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È pericoloso sporgersi

“E pericoloso sporgersi” è un brano della durata di 24’ composto nel 1991 dal compositore francese
Bernard Parmegiani su commissione di France Culture. In questo brano si alternano e a tratti si
sovrappongono parti strumentali composte da suoni concreti e processati elettronicamente a parti
vocali parlate.
La patch che permetterà di effettuare un’analisi dell’ampiezza e delle zone frequenziali (bark) del
file audio. I dati ricavati dalle analisi vengono utilizzati per applicare effetti ad una serie di video
quando si verificano determinate condizioni ( es. superamento di una soglia). Il materiale video è
stato interamente ripreso sulla tratta ferroviaria fra Massa e Parma. E’ stata creata una partitura
tramite un oggetto “coll” per attivare una serie di eventi a precisi istanti di tempo. Gli eventi
programmati ed inseriti in partitura riguardano automazioni dei seguenti parametri:
Numero video Riscaldamento Rotazione Ampiezza effetto Tipologia di effetto Modifica della
forma

Di seguito il testo che ho tradotto (con l'aiuto di un'interprete...)

È pericoloso sporgersi Attenzione, attenzione è pericoloso sporgersi dalle portiere al fine di evitare
di essere interamente decapitati. Grazie. Non so se si possa ancora leggere questo avvertimento “è
pericoloso sporgersi”. Sporgersi su cosa? Su un problema? Una questione? Fuori? Non dalla
portiera …… Al fine di evitare di ricevere delle bottiglie di coca cola nell’occhio. Questo può
essere pericoloso e rischia di privarvi della vista fino alla fine dei vostri giorni e anche dopo,
sicuramente. Se un treno passa in controsenso non sono i vostri occhi ma la vostra testa di cui
rischiate di venir privati. Non si resiste a lungo alla decapitazione e le persone non sopportano di
non riconoscere più un viso. È uno degli effetti peggiori. Un ultimo esempio di uguale importanza
sono le polveri o altri granelli microscopici di origine vegetale che galleggiano nell’aria e che
improvvisamente, a causa della depressione creata dal passaggio del treno, così come le bottiglie di
coca cola, vengono a colpire violentemente la retina del vostro occhio sinistro fino a danneggiarlo
senza tuttavia renderlo definitivamente inutilizzabile. La lista potrebbe essere lunga e degli ostacoli
possibili ma il buon gusto incita a non insistere. Chiudiamo quindi la finestra. Allontaniamo quindi
ogni pericolo di sporgersi. Resta allora il piacere inesauribile di sporgersi sul balcone del sogno o
quello dell’incubo. Pensavamo di averlo sfuggito ma vi ha inseguito perché siete saliti su questo
treno. Si è fatto minuscolo aspettando di giocare crudelmente con tutti quelli che attraversano la
memoria. Là, nell’emisfero sinistro del cervello: una brutta situazione, un personaggio, un problema
di salute, un vaso rotto prima di partire, una lettera raccomandata etc… Attenzione alla partenza. Sì
signori, facciamo attenzione a non sporgerci più salvo su qualche fenomeno se lo permettete. …
[….]
Il vetro del vagone rappresenta uno schermo dove vediamo inscriversi un lungo treno panoramico
più o meno leggibile secondo la velocità di spostamento tra il punto A e il punto B. Questa
leggibilità sembra essere in funzione della portata del nostro sguardo che si soffermerà o sul primo
piano o al ventesimo piano laggiù. Durante il tragitto la prospettiva ci offre un gioco di spostamento
in senso inverso, a velocità variabile, diversi piani. Ci sarebbe un calcolo da fare se si dovesse
riprodurre artificialmente questo spettacolo animato. […] Il viaggio che noi stiamo facendo si
inscrive già nel passato. Là, la banda magnetica scorre ad una velocità regolare, ovvero, 38 cm al
secondo. È evidentemente abbastanza lenta se paragonata al treno che corre a 120 km orari ovvero
3.333 centimetri al secondo, sette volte più veloce della banda magnetica e se questa trasmissione
che state ascoltando dura mezz’ora noi dovremmo percorrere …… Questo piccolo calcolo è
apparentemente inutile e senza proposito, faremmo meglio ad apprezzare l’ampiezza del fenomeno
sopra il quale ci stiamo sporgendo al momento affinché il tempo passi più velocemente. [….]
