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1º ottobre 1791 regnò con il titolo di "re dei Francesi" fino al 10 agosto 1792, giorno della sua deposizione, e di fatto
ultimo vero sovrano assoluto per diritto divino.
Inizialmente amato dal popolo, sostenne la guerra d'indipendenza americana, ma non fu in grado di comprendere
appieno gli eventi successivi in patria. Durante la Rivoluzione venne chiamato Luigi Capeto, in quanto discendente
di Ugo Capeto, fondatore della dinastia, nell'intenzione di dissacrarne lo status di re, e soprannominato
derisoriamente Louis le Dernier (Luigi Ultimo; in realtà non sarà l'ultimo re di Francia, onore che spetterà a Luigi Filippo,
figlio di suo cugino Luigi Filippo II di Borbone-Orléans).
Dopo la deposizione, l'arresto e l'instaurazione della Repubblica, fu giudicato colpevole di alto
tradimento dalla Convenzione nazionale, venendo condannato a morte e ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Luigi XVI fu riabilitato da suo fratello Luigi XVIII con la Restaurazione (1815), ma già nel 1793 fu
dichiarato martire dalla Chiesa cattolica.[1][2]