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Relazione tecnica

Relazione tecnica di progetto preliminare


Sede operativa della ditta:

INDICE

1 DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO............................................................................................................. 4

2 PROGETTO DI MODIFICA.......................................................................................................................... 5

3 UBICAZIONE DELL’IMPIANTO .............................................................................................................. 13


3.1 Localizzazione precisa dell’impianto, (comune, frazione,
località) ....................................................... 13
3.2 Mappa catastale con indicazione del foglio e delle particelle, estensione dell’area destinata
all’attività
13
3.3 Identificazione proprietà o titolo d'uso attestante la disponibilità del
terreno/immobile ........................ 13
3.4 Precedenti autorizzazioni e/o eventuali approvazioni del
progetto ...................................................... 13
3.5 Inquadramento geologico, geomorfologico e
idrogeologico ................................................................. 13
3.6 Presenza di corsi d'acqua: documentare cartograficamente la distanza minima dagli stessi;
presenza di fonti e pozzi idropotabili, agricoli ed industriali su un'area di almeno 2 Km di raggio
(viene esclusa la zona situata sulla sponda opposta del fiume), da estendersi a 5 Km in caso
di esistenza di captazione per
acquedotti ........................................................................................................................................................ 13
3.7 Situazione rispetto ai vincoli di natura pubblica (idrogeologico, ambientale, militare,
archeologico, naturalistico, sismico, paesaggistico, Piano Stralcio Fasce Fluviali, Piano
Assetto Idrogeologico, ecc...), con particolare riferimento a quanto previsto dall’allegato I del
D.Lgs n. 209 del 24/6/2003 e s.m.i. .................... 13
3.8 Viabilità esistente, denominazione della strada di accesso (precisare se l'ubicazione
dell'impianto impone l'attraversamento di centri urbani e, se sì, possibili soluzioni
alternative) .......................................... 14

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3.9 Posizione rispetto alla vigente normativa in materia di prevenzione


incendi ....................................... 14
3.10 Valutazione dell’impatto acustico potenzialmente prodotto
dall’attività ................................................ 14
3.11 Sistemi adottati per garantire che i rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di reagire
pericolosamente fra loro, dando luogo alla formazione di prodotti esplosivi, infiammabili e/o
pericolosi, ovvero allo sviluppo di notevoli quantità di calore, siano stoccati in modo che non
possano venire a contatto tra loro. Precisare le modalità previste per contrassegnare recipienti
fissi e mobili o aree di stoccaggio ed i sistemi per bonificare recipienti fissi e mobili, non
destinati per gli stessi tipi di rifiuti, in relazione alle nuove utilizzazioni .............. 14
3.12 Precauzioni adottate nella manipolazione dei rifiuti ed in generale misure previste per
contenere i
rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente ................................................................................................. 14
3.13 Nominativo e qualifica professionale del tecnico responsabile della gestione dell'impianto.
Indicazione del personale destinato alla conduzione dell'impianto, specificando di ciascuno
ruolo e preparazione, specificare se esiste personale di custodia e, se sì, precisare se la
stessa è continua o meno ..................... 15 3.14 Tempi di lavoro e giorni lavorativi
annui ............................................................................................... 15

4 INFORMAZIONI RELATIVE ALL’IMPIANTO ......................................................................................... 16


4.1 Dati relativi
all’impianto ......................................................................................................................... 16
4.1.1 Descrizione viabilità
interna .............................................................................................................................. 16
4.1.2 Descrizione dei sistemi adottati per il convogliamento delle acque
meteoriche ............................................... 16
4.1.3 Descrizione del sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue
domestiche ............................................ 16
4.1.4 Descrizione delle sostanze da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi in caso di sversamenti
accidentali e per la neutralizzazione di soluzioni acide fuoriuscite dagli
accumulatori ................................................................ 16
4.1.5 Descrizione della recinzione
perimetrale .......................................................................................................... 16
4.1.6 Descrizione delle modalità di stoccaggio dei pneumatici fuori
uso ................................................................... 17
4.1.7 Descrizione del settore di conferimento dei veicoli in ingresso da
bonificare ................................................... 17 4.1.8 Descrizione del settore di
bonifica .................................................................................................................... 17 4.1.9
Descrizione del settore di deposito delle parti di
ricambio ................................................................................ 17
4.1.10 Indicazione delle eventuali apparecchiature per la riduzione volumetrica delle
carcasse ................................ 17
4.1.11 Settore di stoccaggio dei rifiuti pericolosi derivanti dalla
bonifica ..................................................................... 18
4.1.12 Settore di deposito dei veicoli già
bonificati ...................................................................................................... 18
4.1.13 Gestione dei recipienti, fissi o mobili, utilizzati all'interno
dell'impianto ............................................................. 18
4.1.14 Gestione dei serbatoi di gas
compresso .......................................................................................................... 18
4.1.15 Gestione componenti che possono esplodere
(airbag) .................................................................................... 18
4.1.16 Gestione catalizzatori
esausti ........................................................................................................................... 18

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4.1.17 Gestione componenti


metallici ......................................................................................................................... 18
4.1.18 Gestione componenti in plastica quali
paraurti ................................................................................................. 18
4.1.19 Gestione componenti in
vetro ........................................................................................................................... 18
4.2 Descrizione delle attrezzature ausiliarie e dei laboratori analitici presenti presso l`impianto, con
illustrazione della strumentazione e delle figure professionali per il controllo di qualità / quantità
dei rifiuti accettati 18
4.3 Modalità` analitiche ed in generale criteri di accettazione dei rifiuti da stoccare, loro modalità
realizzative, sistemi di registrazione e codifica dei dati ................................................................................... 19
4.4 Indicazione di controlli analitici sistematici condotti presso laboratori
esterni ...................................... 19
4.5 Sistemi adottati per garantire che rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di reagire
pericolosamente fra loro, dando luogo alla formazioni di prodotti esplosivi, infiammabili e/o
tossici, ovvero allo sviluppo di notevoli quantità di calore, siano stoccati in modo che non
possano venire a contatto tra di loro. Precisare le modalità previste per contrassegnare
recipienti fissi e mobili o aree di stoccaggio ed i sistemi per bonificare recipienti fissi e mobili,
non destinati per gli stessi tipi di rifiuti in relazione alle nuove utilizzazioni ...............................
19

5 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE MODIFICHE CHE LA DITTA INTENDE APPORTARE ......... 20

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1 DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO


La presente relazione è redatta a corredo della domanda di modifica dell’autorizzazione
unica ex art. 208 d.lgs. 152/06 e s.m.i. e descrive le modifiche che la ditta intende
apportare alla propria autorizzazione.

