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7 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE
L’introduzione delle tecnologie software in azienda risale agli anni ’60, quando iniziò l’utilizzo del calcolatore per
archiviare dati contabili e generare rapporti periodici a uso dei livelli direttivi: si trattava di voluminosi tabulati di
numeri che permettevano di tenere sotto controllo l’andamento contabile dell’azienda. Da allora le tecnologie in-
formatiche hanno fatto molti passi in avanti, dando la possibilità di un uso più agile e funzionale delle informa-
zioni aziendali. In particolare, la larga diffusione, a partire dagli anni ’80, dei personal computer ha segnato una
svolta anche nel campo degli strumenti software per il supporto alle decisioni aziendali con l’introduzione dei fo-
gli elettronici (spreadsheet) che consentono di effettuare analisi personalizzate delle informazioni aziendali, estra-
endo i dati aggiornati dalle basi di dati centralizzate. Il personal computer è così arrivato sulla scrivania dei diri-
genti aziendali e grazie a interfacce utente sempre più semplici ha consentito di superare la naturale avversione
all’utilizzo diretto dell’informatica da parte di questo tipo di utenti. Inoltre, l’evoluzione delle infrastrutture tele-
matiche ha introdotto sistemi in grado di facilitare decisioni collegiali da parte di persone che lavorano con obiet-
tivi comuni. Infine, la diffusione di Internet all’interno della società ha favorito lo sviluppo di servizi e la disponi-
bilità di informazione per via telematica, indipendentemente dalla loro localizzazione geografica. Questa evolu-
zione delle tecnologie ha portato nuove opportunità di business per le aziende e nuove possibilità di gestire in
modo più efficiente tutte le attività dell’azienda, al prezzo di un aumento della complessità delle informazioni da
gestire.
Per la produzione del risultato di un processo sono in genere coinvolte diverse strutture organizzative, che devo-
no necessariamente coordinarsi attraverso una distribuzione di compiti e responsabilità, spesso codificate attra-
verso procedure che regolano il processo.
Le risorse rappresentano tutto ciò con cui l’azienda opera, sia materiale sia immateriale, per ottenere gli obiettivi
preposti. Le risorse possono essere interne all’organizzazione, ossia sulle quali l’azienda opera direttamente, come
il personale, le risorse finanziarie, le attrezzature, i prodotti, le infrastrutture, i servizi, ecc., o esterne, sulle quali
l’azienda opera in modo indiretto, quali per esempio le banche, i fornitori, i cilenti, l’ambiente sociale, ecc.
Un processo utilizza le risorse e può quindi essere definito anche come la sequenza di decisioni e azioni che
l’organizzazione esegue per gestire il ciclo di vita di una o più risorse.
Un sistema informativo è quindi un insieme di componenti che devono combinarsi tra loro come i pezzi di un
puzzle per poter svolgere il proprio ruolo all’interno dell’organizzazione in modo efficace ed efficiente.
Un sistema informativo è in genere costituito da una parte formale e una informale. Il sistema informativo formale
è un sistema progettato dall’organizzazione per soddisfare le proprie esigenze informative e che è definito da
procedure, norme e principi. Il sistema informativo informale è generalmente definito dalle singole persone o da
gruppi di persone interne all’organizzazione per soddisfare esigneze informative non supportate dal sistema in-
formativo formale. In particolare, la diffusione dei personal computer semplificano la creazione e la gestione di
sistemi informativi informali individuali, in aggiunta a quelli formali.
