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Cava di trachite rossa
nei pressi del paese di
Fordongianus (Oristano). La
produzione sarda di materiali
di origine vulcanica è di
assoluto rilievo
anche nuove destinazioni d’uso, tra le quali sizione delle certificazioni ISO 9000 ed ISO
spiccano le riqualificazioni urbane, il design, 14000.
i complementi di arredo e l’oggettistica di Sul fronte commerciale, il forte consumo
qualità. Questi materiali hanno già mostrato di pietra nell’ultimo scorcio del XX secolo
di poter svolgere il ruolo di outsider nei con- da parte sia dei mercati consolidati (U.S.A.,
fronti di altre produzioni e sembrano ormai Giappone, Germania, Canada, Arabia Saudi-
maturi i tempi per una loro affermazione an- ta ecc.), sia di quelli in forte sviluppo (India,
che in campo internazionale.
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1.3 Brevi riflessioni Deposito di blocchi di Marmo
di Orosei. Ad Orosei
l’estrema vicinanza degli
In un mondo come quello lapideo che, og-
impianti alle cave rappresenta
t'PUP gettivamente, non ha mai brillato (ovunque) un importante fattore di
Veduta parziale di una cava per tempestività, innovazione ed approccio competitività
di granito. Al comparto del industriale, la Sardegna si sta adoperando
granito sardo è stato da
per dare rapidamente delle risposte mature
tempo riconosciuto lo status di
Distretto Industriale (Buddusò e alle crescenti sfide della globalizzazione.
Gallura) Oggi il settore lapideo sardo può contare sui
summenzionati Distretti Industriali - uno nel
comparto del granito (Granito di Buddusò e
della Gallura) (foto 42) e uno nel compar-
to del marmo di Orosei (foto 43) - e, al loro
interno, su un numero di aziende sempre
maggiore che ha ritenuto opportuno aderire
ai più alti standard produttivi, qualificando la
propria attività e i propri processi con l’acqui-
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1. LA SARDEGNA E LA PIETRA NATURALE
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Grandi lastre di Marmo di
Orosei (varietà nuvolato scuro,
lucido) esposte in occasione
di Rassegne fieristiche
internazionali (nell’immagine:
“Abitare il Tempo”, Verona,
2006)
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Dominio della pietra in questo
ufficio privato: pavimento “
a scacchiera”, in elementi
quadrati di basalto e marmo
di Orosei; panca in basalto
e parete a tergo in tozzetti di
basalto “a spacco”. In secondo
Cina, Turchia, Brasile, paesi del Medio Orien- della bontà del prodotto. La pietra, infatti,
piano, pavimentazione in
te ecc.), si è tramutato in una domanda non permane al suo posto, in opera, osservabile marmo di Orosei, con tavolo e
solo in permanente crescita per le produzioni e giudicabile da tutti; senza che si possa ar- mensole in basalto
sarde ma, talora, anche fortemente diversifi-
cata e selettiva; architetti, designers e pro-
gettisti hanno accordato la loro preferenza
a molti materiali dell’isola (foto 44), decre-
tandone, in alcuni casi, una consacrazione
definitiva anche in ambito internazionale. E
- come è noto - non esiste miglior vetrina per
un materiale lapideo di un campionario pla-
netario di impieghi nelle più disparate condi-
zioni di esercizio: fredde, tropicali, ventose,
umide, saline, sottozero, inquinate, senza
manutenzione e/o norme di riferimento, e
via dicendo.
Una qualunque delle opere per le quali è
stata scelta la pietra naturale sarda (foto
45, 46, 47) è oggi un fiore all’occhiello che
qualunque produttore di pietra gradirebbe
avere; ma, soprattutto, è una dimostrazione
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1. LA SARDEGNA E LA PIETRA NATURALE
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Panchina in marmo di
tefare il suo aspetto, le sue performances, la disponibili, sono riusciti a garantire posizio-
Orosei, ad alto contenuto di sua durata o i suoi difetti. ni di rilievo sul mercato internazionale sola-
design, caratterizzata da uno Mappamondo alla mano, non esiste altra mente ad alcune di esse (se non a nessuna).
schienale reclinabile. L’opera zona sul pianeta che associ a così pochi La Sardegna, con risorse incomparabilmente
è stata esposta in occasione
di rassegne fieristiche
chilometri quadrati di estensione superficia- più ridotte e più vincolate rispetto ai sud-
internazionali (nell’immagine: le una simile gamma di produzione: sia in detti paesi, è invece riuscita nell’intento con
SAIE, Bologna 2008, “New senso quantitativo che qualitativo; men che pressoché tutti i materiali proposti nel corso
Stone Age Design”) mai se trattasi di isole. A rigor di statistica, degli anni. Un segno tangibile della qualità
può essere menzionata la Sicilia, la cui storia intrinseca della risorsa ma, evidentemente,
è peraltro ben diversa da quella della Sar- anche di tutto ciò che sta a valle della risorsa
degna, e che, tuttavia, annovera solo una stessa, dalle tecnologie ai servizi (foto 47a,
produzione rilevante di marmi, mancandole 47b), dai fattori di processo al know-how.
quasi completamente l’opzione silicea.
