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Innanzitutto, cos’è un pronome? Un pronome è quella parte variabile del discorso che si usa in
sostituzione del nome; indica direttamente persone o cose presenti nella realtà o già nominate,
oppure richiama il contenuto di intere frasi.
mi
ti
lo, la
ci
vi
li, le
I pronomi diretti hanno il ruolo di complemento oggetto. Si usano, pertanto, quando il verbo non
è seguito da nessuna preposizione e rispondono alla domanda “Chi? Che cosa?“.
Per esempio:
mi me
ti te
ci noi
vi voi
li, le loro
Proviamo a sostituire i pronomi diretti di forma forte con i pronomi diretti di forma debole. Ecco
alcuni esempi:
Per esempio:
Gli italiani usano moltissimo i pronomi diretti di forma debole! Infatti, raramente sentirai frasi
come:
Mario sogna me
oppure
Come avrai notato, di solito i pronomi diretti vanno prima del verbo, tranne in cinque casi, nei
quali si trovano dopo il verbo.
Primo caso:
Attenzione! In questo caso, il pronome diretto può anche precedere il primo verbo!
Per esempio:
Secondo caso:
2) Se il verbo è all’imperativo:
Spostalo!
Non tirarlo!
Se hai ancora dei dubbi e vuoi approfondire l’imperativo italiano, dai un’occhiata alla lezione che
abbiamo realizzato su questo tema!
Terzo caso:
3) Se il verbo è al gerundio:
oppure
Quarto caso:
4) Se il verbo è all’infinito:
Quinto caso:
Eccola!
Eccomi!
Eccoti!
Pronomi indiretti
mi
ti
gli, le
ci
vi
loro
Per esempio:
Luca parlava sempre a me e a mia sorella (a noi) dei suoi problemi = Luca ci parlava sempre dei
suoi problemi
mi a me
ti a te
ci a noi
vi a voi
loro a loro
Proviamo a sostituire i pronomi indiretti di forma forte con i pronomi indiretti di forma debole.
Ecco alcuni esempi:
*Hai notato qualcosa di strano con la terza persona plurale “loro“? Eh già, questo pronome
indiretto si usa sempre dopo il verbo!
Però, in alternativa, molte grammatiche considerano corretto l’uso del pronome indiretto di terza
persona singolare maschile “gli” come pronome indiretto di terza persona plurale. Infatti,
dobbiamo ammettere che quest’ultimo è molto diffuso nel linguaggio di tutti i giorni.
Per esempio:
L’unico problema è che usando “gli” come pronome indiretto di terza persona plurale si potrebbe
creare ambiguità con “gli” pronome indiretto di terza persona singolare!
Infatti, in assenza di contesto, se dicessimo “Enzo gli parla”, molti potrebbero pensare che ci
stiamo riferendo a una singola persona piuttosto che a più persone.
Come avrai notato, di solito anche i pronomi indiretti vanno prima del verbo, tranne in tre casi, nei
quali si trovano dopo il verbo.
Primo caso:
1) Se il verbo è all’imperativo:
Portale il regalo!
Se hai ancora dei dubbi e vuoi approfondire il gerundio italiano, dai un’occhiata alla lezione che
abbiamo realizzato su questo tema!
3) Se il verbo è all’infinito:
Parlarti mi aiuta a riflettere.