Sei sulla pagina 1di 82
Maurizio STEFANI - FRANCESCO OLIVIER . BIOFOTONI E ; AUTOGUARIGIONE ~* —- ° I biofotoni ci permettono di armonizzare cio che nel nostro corpo é ancora in disequilibrio, di ritrovare x le vibrazioni dell’armonia dove esisteva il caos dell’inconsapevolezza. en (C2) 1-7, MONO a Me Mla CeY tea maT a Questo libro nasce da un sogno prolungato di due ricercatori, un ingegnere e un medico, che I'Universo ha fatto incontrare al momento opportuno grazie ad un comune amico. Il loro sogno é quello di far conoscere al mondo le applicazioni pratiche della “teoria dei biofotoni", scoperta dallo scienziato tedesco Fritz Albert Popp nel 1983, e far.sperimentare la presenza dei biofotoni a ogni persona nella propria vita quotidiana al fine di migliorare la propria salute e la propria armonia con I'ambiente in cui vive. Ringraziare la Vita e Amare ogni istante trascorso sul pianeta che ci ospita rappresentano insieme gli elementi fondamentali della formula magica che ci permette di armonizzare le nostre vibrazioni al fine di giungere all'Essenza Primaria, alla Matrice Energetica, alla Fonte. Possano i! LAB e il NAMASTE amplificare la nostra Consapevolezza di essere Entita di Luce. Francesco Oliviero @ medico, psichiatra, pneumologo, esperto in Me- dicina Centrata sulla Persona. Ha pubblicato con Nuova Ipsa Editore: “Benattia" e “Manuale del Ben-Essre", con Melchisedek “Acqua e Co- scienza". Vive a Palermo e lavora presso lo Studio Medico Omega. Maurizio Stefani é ingegnere elettrotecnico, ha frequentato il Servranx Istitutes (Belgio) e I'Istitute of Engineering di Parigi. Master in geobiologia, reti naturali della terra e geopatologia. Esperto in energie sottili con applicazioni nelle geopatologie. Per contattare il dr. Oliviero: www.omegastargate.com francesco.oliviero@email.it ISBN 978-88-767658: iil | | 888 I 6 a € 15,00 oH738876"7 li Maurizio Stefani Francesco Oliviero BIOFOTONI e AUTOGUARIGIONE Come applicare la Fisica Quantistica nella propria realta quotidiana per il Ben-Essere Uso del LAB (laser armonizzatore a biofotoni), dell’ARB (apparecchio rivelatore di biofotoni) e del NAMASTE @, tee IPSA Tutti i diritti riservati Progetto grafico di Ugo Sepi © 2014, Nuova Ipsa Editore srl, Palermo www.nuovaipsa.it * e-mail ISBN 978-88-7676-581-0 info@nuovaipsa.it INTRODUZIONE Questo libro nasce da un sogno prolungato di due ricercatori, un ingegnere ¢ un medico, che I’ Universo ha fatto incontrare al mo- mento opportuno grazie ad un comune amico. II loro sogno é quel- lo di far conoscere al mondo le applicazioni pratiche della “teoria dei biofotoni’, scoperta dallo scienziato tedesco Fritz Albert Popp nel 1983, e far sperimentare la presenza dei biofotoni a ogni persona nella propria vita quotidiana al fine di migliorare la propria salute e la propria armonia con I’ambiente in cui vive. La nostra ricerca ¢ nata alla fine degli anni ’80, quando abbiamo percepito che la visione Accademica che ci era stata fornita all’ Uni- versita nelle rispettive discipline mediche e ingegneristiche appariva limitata ad ambiti troppo materiali e non si muoveva in sintonia con la Vita, intesa nelle sue molteplici dinamiche e nelle sue infinite correlazioni. Per tali motivi, ognuno di noi due ha intrapreso negli ultimi de- cenni nuove strade, sconosciute alla maggior parte delle persone e anche alla scienza accademica, con un unico obiettivo, che si pud definire “omega”, in quanto dovrebbe essere il fine ultimo di ogni ricercatore che intende astrarsi dalla semplice dimensione materiale e decide di percorrere le vie dell’ Energia, senza sfociare in discipline esoteriche o in elaborazioni dall’aspetto magico, le stesse che fanno storcere il naso agli scienziati. L’omega é quello di poter coniugare Scienza e¢ Spirito, armonizzando queste due branche cosi apparen- temente distanti (spesso anche antitetiche) e portandole nella vita quotidiana della maggior parte delle persone. Ognuno di noi due ha immagazzinato nel corso dei propri stu- di, in pit: di 30 anni, una serie incredibile di informazioni sul fun- zionamento della Vita ¢ sulla sua meravigliosa dinamicita, sul suo significato intrinseco ed estrinseco; da soli non avremmo mai po- tuto realizzare il nostro sogno, perché alla formazione medica man- ca la conoscenza ingegneristica e contemporaneamente la scienza ingegneristica non dispone delle basi mediche per poter realizzare al meglio le proprie idee, quando appare utile costruire dispositivi finalizzati alla salute ¢ al benessere. Entrambi, partendo da basi completamente diverse, abbiamo in- tuito e compreso che star bene significa essere in armonia con l’am- biente in cui si vive, in un equilibrio fluttuante volto a mantenere alta la quantita di energia presente in ognuna delle nostre cellule. Questo pud avvenire solo grazie alla cooperazione reciproca tra le cellule ¢ alla sinergia tra le persone. I dispositivi che abbiamo realiz- zato sono l’esempio concreto di tale cooperazione sinergica, fonda- mentale per la Vita. Siamo a conoscenza che un essere umano produce in ogni se- condo circa 10 milioni di nuove cellule. E importante che esse na- scano in un ambiente pieno di energia, affinché le 40.000 reazioni biochimiche al secondo che avvengono in ognuna di esse possano svolgersi nel migliore dei modi, E anche fondamentale che quando si presentano dei sintomi a livello del corpo fisico o della sfera emo- tiva si possa intervenire in tempo reale con dispositivi armonizzanti e riequilibranti, finalizzati anche alla ricarica vitale dell’energia. Tali apparecchiature non possono ovviamente curare le malat- tie, secondo la rigida visione della “cura” che fornisce la medicina accademica, volta alla soppressione ad ogni costo dei sintomi 0 dei segni espressi dalle varie patologie; questi dispositivi, anziché per- mettere |’applicazione inesorabile della “legge dei contrari’, posso- no rimodulare, riarmonizzare, risincronizzare quei disordini vibra- zionali intervenuti negli esseri viventi, per restituirli pian piano alla salute e al ben-essere. La nostra ricerca ci ha portato alla considerazione ultima che un dispositivo, essendo semplicemente un mezzo finalizzato alla guari- gione, non potra mai funzionare al massimo delle proprie potenzia- lita se non viene rispettata una formula fondamentale, alla base della Vira: la formula A EI O Uz | | ne A sta per Amore, Amore con la A maiuscola, quello incondi- zionato, cosi raro a trovarsi nel mondo d’oggi; si tratta dell’Amo- re che non deve chiedere nulla, che non da per ricevere. E proprio quel frammento di perfezione presente nella natura umana e che rappresenta il Divino in noi. Quando ci dimentichiamo della nostra divinita interiore amiamo in modo comune, pretendendo un con- traccambio al nostro amore, come potrebbe farsi ad un mercato di scambio delle merci ¢ degli oggetti. Esta per Entusiasmo, che dal greco significa “En Teos’, far venire fuori la nostra parte divina, animati dal sacro fuoco della conoscen- za vissuta come Amore incondizionato verso la Vita. Senza l’entu- siasmo, che é¢ il sale della Vita, ogni cosa appare scialba e insipida, senza valore, senza movimento. I sta per Intenzione, perché occorre esprimere un intento, vol- to alla focalizzazione delle risorse affinché siano utili all’evoluzione dell’Anima della persona, altrimenti lo stesso entusiasmo verrebbe disperso in mille rivoli ¢ la sua potente energia si perderebbe nell’ In- finito. O sta per Omega (ultima lettera dell’alfabeto greco), perché Lintenzione evolutiva deve avere una direzione precisa, un fine ulti- mo, chiaro ¢ coerente, sincrono con la Vita. Usta per Umilta, la condizione imprescindibile dalla quale non si pud esulare per realizzare qualcosa legato alla propria missione terrena. Mantenersi umili é forse lo stato pit difficile per un essere umano che si é messo alla ricerca del senso della Vita, per un motivo che spesso viene ignorato dallo scienziato: appena l’uomo di scienza arriva a conoscere verita nascoste alla maggior parte delle persone, subentra nella propria mente egoica un senso di superiorita rispet- to a chi ancora vive nell’ignoranza e nell’ inconsapevolezza. Senza umilta il ricercatore pud solo ritornare al punto di partenza, e da tale livello dovrebbe iniziare un percorso personale di Consapevo- lezza per rendersi conto che l’amore da cui é animato é quello con la “2 minuscola, quello condizionato, dal quale scaturiscono solo inu- tili sofferenze e basse emozioni (orgoglio, invidia, gelosia, superbia, rabbis; peitra; senso diveelpa; ecc). E necessario sempre partire dall’Amore incondizionato, unico che pud realizzare la formula A EI O U per il benessere. E adesso che vi abbiamo rivelato le basi della nostra ricerca, invi- tiamo il lettore a porsi con animo aperto verso questo libro/manua- le, a sentirlo ¢ vederlo (anziché solo guardarlo), a leggerlo col cuore econ l’Anima. Buona lettura a tutti! LA TEORIA DEI BIOFOTONI DI POPP Sono passati 30 anni da quando Popp ha scoperto la “biolumi- nescenza debole’, cioe il fatto che la materia vivente emette una luce di tipo coerente debolissima (come quella di una candela posta a 20 km di distanza), in uno spettro di emissione, specifico per ogni essere vivente, che va dall’ infrarosso all’ultravioletto ¢ ad una parte delle radio-onde. I biofotoni sono onde elettromagnetiche che si manifestano sotto forma di radiazione fotonica “ultradebole”, emessa da tutte le cellule viventi. Essi trasmettono informazioni essenziali finalizzate alla regolazione di funzioni fondamentali per le cellule: la reattivita biochimica, i potenziali delle membrane cellulari, la trasmissione nervosa, |’immunostimolazione, la regolazione dell’accrescimento, i ritmi biologici. I biofotoni producono un campo ondulatorio elet- tromagnetico di tipo coerente all’ interno delle cellule; tale emissio- ne fotonica ultradebole si manifesta in tutti gli organismi ¢ la sua entita aumenta con I’evoluzione degli esseri viventi. II flusso biofotonico ha un’intensita che va da 1 fotone fino ad alcune migliaia di fotoni al secondo per centimetro quadrato di su- perficie d’emissione, con un’ intensita che, come abbiamo gia detto, é corrispondente alla luce di una candela distante 20 km. La scoperta pit sorprendente che ha fatto Popp é che questa ra- diazione cellulare ultradebole ha origine dal DNA che si trova nel nucleo di ogni cellula. Questa macromolecola, che contiene I’in- formazione dell’essere vivente, ha la struttura di una doppia elica nella quale le due spirali sono collegate I’una all’altra mediante 10 miliardi di coppie di basi nucleotidiche, attraverso deboli legami a ponte di idrogeno che tengono insieme le spirali del DNA come i pioli di una scala di corda. La sequenza di queste basi determina i caratteri ereditari dell’ in- dividuo, come ad esempio il colore dei capelli ¢ degli occhi, la gran- dezza dei piedi ¢ delle mani, i modelli di comportamento, ecc. 10 Questo filamento molecolare elicoidale si avvita di nuovo ad celica su se stesso formando superstrutture che lo rendono raggomi- tolato in modo ordinato in ogni nucleo cellulare, in un volume di un miliardesimo di centimetro cubico. Il DNA di ogni cellula, se stirato, avrebbe la lunghezza di circa 2 metri. Poiché possediamo in tutto circa 100.000 miliardi di cellule, il DNA di ogni persona si potrebbe allineare a formare un filo di circa 10 miliardi di chilome- tri, corrispondenti al diametro del nostro Sistema Solare! I biofotoni controllano le funzioni fisiologiche e regolano i pro- cessi cellulari, essendo in grado di innescare tutte le reazioni biochi- miche delle cellule, che arrivano ad essere fino a 40.000 al secondo. Essi eccitano gli stati elettronici delle biomolecole, e questa funzio- ne determina la loro reattivita chimica e quindi il mantenimento in vita dell’entita vivente. Il presupposto essenziale di questo modello di regolazione é che i biofotoni costituiscano all’ interno delle cellule un campo elettro- magnetico di elevata coerenza. La teoria dei biofotoni di Popp ci dice che la materia biologica é un sistema aperto ideale, poiché at- traverso un intenso scambio di informazioni recepisce l’ambiente in cui vive come parte di se stesso. E dunque proprio la comunicazione tra le macromolecole ¢ le cellule che eleva la Vita al di sopra dell’e- quilibrio termodinamico ¢ le permette di evolvere, facendo in modo che essa possa mantenersi al di sopra dello stato disordinato di caos che caratterizza i sistemi chiusi. Siamo sempre pitt convinti che le malattie nascano, da un punto di vista energetico (“primum movens” di ogni patologia, al quale segue lo squilibrio sul piano corporeo sotto forma di sintomi e ma- lattie), quando il sistema vivente della persona, dell’animale o della pianta anziché rimanere aperto all’ambiente nel quale vive tende a chiudersi ¢ a irrigidirsi su se stesso. II nostro obiettivo é di portare fluidita e movimento dove c’é stasi e rigidita. Lo abbiamo realizzato con un dispositivo alla portata di tutti, definito LAB (laser armo- nizzatore a biofotoni) ¢ con un altro apparecchio pit sofisticato, il NAMASTE. Gli esperimenti che oggi vengono eseguiti in tutto il mondo di- mostrano che le basi nucleotidiche del DNA costituiscono efficaci fotoaccumulatori, adatti come ottimo materiale laser. Quando una delle basi assorbe la luce, lo stato di attivazione che ne segue decade subito nello stato normale, emettendo un fotone. Inoltre la moleco- la attivata si accoppia con una molecola vicina (anch’essa attivata) a formare una nuova unita: il cosiddetto “eccimero”. Non appenal’ec- cimero, riemettendo un fotone, torna al suo stato originale, le due molecole, che erano precedentemente collegate attraverso il fotone, si respingono e decadono nei loro stati normali (i monomeri) ad un livello energetico pit basso. El’assorbimento della luce che permette a due molecole distinte di unirsi e di creare l’eccimero; questa fusione appare proprio spinta da una Forza molto potente che permea di sé tutto il Creato ¢ che possiamo definire Amore. Se vogliamo innalzare il nostro livello energetico ed essere sani ¢ vitali dobbiamo Amare e divenire come gli eccimeri. Gli eccimeri sono proprio materiale laser, ¢ il DNA nelle cel- lule funziona effettivamente come un “laser ad eccimeri”. Esso agi- sce non solo come fonte ma anche come modello di luce coerente, cioé ordinata, che abbassa il livello di entropia del sistema vivente. Ricordiamo che l’entropia, come afferma il secondo principio della termodinamica, ¢ la misura del disordine di un sistema, per cui pitt Pentropia é bassa pitt quel sistema vivente ¢ ordinato e funziona nel modo migliore. Se vogliamo abbassare il nostro livello di entropia dobbiamo emettere luce coerente, e possiamo farlo solo Amando in modo incondizionato. A questo punto é necessario parlare di Erwin Schrédinger (Pre- mio Nobel per la Fisica nel 1933), uno dei pitt importanti esponenti della Fisica Quantistica, che aveva ipotizzato per i sistemi biologici i principi di cui stiamo parlando gia nel 1944, quando ancora non era stato scoperto il laser né era stata spiegata la struttura del DNA. Nel suo libro “Cos’t la vita?” egli scrive: “Liartificio mediante il quale un organismo si mantiene stabile ad un livello di ordine abba- tt 12 stanza elevato (ad un grado di entropia abbastanza basso) consiste in realta in un continuo assorbimento di ordine dal suo ambiente. (...) In- fatti nel caso degli animali superiori conosciamo benissimo il genere di ordine del quale essi si nutrono: é lo stato estremamente ordinato della materia nei composti organici che servono loro da cibo. Dopo averli utilizzati essi li espellono in una forma fortemente degradata, tutta- via non completamente degradati poiché le piante riescono ancora ad utilizzarli (queste hanno ovviamente nella luce solare le loro migliori riserve di entropia negativa)’. L’attivita enzimatica e tutte le reazioni biochimiche vengono guidate dai biofotoni, prodotti dalle sequenze del DNA cellulare in interazione cooperativa intercellulare con le sequenze di DNA adiacenti. Secondo questo modello, il DNA non funziona solo come matrice per la sintesi proteica, funzione che compete solo ad una piccolissima percentuale dell’intera molecola (3%), ma come stazione radio primaria che guida tutti i processi cellulari attraverso continui accoppiamenti reattivi. Lobiettivo della nostra ricerca ¢ quello di unificare le due oppo- ste tendenze che si sono delineate da diversi anni nell’ambito della Medicina. La prima, dominante, é legata al paradigma biochimico, il quale afferma che una certa malattia appare sempre come conse- guenza della presenza di determinate molecole in un aggregato di cellule; la seconda, ancora oggi minoritaria, si concentra sulla consi- derazione delle proprieta collettive della materia vivente, della coo- perativita dei suoi componenti elementari, integrati in strutture che si possono definire coerenti, perché la Vita stessa ha una dinamica coerente. Questa é stata la meravigliosa intuizione dello scienziato Grego- ry Bateson, che ha definito I’ Ecologia come la totalita delle molte- plici configurazioni che possono assumere le relazioni tra gli orga- nismi viventi ¢ il loro ambiente. “DISORDINE ORDINATO” E BIOFOTONI II flusso del Ki, cioé dell’energia cosmica, raggiunge il corpo en- trando in risonanza con il DNA, oscillatore fotonico che emette biofotoni. Se si interrompe tale flusso, inizia un processo degenera- tivo del corpo che si manifesta con malattie sempre pitt gravi, fino ad arrivare ai tumori. E arrivato il momento di descrivere in poche righe le basi teori- che della nostra ricerca, che ci ha portato a creare nuovi dispositivi per la salute ¢ il benessere. Abbiamo visto come tutto sia basato sulla teoria dei biofotoni di Popp, derivante dalle ultime ricerche della fisica moderna. Siamo abituati a pensare che qualcosa esiste solo quando possia- mo vederla, toccarla, misurarla, esaminarla, giudicarla. Questo ba- gaglio fa parte del nostro modo di vedere le cose, ¢ frutto del mecca- nicismo, é insito nella nostra forma mentale, tanto che ci é difficile pensare all’esistenza di realta e forze diverse da quelle che esulano dalla nostra conoscenza razionale. Una delle cose pit difficili da capire é la natura della luce, perché essa non é una cosa oggettiva che pud essere investigata come un qualunque oggetto. II fotone, ovvero I’unita minima di luce, é os- servabile un’unica volta: la sua identificazione costituisce di fatto il suo annullamento. Quindi “non possiamo vedere la luce, essa stessa eil vedere”. La luce é pura azione, come dimostrato da Planck con la sua co- stante (unita d’azione), che esprime la relazione tra energia ¢ fre- quenza, e che spiega che la luce ¢ trasmessa mediante unita intere © quanti d’azione (“ciascun fotone contiene una certa quantita di energia proporzionata alla sua frequenza”). Carlo Rubbia, noto scienziato italiano ¢ Premio Nobel, afferma che nell’ Universo il rapporto tra quanti energetici (fotoni) e parti- celle di materia (nucleoni) é di circa 1 miliardo a 1, per cui la ma- teria del mondo visibile & solo la miliardesima parte dell’ Universo 13 14 realmente esistente, costituito quasi totalmente di energia. I fotoni, privi di massa, rappresentano i quanti energetici della luce. II fo- tone, in effetti, rappresenta una forza energetica che, interagendo con la materia, la compone e scompone. In questa interazione esso genera un elettrone (con carica negativa) ¢ un positrone (elettrone con carica positiva), cioé due particelle a polarita diversa che, nel fondersi, spariscono liberando nuovamente un fotone. Come abbiamo gia visto quando abbiamo parlato di eccimeri, questa fusione appare quasi come un atto d’Amore tra due particelle che si uniscono, facendo nascere un’entita nuova, il fotone, che a sua volta ripeter’ l’avventura di nuove forme di materia/energia. La for- za che li legae li fa fondere é proprio l’Amore, quell’arcano fenome- no di richiamo ad una scelta per cui due stelle, o due esseri viventi, 0 due molecole, o due atomi, o due elettroni, anziché disperdersi nel vyuoto, si accoppiano per creare qualcosa di nuovo. Possiamo cosi definire gli elettroni come entita coscienti, indi- pendenti, dotati di memoria, e capaci di assumere una quantita infi- nita di informazioni, utilizzando le loro particelle di luce (i fotoni); essi apprendono e registrano informazioni entrando in contatto con altri elettroni con cui sono in affinita, e scambiandosi fotoni. Questa velocita di comunicazione é istantanea, ¢ trascende lo spazio ciltempo. La materia, quindi, nasce dalla luce (fotoni), ma essa non é altro che energia compressa, congelata, che a sua volta pud ridiventare energia pura e scomparire alla nostra osservazione, pur rientrando sempre in un modello energetico prestabilito. Possiamo affermare, in altre parole, che la materia é solo un’e- spressione visibile ¢ passeggera di una concentrazione d’energia; cid che conta di essa non é la massa, ma l’energia stessa che la forma e che viene messa in azione. Da quanto scritto finora, possiamo affermare che qualsiasi com- ponente dell’ Universo non esiste a caso, bensi in esso ogni forma materiale assume realta secondo un ordine energetico prestabilito che esclude qualsiasi casualita. L’esistenza di quest’ordine implica dei cambiamenti all’interno di una polarita, per cui ad ogni azione consegue una reazione. Lenergia si trasforma da materiale ad immateriale, da visibile ad invisibile, nell’ottica dello yin ¢ dello yang, secondo il progetto pre- stabilito dell’ordine naturale delle cose. Se parliamo di ordine, perd, nell’ambito della polarita che lo regge, dobbiamo parlare anche di disordine, quale parte implicita ¢ sua fondamentale componente. L’ordine ha in sé I’idea del disordine e viceversa. La vita di un essere umano, nella sua evoluzione dinamica, tende all’ordine come espressione di salute, ma nel momento in cui ha ne- cessita di adattarsi alle modificazioni dell’ambiente deve produrre un cambiamento, una variazione dell’ordine preesistente, un disor- dine per recuperare un ordine diverso, un’organizzazione che gli permetta di affrontare i nuovi stimoli ambientali. La malattia, dunque, non é altro che uno stato di confusione, generato da componenti ambientali nell’ambito dell’ordine gia esistente, che permette all’organismo umano di muovere verso un nuovo ordine, tale da permettere il mantenimento della propria struttura ¢ da consentire a sua volta il passaggio verso una nuova organizzazione. Se esistesse solo l’ordine, non vi sarebbe capacitd d’adattamento delle strutture biologiche all’ambiente in cui vivo- no; d’altro canto, se esistesse solo disordine, non si potrebbe avere la struttura organizzata delle entita biologiche. Entrambi gli estremi sono dunque importanti, ciascun principio é contenuto nell’altro e trovano espressione in un divenire dinami- co, Possiamo parlare, paradossalmente, di un ordine disordinato 0 di un disordine ordinato. Questo “disordine ordinato” é supportato da 10'* (cioé, 10 se- guito da 18 zeri) reazioni metaboliche organiche al secondo per ogni uomo, ¢ richiede un trasferimento veloce ¢ preciso di infor- mazioni all’intero organismo. Secondo gli studi del Dott. Popp, nessuna molecola, enzima, ormone o neurotrasmettitore ¢ in grado di fare cid; solo i fotoni sono in grado di garantire questo coordina- mento in maniera ordinata, ultraveloce e olografica. 