Firma del tecnico ________________________


(

Firma del legale rappresentante _______________________

2 PROGETTO DI MODIFICA
L’azienda svolge attualmente presso il sito produttivo di nel Comune
) l’attività di demolizione veicoli fuori uso e quella di commercio e recupero rifiuti pericolosi
e non pericolosi mediante autorizzazione unica ex art. 208 d.lgs. 152/06 rilasciata dalla
Regione con provvedimento n . del (successivamente
modificata con provvedimenti n. del ).
La ditta inoltre svolge l’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di ricambi usati
provenienti dallo smontaggio dei veicoli.
Le modifiche che la ditta intende apportare all’attuale situazione autorizzativa sono le
seguenti:
- aumento dei quantitativi istantanei e annui di rifiuti gestiti limitatamente ad alcune
tipologie di rifiuti e riduzione su alcune altre, ma con un incremento complessivo del
quantitativo stoccabile e gestito all’anno presso l’impianto (vedasi tabelle riassuntive
seguenti)

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- modifica del lay-out di alcune aree di stoccaggio dei rifiuti e dei veicoli sul piazzale
esterno e all’interno del capannone, suddividendo inoltre le aree di stoccaggio dei rifiuti
provenienti dall’attività di autodemolizione da quelli ritirati da terzi (si allega planimetria
stato di fatto e stato di progetto)
Le attività di recupero effettuate dalla ditta e le modalità di lavorazione e trattamento dei
rifiuti gestiti presso l’impianto restano invariate rispetto alla situazione attualmente
autorizzata.

SITUAZIONE ATTUALMENTE AUTORIZZATA (STATO


DI FATTO)

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SRL

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SRL
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VALLE D’AOSTE ECOLOGIE


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SRL
SITUAZIONE A SEGUITO DI MODIFICA (STATO
DI PROGETTO)

Q.Tà MAX Q.Tà MAX


ATTIVITA’ AREA DI STOCCABILE ANNUA
CER DESCRIZIONE CATEGORIA
SVOLTA STOCCAGGIO (ton) (ton)
D15-D9-R12 A1 16 01 04* Veicoli fuori uso 65 1800

Attività di autodemolizione
Veicoli fuori uso, non e messa in riserva di 160
R4 A2 16 01 06 contenenti liquidi né altre veicoli già bonificati e 1200
(era 245)
componenti pericolose parti di essi (anche ritirati
da terzi)

R13 R1 / R2 16 01 03 Pneumatici fuori uso 6 25


(era 12) (era 72)
R13 H 16 01 16 Serbatoi per gas liquefatto 0,5 1,5
(era 1) (era 3)
R13 S1 / S2 16 01 22 Componenti non specificati
60 300
altrimenti
R13 16 01 20 Vetro
R13 15 01 07 Imballaggi in vetro
R13 17 02 02 Vetro
Imballaggi, vetro di scarto
ed altri rifiuti e frammenti 18 24 (era
V1 / V2 di vetro, rottami di vetro (era 10) 15)
R13 19 12 05 Vetro
R13 20 01 02 Vetro
R4 16 01 17 Metalli ferrosi
R13 12 01 01 Limatura e trucioli di metalli
ferrosi
R13 12 01 02 Polveri e particolato di metalli
ferrosi
R13 15 01 04 Imballaggi metallici
R4 17 04 05 Ferro e Acciaio Rifiuti di ferro, acciaio e
ghisa, limitatamente ai
60 5000
R4 F1 / F2 19 01 02 Metalli ferrosi estratti da cascami di lavorazione,
(era 18) (era 60)
ceneri pesanti rifiuti identificati dai codici
Rifiuti della pirolisi, diverse da 10 02 99 e 12 01 99
R13 19 01 18 quelle di cui alla voce 19 01
17
R4 19 12 02 Metalli ferrosi
R4 20 01 40 Metalli
R13 10 02 10 Scaglie di laminazione
R13 16 01 18 Metalli non ferrosi (*)
R13 11 05 01 Zinco solido
R13 15 01 04 Imballaggi metallici
Rifiuti metallici non ferrosi
R4 20 01 40 Metalli e loro leghe e ,
R4 19 12 03 Metalli non ferrosi limitatamente ai cascami 60 (era 250 (era
L1 / L2 di lavorazione i rifiuti 7,2) 24)
R13 12 01 03 Limatura, scaglie e polveri di identificati dai codici 10
metalli non ferrosi 02 99 e 12 01 99

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SRL
Relazione tecnica

Polveri e particolato di metalli


R13 12 01 04
non ferrosi

R13 17 04 04 Zinco
R13 17 04 06 Stagno
R4 17 04 07 Metalli misti
R4 19 10 02 Rifiuti di metalli non ferrosi
R4 17 04 01 17 04 01 Rame, bronzo, ottone
R4 17 04 02 17 04 02 Alluminio
R4 17 04 03 17 04 03 Piombo
R13 16 01 19 Plastica
R13 07 02 13 Rifiuti plastici Sfrifi, scarti polveri e rifiuti
3 36 (era
R13 P1 / P2 12 01 05 Limatura e trucioli di materiali di materie plastiche e
(era 4) 15)
plastici fibre sintetiche
R13 15 01 02 Imballaggi in plastica
R13 13 01 13* Altri oli per circuiti idraulici
Oli monerali per motori,
R13 13 02 05* ingranaggi e lubrificazione,
T1 / T2 non clorurati
10 (era 60 (era
R13 13 02 08* Altri oli per circuiti idraulici Stoccaggio oli
20) 40)
R13 16 01 13* Liquidi per freni