La soddisfazione e il vanto di veder apprez- Oggi il nuovo contesto normativo europeo
zati i propri materiali lapidei in tutti i più (Appendice II), inizialmente percepito da
importanti paesi del mondo, nonostante la molti operatori del lapideo come un osta-
limitata estensione del territorio da cui pro- colo, deve essere invece interpretato come
vengono, non è cosa da poco (foto 48–51). uno strumento di qualificazione e di promo-
Ci sono paesi (paesi, non regioni!) che, pur zione di cui potranno beneficiare anche le
con centinaia - se non migliaia - di pietre produzioni meno conosciute. Enti, Autorità
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1. LA SARDEGNA E LA PIETRA NATURALE
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Set di dischi diamantati. La
disponibilità di materiali
di consumo di produzione
locale è un fattore di grande
importanza.
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Set di utensili diamantati di
produzione sarda.
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Marilyn Meditation Chapel Portland (USA) -
Thompson Vaivoda & Associates Architects, Inc.
(Portland, USA). I rivestimenti e le pavimentazioni
esterne di questa chiesa, eretta sul ciglio di uno
strapiombo, sono in granito Luna Pearl a finitura
lucida e fiammata.
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1. LA SARDEGNA E LA PIETRA NATURALE
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Un edificio rivestito in
granito Rosa Beta “acceso”:
Paragon Building, Orchard
Road, a Singapore
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L’imponenza dello Utah State Una fase delle operazioni
Capitol Building, (U.S.A.), di posa in opera di pannelli
edificio per il quale sono stati preassemblati in granito grigio
impiegati 1800 metri cubi di nell’edifico Utah State Capitol
granito Grigio Sardo Building, (U.S.A.), di cui alla
foto precedente
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Veduta parziale di una cava di
marmo di Orosei. Sulla sinistra,
oltre la rampa, una bancata
di grandi dimensioni pronta un’immutata versatilità tanto che, in tempi ma, anzi, rilancia le prospettive di crescita
per essere suddivisa in blocchi
commerciali
molto recenti, le loro credenziali sono state dell’intero settore.
riconosciute e legittimate I mercati e gli operatori stanno imprimendo
non solo dai paesi tradi- una svolta assai energica all’industria lapi-
zionalmente consumatori dea ma, affinché l’efficacia sia massima, è
ma anche - e soprattut- necessario che tutto ciò “che sta intorno”
to - da quei paesi che del alla pietra - dalla normativa ai trasporti, dal-
mercato internazionale la logistica alla pianificazione - progredisca
hanno operato le trasfor- alla stessa velocità di quest’ultima, se non
mazioni più profonde. superiore, fornendole certezze legislative,
Al di là di ogni altra con- elementi di competitività, e tutto il sostegno
siderazione, per il Made e il supporto necessari, attraverso la promo-
in Sardegna si tratta di zione di azioni e strumenti specifici.
un risultato di rilievo
che non solo conferma, Non può, e non deve, essere altrimenti.
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2. Perché la pietra naturale
io; tuttavia, in considerazione del ruolo che
svolge nel determinare l’aspetto, la qualità
degli ambienti, la durevolezza di un’opera, o
la sua funzionalità, essa deve - anche e so-
prattutto - incontrare il gradimento dell’uti-
lizzatore finale.
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Pavimentazione interna in t'PUP
marmo di Orosei con disegno Tavoli policromatici realizzati con tozzetti di trachiti a finitura anticata
“a macchia aperta”. Residenza
privata
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Pavimentazione, gradinata
e zona ricreativa in basalto
e marmo di Orosei (Tinnura,
Oristano)
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La pietra naturale, nell’edilizia abitativa tradizionale dell’isola, è il materiale principe: rivestimenti,
pavimenti, elementi architettonici, decorazioni esterne ed interne
spesso una gamma di prodotti più rigida, munque fabbricato dall’uomo con impiego
con limitate possibilità di offrire produzioni di macchinari, con consumi idrici ed ener-
su misura; l’acquirente deve sostanzialmente getici sui quali spesso si soprassiede, e con
adeguarsi a ciò che l’offerta propone e, ov- rilascio in natura di rifiuti e residui (prodotti
viamente, adattare il suo progetto a ciò che di combustione, polveri, gas, vapori, scarti di
il mercato può fornirgli. Non così, invece, materia prima ecc).