15 16 Anche Rubbia ritiene che la materia sia subordinata ai processi energetici di natura elettromagnetica, i quali gestiscono lo stato di organizzazione dei tessuti, e che sia impensabile il raggiungimen- to di tale coordinamento nell’ intero organismo tramite la sola rete neuronale. Popp ha dimostrato che ogni forma vivente rappresenta un cor- po vibrazionale in quanto composta da energia, che tutto ¢ vibra- zione, ¢ in particolare che esiste una radiazione fotonica ultrade- bole che si manifesta in tutti gli organismi viventi, la cui rilevanza aumenta con il loro grado di evoluzione. L’intensita di tale forza & estremamente debole, ma la sua coerenza (relativa alla specificita del messaggio) é elevatissima, ¢ caratterizzata da una frequenza di emissione specifica per ogni specie vivente. L’emissione fotonica dell’uomo va da 1 a 1000 fotoni al se- condo; tali fotoni sono prodotti dal normale funzionamento delle cellule, e sono un importante ¢ velocissimo sistema informativo a distanza, sia intra- che extra-cellulare. Ogni cellula vivente é un riso- natore elettromagnetico in grado di emettere ¢ assorbire radiazioni di frequenza molto alta. II risonatore chiave all’ interno della cellula é proprio la catena del DNA, la cui elica, con la propria frequenza oscillatoria, rappresenta un produttore, accumulatore ed emettitore di biofotoni. Quindi il DNA si comporta come un laser ad eccimeri che emet- te radiazioni coerenti ¢ sincrone, cioé fasci di onde allineate in fase con la stessa frequenza ¢ lunghezza d’onda, per cui l’informazione rimane specifica grazie al fatto che la coerenza non permette che si perdano o acquistino ulteriori informazioni durante il tragitto. Cid comporta che il trasporto di energia avvenga senza perdite, in quanto viene annullata la possibilita di interferenze, oltre ad es- sere aumentata la possibilita di identificazione e migliorata la capa- cita di trasmissione delle informazioni. Questo é molto importante per l’omeostasi, in quanto le informazioni fotoniche mantengono i contatti tra le varie strutture del corpo, formando una rete informa- zionale che salvaguarda da tutti i segnali di fondo incoerenti prove- nienti dall’organismo (metalli pesanti, pesticidi, microrganismi) o dall’esterno (onde elettromagnetiche). 17 18 DNA, STRUTTURE DISSIPATIVE E BIOFOTONI Poiché siamo fatti di atomi in vibrazione, possiamo considerare Vessere umano come un individuo complesso, cioé un sistema le cui componenti sono molteplici, diverse tra loro ¢ in dinamica intera- zione, e che soprattutto contiene un numero di informazioni di gra- do superiore alla somma delle sue parti. In tal modo il sistema-uomo si oppone alla seconda legge della termodinamica, che afferma che ogni sistema isolato, entro cui av- venga qualsiasi trasformazione, & soggetto ad una serie di processi che lo spostano verso uno stato d’aumento dell’entropia (cioé del disordine delle particelle di un sistema). La Vita implica necessariamente il convertire energia, lavorare continuamente contro il disordine, che é l’equilibrio termodinami- co della morte, dove il movimento cessa, strutture e molecole com- plesse si disgregano e l’ordine decade. Mentre nei sistemi chiusi l’entropia aumenta inevitabilmente (in altre parole si degrada la qualita della sua energia), un sistema aperto come I’uomo subisce anch’esso un aumento d’entropia se non riesce ad aumentare il proprio grado d’organizzazione. Poiché l’entropia dipende anche dall’interscambio di energia, informazione e materia con l’esterno, ¢ proprio grazie a tale scambio che l’entropia pud avere segno negativo. Cid probabilmente si sta verificando anche nell’ intero Universo, che é in espansione, quindi si pud ritenere che in esso l’entropia totale sia in diminuzione. Nell’uomo vi é un flusso in entrata (ad esempio, cibo, luce so- lare, ossigeno) ¢ un flusso in uscita (scorie, metaboliti, irradiazione termica, anidride carbonica). L’esistenza di questo flusso garantisce che il sistema-uomo per un certo periodo possa organizzarsi € so- pravvivere. La Vita si mantiene e si riproduce come un evento termodina- micamente lontano dall’equilibrio, grazie all’ interscambio di ener- gia ¢ di materia che il sistema vivente instaura con l’ambiente. Un uomo potrebbe quindi essere considerato un’isola complessa d’or- dine parziale, che si mantiene per un certo tempo a spese dell’au- mento d’entropia dell’ambiente. Tale interazione produce strutture spazio-temporali, forme e comportamenti caratteristici ¢ nuovi, ri spetto a quelli prodotti dalle singole parti. Queste strutture comportamentali degli esseri viventi sono an- che dette “dissipative” perché la loro stabilit’ interna dipende dal flusso di energia che le attraversa e che viene in parte dissipato. Que- sto termine fu coniato dal premio Nobel per la chimica Ilya Prigogi- ne alla fine degli anni ’60 dello scorso secolo. Il suo merito fu quello di portare l’attenzione degli scienziati verso il legame tra ordine dissipazione dell’energia, discostando lo sguardo dalle situazioni statiche generalmente studiate fino ad allora, e contribuendo in ma- niera fondamentale alla nascita di quella che oggi viene chiamata “Epistemologia della complessita”. Ne deriva che quindi la Vita potrebbe essere definita come un “disequilibrio controllato’, nel quale l’uomo é perennemente sospe- so tra ordine e caos, ¢ la sua esistenza diventa partecipe di queste due fondamentali caratteristiche della materia, che sfrutta in modo finalisticamente orientato alla sopravvivenza. Le leggi della fisica e della chimica costituiscono dei vincoli ine- vitabili cui i sistemi viventi devono obbedire, ma esse non determi- nano necessariamente quale scelta deve essere fatta per mantenere Vorganizzazione, cioé la sopravvivenza o la guarigione dalle malat- tie. Quindi la biologia non pud essere ridotta alle sole leggi della chimica o della fisica, e per comprendere la Vita si devono conside- rare altre proprieta caratteristiche. Una di queste é la “teleonomia’, che considera il carattere fina- listico degli esseri viventi, vale a dire che i processi vitali di cambia- mento ¢ trasformazione sembrano sempre avere uno scopo. Ciascun essere vivente ¢ dotato, sin dall’inizio, di un progetto, nel quale le strutture ¢ le funzioni degli organismi viventi sono flessibili e posso- no adattarsi all’ambiente. La malattia si sviluppa quando viene meno il progetto, ¢ la Vita diventa afinalistica, senza un obiettivo finale. 19 20 Inoltre in un sistema complesso come l’uomo, l’ordine e il disor- dine convivono e collaborano al funzionamento del sistema stesso, garantendo il primo una costanza dei parametri ¢ uno scambio efhi- cace di informazioni, e il secondo la presenza di novita e diversifica- zione. Questo secondo ordine di parametrié costituito dai virus, dai batteri, dai miceti (funghi) ¢ dai parassiti, che troviamo implicati nelle malattie probabilmente non come agenti causali, ma come ele- menti che innescano le infiammazioni, le quali rappresentano I’ele- mento principale del “disequilibrio controllato” che ci mantiene in vita. Fino a circa 20 anni fa si pensava che l’uomo dovesse avere una quantita di DNA all’ interno del nucleo di ogni cellula superiore ad ogni essere vivente, ma si ¢ visto che i topi ne hanno la stessa quan- tita, mentre le piante, le salamandre ¢ alcuni pesci ne hanno da 2 a 30 volte di pit. La parte geneticamente attiva del DNA ammonta a circa il 3% del totale, per cui molti scienziati continuano a chiamare il 97% del DNA (quello non codificante i caratteri ereditari) “DNA spazza- tura’, superfluo. Inoltre é stato scoperto che solo il 10% dell’intero DNA di una cellula viene trascritto nel corso di una vita per la for- mazione di aminoacidi (mattoni fondamentali della sostanza viven- te) e per la codifica dei caratteri ereditari. Gli esseri viventi non possono essere compresi appieno basan- dosi solamente sulla biochimica, che ¢ la base della biologia e della medicina, ma ormai é da considerarsi insufficiente per capire la Vita. Per primo Ilya Prigogine (Premio Nobel per la Chimica nel 1977) ha scoperto le “strutture dissipative’, cio? stati dinamici della materia che hanno la caratteristica di essere dei sistemi aperti, per i quali non é valida la seconda legge della termodinamica. Quest’ul- tima, infatti, afferma che in un sistema chiuso il grado di disordine & destinato sempre ad aumentare (“entropia’). Fino a quel momento era prevalsa la concezione, esemplificata nel sistema chiuso, che l’apporto di energia in un sistema chiuso produce sempre caos. Egli osservo che ogni apporto di energia tra- smette anche informazione, in modo tale che tra le particelle del sistema si vengono a creare delle correlazioni regolate, delle vibra- zioni sincroniche, come se si fossero reciprocamente accordate. Queste correlazioni spazio-temporali, associate a fluttuazioni stabili, creano oscillazioni coerenti, strutture specifiche ordinate, definite “dissipative” perché l’energia fornita si diffonde simultane- amente per tutto il sistema, con un ordine talmente elevato da poter essere definite strutture “coerenti”. Dagli studi di Prigogine derivano quelli di H. Frohlich, Pro- fessore di Fisica Teorica all’ Universita di Liverpool. Nei lavori che gli valsero la proposta per il Premio Nobel, Fréhlich aveva aperto la strada alla spiegazione della superconduttivita dei corpi solidi, scoprendo che gli elettroni non sempre si respingono, ma possono anche attrarsi, constatando che i sistemi viventi sono relativamente stabili, ordinati e hanno proprieta elettriche incredibili. Infatti la membrana cellulare forma un doppio strato elettrico, determinato dal fatto che all’interno della cellula esiste un eccesso di ioni potassio rispetto all’esterno (dove c’e il sodio). La differenza di potenziale che risulta da questa struttura ¢ di circa 100 millivolt. Poiché lo spessore della membrana cellulare é di soli 10 elevato alla -6 cm., questo potenziale corrisponde ad un’intensitd di campo di 100.000 volt per centimetro! I campi elettrici di tale intensita che si generano da questa differenza di potenziale e le loro continue alterazioni inducono singole parti della membrana a vibrare, con frequenza dell’ordine delle microonde. E chiaro che Frohlich, partendo dalle concezioni di Prigogine, arrivato alle stesse sue conclusioni: oscillazioni spazio-temporali co- erenti a lungo raggio d’azione hanno un ruolo fondamentale nella regolazione cooperativa dei processi cellulari (es. attivita enzimati- che, accumulo di energia, regolazione della crescita cellulare). Con la comprensione delle strutture dissipative, questioni fon- damentali della biologia appaiono risolte. Gli esseri viventi si rivela- no quali sistemi aperti, che mediante assorbimento di energia (spe- cialmente attraverso il nutrimento) costituiscono strutture spazio- 21 22 temporali coerenti. L’estrema complessita dei sistemi viventi risulta quindi dalla molteplicita delle oscillazioni chimiche ed elettroma- gnetiche che vi sono coinvolte sotto I’influenza dei fattori ambien- tali, producendo cosi circuiti di regolazione di processi finalizzati al mantenimento della Vita. Le strutture dissipative offrono dunque indubbiamente solide basi per la comprensione del vivente; in nessun caso, perd, se ne pud dedurre che un qualsiasi apporto di energia possa produrre ordine dal caos. Un sistema che non abbia gia in sé latenti delle structure o che non venga stimolato a formarne dall’ambiente e dal modo di apportare energia dall’esterno non pué costituire strutture spazio- temporali. Occorrono dei mediatori di informazione stabili, di co- erenza straordinariamente elevata, che sono proprio i biofotoni di Popp. Ecco perché ¢ importante che ogni persona conosca questi concetti ¢ li possa sperimentare nella propria vita quotidiana. Dimostreremo come attraverso dei semplici dispositivi alla por- tata di tutti sia possibile misurare i biofotoni che emettiamo dal nostro corpo con lo strumento ARB (apparecchio di rivelazione di biofotoni) ¢ sia possibile sfruttare la teoria di Popp per armonizzare le cellule del nostro corpo che non sono in armonia con le altre, essendo divenute patologiche, con il LAB (laser armonizzatore a biofotoni) e il NAMASTE. Essi sono stati creati per: ¢ riprodurre la frequenza ¢ la vibrazione energetica ottimale per mantenere le cellule viventi in ottima salute; © riportare alla corretta vibrazione le cellule malate di tutti gli or- ganismi viventi; © consentire un equilibrio energetico ottimale di tutti gli organi- smi viventi; © armonizzare gli ambienti ¢ le energie ivi presenti, fluidificando le energie dense ¢ congeste presenti nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro; © consentire un aumento di Consapevolezza nelle persone. IL MODELLO OBSOLETO “CHIAVE-SERRATURA” A questo punto appare utile spiegare il modello dei recettori, punta di diamante della medicina accademica, concentrata sull’in- sieme “incoerente” delle varie molecole, che per tale motivo tende a separare la persona nei suoi organi, apparatie sistemi, ¢ a considerar- la una tabella di valori fisico-chimici, trascurando il dato psicologi- co. Mentre la medicina olistica tende ad integrare il comportamento psichico, le pulsioni ¢ le emozioni con il dato somatico, percependo la persona nella sua unita psico-fisico-emozionale. Facciamo un po’ di storia della Medicina, ed esaminiamo il pa- radigma di Paul Ehrlich che nell’Ottocento, studiando i batteri, si accorse della loro sensibilita a determinati coloranti e cred il dogma molecola-recettore, postulato fondamentale della comunicazione chimica nelle cellule, la quale spiega come avviene la trasmissione dell’ informazione all’ interno degli organismi. Secondo questa ipotesi, che dopo 150 anni ancora oggi si studia all’ Universita, la comunicazione biologica viene regolata da mole- cole messaggere (ad esempio, ormoni) che si adattano come “chiavi nelle serrature” ai recettori (siti-bersaglio posti sulla membrana del- le cellule) attivando delle funzioni biochimiche e inducendo reazio- ni specifiche. Nelle Facolté di Medicina si apprende che la reattivita biochi- mica (funzioni enzimatiche o meccanismo di funzionamento dei farmaci) si basa sul dogma di Ehrlich: la sostanza reagente (farmaco 0 biomolecola) ¢ il suo biorecettore specifico devono adattarsi in modo geometrico, come chiave e serratura. Addirittura Pauling (Premio Nobel per la Chimica nel 1954), sviluppando questo paradigma, aveva pensato che ogni malattia sia da attribuire ad una molecola “malata’, difettosa e disfunzionale. Il fatto che per la maggior parte delle malattie non si riescano ad individuare le molecole “ammalate” veniva ascritto alla complessita delle strutture biologiche. 23 24 Oggi invece si & visto che i recettori sono importanti ma non possono essere considerati sufficienti quali mediatori di informazio- ni biologiche. Allora l’interrogativo di Popp fu il seguente: “Che cosa guida la funzione biologica e permette la vita? Per poterlo comprendere, possiamo pensare ad un’orchestra, nella quale ¢ importante non solo che ogni musicante sappia suo- nare il proprio strumento, ma anche che vi sia accordo, armonia ¢ cooperazione tra i vari componenti, ¢ questo pud essere gestito solo dal direttore dell’orchestra, ai fini della qualita dell’esecuzione del brano musicale. Se osserviamo uno sciame di mosche, possiamo definire il movi- mento delle singole mosche come puramente casuale ¢ disordinato. Eppure esse non si scontrano mai, evitano in modo meraviglioso di collidere tra loro, hanno un moto coordinato perché costituiscono un sistema che tende all’unita, come ad esempio avviene anche nei branchi dei pesci o negli stormi degli uccelli. Dietro un apparente caos spesso si nasconde un meccanismo re- golativo di inconcepibile complessita, perché l’impressione del caos nasce spesso solo dall’ignoranza e dalla superficialita dell’osserva- tore. La materia si forma, quindi, grazie al rallentamento dell’energia, la quale, nella trasformazione da uno stato di aggregazione ad un altro, assume una certa forma materiale. L’esistenza di questo conte- nuto informativo non é collegato con la materia in sé, ma con il suo ordine geometrico; infatti un cristallo mantiene la sua geometria perfetta per milioni di anni, fedele al principio di ordine coerente, ¢ quest’ordine geometrico determina il suo contenuto energetico come veicolo di informazioni. Per comprendere la differenza tra le informazioni biochimiche ¢ quelle biofisiche che avvengono all’interno dei sistemi biologi vi- venti (piante, animali ¢ uomo), occorre considerare che i meccani- smi di segnalazione energetica, come le frequenze elettromagneti- che, viaggiano all’interno degli organismi alla velocita di 300.000 km al secondo, mentre la velocita della trasmissione chimica (or- moni, neurotrasmettitori, fattori di crescita) é inferiore a 1 cm. al secondo! Non c’é storia, eppure all’ Universita non ci hanno minimamen- te parlato di informazioni bioenergetiche ed elettromagnetiche tra le cellule, mentre abbiamo sviscerato su trattati di migliaia di pagine tutti gli aspetti chimici e biochimici relativi alla trasmissione delle informazioni intercellulari. Anche l’efficacia dei farmaci, in base a questo modello, non é pitt spiegabile solo in base al modello dei recettori, come affermato dalla medicina ufficiale, ma in ultima analisi solo con quelle modulazioni del campo biofotonico indotte dal farmaco attraverso interazioni specifiche. Cid vale naturalmente per tutti i principi attivi farma- cologici, siano essi utili o dannosi, e anche per i rimedi omeopatici ¢ fitoterapici. 25 26 MALATTIA, IPOERGIA E BIOFOTONI ARMONIZZANTI In termini biofisici, cos’t una malattia? E un deficit energetico (una “ipoergia”) che si esprime attraverso il corpo, mandando un messaggio: “L’energia ¢ diminuita!”. Il nostro compito &, allora, quello di riequilibrare questo deficit con un’ informazione adegua- ta, al fine di ristabilire la coerenza e l’ordine preesistenti. La malattia esprime, dunque, una carenza di forza vitale, e il sintomo che avvertiamo sul corpo, sotto forma di dolore o di au- mento di calore o di gonfiore o di diminuzione della funzionalita, ¢ semplicemente il grido d’aiuto intelligente dell’organismo in deficit di energia; in tal caso il corpo sceglie l’organo pit: debole in quel momento per segnalare attraverso un sintomo che l’ordine iniziale é venuto a mancare. E nostro dovere ripristinare l’equilibrio primigenio, non sop- primere i sintomi aggravando sempre pit la carenza di energia! La batteria del corpo si sta scaricando, ¢ cid viene segnalato da una spia luminosa, che ci avverte che occorre ripristinare il livello di ener- gia, immettendone altra; eppure, la maggior parte delle persone, seguendo i criteri della medicina attuale (basata sulle evidenze e sul meccanicismo razionale che vede il corpo come una macchina fatta da vari organi, tessuti ¢ cellule a compartimenti stagni), non solo ignora gli avvertimenti del deficit energetico, ma esclude la stessa spia che li ha segnalati! Il deficit energetico produce una situazione caotica nel corpo; il nostro obiettivo non é quindi quello di ingerire una compressa per rimuovere il sintomo (aumentando il blocco nel flusso di energia all’interno dell’organismo), ma indagare sulle cause della carenza di energia, fornirne di nuova ¢ consentire al corpo di rigenerarsi at- tivando le azioni autoregolatrici che sono il presupposto della Vita. In tal modo rispettiamo la Vita, non la sopprimiamo! Questo potrebbe portarci alla guarigione, che non pud essere di pertinenza del medico o del terapeuta, cosi come sappiamo che nessuno dei 58.000 farmaci in commercio possa farci guarire defi- nitivamente. La vera guarigione ¢ il cambiamento personale; essa avviene solo grazie al singolo individuo che prende coscienza del perché si é ammalato, acquisisce |’informazione che gli manca ¢ si rifornisce di energia. Il compito della nostra ricerca nel campo dei biofotoni ¢ stato quello di creare dei dispositivi che potessero catalizzare, velocizzare questo processo di trasformazione personal, rimettendo ordine ¢ armonia nel caos della materia vivente. Questi strumenti sono com- posti da un insieme di componentie apparati opportunamente pro- gettati ¢ tarati al fine di permettere l’emissione di biofotoni armo- nizzanti vitali, ovvero gli stessi presenti in Natura ¢ indispensabil per la nostra crescita in perfetta salute. Essi consentono di ripor- tare ad un livello ottimale la vitalita ¢ l’energia delle nostre cellule, permettendo un miglioramento generale ¢ progressivo del nostro benessere. La loro prima funzione ¢ proprio quella di armonizzato- ri ambientali, i quali vanno a ripulire l’energia densa che si viene a creare in seguito alle radiazioni elettromagnetiche nelle quali siamo immersi. Oltre 2000 studi scientifici eseguiti da eminenti scienziati in tut- to il mondo hanno dimostrato che l’esposizione intensa, prolungata e cumulativa alle radiazioni elettromagnetiche ELF (50 Hz) ¢ alle radiofrequenze ha sicuramente effetti negativi sulla salute: in parti- colare, le microonde dei telefoni cordless DECT, quelli senza filo, le reti Wifi ¢ quelle elettriche, i cellulari e i ripetitori emettono onde elettromagnetiche potenzialmente rischiose per la salute ¢ hanno determinato un drammatico incremento di patologie e di disturbi, che spesso diminuiscono 0 scompaiono quando ci si allontana dalle fonti patogene. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita) ha dichiarato “possibili cancerogeni” le radiazioni elettromagnetiche, in particolare le fre- quenze ELF e RF degli apparecchi e della rete elettrica ¢ le frequen- ze RF delle comunicazioni senza filo. 27 28 Negli ultimi anni si é osservato un aumento di patologie croni- che, come difficolta di apprendimento e di concentrazione, disturbi del comportamento nei bambini, alterazioni della pressione arterio- sa resistenti all’uso dei farmaci, alterazioni del ritmo cardiaco, infar- to del miocardio ¢ ictus in persone giovani, degenerazioni cerebrali (es. Alzheimer), epilessia, leucemie, tumori cerebrali. Inoltre molti medici constatano il moltiplicarsi di disturbi spesso riconducibili erroneamente alla sfera psicosomatica, quali mal di testa, emicrania, affaticamento cronico, turbe nervose, insonnia, sonnolenza, rumori auricolari, scarsa resistenza ai fattori patogeni, dolori viscerali in- spiegabili. Vari ricercatori hanno studiato il sangue con la microscopia in campo oscuro, constatando che le radiazioni ELF e RF causano im- pilamento dei globuli rossi e conseguente aumento della viscosita del sangue. Nessuno oggi pud sottrarsi completamente all’ irradiazione pul- sata di microonde, che va ad aggravare i rischi gia esistenti legati all’inquinamento ambientale chimico ¢ fisico, andando ad appesan- tire ulteriormente il carico gravante sul sistema immunitario. La possibile conseguenza é di alterare il precario equilibrio cre- ato dai meccanismi di compensazione dell’organismo; particolar- mente a rischio sono le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli adolescenti, gli anziani ¢ i malati. Infatti, la continua irradiazione dell’ambiente lavorativo ¢ abitativo, e soprattutto delle stanze dei bambinie di quelle destinate al riposo notturno, causa una situazio- ne continuativa di stress fisico e psichico e impedisce in definitiva lavvio della guarigione dei soggetti gia debilitati dalla malattia. Le fonti di elettrosmog con propagazione senza filo sono i cordless DECT, i sistemi WiFi, i cellulari, i ripetitori, le reti WLAN, i radar, i satelliti. Quelle che si propagano via filo sono i trasforma- tori, i caricabatterie, i PC, le stampanti, i monitor, le TV, gli asciu- gacapelli, gli elettrodotti. Un’altra fonte di elettrosmog é costituita dalle frequenze presenti spesso nella rete elettrica degli edifici, che scorrono all’interno dei muri delle nostre case. Uno stato prolungato di stress da elettrosmog pud diventare cronico e determinare squilibri a livello cellulare, di organi ¢ si- stemi, che si manifestano poi in tempi ¢ modi diversi in base alle caratteristiche individuali. Secondo il Prof. Johansson, qualificato esperto in malattie da elettro-sensibilita, lo stress cronico determina un comportamento paradossale del sistema immunitario, da un lato indebolito dagli ormoni dello stress (malattie infettive), dall’altro sovrastimolato con eccessiva immunita (allergie ¢ malattie autoim- muni), favorendo la secrezione delle citochine pro-infiammatorie. Abbattere ’esposizione all’elettrosmog, in particolare durante il sonno, aiuta ad interrompere lo stato di stress ¢ a bilanciare il siste- ma immunitario ¢ la produzione di melatonina. Eyitare l’espos izione alle radiazioni elettromagnetiche ¢ ormai impossibile, quindi l’attenzione va rivolta ad individuarle e ad ela- borare poi delle strategie per eliminarle, allontanarle, oppure a pro- teggerci con schermature. Per il benessere psico-fisico ¢ necessario sostituire il cordless con un telefono col filo, evitare il WiFi, non usare lampade com- patte fluorescent ¢ faretti alogeni con trasformatore, minimizzare le radio-frequenze in casa (baby monitor, allarmi). Un sonno non disturbato é fondamentale per liberarsi dallo stress giornaliero ¢ per rigenerarsi. Per ottenere un sonno ristoratore, occorre staccare i telefoni cordless DECT e i sistemi Wifi, che irradiano microonde di conti- nuo, 24 ore su 24, su persone ¢ animali. Poiché tali radiazioni attra- versano i muri, bisogna consigliare anche ai vicini di staccarli, per il bene reciproco. Inoltre ¢ necessario staccare radio-sveglie, trasfor- matori, caricabatterie ¢ lampade alogene dalla presa vicina al como- dino, eliminare eventuali fili elettrici accanto alla testiera del letto, scegliere reti ¢ materassi senza parti metalliche, che si trasformano in antenne e alterano anche il flusso del magnetismo terrestre. Un’ottima soluzione per lo stress da elettrosmog é data dai di- spositivi LAB e NAMASTE, che hanno tra le varie funzioni an- che quella di essere armonizzatori ambientali ¢ biocompensatoti, 29 30 perché con test di varia natura (EAV, radiestesia, kinesiologia) si é dimostrato che essi fanno aumentare il livello di energia delle per- sone e€ neutralizzano anche le altre radiazioni di origine artificiale e naturale presenti negli ambienti. Infatti annullano l’effetto delle reti di Hartmann e Curry, di vene d’acqua e di faglie sotterranee, eliminano lo stress da elettrosmog sul sistema endocrino e sul siste- ma nervoso e favoriscono il sonno ¢ il rilassamento delle tensioni muscolari. Con tali dispositivi molte persone riescono a dormire meglio e pitt a lungo, e ad alzarsi al mattino carichi di energia. Scompaiono mal di testa cronici e sintomi di stanchezza persistente. Il livello di energia delle persone migliora, ¢ lo stesso avviene per i dolori mu- scolari, la depressione, |’ insonnia ¢ le cefalee. Ovviamente i dispo- sitivi non possono essere una panacea per le persone affette da pro- blemi di salute, ma in ogni caso ¢ dimostrato che migliorano sostan- zialmente la qualita della vita delle persone sensibili alle geopatie. Un’altra funzione fondamentale del LAB e del NAMASTE & quella di decongestionare in tempi rapidissimi le energie dense che derivano da forme-pensiero (0 egregore) che ristagnano all’inter- no degli ambienti domestici, rimanendo statiche per anni. Queste energie dense sono abbastanza semplici da percepire, perché a tutti noi sara capitato di entrare in una casa abitata e di “sentire” qualcosa di pesante nell’aria, scoprendo successivamente che in quella abita- zione vivono o hanno vissuto persone softerenti (addirittura morte proprio in alcune stanze) o hanno abitato uomini e donne che ave- vano stabilito rapporti interpersonali estremamente disarmonici e conflittuali. In molti casi, gli stessi mobili 0 le pareti e i pavimenti vengono ad essere permeati da tali energie estremamente pesanti e congeste, che impediscono la salute ¢ il benessere di chi vive all’in- terno degli ambienti in questione. I circuiti dei due strumenti consentono di portare il livello ener- getico ambientale delle nostre abitazioni 0 dei nostri uffici oltre le 12.000 Unita Bovis, valore che corrisponde ad una soglia di salubri- ta ottimale. I dispositivi da noi creati hanno anche una seconda funzione, quella di essere armonizzatori per la persona che li utiliza. Prima di descrivere questa funzione, appare utile descrivere cos’é I’ infiamma- zione. Lo faremo nel prossimo capitolo. 31 32 INFIAMMAZIONE E BIOFOTONI Che l’infiammazione possa essere una situazione utile al siste- ma vivente sembra un’affermazione assurda, abituati come siamo ad utilizzare in medicina convenzionale il maggior numero possibile di farmaci antinfiammatori per spegnere |’infiammazione, come un fuoco che va spento all’inizio per evitare un incendio. Eppure é proprio l’infiammazione che ha permesso la vita ¢ ci mantiene in vita: vivere é infiammarsi, difendendosi dalle tossine accumulate, ¢ Tinfiammazione é proprio un meccanismo di disintossicazione per mezzo del quale vengono bruciate tossine in eccesso accumulate nel tessuto intercellulare (mesenchima), ed equivale ad un processo di difesa che consente agli organismi di sopravvivere. Paradossalmente, almeno per chi é abituato a ragionare secondo gli schemi classici della medicina convenzionale, ¢ possibile definire Vinfiammazione (e quindi la stessa malattia) come un tentativo di guarigione biologicamente adeguato. Pensate che il filosofo Parme- nide, 500 anni prima della nascita di Gesit, aveva gia chiaro questo concetto quando affermava: “Se mi fosse dato il potere di genera- re la febbre, potrei guarire ogni malattia!”. Infatti una febbre a 39° neutralizza tutte le informazioni negative tossiche accumulate nel mesenchima degli esseri viventi, come un “reset” effettuato da un operatore informatico che reimposta i programmi del computer. Eppure oggi dopo 2.500 anni abbiamo paura della febbre ¢ gli antipiretici sono i farmaci pitt venduti e reclamizzati nella publi ci fa perdere ta, perché la febbre, come vediamo negli spot televisi tempo utile per il lavoro e gli appuntamenti del tempo libero! L’infiammazione di base é proprio la temperatura basale del corpo, che aumenta in caso di febbre grazie all’azione dei batteri, che possono essere considerati come i fiammiferi del mesenchima attraverso la produzione di un enzima (la ialuronidasi), paragonato all’effetto dell’alcool versato sul Fuoco, Accendendo I infiammazio- ne vengono bruciate le tossine accumulate nel tessuto connettivo tra la cellule, scorie che devono essere smaltite attraverso il fuoco perché per vari motivi non possono essere drenate attraverso gli or- gani emuntoriali (intestino, sistema urinario, pelle). E proprio la caoticita del sistema uomo che conferisce ad esso una flessibilita tale da poter variare con facilita il proprio comporta- mento per adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente. Il caos é quindi un comportamento della materia, che indica una serie di fenomeni variabili, ma soggetti a leggi di tipo deterministico; nella variabili- ta dei fenomeni dell’essere umano si deve cercare di distinguere il vero disturbo (legato a fluttuazioni del tutto casuali e disordinate) dall’oscillazione che si presenta con caratteri di aperiodicita per ra- gioni comprensibili ¢ spiegabili. Infatti nei sistemi biologici esiste un’ampia serie di fenomeni oscillatori, con periodi variabili da pochi millisecondi (oscillazioni dei recettori acustici, attivita dei neuroni cerebrali), a secondi (bat- tito cardiaco, respirazione), ad ore (ritmo sonno-veglia), a giorni (ciclo ovarico), a mesi ¢ ad anni (variazioni metaboliche stagionali, o la stessa Vita). In altre parole, tutti i fenomeni interessanti per la Vita sono rit- mici. L’analisi dei bioritmi ¢ lo studio dell’orologio biologico cinese (secondo il quale ogni 2 ore del giorno una loggia energetica costi- tuita da due organi accoppiati del corpo arriva al massimo dell’ener- gia che fluisce all’interno dei meridiani di agopuntura) mostrano Lincidenza del tempo sul nostro comportamento o sul nostro stato organico, che sono in relazione costante con i ritmi cosmici. II batti- to cardiaco, il ritmo respiratorio, i flussi ormonali ¢ il ciclo mestrua- le della donna sono manifestazioni di quest’orologio cosmico che abbiamo in noi stessi. Il campo energetico vivente ¢ quindi tutte le energie vitali che compongono ogni struttura biologica hanno la caratteristica di es- sere pulsanti e cicliche, in riferimento alla pulsazione cellulare, al ritmo cardiaco ¢ respiratorio, alla pulsazione cranio-sacrale, ai com- portamenti fisiologici (respirazione, sonno, pasti, sesso, lavoro) ¢ ai pit profondi ritmi ormonali circadiani e stagionali. 33 Tale rete di energia, non essendo fortemente strutturata come il corpo fisico, ma essendo al contrario flessibile ¢ adattabile, pud manifestare un’alterazione che solamente dopo mesi 0 anni sfocera in una forma patologica del corpo fisico. Questo ¢ il motivo per cui le diagnosi energetiche comportano una possibilita di diagnosi pre- ventiva molto valida. La patologia inizia come perdita di collegamenti tra gli elementi del sistema globale, ¢ cid aumenta il suo disordine; infatti alcuni ele- menti (cellule, tessuti, organi) sfuggono al gioco del controllo gene- rale ¢ iniziano a presentare dinamiche proprie, autonome, soggette molto pitt facilmente ad ampie oscillazioni. Loscillazione diventa quindi disordine ¢ assume l’aspetto della malattia in quanto provo- ca l’emergere di sintomi e danni consistenti. Quando si verifica un grave deficit della caoticita, come nell’in- vecchiamento (modificazione del connettivo verso la sclerosi, con riduzione della flessibilita, della deformabilita e della vitalita), 0 nel pensiero di un ossessivo (che in genere assume comportamenti ste- reotipati, ripetitivi o fissi), si possono determinare delle condizioni che possono essere irreversibili, come ad esempio accade negli an- ziani. L’obiettivo della nostra ricerca ¢ quello di portare equilibrio, ar- monia e sincronicita laddove si sia instaurata una situazione di caos e di disordine vibrazionale all’interno di sistemi, apparati, organi o cellule della persona. Solo l’apporto di biofotoni pud realizzare questo fine, col fine di andare a rimodulare e riarmonizzare I’ infiam- mazione che si é venuta a creare senza contrastarla né combatterla. L’infiammazione cronica non é quindi soltanto un’anomalia funzionale o strutturale molecolare (come nella visione accade- mica), ma anche un disturbo di tutta una rete di comunicazioni elettromagnetiche basate su interazioni a lungo raggio tra elementi (molecole, centri nervosi, organi) che oscillano a frequenze coerenti e specifiche, cioé capaci di risonanza. Si tratta, quindi, di un disturbo degli oscillatori interni ¢ delle loro comunicazioni. Un disturbo dell’oscillazione e della comuni- cazione ad essa collegata pud essere riportato all’equilibrio median- te “sintonizzazione’, cioé mediante il cambiamento della frequenza imposto dall’interazione con un altro oscillatore, come in una radio quando si verifica che il canale sul quale siamo sintonizzati comincia ad essere disturbato, per cui siamo costretti a spostare leggermente il cursore, fino a che l’ascolto avviene di nuovo in modo normale. I dispositivi da noi creati, come il LAB e il NAMASTE, permet- tono proprio una risintonizzazione delle frequenze patologiche ¢ disarmoniche che si sono instaurate nell’essere vivente, miglioran- done la salute, attraverso I’ immissione di biofotoni. Altro fattore importante di questi dispositivi ¢ il principio di “ri- sonanza’, che consente di riprodurre le biofrequenze delle cellule di un corpo in ottima salute, e di conseguenza “trascina” in risonanza le biofrequenze delle cellule non in salute, riportandole ad un equi- librio energetico corretto, Gli strumenti agiscono interagendo con i tessuti sani, ea livello dei tessuti patologici fanno vibrare le mem- brane cellulari aiutandole ad eliminare le tossine ¢ i microrganismi posti al loro interno o sulla loro superficie. Se esaminiamo lo spettro delle energie emesse dal nostro orga- nismo (biospettro), notiamo che esso ¢ scomponibile negli spettri delle varie funzioni, il cui insieme presenta un picco corrispondente alla banda di frequenza di 634,7 nm (nanometri), che Popp per pri- mo individud come quella emessa dal DNA umano e dalla funzio- ne dell’enzima lipossigenasi. Tale enzima catalizza l’ossidazione dei doppi legami degli acidi grassi polinsaturi (formando un perossido oun superossido, oltre ad un acido grasso a catena pitt corta). Que- sta reazione enzimatica ¢ molto importante, ubiquitaria nell’orga- nismo umano, in quanto la sua corrispondente emissione di 634,7 nm é presente in ogni sistema biologico del corpo. II dispositivo LAB ¢ il NAMASTE consentono proprio l’emis- sione di biofotoni armonizzanti per il nostro DNA, alla frequenza di 634,7 nm, e questo permette di rendere l’ossigeno pitt reattivo. Tale valore preciso corrisponde ad un’energia esterna portante che é in grado di risuonare con tutti i sistemi biologici del nostro orga- 35 36 nismo e diventa pertanto un’energia terapeutica ordinatrice ¢ infor- mativa di regolazione per le cellule. Esiste anche una terza applicazione del LAB, che @ quella di emettere una luce laser coerente alla stessa frequenza di 634,7 nm. L’applicazione dello strumento col flusso laser non presenta effetti collaterali ¢ trova applicazione in metodiche terapeutiche come I’a- gopuntura, l’omeopatia, l’omotossicologia, la fitoterapia, la terapia di riattivazione biologica in sindromi ansiose-depressive. L’applica- zione di questa funzione é rivolta oltre che ai problemi di tipo do- loroso muscolare, come tendiniti, distorsioni, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, epicondiliti, ecc. anche per stimolare i punti di agopun- tura senza utilizzo di aghi e per i trattamenti di riequilibrio ¢ fabbi- sogno di energia vitale su punti specifi DNA, BIOFOTONI e AGOPUNTURA Il flusso del Ki, cio? dell’energia cosmica, normalmente raggiun- ge il corpo entrando in risonanza con il DNA, oscillatore che emet- te biofotoni. Se si interrompe tale flusso, inizia un processo degene- rativo del corpo che si manifesta con malattie sempre pitt gravi, fino ad arrivare ai tumori. All interno dei meridiani di agopuntura del corpo scorre un flus- so fotonico, generato dal DNA. La carica fotonica di una molecola di DNA & sufficiente per caricare circa 100.000 volte il potenziale della membrana cellulare; di conseguenza il DNA é da considera- re come il vero centro energetico del trasporto attivo dei nutrienti dall’esterno all’ interno delle cellule. Lelica di DNA si contrae quando riceve e accumula fotoni in eccesso, poiché l’attivazione degli eccimeri induce sempre forze di attrazione tra le molecole. La scarsita di fotoni comporta invece l’e- spansione del DNA. Tali contrazioni ¢ dilatazioni possono essere indotte dalla luce in senso oscillatorio. Di giorno, sotto l’azione della luce, il DNA si presenta effettiva- mente piti denso che di notte. Mediante condensazioni nella luce decondensazioni nell’oscurita, il DNA ¢ in grado di formare intor- no asé un campo fotonico relativamente stabile, che stabilizza a sua volta il sistema stesso. Per spiegare la formazione dei tumori, si pud ipotizzare che una proliferazione tumorale maligna in un aggregato cellulare si mani- festi solo quando le cellule proliferanti riducono l’ordine che si & stabilito nel sistema. L’emissione fotonica si manifesta, in caso di tumore maligno, con una crescente intensita, al contrario di quanto avviene nel tessuto sano, che ha una ridotta emissione biofotonica. Una caratteristica fondamentale dell’emissione fotonica della proliferazione maligna é che essa é caratterizzata da una clevata in- coerenza dei fotoni emessi, ¢ si ¢ visto anche che l’erogazione di ca- lore della massa diminuisce. Ne risulta essenzialmente la possibilitd 37 38 di stimolare con metodi naturali reazioni febbrili fisiologicamente limitabili: poiché la produzione di calore é, nel senso termodinami- co, un segno indubbio di ordine crescente nell’aggregato cellulare, Vipertermia dovrebbe essere il metodo del futuro per la terapia dei tumori mediante |’impiego di una luce coerente, oltre ad una cor- retta alimentazione (la quale ha certamente un ruolo importante come fattore regolativo) ¢ al lavoro sulla Consapevolezza da parte della persona malata. Nella teoria biofotonica si riscontrano sorprendenti analogie con l’Agopuntura, con i suoi principi Yin e Yang, i quali corrispon- dono alle due facce degli stati coerenti, che non sono né particelle né onde, ma qualcosa di intermedio. Questi “pacchetti di onde” possono essere spostati “patologicamente” sia nello stato particella- re (localizzazione) sia in quello ondulatorio (delocalizzazione). Il DNA, che secondo la teoria dei biofotoni si stabilizza al “li- mite di fase” tra caos e ordine, in caso di malattia si pud posizionare al di sotto della soglia (aspetto particellare) o pud superare la soglia (aspetto ondulatorio). Questi concetti teorici si evidenziano nella pratica dell’ Elettroagopuntura secondo Voll, nella quale é possibile misurare su un determinato punto cutaneo il potenziale energetico dei punti di agopuntura attraverso un elettrodo attivo che chiude il circuito elettrico in cu inserito il paziente. Nelle persone si rileva che determinati punti cutanei mostrano una resistivita elettrica 10 volte inferiore rispetto alla cute circostan- te. Questi particolari siti cutanei corrispondono proprio ai punti di agopuntura scoperti dai Cinesi 5000 anni fa. Essi mostrano valori elettrici che dipendono dallo stato di salute delle persone testate. I valori misurati possono esulare da determinati limiti di nor- malita ed essere quindi 0 troppo alti o troppo bassi. La marea di in- formazioni deducibili da queste misurazioni appare semplicemente enorme rispetto a tutti i reperti di laboratorio della Medicina Acca- demica. Infatti, se lo stato di un punto viene contraddistinto da una resistivita troppo bassa, normale o troppo elevata, si pud considera- re che un unico punto di agopuntura permette 3 diversi reperti bio- logici. Con tutti i suoi 360 punti conosciuti, |’Agopuntura darebbe adito teoricamente a 10 elevato alla 170 (10 seguito da 170 zeri!) reperti diagnostici. Si pud asserire che tutti i computer gia costruiti quelli che saranno costruiti, insieme a tutti gli uomini gid nati e che dovranno nascere, non basterebbero mai ad operare la registra- zione di tutte le patologie possibili in Agopuntura. Questo esempio dimostra l’incommensurabile molteplicitd di informazioni che la concezione globale della medicina olistica pud fornire. C’ da chiedersi se lo scetticismo, |’ignoranza ¢ l’avversione della medicina accademica nei confronti della MNC (medicina non convenzionale) non sia dovuta almeno in parte a questa pletora di informazioni biologiche che ammette l’approccio biochimico solo come la conseguenza e l’effetto della dimensione primaria di tutti gli esseri viventi, che é invece il substrato biofisico e bioenergetico. In Elettroagopuntura la malattia si manifesta non solo con alte- rati valori di resistivita elettrica cutanea, ma anche con la crescente divergenza dei valori dei diversi punti. Questo aspetto é molto si- gnificativo, perché