0,35
R13 12 03 01* Soluzioni acquose di lavaggio
R13 13 08 02* Altre emulsioni 0,2
(era 0,35)
R13 14 06 03* Altri solventi e miscele di 0,35
solventi
Liquidi antigelo contenenti 1,5
R13 16 01 14*
sostanze pericolose (era 1,1)

Liquidi antigelo diversi da 0,4


R13 16 01 15
quelli di cui alla voce 16 01 14 (era 0,35)

Rifiuti inorganici contenenti 0,1


R13 16 03 03*
sostanze pericolose (**) (era 1) 9
Deposito rifiuti liquidi
(era 12)
Rifiuti inorganici, diversi da
0,1
R13 16 03 04 quelli di cui alla voce 16 03
N1 / N2 (era 1)
03 (**)
Rifiuti organici, diversi da
R13 16 03 06 quelli di cui alla voce 16 03 0,1
05 (***)
Rifiuti liquidi acquosi
0,1
R13 16 10 01* contenenti sostanze
(era 1)
pericolose (**)
Rifiuti liquidi acquosi,
0,1
R13 16 10 02 diversi da quelli di cui alla
(era 1)
voce 16 10 01 (**)
R13 13 07 03* Altri carburanti (comprese le 0,3
miscele) (era 0,36)

Pitture e vernici di scarto,


0,8
R13 08 01 11* contenenti solventi organici o
(era 0,1)
altre sostanze pericolose Deposito rifiuti solidi 70 (era
all'interno del capannone 45)
Pitture e vernici di scarto,
R13 08 01 12 diversi da quelle di cui alla 0,1
voce 08 01 11
Relazione tecnica

VALLE D’AOSTE ECOLOGIE


Relazione Tecnica Pagina 11 di 24
SRL
Assorbenti, materiali filtranti
(inclusi filtri dell'olio non
specificati altrimenti), 0,6
D15 15 02 02* stracci e indumenti (era 0,1 + 0,1)
protettivi, contaminati da
sostanze pericolose
Assorbenti, materiali
filtranti, stracci e indumenti 0,1
D15 15 02 03 protettivi, diversi da quelli di (era 0,1 + 0,1)
cui alla voce 15 02 02 (****)

R13 16 01 07* Filtri dell'olio 1


(era 0,1)
Componenti esplosivi (ad
R13 16 01 10* 0,1
esempio air bag)
R13 16 01 11* Pastiglie per freni, contenenti 0,1
amianto (era 0,2)
Pastiglie per freni, diverse da
0,6
R13 16 01 12 quelle di cui alla voce 16 01
(era 0,5)
11*
R13 16 06 01* Batterie al piombo 7
Toner per stampa esauriti,
R13 08 03 17* contenenti sostanze 0,1
pericolose

Imballaggi conteneti residui di


0,3
D15 15 01 10* sostanze pericolose o
(era 0,1)
contaminati da tali sostanze

Toner per stampa esauriti,


0,3
R13 08 03 18 diversi da quelli di cui alla
(era 0,1)
voce 08 03 17
Catalizzatori esauriti conteneti
oro, argento, renio, rodio, 1,5
R13 16 08 01 16 08 01 palladio, iridio o platino
(era 2,5)
(tranne 16 08 07)

RAEE RAEE PERICOLOSI 2 10 (era


Trasformatori e condensatori
R13 16 02 09* (era 10) 40)
contenenti PCB
Apparecchiature fuori uso
contenenti PCB o da essi
R13 16 02 10* contaminate, diverse da quelle
di cui alla voce 16 02 09

Apparecchiature fuori uso


R13 16 02 11* contenenti clorofluorocarburi,
HCFC, HFC
Apparecchiature fuori uso
R13 16 02 12* contenenti amianto in fibre
libere
Apparecchiature fuori uso
contenenti componenti
R13 16 02 13* pericolosi diversi da quelli di
cui alle voci 16 02 09* e 16 02
12*
Componenti pericolosi rimossi
R13 16 02 15*
da apparecchiature fuori uso

Tubi fluorescenti ed altri rifiuti


R13 20 01 21*
contenenti mercurio
R13 20 01 23* Apparecchiature fuori uso

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SRL
Relazione tecnica

contenenti clorofluorocarburi
R13 14 06 01* Clorofluorocarburi, HCFC,
HFC
Relazione tecnica

Altri solventi e miscele di


R13 14 06 02*
solventi alogenati

Apparecchiature elettriche ed
elettroniche fuori uso, diverse
R13 20 01 35* da quelle di cui alla voce 20
01 21 e 20 01 23, contenenti
componenti pericolosi

Apparecchiature elettriche ed
elettroniche fuori uso, diverse
R13 20 01 36
da quelle di cui alla voce 20
01 21, 20 01 23 20 01 35

Apparecchiature fuori uso, 2 10


RAEE NON PERICOLOSI
R13 16 02 14 diverse da quelle di cui alle (era 10) (era 40)
voci da 16 02 09* a 16 02 13*

Componenti rimossi da
apparecchiature fuori uso,
R13 16 02 16
diversi da quelli di cui alle
voci 16 02 15 (*****)

R13 17 02 01 17 02 01 Legno Legno, vetro, plastica 14 75

476,70 8.870,50
TOTALE
(era 452,96) (era 3.615,20)

N.B.: nella tabella precedente sono indicate in rosso le modifiche richieste rispetto alla
situazione attualmente autorizzata.

