “ghiandaia”
Sarvaò, che Criste montava su li radii de lo sore, e li PAG 242. ADP (Pietra). CLU. PVG. VPL “gazza”.
garçuni, voiando far lo semeieve, cazeivan et morivan. D gazàn.
VPL. garsùn. Gazzana top. (Sav.)
GA 14.126 sg. (REW 9578.a). ADL (Vent.). PVG anche: BG 127 n. s.xvii Pian di Lodo o della Gazzana “masseria
“lavorante” nel Bosco di Savona”.
D garson. Gazzano top.
garu sm. “buca, nel gioco delle biglie” PCT 100 Bric Gazzano: long. *gahagi.
MVS (Sarz.). L gaçanus.
D garicciu. garinciu. gazaolo sm. (bot.) “corbezzolo”
garu sm. “nebbione freddo” BDS (Sav.).
VPL “nebbia sulla cima dei monti”. MUI 138 n.: cf. ga- gazarelo sm. (ornit.) “averla”
raverna, gaamüstru, gâbixu. CLU.
D gaambistu. garaverna. Gazaria top. terra dei Cazari (Crimea)
garüfa sf. “baruffa” DCT 162 a.1380 in lo imperio de Gazaria.
BDS (Sav.). L gazaria.
garullu sm. “gheriglio” gazaria sf. “credenza eretica”
DVO (On.). AG 14.72 tuti queli chi se dam/ a creer neguna gazaria/ si-
D garigliu. sma, error ni erexia.
Garumba top. (Alassio) FA. 356 Cf. MP 99 a.lomb. gazaro “càtaro, eretico”.
TAL 72 n.354 Costa de Garumba. a.1539 Garumba. REW 1767.
D garumbu. L gazarus
garumbu sm. “mal passo” Gazzaro top.
TVD (Dolc.). TAL 72 (Ponente lig.). PCT 100 Bric del Gazzaro. Rio del Gazzaro: long. *gaha-
garumbu agg. “zoppo” gi. QVS 158 Rio Gazzaro (Stella S.Martino).
TAL 72. D gazzo.
D garùn. gasàuglie / gasàune sf.pl. “dolciumi secchi (o casta-
garumba sf. “canale di scolo” gne, monetine, ecc.) lanciate ai ragazzi nei battesimi”
VPL (Sanr.). FDT.P 73: gasàuglie (Dolc.), gasàune (Pontedassio).
garùn sm. “calcagno, tallone” D gauzaglie.
BDS (Sav.). VPL. PVG “anca” gàsciu agg. “gerbido, incolto”
D garòn. garumbu. L garronus. FCL 58.
gassa / gaçça sf. “nastro, fiocco, cappio” Gàsciu top. (Diano San Pietro)
GL 7.11 no porto a ri câsoìn gaççe o frexetti. FCL 58 Gasciu, Colla du Gasciu.
GO. RAN 187. NVM (Sav.). FDT.P 73 (Triora). ADL L guascus.
(Vent.). PVG. VPL. gazzæa / gazzèa sf. “gazzarra”
RCG 83 pl. gasse “pasta alimentare”. NPD 62 ca.1750 (Sav.) me pà ben giusto un poco de
FNE 59 n.13. Cf. NAG 1 (14) 281. gazæa. BDS (Sav.).
D gaseta. AAG 113 n.3. LVO 19: ar. “ghazwatun “razzia, incursio-
gazza sf. (ornit.) “gazza (Garrulus glandarius)” ne”.
BUL 416 (La Spezia, Emilia, Lombardia). PVG. CLU. D gazàia.
gazabuggio sm. “guazzabuglio, confusione” Gazzelli top.
GL 9.26 ro gazabuggio cresce, e se confonde/ con ro pe- CL 16. PCT 100, 121: long. *gahagi.
rigo, e non se sa ben donde. DFC 49 a ra nœutte un gaz- D gazzo.
zabuggio/ fa ra gente inamorà,/ chi un violin, là una chi- gazzæra sf. “allegria, divertimento, lieta confusione”
tarra… CIT 20 ognun pe ra çittæ’ me fa re ficche/ tutto ro mondo
D gazzafattòn. se ne fa gazzæra. DFC 44 a queste allegre voxe, a sta
Gazzada top. gazzæra/ che per Zena se sente… DFC 146 za ti te metti
CL 16. in ære/ de fà pompa e gazzære. DFC 155 dro duxe sento
D gazzo. fà parli e gazzæra.
gazzafattòn sm. “guazzabuglio” D gazaira.
DFC 193 e se guasta ri polmoìn/ in ro fà gazzafattoìn. gaseta sf. “asola, occhiello”
COM.1 108 un gazzafatton de strofoggi. BDB 272 (Bonif.). ADL (Vent.). ADP (Pietra). PVG.
D gazabuggio. D gassa.
gazàia / gazaira sf. “gazzarra, baldoria, baccano” Gazzetto top.
AG 49.85 devulgando lor gazaira/ con ventosa vanna glo- PCT 100 “Cappella il Gazzetto”: long. *gahagi.
ria/ anti termen de vitoria. AG 49.339 Zenoa, odando no- D gazzo.
gazz 518 gatì

Gazzi top. gata sf. “fiore del castagno; gattice del nocciolo”
TCL (Loano) i Gazi. PCT 100 Rio dei Gazzi. PVG. VPL “bacca del salice”.
D gazzo. D gatini.
gazzìa sf. (bot.) “gaggìa (Acacia Farnesiana Willd.; gatta sf. ”larva d’insetto, bruco”
Robinia pseudacacia)” BOS 164 (M.Piaggio, s. xix.). farfalla, ti ê vegnüa/ d’ün
MLC 231. FPL. RAN 16. BDS (Sav.). güstu delicòu!/ T’ho cunusciüu piccin-a/ nun cuscì ben
D gaggìa. muntà/ quandu üna gatta ti éi. RAN. VPL.
gasiba sf. “naso lungo” DEI.3 1771.
ADL (Vent.) < ar. qasiba “flauto”. D gattu.
gazibba sf. “tranello, inganno, menzogna” gata sf. (ittiol.) “leccia nera (Schymnorhynus licha)”
GO. CAD. RAN 44: arabo. G.B.PELLEGRINI, LN 18 AFV 422 (Vent.)
(1957) 16; PIA 55 n.108: < ar. kadhiba “menzogna”. (erba) gatta sf. (bot.) “in Liguria, diverse specie di
Gazzine top. erbe pungenti”
PCT 100: long. *gahagi. BNF 220, FPL (Bord.) “Bupleuro (Bupleurum protrac-
D gazzo. tum)”. FPL (Gen.) “Nepeta cataria”. FPL (V.Polcevera)
Gazzo sm. top.; elem. topon. frequente “Erythraea centaurium”. MLC 245 (Chiav.) “Santolina
PCT 97, 100 sg., 120 sg. 124: Bric, Punta, Rio, Valle Chamaecyparissus L.”. FCL 56n., EVM 42 (V.Mar.)
di/del Gazzo. “Centaurea minore (Eryhraea centaurium”, pianta offici-
ITG 17. CL 16. FTL 123n., 159. FCL 78n. BLG 55. nale. TAL 73 n.356.
REW 3636 long. *gahagi “bosco o terreno riservato; D gatassa.
bandita” Gatta top. (Diano S.Pietro)
D cafaggio. gaggio. gai.gazzada.gazzaro. gazzelli. gazzet- FCL 56n. (terreno a olivi).
to. gazi.gazzine. gazzola. gazzolo. gazu. L gahagium. gattafua / gattafura sf. “pietanza, specie di torta fatta
Gazzola / Gazzolo top. con la prescinsöa”
CL 16 Gazzola. PCT 100,120 Gazzolo. GRD 116 a.1582 bettole dove si vende quella sorta di vi-
D gazzo. vanda che chiamano gattafura e migliacci e castagnacci.
gazöza sf. “acqua gazosa” Questa gattafura è molto in uso in questa città, non che
RAN 128: fr. gazeuse. nelle ville, et è fatta in modo di torta, ma non ha a che fa-
gasta sf. “alpeggio; piccola stalla” re con le torte di Lombardia o per meglio dire con le ro-
PTO 258. mane. DFC 12 dre torte, dre gattafue, dri scciattamarii.
gastà/ -r vb. “guastare, danneggiare” gatalegua / gattalevre sf. (bot.) “Pieridium vulgare
ADL (Vent.) gastà. MP 19.146 (Pigna) gastàr. Derf.”
D gastu. guastar. MLC 250. SDS (Sav.) “erba selvatica usata come insa-
Gastaldino top. (Cairo) lata”.
FCL 43 n. Mon Gastaldino. D aitalegue. attalegua. laitalegue. latalevre. legue. talegue.
D castaldo. Gattamora top. (Gen.)
Gastaldo top. PNS 153: “Passo di Gattamora, originariam. Vico di
PCT 124 Tetti Gastaldi. Mattamora, in località poco abitata”.
D gastaudi. L gastaldus. PIA 23 n.20: origine araba. Nel sec. xiii. le matamore
Gastaudi top. erano fosse ripiene di grano: sp. marmorra, ar. matmura,
PSP 90 n.237. cf. DELC 3.310.
D gastaldo. L gastaudus. gatarda sf. “salamoia”
Gastéa top. (Bornigo, Triora) NVM (Sav.).
ASB 74: cf. REW 4682. “In alcuni dialetti, gastu: “ango- gatassa sf. (bot.) “erba gatta”
lo della stalla in cui si tenevano agnelli e capretti da al- TAL 73 n.356.
lattare”. D (erba) gatta.
gastodella sf. (ittiol.) “gastodella, Sairide di gatta spüssia sf. “puzzola”
Camper” DVA (VArr.).
PML 358 “Scomberesox Rondeleti Bonap.”. TTC 94 D spüssa.
“Scomberesox saurus Walb.” gattassu sm. (ittiol.) “Squalus catulus”
gastu sm. “guasto, danno” SDS (Sav.).
ADL (Vent.). L gattüssu.
D gastar. guasto. gatézu sm. “comportamento dei gatti in amore”
Gazu top. Gattières top. (Alpi Marittime, Fr.)
PAC 10 Munte du Gazu. LAM 96 it. Gattiera.
D gazzo. gatigià vb. “solleticare”
gazu sm. “copricapo maschile di panno rosso e nero” BDS (Sav.). VPL.
CPD 7 a.1940 (Sav.) facchìn e mainè, pescòi, caladìn/ D gatigliar. gatigiu.
üzavan de berette e berrettoìn/ rusci, âti, diti Gazzi; i cun- gatìgiu sm. “solletico”
tadìn/ piggia fögu criè dai pellandruìn. VPL. Cf. A.PRATI, AGI 17 (1910) 413 tosc. gattigliare
TIO 100: gazzo, detto anche “piggia fögu” dal suo colo- “punzecchiarsi, bisticciare”
re rosso acceso. VPL. D gatigià. gatigliar.gatìj. gatìu.
PVG. FDT.P 73 “copricapo dei pastori, di lana, a forma gatigliar vb. “prudere”
di lunga calza doppia”. MP 19.146 (Pigna).: REW 4684.
gazuéla sf. (ornit.) “Lanius collurio” D gatigià.
BUL 416 (La Spezia): cf. berg. gazöla m.s. gatìj sm. “solletico”
gazùn sm. “tappeto erboso delle aiuole SDA 64 (Altare).
BDS (Sav.), fr. gazon m.s. D gatigiu.
gatì 519 gava

(fa i) gatìn loc. “vomitare” gaudìe / gaudir vb. “godere; consumare”


NVM (Sav.). GA 13.39. BDS (Sav.). PVG. MP 19.146 (Pigna) gaudìe. LSE 28 n. correan le lacrime
gatino sm. “ramoscello ingemmato a primavera” che parea che pianzando gaudisse.
BDS (Sav.). D goer.
D gata. gaugiu sm. “Calendula arvensis”
(in) gattixòn loc. avv. “carponi, di soppiatto” FPL (Mortola).
CIT 31 se ti væ in gattixon comme ri gatti. gauggio / gaüggiu sm. “assillo, puntura; discorso
D gattòn. gattu. gatüsùn. sconclusionato; lavoro mal fatto”
gatìu sm. “solletico” GL 5.18 mille gauggi o te ficca in mente/ o l’invexenda, o
DVO (On.). ro fa invexendà. COM.3 90 quella lengua de battorezzo
D gatigiu. chi non sa dî atro che gauggi. GO. PD 125: “gavüggiu”.
gatiùi sm.pl. “pellicine delle unghie VPL agg. “di brutto aspetto”.
MDB (Bord.). D gavüggiu. gÖ’ügiu. ingàigiu.
gato sm. “gatto” gaùn sm. (mar.) “gavone, camera di prua”
RV 46 s. xii. non avei sen per un gato. GR 2.5 a.1430 CAD.
(Apric.) de capientibus gallinas et aclunos, ut vulgo gatti.
D gaòn.
VTS 30n. a.1530 (Sav.) in contrata seu carubeo dito lo
gaùn sm. “gozzo dei gallinacei”
carogio de lo gato.
D catto. gattu. DVA (VArr.).
gatto maimòn sm. “gatto mammone” D gavùn. ingaunà.
PRP 344 sempre a dormì com’un gatto maimon. gaùn sm. sm. “fiatone”
REW 5242. PIA 27, 76 sg. “origine araba”. ALN 68: VPL (Arenz.).
a.fr., prov. maimon “pigro”. gauzaglie sf.pl. “dolciumi secchi, nocciole, caramelle,
D gattu maimùn. L maimonus. castagne o monetibe gettate ai ragazzi nei battesimi”.
gattòn av. “carponi, di soppiatto” FDT.P 73 (Triora).
GL 2.29 andando sempre quatto zù in gatton. D gasàuglie. gasaune.
D gattu. gattixòn. gauzera sf. “baldoria”
gatorba / gatorbia sf. “prigione, gattabuia” GRD 2.81 (Monaco) il sifnor de Monago ha fatto grande
GL 7.47 in gatorba fra tanto lé se trœuva/ sença savei de gauzera.
questo ra raxon. COM 3.110 se doman o poidoman non D gazaira.
son pagao, ro façço ficcà in gatorbia. CAD gatorbia. gauzo sm. “gioia, piacere, godimento”
D catorbia. L gatorba. RV 72 s.xii. jujar, to provenzalesco/ s’eu aja gauzo de mi/
Gattornu top., poi cognome non prezo un genoì.
RAN 11 “germ.” Cf. PAL 13 “vero gen. sarebbe gozo
gattu sm. “gatto” (con -z- sorda)”
PD 154. VPL. TB 17.179 (REW 1770) lat. s.iv. E.V. cat- D goya. gozo.
tus, “non celtico, probab. dall’Africa”. N.LAMBOGLIA, gaùsu agg. “cisposo”
RSL 13 (1947) 95. RSS 15. LP 34. PGC 100n. “molto ADP (Pietra) : garusu.
dubbia l’orig. celtica”. D gara.
D ciat. gattìn. gattixòn. gato. gatton. gaturina. L gattus. gàusu sm. “bigoncia”
gattu sm. (bot.) “pioppo” GO. CAD. PAG 102. RAN 187.
MLC 267 (Bard.). Cf. DEI.3 1773. D gaossu.
gattubardu sm. (ittiol.) “scillio, gattopardo (Scyllium gava sf. “canale della gola”
stellare L.)” VPL (Sanr.).
PML 358. PAG 248. TTC 64 sg. AFV 422 (Vent.) gava elem. topon.
“Scyorhinus stellaris L.” RCG 260. FTL 89 n. “ha in alcuni dialetti ital. di Nord Est il senso
gattu maimùn sm. “gatto mammone” di “valle ripida e profonda”
PVC 105 s.xix. veddu in simma au curnixùn/… ün gattu FTL 89 n.
maimùn. D gavadi. gavarme. gavazzo. gavedo. gavetta. gavetto.
REW 5242. PIA 27, 76 sg. “origine araba”. Gava top. torrente (Riviera di Ponente)
gattùn sm. (bot.) “Salix capraea” EOL 24. HSL 18.114: lat. cavus o pre- i.e. *gaba.
FPL (P.Nava). L gava.
D gattu.
gavacciu agg. “grossolano”
gaturina sf. “gattino”
BDB 269 (Bonif.). ADP (Pietra).
D gattu. D gavassu.
gattüssu sm. (ittiol.) “gattuccio, gattaccio di mare” Gavadi top. (Bedonia)
PML 358 “Scyllium canicula L.”. TTC “Scyorhinus cani- EOL 24. FTL 89n.
cula L.” D gava.
D gattassu. L gatussus. gavagiu sm. “gozzo”
gatüsùn avv. “come i gatti (del girovagare di notte)” MP 19.147 (Pigna). TVD (Dolc.).
PVG. REW/FPI 3623. Cf. CLD 55 piem.,lomb. gavàss m.s.
D gattixon. CVM mil. gavàsgia “boccaccia ingorda”.
gau sm. “guado” D gavassu.
ADL (Vent.).: REW 9120a. Gavalla top. (V.Magra)
D guà. L guadum. EOL 24.
(la) Gaude top. (Alpi Marittime, Fr.) Gavano top. (Molini di Triora, V.Argentina)
LAM 97. CL 15. PTR 47: da un prediale rom.?
gava 520 ge

gavardina sf. “veste da casa” gaviélu sm. “gavitello”


PAD 396 a.1507 se haveva fatto prestare una gavardina. VPL.
L gavardina. gavitello sm. “boa, gavitello”
gavàrdura sf. “trottola” BSL 242 a.1607 (Gen.) e quelli che leveranno gavitelli.
VPL. L gavitellus.
Gavarme top. (V.Aveto) gaviggiùn sm. (ittiol.) “pesce capone caviglione;
EOL 24. gorno (Trigla gunardus L.)’
D gava. PML 358.
gavaròn sm. “maggiolino” D caviggiùn.
FPI 2293 (Sarz.). VPL (Sp.) “calabrone” Gavotto cognome
D gavarùn. L gavaronus. VTS 90 a.1530 (Sav.).
gavarùn sm. (ittiol.) “latterino comune (Atherina D gavottu. L gavoti.
Boyeri)” gavottu sm. (ornit.) “colombaccio”
AFV 417 (Vent.). CLU.
D gavaròn. L gavaronus. D gavotto.
gavassu sm. “gozzo” gavügiu sm. “groviglio, intrico”
BDS (Sav.). VPL. BDS (Sav.).
D gavagiu. gavacciu. L gavazius. D gaüggiu.
Gavazzo / Gavazzolo top. (V.Taro) gavùn sm. “gozzo”
EOL 24. FDT.P 73 (Triora) “si credeva venisse per aver mangiato
D gava. neve o ghiaccioli”. VPL.
Gavedo top. (V.Magra) D gaùn.
EOL 24. gavùn sm. “cabina prodiera della nave”
D gava. NVM (Sav.). BDS (Sav.). VPL (Arenz.).
gavella sf. “covone” VPM 149, 163, 426 *cavone “vano, cavità”. “Come ter-
FDT 10.29 a.1622 (Conscente) cova ossia gavella. GRD mine marin. nasce a Genova, s. xvi. e passa in it. e di qui
116 (Conscente) se alcuno rubbarà… una cova o una ga- in fr.”
vella di esse messi al borrale, paghi… D gaòn. gòn. L gavonetum.
D giavella. giaviera. L gavella. javella. ge / gi / gue pron. dat. di 3ª pers. m. e f., sg. e pl. “gli,
gavella/ gavello/ gavellu sm. “fascetto di tralci di vi- a loro”
te secchi” AG 12.85 sg. la fantina ge rispose/ e soa voluntae ge aspo-
GRD 116 (Pigna). li fornari che tirano legne di fichi, oli- se. AG 14.577 lo lor veni ge sera per ascha. AG 14.704
vi, gavelli, arbori domestici… FDT.P 73 (Triora) “usato quando in la boca ven/ zo che dir no ge coven. AG.53.53
per fare brace nel forno”. DVO (On.) “fascina”. FST 61 usa tanto questa me/ che la gi torna in mortar fe. CBL 330
(Triora) “fascina di frasche verdi”. VPL (On.). ADL (2.60) si ge fan grande honore. CBL 347 (24.12) or ge re-
(Vent.): REW 3627. spondo. (24.33) et pianzando ge respondea. PAS 34 e
D giavella. giaviera. L gavella. javella. sam Per si ge andava apresso… e incontenente gue crian-
gaverna sf. “caverna, grotta” van adosso e si ge dissem… PLD 83 a.1367 dixean pa-
FTL 97. PVG. rexemente che e no ge poeva dir de no. FUP 118 s.xiv.
gâverna sf. “crosta ghiacciata che si forma sugli al- (Sav.) e si lo pregeremo che elo ge piaxe de manda… paxe
beri” de ce in terra. PAB 40 e si ge mostra l’erboro… e si ge
GO “brina”. PVG. disse… PAB 42 sg. si ge disse lo nostro segnor Dee…
F.BRONZAT, RSL 51 (1985) 249: pre-i.e.? –– e l’angero ge disse… metige queste tre granne inter la
D garaverna. bocha. PAB 46 e degi tree ferìe de la picossa in la fassa,
Gavetta top. (Gen.) ma no ge taia archum membro. CR 18 humiliandose ge
FTL 89 n. ne referi gracie. LSE 27 audì lo segnor Dio chi ge disse…
D gava. DSP 59 a.1487 a le spexe de chi ge parrà. BMP 200
gaveta sf. “rotolo, matassa” a.1505 ge stato contramandato.
MBV 370 a.1488 (BorgoV.) filo di balestre gavete nume- FAS 142: ge da leggere ghe. PS 21. RGS § 902. < illi: la
ro quadraginta. forma si confonde con ge < illi(c). ATT 58.
D ngavetar. D gle. gue.
Gavetto top. (Riviera di Ponente) ge avv. “ci, vi”
EOL 24 Monte Gavetto. AG 14.579 atri ge n’è losengaor… AG 31.18 ma in oreia
D gava. asenina/ sona inderno l’eira fina/ ni ge prende alcun amor.
Gavi top. “Gavi” AG 66.17 e queli chi star ge dem/ fornili de tuto ben. AG
PD 348. EOL 24. CL 11. 138.22 che uncha mai e no ge foi. AG 138.92 li nostri an-
L gavi. tigi e chi son aor/ g’an faito e fan un tar lavor… AG
(di) Gavi cognome 144.70 no g’e pu chi voya oir. CR 20 ge intreran tuti.
VTS 110 a.1530 (Sav). IVE 20 et si ge mete lo dimonio. MC 680 e no ge debi
gavia sf. “pentola, grande tazza” meter… SCF 90 a.1393 se no ge fosse de li ben per che
SDS (Sav.). se podesse satisfare. AA 84 in la propria nave… ge era
DUC 4.2 gabata “vaso”. Cf. (Sassello) gaviòn “conca”. uno fratelo.
gavic sm. (bot.) “Cavendula arvensis” RGS § 902 “negli antichi dial. settentr. è assai diffusa la
FPL (Nizza). forma ge (g&e) da non confondere col settentr. ge (ghe).
gaviello sm. “rovello, preoccupazione” Questo ge corrisponde a “ci, vi” e viene usato solo come
GL 7.21 chi sa che ro diao non ghe strascine/ quello che elemento atono unito a una forma verbale… E’ da illi(c);
aoura me dà tanto martello/ per o quæ vœu l’amò che il cui sviluppo corrisponde a quello della forma prono-
bruxe e strine/ e me faççe d’intorno ro gaviello. min. illi “a lui, a lei”.
gèa 521 geno

gèa sf. (bot.) “bietola (Beta vulgaris)” genar sm. “gennaio”


FPL (PortoM.) “Beta maritima”. FEG 386 sg. MLC 259. SA 240 a.1340 (Sav.) lanno de 1340 a dij 20 de genar.
FPR n.36. PD 113, 339. REW/FPI 1064. ADG. FDG D zenà.
111, 170. PVG. VPL. genebre sm. (bot.) “ginepro (Iuniperus communis)”
D bieda. gè. gette. gerava. L betta. gea. FPL (Nizza).
gèa sf. “ghiaia” D zeneivro.
RAN 20. FEG 386 sg., FPR n.37 “glarea (Plin. glareo- genepì sm. (bot.) “Artemisia glacialis”
sus: DEI.3 1798 “prob. relitto mediterr.”. ADG. PTP 17 FPL (Alpi Marittime).
“in V. Polcevera designa corsi d’acqua: Gèa de Sèra, Gèa D zeneivro.
de San Martìn, ecc.)”. RGS § 15, 184 “sporadico in Italia generaciom / generacium sf. “generazione, età; ge-
merid., è la forma comune in Italia Sett.”. FDG 59, 170. nere”
PVG. PAB 39 e crea lo nostro segnor Dee pessi graindi e bal-
D geirone. gera. geraro. gærette. iaira. inegè. ingerassi. lenne e de atre generacioim. PAB 44 e cossi fo compia la
Gèa top. (Sav.) prumera generaciom, la qual ave generacium nove. CR 8
FTL 29 (Sav.) Rio Gèa. cocì contem de la morte de Salamon e le generacioim chi
(u sciù) Gèa nella loc. “restà cumme u sciù Gèa “ri- fom tam fim a Josep.
manere perplesso, deluso” D ieneratiom.
CAN 1842 p.30 (Sav.) sun restòu cumme u sciù Gèa. generà sm. “generale, comandante”
gèarava sf. (bot.) “barbabietola (Beta vulgaris L., GL 1.12 ri generæ’ a conseggio o ciamme.
var. Rapa (Dm.)” gengibre sm. “zenzero”
MLC 259. FEG 387. MBA 375 a.1416 (Seyne) per gengibre blanc £ iiij.
D gerava. D zenzavro.
gèa sarvèga sf. (bot.) “Plantago major L.” Genoa top. “Genova”
MLC 259 (Sav.). FPL (Mele, Busalla). EVM 25 DMC 428 a.1510 lo podesta de la cita de Genoa. AA 39
(V.Mar.): “bardana (Arctium Lappa)”. la cita de Genoa. AA 224 in la dita cita de Genoa.
Gegiu top. (Pigna) D zena. jenoa. L genua.
PSP 28, 91 n.238: < glebula “zolla”?. “Conserva un re- genochio sm. “ginocchio”
litto lessicale lat. o pre-lat. non conservato in romanzo: VP 184 (str.27) s. xv. (Sav.) con le genochie in terra man-
dovrebbe appartenere alla fase primitiva della toponoma- suete.
stica romana”. D zenuggiu.
Geirone top. (Cairo) (in) genochione / genochioni loc. avv. “in ginocchio”
FCL 38. VP 181 (str.10) s. xv. (Sav.) in genochioni en lacrime se
D gèa. misse. BBB 37 a.(1479) 1703 (Bard.) stando in geno-
géixa sf. “chiesa” chione con un ferro longo due palmi, fino dove potrà arri-
ADL (Vent.): ”forse da ecle*sia” vare. SAS 74 a.1592 (Sav.) li consoli starano in geno-
D gexa. chione denanti l’altare con una torchia bianca in mano ac-
geixetta sf. “edicola sacra” cesa.
FDT.P 73 (Triora). D (in) zenogium.
D gexa. genoese / genoeise agg. “genovese”
gelfo agg. “guelfo” AG 138.253 li Pissan/ chi cubitando eser sovram/ e son-
AA 290 e poi serto poco di tempo avie governato gelfi e branzar li Genoeixi/ son quaxi tuti morti e preisi. BMP
jubelini in sieme. 199 a.1505 lo illustre et excelso signore messer Filippo de
D guerffo. Clevesetz, regio admiragio et de li genoesi governao. AA
Gelindu n.p. “figura tradizionale del Presepio” 39 genoesi non volevano che in Saona se fasesse porto.
BDS (Sav.). PS 10.
gelosia sf. (mar.) “balcone, graticcio, balaustra della D genoveise. jenoese.
galera” genoì sm. “genovino, moneta di Genova”
JAN.2 516 (it.) “balcone della timoneria della galera”. RV 73 s. xii. jujar tu provenzalesco/ s’eu aja gauzo de mi/
VPM 455 s. xv. non prezo un genoì.
D gioxìa. giroxia. FAS 152. PAL 15 n.6 “provenzalismo, per zenoìn (la ca-
gelsumin d’aiga sm. (bot.) “pervinca” (Vinca media duta di -n non è propria dell’a.gen.)”.
L.)” PFM 131.
FPL. BNF 220 (Bord.). D genuìn. L ianuinus.
D giasemin. genosta sf. (bot.) “ginestra”
geme vb. “gemere, sospirare” ART 448 “ligure antico”. APO 549.
MP 19.147 (Pigna). FPI 3722. D ginestra.
gemichìa sf. “complimento, leziosità” Genova top. “Genova”
TVD (Dolc.). NPG 65 a.1464 aude che dice Genova viduella. MAS 205
D gimichia. a.1465 della città e borghi di Genova. NPS 568 a.1527
gena sf. “soggezione, disagio, riguardo” l’armata se partì de Zena…/ da Genova se partirno nove
MP 19.147 (Pigna). VPL. REW 4580. BDS (Sav.). galee.
LFL.2 22 fr. gène. GUA 375. PCT 16, 52.
D genà. desgenòu. D genoveise. zena.
genà/ -r vb. “mettere in soggezione genoveise / genovesse / genoveze agg. “genovese”
CAD. RAN 128: fr. gêner. MP 19.147 (Pigna) genarse BL 60 a.1392 perzo che da tuti sono cognosciuto, e maxi-
rifl.“sentire soggezione”. VPL. mamenti per genovesse proprio quanto da li genovexi.
D gena. BL 65 a.1399 dovavate essere trattato como genovese; e li
gens 522 gerb

genovexi de le cose che comperano e mandano a pelago Genua top. “Genova”


non sono tenuti de pagare. TL.1 310 perch’io mi tengo BRP 8 n.n. a.1474 Genua e no Ianua. BMP 200 a. 1505 in
genoveze… la magnifica signoria et natione de genovezi. la dicta cita de Genua.
TL.2 36 a.1460 perche la decima de li previ e pocha e per D zena.
esser li beneficij de li genoveixi poveri… genuario sm. “gennaio”
D zeneize. BRP 1 a.1474 lo meise di genuario.
Genséu top. (Pigna) D zenà. L genuarius.
PSP 91 n.239: cf. prov. genso (*gentia) “scopa di genzia- genueise / genueize agg. “genovese”
na”: forma secondaria di genziana (REW 3735a) + êtum. TL.2 298 a.1464 si che annuente Deo se mandera per lo
D genziana. mondo li genueisi havere reintegrato le cose sue. TL.2
genziana sf. (bot.) “genziana (Gentiana lutea)” 337 a.1465 havemo adrizati genueisi L. a quella citate.
FPL (P.Nava) BRP 14 sg. n.n. a.1474 doi genueisi soli defensori di doi
D genzianella. genséu. L gençana. tali rei. –– cum galee xx. genueize rupe li asedii. –– li ri-
genzianella sf. (bot.) “Gentiana verna v.sp.” medi e pruidentie de tal papa genueize… –– non e ge-
FPL (P.Nava) nueise chi lo dice… –– salve conficto in su la santa croce,
D genziana. per cui genueise linagio è fato degno… ––PAD 243
gentaggia sf. “gentaglia” a.1507 console di tuti li genueisi.
GL 20.2 allora incomençò quella gentaggia/ a buttà crîi, D genuese. zeneize.
che no ve so dì. Genuese s.m. “territorio genovese, Genovesato”
D gente. L gentaculum. NPG 78 a.1475 questo tyranno inimico perfido de tuti li
gente sf. “gente” soi subditi, destruitore de tutta la Lombardia et de tutto lo
AG 12.390 in conspecto de la gente. AG 73.12 le gente Genuese.
marvaxe. AG 138.15 questa gente sobrera. AG 138.215 D genueise.
de gente e la citae si spesa/ che chi va dentro per esa/ en genueze agg. “genovese”
tanto gi convene andar/ chi so camin vor despazhar. AG BRP 13 n.n. a.1474 tremila migia gran parte de levante vi-
144.13 meraveia o de le gente/ chi son si orbe e azegae. torie genueze.
AG 145.418 le lusengue de le gente. AF 1.47 s.xiv. Genuìn top. (Pigna)
(Pietra) quela marvaxa gente/ none aveam pietae. SL 54 PSP 91 n.240: genuinus, n.p. o moneta.
(5.19) s. xiv. (Sav.) le gente se maravegiavan del gram se- D genoì.
gno chi è mostrao. GOL xi. s.xiv e si odì lo remor e lo géòu sm. (ornit.) “fratino (Chraradrius cantianus
criar gelle gente, e la voxe delli zue… MC 685 sam Latham.)”
Job… si de esempio a tute le gente de paciencia. GOL xi. PAG 242: gieòu da testa russa.
s.xiv. e si odì lo remor e lo criar delle gente, e la voxe del- D giairìn.
li zue. VPL. geozo (= seozo, sozo?) “sucido?”
BNL 75 (Perin.) f.pl. gente. BMS 638 s. xv. andai, trei boni frai, e piggiai olio de oli-
PD 359 “non indigeno”. FAS 157: f.pl. gente “metapla- va e lanna geoza e suza (sulla piaga) ge la metai.
smo”. BLV 105. RGS § 643. D sozo.
D gentaggia. gentette. jente. zente. L gentem. gera sf. “ghiaia, ghiaieto”
gentette sf.pl. “donnicciole” AA 64 e alquanti cavali si riposono ne lo prato de Ferania
RDB 108 (V.Dartona). e ne la gera a meso la fiumara. RAN 58 s. xvi. (B.Cigala).
D gente. ADP (Pietra).
gentì agg. “gentile” Cf. CVM s.v. fondi: mil. gera, FPL (Piverone) gera m.s.
RDB 54 che se ben savie, oneste e grntì semo… RAN 57 D gèa.
s.xvi. (B.Cigala). CIC 34 a.1749 (Sav.) voi chi andei da gera sf. “ghiera”
levante e da ponente/ pesci gentì… NVM (Sav.).
D gentile. gentilomo. gentir. gentri. L gentilis. gerra sf. “guerra”
Gentile cognome AG 146.2 forzarse de chiuncha po/ tosto amortar l’autrui
VTS 76 a.1530 (Sav.). gerra.
D gentì. D gherra. guera.
gentilomo sm. “nobile; galantuomo” Geraro top. (Varese Lig.)
CEB 358 morto lo paire… se li figi som gentilomi megio FTL 29.
val speso che elli seam dispersi per lo mondo cha partir la D gèa.
soa hereditae. BL 67 a.1399 uno cossiiho de homini qua- gerava sf. “barbabietola (Beta vulgaris)”
trocento tuti ghibelini, mezi de populo et l’autra medieta- FPL (PortoM.) ADG. SDA 47 (Altare). PVG. VPL.
te de gentilomini. D biedarava. bierava. gèa. gearava. ravagèa.
D gentì. gerba sf. “sorta di bevanda”
Gentilricci cognome H.PLOMTEUX, CON 52 (V.Bormida): “yerba mate
VTS 105 a.1530 (Sav.). (Paraguay): voce importata dagli emigranti”.
D gentì. Gerbà top. (Seborga)
gentir agg. “gentile, nobile” DPD 60 a.1754 Gerbà o sia Arbossi, che resta nella ban-
MAC 162 Theodosio patriarcha de gentir parentao. LSE dita delle Brughe.
13 Elizabet… nobile de nation, ma pu nobile e pu gentir D deserbà. gerbolo. zerba. zerbà. L gerbare.
fo de fé et de religion. gerbàu sm. ,”il primo anno nell’avvicendamento del-
D gentì. la cultura del grano: il terreno viene lasciato gerbido”
gentrì agg. (err. per gentir?) “gentile” FDT.P 73 (Triora): restügiu (secondo anno); “terz’anu
RDB 109 (V.Dartona) queste te gentri donne. (terzo anno).
D gentì. D gerbu.
gerb 523 gexu

Gerbino cognome gessu sm. “gesso; gessetto da lavagna”


VTS 92 a.1530 (Sav.). VPL. PD 359 “non indigeno”. GIL § 187. RGS § FDG
D zerbìn. 58, 254. PVG.
Gerbolo top. (Vent.) “antico castello oggi scomparso” D gessaiö’. gipu. gissu. L gipseus. gipum.
LTI 52 n.59:a.1182 agerbol. Lat.acerbus REW 94, gerbu getar vb. “gettare”
per influsso prov. (lig. zerbu). MP 19.148 (Pigna).
D gerbà. L agerbol. D getìme. zitar.
gerbu sm. “sodaglia, tereno incolto” getta sf. (bot.) “Arctium minus Schk. v.sp.”
MP 19.148 (Pigna). RML 976 (Airole, Pigna). FDT.P MLC 248 (Bard.). BCB 112n. (Bard.) “Arctium lappa”.
(Triora). BNL 74 (Perin.). ADL (Vent.). (Vent.). D gèa.
D gerbàu. zerbu. L gerbus. getìme sm. “germoglio”
gæretta sf. “sponda ghiaiosa” MP 14.29, 19.148 (Pigna). FPI 4568 (err. getinse)
CIT 125 amò, per fame vei cos’è Maxina/ me ra mostra Cf. CVM mil. zett m.s.
assetà sciu re gærette/ o tra re âtre in quarche fregattina. D getar.
CIT 144 in questo dî, con quarche novitæ’/d’arena o de gettito sm. “detrito, rifiuto”
gærette/ a me scorre e remette/ a força de careççe e graf- DSP 406 a.1618 li gettiti, terreni e altre materie che con-
fignæ’. tro gl’ordini si ritrovano esposte nelle strade.
D gèa. D zeto.
Geribri top. (Pigna) geto sm. “cordone che lega il falco al pugno del fal-
PSP 91 n.241: in *ieniperis, REW 4624 “ma l’evoluzione coniere”
PVP 366 Gloss., s.v. ihete.
fonetica non è regolare”. PNP 148 “ginepro: influsso
L ihete.
prov.?” FTL 139.
geva sf. “zolla”
D zeneivro. MP 19.148 (Pigna) gèva anziché géva: gleba, REW/FPI
Gerìn / Gerini top. 3782. MDB (Bord.). TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
PCT 114: Rio Gerìn. PCT 114, 121 Gerini: germ. D gevu.
D ghiara. gevu sm. “zolla”
gerla / gerlu sf. “gerla” DVO (On.). VPL (Vent.).
PD 359 “non indigeno” D geva.
germàn sm. “fratello”, nella locuz. affettiva bròu gexa sf. “chiesa”
germàn “brav’uomo” CIT 271 gêxe e ciostri.
BDS (Sav.). PD 111, 335. BLV 81. RGS § 179. FDG 59. ADL
Germano cognome (Vent.). ADG. PVG. VPL.
VTS 81 a.1530 (Sav.). D cexia. chesia. chexa. chexia. chiesa. chiesia. chiexia.
D zerman. ecclesia. geixa. geixetta. gesia. gezia. gexetta. gexia.
gernà sm. e vb. “desinare” gexœura. giesa. giesia. giexa. giexia. gleysa. gleyso. ihe-
DVO (On.). sia. iezia. ihexia. çexia. zeixa. zesia. zexa. zexia. zexian.
(Sav.) dirnà. sdernà. sdernarse. zernae. gexà sf. “festa patronale”
gerno sm. “governo” VPL (Taggia).
MGT 166 a.1465 a gerno de la bandera de la verità. gêxetta sf. “chiesetta”
D governar. L gubernum. PD 147, 159. ADG.
gersomin sm. “gelsomino (Jasminum officinale; D gexa.
Jasminum fruticans)” gexia/ gexya sf. “chiesa”
FPL (Mortola). SA 240 a.1340 andar… fin alla gexia. CAR 10 a.1340 la
D giasemìn. gexya de sancta Maria de lo Carmem. SCF 90 a.1393 la
geru sm. “gelo” gexia de li servi dela beatissima vergine Maria de
MP 19.145 (Pigna). Misericordia. PS 6 s. xiv. gexia. TL.3 197 a.1475 in una
D giaru. regerarse. zeu. gexia se trovarono a multo piu de homi trexento. DSP
gessaiö’ sm. “formatore di statue in gesso” 232 a.1531 apresso ala gexia di sancto Marcho.
GO. D gexa.
D gessu. Gexo n.p. “Gesù”
gesia / gezia sf. “chiesa” CIT 2 Gexo sæ comeigo! CIT 8 Gexo, misericordia de
IVE 17 le segunde noçe no sum miga deveae, ma son ben Dio!
D ieso.
conceùe da la gesia et da l’apostolo san Polo. CAR 9
gexœura sf. “chiesetta”
a.1340 in la gezya de messer sancto Lorenço de Çenoa. GL 2.7 a questo so parlà se misse in fren-a/ ro re corrin-
AA 116 e yonto in lo borgo intro in la gezia de santa do presto a ra gexœura (TT il re sen corse alla magion di
Chiara, monestero de moniche. Dio)
D gexa. PD 159.
Gesso top. “Gesso (fiume, Cuneo) D gêxa. L gesola.
CL 16. Gexù sm. “santino, immaginetta”
gestru sm. “smanceria, grazia affettata” CAD.
ADL (Vent.): < gestu. VPL (Vent.) “capriccio dei bam- Gexü’ n.p. “Gesù”
bini”. ADG 111.
D gestrusu. D ieso.
gestrusu agg. “lezioso, capriccioso” Gexumàia / Gexümàia esclam. “Gesummaria!
MDB (Bord.). VPL (Vent.). PVG.
D gestru. D giöxümaia. ieso.
ghe 524 ghig

ghe pron., dat. “gli, le” ghià vb. “guidare”


PNF 397 a.1447 ghe possa dare bone parole. LPD.5 352 RDB 12 come ro sò chi a noi ro giorno ghia. RDB 32 re
a.1452 voi ghe satisferete. LSE 16 et quando lo zogo ghe garie… dri paghen ghiemo ascìe. CIT 72 ne mena e ghia
veniva prospero, faxea fin. LSE 21 el marito ghe assigna per tutta la boscaggia. CIT 107 con tanta fæ pà chi la
certe iuste rendie. VSC 223 a.1496 vogliano conceder- ghie. GL 2.30 chi te ghia?
ghe… AMF 119 a.1558 non ghe restano… RDB 12 chi PD 359. RAN 93.
ro so aze andava a çercà fuò/ si gh’era sempr’adosso a ca- D ghia. guiar.
valìn. ghiàse vb. “godere, gongolare”
MP 19.147 (Pigna). BDS (Sav.).
PS 21. REW 4252. RGS § 459, 464. D goer.
D ge, gi. Ghiairolo top.
ghe avv. “ci, vi” FTL 29.
TL.1 124 a.1454 havemo ordinato ghe vada altri. RMG D ghiara. L glariolum.
186 a.1472 perché pur ghe ne de quelle chi starean pa- ghiara sf. “ghiaia, ghiaieto”: elem. topon. frequente
tiente ale coxe honeste. PAD 404 a.1507 e ghe intervene FTL 29 Le Ghiare.
qualche arteze. RDB 21 e che gh’haggiemo sempre frut- D cadighiara. gerìn. gerini. ghiairolo. ghiararo. ghiareto-
ti e scioi. lo. ghiera.iaira.
PS 21. REW 4252. RGA 459, 903. ghiararo top.
ghéla sf. “spicchio d’aglio, di limone” FTL 29 torrente Ghiararo…
PVG. D ghiara.
D càila. gaelu. Ghiarétolo top.
ghélu sm. “capezzolo; gheriglio, spigghio” FTL 29.
RAN 186. PD 121. PRI 127 s. xix (Sav.) (del lattante) u D ghiara.
ghélu in bucca. ghibelino agg. “ghibellino”
D gaelu. BL 67 a.1399 doi consigi… uno de gentiromini ghibelini
gherra sf. “guerra” como de populo, e uno autro guelfo.
ADL (Vent.). D gibellino.
D gerra. guera. L gherra. ghìciu sm. “porcellino”
gherego sm. “chierico, religioso” VPL.
AG 38.105 si grande è lo viazaigo/ che no g’è ni gherego ghida sf. “rèdine””
ni laygo/ a chi no debia deletar. ADL (Vent.).
FAS 148, 151: prob. lez. err. per iherego, ierego. AGC D ghia. guide.
corr. iherego (cf. AGC 31).
ghidòn agg. “sconveniente”
D iherego.
NSB 192 s.xvii. (G.G.Lanteri, Vent.) chell’autre nœve che
Gherfo top.
PCT 108, 114, 117, 120 Casa Gherfa: germ. o me dà/ de peti, e cu, e de servitiai…/ chi mi no m’have-
D guerffo. rave creto mai/ che terme xi ghidon devesse usà/ né di-
ghergheggiùn sm. “gorgoglione, insetto parassita di scorsi coxi desbardellai. [ghidòn: cf. ghindùn (Triora)
fave e fagioli” “comodino, seggetta”?].
SDS (Sav.). ghidùn sm. “gagliardetto”
gherlìn sm. (mar.) “gerlo, gherlo, gherlino, “sottile GO. CAD. RAN 128 fr. guidon. BDS (Sav.).
cavo di cui si muniscono le vele per legarle quando di ghiera sf. “ghiaia, ghiara”
chiudono” RDB 138 (V.Dartona) e zapettando su per quella ghiera…
CAD. DEI.3 1796. D ghiara.
D zerlu. Ghiermu n.p. “Guglielmo”
gherpa top. RNB 84 (Ponente lig.): cf. neogr. Gkiûrmoj .
PCT 114 La Gherpa: germ. D ghigermu.
ghetto sm. “ghetto” Ghierto top.
L.STERN, ASNS 24 Jahrg., 45. Bd. (1869) 230 sg.: < it. PCT 115: Costa di Ghierto, germ.
ghetto “fonderia”. (Monte) Ghiffi top. (Borgotaro).
A.PRATI, ID 7 (1931) 229: “getto di fonderia”: a.1516 il CL 16. PCT 96: < long. *wiffi “ciuffo di paglia messo co-
più antico ghetto d’Italia, a Venezia. R.GIACOMELLI, me segnale”.
AROM 16 (1932) 556-63; 17 (1933) 415-20: < ebr. ghet Ghigermo / Ghigermu n.p. “Guglielmo”
“separazione, libello di ripudio” a.1531 (Sanuto, Ven.) in COM.1 98 averti a dighe che ti servi ro sciò Ghigermo.
geto. J.B.SERMONETA, Tharbis 32 (1963) 195-206 “trova, GO., PD 359 Ghigermu “plebeo”.
in un responso del Rabbino di Corfù David Coen, a.1496, D ghiermu. guillaumes. L guilliermus.
il termine ghetto riferito al molo (cf. jactus) di Genova, ghiggiunìn sm. (ittiol.) “Blennius (Salaria) gattoru-
dove vennero concentrati nel 1489 gli ebrei portoghesi gine Brunn.”
cui era vietato stabilirsi in città. La velare gh- forse per TTC 152.
contaminazione fonetico-semantica fra gen. getto e sp. je- D ghigiùn.
to (“oggetto di rifiuto > ebreo)”. Rec.: M.CORTELAZZO, ghigiùn sm. (ittiol.) “gobione, ghiozzo”
LRD 1 (1975) 465 sg.: “più ingegnoso che convincente”. RCG 260. PD 149 *gügiùn. C.MERLO, AASLT 42 (1906-
ghìa sf. “guida; garbo, grazia” 07) 312. FPI 2007.b “gobbietto”. ADL (Vent.).
CIT 112 amò te sarà ghia. RAN 58 s.xvi. (B.Cigala). ghigiùn de scöggiu sm. (ittiol.)
CAD, PD 359: “oggi soltanto vivo nella loc. n’avéi ni PML 358. TTC 147 sg.“ghiozzo comune (Gobius Jozo L.
gàibu ni ghìa”: Gobius niger L.)”. TTC 148 “ghiozzo insanguinato
D guia. ghida. ghià. (Gobius macrogobius crentatus L.)”.
ghig 525 gi

ghiggiùn de fundu / ghiggiùn néigru sm. “ghiozzo ghindu sm. “arcolaio”


testone” ADL (Vent.). EVM 75 n. (V.Mar.). ADP (Pietra).
PML 358 (Gobius capito v.sp.). TTC 148 (Gobius ma- D ghindaro.
crogobius cobitis Pall.). ghindùn sm. “comodino”
D ghiggiunìn. FDT.P 73 (Triora).
Ghiglioni top. D ghirindùn.
PCT 124 germ. ghinéa sf. “canapa”
ghigna sf. “grinta, ceffo” VPL (Pietra).
RAN 128 fr. guigner. BDS (Sav.). PVG. VPL “espres- ghinno / ghinu sm. “maiale”
sione torva”. SB 765 a.1850 (Var.)ghinno. VPL ghinu.
D ghignùn. ghiona cognome
D ghignùn sm. “viso triste; stizza, dispetto” FSC 86 a.1503 (Sav.) s(orore) Paula Ghiona.
PVC 101 e per fame ciù ghignùn/ me dixeiva… MIT 36 L ghionus.
a.1850 me mettéi propriu ghignùn… Ghirardi top.
RAN 107, 187. BDS (Sav.). Cf. CVM mil. ghignòn m.s. PCT 124 germ.
D ghigna. guigno. xgigno. Ghirfo top.
ghigömu sm. (bot.) “cetriolo (Cucumis sativus L.)” PCT 108, 117 Monte Ghirfo. germ.
Ghirierto top.
MLC 240 (Sav.).
PCT 114, 115 germ.
D chigömau. ghirindò sm. “comodino”
ghìmbaru sm. “gambero” SDA 49 (Alt.)
ADL (Vent.) “dissimilazione”. D ghirindùn.
D gambou. ghirindùn sm. “comodino”
ghìmbaru da ciotu sm. “gambero imperiale (Penaeus GO. RAN 128: fr. guéridon. BDS (Sav.). ADP (Pietra).
serathurus)” VPL.
D gambou. D ghindùn. ghirindò. grindùn.
Ghimbegna top. (Sanr.) ghisernu sm. (bot.) “Clematis vitalba”
SPL 749 Passo Ghimbegna. MLC 224 (Riviera di Levante). PVG.
L gombegno. compenium. Ghisolfo top.
ghimina sf. “gherminella” PCT 124 germ.
GO. CAD. PD 140 “solo nella loc. fa ghimina “macchi- L guisurfus.
nare, tramare una gherminella”. ghisa sf. “guisa, maniera”
ghinda sf. “arcolaio” FDG 253.
MP 14.57; 19.148 (Pigna). FPI 9545a. D guisa.
D ghindaro. ghizzerùn sm. “dolce casalingo, di pasta a forma di
Ghinda top. (Pigna) pupazzo: rappresentava uno dei Re Magi e veniva regala-
PSP 91 n.242. to dalla madrina al figlioccio all’Epifania”.
ghindà vb. (mar.) “sollevare gli alberi di gabbia e FDT.P 73 (Triora).
pappafico” ghizeùn sm. “ghiacciolo, chicco di grandine”
CAD. NVM (Sav.) “distendere le vele al vento”. FDT.P 73 (Triora).
ghìndane sm. “arcolaio” gî sm. “ghiro (Myoxus glis)”
PVG. RAN 20. CAD PD 339. ADG. DVA (VArr.). ADP
D ghindaro. ghindine. (Pietra). VPL “scoiattolo”.
ghìndaro sm. “arcolaio’” D lie. ratu gîu. L girus.
DFC 59 in giro comme un ghindaro/ comme fœugge del- gî sf. “chiocciola”
l’arbora. GRD 117 a.1805 è vero che mio marito m’ha VPL (On.).
dato il ghindaro. g’(i) art. m.pl. “gli”
D abindulà. bindulu. ghinda. ghindane. ghindaru. ghin- AG 70.50 g enimixi (ms.: ge nimixi). AG 91.85 g eni-
dau. ghindou. ghindu. gindolo. guindlu. guindulu. vindo. mixi.
D g’.
L guindalum.
gi pron. accus. pl. enclitico “li”
ghindaru sm. “arcolaio” RGS § 462 (Borghetto di Vara): véndegi “véndili”: rifles-
ADL (Vent.) “accanto al più antico ghindu”. TVD so di un antico tosc. “gli”.
(Dolc.). MDB (Bord.). FDT.P 73 (Triora). VPL. gi pron. dat. “gli, a lui, a lei, a loro”
D ghindaro. AG 29.5 che gi zoa cresimento… AG 49.208 quando ao-
ghindassu sm. (mar.) “cavo, manovra per sollevare gli tri lo so gi straza. AG 66.20 e gi seai defension. AG 66.22
alberi di gabbia” e gi da prosperitae. AG 138.33 alantor gi respoxi. AG
CAD. 145.121 sapigi stopar le oreie. AG 146.37 e dissegi con
ghìndau sm. “arcolaio” grande crio. PAT 23 a.1320 e de zo ve prega che gi dobiai
CIC 98 s. xix. passa l’ûa/ ne-a demùa/ cumme ün lampu e mandar la vostra voluntae. CBL 331 (3.57) l’angero gi
u ghindau u gìa/ e u desgögge/ tüte e vögge… disse in sono. CBL 331 (4.9) demandandogi perdonanza.
GO. BDS (Sav.). FPI 9545 a. PAT 26 a.1404 no vor ni gi par conveneyver. GP 277 li
D ghindaro. zue si gi promissem. PAB 42 si vegne l’angero e coman-
ghìndine sm. “arcolaio” dagi. PAB 70 che se honor li fosse dao per natura, e per
PVG. estimaciom de gente o no gi fallirea. IVE 44 e ellla gi
D ghindane. dixea de andar a dormi.
ghìndou sm. “arcolaio” PD 59 o gi farea torto (“a lei”). AG 140.279 dagi segon-
PD 359. do che tu poi (“a loro”).
D ghindaro. D ge. ghe. gle. gli. gue. i. ye. li.
gia 526 gial

gia sf. “guida” Giàcumu n.p. “Giacomo”


CBL 337 (9.72) voi sei la nostra gia. PGF 28 a.1461 RGS § 148.
(Alb.) spirito sanctro sine gie/ in tute le nostre vie. D giacumineta. L iacomus.
D guia. giaccuron / giacurùn sm. “sorta di farmaco”
Gia top. “torr. Bendola (Pigna)” GL 6.99 ch’o no perde sta bella ocaxion/ ch’a g’ha un’u-
PSP 92 n.243: “forse deverbale (franco glîdan, GRG niversale giaccuròn. DFC 79 pe savei…/ se ro sciò
1.121, REW 3789), oppure idronimo pre-rom. (cf. Gli, Lisciandro Greppo/ chi è chirurgo de raxon/ v’ha levao de
idronimo (Perpignan). sciu so ceppo/ giandevigo e giacuron.
gîà vb. “girare” PD 154, 336 giacurùn: “diaquilonn, diacolon, unguento,
PD 359 “non indigeno: cf. zirar, zirandore, ecc.” cerotto”. VPL “cerotto”.
FDG 216 err. g&a “andare in giro”. PVG giyà. D diaculùn.
D gîaboza. gîamentu. gîandòn. gîasù. gîatundu. gîavotta. giacutìn sm. “giacca, farsetto”
girabarchìn. giracanti. giredòn. girella. girelu. girensa. gi- VRS 453 (Ormea).
rini. gîu. zirar. D giacherlìn. giacco.
(a) giabba loc. avv. “a ufo”
giagignar vb. “digiunare”
GO. CAD. RAN 6, 188. PIA 55 n.104 “dal turco”. ADL
FPI 4581 (Pigna).
(Vent.). PVG.
Giabbe soprannome D giagìn. zazunar.
R.BADARELLO, Cronache sanonesi dell’Ottocento, Savona giagìn sm. “digiuno”
1977, p. 70 sgg.(a.1865) “G.B. Cerro, detto Giabbe, di FPI 4582 (Pigna).
Lavagnola, giustiziato per uxoricidio”. D giagignar. zazìn. zazunio.
Giabbe top. (Sav., tra S.Bernardo e Lavagnola) giagiu agg. “smorto, appassito”
NTS 39 “da u Giabbe”. MP 19.143 (Pigna). ADL (Vent., Pigna). MDB (Bord.).
giabìn sm. “nomignolo degli abitanti di Lavagnola VPL.
(Sav.)” REW/FPI 1153 francon. blau “azzurro” GRG.2 119.
BDS (Sav.). FPI.
D giabbe. Giaiazza top.
gîaböza sf. “(mollusco) lepre marina (Alipsia punc- FTL 29.
tuata)” D giaira.
AFV 426 (Vent.). giaina sf. “trave”
D gîà. zirar. GRD 117 (Vent.) antenne et alberi e borbonali e giaine.
giacca sf. “biacca” VPL (Sanr.) “putrella”.
GO. ADL (Vent.). PVG. VPL. RML 976 (Airole). FEW 5.5 *jacina (Alpi
L iacha. Maritt.).a.prov. jaina, Languedoc jaseno “chevron”. ca-
giacassu top. (Pigna) tal. jassena “grossa trave”.
PSP 92 n.44: prov. blacas “quercia bianca”. L jaina.
giacché sm. “giacca, farsetto” Giaiö’ top. (Diano S.Pietro)
RAN 99. FNTG 17.104. PVG. FCL 52 in tu Giaiö’.
Cf. DUC.4 275 jacke, jacque: sagum militare D giaira.
D giacco. giaira / giåira /giairas sf. “ghiaia, ghaieto, greto”
giacher sm. “sarto” PRP 349 (str.48) i ri fen fuze come cai levrei/ de là dra
PSP 92 n.242 (Pigna). giaira derré quei cannei. PRP 354 sg. (2.10) ch’aigua (di-
D giacco. mero un po’) vorrexi voi?/ quella dra giaira de Firensa, o
giacherlìn sm. “farsetto” pù/ dro Tevere, che l’è veixin a Roma? VRS 452 (Ormea)
BDS (Sav.). giåira. PCL 277 (Argentera) giairas. VPL giàira.
D giacco. giacutìn D giaiazza. giaiö’. giairas. giairassa. giaire. giaireto.
giachetta sf. “giacca” giairìn. giairino. giara. iaira.
RDB 59 che zo che ciaxe a voi ne fè portà/ e de sotta e de
Giairassa top. (Bard.)
sovra re giachette.
BBB 28 n.
D giacco. ihacheta. L zacheta.
D giaira.
giacina sf. “rifugio per i greggi nella notte”
GRD 117 (Tenda) li forastieri non facciano case, giacine, Giaire top.
celle e simili edifici nel luogo di Tenda… FTL 29.
D giassu. diaccio. L iacina. D giaira.
giacco sm. “farsetto corazzato, armatura” giairìn sm. “isolotto formato da un torrente”
RDB 133 (V.Dartona) che haveiva spa, brocché, giacco e TVD (Dolc.).
cellà. PRI 18 s. xvii. (G.Chiabrera, Sav.) che porto giacco D giaira.
e daga a fusellà. GL 6.83 che in cangio d’esta côa, chi se giairìn sm. (ornit.) “voltapietre”
remen-a/ porreiva ancora mi portà ro giacco (TT onde po- CLU.
tessi anch’io la gonna e il velo/ cangiar ne la corazza). Giairino top. (Andora)
D giacché. giacher. giacherlin. giachetta. giaccu. giacutìn. STC 123 s. xviii. (Andora) fossato il Giairino.
ihacheta. L iachus. D giaira.
Giacolla cognome gial sm. “gallo”
VTS 89 a.1530 (Sav.). PCL 277 (Argentera).
giacumineta sf. “mantide religiosa” D gialina. gallo.
MP 14.56; 19.144 (Pigna): gen. cataineta. gialabria sf. (ornit.) “pernce bianca”
D giacumu. PCL 277 (Argentera).
gial 527 gian

gialdo agg. “giallo” Giancardo top. (Stella)


ASF 720 un par di calzoni di damasco, gialdo. AAD 267 RES 50 a.1390 Costa de Giancardo, od. Costa del
cussini di veluto grandi doi gialdi. TSL 247 a.105 vesti- Giancardo. Casa Giancardo.
to con camisola di panno e calzoni gialdo all’ungaresca. D biancardo. giancu. L iancardus.
Cf. CVM mil. giald m.s. giancassa sf. (bot.) “ortica bianca (Lanium album)”
D giano. L gialdus. EVM 91 (V.Mar.) pianta officinale.
gialina sf. “gallina” D giancu.
PCL 277 (Argentera). gianchetta sf. “qualità di frutta”
D galina. gial. PRP 339 (str.3) e no ve vegne in cuò noixe, ne fighi…/ o
giallu agg. ‘giallo” berorfe, o gianchette, o brigliazotte. PVG: qualità di uva
VPL. o prugne.
giaireto top. PRA 382.
FTL 29 Piani del Giareto. D giancu.
D giaira. Gianchette top. (a monte di Savona)
giamaca / giamaccu sf. “giaccone, casacca dei con- NTS 20: Rian de Gianchette, affl. del torr. Letimbro.
tadini’ gianchettu sm. “calce da imbiancare”
CAD, BDS (Sav.) giamaccu. PVG giamaca “origine sco- PVG.
nosciuta” D giancu.
D giameca. gianchettu sm. (bot.) “Cichorium intybus L.”
giamacu sm. “semplicione” MLC 250.
PVG. gianchettu sm. “qualità di mele”
giamato agg. “chiamato, detto” PVG.
VIA 95 a.1476 item velle giamate artimoni n. x. gianchettu sm.pl (ittiol.) “avanotto (Clupea sardi-
Cf. G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 302. RGS § 176. MB 100 na”, Engraulis encrasicholus L.)”
(Bonvesin) giamar, giamando “chiamare”. CIT 146 ro ma chi bogge tutto de gianchetti.
D ciamà. GO. PML 358, TTC 79.
giamba sf. “gamba” D bianchetto.
PCL 276 (Argentera). gianchettu vestìu sm. (ittiol.) “piccola sardina”
D gamba. AFV 414 (Vent.).
giameca sf. “abito vecchio e liso” gianchìa sf. ”ballatoio di tavole, loggetta pensile nel-
DVO (On.). le case rustiche”
D giamaca.
FDT.P 73 (Triora).
giamella (bot.) “gelsomino d’Arabia (Jasminum sam-
gianchinna sf. “gallina vivace e feconda”
bac)”
RDB 36 (Genova) mi che steta son za renna dro mà…/
DFC 66 ra rœuza l’è pomella/ ven sciù ro giasemìn/ ro
ch’in mà fava ciù feti ch’a gianchinna.
baico e ra giamella/ con ro giaçinto fin.
CAD. FPL. MLC 252 (Nyctanthes Sambac L.) RDV 104.
giamella straduggia sf. (bot.) “Jasminum officinale D giancu.
v.sp.” gianchinastru agg. “biancastro”
FPL. MP 14.56 (Pigna).
giamelleto/ giamellotto sm. “ciambellotto, tessuto di D giancu.
pelo di capra (anticam. di cammello)” gianchiné sm. “imbianchino”
ASF 726 una sottana di giamelleto porcelleta. BOV 537 FDT.P 73 (Triora).
a.1540 (Sav.) giamellotto. MR 133 a.1593 (Diano) una D giancu.
stola rossa di giammellotto… –– pianeta di giammellotto gianco agg. “bianco”
argentato scuro con guarnimento di giammellotto giallo. ASF 719 un colleto de raso morello con trei nerveti di ra-
MNS.2 30 a.1728 giamellotti d’ogni sorte tanto fabbrica- so morello fodrato di pellete gianche cum le mostre di ze-
ti in Levante come in Ponente d’ogni colore. belin.
D gameloto. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala).
gîamentu sm. “vertigine” D giancu.
VPL. Giancolareo top. (Taggia)
D gîà. zirar. PRP 358 (3.40) va xù in Giancolareo, o a Montemà.
giaméru sm. “viso di forma allungata, con mento aguzzo” PRA 373: Pian Colareto.
ADP (Pietra). VPL (Sanr.,Pietra). D cian.
giamìn sm. “fatica, stento, strapazzo” giancu agg. “bianco”
GO. CAD. RAN 93, 188. PVG. VPL. CAD. PD 339. RGS § 177. DEV 13. ADL (Vent.). OCD
D giaminà. 26. PVG. VPL.
giaminà vb. “faticare, stentare” RSS 32: “germ. blank: non passato dal got. al lat. volg.,
CAD. RAN 188. FPI 3722 a. BDS (Sav.). PVG. VPL. ma affermatosi in Francia nel periodo culturale francone,
D giamìn. e di qui passato in Romania. Cf. GRG.1 35 sgg.”
giampelà vb. “gironzolare, oziare” D bianchetto. bianco. biancola. biancu. biancuspìn. blan-
PVG. cho. desgianchì. embianchir. giancàia. giancardo. gian-
giamuru sm. “cimurro” cassa. gianchetta. gianchette. gianchettu. gianchinna.
DVO (On.). ADP (Pietra). VPL. gianchinastru. gianchiné. gianco. giancùn. ianco. L blan-
giancàia sf. “biancheria” cus.
PD 123, 156: giancarìa. GA 12.167: “la caduta di -r- è re- giancùn sm. (ornit.) “biancone”
cente”. CLU.
D giancu. L biancaria. D giancu.
gian 528 gias

gianda sf. “ghianda” tondo de color giano. RDB 105 (V.Dartona). RAN 57
ASF 727 una cadrea de veluto verde da homo cum le sue s.xvi. (B.Cigala).
giande. RAN 57 s.xvi. (B.Cigala). D gialdo. gianu. giaunu. L ialnus.
PD 339. MLC 264 (Sav.). ADG. DEV 13. ADL (Vent.). gianu agg. “giallo”
PVG. VPL. PSE 255 sg.: < galbinus: g&- dal fr. jaune, o per metate-
D xandura. si galbinus > glabinus. RAN 20, 188. PD 123, 338 giau-
giandezà vb. “andare a zonzo” nu. REW 3646. GA 13.200. FDG 244. PVG.
VPL. D cà giana. giano. gianussa.
gian de vigo gianussa sf. (ornit.) “zigolo giallo”
GL 16.57 miræ’ là sto faccin de gian-de-vigo. DFC 79 se CLU.
ro sciò Lisciandro Greppo/ chi è chirurgo de raxon/ v’ha D gianu.
levao de su ro ceppo/ giandevigo e giacuròn. gîaota sf. “curva di strada”
giandìn sm. “baco, larva” PVG “giravolta”.
VPL (Sanr.). D giavotta.
giandulìn sm. “trottolino” giappà/ -r vb. “cinguettare, gracchiare”
CAD.
CAD. RAN 107, 128: fr. japper “abbaiare”. ADG 94,
D giandulu.
(in) giandòn loc. avv. “a zonzo” PVG “parlare a vanvera”. TVD (Dolc.). DVA (VArr.)
DFC 67 andemmo un pò in giandon/ in carroçça o in bar- “latrare”. BDS (Sav.). VPL “abbaiare” MP 19.144
chetta. COM.2 35 andà in giandòn. (Pigna) giapàr “abbaiare (del cane nella cuccia)”.
D gîà. giandonà. giandùn. giandunà. zirar. REW/FPI 4576a. Cf. SAP 406 a.lomb. ghiapaò “schia-
giandonà vb. “raggirare” mazzatore”
GL 4.95 così tutto ro giorno a ro giandon-a. D giapu. giattì.
D giandòn. Giappàn top. “Giappone”
giàndulu sm. “trottola senza punta metallica” CIT 17 o se fosse ræ d’India o de Giappàn.
GO. CAD. PAG 189. giapone sm. (mar.)
D gîà. giandurla. giandurlìn. zirar. VIA 92 a.1476 (Sav.) item giaponi da gallea n. dccccxl.
giandùn sm. “girellone, sfaccendato” giapu sm. “latrato”
BDS (Sav.). MP 19.145 (Pigna).
D giandòn. giandonà. giandunà. D giapà.
(in) giandùn loc. avv. “a zonzo” giara sf. “giara”
PVC 133 s. xix. ch’u l’andava cû bastùn/ in sà e là sem- ASF 745 in el granaro. giarre da oleo xxij grande. RAN
pre in giandùn. RAN 188 andà in giandùn. PVG. 44. VPL. MP 19.145 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). ROC
giandunà vb. “girellare, andare a zonzo” 154 (Civezza). PVG. FPR 40. REW 3944.
RAN 188. PVG. D iarra.
D giandùn. giara sf. “ghiaia, ghiaieto”
giàndura sf. “ghianda” ACV 137 (Carr.). MVS (Sarz.).
VPL. D giaira. L giara.
giandurla / giandurlìn sf. “piccola trottola” giarda sf. “malattia dei cavalli, sorta di tumore al
GO giandurlìn. SDS (Sav.) giandurla. garretto”
D giàndulu. giandurlìn. CAD. LVO 19 ar. khuragiun “tumore”.
giandurlìn sm. “specie di fungo” giardìn sm. “giardino, orto”, elem. topon.
BDS (Sav.). CIT 66 ri giasemin/ ciù freschi che no son dent’ri giardin.
gianellu sm. (ittiol.) “rana pescatrice (Lophius pisca- FLC 58 (Diano S.Pietro) au Giardìn. NTS 17 Munte
torius)” Giardìn (Lavagnola, Sav.) NTS 39 (Sav.) in ta Giardina.
CAD. RCG 263. PML 358. TTC 158. AFV 421 (Vent.). VPL.
D giudo. D giardinea. iarda. iardìm. jardino. mongiardino. zardino.
gianellu sm. “baco (di castagne, farina, ecc.)” L iardinum.
GO. giardìn sm. (ornit.) “voltolino”
D aggianellòu. giuàn. PVG.
gianetta sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla flava)” giardinéa / giardinera sf. “carrozza a cavalli, a quat-
CAD. CLU. ADP (Pietra). tro ruote, in servizio pubblico”
D giaunetta.
PVG giardinéa. MVS (Sarz.) giardinera.
gianfrüga sm. “gabbamondo”
D giardìn.
BDS (Sav.).
gianfuttre sm. “briccone” giardinéa sf. “innaffiatoio”
CAD. VPL.
giangrosciu sm. “spaccone” giàrdua sf. “girandola; trottola”
ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
gianico sm. “vento gelido” D gîà. ziardua. zirandora.
RDB 51 e gianico se strigia pe re strè/ si che pugneto fa giargùn sm. “cinguettìo; soliloquio indistinto”
no poemo puœ/ con re membre de freido arenzenìe. BDS (Sav.)
GDLI.6 766 gianicco m.s. s. xvi.(Aretino), cf. piem. gia- giaru sm. “gelo, ghiaccio”
nic “freddo intenso” (< Gian, Giovanni). MP 19.145 (Pigna).
giano agg. “giallo” D geru. zéu.
DSP 162 a.1501 se comanda che ogni iudeo… che de ce- Gias top.
tero debia portare apertamenti uno segno rotondo de dra- FTL 150.
po giano sopra lo pecto. BMP 199 a.1505 uno segno ro- D giassu.
gias 529 giàu

giassa / giazza sf. “ghiaccio” Giassi top.


AA 165 e vene fora uno pecio de giasa. RDB 14 bruxo FTL 150.
intra giazza e zero dentr’o fogo. VPL giassa. D giassu.
AAG 129. PS 16. RGS § 275: lig. montano giaza (-z- giassinare vb. “raccogliere strame”
aspro); 355. GRD 117 (Monaco) non sarà permesso ad alcuno di gias-
Cf. SAP 406 a.lomb. giaçça, m.s. sinare qualsivoglia sorta di giassi o frascami nel predio al-
D giaççà.giasòu. iacia. iaza. iasato. ingaciato. trui.
(erba) giasà sf. (bot.) “Drosera L.” D giassu.
MLC 227. giaçinto / giasintu sm. (bot.) “giacinto, pianta offici-
giassà / giaççà vb. “ghiacciare, agghiacciare” nale”
GL 13.21 chi ghe giaçça re bele, e ro pettaçço. PVG part. COM.4 84 diasparme, diaculoin, sparmaceto, confessioin
giasòu. de giaçinto. DFC 66 ro baico e ra giamella/ con ro giaçin-
D giassa. to fin. FPL, MLC 270 giasintu.
giascià vb. “masticare, biascicare” D iacenti. L jacintus
PAD 335 a.1506 come ha visto ch’era scoperto, ha datto giasir vb. “giacere”
di mano a detta lettera e la pose in bocca e la giasciò. CIT FAR 38 s.xiv. (Sav.) traduce lat. jaceo, -es.
271 tutte quelle donnette/ giasciàne coronette. GL 13.67 D iaxer.
chi giascia paternostri e coronette. DFC 196 ma ra pillo- giasmà vb. “biaasimare”
ra giasciando… RDB 52 tanto giasmè sarei sempre da ogn’un.
GO “combaciare bene”. MUI 133. PD 339. ADL (Vent.) D giasmo. iasmar.
*blassiare (“sconosciuto al REW”). FPI 1157b. PVG. giasmo sm. “biasimo”
VPL. Cf. MP 19.146. MB 50 (Bonvesin) biassar “masti- RDB 53 sonetto in giasmo dro presente vestì dre donne.
care”. PD 339. RAN 93.
D biastare. biasugare. giasciagardi. giasciu. giasciügà. D biassmar. giasmà.
giasciagardi sm. “persona che si dilunga nel parla- giasso sm. “strame”
re” GRD 117 (Monaco) non sarà permesso ad alcuno di gias-
COM.5 5 e parla dunque, giasciagardi. sinare qualsivoglia sorta di giassi o frascami nel predio al-
D gardu. giascià. trui.
giasciu sm. “cibo per le bestie” D giassu.
GO (contad.). giastema sf. “imprecazione, bestemmia”
D giascià. PRP 358 (3.45) mi son staito avvisto/ a giastemari co ro mà
giasciugà / giasciügà vb. “biascicare” dro bò/ e dre pezoe giasteme dighe ancò. GL 18.87 per fà
GL 9.7 intr’o stœumago amaro giasciugando. PD 142, nœuvo incantæsmo, le barbaggia/ næuve giastemme.
161 giasciügà, ind. pres. 1.sg. giasciü’gu. PVG. PD 339. VPL.
D giascià. giastemà vb. “bestemmiare, imprecare”
Giasse top. CIT 6 giastemmo l’ora quando son nasciùo. PRP 358
FTL 150. (3.45) mi son staito avvisto/ a giastemari co ro mà dro bò/
D giassu. e dre pezoe giasteme dighe ancò.
giassèa sf. “ghiacciaia” FPI 1155. ADL (Vent.). PVG. VPL.
PD 109. D iastemar. L bestemare.
giassu / giazzu sm. “strame”
D iaceura. iaza.
GRD 117, MP 19.146 (Pigna): giassu. FDT.P 73 (Taggia)
giasemìn sm. (bot.) “gelsomino (Jasminum officina-
giazzu.
le)”
FAL 272 n. iaceo. REW 4566. GA 16.17. FNT 21. MDB
CIT 66 ri giasemin/ ciù freschi che no son dent’ri giardin.
(Bord.). PTO 255. VPL.
DFC 66 ven sciù ro giasemìn/ ro baico e ra giamella. CIC Cf. SAP 406, NAG 15.127 a.lomb. giaçço “giaciglio”.
49 a.1842 (Sav.) i pattaelli e i pessuccuìn/ che nu sempre, D desgiasà. giassinare. giasso. L iacium.
sertamente, han ôdù de giasemìn. NPD 75 a.1842 (Sav.) giassu sm “strame”, elem. topon. non frequente
röse, ortensie, viovette e giasemìn. NPD 82 a.1865 (Sav.) FTL 150: gias. giasse. giassi. giazzetto.
e camelie, u giassemìn… RAN 44. PD 159. CLD lii. giassu sm. “pietra su cui ruota la mola del frantoio”
REW 4577. PVO 420. LVO 33 “dal persiano attraverso ROC 152 (Civezza). TAL 74 n.368 (Alassio). VPL
l’arabo yasamin”. (Taggia).
D gelsumìn. gersomin. giausemìn. L iaseminus. L iacium.
giasemìn da invernu sm. (bot.) “Vinca media”. gîasù sm. (bot.) “girasole (Helianthus annuus L.)”
FPL. PD 359. FPL. MLC 248.
giasemìn de boscu sm. (bot.) “Coronilla emerus”. D tornasò. zirar.
FPL. giatta sf. (bot.) “Arctium lappa”
giasemìn de Spagna sm. (bot.) Jasminum grandiflo- FPL (P.Nava).
rum giattì vb. ”squittire (dei cani)”
FPL. MLC 252 (Sav.) “Syringa vulgaris”. PAG 226.
giasemìn de Tünexi sm. (bot.) “Jasminum fruticans; D giapà.
Syringa vulgaris” gîatundu sm. “girotondo”
FPL. PVG.
giasemìn sarvègu sm. (bot.) “Jasminum officinale” D gîà. zirar.
FPL. giàugia sf. “asticella che si infila dall’alto nella bot-
giazzetto top. te per verificare il livello del vino”
FTL 150. DVA (VArr.).
D giassu. D giaugià.
giau 530 gigi

giaugià vb. “misurare il livello del vino nella botte guerfi e li atri gibelini.
con la giàugia” D ghibelino. gibellini. jubelino. L gibellinus.
DVA (VArr.). Giberto top.
D giaugia. PTC 115 germ.
giàuna sf. “trave di ferro fatta a Y” gibono sm. “giubba, casacca”
VPL (Taggia). PGF 30 s. xv. (Alb.) uno gibono de biavo.
giauneta sf. (ornit.) “cutrettola (Motacilla flava)” D gippon.
GNB 223 (Bord.). giboreia sf. “specie di ricotta”
D gianetta. GRD 117 a.1673 (Nizza) il brosso fatto del latte cotto,
giaunu agg. “giallo” chiamato poi giboreia non passerà patacchi quattro.
MP 19.147 (Pigna). ADL (Vent.): a.fr. jalne. VPL. gibriella sf. “l’aggirarsi intorno, passeggiare”
D giano. GL 9.1 e va con âtre furie in gibriella. DFC 60 a ra mat-
giausemìn sm. (bot.) “gelsomino” tin per tempo/ faççando gibriella/ t’ho visto…
MP 19.147 (Pigna). gibulà vb. “essere ansioso”
D giasemìn. BDS (Sav.).
Giauzé / Giauzepe n.p. “Giuseppe” giburà vb. “sistemare con poco garbo”
MP 19.147 (Pigna). VPL.
D gioxeppe. giecche sm. “giubbetto”
giava sf. (bot.) “Arum italicum”. CAD.
FPL (P.Nava). giesa sf. “chiesa”
giava sf. “biada” FSC 84 sg. a.1503 (Sav.) tenevano a livello una picola ca-
ALE 108. VPL. sa de la giesa de la Magdalena. –– il r/do messer Pietro
D biava. Gara allora presule saonese li donoe la parte spectante a
giavarina sf. “lancia, giavellotto” la dicta giesa de la Magdalena. PLA 407 a.1573 fare
ACV 137 (Carr.). aconsare lochio della giesa che è supra la caoella
Cf.DEI.3 1806 it. giavellina. Fornari… MR 133 a.1593 (Alb.) la detta giesa di santa
L clavarina. giavarina. Maria della Rovere posta nella villa di santa Maria giuri-
(erba du) giavaru sf. (bot.) “Herniaria glabra” sditione del Cervo.
FPL (P.Nava). D gexa.
giava sf. “chiave, bietta” giesia sf. “chiesa”
VIA 94 a.1476 (Sav.) item cugni sive giave per dicte bom- BOV 535 a.1531 (Sav.) né far logia luna con laltra in gie-
barde. sia.
D ciave. Cf. MUI 105 sg., 116. SRV s. xv. (Ven.) giesia.
giavella sf. “covone di frumento” D gexa.
GRD 117 (Bard.) se alcuno mieterà nelle messi d’altri, gietto sm. “detrito, calcinaccio”
mature o non, una giavella… DSP 273 a.1558 saorra, gietto, pietre o altre immondicie.
TB 18.35: REW 3627. BBB 19 n. a.1703 (Bard.) giavel- D zeto.
la o giaviera. gîettu sm. “giretto, passeggiatina”
Cf. NIG 64 (Cuneo) giavella, zavella m.s. FDG 216, err. gêtu.
D gavella. giaviera. L javella. D gîu.
giaverotu sm. “caramella” giexa sf. “chiesa”
VPL (Pigna). DSP 193 a.1518 le grande pompe e vanita cum parlamen-
giaviera sf. “covone” ti se hano e usano per le nostre done in le giexe e mona-
BBB 19 n., 28 a.1703 (Bard.) giaviere o sia racolta” sterii. RDB 34 e areizego andareiva ancon la giexa.
D gavella. D gexa.
gîavotta sf. “giravolta” giexia sf. “chiesa; la Chiesa”
NPD 79 a.1868 (Sav.) a forsa de burdezzi e de giavotte/ BRP 11 n.n. a.1474 pastor de sancta giexia. NPS 553
emmu schivòu d’esse buccùn di pesci. a.1527 ognun grida Franza Franza…/ questa he la gran
D gîà. gîaota. zirar. colona/ he sostegno de la giexa/ ha lo honore de nostra do-
giaxe vb. “giacere” na/ sempre mai quella ha defeisa.
GL 19.120 dro letto donde giaxe ra person-a/ de D gexa.
Raimondo marotto. giffra sf. “cifra; ghirigoro”
PD 334. PVC 63 s.xix. libbri… scriti in giffra.
D iaxer. GO. RAN 45. PD 357 “plebeo per cifra”. RNB 85 “non
Giaxo / Giaxu n.p. “Biagio” indigeno: con giüsterna ‘cisterna’ l’unico caso di ci- > gi-
RDB 32 messé Giaxo Axerao (Biagio Assereto). “.[Ma v. gimbrà, giostro, giügianda ecc.]. VPL (Arenz.).
RAN 55. PD 339. ADG 98 Giaxu. PIA 56 n.111, LVO 19 < ar. sifr “zero”.
gibba sf. “gobba” D degifrà(sela). ziffra. zifrato.
RAN 20. SDS (Sav.). giffre sf. “orecchioni, parotite”
MD 14: cf. DANTE, Par. 21.109 gibbo.“rilievo montuo- ADL (Vent.): a.fr. gifle “guancia”. MDB (Bord.) “tonsil-
so”. le”. ADP (Pietra). VPL (Sanr.).
D göbba. L gybus. D gnifre.
Gibellini top. gighiringìn sm. “organetto”
PCT 115 germ. DVA (VArr.): onom.
D gibellino. gigiàu sf. (bot.) “Centaurea nigrescens v.sp.”
gibellino agg. “ghibellino” FPL (P.Nava).
AG 73.2 fin che scada la foxina/ parte guerffa e gibellina. Gigiài top. (Pigna)
AG 76.3 enter guerfi e gibellin. BL 63 a.1393 li quatro PSP 92 n.249 “etimologia oscura”
gigì 531 giöm

(a) gigìn loc. avv. “a spasso” missel, gümissel m.s.


CAD: andà a gigìn. PVG. D grumiscelu.
gigiola sf. “fiocco, coccarda” gindolo sm. “arcolaio”
MDB (Bord.). AA 194 un gindolo con la sua trapa e doi coteli picoli.
gigiùn sm. (ittiol.) “ghiozzo” D ghindaro.
FPI 3815. BDS, SDS (Sav.). ginepru sm. (bot.) “ginepro (Juniperus communis,
gigliato sm. “moneta d’argento” Juniperus oxycedrus)”
DQD 260 sgg. FPL.
D zigio. D zeneivro.
gigliu sm. (bot.) “giglio (Lilium candidum L.)” ginestra sf. (bot.) “ginestra (Spartium junceum)”
FPL. MLC 269. GRD 109 (Diano) lentischi, mirti, arastre, ginestre, na-
D liriu. L giliatum. sche, timi…
gigottu sm. “cosciotto di castrato” FPL. ADL (Vent.).
RAN 128: fr. gigot, m.s. PAG 63. RCG Diz. REW 3757. C.BATTISTI, RSL 9 (1943) 82 (lat. genista): “fitonimo me-
gigoula sf. (bot.) “Zizyphus vulgaris” diterr., pre-i.e.” ART 448. APO 549.
FPL (Nizza).
D genosta. zenestra. zinestra. L ginestra.
Giibuìn top. (Sav.)
ginestra sf. “ginestra” elem. topon.
NTS 39 i Gi(r)ibuìn. a.1702 contrada de’ Giriboni.
FTL 140 e n. TAL 74.
D giriboni.
gilé sm. “panciotto, corpetto” L zenestedum.
G.PARIS, ROM 10 (1881) 444: “fr. gilet vient du costume ginestra da tenzöi sf. “ginestra tintoria (Ginestra
de Giles, type du théeatre de la foire, comme pantalon de ovata)”
Pantalon”. H.SCHUCHARDT, ZRPh 5 (1881) 100: fr. gilet FPL.
< sp. jiléco “casacca da schiavo” < turco yelek. PIA 33, gineta sf. (ornit.) “gallinella d’acqua”
DEI.3 1807, PVG: < fr. gilet < turco yelek m.s. CLU.
D gilechetu. gilecco. gilecu. giulecu. ginevu sm. (bot.) “ginepro”
gilechetu sm. “panciotto, giubba” FPL (P.Nava).
MP 19.148 (Pigna). FPI 9582. D zeneivro.
D gilé. gilecu. gingiana sf. “sgocciolìo, stillicidio”
gilecco “usbergo” CIR p.87 e damixanne/ ve bagnu appenna/ cun de gin-
GL 3.44 ro gilecco ingiarmàou a Argazarollo/ no servì, ni gianne. Ivi, 94 dâ gran cheita de gingianne/ tütte e strad-
a Corban ro gran morriòn. de sun bagnè.
gilecu sm. “giubba, farsetto” [Nell’ediz. 1968, corretta in base alle indicazioni
GO “giacca dei contadini (anticam. “veste dei galeotti”). dell’Autore, si legge invece cingianne]. BDS (Sav.).
MP 19.148 (Pigna). VPL (Vent.). D cingianna.
REW/FPI 9582. FNTG 104. PVG. giò sm. (ornit.) “fratino”
D gilé. gilechetu. giulecu. CLU.
Gilette top. (Alpi Marittime, Fr.) D gioia.
LAM 97. gioellé sm. “gioielliere”
gìliu sm. “giglio” PD 335: “arc., caduta di -j- intervoc.”
PVG: italianismo. D gioia. L iocalia.
D zigio. giogo sm. “colle, valico”
Gilloxia sf., n.p. “Gelosia” RPV 295 a.1590 (Sav.) in la qual costera li restano li tri
PAB 50 lo libero de la Rossa…/ trasse de mam de gioghi. E lì confina Savona Montenotte feudo di Milano.
Gilloxia/ Bellacoille e Cortexia… (testo fr.: “puisque D giovo.
Jalousie ont mis en prison Bel acueil…). gioia sf. (ornit.) “cornacchia”
PS 2. CLU.
D giroxia. D giò.
gimbrà vb. “convenire; accomodare” gioia sf. “gioiello, pietra preziosa.”
RAN 106. GL 17.10 e in testa o l’ha un turbante, e un gran ciumas-
D cimbrà
so/ donde re gioje ghe son misse a sguasso.
gimechia sf. “soprassoldo”
BDS (Sav.).
GRD 117 a.1844 (Sanr.) oltre il detto salario, i capi ed i
sensali godranno la gimechia di centesimi trenta per la gioia sf. “regalìa, provvigione”
scelta dei frutti. MNS.2 43 a.1577 (Sav.) non possa in alcuna maniera pre-
Cf. PIA 41 n.43; ALN 428. M.CORTELAZZO, LN 18 (1957) tendere gioia o altro simile donativo da qual si voglia par-
95-97 “arabo”: a.1415 (Ven.) zimichia. a.1422 (Firenze) ticolare.
gemechia. LN 21 (1960) 124. PVO 423: gemichìa “so- D ioya.
prassoldo dato a soldati e schiavi in Egitto al tempo dei giòlica sf. “buontempo, allegria.
sultani circassi”, ar. giamakija “stipendio militare, dono” BDS (Sav.) nella loc. “andà, esse in giòlica “spassarsela”
< pers. jamaqiya “salario”. Giömu n.p. “Gerolamo”
D gimichia. L jemechia. PAC 11. ADG 58, 99, 111.
gimichìa sf. “cosa rara, preziosa; novità; galanteria” D giônimìn. L giromus.
GO. CAD. RAN 188. giömu sm. “gomitolo”
D. gemichia. gimechia. PRA 395 (Riviera di Levante)
gimiscellu sm. “gomitolo” MUI 163 giemo. BIO 264 ven. gemo. RGS § 121, 359:
PRA 395 (Zoagli). lig. < glomus, cf. trent. giomo, tosc. ghiomo, merid. glòm-
Cf. MUI 163 sg. giumesello, gümisell., BIO 67 lomb. ga- mere.
giòn 532 gira

Giòn top. (Pigna) Giöxü’ n.p. “Gesù”


PSP 92 sg. n.250: top. certam. antico. Da un n.p. *Iovinos PD 142 sg., 363.
o da un tema lig. *iovo “biada’ (cf. SM ioventionem). D ieso.
Giônimìn n.p., f. “Geronimina” Giöxümàia esclam. “Gesummaria!”
PD 139, 146, 148. CAN 1847 p.10 (Sav.) giöxümàia! che spettaculu! PD
D giömu. 142 sg. GA 121.167.
(a) gionze vb. “aggiungere, riunire” D ieso.
NAB 17 a.1473 (Sav.) conso sia adonque che al perzente gippa sf. “giacca”
ne la cita de Saona pare esere molto a preposito et utilita RAN 106 prov. gipo. FDT.P 73 (Triora) “corsetto da
a gionzeli larte de li berreteri quale per fino a […] eglie donna”
mancata… AA 77 noi non eramo gionti insieme per ven- LVO 20: ar. giubbatun.
dere la cita ne eramo traditori. Cf. CVM mil. gippa m.s.
D zonzer. zointo. D gipòn / gipone sm. “giacca, farsetto, panciotto; trasl.
giornà sf. “giornata” “seno, petto””
NPD 59 ca.1750 (Sav.) fin ste belle giornæ’ fan o so sfœ- AA 48 se lo mise in lo breone de la manica del gipone.
go. FDT.P 73 a giornà (lavoro) a giornata. AA 63 mi cavai da doso… lo gipone de zetuni. RDB 38
D jornaa. re membre han misso i homi in libertè/ aura ch’han misso
giornarona sf. “gran giornata” in uso ri cazoin/ ch’intre cazze strinchè, dentr i gippoin/
GL 11.17 deman emmo da fà una giornarona. con mille strinche stavan ben serrè. RDB 46 ch’aura fin
D jornaa. a ri vegi desdentè/ in gipon van, per fa dro zovenetto.
giornea sf. “sopravveste” GRD 117 a.1624 (Monaco) gipponi di seta. CIT 38 ani-
B.MIGLIORINI, LN 34 (1973) 4: a. fr. journée “viaggio”. ma mæ, no me movei ciù guerra/ no m’accrescei ciù fœu-
L iornea. go int’ro gippon. GL 12.7 resta de stucco Argante, e int’-
giostro sm. “chiostro” ro gippon/ se sente, che l’onô ghe dà ri balli. COM.2 101
AA 45 ionti che furono in lo giostro de santo Francsco… dov’è andæto tanto fœugo ch’aveivi int’ro gippon poco
D chieustri. chiostra. ciostru. ihostra. L claustrum. fa? SSZ 29 s. xviii. (G.Gallino) dà man a un sascio, e a
Giosuè top. (Sav.) quello caporà/ piggia ra mira, e taffe int’ro gippon.
BG 126 n. s.xvii. ritano di Giosuè “affl. del torr. Cf. MUI 222. CVM mil. gippòn m.s.
Letimbro” D gippa. gibono. gipone. giponetto. gipunettu. giuparello.
D giusuè. giuppo. jupone. zuppone. L iuponem.
giotone sm. “malvivente” giponetto sm. “giubbetto, farsetto”
MAF s.xv. (Lunig.). RDB 46 può che i oneste toghe emo lasciè/ in cazze se
Cf. MB 101 (Bonvesin) giot, gloto; SAP 406, 2.209 n’andemo e in giponetto.
a.lomb. gioton, m.s., ancora diffuso nel s. xvi. D gipon.
D iotom. gipu sm. “gesso”
giovo sm. “colle, valico” elem. topon. ADL (Vent.). VPL (Pigna).
AA 61 lo dito duca de Borbone usì de Milano… e ionto gipùn sm. “giacca”
sopra lo giovo lontano 7 migia da Saona… FBS 59 VPL.
a.1760 (Sav.) Brico de tre giovi. FTL 79 sg. D gessu. L gipum.
D giogo. giuvu. zovi. zovo. gipunettu sm. “giubbetto, panciotto”
giovo sm. “ognuno dei due grandi assi di legno che, RAN 106. PVG.
posti da fianco a fianco della galea, sporgono oltre i bor- D gipon.
di e reggono la tappiera, altro asse disposto per il lungo, girabarchìn sm. “trapano a gomito”
che porta i sostegni dei remi” DVA (VArr.) fr. vilebrequin. VPL.
PSG 381 sg. a.1512 fra le late da giovo a giovo li vole es- D gîa. girabraghìn. zirar.
sere late dexe compreso le doe del giovo dopie. –– la ta- girabraghìn sm. “menarola”
piera… apontelata soto le late suficientemente da giovo a DVO (On.).
giovo cum quatro dalfini per ogni ponteleto. D girabarchìn.
JAN.1 433. PSG 364. giracanti sm. “persona incostante, che cambia conti-
L iugum. nuamente occupazione”
Gioxeppe n.p. “Giuseppe” DVA (VArr.).
CIT 166 signor Piero Gioxeppe… D gîà. zirar.
PD 110, 146, 148, 363. Giralda top.
D giauzè. giauzeppe. PCT 115 Cima Giralda “germ.”
giôxìa sf. “gelosia” (de) Giraldi cognome
PVC 177 s. xix tralasciò per brevitè/ de parlà di schinca- VTS 97 n. a.1526 (Sav.).
muri/ di scurüssi, de gioxìe… D girardi.
AAG 127. PD 139, 146, 147, 159, 336, 350. FDG 190. giraliu / giraniu sm. (bot.) “geranio (Geranium v.sp.,
D gelosia.giroxìa. Pelargonium v.sp.)”
giôxìa sf. (bot.) DVO (On.) pl. girali. FPL giraniu.
FPL (Gen.) “Celosia cristata”. FPL (Monte Ermetta) D giraniu.
“Erica cinerea” MLC 244 (S.Bernardo, Sav.) giraniu lelua sm. (bot.) “Pelargonium peltatum Ait.”
“Centranthus ruber D.C.” MLC 229 (Sav.).
(erba) giôxìa sf. (bot.) “Erica carnea” D lelua.
FPL (Mele). giraniu nutürnu sm. (bot.) “Pelargonium triste Ait.”
D giuxìa. MLC 229.
gira 533 giud

(de) Girardi cognome girundùn sm. “bighellone”


VTS 74 a.1530 (Sav.). VPL.
D giraldi. girunìa sf. “disinvoltura, buonumore”
Girbàn top. (V.Varenna, Pegli) GO: de girunìa, loc. “di buonumore”
RVV 60 in Girbàn: germ. ban “strada”; “haribann ”luo- D giromia. girumia.
go in cui si convoca l’esercito”: traccia di presenza ger- girusu agg. “geloso”
manica nell’alto Medioevo”. ADL (Vent.). VPL.
giredòn sm. “cerchio con cui giocano i bambini” D giroso.
FPI 3937 (Sarz.). giruxìa sf. “gelosia”
D gîà. zirundà. RGS § 211 (Ormea). VPL “imposta, persiana”
girella sf. “girella, strumento per tendere la corda D giroxia.
della balestra” gisca sf. “verga, sferza”
VIA 94 a.1476 (Sav.) item casse de veretoni da girella a ADL (Vent.). MDB (Bord.). TVD (Dolc.). VPL.
400 per cassa n. xvi. NAG 14.383: prov. giscle, gisclas “virgulto, bacchetta”,
D gîà. zirella. L girella. ted. Geisel “verga”. ALE 443: “lat reg. (< celt.) *viscula
girella sf. (ittiol.) “pesce donzella” “verga”, cf. FLP (Piverone) wisca “verga”. Cf. MUI 121,
BDS (Sav.). G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 284 n., 356. REW 9425.
girelu sm. “girandola” L gisca.
FDT.P 73 (Triora). gisterna sf. “cisterna”
D gîà. ziélu. ADP (Pietra).
Girensa top. (Pigna) D giüsterna.
PSP 85 n.193 Costa Girensa: *girentia “cresta che gissu sm. “gesso, gessetto da lavagna”
svolta”. ADL (Vent.).
D gîà. D gessu.
Giretta top. (Cairo) gitar vb. “agitare”
FCL 38 Cascina Giretta. LSE 29 el gitava le brace como for de mente.
D iaira. gîu sm. “ghiro”
Giriboni top. (Sav.) PVG.
NTS 39 a.1702 “contrata de’ Giriboni” D gi.
D giibuìn. gîu sm. “giro”
Girini top. FDG 162. PVG. RGS § 45.
FTL 203 Casa Girini “riferito a percorso tortuoso” D gîà. gîettu. zirar.
D gîà. zirar. Giuàn n.p. “Giovanni”
girlanda sf. “ghirlanda” PVG “persona sciocca, sempliciotta”.
PCD 28 s.xiv. PS 13 “dovuto a fonetica sintattica”.
D grilanda. D gianellu. giuane. giuanìn. zoane. L johannes.
girlìn sm. (mar.) “gherlino, andrivello” Giuane n.p. “Giovanni”
NVM (Sav.). PD 130.
Giroso cognome D giuàn.
VTS 122 n. a.1530 (Sav.). giuanìn sm. “baco della frutta”
BDS (Sav.).
girozo agg. “geloso”
Cf. BIO 569 piem. gianìn m.s.
DFC 80 tutto dì sei giroza.
D giuàn.
RGS § 73, 169: lat. pop. jelosus, tosc. geloso, fr. jaloux.
giuària sf. “scoiattolo”
D girusu. giùsu. L gilosus.
VPL (Pigna).
giroxia sf. “gelosia” giübilà vb. “giubilare, far festa”
AG 91.48 questa marotia/ semeiante a la giroxia/ che CIC 33 a.1749 (Sav.) e giubila a sittæ’ ch’è tutta in fœugo.
ogn’omo che l’afera/ manten semper in mortar guerra. giucu sm. “posatoio dei polli nel pollaio”
RDB 12 che de mi mesmo ho quaxi giroxia. CIT 80 ma ADL (Vent.). VPL. MP 19.151 (Pigna).: francone juk .
tosto a desconçà ri nostri amôi/ sâta ra giroxia chi n’as- REW/FPI 4611. G.ROHLFS, BCSS 9 (1965) 81: a.fr. juc
sassin-a. DFC 78 che imbriaghæ’ de giroxia/ tutti doi in- m.s.
veninæ’/ con ra testa un po’ boggia/ ve sei forte be- TVD (Dolc.) “giaciglio all’aperto di animali selvatici”.
schiççæ’. giudeo sm. “giudeo, ebreo”
FAS 147, 163. RAN 74. PAD 411 a.1507 sono tratati pegio che giudei.
D gelosia. gilloxia. giôxia. giruxia. giuxia. L gelosia. D zue.
girumìa sf. “disinvoltura, buonumore” (dei) Giudici cognome
PVC 132 s.xix. tütta gente… de bun beccu e girumìa. VTS 74, 87 a.1530 (Sav.).
GO. D zuxe. L iudicem.
D giromia. girunia. giüdise sm. “giudice”
girundà vb. “andare a zonzo” PD 334.
BDS (Sav.). VPL. D zuxe.
D gîà. giundezzà. zirundà. giüdisiu sm. “giudizio”
girundé sm. “girondolone” GUA 417, 423 “formazione dotta”. PD 334.
MDB (Bord.). D zuixio.
D gîà. zirundà. giudo sm. (ittiol.) “Rana pescatrice (Ophius piscato-
girundezzà vb. “girellare” rius L.)”
PD 336. TTC 158.
D girundà. D gianellu.
giue 534 gius

giue sf. pl “pinzette di legno per diricciare le casta- giuppo cognome


gne” VTS 83, 115 a.1530 (Sav.).$
GO “voce contad.” D gippòn. L iupus.
giügiaira sf. (bot.) “Arisarum vulgare Targ. Tozz.” giurda sf. “feccia, fanghiglia”
MLC 271 (Sanr.). GO. CAD. PAG 105, 135. RCG Diz. RAN 188 sp. gor-
Cf. PTA 632 “vic. zugiaro, duiaro “coreggiato” < *jugia- do “unto”. BDS (Sav.).
rium, jugum REW 4610”. Giurdài top. (Diano S.Pietro)
giügianda sf. “fuliggine umida che cola dal camino” FCL 60: Cà di Giurdai. a.1787 Giordani, n. fam.
PVG. Giùria cognome
D ciügiana. VTS 87 n. a.1531 (Sav.).
giügu-giügu (ornit.) “bigia grossa (Silvia orphea L iuria.
Temm.)”
giurnà sf. “giornata”
CAD. PAG. 242. Cf. CLU giügu “uccello non identifi-
cato”. PVG. VPL.
giüiame sm. “chi mangia davanti agli affamati” D jornaa.
PVG: cf. ingiüià “iniuriare”? . giurnu sm. “giorno”
giulecu sm. “panciotto con maniche” PD 336 “non par popolare benché appaia fin dai primi te-
MVS (Sarz.). sti”. RGS § 182 “invece di s&ornu: fa pensare a un pre-
D gilé. gilecu. stito dalla lingua letteraria”. PVG.
giumelo / giumelu / giümelu sm. “gomitolo” D iorno.
FPI 3797 (Lerici) giumelo. PVG (V.Grav.), VPL giüme- giuscello / giuscellu sm. “tuorlo d’uovo battuto e cot-
lu , MVS (Sarz.). giumelu. to in brodo; brodo”
D giömu. GL 7.22 una cassà/ d’un pà d’œuve in menestra de giu-
giümescellu sm. “gomitolo scello.
FEG 387. FPR.n 33. giuscellu: GO. PSE 256. RAN 188. PD 334. REW/FPI
D grumiscelu. 4634. GA 13.200. ALE 230.
giumpà vb. “saltare” L jussellum.
PVG: REW 4614 “pre-lat.?” giuschiama sf. (bot.) “Hyoscyamus albus”
giumpùn sm. “salto” FPL (Nizza).
PVG. giuscio sm. “albero, tronco?”
D giumpà. GL 18.34 e l’ærboro sò caro abbraçça streito…/ no sarà
gîùn sm. “impugnatura del remo” moæ: defendo ro mæ giuscio/ che buscaggæ’ questo mæ’
CAD. NVM (Sav.). VPM 104, 151, 428: REW 3937. it. tœu beneito (TT vassene al mirto: allor colei s’abbraccia/
girone, ven. s.xvi. ziròn “non documentato a Genova nel
al caro tronco…/oltraggio tal che l’arbor mio recida)
Medioevo”
D gîà. zirar. giustacuore sm. “giustacuore”
giuncheo top. GRD 120 (Sav.) giustacuore, marsina, sottomarsina.
FTL 140. Giustema top.
D giunco. PTP 43 sg.: catasto fine s.xix.
giunchiglia / giunchiliu sf. (bot.) “Narcissus odoro- L blustiemelo.
sus” Giustenice top. “Giustenice”
FPL. MLC 269 (Sav.) “Narcissus tazzetta Lois”. REW SCT 232. LTS 105: *iustinus? BCB 139 n.
4619. D giüstexine. iustenexi. L iustenexem. iustenice.
D giunchiliu. Giustexine top. “Giustenice”
giunchina sf. (bot.) “Heleocharis palustris” ADP 12 (Pietra).
FPL (Nizza). D giustenice.
giunco sm. mar.) “fune per sollevare la vela” giüsterna sf “cisterna”
PSG 366 s. xvi. ADP (Pietra). ROC (Civezza). PVG. VPL (PortoM.).
D sonco. zonco. zunche. xonco. REW 1951 u/ü per influsso di gutta o altra parola?. RNB
giunco sm. “giunco” elem. topon. 85 neogr. gioustûrna.
FTL 140 : Giuncheo, Zunchi, Valzuncata. D cisterna. gisterna. scisterna. sisterna. L cisterna.
D giuncheto. zunchi. zuncu. zunché. valgiuncata. L jun- giüstisia sf. “giustizia”
carium. çunchus. GUA 417 “formazione dotta”.
Giunco top. (Vallecrosia) L iustixia.
LTI 52 n.60: a.1177 castri de junco. “Scomparso l’abita- Giusto cognome
to, il top. esiste ancora presso Santa Giulia”.
VTS 74, 115 a.1530 (Sav.).
L juncus.
giunetto sm. (bot.) “Amaranthus v.sp.” D giüstu.
FPL (P.Nava). giusto avv. “proprio”
giunfré sm. “calderino di terra a brace, scaldavivande” CIT 98 re stelle…/ pœran giusto mocchetti da un dinà.
GO. CAD. BDS (Sav.). giusto apponto avv. “proprio così; nello stesso mo-
giunsella sf. “staffa della serratura” mento”
CAD. GL 11.53 onde a Sigé voltàou, che giusto apponto/ o l’a-
giuparello sm. “giacchetta, farsetto” veiva con lé l’atra armadura/ o ghe dixe… COM.1 81
NPS 573 a.1527 quel matino per el frescho/ si andava in “Dunque, vinti peççi de Spagna”. “Giusto apponto”.
giuparello. COM.3 89 giusto apponto andavo in çerchia de voi, bello
Cf. ACS 39 a.1339 (Verona) unum zupellum bocarani. zeveggio.
D gippon. D giüstu.
gius 535 gnàg

giustra sf. “giostra, torneo” gle avv. “vi, ci”


CIT 273 da per tutto un confœugo/ giubili e giustre e car- AF 1.39 s.xiv. (Pietra) no gl’era chi daise conforto. IVI
levarivegi/ ninfe a feste de balli… 1.45 oi me lasa dolente. perche no gl’ere presente. IVI
PD 119, 334 “arcaico”. 4.17 mai no gle fo semeglente. IVI 6.8 su la croxe fosti
D iustra. posto/ tu gle fosti vivo e morto.
giustrare vb. “arrivare” D ge
PAD 352 a.1506 li dettono uno scudo per homo perfino glébanu sm. “zotico”
che la paga fosse giustrata da Genova. PAD 386 a.1507 è TVD (Dolc.).
venuto nova como era giustrato a Portovenere lo galione D grebanu.
di Bardella. gleysa / gleyso sf. “chiesa”
D iustrar. MBA 367 s.xv. (Seyne) en la gleysa. PCL 277
giüstu agg. “giusto” (Argentera) gleyso “prov.”
CAD. PVG. VPL. D gexa.
D giusto. iustamenti. iusto. gli pro. dat. “gli, a lui”
giùsu agg. “geloso” AF 1.23 s. xiv. (Pietra) e da un servo gli fo dao/ una si
PVG. gram mascà…
D giroso. PS 5 “forma provinciale”
Giusuè n.p. “Giosuè” D gi.
PD 158 “letterario” gloria sf. “gloria”
D giosuè. CPV 48 a.1461 (Alb.) e in la vostra eterna gloria ne mene
giütà vb. “aiutare” in cunsolasium.
VPL s.v. agiütà D gloriozo. groria. groia. grœurià.
D agiütà. agiutar. L iuvare. (vana) gloria sf. “vana gloria, gloria vana”
giuve agg. “giovane” PEG 45 lo quinto ramo d’orgoio si e vana gloria chi mon-
MP 14.57 (Pigna). to piaxe, quando l’omo pensa in so cor d’esser loao de al-
cuna cossa chi sea in luy… PAB 66 unde è Brutus? unde
D zovem.
e Catom?/ le scripture chi notoria/ ne fam soa vanna glo-
giuvenre sf.pl. “giovani, ragazze”
ria/ no li sostrassem de morte…
PFM 132 n. (Triora): -Nn- con rotacizzazione di -n-. gloriozo agg. “glorioso”
D giuvernasu. jovena. CPV 48 a.1461 (Alb.) o glorioza maire de De.
giuvernasu sm. “giovinastro FAS 164 glorioso.
MP 14.54 (Pigna). D gloria.
D giuvenre. zovem. gnà sm. “nido; uovo finto messo nel nido per invitare
giuvu sm. “giogo” la gallina”
MP 19.159 (Pigna).: REW 4610. DVA (VArr.).
D giogo. zovo. gnabbra sf. “grossa pentola per la tintura delle reti”
giuxìa sf. “gelosia, persiana” ADP, VPL Pietra).
PVG. D gnabbru.
D giroxia gnabbru agg. “abitante di Finale”
giuxìa sf. (bot.) “anemone (Celosia cristata)” ADP (Pietra). parlà gnabbru “parlare finalese” .
FPL. MLC 224. D gnabbra.
D gioxia. gnacaiu agg. “viscido, pastoso”
giverdu sm. “prezzemolo” GO “contad.”. ADP (Pietra). “di pane mal cotto”.
RML 976 (Airole): prov. juvert. FEW 5.401. gnàcara / gnàchera sf. “nacchera, conchiglia”
givu sm. “declivio” PVC 166 s.xix. ünna berretta/ da cacciòu, cû de viovetta/
ADG 40. tütta urlà de péi de gnacchera. (cf. REW 5814 logod. pilu
gizziàn agg. “egiziano” de naccara “bisso”). FDG 303 gnàchera. ADL (Vent.)
GL 16.4 ri gizzién. gnàcara: “arabo”.
PD 144. D nacara. pei de gnacchera. L nachara.
D egispian. gnaffra sf. “fornello a legna o carbone”
glayo sm. “spada” ADP, VPL (Pietra).
PAS 32 questo to figlor si sera ferìo d’un glayo e d’un gnafrà vb. “tirare su il moccio”
coutello, lo qual strapassara l’anima toha de dolor. (Lc PVG.
2.35 et tuam ipsius animam pertansibit gladium). PS.5, D gnifrà. gnifre-gnafre.
62 “forestiero”. gnàgnera sf. “pigrizia, stanchezza, malessere”
Cf. SAP 406 a.lomb. giaio. RGS § 176 (Bonvesin) giadio. SCN 401. REW 5558. MVS (Sarz.).
D iao. L gladius. Cf. DEP piem. gnàgnera m.s.
gle pron. dat. “gli, a lui, a lei” D gnagnua. gnagnue. gnagnura. gnaugna. gnaugnà. gner-
FUP 110 (= SL 1.2) s.xiv. (Sav.) De gle debia mandar toa. gnougna. gnoula. sgnaulare.
paxe. FUP 114 (= S.L 5.15) s. xiv. (Sav.) zo che l’angero gnàgnou / gnagnu s.m. “ragno”
VPL (Loano). PD 355, 363: gnàgnou:“(ü)n-agnou, con
gle disse. AF 1.36 s.xiv. (Pietra) che lo so doce sangue/ assimlilazione”. FDG 303 gnagnu. GA 13. 36.
gle correa fim ali pei. IVI 1.42 per la faza lo feriam e la D àgnou. agnu. gnagnou.
barba gle strepavam. IVI 2.13 monto gle parse cosa dura. gnàgnua sf. “malinconia, ipocondria, febbriciattola”
IVI 5.6 or gle piaxa de pregare. IVI 8.6 e derer tosto gle GO. SCN 401. FDG 303.
zeisti. D gnagnera. gnàgnue.
PS 5, 21 “sembra caratteristica provinciale, accenna alla gnàgnua sf. (bot.) “Orobanche v.sp.”
pronuncia -gl- (∑). FPL (Voltri, Mele) “Orobanche Hederæ”. MLC 256
D gi. (Sav.) “Orobanche speciosa D.C.”
gnàg 536 gnot

gnàgnue sf.pl. “moine, sdolcinatezze” gnéu sm. “nipote”


PVC 174 s. xix. gnagnue, gnertue, patiretti. RGS § 90 (Rovegno): nieu.
GO. RAN 188. D nevo. nievo.
D gnagnera. gnagnua. gniffe sf.pl. “smorfie”
gnàgnura sf. “accidia; persona piagnucolosa” DVA (VArr.) fà e gniffe “essere schifiltoso”.
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). DVO (On.). VPL (Alssio). D gnifrà. gnuffa.
D gnagnera. gniffrà vb. “mangiare con ripugnanza, inappetenza”
gnaousciùo dî loc. “(ci hanno voluto dire) anche, CAD. RAN 188. PD 364 < frignà, metatesi. FDG 303.
cioè, in altre parole” D gnafrà. gniffe. gnuffa. gnufframolla.
DFC 104 e da questo ne vegne in concruxon/ che de mi, gnifre sf.pl. “orecchioni, parotite”
dro Cavallo v’imbrignæ’/ e gnaousciùo dî dro Tasso e de TVD (Dolc.).
Nasòn. DFC 189 stavo con il mio latino/ tubus opticus vi- D giffre.
cino/ gnaousciùo dive, un cornocchiale/ che vedeva tutto gnifre gnafre loc. riferita a persona schizzinosa e pre-
il male. DFC 201 gnaousciùo dî, un pò ciù a me scappa/ tenziosa
ma ghe metto sciù una ciappa/ che son cose, poffardie!/ COM.4 44 sciò Conte gnifre gnafre.
che me fan scciuppà de rîe. gni gni gni sm. (ornit.) “passero solitario”
D vorei. CLU (Riviera di Ponente).
gnappa sf. “regalia data per corruzione” gnìgnua sf. “cispa degli occhi”
RAN 188 piggià a gnappa “farsi corrompere”. PVG.
gnarra sf. “superbia” D gnignuentu.
ADL (Vent.) < nare “narice” gnignuentu agg. “cisposo”
gnascà vb. “impiastricciare” PVG.
ADP (Pietra). D gnignua.
Gnassiu n.p. “Ignazio” gnirìa sf. “uggia”
GO. DVA (VArr.) vegnì a gnirìa “venire in uggia”
gnaugnà vb. “miagolare” D ira, iria, nia.
CPD 13 s. xx. “lamentarsi fiocamente””. ADL (Vent.). gnisca sf. “merda”
TVD (Dolc.). FDG 303. VPL (PortoM.). COM.3 115 “m’han fin imbrattao ra faccia de roba liqui-
D gnàgnera. gnaugnetta. gnougnà. da e spuççorenta” - “de gnisca?” - “si, de gnisca”.
gnàugnà sf. “miagolìo” CAD. FDG 303.
PVC 36 s.xix. che sacchezzu a serti piatti!/ se gh’asbrîan gnocca sf. “gonfiore, bozza”
pêzu che i gatti/ e che tìan serte ganugnè/ che i pieggisci VPL (Sanr.).
pe affamè. gnocheti sm.pl. “gnocchi, sorta di pasta alimentare”
Gnaugnetta soprannome BVP 178 n. a.1599 libbre 50 di fidelli a soldi 4 la libbra,
PRP 356 (2.51) e de chiù ra Gnaugnetta/ ch’è in colera libbre 50 di gnocheti a sol.4.
con voi de veglio assai. D gnocchi.
D gnaugnà. gnocchetto sm. “bellimbusto”
gnaurà / gnauràr vb. “miagolare” GL 14.66 e resta lì de stucco: a sto gnocchetto/ a s’asset-
gnaurà (On.). MP 20.13 (Pigna). ta vexìn, e a va in sconçerto.
Cf. MUI 201 n. gniaolare. D gnocchi.
D gnagnera. sgnaulare. gnocchi sm.pl. “vezzeggiamenti fatti a bambini, gatti,
gnecca sf. “sfacciataggine, impertinenza” cani”
SDS (Sav.). DVA (VArr.).
gneccu agg. “male lievitato; sciocco” D agnucau. gnochetto. gnucusu.
BDS (Sav.). VPL “imbronciato, noioso”. gnocchi sm.pl. “gnocchi, sorta di pasta alimentare”
D gnoccu. CIT 51 che ognun pœu fà dra so farina gnocchi.
gnè-gnè sm. pl. “leziosità, moine ” DVA (VArr.). BDS (Sav.).
PVC 133 so nessa Petrunilla…/ tütta pin-a de gne-gnè D gnocheti. gnocchetto. gnoccu.
GO “dicesi di persona pigra”. FDG 303, BDS (Sav.). gnoccu sm. “grumo”
gnelo top. (V.Varenna) GUA 79 < niocco < nocchio < nucleus. RGS § 161, 181:
RVV 62 a.1798 Gnelo; od. a Gnéu < alnetum. nocchio, nocca “nodo, fiocco” < longob. knohha. DEI.3
D agnàn. 1835 “nocchio”. ALE 283: nucleus “nocciolo, nocchio”:
gnæra / gnèra sf. “versaccio, pernacchia” cf. bernoccolo “bis-nocchio”.
GL 13.25 e a sti pôtroìn ghe sunerò una gnæra… SSZ 30 D aregnucà. regnoca. regnocòn. regnoccu.
s.xviii (G.Gallino) mortà, bacchæ’, sascæ’, gnære, gnoccu agg. “sciocco, tardo”
Portoria/ groriosa caxon dro nostro ben… BDS (Sav.).
GO, FDG 303, VPL gnèra. gnora sf. “nuora”
D zgnèra. RGS § 111 (Bonif.).
gnerra sf. “pulce” D nöa.
TVD (Dolc.). gnoti sf. “notte”
gnertua sf. “lagna, moina” RGS § 111 (Bonif.) < nioti < nocte.
PVC 174 s.xix. gnagnue, gnertue, patiretti. CIC 102 D noite.
a.1892 sensa gnertue sfibruse. gnottore sf. “moìne”
D gnagnera. GL 12.30 ma mitigando pœu ra vista acerba/ con fâte at-
gnesciu agg. “stupido” torno gnottore se gira,/ poi s’avvixin-a adaxo, e te fa vez-
PD 16 335, 364: plebeo per nesciu (assimilazione). zi/ e mentre lé te lecca l’accarezzi.
D nesciu. D gnòugne.
gnòu 537 goas

gnòugne sf.pl. “moìne” (13.11) or pregai a Criste tuta via…/ che ello goarde que-
BDS (Sav.). sta compagnia. GP 288 goardai (“guardate”) che
D gnagnera. gnottore. gnougnà. prexoncion. GP 377 goardava la dona li pei de lo so fi-
gnougnà vb. “miagolare, lamentarsi” gior. –– como li zue aven visto che Christe era morto si
SDS, BDS (Sav.). llo dissen a Pillato che lo devessen ben goardar e Pillato
D gnagnera. . gnougne. si lli disse andai e goardairo voi stessi. PAB 79 lo cercul-
gnougnàse vb. “altercare, venire alle mani” lo de le cosse voze movando e si goarda (“si mantiene”)
PVG. senssa movimento. IVE 40 alcuna vota se adormiva co-
gnòula sf. “noia, tedio” mo fantin, e li angeri de Dee lo goardavam. CR 18 dol-
BDS (Sav.). cementi goardando a la maere, dixe… MAC 163 sg. e o
D gnagnera. la mea virginitae fim a lo di pressente goardaa e consser-
gnüca sf. “testa” vaa.–– goardame, Segnor… –– ella comenssà a goardar
PVG (scherzoso). inver lo cel. LSE 25 confido in lo Segnor… ch’el goar-
gnucusu sm. “(di bambini) lezioso, viziato” derà lo mio fermo proposito. LSE 28 stava sì attenta…
DVA (VArr.). como quasi se goardasse lì la presentia de Criste.
D gnocchi. RDB 22 aura per poco amò dri so çitten/ chi per goardara
gnuffa sf. “donna smorfiosa” ciù no fan garìe. RDB 72 ri costumi e re lengue hemo
DVA (VArr.). cangiè…/ che galere dighemo a re garìe.
D gniffrà. gniffe. gnuframolla. PS 62.
gnufframolla sf. “persona tarda, pigra” D agoardar. gardar. goaldar. goardia. guardar.regoardar.
GO. L goardiania.
D gniffrà. gnuffa. goardia sf. “custodia, difesa”
gnüra sf. “vacca bella, che dà molto latte” PEG 42 chi a dynay o autre cosse in goardia de lo so se-
GO (contad.). gnor, e si li zoga e barata a so siente. PAB 69 doncha an
gnuruccu sm. (ornit.) “allocco” le richesse bessogno de aya foranna per soa goardia. IVE
CLU (Riviera di Ponente). 37 covem che voy ne abiay bonna goardia e grande. IVE
gnüscu sm. “muschio per il presepio” 56 Iosep… da poa in za che la nostra dona ge fo daita in
PVG. goardia. LSE 16 ella se elleze… san Zoane evangelista in
goa sf. (ornit.) “cornacchia nera” goardia de la soa virginitae. TL.1 320 a.1455 solicito a le
BUL 396 “Corvus frugileus”. PAG 242 “Corvus corone bisognose goardie (“alle cose che bisognava osservare”).
Gmel.”. ADP (Pietra). PAD 352 a.1506 700 fanti e 150 cavali per la goardia di
D guà. Savona.
goa sm. “gallo” D goardar. goardian.
VRS 456 (Ormea). goardian / goardiano sm. “guardiano”
goa sm. (mar.) “braccio, misura di lunghezza, pari a CR 22 e san Pero constituero goardian de tuti li apostoli.
tre palmi genovesi” SCF 97 a.1393 ancora ordenemo che lo goardiam de la
PAB 44 che tu faci unna archa… e sea de questa grandes- dicta consortia debia anontiar ali priori… ch’eli debiam
sa, per longessa goa trexenti e per largessa goa sisanta… esse soliciti a cercare le cose dela consortia. DSP 272
–– tuto lo mondo fo pim de aigoa, in guiza che ella montà a.1558 hara da metere uno goardiano… e cio per schifa-
sovre lo mondo quaranta goa. re… la fraude che si potria essere fatta.
RPM 70. D goardia.
D gova. L goa. goarì vb. “guarire”
goa sf. “gola” CR 9 e disseli che la figia soa era marota e che ello la do-
PD 341 a.1655 (G.Rossi). vessse goarì. –– ello goarì lo maroto.
D gora. D guarir.
goagnàr vb. “guadagnare” goarixon sf. “guarigione”
CAR 9 a.1340 ogni lavorao… deman chi goagnez da doi PAB 52 aotra conssollaciom/ no me val a goarixom/ de
sodi in su sea tegnuo de mette alla Caritay dina vii. –– li langor, in che e sum vegnuo. PAB 58 or so e la raxom de
lavoraoy chi… goagnem da sodo un in su… LSE 15 et de
la toa mallotia e la via de la toa goarixom.
quello che ella goagnava o che ella avea in peculio dava
PS 5, 33 “analogico, ma regolare”
la dexima a le povere fantine. TL.3 199 a.1475 se debio
D guarir, guarixon.
goagnar dinari li voglio avere con la gratia de Deo.
D guagnar. goarní/ -r vb. “guarnire, difendere”
goai sm.pl. “guai, malanni” PAB 70 elli am da saollarsse e goarnisse da freido. FAR
CR 22 che serà de mi quando e veirò tanti goai? 38 s.xiv. (Sav.) fir goarnio, traduce lat. munior, -iris. PS
D guao. 62.
goairi avv. “guari” D guarnir.
PS 14, 39 s. xiv. goairi. goastadore sm. (mil.) “guastatore, geniere”
D guairi. PAD 503 a.1506 li repari sono stati mancho forti che ne
goaldar vb. “guardare” pensamo; questo ha cauzato lo manchamento de li gua-
IVE 40 e goaldava a lo celo e a la terra e a li arbori. stadori, de li quali niente se semo potuti servire.
D goardar. D goastatore.
goanto sm. “guanto” goastare vb. “guastare, danneggiare”
LSE 17 li goanti e le mofore in le domeneghe… non le FTM 101 a.1456 (Sav.) si che tu non vedi ne odi alcuna
voleiva. cossa che possa goastare la devotione che tu ai acquistata.
D guantu. L goantus. FSU 51 a.1456 la ria conversazione si goasta li honesti
goardar vb. “guardare; custodire” costumi.
CBL 331 (4.15) goardando lo doce Criste. CBL 338 D goastatore. guastar.
goas 538 gola

goastatore sm. (mil.) “guastatore, geniere” gôghettu sm. “rifugio”


PAD 516 a.1507 se sono offerti… vegnire cum la sapa in PRI 124 s.xix. (Sav.) t’é u gughettu. / t’é u laghettu…
mano a fare como li goastatori. Cf. CVM mil. fà goghetta “gozzovigliare”
D goastadore. goastare. guastaor. guastarixe. guasta-strae. gôghìn sm. “luogo, posizione comoda “
Gobba top. (Stella) GO “stanzetta” CAD: a gôghìn “a buca” (nel gioco).
RES 50 a.1590 Poggio de gobba. RAN 188 “posizione comoda”
D göbba. D gôghettu.
göbba sf. “gobba” gôghìn sm. “sorta di gioco”
ADG 116. VPL. Cf. RGS § 69. CAD. BDS (Sav.) au gôghìn.
D gibba. gobba. gögia sf. “spira della vite”
göbbu agg. “gobbo” PVG [err.] ÷ cögge.
VPL.PD 118 “accomodamento seriore di vocabolo im- D göügiu. L vogia.
portato: la voce usuale è zembu”. RGS § 69, 111. REW gogna / gögna sf. “tumore, ghiandola ingrossata;
3755. ADL (Vent.). CIC 135 (Sav.) PVG. scrofola”
L gobus. DVO (On.)gogna. ADL (Vent.) gögna: a.prov. gaunha
gòciu sm. “bigoncia” “scrofola”
SDS (Sav.). D goigna. gome.
L gocius. gögna sf. “branchia del pesce”
(Sesta) Godano top. (La Spezia) ADL (Vent.).
BLG 54 “vi sopravvive il nome dei Goti (cf. Gòito, ecc.). gögna sf. “vergogna”
Forse “sexta mansio”. PCT 87 sg. 120 sg. Sesta Godano, FPI 9225 (Campofreddo, Gen.).
Costa i Godani”. PTR 47 sg.: “dubbio se da top. predia- D vergögna.
le rom.”. BCB 128 n. goya sf. “piacere, godimento”
L godanum. AG 37.22 o pobia o sor o tropo umbrìa/ no te toiam la
gode / gôdì vb. “godere goya.
NPD 64 ca.1750 (Sav.) ah mille mondi/ me pâ de gode. FA 356. FAS 142, 149, 163.
COM.5 23 s’o no deciarava de voeive lascià tutto o fæto D gauzo. goyo. goigiu. göigiu. gorgiu. gozo. gosu. L. go-
so e de favene gode sin d’aora. GIL § 211, FDG 237: dia.
gôdì. góigiu sm. “gioia, piacere”
D goer. MP 14.29; 19.149 (Pigna).: gaudium, REW/FPI 3705.
godire vb. “godere” PFM 126 sg.
AA 79 posano godire e fluire tuti li beneficii. AA 157 me FDG 134 gö’igiu “orgasmo”.
preze la riveta e larbero de lo pelo (“pero”) e semper la gòigna sf. “gota”
godito… –– ancon lui lo vole godire. MP 19.149 (Pigna): *gaun- (prov. gaunha “scrofola”).
D goer. L godire. PFM 126 (Pigna): *gabina “gota”, REW 3706.
goe cong. “cioè” D gogna. gögna.
SA 239 a.1340 (Sav.) alla reverentia et honore de la sanc- goindare vb. (mar.) “issare”
ta et individua trinitae goe padre figlio et spirito sancto. PSG 382 a.1512 li soi maselari per le pureze da goindare.
D zoè. D guindare.
goe/ -r “godere” goyo sf. “gioia, piacere”
AG 12.191 quelo monto se goy… AG 53.170 goy de toa AG 6.82 goyo e lagranza ciompia.
zoventura. AG 53.176 no lavorar, pensa goer/ dormi e re- FA 356. FAS 142, 146, 150.
possa a to voler. AG 71.72 che monti omi zazunar vei/ chi D goya.
per un di ne goem trei. AG 95.140 in taverne lo goeam. goitar vb. “guardare”
AG 145.186 e quanto l’omo pu ne piia/ pocho ne goe e CR 17 lo dolce messer Jesu con un acto humile e reve-
poi si squia. AG 146.85 lo mondo goer o perposo/ anti ca rente goitava la dolce maere. MAC 168 o pessimo mar-
e veieza aspeite. AG 146.153 che se voi goe lo presente… vaxe demonnio, manifesta… chi sum quelli chi ve man-
RDB 21 che ne va…/ se goe tanto ben lì no possemo/per- dam a goaitar e a desponner le sainte overe de li justi.
ché da ri bandij scorsi nui semo? RDB 38 e d’esto andà LSE 15 vegando che le ancille o le soe compagne la goai-
ciù liberi, e sciorrè/ goan ri vegi, zoveni e garsoìn. tavam.
FAS 154, 160. PS 9, 27. PD 361. D agoaitar. gaitar.
D galder. gaudir. gaudie. ghiase. gode. godì. godire. gol- golla sf. “gola”
der. goude. gove. gozzo’. PEG 41 la primera testa de la bestia si è orgoio… la VI. si
goerra sf. “guerra” è golla. GP 369 e si preixe una corda e si se ne fe un la-
AG 144.48 e ognunchana logo e terra/ esser trovo in mor- zo e si se misse lo cavestro alla golla e si se apicha ello
tar goerra. mesmo. MAC 167 preisse lo demonnio per li cavelli e
D guera. misselli li pee sum la golla. CAR 74 a.1487 tu menti per
goeri avv. “guari” la golla. MPS 71 a.1550 (Stella) nisuna persona ardi-
TL.3 293 a.1475 non credo poscia (li grani) goeri manca- sca… dire alchuna parola ingiuriosa… overo che si men-
re de prexio de xvi. in xv. asperi lo capisio. PAD 480 ti per la golla.
a.1506 (Sanr.) se ne bexognasse stare goeri acampati. Cf. A.CORNAGLIOTTI, LDA 229, 241 (Vallestura) a.1392-
D guairi. 1399, tu mentes per la goula, 1463-64 mentes per la gola
gofrusu sm. (ornit.) “pettirosso” (prov.).
CLU. D degolar. gora.
gôghe sf.pl. gola sf. “gola”: elem. topon. frequente, riferito a pas-
BDS (Sav.). nella loc. “piggià de gôghe “perdere al gio- saggi disagevoli
co”. FTL 84.
gold 539 gorb

golder vb. “godere, usare” de fà cose ancon degne dra gonna.


BL 115 a.1406 le tere per mie comperate… si le ae godu- RGS § 69 “il dialetto deriva certamente la voce dall’it.
te e fatone como ae vossuto… e àle golsute per longo tem- letterario”
po. D gönna. gonella. gune. gunelu. L gona.
D galder. goer. gönna sf. “gonna, indumento femminile”
golletta sf. “canale di scarico” CIR 110 a.1930 (sav.) Catteinìn/ che a slarga a gönna/
DSP 62 a.1487 et lo simile scurare le gollette, et ancora lo tütte e mattìn.
conduto chi è roto in molti lochi. D gonna.
DSP Gloss. xxi. gonella sf. “veste, tunica, camicia”
L guleta. DPC 173 ca. 1180 (Sav.) et gonnelle iiii., una de bruneta
goliardaria / goliardia sf. “golosità” et una vergada et due albaxie. PAS 32 ma ello si lassà lo
CEB 354 chi è devegnuo goliardo no muerà may costu- mantello in la main de quello chi lo tenea e se ne fuzì poa
mi… la goliardia de vil homo et neglegente è spuza, et in gonella. GP 284 e inperzo fo preixo, e tegnuo per lo
maizor la goliardaria d’un solicito et intenduto è solazo.
mantielo, ma ello si lassa lo mantiello in le lor main et el-
PS 33,62. Cf.SAP 406 a.lomb. goliardia m.s.
D goliardo. lo se ne fuzi in gonella. GP 371 ello si aveiva una gonel-
goliardo sm. “ghiottone” la chi non aveiva nissuna costura che la vergen Maria
CEB 354 la toa famiga de groso et non de delicao cibo no- aveiva faito de le sue mayn. IVE 63 chi a doe gonelle, da-
riga. Chi è devegnuo goliardo no muerà may costumi no- ga l’unna…
ma con la morte. DPC 177. PS 62.
PS 32, 62. Cf. SAP 406 a.lomb. goliardo m.s. D gonna. guné. gunelu. L gunella.
D goliardaria. goliardia. goriardar. Gonella cognome
golsuto ptc. “goduto” VTS 95 a.1530 (Sav.).
BL 115 a.1406 le tere per mie comperate… si le ae godu- gongo sm.
te e fatone como ae vossuto… e àle golsute per longo tem- BBB 28 a.1703 (Bard.) se si troverà a rubbare canapa nel
po. canaparo o nel gongo o dove si sia…
D galder. goer. gözo. GRD 117.
gomma sf. “gomma, sostanza usata in tintoria” gora sf. “gola: golosità, affanno, bramosia”
MAS 119 sg. e n.75 a.1486 galla, vitriola, gomma, lima- AG 114.48 che l’ennimigo ne persege/ chi a li soi la gora
gia, rausia, zoza, accetto e sapone. MNS.2 56 a.1577 seiga. AG 134.17 doe persone descordae/ e de diverse vo-
(Sav.) li inchiostri che venderano siano fatti di vino galla luntae…/ l’un avea nome raxon…/ l’atra avea nome gora/
e vitriolo romano e buona goma. ISG 42 a.1630 galla, vi- chi no era miga sora. AG 134.212 che per la gora mor pu
triuolo, limaggio e gomma. gente/ cha per iao alcun ponzente. AG 140.149 de la go-
D guma. ra te guarda ben/ che tu no la laxi senza fren. AG 144.87
gomba sf. “valle, vallone” a la gora e a la ventre/ se dan li omi maramente. PEG 40
GR 53 a.1489 (Dolc.) terminum parvum, lapidibus malta lo corpo si era de leopardo, li pe d’osso, la gora de leom.
et calcina edificatum, in la gomba delli crosetti. GP 369 Iuda… si se apicha per la gora. CIT 3 crîo giu-
D gumba. L gumba calida. stiçia a gora de lavello. CIT 66 miro fæta a redoggi/ ra
gomba sf. “gamba” gora, a pé dra qua ra neive fiocca. CIT 91 a che con tan-
RGS § 18: gåmba (Ormea). ta gora/ se cruçia e se travaggia/ ro mondo a prœuvo a ten-
D gamba. ti pensamenti? GL 7.101 gran lode ti averæ’ dro bello in-
gombarolo sm. “frantoiano” zegno/ gran dinæ’ da ro nostro re corteixe…/ pe ra gora
GRD 117.
dre doppie, con impegno/ s’ingaluscia, e ghe pâ d’avéire
D gumbariö’.
(le) Gombe top. (Seborrga) speize.
DPD 62 a.1754 regione chiamata le Gombe. D goa. golla. goraretta. gua. guasùn. guéa. gula. gura. in-
D gumba. guà.
gombo sm. “frantoio di olive” Gorra top., elem. topon.
GRD 117 a.1621 (Conscente, Diano) TAL 76 n.389 a.1539 (Alassio) la Gorra. E.CAVALLI, RII
D gumbu. L gombus. 4 (1938) 238: cf. Gorreto (Bobbio), Gorrino (Cortemilia),
Gombo top. (Taggia) Gorra (Benevagenna), Gorreto (V.Trebbia). FTL 136.
PRP 347 (str.42) da ro fossao dro Gombo, luogo aoto… D gorasco. gorré. gorrea. gorrei. gorreio. gura. gorretta.
D gumbu. gorro. (le) gurre. sgorea. sgoreto. sgurra. sgurea.
gôme sf.pl. “scrofola, infiammazione delle ghiando- (Re di) Gorra idr. (Bardineto)
le” BBB 28 n.
CAD. PAG 173. RAN 189. PD 355. MVS (Sarz.). D gorra.
D gögna. goraretta sf. “sorsata”
gòmena sf. “gomena, la fune maggiore della galea” RDB 69 e s’intra vostra doçe fontanetta/ no me lascè ra te-
PSG 370. JAN. sta subacà/ fin che ne sciorbe quarche goraretta…
Cf. BIO 68 lomb. gòmena, m.s. Gorasco top. (Aulella, V.Magra)
L agumena. EOL 24.
gôn sm. “gavone, camera prodiera della nave” D gorra.
VPM 426 gaòn. NVM (Sav.). Gorbio top. (Vent.)
D gavùn. LTI 52 sg. n.61: a.1157 golbi; a.1388 golps (plur. proven-
gonna sf. “toga, veste lunga dei patrizi” zaleggiante). “Piuttosto che da corbis, sempre
RDB 46 si se danno lantora a re virtué/ come mostra ra to- femm.(REW 2224), da *Corbius n.p. pre-rom., cf. corbia-
ga a ra personna/ tornà donca a ra gonna ben sarà/ che con cus, corbis, corbus, corbasius,corbeia, corbelius, corbilla,
robe da savj longarué/ de vegnì savio ognun se forzerà/ e corbinius”.
gord 540 gòtt

Gordena top. (V.Scrivia) Gorro top. (Bedonia)


CL 16: cf. Fontanigorda (Gen.), Gordale (Vent.), EOL 24.
V.Gordolasca (Alpi Maritt.). D gorra.
Gorré top. Gorsezio top. “corso d’acqua, Riviera di Ponente”
FTL 136. EOL 24.
D gorra. L gorretum. Gorzegno top. (Monferrato)
Gorrea top. (Bard.) EOL 24, 32: “origine ligure?”.
BBB 28 n. Gorzente top. “corso d’acqua, Riviera di Ponente”
D gorreta. L gorra. gorreta. sgurea. CL 11. EOL 24.
Gorrei top. (Riviera di Ponente) gôsciu sm. “gozzo; errore grossolano”
EOL 24. BDS (Sav.). PVG. VPL.
D gorra. L gorreum. AAG 125 n.2. PD 335, 349. REW 3750. ADG 12: cf. to-
Gorreio top. (V.Trebbia) sc. gavoccio. A.PRATI, AGI 18 (1914-22) 336.
EOL 24. D desgosciase. ingosciase. strangossao.
D gorra. L gorreum. gosso / gozzo sm. “gozzo, imbarcazione”
Goresa idr., corso d’acqua fra Albisola e Stella NPD 60 a.1749 (Sav.) vorreimo tosto (e se a tegnîmo sit-
RPV 296 a.1590 (Var.) il ritano chiamato di Goresa il qua- ta)/ ciantà lì o gosso e tutti i nostri arneixi/ pe fà una leva
le spande in detto fiume di Sansobia. e mette in sarvo a vitta. MOV 82 (Ossi di seppia, Arsenio)
Gorretta top. e fuori, dove un’ombra sola tiene/ mare e cielo, dai gozzi
FTL 136. sparsi palpita/ l’acetilene.
D gorra. sgurea. L gorreta. D gussu.
gorfo sm. “golfo” gozo sm. “godimento”
AG 49.147 or entram con gran vigor/ en De sperando aver AG 54.74 manian e beiven e solazan/ de festa e gozo se
triumpho/ queli zerchando inter lo gorfo/ chi menazavam percazam. AG 133.133 e tante parte e no me vozo/ che ge
zerchà lor. (Cf. AGC, n. ad loc., rima gorfo/triumpho). vega amcun bon gozo.
PAT 23 a.1352 noi se troveremo a nostro poey inter lo J.D.M.FORD, ROM 27 (1898) 288 sg.:*gotium < nego-
gorfo. TL.2 239 a.1463 sono boni loghi per nave e per ga- tium “agio”. POF 18: cf. a.lomb. gouço (SAP 406),
lee, e si sono sur la bocha de lo gorfo de Licomidia. prov. gauço, m.s. FA 357. FAS 146, 150. PS 109. AGC
FAS 150, 153. PS 62. 30, 33 n.
Cf. CIV 66 sg.: ven. colfo, ca.1100 quarnarii culfum. “IVI: D gauzo. goya. gosu. L goço.
“la storia della voce non è in tutto chiara”. RGS § 151: gozzò / gosu / gôzu ptc. “goduto”
“prob. g- è già lat. volg”. CIC 26 (P.Murassana) mi no ve diggo se ri marinæ’/ ag-
D gurfu. ingolfar. sgurfiu. L gurfus. gian gozzò lazzû fra re macacche/ che pe angeri de nivoe
gorga sf. “gorgheggio (degli uccelli) l’an piggiæ’. PVC 110 s.xix. s’emmu gôzu… RGS § 625
GL 16.12 che barbaccìo no fa ri rossignœu’/ che gorga ri (Corsica) gosu.
canarj e i carderìn. Cf. ADG 52, 116: gavisus.
D gorgia. gurghezzà. D goe. golsuto.
gorga sf. “grondaia” gosu sm. “gioia, godimento”
VPL (Sanr.). C.SALVIONI, RIL s.2., 49 (1916) 766 (Corsica).
gorgarella sf. (bot.) “Cladonia pyxidata” D goya. gozo.
gota sf. “goccia, macchia”
FPL (Nizza).
PS 62 s.xiv. avea una gota neigra sum la mascha, chi li te-
gorgia sf. “gorgheggio”
gnea fim a l’ogio. MCG 331.
CIT 254 ra marmaggia dri oxelli/ con gorgie a barbacìi e
D gussa. L guta.
retornelli…
Gotta top. (Sav.)
D gorga. NSS 259 Piano della Gotta.
górgiu sm. “piacere” gotta sf. “gotta”
PSN 100 n. (Pigna) nella loc. mi l’ài górgiu de “ho il pia- PRP 346 (str. 35 ms.) vegne ra gotta: IVI, testo a stampa
cere di…”: < gaudium. “vegne ro morbo.
D goya. Cf. PRA 387.
gorgoggiòn sm. “vortice, turbine” D agutase.
GL 17.1 comme quando se vôze l’insalatta/ a fa tâ gor- gotaa sf. “ceffone”
goggiòn, che chi ghe incappa/ o pœu portà ro voto, se o ne PS 62 s. xiv.
scappa. D gouta.
L gulgulionus. gôtazze sf.pl. “orecchioni, parotite”
goriardar vb. “gozzovigliare” GO. PD 147, 151, 359: *gautagines.
PEG 43 vay iotonizando goriardando femene e barati e L gauta.
fuxarre. gôtellu sm. “gavitello”
D goliardo. ADG 55.
gorìo sm. “voglia, desiderio” D gaitellu.
GL 14.9 ma perché te ne vegne ciù gorìo/ de vegnìghe… Gòttera top., “corso d’acqua che scende dal Monte
GL 15.55 eccate lì vexin una fontana/ ch’a fa vegnì de Gòttero, affl. del f. Vara”
beive ro gorìo. PTP 28: dial. a Gôtra.
Gorleri top. (Diano) D gottero.
CL 16. Gòttero top. “monte della Liguria orientale”
gornata sf. “giornata” PTP 28: dial. u Gôtru.
CAR 94 a.1543 lavorar a gornata. PCT 87, 88, 120.
D jornaa. D gottera. gotra. gotru.
gotto 541 grad

gotto sm. “bicchiere” do. PAB 79 a quai governaoi lo mondo se governa. BMP
IVE 59 bevea de l’aygoa quando trovava li riayn de l’ey- 199 a.1505 lo illustre et excelso signor messer Filippo de
goa. Ello ge metea la bocha dentro, como fan le bestie, o Clevesetz regio admiragio et de li genoesi governao.
si se ne prendea cum le mayn… no avea ni goto, ni scue- PS 35.
la. CAR 93 a.1538 gotto uno de vino. D governar.governor.
CLD 55. FA 357. REW/FPI 3931. RGS § 69. ADL governar vb. “governare”
(Vent.): guttu × brocca. E. AZARETTI, RII 45 (1990) 66: AG 43.179 non son tuti si governai/ dentro da casa de li
gutta × kotyle. frai. AG 140.283 la limosena si governa/ e menna l’omo
Cf. CIV 212 a.1561 (Ven.) meio col gotto che sempre le in vita eterna. PAB 58 sai tu a quai governaoi Dee gover-
scudelle sa da scaffa (scaffa “pila dell’acquaio”). CAV.1
ne li homi e lo mondo. PAB 79 a quai governaoi lo mon-
80 n.: F.SANSOVINO, Ortografia, a.1568 bicchiere… gotto,
dicono i Vinitiani. do se governa.
L gotus. D gerno. governaciom. governao. governoi. guvernà.
goto sm. “termine ingiurioso” L gubernare.
CAR 27 a.1440 ni che ay se dise goto ni ladro ni traditor governoi sm.pl. “governatori”
ni manegoldo. PS 1 a.1468 governoi.
Gotra top. “corso d’acqua che scende dal Monte D governar. governao.
Gòttero, affl. del f. Taro. grâ sf. “graticcio”
PTP 28: dial. a Gotra. ADP (Pietra).
D gottera. gottero. Cf. CVM mil. graa, DEP piem. gra m.s.
gotu sm. “bicchiere” D grè. L grae.
RAN 20. MP 19.149 (Pigna): REW 3931. BDB 272 gra agg. “grande”
(Bonif.) PVG. VPL. AG 2.6 putina de gram belleza/ e nobel cun gra richeza.
D goto. AG 101.7 gra re vento.
gouadia sf. “ronda di guardia” FAS 157. AGC 36 “fenomeno sporadico, panitaliano e
CAR 34 a.1448 che nol sia nesu che sia teniud a da bive provenzale”.
a la brigata per fato de la gouadia si se cama contentii e D gran. grande.
d’acordii de to zo la gouadia de da da bive a la brigata.
gra sf. “croda”
L guardia.
gòude vb. “godere” ASB 74 (Buggio, Pigna): lat. mediev. *cro(t)a “rupe”, cf.
PRP 361 (7.22) se ne goude e se ne rìe/ d’este mee ma- it. croda.
renconìe. graa sm. “paiuolo usato per la lavorazione del for-
D goe. maggio”
gòugiu sm. “piacezre, gioia” E.AZARETTI, RII 45(1990) 65 (Buggio, Pigna): lat. grada-
VPL (Vent.,Pigna). le sec. viii.
gö’ügiu sm. “imbroglio, discorso ingarbugliato” D grar.
PD 125: gavüggiu. graci / gracia sf. “grazie, ringraziamento”
D gàügiu. gögia. ingöggia. vöggiu. AG 43.100 poi se levam tuti in pe/ per referir graci a De.
Gourdon top. (Alpi Marittime, Fr.) CR 18 ge ne referì gracie. PEG 42 rende la gracia de li
LAM 97 it. Gordone. ben.
gouta top. (Pigna) FAS 142. 150.
PSP 93 n.253: cf. REW 3706a. PCT 88 Monte Gouta. D gracioso. grasia. ingratiao. regraciar. regratiar. L gracia.
D gota. L gauta. gracia sf. “grazia, dono”
gova sf. “goa, cubito” PEG 42 e bem villam e marvaxe chi reçeiva gracia e dom
MPS 56 a.1550 (Stella) la quale terra ortiva sij in longe- e no degna de dir gram merçe. –– doncha chi bem reguar-
sa e largesa gova sei.
dasse a lo bem che Dee li a fayto e le gracie che nuy ave-
D goa L gova.
gove vb. “godere” mo… LSE 28 attendeva a devota et solicita contemplatio-
CIT 43 patì per gove. CIT 273 ro patron dra fregatta/ n’a- ne, in la quale da Dio ave speciale gracia de lacrime et ce-
speta in carma ciatta/ a gove un vin raspante chi pertuza/ lestiale visione, et gracia de infiamar et accender li altri a
a pointo fæto per sonà ra muza. GL 2.78 che ti govi ro l’amore de Dio.
fruto dri to stenti. GL 7.49 che non so se moæ/ te porriò gracioso agg. “grazioso”
gove un dì, bello carzœu. GL 16.20 quella sgrignando, e FAS 150.
lé govendo stava. COM.6 52 ma non mancherà tempo da D gracia. grasiuzu.
govese con ciù commodo. DFC 70 gh’è bon-a compa- gradisa sf.
gnia/ tutti govendo stan. TL.2 238 a.1463 scare sape baili pali de ferro e pichoni in
AAG 119: -au- > -o- RAN 79. PD 120, 348 grande numero, gradise d. per nave.
D goe. gradizella sf. “graticola”
governaciom sf. “governo, direzione” ASF 746 in cuisina… gradizelle.
PAB 78 sg. che quando le cosse lassam so cavo, elle var- D gradixela. gratulla. grixella. L grayxela.
ran niente; si canzellam senssa governaciom. –– che la gradixela sf. “reticella, lavoro reticolato su tessuto?”
governaciom no serea bonna, se li governaoi se deslen-
ASF 747 una camera de tella grande in quattro pesii cum
goassem.
PS 33. le sue gradixele.
D governar. D gradizella.
governao / governaor sm. “governatore” graddu sm. “grado”
MAC 164 lo me segnor, chi è veraxe governaor… PAB PD 155, 361.
58 sai tu a quai governaoi Dee governe li homi e lo mon- D grao. grou. L gradarium.
grae 542 gram

grae sf. “ graticola, graticcio” grai sm. pl. (bot.) “Spartium juncum”
PS 62 s. xiv. fo rostio in unna grae de ferro. ADL (Vent.) FPL (P.Nava)
VPL. Grai top. (Pigna)
Cf. SAP 402 a.lomb. pl. grae m.s PSP 93 n.254: REW 3831 gradus.
D grè. gràia agg., f. “gravida”
grae sf. “pascolo fra le rocce” PD 347. FPI 3854. PVG.
PSP 62 n.43 (Pigna). Cf. RSL 22 (1956) 36 (Pigna). D gravia. gravea.
graeta sf. “conca da cucina di terracotta” gràia sf. “graticcio
MP 19.149 (Pigna). GSB 101 (Pigna). FDT 4.57; FDT.P.73 (Triora). VPL
D grar. (Sanr.) “essiccatoio”.
graevel agg. “gradevole, piacevole” D gré. L graja.
AG 6.87 che servixio no e graevel/ chi no se fa con cor graiglia / graila sf. “griglia; grata, inferriata”
piaxever. ADL (Vent.) graiglia. MP 19.149 (Pigna) graila: craticu-
grafia sf. “artiglio” la.
GRD.117 (Pigna) chi piglierà orso o lupo grosso… sarà D gré.
tenuto di mettere la testa e le grafie attaccate ad una delle grayo agg. “gradito, caro”
porte della terra. AG 6.126 e so che t’è monto grayo/ cor contrito e ben
PVG “grafietto, arnese del falegname”. pentio.
D agarafar. graffi. grafignar. granfia. L grafigatura. D grao.
grafignà vb. “graffiare” graissa sf. “grasso, grascia”
GA 13.202. REW 8010.2 long. skraffen. PVG. VPL. PRA 374 (Nizza).
D grafia. D grassia.
grafignà sf. “graffio, graffiatura” graiscelu sm. “rimasuglio di strutto”
VPL. PVG.
graffiu sm. “morsa dentata, strumento del fabbro” D grascelu.
BDS (Sav.). gràiscia sf. “grasso, grascia”
D graffu. PRA 374 (Mentone) “influsso prov.”
grafiùn sm. “ciliegia duracina” D grassia.
BDS (Sav.). graìssu sm. “graticcio per seccare castagne, fichi,
Cf. BIO 68 lomb. orient. grafiòn; MB 98 (Bonvesin) gal- ecc.”
fion, m.s. ADP (Pietra). VPL.
L grafionus. D grè. greisiu.
graffu sm. “rampone” graixela sf. “graticola”
CAD “rampone da ghiaccio”. ADP (Pietra) “rampone PVG. VPL.
usato per salire sugli alberi” D grè. grixela. L graticella.
Cf. SAP 407 a.lomb. grafio “uncino” grale sf.pl. graticci”
D grafia. graffiu. L graffus. MPS 61 a.1550 (Stella) in alchuna vigna overo figareto
gragnì top. (Tenda, Vent.) dove siano le grale de fichi.
LTI 53 n.63: < granum REW 3846, oppure < grugnu, gru- D grè.
nium “qualità di terreno sedimentoso” [Ma REW 3894 gramagna sf. (bot.) “gramigna”
grunium “altura, collina”]. FPL (P.Nava).
D granile.
D gramegna.
gragniuœra sf. “grandine”
gramaigo sm. “maestro di grammatica”
RDB 71 si fan de pezo e per zo ven gragniuœra/ e s’im-
penze ro mondo a ro reverso. IVE 8 e per questa casun, si creem li dialetici a Aristotile,
D gragnora. li filosofi a Socrate et Platun, li mexi a Ipocras e Galieno,
gragnöa sf. “grandine” li gramaigi a Prisian, li retorici a Tulio.
BOS 155 s. xix. poi ciöve forte, e drentu in tu barcun/ but- FA 357. FAS 154.
tezzan de gragnöa tütte e granette. Cf. BPE 309 s. xiii., piem. magistre de gramaia. SAP 407
FDG 158. PVG. VPL. a.lomb. gramaia.
D gragnora. L gramaticus.
gragnola sf. “grandine” gramata sf. “cassetta usata dai muratori per impa-
AA 60 gragnola grossa come castagne e come nose. stare calce o cemento”
D gragnolato. gragnora. TVD (Dolc.).
gragnolato agg. “(di albero) colpito da malattia” gramegna sf. “gramigna”
GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non FPL, MLC 272 “Cynodon dactylon, Triticum repens”.
possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco- EVM 68 (V.Mar.) “Agropyrum repens”.
nati, appeteciati, arrigati. PD 114, 335. ADG, RGS § 49. ADL (Vent.). VPL. ALE
D gragnola, gragnuà. 201.
gragnora / gragnöra sf. “grandine” D gramagna. gramigna. gramone. gramoun. gramun.
AG 101.14 con troin e lampi e gran zelor/ gragnora e iazo gramegna sf. “malattia dei suini”
e gran nevere. AG 144.120 far zazunio e astinentia/ gi par DVO (On.) “efflorescenza, eritema” PVG.
gragnora e pestelentia. PCD 44 s.xiv. gragnora. FAS 357. (Sav.) gramegnoso. gramignoso.
ADL (Vent.) gragnöra. gramegnoso agg. “malato, afflitto da gramigna”
D craniora. gragnöa. gragnola. gragnuà. gragnuœra. AG 144.228 d’esto mar vitio ascoso/ tuto lo mondo e gra-
gragnuà / gragnurà vb. “grandinare” megnoso.
PVG gragnuà. VPL gragnurà. PS 35, 62 sg. ALE 201.
D gragnolato. gragnora. D gramegna. gramignoso.
gram 543 gran

gramessa sf. “tristezza” gramula sf. “strumento per la tessitura di tela di fi-
FAR 35 s.xiv (Sav.): aver gramessa traduce lat. mereo, - bre di ginestra”
es. RCS 128. “ancora in uso a Vallebona (Imperia) nel
D gramo. 1941”.
gramigna sf. “gramigna” D gromolo.
MLC 272 sg. (Chiavari) “Cynodon dactylon Pers., gramùn sm. (bot.) “gramigna (Cynodon dactylon
Agropyrum repas Pers.” Pers., Agropyrum repens P.B.”
RGS § 49 “lig. gramigna è italianismo per gramegna”. MLC 272 sg. (Sav.).
PVG. D gramegna.
D gramegna. gramignoso. gràmura sf. “gramola: arnese per maciullare cana-
gramignoso agg. “malato, afflitto da gramigna” pa e lino; mola del frantoio delle olive”
MNS.2 59 a.1577 (Sav.) ne dovrano… comprare carni MP 19.149 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). ADL (Vent.).
porchine di troia, o gramignose. VPL. REW 1698, 3838a. H.PLOMTEUX, CON 53
D gramegnoso. gramigna. L gramignosus. (Calice): “la coltura della canapa è scomparsa in Liguria
gramiò sm. “mucchio di fieno su cui dormono i fie- dalla metà del sec. xx.”
natori” D gramorar.gramua. gramula.
FDT 4.57; FST 61 (Triora). gramurau agg. “butterato”
L gramiolus. gramionus. DVO (On.).
gramismu sm. “malvagità” D gramurar.
DVA (VArr.). gramurar vb. “maciullare (la canapa)”
D gramo. MP 14.38; 19.149 (Pigna).
gramitua sm. “persona malaticcia” D. gramurau. L gramolare. gramorare.
GO. gran sm. “grano”
D gramo. TL.1 946 a.1459 tuta la munitium de li graim de
gramo agg. “dolente, triste” Bonifacio. FPL (Cogorno) “Sedum reflexum”. MLC 273
AG 12.472 devegne turbao e gramo. AG 16.241 ma cos- (tutta l’area lig.) “Triticum aestivum L.”. BDB 269
sì grama com’e me stava/ misera, senza conforto… AG (Bonif.). ADG 33 pl. gren. PVG.
63.29 ma quanto fo poi lo so guay/ de che elo e doloroso D granao. granarolo. granatìn. granella. grano. granpistu.
e gramo. granùn.
FA 357. REW 3834 germ. CLD LI. BLG 39 long. Cf. gran / gram agg. “gran, grande”
SAP 407 a.lomb. gramo m.s. MB (Bonvesin) “tutti gli AG 2.5 fantina de gran belleza. AG 5.2 madonna santa
esempi vanno nel senso di ‘afflitto, doloroso, pentito e Lucia/ de gran meriti condìa. AG 5.5 gran richeze a voi
sim.’ “. laxee. AG 16.70 iastemao con gram furor.
D gramessa. gramismu. gramitua. gramu. ingramir. FAS 156. RAN 83 (s.xix., M.Piaggio). POF 6 sg. PD
L gramor. 365. FDG 174.
gramoglo sm. “germoglio” Plur. graym: PAB 91 Erchulles soffrì graym travagi.
LSE 27 crescendo el fiume, lo gramoglo del grano se gram: AG 31.2 la doctrina/ scrita de li gram doctor. AG
asbasia, et decresando se exalta. 37.127 li gram zeror sum si coxenti…
Grammondo top. gren: RDB 26 gren ville hemo dattorno a ra citté. RDB
PCT 115 Monte Grammondo, germ. 30 paraxi…/ … ornè
ben drento/ d’oro e de sea, e gren tapezzarie. NPD 57
gramone sm. (bot.) “Cynodon dactylon”
s.xvii. (P.Murassana, Sav.) perché dâve là voggiemo/ gren
FPL (Noli).
diletti, se ne amæ’.
D gramegna.
Femm. gran : OLP 2.30 s. xiv. (Pietra) le nostre gram
gramorare vb. “maciullare”
peccae.
GRD 126 (Loano) non si smalzi o gramori canove nelle D gram. grande.
vie o piazze pubbliche. grana sf. “granello, chicco”
L gramorare. PVG. VPL.
gramoùn sm. (bot.) “Cynodon dactylon” L grana.
FPL (Nizza). grana sf. “cocciniglia, sostanza tintoria; colore scar-
D gramegna. latto”
gràmpai sm.pl. “trampoli” MAS 209 a.1465 colori morelli di grana. MNS.1 44
PVG. a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle, guadi, alllumi,
D sgarampi. brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane. –– tinzere nelle lor
gramu agg. “delicato di salute; malvagio” tentorie berrette tocchi berretini de qualsivoglia sorte in
RAN 189. ADG. PVG. ADL (Vent.). VPL. tinta di grane e rozza e non in altri collori.
D gramo. L grana.
gramua sf. “gramola, maciulla” granà sm. “dispensa”
GO. AG 37.27 è bem pim lo me grana/ de tute cosse da maniar/
D gramuelli. gramura. de bona biava e de formento/ carne formaio e condimento.
gramuellu sm. fiocco di nevischio” CAD, FDG 53, 157 “granaio”
BDS (Sav.). D gran.
D gramua. granà vb. “granire, cominciare a formarsi (di frutta o
gràmula sf. “gramola” legumi)”
MVS (Sarz.). VPL.
Cf. MVP 74 (Appennino Parmense) gramla “strumento granao sm. “granaio”
per raffinare la pasta”. RGS § 275 (La Spezia).
D gramura. gromolo. L gramula. D gran.
gran 544 gran

Granara top. grandeto agg. “grandicello”


FTL 160. IVE 39 per servala a lo fantin quando ello fosse grandeto.
D grano. FAS 163.
granarolo sm. (ornit.) “granaiolo” D grande.
CLU. grando agg. “grande”
D gran. AG 140.59 o grando o pizen che tu sei.
Granarolo top. PS 16 “esempio unico”: ma FAS 157 grando dolor.
FTL 160. grandor sm. “grandezza”
D grano. PAB 73 regoarda lo grandor de lo cel e la fermessa de so
granata sf. “granata, bomba” viasso movimento.
DFC 86 fœugo de moschetterìa/ de granate, de pistoin/ de PS 35, 63: francesismo?
pugnatte… D grande.
granatìn sm. “mercante di grano” Granega top.
PAG 19. FTL 160
D gran. D grano. L granega.
granatina sf. “polpetta” granella sf. (bot.) “Erythraea centaurium”
CAD. PAG 73. RCG 109. PVG. FPL.
granatina sf. “foggia di Granata” L granella.
AAD 268 a.1561 una carrega recamata a la granatina co- granella sf. “seme di frutta (uva, mele, ecc.)”
perta di veluto verde. PAG 89. ADP (Pietra). PVG.
L granata. D gran.
grancio sm. “attrezzo di bordo” Graneri top. (Calizzano)
VIA 92 a.1476 (Sav.) item granci de ferro n. x. FTL 160.
grancuà vb. “tubare (dei colombi)” D grano.
PVG. granetta “chicco”
D grauscià. BOS 155 s. xix. poi ciöve forte, e drentu in tu barcun/ but-
grande agg. “grande” tezzan de gragnöa tütte e granette.
AG 37.51 cogo de seno grande/ per far delicae viande. granfia sf. “artiglio”
AG 37.102 d’estae s’alegra chaschaun/ e grande e picen GL 20.78 nesciùn dente de lovo, o de vorpon/ ne granfia,
per comun. AG 37.125 la grande arsura e li provim. PAB o becco de farco o spravé…
42 tanto fo grande lo nostro peccao. VPL. FAS 159 su- MUI 165. BLG 27: longob.
perl. grandissimo. D agramfià. grafia. granfignà.
Plur. graindi: CBL 343 (17.75) or pianzan piceni e grain- granfignà vb. graffiare”
RAN 106. REW 8010.2 GA 13.202.
di. GP 275 quamvisde che lo nostro Segnor n’abia faito
D agranfià. granfia.
monti graindi ben. CR 23 li graindi piaxei. PAB 42 li
granfiu sm. “crampo”
graindi mai che ello veiva nasce in lo mondo. PAB 82 vei
GO. PAG 117. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. VPL.
tu como possanssa tem graindi li feiloim? FAS 157. PS
MUI 165. REW 4753. BLG 39 n.74 “nomi longob. di
14, 18. RGS § 20, 295. grandi: AG 14.235 e questi trei
malattie più o meno ripugnanti”. Cf. BIO 264 emil. granf,
driti comandi/ chi son monti forti e grandi. OLP 1.73 s. m.s.
xiv. (Pietra) cum grandi pianti. granyndi: PAS 33 e lantor Grange top. (Taggia, Riva Lig.)
la donna si pianzea com granyndi sospiri. FTL 150 Monte Grange “elem. topon. connesso con l’al-
Femm. grainde: IVE 31 far grainde limoxine. IVE 25 peggio”.
per le soe grainde vertue. PAB 66 le grainde overa de L grangia.
Dee. TL.2 210 a.1463 ne grainde ne picene. FAS 157 sg. gran gitùn sm. (bot.) “Agrostemma githago L.”
PS 14, 18. Cf. SAP.2 217 a.lomb. grainde, m.s. grande: MLC 227.
AG 138.239 si richi e de grande entrae. CBL 348 (25.85) D gran.
una corona de spine grande. AGC 40. FDG 174. grani- gran grossu sm. “granturco (Zea mays)”
de: MC 691 le penne e le fayge de lo mondo si som grany- FPL (VArr.).
de e forte… IVE 50 le bestie granide salvaighe… le be- D gran.
stie granide e pisene Granile top. (Tenda, Vent.)
D gra. gran. grandessa. grandeto. grando. grandor. gren. LTI 53 n.63 dial. Gragnì. FTL 160.
grendu. D gragnì. grano. grogni.
grandessa / grandeçça / grandeza sf. “grandezza grano sm “grano”, elem. topon.
AG 138.246 tanto e lo possente stao/ de grandeza che De FTL 160.
i a dao. AG 142.75 la soperbia e la grandeza/ e retornaa D gran. granara. granarolo. granega. granile. graneri.
in gran tristeza. PAB 66 a la comperaciom e respeto de la granone cognome
grandessa de lo cel, tuto lo circuito de la terra par niente VTS 78 a.1530 (Sav.).
o um sor pointo. PAB 73 chi po passar anoffanto de gran- D granùn.
dessa, ni thoro de fortessa, ni cigni de lengeressa? MGT granpistu sm. “sorta di cibo: grano messo in acqua,
198 a.1498 offeriandose aparegiati da bono animo in ogni pestato e cotto”
grandessa e gloria de V. Maestà. AMF 118 a.1558 FDT.P 73 (Triora).
(Finale) un cortille della grandessa de parmi 80 in quadro. D gran.
AA 265 le grandese e richese che al prezente si trova la granzeàe vb. “grandinare”
nostra cita. DFC 98 mœuiran ri regni e mœuran re çittæ’/ VPL. (Sp.).
finiscian re grandeççe in pura e in zetto. granzö’a sf. “gradine”
D grande. VPL.
gran 545 grat

granùn sm. “granturco (Zea mays)” me a fà grasciü’a.


GO. CAD. FPL. MLC 272. BDS (Sav.). VPL. PAG 217. BDS (Sav.). PVG.
D gran. granone. PTA 611: *crassia REW 2298.
grao sm. “grado” D grascéa. graxea. graxura.
AG 14.323 de fornicatiom/ e cinque ieneratiom…/ la pri- grasaciuélu sm. “avanzo di lardo”
mera e menor grao/ se l’un e l’atro e desligao. TL.1 801 VPL.
a.1458 se fose in grao de non poei paga. CIT 7 in questo grasciüra sf. “concime”
grao si mizero m’attrœuvo… CIT 59 con ri mà de louet- VPL (Sanr.).
ti ho tanto grao/ zuœmoæ, che no so ben cose m’assum- Grasse top. (Alpi Marittime, Fr.)
me/ o ro nomme d’amante o desperao. CIT 63 e ro mæ LAM 98.
grao/ manco no cangieræ’ con l’imperào.( CIT.A a.1665, grassé sm. “broccato, velo intessuto di oro e argento;
p.55, 59: gròu). tela metallica”
FAS 154. PS 9. Cf. SAP 407 a.lomb. grao “gradino”. GO. CAD.
D graddu. grou. graseza sf. “grassezza”
grao sm. “posizione sociale” MCG 331 s. xiv.
AG 21.7 chi star no vo contento/ en quelo honor che De i D grasso.
a dao/ e cupita tropo ato grao/ po venir in manchamento. grasia sf. “grazia”
AG 43.150 grande e pincen in so grao/ sum tuti gran li- CPV 48 a.1461 (Alb.) Madona dàime grasia. NPG 1062
moxiner. AG 67.1 vilan chi monta in aoto grao… AG a.1747 le vostre grasie.
144.39 ogn’omo per un verso/ per torto e per traverso/ en PD 336 “letterario”
che grao elo se sea/ vego cubitar monea. PAB 61 che la D gracia.
sovranna pestillencia e esser stao in bon grao e poa des- grassia sf. “grasso; lardo”
schair. DSP 376 a.1542 non vogliamo che… detti pelatori possi-
grao sm. “grado, gradimento” no tagliare ne in alcun modo prendere carne ne grassie di
AG 134.51 d’onde e no t’o pu a grao/ zu che tu m’ai an- detti porci che pelassino. AA 132 gabele… per l’olio e
nuciao. grasia.
FAS 357. D graissa. gràiscia. grascia. grasso. L grassia.
D grayo. grasina sf. “letame”
grappa sf. “molla per il focolare” VPL (Sp.).
VPL (Alassio). grasiuzu agg. “grazioso”
grapiace sm. “specie di filato”
PD 350: plur. grasiuzi, non grasiuxi.
MNS.1 115 a.1577 (Sav.) tutti quelli che condueranno in
D gracioso.
la presente città di Saona… tanto grettini come grapiaci…
grasso / grassu agg. “prospero”
L grapiare.
AG 49.213 un borgo pim e grasso/ murao, merlao tuto en
grapoùn sm. (bot.) “Scorpiurus subvillosa”
FPL (Nizza). torno. AG 79.131 no voiai uncha ver grasso/ chi ve voia
grar sm. “secchia” tener basso.
MP 14.43; 19.150 (Pigna). PD 349, 355, FDG 211, PVG: grassu, plur. grasci. VPL.
REW/FPI 3830a: gradalis s.viii. “vassoio dove i cibi ven- FAS 155.
gono messi pezzo su pezzo a gradini” C.MERLO, ID D engrasar. grascellina. grascelu. graseza. grassia. graxu-
12(1936) 81 a.fr. graal, prov. grazal. C.TH. GOSSEN, Zur ra. ingraxaporchi. ingraxao. L grassus.
etymologischen Deutung des Grals, VROM 18 (1959) grasuellu sm. (bot.) “Silene vulgaris Gar.”
177-219. MLC 227.
D graa. graeta. griletu. L gradelinus. D grisuellu.
(erba) grassa sf. (bot.) “Sedum telephium” grassura sf. “fecondità, ricchezza”
FPL (P.Nava, Mele, Arenzano). PAB 49 respoze Issac: in la rozaa de lo cel e in la grassu-
grascéa sf. “concimaia” ra de la terra sea la toa benixium.
TCL (Loano) s.v. graxea. grattà vb. “grattare”
D grasciüa. SON 294. RGS § 605. BLG 26 n.: franco *kratton “grat-
grascellina sf. (bot.) “scorzonera” tare” PVG. VPL.
FPL (Mele, Masone). D grattacü’. grattanaso. grattalègua. gratarina. grataze.
D grasso. grattena. gratt’in ere. grattùn. L gratarolia
grascelu sm. “rimasuglio di strutto” grattacü’ sm. (bot.) “rosa canina (Smilax aspera)”
BDS (Sav.). FPL. MLC 238 (Sav.). REW 4763 krataegus. ADL
D graisceli. grasso. (Vent.). ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG.
grascia sf. “grascia, grasso animale” Cf. CVM mil. grattacü “rosellina di macchia” .
MP 19.150 (Pigna). ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. D grattà. L gratanatica.
VPL. grattàina sf. “grattugia”
REW 2298. RGS § 1173: *crassia, formazione aggetti- GO.
vale” D gratarina.
D grassia. gratàira sf. “grattugia”
grasciaporchi sm. (bot.) “Urospermum picroides L.” VPL (Vent.).
FPL, BNF 220 (Bord.). grattalègua sf. (bot.) “Picridium vulgare”
D engraissa pourc. ingraxiaporchi. FPL.
gràsciu agg. “grasso” D grattà.
VPL. grattanasu sm. (bot.) “Smilax aspera”
grasciü’a sf. “concime” FPL (Pegli).
GL 7.119 (di un morto in battaglia) o l’è zà intr’o liam- D grattà.
grat 546 graz

gratarina sf. “grattugia” tino”. APO 558 < grava base mediterr.
ASF 746 in cusina… una gratarina. COM.4 116 testi, sot- D gravella. gravena.
totesti, câderoìn, câderette, casse lazagnære, grattarin-e, gravàdura sf. “trottola”
toffanie. TVD (Dolc.).
D grattà. grattaina. grateirinna. gratena. gratua. gratusa. D sgravàdura.
grataze sf. “rogna, tigna” Gravago top.
PRP 350 (str.54) ghe vegne pù ra rogna, e ra grataze. EOL 24.
PRA 381. D gravallo.
D grattà. Gravallo top. (monte, V.Magra)
grateirinna sf. “grattugia” EOL 24.
RDB 18 ri cuò pertuza come gratteirinna. RDB 66 Minna D gravago. gravena.
arraggià chi me passè ro cuò/ e pertuzè come una gratei-
gravalùn sm. “calabrone”
rinna.
D gratarina. GO. CAD. PD 137, 343 “epentesi; dissimilazione”. GA
gratèna sf. “grattugia” 12.102 “metatesi”.
PD 135, BDS (Sav.) PAC 17 “i dizionari dell’od. genov. danno gravalùn, che
D gratarina. io però non ho sentito mai”.
gratèna sf. (ittiol.) “pesce remora (Echeneis remora L calabronus.
L.) gràvea sf. “gravida”
PML 358. PAB 47 tu si e gravea e apartuire fijio chi avera nome
gratì sm. (mar.) “gratile, ralinga” Ismael.
CAD. PS 35: “suff. -idu non più vitale”. VPL.
D gratiri. D gràia.
gratìgiu sm. “solletico” Graveglia top.
VPL. EOL 24. FTL 29 sg.
grattinèa / gratt’in era sf. “prigione” Cf. FFN 353 (Piem.) Garavaglia.
RDB 40 e paraxi si grendi in villa femo…/ perché son ra ciù gravella sf. “greto”
parte gratt’in ere/ chi mi no gh’andereiva a vei me pœre. GO.
CAD grattinèa. D grava. graveglia. graviglia. L graveliasca.
D grattà. gravella sf. (bot.) “Etythraea centaurium”
gratire sm. “gratile, ralinga: cavo di rinforzo cucito FPL.
sul bordo della vela” Gravena top. (Pigna)
PSG 384 a.1513 item per li gratiri. PSP 94 n.255: REW 3851. FTL 29 sg.
DEI.3 1863 gratile “etimologia sconosciuta”
D grava. gravago. gravallo.
D gratì. L gratille.
gratissà sf. “nevischio” gravia agg.f. “gravida”
VPL (Var.) IVE 32 se acorse sancta Elysabeth che l’era gravia… ––
gratizem sf. “ricompnsa” stando santa Helysabeth za gravia de sexe meixi… CIT
AG 90.3 chi vor semper con nechizem/ strepar, noxer e 103 queste lagrime chie/ che a goçça a goçça in mœuo de
offender/ De gi dea con gratizem/ longa vita e pocho a lamento/ cianze ra grotta gravia dro me cento. BDS
spender. (Sav.).
FAS 163 “significato non chiaro”. PS 108 gratixe. PD 347.
P.TEKAV2I2 , LN 28 (1967) 57. AGN ad loc.: gratitudo. D gravea. graia. ingravear.
L gratis. Graviglia top. (V.Vara)
gràtua sf. “grattugia” EOL 24.
PVG. D gravella.
D gratarina. L gratura. graviö’ sm. “tralcio”
gratuena sf. (ittiol.) “remora (Remora remora L.)” VPL (Arenz.).
TTC 155. Graxea top. (Loano)
D gratténa. TCL a.1607-09 (Loano) la Graxea: “oggi scomparso”.
gratulla sf. “graticola” D grascéa. graxura. L graxei.
PS 62: “strano” graxura sf. “benessere, prosperità”
D gradizella. AG 129.41 per tropo graxura/ en gran colmo d’aver/ fa-
grattùn sm. “avanzo del formaggio grattugiato” zando guerra dura/ perdem seno e saver.
GO. FA 357. FAS 153, 155, 164.
D grattà.
D grasciüa. grasso.
gratusa sf. “grattugia”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item gratuse da formagio n. x. graziette sf. “moine”
D gratarina. GL 16.25 smorfie d’amô, scorroççi e graziette.
graùn sm. “calabrone” grazon sm. “bambino”
VPL (Cicagna). AG 53.217 la veieza pur l’asbriva/ chi toie tuto lo poer…/
grauscià vb. “tubare (dei colombi)” vegnando in tal condicion/ che asai var men d’un grazon.
PVG. FA 357. AGC 37.
D grancuà. D garson. garzon. grazonil.
grava sf. “ghiaia” grazonil agg. “infantile, giovanile”
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). MDB (Bord.). DVO (On.). IVE 30 e sie una overa garzonir, si che queste annime
VPL (Sanr.). garçonir abiam una alegreza spiritual… –– e se elli trove-
REW 3851 “gallico”. TB 18.42 “non celtico, ma pre-la- ran alegreza… in cotai cosse grazonil…
gre 547 gret

gre sf. “graticco, rete, cancello” gremenìu / greminìu agg. “gremito, folto”
AA 99 eciam voleva prende la gre de ferro che era a la du- GO, MVS (Sarz.) VPL gremenìu. RAN 189 greminìu.
gana verso la marina. NVM (Sav.) (mar.) “graticcio del- PD 140.
la coffa”. D gremelìo. ingremenì.
AAG 114 n.3 “cra(t)e”. RAN 19. PS 62. PD 114 n., 158, gremio sm. “grembo”
355. REW 1988. TB 17.181: lat. *cleta “graticcio”, celti- LSE 28 seando per debelesa apozata al gremio o in lo sco-
co. PVG. so de la ancilla.
D gra. grae. graia. graiglia. graila. graissu. graixela. grale. L gremiale.
greisiu. grixela. L cratem.
grendu agg. “grande”
gré sm. “nodello, collo del piede o della zampa dei
bovini” RDB 40 e paraxi si grendi in villa femo.
PVG (V.Grav., V.Anzasca). POF 6 SG. PD 122, 365. GUA 117. RGS § 43. DEV 15.
grèa sf. “inferriata” FDG 174 sg.
VPL (Sav.). PRA 369 plur. grendi “ancora vivo a Genova”. PS 14
grébano sm. “altura scoscesa, dirupo” f.pl. odierno: grende.
ITG 18. REW 3857. DEI.3 1867. SPS 136 “da una ba- G.I.ASCOLI, AGI 1(1873) 293-96: “-e- per la presenza
se mediterr. *grava”. della nasale, e per metafonia (dal plur.)”. Cf. RGS § 26
Cf. BIO 68 ver. grébani “terre sterili e sassose”. PTL 70 (V.Leventina) grent.
grebàno “elem. topon. ladino”. D grande.
D grébanu. grenga sf. “fessura”
grébanu sm. “zotico” VPL (Levanto).
RAN 189. ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. grébenu. grenga sf. “anello per fissare al giogo la pertica del-
PD 136, 144:”anche veneto, forse dal celt. grava”. l’aratro”
D glébanu. grebano. grebenu. VPL (Alb.).
grébenu sm. “tanghero” gréngaru sm. “coperchio (del cestino da uva)”
MVS (Sarz.). FDT 10.28 (Triora) [ma sembra più probabile “gancio
D grebanu. con cui si appende il cestino ai rami”].
grecesco agg. “greco” grenghéa sf. “viticcio”
PS 34 s. xiv. grecesco. BDS (Sav.). (Alpicella)
D gregesco. grego. D grenghiglia.
grecchi sm.pl. “moine”
grengherar vb. “scricchiolare, strimpellare”
VPL (Alasio”
MP 19.150 (Pigna): onom.
greco agg. “greco”
AG 26.1 quasi ogni greco per comun/ è lairor, necho e so- grenghìa / grenghiglia sf. “viticcio”
perbo ADL (Vent.) grenghiglia: *gangricula < cancricula (REW
D grecesco. gregà. grego. 1574, 1576). MP 19.150 (Pigna) “attaccabrighe”. VPL
greccu sm. “importanza, considerazione” grenghìa.
BDS, SDS (Sav.): dà du greccu “trattare con riguardo”. D grenghéa.
gregà agg. “(di vento) grecale” Gréolières top. (Alpi Marittime, Fr.)
FA 320. NVM (Sav.). ADL (Vent.). VPL. LAM 98.
D grego. grepia sf. “greppia”
gregesco agg. “greco” N.LAMBOGLIA, RSL 13 (1947) 95 “italianismo semidot-
TL.1 351 a.1455 parlar gregesco e tartaresco”. to”. VPL.
D grecesco. greco. RGS § 283. BLG 35.
greglia sf. “guscio (di noce, uovo)” D gröpia.
MP 19.150, RMP 976 (Pigna): a.prov. grolha, Airole grepiùn sm. “parapetto, sottile paratìa”
sgröglia, Alpi Maritt. gröia m.s. BDS (Sav.).
grego / gregu agg. “greco, grecale” grezo sm. “gregge”
AG 101.25 ma piaxa a De che vento grego/ chi de lebezho AG 4.55 e sea salvo e mi menei/ a quela gloria unde voi
e contrario/ d’esti re venti sean mego. NPD 62 s.xvii (San Pietro) sei/ con quelo grezo benastuo/ chi da De v’è
(Sav.) pe fà versci in latì, grego e toscan. PAB 51 l’impe- conzeuo.
raor de li grexi. PAB 91 lo rei de li grexi. FAS 153, 157. AGC 40 “metaplasmo”. RGS § 14.
ADL (Vent.) gregu. grespu agg. “crespo”
FA 357. FAS 146. PS 18.
PD 355. REW 2329.
D agrego. grecesco. gregà. gregesco. gregu. L favagrega.
D crespigna.
greisiu sm. “graticcio”
GO. PAC 20 “gen. del contado”. PD 355. grezzu agg. “grezzo, rozzo”
D graissu. gré. L graiça. ADL (Vent.).
grello sm. F.D’OVIDIO, ROM 25 (1896) 295-300; BID 24: lat. *gre-
GRD 117 (Monaco) saranno stimati detti alberi dannifi- viu (< gravis), it. grezzo dal veneto. RGS § 1173 it. greg-
cati a denari quattro il grello. gio < *gregius.
gremelìo agg. “gremito” D grözu. grüzu. sgrezzo. sgrözzu. L grezus.
GL 15.11 sti doì guardando in terra là vedeivan/ per tutto gretìn sm. “roccia friabile, puddinga”
gremelìo de padiggioìn (TT scorgean di tende numero in- VPL (Taggia).
finito). PD 140 “credo si dica sempre, di fronte al più re- grettinau agg. “intricato”
golare greminìu, griminìu”. DVO (On.) pl. grettinai.
D gremenìu. D grettino.
gret 548 gril

grettino sm. “specie di filato” griffu sm. “muso del maiale”


MNS.1 115 a.1577 (Sav., Stat. fillatori) che tutti quelli RAN 189. PD 155; VPL “espressione corrucciata”.
che condueranno in la presente città di Saona,o altro luo- griffu sm. “specie di fungo (Poyporus frondosus
go del suo distretto, tanto grettini come grapiaci paghe- Pers.)”
ranno soldi vinti per ogni somata. MNS.3 56 a.1577 PAG 71 (Riviera di Levante). PVG.
(Sav., Stat. Stoperi) non dovrano… detti maestri stoperi griffu / grifùn sm. “cucitura affrettata”
mettere gretini de lino o stopasso de fillatore né altre ADP (Pietra): daghe in griffu “dagli un punto”. VPL
stoppe. (Pigna). grifùn “rammendo grossolano”
D grettinau. L grifata.
grevanton sm. “persona uggiosa?” grifùn sm. (ornit.) “grifone”
RDB 43 ma moè esso de cà se a Zena son/ che non me in- CLU.
contre per disgrazia me/ quarche siaretta o quarche gre- D griffu.
vanton/ che de litte me parla da pugnè/ o dra nostra ma- grignotu sm. “ceffone”
reitta divixion/ si che cin de grevò torno a ca mè. PAC 17. PD 149, 151.
D greve.
D grugnu. sgrognotto.
grevar vb. “essere pesante, molesto; fare danno”
PAB 62 no fasa in lo domoniom/ de montagna soa Grigo / Grigœu /Grigö’ n.p. “Gregorio”
maxom/ che lo vento ge graverea. AG 99.14 de iastemar se trova scrito/ un de san Grigo adi-
PS 63. to/ che in quello marvaxe forno/ d’onde l’exe fa retorno.
D agravar. agrevar. greve. DFC 26 quello giorno là in Portoria/ ognùn fè ballà
greve sf. “grave, pesante” Grigœu (fece baldoria). GO, PD 117, 141 Grigö’ “popo-
AG 12.8 in ogni greve accidente. AG 29.12 in si greve fa- lare”.
limento. AG 42.16 eli se dam/ de greve sapa su lo pe. AG D grigor.
143.85 cometesti greve iniuria. CEB 357 megio val so- grigö’ sm. “tagliere”
stener greve fame che vende lo so patrimonio. IVE 15 BDS (Sav.).
questo si he greve peccao. PCD 33 s. xiv. LSE 23 bem che Grigor n.p. “Gregorio”
le ancille avessem a greve tali cosse. VPL. AG 136.130 no gi varrà ni frai ni sor/ che como dixe san
FA 357 sg. FAS 142. Cf. SAP 407 a.lomb. greve “mole- Grigor/ segondo lavor serai pagao. CR 11 sam Grigor pa-
sto”. pa.
D agrevar. grevanton. grevar. grevementi. grevò. FAS 145, 147.
grevementi / greve minti avv. “gravemente” D grigo.
AG 129.53 ferilan grevementi/ en luy metando man. AG grigora sf. “lucertola”
143.155 unde tu De pregar devesti/ greve minti l’ofendi- CIT 96 dra grigora, dra biscia, dro lagœù.
sti. D grigua.
PS 13 greveminti “metafonia” gri-gri sm. (ornit.) “gambecchio”
D greve. CLU.
grevò / grevor sm. “gravezza, fastidio” grìgua sf. “lucertola”
AG 101.6 lo sol non a daito splendor/ per gran grevor de PSE 256: “languria (Plin.) > *languricula > *liguricula >
nuvelao. RDB 43 sì che cin de grevò torno a cà me. grìgura (la, li interpretato come art.) > grìgua. FNE 56
FA 357 sg.: prov. grevor. FAS 164. Cf. MB 105 n.2. FDG 48.
(Bonvesin) greveza m.s. D grigora.
D greve. grila sf. “locusta, cavalletta”
grida sf. “grida, bando” MP 14.49; 19.150 (Pigna).
SPC 15 a.1610 (Sav.) si facci una grida per un delli cin- D grilandura. grilo.
traci e per li luoghi pubblici e consueti della città di
grilanda sf. “ghirlanda”
Savona. MNS.2 73 a.1714 le presenti riformez doveran-
PS 13 s. xiv. grilanda. GA 12.105.
no havere la loro esecutione doppo un mese prossimo a
venire dal giorno che saranno state pubblicate con grida D girlanda.
nei luoghi soliti e consueti della presente città. grilàndura sf. “cavalletta”
D criar. L grida. MDB (Bord.).
grifa sf. “artiglio” D grila.
AG 49.228 an le man faite a rastelo/ de tar grife De ne Grillano top. (Gen.)
guarde. AG 54.195 ne mai d’eli alcum no scampa/ ni de HSL 18.95: “connesso con gryllus, grillus”.
tae grife mai mai no zampa. D grillasca. grilo. L grillanego.
FA 358. Cf. SAP 407 a.lomb. grifa m.s. Grillasca top. (Corsica)
D grinfia. HSL 18.95.
Griffi / Griffo cognome D grillano. grilo.
VTS 81 a.1530 (Sav.) Griffi. QVS 24 s. xix. (Vado) Torre grilera sf. “cavalletta”
dei Griffi. VTS 112 a.1530 (Sav.) Griffo. VPL (Finale).
griffo / griffu sm. “grifo, grifone impreso su un lato grilettu sm. (bot.) “Brixa maxima L.”
della moneta” MLC 273 (Chiav.).
CIT 191 a.1636 a no dà ciù de griffi né de croxe. griletu sm. “catino, insalatiera”
CAD 281. DQD 263: cf. SAG 94 ad a.1320 ipsoque anno BDS (Sav.). PVG. VPL.
ex aere cum pauco argento (facti sunt nummi) in quibus ab REW/FPI 3830a: Cf. piem. grilet, MB 103 (Bonvesin)
una parte crux et griffi ab alia… ex quo nuncupati griffoni. graelìn, m.s.
Cf. C.DESIMONI, GLig. 4 (1877) 120: “di qui il gioco a cro- D grar.
ce e grifo (cf., a Firenze, il gioco a giglio e santo)”. grilaö’ sm. “sonaglino”
D grifùn. L griffus. PVG.
gril 549 grit

grilo sm. “grillo, cavalletta” grìpia sf. (mar.) “grippia, fune del gavitello dell’an-
PS 67 s. xiv. li mandero tante mamalove e grilli, che elle cora”
destrueram tuta l’erba e le fogie de li erbori. BL 107 NVM (Sav.).
a.1406 no vorrei andasse inpiandose il capo de grili osia CIV 110 sg. (Ven.) a.1227, 1311: < gr. grépoj.
de cigale. AA 164 se vide pasare tanti grili che ascuriva- L groppialem.
no il sole… erano grili molto grosi che in altri paezi li grissa sf. “forma di pane”
chiamano cavalete. VPL.
D grila. grillano. grillasca. grilu. grisà vb. “far girare la raganella della settimana
Grillo top. (entroterra di Savona) santa”
NTS 40: n. fam. s.xiv. PVG.
D grillano. D grìsua.
grillu sm. “grillo” grizar vb. “tritare, stritolare”
CAN 1847 p.43 (Sav.) grilli cantaduì. MP 19.151 (Pigna).
ADG. PVG. RGS § 45. VPL. grìssaru sm. (bot.) ”bobbolino, strìgolo (Silene vul-
D grilo. garis L., Silene inflata”
grillu sm. “maniglia, nottolino” BFN 219, FPL (Bord.)
NVM (Sav.). D grisuellu.
Grima top. (Mentone) grisella sf. “graticola”
CL 17. AA 193 una grisela e doi brandoli de ferro.
D grimado. D grixella. L grisela.
Grimado top. grisella sf. “reticella; lavoro reticolato su tessuto”
PCT 115 Bric Grimado, germ. ASF 732 un moscheto de taffeta incarnato cum le grisele
D grima. Grimaldo. d’oro. AAD 269 doue para di lenzoli con le grisele di
Grimaldi top. Salerno bianche e rete novi… un moschetto di tela di
LTI 53 n.64 (Vent.): possedimento acquistato dai Principi bambaso con le griselle pur fatto a Fiorenza assai buono
di Monaco nel 1351. PCT 115, 120: Bric Grimaldi, Monte con il suo bancale. AAD 271 toagiole sotille con le gri-
Grimaldi. selle d’oro et cavi d’oro per la messa, doe. MR 133
D grimaldo. L grimaldi. a.1593 (Alb.) tela di Bruggio con griselle con fiocchi di
grimaldo sm “grimaldello” seta.
MNS.3 98 a.1577 non potrà ne dovrà alcuno maestro PD 152.
chiapuzzo o calderaro prestare alcuno grimaldo o altro grizele sf. pl. “piccoli fichi scuri (grigi)”
istromento di apprire porte casse forceri e simili lavori che MP 14.53 (Cipressa).
si serrano. grizo agg. “grigio”
DEI.3 1872: a.1244 (Modena) grimaldellus. a.1252 LSE 26 portava lo mantello grizo alungato et vincto d’al-
(Bologna) guaribaldellum. tro colore… se vesti l’abito religioso, cioè vestimente
Grimaldo top. grize.
PCT 115 Scoglio Grimaldo. D grixi. grixia. grixo. grixu. L grisius.
Grimaldo cognome grìsua sf. “raganella della settimana santa”
VTS 104 a.1530 (Sav.). PVG.
D grimado. grimaldi. grimaudi. D grisà. sgrìssura.
grimasse sf.pl. “boccacce” grisuellu sm. (bot.) “Silene vulgaris Gar.”
RAN 128 fa e grimasse. LFL.2 22 fr. MLC 227.
Grimaudi top. (Vent.) D grasuellu. grissaru.
LTI 53 n.64. gritta sf. “granchio ripario (Carcinus moenas
D grimaldo. L grimaudus. Leach)”
grimellusu agg. “granelloso” CIT 194 quella gritta, dri pesci ro carzœu’. CIT 206 re
DVO (On.). gritte, ri cornetti e ri ronseggi. NPD 59 ca.1750 (Sav.) l’o-
grìmia sf. “persona magra e sparuta” strega, o caagollo, o zin e a gritta. GL.1 53 e de tante ferîe
GO. CAD. RAN 12, 189. PVG. c’o l’ha intr’a vitta/ l’è tosto arenzenìo comm’una gritta.
Grimperto top. COM.1 73 patella, gritta o ostrega.
PCT 115 Monte Grimperto germ. RAN 54 gritte “frutti di mare”. ADP (Pietra). ANP 65
grindà vb. “inciampare” (Vent.). VPL.
PVG “origine sconosciuta”. PML 384 “granchio verde (Carcinus maenas Leach)”;
grindùn sm. “comodino” portuno (Portunus corrugatus Ris.)”. APV 80 (Vent.)
PD 140, 144, 354: fr. guéridon. GA 12.100. “Eripia spinifrons, Pagurus marmoratus”.
D ghirindùn. PAC 17. PD 155. G.ALESSIO, LN 35 (1974) 45 sg.: da
grinfia sf. “unghia, artiglio” lat. region. *crypta (irradiato da Marsiglia) < gr.
MUI 165 n. SON 300, BLG 38: longob. BDS (Sav.). kruptæ (scil. karàj ) “che si nasconde nella sabbia”,
PVG. indipendentem. da lat. cripta “portico coperto”. Il tramite
D grifa. latino è denunciato dal passaggio di k- in g-“.
gringùm sm (bot.) “Cuscuta v.sp.” D agrittàse. grittùn. L grita.
FPL. gritta sf. “ira, uggia, lite”
grinta sf. “grinta” RDB 74 l’aveise l’un e l’atro in ira e in gritta. CAD: êse
RAN 189: piggià in grinta “prendere in uggia”. PVG. in gritta.
Grinulfi top. grittùn sm. “granchio spinoso (Maja squinado
PCT 108, 115 Costa Grinulfi germ. Rond.)”
grippe sf. “influenza, malattia invernale” PML 384.
BDS (Sav.). LFL. 25 fr. D gritta.
griv 550 grop

griva sf. (ornit.) “tordella” gro agg. “grosso”


CLU. VPL. AG 69.5 oxeli/ gro, mezan e menui.
D crivé. crivella. grivazu. grivé. grivéa. grivéira. grivia. D groso.
grivazu sm. (ornit.) “tordella” grodàe vb. “cadere”
CLU. VPL.
D griva. D grudare.
grivé sm. (ornit.) “calandrella” grögia sf. (collettivo) “foglie di granoturco”
CLU. PVG. VPL.
D griva. crivé. griveira. grögiu sm. “il cavo della mano”
grivéa/ grivéira/ grivera sf. (ornit.) “allodola” VP (Arenz.)
CLU, BDS (Sav.): grivéa. ADL (Vent.): griveira. VPL Grognardo / Grogni top. (Triora)
(Alb.) grivera. LTI 53 n.63 Rio Grognardo, Rio dei Grogni.
D griva. L grognus.
grìvia sf. (ornit.) “tordella” grognir vb. “grugnire, brontolare”
CLU. ADP (Pietra). AG 134.269 no grognir ni mormorar.
D griva. FAS 149.
grivia corsa sf. (ornit.) “cesena” D grugné. grugniu.
ADP (Pietra). groia sf. “gloria”
grivö’/ grivué sm. “chi ama far giochi di forza con i CPF 167 a.1584 perch’una groia finna, com’è quest’hi-
compagni, e li provoca a battersi” storia, se dè ligà in oro, no in latton e ramo.
MP 19.151 (Pigna). D gloria.
grixela sf. “graticola’ gromo sm. “grumo, pezzo”
ADL (Vent.). FDT.P 73 (Triora). BNL 73 e n.5 (Perin.). AG 99.36,38 e traito un gromo de sar/ un se chinna per si
PVP 365. scremir/ lo gromo fe l’atro cair. COM.2 49 quando avei da
MUI 165 *craticula. PSE 255 *craticilla. PAC 20. PD scrive a ra seira, ve fæ un sexendé d’un fonzo cruo con un
114, 152, 159, 355. PRA 374: “non chiaro, forse impor- po’ d’œurio e un grommo de sâ, e poi ve ro mangè a ro
tato”. RNA 166 sg.: dal gen. il neogr. grizûlaij “in- scuro.
crespatura”. FA 358.
D gradizella. grè. grisela. L graiça. grixella. L gromus.
grixella sf. (mar.) “scala di corda, gradino di corda te- gromolo sm. “strumento per la tessitura di tela di fi-
so fra le sartie per salire sull’albero della nave” bre di ginestra
GU s.v. GA 12.171. DMM 319. VPM 151, 451: “il ter- RCS 128. ”ancora in uso a Vallebona (Imperia) nel
mine nasce a Genova o a Venezia; passa da Genova al 1941”
prov. e al fr., da Venezia al greco” D gramula. L gromulus.
grixella sf. (mar.) “carabottino, chiusura reticolata gronco sm. (ittiol.) “congro, grongo”
del boccaporto” AG 36.73 rairo veiresi in coxina/ pexo grande de trazina/
NVM (Sav.). GA 12.171. ni groncho da far pastia. CIT 207 ro gronco, ra morena e
grixella sf. “reticella; lavoro reticolato su tessuto” re anghille.
BOV 555 a.1531 (= GSA 10 n.) se prohibisse… ogni por- FA 358. FAS 156.
tamento de recami grixelle e simil cose. AAD 258 uno D bruncu. grungu. L groncus.
moschetto di tafetale cremexino con grixelle d’oro. AAD gronda sf. “sopracciglio; broncio, malumore”
262 un apparato per la poppa della quadrireme di veluto AG 118.8 vilan chi a baylia…/ ni ben fa ni ben responde/
verde con le grixelle d’oro e d’argento pezzi sei. ni usa de cortexia…/ per pocho fa soze gronde. BVP 286
grixella sf. (bot) “uva spina (Ribes grossularia L.)” n. s.xvi. chi ha letica ha da far conto di doverla prestar
FPL (P.Nava). MLC 242 (Bard.) molto spesso, e nol facendo non mancano gronde. CIT 66
grixelùn sm. (ornit.) “occhione” con re gronde caræ’ (“aggrondata, accigliata”)/ bronto-
CLU. rando…
grixi sm.pl. “fagioli freschi grigiolati” FA 358, AGC ad loc. [interpretazioni diverse, erronee].
RCG 99. AGN.
D grizo. D gronduo. grunda.
Grixia cognome grondana sf. “grondaia”
VTS 84 a.1530 (Sav.) Lucrezia Grixia. GL 18.34 se n’ælo chì vegnûo bello in contuscio/ comme
D grizo. grondana cheita da ro teito.
grixo agg. “grigio” D grunda. L grondana.
ASF 718 cappa una de drappo grixo da aqua col passa- Gronde top. (Deiva); elem. topon.
mano de seyda negra. FTL 69 le Gronde: “termine connesso con un particolare
D grizo. aspetto morfologico dell’orografia” [cf. cengia / Cengio].
grixu agg. “grigio” D grunda.
ADL (Vent.). PVG. VPL. gronduo agg. “aggrondato, accigliato”
D grizo. AG 75.8 quelli chi no ll’am vosuo/ semper n’an lo cor
grixùn sm. (bot.) “Calluna vulgaris” gronduo. AG 129.37 turbao son romaso/ iroso e gronduo.
FPL (VArr.) AG 134.103 quaxi ogn’omo sta gronduo/ iroso, necho e
grixùn sm. (ornit.) “trampoliere notturno” malastruo.
CLU. PVG. D grunda.
grixurài sm.pl. “uova pasquali bollite, con ricami di Grop / Groppa top.
cera, offerte dai padrini” PCT 103 Pian del Grop. Sorgente Groppa.
TVD (Dolc.). D groppo.
grop 551 grös

Gropallo cognome PD 339 “letterario”. RAN 55.


VTS 113 a.1530 (Sav.). D gloria. grorioso.
D groppo. L gropallus. grœurià(se) vb. “gloriar(si)
Gropparo / Gropparola / Groppazza top. CIT 89 me grœurio/ d’avéi per ti sofferto tenti moœ’.
PCT 103 Molino Gropparo. Fontana Gropparola. Monte PD 117.
Gropparola. Grip Groppazze. D gloria.
D groppo. grorioso agg. “glorioso”
Groppe top. CFP 169 a.1589 l’hisoria dri nostri groriosi strapassè.
PCT 103. D groria.
D groppo. grossa sf “grossa, misura di quantità, pari a una doz-
Groppetti del lupo top. zina di dozzine”
PCT 103. TL.2 336 a.1465 fibie da brase grose vi. –– item fibie da
D groppo. morinelo d’asneise grose viii. MNS.2 32 a.1728 (Sav.) di
Groppi top. altre merci che si vendono a grossa, meno di grosse due.
PCT 103. L grossa.
D groppo. grossaria sf. “produzione di manufatti di grandi di-
gropia sf. “gancio?” mensioni”
VIA 94 a.1476 (Sav.) item cavi per gropiæ… –– item ca- GSA 22 a.1577 (Sav.) lavorando argenti di grossaria, co-
vi per gropie. me in fabbricare, lavorare bacini, stagnare, piatti, tondi,
D groppo. L gropia. sallairoli e simili lavori grossieri.
gröpia sf. “greppia” D groseza.
CAD. RAN 189. PD 116 REW/FPI 4773. MIL 197 lon- grosciero agg. “grossolano, grezzo”
gob. kruppja. FDG 272. PVG. MNS.1 73 a.1710 camisciole tanto di lana fina quanto di
Cf. SAP 407 a.lomb. gripia m.s. lana grosciera.
D grepia. grüpia. D grossiero.
Groppini / Groppino top. groscìn sm. “pietraia”
PCT 103. VPL (Arenz.)
D groppo. groseilla sf. (bot.) “Ribes grossolania”
groppo sm. “nodo, intreccio” FPL (Nizza).
RDB 67 come diavo desgroperè moè/ dre vostre tresse grosessa / grosseza sf. “grosszza, spessore”
quello groppo ch’han/ donde m’avei ligao de vostra man. ATA 203 a.1382 (Alb.) lo quar mul se faza grosso parmi
D gruppo. viii. et en la dita grosseza longo parmi xviii. AMF 119
groppo sm. “gruppo, manipolo” a.1558 (Finale) li doi longi baloardi da tramontana sono
DFC 34 un groppo de gente affadighæ’/ con ri mostasci di grosesa come li altri. CRA 162 a.1559 (Alb.) le mura-
tutti regaçæ’/ suando a strascinase ro mortà. glie de la cità de Albenga… si hanno da fabricare… di
groppo sm. “gancio, gancetto” grosessa palmi 5 1/2. MOB 148 a.191 (Sav.) le muraglie
MNS.3 62 a.1721 (Sav.) chiavaggione grossa e piccola, laterali… farle di grosessa palmi due.
groppi, uggetti, gangheri, beccude. ATT 55.
D gropia. D grossaria. groso.
Groppo top.; elem. topon. grossiero agg. “grosso, grande, di grandi dimensioni”
GSA 22 a.1577 (Sav.) lavorando argenti di grossaria, co-
BG 180 a.1484 (Sav.) usque ad aquam currentem in val-
me in fabbricare, lavorare bacini, stagnare, piatti, tondi,
le cui dicitur Lo Gropo della Sarchera.
sallairoli e simili lavori grossieri.
FTL 55 sg. “rilievo di particolare morfologia; elem. to-
D grosciero. groso. gruscé.
pon. frequente nella Riviera di Levante; compare anche
grossitòn agg. “grande e grosso; goffo”
nell’Appennino parmense”. RDB 12 ve cerco za e là seira e mattìn/ ni ve basto a trovà
PCT 103 sg., 120 sg.: germ. *kroppa “altura tondeggian- mi grossitòn.
te”: Groppo delle Ali, Groppo di Menno; Groppo D groso.
Lamette. Groppo Marcio. Groppo Marzo. Groppo grosso agg. “grosso”
Rognosi. Groppo Rosso, Groppo Seghere. AG 138.173 in pu grosa quantitae. ATA 203 a.1382 (Alb.)
D grop. groppa. gropallo. gropparo. groppe. groppetti. lo quar mul se faza grosso parmi viii. MNS.1 108 a.1577
groppi. groppini. gropponi. groppu. grupunà. L gropus. (Sav.) fillatori dell’arte di mare o sia grossa.
Gropponi top. FAS 142.
PCT 104. D arte grossa. gro. grossu. montegrosso. desgroscià. en-
D groppo. groxar. groseza. grossiero. grossiton. grusciame. ingrosu.
groppu sm. “sasso, mucchio di sassi” ngroxar. L grossus.
VPL (Sassello). grosso sm. “grosso (moneta)”
Groppu top. (Loano) NAB 26 a.1473 (Sav.) soto pena de libre diese e pagando
TCL u Groppu. grosi doi lo iorno ala carita de la dita arte. RDB 73 aora
D groppo. zuœgan serrè dentr’i mezen/ de testoìn, sodi e grossi…
groria sf. “gloria” Grosso cognome
CPV 49 a.1461 (Alb.) e quela groria voi ne dai che non VTS 83 a.1530 (Sav.).
marce. CPF 167 a.1584 no e de groria ro commensà dre grossu agg. “grosso”
cose ma no finire. RDB 28 perché l’utile e onò de questi CAD. PD 349, 358 pl. grosci. PVG. VPL.
tè/ in groria tornerà d’esta çittè. RDB 32 dov’è l’onò dri D groso.
nostri antighi, e groria? SOP 10 v. a.1597. groria. GL grösu sm. “il cavo della mano”
11.63 un, portaou da ra raggia e da ra groria,/ l’âtro giu- PVG.
deo cantando ra vittoria. D crösu.
grö’s 552 grup

grö’sua sf. “crosta che si forma su una piaga” grugnu sm. “grugno del maiale”
PVG. PVG.
grotta sf. “cantina” D grignotu. grugnaö’. grugni. grugnìn. sgrognotto.
BDB 272 (Bonif.). RGS § 69 tosc. grotta. L grugnus.
D grotesco. grottu. grulla sf. ciabatta, scarpa vecchia; scarpa grossola-
grö’ttau / grö’ttanu sm. (bot.) “smilace (Smilax na dei contadini”
aspera)” MP 19.151 (Pigna). FDT.P 73 (Triora). MDB (Bord.).
CAD. FPL. MLC 269. PD 135. ADL (Vent.).
D scrotegu. D grullu. L (de) grulla.
grotesco sm. “grottesca” grullu sm. “rattoppo nelle scarpe”
AAD 265 portiere tre di scarlata intagliate a fogliami gro- FDT.P 73 (Triora).
teschi et sua arma. grulu agg. “rozzo”
D grotta. MP 19.151 (Pigna).
grotto sm. “mascalzone” D grulla.
grumetta sf. “sottogola; copri-orecchie del berretto”
PRP 359 (4.40) cieria de mascarzon, cieria de grotto.
GO. CAD. RAN 128: fr. gourmette. GA 12.100.
PRA 388. REW 231, 6065. D gurmetta.
Cf. RNC 13: neog. gro›thj “uomo taciturno, di catti- grumiscé/grumiscelu/grüliscelu/grumiscèr sm. “go-
va indole (ma fa difficoltà la -o- aperta lig.)”. mitolo”
grottu sm. “roccia calcarea friabile” TVD (Dolc.) grumiscé. MDB (Bord.), BNL 73 (Perin.):
DVA (VArr.). grumiscelu. VPL (Vent.) grümiscelu. MP 19.151 (Pigna)
D grotta. grumiscèr.
gròu sm. “grado” Cf. DEP piem. gramissel; grimissel m.s.
CIT.A 55 con ri mà de louetti ho tanto grou/ zuœmoæ, che D gimiscellu. giümiscellu. remescellu. L gromexellus.
no so ben cose m’assume?/ o ro nomme d’amante o de- grümmu sm. “bitorzolo”
speròu. CIT.A 59 e ro mæ gròu/ manco no cangeræ’ con CAF.
l’imperou. (CIT 55, 59: grao, desperao, imperao). D grugnu.
PD 361. ADG 80,116. grun sm. “calabrone”
D graddu. grao. PVG.
grou agg. “grato” grunda sf. “grondaia”
ADG 80, 116. PVG. VPL.
gröu sm. “volo di uccelli” D gronda. grondana. gronduo. grundana. sgrunda.
PVG. L grunda.
D gruà. grunda sf. “broncio, malumore”
groupoùn sm. (bot.) “Scorpiurus subvillosa” CDS (Sanr.) avé, carà a grunda “mettere il broncio”.
FPL (Nizza). D gronda. gronduo.
grözu agg. “rozzo” grundana sf. “grondaia”
PVG. GO. PAG 205 “l’acqua che gronda, e il luogo dove cade”.
D grezzu. CAN 1846 p.5 (Sav.) di caruggi nettezzè/ de grundanne
gru / grüa sf. (ornit.) “gru (Grus communis, Grus ci- incannellæ’/ di cundüti sbarassè… MVS (Sarz.). VPL.
D grunda.
nerea)”
grundara sf. “grondaia”
CAD. PVG. CLU. MP 14.55 (Pigna).
gruà vb. “volare, svolazzare” D grundana.
PVG: exvolare REW 3115. grungu sm. (ittiol.) “grongo”
D gröu. ANP 64, APV 80 (Vent.)
grudare vb. “cadere (di frutti)” D gronco.
MVS (Sarz.). gruppa sf. “groppa”
D cruà. L grodare. CAD.
grugnaö’ sm. “museruola per maiali” L cropa.
D grugno. grupà vb. “annodare”
grugné vb. “piagnucolare” BDS (Sav.).
MP 19.151 (Pigna): REW 3983 fr. grogner. D agropà.
D grognir. gruppé sm. “croupier, chi tiene banco”
Grugni top. (Pigna) CAD.
PSP 94 n.257. Cf. REW 3894. gruppéa sf. “groppiera della sella”
D grugnu. L grognus. CAD. PAG 221.
grugnìn sm. “museruola per maiali” D gruppa.
grüpia sf. “greppia”
PVG.
ADL (Vent.).
D grugnu. Cf. CVM mil. gruppia m.s.
grugnìn sm. (bot.) “Seriola ætnensis” grüppia sf. (mar.) “fune del gavitello dell’ancora”
FPL (Cogorno). CAD.
grugnìu agg. “piagnucoloso” gruppo / grupu sm. “nodo, intreccio”
MP 19.151 (Pigna). AAD 261 un altro apparato per la camera di ponente… di
D grognir. raso morello cremesino ricamato a gruppi et fogliami di
grugnu sm. “gonfiore della pelle” tella di argento. PVG, VPL grupu.
SDS (Sav.). Cf. SAP 407 a.lomb. gropo “nodo”.
D grümmu. D agropà. desgropar. groppo. L gropus.
grup 553 gual

grupu sm. “difterite” 95.177 tanto aseai son de guagnar. AG 101.18 chapeler e
MDB (Bord.) mà du grupu. BDS (Sav.). LFL.2 20 fr. zocorai/ per li gran fangi e tempi croi/ am guagnao ben as-
croup m.s. sai. AG 140.27 ni per atro gran tesoro/ ni per aver che tu
grupunà sf. “mucchio di pietre” guagnasi. AG 140.252 pur per guagnar lo paraiso. CEB
PVG. 358 la lengereza de spender computa cum la graveza de
D groppo. guagnar. PEG 36 como fe lo fiio de lo richo homo, chi
gruscé agg. “grossolano” guasta e zuga tuto zo che so payre guagnava. IVE 83 cos-
ADL (Vent.). VPL. si se guagna e guagnerà lo reame de lo cel. PEG 41 nuy
D grossiero. devemo guagnar lo cel. BVP 394 a.1449 guagnavan mon-
gruscé sm. “uncinetto” to più lengeramenti che a lo tempo de adesso. CPF 169
PD 355: fr. crochet. VPL. a.1589 guagnerò, guagnao. VPL.
D croscé. FAS 152. Cf. SAP 205. a. lomb. aguagnar m.s.
grusciame sm. “erbacce secche” PD 154, 156, 159. A.SCHIAFFINI, ID 6 (1930) 47. RGS §
TVD (Dolc.). 1155. PVG.
D groso. D gagnà gainar. goagnar. guagno. L guagnabene. gua-
Gruzza / Gruzze top. gnabonum.
PCT 104 Gruzza. FTL 101 Fosso della Gruzza, Costa le guagno / guagnu sm. “guadagno”
Gruzze (La Spezia). AG 42.23 senza guagno alchun aver. AG 54.45 con spe-
D Gruzzo top.; elem. topon. sempre riferito a fatti oro- ranza de gnagno far. AG 81.2 ben comenzar e no compir/
grafici” no sor gran guagno conseguir. AG 138.209 ma tanti son
FTL 101 n.36 Monte Gruzzo (La Spezia). PCT 104: long. li guagni lor… PLD 84 a.1367 no ge sera de guagno.
*gruzzo “mucchio”. BVP 394 a.1449 seando li guagni monto graindi. PD 129,
D gruzza. 156, PVG, VPL guagnu.
gruzu / grüzu agg. “rozzo, ruvido” FA 358. FAS 157. PS 9, 16. BLG 25 n. Cf. SAP 2.237
CIC 137 s. xx, BDS (Sav.), ADP (Pietra): grüzu. VPL a.lomb. guagno m.s.
(Var., Arenz.) gruzu? D gagno. gaini. guadagno. guagnar. guagnu. guano. va-
D grezzu. gno. L guagnus.
gruttìn sm. “terreno secco, arido” guay sm. “guaio, disgrazia, dolore”
CAD. AG 63.28 grandementi era ioyoso/ sperando aver deleto
gu avv. “ci, vi” assai/ ma quanto fo poi lo so guay/ de che elo e doloroso
AG 14.365 un atro mar gu è de gran pondo/ chi monto e gramo.
gente tira a fondo. PAS 33 e quando lo spirito gu e reve- FA 358: “per la rima con assai è da considerare sost.”
gnuho, si se reforza de parlar… PAS 35 non gu e chi gue REW 9480. BLG 25 n.
daga consolatiom. D guao.
gua sf. “gola” guaì vb. “guarire”
PVG. FDG 171: ptc. guàiu.
NPD 74 a.1842 (Sav.) ünna gua fudrà de cö’iu.
D guarir.
PD 119, 358. GIL 101. ADG. PVG. VPL. guaime esclam. “ahimè.
D gora. L gula. AG 16.169 guaime, morte, come e presta/ de zuigar lo
guà sf. “golata” flior me. AG 16.311 dixea: guaime, segnor me/ perche
VPL. som da voi partìa?
Guà top. (Ovada); elem. topon. D gay. gueime.
ADG 116: Guà, borgo sul fiume Bormida. ITG 18. guairi avv. “guari”
Cf. RGS § 167 it. guado, lat. vadum, germ. wad. AG 37.136 che ni per terra ni per mar/ se po l’omo guairi
D gau. L guadum. alargaa. AG 53.125 si che in cexia ni in via/ non e alcun
guà sf. (ornit.) “cornacchia nera” che guairi sia. AG 95.59 o como a seguio guayri/ la vita
ADP (Pietra). de li santi payri.
D goa. FA 358. FAS 143, 152, 165. PD 129 sg. REW 9485.
guadagnu sm. “guadagno” DEI.3 1887. Cf. LDA 57 sgg. piem. vaire. BLG 24 n.:
ADG 99. “guari dal franco, guairi dal francese”.
D guâgnu. L guadagnus. D avarìe. gairi. goairi. goeri. guari. guèi. guæri. gueri.
gua de leùn sm. (bot.) “Antirrhinum v.sp.” guaitar vb. “guardare, badare, difendere”
FPL. AG 39.117 per che me par che me fa mester/ guaitarse in
Guadi top. ante e in dere. AG 54.250 che devese guaitar si/ como no
PCT 48, 99 Costa di Guadi. posa cair li. AG 127.77 e inderno se guaita poi/ quelo a
D gualdo. chi son furai li boi. AG 127.80 doncha fa bon dural afa-
guado sm. “guado, sostanza colorante” no/ de guaitar per schivar dano. AG 145.212 che donde
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) robbe da tenzere come galle, l’omo no guaita/ lo demonio pu l’asaota.
guadi, allumi, brazili, rozze, cenere, vitrioli, grane. PS 63.
MNS.1 57 a.1577 (Sav.) vedere se dette berrette che si ha- D aguaitar. gaitar. guaitarola.
verano da tingere in negro haverano quella perfettione di guaiotarola top.
guado che si contiene in detta mostra. PCT 97 Monte Guaitarola.
L guaudum. D guaitar. L guatarola.
guagnà/ -r vb. “guadagnare” gualdo sm. “bosco
AG 12.399 tosto guagnando…/ la gloria de paraiso.AG MPS 60 a.1550 (Stella) li prati in li quali se sega erba in
14.497 quando per ingano/ fa te sforzi l’atrui dano/ o gua- gualdo del comune sijno banniti… e duri detto banno in-
gnar contra natura. AG 14.684 e se tu questo no farai/ sino che serano segati. GRD 117 (Corsica) tutti gli agri,
guagnar no poi ma perde asai. AG 74.42 unde elo guagne gualdi, pasture ed herbaggi dell’isola di Corsica.
per un cento. 91.10 che guagnai voi de questa arte. AG D guadi. guardo. L gualdus.
guan 554 guar

guanciale / guanziale sm. “guanciale” dar li porci, cossi como dixe l’evangerio. MC 685 sg. e
AAD 273 due guanziale, uno di raso rosso l’altro verde. guarda asi che dixe Salomon loando più lo morto che lo
AAD 280 guanciale coperto di telazo gialdo. vivo. –– e guarda zo che per li savy n’è dicto… –– e fu
D sguanza. L guanciale. desvegiao e guardayme d’intorno e non vi niente. GP 377
guantà vb. “agguantare, afferrare” e guardava la testa, e si ll’aveiva tuta pinna de spine, e poa
RAN 156. NVM (Sav.). PVG “attecchire”. mirava la soa faza… GL 3.9 ra sentinella…/ l’occiale a
D agantà. guantu. regantà. l’allivella/ e a guarda per menûo. GL 15.3 guardæ’ un po
guante sm. “guanto” che bello caxo. GL 16.19 e senza parpellà o sta lì a
NSB 188 s.xvii. (Gen.) mi so che perso avei, Cichetta, un guardâra. CAN 1842 p.47 (Sav.) per esempiu: ei guardòu/
guante…/ quell’è, che l’ha trovou, vostro galante. lazzü a ciassa du mercòu? LP 24 (Molini di Triora)
D guanto. guantu. guarda “guarda”. PRA 377 (Bord.) guardaivi. VPL.
Guanterio cognome “guardavate”.
VTS 92 a.1530 (Sav.). Rifl. “guardarsi, difendersi, evitare”
D guantero. L guanterius. AG 14.305 or in tar guisa te ne guarda/ che l’ira a ti lo cor
guantero sm. “guantaio” no t’arda. AG 53.23 che mar me par che se guardam/ da
MNS.2 14 a.1593 ;(Sav.) quella persona la quale deside- i enimixi che l’agueitam. AG 71.43 e guardave quanto
rarà esercitare l’arte de merzari o guantero… poei/ dai enimixi che voi avei. AG 138.250 Vencian…/
D guanterio. guanto. guardense de trabuchar/ e ponnan mente a li Pissan. AG
guanto / guantu sm. “guanto” 139.58 nixun da lui se po guardar. AG 139.72 pensar de
MNS.2 14 a.1593 (Sav.) guanti, mascare… BID 9. BLG De servir…/ e guardarse da falir. AG 140.10 e da mar far
25 n., 42. VPL. per De guardaive. AG 140.144 che se tu no vorai oir/ elo
D goanto. guantà. guante. guantero. guantu. L guantus. se guardara ben de dir. AG 140.149 de la gora te guarda
guao sm. “guaio, malanno ben. AG 142.33 or se guarde chi aguardar sa.
AG 16.233 lantor fon tanti li guai me/ chi eram desmesu- FAS 156 guarte “guardati”. PS 25. BLG 20, 42, 45: “ori-
rai. AG 80.18 queli chi tar xama an aceisa/ n’an e n’ave- gine militare germ. (franca), cf. sp (< lat.) mirar”.
ran li guai. AG 95.202 chi pricha ben e no lo fa/ o quan- D gardar. aguardà. goardar. guarda. guardachè. guardavì.
ti guai gi ven a ca! AG 134.332 ma se tu pur agardi zo/ li guardaroba. guardo. reguardar. vardar. L guardare.
guay aspeti e dano to. AG 140.212 che queli chi ge som guardachè sm (bot.) “semprevivo (Sempervivum tec-
andaj/ n’an portao a ca li guai. 141.22 ma li guai segen torum L.)”
poi derer. TL 1.320 a.1455 li nostri guai e le iniurie e for- MLC. 241 (Carbuta).
se per noi ricevue. COM.3 41 o deve sempre dubità de D guardiacà. guardà.
quarche aççidente, de quarche guao, de quarche rovinna. (erba) guardaroba sf. (bot.) “Santolina chamaecypa-
D gay. goai. guay. guau. L gouaium. rissus”
guao sm. “agguato” FPL.
AG 54.80 tuti som si adormentai/ en soi deleti per lor gai/ D guardà.
che l’ennimixi lor mortai/ semper veienti in lor guay/ su- guardarobe sm. “armadio da vestiti”
bitamenti li am preixi. PVG.
D aguaito. D guardà. L guardarauba.
guappo agg. “ardito” guardavì sm. “armadio a specchio”
GL 15.4 no zà vestìa da donna de requesta/ ma guappa, co BDS (Sav.). VPL.
una roba un pò rubìn. GL 17.89 bravi nevi…/ che a ri ciù D guardà.
guappi faran vei maomma/ de Sparta, se Cartagine e de guardia sf. “guardia, custodia”
Romma. (TT: agguaglieran qual più chiaro si noma/ di SCF 94 a.1393 ogni guardiam ch’è amisso per avere cura
Sparta, di Cartagine e di Roma). e guardia de le cosse dela consortia… VPL.
POF 8 e n.1 “oggi abbandonato a Genova ma vivo altro- D gouadia. guarda. guardiaböi. guardiacà. guardie.
ve”. RAN 93: sp. guapo. L guardia.
guar agg. pron. “quale” guardia sf. “guardia di città, vigile urbano”
SA 240 a.1340 (Sav.) per laguar cossa… CAD. DVA (VArr.).
D qual. guardia sf. “guardia”: elem. topon. frequente
guarco sm. “cercine” FTL 186: Guardia, Guardiola, Bric Navardia (Millesimo).
VPL (Lerici). PCT 89, 120 sg. Guardia, la Guardia, Villa Guardia.
guarda sf. “guardia, custodia” D navardia. guardiola. L guardia.
PEG 43 quello e bem traytor chi da citae o castello a l’en- guardià vb. “fare la guardia”
nemigo de so signor, abiandolo in guarda. AA 64 quela PRP 341 (str. 14) i cercan de spartì ra gente/ per mettera
guarda se diseva esere 1500 cavali et 500 fanti. a ri posti a guardià. VPL (Taggia).
Cf. SAP 407 a.lomb. guarda m.s. D guardia.
D guardà. guardia. quarda. scuarda. L coarda. guarda. guardiaböi sm. (ornit.) “ballerina bianca”
Guarda top. (Sav.) CLU.
AA 41 sg. e come li soldati furono reficiati se aviono ver- D guardia.
so la porta de la Guarda e usino fora de la cita marchian- guardiacà sm. (bot.) “semprevivo (Sempervivum tec-
do in ordenansa verso Genoa… –– li populari tirono a torum)”
brase alquanti pesi d’artalaria sopra la lobieta de la porta EVM 123 (V.Mar.)
de la Guarda. D guardachè. guardia.
D quarda. L coarda. guardiam / guardiano sm. “guardiano”
guardà/ -r vb. “guardare, badare” SCF 94 a.1393 ogni guardiam ch’è amissso per avere cu-
AG 134.318 contra segnor chi te da pasto/ guarda ben no ra e guardia de le cosse dela consortia… DSP 272 a.1558
ne fai guasto. AG 139.55 ela (la morte) no guarda zoven- scrivano, nochiero, guardiano.
tura/ ni bon ni re, ni tar ni quar. PEG 36 li convene guar- L guardianus.
guar 555 gue

guardie sf.pl. “ceppi, catene” ve li onde lo va. AG 134.8 voiando lo corpo si guarnir/
AG 4.8 da Eroi fosti encarzerao/ e duramenti inferrao/ en che elo no possa axeiverir.
guardie e stretture forte. REW 9507. RGS § 1155.
D guardia. Cf. MB 106 (Bonvesin) guarnirse m.s.
guardiöa sf. “guardiola, spia” D desguarnio. disguarnito. garnì. garnie. goarnir. guarnio.
GO. guernir.
D guardiola. guastà/ -r vb. “guastare, rovinare, dissipare”
Guardiola to. (fra Albisola e Celle) AG 14.345 iardim pioso…/ se calcum rompe lo murao/ da
RPV 294 a.1590 (Sav.) appresso uno rivolo detto monto gente e po guastao. AG 134.19 a un disnar guasti
Guardiola… –– per la costiera del poggio detto anche pu ben/ ca dexe omi, tar or ven. MCG 331 guastar. PEG
Guardiola. FTL 186. 35 como fe lo fiio de lo richo homo, chi guasta e zuga tu-
D guardia. guardiöa. L guardiola. to zo che so payre guagnava e si g’aveva dao. PVG, VPL
guardo sm. “sguardo” guastà.
AG 143.73 per re guardo o riso o guigno/ desdexeiver zo- REW 9168. RGS § 167.
go e cingno/ re desideri o voluntae… D aguastà. gastà. goastare. guastaor. guastarixe. guasto.
D guardà. L guastare.
guardo sm. “bosco” guastaor sm. “dissipatore”
MPS 49 a.1550 (Stella) alchun guardo, almenardo o bo- MCG 331.
scho… D goastatore. guastarixe.
D gualdo. guastarixe sf. “devastatrice”
guari avv. “molto” AG 134.221 (la gola) guastarixe per che t’apelo/ berrue-
AG 52.19 (la castagna) ma chi guari o tropo l’usa/ la soa la de maxelo.
mente n’è confusa. AG.60.15 no spere d’aver za mai de FAS 164.
poi/ ni da fiioi ni da nevoi/ lemosene guari spese/ ni ora- D goastatore. guastaor. guastar.
tion ni mese. AG 132.6 li son si rai/ che no ne posso con- guasta-stræ’ sm. “guastatore”
tar guari. AG 133.44 se un picin pertuso g’è/ chi guari DFC 27 pe ri primmi, se non erro/ gh’eran trenta imma-
ben calcao no è/ si pinnamenti g’entra l’onda. AG scaræ’/ tutti carreghi de ferro/ per parei ri guasta-stræ’/ con
140.321 quanto tu poi fugi li zahi/ che se tu guari li use- dre çappe, con dre picche/ dri piccoin, de marrapicche.
rai/ senpre starrai in gran peccao. AG 144.61 no s’apa- D goastatore.
reia, zo me par/ guari ben de contrastar/ a li inimixi sa- guastavino cognome
raxin. IVE 24 et no parlero e ça guari cum voi. VTS 77 a.1530 (Sav.).
FA 358. PS 11, 39. BLG 24 n. “guari dal franco, guairi L guastavinus.
dal francese”. guasto sm. “danno, sperpero”
D guairi. AG 134.318 contra segnor chi te da pasto/ guarda ben no
guarì/ -r vb. “guarire” ne fai guasto.
AG 139.54 alcun no so si pro ni forte/ chi tanto sapia De Cf. SAP 407 a.lomb. guasto m.s.
scrinir/ chi possa quando ven la morte/ scanpar, defender D gastu. guastar. guastu.
o guarir. guastu agg. “guasto, marcio”
RGS § 1155. BLG 20. VPL.RSS 33: “fr. guérir, prov. ga- PD 359. PVG. VPL.
rir: si sostituisce in epoca carolingia al lat. sanare, che re- D guasto.
siste solo nel profondo Sud”. guasùn sm. “persona che urla, o parla scomposta-
D garie. guaì. goarì. goarixon. guarixon. mente”
guarixon sf. “guarigione” BDS (Var.).
FAS 150. D gora.
D goarixon. guarì. guau sm. “guaio”
guarnelu sm. “gonna” CAD. VPL (Arenz.). FA 358: “farebbe presupporre un
MVS (Sarz.). antico guayo” PD 335 “caduta di -j- intervoc.”
L guarnellus. D guai. guao.
Guarnero cognome guaza sf. “zolla di terra”
VTS 73 a.1530 (Sav.). GR.2 38 (V.Scrivia).
guarnimento sm. “guarnizione di stoffa” L wasone.
MR 133 a.1593 (Cervo) sette pianete, una di damasco gubelettu / gubelottu sm. “pasticcino dolce farcito”
biancho con guarnimenti di centuni rosso con una stola e GO. CAN 1843 p.94 (Sav.) pe dùse nu saviè… di gube-
manipolo. letti. VPL (Var.)gubelottu
L guarnimentum. D cubelettu. L gobeletum.
guarnìo agg. “guarnito, fornito, difeso” gubbettu sm. (bot.) “ombelico di Venere (Umbilicus
AG 14.305 or in tar guisa te ne guarda/ che l’ira a ti lo cor rupestris”
no t’arda/ e contra lui sta si guarnìo/ che la no crex’ a EVM 88 (V.Mar.) “pianta officinale’”
omecio. AG 14.640 lo cor chi speso e assagio/ mester gi D göbbu.
fa star bem guarnio. AG 37.41 è bem guarnio lo me ban- gudì vb. “godere”
cha/ de cosse bone da usar. AG 138.10 de Zenoa tanto VPL.
odo dir/ che l’è de tuti ben guarnia. AG 138.73 (Zenoa) gue pron. dat. “gli, le a lui, a loro”
guarnia e de streiti passi/ e de provo e de loitam/ de mon- GP 280 e si piamà li discipuli e si gue disse… PAS 33
tagne forti xassi. sgg. za li sanava ello li soy infermi e gue ressucitava li soy
D guarnir. morti. –– e incontenente gue criam adosso e si ge dis-
guarnir vb. “guarnire” sem… –– e anchor fo compio in ella zo che David
AG 98.4 chi de far alcun viaio/ o loitam peregrinaio/ se propheta gue avea dito.
forza fin da so hoster/ guarnir de zo che fa mester/ per vi- D gi
gue 556 guia

gue avv. “ci, vi” 91.75 che mai no è l’omo parter/ senza paor de so guerré.
AG 140 104 ma tu gue laxerai la zuma. PAS 32 sg. e non AG 143.56 se tu e stao xarer/ traitor, secotro ni guerré.
gue fo alchum chi in pie se ne poesse sosternir. –– za li sa- FAS 152, 156. PS 32. AGC ad loc. “provenzalismo”
nava ello li soy infermi e gue ressucitava li soi morti. PAS Cf. SAP 407 a.lomb. guerré.
35 non gu e chi gue daga consolatiom. D guera. L guerrerius.
D ge. guereçar/ guerrezar vb. “combattere”
guè esclam. “guai! AG 91.40 paire, frai, barba e coxin/ guerreza con si gran
RAN 93 “a.gen.” polvim. PEG 41 e perço abate Deo orgoio e sempre lo
D gay. guereça.
(in) / guè/ guæ’ loc. “all’erta, in guardia” FAS 164.
RDB 101 (B.Schenone) zevoggi, chi me fan sta sempre in D guera. L guerezare.
guè. CIT 304 (B.Cigala) e si ghe daggo tanti berlendoìn/ guerffo agg. “guelfo”
che o butterà lì rotti e pestumæ’/ e ro cacasso e l’ærco che AG 73.2 fin che scada la foxina/ parte guerffa e gibelina.
tutti en/ zeveggi chi me fan sta sempre in guæ’. AG 76.3 enter guerfi e gibellin. BL 63 a.1393 ne le con-
D guettà. trate dove li guerfi se recogevano…. –– de li cinque che
guèa sf. “collanina portata dalle contadine” con lui avea, erano li quatro guerfi, e li autri gibelini.
CAD. PAG 128. AGC 36.
D gora. L golleta. D gelfo. gherfo. guelfo. L guelfus.
gueca sf. (ornit.) “tordo sassello” gueri / guæri avv. “guari”
CLU. NSB 189 s.xvii. (Gen.) sentirei, ve prometto, un bel-
guèi avv. “guari” l’humò/ che non sa dà a chi l’ode gueri incenso. AAG 113
AAG 113. PD 365. BLV 141. BLG 24 n. RGS § 15. s. xviii. guæri.
PVG. VPL. D guairi.
D guairi. guernir vg. “guarnire, provvedere”
guèime esclam. “ahimè” MC 691 ma lo Segnor nostro si n’a armay e guernye de
PD 122. arme defendeyve contra le lor malicie.
D guaime. D guarnir.
guèime sf. “erba tenera che cresce nei prati dopo la guernu sm. “giornata lavorativa”
prima falciatura” VPL (Pigna).
CAD. VPL. guersa sf. “orbettino”
guèina sf. “guaina” PVG.
PCD 39 s.xiv. D guersu.
D guenna. guersa sf. “vulva”
gueità vb. “spiare, far capolino” ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. VPL.
RAN 12, 43, 97, 106. GA 12.173. guerzo agg. “guercio, privo di un occhio”
D agueità. gaitar. RDB 68 a torto dro çé Minna ve dorei/ perché un oggio
Guèitu top. “Goito” dri vostri o s’ha pigiao/… e a torto d’esse guerza voi cian-
PD 128: Via Guèitu “via Goito, a Genova”. zei. RDB 81 se ben de fuò parei guerzo e straloggio/ per-
guelfo agg. “guelfo” ché uzè ri spegietti per costume…
BL 67 a.1399 doi consigi… uno de gentilomini ghibelini MUI 220.
como de populo… e uno autro guelfo. D guersu.
D guerffo. guersö’ sm. “perno, gancio della stadera”
guenna sf “guaina, fodero” CAD. PAG 21.
guersu agg. “guercio, strabico”
PCD 39 s. xiv. BOS 97 a.1655 (G.Rossi) e chi ra lama, e
PVG. VPL.
chi ra guenna scura.
D guersa. guerzo. inguersì. sghersu. sguersu. sguersezon.
CAD, RAN 190, MP 19.143 (Pigna): “orlo del panno en-
L guercius.
tro cui passa un nastro o cordone per stringere”. guetta sf. “trappola per uccelli”
PD 116, 122, 359. REW 9122. RGS § 167. VPL (Pigna).
D gaina. gueina. L guaina. guettà vb. “spiare, guatare”
guenna sf. BLG 25 n., fr. guetter.
CIC 149 s. xx (G.Cava, Sav.)a bucca…/ se slarga in tu bâ- D agguetà. gaitar. guè.
già da perde a guenna. guffu / güfu sm. (ornit.) “gufo”
guèra / guæra sf. “guerra” ADP (Pietra) guffu. CLU güfu.
AG 144.63 ali inimixi saraxim/ chi guera ten con so D dügu.
vexin. NPD 61 ca.1750 (Sav.) e i pecchæ’ ne fan guæra a guglié sm. “piccola sciarpa di pelliccia”
drito e a torto. NPD 64 ca.1750 (Sav.) l’è desceiso/ in CAD.
questa tæra/ portando a paxe/ levando a guæra. CIC 37 guia sf. “guida”
s.xviii. (Sav.) sta guæra maledetta l’è finìa. AG 27.4 non andar per vie torte/ como nave senza guia.
PD 110. VPL. AG 39.98 per zo de esser l’atrui caso/ castigamento in noi
D gerra. gherra. goerra. guerré. guerezar. L guerra. romaso/ emprendimento e speio e guia/ per noi guardà
guerré / guerer sm. “nemico” un’atra via. AG 140.46 prega l’aoto paire/ e la soa doze
AG 11.3 pregando per li soi guerer. AG 14.100 o tanto maire/ che sempre te sian in aya/ e deian ese toa guia. AG
aman lo fiior/ chi for guerre dem esser soi. AG 22.8 per zo 142.16 como orbi senza guia. AG 143.239 e se tu per ma-
che l’è de De guerré. AG 47.42 venzui for li mar guerer/ ra guia/ venisi for in recaya… FUP 111 s.xiv. (Sav.) ave
e zenoeixi n’an l’onor. AG 45.3 tuto lo mundo è torto/ e Maria… reina… nostra guia. GP 284 lo demonio chi e
de li bon mortar guerré/ pin de corssai e berrué. AG faito vostra guia si v’a oscurai li vostri cor… AF 3.36
49.102 tropo me par gram folia/ desprexiar lo so guerré. s.xiv. (Pietra) (voi) sei la nostra maire e la nostra guia.
AG 91.70 quelo mar guerré/ a chi ello era andao deré. AG D ghia. gia. guià. guide. L guiagium.
guià 557 gumb

guià/ -r vb. “guidare” guina sf. “fettuccia, cordone”


AG.17.2 tuta guia la soa nave/ reze e menna e da confor- VPL (Sanr., Taggia)
to/ e aduxela a bon porto. AG 17.11 guielam [FAS 157, guindare vb. (mar.) “issare”
161, PS 13: “guidinla”, guiem-la con metatesi, cf. PAB VIA 93 a.1476 (Sav.) item cavi per zonchi sive per guin-
47 ocivalem < ocievan-le] bem queli chi l’am/ de fin che dare.
eli am lo frem in man. AG 48.24 che de tanta storbera/ De Cf. DEI.3 1799 s.v. ghindare.
ne retorne in mainera/ da devesse ben guiar. AG 101.48 D goindare.
(De) chi cel e terra guia e menna. AG 142.118 ne guie e guìndulu sm. “arcolaio”
menne a quelo ben/ chi za mai no vera men. AG 145.18 MVS (Sarz.).
d’aver bona e forte nave/ chi sea ben insartiaa/ e de bon MUI 146.2. Cf. BIO 69 lomb. guindol, ghindul. JAN.1
nozhe guiiaa (AGT “e da bom noiher guia”). IVE 27 li 178 sg. fr. guindal “verricello”. BLG 25 n. it. guindolo.
rei, principi e baroni, chi an a reçe e a guiar tuta la hu- FPI 9545a
manna generation, che lo nostro signor beneito gi dea gra- D ghindaro.
tia, força e bairia che elli la possan reçe e guià. CEB 354 guisa / guiza / guixa sf. “guisa, maniera”
cerca diligente menty la intencion et la solicitudine de AG 12.534 tuto zo con grande asbrio/ disperse in diverse
quelli chi guiam la toa cossa. FUP 110 (1.10) s.xiv. (Sav.) guise. AG 14.93 strapassam questo comando/ e monto
peregrini e viandanti/ da voi seam guiai. guise araigando. AG 14.509 esto vicio malento/ zo e fru-
Cf. MB 107 (Bonvesin) guidharse, guidhao. to e mar toieto/ i omi in tante guise fam. AG 37.96 li ar-
D ghià. guia. guiaor. guiarixe. bori tuti avexendam/ a zo che so fruto rendam/ l’um poi
guiaor sm. “guida, capo, governante” l’autro maurando/ e monte guise delectando. AG 49.25 la
IVE 68 li guiaoy de lo povo. FAS 164. quar trega in monte guise/ queli Veneciam rompin. AG
D guiar. guiarixe. 74.36 e sostem grande infirmitae,/ de monte guisse aver-
guiardono sm. “ricompensa” sitae. AG 140.185 en tute guise sei avisto/ de no prender
BL 78 a.1400 ebi de buono servixo male guiardono. re aquisto. IVE 12 chi, si è scee (sete), in monte guixe noi
D guierdon. ce la possemo levà. PAB 48 voleiva far in guiza che ello
guiarixe sf. “guida” avesse la benissium. PAB 58 in tal guisa e in tal fuer.
AG 1.31 quela santa imperarixe/ chi de lo mundo e guia- PAB 61 in guissa che… PAB 83 e in che guissa li mar-
rixe. AG 145.306 questa prea si e quela/ che cognoser fa vaxi aprexiam li boim? PAB 87 si ch’è guissa de destina-
la stela/ chi d’ogni nave e guiarixe. ciom missa in overa… GP 290 or pensai pechaoi in che
FAS 164. PS 10, 35. guixa stava la vergen Maria… GP 375 in tar guixa pian-
D guiaor. guiar. zeiva e si se lamentava la vergene Maria…
guida sf. “redine del mulo” MUI 105. PS 63. BLG 25 n. “germ.”
PVG. D desguisar. ghisa. vissa. viisa.
Cf. BIO 67 mil. ghià “pungolo dei bifolchi”. gula sf. “gola” [sic: improbabile la forma del testo a
guierdon sm. “ricompensa” stampa]
AG 46.127 chi vive en paxe e en raxon/ De gi ne rende PRI 21 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) ra frunte me pareiva/ un-
guierdon. AG 53.27 e quelli chi lor paxe prenden/ mar a carma de mà/ ra gula, quandu neiva/ ra neive chi è neivà.
guierdon a lor ne renden. AG 64.20 ma chi le soe aflicion/ D gora. gura.
in paciencia sosten/ como per so peccao conven/ n’aspei- gulà vb. “inghiottire, ingollare”
te pur gran guierdon. AG 82.20 no strepar/ ni retener ni VPL.
tardiar/ alcun to lavoraor/ lo guierdon de so lavor. AG gulana sf. “giogaia della vacca”
139.70 de quanto serra faito e dito/ guierdon gi serra dai- PVG.
to. PAB 55 guierdon de losso diminuisse demerito de se- D colu.
creta conssiencia. PAB 80 no sum senssa puniciom li vi- gulaverna sf. “linfa dolciastra che cola dai rami ta-
cij, ni virtue senssa guierdom. gliati in dicembre”
FA 359. FAS 152. PS 9. FDT.P 73 (Triora).
D guiardono. gierdonar. guierdum. reguierdonar. D garaverna.
L gueerdonum gulé sm. “collana”
guierdonar vb. “ricompensare” PD 355: fr. collier.
PAB 90 tute fortunne, o piaxeiver o aspere, sum o per D gulana.
guierdonar o per exercitar li pordomi, o per punir o per gullu sm. “pesce di torrente”
mendar li malvaxi. BDS (Sav.). Sassello).
PS 36. Guliatia cognome “Ghigliazza”
D guierdon. reguierdonar. VTS 91 a.1517 (Sav.).
guierdum sm. “ricompensa” D vigliatia. L guiliacia. viglacia.
PAB 72 ello no quer aotro favor ni guierdum cha de se- guma sf. “resina, appretto”
creta consciencia. MP 19.152 (Pigna). “orichicco”. REW 3916.
D guierdon. D gomma. L guma.
guìggiu sm. “collare del cane” gumà / gümà vb. “sgobbare, lavorare duramente””
GO. CAD. RAN 190. PD 359 “collare, sciarpa, cen- CAD. RAN. 12, 190. TVD (Dolc.). BDS (Sav.). VPL
cio”: importato. (Sanr.) gumà.
guigno sm. “ghigno” gumba sf. “la parte interna del vallone, in opposizio-
AG 143.72 per reguardo o riso o guigno/ desdexeiver zo- ne alla costa e al poggio”
go e cingno/ re desideri o voluntae… FTL 197 n.: “elem. topon.: nell’estremo Ponente indica il
D ghignùn. xgigno. sito meglio esposto e più redditizio dell’oliveto”.
Guillaumes top. (Alpi Marittime, Fr.) NTS 39 s.xvii-xviii (Cadibona, Sav.) in ta Gumba. PCL
LAM 98 it. Guglielmi. 275; VPL (Pigna). ITG 501. REW 2386.
D ghigermu. L guilielmus. D cumba. gomba. gombe. gumbassu. gumbu. L gomba.
gumb 558 guri

gumbà sf. “misura di capacità gunfòu sm. “gonfalone”


VPL (Vent, Sanr.). RAN 183.
gumbairö’ / gumbariö’ sm. “frantoiano” D cunfaùn.
VPL gumbairö’. ROC 151 (Civezza) gumbariö’. gunzu sm. “grosso cardine infisso nel muro”
D gombarolo. gumbu. L gumbarolius. DVA (VArr.): oggi solo nella loc. dà l’öriu ai gunzi “cor-
gumbar(se) vb. “ammaccar(si)” rompere con doni”.
FPI 3755 (Sav.). Guodina cognome
D ingumbà. VTS 104 a.1530 (Sav.).
gumbassu top. (Alassio) D coda. cua.
TAL 76 n.388. gura sf. (bot.) “salice”
D gumba. FPL (P.Nava) “Salix purpurea”. MLC 266 (Sav.) “Salix
gumbu sm. “scavo fatto per piantare o concimare un incana Schrank.”
albero” RML 976 “origine pre-latina”.
ADP (Pietra). Cf. BIO 569 piem., mil. gora; RML 976 (Alpi Marittime)
D gumba. gòura, gourìn, gouret m.s.
gumbu sm. “frantoio di olive” FTL 136.
ADL (Vent.) “vasca del frantoio”: REW 2387. ROC 151 D gorra. gurrastru. gurìn. sgurìn.
n., 154 (Civezza). ADP (Pietra). VPL. gura sf. “gola”
D gombo. gumbariö’. L gumbus. PRI 16 s. xvii. (G.Chiabrera, Sav.) mœn gianche, die ar-
gumbu sm. elem. topon. be, purìe/ gura, tettin-a/ scciûmma marin-a. ADL (Vent.).
FTL 197 (Sav., Alb.). FCL 61 (Diano S.Pietro) Gumbu du D gora. gula
Pierre, Gumbu de Gin du Sé. Gura top.
D gombo. gumbassu. L gombetti. TAL 76 n.389 (Alassio) a.1539 la Gorra.
gumbüu agg. “curvo” D gorra.
BDS (Sav.). GFM 8. gurà vb. “sfibrare la verdura”
D ingumbà. ingumbìu. VPL.
gümena sf. “gomena” gurabàgiu sm. (ornit.) “airone”
RAN 190 “arabo”. PD 138. GNB 223 (Bord.).
D agumena. D ingurabagi.
gùmeru sm. “gomito” guràn vb. “goloso”
N.LAMBOGLIA, RSL 13 (1947) 95 “cubitu”. VPL.
D gumeu. gurrastru sm. (bot.) “salice”
gùmeu sm. “gomito” MLC 266 (Bard.).
ADL (Vent.). D gura.
D gumeru. gumiu. Gurdà top. “Gordale (Pigna)”
gumià sf. “gomitata” PSP 94 n.258: *gordo “compare in vari topon. lig. con-
VPL (Sanr.). nessi con acque sorgive. Unde?”. ADL (Vent.).
gumitar vb. “vomitare” D Fontanigorda. Gurdurùn. L gordal.
MP 19.152 (Pigna). gurdu agg. “tarchiato”
D vümità. VPL (Sanr.).
Gurdurùn top.
gùmiu sm. “gomito”
PSP 94 n. 258.
GO: pl. gùmie. PD 119.355. PVG. BDB 272 (Bonif.)
D gurdà.
VPL.
(le) Gurre top.
D gumeru. gumeu. FNV 222 a.1253 peciam unam terre posite ad le gurre.
gùndia sf. “grossa barca da pesca” D gorra.
BDS (Noli). gurfùn sm. “ghiottone”
D gundura. CIC Gloss. (Sav.)
gundùn sm. “preservativo” termine ingiurioso D ingurfà.
BDS (Sav.). gurfu sm. “golfo”
Cf. CIV a.1839 (mil.) gondòn, m.s. ADL (Vent.). VPL.
gùndura sf. “scialuppa, gondola” D gorfo.
BDB (Bonif.). gurghezzà vb. “gorgheggiare”
VPM 430 sgg.: “dal 1611 è la caratteristica gondola ve- CIC 51 a.1842 (Sav.) a ogni passu/ se sente u gurghezzà
neziana”. d’ün ruscignö’.
Cf. CVM (mil.) “barca da carico del lago di Como” D gorga.
D gundia. L gondola. guriata sf. “falce fienaria”
guné sm. “tabarro o giubbone da contadino, fatto di PVG.
stamegna, quasi impermeabile, portato su una spalla” D scurièa.
FTP.P 73 (Triora). PTO 258. gurìn sm. (bot.) “salice”
D gonna. gonella. gunelu. GO. FPL (Mele): “Salix purpurea”. (P.Nava): “juncus
gunela sf. “vestito da donna” v.sp.”. MLC 265. RML 976.
VPL. Cf. BIO 68, 569 piem., mil. gurìn “salice, vimine”.
gunelu sm. “camiciola da bambini” D gura. (erba) gurina. sgurìn. L gorinum. gurrinum.
DVA (VArr.). “voce del contado”. PS 62. gurìn sm. “piccola sciabica”
D gonna. guné. PML 333 (Portofino)
gunfià vb. “gonfiare” (erba) gurina sf. (bot.) “Juncus lamprocarpus v.sp.”
PVG “italianismo dotto”. FPL (P.Nava).
D sconfiar. D gurìn.
gurm 559 guxà

gurmandixe sf. “golosità” raio” è riportata da CESARE VECELLIO, Habiti antichi e


ADL (Vent.) fr. moderni di tutto il mondo, Venezia 1598, Sessa”.
gurmetta sf. “sottogola” D agugia. agugiaiö’. L agogiarolum.
PAG 148. CAD plur. gurmette “copri-orecchie del ber- guserna sf. (bot.) “Clematis vitalba”
retto” FPL (Chiav.)
D grumetta. gusma sf. “ciurma”
Gurpaira top. (Alassio) PS 63 a.1479.
TAL 77 n.390 a.1539 la Volpaira. a.1637 la Gorpara. D ihusma.
D volpera. gustà / güstà vb. “gustare”
gurpe sf. “volpe” NPD 57 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che noi atri gusterem-
DVO (On.). LP 27 (Ponente lig.) mo (fut.)/ d’ogni comodo che aggiæ’. PVG VPL.güstà.
D vorpe. D güstu.
gurpesela sf. “grillotalpa” gusteive / güsteive agg. “affabile, gentile”
FPI. 9464 (Sarz.). GL 17.4 chi ghe fa Carlo un breve ma compìo/ descorset-
D vurpina. to con faccia assæ’ gusteive. CAD güsteive “gustoso”:
gussa sf. “goccia” PD 108 “rarissimo, se ancora vivo”.
PD 336. VPL. GA 14.127 *guttea, *guttia REW 3829. D güstu.
güstu sm. “gusto”
PVG “soppiantato da “stissa”
PD 119. ADG. PVG. VPL.
D gota. gussà. gussura. L guta.
D gustà. gusteive.
gussà vb. “gocciolare”
gussu sm. “gozzo, barca da pesca”
GA 14.127. RAN 190 < guscio (Zambaldi). FAL 273 n.8 < ven.
D agusà. gussa. (bra)gozzo, cf. REW 952.
Guzzana top. (Sav.) NVM (Sav.). VPL
BG 126 n. s.xvii ritano della Guzzana, affl. del torr. D gosso. gozzo.
Letimbro. gùssura sf. “goccia, apoplessìa”
guzar vb. “aguzzare?” RNB 76 a.gen., cf. gr. mod. go›ssura m.s.
PAB 57 cossi se travaia in vam/ chi violeta cercha in bo- D gussa.
scho/ quando la bixa guza lo rosto (il testo fr. ha: quant la gutà vb. (mar.) “aggottare, togliere l’acqua dal fondo
bise amaine les noifz). della barca”
PS 63 “oscuro: aguzzar “rendere aguzzo”, o sgussar “sgu- RAN 97. NVM (Sav.). BDS (Sav.). PVG.
sciare, denudare i rami (rosto)? “. D agotar.
PS 11. Cf. CVM mil. guzz “aguzzo” guüme sm. “guaime, fieno di ultima falciatura”
D aguzo. PVG.
güscia sf. “guscio, scorza” guvernà vb. (mar.) “governare, reggere il timone”
PVG. VPL. APV 78 (Vent.).
L guxa. D governar.
gusellà sm. “agoraio” guxà vb. “urlare, vociare”
PVP Gloss. 346 “gusellaro”: la voce gen. gusellà “ago- VPL (Pigna).
i 560 jagu

I-J-Y
i art. m. pl. “i, gli” i spagnoli sono il diavolo/ quando i son in simil guerra.
AG 12.120 ch’è sovran de i atri rei. AG 42.10 i omi lo PRP 348 (str. 44) o come da conosce i son mai rei/ dro
dem pur obeir. AG 49.261 i enemisi. AG 140.86 avri i crestian ri sangui int’este mene… VCS 37 s.xx. (Sav.)
ogi e guarda ben. PRI 27 s. xvii. (Sav.) andavan per i quandu i ommi i partivan. VCS 60 s. xx. (Sav.) i l’ean
præ comme a ra fera. RDB 40 e dà de denti pon i homi a stète.
ri monti. GL 9.66 e verso i regni neigri a rubatòn/ andon PS 20 sg.: certo da i(gi) < illi. RGS § 448.
a affrizze ri anime perdue. GL 18.32 amô te ghìa, o i to i pron. ogg. proclit.di 3ª pers. m. e f. pl. “li, le”
capriçi storti. GL 18.97 e china i œuggi imbarlugæ’, poi RDB 9 o n’ha ciù frecce…/ i ha tiré tutte est’orbo bare-
torna/ ri ærze… NPD 59 a.1749 (Sav.) tutti i nostri stré.
arneixi. –– i nostri dì mà speisi. DFC 107 detesto ri mæ CIC 53 a.1842 (Sav.) nu i sveggiavi mancu cû cannun.
falli, i mæ nescioî. COM.4 83 ti parli comme i buffari. CIC 68 a.1843 (Sav.) se per casu. i avvisè.
NPD 57 s. xvii. (Sav.) sotto i erbori. NPD 61 sgg. Cf. TGG 97.
ca.1800 i pecchè ne fan guèra–– perscin i camalli. –– i prep. “in”
sciü pe-i bricchi. VCS 37 s.xx. (Sav.) quandu i ommi i AG 6.38 i lo mundo vegni nuo. AG 12.70 i nixun sposo
partivan. consentir.
AG 71.44 da i enemixi. AG 49.234 semper sospezosi/ de FAS 157. AGC 35 “dileguo fonosintattico di -n avanti a
i enimixi. CPF 169 a.1589 l’historia di nostri groriosi l, r, m.
strapassé. NPD 59 a.1749 (Sav.) scignor, di nostri acqui- D e. in.
sti me rallegro. PRI 49 s.xviii. (Sav.) tanta gente/ chi ven i avv. (luogo) “ivi, vi ”
zu d’in ti strazetti. AG 133.138 e se noi donde andar devemo/ no i mandemo
D li. ri. fin de za/ zo de che noi vivamo la/ inganai seremo.
i art. f. pl. “le” AG 138.104 en co sta sempre un gran fana/ chi a le nave
RDB 12 cuœggio i amare scioi de girozia. RDB 18 e in mostra intrar/ contra l’atro de cho-de-fa/ chi lonzi i e fo
voi i arme d’amò remorchiè son. RDB 28 sg. i ongie un miiar.
torte… –– i osse e porpe. RDB 46 può che i oneste PS 21.
toghe emo lasciæ’. RDB 66 a se vé si bella dentre i (avéi, vegnì in) ìa loc. “(avere, venire in) uggia”.
onde. RDB 83 (B.Cigala) e tutte i atre (donne) a mi VPL.
paren scoassi. RAN 54, 58 s. xvi. (B.Cigala) i ere (le ja / jha avv. “già; mai; piuttosto”
arie), i ingiurie. COM.4 16 tutte i apparenze do mondo. RV 20 s.xii certo ja (piuttosto) ve scanerò/ provenzal
–– impara un poco a fa i ambasciæ’ con megio manera. malaurao! RV 24 s. xii. ni ja (mai) voi non amerò. TL.1
i pron. dat. di 3ª pers. m. e f. sing. e pl. “gli”, a lui, a 326 a.1455 non replicheremo quelo che ja (già) per lette-
lei, a loro” re habiemo scripto ad complementum. PAD 471 a.1506
AG 21.7 chi star no vo contento/ en quelo honor che De i de la quale impreza sono ja jorni viii.
a dao… AG 37.87 la stae i e provo. AG 56.110 un bello D za.
zoven i aparvi. AG 56.174 ieso criste pusor via/ privar- iacento sm. “giacinto”
menti i aparvia. AG 85.92 rairi son in Italia/ chi sean PS 108 s. xiv. iacenti.
contenti in lo stao/ de quelo aver che De i a dao. AG D giasintu. L jacintus.
97.16 sperando lo ben sovran/ in ver lo qual elli semper iaceura sf. “freddezza”
van/ che i adevegna inver lo camin. AG 129.62 per mar PAB 56 o rei celestial/ stempera toa messura/ fa raxom
aquisto e re/ dote e patremonio/ i am vosuo strepar (a dominar/ e cor senssa iaceura.
lei). AG 138.246 tanto è lo possente stao/ de grandeza PS 1, 35, 63 “ghiacciatura”.
che de i a dao (a lei). CBL 331 (3.35) la soa stella i D giasèa. iaza.
andava avanti. CBL 332 (5.68) li soi pei i an baxao. ihacheta sf. “giacca, giacchetta”
CBL 346 (22.12) e dolenta deré i andava. CBL 348 BVP 258 a.1511 robe tree de septa, zoè doe ihachete e
(25.927 una cana in man i an daito. una de sopra.
D gi. D giacco. giachetta. L iacheta. zacheta.
PD 142. iacia sf. “ghiaccio”
i pron. sogg. proclit. di 2ª pers. pl. “voi” PS 16 s. xiv. AA 165 trovono su li fondi la iacia erta 3
PRP 338 (str.2) Madonna santa de Caneo/ zà che dro dita.
nostro luogo i sei sostegno… PRP 339 (str.4) ma ch’i D giasa. iaza.
drizzai re oreglie. PRP 352 (1.1) a me rexouro/ con voi, Jacomo n.p. “Giacomo”
perch’i me sei parente e amigo. PAS 29 so coxim zermam, chi a nome Jacomo.
i pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. e f. pl. “essi, esse” Iagna sf. “vivagna” top.
PAT 25 a.1356 comandando a li nostri de Peyra ch’i FCL 15 n. (S.Olcese) in ta Iagna.
fazam la dita francheza. DCT 163 a.1380 e accresceran D vivagna.
lo nome de lo imperao … si como i faxean per li impe- jagunare vb. “digiunare”
raor passay. PAB 62 li bem humaym, che i no pom AA 283 e lo iorno sequente per reverencia de la santa
vegnir inseme o y duran pocho. PAB 68 de quanto i fam croce la piu parte de li homini de larmata jagunono.
e am. PAB 14.70 in che logo i fussem. SGC 417 a.1522 D jaiunare.
jaja 561 ihas

jajaza sf. (ornit.) “gazza ladra” iantao agg. “piantato, fitto”


CLU (Rossiglione). AG 53.288 che lo peccao iantao in cor/ mai no s’arranca
iaira sf. “greto, ghiaieto” senza dor.
AG 54.70 no guardase/ metando scara e paromaira/ en FAS 151. AGC 33.
terra andando pe la iaria. ATA 203 a.1382 (Alb.) tute le D ciantà.
pree de la jaira. iao sm. “gladio, spada”
FAS 151, 157. AGC 33. AG 5.43 d’un fer iao ponzente/ fosti scanà. AG 16.239
D gèa. ghiara. giairra. giretta. grai. L glarea. ben foi passa veraxementi/ da quelo iao ponzente. AG
iaira sf. “giara” 134.214 che per la gora mor pu gente/ cha per iao alcun
PCD 45 s. xiv. ponzente. AG 140.159 cha per la gora mor pu gente/ ca
D iarra. per iao chi sea. CBL 340 (15.72) e son feria allo cor/
ihairamenti avv. “chiaramente” d’un iao de gran dolor. CBL 341 (16.22) allo mio cor
PCD 45 s. xiv. iairamenti. IVE 86 e si convem che ti ne feriva/ un iao si ponzente.
faci ihairamenti intende queste veritaj. MAC 168 si FA 359. FAS 141, 150, 151. PS 5: a.it. ghiado. FPI
noverai tuta la nostra generacion ihairamenti. 3773.
FAS 151. D glayo. ihiao. L gladius. gradius.
D piairamenti. iapa sf. “pietra, lastra”
ihairessa sf. “chiarezza” AG 42.8 tegnando lo veire forte/ li ferran su dura iapa.
ÂC 78 ihairessa de opiniom/ fara si venir arer. PAB 42 e butasse cum lo pecto sum unna iapa e comensa
D piareza. a pianze.
ihairi vb. “vedere distintamente” FA 359: “forse celtico, proprio dei dialetti dell’Italia
PAB 52 parceme veir unna dona monto ancianna… cres- sett.” FAS 141, 151
ser tam fin a lo cel, tanto che li mei ogi no la poeam ihai- D ciappa. L iaparolii. iaparorie.
ri. iarra / ihara sf. “giara”
PS 63 corr.: iairir. PCD 27 s. xiv. iarra. PS 63 s. xiv iarra, ihara.
D assihiairir. deszhairar. iharir. siharir. D giara. iaira. sara. L iarra.
iairitae sf. “chiarezza” iarba sf. (bot.) “vitalba (Clematis vitalba)”
PCD 27, 45 s. xiv. “claritatem”. FPL (V.Bisagno). FPI 328.
D piayritae. D viarboa.
ihayro agg. “chiaro” iarda sf. “giardinetto dietro casa”
PAT 26 a.1404 e cossi se e visto per ihayra proa. PCD
BDS (Var.).
27 s. xiv. iaira. FAS 141, 151. PAB 52 una dona… cum
D giardìn. iardim.
li ogi monto ihairi.
iardim / jardino sm. “giardino”
D cèu.
IVE 40 ello monto speso se ne andava inter lo iardim de
jaiunare vb. “digiunare”
lo paere, chi era derre da casa… e correa per lo iardim.
AA 308 a.1536 (Sav.) e subito la vergine parlando ge
dise che lui dovese jaiunare trei sabati. BAG 23 a.1488 (Sav.) alcuna caza, possissione, terra, jar-
D jagunare. jaunare. zazunar. dino.
iamà/ -r vb. “chiamare” D giardìn. iarda. L iardinus.
AG 142.89 uncha no val che De ne iama. AG 143.69 de iharir vb. “chiarire”
lo vitio è tachao/ chi luxuria è iamao. IVE 38 lo usam a PAD 523 a.1507 il che s’è da poi bene inteso e iharito
iamar la maere e lo paere. FUP 112 s. xiv. (Sav.) [jam]a esser tutto el contrario.
cum bom cor Maria/ e abi en lei ferma speranza. PCD D ihairi.
s.xiv. iama “chiama” iamalla “chiamarla”. IVE 54 iassa / iaza sf. “ghiaccio”
quando zoane se odì iamà fraelo… CF 3.21 s.xiv. AG 37.133 le iaze e le gram nevere/ tennem si streite le
(Pietra) ela se ihama anzella. CR 23 quando o averei rivere. AG 37.137 e per gram iaza e lavagi/ tanti vego
dexiderio de veime… ihamerei un de li apostoli o un desavantagi. AG 136.260 e no aver lo cor de iaza. PAB
sostituio preve… CR 11 messer sam jacomo lo maor 60 l’aire (a gram poeir) d’aimpir la terra de fior e de fruc-
jhamao alffeo per sovernome. GP 284 ihesu nazareno lo to e poi de conffonderlla de iassa e de zer.
quar se ihama Christe. MAC 162 ihamà de li soi messi e FAS 150 sg. PS 63.
disselli… SE 21 tuti la ihamavam madre de li poveri. D giasa. giazza. giasea. iaceura. desgiasà. iacia. iaza.
LSE 29 uno ioveno… ihamò a si… LSE 19 ella fo iha- iasato. iazo.
mata dal suo maistro a una predicha. PAD 424 a.1506 ihaza sf. “piaggia”
alchuni de quelli chi se yhamano gentilhomini. PS 6 s. xiv. ihaza: < *plagea.
FAS 151 iamo, iamando, iamao. D ciazza. L iazo.
D ciamà. ihamar. iasato agg. “ghiacciato”
jhameloto sm. “cammellotto, specie di tessuto” AA 165 trovono (il vino) iasato.
BL 65 a.1399 voi foste requesto da mie per queli jhame- D giasa. iassa.
loti… voi sete debitore a queli jhameloti. iascun pron. “ognuno”
D gameloto. L iamellotus. PCD 28 s. xiv. iascun, iascum.
ianco agg. “bianco” D ciascun.
AG 56.66 ianchi angeri vegnen da canto. iaser vb. “giacere”
FAS 152. AG 53.130 lo meschin chi iase lì.
D giancu. D iaxer.
ianda sf. “ghianda” Ihaseta top. (Chiavari)
PAB 64 li antixi paixaim/ chi no cerchavam dellicie…/ GEC 107 s. xiv-xvii. la Ihaseta.
iande era lor provenda/ e aigua era la soa bevenda. L platea.
iasm 562 idol

iasmar vb. “biasimare” tar perno/ che strambuxa se po enderno. AG 145.19 bona
AG 42.6 monti homi…/ chi presuman pregar morte/ e e forte nave…/ iava ben e cal(ca) e peiga. AG 145.200,
iasmar meser lo papa. 202 bonna nave…/ zo intendo e lo nostro cor…/ si vor
PS 7 x.xiv. iassma. esser ben iavao/ e da tute parte ben stopao/ iavao in croze
PS 50. FAS 152. con so ser. CBL 331 (4.16) goardando lo doce Criste/
D biassmar. giasmà. giasmo. son la croxe ihavao. OLP (= CF) 2.12 (Pietra) guardando
iazo sm. “ghiaccio” a Yesu Christe/ su la croxe ihavao. GP 371 si preixen
AG 101.4 gragnora e iazo e gran nevere. uno aguo monto grande e ssi ihavan l’una man.
FAS 141. 151. FAS 141.151. AGC 33.
D iassa. iaza. D chavar. chiavar. ciavà. L clavare.
(lo) iazo top. (Noli) ihavatura sf. “serratura”
PSM 393 a.1418 in territorio Nauli, loco ubi dicitur lo PS 35 s. xiv.
iazo. D ciavöia.
D ihaza. L plagium. plazum. ihavaxone sf. “chioderia, insieme di ferri e fibbie
ihastar vb. “schiattare, scoppiare?” della corazza”
CR 22 e odandove dir questa vostra si crudera morte che TL.2 336 a.1465 vi mandiamo in uno caratello ordinate
o avei a soferì, lo me cor de tuto ihasta. da ponere sub saburra… badili cxiii. et jhavaxone da coi-
iastema sf. “bestemmia” racie ut infra, videlicet… ihodi da rozeta mcl., item ihodi
PS 34 no avey voi odio iastema, che questo homo da scozo miliaria xxiiii. item fibie da brasse grose vi.
pechaor a faito a De? item fibie da morinelo dasneise (da balestra) grose viii.
D iastemar. item paria lx. de fibie da spale.
iastemaor sm. “bestemmiatore” D chiavaggione. chiavasone. L clavasionem.
AG 99.7 si che ogni biastemaor/ fa zuxe si e De traitor/ la ihave sf. “chiave”
qual cossa si è gran folia. AG 45.96 quelo gran segnor sobre/ chi le ihave tem de
FAS 164. ce.
D iastemar. FAS 157. CAV.1 96.
iastemar vb. “bestemmiare, insultare” D ciave.
AG 14.189 tropo e gram fala no loalo/ quanto e duncha ihavello sm. “furuncolo”
iastemarlo! AG 16.70 enspinao e spuazao/ iastemao con PS 51, 69 s.xiv. (piaghe d’Egitto) ne insirà ihavelli e bur-
gram furor. AG 46.59 e quando li dem De loar/ li no ces- gore e vesighe.
sam iastemar/ o in overe o in parole… AG 95.180 li se D ciavellu.
meten a zuguar/ li dai con foror scorlando/ De e santi ihavo sm. “schiavo”
iastemando. AG 99.1 chi tropo usa biastemar/ o scregnir TL.3 122 a.1474 li tenne per ihavi.
o mar pregar/ a De fa grande ofension. AG 143.86 se per D sichiavo.
ira o per furia/ cometesti greve iniuria/ menazando o jaxeir / iaxer vb. “giacere”
iastemando. AG 145.111 en alcun moo no laxar/ De ni AG 16.444 iaxando o sezando/ li soi faiti mentovava.
santi iastemar. AG 145.395 en la boca e a la mente/ rete AG 62.11 procura/ che lo demonio la baxe/ chi conseigo
lo fren si streita mente/ che no s’ausen a zurar/ ni mar dir habita e iaxe. AG 101.40 quello chi iaxe in passion/ chi
ni iastemar. PCD 43 s. xiv. iastemar. iastemando. FAS sempre a gran dol e penser. CBL 330 (2.46) li pastor tro-
152. PS 7. van Criste/ chi in lo presepio iaxe. CBL 331 (3.43) tro-
D biastemare. giastemà. iastema. iastemaor. iastemato. van un fantineto/ chi iaxeiva povereto/ cum la vergene
L bestemare. blasfemare. Maria. IVE 13 inperzo che per tuto lo mundo iaxen le
jastemato agg. “maledetto” menbre de Criste. PCD 28 s.xiv. iaxia (giaccia?) “sem-
BL 76 a.1400 questa nostra cità de Genova de’ essere plice latinismo grafico-fonetico”. LSE 24 se poze unde
bruxiata et argarata, per che no ve regna salvo demonii li porci avean iaxuo. LSE 32 iaxendo in leto per febre…
de l’inferno, e da Dio è iastemata. –– ben che lo corpo… quatro di iaxesse desoterao…
D iastemar. PS 4 s. xiv. jaxeir.
ihastra sf. “piastra” FAS 144, 149, 153.
PS 6 s. xiv. ihastre pl. D giasir. giaxe. iaser.
D ciastra. Íbagu top. (Pigna)
ihata sf. “chiatta” PSP 95 n. 260:. PCL 275. REW 6069, DEI.1 398: opa-
DSP 59 a.1487 habbiano arbitrio mettere ihate, barche e cus,: o > u > ü > i.
camali. ALE 430: it. s. xiv. (a) bacìo: lat. vac}vus “vuoto”, REW
D ciatta. L ihata. 9113. RGS § 162: *opacivus × vacivus.
jaunare vb. “digiunare” D lü’vegu. ü’bagu. L ubagus.
AA 308 a.1536 (Sav.) che dovese dire al populo de la idea sf. “idea”
villa de santo Bernardo che ogni uno dovese iaunare trei VPL.
sabati. idiproxia sf. “idropisia”
D jaiunare. AG 39.133 avaricia meschina/ semeiante d’idiproxia/ la
iava sf. “biada” quar asea si lo cor/ che ansitae za mae no mor.
AG 3.46 asa iava (ms. ava) e bom fem. PAS 27 quelle FA.359. idiprosia. FAS 156. FPI 4249b. AGC 38
iave chi som lonzi da quelle aygue. diproxia (aferesi).
PS 7, 63. D diproxia. intropicho.
D biava. idola / idora sf. “idolo, statua”
iavar vb. “inchiodare” AG 14.59 atra gente/ chi ne son in fogo ardente/ che l’e-
AG 16.96 la croxe/ donde elo devea esser iavao. AG nimigo faxeva orar/ e ydole diverse far. PAB 41 l’avari-
16.112 in quello legno…/ duramenti fo iavao. AG cia si e servitudem de le ydole. PAB 46 abram intra den-
54.192 ligai stan/ si strictamenti e pe e man/ e iavai con tro de lo tempio… e li era asai idole. MAC 161 alcuni
idri 563 ymag

pessimi tiragni, li quai constrenzean li crestiain a sacriffi- jesia / iezia / ihesia sf. “chiesa”
car le idolle. PS 63 s. xiv. idola. IVE 20 chi prendese lo IVE 30 e speciamenti de questo (sancto) de lo quar la
crucifixo d’una gesia et lo destruese et in so logo metese ihesia fa festa de la soa nativitae. NAB 19 a.1473 (Sav.)
l’idora d’un demonio… IVE 26 ella gi fe adorar le la messa… che se celebra in la jezia de santo augustino.
ydore. AA 22 per cauze de la defencione de la iezia santa e de
FAS 158. tuta la fede crestiana. AA 45 e tuti se aviono verso santo
idria sf. “grosso vaso, giara” Francisco con ordine e volonta de ocideli ancora che
PS 63 s.xiv. idrie de tegnei aigoa. fuseno in la jesia. AA 93 fu fato camerlengo de la yezia
Cf. prov. ydria, fr. idre. romana. VCC 30 a.1480 (Sav.) feste comande da la
L idria. sancta matre ihesia.
ye pron. dat. di 3ª pers. m. e f., sg. e pl. “gli, a loro” FAS 142,151.
IVE 29 che lo nostro segnor messer yhu. cre. ye illumine D gexa.
li lor cor de la santa fe cristianna. jeso n.p. “Gesù”
PS 21. AG 1.36 Jeso Cripste. AG 12.325 Jeso Criste.
D gi. FAS 149.
jenaro sm. “gennaio” D gexo. gexü’. gexümàia. giexo. giöxü’. giöxümàia.
AA 54 fino ali 8 de jenaro. iexu. ihu.
D zenà. iesto sm. “gesto, atteggiamento”
ieneratiom sf. “genere, specie” AG 79.77 lo mondo e mi desprexiar/ en robe e iesta e
AG 14.318 che de fornicatiom/ e cinque ieneratiom. andaure.
PS 18. FA 359. FAS 154, 158.
D generaciom. inçenerar. Jeve top. (Pontinvrea)
Jenoa top. “Genova” MBP 76 le Jeve “le acque”.
TL.2 768 a.1471 la cita de Jenoa. SPV 7,8 n. a.1504 lo IGM foglio 81 II N.E. (Pontinvrea)
inclito comune de Jenoa –– da Saona a Jenoa et in tuto D ègua.
lo destreycto jenoese. ihexia sf. “chiesa”
D jenoese. zena. L ianua. VCC 30 a.1480 (Sav.)
(in) jenochione loc. “in ginocchio” D gexa.
AA 193 un homo de argento chi sta in jenochione. iexu n.p. “Gesù”
D (in) zenogium. CBL 329 (1.24) Iexu Criste pietoxo.
jenoese agg. “genovese” D ieso.
SPV 8 n. a.1504 da Saona a Jenoa et in tuto lo destreycto Ighina top.
jenoese. PCT 115: “germanico?”
D jenoa. ignàira sf. “nausea”
jente sf. “gente MP 19.153 (Pigna).
PEG 45 quilli chi voram in auto montar/ vorem piaxeyr a D inaira.
tute jente. ignaràu agg. “infreddato”
D gente. VPL (Soldano, Vent.)
ihera sf. “viso, faccia” ignaspàr vb. “innaspare, avvolgere il filo”
AG 12.318 spiando con scura ihera/ donde e qual e chi VPL (Vent.).
era. AG 38.77 de cor fermo e forte ihera. AG 48.10 ne MP 19.153 (Pigna). iñaspar.
va con averta ihera. AG 63.12 capello in testa avea/ can- D inaspà.
visde che no iovea/ per asconder in peschera/ a li pexi ignorancia sf. “ignoranza”
soa ihera. PAB 53 sg. e cognoscei la ihera de mea fixi- IVE 14 l’ignorancia et la pegricia.
cianna. –– tal ihera e habito. IVE 39 incontenente ihiao sm. “spada”
inchynà la testa e tuta la ihera. BUN 449 s.xv. e state GP 284 questo to figio si sera ferio de un ihiao et de un
tutte/ con allegra e bona ihera. coltello, lo qual strapasera la anima toa.
FA 359. FAS 141. PS 98. AGC 50 n. CAV 96. Cf. Lc. 2.35 et tuam ipsius animam pertransibit gladius.
Cf. SAP 395 a.lomb., CVM mil. cera “viso, sembiante”. D iao.
D cea. zhera. il art., m.s. “il”
AA 18 il priore di Roma.
iherego sm. “chierico”
D el.
AGC 38.105 ni iherego (ms.: gherego) ni laygo. CEB
(Sant’) Ilâiu top. “Sant’Ilario”
358 li cagnoy franceschi lassa a li iheregi et a le reine. ADG 17.
D chirexi. cleirixi. gherego. D laiu.
ierexia sf. “clero” Ilonse top. (Alpi Marittime, Fr.)
AG 95.110 de lo peccao de simonia/ tuta e thaca la LAM 98 sg.
ierexia. illustrar vb. “illustrare”
FA 359. FAS 151, 163 ieresia. LSE 13 tanta nobile stirpa a nobilitao de exempli, illu-
D ceregu. chierexia. chieria. strao de miracoli e ornà de gracia de sanctità.
iesci vb. “uscire D inllustrar.
RDB 180 ms. e spesso iesce fuœ’ de lié. illuxium sf. “illusione”
D insir. PCD 48 s.xiv.
iesse vb. “essere” ymagem sf. “immagine”
RDB 180 ms. e voreiva iesse fuzia. COM.6 18 mi no PAB 39 fassemo l’omo ala ymagem e similitudem nostra.
orræ’ iesse o primmo a metteme in canteigora (linguag- CR 10 de la passion de l’immagen de lo nostro Segnor.
gio contadinesco). FAS 154. PS 36.
D esse. D emmaiem. immaginar. immagineyver. maginarse.
imma 564 imbe

(cü) immarlögu agg. “(sedere) in mal luogo, in cat- imbarsamòu agg. “allibito, stupito”
tivo stato (detto di chi soffre d’intestino, e anche di chi BDS (Sav.).
accampa motivi di salute per non lavorare) D imbassemar.
DVA (VArr.). imbazanase vb. “trapiantarsi, estendersi”
Cf. RDB 69 ma Zena ha aura ra gora in si mà luogo (“in GL 17.79 e sta romana/ razza, fin in Baviera a s’imbaza-
così cattivo stato”) na (TT e il buon germe roman con destro fato/ è ne’
D lögu. luogo. ma. mar. campi bavarici traslato).
immarscinòu agg. “vestito elegantemente” D bazana.
CAN 1847 p. 47 (Sav.) ò anche vistu ün carrussìn/ ele- imbascià sf. “ambasciata”
gante e tüttu pin/ de persunne immarscinè… GL 6.17 dunque, signor, guardæ’/ se son discrete o no ste
D marsina. mæ imbascæ’.
immascarao agg. “mascherato” D imbasciòu. imbasiata.
DFC 27 pe ri primmi, se non erro/ gh’eran trenta imma- imbasciòu sm. “ambasciatore”
scaræ’/ tutti carreghi de ferro/ pe parei ri guasta-stræ. GL 6.17 signor, ghe dixe, a ri imbascioì licenza/ se dà tra
DFC 70 chi marcia in meizaretto/ chi in zendalin de sea/ voi de fa ri sœu sermoìn?
chi sença fa bombæa/ coverto immascarao. D imbascià.
D inmascaraou. mascara. mascòu. imbassemar vb. “cospargere (un cadavere) di
immattì vb. “ammattire, impazzire” unguenti e profumi”
CAD. GP 377 preizem lo corpo de lo nostro segnor e imbasse-
D matu. manlo.
imbabulase vb. “imbacuccarsi, involgersi nel bozzolo” D imbarsamòu.
GO. imbasiata sf. “ambasciata”
D babolu. NPS 569 a.1527 gionse presto la imbasiata/ alarmata de
imbachetòu agg. “impettito” gran vaglia/ he la nova fu portata/ da uno che non tarta-
BDS (Sav.). glia.
D bacchettu. baccu. Cf. CVM mil. imbassada m.s.
imbâgià vb. “socchiudere” D imbascià.
GO. CAD. RAN 127, 166. BDS (Sav.). VPL (Arenz.) imbastare vb. “mettere il basto”
Cf. BIO 559 piem. abajé m.s. MPS 63 a.1550 (Stella) imbastare alchuna bestia da
D bâgià. imbâgio. basto.
imbâgio sm. “fessura, apertura” D bastu. L imbastare.
DFC 96 appena ra mattin de luxe spira / da l’imbâgio dre imbastì vb. “imbastire”
arve un pò de fi… CAD. BDS (Sav.). PVG. VPL.
D bâgio. imbâgià. L bastire.
imbailà(se) vb. “rovesciarsi” imbazuìu agg. “colpito dal malocchio, istupidito”
VPL (Var.). D abasurà. imbessìu.
imbalordìo agg. “sbalordito, istupidito” imbatanòu agg. “fangoso, infangato”
RDB 102 (B.Schenone) imbalordio. PD 361.
REW 5176. 7266. DEI.1 418. D batàn.
imbarassà vb. “imbarazzare” imbatte vb. “abbassare, abbattere, ripiegare a terra”
VPL. BDS (Sav.).
imbarassu sm. “ostacolo”
D imbattu.
VPL.
imbatto / imbattu sm. “riflesso, riverbero”
imbarcà /-r(se) vb. “imbarcare, imbarcarsi”
DFC 168 in una luxe limpida e sincera/ che brillo non
AA 167 con gram numero de fantaria che sua magesta li
avia fati reduere inseme per imbarcase… –– se imbarcor- reçeive/ ereditao da imbatto, o da riflesso…
no sopra li 44 vaseli sopra diti. GO, CAD, NVM (Sav.), BDS SDS (Sav.), ADP (Pietra)
CAD. NVM (Sav.). VPL : imbattu.
D barca. imbarcaderu. imbarcazö’. D imbatte.
imbarassu sm. “imbarazzo, impedimento” imbatto / imbattu sm. “brezza estiva”
GO. CAD. CIT 126 quando Maxina per piggià l’imbatto/ se tratten o
imbarcaderu sm. “imbarcadero” de seira o de mattin/ a ra ciazza dro mâ sciù l’arenin…
CAD “stazione ferroviaria”. RAN 16, 99, NVM (Sav.) imbattu “ribattito del vento”.
D barca. imbarcà. imbauzà vb. “rovesciare”
imbarcazö’ sm. “boccaporto” VPL (Sanr.).
GO. imbelinà vb. “gettare; pasticciare; rifl.: infischiarsi”
D barca. imbarcà. BDS (Sav.).
imbarlugà/ imbarlügà/ imbarlüghì vb. “abbagliare, D belìn. mbelinare.
confondere, stupire” imbernaccòu agg.. “stropicciato, malmenato”
PRI 16 s.xvii.(G.Chiabrera, Sav.) che sebben ra pasciun MIT 4 a.1850 (Sav.) tra i papé, carte bullè/ rutte, brütte,
me da ra morte/ a no m’ha imbarlugòu. PRP 345 (str.30) imbernacchè. BDS (Sav.).
quand’i ven zò restàn tutti confusi/ e come fuora d’elli imbernissa(se) vb. “impiastricciar(si)”
imbarlugai. GL 18.97 e china i œuggi imbarlugæ’, poi GL 7.40 zà o se vedde de sangue imbernissase.
torna/ ri ærze… GL 20.36 co un’arte de scrimì ch’im- D bernisà.
barlugava. CIC 62 a.1847 (Sav.) son proteste e paroloìn/ imbertonà vb. “intontire, illudere, innamorare”
che imbarlügan i mincioìn. CIT 53 a.1636 che Zanina vi zu sciu ro portà/ oimè! che
CAD, RAN 106, 154, ADL (Vent.), ADP (Pietra) : (Amò) o me n’ha fæto imbertonà/ comme apointo ro
imbarlügà. PVG imbarlüghì. gatto dra mezena. GL 4.93 con tanti tira e molla, a orza
REW 1127. 5136.2. ALE 47 *bisluca. appoggia/ con cianze, rîe, imbertonà, dà pena/ ra drita ri
imbe 565 imbr

vantaggio so a redoggia. GL 6.75 poi de sposate o s’im- imbrassöà vb. (mar.) “montare i braccioli”
bertonerà (“si farà un’idea fissa, un’ossessione”). D brazollo.
Cf. MUI 133 bertonar. imbratà/ -r vb. “imbrattare, guastare, compromet-
imbessì vb. “imboccare due tubi l’uno nell’altro” tere”
DVA (VArr.). PNF 405 a.1452 salvo perche ella non imbratasse le coxe
imbessìu agg. “lento, tardo, intorpidito” de Gavo (Gavi). AA 204 salvo che sia imbratato per
CAD. RAN 99, 180: < sp. embebecido. BDS (Sav.). ribello. RDB 62 portà derré ra coa ancon voggiemo…!
D abesìo. imbazuìu. che a sta si ben derré re robe bonne…/ ni per chioggia
imbeverao agg. “imbevuto” manchemo de portara/ che per re strè no usemo imbrata-
PAB 56 per toa dotrinna e costumi, de che noi semo ra.
imbeverai. D bratta. imbrattà.
PS 63. imbrattaou agg. “sporco”
imbeviase vb. “imbeversi, intridersi” GL 18.8 che sei tanto imbrattaou che per lavave/ no
CAD. bastereiva l’æegua dra Ponseivera.
D imbeverao. imbeviòu. D imbrataou.
imbeviòu agg. “imbevuto, intriso” imbrazao agg. “in braccio”
PS 63. CBL 331 (3.52) lo re de paraixo/ chi era inbrazao de
D imbeverao. Maria.
imbiavà vb. “seminare, coltivare a biada” D abrasà.
BSR 539. imbreccià vb. “colpire nel segno, imbroccare”
D biava L imblavare. GO.
imbibinà vb. “sedurre, abbindolare” imbrescà vb. “impiastricciare”
BDS (Sav.). ADL (Vent.). TVD (Dolc.) “essere d’impiccio”
D bibìn. D bresca.
imbilà(se) vb. “arrabbiarsi” imbriagà vb. “ubriacare”
VPL (Sanr.). PRA 371 a.1639 (Taggia) ptc. imbriagàe.
imbilàu agg. ”fuori di sé” D imbriago. imbriegà. imbriègu. mbriagar.
DVO (On.). imbriago agg. “ubriaco”
imbindar vb. “bendare” PRP 336 Agramante, mezo imbriago.
CBL 342 (17.27) li doce ogi…/si gi fon inbindai/ como a D imbriègu.
uno lairon. PAS 35 e aveyva li soy ogi fassay e inbinday imbriègà vb. “ubriacare”
cum una binda. FTM 93 a.1456 (Sav.) la binda cum che
FDG 135.
fono imbindai li occhi de Iesu Christo… che li donano
D imbriagà.
quelli cani iudei.
imbriàgu / imbriègu agg. “ubriaco”
PS 38, 50, 108.
VPL (Sanr., Taggia): imbriàgu.
D binda. embindar. L bindatus.
imbôsà vb. “capovolgere, rovesciare” AAG 113, CAD, PD 365, ADG 23, ADL (Vent.), PVG :
DFC 112 m’han fæto un pò imbosà “mi hanno messo di imbriègu.
cattivo umore”. Cf. RGS § 334 tosc. imbriaco.
FA 383 sg. PRR 480: invorsare. RAN 101, 120: prov. D envrio. imbriagà. imbriago. imbriegùn. invriægo.
abausa, a.fr. embocer. PVB 220. PD 147, 159, 344, 346, imbriègu sm. (ittiol.) “pesce cappone”
349. PVG. PML 358 cappone ubriaco (Trigla lineata L.). cappone
Cf. FLP piem. (Piverone) ambussà m.s. imperiale (Trigla pini Bl.). TTC 144 cappone cuculo,
D imbosu. imbouzà. imbuzaou. gallinella (Trigla, Aspitrigla cuculus L.).
imbôsu agg. “rovesciato; indisposto; arrabbiato, di D embriaghi. embriæghi. imbriegùn.
cattivo umore” imbriègùn sm. “ubriacone”
BOS 217 s. xx. quarche bagnante a-a spiaggia/ imbôsu e CAD. ADG 29. PVG.
alluveghìu/ u tìa tacchi de raggia/ au tempu imbuzzunìu. D imbriègu.
PVB 220: “versare, bersare, borsare; -ô- mostra che la imbriègùn sm. (ittiol.) “imbriacone”
caduta di -r- è recente”. PD 147. NVM (Sav.) (mar.): RCG 260.
”del tempo”. ADG 54. PVG. imbrignà vb. ”superare, vincere; rifl. “sentirsi supe-
Cf. FLP piem. (Piverone) amboss “capovolto”. riore, infischiarsi (derivazione oscena, cf. fregare, fregar-
D imbôsà. sene)”
imbousà vb. “capovolgere, rovesciare” RDB 136 (V.Dartona) e se te imbrigno… “se sarò io a
ADL (Vent.): *inversare REW 4528 ¥ volvere. vincerti”. GL 7.98 giusto come una nave, chi è in artura/
D imbôsà. de ra burrasca, chi vœu descuxîa/ a se ne imbrigna, se ra
imbragà vb. “imbragare” cordatura/ e stammenære en bonne, e corre via… DFC
CAD. NVM, BDS (Sav.). 104 che de mi, dro Cavallo (G.G.Cavalli, poeta) v’imbri-
D braga. gnæ’. COM.2 12 se n’imbrignemmo. GO (contad.)
imbraçar vb. “abbracciare, afferrare” CAD. RAN 190.
PEG 40 zo che ello imbraça, may lo lassa a so poeyr. imbrœuggio / imbröggiu sm. “imbroglio”
D abrasà. GL 12.18 vedde l’eunuco Arzè tutto st’imbrœuggio/ lé
imbrasatore sm. “soldato addetto al caricamento che addosso ghe sta sempre con l’œuggio. BOS 89
delle balestre?” a.1657 (G.Rossi) assì portan adosso mille imbrœuggi
PAD 387 a.1507 a dì 6 s’è cernuto in balestreri e schiu- (contro il contagio). NPD 79 a.1868 (Sav.) se a düava
peteri con qualche imbrasatore 600 delle podesterie. ancun ün po’, che brüttu imbröggiu! NVM (Sav.) (mar.)
imbrascà vb. “dare la prima mano di intonaco” “imbroglio della vela”
DVA (VArr.). PD 117, FDG 271 imbröggiu. VPL.
imbr 566 impa

imbröiagambe (bot.) “Cuscuta v.sp.” imbutà vb. “rivoltare (pietre)”


FPL (P.Nava). PVG.
D imbrugià. JAN.2 193 sg.: “(Cf. it. arbori imbottati) “assembler les
imbrucà vb. “azzeccare” pièces d’un mat”.
BDS (Sav.). imbutaùr / imbutavù sm. “grosso imbuto per botti”
imbrücà vb. “avvolgere” MP 19.152 (Pigna) imbutaùr “imbottatore”. ADL (Vent.)
ADL (Vent.) *involucrare < involucrum. imbutavù.
imbrugià vb. (mar.) “imbrogliare (la vela)” D butte. imbottatura. imbüu. mbutadora.
NVM (Sav.). VPL “imbrogliare, confondere“. imbüu sm. ”pèvera, grosso imbuto di legno”
D desbrugia(se). imbröiagambe. imbröggiu. GO. CAD. RCG (Diz.).
imbrugiùn sm. “imbroglione” CAN 1844 p.71 (Sav.) ma sei proprio, scüsème, un gran
VPL. imbüu.
imbrumà(se) vb. “ingozza(rsi), mangiare avida- MUI 189 n.3 embudo. S.PIERI, MLA 432: non < butis,
mente” ma *imbutor < imbuere, cf. sartor / sartus.
DVO (On.). D embüu. imbûo. imbutavù. mbutelu. mbutadora. L
D brümezzu. imbrümme. imbutum.
imbrümme / inbrümmu sm. “ingombro, imbarazzo, imerìe vb. “ammorbidire”
impedimento” MP 19.153 (Pigna).
CAD, POF 15, VPL (Taggia): imbrümme. GO, ZOR D umiriar. ìmeru.
227, SDS (Sav.): inbrümmu. ìmeru agg. “morbido (umido)”
GA 12.104 “barricata, trinceramento”: metatesi < MP 19.153 (Pigna).
*inbrungu / ingumbru. D imerìe. ìmulu. humero.
ALE 227: involumen “impaccio”. imesccia(se) vb. “immischiar(si)
D enbrumao. PVG.
imbruncà vb. (mar.) “ammainare (i pennoni)” D mesccià.
CAD. NVM (Sav.). BDS (Sav.) rifl. “ostinarsi” imisci loc. “va via!”
imbruschì vb. “irritare” RAN 44: arabo imsci m.s.
GL 1.85 questo pensà ro torna a fa imbruschì (TT irri- immondicia sf. “immondizia”
tando inasprisce). DSP 273 a.1558 saorra, gietto, pietre o altre immondicie.
D brusco. D inmondicia.
imbuccà vb. “imboccare; rinzaffare l’intonaco di un imor sm. “umore”
muro”” AG 121.3 de stae che la gran calura/ e le tavanne e li
GO. CAD. NVM (Sav.). ADP (Pietra). PVG. VPL. negin/ fan li corpi d’imor pin…
RNC 21 cf. piem. anbuché, sic. vucchiari, neogr. FA 331. FAS 148. AGC 31.
mpoukßrw “turare i buchi di un muro”. D umor.
D arembocar. bucca. L imbucare. impaccio sm. “impaccio”
imbuirau agg. “imbronciato” VBA 103 a.1435 mandae un me trombetta pregando alla
MDB (Bord.). maesté dello re che ello no me vorresse dar impaccio, ma
D bura. me lasciasse andar a Gaeta.
imbùn sm. (mar.) “pezzo di legno che riempie gli D impachio.
impachiar vb. “impacciare; rifl. impicciarsi”
intervalli fra le coste o madieri della nave”
MCG 331 impachiar. PNF 399 a.1447 se voi intendete
CAD. GO “imbomi”
che li tartonexi se ne vogliano impachiare mandateli a
imbûo sm. “pèvera, grosso imbuto di legno”
dire che lassino stare. PAD 348 a.1506 de non impa-
GL 7.84 testa d’imbûo (“vuota, cava, che tutto accetta”)
chiarse delle cose di Monaco.
GL 20.79 se ben ch’o l’agge ra man conosciûo/ che ghe Cf. MBA 402 a.1440 (Digne) las bestias… que donan
fe œuveà l’inguento con l’imbûo (TT la fiera destra… grant empachier. RNB 92: neogr.pakißrw “impacciare”.
onde per esso ebbe mortali angosce). DFC 46 chi œu una SAP 409. SAP.2 209 a.lomb. impachiar, m.s.
paa, una tofania?/ chi œu un imbûo? D impazhar. impasarse.
D imbutaùr. imbüu. L imbutum. impachio sm. “impaccio, ostacolo”
imburnìe vb. “accecare” TL.1 596 a.1456 eo casu non vogliamo dagati a simile nave
MP 19.152 (Pigna). vel navilij alchuno impachio, immo li lassiati libere vegnire
D borgnu. al suo viagio. DSP 117 a.1487 ne possa per alchuno modo
imburular vb. “ingarbugliare” impaihare ne perturbare che la dicta aqua liberamente e
MP 19.152 (Pigna). sensa alcuno impachio decorra per tuto lo conducto.
D desburular. D impachiar. impaccio.impagio. impaihamento. impaiho.
imbuzaou agg. “torvo, accigliato” impaso.
GL 10.56 solo con quella mudria da sasciæ’/ se ne sta là impaccu sm. “impacco”
imbuzaou messé Circasso. PVG “italianismo, considerato però come voce locale”.
D imbosà. impaelà vb. “immorsare, unire a incastro”
imbüzara(se) vb. “rimpinzar(si) CAD “t.t. dei calafati”
PVG. D impailà.
D büzzu. impaggettà vb. “far barricate con balle di paglia;
imbuzzunìu / imbuzzunòu agg. “imbronciato; (di alzare una difesa per proteggere l’equipaggio dalla
tempo) piovoso; (di frutta o legumi) imbozzacchito, indu- moschetteria del nemico in combattimento”
rito” DFC 84 fœura ranci, impaggettæve/ gente d’âto, animo e
BOS 217 s. xx. u tìa tacchi de raggia/ a u tempu imbuz- cœu/ a combatte appareggæve… CAD.
zunìu. GO, CAD imbuzzunòu. D paggia.
impa 567 impe

impagio sm. “impaccio” ascoten lo cantar/ chi inpazhe to andar. AG 145.377 e


PCD 28, 30 s. xiv., pl. impagi: “gallicismo eccezionale (- cor e lengua despaiar si/ che inpazhar no possan ti.
Ÿ- palatale sorda), elemento spurio forse di provenienza Cf. SRV ven. s. xv. impazado “in difficoltà”. MCG 331
settentrionale o nord-orientale”. a.pavese inpazato. DC 257 a.piem. empazar(se). AGS
D impachio. s.v. a.sardo impaçare.
impaihamento sm. “impedimento, ostacolo” D despaiar. despazhar. impachiar. impachio. impaihar.
PAB 94 quamvisde che no possa per monti impaihamenti spaihar.
in questa parte mete la veritae segondo soa opinion. impassì vb. “appassire”
PS 34, 63. GO.
D impachio. impaso / impazo sm. “impaccio, ostacolo”
impaihà/ -r / -re vb. “impacciare, intralciare; rifl. MGT 172 a.1465 non ve possa esser dato impaso ne
impicciarsi” fastidio. DTC 664 a.1528 dime Gobo per tua fe/ temestu
PAS 29 lo segnor non vosse inpaihar la soa passiom. dalcun impazo/ a fugire el mortal lazo…?
PAS 32 ma non voglo impaihar la mea passiom. GP 283 D impachio.
e non vogio impaihar la mia passion. CR 28 possa che el impastà vb. “impastare, fare la pasta”
è de tanto besogno, e non ve la vogio inpaihà. IVE 43 e PVG. VPL.
goardemo ben che niguna teneressa mondana no ne pren- L impastare.
de, per lo quar noy impaihassemo questio fantin. IVE
impastòu sm. “impastatore, calcinaio: manovale
83 e no voiaj inpaihà lo me grande bem. PAB 55 m’a-
addetto a spegnere la calce viva riducendola a calcina
caxonnam che e o impaihao lo portaor de le letere. MAC
168 e quello che noi possamo impaihar si lo fassamo. da murare”
LSE 15 quasi se fenzea de leze, a cio che parendo occu- CAD. PVP Gloss. 366.
pata alcuno no la impaihasse. TL.3 118 a.1474 no o L impastatorem. pasta.
vosuo caze in quello errore de impaiharme più de uno impattarase vb. “sdraiarsi, stendersi”
cha de uno altro. DSP 117 a.1487 ne possa per alchuno CAD. RAN 219. PVG “cadere, buttarsi per terra”
modo impaihare ne perturbare che la dicta aqua libera- D squattarase.
mente e sensa alcuno impachio decorra per tuto lo con- impio agg. empio”
ducto. MAC 162 l’impio malvaxe omicidial.
FA 361. PS 63. REW 4296. impeatù sm. (ittiol.) “luvaro imperiale (Ausonia
D impazhar. Cuvieri Ris.)”
impailà vb. (mar.) “immorsare, unire a incastro” PML 358.
NVM (Sav.). D imperaor.
D impaelà. impedìa agg. f. “incinta, gravida”
impaiho sm. “impaccio, ostacolo” CAD.
IVE 43 elli no gi davam impaiho a far ben. LSE 27 aciò Impeià cognome “Imperiale”
che l’animo suo devoto fosse in Dio, et la soa devotione PD 341 a.1655 (G.Rossi): “contro l’uso corrente del sec.
non avesse impahio. xvii. non registra la -r- intervocalica”.
D impachio. L imperialis.
impalümà vb. (mar.) “fissare con una fune” impeigà vb. “impeciare, imbrattare”
NVM (Sav.). GL 5.62 l’orbo amô no l’imbratta e no l’impeiga. CAD
D impalümöia. paroma. “innaffiare l’aia con acqua in cui siasi stemperato sterco
impalümöia sf. (mar.) “piccola fune” bovino in quantità, affinché, una volta asciutta, non si
NVM (Sav.). levi polvere nel trebbiar le biade”.
D impalümà. POF 25. PVG: rifl. “impastarsi, del grano nella maci-
impanì(se) vb. “marcire (di legno o piante) na”.
DVA (VArr.). D peigar.
D pana. impeymento sm. “impedimento”
impar agg. “ìmpari, inferiore, inadeguato” PS 9 s. xiv. impeymento.
PAB 67 per lo dolssor de to canto me ay si recreao, che e impeju sm. (bot.) “Hypericum perforatum”
cognosso, mi no esser impar a le innaffre de fortunna. FPL (Mele). FPI 4250a.
IVI n.: ms. ingoar; il testo lat. ha: me imparem … esse non impeixà vb. (mar.) “impeciare, calafatare”
arbitrer; il testo fr.: que ie ne sui pas despareil. D peigar.
imparaò sm. “imperatore”
impellissà vb. “impiallacciare”
PCD 40 s.xiv.
D imperaor. GO. CAD.
imparcatüa sf. “impalcatura” impenze vb. “dipingere”
PVG. IVE 97 una coronna, como quelle chi se inpenzen a la
imparpàr vb. “imbrattare (di materia molle)” testa de li sancti. RDB 19 e quanto con chiu vivi e fin
MP 14.48, 19.153 (Pigna). coroi/ bella e pietosa mè v’impenze può/ quest’annimo
impasar(se) vb. “intrometter(si), impicciar(si)” che drizzo sempre a voi.
MGT 170 a.1465 e dovendo aver algun moro da zeno- Cf. MB 149 (Bonvesin) penze, penzer. FA 361. PD 115.
vexi, el consulo deba far raxone, e se el consulo non la D depenze. enpente. impenzeaor. impentò. impentura.
facesse, tunc lo segnor de la dugana se possa impasar e impenze vb. “spingere, muovere?”
far raxon fra loro. RDB 71 e s’impenze ro mondo a ro reverso.
D spasar. PD 115.
impazhar vb. “impacciare, frenare” impenzeaor sm. “pittore”
AG 145.124 se tu for zesi in quelo mar/ o le serene soren PS 35, 110 s. xiv. impenzeaor.
star…/ sapigi stopar le oreie/ che l’oya no ge veie/ ni D impenze. pittù.
impe 568 impl

impentò / inpentore sm. “pittore” impì/ -r/ -re vb. “riempire”


AA 261 Batista de Vaprio inpentore. RDB 86 (B.Cigala) IVE 10 quella cosa he vana la qua no presta coopiratione
impentò. a la vertue, ni requie a lo lavorante, ni impe la chosa noa.
L pinctorem. IVE 23 s’impì tuta la casa. MAC 171 preisse lo corpo de
D impenze. impentore. impentura. pittù. la beneita Margarita e misselo in un morumento… e
impentura sf. “pittura, ornamento dipinto” impillo de monte cosse odoriffere. GP 382 echame la
RDB 21 paraxi belli e grendi otra mezura/ con arneixi da camera tuta si fo impia de luxe. BL 107 a.1406 no vorrei
prinçipi e segnoi/ e dentro e fuò bellissima impentura. andasse inpiandosi il capo de grili o sia de cigale. GBV
D impenze. impentò. pentura. a.1514 s.v. denso: “impire”. SGC 418 a.1522 li a la
imperao/ imperaor/ imperaòu sm. “imperatore” piaza di Banchi/ trovoron da botinare/ se nons’impin ben
AG 12.292 un gran Maxem imperaor. AG 139.64 conti, li fianchi/ posseno tutti crepare. AA 19 in lano de 1525,
rei, imperaor. MAC 162 um, lo quar avea nome Ellibrio
che fu ruinato lo molo e impito lo porto… AA 65 fece-
imperaor. TL.3 121 a.1474 che lo imperao ge dage soa
maere per mogie. TL.3 201 a.1475 uno frè de lo impe- no molti repari atorno la muragia de la cita eciam feseno
rao. DCT 163 a.1380 a questi pati contra non anderan a impire li fosi a torno la muragia de la cita. RAN 65 s.
nome delo imperao. RDB 37 e da papa ogni dì vuœ’ ben xvii impìo.
pappà/ e in stalla ten cavalli da imperaò. RDB 130 CAD. AAG 124. RAN 21. PD 116, 139, 339. SON
(V.Dartona) imperaòu. 131: implire. PVG.
FAS 164. PD 360. D adimpire. aimpir. empir. impimentu. implitore. inchì.
D emperaor. imparaò. impeatù. imperarixe. imperatù. incì.
impereaor. imperò. L imperactorem. impiagar vb. “ferire, colpire”
imperarixe /imperatrixe sf. “imperatrice” AG 145.277 che le pregere De apagan/ che li nostri mar
AG 1.31 quela santa inperarixe/ chi de lo mondo e guia- inpiagan.
rixe. FDG 138 imperatrixe D emperarixe. imperaor.. PS 38.
imperatù sm. “imperatore” D inchiagà. inciagà. piage. scciagar. L implagare.
PD 360 “odierno”. impichare vb. “impiccare”
D imperao. BGP 173 a.1484 seranno impichati per la gola. MPS 71
impereaor sm. “imperatore a.1550 (Stella) sij impicato per la golla in tal modo che
MAC 163 Lolibrio impereaor, odando so, fo monto inde- mora. PVG rifl. “impiccarsi”: italianismo.
gnao. D apichar.
D imperao. impiegna sf. “tomaia”
Imperia top. “Imperia” GR.D 118 a.1874 (Nizza) il tomajo ossia le impiegne
A.BONGIOANNI, Imperia, in BSBS 32 (1930) 315 sg.: “la dovranno essere tutti di una stessa specie di pelle.
nuova provincia formata nel 1923 dalla unione di
impietta sf. “implicita”: specie di società commer-
Oneglia e Porto Maurizio. Prende il nome dal torr.
Impero. Il principato di Oneglia, che Emanuele Filiberto ciale”
acquistò dai Doria nel 1574, era feudo imperiale”. GR.S 118 a.1692 implicita o sia impietta.
impermeter vb. “promettere” D implicita.
FAR 36 s. xiv. (Sav.) fir impermetuo, traduce lat. voveor, impimentu sm. “riempimento”
-eris. GO.
D impromette. D impì.
impernà vb. “imperniare, fissare con perni le com- impipase vb. “infischiarsi”
messure della nave” PVG.
NVM (Sav.). impisà vb. “aguzzare”
D perno. L impernare. VPL.
imperò / imperòu sm. “imperatore” impizaggia sf. “il boccone che l’uccello dà ai suoi
PCD 39 s.xiv. imperò. CIT 63 quando veggo Zaninna, e ro piccoli”
mæ grou/ manco no cangieræ con l’imperou. CIT 84 che GO.
vegnan per mirate ri imperœi/ da fane per grandeçça ri farœi. implicita sf. “specie di società commerciale”
PD 360. GR.D 118 cita C.TARGA, Ponderationi sopra la contrat-
D imperaor. tatione marittima, Genova 1692 (A.Scionico), p.151:
imperzo avv. “allora, in questo frangente” “L’implicita o sia impietta non diversifica dall’acomenda
GP 284 e inperzo fo preixo, e tegnuo per lo mantielo. in altro, se non in che chi amministra prende per sua
D emperzo. mercede un’accordata provisione di un tanto per centop
impersso che cong. “percioccé, perché” sopra l’accrescimento del fondo della medesima impiet-
PS 40, 92. s. xiv.
ta, la qual provisione comunemente suol essere di due
D persò che.
impestà vb. “appestare, contagiare (specialm. di per cento”.
malattie veneree)” D acomenda. impietta. L implicita.
CAN 1848 p.83 (Sav.) se pensiéva, sciù patrùn/ a pruibì implimento sm. “forcazzo, trave ricurva dell’ossatu-
che in Marcantùn/ se ghe fesse impunemente/ quellu ra della galea”
sücidu depoxitu/ ch’u l’impesta e scûre a gente/ quattru PSG 381 a.1512 maere e stamenere e altri implimenti da
miggia da luntàn. BDS (Sav.). popa e da prora voleno havere in grosessa medio parmo
Cf. CVM impestà m.s. in ogni quadro et essere de rovere boni.
D pesta. mpestare. Cf. PSG 363: “sulle due ruote di prua e di poppa veniva-
impettase vb. “stizzirsi, indispettirsi” no incastrate travi ricurve dette forcazzi o impimenti, le
CAD. BDS, SDS (Sav.). PVG 444. VPL. quali, assicurate verso l’interno da una controruota,
D pettu. venivano a incrociarsi con gli stamenali”.
impl 569 impr

implitore sm. “imbuto” 131.10 per zo che ogni dona e fantina/ ne inprenda qual-
GR.D 118, 128 (Monaco) restano carricati di dover tene- che doctrina. AG 140.53 pensa de inprender alcuna arte/
re il tortairolo o implitore. donde tu possi norigarte. SG 140.131 ussa senpre con
FPR n.87. prode homo/ da chi tu possi ben inprender/ en far e dir e
D incïù. impir. raxon defender. AG 140.239 e conseio a lor requer/ quan-
imponer / imporre vb. “imporre” do tu vei che fa mester/ da che tu poi de ben imprendi/ e
RL 224 a.1440 item prometto solennemente alli dicti no atri ma ti reprendi. AG 145.389 guarda che compa-
sindici… mai per ninguno tempo… de non imponerghe gnon non prendi/ da lo quar mar far imprendi. IVE 36
ni laxarghe imporre sopra de loro ni de loro beni avarie questo bello cantà de Zacharia ella inpreixe incontenente
alcune… de non imponerghe… alcune gabelle ni peda- a la prima vota. PAB 52 le mussete chi indicio/ sum a
gi… ni lasciarghene imponere… a ninguno altro signore. rissmar e principio/ che e imprexi in zovenezza/ me
LSE 21 bem che a si avesse imposo el freno de la absti- restoram in vegiessa. GL 6.67 ma siccomme sò moære
nentia, pur con tanta liberalitè se efondea a li poveri. gh’eiva impreizo/ d’ogni erba ro secretto…
PAD 557 a.1507: 1260 fu impozo le casacce de discipli- VPL. PS 24, 38.
nanti, il principio fu a Peroza e Dartona. Cf. SAP 409, MB 111 a.lomb. emprender, imprende,
RAN 93: ptc. impozo. inprender m.s.
D poner. D emprender.
importaber agg. “insopportabile” impreza sf. “impresa”
IVE 12 chi (qui) e freido portaber, ma lì si è importaber. PAD 471 a.1506 et per dicta impreza, de la quale impre-
D portà. L importabilis. za sono ja jorni viii. …
importunità sf. “tristezza, malessere” D impreheza
LSE 29 per molta importunità e retrestimento. imprestà vb. “dare a prestito”
impositione / impositiune sf. “imposta” PVG.
PNF 401 a.1447 che le avarie et impositioni che se fano, D prestà.
publicamente se reschodano. BGP 153 a.1484 essen- imprestito sm. “prestito”
do… dexobedienti in non pagare le soe avarie et imposi- COM.3 97 l’è vero, che l’imprestito l’è de questa
tiuni. somma.
D imponer. L superimposita. D prestar. presteo.
impostar vb. “imputare”
imprexa sf. “impresa”
AG 120.7 e tuto quanto l’a rapio/ de quelo chi no l’a
BGP 188 a.1485 questa nova imprexa de Firentini.
merio/ gi tornera si impostao/ che tristo lo mar agurao/
impostura sf. “sovrapposizione (di belletto)” D impreheza.
AG 62.3 dona alcuna no me piaxe/ chi so viso disfigura/ imprexionnar / imprexonar vb. “imprigionare”
per mete faza inpostura/ chi a De monto despiaxe. AG 146.42 e tu staito inprexonao/ o in alcun destrenze-
FAS 142, 164. mento? MC 691 e chi no vol vencer li soy inimixi, si e
impottu sm. “pasticcio, imbroglio”. raxom che ello perda e quello sia prexo (ms.: prexom) e
CAD. imprexionao… PAB 67 che quando la bonna (ventura)
impreheza/ impreisa/ impreiza sf. “impresa” par bem agurossa, ella ingana monti homi e imprexonna
DSP 40 a.1461 avei anchon a considerar che questa quelli chi l’uzam per faoci sembianti.
impreiza non se fa per questa nostra etae solamenti. D prexon.
BGP 151 a.1484 se ipso M.co officio spendera più de imprimeramenti avv. “anzitutto”
libre v. m(ilia) singulo anno in la dicta impreisa, lo FUP 100 s. xiv. (Sav.) inprimeramenti Jesu Criste beneito
comun sia obligato pro dimidia de lo soprapiù. PAD 457 per li meriti de soa santissima passion si li apiame a la
a.1506 che… non vi possa essere facto insulto facese soa beneita gloria.
damno a quella impreiza. PAD 472 a.1506 facile mente impriminì(se) vb. “intirizzir(si)”
se veria ad executione de tale impreheza. SDS (Sav.).
D imprexa. L imprixia. D impremenìu.
impreminìu agg. “intirizzito, rattrappito” imprincipio / imprinsipiu sm. “principio, inizio”
BDS (Sav.). BOS 88 s.xvii. (G.Rossi) sciù l’imprincipio… (“all’ini-
D impriminise. zio, dapprima”). VPL imprinsìpiu.
impremuar / impremüà vb. “prendere a prestito” D principar.
AG 136.88 dà (rendi) zo che tu impremui. impromé vb. “fidanzarsi”
GO “imprestare”. PD 345, GA 12.100 “permutare” (ora CIC 30 s.xvii. (P.Murassana) se foisse un pegorà de
solo nel contado). Montecûcco…/ se sposo me haveressi d’impromè…/ ma
FA 361. PAS 38. Cf. CVM mil. impremudà m.s. (per- m’hei trattao da un nescio mammalucco.
mutare). D impromette.
D empremuo. impromette vb. “promettere”
imprende/ -r vb. “imparare; insegnare” AG 57.20 ni e lo creo esse movuo/ de si lonzi per dar
AG 12.16 monto fantina misa a scora/ tanto in leze se stormo/ se no per venir in colmo/ d’onor chi g’è inpro-
desteise/ che in dixoto agni si impreise/ le sete arte libe- metuo. CBL 335 (8.24) o angelo Gabriel/ chi da cel e
rar. AG 14.270 or pensa l’amor che t’a menao/ quelli chi tramiso/ como sera questo/ che tu m’ai impromiso? PAS
t’am inçenerao/ e cossi poi penssando inprender/ zo che a 28 e elli si gue inpromissem alla soa voluntae. GP 373
lor se coven render. AG 46.40 e noy da lui inprende quando lo Segnor ave inpromisso lo paraixo allo bon lay-
demo. AG 49.32 en lo fato de Laiazo/ donde li preisem ron… PAB 43 l’orio de la misericordia, che lo nostro
tar stramazo/ che bem ge poem inprender/ de cognosce Segnor De li impromisse.
zenoeisi. AG 89.1 che var lezer e inprender/ e assai PS 24, 25.
raxon intender… AG 130.30 questa picena dotrina/ se D impermeter. imprumese. imprumesu. imprumette.
ben inprende la fantina/ d’aver honor se asegura. AG mprumetere.
impr 570 inal

improperare vb. “rimproverare” imùzu agg. “fradicio”


LSE 30 et perche tute le iniurie sapea acceptare alegra- PD 150: “solo nella loc. carne imuza “carne fracida” (
menti, era improperata che tropo tosto avea dementicato imurusa < imù “umore”)
la morte del marito. D umor.
improvistamenti avv. ‘imprevedutamente” in prep. “in”
PAB 60 de che sum le canssoin de li iugollai, d’aotro AG 12.242 in leto. PEG 43 in le mam. GP 277 in la
che de fortunna chi tanto se stramua e serve (corr.: sor- ceina. CR.7 in la pessinna. TL.2 277 sg. a.1464 in lo
vem?) si improvistamenti? PAB 89 la prosperitae… bene et amplitudine de quella preclara citae –– al bene di
quando ella serve cossi improvistamenti a li re (ai malva- quella citate. SCF 96 a.1452 alcuno infermo… sia misso
gi)… in li leti dela consortia. COM.5 12 in o guardarobe.
PS 38, 64. D e. en. i. in de. inemente. ne. L en. in.
D aprovistar. ìn sm. “vino”
imprumese sf.pl. “pubblicazioni di matrimonio” RAN 39: “quasi generale nelle montagne liguri l’aferesi
MP 19.153 (Pigna). di v-“
D impromette. imprumesu. promissa. D vin.
imprumessu sm. “fidanzato” in / ina art. e num. “uno”
MP 14.47, 19.153 (Pigna). IVE 41 lunzi più de in migià. IVE 45 e comenssà a tro-
Cf. SRV (Venezia, s. xv.) imprumesa “dote” var de queste bestiore menue chi stam per li boschi… e
D impromette. imprumetti(se). imprumissa. imprumissu. tegneivale in pocho… e lasiavale andar. PRP 339 (str.2)
prumisa. ms. in arregordo; 341 (str.11) ms. ina vescia (testo a
imprumette vb. “promettere; rifl. fidanzarsi” stampa: un, una). RGS § 36 (Rovegno, Zoagli): in “uno”
CAN 1844 (Sav.) p. 23 scia l’ha imprumissu… D un. unna.
BDS (Sav.). inathemao agg. “maledetto, colpito da scomunica”
D impromette. prumisa. AG 41.6 de ogni honor romaso nuo/ mareito e inathe-
imprumissa sf. “fidanzata” mao.
CAD. L anathema.
D imprumessu. incagnìse vb. “accanirsi”
imprumissu sm. “promessa di matrimonio, VPL.
sponsali” in de prep. “in”
CAD. SCF 93 a.1393 in de lo meize passao.
D imprumessu. D in.
impruntu sm. “tessera di appartenenza alla confra- in so che cong. in quanto che”
ternita (porta l’effigie del santo); distintivo portato dai PAB 67 in so che bate la lensa/ de veraxe providencia.
confratelli sulla cappa in processione” PS 40 “mentre che?”
CAD. D zo.
impunemente avv. “liberamente, senza subire san- innaffra sf. “ferita, colpo”
zioni” PAB 67 e cognosso mi no esse impar a le innaffre de for-
MNS. 2 91 a.1725 (Sav.) potrà ogni fornaro… fabbricare tunna.
e cuocere impunemente fogacce e pane per gli oratorii. PS 64: “dal francese”. REW 5854.
CAN 1848 p.83 (Sav.) se pensiéva, sciù patrùn/ a pruibì D ennavrar.
che in Marcantùn/ se ghe fesse impunemente/ quellu inagrìu agg. “aspro, inasprito”
sücidu depoxitu/ ch’u l’impesta e scûre a gente/ quattru
PVG.
miggia da luntàn.
D agru.
impürtu sm. “mangiatore smodato”
inaià vb. “confondere, sbalordire”
CAD.
GO. CAD. PVG. rifl. “turbarsi”.
imspear vb. “infilzare, trafiggere”
D inaira.
PAB 65 for de la citae fuzi/ e de un par (palo) che ello
inaiòu agg. “eccitato, sbalordito, distratto”
trova/ in lo ventre se imspea
CAD. BDS (Sav.).
PAC 16: “forse dial. *speu “spiedo”, lat. spitus..
PS 63. D inaià. inarià.
D spiddu. L spitus. inàira sf. “nausea, schifo”
imù sm. “umore” TVD (Dolc.).
PD 150: (dissimilazione) “solo nella loc. “de bunimù “di D ignàira. inaià. inariau.
buonumore” Inairö’ top. “Airolo (Alassio)”
D bunimù. umor. TAL 33 n.37.
ìmulu agg. “molle, tenero” D airole.
RML 976: “solo nella loc. terra ìmula (Pigna)”. inàiu am. “eccitazione, confusione”
Cf. prov. ime “umido”, (Alpi Maritt.) terra imouva m.s. < CAD.
*himudus: humidus. inaixà vb. “macerare”
D ìmeru. humero. ADL (Vent.). REW 5832.a “gallico”
immursciatüa sf. “calettatura” D naixio. L naysare.
GO. inaixàu agg. “inzuppato d’acqua”
D amorsare. morscia. VPL (Vent.).
immurunòu agg. “imbronciato” inalpà vb. “condurre le greggi all’alpeggio”
GO. DVA (VArr.). BDS (Albenga, V.Bormida).
D muru. D alpe. desalpà. L alpem. inalpare.
inna 571 inca

innamorà/ -r vb. “innamorare” inaxillà(se) vb. “imbizzarrir(si)”


CIT 162 quello sô che ro çê tutto innamora/ che dapper- BOS 98 a.1655 (G.Rossi) onde che lì stimandoro un
tutto in luxe se comparte. Orfeo/ s’inaxillan re mure (mule) da carrozza.
COM 2.36 bezœugneræ’ esse ben de cattivo gusto… per D axillu.
non in-namorasene a primma vista. (COMM 33: iñamo- inaxorìo agg. “intriso di aceto”
rasene) BOS 89 s.xvii. (G.Rossi) questo gran lebechio/ dra peste
PD 352: pron. -Nn- . sbatte re donne intri scuoeggi/ assi portan adosso mille
D amù. inamuà. imbruoeggi/ e van inaxorie comme scabeccio.
inamuà vb. “innamorare” D axòu. axuìu.
CAD. PVG. incabanà(se) vb. “rannuvolarsi (del cielo)”
D amù. innamorà. BDS (Sav.). ADP (Pietra).
inanci avv., cong. “prima, avanti” FAL 273 n.9: “(cf. monferr. encabanase m.s.) piuttosto
LSE 17 sg. inanci lo mezo dì. –– preveniva inanci le da cabàn “gabbano” che da capanna. Cf. il detto “u
ancile a la ecclexia cum presto passo. tempu u se mette u cabàn/ se nu ciöve ancö ciöve dumàn.
D inanti. D cabanase.
inandià vb. “avviare” incagàse vb. “infischiarsi
GO. CAD. RAN 190. VPL. CAD. PVG.
D àndiu. D cagà.
innanni avv “innanzi, prima” incagnìo agg. “irritato, offeso”
VPL. GL.1.88 che ro nemigo pœuscia ciù incagnîo…
inansci avv “invece” D incagnise. accagnòu. ascagnar. can.
VPL (Sanr.). incagnise vb. “accanirsi”
inansi / inante cong. “innanzi, prima” CAD.
VP 182 (str.17) s. xv. (Sav.) donami inansi la benedictio- D incagnîo.
ne/ ch’io mora ne la croce in passione. LSE 32 l’ultimo incainà(se) vb. “inferocirsi”
dì inante la morte. ADL (Vent.).
D inanti. inchainao agg. “incatenato”
in anti / inanti avv., cong. “avanti, innanzi, prima” PAB 58 lo cor e preisso e marmenao/ como avogollo e
AG 6.24 e da la corpa che m’afonda/ da chi inanti me inchainao. GP 381 lo nostro segnor si dissipa e guasta
munda. AG 136.133 apensaitene in anti/ per li perigori tuto lo inferno, e si libera a tuti quelli santi pairi chi eran
tanti. AG 140.93 guardati in anti e in dere. MC 686 più inchainai allo inferno.
in anti dir no te vogio. MNS.2 12 a.1577 (Sav.) tre giorni D incatenao. inchennà.
inanti e tre poi detta festa. incalar(se) vb. “incagliar(si), arenar(si)”
D anti. enanti. inanci. inansi. inante. L innantea. AA 135 quando le barche intravano in dita darsena toca-
innarrà(se) vb. “errare, sbagliarsi” vano lo fondo e alcune se incalavano.
COM.1 68 se no m’innarro. incalàse vb. “osare”
CAD. PSE 261. PD 143. RAN 91. IVE 70 nigun… si ardio che se incalasse a recordar…
BL 76 a.1400 se la moria no fosse, arei a voi mandato
D arrà.
doi mei fiiholi… ma per la moria no m’è in calo [così
inarcà(se) vb. “accingersi”
trascritto: ms. no me incalo?]. PAD 321 a.1506 non se
VPL (Sanr.).
incalavano dir niente. PAD 390 a.1507 fu grande conten-
inarià(se) vb. “entusiasmar(si), stupir(si)” cione che li officii non se incalavano officiare né cittadi-
GL 5.28 ognùn se mette in guardia, ognun s’innaria/ ogni no andar più per la terra per menaze che li erano fatte da
lengua s’affira, ognun vœu dî… GL 15.54 cose, che a tristi. CIT 94 che ogni oxellìn confuso/ sequestrao dent’-
veire l’ommo se gh’innaria. VPL “distrarsi”. ra tana/ no s’incalla trâ becco da pertuso. GL 4.51 no
D àia. inourar. inaiòu. inariau. m’incallava/ poira mostrà per no me fa ascoscì. GL 15.3
inariàu agg. “distratto, svagato” ni gh’è bezœugno de timon, ni agiaxo/ che de mœuvese
ADL (Vent.). DVO (On.). l’onda a no s’incalla. GR.R 118 (Monaco) non se incali-
D inarià. no trafficare in Sardegna.
inarimà vb. “animare, incoraggiare” RAN 191: “usato sempre con negazione”. FA 359 sg.
PRP 347 (str.43) mastro Zane quello franco veglio/ l’ina- “abituarsi, fare il callo > osare”. C.NIGRA, ZRPh 28
rimava ra nostra brigà. (1904) 644 sg.: “< callis “sentiero angusto”: tentare una
PRA 376. via pericolosa”. ADL (Vent.). PVG. VPL.
D annima. animao. arimo. Cf. BIO 559 piem. ancalé m.s. DC 35 a.piem. si debien
inaspà/ -re vb. “innaspare, avvolgere il filo” ousar e encalar. SAP 408 a.lomb. incallarse. BIO 79
MNS.1 106 a.1577 (Stat. fillatori) quelli lavori che se a.mil. scalàss.
inaspano dalla mano al gomito. PVG. D calo. incalase. L mincalus.
D aspa. ignaspar. incannà vb. ”incannare, avvolgere il filo nei rocchet-
inastrà top. (Savignone) ti o cannoni”.
FTL 42 n. “Inastrà di Montemaggio: un gruppo di case CAD.
lungo la strada che corre su uno dei versanti del Monte incancarìo agg. “incancrenito, indurito, accanito”
Maggio”. CIT 8 e ch”aggæ’ voi ro cæu si incancario. GL 5.27 che
D strà. ra cosa l’è troppo incancarìa. GL 6.49 che no san donde
inathemar agg. “colpire con anatema”” posse andà a sparà/ sto troppo incancarìo mena de mœn.
AG 41.6 d’alcun baron o lezuo/ contra la zexia esse DFC 97 ro mà l’è incancarìo. DVO (On.).
stao…/ chi no sea stao venzuo…/ mareito e inahtemao. D cancaro.
FA 359. FAS 146, 165. incandelìu agg. “intirizzito”
inaurigà vb. “avviare un lavoro” BDS (Sav.).
VPL (Vent.). D candéira.
inca 572 inca

incantà/ -r vb. “incantare, praticare magìa” incartà/ -re vb. “assumere un lavorante con contrat-
AG 143.168 se devinar o incantar/ aguri o viniae trar/ o to di apprendistato”
faocimele far faesti/ o se far le consentisti… VCC 31 a.1480 (Sav.) che alcun meistro de dicta arte non
DVA (VArr.) trasl. “colpire, procurare danno”, nella debia ni olse incartà… alcun lavorante… MNS.1 36
frase unde u tucca u incanta. a.1577 (Sav.) potra ogni maestro tessitore incartare gar-
D incantaressa. incantæximo. L incantare. zoni per imparar l’arte. MNS.3 21 a.1724 (Sav.) dovrà
incantamento sm. “incantesimo, malefizio, fattura” ogni maestro mollinaro qual vogli incartare qualche gar-
zone, incartarlo per istromento pubblico.
LJ.2 35 a.125 co est incantamento, - D acartato. carta. incarto. L incartare.
incantar vb. “vendere all’incanto” incartinase vb. “incartapecorirsi: (di tessuti) spor-
SA 244 a.1340 (Sav.) come li lavoranti non se debian carsi; (di cuoio) indurirsi, aggrinzirsi per essere stato
incantar… ch’alcuno maistro de dicta arte non debia vicino al fuoco”
incantar lun laltro ne laltro a luno. CAD.
D encantado. encanto. L incantare. D carta.
incantaressa sf. “maga, incantatrice” incartinòu agg. “incartapecorito, secco, raggrinzito”
PAB 84 la deessa/ figia de sol, incantaressa/ chi tar GO.
poxom sape far/ che li beveaor fe cangiar/ in li porci sal- incarto sm. “rapporto contrattuale di apprendistato”
vaygi. MNS.3 21 a.1724 (Sav.) dovrà ogni maestro mollinaro
PS 34: “dal francese”. qual vogli incartare qualche garzone, incartarlo per istro-
D incantar. mento pubblico… sotto pena della nullità dell’incarto.
incantæsmo sm. “incantesimo” D incartà.
GL 18.87 per fà nœuvo incantæsmo, le barbaggia/ incarughise vb. “intorpidirsi”
BDS (Sav.).
næuve giastemme.
D carügu.
PD 115. incarugnìse vb. “ostinarsi”
D incantar. incantæximo. VPL.
incapellà vb. “coprire col cappello; sommergere” incâsà vb. “rincalzare”
CAN 1847 p. 8 (Sav.) u naufragiu du puntùn…/ eccu ün GO.
mòuxiu u l’incappella… D câsà.
CAD (mar.) “fissare le sartie alla testa dell’albero incassase vb. “adirarsi”
mediante una gassa fatta alla loro estremità”. BDS (Sav.).
FAL 273 n.9 rifl. “rannuvolarsi (del cielo)” D incassise.
D cabàn. capellu. incapellaggiu. scapelà. incasce vb. “increscere”
incapellao agg. “coperto dal cappello” RAN 93 “a.gen.”
AG 63.75 lo pescao incapellao/ chi gi cera (cela, nascon- incascià vb. “incassare, incastonare; rifl. ostinarsi”
de) e ten privao/ che lo no vega la faça… GL 15.4 ra cèra rossa e fresca, comme in questa/ ghe
incappellaggiu sm. (mar.) “incappellatura delle sar- foissan incascæ ri mei preìn. COM.3 91 l’è un peçço
tie” ch’o non ra pœu ciù soffrì, e comme o s’incascia, o l’è
GO. CAD. pêzo che un mû. [COMM 321, stesso testo: incasca].
D incappellà. VPL “mettere i denti”.
D incasciu.
incaprisiàse vb. “invaghirsi” incâscià vb. “dare la bozzima all’ordito delle tele”
BDS (Sav.). CAD.
D caprissiu. incàsciu sm. “incavo, intaccatura”
incarcugnà vb. “eseguire male un lavoro” PVG.
VPL (Recco, Uscio). D incascià.
incaregà vb. “mettere all’asta” incassì(se) vb. “stizzir(si), adirar(si)”
VPL (Prelà). CAD. PAG 171.
D càlega. Cf. CVM mil. incazzìs m.s.
incaregà/ -re / incarrigare vb. “incaricare” D c(assu). incassase. incaççìo.
TL.1 120 a.1454 vi preghiamo et incarreghiamo spendati incaççìo / incassìu agg. “furente, adirato”
in la provisione predicta tuto quello vi parira necessario. GL 7.56 così incaççìo o ciammò ro trombetté (TT da si
–– vogiamo et incarrighiamo che omnino provediate a fatto furor commosso appella/ l’araldo). SDS (Sav.)
tute quelle cose. VPL incaregà. incassìu “impettito, rigido”.
D carregar. descaregar. discarigare. D incassise.
incaregnà vb. “fare la corte a una ragazza” incastrà vb. “incastrare”
D carignar. PVG “italianismo”
incarnarse vb. “incarnarsi, prendere corpo” D incrastà.
incatenao agg. “incatenato, legato”
PAB 75 cosi fa toa maistressa/ chi a diviso creatura/ in
VBA 103 a.1435 elli e noi tutti lighè e incatenè inseme
trei moi per natura:/ l’unna chi de tuto s’alarga/ da le amorosamente.
corpe, l’aotra se incarna/ la tersa e bestial/ oxelli e aotro D inchainao.
animal/ la primera e angellicha/ la segonda animal apel- incativir vb. “intristire, immiserir(si)”
la… AG 53.173 passite ben e no inmagrir/ che tu poressi inca-
PS 63. tivir. AG 79.220 no ve voio seguir/ per dever tosto inca-
D carne. L emcarnacionem. tivir. AG 146.39 e disse-gi con grande crio/ frai, che t’e
incarserare vb. “incarcerare” intervegnuo/ che tu e si incativio/ ruzenento e barbazuo?
AA 165 lo feseno incarserare. FA 360. FA 165. PS 63.
D encarzerao. D cativo.
inca 573 inci

incatranà vb. “catramare” inchiastro sm. “impiastro, intruglio medicamentoso”


CIT 107 questo liban aççeiso incatranao/ che aora con BOS 94 s.xvii. (G.Rossi) né con triacca né con atro
tanta fæ’ pà chi te ghie/ a descrovì ri pesci… GL 4.3 e inchiastro.
ne rebomba/ da ro rumò quell’ære incatranà (dell’infer- D inciastru.
no). NVM (Sav.). PD 355. inchietta sf. “compera”
D catràn. C.S ALVIONI , Corsica antica e moderna 3 (1934) 157:
incavigià vb. (mar.) “incavgliare” “a.gen. inchietta, cf. fr. emplette, REW 4313. Dal gen.
NVM (Sav.). l’it. incetta”.
D cavigia. D incetta. inihetar.
incens sm. (bot.) “Artemisia absinthium” inchietaou agg. “accetto”
FPL (Nizza). RAN 60 s.xvi. (B.Cigala)
Cf. DEI.3 1985 it. incenso “assenzio”: piem., lomb. D inchietta.
insens, emil. ziens “contaminazione con lat. absinthium”. inchige sf. “incudine”
D incensa. MP 14.29, 57; 19.154 (Pigna): *inchigene > inchige(r)e.
(erba) incensa sf. (bot.) “Pelargonium odoratissimum” FPI 4367.
MLC 229. D anchizze.
incensu sm. “incenso, resina” inchinnar vb. “inquinare”
PVG. PCD 48 s. xiv. inchinna.
L encensus. incensus. inchinnar vb. “inchinare”
incenta sf. (mar.) “fasciame laterale della galea” RAN 76 s. xvi., xvii.
PSG 383 a.1512 le cadene sotto coverta per contra la D chinà.
incenta per remesare la galera siano de serriole de fo. inchiostro sm. “inchiostro”
GR.D 118 una barca latina di goa… sia larga in prima MNS.2 56 a.1577 (Sav.) li inchiostri che venderanno
incenta palmi… ed in coperta palmi… siano fatti di vino galla e vitriolo romano e buona goma.
D centa. insenta. L incenta. D incrosto.
incepado agg. “montato su affusto” inchisme sf. “incudine”
VIA 94 a.1476 (Sav.) bombarde da gallee incepade n. xl. ASF 756 uno inchisme da armajolo.
D asepà. ceppa. L cepare. D anchizze.
incepriao agg. “incipriato” incì vb. “riempire”
DFC 112 a ro sciò Pua, parrucca inceprià. SB 766 ca.1850 (PortoM.) incìse “riempirsi”. BNL 75
incerì vb. (= inçerì) “innestare” (Perin.) ince “riempie”. PVG.
RDB 20 può che ra me fogetta per l’union/ su l’erboro D impir. incìu.
Cattanio vo incerìo (v’ho inçerìo)… inciagà vb. “piagare, ferire”
D inseì. inçerì. GL 20.25 spesso con l’arco a scoccia, e non fa ciaga/ e
incerne vb. “discernere” mentre a tira freççe amò l’inciaga.
AG 53.316 ogn omo incerne quar e ben/ ma pochi e PS 38 “od. ferire, specie con un sasso e vicino agli occhi
nixun lo tem. o alle tempie”
D encernuo. inserne. D ciaga. impiagar.
incerto sm. “inserto, innesto” inciapunà vb. “ferrare (un cavallo)”
MPS 51 a.1550 (Stella) item per ciascadun magliolo poi ADP (Pietra).
che sea stato potato… item per ciascaduno incerto e cia- D ciapunà.
scaduna volta… inciastrà vb. “imbrattare”
D inseì. GL 6.44 Argante chi se vè tutto inciastraou/ dro sangue
incetta sf. “richiesta, desiderio, acquisto” chi buttava ra ferìa. GO. CAD. BDB 270 (Bonif.).
CIT 34 dopo ésseve desfæta de l’incetta/ con mandame BDS (Sav.). PVG. VPL.
ramengo in sciu ra terra… (IVI, n.: “dopo avermi dato D ciarastru. inciastru.
via a peso di carbone, me che sono vostro acquisto e inciastru sm. “empiastro, cataplasma”
incetta”). CIC 33 a.1749 (Sav.) e con feste continue in CAD. ADL (Vent.). PVG. VPL
ogni lœgo/ tutti a rèo d’onorave an per incetta. COM.2 D inchiastro. inciastrà.
99 vaggo da ro seatté per fà incetta de certe bagatelle che incimbriccià(se) vb. “ornar(si) di fronzoli”
me fan de bezœugno. CAD.
D inchietta. inihetar. incioacristi / incioacristu sm. (bot.) “inchiodacristi
inchechise vb. “acquattarsi” (Lycium Europaeum)”
DVO (On.). DVO (On.) incioacristi. FPL (PortoM.) incioacristu.
inchennà vb. “incatenare” D inciuà.
RDB 61 l’amorosa chenna/ dra qua ro De d’amò sempre incioaou agg. “inchiodato”
n’inchenna. GL 11.44 gh’arriva una saetta intro mostaçço…/ ch’o
D chenna. inchainao. ghe resta incioàou a una mascella.
inchì vb. riempire” D inciuà.
PRP 358 (3.40) quando ra lenzorà/ ti no porrai inchì o ro inciodà vb. “inchiodare
to sacco. PD 361.
PRA 388. PD 339. D inciuà.
D impir. inciostro / inciostru sm. “inchiostro”
inchiagà vb. “ferire” CIT 41 una stiçça d’inciostro/ comm’è bastante a dì
RDB 13 si che voi con fuzìme m’inchiaghè/ ni fuò quanto son vostro? ADG 50, ADL (Vent.), PVG,
mostrà ra chiaga me lassè. VPL.inciostru.
D chiaga. impiagar. D incrosto.
inci 574 inco

inciostru sm. (bot.) “Agaricus extintorius” incomenzàiga / incomezaiga sf. “inizio”


FPL (Gen.) funzu inciostru. AG 53.87 vegamo che liveraiga/ segue questa incomenzaiga.
Incisa top. AG 146.110 marcordi scuroto…/ che si de lonzi me spaven-
FTL 84 “passaggio disagevole”. PSP 95 n.261: “top. ta/ fazando incomezaiga dura/ de lemi, fave e tonnina.
comune in Liguria: lat. loca incisa > femm. Incisa. Calco FA 360. FAS 163. PS 8, 32.
lat. di un top. lig. femm., come Eniseca?”. Cf. PTP 45. D comezar. comezamento. cumensega.
L incisa. inconato agg. “(di alberi di limone) attaccato da una
incïù sm. “imbuto” specie di gomma”
FPI 4311 (Sanr.). MDB (Bord.). GRD 118 (Sanr.) e rispetto ai limoni di primo fiore non
D implitore. incì. possino essere rigettati se non li ruscati, gragnolati, inco-
inciuà vb. “inchiodare” nati, appeteciati, arrigati.
PD 361. PVG. D cona.
D incioacristi. incioaou. inciodà. inconzo avv. “in ordine”
inciugiö’ia sf. “impiombatura” GP 279 e si lli disse: segnoi metive inconzo & appare-
NVM (Sav.). giaive che aora si e tempo.
D ciungiu. L implumbare. D aconzo.
incizame sm. “insalata” incontenente / incontente avv. “immediatamente,
RDV 227 a.1588 si havei bell’ortigiò/… sì che bell’inci- subito”
zame ghe cuggiei…/ ma in cangio d’incizame tutta via/ a AG 2.52 pregando devotamente/ fosse exaudia inconten-
mi dè scioi de doggia e giroxia. te. AG 47.46 vinticinque taride…/ incontente li creman.
D insisamme. AG 79.43 che la no sapia incontente/ zo che far voio pri-
inclosso agg. “incluso; chiuso, limitato” vamente. AG 140.112 per zo che non te esan de mente/
PAB 50 e lo libero de la rossa [le roman de la rose]/ in tu li scrivi incontenente. AG 140.301 a ben far no dar
chi l’arte d’amor e inclossa. demora/ che incontenente passa l’ora. AG 144.30 chi a
PS 63. dinai o bon presente/ e tosto oyo incontenente. OLP.3 23
D ciode. ciozu. s.xiv. (Pietra) lantor lo spirito sancto desceise inconte-
includer vb. “includere, comprendere” nente. PAS 28 la Magdalena… si corse incontenente cum
PAB 77 a questa parte ve retrai/ chi pur vanitae cerchai/ una bussula d’inguento. PAB 41 incontenente che Adam
chi tenebria a inclusso (ms.: inclussa). ave peccao, vegne lo nostro segnor Dee e si li disse…
D ciode. IVE 35 e incontenente se spantegà la nova…
inclusso agg. “chiuso, incluso; limitato” FA 360. FAS 165. PS 3, 39.
PAB 66 doncha no e seno a cobear in destender renoma D encontenente. encontente. incotenente.
in si picem loco e inclusso. PAB 73 doncha sum tute soe incontra cong. “contro, verso”
vie desviamento de veraxe fellicitae… e lli may (mali) AG 143.58 se incontra alcun e (sei) stao/ sperzur o fazo o
chi sum incluxi in lor te mostrero brevementi. lusenger.
PS 10, 27, 63. D inscontra.
D ciode. ciozu. includer. incontrar vb. “occorrere”
incöi avv “oggi” AG 95.228 g’incontra far un mar zogo.
VPL (Dego). PCD 41 s.xiv. ptc. incontrà.
incomensà/ -zà/ -r vb. “cominciare” D incontro.
CBL 349 (25.130) lantor e me levai/e incomenzai a criar. incontro sm. “ostacolo, intoppo”
FUP 100 s. xiv. (Sav.) che ancoi… noi possamo incomen- MCG 331.
zar a far e dir officio. FUP 112 (= SL 2.13) s. xiv. (Sav.) D incontrar. L encontrum.
revegnua e la dona… a le tre Marie ‘l incomenza a spiar. inconveniente sm. “danno, inconveniente”
IVE 32 se ne incomenzà a corzer… –– incomenzasse (si PAT 26 a.1404 e per esto moo si e obviao per lo tempo
cominciò) a spander la nova. IVE 36 e incomensalo a dilo passao a monti dani e inconvenienti de questa citae.
a santa Helysabet. CR 9 coci se incomenssà de la passion D covegnente.
de lo nostro Segnor. CR 23 lo dito pan se convertirà in lo inconviar vb. “invitare, incitare”
me proprio corpo e questo e incomenserò in prima a san AG 43.169 e sempre chi inconviava/ pu de cinquanta ne
Pero. GP 275 incomenza lo prologo… VBA 104 a.1435 menava. IVE 49 avanti caunna de quelle cose e me adri-
non so de qual parte incomensà. LSE 14 da quella hora sa e me inconvia a loar Dee, e de pu amarlo. PS 55 s.
certo incomensà a uzar li boni studij… LSE 32 quello xiv. inconviar.
responsorio de lo officio chi incomensa: regnum mundi… FA 360. FAS 165. PS 38, 63.
(PCD 36 s. xiv. incomença). TL.1 283 a.1455 lo quale … D conviar. inconvio.
incomenseno percepire statim possia che… serano in inconvio sm. “convito”
capha.incomenseno. TL.1 290 a.1455 incomensano. PS 55 s. xiv. inconvio.
VCC 30 a.1480 (Sav.) e statuio e ordenao che lo consoro D convio. inconviar.
chi intrera debia incomensa de intra et exerci lo so officio incorre vb. “incorrere”
in la dicta festa de meser sam Biaxio. TL.1 838 a.1458 a TL.1 337 a.1455 per non incorre in simile caso.
chi piaxesse de incomensar… TL.1 290 a.1455 lo iorno in D corre.
lo quale incomensano li patroni de le nave a pascere li incoronao agg. ‘incoronato”
nostri soldati. PAD 345 sg. a.1506 quelli del color fregoso AG 12.160 monte vergem incoronae.
se incomenzavano a resentire… –– li xii. sono acettati e D curuna.
incomenzano a officiar. PAD 478 a.1506 l’artegiaria incorpar vb. “incolpare”
nostra… non mancherà da qualche banda frachare le mure PAB 55 se lo rei Theodoricho incorpasse a torto tuta la
como ha già incomensato di fare. senatoria.
Cf. SAP.2 218 a.lomb. incomenza “incomincia”. PS 38.
D commensà. cominsar. incomensar. D corpa. descurpà. encorpao. L incurpare.
inco 575 inde

incositore sm. “inquisitore” incumbensà sf. “incaricare”


AA 206 a.1568 (Sav.) fu prezo e incarserato per mezo de BDS (Sav.) “antiquato”
lo incositore uno citadine de Saona per luterano. incünià vb. (mar.) “imbiettare, incuneare”
L inquisitorem. NVM (Sav.).
incotenente avv. “immediatamente” D conio.
AG 142.58 subitamenti ven tempesta/ de mar de stomago e incurà(se) vb. “darsi cura”
de testa/ chi aduce freve ardente/ e poi la morte incotenente. PRP 354 (1.69) o sereva ben staito chiù seguro/ de lascià
PS 8: “forse erroneo per incontenente”. andà re historie e re lezende/ e dighe a tutti, mi no me
D incontenente n’incuro.
incrastà vb. “incastrare” PRA 388.
GO. CAD. GA.12 102 “metatesi”. D cura.
D incastrà. incrastu. incürchiau agg. “ingarbugliato”
incrastu sm. “incastro, commessura” DVA (VArr.).
GO. CAD. RCG Diz. GA.12.102. incurda(se) vb. “irrigidir(si) per malore”
D incrastà. CAD.
incree vb. “dare a intendere (cosa non vera)” incurnà vb. “incornare, cozzare con le corna”
MP 19.154 (Pigna). PVG.
D creer. D cornu.
increse/ -r vb. “rincrescere” incursà vb. “scorrere”
AG 2.64 quelo regno chi e pin/ de ben chi ne se pon con- PVG “detto del latte nella mungitura”.
tar/ ni po increser ni manchar. PAB 42 sg. me incresse D corre.
de viver. –– a me paire Adam incresse de vive. incuzine sf. “incudine”
PS 16, 38. GBV a.1514 s.v. incus.
D crexe. incresimento. increxer. D anchizze. incudzine.
(i)ncresmento sm. “rincrescimento” indarbà vb. “sporcare”
AGN 146.193 per che t’è a ‘ncresmento (ms ancresmen- VPL (Sanr.).
to) / quelo santo de primer/ chi ne de comenzamento/ de indaré avv. “indietro”
precazar si richo oster. ADP (Pietra).
PS 11, 38 “non sincope ma probabile errore” D daré.
D increse. indavinà vb. “predire la sorte”
increxer vb. “rincrescere” GF 11 a.1892 (contado gen.) i nu ne seivu ciü ninte d’u
AG 37.2 dua raxon ve voio conitar/ se no ve increxe d’a- belu Giüliàn. alantù i se sun faciu indavinà e i g’an diciu
scotar. AG.52.1 se no ve increxera de oir/ una raxon ve che l’è ancun vivu.
posso dir… AG 95.79 se d’avaricia don dir/ for ve D devinar.
increxera d’aoir… (Cf. TL.2 35 a.1460 segnoi non ve in de cong. “in”
rencressa odir questa altra materia). SCF 93 a.1393 in de lo meize passao.
AG 138.4 e prego no ve increxa/ respondime per vostro D in.
honor/ a zo che e ve spiero. AG 140.349 for pricar tanto indegnà vb. “slogarsi (di arti); rincrudirsi (di mali)”
te porea/ che a la fin te increxerea. AG 144.70 no g’è pu GO. CAD. RAN 106: prov. endegnà m.s.
chi voia oyr/ de De parlar ni raxon dir/ chi ge ne dixe alo D indögnà.
increxe/ lo ben merma e lo mar crexe. indegnao agg. “indignato”
FAS 155, 161 increxa: “analogico” MAC 163 Lolibrio imperaor, odando so, fo monto inde-
D encrexer. increse. (i)ncresmento. recrexer. rencresse. gnao.
rincresce. indegnàu aff. infettato”
increximento sm. “rincrescimento” VPL (Sanr.).
FAS 155. indegnarse vb. “indignarsi
D increxer. AG 143.156 greve minti l’ofendisti/ se te indignasti con-
incrichignase vb. “accoccolarsi tra De.
GA 13.203. D degnar(se). desdegnar(se).
D scrucugnase. indegnì vb. “suppurare”
incrosto sm. “inchiostro” ADL (Vent.). REW 4378.
AG 144.178 no ne porai za trovar tanti/ che no se posan D indegnà.
scriver tosto/ con corta penna e pocho incrosto. indeman sm. “domani”
PS 11, 63 “epentesi” AIR 19 (Airole) u l’indeman “l’indomani”
Cf. SAP 408, SAP.2 209 a.lomb. incrosto m.s. D deman.
D inchiostro. inciostro. L incaustrum. inderé/ indereto avv. “indietro”
incruxinna sf. “specie di tessuto a righe incrociate AG 140.93 guardate in anti e in dere. PAD 119 n. a.1506
di più colori” ve ne tornerete indereto. NPD 68 s.xviii. (Sav.) nisciùn
CAD. veu restà inderré.
D cruxe. D deré. indaré.
incuccià vb. (mar.) “incocchiare, attaccare, mettere inderno avv. “in ozio”
un gancio di ferro nella coccia di un cappio di canapo; AG 37.8 gente chi stam inderno. AG 39.55 ni se ge sta de
fissare un canapo a qualche parte della nave. penna inderno (AGN ad loc.: “non si sta oziosi nel soffri-
GO. CAD. NVM (Sav.) incuccà. RAN 191. IVI: incuc- re = non si cessa di soffrire) como se dixe de l’inferno.
ciase “ostinarsi”. AG 54.92 (= 39.55) quela tore o ffosa…/ in la qual como
incùdzina sf. “incudine” in enferno/ no se sta de pena inderno. AG 101.4 cotal
BDB 272 (Bonif.). yverno/ che li omi a deslavorai/ e faiti star gran parte
D anchizze. inderno. AG 140.250 e se guardar te voi da inferno/ no
indæ 576 inne

spender lo tenpo inderno (ms. in darno). AG 142.1 unna indurà vb. “persistere”
via ch’e stava inderno… MCG 331.
FA 350, 360. FAS 165. PD 108 “arcaico”. D durar.
indærno / inderno / indernu avv. “invano, inutil- indurào agg. “duro, ostinato”
mente” AG 143.26 se tu e stao negligente/ ocioso o indurao
AG 31.17 ma in oreia asenina/ sona inderno l’eira fina. PS 38 indurar.
PAT 23 a.1352 che la via e la speysa… no fosse stayta D durao.
inderno. CIT 30 a ro tempo che prico e indærno aspe- indurmiggiòu agg. “insonnolito”
to… CIT 79 ma sempre sença fruto, e sempre indærno. GO.
RDB 17 ma sempre inderno a voi vegno derré. MP D durmigià. indurmìu.
19.153 (Pigna), PVG indernu. indurmìu agg. “addormentato
D enderno. BDS (Sav.).
indevinà vb. “indovinare” D dormi. indurmiggiòu.
GL 5.41 e per indevinà ro pensamento/ chi s’ha in testa, indusiar vb. “indugiare”
o me pâ un negozio duro. NPG 65 a.1464 o signore glorioso/ piu non indusiar la
D devinar. tua venuta. PCD 32, 47 s. xiv.
(erba) indiana sf. (bot.) “Achillaea L.” D induxiar.
MLC 245 (Chiav.) induter sm. “salsicciotto”
indivia sf. (bot.) “indivia (Cichorium endivia)” AG 37.33 e bem pim lo me grana/ de tute cosse da
RDB 131 (V.Dartona) Rinardo che gran tempo innamo- maniar…/ e induter lardo e mezenne…
raou/ fu d’Angelica bella, e che per lé/ in divie, troffie e FA 360 butiro?: AGC corr. inbuter. [cf. CVM mil. butér
tartare lassaou/ havereiva per so amò… FPL. MLC 250. “burro”]. AGN ad loc.: < inductilis REW 4384, cf. fr.
DEI.3 2005. andouille.
D endivia. induvina sf. “indovina”
indögnà vb. “lussare, slogare” PD 138: odierno.
PVG “voce isolata, obsoleta da qualche decennio, forse D devinar.
poco sicura”. induvina sf. (bot.) “Carlina acanthifolia”
D indegnà. FPL (Dolcedo)
indosu avv “addosso” induvinà vb. “indovinare”
VPL. PD 143 “letterario”.
indrapato agg. “intessuto” D devinar. induvinellu.
ASF 718 scaparono uno de saya indrapata di scarlata da induvinellu sm. “indovinello”
calse che è palmi trey e mezo. PVG “italianismo”.
D drapo. D adavinellu. induvinà.
indrinà vb. “avviare (una conversazione)” induxear vb. “indugiare”
VPL (Pietra). PCD 47 s. xiv. induxeando.
indrito / indritu sm. “il lato diritto di una stoffa” D induxiar.
MNS 1.56 a.1577 (Sav.) ne far abricare berrette da sorte induxia sf. “indugio”
di manco finezza di lana di Roma tanto per l’inverso PS 64 s.xiv. induxia.
come per l’indrito. RDB 50 e no solo l’indrito, ma l’in- D induxia. induxiar. induxio.
verso. GO, CAD, VPL indritu. induxiar vb. “indugiare”
AG 49.243 ma per zo che note era/ provo lo sol de stra-
D drito.
montar/ pensam lo stormo induxiar.
(erba) induà sf. (bot.) “Ceterach officinarum”
D enduxiar. indusiar. induxear. induxia.
FPL.
induxio sm. “indugio”
induadda / induradda sf. (ittiol.) “corifena cavalli- PCD 32, 47 s. xiv.
na, corifena dorata (Coriphaena hippurus L.)” D induxia.
PML 358 induradda. RCG 261 induadda. Inegè top. (Cogoleto)
D dorar. GA 15.54 “nelle ghiaie”.
indue vb. “indurre” D gèa.
PAB 68 arror li indue a faoci ben, penssando per riches- innegu agg. “melenso”
se venir a bianssa. IVE 78 indugando la gente che elli DVO (On.).
devessem andar a Christe. –– per indue la gente chi inelo sm. “anello”
andassem tuti a ello. LSE 17 como la divina disposition MBV 370 a.1488 (Borgo Val di Taro) tri ineli de ferro da
avea ordenao per dovei indue a lo honor e amor de Deo murare in una volta.
molte persone. D anello.
PD 142 s. xviii. indü’ero “indurlo”. PS 31 n. inemente loc. “in mente, nella mente”
D adur. COM.2 91 aggæ’me inemente a ra casa (badate alla
induentòu agg. “indolenzito” casa).
GO. D in.
D doler. innemigo sm.,agg. “nemico”
indugià vb. “ripiegare” CIT 248 quanto innemiga d’ogni so reposo/ brillave
PVG. comme in scôso/ per ærzese a ro canto odo ra mente.
D doggià. DFC 36 ri innemixi, che pæran peççighæ’/ da re vespe,
induôu agg. “indoratore” portà via l’arrugao/ da miggæra de gente seguitæ’.
CAD. ADG 77 pl. induèi: a Genova, Via degli RAN 64 s.xvi. (V.Dartona) inemighi.
indoratori. PD 144, 352.
D dorar. D inimigo.
iner 577 info

Inerive top. (Cogoleto) inferno / infernu sm. “inferno”


GA 15.54. AG 39.56 ni se ge sta de penna inderno/ como se dixe de
D riva. l’inferno. AG 140.249 e se guardar te voi da inferno/ no
infalsificare vb. “falsificare” spender lo tempo inderno. GP 380 e si disse allo princi-
SAS 77 a.1592 (Sav.) alcuno di dett’arte che commettes- po dello inferno… VPL infernu.
se… fraude o inganno nel vendere vel pestare infalsifica- infernu sm. “locale sotterraneo per il lavaggio delle
re overo vendere cose alcune guaste putride o cative… olive”
D faso. VPL (Sanr., Taggia).
inffangao agg. “infangato” D enferno. infernar.
PAB 84 e se o se delleta in luxuria, si l’asemeia a una infià(se) vb. “infilar(si)”
troa inffangaa. CIC 45 a.1848 (Sav.) se descröve üna guletta…/ mi me
PS 38. creddu ch’a se infîe/ drita in portu. PVG.
L infangatus. D infirà. L infilare.
infantar vb. “partorire” infià(se) vb. “fidar(si)”
PAB 41 e imperso lo nostro segnor disse a Eva tu apartu- ADL (Vent.).
rirai li toi figioi cum dolor, possamo intende che se ella D fià.
no avesse peccao, ella averea infantao con alegresa e infiamao agg. “infiammato, bramosoo”
senza penna. CBL 339 (13.23) tu eri aceixo e infiamao/ a morir per lo
PS 64 “dal francese”. Segnor. PCD 43 s. xiv. pl. infiammai.
L infantem. D fiama.
inffiaura sf. “gonfiatura”
infarlà vb. “stuccare”
PAB 72 o vanna gloria spandua in li milliar de li homi,
CAD.
chi no e aotro cha inffiaura de oregie.
infàuru sm. “fodera di camicetta” PS 35, 64. Cf. SAP 408 a.lomb. infio “gonfio”, CBM
TVD (Dolc.). mil. infià “gonfiare”.
D foreura. D enxaura. inffieura. inscià.
infeì / infèi vb. (mar.) “allacciare la vela al pennone” infidele agg. “infedele”
CAD, RAN 21 infeì. PD 139. inféi. IVE 8 demostreremo quanto ma a faito e fa la infideli-
D infeidù. tae… le persone infidele sum semegeive a lo legno
infeidù sm. (mar.) “matafione” marzo (? ms.: segno marco) chi luxe de note e de di
GO pl. infeiduì “feritori, mattaffioni, situati alla estremità marzo appare; li heretici chosi sum semegeivi…
della testa della vela per inferirla, cioè allacciarla al pen- D infidelitae.
none”. NVM (Sav.). infidelitae sf. “infedeltà”
D inffeì. IVE 8 demostrao quanto be fa la fe cum la fidelitae
infenzer(se) vb. “fingere” demostreremo quanto ma a faito e fa la infidelitae.
MCG 331 infenzerse. CBL 348 (25.93) e per maor beffe D fidelitae. infidele.
se infenzeivan:/ Dee te sarve, re de li zuè. PAB 51 studia inffieura sf. “gonfiatura”
malliciossamenti de destruerllo cum faosse boxie de lete- PAB 63 o cative richesse e soffraitosse, chi no sei aotro
re apostice… inffenzandose che fossem vegnue a le soe cha inffieura d’oregie!
maim. PAB 93 Thirexia chi se inffenzeiva adevinar, spe- PS 35.
rando: quello che e diro sera o no sera… CEB 357 D inffiaura.
piaxante le parolle de lo zugolar? infenzite de odir e infirà vb. “trafiggere”
pensa d’altro. RDB 9 amò… o m’ha tiraou/ tente freccie che puœro un
PS 38, 108. Cf. SAP 408 a.lomb. infençer, MB 113 porco spin…/ de sorte esta fraschetta m’ha infiraou.
(Bonvesin) infenzerse m.s. D infià(se).
D fenzerse. inffento. infirmitè sf. “infermità”
inffento agg. “finto, falso” SCF 92 a.1393 ciascaduno che sia dela nostra e predita
PAB 72 e se alcum se gloriffica de so linagio, so è cossa consortia, lo qua devegna in infermitè, overamenti in
inffenta. grande necessitè, che ello debia esse subvegnuo.
D infenzerse. D enfermetae. L firmitatem.
inferà/ -r vb. “ferrare, mettere in ceppi” inffondar vb. “installare”
AG 4.8 e da Eroi fosti encarzerao/ e duramenti inferrao/ PAB 94 nova annima… è inffussa in lo corpo e inffondaa
en guardie e stretture forte/ per dever recever morte. e creaa.
PVG “ferrare (cavalli)”. PS 64.
D fondar.
D ferrare.
informasione sf. “informazione, conoscenza”
inferiolà(se) vb. “ammantar(si)” SBP 7 a.1528 per debito de mia servitu et per informa-
DFC 193 no hei contante ciù da spende/ e da questo sione de le pratiche de soi inimici.
ognun comprende/ ro perché v’inferriollæ’/ de sto zelo e infornaciato agg. “cotto in fornace”
caritæ’. MSF 304 a.1589 (Albisola) pagare la mercede alli lavo-
GO. ranti… di quanto harano guadagnato di cotta o sia forna-
D feriolo. ciata infornaciata, in denari e non darle vasellami.
infermaria sf. “infermeria” D fornaciata. infornar.
PCD 40 s. xiv. infornar vb. “infornare”
D fermàia. firmaria. L infirmaria. AG 134.207 tu e par d’un monimento/ che zo che tu tiri
infernar agg. “infernale” d’entro/ pu sozo é poi che tu l’inforni/ cha un morto de
FAS 151. trei iorni.
D enfernal. inferno. D fornezzà. furnu.
info 578 inga

infornavùira sf. “pala di legno per il forno” ingaciato agg. “ghiacciato”


FDT.P 73 (Triora). AA 165 vino ingaciato ne li steroli in la cita de Saona de
D furnu. 1543.
inforssar vb. “rafforzare” D giasa.
PAB 96 aora mua e inforssa le questioim, demandando… ingaggià vb. (mar.) “ingaggiare”
PS 38, 64. NVM (Sav.).
D forsar. L infortiare. D gaggiare. L gagium.
infortunar(se) vb. “addolorars(si)” ingaggià/ -r vb. “ingabbiare; abbindolare”
PAB 58 le faosse opinioim, de che lo cor se infortunna GL 15.65 una dixe così, l’âtra da aspærta/ ghe dà sotto
per tenebria de turbaciom… dro dîo per ingaggiari. MP 19.154 (Pigna) ingagiar
PS 64. “assuefare un uccello a stare in gabbia”
D fortuna. D gaggia.
infosso agg. “pieno, invaso” ingaibà(se) vb. “ingarbugliarsi, cacciarsi in brutti
PAB 60 oro, argento e doim precioxi…/ che se tuti fos- affari”
sem inffoxi/ no seream per so saolli. PS 64 a.1474 lo DVA (VArr.).
ducato se ne va, e la terra resta infossa de queste tale D agaibà.
monete cative (IVI: “era vocabolo tecnico per la sovrab- ingàigiu sm. “imbroglio della lenza”
bondanza della moneta di un qualche tipo. Forse influen- PD 125: “certo < ingaü’ggiu”.
zato da infultus “folto”). D gàügiu.
PS 10. ingaluzzà / ingaluscià (se) vb. “ringalluzzir(si), gon-
D fonder. infunder. fiar(si)”
infra cong. “entro, dentro” GL 7.101 pe ra gora dre doppie, con impegno/ s’ingalu-
AG 91.104 s’alamenta infra si/ digando: oime tristo mi. scia, e ghe pâ d’aveire speize. GL 8.74 comme quando
PAS 30 infra questo tenpo voy si averé tribularioim e ro broddo intr’a pignatta/ per troppo fœugo s’ingaluzza e
peyna e pianzere. PAB 55 si fe bandir che inffra un ter- fumma.
mem zeissem a Ravena. CR 18 infra lo so cor dixeiva… D gallu.
PS 41. ingalutà / -àe/ -àr(se) vb. “inciampare, incespicare”
D enfra. MDB (Bord.) ingalutàe. TVD (Dolc.) ingalutàse. MP
infrascà(se) vb. “nasconder(si) tra le frasche” 19.154 (Pigna) ingalutarse.
PVG. ingambà(se) vb. “inciampare”
D frasca. GO. BDS (Sav.). PVG. VPL.
infrecchià vb. “colpire con frecce” D gamba.
RDB 18 per voi si ben m’infrecchia amò crudé/ ch’in ma inganaor sm. “truffatore, ingannatore”
quando me bagno pœro un zin. RAN 60 s.xvi. AG 85.87 layri, usorer e inganaoy/ tuto l’atru voren far
(B.Cigala) ptc. infrecchiaou. lor. (PD 131: “la rima mostra che -oy è scrittura di tardi
D affreccià. frecchia. copisti”). AG 144.77 qualche iugolar o un bufon/ o un
infrexaura sf. “fregio di abito” malvaxe inganaor.
PS 62 s. xiv. infrexaura. FAS 152. PS 35.
D frexaura. D enganaor. inganar. inganatù.
infricià / infrincià vb. “infilare” inganar vb. “ingannare”
BDS (Sav.), VPL infricià. ADP (Pietra), VPL infrincià. AG 143.275 no te ingane l’amor terrem. PEG 40 a lo
D frincìn.
diavo diverse maynere d’enzegne e de barati per inganar
infrinsase vb. “scheggiarsi, ferirsi con schegge; liti-
la gente. CEB 357 lo fante chi te loa seandogiti sente
gare”
(presente) scrialo che ello ha covea de inganate unna
PVG.
altra volta.
infrüpà vb. “imballare con aghi di pino secchi”
ADL (Vent.). FAS 142 ingana “inganna”; 161 no te inganar.
D farüpa. D enganar. inganaor. ingano. inganoreço. inganoroza-
infruscà / -r (se) vb. “infrascarsi; ingerir(si), immi- menti. nganar. L enganna deo.
schiar(si)” inganatù sm. “baro, biscazziere”
MP 19.154 (Pigna) infruscarse ADL (Vent.) infruscàse. PVG.
infucciarà(se) vb. “non darsi cura, infischiarsi” D inganaor.
CAD. ingancià vb. “agganciare, ingannare”
infunder vb. “infondere” PVG.
LSE 27 pregò Dio che gli infunde al desprexio de ogni D ganciu.
cossa temporale. ingano / inganu sm. “inganno”
D inffosso. AG 140.51 e pensar de norigarte/ iustamenti senza ingan-
infurcià vb. “afforcare, gettare una seconda ancora” no. AG 140.187 en tucte guise sei avisto/ de no prender
GO. re aquisto/ ni de far alcun ingano/ donde l’anima aia
L infortiare. dano. AG 140.271 entregaminti, senza ingano. AG
infuscòu agg. “(di occhi) torbido, febbrile” 143.98 se tu festi uncha re aquisto/ per fruto, zogo o per
PVG. ingano. AG 144.5 d’ognuncha ingano e de pecao.
D fusco. CAD inganu.
infussòu agg. “(di occhi) infossato” D inganar. L engannum.
PVG. inganoreço agg. “fallace, ingannatore”
ingà agg. “giusto, preciso” IVE 26 le soe parole sum façe et inganoreçe.
TVD (Dolc.). FA 360. FAS 163. PS 34, 39, 64.
D enguà. D inganar. inganorozamenti.
inga 579 ingo

inganorozamenti avv. “ingannevolmente” ingiüià vb. “provocare, invogliare”


PAB 49 che to frai m’è vegnuo monto inganorozamenti PVG.
et si t’a leva la toa benixum. D iniuriar.
PS 39, 64. ingiuttì vb. “inghiottire”
D inganar. inganoreço. CAD. RCG Diz.
ingarbà vb. “intonacare” D ingiottì.
CAD. ingivà vb. “aggrdire, insultare”
ingarbar vb. “nascondersi” BDS, SDS (Sav.).
D garbà. ingléize agg. “inglese”
ingarbuggià / ingarbügià vb. ‘ingarbugliare” DGL 13 (gergo): (Gen.) “persona furba, scaltra negli
CIT 119 m’ingarbuggia re veire a orça e poggia. PVG affari”; ‘(Spezia) “cliente che non paga”.
ingarbügià. PD 350 pl. ingléixi.
RNB 85 neogr. garmpougißrw “imbrogliare”. D ingliterra. ingreize. L englexius.
D dergarbügià. garbugio. ingarbügià. zgarbugiàe. Ingliterra top. “Inghilterra”
ingarsar vb. “fuorviare” GL 14.28 in Axia, Affrica, Europa e l’Ingliterra.
AGN 14.94 che monti son ingarsai (lez. dubbia e conget- L engleterra. engriteria. D ingleize.
turale) d’alcun deleto per lor guai. ingoallanza sf. “uguaglianza”
AGL, AGC ingrasai. REW 4431. PAB 66 che doe durae chi abiam fim, quanto l’unna se
D engrasar. sea maor de l’aotra, se pom bem aingoar per multiplico;
ingaru sm. “punto di cucito in linea retta; avv. ma che l’unna agia fim e l’aotra no, trovar no se po in lor
“sulla stessa linea retta” proporciom d’ingoallanza.
C.MERLO, ID 12 (1936) 148: < aequalis. MP 14.44 n.; PS 32, 64. Cf. MB 114 (Bonvesin) inguaranza.
19.154 (Pigna) D unguanza.
FPI 238. ingoar agg. “uguale”
D ingual. PAB 41 ello vosse esse ingoar a lo nostro segnor Dee.
ingauggià /ingaüggià vb. “avvolgere” PS 64.
GL 20.130 ingauggià a ra fin in t’esto laçço… GO, D ingual.
CAD ingaüggià. (per) ingoar loc. avv. “ugualmente”
PD 125. PAB 66 che morte prende per ingoar/ picem, grandi e
D ingögge. comunal.
ingaunà vb. “ingozzare, corrompere con doni” ingoento sm. “unguento”
DVA (VArr.). GP 377 preizem lo corpo de lo nostro segnor… e fassan-
D gaùn. ingavunà. lo in um drapo de lim mondo e neto e umsenllo de quelli
Ingauni sm.pl. “antiche popolazioni stanziate nelle ingoenti.
valli Arroscia e Impero” D inguento.
CL 3, 9. SCT 110. PCT 54 n.105. ingœugge / ingögge vb. “avvolgere; rimboccare (le
L albium ingaunum. ingauni. maniche)”
ingavüié vb. “avvolgere” GL 11.71 ri manexelli ro barbé s’ingœugge.
VPL (Stella). CAD. PVG.
ingavunà vb. “ingozzare” AAG 125: g / v. PVB 230: volvere *volvicare. FA 348.
PD 117. FPI 4540. ALE 227.
ADL (Vent.). VPL.
D desgögge. ingauggià. ingaüggià. ingœugge. ingöggia.
ingegno sm. “accorgimento”
ingöglie. ingügéitu.
TL.2 345 a.1465 iterum vos oneramus tuti li ingegni et
ingöggia sf. “imballo, tela da imballo”
pensamenti studij et opere vostre siano in bono regimento.
BDS (Sav.). PVG.
D inzegno. D inggge. invöggia. göügiu. L involia.
ingera(ssi) vb. “incagliar(si)” ingögge vb. “avvolgere”
C.SALVIONI, RIL Serie 2ª 49 (1916) 771 (Corsica) “forma VPL.
gen. oggi scomparsa: *ingeâse “inghiaiarsi” D ingögge.
D gèa. ingolfar vb. “formare un golfo, penetrare”
inghentu sm. “unguento” AG 49.171 con vinti nostre garee/ preise terra l’armiraio/
BNL 75 (Perin.). a un porto, De voiante, chi Antiboro e anomao/ chi ingol-
D inguento. fando da l’un lao/ de ver la faza da levante…
ingianchì vb. “imbiancare; scottare (carni, alimenti)” D engolfa. gorfo. ingorfà.
CAD. RCG 31. Ingolotti top.
D embianchir. PCT 124 “germ.”
ingiarmà vb. “armare, indossare una armatura; ingordietae sf. “ingordigia”
infagottare” AG 69.13 superbia e ingordietae/ e mile miria peccae.
GL 2.74 ma quando ti te stimmi esse ingiarmaou/ e d’es- D ingordo.
se ancon ciù duro che Serron (TT or quando pur estimi ingordio agg. ingordo”
esser fatale/ che vincer non ti possa il ferro mai). GL AG 53 301 che tordo ingordio mar vi lelora.
3.44 ro gilecco ingiarmaou a Argazarollo/ no servì, ni a FA 360. Diversa interpretazione propone AGN ad loc.
Corban ro gran morrion. D ingordo.
CAD. GO. RAN 191. BDS (Sav.). PVG. VPL ingordir vb. “desiderare avidamente”; sost. “bramo-
“agghindarsi”. sia”
ingiottì vb. “inghiottire” AG 134.197 e per to ingordir tar or/ tu fai morir tu e lor.
GL 20.79 pâ giusto, che affamà a l’ingiottisce/ peççi AG 146.296 la ventre chi tuto ingordise.
d’ommi, e ro sangue œugge sciorbì. FA 360. FAS 165. PS 36, 64.
D ingiuttì. D ingordo.
ingo 580 ingû

ingordo agg. “ingordo, avido” MUI 169: “epentesi, per influsso di in prefisso”. PD
AG 56.27 si son ingordo, zo me par/ e tanto so e dir e far/ 356: cf. tosc. inguà. PRA 369 n., 375 “epentesi”.
che e avero, se requero/ limosina da quelo Pero. AG D aingoar. engual.ingari. ingoar. inguale. ingualmente.
144.36 ognuncha oreia trova sorda/ per la man chi e inguao. inguar. unguanza.
ingorda. (per) ingual loc. avv. “ugualmente”
SAP 408, MP 102 a.lomb. ingordo, m.s. REW 3920. AG 142.59 la morte… chi e spaa si comunal/ che tuti
D egorditae. engordo. ingordio. ingordir. ingurde. ingur- menna per ingual.
du. D (per) ingoar.
ingorfà vb. “ingozzare” ingualmente avv. “ugualmente”
GL 20.81 comme chi ha sempre ra pittanza scarsa/ e un AG 144.15 le gente/ chi son si orbe e azegae/ grandi e
bon disnà solo a ingorfà o l’attende… pizen ingual mente/ e per vile e per citae.
D gurfùn. ingurfà. Cf. MB 114 (Bonvesin) ingualmente.
ingôscià(se) vb. “rimpinzarsi, ingozzarsi”” D engualmenti. ingual. inguarmenti.
CAD. BDS (Sav.). PVG. inguannu avv. “quest’anno; in questa stagione”
D desgoscia(se). gôsciu. strangossao. GO “voce bassa e poco usata”.
ingovaia sf. (= anguinaglia) “infiammazione delle GFM 6: < hoc anno. Cf. it. uguanno, sardo occanno, sic.
ghiandole inguinali”; popolarm. “peste” aguannu, prov. ogan, a.fr. oan, sp. hogaño, catal.
CAR 26 a.1457 el cogasango et la ingovaia. enguany, a.port. ogano.
D angonaggia. inguao agg./ avv. “uguale; ugualmente”
ingramir(se) vb. “rattrisar(si); intristirsi, deperire” AG 12.407 stagando ingua (femm.) de la reina. AG 17.6
AG 144.208 ch’elo s’alegra d’atrui mal/ e se ingramise ma chi la lengua a bona fe/ no reze inguao como lo de.
de lo ben. GF 5 a.1892 u pastù s’amautìu e s’è ingramìu. D ingual.
PS 38, 64. (per) inguar loc.avv. “ugualmente, costantemente”
D gramo. AG 144.20 regora tennem per inguar/ de prender tropu
ingrao agg. “ingrato” vorenter.
PS 9 s. xiv. ingrao. FAS 156. PS 11. AGC 37.
D gròu. D ingual.
ingrascià vb. “ingrassare” inguarmenti avv. “ugualmente”
ADL (Vent.). VPL. TAL 80 (Alassio) “concimare”. PVG IVE 16 quele vergene… si so faite sor de li angeli et ave-
“ungere”. AAG 125. ran premio in paraiso inguarmenti cum queli. BL 84
D engrasar. a.1400 posamo dire agni octo che no s’è fato raxone et
ingratiar vb. “ingraziare” justixia inguarmenti.
PS 38 s.xiv ptc. ingratiato. FAS 156.
D gracia. regratiar. D enguarmenti. ingualmente.
ingravear vb. “ingravidare” inguento / inguentu sm. “unguento”
PAB 46 sg. quando la sihava fo ingravea de so signor… PAS 28 la Magdalena… si corse incontenente cum una
–– e poa Sarra… ingraveasse e ave uno figio. bussula d’inguento monto sprecioso e monto olente. GL
D gravia. L ingravidare? 1.57 se in fin per un, per doì ghe vœu l’inguento… GL
ingraxao agg. “grasso, ingrassato” 7.113 ma no se trœuva inguento in speziaria/ per chi ha
AG 134.325 como asen e descavestrao…/ che quando poira. GL 20.79 se ben ch’o l’agge ra man conosciuo/ che
ell’è ben ingraxao/ corrando va purme lo prao. ghe fe œuveà l’inguento con l’imbuo (TT la fera destra…
D grasso. onde per esso ebbe mortali angosce). COM 1.17 ro mego
ingraxaporchi sm. (bot.) “Hypochaeris maculata” Tiburcio o ro feççe despoggià, o l’onzè d’un certo inguen-
FPL (P.Nava). to ch’o se componne lé mêximo. COM 1.25 con
D engraissa pourc. grasciaporchi. grasso. un’onçion dro vostro inguento… CAD, PD 149 inguentu.
ingréise agg. “inglese” PS 4, 64. Cf. SAP 408 a.lomb. unguento m.s.
GL 1.44 ri ingreixi en frecciadoì. D inghentu. ingoento. inguentu. unguento.
D ingléise. inguersì vb. “accecare, abbagliare”
ingremenì vb. “gremire” PVG.
ADL (Vent.): REW 4752b. D guersu.
D gremenìu. ingügéitu agg. “ravvolto, ingarbugliato”
ingrì sm. (bot.) “Chenopodium Bonus Henricus” PD 125, 148: “fatto su acügéitu “raccolto” (collectu)”.
FPL (Nizza). ADG 75.
ingrosu sm. “ingrosso” D desgügeitu. ingögge.
FDG 211. ingumbà vb. “incurvare”
D (in) groso. BSL 247 n. “curvare le doghe delle botti”. GO, CAD
ingroxar vb. “ingrossare” rifl. “imbarcarsi (del legno dopo messo in opera)”.
FAS 142, 155. RAN 191. GFM 8. PVG.
D engroxar. D ingumbarse. gumbüu. ingumbatüa. ingumbìu.
ingûà vb. “ingoiare” ingumbatüa sf. “curvatura del legno”
PVG. RAN 191.
D degulà. gora. ingurà. D ingumbà.
ingual / -e agg. “uguale, pari” ingumbìu agg. “curvo, incurcato”
AG 143.50 o se tu fossi invidiuso…/ o alegro d’atrui GO.
mal/ chi tu va (vali) per un ingual. AG 146.19 ma si non D gumbüu. ingumbà.
eran ben ingual: che l’un pareiva frescho e pin/ l’aotro ingûà / ingurà vb. “ingoiare, ingollare”
era monto resenio… PRP 340 (str.9) ms. un aotro caixo GO, CAD ingûà. ADL (Vent.), VPL (Alb.): ingurà.
inguale (testo a stampa: caixo giusto). D ingurabagi.
ingu 581 inma

ingurabagi sm. (ornit.) “airone” a.1461 (Alb.) aco che lo faso inimigo non ge abia forsa ni
ADL (Vent.). bairia.
D gurabagiu. ingurà. Cf. SAP.2 209 a.lomb. inimigo m.s.
ingurde agg. “goloso” iniquitae / iniquitè sf. “iniquità”
ADL (Vent.). AG 6.19 la mea iniquitae destençe/ en che me iorni son
D ingordo. perdui (AGC 49: “latinismo”). PD 160 iniquitè.
ingurdì vb. “intasare” D eniquitae. inigo.
BDS (Sav.). VPL. iniçio sm. “inizio”
D desgurdì. FAS 142.
ingurdixe sf. “ingordigia” D insà.
BDS (Sav.). iniuria sf. “ingiuria”
Cf. GUA 417: -itie > -igie ( > -igia). FAS 149.
D engordietae. D engiuria. eniuria. inguryii. iniuriar. L iniuria.
ingurdu agg. “ingordo” iniuriar vb. “ingiuriare”
CAD. PVG. AG 143.26 che ognunchena to pecao/ ay tree persone
D ingordo. iniuriao. AG 143.149 se tu e staio agravao/ o d’atru iniu-
ingurfà vb. “intasare; rifl. ingozzarsi” riao. TL.1 351 a.1455 (ello) non forsa ni iniuria ni man-
PD 62. gareza ni aroba ni villaneza lo povo.
D ingorfà. D ingiüià. iniuria.
ingurgà vb. “intasare” inlaccà vb. “sigillare (bottiglie)”
VPL. PAG 38.
inguryii sf.pl. “ingiurie” D lacca.
CAR 28 a.1440 e se al fose nesun de lii ditii compagnii inlamàse vb. “restare preso all’amo”
che se disese nesuna de questii inguryii CIT 106 che quarche loaççœu’ se m’inlamasse!
D iniuria. PD 351. GA 13.35.
ingutar vb. “aggottare, gettare l’acqua in alto” ” inlardà vb. (mar.) “ingrassare, dare il grasso”
MP 19.154 (Pigna). NVM (Sav.).
D agotar. D inlardunòu. lardu.
inihetar vb. “comperare” inlardunòu agg. “unto, sporco di grasso”
PS 7, 64 s.xiv. ptc. inihetao. GO.
D incetta. inchietta. D alardunòu. inlardà. lardu.
inigo agg. “iniquo, malvagio; severo” inlasà vb. “allacciare”
AG 3.22 se tentacion ne engana/ e portemo cor inigo. GO. CAD. PAD 351.
AG 36.25 vento o freido…/ chi e si fer, inigo e necho… Cf. CPB 249 s.xv. (Milano) (una corda di seta) cum ago-
AG 85.73 guerra, breiga e travaio/ und’è la gente si iniga giellis argenti pro alaziando.
/ che de paxe no g’è miga. CBL 343 (18.36) oimè, zuei D lazo.
cum li cor inigi… GP 275 ello si n’a liberao e scampao inlescà vb. “inescare (l’amo)”
dalle main dello inigo (ms. unico). MC 691 elli som GA 13.35 “agglutinazione dell’articolo”
monto inigi e ferventi contra le cosse temporale… –– D lesca.
digno de ogni iniga puniciom. inllustrar vb. “illuminare, rischiarare”
FA 361. FAS 144,147, 153. Cf. SAP 408 a.lomb. inigo PAB 75 ti cognossando si inllustra/ e tantosto a ti se aiu-
m.s. stra.
D enigo. inigu. iniquitae. PS 38.
inigu agg. “svogliato, fiacco” D illustrar. lüstrà. lustrio.
MDB (Bord.). inmaginaciom sf. “immaginazione”
inimigo sm. “nemico” PAB 97 no usando immaginaciom ni seno, comprende le
AG 145.245 trei nostri inimizi dur/ zo e diavoro, carne e cosse inmagineyver e senssiber…
mondo/ che tiran l’anima in perfondo. PAC 23 a.1320 da D inmaginar. inmagineyver.
chi avanti non e da dubiar che per li soi destrituaj sea faito inmaginar vb. “immaginare”
offesa, salvo a li soi inimixi. DCT 163 a.1380 a lo so PAB 65 Neron imperao…/ soa maire fe sihapar/ e per
amigo amixi seran, de lo so inimigo inimixi seran. IVE 8 mezo Roma bruxar/ pur per so inmaginar. PS 36: “inf.
da li soi inimimixi lo so leto fo circondao per ocilo. IVE sostantivato: è dubbio, forse “fantasia”
14 che Criste si comanda, che noy debiamo amar tuti et D ymagem. inmaginaciom. inmagineyver.
amixi et inimixi. CEB 356 vendi la biava… per menor inmagineyver agg. “immaginabile”
prexio a li vexim et a li inimixi, che non sempre se venze PAB 97 no usando immaginaciom ni seno, comprende le
lo inimigo cum la spa, ma speso se venze cum servixo. cosse inmagineyver e senssiber… –– e cossa raxoneiver
MC 691 la persecutiom de quilli inimixi. PAB 56 alcum inmagineyver e senssiber.
de nostri innimixi. MAC 162 no me abandonai in le main PS 31, 64.
de li inimixi. SBP 7 a.1528 per debito de mia servitù et D inmaginar.
per informasione de le pratiche de soi inimici. PRP 348 e inmagrir vb. “dimagrire”
fe dri garbi assai chiù ch’un zerneglio/ a certa gente che fo AG 53.172 passite ben e no immagrir.
coventà/ dell’inimigo, che fo tardi a fuze. FA 361. FAS 165.
FAS 142, 153. PS 8, 18. D emmagrir. magru. smagrìu.
D desenemigu. deznemigu. enemigo. enimigo. innemigo. inmascaròu agg. “mascherato
nemì. nemigo. nemigu. GL 13.18 comme de carlevà figgiœu piccin/ fuzze fin-a
inimigo sm. “il Nemico, l’Avversario: il demonio” so poæ, se immascaraou/ o se gh’accosta ninte da
AG 3.23 se tentacion ne engana/ e portemo cor inigo/ per vexin…
scampar da l’inimigo/ voi seai nostra cabana. CPV 48 D immascarao.
inma 582 insa

inmatì/ -r vb. “ammattire” inracinao agg. “radicato, profondo”


AG 53.314 ma nixun e si inmmatio/ chi ben no cerne PAB 60 ma lo mar è sì inracinao…
esto partio. AG 79.223 monti n’o visto quaxi inmatir… D raixe. L (in) deracinata.
COM.5 20 ti inmatisci. inramà vb. “rafforzare le piante con sostegni”
FA 361. FAS 165 BDS (Var.).
D matu. D inramau. ramar.
inmerdà(se) vb. “sporcarsi, compromettersi” inramà vb. (mar.) “impostare l’ossatura della nave”
BDS (Sav.). CAD.
D merda. inramato agg. “tessuto con motivi di fronde”
inmocir vb. “impazzire” AAD 261 un altro apparato per la camera di levante… de
IVE 56 elli paream quasi inmocij de alegresa. razo e tela d’oro inramata. AAD 265 pezzi dodeci a divi-
FA 361: < *mocio “pazzo”. FAS 165. sa d’Oria inramati de verdura.
D muscio. D ramaggio.
inmondicia sf. “immondizia” inramàu agg. “nascosto fra i rami”
LSE 27 tutte le cosse temporale reputo quasi sterco et MP 19.155 (Pigna).
inmondicia. D inramà. ramar.
D immondicia. L immundicia. inrauxì(se) vb. “metter(si) di cattivo umore”
inmortal agg. “immortale” GO.
CR 21 lo pecato fo comesso contra Dee chi e inmortal e D inrouzì(se)
intangibile. inrezeir vb. “irrigidire (pere il freddo)”
inobediente agg. “disubbidiente; trasgressore” AG 37.129 li gram zelor sum si coxenti/ li nasi taiam e li
MNS.2 83 a.1598 (Sav.) sotto pena a’ contrafacienti et menti/ e li pei fam inrezeir/ tutte le mam abreveir…
inobedienti. FA 361. FAS 147, 153, 165.
D dezobediencia. dezobediente. D reidu. rigidessa.
inögiu sm. “noia” inrichì vb. “arricchire”
POF 18: “cf. prov. enuegz che presenta una evoluzione PA 351.
consimile”. D enrichir.
D inoio. inrouzì(se) vb. “irritar(si)”
inoio sm. “noia, molestia, danno” BDS (Sav.).
AG 75.58 quando g’e citain si grandi/ chi statuti leze e D inrauxì(se). rouzìa.
comandi/ desprexian per so orgoio/ fazando a atri grande inròuzu agg. “accigliato”
inoio. BDS (Sav.).
FA 361 < “in odio”: evoluzione fonetica genov. diversa D rouzìa.
dagli altri volgari neolatini”. G.I.ASCOLI, AGI 3 (1878) inrucinir vb. “arrugginire”
281; 4 (1878) 371. FAS 150 “notevole”. REW 4448. MCG 331.
Cf. SAP 408 a.lomb. in noio, MB 114 (Bonvesin) inodio D rüzze.
“a noia, in odio”. insà / inzà vb. “dare inizio, incignare”
D enoio. odio. GL 6(argom.)C. Argante ogni crestian sfîa a combatte/
inöixà vb. “stordire, confondere” Otton senz’esse manco nomminaou/ o l’è ro primmo a
SDS (Sav.). inzara. CAD, RAN 21, TVD (Dolc.), BNL (Perin.),
innorbì vb. “accecarsi, diventare cieco” TCL 98 (Loano), PVG, VPL: insà.
CIT 151 chi me vé sciu ra chiazza comparì. dixe: Ballin Cf. SAP 408 a.lomb. inçar. CVM mil. inzà. MUI I69.
va a cuœxese, o a innorbì. D ensar. iniçio. inzà. insera. inço. insu. L initiare.
PD 352. Cf. MUI 184 inorbir. inço / insu agg. “iniziato; non più integro”
D inurbì. orbì. orbire. orbo. GL 9.42 l’è che doppo ri crîi aveiva inteiza/ ra bæga za
innoçente agg. “innocente” inça, de dre trombe ri soin.
GL 2.30 e chi te ghîa, povero innoçente/ in questa gran PD 116 inçu: < initio. PVG.
burrasca, in sti maroxi? D insà.
inouràr vb. “gettar via, lanciare in aria” (da poa) in za che cong. “da quando in qua”
MP 14.26; 19.154 (Pigna) *in-aurare. FPI 788. IVE 56 tute le cose chi g’eram intervegnue da poa in za
Cf. NIG 138 (Stat.Mondovi) de… carnis inflatis seu ora- che la nostra dona ge fo daita in goardia.
tis (gonfiate). insacà vb. “insaccare”
D aurår. inarià. MP 19.155 (Pigna).
innoxer vb. “nuocere” D sacho.
PS 38 s. xiv. innoxa “nuoccia”. insacchettare vb. “mettere (le schede) nel sacchetto
D noxer. dello scrutinio”
inquartà vb. “(nella scherma) assestare” GR.D 118 a.1568 insacchettati i nomi d’ognuno, se ne
GL 20.33 a l’inquarta a Zoppîo una stoccà. cavano otto a sorte.
D quartu. D sacho. L insacchettatus.
inquernar vb. “raccogliere, riunire” insaciaber agg. “insaziabile”
BL 87 a.1401 che la raxone e justixia sia si forte che se MAC 165 o marvaxe, oriber, o leon insaciaber.
inquerne e se acoihe quelo che era dessconcho e desquer- D sacià.
nao. insalatta sf. ”insalata; pietanza”
D desquernar. inquerno. NPD 74 a.1842 (Sav.) se porta finalmente da frîtà/ e pe
inquerno sm. “assestamento” insalatta un po’ de carne sâ.
PAD 465 a.1506 se siamo movuti principalmenti per lo PD 155. VPL.
inquerno e pacifico de la terra. insalatta d’Ancona “Lepidium sativum”
D desquærno. inquernar. FPL (Chiav.).
insa 583 inse

insalatta da porchi “Taraxacum officinale, Hypochaeris l’inscì de fuò, passand’in tra sà braia –– è stao ro primo
radicata” a inscì.
FPL (Gen.) PRA 369 n., 375. RAN 93.
insalatta de capüssìn “Plantago Coronopus” D insir. L inscire.
FPL (Gen.) inscià vb. “gonfiare”
insalvaighìo FLC, MLC 249: agg. “inselvatichito, GL 1.22 né ra vitta a fà trêo e terzairœu’/ emmo misso ai
incattivito” perighi de sta guerra/ per fase pœuscia inscià ro
AG 16.18 lo cor nostro… lo quar e secho e senza humor/ fûmeirœu’/ de laude, o andà acquistando turca terra.
e de spine e insalvaighìo… PRP 355 (2.22) ma voi, ch’i sei insciai d’ambition…
FAS 148. RAN 21 “inflare”. PD 340. REW/FPI 4406. ADG. FDG
D insalvaigir. vb. “inselvatichirsi” 163. BNL 75 (Perin.). PVG.
PAB 51 e le bestie salvaige… se aprivaxam fassandoli D ensciar. enxao. enxaura. inffiaura. insciaggia. insciu.
bem, e per farlli mal le domestege insalvaigissem. L inflare.
PS 38. 99. insciaggia sf. “enfiagione”
D insalvaighio. insarveghìu. sarvègu. servègu. GO. CAD.
insangherar(se) vb. “insanguinarsi, macchiarsi di D inscià.
sangue” ìnscio agg. “gonfio”
MP 19.155 (Pigna). GL 8.62 con ri œuggi insci de raggia. DFC 83 bon
D sangonar. vascello…/ o squarçava ra marina/ a veie insce incami-
insangonà(se) vb. “insanguinar(si)” nao.
GL 20.78 nesciùn dente de lovo, o de vorpon…/ s’insan- D insciu.
gonò in ra mandra, o fra i oxelli/ comme ra spâ de insciroppaou agg. “sciroppato, addolcito”
Soliman tra quelli. GL 16.42 così questa se cianta çinque in vin/ per daghe
PD 359. l’antimonio insciroppaou.
D sangonar. L syrupatus.
insangonàou agg. “insanguinato” insciste vb. “insistere”
GL 20.113 ro becco insangonàou VPL.
insartiao agg. (mar.) “fornito, attrezzato” insciu agg. “gonfio”
AG 145.17 primera minti percazave/ d’aver bona e forte CAD. PD 116. PVG.
nave/ chi sea ben insartiaa/ e de bon nozhe guiaa. AG D buttinsciu. inscià. inscio.
145.198 lo nostro cor/ chi navega donde elo vor/ lo quar in sciu/ -a cong. “su, sopra
de esser bon e forte/ per rezer ben le cosse torte/ e de ver- CAD. PD 150 “fino al sec. xviii.; oggi insce”.
tue insartiao/ e da De nozherezao. D insce. sciù.
PS 64. inscontra avv. “contro, al contrario”
D sartia. L sartiatus. MP 19.155 (Pigna): “incontra REW 4361 ¥ scontrare?”
insarveghìu agg. “inselvatichito” D incontra.
ADG. inscursòu agg. “corrucciato”
D insalvaigir. PD 150.
insavurà vb. (mar.) “zavorrare” D corrozar. inscurruza(se).
NVM (Sav.). inscurruzà(se) vb. “corrucciarsi”
D saurà. CAD.
inzbarligar vb. “abbagliare, intontire” D corrozar. inscursòu.
MP 19.55 (Pigna). FPI/REW 1127 . in se prep. “su, sopra”
D insbarlugao. RGS § 881: lig. ins a noscia ca, inse a testa.
insbarlugao agg. “confuso, intontito” D insce.
NPD 63 ca.1750 (Sav.) insbarlugao da amò inseà sf. “tela cerata”
D barlügà. inzbarligar. GO.
insbraginà vb. “gridare, sgridare” D insiadda.
GL 11.19 ni ro fornà/ con quello ton de voxe maledetto/ insegna sf. “azione esemplare, meritoria”
re serve o se sentiva insbraginà. AG 56.228 en sante ovre encernue/ finì con insegne e
GO. CAD. con vertue.
D sbraggià. D ensegna.
insce cong. “su, sopra” insegna sf. “insegna, stemma; bersaglio; cicatrice”
PD 150 insce dui pé, insce l’èrbu. ADG 122. AA 19 due grande arme de marmoro bianco con le insegne
D inse. insciu. de papa Julio. AA 57 se doveseno … andare a lo bresagio
inscemelìu agg. “istupidito” apreso la porta de san Ioane… e ivi se avia a metere uno
PD 140 segnale… e tuta la compagnia lun dopo latro avia a tirare
D scemu. de lo archibuso a la insegna. AA 102 uno Sacarama che
inscetè sf. “ansietà” teneva la insegna de una cotelata in la masca.
DVO (On.). inzegna sf. “accorgimento, modo ingegnoso”
D anscia. anssitae. AG 14.510 fruto e mar toieto/ i omi in tante guise fam/
inscì / -re vb. “uscire” con tute inzegne che li fan/ che e distingue no le so.
BAG 23 a.1488 (Sav.) et se de caxo alcuna persona fosse D inzegno. enzegno. enzignora. inzengna.
intrà in alcuna casa, orto… debia statim et subito inscire insegnà vb. “segnare, tracciare sulla sfoglia la linea
de possessione. RDB 24 quando ri nostri antighi insci- seghettata di separazione dei ravioli”
van fuoè/ d’esto porto de Zena… NSB 191 s.xvii. (G.G. PVG (V.Grav.) “voce isolata”. I VI err. “preparare i
Lanteri, Vent.) e y bravan, e son tanto accoventai/ come ravioli col mestolo”
si no devessan inscì mai/ d’Italia. PRP 342 (str.15,16) D segnar.
inse 584 inçe

insegnao agg. “istruito, educato” a.1460 parse bon elleze doi capitannii, li que inseme con
AG 43.145 omi cortexi e insegnai/ e d’ogni ben apareiai. li magnifici antiem avessem cura… TL.3 201 a.1475
AG 129.15 moier de gram segnor/ dexeivermenti ornae/ e contra li pati e li zuramenti che elli aveivan inseme. SOP
de gram belleza/ corteise e insegnae/ pinne de visteza. 10 r., 11.v. a.1597 inseme, insemme. RAN 59 s.xvi.
PAB 63 li serventi fancelli… se elli sum mal inssegnai, (B.Cigala) insemme. ADL (Vent.). VPL.
zo e gram carrego a la maxom e perigo a lo segnor. FAS 144. RGS § 51.
FA 351, 361. D aseme. enseme. insemel. insemo. insimi.
D insegnar. insemelmenti avv. ”similmente”
insegnar vb. “insegnare” CBL 332 (5.66) et poa vosse consolar/ la maire insemel-
PAB 52 e (io) chi prudencia solleiva insegnar/ de gram menti.
materia e bem ditar/ e de studio portava la fior/ or me PS 38, 60.
compiansso cum gram dollor. D ensemelmenti.
D insegnao. insemel avv. “insieme, nello stesso tempo”
inzegnar(se) vb. “ingegnarsi, sforzarsi” AG 16.164 fai si che insemel noi moiramo. AG 49.272
IVE 46 e ti te inzegna de conosce li benefitij de Dee. ferando insemel combatem.
IVE 48 e se inzegnavam de tegnelo secreto e de serà le FAS 165.
porte… PRP 341 e se concruse de mandaghe a dì/ ch’i D inseme.
no ne voglien dà tanto spavento/ perch’a s’inzegnaremo insemo avv. “insieme”
de compì… PCD 41 s. xiv. Cf. SAP 409 a.lomb. insemo.
PS 25. PRA 372. D inseme.
D inzegno. L ingeniari. inzeneixìu agg. “ingenovesito”
inzegnero / inzegniero sm. “ingegnere, architetto” ADG 78.
DSP 40 a.1461 fo deliberao che… cum ogni studio cer- D azeneizao.
chassem de netezar lo porto, mandassem a cerchar in le inçenerar / inzenerar vb. “generare”
terre strangere meistri inzegneri doti de tale overa. PAD AG 14.269 or pensa l’amor che t’a menao/ queli chi t’am
355 a.1506 lo castelo haveva desparato de grande arte- inçenerao. PAB 44 Noe… inzenera trei figi. PAB 88 si
gliaria e guastato tutti li nostri ripari… l’undomani li como lo corso de raxom… e comperao a lo intelleto, chi
mandorno di molti sacchi di lane con altra fantaria, e un cognosse ihaira veritae, e a Dee [zo] chi [s’]inzener…
altro maestro inzegnero. PAD 473 a.1506 lo egregio FAS 142, 153.
maestro Ambrosio Ioardo inzegniero. D enzenerar. ieneratiom.
D inzeniero. inzengna sf. “accorgimento”
inzegnio / inzegno sm. “ingegno, intelletto; artificio, AG 145.328 mester te son inzengne e arte/ da saver sen-
accorgimento” pre ben guardarte.
AG 5.35 che nexun inzegno var/ un De vor contraiar. D inzegna.
PAB 55 per zo che inzegno d’omo po arrà. PAB 87 o per inzeniero sm. “geniere”
officio de natura, o per movimento de stelle e per virtue TL.2 238 a.1463 le quale nave bizognano essere bene in
d’angelli, o per diversi inzegni de demonnij. BUN 449 ordine de marinari, inzenieri e bombardieri e gente d’ar-
s.xv. (J.Bracelli) e con inzegno et arte/ acquisterei vitoria me.
d’ogni parte. DSP 40 a.1461 havei a meter lo inzegnio e D inzegnero. inzegno.
lo pensamento. inzenogià/ -r vb. “inginocchiar(si)
PS 65. Cf. SAP 408 a.lomb. inçegno m.s. CBL 331 (3.45) li re se inzenogiavan/ cum grande humi-
D inzegna. inzegnarse. inzegnu. inzeniero. L ingenium. litae. IVE 32 e la nostra dona… incontenente se inzeno-
inzegnœua / inzegnö’a sf. “trappola per uccelli, già e si la saruà reverentementi… e santa Helysabeth se
accorgimento” inzenogià a ella. CR 18 Jesu… se inzenogià dolcementi,
GL 18.42 ommi de lignœua/ capaçi a mette insemme baxà le main a la dolce maere… CR 24 alora la glorios-
ogni inzegnœua. sa vergen Maria inzenogiandosse in terra humilementi.
GO. CAD. PD 124. VPL “gabbia da richiamo”. LSE 15 in la qual (ecclexia) intrando, ella se inzenogia-
D enzignora. inzegna. va, o chinna o bochua. LSE 31 medigandola et taglian-
inzegnu sm. “ingegno; artificio” dole le ongie, et inzenogiandose la descalzava. FTM 97
CAD. PRR 484 sg. PD 109, 335. ADG 12. FDG 244, a.1456 (Sav.) poi inzenogiate et fa honore et riverentia a
260. lo tuo crucifixo. FTM 100 a.1456 (Sav.) si te inzenogia
Cf. AGS a. sardo ingeniu “artificio”. et prega Dio omnipotente.
D inzegno. AA 310 a.1536 (Sav.) jonto che fu lo dito m. Antonio
inséi / inseì vb. “innestare” Bota… inzenogiato in terra eccote la Vergine Maria ge
GO, CAD, RAN 21: inseì. PD 139, PVG, VPL : inséi. aparse.
D incerì. incerto. insertà. inserumi. insirir. L inserire. D insenosia(se). zenuggiu.
inseiadda sf. (mar.) “copertura impermeabile” insenosià / inzenugià (se) vb. “inginocchiarsi
NVM (Sav.). DVA (VArr.). 72 s.xvii. (Pieve di Teco) ve dovei inseno-
D insiadda. L inceratus. sià. ADG, PVG inzenugiàse.
inselar vb. “sellare” D inzenogià.
PAB 47 e levasse Abram de nocte e insela so azem. insensato agg. “fuor di senno”
PS 38. AA 262 e tuti sinque io li abio visti morire mati e in sen-
D sella. L insellare. sati.
inseme a vv. “insieme” inçenze / inzenzer vb. “cìngere”
AG 49.158 che no poen inseme stal/ per saver che dever PAB 54 nostra conffaronera… atrà soa gente in so domi-
far. IVE 56 e cossi se cumfortavam inseme. CR 17 se nio e inzenze de tai mure, che semo a segur de lor bruzo.
asetan inseme tanto streiti l’un con l’altro. TL.1 801 PD 115: “così fino a tutto il sec. xviii”. PS 38, 108.
a.1458 seando staeti monte vote inseme… BDF 147 D cenzer.
inse 585 insp

insenta sf. “fasciame esterno della nave” brassu/ mentre in tu stessu tempu u tiàva a prìa/ questi
GO. CAD. RAN 127: fr. enceinte. NVM (Sav.). han pensòu de bàttisene u c(assu).
D centa. incenta. BDS, SDS (Sav.). VPL
insenta sf. “insidia, agguato” in simma avv. “in cima”
GO. CAD. PVG “italianismo”
insenta sf. “tipo di pesca con la rete” D sima.
VPL (Loano). insimi avv. “insieme”
insera sf. “inizio, avvìo” BSB 268 (Bonif.).
DTC 643 a.1447 insera fara uno arumentaro/ che viva D inseme.
populo cridarà. insìn sm. “uncino, lunga asta ripiegata in cima”
D insà. TVD (Dolc.).
inçerì vb. “innestare” inçingarà vb. “lusingare, ingannare”
RDB 20 può che ra me fogetta per l’union/ su l’erboro GL 20.133 stæ’ a vei ch’o vœu tornà a inçingarame.
Cattanio v’o incerìo (corr.: inçerìo) D sìngau.
D incerì. inseì. insipar vb. “inzuppare”
inserne vb. “cernere” MP 14.28; 19.55 (Pigna).
PVG. D insüpà. süppa.
D incerne.
insirir vb. “innestare”
insertà/ -r vb. “innestare”
MCG 331 la ferla de che ello insiri l’ezrboro.
ADL (Vent.) insertà. MP 19.155 (Pigna). insertar: REW
4459. VPL. D inseì.
D inseì. insisamme / inzisame sf. “insalata”
Inserumi top. (Bosco di Savona) AG 115.8 con erbe o lemi o inzisame. RDB 72 e scarpe
FBS 60 a.1608 (Sav.) Rian degli Inserumi. ancòn dighemo a ri cazè/ e insalatinna a l’insisamme
D inseì. ascìe.
insi avv. “così” RAN 67, 93. FA 362. FAS 153.
AG 5.53 e insi so amor ne ferme/ chi no manche e no RNC 13 sg.: REW 4354 “incidere”. Cf. a.ast. ancisam
merme/ ch’a lo so regno ne conduga… “insalata”; neogr. zizßmia “insalata”.
FAS 165. D incizame. L insizame.
insì/ -r vb. “uscire” insiste vb. “insistere, dedicarsi”
AG 12.420 lo rei insi for de la citae. AG 37.91 chi ogni LSE 20 menava la nocte sensa dormir, aciò che poise
cossa tem anchor/ stillo de insi quando ella de. AG 126.7 insiste a le oratioin.
meser Corrao Doria…/ chi se po notar per scrito/ de tar in so che cong. “inquantoché”
raixe eser insio/ chi tuto l’arboro fa xorio. CBL 334 PAB 67 or piaxesse a lo segnor…/ detornar le cosse stre-
(6.78) segnoi e done, fai penitencia/ e insi for de li pec- me/ in so che bate la lensa/ de veraxe providencia.
cai. CBL 341 (16.67) a lo cor si l’an ferio/ sangue e aiga PS 40: mentre che?
ne insio. BL 62 a.1393 e deliberose che le porte et porte- D zo.
li de la citae se seraseno, e cosi foe facto, siché no se insocìo agg. “macchiato, sporcato”
insia noma per doe porte. IVE 41 e comensà questo AG 16.132 si desformao/ livio, nicio e insocio… AG
beneito fantin a insir de lo jardin. IVE 44 quando era 129.6 una grande dona mea/ un pocho e insocia.
faeto iorno lo fantin insiva de casa per andar a lo deserto. FA 361 “insucidito?” FAS 149, 165.
IVE 49 e tuto alegro e iocundo insi fora de casa. MAC D sozo.
166 subitamenti elli vim inssir da un canto de la prexom insômà vb. “canzonare, dilegggiare”
um dragon monto oriber. –– ne insi senssa alcun dano. GO. CAD. PD 151.
GP 376 e ssi gi averse tuto lo lao drito, et incontenente insônà vb. “insaponare”
ne insi fora sangue e aigua.MC 685 perché som e insio PVG.
de lo ventre de la mia mayre. CR 24 me aregordo de D saunà. savon. L insavonatus.
questa vostra delicà carne insia de li mei interiori. CR 27 insourà vb. (mar.) “zavorrare”
mai no ne insiremo de questa penna. PAB 52 laor quelli NVM (Sav.).
repreixi inssim de fora vergognoxi. PAT 26 a.1404 que- D saurà.
sto tar dano de (deve) insyr de borssa a li citaim. LSE 29 inspâximà vb. “ansimare”;
et non poteam patir lo caldo che insiva de le soe main. GL 16.15 che ogni anno crescian sempre ri maranni/ e
DSP 40 a.1461 per nostri figi e nevi e per chi insira de per tossa o per l’asma inspaximemmo. DFC 49 a ra
loro. DTC 647 ca.1522 feci una pregione che si doman- morra vœuran zûgà/ con çent’âtri gren sciaratti/ che me
da/ la mala paga dove li serrai/ facendo commandar per fan inspaximà.
ogni banda/ chi di la dentro non insirebbe mai.NPS 587 CAD: rifl. spaventarsi”.
a.1527 cerchan presto de se rendere/ per insir for da quel D spaximu.
stecho. RDB 14 se voi… no insi de cà. inspèntà(se) vb. “spaventarsi, avere incubi”
FAS 160 insi, insera. PS 11, 25 insi, insir. RAN 58, 93 PVG.
s. xvi. (B.Cigala). PD 354: “leggere -sc-“. Cf. MUI 116 D spaventà.
insir. SAP 409, SAP.2 225 sg. a.lomb. insir. inspenze vb. “spingere”
D iescì. insci. inscire. inxir. nuscìa. usir. AG 14.295 l’ira…/ se tropo in for la laxi inspenze/ gram
insiadda sf. “copertura impermeabile”” breiga e poi in lo strenze. AG 127.67 in tar mar laxarse
B0S 155 s. xix. cu-u ventu chi scigûa da puppa a prua/ inspenze/ per saver mar so cor destrenze… PAB 84
suttu l’insiadda se ne sta u mainà. Eurus si forte inspensse/ che le nave mantenente/ zen a
D ceira. inseiadda. inseà l’issolla de la deessa.
insigà vb. “istigare, aizzare, stuzzicare” FA 361. PS 25.
VCS 83 s. xx. (Celle) ma insighè da chi u üsava scunde u D spenzer. L spingere.
insp 586 inte

inspiratione sf. “ispirazione” na… harà fatto asalto et harà batuto alchuna persona in
AG 12.50 per inspiratione divina/ e deliberation sotir. lo capo…
AGC “latinismo”. D asalto. L insultus.
inspiritao / -aou agg. “spiritato, esaltato” in sum cong. “sopra, su”
CIT 59 crìo tra mi comme un inspiritao. DFC 77 se PS 41 a.1464 in sum questa materia.
dixeiva l’altro giorno/ ch’eri cœutto innamorao/ dra D sum.
fornæra, e che d’intorno/ gh’era un atro inspiritao. GL insuo da cong. “all’infuori di, eccetto”
6.44 piggia ciù forza, e o torna a ra desfîa/ faççendo RDB 44 ogni antiga repubrica, e moderna/ vosse ra toga
sbraggi da un inspiritao. e vo, da Zena insuo/ ch’usa in cangio un vestì da soda-
PD 144. ron.
D insprità. insüpà vb. “inzuppare”
insprità vb. “riprendere, rimproverare violentemente” PVG rifl. insüpase.
CAD. PD 144 “far spiritare qualcuno, inveendogli con- D süppa. insiparse.
tro”; 159, 356. GA 12.100 *inspirità. ADG 41, 43. insuperbir vb. “insuperbire”
D inspritao. inspiritao. spiritar. AG 142.78 e se noi ben se g’apensemo/ za mai no insu-
inspritao agg. “fanatico” perbieremo. AG 143.256 poi ti mesteso dei punir/ chi
RDB 43 però parlo zeneize, in lengua mè/ no in lengua presumasti insuperbir.
d’atri come i inspritè. PCD 48 s. xiv. insuperbixen “insuperbiscono”. FAS 149
RAN 56. insoperbir. PS 36: insuperbiar?
D insprità. D süperbia.
instaginare vb. “stagnare” insurdì vb. “assordare, stordire”
VIA 92 a.1476 (Sav.) item caze instaginate per menestra- PVG. MUI 209 insordir.
re n. x. D sordo. nsurdire.
L stagnare. intachar vb. “colpire”
instantarao agg. “smarrito, istupidito” PAB 83 si che chi se tem intachao de penna no debia za
DFC 110 me pœro un ommo perso instantarao. esser intachao de mar. –– lo pezor mar chi sea, so e mal-
instà vb. “sollecitare” licia, no sollamenti a intachao ma corroto.
PAD 201 n. a.1506 semo speso instè da Benedicto de PS 64 “dal francese?”.
Lisora. intafuà / intafüà / intafurà vb. “ficcare, nascondere”
insteccà vb. “infilare nella carne rametti di rosmari- GL 12.51 ro lovo… intro bosco s’intafura. GL 20.44
no, chiodi di garofano e simili” s’intafuran ra côa sotta ra pança. COM.1 67 o m’intafura
PAG 65. RCG 186: insteccòu “(filetto) lardellato”. int’ro sacco. COM.2 11 tutto sottociave, tutto (voi) intaf-
D steca. furæ’… cose vorréi che v’arroban!
instìu agg. “intirizzito” CAD intafuà. BDS (Sav.) intafüà.
PVG. RAN 93: dal fr. fourrer?
instôpà(se) vb. “rimpinzar(si) D taffaruggé. L tafur.
BDS (Sav.). intagiadù sm. “intagliatore”
PD 360 “semipopolare”.
instrepunà vb. “bordare un terreno per difesa, sbar-
D intaggio. L intaliatorem.
rare passaggi con pruni”
intagiato agg. “intagliato, lavorato a intaglio”
GO. CAD “contad.” ASF 744 un torchio de noxe intagiato.
D strepùn. D intaggio.
instrümentu sm. “strumento, atto pubblico” intaggio sm. “intaglio, incisione”
PD 351. CIT 185 (detto a un pittore della sua pittura) l’œuggio
L instrumentum. in accoppiave ro modello/ ghe resta lì de statua, e se ghe
inzuccà vb. “percuotere sulla testa” cuxe/ e scandaggiao ro verso dra so luxe/ o ri giudica
PRP 354 (2.8) co ro battaglio grosso dra campana/ mi ve intaggi de scopello.
voglio inzuccà com’un craveo. D intagiadù. intagiato. intagliato. L intagium.
PRA 388 sg. intagliato agg. (di tessuto) “lavorato con applicazio-
D insücase. sücca. ni”
insücà(se) vb. “prendere una insolazione al capo” AAD 258 uno moschetto di razo turchino con frisi di tela
ADL (Vent.). d’oro intagliati di veluto morello. AAD 263 letti cinque
D sücca. di panno verde intagliati di veluto di grana con i suoi
insucaraou agg. “zuccherato” bancali e coperte.
GL.1 3 comme solemmo fà chi a ri figiœu’/ ch’en marot- D intagiato. intaggio. L intagium.
ti vorendori inganà/ se ghe dà insucarà ra semençina… intannaou vb. “rintanato”
D sucaro. GL 14.43 e poi no staggo chi sempre intannaou.
Insuela top. (Cogoleto) PD 352: -Nn - > -N- (sec. xviii.).
GA 15.94: insulella. D tana. destanà.
D nisurella. L insulella. intantu avv. “intanto”
insügà vb. “inamidare” VPL.
CPD 5 s. xx. (Sav.) velli/ tütti ben gianchi, légii, insüghè. intartigar vb. “accalappiare, ingannare”
GO. RAN 21. BDS (Sav.). MP 19.155 (Pigna).
D sugo. inte / in te / int’ cong. “in, dentro”
insulto sm. “aggressione” DCT 163 a.1380 queli chi sun habitay inte le confinnie
MGT 193 a.1492 o forsa che già serìa tentato lo insulto de Caffa. ATA 203 a.1382 (Alb.) emando inte la dita pila
et lo scotizo predicto. MPS 74 a.1550 (Stella) Rubr. De quatro bone cosse de rover. PMN 166 a.1468 in te le
lo insulto, percussione e homicidio… Se alchuna perso- retro scripte lettere. CIC 50 a.1842 (Sav.) in te questu
inte 587 inte

emisferu sublunare. CIC 45 a.1848 (Sav.) in t’ün inteixe CBL 335 (8.37).
mumentu. CAD in te quellu mentre. AIR 19 (Airole) in inteize CR.18. PAB 48 (PS.24).
te stu lettu. PD 150 inte l’ègua. ADL (Vent.). 160 inte. 1.pl. inteisemo PAT 25 a.1356 (PS 25).
PM 19.156 (Pigna) inte. VPL si inteisemo.
RDB 65 ro vento treppa intre so trezze bronde. (RAN CP 126 a.1356 se inteisemo.
54, 57: intre, int’re). CIC 34 a.1749 (Sav.) in ta mainna. inteisimo GOD xii. (= PAT 25) a.1356.
GL 12.51 ro lovo… in tro bosco s’intafura. COM.1 67 o Cong.Pres. 2.pl. intendai CR 18.
m’intafura int’ro sacco. CIC 47 a.1842 (Sav.) in ta sittè Imperat. 2.pl. intenday PAT 22 a.1320 (PS 26).
CIC 47 a.1842 in tu portu. CIC 50 a.1842 in tu mezu. intendì AG 43.109 (PS 25).
CAD in tu ciü bellu, in tu mentre. MP 19.156 (Pigna). in Gerundio intendando SCF 90 a.1393. MAC 162.
tu. AIR 19 (Airole) in tu megiu. “nel mezzo”. RGS § Part. inteiso AG 37.61. PCD 34 s.xiv.
858 int’u mumentu. . VCS 53 sg. s.xx. in ta cà. –– in tu
ASA 123 a.1390 (Alb.).
lucale.
PS 7, 41 : da intus; vi confluiscono inter, intus, forse BL 72 a.1399.
intro. CR 18 sea per inteiso.
PD 150 “già antico e risultante da vari incontri”. inteisso BL 114 a.1406.
REW 4520 intus. inteizo TL.1 97, 119 a.1454.
D dentro. int(e). inter. L intus. VSC 175 a.1471.
intebrìn sm. “crepuscolo” inteixo GP 380.
MP 19.50 (Pigna): *intre brün (“bruno, scuro”) LPD 5.367 a.1463.
integnuo agg. “tenuto, obbligato” inteizu AAG 116, ADG 75.
SA 242 a.1340 (Sav.) che li consori de la dita arte seam intexo PNF 406 a.1452.
integnui… de leva le pene statuie. CAR 9 a.1340 e DSP 60 a.1487 sea per intexo.
donde li diti lavoraoy avançasen nusun bescaveço chi no D entender. intendaber. intendenssa. intendimento.
vegnise a perposito, seam integnui li diti lavoraoy de intendenssa sf. “intelletto”
meteli a la dita Confraria. CAR 11 a.1340 sea integnuo PAB 77 ma la luxe de cognossenssa/ assihiarisse l’inten-
de esse a la festa de la madonna sancta Maria in Banchi denssa.
cum li soi priori e fa la lumenaria. SCF 92 a.1393 se el PS 32.
passa uno de la dicta Consortia… che quelli de la D intende. intendimento.
Consortia sean integnui e obligati andarge per fage hono- intendimento sm. “senso, significato”
re com li brandoni. VCC 29 a.1480 (Sav.) che ogni mei- AG 14.120 lo segondo (comandamento)…/ de questo è
stro et lavoranti da sarario de la dicta arte seam integnui l’intendimento/ de no falir in sagramento.
et obligae… D intende. intendenssa. intendiu. intendügu.
D ategnuo.
integramente avv. “totalmente, in modo completo” intendiu sm. “intendimentio, propensione”
AG 143.245 per li mar che tu ai faito/ pensa far integra- FNTG 17.106: sec. xvi.
mente/ e no ge tardar niente. D intendimento. intensiùn.
D intregamente. intendügu agg. “intelligente”
integro agg. “intero” DVA (VArr.) “voce antiquata”
AG 140.19 che senpre aiai timor in De/ tegnando in lui D intendimento.
integro amor. DSP 59 a.1487 debiano havere da li patro- intenduto agg. “intelligente”
ni lo soldo integro. PAD 484 a.1506 de haver la sua paga CEB 354 la goliardia de vil homo et neglegente è spuza
integra. et maizor, la goliardia d’um solicito et intenduto è sola-
D intrego. L integrus. zo.
intenciom / intencium sf. “intenzione” PS 64 corregge “interduto”.
PCD 36 s. xiv. intencium. PAT 26 a.1404 ne vor savey le D interduto.
intencioim e le voluntae de voi citaym. intenebrir vb. “oscurare”
L intentionem. FAS 165.
intendaber agg. “intelligibile” D tenebria.
PAB 51 partir li bem faoci da li veraxi, per cognossenssa intensiùn sf. “intenzione”
de bem intendaber… –– ello stabillì fillossofia a conffor- VPL.
to de soi dolloi per bem intendaber. D intendiu.
PS 12, 31, 64. inter cong. “in, dentro”
D intende. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et barril una calavrese… et anel-
intende/ -r vb. “intendere, capire” lo j. d’ariento et d. v. que ei trovai inter barril. (DPC 176:
AG 43.81 no lo poea ben intende. AG 140.1 se ben
int(us) il(lum), in il(lum) [ma qui barril è femm.]. ATA
intender (ms. indeder) me voresi…/ unna raxon ve conte-
rea. BDF 147 a.1460 la caxum de la vostra convocatium, 203 a.1382 (Alb.) emando inte la dita pila quatro bone
anchora che voi per quello chi occorre possè intende cosse de rover inter la dicta pilla zo e doe de caschuna
quale essa se sea… AG 129.7 una grande dona mea…/ parte. PAS 28 la zobia sanynta cena Criste inter quella
chi in me intendea (era innamorata di me)/ senza vilania. casa con tuti li soi dissipuli. IVE 8 et ello si se mixe
VPL. inter lo leto. PS 41 s. xiv. de inter la pria. PS 41 s.xiv.
FORME: inter per la prexom. PAB 45 quelli trei rami… preizeli e
Indic. Pres. 2.pl. intendei DSP 40 a.1461. pozeli inter lo deserto e alarga l’un da l’atro. PAB 47
intendì CR 21. PS 24 a.1467. Abram leva la testa e vi um montom inter um spineao.
BGP 179 a.1485. SCF 97 a.1461 e se metan inter una busola.
Impf. 3.sg. intendea AG 129.7. FAS 165. PS 41 n.: < intus. REW 4520. RGS § 858.
Perf. 3.sg. inteise OLP 3.19 s. xiv. (Pietra). D enter. entro. inte. intra. intre. L inter.
inte 588 into

inter prep. “tra, fra” intertegnà vb.


AG 138.272 ma pur piaxa a De verase/ che inter lor faza CIC 29 s. xvii. (P.Murassana, Sav.) ghe scrivo per schivà
paxe. PAT 23 a.1320 alcune re sospezon son inter noi ro contrabando/ ro mæ bezeugno gh’anderò amostrando/
per alcune crie o comandi. PAS 27 trey cosse me parem comme segnò magnanimo e corteize:/ veirà che n’ho da
inter le aotre che specialmenti ne aduem in l’amor de reparà re speise/ s’ha leva chi me va ha intertegnando.
Dhee. MC 680 inter li alegri se de l’omo alegrare. PAB intèru sm. “sepoltura”
41 e si metero inimistrai inter lo to linaio e lo linaio de la GO. CAD.
femena. PAB 64 chi pom andar cantando inter li lairoim. D interà.
PS 41. intervegnir vb. “accadere”
L inter duos muros.
interà vb. “seppellire” IVE 56 e Iosep conintava tute le cose chi g’eram interve-
PVG. VPL. gnue da poa in za che la nostra dona ge fo daita in goar-
D desterrà. intèru. dia.
interduto sm. “divertimento” D entrevegnir. intrevegnì.
CEB 354 la goliardia de vil homo et neglegente è spuza, intestà vb. (mar.) “addoppiare (una vela)”
et maizor la goliardia d’um solicito et intenduto è solazo. NVM (Sav.).
PS 64 corregge: “è spuza et marzor; la goliardia d’um D testa.
solicito è interduto e solazo” e spiega: interduto è lo stes- intima sf. “intima, fodera del materasso”
so che desduto, cf. MUM 107 (Giacomino da Verona, De CAD. “intima de strapunte” MUI 153 “intimus per cata-
Jerusalem celesti, v. 150 desduto “piacere, diletto”, fre- chresim?”. RAN 191: linteamen? PD 116. REW 4503.
quente negli antichi poeti, cf. prov. desduch, a.fr. PVP 93, 361. CIV 120: gr. tÿ ünduma “veste, copertu-
desduit”. Cf. piem. doit “garbo”. [Ma il testo latino del- ra”. RGS § 50 “letterario”. VPL.
l’epistola ha solliciti et diligentis, che altri volgarizza- D emptema. entema. lentima. lintima. L entema.
menti traducono “sollecito e gentile”]. intissà vb. “istigare, aizzare, provocare”
D intenduto. GO intissàse “bisticciare”. PD 116. REW/FPI 8758.
interesso / interessu sm. “interesse” BDS (Sav.). PVG. VPL.
CR 20 in far tai cosse o sareiva interesso de parte. DSP
D atizar. attissoà. intisigà.
59 a.1487 e ultra per ogni caxo che ghe seguisse o de
naufragio o de fare zeto siano obligati ad ogni interesso intizzegà / intisigà vb. “provocare, punzecchiare”
de chi fosse la roba e così ad ogni interesso chi ne seguis- GL 16.73 ni me barba m’intizzeghe ra moære/ se ho
se in lo porto. VPL interessu. dæto in ciampanelle, o l’ha vosciùo (TT non accusi già
L interesse. me, biasmi se stesso/ il mio custode e zio). ADP (Pietra)
interioi sm.pl. “viscere” intisigà.
CR 24 questa vostra delicà carne insia de li mei interioi. D intissà. tisigà.
intermesihaa vb. “mescolare, confondere” intone sm. “termine ingiurioso”
PAB 57 Deo vosse le cosse ordenar e no ningum inter- CAR 74 a.1487 parole iniuriose, e vilania, et maxime: tu
mesihaa. PS 36: prob. da correggere in intermesihar. menti per la golla, vata pichà, intone, ladro etc.
D mesihar. intopar vb. “incontrare, imbattersi”
intermise sf.pl. “tramisi, pezzi inseriti nella costru- AG 146.184 lo lovo…/ andando per un zovo/ en la volpe
zione di una nave” s’entopà. AG 146.249 no t’avese ia intopao… AG
GO. 146.340 bon a to oso me intopasti. IVE 18 unde se leze
D entremeterse. in vitis patrum che un angelo… passando per un logo
interogar vb. “interrogare” monto puçolento, no se stopà lo naso, ma intopandese in
AG 143.221 per saver ben interogarte/ le toe corpe exa- un luxurioso, si se lo stopà. BL 73 a.1399 se intopà in
minar.
uno. BMS 638 s.xv-xvi. trei boni fradelli per una via se
interpetrà vb. “interpretare”
GL 20.14 se savesse i so arcani interpetrà. andavan, in Ihesu Christe se intopavan.
L interpetrare. MUI 212 n.2. C.MERLO, ID 9 (1932) 184 n.: *topp, ono-
interpositor sm. “mediatore, intermediario” mat. A.PRATI, AGI 34 (1942) 64.
CR 23 si che, in qua mainera voi me vorei vei, me veirei D intoppo. intupà. ntupase.
e porrei ihamarme e responde e parlà senza alcun inter- intoppo sm. “incontro”
positor o mezan. NPD 63 ca.1750 (Sav.) l’è ciù d’un’oa/ che ve çerca-
interprender vb. “intraprendere” va…/ e che corriva ben de galoppo/ per poei avei sto
PAB 54 sg. e come o e faito sovensso demete a Triguile bell’intoppo.
lo prevosto li torti che ello interprendea? –– forte me D intopar.
meravegio che elli possan compir so che elli interpren- intorno cong., avv. “intorno”
dem. PAB 89 aotri am paor de interprender piu che elli AG 140.81 si che la noite e lo iurno/ tu te guardi ben
no pom compir. intorno. PCD 40 s. xiv. LDV 14 a.1384 (Alb.) et si se
PS 38.
faza intorno la dita tore un mureto. LSE 23 le veste che
D prender.
intersciato / intersiato agg. “intarsiato” ella avea faite de le soe main, le aconsava intorno li
ASF 720 uno scamelino intersiato da camera, quadro. morti.
ASF 738 una capsietina picola intersiata. AAD 274 due D entorno.
carreghe grande di veluto morello intersciate… una tavo- (erba) intorta sf. (bot.) “Lepidium graminifolium”
leta bassa intersiata su due piedi. AAD 276 sg. cinque FPL.
carreghe di veluto piccole con brasioli intersiati vechi… intortigiao agg. “intrecciato, attorcigliato”
una seggia grande di veluto rosso intersiata. RDB 67 quando este tresse intortigiè ve stan…
D intresiato. tarsia. L intersciatus. D inturtignà.
intr 589 intr

intra cong. “dentro” intré agg. “intero”


MC 685 sg. intra lo corpo de la mayre. –– chi arde intra lo OCD 27 (Campoligure, Masone): < *intreu < intregu.
fogo, no e maravegia se ello se lamenta. CEB 357 la envrie- Cf. SAP 409 a.lomb. intreo “intero, integro”.
za no fa niente drito noma quando ella caze intra lo lavagio. D intrego.
RAN 21 contad.: intra mi, intra de mi. intregamente / intregamenti avv. “interamente”
D entro. inter. AG 12.7 che gran fianza po aver/ d’avei secorsso intrega-
intrà sf. “entrata” mente/ in ogni greve accidente/ de questa vergem bena-
PAB 42 lo angelo cherubim chi e li e goarda l’intrà de lo strua. BL 68 a.1399 benche lo tuto sta che in Genova se
pareiso e l’erboro de vita. TL.1 956 a.1459 anti la sua possa fare intregamenti raxone et iustitia. NAB 17
intra. TL.3 94 a.1474 de le intre de la mahona. a.1473 (Sav.) deziderando che li prediti maestri possino
PS 32. ezercitare dite arte con bona diligencia et intregamenti.
D intrada. intrata. PRI 29 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) ogni dì con ra spazzoi-
intrà/ -r / -re vb. “entrare” ra/ nettezemo intregamente.
AG 138.102 en co sta sempre un gran fana/ chi a le nave D entregamenti. integramente.
mostra intrar. SCF 90 a.1393 noi priori e consegieri intrego / intregu agg. “intero”
avemo ordinao che nisum non possa intrà in questa AG 66.24 e gi da prosperitae/ con intrega salvation. AG
beneita consortia… se ello no e forestero. BAG 23 73.3 ni vego bonaza intrega/ d’alcuna paxe ni tregua. AG
a.1488 (Sav.) non sea alcuna persona… chi ose o vero 74.10 e lo gran de lo formento…/ e semenao in van/
presume de intra in possesione de alcuna caza, possissio- demente che intrego roman. AG 74.21 se pur voi star
ne, terra, jardino… NPS 576 a.1527 una ora li parea intrego e druo/ en van deleti mantegnuo. AG 75.6 ma no
diexi/ de potere dentro intrare. GL 20.44 e in re mandre ai intrega paxe. PAB 75 per so che natura non e aveir
d’intrà con ra speranza… VPL. principio da le cosse chi fallem, ma proceer da le cosse
FORME: intrege e perffete… BL 81 a.1400 de ogni letera a voi
Indic. Pres. 3.sg. intra SCF 90 a.1393. mandata per mia parte fino a qui, n’o auto intrega
3.pl. intrano DSP 58 a.1487. responsione. AA 31 ivi comprai uno bichero… quale
Fut. 3.pl. intreran CR 20. bichero stete intrego lo spacio de tre signorie. CIT 33
intreranno MNS 3.6 a.1577 (Sav.). tutta remetto in voi ra caosa intrega. MP 19.156 (Pigna)
Perf. 1.sg. intrai(ge) IVE 43. intregu “intero”.
3.sg. intra LSE 30. FA 362. FAS 156. PS 13. AGC 37. VPL.
3.pl. introno AA 39. Cf. SAP.2 233 a.lomb. intregha. MB 117 (Bonvesin)
Cong. Pres. 3.sg. intri FTM 97 a.1456 (Sav.). intreg(o). CVM mil. intregh.
3.pl. intreno DSP 59 a.1487. D entrego. entreguo. integro. intré. intregamente. intregu.
Impf. 3.sg. intrasse LSE 15. intriegu. L intregus.
2.pl. intrasi CR.20. intregu agg. “intero; grossolano, zotico, sprovveduto”
3.pl. intrasseno DSP 59 a.1483. PD 344, 358. REW 4479. GA 12.103. BLV 57, 78, 129.
Gerundio intrando CBL.331 (3.41). ADG. RGS § 90. PVG.
LSE 15. intorse vb. “attorcigliare”
Part. intrao CR 17. PVG.
intrato TL.1.140 a.1454. D torse.
pl. imtrati AA 102. intresiato agg. “intarsiato”
D entrar. intrata. ASF 738 una capsieta intresiata de osso.
intrada sf. “entrata” D tarsia. intersciato.
SCF 90 a.1393 le done a la intrada debiam paga ogni ano intrevegnì/ -r vb. “succedere, accadere”
sodi ij. SCF 93 a.1393 che… uno priore e doi de lo con- AG 146.38 frai, che l’è intrevegnuo/ che tu e si incativio/
segio stagan a lo bancho a vedeire tuta la intrada che ruzenento e barbazuo? GL 14.56 cose poi gh’è intreve-
intra per le persone che son de la dicta consortia. DSP gnuo.
62 a.1487 havemo spese tute le intrade de (14)87 et 88. PS 38.
D intrà. intrata. D entrevegnir. intervegnir.
intrambi pron. “entrambi” intriegu agg. “intero”
AG 79.234 e penser o che so preicar / a intrambi doi RGS § 90 (Rovegno)
costera car. Cf. MUI 111, 116 intriego.
FAS 159 intrambi doi. intrambe doe. D intrego.
D entrambi. intrigà(se) vb. “immischiarsi, interessarsi,
intrante agg. “capace, abile” occuparsi”
VPL. NPD 81 a.1865 (Sav.) e tüttu porta a casa a tö muggé/
intrata sf. “entrata” che secundu l’üsansa de famiggia/ a daghe a cunsa a se
MNS.3 6 quelli chi intreranno in la detta arte… paghe- ne intriga lé.
ranno per la bona intrata doldi dieci. intrigo sm. “intrico, difficoltà”
PS 32 “odierno” PRP 352 (1.4) sacchiei donca ch’a son dentr’un intrigo.
D intrrà. bona intrata. L intrata. intrizio / intrizo sm.
intravegnì/ -r vb. “accadere” SA 247 a.1340 (Sav.) che alcuna persona che sea de la
SAL 7 n.n. a.1584 perf. intravegne. VPL (Sanr.). dicta arte de li ferrari… no debja ni osse ni presume mar-
D entrevegnir. char ferro per asar o cosi se debia intende e per intrizio
intre cong. “dentro” sea ciascaduna altra cossa che se marchasse. –– et se
RDA 4 (C.Zabata) rime in lengua zeneize… intrequè… alcun de la dicta arte contrafara in marchà ferro per asar
son espressi molti concetti belliscimi. MP 19.156 ni niguna altra cossa cossi como se contene in questo
(Pigna). REW 4514. presente capitoro corra o in corso sea intrizo in contenen-
D inter. te a la penna de lire cinque.
intr 590 inve

intro avv. “dentro” invasòu agg. “invasato”


MC 690 lo corpo si è um vaxello e una prixom… unda CAD. PD 159.
l’anima si e termina a star. Uno tempo ela intro, si se invante avv. “avanti, innanzi”
purifica segondo la sua vertue. BMP 199 a.1505 de chi invante.
D entro. L intro. D avanti.
introdue vb. “introdurre” inve cong. “verso”
PD 141 s. xviii. introduite “introdurti”. PS 41 s. xiv.
D adur. D ver. in ver.
intropicho agg. “idropico” invea sf. “invidia ”
MCG 331. PAB 55 li malvaxi am percasao la nostra destruciom per
D idiproxia. invea de la Senatoria. e per so che avemo deffeiso li boim
intrumpar vb. “ingannare” de lor crudellitae. RDB 40 si che a quest’atre ville ho
MP 19.156 (Pigna): fr. tromper. poco invea/ re que chiù penna che diletto fan.
intupà / -r vb. “incontrare” PS.5. PD 113: RDC 77 invœa. PD 337 “di non facile
GF 7 a.1892 (contad.) a g’à diciu che u vaghe avanti che
spiegazione”.
l’intupià üna ca e che ghe trujà üna porta averta… MP
19.156 (Pigna). intuparse “imbattersi”. PVG. VPL. D invear. invegia. invidia.
D intopar. invear vb. “invidiare”
inturna avv. “intorno” PAB 42 e per raxon de lo sacrificio de le bestie ello invea
PVG. Caim in ver Abel.
D entorno. PS 5, 38, 65.
inturnicar vb. “avvolgere, fasciare” D invea. inviar. invidia.
MP 19.156 (Pigna). REW/FPI 8794. invedrà(se) vb. “adirar(si)
D (en)torno. BDS (Sav.). VPL.
inturnu avv. “intorno” D vreao. L invetriatus.
VPL. invégia sf. “voglia”
inturtigliar /inturtignà vb. “attorcigliare, avvolgere”. C.MERLO, ID 12 (1936) 82 (Pigna): “invidia, REW/FPI
GO, CAD, PVG: inturtignà. MP 19.156 (Pigna) inturti- 4534, prov. enveia. MP 19.156 (Pigna).
gliar: *tortiljare, REW/FPI 8804. D invea. invidia.
D atturtignà. intortigiao. inturtignöa. invegiar / invegir vb. “invecchiare”
inturtignöa sf. “groviglio” AG 77.3 in falir son invegio. AG 79.263 in pecae son
GO. CAD. invegio. AG 134.334 tu porressi ben morir/ en questo di,
D inturtigliar. senza invegir. AG 140.179 e como pu l’omo invegise/
intursà vb. “torcere, legare” questo mar pu rezovenise. AG 145.340 quando tu inve-
PVG. gerai. IVE 19 per questo pecao la persona luxuriosa…
D torse. pu tosto invegisse et ascurça la vita soa.
inurbì vb. “accecare” MCG 332 invegir. FAS 141, 151. PS 38, 99.
PVG. Cf. SAP 409 a.lomb. invegir m.s.
D innorbì. D envegir. invegìu. invegiunòu. vegio.
inuscià vb. “annoiare, nauseare” invegìu agg. “invecchiato”
PVG. PD 159.
Cf. CVM mil.ingossa “schifo” D invegir.
D angùscia. invegiunìu agg. “invecchiato anzi tempo”
invagimento sm. “sbigottimento, confusione”
BDS (Sav.). ADP (Pietra).
POF 15 sg. a.1477 (assalto di fuste turche a Scio) de che
D avegiunìu. revegiunìu.
quello logo è pure romaxo in grande invagimento. FAS
164. REW 9125 vagus. invencion sf. “ritrovamento”
D invagir(se) CR 10 de la invencion de la sancta croxe… de la inven-
invagir vb. “assalire, invadere” cion de messer sam Michel.
PAT 24 a.1352 quelle (terre) le quae pu lengerementi se D invençion.
porream invagir… –– quando de vegnua se invagisse un inveninao agg. “avvelenato”
logo, li altri se invagissem poa pu lengerementi. –– pos- AG 14.574 esti zorzuiaoi privai/ serpenti son inveninai.
sando tosto invagir un logo… AG 49.358 e fo per zo che De per vi/ esser lor cor inveni-
PS 65: “sbigottire” > “assalire”, forse a volte confuso nai/ e zenoeisi temperai… DFC 78 imbriaghæ’ de
con *invair [“invadere”?]. giroxia/ tutti doi inveninæ’/ con ra testa un po’ boggia/ ve
D envagimento sei forte beschiççæ’.
invagir(se) vb. “sbigottirsi” FA 362. FAS 165. PS 38.
POF 15 sg. s.xiv. fo invagìo “detto di chi sbigottisce alla D avvelenà. aveninao.
vista di un miracolo” IVI a.1478 la brigata se invagisse di invençion sf. “invenzione, istituzione”
star “si stanca di rimanere, si allontana”. ROM. 27 DFC 184 ognun sa che l’invençion/ dre casaççe in
(1898) 201. PS 65. (REW 9125). proçession/ l’è in memoria dro mistero/ dro sepolcro de
D invagimento. Dio vero.
invaì vb. “cambiar colore, maturare (dell’uva nera)” D invencion.
PVG. inventao agg. “ventoso, battuto dal vento”
D vàiu. AG 36.30 se l’omo vor usar in piaza/ vento o freido ne lo
invascellà vb. “spillare il mosto dal tino” caza…/ che lo logo si e inventao…
SDS (Sav.). POF 19.
D vascelà. vaxelo. L invaxelare. D ventar.
inve 591 invi

in ver / inver cong. “verso, contro” invexendà/ -r vb. “occupare, impegnare, turbare”
AG 14.632 che lo cor to no desire/ zo che in ver ti elo se PAB 65 ma aso che virtue no fosse oblia, se vossemo
ire. AG 101.49 e semper avri li ogi inver lui. AG 139.33 invexendar de le bezogne comunne. GL 5.18 o l’in-
viazo corre inver la fin. AG 143.42 pensa se tu e stao vexenda, o ro fa invexendà. DFC 45 mi ho ra testa
superbo/ o inver atrui tropo axerbo. PEG 42 nuy no invexendà/ dro rumò che fa ra gente,/ dro sciaratto che se
avemo nygum bem se no da le, zoe bem da natura… sente/ tutto o dì per sta contrà. NPD 68 s.xviii. vegnan
dever l’anima seno inver De, de ver lo corpo richeza chi tutti affannæ’/ coi figgiœu invexendæ’.
honor e auteza. IVE 15 ogni ofension de la lengua in ver
de lo proximo. PAB 42 ello invea Caim in ver Abel. GP FA 362. FAS 153. PD 138 invexendàse. PVG. VPL.
276 et lo bon yhesu si se voze inver li soi disipoli… D avexendar. envexendar. invexendu. invexendùn. nve-
FA 362. FAS 165. PS 41. Cf. SAP 409 a.lomb. inver zendà.
m.s. invexendao agg. “affacendato”
D enver. inve. inver. ver. AG 46.22 che no po quasi fir tentao/ chi semper vive
inverdügà vb. “attirare con lusinghe, irretire” invexendao.
GO. CAD. RAN 191. VPL. BDS (Sav.) rifl. “intromet- D invexendà.
tersi, ficcare il naso”. invexendo / invexendu sm. “confusione, chiasso”
D inverdügùiu. DFC 215 che lasce andà re rimme/ e m’incammin-e a ro
inverdügùiu agg. “impettito, pettoruto” mæ tremelœurio/ me capì? vœuggio dive, a ra Dugana/ a
GO. spedì, a sbrigà tanto invexendo.
D inverdügà. OH xvi. a.1851 u g à dimandòu côs’éa quell’invexendu.
inverrinà(se) vb. “accanir(si)” FPI 9306 invexendre (err. per invexendu) “vicenda, cam-
GL 18.91 ma ro turco arraggiaou meistro de scœura/ biamento (lig.)”. ADG, PVG, VPL: invexendu.”
ancon ciù de resiste o s’inverrin-a. D invexendà.
D verina. invexendùn sm. “faccendiere, persona confusionaria”
invernengo agg. “invernale”
RAN 192. ADL (Vent.). VPL.
GRD 118 (Calizzano) tre raccolte, cioè due invernenghe
ed una marcenga, o due marcenghe ed una invernenga. D invexendà.
D vernengo. L invernanchius. invià vb. “avviare”
invernisar vb. “verniciare” PRP 344 (str.27) quand’i haven faito esta cousa cozzì/ i
PAB 44 che tu faci unna archa de bom legname, chi sea s’inviàn xu verso re capelle.
bem acementaa e bem invernisa dentro e deffora. D via.
PS 36, 38. invià/ -r vb. “avvitare”
D vernigar. vernisce. vernixe. L verniçare. MP 19.156 (Pigna) inviar. PVG invià.
inverno / invernu sm. “inverno” D via.
AG 37.63 e a l’inverno loso ai faito/ de zo che la stae i a invià/ -r vb. “invitare, esortare”
daito. TL.3 203 a.1475 de inverno. AG 12.604 unde poi che te ne invio/ sapi prender bon
PD 354, ADG, ADL (Vent.), PVG, VPL: invernu. partio. AG 54.215 i apeli/ de li messi de De qui criam/ e
RGS § 334: “in verno”. AGC 38. a far ben senpre ne inviam. RDB 142 (V.Dartona) invvia
D enverno. iverno ivernu. sivernare. siverno. uverno. “invita”. CIT 76 voggiandome invià comme a banchetto.
inversà vb. “rovesciare, ribaltare; travasare vino” CIC 26 s.xvii. (P.Murassana) pastoì semo, donne mæ/
NVM (Sav.). PVG. VPL “capovolgere”. che in montagna ve inviemo.
D inverso. verssar. PD 360 s. xviii. invia “invita”.
inverso / inversu sm. “rovescio”
D invio. L invitare
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) fabbricare berrette da sorte di
manco finezza di lana di Roma, tanto per l’inverso come inviar vb. “invidiare”
per l’indrito. RDB 50 e no solo l’intrito, ma l’inverso/ de AG 98.10 roman là mendigo e tristo/ e famorento e
queste robe un mondo costa a noi. MP 19.156 (Pigna). desorrao/ ni d’alcun inviao.
inversu. D invear. invidia.
D inversà. inværso. reverso. invidia sf. “invidia”
inværso / inversu agg. “stravolto, sconvolto” FAS 150. PD 112.
GL 16.66 con ri œuggi inværsi, e a testa scaveggià. D eninvidia. envidia. invea. invear. invegia. inviar. invi-
RAN 21 inversu. diuso.
Cf. MB 117 (Bonvesin) inverso m.s. invidiuso agg. “invidioso”
invertu agg. “aperto” AG 143.47 o se tu fussi invidiuso/ de lo ben d’atrui dolo-
MP 19.156 (Pigna). BNL 74 (Perin.). roso.
D arvì. PS 108.
inveza sf. “smania, voglia capricciosa” D invidia.
VPL (Sanr.,Pigna) [cf. fr. envie]. invigorir vb. “rafforzare”
invescigà vb. “annoiare, importunare” FAS 165.
VPL. D vigor.
investir vb. “approdare”
invio sm. “invito”
AA 175 tuti scapono sopra la barca de la dita nave,
quale barca investi in la piagia de Arasio. AG 140.218 o se tu for fossi asagio/ o asonao de sozo
invescigà vb. “gonfiare” invio/ no te strimir, ma fa bon cor. PAB 84 ma per um
GL 1.82 e ogni oreggia se lascia invescigà/ dre nûve vere dee fo amonio/ lo ducha chi a quello invio/ no bevesse de
e fâçe… GL 16.33 e che diao ra testa t’invesciga… poxom.
BDS (Sav.) “importunare” PS 9, 31.
D vesciga. D inviar. inviu.
invi 592 ioya

invio avv. “controvoglia” invriægà vb. “ubriacare”


RDB 30 quando in un tratto re garie armamo/ e a fare no CIT 127 ma che ri pesci s’invriægan tanto/ da satà come
stentamo./ Ma ben de fare ancora mœo gh’è/ se ben se matti fuœ’ dro ma. GL 4.57 o disse che l’aveiva con
trœuva tenti se e me/ ch’invio fa re ve (“che controvoglia regalli/ invriægaou pe faghe dà l’æguetta/ pe pœì piggia-
le vedono fare, a cui non piace che si facciano”). me tutti ri mæ scialli.
PD 353. REW 4537 invitus. MB 117 (Boinvesin) PD 362.
invidho m.s. D invriagà.
D mainvìu. invriægo agg. “ubriaco”
invitto / invitu sm. “invito (nel gioco); posta del CIT 56 che maraveggia è donca se ne vivo/ bello invriæ-
gioco” go e matto da spedì?
CAR 93 a.1538 (no) zugarà a zogo di invitto, ziovè ni a RAN 93. PD 362.
fruso ni a fruxada ni a terochi ni a dadii. D imbriègu. invriago. invriægòn. invrio. L imbriacus.
PD 155 invitu. invriægòn sm. “ubriacone”
D invio. inviu. GL 2O.19 ma fœu de tempo no çerchæ’ lazagne/ comme
inviu sm. “invito” r’invriægoìn per Pontixello.
ADG 40. PD 362.
D invio. D invriægo.
(mè) invìu loc. avv. “malvolentieri, contro la mia invrio agg. “ubriaco”
volontà” MCG 332 (cf. Giamboni, tosc.: “ebbro”).
VPL. D invriagà. invriago. invriægo.
invixiber agg. “invisibile” invù sm. “voto”
MAC 166 o Segnor me Jhesu Criste invixiber e possente… RAN 93. PS 65. PD 129.
invoar vb. “votare, dedicare” D invoar. voo.
PS 38, 65 s. xiv. se invoam a Dee. invulpao agg. “involto, avviluppato”
D invù. voar. voo. AG 63.22 poi chi l’avea devorao/ cum esca l’amo invulpao.
invöggia SF. “tela da imballo” FA 362. FAS 165. PS 65.
GO. D vulpar.
MD 14: cf. DANTE, Par. 26. 97-99 tal volta un animal inxibì vb. “esibire”
coverto broglia/ sì che l’affetto conven che si paia/ per lo BDS (Sav.).
seguir che face a lui la ‘nvoglia. D ezibì.
ALE 228 *involium. inxir vb. “uscire”
Cf. MB 118 (Bonvesin) invoiar “fasciare”. CVM mil. AG 133.16 questo mondo e tenebroso…/ chi ge ven o ge
invöi “imballo”. REW/FPI 4540: logod. imbòju “fagot- verra/ nuo ge entra e n’inxera. MAC 169 inxando ella de
to”: forse dal gen. la prexon se segnà de lo segno della sancta croxe.
D ingöggia. L involia. FA 351 inxirà.
involar vb. “rubare” D insir.
PAS 28 e questo Iuda si era layro e traytor e de tute le Ioham n.p. “Giovanni”
cosse che gue eram dayte si involava la dexena parte. PAB 50 Ioham de Meom.
Cf. SAP 410 a.lomb. involar m.s. D zoane.
D envorar. invorar. iocare vb. “giocare”
invollupar vb. “avvolgere, avviluppare” CAR 75 a.1487 item che alcuno de la dicta Compagnia
PAB 90 per che voi perchassai virtue, no ve invollupey in non debia iocare a lo sosso ni a lazaro.
lasso de dillicie, asi in pegricie. D zugar. L iugare.
PS 38, 65. iocundità sf. “felicità”
involupao agg. “avviluppato, involto” LSE 29 et mi, de la soa visione perfuza de ineffabile iocun-
PAB 83 vei tu como vicij sum involupai in lo fango? dita, del suo partire rimanea deiecta de molta tristicia.
PS 3, 65. ioder vb. “chiudere”
invorar vb. “rubare” PCD 27, 38 s.xiv.
PAS 28 ello ne vorea invorar la dexena parte. GP 276 de D ciode.
tute le cosse che eram daite allo Segnor, ello invorava ihodo sm. “chiodo”
senper la dexema. GP 378 e goardal lo morimento cha TL.2 336 a.1465 et ihavaxone da coiracie ut infra… ihodi
nissum lo possa invorar lo so corpo. PEG 45 e imperço de rozeta mcl. item ihodi da scozo miliaria xxiiii.
vana gloria invora a Deo ço che soa raxom si e. IVE 9 D ihoo.
questi no guardan ma invoran. iofissi top. [= i ofissi “gli uffici”?] (Sav.)
FA 362. BG 146 fine s.xiii. in contracta iofissi.
D envorar. involar. iogia sf. “pioggia”
invòu sm. “invocazione” PS 7 s. xiv. iogia.
RAN 93 “a.gen.” D ioio. piova.
Invrea cognome ioya sf. “gioiello, cosa preziosa, premio”
PD 354 (-n-). AG 12.362 gran don aver deveran…/ se questi den aver
invriagà vb. “ubriacare” gran ioya. AG 43.143 e la citae pina e fornia/ d’ogni
RDC 184 (T.Conchetta) bella mercantia/ richa de ioye e d’ogni ben. AG 138.138
D invriægà. invrio. perlle e pree preciose/ e ioye maraveiose. AG 138.167 la
invriago sm. “ubriacone” vista dle belle yoie. LSE 19 non se ornava de perle ni de
IVE 25 ello era moço et re et invriago et de nigunna bon- yoye. AA 57 e ivi se avia a metere uno segnale e di
tae. sopra una joja.
FAS 156. FAS 141 sg. PS 109. AGC 50 n.
D invriægo. invrio. D ioyoso. gioia. ioxa. zoi. L ioia.
ioio 593 ioto

ioio agg. “piovoso” (Sav.) in lo iorno de la dominiga. –– infra octo dij o sea
AG 85.59 se compose una tavanna/ con troyn, losni, iorni da poi che elli seram stai accusai. CBL 329 (2.13) or
vento ioio/ dentro lo qual se fa un oio/ d’una luxe naa de son compij li iorni/ de lo parto de Maria. PCD 27 s. xiv.
novo. AG 85.95 che vento ioio g’è composo/ da De chi “iorno”. OLP 2.24 s.xiv. (Pietra) in questi sancti iorni.
g’è si pietoso/ che l’a bagna de so amor/ la terra chi era FUP 100 s.xiv. (Sav.) ancoi in questo beneito iorno. PAB
senza umor. 54 Congasto, chi tuto iorno assatava li fieivi. PAB 70 pur
FA 401 *plovius: cf. a.tosc. ventipiovolo. FAS 149. ella demora e revem tuto iorno. MAC 162 sg. or un iorno,
D iogia. pobio. seando ella a lo pascho… –– l’aotro iorno vegnando (“il
ioyoso agg. gioioso” giorno seguente”). MC 682 la sententia de lo jorno de lo di
AG 130.6 e ogn’omo con lo sposo/ ne sea alegro e ioyo- de lo zuixio. CR 17 vegnando… quelo jorno a cassa de la
so. soa doce maere… SCF 94 a.1393 lo iorno de tuti li morti.
FAS 150, 164. AGC 33. IVE 22 voi serei bateçai de spirito sainto de chi a pochi
D ioya. iorni. TL.1 290 a.1455 lo iorno in lo quale incomensano li
ioyr vb. “godere, gioire” patroni de la nave a pascere li nostri soldati. DSP 40
AG 146.122 cantar, ioyr, prende conforto. PAB 51 pus- a.1461 questi iorni passai. MGT 167 a.1465 del nostro
sor, chi se dolleam de so che per raxom se de ioir, e se signor re… el quale con lo suo afare ave onorati li tempi e
delletam de so che per raxom se de doler. li iorni. VCC 31 a.1480 (Sav.) infra iorni quindexe. CAR
D ioya. 75 a.1487 infra iorni trei. DSP 79 a.1489 passao lo iorno
iometa sm. “geometra, matematico” de carleva aora proximo. BMP 199 a.1505 non possa sta in
PAB 76 e te voio far como li iometa, che quando elli am la città di Genua più de iorni trei. PAD 425 a.1506 de iorno
lor principar intenciom certamenti, concluem de quella in iorno. AA 39 in jorno de dominica.
alcunna bella veritae, chi apellam corellayre. FAS 150. PS 39.
PS 65. D dì. giurnu. jurno. iurnu. zorno. L (de) ziurno.
ionna sf. (bot.) “Alnus glutinosa” (tuto) iorno loc. avv. “sempre, continuamente”
FPL (V.Polcevera). PAB 54 Congasto, chi tuto iorno assatava li fieivi. PAB
ionzer vb. “giungere, arrivare” 70 pur ella demora e revem tuto iorno.
MGT 236 a.1507 essendo ionto a voi lo nostro ambaxa- ioso / ihoso agg. “chiuso”
tor… AA 77 ionti che furno a la sima de la calada… AG 46.2 monto me par util cossa/ tener si la mente iossa/
D azonzer. che no ge possa aproximar/ ni far demora ni intrar/ alcu-
jonta sf. “giunta, aggiunta” na cogitation/ vanna ni tentacion. AG 102.58 aviva e ala-
AA 35 gi diseno che dovesse tornare in la vila e fare sgavada/ ch’e tegnœva iosa in la faoda. AG 138.157
quelo che diseva la litera con una jonta dicendose che buteghe averte con le soe cose/ che quando e le vego
dovese esere savio… piose/ e n domenega e in festa/ se la fosse cosa honesta/
D zunta. mai no iose le vorea. DSP 186 a.1518 vedendo… essere
ihoo / ioo sm. “chiodo; foro per il chiodo?” stato ihoso ogni et singuli pertusi.
AG 16.289 l’um de lor li ihoi traxea. GO 371 e quando FAS 141, 146, 151. Cf. MB 170 a.lomb. giusso, giosso
questa croxe fo ben aparegia… elli si lla pertuxan, e ssi “podere cintato”.
fen li ihoi per metter li agui e de le man e delli pei… –– D ciode. ciosu. pioso.
preixen uno aguo monto grande, chi era monto aguo in la Ihoso top. (Alassio)
ponta e si ihavan l’una man… lo pertuxo della croxe era TAL 58 n.233 a.1539 ihoso, ihosso: od. ciozu.
pertuxao si lonzi l’uno da l’altro… iospetro sm. “schioppetto, fucile”
IVE 55 e ben che Zoane lo ascotasse e ffosse alegro de TL.2 241 a.1463 huomini… chi foseno tuti armati di lori-
odì ogni cossa, niente de men ge romase un ioo inter lo cha e di selata. lo quarto di iospetri. lo quarto di balestra.
cor de lo corpo. lo quarto di traconi.lo quarto de lanse lunghe.
FA 359. FAS 141, 142, 151. CAV.1 96. D schioppo.
D ihodo. szhoo. L ihoi. ihostra sf. “chiostra, cella, clausura”
yhopetiero sm. “fuciliere” LSE 27 intrà la ihostra d’alcune moneche.
PAD 499 a.1506 intrareno nel dicto loco di Monacho… D giostro. L iostra.
per fino in lx. homini, tuti yhopetieri et balistreri. ihossura sf. “cinta di mura”
D schiupetero. PAB 57 in soa citai, in la qual chi vol so stallo fondar
iornaa / iornada sf. “giorno; giornata (di lavoro, di dentro da la ihossura, no dubia esser exilliao.
viaggio)” PS 4, 35, 63.
AG 53.207 sempre vai corrando forte/ iornaa fazando en L clausura.
ver la morte. AG 139.31 si tosto como l’omo e nao/ ioteza sf. “avidità, disonestà”
move andando como romer/ da soa iornaa menao/ enver PS 34 s. xv. ioteza.
re o bon hoster. AG 140.40 no sei pigro ni fantin/ a D iotom.
levarte la matin/ che la bonna maitinaa/ fa conpir bonna iotom sm. “briccone, lestofante”
iornaa. CR 19 sg. a mi è anifesto che questa jornaa se AG 25.10 ze, chi mai de fiar balle/ ni soe cosse a iotom?
aspeitava. –– a zo che e no vega tal persecucion ni tal jor- FA 363. FAS 151. REW 3808. Cf. MUI 113, 171.
naa… RL 226 a.1443 (Castiglione) fin a la iornada et D giotone. ioteza. iotonia. iotonizar. L glutonem.
hora presente. iotonia sf. “avidità, disonestà”
FA 363. AG 30.17 guardate da tal folia/ e de entrar in iotonia/ chi
D giornà. giornarona. giurnà. gornata. iornada. zornata. rende in la fin dolor. PEG 42 li bem temporay che ello
L iornata. avera avuo, e tuti li mete in jotonie e baratarie e ogni
iorno sm. “giorno” mara uzansa. IVE 26 le malicie e le reeçe et iotonie et le
AG 49.177 quelo iorno anti note. AG 142.6 como e pu me vanitae et le ypocrixie.
guardo intorno/ apensando noite e iorno… CAR 11 a.1340 FA 363 FAS 163.
lo iorno che li prioy renderan raxon. SA 241 sg. a.1340 D iotom.
ioto 594 isol

iotonizar vb. “bagordare” ire vb. “andare”


PEG 43 quando se de andar a la zexa o a far autro ser- CR 8 vegné l’angero de nocte a Iosep che ello cum la
vixio de deo, tu si vay iotonizando goriardando femene e dona e lo fantin se issem in Egipto.
barati e fuxarre. D zer.
D iotom. irremissibilementi avv. “irremissibilmente”
iotu num. “otto” DSP 89 a.1489 li spectati padri de comun li quali diligen-
RGS § 111 (Bonif.). tementi et irremissibilementi debiam scodere le dcte pene.
D octo. iri avv. “ieri”
ioven / jovena agg., sf. “giovane, ragazza” BDB 268 (Bonif.).
LSE 31 interrogata questa jovena da sancta Elizabet… D vei.
GUA 308: joven “caduta di -e in a.gen.” iria sf. “uggia”
D giuvenre. ioveno. zovem. DVO (On.) in iria.
ioveneto agg. “giovinetto, ragazzo” D ira.
AA 88 fece elecione de Odono Borgare… che dovesse irigo / iriguo agg. “irriguo”
entrare in dugana dove si scodeva li comerchi… e PCD 49 s. xiv.
Nicolao del Cunio joveneto era suo scrivanelo. irision sf. “irrisione”
D ioven. zovenetto. PCD 36 s.xiv.
ioveno sm. “giovane, giovanotto” D derixom. rier.
LSE 29 uno ioveno vestito secularmenti… et orando lei ìriu sm. (bot.) “giaggiolo”
et lo joveno cum lei, crida el joveno: cessate ormai… CAD. PAG 125 “polvere di radice di giaggiolo, profu-
AA 35 Leonardo Abate… preze seco 8 joveni de la villa mata, usata come cipria”.
e ne venero a la porta de santo Ioane. D liriu.
D ioven. iroso agg. “iroso, adirato”
joventu sf. “gioventù, i giovani” IVE 20 grandissima iniuria la persona irosa fa a
AA 37 e la joventu de villa che erano eleti a portare in Dominide quando ella s’aira contro lo proximo.
taula… FAS 164.
D zoventura. D irarse.
iover vb. “piovere” irzar vb. “alzare, sollevare”
AG 63.10 capello in testa avea/ canvisde che no iovea. CBL IVE 4 chi ha iustixia no po chay che De lo irze.
348 (25.82) Pilato lo fe batter tanto/ che ello iovea tuto san- D issà.
gue. ATA 204 a.1384 (Alb.) cum doi abain per cascaun bar- issa! esclam. “alza!, forza! animo!”
cum si e in tar vissa che la no possa jover en la dicta torre. PVG.
D ciöve. D issà.
ioverlich (a) issa issa loc. avv. “appena”
SGC 420 a.1522 li spagnoli e ioverlich/ non faceano se VPL (Alb.).
non male. issà vb. “alzare, sollevare”
iovu sm. “uovo” CAD. RAN 99 sp. izar. ADG 47. VPL.
RGA 111 (Bonif.). D aissà. irzar.
D ovo. (a) issa issa loc. “a mala pena, appena appena”
ioxa sf. “gioia” ADP (Pietra).
PS 65 s. xiv.: “ioia ¥ gozo”. Isasco top. (Varigotti)
D ioya.
L.PANIZZI, RII n.s. 1 (1946) 43 sg. “toponimo non atte-
jper. abbr. per iperperi, moneta orientale
stato nel Medioevo, ma dichiarato antico dal suffisso -
PLD 83 a.1367 et ame promeso de dar per lo dicto turcho
sco. Da un gent. lat. Iccius, Itius, Viccius.
iper. clxxx de che e no retenuo nisi jper. lxxv.
L perperus. iscì avv. “anche”
Ipocras n.p. “Ippocrate” MP 19.157 (Pigna).
IVE 8 e per questa casun, si creem… li mexi a Ipocras e D asi.
Galieno. isciu sm. “uscio”
ypocrixia sf. “ipocrisia” MP 19.157 (Pigna): ustjum, REW 6117.
IVE 26 le malicie e le reeçe et iotonie et le vanitae et le D esciu.
ypocrixie che a la rea femena mareciosa. ìsciua sf. “visciola, sorta di ciliegia (Prunus cerasus
ira sf. “ira; uggia” v.sp., Prunus avium)”
AG 95.43 e tar or per poco se iram…/ sun l’ira stan dur e CAD. PAG 86. MUI 220. AAG 125. RCG 212. FPL.
boienti/ ni li vego pacienti. SDS (Sav.).
CAD avéi in ira “avere in uggia”. VPL. D vìsciua.
D gnirìa. irao. irarse. iria. nia. vira. issnello agg. “snello”
irao agg. “adirato” PAB 81 e o bem ale issnelle/ per andar suza in le celle/
CF 1.11 s.xiv. (Pietra) verà lo zuixo cum possanza/ chi de gloria celestial.
contra lei sera irao. MAC 164 questo nostro perfecto Isoàira top. (Pigna)
monto contra de ti e irao. PSP 95 a.263 *insularia; o forse ÷ pre-rom. *iso “corso
D ira. irar(se). d’acqua”; oppure < Isoardus, n.p. german.
irar(se) vb. “adirar(si)” D ysora.
AG 14.632 che lo cor no desire/ zo che in ver ti elo se Isola / sf. “isola” top.; elem. topon.”
ire. AG 95.41 e tar or per poco se iram…/ sun l’ira stan BG 127, FBS 51 a.1723 “masseria nel Bosco di Savona”.
duri e boienti. FCL 40 (Cairo) Isola, Cascina Isola. LAM 99(Alpi
FA 363. Marittime, Fr.), fr. Isola.
D airarse. ira. iroso. D isolabona. ysora.
izol 595 jupo

izola sf. “isola” messer Ihu. IVE 65 messer Ihu Cre. IVE 29 lo nostro
PAD 451 a.1506 occupoereti l’izola del dicto logo de segnor messer Yhu Criste.
Sestri. D ieso.
D ysora. jubelino sm. ”ghibellino”
Isolabona top. (Vent.) AA 290 e poi serto poco di tempo avia governato gelfi e
CL 8. LTI 54 n.65: bona “fertile” jubelini in sieme.
D isola. D gibellino.
isopo / isopu sm. (bot.) “isopo (Hyssopus officina- iuese sm. “giudice”
lis)” PAS 35 Pillato… era como iuexe de mal officio (giudice
AG 6.45 meser, asperzime de isopo/ chi in peccao abun- penale).
do tropo. AG 6.51 de l’isopo cho ma dito/ me par che se PS 3, 65.
trova scrito/ che tree proprietae ha… D zuxe.
FPL, PD 155 isopu, izopu. juexio sm. “giudizio”
isopu sarvègu sm. “Satureja montana, Satureja hor- PAS 34 Cayphas, chi era segnor de far juexio in quello
tensis”. anno. PAS 36 voi savey bem che non lo dom zuegar, che
FPL. non o iuexio de sangue (merum imperium) in quelli de
ysora / izora sf. “isola” Gallilea.
AG 49.194 e quante bele contrae/ ysore e porti de mari- PS 65, 108.
nai/ li nostri an miso in ruyna… AG 49.245 e se missem D zuixio.
tuti in schera/ enter l’isora e terra ferma. DCT 162 iufrar vb. “fischiare, zufolare”
a.1380 lo povo de la ysora de Sorcati. DFC 83 de AG 53.69 homi de corte e sonaor/ con sivoreli e tanbor/
Majorca bordezzando/ re træ izore o scrovì. chi robe aquistam e dinar/ pur per schergnir e iufrar.
D isola. izola. isoaira. izua. lisora. lizora. FA 363. AGN “impinzarsi?”
Isoverde top. (Campomorone, Gen.) D szhufrar.
CL 17. ALE 230. iugolar / jugorar sm. “giocoliere, giullare, saltim-
L jusverde. banco”
Ispina top. AG 53.46 zogui e convij e iugorar/ e istrumenti per sonar.
FTL 140 Casa Ispina (Albisola). AG 53.120 li strumenti e iugorai tuti/ alantor son faiti
RES 50 a.1590 (Stella) Và dela Spina. muti. AG 144.76 qualche jugolar o un bufon… PAB 60
D spina. de che sum le canssoin de li iugollai, d’aotro che de for-
ispregà vb. “sprecare” tunna…?
GL 14.63 tornan foscia, o mincioìn, ri anni inderé/ che FA 363. FAS 143,148, 149, 152. PAL 15 n.12 jocularis.
tanto a ro spropoxito ispreghhæ? (TT folli, perché gettate AGC 50 n.
il caro dono/ che breve è sì, di vostra età novella?) D iugular. jujar. zugolai. L iugulatorem.
istesu agg. “stesso, medesimo” iuguar vb. “giudicare”
MP 19.157 (Pigna). ADL (Vent.). AGP 140.81 si che la noite e lo iurnu/ tu te guardi ben
D stesu. intorno/ e iugui ben toa raxon. (ms. iuigui. AGN: vigui
istòia / istœ’ia sf. “storia, racconto; lungaggine” “vigili, sorvegli”).
PD 341 a.1655 (G.Rossi) istœia. PD 139, FDG, 271 D zuigar.
PVG, VPL: istoia. iugular sm. “giullare”
D istoria. stoia. PCD 34 s. xiv.
D iugolar.
istoria / isteuria / istœuria / istöria sf. “storia”
jujar sm. “giullare”
AG 49.18 e scrive de zo che l’è stao/ qualche parte de l’i-
RV 15 s. xii. jujar, voi no sei corteso.
storia/ per retener in memoria. PD 117 (CIT) isteuria .
PAL 15 n.12: “il gen. ha solo jugorar. Un ms. ha cujar (=
GL 20.36 fessan in vista de chi ri osservava/ cose degne
çuiar): ç = z sonoro, come in molti dialetti. Cf. prov.
d’istœuria e de fogetti. ADG 57 istöria. joglar”. REW 4587. RGS § 344 “gallicismo”.
PD 117 “non popolare”. Cf. MB 214 (Bonvesin) zuié.
ìzua sf. “isola” D jugolar.
PD 158. VPL. PVG “boschetto isolato”. iuixio sm. “giudizio”
Cf. NIG 73 sg. (Statuti piem.) insula: “boschetto di alberi PCD 28 s. xiv: “semplice latinismo grafico-fonetico”.
e arbusti di legno dolce lungo fiumi e torrenti”. D zuixio.
D ysora. izuetta. iumor
Ízua top. AGL corre alo tuti al iumor (ms. iumor o uimor). AGC
NTS 40 a.1584; fine s. xviii. (Cimavalle, Sav.). TCL iamor “clamore”. AGN: corre alo tuti in mor “al molo”.
(Loano). iungo lungo sm. (ornit.) “Silvia orfea”
Izuetta top. (Loano) GNB 223 (Bord.)
TCL. yunio sm. “giugno”
D izua. AA 85 ali 30 de yunio.
italiòa sf. (bot.) “Picridium vulgare” D zugno.
FPL (Cogorno). junta sf. “giuntura (nell’ossatura della galea)”
L italia. PSG 382 a.1512 sopra le junte de le maere e stamenere,
itùe sm. “ottobre” doe file de serra per banda.
PVG. D zunta.
D oitover. jupone sm. “farsetto, camiciotto”
Ihu n.p. “Gesù” BL 86 a.1401 e forono ambidoi despogiati in juponi et
PEG 45 lo nostro segnor Ihu. Xpo. IVE 38 la maere… ligati.
gi most rava ihamar lo nome de Dee e de Ihu. IVE 52 D gippon.
iuri 596 yxe

iurista sm. “giurista” iustixia sf. “giustizia”


PS 18 a.1476 li doi iurista. PAT 23 a.1320 per la gracia de De la citae de Zenoa e lo
jurno / jurnu sm. “giorno” destreto e in gran iustixia e paxe. –– e donde non e unitae
AG 140.79 si che la noite e lo iurnu/ tu te guardi ben no po eser iustixia. GP 288 ello si era segnor de far
intorno. AG 145.79 si che senpre e noite e iurno/ ben te iustixia in quello anno. BL 87 a.1401 che la raxone e
vegi tuto intorno. justixia sia si forte che se inquerne e se acoihe quelo che
PS 4. era dessconcho e desquernao. PS 65 a.1474 iustixia.
D iorno. PS 4, 108.
iuza avv. “giù” D giustisia; iustisia. iustixa. iustixié. L iusticia. iustitia
PAS 32 e taglia gue iuza l’oregla. iustixié sm. “giustiziere, carnefice”
PS 40 “italianismo” MAC 170 lo marvaxe Olibrio comandà a li iusticié chi la
D iuso. yuzo. zu. devessem degollar.
ihusma sf. “ciurma” D iusticier. iustixé. iustixia.
AG 149.118 nostro armiraio con so stol/ soa ihusma exa- iusto agg. “giusto”
minando/ ben previsto como e quando/ a la per fin se
AG 140.114 asi in dar como in rezeiver/ sei iusto e mesu-
trasse for. PS 63 a.1475 ihusma. PSG 384 a.1513 una
caldera per la yhusma cum una catia. reiver.
FA 359. FAS 151. CAV 96. FAS 149.
D chiurma. chiusma. ciüsma. ciüxima. ciüxma. gusma. D giüstu.
plusma. L chiusma. iustra sf. “giostra, torneo”
iuso agg. “chiuso” PCD 27 s. xiv.
AG 106.6 per picem pertuso/ chi no e ben iuso (ms. D giustra.
viso)/ gran legno e confuso. iustràr vb. “arrivare”
D ciode. PS 44 s. xiv. iustrà “arrivò”. MGT 166 a.1465 da poi
yuzo avv. “giù” che iustrò a la alta citade e bella e grande… MGT 286
AA 35 e lo Andria caro yuzo de la muragia. a.1481 et iustrata lì la nave…
(PAC 13 a.1108 a palis in iuso, et a molendino in suso). MGT 166 n. “basso lat. juxtare ‘giungere”.
D iuza. zu. D aiustrar. giustrare. iuxtrar. L juxtare.
iustamenti avv. “giustamente” yutà vb. “aiutare”
AG 140.51 e pensar de norigarte/ iustamenti senza inga- AA 29 e yo ge sono stato in persona a yutali a defendere
no. AG 140.105 si iustamenti fa to peiso/ che tu no possi con la mia balestra.
esser peiso. D agiutar. giütà.
FAS 149. juveno sm. “giovane, giovanotto”
D giüstu. AA 38 uno juveno di Lavagnola che serviva in taula.
Iustenexi top. “Giustenice D zovem.
BRP 10 a.1474 e la Pria in arena, borgo e castelo/ iuxe sm. “giudice’
Iustenexi retro cum muli rete e barche/ inseme godeno e PAS 34 Cayphas, iuxe in quello anno.
tuto è bon e belo. D zuxe.
D Giustenice. L justenexis. iuxtrar vb. “avvicinarsi, arrivare”
justicia sf. “giustizia” PS 44, 65 s.xiv. iuxtrai “arrivati, giunti”
MGT 167 a.1465 de nostro signor re, lo quale… ave D iustrar.
mantenuto con la sua justicia la raxone e la verita. yverno/ ivernu sm. “inverno”
D iustisia. iustixia.
AG 37.86 le bestie grosse e menue/ chi d’iverno eram
iusticier sm. “giustiziere, carnefice”
MAC 164 o marvaxe iusticier, tu sai le overe de lo to mar pasue… AG 101.2 ben son za vinti anni pasai/ che e
paire Satanas. MAC 169 e li iusticee fem segondo che li no vi cotal yverno. AG 146.161 che chi d’iverno e utio-
fo comandao e tute li scotam la carne. so/ no voiando lavorar/ d estae serrà besengnoso. TL.3
D iustixié. 201 a.1475 sorvegnando lo iverno. MP 19.157 (Pigna).
iustisia sf. “giustizia” ivernu “hibernum tempus”.
PCD 32,47 s. xiv. FA 363. FAS 154.
D iusticia. iustixia. D inverno.
iustixa sf. “giustizia” yxe sm. “ics, la lettera x”
CR 20 lo figio de Dee… sostereiva tal penna, che per AG 45.58 che, sapiai, el e cossa certa/ che ognunchana
justixa fosse competente la penna a lo peccao. santo vo oferte:/ lo no vor oche ni pernixe/ ma se le avera
D iustixia. un yxe/ promise e scrite in cartorario/ mai no troverei
iustixé sm. “giustiziere, carnefice” contrario.
MAC 164 e per li soi iustixé la fe monto forte bater de FA 404: “un’ x = “un ette, una benché minima cosa”.
verge de ferro monto sotil. AGN “unixe “oggetti di onice per ornare la cappella del
D iustixié santo”.
la 597 labr

L
la art. f.s. “la” GA 13.37: germ. helmbart. B.MIGLIORINI, LN 34 (1973)
AG 1.2 la nativitae/ de la bia vergem maria. AG 1.18 6. BLG 45.
l’oitava. AG 138.107 la fontanna bella e monda. PEG D allabarda. alabardà. labardé. labardiere. lambardàn.
40 lo libro de la la so revelaciom. FUP 118 s.xiv. (Sav.) a lambardé. L allabarderius.
sapiencia e la dotrina de lo so amorosso e dileto e caro labardé sm. “guardia civica”
figio. AF 1.1 s.xiv. (Pietra) per la bocha lo baxava. GP CAN 1842 p. 52 (Sav.) se ghe fusse ün labardé…
275 fora de la soa terra. VSC 169 a.1472 in dicta insula GA 13.37.
sigestri, videlicet in la valle dicte insule, et seu in loco
D labarda. labardiere. lambardé.
ubi ü la valle. AA 15 venuta la nova in saona… AA 18
in la fabrica de lo molo. RDB 15 e quande ven l’humida labardiere sm. “alabardiere”
notte … –– ni l’ombra d’orofoggio o d’armorin. PRP PAD 400 a.1507 gente d’arme suissi argieri e labardieri.
339 l’aigua dre vivagne. GL 1.2 e ch’aggian ri mæ versi D labarda. labardé. L allabarderius.
l’armonia labenca sf. “lastra di pietra”
FAS 158. PS 18. PD 340. RGS § 417. G.ALESSIO, RSL 15 (1949) 225 (prov.): anario, cf. egeo
D a. da. ra. lavÛiggeß “galets qui roulent dans la mer”.
la pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. “essa, la” Labenìn top (Pigna).
AG 79.44 che no me so da lui (= lei) guardar/ che la no PSP 57 n.1 a.1575 abenìn, labenin.
sapia incontente/ zo che far voio privamente. AG 135.4 D abenìn.
se l’è ben acostumaa (cf. AG 88.4) e como el e acostu- Labergo idr. (Sav.)
ma). AG 140.338 no e si piaira question…/ che la no sea NTS 17, 21, 23 (Sav.).
alo venzua/ s’a no sera ben mantegnua. AG 145.308 e la làbia sf. “fame, miseria”
scritura si ne dixe/ che l’è la reina de cel. AF 24 (4.28) GO “volgare”. CAD. RAN 192.
s.xiv. (Pietra) la sea sempre en nostra aia. PAB 78 D lüggia.
chaunna (cossa) a natura de schivar soa corruptiom tanto Laboirano top. (Pietra)
como la po durar. PRP 351 (str.59) ma l’è ben bella zò,
LTS 59: ÷ gens aburia.
l’è ben da rîe…
la pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. sg. usato come Laboreria cognome
neutro “essa, la” VTS 10
RGS § 450 (La Spezia) la neva, la ceva (nevica, piove). 0 n. a.1532 (Sav.)
(Lunigiana) la piove. D lavorerio.
la pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “la” laborerio sm. “laboratorio, officina”
AG 12.185 d’alchune macule purgar/ de che la vego PS 33, 65 a.14681 1471.
esser tachaa. AG 16.197 a ti fiior la recomando. AG D lavorerio.
133.70 la limosena…/ a quelo chi la da sempre reman. labòu sm. “abate (preposto a manifestazioni festi-
la / lla pron. compl. enclit. di 3ª pers. f. sg. “essa, la” ve)”
AG 140/90 nixuna cosa in ca te venga/ che restituir te la PAS 16 messé labòu.
covenga. PAB 52 e villa aprosimar a mi. D abao.
PS 21. labrena sf. “lucertola, tarantola (Ascalotes maurita-
là avv. “là” nicus)”
AG 12.556 e como tu serai la su. AG 36.43 l’un fer de za GRD 118 madarena no sta a scurre a labrena. ADL
e l’atro de la. AG 69.21 chi seme passa de là/ no pense (Vent.). MDB (Bord.). VPL “geco”.
mai tornar de za. PAB 66 quando partirei de sa/ che voi MP 14,47, 55 n. *alabrena REW 7525. cf. marsigl. ala-
renderei raxom de la. PAB 96 le creature (corr: quadri-
breno.
ghe) chi se peygam aora in sa aora in la. NPD 75 a.1845
D arabrea.
(Sav.) sparsi de sa e de là cun scimmetrìa.
FAS 165. PS 40. PD 158. ADG 15. labrìn sm. “labbruzzo”
D curà. delà. la fora. lasu. lazü. L la. DFC 93 ghe veddo amò treppà sciu re parpelle/ sciu ra
labàu sm. “giovane preposto a manifestazioni festi- fronte, sciu ri œuggi e sciu i labrìn.
ve” D labro. lavrine
FDT.P 38 (Triora) labro / labru sm. “labbro.
D abàu. labòu. L abatem. GL 1.46 çercando refrigerio, e dro reposo/ a ro corpo, a
labarda sf. “alabarda” ri labri de sæ açeixi. MP 19.171 (Pigna) labru.
COM.1 96 damme ra mæ labarda… dæghe a ri laddri! D delabràu. labrùn. lavro.
(prende dentro la scena un’allabarda). CIC 50 a.1842 se labrùn sm. “ceffone”
appoggian a labarda in qualche lögu/ ve ghe vurriévan MP 19.171 (Pigna).
vedde i fundamenti. D labru.
labr 598 la croa

labrusca sf. (bot.) “vite selvatica” lacciaö’a / lacciarora sf. (bot.) “Euphorbia v.sp.”
C.BATTISTI, RSL 9 (1943) 90; SE 28 (1960) 349-384: “è FPL (Masone, Voltri).
certo lig. non i.e.” G.ALESSIO, RSL 15 (1949) 224; SE L laciu.
15 (1947) 208 sgg.; 18 (1950) 119 sgg. “anario”. PGC lacio sm. “laccio, lacciuolo; trappola”
101 n.: “origine celtica molto dubbia” MPS 64 a.1550 (Stella) tenere overo laci da pigliare ucel-
D lambrusca. li che fosseron tesi in alchuno loco.
laburnu sm. (bot.) “ontano (Cytisus laburnum)” D lazo. L laqueus.
FPL (Gen.). laccio sm. “laccio, legame (da imballo)”
D lamburnu. MNS.1 112 a.1577 (Sav.) ne meno doveranno… li detti
Labuscüu top. (Civezza) maestri fillatori dell’arte grossa… far lacci da legare le
ROC 146 “registrato a catasto come Lago scuro; non agumene o altre sartie, che siano di peso più de libre cin-
chiaro il passaggio g > b. Forse *labescutum “corso que per ogni laccio.
d’acqua” < labescere “scorrere”. laciu agg. “lasco, allentato”
D lagu scüu. L lacus scurus. MP 19.171 (Pigna): REW 4918.
lacca sf. “rimpiattino, gioco infantile” D lascu.
TAL 77 n.395 (Alassio, PortoM.) REW 4818 lacca laciu sm. (bot.) “Euphorbia helioscopia”
“avvallamento, luogo nascosto” FPL (Cogorno). FPL (Gen.) erba lacciu “Euphorbia
lacca sf. (bot.) “Phytolacca decandra L.” characias”. PVG.
MLC 259 (Altare) D laceta. lacciaöa. L lacia.
D russettu. laciu de biscia sm. (bot.) “latticcio (Euphorbia L.)”
lacca sf. “sostanza tintoria” MLC 261 (Chiavari).
MNS.1 44 a.1577 (Sav.) lacche cremese. lacciuattu m. (bot.) “Lampsana vulgaris, Lactuca
PIA 42 n.51. PVO 420. LVO 33 “dall’indiano, attraver- scariola”
so l’arabo” FPL (P.Nava).
D inlaccà. L lacca. lacciùla sf. (bot.) “Allium triquetrum”
lacacebre sf. (bot.) “Taraxacum officinale” FPL (Cogorno).
FPL (Nizza). laciùn sm. “specie di fungo”
Lacasöa top. “Acquasola” (Gen.) PVG.
ADG 57 n.2: lat. aquaciola, forse con concrezione del- D laciüssu.
l’articolo. lacciùn sm. “manfanile, manico della verzella
D calsolo. L aquaçole. (coreggiato)”
làcera sf. (ittiol.) “varione, pesce di fiume” GO. GA 13.37. REW 4933.
DVA (VArr.). D aciùn. arciùn.
D laccia. lacciùn sm. “cattivo soggetto”
laceta sf. (bot.) “Sonchus oleraceus” GO. CAD. DVA (VArr.): “chi segue qualcuno dandogli
MLC 249 (Bard.). PVG “erbaccia” fastidio”. RAN 192: piggià u lacciùn, loc. “fallire in
D laciansùn. laciu. L lacia. un’impresa”.
lacetto / lacettu sm. “animella dei vitelli” lacciùn sm. “briga, seccatura”
GL 7.11 che non me curo de mangià lacetti/ ni d’avéi VPL (Gen.).
tonno da ri ciappairœu. laciusa sf. (bot.) “sonchus oleraceus”
GRD 118 (Nizza) saranno tenuti di vendere le animelle MLC 249 (Chiavari).
dei vitelli volgarmente dette lacetti. RCG 39, BDS D lacciüssu.
(Sav.), PVG, VPL lacettu. laciüssu sm. (bot.) “Sonchus oleraceus”
PD 356: “lat. lactes, importato dai vicini dialetti appen- FPL (Alb.). DVA (VArr.) “cicerbita (Lactuca virosa)”.
ninici”. Cf. NAG 4.298 piem. canav. lacett. CVM mil. PVG “specie di fungo”.
lacett. D laciusa. laciüssula.
D lachietto. laciüssula sf. (bot.) “Sonchus oleraceus”
lacettu sm. “sputo” FPL (Alb.).
BDS (Sav.) “plebeo.” D laciüssu.
lacché sm. “servitore, scudiero” lacremà vb. “lacrimare”
GL 12.74 ri pietosi lacché son za d’intorno (TT i pietosi ADP 12 (Calvisio)
scudier già sono intorno). D lacrima. lagremar.
LFL 2.20 franc. lacrima sf. “lacrima”
Lachetta top. (Alassio) LSE 28 mandar lacrime de iocunda deviotione.
TAL 77 n.395 a.1326 terra de laqueta. D lagrema.
D lacca. L laqueta. lacrimoso agg. “lacrimoso”
lachietto sm. “animella” PAB 52 laor quelli repreixi inssim deffora vergognoxi, e
RDB 147 (V.Dartona) quarche lachietto, o figaretto frito. mi chi avea li ogi turbai e lacrimoxi no cognossea bem
D lacetto. soa grande aotoritae.
làccia sf. (ittiol.) “alosa, salacca, cheppia (Clupea PS 10.
alosa Cuv.; Alosa alosa L.; Alosa fallax nilotica Geoffr.)” D lagrema.
PML 357. TTC 78 sg. AFV 414 (Vent.). La croa e la crida top. (al confine tra Savona e
D làcera. Albisola)
laciansùn sm (bot.) “Sonchus oleraceus L.” RPV 295 a.1590 (Sav.) perfino al loco chiamato la croa e
MLC 249 (Sav.) la crida la costera divide.
D laceta. L lacia. D crida. croa.
lacu 599 lago

lacuaùn sm. (ornit.) “picchio verde” laggione sm. “mattonella smaltata”


CLU. BVP 38 sgg. LVO 20 < arabo.
ladìn agg. “chiacchierone; irascibile” L lagionum.
MVS (Sarz.) “del cane del fucile che scatta troppo facil- lagiu sm. “pozzanghera”
mente” PVG: lavagium…
D aladìn. latìn. D lavagio.
ladroniçço sm. “furto, latroneccio” laggiùn sm. (ittiol.) “ghiandone, labro merlo
GL 2.21 lé responde: ro reo ti l’hæ presente/ ro ladro- (Crenilabrus, Labrus merula L.)”
niçço l’è de questa man. GL 9.17 veive là quello campo CAD. PML 357. TTC 138 sg.: Labrus merula. Labrus
teccio e pin/ de ladroniççi, e ricco comme un ma? (TT turdus (tordo di mare, tordo d’alga). Symphodus scina
vedete là di mille furti pieno/ un campo più famoso Forsk. Symphodus (Crenilabrus) v.sp.: tincta (pavone di
ormai che forte). COM 1.105 che prœuve produeivo de mare), mediterraneus, ocellatus Forsk., melanocercus
questo ladroniçço? Risso, doderleini Jord.
D laironicio. C.MERLO, Atti della R.Accademia di scienze e lettere,
ladru sm. “ladro” Torino, 42 (1906-7) 312: “lagiùn: le molte specie del
PD 155, 361 “letterario”. PVG. VPL. genere Crenilabrus e due varietà di labrus, il merula e il
D layro.
festivus. Da *labeone “individuo con labbra grosse e
ladrunissiu / ladrunissu / ladrunizzu sm. “latronec-
carnose”.
cio, ruberia”
lagna sf. “cura, briga”
ADL (Vent.) ladrunissiu. BDS (Sav.), VPL ladrunissu.
ADP (Pietra) ladrunizzu. MP 19.172 (Pigna): REW 4892. VPL.
D ladroniçço. laironicio. D lagno.
laero sm. “ladro” lagnà(se) vb. “sbrigarsi, affrettarsi”
PS 9 a.1466. VPL (Rossiglione).
D layro. lagni sm.pl. “fasce per neonati”
Laestra idr. (Cogoleto) DVA (VArr.) [panni lanei].
GR 53: (lat. Gesta) “torrente che segnava il confine occi- D lanna.
dentale del distretto genovese (il confine orientale era lagno / lagnu sm. “cura, pensiero, ansietà, sollecitu-
segnato dal villagio di Roboretum, fra Zoagli e dine”
Chiavari)”. AG 37.113 (de stae) no car che omo se dea lagno/ per dar
laete sm. “latte” dinar d’entrar in bagno. AG 75.9 ni mai cessan dasse
IVE 37 e santa helisabet quando ella ge dava lo laete, lagno/ de zitarlo zu da cavalo. AG 96.1 che te val se con
semper dixea: pigia fijor, in lo nome de dee. gran lagno/ en gran faito e desteiso/ e siencia ai preiso/
D laite. per montar in aoto scagno? AG 142.38 asi n’avem como
laezzo / laezu sm. “laveggio” a l’arangno/ chi de texe se da lagno/ no cesando tuta stae/
COM 4.19 bezœugna che vagghe a fà boggì o laezzo. de far soe taragnae.
MVS (Sarz.) laezu. CAD, PVG, VPL lagnu.
D lavezo. FA 363. FAS 162. FNT 21 sg.
lafö’ / lafora avv. “laggiù” D agnu. lagna. lagnoso.
TVD (Dolc.) lafö. MP 19.171 (Pigna) lafora. lagnoso / lagnusu agg. “lamentoso; sollecito, premu-
laga sf. “malattia del castagno” roso”
PVG. MCG 332 lagnoso. FNT 21 sg. lagnusu.
D lagu. langana. D lagno.
Lagaccio top. lago sm. “lago”; elem. topon.
FTL 116. FCL 21 (S.Olcese) a.1725 Lago (od. Lagu). FTL 116
D lago. “più frequente in Liguria che non vi siano i laghi: resi-
lagarotu sm. “pozzanghera” duo di laghetti colmati”.
MP 19.172 (Pigna). D lagaccio. lagu. laione.
L lagu. lagò / lagœu / lagö’ sm. “ramarro”
Lagassa top. (Diano S.Pietro) RDB 19 che rero è bello prao chi dentre scioi/ no agge
FCL 54. ascoso dre biscie e dri lagò. CIT 96 dra grigora, dra
D lagassi. biscia, dro lagœu. DFC 95 che ti é ciù d’una vipera e un
Lagassi / Lagazi top. (Bord.) lagœu/ crua… CAD, RAN 192, PVG lagö’.
ADL (Vent.) lagassi. BG 126 n. s.xvii. (Sav.) ritano dei
NAG 14.369 sg. PSE 256: cf. languria (Plin.) “lucertola
lagazi (affl. del torr. Letimbro).
D lagassa. lajazzo. L (de) lagaxio. verde”. G.B ERTONI , Denominazioni del ‘ramarro’
lagasté sm. (bot.) “vischio, pania (Viscum album)” (Lacerta viridis) in Italia, ROM 42 (1913) 165. REW
ART 459: glossa anstrus “vischio”. FPL (S.Dalmazzo di 4821. FNE 56 n. RGS § 111 *ligoriu. R.OLIVIERI, RSL
Tenda). BNF (Bord.) 51 (1985) 197 sgg.
D langasté. D agureta. angö’. lagò. langö’. langurasu. lajö’. ligolu.
laghélu sm. “lavatoio” lagö’ sm. (ittiol.) “pesce scarmo, sauro lucertola (
BNL 73 (Perin.) Saurus griseus Lowe)”
D lavello. PML 357.
lagì avv. “laggiù” (di) Lagogia cognome
MP 19.172 (Pigna). VTS 123 a.1530 (Sav.) Giacomo di Lagogia.
D lazü’. D agogia.
lago 600 lair

Lago ritondo top. (Bosco di Savona) laicu sm. (bot.) “Cheiranthus Cheiri”
FBS 61 a.1608 vallone di Lago ritondo. FPL.
L lacus rotundus. laideça sf. “porcheria”
lagranza sf. “gioia, allegrezza” PCD 47 s. xiv. pl. laideçe.
AG 6.82 da, Messer, a la mea oya/ goyo e lagranza com- D laido.
pia. laido agg. “brutto, sporco”
FA 363. FAS 146, 156. AGC 31 legranza. PAB 64 che se elli sum belli, so chi e dentro roman laido.
D alegranza. alegru. D laideça.
lagrema sf. “lacrima” laygo agg. “laico”
CBL 339 (13.25) or quante lagreme tu zitavi/ quando la AG 38.105 si grande e lo viazaigo/ che no g’è ni gherego
croxe tu contemplavi. CR 17 no possando quele dolce ni laygo/ a chi no debia deletar.
lagreme retegnei. GP 287 e zamai in soa vita quaxi ello D laica. L laicaliter.
non stete senza lagreme. LSE 18 spesso lo bagnava de Laigögia / Laigöia top. “Laigueglia”
abondantia de lagreme. TAL 135 n.27: *aquicula < aqua.
D laigueggia.
FAS 148. PD 138.
Laigueggia top. “Laigueglia”
D agrima. lacrima. lacrimoso. lagremar. lagrima. ADG 57 n.
lagrimìn. D aiveglia. laigögia. lengueggia. lengueglia. L linguilia.
lagremar vb. “piangere” laiö’ sm. “ramarro”
FAS 147 lagremando. SDA 61 (Altare). ADP (Pietra). Cf. DEP piem. lajöl m.s.
D lacremà. lagrema. legremar. D lagö’.
lagrima sf. “lacrima” Laione top.
PD 156, 158, 344, 355. ADG 13. VPL. FTL 116.
D lagrema. D lago.
lagrimìn sm. “lacrimuccia” laiotu sm. “specie di fungo”
PD 159. PVG.
D lagrema. lairà/ -r vb. “lamentarsi”
Lagru top. (Alassio) PS 65 s. xiv, MP 19.172 (Pigna) lairar.
TAL 77 n. 397 a.1539 lauro. a.1687 lavuro. a.1781 ADL (Vent.) lairà.
lauro, ossia l’agro. D lairaor. lairu.
D lauro. lavuro. lairaor sm. “persona prepotente, che urla”
lagu sm. “lago, stagno” AG 26.2 quasi ogni greco per comun/ è lairaor, necho e
PD 355. ADG 13. PVG. VPL. soperbo.
D lagarotu. lagassi. lago. laiu. FA 363.FAS 149, 164 “latratore”. PFM 134: -ir- < -tr-.
Lagu sm. “lago” top. D lairar.
FCL 21 (S.Olcese) Lagu, a.1725 Lago. FCL 54 (Diano laire sm. “ladro”
S.Pietro) Colla du lagu. PCD 41 s.xiv.
lagu sm. “legno di castagno difettoso” D layro.
PVG. lairér sm. “sacco per il grano”
D laga. MP 19.172, VPL (Pigna).
laguà vb. “lavorare” layro sm. “ladro”
GA 12.169 (S.Michele di Pagana) làgua “essa lavora (al AG 49.289 o como è layro subitam/ per strepà tosto la
tombolo)” vita/ lo quarelo e la saita. AG 85.87 layri, usorer e inga-
naoi. PAS 28 (= GP 276) e questo Iuda si era layro e
D lavorar.
traytor. PCD 45 s.xiv. lairo. CEB 357 che cossa è usura?
Lagu scüu top. (S.Olcese) venin de lo patrimonio, perzò che ella e leal layro. TL.1
FCL 21 a.1725 Lago. 352 a.1455 senza… dano de lairi –– per timor de lairi e
L lacus scurus. de marfatori. PS 9 a.1466 lairo. PRP 361 (7.24) esto
laguzìn sm. “persona malvagia” lairo, esto stopuo.
MVS (Sarz.). AAG 114. FA 363. PRA 371. RGS § 344.
D agussìn. D alairo. ladru. laero. laire. lairon. laironicio.leru.
Lai top. (Montemoro, Sav.) lairon sm. “ladro, ladrone”
NTS 40 “Laia”. AG 16.260 con doi lairon fo misso in mezo. AG 143.101
D laiu. se cavo fosti o compagnum/ d’alcun corsar ni de lairom.
laiassa sf. (ornit.) “gazza” CBL 342 (17.28) e si gi fon inbindai (li ogi)/ como a un
CLU. lairon. GP 284 e si llo ligan fortementi como se ligan li
Laiazo top. “Lajazzo, porto dell’Armenia sul Medi- layroin. GP 370 e si lo menan allo monte clavario, zoe in
terraneo” lo logo donde se faxeiva la iusticia delli layroin. PAB 64
AG 49.30 or no me voio destender/ en lo fato de laiazo/ chi se contenta de lo covegneiver, chi pom andar cantan-
donde li preisem tar stramazo. do inter li layroim.
L laiacium. FA 363. FAS 154. PFM 134PS 10.
Laiazzo top. (Cairo) D ladrùn. layro. laroni. L latronem.
FCL 42 Casacina Lajazzo. laironicio sm. “ladroneccio, ruberia”
D lagassi. TL.1 351 a.1455 (Caffa) e vogiamo crede che a la segno-
laica sf. “serva, domestica” ria vostra non sea manifesto de monti laironici li quae per
PVC 176 s. xix. vegnì cun nui u patrùn/ cu a sò laica lo pasao sum staeti comissi in lo bazar e li burghi de que-
Margaitùn. sta vostra citae.
D laygo. D ladroniçço. ladrunissiu. layro. L latronitium.
làir 601 lamb

làiru sm. “lamento” lamma sm. (ittiol.) “pesce sciabola, trachittero”


ADL (Vent.). TTC 99 Trachypterus trachypterus Gen. TTC 131 sg.
D lairar. Lepidopus caudatus Euphr. PML 357 Trachyptesus Iris
laità sm. “lattaio” L.
PVG. VPL. RCG 260.
D laite. leità. L laiterius. lama sf. “scoscendimento”
laitàa sf. “siero del latte” FTL 89 “vallecola”: elem. topon. nella parte montana
MP 19.172 (Pigna). della Riviera di Levante”. VPL. MVS (Sarz.).
D laite. D slamare. L lama.
laitalegue sf. (bot.) “Pieridium vulgare Desf.” Lamagna top. “Alemagna, Germania”
MLC 250 (Chiav.). AG 85.94 tanto a tronao questa magagna/ per tuto, fin a
D gattalevre. lattalegua. latalevre. Lamagna.
laitàr vb. “allattare lamaià sf. “Erythraea centaurium”
AF 1.11 s.xiv. (Pietra) a lo me peito lo laitao. CBL 348 FPL (Rossiglione)
(25.30) in lo me pieto lo laitai. GP 285 lo portai nove lamassame am. “insieme di lombrichi fissati a una
meixi in lo mio corpo, e si lo laitai cum lo me proprio lenza per la pesca delle anguille”
layte. GP 370 vera ancora tempo che si dira beae quelle DVA (VArr.).
femene sterille chi non an portao figioi, e le mamelle le lambardàn sm. “uomo grande e goffo”
quai non averan laitao. RAN 192. DVA (VArr.). PVG. VPL “alabardiere, ceri-
PS 65. moniere di processione”.
D aleitar. laite. L lactare. D lambardé.
laitàr vb. “mungere” lambardé sm. “alabardiere”
MP 19.172 (Pigna). PTO 258. REW/FPI 4817. GL 3.31 a se retira co i so lambardé/ mezi morti de poira
laite sm. “latte” e de spavento.
GP 285 si lo laitai cum lo me proprio layte. PAB 53 e tu DVA (VArr.).
quello chi e stao norio de nostro laite e pasuo de nostre D labardé.
viande? IVE 35 e lo fantin… se feyze incontra lo laite lambela / lambello sm/f. “tappeto lungo e stretto”
con alegreza. PRA 368 n.1 (Taggia). OCD 26 ASF 739 sg. uno lambelo de fiandra grosso da tavola.
(Campoligure, Masone) laite. una lambela grande… da tavola. doi lambelli piccoli.
D laete. laità. laitar. laite. late. latüsu. leite. lete. Cf. DEI.3 2154.
laitüga sf. “lattuga” lambello sm. “fascia dello stemma dei cadetti”
MLC 249 (Chiavari, Sestri Lev.). PVG. VPL.
AAD 265 (tapesarie) pezzi dodeci a divisa d’Oria inra-
D leitüga.
mati de verdura sopra lambelli piu tre.
làiu sm. “lago”
AAD 293. Cfr. GDLI 8.705 it. lambello.
OCD 26 (Campoligure, Masone): låiu…
Lamberta / Lamberti top.
D lagu lai. L laya.
PCT 115 Ponte Lamberta. PCT 124 Lamberti “germ.”
Làiu n.p. “Ilario”
Lamberti / Lamberto cognome
GO.
VTS 78 a.1530 (Sav.) Lamberti. VTS 85 a.1530 (Sav.)
D ilaiu.
Lamberto.
làizu sm. “pentola di rame”
PVG. lambico sm. “alambicco”
D lavezo. ASF 755 uno lambico de aqua.
lalla sf. “zia” LVO: arabo.
RAN 192. RGS § 380. ADL (Vent.). PVG “onomat.” D arabicho. L arabicum.
LVO 30 “turco o arabo?”. lamboisé / lamborsa sm. (bot.) “mirtillo”
(L)altaro top. “Altare” FDT.1 44 (Mentone). FPI 609 “corbezzolo”
AA 31 D arbossa.
D artà. lambrèa sf. (ittiol.) “trachittero del Bonelli
lama sf. “lama, spada, pugnale” (Trachypterus liopterus Cuv.Val.; Trachypterus cristatus
BOS 97 a.1655 (G.Rossi) e chi ra lama, e chi la guenna Bon.)”
scura. CIT 139 zà sparegava in çê/ tra grego e tramonta- PML 357. TTC 99.
na/ fæta a lamme d’arinto ra Diana. PVG “trincetto, col- D lamprèa.
tello”. lambrìn sm. “zoccolatura, fregio nella parte inferio-
D laméa. L lama. re della parete”
lama sf. “persona acuta” CAD. PAG 203. RAN 128 fr. lambris. BDS (Sav.).
RDC 181 a.1612 (T.Conchetta) vui, che sei così aguzzo, LFL 3.18. VPL.
e così lama. ALE 231 s.v. labarum a.388 “làbaro” (Ambrosius, Epist.
ADG. 60) “si riferisce allo stemma di Costantino con il fregio
lama sf. “latta; ottone; recipiente di lamiera” in oro X e P sovrapposti. < labor “opera (di ricamo)” s.
ADP (Pietra). PVG. VPL. MOV 11 (Ossi di seppia) il iv. E.V. > lßboro$ , lßbaro$ s. v. E.V. Secondo
vento che stasera suona attento/ - ricorda un forte scotere V.P ISANI , invece è gallico, cf. aat. lappa “cencio
di lame - / gli strumenti dei fitti alberi. MOV 15 (Ossi di pendente”.
seppia) è passata di fuori/ l’indicibile musica delle trom- Cf. F.ZERI, Dietro l’immagone, Milano 1987 p.260 “cor-
be di lama/ e dei piattini arguti dei fanciulli. nici che formavano una specie di spalliera, quello che
BBM 386. oggi si chiamerebbe un lambrì”.
lamb 602 lamp

lambroccia sf. “minestra acquosa” lo lamo. MNS.2 9 a.1577 (Sav.) lami da pescare. CIT
DVA (VArr.). 123 questo pâ de nazelli de çinqu’effe/ desferræ’ da ro
D lambruccià. lammo in questo pointo…
lambru sm. “pezzo (di carne)” MOV 262 (La bufera. Per album) s. xx. ho cominciato
MP 19.172 (Pigna). DVA (VArr.) “cibo slavato, anzi giorno/ a buttar l’amo per te (lo chiamavo il lamo).
sgradito”. D amo. lammu. inlamà.
lambruccià sf. “spruzzo, zaffata” lampa sf. “lampada”
GO. PAB 46 e lassa la iave de lo tempio a so fijo Abram e
D lambroccia. comandalo che ello inluminasse le lampe de lo tempio.
lambruccià vb. “agitare un liquido in un vaso” SCF 95 a.1452 se bruxa meza barrì de oio in meixi qua-
GO. CAD. RAN 193 (cf. luccià). PSE 256. PD 354 tuorze, bruxando continuamenti una lampa dì e nocte.
“metatesi di barlucià”. GA 12.104 sg.; 13.35: dal fr. CP 990 a.1461 una lampa di argento. MR 133 a.1593
embronchier “barcollare”, o mat. slam “fango”: ipotesi quattro lampe di vetro.
respinte come non serie da PVG s.v. barlucià.. PS 31. NVM (Sav.). PVG. VPL.
D lambroccia. lamprucciu. D lampara. lampista. L lampa.
lambrusca sf. (bot.) “vite selvatica” lampa sf. “vampata, fiammata”
C.BATTISTI, SE 28 (1960) 349-384: “non è i.e.” MVS (Sarz.).
D labrusca. lampa sf. “bicchiere di vino”
lambudare vb. “amputare, tagliare, ridurre” BDS (Sav.). NVM (Sav.).
TL.2 290 a.1464 in li cartularij de la masseria si trova la lampà vb. “lampeggiare”
moneta molto esser lambudata. ADL (Vent.). PVG “gettare una cosa dall’alto”.
L amputare. D lampezà.
lambüggiu sm. “arnese per la pesca delle anguille” lampà sf. “bevuta”
CAD. ADL (Vent.) “liquido che lampeggia nel versarsi” BDS
lamburda sf. “trave di sostegno del tetto” (Sav.).
VPL (Sanr.). lampara sf. “lampada per la pesca notturna”
lamburnu sm. (bot.) “ontano (Cytisis laburnum L.)” NVM (Sav.). VPL. MOV 215 (La bufera. Intermezzo) s.
FPL (Gen.). FDT.1 30 (Triora). xx. fra poco s’accenderanno nel golfo le prime lampare.
D amburnu. laburnu. D lampa.
lambustagna sf. “sacco o lenzuolo per la raccolta di lampecan sm. “l’imbrunire della sera”
grano o fagioli” MDB (Bord.).
MP 19.172 (Pigna). TVD (Dolc.) “piccola quantità di lampezà / -r vb. “lampeggiare”
olive in un sacco”. ADL (Vent.) “contenuto del fondo di RGS § 1160 a.gen. lampezar. ADG, ADL (Vent.),
un sacco”. REW 411 b. PVG, lampezà.
laméa sf. “lamiera” D lampà. lampu.
NVM (Sav.). lampista sm. “addetto alle lampade; venditore di
D lama. lampade”
lamenta sf. “lamento” PAG 33.
RAN 21 “popol. e contad.” lampìu sm. “colore metallico del vino avariato”
D lamentanza. lamentu. DVA (VArr.).
lamentanza sf. “lamento” lampo sm. “lampo, fulmine”
SL 52 (2.15) s. xiv. (Sav.) Christe gli parla cum pietanza: AG 101.13 con troin e lampi e gran zelor. GL.1 71
oy doce maire, non fai lamentanza (ivi err. lamencanza). comme a ro bezagnìn quando ghe porte/ l’ægua doppo ra
D lamenta. seçia un lampo o un tron…
lamentà/ -r(se) vb. “lamentar(si)” Lampognana cognome
PS 15 s. xiv. ve lamenta-voi? CAR 11 a.1340 per che VTS 105 a.1530 (Sav.).
nisum non se possa lamentà. DSP 59 a.1487 e se de cio lampréa sf. (ittiol.) ‘lampreda, odontostoma traspa-
se lamentasseno… rente (Odontostomus hyalinus Coc.)”
D alamentarse. lamentase. lamento. laumentarse. PML 357. PGC 98 n. “celtismo tardo, già medievale:
lamento / lamentu lat. lampreda, gr. m›raina , “origine gallica non dimo-
FAS 144 lamento. PVG lamentu. strabile”
D lamenta. lamentà. D lambrèa.
lamgerosso agg. “languoroso, debole” lamprücciu sm. “vino guasto”
PAB 62 se o poesse esser che alcum fosse in tuto bem SDS (Sav.).
agurao, ello serea si lamgerosso cha se alcuna cossa gi D lambrüccià.
fallisse in lui no serea remedio de confforto. lampu sm. “lampo”
PS 65: prob. err. per lamgorosso. PVG. VPL.
D langor. D lampezà.
lamia sf. (ittiol.) “cepola, bandiera rossa (Cepola lampüga sf. (ittiol.) “lampuga dorata (Stomateus fia-
rubescens L.)” tola)”
TTC 128. G.ALESSIO, BALM 1951 (8-9) p. 43 lam(po)pygos. ANP
L lamia. 65 (Vent.) gr. lampado›co$ . “sfolgorante”. Cf. DEI.3
làmiu top. (Alassio) 2159.
TAL 78 n.398. lampùn sm. (bot.) “lampone (Rubus Idaeus)”
lamo sm. “amo” FPL. PVG
PS 18 s. xiv. lamo. MAC 162 como e preisso lo pesso da D ampée.
lamu 603 lang

lamu sm. ‘letame” landrunna sf. “donna di malaffare”


BDB 269 (Bonif.). ADL (Vent.).
D leame. D landra.
lammu sm. “amo” landùn sm. “berlina; zimbello, ludibrio”
CIC 33 a.1749 o lasciòu lammi, ræ, canna e barchetta. GO: fa u landùn, loc. “sciupare, maltrattare”. CAN
ADL (Vent.). PVG. VPL. MVS (Sarz.). 1847 p. 6 (Sav.) diventiemu pe i fuesté/ ün suggettu de
D lamo. landùn. BOS 189 s. xix. mette au landùn “dar la bàia.
làmua sf. “vaso per olio” CAD landùn.
PVG. D landon.
D àmua. lané / lanero sm. “lanaiuolo”
lamùn sm. “cerchione della ruota” DFC 156 ro borgo dri lané.
VPL. SGC 419 a.1522 li laneri, pelizari e straponteri. AA 182
lanna sf. “lana” larte de li bereteri e de li laneri de la cita de Saona. AA
RAN 56 s. xvi. PD 352 s. xviii. ADG. PVG. RGS § 248 artisti laneri citadini de Saona.
223. D lanna. L lanerius.
D lagni. lanero. lanetta. L lana. lanetta sf. “polvere accumulata”
lana sf. “muffa dell’olio” BDS (Sav.).
RCG. Diz. ADP (Pietra). VPL “lana, lanugine” D lanna.
(erba da) lana sf. (bot.) “Hieracium lanatum”. lanfragnàn sm. “persona disutile”
FPL (P.Nava). GO.
lanà sf. “grosso pennello per impeciare la nave” Lanfranco top.
CAD. PCT 124 “germ.”
lanaçça sf. “lana de materasso” L lanfranchus.
GL 5.60 ma quando poi ra nœutte in tra lanaçça/ morto Lanfredi top. (Andora)
ro sô, ro mondo a l’accorega…
SCT 118 s. xviii. Lanfredi soprani, Lanfredi sottani.
lancasciüza avv. “in Oga Magoga”
PD 344 là anca sciüza. PCT 116 “germ.”
D sciüza. Langa top. (fraz. del comune d Dego)
Lancia cognome HSL 18.83.
VTS 110 n. a.1495 (Sav.). D langan. langasco. langhe. L langa.
D lanza. Langàn top.
landa sf. “maniglia della porta” CL 4 Colla di Langan (V.Nervia); Punta di Langan
VPL. (Rapallo). LTI 55 n.67 (Pigna, colle e monte). APT 22.
landa sf. capriccio dei bambini” HSL 18.84.
VPL (Pietra). D langa. L langan.
làndara sf. “prostituta” langana sf. “malattia del castagno”
ADL (Vent.): REW 4885. PVG.
D landra. L laga.
landarìn / landarini sm. pl. “tagliatelli” Langasco top. (Campomorone, V.Polcvevera)
SAS 82 a.1592 (Sav.) (= MNS 2.100 a.1686) merci o M.ALMAGRO, RSL 16 (1950) 45 n. APT 22. PTP 16 sg.
vetovaglie spetanti a dett’arte de speciali como… fideli, PCT 56.
risi, semole, macaroni, landarini, sapone, amandole senza D langa. L langascum.
scorza… FDT.P 74 (Triora) landarìn. langasté sm. (bot.) “vischio, pania (Viscum album)”
D andalini. ART 459: “glossa anstrus “vischio”. Le pratiche magi-
landa sf. (mar.) “rinforzo che contrasta la tensione che col vischio erano in grande onore presso i sacerdoti
delle sartie” della Gallia (Plin., n.h. 16.249)”. FPL (S.Dalmazzo di
CAD. Tenda). BNF 220 (Bord.).
D cuntralanda. D lagasté.
landon sm. “berlina; zimbello, ludibrio” Langhe top.; elem. topon. “(Liguria, ai confini con il
CIT 144 a me mette a ro landon. GL.2 70 che ra fortun-a
Piemonte)”
in questa bassa terra/ de noi dre votte a zœuga a ro lan-
don. COM.3 127 ti m’hæ misso a ro landon. PAD 355 a.1506 tutti erano huomini delle castelle di
D landun. Spinola e dello Bosco e quele langhe… AA 222 la strada
landra sf. “sgualdrina” dove pasano tuti li mulateri che vengano di verso le
GL 9.8 questa landra d’Aletto… Langhe e Lastesano e lo Monferra e de lo ducato de
CAD. DEI.3 2162. Savoia.
D alandrigòu. alandrunòu. landara. landrugnùn. landrùn. D langa. L langa.
landrunna. langhì vb. “languire”
landrìn sm. “fuoco greco” VPL (Pigna).
RDB 17 che de natura o pâ fogo landrìn/ ro qua sott’egua langö’ sm. (ittiol.) “merluzzo imperiale (Aulopus fila-
ancora acceizo dura. mentosus Bloch); lucertola di mare (Synodus saurus L.)”
landrugnùn sm. “persona goffa e sciatta” TTC 83 sg.
DVA (VArr.). D lagö’.
D landra. landrùn. langor sm. ”languore, debolezza, malattia”
landrùn sm. “cialtrone” PAB 52 no me val a goarixom/ de langor, in che e sum
GO. vegnuo/ deber, descarnao e chanuo. PAB 58 e lo sollea
D landra. bem saveir, ma langor m’a turbao la memoria. PAB 86
lang 604 lant

cossi son vicio e marotia de cor como langor e marotia lansone sm. “grossa lancia”
de corpo. MC 690 unda le cosse brute som ordenà a star, PAD 502 a.1506 due dozene de lansoni.
zoe in brutezo e spuça e penna e langor. D lansa.
PS 65. lansoto sm. “specie di lancia”
D allenguerìo. langerosso. languir. langurì. languozetto. PAD 510 a.1507 de niuno… se semo potuti aiutare, né
Languegia top. “Laigueglia” per goastatori né per gente armata, attento che erano cum
BRP 9 a.1474 Languegia e Arasi popoli marinegni. uno lansoto tanto…
D lengueggia. D lansa.
languir vb. “languire, esser debole” lantana sf. (bot.) “Viburnum lantana”
PAB 84 che se volleir malicia e rea cossa, anchor l’è più FPL.
poeir, che a men de lui la volluntae languisse. Lanté top. (Loano)
PS 65. TCL .
D langor. langurì. Lanteri cognome
languozetto agg. “languoroso, deboluccio” CL 4 n. 10 “comune nel Ponente lig.” PCT 124 “germ.”
RAN 76 s.xvii. D lanté. L lanterius.
D langor. lanterna sf. “lanterna, lume a olio”
langurasu sm. “ramarro” PVG. VPL.
R.OLIVIERI, RSL 51 (1985) 200 n. (Sanr.) . SPS 137 sg.: D lanternari. lanterneta. L lanterna.
lat. langurus (Plin.) “pre-celtico”. Cf. CVM mil. lingöri Lanterna sf. “il faro di Genova”
m.s. PVP 368.
D angurassu. lagö’. lanternaro sm. “fabbricante di lanterne”
langurì vb. “languire” MNS.1 13 a.1724 (Sav.) arte de vedrari e lanternari.
ADL (Vent.). D lanterna. L lanternarius.
D languir. langor. lanternetta sf. “lanternina”
Lanrosso top. (Quiliano) CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternetta/ stella picce-
MSQ 106, 121 “lacus rubeus, possibile insediamento na…
pre-romano”. lanterneta sf. “rocchetta del mulino”
D lunrusu. L lacus rubeus. PVG.
lansa / lanza sf. “lancia” D lanterna. L lanterneta.
GP 376 e lantora si preixe una lanza, e si lo feri da lo lao lantò / lantor avv. “allora”
drito monto forte. FUP 112 (2.16) s. xiv. (Sav.) si doce AG 16.233 lantor fom tanti li guai me… AG 43.93 bella
maire no fai lamentanza/ che sum ferio d’una si grande cossa era lantor/ ver coitanti car segnor… AG 43.97 ben
la vosi lantor conitar… AG 56.183 vegne lantò/ disnan-
lanza. MBA 385 a.1416 (Seyne) per los feres de las lan-
do in cha de quello segnor. AG 49.305 or che gram rota
sas. TL.2 241 a.1463 homini armati… de lanse lunghe.
fo lantò/ quando li venician prediti/ se vim morti e
VIA 91 a.1476 (Sav.) item lanze longe senza fera pro
desconfiti. AG 68.10 quando lo vento pelegar/ mostra
romagniole et squarcavelle dozene xii.
zegi tenebrosi…/ en nixun moo de varar/ sean lantò ani-
D lancia. lanza lansairöra. lanzar. lansetta. lansone. lan-
moxi. AG 134.9 pasando e per contrae lantor/ vi despu-
soto. L lancea.
tanza e gran remor… CF.3 23 s. xiv. (Pietra) lantor lo
Lanza cognome
spirito sancto/ desceise incontanente… CEB 355 lantor
VTS 72 a.1530 (Sav.). mal zuigi contra la gola quando avaricia liga la borsa.
D lancia. PAS 34 e lantor un de la famigla de Caiphas l’ave
Lanza top. visto… MAC 162 e lantor questo Olibero muà la soa
PCT 116 montà di Lanza (germ.). fassa… MAC 164 e lantò Lolibrio la fè in aoto sospen-
lansà vb. “lanciare, scagliare” der… PRP 341 (str.10) e perché sant’Andrea è depeinto
VPL. fuora/ no ma per zò, ch’o fè per noi lantò? GL 19.92 in
lansairöra sf. (bot.) “piantaggine (Plantago lanceo- quella nœutte crua/ a mi fatale, e a ra mæ patria, ho fæto/
lata L.)” una perdia lantò non conosciùa/ e dro me mà l’origine a
MLC 259 (Bard.). REW/FPI 4883 lanceola. l’è stæta.
L lansa. lanzaora. FA 363. FAS 165.
lansar / lanzar vb. “lanciare, ferire di lancia” D alantor. alantùa.
AG 136.179 guarda ben se no te penti/ che la morte no te lantora avv. “allora”
lanze. SL 51 (2.7) s. xiv. (Sav.) quando Maria vi lo so CBL 335 (8.45) lantora lo Spirito santo/ deseixe inconta-
figlor lanzar e spande lo sangue… CBL 331 (4.18) le nente. GOL xi. et lan
braze ten averte/ e lo so cor lanzao. TL.2 242 a.1463 a tora la dona, zoè la vergen Maria, si ihama la Madareina
volere fare bona e utile potentia de bombarde vi è di e si ge disse… GP 276 et lantora Christe si gi respoxe.
bizogno de petie lx. in lxxx. chi lanseno da cantara duo CR 18 e lantora la maere resposse… PAB 42 e lantora
in vi. per peso de caschuna bombarda. SB 770 ca.1850 disse lo nostro segnor Dee… IVE 13 et lantora la perso-
lanzè “lanciò”. MP 19.172 (Pigna) lansar. na è perfeta, quando el e pina de caritae.
FA 363. CP 222 a.1452 per lo sospecto chi lantora se aveiva de la
D lanza. L lanzare. guerra de re de Aragona et de venetiani. TL 1.338
lansetta / lançetta sf. “lancetta; bisturi” a.1455 peroche ne basta l’anima a segui quello che ne pa
CIC 69 a.1843 (Sav.) i meghi e i ciarlatèn…/ intantu che essere honore de le m(agnificenze) v(estre) dunde e fus-
a lançetta a punze a scorsa/ lû pürgan meschinetti a semo certissimi de lantora essere morto. SAL 7 a.1584
pòvea bursa. BDS (Sav.). fin l’ant’hora “fino ad allora”. CIT 87 un cancaro da
D lansa. læte dent’ro cœu/ chi t’avesse strateizo lì lantora… CIT
lant 605 lapì

95 me va così porzando quarche ormezzo/ per fame per laora avv. “allora”
lantora cangià marca. CIT 255 ra gianda, a ri animmæ’ CR 18 resposse messer Jesu laora con una voxe de pietae
dæta ora in çibbo/ a ri ommi de lantora era zebibbo. tremolenta… PAS 34 laora si fom li serventi appareglay
FAS 165. RAN 58 s. xvii. com le arme. PAB 57 chi laora semenera/ za bem no
D alantùa. recogiera.
Lantorasca top. (Vent.) PS 39.
LTI 55 n.68: prima documentazione a.1760. D alantua. lua. lao. laor.
ADL (Vent.): oggi scomparso. laou sm. “fianco”
Lantosque top. (Alpi Marittime, Fr.) GL 11.6 senza nesciùn compagno a ro so laou. GL 18.71
LAM 99 it. Lantosca. 115 S.Martino Lantosca (fr. St. porta avanti re torre a ciù d’un laou.
Martin-Vésubie). D lao.
lantùa avv. “allora” lappa sf. (bot.) “bardana (Arctium minus)
RAN 93: “del contado”. FPL (Gen.). EVM 25 (V.Mar.): “Arctium lappa” pianta
D alantua. officinale.
lao sm. “lato, fianco” D lapassa.
AG 49.172 un porto…/ chi Antiboro e anomao/ chi lapà/ -r vb. “bere disordinatamente; leccare (dei
ingolfando da l’un lao/ da ver la faza da lavante… AG cani che mangiano)”
127.34 quelo santo menester…/ che per peccao chi sem- CAD, RAN 107, PAG 93, VPL.lapà. MP 19.172
pre abonda/ no daga lao (mar.:non si abbatta su un fian- (Pigna). lapar.
co) da qualche sponda. AG 138.11 zeyxa g’è, e darsena/ REW 4905. ADL (Vent.). BLG 43: “germ.”. DEI.3
chi a pisan arbego da/ en gran paraxo da lao. AG 144.55 2167.
chi a un corpu tre ne fre/ doi da lao e un derer. CBL 347 Cf. BIO 70 lomb. lapà, SAP 410 a.lomb. lapar m.s.
(23.9) or fosse da lo vostro lao/ a partir cum voi lo dolor. D lapasücche. L lapare.
CF 10 sg. (Pietra) (1.13) s. xiv. queli da lo drito lao. –– lapassa sf. (bot.) “Arctium minus Schk. v.sp.”
(2.9) lo so lao e averto/ per noi amaistrare. FUP 112 FPL “Tussilago farfara”. FL (Noli) “Rumex obtusifo-
2.16 s. xiv. (Sav.) che sum ferìo d’una sì grande lanza/ lius”. MLC 248, 255 (Sav.) “Verbascum thapsus L.”
dentro dalo lao lo cor me spartia. PAS 29 e messer sam D lappa. lapasetta. lapasìn. lappassu. lapasö. lapassu.
Pero si sezeaa a llao de san Zoane. GP 278 messer san lapasucca. lappaxi. lappua. lappusa. lapìn. L lapathium.
Zoane si sezeiva in la mensa a lao de Christe. GP 376 si lapasa sf. (mar.) “lapazza, costone: legno di rinforzo
preixe una lanza, e si lo feri da lo lao drito monto forte. di alberi o pennoni”
IVE 52 e lì a lao una bellissima venna de agoa bonna. PPG 535 a.1561 l’anthena con la sua lapasa e doi spi-
MAC 170 e vego a lo to lao Criste… CIT 66 ri lœi fæti a goni.
prezutti/ che solo ch’a se mœuve, tremman tutti. CAD. NVM (Sav.).
FA 363. lapasetta sf. (bot.) “Tussilago farfara”
D arlau. laou. lau. latto. lou. L latus. MLC 245, BCB 112 n. (Bard.)
laò avv. “allora” D lapassa.
AG 134.421 lao dixe… lapasìn sm. (bot.) “romice (Rumex obtusifolius).
POF 19. EVM 106 (VMar.) “pianta officinale”
D laora. D lapassa.
laoda sf. “lode” lappassu sm. (bot.) “lapazio”
IVE 18 monte laode et losi bon et grandi se trovan scriti BNF 220 (Bord.) “Rumex crispus L.” BCB 112 n.
de questa sancta castitae virginal. (Masone) “Tussilago farfara”.
D laode. loar. lode. lodeive. D lapassa.
laodà vb. “lodare” lapasö’/ lapasöa sm/f. (bot.) “Petasites Gärtn.”
GL 15.32 te laoderà ra famma in vitta e in morte. MLC 245 (Bard.)
D laudar. D lapassa.
laode sf. “lode, gloria” lapassu sm. “polpo bianco (Eledone Aldrovandi)
CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) con ro dexiderio che AFV 426 (Vent.).
mi ho/ d’atroà laode a ro segnò Aostin… GL 1.22 né ra D lapassa.
vitta a fà treo e terzairœu/ emmo misso ai perighi de sta lapasucca sf. (bot.) “Arctium minus”
guerra/ per fâse pœuxia inscià ro fumeirœu/ de laode, o FPL.
andà acquistando turca terra. D lapassa.
D laoda. lapasücche sm. “bighellone”
laor sm. “lavoro” BDS (Sav.).
AG 43.98 ma tropo avea laor a far. D lapà.
FAS 152,154. lappaxiu sm. (bot.) “Rumex obtusifolius”
D lavor. DVO (On.). FPL (PortoM.).
laor avv. “allora” D lapassa.
AG 16.225 li monimenti s’avrim laor/ e li morti resusci- lappezzà vb. “sbattere (delle vele)”
tam. AG 43.98 ma tropo avea laor a far. [FA 363: laor: NVM (Sav.).
avv. “allora” o sm. “lavoro (FAS 152, 154: labor/ lapi sm. “matita”
lavor)”]. PAB 52 laor quelli repreixi inssim deffora ver- VPL.
gognoxi… lapìn sm. (bot.) “Galium L.”
PS 39. MLC 244.
D laora. D lapassa.
lapi 606 lasa

lapislazuli sm. “lapislazzuli” largueza sf. “larghezza”


LVO 33: “dal pers. lazward, attraverso l’arabo, con inse- ATA 203 a.1382 murando en largueza et groseza maon
rimento del lat. lapis”. come esser possa…
lapora sf. “palizzata, barriera” ATT 55.
GRD 119 (Bonif.) chiunque ha fatto o per l’innanzi vorrà D alargamento. alargar. largeza. largo. L latitudinem.
far moli,o lapore sulla riva del porto, sia tegnuto a fabbri- lariu sm. (bot.) “Pulicaria dysenterica”
carli di pietra e calcina con pali. FPL (Ormea).
Cf. NIG 74 “piem. lapola “palizzata, barriera mobile”. larone sm. “ladro, ladrone”
A.PIERI, AGI 12 (1890-92) 157 lappula (Pisa). CR 19 e sero crucificao in mezo de doi laroni. CR 28 per
laprìn sm. “labbruzzo” crucificarlo a lo monte Calvario in mezo li doi laroni.
PD 159. Cf. RGS § 5 a.piem. larroyn m.s.
D lapru. Larzette top. (Pigna)
lapru sm. “labbro” PSP 96 n.268 “larix.
PD 159, 344, 362 “forma strana, apparentem. recente”. D larxu.
Cf. ZRPh 26 (1902) 348. larso / larzu sm. (bot.) “larice”
SDS (Sav.). GR 60 (Tenda) larsi abieti ed altri simili alberi. FPL
D lavro. laprìn. (P.Nava), FST 79 (Triora): larzu.
làppua sf. (bot.) “bardana (Arctium minus; Caucalis D larxu.
grandiflora v.sp.; Cynoglossum v.sp.” larvego top. (S.OLcese)
FPL. FCL 19 a.1725 a Larvego, od. a Largo.
L lapassa. IVI: largo “territorio pianeggiante” [cf. braida ÷ ted.
lapua sf. “cavillo, pretesto” Breit “largo”].
VPL. larxu sm. (bot.) “larice (Larix Europæa”)
lappusa sf. “Arctium lappa” FPL (PortoM.). DVA (VArr.).
BCB 112 (PortoM.). D araixu. arzu. arxu. erxu. larzette. larso. L laricem.
L lapassa. laza sf. “frana, smottamento”
Larantia top. “Arentìa (Alassio)” MVS (Sarz.). DEI.3 2188.
TAL 30 n.20: a.1539, 1580 Larantia. laza sf. “euforbia, erba velenosa usata per la pesca
D arentia. di fiume”
Larbixela top. (Alassio) GRD 108 (Lunig.) lazia o laza è sorta d’erba così nomata
TAL 31 a.1539 dai liguri orientali e il gettarla ai pesci dicesi allazzare.
D arpixella. D allazzare. lazia. L laza.
lardèa sf. “piatto in cui si raccoglie il grasso dell’ar- Lazà n.p. “Lazzaro; Nazario”
rosto allo spiedo” NTS 15 (Sav.) strada de san Lazà: “via di San Nazario,
GO. da Lavagnola a Monte Cucco ed Albisola”.
D lardu. D lazaro.
lardu sm. “lardo” Lasagna top.
PVG. EOL 31 “Berggipfel”: < Lausenna, n.p.
D alardunòu. inlardà. inlardunòu. lardea. L lardum. lasagna sarvèga sf. (bot.) “Arctium lappa”.
lardu sm. “Tethys peporina: specie di mollusco BCB 112 n.
marino” lazagna sf. “lasagna, sorta di pasta alimentare”
AFV 426 (Vent.). COM.2 46 un piatto de lazagne con ra spuççetta, o sæ
laregar vb. “sparpagliare” con ro pestariçço.
MP 19.173 (Pigna). GBV a.1514 s.v. laganum. NAG 14.287: las “lastra di
D alargar. tetto”. S.P IERI , AGI 126 (1902-04-05) 170 “è voce
largar vb. “lasciare” ligure”. VPL.
RV 84 s. xii. largaime star “lasciatemi in pace” D lazagnau. lazanaùr. L lazania.
D alargar. (cassa/caçça) lazagnaira/ lasagnæra sf. “mestolo
largeza sf. “larghezza, liberalità” forato (per le lasagne)”
MCG 332. GL 5.74 ma ri âtri comme caççe lasagnære/ son lì
D largueza. tutt’œuggi. MDB (Bord.). (Bord.) cassa lazagnàira.
larghé agg. “prodigo, sprecone” D lazagna.
GO. PRI 151 (Sav.,G.Cava, s. xx.) stu sù tantu larghé lasagnau
che u rende bellu/ quantu u tucca cu-a lüxe da sö gloria. TVD (Dolc.). ADL (Vent.).
BDS (Sav.). VPL. D lazagna. lasanaur.
D largu. lazagnau’ / lasanaùr sm. “matterello”
làrgiu sm. “truogolo” VPL (Sanr.,Taggia) lazagnaù. MP 19.173 (Pigna) (REW
GA 13.35 “agglutinazione dell’articolo”. DVA (VArr.). 4917) lasanaùr.
D argiu. D lazagna.
largo/ largu agg. “largo; forte; lontano lasar / -e vb. “lasciare”
AG 29.8 corerà con largo vento. PAD 342 a.1506 tuti li GP 278 za aveiva ordenao de lasarlo. GP 280 et quando
gentilhomini… quali erano larghi infra 50 miglia doves- ella fo a san Pero, ella non vosse lasar lavar… PNF 400
sero essere infra giorni diece con le loro masnate alla a.1447 avemo pu tosto supportato lo so male che lassare
terra. ADG 38, 117, VPL largu. venire noi et li amixi nostri et questa re publica in tanto
RAN 93. FAS 142 m.pl. largui. Cf. RNC 10: neogr. estreminio. LSE 17 pur le manneghe non se voleiva las-
¶lßrga “alla larga (dal gen.). sar cuxir ni apointar.
D alargar. larghé. largueza. L largus. Cf. SAP 410 a.lomb. lassar m.s.
laza 607 last

FORME: lasco / lascu agg. “lasco, allentato”


Indic.Pres. 1.sg. laso AG.138.65. CIT 76 in acconçœura lasca e bescaveçça/ (Amò)
lasso CBL 347 (23.18). Lichina o me fa vei così in farsetto.
1.pl. lasamo PCD 32 s.xiv. ADL (Vent.), BDS (Sav.), PVG , VPL lascu.
2.pl. lassè RAN 68 s.xvii. RAN 21 laxatus. PD 355. REW 4918.
Impf. 3.sg. lassava LSE 17. D laciu. lascà.
Perf. 2.pl. lasasti PLD 83 a.1367 laserto sm. (ittiol.) “sgombro”
3.pl. lasaose IVE 8 lasaose morì. MNS 1.151 a.1624 (Sav.) che la cala della piaggetta sia
Cong.Pres. 1.sg. lassie TL.1 297 a.1455. libera a cittadini… e parendo laserti non vi possino calar
1.pl. lassemo LSE 16. rastelli per non rompere dette cale.
Impf. 3.sg. lasesse PS 26 s.xiv. (RGS § 562). D laxertu.
lazia sf. (bot.) “euforbia, erba velenosa usata nella
Imperat. 2.pl. lassai GP 284.
pesca”
MAC 164 no me lassai. GRD 108 (Lunig.) si vieta di porre nei fossi, fonti e fiumi
Part. lasato SCF 90 a.1393. calce, lazia o altro per attossicare i pesci.
D laxà. D laza. L lacia.
(san) Lazaro n.p. “san Lazzaro, protettore dei leb- lassieta sf. “accetta, scure”
brosi” ASF 755 sega una cum lassieta.
PRP 353 (1.30) ro mà de san Lazaro. D asceta. azeta.
D lazà. làzou. mà de san Lazaro. L lazarus. lasso / lazo sm. “laccio”
lazaro sm. “sorta di gioco” AG 53.282 doncha da scampar da li soi lazi (del
CAR 75 a.1487 iocare a lo sosso ni a lazaro. diavolo)/ cossi conseio che tu faci. AG 96.5 che per ti
lasàu sm. “carne affumicata allo spiedo” lazo e tenpagno/ no sta di e note teiso. GP 369 e si
PVG: asado “voce argentina, importata dagli preixe una corda e sise ne fe un lazo e si se misse lo
emigranti”. cavestro alla golla e si se apicha ello mesmo. PAB 90
lascà vb. “allentare” per che voi perchassai virtue, no ve invollupey in lasso de
RAN 21. NVM (Sav.). dillicie, asi in pegricie.
D alascà. lascu. FAS 142.
D inlasà.lacio. lassu. slaççà. L alaziare.
lasca sf. (bot.) “erba palustre”
lasso agg. “lasso, infelice, misero”
HSL 18.140 (Vado): < falasco / falasca /falascîna “erba AG 56.54 enfra trei di Pero se sente/ lasso e enfermo gra-
palustre (Provenza, Calabria), con aferesi della sillaba vemente. OLP 4.10 s.xiv. (Pietra) o mi lassa tapina. CR
iniziale. 18 ay lassa, dixe la maere. GP 371 e Christe si era
D farüpa. lascasci. L lasca. monto seive e laso.
Lascari cognome Làzou n.p. “Lazzaro”
PIA 75 n.47: prob. dall’arabo. PD 158.
lascasci sm.pl. “erba palustre” D lazaro.
HSL 18.140 (Vado). lazzu sm. “fune per legare gli animali o per trattenere
D lasca. il foraggio durante il trasporto”
Lascerda top. (Bardineto) FDT 9.19 (Triora). RGS § 275 “lig. montano”.
FTL 153 “raro riferimento topon. alla lucertola” D lasso.
làscia sm. “veltro, levriere” lazü’ avv. “laggiù”
GO. PAG 226. RAN 128: fr. laisse “des chiens qui vont PD 119. ADG 72. ADL (Vent.).
D là. lagì. zü.
en laisse”.
làstegu sm. “elastico”
lascià sm. “asse di legno, rotonda; assale del carro” VPL.
PVG. D lasticu.
D ascià. làstema sf. “dolore”
lascià/ -r vb. “lasciare” VCS 37 s.xx. (Celle) nisciün u l’a avüu a lastema/ de muì
CBL 345 (20.25) non me lasciai pu viver/ fijor, derer da in te l’ègua sâ.
ti. RL 224 a.1440 promette… de non imponerghe alcune D lastima.
gabelle ni pedagi… ni lasciarghene imponere a ninguno làsticu sm. “elastico”
altro signore. PRP 339 (str.2) san Beneito, voi ch’a PD 144.
l’Ereixeo/ lasciassi (lasciaste) un arregordo così degno. D lastegu.
(str.4) e lasciè andà ro resto a ro bordello. PRP 354 làstima sf. “dolore, lagnanza””
(1.78) chi lascien stà s’elli no ra vuon vé. NPD 61 CAD. RAN 99. REW 1155
ca.1750 (Sav.) ah nu ne ghe lasciæ! PVC 197 s. xix. sulu D lastema.
u gattu ghe lasciòn (lasciarono). VPL lascià. lastra sf. (bot.) “ginestra spinosa (Calycotome spi-
nosa)”
G.I.ASCOLI, AGI 1 (1873) 85 n. laxare: lassare: lassjare.
FPL (Mortola). ALE 236.
RGS § 224. D arastra. astreghe.
D laxà. lastrare vb. “applicare ai fianchi della nave lastre
lasciante sm. “giarrettiera elastica” metalliche che indichino i limiti di carico”
GO. GRD 119 imarinai… siano anchora obbligati lastrare e
lasciü’ avv. “lassù” dilastrare la nave, ed a forare, stoppare e levare cavi da
PS 40. PD 119, 349. ADG 72. ADL (Vent.). VPL. terra.
D la su. lassu. sciü. D dilastrare.
last 608 làu

lastregà vb. “lastricare” AG 146.15 donde, per meio deszhairar/ de questo faito lo
GL 16.5 con ro mà lastregàou da mirioìn/ de morti. tenor/ en lo nostro latin volgar…
PVG. PAL 15: latì:“provenzalismo”. FA 363 sg. FAS 151. PS
D astricare. 15 latin volgar: “il genovese”. PFM 131.
Lastrego sm. “denominazione del palazzo del D alainar. ladìn. latino. L latinus.
Comune di Recco, già dei Fieschi. lattin agg. “latino”
GR.21 CPF 167 a.1584 l’historia dra nostra patria lattinna e
Cf. CVM mil. làstregh “soffitta” bella.
L astricum. latìn agg. “scorrevole, sciolto”
là su / lassu avv. “lassù” CIT 171 Giustinian, quella ven-a si latin-a/ che me dava
AG 12.556 e como tu serai la su/ prega per mi chi sun za ri versi si correnti… DFC 150 a cantà ra scaretta/ dra
zu. AG 145.223 sforzandose la su montar. PAB 53 como muxica che vœu questa fonçion/ da spaventà ra ven-a/
e tu vegnua de lassu aoto in logo de nostra exillaciom… ciù latin-a e ciù netta/ de quanti moæ de Pindo sciu ro
PS 40. scœuggio… VPL.
D la. lasciü’. Cf. BIO 70, 267 lomb. ladìn, bol. ladéin “scorrevole”.
lassu sm. “laccio, lacciuolo” CVM mil. ladìn “agevole, schietto”.
AAG 129. PD 154. ADG 95. PVG. VPL. (timone) latino agg. “timone di riserva sulla galea”
D lazo. PSG 369 s. xvi.
lazü’ avv “laggiù” D latìn.
VPL. latto sm. “lato, fianco”
lata sf. “virgulto, pollone” SL 64 a.1430 (Sav.) confina de una parte Donao
VPL (Sanr.). Geranzana, de sota lo dicto Donao e Pelegrin Berta e de
lata sf. “trave ricurva trasversale, sulla galea” latto Antoino de Caeri.
PSG 381 sg. a.1512 le late vogliano avere in grosessa D lao.
medio parmo in ogni quadro. –– sotto le late per contra laton / latone sm. “ottone”
lo pararamegiare una bechiaria de fo bona e suficiente da ASF 747 sette candeleri de latone tali quali. ASF 756 un
popa a proa amorsata a le late. par de brandenalli belli da camera de latoni. CPF 167
PSG 364 si iniziava la copertura del vano della galea a.1584 pech’unna groia finna, com’è quest’historia, se dè
con travi ricurve dette latte di collo, che andavano da ligà in oro, no in latton e ramo. CIT 25 se voi, che sei ra
una banda all’altra della larghezza della galea. pria dro paragon/ a ra tocca de l’oro m’hei scartao/ come
L lata. foisse oro fâso de laton…
lata sf. “lungo palo, pertica per viti o per bacchiare Cf. MUI 173.
le olive” D lattùn. lottone. L latonum.
FDT.P (Triora) TVD (Dolc.). lattuario sm. “elettuario”
Cf. SPS 137: lomb. lata, sicuramente celtico. SAS 81 a.1592 (Sav.) siroppi medicine pillole lattuarii
D latùn. L lata. potioni o destilationi.
latta sf. “manfano, parte del coreggiato; parte del- Cf. CVM lettuari m.s.
l’aratro” L elactuarium. electuarium. lactuarium.
REW 4933. PTA 622, 633: piem., lomb., ligure. lattùn sm. “ottone”
latta sf. “latta”
GA 13.35, 37. VPL. PVG “bidone di latta”.
CLD li. REW 4933. TB 18.48 “germ.”
RNC 31: neogr. lato„ “ottone”.
D lattuné.
D laton.
latà agg., solo femm. “(di stoffa) tarlata”
ADP (Pietra). latùn sm. “palo che sostiene il pergolato”
lattalègua / latalevre sf. (bot.) “Pieridium vulgare FDT.P 74 (Triora)
Desf.” D lata. L lata, latonus.
FPL. lattalegua. MLC 250 (Noli) latalevre. lattuné sm. “lattoniere”
D alaitalegua. gatalegua. gattalevre. GO. VPL.
Lataro top. “Altare (Sav.)” L latta. latonerius.
AA 30 sg. un borgo domandato Lataro lontano 7 migia latüsu sm. “crosta lattea dei bambini”
da Savona –– tuti noi disnasuloin lataro… e io… vi com- PVG.
prai uno bichero. D laite.
D artà. lattüssu sm. (bot.) “Taraxacum officinale”
late sm. “latte” FPL (Levanto).
IVE 35 e la nostra dona portà lo fantin in le soe brasse… làu sm. ”lato, fianco”
e si ge misse lo late in bocha. PD 128: pl. luèi. FDT.P 74 (Triora) “uno dei due carichi
D laite. delle bestie da soma”. VPL.
Latte top. (Vent.) D lao.
LTI 56 n.69: a.1125 in valle de layte. (a) lau loc. avv. “a lato, di fianco”
L lacte. layte. ADL (Vent.).
laterno (bot.) “Rhamnus alaternus” D arlau. lao. L alatus.
FPL. làu sm. “(lavoro) cosa, fatto”
latì / latin sm. “(latino) discorso” GF 5 a.1892 (contad.) pe dighe un làu “per dirgli qualco-
RV 81 s.xii. bel meser ver e ve dì/ no vollo questo latì. sa”
AG 95.73 no digo pu de sto latin. AG 127.119 e le paro- OCD 23 (Carrega) “lavoro”.
le devulgae/ e per vile e per citae/ che se ne fa de re latin. D lavù. lòu.
laù 609 lava

laù sm. “lavoro” lavà/ -r vb. “lavare”


GFC 5 a.1892 pl. laùi: u pastù s’è amautìu e s’è AG 143.196 se tu voi doncha ben lavarte/ pensa ben de
ingramìu; e so muæ a ghe feiva tenti laùi (cure) ma le u confesarte. PAS 30 e si aparegla e si lavà li piè alli soi
s’ingramiva sempre ciü. ADP (Pietra) “aratro”. VPL. dissipuli –– tu non me lavarai li piè… –– non te laverò li
D lavù. piè…–– si me lava le maym e la testa. FAR 36 s.xiv.
lauà vb. “lavorare” (Sav.) fir lavà traduce lat. lavor, abluor. CBL 344
GF 9 a.1892 (contad.) i l’andeivu turna a lauà. PD 120, (19.33) noi semo lavai da li peccai.
347 < laurà: fut. lauyò analogico. ADG 83. ADP PD 347. PVG. VPL. lavà.
(Pietra) “arare (la terra)” D derlavà. deslavar. lavà. lavandara. lavasùn. lavativu.
D lavorar. lavatore. lavatüa. lavello. L lavatorem.
laudà/ -r/ -re vb. “lodare” lavadù sm. “truogolo per lavare la sansa dell’olio”
CBL 339 (14.1, 12) laudato sia Criste… – laudàro PAG 105.
(“lodatelo) tuta via… FTM 98 a.1456 (Sav.) per insigna- D lavatore. lavaù.
re ali homini del mondo como dovesseno laudare e regra- Lavagello top.
ciare Dio de quello tanto beneficio et gratie. RDV 215 FTL 115.
a.1588 però laudo ro mà ma staggo a terra… MP 19.173 D lavaggio.
(Pigna). lavaggia sf. “acqua sporca, rigovernatura”
D laodà. loà. lodà. ludà. L laudare. FA 364.
laudo sm. “leudo, imbarcazione” D lavagio. làugia. lö’igia. lö’ugia.
BBL 271 a.1473 uno laudo de doze goa chi à li bracoli. Lavaggi top.
BGP 153 a.1484 permettere che de quelli logi exano FTL 115.
laudi et altri legni armadi. BGP 166 a.1484 bexognemo D lavaggio.
de barche et de laudi. Lavaggini top. (Riviera di Levante)
D leudo. FTL 115.
laudo sm. “liuto” D lavaggio.
lavagio sm. “fango, acqua sporca”
MCG 332.
AG 37.137 per gram iaza e lavagi/ tanti vego desavanta-
D leudo. L laudus.
gi. GP 289 autri gi butavan lo lavagio per lo vixo. CEB
lauéiu sm. “laboratorio”
358 la envrieza no fa niente drito noma quando ella caze
RAN 35 “incontro di cinque vocali [ma due sono semi-
intra lo lavagio. MAC 162 e la mea margarita , so è l’a-
vocali]. VPL (Var.)
nima preciossa, no se meta in lo lavagio. LSE 24 a.1455
PS 65. (Sav.) una via streta, pinna de grande fango et de profon-
D lavorerio. do lavagio.
làugia / làüggia / laü’ggia sf. “broda, brodaglia, D lagiu. lavaggia. lavaio. lavaglo.lavaügiu. lavaüme.
rigovernatura di piatti” lavaggio sm. termine idrografico, elem. topon.
CAD. GO. VPL. RAN 193: fr. lavage. PD 125, GA FBS 60 a.1608 Costa de lavaggi (Bosco di Savona). FTL
13.203: *lavatuc(u)la. PVG. 115 Lavaggi, Lavaggio, Lavagello., Lavaggini. Lavaglio.
D lavaggia. Lavaglio top. (Monte Sisa)
laumentar(se) vb. “lamentar(si) EOL 24.
MP 19.173 (Pigna). D lavaggio. L lavaclum. lavaglum.
D lamentarse. lavaglo sm. “sporcizia, acqua sporca”
launde cong. “laone, per cui” PAS 36 lo vixo e la faza tuta pynna de spuazo e la esta
MAC 166 e lo me corpo è pim de suavitae launde e tuta peraa e lo corpo era tuto pym de lavaglo.
monto me legro. D lavaggio.
laurà / -re vb. “arare” Lavagna idr.: “corso d’acqua che scende dal Monte
ROC 149 (Civezza) laurà. MVS (Sarz.) laurare. Lavagnola e presso Carasco si unisce al f. Sturla per for-
D lavorar. mare l’Entella”
Lauretta top. (Tenda) PD 347. SCT 84: *levannia. CL 17: < lavina (frana).
CL 8 Val Lauretta. EOL 24, 31: ÷ n.p. Labienus, Lavinius. ST.9 156 sg. <
L laureta. *Laevi, etnico lig.
laurie rosa sf. (bot.) “Nerium oleander” U.FORMENTINI, RSL 15 (1949) 219: *laba voce medi-
FPL (Nizza). terr.? C.VOLPATI , Blig 6 (1954) 71 n.3. PTP 32: <
lauro sm. (bot.) “Ruscus hypophyllum” *Laevi. FTL 34 n.18. PCT 56.
FPL. D lavagna.lavagnina. lavagnino. lavagnola. lavagnolo.
Lausegno top. (Pigna) L lavania.
LTI 56 n.70: “documentazione recente”(a.1575). PSP 96 lavagna sf. “ardesia”
n.269; PTR 49: probabile top. prediale romano (lausius, VPL. NAG 14. 284 “connesso con lava, slavina, valan-
lousius, lausinius, ii-i. sec. a.C.). ga”. PVG “lavagna (di scuola)”: italianismo.
làuu sm. “lavoro” lavagnina agg. “di una qualità di olive”
PD 120: làwu < laùu. PVG.
D lavù. D lavagna.
Lauzzé top. Lavagnino top. (Monferrato)”
FTL 135: Autzé, con concrezione dell’art. EOL 24.
D avéu. D lavagna.
lava 610 lave

Lavagnola top. lavatüa sf. “lavatura”


AA 223 citadini di Saona… fano angaria per fochi 163. PVG.
Lavagnola paga angaria per fochi 108. D lavar. lavöia.
EOL 24. FTL 32 sg. PCT 56. C.VOLPATI , BLig 6 lavaù sm. “lavatoio pubblico”
(1954) 71 (Chiav.) “monte da cui scende il f. Lavagna”. VPL (Taggia).
D lavagna. lavagnuera. L lavagnola. lavaù sm. “vasca per la “lavatura” dell’olio”
Lavagnolo top. (Bedonia) ROC 154 (Civezza).
EOL 24 Pian Lavagnolo. D lavadù. lavatore.
D lavagna. lavaü’giu sm. “brodaglia”
Lavagnuera top. “Lavagnola (Sav.)” PSE 257 sg. GA 13.203 (Taggia) LSE 24 n.
CIC 28 s. xvii. (P.Murassana Sav) a Leze doi viaggi son D lavagio.
vengnuo/ ni v’ho atrovao, perch’eri in Lavagnuera. lavaü’me sm. “rigovernatura di piatti”
lavaiar(se) vb. “infangar(si)” PSE 257 sg. GA 13.203 (Taggia).
AG 94.75 chi sempre retrona in peccao/ a lo porco e ase- D lavagio.
meiao/ chi lavaiandose per tuto/ sempre e puzolento e Lavazzuolo top. (V.Tebbia)
bruto. IVE 21 queli chi cum le femene no se son brutai, EOL 24.
ni lavaiaj, ma sum tuti vergeni. lavèa sf. “lavandaia”
FA 364. FAS 165. BDS (Sav.).
D lagiu. lavaggia. lavaiento. lavaio. D lavarixe.
lavaiento agg. “fangoso, infangato” Lavedona top. (Lavagna)
AG 39.52 misi in prexon de gran streitura/ e en logo EOL 24. ST.9 158: cf. RCA 306 a.1036 lavedona.
bruto e lavaiento/ vermenoso e spuzolento. L lavedona.
FA 364. FAS 163. lavegia sf. “caldaia di rame”
D lavaiar. TVD (Dolc.).
lavaio sm. “fango, acqua sporca” D lavezo. L laveza.
AG 16.99 e sum la soa santa testa/ de lavaio e de brutura/ Laveggio top. (Val d’Aveto)
abondava gram tempesta. AG 94.80 lo porco…/ se EOL 24.
vento o sor lo xuga/ pensando far so avantaio/ torna pur a D lavezzi. lavesìn. lavezo.
lo lavaio. lavegiu sm. “pentola di metallo”
FAS 163. MP 14.29; 19.173 (Pigna). FDT.P 74 (Triora).
D lavaiar. lavagio. D lavezo.
lavanda sf. “lavatura” lavello / lavelu sm. “acquaio”
AG 143.193 se aspetar voi segur la morte/ pensa de far GRD 113 a.1590 (Sav.) ognuno il quale vorrà fare…
lavanda forte/ de tar aigua o tar lexia/ chi ogni mar desca- alcuna fossa coniglio o lavello in sua casa… possa farlo.
ze via. CIT 3 dro torto che reçeivo in questo mondo…/ crîo giu-
PS 65. stiçia a gora de lavello.
D lavandara. MUI 173, RAN 21 (“piccolo vaso usato nei bagni”), PD
lavandara sf. “lavandaia” 135, PVG, VPL : lavelu.
ASF 721 in lalro camerino de le done lavandare: un tor- D laghelu. lavar. lavelu. L lavellus.
chio de leto. un sachono de paglia. Lavena top. (V.Bisagno)
D lavanda. lavar. lavarixe. L lavandarius. EOL 24.
Lavani top. (Gen.) L alavena.
ST.9 155 sg. ÷ etnico *Laevi. (Pietra) lavezzara top. (V.Polcevera)
D levani. L laevi. BIO 70 Val Lavezzara. PVP 367 . PTP 31: petra *lavi-
lavante sm. “levante” ciaria.
AG 49.172 un porto…/ chi Antiboro e anomao/ chi D pietra lavezzara.
ingolfando da l’un lao/ da ver la faza da lavante… Lavezzi top.
FAS 147. AGC 31. FTL 32 n.18.
D levante. D lavesìn.
lavantun sm. (bot.) “Verbascum thapsus L.” Lavesìn / Lavezzini top. (S.Bartolomeo del bosco,
MLC 255 (Bard.). Sav.)
lavarixe sf. “lavandaia” NTS 17, 40: fine s. xviii.: Lavezzini. od. Munte Lavesìn.
PS 10, 35 s. xiv. lavarixe. D lavezzi. lavesino.
D lavandara. lavèa. D lavatricem. Lavesino idr. (Loano)
lavastrùn / lavasùn sm. “breve acquazzone” TCL a.1655 riano Lavesino.
ADL (Vent.) lavastrùn. BDS (Sav.) lavasùn. D lavesìn. lavexìn.
D lavar. slavasùn. laveço / lavezo sm. “laveggio”
lavativu sm. “enteroclisma” DPC 173 ca.1180 (Sav.) et pairol j. et laveço j. et scudel-
BDS (Sav.): gerg. “scansafatiche” le ij. AG 145.6 e passar lo gran pelezo/ ki boie como un
D lavar. lavezo. IVE 59 no avea ni goto, ni scuela ni cotello, ni
lavatore sm. “lavatoio di lana” toagia, ni fogo, ni lavezo. GBV a.1514 s.v. lebes “lave-
MNS 3.8 a.1577 (Sav.) per ogni balla di lana… per por- zo”. ASF 746 sg. lavezi de preda. –– uno lavezo de bron-
tare detta balla dalla marina o sia da magazeni sino a zo. MNS.3 76 a.1577 (Sav.) che detti maestri ferrari non
lavatori, se sarono di peso di due cantare et sia al lavatore possino… tenere ne vendere in le loro botteghe opere
di Cerexola, soldo i. den. 6. alcune in lavori di rami, o lavezzi di pietre. MNS.3 97
D lavadù. lavar. lavaù. a.1577 (Sav.) ogni sorta di lavezzi di pietra grandi piccoli
lave 611 lavr

e mediocri. CIT 119 a fà comme ra sà dent’ro lavezzo. fante o lavorante de la dicta arte. MNS.1 105 a.1577
GL 5.77 ghe bogge ro cœu comme un lavezzo. (Sav.) lavoranti o garzoni. MAS 297 a.1598 niuno mae-
FA 364. FAS 154. E.G.PARODI, ROM 19 (1890) 484 stro dell’arte possa ricevere alcuno garzone, lavorante o
“lapideu”. AGC 33. altro…
Cf. SAP 410 a.lomb. laveço; BIO 70, lomb. lavéz; CVM D lavoraor. L laborantem.
mil. lavésg; SRV s. xv. (Ven.) lavezo, m.s. lavorao / lavoraor sm. “lavoratore, lavorante”
D laezzo. laizu. lavegia. laveggio. lavegiu. lavezu. lezìn. AG 140.269 alcun to lavoraor/ no tener lo so lavor. AG
lezu. L laveçum. 143.127 se tu e stao negligente/ ocioso o indurao/ pocho
lavezu sm. “laveggio” o niente lavorao/ en le drite ovre de ben… CAR 9
GO. GF 9 a.1892 (contad.) i se feivu da mangià, e i a.1340 ogni lavorao chi lavore a lo ponte de lo peago…
lascieivu i piati e i lavezi brüti… PD 135, 154, 336. –– li lavoraoy de la dita confrairia chi lavoren a lo ponte
PRR 484. BDS (Sav.). VPL “paiolo di rame”. de la chacina. CEB 358 se li figi som gentilomi… se elli
D lavezo. som lavoraoi faran zo che elli vorem… se elli som mer-
lavexìn idr. (Loano) canti…
TCL a.1655 riano Lavesino. FAS 164. PS 35.
D lavesino. lêzìn. D lavorante. lavoratore. lavorar. lavorò. L laboratorem.
Lavicena n.p. “Avicenna” lavoratore sm. “lavoratore, prestatore d’opera”
AG 8.5 (= 103.5) e Lavicena comanda/ de no usar trar MPS 52 a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali
vianda.
harano promesso ad alchuna persona lavorarli cum bovi
lavò sm. “lavoro; manufatto, tessuto, abito”
in certa giornata over far altro lavorerio…
AG 46.53 che quando domenega vem/ e l’omo da lavo
D lavoraor.
s’astem… CAR 9 a.1340 ogni lavorao… quando lavo-
lavore / lavorerio sm. “lavoro, opera, prestazione”
rerà lo so lavo… RDB 57 levè d’inverno a noi ro taf-
fettà/ che lavò si sotì no po ascâdane… –– però lavoi SA 249 sg. a.1340 (Sav.) se alcuno de la dicta arte se
chiu sodi e chiu orpui/ portà vorreimo sovra per re strè/ fosse accordao con alcuna persona de alcun lavore… ––
come sareivan quelli de vellui. GL 12.1 in seguro/ met- quello che feise o chi volesse far fare tal lavorerio…
teivan ri lavoì za preparæ’. quello ferrà con lo qual primamenti ello se era acordao
D lavor. malavò. de lo dicto lavore… –– de la qual penna la meitae perve-
lavö’ia sf. “acqua sporca, melma” gna a lo lavore de la nostra dona de Castello. VCC 33
LSE 24 n. a.1480 (Sav.) excepto li banchare o vero caxee ali quali
D lavatüa. sea licito acata de le clhavature per loro overa de mete a
lavor sm. “lavoro, opera” le caxe banche et caxete et altri soi lavorerij. MPS 52
AG 14.85 en si marento e re lavor… AG 28.2 quando a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali harano
alcum ben te vem a mam/ o bon lavor da dever far… AG promesso ad alchuna persona lavorarli cum bovi in certa
134.421 e se lo fai con grande amor leve sera lo to lavor. giornata over far altro lavorerio… MPS 63 a.1550
AG 140.269 alcun to lavoraor/ no tener lo so lavor:/ (Stella) fare alchuno lavorerio overo opera.
entregaminti, senza ingano/ pagali ben de lo so afano. D laboreria. laborerio. lavorero. lauéiu. lavorar. louéiu.
AG 142.44 asi n’aven como a l’arangno…/ un subito L laborerium.
vento se fa/ chi tuto lo so lavor desfa. ASA 32 a.1382 lavorerio sm. “lavoratorio, officina, manifattura”
(Alb.) dagando bona segurta de far bon lavor. LSE 22 NAB 22 a.1473 (Sav.) che nisuna persona non posa aca-
spesso fillava la lana… per dare elemoxina de lo lavor de tare lane… salvo da mercadanti o marinari o patroni di
le proprie main. lavorerio de lana. MNS.1 55 a.1577 (Sav.) non sara con-
D laor. lavò. lavoraie.lavoraor. lavorar. lavù. L laborem. cesso… ad alcuno patrono di lavorerio di lana… robare
lavorà / -r/ -re vb. “lavorare” lane o berrette…
AG 142.41 poi che lavorao tanto/ vol repusar da qualche Cf. RGS § 1077 tosc. lavorero, lavorèo m.s.
canto. SA 241 a.1340 (Sav.) che nessun no debia lavorar lavorero sm. “lavoro, opera, prestazione”
ni far lavorar… in le feste infrascripte. –– che alcuna MAS 205 a.1465 né debbano commettere… alcuna frau-
persona de la dicta arte non debia lavora o sea fa lavorar de in la dett’arte o in alcuno lavorero che appartenghi
persunj per altri… PAS 27 covienme hoverar e lavorar alla dett’arte.
lavor chi sea acceptao davanti da Dhee. IVE 11 cercha li D lavore.
lavoroi de la terra, li ciantoi de le vigne… tuti questi si lavorò sm. “lavoratore, lavorante”
lavoran in speranza de vita. NAB 21 a.1473 (Sav.) e che CAR 28 a.1442 li diti lavorò de la Caravana. IVE 11 li
nisuno maistro non prezuma ne posi dargli da lavorare… lavoroi de la terra, li ciantoi de le vigne, li arteixi de le
–– sera inhibito dal consolo che non gli daga da lavora. arte…
MPS 52 a.1550 (Stella) li boeri et altri lavoratori quali D lavoraor.
harano promesso ad alchuna persona lavorarli cum lavrina sf. “labbruzzo”
bovi… RDB 106 (V.Dartona) lavorà. GL 19.107 baxando ste lavrin-e exangui e smorte.
D aurà. deslavorar. laguà. lauà. laurà. laurare. lavor. D lavro.
lavrio. louà. L laborare. Lavrio top. (Tovo S.Giacomo)
Lavoraie top. (Dego) FTL 157.
FTL 157 Casa Lavoraie. D lavorà.
D lavor. Lavro top. (Lagru, Alassio)
lavorante sm. “lavoratore dipendente, apprendista” TAL 77 n.397 a.1539 Lauro; a.1687 lavuro; a.1781
VCC 29 a.1480 (Sav.) ogni meistro et lavoranti da sarario Lavro, ossia L’agro.
de la dicta arte… VCC 32 a.1480 (Sav.) alcun maestro o D lagru.
lavr 612 lear

lavro sm. “labbro” se voi far asaver a le. AG 53.133 tristo le, che mar ge ze.
AG 6.112 sgg. la mea voxe e li mei lavri/ con toa sapien- IVE 5 un homo coraioso… si vegamo vençe un de pocho
tia avri/ lo sovram lavro in to amor…/ l’atro in to timor. quor, lo quar havera pu forte corpo cha le. IVE 13 qui
PRI 16 s.xivv. (G.Chiabrera, Sav.) lavre coralli/ denti cri- sta in caritae sta in De, et De sta in le. PEG 42 nuy no
stalli… VPL pl. lavre. avemo nygum bem se no da le. CBL 349 (25.184) me
D labru. lapru. lavrine. lerfu. portavan appresso allé. CAN 1842 p.26 u puriéva cuscì
lavù sm. “lavoro, opera” durmì da le (“da solo”). IVE 78 e ve conseio e conforto
CAN 1842 p. 26 (Sav.) ün lavù za incumensòu/ che s’u che voi andai a lee. PAB 47 e le main de tuti li homi
fusse terminòu… VPL. seram contra le. LSE 22 molte cosse se levava a si et a le
D laù. (a lui) per reservare a li poveri.
lavù sm. “apparecchio, verricello” D lee. ley.
ADL (Vent.). le pron. sogg. di 3ª pers. f. sg. “essa, lei”
D làu. laù. làuu. lavor. lòu. PS 20 s.xiv. le mensma. NPD 60 a.1749 (Sav.) le, regina
Lavulla top. “Aulla” cremente e moæ vera.
PSA 105: “è la forma dialettale odierna epicorica del le pron. sogg. proclit. di 3ª pers. f. pl. “esse, le “
top. Aulla” AG 143.226 le circustantie qui ge son/ cossi le dì como
D aulla. le son. AG 145.136 en le parole ch’e o dite/ como le son
lavurà vb. “lavorare” de sovra scrite.
VPL (Vent.). le pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “lei”
lavuradì sm. “giorno feriale” RDB 17 e a pria assemeggiè de caramia/ e mi l’agoggia
VPL (Riviera di levante). chi se drizza a le. CBL 332 (5.63) ella gi vosse li pei
Lavuro top. (Lagru, Alassio)
baxar/ ello da le se desparìa…
TAL 77 n.397 a.1687 Lavuro.
PS 12, 20. PD 110, 114 n. RAN 59.
D lagru. lavro.
laxà/ -r vb. “lasciare” le sf.
AG 14.293 per no laxate soperihar. AG 54.232 e forte cor AG 16.406 per cosolarme de la vista/ da una parte
per no laxar/ si maramenti soperzhar. AG 127.67 in tar descrivia/ abrazando la le trista/ chi n’era cossi feria.
mar laxarse inspenze. AG 140.178 no po l’usanza mai AGL “testo scorretto”. AGC: abrazandolo, me trista.
laxar. AG 143.229 no ge laxar canto ni ponto. AG [Non convince AGN: la le = “il lato [il fianco?].
143.273 or no laxar lo gran mercao. AG 145.104 lume le sf.
per nave no laxar/ chi perigoro possa dar. RL 224 a.1440 AG 14.568 che rea fame in atrui mete/ la qual la le de de
promette… de non imponerge ni laxarge imporre sopra no demete.
de loro beni avarie alcune. FA 364 “legge, nome”: incerta lezione. AGL, AGN
FORME: corr.: la qual a le (lei) De no demete.
Indic.Pres. 1.sg. laxo AG 134.145. IVE 24. CR 26. lèa sf. “aia”
2.sg. laxi AG 140.149. GA 13.35: “area, con agglutinazione dell’articolo”.
3.sg. laxa AG.31.5; 70.9. D aira. èa.
Impf. 3.sg. laxava AF 1.5 s.xiv. (Pietra) leà agg. “leale
Fut. 1.sg. laxerò FAS 155. BOS 28 s.xvi. (B.Cigala) chiù fidé, chiù costanti e chiù
2.sg. laxerai AG.140.104 leè.
Perf. 3.pl. laxam AG 49.355. D leal. lear.
Cong.Impf. 3.sg. laxereiva IVE 6. Leà top. (Alassio)
Imperat. 2.pl. laxae AF.1.8 s.xiv. (Pietra). TAL 80 n.406: a.1539 la lea; a.1580 la leà.
Imp.neg. 2.sg. no laxai AG 24.8; 136.192 (corr.:laxar). D leame.
Ptc. laxao AG 5.5 f.pl. laxae. leaya sf. “fascio, fagotto (ligata)”
D lasar. lascià. L laxare. MBA 376 s.xv. (Seyne) item per tres leayas de lena
laxerta sf. “lucertola” (legna) que forum de la confrayria.
VPL. D liaya.
laxertu sm. (ittiol.) “sgombro, maccarello (Scomber leal agg. “legale”
scomber L.)” CEB 357 la usura… è leal layro.
RAN 21. PML. 357. TTC 132. D lear.
D axertu. laserto. leame sf. “letame”
le art. f.pl. “le” MCG 332. VPL.
AG 143.226 le circustantie qui ge son. AG 145.136 en le LP 26: “il tipo lig. occid. leame si estende sino a
parole ch’e o dite. AF 1.18 s. xiv. (Pietra) en le mani de Fontane; in Provenza domina il tipo fimu/fimariu”.
li peccaor. PAS 30 si me lava le maym e la testa. LSE Cf. SAP.2 236 a.lomb. leame m.s.
14 le compagne o le ancile. AA 16 tra le altre cose. D lamu. leà. lear. ledame. lettame. liame. L letamen.
D re. leameira sf. “letamaio”
le pron. sogg. di 3ª pers. m. sg. ”egli, lui” MP 19.173 (Pigna).
RDB 18 anzi intre l’ègua o me consuma le. CIT 1 e se le L leamayroiamen. leameria.
mæsmo è uscìo de semenao. leandru sm. (bot.) “oleandro (Nerium oleander)”
PS 19, 100: “originariam. femm., poi confuso con lui”. EVM 87 (V.Mar.).
PD 110, 114 n. ADG 32. RGS § 437. FDG 108. lear agg. “leale, onesto, fedele”
le pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui, sé” AG 85.82 ni bon omo ni lear. AG 139.26 de (deve) homo
AG 53.245 che elo ve noi e noi no le. AG 14.86 che lo temente star/ iusto e lear, sempre vegante/ e in lo mondo
diavoro lo tira a le. AG 139.34 ni l’aver so no scanpa le. no se fiar. AG 140.244 como l’amigo bon e lear. AG
AG 134.385 maor poestai ai tu cha le. AG 143.218 ma 144.171 queli que son lear trovai/ in manezar l’atrui
leàr 613 leci

dinai. DCT 163 a.1380 che tuti seran fidé e leay a lo da primer un bel disnar… AG 136.52 no crei homo
imperao. lecaor/ ma correzi to errror. AG 140.117 no te acontar
PS 11, 32. Cf. MB 121 (Bonvesin) legal “leale” con lecaor/ ni con homo barataor.
D deslear. leal. leé. leotae. L lealis. FA 364. FAS 164. PS 35.
leàr vb. “concimare” D lechar. L licatorem.
MP 19.173 (Pigna). REW/FPI 4856. lechar vb. “leccare, assorbire”
D aliamà. leame. leare. L leare. AG 36.20 un vento zelao…/ chi le carne me pertusa/ tuto
leardeto agg. “(colore di cavallo) grigio” lo corpo me desecha/ e li umor naturar lecha.
ASF 752 uno cavalo leardeto. D leccà. lecaor. lechezar.
Cf. DEI.3 2189 it. leardo. lecardàia sf. “leccornìa”
L leardus. VPL (Gen.).
leare vb. “concimare” lecardo sm. “ghiottone”
GRD 119.
GBV a.1514 s.v. gluto. BLG 53 “suffisso germ.”
D lear.
Cf. CVM mil. leccard, MB 121 (Bonvesin) lecardo,
Le Bar top. (Alpi Marittime, Fr.)
lecard, m.s.
LAM 73: it. Albarno.
lebechio / lebecciu sm. “libeccio, vento di tempesta” D lecardùn. L lecarda.
BOS 89 s. xvii. questo gran lebechio/ dra peste… lecardùn sm. “ghiottone”
NVM (Sav.), VPL (Pietra) lebecciu. BDS (Sav.): avéi i ADP (Pietra). BDS (Sav.). PVG. VPL.
lebecci “essere di malumore” D lecardo.
D libeccio. leccarezzo / lecaresso agg. “goloso”
lebezho sm. “libeccio” RDV 179 a.1588 e son re foente ancuò si lecaresse…
AG 101.23 e questi tempi malastrui…/ da lebezho son RDB 135 (V.Dartona) ancora le/ era un gran leccarezzo
vegnui/ chi n’è stao sempre raixe. AG 101.26 vento de mostarda.
grego/ chi de lebezho e contrario. PD 121. ADL (Vent.).
FA 364. FAS 141, 147. VPM 460. D leccaessu. lechezu.
D libeccio. lecharia sf. “golosità, avidità”
lebbu sm. (bot.) “Sambucus ebolus L.” PAB 82 no cognossando li bem per avogollessa de igno-
FPL (P.Nava) MLC 244 (Sav.). rancia e per ardor de lecharia.
D ebbio. leggiu. L ebulum. PS 33, 65 “dal francese”. Cf. SAP 410 a.lomb. lecharia
Leca top. “Leca (Alb.)” m.s.
CL 9. D leccàia. lecurigna. L lecaria.
L lecca. leche sf.pl (bot.) “Coronilla emerus”
leca sf. “ceffone” FPL (Mele).
BDS (Sav.). lechezà/ -r vb. “leccare; indulgere alla gola”
D leccà. leccalerfu. AG 46.62 li no cessam iastemar…/ de zugar, de lechezar/
leca sf. “avanzo, piccola quantità de tropo beiver o maniar. ADL (Vent.).
DVA (VArr.). PVG. VPL (Sanr.). FA 364. FAS 164.
D leccà.
D lechar.
leca sf. “cucchiaio usato per raccogliere l’olio affio-
rante durante la frangitura delle olive” lechezu sm. “ghiottone”
ROC 152 (Civezza). DVA (VArr.). VPL (Taggia). RAN 156. PD 121.
D leccà. D leccarezzo.
leccà sf. “leccare, lambire” lecia sf. (ittiol.) “leccia (Lichia amia)”
CAD. CLD li. PVG. VPL. AFV 418, ANP 66, APV (Vent.).
D leca. lechar. leccabrünìe. perleccase. sberleccase. D leciùn. lezha. L lecia.
leccabrodu sm. “ceffone” lecia sf. “persona senza importanza”
TVD (Dolc.). BDS (Sav.): piem. lecia “carta di basso valore (nel gioco
D leccalerfu. delle carte)”
leccabrünìe sm. “parassita, leccapiatti” leccià vb. “sciogliere, liberare”
GO. CAD “donnaiolo”. PRP 352 sacchiei donca, ch’à son dentr’un intrigo/ e non
D brünìa. leccà. so quando me ne leccerò.
leccaessu / leccaezu agg. “goloso” lecia bastarda sf. (ittiol.)
ADP (Pietra) leccaessu. PVG leccaezu. PML 357, TTC 136 “pesce stella, lampua dorata
D leccarezzo. (Lichia glauca, fiatola stromateus)”. TTC 130 sg. “cer-
leccàia sf. “leccornia” viola (Caesiomorus glaucus L.; Coryphaera hipporus
RAN 16.
L.)”
D lecharia.
leccalerfu sm. “ceffone” D leciùn.
DVA (VArr.). leccia de fundu/ leccia veaxa sf. (ittiol.) “ricciola
D lecalüme. lecabrodu. leccà. (Seriola Dumerili).
lecalüme sm. “ceffone” PML 357, TTC 129, AFV 418 (Vent.).
D leccalerfu. lecione sf. “elezione, scelta”
lecaor agg. “dedito ai piaceri della tavola” AA 78 ge parse beneficio e manco de fatica de fare lecio-
AG 31.30 car acatam la bestina/ queli chi son lecaor. ne tra loro de 6 di loro che aveseno a restà a capitulare
AG.53.163 lo mondo e re abergao/ chi a tuto omi lecaor/ con li signori genoesi.
leci 614 legu

lecion sf. “lettura (fatta ai frati nel refettorio durante legera sf. “persona scioperata”
i pasti” BDS (Sav.).
AG 43.75 tuti taxeam, aster un/ chi me parea esser D legé.
zazum/ chi cantando una lecion/ reconitava soa raxon. Legino top. “Legino (Sav.)”
lecion sf. “lezione” NTS 8. PCT 80: “cf. Vico Virginis (Tabula
FAR 31 s.xiv. (Sav.) la lecion mostraa da lo meistro agli Peutingeriana)”
scoler me piase. NTS 47: Rocca di Legino: “è in parte l’antico quartiere
GUA 417 “formazione dotta”. di Porcaria (a.1178)”.
D lesiùn. D leze. L leginum. leçinum.
lecitu sm. “letto” legion sf. “legione”
GF 12 a.1892 (contad.) a l’a müsi a drumi intu so lecitu. GP 283 diexe legioin de angeli.
D leto. legista sm. “giurista”
leciùn sm. (ittiol.) “leccia bastarda (Trachinolus IVE 8 e per questa casun si creem li dialetici a
glaucus)” Aristotile… li astrolagi a Tholome, li legiste a Iustinian,
AFV 418, APV 80 (Vent.). li decretaliste … a Gracian.
D lecia. L lechionem. D leze.
leco agg. “ghiotto, squisito” légiu agg. “leggero”
AG 53.48 viande leche e vin lucenti DFC 33 mi savesse CIC 110 a.1868 (Sav.) l’è chi duve e strasse/ ciü legie i
fa versi e designà/ con quello gusto lecco e sorvefìn… van sciü. CPD 7 s. xx. (Sav.) i pessotti belli/ che e zuve-
FA 364. ne purtavan ne-a stè/ svulazzanti dâ testa a-e spalle/ velli
D leccu. tütti ben gianchi, légii, insüghè. PVG. VPL.
lecto sm. “letto” CAD. PRR 484. PD 157, 337.
CAR 11 a.1381 lecti v. sum in l’ospital de sancta Maria D legé.
Madalena. léggiu sm. (bot.)
D leto. MLC (Bard.) ”Sambucis ebulus L.”. FPI 2821 (Bard.):
lectulo sm. “lettuccio, branda” ebulum “ebbio, sambuco basso”: “Cytisus laburnum?”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et una archa et lectulo unum… D ebbio. lebbu. L ebulum.
DPC 175, 177. legna / legne sf. sg./pl. “legno; legna da ardere”
D leto. PAB 47 e preize so fijo e ligallo e misselo sum lo fasso
leccu sgg. ghiotto, squisito” de le legne. MBV 369 a.1488 tre cepte de ferro da
RAN 156. DVA (VArr.). tagliare legne. CCS 140 a.1570 (Celle) per ogni fassio di
D leco. legne. CIT 8 avei ra testa/ dura ciû che re legne de
lecu sm. “leccornìa” l’appâto.
VPL (Sanr.). PS 17. RGS § 57, 369. AGC 40. PVG. VPL.
leccu agg. “mogio” D legnu.
BDS (Sav.) “antiquato” legnà sf. “legnata, colpo di bastone”
lecurigna sf “leccornìa” CAR 95 a.1543 se ghe dese de arme ni de sasi ni de
MP 19.174 (Pigna). legne.
D lecharia. PVG.
ledame sm. “letame” D legnu.
BRP 10 n.n. a.1474 Noli… suo vescovato graso sensa legni avv. “lontano”
ledame.
MP 19.174 (Pigna): REW/FPI 5116.
D leame.
D lonzi.
lèdu agg. “laido, sporco”
legno sm. “manufatto di legno, armadio, lettiera”
VPL (Pigna).
ASF 723 legno per robe. ASF 727 un legno dorato col
lee pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui”
melagrano del cello de veluto verde.
IVE 78 e ve conseio e conforto che voi andai a lee.
D legnu.
PS 20 a lee. cum lee.
legnu sm. “legno”
D le.
lega sf. “sedia” CAD. PD 109. ADG. FDG 260. PVG. VPL.
PSP 97 (Pigna). D allegnìu. legna. legnà. lengno. lena. lingno. L lignum.
Lega top. (monte, Pigna) legnu ciòu sm. (bot.) “Acer L.”
TB 18.51 *liga “melma”. PSP 96 sgg. n.272: “paleolig. MLC 228 (Sav.).
*liga: cf. Ligures?” lego sm. “luogo”
L liga. RGS § 111 (Lerici).
lege sf. “legge” D legu.
MGT 167 a.1465 … del nostro re, fortessa de la nostra legrar(se) vb. “rallegrar(si)
lege e nostro mondo. MAC 166 e lo me corpo è pim de suavitae launde e
D leze. monto me legro.
legé agg., m. e f. “leggero” legremar vb. “piangere, lacrimare”
GL 15.7 una barca legé comm’una natta. AG 16.21 si che elo sea convertio/ e componito a lagre-
D legera. legiu. lenger. L lexer. mar.
legee vb. “leggere” D lagremar.
CBL 329 (1.2) ogni homo cum devocion/ sa legee in questo legu sm. “luogo”
santo avento:/ or e preso lo tempo/ che de nasser lo salvaor. MP.19.173 (Pigna) nella loc. u me fa legu “mi è d’uopo”
D leze. D lego. logo.
légu 615 lemi

légua sf. “lepre” lelera / lelora sf. “edera”


PVG. AGC, AGN 53.301 como oxeli o bestiore/ per chi stan
D levre. teise l’enzignore/ a chi la morte inzenera/ che (in) tordo
legua sf. “lega (unità di misura di lunghezza)” ingordio mar vi lelera (ms.: le lora). CIT 97 a o tronco o
SBP 74 a.1547 et perché questi Fieschi tengano un pâ ra lellora e ra vigna.
castello qui presso una legua e mezza. FA 364. FAS 147, 154. AGC 39. FPL (PortoM.) lelera.
L leuga. D ellera. lelora. lellua. lelura.
legue sf. (bot.) “Pieridium vulgare Desf.” léllua sf. (bot.) “edera (Hedera helix)
MLC 250 (Chiav.) FPL. MLC 243 (Chiav., Sav.). RAN 128. PD 145. FA
D (erba) gattalevre. 364. REW/FPI 4092. GA 13.35: agglutinazione dellart.
ley pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui” (cf. fr. s.xv. lierre < ierre). ADG 94. EVM 51 (V.Mar.)
PS 20 s. xiv. de ley. VCC 31 a.1480 (Sav.) pigla a sta PVG.
cum ley alcum fante. D ellura. giraniu lellua. lelera. lelura. liera terrestra.
D le. (giraniu) lelua sm. (bot.) “Pelargonium peltatum Ait.”
lei pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “lei” MLC 229.
AF 4.28 s.xiv. (Pietra) chi a lei se vol tornare, semper lélura sf. (bot.) “edera”
trova en lei aia. ADL (Vent.): “hedera + helice, con concrezione dell’art.”
PS 12, 20. DVA (VArr.). FPL (VArr.). VPL (Vent.).
lei sf. “legge; autorizzazione” D lelera. lellua.
RV 55 s. xii. tropo son de mala lei/ li Proenzal. 14.194 lemassa sf. “lumacone”
lo terzo comando de la lei/ dementegar no te dei. PAB DVO (On.).
57 lo sovram segnor, chi alcum no descassa, ma fa recei- D lümassa.
ver citaym a gram ioia per soa francha lei. PAB 59 che leme sm. (bot.) “cicerchia”
chi desse lei de andar o de star… PAB 69 natura/ chi a GL 7.10 una torta de leme. DFC 116 l’è un çerto leme
si lo mondo in cura/ e per soa ley destrenze si/ che tuto fa Amô, non so da chi/ ni quando, o da che parte o sæ
venir a si. nasciùo.
FPL (Cogorno) Lathyrus silvestris L.; (Gen.) Lathyrus
FAS 153. PS 3, 17.
sativus. MLC 234 (Gen.) Lathyrus cicera L.; (Sav.)
D leze. L leiem.
Lathyrus silvestris. MLC 235 (Gen.) Vicia ervilia Will.
leira sf. “lira, strumento musicale” CAD. RCG Diz. C.SALVIONI, ZRPh 22 (1898) 474.
PRP 353 (1.58) vorreivi ben sentì sonà ra leira. REW 4972. PVG.
PRA 389 “urlata, fischiata, schiamazzo?” D lemi.
L lira. leme lero sm. (bot.) “Ervum ervilia”
Leiro idr. (Gen.) FPL.
CL 17. leme moco sm. (bot.) “Lathyrus cicera”
leità sm. “lattaio” FPL.
CAD. PD 108, 152, 355. Lemme idr. “affluente del torr. Orba”
D laità. CL 17. U.FORMENTINI, RSL 8 (1942) 54 sg. PTP 28
léite sm. “latte” a.1127 iusta flumen lemori. PCT 58.
OCD 24 (Cartasegna) L lemori.
D laite. lemenuzzo sm. “tritume; ritaglio di legno”
leitera sf. “lettiera” GRD 118 sg. (Calizzano) il massaro… non potrà essere
MCG 332 lettiere “giacigli di animali”. CIT 174 rimosso da tale masserizia se prima non avrà levato o
(P.G.Giustiniani) longhi e stratteisi dentr’una leitera (= preso tre raccolte, cioè due invernenghe ed una marcenga
“morti”). o due marcenghe ed una invernenga e la paglia e leme-
PD 153, 356. nuzzo.
D letéa. letera. letiera. leto. L leytera. FPR n.89: illæ minutiæ, cf. fr. menuisier “falegname”
léitu sm. “letto” D menissu.
MP 19.174 (Pigna). AIR 19 s. xx.(Airole) in te stu leitu lemi sm. pl. “legumi”
me n’andei. AG 115.8 l’aotro sempre ven con fame/ con erbe o lemi
D leto. L leitus. o inzisame. AG 146.111 lemi, fave e tonnina. TL.2 238
leitüga sf. (bot.) “lattuga (Lactuca sativa)” a.1463 vituarie biscoti farine formagij olij carne salata
AAG. 130. PD 152, 355. MLC 249 (Sav.) FPL. salumini e lemi in grande copia. COM.4 20 o l’è genero-
D laitüga. alleitugà. so comme un re de coppe, o me pâ un de quelli lemi dûi
Leivi top. (Riviera di levante) da cœuxe.
EOL 24: antico Lavaglum. ST.9 153 sg. U.FORMENTINI, FA 364. FAS 153, 157. PS 65. PD 142, 156, 353, 355.:
RSL 15 (1949) 218. *léimi, *legimen.
PTP 32: *Laevi, etnico lig. PCT 28. DEI 3.2199 (*legumen con accento inziziale mediterr.)
L laevi. leivi. lavaglum. R.CAPRINI, SG 9 (1972) 20: *legumen > *leumen >
leixèa sf. “canalone lungo il quale si fa scendere il leme?
legname a valle” Cf. MB 122 (Bonvesin) leme. SAP 411 a.lomb. lemi.
ITG 18. BIO 70, 267 mil. lem, bresc. lim , emil. lem ; CVM mil.
D liggia. lemm. m.s.
leize sf. “legge” C.SALVIONI, RIL s.2, 37 (1904) 534, ZRPh 22 (1898)
IVE 95 Zoane elia, e fin li dura la leize e le profezie. 474 n., monf. leimi.
FAS 143. ALE 238 salent. ligumi, liumi, limi.
D leze. D leme.
lemi 616 leng

lemi sf.pl.. “semi di veccia, mangime per galline. lenduer vb. “piagnucolare”
DVA (VArr.) MP 14.44 (Pigna).
lemosena sf. “elemosina” D lendua.
FAS 147 pl. lemosene. lenga sf. “lingua”
Cf. SAP. 225 a.lomb. lemosene m.s. AG 6.110 per che mea lenga preiche/ le toe aveerie esser
D limosena. drite. CPF 169 a.1589 ho tradoto questa historia in lenga
lemosener sm. “benefattore” vorgà. MP 14.28, BNL 75, LP 24 (Pigna).
FAS 143. AAG 128. FAS 153. AGC 36. Cf. DC 200 piem. lenga.
D limosener. D lengàtura. lengua.
lemoxina sf “elemosina” lenga d’boe sf. (bot.) “Cantharellus cibarius”
PLA 407 a.1573 fare una lemoxina de fare aconsare FPL (Nizza).
lochio della giesa. lenga de can sf. (bot.) “Plantago lanceolata,
PVG. Scolopendrium officinale”
D limosena. FPL (Nizza).
lemsia sf. “lenza, filo” lenga de cat sf. (bot.) “Cynoglossum pictum”
PLD 84 a.1367 frae quelo qui ge sera escrivo per orden FPL (Nizza).
et lemtra et lemsia (cf. “per filo e per segno”) et tuto lengàtura sf. (ittiol.) “linguattola (Citharus linguato-
saverei frae. la)”
lemtra sf. “lettera?” AFV 420 (Vent.).
PLD 84 a.1367 frae quelo qui ge sera escrivo per orden D lenga.
lengé agg. “leggero”
et lemtra et lemsia (cf. “per filo e per segno”) et tuto
PD 109, 354 “ora solo del contado e della provincia sino
saverei frae.
a Mentone”
lena sf. “legna”
D lenger. lengié.
MBA 376 sg. a.1416 (Seyne) item per tres leayas de lena
(de) lengé loc. “di leggieri, facilmente”
que forum de la confrayria. –– dos liayas de lena. GL 19.55 e de lengé ben presto resteran/ fra re rapine e i
D legnu. stupri anichilæ’.
lenca agg. “sbilenco” lengèiru agg. “leggero”
VRS 456 (Ormea). ADL, VPL (Vent.).
D lenciu. D lenger.
lence sf.pl. “fasce di lino” lenger agg. “leggero”
DPC 173 ca.1180 (Sav.) et paria duo de calce et lence ii. AG 105.6 lo zazunar chi ve par fer/ ve de parer monto
et una agnina. lenger. AG 140.139 ni per ognuncha lenger vento/ no
DPC 175, 181: lat. linteum, lintea, cf. DEI.3 2202 sg. cambiar to pensamento. MP 19.174 lenger (Pigna).
Lencisa top. FA 364.: cf. piem. linger (RGS § 334 mil. linger). FAS
PCT 97. 142, 156. PS 11. AGC 37.
lenciu agg. “magro, misero, affamato” D aleiar. alengerir. legé. lengé. lengeiru. lengeressa. len-
PVG. gero. lengié. lengiero. lenier. lenzeru.
D lenca. lengeramenti avv. “facilmente”
lendeman avv. “l’indomani” PAT 24 a.1352 quae sum quele terre… le quae pu lenge-
AG 146 295 ni lendeman vor perzo men/ la ventre chi ramenti se porream invagir. CEB 357 lo fante chi se ver-
tuto ingordise. gogna lengeramenti, amalo como to figio. BVP 394
AF 1.49 s. xiv. (Pietra) e lendeman alo iorno… a.1449 li nostri antecessoi guagnavan monto pu lengera-
D deman. menti che a lo tempo de adesso.
léndena sf. “lendine” D lenieramenti
MCG 332 lendene. COM.3 111 un pigna-verde, pittamû, lengeressa sf. “snellezza, agilità”
ch’o spartiæ’ unna lendena per piggiaghe ra grascia. GO. PAB 73 le condicioim de corpo, como forssa, bellessa,
PVG. VPL. lengeressa.
MUI 163. PD 138. REW 4978. ALE 239. D lenger.
Cf. CVM mil. lendena m.s. lengero agg. “leggero”
D endera. lendenìn. lendera. lendrina. PAB 58 alcuna lengera meixinna.
lendenìn sm. “pettine fitto per pidocchi” D lenger.
GO. lengié agg. “leggero”
RDB 57 se quarche roba pu vorrei levane/ levè d’inverno
D lendena.
a noi ro taffettà…/ perché l’è si lengié che o fa ciocca-
léndera sf. “lendine” ne…
MP 19.174 (Pigna). ADL (Vent.) “metaplasmo”. BNL PD 354.
75 (Perin.) D lengé. lenger.
D lendena. lengieressa sf. “leggerezza”
léndrina sf. “lendine” PAB 75 per gram peisso terra no bassa/ ni fogo so cercho
ADP (Pietra). lassa/ per alcunna lengieressa.
D lendena. D lengiero.
léndua sf. “piagnisteo” lengiero agg. “leggero
MP 19.174 (Pigna). RDB 57 e in fin donne lengiere noi paremo/ se con ro
Cf. FLP (Piverone) landa m.s. taffettà cioccando andemo.
D lenduer. D lenger.
leng 617 lenz

lengno sm. “legno; nave” lenguaggiu sm. “scilinguagnolo”


AG 138.221 con lengni grossi e menui/ chi de cosse GO.
venen drui. AG 145.24 che per un sor pizen pertuso/ D lengua. L linguatium.
visto o gran lengno esser confuso. AG 145.77 da re len- lengualunga sm. (ornit.) “torcicollo”
gni o da scogi/ abi sempre averti li ogi. CLU. PVG “picchio rosso maggiore”.
PS 14. D lenga.
D legnu. L lignum. lenguégia sf. “orbettino”
lengoa / lengua sf. “lingua” VPL (Arenz.).
AG 12.403 con ingano e con losengue/ como fan mar-
Lenguegia / Lengueglia top. “Laigueglia”
vaxe lengue. AG 140.95 li omi tropo losenger/ chi con la
doze lengua soa/ soren ferir de ver la coa. AG 42.24 De, GSLL 6 (1905) 414 a.1538 gionse a uno loco detto
como perde bon taxer…/ chi senza guagno alchun aver/ Lengueglia lontano da Genova miglia 70. AA 291 li
poi soa lengua se condana. AG 47.52 che la lengua no a conti de Vinti migia e queli di Lenguegia tuti inseme ne
(os)so/ e par cossa monto mole/ ma si fa romper lo doss- venero a torno Arbenga.
so/ per usar male parle. CBL 342 (17.38) pianzì la boca/ ADG 3O “linguicula”
e la santa lengua/ fel e axeo ponzente/ fo la soa bevanda. D laigueggia.
FUP 113 (3.16) s.xiv. (Sav.) spirito sancto amoroso/ en lenguina sf. (ornit.) “torcicollo”
lengue de fogo si descese. PCD 36, 42 s.xiv. lengua, len- CLU.
gue. IVE 15 legieramenti porà refrenà la soa lengua da D lengua.
ogni disension e da ogni ofension de lengua in ver lo lengusa sf. “sorta di pialla”
proximo. –– si avesse tar lengua chi savesse parlar tuti li CAD.
lenguagi de li homi et tuti queli de li angeli… GP 374 la lengüssa / lenguüssa sf. “linguaccia”
parolla gi manchava, e la bocha cun la lengoa sechava. PD 129.
PAB 80 Tantallus, chi se avea/ la lengoa deffor tenea. D lengua.
TL.1 320 a.1455 persona che a quello e le molto pratico lenguzu agg. “linguacciuto”
de lengoas e de persona. VP 192 s. xv. (Sav.) dove non VPL (Sanr.).
degna dire lengua mortale. RDB 72 ri costumi e re len- lenier agg. “leggero”
gue emo cangiè. CIC 22 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) AG 53.168 fa tu chi e fresco e lenier/ zo che la carne te
requeran mille e mille lengue e ciù. NPD 63 ca.1750 requer/ goy de toa zoventura. AG 63.59 la cana e voia e
(Sav.) con lengua da pescoi e da camalli. NPD 70 leniera.
ca.1800 (Sav.) cun a lengua de föa turna ün levré.
FA 364. FAS 131 sgg., 149, 156.
MUI 115, AAG 128, FAS 144, 153. RAN 56, 67, 76. PD
359, PVG., VPL, MVS (Sarz.), RGS § 159: lengua. Cf. D lenger. lenieramenti.
SAP 2.218 a.lomb. lengua. lenieramenti avv. “con leggerezza”
D lenga. lengualunga. lenguaggiu. lenguina. lengüssa. AG 14.138 De, como zuram levemente/ o per poco o per
lingua boina. perlenguà. L lingua. lingoa de oca. niente!/ che lenieramenti dam / zurando cun boca e con
lengua sf. (ittiol.) “sogliola comune (Solea v.sp.); mam/ su qualche libero o cartolario.
sogliola pelosa (Monochyrus hispida Raf.); sogliola D lengeramenti. lenier.
occhiuta (Solea ocellata L.” lenio sm. (ittiol.) “muggine labbrone (Mugil labro
PML. 357. TTC 110 sg. ZOR 230 s.xix ho accatòu de Cuv.)”
lengue, de treggie, da razza… TTC 115.
lengua bastarda sf. (ittiol.) “sogliola fasciata o lensa sf. “lenza, filo”
variegata” PAB 67 or piaxesse a lo Segnor/ per so docissimo amor/
PML 357 “Solea Mangilii Risso, Plagusia lactea B.” si como ten lo mondo inseme/ detornar le cosse streme/
TTC 111 sg. “Solea microchyrus variegata L.” sogliola in so che batte la lensa/ de veraxe providencia.
gialla (Solea Microchyrus lutea Risso); plagusia (IVI, n. e PS 65 “senso non chiaro”). AA 154 tuti inseme
(Symphurus nigrescens Raf.)”. andono al primo loco dove mancava li termini portando
lengua d’èna sf. (ittiol.) “sogliola del porro” (Solea due longe lense… dove se avia a piantare li termi chi
lascaris Risso) mancavano ge tiravano la lensa. CAD. MP 19.174
PML 357. TTC 110 sg. (Pigna). DVA (VArr.). PVG. VPL.
lengua de bö sf. (bot.) “lauroceraso (Prunus lauro- FPR n.42. FA 364. REW 5072.2 ADG 30.
cerasus; Anchusa officinalis)” D lenza.
FPL. EVM 71 (V.Mar.) (in) lensa loc. avv. “direttamente”
L linguabovis. FA 364.
lengua de can sm. (bot.) lenza sf. “lenza, filo a piombo”
FPL (Gen.) “Cynoglossum v.sp.”; (VArr.) “Rumex crispus
AG 51.12 chi se vo for rangurar/ e no s’afaita carta far/
v.sp.” PVG “cinquenervi (Plantago lanceolata)”.
no se trova drita lenza. (FA 364. FAS 150. PS 66 “le sue
lengua de castagnu / d’erbu sf. (bot.) “Fistulina
hepatica” cose non vanno bene”. AGC ad loc. : lenza “vela (lat. lin-
FPL. tea)”.
lengua oxellina sf. (ittiol.) “sogliola turca (Solea GRD 119 (Nizza) le lenze o sia corde a retta linea.
(pegusa) Kleinii Risso)” D lensa. L lenza.
PML 359. TTC 111. Lénzari top. (Vessalico, VArr.)
lenguagio sm. “lingua, linguaggio LL 58.
IVE 15 si avesse tar lengua chi savesse parlar tuti li len- lenzeru agg. “leggero”
guagi de li homi et tuti queli de li angeli… ” MVS (Sarz.).
D lengua. lenguaggiu. D lenger.
lens 618 lépe

lensifero sm. “milite armato di spada (carica comu- lentu agg. “lento”
nale)” PVG. VPL.
BBG 520 a.1448 al lensifero £ 125. D lentor. lentìa.
L ensiferus. leon sm. “leone”
lensìn sm. “uncino, gancio con cui si apende il cesto AG 47.26 queli se levan lantor/ como leon descaenai.
ai rami nella rccolta della frutta” PEG 40 lo corpo si era de leopardo… la gora de leom.
CAD. PAG 84, 106. MP 18.26 (Pigna). REW/FPI PS 75 s. xiv. faxeam li leoini tai scorsi de quelle osse…
9055. GA 13.35 “agglutinazione dell’art.” PVG. FAS 147, 157 pl. leoin.
D ensìn. D leonna. leone. leoneto. leùn. lionato.
lensö’ sm. “lenzuolo” Leon top. “Lione (Fr.)”
CAD. RAN 128. ADG 59, 121. PVG. VPL. ASF 748 pecie tre de toagie de leon. pesie tre salviete de
D lençol. leon.
lençol / lensolo / lenzolo sm. “lenzuolo” D leone. L leonem.
DPC 173 ca.1180 (Sav.) copertor j. novo… et unum leonna sf. “leonessa”
sachon et unum lençol da sol. iii. FTM 95 a.1456 (Sav.) PS 66 s. xiv. leonna.
li corporali significano lo lensolo cum lo quale si voltava D leom.
lo corpo de Christo. ASF 724 lenzolli tre de telle quattro leonato agg. “di colore fulvo”
et un de telle tre. ASF 749 lensolo uno de lana bianco. AAD 258 uno moscheto gialdo con frisi leonati e gialdi.
AAD 266 lenzoli di lana rossi… lenzoli di lana bianca. AAD 264 doe sopra coperte de tabille verde fodrate di
AAD 269 doue para di lenzoli con le grisele di Salerno tafetale leonato.
bianche. –– dua para di lenzoli di tela d’Olanda con li D lionato.
ricami bianchi di Fiorenza novi. AAD 285 lenzoli di Leone cognome
canevetta per li servitori di caza. VTS 94 a.1530 (Sav.).
DPC 175. D leom.
D lensö’. lenzorà. lensurassu. L lençolem. Leone top. “Lione (Fr.)”
lenzorà sf. “quanto sta in un lenzuolo” MNS.2 9 a.1577 (Sav.) berrettami di Fere, come di
PRP 358 (3.42) quando ra lenzorà/ ti no porrai inchì, o ro pascho (corr.: Parigi) e Leone fini. Cf. MN.2 31 a.1728
to sacco… (Sav.) berrettini di Fere, come di Pariggi e Lione, fini.
PRA 389. D leon. lione.
D lençol. Leone top. (Sav.)
lensurassu sm. “telo usato per la raccolta delle NSS 258 s. xii-xiii. “Isola de Leone”, presso il fiume
olive” Lavanestro.
DVA (VArr.). D leon.
D lençol. leoneto sm. “leoncello, giovane leone”
lente sf. “lenticchia” PS 33 s. xiv. leoneto.
PAD 479 a.1506 (Sanr.) doe mine de lenti et sessi. D leon.
D lentiggia. leoneto sm. “moneta”
lentescu sm. (bot.) “lentisco (Pistacia lentiscus L.)” PGF 30 s. xv. (Alb.) testoni iii. item balusco n. i. item
TCL. leoneti n. x.
leon pardo / leopardo sm. “leopardo”
D lentisco.
PS 66 s. xiv. li leoim pardi. PEG 40 lo corpo si era le
Lentescu top. (Loano)
leopardo… la gora de leom.
TCL: Ciàn du lentescu.
D liona parda. lionpaldo. L leopardus.
lentìa sf. (mar.) “cavo destinato a trattenere o rallen- leotae sf. “lealtà, fedeltà”
tare il movimento di un oggetto” AG 140.116 usa sempre veritae/ paxe amor e leotae.
CAD. PS 6, 35. FDG 245 n.
D lentu. D desleotae. lear. liotae.
lentiggia / lentiglia sf. (bot.) “lenticchia” lépega sf. “viscidume, untume”
FPL Ervum lens. MLC 235 (Chiav., Sav.) “Vicia lens MVS (Sarz.).
Coss. et Germ.” D lepegu.
PD 116 lentiggia. ADL (Vent.) lentiglia. VPL. lepegà vb. “litigare?”
D lente. L lentem. lintigia. CIT 173 doppo avei fæto cameradda insemme/ gran
léntima sf. “intima, fodera di materasso” tempo, no moæ sença leppegà/ levei man, per levame da
PD 116, 140. GA 13.35 “agglutinazione dell’art.” PVG. pregà/ ciù cancari in mæ vita, e ciu giastemme. ADP
D intima. lintima. (Pietra) “amoreggiare”. PVG “sporcare, ungere; perder
lentisco sm. (bot.) tempo chiacchierando”.
FPL “lentisco (Pistacia lentiscus)” BNF 219 (Bord.) D leppego.
“terebinto (Pistacia terebinthus)” leppego sm. “litigio”
GRD 109 (Diano) chi taglierà piante di lentischi, mirti, DFC 155 (Portoria) ro quarté dri leppeghi e contrasti.
arastre, ginestre, nasche… D lepegu.
D lentescu. lépegu sm. “untume, viscidume”
lentor sm. CAD. ADL (Vent.). PVG. VPL.
AG 54.135 lo tormento…/ che aduxe la streitura/ de lo PSE 256 sg.: cf. ted. schlüpfen, ingl. slip. RAN 193;
carzer pim de marzor/ de l’aer spesso e re lentor/ fosco, prov. lipous. GA 13.203.
con gran fomositae. REW/FPI 5075 lippus “cisposo”. ADL (Vent.): REW
FA 364 “lentore, lentezza”. FAS 164. AGN legge relentor. 5074.
D lentu. D lepega. lepegà. leppego. lepegusu.
lepe 619 lesc

lepegusu agg. “viscido, untuoso” lerìquia sf. “reliquia”


CAD. ADL (Vent.). BDS (Sav.) “afrodisiaco”. PVG. GA 12.104 metatesi, plebeo o bambinesco. Cf. romagn.
VPL. leriquia m.s.
MUI 206 n.5. PSE 256. RAN 193. D reliquario.
D lepegu. lerna sf. “lesina”
leperoso agg. “lebbroso” DVO (On.). MP 19.174 (Pigna).
PS 11 s. xiv. leperoso. D lexina
D levroso. lerö’iu sm. “orologio”
lepra sf. “lebbra” GA 12.104 metatesi, plebeo o bambinesco.
CAD. PD 362: “solo nei lessici, parrebbe latinismo” D relöiu.
Cf. MN 149 (Bonvesin) levra m.s. lèro sm. “ladro, corsaro”
D levera. RDB 33 da ri leri in corso/ ne son piggiè. RDB 95
leprozo / leprusu agg. “lebbroso” (B.Cigala) lera ‘ladra”
LSE 30 una donna leproza molto oribile… PD 362 PRI 22 s. xvii. (G.Chiabrera, Sav.) sempre soave/ fa sem-
leprusu: “solo nei lessici, parrebbe latinismo” pre câdo cero/ tutto che comme lèro/ rôbe ri cœu di sen.
D levroso. RAN 93, PD 360. ADG 24.
lerca sf. “sinistra”
D layro.
MP 19.174 (Pigna). ADL (Vent.): REW 4993.
lezha sf. (ittiol.) “leccia”
D lercà.
AG 36.75 lezha umbrina ni lovazo/ ni pexo groso da
lerca sf. (bot.) “Coronilla emerus, Cytisus triflorus”
FPL (Pegli) marrazo.
Lerca idr. FA 365. AGN “squalo”: REW 5027.
CL 11. D lecia.
lercà / lercu agg. “mancino, sinistro” leza sf. “treggia, traino”
ADL (Vent.) lercà. VPL (Sanr.) lercu. GO. BDS (Sav.). PVG. VPL.
D lerca. L lercarius. A.PRATI, ID 10 (1934) 203; 13 (1937) 98. RGS § 277:
Lerescò top. (Bosco di Savona) lig. mont. *sledia. G. SCHIAPPACASSE, RII 26 (1971) 43
FBS 61 a.1608 Vallone di Lerescò. n.1: (Finale) lesa. ALE 211: tardo lat. helcia (gr. ülkw )
lerfairùn sm. “ceffone” “fune per tirare”: elsa: lesa cf. lizza “treggia per i
MP 14.40; 19.174 (Pigna). marmi”.
ADL (Vent.). Cf. BIO 267, 570: emil. lezza, piem. lesa.
D lerfùn. D lezega. lesùn. loza.
lerfàn sm. (ittiol.) “specie di muggine; persona dalle lezaoi sm.pl. “lettori”
grosse labbra” PAB 51 or mostra Boecio soi dolloi, como veiran li
ADL (Vent.). lezaoi.
D lerfu. PS 35, 110: “la grafia del plur. è ricalcata sul sing.”. PD
lerfìn sf. “broncio dei bambini” 128.
PVG. D leze.
Cf. C.SALVIONI, AGI 16 (1902-04-05) 452 lucch. lèrfia lesca sf. “lisca di pesce”
“broncio” VPL. ADP (Pietra) “osso di seppia”.
D lerfu. slerfia. lesca sf. (bot.) “lesca dumestega”
lerfòn sm. “ceffone” PAG 110 “erba secca usata per impagliare sedie o fia-
MVS (Sarz.). schi”
D lerfùn. MLC 268 (Vado) “Iris pseudacorus L.”; ”MLC 271
lèrfu sm. “labbro” (Gen.) Typha latifolia L.”; (Bard.) “Carex pendula Hids.”
CAD. MP 19.174 (Pigna). ADL (Vent.). FDG 324. D lescasci.
PVG. MVS (Sarz.). lesca sf. “esca”
FA 364: larvo < lavro (metatesi). C.SALVIONI, AGI 16 RDC 173 (T.Conchetta) ra lesca. CIT 106 ra megio lesca
(1902-04-05) 174; PD 108 n., 344; RAN 128, 193; BID che moæ fesse Dé. GL 18.84 che za son lesca, e zà ghe
11; GA 12.103; REW 4967; aat. leff, leffur m.s. pœu ra zimma (“offrono esca al fuoco”). DFC 47 gh’ho
Plur. lerfe RDC 183 (T.Conchetta) lerfe. PRP 345 per dra lesca e soffranìn/ gh’ho dre prîe, di açarìn.
rompì ben re lerfe a sti affamai. PRP 3.55 (2.31) ma ve PS 44. PD 115. PVG. REW 2913. MVS (Sarz.). VPL.
ro meritai, lerfe de cû. MP 19.174 (Pigna). VPL. ADG
GA 13.35 “agglutinazione dell’art.”: cf. lomb. lisca, cors.
95, 129 n. lærfi GL 13.79 con lærfi sciûti, bocca amara
lesca.
e secca.
D lavro. lerfàn. lerfìn. lerfùn. D allescar. escha. inlescà. lescaiö’.
lerfùn sm. “ceffone” lescaiö’ sm. “venditore di esche e pietre focaie”
CAD. PD 344. PVG. VPL. GA 13.35. BDS (Sav.). “seduttore”.
D lerfairùn. lerfòn. D lesca. lescheirœu.
Lerici top. “Lerici” lescasciu sm. (bot.) “Iris preudacorus L.”
RAN 14: “cf. Venere ericina, Portovenere”. FPR n.72 MLC 268 (Vado).
Ylicis, con agglutinazione dell’art. SCT 232: *Lericus, D lesca.
cf. Lero, Lerinus (Lérins, isole della Gallia Narbonense); lescheirœu’ sm. “briccone furfante”
Lerius gent. rom. Cf. TV ca.110 E.V. fundum lereianum. CIT 87 quella prim’ora/ che a quello maledetto
C.VOLPATI, BLig. 6 (1954) 65-69: Ilex “leccio”. PCT lescheirœu/ che aççeize Amò d’un sguardo a ro to cœu.
15, 50. D lescaiö.
lesc 620 lest

lescìa sf. “lisciva” lezemo GP 276.


GL 16.37 ma perso ro savon e ra lescìa… MP 19.174 2.pl. lezei PRA 371 s.xvii. (Taggia).
(Pigna). PVG. VPL. PS 12.
AAG 126. RAN 21, 99. PD 139: -e- per dissimilazione” 3.pl. lezan PD 144.
D lesciassu. lexìa. Fut. 2.sg. lezeray MAC 168.
lesciassu sf. “lisciva usata, acqua del bucato” 3.pl. lezeran TL.1 963 a.1459.
GO. DVO (On.). MP 19.174 (Pigna). VPL (Taggia) Perf. 3.pl. lezem IVE 39.
“ranno”. Cong. Impf. 3.sg. lezesse PD 115
D lisciassu. 1.p. a.lezescimu ADG 31.
lésciua sf. “lucertola” Imperat. 2.sg. leze PAS 35 (PS 26).
VPL (Riviera di levante). lezi PD 141: lezilu, /-la
lesda sf. “dazio, gabella” lézou, lézia.
MBA 366 (Seyne) a.1416 la carta del peagi e de la lesda. Gerundio lezando MC 688.
GRD 119 (Nizza) chiunque contravverrà alle lesde o Part. pres. lezante FAR 30 s.xiv. (Sav.) .
siano dazi delle città… pass. lezuo AG 41.1; 89.11. PAB 60.
REW/FPI 5019 licita “permesso, licenza” PS 27 s.xiv. IVE 55.
D lesdiero. L lezeda. lesda. LSE 17.
lesdiero sm. “gabelliere” lezüu RGS § 622. ADG 72.
GRD 119 (Nizza) non si faccia pane a vendere che prima letu FDG 59, 231 n., 254
non sia fatto scrivere nel libro dei lesdieri. (toscanesimo)
D lesda. L leçerius. lexuto PAD 476 a.1506 (Sanr.).
leze / leze top. “Legino (Sav.)“ D legee. lezer. lezaoi. lizi.
AA 57 sg. la villa de Lese. –– in la villa de Leze. CIC lézega sf. “treggia, traino per pietre”
28 s.xvii. (P.Murassana) a Leze doi viaggi son vegnuo/ ni FDT.P 74 (Triora)
v’ho trovao, perch’eri in Lavagnuera. D leza.
D legino. lezegnu sm. “stoppino”
leze sf. “legge ADL (Vent.). REW 2852, 5018.
AG 75.56 quando g’è citain si grandi/ chi statuti leze e lezena sf. “lucertola”
comandi/ desprexian per so orgoio… CEB 356 femena VPL (Sarz.).
vegia et putan se la leze lo consentisse seria da esser lezenda sf. “ciò che si legge, Scrittura”
sepelia viva. PAS 34 he te zuro sovra tuti li sacramenti AG 54.257 ma de la sovranna gloria/ aiamo sempre in
de la leze. CR 21 mi, chi son Jesu Christe promiso in la memoria/ chi tanta festa e zogo rende/ como n’acerta le
leze. PAB 60 e no xmarite in demandar unna leze per ti lezende/ certanna qui no po falir.
sollo. LSE 31 fo facta leze, se persona alcuna mutasse ADL (Vent.). “racconto noioso”.
logo in preiudicio de li altri poveri per recever elemoxina D lezzendia.
un altra volta, che gli devesse esser tagiati li capelli. lezzendia sf. “racconto”
TSC 241 a.1464 secondo la leze commune. MGT 167 DFC 25 (titolo di un componimento in versi) “lezzendia
a.1465 observa li comandamenti de la leze. GL 1.9 fa dro retorno dro mortà a Portoria”.
nœuve lezze. SDS (Sav.). PVG. RAN 78. PD 144.
RAN 21. D lezenda.
D alegitimare. le. legiste.lei. leize. lesìa sf. “lisciva”
leze/ -r vb. “leggere”
MVS (Sarz.).
AG 12.15 tanto in leze se destense/ che in dixoto ani si
D lexia.
inpreise/ le sete arte liberar. AG 89.1 che var lezer e
lêzìn sm. “pentolino”
inprender/ e assai raxon intender… IVE 39 incomenzam
PD 347.
a leze questa letera… e cossi conpin de leze la letera.
D lavezo.
MC 688 lezando e odando lezer autri in questo libro.
lézina sf. “lesina”
LSE 15 et bem che non sapesse leze… quasi se fenzea de
VPL.
leze. SCF 97 a.1461 ancora (se debia) leze lo capitulo la
derrera demenega de januario. lesiùn sf. “lezione, lettura rituale”
FAS 153. PRR 484. PD 109, 359. RAN 80. PRA 372. BDS (Sav.).
FDG 244, 262. PVG. VPL. D lecion.
PD 139, 141, 158: lezou, lezia (PVC s. xix.); od. (lettera- lestixe sf. “destrezza, inganno”
rio) lezilu/ -a: “leggerlo, /-a”. lézime “leggermi”, lézine GL 15.65 ma ri doi galantommi, ch’han scoværta/ ra
“leggerne”. lézeve “leggervi (arcaico). lestixe, e accattà n’œuran lunari/ ghe dan de grosso, ni
FORME: tentà se lascian. GO.
Ind.Pres.a. 1.sg. liezo RDC 174 (T.Conchetta). D lestu.
(cf. FAS 144 n., RGS § 90) lestixo agg. “svelto”
2.sg. lezi NPG 76 a.1473. GL 6.91 e a comparisce lì tutta lestixa (TT e in ischietto
3.sg. leze IVE 3, 40. vestir leggiadra resta/ e snella sì…).
FTM 98 a.1456. (Sav.) D lesto.
NPD 56 lesto / lestru / lestu agg. “svelto, pronto, compiuto”
s.xvi.(P.Murassana). GL 2.33 za tutto è lesto. GL 7.66 e quelli, ch’eran timidi
lieze RGS § 5,90 (Rovegno). e pôtroìn/ son ciù pronti, ciù lesti, e ognun se mescia.
1.pl. lezamo FAS 160. IVE 39. COM.2 61 a carroçça a l’è lesta (pronta). NPD 61
PFM 137. ca.1750 (Sav.) vegnì zù, che sei lesta, in t’un momento!
lêzu 621 leud

MP 19.175 (Pigna). u l’ha lestru “ha terminato”. VPL leticha sf. “lettiga”
lestu. AAD 278 a.1561 una carrega fatta a leticha.
Cf. RNC 10: neogr. ¶lûsta “lestamente, alla svelta”: D aletiga. letiga. leto. L letica.
dal gen. leticia sf. “letizia”
D alestì. lestixe. lestixo. LSE 28 cossi noi, vegando qualche afflictione, debiamo
lêzu sm. “laveggio” per humiltà sotometirse; cresciando, debiamo levarse a
PD 347 “accanto al più civile lavezzu” Dio per grande leticia.
D lavezo. leticia sf. “donnola bianca”
lêzu sm. “allevio, alleggio: foro di scarico nella chi- AGN 138.130 le care pene e i ermerin/ le(ticie), vai e
glia del battello” arcornim. IVI, n. ad loc. “il fr. letice, poi letisse, designa-
NVM (Sav.). ADP (Pietra). VPL (Sanr., Var.) va e in vari dialetti designa una donnola bianca, o anche
lesùn sm. “spazzaneve” l’ermellino” [Cf. G.C ONTINI , Breviario di ecdotica,
D leza. Torino 1996, p.197].
letàgne sf.pl. “rogazioni” L leticia.
DVA (VArr.). letiera sf. “lettiera”
D letanie. AAD 273 una letiera con le colone. AAD 276 una letiera
lettame sm. “letame” piccola da cuba. AAD 278 due letiere una con le colon-
MNS.1 56 a.1577 (Sav.) che siano posti in li orti alcuni ne e l’altra senza. AAD 282 doe letiere a cavaleti.
lettami de quintane, tresende o condutti. FAL 274 n.11 D leitera.
“strame” (÷ letto) [ma cf. REW 4845]. letiga sf. “lettiga”
D leame. AAD 263 uno letto fatto a letiga di raso negro e rosso
letanie sf. “litanie; rogazioni” fatto a liste.
AG 146.282 ni lezando porai trovar/ en mesar ni in leta- D aletiga. letica.
nie/ chi pregen san Carlevar/ ni requeran che l’aye. LSE letige sf.pl. “litigi”
19 in le letanie et processione sempre andava a piedi nudi IVE 13 Salomon dixe, che l’odio si e caxon de letige et
et descalci. de tençon.
PD 352 s. xvi. D liteguzu. L letigatorem. letigium. litem.
D letagne. L letanie. Letimbro idr. (Lavagnola)
læte / lète sf. “latte” NTS 21 a.1176 flumen saone.
GL 12.31 ra tigre, chi te vedde dro so læte/ ben saolla, se PAA 96 n.: Letimbro ”è nome recente, dato al corso
ne va pe re so træte. CAD, AAG 130, PD 121, 355, d’acqua [Lavagnola] dalla Colonia degli Arcadi Sabazi
RGS § 15, FDG 143 sg., 230, PVG, VPL,OCD 24 nel sec. xviii. “laetus imbribus”… tutto ciò che di durevo-
(Carrega): lète. le ha saputo effettuare quella brava gente, l’unico monu-
D laite. mento che ci sia rimasto della loro opera sociale”.
lète da madonna sf. (bot.) “Trifolium v.sp.” L lavagnola.
FPL (Levanto). leto sm. “letto”
letéa / letera sf. “lettiera”. AG 53.45 diverse robe, per deleto/ per to doso e da to
MBV 371 371 a.1488 letere sive torchi da leti de tabula. leto. IVE 8 sendo intrao in leto, da li soi inimixi in lo so
AAD 272 in camera del bagno una letera grande con sue leto fo circondao per ocìlo… LSE 20 sovensi abstinen-
colonne. GO letéa “barella”. PD 153 “dotto”. dosi dal leto del marito, menava la nocte sensa dormir.
Cf. RNB 80 neogr. laitûra “lettiga, cataletto” MBV 371 a.1488 letere sive torchi da leti de tabula. AA
D leitera. L letera. 47 havendo sentito sonare le campane si era levato di
letera sf. “istruzione letteraria” leto.
SL 53 (4.19) s.xiv. (Sav.) no avea letera ni scientia. MC D aletà. lecittu. lecto. lectulo. leitera. leitu. letica. lettu.
688 per comuna hutilitae de li homi e de le femene, cossi lieciu. lieto. lietu. litu. D lectus.
como di quilli chi sam letera [testo toscano: “gli allittera- lettone sm. “ottone”
ti“], como de quilli chi no la sam, azoche, lezando e ASF 727 un par de brandenalli belli da camera da letoni.
odando lezer autri in questo libro… CPF 169 a.1589 no AAD 268 otto carreghe con la sua spaletta coperta di
soramente li letterai, ma quelli ancora che no san de let- veluto da donna con li pomi di lettoni indorati.
tera. D lottone. L letonum.
D leitera. letterao. lettia. L littera. letor sm. “lettore”
letterao sm. “letterato, istruito” AG 12.656 or de penssar ogni letor/ quanto De gi a faito
CPF 169 a.1589 no soramente li letterai, ma quelli anco- honor.
ra che no san de lettera. lettu sm. “letto”
D letera. L licteratus. AAG 116. PD 111, 356 “dotto, per leitu (< lectu)”.
leterìn sm. “leggìo” RGS § 90. PVG. VPL. FDG 59, 254.
GO. CAD. PAG 109. DVO (On.). BDS (Sav.). VPL D leto.
(Sanr.). Leù top.
REW 4964. ALE 238 *lectrile: “lectrum, pulpitum… QVS 25 s. xix. “villa in Vado appartenente alla mensa
super quo legitur” (Isidoro), prov. letril, sp. a.1310 latri- parrocchiale di Vado”.
le; Roma a.1295 lectorile, lomb., ven. letorìn. leudo / léudu sm. “leudo, imbarcazione”
L lezille. litterile. MGT 286 a.1481 lo nobile Theodoro Spinola, el quale
léttia sf. “lettera” mandò uno leudo armato con homini venti. BGP 166
CAD. RGS §. PVG. a.1484 bexognemo de barche et de laudi. –– leudi apti a
D letera. portare artagiaria et homini. PAD 334 a.1506 con diversi
leug 622 leve

leudi e bregantini. CCS 141 a.1570 (Celle) le barche o doveranno tenere la levada, in pregiudicio dell’arte de
lendi (err.: leudi). BDS (Var.) léudu: “barca a vela per il calzolari e sarti.
trasporto di zavorra”. D levà.
PD 116 n. LVO 20: < ar. ‘udu “liuto” levadò / levadù agg. “levatoio”
D laudo. leudu. liuto. L leuda. GL 7.29 e caran zu ro ponte levadò.
leugier agg. “curioso” GO., PD 360 levadù “semipopolare”.
IVE 68 si che Herodes, chi era segnor in le parte de D levà. L levatorius.
Galileo e era homo leugier de vei novitae, se pensava de Levaggi top (Borzonasca)
vorey andà a vei. ST 9.154.: *Laevi, etnico. U.F ORMENTINI , RSL 15
leùn sm. “leone” (1949) 218 sg. FTL 34 n.18. PCT 28.
PVG. L laevi. levagium. levalli.
D leon. levàn sm. “lievito”
Leùn top. (Sav.) LP 32 sg.: prov. levamen.
NTS 19 s. xvii-xviii. “Cian de Leùn: da Cimavalle D levau. L levatura.
verso la Strada della costiera”. Levani top. (Gen.)
léura sf. “lepre” ST 9.155 sg.: *Laevi, etnico.
MVS (Sarz.). D lavani. L laevi.
D levre. levante sm. “levante, Est”
Leuso top. (VArr., fraz. di Vendone) AG 138.227 e ben a pu ra sua rivera/ de cento miia de
LL 58. staera/ e da levante e da ponente. VPL.
L. leizanum. lezanum. leuzolum. D lavante. levantolu.
leva sf. “levata, fuga” levantolu sm. “brezza di levante”
CIC 34 a.1749 (Sav.) ciantà lì o gusso e tutti i nostri
ADL (Vent.).
arneixi/ pe fa una leva e mette in sarvo a vitta.
D levante.
D levà.
Levàntu top. “Lévanto”
leva sf. “leva, palanchino”
BMG 56 a.1630 leve e palferri. RGS § 314: “accentazione latina: Lévanto è accentua-
levà/ -r vb. “alzare; levare, togliere; crescere; eleg- zione gallica”.
gere” L (de) levanto.
AG 47.25 queli se levan lantor/ como leon descaenai. levarezzo / levaressu agg. “posticcio, asportabile”
AG 56.216 che ello se guardava monto ben/ che vanna GR 92 a.1610 (Alb.) che si intendino permessi li taulari
gloria mondanna/ no gi levasse la sovranna. AG 79.256 sin qui fatti, se bene non sono leverezzi, e per l’avenire
De fe primer Adam e Eva/ de che lo mondo se leva. AG non si possio fare detti taulari salvo levarezzi. ADL,
104.4 l’aotissimo segnor De/ chi forma Adam e Eva/ per VPL (Vent.) levaressu (a Sanremo pl. levaresci).
lo quar ordem primer/ tuto lo mondo se leva. AG 132.21 D levà. L levaritius.
fin che levao elli avesse/ papa che bom esser creesem. levatura sf. “lievito”
AG 140.38 no sei peigro ni fantin/ a levarte la matin. SA MUI 174.
240 a.1340 vogliando li sovra scripti emendaoi e statuta- D levàu. levö’ia. L levatura.
rij levar e chaciar e restringe tute le superfluitae contra- levàu sm. “lievito”
rietae e confuxioin le quae se contenen in li dicti statu- ADL, VPL (Vent.). VPL. FDT.P 74 (Triora). MDB
ti… SA 242 a.1340 (Sav.) han statuio e ordinao che li (Bord.). LP 32: “il tipo schiettamente lig., levatu, domina
consori de la dita arte seam integnui… de leva e fa leva a la Liguria di ponente; l’area genovese ha crescente, la
quelli che contrafaran le pene statuie in questo presente Provenza il tipo levamen”.
volume. CAR 10 a.1340 se quello chi sera condenao no D levà. levàn. levatura. levòu. L levatum.
pagerà lo prior sea tegnuo de levage lo pegno con lo con- leve agg. “facile, agevole”
sego de li consegé. GP 277 et incontenente ello si se leva FAS 144. MP 19.175 (Pigna).
dalla tora e se ze alli zue. CR 18 se levàn de tora. GP D delleve. levementi. L alleiare.
283 levaive suxa tosto. MC 687 si me levai drito in pe. levemente / leve menti avv. “facilmente”
SL 51 (2.8) s.xiv quando Maria vi lo so figlor lanzar e AG 14.136 De, como zuran levemente/ o per poco o per
spande lo sangue…/levà le braze e n’oselo tochar. PCD niente! AG 140.315 che chi spessaminti zura/ leve menti
32 s. xiv. levendo. LSE 28 debiamo levarse a Dio per
se sperzura. PAB 78 le cose molle, como e l’aigoa e l’ai-
grande leticia. RAN 59 s.xvi. (B.Cigala) ptc. levaou.
AA 96 si parse tempo como de andare per mare e per re, sum levementi divisse, ma asi tosto s’asembiam.
terra a mano armata ala cita de saona per levala da lo PS 66.
governo de fransa e metela soto il giogo de genoa. CIT D leve.
98 bella, levate sciùe/ ogni cosa t’aspeta, e no pœu ciùe. Levens top. (Alpi Marittime, Fr.)
GL 15.43 arrivà chi ra brava pilotin-a/ a leva veira e a LAM 100, it. Levenzo.
terra s’avvexin-a. VPL levà. D levenza.
PD 136. leventon
D levadò. evarezzo. levàu. GL 17.79 a va in Germania, donde pà che in tren/ l’aspé-
levà sf. “focaccia lievitata” te Guelfo in arme leventon/ figgio de Cunegonda. (TT
PVG. va dove par che la Germania il chiami/ Guelfo il figliuol,
D levà. levàu. figliuol di Cunegonda).
levada sf. “provvista?” Levenza idr. (Briga)
MNS.2 9 a.1577 (Sav.) panni d’ogni sorta a minuto et in LTI 56 n.71 s.xvii.
grosso a quali detti merzari e toscani non potranno ne D levens.
léve 623 li

lévera sf. “lebbra” levroxìa sf. “lebbra”


AG 13.2 san Silvestro chi sanasti/ de la levera AG 14.488 peccao de simonia/ chi e como levroxia. PS
Constantin. 33 s. xiv. levroxia.
FAS 154, 156. AGC 38 “rara epentesi, fenomeno tardo Cf. SAP 411 a.lomb. levroxia m.s.
in Italia Settentr.” D levera. levrosia.
D lepra. levrosia. levroso. levroxia. lexìa sf. “lisciva”
lévere sf. “lepre” AG 143.194 pensa de far lavanda forte/ de tar aigua o tar
PD 132, 134, 139 s. xvi. lexia/ chi ogni mar descaze via.
D levre. levora. PS 3, 8.
Lévice top. (Langhe) D lescia. lesia. liscia.
SCT 230. lexìn sm. (mar.) “cordicella”
L levexe. laevi. CAD. PD 145 *licinu. REW 5018. NVM (Sav.).
levò sm. “lievito”. D lezegnu.
LP 32 sg. léxina sf. “lesina”
D levau. L levatura. AAG 127. PD 350. PVG.
levö’ia sf. “l’aumento del numero delle maglie, nel RSS: “termine germ. (aat. alansa, alasna) affermatosi in
lavoro a maglia” Francia nel periodo francone, cf. fr. alêne, a.fr. alesne”.
CAD. PAG 187. RGS § 211.
D levatura. D lerna. L lesnonem.
levora sf. “lepre” lexion sf. “lesione, danno”
CIT 102 de fa de çervi e levore ciù cacce. GL 7.2 se una TL.1 352 a.1455 senza lexion o sea dano de lairi.
levora schitta, o pu un vorpon… DFC 13 chi ciù levore li / lli art. m. pl. “i”
caccia, ogni donnetta/ sa dì che l’unna e l’atra fuzziran. AG 4.35 li inimixi o intorno… AG 97.3 se lli re an pro-
PD 158. speritae. AG 140.241 l’amixi toi. PEG 40 li vii. peccai
D levere. levre. mortali. DCT 163 a.1380 li inimixi de lo imperao. PAB
levòu sm. “lievito” 39 li oxelli in le ayre. AA 17 tra li altri.
PVG. AGC 36: “lli: raddoppiamento fonosintattico, quasi cer-
D levàu. tam. riflesso della pronuncia”.
levrattu sm. “leprotto D i. g’.
GO. li art. f.pl. “le”
D levre. levrotto. IVE 23 e meteran li main adoso a li maroti e seran beli
guarij.
levràu sm. (ornit.) “poiana”
D li.
CLU.
li pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m.pl. “essi”
D levre.
AG 14.109 li no am ben drita fé. AG 54.42 homi pusor
levre sf. “lepre”
s’acompagnan/ en un bon legno che li arman. AG
CAD. MP 19.175 (Pigna). PD 135, 150, 343, 344. VPL.
138.197 unde li van o stan. AG 140.57 che sempre te
Cf. MD 10: DANTE, Inf. 23.18 più crudeli/ che ‘l cane a
sian in aya…/ da ogni mar li te defendan. AG 146.236
quella lievre ch’elli acceffa.
quando li den anda a scora. PAB 86 li deveream cambiar
D legua. leura. levere. levora. levrattu. levrau. levré. la deffensiom in accusaciom.
levrotto. L leporem. li pron. sogg. enclit. di 3ª pers. m. pl. “essi”
levré agg., sm. “levriero” COM 4.83 cose dixeivili dro mæ matrimonio ri vexin, ra
PRP 349 (str.48) i ri fen fuze come cai levrei. NPD 70 gentr dro quartæ’, ri amixi?
ca.1800 (Sav.) cumme da lunga caccia de strapassu/ cun li pron. ogg. di 3ª pers. m. pl. “li”
a lengua de föa turna ün levré… AG 146.284 ni requeran che l’aye. PAB 86 e cossi no
D levràu. levre. levreri. levrieu. L lepolinus. aveream mester de avocati per si deffender, e se li voles-
Levreri / Levriéu top. (S.Olcese) sem aveir li deveream cambiar la deffensiom in accusa-
FCL 25 a.1798 la villa de Levreri (cognome). ciom.
D levré. li pron. dat. di 3ª pers. m. e f., sg. e pl. “gli, le, a
levrosìa sf. “lebbra” loro”
FAS 163. AG 111.7 e for misso li am in man/ peiver o zenzavro o
D levera. levroso. levroxia. safram. AG 144.213 che lo dimonio fo irao/ de zo che
levroso agg. “lebbroso” De li (a loro) avea dao. PAS 33 za li sanava ello li soy
AG 16.128 o maraveia no era/ che lo so voto glorioso/ infermi e gue reussucitava li soi morti. CBL 347 (24.22)
chi de tanta belleza era/ pareva esser un levroso? AG or li respondo che e son trista e dolenta. PEG 40 per gra-
47.19 futi som, in terr’ascoxi/ li soci porci levroxi. AG cia special che De li faça. PEG 42 ly renda de bem mar.
47.51 li venician tignosi…/ ni conseio che za mai/ men- PAB 41 vegne lo nostro segnor Dee e si li disse… PAB
toem porci levroxi. PAS 28 si era a una menssa e un 45 sg. questi trenta dinai li (a lei) caitem a la riva de un
disnar im la casxa de Symom lo levroso. FAS 154, 164. fiume. –– li (a lei) apeize la picossa a lo collo. PAB 70
PS 10, 11 s.xiv. levroso. se honor li fosse dao per natura… o no gi fallirea.
Cf. MB 149 (Bonvesin) levroso m.s. PS 20 “forma non non molto frequente”…
D leperoso. leprozo. levrera. levroxia. L leprosus. li / lli pron. dat. enclit. di 3ª pers. m. e f. sg. e pl.
Levrotto top. (Piana Crixia) “gli, le a loro
FTL 152. PAB 39 e felli vegnire volentae de dormir e trasselli una
D levre. levrattu. costa.
li 624 libr

li particella avverb. “ci, vi” liberar vb. “liberare


PAB 46 a l’unna taia lo braso, a l’aotra la testa e a l’aotra MAC 165 voi, messer Jhesu Criste, serai in lo me aitorio
la gamba, in tar guissa che no li romaze arcunna chi no e liberai l’annima mea da ogni peccao e la mea carnne da
avesse taiao quarche cossa. –– no li ossai intrar. ogni corrucion. AAG 124 n.3 s.xviii. (DFC) ptc.
PS 20. liberàou: “fase intermedia fra -àu e -òu”. PCD 38 s. xiv.
lì / llì avv. “lì, là” ptc. liberò “formula contabile: “pagato”.
IVE 12 chi, si e scee in monte guixe noi se la possemo D liverar. L liberare.
levà, ma lì tu no porai avei una stiça d’aiga. PAB 42 liberetto sm. “libretto”
vatene a lo pareiso, a lo angelo cherubim chi e lì. –– e lli RDA 5 (C.Zabata) me descciaxe… che non haggie pos-
unde noi scarchizamo com li nostri pee, mai possa no ge suo inserì in questo liberetto quarch’unna dre soe
nasce erba zamai. LSE 31 vene lì… per visitar la soa mascharate…
sorellla inferma. D libero. libreto. L libretus.
PS 40. FAS 165. PD 158. ADL (Vent.). libero sm. “libro”
D corì. lìe. AG 14.140 zurando cun boca e con man/ su qualche libe-
lì sm. “giglio ro o cartolario. AG 38.17 biasteme, asdeiti e vituperi/
RAN 93: a.gen., fr. lys. som lor liberi e salterj. AGN 95.187 poi che lo preve è
D liriu. lis de mar. sagrao/ mai no de manezar dao/ che libero è de l’aversa-
lia sf. “feccia dell’olio” rio;/ chi leze in tar cartorario/ segondo ch’i fi pricao/ me
DVA (VArr.). par indemoniao. AG 137.25 e possee liberi assai/ boni e
L lia. veraxi e ben mendai. AG 145.399 no te dar a zogo re/
spicialminti de dai/ chi son liberi condanai/ en li quai chi
lìa sf. “lira (moneta); libbra.”
tropo leze/ en rea bancha a la fin seze. PAB 38 dixe in lo
COM 3.55 o sa cose son çinqueçento scui? - o sa che son
libero de genexis… PAB 41 e de quello peccao dixe lo
doa miria çinqueçento lie. CAN 1843 p.23 (Sav.) miggè
libero de Salamon. PAB 51 la translataciom de questo
de lìe. CAN 1847 p. 75 (Sav.) növesentumialìe. VPL libero. AA 86 tuto scrivendo in lo libero. RDB 116
(Taggia), PVG “libbra, misura di peso”. (C.Zabara) libero.
L libra. FAS 156. PS 11. PD 144. AGC 38 “raro fenpmeno di
Lia n.p. “Elia epentesi vocalica”.
PD 144. D liberetto. libraia. libraro. libreto. libbru. L librus.
liaya sf. “fascio, fagotto” libertai sf. “libertà”
MBA 377 s. xv. (Seyne) dos liayas de lena. PAB 93 inderno… day guierom a li boim e penne a li
D leaya. ligassa. ree, li quai no am meritao la libertai de li annimi, costrei-
liame sm. “letame” ti a far zo che e faito.
GL 7.119 (di un morto in battaglia) o l’è zà intr’o liam- PS 107.
me a fà grasciûa. D liberalitè. liberamenti. L liberta.
PD 141. FAL 274 n. 11 “laetamen”. PVG. FDG 126, libia sf. “frana, valanga”
193. ITG 18 (V.Magra). Cf. PSE 257: parm. libia m.s.
D funzu de liamme. leame. D liggia.
liardo sm. “monetina del valore di due denari” libbia sf. “sorgente d’acqua”
GRD 119 (Monaco). GR.2D 81 (Rio di Groppo) se mai libbia o pozzo derivas-
DUC.5 87 liardus: moneta minutior [fr. liard se dall’altrui terra.
“quattrino”]. libbia sf. “germoglio di ulivo”
libàn / liban sm. “fune di sparto” DVO (On.). DEI.3 2220: < “oliveus”
CIT 107 questo libàn aççeizo incatranao/ che aora con tanta Libbie top. (V.Taro)
fæ pà chi te ghìe/ a descrovì ri pesci chi e lìe / dra foscina EOL 24.
compagno si zurao… MNS.3 62 a.1721 (Sav.) ogni sorta di Libiola top. (Riviera di levante)
vette o sia cavi d’erba, bremi, libami, paramelle. EOL 24.
SDS (Sav.). (Sav.) “mazzo di corda”. libra sf. “lira (moneta)”
D alibà. L libanus. DPC 173 ca.1180 (Sav.) et ei Paxia dedit ad viro meo
libeccio / libecciu sm. “libeccio” Iohannes libr. v. et copertor j. novo. NAB 21 a.1473
VPM 163, 460: “a.gen. lebezho, di diretta derivazione (Sav.) e questo apiena (sotto pena) de libre dese… ––
araba. Subisce nel sec. xiii. l’influsso di Libia (“vento siano aondanati jn le sopra scrite lire dese. SAS 75
proveniente dallla Libia”), e passa in italiano, franc. a.1592 (Sav.) caschino in pena de libre doe di Genoa.
(lebèche, lebèsche), venez., napol.” REW 4959. ALN 93 D lia. lira. livra. L libra.
*libyceus, ispano-arabo labag”. PVG libecciu. libbra sf. “libbra, misura di peso”
D lebecciu. lebezho. lebechio. L lebetius. DVA (VArr.) “antiquato”.
liberà agg. “liberale, generoso” librà vb. “suonare tutte insieme le campane”
CPF 170 a.1589 no se conven assottiggiare tanto con ri DVA (VArr.).
boni scrittoi, anzi, ascarzase in tutto ro resto per esse libràia sf. “libreria, biblioteca”
liberè con lo. CAD. GA 12.167.
liberalitè sf. “liberalità” D libero.
LSE 21 cum tanta liberalitè se efondea a li poveri… libraro sm. “libraio”
D liberà. libertai. MNS.2 54 a.1577 (Sav.) arte de cartarj e librarj.
libera menti avv. “liberamente” D libero.
AA 34 acio che li adorni poteseno libera menti intrare in Libreria top. (Laigueglia)
la cita. TAL 135: “dalla presenza di terreno a strati verticali”
D libertai. D libri.
libr 625 ligà

libreto sm. “libretto” lieto / lietu sm. “letto”


RDA 5 (C.Zabata) re soe composizioin contegnue in que- RDB 173 (ms.) se vago in lieto/ non posso dormì. RGS
sto libretto. MNS.2 48 a.1640 (Sav.) detto censaro scri- § 90 (Rovegno), OCD 24 (Carrega): lietu.
va, e notti al suo libreto detto negocio. D leto. lieciu.
D libereto. libero. libbru. liéu sm. “fune che sostiene e fissa il carico delle
librettu sm. “filo cerato arotolato in forma di libretti bestie da soma”
(o gomitoli o frutti) acceso nelle funzioni dei morti” FDT.P 74 (Triora).
VPL (Taggia).
D ligammu. ligòu.
Libri top. (Vent.)
LTI 57 n.78 Lieuche top. (Alpi Marittime, Fr.)
D libreria. L libri. LAM 100 : it. Leuca.
libro / libbru sm. “libro” liga sf. “lega di metalli preziosi
PEG 40 san Zoane in lo libro de la soa revelacion. IVE GSA 22 a.1576 (Sav.) li detti fraveghi e orefici saranno
16 et si le asemeia a la fior de lo lirio in lo libro de la tenuti e obbligati fare tutti i lavori si d’oro come d’argen-
canticha. MC 688 lezando e odando lezer autri in questo to fedelmente e sinceramente senza frodi e della bontà e
libro. GRD 119 (Nizza) non si faccia pane a vendere che lighe che qui appresso si diranno… –– che l’argento
prima non sia fatto scrivere nel libro dei lesdieri. PD debba essere di bontà e liga d’argento di marco, ossia
155, VPL. libbru. d’oncie undici e due denari per ogni libbra di once dodici
D libero. d’argento, e non di minor liga e bontà. GO.
Licee top. (Sav.) L liga.
VTS 83 a.1530. liga sf. “lega, alleanza”
L licia. D lizie. PAT 23 a.1352 sumus contenti de far liga cum lo segnor
liche sm. “lichene” Rey, ala offension de lo Veneciam.
PD 155. FAS 153. PS 31 “tuttora vivo”. VPL.
D ricu. L liga.
licche lacche loc. avv. “così così, mediocremente”
liga sf.
GA 13.39 “illic illac” (PVG 846 “supposizione forse
troppo avventata”). AG 46.70 sempre li portam grande ardor/ d’odio, d’ira e
lichettu sm. “rubinetto” de ranchor/ chi uncha per l’un l’atro liga/ mar el lor no
ADP (Pietra). s’afaiga.
D luchetto. AGN ad loc.: liga “lievito (REW 5021)” [ ?? ].
Liccia top. (Aulella) ligà/ -r/ -re vv. “legare; rilegare”
EOL 24. AG 143.202 zercha alo primera mente/ preve ben sufi-
Licciana top. (V.Magra) ciente/ chi sapia asolve e ligar. GP 289 si llo fe ligar a
EOL 24. una collunna. AF 1.15 s. xiv. (Pietra) questo chi a lo
Liciorno top. (Lavagna) mondo en bairia/ ligar si se laxava. MNS 1.34 a.1577
RAN 11. EOL 24. (Sav.) ligar casse o altre balle di qualunque sorte.
lìcite sm. “gabinetto” MNS.2 56 a.1577 (Sav.) ligare e cucire libri. CPF 167
BDS (Sav.): andà au lìcite. a.1584 unna groia finna, com’è questa historia, se dé ligà
lichor sm. “liquido, acqua” in oro, no in latton e rammo.
PAB insseme freido e callor/ e sechessa e lichor. CAD. RAN 21, 72. PD 358. GIL § 201. PVG.
licresia sf. “donna troppo buona” VPL.LP 21: prov. liar. MP 19.175. (Pigna).
PVG “Lucrezia”.
FORME:
lidda sf.
GL 4.33 lé chi sente questa lidda (TT lodata passa e Indic.Pres. 1.sg. ligu PD 112, 358. ADG 41.
vagheggiata Armida/ fra le cupide turbe, e se n’avvede). 3.sg. liga AG 14.402, 53.198.
GL 18.85 ma zà ra lidda era per rescì brutta (la cosa si CEB 355 ADG 117.
metteva male). Impf. 1.pl. ligavàmo (ligàvamo?) PS 24 s. xiv.
lie sm. “ghiro” Cong. Pres? 2.sg. ligui AG 140.345. te ligui.
MP 19.175 (Pigna). REW/FPI 3787 Condiz. 2.pl. ligheressi RDC77
D gi. L girus. laeronem. Imperat. liga LMS 413 a.1224.
lié pron. sogg. e compl. di 3ª pers. m. e f. “egli, lui, Ger. ligando LSE 21.
sé, lei” Ptc. m.sg. ligao AG 14.329. GP 289.
RDB 180 (ms.) e spesso iescie fuor de lié. RDC 185 AF 1.21 s.xiv. (Pietra)
(T.Conchetta) lié comme un gatto d’India o buetta CBL 348 (25.34). IVE 55.
mosco. OCD 25 (Carrega, Cartasegna) lié sogg. ligaou RAN 59 s.xvi. (B.Cigala)
lìe avv. “lì, là” ligato VP str.48 s.xv.(Sav.).
CIT 107 a descrovì ri pesci chi e lìe. AA 49.
RDB 14 tornà no voggio in carne e in osse lìe. RDB 78 m.pl. ligai MAC 169.
o va scorratando chi e lìe. PS 3 s. xiv. lìe. GUA 367.
lighè VBA 103 a.1435.
D lì.
liéciu sm. “letto” f.sg. ligà LSE 17.
OCD 24 (Cartasegna). f.pl. ligae AG 138.106.
D leto. AF 1.19 s.xiv. (Pietra)
liera terrestra sf. (bot.) “Glechoma hederacea” MAC 166. IVE 14.
FPL (Nizza). D aligà. allighì. desligar. ligà. ligabosco. ligaggia. liga-
D lellua. me. ligaresso. ligaura… L ligare.
liga 626 ligo

ligaboscu sm. (bot.) “Lonicera v.sp.” liggia sf. “canaglia, malfattore”


FPL (Pegli). GL 12.65 una liggia/ fu mentre visse… DFC 41 amò
ligadüa sf. (mar.) ”legatura” non ciù treitò/ non ciù liggia, no orbo e non figgiœu’…
NVM (Sav.).D ligaura. L ligatura. DFC 192 sg. tutte figge/ mà guidæ’ da çerte ligge. –– mi
ligaggia sf. “legaccio” no çerco balle o sbigge/ comme dixan çerte ligge.
CIT 198 se quattro fire d’oro in canestrelli/ son liagge da Liggia top. (Diano S.Pietro)
ommo, o pù da foento… GL 5.4 e se trovæ’ che no ve FCL 5O in ta Liggia. FTL 74.
torne o conto/ de perde chi ro sacco e ra ligaggia… ligià vb. “franare”
COM.3 45 de speize ch’ei fæto no ve dan do sacco a DVO (On.). VPL. ADP (Pietra) “scivolare”.
ligaggia. D liggia.
GO “corda del sacco” lignao sm. “lignaggio”
D ligar. L ligatia. AG 129.11 visto ho done pusor/ gentir, d’aoto lignao/
ligagnö’ sm. (bot.) “Salix caprara” moier de gram segnor.
FPL (PortoM.) FA 365. FAS 147, 163.
D ligaura. D linaio.
ligame sm. “legaccio, legame” lignèra sf. “filo”
AG 79.253 questo ligame, zo me par/ no e cossi per DVO (On.).
desgropar. IVE 14 ele son ligae da lo ligame de la cari- D lignora.
tae IVE 64 e no sum degno de lexligar li ligami de li soy lignià vb. “segnare con una cordicella imbianchita”
casay. RAN 21. MP 19.175 (Pigna). PVG. GP.
D lignora.
D ligammu. ligà.
lignö’ sm. “cordone, trecciuolo, lucignolo”
ligammu sm. “legaccio”
GO “matassa; capo da cui si comincia a dipanare la
VPL.
matassa”. CAD. SCN 390, FPI 2852: < ellychnium
D liéu. ligame. ligòu.
(REW 2852, 5191) [assume come primario il significato
ligaö’a sf. (bot.) “Calystegia sepium R.Br.; di “lucignolo”, che è invece evidentemente derivato]. FA
Calystegia silvestris Roem. et Sch.” 365. NVM (Sav.). REW 5062. PVG.
MLC 254 (Rapallo). Cf. CVM mil. lignö’ m.s.
D ligaura. D lignor. lignora.
ligaresso agg “da legare” lignö’/lignœua / lignö’a sf. “filo imbiancato usato
RDV 241 a. 1583 amò me liga se ben son canuo/ come dai carpentieri per tracciare”
se fuisse un matto ligaresso” GL 18.42 ha sotto lé çent’ommi de lignœua/ capaçi a
D ligà. mette insemme ogni inzegnœua (TT e cento seco avea
ligassa sf. “fascio, fardello ” fabbri minori). PVC 63 s. xix. s’imparava a serta scöa/ a
ADL (Vent.). vegnì ommi de lignöa. VPL.
D liaya. L ligaza. FDG 158 “filo di lino”. PVG.
ligassa sf. (bot.) “Clematis vitalba” CAD: ommu de lignöa “uomo di garbo, degno di stima”.
FPL (Masone). PA 124.
ligaura sf. “legame” D lignora.
AG 54.14 no creai che loitanura/ parta quela ligaura/ chi lignola sf.
inseme n’a conzunti. AG 102.30 ma nixuna loitanura/ po MNS.1 109 a.1577 (Sav.) (fillatori) alcuna sartia o piana
partir veraxe amor…/ che tropo e gran soda ligaura. o torta che sia ad uso di mare… non possino in modo
FAS 153, 164. PS 35. alcuno bagnarla o frigarla con tora o lignola con acqua o
D ligadüa. ligagnö’. ligaöa. ligar. L ligatura. altra cosa che possi bagnarla… –– possino con detta tora
ligèa sf. (bot.) “Arum Italicum”. o lignola… frigarla con acqua di mare.
GO erba ligièa. FPL. lignor sm. “uno dei fili che formano il cavo”
Liggetta top. (Diano S.Pietro) AG 114.42 ognunchana cavo roman seiver/ se n’è pu un
FCL 50. lignor for mermao.
D liggia. FA 365.
liggia sf. “frana, scoscendimento, dirupo” D lignö’. lignora. linnei.
CIT 72 çerco ra liggia, e me pâ un’ora mille/ de veira, e lignora sf. “filo imbiancato usato per tracciare”
derruàmeghe lantora. CIT 94 stanco da ro travaggio/ AG 75.35 ma chi mantener voresse/ terra chi crexe deves-
d’avei per longa peçça a ra soriggia/ roncà ciù d’una lig- se/ per menar drita lignora/ vorrà aver poestae de fora. AG
gia… CIT 191 ra mæ muza…/ vistase con strapaçço 86.69 chi vor tener drita lignora/ alo e cazao de fora.
cavarcà/ a rompicollo aora per sempremoæ’/ a me lascia FA 365: lineola. FAS 147.
Cf. BIO 70, CVM mil. legnöra “lenza, filo a piombo, filo
a ra liggia camminà. GL 8.41 o me portò da pœu per
degli ortolani”.
çerta liggia/ da fame çento votte derruà. COM.1 67 quel- D lignera. lignià. lignœua. lignöa. lignola. lignor.
lo vitello dra vacca de Polonia, che ha fæto derruà zu L lignora.
d’un-na liggia l’ase de Battestu… NPD 68 fine s. xviii. ligolu sm. “ramarro (Lacerta viridis)”
(Sav.) chi ven zù d’in ti strasetti/ pe i senté, pe quelle MVS (Sarz.): REW 4821.4. Cf. DEI.3 2229.
ligge? D lagö’.
PSE 257. RAN 193. TAL 64 n.278 (Alassio). REW/FPI Ligorna top. “Livorno”
4273. GA 13.203. PVG. VPL. SS 80 parte (delle navi) ne condusero a Ligorna e parte
D deligié. leixea. libia. liggetta. ligià. liscia. lisgia. zlig- in Saona.
gia. sliggiare. L liburnum.
ligo 627 lin

Ligorna top. “breve pianura alluvionale lungo il limoneto sm. “piccolo limone”
torr. Bisagno, presso Prato (Gen.)” ASF 731 una coperta dez dimito giallo facta a limoneti.
RAN 7 n.1. PSP 98 n.272. D limùn.
ligòu sm. “legame del covone” limosena sf. “elemosina”
PVG. AG 140.283 la limosena si governa/ e menna l’omo in
D ligamme. liéu. vita eterna. AG 145.253 se dinai voi ben inpiegar/ assai
ligoubàn sm. “omaro, specie di crostaceo” limosene voi far.
ANP 66 (Nizza). Cf. G.ALESSIO, BALM 8-9 (1951) 51. PS 2, 3. AGC 38 aferesi.
D düguban. D elemoxina. elimoxina. lemosena. lemoxina. limosener.
Ligu top. (Briga Marittima) limosina. limoxena. limoxina. limoxiner.
PSP 98 n.274. limosené / limosener sm. “benefattore”
ligurà vb. “fischiare” AG 138.177 monto son omi pietosi…/ a tuti gran limose-
DVA (VArr.). ner. PCD 34 s. xiv. limosené.
D liguri. FAS 147.
ligùri sm.pl. “gridi di richiamo in campagna; fischi D limosena. lemosener. limoxené. limoxiner.
di disapprovazione” limosina sf. “elemosina”
DVA (VArr.). FAS 147.
D ligurà. D limosena.
ligustru sm. (bot.) “Ligustrus vulgaris” limoso agg. “fangoso”
FPL. MCG 332.
D listru. limoxena sf. “elemosina”
liia sf. FAS 155. pl. limoxene.
AG 134.77 or se lo zazuno e liia/ tuto lo corpo asotia/ en D limosena.
tute guise che savero/ schivarlo voio, se porro. limoxené / limoxener sm. “benefattore”
FA 365: “incerto significato”. AGN corr. abia “abbiglia, AG 56.13 san Zoane limoxene/ chi grande logo tem in
rimette in ordine”. ce.
lillà / lilàs / lilassu sm. (bot.) “Syringa vulgaris; FAS 147 limoxener.
Philadelphus coronarius” D limosener.
CAD, FPL lillà. FPL (PortoM.), MLC 253 (Sav.) lilàs, limoxina sf. “elemosina”
lilassu. PEG 41 orgoio destrue ogni bem e ogni gracia e tute
lilìn sm. (bot.) “mughetto (Convallaria majalis)” bone overe perço che ello fa de lymoxina peccao, o de
GO. FPL (Chiav.) vertù vicio. CR 26 o (voi) avevi tanto besogno che o
limma sf. “lima” convegné andar demandando a le porte la limoxina con
CAD. RGS § 159. VPL. grande desaxo. ADL (Vent.). VPL.
D limaggia. limaggio. limeura. limöa. L lima. PS 3 s. xiv. limoxina. PD 118, 141, 158, 350 “non indi-
limà vb. “limare” geno”.
VPL. D limosena.
limagia / limaggio sf. “limatura di ferro, usata per limoxiner sm. “benefattore”
tingere in nero” AG 43.151 sum tuti gran limoxiner/ e daxeor quando e
MAS 119 a.1486 galla, vitriola, gomma, limagia rausia mester.
(arrugginita), roza, accetto e sapone. ISG 42 a.1630 D limosener.
galla, vitriuolo, limaggio e gomma. limùn sm. (bot.) “limone (Citrus limonum Risso)”
GO. limaggia. Cf. MAS 119 n.75. RAN 44. ALN 56, PVO 417 “dal persiano attraverso
D limma. l’ar. laimun”. Cf. sp. s.xv. limon.
limassa sf. “lumaca” MLC 230 sg. PVG. EVM 73.
PS 3, 66 s.xiv. limasse. PS 67 s. xiv. tante mamalove, FPL (Porto M.) “ilex aquifolium”
aragoste e limasse che elle roeream tute le erbe e li erbo- D limoneto. limunettu. (erba) limunina. L limonus.
ri. MP 19.175 (Pigna).: *limacea REW 5043. limùn / limunettu sm. (ittiol.) “Pomatomus saltator
Cf. SAP 411 a.lomb., piem. limassa m.s. L.”
D lümassa. TTC 128. AFV 423 (Vent.) “uovo di mare (Microcornus
limassa babiàira sf. “lumacone” sulcatus)”. ADP (Pietra) “pesce ricciolo”.
MP 14.41 (Pigna). D limunettu.
D baggiu. limunettu sm. (bot.) “Lippia citriodora Kunt.”
lime sm. “lume, lucerna” MLC 256 (Sav.).
MP 19.175 (Pigna). D limùn.
D lüme. limunettu sm. (ittiol.) “Pomatomus saltator L.”
limeta sf; “pupilla dell’occhio” AFV 419 (Vent.).
MP 19.175 (Pigna). D limùn.
D lümeta. lümin. (erba) limunina sf. (bot.) “melissa (Melissa officinalis)”
limia sf. “lumìa, specie di agrume” EVM 78 (V.Mar.).
RDB 72 agro comm’unna limia. D limùn.
L limia. lin sm. (bot.) “lino (Linum usitatissumum L.)”
limöa / limeura sf. “limatura” FPL. MLC 228. EVM 74 sg. “linum angustifolium”.
PS 1, 35 s. xiv. limeura. GO. limöa. PVG. VPL.
D lima. D linaro. linlena. lin sarvègu. linusa. L linum.
lina 628 liri

lina sf. “luna” lin sarvègu sm. (bot.) “Linnaria vulgaris”


OCD 24 (Cartasegna). FPL.
D lunna. D lin.
linagio sm. “lignaggio, razza lìntima sf. “intima”
PAB 51 e lo human linagio per benefficij recevui e ser- PD 116, 140.
vixi meritae ama e segue l’um l’aotro. PAB 72 e se D intima. lentima.
alchun se gloriffica de so linagio, so e cossa inffenta. linusa sf. “farina di lino, mangime fatto con semi di
BRP 15 n.n., a.1474 Salve conficto in su la sancta croce. lino”
per cui genueise linagio e fato degno. ADL (Vent.). PVG.
PS.9. D lin. L linosa.
D linaio. liona parda sf. “femmina del leopardo”
linaio. sm. “lignaggio, discendenza, razza” PS 66 s. xiv. leoim pardi. liona parda.
AG 92.10 perché ven in gran darmaio/ lui e tuto so D leopardo.
linaio. PAB 39 e lo nostro segnor Dee disse: inzenere la lionato agg. “di colore fulvo”
terra erba e erbori chi fassam fructo, segondo lo lor ASF 726 una sottana de veluto crelmesile alistata de bor-
linaio… e atressi li oxelli vivessem in le aire segnodo lor cato d’oro cum li soi manegeti desteisi fodrata de tella
linaio. PAB 41 Adam fe un peccao mortal… in lo quae lionato.
Cf. ASF 768 Gloss…: lionato “fulvo, tané”.
fu imbocao tuto lo so linaio. –– e si metero inimistai inter
D leonato. L leonatus.
lo to linaio e lo linaio de la femena.
Lione top. “Lione (Fr.)”
FA 365. FAS 163. PS 66. MNS.2 31 a.1728 (Sav.) berrettini di Fere, come di
D deslignar. lignao. linagio. Pariggi e Lione, fini.
linarda sf. (ittiol.) “molva allungata (Molva elonga- D leone.
ta)” lionpaldo sm. “leopardo”
PLM 359. TTC 104. AAD 264 coperte di panno rosso con una pelle di lion-
Linaro top. (Moconesi) paldo in mezzo per ciascaduna a numero tre.
FTL 162. IVI: Costa Linaro (Vernazza): “dalla cultura D leopardo.
del lino”. liotae sf. “vincolo feudale di fedeltà”
D lin. L linalius, lynarium. MCG 332 la liotae donde elli se som aligay.
lince sf. “lince” D deslià. leotae.
MP 19.175 (Pigna). lippa “sorta di gioco”
lindu agg. “lindo” RDB 74 mi i omi de vint’agni zà vist’ho/ che a ra lippa
PVG “spagnolismo”. zugavan per e strè. CAD. RAN 12, 193. PVG. VPL.
(a) linea sf. (mar.) “l’Equatore” DEI.3 2244.
NVM (Sav.). lipera sf. “vipera”
linnei sm.pl. “funi di allungo delle vele” PSP 98 n.273 REW 9358. ADG 44: vipera : ipera
GO. (caduta di v-) : lipera (concrezione dell’art.).
D lignor. D vipera.
lingera sf. “vagabono” Liprandi cognome
VPL (Sanr.). PSN 94, 97 sg. a.1394 (Pigna): “sicuramente longobardo
lingno sm. “legno, nave” (Liutprando)”.
AG 144.197 homi rustigui e orchi/ che son bruti como D liprando.
porzi/ em terra e in mar o su per lingni/ chi per lor moze Liprando top.
vanneglorie/ coitan monto zoze istorie. PCT 116: “germ.”
PS 14 “non chiaro e non sicuro”. D liprandi.
D legnu. lira sf. “libbra, misura di peso ”
Lingo top. CIT 108 un dentexotto de træ lire.
BCB 100 monte (Bard.). N.LAMBOGLIA, RII 29 (1965) D libra.
lira sf. “lira, moneta”
1-8 “antico *Ingo, identificato con la montagna sacra
NAB 21 a.1473 (Sav.) e questo apiena (a pena) de libre
dei Liguri Ingauni”
dese… e tante volte como se troverano in fallo siano con-
L ingo. danati in le sopra scrite lire dese. COM.5 50 çinquanta
lingua boina sf. (bot.) miria lire de dœutta.
FPL (Mele) “Prunus laurocerasus”. FPL (Bord.) liriadù sm. “arcobaleno”
“Echium vulgare; Anchusa Italica”. BNF 220 (Bord.) VPL (On.).
“Viperina (Echium vulgare)” lirio / liriu / liru sm. (bot.) “giglio (Lilium candi-
D lengua. dum L.)”
lingua de crava sf. (bot.) “Rumex obtusifolius” IVE 16 et si le asemeia a la fior de lo lirio in lo libro de la
FPL. canticha, et dixe sicut lilium inter spinas. PS 66 s. xiv. lirio.
linlena sf. “veste sdruscita; donna discinta” ADL (Vent.), MLC 269 sg. (Sanr.): liriu.
BDS (Sav.). MP 19.176 (Pigna), MLC 269 sg. (Pigna), ADL (Vent.):
D lin. liru.
linsà vb. “iniziare, manomettere” MLC 268 (Bard.) “Iiris germanica L.” FPL (P.Nava)
BDS (Sav.). “lilium croceum”.
BIO 73, 268 lomb. linzar, mil. ninzà “iniziare, manomet- REW/FPI 5040.
tere; sboccare (vino)”. FLP (Piverone) ninsà m.s. Cf. SAP 411 a.lomb., mil., piem. lirio m.s.
D insà. D gigliu. iriu. lì. liviu. zigio.
liss 629 lizu

lissa sf. (bot.) liseta sf. “lucciola”


FPL (Cogorno) “Cynodon dactylon”. (Levanto) MP 19.176 (Pigna).
”Quercus ilex”. D lüseta.
Lissa / Lizza top. (V.Vara) lìsgia sf. “frana, dirupo”
EOL 24: Lissa (V.Vara); Lizza (V.Aveto). PSE 257. GA 13.203 (Pieve di Teco) “sliggia (metatesi).
lizadro agg. “leggiadro” D liggia.
PAS 147, 149. lizi vb. “leggere”
lisagru sm. “umor nero” RGS § 90 (Bonif.): cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26.
DVA (VArr.). VPL (Alb.) “mal di stomaco” D leze.
D lisagrusu. L lisagra. Lizie top. (Sav.)
lisagrusu agg. “melanconico” NSS 224 “fortificazioni occidentali di Savona: nome che
DVA (VArr.). fu ancora familiare ai nostri nonni”. ALS 2 sgg.
D lisagru. D licee. L licia.
lizami sm.pl. “pasta alimentare casalinga” lisivo agg. (= livio) “livido”
MP 19.176 (Pigna). CBL 342 (17.35) or’è morto e lisivo/ senza colore. IVI,
lisca sf. (bot.) “sala, carice, pianta palustre” n.: ms. lisivo: “la lettura lì scuo (scuro) dà difficoltà
MP 19.176 (Pigna). paleografiche”. PS 66 legge correttamente “livio”.
CAD: “le foglie, lunghe e strette, vengono intrecciate per D livio.
impagliare sedie”. lizo agg. “non lievitato”
FPL (Portofino) “Ampelodesmus tenax”. (Pegli) “Carex PS 66 s. xiv. manierei al’ora de vespo lo pam lizo (vs/
maxima”. (P.Nava) “Arum Italicum”. GRD 119 pam levao).
(Portofino) “Harundo Ampelodesmus”. D lizu.
J.HUBSCHMID, ZCPh. 24 (1953) 81-90: lig. lisca, fr. laî- lisö’ sm. (ornit.) “cincia a coda lunga”
che, ted. Lische: origine i.e. (contro FEW 5.372-4). ADL (Vent.).
FCL 24 “elem. topon.”. Lizzolo top. (Bedonia)
Cf. HB 182: a.lomb., piem., emil. lisca “Carex, Cyperus”. EOL 24.
D liscùn. L lisca. lizzo sm. “liccio, strumento per la tessitura”
liscà(se) vb. “sdrucciolare” MNS.3 120 a.1577 (Sav.) saranno pure obligati li detti
PVG. manifatturieri o sia tessitori restiture alli maestri le bom-
D liscu. basine, e cottonine che haveranno tessuto, attaccate a
lìscia sf. “frana, pendìo franoso” loro lizzi, e pettini, acciò si possa vedere se restino con la
ADL (Vent.). TVD (Dolc.). dovuta larghezza e numero di fili in conformità de pre-
D liggia. senti capitoli.
liscìa sf. “lisciva” D lissu. L licium.
PD 160, 348. (de) lisora cognome
D lexia. lisciassu. PAD 201 n. a.1506 benedicto de lisora.
liscià vb. “lisciare, blandire” D lizora. ysora. lizura. L lisola.
VPL. lizora sf. “isola”
lisciandrina sf. “alessandrina, danza” TL.2 240 a.1463 tra cavo de sancto angello, lizora de li
PVC 214 s.xix. me sentivu tütte e bêle/ ballà in corpu a servi e cavo de mari a matapan.
lisciandrin-a. D lisola.
Lisciandru n.p. “Alessandro” Lisorno top. (V.Vara)
PD 139. EOL 24.
D lüsciandru. listato / listaou agg. “listato, fatto a strisce”
lisciassu sm. “lisciva usata, acqua del bucato” SIP 177 a.1420 (Massa) due tovagloni usati listati. AAD
PD 140. 262 un moschetto di scarlata listato di veluto negro.
D lesciassu. liscìa. RDB 92 (B.Cigala) l’erco celeste de coroi listaou.
lìsciu agg. “liscio” RAN 58.
MP 19.176 (Pigna). VPL. listino sm. “lista, striscia”
L lixare. ASF 719 un par di calse di pano negro veggio disfacte,
liscu agg. “sdrucciolevole” facte a listini di raso neigro.
PVG. D alistato. listato. listino. L listatus.
D lisca(se). lìstrico sm. (bot.) “agnocasto”
liscùn top. (S.Olcese) FPI 9389 pl. listrici “gen.” “Vitex v.s.”. G.ALESSIO, RIL
FCL 24 in tu Liscùn (terreno abbandonato) 71.381.
D lisca. L listragum.
lis de mar sm. (bot.) “Pancratium maritimum” listru sm. (bot.) “ligustro”
FPL (Nizza). FPI 5038 “ligusticus”.
D lì. D ligustru.
Lisega top. (Seborga) lissu sm. “liccio, filo della trama (nella tessitura)”
DPD 62 a.1754 Vallone della Lisega, Regione della CAD. DVO (On.).
Lisega. D lizzo. L licium.
lisensia sf. “licenza, permesso, congedo” lizu agg. “non lievitato”
NAB 20 a.1473 (Sav.) alcuno laborante… non possa ne GO. PS 66 elisus. ADL (Vent.). PVG. MP 20.1 (Pigna):
voglia partire da lo dioto suo maistro salvo se primamen- alisus, REW 346a. RML 977: a.fr. pain alis “mal levé”
te da questo avese domandato lisensia. (FEW 1.72); Alpi Maritt. pan lis m.s.
L licentia. D lizami. lizo. L lissus.
lizu 630 lixe

lizu agg. “logoro, frusto” GL. in fine a ogni canto: liveræga.


RAN 20, 193 elisus. PS 66. REW 2846. BDS (Sav.). Cf. CAV 256 n.341 lüvraje (Castellinaldo) “festicciola
PVG. VPL. MVS (Sarz.). che fanno i muratori quando è finito il tetto”
RGS § 21O: “dal gen. il tosc. nord-occid. e pisano liso” D liveraiga.
Cf. BIO 70, 268 lomb. lis “consunto”; emil. lisàs “logo- livernèint agg. “di luogo esposto al sole”
rarsi (di panni)”. SDA 64 (Altare).
Lìzura top. “Isolabuona” D vernengo.
MP 20.1 Livière top. (Narbonne, Fr.)
D lizora. N.LAMBOGLIA, RSL 35 (1959) 5-22: “collegato con l’et-
lità vb. “mungere” nico ”Ligures”
PTO 258. L ligures.
D laitar. livio agg. “liscio, glabro”
litania sf. (bot.) “erba bozzolina (Polygala vulgaris, PAB 48 me frai si e tuto perozo e mi son tuto livio, sensa
Polygala nicæensis)” pei e sensa cavelli.
FPL, BNF 219 (Bord.). PS 9, 66 s.xiv. li meroym (guance) tuti neigri e livij.
Litaroni top. livio agg. “livido”
PCT 108, 116 Monte Litaroni “germ.” AG 16.132 homo alcun si ben formao/ no fo mai visto ni
liteguzu agg. “litigioso” oyo/ ni alcun poi si desformao/ livio, nicio e insocio. PS
MP 201.1 (Pigna). 66 s.xiv. livio. FPI 5088c.
D letige. L litigare. D livor. L lividum.
literisia sf. “itterizia” livio / liviu sm. (bot.) “mughetto, giglio delle convalli
GA 13.36 “agglutinazione dell’art.” (Convallaria majalis L.)”
D telisia. terizia. GL 12.69 un intreçço de livii e de viovetta.
litrètu sm. “ritratto, fotografia” GO, FPL liviu. MLC 269 (Chiav.); “lilium candidum”
PD 340 “plebeo, ma non indigeno”. ADP (Pietra). BDS (Sav.). RAN 21. DVO (On.): err. “lino imbiancato”
(Sav.). (reinterpretato dalla loc. “giancu cumme u liviu”). FPI
D ritratto. 5040.
litu sm. “letto” D liriu. liviu.
RGS § 90 (Bonif.). Cf. G.BOTTIGLIONI, ID 4 (1928) 26. liviu sarvègu sm. (bot.) “Anthericum liliago”
D leto. FPL (Noli).
liuto sm. “leudo, specie di imbarcazione” livor sm. “pallore”
BBG 521 a.1448 per il liuto della custodia. FAP 173 PS 66 s.xiv.
a.1670 provvedere arena… con li loro tre liuti. D livio.
D leudo. livra sf. “lira, moneta”
livé top. “Livello” (S.Bernardo, Sav.) AG 56.150 dexe livre d’oro prendi…/ e mercantia acate-
NTS 45 (Sav.) Punte du livé. rai.
D livellato. livello. FAS 365.
Livellato top. (Ceranesi)” D libra.
FTL 160 n. livrà/ -r/ -re vb. “consegnare, aggiudicare; termina-
D livé. livello. D livellatum. re, finire”
Livello top. (Pontinvrea) CRA 174 a.1382 (Alb.) item che la dita ovra vaga alen-
FTL 160 n. “Casa del Livello”.
canto… et chi la vora far per men, che a quello sea
D livé. livellato. L libellum. livellum.
livrao… –– quelo a chi sera livra la dita ovra… CEB
liverà/ -r vb. “liberare; terminare”
357 la torre livrà et compìa et l’arca voa fan tardi l’omo
AG 95.175 li santi versi de Davi/ che se coven dir ogni
esser savio. PAB 44 Noe misse mam a l’arca. E quando
dì/ quasi si tosto son liverai/ como li son conmenzai.
ella fo livrà de far… PS 56 s.xiv. livrar. LSE 33 chi
CPF 167 a.1584 per liverà de stampà questa overa… ––
livra (“qui finisce”) la legenda de sancta Elizabet. NAB
no posso livera ra. GL 16.52 çærto mi vorræ’/ dra sciam-
23 a.1473 (Sav.) che nisuna persoona… non ose ne pre-
ma desgrazià l’anima aççeisa/ liverate.
RAN 93. FA 365. FAS 147. zume fare livrare (“rifinire”) ne lavorare nesuna bereta
D deliverar. liberar. liveraiga. liveranda. livrar. L liberare. chi fuse portata da garzone ne da livrare ne da folare.
liveraiga sf. “fine” MAF s. xv. (Lunig.) livrare “finire”. MNS.1 52 a.1577
AG 53.86 o vegamo che liveraiga/ segue questa incomen- (Sav.) se saprà aggogiare una berretta, e ben livrarla de
zaiga. bianco e tinto… MP 14.47; 20.1 (Pigna) livrar.
FA 365. FAS 154, 163. FPI 5013: a.gen. “avanzo”. FAS 154. Cf. MB 124 (Bonvesin) livrar “finire”. BIO
D liverà. liveræga. 268, 570 regg. livrer, piem. livré m.s. CVM mil. livrà
liveranda sf. “concessione, grazia” “antiquato”.
AG 12.148 d’ogni cossa da liveranda/ a caschaun chi la D liverar. livra
demanda. (Cf. AG 12.164 sgg.: e dixe a quela fantina:/ Livrato top. (V.Tanaro)
che me voi tu, o Catalina?/ e sun qui posso dar/ quanto se CL 17.
me po domandar). FA 365: prov. liuranda, liouranda m.s. D livrà. L livera.
D liverà. lixe vb. “splendere, luccicare”
liveræga / liverèga sf. “fine” FPI 5136 (Pigna).
PRI 16 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) questa ch’ho dito è D lüxe.
qualche comensega/ dre bellezze che ti è/ ma chi per ben lixe top. (Pigna)
çercà ra liverèga/ ra potrà trovà moæ’? PSP 98 n.274: “in lucis?”
lixe 631 löcà

lixerna sf. “lucerna” lo agg. poss.pl. ”loro (di essi)”


MP 19.176 (Pigna). AGL 36.45 e chi per lo neccissitae/ barcheza vor in ver
D lüxerna. citae… AG 39.50 per lo gram desaventura.
lo / llo art. m.s. “il, lo” lò sm. (mar.) “barchetta”: strumento per misurare la
AG 1.7 lo vicario de Criste. AG 32.19 sg. cossi l’omo velocità della nave”
vor honor/ ma da lo lavor declina. AG 63.47 e llo moo CAD.
representa/ de l’enemigo chi ne tenta. AG 64.5 che llo lò / lö sm. “luogo”
peccao e quelo chi menna/ l’omo esser tormentao. AG PCD 49 s. xiv. lò “influsso piemontese”; OCD
130.17 e llo primer che ela de far/ si e so soxero honoral. (Campoligure, Masone) lö.
AF.1 5 s.xiv. (Pietra) questo chi a lo mondo en bairia. D logo.
PEG 40 san Zoane in lo libro de la soa revelacion. MAC Löa top. “Loano”
162 seando ella a lo pascho. LSE 17 lo officio ecclesia- TCL. RGS § 310.
stico. AA 18 in la fabrica de lo molo. RDB 19 l’annimo D loano.
ch’ a voi drizzo… CIT 2 vegnisse da l’inferno ro diavo. loà/ -r vb. “lodare”
PRP 341 (str.14) chi piglia ra labarda, e chi ra spà/ chi AG 14.188 tropo e gram fala no loalo/ quanto e duncha
l’archebuixo… GL 1.9 per bornia dre richezze e de iastemarlo! AG 49.365 semper da noi sea loao/ Ieso
l’honò. Criste onipotente. AG 95.9 l’aoto salvaor…/ per pregar e
FAS 158. PS 18 n. PD 340. RAN 55. RGS § 417, 432. per loarlo. FUP 118 s. xiv. (Sav.) beneito e loao e regra-
AGC 36. AGN clxii. cià sea lo paire e lo figo e lo spirito santo. PEG 45 quan-
lo pron. sogg. enclit. di 3ª pers. m. sg. “egli” do l’omo pensa in so cor d’essero loao de alcuna cossa
AG 29.25 lantor no elo miga lento chi sea in luy, e vor esser loao de zo che deverea esser
PAB 85 no serea-llo pezo agurao? loao lo nostro segnor Ihu. Xpo. IVE 17 castitae viduà, la
PRI 18 s.xvii. (G.Chiabrera, Sav.) sarà lo sghèri? quar he monto da fir lohà in la dona. IVE 49 avanti
lo pron. sogg. proclit. di 3ª pers. m. sg. e pl. “egli, caunna de quelle cose e me adrisa e me inconvia a loar
esso, essi” Dee, e de pu amarlo. PAB 64 so e aror a loar li ornamenti
AG 57.30 tuto strepa zo che lo po. AG 142.70 ponni foraim. MAC 162 dame fortessa in ti, Messer, a so che
mente unde lo va. AG 143.3 como/ lo deia far confis- degnamenti e te possa loar. CEB 356 amigo no reputà
sion. AG 144.28 lo no a pur saxon de dir. AG 144.33 chi quello che te loa in toa presencia. PAB 63 loeram la
gran ioye a corte porta/ no se gi sera alcuna porta/ chi e gente la materia de la cossa e lo inzegno de l’overer.
avar o lo no a/ a mi par che ma ge va. AG 144.65 che l’è PAB 72 sovensso loan quelli chi no ne sum degni. MC
vegnuo tar saxon. AG 146.181 lo t’adeven como a lo 685 dixe Salomon, loando piu lo morto che lo vivo.
lovo. AF 4.34 a lo dì de la sententia/ lo sea en nostra aia. MAC 165 ello sea beneito e loao. PAB 66 si che in um
PAB 55 disse che lo era stao accusao de la coniuracione. logo e loao um costume chi e biassmao e punio in um
ATA 204 a.1384 (Alb.) en tal vissa che lo no posa iover. aotro. RDB 77 perché tormentan chi ri onora e loa.
SCF 93 a.1393 aveno ordinao… che lo se dighe mesa al PS 9. PD 361.
nostro altà. CIC 36 ca.1750 (Sav.) l’è ciù d’un’oa. GL D laoda. laudà. loà. loso.
2.21 le responde: ro reo ti l’hæ presente/ ro ladroniçço l’è loà vb. “annoiare, infastidire”VPL (Pietra).
de questa man. D lôi.
PS 19, 21. ADG 63, RGS § 446 u l’è, u l’ha. Loano top. “Loano”
D lu. ro TCL s. xiv. Loano. LTS 59: *lollianum (ipotesi abban-
lo pron. ogg. di 3ª pers. m.s. “esso, ciò” donata in LL 58). LL 58: lat. volg. l£ba “pannocchia di
RV 26 s. xii. ben lo so. AG 146.127 e chi no goe lo bon granturco”
stao/ pezo lo tengo ca un orso. AG 146.303 no l’aver per D löa. lodano. l’ovo.
mar. PAS 36 e la Magdalena laor lo gue mostrà (PS 21 loasso sm. “(ittiol.) “lupo marino, labrace (Labrax
“collocazione insolita). lupus)”
lò pron. m. sg. “quello” RDB 179 ms.: pl. loasi. PML 359. TTC 116 “spigola,
PRP 341 (str.13) senza sta mia a cercà ne zo, ne lo. branzino (Dicentrarchus labrax L.)”. REW/FPI 5173
MP.20.1 (Pigna). MDB (Bord.). Cf. PRA 389. RGS § “pesce vorace”
493 (Pigna) “illud hoc, forma notevole”. D loaççœu lovaçço. luassu. L lupus.
D loche. loaççœu sm. “spigola”
lo pron. ogg. enclit. di 3ª pers. m. sg. “lo (esso, lui)” CIT 106 che quarche loaççœu se m’inlamasse!
AG 25.2 donl’e far me compagnom? AG 146.36 voiando D lovaçço. luvassö’
lo desprexiar. PAS 29 l’aveyva ello ordenao de lassar lo lobbia sf. “struttura ad archi, armatura di strisce di
in camgio so alla so mayre. PAB 40 in lo terso iorno fe legno posta a sostegno di zanzariere o di di tende”
le bestie e l’omo, e possallo… in terra, e allogallo in lo RAN 193. GA 13.39 sg.
pareiyzo terresto. PS 21 s. xiv. portànello; no fareivello; D lobieta. logia. L lobia.
avereivello. lobieta sf. “loggetta, piccola loggia”
lô pron. di 3ª pers. pl. sogg. e compl. “essi, loro” AA 42 sopra la lobieta de la porta de la guarda.
SL 63 s. xiv. (Sav.) pregamo per lô. CPF 170 a.1589 D lobbia. L lobieta.
conven… ascarzase in tutto ro resto per esse liberè con locca sf. (ittiol.) “corvina locca, corvo di mare”
lô. RDB 18 se ra cà se m’aççende o ro camin…/ per no PML 359 “Corvina nigra Cuv.” TTC 127 “Johnius
bruxà lô ri mè vexin/ con seggie d’egua l’usan d’amortà. umbra L.”
RDB 21 sg. fin’a Zena assatè da lô saremo… –– che sta löcà vb. “curiosare perdendo tempo”
per lô ciù no possemo in paxe. SDS (Sav.).
D lor. loro. D löcùn.
loca 632 logn

locazu sm. (ornit.) “gufo” lòdua sf. (ornit.) “allodola”


CLU (CastelnM.). GO. AAG 117 alaudula. BID 7. GA 13.37. PVG.
D locu. D lodrina. loduìn. lodulùn. lodura. loudura. L alauda.
loche pron. “che cosa?” loduìn sm. (ornit.) “lodola dei prati (Alauda arbo-
ADL (Vent.): “valli e contado” TVD (Dolc.). rea)”
D lo. luche. PVG. CLU.
lôci pron. di 3ª pers. m.pl. “loro, essi” D lodua.
RGS § 440 (Ormea): cf. piem. luràc, lig. luiâtri. lodulùn sm. (ornit.) “Alauda melancorypha”
loco sm. “luogo” BUL 416.
DSP 62 a.1487 scurare/ lo conducto chi è roto in molti D lodua.
lochi. lòdura sf. (ornit.) “allodola”
D logo. ADL (Vent.). PFM 126. CLU. REW 313.
loco sm. “titolo del debito pubblico” D lodua. lòudura. L lodora.
DSP 62 a.1487 per la casa havuta in Calignano per la Loè idr.
quale hano disborsato lochi cinquanta. PAD 332 a.1506
NTS 21 (Sav.) Rian de Loè: affl. del torr. Letimbro.
andorno in Sto Giorgio, lo quale ha fornito l’Officio della
loffa sf. “flatus ventris”
Bailia de lochi 1500 e l’Officio de 44 ne ha comprato
mille a £ 55 per loco. AA 119 in tempo de lo nostro ofi- RAN 194. FEG 388. PRR 486. VPL “non rumoroso”.
cio li lochi de comune erano a diversi precii de proento, a D lofia. lufia. pettu.
chi se rendeva più e a chi manco. loffa / loffa de lû sf. (bot.) “vescia; fungo: (Lycoperdon
D logo. caelatum, Lycoperdum bovista)”
locu sm. (ittiol.) FPL. REW 5103. PVG. MVS (Sarz.). VPL (Pigna).
PML 359 “menola alcedine (Smaris alcedo C.V.)”. TTC FEG 388: cf. aret. loffa, lomb. loffa, fr. vesse de loup,
126 “zerro coronato (Centracanthus alcedo Risso). AFV prov. loffi de loup, monferr. loffa d’luv.
418, ANP 65 sg., APV 80 (Vent.) “menola schiava lòfia sf. “vescia; fungo (Lycoperdon bovista)”
(Mæna cryselis, Smaris alcedo)”. BDS (Sav.).
L lochus. D loffa.
locu sm. (ornit.) “allocco (Stryx aluco)” lòfiu / löfiu / loffu agg. “floscio, moscio”
CLU. MVS (Sarz.). FNTG 17.104 (Riviera di levante) BDS (Sav.) VPL (Sanr.) lofiu, loffu. ADP (Pietra) löfiu.
“persona stupida”. lögà vb. “nascondere, mettere in serbo”
D locazu. lüchìn. luccu. lüccu. lurüccu ADP (Pietra).
löcùn sm. “curiosone” D alogar. logo.
SDS (Sav.). logar sm. “luogo”
D löcà. AG 12.613 e conduta a lo logar/ ordenao per degolar…
lodà vb. “lodare” AG 138.124 abonda monto mercantia/ de Romania e d’o-
VBA 104 a.1435 elli meritan d’esse lodé e recognosciui tra mar/ e de tuti li aotri logar.
singolarmente. FA 365 prov. logar m.s. FAS 153 162.
PD 152. ADG. D logo.
D laudà. logeto sm. “posticino”
Lodano top. “Loano” IVE 51 la note elezeiva quarche logeto de quelli che ello
BRP 10 n.n. a.1474 bel castel de Lodano. trovava lo dì unde ello se reposasse.
D loano. L lodanum. FAS 163: leggi logheto.
lode sf. “lode” D logo.
ADG. FDG 237. logia sf. “loggia; luogo pubblico di incontro e di
D laoda. lodeive. conversazione”
lodeive agg. “lodevole” BOV 554 a.1531 (Sav.) et perche le giesie sono facte per
RDA 3 (C.Zabata) l’affezion che porto a re sò lodeive
orare et honorare Dio et molte volte accade che cosi
qualitè.
homini come donne non si stano cum la debita riverentia
D laoda. lode.
anci spesse volte le fano logia e murmuratione. AMF
Lodi cognome
VTS 86 a.1530 (Sav.). 119 a.1558 (Fin.) tra la logia et uno corridore che fa l’in-
D lodo. trata delle stantie del castello. VPL “loggia, portico”.
Lodisio / Lodizo top. BVP 46 sgg. RGS § 274 “gallicismo (< fr. loge)”.
PCT 116 Lodisio, Punta Lodizo “germ.” D lobbia. L logia.
L lodisium. löggiu sm. (bot.) “loglio (Lolium tamulentum L.)”
Lodo cognome GO. FPL. MLC 273. AAG 118. PD 148. REW 5112.
VTS 75, 86 n., 90 a.1530 (Sav.). GA 13.201. PVG.
D lodi. D löiu. lüggiu. öggiu. olügiou. L lolium.
Lodo top. (Sav.) lögliu sm. (bot.) “loglio”
BG 127 n., sec. xvii.; NTS 19 s. xvii-xviii; FBS 51 FPL (VArr.).
a.1723: Pian di Lodo o della Gazzana, masseria nel logna sf. “lombata”
Bosco di Savona (Cadibona). BG 126, NTS 21 s. xvii. AGN 37.49 e assai logne en pusor logui/ per saidarse a li
(Sav.) Ritano dei Lodi, affl.. del torr. Letimbro. FTL 30 gram fogi.
Casa di Lodo, Pian di Lodo (Piana Crixia). IVI, ad loc.: “e molti filetti in diversi luoghi, da fare arro-
lodrina sf. “allodola” stire ai grandi fuochi”: logne, cf. fr. longe “lombata”
CLU. (REW 5119). [più piana la lettura di AGL: e assai legne
D lodua. e pusor logui/ per scadarse a li gran fogi].
logn 633 lomb

(böta)logni sm. “(lancia) lontano: uno dei tre canno- si no po esser senssa loguer… –– che si como bontae e
ni piazzati sul Capo di Bordighera” loguer a li boim, cossi mallicia e loguer a li re. PAB 85
ADL (Vent.): “gli altri due sono Bötafögu e Cagastrasse” tu no ay mester de zuxe chi te renda to loguer.
D lonzi. PS 66: dal fr. REW 5094a.
logo sm. “luogo, posto” L logerium.
AG 39.52 misi in prexon de gran streitura/ e en logo loi agg. pl. “loro, di essi”
bruto e lavaiento/ vermenoso e spuzolento. AG 43.66 AG 14.131 monto persone am mara usanza/ de meter De
sempre intendando a questo zogo/ per speigase da lo su la baranza/ de loi asdeiti monto via/ per far acreer la
logo. AG 84.1 chi va in logo si loitam/ che za mai no a boxia.
retorno… AG 140.124 guardate da compagnia/ chi te AGL corr.: lor. AGN: loi, pl. di “lor”.
metese in rea via/ de bordelo o fruto o zogo/ o in alcun D lo. lu.
cativo logo. AG 142.79 l’annima va in tar logo/ unde no lôi sm. pl. “fischi di scherno”
manca frido e fogo. FAR 9, 36 s. xiv. (Sav.) dar logo tra- CAD sg. lôu. GO, ADG 51, 55 n. mette ai lôi “fare le
duce lat. cedo, -is. GP 370 e si lo menan allo monte cla- fischiate”. GA 16.12 (Cogoleto) “chiassate notturne fatte
vario, zoe in lo logo donde se faxeiva la iusticia delli lay- agli sposi in seconde nozze”. VPL (Loano) “beffe”.
Cf. BIO 70: mil. logia “baia, celia”.
roin. PAB 53 como e tu vegnua de lassu aoto in logo de
D aluà. loà. löu.
nostra exillaciom… PAB 66 si che in um logo e loao um
lö’ia sf. “strato di muffa sopra le conserve”
costume chi e biassmao e punio in um aotro. IVE 13 DVA (VArr.).
nigun no po andà… a lo logo de paraiso. MC 687 si me loycha sf. “logica”
levay drito in pe de lo tenebroso e doloroso logo unda e IVE 10 spera lo philosopho in la soa philosophia, spera
dormia. CR 18 questo nostro parlà vor esse in logo lo loyco in la soa loycha.
secreto che nexun no ne oda. LSE 31 fo facta leze, se D loyco.
persona alcuna mutasse logo in preiudicio de li altri loyco sm. “logico, studioso di logica”
poveri per recever elemoxina un altra volta, che gli IVE 10 spera lo philosopho in la soa philosophia, spera
devesse esser tagiati li capelli. PNF 399 a.1447 de darve lo loyco in la soa loycha.
logho intendere questa facenda… –– appresso dateve FAS 154.
logho intendere incontinenti como stano quellj loghi. D loycha.
LSE 17 se l’avea manneghe a postiso le desligava, et li lö’igia sf. “brodaglia”
fermagi ponea zu, et li altri ornamenti alogava in uno SDS (Sav.).
logo. LSE 31 se persona alcuna mutasse logo. TL.1 338 D lavaggia.
a.1455 che la raxon et lo debito habia logo sensa havei (erba) lö’ina sf. (bot.) “Lolium perenne”
timor de alchuna cosa. FPL (P.Nava)
Plur.: loghi: PNF 399 a.1447 appresso dateve logho D lö’iu.
intendere incontinenti como stano quellj loghi. TL.1 351 loitan / loitano agg. e avv. “lontano”
a.1455 a faeto per tuti li bisognozi loghi de la terra mera- AG 43.55 tuti a un termen son vegnui/ d’ogni parte si loi-
vegiose goardie cosi de jorno como de nocte. tanna… AG 43.79 ma e per star tropo loitam…/ no lo
logui: AG 144.58 en rayri logui trovo paxe/ chi sea sanna poea ben intende. AG 54.11 quanvisde che loitam sea/
ni veraxe. da voi con qui star vorea… AG 84.1 chi va in logo si loi-
FAS 142, 153. tam/ che za mai no a retorno… AG 95.72 eciande lor
D alogar. legu. lö. loco. lœgo. lögà. logar. logeto. luogo. zermanna/ gi stea sempre ben lontanna. AG 98.2 chi de
L locus. far alcun viaio/ o loitam peregrinaio… AG 100.1 chi con
vexin o con loitan/ a tenza o question a man… AG
logo sm. “titolo del debito pubblico”
138.40 voi no lo poei saver/ per da loitam odir contar.
SCF 96 a.1452 per comperà uno logo in Sancto Georgio.
AG 138.74 e de provo e de loitam. PAB 47 quando ello
D loco. luogatario. L locus.
fo loitano da li aotri fantim… PAB 93 quella no siencia
lœgo / leugo / lœgo /lœugo / luœgo / lögu sm.
ma faossa opiniom, loitanna da siencia.
“luogo, posto” FA 365: longitano (cf. a.lomb. lonçean m.s.). PS 8, 9
RDA 6 a ro segnò Bernabè Cigala Cazè meriteivemente “sarà piuttosto da *lonctanu, cf. ven. lutan.
dareiva ro primo luœgo. PRI 15 s. xvii. (G.Chiabrera, D aloitanar. loitanura. luitan.
Sav.) frecce de feugo/ per ogni leugo. NPD 59 a.1749 loitanura sf. “lontananza”
(Sav.) e con feste continue in ogni lœgo / tutti a reo d’o- AG 54.13 quanvisde che loitam sea…/ no creai che loita-
noave an per incetta. PD 124 s. xviii. lœugo. nura/ parta quella ligaura/ chi inseme n a conzunti/ e de
GIL § 205. RAN 72. ADG 52. lögu. stranier n a faiti conti. AG 102.26 ma nixuna loitanura/
logu / lögu SM. “cesso, latrina” po partir veraxe amor.
PVG, VPL lögu. MVS (Sarz.) logu. FA 365. FAS 164.
(immar)lögu loc. “in cattivo stato: D loitam.
DVA (VArr.) cü immar lögu “detto di chi soffre d’intesti- lòju sm. (bot.) “Lolium perenne”
no” FPL (PortoM.)
D (in mà) luogo. D (erba) löina.
loguer sm. “compenso, pagamento” löju sm. “luglio”
PAB 66 per che chaum homo de adrissar soa conssiencia MLC 273 (Carbuta).
e virtue a meritar bem senssa fim… e no … demandar D löggiu.
loguer de esser loao de parolle. PAB 83 lo fim per che la lombardella sf. (ornit.) “oca selvatica”
cossa e faita e lo loguer de l’ovra. –– quello chi a bom in CLU.
lomb 634 lor

Lombardia top. “Lombardia” (alo pu) longo loc. avv. “al massimo”
AG 49.93 andava mendigando/ per terra de Lombardia. PAT 24 a.1352 semo contenti a lo pu longo per agni doi,
AG 86.13 non e soa par in Lombardia. AG 138.72 e per questo tempo semo contenti de no far paxe, fim a
(Zenoa) con so porto a ra marina/ porta e de Lombardia. doi agni.
AG 138.179 tute terre de Lombardia. (de) longo loc.avv. “sempre”
FAS 365 sg. “Lombardia, lombardo”: usati con significa- RDB 90 (B.Cigala). PRP 336 d’esti bifforchi o ghe ne
to più o men largo, come si faceva alcuni secoli addietro, serà de longo.
massime oltremonti, sino a voler dire Italia, italiano”. RAN 58.
FAS 163. D (de) lungu.
Cf. SAP 411: a.lomb. Lombardia “Italia”. longobardo sm. “(specie di crostaceo) omaro comu-
D lombardo. L lumbardia. ne (Homarus vulgaris)
lombardo agg. “lombardo” PML 384.
AG 138.165 se lombardo o atra gente… D lombardo. L lungobardus.
FA 365 sg. “anche in senso largo “italiano” longu agg. “lungo”
D Lombardia. longobardo. L lombard. lumbardiscus. MP 20.1 (Pigna). BNL 75 (Perin.)
Lombardo top. D longa menti. longo. lungu. L longus.
PCT 87, 88 Monte Lombardo. (de) longu loc. avv. “sempre”
lomboro sm. “lombo” ADL (Vent.). RGS § 935 “gen.”: cf. (Ormea) d’lunga;
PS 36 s.xiv. ven. de longo “subito”
D delumburau. L lumbulus. lumbus. longueza sf. “lunghezza”
lombrigom sm. “insetto” ATA 203 a.1382 (Alb.) si faza la barbachana la quar con
MCG 332 pl. lombrigom. lo so fondamento fin a l’auteza de palmi v. et palmi v. de
D umbrigu. grosseza et in longueza otra li dicti parmi xviii. se en lon-
lombrisallo sm. “ombelico” gueza parmi xx.
PS 18 s. xiv. ATT 55.
D lumbrissallu. D longesa. longo. L longitudinem.
lômu agg. “ottuso, costipato” lonza sf. “lombata (parte dell’animale: termine dei
BDS (Sav.). macellai)”
lona sf. “palude, stagno” CLD 134 lombja “regione lombare”. RGS § 274 it.
TVD (Dolc.). MDB (Bord.). DVA (Lavina, VArr.): lonza: gallicismo < fr. longe)
“luogo infossato”. VPL (Vent.) “pozzanghera” . D lonzia.
REW 5114. N.LAMBOGLIA, RSL 18 (1952) 108 “ligure lonzi avv. e cong. “lontano”
pre-i.e., connesso con Londinium “Londra”. RML 977 AG 49.267 che de si lonzi eran vegnui. AG 138.104 l’a-
(Airole): “cf. prov. lono “laguna”; Les Launes top. (Alpi tro (fanà) de Cho-de-fa/ chi lonzi i è fo un miiar. AG
marittime) : sembra < lacuna con spostamento di accento”. 146.107 marcordi scuroto/ con soa testa zennerenta…/
D lora. L lona. che si de lonzi me spaventa. GP 275 quelle piante chi
Lonéo / Loneto top. (S.Olcese) lonzi da questa aigoa son piantai. MAC 162 stava que-
FCL 23 a.1765 Loneto, a.1798 Loneo. sta femena lonzi de la citae de Anchoihia xv. migia.
D oneto.
RDB 15 rente ho ro cado chi me dà dorò/ lonzi ra luxe
(a/da la) longa loc. avv. “lontano”
chi me può zovà. FAS 145, 147, 153, 165. PD 129,
PS 40 s.xiv. um migiar ala longa. IVE 5 Zoane vi, un
354. RAN 64.
pocho da la longa, la maere e lo fijor. IVE 42 e quando
vago pu a la longa… D alüxi. legni. (böta)logni. lonxi. lunxi. luxi.
D longo. lontàn agg. “lontano”
longa menti avv. “lungamente” GL 5.58 çento migge lontan o se n’è andæto. SB 752 ca
AG 140.330 meio e star ben co so vexin/ consentando un 1850 (Gen.): pl. lontén.
pochetin/ ca longamenti piaezar… D luntàn.
D longo. lonxi cong. “lungi, lontano”
longaruo agg. “lungo, allungato” CIC 34 a.1749 (Sav.) lonxi, o guæra, da noi, fûia d’infer-
RDB 46 che con robbe da savij longarue/ de vegnì savio no.
ognun se forzerà. PD 354. REW/FPI 5116 “longe”. RGS § 917: it. sett.
Cf. PD 124. lunxe
D alungö’iu. D lonzi.
longesa sf. “lunghezza” löpia sf. “fiacca, stanchezza”
AMF 118 a.1558 (Fin.) essendo il castello redutto in PVG.
forma quadrata, ma piu longo piu de dopio che largo, loppu sm. (bot.) “Acer campestre L.”
cioe da mezoiorno a tramontana resta la longesa… CRA MLC 228.
162 a.1559 (Alb.) le muraglie de la cita de Albenga… si D öbiu.
hanno a fabricare de longessa palmi 450, di altezza palmi loquencia sf. “eloquenza”
24, di grosessa palmi 5 1/2. PAB 61 attendeam che gloriossamenti li saollassi de toa
D longueza. loquencia.
longo agg. “lungo” PS 11, 32.
AG 27.6 se lo munfo par che ria/ e vita longa deporte… lor agg. pl. “loro, di essi”
AG 53.145 che la casa paira/ longa; larga, ata e piaira. AG 14.90 per lor grande iniquitae. AG 14.95 de le ventre
FAS 145. fan lor De. PAB 39 e aotressi li oxelli vivessem in le aire
D alongar. longu. longueza. segondo lor linaio. CR 23 strumento de la lor salvacion.
lor 635 loso

PAB 43 e cognosce le lor penne. PAB 70 como elle Lortiglio top. “Urtiö’ (Alassio)”
descrovem le lor mallicie? PAB 72 li nai de gentillomi TAL 120 n.747 a 1539 Lortiglio.
am necessitae de seguir le overe de lor antecessoi. D ortigiö’. ortu. urtiö’.
D lo. loru sm. “pappagallo”
lor pron. di 3ª pers. pl. sogg. e complem. “loro, sé” RAN 99. REW 5125.a GA 13.40.
AG 145.211 che qualche vicio in lor an/ chi lo ben gua- loza sf. “slitta”
stan ch’eli fan. PAT 26 a.1404 abiando lor faito dano e GR.2D 82 (Alpi marittime) non manca il comodo d’ab-
marvaxitae a Monsegnor. breviare la strada (co-perta di neve) col beneficio della
FAS 158 sg. PD 20. loza detta Ramassa.
D lô. loro. D leza.
Lora cognome losamenti avv. “lodevolmente, felicemente”
VTS 97 a.1530 (Sav.). CR 21 in voi losamenti restera pura la fe crestianna.
Cf. ACS 40 a.1339 (Verona) unam loram a vino. ACSI D loso.
s.v. lora “pévera” Losano / Lozano top. (Vent.)
lora sf. “gora” LTI 57 n.73 Losano “località oggi scomparsa”. PTR 47
MP 14.55, 20.2 (Pigna). Lozano (Isolabona, Vent.) (s. xi. lozano) < lausius, lou-
D lona. sius gent. rom.
lorbasco sm. “tagliaboschi proveniente dalla Val L lozanum. luaxane. D löxi.
d’Orba” lösciu agg. “torbido (del vino)”
GL 4.1 intanto che lavoran za de cœu/ lorbaschi, meistri PVG.
d’ascia e bancaræ. lö’sciua sf. “lucertola (Lucertola agilis)”
lordo agg. “orbo, cieco” PVG.
CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che non saviè se lordo losco agg. “guercio, strabico, di vista difettosa”
o losco sei/ come hora vego che sei sordo e mutto. CIC 30 s.xvii. (P.Murassana, Sav.) che non saviè se lordo
Lorensso / Lorenço n.p. “Lorenzo” o losco sei/ come hora vego che sei sordo e mutto.
CR 11 sam Lorensso. PCD 38 s.xiv. Lorenço. losengaor sm. “adulatore”
L (de) laurentis. AG 14.579 atri ge n’è losengaor/ chi de for mostran
loricha sf. “lorica, corazza” dozor…
TL.2 241 a.1463 homini… chi foseno tuti armati di lori- FAS 164.
cha e di selata. D lusenguer.
loro agg. “loro, di essi” losenga / losengaria / losengua “lusinga, tentazione”
RL 224 a.1440 promette… de non imponerge ni laxarge AG 12.402 con ingano e con losengue/ como fan mar-
imporre sopra de loro beni avarie alcune. VCC 33 vaxe lengue. AG 54.216 i apeli/ de li messi de De qui
a.1480 (Sav.) li banchare o vero caxee ali quali sea licito criam/ e a far ben senpre ne inviam/ e cum losenge e con
acata de le clhavature per loro overa de mete a le caxe menaze/ per zo che l’omo mar no faze. PEG 45 quilli chi
banche. PAD 310 a.1506 ancor doveano dar dinari assai voram in auto montar vorem piaxeyr a tute jente, de ço
per le loro avarie de vechio. PAD 315 a.1506 deputati de nascem losengarie, sismonie, dimulatione, follimenti
fare provigione de somma d’arme e retenire loro amici. spender…
–– hanno fatto quattro capitani… il nome loro sono que- D lüsenghera. lusenguer.
sti… PAD 339 a.1506 faranno… secondo le loro losenguer / lozenghera sm/f. “adulatore; adulatrice,
coscienze. MNS.3 76 a.1577 (Sav.) che detti maestri fer- lusingatrice”
rari non possino… tenere ne vendere in le loro botteghe AG 14.585 gram parte d’esti losenguer/ sum quaxi tuti
opere alcune in lavori di rami, o lavezzi di pietre. MNS.3 menzoner. PEG 44 quelli chi per soa propria bocha se
120 a.1577 (Sav.) le bombasine, e cottonine… attaccate a van gabando, etiam dee sercham losenguer chi digam
loro lizzi, e pettini. FAP 173 a.1670 provvedere arena… ben de lor. CIC 29 s. xvii. (B.Murassana, Sav.) cagnaz-
con li loro tre liuti. za, traditora, lozenghera…
RGS § 440 “illorum” FAS 163.
loro pron. di 3ª pers. pl. sogg. “loro, essi” losero sm. “stimatore”
PAD 339 a.1506 dicendoli che loro l’haveano esposo al GRD 119 (Corsica) emendare il danno secondo l’estima-
populo e che se ne contentavano. tione delli loseri o siano estimatori.
D lô. lor. L laudem.
loro pron. di 3ª pers. pl. compl. “loro, essi” losno sm. “lampo”
DSP 58 sg. a.1487 non solamente per loro, ma per li altri AG 85.59 entro grego e tramontanna/ se comopose una
navili. –– et per questo a loro occorreva per remedio tavanna/ con troyn, losni, vento ioio…
decretare… –– provedere che non intrasseno salvo cum FA 366 “notevole la forma masch. (normalm. femm. nei
quello allegierimento e cum quello ordine parera a loro. dialetti settentrionali”
PAD 315 a.1506 hanno fatto quattro capitani che possino Cf. BIO 70, 268, 570; MUI 175; SAP 412 ; BID 8 sg.;
spendere e fare quello che parrà a loro. DSP 193 a.1518 BZT 399; MB 123; PCL 279: a.lomb. lesnada, lomb.
et similiter per le altre done per loro invidate. AA 78 ge lusnada, emil., piem. losna; ven. lùsene; (Argentera)
parse beneficio e manco de fatica de fare lecione tra loro zliùs, m.s.
de 6 di loro che aveseno a restà a capitulare con li signori D loxno. L losnus.
genoesi. loso / loço / lozo sm. “lode; elogio; vanto”
Lòrsica top. (Gen.) AG 6.118 to loxi preicar e dir. AG 6.144 gloria loso e
FPR n.67 “Ursega, con concrezione dell’articolo” onor/ sea a lo nostro creator. AG 37.63 a l’inverno loso
L ursega. ai faito/ de zo che la stae i a daito. AG 45.89 De n’abia
lott 636 l’ovo

loso e onor. AG 46.47 loso e gloria a De render. AG louèa sf. “male del lupo”
138.49 che chi in so loso habonda/ e in faito ha manca- PRP 357 (3.13) che te vegne zo zembo e ra louèa…/
mento/ par a mi che se confonda. AG 138.63 ma como che te vegne ra prea.
sempre som proai/ si otra mar si como de za/ soi lozi son PRA 389.
ben parezai/ antigamenti, e De lo sa. IVE 17 sg. quanvi- D louetto. lovo. ma lovo.
sde che lo stao de la viduitae… sea de maor perfeciom e louèiu sm. “officina, laboratorio”
de maor loso… –– monte lode et losi bon e grandi se tro- ADG 81, 83. FDG 135.
van scriti de questa sancta castitae viduar. IVE 27 per D lavorerio.
quella maynera e via chi semper loço e honor e gloria sea (ma dro) louetto sm “male del lupo”
de lo sanctissimo nome… IVE 28 per quella via e may- PRP 350 (str.53) basta, che ro louetto e ma dra serra/
nera chi sea loso de Dee et salvation de le lor anime. criàn tutti a derrèghe quei dra terra. –– (str.54) ro mà dra
CEB 356 de la rea fim de lo consegio se segue più lenge-
serra e ro mà dro louetto.
ramenti reprensiom che loso de la bonna. MAC 171 a
losso e gloria de lo fijor de Deo. PAB 55 guierdom de PRA 389: cf. fr. merid. mauloubet, loubet, diventato
losso diminuisse demerito de secreta conssiencia. imprecazione generica; fr. loubet, louet “carbonchio,
FA 366. FAS 146. AGN: < elogium (non < los, laus) malattia dei maiali”; mau-loubet “cancro, ulcera”
Cf. BPE 308 s. xiii. piem. gram loso e honor. D louèa. lovo. (mà de) lovetti.
D elogiu. losamenti. lozo. loço. loxo. lö’ugia sf. “acqua della rigovernatura dei piatti”
lotto sm. “lotto, gioco aleatorio” PSE 257 sg.: lavatucula. PD 125, 347.
DSP 265 ca.1560 che de cetero non sii lecito a persona D lavaggia.
alcuna… fare lotto de qual si voglia sorte ne soma… lòura sf. “traccia”
sotto pena di perdere tutte quelle robe o altre cose de VPL (Pigna).
quale si facessero essi lotti, et ultra li denari che si tro- lòuzu sm. “lampo”
vassino essere stati posti a essi lotti. VPL (Vent.).
D luttò. L lottus. Lovàire top. (Bard.)
lotone sm. “ottone” (Bonif.) 27.
GBV a.1514 s.v. electrum. AA 144 due reliquari de D lovari.
lotone… una cadeneta per lo vesco de lotone dorata. Lovara top. (V.Varenna, Pegli)
MNS.2.9 a.1577 (Sav.) cugiari di lottone e di legno.
RVV 60 a.1798 Lovara.
MNS.3 62 a.1721 (Sav.) anelli di ferro e di lottone.
D laton. latone lettone. L lotonum. D lovari.
lottu sm. “gioco del lotto” Lovari top.
VPL. FTL 152.
lòu sm. “lato, fianco” D luvu. lovaire. lovari. lovio.
CIT 66 ri lœi fæti a prezutti/ che solo ch’a se mœuve, lovaçço / lovazo sm. (ittiol.) “pesce lupo; labrace;
tremman tutti. RAN 27: latus. FNE 56 n.4 “fiancata di luccio; spigola”
nave” AG 36.75 lezha umbrina ni lovazo/ ni pexo groso da
PD 123, 128: pl. loèi, luéi. ADG 80. marrazo/ ni gram muzalo peragar/ no me fan za stoma-
D lao. gar. CIT 206 l’ombrina e ro lovaçço.
lôu sm. “lavoro” FA 366. FAS 150.
PD 16.123, 128, 347: low, pl. lwéy. FDG 199, 202 < D loasso. luassu. luazu. luvasso. L lupus.
lavuru. PVG. VPL. Lovegno top. (Pieve di Teco)
D lavù. PTR 48 sg. “top. prediale romano < Lufinius, gent. rom.
löu sm. “urlo”
(sec. 2-1 a.C.)”
RAN 194.
D lôi. lüu. L luvignana.
loua lö’vegu sm. “(di luogo) scuro, tetro”
AG 146.211 (ms.) ni lo bazigar che zoa/ balar, zugar, li PVG.
mozi canti/ chi la voluntae loua/ torneran posa in gran D luvegu.
pianti? (ma de) lovetti sm. “malattia del lupo”
AGC corr. la voluntae toa; AGN propone alternativam. CIT 59 con ro ma de lovetti ho tanto grao/ zœumoæ, che
la voluntae lova (lupa: “bramosa”). no so ben cose m’assume/ o ro nomme d’amante, o
louà vb. “lavorare” desperao.
PVG: lowà. D (ma dro) louetto.
D lavorar. lovim sm. “lupino, cosa vile”
(Villeneuve-) Loubet top. (Alpi Marittime, Fr.) AG 53.103 tuto ge va lo parentao/ tuti li amixi e li vexim/
LAM 124. ni gi zoam un lovim. AG 136.159 per che te exaoti con-
D villeneuve.
tra De/ chi pu vir e cha un lovìn?
lòudura sf. “allodola”
MP 20.2 (Pigna). BUL 415, 439. PFM 126: “-ou- per FA 366. FAS 149.
influsso prov.?” D lupin.
D lodua. lodura. Lovio top. (masseria nel Bosco di Savona)
louèa sf. “masnada, branco di lupi” BG 155 a. 1845 (Sav.).
PRP 343 (str.21) ro campanìn sonava ra stremìa/ per poè D lovari. L loveo.
imbarlugà quella louèa. L’ovo top. “Loano”
PRA 389. TCL s.v. löa a.1588.
D lovo. D loano.
lovo 637 luco

lovo sm. “lupo” lübia sf. “lipoma, escrescenza carnosa”


AG 26.12 e prego l’aotissimo De/ che ma lovo ne lo TVD (Dolc.).
porte. AG 62.28 e possan (n)esse pastura/ de lo mar lovo Lubiana top. (V.Taro)
ravaxe (FA 366 “lupo mannaro”). AG 144.170 e senza EOL 24: cita EMANUELI, Alta valle del Taro, p.263.
usar su per li zovi/ asai trovan de tai lovi. PAB 65 unde Lubbie top. (Ceno)
tuto spaventao/ fo da lovi rozigiao. PAB 84 porci salvay- EOL 24.
gi/ orssi e lovi ravaxi. GL 12.51 comme quando ro lovo, Lucca n.p. “Luca”
s’o l’ha fæto/ bon-a preisa, in tro bosco s’intafura… GL NPD 64 (fine s.xviii.) san Pê, san Lucca (rima: ducca
20.78 nesciùn dente de lovo, o de vorpòn/ ne granfia o “duca”).
becco de farco o spravé… D luca. lucheto. luco. lüccu.
PS 8. FAS 145. AGC 30. lücanda sf. “locanda”
D louèa. louetto. lu. luu. luvu. ma/mar lovo. L lovo. PD 149.
lovo cervel / cervero / servero sm. “lupo cerviero” lucente agg. “limpido, chiaro”
PAB 73 se li homi avesser si forte vista como lovo cer- AG 53.48 viande leche e vin lucenti.
vel, chi ve otra li monti… ASF 717 fodra una de diverse Lucéram top. (Alpi Marittime, Fr.)
pelle, martori, lovi serveri veghii e altri. ASF 727 una LAM 101.
scenna de lovo cervero.
luche pton. “che, che cosa?”
PS 66.
MP 20.2 (Pigna). ADL (Vent.).
D lovo servero. lupo cervero.
Löxi top. (Civezza) D loche.
ROC 151.: REW 5094 c. lucheta sf. “pupilla dell’occhio”
Cf. NIG 77 sg., TB 18.49: piem. losa “lastra di ardesia”. MCM 42 (CastelnM.)
CHI 3.58 piem. loseria “cava di ardesia” D lümeta.
D lozano. lücchettìn sm. “rubinetto, fontanella”
loxno sm. “lampo, fulmine” MT 38 a.1850 (Sav.) se purriéva fa in mainéa/ che in ti
PAB 56 trom e loxno/ sum a to comandamento. löghi frequentè/ u ghe fusse i lücchettìn…
PS 31, 66. D luchetto.
D losno. luchetto sm. “rubinetto, cannella di fontana”
loxo sm. “lode, elogio” GRD 119 (Pigna) se alcuna persona presumerà far stare
AG 6.118 per to loxi preicar e dir. IVE 30 a loxo de Dee aperte le fontane… aprendo li luchetti per evacuarle, sarà
e della docissima Vergen. PEG 45 de ogni bem… de accusato… MNS 2.9 a.1577 (= MNS 2.31 a.1728)
aveyr l’onor e la gloria e llo loxo lo nostro Segnor e noi luchetti per stagnoni.
lo profecto. D lichettu. lücchettìn. lüchetu. L luchetus.
FA 366. Cf. SAP 412 a.lomb. loxo m.s. Lucheto n.p. “Luchetto”
D loso. L loxo. AG 133.1 voi sei Lucheto benastruo/ tar como e son si ve
loxuria sf. “lussuria” saluo.
FAS 149. FAS 163. AGN ad loc.: “crediamo che il nostro Anonimo
lu art. m.s. “il, lo” ci sveli qui il suo nome: sembra meglio intendere “siete
AG 143.15 e vomer fora lu peccao/ de che el era atoxi- Lucheto come sono io” piuttosto che “siete benastruo
gao. AG 144.104 cosi ne va lu di e l’ora. come sono io”.
PS.4. AGN clxii. D Lucca. Luco. L luchetus.
D lo. lüchetu sm. “lucchetto”
lû agg. e pron. pl. “loro” PVG. VPL. ADP (Pietra). “interruttore della luce”
FDG 160. D luchetto.
D loi. Lücchi top. (Diano S.Pietro)
lû sm. “lupo” FCL 60 n.
PD 119, 129, 347: lovo. PVG. D locu.
D lovo. lüchìn sm. “airone”
luà / lüà vb. “ululare” CLU.
DFC 49 cria un gatto, lua un can. PVC 101 s.xix. üna D locu. oca.
corba de figgiö’ / che lüavan cumme chen. VPL lüà. lucià/ -re vb. “oscillare, tentennare”
RAN 23, 194. PD 150 “aferesi”. CAD. PVG, VPL lucià. MVS (Sarz.) luciare “aver gioco
D alüà. luià. lûo. lüu. (di un perno)”
luaggiu sm. “babbeo, semplicione” RAN 12, 128 fr. locher. GA 13.40 “germ.”.
CAD. Cf. BIO 570 piem. locé m.s.
Luàie top. (Loano) D luciòu. luciùn.
TCL: a.1266 costa lovaria. Lucinasco top. (V.Impero)
D luvea. L lovarius. CL 9, 11. L.PANIZZI, RII n.s. 1 (1946) 59: Lexinascum.
luassu / luazu sm. (ittiol.) “pesce lupo (Labrax “Le forme in -u- compaionon solo nel sec. xvii. per
lupus)” influsso di lüxe e della vicina Lusignano”.
PD 157, 347, 357: (*lupaceus) “pesce ragno”. BDS L lexinascum.
(Sav.): luassu. MVS (Sarz.): luazu “spigola (Cabrax luciòu / luciùn sm. “ciondolone”
lupus)”. GA 13.40.
D lovazo. luvassu. D lucià.
lü’bagu sm. “bacìo, esposizione in ombra” Luco n.p. “Luca”
ADL (Vent.). PS 16 s. xiv. sam Luco “oggi vivo nel nome di una via”.
D übagu. D lucca.
lucu 638 lui

lucu sm. (ornit.) “gufo, allocco (Stryx aluco)” lügaru sm. (ornit.) “lucherino”
PD 337 “in qualche frase stereotipata”. RML 975. CLU. Cf. RNB 79 sg. neogr. lo›garon m.s. (dal gen. o
PVG. dal ven.)
D locu. ucu. uruccu. D lügaìn. lügarìn. lüghén. lügau. lügherina. lügou. L
lüccu sm. “persona stupida” ligurinus. lugarus. lügau sm. (bot.) “Arisarum
BDS (Sav.). vulgare”
Cf. CVM mil. locch “smemorato” FPL (Levanto).
D locu. lügau mascciu sm. (bot.) “Arum Italicum”
Lüccu n. p. “Luca” FPL (Levanto)
GO. lüggèa sf. (bot.) “Arum Italicum”
D lucca. FPL (Cogorno).
ludà vb. “lodare” D lügiàia.
CAD. PD 158. lügengu agg. “lugliengo, di luglio”
D laudà. PD 115 üga lügenga: “fra gli ultimi superstiti di -ing-“.
Ludovigho n.p. “Ludovico” D lüggiu.
BDF 149 a.1460 lo magnifico messer Ludovigho. lüghèn sm. (ornit.) “lucherino”
lüdra / ludria sf. “lontra” RAN 194 “ligurinus”. PD 123, 139, 150: lügarìn. FDG
VPL lüdra(Sanr.), lüdria (Alb., Pietra). MP 20.2 (Pigna) 166.
“non indigeno” (lutrja, REW 5187.3). “Ci aspetteremmo D lügaru.
*luira [che in effetti è attestato a Ventimiglia]. lügherina sf. (ornit.) “raperino”
Cf. CVM mil. ludria; RGS § 260 ven. lodra. MUI 174 sg. CLU.
s.v. lodra. D lügaru.
D lüdria. lüggia sf. “peluria della buccia interna della casta-
lüdria sf. “lontra” gna”
GO. CAD. DVA (VArr.). ADP (Pietra). RCG 80.
AAG 118. RGA 71. D lüggiu.
D ludria. lüdru. luira. L lodria. lüggia sf. “fame”
ludro agg. “superbo, scortese” BDS (Sav.). VPL (Pietra, Var.).
ALE 13 “a.it.” MVS (Sarz.): REW 9102. DEI.3 2280. lüggia sf. “bernoccolo; cisti, tumore sebaceo della
D lüdru. lüdria. pelle”
lüdru sm. “lontra maschio” GO. PAG 166. BDS, SDS (Sav.). PVG. VPL (Pietra,
BDS (Sav.). Var.) “ascesso”.
D lüdria. AAG 121 lupia. RAN 12, 194 “frottola, bugia”
lüdru sm. “ghiottone, mangione” lügiaia sf. (bot.) “gigaro (Arum Italicum)”
ADL (Vent.). BDS (Sav.). PVG. PVG.
GA 12.173: uter “otre”. REW 9102. D lüggèa.
D ludro. lugio / lügiu sm. “luglio”
Luèa top. (V.Varenna, Pegli) MAC 171 a di xiii. de lo meize de lugio. NAB 17 a.1473
RVV 60: in Luèa. a.1291 lovarie. a.1798 lovara. a di 23 de lugio de 1473 in Saona. TL.3 122 a.1474 lo
D luvea. meize de lugio. BGP 153 a.1484 infra lunesdi chi vene
luegna sf. (bot.) “Plantago lanceolata L.” chi sera ali cinque de lo mexe de lugio proximo. AA 24
MLC 259 (Chiav.) ali 2 de lugio. PVG, VPL lügiu.
D uegna. D lügengu. L lulius.
luégu agg. “ombroso” lüggiu sm. “peluria della buccia interna della casta-
FDG 187: lùvegu : lwégu. gna; lamella fra i gherigli della noce”
D lùvegu. GO. PAG 87. RCG 218. RAN 194. BDS (Sav.). VPL.
luffa de luvu sf. (bot.) “vescia (Lycoperdon v.sp.)” D lüggia.
FPL (VArr.). lüggiu sm. (bot.) “loglio”
D loffa. MLC 273
lùfia sf. “flatus ventris” D löggiu.
ADL (Vent.): REW 5103. lugor sm. “luccichìo”
D loffa. FAS 164.
Lugagna top. (V.Sturla superiore) D luxe. rellugar. relugor.
EOL 33: < n.p. lucanius. lügou sm. “lucherino”
lügaìn sm. (ornit.) “lucherino (Fringilla spinus)” PD 139: lügow : lugaru.
MUI 175. PVG. D lügaru.
D lügaru. lui pron. sogg.di 3ª pers. m. sg. “lui”
lüganega sf. “salsiccia” LSE 29 et lui respoze: eo ve lo prego grandementi. FTM
MUI 175. RCG, Diz. PD 139, 150. RAN 21. REW 95 a.1456 (Sav.) quando lui se offerite al padre suo per
5134. BDS (Sav.). PVG. VPL. noi esso volle essere nudo da ogni cosa mondana.
Cf. MB 125 (Bonvesin) luganeg. lui pron. compl. di 3ª pers. m. sg. “lui”
lügarìn sm. (ornit.) “lucherino (Ligurinus, AG 2.11 sg. e poi che in lui consentisti/ mai da lui no ve
Chrysomitris spinus)” partisti. AG 12.262 niente in lui posso comprender/ che
BUL 422. CLU. me paira de reprender. AG 39.3 a so fior/ chi obeir a lui
D lügaru. non vor/ ni star con si ni habitar… AG 57.42 e for De
lui 639 lûme

(en) quele encontrae/ a miso lui per castigar. AG PD 145: < limassa. MD 10: DANTE, Inf. 25.32 e li orec-
143.204 poi t’abasa a pe de lui. PAB 55 la coniuracion chi ritira per la testa/ come face le corna la lumaccia.
faita contra lui. PAB 62 che se alcunna cossa gi fallisse, D lemassa. limassa. lumaga. lümassetta. lümassùn.
in lui no serea remedio de confforto. LSE 26 ben che eo lümassa sf. “specie di mollusco marino (Natica
abia molto amato lui… v.sp.)”
lui pron. compl. di 3ª pers. f. sg. “lei” PML 379.
AG 12.11 questa vergem benastrua…/ che chi per lui vor lümassa cue spine sf. “murice comune, specie di
demandar/ tuto g’a promiso de dar. AG 12.153 in la mollusco marino (Murex brandaris)”
camera te rechui/ e humelmenti prega lui (Maria)… AG AFV 426 (Vent.).
12.468 Criste da lui qua s’è aluitao. AG 12.596 se fe la lümassetta sf. “metodo di cura delle tonsille, che
vergem apresentar/ e disse a lui… AG 14.305 che l’ira a vengono premute con le dita”
ti lo cor no t’arda/ e contra lui sta si guarnìo… AG AMSSSP n.s. 14 (1980) 103 (Vado).
39.150 questa inimiga fera…/ che quando ella seguir te D lümassa.
vor…/ non aproximar uncha in ver lui. PAB 60 (fortun- (funzu) lümassùn sm. “specie di fungo (Phallus
na) e se de lui te voi lamentar… PAB 90 la celestial impudicus)”
(corr.: ‘l’aire celeste?)… De… da lui le goerre deschassa FPL.
[ma PS 20 intende lui masch., riferito a De: = da sé]. D lümassa.
FA 366. AGN clxiii. lumbrigu sm. “lombrico”
lui pron. compl. di 3ª pers. m. pl. “loro” ADG 40. VPL.
AG 54.26 li beruer…/e noi sempre veiar demo/ chi mai D lumbrixu. umbrigu.
de lui segur no semo. lumbrisallu sm. “ombelico”
AGN clxiii. GA 13.36 “antiquato (concrezione dell’art.)”
luì sm. (ornit.) “luì, pigliamosche” D lombrisallo. umbrisallu.
CLU. ADL (Vent.).: onom. lumbrixu sm. “lombrico”
luià vb. “ululare” L lumbrigu.
PVG: REW 9039. lumme / lümme sm. “lume“
D lüà. RAN 54, 72 s.xvi, xvii lumme. DEV 11, RGS § 159.
luiassa sf. (bot.) “Clematis vitalba” PVG:“lume (a olio)”. VPL.
FPL (Cogorno). Cf. SAP 412 a.lomb. lume, m.s.
luiâtri / lüiâtri pron. sogg. e compl. di 3ª pers. m. pl. D alümà. lime. lumera. lumetto. lumi da morto. lümìn.
“essi, loro” lüminaria. luminario. luminelou. L illuminare. lumen.
RGS § 440. FDG 284. lümé sm.pl. “specie di fagiolini”
luìn sm. (bot.) “lupino (Lupinus albus)” PVG “tipo isolato”.
MLC 232 (Chiav.). PVG. lüméa sf. “lucerna, lume a petrolio””
D luinassu. lupin. NPD 75 a.1842 (Sav.) dîvan che due lümée ghe pàivan
trè.
luinassu sm. (bot.) “Psoralea bituminosa”
CAD. PVG. PVP 368 s.v. lucerna.
FPL (Cogorno): pl. luinassi.
L lumera.
D luìn.
lümeetta sf. “lume a olio”
luira sf. “lontra”
FDT.P 74 (Triora).
ADL (Vent.).
D lümêta.
D lüdria. lümegusu agg. “viscido, lumacoso”
(erba) luisa sf. (bot.) “erba cedrina” ADL (Vent.). VPL.
RAN 194 “Aloysia citriodora”: dedicata a Maria Luisa D lumaga.
di Spagna quando fu importata dal Cile. MLC 256, lüméira sf. “lume a tre o quattro becchi”
PVG. “Lippia citriodora Kunt.” ADL (Vent.): a.fr. lumière.
luitàn agg. e avv. “lontano” D lumera.
PD 354 “antico”. lumenaria sf. “luminaria, processione con lumi”
D loitan. CAR 11 a.1340 che piascuna persona chi sea de la ditta
lula sf. “pentola di rame” compagnia sea integnuo de esse a la festa de la Madonna
MP 14.49; 20.2 (Pigna) < olla. sancta Maria in Banchi con li soi prioy a fa la lumenaria
D ula. a Madonna sancta Maria de lo Carmo.
lulla sf. (bot.) “Ulex Europaeus” L luminaria.
FPL (Voltri). lumera sf. “lume, lampada”
lulla sf. (ittiol.) “calamaro” PAB 52 o raxom, d’omo lumera. PAB 58 che tu receivi
ADP (Pietra). piayritae de veraxe lumera… –– si como lo nivollao/ de
lumaga sf. “lumaca” l’aire e carregao/ affoschisse la lumera/ de le planete.
MVS (Sarz.). VPL (Riviera di levante). PS 66 “francesismo”. MD 6 DANTE , Inf. 4.103 così
D lümassa. lümegusu. andammo infino alla lumera.
Lumarzo top. (Chiavari) D lüme. lüméa. lümeira. lümêta.
CL 18. lûmescello / lumescellu / lumeselo sm. “gomitolo”
lumaçça / lümassa sf. “lumaca; chiocciola” AA 195 filo filato in ase in lumeseli. GL 3.18 dro lûme-
CIT 279 con passo de lumaçça e de trattuga. GL 10.34 scello a ten forte ro cavo/ per no perde ro fî.
sciù pr’un-a scara van fæta a lumaçça. ADL (Vent.), PD 337, 339 lumescellu “plebeo”. PRA 395.
PVG, VPL : lümassa. D allumescellà. lûmscé. remescello.
lümê 640 lung

lümêta sf. “lume a olio, cappello da prete a tre lüna sf. “luna”
punte” OCD 25 (Campoligure, Masone). PVG.
CPD 7 a.1940 (Sav.) davvéi lümêta/ u l’éa ditu dâ gente/ D lunna. lünàiu. lunatico.
u cappellu dai prèvi allùa üsòu/ e üna lümeta u pàiva lünàiu sm. “calendario”
veramente. VPL “lucerna a becco”. GA 12.166 “formazione dotta, recente”. ADG. FDG
D limeta. lucheta. lümeetta. lümera. 171. VPL.
lumetto sm. “lumino” D lüna.
RAN 72 s. xvii. MIT 97 a.1850 (Sav.). lunàtico / lünàticu agg. “lunatico, isterico, strava-
D lüme. gante”
lummi sm.pl. “nomi: i numeri del lotto” PS 66 s.xiv. unna soa fiiora lunatica.
PD 351 “plebeo” CAD. GA 12.170 lünaticu “formazione dotta (cf. salvati-
D luminata. nome. co > sarvègu).
lumi da morto sm.pl. (bot.) “Colchicum autumnale” D lüna.
FPL (M.Ermetta). lunde cong. “dove”
D lüme. VRS 456 (Ormea.
lümìn sm. “pupilla dell’occhio” D donde.
D limeta. lüme. luminelu. lundeman sm. “il domani”
lüminàiu sm. “persona addetta all’accensione dei GL 4.53 e no stà lì a aspêtà ro lundemàn.
lumi stradali” D deman. undimano.
PD 109, GA 12.166 “formazione recente, dotta”. lundrìn sm. “panno pesante, peloso”
D luminario. CAD.
luminar sm. “liminare, soglia” lunedì sm. “lunedì”
PS 3, 66: s. xiv. pl. luminai, pron. -ü-. PAD 320 a.1506 lo lunedì l’ultimo del mese…
luminaria sf. “lume, luce” D lünerdì. lunesdì.
PAB 39 s. xiv. seam faite luminarie in lo firmamento de lünerdì sm. “lunedì”
lo cel. PVG (V.Grav.)
D lüme. luminèa. L luminaria. D lunedì.
luminaria sf. “luminaria, processione con lumi” lunesdi / lünesdì sm. “lunedì”
SA 243 a.1351 (Sav.) de la luminaria chi se deve fare in la BL 61 a.1392 la morìa talor cesa e monta. Sabato passato
festa de la nostra dona… che ciascuna persona de dicta arte ne morì vii., domenega viii., lunesdi x., martesdi xiii.
sea integnuto e de congregase… con un cerristo da poi per SCF 93 a.1393 ogni primo lunesdi de lo meize. PS 17 s.
andar a la gexia. NAB 19 a.1473 (Sav.) che ogni ano in la xiv. lunesdi. TL.1 838 a.1458 quelo chi fo dito lunesdi.
vigilia de la beata vergine Maria del meze de agosto che BGP 153 a.1484 infra lunesdi chi vene. PAD 325 a.1506
ogni singulo maistro de butega de la dita arte siano tenuti e l’undimano chi fu lo lunesdi.
debiano esere perzenti ala luminaria osia prosesione. CAD, VPL lünesdì.
L luminaria. D lunedì.
luminario sm. “lume” lünetta sf. “ugola”
PAB 39 s.xiv. e fe lo nostro segnor Dee doi grandi lumi- GO. CAD. BDS (Sav.). PVG. VPL.
narij… lo sol… la lunna. GA 13.36: *uvula, con agglutinazione dell’articolo:
PS 66. REW 9105, cf. lomb. lünela, m.s.
D lüme. lüminàiu. luminègu. lünetta sf. “gibigiana”
luminata sf. “nomèa” DVA (VArr.): fa a lünetta.
PD 351 “plebeo, cf. port. lomear “nominare”. (a/ da la) lunga loc. avv. “lontano”
D lummi. renomaa. IVE 41 sg. comensà a andar pu a lunga, unde questi pu
lüminèa sf. “lampada di terracotta, di forma trian- no lo poen torvar. –– intrà in un bosco chi era ben da la
golare” lunga d’abitatium de la gente.
PAG 32. PS 40.
D luminaria. D lungu.
Luminègu top (Lavagnola, Sav.) lungagna / lungagnùn sf. “spilungone”
NTS 40. MP 20.2 (Pigna) lungagna. GO, BDS (Sav.) lungagnùn.
D luminario. D lungu.
luminelu sm. “pupilla dell’occhio” lungannia sf. “rete lunga e bassa per la caccia di
MVS (Sarz.). animali terrestri”
D lüme. lümìn. GO. IVI, pl. lungannie “ragionamenti prolissi”.
lümscé sm. “gomitolo” D lungu.
PRA 395 (Rossiglione, Sassello) (de) lungo loc. avv. “lungamente, continuamente”
D lûmescello. RDC 181 (T.Conchetta)
lümiscelu sm. “gomitolo” Cf. N.TOMMASEO-B.BELLINI, Dizionario della lingua ita-
VPL. liana,: a di lungo “senza interruzione”.
lunna sf. “luna” D (de) lungu.
PAB 39 e la menor (luminaria) segnorezasse la noite, e lungu agg. “lungo”
questa si e la lunna. PD 119, 358. PVG. VPL.
D lina. lüna. D alungö’iu. longu. lungagna. sbilungu.
lün-na sf. “luna” (de) lungu loc. avv. “sempre, continuamente”
PD 352 (s. xviii.): lün-na > lün-a . PFM 132 (Noli). BDS (Sav.). Cf. RNC 22 neogr. ntell’ggo “tuttora,
VPL. Cf. RGS § 223. sempre”.
D lunna. D (a/ da la) lunga. (de) lungo.
luni 641 lurp

Luni top. “Luni” lüppa sf. “fame morbosa”


SCT 152. BCB 128 n. PCT 61. GO. CAD ma da lüppa.
L luna. PRA 389 “gen.”: cf. mil. male de la loa
Lunrusu top. (Quiliano) Cf. DUC 5.155 luponus: lupus, figurate pro vorax,
PVQ 63. helluo”.
D lanrosso. L lacus rubeus. D lüppu. lüpùn.
lunsenga sf. “lusinga, adulazione” (fossa) lupara top. (V.Varenna, Pegli)
AG 102.31 e se no che lunsenga par/ manifestar lo so RVV 60.
voler/ cognosdai questo per ver/ a pena un’ora posso star/ D luvea. fossavaria.
senza de voi aregordar. lupazzo sm. (bot.) “Rumex crispus”
FA 366: forse da correggere “lusenga” [ma cf. SAP 411, FPL (P.Nava).
SAP 2.210 a lomb. lonxengar “frequente”]. D (erba) luppa.
D lusengua. lüpia sf. “cisti, escrescenza della pelle”
PRA 390: fr. loupe m.s. ADL (Vent.).
lunzi avv. “lontano”
lupìn / lüpìn sm. (bot.) “lupino (Lupinus albus)”
IVE 41 lunzi più de in migià. VPL. CAD, PAG 76: lüpìn. FPL lupìn.
luntàn agg., avv. “lontano” D lovim. luìn. lüpìn. luvin. L lupinus.
ADG 101. ADL (Vent.). VPL. luppìn sm. “strumento per togliere il marciume dai
D aluntanarse. loitam. tronchi degli ulivi”
lunxi avv. “lontano” ROC 150 (Civezza).
BDS (Sav.) “popolare, contad.”. SDS (Sav.) “antiquato” D luppa.
D lonzi. lupo cervero / servero sm. “pelle (giallo-grigia) di
lûo sm. “lamento, guaìto; cosa noiosa, situazione lupo cerviero, o di lince”
intricata, imbroglio” BOV 555 a.1531 (Sav.) colletti de seta… foderati de
GL 2.10 ro mago per seguro se promette/ de sto fæto zebellini o lupi cerveri. ASF 717 a.1532 fodra una de
vegnì a ra concruxon/ ma s’attacca a ro sezze un brutto sayo de pelete bianche cum le mostre de lupi serveri.
lûo / che con ciû o çerca è sempre ciû a ro scûo. GL D lovo cervel. servero.
18.13 e l’ommo no ghe pensa, e va perdûo/ apprœuvo a luposo agg. “guasto (di carne)”
un fatto riso, a un finto lûo (TT un girar d’occhi, un MPS 50 a.1550 (Stella) vendere carne lupose morbose
balenar di riso). GL 18.52 che fîto da sto lûo mi me overo arochate.
destrigo. D luppa. L luposus.
CAD. lüppu / lüpùn. sm. “mangione”
D luà. PAG 43.
luogatario sm. “possessore di “luoghi (titoli del Cf. DUC 5.155 luponus: lupus, figurate pro vorax,
debito pubblico)” helluo”.
D lüppa.
M.BRUZZONE, GLig 23 (1898) 54 n.2. BMP 5 n.
lurba sf. “pula delle castagne: frantumi delle scorze
D logo. e delle castagne secche”
luogo sm. “luogo, posto” CAD. PD 346.
GP 371 li ministri de Pillato si preixen una corda, e si D urba.
ligan la man de Christe, e tiran tanto, che elli gi desteixen lurba sf. “sansa”
si le soe brace, che l’altra man vegne tanto avanti como GA 13.36 “voce del contado”: < volva con caduta di v- e
era lo luogo donde si deveiva ihiavar l’altro aguo. RDB agglutinazione dell’articolo.
69 s’era quarche marotto in quello luogo. –– aura peira lurbo / lürbu agg. “guercio, cieco”
(spenna (galline) Zena in ogni luogo. DVA (VArr.). PRP 345 (str.30) azzò ch’i posce imbarlugà quei furbi/
D logo. otto luoghi. cavaghe ri ogli a tutti, e fari lurbi. VPL (Sanr.) “miope”.
luogo sm. “stato, condizione” PRA 390: = lürbu, prob. orbu × lürciu.
RDB 69 Zena ha aura ra gora in si mà luogo/ che quasi D orbo.
ogn’un ghe mangia de peràou. lürciu agg. “guercio, strambo”
D amalugà. (immar) lögu. logo. GO “voce bassa”. CAD. RAN 194. VPL “mancino”.
luppa sf. “fungo parassita dell’ulivo; marciume del lurdu / lurdùn agg. “sordo”
midollo dell’ulivo” MP 20.2 (Pigna), TVD (Dolc.), RML 977 (Airole,
DVA (VArr.). ROC 150 (Civezza). ADP (Pietra). SDS Pigna), PVG, VPL: lurdu.
(Sav.) “legno marcio”. VPL (Sanr.) “cancrena degli TVD (Dolc.) lurdùn.
alberi”. REW 5176. FEW.5 468.
D lurdùn.
D luppìn. luposo. L lupum.
lurdùn sm. “ceffone”
luppa sf. DVA (VArr.). BDS (Sav.). VPL.
GL 20.10 un squadron de cavagéi/ con re so lamme dra luro sm. “urlo, grido, lamento”
luppa. GL 5.58 appena fæto/ ro mà lavò, per no aspettase un
(erba) luppa sf. (bot.) “Rumex” luro/ çento migge lontan o se n’è andæto. GL 13.23 dap-
MLC 260 (Sav., S.Bernardo). pertutto resœunna un crìo, un luro.
D lupazzo. D lüu.
lüpa sf. (ittiol.) “muggine comune (Mugil cepha- lurpe sf. “volpe”
lus)” GA 13.36 “voce del contado”: caduta di v- e agglutina-
AFV 417 (Vent.). zione dell’art.
CF DUC.5 155: 3.lupus “piscis genus”. D vorpe.
luru 642 lütt

luruccu / lurüccu sm. (ornit.) “allocco” lüseta sf. “lucciola; lacrima”


CLU luruccu. ADP (Pietra) lurüccu. RML 977 (Airole). TVD (Dolc.). VPL (Apric.).
D uruccu. locu. D liseta.
lussa sf. “lotta” lüsìa sf. “sciarpa”
RAN 93 “a.gen.”: prov. e sp. lucha m.s. VPL (Pietra).
lü’ssau sm. (ittiol.) “luccio” lüsìa sf. “donna stupida”
PML 359. PVG.
lü’ssau de mà (ittiol.) lüsiana sf. “specie di copricapo”
CAD “luccio di mare (Exox sphyræna)”. PML 359 GO “berretto da vecchi” CAD. PAG 148 “papalina”
“aluzzo imperiale, sfirena comune (Sphyræna vulgaris lü’sidu agg. “lucido”
Cuv.)”. FDG 217.
D lüssu. (mandà a) lüssìn loc. “ripulire, vincere al gioco tutto
lusca sf. ”foro nella volta di poppa per l’asta del quanto possiede l’avversario””
timone” CAD.
VPL (Sanr.). luzignolo sm. (ornit.) “usignuolo”
luscèa sf. (mar.) “asse posta davanti all’uscio per CLU.
evitare allagamenti” D ruscignö’.
F.TOSO, A Compagna n.s. 9. 1 (1978) 6 (Arenzano). VPL luzir vb. “rilucere”
(Var.) “saracinesca” IVE 9 le scoe luçure chi luze de note de deré, e de di no
D lüxèa. aparem, e stam ascoxe.
luscernia sf. (ittiol.) “specie di pesce di mare” D luxe. luxir.
ALE 245: “a.lig.” Lusso top. “stagno paludoso fra Quiliano e Vado”
L luscernia. MSQ 171 s. xviii. (Sav.). QVS 25 s.xix.
lüscià vb. “lisciare, operazione dei cartai, consisten- lùstego agg. “bisbetico?”
te nell’eliminare gli scarti e pareggiare i fogli buoni” COM.6 58 digghe ciancianin, che nisciùn no te sente,
CAD. quello che t’ho dito - non è cosi façile; stan tutti con
D luscio. tanto d’oeggia. Son lusteghi, e l’è cattivo treppaghe.
lüsciandrina sf. (bot.) “macerone, specie di erba D rüstegu.
(Smyrnium olusatrum)” lüstrà vb. “lustrare”
PVG: “holus atrum (Apicio: holisatra). PVG.
Lüsciandru n.p. “Alessandro” D inllustrar.
PD 142 s. xviii. lustrio / lüstru agg. “lustro, lucido”
D lisciandru. PS 34. s. xiv. lustrio. ADG 71 lüstru.
luscio agg. “liscio” D inllustrar. lüstru.
GL 18.33 ro ferro aguzzo e luscio. lüstru agg. “lucido, brillante”
D lüscià. VPL.
luscu agg. “stupido” lüstru sm. “lucido da scarpe”
PVG. VPL. PVG. VPL.
luzenga sf. “lusinga” lüssu sm. (ittiol.)
PAB 59 per no dubiar soe menasse ni prexiar soe luzen- CAD. “luccio” ADP (Pietra) “specie di piccola
ge. PAB 67 la bonna (ventura) destorba veraxi bem per anguilla”
soe luzenge. FAS 144. D lüssau.
D lusengua. lüssu de ma (ittiol.) “luccio di mare, sfirena
lusenger / lusenghera agg. “adulatore, adulatrice” (Sphyraena Sphyraena L.)”
AG 140.94 guardate in anti e in dere/ da li omi tropo TTC 113 (Gen.).
lusenger. BDS (Sav.) lusenghera “antiquato”. (scoa) luçura sf. “lucciola”
D lusenguer. lozenghera. IVE 9 le scoe luçure, chi luze de note de deré, e de dì no
lusengua sf. “lusinga” aparen, e stan ascoxe.
AG 142.91 ni lusengue ni menaze. AG 145.418 lo cantar D scoa luçura.
de tae serenne/ rende amaror e mortar penne/ e le lusen- luterano agg. “luterano”
ghe de le gente/ soren far lo semiiente. AA 206 fu prezo e incarserato per mezo de lo incositore
FAS 142. PS 99. uno citadino de Saona per luterano.
D losengarie. lunsenga. luzenga. lusenguer. luxenga. lütiàn sm “ortolano”
lusenguer agg. “adulatore, lusingatore” ADP (Pietra).
AG 143.59 ni se incontra alcun e stao/ sperzur o fazo o D ortulàn.
lusenguer. luto sm. “fango”
PS 32. AGC 50 n. LSE 25 andando ella per una via streta, pinna de grande
D losengaor. losenguer. lusenger. lozenghera. lusengua. fango et de profondo lavagio… cadete in lo profundo
alosenga. luto/
lüserzu sm. (bot.) “Veratrum lobelianum” L lutum.
FPL (Gen.). luttò sm. “gioco della tombola”
D lüserxu. DVO (On.).
lüserxu sm. (bot.) “Helleborus foetidus” D lotto.
FPL (P.Nava). lüttu sm. “lutto”
D lüserzu. luxerciu. PVG. VPL.
lutu 643 lüxe

lutuàn sm. (ornit.) “ortolano, beccafico” Luxardo cognome


FPI 4193 b. CLU. SDS (Sav.). BDF 149 a.1460 messer Manfreo de li Franchi Luxardo.
D luturàn. ortulàn. VTS 90 a.1530 (Sav.).
(erba) lutuana sf. (bot.) “Poa annua L. ?” luxe / lüxe / lüsce. sf. “luce”
MLC 273 (Sav.). AG 53.149 per far barcon en grande aoteza/ chi dagan
luturàn sm. (ornit.) “Emberiza hortulana” luxe e gran piareza. AG 56.4 ne mostra e ne aduxe/ a
BUL 410 (Gen.). cognuxe la gran luxe. AG 101.50 e semper avri li ogi
D ortulàn. inver lui/ chi (è)nostra luxe e segno. SL 52 (2.14) (=
luu sm. “lupo” FUP 112) s.xiv. (Sav.) lo me figlor, chi era mea luxe.
RGS § 71. CBL 329 (1.27) lo mondo chi era tenebroxo/ e pin de
D lovo. oscuritae/ recevera luxe e claritae. GP 380 deseixe zuxa
lüu sm. “ululato” in lo ferno cun una gra dissima luxe. MC 688 la luxe no
PVC 39 s.xix sentindu ün sbraggiu/ femminìn da drentu, se confa con le tenebre. MAC 167 e lantor aparsse umna
ün lüu… grandissima luxe in la prexom. IVE 68 parse a noy che
RAN 194. descendesse sove noi nova luxe e novo splendor. IVE 91
D löu. lüà. luro. qui fa mar no ama la luxe, zoe la fe. VPL lüxe.
Luva top. (Civezza) RAN 21, PD 357, ADG 72, 98, RGS § 214: lüxe. PVG
ROC 146. (V.GFrav.) lüsce.
D luvea. Cf. BPE 309 s. xiii. (piem.) seroum senza luxe s’al no
Luvarì / Luvarigo top. (Alassio) fose lo splendor de vostra grande siencia perfecta.
TAL 82 n.418: *luparilis < lupus: a.1232 (Alassio) loco D lixe. lugor. luzir. lüxe. lüxéa. luxente. luxì. luxìr.
ubi dicitur luvarigo. stralüxi.
(Sav.) nuvarì. luvea. lüxèa sf. “feritoia”
luvassö sm. (ittiol.) “spigola piccola” GA 13.40.
AFV 417 (Vent.). D lüxe.
D loaççœu’. lovazo. lüxéa sf. “asse posta davanti all’uscio, sulla strada,
luvassu sm. (ittiol.) “spigola (Dicentrarchus per evitare allagamenti”
labrax)” GA 13.36 ustium con agglutinazione dell’art. REW
AFV 417 (Vent.). ASB 69: “lupaceus: pesce simile al 6117.2.
lupo”. D luscèa.
D lovazo. luassu. luxenga sf. “lusinga, adulazione”
Luvèa top. CEB 357 lo messo chi t’aluxenga cum soe luxenge caza
FTL 152. via.
D luvu. luva. campu du lû. cantalupo. luàie. luèa. (fossa) Cf. SAP 2. 218 a.lomb. pl. loxenghe m.s.
lupara. luvarì. sotu du luvu. D aluxengar. lusengua.
Lùvega / Lùvegu top. luxento / lüxente. agg. “lucente”
FTL 23 (Montoggio; Varese Ligure). MMF 120 sg. AG 145.242 le ovre bonne son per ver/ luxente, forte e
(Monte Fascia) proae. RAN 58 s.xvi. (B.Cigala). VPL lüxente.
D luvegu. luvia. FAS 158: aigue luxente “metaplasmo”
lùvegu / lü’vegu agg. “(di luogo) cupo, tetro, ombro- D luxe. L lucentem.
so” lüxentu sm. (ittiol.) “muggine labbrone (Mugil labeo
GO, RAN 194, PD 117, REW 6069, MF 120 sg. Cuv.)”
(Monte Fasce, Gen.): lùvegu. ADP (Pietra), BDS (Sav.) PML 359.
VPL : lüvegu. luxérciu sm. (bot.) “elléboro”
FPR n.66 “agglutinazione dell’articolo”. PD 117, 155, GO.
160, 348, 355. GA 13.36. REW 6069: gen. luvegu. D lüxerxu.
D allüveghìu. ibagu. lùvegu. luxerna sf. (bot.) “erba medica (Medicago sativa L.)
lüvernengu sm. “posto dove non batte mai il sole” D luxerne.
PVG: lüvegu ¥ vernengu luxerna / lüxerna sf. “lucerna”
D lüvegu. IVE 15 tay son li zazunii sença la caritae, quar he la
luxerna senza l’orio. CAD, VPL lüxerna. PD 150. ADG
Lùvia top.
124.
FTL 23 (Piana Crixia); CL 9 (torrente, affl. del f.
D lixerna. lüxernà. luxernetta. L luxerna.
Tanaro)
lüxernà sm. “lucernaio”
D lùvegu.
PVG. VPL
luvìn sm. (bot.) “lupino” L luxernarium.
FPL (Mortola) lüxerna sf. (ittiol.) “cernia, poliprione”
D lupìn. PML 359 “Polyprion cernium Val.”. TTC 117
lüviùn sm. (bot.) “Verbascum v.sp.” “Polyprion Americanum B.I. Schn.” TTC 118 sg. “sciar-
FPL (P.Nava) rano sacchetto (Serranus hepatus L.)”.
luvu sm. “lupo” ANP 66. APV 80 (Vent.): gr. lucnàj × ¶cùrnaj
VPL. (Hesych.), tardo lat. acernia. RCG 261. ADP (Pietra).
ADG 66, 126. PSP 99. FTL 152 “frequente elem. lüxerna de fundu sf. “(specie di cernia del mare
topon.” ligure) Polyprion Americanum”.
D cantalupo. lovo. lovari. luvaira. luvea. AFV 417. ANP 66 (Vent.).
lüxe 644 lüxi

lüxerna de scöggiu sf. “specie di cernia del mare dele sum semegeive a lo segno marco (legno março?)
ligure” chi luxe de note e de di marzo appare. FAR 34 sg. s.xiv.
PML 359 “sciarrano, cernia gigante (Serranus gigas (Sav.) luxir traduce lat. luceo, fulgeo, mico. PAB 67 lo
C.V.)”. AFV 417, ANP 66 (Vent.) “cernia nera iorno fa per sol luxir/ e note per lunna sihairir. LSE 29
(Epinephelus guaza)”. spesso, seando in oratione, la sua fassa maravegioza-
Luxerne top. (Loano) menti luxiva, et ne procedeva radij como de sole. PAB
TCL. 82 elli no pom luxir (corr.: fuzir?) ni contrar a li vicij.
D luxerna. RDB 12 come ro sò chi a noi ro giorno gîa/ con ra so
luxernetta sf. “piccola lucerna” luxe fa luxì re stelle/ che se ro carro so cangiasse via/
CIT 44 cærabella/ luxernetta/ lanternella…. men luxireivan cha re ciarabelle. CIT 31 possi tu luxì
RAN 72. tanto che ti scciatti/ luna desgraçià, luna cornûa. GL
D lucerna. 20.42 e ro ferì d’onde de smarto e d’oro/ luxiva una
luxærta / lüxerta / lüxertua sf. “lucertola” corona sciù l’ærmetto.
GL 9.9 atro che grilli, grigore e luxærte… VPL lüxerta, RAN 58, 72. FAS 146, 162.
lüxertua. D luzir. luxe. lüxì.
luxi avv. “lungi, lontano” lüxì vb. “brillare”
PD 119, 129, 343; 344, 354, 359. PVG. VPL.
D lonzi. D lüxe. luxì. stralüxì.
luxì/ -r vb. “brillare, luccicare” lüxinga sf. “lusinga”
AG 85.83 ni bon omo ni lear/ po luxir de gran vertue/ CAD.
entre gente malastrue. AG 130.4 fantina chi se maria/ se D losenga. lunsenga. luzenga. lusengua. luxenga.
dexe esse ben noria/ e de costumi si ornaa/ che ne luxa lüxipilla sf. “risipola”
(FAS 146, 161: luceat) la contra. IVE 9 le persone infi- DVA (VArr.).
645

INDICE

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5

Abbreviazioni (toponimi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

Abbreviazioni diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Bibliografia (sigle) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19

A................................................................ » 43

B ................................................................ » 147

C-K............................................................. » 233

D................................................................ » 375

E-Æ ............................................................ » 428

F ................................................................ » 447

G................................................................ » 505

I - J -Y . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 560

L ................................................................ » 597
Finito di stampare
nel mese di giugno 2002
nello stabilimento grafico
Marco Sabatelli Editore
in Savona.
Con il contributo della

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