da un punto di vista olistico la molteplicita di 10 elevato alla 170 diversi stati possibili si pud ridurre ad un solo sta- to. In questo caso ideale un sistema in perfetta unione cooperativa deve esprimere la totalita del contenuto informativo in ogni punto e quindi presentare una stretta correlazione dei valori elettroagopun- turistici. Il crescente disaccoppiamento, che si manifesta con una caratteristica alternanza della distribuzione frequenziale, diventa dunque esso stesso una misura della gravita della malattia. Pienezza 0 vuoto (termini tipici dell’Agopuntura) corrispondo- no ad un eccesso 0 a un difetto di energia locale in caso di malattie Yin oppure ad alterazioni della regolazione cooperativa tra le cellule in caso di disturbi Yang. II sistema cooperativo decade disgregando- si in elementi singoli, in funzione di determinati livelli di comuni- cazione. Secondo queste ipotesi, da una correlazione Yin = particella e Yang = onda, si pud dedurre che le malattie Yin producono un crescente disaccoppiamento, mentre i disturbi Yang un crescente 39 40 accoppiamento dei punti di agopuntura distanti fra loro. I tumo- ri sarebbero quindi una tipica malattia Yin (eccesso o difetto di energia locale), mentre sclerosi multipla e schizofrenia andrebbero interpretate quali malattie Yang (legate a disfunzioni della regola- zione cooperativa). Poiché nella teoria dei biofotoni di Popp al DNA viene assegna- to il ruolo di centrale ricevente ¢ trasmittente della comunicazione elettromagnetica, si pud presumere che il flusso di energia lungo i meridiani di agopuntura sia un flusso di fotoni attraverso vie privi- legiate di comunicazione delle onde di risonanza elettromagnetica. Si tratta di biofotoni della gamma infrarossa, ottica ¢ delle microon- de. I punti nodali dei campi di onde portanti sono quei particolari siti cutanei conosciuti come punti di agopuntura, mentre le linee di intersezione che uniscono i canali correlati agli organi sono invece i meridiani. Lattivita terapeutica dei dispositivi LAB e NAMASTE viene esaltata se l’emissione biofotonica viene diretta su porte privilegia- te di entrata nel sistema biorisonante. Queste porte sono proprio i punti di agopuntura, caratterizzati da bassa impedenza e resistivita cutanea, per cui sono pori elettromagnetici aperti sul nostro orga- nismo. Essi sono quindi delle antenne, disposte a formare i meridiani o intercalate sul tragitto dei meridiani, in grado di ricevere appieno questi segnali di energia di regolazione, trasferendola al nostro or- ganismo. Come abbiamo gia detto in un precedente capitolo, il no- stro organismo é un sistema fisico dissipativo e, come dimostrato da Prigogine, ricevendo questo input energetico biorisonante esogeno, é in grado di divenire pit coerente e ordinato. E suggestivo pensare che la teoria dei biofotoni di Popp possa spiegare scientificamente anche la complessa teoria dell’Agopuntu- ra, sulla quale ancora oggi ci sono pareri discordi relativamente al meccanismo di azione. MEMORIE, RISONANZA E BIOFOTONI Cosa succede veramente quando una persona riceve, recepisce ed elabora una informazione da un articolo di giornale, dalla televi- sione o da un computer? Con I’ipotesi della comunicazione chimi- ca questo processo informativo non si pud assolutamente spiegare; nessun biochimico potra seriamente affermare che il giornale, la televisione o il computer emanino delle molecole che vanno a rag- giungere i recettori dell’occhio inducendo una reazione, ad esempio uno scarico di adrenalina nel sangue. D/altra parte nessuno dubita che certe informazioni eccitano effettivamente la produzione di adrenalina: soltanto dei fotoni possono aver stabilito il collegamento tra giornale, televisore ¢ computer come emettitori, ¢ occhio quale ricevitore! Fisicamente solo il segnale elettromagnetico (in questo caso di tipo ottico) & essenziale. L’importante é che il lettore non solo sappia leggere 0 conosca la lingua relativa all’ informazione, ma sia in grado di attri- buire un significato all’ interazione fisica. Questo processo richiede per prima cosa una memoria e se- condariamente la comparabilita tra il segnale tradotto concettuale (“il senso”) ¢ l’informazione gia immagazzinata nella essenza memoria. Lo stesso significato pud essere prodotto da molteplici interazioni fisiche, che possano risvegliare quei ricordi uguali o al- meno simili che sono gia alla base dell’ informazione memorizzata. Questo é il principio di similitudine: per indurre una determi- nata reazione psichica con l’ausilio di un certo agente é necessario che questo mezzo ricordi al soggetto un’informazione che ha gid prodotto in lui almeno una volta quella reazione (0 una “simile”). Questo meccanismo differisce dalle solite interazioni note nella scienza accademica, basate sull’oggettivita che viene considerata il fondamento di ogni ragionamento scientifico, per due motivi: 1) Ia riproducibilita dell’oggetto non pud essere assunta come ne- cessaria. Infatti gia la seconda volta un certo effetto pud non 4 42 manifestarsi affatto, e questo dipende da tutti gli altri contenuti mnemonici. 2) la reazione richiede una prestazione attiva del ricevente che si esplica nel processo di ricordo. D’altra parte questo processo presenta notevoli analogie con effetti di risonanza; con frequenze adeguate si possono presentare effetti drastici nonostante un apporto minimo di energia. Un mo- dello che tenga in debito conto tutte queste particolarita ¢ quello, gia descritto, del laser ad eccimeri del DNA: basta a volte un unico fotone per provocare gli effetti descritti. Un quanto di'luce che pe- netri in un sistema nel quale le coppie di basi si trovano prevalente- mente in uno stato di eccimeri attivati pud provocare per emissione , a condizione che esso abbia l’e- indotta una vera valanga di foton: nergia ¢ l’impulso necessari. In linea di principio la cascata di fotoni cosi indotta stimola altre valanghe di fotoni nelle molecole di DNA o in altri sistemi di ec- cimeri delle cellule adiacenti. Questo effetto di fotoamplificazione pud diffondersi a tutto il sistema biologico. I fotoni stimolati sono coerenti, per cui formano nel tessuto cellulare un ologramma, col ruolo di immaginazione, ricordo o associazione. Alcuni fotoni passati attraverso gli occhi vanno a so- vrapporsi nelle cellule ad onde di referenza coerenti ¢ provocano cosi l’ologramma. Si costituisce cosi una struttura “richiamabile’, la quale, stimolata mediante onde coerenti di adeguata distribuzione spazio-temporale, ¢ in grado in ogni momento di riprodurre come “ticordo” la struttura elettromagnetica originale. IL LINGUAGGIO DEL CORPO ELA MEMORIA DEI CONFLITTI Ricordiamoci sempre che la malattia non arriva mai dall’ester- no; cid che arriva dall’esterno é rivelatore di uno stato tossico nei tessuti intercellulari o nelle cellule stesse, mentre il virus, il batterio, il fungo, il freddo o il cambiamento emotivo sono solo dei mezzi che provocano una reazione che rivela lo stato di intossicazione sia fisica che psichica. Molti avvenimenti della nostra vita sono spesso anche dei mezzi rivelatori per far emergere delle memorie che ab- biamo dimenticato. Tutte le malattie sono crisi di autoguarigione del corpo: é il corpo che, con la sua vitalita, cerca di eliminare le tossine fisiche o emotive ¢ sta tentando di sbloccarsi. Bisogna solo modulare il proceso, ¢ lo potremo fare introducendo nel sistema vivente delle informazioni coerenti e armonizzanti: quelle dei bio- fotoni. Noi viviamo immersi nell’informazione; tutto cid che esiste, anche le particelle subatomiche, é energia organizzata che produce informazione (dal latino “informare’, cioé dare forma, mettere ordi- ne). L’informazione é energia organizzata che comunica qualcosa di sé, Anche oggetti all’ apparenza inanimati, quali i cristalli, si orga- nizzano in strutture stabili ordinate, che sono informazione. La concezione di un mondo oggettuale statico ¢ inerte, domi- nato dal caso senza senso, sta cedendo il passo ad una visione del mondo come “flusso coerente di informazioni”, interazioni vibrato- rie che oscillano tra stabilita ¢ instabilita, accomunate da uno scopo: aumentare la quantita ¢ la qualita dei messaggi, ¢ farci sentire parte integrante e interconnessa del nostro pianeta e dell’ intero Universo. Tutta la realta é basata su questo assioma, fondamentale per comprendere la vita: TUTTO E ENERGIA > INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE > MEMORIA 43 44 Nell’ Universo tutto é energia, che arriva al nostro sistema cor- poreo sotto forma di informazione/comunicazione, ¢ pud essere percepita e compresa solo se viene memorizzata dentro il nostro corpo fisico ¢ a livello subconscio; solo in seguito verra riattivata, dando luogo a reazioni anche apparentemente non comprensibili. Ogni comunicazione che ci arriva deve essere rispecchiata dal cor- po, che la decodifica dentro di sé col proprio linguaggio. Quindi, l’informazione é una particolare forma di energia che pud essere captata dalla materia, modificandola. Questo é il motivo per cui il pensiero e la parola di un medico o di un terapeuta che in- teragiscono con un soggetto che chiede loro aiuto hanno una parti- colare risonanza, la quale raggiunge ogni sua cellula e pud modificare in senso migliorativo o peggiorativo la persona nella sua tridimensio- nalita sincronica (Anima, mente, corpo). Le parole sono vibrazioni, ritmi che risuonano in noi solo se presenti gid dentro di noi. Ogni evento rappresenta per l’individuo uno stimolo, anche se non raggiunge la mente conscia, ¢ produce sempre una risposta nelle diverse parti dell’organismo, che viene attinta dalla memoria olografica contenente il tutto. A livello inconscio la memoria perde la dimensione del tempo, come se fosse in un eterno presente, ¢ si attiva nonostante la nostra volonta. Siamo inseriti in un campo di energie, comunicazioni, scambi reciproci che determinano la nostra vita. L’energia si genera, oltre che col cibo € col riposo, anche con la comunicazione, interna ed esterna a sé; comunichiamo soprattutto per avere conferma che esi- stiamo, per manifestare il nostro essere. I corpo trattiene dentro di sé¢ I’ immagine-esperienza dell’evento sotto forma di memoria corporea. La mente comunica con il corpo, ci scrive le proprie emozioni, sia positive sia negative; essa ricicla continuamente i contenuti della memoria, specialmente gli aspetti negativi e dolorosi della nostra vita, impedendoci di evolvere perché provoca blocchi nel corpo, non permettendo lo sviluppo armonico della vita. Le emozioni, i vissuti, i pensieri agiscono nell’alchimia dei nostri corpi, creando una realta personale nella quale arriviamo ad essere il risultato di memorie biologiche, di condizionamenti fami- liari sociali, oltre che del nostro modo di decodificare i dati relativi ai vari eventi della vita. In tal senso, i diversi contenuti della nostra memoria ci spingono alle reazioni da eseguire nel quotidiano. Ogni uomo é un essere spirituale, incarnatosi nella materia per vivere esperienze corporee. Purtroppo, spesso ci troviamo a vivere la vita che gli altri hanno scelto per noi, limitandoci a reagire inconsa- pevolmente agli stimoli che riceviamo, ¢ siamo in balia degli eventi altrui che bloccano e fanno disperdere le nostre energie vitali. ‘Tutto ¢ comunicazione, ma la sfida pitt difficile é quella di acce- dere alle informazioni che sono all’ interno di noi stessi. Ogni essere umano dispone intorno a sé di una “mappa di memoria virtuale” contenuta in una sfera di alcuni metri di diametro, nella quale sono rappresentate le persone e gli eventi vissuti dall’individuo. Queste rappresentazioni, anche se virtuali, influenzano la mente, il corpo ¢ l'energia dell’essere umano. perché virtuali? Perché non é impor- tante la realta oggettiva, ma come essa stessa ci appare attraverso i nostri filtri percettivi individuali; non é importante l’evento in sé, ma come viene da noi vissuto. Ognuno percepisce la realta attraverso il filtro delle proprie cre- denze ¢ le memorie dei propri vissuti. Dalla sintesi tra cid che é per- cepito e cid che ¢ immaginato nasce |’interpretazione finale dell’e- vento. Nella memoria si fisserd solo tale interpretazione, la realtd soggettiva, non quella oggettiva. Sappiamo che in molte persone possono scatenarsi reazioni al- lergiche anche solo al pensiero di essere venute a contatto con un allergene; la sola memoria, collegata con il pensiero, di per sé pud creare dal nulla delle reazioni molecolari. Basta che un soggetto evo- chi il ricordo di un incidente personalmente subito perché si sca- tenino le stesse reazioni neurovegetative, endocrine ¢ immunitarie comparse al momento del trauma. Ogni essere umano é “memoria”: memoria filogenetica, che por- ta in sé il lungo cammino dell’evoluzione della vita sul pianeta, ¢ memoria ontogenetica, relativa alla singola persona vivente. La me- 45 46 moria si stratifica nel corpo, a tal punto che i nostri comportamenti sono radicati nei ricordi profondi che la mente cosciente tende ad annullare, ma che rimangono indistruttibili nel corpo. Mentre la mente funziona secondo una dinamica continua di apprendimento e di cancellazione di dati informazionali, il corpo non dimentica nulla ¢ conserva nelle proprie cellule ogni evento, oggetto, visione, pensiero, sguardo, parola. L’accumularsi continuo dei ricordi corporei (memoria somatica) schiaccia col suo enorme peso il nostro essere, ¢ ci fa ammalare. I ricordi profondi del corpo ci accompagnano fin dalla nascita e anche prima; ecco perché non esiste un organo specifico della me- moria, in quanto tutto il corpo si ricorda di precedenti esperienze. Ogni parola, ogni gesto, ogni azione sono il risultato di un processo fisico che si é stabilizzato nel corpo. Gli eventi scatenanti una sofferenza si depositano in un punto preciso della memoria somatica, con un collegamento tra il distur- bo e l’etd nella quale si é verificato l’evento traumatico o stressante, a conferma della profonda interazione fra corpo (soma), psiche ¢ tempo. La memoria ¢ un processo dinamico ¢ immateriale, che se non viene trattenuto tende irrimediabilmente a dissolversi. Anche il flusso delle emozioni tende a disperdersi naturalmente, se non interviene un meccanismo in grado di tradurre questa ener- gia in materia. Le emozioni sono energia, il corpo che le trattiene é materia. La memoria ¢ il passaggio di stato da energia a materia. Il corpo mantiene i ricordi come percezioni consce 0 inconsce, é il vettore necessario ¢ indispensabile affinché le informazioni non vengano disperse. Lobiettivo della nostra ricerca quello di fornire al sistema vi- vente nuove informazioni coerenti attraverso i biofotoni, allo sco- po di sciogliere le informazioni antiche che creano energia densa ¢ bloccata. Questo processo va a ripristinare il libero flusso dell’ nergia all’interno del corpo, ostacolato dalla densita delle memorie relative ai conflitti che non sono stati elaborati nel passato. La persistenza nel tempo di una percezione legata ad un evento stressante pud strutturarsi progressivamente, trasferendosi prima nei sintomi ¢ poi nelle malattie. Per noi esseri umani é molto pitt facile trattenere un segnale di dolore che di piacere, perché in tal modo si sono perfezionati nel corso dell’evoluzione i nostri sistemi di difesa, al fine della sopravvivenza dell’individuo ¢ della specie. Per questo é pit facile ricordare a distanza di molti anni l’episodio di un singolo schiaffo ricevuto durante I’ infanzia che le mille carez- ze di chi ci ha amato. Come accade tutto questo? Come é possibile trovare un ricor- do, considerando che il numero di connessioni neurali del cervello & maggiore di quello degli atomi dell’intero Universo? Grazie alle emozioni, collegate con la memoria associativa, la quale permette al cervello di ritrovare i ricordi pid importanti (come pensare a dove ci trovavamo ’11 settembre 2001, quando é avvenuta la strage alle Torri Gemelle di New York). Questa memoria, pero, fa percepire la realta e affrontare le nuove esperienze sulla base delle informazio- ni memorizzate nel passato, le quali spesso diventano collegamenti neurali fissi ¢ rigidi, che ci fanno reagire alle nuove situazioni con comportamenti stereotipati. Recenti ricerche hanno dimostrato che il cervello é molto plastico, anche in eta avanzata, e ha un’enorme capacita di cambiare; questo é possibile solo se entriamo nell’ordine di idee che ognuno di noi ha le potenzialita per evolvere in intelli- genza ¢ creativita nel corso della vita, nel caso in cui riesca a speri- mentare l’esperienza del Campo Unificato alla fonte del pensiero. L’Animaé proprio un registratore di tutte le esperienze che pos- sediamo a livello emozionale. Nel caso in cui continuiamo a speri- mentare la stessa emozione ¢ non la trasformiamo mai in saggezza (“chi sono io ¢ che senso ha la mia vita?”), non possiamo evolvere. Ecco come nascono le dipendenze, che ci bloccano nei vecchi sche- mi: non si fa altro che pensare sempre allo stesso modo, ¢ non sié in grado di elaborare con le idee qualcosa di nuovo. I corpo é la memoria vissuta degli eventi passati, un immenso oceano di ricordi. La memoria é la grande madre di ogni evento del 47 48 nostro Universo, dal Big Bang ad oggi. Il filo della memoria per- mea ogni atomo dell’ Universo ¢ si annoda senza inizio e senza fine al Tempo stesso. Nel corpo confluiscono le esperienze della nostra attuale esistenza, le tracce emozionali di quella prenatalevissuta nel grembo materno e di quelle precedenti il nostro concepimento. Gli eventi che minacciano la nostra integrita fisica e psichica possono essere immagazzinati in modo stabile nella nostra memo- ria, e sono in grado di generare modificazioni permanenti nella mente € nel corpo. Queste modifiche della materia (il corpo) sono Pesito dell’ impatto violento con il carico emozionale (I’energia). Gli eventi accaduti in un lontano passato possono ancora in- fluire nel nostro presente, le vecchie ferite condizionano il nostro comportamento come se fossero state inferte ieri, ¢ talvolta il loro potere aumenta con il passare del tempo. La memoria cristallizza il ricordo dell’evento traumatico ¢ lo colloca in una determinata area corporea, in attesa di una sua definitiva risoluzione. Alla lunga, questo segnale tende a far sentire la sua presenza con alcuni sintomi che sono i campanelli di allarme di un disagio vis- suto, recente 0 antico, conscio o inconscio, che affiora. Emozioni intense ¢ profonde, come rabbia, dolore, paura, gridano la loro pre- senza attraverso lo specchio del corpo. II linguaggio del corpo é il linguaggio della memoria. Percepire un dolore significa ricordare con il corpo un’esperienza che ha la- sciato dietro di sé ferite mai rimarginate, anche in tempi remoti, il cui ricordo invade il presente ¢ lo condiziona pesantemente. Questa condanna, collegata con l’impossibilita di svincolarsi dal peso del ricordo, é al tempo stesso la grandezza di ogni uomo, perché la me- moria é l’unita costitutiva di ogni cellula e di ogni singolo atomo. I corpo é lo specchio della memoria, al di la del tempo e dello spazio. Lo stesso genoma umano, formato dal nostro DNA, é un’e- norme banca-dati, che trasferisce informazioni da una generazione all’altra in milioni di anni. II genoma trasferisce alle generazioni successive non solo caratteri come altezza, peso, colore degli occhi ¢ dei capelli, ma anche il ricordo psichico inconscio ¢ somatico di eventi passati, sotto forma di malattie ereditarie o di predisposizio- ne familiare. Questo “genoma emozionale’, secondo il dott. Vincenzo Di Spazio, é collegato con la possibile riverberazione sul nostro corpo e sulla nostra psiche degli effetti di traumi avvenuti ai nostri avi nel corso delle varie generazioni che ci hanno preceduto, anche molto tempo prima del nostro concepimento. In tal modo viene validata la concezione delle “Costellazioni familiari” di Bert Hellinger, la quale afferma che situazioni conflittuali non elaborate dai nostri avi riverberino con tutto il loro carico denso ¢ pesante nella nostra vita attuale, senza potercene rendere conto. La nostra ricerca parte proprio dalla teoria dei biofotoni di Popp, emessi dal genoma di ogni essere vivente. Secondo quanto abbiamo detto relativamente alle memorie, é possibile ipotizzare che i biofotoni emessi dai nostri dispositivi possano andare a scio- gliere e decongestionare proprio quelle memorie antiche, le quali creano forme-pensiero (anche dette “egregore”) sia all’ interno degli ambienti nei quali si vive, sia a livello delle cellule che formano gli organi del corpo. Eliminare tali energie dense, che influenzano la nostra esisten- za, quella relativa al piano spazio-temporale nel quale ci troviamo, € qualcosa di fondamentale per il ben-essere ed essenziale per la sa- lute. La condizione fondamentale perché questo avvenga é che la persona esprima un’intenzione finalizzata alla cancellazione delle memorie. Nei capitoli successivi vedremo come realizzare questo, ma prima di tutto occorre conoscere le leggi della Vita e il Principio di indeterminazione di Heisemberg. 49 50 LEGGI DELLA VITA E BIOFOTONI Quando soffriamo provando un senso di insopportabile aliena- zione, che pervade il corpo e la mente, senza avere coscienza della causa, dovremmo intuire che la chiave di lettura di questo malessere é occultata in un passato pil o meno lontano. Questa percezione alienante che occupa il nostro presente potrebbe avere la sua sor- gente nella memoria di un evento doloroso e distruttivo vissuto da piccoli o, addirittura, prima della nascita. Ogni processo patologico @ innescato da esperienze stressanti non elaborate, che generano un flusso caotico di stati d’animo nega- tivi, con un’inevitabile risposta somatica. Sul corpo si materializza V'impalcatura di una misteriosa e invisibile macchina del tempo, che consente di viaggiare ¢ raggiungere i luoghi della memoria, dove nulla si disperde; sono traumatismi post-natali, perinatali, prenatali é preconcezionali. Normalmente il corpo emette un assordante rumore di fondo (loceano delle nostre memorie), come una radio accesa ma non sintonizzata. Dobbiamo selezionare una stazione radio, cioé sinto- nizzare il sintomo su un segnale chiaro rispetto al rumore di fondo. Il sintomo viene generato proprio dalle tracce di emozioni negative scatenate dall’esposizione ad un evento stressante. Quest’evento si é verificato in un preciso momento della nostra esistenza e si ¢ se- dimentato non solo nella nostra memoria cosciente, ma in modo particolare nella parte sotterranea della memoria non conscia. Il filo invisibile della memoria sembra legare l’esperienza di particelle nel mondo quantistico (come sostenuto dal Principio di Bell) alla presenza delle galassie e dei buchi neri nell’immensita dell’ Universo. La natura ha una memoria innata collegata con le sue leggi ordinate, le leggi della vita. Esse sono: 1. Legge del significato universale della vita (in essa tutto ha un sen- so, tutto é perfetto, l’errore ¢ sempre un’esperienza, la malattia ha un significato per la nostra evoluzione). 