(*) CER 16 01 18 precedentemente ricompreso nel gruppo dei rifiuti derivanti da attività di
autodemolizione
(**) CER 16 03 04, 16 10 02, 16 03 03* e 16 10 01* precedentemente ricompresi nel gruppo dei
rifiuti derivanti da pulizia strade a seguito di incidenti (categoria non più presente)
(***) CER 16 03 06 precedentemente ricompreso nel gruppo dei rifiuti di plastica
(****) CER 15 02 02* e 15 03 03 precedentemente ricompresi sia nel gruppo dei rifiuti solidi
all’interno del capannone sia in quello dei rifiuti derivanti da pulizia strade a seguito di
incidenti (categoria non più presente)
(*****) CER 16 02 16 precedentemente ricompreso nel gruppo dei rifiuti di plastica

Relazione Tecnica Pagina 14 di 25


SRL
VALLE D’AOSTE ECOLOGIE Relazione tecnica Ge.S.A.
SRL Ambiente e Sicurezza

UBICAZIONE DELL’IMPIANTO
3 e, località)
3.1 Localizzazione precisa dell’impianto, (comun
Comune:
Indirizzo:
) tinazione
Il sito si trova all’interno di un’area produttiva del
classificata dal vigente P.R.G.C. come da certific
allegato.

Mappa catastale
3.2 dell’area desti con indicazione del foglio e delle particelle, estensione
nata all’attività
Si allega estratto urbanistica el
di mappa catastale dell’area in ogg
3.3 terreno/immobi
Identificazione proprietà o titolo d'uso attestante la disponibilità del le
Si allega titolo di
disponibilità del sito (contratto di lea

3.4 Precedenti aut


orizzazioni e/o eventuali appro progetto
La ditta già svolg
152/06 rilasciata e la propria attività mediante autori
02/04/2010 (succ dalla Regione c
essivamente modificata con provve
n. 113 del 02/02/2
016).

3.5 Inquadramento
geologico, geomorfologico e
Si allega relazion nica ex art. 208 d.lgs.
e tecnica specifica. dimento n. 893 del
637 del 27/02/2014 e
3.6
Presenza di corsi d'acqua: documentare cartograficamente la distanza
minima dagli stessi; presenza di fonti e pozzi idropotabili, agricoli ed
industriali su un'area di almeno 2 Km di raggio (viene esclusa la zona
ogico
situata sulla sponda opposta del fiume), da estendersi a 5 Km in caso
di esistenza di
captazione per acquedotti
All’interno della r
elazione geologica viene descritta
presenza di corsi
d’acqua, fonti e pozzi.

3.7 ambientale,
Situazione rispetto ai vincoli di natura pubblica (idrogeologico, militare,
paesaggistico, archeologico,
dall’allegato I Piano Stralcio Fasce tuazione relativa alla
Idrogeologico,
d ecc...), con particolare riferimento a quanto previsto el
D.Lgs n. 209 del 24/6/2003 e s.m.i.
All’interno del cer
ambientali e territ tificato di destinazione urbanistica allegato s
oriali che gravano sull’area. stico, sismico,
Piano Assetto

ono riportati i vincoli


Relazione tecnica

VALLE D’AOSTE ECOLOGIE Relazione Tecnica Pagina 13 di 24


SRL
3.8 Viabilità esistente, denominazione della strada di accesso (precisare se
l'ubicazione dell'impianto impone l'attraversamento di centri urbani e,
se sì, possibili soluzioni alternative)
Il sito è situato in prossimità dell’Autostrada della Valle d’Aosta ed è possibile
accedere al sito dalla strada comunale che transita parallela all’autostrada.

3.9 Posizione rispetto alla vigente normativa in materia di prevenzione


incendi
La ditta è già in possesso di CPI rilasciato dal Comando Regionale dei Vigili del
Fuoco della Valle D’Aosta, documento che sarà aggiornato a seguito delle modifiche
che la ditta intende apportare all’impianto.
Contestualmente alla presentazione della presente documentazione verrà
presentata al comando dei VVF la documentazione necessaria per la fase di
valutazione del progetto ai fini della prevenzione incendi.

3.10 Valutazione dell’impatto acustico potenzialmente prodotto dall’attività


La ditta ha già effettuato di recente, nel corso dell’ultima modifica all’autorizzazione
richiesta alla Regione Valle d’Aosta, una valutazione dell’impatto acustico prodotto
dall’attività.
Si allega tale relazione tecnica redatta da tecnico competente in acustica
ambientale.

3.11 Sistemi adottati per garantire che i rifiuti incompatibili, suscettibili cioè
di reagire pericolosamente fra loro, dando luogo alla formazione di
prodotti esplosivi, infiammabili e/o pericolosi, ovvero allo sviluppo di
notevoli quantità di calore, siano stoccati in modo che non possano
venire a contatto tra loro. Precisare le modalità previste per
contrassegnare recipienti fissi e mobili o aree di stoccaggio ed i sistemi
per bonificare recipienti fissi e mobili, non destinati per gli stessi tipi di
rifiuti, in relazione alle nuove utilizzazioni
Tutti i rifiuti pericolosi derivanti dalle operazioni di bonifica dei veicoli, saranno
stoccati in specifici contenitori, adatti alle caratteristiche chimico-fisiche del rifiuto e
separati per singola tipologia.
Saranno apposti nell’area di stoccaggio, i relativi cartelli con l’indicazione del CER,
descrizione e caratteristiche di pericolo.
Nei paragrafi successivi vengono descritte nel dettaglio le modalità di stoccaggio di
tutti i rifiuti in entrata ed in uscita.

