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Capitolo 9
L’influenza sociale:
facilitazione e inerzia sociale
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L’influenza sociale
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L’influenza sociale
La presenza di altri: effetti di facilitazione e di inerzia sociale
• Esperimento di Triplett del 1897 l’effetto osservato prese il
nome di facilitazione sociale: la presenza di altre persone, sia nel
ruolo di co-attori sia in quello di osservatori, migliora la
prestazione individuale.
• Zajonc [1965]: l’emissione di una risposta già appresa e ben nota
viene facilitata dalla presenza di osservatori, mentre l’acquisizione
di una nuova risposta viene ostacolata dalla stessa presenza.
• La presenza di altre persone, inducendo attivazione (arousal),
facilita la risposta dominante: sbagliata per i compiti nuovi o
complessi, corretta per i compiti semplici o ben appresi.
• Questa attivazione deriva dall’apprensione per la valutazione degli
altri e, quando l’individuo ha poca fiducia nelle sue capacità,
interferisce con l’attenzione necessaria per lo svolgimento del
compito.
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L’influenza sociale
• Le ricerche mostrano la tendenza da parte delle persone a
profondere meno sforzo in un lavoro collettivo, in cui i singoli
contributi non sono distinguibili, rispetto ad un lavoro individuale.
• Free rider: minimizza lo sforzo personale per beneficiare di quello
collettivo, limitandosi all’impegno sufficiente per non essere
colpevolizzato e perché il gruppo raggiunga un risultato decoroso.
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L’influenza sociale
Facilitazione sociale e inerzia sociale sembrano fenomeni contrastanti
ma si osservano in situazioni differenti:
• Quando le persone svolgono un compito individuale insieme =>
valutazione e competizione => attivazione => facilitazione della
risposta dominante = facilitazione sociale.
• Quando gli individui svolgono un compito di gruppo in cui il
contributo di ciascuno non è chiaramente identificabile =>
comportamenti da free-rider => inerzia sociale.