per la pietra, alla quale si possono chiedere La pietra autenticamente naturale non è af-
spessori, dimensioni, forme e finiture le più fatto esente da queste voci; tuttavia essa esi-
disparate. ste già come tale in natura; non deve essere
“fabbricata”, e, laddove la sua filiera viene
gestita secondo corretti principi di sostenibi-
2.1 “Naturale”? lità, le prestazioni “ambientali” che la con-
notano sono spesso assai superiori a quelle
La contraffazione è un elemento di forte di- dei vari materiali alternativi e sedicenti “na-
sturbo in ogni settore industriale e ad essa turali”.
non sfugge certamente la pietra naturale. Poiché al concetto di “naturalità” di questi
Ecco perché, alla luce delle dinamiche di co- ultimi si associano spesso (e con veemenza)
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Taglio di una lastra di granito
municazione che essa propone per i prodotti anche quelli di sostenibilità ambientale, di
di elevato spessore in elementi alternativi, appare opportuno fornire al let- eco-compatibilità, di rispetto dell’ambiente,
per pavimentazione tore alcune semplici chiavi di lettura fin dalle dell’uomo e della sua salute, ecco perché il
primissime pagine di questo volume. termine “naturale” assume una sua valenza
La totalità dei materiali alternativi che imita- ben precisa quando si parla di materiale lapi-
no i lapidei ornamentali fa uso di sostanze deo (foto 66, 67, 68, 69, 70, 71).
varie come minerali, frammenti litici, cemen-
ti, impasti, sabbie, leganti, resine, colle e pro-
dotti agglutinanti vari; essi derivano quindi
dalla pietra naturale poiché molte delle so-
stanze sopracitate derivano - appunto - dalla
pietra (per frammentazione, comminuzio-
ne, macinazione, micronizzazione, cottura
ecc.). Tuttavia, affermare, come spesso viene
sottolineato dai fabbricanti di materiali al-
ternativi, che essi sono “naturali” non è né
sbagliato, né inesatto: è semplicemente non
rispondente al vero. Essi non esistono come
t'PUP tali in natura e, pertanto, non sono “natu-
Sagomatura di una colonna rali”. È più corretto dire che alcuni dei loro
tortile in marmo di Orosei
mediante moderno centro di ingredienti sono naturali, disponibili cioè in
lavoro a controllo numerico natura, ma il prodotto finale deve essere co-
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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Quando la pietra viene inserita
Recenti studi, volti a quantificare sulla base dispensabili nelle sempre più necessarie pro-
nel contesto naturale da cui di differenti indici di inquinamento (*) l’im- cedure di valutazione di eco-sostenibilità, le
essa stessa proviene, l’effetto patto ambientale di un’estensione prestabi- quali, in ambito costruttivo-edilizio, indicano
raramente si presta a critiche. lita di pavimentazioni esterne finite (1 m2), per il confronto tra pietre naturali e materiali
Se poi ciò avviene ad opera
di mani esperte, il risultato è
identificano nella pietra naturale un materia- concorrenti direzioni più credibili e scevre da
assicurato le con valori di impatto molto bassi (il mi- pregiudizi e parametri indimostrabili.
nore tra i materiali presi in esame). Si tratta In fin dei conti, deve suscitare riflessione il
di studi introdotti da poco tempo e che at- fatto che così tanti materiali vogliano imitare
tendono di essere perfezionati, ma oggi in- la pietra, usarne il nome, riproporne le vena-
ture, il colore (foto 72), l’aspetto o, quanto-
meno, ispirarsi ai suoi tipici motivi.