Si definisce sistema informativo automatizzato (SIA) quella parte del sistema informativo che è realizzata con tecnolo-
gie dell’informazione e della comunicazione. In genere, infatti, non tutto il sistema informativo di
un’organizzazione è automatizzato, dato che, per problemi tecnologici o per motivi di convenienza economica,
rimangono delle attività in cui il supporto di informazioni è garantito senza fare ricorso all’informatica. Bisogna
anche osservare, però, che la spinta continua alle innovazioni nel settore informatico ed elettronico, e le corri-
spondenti forti riduzioni dei prezzi portano verso la progressiva riduzione del numero di tali attività, con una
crescente rilevanza dei sistemi informativi automatizzati. I sistemi informativi automatizzati permettono di rac-
cogliere, elaborare, memorizzare e scambiare informazioni attraverso un insieme di calcolatori, applicazioni sof-
tware e reti di comunicazione. Tali sistemi si possono caratterizzare sia in relazione alle attività per le quali offro-
no supporto informativo, che in relazione al soggetto che ne promuove lo sviluppo.
Nella società odierna, chiamata anche società dell’informazione, il problema non è la reperibilità di informazioni,
ma la capacità di riconoscere le informazioni utili alle decisioni da prendere e il processo di creazione di tali in-
formazioni. Una informazione infatti è tale nel contesto della decisione da prendere, e deriva in genere da una
elaborazione di dati grezzi.
Per prendere delle decisioni è necessario avere a disposizione dati accurati e affidabili, che devono essere conver-
titi in informazioni utili per il processo decisionale attraverso la propria esperienza, conoscenza e intuizione. Il
processo di conversione di dati in informazioni può essere formalizzato in sette fasi sequenziali: è necessario ini-
zialmente procedere alla raccolta dei dati, seguita da una fase di classificazione e ordinamento dei dati, che ver-
ranno successivamente elaborati per ottenere una sintesi significativa per il decisore; l’informazione deve essere
La gestione dei dati e la loro trasformazione in informazioni in un’organizzazione è oggi facilmente supportata
dalle tecnologie dell’informazione, che rappresentano gli strumenti necessari a creare il sistema informativo au-
tomatizzato. Le tecnologie dell’informazione includono gli elementi hardware, le applicazioni software, tra cui
hanno una grande importanza le basi di dati e le reti di comunicazione.
I sistemi informativi utilizzano e integrano le tecnologie informatiche per soddisfare le esigenze informative di
diverse tipologie di utenti all’interno di un’organizzazione; di per sé stesse le tecnologie informatiche sono solo
strumenti: la loro applicazione corretta e coerente con i processi dell’organizzazione ne permettono di sfruttarne
potenzialità per creare un sistema informativo automatizzato efficace a tutti i processi, soddisfacendo i bisogni
degli utenti.
Il rapido progresso delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni rende però difficili le decisioni relative
alle tecnologie da impiegare nel supporto e al miglioramento dei processi di un’organizzazione. Inoltre, lo svilup-
po e l’implementazione di nuovi sistemi informativi automatizzati è un investimento spesso dispendioso, il cui
ritorno non è facilmente calcolabile. E’ quindi necessaria un’accurata pianificazione del sistema informativo e del-
le tecnologie più adeguate a supportarlo in modo da fornire informazioni con le caratteristiche individuate prece-
dentemente, ossia rilevanti, complete, accurate, e tempestive. La pianificazione delle tecnologie si basa sulla defi-
nizione dell’architettura dei sistemi di elaborazione necessari, identificando le componenti hardware, software e di
comunicazione e le loro interconnessioni. Si deve inoltre procedere a formalizzare i processi che dovranno essere
realizzati con il supporto dell’architettura definita. E’ quindi necessaria una profonda comprensione sia delle tec-
nologie sia dei processi che dovranno essere realizzati.
Per cercare di esemplificare meglio questi concetti, si consideri una semplice organizzazione strutturata a pirami-
de, con tre livelli decisionali e di conseguenza con tre tipologie di processi:
il livello più basso è costituito dai processi operativi dell’azienda o dell’organizzazione, il cui obiettivo è la gestione
della produzione dei beni, l’erogazione dei servizi e rappresentano le attività di base che concorrono
all’attuazione degli obiettivi dell’azienda. Si tratta delle attività giornaliere dell’azienda il cui compito è
l’acquisizione, consumo e produzione di risorse. Queste attività concorrono alla creazione e alla raccolta dei dati
del sistema informativo.
