Sei sulla pagina 1di 4

L’affermazione del cristianesimo

Nel 313 dc Costantino emanda un il cosi detto editto di Milano in cui si inizia a riconoscere il diritto alla
liberta di espressione per i culti religiosi. Questo fu molto importante per la religione cristiana alla quale
vennero restituiti tutti i beni confiscati dal regno di dioclesioso. Con altri editti come quello di teodosio
la chiesa assume sempre piu liberta, assumendo cerimonia pubblica che poi fu fissata per iscritto in cui
troviamo elementi tratti dal rito pagano ( politeisti ) e soprattutto dalle cerimonie di corte ( abiti segni
gesti) in quanto doveva assumere le caratteristiche di una religione di stato che da poco a li sarebbe
diventata. si codificò un repertorio ufficiale di preghiere, letture e di canti.in lingua utilizzata prima dal
greco e poi si aggiunse il latino che divenne la lingua ufficiale

Esistevano diverse riti con il canto monodico ( unica linea melodica che puo essere eseguita anche da
piu cantori) e a cappella (intonati senza l’utilizzo di strumenti) , che si collocavano a seconda della
locuzione geografica :

c’erano quelli d’occidente che erano

in europa: greco bizantino (nel bacino mediterraneo) ,gallicano (in gallia ), mozarabico in spagna
mozarabo era il nome che si dava ai cristiani arabizzati.

In italia: rito romano, ha influenze soprattutto sulle melodie dall’ oriente; procede gradi congiunti,vi è
una notevole presenza di melismi che abbelliscono le sillabe.

-ambrosiano MILANO E LOMBARDIA ideato dal vescovo sant’ Ambrogio e diffusione forte, inoltre viene
praticato ancora oggi. ha uno stile fiorito melismatico. si praticava l’inno con struttura strofica con
metro e accenti fissi, per ogni strofa le parole cambiavano ma la musica rimaneva sempre uguale.
Poteva essere o antifonale alternanza di due gruppi o responsoriale tra solista e gruppo .

-AQUILEIESE: Si diffuse in Friuli per la sua posizione geografica ci furono molti influssi

- beneventano Campania, caratterizzato dal tipo di scrittura utilizzato che era decorativa e di difficile
lettura caratteristiche ripetizioni frasi musicali, un uso dello stile fiorito.

Per i riti orientali vi era un pluralismo di culti. Prima distinzione dei cattolici e degli ortodossi .

papa gregorio magno che si riteneva aver avviato delle decisive riforme sulla liturgia per ottenere una
religione uguale in tutti i regni aveva inviato dei monaci in Inghilterra per introdurre la liturgia romana
ma in realta vi è una lettera indirizzata a san agostino in cui dice di attingere a cio di meglio che era
presente negli altri riti. Portando anche delle ripercussioni sul canto. Anche successivamente tra l viii e
il ix secolo vi furono dei tentativi di unificazione dovuti a dei fatti storici che hanno avuto importanti
ripercussioni anche sulla musica.

I franchi avevano il desiderio di espandersi in tutta Europa e decisero di allearsi con il papato in quanto
gli avrebbe dato la benedizione spirituale. Il papato inoltre aveva un forte bisogno di difendere i propri
territori dall’avanzata dei lombardi e nasce cosi un alleanza con vari soggiorni tra parte delle entrambe
poteri nel 800 il 25 dicembre Stefano III incorona il figlio di pipino il breve (carlo magno) imperatore del
sacro romano impero .

Si notò che tra i frae i romani vi erano delle liturgiche e soprattutto per quanto riguarda i canti, allora i
re carolingi decisero di lavora su ciò definendosi imperatori mandati da dio ma in realta il fattore era
un'altro, il pluralismo di riti era accentuato con i vari elementi non avrebbe portato a unificazione ma a
una maggiore evidenza delle due distinti ritiquindi l’unificazione religiosa avveniva
contemporaneamente a quella politica.

Si decide allora di mandare dei monaci in Francia per insegnare e si ospitano franchi a roma come
alunni per iinsegnare loro i canti romani
In realta questo lavoro risulta impossibile. i romani davano la colpa ai franchi dicendo che erano duri
comprensorio mentre i franchi davano la colpa ai romani dicendo di essere loro a spiegavare
appositamente male per non tramandare ai francesi il loro canto. In realta il problema era un altro i
franchi erano abituati alla loro tradizione e cancellarla per imparare un altro sarebbe stato difficile
anche perche aveva delle intonazioni diverse

Allora si arriva ad avere un ibrido, un miscuglio tra i romani e tra i franchi chiamato canto franco
romano che successivamente per tramandarlo senza modificarlo attribuì una legenda a san gregorio
primo vissuto qualche secolo prima facendola così rimanere immutabile e ne da cui ne deriva il nome

Canto gregoriano la legenda narra che il papa stava dettando dietro a un tessuto che lo separava dal
monaco amanuense il gregoriano e di qualche volta in volta faceva una pausa e poi riprendeva allora il
monaco curioso sbircio dietro il tessuto e vide che una colomba simbolo di spirito santo stava dettando
al papa . il canto allora non puo essere messo in discussione da nessuno , tramandando la legenda
rimanere immutabile per secoli fino ad arrivare alla tradizione scritta e poi a noi oggi. Anche il modo in
cui fu insegnato cambia viene trattato come oggetto immutabile in cui l’apprendimento avviene
sempre per tradizione orale nel modo passivo passando dal maestro ad allievo senza fare variazioni.

