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La disabilità è una condizione dovuta a una menomazione fisica o mentale.

L’handicap è la conseguenza
che la disabilità ha a livello sociale. Entrambe sono riconosciute come distinte dall’oms, che ha fornito una
definizione riguardo la menomazione che è un’anomalia a carico dell’organismo, sia per quanto riguarda la
funzione fisiologica che psicologica, che può causare perdite permanenti o transitorie della funzionalità del
corpo o della mente. La disabilità è una conseguenza della menomazione, un effetto diretto o una reazione
psicologica ad una malattia. La disabilità indica la perdita della capacità di svolgere un’attività un’attività.
L’handicap è la condizione di svantaggio sociale che deriva dall’inserimento del soggetto disabile nella
società, l’handicap è definito come il divario tra le aspettative funzionali richieste dalla società o dal
soggetto stesso e il suo grado di efficienza. Inoltre si può affermare che se c’è intergazione del soggetto
nella comunità esiste l’handicap da parte del soggetto disabile.

Distinguiamo tre tipi di minorazioni: psichiche, che hanno ripercussioni sul piano strutturale, come ad
esempio il ritardo mentale, che può essere ambientale o biologico, sensoriali che hanno ripercussione sulla
costruzione dello schema corporeo, come ad esempio le disabilità visive, uditive, i quali colpiscono
importanti organi di percezione, e fisiche (che hanno ripercussioni sul piano psichico).

Il disturbo autistico è caratterizzato da estrema solitudine, anormalità del linguaggio, ossessivo desiderio
per il mantenimento di una condizione, buon potenziale cognitivo, normale sviluppo fisico e genitori molto
intelligenti ma freddi. L’esordio del disturbo autistico avviene notoriamente prima dei tre anni di età, è
caratterizzato dalla mancanza di interesse per l’ambiente circostante. Un'altra caratteristica può essere la
mancanza di reciprocità sociale ed emozionale

Il disturbo di Asperger è caratterizzato dalla difficoltà nel gestire le regole sociali, ciò è strettamente
correlato a difficoltà linguistiche, è un disturbo che nasce nella prima parte dell’infanzia. Questo deficit da
ai bambini l’impressione d’eccentricità, dovuto ad una comunicazione non verbale non appropriata, come
ad esempio l’intonazione della voce o il ritmo nel quale è scandito il discorso. A questo si aggiunge la
tendenza ad interpretare alla lettera il senso di quello che gli si dice, un deficit di questo tipo può creare
problemi negli scambi quotidiani. In questi bambini sembra compromesso anche il riconoscimento delle
emozioni. Questi deficit comportamentali risultano dalla difficoltà nell’abilità di leggere la mente, cioè di
comprendere gli stati mentali degli altri, i loro pensieri, desideri ed emozioni.

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