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Pedro Alfacinha

Lisboa
 
 

GUIDO GUIDI
VENETO
25 Settembre – 8 Novembre
Inaugurazione: Giovedì 25 Settembre, ore 10:00

Galeria Pedro Alfacinha è lieta di annunciare la propria mostra inaugurale,


Veneto. Composta da una selezione di 25 fotografie realizzate da Guido
Guidi in un fondamentale periodo della sua carriera alla metà degli anni '80,
questa raccolta di immagini non è mai stata esposta né pubblicata fino ad
ora.

Fotografare = Abitare. Da questa equazione scaturisce buona parte del lavoro di


Guido Guidi. È il motivo per cui molte sue immagini sono realizzate nelle località
che frequenta maggiormente: l'Emilia Romagna, regione dell'Italia settentrionale
dove è nato e vive tuttora, e il confinante Veneto, in cui prima ha studiato (proprio
disegno industriale e architettura) e poi insegnato nella stessa università. Il risultato
è una combinazione inedita di due attributi apparentemente discordanti: analisi ed
affezione. Siccome il primo prevale sul secondo (come l'amaro sul dolce o il nero
sul bianco), l'errore più semplice sarebbe quello di considerare le sue fotografie
come fredde e distaccate. Non è così. La prevalenza di linee rette, la misurata
economia degli scenari e l'attenzione per ogni dettaglio superficiale non vanno
intesi come una presa di distanza dal soggetto, ma al contrario contribuiscono a
migliorare la sua descrizione. L'esattezza, qui, è innanzitutto conseguenza di un
rapporto di intima vicinanza. Poi diventa un fatto politico: inevitabile rispetto per la
cosa in sé. Ciò che Guidi abita, allora, non sono semplicemente i luoghi che
rappresenta, ma dovunque le abbia riprese, egli abita le sue fotografie. La sua
visione costituisce le loro fondamenta. L'inquadratura corrisponde al processo di
perimetrazione che accompagna ogni insediamento. L'esterno diventa interno:
spazio geometrico organizzato secondo i desideri dell'abitante: casa.

Rua de São Mamede, 25c, 1100-340 Lisboa +351 916 309 137 info@pedroalfacinha.pt
 
Pedro Alfacinha
Lisboa

Il Monte Grappa, protagonista di alcune fotografie di questa mostra, è una casa


molto particolare. Al di là degli insediamenti militari che appaiono nelle immagini di
Guidi, peraltro molto simili a grotte primitive, sulla vetta si trova infatti un ossario
con i resti di oltre 12.000 soldati. Sono i luoghi di alcuni scontri decisivi della Prima
Guerra Mondiale. Le fotografie li mostrano come sono sempre stati, severi e
bianchi di rocce calcaree, mescolando la natura alle tracce dell'uomo. Quasi non
ho mai visto, nel lavoro di Guidi, la prima senza le seconde. Per pudore o per
interesse, la natura nel suo lavoro non è mai monumentale e porta i segni di chi
l'attraversa, la sfrutta, la conserva e, ancora, l'abita. Segni comuni, quotidiani, che il
fotografo ritrova e registra sul Grappa (tunnel, graffiti, strade trasformano la grande
Storia in piccole storie) e poi nelle cittadine ai suoi piedi, dove tutte le altre
fotografie di questa selezione sono state riprese nella prima parte degli anni
Ottanta. Sempre in Veneto, in un ristretto fazzoletto di territorio a una settantina
di chilometri dal capoluogo, Venezia, che sembra lontano anni luce. Niente
turismo, niente gondole, niente aria salmastra. Soltanto i campi medio-lunghi che
caratterizzeranno molta fotografia italiana di paesaggio negli anni immediatamente
successivi (Guidi si avvicinerà progressivamente ai suoi soggetti), alcuni omaggi
(all'Arte Informale, a Friedlander...) e tutta la discreta intensità dell'ordinario.

Francesco Zanot

4 settembre 2014, Bertinoro, Area di Servizio Bevano Est, di ritorno dalla casa
di Guido Guidi

Guido Guidi è nato a Cesena nel 1941. Ha studiato presso l'Istituto


Universitario di Architettura di Venezia (oggi IUAV), dove ha frequentato i
corsi di Bruno Zevi, Carlo Scarpa e Mario De Luigi, prima di iscriversi al
Corso Superiore di Disegno Industriale con Italo Zannier e Luigi Veronesi. Ha
lavorato come fotografo professionale all'interno del Dipartimento di
Urbanistica dello IUAV dal 1970. Successivamente ha insegnato fotografia
all'Accademia di Belle Arti di Ravenna dal 1989 e allo IUAV – come docente
del Laboratorio delle Tecniche e delle Espressioni Artistiche – dal 2001.

Rua de São Mamede, 25c, 1100-340 Lisboa +351 916 309 137 info@pedroalfacinha.pt
 
Pedro Alfacinha
Lisboa

Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia, al Fotomuseum


Winterthur, al Centre Georges Pompidou, al Guggenheim Museum, al
Canadian Centre for Architecture, al Whitney Museum of American Art, al
MAXXI, e in numerose altre istituzioni di tutto il mondo nel corso degli ultimi
30 anni.

Fra le più importanti collezioni in cui sono presenti le sue opere, figurano il
Canadian Centre for Architecture, Montreal, il Centre George Pompidou,
Parigi, il Fotomuseum Winterthur, il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del
XXI Secolo, Roma, il Museo d’Arte Moderna, Bologna, il Museo di Fotografia
Contemporanea, Cinisello Balsamo e il San Francisco Museum of Modern
Art.

Nel 2014, Veramente, un'importante mostra retrospettiva, ha aperto a


gennaio presso la Fondation Cartier-Bresson di Parigi, prima di essere
esposta ad Amsterdam presso la Huis Marseille voor Fotografie a partire da
giugno e al Museo d'Arte della Città di Ravenna in ottobre. In questa
occasione, un libro omonimo è stato pubblicato da MACK.

Monografie selezionate:

Preganziol 1983
MACK, London, 2013

La figura dell’orante. Appunti per una lezione, vol. I


Ravenna festival-Edizioni del bradipo, Lugo, 2012

Fiume
Fantombooks, Milano, 2010

Varianti
Art&, Udine, 1995

Rua de São Mamede, 25c, 1100-340 Lisboa +351 916 309 137 info@pedroalfacinha.pt
 

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