3.12 Precauzioni adottate nella manipolazione dei rifiuti ed in generale


misure previste per contenere i rischi per la salute dell'uomo e per
l'ambiente
Rischi per la salute dell’uomo:

Relazione Tecnica Pagina 16 di 25


Relazione tecnica Ge.S.A.
Ambiente e Sicurezza
Saranno utilizzate attrezzature ed impianti conformi alle vigenti normative ed
installati a regola d’arte, con presenza di relativa documentazione
tecnicoamministrativa.
Gli addetti alle varie fasi di gestione del veicoli fuori uso, saranno dotati di idonei
dispositivi di protezione individuale, formati in materia di sicurezza sul lavoro e
controllati periodicamente dal medico competente, secondo quanto previsto dal
decreto legislativo n° 81/08 e s.m.i.
Rischi per l’ambiente:
L’attività di autodemolizione sarà svolta all’interno del capannone industriale, aperto
sui quattro lati, e sul piazzale esterno a cielo libero.
Saranno utilizzate attrezzature specifiche per la messa in sicurezza e bonifica dei
veicoli, in particolare saranno presenti:
• attrezzatura specifica per la rimozione dei liquidi presenti all’interno del motore,
• attrezzatura specifica per la rimozione del gas presente nel sistema di
condizionamento,
• attrezzatura specifica per la rimozione del gpl / metano dai serbatoi, ove
installati,
Per limitare eventuali danni provocati da sversamento di liquidi, saranno acquistati
prodotti specifici per il loro contenimento ed assorbimento.
Analogamente saranno acquistati prodotti per la neutralizzazione di componenti
acide per quanto riguarda l’eventuale fuoriuscita di liquido presente negli
accumulatori al piombo.
L’attività non prevede la formazione polveri, fumi, gas e odori molesti.

3.13 Nominativo e qualifica professionale del tecnico responsabile della


gestione dell'impianto. Indicazione del personale destinato alla
conduzione dell'impianto, specificando di ciascuno ruolo e
preparazione, specificare se esiste personale di custodia e, se sì,
precisare se la stessa è continua o meno
Il responsabile tecnico del sito è la sig.ra Papa Ludovica.

3.14 Tempi di lavoro e giorni lavorativi annui


L’attività continuerà ad essere svolta secondo i medesimi orari lavorativi attuali,
ovvero dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore
18.00 ed occasionalmente il sabato mattina con orario 8.00-12.00.
Si considerano 48 settimane lavorative all’anno per 5 giorni lavorativi a settimana
per un totale di 240 giorni lavorativi all’anno.

4 INFORMAZIONI RELATIVE ALL’IMPIANTO

4.1 Dati relativi all’impianto

4.1.1 Descrizione viabilità interna


Vedere planimetria allegata alla presente relazione .

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4.1.2 Descrizione dei sistemi adottati per il convogliamento delle acque


meteoriche
L’attività di demolizione e gestione veicoli fuori uso e commercio e recupero
rifiuti pericolosi e non viene svolta dalla ditta sia all’interno del capannone
coperto che sul piazzale esterno a cielo libero.
L’attività determina pertanto la produzione di acque meteoriche di
dilavamento del piazzale che vengono raccolte mediante apposita rete di
pozzetti tra loro collegati e convogliate all’impianto di trattamento e
depurazione dell’impianto (disoleatore) prima del recapito finale in pubblica
fognatura.
E’ presente inoltre una vasca di decantazione come regolatore dei flussi
delle acque meteoriche immesse in pubblica fognatura.
La ditta è in possesso di autorizzazione agli scarichi idrici rilasciata dal
subATO Monte Emilius – Piana d’Aosta il 25/09/2013 con validità di 4 anni,
documento di cui si allega copia.
La ditta contestualmente alla richiesta di modifica dell’autorizzazione unica
ex art. 208 dlgs. 152/06 richiede anche il rinnovo della presente
autorizzazione alla Regione Valle d’Aosta, ora ente competente al rilascio
dell’autorizzazione agli scarichi idrici.

4.1.3 Descrizione del sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue


domestiche
I servizi igienico-assistenziali già presenti nell’impianto sono collegati alla
pubblica fognatura comunale.

4.1.4 Descrizione delle sostanze da utilizzare per l'assorbimento dei liquidi in


caso di sversamenti accidentali e per la neutralizzazione di soluzioni
acide fuoriuscite dagli accumulatori
Per l’assorbimento rapido di eventuali versamenti di materiale liquido, sarà
acquistato specifico materiale per idrocarburi e stoccato nei pressi dell’area
di bonifica dei veicoli.
Per la neutralizzazione di sostanze acide, a seguito di eventuale versamenti
di liquidi provenienti dagli accumulatori al piombo, sarà acquistato specifico
materiale, stoccato nei pressi dell’area di stoccaggio delle batterie al
piombo esauste.

4.1.5 Descrizione della recinzione perimetrale


Tutto l’impianto è già dotato di apposita recinzione di altezza adeguata
realizzata in alberatura perimetrale di confine, come riportato nella
planimetria allegata.
4.1.6 Descrizione delle modalità di stoccaggio dei pneumatici fuori uso
Lo stoccaggio verrà effettuato sul piazzale esterno a cielo libero, all’interno
di un apposito box di stoccaggio.

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4.1.7 Descrizione del settore di conferimento dei veicoli in ingresso da
bonificare
I veicoli da bonificare saranno stoccati esclusivamente sul piazzale esterno,
pavimentato in conglomerato cementizio impermeabilizzato.

4.1.8 Descrizione del settore di bonifica


L’attività di bonifica sarà effettuata esclusivamente all’interno del
capannone industriale, pavimentato in conglomerato cementizio
impermeabilizzato.
Sarà utilizzata la seguente attrezzatura:
• ponte sollevatore idraulico adatto per tutte le tipologie di veicoli fuori uso
che si intende ritirare
• attrezzatura specifica per la rimozione dei liquidi presenti all’interno del
motore
• attrezzatura specifica per la rimozione del gas presente nel sistema di
condizionamento eventualmente presente
• attrezzatura specifica per la rimozione del gpl / metano dai serbatoi, ove
installati
La pavimentazione sottostante il ponte sollevatore sarà dotata di bacino di
contenimento per la raccolta delle eventuali perdite di frazioni liquide
durante le fasi bonifica.
Per l’assorbimento rapido di eventuale versamenti di materiale liquido, sarà
acquistato specifico materiale per idrocarburi e stoccato nei pressi dell’area
di bonifica dei veicoli.
Per la neutralizzazione di sostanze acide, a seguito di eventuale versamenti
di liquidi provenienti dagli accumulatori al piombo, sarà acquistato specifico
materiale, stoccato nei pressi dell’area di stoccaggio delle batterie al
piombo esauste.