(*) Tali indici sono: il consumo di energia, scomposto
a sua volta in rinnovabile e non-rinnovabile (MJ mega-
joule); le emissioni di CO2 possibilmente legate all’ef-
Fino a - come sostiene anche qualche pub-
fetto serra (anidride carbonica o biossido di carbonio) blicità - “…..riprodurre fedelmente i ma-
(Kg equivalenti); le emissioni di SO2 possibilmente teriali di cava….” …….. con prodotti dalle
legate all’acidificazione atmosferica (Kg equivalenti); sembianze naturali e un grande amore per
l’emissione di PO4 (Kg equivalenti); la produzione di
la natura……”.
scarti, suddivisi a loro volta in tossici, atossici e inerti
(Kg equivalenti); la formazione di ossidanti fotochimici È sufficiente osservare le piastrelle per pavi-
(grammi equivalenti). menti e rivestimenti, i piani-cucina, i tavoli
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Dettaglio di un delizioso
tavolo da cucina, realizzato
con tozzetti anticati di
trachiti policromatiche, in
combinazione con elementi di
travertino
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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dei bar, per vedere come tutti si ispirino alla Rivestimento di colonne e
pietra e ne copino i motivi; ultimamente ciò pavimentazione in basalto (e
avviene anche nel mondo dei serramenti, travertino)
con la riproposizione di un tipico effetto-
granito.
Se, da un lato, questa pratica si deve a pau-
rosi vuoti normativi e a colpe attribuibili al
settore lapideo stesso, dall’altro, ciò avviene
perché si riconoscono alla pietra qualità ed
attributi che un materiale alternativo eviden-
temente non ha (foto 73, 74, 75). In nessun
settore commerciale, infatti, si copia qual-
cosa che non sia di successo o le cui carat-
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teristiche non siano un riferimento per una Esempi di applicazioni
determinata categoria di prodotto. tradizionali dove l’impatto
espressivo conseguito con
Logico quindi pensare che la pietra ha certa- l’uso della pietra naturale
(granito nelle due immagini)
mente qualcosa che altri materiali non han- è difficilmente ottenibile con
no e che spinge alla sua imitazione. materiali alternativi
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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Un lavabo realizzato in
come la quantità e la natura delle sostanze
arenaria Giallo Campidano. La gassose sviluppate dalla combustione, ovve-
pietra è presente pressoché da ro dagli effetti dell’incendio stesso sull’inte-
sempre nell’ambito alimentare grità e stabilità dell’edificio.
Tra le sue prerogative, la pietra naturale
vanta l’incombustibilità dal momento che,
per sua natura intrinseca, essa è inerte nei
confronti delle fiamme. Come materiale
t'PUP non infiammabile (foto 83, 84, 85, 86) essa
Accessori per bagno in varie ricade nella classe di reazione al fuoco A1
tipologie di trachite sarda dei materiali edili (UNI EN 13501-1), per la
quale non sono necessarie prove di labora-
torio (decisione 93/603/CE e s.m.). Fanno ec-
cezione solo le rocce contenenti idrocarburi
(sostanzialmente le rocce asfaltiche e bitu-
minose), una categoria litologica che, però,
non è pressoché mai impiegata tra i lapidei
ornamentali (*).
sviluppo di fiamme rappresentano quasi una
condizione operativa.
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(*) La prova di reazione al fuoco e classificazione in
Tra gli eventi accidentali devono certamente conformità alla UNI EN 13501-1 deve essere effettuata
4JOJTUSBFEFTUSBDBNJOFUUJJO
essere annoverati gli incendi, la cui gravità solo per i seguenti casi: 1) pietre naturali contenenti
HSBOJUPDPOmOJUVSBBSUJHJBOBMF
SFBMJ[[BUBBNBOP"MDFOUSP dipende anche dalla quantità di materiali asfalto in quantità maggiore dell’1% in massa o vo-
DBNJOFUUPJONBSNPEJ0SPTFJ
combustibili coinvolti, quei materiali cioè che lume (si prende in considerazione il maggiore dei due
DPOEFTJHOQJáMJOFBSFF valori); 2) qualora in sede di trasformazione sia previsto
alimentano e propagano le fiamme. In un in-
NPEFSOP-BQJFUSBOBUVSBMFÒ l’impiego di stuccature, mastici o altri prodotti simili,
cendio, però, la possibilità di sopravvivenza in quantità maggiore dell’1% in massa o volume (si
JODPNCVTUJCJMF
FOPOQSPQBHB
OÏBMJNFOUB
JMGVPDP delle persone dipende anche da altri aspetti, prende in considerazione il maggiore dei due valori).
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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In tema di pavimentazioni
esterne, la pietra naturale ha
veramente pochi paragoni.
La gamma di finiture rustiche
applicabili rende sempre
possibile il conseguimento
di superfici in grado di
coniugare estetica, sicurezza e
funzionalità. Nelle immagini,
pavimentazioni in granito
grigio, basalto, marmo di
Orosei e granito giallo in aree
sia pubbliche, sia private.
