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5
Composizione settoriale
% di imprese per settore (% Italia)
Altro
Meccanica
22%
27%
Legno
6%
Orafo
6% (1%)
Metallurgia
Legno- 19%
Arredamento Concia
6% 12% (4%)
6
Peso della manifattura sul VA
.5
.4
.3
.2
.1
0
01
02
03
04
05
06
20
20
20
20
20
20
anno
Vicenza Nord-Est
Italia
7
19 0 .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 .8
95
19
96
19
97
19
98
19
99
Italia
20
00
Vicenza
20
anno
01
20
02
20
03
Export su Valore Aggiunto
Nord-Est
20
04
20
05
20
06
8
Grado di integrazione verticale
(Valore aggiunto / Fatturato)
40%
39%
38%
37%
36%
Vicenza
35% Nord Est
Italia
34%
33%
32%
31%
30%
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
9
Premessa: l’export italiano
La quota di mercato (in volume) Italia calata di 1/3 (dal 4,4% del
1996 al 2,9% del 2005). È declino?
Il modello di export italiano è basato su settori tradizionali
(alimentare, conciario, tessile-abbigliamento, ecc.), con una
domanda relativamente statica nel tempo. È la causa?
In realtà, la quota di mercato (in valore) è rimasta stabile nel periodo
considerato, a fronte di un aumento della quota di mercato dei Paesi
Emergenti.
Perchè? I volumi calano, ma il valore complessivo tiene. E i Valori
Medi Unitari (VMU o prezzi medi di vendita) aumentano più di
quelli dei competitors diretti nell’area Euro (Francia, Germania,
Spagna).
10
1993=100 (valori reali 2005)
19 100 120 140 160 180
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
Valori
20
00
Prezzi medi
anno
20
01
20
02
20
03
20
Volumi
04
20
05
Crescita esportazioni complessive - Italia
20
06
20
07
11
Interessante è capire perché i VMU (nominali) aumentano.
Uno studio recente classifica i prodotti esportati in due categorie,
quelli con una competizione basata sul prezzo o sulla qualità.
Quelli con la competizione sulla qualità sarebbero il 34% in USA,
36% in Giappone, circa il 50% in Francia, Germania e UK, ma
sarebbero invece il 60% per l’Italia.
Dato molto interessante: se si tratta di innovazione dei prodotti, ne
consegue che la competitività dei paesi sviluppati si può
mantenere riposizionando i prodotti, senza dover riconvertire il
sistema manifatturiero cambiando settori produttivi.
12
Come vanno le esportazioni di Vicenza?
250
1993=100 (valori reali 2005)
50 100 150 200
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Valori Volumi
Prezzi medi
13
E rispetto alle altre aree?
Crescita del volume delle esportazioni manifatturiere
250200
1993=100
150 100
93
95
97
98
99
00
01
02
03
04
06
07
94
96
05
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Vicen za Nord-Est
Ita lia
14
Crescita del valore reale delle esportazioni manifatturiere
180 160
1993=100
140
120
100
93
95
96
97
99
00
01
02
04
05
06
07
94
98
03
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
19
anno
Vicenza Nord-Est
Italia
15
Euro/kg (valori reali 2005)
19 2 3 4 5 6
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
Italia
99
Vicenza
20
00
anno
20
01
20
02
20
03
20
Nord-Est
04
20
Prezzi medi esportazioni complessive
05
20
06
20
07
16
Settori Non-tradizionali, % fatturato
70
incidenza settori non tradizionali (%)
55 60 65
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
anno
Vicenza Nord-Est
Nord-Italia
17
Incidenza esportazioni per settore - Vicenza
10
8
6
%
4
2
0
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
18
1993=100 (valori reali 2005)
19 0 100 200 300 400
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
Valori
99
20
00
Prezzi medi
anno
20
01
20
02
Settore conciario
20
03
20
Volumi
04
20
05
Crescita esportazioni conciarie - Vicenza
20
06
20
07
19
1993=100 (valori reali 2005)
19 50 100 150 200 250
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
Avellino
Vicenza
anno
20
01
20
02
20
03
Pisa
Italia
20
04
20
05
Crescita valori reali esportazioni conciarie
20
06
20
07
20
Euro/kg (valori reali 2005)
19 0 20 40 60
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
Avellino
Vicenza
anno
20
01
20
02
20
03
Pisa
Italia
20
04
Prezzi medi esportazioni conciarie
20
05
20
06
20
07
21
Settore conciario
22
Settore della metallurgia e prodotti in metallo
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Valori Volumi
Prezzi medi
23
Crescita valori reali esportazioni metallurgia e prodotti metallo
300
1993=100 (valori reali 2005)
19 100 150 200 250
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Vicenza Brescia
Bergamo Reggio Emilia
Italia
24
Euro/kg (valori reali 2005)
19 .8 1 1.2 1.4 1.6 1.8
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
Italia
19
99
Vicenza
Bergamo
20
00
anno
20
01
20
02
20
03
Brescia
20
04
Reggio Emilia
20
05
20
06
20
07
Prezzi medi esportazioni metallurgia e prodotti metallo
25
Metallurgia e prodotti in metallo
3. imprese redditizie,
ben capitalizzate,
investono molto,
buona produttività.