4.1.9 Descrizione del settore di deposito delle parti di ricambio


I ricambi verranno stoccati su scaffalature all’interno del capannone
industriale e sul piazzale esterno nell’area indicata in planimetria
esclusivamente al piano terreno dello stesso.
I veicoli che potrebbero ancora avere un valore economico per le parti di
ricambio vengono invece stoccati sul piazzale esterno.

4.1.10 Indicazione delle eventuali apparecchiature per la


riduzione volumetrica delle carcasse
L’azienda è già in possesso di una presso-cesoia che viene già utilizzata
per la pressatura dei veicoli bonificati che non devono essere conservati
per parti di ricambio.
La ditta effettua inoltre, quando richiesto dalla specifica attività lavorativa,
attività di taglio con cannello mediante postazione carrellata con cannello
alimentato a miscela di gas inerti.

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4.1.11 Settore di stoccaggio dei rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica


I rifiuti liquidi saranno stoccati all’interno dell’apposito box di stoccaggio
dotato di griglia e bacino di raccolta situato sul lato ovest del capannone.

4.1.12 Settore di deposito dei veicoli già bonificati


I veicoli bonificati saranno stoccati esclusivamente sul piazzale esterno a
cielo libero, pavimentato in conglomerato cementizio impermeabilizzato,
nell’area appositamente identificata in planimetria, e saranno sovrapponibili
al massimo su due livelli.

4.1.13 Gestione dei recipienti, fissi o mobili, utilizzati all'interno dell'impianto


Non sono previsti trattamenti di alcun tipo sui recipienti fissi o mobili
utilizzati.

4.1.14 Gestione dei serbatoi di gas compresso


L’azienda è dotata di specifica attrezzature per la rimozione dei gas G.P.L.,
metano e dei condizionatori eventualmente presenti nei veicoli fuori uso,
con bruciatura immediata del gas da part del sistema estrattore.

4.1.15 Gestione componenti che possono esplodere (airbag)


L’azienda effettua la neutralizzazione dei componenti che possono
esplodere, quali airbag mediante apposita attrezzatura per la
neutralizzazione delle micro cariche esplosive.

4.1.16 Gestione catalizzatori esausti


L’azienda effettua la rimozione dei catalizzatori presenti nei veicoli.

4.1.17 Gestione componenti metallici


L’azienda effettua la rimozione dei componenti metallici nei veicoli.

4.1.18 Gestione componenti in plastica quali paraurti


L’azienda effettua la rimozione dei paraurti in plastica dei veicoli.

4.1.19 Gestione componenti in vetro


L’azienda effettua la rimozione dei cristalli in vetro dei veicoli.

4.2 Descrizione delle attrezzature ausiliarie e dei laboratori analitici presenti


presso l`impianto, con illustrazione della strumentazione e delle figure
professionali per il controllo di qualità / quantità dei rifiuti
accettati
Non sono presenti laboratori analitici presso l’impianto e non sono previste analisi
sui rifiuti oggetto della domanda di autorizzazione, presso laboratori esterni.
4.3 Modalità` analitiche ed in generale criteri di accettazione dei rifiuti da
stoccare, loro modalità realizzative, sistemi di registrazione e codifica
dei dati
Il controllo per l’accettazione dei rifiuti verrà sarà svolto all’ingresso del rifiuto
nell’impianto visivamente, dal responsabile del magazzino, mentre sarà effettuata

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con strumentazione specifica la sorveglianza radiometrica così come previsto dal
decreto legislativo n° 230/95 e s.m.i. e per i RAEE anche dal decreto legislativo n°
151/05 e s.m.i. con la compilazione di un resoconto di prova da allegare ai
documenti di trasporto per eventuali ispezioni da parte degli enti di controllo.
Nelle copie dei documenti di trasporto sarà indicata la dicitura “Controllo
radiometrico negativo” in caso di assenza di anomalie.
Nel caso in cui venisse riscontrata una positività, saranno intraprese tutte le misure
previste dalla norma UNI di riferimento n° 10897 del marzo 2001.
Le altre registrazioni previste dal decreto legislativo n° 152/06 e s.m.i. saranno il
registro di carico e scarico, il formulario d’identificazione del rifiuto ed il modello
unico di dichiarazione ambientale, in attesa dell’entrata in vigore a pieno regime del
sistema SISTRI.

4.4 Indicazione di controlli analitici sistematici condotti presso laboratori


esterni
Non sono previste analisi sui rifiuti oggetto della domanda di autorizzazione, presso
laboratori esterni.

4.5 Sistemi adottati per garantire che rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di
reagire pericolosamente fra loro, dando luogo alla formazioni di
prodotti esplosivi, infiammabili e/o tossici, ovvero allo sviluppo di
notevoli quantità di calore, siano stoccati in modo che non possano
venire a contatto tra di loro. Precisare le modalità previste per
contrassegnare recipienti fissi e mobili o aree di stoccaggio ed i sistemi
per bonificare recipienti fissi e mobili, non destinati per gli stessi tipi di
rifiuti in relazione alle nuove utilizzazioni
Non si prevede la presenza di rifiuti che potrebbero reagire pericolosamente tra di
loro, in ogni caso i rifiuti sono stoccati separatamente in aree ben definite.

5 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE MODIFICHE CHE LA DITTA


INTENDE APPORTARE
Le modifiche interessano principalmente l’attività di commercio e recupero rifiuti e
solo marginalmente l’attività di autodemolizione.