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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Bordi di piscina in granito
(rispettivamente giallo a sinistra
e grigio a destra), con finitura
rustica antiscivolo
sociato alle caratteristiche fisiche e geome- capitoli relativi alla trasformazione per ogni
triche delle superfici: specificamente, alla categoria di materiale). È sufficiente sceglie-
regolarità, che dipende dalla bontà del pro- re quella più appropriata in funzione dell’uso
cesso e della posa in opera, ed alla rugosità, (foto 92, 93).
dipendente invece dalla finitura adottata per
la pietra (foto 87A91). Nel caso invece di cadute di elementi so-
spesi, laddove la scelta della pietra sia stata
A maggior rugosità corrisponde minore fatta nel rispetto di prestazioni conformi alle
sdrucciolevolezza. Astraendosi dalle cause specifiche dei capitolati, il problema non è
esterne alla pietra stessa che possono condi- più da imputare alla pietra stessa, bensì alla
zionare lo scivolamento (modo di cammina- posa in opera. In questo senso, la pietra può
re, tipo di calzature, presenza di liquidi sulle trovarsi a patire le conseguenze di un’errata
superfici calpestate ecc.), la tecnologia lapi- progettazione e/o di una posa in opera non
dea offre un’infinità di superfici atte a limi- corretta (malte e mastici inadeguati; anco-
tare, se non eliminare, la scivolosità: sabbia- raggi sottodimensionati e/o di scarsa qualità
tura, granigliatura, bocciardatura, spazzola- ecc.) ma non è responsabile della mancanza
tura, rigatura, scalpellatura ecc. (si vedano i di sicurezza dagli infortuni.
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
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Piccoli elementi geometrici di
trachiti, variamente colorate,
sottoposti a burattatura.
Derivati dal recupero degli
scarti di lavorazione,
alimentano una vasta
produzione di oggettistica,
artigianato e design
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2. PERCHÉ LA PIETRA NATURALE
ria termo-energetica degli immobili [D.Lgs. Come materiale per impiego domestico - ma
19/8/2005, n. 192 e s.m. (in attuazione della con risvolti energetici anche significativi - la
Direttiva 2002/91/CE)], assume una rilevan- pietra viene sempre più proposta come si-
za ancora maggiore. Si tratta dell’aspetto stema di irraggiamento di calore, in affian-
termo-energetico dei materiali lapidei. Due camento, o in sostituzione, dei tradizionali
sono i punti di maggior interesse: impianti di riscaldamento. Grazie infatti alle
tle proprietà termiche della pietra come sue capacità di ritenzione, e riemissione re-
materiale da costruzione in ambito edilizio golare, del calore, viene utilizzata sia con ele-
sensu stricto; menti di piccolo taglio attraversati da con-
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Realizzazione manuale di un
tle proprietà termiche della pietra come dutture termiche, sia con caloriferi, sia con
motivo decorativo con impiego materiale per impiego domestico. radiatori, a riscaldamento liquido o elettrico.
degli elementi di cui alle foto Fino a piccoli elementi di puro design, pur-
94 e 95 Come materiale costruttivo, essa possiede tuttavia, funzionali, come gli scaldasalviette.
caratteristiche naturali in grado di conferire I principali vantaggi, oltre ad un risparmio
agli edifici significative capacità energetiche energetico, risiedono nella uniformità di di-
e notevoli prestazioni in senso termico (non- stribuzione del calore, nel minor sollevamen-
t'PUP ché acustico); doti che oggi, quasi a propa- to di polveri, oltre alla possibilità di perso-
Pareti e muri realizzati con ganda postuma di ciò che l’architettura ha nalizzare completamente l’impianto di riscal-
pezzame lapideo di tutte le già ampiamente dimostrato ad ogni latitudi- damento, potendo dare agli elementi lapidei
dimensioni consentono di
riciclare importanti quantitativi
ne, la collocano in posizione di privilegio per qualunque volume e forma.
di materiale altrimenti entrare in un sistema virtuoso di sostenibilità
scarsamente utilizzabile ambientale che il costruire odierno richiede.
2.2.2. Prestazioni connesse con la
durevolezza e la resistenza all’uso (`2)
Con alcune eccezioni (metalli e ceramiche),
nessun altro materiale può vantare la durata
nel tempo offerta dalla pietra: ecco perché
tutto quanto ci è stato fino ad oggi traman-
dato dalla storia, dall’arte, dalla scultura e
dall’architettura costituisce praticamente
un’enorme show-room mondiale di materia-
li lapidei.
Il concetto di durevolezza sottintende quel-
lo del tempo: in particolare, il tempo per il
quale, nelle specifiche condizioni di esercizio
e manutenzione, un materiale conserva la
propria capacità di svolgere le funzioni tec-
niche ed estetiche per cui è stato installato
(foto 98).
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