Sopra un treno molti compiti sono possibili: leggere, scrivere, riflettere, non riflettere, osservare,
guardare, dormire, sognare e fare incubi, fare l’amore, restare alzati, restare seduti, mangiare, bere,
digerire, parlare, andare in bagno, insomma, tutta una serie di compiti mentre si percorrono
chilometri di rotaie come degli spaghetti sul Parigi – Milano. Uno dei vantaggi di viaggiare su
questo treno magnetico è che si può parlare a voce alta senza rischiare di disturbare il vicino che
legge. Allo stesso modo, si può leggere con la stessa voce il libro nel quale è immerso il tipo
anziano di fronte a voi. Come per caso o per coincidenza, ha scelto “la modificazione”. Tutte le
persone nel compartimento interrompono allora la conversazione e il tipo anziano di fronte
comincia a leggere.
Attraverso lo specchio del finestrino, attraverso il riflesso di questo compartimento passano delle
luci nella campagna. Le camere illuminate delle case dove, solo per un istante, si intravede una
ragazza che si toglie l’abito davanti un armadio. E c’è ancora un altro riflesso, il più tremolante di
tutti, che si vede negli occhiali circolari del vecchio italiano di fronte a voi che dorme già, della
fotografia al di sopra di voi dietro la vostra testa che ritrae …sapete cosa? Raffigura l’Arco di
Trionfo circondato da taxi obsoleti. Il tipo che è veramente intelligente smette di leggere e ognuno
di noi nel vagone si precipita ai vetri per tentare di accorgersi della ragazza nella casa. Nessuno la
vedrà. Il treno scorre troppo velocemente e alcuni resteranno delusi ma per quelli che l’hanno vista
è dunque una realtà. Qualcuno si ferma ad osservare il vecchio italiano dagli occhiali circolari che
dorme già o ad ammirare la fotografia dell’Arco di Trionfo. Là si nota una piccola differenza perché
non si scorgono più dei taxi obsoleti quindi pensiamo che quei taxi siano partiti. Di fronte a voi, nel
vetro dietro al profilo del vecchio italiano, l’immagine del compartimento è bruscamente
attraversato da un altro treno che passa con tutte le finestre illuminate o quasi, senza che le si possa
contare nel guardarci attraverso a causa della velocità raddoppiata. Il treno entra in un tunnel, non
appena uscitone ecco che il viso della luna esce dalla montagna e resta sospeso qualche istante al di
sopra dell’immagine della plafoniera. Là ancora il tipo di fronte a voi, che è intelligente, sospende
la lettura in modo tale che ognuno possa ammirare lo spettacolo. Effettivamente un treno passa
contate le finestre illuminate. Tuttavia ha preso un po’ di ritardo se si fa riferimento all’istante in cui
sarebbe dovuto passare nel libro del tipo davanti a voi. Potrebbe essere la lentezza del suo ritmo di
lettura che ne è la causa. Si scorge bene la montagna così come è stata descritta, ma la luna non è
sospesa esattamente nello stesso punto. Se si volesse essere precisi si potrebbe dire che è situata a
destra della
plafoniera. Cosa che non sembra verosimile se si tiene conto dell’epoca in cui il libro del tipo
davanti a voi è stato scritto. Molte cose sono cambiate da allora, persino la collocazione della luna
nel momento in cui scende dal (nel) cielo. La questione potrebbe essere posta agli astronomi o agli
astrofisici che si preoccupano certamente dello stato del cielo. Noi abbiamo tutti voglia di dormire
un po’, di sognare anche noi come l’italiano dagli occhiali circolari. Allora tutti i viaggiatori si
siedono, mettendosi comodamente chiudono gli occhi come se avessero tutti voglia di sognare
collettivamente. Un grande sogno, non si sa più chi sogni cosa. Si va dall’uno all’altro senza
accorgersi di avere i piedi nel sogno del vicino. Ad un certo punto l’italiano dagli occhiali circolari
si sveglia, accorgendosi che il tipo di fronte a lui si è addormentato raccoglie il più delicatamente
possibile il libro cadutogli sulle ginocchia.
Riprende la lettura. Toh, si dice fra sé e sé, com’è curioso e quale coincidenza, il taxi al di fuori
dell’Arco di Trionfo è ancora là, che dorme, come tutte le persone qui, all’interno di questo vagone.
Alla luce dell’interessante testo sarà effettuato un nuovo lavoro sull’intero brano.

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