ATTIVITA’ DI AUTODEMOLIZIONE

1) RIDUZIONE DEL NUMERO MASSIMO DI VEICOLI BONIFICATI IN


STOCCAGGIO SUL PIAZZALE:
La ditta intende ridurre il numero complessivo di veicoli bonificati in stoccaggio
istantaneo sul piazzale esterno, passando dagli attuali 245 veicoli ai futuri 160
veicoli.
Tale richiesta deriva dal fatto che la ditta non potrà mai stoccare sul piazzale
contemporaneamente 245 veicoli, per i quali però deve prestare garanzia
finanziaria.

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La ditta intende poter continuare ad avere la possibilità di poter stoccare i veicoli


bonificati su n. 2 livelli, anche se di fatto lo stoccaggio viene sempre effettuato su
di un solo livello.
Considerando l’impronta a terra del singolo veicolo e la sovrapposizione su n. 2
livelli è possibile prevedere uno stoccaggio massimo istantaneo di 160 veicoli
bonificati, disposti in planimetria come descritto nel punto seguente.
La ditta richiede pertanto di diminuire tale valore anche per compensare anche
l’aumento dei quantitativi richiesti su altre tipologie di rifiuti descritti nel seguito
della presente relazione tecnica.

2) AGGIORNAMENTO DEL LAY-OUT DELLE AREE DI STOCCAGGIO DEI


VEICOLI BONIFICATI SUL PIAZZALE:
La ditta intende effettuare delle modifiche all’organizzazione delle aree di
stoccaggio dei veicoli fuori uso bonificati sul piazzale esterno, adattando il layout
dell’impianto alle attuali necessità organizzative e produttive della ditta.
A seguito della modifica richiesta la ditta intende poter depositare veicoli fuori
uso bonificati anche sulla parte di piazzale situata a nord del capannone
industriale, come rappresentato nella planimetria di progetto allegata.
Non si rilevano modifiche per quanto riguarda le modalità di stoccaggio dei
veicoli da bonificare e la porzione di piazzale adibita a depositeria giudiziaria.
La nuova configurazione di stoccaggio richiesta garantisce le adeguate vie di
transito e manovra dei mezzi sia nelle normali condizioni di esercizio che in
condizioni di emergenza.
Si allegano le planimetrie dello stato attualmente autorizzato (stato di fatto) e di
quello richiesto a seguito di modifica (stato di progetto) con l’indicazione delle
aree di stoccaggio dei veicoli bonificati (in verde), da bonificare (in rosso), da
sottoporre a pressatura (in blu) e in depositeria giudiziaria (in rosa).

Per quanto concerne le attività di recupero e le lavorazioni svolte sui rifiuti in


ingresso non si segnala alcuna variazione rispetto a quanto già autorizzato.
I veicoli in ingresso all’impianto verranno sottoposti alle operazioni di bonifica
così come già autorizzato e potranno essere eventualmente sottoposti
all’operazione di pressatura mediante la presso-cesoia presente sul piazzale
esterno.

ATTIVITA’ DI COMMERCIO E RECUPERO RIFIUTI

1) MODIFICA DEI QUANTITATIVI IN STOCCAGGIO ISTANTANEO DI DIVERSE


TIPOLOGIE DI RIFIUTI:
La ditta intende modificare i quantitativi in stoccaggio istantaneo di diverse
tipologie di rifiuti così come indicato nelle tabelle precedenti.
In particolare la ditta intende apportare una generale riduzione dei quantitativi dei
rifiuti infiammabili in stoccaggio istantaneo (pneumatici fuori uso, rifiuti di plastica
e oli esausti) al fine di ridurre il carico di incendio complessivo presente
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nell’impianto in vista della presentazione della nuova domanda di approvazione
progetto al competente Comando dei Vigili del Fuoco della Valle d’Aosta.
Inoltre la ditta intende apportare una consistente riduzione dei quantitativi in
stoccaggio istantaneo dei rifiuti di RAEE pericolosi e non pericolosi. In questo
caso la decisione è motivata dal fatto che tale tipologia di rifiuti rappresentano
per la ditta un’attività marginale e ancora poco sviluppata nel contesto territoriale
in cui la ditta si trova ad operare.
Contestualmente, invece, per motivi opposti, la ditta intende apportare un
sostanziale incremento ai quantitativi in stoccaggio istantaneo dei rifiuti di rottami
ferrosi e non ferrosi in quanto la ditta si trova nella necessità di far fronte ad un
incremento dei ritiri di rottami ferrosi e non ferrosi provenienti dalle attività
produttive della zona che determinano la necessità di dover aumentare i
quantitativi in stoccaggio istantaneo di tali tipologie di rifiuti.
Per il dettaglio delle modifiche richieste si vedano le tabelle riassuntive
precedenti.
A seguito delle modifiche richieste la capacità massima di stoccaggio
dell’impianto passa dalle attuali 452,96 ton alle future 476,70 ton, con un
incremento netto della capacità di stoccaggio di 23,74 ton.
Per la suddivisione dello stoccaggio istantaneo tra rifiuti pericolosi e non
pericolosi si veda la tabella riassuntiva seguente che riassume i quantitativi
attualmente autorizzati (stato di fatto) e quelli richiesti a seguito di modifica (stato
di progetto):

STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO

RIFIUTI NON RIFIUTI NON


PERICOLOSI 345,46 ton PERICOLOSI 386,40 ton
RIFIUTI RIFIUTI
PERICOLOSI 107,50 ton PERICOLOSI 90,3 ton
TOTALE: 452,96 ton TOTALE: 476,70 ton

2) MODIFICA DEI QUANTITATIVI GESTITI ANNUALMENTE DI ALCUNE


TIPOLOGIE DI RIFIUTI:
La ditta intende variare anche i quantitativi di rifiuti gestiti annui di alcune
tipologie di rifiuti, principalmente per le motivazioni già esposte per i quantitativi
in stoccaggio istantaneo.
Le principali modifiche sono infatti relative alla riduzione dei quantitativi gestiti
annui di rifiuti di RAEE pericolosi e non pericolosi, mentre si richiede un notevole
incremento dei quantitativi annui di rottami ferrosi e non ferrosi, che determinano

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di fatto l’elevato incremento dei quantitativi annui complessivi che la ditta intende
gestire a seguito della modifica richiesta.
Anche in questo caso le tabelle precedenti riportano in dettaglio il confronto fra la
situazione attualmente autorizzata e quella richiesta a seguito di modifica.
A seguito delle modifiche richieste la capacità massima di trattamento
dell’impianto passa dalle attuali 3.615,20 ton alle future 8.870,50 ton, con un
incremento complessivo di rifiuti gestiti all’anno di 5.255,30 ton, principalmente
rottami ferrosi e non ferrosi.