La suddivisione dei processi in direzionali, gestionali e operativi può essere ulteriormente caratterizzata dal tipo
di decisioni che vengono prese al loro interno. Le decisioni in azienda possono essere suddivise in tre tipi []:
o Decisioni strutturate, in cui le regole per decidere sono completamente determinate, per le quali esistono
delle procedure note, per cui è sufficiente conoscere tutti i dati in ingresso e applicare la procedura per
ottenere l’esito della decisione. Per esempio, determinare l’interesse da applicare a un prestito è
un’attività strutturata che porta ad una soluzione predefinita.
o Decisioni semistrutturate, in cui le regole sono parzialmente determinate, per cui richiedono un grado di
intuizione per stabilire l’esito finale. In questo caso non esiste un’attività routinaria per identificare la so-
luzione. Per esempio, la definizione del budget di una divisione dipende da indicatori economici esterni
ed interni, ma richiede anche la sensibilità del responsabile che consideri gli obiettivi della divisione.
o Decisioni non-strutturate, che dipendono fortemente dall’esperienza, creatività e intuizione, in quanto non
esisitono criteri prestabiliti per identificare la soluzione. Per esempio la decisione sull’assunzione di un
dirigente che dipende principalmente dalla percezione che le persone delegate all’assunzione possono
avere sulle caratteristiche della persona da assumere e dei candidati.
Non esiste una corrispondenza rigida tra i tre tipi di decisione e i tre livelli di processi aziendali introdotti prece-
dentemente, in quanto a ciascun livello si possono trovare decisioni con diversi gradi di strutturazione. Tuttavia, a
livello operativo la maggioranza delle decisioni è di tipo strutturato, a livello gestionale le decisioni sono prevalen-
temente di tipo semi-strutturato, mentre a livello direzionale sono tipicamente non strutturate.
I sistemi informativi associati ai tre livelli possono essere classificati in tre categorie, a seconda che supportino
singoli individui (SI privato o personale), gruppi di persone (SI per gruppi di lavoro), o l’intera organizzazione (SI uffi-
ciale o aziendale). Il sistema informativo personale o privato, è l’insieme dei supporti informativi che rivestono interesse
solo per un singolo individuo, o per un gruppo ristretto di individui. Le applicazioni di Office Automation (automa-
zione di ufficio) rientrano principalmente in questa categoria. Il sistema informativo ufficiale, che si configura per vo-
lere della direzione dell’azienda e attraverso l’attività delle unità tecniche preposte a questo scopo. Esso produce
le informazioni che descrivono in modo ufficiale i processi dell’azienda.
SI ufficiale
Programmazione
MIS e controllo SI privato
parzialmente
strutturate
SI ufficiale
Attività
EDP operative SI privato
ripetitive e
completamente
strutturate
Figura 7.1 Gli aspetti del SIA rispetto al grado di strutturazione delle attività aziendali.