2. Legge dello specchio (gli altri ci fanno da specchio per aiutarci a capire come siamo). 3. Legge dell’Unita (nell’ Universo tutto é uno, interconnesso e correlato, non esiste la separazione; ogni punto dell’ Universo contiene le informazioni sul tutto). 4. Legge del simile (attiriamo cid che risuona in noi, che non abbia- mo ancora superato, cid di cui abbiamo paura, di cui abbiamo bisogno). 5. Legge di azione-reazione (“cosi come semini raccoglierai”, “cost come giudichi verrai giudicato’, ogni pensiero torna a chi ’ha trasmesso, cid che facciamo agli altri ci ritorna indietro). 6. Legge dell’essere (lo scopo della vita & “essere”, non avere, o sape- re.0 fare), 7. Legge dell’immanenza divina (Dio é nella profondita della no- stra coscienza, non esiste separazione tra noi ¢ Dio). 8. Legge dell’eternita della vita (la morte non esiste, esiste solo la vita; la morte del corpo fisico é solo un passaggio dell’Anima ad un’altra frequenza vibratoria, ad un nuovo livello di Coscienza). 9. Legge dell’evoluzione (lo scopo della vita é quello di evolvere, di aumentare il livello di consapevolezza, di realizzare la missione per cui l’Anima si é incarnata). 10. Legge del cambiamento (cambiando il nostro modo di pensare il nostro stato di Coscienza possiamo cambiare la nostra vita, € siamo in grado di cambiare il mondo). La patologia si esprime tutte le volte che la memoria di queste leggi viene perduta. Spesso il nostro procedere, solo razionale, of- fende la nostra essenza, divarica la nostra dualiti; quando una cer- 51 52 ta soglia specifica per ognuno viene superata, si verifica la malattia. Essa ci avverte di una frattura pitt o meno marcata tra il nostro sé profondo e il nostro sé razionale, fra la nostra conoscenza innata ¢ quella acquisita, tra chi siamo e chi dimentichiamo di essere, tra Spitito € materia, Il dolore, espressione dell’energia di sofferenza, permette all’uomo di prendere coscienza dei propri errori funzio- nali in rapporto alle leggi eterne dell’ Universo. Prendere consapevolezza di questo é il “miracolo’, il mistero che si svela e che permette al nostro essere di recepire tutte quelle informazioni che creano l’ordine necessario alla guarigione fisica, psichica e spirituale. Lentamente si vanno ad attivare le luci sopite che sono in noi, ritroviamo la memorie, ricordiamo chi siamo, da dove siamo venuti ¢ il perché della nostra vita. Risanare vuol dire riagganciare la terra al cielo, la memoria alla sua origine. Abbiamo ideato dei dispositivi, chiamati LAB (laser armonizza- tore a biofotoni) e NAMASTE, che emettono informazioni “pure”, che vengono programmate dalle intenzioni dell’operatore che tiene in mano I’apparecchio 0 lo tocca; questi biofotoni emessi conten- gono delle informazioni di base che richiamano proprio le 10 Leggi Universali. Ne parleremo nel prossimo capitolo, illustrando proprio queste intenzioni. LINTENZIONE, IL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE EI BIOFOTONI Gli elettroni, che sono vibratori attivi di natura elettromagne- tica, rappresentano degli attivatori oscillanti con una duplice ca- ratteristica (secondo la teoria della relativita di Einstein): sia onda che particella. In questo apparente dualismo si pud gia cominciare ad intravedere il concetto universale dello Yin ¢ dello Yang, intuito dai cinesi 5000 anni fa. In tal modo, con questo comportamento si comportano proprio come la luce, che si identifica sia come un flusso di particelle (quanti di luce 0 fotoni) sia come un’onda elet- tromagnetica. Anche i biofotoni, come i fotoni, hanno la duplice caratteristica di essere onda e particella al tempo stesso. La Fisica Quantistica ci sta rivelando che i buddisti e gli indui- sti avevano ragione quando affermavano che il mondo che vediamo con i nostri cinque sensi é “maya’, cioé illusione, e che alla base di questo regno materiale esiste una realta di ordine pitt elevato. Oggi sappiamo che nel cuore del mondo fisico c’é un regno fondamentale ¢ intangibile, che possiamo chiamare “Coscienza’, fatto di informa- zioni e di onde di probabilita, di intelligenza e di spirito creativo. Questa “Coscienza Globale” ¢ ovunque, ¢ il luogo migliore per sperimentarla é dentro di noi. Essa ¢ Dio, la “Matrice Energetica’, ¢ non é separata da noi. L’energia-materia é il prodotto della “Coscienza’, che é proprio Pelemento costante della nostra vita ¢ la sostanza fondamentale del nostro vasto Universo, nel quale il numero delle stelle ¢ superiore a quello dei granellini di sabia di tutti i mari ¢ gli oceani del pianeta su cui viviamo. E arrivato il momento del cambio di paradigma, é ora di affinare la percezione dei 400 miliardi di bit (unita di informazione) che arrivano ogni secondo ai nostri cinque sensi. Di questo enorme nu- mero solo 2000 informazioni raggiungono la nostra parte coscien- 53 54 te, perché il cervello scarta miliardi di informazioni che non ritiene utili. In tal modo, non percepiamo la realta, ma vediamo |’imma- gine della realta che il nostro cervello costruisce in base alla nostra interpretazione del mondo, ai nostri ricordi ¢ alle nostre‘emozioni, i quali decidono cosa sia degno di attenzione, conferiscono peso ¢ importanza ai 400 miliardi di informazioni al secondo, e ci danno la capacita unica di non vedere quello che semplicemente “non vo- gliamo vedere”. Possiamo affermare che siamo noi a creare il mondo che perce- piamo; quando apriamo gli occhi, non vediamo il mondo nella sua realta, ma il mondo che i nostri sensi, il nostro sistema di credenze e le nostre emozioni ci permettono o sono in grado di vedere. Negli ultimi anni dello scorso secolo si ¢ venuta affermando, da parte di scienziati innovatori e coraggiosi, una nuova fisica, che tiene conto delle caratteristiche materiali e spirituali della materia: la psicofisica. Essa afferma che gli elettroni possiedono allo stesso tempo delle proprieta sia fisiche che spirituali, queste ultime colle- gate con la memoria degli avvenimenti che viviamo nel corso della nostra vita attuale, dal momento della nascita. Poiché essi hanno una vita praticamente eterna, a loro volta affondano le radici in un passato vissuto molto prima della nostra nascita e continueranno a portare il ricordo della nostra vita attuale anche dopo la nostra morte, quando saremo polvere. Nell’evoluzione dell’ Universo, gli elementi fondamentali per la materia vivente, come il carbonio, si formano nel momento in cui una stella esplode, liberando nello spazio circostante enormi quan- tita di materia ed energia. Tale materia costituira i vari mattoni del- la vita per i pianeti come la Terra. Noi, pertanto, siamo composti degli stessi elementi che si trovano nell’ Universo, e quando il no- stro corpo fisico non esistera pit, i nostri atomi verranno dispersi nell’ambiente. Essi hanno miliardi di anni, provengono dalle stelle e sono proprio quelli che hanno vagato nell’ Universo, costituendo la materia vivente di batteri ancestrali, amebe, piante, animali ¢ esseri umani di milioni o migliaia di anni fa. Lo spirito dell’ Universo é racchiuso nell’esistenza di elettroni immortali (eoni), capaci di accrescere continuamente le loro infor- mazioni e il loro grado di conoscenza, e di arricchire le memorie delle proprie vite anteriori (le memorie innate inconsce) nel cor- so di esperienze fatte in organismi viventi vegetali, animali o esseri umani. Quindi, miliardi di miliardi di elettroni provenienti dall’ U- niverso, che hanno fatto ciascuno la propria esperienza e acquisito il proprio sapere attraverso le infinite vite organiche individuali, si riuniscono per partecipare al nostro corpo nel crogiolo della vita. La Fisica Quantistica ha dimostrato nello scorso secolo che le particelle possono essere in pitt luoghi allo stesso tempo. Addirit- tura, esperimenti recenti hanno evidenziato che una particella pud essere contemporaneamente in 3000 luoghi diversi! Inoltre, lo stes- so “oggetto” pud apparire come una particella, localizzabile in una certa posizione, o un’onda, diffusa nello spazio ¢ nel tempo! Come onde, gli elettroni non hanno una posizione precisa, ma esistono come “campi di probabilita”; come particelle, tale campo “collassa” in un oggetto solido individuabile nello spazio ¢ nel tem- po. Come é possibile che qualcosa sia allo stesso tempo un’onda e una particella corpuscolata? E possibile proprio nella misura in cui la nostra decisione conscia su come osservare un elettrone determi- nera le sue proprieta. Se poniamo una domanda da particella, dara una risposta da particella, se facciamo una domanda da onda, ci ri- spondera da onda. L’elettrone, quindi, secondo la Fisica Quantistica non possiede proprieta oggettive indipendenti dalla nostra mente. Gesii affermava (frase contenuta nel Vangelo secondo Matteo): “Vi accada secondo cid che avete creduto!”. Ogni osservatore ha un ‘inevitabile influenza su qualsiasi processo fisico osservato, ¢ I’at- to di osservazione consapevole é il fattore chiave nella formazione della realta. Sostituiamo il termine credere con la parola Consape- volezza, e avremo: “Vi accada secondo quanto ¢ nella vostra consa- pevolezza”. Il mondo é cid che di esso pensiamo. Un/altra cosa interessante é che persone che hanno le stesse idee nella loro consapevolezza si attirano a vicenda, perché un’altra legge 55 56 fondamentale della vita, come gia detto, é che il simile attira il simi- le. Non incontriamo per caso certe persone, incontriamo le persone che pensano come noi. Poiché tutto é una questione di Consapevo- lezza, se ci arrabbiamo con un’altra persona, avendo la rabbia nella nostra consapevolezza, rimaniamo attaccati a quella persona. Se vo- gliamo staccarcene, dobbiamo cambiare la nostra consapevolezza, amandola 0 accettandola cosi come é. Se ne deduce che qualunque cosa succeda, dobbiamo amarla, perché I’Amore produce un ampliamento della consapevolezza e da la capacita di realizzare tutto cid che si vuole, senza conflitti, facen- do scorrere liberamente la vita. Chi non Ama blocca il proprio livel- lo di consapevolezza e con cid il proprio sviluppo, blocca la propria intelligenza e la propria energia, il proprio potenziale umano. Cid che ci limita é solo la nostra carenza di Amore! Dobbiamo svegliarci dal sogno della consapevolezza sociale, smettere di pensare solo cid che pensa la maggioranza delle persone, ¢ cominciare a pensare in modo completamente autonomo, diven- tando adulti nel nostro modo di pensare. Oggi sappiamo che la Coscienza ¢ il fondamento dell’essere, per cui occorre cambiare il modo in cui percepiamo il mondo ¢ pensia- mo alla realta. Per farlo, basta chiudere gli occhi, concentrarsi, foca- lizzare l’attenzione ¢ osservarsi dall’ interno per qualche decina di secondi, col fine di eliminare lo specchio delle memorie; infatti, noi percepiamo sempre qualcosa dopo che si é riflesso in tale specchio, collegato alle abitudini, ai ricordi, al passato. Per iniziare questo processo di Consapevolezza verso la Coscien- za, occorre conoscere che il movimento dell’elettrone ¢ governato dal “Principio di indeterminazione di Heisenberg”, che afferma: “E impossibile conoscere con la necessaria precisione e nello stesso mo- mento sia la posizione che la velocita ¢ la direzione in cui si muove un elettrone”. Esso rappresenta l’elemento chiave della nostra ricerca nel cam- po dei biofotoni, perché solo intuendo |’importanza del concetto della indeterminazione, che dovrebbe essere applicato anche nella realta quotidiana, ¢ possibile astrarsi dal campo mentale che permea con la razionalita e la logica tutto il nostro modo di pensare ¢ le no- stre azioni, e comprendere che in ogni momento I’osservatore pud essere in grado di modificare il fenomeno osservato. Quindi l’og- gettivita (che la scienza proclama come il paradigma basilare di ogni nuova acquisizione ¢ informazione) é solo un’ utopia. Questi sono i fondamenti della Fisica Quantistica, che rende impossibile prevedere con assoluta precisione e certezza ogni fe- nomeno, accontentandosi della probabilita. Ogni elettrone, che orbita intorno al nucleo alla velocita di milioni di miliardi di gi al secondo, si comporta come un’onda che salta da un’orbita all’al- tra; eppure potremmo considerare i pacchetti di onde come se si raggruppassero tutti insieme, concentrandosi in un punto, con un comportamento corpuscolare. Il Principio di indeterminazione di Heisemberg dimostra che Posservazione di un fenomeno condiziona e modifica il fenomeno stesso. La verita, pertanto, pud solo essere immaginata e conside- rata in termini di probabilita, ma non potra mai essere conosciuta attraverso l’osservazione. Questo principio, apparentemente scon- certante, ha segnato un profondo punto di svolta nella conoscenza umana, ed é applicabile non solo ai fenomeni subatomici, ma anche a quelli dove esistono degli osservatori dei fenomeni stessi. In Medicina, ad esempio, si ¢ osservato in molteplici occasioni come le intenzioni di chi conduce un esperimento entrano a far parte di esso, condizionandone il risultato. Infatti, nelle sperimen- tazioni medico-scientifiche pit rigorose, per evitare interferenze da parte delle aspettative di chi conduce la ricerca, si esegue un protocollo definito in “doppio cieco”: la ricerca viene condotta parallelamente su due gruppi di soggetti, ad uno dei due gruppi viene fatta assumere la sostanza da studiare, all’altro gruppo viene fatto assumere un “placebo”, cioé una sostanza inerte che non ha alcun effetto. Durante la ricerca, né i medici che somministrano la sostanza, né i pazienti sanno quale dei due gruppi riceve la vera sostanza e quale il placebo. 57 58 Il fatto stesso che il doppio cieco esista é la prova che il principio di indeterminazione di Heisemberg é indirettamente riconosciuto valido anche nella realta quotidiana. Quello che condiziona un fe- nomeno non é solo il fatto che venga osservato: anche I’atteggia- mento mentale e le aspettative di chi osserva intervengono su di esso, modificandolo. A livello del mare la visione della terra ¢ piatta; a mano a mano che saliamo su una montagna, cominciamo a notare la curvatura dell’orizzonte. La percezione del mondo fisico dipende dal punto di vista dell’osservatore. Se entriamo in una stanza buia non vedia- mo nulla, ma non appena accendiamo la luce, riusciamo a percepire cosa contiene; questo significa che non ci sono qualita assolute nel mondo materiale, cioé in esso non c’é una realtd indipendente, ma solo la nostra percezione. Da quanto detto é possibile dedurre che: © il mondo fisico, inclusi noi stessi, ¢ il risultato della percezione; © i nostri corpi sono costituiti da energia ¢ informazione, non da materia solida, ed esse sono le risultanti di infiniti campi che pe- netrano I’ Universo; © noi non siamo separati dagli altri esseri umani o dalla Natura perché ciascuno ¢ connesso agli schemi di intelligenza che go- yernano I’ intero cosmo; ¢ iltempo ¢ un illusione; esso é “eternita quantificata’. I nostro corpo fisico quindi una struttura che noi percepiamo come solida; in realta ¢ energia che assume forme diverse (organi, cellule, molecole, atomi, elettroni). Queste particelle sempre pitt immateriali si aggregano dando origine alla materia, e nelle loro at- tivita vi ¢ un immenso scambio di energia. Mentre state leggendo, state emettendo atomi di carbonio e di ossigeno che appena un attimo fa erano nella materia, ¢ il vostro respiro sta immettendo nell’aria parti del vostro fegato, stomaco, milza, ece. I corpo umano é la pitt prodigiosa entita che sia stata mai conce- pita. Ogni mese la pelle si rigenera, il fegato ogni settimana ricostru- isce lo strato superficiale, mentre lo stomaco impiega cinque giorni ¢ lo scheletro tre mesi. La nostra struttura cambia continuamente, infatti alla fine di un anno circa il 98% degli atomi del nostro corpo € stato sostituito da nuovi. La realta é costituita dalla luce divina, dalla vibrazione universa- le, € noi possiamo - secondo la nostra libera scelta - pensarci spro- fondati nell’oscurita della materia o elevati nella luce, a seconda dei limiti del nostro pensiero, della nostra conoscenza. Per secoli abbia- mo creduto che esistesse un mondo oggettivo ¢ unico, esattamente misurabile e quindi uguale per tutti; questo mondo, secondo la Fisi- ca Quantistica, non esiste, perché qualsiasi cosa pud essere osservata sia come particella, sia come vibrazione, ¢ cid dipende dall’osser- vatore, come afferma Heisemberg. Questo significa che il mondo é evidentemente influenzato dall’osservatore, e per tale motivo non & oggettivo e uguale per tutti. Il fisico nucleare Charon a tale proposito ritiene che “il mondo soggettivo non esiste, perché il mondo é cid che di eso pensiamo”, Questo significa che solo noi decidiamo quale sia il nostro mondo, se debba essere buono o cattivo. Non siamo noi ad essere in balia del mondo, é il mondo ad essere nelle nostre mani. Se il mondo é esattamente cid che pensiamo di esso, abbiamo un potere enorme sul nostro mondo. Cosa pensiamo del mondo? Qualunque cosa pensiamo, lo &. Questo é potere. Dunque non esi- ste solo un unico mondo, ma ne esistono molti. Ogni persona vive nel mondo che essa si & creata con il proprio pensiero, quindi é Ppos- sibile affermare che: mia moglie ¢ cid che penso di lei; mio marito é cid che penso di lui; i miei figli sono cid che penso di loro; i miei genitori sono cid che penso di loro, ece. il mondo € cid che pensiamo di esso! E lo é anche questo scritto e tutti i suoi contenuti. I dispositivi che abbiamo creato non sono oggettivi; Se pensiamo che questa sia teoria, abbiamo ragion: sono tutto cid che di essi pensate. Ognuno ha la sua propria verita, 59 60 che é un sentimento che proviene da dentro. Se esistono molte veri- ta, é anche vero che sulla verita non si pud litigare, perché tutto cid che riteniamo vero ¢ assolutamente vero, ma se qualcun altro ritiene vero il contrario, quella é la sua verita. Questo modo di pensare basterebbe di per sé a far cessare tutte le guerre, tutti i conflitti. A tal proposito, la saggezza orientale afferma che é vero anche il contrario di cid che @ vero. Quindi non esiste alcuna verita universale, esterna e oggettiva, ma tale verita dipende dall’osservatore. Io vedo nell’altro sempre e solo il mio pensiero; tutto il mondo funziona da specchio, e noi vediamo in esso sempre ¢ solo noi stessi: vediamo aggressioni se siamo aggressivi, vediamo pace se siamo in pace. Noi creiamo il mondo con i nostri pensieri, che hanno la capacita di cambiarlo; e questo ci da un incredibile po- tere, secondo la nostra libera volonta. Noi siamo tutto cid che pen- siamo di essere € tutto cid che ci permettiamo di sapere. Quello che siamo creiamo, perché I’ Universo umano traduce in termini fisici i nostri pensieri. Possiamo essere cid che vogliamo, basta pensarlo. I nostro modo di percepire e di reagire al mondo é una proiezio- ne della nostra coscienza, che per noi é pitt reale del mondo stesso. Il pensiero ¢ una vibrazione energetica, ¢ crea una realta energetica. Pensare yuol dire creare; questa é l’essenza di Dio. Se ci avvici- niamo a questa essenza, possiamo guarire. Quindi la salute, la gioia cil benessere sono lontani da noi solo un pensiero! Dobbiamo ripetere il processo di Dio. Colui che E all’ inizio del tempo ha pensato, poi sperimentato la sua idea a livello materiale, creando |’ Universo e noi. Ognuno crea la realta a sua immagine e somiglianza, percid le cose non accadono a caso. Pensare in modo negativo vuol dire creare in modo negativo. Se abbiamo pensieri negativi, ¢ assurdo reiterarli in modo stereotipato, basta farli fluire, allontanandoli da noi, lasciandoli andare via. Il principio di indeterminazione di Heisemberg ¢ il Teorema di Bell (che afferma il “principio di non localita’, cioé che tutto é inter- connesso ¢ correlato oltre lo spazio ¢ il tempo) ci confermano scien- tificamente la presenza di uno spazio atemporale, che é la ragione per cui un elettrone ruota intorno al proprio nucleo ad una velocita costante (1,41 volte quella della luce), senza bisogno di consumare energia esterna, cosi come siamo abituati a pensare. Queste scoperte sono talmente importanti e sconvolgenti (ol- tre che coinvolgenti) che come ingegnere ¢ come medico ci hanno costretto a cambiare completamente la visione della realtd fornitaci dagli insegnamenti accademici. Da tale trasformazione alchemica, dopo un lungo percorso, sono nati i dispositivi quantistici presen- tati in questo libro, che emettono biofotoni armonizzanti. Que- sti ultimi, a seconda del punto di vista, possono essere considerati particelle con massa (legate allo spazio-tempo) o particelle senza massa, quindi “onde di informazioni” non legate allo spazio-tempo (potremmo dire, con provenienza “non spazio-temporale”). Riguardo l’intenzione quale creatrice di realti, appare oppor- tuno evidenziare il riscontro importantissimo che l’emissione dei dispositivi da noi creati, prima di raggiungere la cute o i punti par- ticolari decisi dal terapeuta, viene filtrata da un circuito ad onde di forma che ne potenzia ¢ informa il grado. I biofotoni emessi dal LAB e dal NAMASTE sono informazioni pure ¢ si programmano con le intenzioni dell’operatore che tiene in mano I’apparecchio. Infatti i biofotoni emessi contengono queste informazioni di base: TUTTOEUNO. 10 CREO TUTTA LA REALTA. GLI ALTRI SONO IL MIO SPECCHIO, ACCETTO TUTTO CIO CHE E. HO LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE DIVINO. REALIZZO LA MISSIONE DELLA MIA ANIMA. 