Come avveniva nel v secolo con il sorgere del il monachesimo in cui attraverso i monasteri dove c’era
una scuola un biblioteca e uno scriptorium la funzione era oltre a trascrivere codici antichi anche la
divulgazione della cultura anche per il gregoriano successivamente fu cosi attraverso dei libri che
servivono come archivio in modo tale che i posteriori potevano consultare.

1(Lo stile del gregoriano era uno stile sillabico per i lunghi testi in cui ad una sillaba corrispondeva una
solo nota

2) melismatico per i testi corti ad una sillaba corrispondevano molte note

vi è anche quello neumatico in cui ogni sillaba porta porta 2 o 3 note.

Con la scrittura neomatica di tipo adiastematica ovvero che non dava nessun riferimento all’
intonazione e in campo aperto perche non vi era un rigo musicale che ne incideva.( L’altro tipo di
scrittura è detta adiastematica ma sara tratta in futuro )

Il ritmo si modellava a seconda del ritmo verbale stesso.( agli accenti delle parole )

Il repertorio vocale gregoriano è organizzato a seconda dei diversi periodi dell’anno liturgico. Si articola
in due servizi fondamentali. La liturgia delle ore (ufficio ) e la liturgia Eucaristica (il rito della messa )

- la liturgia delle ore (ufficio) è costituita da letture di testi sacri, preghiere e canti che sono organizzati
in 8 ore canoniche del giorno e della notte

mattutino (alle due di notte con un notturno o 3 nelle domeniche e giorni di festa principali )

lodi (alle 5 )

ora prima8 6 7)

Terza (9)

Sesta( 11 12)

Nona (15)

Vespiri (17 )

Compieta( alle 20)


Preghiere e canti seguenti :

1 salmi recitati su un'unica nota con un inflessione cadenzale

2 cantici il (vertice lirico delle lodi dei vespri e della compieta)

3gli inni( poemi strofici in d cui i cambiano le parole ma hanno la stessa melodia , sant ambrogio si
trovano nelle processioni e sono facili da imparare )

4 le letture 5 le litanie e 6 l orazioni.

Due sono i libri liturgici principali che raccolgono i testi e i canti dell’ ufficio

Il breviarium che ha tutti i testi dell’ anno liturgico

Antifonario con canti (antifone ovvero forma libera di una preghiera messa in musica )in forma o
antifonaria alternanza di due cori o responsori (alternanza coro solista) versetti e altri canti.

liturgia Eucaristica con La messa

La messa è il rito liturgico della chiesa cristiana in cui ci sono canti e preghiere .

Si articola in due momenti principali

-la liturgia della parola con testi di supplica e lode che preparano i fedeli all’atto di comunione di cristo

-liturgia eucaristica preparazione dei doni che poi saranno consacrati e poi amministrasti ai fedele

I canti della messa si suddividono in


Ordinarium Missae con i testi fissi e vengono eseguiti ogni giorno kyrie gloria credo sanctus agnus dei

proprium missae con i testi che variano in base al periodo dell’ anno liturgico o della
commemorazione di un santo o di un periodo di festività introito graduale alleluia offertorio
communio). Posso essere antifonali introito offertorio e communio o responsoriali graduale alleluia e
tractus che sono di alto virtuosismo e il momento apice della messa

il repertorio gregoriano viene organizzato e classificato nel modi ecclesiastici che si rifanno agli 8 modi
greci, per facilitarne l’apprendimento e la memorizzazione, questi modi sono 8 scale di 8 suoni con un
disposizione metrica diversa toni e semitoni un suono fondamentale detto finalis che è la parte
conclusiva di cui si capisce in che modo è stato costruito il brano e repercussion la nota maggior mente
presente nel canto

se la repercussion è a distanza di 5 o 6 dalla finalis è detta modo autentico

se 3 o 4 sopra è detta plagale

un monaco voleva creare un metodo per poter ricordare i canti gregoriani fatti con i lunghi melismi che
risultavano difficili nella memorizzazione. Sotto imitazione di un ALTRO monaco in cui nel suo
antifonario aveva DOVE dei versi della sillaba finale del alleluia INSERISCE DEI VOCALIZZI allora anche lui
a questi lunghi melismi aggiunse delle parole crea i tropi e le sequenze in cui tropo sta proprio nell’
interpolare e farcire lunghi melismi privi di testo. sui melismi preesistenti si rendevano in senso
sillabico. Challey li classifica in adattamento nel adattamento di un nuovo testo alla melodia
preesistenteSviluppo dove venivano aggiunte parole e testo

Interpolazioni aggiunte nuove sezioni di cant. 2 Inquadramento nuove sezioni come introduzione o post
ludio. 3 Completamento in un nuovo brano che si aggiungeva come lemgame tra due brani della liturgia
preesistenti completamento della liturgia. 4 Sostituzione si sostituiva in brano precedente ma si
manteneva qualche parola

I tropi di inquadramento danno la nascita del dramma liturgico si eseguiva un piccolo spettacolo che
inquadrava una festivita.

Le sequenze avveniva sul alleluia momento culmine della messa mettendo in risalto le doti dei cantori
qui la sequenza e la trapatura della sillaba finale del alleluia ; sul quel melisma lungo finale venne
aggiunto del testo con il concilio di trento vennero abbolite tranne 4 victimae paschali laudes vieni
sancte spiritus laude sion salvatorem dies irae stabat mater venne reintrodotto. i testi aggiunti erano
una amplificazione della parola in cui vi era il melisma.

Potrebbero piacerti anche