Il livello superiore a quello operativo comprende i processi gestionali, il cui obiettivo è quello di controllare
l’andamento delle attività operative, fornire eventuali direttive per gestire scostamenti rispetto ai risultati previsti a
livello di pianificazione. I sistemi tattici, o Management Information Systems (MIS), forniscono supporto infor-
mativo alla valutazione di decisioni strutturate o semi-strutturate per attività di controllo delle attività operative e
delle risorse disponibili, in modo da permettere di prendere decisioni sull’allocazione di tali risorse o
sull’acquisizione di nuove risorse per uno svolgimento più efficace dei processi operativi. Si tratta di sistemi in
grado di fornire un reporting sintetico, con funzioni di produzione di informazioni di routine a supporto delle
attività di programmazione e controllo della direzione. In questo caso l’enfasi è posta sulla sintesi dei dati, con il
principale scopo di ottenere le informazioni necessarie a una corretta analisi della situazione aziendale. Si tratta in
pratica di sistemi che consentono di automatizzare le operazioni di routine a livello manageriale e non più opera-
tivo, fornendo un consuntivo preciso, affidabile ed efficace delle attività svolte nell’azienda, in modo che possano
essere facilmente individuate eventuali anomalie. In questi sistemi, i dati raccolti durante i processi operativi, ven-
gono sintetizzati, aggregati e analizzati e permettono di fornire diverse tipologie di report: rapporti di sintesi, di
scostamento e rapporti generati ad hoc a seconda delle necessità. I rapporti di sintesi forniscono informazioni
relative al risultati totale di una attività su un certo periodo di tempo, ad esempio i dati del venduto di un certo
prodotto nella settimana in una certa area geografica, oppure per un dato venditore, oppure forniscono valori
medi, come ad esempio il costo medio di produzione di un prodotto per un certo mese in un impianto specifico.
Questi dati possono essere analizzati rispetto ai budget o a costi standard previsti, identificando eventuali sco-
stamenti, e fornendo quindi dei rapporti di scostamento che devono essere analizzati per identificarne le cause.
Infine, è possibile richiedere al sistema di fornire, quando se ne ha l’esigenza, di fornire dei rapporti ad hoc, che
creino delle relazioni tra dati non pianificate regolarmente, o che eseguano delle analisi specifiche su situazioni
particolari: per esempio per analizzare le cause relative ad un aumento del costo di produzione medio di un pro-
Non è sempre facile distinguere in modo netto tra sistemi tattici e sistemi strategici: esistono sistemi che sono a
supporto di entrambe le attività decisionali. I sistemi di analisi di marketing, per esempio, forniscono informazio-
ni sia per le decisioni di tipo tattiche sia per le decisioni strategiche che devono pianificare a lungo termine le atti-
vità aziendali.
I primi sistemi a supporto delle decisioni tattiche sono stati quelli relativi al controllo dei processi amministrativi
e finanziari delle aziende. I sistemi di budget, di gestione dei flussi finanziari e di gestione degli investimenti ne
sono gli esempi più comuni. I sistemi di budgeting permette ai manager di mantenere traccia delle spese e delle
entrate effettive e di paragonare questi dati con quelli previsti in fase di budget. Questi sistemi permettono inoltre
di paragonare questi dati con quelli memorizzati negli anni precedenti, con quelli di altre divisioni ed, eventual-
mente con quelli del settore. Queste analisi permettono ai manager di verificare l’utilizzo delle risorse per rag-
giungere gli obiettivi previsti, fornendo loro dei rapporti sintetici e individuando le variazioni. Questi rapporti
possono poi portare a nuove analisi che vengono richieste specificatamente per la situazione.
La classificazione in base al grado di strutturazione delle decisioni aziendali non è l’unica possibile. Altre caratte-
rizzazioni, per esempio in base alla natura delle informazioni trattate porta ad una classificazione diversa, che si
sovrappone a quella già individuata. In questo caso possiamo identificare:
• i sistemi transazionali, che abbiamo già visto fare parte dei sistemi di supporto alle attività operative e che gesti-
scono principalmente le attivtà ripetitive e hanno come obiettivo la memorizzazione delle transazioni effettua-
te dall’azienda giorno per giorno e quindi dei dati ad essi relativi;
• i sistemi per l’automazione d’ufficio, che sono sistemi sviluppatisi con l’avvento dei personal computer e sono
presenti in qualunque organizzazione per la gestione delle attività di un qualsiasi ufficio (elaboratori di testi, di
tabelle, di grafici, disegni e presentazioni). Inizialmente si trattava di strumenti a supporto dell’attività indivi-
duale, ma oggi con lo sviluppo delle reti locali sono strumenti che permettono la gestione di attività di grup-
po, mediante la condivisione dei dati, delle risorse tecnologiche sia hardware sia sofwtare;