10 SONO ENTITA VIBRANTE DELLA COSCIENZA UNIVERSALE. GRAZIE. TI AMO. MIDISPIACE, PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO. LA MALATTIA E UN’OPPORTUNITA DI CAMBIAMENTO. TUTTO E, SEMPRE. 61 62 COSCIENZA, INCONSCIO, CAMPI MORFOGENETICI E BIOFOTONI La realta é divisa in un 5%, che é collegato con la materia e con i nostri 5 sensi, ¢ in un 95%, che rappresenta la nostra parte incon- scia. Quest’ultima ¢ il campo del non-spiegabile, della sintesi e non dell’analisi. E il luogo dove non si separa, non si analizza, ma si uni- sce, dove non si vede dualismo ma unita, dove non si condanna. Questo é il campo dell’eterno “ora” ¢ cid significa che in esso non si conoscono né dubbio né paura, perché non si pensa al futuro. Inol- tre poiché non esiste neanche il passato, non esistono neppure sensi di colpa che ci possano tormentare, relativi alle cose che pensiamo di aver sbagliato. E il campo della totale fiducia nella Vita, nell’ Intelligenza Uni- versale, in Dio. Questo non é il “pensiero di testa’, ma il “pensiero del cuore”, del sentimento, dell’ intuizione, dell’unita, della nostra conoscenza interiore, che pud risolvere tutti i nostri problemi, per- ché ha informazioni illimitate. La domanda che dobbiamo porci ¢ come possiamo attivare l'Intelligenza universale che & in noi, come possiamo dare ascolto al Dio che é in noi. Abbiamo visto come secondo le pitt moderne acquisizioni della fisica nucleare, la vera realta non é costituita dalla materia, ma dalla vibrazione/energia. Se tutto ¢ energia, anche i nostri pensieri sono energia, ¢ l’essere umano é energia; quindi, poiché l’energia non pud essere creata né distrutta, ma solo trasformata (primo principio della termodinami- ca) ¢ possibile affermare che l’essere umano é immortale, ha pitt di 15 miliardi di anni (che é I’eta dell’ Universo), ¢ nel suo corpo vi sono alcuni miliardi di elettroni che hanno partecipato al Big Bang. Se l’essere umano é energia/vibrazione, & possibile cambiare a piacimento le vibrazioni attraverso il nostro pensiero, che pud sprofondarci nella materia oppure elevarci fino al cielo, secondo il principio della libera volonta. Poiché tutto é vibrazione, la malattia una disarmonia delle vibrazioni, che pud essere modulata ¢ ar- monizzata da altre vibrazioni, come l’emissione biofotonica dei nostri dispositivi LAB e NAMASTE, le frequenze elettromagne- tiche contenute nei liquidi 0 nei granuli solidi dei rimedi omeo- patici, la musica, i colori, gli aromi. Ovviamente, tale disarmonia oscillatoria delle nostre vibrazioni pud essere anche influenzata, modificata ¢ risincronizzata dal nostro pensiero, dalla nostra vi- sione della realra. Lessere umano é paragonabile ad uno strumento musicale non accordato, che produce costantemente suoni disarmonici, ossia ag- gressioni, conflitti, emozioni negative. Dobbiamo allora riaccordare lo strumento musicale “essere umano” con I’aiuto del nostro pen- siero. Ma nessuno lo pué fare per noi; ogni essere umano é respon- sabile di se stesso ¢ del proprio pensiero, ¢ quindi delle vibrazioni armoniche che emette. Se tutto é vibrazione, tutto ¢ modificabile, quindi non esistono malattie incurabili, come afferma la medicina materialistica, ma per- sone (dal latino per-sonare, cio’ suono che pervade) che si ammala- no perché emettono suoni disarmonici. Molti scienziati, che si basano ancora sul paradigma materialisti- co, sostengono che la Coscienza sia un prodotto del funzionamento del cervello, un evento casuale dell’evoluzione, una sorta di anoma- lia collegata con fenomeni di tipo biochimico dei circuiti cerebrali. La Coscienza non pud rientrare nel paradigma cartesiano-new- toniano, perché non si pud misurare ¢ non é collegata con il cer- vello. Proviamo, invece, a comprendere quanto essa sia importante, pensando a Dio che crea I’ Universo; in quel momento la pura Co- scienza crea all’interno del suo Campo Unificato la triplice struttu- ra della realta: 1. Losservatore; 2. cid che viene osservato; 3. _ il processo dell’osservazione. 63 Sappiamo come é fatto un atomo. C’é un nucleo, gli elettroni che gli girano intorno, ¢ tra loro c’é il vuoto. I vuoto é proprio la presen- za del divino che é in noi. Tutto é costituito da vuoto; il nostro corpo é vuoto al 98%, ed & proprio quel vuoto che é la Coscienza. Oggi si pud affermare che tutto nell’ Universo sia energia, ¢ lo dimostra il fatto che gli elettroni viaggiano intorno al nucleo dell’a- tomo alla velocita di 1,41 volte la velocita della luce (423.000 km. al secondo)! La vita sul pianeta Terra, che dalla sua formazione continua a fluttuare nello spazio alla velocita media di 26 km: al secondo, é sinonimo di energia che é, a sua volta, sinonimo di informazione. La materia “informata” pud esprimere un tipo di energia ordinata e coerente che permette di riequilibrare le frequenze alterate di ogni entita vivente che ha perso I’equilibrio dinamico che la tiene in vita. Abbiamo visto che Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica, ha dimostrato che nell’ Universo il rapporto tra materia ed energia 8 L:Imiliardo, cio’ occorre 1 miliardo di unita di energia per dare forma ad un’unica unita di materia. Purtroppo i medici continuano ad occuparsi solo di una miliardesima parte dell’esistenza, quella percepita dai cinque sensi, trascurando tutta l’energia richiesta per la sua materializzazione. L’assunto principale, sperimentabile da tutti, ¢ che ogni espres- sione della materia, ogni pietra, pianta, animale o persona sia pura energia in vibrazione, energia oscillatoria che ¢ all’origine dell’ Uni- verso ¢ informa la materia stessa, cioé riesce a darle forma imponen- dole un ordine superiore. Il pensiero attuale si basa sull’acquisizione che cid che fino a poco tempo fa consideravamo “materia solida” é, in realta, soltanto la nostra percezione del mondo, perché anche gli atomi sono costi- tuiti, in ultima analisi, soltanto di energia, di vibrazioni ¢ di campi di forza. Per questo utilizziamo dispositivi che creano nuove infor- mazioni biofisiche, volte al cambiamento della materia del corpo. Ci stiamo staccando dalla semplice unita di materia gia nota, ¢ ci stiamo immergendo nel miliardo di unita di energia che le sono collegate: ¢ un viaggio fantastico verso l’ignoto, pieno di scoper- te sconvolgenti! Stiamo scoprendo che alla formazione di una sola molecola di acqua concorrono un miliardo di fotoni (i quanti di luce), pura energia luminosa in grado di mettere in ordine la mole- cola di acqua e di darle un’impronta unica. Ogni espressione della materia (minerale, vegetale, animale © umana) in senso fisico é I’insieme delle informazioni energeti- che che seguono un ordine coerente superiore. Il biologo inglese Sheldrake ha ipotizzato l’esistenza di campi di forza esterni alla ma- teria, detti campi morfogenetici, a vario livello di complessita, che modellano le forme materiali, sono situati al di la del tempo e dello spazio e controllano atomi, molecole, cristalli, cellule, tessuti, orga- ni, organismi, societa, ecosistemi, sistemi stellari, galassie. Icampi morfogenetici sono campi di informazione che regolano i reticoli ordinati dei sistemi viventi, come dei magazzini di memo- ria, esterni alla realta conosciuta, che agiscono tramite un meccani- smo di risonanza con il singolo individuo e con la realtd manifesta. E come se ogni oggetto dell’ Universo fosse legato da una sorta di memoria collettiva a oggetti dello stesso tipo e della stessa specie, una memoria evolutiva che si rafforza tramite la presenza continua di oggetti analoghi nel tempo. Tali concetti assumono un rilievo ancora pitt straordinario se si pensa che, entrando in relazione con il campo morfogenetico, su- biamo dei cambiamenti nei comportamenti della nostra vita, ma contribuiamo anche a modificare lo stesso campo, che cresce, ap- prende e si evolve. Uno degli obiettivi prioritari della nostra ricerca ¢ proprio quel- lo di sfruttare i campi morfogenetici affinché i dispositivi da noi cre- ati possano essere dei catalizzatori in grado di modificare in senso evolutivo la Coscienza globale del nostro pianeta verso un nuovo significato della salute, del ben-essere ¢ della guarigione. Lo strumento LAB e il NAMASTE emettono biofotoni senza massa, cioé non fatti di materia, informati direttamente dall’ope- ratore. Per spiegare al meglio il loro funzionamento, possiamo af- 65 66 fermare che l’energia emessa viene “tichiamata” da una camera di risonanza che altro non é se non un microcosmo risonante col ma- crocosmo. Se accettiamo che I’elettrone ruoti eternamente attorno al pro- prio nucleo senza assorbire energia dall’esterno, come siamo di so- lito abituati a pensare, possiamo anche comprendere da dove possa arrivare questa energia e da cosa sia composta. Non possiamo negare che ogni specie animale e vegetale riceva informazioni sul come vi- vere, svilupparsi e comportarsi da qualche fonte centrale, ¢ abbiamo gia descritto il campo morfogenetico di Sheldrake che permea tutta la realta ela informa. Questa Fonte Centrale, questa Matrice Energetica & “qualcosa” senza massa, senza spazio e quindi senza tempo, che reca un tipo di energia particolare che ha in sé tutte le informazioni del nostro Universo e di tutti gli altri infiniti Universi. Ricordiamo sempre che l’essere umano in risonanza costruttiva con la propria Anima avra a disposizione infinite quantita di energia ¢ potra accedere a questa “Fonte Centrale” in maniera istantanea con la propria “camera di risonanza’, che possiamo definire Consa- pevolezza e Coscienza. PSICHE, INFORMAZIONE E BIOFOTONI La psiche é un’ interprete che decifra i messaggi nelle vie di co- municazione anima-corpo ¢ corpo-anima, alla stregua di un me- diatore di messaggi ¢ informazioni fondamentali per un giusto equilibrio fra l’energia spirituale ¢ il corpo fisico. Quindi pud essere concepita come la parte attraverso la quale I’intima essenza del sé, ciot il soffio vitale che contiene le informazioni del programma-vita (il DNA), dono dello spirito cosmico che ¢ in noi, entra in rapporto con il corpo. La malattia fisica nasce quando il messaggio interpretativo pren- de la via del corpo, in quanto la mente ¢ la coscienza psichica non sono in grado di assecondare le esigenze ¢ aspirazioni del sé profon- do, dell’Anima. Il rapporto tra energia e materia non é altro che la psiche, cioé Vinformazione. Abbiamo detto che l’informazione é una partico- lare forma di energia, che pud essere captata dalla materia, modifi- candola. Ecco perché il pensiero ¢ la parola di un medico che inte- ragisce con un suo paziente hanno una loro particolare risonanza clettromagnetica che raggiunge ogni sua cellula ¢ pud modificare in senso migliorativo 0 peggiorativo il corpo del paziente, anch’esso costituito, a livello di ogni organo e di ogni cellula, da un insieme di informazioni energetiche che formano una tridimensionalita sincronica (corpo, mente, spirito) creatasi da un’unica vibrazione primordiale, che genera onde elettromagnetiche a varia frequenza. Il corpo é lo specchio dei nostri pensieri ¢ della nostra vita in- teriore, ci invia costantemente dei segnali simbolici (i sintomi delle malattie) che non abbiamo la capacita o a voglia di ascoltare. I no- stri pensieri sono arbitri della nostra salute o delle nostre malattie, perché riproducono onde di forma mentali le quali organizzano la materia nel senso voluto, producendo malattia o armonia ¢ salute. La malattia in sé non esiste: ¢ solo una contrazione di energia. Le contratture, i blocchi energetici hanno luogo solo quando non 67 68 ci stiamo amando, o non stiamo amando gli altri e la vita, quando sostituiamo l’accettazione con il giudizio e il rifiuto; essa é il segnale che qualcosa dentro di noi non ¢ armonico e deve essere riportato in equilibrio. Tutto vibra nell’ Universo, ¢ 'ampiezza di ogni vibrazione deter- mina gli eventi. Ciascuno di noi ha la sua specifica vibrazione, essa richiama le circostanze, le persone ¢ gli oggetti che sono parte del- la nostra realta. Se la vita che conducete non vi soddisfa, cambiate scenario come cambiereste frequenza ad una radio semplicemente girando una manopola: innalzate le vostre vibrazioni. Modificatele ¢ immediatamente cambierete le vostre relazioni con le circostanze della vostra realta, diventerete di nuovo padroni del vostro destino, enon ci sarebbe pit bisogno di ammalarsi. Il mondo in cui viviamo é la somma totale delle nostre singole azioni giornaliere, lo specchio che ci rimanda le immagini che noi mettiamo in scena nelle nostre recite individuali. I problemi che ogni giorno affrontiamo sono sfide alla nostra creativita per costrin- gerci ad evolvere, per assumere la nostra responsabilita personale, senza delegare o pretendere che gli altri cambino al posto nostro. Noi siamo esseri multisensoriali che hanno con sé un potenziale inesplorato che aspetta solo di essere portato alla luce, e una facolta che pochi sanno usare in modo consapevole: l’abilita di percepire Venergia. L’energia vitale é un’energia di natura originariamente elettro- magnetica che viene fortemente informata dal campo psichico, os- sia dalla mente dell’organismo a cui appartiene; essa si trova quindi amet tra l’organizzazione mentale ed emozionale (che la struttura- no) e quella del corpo fisico (che viene strutturato da essa). L’energia vitale si comporta nel corpo vivente come una rete di informazioni, uno scheletro energetico tridimensionale olografico, sul quale si aggregano e si muovono gli atomi che compongono il corpo fisico, cosi come i mattoni e gli elementi che compongono un’abitazione si strutturano sulla base della forma tridimensionale del progetto. Tutte le particelle si comportano e agiscono in base ad informa- zioni che possono avere due caratteristiche: o sono gia presenti in esse, 0 sono ricevute da una Fonte Non Locale, cioé non presente nella nostra dimensione spazio-temporale. L’accettazione di questo parametro ci fa comprendere cosa sia lonnipresenza ¢ i fenomeni di preveggenza o di trattamento a distanza. Il corpo di un essere vi- vente ¢ cosi composto da atomi fisici, da energie elettromagnetiche altamente informate, da emozioni, da pensieri ¢ dalla Coscienza che ne costituisce l’unita individuale e che possiamo anche definire sen- so di identita. Ogni organismo, da quelli unicellulari alle piante fino agli esseri umani, ha in sé questi vari livelli di organizzazione. L’energia ha un suo modo spontaneo di esprimersi. E difficile poter affermare con sicurezza quando un individuo sperimentera un determinato avvenimento, ma si pud invece dedurre quando eventi compresi in una determinata fascia energetica diventano pid pro- babili nella vita di colui che sta sperimentando un livello energe- tico compatibile con tale fascia. II livello di vibrazione energetico dell’uomo medio si attesta dalle 18.000 alle 24.000 vibrazioni per milionesimo di secondo. Sotto tale banda, é probabile che s schino dinamiche e reazioni negative. I grandi mistici generalmente hanno un livello di vibrazioni per microsecondo che oscilla stabil- mente sui 60.000 cicli. La gamma di oscillazione influenza direttamente la vita quo- tidiana dei singoli individui e di coloro che interagiscono con lui. Per riconoscere l’energia, dobbiamo essere calmi ¢ centrati, poiché anch’essa @ sottoposta alla legge della risonanza e dei simili: energie simili si attraggono, rafforzando quindi l’effetto, Se ciascuno di noi entra in un luogo affollato portandosi dietro pensieri negativi, le an- tenne della nostra stazione ricevente si sintonizzeranno immediata- mente su colui che sta provando lo stesso schema emozionale, che, rafforzandosi, aumentera il nostro disagio. inne- Impariamo a pensare a cid che desideriamo, piuttosto che a cid che rifiutiamo; questo ¢ un modo per impadronirsi delle nostre vite, per divenire creatore della propria realea. 69 70 Impariamo il segreto della Vita: scegliere chi siamo e chi voglia- mo essere, in una vita nella quale tutto é perfetto, é giusto, ¢ neces- sario ¢ va rispettato; una vita senza la necessita di giudicare e senza sensi di colpa, nella quale Dio ¢ in tutto ¢ in tutti, per cui il peccato ¢ l’errore non esistono, 0 almeno sono presenti solo per farci com- prendere come evolvere. Una vita nella quale per capire cos’é la sa- lute non é necessario ammalarsi, né andare alla ricerca di una verita fuori di noi e lontana nel tempo ¢ nello spazio, perché esistono tante verita per quanti sono gli esseri umani. Vi ricordate la caverna di Platone? L’uomo guarda le ombre di persone e di oggetti che sono posti alle sue spalle, e che sono pro- iettate contro uno schermo, ¢ afferma che cid che vede (le ombre) & la sua verita, cioé che la verita ¢ lo schermo. Impariamo che la verita non va dimostrata, perché é. Viviamo una vita pervasa di amore, amore verso Dio, verso il Padre che ci ha creati perché lui potesse manifestarsi attraverso noi, permettendoci di scegliere, attraverso il libero arbitrio, proprio il modo con cui manifestarsi! Viviamo ogni giorno della nostra vita come se fosse l’ultimo, non diamo nulla per scontato, amiamo noi stessi ¢ allo stesso modo gli altri, realizzando cosi la vera essenza dell’Amore, che si esprime nella sua totalita quando mettiamo gli altri nella condizione di Amare! Mettiamoci in discussione, scegliamo, responsabilizziamoci, non deleghiamo il nostro potere individuale agli altri, sbarazziamo- ci delle nostre dipendenze! Diventiamo multisensoriali, olografici, iniziamo il viaggio della nostra vita, raggiungiamo la Consapevolez- za del nostro scopo quali esseri umani! Come afferma Osho, una goccia d’acqua dell’oceano che eva- porando torna al cielo viene data per dispersa dalle altre che riman- gono nel mare, ma da sola raggiunge il cosmo ¢ poi ritorna con una consapevolezza diversa: quella goccia ha sperimentato |’essenza della Vita, si é trasformata alchemicamente, perché si é liberata dai condizionamenti, dalle interferenze ¢ dalle paure delle altre gocce. La Terra @ una scuola, che abbiamo deciso di frequentare per vedere Dio in ogni manifestazione. Cid che non si impara con la conoscenza, si impara con la sofferenza, e soffriamo finché ci sepa- riamo. Dobbiamo decidere chi siamo, ¢ chi vogliamo essere. Noi siamo quello che abbiamo pensato di essere, per cui decidere in anticipo cid che vogliamo essere @ l’unico modo per fare esperienza. Ogni stato mentale si riproduce, si materializza, per cui decidiamo subi- to cosa vogliamo essere! Se agiamo come la persona che vorremmo essere, lo saremo. Se vogliamo essere sani lo saremo, se pensiamo alla malattia come sofferenza soffriremo e ci ammaleremo sempre di pit. La guarigione é distante solo un pensiero! Dire che é difficile raggiungere la guarigione ¢ la stessa cosa che non raggiungerla. Non c’¢ pitt bisogno di crearsi degli alibi per non responsabilizzarci. Comportiamoci come quella piccola goccia che ha sperimentato l’infinito, apriamo i nostri cuori, espandiamo il loro campo elettromagnetico! Infatti il cuore ha un suo campo elettromagnetico molto poten- te, diverso da quello del cervello. Pochi giorni dopo il concepimen- to, il cuore inizia a battere prima che il cervello si sia formato; cid ha portato gli scienziati a chiedersi da dove provenisse l’intelligenza necessaria ad avviare e regolare il battito cardiaco. La grande scoperta degli ultimi anni é stata che il cuore uma- no ha un “cervello” proprio, composto all’ incirca da 40.000 cellule. Esso genera il campo energetico pitt ampio e potente tra tutti quelli generati dagli altri organi del corpo, compreso il cervello. I ricerca- tori hanno scoperto che questo campo elettromagnetico generato dal cuore ha un diametro che si estende fino a 3 metri, permea ogni cellula e, in maniera analoga all’informazione portata dalle onde radio, pud agire da segnale sincronizzante per tutto il corpo. Que- sta energia é anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione. Mentre il campo elettrico misurato dall’ECG (elettrocardio- gramma) é all’incirca 60 volte pitt grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un EEG (elettroencefa- el 72 logramma), la componente magnetica del campo del cuore é all’ in- circa 5000 volte pit potente di quella prodotta dal cervello, non é ostacolata dai tessuti ¢ pud essere misurata con opportune strumen- tazioni. Nei prossimi capitoli verra illustrato il funzionamento tecnico dei dispositivi quantistici da noi creati. Al di la delle parole, necessa- rie per descrivere i minimi particolari relativi all’utilizzo delle appa- recchiature, vi consigliamo di leggere le prossime pagine espanden- do il campo elettromagnetico del vostro cuore e aprendo il vostro 4° chakra alla Vita! I DISPOSITIVI QUANTISTICI: LAB, NAMASTE, ARB I nostri apparecchi sono stati progettati ¢ costruiti in base a riferimenti ¢ concetti scientifici solo parzialmente approvati dalla scienza accademica. Sono frutto di sperimentazioni dettate da in- formazioni provenienti da vari ricercatori ¢ scienziati sia nel campo della fisica sia della medicina. La loro creazione é stata consentita dal integrazione di singoli insegnamenti con nostre intuizioni par- ticolari, in maniera tale da poter dare un riscontro materiale e una dimostrazione pratica a fenomeni giudicati dalla maggior parte del- le persone come “magici” o non dimostrabili scientificamente. Nelle pagine seguenti sono esposti tutti i parametri di proget- tazione ¢ i concetti che hanno portato alla creazione di questi stru- menti, debitamente verificati ¢ collaudati, al fine di fugare ogni pos- sibile dubbio sulla funzionalita degli stessi. Ogni conoscenza deve essere trasmessa ¢ diffusa se si lavora con l’Anima per il bene ¢ a favore del prossimo, facendo in modo che tutti possano compren- derla, riprodurla e ottenere dei benefici costruttivi. Abbiamo riportato alcuni concetti noti ¢ altri meno noti, tutti ben documentabili ¢ sperimentabili, mentre alcune considerazioni sulle energie sottili vengono volutamente omesse ¢ considerate gid note al lettore; in ogni caso questi concetti vengono ampiamen- te esposti ¢ discussi nel corso dei numerosi seminari tenuti da noi come relatori in tutta Italia. Il concetto fondamentale é che il nostro corpo fisico, nella pro- pria dimensione, richiede livelli di energia particolare, sia di tipo denso che di tipo sottile, con valori relativamente bassi per poter