26
Settore macchine ed attrezzature
Crescita esportazioni macchine ed elettromeccanica - Vicenza
250
1993=100 (valori reali 2005)
100 150 50200
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Valori Volumi
Prezzi medi
27
Crescita valori reali esportazioni macchine ed elettromeccanica
250
1993=100 (valori reali 2005)
19 100 150 200
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Vicenza Brescia
Bergamo Reggio Emilia
Italia
28
Prezzi medi esportazioni macchine ed elettromeccanica
12
Euro/kg (valori reali 2005)
8 6 10
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
06
07
19
19
19
19
19
19
19
20
20
20
20
20
20
20
20
anno
Vicenza Brescia
Bergamo Reggio Emilia
Italia
29
Macchine ed attrezzature
- Punti di forza: - Punti di debolezza:
30
Andrea Lionzo
Crescita e sviluppo:
una “mappa” delle imprese locali
31
Andrea Lionzo
Crescita e sviluppo:
una “mappa” delle imprese locali
32
Premesse metodologiche
Il campione analizzato è costituito dalle imprese manifatturiere
vicentine con fatturato superiore a 1 milione di euro che depositano il
bilancio in Camera di Commercio e il cui bilancio è correttamente
inserito nel data base.
Il campione selezionato è composto da 2.247 imprese.
Il campione selezionato è rappresentativo della popolazione di
riferimento (pari a circa 5.000 imprese), di cui riflette la composizione
settoriale e dimensionale
I dati di bilancio utilizzati ai fini delle analisi sono resi “reali”
assumendo a riferimento l’esercizio 2005
L’arco temporale di indagine si snoda dal 1998 al 2007 (per le I.VI)
Per “contestualizzare” la dinamica delle imprese vicentine, è proposto il
confronto con i valori delle imprese del Nord-Est (I.NE) e dell’Italia
(I.I)
33
Tasso di crescita del fatturato
8%
7%
6%
Vicenza
5%
Nord Est
4% Italia
3%
2%
1%
0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
34
Tasso di crescita del fatturato
Nell’intero periodo, la crescita media annua reale del fatturato delle I.VI è
stata pari al 4%, con una maggiore intensità nei primi anni (6%) e una
minore intensità nel periodo finale (3,3%)
Il tasso di crescita del fatturato delle I.VI è comunque quello più volatile
9%
8%
7%
Vicenza
6%
Nord Est
5%
Italia
4%
3%
2%
1%
0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Tasso di crescita del capitale investito
Anche il tale casi, il tasso di crescita del capitale investito delle I.VI è
quello più volatile
Redditività operativa
(ROI = reddito operativo / capitale investito)
8,0%
7,5%
7,0%
Vicenza
6,5%
Nord Est
6,0%
Italia
5,5%
5,0%
4,5%
4,0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
38
Redditività operativa
(ROI = reddito operativo / capitale investito)
Tuttavia, nel 2006 nel 2007 emerge una netta “ripresa” del Roi
39
Redditività delle vendite
(ROS = reddito operativo / fatturato)
6,0%
5,5%
Vicenza
Nord Est
5,0%
Italia
4,5%
4,0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
40
Redditività delle vendite
(ROS = reddito operativo / fatturato)
Il Roi minore delle I.VI. trova radice nella minora marginalità media delle
vendite (Ros). Il Ros delle I.VI si attesta su livelli inferiori anche a quello
delle I.I.
Tale fenomeno è riconducibile a quattro circostanze:
1. il minore grado di integrazione verticale delle I.VI, che ha condotto ad
aumentare l’incidenza dei costi di acquisto sul fatturato
2. una politica di compressione dei margini, posta in essere pur di non
perdere fatturato e quote di mercato (il tasso di crescita del fatturato
delle I.VI “batte” quello delle I.NE e delle I.I soprattutto quando il Ros
raggiunge i livelli più bassi)
3. la maggiore focalizzazione delle I.VI. sul “BtB” (piuttosto che sul
“BtC”) e la loro minore attitudine a presidiare il processo distributivo
(rinunciando ai margini commerciali)
4. una maggiore incidenza relativa del CL sul VA, legato alle scelte di
investimento su servizi, rapidità e personalizzazione dell’offerta
41
Produttività del capitale investito
(fatturato / capitale investito)
1,45
1,40
Vicenza
1,35
Nord Est
Italia
1,30
1,25
1,20
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
42
Produttività del capitale investito
(fatturato / capitale investito)
43
Redditività netta
(ROE: reddito netto / capitale proprio)
10,0%
9,5%
9,0%
8,5%
8,0% Vicenza
7,5%
7,0% Nord Est
6,5%
Italia
6,0%
5,5%
5,0%
4,5%
4,0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
44
Redditività netta
(ROE: reddito netto / capitale proprio)
Il Roe medio annuo delle I.VI è pari al pari al 7,5% nell’intero periodo
considerato.
