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C A R T A DE FREI B O A V E N T U R A D E ALESSANO
AO SECRETARIO D A P R O P A G A N D A FIDE

(21-2-1641)

S U M Á R I O — Chegada dos Padres Nola e Torella a Livorno — Devido


à revolta verificada em Portugal contra Castela não sabe
quando largará para Lisboa — Pede faculdade para ben-
zer objectos religiosos e um presente para mandar ao
Rei do Congo, que julga de grande utilidade.

IU. ° e R .
m m o
Signor mio Osseruandissimo

C o n questa mia lettera u e n g o à far sapere à V . S. Ill. m a

c o m e il P. Giannuario da N o l a , e Padre A n t o n i o delia Torella


arriuorono qui à Liuorno domenica matina cõ buona salute, et
ambidue fanno humilissima riuerenza à V . S. I l l . . ma

Circa la nostra partenza nã si può sapere la certezza, e la


cagione è per la rebelhone di Portugallo; hauendo parlato al
Signor Lorenzo Bon 'accursio, padrone delia naue, e gen-
oThuomo florentino, amoreuolissimo nostro, dicendomi che
stà quiui per sapere la certezza quando può inuiare la naue,
acciò in questi tumulti se andasse, nõ uenisse à perdere;
e la naue e mercãtie, che saranno piu di ottocento mila scudi; si
bene ci assicura di certo che andara. / /

Noi qui hauemo trouato alcune cose di deuotione, ma


poche, come M e d a g l i e , A g n u s D e i , Crocette, Reliquiarij, Ima-
gini e Corone, m a senza nessuna I n d u l g e n z a ; prego V . S. I l l . m a

se mi può accapare una beneditione straordinaria per tutte le


sopradette cose, nõ sapendone ¿1 numero. / /

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Stò aspettando il presente che si deue mandare al Rè,
com'ella m i cennò un pezzo fà, e la prego che uogli £ar solleci-
tare, che mi si mãdi quanto prima, acciò uenendo 1'auiso delia
partenza, che può uenire all'improuiso, noi 1'habbiamo, perche
hauendo detto présete, è à noi di moltissime buone conse-
quenze. / /
Se pare à V . S. I l l . m a
di mandarmi quattro Decreti, leuan-
done il P. Gioseppe da M d a n o , e Buonauentura dalla Torella,
e metterui Giannuario da N o l a , A n t o n i o delia Torella e Padre
G i o [ u a n n i ] Francesco da C i t t à D u c a l e , facci ela. / /
C o n che fine le fò humilissima riuerenza, pregándole dal
Signore la sua santa grada; d simile fanno i miei C o m p a g n i à
V. S. 111. , salutando il Signor D . G i o [ u a n n i ]
ma
Domênico, e
Signor Valerio.

Liuorno, 21 febraro 1 6 4 1 .

D i V . S. I l l . m a
e R. m a

Humilissimo Seruo nel Signore

fra Buonauentura d'Alessano, Capuccino.

APF — SRCG, vol. 32, fl. 363. ¡Lettere d'halia].

NOTA — No fl. 368 v. cncontra-se o documento resumido, se-


guindo-se-lhe:

R/ die 2 Marzzo.

Hò fatto dichiarar Missionarij li padri Giannuario, e Buonauentura


e madero il decreto authético; quãto alie beneditioni in incerto, nó si
danno; se vostra pacérnica non ne hà hauute nel partirsi, ne scriua al
padre Procuratore Genérale ch'io glie le procurerò. N ó si máda pre-
sente al Re di Cõgo, mà Breui di gratie ch'egli hà domádate, e si
madera una scattola d'Agnus Dei per S. Maestà.

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