condurre un’esistenza in ottima salute. Voler a tutti i costi sottoporre la nostra “dimensione fisica/psicologica” ad energie di livello troppo clevato in strutture poco evolute equivale a voler installare un moto- re per corse di Formula Uno in un telaio da microcar. Gia soltanto nell’operazione si avra un danno da deformazione strutturale del te- laio stesso ¢ dopo qualche metro percorso si otterr’ un’esplosione di 73 74 pezzi con danni irreparabili per se stessi e per gli altri; i pezzi schiz- zeranno da tutte le parti, similmente alle congestioni ¢ alle forme pensiero cariche di energia potenziale. I nostro corpo fisico/biologico per poter operare viene “gestito” da altri corpi non fisici, o meglio strutture energetiche. Se si sotto- pone il nostro circuito elettrico, paragonabile al sistema nervoso, a eccessivo voltaggio (energia potenziale) senza un adeguato rinforzo ne otterremo la bruciatura. E importante ricordare che la vitalita delle nostre cellule ¢ strettamente connessa ad un determinato tipo ead un certo livello di energia, se ne forniamo di tipo diverso la vita- lita diminuisce fino ad uno stato di malattia anche grave, in quanto il sistema immunitario smette di funzionare correttamente. Questo discorso vale sia per le energie di tipo ¢ livello troppo elevato, sia per quelle di tipi ¢ livello minimo. Ricordiamo inoltre che quando ci sentiamo poco presenti, stanchi, senza voglia di agire, significa che abbiamo alimentato i nostri corpi “non fisici” con ener- gie congeste e di basso livello. Nel passato abbiamo spesso incontrato diverse persone che, mo- tivate da un sentimento di “missione’, affermavano di aver scoperto una propria verita ¢ la volevano imporre agli altri, convinti che fosse universale dopo aver ottenuto dei propri benefici. Queste persone non considerano il fatto che ogni individuo é gia di per s¢ un Essere Spirituale con un proprio percorso, diferente da ogni altra persona. Purtroppo anche alcune confessioni religiose nascono e perseguono questi concetti nella convinzione di essere le “prescelte”. Queste considerazioni nascono dal fatto che non si possono considerare validi dispositivi che affermano di portare il livello ener- getico umano oltre determinate soglie prestabilite come sicure da parte di Colui che ci ha creato 0 meglio fornito le “istruzioni per vivere”. Se prendiamo come grandezza di riferimento i gradi o unita Bo- vis (Angstrém) e la scala col suo nome, dobbiamo constatare che oltre una determinata soglia di energia (troppo bassa 0 troppo alta) il nostro sistema comincia a malfunzionare come succede nelle re- azioni nucleati, con il pericolo che possa diventare incontrollabile. L’eccezione a questa considerazione si applica per gli esseri umani che hanno gia rinforzato il loro campo energetico, facilmente rico- noscibili per il fatto che non giudicano, sono umili ma non modesti, rispettano la Vita di tutti gli esseri e rispettano le cose inanimate, certi che tutto ha un’Anima. Lo scienziato ¢ ricercatore Jacques Benveniste e il suo collega Luc Montagnier (Premio Nobel per la Medicina) hanno dimostrato la capacita da parte dell’acqua di memorizzare informazioni, con- cetto chiave dell’omeopatia, ¢ in primo luogo hanno sfatato la con- vinzione (fino ad allora indiscutibile) sul concetto chimico che ol- tre la dodicesima diluizione centesimale non rimarrebbe pitt alcuna molecola della sostanza originale, avendo superato la soglia dettata dal numero di Avogadro. La chimica pud aver ragione, ma da dove proviene la memoria della sostanza originale ancora presente nella diluizione, dove rimane imprigionata I’ informazione? Occorre ringraziare i fisici italiani Preparata e Del Giudice, che hanno approfondito lo studio della coerenza quantistica ed hanno appurato che a temperatura ambiente l’acqua presenta una fase co- erente come se fosse un cristallo, una sorta di maglia/matrice, oltre ad una fase incoerente, con le molecole che si posizionano in modo casuale, La memoria dell’acqua si “nasconde” proprio in questa fase coerente. E importante far presente questo concetto poiché il LAB e il NAMASTE lavorano anche per mezzo delle molecole d’acqua che compongono il nostro corpo, ¢ inoltre utilizzano solo luce coerente, ovvero fotoni tutti in fase l’uno con I’altro, alla stessa frequenza, con informazioni solo costruttive. Dopo numerose ricerche (anche per vari altri scopi) per la cre- azione di apparecchiature analoghe al LAB, ottenute impiegando generatori di frequenza elettromagnetica ed emettitori di varie forme d’onda, si ¢ deciso di abbandonare tale sistema a causa dei numerosi effetti collaterali che tali trattamenti possono indurre, poiché le energie sottili necessarie non possono e non devono con- 15 76 tenere congestioni. Occorre tenere presente che tutte le frequenze emesse da oscillatori elettromagnetici od elettronici contengono, oltre alla frequenza fondamentale, anche delle armoniche (multi- pli e sottomultipli) di grado pari o dispari. Anche utilizzando dei filtri appositi per limitarle si incorre sempre in un effetto di stress per i nostri sistemi biologici, in quanto vengono sottoposti a rapide e cicliche sollecitazioni e ad uno spiacevole effetto “riflesso” della portante emessa, con conseguente produzione di onde armoniche per rifrazione. Ricordiamo che anche all’ interno delle nostre cellule esistono degli oscillatori e che quando due sistemi sono in risonanza si ha una sintonizzazione corretta e una sincronizzazione che pud essere fondamentalmente costruttiva. Il LAB ¢ il NAMASTE impiegano dei generatori di frequen- za di tipo ottico, ovvero emettono fotoni ¢ biofotoni, che fanno in modo che l’energia sottile “aspirata” sia convertita ¢ riemessa. E importante ricordare che l’energia sottile deve sempre essere in movimento, altrimenti si congestiona, ed ¢ per questo motivo che i due strumenti in questione continuano a far ruotare tale energia ¢ a tenerla in costante movimento. LA TEORIA DEI SETTE RAGGI Lobiettivo della nostra ricerca ¢ stato quello di mettere in prati- cai concetti della “fisica quantistica applicata alla realta quotidiana’, ¢ la nostra intenzione ha portato proprio alla creazione degli appa- recchi LAB e NAMASTE. Prima di esporre la Teoria dei Sette Raggi occorre descrivere un concetto fondamentale per comprendere |’importanza di quan- to stiamo sperimentando, ¢ cioé l’esperimento ripetibile del dott. Alain Aspect, il quale ha dimostrato che se due particelle generate dallo stesso evento vengono separate da una distanza anche infinita ¢ viene modificato il moto di rotazione di una di esse, la sua gemella cambiera traicttoria istantaneamente e sincronicamente. Questo fatto ci porta alla conclusione che qualcosa lega le due particelle, poiché la comunicazione é istantanea (pitt veloce della luce), come se fossero una sola cosa oppure facessero parte dello stesso sistema, magari in una dimensione o universo parallelo al nostro (Teoria dei Multiversi). Proprio ipotizzando tale concetto sono nati gli strumenti in questione, supponendo che in un’altra dimensione tutto il nostro corpo sia perfetto ¢ in ottima salute e che sia possibile interagire con questo flusso. Un fattore ampiamente dimostrabile é che le informazioni vi- brazionali viaggiano a Tempo Zero; la conclusione pratica di questa affermazione é che le camere di risonanza del LAB e del NAMA- STE si attivano anche con I’intenzione. Queste scoperte sono state confermate da moltissimi ricercatori, come Roberto Zamperini e altri, che hanno contribuito ad elevare lo stato di conoscenza e di Coscienza dell’umanita. Tutto questo sta avvenendo perché nei tempi attuali si sta assistendo al “fenome- no della 100° scimmia” applicato proprio al genere umano, grazie al quale un numero sempre maggiore di persone manifestano interesse verso discipline considerate fino a poca fa esoteriche e soprannatu- 7 78 rali, confermando un risveglio globale e un desiderio di riappro- priarsi della propria Anima. I Sette Raggi sono tutto quello che ci consente di vivere e pro- sperare in buona salute fisica e psichica, rappresentano le istruzioni con le quali si manifesta l’energia, i principi fondamentali di mani- festazione della Vita. La loro conoscenza ci permette di imparare a dare le corrette istruzioni all’energia sottile (si ricorda che ogni energia densa, dal cibo all’energia elettrica, presenta una contropar- te sottile e viceversa). II bellissimo “Trattato dei Sette Raggi” di Alice A. Bailey ¢ una spiegazione codificata del sistema di trasmissione dell’energia e delle informazioni. Da esso abbiamo decifrato diverse affermazio- ni utili alla nostra ricerca e abbiamo intuito alcune considerazioni, dimostrabili con i fatti, tuttavia ognuno potra ricavare le proprie deduzioni e convinzioni leggendo a fondo il trattato stesso e tutte le pubblicazioni al riguardo. Alcuni esempi illustrativi Raggio | Descrizione|Corrispondenza|_ Corpo | Corpi eterici nel trattato| nella nostra | umano e altre della Bailey realta (denso) | dimensioni quotidiana 1° Raggio | Volonta/ Valore Energia Energia Potere energetico e | potenziale | psichica e tutto cid che [nella cellula|forme pensiero| concerne la | (differenza | (contenuto forza (sia nel di della forma dare che nel_ | potenziale | pensiero e togliere) e il normale | intensita della contenuto pari a 70 stessa). (anche mV tra _|II primo raggio! Vinformazione).} membrana | @ anche un Ogni energia | internaed| — vettore. densa genera | esterna). il I° Raggio (ed anche altri). II? Raggio Amore/ Tutto cid che Veffetto Tossine in Saggezza emana, da sulla uscita dai Amore, energia | membrana | nostri organi che esce, il polo} cellulare _|(fisici o eterici), nord magnetico | dall’esterno jemanare forme! (flusso verso verso pensiero, il polo sud), l'interno, emettere tutto cid che & | parlare in |sentimenti, etc, inteso in una_|un discorso dimensione _| (energia in “orizzontale”, | uscita), etc. colori dei primi tre chakra, Vacidita. 79 80 II? Raggio | Intelligenza] Tutto cid che | Pensiero | Elevazione attiva ci porta verso | creativo, | di coscienza, Valto, che ci | aumento di salita eleva. potenziale | dell’energia energetico, | nella colonna etc. eterica, passaggio ascensionale nei chakra, etc, IV Raggio | Armonia Effetto Equilibrio in} Equilibrio nei (tramite il risonanza, tutti i nostri} chakra, nella conflitto) sintonia col organi e controparte nostro prossimo] _ sistemi. eterica dei e con tutto il nostri organi, creato, rispetto nella salita della Natura e discesa e di tutti gli dell’energia esseri viventi, nella colonna sintonia e eterica, etc. comunicazione, V Raggio |Conoscenza| Tutto cid che | Praticita Discesa concreta_ | ci porta verso il | costruttiva, | dell’energia a basso, che ci fa | esperienze | livelli inferiori scendere. terrene. (ricordare che a volte é indispensabile) Devozione | Tutto cid che si] L’energia | Informazioni assomigliare| riceve, ricevere } che entra che a qualcuno, | Amore, energia }nella cellula,|_ assorbiamo. essere fedeliche entra, il polojascoltare gli) in modo e assorbirne| sud magnetico | altri (molto | subliminale, i principi). | (flusso in arrivo | importante} forme- dal polo nord), il pensiero che etc, inteso in }contenuto).) ci invadono una dimensione (emesse “orizzontale”, da altri), i colori dal convinzioni, verde al viola, etc. Valcalinita. Vil Raggio | Magia | Tutto cid che (tramite il é statico, cerimoniale)} che si ferma, | ma anche | persistenti, il rappresenta la via per | non agire (se bene la la salute, | la memoria é memoria, il igienismo, | costruttiva é ricordo. etc. importante ch abbia molto VII raggio, il contrario se é ldistruttiva), etc} Come esempio prendiamo il LAB, strumento creato apposita- mente per una ampia fascia di persone, perché facilmente accessibile alivello economico, in quanto sarebbe inutile “predicare bene” ¢ poi creare strumenti solo per una ricca élite di persone: il funzionamen- to, il costo ¢ i risultati devono essere comprensibili alla portata di tutti. Wi ies 81 82 Nella pagina precedente é riprodotta la foto in negativo dello strumento LAB; utilizziamo il negativo al fine di evidenziare le zone sempre attive energeticamente. Lo schema evidenzia come sia stato progettato lo strumento e a cosa servono determinati componenti. I colori non sono riferiti ai Raggi, non c’é alcun riferimento tra Raggio e tipo di colore assegnabile alle frequenze elettromagnetiche che conosciamo. Segue in descrizione anche la componentistica interna “Raggio per Raggio”: I’ Raggio: un elemento emettitore di biofotoni a 634,7 nm con potenza opportunamente calibrata, funge da vettore per trasportare un’informazione pura + un’informa- zione personale (volonta) associata a una certa po- tenza (potere). I Raggio: elemento in ottone con forma a margherita di 12 pe- tali, collegato elettricamente ad un diodo a rumore bianco che preleva energia direttamente dalla camera di risonanza interna, dal lato pit corto della propor- zione aurea; funge da sorgente di energia pura unidi- rezionale. III? Raggio: cono in ottone dorato con punta emettitrice, collega- to elettricamente ad un diodo a rumore bianco che preleva energia direttamente dalla camera di risonan- za nel punto pit elevato di potenziale; funge da sor- energia pura potenziale unidirezionale. gente IV’ Raggio: impugnando lo strumento acceso si ottiene l’effet- to di armonizzazione e risonanza per il quale é stato progettato e costruito; il IV° Raggio genera equilibrio permette la formazione di particelle fondamentali allo scopo. V° Raggio: un fotoelemento ultravioletto (molto importante) crea un piano di riferimento su cui tutti gli altri ele- menti si basano ¢ possono lavorare; re un punto di appoggio ¢ riferimento, altrimenti non potremmo mai comprendere lo stato di evoluzione o i risultati. importante ave- VI? Raggio: elemento in ottone con forma a margherita di 12 pe- tali collegato elettricamente ad un diodo a rumore bianco che preleva energia direttamente dal soggetto in esame (anche congesta) ¢ la trasferisce alla camera di risonanza interna dal lato pit: corto della propor- zione aurea; funge da scaricatore di energia ¢ lo pud fare solo unidirezionalmente verso la camera di riso- nanza al fine di trattare le eventuali congestioni. VII? Raggio: la camera di risonanza interna ¢ un piccolo microco- smo che richiama energia, si mantiene pura, contiene i codici di informazione (memoria) lavora continua- mente anche a circuito spento (anche se in maniera ridotta e per determinate funzioni); un fotoclemento funge da attivatore energetico ¢ risonatore per deter- minate funzioni. Nota importante: Valimentazione dello strumento deve avvenire con 3 Volt (pile) 0 con 3,3 Volt (alimentatore) ed @ importantis- simo rispettare tali valori (anche simbolici) in quanto queste sono cifre “emittenti” e fanno parte del circuito globale per dellenergia. richiamo Il LAB é in sostanza un apparecchio che amplifica ¢ trasmette cid che é necessario alla nostra salute, in accordo con quanto pre- visto per la nostra esistenza. L’apparecchio lavora con la combina- zione dei vari Raggi in maniera da permettere un continuo flusso di energie in una ben determinata sequenza, onde raggiungere lo scopo prefissato. 83 84 E ben noto a tutti gli operatori che applicano terapie energetiche lo spiacevole effetto di “sentire” su se stessi i sintomi (anche se atte- nuati) della persona appena trattata; ¢ inutile pensare di schermarsi con oggetti vari e dai costi variabili, occorre avere in sé una quantita di energia maggiore di quella del soggetto, cioe l’energia del proprio I° Raggio deve essere superiore. Qualsiasi schermatura nel trattamento energetico corrisponde- rebbe anche ad una barriera comunicativa e pertanto il trattamento risulterebbe parziale o falsificato. Alero discorso & invece la pulizia energetica, argomento trattato nelle istruzioni dello strumento. Descrizione e istruzioni di accompagnamento per gli strumenti LAB LasER ARMONIZZATORE BIOFOTONI “Cid che non é comprensibile pud sembrare non vero”, Atal proposito nelle righe che seguono sono stati descritti i con- cetti ei fattori che animano e rendono funzionale questo strumento. Quando un sistema viene spiegato e reso comprensibile, la Verita prevale sempre! Premessa importante Occorre ben comprendere che l’effetto ottenibile con l’uso di questo dispositivo é radicale. L’analisi scientifica di un supporto per 85 86 la memoria di dati (chiavetta usb per esempio) riportera solo para- metri tecnici e chimici, ma il valore intrinseco delle informazioni ivi contenute non potra essere colto finché non sara convertito dall’ in- teressato in informazioni facilmente assimilabili. II nostro sistema corpo-mente-spirito é cosi perfetto e concate- nato che agendo su una delle tre componenti si pud interagire sulle altre due. Caratteristiche generali Lo strumento ¢ composto da un insieme di componenti e ap- parati opportunamente progettati ¢ tarati onde permettere l’emi: sione di biofotoni. In particolare si avra una emissione continua di biofotoni armonizzanti vitali, ovvero gli stessi presenti in Natura per la nostra crescita ¢ sviluppo in perfetta salute, e una emissione a comando di biofotoni armonizzanti per il nostro DNA alla lun- ghezza d’onda di 634,7 nm. I biofotoni armonizzanti permettono di riportare ad un livello ottimale la vitalita e l’energia delle nostre cellule consentendo un miglioramento generale e progressivo del benessere generale. Di seguito diamo una breve spiegazione tecnico-scientifica per poter meglio comprendere alcuni parametri di riferimento. Col termine “biospettro” si definisce in sostanza l’energia 0 me- glio la gamma di frequenze emesse da tutti gli organismi viventi. Esistono alcune apparecchiature che riproducono l’energia bio- logica dell’organismo umano, tuttavia esse richiedono abbondante dispendio di energia elettrica e pertanto presentano un rendimento energetico molto basso (dell’ordine del 9-12%). Questo dispositivo & stato creato applicando concetti total- mente innovativi, dopo un’attenta analisi dei risultati ottenuti, in funzione della volonta di applicare i concetti della fisica quantistica per il miglioramento dello stato energetico dell’organismo umano, dell’ambiente nel quale si muove e dei mondi minerale, animale e vegetale. Tutto questo nasce dall’ idea che l’essere umano é tutt’uno con I’ambiente in cui vive e deve cooperare con esso per evolvere. Un vantaggio non trascurabile si evince dal fatto che la resa ener- getica si attesta su livelli del 99% rispetto ad una corrispondente ap- parecchiatura a lampade riscaldanti. L’energia elettrica non é utilizzata per dissipazione (calore) ma per focalizzazione, ¢ richiama in risonanza le corrette frequenze energetiche biologiche degli organismi viventi. Il circuito da noi appositamente creato € testato consente di por- tare il livello energetico ambientale oltre i 12.000 ULB. (unita Bo- vis), che corrispondono ad una soglia di salubrita ottimale; questa unita di misura é stata rapportata all’altra unit’ di misura denomi- nata Angstrom (107 mm) e viene adottata per offrire un parametro di riferimento gia noto. Altro fattore importante di quest’apparecchiatura ¢ il principio di “risonanza” che consente alla stessa di riprodurre le biofrequenze delle cellule di un corpo in ottima salute, e di conseguenza “trasci- na” in risonanza la biofrequenza delle cellule di un corpo non in salute, riportandolo ad un equilibrio energetico corretto. E fondamentale ricordare che, oltre all’utilizzo dell’apparecchio in questione, un corpo non in perfetta salute necessita anche di cambiamenti nello stile di vita ¢ nel proprio modo di pensare e di decodificare i dati di realta. Si pud affermare in ogni caso che l’apparecchio in quest ne € un coadiuvante per il trattamento ¢ la prevenzione di disordini energetici fisici e ambientali, alla luce del fatto che un ambiente cor- rettamente armonioso é la base ¢ il terreno ottimale per coltivare una vita sana e felice. Per approfondire l’argomento tecnico si riportano un classico diagramma e una brevissima spiegazione: “ Spettro di biofrequenza” é la definizione attribuita sia alle fre- quenze sia allo spettro delle informazioni fisiche emanate natural- mente da un organismo vivente. E questo il significato specifico del termine che é stato adottato negli ultimi anni. Lo spettro di biofre- 87 88 Seto* 10° 001 04 076 10 OS close intared 10 wale ight mide inares quenza é comunque diverso dal pit: comune concetto di frequenza e di spettro di lunghezza d’onda. Si & scoperto che le informazioni fisiche emesse dal corpo uma- no e le rispettive variazioni non soltanto si correlano con lo stato funzionale dell’organismo stesso, ma possono anche rifletterne lo stato di salute. Il corpo umano emette ¢ assorbe energie (biofrequenze) diverse in funzione dello stato di salute o di malattia. E stato dimostrato sperimentalmente che l’organismo vivente & una fonte natura- le di irradiazione che, finché vivo, emette continuamente segnali nell’ambiente. Rispetto ad altre fonti di irradiazione, l’energia di questi segnali é relativamente debole. Lo spettro di biofrequenza presenta caratteristiche comuni a tutti gli organismi viventi ¢ copre una gamma di radiazioni che va dai raggi ultravioletti alle deboli microonde. Nell’organismo umano questo spettro (o meglio biospettro) si concentra prevalentemente nella regione compresa tra le radiazioni infrarosse ¢ le microonde. IL laser viene impiegato in medicina ormai da molti anni, nel cor- so dei quali ha subito notevoli sviluppi e modifiche fino a venir uti- lizzato anche come strumento di potenziamento e rivitalizzazione delle terapie di tipo biologico. La frequenza utilizzata nello strumento @ quella emessa dal DNA umano e dalle reazioni degli enzimi, cioé 634,7 nm (come portante, oltre ad alcune bande laterali sempre in risonanza con la vitalita delle nostre cellule). Elargire una lunghezza d’onda di que- sto tipo corrisponde alla somministrazione di biofotoni, il che si- gnifica rendere l’ossigeno pitt reattivo. Le complesse reazioni che avvengono nell’organismo umano liberano continuamente energia elettromagnetica bioluminescente di tipo chimico (ultradebole o biofotoni), che da alcuni anni si pud anche misurare scientificamente. L’applicazione dello strumento col flusso laser non presenta effetti collaterali ¢ trova applicazione in metodiche terapeutiche come l’agopuntura, l’omeopatia, l’omotossicologia, la fitoterapia, la terapia di riattivazione biologica in sindromi depressive e ansiose, etc. L’applicazione di questa funzione é rivolta, oltre che ai problemi di tipo doloroso muscolare, tendiniti, distorsioni, cervicalgie, epi- condiliti, anche per stimolare i punti di agopuntura senza utilizzo di aghi e per i trattamenti di riequilibrio e fabbisogno di energia vitale in punti specifici. Appare evidente come l’applicazione di una sorgente laser con emissione di vibrazioni a frequenza pari a 634,7 nm corrisponda ad una energia esterna portante che é in grado di risuonare con tutti i sistemi biologici del nostro organismo e divenga pertanto una ener- gia terapeutica e informativa di regolazione (ordinatrice) per tutto il nostro corpo. Come il Dott. Fritz Albert Popp poté dimostrare, gli esseri vi- venti contengono dei sistemi risonatori molto sensibili. L’uomo presenta circa 1013 oscillatori, che sono reattivi in tutto il campo delle frequenze. Popp afferma che I’essere vivente é¢ creato a misura dell’ ideale comunicazione delle sue cellule, sull’esatto scambio di informazioni 0, in breve, sulla risonanza cellulare, ed ha scoperto Pesistenza di una radiazione fotonica di intensita ultradebole che si manifesta in tutti gli organismi viventi, la cui rilevanza sembra aumentare con il grado di evoluzione degli organismi stessi. Tale emissione fotonica ha una coerenza elevatissima, ed ¢ questa che da la specificita del messaggio. Questi quanti ottici, espressi dai sistemi biologici, vengono chiamati da Popp biofotoni. 