È mediamente più basso (di circa 75-100 basis point) rispetto al Roe delle
I.NE.
Dal 2003, inoltre, il Roe delle I.VI si attesta su livelli inferiori anche
rispetto a quello delle I.I.
Ciò scaturisce da una minore redditività operativa (come detto prima) e da
un minor contributo della “leva finanziaria” (come spiegato dopo)
Comunque, nel 2007 il Roe medio delle I.VI subisce un notevole
incremento, ragigungendo l’8%
45
Spread
(ROI – costo del debito)
5,0%
4,5%
4,0%
3,5%
3,0% Vicenza
2,5%
Nord Est
2,0%
Italia
1,5%
1,0%
0,5%
0,0%
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
46
Spread
(ROI – costo del debito)
47
Rapporto di indebitamento
(posizione finanziaria netta / capitale proprio)
5,5
5,0
4,5 Vicenza
Nord Est
4,0
Italia
3,5
3,0
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
48
Rapporto di indebitamento
(posizione finanziaria netta / capitale proprio)
49
Andrea Lionzo
Crescita e sviluppo:
una “mappa” delle imprese locali
50
Premesse metodologiche
51
Imprese
vocate alla
crescita
Alta 17%
Imprese Imprese
Crescita determinate perfezioniste
fatturato 30% 14% 21%
2003-2006
Imprese
Bassa ridimensionate
17%
0%
Imprese
Negativa Imprese al bivio ?
in declino 22%
9%
53
con forte vocazione alla crescita
relativamente giovane (similmente ai propri collaboratori)
Si denota in alcuni casi una certa “debolezza organizzativa”, che scaturisce dalla
difficoltà di seguire e pianificare la forte crescita dimensionale
54
Le “imprese perfezioniste”
55
con competenze tecniche molto elevate
56
Le “imprese determinate”
58
La “mappa” delle imprese del Nord Est
59
Imprese
in crescita
Alta profittevole
Imprese 23% Imprese
determinate perfezioniste
30% 15% 17%
0%
Decrescita
sostenibile
Imprese 8%
Negativa Imprese al bivio
in declino 16%
8%
Negativa 0% Bassa 6% Alta
Redditività netta media 2003-2006
60
Mappa di Vicenza e Nord Est a confronto
61
Ugo Lassini
62
Imprese
vocate alla
crescita
Alta 17%
Imprese Imprese
Crescita determinate perfezioniste
fatturato 30% 14% 21%
2003-2006
Imprese
Bassa ridimensionate
17%
0%
Imprese
Negativa Imprese al bivio ?
in declino 22%
9%
> 80 % (A)
(A)
(C)
A) MECCANICA
B) LEGNO -
ARREDAMENTO
30-80 % (B) (B)
C) METALLURGIA
D) ALTRO
(A) (materie plastiche)
< 30 % (D)
(A)
>0% e ≤ 6% > 6%
64
Il ruolo del contesto esterno:
I tassi di crescita medi dei settori
TASSO DI
COMPARTO CODICE ATECO
CRESCITA MEDIO1
Tessile e abbigliamento 17 e 18 3,9%
Orafo 36.2 4,0%
Conciario 19 5,9%
Legno e arredamento 20 e 36.1 7,0%
Meccanica da 29 a 34 13,3%
Metallurgia 27 e 28 36,6%
1 E’ stato calcolato come media del tasso di crescita del fatturato tra l’anno 2003 e l’anno
2007 azienda per azienda ed eliminando i tassi superiori a +150% ed inferiori a -150%
65
Il ruolo del contesto esterno:
la presenza diffusa dei 6 cluster nei diversi settori
metallurgia
meccanica
legno - arredamento
tessile - abbigliamento
conciario
orafo
Il capitale finanziario
Il capitale umano
Le scelte strategiche
67
Il ruolo del contesto interno: “le risorse finanziarie”
UNA POLITICA DI DIVIDENDI AL SERVIZIO DELL’IMPRESA:
Rapporto dividendi/utile medio annuo del periodo
(C)
< 30 % (C)
(A)
IL RAPPORTO DI INDEBITAMENTO:
Posizione finanziaria netta / capitale netto (di inizio periodo)
(A)
< 30 % (A)
(A)
(A)
< 30 % (A)
(A)
71
Il ruolo del contesto interno: “il capitale umano”
(C)
< 30 % (C)
(B)
Caso Numero di ASA Fascia di mercato Export 2007 M&A Modalità di crescita
1 1 top 65% NO Aumento capacità e flessibilità produttiva
73
Il ruolo del contesto interno: “le scelte strategiche”
RIPOSIZIONAMENTO NELLA FILIERA:
Reddito operativo / fatturato nel periodo considerato
(B)
< 30 % (D)
(C)
(B)
< 30 % (C)
(A)
(C)
< 30 % (B)
(A)
(A)
< 30 % (C)
(A)
(B)
< 30 % (C)
(B)
(B)
< 30 % (A)
(A)