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Martini di Bologna
Corso di Analisi dei Repertori
M° Giorgio Fabbri
Anno Accademico 2019/2020
SINFONIA N. 94 – HAYDN
EDOARDO NADILE
BIENNIO ORDINAMENTALE I –
CHITARRA
UN PO’ DI STORIA
In realtà la fama di Haydn era ben alta in Inghilterra assai prima che
il compositore sbarcasse a Dover, grazie alla diffusione editoriale
delle sue partiture, che gli aveva garantito una celebrità europea,
almeno a partire dagli anni Ottanta del secolo. La vita musicale
londinese, d'altra parte, mancava da decenni di importanti
compositori autoctoni e si nutriva di musicisti immigrati, provenienti
soprattutto dall'area austro-tedesca; e nessuno aveva colmato il
vuoto lasciato, nel 1782, dalla scomparsa di Christian Bach
fondatore, con Carl Friedrich Abel, di un fortunatìssimo ciclo di
concerti pubblici a pagamento. Haydn si trovò a ricoprire appunto il
ruolo che era stato ideato da Christian Bach e Abel, dirigendo al
cembalo tutti i concerti delle stagioni di Salomon. Il pubblico
londinese lo ricompensò tributandogli i massimi onori. I
commentatori lo paragonarono a Händel, alludendo ai «primi due
compositori della scuola antica e di quella moderna». Non
mancarono i riconoscimenti pubblici di tutta l'alta società e della
stessa casa reale. Per i concerti di Salomon alle Hanover Square
Rooms, dunque, furono create quasi tutte le dodici sinfonie dette
"londinesi". L'orchestra per cui queste partiture vennero concepite
comprendeva illustri virtuosi e compositori, e raggiungeva un
numero di strumentisti quasi doppio rispetto a quello disponibile alla
corte di Esterhàza. Ovvio che la stessa produzione sinfonica
venisse direttamente influenzata da queste mutate condizioni. La
scrittura strumentale di Haydn potè dunque avvantaggiarsi di una
rinnovata varietà di effetti, sviluppandosi da una concezione ancora
cameristica del suono orchestrale a una pienamente "sinfonica" in
senso moderno.
La musica
Haydn è stato spesso onorato del titolo di "padre della sinfonia";
sebbene l'appellativo sia giustificato solo in parte, poiché esistono
precedenti e paralleli importanti sia in Italia sia in Germania, è
indubbio che la produzione haydniana contribuì enormemente a
riscattare questo genere strumentale dalla subalternità rispetto alla
musica vocale, e a dargli una forma ampia, duttile e complessa. Per
quanto riguarda il quartetto d'archi, invece, la paternità di Haydn è
fuori discussione.
Inoltre, integrò la fuga nello stile classico, e arricchì il rondò con una
logica tonale più coerente e organica. Fu anche il primo
compositore a usare estensivamente la tecnica della doppia
variazione, ovvero una variazione su due temi alternati, spesso in
modo maggiore e minore.
Struttura e carattere
Caratteristica fondamentale delle opere di Haydn è lo sviluppo di
strutture ampie e articolate a partire da motivi brevi e relativamente
semplici. Le sue composizioni furono così la base dello sviluppo
successivo della tonalità e delle varie forme classiche come la
sonata e il quartetto.
(bb 18-39)
TEMA A1 DOMINANTE
SECONDARIA LA
(bb 40-54)
(bb 55-66)
TEMA B RE MAGGIORE
(bb. 67-80)
TEMA B1 RE MAGGIORE
(bb. 81-93)
CODETTA (bb.94-
108)
SVILUPPO: (bb. 109-112) SI MINORE
(bb.156-184)
(bb. 232-243)
CODETTA
(bb.244-260)
INTRODUZIONE
La sinfonia 94 si presenta con un’introduzione lenta in ¾ in tonalità
di SOL MAGGIORE che presenta un tema nelle prime 4 battute che
sembra non avere connessioni per quanto riguarda il materiale
tematico con il tema che si presenterà successivamente
nell’esposizione se non soltanto per la tonalità
Segue una ripetizione dei FLAUTI che sottolineano ed esaltano il
tema precedente attraverso l’ottava sopra (bb 5-6)
ESPOSIZIONE
Bb. 44
SVILUPPO
Lo sviluppo parte dalla stessa figurazione ritmica del Tema A però
questa volta in tonalità di SI minore e con un intervallo di 6° minore
a differenza della 4° giusta del Tema A fino ad arrivare al DO
maggiore in dinamica FORTE