89 90 L’emissione coerente di biofotoni é direttamente proporzionale al grado di salute di un tessuto: i tessuti che presentano patologie in atto hanno, infatti, una scarsa emissione di biofotoni sia per la ridu- zione ol’alterazione della loro funzione metabolica, sia per il blocco del passaggio dei fotoni stessi attraverso un mesenchima alterato. I biofotoni, emissione sincrona e coerente, hanno proprio la catena del DNA come risonatore chiave all’interno della cellula. La funzione di questo dispositivo assomiglia per certi versi all’o- meopatia di risonanza, ovvero emettere ¢ al tempo stesso stimolare la liberazione di molti fotoni da parte di tessuti sani, per riequilibrare lo scompenso energetico dei tessuti malati. II dispositivo agisce inte- ragendo con gli organi sani ¢, a livello dei tessuti ammalati, aumenta le vibrazioni delle membrane cellulari aiutandole ad eliminare le tos- sine o i microrganismi posti sulla membrana od all’interno di essa. Se esaminiamo lo spettro delle energie emesse dal nostro organi- smo, vediamo che ¢ molto complesso, ma comunque scomponibile negli spettri delle varie funzioni. L’insieme di questi spettri presenta un picco corrispondente alla banda di lunghezza d’onda di 634,7 nanometri, che é stato studiato da Popp e attribuito alla funzione lipossigenasica. La lipossigenasi ¢ un enzima della classe delle ossidoreduttasi che catalizza l’ossidazione dei doppi legami degli acidi grassi polin- saturi formando un perossido (0 un superossido) ¢ un acido grasso a catena pili corta. Questa reazione fisiologica ¢ molto importante, ubiquitaria nell’organismo umano e pertanto la sua corrispondente emissione di 634,7 nanometri é presente in ogni sistema biologico del nostro corpo, dal micro al macro. Sulla base di questi concetti gia conclamati e su esperienze prati- che é stato messo a punto questo Laser Armonizzatore a Biofotoni, caratterizzato da una emissione fondamentale di lunghezza d’onda pari a 634,7 nm e da una serie di frequenze laterali ben calibrate. La potenza della sorgente (stato solido) ¢ stata volutamente ridotta ¢ adattata a un uso “energetico” per l’armonizzazione ¢ la ricarica/ ripristino. L’emissione viene filtrata da un circuito ad onde di forma che ne potenzia ¢ informa il grado, prima di raggiungere la cute (o punti particolari decisi dal terapeuta). L’attivita terapeutica viene esaltata se la stimolazione laser trova delle porte privilegiate di entrata nel sistema biorisonante, come i punti di agopuntura, che sono porte privilegiate: infatti sono caratterizzati da bassa impedenza e sono pori elettromagnetici aperti sul nostro organismo. Essi sono quindi delle antenne disposte a formare i meridiani o intercalate sul loro tragitto, in grado di ricevere appieno questi segnali di energia di regolazione, trasferendola al nostro organismo. Quest’ultimo é un sistema fisico dissipativo che, ricevendo tale input energetico biorisonante esogeno, é in grado di divenire pit coerente ¢ ordinato (Prigogine). Con l’impiego di questo strumen- to attuiamo una riabilitazione di tipo energetico. L’energia vitale é energia di natura originariamente elettroma- gnetica che viene fortemente informata dal campo psichico, ossia dalla mente dell’organismo a cui appartiene. L’energia vitale si tro- va quindi a meta tra l’organizzazione mentale ed emozionale che la informano e l’organizzazione del corpo fisico che viene strutturato da essa. L’unita di misura dell’energia elettromagnetica in generale & rappresentato dall’elettrone, che a sua volta é costituito da fotoni, ossia particelle o quanti di luce caratterizzati da differenti movi- menti ondulatori. L’energia vitale si comporta, nel corpo vivente, come una rete di informazioni, uno scheletro energetico tridimen- sionale olografico, su cui si aggregano e si muovono gli atomi che compongono il corpo fisico, cosi come i mattoni e gli elementi che compongono un’abitazione si strutturano sulla base della forma tri- dimensionale del progetto Il corpo di un essere vivente ¢ composto da atomi fisici, da ener- gie elettromagnetiche altamente informate, da emozioni, da pen- sieri e dalla coscienza che ne costituisce l’unita individuale 0 senso di identita. Ogni organismo, dalla cellula alla pianta fino all’essere umano, ha in sé questi livelli di organizzazione. 91 92 Il campo energetico vivente e anche tutte le energie vitali che compongono ogni struttura biologica hanno la caratteristica di es- sere pulsanti e cicliche. Tutto questo é in relazione alla pulsazione cellulare, al ritmo cardiaco e respiratorio, alla pulsazione cranio-sa- crale, ai comportamenti fisiologici (respirazione, sonno, pasti, sesso, lavoro ecc.), ai pitt profondi ritmi ormonali circadiani e stagionali. Il campo energetico ¢ la rete di energia, non essendo fortemente strutturate come il corpo fisico, ma essendo al contrario flessibili e adattabili, possono manifestare un’alterazione che solamente dopo mesi o anni sfocera in una forma patologica a livello fisico. Per que- sto le diagnosi energetiche comportano una possibilita di diagnosi pteventiva molto valida. I campo elettromagnetico del cuore Dopo il concepimento di un essere umano, il suo cuore inizia a battere prima che il cervello sia formato. Cid ha portato i medici a chiedersi da dove provenisse |’intelligenza necessaria ad avviare ¢ regolare il battito cardiaco. Con sorpresa del mondo medico, gli scienziati dell’ HeartMath Institute in California hanno scoperto che il cuore ha un cervello proprio, composto all’incirca da 40.000 cellule; hanno inoltre dimostrato che il cuore umano genera il cam- po energetico pitt ampio ¢ potente fra tutti quelli generati dagli altri organi del corpo, compreso il cervello all’interno del cranio. Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un dia- metro che si estende dai due metri ¢ mezzo ai tre metri, con l’asse centrato nel cuore. Il campo elettromagnetico generato dal cuore permea ogni cel- lulae, in maniera analoga all’ informazione portata dalle onde radio, pud agire da segnale sincronizzante per tutto il corpo. L’evidenza sperimentale dimostra che questa energia non solo é trasmessa in- ternamente al cervello, ma é anche recepibile da altri soggetti che si trovino nel suo raggio di azione. Il campo elettrico che viene mi- surato dall’elettrocardiogramma (ECG) é all’incirca 60 volte pit grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalo- gramma (EEG). La componente magnetica del campo del cuore, che &all’in- circa 5000 volte pit potente di quella prodotta dal cervello, non € ostacolata dai tessuti ¢ pud essere misurata fino ad alcuni metri di distanza con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID) basato su magnetometri. ESSENZA DEL LAB Lo strumento LAB emette biofotoni senza massa e informati di- rettamente dall’operatore. Il fatto che questi biofotoni non abbiano massa, quindi non siano fatti di materia, potrebbe suggerire I’affer- mazione “non c’é massa = non c’é energia’. Infatti E=mc* (formula di Einstein), quindi se m=0, E=0. In effetti il LAB emette biofotoni la cui tipologia di energia & leggermente differente da come la intendiamo comunemente, ma che é dimostrabile dalla fisica quantistica e non risponde alla nota formula di cui sopra. Questa energia viene richiamata da una came- ra di risonanza che altro non é se non un microcosmo risonante col macrocosmo. Se accettiamo che I’elettrone ruoti eternamente attor- no al proprio nucleo senza assorbire energia dall’esterno, possiamo anche comprendere da dove possa arrivare questa energia ¢ da cosa sia composta. Non possiamo negare che ogni specie animale vivente riceva in- formazioni sul come vivere, svilupparsi e comportarsi da qualche Fonte Centrale, usualmente da noi denominata istinto negli anima- lie negli umani. Alla luce di quanto finora esposto possiamo essere 93 94 certi che questa Fonte centrale 2 un “qualcosa” senza massa, senza spazio ¢ quindi senza tempo, ma con un tipo di energia particolare econ tutte le informazioni di questi Universi. Le informazioni sono trasmesse o meglio captate per risonanza, ovvero per mezzo di onde con frequenza ¢ fase risonanti con l’in- formazione necessaria. E noto il fatto fisico che due onde in fase si sommano, ma ¢ importante divulgare che l’essere umano in risonan- za costruttiva con la propria Anima avra a disposizione infinite quan- tita di energia non solo di tipo fisico (con massa), ¢ potra accedere a questa Fonte Centrale in maniera istantanea con la propria “camera di risonanza” che noi chiamiamo Coscienza e Consapevolezza. Altro fattore importantissimo sono le informazioni: tutte le par- ticelle si comportano e agiscono in base ad informazioni che 0 sono gia presenti in esse o sono ricevute da una Fonte “non locale”, ovvero non presente nella nostra dimensione spazio-tempo. L’accettazione di questo parametro ci fa comprendere cosa sia ’onnipresenza ¢ altri fenomeni, quali la preveggenza ¢ il trattamento a distanza. Nella trattazione di questi argomenti si corre il rischio di intacca- re dogmi spirituali difficili da eliminare a causa di memorie ataviche trasmesse di generazione in generazione ¢ contenute come informa- zioni presenti nelle nostre cellule. E quindi giusto che ognuno trag- ga le proprie deduzioni a mente libera, o meglio col cuore aperto. Occorre porre l’accento sul fatto che quasi tutte le Sacre Scrittu- re riportano concetti che la fisica quantistica ha dimostrato esistenti ¢ riproducibili. I biofotoni emessi dal LAB trasportano informazioni pure ¢ si programmano con le intenzioni dell’operatore che tiene in pugno l'apparecchio. Ribadiamo, come gia scritto in un capitolo preceden- te, che i biofotoni emessi contengono queste informazioni di base: TUTTOE UNO; 10 CREO TUTTA LA REALTA; GLI ALTRI SONO IL MIO SPECCHIO; ACCETTO TUTTO CIO CHE E; HO LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE DIVINO; REALIZZO LA MISSIONE DELLA MIA ANIMA; IO SONO ENTITA VIBRATORIA DELLA COSCIENZA UNIVERSALE; GRAZIE, TLAMO; MI DISPIACE, TI PREGO PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO; LA MALATTIA E UNA OPPORTUNITA DI CAMBIAMENTO; TUTTO E, SEMPRE. Inoltre la programmazione prevede inderogabilmente di: ¢ riprodurre la frequenza e la vibrazione energetica per mantenere le cellule viventi in ottima salute; riportare alla corretta vibrazione le cellule malate di tutti gli or- ganismi viventi; © riportare ¢ consentire un equilibrio energetico ottimale di tutti gli organismi viventi; © armonizzare gli ambienti ¢ le energie ivi presenti; © consentire un aumento di CONSAPEVOLEZZA ne; viventi. Modalita di utilizzo Sono di seguito specificate le modalit’ di utilizzo dello stru- mento in due sezioni separate, come armonizzatore della persona e dell’ambiente e come laser a biofotoni. Cid é stato volutamente separato per consentire una pitt rapida e semplice informazione. Modalita “Armonizzazione” Lo strumento che state utilizzando ha una caratteristica unica, essendo contemporaneamente un ricevitore ¢ un emettitore e con- sentendo quindi in totale sicurezza la calibrazione delle emissioni necessarie al ripristino dello stato ottimale, senza incorrere nei noti fenomeni di ipo- o iper-stimolazione. 95 96 Per accendere lo strumento impugnare con una mano lo stesso ¢ spostare l’interruttore a slitta verso l’alto, si otterra l’accensione dello schermo e del fotoelemento riportato in figura. Nota: Vemissione avviene dall’interno dello strumento verso Vesterno, quindi anche coprendo I’apparecchio il funzionamento rimane inalterato. Lo strumento pud tranquillamente essere messo acontatto con la pelle o tenuto sotto i vestiti. Per il normale utilizzo come armonizzatore ¢ riequilibratore energetico personale é sufficiente accendere lo strumento come in precedenza indicato e porlo in una tasca, nella borsa 0 a contatto con la pelle o con la parte al momento dolorante. Per un effetto concentrato occorre impugnare lo strumento € orientare il cono di emissione con il vertice rivolto verso il punto dolorante; non occorre che il metallo sia a contatto con la pelle, ¢ sufficiente posizionarlo a qualche millimetro (l’eventuale contatto non ne pregiudica comunque l’effetto). La durata massima del trattamento pud arrivare a7 minuti. I trattamento dei chakra (sia principali sia secondari), dei me- ridiani ¢ dei punti di agopuntura utilizzando l’apparecchio con Ca) Ted odo} Denn eee at betta iC ala laser ant) la modalita concentrata dovra venir monitorato costantemente dall’utilizzatore stesso. Nota importante: lo strumento é dotato di un dispositivo di controllo di quanto emesso e quanto ricevuto in termini energetici, quando é utilizzato con il cono concentratore 0 con i contatti di carico e scarico. Tale livello é stato impostato per non oltrepassare mai la soglia di sicurezza, al fine di preservare il benessere generale delle cellule dell’organismo. Come riferimento, si pensi a cosa accadrebbe se ad una lampadi- na con tensione di 220 Volt venisse applicata una tensione di 1.000 Volt: dopo una luce intensissima si creerebbe un danno irreparabile. Il nostro organismo ha bisogno di equilibrio in tutti i sistemi ¢ lo strumento ha questo scopo principale, oltre alla possibi operare come un laser all’occorrenza. 97 98 Si consiglia di prendere nota anche mnemonicamente di un punto base di riferimento dello stato energetico o di salute prima dell’inizio del trattamento, e monitorarne costantemente gli effetti durante e dopo I’uso dello strumento. Utilizzando i contatti di carico ¢ scarico, l’utilizzatore tenga ben presente che I’energia necessaria per caricare viene prelevata dalla camera di risonanza interna allo strumento (freccia di colore rosso con il verso in uscita), mentre l’energia per scaricare l’utilizzatore (chakra, meridiani di agopuntura, etc.) viene inviata all’interno del- lo strumento (freccia di colore blu con il verso in entrata), che ne provvede alla conversione immediata ad un livello di risonanza a due ottave superiore. Nota important tere solo energie di elevato grado ¢ livello, e con la massima con- : il cono emettitore é collegato per poter emet- centrazione possibile, e non pud ricevere o assorbire energie o congestioni; quindi per caricare o scaricare un determinato punto o chakra occorre avvalersi dei punti di contatto di cui sopra, che possono essere posti a contatto direttamente con le parti o per mez- zo delle zone riflesse (per esempio i polpastrelli). In ogni caso é pos- sibile scaricare contemporaneamente un punto ¢ caricarne un altro, sia con i contatti che con un contatto ¢ il cono emettitore. Per l’utilizzo ambientale accendere lo strumento ¢ posizionarlo possibilmente (non é indispensabile) ad una altezza da terra o dal piano di calpestio dell’ambiente compreso tra 1 metro ¢ i 2,5 metri. Nel caso di abitazioni su pit piani, ma con scale e corridoi co- muni, si pud porre lo strumento acceso al piano terra (non nello scantinato o nelle cantine, dove occorre l’armonizzatore ambientale solo per questo scopo). E necessario lasciare lo strumento sempre acceso, gia dopo 24 ore dall’accensione l’ambiente sara armonizzato ¢ la sensazione sara percepibile fisicamente. Gli effetti principali che si potranno riscontrare (compatibil- mente con la situazione personale) sono: miglioramento stato di veglia; miglioramento stato di riposo notturno; normalizzazione sistema immunitario; sensazione di ambienti con presenza di aria pit “leggera” (ioni negativi); ¢ ginocchia e piedi pit “elastici” (normalizzazione del contatto di drenaggio con la Terra); ¢ stato mentale pit “leggero” (normalizzazione della ricezione dell’energia del Cielo); elevazione di grado ¢ livello dell’energia ambientale, nonostante la presenza di fonti di energia elettromagnetica congesta (router Wi-Fi, cordless, cellulari, micro- onde, etc.); © —conversione delle congestioni derivanti da fonti biologiche ani- mali e naturali (stati di salute e geopatologie in genere) e man- tenimento del livello ottimale per uno stato di salute sano ed equilibrato. Lo strumento lasciato permanentemente acceso consentira un mantenimento armonioso dello stato energetico degli ambienti ¢ dei suoi abitanti (persone, animali, piante, pietre ¢ cristalli). Modalita “Laser a biofotoni” Questa funzione pud venire utilizzata con due modalita distinte: 1) utilizzo come emettitore di biofotoni alla frequenza di 634,7 nm per la ricarica energetica cellulare dei vari organi ¢ tessuti; 2) utilizzo per la ricarica energetica mirata mediante “informa- zione della sorgente” di biofotoni attraverso I’ intenzione dell’ope- ratore; in questo caso la sorgente informata pud venir proiettata direttamente sugli organi 0 sui tessuti oppure posizionata in pros- simita del cuore (all’interno del campo elettromagnetico del cuore stesso), come precedentemente riportato. A tal fine occorre tenere il dispositivo acceso in proiezione verso il cuore, posto al centro del petto. La durata massima del trattamento é di 7 minuti. 99 100 Per informare la sorgente occorre fare in maniera che razionali- t4 e spiritualita dell’operatore siano in comunicazione e in accordo @intenti. L’emisfero cerebrale sinistro (che controlla la parte destra del nostro corpo) é quello razionale (maschile), mentre l’emisfero de- stro (che controlla la parte sinistra del nostro organismo) ¢ quello emozionale (femminile); i due emisferi sono collegati tramite il cor- po calloso. Quando impugniamo il LAB e il nostro intento é forte ¢ in ar- monia tra i due emisferi, accade un fatto fondamentale e ben de- scritto dalla Fisica Quantistica, ovvero noi possiamo far accadere cid che vogliamo. Infatti la camera di risonanza posta internamente allo strumento raccoglie le nostre vibrazioni ¢ le trasferisce al siste- ma laser modulandolo energeticamente. Questo evento non modi- fica la frequenza e |’informazione fondamentale come succede con le trasmissioni radio televisive. Il sistema é calibrato in modo tale che il fascio emesso contenga I’ intento vibratorio previsto, oltretut- to amplificato alla" potenza. ‘Tra i vari metodi che ognuno potra sperimentare per porre i due emisferi in equilibrio mentre si effettua il trattamento su se stessi 0 su altri soggetti, possiamo suggerire quello di porre le gambe a “X” ossia incrociate, ¢ logicamente di tenere sotto controllo le emozioni (magari in un ambiente tranquillo ¢ rilassato). Consigliamo di effettuare un trattamento completo di armoniz- zazione sulle zone del dolore o sui punti di agopuntura o sulle zone riflessogene dei vari organi o sui chakra con la seguente sequenza temporale: 1. da 1 minuto fino a7 minuti di armonizzazione, proiettando il cono emettitore del dispositivo acceso verso le zone da trattare; 2. da 1 minuto fino a7 minuti di armonizzazione laser, proiettan- do il raggio laser verso le stesse arce da trattare; 3. da 1 minuto fino a7 minuti di armonizzazione, proiettando il cono emettitore del dispositivo verso le suddette aree. Questa sequenza, che pud andare da 3 minuti per le situazioni non complicate fino ad arrivare a 21 minuti per le problematiche pitt gravi, ¢ ottimale per poter rimodulare le frequenze oscillatorie disarmoniche che creano campi di disturbo nella dinamica vitale delle nostre cellule. PRECAUZIONI E necessario evitare di puntare sugli occhi aperti o guardare di- rettamente il fascio di luce laser emesso; pur essendo a bassa poten- za, il laser potrebbe creare disfunzioni in soggetti particolarmente sensibili. Nota importante: il pulsante per l’attivazione della funzione laser é attivo ad interruttore in posizione “ON” (schermo acceso), quindi é necessario prestare particolare attenzione per non azionarlo inav- vertitamente (la corsa del pulsante é volutamente lunga allo scopo). Occorre fare attenzione alle sensazioni di calore 0 formicolio, queste devono essere sempre piacevoli, mai irritanti. Attivando la funzione laser si notera un calo di luminosita sullo schermo del dispositivo e nel fotoelemento, cid ¢ normale ed é do- vuto all’assorbimento dell’elemento laser. Si pué utilizzare l’alimentatore in dotazione qualora si effettuas- sero trattamenti frequenti laser; l’utilizzo solo come armonizzatore ha un consumo molto ridotto ¢ consente una autonomia delle bat- terie per circa un mese anche con uso intenso (40 5 ore al giorno), mentre l’uso laser con le sole batterie avra una autonomia di circa una settimana per un uso giornaliero di circa mezz’ora. Il costo delle batterie ¢ in ogni caso molto ridotto (qualche de- cina di centesimi), ¢ si pud tranquillamente utilizzare lo strumento anche solo a batterie. 101

Potrebbero piacerti anche