Secondo la teoria della maturazione neuronale lo sviluppo motorio è soprattutto dipendente dalla

maturazione del sistema nervoso. I fautori di questa teoria, gesell e illingworth , ritenevano che i fattori
ambientali potessero esercitare un’influenza minima sullo sviluppo motorio e che il fondamento di tutto era
il codice genetico. Successivamente Mc Graw notò che il riflesso di suzione esercitato su gemelli
maggiormente stimolati produceva risultati migliori, affermando che lo sviluppo è il prodotto della biologia
e dell’ambiente.

La teoria dei sistemi dinamici, partendo dalla prospettiva ecologica, vede l’uomo come un’entità di auto
organizzarsi, secondo questa teoria quindi non è possibile programmare l’attività e si sviluppa attorno ad
alcuni concetti chiave che sono, la stabilità del movimento, l’instabilità come momento in cui il sistema
perde le sue caratteristiche, transizione, momento in cui si passa ad una nuova forma di stabilità. La
caratteristica dei sistemi dinamici è quella del passaggio da una situazione di stabilità ad un’altra di stabilità,
nono considerando più il concetto di programma motorio ma l’adattamento del movimento e quindi
l’autoorganizzazione alle caratteristiche ambientale. Gli studiosi di questa teoria descrivono il passaggio da
una condizione di stabilità alla condizione di instabilità, quest’ultima generata dall’ambiente e dalle
modificazioni interne.

La teoria della selezione dei gruppi neuronali pone l’attenzione sullo sviluppo come risultato di una
complessa interazione tra geni e ambiente in cui una delle caratteristiche più importanti è la variabilità
dove l’abilità motoria, la sequenza e la durata specifica del movimento possono variare continuamente.
Distinguiamo variabilità primaria, dal periodo fetale al periodo della suzione, caratterizzata da un’attività
esplorativa e da una variabilità secondaria da metà del periodo della suzione fino ai 2-3 anni, in cui si ha la
formazione del repertorio neurale secondario con molti circuiti paralleli basati su molte esperienze variabili.