3) RIORGANIZZAZIONE GENERALE DEL LAY-OUT DELLE AREE DI


STOCCAGGIO:

La ditta intende effettuare una parziale riorganizzazione delle aree di stoccaggio


dei rifiuti all’interno dell’impianto, oltre che per quanto concerne l’attività di
autodemolizione, anche per quanto concerne l’attività di commercio e recupero
rifiuti.
Le modifiche richieste interessano sia il piazzale esterno che le aree di
stoccaggio interne al capannone industriale.
Le principali variazioni sono relative alle aree di stoccaggio all’interno del
capannone industriale, in quanto è stata eliminata per interno l’area di
stoccaggio dei RAEE sotto l’area soppalcata all’interno del capannone,
principalmente per motivi legati alla prevenzione incendi a seguito della
riduzione dei quantitativi in stoccaggio istantaneo di tali tipologie di rifiuti.
Lo stoccaggio dei RAEE verrà ora sempre effettuato al coperto all’interno del
capannone industriale ma nella porzione finale del capannone nell’area
identificata in planimetria con la sigla “RAEE” in area non soppalcata.
Piccole altre variazioni sono state effettuate sia nel capannone che sul piazzale
esterno e sono rappresentante nel dettaglio nelle planimetria allegate alla
presente relazione tecnica che mostrano lo stato di fatto e quello di progetto
dell’impianto.
Si è inoltre deciso di non suddividere più i rifiuti per aree di dettaglio come
precedentemente effettuato ma si assegnare ad ogni gruppo di rifiuti omogenei
una lettera relativa all’area di stoccaggio in modo da trovare una corrispondenza
tra le tabelle riassuntive precedenti e le aree di stoccaggio individuate in
planimetria.
Inoltre, per una migliore gestione dei rifiuti provenienti dall’attività di bonifica dei
veicoli rispetto a quelli ritirati da terzi, si è deciso di separare le aree di
stoccaggio dei rifiuti prodotti internamente dall’attività di autodemolizione
(identificati in planimetria con il pedice 1) da quelli ritirati da terzi (identificati in
planimetria con il pedice 2).
Esempio: area di stoccaggio R1 = zona destinata alla messa in riserva dei
pneumatici fuori uso (CER 16.01.03) prodotti internamente dall’attività di bonifica
dei veicoli
Esempio: area di stoccaggio R2 = zona destinata alla messa in riserva dei
pneumatici fuori uso (CER 16.01.03) ritirati da terzi

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Con questa suddivisione è possibile una migliore gestione organizzativa delle
aree di stoccaggio e dell’impiano, separando fisicamente il rifiuto prodotto
internamente da quello ritirato da terzi.
Si è scelto però, in accordo con il Servizio Rifiuti della Regione Valle d’Aosta, di
non suddividere in tabella i quantitativi dei rifiuti prodotti internamente da quelli
ritirati da terzi in quanto tutti i rifiuti vengono gestiti come messa in riserva o
deposito preliminare sui quali vengono prestate le garanzie finanziarie.
Si segnala inoltre che sono state apportate piccole modifiche alle modalità di
raggruppamento dei rifiuti per macro-gruppi all’interno della tabella riassuntiva e
delle aree di stoccaggio all’interno dell’autodemolizione.
Le modifiche effettuate interessano i codici CER dei rifiuti indicati in rosso nella
tabella riassuntiva dello stato di progetto e sono già state indicate nel dettaglio in
calce alla suddetta tabella.
In particolare, per quanto concerne i rifiuti del gruppo dei “rifiuti derivanti da
messa in sicurezza strade a seguito di incidenti”, i codici CER dei rifiuti ora
compresi in questo gruppo sono stati inseriti nei gruppi già presenti dei “rifiuti
liquidi” e dei “rifiuti solidi all’interno del capannone” al fine di una migliore
gestione delle aree di stoccaggio per macro tipologia di rifiuto.

4) ATTIVITA’ DI RECUPERO E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI IN INGRESSO


ALL’IMPIANTO:
La ditta NON intende apportare alcuna modifica alle tipologie di recupero e di
trattamento dei rifiuti già autorizzate e svolte sui rifiuti in ingresso all’impianto.
Le modifiche richieste riguardano esclusivamente i quantitativi annui e in
stoccaggio istantaneo che la ditta intende gestire e la riorganizzazione delle aree
di stoccaggio.
Alla luce dell’incremento dei rifiuti gestiti annui si prevede solamente un
incremento degli attuali flussi di traffico di mezzi che conferiscono e ritirano rifiuti
presso l’impianto, così come di movimentazione dei rifiuti all’interno del sito
mediante carrello elevatore o caricatore semovente, mentre non si prevede
alcuna variazione nell’utilizzo della presso-cesoia in quanto legata
esclusivamente all’attività di autodemolizione.
Gli impatti ambientali del progetto sono già stati valutati all’interno dello studio di
compatibilità ambientale allegato alla domanda di avvio della procedura di
verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA del progetto.

5) TIPOLOGIE DI RIFIUTI GESTITI E CODICI CER AUTORIZZATI:


La ditta NON intende apportare alcuna modifica alle tipologie di rifiuti e ai codici
CER già autorizzati, né rinunciando a gestire rifiuti già autorizzati né richiedendo
nuovi codici CER.

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