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La cosa piú stupefacente di questo spettacolo di vigilanza sul morto era che i nemici di
Cristo si aspettavano la Risurrezione, e gli amici non se l'aspettavano. Scettici erano quelli che
credevano; e creduli quelli che non credevano.
I nemici
Si ricordavano che al Proprio Corpo Egli aveva dato il nome di Tempio, e detto che tre
giorni dopo ch'essi lo avessero distrutto Egli lo avrebbe riedificato; e rammentavano pure che si era
paragonato a Giona dichiarando che, come Giona era rimastro tre giorni nel ventre della balena,
cosí Egli sarebbe rimasto tre giorni nel ventre della terra e poi sarebbe risorto. Ad Abramo il figlio
Isacco, ch'egli aveva offerto in sacrificio, era stato reso dopo tre giorni; per tre giorni una oscurità
innaturale aveva avvolto l'Egitto; il terzo giorno il Signore Iddio era disceso dal Sinai. Adesso,
ancora una volta, il terzo giorno era oggetto di preoccupazione. Epperò nelle prime ore del
mattino del sabato i príncipi dei sacerdoti e i Farisei, violando il riposo settimanale, si erano recati
da Pilato e gli avevano detto:
« Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore da vivo ha detto: 'Dopo tre giorni risusciterò.' Da'
ordini dunque che il suo sepolcro sia custodito fino al terzo giorno, affinché i suoi discepoli non
vengano a rubare il corpo, e poi dicano al popolo: 'È risorto dai morti.' Questo ultimo inganno
sarebbe peggiore del primo. » (Matt. 23: 632 64)
Codesta richiesta di far custodire il sepolcro sino al « terzo giorno » era intimamente
connessa con le parole pronunziate da Cristo circa la Sua Risurrezione piuttosto che col timore
che gli Apostoli rubassero un cadavere e, sorregendolo come cosa viva, simulassero una
Risurrezione.
Ma Pilato non era disposto a sopportar la vista di quei personaggi, che per causa loro aveva
condannato il Sangue Innocente. Si era di persona informato ufficialmente circa la morte
di Cristo, e ora non intendeva sottoporsi all'assurdità d'impiegare gli eserciti di Cesare per far
custodire un Giudeo morto. E aveva risposto: « Avete la guardia; andate; custodite come vi pare. »
(Matt. 27: 65)
Dopo la Risurrezione
La « forte somma » formava un contrasto piuttosto vivo con le magre trenta monete
d'argento ricevute da Giuda. Il Sinedrio non negò la Risurrezione; alla cui verità, in effetti, recò la
propria imparziale testimonianza.
Indipendentemente dal fatto ch'era quanto mai inverosimile che un'intera guardia di soldati
romani dormisse durante le ore di servizio, era assurdo ch'essi dicessero che ciò ch'era accaduto era
accaduto mentre dormivano. Ai soldati era stato raccomandato di dire che dormivano: e tuttavia
erano cosí svegli che avevano visto i ladri e ravvisato in essi i discepoli. Se tutti i soldati fossero
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stati immersi nel sonno, non avrebbero mai potuto scorgere i ladri; se alcuni di essi fossero stati
svegli, avrebbero dovuto impedire il ratto.
Parimenti improbabile era che alcuni timidi discepoli avessero tentato di rapire, senza
svegliare le guardie addormentate, il Corpo del loro Maestro da un sepolcro chiuso da una pietra,
sigillato ufficialmente, e custodito da soldati.
Gli amici
La prima scena fu quella di una Maddalena piangente che al mattino assai per tempo andò
al sepolcro recando aromi, non a salutare il Salvatore Risorto, ma ad ungerne il Cadavere.
riuscirono solo a concludere che qualcuno doveva averlo rimosso.
Secondo la Legge mosaica, una donna non poteva recar testimonianza; ma Maria non portò
loro la notizia della Risurrezione: non ci pensava neppure. Credeva ch'Egli fosse ancora sotto il
potere della morte, perché a Pietto e a Giovanni disse: « Han levato dal sepokro il Signore, e non
sappiamo dove l'abbiano posto. » (Giov. 20: 2)
Nell’apparizione di Gesù, alla domanda per il motivo del suo pianto, la Maddalena rispose:
« Perché hanno preso il mio Signore, e non so dove l'abbiamo posto. » (Giov. 20: 13)
Conclusione: La Maddalena era preparata solo a versar lacrime riverenti sul sepolcro; ciò a
cui non era preparata era di vederLo camminare sulle ali del mattino.
Noi, che siamo annoverati tra gli amici di Gesù, chiediamo la grazia di avere una grande
fede nella Risurrezione del Signore, perché se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede!