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l La mostra è posta sotto il patrocinio del El/ropae Archaeologiae COl/silil/1II E.A.C.

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rOI fra il Danubio e il Po
dalla Preistoria all'Alto Medioevo

Catalogo a cura di
Fral/co Marzntico, Pal/I Gleirscher

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO


CASTEllO OEl BUONCONSIGUO
MONUMENTI E COUfZIOHI PRQVlNaAll

- 2004-
Mostra: ~Guerrieri, Principi ed Eroi fra il Danubio e il l'o
dalla preistoria ali'Alto r.ledioe"o~
T"",to, C..sMIo dri 6u0nr0nsi,lio, monulMnti t rollelioni p.",.-inNti
19 giugno. ;nonmbn' 200l

()200-1 Castello del Buooconsiglio, Mostra a cura di Slrfull CXIII":' Markus Egg, Pllt,i:ill Catalogo a cura di:
monumenti ecollezioni prO\'inciali Fnlllco MarJltiro, PatII G/nrsclla n:m E/!'S, LDmIZll Endri:zj, ar,isla FrrJII((l Afllr..nliro, Paul Gln~
Flirta, Palri:ia Frotllini, Filippo
Consulenti scientifici: Maria Gilmmri, RlIptrt GtbI.mt, Coordinamento e cura
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Presidente della Giuntal'ro\'incia1e Enrico CIIrGdII, Giu/iIIlw dr l'alli GlrirS(J/tT, S/tjPIID G'imaldi, Carml'1I GaIOl';
Lorm::o Ori/Ili Morinis, ....1nrkus Egg, Mo,iii Maria Ttn'SQ GI/Ditoli, B,igmr HIlIlS
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V.:epresidente e Assessore alla Pat,i:iII Frontini, Filippo Ataria '-'ntOiI Kml, DirtIItT Krllmtr, Boro/h Erio Vol:nlgJIff
Cultura Gilmbari, Ruprr\ CLbllard, Catmlla Kri:, Ernsllautnllllml, /111111
Atarg/lffitll Cogo Giosl"" F",n: G/1Nr, Slrftmo l..tskot'fl', Si/I'ia Lusllarrli Sitllll, Coordil\dmento organizz.Jti\'o
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DirigenteGenerale del Chiara GUllmiai, Si/viii LuslUJrdi BIIrbarD MaUrillll, Gat,in '\fllr..oli, '-'/l/lII'mariot Mamlio/l/lf
Dipartimento Beni e Attività Sitlla, Luigi Malnati, DircI" Dirrt MlIr:oii, FrDlICII MlIsdli Scotli,
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Luisa Trl'l/cr Ar/iii/lto, Cardolo

GUERRlERl
Principi ed Eroi fra il Danubio C' il Po dalla PrcislOria aJrAlto ~"ediocvo:
calalogo I a cura di Franco Marzatico, Paul GIC'irscher. - TrenlO : Castello del Buonconsiglio,
IllQnumenri C' collC'zioni provinciali, 2()()4. - 782 p. : ilI. ; 28 cm
Catalogo della Mosln renuta a TrC'nlo dal 19 giugno al ì nO\'ernbre 2()()4. -In testa al from.:
La mostra è posta sono il patrocinio dd Europqr Archarologilli' Consi/ium E./I.e

ISBN 88·900909·2·8
INDICE

17. Maria Teresa Guaitoli 113. el segno del pugnale


La dimensione di guerriero, principe ed eroe
115. All1lall1isa Pedrotli
attraverso le fonti letterarie e le testimonianze
archeologiche L'età del Rame in Italia settentrionale:
l'emergere di un'elite guerriera
35. Marklls Egg
125. Vo/ker H<yd
I guerrieri
uova individualizzazione e
57. Patrizia Frollti"i internazionalizzazione. I gruppi della Cultura
Dal villaggio alla città: maschile e femminile nei della Ceramica Cordata e del Bicchiere
segni di prestigio Campaniforme lungo il corso superiore del
Danubio
67. A/essandro Guidi
135. Frallco Nicolis
Teorie dell'organizzazione sociale
Il Campanifonne nel territorio posto a sud
dello spartiacque alpino
75. Alle origini del potere 139. Elisabetta Mottes
77. 5tefallo Grimaldi Armi, strumenti e simboli. Le lame di pugnale in
La effimera autorità tra i cacciatori-raccoglitori rame e in selce dell'area sudalpina

83. Enuill Keefer 147. Riidiger Krallse


Lo sciamano danza: l'l'adorante" di 38.000 anni Bite de1l'antica età del Bronzo tra le Alpi e il
fa e le più antiche manifestazioni della magia Danubio. Riflessioni su strutture sociali e
gerarchie nell'ambito della metallurgia
155. Slefall 5c1,wellur
87. el segno dell'ascia Pugnali da parata: statllS symbol delle élite locali
89. A/l1IO/lIisa Pedrotti, Marica Vellturillo Gambari
La comparsa dell'agricoltura a Sud delle Alpi: 159. Nel segno della spada
prime forme di gerarchizzazione sociale
161. Renato Perolti
97. }oaclJim Wah! Culti, comunità tribali e gentilizie, caste guerriere e
Accadde alle prime luci dell'alba: il massacro figure di eroi e principi nel secondo millennio in
neolitico di Talheim Italia tra Europa centrale ed Egeo
101. }ollalllles Mii/ler 175. Latllor Sperber
Prestigio e status sociale nel Neolitico a Nord Il ceto dominante dei portatori di spada
delle Alpi (5500-2800 a.C) neU'Europa centro-meridionale dell'età del Bronzo

13
201. Paolo Bellintani 341. IUrg Rngetll
Ambre del Il millennio a.c. in Italia Dall'età del Bronzo all'età del Ferro nei Grigioni
209. Nel segno dei principi guerrieri, del banchetto e 349. Rnffaella Poggiani Keller
delle aristocrazie L'area alpina lombarda nell'età del Ferro
211. Faus/o 80si 355. Raffaele C. de Marinis, Allgelo Fossati
Guerra, scambio e potere nell'età del Ferro Armi ed armati neU'arte rupestre della
Valcamonica e della zona alpina
221. Biba Tertnll
L'aristocrazia femminile nella prima età del Ferro 367. Franco MaTZJltico
Prestigio, potere e lusso nel mondo alpino a sud
231. Filippo Maria COn/bari, Umberto Tecc1liali
del Brennero dall'età del Bronzo all'età del Ferro
Il cane e il cavallo come indicatori di status nella
preistoria e nella protostoria 385. Gerl/Ord Tomedi
Le testimonianze dell'età del Ferro nella Valle
243. Palli C/eirsclrer
dell'lnn
I carri cerimoniali dei primi Celti
389. Kurt W. Zel/er
249. LlIigi Ma/nali L'aristocrazia del sale sul Durmberg
Il ruolo dell'aristocrazia neU'affermazione del
dominio etrusco in Val Padana tra illX e la fine del 403. POlli Gleirsc1fer
VII secolo a.c. I sovrani nelle Alpi orientali
259. Patrizia VOli E/es 411. Peter Turk
Verucchio: aristocrazia, rango e ruoli in una La prima età del Ferro nel territorio a Sud-Est delle
comunità dell'età del Ferro Alpi
263. Ciuseppe SassateJli 421. Borutll Krit
Gli Etruschi nella valle del Po: il nuovo potere La Slovenia nella tarda età hallstattiana
"cittadino" e i magistrati
429. Felix Mli//er
277. AI/gela Rufo Sernfilli Tra il lago di Ginevra e il Reno
Il mondo veneto nell'età del Ferro
435. /org Biel
285. Serella Vilri I primi Celti in Occidente
Testimonianze dell'età del Ferro nel Capllt Adriae 443. Ruperf Gebltard
293. Raffaele C. de Marinis Gli insediamenti celtici dal IV al I secolo a.c.
Principi e guerrieri nella civiltà di Golasecca
451. Nel segno di Roma
305. Filippo Maria Cali/bari
I signori del commercio sulle vie d'acqua. 453. Elvira Mig/iaria
l! ruolo degli scambi nella cultura di Golasecca Le Alpi nell'impero: l'estensione della
romanizzazione dal Po al Danubio
315. Daniele Vitali
I Celti in Italia 461. GiolXllllli Brizzj
Il potere e l'esercito
331. PI.ilippe DeIlQ Casn
"Portatori" e mercenari dell'età del Ferro nelle Alpi 475. Alfredo Bllollopalle
centrali '''diplomi militari"

14
477. Cristina Bassi 549. Alle origini del potere. Segni di distinzione
Il ruolo militare di TridentI/III
551. Nel segno dell'ascia
481. Sal/dro De Maria 555. Nel segno del pugnale
Ceti dirigenti, monumenti e potere imperiale nelle
città romane fra le Alpi e il Po 573. Nel segno della spada

499. Fral1z Glaser 587. Il prestigio degli ornamenti


Imperatore e principe, divinità ed eroe 593. Il potere del sacro: oggetti cerimoniali
599. li prestigio del carro e del cavallo
511. Nel segno delle invasioni
603. Nel segno dei principi guerrieri,
513. Caterina Giostra, Silvia Llisuardi Siena del banchetto e delle aristocrazie
Le popolazioni germaniche in Italia: le
testimonianze di epoca altomedievale a sud dello 603. Principi guerrieri a Sud delle Alpi
spartiacque alpino 622. I vasi cerimoniali
529. Brigitte Haas-Geblwrd 624. Il prestigio della donna
A Nord delle Alpi: Franchi, Alamanni e Baiuvari 634, Principi guerrieri nelle Alpi nord-orientali e
nei territori circostanti
541. Palll Gleirscher 644, Nel segno del banchetto
I principi slavi in Carantania. Dalla paganità alla 657. Uomini in armi
cristianità
664, I simboli del prestigio celtico

547. CATALOGO 688. Nel segno di Roma


ISIlbel A/mmado Si/ua. Alberle Alberli. Hcidi Amrl'in. frmmll10 f. Arslou. Crislino
&ssi, Frallcf'$(a &zZiwdla, Giouamla Bermolld Melllmlari, Maria &mobò B/m, 688. li potere e l'esercito
Fede Bali, Cllrislopil BII'51, Margllai/o Bolla, SimOtlella Bollami, Audn'Os Boos,
Bflllldio Bnnlo, Alfredo BlwllOpmre, Alberto Broglio, wredona Capius, Eua 705. li potere del denaro e la propaganda
CarlflJl!ro, Stefallio Cosini, Mmll/do Calarsi dol/'Aglio, Ellrica Cauado, AII/ouilla 713. L'intreccio dei segni del potere:
Maria ComI/aro, Amla Mario CI1i«a Bimrcl,i, Gialllri Cir/rlmi, Almo CriSllloui, indigeni, Celti e Romani
Ren% Curilla, uJn'IlW Dal Ri, Morilla Paolo De Morelli, Giuliano de Morinis,
Rnffaele C. dc MorÌ/ris, Moria Cristina Dossi, A,wo Dorr, Palrizio 1'011 E/es, Wfl'/IZJJ 718. L'ostentazione del lusso
Elldrizzi, Alt'SSlllldro Fcrrori, Palrizio Fronlitli, GiQVllll110 Gamboeurlo, Filippo
Moria Gambari. RljfJtrt Grbllard, Ca/erina Gioslro, Alwolisn GiQVllllllilli, Poul
G/drsc/rer, Clliara GllOmicri, Brigillt Hoos Gebllard, Birgit Hcidc, Alllml Hiick, Kurt 736. Nel segno delle invasioni
Kilrpf, Giillilla Kallftl1aml, Enuill Keefrr; Klaus Grorg Kokkvlidis, Dirlhrr Kram17;
Ludll'ig Krrj,wr, Boru/II Kriz, Emsl KiiIlZ/, Mallrizio uwdolji, GilWllll11i Ù'OIlardi, 736. I regni dei nuovi principi guerrieri
11111a l.tsklJl'or, Sllfal/ia Liucello, Daniela Loco/elli, Roberlo Macellori, Moria Moffi,
Marill Grazia Maioli, Luigi Mil/llo/i, Marilla Marchesi, Brolo T. Marcillik, AlIliff'tl 752. Il prestigio della donna
Marrllsi. Valeria Morialli, franCll MOTUllice, Dirce MorJJIi, Bor/Jam Maurinll,
Robl'rlll Michcli, Eglc Miche/ollll, E/piro Mig/illrio, L/liStl Maser, EIiStlbtlla Mo/les.
A/crio Nllscimbrllc, Frmlco Nicalis, RlJberlo O/Jerosler, AmltlllliStl Pedralli, Raffaello
Poggiml! 1<el/a, Gildimlo Righi, Morisn Rigolli, GÙJllmll/i Rizzi, R05tl Roncadllr, Fil/i
Rossi, Ludmlo $tl/wni, Vil/wrw $tll/lo/li, Mllrk Selmlidl, Comclio SelJiilz, 765. Bibliografia
WoIfgong SiJlder, Giuseppi"a Sl'agnolo GarnI!, wlhar SI'l'Tbrr, Giu/iano SIcffi, 780. REFERENZE FOTOGRAFICHE
Bcrrrd Sleidl, Hubrrl Slcillff, /omes Tirabassi, Morg/raila Tirelli, Morro Tizzolli,
Luca TrolfSf, Pe/er Tllrk, Erio Vlllzolgl1cr, Mllrico VClllurino Gambori, St>It'/I0 Vilri,
Kllrl We/trbergcr, He/mul Wilrd/, Slefol/ Wirlit, Si/!'Ilno lambo"i, Girolamo
lampieri, EmmUlc/a landa, Kllrl W. Ze/kr, Hflge ZOller, Frall(llise ÙJrrllz ZOllcr

15
Armi ed armati nell'arte rupestre della Valcamonica e
deUa zona alpina

Raffaele C. de Marillis, AI/gelo Fossati

La regione alpina è sede di impor-


tanti complessi di arte rupestre data-
bili ad epoca preistorica e protosto-
rica 1• La presenza di armi e armati è
un tratto peculiare dei vari repertori
iconografici. Lo studio delle tipolo~
gie, delle sovrapposizioni e delle as-
sociazioni tra figure documenta l'ap-
parire di armi, in particolare asce,
alabarde e pugnali, già durante l'età
del Rame, sulle stele e sui massi-
menhir della regione alpina 2• Com-
posizioni di pugnali, prevalentemen-
te del tipo Remedello, o di alabarde
compaiono anche su rocce nelle Alpi
occidentalP c, soprattutto, in Valca-
manica, valle centro-alpina in cui
l'arte rupestre costituisce un patri-
monio storico-archeologico ed etno-
grafico di valore inestimabile, sia per
la sua antichità che per la ricchezza
tematica ed iconografica 4 • Al mo- Fig. 1 l'ugnale rcml'delliano con 7 riballini dalla Fig. 211 Masso Cemmo 3, con figurazioni di
mento sono due le aree camune mag- Roccia 22 di Foppe di Nadro (Celo), alabarde tipo Villafranca e pugnali
Vakamonica. Foto di A. Fossali. Ciempozurlos, Cemmo (Capo di Ponll'),
giormente interessate da questo fe- V,lkamonica. Folo di A. Arei!.
nomeno: la collina di Luine, presso
Boario Terme, dove troviamo figure
di pugnali e alabarde, e la zona di denza tipologica e, quindi, crono- Valtellina si riscontra il fenomeno
Foppe di Nadro-Dos Cuì, dove sono logica Ira armi reali e armi raffigura~ della "moltiplicazione" delle armi:
noti soprattutto pugnali di tipo te nell'arie rupeslre;, vi è, tuttavia, sul medesimo monumento viene raf-
Remedello (fig. 1)5. Poche figure di un significato differente: le armi pro- figurato un numero considerevole di
pugnali remedelliani si trovano an- venienti dai corredi funerari sono alabarde, asce e pugnali (fig. 2)9.
che su rocce di Naquane, Seradina e indicatori dello status sociale del de- Questa abbondanza di armi su di
Breno-Case Brusade6• funto, quelle che compaiono sulle lIna sola stele può forse spiegarsi
Le armi raffigurate sulle stele sono stele suggeriscono, invece, che i ma- come il desiderio di mostrare la po-
state confrontate con asce e pugnali nolili possono essere stati eretti per tenza della divinità solare, più che la
delle tombe dell'età del Rame in Ita- raffigurare non tanto personaggi so- ricchezza economica intrinseca nel
lia settentrionale, in particolare della cialmente eminenti, quanto più possesso di tante armi di metallo Hl• Il
necropoli di Remedello Sotto (Bre- probabilmente divinità 8 . Infatti, sui pugnale tipo Remedello (fig. 1) do-
scia). Se vi è certamente corrispon- monoliti del gruppo Valcamonica- veva aver assunto nel tempo anche

355
scelta del supporto e la differente
collocazione delle armi. Queste, in·
fatti, quando sono incise sugli affio-
ramenti rocciosi non si trovano mai
in un contesto iconografico parago-
nabile a quello delle stele-menhir,
dove le armi sono associate con figu-
re solari, cervi e altri animali. L'unica
associazione che trova riscontro nel-
le stele è quella con scene di aratura,
sia al Dos Cui che a Foppe di Nadro
roccia 22. Bisognerebbe inoltre com-
prendere quale fosse il valore ed il
significato di ciascuna arma presente
sulle stele, argomento che nella bi-
bliografia appare a tutt'oggi margi-
nale o trallato solo parzialmente.
Dovrebbe far riflettere iJ fatto che tra
le armi dell'età del Rame incise sulle
rocce camune siano riconoscibili s0-
Fig. 3Guerrieri impugnano oIlo1barde databili 011 Fig. 4, Pugnali t' aloJbarde sulla roccia 4 di Foppe prattutto i pugnali, qualche alabarda
Bronzo Antico, da fontanòllba, Montl." Bl."go di Nadro (Ceto), Vakolmonicol. Foto di A. Fossati. (del tipo Villafranca) e manchino
(Franciol). Foto di A. fossati. quasi del tulto, almeno allo stato at-
tuale delle conoscenze, le asce. Del
resto anche sulle stele è evidente una
un valore simbolico ben preciso, zare la valenza di offerta votiva di certa predilezione per i pugnali che,
poiché si trovano copie realizzate in sostituzione, fenomeno presente an~ sicuramente, sono l'arma più raffigu-
osso, materiale evidentemente non che in altre aree, come a Woodhenge rata in assoluto l4 .
adatto alla funzione come arma Il. in Inghilterra, dove nelle buche di Questi ragionamenti non sono anco-
Anche le asce sono state a volte pro· palo di un tumulo a disco attribui· ra del tutto applicabili all'arte rupe-
dotte per soli scopi rituali: è noto il bile allocale Neolitico finale (2300 stre dell'età del Bronzo, dato che per
caso riscontrato nell'area XIX del a.c.), erano collocate alcune asce in questo periodo m,mcano, per la gran
Monte Bego, nel complesso petrogli- calcare, inutilizzabili per scopi prati- parte dei si ti, informazioni statistiche
fico di Fontanalba, dove è stata rin- ci. Si tratta di un rito di fondazione- sulla tipologia delle armi incise e i
venuta un'ascia rituale in pelite ver- dedicazione del sito, mediante l'uso contesti iconografici. A Foppe di Na-
de, morfologicamentc simile a quel- di armi di cui è chiara la vnlenza di dro mentre sulle rocce 4 (fig. 4) e 22
le in pietra verde e chiaramente asso- offerta votiva di sostituzione u. si trovano numerose figurazioni di
ciata alle rappresentazioni topo- Quale valore attribuire, quindi, ai pugnali ed alabarde databili all'età
grafiche che compaiono sulle rocce pugnali remedelliani incisi sulle roc- del Rame e all'età del Bronzo ls, sulla
circostanti (fig. 3)11. Si tratta di ce di Foppe di Nadro (fig. 4)? Si trat- roccia 23 (fig. 5) le asce dell'età del
un'ascia realizzata per finalità cul~ ta di immagini che rimandano a una Bronzo sembrano in maggior nume-
tuali, dato che non potrebbe essere divinità solare ed armata O si tratta ro. A Luine, per restare in Valcamo-
usata per scopi pratici. Infatti, la di composizioni che possono essere nica, il computo è ancora più com-
peli te non ha la medesima durezza interpretate come depositi votivi di plesso: le rocce pubblicate integral-
delle ofioliti o delle eclogiti con cui sostituzione? È difficile a dirsi: po- mente sono poche, ma da ciò che at·
sono solitamente realizzate le asce trebbe far propendere verso una dif· tualmente si conosce, appare una
Iitiche. In questo caso si può ipotiz- ferente interpretazione proprio la netta prevalenza delle asce, spesso

,56
Fig. 5 Asce c pugnali dell'età del Bronzo incisi sulla roccia 23 di Foppedi Fig. 6 Asce, pugnali e scutiforme dell'età del Bronzo incisi su una rG(cia di
N,ldro (Ceto), V,llcamonica. Foto di A. Fossati. Luine (Darfo, Bo.lrio Terme), Valcamonica. Foto di A. Fossati.

raffigurate in composizioni calligra-


fiche 16• Un po' meno numerose sono
le figure di alabarde e pugnali (a Lui-
ne compaiono figurazioni chiara-
mente riferibili a tipologie databili
all'età del Rame), e ancora meno
quelle di lance e spade. Difficile dire
qualche cosa degli sCl/tiformi (figg. 6-
7) in assenza di due elementi che do-
vrebbero essere fondamentali per un
inquadramento preciso di questo
soggetto: una definizione tipologica
che chiarisca se si tratti di figurazioni
in cui si devono riconoscere scudi,
idoli o rappresentilzioni topografiche
e lo studio delle sovrapposizioni tra
questi sCl/tiforllti e le figure di armi,
elemento che potrebbe definitiva-
mente precisare non solo la colloca-
zione cronologica del soggetto ma, Fig. 7 Scutiformi dell'età del Bronzo incisi su una roccia di Luine (D'lrfo Boario Terme), Va1c,lmonica.
Foto di A. Fossati.
eventualmente, anche la sua inter-
pretazione.
In altre aree il computo statistico è tentrionale tra il Bronzo Recente e gli sulle rive del lago di Garda, le spade,
più facile; ad esempio sulla Pietra inizi del Bronzo Finale '7, Alcune spa- di varia tipologia, si sovrappongono
delle Griselle (fig. 8), presso Torri del de sono presenti anche a Luine e sul- a gruppi di asce databili a fasi del
Benaco (Verona), compaiono solo la Roccia di Castelletto, presso Bren- Bronzo Medio, asce che qui costitui-
spade con lama di forma gigliata, del zone (Verona)18. Su quest'ultima roc- scono l'arma più raffigurata essendo
tutto simile ai tipi diffusi in Italia set- cia, che originariamente si trovava stati catalogati ben settantatré esem-

357.
Fig. 9 Asce e pugnali dell'etd del Bronzo su una roccia di TI\'Si\'jo (Sondrio).
Valtellina. 111 SA.~1 n AL 1999.

Fig. 8 Spade dell'l'là del Bronzo incise sulla roccia delle Griselle di Torri dl'1
I~aco (Verona) (foto di A. Ardi).

plari contro otto spade. Anche sulle ti ve di oggetti reali, alla stregua di l'area di Naquane (oggi Parco Nazio-
rocce recentemente scoperte a Tresi- deposizioni di armi in acqua o entro nale delle Incisioni Rupestri) duran-
vio (Valtellina) (fig. 9) è possibile os- profonde fenditure della roccia, "sa- te l'età del Bronzo appare pregna di
servare la netta preponderanza delle crificate" alle divinità del luogo. Una figure e simbologie femminili (ad
asce sui pugnaIP". Lo stesso può dirsi differente lettura potrebbe associare esempio i telai e le palette sulla roc-
di una piccola roccia di La Barme in queste armi ai rituali di iniziazione cia I (fig. 10); le scene cosiddette
Val d'Aosta, dove tra un gruppo di all'età adulta da parte dei giovani di "funerarie" delle rocce 1, 32, 4-1; le
asce compare un solo pugnale20. sesso maschile. Se, infatti, si ragiona palette sulle rocce 50 e 35), mentre
Per quanto riguarda l'interpretazio- dal punto di vista dei "generi", è Foppe di Nadro, con gruppi di armi
ne di queste raffigurazioni si è anco- spesso possibile notare come sulle sulle rocce 4, 21, 22, 23, può essere
ra lontani da una comprensione pre- rocce si trovino segni maschili o fem- letla come un'area omogenea e conti-
CiS<1: queste composizioni potrebbero minili ben distinguibili tra loro e gua di significato maschile. I medesi-
essere simboli di divinità armate, topograficamente separati. Per resta- mi ragionamenti si possono applica-
oppure rappresentare offerte sosti tu- re in Valcamonica, per esempio, re anche ad altre zone dell'area alpi-

358
Fig. lO Granti, palette t' tel,li sulla Roccia 1di Naquane (Capo di l'onte), Fig. 11 Figure di alabarde del Bronzo Antico su una roccia a Termen (Ceto),
Va1camonica. Foto di A. Fossati. Vakamonica. Foto di A. Fossati.

na, per esempio la Valtellina, dove le composizioni di armi, mentre du- le dell' Adige, mostril aspetti culturali
Tresivio può essere definita un'area rante il Bronzo Finale (XII-IX secolo così simili, dCI potersi spiegare con
maschile, in contrasto con Grosio a.C) compaiono le prime figure di l'esistenza di un ('timos, quello degli
dall'evidente carattere femminile. guerrieri, un preludio al vastissimo Euganei 25• [n Valtellina, per la verità,
Al Monte Bega 1<1 situazione è assai repertorio iconografico che si svilup- l'arte rupestre preistorica pare si
divers<l. L'interpretazione degli stu- perà durante l'età del Ferro (I millen- esaurisca prima che in Valcamonica,
diosi francesi sull'intero fenomeno nio a.C)22. L'ultima fase dell'arte probabilmente tra il VI ed il V secolo
del1<1 tradizione rupestre di questa rupestre preistorica della Valcamo· a.C, per ragioni ancora ignote 26 • In
importante area alpina vede nell'as- nica è, appunto, l'età del Ferro (il co- Valcamonica l'arte rupestre conti-
sociazione tra corniformi e pugnali siddetto IV stile), certamente la più nuò, invece, sino all'arrivo dei Ro-
la raffigurazione simbolica del Dio ricca dal punto di vista tematico 23 e mani.
della Folgore, mentre viene fornita della produzione figurativa dei Ca- Tra le raffigur<lzioni del IV stile della
una lettura in senso femminile delle 1II1I1I1Ii, una popolazione associata Valcamonica si riconoscono scene di
figure topografiche, che sarebbero la agli ElIgmlei dalle fonti antiche, spe- caccia, duelli rituali, sfilate di guer-
rappresentazione della Dea della cialmente dagli storici romani2~. Re- rieri, corse e danze armate, case, car-
Fecondità 21 • A nostro avviso manca- centi studi attestano l'originalità cul- ri, armi, strumenti musicali, scene di
no ancora troppe informazioni per turale di un territorio che si estende- agricoltura, figure con forte valore
arrivare a conclusioni così ben defi- va dalla Valtellina alle Giudicarie e in simbolico (impronte di piedi, cop-
nite; vi è però un dato contrastante: cui, almeno fin dal V secolo a.C, ve- pelle, "rose camune", stelle, palette),
solitamente è l'ascia l'arma attributo nivilno prodotti recipienti ceramici immagini di divinità (assimilabili a
del Dio della Folgore, e non il pugn<l- con caratteristiche analoghe (i bocca- Cerl1ll/lIlOS, Esus e ramllis) e raffigu-
le. Questo non solo nella mitologia li di tipo Breno, Dos dell' Arca e razioni topografiche. In questo pe-
ittita (il dio TcsllI/v), ma anche nelle Lovere), e si era evoluto un tipo di riodo prevale uno stile figurativo
più tarde credenze celtiche e germa- scrittura autonomo che utilizzava un tendenzialmente realistico, pur nel-
niche, dove le divinità SlIcel/lIs e rhor alfabeto di origine etrusca (detto al- l'ambito di un'arte di carattere sche-
sono sempre descritte come fornite fabeto camuno o di Sondrio) e, infi- matico, tanto che si può a ragione
di asce-martel1o. ne, dove era prodotta un'arte rupe- parlare di un'arte dal carattere de-
Ritornando alla Va1camonica, nel III stre dai medesimi caratteri. Questa scrittivo e quasi narrativo. "Pur nel-
periodo (che abbraccia le età del ampia regione, anche se denota forti la varietà di soggetti e probabilmen-
Rame e del Bronzo) sono numerose legami con il mondo retico della val- te anche di motivazioni, nell'arte

359
Fig. 12 Armalodt'l Bronzo Antico. Roccia 71 di Fig. 13 Scene di caccia al cerro. Etii dt'l Ferro. Roccia 12 di Seradina ((apodi Pont!.'), ",llcamonica. Foto
Naquane (Capo di Ponte), Valcamonica. Foto di di A. Fossati.
A. Fossati.

rupestre degli antichi Camuni appa- una piccola borsa di cuoio a prote- incisioni rupestri in cui i cavalieri
iono dominanti alcuni temi che rive- zione del braccio. Nelle scene i duel- vengono scortati da scudieri2'l. Alcu-
stono un ruolo centrale: la figura del lanti e gli arbitri (o istruttori) sono ne scene illustrano le prove a cui i
guerriero e quella del cervo (fig. 13). raffigurati vicini, i primi hanno una giovani erano sottoposti, altre simbo-
Nell'universo figurativo del IV stile taglia inferiore rispetto <Ii secondi, leggiano l'iniziazionc. I duelli, Ic cor-
non sembra quasi concepibile uma- elemento che induce a desumere che se con i cavalli, le prove di equilibrio
nità se non di guerrieri"27. Tuttavia, si tratti di individui di giovane età sul cavallo (fig. 16), le corse armate,
se è vero che le figure di guerriero (fig. 20). Anche le impronte e le cal- le danze con la spada e la caccia al
sono il tema dominante (fig. 15), è al- zature con lacci (fig. 19) sembrano cervo erano probabilmente concepite
trettanto vero che sono piuttosto rare appartenere a ragazzi, essendo di di- come vere e proprie prove inizia-
le scene in cui gli armati sono impe- mensioni inferiori rispetto a quelle di tiche, mentre le coppelle a gruppi di
gnati in combattimenti veri e propri. un adulto. otto e la cosiddetta "rosa c"muna"
Un'arte guerriera che, quindi, solo Questi ed altri particolari hanno in- (fig. 21), un'evoluzione del motivo
raramente rappresenta la "guerra". I dotto a pensare che l'arte rupestre della svastica e chiaro riferimento il
guerrieri forniti di armi pesanti sono della Valcamonica durante l'età del lIna divinità solare, erano forse i sim-
più spesso raffigurati con le armi al- Ferro possa essere considerata un in- boli relativi ail'iniziazione)().
zate in segno di esultanza (figg. 17- sieme di immagini votive, incise in Oltre alle figure di armiltL compaio-
18), mentre nelle numerose scene di occasione di rituali di iniziazione, no nel IV stile anche composizioni di
duello i contendenti si affrontano ar- attraverso i quali la gioventù dell'ari- armi non necessariamente associate
mati alla leggera, come per un even- stocrazia guerriera locale accedeva a guerrieri: è il caso dei gruppi di
to sportivo (fig. 14); il loro arm<lmen- alla società degli aduJtPs. Un altro asce del tipo HdlelmrdCllnxl (fig. 22) e
to consiste infatti in un bastone o una segnale che mostra l'esistenza di dif- dei coltelli tipo Introbio J1 • Si tratta di
piccola spada e probabilmente in ferenze sociali proviene anche dalle un ritorno alle tradizioni precedenti,

360
Fig. 14 Scena di danza armata dell'età del Ferro. Roccia 15 di Vite-Val de Fig. 15 Scene di duello degli inizi dello stile IV di Valcamonìca. Seradi'la
[,Iaha (Paspardo), Valcamonica. Foto di A. Fossati. roccia 12 (Capo di Ponle), Valcamonica. Foto di A. Fossati.

Fig. 16 Cavaliere' equilibrista. Roccia 1 di Dos Fig. 17 Guerriero in danza. Naquane roccia SO, Fig. 18 Guerriero di stile IV 2. Vile-Val di Fuos,
Sulif (l"lspardo), Valcamonìca (elà del Ferro). (Capo di Ponle), Valcamonica (età dci Ferro). roccia 15 (l',lspardo), Valcamonica (seconda metà
Foto di A. Fossali. Foto di A. Fossati. del VI serolo a.c.). 0,1 not,lrl:' l'dmo con JOpllOS e
gli schinieri. Foto di A. Fossati.

cioè ai gruppi di armi che abbiamo siamo di fronte a composizioni di del mondo alpino pill in generale è
citato per Foppe di Nadro o Luine, armi fornite di una forte valenza uno strumento prezioso per penetra-
oppure è un fenomeno da interpreta~ simbolica. re nel mondo spirituale degli uomini
re in modo differente? Certamente L'arte rupestre della Valcamonica e della preistoria, ma le conclusioni a

361
Fig. 191mproola a s.mdalo, Foppc di Nadro, Fig. 20 Guerrieri adulli assiSlono al duello di due giovani contendenti. 5eradina. rocci,l 12 (Capo di
roccia 6 (Crio), Va1camonica Folo di A. Fo~ati. l'onte). Vakamonica (l'là del Ferro). Foto di A. Fossali.

cui attualmente possiamo pervenire guito, ilei corso dell'età del Bronzo le 50), m<l vi rimarrà Cl lungo, fino alle
sono del tutto provvisorie e molto composizioni di armi, prevalente- soglie dei tempi storici, come dimo-
cammino deve ancora essere percor- mente asce (cfr. Luine), sembrano stra il recente rinvenimenfo di un bel
so dagli studi in materia. L'arte rupe- rinviare a una divinità celeste della penda gli O bronzeo nel sClntuClTio di
stre mostra il ruolo preminente del folgore e della tempesta, mentre MinervCl Cl BrenoJJ •
culto del sole nell'età del Rame e del l'immagine del sole si trasforma nel I Romani giunsero nella valle ilei 16
Bronzo: dapprima osserviamo Ulla motivo geometrico della ruota rag- Cl.C.; una legione (circCl seimilCl soldCl-
stretta relazione tra il sole, o perso- giata, oggetto di Cldorazione (cfr. Na- ti) guid<ltCl dClI console Publio Silio
naggi fornili di attributi solari, e le quane roccia 50). A partire dal Bron- Nerva, sottomise i TrlllI/plilli, i Cn-
armi, in particolare il pugnale, da zo Finale è la cosiddetta "rosa camu- 111 1/1 111 i e i VCIlIIOIle!t'S e cioè rispettivCl-
una parte e gli i1nimali dall'altra. Ciò na" (fig. 21), derivata dal motivo del- mente gli abitClnti dellCl VClltrompia,
significa che se il sole esprime una la svastica, il simbolo solare più dif- Valcamonica c (probabilmente) Val-
concezione di "sovranità cosmico- fuso, in frequente congiunzione con tellin<l, in un'unicCl rapida campagn<l
biologicCl", nello stesso tempo co- figure di guerrieri J2 . Il complesso di militare. QllestCl notiziCl è attestata
mincia a essere in relazione con ICl simboli che caratterizza un po' in dal TropnclIlII A/piI/III, un monumento
sovranità terrenCl nel momento in cui tutt<l Europ<ll'età dei C<lmpi di Urne costruito dClll'imperCltore Alìgusto
la società si avviCl verso forme di e in cui dominano le protomi degli nel 6-7 d.C. Cl La Turbie (FrClnciCl)34
maggiore complessità e articolazio- uccelli acquatici e la barca solare con che ricorda il nome di tutte le popo-
ne, con l'emergere in primo piano prua e poppa ornitomorfe (fig. 23), lazioni alpine vinte. L'esClurirsi del-
deliCl figura dci guerriero e l'affer- sembra arrivare piuttosto tardi in l'ClTte rupestre della Va!c<lmonicCl è
marsi delle prime aill's sociali. In se- Va!cClmonica (cfr. Naquane roccia causato forse dal processo di assimi-

362
Fig. 21 "Rosa camun,\" a s\',lstic,'. Rocci,l 57 di Vite·Scale (Paspardo),
Valcamonica. (età dci Ferro). Foto di A. FOSS<lti.

Fig. 22 Composizione di ascl'lipo lIelldwd"IJllxl. In Valle, roccia-l


(paspard(J), Valcamonica (l,tà dl'! Fl'rro), Foto di i\. FOSS<lti.

lazione alla cultura romana avvenu- Fig. 23 BMchette con


lo durante la seconda metà del I se- pmtorni ornitomorfe
l'I"! iscri..:ione.
colo d.C. (età Flavia). La riduzione e Naquane, rocci,l 50
poi la perdita dci potere da parte del- (Capo di Ponte),
le classi aristocratiche, dovuta alla ValcJmonica (età del
crescente influenza economica, cul- Ferro). Folo di A.
Fossati.
turale e religiosa esercitata dagli
insediamenti romani, in particolare
dalla colonia di Civitas CGlII1I1I1IO- ziOl1e <Ii nostri sludi sull'arll.' rupestn' dd- Per l'areJ di Luine cfr. A'i,\T1 1982'. Per
fllIl/ ' ; (odierna Cividate Camuno), l'età del Rame. Si veda pertanlo DE Lu\1I n Foppc di Nadro dr. /l'I,\~,'io\TA 2001-2002;
determinò l'abbandono delle tradi- 1;1" ,\1.112000: 93-127. Pugnali remedclliJni CllIODI 2002-2003. Dos Cui, rile\"Jlo c stu·
sono incisi ncl riparo del1'Ubaye (Alpi diato negli ullimi <Inni d,l divcrsi ric~'rc<l­
zioni locali e quindi delle tematiche occidentali): MUlU:N, JOKl)'I, CASSL'O 1991: lori, è ancora sostanzi<llmcnh' inedito.
specifiche dell'arte rupestre J6 , 155·161. Un'alabarda (' due pugnali del Un'ampiJ pOfziolle rilel'<Ila dcll<l roccia
tipo ren1('ddliano si trovano incisi su una compare in Ar-.,\T1 1982~: 166.
roccia nei pressi di AO$I,l: B,I:>"1'O 2001: Per Breno dr. RWAI.IONL Dn BOl.l.ml'io
181-186. DI'I. C~:>.. TNO CII~IUM) 1)1 Sn.i1)1 Pkll~T()kIU
Per un~ p,mor~mic~ gener<lle dcll'~rll' ru- DichiMata Patrimonio Mondiale dal- 1968: 178-179. I(ilievi c fotogr"fie della
l'estro.' <llpin~ dr. A~CA, F()'òSATI 1995 (a l'UNESCO nel 1979, l'arte rupestre dell<l roccia 27 di Sl'radin<l, (Jve compaiono pu-
(Or,\ di).
V~lcamonic.1 l',lnt.1 un complesso petro- gnali rl'medclli,lIli, sono pubbliC<lti in
Si \'0001 a questo proposito CASI'I, ot Mi\- glifico di circ<l lrffentomila incisioni re<l- A'\'IITI 1972: 3-1-35. A Naquane un pugnale
~I,\I~, l'mNOTn 1995 (a curJ di). lizz~te tramite due lfflliche prevalenli (la rcmcdelli<lno e visibile su una roccia, J
l'ugn<lli cd <ll<lb~rd(' dell'età dci RJnw picchietlJlurJ e il graffito), su gr<lndi su- \'011(' indicat<l col n. 100, <11 di ;;opra dcll~
;;ono noli Jnche nelle incisioni rUJ>l'Stri del perfici rocciOS<' lel'ig<lle d<li ghi<lcciai plei- l'ili conosciuta rocci<l 35. Allri pugn<lli, di
Monte Bego: oc LU\II.l:Y 1996, fond.unent<l- sloccnici. Le incisioni sono distribuite lun- discussa tipologia, sono segnalati sull<l
le pl'r IJ documenlazione, ma disculibile go un <lrco cronologico piuttosto ampio: rocci<l 23: Fl!scn, G,II.III,1T1 1990.
pef le dJlJzioni, VJ or,l finalmente inte- d<llla fine del P,l1eolilico sino alla Roma- Nelle tombe di Rcml'C!cllo d<llate al p('rio-
grato con nUO\"l' proposle di atlribuzionl' nizzJ1.ione, lungo quallro periodi fond.1- do Reml'ddlo 2 (2900-2-100 a.c.) si trOI'a-
cronologic<l, ispirate ai confronti propOSli mentali. La bibtiogrJfia è \'<lst<l. Si l'cd~­ no duc differenti tipologie di pugn<lli wn
(l'd <Ii melodi di dat<l..:ione da lcmpo in no: A\'ATI 1982"; DE MAKI'i15 1988; FOSSMI lam<l triangolare e b;lSC diritta: uno a lama
uso) in V<llcmll(miC<l, sopr<lllutto in rcl,l- 1991. corta c costOlilla (lipo A), l'altro a lama

J6J
lunga pialla o costolata (tipo B), tipologie vicino gruppo atesino (per esempio La~ :!S DEM"RI:-1S 1988, da integrare con il più
che si ritro\'ano egualmente sulle stele e gundo 8. Arco I. Termeno, ecc.). recente O( MARL-':15 2001.
sui massi incisi dello stile III A della Val- .. Divinità che poteva essere fornita di nu- li> FossAn 1991.
camonica. merose braccia. come nel mondo vedico. ~ DE MARISIS 1988: 153.
~ noto che l'interpretazione dala al feno- si vedano le interessanti osservazioni di DE MARIslS 1988; Fo5&ATI 1991.
meno delle stele nell'arco alpino varia PlA.'fnW 1983: 33-54. :t Per esempio sulla roccia 27 di Foppe di
grandemente a seconda delle scuole di Il Come gli esemplari di Spilamberto presso Nadro e sulla roccia 60 di Naquane.
pensiero: secondo alcuni studiosi i mono- Modena: BAGOU'I 1981 (a curil di). JO Foss.t.n 1991; FARlS" 1998: 185-205.
liti raffigurano capi vi\'f'nti, per altri, inve- Il ARei., Foss.t.TI, M"RCHI 1996: 255-256. " FOSSATI 1991. Composizioni di asce tipo
ce, antenati illustri che nel tempo acquisi- Ana:-'SO:'I1987.
IJ Ht/ltbardl'IlDXI sono note in Valcamonica a
scono valenza divina; alcuni vi leggono
IO Sulle stele dell'area camuno-valtellinese, Naquane, Dos Sottolajolo, In Valle, Vite.
eroi divinizzati, mentre per altri si tratta
pubblicilte sino al 1994, si possono conta- Gruppi di pugnali tipo Introbio si trovano
di immagini di divinità \'ere e proprie. ~
re ben cenlouno pugnali rispello a tredici a Foppe di Nadro, Seradina, Pià d'Orto
quest'ultima !'ipotesi da noi proposta per
l'interpretazione delle stele della Valca- asce e a trenta alabarde. Cfr. DE MARINIS Piancogno.
monica. Si veda C"SINI 1994 (a cura di). 1994': 70. l i Cfr. Bedolina roccia 16, Giadighe - Dos

L'idea che possa trattarsi di divinità è Il Cfr. nota 5. Sulif roccia I, Vile roccia 54, Foppe di Na-
supportata, in particolare, dall'apparire di I. ANAlI 1982b . dro roccia 24, Luinc foccia 34. A questo
simbologie ben precise che attribuiscono II Per TOTTi del Benaco cfr. PAsorn 1970: 151- proposito cfr. FANINA 1998.
alla divinità armata un carattere solare, 166 e DE MAItINIS 1994 b: 99-120. n Dobbiamo la conoscenza di questo ritro-
ben leggibile nelle prime due fasi dello II A Luine sulla roccia 34-<: cfr. ANAlI 1982': vamento alla cortesia della dott.ssa Filli
stile III A. Nella fase III A2 (orizzonte CfO- Rossi, che ci è gradito ringraziare.
163, figg. 196-198. Per la Roccia di Castel-
nologico del Vaso Campaniforme) la divi- Jl FoR.\11Gt 1949.
letto cfr. PASOTTl 1971: 67-73.
nità solare assume ancor più chiare scm- J5 Cit!itns UlnlllllllOTum fu una città di grande
.. SA1<.'SONI, GAVAlOO, GASTALDI 1999. Gli Au-
bianze antropomorfe, essendo rilffigurata tori contano quarantasei asce e solo undi- importalUil in età romana. Gli archeologi
da un uomo rappresentato con le braccia ci pugnali. hanno sino ad ora ritrovato l'anfiteatro, il
aperte ed il Cilpo coronato dal cerchio sa- teatro, le terme e resti di numerosi edifici
• AN,\n [J AUI 1976: 203-208.
lare rilggiato. pubblici e privati di grandi dimensioni,
:1 Cfr. nota 3.
Invece di un'unica panoplia come si noia. come il tempio di Miner"a, in cui è stata
con qualche rara eccezione, nelle stele de- Il fos&.o.n 1992: 45-50. anche rin\'enut,l una statua della dea, (O-
gli altri gruppi. Il medesimo fenomeno. Il FO!iSo'n 1991. pia di un originale greco del V secolo a.c.
d'altra parte, si legge anche sulle stele del :. C"TODp. fu"" NDI. Hisl., 111, 133-135. • Fo5&An 1991.

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